Sezione multimediale minoranze linguistiche calabresi - Materiale girato grezzo


Documentazione televisiva tratta dai materiali d'archivio della Cooperativa "Raffaele Lombardi Satriani" - materiale girato grezzo.

Leo Cuppari, un grecanico dai mille saperi / 2
Leo Cuppari, un grecanico dai mille saperi / 2
Bova (RC)
12.07.2001
Dopo avere acceso il fuoco, Leo Cuppari parla del forno come emblema della tradizione, costruzione artigianale e mezzo per disporre in famiglia di cibo genuino: pane, ma anche pizza, fichi ed altra frutta arrostiti. Spiega altri accorgimenti per la costruzione e la gestione del forno. Quindi, come da un museo di tradizioni popolari -  ma in realtā tutti oggetti vissuti e soprattutto fatti a mano da lui - tira fuori un arcolaio, un attrezzo di legno per pulire il lino e la canapa, due fischiotti di canna, un mini-aratro, le conocchie, le cuddure e le pittighie con i fichi secchi, il panarino per la benedizione delle Palme e la capinda, il bastone da passeggio. E per completare un sapere straordinario, che abbraccia davvero ogni aspetto della vita, Leo Cuppari suona pure divinamente l’organetto, canta e recita dei versi antichi che parlano di una donna refrattaria ad ogni offerta amorosa.

Lo zurgu di canna per conservare il pane
Lo zurgu di canna per conservare il pane
Prunella (RC)
28.07.2001
Per conservare il pane, il contenitore d’eccellenza era lo zurgu in canna, capiente ed areato da tenere appoggiato o appeso al muro. A casa Vazzana č ancora usato quotidianamente, insieme ad una serie di cestini, cofani e panari, sempre di canna.

Un letto di canna per cucinare lo stocco nel tegame di terracotta
Un letto di canna per cucinare lo stocco nel tegame di terracotta
Prunella (RC)
28.07.2001
Si cucina il pesce stocco a casa Foti ed insieme al pomodoro e alla cipolla, si prepara anche la canna per appoggiarlo nel tegame di terracotta, senza rischiare che si attacchi al fondo. Albino Foti taglia i pezzetti di canna di diversa lunghezza, per adattarli alla forma del contenitore, e li divide a metā. Quindi prepara lo stocco e il pomodoro e li adagia sul letto di canna.

La realizzazione della pappātola, il dono pasquale per le bambine / 1
La realizzazione della pappātola, il dono pasquale per le bambine / 1
Cataforio (RC)
05.09.2001
A casa Crucitti, la signora Anna Martino si prepara per realizzare la pappātola, un tradizionale dolce pasquale a forma femminile da regalare alle bambine nel giorno della festa. “Sei bella come una pappātola”, si elogiavano le bimbe. Mentre Anna impasta farina, zucchero e uova, Giuseppe porta la canna per costruire la struttura su cui adagiare lo strato di pastafrolla. Il materiale viene pulito e tagliato ad arte per poterlo aprire ed inserire un uovo sodo nel fondo.

La realizzazione della pappātola, il dono pasquale per le bambine / 2
La realizzazione della pappātola, il dono pasquale per le bambine / 2
Cataforio (RC)
05.09.2001
Dopo avere steso la pastafrolla, Anna riveste con cura il cono di canna per fare l’abito della pappātola e poi crea delle palle di impasto per costruire la testa ed i seni, ancora la mantellina e le braccia e poi definisce il viso della figura. Quindi, passa a decorare il vestito. La pappātola č pronta per essere infornata.

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