Aula Commissioni "Antonio Acri"

Aula Commissioni Antonio Acri

L’Aula Commissioni antistante l’Aula consiliare, il 26 marzo 2010 è stata intitolata ad Antonio Acri, consigliere regionale precocemente scomparso il 9 dicembre 2009, dopo una rapidissima e crudele malattia, che però non gli ha impedito di svolgere con passione e puntualità gli incarichi istituzionali ricoperti.
L’aula è sede di riunione delle Commissioni permanenti e speciali, nonché ospita la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari.
La parete retrostante gli scranni della presidenza è sovrastata dall’opera pittorica “Il Giardino di Adone”, realizzata dall’artista reggino Leo Pellicanò.
Il quadro è formato da 46 pannelli diversi l’uno dall’altro ed accostati in modo da creare un incastro perfetto. Il mosaico, rimasto incompiuto per la prematura morte dell’autore, doveva essere infatti disgiunto non appena ultimato. L’intenzione del pittore era quella di dare vita autonoma ad ogni tela, per rappresentare la brevità della vita e la sua caducità, come quella delle “erbe di Adone”, ossia piante che crescevano e morivano rapidamente, quale il fiore dell’anemone che, secondo la leggenda, sarebbe sbocciato dal nettare che la dea Venere avrebbe spruzzato sulla pozza di sangue in cui era immerso il corpo del suo giovane amante, ucciso da un cinghiale.
Nei frammenti dell’opera campeggiano delle figure allegoriche, che rappresentano i vizi e le virtù dell’uomo: Mete “ubriachezza”; Apedia “ignoranza”; Filantia “amor proprio”; Colacia “adulazione”; Lete “oblio”; Misoporia “pigrizia”; Edoné “piacere”; Anoia “dissennatezza”; Trifé “mollezza”; Como “allegria”; Pno “sonno”.
La parete antistante, invece, è occupata dal dipinto di Andrea Valere, dal titolo “Boccioni e lo studio”, che raffigura Umberto Boccioni, nato a Reggio Calabria ed uno dei padri del movimento futurista, nelle diverse fasi della sua vita.