Vita e musica del Negus.
Storie dal secondo dopoguerra ed il concerto per il Papa
Gallicianò (RC)
31.10.1982
Francesco Nucera, classe 1909, noto come il “Negus” di Gallicianò, racconta come la sua piccola comunità sia sempre stata povera ed isolata, impotente anche nel rivendicare una strada di accesso al paese sicura, o l’approvvigionamento idrico quando l’unica fontana esistente fu sepolta da una frana. Gli uomini si allontanavano da casa una sola volta l’anno, prima di Natale, per fare qualche soldo portando il suono delle zampogne in giro per l’Italia. Di città in città, in quaranta arrivarono persino ad esibirsi davanti il Papa in una rocambolesca ed applaudita performance. Il Negus ritorna poi agli anni antecedenti la seconda guerra mondiale e rivela, in lingua greca - tradotta da Emilio Nucera - , la diffusa abitudine, dettata dalla fame, di appropriarsi di animali altrui per cucinarli e immediatamente consumarli in compagnia.