Francesco Antonio IACUCCI - Interventi (video)
-
Il Presidente inserisce il sesto punto all'ordine del giorno:
Proposta di Provvedimento Amministrativo n.177/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: ' Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 177/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Caputo, Gentile, De Francesco, Mannarino, Molinaro, Straface, Graziano e Gallo, recante: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero '
- Interviene il consigliere IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) (si associa agli auguri di buon lavoro per i neo assessori. Dal dibattito ritiene siano scaturite argomentazioni corrette, altre superficiali. Chiede ai consiglieri Straface e Talerico se abbiano letto il documento perchè parlare di differimento degli effetti del provvedimento è errato, la posizione negativa del sindaco di Cosenza ne è la prova. Il documento prevede che in questi anni vengano evitati e superati i limiti registrati nella fusione di Corigliano Rossano, la predisposizione degli statuti, l'armonizzazione dei bilanci, sapendo che nell'iter della legge esistono contraddizioni e risvolti non condivisibili. La più alta espressione di democrazia è dare voce ai cittadini anche attraverso il referendum. Il consigliere Talarico fa una lezione di tecnica giuridica, ma si espone a dare giudizi che evidenziano che, forse, neanche lui conosce il documento. Rammenta al consigliere Lo Schiavo che in Emilia Romagna è stato approvato il piano delle fusioni e che, successivamente, l'impulso è stato dato dalla Regione. Gli iter sono vari, la considerazione cui è giunta il PD è quella che la fusione dei comuni contemplati nel provvedimento in discussione, di fatto, esiste, bisogna solo "dare le gambe" al soggetto unico. L'area urbana di Cosenza esiste già, bisogna lavorare perchè diventi sempre più forte. Rammenta che la prima proposta di fusione è del 2006 ed è del PD il quale è chiamato a governare i processi)
-
Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno:
Autonomia differenziata - DIBATTITO
- Interviene il Vicepresidente IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) (ringrazia il presidente Mancuso per l'inserimento in discussione del dibattito sull'autonomia differenziata. Bisogna riconoscere, dichiara, che il ministro Calderoli è stato il più coerente ed il più cinico, ai calabresi la possibilità di decidere al momento opportuno, di decidere e riporre la fiducia su chi si è preso gioco dei calabresi ed ha fatto credere che sarebbe stato il presidente a far saltare il tavolo sull'economia differenziata, con la complicità del partito di appartenenza. La Lega, di fatto, proseguirà nel suo intento perchè l'obiettivo è che ogni partito della maggioranza vada alle elezioni con uno scalfo da esibire a danno dei cittadini italiani. L'autonomiadifferenziata è, purtroppo, una riforma destinata a distruggere il tessuto democratico e la coesione sociale del paese. L'emendamento era finalizzato solo al rinvio e lo scopo era quello di ingannare i calabresi, complici della svendita degli stessi. Affermare, prosegue, che l'autonomia differenziata possa rappresentare un elemento di sviluppo per la Calabria è un imbroglio ai danni dei calabresi. L'assegnazione del finanziamento per la riforma non esiste, la Lega non consentirà ciò perchè la Lega tiene sotto scacco il Governo. Come ribadito dai vescovi calabresi, l'autonomia differenziata allargherà il divario tra il nord ed il sud. Chiede al presidente Occhiuto come abbia potuto farsi carico di un simile destino per la Calabria. La riforma del titolo 5 rimane perfettibile, Calderoli è stato più furbo, ha usato la porta di servizio per raggiungere il suo obiettivo e lo ha potuto fare grazie alla complicità degli altri componenti la coalizione. L'autonomia differenziata taglierà le risorse alla sanità, ripristinerà le gabbie salariali, si chiede come il presidente Occhiuto abbia potuto rendersi complice di ciò. Rammenta che il fondo perequativo è stato cancellato dal governo Meloni e che sullo stesso era stato chiesto si aprisse una discussione ad hoc. Chiede al presidente di uscire dall'ambiguità, da tatticismi e logiche di potere. Assicura sostegno assoluto qualora lo stesso decidesse di fare la cosa giusta. Chiede allo stesso, che nel proprio intervento di chiusura rinunci alla supponenza ed al populismo e risponda sul merito).
-
Il Presidente inserisce il quarto punto all'ordine del giorno:
Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 127/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: ' Approvazione “Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa - Linee Guida per il triennio 2024/2025 – 2026/2027” '
- Interviene il consigliere IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) (chiamati a votare le linee guida per la riorganizzazione della rete scolastica che comporterà drammatici ed ingiusti tagli che interesseranno soprattutto le zone del sud. La previsione di un dimensionamento così perseguito, basato su un'economia di risparmio è fortemente penalizzante. Si tratta dell'ennesima razionalizzazione miope e di corto respiro. Il dimensionamento va rivisto, le fusioni saranno concentrate nel sud a causa del calo demografico che poteva invece rappresentare l'occasione per lo sdoppiamento delle classi a beneficio degli studenti e dell'occupazione. Il calo demografico non si combatte riducendo i servizi, ma aumentandoli. Non è accettabile lo scaricabarile del Governo che scarica le responsabilità sull'Europa e la Regione sul Governo. Di fronte ad una scure così feroce il Governo regionale tace. La Calabria, contrariamente ad altre regioni meridionali, non si oppone ma sta appiattendosi sulle posizioni governative. Chiede quale sia stato il destino dell'Ordine del Giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio il 20 di aprile, col quale si chiedeva alla Giunta di impegnarsi per contrastare le norme nazionali. Di fatto non sono state esperite azioni per lesioni sulla competenza regionale. Il Presidente e la Calabria sono rimasti muti e servili. Si tratta, quelli oggetto del provvedimento in discussione, di fatti concreti che incideranno sulla vita dei Calabresi. Chiede se il dimensionamento sarà accompagnato dal servizio pubblico di scuolabus. In ogni caso sarà una sconfitta poichè il dimensionamento provocherà la perdita di posti di lavoro e gli istituti accorpati saranno interessati da problematiche di natura amministrativa e gestionale. Bisogna dare atto che con le linee guida regionali si tenta di tutelare territori particolarmente fragili, ma si precisa "ferme restando il numero di autonomie previste". Nulla cambia sul fronte delle autonomie che saranno perse e appare difficile che il criterio compensativo possa funzionare. A ciò si unisca il divario digitale che rappresenta un ulteriore limite e la Calabria non può consentirsi di arretrare ancora di più. Tiene a precisare, contrariamente a quanto sostenuto dall'assessore, la provincia di Cosenza ha predisposto il piano di dimensionamento nei tempi previsti dalla norma. La scuola chiede all'assessore ed al presidente Occhiuto di fermarsi e di impugnare la legge, serve fare la battaglia e farla assieme perché la scuola ha il compito di educare i figli e di nipoti che non sono numeri, ma rappresentato il futuro).
- Interviene il consigliere IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) (non si comprende, dichiara, il presupposto secondo il quale se parla di scuola l'assessore non si dà atto a strumentalizzazioni e se parlano i consiglieri, invece, sì. Invita l'assessore a rispondere in ordine alle richieste avanzate dal Consiglio regionale. In risposta alla consigliera Straface ed all'assessore Princi tiene a precisare che nel governo Draghi c'era anche Forza Italia. Contesta il dato relativo al dimensionamento della Provincia di Cosenza che, come si evince da una deliberazione della provincia, risulterebbe essere stato predisposto nel 2019 e che, a causa del Covid, è rimasto bloccato a quella data).