Scerbo nacque a Marcellinara (CZ) il 7 ottobre 1849, studiò prima presso il Seminario di Nicastro e dopo che fu ordinato sacerdote continuò i suoi studi a Firenze presso il Regio Istituto di Studi Superiori. Si distinse come glottologo, filosofo, teologo e anche etnologo. Importante fu per la Calabria il suo saggio del 1886 "Studio sul Dialetto Calabro con dizionario" in cui dedica particolare attenzione alla parlata vernacolare della sua Marcellinara, della quale nessuno prima di lui si era occupato con sistematicità e vivo interesse per i suoi ambiti linguistici, sociali, culturali e fonetici. Scerbo tornerà a scrivere sul dialetto del paese natale nuovamente nel 1905 nell'articolo "Costumanze Calabresi" pubblicato nel numero unico Firenze pro Calabria - un'iniziativa editoriale di raccolta fondi per la Calabria dopo il violento terremoto che in quell'anno la devastò - dove lo studioso raccontò gli usi più peculiari calabresi dalle ricette gastronomiche ai costumi sociali, dall'abbigliamento alle usanze durante le feste e i lutti che fecero conoscere al grande pubblico fiorentino le condizioni spesso miserevoli di una parte importante del Meridione d'Italia.

Lievi mende al dorso, leggero foxing, nel complesso buon esemplare. Dedica autografa dell’autore. Conferenza letta al “Circolo Calabrese” di Napoli il 9 aprile 1898.

Pasquale Rossi (Cosenza, 1867 – Dipignano, 1905) è stato un medico e sociologo italiano. Si collocò tra gli studiosi dei fenomeni collettivi e delle folle, sulla scia delle correnti positivistiche che già con Scipio Sighele in Italia, e con Gustave Le Bon in Francia, si andavano interessando all'emergere del fenomeno delle masse che stavano irrompendo sulla scena sociale e politica europea di quel periodo.

Gaetano Natale (Napoli, 25 agosto 1884 - Roma, 15 maggio 1961), discendente da un'antica e benestante famiglia di Cariati (Cs), fin da giovane fu affascinato del mondo della stampa, infatti, la sua vasta produzione giornalistica, prevalentemente incentrata sulla riflessione politica, può essere paragonata a una sorta di archivio storico della vita politica italiana, da Giolitti a Fanfani. Conosciuto anche come lo "storico di Giolitti" sul quale scrisse un saggio biografico nel 1949, fra le sue opere ci lascia anche un piccolo libro di racconti realistici, intitolato "Note di vita calabrese", con prefazione di Giovanni Ciraolo.

Contiene "Nozze Tricolori", "La liberazione", "Il Fauno d'Oro", "A la Queue", "La Guardia dell'Onore". Arcangelo Pisani (Montauro, 12 settembre 1865 – Montauro, 30 giugno 1935). Fu romanziere, poeta, commediografo, storico e saggista e, a giudizio dello scrittore abruzzese Domenico Ciampoli, fu "tra i cultori della novella a forti tinte, forti anche quando rivelano tipi passionali fragili e desolati". La sua produzione letteraria spaziò dalla poesia alla critica, dalla commedia alla storia, dal romanzo alla novella riconducibili – novella e romanzo – al filone del tardo romanticismo calabrese che si sviluppò in ambito verista.