Sezione multimediale minoranze linguistiche calabresi - Materiale girato grezzo


Documentazione televisiva tratta dai materiali d'archivio della Cooperativa "Raffaele Lombardi Satriani" - materiale girato grezzo.

Dalla terra alla dispensa, l'arte casalinga di conservare gli alimenti
Dalla terra alla dispensa, l'arte casalinga di conservare gli alimenti
Bagaladi (RC)
03.06.2001
Davanti due tavole imbandite, la signora Paola Pipari mostra la grande quantità di provviste che riesce a preparare con le sue mani, utilizzando ogni ortaggio, frutta e prodotto che il marito le porta a casa. E’ una vera e propria arte quella di lavorare e conservare quanto la natura offre per farne scorta per l’inverno: succhi di frutta, liquori, marmellate, salsa e persino il ketchup. Paola essicca anche le pere, oltre i fichi da mettere in conocchia. Poi spiega come prepara i sott’olio e i sott’aceto e gli aromi che usa, persino il granturco viene conservato. Il marito mostra i fasceddi ed il cucchiaio intagliato per fare formaggio e ricotta e quello per mescolare le frittole di maiale.

La raccolta e la lavorazione della canna sulle sponde della fiumara
La raccolta e la lavorazione della canna sulle sponde della fiumara
Amendolea (RC)
09.06.2001
Mastro Pietro ci porta sulle rive della fiumara Amendolea alla ricerca di un buon canneto da cui ricavare canne, “to càlami” in grecanico, per costruire oggetti e strutture di varia utilità, dai “cofani”, ai “panari”, ai “cannizzi” per dividere gli ambienti, agli attrezzi per raccogliere i fichi d’india, oppure da usare semplicemente come sostegno per la crescita delle piante di pomodoro o della vite. Con la canna sottile si fanno pure le ciaramelle e i fischiotti. Mastro Pietro mostra la tecnica per tagliarla a seconda del prodotto da realizzare. Quindi, imbastisce una chiacchierata in grecanico con un’anziana e poi spiega tutto il procedimento e gli aromi da usare per cucinare la pecora sottoterra.

Gli oggetti di canna / 1: cupigghiuni, base per pescestocco, sgruscendèra, zurgu
Gli oggetti di canna / 1: cupigghiuni, base per pescestocco, sgruscendèra, zurgu
Prunella (RC)
15.06.2001
Antonino Laganà descrive, passo passo, la costruzione del "cupigghiuni”, la casetta di canna per le api, e la corretta disposizione degli alveari nei terreni per far lavorare le api in tranquillità.
Albino Foti elenca altri oggetti di canna: la base di appoggio dello stocco nei tegami in terracotta, per evitare che si attacchi durante la cottura; la pipetta per assaggiare il vino nella botte, la sgruscendèra da scuotere per fare rumore, il coppo per raccogliere i fichi d’india, lo zurgu per conservare il pane.

Gli oggetti di canna / 2: collare per le capre, cannelli e recinzione per i terreni
Gli oggetti di canna / 2: collare per le capre, cannelli e recinzione per i terreni
Prunella (RC)
15.06.2001
Albino Foti ricorda una curiosa tradizione della sua zona: quando si comprava un nuovo “bumbulu” per l’acqua, le donne chiedevano ai ragazzini di bere per la prima volta, una sorta di battesimo dell’oggetto che doveva essere compiuto solo da un maschio. Poi continua la rassegna di pezzi fatti di canna: il collare per legare le capre, la canna con le foglie per delimitare un terreno che non doveva essere attraversato dagli animali, i cannelli per la mietitura. Racconta la sua vita col padre emigrato in America e il suo amore sviscerato per la terra, che dava ogni bene per il sostentamento, anche per il vestiario. Segue una serata di musica e ballo a Prunella con Micu Milea al tamburello.

L'amore dei giovani gallicianoti per la musica, balli tradizionali e lingua grecanica
L'amore dei giovani gallicianoti per la musica, balli tradizionali e lingua grecanica
Gallicanò (RC)
28.06.2001
Dall’inizio del XXI secolo, sono pochi, meno di una ventina, i giovani a Gallicianò. Colpisce il forte radicamento di ognuno ai proprio luoghi, alle tradizioni, alla lingua grecanica e quella capacità primordiale, istintiva, di suonare e danzare con grazia e padronanza. I bambini crescono con un organetto ed un tamburello nelle mani, le ragazze imparano da piccole a muoversi su quelle note. Nei pressi della Chiesa ortodossa della Madonna di Grecìa si svolge l’esibizione musicale e danzante dei ragazzi e la proposta  dei canti tradizionali grecanici.

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