Sezione multimediale minoranze linguistiche calabresi - Materiale girato grezzo


Documentazione televisiva tratta dai materiali d'archivio della Cooperativa "Raffaele Lombardi Satriani" - materiale girato grezzo.

A scuola di tarantella con i suonatori e i danzatori d'Aspromonte / 2
A scuola di tarantella con i suonatori e i danzatori d'Aspromonte / 2
Cataforio (RC)
23.08.1994
Alla fine è tutto il paese che balla, maestri diventano anche gli anziani e le anziane depositari di questo sapere antico con cui nei paesi aspromontani si nasce, come se i passi della tarantella si assorbissero col latte della mamma.

Casile e Mafrica, la laboriosità e la sensibilità grecanica nell'artigianato e nella poesia
Casile e Mafrica, la laboriosità e la sensibilità grecanica nell'artigianato e nella poesia
Bova (RC)
27.10.1994
Al Museo etnologico e delle tradizioni popolari di Bova il professore Domenico Raso, scrittore e studioso della Calabria e dell’Aspromonte, incontra la tessitrice Maria Mafrica ed il poeta contadino Bruno Casile e con loro apre una pagina sulla ricchezza culturale della comunità grecanica. La signora descrive le varie parti del telaio, spiega il funzionamento della macchina e mostra pregiate coperte e  pezzi di biancheria. Bruno Casile, riferimento per i grandi studiosi della lingua, amico e frequentatore della Grecia, viene presentato da Raso come la “voce popolare di questa civiltà che sta morendo”. Il poeta legge una delle sue ultime, struggenti composizioni in grecanico. Raso esprime considerazioni sul valore e la bellezza della lingua.

Le scuole medie in prima linea per salvare lingua e musica delle minoranze
Le scuole medie in prima linea per salvare lingua e musica delle minoranze
Bova Marina (RC)
31.05.1997
Si ritrovano  numerosi gli studenti delle scuole medie di lingua arbareshe e grecanica. Propongono i canti delle rispettive culture, indossando gli abiti tradizionali. Li accomuna l’amore per le proprie radici culturali e l’impegno a mantenere vive lingua e musica dei propri avi, attraverso progetti scolastici il cui risultato risuona per le vie di Bova Marina, apprezzato e sostenuto dal sindaco della città, Pasquale Tripodi.

La tradizione delle pupazze a Bova e i versi in grecanico di Agostino Siviglia
La tradizione delle pupazze a Bova e i versi in grecanico di Agostino Siviglia
Bova (RC)
05.04.1998
La domenica delle Palme, per i vicoli di Bova, si muove la suggestiva processione delle pupazze verso il Santuario di San Leo. Un rito che affonda le sue radici nella mitologia greca, segno identitario dei bovesi che, nei giorni antecedenti la festa, lavorano senza sosta per costruire delle vere e proprie opere d’arte, simbolo di fertilità e rinascita. Le grandi figure femminili, realizzate con la canna e rametti intrecciati di foglie d’ulivo, sono adornate con fiori, frutta, musulupe e merletti. Il poeta Agostino Siviglia racconta in grecanico come si viveva questa tradizione a Ghorio di Roghudi, il suo paese natale, e poi recita una poesia in ricordo della mamma morta e del paese abbandonato. Versi bellissimi che esortano a non dimenticare l’amata lingua greca.

Le celebrazioni per la festa di San Leo con rito cattolico e bizantino
Le celebrazioni per la festa di San Leo con rito cattolico e bizantino
Bova (RC)
05.05.1998
Per nove giorni, all’alba, i bovesi pregano e omaggiano San Leo, prima della grande festa del 5 maggio. L’ultimo giorno della novena il Santuario è gremito, si celebra la messa e nel borgo arrivano l’arcivescovo di Reggio-Bova, Vittorio Mondello, il vescovo di Locri-Gerace, Giancarlo Bregantini e l’eparca di Lungro, Ercole Lupinacci per celebrare insieme, davanti le sante icone e la vara col busto argenteo di San Leo, la suggestiva liturgia orientale ed il canto del Tropario, un inno in onore del santo monaco protettore di Bova.

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