Sezione multimediale minoranze linguistiche calabresi - Materiale girato grezzo


Documentazione televisiva tratta dai materiali d'archivio della Cooperativa "Raffaele Lombardi Satriani" - materiale girato grezzo.

La seconda edizione del Festival dell’arte musicale grecanica (1^ parte) <br />L’accordatura degli strumenti e le prove sonore per le vie del borgo
La seconda edizione del Festival dell’arte musicale grecanica (1^ parte)
L’accordatura degli strumenti e le prove sonore per le vie del borgo

Bova (RC)
20.06.1982
Con l’inizio dell’estate, Bova si apre alla musica popolare con il Festival dell’arte musicale grecanica, qui alla seconda edizione. La manifestazione ha il merito di radunare i migliori suonatori e cantori tradizionali dell’area. Per le vie del borgo l’esposizione degli oggetti d’artigianato finemente intagliati mentre nei cortili e negli spiazzi i musicisti accordano gli strumenti e provano i loro brani. Tra i tanti l’elegante figura di Giuseppe Fragomeni con la sua straordinaria lira calabrese, scene di canto e ballo, prima tra uomini poi anche con la presenza femminile, ed i virtuosismi di Micu Milea al tamburello.

La seconda edizione del Festival dell’arte musicale grecanica (2^ parte) <br />
I canti in grecanico e le danze tradizionali
La seconda edizione del Festival dell’arte musicale grecanica (2^ parte)
I canti in grecanico e le danze tradizionali

Bova (RC)
20.06.1982
Le esibizioni sul palco iniziano con la sezione dei canti tradizionali in grecanico, a cui partecipa anche qualche anziana del territorio, e poi la voce di Emilio Nucera, accompagnata dal maestro di zampogna "a paru" Pietro Navella. Seguono i balli in coppia e quelli dei gruppi folkloristici.

La seconda edizione del Festival dell’arte musicale grecanica (3^ parte) <br />
Il calore degli strumenti tradizionali calabresi accende la serata di Bova
La seconda edizione del Festival dell’arte musicale grecanica (3^ parte)
Il calore degli strumenti tradizionali calabresi accende la serata di Bova

Bova (RC)
20.06.1982
Sul palco del Festival continuano ad avvicendarsi i maggiori esponenti della musica popolare. Si comincia con il maestro sidernese Giuseppe Fragomeni e la sua lira calabrese, protagonista di due coinvolgenti brani. Il palco si popola di musicisti e strumenti tradizionali, torna il tamburello di Micu Milea e poi i balli e le tarantelle appassionate di chi nasce e vive con quel ritmo nel sangue.

Vita e musica del Negus. <br />
Storie dal secondo dopoguerra ed il concerto per il Papa
Vita e musica del Negus.
Storie dal secondo dopoguerra ed il concerto per il Papa

Gallicianò (RC)
31.10.1982
Francesco Nucera, classe 1909, noto come il “Negus” di Gallicianò, racconta come la sua piccola comunità sia sempre stata povera ed isolata, impotente anche nel rivendicare una strada di accesso al paese sicura, o l’approvvigionamento idrico quando l’unica fontana esistente fu sepolta da una frana. Gli uomini si allontanavano da casa una sola volta l’anno, prima di Natale, per fare qualche soldo portando il suono delle zampogne in giro per l’Italia. Di città in città, in quaranta arrivarono persino ad esibirsi davanti il Papa in una rocambolesca ed applaudita performance. Il Negus ritorna poi agli anni antecedenti la seconda guerra mondiale e rivela, in lingua greca - tradotta da Emilio Nucera - , la diffusa abitudine, dettata dalla fame, di appropriarsi di animali altrui per cucinarli e immediatamente consumarli in compagnia.

L'arte musicale del Negus a casa Nucera
L'arte musicale del Negus a casa Nucera
Gallicianò (RC)
31.10.1982
Per tutti, fuori e dentro Gallicianò, Francesco Nucera è sempre stato il “Negus”, soprannome altisonante ereditato da antiche partecipazioni familiari alla guerra in Etiopia e, soprattutto, indicante il ruolo incontrastato di guida per la piccola comunità sperduta nella montagna grecanica. Fungeva da veterinario, paciere, organizzatore di matrimoni e persino ostetrico. Qualsiasi necessità attraversasse le famiglie di Gallicianò, lui si correva a chiamare, anche nel cuore della notte. Ma al Negus è sempre stata riconosciuta anche una speciale dote artistica. Grande suonatore di zampogna e intonatore di muttette, lo vediamo impegnato ad accordare lo strumento ed eseguire una melodia natalizia. E’ sempre il Negus ad aprire le danze e ad invitare al ballo il resto della famiglia Nucera. A seguire, si accorda ancora la zampogna, si balla ed il Negus canta con Emilio Nucera.

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