CATALOGOSezione multimediale minoranze linguistiche calabresi - Materiale girato grezzo
Documentazione televisiva tratta dai materiali d'archivio della Cooperativa "Raffaele Lombardi Satriani" - materiale girato grezzo.
La visita interattiva della mostra "Càlami ce calamùcia"
Bova Marina (RC)
29.10.2001
Non solo l’osservazione degli oggetti, la lettura dei cartellini che ne svelano il nome, la tecnica di costruzione ed il particolare utilizzo, ma anche la possibilità di maneggiare i pezzi di canna, condividere i ricordi e, per i più giovani, far suonare i rudimentali strumenti costruiti con questo materiale naturale.
I mille usi della canna nella mostra "Càlami ce calamùcia"
Bova Marina (RC)
30.10.2001
Le immagini esplorano, pezzo per pezzo, l’esposizione di oggetti di canna ricostruiti nell’ambito della ricerca antropologica svolta nell’area grecanica dalla Cooperativa “Raffaele Lombardi Satriani” per il progetto “La risorsa della memoria”. In tempi in cui la plastica non esisteva e gli utensili si costruivano nelle case, la canna è stata una preziosissima materia prima, celebrata dalla mostra “Càlami ce calamùcia”, “Canne e piccole canne” tradotto dal grecanico.
Leo Romeo, suonatore e fine costruttore di strumenti musicali, testimonia il valore della riscoperta di questa memoria e ricorda ogni oggetto fatto di canna utilizzato nella sua vita, spiegando anche come si lavora questo materiale naturale. L’antropologo Luigi De Franco illustra la metodologia della ricerca ed i criteri seguiti per rendere l’esposizione viva e non museale, focalizzando l’uso contemporaneo degli antichi oggetti di canna.
Leo Romeo, suonatore e fine costruttore di strumenti musicali, testimonia il valore della riscoperta di questa memoria e ricorda ogni oggetto fatto di canna utilizzato nella sua vita, spiegando anche come si lavora questo materiale naturale. L’antropologo Luigi De Franco illustra la metodologia della ricerca ed i criteri seguiti per rendere l’esposizione viva e non museale, focalizzando l’uso contemporaneo degli antichi oggetti di canna.
La memoria degli anziani fa rivivere gli antichi oggetti di canna
Bova Marina (RC)
01.11.2001
Stavolta gli ospiti d’eccezione della mostra “Càlami ce calamùcia” sono gli anziani che, muovendosi per l’esposizione, descrivono e mostrano l’utilizzo degli oggetti di canna, ricordando l’amore per la lingua grecanica e frammenti di vita vissuta nei paesi dell’area. Dagli scherzi per le strade con la rudimentale cerbottana che soffiava “canigghia”, la crusca di frumento, al “cupagghiuni” per allevare le api, i fischiotti, la “capinda” per gli anziani.
La processione delle Palme si intreccia con la Giornata mondiale della gioventù
Bova (RC)
23.03.2002
La mattina della domenica delle Palme, a Bova si montano le pupazze per la tradizionale processione e la benedizione nel Santuario di San Leo. Sulla struttura di canna a forma di donna, si fissano i rametti di ulivo intrecciati e poi le decorazioni con le primizie dei campi, fiori, musulupe e merletti. Domenico Maesano racconta il suo attaccamento a questa tradizione grecanica. Carmelo aggiunge il collegamento tra questa festa e la Giornata mondiale della gioventù del successivo luglio a Toronto, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, che ha invitato i giovani ad essere il sale della terra e la luce del mondo. Per questo, i giovani di Bova accompagneranno la processione delle pupazze con i simboli del sale e della luce.
Una giornata di studi per la tutela della lingua greca di Calabria
Bova (RC)
08.12.2002
Raduno degli ellenofoni nel Municipio di Bova per la giornata della lingua greca. E’ fondamentale la sopravvivenza dell’antica glossa e si cercano soluzioni nel convegno organizzato per celebrarla, con gli interventi e la recita dei bambini proposti in grecanico . Per il presidente dell’Associazione Jalò tu Vua, Tito Squillaci, evitare lo spopolamento delle aree interne e sostenere la vita nei borghi, darebbe nuova linfa anche alla lingua. Intanto, un aiuto concreto arriva dal governo greco, che invia in Calabria i suoi insegnanti, come testimonia il professore Ioannis Sidirokastritis. Seguono le testimonianze del sindaco di Bova, Andrea Casile, e del prof. Franco Mosino.
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