XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 42

 

SEDUTA Di GIOVEDì 4 LUGLIO 2024

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 14.49

Fine lavori h. 17.34

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 14,49

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’elezione della vicepresidente Giuseppina Princi al Parlamento europeo

PRESIDENTE

Prima di iniziare i lavori di questa seduta di Consiglio volevo a nome mio e dell’intero Consiglio regionale porgere le congratulazioni all'onorevole Princi, alla Vicepresidente, per l'ottimo risultato e per la sua elezione. Ci lascerà a breve, con la consapevolezza che porterà sempre avanti gli interessi della nostra regione. La inviterei, pertanto, a porgere un saluto a quest'Aula. Grazie.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente. Con profonda emozione, credetemi, saluto ciascuno di voi e vi dico grazie. Sono stati due anni e mezzo importanti per me e hanno rappresentato una grande palestra, dal punto di vista politico istituzionale ma anche umano; saluto e ringrazio il Presidente del Consiglio, Filippo Mancuso, per essermi stato sempre vicino, per essere stato sempre una garanzia rispetto alle prerogative di questa Assise perché è stato sempre un punto di riferimento, con equilibrio e con la giusta equidistanza, per cui grazie, Presidente.

Ringrazio il presidente Occhiuto che mi ha dato fiducia una prima volta volendomi in Giunta, assegnandomi deleghe importanti e per me significative e nominandomi sua Vicepresidente. Una fiducia che ha confermato insieme a tutto il partito di Forza Italia, che ringrazio, volendomi unica candidata calabrese per il Consiglio regionale a queste elezioni europee.

Saluto e ringrazio Michele Comito, il capogruppo, e tramite lui tutti i consiglieri di maggioranza per essermi stati sempre vicini con garbo, con disponibilità e per avere sempre sostenuto i miei disegni legislativi. Grazie a ciascuno di voi.

Saluto e ringrazio tutti i consiglieri dell'opposizione con i quali si è creata da subito un’intesa; c'è sempre stata una dialettica costruttiva nell'interesse della Calabria e dei calabresi, quindi grazie, anche, a ciascuno di voi.

Saluto i colleghi di Giunta, con i quali si è sempre operato all'unanimità, secondo una visione di cambiamento e di sviluppo della Calabria, per cui grazie.

Saluto il Segretario generale, tutti quanti i dipendenti del Consiglio regionale. Grazie per il garbo, per la disponibilità e per il calore umano con i quali mi avete sempre accolto in questa importante Assise.

Per ultima, ma non ultima, saluto tutta la stampa, tutti voi giornalisti per la grande competenza con cui avete sempre dato seguito e voce a tutte le iniziative che mi hanno vista protagonista in questo Consiglio.

Un Consiglio che si è pronunciato sempre su materie importanti: non dimentichiamo che nel marzo del 2022, insieme a tutte le consigliere donne che rappresentano questa Assise e che ringrazio, Pasqualina Straface, Katya Gentile, Luciana De Francesco – Sabrina Mannarino ancora non c'era - e Amalia Bruni, abbiamo lavorato su una legge importante relativa al superamento delle discriminazioni di genere e a garantire incentivi per l'occupazione femminile, proprio a sostegno della parità di genere; abbiamo, poi, come Giunta stanziato 10 milioni di euro per avallare una premialità alle aziende che assumono donne e che attuano orari flessibili in ambito lavorativo.

Da due anni a questa parte i dati Istat hanno dato ragione alle nostre azioni perché l'occupazione femminile calabrese è in ripresa, più 0,4 punti. Certo, ancora c'è tanto da fare, però abbiamo lanciato un’importante azione che - sono certa - tutti quanti voi implementerete sempre di più e sempre meglio.

Come non citare l'ultima legge regionale che ha visto protagonista questa Assise che, all'unanimità, si è pronunciata a favore della nascita, finalmente in Calabria, del sistema di educazione ed istruzione dalla nascita fino a sei anni; abbiamo previsto, attraverso il nuovo disegno legislativo, asili nido, centri educativi per l'infanzia, voucher per l'accesso gratuito al nido per i figli delle famiglie meno abbienti, così da garantire pari opportunità formative a tutti i bambini e a tutte le bambine calabresi, gettando le basi per l'azzeramento della povertà educativa. Quindi queste, insieme a tantissime altre azioni, mi hanno vista protagonista insieme a voi in importanti azioni a sostegno della Calabria e dei calabresi.

Il mio impegno continuerà, continuerà in altra veste in Europa. Chiederò la vostra collaborazione perché dobbiamo sempre più rivendicare quei diritti della nostra terra che sono stati, anche per troppo e per lungo tempo, negati a volte da un'Europa che è stata distante dai territori. Il mio intervento sarà massimo, farò squadra con gli eurodeputati calabresi affinché questo possa avvenire, ma lavorerò con voi che mi esprimerete giornalmente quelli che sono i bisogni della nostra terra ed io me ne farò portavoce.

Ancora grazie, sono stati anni bellissimi che per me hanno rappresentato, come vi dicevo, un'importante palestra umana, caratteriale e istituzionale. Partirò da queste basi per tutelare gli interessi dei nostri figli perché lo dobbiamo ai giovani della nostra terra.

Grazie a tutti quanti voi.

PRESIDENTE

Riprendiamo. Ha chiesto di intervenire il collega Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Intervengo a nome del gruppo del Partito Democratico per esprimere un in bocca al lupo e buon lavoro alla neoeletta europarlamentare Princi che, sicuramente, saprà ben rappresentare gli interessi della Calabria. Ci auguriamo che il suo lavoro sia d'aiuto per rendere l'Europa sempre più solidale e capace di ridurre il gap tra Paesi fragili e Paesi forti, perché il compito dell'Europa a cui noi guardiamo è quello di avvicinarla, accorciando le distanze sociali e anche fisiche e geografiche.

Credo che lei sappia ben rappresentare, anche per il lavoro che ha fatto in questi mesi, le istanze sui temi cruciali quali l'istruzione, la programmazione. Capirà qual è il suo compito, qual è il suo dovere verso i calabresi, non verso la sua parte politica; in questo momento lei è europarlamentare e ci auguriamo che sappia rappresentare gli interessi dei calabresi perché, altrimenti, verrebbe meno a quel ruolo e a quella funzione che le compete dall'esito elettorale, sì, e dalla responsabilità di essere calabresi. Conosco la sua sensibilità, ho avuto modo di apprezzare anche la sua disponibilità verso le nostre istanze, verso le nostre richieste, coinvolgendo i colleghi di minoranza, e mi auguro che sappia ancora meglio rapportarsi, con questo suo stile, alla responsabilità e al rispetto verso gli altri in Europa, perché l'Europa ha bisogno di persone competenti che hanno questa visione, che hanno questo spirito di migliorare le condizioni socioeconomico della Calabria, in questo caso, e dell'Europa.

Buon lavoro da parte del gruppo del PD. Siamo certi che aiuterà i processi di crescita economica e sociale, ma anche di valorizzare il ruolo di quest'Aula consiliare come istituzione. Aula che ha avuto modo di conoscere e di valorizzare lei.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il collega Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, Presidente. Vicepresidente Princi, anche io le auguro un grosso in bocca al lupo. Penso che il prosieguo della sua carriera e del suo percorso umano e politico sia la risposta rispetto anche a quello che ha fatto in questi due anni e mezzo.

Pubblicamente la voglio ringraziare per il lavoro che ha svolto, per la sua disponibilità; è sempre stata presente, non ha mai fatto distinzione tra maggioranza e opposizione. Penso che i cittadini calabresi l’abbiano premiata soprattutto per questo, per il suo profilo tecnico professionale, non penso per il suo profilo politico, perché ha dimostrato di essere una persona di capacità, ma anche una persona molto molto umile.

Sono felice, da calabrese, della sua elezione in Parlamento europeo, so che insieme agli altri parlamentari europei calabresi eletti avrete la possibilità di far sentire la voce della nostra terra a Bruxelles e a Strasburgo perché è la prima volta che eleggiamo quattro parlamentari europei della nostra regione: Tridico, Princi, Nesci e Lucano. Lavorate insieme perché la nostra terra - lo sa meglio di me - ha sempre più bisogno di voce perché siamo sempre stati abbandonati.

Mi dispiace che ci lasci e le fa onore che fino all'ultimo giorno abbia lavorato nell'interesse dei calabresi. Ancora pochi giorni fa ha organizzato una conferenza stampa in cui ha illustrato il suo lavoro, l'ultimo bando sui voucher sportivi. L'otto luglio, mi sembra, partiranno il bando sulle imprese femminili. Come ben sa, l’ho sempre seguita ed ho sempre stimato il suo lavoro: in bocca al lupo. Io per quanto mi riguarda sono sempre a sua disposizione per fornire umili consigli e il mio piccolo contributo.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Brevemente, volevo unirmi a questo coro unanime e, forse, non banalmente trasversale e non formalmente trasversale di apprezzamento del lavoro che ha fatto e dell'impegno che ha profuso, in cui si è vista una componente tecnica politico-tecnica più che di appartenenza ideologica. Non dico ideale perché gli ideali sono un'altra cosa.

Mi è piaciuto anche, concludo, il riferimento al voler lavorare con gli eletti calabresi, identificando nella nostra regione un luogo e un territorio che necessita di ogni sforzo comune per il miglioramento. Sono certo che lei a questo sforzo comune contribuirà in maniera decisa. Grazie, in bocca al lupo.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Intervengo anch'io in maniera telegrafica. Davvero un in bocca al lupo, non retorico, quello che da questi banchi deve arrivare alla nostra non più Vicepresidente. Penso che il segnale che noi lanciamo, al di là delle appartenenze politiche, sia un segnale importante per la Calabria. Noi riusciamo a dare e selezionare classe dirigente di qualità che può portare alto il nome di questa regione, non solo nelle Istituzioni nazionali ma anche in quelle europee.

Il confronto in questi anni è stato sempre proficuo, anche nella diversità di posizioni, ma non ho mai notato, in alcun tipo di dibattito in cui ci siamo confrontati, un atteggiamento di parte e, soprattutto, non ho mai notato alcun atteggiamento che non fosse suffragato da studi, da approfondimenti e anche da grande competenza nelle materie che venivano trattate. Quindi davvero portiamo in Europa, assieme a Pasquale Tridico, assieme agli altri eurodeputati, una bella immagine della Calabria. Ed è questa la Calabria diversa che noi davvero dobbiamo rappresentare e che, come classe politica, dobbiamo essere orgogliosi di poter rappresentare nel nostro contesto regionale e nazionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Gelardi. Ne ha facoltà.

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Allora dico, brava vicepresidente Giusy Princi e complimenti. Cari colleghi, con Giusy Princi abbiamo avuto un rapporto che va al di là di quello che è la consiliatura e la politica. Ci conosciamo da tantissimi anni perché eravamo su un altro fronte, quello della scuola, dove abbiamo collaborato sempre e dove Giusy Princi si è sempre distinta e ha dato lustro a tutta la categoria dei dirigenti nel mondo della scuola, per il suo piglio, il suo garbo, la correttezza e soprattutto le idee innovative. Che devo dire? Poi, entrambi abbiamo avuto la fortuna di essere presenti in questo contesto politico, lei soprattutto nella Giunta, io nel Consiglio regionale.

Il rapporto, non solo di amicizia ma di collaborazione, è stato sempre estremo. Giusy Princi, come sempre, ha dimostrato di avere competenze straordinarie e il suo impegno è stato costante, sempre tra le prime ad arrivare e l'ultima ad andare via. Come capogruppo ho chiesto a volte appuntamenti, incontri, non solo per me, ma con i colleghi, ed è stata sempre gentile e squisita, presente e disponibile a risolvere i vari problemi nell'interesse della collettività. Quindi, sono contento, felice per lei, so che saprà ben rappresentare non solo la Calabria, ma tutto il collegio del centro sud e si farà valere anche in Europa. So che possiamo contare su di lei, quindi, ancora complimenti.

In bocca al lupo e ad maiora semper. Brava.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega De Nisi. Ne ha facoltà.

DE NISI Francesco (Coraggio Italia)

Grazie. Intervengo per fare le congratulazioni all'onorevole Princi per l'elezione al Parlamento europeo e per augurarle un grosso in bocca al lupo. Sono sicuro che il metodo che ha attuato qui in Consiglio regionale, ma penso anche precedentemente nell'attività professionale, lo applicherà anche al Parlamento europeo. Abbiamo bisogno di persone che seguono le materie di propria competenza che sono loro affidate e l'onorevole Princi sicuramente ha dimostrato di fare questo con questo Consiglio nella Giunta regionale. Penso che in Europa darà un grosso contributo anche alla Calabria, perché non sarà un europarlamentare distratto, ma seguirà, come ha fatto finora, tutte le questioni che le saranno affidate. In bocca al lupo.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Comito. Ne ha facoltà.

COMITO Michele (Forza Italia)

 Grazie, vicepresidente Princi. Siamo noi a ringraziarla. La ringrazio, a nome del gruppo consiliare di Forza Italia e di tutto il partito Forza Italia Calabria, per lo straordinario risultato che ci hai fatto raggiungere; questo grazie al suo operato perché non ha fatto altro in questi due anni e mezzo che consolidare la stima di cui già godeva come dirigente scolastico e questo ci ha consentito davvero di raggiungere risultati eccellenti.

Sono convinto che rappresenterà la nostra terra. L'abbiamo detto anche in uno slogan in treno mentre andavamo a chiudere la campagna elettorale a Napoli: Giusy Princi rappresenta la Calabria al Parlamento europeo, perché Giusy Princi significa l'Europa per la Calabria. Grazie davvero, Giusy Princi, e in bocca al lupo.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Buon pomeriggio a tutti. Ovviamente ci associamo anche noi, come gruppo Fratelli d'Italia, agli auguri e alle congratulazioni, alla Vicepresidente Giusy Princi, con due sentimenti diversi: da una parte, un po’ di rammarico nel perdere all'interno della Giunta regionale un elemento di rilievo, una persona che ha dimostrato di avere grandi capacità e un attaccamento morboso alla nostra meravigliosa terra, in cui ha svolto questo ruolo - mi permetto di dire - con grande competenza e grande passione, rimanendo sempre vicino a quelli che sono i bisogni dei nostri cittadini e alle istanze che arrivano al nostro territorio; dall'altra parte, abbiamo l'orgoglio di avere una rappresentante autorevolissima al Parlamento europeo, insieme a tutti gli altri eurodeputati calabresi che sono stati eletti in questa tornata. Siamo sicuri, quindi, del prezioso lavoro che svolgerà per la Calabria, per l'area del Sud Italia in cui è stata eletta. Sicuramente non si libererà facilmente di noi perché le porteremo, anche a Bruxelles, le istanze della Calabria che merita maggiore attenzione da parte dell'Europa. Siamo sicuri, insomma, del lavoro che svolgerà nell'interesse della Calabria.

Aggiungo, poi, un ringraziamento personale per tutte le volte che ho avuto l'opportunità di confrontarmi con lei, non solo su problematiche ma anche su belle iniziative che abbiamo realizzato, per rilanciare la Calabria sotto tanti punti di vista. La devo ringraziare per la grande disponibilità che ha sempre dimostrato e per l'attaccamento nei confronti di questo nostro meraviglioso territorio. Quindi, un grosso in bocca al lupo, complimenti per il meraviglioso percorso che ha fatto. Sicuramente renderà orgogliosi sia la Giunta sia il Consiglio regionale del lavoro che farà in futuro per la Calabria. Grazie.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Avviamo i lavori. Ha chiesto di intervenire il collega Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Presidente, chiedo l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge numero 282/12^, recante: “Modifica alla legge regionale numero 25/2013: Disposizioni in materia di forestazione”. Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento richiesto dal collega Montuoro. Il provvedimento è inserito.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 167/12^ dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 167/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'articolo 3, comma 4 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118 e conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria.”

Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento. Prego.

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente. Con il presente provvedimento il Consiglio regionale della Calabria è chiamato ad approvare il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023 e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026, così come stabilito dall'Ufficio di Presidenza con deliberazione numero 39 del 14 giugno 2024.

L'approvazione del riaccertamento dei residui è propedeutica all'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2023 del Consiglio regionale. Dalle attività di riaccertamento dei residui attivi e passivi effettuati dagli uffici competenti del Consiglio regionale è risultato che, al termine dell'esercizio 2023: l'ammontare dei residui attivi è pari a euro 45.710.016,64; l'ammontare dei residui passivi è pari a euro 12.661.069,33; la consistenza finale del fondo pluriennale vincolato da iscrivere all’entrata del bilancio dell'esercizio 2023 è pari a euro 6.140.176,60, di cui euro 2.431.095,68 per spese correnti ed euro 3.709.080,92 per spese in conto capitale. Le risultanze del presente provvedimento saranno inserite nel rendiconto del Consiglio regionale relativo all'esercizio 2023.

Con il presente provvedimento sono, infine, approvate le variazioni in conto competenze ed in conto cassa, degli stanziamenti del bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, a seguito dell'adeguamento dei valori iscritti in bilancio all'ammontare dei residui attivi e passivi esistenti al 31 dicembre 2023.

Sul presente provvedimento, il Collegio dei revisori dei conti, con verbale numero 25 del 23 maggio 2024, ha espresso parere favorevole. Col successivo provvedimento sarà poi aggiornato il risultato presunto di amministrazione dell'esercizio 2023, approvato con deliberazione consiliare numero 244 del 22 dicembre 2023. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono interventi. Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 164/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell'Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 2, proposta di provvedimento amministrativo numero 164/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2022 - Azienda Calabria Lavoro”. Cedo la parola al collega Montuoro per illustrare il provvedimento. Prego.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento, posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla Seconda Commissione nella seduta del 25 giugno scorso.

Alla seduta di Commissione hanno partecipato il Commissario straordinario dell'Azienda, i rappresentanti del Dipartimento Lavoro e il dirigente di Settore del Dipartimento Economia e Finanze.

Il Dipartimento Economia e Finanze ha, altresì, trasmesso una nota, con la quale, al netto dei rilievi e delle raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal Dipartimento Lavoro e dal Dipartimento Economia e Finanze, si ritiene possibile sottoporre all'approvazione da parte del Consiglio regionale il Rendiconto di gestione riferito all'esercizio 2022 dell'Azienda Calabria Lavoro, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8.

Il Revisore Unico dei conti per l'esercizio 2022 ha verificato il rispetto, da parte dell'Ente, sia dei limiti di contenimento della spesa pubblica, imposti dalla normativa regionale vigente, che del pareggio di bilancio. Relativamente alla voce "Altri accantonamenti", al netto dei problemi tecnici per l’attivazione della piattaforma dei crediti commerciali, prudenzialmente l'Ente ha comunque accantonato la quota pari al 10 per cento dell'importo del debito per servizi, depurato dalle spese vincolate alle entrate finanziate da specifici progetti.

Il revisore dà atto che l'Ente ha rispettato quanto previsto dal D. Lgs. n. 118/2011, introducendo i nuovi schemi di bilancio della contabilità economico-patrimoniale. Il revisore esprime parere favorevole all'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2022 di Azienda Calabria Lavoro.

Il Dipartimento Lavoro evidenzia che il rendiconto risulta predisposto in conformità al regolamento di contabilità dell'Ente e alla normativa vigente di cui al D. lgs. n.118/2011; il Dipartimento, inoltre, ha verificato il rispetto dei vincoli di spesa, di cui alla vigente normativa in materia di contenimento della spesa da parte dell'Azienda.

Relativamente, invece, all'inosservanza nell'anno 2018 dei limiti di spesa, il Dipartimento rileva che sono state adottate, ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2016, n. 43, le misure conseguenti, con deliberazione di Giunta regionale n. 170 del 3.05.2021, che ha disposto la riquantificazione dei trasferimenti a carico del bilancio regionale (per un importo di euro 28.639,54) operati a favore di Azienda Calabria Lavoro per l'esercizio 2021.

Conclusivamente, il Dipartimento esprime parere favorevole all'approvazione del rendiconto generale dell'esercizio 2022 dell'Azienda Calabria Lavoro.

Il dipartimento Economia e Finanze, sulla base delle verifiche eseguite, afferma che sembrerebbe sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento dei residui e, a seguito di ciò, della determinazione del fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione dell'esercizio 2022.

Con riferimento alla "quota disponibile del risultato di amministrazione" calcolata dall'Ente e pari ad € 390.556,87, il Dipartimento Economia e Finanze precisa che la stessa potrà essere utilizzata a seguito dell'approvazione in via definitiva del presente rendiconto di gestione 2022, esclusivamente per le finalità indicate dal comma 6 dell'articolo 42 del D. Lgs. n. 118/2011.

A conclusione dell'istruttoria di competenza, il Dipartimento Economia e Finanze rileva che:

-       sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2022, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;

-       sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2021 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2022;

-       sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

-       sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, al netto delle differenze riconducibili alle posizioni di debito correlate all'eliminazione di residui passivi in perenzione amministrativa;

-       sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce "disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato patrimoniale;

     risulta formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2022.

Il Dipartimento Economia e Finanze ritiene possibile quindi procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto relativo all'esercizio 2022 dell'Azienda Calabria Lavoro al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale n. 8/2002.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, ci troviamo a discutere l'approvazione di un rendiconto d'esercizio del 2022 dell'Azienda Calabria Lavoro con un ritardo di tre anni, durante i quali questa maggioranza ha preferito ignorare le gravi criticità gestionali che caratterizzano l'operato di questo ente strumentale. Prima di tutto voglio ricordare che, nonostante Calabria Lavoro sia stata ricostituita come nuovo ente, questo cambiamento però non può e non deve essere usato come una giustificazione per il ritardo dell'approvazione del rendiconto. La trasparenza e la tempestività nella rendicontazione sono fondamentali per garantire una gestione pubblica efficiente e responsabile. Il parere dei revisori è positivo. Certo, è un dato che potrebbe sembrare confortante. Tuttavia, non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle numerose criticità gestionali emerse. Tra queste segnalo la mancanza di una programmazione adeguata, la carenza di trasparenza nelle procedure amministrative e una gestione delle risorse finanziarie spesso poco chiara e inefficace.

Non possiamo accettare che un ente strumentale, che dovrebbe essere al servizio della nostra collettività, operi in questo modo.

E queste criticità gestionali sono un chiaro segnale di come il sistema degli enti strumentali continui a non funzionare come dovrebbe. Eppure, voi sembrate far finta di niente: ignorate deliberatamente i problemi strutturali che affliggono questi enti ed è inaccettabile che la mancanza di una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche passi inosservata.

La nostra opposizione ha il dovere di denunciare questi fatti e di chiedere un cambiamento radicale nel modo in cui questi enti operano. Dobbiamo pretendere una maggiore trasparenza, una programmazione più efficace e un controllo rigoroso della gestione finanziaria.

Il ritardo nell'approvazione del rendiconto d'esercizio 2022 non è solo un segnale di inefficienza, rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di cittadini che meritano di sapere come vengono gestiti i fondi pubblici. E il cambio di ente non può essere utilizzato come una scusa per giustificare le mancanze del passato.

È fondamentale che ogni passaggio amministrativo sia gestito con cura e responsabilità, garantendo continuità e trasparenza.

Chiediamo alla maggioranza di prendere atto di queste criticità e di impegnarsi concretamente per riformare il sistema degli enti strumentali, affinché possa finalmente rispondere ai principi di efficienza, trasparenza e responsabilità.

È necessario un cambio di rotta e, come opposizione, continueremo a vigilare e a denunciare ogni situazione che contravvenga a questi principi. Ribadiamo inoltre l'importanza di costruire - lo abbiamo più volte detto e lo ha più volte detto il collega Mammoliti e tutti noi del gruppo del Partito Democratico - un ragionamento con una visione globale sull'intero sistema degli enti strumentali. Noi abbiamo la disponibilità a farlo, vi chiediamo di fare altrettanto.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Voglio fare alcune precisazioni, che ovviamente devono essere poste all'attenzione dell'Aula. Consigliera Bruni, forse l’arco temporale a cui faceva riferimento è stato un po’ gonfiato rispetto a quello reale, perché non possiamo parlare di tre anni di ritardo rispetto al rendiconto di esercizio finanziario 2022, quando ci troviamo nel 2024. Lei mi insegna che il rendiconto dell'anno in corso di solito si approva nell'anno successivo; quindi, non mi sembrano tre anni di ritardo. Anzi, aggiungo un dettaglio molto importante, che viene anche sottolineato all'interno dei documenti contabili e dalla relazione che è stata allegata dai funzionari dell'ente: c'è stato un cambio e quindi si sono dovuti adeguare alla Piattaforma Siope+; si è trattato di un processo molto complesso che, sicuramente, ha determinato dai ritardi, dovuti a problemi di natura tecnica, non a problemi di natura contabile. Difatti i documenti contabili allegati hanno ricevuto: il parere favorevole del collegio dei revisori, il parere favorevole del Dipartimento controllante, che è il Dipartimento Lavoro e il parere favorevole da parte del Dipartimento Economia e Finanze.

Non rilevo, quindi, all'interno dei documenti contabili la grande tragedia che lei descrive. Poi, se parliamo anche di lungimiranza e programmazione, farei un plauso all'assessore Calabrese per la nuova legge che abbiamo approvato in Consiglio regionale e in base alla quale subentrerà questa nuova agenzia, l'Arpal, che ovviamente assorbirà quelli che sono i servizi, gestiti fino ad oggi da Azienda Calabria Lavoro. Oggi, in continuità amministrativa, che deve essere sempre garantita, approviamo i documenti contabili. La grande tragedia che lei descrive all'interno dei documenti contabili, pertanto, io non la ravviso affatto. Anzi, vedo un lavoro effettuato dalla Giunta, dal Consiglio regionale e dal presidente Occhiuto che va in una direzione opposta rispetto al passato. Lo testimoniano i fatti. Le parole a noi non piacciono.

Era doveroso, Presidente, rispondere e fornire ulteriori delucidazioni. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente, colleghi consiglieri e Presidente della Giunta.

Ritengo che quello di stasera sia intanto un atto contabile dovuto. Rispetto alle dichiarazioni che sono state esposte dalla consigliera Bruni, ritengo che questa Giunta, questa amministrazione proprio perché si è trovata di fronte a un ente strumentale quale Calabria lavoro, che abbiamo sempre definito “un vero e proprio carrozzone politico”, si sia concentrata sulla riforma del mercato del lavoro e, quindi, abbia dato vita ad Arpal. Da ieri - è questo il dato politico positivo ed importante che abbiamo esigenza di mettere in risalto - i dipendenti di Calabria lavoro sono dipendenti Arpal, quindi, sono dipendenti pubblici e hanno le garanzie che sono previste per i dipendenti pubblici. Arpal diventerà il braccio operativo del Dipartimento lavoro. Ma tutto questo andrà a garantire, soprattutto, quelle opportunità di carriera, di mobilità tra gli enti pubblici che i dipendenti che erano di Calabria lavoro non avevano. Ritengo che sia possibile registrare, soprattutto con il punto successivo che verrà illustrato dal Presidente della Commissione bilancio, un dato positivo: siamo di fronte ad un ente strumentale che, oltre ad essere il braccio operativo del Dipartimento Lavoro, avrà tutti quegli strumenti e quelle competenze relative alle politiche attive del lavoro.

In Commissione era stato assunto questo impegno, alla presenza dell'assessore Calabrese, che ringrazio per il lavoro che ha portato avanti rispetto a questa grande riforma del mercato del lavoro, in cui i centri per l'impiego diventeranno i punti nevralgici per quelle che saranno le loro competenze. C'è anche l'impegno, assunto dalla Commissione, dalla Giunta e dall'intero Consiglio regionale, di trovare i finanziamenti per portare a regime, poi, anche il completamento orario di tutti i contratti di lavoro. Ritengo che sia una legge innovativa, che andrà a garantire soprattutto ai dipendenti di essere riconosciuti quali dipendenti pubblici e di avere tutte le garanzie e i diritti che loro competono. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Straface. Conclude il dibattito l'assessore Calabrese. A lei la parola.

CALABRESE Giovanni, Assessore alle politiche del lavoro e formazione professionale

Grazie, Presidente. Un saluto a tutti i consiglieri.

Approfitto per ringraziare il consigliere Montuoro e la consigliera Straface che hanno già, di fatto, risposto a quella che è la provocazione della consigliera Bruni. Volevo tranquillizzarla, onorevole, su quello che è il percorso attuale di Azienda Calabria lavoro che dall'altro ieri mattina è diventata Arpal: un'agenzia pubblica per le politiche attive del lavoro, come avevamo già normato in questo Consiglio regionale il 25 giugno dello scorso anno. Ho avuto qualche dubbio anch'io. Pensavo dal suo intervento stessimo approvando il rendiconto del 2012 e quindi ho avuto qualche preoccupazione. Mi ha tranquillizzato il consigliere Montuoro che ha evidenziato che trattavamo il bilancio 2022, quindi di fatto un ritardo fisiologico per un ente che sta appunto cambiando pelle.

Come diceva la consigliera Straface, parliamo di un carrozzone, di un carrozzone politico, una sorta di giungla, quella che è stata appunto Calabria lavoro nel corso degli anni. Oggi, grazie all'impegno di questo governo regionale, presieduto dal presidente Occhiuto, stiamo mettendo ordine negli enti strumentali e in particolar modo all’ex Azienda Calabria lavoro, oggi Arpal; un lavoro necessario e fondamentale di riordino, per un'azienda che ha in carico quasi 500 dipendenti. Proprio per questo motivo nell'ultima seduta di Giunta regionale abbiamo regolamentato il rapporto tra questi dipendenti delle leggi 28, 54 e 15, 'ex Ardis, che oggi compongono i lavoratori di Arpal Calabria. Quindi posso tranquillizzarla sulla trasparenza delle procedure amministrative e contabili e sono convinto e certo che oggi si apra un percorso nuovo per Arpal Calabria che è uno strumento fondamentale per attuare le politiche attive del lavoro. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, assessore Calabrese. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 165/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Passiamo al punto tre, proposta di provvedimento amministrativo 165/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Calabria Lavoro”. Cedo la parola al collega Montuoro per illustrare il provvedimento. Prego.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento, posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione nella seduta del 25 giugno scorso.

Alla seduta di Commissione hanno partecipato il Commissario straordinario dell'Azienda, i rappresentanti del Dipartimento Lavoro e il dirigente di Settore del Dipartimento Economia e Finanze.

Il Dipartimento Economia e Finanze ha, altresì, trasmesso una nota con la quale, al netto dei rilievi e delle raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal Dipartimento Lavoro e dal Dipartimento Economia e Finanze, si ritiene che il Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Calabria Lavoro possa essere sottoposto all'approvazione da parte del Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8.

Il Revisore unico dei conti dell'Azienda, nel prendere atto che il bilancio di previsione 2024-2026 rispetta gli equilibri di bilancio e i vincoli di finanza pubblica, rileva che l'equilibrio corrente di bilancio nel 2024 è assicurato dallo stanziamento, in entrata e in spesa, dei fondi destinati dalla Regione al funzionamento di Azienda, alla copertura delle spese relative al personale, nonché dagli affidamenti progettuali vincolati in entrata e in spesa.

Il Revisore dà atto che sono rispettati limiti di spesa, di cui alla legge regionale n. 43/2016, come pure quelli previsti dalle leggi regionali numero 69/2012 e 56/2013.

Conclusivamente, l'organo di controllo, nel ritenere congrue le previsioni di spesa ed attendibili le entrate previste, esprime parere favorevole sulla proposta di Bilancio di previsione 2024-2026 presentata da Azienda Calabria Lavoro.

Il Dipartimento Lavoro rileva la sostanziale conformità delle attività previste per l'anno 2024 per Azienda Calabria Lavoro rispetto al mandato istituzionale.

Relativamente alle norme di contenimento della spesa, previste per gli enti sub-regionali, il Dipartimento evidenzia che l'ente strumentale nel complessivo ha ridotto le voci di spesa, di cui all'art. 6 comma 1 L.R. n. 43/2016, nella misura pari al 20,04%. Con riferimento alla normativa in materia di contenimento delle spese da parte dell'Ente per l'esercizio finanziario 2018, a seguito di istruttoria del Dipartimento Vigilante, in applicazione di quanto stabilito al comma 10 dell'art. 6 della Legge Regionale n. 43 del 27.12.2016, si è proceduto alla rideterminazione dei trasferimenti a carico del bilancio regionale operati a favore di Azienda Calabria Lavoro, in misura pari alle eccedenze di spesa risultanti dalle verifiche espletate, per l'esercizio 2021.

A conclusione dell'istruttoria effettuata, il Dipartimento sottolinea che l'Azienda ha rispettato i limiti di spesa previsti dalla normativa regionale vigente in materia e, dunque, esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Calabria Lavoro.

Il Dipartimento Economia e Finanza, nell'istruttoria di competenza, raccomanda all'ente, a seguito delle previste verifiche sulla Piattaforma dei Debiti Commerciali (PCC), di provvedere se necessario ai dovuti accantonamenti di legge apportando le necessarie variazioni alle previsioni di spesa di cui al bilancio in oggetto.

La proposta di bilancio di previsione 2024-2026 non prevede l'utilizzo delle quote vincolate o accantonate del risultato di amministrazione. L'equilibrio complessivo della gestione 2022-2024 è stato conseguito senza applicare il risultato di amministrazione presunto.

Relativamente alla formazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) non risulta alcun appostamento nel fondo, in quanto non sussisterebbero per l'Ente voci di entrata, nella proposta di bilancio in esame, tali da rendere necessario il calcolo del fondo in questione. Il Dipartimento raccomanda, in ogni caso, all'Ente di verificare la congruità del Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) durante la gestione di riferimento, provvedendo all'istituzione dello stesso a seguito dell'iscrizione di eventuali capitoli di entrata, rientranti nel computo del presente fondo.

Per quanto concerne il Fondo pluriennale Vincolato il Dipartimento raccomanda all'Ente, a seguito del completamento della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per l'esercizio 2023, di provvedere alle dovute variazioni di bilancio, apportando, se necessari, i conseguenti correttivi al Fondo Pluriennale Vincolato per la parte corrente e capitale, di cui alla proposta di bilancio di previsione 2024-2026, nel rispetto del principio contabile della competenza finanziaria potenziata.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento Economia e Finanze, non rileva motivi ostativi alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, della proposta di bilancio di previsione 2024- 2026 dell'Azienda Calabria Lavoro al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n.8.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie a lei. Ha chiesto di intervenire il collega Mammoliti. ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Vorrei intanto associarmi, naturalmente, alle congratulazioni e agli auguri all'ex vicepresidente Princi, augurarle un buon lavoro. Vorrei, Presidente, perché lei forse se ne sarà dimenticato, fare gli auguri al presidente Occhiuto perché è stato rieletto presidente della Commissione intermediterranea, che rappresenta un ruolo importante che mette insieme….

PRESIDENTE

Ha ragione, però il Presidente non c'era.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

La mia è una considerazione, non è una critica, Presidente, lo sa, non rivolgo un pensiero critico, ma ho un occhio un po’ attento. Dicevo che quello confermato al presidente Occhiuto è un ruolo importante, quindi auguri sinceri al Presidente perché la nostra Regione, per la posizione strategica che ha, può svolgere nell'area del Mediterraneo un ruolo e una funzione importantissimi. Volevo, però, fare una considerazione anche di natura politica: noi riprendiamo i lavori del Consiglio dopo una lunga pausa elettorale che, a mio modesto avviso, ci consegna uno scenario nuovo e inedito, sia dal punto di vista della tenuta della maggioranza politica che governa questa Regione sia dal punto di vista dell'esigibilità dell'esercizio istituzionale, Presidente, rispetto alla garanzia del funzionamento di alcuni ruoli che sono stati anche citati nell'introduzione della lettura del verbale.

Nella precedente seduta di Consiglio si era detto che, per garantire il sindacato ispettivo dei consiglieri, le interrogazioni sarebbero state inserite all’ordine del giorno della seduta odierna. Non mi pare che in questa seduta ci siano all’ordine del giorno le interrogazioni. E non solo. Mi preme sottolineare un altro aspetto politico, Presidente: avete avuto una grande sollecitazione per rinnovare l'Ufficio di Presidenza e, oggi, a distanza di tutto questo tempo, non stiamo procedendo invece al rinnovo delle Commissioni; siamo ben oltre metà mandato, ben oltre i 30 mesi previsti dal Regolamento. Perché non si procede anche qui al rispetto del Regolamento e alla garanzia di rinominare e di rieleggere i componenti delle Commissioni?

Vorrei sottoporre al presidente Occhiuto la possibilità, Presidente, di convocare una seduta di Consiglio regionale specifica perché, a mio modesto avviso, la sua proposta di governo di due anni e mezzo fa, con il contesto nuovo, con i provvedimenti nuovi che sono stati affrontati e approvati dal Governo nazionale, che hanno dei risvolti economici e sociali connessi all'affermazione e all'esigibilità dei diritti, forse richiederebbe una discussione di merito. Infatti, quella proposta di governo, realizzata due anni e mezzo fa, forse avrebbe bisogno di qualche piccola manutenzione, con una discussione aperta sui temi, sulle criticità, sui problemi che insistono nella nostra Regione.

Lo dico con uno spirito non critico o polemico ma, come sempre, con uno spirito propositivo, per avviare questa seconda fase di legislatura con un approccio più squisitamente di merito e anche, soprattutto, coerente alla azione riformatrice che è stata comunque impressa rispetto a una serie di settori e di problematiche. Anche su questo punto - parliamoci chiaramente – prendo atto delle affermazioni che l’Assessore ha fatto in merito alle appropriate riflessioni che faceva la consigliere Bruni: stiamo parlando di un atto di azienda Calabria lavoro che è stata trasformata con una legge - lo diceva giustamente la consigliera - nel giugno del 2023 che prevedeva la trasformazione di quella Agenzia entro 90 giorni. Prendo atto che adesso è stata di fatto realizzata, ma stiamo parlando di 12 mesi di ritardo, quella legge prevedeva che entro 90 giorni si effettuasse quella modifica e quindi noi stiamo approvando un bilancio triennale di un ente che non dovrebbe più esserci o dovrebbe essere strutturato con caratteristiche diverse. Questo è un dato. Poi prendiamo atto che è stato recuperato questo ritardo, che è stato realizzato. Mi auguro che nella trasformazione venga mantenuto lo spirito riformatore di quella proposta di legge che - vorrei ricordarlo -, Assessore, abbiamo votato pure noi; l'abbiamo votata all'unanimità a dimostrazione del fatto che, per quanto ci riguarda, il Partito Democratico non è mai pregiudizialmente contrario ai provvedimenti, quando possono in qualche modo aiutare processi utili e propositivi.

Naturalmente mi preme sottolineare, Assessore - l'ho fatto anche presente in Commissione – che noi vorremmo che in questa trasformazione si cambiasse un po’ lo spirito di quella che è già stata, precedentemente, Calabria lavoro che, più che un'Agenzia per assolvere a quelle funzioni importanti di politiche attive di apprendimento permanente del mercato del lavoro, è stata quasi un'agenzia che sostanzialmente ha somministrato lavoro nei diversi enti.

Quindi, noi vorremmo che lo spirito riformatore venisse colto in questa trasformazione e si realizzasse per davvero lo spirito del recupero di questo ritardo, così come abbiamo votato positivamente il contenuto. E poi, infine, Assessore, su questo vorrei che anche lei ci offrisse un suo impegno in merito ad alcuni obiettivi su cui pure, in qualche modo, durante tutto l'iter di approvazione avevamo ragionato e discusso con le organizzazioni sindacali nelle Commissioni. Prendiamo atto, infatti, che una quantità di risorse erano state destinate per il passaggio dei lavoratori part-time e full-time e diamo atto - da questo punto di vista siamo favorevolmente positivi - che per quelli che avevano maturato i requisiti, mi pare, si stiano facendo delle operazioni di processi di stabile occupazione, ma è chiaro che non possiamo non sottolineare e ricordare che, comunque, ci sono dei lavoratori, per esempio quelli della ex legge 15, che ancora sono a 14 ore, cioè a una quantità di ore che si può dire lambisce la povertà. Quindi, da questo punto di vista, assessore, chiediamo l'impegno necessario a individuare le risorse utili a garantire anche a questi lavoratori la possibilità di un aumento considerevole delle ore.

Infine - è giusto anche sottolinearlo e rilevarlo, e mi auguro che potrà farsene carico - mi sembra di capire che non sia previsto il salario accessorio che, come lei sa, nell'applicazione del contratto decentrato è un obbligo per l'ente e un diritto dei lavoratori, ma senza queste risorse non si potrà usufruire di questo importante diritto.

Per queste ragioni, condivido le considerazioni della collega Bruni perché su tutti questi enti il governo regionale non ha mai voluto aprire una riflessione organica di sistema, cogliendo in maniera positiva e propositiva, così come noi abbiamo fatto in occasione della legge istitutiva dell'agenzia Arpal, anche il contributo dell'opposizione che, come si può evincere, non è sempre critico o pregiudiziale, ma si concentra sulla valutazione di merito dei provvedimenti sui quali, quando contribuiscono a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei calabresi, noi siamo pronti a offrire la nostra collaborazione e la nostra disponibilità.

Reputo, pertanto, pienamente condivisibile la considerazione della consigliera Bruni rispetto all’approccio che la maggioranza di governo dovrebbe cercare di avere sugli enti strumentali in maniera sistemica, organica e meno settoriale.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti.

Prima di cedere la parola all’assessore Calabrese, richiamato su qualche punto, mi sembra giusto chiarire – non per correggerla, non mi permetterei mai – che i trenta mesi per il rinnovo delle Commissioni decorrano dal 23 dicembre 2021; quindi, sarebbero scaduti sei giorni fa, però il rinnovo delle Commissioni va fatto entro sei mesi dal rinnovo dell'Ufficio di Presidenza; quindi, abbiamo tempo fino al 4 settembre.

Come ha evidenziato, oggi non ho fatto gli auguri al presidente Occhiuto, che invece sono stati fatti direttamente attraverso la stampa.

Cedo la parola all'assessore Calabrese.

Prego, assessore Calabrese, ne ha facoltà.

CALABRESE Giovanni, Assessore alle politiche del lavoro e formazione professionale

Grazie, Presidente.

Rispondo alle sollecitazioni del consigliere Mammoliti per tranquillizzarlo su più punti.

Intanto – come ha già spiegato il consigliere Montuoro nel suo precedente intervento e anche in sede di Commissione su sua sollecitazione – il bilancio di previsione è un atto dovuto; stiamo parlando di un ente che con quella legge si è trasformato, appunto, da Azienda Calabria lavoro ad Arpal.

Del resto, senza il bilancio di previsione non avremmo potuto procedere al pagamento degli stipendi.

Come ho detto prima, il ritardo è fisiologico e ritengo che oggi dovremmo essere contenti di una cosa, consigliere Mammoliti: rispetto a ciò che è stato fatto in precedenza, in realtà, il ritardo non c’è.

Il ritardo è stato politico nei confronti dei lavoratori di questa Azienda, che sono rimasti precari per oltre 15 anni, e questo governo regionale non ha fatto altro che sanare un vulnus imbarazzante e vergognoso.

Mi riferisco ai vari bacini, tra cui quello degli stagisti borsisti, e proprio nel bilancio di previsione abbiamo trovato le risorse necessarie che, grazie a un emendamento sollecitato dal presidente Occhiuto e dalla maggioranza di centrodestra in Parlamento, sono state assegnate per la stabilizzazione di cinquanta dipendenti che attendevano di essere stabilizzati in Azienda Calabria lavoro, oggi Arpal, da dieci anni.

Così come lo scorso anno abbiamo stabilizzato i 67 lavoratori della legge 15 del 2008, a cui faceva riferimento prima, che oggi non lavorano presso la Regione Calabria bensì presso altri enti, Comuni, Prefetture e ASP e non all'interno di Azienda Calabria lavoro.

Questo è il motivo per il quale quei lavoratori stabilizzati a 14 ore, che lei definisce una soglia di povertà, oggi sono lavoratori con la dignità dei lavoratori pubblici a tutti gli effetti.

Noi stiamo individuando le risorse per trasformare il contratto di buona parte dei lavoratori di Arpal, da part time a full time.

Lo stiamo facendo attraverso un'analisi delle risorse che abbiamo in bilancio assegnate al Dipartimento lavoro; lo faremo anche portando il provvedimento in Consiglio regionale, però ritengo che oggi dobbiamo essere contenti se tanti lavoratori, dopo tante promesse politiche di un “carrozzone”, così definito dalla consigliera Straface, hanno finalmente trovato copertura e dignità e soprattutto sono dei veri lavoratori.

Il merito è di questo governo regionale e non assolutamente di altri!

La tranquillizzo, quindi: troveremo le risorse necessarie per tutti i dipendenti di Azienda Calabria lavoro che, di fatto, come dice lei, ha somministrato lavoratori presso i Dipartimenti della Giunta regionale e presso altri enti.

Stiamo mettendo ordine. Lo abbiamo fatto con la convenzione che abbiamo approvato in Giunta regionale nei giorni scorsi, lo faremo con ulteriori convenzioni con l'ASP, che ha circa 30 lavoratori che sono in dotazione ad Azienda Calabria lavoro, lo faremo dando soprattutto un futuro a un ente fondamentale per la Calabria, perché quando parliamo di lavoro parliamo di qualcosa di serio e di fondamentale che serve per trattenere i calabresi in Calabria, e non possiamo poi lamentarci quando non mettiamo in campo politiche serie e se ogni anno dieci mila calabresi vanno via per mancanza di lavoro.

Pertanto, auspico che tutti i provvedimenti che riguardano il lavoro siano condivisi, così come è stata condivisa la legge sulle politiche attive del lavoro.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, assessore Calabrese. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Annuncio il voto di astensione mio e del gruppo del Partito Democratico, Assessore, poiché vi sono dei ritardi che lei può anche edulcorare con considerazioni politiche che non stanno né in cielo né in terra, agitando da troppo tempo frasi quali: “Questi precari…”, “…è da una vita”, “…è da anni…”, “…è da tempo…”.

State parlando come se negli anni precedenti a governare fossero stati gli extraterrestri, ma prima di questo governo di centrodestra c'era un altro governo di centrodestra; quindi, è inutile che ogni volta agitate questa storiellina che ormai non regge più.

State governando da quasi cinque anni: provate, se ne siete capaci, a dimostrare di essere all'altezza di fare meglio di chi ha governato prima di voi.

Io in precedenza svolgevo un'altra funzione e un altro ruolo; non ero in quest'Aula né ho mai avuto ruoli di governo!

Assessore, lei dice che ci sono persone che vanno via dalla Calabria. E lo dice a me? Lei è l'Assessore al lavoro, che sta governando la Regione, e lo dice a me?! Sono io che lo dico a lei!

Cosa si sta facendo per evitare le migrazioni di giovani diplomati e laureati che stanno andando via dalla Calabria?

Bisogna smetterla con questa narrazione abnorme dalla società reale e provare, invece, a rispondere con senso di responsabilità alle critiche puntuali e positive che abbiamo sempre fatto in quest'Aula e nelle Commissioni; diversamente, evitate dichiarazioni superficiali che non stanno né in cielo né in terra.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. Ha chiesto di intervenire il consigliere Montuoro per dichiarazione di voto. Prego, ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Esprimo perplessità per questa battaglia selvaggia, con tutto il rispetto ovviamente per il consigliere Mammoliti, che grida “Al lupo, al lupo” e alla fine per dichiarazione di voto annuncia il voto di astensione.

Consigliere Mammoliti, l’assessore Calabrese è il responsabile di tutti i problemi del lavoro in Calabria?

Ha citato, con dati alla mano, alcuni bacini che finalmente hanno trovato delle risposte concrete da parte di questo governo regionale e lei parla anche del precedente governo, quando sa bene che alcuni bacini di precari risalgono al 2008, al 2015.

Quando parliamo di anni e anni di problematiche che ci portiamo e che questo governo regionale, grazie anche al lavoro dell'assessore Calabrese, ha risolto, non ci piace dire la verità e, anzi, preferiamo mistificarla e continuare a gridare “Al lupo, al lupo”!

Ritengo che oggi, consigliere Mammoliti, l'approvazione di un bilancio di previsione – lei me lo insegna, anche perché siede insieme a me tra i banchi della Commissione bilancio – sia un atto dovuto che significa continuità amministrativa e uno come lei, che viene dal mondo sindacale e come tutti noi ha a cuore anche le sorti dei lavoratori, sa bene che oggi non approvare il bilancio significherebbe non avere a cuore le sorti dei lavoratori, mettendo a rischio gli stipendi di quei lavoratori dietro ai quali vi fate scudo per poi astenervi dalla votazione.

Ritengo, invece, che questo governo regionale stia andando nella direzione giusta, nella direzione che i lavoratori chiedono e che con Arpal si andrà verso una direzione totalmente opposta rispetto al passato.

Pertanto, non comprendo questa presa di posizione, che dal punto di vista politico ritengo totalmente inopportuna. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 166/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Calabria Verde”

PRESIDENTE

Passiamo al punto quattro all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 166/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Calabria verde”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare il provvedimento.

Prego, consigliere Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento, posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione bilancio nella seduta del 25 giugno scorso.

Alla seduta della Commissione hanno partecipato il Direttore generale dell'Azienda, la dirigente dell'UOA (Unità Operativa Autonoma) politiche della montagna, foreste e forestazione, e il dirigente di settore del Dipartimento economia e finanze.

Il Dipartimento economia e finanze ha, altresì, trasmesso una nota con la quale, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dell’UOA (Unità Operativa Autonoma) politiche della montagna e del Dipartimento economia e finanze, si ritiene che il Rendiconto dell'esercizio 2019 dell'Azienda Calabria Verde possa essere sottoposto all'approvazione da parte del Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, numero 8.

Il revisore unico dei conti rileva che il risultato di amministrazione 2019, a seguito degli accantonamenti, determina un disavanzo da ripianare nel bilancio di previsione del successivo esercizio.

Il revisore, con verbale del 15.09.2023, altresì attesta l'attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria e dei risultati economici generali e di dettaglio con riferimento al rispetto della competenza economica, alla completa e corretta rilevazione dei componenti positivi e negativi, alle scritture contabili e alle carte di lavoro a supporto dei dati rilevati.

L'organo di controllo, nell'esprimere giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2019, raccomanda all'Ente la rapida definizione dei rendiconti relativi agli esercizi 2020, 2021 e 2022 – e, su questo devo dire, Presidente, che sono pervenuti alla Commissione bilancio proprio quest’oggi i relativi rendiconti che nei prossimi giorni verranno esaminati dalla Commissione che ho l’onore di presiedere-da sottoporre alla relativa approvazione e alla successiva predisposizione e approvazione del bilancio di previsione pluriennale 2023-2025, al fine di consentire di valutare e definire una programmazione strutturata dal risanamento aziendale, nel rispetto degli equilibri di bilancio con una puntuale definizione di un cronoprogramma per il ripiano del disavanzo.

L'UOA (Unità Operativa Autonoma) politiche della montagna, foreste e forestazione, a seguito delle verifiche effettuate sulle risultanze della gestione dell'Azienda per l'esercizio 2019, attesta la coerenza tra gli impegni assunti dall'Ente e le risorse assegnate con il Piano attuativo della forestazione per l'anno 2019. Relativamente alla verifica del rispetto delle norme in materia di spending review, è stato riscontrato il rispetto dei relativi limiti di spesa.

Pertanto, a conclusione dell'istruttoria, l'UOA (Unità Operativa Autonoma) politiche della montagna, foreste e forestazione, esprime parere favorevole al rendiconto esercizio 2019, con la prescrizione di imputare, in quota parte, il totale del disavanzo nell'esercizio 2024 e seguenti.

Il Dipartimento economia e finanze, nell'istruttoria di competenza, stante quanto attestato dall'ente, evidenzia la formale correttezza della procedura del riaccertamento ordinario dei residui, nonché della determinazione sia del Fondo Pluriennale Vincolato sia del risultato di amministrazione dell'esercizio 2019.

Il Dipartimento, dunque, raccomanda all'Azienda, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio, di promuovere tutte le attività necessarie atte a garantire azioni di recupero delle posizioni di credito, con particolare riferimento ai canoni per concessioni pluriennali.

La quota disponibile del risultato di amministrazione, al netto delle quote accantonate e vincolate, presenta un disavanzo il cui ripiano, ai sensi dell'articolo 42, comma 1, del decreto legislativo numero 118 del 2011, dovrà avvenire in conto dei successivi bilanci di previsione dell'ente.

Per quanto sopra esposto, il Dipartimento raccomanda all'ente, ma anche al UOA forestazione quale soggetto preposto alla vigilanza di Azienda Calabria Verde, la rapida definizione dei rendiconti seguenti, relativi agli esercizi 2020, 2021 e 2022, nonché l'urgente predisposizione e approvazione del bilancio di previsione 2024/2026, al fine di consentire una programmazione strutturata del risanamento aziendale, nel rispetto degli equilibri di bilancio e sulla base della puntuale definizione di un cronoprogramma di ripiano del disavanzo.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento economia e finanze rileva che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2019, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere; sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2019; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”; sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali­ crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce "disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2019.

Il Dipartimento economia e finanze, ritiene possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2019 dell'Azienda Calabria verde, al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Prego, ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Intervengo su questo provvedimento di approvazione di un rendiconto che, benché sia molto simile ai precedenti, a mio avviso, per Calabria verde dovrebbe destare maggiore attenzione poiché ci troveremo nuovamente ad affrontare le stesse emergenze che abbiamo affrontato con gli altri enti partecipati o con le società in House della Regione Calabria.

Dico questo perché, intanto abbiamo un rendiconto che viene prodotto dopo tantissimi anni, dal 2019, ma parliamo anche di 10 milioni di Fondo di crediti di dubbia esigibilità; chi ha competenze di bilancio sa bene che dopo 9 anni di vita, questo significa che probabilmente l'ente è già in stato di deficit.

Inoltre, mi risulta che dal 2019 vi siano debiti iscritti per 40 milioni di euro, oltre ai pignoramenti che la Regione Calabria subisce come terza pignorata per i vecchi debiti Afor pari a 1,6 milioni di euro.

Fornisco questi dati per dire che con Calabria verde rischiamo di vedere un film già visto per la Regione Calabria! La situazione è fuori controllo!

È necessario che si proceda all’audizione straordinaria del Commissario di Calabria verde per capire la reale sostenibilità economica delle azioni dell'ente e come non incorrere nuovamente in un dissesto che potrà avere incidenza sui soggetti più deboli, che sono sempre i lavoratori; quindi, sottolineo nuovamente l'attenzione e l'emergenza che da questo rendiconto emerge in merito alla situazione generale di Calabria verde.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Anche qui ci troviamo di fronte a un ente con funzioni fondamentali e strategiche per questa Regione che, come sappiamo, riguardano la tutela ambientale, territoriale, la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi eccetera eccetera.

È chiaro che, come ho avuto modo di evidenziare nell'ambito della Commissione, a differenza di alcune risposte abnormi sempre con merito e appropriatezza, vedo che la maggioranza quando non ha argomenti validi e razionali di convincimento alza i toni, facendo una serie di affermazioni di esercizio retorico senza nessun costrutto di merito politico.

A mio avviso, questo è dovuto al clima e alla situazione di questo superamento di due anni e mezzo, e probabilmente ne vedremo delle belle, perché percepisco scricchiolii e, quindi, sfaldamento della tenuta della maggioranza man mano che i mesi passeranno; però, per quanto mi riguarda, cerco sempre di attenermi al merito e di fare delle osservazioni puntuali, appropriate e vorrei che le risposte fossero, possibilmente, se ne siete capaci, altrettanto di merito, senza affermazioni roboanti e ridondanti che sono, secondo me, sopra le righe, e che stigmatizzo e restituisco al mittente.

Anche questo documento di rendiconto dell'esercizio 2019 presenta una discrasia, come diceva molto bene il consigliere Lo Schiavo, una discrasia profonda tra la missione strategica, gli obiettivi di equilibrio e gli atti fondamentali che sono i documenti, non solo che si approvano con ritardo e con le criticità che sono state evidenziate, anche rilevate appositamente dal pronunciamento di verifica della Corte dei conti.

Prendo atto, come diceva il consigliere Lo Schiavo, che sono stati approvati forse in questi giorni, ma mancavano i rendiconti relativi all'esercizio 2020, 2021; quindi, c'è una difficoltà molto seria che la maggioranza dovrebbe conoscere, come la storia di questa Regione, e cioè che in trent'anni il centrodestra ha governato per oltre vent'anni. E ancora si agita questa storiella di “…prima…”, “…c'eravate…”, “…i precari…”, come se l'avessimo creato noi o se l'avesse creato il sottoscritto.

Ognuno di voi si vada a rileggere la storia di questa Regione: in 30 anni voi siete stati al governo della Regione Calabria per oltre vent'anni; quindi, le sacche di precariato le avete costruite voi piuttosto che noi!

Il punto qual è? Qui c'è una Regione che rischia di sprofondare.

Ci sono dati finanziari economici impressionanti e imponenti, sui quali vi dovreste approcciare e aprire gli occhi con grande serietà e responsabilità piuttosto che fare i gradassi e rispondere in maniera inappropriata alle osservazioni di merito.

Nell'auspicare che i ritardi che ci sono vengano recuperati per mettere a sistema la funzione strategica di questo ente importante e, quindi, valorizzare al massimo il patrimonio forestale calabrese, per questa ragione e per queste considerazioni, a nome del gruppo del Partito democratico, annuncio il voto di astensione, e siamo pronti a dirvi di provare a ragionare con questo approccio, altrimenti vi assumerete la responsabilità di fronte ai calabresi di mandare questa Regione nel default!

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. Ha chiesto di intervenire l’assessore Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Signor Presidente, colleghi consiglieri, credo che sia importante prendere la parola a conclusione del dibattito sul tema della forestazione che, come è stato sottolineato dai colleghi, è particolarmente sensibile e di grande rilievo, di grande importanza, attesi i numeri che ha avuto nel corso della storia di questa Regione e attesi anche i risultati. Obiettivamente il giudizio generale rilasciato anche dalla Corte dei conti, come Sezione centrale, che ha fatto un'indagine conoscitiva sulla forestazione calabrese, non è un giudizio negativo perché lascia ai calabresi un patrimonio enorme di oltre 600 mila ettari boscati di cui 60 mila di patrimonio boscato regionale demaniale. Si tratta, quindi, di un dato di grande rilievo e importanza.

Appare evidente che le devianze di questi anni e di quegli anni – siamo arrivati ad avere quasi 40 mila operai forestali che poi in parte sono rimasti nel 2002-2003 addirittura “stabilizzati”; o meglio, utilizzati a tempo pieno perché prima erano utilizzati a tempo parziale – hanno portato la Regione Calabria ad avere gravi problemi anche di deficit finanziario.

Tuttavia, mi sarei aspettato dai colleghi di minoranza che nel corso di questo dibattito avessero sottolineato con grande favore lo sforzo operato da questa maggioranza consiliare, dal governo regionale per riportare in bonis questo ente, che voi definite strategico, che è Calabria verde.

Non a caso, sottoponiamo all’approvazione dell'Aula il rendiconto dell'anno 2019, quando, facendo calcoli non proprio precisi degli ultimi trent'anni, il consigliere Mammoliti diceva – sbagliando – che il Centrodestra ha governato per più di vent'anni negli ultimi trent'anni, ma non è così perché ci siamo quasi equivalsi negli anni di governo, dimenticando però che la Regione Calabria era governata dal Centrosinistra e dal presidente Oliverio e che il deficit dell'Azienda Calabria verde ha impedito al generale Mariggiò… Non fu nominato un manager, né un conoscitore di foreste, parchi e forestazione, ma un Generale dei carabinieri perché in quegli anni l'approccio era quello dell'indagine, non della costruzione manageriale di un percorso attorno a Calabria verde e alla forestazione calabrese, ma dell’introspezione, con l'occhio di chi fa ha fatto nella vita benissimo il carabiniere, il Generale dei Carabinieri, ma che probabilmente in quegli anni ha avuto un approccio di conservazione; ed è chiaro che lo ha fatto bene, perché probabilmente lo ha fatto con cognizione di causa, ma il dato di fatto che a noi interessa è che nell'esercizio 2018 c'era stato un grosso ammanco perché c'era stato un deficit di risorse in capo a Calabria verde e dal 2019 in poi non si approvarono più i rendiconti.

Oggi, presidente Gentile, stiamo procedendo alla regolarizzazione di un percorso perché i rendiconti degli anni 2020-2021-2022 saranno presto sottoposti all'Aula e porteremo di nuovo in bonis il percorso di Calabria verde con l'approvazione di un bilancio di previsione. Questa corazzata – Calabria verde è una corazzata con oltre 4 mila dipendenti ancora oggi tutti a tempo pieno, la forestazione ci costa e costerà nel 2024 ai calabresi, 185 milioni, coperti in parte con il bilancio regionale, per 56 milioni di euro, in parte con i fondi FSC – ad oggi non ha un bilancio di previsione e stiamo normalizzando questa corazzata.

Non mi sarei aspettato un richiamo alla preoccupazione.

Certamente, siamo preoccupati per ciò che sta accadendo ed è accaduto in questi anni, ma possiamo riconoscere un percorso che va verso la normalizzazione. Non ho sentito i consiglieri di minoranza richiamare alla tragedia finanziaria quando non si approvavano i rendiconti e i bilanci di previsione e questo è accaduto e noi l’abbiamo ereditato.

Lo dico con grande chiarezza e avrei preferito non dirlo, non l'avrei detto se non avessero sottolineato queste cose i colleghi consiglieri: abbiamo ereditato una situazione disastrosa.

Voi sapete, colleghi consiglieri, che Calabria Verde, rispetto ai 56 milioni spettanti, riceve dalla Regione 52,5 milioni di euro perché 3,5 milioni di euro, per 20 anni, li deve restituire alla Regione Calabria, cioè a sua mamma: la figlia, Calabria Verde, restituisce alla Regione, sua mamma, perché c'è stato, negli anni in cui governava il centrosinistra, un decreto che ha sottratto a Calabria Verde 70 milioni di euro. Lo sapete, colleghi, è così.

Oggi, invece, si grida quasi allo scandalo, perché questa maggioranza, questo Governo regionale, approva il rendiconto di un anno in cui, combinazione, ha governato il centro sinistra: il 2019. Con la collega Bruni abbiamo svolto, in qualche seduta di Commissione, un confronto sulla forestazione e in questi anni sono stato molto preoccupato. Devo dare atto al presidente Occhiuto - ne do atto perché a me piace la verità - che, in questi anni, prima da capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha ripristinato un contributo che il Governo dava alla forestazione calabrese.

Collega Molinaro, lei che conosce le vicende anche della forestazione, ricorderà che erano 130 i milioni di finanziamento e quel Governo di centrosinistra ha approvato una riduzione di 40 milioni. Quando sono stato nominato Assessore, nel 2020, mi sono trovato con 40 milioni in meno, quindi deficit anche su Calabria Verde.

Il presidente Occhiuto è riuscito, in quegli anni, a ripristinare quel contributo. Sapete chi ha votato contro? Andate a vedere! Finora non l'ho detto in maniera chiara, adesso in Aula lo farò: andate a leggere gli atti parlamentari, consigliere Mammoliti! Sa chi ha votato contro quegli emendamenti? Il Partito Democratico. Lo storytelling romano sulla forestazione è che per ogni albero in Calabria c'è un forestale. Ed è falso! Abbiamo 600.000 ettari boscati, 60.000 ettari di demanio regionale e solo 4.000 forestali. Sapete quanti ce ne sono in Basilicata, che ha 600.000 abitanti e meno ettari boscati? 3.500! Ma sono a tempo parziale e lì la forestazione costa 60 milioni di euro.

Per questo dobbiamo riscrivere la storia della forestazione, tornare al tempo parziale, dare speranza col turn over ai giovani, risparmiando anche risorse, considerato che, adesso, spendiamo fondi FSC. Per questo dobbiamo normalizzare Calabria Verde e lo stiamo facendo - lo dico al collega Lo Schiavo, che è competente in materia - anche con la liquidazione coatta amministrativa di AFOR. La informo, collega, che la liquidazione, di concerto con l'avvocatura regionale, in maniera straordinaria è riuscita a eliminare il contenzioso su AFOR e a liberare centinaia di migliaia di euro di pignoramenti seriali che qualcuno in quegli anni e in questi anni, qualche avvocato, in maniera seriale, ha fatto, perpetrando alla Regione continue e continue ruberie, attraverso questi atti. In alcuni casi, segnalati anche alla Guardia di Finanza, sono stati individuati dei duplicati di pagamento, ma su questo ci saranno, naturalmente, le indagini.

È una brutta storia sulla quale stiamo cercando di fare luce, non so se ci riusciremo e se riusciremo a risolvere questa problematica: rilanciare la forestazione rendendola produttiva. Ci stiamo provando anche attraverso i fondi utilizzati in questi anni e gli sforzi dei nostri parlamentari che ci stanno sostenendo. Il 6 luglio diventerà legge una norma, approvata su input dei nostri parlamentari, che sposta 35 milioni di euro di FSC sul 2024, consentendoci, anche per il 2024, di far fronte agli impegni che abbiamo nei confronti dei lavoratori di Calabria Verde. Ricordo al collega Mammoliti che questo governo regionale, questa maggioranza di centrodestra si è occupata dei lavoratori, provvedendo alla stabilizzazione dei lavoratori della legge 15 per almeno 307 unità. Con l'impegno del collega Calabrese, del sottoscritto e di ognuno di noi, garantendo un risultato importante, questa maggioranza e questo governo regionale, ma soprattutto questa maggioranza, lo scorso 28 di novembre ha approvato quasi nottetempo, velocissimamente, un provvedimento che ha messo in sicurezza i forestali dei Consorzi di bonifica che non percepivano stipendi da mesi, trasferendoli a Calabria Verde e caricando ulteriormente Calabria Verde di responsabilità. Se non avessimo voluto fare questo ci saremmo comportati diversamente, avremmo portato tutti a liquidazione; li abbiamo, invece, messi in sicurezza, assumendoci responsabilità importanti.

Non credo che questo ci debba, invece, fare richiamare verso lo scandalo finanziario, verso la preoccupazione. Siamo preoccupati, non è una strada semplice, ma sono convinto che con l'attenzione e la cura che sta mettendo anche il direttore di Calabria Verde, Oliva, che ha reso questa corazzata quasi un sommergibile, nel senso che fa quanto di sua competenza ma svolge anche un'azione sull'antincendio e si stanno rilanciando i vivai. Sarei più contento di raccontarvi queste cose, che sono cose interessanti e importanti, tentando anche di mettere in sicurezza l’ente tra mille difficoltà, con un revisore che viene pagato soltanto sei mila euro. Anche questa è un'altra cosa importante.

Adesso, Presidente, si deve procedere alle nomine. Raccomando di scegliere persone di qualità, persone di grande valore che accompagnino questo percorso che è importante per migliaia e migliaia di famiglie. Ci sta la polemica politica e ringrazio i colleghi per l'attenzione che danno a questo settore, che ha bisogno non di 2,4,6 ma di 100 occhi; quindi, li ringrazio per l'attenzione e anche per il confronto che, ogni volta, assicurano su questo tema. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, assessore Gallo. Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà per tre minuti.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. lo sa che sono sempre rispettoso dei tempi.

Apprezzo alcuni passaggi che, naturalmente, l'Assessore ha ulteriormente precisato. Per quanto mi riguarda troverà nel sottoscritto ma anche nella responsabilità del gruppo, in merito ai percorsi positivi di valorizzazione del patrimonio forestale, una sentita e puntuale collaborazione. Però, Assessore, cerchiamo di avanzare rilievi critici di merito non per spirito di parte, a prescindere, ma con osservazioni di responsabilità, con puntualità, manifestando un certo livello di preoccupazione per lo stato economico finanziario. Lei lo sa perché, quando c'era questa situazione, era consigliere regionale, io ero altrove, svolgevo un altro ruolo; quindi, non deve dirlo a me chi c'era prima, ma deve chiederselo lei che è stato in questi banchi, è stato consigliere da tempo ed ha governato.

Se va a guardare la storia, vede che ho ragione e poi capisco che ogni volta ci racconti, Assessore, questa storiella, ma ci confonde con la Lega. È stata la Lega a parlare male dei forestali! Ha preso un abbaglio, mi dispiace, ma era la Lega che diceva che c'era un forestale per ogni albero, anzi di più. Invece, i forestali, come dice lei, hanno operato un grandissimo ruolo di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio e andrebbero ulteriormente valorizzati. Quindi, assessore, vorrei che la dialettica, anche aspra, in maniera puntuale, concreta e positiva, si mantenesse nel merito dei rilievi effettuati.

Abbiamo espresso delle preoccupazioni per la situazione economica e finanziaria in cui versa questo ente, per i ritardi che si sono accumulati, per le responsabilità collettive di centrodestra e di centrosinistra, perché io in quegli anni facevo un altro mestiere o avevo un altro ruolo e un'altra funzione.

Auspichiamo un'attenzione positiva, propositiva, un approccio responsabile, di sistema, per mettere in sicurezza l'ente e per poter valorizzare il grande patrimonio boschivo della nostra regione.

Se la dialettica ha questo spirito, bene, se la dialettica è quella di raccontarci sempre la stessa storia per poi cadere nell’errore di confondere la Lega che parlava male dei forestali con il Partito Democratico, purtroppo, non posso che respingere al mittente queste considerazioni e, per quanto mi riguarda, esprimo il voto di astensione del mio gruppo dall'approvazione di questo bilancio.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti.

Ha chiesto di intervenire il collega Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, Presidente. Intervengo brevemente.

Volevo soltanto aggiungere alcune nozioni a questa discussione. Ho ascoltato attentamente l'assessore Gallo che racconta, sicuramente, una storia che è vera ma solo in parte, mi permetto di dire. Se è vero che il direttore di Calabria Verde, Oliva, sta portando dei miglioramenti allo status di Calabria Verde, ci sono alcuni dati e alcune problematiche che, purtroppo, con la nuova governance - mi dispiace dirlo - assessore Gallo, e anche con il suo assessorato, che ormai da quattro anni gestisce il settore, non ha risolto in materia di forestazione, ma, soprattutto, non ha risolto i problemi in materia contabile. Le spiego anche il perché. Noi abbiamo, ancora oggi, decine e decine di lavoratori ex AFOR che hanno svolto, negli ultimi anni, il servizio presso Calabria Verde, che vantano il TFR. Sono mesi, assessore Gallo, che lei sfugge a questa problematica, non ci dà mai risposte in questa Aula su come vuole risolvere il problema della mancata liquidazione e il mancato pagamento dei lavoratori di Calabria Verde. Quindi mi aspetto ci dia la possibilità, in una risposta a questo mio intervento, di capire come si sta muovendo in questa direzione.

Poi aggiungo e concludo, ho letto i dati ISPRA sul 2023, la Sicilia e la Calabria hanno avuto la maggior parte degli incendi dolosi - sono dati di pochi giorni fa - e, nel 2023, le sole regioni Sicilia e Calabria hanno contribuito a più dell'83 per cento del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi, tra questi la Provincia di Reggio Calabria risulta quella che ha avuto più incendi dolosi. Anche qui, oltre agli slogan, oltre ai video social dei droni del presidente Occhiuto, i dati dicono l'esatto contrario rispetto a quella che è il vostro racconto, la vostra narrazione di una Calabria diversa, di una Calabria che ha risolto il problema degli incendi, di una Calabria che ha risolto il problema del carrozzone che era una volta Calabria Verde. Quindi, l’assessore all'agricoltura Gallo, che è Assessore ormai da quattro anni, cosa sta facendo per il TFR dei lavoratori di Calabria Verde e come vuole interrompere questa tendenza? Perché è inaccettabile che, ancora una volta, siamo all'ultimo posto delle classifiche, purtroppo, a causa di notizie non felici che non danno una buona immagine della nostra regione, come in questo caso gli incendi boschivi. Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di legge numero 271/12^ di iniziativa dei consiglieri E. Alecci, K. Gentile, recante: “Riconoscimento dell'albergo nautico diffuso. Modifiche ed integrazioni della legge regionale 7 agosto 2018, n. 34 (Norme sulla classificazione delle strutture ricettive extralberghiere)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 5, la proposta di legge numero 271/12^ d’’iniziativa del consigliere Alecci e della consigliera Gentile, recante: “Riconoscimento dell'albergo nautico diffuso. Modifiche ed integrazioni della legge regionale 7 agosto 2018, numero 34 (Norme sulla classificazione delle strutture ricettive extra alberghiere)”.

Cedo la parola al relatore, consigliere Alecci, per illustrare il provvedimento. Prego.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico), relatore

Grazie, signor Presidente. Un ringraziamento alla sesta Commissione che ha votato all'unanimità questa proposta e, chiaramente, alla presidente Katya Gentile. Per me è un passaggio importante per la nostra la nostra regione, perché la Calabria si dota di uno strumento innovativo nel settore turistico, capace, soprattutto, di soddisfare quelle che sono le richieste crescenti che sono rivolte al turismo esperienziale, nel rispetto dell'ambiente, permettendo a dei giovani di poter investire nella nostra regione, creando questi alberghi diffusi sulle coste attraverso l'utilizzo di imbarcazioni che diventano delle vere e proprie camere di hotel, come già fanno in altre regioni, in altri Paesi del mondo. Immaginare di poter dormire sentendo il rumore del mare sotto le stelle, magari di fronte Scilla, di fronte Tropea, permettetemi, anche di fronte Soverato, tante belle località turistiche calabresi, è sicuramente suggestivo, non ha impatto sull'ambiente perché non serve costruire nuovi alberghi sulla costa, si potrà portare la colazione con un'altra imbarcazione, come già avviene spesso, con prodotti tipici locali.

Quindi mi fa piacere, anche da consigliere di opposizione, portare una proposta che vuole contribuire a migliorare l'offerta turistica calabrese. Penso che a questo punto sia anche, forse, inutile annoiarvi con la relazione, perché le parole che ho appena espresso racchiudono il vero senso di questa riforma che è quello di riuscire a fare un turismo sostenibile, di qualità, che possa accogliere con attenzione e sostenibilità del territorio chi vuole venire a visitare la nostra regione e, soprattutto, gli 800 chilometri di costa. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Presidente, intervengo su questa proposta di legge non solo per confermare il mio voto favorevole, ma per inserirmi nella discussione richiamando la precedente legge approvata da questo Consiglio lo scorso anno, la legge numero 26 del 2022 che, assieme alla consigliera Katya Gentile, abbiamo portato in questa Aula e che atteneva alla disciplina dei marina resort. Voglio richiamare questa legge per un motivo ben preciso - non c'è il Presidente, ma ne riparleremo nuovamente quando sarà in quest’ Aula – e cioè perché questa legge è inapplicata.

Rischiamo di approvare leggi in Consiglio regionale per le quali, poi, non sono approvati i regolamenti attuativi.

Mi piace ricordare la legge di iniziativa del consigliere Alecci che va nella direzione di una forma di turismo diverso di cui questa Calabria ha davvero bisogno, ma la nostra legge dello scorso anno, quella dei marina resort, aveva la stessa finalità e cioè equiparava le strutture dei nostri porti, pontili a strutture ricettive all'aperto, in modo tale da applicare l'aliquota agevolata del 10 per cento anziché del 22 per cento. Recepivano una norma che c'era in tutte le Regioni del meridione, che era di una facilità enorme e avrebbe dato anche quest'estate la possibilità di avere un vantaggio di competitività per il sistema portuale calabrese e, in particolare, per il sistema turistico della nautica da riporto. Questa legge è ferma perché la Giunta regionale non ha approvato il regolamento; un regolamento semplicissimo che, forse, in Dipartimento hanno anche approfondito e che doveva solamente classificare i requisiti per poter usufruire e accedere a tale disciplina fiscale di vantaggio.

Pongo il problema più complessivo di leggi approvate e non applicate: abbiamo bisogno di fare una manutenzione delle leggi regionali, altrimenti siamo qui a legiferare, facciamo il comunicato stampa e, dopo, tutto resta fermo e la legge non trova la sua applicazione concreta. Mi dà l'occasione il consigliere Alecci di parlare di questo e di richiamare la vostra attenzione: è inutile puntare su una politica di immagine della Regione Calabria quando i nostri strumenti legislativi semplici non trovano attuazione. Richiedo, nuovamente, in quest'Aula, l'applicazione della legge, non solo l'approvazione della legge del consigliere Alecci, ma che questa legge sia concretamente applicata come quella dei marina resort. Non riesco a capire perché, dopo un anno, non siamo riusciti a fare vedere la luce ad una proposta di legge così elementare. Andate nel sistema portuale calabrese e vedete la differenza per chi ha piccole o grandi imbarcazioni, perché quella legge si applicava a tutte le imbarcazioni di nautica da diporto ma anche ai servizi accessori, con la possibilità di applicare una tassazione del 22 o del 10 per cento a costo zero, con una legge che già è in piedi ed è già legge di questa regione.

Mi dispiace che non sia presente il Presidente della Giunta regionale perché l'avrei voluta portare alla sua attenzione; la rivolgo a lei, Presidente del Consiglio, che è la massima istituzione; l'assessore Varì, l'assessore Staine erano qui presenti pochi minuti fa.

Chiedo anche che le strade che conducono alle nostre località turistiche siano oggetto di attenzione della politica, di tutti noi, perché sono il biglietto da visita, il primo biglietto che un turista nota quando viene in questa regione. Abbiamo investito milioni di euro sul sistema aeroportuale, abbiamo dato ulteriori risorse a Ryanair, abbiamo investito in campagne pubblicitarie, tra l'altro alcune anche discutibili, dopodiché arrivano i turisti e trovano strade sporche, con buche enormi, con la vegetazione che arriva fino alla carreggiata stradale. Qual è allora la contraddizione evidente? È ovvio che non spetta a noi, conosco le competenze. Segnalo un problema molto concreto riguardante, ad esempio, l'ex strada statale 522, che è la strada del mare del mio territorio, che congiunge Pizzo Calabro a Tropea, ora divenuta strada provinciale: la provincia di Vibo non ha la possibilità, le risorse, i mezzi - non so quale sia la ragione - ma oggi è in stato di abbandono.

Chiedo che la Regione Calabria, attraverso l'assessorato competente, possa aprire una vertenza per rimettere sotto la gestione di ANAS un'arteria così importante. Competenza, ovviamente, che non riguarda questo Consiglio, ma di cui la politica si deve fare carico; dobbiamo farci carico di riportare alla competenza di ANAS quelle strade provinciali che, oggi, sono in stato di abbandono, tipo questa strada che molti di voi conosceranno.

È una vergogna per la Regione Calabria, non è una vergogna per il vibonese, è una vergogna per la Regione Calabria ed è una vergogna che i turisti vengono in questa regione e trovano condizioni infrastrutturali deboli, cattiva manutenzione. Tutto questo è a costo zero e può essere la lungimiranza e la visione che la politica deve dare. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Gentile. Ne ha facoltà.

GENTILE Katya (Lega Salvini)

Grazie, Presidente. Intanto voglio ringraziare sia il collega Alecci sia il collega Lo Schiavo per queste due proposte di legge di cui si parlava, quella che è in discussione oggi e che ci accingiamo ad approvare e quella dei marina resort a cui accennava il collega Lo Schiavo. Ho inteso firmare queste due proposte di legge come Presidente della Commissione turismo e ringrazio tutta la Commissione per il grande lavoro che ha svolto fin qui in questi due anni proprio sulla materia del turismo.

Queste proposte di legge, secondo me, diventano delle opportunità nuove di turismo e di turismo nuovo. In Calabria sappiamo di avere un patrimonio naturalistico e paesaggistico enorme, 800 chilometri di costa, per cui queste proposte di legge diventano effettivamente un'opportunità diversa per fare turismo in Calabria, così come funzionano in altre regioni d'Italia. Purtroppo, devo condividere il ragionamento del consigliere Lo Schiavo perché si è manifestato, poi, su diverse leggi. Penso anche alla legge sui Cammini, approvata a marzo dell'anno scorso, che ancora non ha visto il regolamento attuativo, per cui, purtroppo, c'è da sottolineare che, benché questo Consiglio regionale politicamente faccia enormi sforzi per far crescere questa nostra regione anche in termini di turismo esperienziale, come in questo caso, quindi differente, aggiungendo nuove opportunità, purtroppo, poi, manca il tassello conclusivo che rende attuative queste proposte di legge. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Mi hanno molto sollecitato ad intervenire gli interventi del collega Lo Schiavo e della collega Gentile che dimostra che c'è una condivisione e una preoccupazione in merito all'applicazione delle leggi. Possiamo fare tutti gli sforzi possibili e immaginabili, ma restano vani se, poi, queste proposte di legge, frutto di considerazioni personali e più ampie, di confronti con associazioni, con il mondo vitale di questa società calabrese, diventano carta straccia.

Propongo al Presidente dell'Assemblea di dedicare un punto all'ordine del giorno della prossima seduta per discutere insieme sullo stato dell'arte dei lavori degli ultimi due anni del Consiglio regionale, dalla sua presa in carico fino ad oggi. Perché capiremo se c'è la volontà politica di introdurre tutte le azioni promosse e approvate da quest'Aula oppure se c'è un momento di deficit tra l'applicazione e l'approvazione delle leggi. Questo è un problema che dobbiamo porci anche nei confronti della burocrazia perché, se c'è questo deficit tra approvazione e applicazione, vuol dire che c'è un problema di leggerezza nell'approvazione delle leggi o di mancanza di risorse oppure una incapacità della burocrazia di applicare quanto produciamo in quest'Aula.

Credo che questo sia un problema serio che rileviamo come gruppo del PD e, quindi, chiediamo al Presidente dell'Assemblea, dopo gli interventi della collega Gentile, quindi dalla maggioranza, e del collega Lo Schiavo, per la minoranza, di dedicare un punto all’ordine del giorno, in cui lei prende l’impegno, Presidente, di portare all'attenzione dell’Aula ciò che abbiamo approvato e cosa è stato attuato in questi anni, per fare chiarezza e dire ai calabresi la verità sul lavoro svolto dal Consiglio, sull'impegno profuso dal Consiglio e sulla capacità di chi doveva recepire il lavoro svolto da quest'Aula, realizzando quanto proposto e approvato da quest'Aula. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua. Andiamo verso l'istituzione di un gruppo unico consiliare.

Passiamo ora all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

 

Articolo 2

(È approvato)

 

Articolo 3

(È approvato)

 

Articolo 4

(È approvato)

 

Articolo 5

(È approvato)

 

Articolo 6

(È approvato)

 

 Articolo 7

(È approvato)

 

Articolo 8

(È approvato)

 

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge, unitamente al relativo allegato, è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 144/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Raso, A. Montuoro, recante: “Istituzione della Riserva naturale regionale di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 6, la proposta di legge numero 144/12^ di iniziativa dei consiglieri Raso e Montuoro, recante: “Istituzione della riserva naturale regionale di Sant'Andrea apostolo dello Jonio”.

Cedo la parola al relatore, consigliere Raso, per illustrare il provvedimento. Prego.

 

RASO Pietro (Lega Salvini), relatore

La presente proposta di legge, ai sensi della legge regionale 14 maggio 2003, numero 22, “Norme in materia di aree protette”, si propone l'istituzione della riserva naturale regionale di Sant'Andrea Apostolo sullo Jonio nel Comune di Sant' Andrea Apostolo sullo Ionio.

L'istituzione della Riserva è stata fortemente voluta dall'amministrazione comunale di Sant'Andrea e dal FAI. Mi corre l'obbligo di ricordare la scomparsa Anna Gastel che, insieme al compagno, Francesco Montesi, è stata tra i promotori di questa Riserva naturale, oltre a tanti altri studiosi del territorio. E, proprio queste considerazioni, oltre l'aspetto naturalistico, hanno mosso la mia volontà e quella del collega Montuoro a sottoscrivere la proposta di legge.

L’Amministrazione regionale, con guida il presidente Occhiuto, sta facendo tanto nell'ottica della salvaguardia e valorizzazione ambientali e delle bellezze della nostra Calabria la cui tutela è uno dei cardini del programma politico del presidente Occhiuto.

Anche le recenti modifiche della Costituzione vanno in questa direzione: la legge costituzionale 11 febbraio 2022, numero 1, che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione, ha riconosciuto un espresso rilievo alla tutela dell'ambiente, sia nella parte dedicata ai principi fondamentali sia tra le previsioni della cosiddetta Costituzione economica.

Nella relazione allegata viene individuata e descritta la Riserva naturale, localizzata sul litoraneo ionico della provincia di Catanzaro.

Il sito denominato "Tratto di costa dal fiume Alaca al torrente Cupito, ad est della Strada Statale 106 e dalla linea ferroviaria" è costituito da un complesso di aree consecutive, retrostanti un cordone dunale ricadente nel territorio comunale di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, lungo la litoranea ionica.

La superficie totale è pari a circa 203 ettari e comprende una fascia parallela alla linea di costa che parte dalla battigia per una profondità di 700 metri e una lunghezza di circa 2,7 chilometri al di sotto della Strada Statale 106 e dalla linea ferroviaria.

La finalità è quella di adottare, attraverso una normazione di dettaglio: strumenti di tutela, misure di recupero, gestione, valorizzazione e promozione di un territorio di particolare rilevanza naturalistica e paesaggistica, che può rappresentare una risorsa notevole per la Regione Calabria, per gli Enti locali e la comunità tutta, anche dal punto di vista turistico ed economico.

L'area è un sistema ambientale e paesaggistico di grande valore, determinandosi con formazioni vegetazionali e faunistiche di riconosciuto pregio e importanza per l'Italia e per L'Europa. Uno scenario di rara bellezza che può essere considerato come uno dei più importanti siti dell'Italia meridionale per la conservazione delle dune marine, habitat in costante riduzione a scala nazionale e regionale. Pertanto, per le sue caratteristiche intrinseche, rappresenta una delle aree di riferimento per la conservazione dell'habitat delle dune marine e delle pianure retrostanti a queste ultime.

L'istituzione della Riserva è dunque un'esigenza di tipo conservazionistico per salvare un biotopo sempre più raro, ma è anche un fondamentale strumento per avviare attività di valorizzazione, fruizione sostenibile, rilancio culturale, salvaguardia del paesaggio e recupero ambientale.

In pratica, non solo l'area individuata, ma tutto il sistema ambientale connesso, beneficerà della nascita della Riserva. Ulteriori benefici si avranno in ambito urbanistico e sociale con tutte le attività di educazione ambientale, studi e ricerche connesse, in più si riqualificheranno aree compromesse con ricadute positive sui comparti ambientali.

Inoltre, anche le attività produttive compatibili, le diverse forme di ospitalità, fruizione e di accoglienza turistica, così come l'agricoltura, appositamente regolamentate, beneficeranno della presenza della Riserva, promuovendo "filiere produttive di qualità". Un'area protetta, in genere, è sinonimo di qualità ambientale, ed è, già di per sé, un bel ritorno di immagine per le attività economiche e produttive presenti all'interno o limitrofe all'area. Inoltre, attraverso appositi disciplinari (di prodotto e di processo) e la nascita del marchio o dell'emblema di qualità etico-ambientale della Riserva, si potrà garantire una migliore qualità e compatibilità ambientale dei prodotti e servizi.

In altri termini, con l'istituzione della Riserva si persegue l'obiettivo di preservare l’ambiente, coniugando l'esigenza della conservazione con la possibilità di una corretta fruizione e divulgazione.

La proposta è costituita da numero 14 articoli per cui si chiede l'approvazione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Raso. Ha chiesto di intervenire il collega Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Ringrazio il presidente Raso in veste di relatore della presente proposta di legge, come anche per la successiva. Sono due, infatti, le aree protette che oggi si vanno ad individuare e, mi auguro, ad approvare.

Il testo in discussione riguarda il territorio bellissimo di Sant'Andrea - tra l'altro, vicino a dove abito - sul quale già da tantissimi anni c'è una grande attenzione dal punto di vista ambientale. Tante associazioni di volontariato lavorano in quel territorio per mantenerlo protetto e pulito; è una delle zone della nostra costa dove le tartarughe marine depongono le uova, facendone nascere a centinaia. Si tratta, perciò, di una riserva naturale magnifica e bellissima da preservare.

Ogni volta che approviamo proposte di legge di questo tipo, però mi viene sempre da fare una riflessione - collegandomi anche alle parole del collega Lo Schiavo - sulla sporcizia delle nostre strade. I territori, infatti, non vengono e non si deturpano da soli, così come le strade non si sporcano da sole. C’è qualcuno che le sporca e c'è qualche calabrese, forse, che non ama la nostra regione, che ha il brutto vizio di aggredire i nostri territori e che probabilmente aveva in mente di aggredire anche questa bellissima zona della nostra regione.

Quindi, mi auguro che, prima o poi, anche in Calabria il senso civico e la crescita, da questo punto di vista, mettano un freno, anche, alla creazione di tutte queste riserve, non perché non siano cose buone da realizzare - anzi faccio i complimenti - ma perché il rispetto della legge e dell'ambiente verranno, finalmente, prima e non ci sarà più bisogno di imporre nessuna tutela. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono interventi, quindi, passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

All’articolo 9, è stato presentato l'emendamento, protocollo numero 13252/A02, a firma del consigliere Montuoro. Cedo la parola alla collega De Francesco per l'illustrazione.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Il presente emendamento modifica l'articolo 9, comma 3, specificando che gli oneri dell'eventuale commissariamento sono a carico del bilancio dell'ente gestore, ciò al fine di garantire la neutralità finanziaria della disposizione. Pertanto, alla fine del comma 3, dell'articolo 9 è aggiunto il seguente periodo: “con oneri a carico del bilancio dell'Ente gestore”. Il presente emendamento non ha risvolti finanziari, atteso che tende a specificare che l'articolato non genera oneri a carico del bilancio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Parere della Giunta?

VARÌ Rosario, Assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali

Parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere del relatore?

RASO Pietro (Lega Salvini), relatore

Parere favorevole.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento protocollo numero 13252/A02 che è approvato.

Pongo in votazione l'articolo 9.

Articolo 9

(È approvato così come emendato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Articolo 13

(È approvato)

Articolo 14

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge unitamente ai relativi allegati è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale, così come emendata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di legge numero 247/12^ di iniziativa del consigliere P. Raso, recante: “Riserva naturale regionale Laghi La Vota di Gizzeria”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 7, la proposta di legge numero 247/12^ di iniziativa del consigliere Raso, recante: “Riserva naturale regionale Laghi La Vota di Gizzeria”.

Cedo la parola al collega Raso per la relazione. Prego.

RASO Pietro (Lega Salvini), relatore

Grazie, Presidente. La presente proposta di legge si propone l’Istituzione della Riserva naturale regionale Laghi La Vota di Gizzeria, localizzata sul litoraneo tirrenico della provincia di Catanzaro, ricadente nel Comune di Gizzeria (CZ). L'area di che trattasi è quella già ricadente all'interno di una più ampia zona di conservazione speciale (ZCS) Laghi La Vota cod. IT9330087.

L'istituzione della riserva è stata fortemente voluta dall'amministrazione comunale di Gizzeria. I rappresentanti dell'amministrazione comunale con a capo il Sindaco sono presenti nel pubblico del Consiglio regionale e a loro rivolgo i miei saluti.

E proprio questa volontà ci propone una comunità che guarda oltre e che considera la tutela ambientale e paesaggistica come un'occasione per lo sviluppo turistico del proprio territorio. Sviluppo turistico che ha come punto di partenza le bellezze naturalistiche, il litorale di Gizzeria, la promozione degli sport acquatici come il Kite surf con gli innumerevoli eventi internazionali organizzati e in corso di realizzazione, la bellezza del borgo storico, la storia della comunità, dei monumenti, il fascino di una storia millenaria, l'operosità delle associazioni e della stessa amministrazione comunale, che credono in questa forma di turismo anche turismo esperienziale che ha avuto successo in molte regione italiane.

Queste considerazioni e l'entusiasmo della comunità per l'istituzione della Riserva naturale, oltre l'aspetto strettamente naturalistico, hanno mosso la mia volontà a sottoscrivere la proposta di legge.

L'area oggetto della presente proposta è ricompresa nel Parco extraurbano "Parco Laghi La Vota" i cui lavori di realizzazione sono già in corso e finanziati dalla Regione Calabria nell'ambito del Programma Operativo Regionale, all'interno del Progetto integrato di sviluppo locale denominato "Costa degli Ulivi", per la cui attuazione ringrazio il presidente Occhiuto e gli uffici preposti del Dipartimento ambiente della Regione Calabria.

Il Consiglio regionale, anche in modo bipartisan, sta facendo molto per la salvaguardia ambientale dei nostri territori con la sua attività legislativa e per questo ringrazio il presidente del Consiglio, Mancuso, e tutti i gruppi politici. Voglio ricordare che per l'istituzione di questa riserva abbiamo avuto il voto favorevole in Commissione di tutti i consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione.

Nella relazione allegata alla proposta sono descritte le caratteristiche dell'area d'intervento che ha una superficie totale pari a circa 113 ettari e comprende una fascia parallela alla linea di costa che parte dalla battigia per una profondità di circa 650 metri e una lunghezza di circa 1,7 chilometri, al di sotto della S.S.18.

L'area è un sistema ambientale e paesaggistico di grande valore, determinandosi con formazioni vegetazionali e faunistiche di riconosciuto pregio e importanza per l'Italia e per L'Europa. Uno scenario di rara bellezza che può essere considerato come uno dei più importanti siti dell'Italia meridionale per la conservazione delle aree umide, habitat in costante riduzione a scala nazionale e regionale. Pertanto, per le sue caratteristiche intrinseche, rappresenta una delle aree di riferimento per la conservazione dell'habitat delle dune marine e delle aree umide.

L'istituzione della Riserva è, dunque, un'esigenza di tipo conservazionistico per salvare un biotopo sempre più raro, ma è anche un fondamentale strumento per avviare attività di valorizzazione, fruizione sostenibile, rilancio culturale, salvaguardia del paesaggio e recupero ambientale.

Riqualificare e gestire l'area, secondo criteri di protezione e tutela, permetterà una corretta fruizione della stessa e si potranno pianificare interventi in base alle emergenze e alle esigenze naturalistiche e culturali presenti nonché valutando le scelte economiche più appropriate.

In definitiva, istituire la "Riserva naturale regionale dei Laghi La Vota di Gizzeria" si qualificherebbe come un'opportunità di tutela di bellezza, risorsa per l'economica locale e per l'offerta turistica, ma anche una scelta in linea con la recente risoluzione dell'europarlamento sulla "Strategia sulla Biodiversità" per il 2030; un elemento di pregio, fonte di progettualità, con straordinarie potenzialità e ricadute, anche economiche, soprattutto per la vicinanza all'area urbana e quindi per la facilità di accesso.

Si tratta non solo di salvaguardare un patrimonio naturalistico di grande valore, ma anche di sviluppare programmi di ricerca e tutela, di educazione ambientale, nuove strutture di formazione e educazione, sviluppando altresì percorsi culturali-naturalistici, favorendo la nascita di un centro studi, dando vita a quello che potrà essere definito un laboratorio a cielo aperto a due passi dalla città.

La Riserva potrebbe assicurare maggiore coerenza e un "rinforzo" notevole alla rete naturalistica calabrese, sia in termini di tutela sia di offerta turistica, favorendo un importante collegamento con le altre aree protette calabresi.

L'esigenza di istituire la "Riserva naturale regionale dei Laghi La Vota di Gizzeria" si inquadra in un'ottica di sviluppo sostenibile di grande attualità, peraltro riferibile a un processo socioeconomico già in atto e ampiamente conosciuto nella comunità di Gizzeria.

In altri termini, con l'istituzione della riserva si persegue l'obiettivo di preservare l’habitat, coniugando l'esigenza della conservazione con la possibilità di una corretta fruizione, divulgazione e sviluppo turistico ed economico.

La proposta è costituita da 13 articoli per cui si chiede l'approvazione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Intervengo con piacere, perché è un'area che conosco, condivido e vivo. Intanto il mio ringraziamento va al collega Raso per l'importante lavoro che ha svolto, anche da un punto di vista organizzativo, su questa proposta, perché c'è una relazione illustrativa molto completa, scientifica e cartografie. La proposta dell'istituzione della riserva naturale poggia già su quella che è l'area SIC, ormai da più di vent'anni definita come tale e quindi un'area già riconosciuta a livello europeo particolarmente importante.

Il collega Raso ha già definito le importanze non solo dal punto di vista naturalistico ma anche da un punto di vista ambientalistico e di turismo di quest'area, oggi pienissima di giovani che vengono da tutte le parti del mondo per fare Kite surf.

Ma quello che mi piacerebbe vedere davvero è il completamento di tutti questi progetti e lavori in itinere, perché anche i finanziamenti che sono stati previsti e i lavori che si dicono già in essere o già iniziati in realtà, forse, ancora non si vedono e, soprattutto, non sono stati completati.

Mi corre l'obbligo di sottolineare come queste aree magnifiche abbiano, comunque, poi necessità di una valorizzazione di percorsi per arrivarci e quindi ritorniamo al discorso delle strade e della possibilità di accesso che i miei colleghi hanno già sottolineato in abbondanza di questa nostra terra magnifica, che ha bisogno forse di una riscossione da un punto di vista umano e sociale, di un'appropriazione in termini proprio sociali da parte delle collettività che spesso deturpano con lanci di sacchetti di spazzatura. Ne vediamo da tutte le parti.

Queste meravigliose aree hanno necessità di essere anche apprezzate all'interno proprio della nostra collettività con delle operazioni culturali, cioè non basta farle, dobbiamo propagandarle, ma dobbiamo, soprattutto, insegnare ai nostri cittadini a rispettarle perché, se non c'è il rispetto, chiaramente, tutto questo grandissimo lavoro rischia di essere mandato al macero: possiamo fare le cose migliori del mondo però non ne tireremo fuori i risultati.

Chiudo annunciando - interpretando l'idea, anche, dei miei colleghi del Partito Democratico - un voto positivo. Come in altre occasioni, anche oggi, quando si tratta di dire le cose che non vanno, le diciamo e, quando si tratta di proporre e mettere a frutto delle buone pratiche e delle buone proposte legislative per la nostra terra, noi ci siamo.

Il tema dell'ambiente, della natura e della salvaguardia ci è assolutamente caro, per cui noi del Partito Democratico esprimiamo il voto favorevole. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

All’articolo 9 è stato presentato l'emendamento, protocollo numero 13252, a firma del consigliere Montuoro. Cedo la parola alla collega De Francesco per l'illustrazione, prego.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Il presente emendamento modifica l'articolo 9, comma 3, specificando che gli oneri dell'eventuale commissariamento sono a carico del bilancio dell'Ente gestore, ciò al fine di garantire la neutralità finanziaria della disposizione.

Il presente emendamento non ha risvolti finanziari, atteso che tende a specificare che l'articolato non genera oneri a carico del bilancio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Parere della Giunta?

VARÌ Rosario, Assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali

Parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere del relatore?

RASO Pietro (Lega Salvini), relatore

Parere favorevole.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento che è approvato.

Pongo in votazione l'articolo 9.

Articolo 9

(È approvato così come emendato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Articolo 13

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge, unitamente ai relativi allegati, è approvata con autorizzazione al coordinamento formale, così come emendata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 172/12^ d’iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Nomina del Revisore unico dei conti dell'Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, denominata Azienda Calabria Verde, costituito in forma monocratica e composto da un membro effettivo e da un membro supplente (legge regionale 16 maggio 2013, n. 25)”

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il collega Giacomo Crinò. Ne ha facoltà.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente. Con riferimento alle proposte di provvedimento amministrativo numero 172/12^ e numero 173/12^, inserite nei punti 8 e 9 all'ordine del giorno, propongo di dare seguito a quanto previsto dall'articolo 2, comma 3, della legge regionale 4 agosto 1995, numero 39 e dall'articolo 113 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Crinò. Votiamo per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Presidente del Consiglio per la nomina di cui al punto 8, recante: “Proposta di provvedimento amministrativo numero 172/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Nomina del Revisore unico dei conti dell'Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna denominata Azienda Calabria Verde, costituito in forma monocratica e composto da un membro effettivo e da un membro supplente”.

Pongo ai voti la proposta del collega Crinò, che è approvata.

 

(Il Presidente del Consiglio regionale è incaricato di esercitare i poteri sostitutivi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 173/12^ d’iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Nomina del Collegio dei sindaci dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) costituito in forma monocratica e composto da un membro effettivo e da un membro supplente (legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66)”

PRESIDENTE

Votiamo per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Presidente del Consiglio per la nomina di cui al punto 9, “Proposta di provvedimento amministrativo 173/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Nomina del Collegio dei sindaci dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese ARSAC, costituito in forma monocratica e composto da un membro effettivo e da un membro supplente”.

Pongo ai voti la proposta del collega Crinò, che è approvata.

 

(Il Presidente del Consiglio regionale è incaricato di esercitare i poteri sostitutivi)

Proposta di legge numero 282/12^ di iniziativa dei consiglieri K. Gentile, L. De Francesco, G. Gallo, recante: “Modifiche alla legge regionale n. 25/2013. Disposizioni in materia di Forestazione”

PRESIDENTE

Passiamo all'ultimo punto posto all'ordine del giorno, la proposta di legge numero 282/12^ di iniziativa dei consiglieri Gentile, De Francesco, Gallo, recante: “Modifiche alla legge regionale 25/2013. Disposizioni in materia di Forestazione”.

Cedo la parola alla relatrice, consigliera Gentile, per illustrare il provvedimento.

GENTILE Katya (Lega Salvini), relatrice

Grazie, signor Presidente. La proposta di legge rientra nell'ambito dell'azione di normalizzazione dell'Azienda Calabria Verde portata avanti da questa maggioranza e a cui si riferiva prima proprio l'assessore Gallo. È una norma che si è resa necessaria - abbiamo sottoscritto questa proposta di legge insieme alla collega De Francesco e all'assessore Gallo - proprio per una serie di contenziosi che negli anni erano venuti fuori a causa di un inquadramento errato, se così possiamo dire, del personale dedicato alla sorveglianza idraulica all'interno dell'Azienda Calabria Verde: avevano un contratto di tipo privatistico e non pubblico, per cui ci sono stati una serie di contenziosi. Azienda Calabria Verde, purtroppo, è risultata soccombente e si profilava anche il problema del danno erariale, per cui abbiamo voluto responsabilmente portare questa modifica di legge proprio per sopperire a questo tipo di problema, d'accordo naturalmente anche con il direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe Oliva. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Intervengo per evidenziare, anche, in virtù della discussione che c'è stata prima tra il collega Mammoliti, il collega Montuoro e l'assessore Gallo, che su alcuni provvedimenti d’iniziativa della maggioranza, soprattutto con ricadute per i lavoratori, l'opposizione lavora con grande senso di responsabilità, perché se dovessimo uscire dall'Aula credo che, al momento, mancherebbe il numero minimo per poter votare, salvo chiamare i colleghi facendogli fare una inversione a U con la macchina o facendoli rientrare da qualche ufficio o da qualche riunione.

Questo a testimonianza della presenza dell'opposizione che svolge il suo ruolo e rimane in Aula con grande senso di responsabilità per portare avanti anche quelle che sono le posizioni della maggioranza. Ci tenevo a sottolinearlo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Il senso di responsabilità lo apprezziamo, ma il numero legale c’è. Perde tempo a contare.

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

All’articolo 1, è stato presentato l'emendamento protocollo numero 13574 a firma della consigliera De Francesco a cui cedo la parola per l'illustrazione.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Si tratta di una proposta emendativa che modifica il comma 6, dell'articolo 1 della proposta di legge numero 282/12^ e prevede una modifica per il personale dipendente dell'Azienda Calabria Verde con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in forza al comparto della sorveglianza idraulica dell'Azienda Calabria Verde che, previa manifestazione di interesse, potrà essere inquadrato con un contratto collettivo nazionale del lavoro enti locali nel profilo degli operatori esperti. Il presente emendamento non produce ulteriori o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Parere della Giunta?

VARÌ Rosario, Assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali

Parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere del relatore?

GENTILE Katya (Lega Salvini), relatrice

Parere favorevole.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento che è approvato.

Pongo in votazione all'articolo 1.

Articolo 1

(È approvato così come emendato)

 

Articolo 2

(È approvato)

 

Articolo 3

(È approvato)

 

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, così come emendata, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale così come emendata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Avendo esaurito gli argomenti posti all'ordine del giorno, la seduta è tolta.

La seduta termina alle 17.34

 

Allegati

 

Congedi

Hanno chiesto congedo: Graziano, Iacucci, Mattiani, Pietropaolo.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Bevacqua, Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti, Muraca “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)” (PL n. 295/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Laghi “Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di farmaci in corso di validità per uso umano e veterinario” (PL n. 296/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Molinaro, Gelardi, Mancuso, Mattiani, Raso “Modifiche all’art. 18 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 (Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo)” (PL n. 297/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Neri “Modifiche della legge regionale 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria)” (PL n. 298/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Tavernise, Gentile e Muraca “Interventi per contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” (PL n. 299/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito, alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per il parere di cui all’ex articolo n. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Graziano “Norme per l'esercizio della pesca degli osteitti e per la protezione e l’incremento della fauna nelle acque interne della Regione Calabria” (PL n. 300/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Modifica del Piano Regione di Gestione dei Rifiuti - Integrazione criterio localizzativo “Fattore pressione discariche” - (Deliberazione G.R. n. 293 del 21.06.2024)” (PPA n. 168/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2023 dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL) - (Deliberazione G.R. n. 324 del 25.06.2024)” (PPA n. 169/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 “Rendiconto esercizio 2020 dell’Azienda Calabria Verde - (Deliberazione G.R. n. 325 del 25.06.2024)” (PPA n. 170/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 “Rendiconto esercizio 2021 dell’Azienda Calabria Verde - (Deliberazione G.R. n. 326 del 25.06.2024)” (PPA n. 171/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:

“Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria” (PPA n. 167/12^).

“Nomina del Revisore unico dei conti dell’Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, denominata Azienda Calabria Verde, costituito in forma monocratica e composto da un membro effettivo e da un membro supplente (legge regionale 16 maggio 2013, n. 25)” (PPA n. 172/12^).

 “Nomina del Collegio dei sindaci dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) costituito in forma monocratica e composto da un membro effettivo e da un membro supplente (legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66)” (PPA n. 173/12^).

Richiesta parere della Commissione consiliare competente

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 195 del 23 aprile 2024, recante:

“Piano di Azione e Coesione (PAC) Calabria 2007/2013. Riprogrammazione economie accertate e somme in competenza sulle Linee di intervento del Programma. Approvazione Schede di intervento variate. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario”.

(Parere numero 37/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione consiliare permanente.

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 211 del 6 maggio 2024, recante:

“Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 della Regione Calabria. Approvazione rimodulazione interna del Programma a norma del punto 2 della Delibera CIPE 10/2015”.

(Parere numero 38/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione consiliare permanente.

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 262 del 5 giugno 2024, recante:

“Approvazione del Regolamento di Attuazione della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)”.

(Parere numero 39/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione consiliare permanente.

Parere contrario su deliberazione

La sesta Commissione consiliare permanente, nella seduta del 25 giugno 2024, ha esaminato la deliberazione della Giunta regionale n. 262 del 5 giugno 2024, recante:

“Approvazione del Regolamento di Attuazione della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)” ed a conclusione ha espresso, all’unanimità dei gruppi presenti, parere contrario.

(Parere numero 39/12^).

Adesione di consigliere regionale a gruppo consiliare

Il consigliere regionale Katya Gentile, in data 7 maggio 2024, ha aderito al Gruppo Misto.

Il consigliere regionale Katya Gentile, in data 13 giugno 2024, ha aderito al Gruppo “Lega Salvini”.

Promulgazione di legge regionale

In data 10 maggio 2024, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 97 del 10 maggio 2024:

1) legge regionale n. 18 del 10 maggio 2024, recante: “Modifiche e integrazioni della legge regionale 8 febbraio 2018, n. 7 (Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti)”;

2) legge regionale n. 19 del 10 maggio 2024, recante: “Modifica della legge regionale 3 ottobre 2023, n. 45 (Promozione del benessere degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo)”;

3) legge regionale n. 20 del 10 maggio 2024, recante: “Modifica dell’articolo 4 della legge regionale 22 dicembre 2017, n. 57 (Modifiche alla l.r. 32/1996 e norme in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale)”.

In data 15 maggio 2024, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 101 del 16 maggio 2024:

1) legge regionale n. 21 del 15 maggio 2024, recante: “Tutela e valorizzazione dell’Arcomagno nel Comune di San Nicola Arcella”;

2) legge regionale n. 22 del 15 maggio 2024, recante: “Disposizioni per il riconoscimento, la tutela e la valorizzazione della transumanza e dei tratturi quale patrimonio culturale della regione Calabria”;

3) legge regionale n. 23 del 15 maggio 2024, recante: “Istituzione del Parco naturale regionale “Valle del Coriglianeto””;

4) legge regionale n. 24 del 15 maggio 2024, recante: “Disposizioni per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni”;

5) legge regionale n. 25 del 15 maggio 2024, recante: “Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio”.

Sottoscrizione proposta di legge regionale

La proposta di legge n. 271/12^, di iniziativa del consigliere regionale Alecci, recante:

“Riconoscimento dell’albergo nautico diffuso. Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 agosto 2018, n. 34 (Norme sulla classificazione delle strutture ricettive extralberghiere)” è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale Gentile.

La proposta di legge n. 52/12^, di iniziativa del consigliere regionale Lo Schiavo, recante:

“Disciplina delle Cooperative di comunità” è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale Straface.

La proposta di legge n. 285/12^, di iniziativa dei consiglieri regionali Molinaro, Gelardi, Mancuso, Mattiani e Raso, recante:

“Modifica dell’articolo 22 della legge regionale 17 maggio 1996, n.9 (Norme per la tutela e gestione della fauna selvatica e l’organizzazione del territorio ai fini della disciplina programmata dell’esercizio venatorio)” è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale Gentile.

Comunicazioni su interrogazioni a risposta scritta

In data 9 maggio 2024 è pervenuta l’integrazione alla risposta all’interrogazione numero 221 del 12.3.2024 a firma del consigliere regionale Alecci.

Deliberazione della Giunta regionale

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 263 del 5 giugno 2024, recante:

“Inventario dei beni immobili della Regione Calabria - Aggiornamento al 31 dicembre 2023”. 

Relazione annuale sull’attività del Difensore civico della Regione Calabria ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge regionale n. 4 del 16 gennaio 1985

Il Difensore civico della Regione Calabria ha trasmesso, ai sensi dell'art. 4 comma 1 della legge regionale 16 gennaio 1985, n. 4, la relazione annuale relativa all'attività istituzionale svolta nell'anno 2023.

Emanazione di Regolamento regionale

In data 26 giugno 2024, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sottoindicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 133 del 27 giugno 2024:

- Regolamento regionale n. 5 del 26 giugno 2024, concernente: “Abrogazione del regolamento regionale 23 marzo 2018, n. 7 “Regolamento sulle modalità di selezione di figure professionali per l’attività di assistenza tecnica del POR Calabria FESR e FSE 2014/2020, del Piano di azione coesione e del fondo di sviluppo e coesione e per il rafforzamento della capacità istituzionale””.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2024-2026:

1.)  deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 221 alla numero 230 del 14 maggio 2024;

2.)  deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 237 alla numero 249 del 27 maggio 2024;

3.)  deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 264 alla numero 271 - numeri 273 e 274 del 5 giugno 2024;

4.)  deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 281 alla numero 289 del 13 giugno 2024;

5.)  deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 303 alla numero 315 del 21 giugno 2024;

6.)  deliberazioni della Giunta regionale numero 327 e 328 del 25 giugno 2024.

Interrogazioni a risposta scritta

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l’art. 1, c. 5 del DL 19 maggio 2020, n. 34, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, ha disposto l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità (IFC), al fine di rafforzare i servizi infermieristici;

- il DM. 23 maggio 2022, n. 77, sugli standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale ha previsto, all’interno delle Case della Comunità, la figura dell’Infermiere di Famiglia o Comunità. Il Decreto ha ridefinito il numero (uno ogni 3.000 abitanti) e le attività dell’infermiere di famiglia o di comunità;

- l’IFC è il professionista sanitario di riferimento che assicura assistenza infermieristica ai diversi livelli di complessità in collaborazione con tutte le risorse, formali e informali, della comunità in cui opera, in maniera proattiva e ponendo al centro la persona. L’obiettivo dell’IFC è garantire l’integrazione interdisciplinare (sanitaria e sociale) dei servizi e dei professionisti e la risposta assistenziale ai nuovi bisogni sanitari, anche potenziali, della comunità;

- nel corso dello scorso anno, Agenas ha emanato le “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità”;

- l’ultimo aggiornamento del documento di “Riorganizzazione della rete territoriale” della Regione Calabria, ha previsto questa figura;

- anche il PNRR, alla Missione 6 – Salute – Componente 1, ha dedicato particolare attenzione alla figura;

- nazioni come il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America utilizzano già da tempo figure professionali simili all’infermiere di famiglia, vedi il Public Healty Nurse per l’U.K. e il Family Nurse Pratictioner per gli U.S.A.;

- in alcune regioni (Lombardia, Piemonte, Toscana, ecc.) la figura dell’infermiere di famiglia o di comunità è già a regime, mentre in altre è in fase di sperimentazione. Rilevato che: - l’operato dell’IFC permetterebbe di: ridurre considerevolmente l’ospedalizzazione;

ricorrere inutilmente ai servizi di emergenza e urgenza;

valutare lo stato di salute e i bisogni della persona nelle diverse fasi della vita (adulta, infanzia, adolescenza), del contesto familiare e conoscere quelli di comunità;

promuovere interventi informativi ed educativi rivolti ai singoli, alle famiglie e ai gruppi, atti a promuovere modificazioni degli stili di vita, nonché molteplici altre attività atte al mantenimento e al miglioramento dello stato di salute dei cittadini. Considerato che: - sono indubbi i benefici apportarti dall’entrata in servizio di questa figura professionale, responsabile della gestione dei processi infermieristici in ambito familiare e di comunità, che opera in collaborazione con gli altri attori del team multi professionale (composto da MMG, PLS, Medico di comunità, assistenti sociali e professionisti della riabilitazione) e realizza un’assistenza di natura preventiva, curativa e riabilitativa differenziata per bisogno e per fascia di età. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria per conoscere:

per sapere:

- quali azioni la Regione ha adottato o intende assumere volte all’effettivo utilizzo della figura professionale dell’Infermiere di Famiglia o di Comunità (IFC).

(232; 14/05/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

la società Abramo Customer Care S.p.A., dopo una lunga crisi finanziaria e dopo aver affrontato le varie fasi della legge fallimentare, dalla richiesta di concordato preventivo di ottobre 2020 fino alla dichiarazione di insolvenza del gennaio 2022, è in amministrazione straordinaria e il Ministero dello Sviluppo Economico ha nominato, con decreto del 3 maggio 2022, i Commissari straordinari, nel tentativo di conservare il patrimonio industriale e, conseguentemente, di mantenere i livelli occupazionali;

le uniche commesse rimaste in assegnazione alla Abramo CC risultano essere quelle inerenti il customer care di TIM ed occupano circa 1.000 lavoratori in Calabria. Da lungo tempo, però, si è assistito ad un graduale ed inesorabile calo dei volumi, con conseguente aumento dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali e relativo taglio della retribuzione. I lavoratori stanno attraversando una lunga agonia, tra concordato, amministrazione straordinaria, procedure di cessione andate a vuoto e incertezza nel futuro, pur continuando a mantenere altissimi livelli di servizio, professionalità e produttività. La committenza TIM, diminuendo costantemente i volumi di traffico, ha messo a rischio sia la fragile stabilità economica del breve periodo che la riuscita di una cessione del complesso aziendale. Questo modus operandi, unitamente ad un’azione insufficiente dei Commissari straordinari, sta portando e ha portato ad uno svuotamento complessivo delle attività vanificando anche la possibilità di utilizzare in futuro la clausola sociale, non essendo più le varie commesse appetibili. Considerato che: ad ottobre 2023, presso gli uffici della Cittadella regionale, si è tenuto un incontro tra l'Assessore al Lavoro e Politiche Sociali della Regione Calabria, il Direttore Generale del Dipartimento Lavoro e Welfare e le rappresentanze sindacali, al fine di ricercare soluzioni condivise con cui salvaguardare i lavoratori dell'azienda Abramo CC. L'Assessore ed il Direttore hanno garantito la massima attenzione sulla vertenza con l’istituzione di una Unità di Crisi, l’avviamento di interlocuzioni con i vertici dell'azienda TIM e la convocazione di un tavolo di concertazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy;

nel tavolo ministeriale di gennaio 2024 si è concordata una ulteriore proroga della commessa Tim e l’attivazione di un reskilling dei lavoratori dell’Abramo CC per il loro impiego in nuovi progetti di digitalizzazione e di servizi per la pubblica amministrazione e per i cittadini. Il progetto annunciato durante il tavolo prevede di traghettare questi lavoratori verso mansioni come le attività di dematerializzazione degli archivi cartacei della Pubblica Amministrazione;

ad oggi Tim non ha aumentato, come promesso, i volumi delle commesse, che risultano ancora indubbiamente insufficienti e notevolmente al di sotto dei livelli ante dicembre 2023, e la Regione Calabria ed il Ministero delle Imprese e del Made in Italy non hanno avviato le procedure per la realizzazione del protocollo d’intesa per utilizzare i lavoratori per i progetti di digitalizzazione nella Regione. A tutto ciò si si aggiunge il silenzio dei Commissari straordinari;

i tempi di realizzazione del protocollo d’intesa non saranno brevi e, pertanto, difficilmente potranno incastrarsi con i termini della procedura di Amministrazione straordinaria, prevista per il 7 agosto 2024, così come con la scadenza della proroga della commessa Tim, prevista per il 30 giugno 2024. Tenuto conto che: per quanto riguarda gli appalti Customer Care TIM, a livello nazionale ci si trova di fronte a una vertenza che interessa 5.000 lavoratrici e lavoratori operanti in territori in cui le occasioni lavorative sono prossime allo zero e caratterizzate da percentuali di disoccupazione elevatissime. I dipendenti delle aziende che da anni si occupano della gestione della clientela di TIM, sia fisso che mobile, sia residenziale che business, tra cui quelli dell’Abramo CC, si ritrovano davanti ad una drastica riduzione di volumi di attività;

non si ha notizia dell’attività dei Commissari straordinari, né sull’esito dei tentativi di vendita, né sulla sostenibilità economica del programma che dovrebbero portare avanti. Preso atto che: il tempo che trascorre rende ogni soluzione più difficile e sottopone i lavoratori ad ulteriori disagi e sacrifici economici. Si configura, così, un disastro occupazionale per circa mille lavoratori tra Catanzaro, Crotone e Montalto Uffugo, una bomba sociale che nessuna Regione italiana riuscirebbe a mitigare senza difficoltà ma che per la Calabria, già in ginocchio per mobilità del lavoro e tasso di disoccupazione e col contesto macroeconomico in cui ci troviamo, significherebbe una catastrofe lavorativa senza precedenti. Lavoratrici e lavoratori che perderebbero l’unico sostentamento per la propria famiglia, oltre alla dispersione di una professionalità lavorativa anche ventennale. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

quali iniziative si intendono adottare nell’immediato per risolvere l'emergenza occupazionale dei lavoratori dell'Abramo Customer Care, con particolare riferimento ai tempi per il progetto di reskilling e ricollocazione dei dipendenti sui progetti di digitalizzazione per la pubblica amministrazione e per far rispettare al gruppo Tim l’impegno assunto ai tavoli ministeriali di ripristinare i volumi di traffico, nelle more che si realizzi la procedura di ricollocamento.

(233; 22/05/2024)

 

Bevacqua e Iacucci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il 16.02.2023 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, nonché con la società partecipata Terme Sibarite spa, in attuazione della Deliberazione di G.R. n° 254 del 30.06.2022;

- il suddetto protocollo prevedeva l’impegno della Regione Calabria ad elaborare un piano di rilancio delle Terme Luigiane, attivando canali di finanziamento non più tardi del 31.12.2023 e individuando la Società Terme Sibarite spa quale esecutrice del piano entro 36 mesi;

- con il piano di rilancio di fine 2023, la Regione Calabria quantifica in linea di massima gli interventi necessari in 10 milioni di euro, rinviando la determinazione puntuale ad una fase successiva e specificando che le fonti di finanziamento saranno europea e regionale. Considerato che: - a distanza di quasi 18 mesi dalla stipula del protocollo d’intesa nessun investimento si è concretizzato sul territorio delle Terme Luigiane, con inutile decorso del tempo. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se è a conoscenza di quanto esposto e quali misure si intendono adottare per dar corso agli investimenti di cui le Terme Luigiane hanno urgente necessità.

(234; 27/05/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l’articolo 32 della Costituzione sancisce il diritto alla salute, qualificandolo come un diritto inviolabile, fondamentale dell’individuo, oltre ad un interesse primario per la collettività;

- con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” così come aggiornato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502” sono stati definiti i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);

- la legge 23 dicembre 2005 n. 266, nel quadro degli interventi per il contenimento dei tempi di attesa a garanzia della tutela della salute dei cittadini, all’articolo 1 comma 282, ha stabilito il divieto di sospendere le attività di prenotazione delle prestazioni disponendo che le Regioni sono tenute ad adottare misure nel caso in cui la sospensione dell’erogazione sia legata a motivi tecnici, dandone informazione periodica al Ministero della Salute. La stessa legge, all’articolo 1 comma 280, ha previsto che il Comitato permanente per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 9 dell’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 23 marzo 2005, deve provvedere a certificare la realizzazione degli interventi in attuazione del Piano di contenimento delle Liste di Attesa. Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 avente ad oggetto “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” all’art. 41 prevede che gli enti, le aziende e le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario sono tenuti ad indicare nel proprio sito, in una apposita sezione denominata «Liste di attesa», i criteri di formazione delle liste di attesa, i tempi di attesa previsti e i tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata. Con il decreto ministeriale 20 giugno 2019 è stato istituito presso la Direzione generale della Programmazione Sanitaria l’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa;

- in data 21 febbraio 2019 è stato siglato, con Intesa Stato-Regioni, il nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021, vigente fino alla stipula di un nuovo Piano, che prevede, tra le altre cose, il rispetto, da parte delle Regioni e delle Province Autonome, dei tempi massimi di attesa individuati nei loro Piani Regionali di Governo delle Liste di Attesa per tutte le prestazioni erogate sul proprio territorio e che, nel caso in cui al cittadino non possa essere assicurata la prestazione entro i limiti previsti dalla Regione, siano attivati i cosiddetti "percorsi di tutela”. Questi sono percorsi di accesso alternativi alle prestazioni specialistiche per consentire, qualora venga superato il tempo massimo di attesa a livello istituzionale, l’attivazione di una specifica procedura, che permetta al paziente residente e per le richieste di prime prestazioni in classe di priorità di effettuare la prestazione presso un erogatore privato accreditato nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente;

- il PNGLA 2019-2021 sottolinea anche l’importanza della comunicazione e della informazione sulle liste di attesa (in particolare con riguardo alla prenotazione e ai "percorsi di tutela" in caso di sforamento dei tempi massimi) attraverso sezioni dedicate e accessibili sui siti web regionali e aziendali, campagne informative, Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), Carte dei servizi e la partecipazione di utenti e di associazioni di tutela e di volontariato. Considerato che: - la Regione Calabria ha adottato provvedimenti con specifico riguardo alle liste di attesa e in particolare il decreto del 25 febbraio 2022, n. 13 del Commissario ad acta per il Piano di rientro, con cui è stato adottato il Piano Regionale di Governo delle Liste d'Attesa (PRGLA) che al punto 4 prevede le modalità e la tempistica per il monitoraggio della realizzazione dei Piani di recupero delle prestazioni. Tenuto conto che: - la cattiva gestione delle liste di attesa colpisce soprattutto le fasce deboli della popolazione, ovvero i cittadini a basso reddito e scolarità, arrivando a negare troppo spesso l’accesso tempestivo alle cure. La salute dei cittadini non può essere compromessa a causa di carenze strutturali e organizzative. Preso atto che: - il sito tematico del ministero della salute dedicato alle liste di attesa nella parte denominata “Monitoraggio tempi di attesa: i siti web delle regioni/province autonome e delle aziende sanitarie” rinvia al sito istituzionale della regione Calabria in cui sono pubblicati solo alcuni dati e informazioni;

- stando alle denunce delle associazioni di categoria, riportate anche da organi di stampa, mancherebbe un sistema informativo trasparente e facilmente accessibile sulla procedura da seguire in caso di ritardo nell’espletamento della prestazione sanitaria richiesta. Si lamenta, al riguardo, l’assenza di una indicazione precisa su come fare, quando le strutture pubbliche non siano in grado di garantire il rispetto dei tempi massimi stabiliti nei Piani Nazionale e Regionale di Governo delle liste d’attesa. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per ridurre le liste d’attesa nel nuovo PRGLA, la pubblicazione degli esiti del monitoraggio sul vigente PRGLA e l’applicazione e pubblicizzazione dei percorsi di tutela.

(235; 31/05/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il servizio dei trasporti pubblici in Calabria è disciplinato dalla Legge Regionale n. 35 del 31 dicembre 2015 “Norme per i servizi di trasporto pubblico locale”. L’ente di governo del bacino unico regionale è l’Autorità Regionale dei Trasporti della Calabria (ART-CAL);

- il Piano regionale dei trasporti è stato adottato con deliberazione della Giunta regionale n. 503 del 06/12/2016, e infine approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 157 del 19/12/2016. La Giunta Regionale ha approvato con deliberazione n. 402 del 28 agosto 2019 il Programma pluriennale del Trasporto Pubblico Locale 2019/2021, integrato con successiva D.G.R. n. 35 del 9 aprile 2020. Con la Legge regionale n. 20 del 4 luglio 2022 “Integrazione all’articolo 23 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale)” il programma di esercizio dei Servizi di trasporto pubblico locale riferito all'annualità 2021 è stato prorogato per l'anno 2022 e, comunque, ritenuto valido ed efficace fino all'approvazione del successivo Programma pluriennale del trasporto pubblico locale. Considerato che: - i contratti di servizio del Trasporto Pubblico Locale su gomma sono stati affidati a sei consorzi che raggruppano ventisei aziende, con affidamenti diretti di emergenza a partire dal 2012;

- con decreto dirigenziale n. 20372 del 29/12/2023 sono stati prorogati i contratti di servizio di trasporto pubblico locale fino al 31/12/2026 ai sensi dell’art. 4, paragrafo 4, del Regolamento del Regolamento (CE) n. 1370/2007 del Parlamento e del Consiglio Europeo, del 23 ottobre 2007, e dell’articolo 24, paragrafo 5 – bis, del Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022, n. 25;

- tra gli affidatari del servizio di trasporto pubblico locale nella Regione Calabria risulta la società consortile Autoservizi dei Due Mari, in virtù di contratto di servizio sottoscritto con quest’ultima, secondo il modello societario tipico della società consortile (artt. 2615 ter e 2462 ss. Cod. civ.) che svolge tali servizi in modo coordinato per mezzo delle imprese ad essa consorziate e socie, quali Romano Autolinee Regionali S.p.a. Tenuto conto che: - il programma di esercizio che deve essere eseguito è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 230 del 07/08/2020 e assoggetta l’operatore di servizio ad obblighi di servizio pubblico, nella specie degli “obblighi di esercizio”. Il gestore, infatti, non può scegliere se effettuare o meno una corsa in funzione della redditività della medesima, ma è comunque onerato di svolgere la prestazione prefissata;

- il servizio affidato è un servizio pubblico di linea su itinerari e fermate predeterminati. Tra questi servizi è compresa la linea 002007 Cosenza - Mandatoriccio affidata alla ditta Romano Autolinee Regionali S.p.a. che risulterebbe sospesa nel mese di luglio;

- manca un collegamento della fascia ionica della provincia di Cosenza con l’Aeroporto Sant'Anna di Crotone, il terzo aeroporto della Calabria, vocato a servire, per la sua ubicazione, non solo la provincia di Crotone e Catanzaro, ma anche la Sibaritide e l’alto ionio cosentino. Non esiste, infatti, un sistema integrato di mobilità di prossimità, su ferro o gomma, che consenta di collegare lo scalo aeroportuale pitagorico in maniera agevole e in tempi ragionevoli e certi ai territori a nord di Crotone che potrebbero potenzialmente fruire dei voli offerti. Preso atto che: - a tutt’oggi non risulta che la Regione Calabria abbia predisposto una revisione del Programma Pluriennale del T.P.L. 2019/2021, con la relativa piena attuazione della L.R. 35/2015, o la gara europea per l’affidamento del servizio del trasporto pubblico locale;

- il trasporto pubblico locale, in Calabria e in particolar modo nei territori della Sibaritide, assume un particolare valore, alla luce delle croniche carenze nei servizi di mobilità a favore dei cittadini, specie nelle aree interne e più disagiate e nella fascia ionica della regione. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa al fine di garantire ai calabresi, in particolare per quelli della Sibaritide, un diritto alla mobilità mortificato per gap infrastrutturale e ataviche inefficienze, assicurando la continuità del servizio relativo alla linea 002007 Cosenza - Mandatoriccio affidata alla ditta Romano Autolinee Regionali S.p.a. e implementando il trasporto ferroviario e su gomma tra l’aeroporto Sant’Anna di Crotone e la fascia ionica della Provincia di Cosenza.

(236; 03/06/2024)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nel territorio comunale di Vibo Valentia insiste il fosso Sant'Anna, corso d'acqua che si sviluppa dalle pendici della collina della città capoluogo fino alla frazione Bivona, in cui, oltre alle acque meteoriche, convogliano le eccedenze del depuratore di con­trada Silica, nonché, verosimilmente, numerosi scarichi abusivi;

- il suddetto corso d'acqua è, di conseguenza, soggetto a fenomeni di inquinamento, particolarmente evidenti nella parte finale del suo percorso, vale a dire nel centro abitato della frazione Bivona e nella spiaggia ad esso antistante;

- il fosso Sant'Anna sfocia in un tratto di costa particolarmente frequentato nel corso della stagione estiva, essendo Bivona rinomata località turistica, sede di seconde case di molti cittadini vibonesi e non solo;

- il corso d'acqua in questione causa fenomeni di inquinamento delle acque di balnea­zione, diffondendo altresì cattivi odori nell'aria in prossimità delle case e della spiaggia;

- nei giorni scorsi si è verificato un importante sversamento di reflui dal fosso Sant'Anna allo specchio d'acqua antistante Bivona, che ha destato grande allarme nella popolazione residente;

considerato che: - il depuratore di contrada Silica, da cui il fosso Sant'Anna discende, risulta essere dimensionato per processare una portata di 20 mila Abitanti Equivalenti, quota spesso soggetta ad eccedenze anche significative;

- il Comune di Vibo Valentia, ogni anno e in previsione della stagione estiva, stipula una convenzione con il Corap per il collettamento del fosso Sant'Anna (e quindi delle eccedenze non processate del depuratore di contrada Silica) nell'impianto di depurazione della vicina Porto Salvo, evitando così che i fattori inquinanti possano interessare le acque di balneazione;

preso atto che: - anche quest'anno, in data 24 aprile u. s., il Comune di Vibo Valentia ha formalizzato la richiesta di collettamento del fosso Sant'Anna al Corap e che l'ente consortile, allo stato in liquidazione, in data 17 maggio u. s., ha risposto di non poter procedere all'intervento in quanto non più gestore dell'impianto di Porto Salvo, essendo le com­petenze passate al nuovo Ente d'ambito previsto dalla legge, ovvero Arrical;

- in data 23 maggio u. s. il Comune di Vibo Valentia ha incontrato i vertici di Arrical, Sorical e Corap, oltre al Dipartimento Ambiente e Tutela del territorio della Regione Calabria, al fine di individuare una soluzione praticabile per il collettamento del fosso Sant'Anna e per sopperire al sottodimensionamento del depuratore di contrada Silica;

- all'esito della riunione - per come si apprende da un comunicato ufficiale diffuso dal Comune di Vibo Valentia - non è stato possibile addivenire ad una soluzione delle problematiche esposte, tantomeno alla stipula di una nuova convenzione;

- il Comune di Vibo Valentia si è visto costretto a richiedere il supporto della Prefettura ai fini della convocazione di un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti per addivenire ad una soluzione rapida ed efficace alla problematica. Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

- quali iniziative intende mettere in atto per supportare i soggetti coinvolti ai fini della risoluzione delle problematiche evidenziate;

- per quali motivi non si è ancora proceduto alla stipula di una convenzione tra il Co­mune di Vibo Valentia e l'ente subentrato al Corap nella gestione dell'impianto di depurazione di Porto Salvo;

- se sono state stanziate risorse e previsti interventi per sopperire al sottodimensiona­mento del depuratore di contrada Silica di Vibo Valentia;

- quali ulteriori iniziative intende mettere in atto, nell'immediato, per mitigare i fenomeni di inquinamento delle acque di balneazione della frazione Bivona alla foce del fosso Sant'Anna, considerando il concreto rischio di compromettere l'andamento dell'ormai imminente stagione estiva in quella località.

(237; 03/06/2024)

 

Bevacqua. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nel 2019 la Regione Calabria finanziava il Progetto di Inclusione Sociale che vedeva quale capofila il comune di Longobucco e partecipanti i comuni di Bocchigliero e Campana;

- inizialmente i soggetti coinvolti erano 250 e avevano partecipato ad un corso di formazione di sei mesi, acquisendo diverse qualifiche quali: operatore socioassistenziale, guardia ecologica, esperto di computer, operaio manutentore ed altro ancora, iniziando a lavorare presso i rispettivi comuni e percependo un sussidio di 500 euro;

- l’ultima proroga semestrale è scaduta nel mese di ottobre 2023. Considerato che: - molti di questi lavoratori non sono più giovanissimi e il sussidio di 500 euro non è sufficiente a mantenere la famiglia;

- è necessario, pertanto, trovare a questi lavoratori un percorso lavorativo più stabile atto a consentirgli l’inserimento nel mondo del lavoro anche per evitare lo spopolamento delle aree interne. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore con delega al Lavoro

per sapere:

se la Regione Calabria - quali sono i motivi che non hanno ancora permesso la ripartenza del progetto e quando si presume possa riprendere;

- se hanno intenzione di attivarsi al fine di istituire, con celerità e senza indugio, un tavolo tecnico per individuare un percorso che porti alla soluzione di un inquadramento lavorativo per i soggetti attualmente utilizzati dai comuni di Longobucco, Bocchigliero e Campana.

(238; 04/06/2024)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- diversi professionisti sanitari che hanno maturato i requisiti richiesti dalla norma di cui all’oggetto, hanno chiesto alle varie Aziende sanitarie e Asp calabresi di essere stabilizzati. Considerato che: - la legittima richiesta dei professionisti, a parità di condizioni, in alcune aziende sanitarie e Asp è stata accolta mentre in altre no;

- tale problematica è stata più volte evidenziata dalle aziende sanitarie al Dipartimento Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria in qualità di Commissario Straordinario per la Sanità

per sapere:

- per quale motivo nella stessa regione le aziende sanitarie e le Asp calabresi interpretano e applicano in maniera differente la normativa in oggetto.

(239; 13/06/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Regione Calabria, con la DGR 248/2018, ha istituito lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE), nell’ambito del sistema unico integrato SUAP/SUE. Lo Sportello Unico per l’Edilizia costituisce l’unico punto di accesso per il privato in relazione a tutte le domande, dichiarazioni, Segnalazioni Certificate di Inizio Attività, Comunicazioni di Inizio Lavori, Permessi di Costruire e ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia privata. Gli Sportelli Unici per l’Edilizia dei comuni calabresi utilizzano il sistema informativo chiamato CalabriaSUE per permettere, al cittadino, la presentazione e gestione telematica della pratica edilizia SUE e, all’ufficio comunale SUE e a tutte le amministrazioni terze coinvolte, la conseguente gestione istruttoria della pratica. Attraverso tale sistema, inoltre, vengono presentate e gestite tutte le pratiche inerenti le opere pubbliche, in coordinamento con gli Enti Pubblici competenti, al fine di gestire telematicamente l’intero procedimento amministrativo e di archiviarne a norma gli atti;

il sistema informativo regionale SUE è stato implementato mediante l’adeguamento della piattaforma già̀ in uso per i SUAP, Sportello Unico per le Attività̀

Produttive, e consente la gestione integrata delle istanze di autorizzazione sismica cooperando con il sistema informativo regionale SISMI.CA. Lo Sportello Unico CalabriaSUAP, necessario per la gestione delle pratiche edilizie, è uno sportello digitale multifunzione a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni aderenti e dei relativi utenti (cittadini/imprese/responsabili di procedimento), per la presentazione, gestione e monitoraggio telematico di varie tipologie di pratiche amministrative nelle quali sono coinvolte più pubbliche amministrazioni;

la rete regionale dei SUE, istituita con DGR 500/2019 per semplificare, uniformare e digitalizzare le procedure amministrative inerenti alle attività di edilizia privata non produttiva e promuovere l’attivazione degli Sportelli Unici per l’Edilizia presso i Comuni, anche mediante esercizio in forma associata, assicurando l’operatività del medesimo Ufficio su tutto il territorio calabrese, è coordinata dall’Ufficio Regionale SURE, Sportello Unico Regionale per L’Edilizia, afferente al Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici. Considerato che: il Sistema telematico CalabriaSUE, integrato ed interoperabile con il sistema regionale SISMI.CA, è gestito da Fincalabra SpA, società in house della Regione Calabria;

fin dalla sua messa “online” (ossia da sempre) la piattaforma CalabriaSUE è risultata spesso e volentieri non operativa (a titolo di esempio: attese indeterminate anche solo per consentire il semplice accesso al portale da parte degli utilizzatori, malfunzionamenti nel collegamento fra le due piattaforme SUE e SISMI.CA che generano errori o forti rallentamenti di invio dei dati);

anche il servizio telefonico di help desk, per come appreso dalle segnalazioni ricevute dai professionisti, risulterebbe inefficiente, con mancate risposte o, pur riuscendo a parlare con un operatore, non ricevendo le opportune soluzioni alle problematiche sollevate dai richiedenti. Tenuto conto che: sono state ricorrenti negli anni le segnalazioni di disservizi sul portale telematico CalabriaSUE/SUAP/SISMI.CA da parte degli Ordini professionali e dei professionisti;

gli Ordini degli Ingegneri dell’intera Regione, congiuntamente agli Ordini degli Architetti, dei Dottori Agronomi e Forestali, dei Geologi, dei Periti Industriali e ai collegi provinciali dei Geometri, pur impegnati a fornire una corretta e doverosa collaborazione istituzionale per la risoluzione della problematica, hanno ripetutamente palesato un'incapacità del sistema di gestire il servizio in modo efficiente e nei tempi contingentati dettati dalle norme e leggi del settore;

il portale CalabriaSUE costituisce l’unico punto a cui il cittadino o un suo tecnico incaricato può rivolgersi in ordine a tutte le procedure amministrative riguardanti i propri interventi edilizi. Preso atto che: la mancata funzionalità della piattaforma telematica CalabriaSUE costituisce un oggettivo limite all'esercizio dell'attività professionale da parte dei professionisti operanti nel settore dell'edilizia ed a cascata di tutto il settore, inficiando anche le attività degli Uffici del Servizio Tecnico regionale. È sempre molto difficoltoso trasmettere le istanze presso lo Sportello Unico per l'Edilizia e tale circostanza impedisce di fatto l'esercizio della specifica attività professionale, bloccando - nel contempo - l'esercizio del diritto dei committenti (pubblici e privati) all'avvio (o chiusura) dell'attività edilizia. Il disservizio della piattaforma, tra l’altro, espone i professionisti incaricati a richieste di risarcimento danni, senza considerare il mancato guadagno degli stessi professionisti, per via della oggettiva impossibilità a richiedere i pagamenti delle proprie spettanze in assenza della trasmissione presso gli enti. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. quali provvedimenti urgenti si intendono adottare per risolvere l'ormai cronico disservizio del portale regionale del Sistema Unico per l'Edilizia della Calabria;

2. se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei confronti di Fincalabra SpA affinché, attraverso un affidabile partner tecnologico, individui tempestivamente le possibili soluzioni per rendere operativa e pienamente fruibile l’architettura dei sistemi della piattaforma CalabriaSUE/SUAP/SISMI.CA;

3. quali procedure alternative (invio via PEC, secondo quanto previsto dall'articolo 65 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e che la stessa PEC valga, a tutti gli effetti di legge, come avvenuto deposito dell'istanza, senza l'onere - da parte del professionista - di doverla successivamente trasmettere con la piattaforma, rafforzamento dell’help desk, utilizzo di piattaforme diverse, etc.) intende adottare la Regione Calabria nelle more che venga eliminato il disservizio e finché gli ordini professionali non abbiano accertato la piena funzionalità e operatività della piattaforma.

(240; 18/06/2024)

 

Mammoliti e Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Camera dei deputati, lo scorso 19 giugno, ha approvato in via definitiva il disegno di legge d'iniziativa governativa, collegato alla manovra di finanza pubblica, sull'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario;

- l'autonomia differenziata è il riconoscimento, da parte dello Stato, dell'attribuzione a una Regione di una autonomia legislativa su materie di competenza concorrente e, in tre casi, di materie di competenza esclusiva dello Stato. Insieme alle competenze, le Regioni potranno anche trattenere il gettito fiscale, che non sarebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive. Considerato che: - il provvedimento, per come approvato, rischia di compromettere la coesione del Paese e di aggravare le diseguaglianze sociali tra i cittadini, segnando un punto di non ritorno nell’equità dei sevizi essenziali tra le Regioni italiane in un contesto già caratterizzato da un grave squilibrio tra il nord ed il sud dell’Italia;

- tale rischio, ha generato molteplici critiche e non solo dai partiti di opposizione, nei confronti dell’adozione di tale provvedimento, non ultime quelle pronunciate dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Commissione europea che nel “Report annuale sulle economie nazionali” ha definito il provvedimento approvato in via definitiva dalle Camere come rischioso per la coesione e le finanze pubbliche del Paese;

- lo stesso Presidente Occhiuto, seppur fuori tempo massimo, ha espresso dubbi sulla bontà della riforma e ha condiviso la scelta della deputazione calabrese di Forza Italia di non approvare la legge. Tenuto conto che: - in ragione di quanto sopra premesso e considerato, molte regioni stanno valutando di impugnare la legge in questione dinanzi la Corte costituzionale, si interroga il Presidente della Regione

per sapere:

a) quale sia la sua posizione, sulla dichiarata volontà di impugnare dinanzi la Corte costituzionale la legge approvata in via definitiva dalla Camera dei deputati lo scorso 19 giugno. Nel caso di mancanza di impugnazione della riforma: b) quale sia la sua strategia e se intende adottare interventi per la riduzione dei divari infrastrutturali, che consentirebbero di ridurre l’impatto sulla Regione di una riforma così dannosa per le politiche di sviluppo calabresi.

(241; 21/06/2024)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la casa di cura “Romolo”, nel comune di Rocca di Neto rappresenta da vari lustri un'eccellenza nel panorama sanitario calabrese, garantendo prestazioni urologiche e uro – oncologiche di alto livello;

- i servizi offerti contribuiscono a far diminuire la migrazione sanitaria, fornendo il 50% delle prestazioni urologiche calabresi e attirando pazienti anche dalle regioni vicine. Considerato che: - in conseguenza delle note vicende che hanno coinvolto l’azienda, a partire dal primo luglio non sarà possibile erogare prestazioni in regime di accreditamento con il SSR;

- l’azienda ha ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione il 31 gennaio 2024 e il 1° aprile ha inoltrato la richiesta per avviare il rilascio del nuovo accreditamento;

- l’iter burocratico appare essersi concluso positivamente e, pertanto, nulla osta all’adozione del provvedimento finale di accreditamento;

- l’interruzione del servizio costituirebbe gravissimo nocumento all’utenza e ai lavoratori. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della giunta regionale, anche nella qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria per conoscere:

per sapere:

- i tempi per il rilascio del decreto di accreditamento della casa di cura “Romolo” di Rocca di Neto.

(242; 27/06/2024)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nell’Asp di Crotone sono presenti, a tutt’oggi, 17 Veterinari con un orario di lavoro di 26 ore settimanali;

- l’attuale previsione oraria risulta insufficiente, in quanto i professionisti si trovano ad operare in aree isolate, difficilmente raggiungibili, vi è, inoltre, una recrudescenza di malattie animali e, infine, il patrimonio zootecnico risulta notevole, composto da circa 95.000 capi tra bovini, ovi-caprini, avicoli, suini, ecc.;

- da molti anni gli operatori attendono l’incremento delle ore settimanali, dopo aver svolto con lodevole impegno svariate ore extra non retribuite;

- di converso, l’Asp di Vibo Valentia ha completato il percorso di potenziamento orario degli specialisti convenzionati. Rilevato che: - l’Asp di Reggio Calabria ha recentemente bandito un concorso per la copertura di n. 28 posti di dirigente veterinario e gli eventuali idonei potrebbero essere chiamati a prestare servizio presso altre aziende del SSR, pregiudicando la posizione del personale medico veterinario già in servizio con orario ridotto. Considerato che: - la normativa emanata durante e successivamente la recente emergenza pandemica prevede la valorizzazione del personale già in servizio e la possibilità di assumere nuovo personale solo nel caso di verificata impossibilità di avvalersi del personale già in servizio, compreso quello in regime di specialistica ambulatoriale. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria per conoscere:

per sapere:

- quali azioni intende intraprendere per garantire il completamento orario fino alle 38 ore settimanali, previsto dall’accordo collettivo nazionale della specialistica ambulatoriale, per i veterinari dell’Asp di Crotone.

(243; 03/07/2024)

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

 - insistono nel territorio della città di Crotone, nell’area industriale dismessa, rifiuti pericolosi e che da più parti si è rilevato che la permanenza dei detti rifiuti industriali/pericolosi avrebbe determinato l’insorgere di malattie tumorali tra i cittadini crotonesi;

- con riferimento ai detti rifiuti industriali/pericolosi, è stato disposto, sin dall’anno 2019, l’obbligo di Eni Rewind di smaltire i detti rifiuti al di fuori della regione Calabria;

- l’obbligo in carico ad Eni Rewind di smaltire i detti rifiuti al di fuori del territorio della regione Calabria si ritrova nel decreto dirigenziale N. 9539 del 2/8/2019 (con il quale è stato rilasciato il PAUR), nel Verbale della Conferenza dei Servizi del 24/10/2019 e nel Decreto Ministeriale del 3/3/2020 di approvazione del POB Fase 2;

- tuttavia, ad oggi, nonostante siano trascorsi molti anni, in violazione dei detti provvedimenti amministrativi, che sono esecutivi e definitivi ed inoppugnabili, Eni Rewind non ha adempiuto l’obbligo sulla stessa gravante;

- con nota del 16/01/2024, la società Eni Rewind, per come si evince dalla indizione della conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente del 22/3/2024, “ha richiesto alla Regione Calabria di rimuovere il vincolo imposto dal PAUR e la revoca parziale del Decreto Dirigenziale n. 9539 del 2 agosto 2019, rilasciato dalla Regione Calabria, nella parte in cui ha imposto lo smaltimento dei rifiuti oggetto delle attività di cui al POB fase 2 al di fuori della regione Calabria”;

- pertanto, Eni Rewind, che ha finora mantenuto una condotta omissiva e inadempiente, ha chiesto alla Regione Calabria la revoca dell’obbligo di smaltire i detti rifiuti al di fuori della regione Calabria;

- a seguito di ciò, si è svolta la Conferenza dei Servizi in data 03/05/2024;

- la prossima riunione della Conferenza dei Servizi è fissata per il giorno 17/06/2024;

- la Giunta Regionale, con deliberazione n. 5 del 23/01/2024 ha adottato il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti;

- il Piano Rifiuti, così come adottato dalla Giunta Regionale, è stato approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 269 del 12/03/2024;

- nel detto Piano vi sono disposizioni che potrebbero favorire l’intento di Eni Rewind, che finora ha mantenuto una condotta omissiva e inadempiente rispetto all’obbligo sulla stessa gravante, di ottenere la revoca dell’obbligo di smaltire i detti rifiuti al di fuori della regione Calabria;

- più precisamente, all’interno del Piano Rifiuti, alla pagina 372 par. 32.1, è disposto che “Per tutti gli impianti esistenti, nell’ambito del procedimento di rinnovo o riesame con valenza di rinnovo, i criteri localizzativi saranno comunque considerati al fine di impartire le prescrizioni necessarie a mitigare o compensare eventuali criticità. Nelle aree in cui è esclusa la localizzazione di impianti di gestione di rifiuti, l’esercizio delle operazioni autorizzate sarà consentito per la durata dell’autorizzazione stessa, valutando l’eventuale rinnovo o riesame con valenza di rinnovo sulla base delle possibili interazioni negative derivanti dal permanere dell’impianto in relazione al criterio localizzativo escludente rilevato. Pertanto, il permanere dell’esercizio dell’impianto in queste aree è subordinato alla definizione dei possibili interventi di mitigazione anche associati all’adeguamento alle migliori tecnologie disponibili”;

- inoltre, nel detto Piano Rifiuti, al Par. 32.2, (Esclusione dal campo di applicazione dei criteri localizzativi) è disposto che “Fatte salve le norme sovraordinate, le previsioni relative ai criteri localizzativi non si applicano ai seguenti casi … n) discariche per la messa in sicurezza permanente e impianti di trattamento dei rifiuti realizzati nell’area oggetto di bonifica e destinati alle operazioni di bonifica dei siti contaminati secondo le procedure del titolo V del d.lgs. 152/2006, fermo restando l’obbligo di rimozione degli impianti di trattamento a bonifica conclusa”;

- in buona sostanza, le dette disposizioni potrebbero essere utili ad Eni Rewind al fine di perseguire e raggiungere, dopo anni di condotta omissiva, la revoca dell’impegno di smaltire i detti rifiuti al di fuori del territorio della regione Calabria.

Considerato che: - la comunità della città di Crotone ha diritto di avere un territorio che non sia inquinato e deturpato dalla presenza di rifiuti pericolosi industriali;

- l’art. 32 della Costituzione dispone che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”;

- l’art. 9 della Costituzione dispone che “La Repubblica … Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”;

- Crotone e l’intera regione Calabria pongono a base del loro sviluppo le bellezze naturali, il territorio e l’ambiente incontaminati e, conseguentemente, la permanenza dei detti pericolosi rifiuti industriali all’interno del territorio di Crotone, oltre che danneggiare la salute e l’ambiente, lede irrimediabilmente la vocazione turistica della città di Crotone e della regione Calabria;

- la condotta omissiva e inadempiente di Eni Rewind è stata certamente agevolata da parte degli enti pubblici che, pur avendo contezza dell’obbligo di Eni Rewind di smaltire al di fuori della regione Calabria i rifiuti industriali e pericolosi, non hanno svolto alcuna vigilanza né controllo e non hanno svolto alcuna azione, anche di tipo giudiziario, né di altro tipo, diretta ad ottenere l’effettiva esecuzione dell’obbligo gravante su Eni Rewind e l’effettivo smaltimento dei rifiuti fuori dal territorio della regione calabrese;

- con atto del 06/05/2024 la Federazione Provinciale di Crotone del Partito Democratico (segretario ...), per il tramite dell’Avv. ..., ha diffidato Eni Rewind a procedere all’effettivo smaltimento dei rifiuti di Crotone fuori dal territorio calabrese riservando, in caso di perdurante condotta omissiva, di depositare un esposto/querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone affinché vengano accertate le eventuali ipotesi di reato sussistenti e i soggetti responsabili vengano condannati alle pene di legge;

- la riunione della Conferenza dei Servizi è fissata per il prossimo 17/06/2024 e, nel corso della stessa, Eni Rewind proverà, ancora una volta, ad ottenere la revoca dell’impegno sulla stessa gravante di smaltire i rifiuti industriali al di fuori della regione Calabria;

- occorre, pertanto, che la Regione Calabria, anche procedendo eventualmente alla modifica delle parti del Piano Rifiuto sopra riportate, si opponga decisamente, nel corso della Conferenza dei Servizi del 17/06/2024 e di ogni altra convocanda riunione della Conferenza dei Servizi ed in ogni altra sede, al tentativo di Eni Rewind di ottenere la revoca del proprio impegno a smaltire i rifiuti industriali di Crotone al di fuori del territorio della regione Calabria;

- tanto deve fare la Regione Calabria a tutela della salute dei calabresi e dell’ambiente che costituiscono diritti primari e fondamentali, costituzionalmente garantiti, e la cui tutela non può mai e in alcun caso essere elusa né disattesa.

Impegna la Giunta regionale

e il suo Presidente a svolgere, in merito ai fatti esposti, nel più breve tempo possibile, ogni più opportuna iniziativa politica ed istituzionale, e, comunque, anche procedendo alla modifica delle parti del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti sopra riportate, AD OPPORSI, nella conferenza dei servizi del 17/06/2024 ed in ogni altra Conferenza dei Servizi convocanda ed in ogni altra sede, alla richiesta svolta da parte di Eni Rewind di procedere alla revoca dell’impegno sulla stessa gravante di smaltire i rifiuti pericoli industriali di Crotone fuori dal territorio della regione Calabria affinché, essendo peraltro già decorsi molti anni inutilmente, si proceda all’effettivo smaltimento dei rifiuti pericolosi industriali di Crotone al di fuori del territorio della regione Calabria a tutela della salute dei cittadini crotonesi e calabresi e dell’ambiente e del territorio di Crotone e della Calabria.

(89; 15/05/2024) Bevacqua, Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti, Muraca

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- la legge 194 del 22 maggio 1978 "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" sancisce il diritto di accesso e le modalità del ricorso sicuro per ogni donna all'Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG), sia presso le strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale, che presso le strutture convenzionate e autorizzate dalle Regioni;

- tale legge ha rappresentato e rappresenta tutt'oggi, dopo gli anni in cui l'aborto era illegale e clandestino provocando danni sulla salute fisica e psichica delle donne, un baluardo al diritto all’autodeterminazione procreativa e il diritto alla salute nella sua accezione più pura;

- dal 1978 tanta strada è stata fatta e con la creazione dei Consultori familiari e i servizi di prevenzione previsti dalla legge si è assicurato un maggiore benessere, salute e consapevolezza procreativa, oltre che la possibilità di ricorrere all’aborto terapeutico in condizioni di sicurezza;

- lo Stato si adopera, quindi, per garantire che vi siano delle strutture nelle quali effettuare tale trattamento, assicurare la copertura dei costi, in tutto o in parte, con la presenza di personale medico e ausiliario in grado di effettuarlo e per l’assistenza precedente e successiva allo stesso. È fuor di dubbio, pertanto, che la donna possa ottenere, stante i requisiti richiesti dalla legge, la prestazione in oggetto e che, correlativamente, lo Stato sia obbligato a garantirla secondo lo schema del diritto relativo alla prestazione sanitaria. Considerato che: - I Consultori familiari svolgono un ruolo fondamentale nell'assistenza alle donne che decidono di ricorrere all'IVG, grazie alle professionalità presenti al loro interno che sono tenute ad una serie di obblighi informativi nei confronti delle stesse relativamente ai diritti ad esse riconosciuti, ai servizi sociali, sanitari e assistenziali offerti dalle strutture che operano sul territorio;

nonché informare sulle norme che tutelano le gestanti nel luogo di lavoro, contribuire ad approfondire le cause che potrebbero indurre a interrompere la gravidanza, fornire alle donne, che abbiano deciso di interrompere la gravidanza, il documento/certificato necessario per l'intervento con indicazione delle altre strutture dove poterlo ottenere ed eventualmente sulle tecniche utilizzate;

- I Consultori familiari pubblici sono importantissimi presidi sanitari territoriali e il rafforzamento della loro centralità corrisponde ad una domanda diffusa, nella direzione di rendere i servizi sempre più accessibili e universalistici per la salute riproduttiva e sessuale delle donne, delle ragazze e delle persone tutte. Rilevato che: - il 23 aprile 2024 il Senato ha approvato un emendamento proposto da Fratelli d'Italia, già passato alla Camera dei deputati, che permette alle associazioni antiabortiste di operare nei Consultori familiari. - l'emendamento è stato inserito nel decreto sulle misure finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonostante il diritto all'aborto sia tornato nell'agenda politica con una risoluzione del Parlamento europeo che nell'aprile 2024 ha approvato con 336 voti a favore, 163 contrari e 39 astenuti, l'inserimento dell'interruzione di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell'Ue. Evidenziato che: - con tale emendamento viene previsto, infatti, che le Regioni organizzino i servizi consultoriali nell'ambito della Missione 6, Componente 1 del PNRR e che ci si possa avvalere "senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità";

- si rischia, pertanto, di colpire il diritto delle donne ad autodeterminarsi aumentando gli ostacoli all'accesso alle interruzioni volontarie di gravidanza;

- i soggetti in questione non sono professionisti dell'assistenza sanitaria ma volontari che, attraverso un lavoro di persuasione e dissuasione, cercano di influenzare le scelte di coloro che decidono di rivolgersi ai Consultori territoriali per intraprendere un percorso già di per sé difficile, ma in ogni caso al fine di accedere ad una procedura garantita per legge;

- tali soggetti, inoltre, non solo non sono professionisti, ma persone ideologicamente orientate che non tutelano i diritti di chi vuole avviare un'interruzione di gravidanza con il rischio di prestare consulenze e supporto altamente falsato e condizionante;

Tutto ciò andrebbe a ledere il diritto all'aborto e a normalizzare o, peggio ancora, istituzionalizzare, le pressioni psicologiche e il giudizio morale verso chi decide di abortire. Tenuto conto altresì che: - il Senato francese ha approvato, lo scorso marzo, una proposta di legge che inserisce nell'art. 34 della Costituzione "la libertà garantita alla donna all'interruzione di gravidanza", mentre il Parlamento europeo ha approvato il successivo 11 aprile una risoluzione per inserire nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea l'assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e il diritto a un aborto libero, sicuro e legale;

- alcune associazioni hanno nei giorni scorsi sottoscritto e inviato al Presidente della Regione Calabria, ai componenti della Giunta regionale e del Consiglio regionale un documento in cui si chiede un impegno della Regione a non applicare la norma prevista dal decreto PNRR e una serie di misure volte a tutelare la libertà di scelta delle donne. Ritenuto infine che: - i Consultori familiari svolgono un ruolo fondamentale di tutela della salute e del benessere psicofisico della donna in tutto il suo ciclo di vita e pertanto devono essere sostenuti e potenziati;

- non possiamo permetterci di fare passi falsi con il rischio di arretrare rispetto ai progressi ottenuti in questo campo nel corso degli anni. - anche le Linee di indirizzo 2020 sull'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica del Ministero della Salute dimostrano la possibilità concreta di diminuire l'ospedalizzazione attraverso soluzioni ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate, funzionalmente collegate all'ospedale e autorizzate dalle Regioni, nonché presso i consultori o in day hospital;

- la legge 194 prevede già la presa in carico delle donne da parte di specialisti che le accompagnano nella scelta dell'IVG e il coinvolgimento delle associazioni pro-life non solo appesantirebbe il loro percorso ma comprometterebbe la riservatezza che tale scelta richiede. Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

impegna il Presidente della Giunta regionale - a esprimere il proprio dissenso nelle sedi competenti, a cominciare dalla Conferenza Stato-Regioni, rispetto alla norma inserita nel Decreto 2 marzo 2024 n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);

- a non esercitare la facoltà ivi prevista per quanto riguarda i Servizi Consultoriali ovvero che "le Regioni possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità", soprattutto in considerazione dei rischi di violazione della privacy, riservatezza e rispetto dei diritti delle donne ex legge 194 e laicità del servizio pubblico;

- a rafforzare, nonostante i mancati trasferimento e il sottofinanziamento statale, l'impegno di investimento nei Consultori familiari in quanto strutture che rappresentano le sedi deputate a garantire la tutela della salute delle donne in un contesto di libertà e autonomia;

- a introdurre ogni azione utile e decisa, anche garantendo una eguale presenza nei presidi ospedalieri e nelle strutture pubbliche calabresi di medici non obiettori di coscienza, per assicurare un accesso tempestivo e senza ostacoli all'IVG;

- ad aprire un percorso di confronto con le associazioni firmatarie del documento al fine di condividere lo stato e la programmazione governativa nell'ambito dell'accesso alla salute riproduttiva delle donne sul territorio, con particolare riferimento ai consultori e ai presidi ospedalieri.

(90; 21/05/2024) Bruni

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la legge 167 del 19 agosto 2016 "Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatale obbligatori per la prevenzione e la cura di malattie metaboliche ereditarie";

- con DCA 169/2019 la Regione Calabria, la Regione Campania, l'azienda Università Mater-Domini e il CEINGE biotecnologie avanzate hanno sottoscritto un Protocollo d'intesa per la gestione dell'SNE (Screening Neonatale Esteso) - con DCA n.38/2023 è stato prorogato il Protocollo d'intesa approvato con DCA 169/2019 sino al 24 gennaio 2024;

Considerato che: - durante la gestione dell'SNE si sono manifestate diverse difficoltà in materia di gestione informatica del servizio che rischiano di comprometterne l'efficacia;

Visto che: - con DCA n.75/2023 è stato individuato il centro clinico regionale di riferimento;

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1) quali iniziative intende assumere per garantire lo screening Neonatale Esteso superando anche gli inconvenienti informatici registratosi;

2) come intende garantire una completa e efficace gestione del centro clinico regionale di riferimento, a partire dal personale necessario, oltre alla costituzione del coordinamento regionale dello screening per come previsto dall'art.4 della legge 167/2016;

3) quali iniziative intende assumere per garantire la continuità del servizio dello Screening Neonatale Esteso, alla luce dell'imminente scadenza del Protocollo d'intesa.

(179; 26/10/2023)

(Risposta)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con il DCA n. 197 del 12 luglio 2023 è stata definita la “Programmazione della rete territoriale in attuazione del D.M. 77 del 23 maggio 2022 e in sostituzione del DCA 65/2020”;

- l’art.1 comma 3 del D.M. 77/2022 intima alle Regioni di adeguare l’organizzazione della rete territoriale e del sistema di prevenzione sulla base degli standard di cui al predetto decreto, in coerenza anche con gli investimenti previsti dalla Missione 6 componente 1 del PNRR;

considerato che: - le previsioni del documento programmatico “troveranno applicazione graduale e sulla base delle risorse finanziarie rese disponibili dal Servizio Sanitario Nazionale e fermo restando l'equilibrio economico-finanziario del Sistema Sanitario Regionale”;

- a tutt’oggi non risultano essere stati adottati da parte delle rispettive Aziende Sanitarie Provinciali i piani aziendali della rete territoriale;

- l’eventuale rilascio di pareri di compatibilità alla programmazione da parte delle Aziende Sanitarie Provinciali sarebbe indebito, oltre al rischio di vanificare la programmazione prevista dal PNRR (Case e Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali), sia per capienza di standard e sia soprattutto per disponibilità economica;

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1) quali iniziative intende assumere tese a tutelare la programmazione, sia pure ancora in evoluzione, prevista dal PNRR Misura 6 Componente 1;

2) quali iniziative intende assumere nei confronti delle Aziende Sanitarie Provinciali che dovranno definire la propria rete aziendale in materia di servizi territoriali e dovranno garantire prioritariamente gli obiettivi previsti dal PNRR.

(187; 20/11/2023).

(Risposta)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-la Regione Calabria ha messo in atto un processo di trasformazione e innovazione dei servizi ai cittadini e alle imprese in un'ottica di semplificazione, attraverso l'utilizzo di tecnologie digitali per facilitare l'accesso ai servizi e rilanciando l'economia;

- nel settore dell'edilizia è stata adottata, da tempo, la digitalizzazione delle procedure, attraverso un unico Sistema informativo regionale integrato dei SUE (Portale), quale unica interfaccia per tutte le attività di edilizia, a disposizione dei cittadini e delle P.A. interessate ai procedimenti edilizi;

- la rete regionale dei SUE, istituita con DGR 500/2019, purtroppo, fin da subito, ha manifestato problemi di funzionamento della piattaforma regionale, con disservizi che in passato hanno bloccato e rallentato l'intero comparto edilizio della Calabria;

- gli ordini professionali calabresi hanno effettuato negli anni numerose segnalazioni per evidenziare le criticità della piattaforma e richiederne con urgenza il potenziamento;

Considerato che: - recentemente si sono riproposte le medesime problematiche degli anni precedenti, segnalate con una nota congiunta al Dipartimento regionale dei LL.PP. dei presidenti degli Ordini degli architetti, ingegneri e geometri di Catanzaro, unitamente al presidente dell’Ordine dei periti industriali di Catanzaro. Analoga iniziativa è stata assunta da Vibo Valentia e da Cosenza dai presidenti degli Ordini degli ingegneri, degli architetti e dei geologi;

- l’accesso al portale è difficoltoso ed il caricamento delle pratiche non va, in molti casi, a buon fine, in quanto la lentezza della piattaforma non consente una corretta trasmissione della documentazione con notevoli difficoltà ad interagire da parte dell’operatore;

- analoghe problematiche del portale SUE si evidenziano anche in riferimento al portale SUAP;

verificato che: - la situazione di lentezza del portale è aggravata dalla difficoltà ad ottenere assistenza tecnica, limitata dal numero limitato di addetti che non riescono a soddisfare le richieste;

- gli operatori lamentano anche l’inadeguatezza della modulistica non sempre facile da leggere e interpretare;

- i disservizi sembrerebbero provocati anche dalle cosiddette continue "manutenzioni programmate" della piattaforma;

preso atto che: - il portale in argomento non sembrerebbe in grado di garantire agilità e snellezza nella presentazione dei progetti edilizi, né la tanto decantata celerità nel rilascio di certificati autorizzativi e pareri;

- l’inefficienza tecnica della piattaforma sta generando danni non solo ai professionisti ma anche a tutti coloro che si rivolgono ai professionisti e che sono le parti direttamente interessate. tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

- se si è a conoscenza dei disservizi in argomento e delle disfunzioni legate alla piattaforma SUE;

- quali urgenti iniziative si intendano intraprendere al fine di superare le criticità delle piattaforme SUE segnalate dagli ordini professionali;

- se si intende valutare la convocazione di un tavolo tecnico con gli Ordini professionali e le organizzazioni di categoria per definire soluzioni comuni necessarie ad ottenere una completa, efficiente ed efficace operatività del portale SUE.

(189; 27/11/2023).

(Risposta)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il 28 novembre 2023 un treno ed un camion sono rimasti coinvolti, in provincia di Cosenza, in un tragico incidente che ha provocato la morte della capotreno del convoglio e del conducente del tir, oltre a diversi feriti. Secondo le prime ricostruzioni il camion sembra essere rimasto bloccato all’altezza del passaggio a livello situato lungo la linea ferroviaria ionica, in località Thurio, nel territorio del Comune di Corigliano Rossano, venendo poi travolto dal treno in transito. Il passaggio a livello di Thurio è posizionato in una curva, di difficile visibilità e movimento specie per i mezzi pesanti;

- a seguito dell’incidente le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal hanno proclamato uno sciopero per evidenziare la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori. Il passaggio a livello di Thurio era privo del sistema Protezione Automatica Integrativa - Passaggi a Livello (PAI-PL), tecnologia che consente di bloccare la circolazione ferroviaria in caso di un ostacolo sui binari. "Da anni - hanno precisato i sindacati nel comunicato - denunciamo la pericolosità dei passaggi a livello in tutti i livelli di confronto, chiedendone la soppressione totale”;

- nel maggio 2017 è stato siglato il Protocollo d'intesa tra Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Regione Calabria per il progetto di "Adeguamento e Velocizzazione Linea Jonica", poi confermato nell'Accordo Quadro tra Regione e RFI sancito nell'agosto 2018, con un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro. Tra i principali interventi sulla linea sono previsti anche l’eliminazione di passaggi a livello, il prolungamento di alcuni sottopassi e la costruzione di nuovi. Più precisamente già nel 2017 è stata avviata l'attività di rimozione di 77 passaggi a livello pubblici e 12 passaggi a livello privati con 6 passaggi a livello per i quali i lavori risultavano essere stati consegnati;

- il passaggio a livello di Thurio, teatro del disastroso incidente del 28 novembre 2023, era e rimane, fin dal 2017, tra quelli in lista per essere soppressi, allo stesso modo degli altri 5 passaggi a livello situati nel territorio di Corigliano Rossano (Corigliano via Sciacca, Corigliano via Provinciale, Sant’Irene, Rossano Sant’Angelo e Oliveto Longo);

- con DM MEF n. 187 dell’11 agosto 2023, come modificato e integrato con DM n. 195 del 16 ottobre 2023, sono stati approvati gli interventi e le nuove assegnazioni delle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili. Nell’allegato 1, tra i progetti PNRR M3C1/1.7 con Amministrazione istante MIT e soggetto attuatore RFI SpA, sono riportati tre interventi per il “Potenziamento collegamento Lamezia Terme-Catanzaro Lido-Dorsale jonica” con un contributo concesso complessivo di 105.726.646,500 euro e un intervento per l’"Adeguamento e velocizzazione linea ferroviaria jonica - tratta Sibari-Melito Porto Salvo - Interventi alle opere civili e alla sovrastruttura ferroviaria” con un contributo concesso di 3.846.273,64 euro. Considerato che: - l’8 marzo 2022, nella risposta all’interrogazione consiliare n. 27/12^ “Elettrificazione linea ferrovia jonica” prodotta dall’interrogante, il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, a riguardo dell’eliminazione dei passaggi a livelli, scrive: “poiché gli interventi di soppressione dei passaggi a livello necessitano di accordi tra RFI e i Comuni interessati, la Regione Calabria ha assunto il ruolo di coordinare i rapporti tra le parti, che vengono consolidati con la sottoscrizione di specifiche convenzioni il cui schema è stato approvato con DGR 553 del 23/11/2017”. Il Dirigente ha poi riferito che alla data del 16 febbraio 2022 risultavano lavori in corso presso 7 passaggi a livello (5 nel Comune di Sellia Marina e 2 in quello di Montepaone) ed erano state chiuse positivamente le conferenze di servizi per altri 3 passaggi a livello (1 a Rocca Imperiale e 2 a Strongoli), per i quali si poteva procedere all’affidamento dei lavori mediante appalto integrato. Per altri 3 passaggi a livello (1 nel Comune di Mandatoriccio e 2 in quello di Cirò) erano in corso le conferenze di servizi mentre per tutti gli altri interventi sui rimanenti passaggi a livello situati lungo la ferrovia ionica dei quali è prevista la soppressione nel Protocollo d’Intesa del 2017, come ad esempio quelli presenti nel territorio del Comune di Corigliano Rossano, erano stati programmati incontri con gli uffici tecnici e i rappresentanti delle amministrazioni e RFI stava procedendo con la fase di progettazione;

- la ferrovia jonica calabrese è una delle poche tratte ferroviarie italiane, con posizione strategica per lo sviluppo di una intera regione, a non essere elettrificata. Il 19 ottobre 2023, nella risposta all’interrogazione consiliare n. 154/12^ “Elettrificazione della linea ferrovia ionica” prodotta dall’interrogante, il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ha riferito che il completamento dei lavori finanziati e relativi alle tratte Sibari-Crotone, Crotone-Catanzaro Lido e Lamezia Terme-Catanzaro della linea ferroviaria ionica avverrà alla fine del 2026. Tenuto conto che: - RFI nel suo “Piano Commerciale edizione luglio 2023 - revisione novembre 2023”, per quanto riguarda il progetto di “Adeguamento e velocizzazione linea ferroviaria jonica: tratta Sibari-Melito Porto Salvo e trasversale Lamezia Terme-Catanzaro Lido” rileva l’importanza di risolvere alcune interferenze con la viabilità ordinaria attraverso la soppressione dei passaggi a livello. Secondo il “Piano di soppressione passaggi a livello” di RFI sono presenti 79 passaggi a livello sulla linea ferroviaria Sibari-Melito Porto Salvo e, al momento, sono previsti solo 17 interventi: 1 passaggio a livello che dovrebbe essere in soppressione nel 2023, 13 dovrebbero essere eliminati nel 2024 e 3 nel 2026. Per quanto riguarda il territorio di Corigliano Rossano è prevista l’eliminazione di solo due passaggi a livello, quello di Rossano Sant’Angelo e quello di Oliveto Longo, ma solo nel 2026. Per gli altri passaggi a livello situati lungo la ferrovia ionica, compreso quello di Thurio, non c’è un’indicazione sui tempi, rimandando genericamente ad oltre il 2027.

Preso atto che: - oltre a essere importante per poter garantire una adeguata condizione di sicurezza, l’eliminazione dei passaggi a livello, fonte di rallentamento della circolazione ferroviaria, è un’operazione necessaria nell’opera di elettrificazione e quindi di velocizzazione della linea ferroviaria ionica. Meno attraversamenti ferroviari ha la linea, maggiori sono le performance, in termini di qualità del servizio.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. che iniziative stia assumendo la Regione Calabria per velocizzare il piano di eliminazione dei 77 passaggi a livello situati lungo la ferrovia ionica previsto dal Protocollo d'intesa tra MIT, RFI e Regione Calabria per il progetto di "Adeguamento e Velocizzazione Linea Jonica" siglato e avviato nel 2017;

2. l’individuazione dei passaggi a livello su cui si interverrà con relativo cronoprogramma, visto il ruolo assunto dalla Regione, che, per quanto riportato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, consiste nel “coordinare i rapporti” tra RFI e i Comuni interessati e considerando che sui 77 passaggi a livello da eliminare fin dal 2017 risultavano, alla data del 16 febbraio 2022, lavori in corso solo su 7 di essi;

3. se intende attivarsi, tramite opportune interlocuzioni con RFI, per installare nei passaggi a livello più problematici a livello di traffico e posizionamento, come quello di Thurio, i sistemi di Protezione Automatica Integrativa - Passaggi a Livello (PAI-PL), utilizzando questa tecnologia innovativa, già presente sul territorio nazionale e in costante diffusione, che rileva con sistemi laser o radar la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e arresta in sicurezza la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità.

(190; 04/12/2023).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nel lontano 2012 è stato chiuso il passaggio a livello nel comune di Badolato in corrispondenza di via Aquilia;

- erano state previste opere sostitutive di attraversamento per i pedoni e per i ciclisti;

- che tali opere, che prevedevano un sistema di rampe, erano state progettate soprattutto per favorire l’accesso alla zona mare alle persone con mobilità ridotta;

- il comune di Badolato si era fatto parte attiva nel realizzare l’opera utilizzando fondi propri;

- ad oggi esiste un solo sottopasso carrabile che non soddisfa le esigenze dell’intera comunità badolatese in particolar modo nel periodo estivo;

- il nuovo sottopasso è necessario per ricucire il tessuto urbano diviso dai binari ferroviari agevolando anche lo sviluppo turistico;

- l’opera è necessaria per evitare la pericolosa abitudine di attraversamento dei binari in tratti non autorizzati e messi in sicurezza;

- i tecnici delle Ferrovie dello Stato hanno effettuato più sopraluoghi con i tecnici regionali per verificare la fattibilità dell’opera;

considerato che: - il comune di Badolato ad oggi vive una situazione di dissesto finanziario;

- il comune ha richiesto più volte alla Regione Calabria i fondi necessari alla realizzazione dell’opera;

- il comitato spontaneo “insieme si può fare” ha inviato al Presidente della Giunta Regionale in data 11/11/2023 una petizione popolare sottoscritta da oltre 500 cittadini con cui chiedono un tavolo di confronto tra Sindaco, regione Calabria e Ferrovie dello Stato;

Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta Regionale

per sapere:

se e quali iniziative si intendono prendere per una tempestiva soluzione alla problematica su esposta.

(201; 19/01/2024).

(Risposta)

 

Alecci e Iacucci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- da recenti notizie di stampa si apprende di continui distacchi di roccia dalla falesia nel Parco archeologico di Capo Colonna;

- le stesse fonti denunciano un ritardo di due anni relativo al progetto con cui la regione Calabria ha finanziato la messa in sicurezza dell’area;

- al largo del promontorio crotonese l’Eni conduce un’attività estrattiva di metano ed è noto che tali prelievi determinano i fenomeni della subsidenza e della microsismicità;

- in particolare, nel periodo invernale, l’azione dei venti e le frequenti mareggiate causano nella zona un preoccupante fenomeno di erosione costiera. Considerato che: - è necessario tutelare in ogni modo questo sito archeologico, uno dei più importanti della Magna Grecia con resti di luoghi di culto risalenti al VI secolo a.C. .

Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta Regionale

per sapere:

- se quanto riportato dalla stampa corrisponde al vero;

- quali iniziative sono state prese nei confronti di Eni affinché l’area sia preservata dai fenomeni di subsidenza indotti dalle perforazioni per l’estrazione degli idrocarburi;

- qual è lo stato attuale del progetto finanziato dalla Regione per la messa in sicurezza del promontorio di Capo Colonna.

(207; 14/02/2024).

(Risposta)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- a settembre 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea (n. 2019-124629) e sulla Gazzetta Ufficiale Italiana (n. 106) l’avviso pubblico per un bando unico finalizzato all’affidamento della progettazione di sei strade di interesse regionale per un valore complessivo di 98 milioni di euro. Tra queste c’è il progetto di collegamento dello svincolo autostradale di Montalto Uffugo alla SS 660 ex SS 106 Jonica per 30 milioni di euro, finanziati nell’ambito dell’Accordo di Programma con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Fondi di sviluppo e Coesione della Calabria e che individua la Regione come soggetto attuatore dell’intervento;

- in data 07 giugno 2022 sul Portale della Regione Calabria Dipartimento Territorio e Tutela dell'Ambiente è stata pubblicata l’istanza per l’avvio del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a VIA ai sensi dell’Art. 19 del D.lgs. 152/2006 e smi relativamente al suddetto progetto: “Collegamento della SS 660 allo svincolo di Montalto Uffugo della A2 Autostrada del Mediterraneo e completamento dei lavori di variante alla SP 177 di collegamento della SS 660 alla ex SS 106 Ionica” nei comuni di Montalto Uffugo, Luzzi e Rose, in provincia di Cosenza.

Considerato che: -il Progetto prevede il collegamento tra l’autostrada e la SS 660. L’intervento parte da quest’ultima Strada Statale con una rotatoria, per poi spostarsi mediante un adeguamento della sede stradale esistente sulla SP234. Nell’abitato di Cavoni-Ginestreto nel comune di Luzzi viene sfruttata la rotatoria esistente per allacciarsi alla SP 248. Dopo l’allargamento del ponte sul fiume Crati, sempre mediante una rotatoria ci si appoggia alla SP110 adeguandone la geometria e la sezione. È quindi previsto un allacciamento alla SP 241 che comprende la realizzazione di un cavalcaferrovia della linea Cosenza - Sibari e l’adeguamento del cavalcavia sull’autostrada A2 del Mediterraneo. È inoltre previsto l’adeguamento della sede stradale fino alla SP247. Infine, al fine di ricollegarsi nuovamente alla SP234, viene adeguato anche un tratto della SP247, che comprende anche la demolizione e ricostruzione di un secondo ponte sul fiume sul Crati. Un secondo insieme di proposte progettuali è invece legato al nuovo svincolo dell’autostrada A2 previsto sempre a Montalto Uffugo. Da questo, si prevede di collegare direttamente l’autostrada alla SP234 mediante una strada di nuova realizzazione che prevede l’inserimento di un sottovia ferroviario e di un ponte sul fiume Crati;

-il progetto è inserito Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020, allegato alla Delibera CIPE n. 54/2016 e nel successivo addendum, allegato alla delibera CIPE n. 98/2017. Tenuto conto che: - obiettivo di questo di questo progetto è quello di deviare parte del traffico che interessa la SP 247 su strade alternative e che interessano meno i centri abitati. A maggior ragione oggi reso più che mai necessario considerato che l’area è diventata di interesse industriale;

- proprio in località Coretto di Montalto Uffugo con posizione adiacente la strada di collegamento in oggetto, è prossima l’apertura di un centro logistico per lo stoccaggio delle merci per le società del gruppo Pac 2000, la più grande cooperativa di Conad per dimensioni e fatturato che ha scelto Montalto Uffugo per l’installazione di un nuovo grande deposito. Si prevede un grosso afflusso di autoarticolati che in mancanza di adeguate vie di collegamento intaseranno il traffico in tutta la zona;

- uno dei ponti sul fiume Crati per il quale è prevista la demolizione e la realizzazione di nuovo ponte, allo stato attuale presenta evidenti problemi legati alla sicurezza, in quanto subisce una parzializzazione del traffico con percorrenza a senso alternato per motivi legati alla consistenza strutturale dell’opera;

- le strade oggetto di adeguamento nei comuni di Montalto Uffugo, Luzzi e Rose hanno una sovrastruttura gravemente ammalorata e una disposizione e tipologia di barriere stradali gravemente carente rispetto alle prescrizioni delle norme vigenti. Risultano scarsamente adeguate rispetto al traffico transitante.

Preso atto che: - i lavori del progetto di collegamento dello svincolo autostradale di Montalto Uffugo alla SS 660 ex SS 106 Jonica non sono mai iniziati e che l'intervento, nel suo complesso, è in grado di produrre, oltre che un miglioramento funzionale della circolazione, anche un innalzamento del livello di sicurezza.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. che iniziative intende assumere la Regione Calabria, soggetto attuatore dell’intervento, al fine di garantire l’avvio e il completamento dei lavori della strada di interesse regionale di collegamento dello svincolo autostradale di Montalto Uffugo alla SS 660 nei comuni di Montalto Uffugo, Luzzi e Rose;

2.un cronoprogramma con i tempi di realizzazione del progetto.

(213; 19/02/2024).

(Risposta)

 

Bruni, Bevacqua, Alecci, Iacucci, Mammoliti, Muraca. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

• ad esito della programmazione 2014-2020, delle leggi di Stabilità 2013 e seguenti, •D.E.F. 2014, sono state costituite in Calabria 4 Aree per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.);

• nel corso degli anni 2020 e 2021, sono stati sottoscritti gli Accordi di Programma Quadro (A.P.Q.) interessanti le 4 Aree individuate ovvero: Reventino Savuto, Area Grecanica, Versante Jonico – Serre, PreSila- Sila Crotone e Cosenza che ricomprendono complessivamente n. 58 Comuni ed una popolazione (dati ISTAT 2020) pari a 93.700 abitanti;

• attraverso le Leggi di Bilancio dello Stato, a ciascuna delle 4 Aree individuate sono stati assegnati euro 3.740.000,00 (per una dotazione complessiva proveniente soltanto dai fondi dello Stato pari ad euro 14.960.000,00) e, successivamente, un cofinanziamento regionale, rinveniente dalle risorse di cui al POR Calabria FESR/FSE 2014/2020, per ciascuna di esse, nella misura del doppio delle somme assegnate dallo Stato ovvero euro 7.480.000,00 per una dotazione finanziaria complessiva, per ognuna delle 4 Aree, pari ad Euro 11.220.000,00;

• con la D.G.R. n. 215 del 5.06.2018 sono state assegnate le risorse regionali, a valere sui fondi POR Calabria FESR/FSE 2014/2020, alle Aree S.N.A.I. ed ai Comuni ricompresi nella Strategia Regionale Aree Interne (S.R.A.I.) per come di seguito riportato nella successiva Tabella 6;

3.4. Quadro finanziario complessivo Il POR Calabria FESR/FSE 2014-2020 prevede, per la Strategia Aree Interne, una dotazione finanziaria comprensiva delle risorse da destinare alle Aree-Pilota ricomprese nella SNAI secondo i criteri di cui alla DGR n. 2/2018,così articolata: Tabella 6 - Risorse Finanziarie programmate per la Strategia delle Aree Interne a valere sul POR Calabria FESR-FSE 2014/20205 ASSE PRIORITARIO 02-Sviluppo dell’Agenda digitale – FONDO FESR - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 4.000.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 23.245.473 – TOTALE 27.245.473;

ASSE PRIORITARIO 03-Competitività dei sistemi produttivi – FONDO FESR - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 3.000.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) --- – TOTALE 3.000.000;

ASSE PRIORITARIO 04-efficienza energetica e mobilità sostenibile – FONDO FESR - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 4.000.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 21.420.878 – TOTALE 25.420.878;

ASSE PRIORITARIO 08-promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità – FONDO FSE - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 3.320.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 6.880.000 – TOTALE 10.200.000;

ASSE PRIORITARIO 09-Inclusione sociale – FONDO FESR - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 3.500.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 21.838.655 – TOTALE 25.338.655;

ASSE PRIORITARIO 10-Inclusione sociale (OT9-FSE) – FONDO FSE - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 3.000.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 1.100.000 – TOTALE 4.100.000;

ASSE PRIORITARIO 11-Istruzione e formazione – FONDO FESR - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 4.000.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 494.994 – TOTALE 4.494.994;

ASSE PRIORITARIO 12-Istruzione e Formazione (OT10-FSE) – FONDO FSE - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 5.100.000 - RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 5.100.000 – TOTALE 10.200.000;

TOTALE - RISORSE PROGRAMMATE (SNAI) 29.920.000 – RISORSE PROGRAMMATE (SRAI) 80.080.000 – 110.000.000

• successivamente, per il periodo di programmazione 2021-2027, le attività previste nel "Dossier di completamento delle candidature Aree SNAI al cofinanziamento regionale", approvato con esito positivo dal DPCOE, hanno permesso di individuare, in via definitiva, con la • D.G.R. n. 662 del 10 dicembre 2022, tre nuove Aree cui all’Allegato A della citata DGR n. 662/2022, ovvero le seguenti nuove Aree S.N.A.I.:

Alto Ionio Cosentino;

Versante tirrenico - Aspromonte;

Alto Tirreno Cosentino – Pollino;

• con la Delibera CIPESS del 2 agosto 2022 n. 41, sono stati destinati euro 4.000.000,00 a ciascuna delle nuove tre Aree S.N.A.I. istituite con la citata D.G.R. n.662/2022 e che la Regione, in ragione di quanto previsto dalla medesima Delibera CIPESS n.41/2022 ha “obbligo di finanziamento”, per ciascuna delle nuove Aree, di almeno 4.000.000,00 di euro;

• conseguentemente, per la programmazione 2021- 2027 le risorse assicurate, attraverso quanto disposto dalla Delibera CIPESS n.41/2022, alle tre nuove Aree S.N.A..I ammontano ad euro 24.000.000,00;

• con la stessa Delibera CIPESS n.41/2022, sono state destinate alle 4 Aree della programmazione 2014-2020, euro 300 mila, per ciascuna di esse, per un ammontare complessivo di euro 1.200.000,00;

• tutte le risorse, nazionali e regionali, fino ad oggi, destinate alle Aree Interne della Calabria (S.N.A.I. + S.R.A.I.) ammontano a circa euro 136.696.000,00;

• nel corso della seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2023, in sede di approvazione del Documento di Economia e Finanza per il triennio 2024-2026, si rileva, nello stesso D.E.F., che i bandi, con i fondi di cui alla S.R.A.I., “hanno avuto un esito variegato, non sempre performante” e che “le risorse destinate al cofinanziamento regionale delle tre Aree Grecanica, Sila-PreSila Crotonese e Cosentina e Versante Ionico Serre e alle attività residue sulla SRAI per complessivi 54,6 milioni di euro, sono state rimodulate in favore di iniziative atte a fronteggiare l’emergenza COVID- 19, mentre la relativa copertura di dette Aree sarà garantita dalle risorse FSC”;

tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. quale sia lo stato di avanzamento della spesa per le 4 Aree S.N.A.I. della programmazione 2014/2020;

2. quali siano i bandi riguardanti i Comuni ricadenti nella Strategia Regionale Aree Interne (S.R.A.I.) con relativo impegno economico ed il loro stato di attuazione ovvero lo stato di avanzamento della spesa e perché, in sede di approvazione del D.E.F. 2024-2026 la loro attuazione sia stata ritenuta “non sempre performante” e “con esito variegato”;

3. se si è proceduto a cofinanziare le nuove tre Aree inserite nella programmazione 2021-2027 per come prescritto – con “obbligo di finanziamento” – da parte della Delibera CIPESS n. 41/2022 del 2 agosto 2022;

4. come e quando si intendano restituire le somme del cofinanziamento regionale, impegnate per emergenza Covid 19 – alle tre Aree S.N.A.I. della programmazione 2014-2020 (ad eccezione dell’Area Reventino -Savuto) ed alla dotazione S.R.A.I. - percome evidenziato dal Documento di Economia e Finanza - per il triennio 2024- 2026 - pari ad euro 54,6 milioni di euro;

5. quali iniziative sono state assunte, a seguito dell’adozione della D.G.R. n. 662 del 10.12.2022 che ha recepito quanto contenuto nella Delibera CIPESS n. 41/2022, in ordine alla nuova governance affidata alle Regioni, per velocizzare l’attuazione degli interventi previsti negli A.P.Q. già sottoscritti e finanziati nelle Aree S.N.A.I. della Calabria ovvero quale sia, ad oggi, lo stato di avanzamento della spesa su tutte le somme riguardanti la Strategia Aree Interne in Calabria (S.N.A.I. e S.R.A.I.)

(224; 22/03/2024).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Regione Calabria, nel corso degli ultimi anni, ha prestato particolare attenzione al tema dei beni confiscati, dotandosi di una normativa all’avanguardia, la legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza. - con delibera della Giunta regionale n. 682 del 29/11/2023 è stato approvato l’atto di indirizzo per la strategia regionale per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso le politiche di coesione, con una dotazione finanziaria complessiva, tra Pr 2021 – 27 e Fondo di sviluppo e coesione, di circa 40 milioni di euro;

- la Calabria è la terza regione a livello nazionale per numero di beni confiscati: 5.104 al 30 novembre 2023;

considerato che: - recentemente, ha riscosso vasto eco mediatico il raid vandalico che ha devastato un immobile confiscato nel comune di Isola di Capo Rizzuto, assegnato in gestione all’Associazione “Valentia” e destinato ad ospitare un centro di diffusione della cultura della legalità e di lotta alla criminalità organizzata, intitolato a Piersanti Mattarella Presidente della regione Sicilia trucidato dalla mafia;

riproponendo le difficoltà degli amministratori locali e del volontariato nel doversi misurare con contesti territoriali ostili;

- sono diverse centinaia gli immobili, in particolare di proprietà dei comuni, che necessitano di urgenti interventi per la rifunzionalizzazione del bene. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria e l’Assessore con delega alla valorizzazione ai fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata per conoscere:

per sapere:

- se in attesa della pubblicazione degli avvisi di evidenza pubblica per l’erogazione di contributi finanziari agli enti locali, previsti dalla Strategia regionale per la valorizzazione dei beni confiscati, si intende intervenire straordinariamente nei confronti della struttura di Isola Capo Rizzuto per quanto essa rappresenta simbolicamente anche in relazione all’impatto mediatico della vicenda.

(225; 02/04/2024).

(Risposta)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l'azienda Ferrovie della Calabria, con la nota prot. n. 1434 del 01/03/2024, inviata a tutte le sigle sindacali, a firma dell’Amministratore Unico, ha disposto a partire 01/06/2024 la disdetta dei contratti di secondo livello, per tutti i dipendenti, ad esclusione della classe dirigenziale;

- tale decisione, unilaterale e non soggetta a contrattazione, determinerebbe delle perdite salariali per ogni singolo lavoratore che certamente andranno a determinare riduzioni sullo stipendio e conseguentemente, un abbassamento della contribuzione INPS (che metterebbe a rischio anche una pensione dignitosa) nonché una riduzione relativa ai versamenti per il TFR. - tale comunicazione è stata notificata anche ai 678 dipendenti (Personale delle Ferrovie della Calabria Srl);

- nella stessa lettera, viene indicato che tale scelta è dettata da molteplici fattori, ivi comprese la necessità di far fronte alle spese derivanti dall’aver perso cause di lavoro, il mancato introito derivante dalla chiusura della tratta Soveria Mannelli-CZ, per lavori di ammodernamento, e dalla esigenza di perseguire il PEF (Piano Economico Finanziario) Aziendale;

considerato che: - le cause delle difficoltà emerse e indicate nella lettera richiamata in premessa da FdC, non sono attualmente identificate e pertanto “potrebbero essere attribuibili ad una mancata oculata gestione aziendale”;

- la disdetta dei contratti di secondo livello sarà fatta valere esclusivamente sui lavoratori (macchinisti, autisti, amministrativi, capitreno, ecc.), ma non sulla dirigenza.

tenuto conto che: -nel caso di specie dei “quadri”, si verifica da un lato la disdetta unilaterale dei contratti di secondo livello su richiamati, con una conseguente rimodulazione dello stipendio, ma viene fatto salvo l’accordo quadro del 27.11.2003 riguardante i premi e le indennità, non menzionato nella stessa lettera;

- l’azienda si trova in una condizione di difficoltà e che non ci si può rivalere esclusivamente sui lavoratori/addetti/operatori con dei parametri e dei livelli più bassi (ad esempio l’ultimo contratto dirigenziale risale al maggio 2023 per 5 anni-Personale – Ferrovie della Calabria Srl);

- vi è da chiarire, innanzitutto la linea tenuta dall’Azienda relativamente alla decisione, unilaterale e non certamente condivisa dai lavoratori e dai sindacati, di disdire i contratti;

- inoltre, è necessario che venga chiarita anche la scelta di non intervenire sull’Accordo Area Quadri.

Preso atto che: - nella lettera non viene indicata l’eventuale ipotesi di limitare/rimodulare l’assegnazione di servizi/consulenze esterne anche ipotizzando che alcuni servizi possono essere gestiti internamente;

- per la classe dirigenziale – individuata con contratti esterni - vengono mantenute le retribuzioni determinate dai singoli contratti (Personale – Ferrovie della Calabria Srl). Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1) se è a conoscenza della grave determinazione dell'Amministratore Unico delle FDC, considerato che la Regione Calabria è socio unico;

2) quali provvedimenti intende prendere sulla decisione dell'Amministratore Unico delle FDC, che una volta attuata causerebbe gravi conseguenze in ambito socioeconomico e di disparità di trattamento sul posto di lavoro.

(231; 07/05/2024).

(Risposta)

 

Bevacqua e Iacucci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il 16.02.2023 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, nonché con la società partecipata Terme Sibarite spa, in attuazione della Deliberazione di G.R. n° 254 del 30.06.2022;

- il suddetto protocollo prevedeva l’impegno della Regione Calabria ad elaborare un piano di rilancio delle Terme Luigiane, attivando canali di finanziamento non più tardi del 31.12.2023 e individuando la Società Terme Sibarite spa quale esecutrice del piano entro 36 mesi;

- con il piano di rilancio di fine 2023, la Regione Calabria quantifica in linea di massima gli interventi necessari in 10 milioni di euro, rinviando la determinazione puntuale ad una fase successiva e specificando che le fonti di finanziamento saranno europea e regionale. Considerato che: - a distanza di quasi 18 mesi dalla stipula del protocollo d’intesa nessun investimento si è concretizzato sul territorio delle Terme Luigiane, con inutile decorso del tempo. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se è a conoscenza di quanto esposto e quali misure si intendono adottare per dar corso agli investimenti di cui le Terme Luigiane hanno urgente necessità.

(234; 27/05/2024).

(Risposta)

 

Bevacqua. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nel 2019 la Regione Calabria finanziava il Progetto di Inclusione Sociale che vedeva quale capofila il comune di Longobucco e partecipanti i comuni di Bocchigliero e Campana;

- inizialmente i soggetti coinvolti erano 250 e avevano partecipato ad un corso di formazione di sei mesi, acquisendo diverse qualifiche quali: operatore socioassistenziale, guardia ecologica, esperto di computer, operaio manutentore ed altro ancora, iniziando a lavorare presso i rispettivi comuni e percependo un sussidio di 500 euro;

- l’ultima proroga semestrale è scaduta nel mese di ottobre 2023. Considerato che: - molti di questi lavoratori non sono più giovanissimi e il sussidio di 500 euro non è sufficiente a mantenere la famiglia;

- è necessario, pertanto, trovare a questi lavoratori un percorso lavorativo più stabile atto a consentirgli l’inserimento nel mondo del lavoro anche per evitare lo spopolamento delle aree interne. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore con delega al Lavoro

per sapere:

se la Regione Calabria - quali sono i motivi che non hanno ancora permesso la ripartenza del progetto e quando si presume possa riprendere;

- se hanno intenzione di attivarsi al fine di istituire, con celerità e senza indugio, un tavolo tecnico per individuare un percorso che porti alla soluzione di un inquadramento lavorativo per i soggetti attualmente utilizzati dai comuni di Longobucco, Bocchigliero e Campana.

(238; 04/06/2024).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- diversi professionisti sanitari che hanno maturato i requisiti richiesti dalla norma di cui all’oggetto, hanno chiesto alle varie Aziende sanitarie e Asp calabresi di essere stabilizzati. Considerato che: - la legittima richiesta dei professionisti, a parità di condizioni, in alcune aziende sanitarie e Asp è stata accolta mentre in altre no;

- tale problematica è stata più volte evidenziata dalle aziende sanitarie al Dipartimento Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria in qualità di Commissario Straordinario per la Sanità

per sapere:

- per quale motivo nella stessa regione le aziende sanitarie e le Asp calabresi interpretano e applicano in maniera differente la normativa in oggetto.

(239; 13/06/2024).

(Risposta)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 167/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria” (deliberazione consiliare n. 295)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione n. 39 del 14 giugno 2024, con la quale l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha proposto all’Assemblea il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 118/2011, nonché le conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria;

premesso che:

-     il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, così come modificato e integrato dal decreto legislativo del 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali;

-     con deliberazione consiliare n. 145 del 22 dicembre 2022 è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2023-2025;

-     con deliberazione consiliare n. 244 del 22 dicembre 2023 è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2024-2026;

-     con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 2 del 13 febbraio 2024 sono stati approvati il verbale di chiusura della contabilità dell’esercizio finanziario 2023 e il prospetto aggiornato del risultato di amministrazione presunto dell’esercizio 2023;

-     con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 3 del 13 febbraio 2024 è stato approvato l’adeguamento degli stanziamenti iniziali dei residui attivi e passivi presunti alla data del 31 dicembre 2023 e conseguente variazione degli stanziamenti di cassa al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024;

-     con determinazioni del Direttore Generale n. 149 del 5 marzo 2024, n. 217 del 4 aprile 2024 e n. 243 del 29 aprile 2024 sono state approvate tre variazioni al bilancio gestionale 2024-2026;

richiamato l’articolo 3, comma 4, del citato d.lgs.118/2011, che prevede che tutte le pubbliche amministrazioni effettuano annualmente l’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi, consistente nella revisione delle ragioni del loro mantenimento, ai fini del rendiconto; lo stesso articolo prescrive, inoltre, che “possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate esigibili nell’esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell’esercizio considerato, sono immediatamente reimputate all’esercizio in cui sono esigibili. La reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi successivi, l’iscrizione del fondo pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputate. La costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese. Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati, dell’esercizio in corso e dell’esercizio precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della giunta entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente (…). Al termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate”;

richiamato, altresì, il principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (allegato 4/2 al d.lgs.118/2011), e in particolare il punto 9.1, relativo al riaccertamento ordinario dei residui;

visto il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale della Calabria, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente modificato dalla deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

dato atto che, alla luce della normativa sopra richiamata, il Consiglio regionale, prima della predisposizione del rendiconto dell’esercizio 2023, deve approvare il riaccertamento ordinario dei residui e procedere alla cancellazione dei residui attivi e passivi non assistiti da obbligazioni giuridicamente perfezionate, nonché alla reimputazione dei residui attivi e passivi le cui obbligazioni non sono esigibili alla data del 31 dicembre dell’esercizio cui si riferisce il rendiconto;

considerato che la reimputazione dei residui passivi non esigibili nell’esercizio 2023 comporta:

-     la creazione, sul bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023, cui si riferisce il rendiconto, dei fondi pluriennali vincolati connessi alle spese reimputate per le quali la copertura è data dal fondo medesimo;

-     una variazione del bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, in corso di gestione, al fine di istituire o incrementare gli stanziamenti di entrate e spese su cui devono essere imputate le relative obbligazioni;

-     il trasferimento all’esercizio di reimputazione anche della copertura che l’impegno aveva nello stanziamento dell’esercizio in cui era stato inizialmente imputato, attraverso il fondo pluriennale vincolato in entrata; la costituzione o l’incremento di tale fondo è escluso solo in caso di contestuale reimputazione di entrate e spese;

preso atto che:

-     in data 23 febbraio 2024 il dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria ha trasmesso ai responsabili delle strutture amministrative competenti l’elenco dei residui attivi e passivi alla data del 31 dicembre 2023, ai fini del loro riaccertamento;

-     i dirigenti responsabili delle strutture amministrative del Consiglio regionale hanno trasmesso le risultanze della verifica ordinaria sulla consistenza e l’esigibilità dei residui di propria competenza, secondo i nuovi principi contabili applicati, rilevando gli importi da eliminare definitivamente, in quanto non corrispondenti ad obbligazioni giuridiche perfezionate; gli importi da conservare a residuo, in quanto corrispondenti ad obbligazioni giuridiche perfezionate; gli importi da reimputare negli esercizi successivi rispetto al 31 dicembre 2023, nelle quali l’esigibilità avrà scadenza;

-     sulla scorta delle comunicazioni di cui sopra, sono stati predisposti i prospetti (Allegati A e B) relativi al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi alla data del 31 dicembre 2023, contenenti sia gli importi da conservare, sia gli importi da eliminare definitivamente in quanto non corrispondenti ad obbligazioni giuridicamente perfezionate, sia gli importi da eliminare e reimputare agli esercizi successivi nei quali l’esigibilità avrà scadenza;

visti:

-     gli elenchi dei residui attivi e passivi da conservare nel conto del bilancio dell’esercizio 2023, da trasmettere al tesoriere del Consiglio regionale della Calabria (Allegati C e D);

-     il prospetto relativo agli impegni da reimputare negli esercizi successivi a quello a cui si riferisce il rendiconto 2023 (Allegato E);

-     il prospetto relativo alle variazioni intervenute nel Fondo Pluriennale Vincolato a seguito delle operazioni di riaccertamento dei residui attivi e passivi alla data del 31 dicembre 2023 e di reimputazione degli impegni (Allegato F);

-     il prospetto relativo alle variazioni di competenza e di cassa del bilancio di previsione finanziario 2023-2025, esercizio 2023, a seguito delle operazioni di riaccertamento dei residui attivi e passivi alla data del 31 dicembre 2023 e di reimputazione degli impegni eliminati in quanto non esigibili al 31 dicembre 2023 e reimputati nell’esercizio 2024 (Allegato G);

-     il prospetto relativo alle variazioni di competenza e di cassa del bilancio di previsione finanziario 2024-2026, esercizio 2024, al fine di adeguare le previsioni di competenza e di cassa iscritte in bilancio all’ammontare dei residui attivi e passivi esistenti al 31 dicembre 2023, nonché della reimputazione degli impegni eliminati in quanto non esigibili al 31 dicembre 2023, e reimputati nell’esercizio 2024 (Allegato H);

preso atto che il Collegio dei Revisori dei Conti, con verbale n. 25 del 23 maggio 2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha espresso parere favorevole sul riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31.12.2023 e sulle conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria, “subordinato allo stralcio dei residui passivi riportati nel paragrafo 11) per un ammontare complessivo di euro 26.673,94”;

dato atto che con successivo provvedimento sarà aggiornato il prospetto del risultato presunto di amministrazione dell’esercizio 2023, approvato con deliberazione consiliare n. 244 del 22 dicembre 2023;

ritenuto, pertanto, di dover procedere, in ragione di quanto sopra espresso ed in esecuzione dell’articolo 3, comma 4, del d.lgs. 118/2011, all’approvazione delle risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, nonché all’approvazione delle conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale;

udito il consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-     di approvare, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n.118/2011 ed in ossequio al principio contabile allegato 4/2 al citato decreto, punto 9.1, e alle osservazioni indicate nel verbale n. 25/2024 del Collegio dei Revisori dei Conti, gli elenchi dei residui attivi e passivi cancellati, reimputati e mantenuti alla data del 31 dicembre 2023, risultanti dall’operazione di riaccertamento ordinario e allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento (Allegati A e B);

-     di dare atto che l’ammontare dei residui attivi al 31 dicembre 2023 è pari a 45.710.016,64 euro, come riportato nell’Allegato C), che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-     di dare atto che l’ammontare dei residui passivi al 31 dicembre 2023 è pari a 12.661.069,33 euro, come riportato nell’Allegato D), che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-     di disporre la registrazione nella contabilità dell’Ente, con imputazione negli esercizi in cui sono esigibili, degli impegni 2023 elencati nell’Allegato E), che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-     di approvare la variazione del fondo pluriennale vincolato di spesa al termine dell’esercizio 2023, derivante dalla reimputazione degli impegni di cui all’Allegato F), che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-     di dare atto che la consistenza finale al 31 dicembre 2023 del fondo pluriennale vincolato da iscrivere nell’entrata del bilancio dell’esercizio 2024, è pari a 6.140.176,60 euro, di cui 2.431.095,68 euro per spese correnti e 3.709.080,92 euro per spese in conto capitale;

-     di approvare le variazioni in conto competenza ed in conto cassa degli stanziamenti del bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023, conseguenti all’attività di riaccertamento dei residui attivi e passivi, come riportato nell’Allegato G), che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-     di approvare le variazioni in conto competenza e in conto cassa degli stanziamenti del bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, a seguito dell’adeguamento dei valori iscritti in bilancio all’ammontare dei residui attivi e passivi esistenti al 31 dicembre 2023 dopo le operazioni di riaccertamento ordinario dei residui e di reimputazione degli impegni eliminati in quanto non esigibili al 31 dicembre 2023, e reimputati nell’esercizio 2024 come risultanti dall’Allegato H, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

-     di prendere atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei Conti, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-     di rinviare ad un successivo provvedimento l’aggiornamento del prospetto del risultato presunto di amministrazione dell’esercizio 2023, approvato con la deliberazione consiliare n. 244 del 22 dicembre 2023;

-     di dare atto che le risultanze del presente riaccertamento dei residui confluiranno nel rendiconto dell’esercizio 2023;

-     di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati, alla Giunta regionale e al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per opportuna conoscenza e/o per il seguito di rispettiva competenza.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 164/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell'Azienda Calabria Lavoro - Deliberazione di Giunta regionale n. 175 del 15/04/2024” (deliberazione consiliare n. 296)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-       l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-       la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

-       la legge regionale 19 agosto 2001, n. 5, che ha istituito l’Azienda Calabria Lavoro con la finalità di supportare la Giunta regionale nell’ambito delle scelte sulle politiche del lavoro;

-       la legge regionale n. 8/2002;

-       l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-       il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 175 del 15 aprile 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell’Azienda Calabria Lavoro-Trasmissione proposta al Consiglio Regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 35 del 14 aprile 2024, con cui il Commissario straordinario dell’Azienda Calabria Lavoro ha approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio 2022;

considerato che il Revisore unico dell’Azienda, nella relazione al rendiconto sul conto consuntivo dell’esercizio 2022, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-       ha dato atto che l’Ente ha rispettato quanto previsto dal decreto legislativo n.118/2011, introducendo i nuovi schemi di bilancio della contabilità economico patrimoniale;

-       ha verificato il rispetto, da parte dell’Ente, dei limiti di contenimento della spesa pubblica imposti dalla normativa regionale vigente;

-       ha verificato il rispetto del pareggio di bilancio ai sensi della normativa vigente da parte dell’Ente e che quest’ultimo, nella gestione dell’esercizio 2022, si è attenuto alle disposizioni diramate dalla Regione Calabria in merito al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2022;

-       ha segnalato la necessità che l'Ente si attivi al fine di ricevere in maniera puntuale i trasferimenti dei fondi regionali a copertura dei progetti affidati, nonché della gestione del personale, in modo da evitare l'erosione del fondo cassa;

-       ha espresso “parere favorevole all’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2022, con la prescrizione all'Ente di provvedere alla regolarizzazione del provvisorio di 390.067,11 euro, il cui pagamento a causa di movimentazioni meramente tecniche operate dal tesoriere, risultano presso quest'ultimo da regolarizzare contabilmente”;

rilevato che il dipartimento regionale “Lavoro”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 266406 del 15 aprile 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-     ha verificato il rispetto dei vincoli di spesa, di cui alla vigente normativa in materia di contenimento della spesa pubblica da parte dell’Azienda;

-     ha evidenziato che il rendiconto risulta predisposto in conformità al regolamento di contabilità dell’Ente e alla normativa vigente di cui al d.lgs. n.118/2011;

-     relativamente all’inosservanza nell’anno 2018 dei limiti di spesa, ha rilevato che sono state adottate, ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2016, n.43, le misure conseguenti alle violazioni riscontrate con deliberazione della Giunta regionale n. 170 del 3 maggio 2021, che ha disposto la riduzione dei trasferimenti a carico del bilancio regionale (per un importo di 28.639,54 euro) operati a favore di Azienda Calabria Lavoro per l’esercizio 2021 e che sta procedendo al recupero forzoso del credito;

-     ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio 2022 dell’Azienda Calabria Lavoro”;

considerato che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-       ha rilevato che:

·         sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2022, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;

·         sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2021 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2022;

·         sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

·         sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) la corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, al netto delle differenze riconducibili alle posizioni di debito correlate all’eliminazione di residui passivi in perenzione amministrativa;

·         sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

·         risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2022;

-       ha invitato l’Ente al pieno rispetto dei principi di legge con riferimento alla propria gestione di cassa, richiamando al riguardo l’attenzione sulle responsabilità di natura erariale del Tesoriere, stante le funzioni dallo stesso svolte quale agente contabile;

-       ha ritenuto che sembri sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento dei residui e, a seguito di ciò, della determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione dell’esercizio 2022;

-       ha precisato che, con riferimento alla quota disponibile del risultato di amministrazione, pari a 390.556,67 euro, la stessa potrà essere utilizzata solo a seguito dell’approvazione in via definitiva del rendiconto di gestione, esclusivamente per le finalità indicate dal comma 6 dell’articolo 42 del d.lgs. 118/2011;

-       preso atto dei pareri favorevoli del Revisore unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento “Lavoro”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto relativo all’esercizio 2022 dell’Azienda Calabria Lavoro al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 25 giugno 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2022 dell’Azienda Calabria Lavoro e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-       di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2022 dell’Azienda Calabria Lavoro, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 165/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Calabria Lavoro - Deliberazione di Giunta regionale n. 176 del 15/04/2024” (deliberazione consiliare n. 297)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-       l’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 20 settembre al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-       la Giunta regionale trasmette i bilanci al Consiglio regionale per la successiva approvazione, a norma dell'articolo 54, comma 5, lettera b) dello Statuto;

visti:

-       la legge regionale 19 agosto 2001, n. 5, che ha istituito l’Azienda Calabria Lavoro con la finalità di supportare la Giunta regionale nell’ambito delle scelte sulle politiche del lavoro;

-       la legge regionale n. 8/2002;

-       l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-       il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 176 del 15 aprile 2024, recante: "Bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Lavoro - Trasmissione proposta al Consiglio Regionale per gli atti di competenza";

visto il decreto n. 38 del 15 aprile 2024, con cui il Commissario straordinario dell’Azienda Calabria Lavoro ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente e il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio;

considerato che il Revisore unico dell’Azienda, con verbale del 14 aprile 2022, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-       ha preso atto che il bilancio di previsione 2024-2026 rispetta gli equilibri di bilancio e i vincoli di finanza pubblica e ha rilevato che l’equilibrio corrente di bilancio nel 2024 è assicurato dallo stanziamento, in entrata e in spesa, dei fondi destinati dalla regione al funzionamento di Azienda, alla copertura delle spese relative al personale, nonché dagli affidamenti progettuali vincolati in entrata e in spesa;

-       ha dato atto che sono stati rispettati i limiti di spesa, di cui all’articolo 6 della legge regionale n.43/2016, come pure quelli previsti dalle leggi regionali nn. 69/2012 e 56/2013;

-       ritenute “congrue le previsioni di spesa ed attendibili le entrate previste”, ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Lavoro;

rilevato che il dipartimento regionale “Lavoro e Welfare”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 267205 del 15 aprile 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-     ha rilevato la sostanziale conformità delle attività previste per l’anno 2024 per Azienda Calabria Lavoro rispetto al mandato istituzionale;

-     ha evidenziato che l’ente strumentale nel complesso ha ridotto le voci di spesa di cui all’articolo 6, comma 1, della l.r. 43/2016 nella misura pari al 20,04 %;

-     con riferimento al mancato rispetto della normativa in materia di contenimento delle spese da parte dell’Ente per gli esercizi precedenti al 2018, a seguito di istruttoria del dipartimento vigilante, con deliberazione di Giunta regionale n.170 del 3 maggio 2021, in applicazione di quanto stabilito al comma 10 dell’articolo 6 della legge regionale n. 43 del 27.12.2016, ha rilevato che si è proceduto alla riduzione dei trasferimenti a carico del bilancio regionale operati a favore di Azienda Calabria Lavoro, in misura pari alle eccedenze di spesa risultanti dalle verifiche espletate, diminuendo della quota complessiva di 360.000,00 euro l’importo di 28.635,54 euro, di cui al previsto trasferimento ordinario in favore di Azienda Calabria Lavoro, per l’esercizio 2021;

-     ha specificato che lo stesso dipartimento vigilante sta procedendo al recupero forzoso del credito nei confronti dell’ex Direttore generale dell’Azienda;

-     ha sottolineato che l’Ente, per l’anno di riferimento, ha rispettato i limiti di spesa previsti dalla normativa vigente in materia e, pertanto, ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Lavoro;

considerato che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale

-     ha verificato la sussistenza degli equilibri di bilancio per come definiti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

-     avendo rilevato che l’Azienda non ha previsto alcuno stanziamento nella parte spesa con riferimento al Fondo Garanzia per i Debiti Commerciali (FGDC), ex Legge 30/12/2018, n.145, ha raccomandato all’Ente, a seguito delle previste verifiche sulla Piattaforma dei Debiti Commerciali (PCC), di provvedere, se necessario, ai dovuti accantonamenti di legge apportando le opportune variazioni alle previsioni di spesa di cui al bilancio in oggetto;

-     relativamente alla formazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), ha raccomandato all’Ente di verificare la congruità del fondo durante la gestione di riferimento, provvedendo all’istituzione dello stesso a seguito dell’iscrizione di eventuali capitoli di entrata, rientranti nel computo del fondo;

-     ha altresì raccomandato all’Ente, a seguito del completamento della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per l’esercizio 2023, di provvedere alle dovute variazioni di bilancio, apportando, se necessari, i conseguenti correttivi al Fondo Pluriennale Vincolato per la parte corrente e capitale, nel rispetto del principio contabile della competenza finanziaria potenziata;

-     preso atto dei pareri favorevoli del Revisore unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento vigilante “Lavoro e Welfare”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi, le prescrizioni e le raccomandazioni espresse dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Lavoro al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 25 giugno 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Lavoro e i documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-       di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale n.8/2002, il bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Lavoro e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 166/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Calabria Verde - Deliberazione di Giunta regionale n. 179 del 23/04/2024” (deliberazione consiliare n. 298)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-       l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-       la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

-       la legge regionale 16 maggio 2013, n. 25, che ha istituito l’Azienda Calabria Verde;

-       la legge regionale n. 8/2002;

-       l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-       il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 179 del 23 aprile 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Verde - Trasmissione proposta al Consiglio Regionale per gli atti di competenza”;

vista la deliberazione n. 149 del 21 settembre 2023, con cui il Direttore generale dell’Azienda Calabria Verde ha approvato il rendiconto di gestione dell’Ente per l’esercizio 2019;

considerato che il Revisore unico dell’Azienda, nella relazione al rendiconto 2019, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-       ha attestato l’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, il mancato ricorso dell’Ente ad anticipazioni di tesoreria, la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità, nonché l'attendibilità dei risultati economici generali e di dettaglio con riferimento al rispetto della competenza economica, alla completa e corretta rilevazione dei componenti economici positivi e negativi, alle scritture contabili e alle carte di lavoro a supporto dei dati rilevati;

-       ha rilevato che, ad oggi, gli equilibri di bilancio e il ripianamento del disavanzo di amministrazione, rilevato nel rendiconto 2019, devono trovare riscontro nell'attualizzazione dei risultati delle gestioni successive, la cui mancata approvazione dei relativi documenti programmatori e di rendiconto non permettono di esprimere una valutazione puntuale sullo stato di risanamento avviato;

-       ha raccomandato la rapida definizione dei rendiconti relativi agli esercizi 2020, 2021 e 2022 da sottoporre alla relativa approvazione e alla successiva predisposizione e approvazione del bilancio di previsione pluriennale 2023-2025, al fine di valutare e definire una programmazione strutturata del risanamento aziendale, nel rispetto degli equilibri di bilancio con una puntuale definizione di un cronoprogramma per il ripiano del disavanzo;

-       attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, ha espresso “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2019”;

rilevato che la U.O.A. “Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e difesa del Suolo”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 270288 del 16 aprile 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-     ha verificato il rispetto dei limiti di spesa, di cui alla vigente normativa in materia di spending review, con l’eccezione dei limiti afferenti agli incarichi di studio, ricerca e consulenza e agli emolumenti per gli organi di direzione; con riferimento al mancato rispetto di quest’ultimo limite di spesa, l’Azienda, con deliberazione del Commissario straordinario, ha approvato il Piano Attuativo di Forestazione per l’anno 2022, prevedendo la riduzione dei trasferimenti di risorse a carico del bilancio regionale relative alle spese generali dovute per la realizzazione degli interventi previsti a favore dell’Azienda, in misura pari alle eccedenze di spesa risultanti in riferimento agli emolumenti riconosciuti agli organi di direzione per l’importo complessivo di 182.434,72 euro;

-     ha espresso parere favorevole al rendiconto esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Verde”, con la prescrizione di “imputare in quota parte, il disavanzo di euro 29.758.868,33 nell'esercizio 2024 e seguenti”, e con la riserva di “procedere con atto successivo all'applicazione delle dovute sanzioni in relazione ai limiti di spesa non rispettati per come precedentemente specificato”;

considerato che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-       ha rilevato che:

·         sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2019, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;

·         sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2019;

·         sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

·         sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) la corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

·         sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2019, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

·         risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2019;

-       evidenziando la forte difficoltà da parte dell’Ente nella riscossione dei canoni per concessioni pluriennali inerenti la gestione di boschi e terreni, di proprietà della regione Calabria, dati in uso all’Ente, ha raccomandato all’Azienda, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio e di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, di promuovere tutte le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei proventi relativi alla gestione dei beni, con particolare riferimento ai canoni per concessioni pluriennali;

-       nel verificare che la quota disponibile del risultato di amministrazione, al netto delle quote accantonate e vincolate, presenta un importo negativo pari a 29.758.868,33 euro, che conseguenzialmente determina un disavanzo, ha raccomandato all’Azienda e all’U.O.A. “Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e difesa del Suolo” quale soggetto preposto alla vigilanza dell’Ente, la rapida definizione dei rendiconti relativi agli esercizi 2020, 2021 e 2022, nonché l’urgente predisposizione e approvazione del bilancio di previsione 2024/2026, al fine di consentire una programmazione strutturata del risanamento aziendale, nel rispetto degli equilibri di bilancio e sulla base della puntuale definizione di un cronoprogramma di ripiano del disavanzo;

-       ha preso atto che, nell’istruttoria di propria competenza, l’U.O.A. vigilante ha provveduto a verificare il rispetto della normativa vigente in materia di contenimento della spesa da parte di Azienda Calabria Verde, con riferimento alle risultanze della gestione per l’esercizio 2019, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 6, comma 7, della legge regionale 27 dicembre 2016, n. 43, rilevando che, con riferimento al mancato rispetto dei limiti afferenti agli emolumenti per gli organi di vertice dell’Ente e alla spesa per incarichi di studio, ricerca e consulenze si provvederà a predisporre apposito provvedimento amministrativo volto al recupero dei maggiori esborsi di risorse, per come stabilito dall’articolo 6, comma 10, della succitata legge regionale 27 dicembre 2016, n. 43;

-       ha rilevato che il mancato rispetto della normativa in materia di contenimento delle spese non incide sull’approvazione del rendiconto dell’Ente in oggetto, fatte salve le responsabilità in capo ai soggetti che hanno determinato impieghi di risorse oltre i limiti di legge;

-       prendendo atto del parere favorevole del Revisore unico dei Conti dell’Azienda e del parere favorevole e dei rilievi dell’U.O.A. vigilante, richiamate altresì le raccomandazioni dello stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto relativo all’esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Verde al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 25 giugno 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Verde e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-       di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Verde, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 271/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Alecci e Gentile, recante: “Riconoscimento dell'albergo nautico diffuso. Modifiche ed integrazioni della legge regionale 7 agosto 2018, n. 34 (Norme sulla classificazione delle strutture ricettive extralberghiere)” (deliberazione consiliare n. 299)

Art. 1

(Integrazione della l.r. 34 del 2018)

1. Al comma 1 dell’articolo 2 della legge regionale 7 agosto 2018, n. 34 (Norme sulla classificazione delle strutture ricettive extralberghiere), dopo la lettera f) è inserita la seguente:

“g) albergo nautico diffuso".

Art. 2

(Integrazioni della l.r. 34 del 2018)

1. Dopo l’articolo 8 della l.r. 34/2018 è inserito il seguente:

“Art. 8-bis

(Albergo nautico diffuso)

1. Si intende per "albergo nautico diffuso" la struttura ricettiva composta da un'unità produttiva ubicata nel territorio regionale che offre servizi comuni e unità da diporto attrezzate per la sistemazione e il pernottamento a bordo a servizio dell'unità produttiva.

2. Il gestore ha legittimamente, a qualsiasi titolo, la disponibilità organizzata e non occasionale delle unità da diporto complete dei mezzi di salvataggio, delle dotazioni di sicurezza a norma di legge e dotate di sistema di tracking e sistema certificato del tracciamento storico volto a documentare il posizionamento delle singole unità, anche al fine di poter corrispondere le eventuali tasse di soggiorno a carico del conduttore stesso, fermi gli obblighi di natura sussidiaria e strumentale all'esazione del tributo in capo al gestore della struttura. Il gestore registra le presenze a bordo e le comunica alla Questura ai sensi dell'articolo 109 del Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). È responsabilità del conduttore comunicare immediatamente eventuali variazioni nelle presenze al gestore che provvede alla trasmissione telematica.

3. Le unità da diporto devono essere idonee per il pernottamento, arredate, dotate di cucina, servizi igienici di bordo con acqua calda comprensivi di doccia e di contenitori di raccolta delle acque reflue con adeguate strutture di collegamento atte a permettere lo scarico nei serbatoi del porto. Nell'unità centralizzata sono offerti almeno i servizi di accoglienza, registrazione e comunicazione telematica delle presenze a bordo e recapito del cliente e assistenza 24 ore su 24. È effettuata la pulizia delle unità da diporto e il cambio di biancheria a ogni cambio di cliente, oltre ai consueti servizi accessori forniti da una struttura ricettiva.

4. L'attività è gestita in forma imprenditoriale e le unità da diporto possono essere concesse in uso ai clienti con contratti di locazione. L'imbarco e lo sbarco dei clienti avvengono nell'approdo dove è ubicata l'unità produttiva che offre i servizi comuni.”.

Art. 3

(Modifiche e integrazioni dell’articolo 9 della l.r. 34/2018)

1. L’articolo 9 della l.r. 34/2018 è così modificato:

a) alla lettera a) del comma 1, dopo la parola “immobile” sono aggiunte le parole: “o dell’imbarcazione”;

b) dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:

“2-bis. I titolari di strutture ricettive adibite ad albergo nautico diffuso che intendono avvalersi della denominazione lusso, charme o luxury presentano una relazione che indichi in maniera chiara i “valori aggiunti” che concorrono all’assegnazione. La relazione evidenzia l’alta qualità e la raffinatezza delle finiture dell’imbarcazione e degli arredi e contiene la descrizione:

a) dell’imbarcazione, corredata da documentazione fotografica, evidenziando l’uso di materiali di pregio;

b) dei relativi arredi, corredata da documentazione fotografica;

c) delle tecnologie impiegate per la sostenibilità ambientale dell’imbarcazione;

d) del contesto geografico, porto ad alta vocazione turistica in cui è ormeggiata l’imbarcazione.”.

Art. 4

(Integrazioni dell’articolo 10 della l.r. 34/2018)

1. Il comma 4 dell’articolo 10 della l.r. 34/2018 è così modificato:

a) alla lettera b) dopo le parole “delle camere” sono inserite le seguenti parole: “o cabine”;

b) alla lettera e) dopo le parole “degli ospiti” sono inserite le seguenti parole: “o le certificazioni di sicurezza per le unità da diporto”;

c) alla lettera g) dopo le parole “dell’immobile” sono inserite le seguenti parole: “o dell’imbarcazione”.

Art. 5

(Integrazioni dell’articolo 11 della l.r. 34/2018)

1. Al comma 1 dell’articolo 11 della l.r. 34/2018, dopo la parola “immobile” sono aggiunte le parole: “o dell’imbarcazione”.

Art. 6

(Modifiche e integrazioni dell’articolo 18 della l.r. 34/2018)

1. Il comma 2 dell’articolo 18 della l.r. 34/2018 è modificato come segue:

a) alla lettera a) dopo le parole “residenze d’epoca” sono inserite le seguenti parole: “e gli alberghi nautici diffusi”;

b) alla lettera b) dopo le parole “residenze d’epoca” sono inserite le seguenti parole: “e gli alberghi nautici diffusi”.

Art. 7

(Integrazione schede allegate alla l.r. 34/2018)

1. Le schede denominate “Tabella dei servizi utili per la classificazione” allegate alla l.r. 34/2018 sono integrate con la tabella allegata alla presente legge.

Art. 8

(Norma finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non discendono nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale.

(Allegati)

Proposta di legge n. 144/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Raso e Montuoro, recante: “Istituzione della Riserva naturale regionale di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio” (deliberazione consiliare n. 300)

Art. 1

(Istituzione della Riserva naturale regionale di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio)

1. La Regione Calabria, nel rispetto della Costituzione italiana e della normativa dell'Unione europea in materia ambientale e di sviluppo durevole e sostenibile, nonché dell'articolo 2, comma 2, lettera r), della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), in attuazione della legge 6 dicembre 1991, n. 394 (Legge quadro sulle aree protette) e della legge regionale 24 maggio 2023, n. 22 (Norme in materia di aree protette e sistema regionale della biodiversità), istituisce nella provincia di Catanzaro la Riserva naturale regionale di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (da ora in poi: Riserva).

Art. 2

(Finalità)

1. La Regione riconosce gli habitat naturali quali strutture fondamentali della morfologia del paesaggio regionale e riferimento prioritario per la costruzione della rete ecologica regionale, garantisce e promuove la conservazione e la valorizzazione del suo patrimonio naturale, costituito da formazioni fisiche, biologiche, geologiche e geomorfologiche, che, assieme agli elementi antropici a esse connessi, compongono, nella loro dinamica interazione, un bene primario costituzionalmente garantito. Cura, altresì, la gestione sostenibile delle risorse ambientali, il rispetto delle relative condizioni di equilibrio naturale, la conservazione di tutte le specie animali e vegetali e dei loro patrimoni genetici, in attuazione dell’articolo 1 della l.r. 22/2023.

2. La Riserva è istituita in attuazione delle finalità indicate dall’articolo 1, comma 3, della l. 394/1991 e, altresì, con i seguenti scopi:

a) la conservazione e la riqualificazione delle caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area in particolare al fine di garantire il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat contemplati negli allegati alla direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e alla direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, secondo le disposizioni attuative del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE);

b) la fruibilità dell’ambiente, nel rispetto delle caratteristiche delle biocenosi presenti e delle specificità culturali, archeologiche, storiche e architettoniche;

c) la salvaguardia dell’ambiente naturale, la riqualificazione ambientale e la rinaturalizzazione degli spazi degradati;

d) la promozione e la regolamentazione delle attività antropiche compatibili che, nel rispetto delle finalità della Riserva, possono favorire il corretto rapporto tra uomo e ambiente;

e) la formazione e la diffusione della cultura del rispetto, l’educazione all’uso razionale delle risorse naturali, l’educazione ambientale e l’adozione di abitudini sostenibili;

f) la promozione di azioni che favoriscono la corretta gestione del territorio, anche nella costruzione e nel recupero di opere e manufatti, incentivando l’utilizzo di tecniche costruttive tradizionali e assicurando il mantenimento degli assetti ambientali, architettonici e paesaggistici;

g) la tutela e la valorizzazione del paesaggio naturale, dei biotopi, dei monumenti naturali, delle formazioni geologiche, geomorfologiche e paleontologiche, dei valori scenici e panoramici, degli equilibri ecologici, del patrimonio biogenetico, del patrimonio archeologico e del patrimonio culturale identitario della comunità locale;

h) l’accessibilità a beni e servizi, nella sua espressione più ampia, ai soggetti disabili, portatori di handicap e persone non autosufficienti, anche attraverso percorsi e strutture idonee;

i) il coordinamento e la più ampia partecipazione degli enti locali, delle parti sociali e del Terzo settore.

Art. 3

(Obiettivi gestionali)

1. Le finalità di cui all’articolo 2 si realizzano attraverso i seguenti obiettivi gestionali:

a) attività di ricerca scientifica dedicata allo studio della biodiversità, al monitoraggio di specie e habitat e all’evolversi dell’ambiente e delle comunità viventi;

b) interventi e azioni di recupero e di salvaguardia e tutela degli habitat e delle specie di interesse conservazionistico;

c) visite guidate;

d) realizzazione di programmi di informazione, formazione ed educazione, in particolare attraverso:

1) lo sviluppo di progetti di educazione ambientale rivolti al mondo scolastico, alla cittadinanza, nonché alle fasce deboli o svantaggiate;

2) l’organizzazione di giornate di sensibilizzazione, valorizzazione, conoscenza e promozione della Riserva, tramite attività partecipate;

3) scambi culturali con soggetti diversi come enti, associazioni, mondo accademico, scuole, soggetti privati;

e) attività di studio e ricerca sugli aspetti storici, archeologici, architettonici, produttivi tradizionali e paesaggistici dell’area, quale espressione culturale dei rapporti storicamente consolidati tra uomo e territorio;

f) potenziamento e miglioramento delle strutture di accoglienza e di quelle adibite ad attività educative e culturali;

g) progettazione e realizzazione di percorsi diversificati per l’adeguata fruizione della Riserva;

h) progettazione e realizzazione di spazi e percorsi accessibili rivolti a persone con difficoltà motorie e disabilità;

i) valorizzazione e tutela di usi, costumi, consuetudini e attività tradizionali delle popolazioni residenti sul territorio, nonché delle espressioni culturali proprie e caratteristiche dell’identità delle comunità locali;

j) promozione di iniziative volte a ridurre i fabbisogni energetici e a promuovere l’uso razionale dell’energia anche attraverso l’utilizzo di sistemi energetici provenienti da fonti rinnovabili compatibili con il sistema naturalistico e paesaggistico;

k) promozione e sostegno alla fruizione turistico-ricreativa del territorio attraverso lo sviluppo di forme di turismo ecosostenibile, dell’agriturismo, dell’agricoltura biologica, dei servizi e delle attività ricreative, compatibilmente con le caratteristiche ambientali dei luoghi;

l) promozione delle attività economiche e imprenditoriali, in armonia con le finalità della presente legge.

Art. 4

(Confini)

1. La Riserva è costituita da un solo corpo.

2. La Riserva confina a nord con il fiume Alaca, a est con il mare Ionio, a sud con il torrente Cupito, a ovest con la strada statale 106 e con la linea ferroviaria.

3. I confini della Riserva sono riportati nell’allegata cartografia in scala 1:25.000; le zone a diversa classificazione, così come previsto dalla l.r. 22/2023, sono indicate nella stessa cartografia.

Art. 5

(Gestione della Riserva)

1. La gestione della Riserva è affidata all’ente gestore costituito dal Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, ai sensi dell’articolo 33, comma 3, della l.r. 22/2023.

2. La sede legale e operativa dell'ente gestore è individuata nel territorio del Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio.

3. L’ente gestore garantisce, nel rispetto dell’articolo 42 della l.r. 22/2023, la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, di altri enti locali e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche e delle università che intendono aderire e offrire, in modo volontario, il loro supporto alla gestione delle Riserva. Le forme e le modalità di partecipazione sono definite dal regolamento di cui all’articolo 6.

4. Al fine di rafforzare e implementare la partecipazione, in attuazione dell’articolo 33, commi 4 e 5, e dell’articolo 74, comma 4, della l.r. 22/2023, è costituito il Tavolo di partecipazione attiva, disciplinato nel regolamento di cui all’ articolo 6.

Art. 6

(Regolamento della Riserva)

1. L’ente gestore adotta il regolamento della Riserva nel rispetto delle prescrizioni e dei criteri di cui agli articoli 34 e 35 della l.r. 22/2023. Il regolamento disciplina:

a) l’organizzazione generale del territorio;

b) l'esercizio delle attività consentite nella Riserva e di quelle di competenza dell’organo gestore;

c) le attività, i prodotti e i servizi concessi a terzi, il rilascio degli atti autorizzativi nonché il rilascio dei nulla osta, nel rispetto delle normative vigenti in materia;

d) i divieti e le deroghe in attuazione della normativa regionale e statale;

e) il diritto all’uso del nome e dell’emblema della Riserva;

f) le sanzioni, in attuazione di quanto previsto dal Titolo V della l.r. 22/2023.

2. Il regolamento contiene altresì:

a) la perimetrazione definitiva dell’area protetta, con indicazione, nella cartografia allegata, dei confini dell’area di Riserva e della eventuale zonizzazione interna;

b) il programma delle specifiche misure di conservazione;

c) gli habitat di interesse conservazionistico;

d) la disciplina delle aree contigue alla Riserva nel rispetto dell’articolo 39 della l.r. 22/2023;

e) la fruizione delle aree protette, secondo le modalità previste dall’articolo 40 della l.r. 22/2023;

f) gli strumenti pianificatori e programmatori per migliorare la gestione dell’area.

3. Il regolamento, nel rispetto dell’articolo 42 della l.r. 22/2023, stabilisce e disciplina le forme e le modalità di partecipazione attiva degli enti locali, delle associazioni, dei cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche e delle università. A tal fine, esso individua gli strumenti partecipativi più idonei, tra cui il Tavolo di partecipazione attiva, e ne disciplina la costituzione, le finalità e i compiti.

4. Il regolamento viene approvato nel rispetto del procedimento di cui all’articolo 36 della l.r. 22/2023.

Art. 7

(Programma triennale per la valorizzazione della Riserva)

1. L’ente gestore adotta ogni tre anni, entro il 31 gennaio, previo parere non vincolante del Tavolo di partecipazione attiva e degli enti pubblici interessati da trasmettere entro sessanta giorni dalla richiesta, il programma triennale, strumento gestionale finalizzato a definire gli interventi e le azioni da attuare per la valorizzazione della Riserva nonché le iniziative e gli interventi indicati dall’articolo 42 della l.r. 22/2023.

2. Il programma triennale può essere modificato annualmente, nel rispetto della procedura di cui al comma 1.

Art. 8

(Programma annuale d’interventi)

1. Nel rispetto delle finalità della presente legge e in coerenza con il programma triennale di cui all’articolo 7, entro il mese di ottobre di ogni anno, l'ente gestore della Riserva predispone e adotta il programma d’interventi, previo parere non vincolante del Tavolo di partecipazione attiva e degli enti pubblici interessati da trasmettere entro trenta giorni dalla richiesta, contenente le misure programmate e necessarie da realizzare nell’anno successivo, corredato dalla corrispondente previsione di spesa.

Art. 9

(Attività di controllo e vigilanza sulla gestione)

1. L’attività di controllo e vigilanza sulla gestione della Riserva viene esercitata dalle competenti strutture regionali.

2. A tal fine, l’ente gestore, entro il 31 dicembre di ogni anno, in attuazione dell’articolo 33, comma 6, della l.r. 22/2023, trasmette alla Giunta regionale la relazione descrittiva sulle attività svolte, che contiene nello specifico:

a) lo stato di attuazione delle attività programmate e di quelle realizzate;

b) i motivi dell’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi previsti nei programmi di cui agli articoli 7 e 8;

c) la rendicontazione dell’attività contabile annuale, nel rispetto della normativa in materia di tracciabilità dei pagamenti.

3. Nel caso di grave e reiterata inadempienza dell’ente gestore, la Regione Calabria, previa diffida, esercita il potere sostitutivo o di revoca nei confronti del soggetto inadempiente con oneri a carico dell’ente gestore.

Art. 10

(Tabellazione)

1. I confini dell’area protetta sono delimitati da tabelle collocate in modo visibile lungo il perimetro dell'area e mantenute in buono stato di conservazione e di leggibilità recanti, tra l’altro, la seguente indicazione: “Regione Calabria - Riserva naturale regionale” con l’emblema dell’area protetta adottato dalla Giunta regionale.

Art. 11

(Prescrizioni e divieti)

1. Le attività vietate nella Riserva sono disciplinate nel regolamento di cui all’articolo 6 della presente legge, nel rispetto dei divieti previsti dall’articolo 11, comma 3, della l. 394/1991 e dall’articolo 34 della l.r. 22/2023.

2. Il regolamento contiene l’elenco delle attività consentite ai sensi dell’articolo 34, comma 3, della l.r. 22/2023.

Art. 12

(Misure transitorie e di salvaguardia)

1. L’ente gestore, fino alla data di entrata in vigore del regolamento regionale di cui all’articolo 6, adotta le misure necessarie per salvaguardare le caratteristiche naturali degli habitat e proteggere le specie animali e vegetali presenti, nonché per mantenere i caratteri paesaggistici che contraddistinguono l’area.

2. L’ente gestore adotta, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 33, comma 1, lettera c), della l.r. 22/2023, le seguenti misure di salvaguardia:

a) vietare le attività non consentite nelle riserve naturali statali di cui all’articolo 17, comma 2, della l. 394/1991, nonché quelle di seguito indicate:

1) l’attività venatoria e l’apertura di cave, miniere e impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti;

2) l’esecuzione di opere di trasformazione del territorio;

3) le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali;

4) la cattura, l'uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali;

5) la raccolta e il danneggiamento delle specie vegetali;

6) l'introduzione di specie aliene o estranee, vegetali o animali nonché di armi da parte di privati;

7) le attività che arrecano disturbo o danneggiano la fauna;

b) promuovere attività educative, di sensibilizzazione e promozione delle componenti naturali e culturali;

c) effettuare attività di vigilanza e controllo;

d) salvaguardare specie e habitat presenti nell’area anche con attività di monitoraggio e controllo;

e) incentivare la tutela di specie e habitat di particolare valenza naturalistica mediante studi e attività particolareggiati;

f) creare la tabellazione di massima in grado di fornire informazioni specifiche di carattere scientifico, normativo, gestionale e topografico, per accrescere la conoscenza e consapevolezza dell’importanza dell’area protetta;

g) realizzare attività per la valorizzazione, la conoscenza e la divulgazione delle peculiarità archeologiche, delle architetture storiche e delle tradizioni culturali;

h) concordare e gestire, ai fini della salvaguardia dell’area, attività e iniziative che non arrecano pregiudizio alle esigenze di conservazione e alle finalità della Riserva;

i) favorire attività di ascolto e confronto attraverso processi partecipati e l’organizzazione del Tavolo di partecipazione attiva.

3. Le misure di salvaguardia sono adottate dall’ente gestore entro trenta giorni dall’istituzione della Riserva e sono comunicate, entro lo stesso termine, al dipartimento competente della Regione Calabria.

Art. 13

(Norma finanziaria)

1. Gli oneri derivanti dalla presente legge sono a carico dell’ente gestore.

2. La Regione Calabria eroga un contributo all’ente gestore determinato nel limite massimo di 50.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2024-2026.

3. Alla copertura degli oneri finanziari di cui al comma 1, si provvede per gli anni 2024, 2025 e 2026 con le risorse di cui all’articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79), destinate alla gestione dei Parchi naturali regionali e delle Riserve naturali regionali e allocate alla Missione 09, Programma 05 (U.09.05) dello stato di previsione del bilancio 2024-2026.

4. Il contributo di cui ai commi 2 e 3 è corrisposto previa rendicontazione da parte dell’ente gestore, corredata dalla documentazione comprovante la spesa sostenuta e gli obiettivi raggiunti.

Art. 14

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 247/12^ di iniziativa del consigliere regionale Raso, recante: “Riserva naturale regionale Laghi La Vota di Gizzeria” (deliberazione consiliare n. 301)

Art. 1

(Riserva naturale regionale Laghi La Vota di Gizzeria)

1. La Regione Calabria, nel rispetto della Costituzione italiana e della normativa dell'Unione europea in materia ambientale e di sviluppo durevole e sostenibile nonché dell’articolo 2, comma 2, lettera r), della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), in attuazione della legge 6 dicembre 1991, n. 394 (Legge-quadro sulle aree protette) e della legge regionale 24 maggio 2023, n. 22 (Norme in materia di aree protette e sistema regionale della biodiversità), istituisce nella Provincia di Catanzaro la Riserva naturale regionale Laghi La Vota di Gizzeria (da ora in avanti: Riserva).

Art. 2

(Finalità)

1. La Regione riconosce gli habitat naturali quali strutture fondamentali della morfologia del paesaggio regionale e riferimento prioritario per la costruzione della rete ecologica regionale, garantisce e promuove la conservazione e la valorizzazione del suo patrimonio naturale, costituito da formazioni fisiche, biologiche, geologiche e geomorfologiche, che, assieme agli elementi antropici a esse connessi, compongono, nella loro dinamica interazione, un bene primario costituzionalmente garantito. Cura, inoltre, la gestione sostenibile delle risorse ambientali, il rispetto delle relative condizioni di equilibrio naturale, la conservazione di tutte le specie animali e vegetali e dei loro patrimoni genetici, in attuazione dell’articolo 1 della l.r. 22/2023.

2. La Riserva è istituita in attuazione delle finalità indicate dall’articolo 1, comma 3, della l. 394/1991 e dei seguenti scopi:

a) la conservazione e la riqualificazione delle caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area in particolare al fine di garantire il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat contemplati negli allegati alla direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e alla direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, secondo le disposizioni attuative del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.357 (Regolamento relativo all’attuazione della direttiva 92/43/CEE);

b) la fruibilità dell’ambiente, nel rispetto delle caratteristiche delle biocenosi presenti e delle specificità culturali, archeologiche, storiche e architettoniche;

c) la salvaguardia dell’ambiente naturale, la riqualificazione ambientale e la rinaturalizzazione degli spazi degradati;

d) la promozione e la regolamentazione di attività antropiche compatibili che, nel rispetto delle finalità della Riserva, possano favorire un corretto rapporto tra uomo e ambiente;

e) la formazione e la diffusione della cultura del rispetto, l’educazione all’uso razionale delle risorse naturali, l’educazione ambientale e l’adozione di abitudini sostenibili;

f) la promozione di azioni che favoriscano la corretta gestione del territorio, anche nella costruzione e recupero di opere e manufatti, incentivando l’utilizzo di tecniche costruttive tradizionali e assicurando il mantenimento degli assetti ambientali, architettonici e paesaggistici;

g) la valorizzazione del paesaggio naturale, dei biotopi, dei monumenti naturali, delle formazioni geologiche, geomorfologiche e paleontologiche, dei valori scenici e panoramici, degli equilibri ecologici, del patrimonio biogenetico, del patrimonio archeologico e del patrimonio culturale identitario della comunità locale;

h) l’accessibilità a beni e servizi, nella sua espressione più ampia, ai soggetti disabili, portatori di handicap e persone non autosufficienti, anche attraverso percorsi e strutture idonee;

i) il coordinamento e la più ampia partecipazione degli enti locali, delle forze sociali e del terzo settore.

Art. 3

(Obiettivi gestionali)

1. Le finalità di cui all’articolo 2 si realizzano attraverso i seguenti obiettivi gestionali:

a) attività di ricerca scientifica dedicata allo studio della biodiversità, al monitoraggio di specie e habitat e all’evolversi dell’ambiente e delle comunità viventi;

b) interventi e azioni di recupero e di salvaguardia e tutela degli habitat e delle specie di interesse conservazionistico;

c) visite guidate;

d) realizzazione di programmi di informazione, formazione ed educazione, in particolare attraverso:

1) lo sviluppo di progetti di educazione ambientale rivolti al mondo scolastico, alla cittadinanza, nonché alle fasce deboli o svantaggiate;

2) l’organizzazione di giornate di sensibilizzazione, valorizzazione, conoscenza e promozione della Riserva, tramite attività partecipate;

3) gli scambi culturali con soggetti diversi come enti, associazioni, mondo accademico, scuole, soggetti privati;

e) attività di studio e ricerca sugli aspetti storici, archeologici, architettonici, produttivi tradizionali e paesaggistici dell’area, quale espressione culturale dei rapporti storicamente consolidati tra uomo e territorio;

f) potenziamento e miglioramento delle strutture di accoglienza e di quelle adibite ad attività educative e culturali;

g) progettazione e realizzazione di percorsi diversificati per una adeguata e rispettosa fruizione della Riserva;

h) progettazione e realizzazione di spazi e percorsi accessibili rivolti a persone con difficoltà motorie e disabilità;

i) valorizzazione e tutela di usi, costumi, consuetudini e attività tradizionali delle popolazioni residenti sul territorio, nonché delle espressioni culturali proprie e caratteristiche dell’identità delle comunità locali;

j) promozione di iniziative volte a ridurre i fabbisogni energetici e a promuovere un uso razionale dell’energia anche attraverso l’utilizzo di sistemi energetici provenienti da fonti rinnovabili compatibili con il sistema naturalistico e paesaggistico;

k) promozione e sostegno alla fruizione turistico-ricreativa del territorio attraverso lo sviluppo di forme di turismo ecosostenibile, dell’agriturismo, dell’agricoltura biologica, dei servizi e delle attività ricreative, compatibilmente con le caratteristiche ambientali dei luoghi;

l) promozione delle attività economiche e imprenditoriali, in armonia con le finalità della presente legge.

Art. 4

(Confini)

1. La Riserva è costituita da un solo corpo.

2. I confini della Riserva sono riportati nell’allegata cartografia in scala 1:25.000 e le zone a diversa classificazione, così come previsto dalla l.r. 22/2023, sono indicate nella stessa cartografia, che è parte integrante della presente legge.

Art. 5

(Gestione della Riserva naturale regionale)

1. La gestione della Riserva è affidata al Comune di Gizzeria, ente gestore ai sensi dell’articolo 33, comma 3, della l.r.22/2023.

2. La sede legale e operativa dell'ente gestore dell’area protetta è individuata all’interno del Comune di Gizzeria.

3. L’ente gestore garantisce, nel rispetto dell’articolo 42 della l.r. 22/2023, la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, di altri enti locali e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche e delle università che intendono aderire e offrire, in modo volontario, il loro supporto alla gestione delle Riserva. Le forme e modalità di partecipazione sono definite dal regolamento di cui all’articolo 6.

4. Al fine di rafforzare e implementare la partecipazione, in attuazione dell’articolo 33, commi 4 e 5, e dell’articolo 74, comma 4, della l.r. 22/2023, è costituito il Tavolo di partecipazione attiva, disciplinato nel Regolamento di cui all’articolo 6.

Art. 6

(Regolamento della Riserva)

1. L’ente gestore adotta il Regolamento della Riserva, nel rispetto delle prescrizioni di cui all’articolo 34 della l.r. 22/2023 e dei criteri indicati dall’articolo 35 della stessa legge. Il regolamento disciplina:

a) l’organizzazione generale del territorio;

b) l'esercizio delle attività consentite nella Riserva e di quelle di competenza dell’organo gestore;

c) le attività, i prodotti e i servizi concessi a terzi, il rilascio degli atti autorizzativi nonché il rilascio dei nulla osta, nel rispetto delle normative vigenti in materia;

d) i divieti e le deroghe in attuazione della normativa regionale e statale;

e) il diritto all’uso del nome e dell’emblema della Riserva;

f) le sanzioni, in attuazione di quanto previsto dal Titolo V della l.r. 22/2023.

2. Il regolamento contiene, altresì:

a) la perimetrazione definitiva dell’area protetta e la sua zonizzazione interna, nella cartografia allegata al regolamento risultano evidenziati i confini dell’area di Riserva e della eventuale zonizzazione interna;

b) il programma delle specifiche misure di conservazione;

c) gli habitat di interesse conservazionistico;

d) la disciplina delle aree contigue alla Riserva nel rispetto dell’articolo 39 della l.r. 22/2023;

e) la fruizione delle aree protette, secondo le modalità previste dall’articolo 40 della l.r. 22/2023;

f) appositi strumenti pianificatori e programmatori per migliorare la gestione dell’area.

3. Il regolamento, nel rispetto dell’articolo 42 della l.r. 22/2023, stabilisce e disciplina le forme e le modalità di partecipazione attiva degli enti locali, delle associazioni, dei cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche e delle università. A tal fine, individua gli strumenti partecipativi più idonei, tra cui il Tavolo di partecipazione attiva, e ne disciplina la costituzione, le finalità e i compiti.

4. Il regolamento viene approvato nel rispetto del procedimento di cui all’articolo 36 della l.r. 22/2023.

Art. 7

(Programma triennale per la valorizzazione della Riserva)

1. L’ente gestore adotta ogni tre anni, entro il 31 gennaio, previo parere non vincolante del Tavolo di partecipazione attiva e degli enti pubblici interessati, da trasmettere entro sessanta giorni dalla richiesta, un programma triennale, che costituisce lo strumento gestionale finalizzato a definire gli interventi e le azioni da attuare per la valorizzazione della Riserva nonché le iniziative e gli interventi indicati dall’articolo 42 della l.r. 22/2023.

2. Il programma triennale può essere modificato annualmente, nel rispetto della procedura di cui al comma 1.

Art. 8

(Programma annuale d’Interventi)

1. Nel rispetto delle finalità della presente legge e in coerenza con il programma triennale di cui all’articolo 7, l'ente gestore della Riserva predispone e adotta annualmente, entro il mese di ottobre, un programma d’interventi, previo parere non vincolante del Tavolo di partecipazione attiva e degli enti pubblici interessati da trasmettere entro trenta giorni dalla richiesta, contenente le misure programmate e necessarie da realizzare nell’anno successivo, corredato dalla corrispondente previsione di spesa.

Art. 9

(Attività di controllo e vigilanza sulla gestione)

1. L’attività di controllo e vigilanza sulla gestione della Riserva viene esercitata dalle competenti strutture regionali.

2. A tal fine, l’ente gestore, in attuazione dell’articolo 33, comma 6, della l.r. 22/2023, trasmette alla Giunta regionale annualmente, entro il 31 dicembre, una relazione descrittiva sulle attività svolte, che contiene nello specifico:

a) lo stato di attuazione delle attività programmate e di quelle realizzate;

b) i motivi del mancato raggiungimento degli obiettivi previsti nei programmi di cui agli articoli 7 e 8;

c) la rendicontazione dell’attività contabile annuale, nel rispetto della normativa in materia di tracciabilità dei pagamenti.

3. Nel caso di grave e reiterata inadempienza dell’ente gestore, la Regione Calabria, previa diffida, esercita il potere sostitutivo o di revoca nei confronti del soggetto inadempiente con oneri a carico del bilancio dell’ente gestore.

Art. 10

(Tabellazione)

1. I confini dell’area protetta sono delimitati da apposite tabelle collocate in modo visibile lungo il perimetro dell'area e mantenute in buono stato di conservazione e di leggibilità recanti, tra l’altro, la seguente indicazione: “Regione Calabria - Riserva naturale regionale” con l’emblema dell’area protetta adottato dalla Giunta regionale.

Art. 11

(Prescrizioni e divieti)

1. Le attività vietate nella Riserva sono disciplinate nel regolamento di cui all’articolo 6, nel rispetto dei divieti previsti dall’articolo 11, comma 3, della l. 394/1991 e dall’articolo 34 della l.r. 22/2023.

2. Il regolamento contiene altresì l’elenco delle attività ammesse ai sensi dell’articolo 34, comma 3, della l.r. 22/2023.

Art. 12

(Misure transitorie e di salvaguardia)

1. L’ente gestore, fino alla data di entrata in vigore del regolamento regionale di cui all’articolo 6, adotta le misure necessarie per salvaguardare le caratteristiche naturali degli habitat e proteggere le specie animali e vegetali presenti, nonché per mantenere i caratteri paesaggistici che contraddistinguono l’area.

2. Le misure di salvaguardia che l’ente gestore adotta, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 33, comma 1, lettera c), della l.r. 22/2023, sono le seguenti:

a) vietare le attività non consentite nelle riserve naturali statali di cui all’articolo 17, comma 2, della l. 394/1991, nonché quelle di seguito indicate:

1) l’attività venatoria e l’apertura di cave, miniere e impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti;

2) l’esecuzione di opere di trasformazione del territorio;

3) le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali;

4) la cattura, l'uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali;

5) la raccolta e il danneggiamento delle specie vegetali;

6) l'introduzione di specie aliene o estranee, vegetali o animali nonché di armi da parte di privati;

7) le attività che arrecano disturbo o danneggiano la fauna;

b) promuovere attività educative, di sensibilizzazione e promozione delle componenti naturali e culturali;

c) effettuare attività di vigilanza e controllo;

d) valorizzare specie e habitat presenti nell’area anche con attività di monitoraggio e controllo;

e) incentivare la valorizzazione di specie e habitat di particolare valenza naturalistica mediante studi e attività particolareggiati;

f) creare la tabellazione di massima in grado di fornire informazioni specifiche di carattere scientifico, normativo, gestionale e topografico, per accrescere la conoscenza e consapevolezza dell’importanza dell’area protetta;

g) realizzare attività per la valorizzazione, la conoscenza e la divulgazione delle peculiarità archeologiche, delle architetture storiche e delle tradizioni culturali;

h) concordare e gestire, ai fini della valorizzazione dell’area, attività e iniziative che non arrechino pregiudizio alle esigenze di conservazione e, più in generale, alle finalità della Riserva;

i) favorire attività di ascolto e confronto attraverso processi partecipati e l’organizzazione del Tavolo di partecipazione attiva.

3. Le misure di salvaguardia sono adottate dall’ente gestore entro trenta giorni dall’istituzione della Riserva e sono comunicate, entro tale termine, al dipartimento competente della Regione Calabria.

Art. 13

(Norma finanziaria)

1. Gli oneri derivanti dalla presente legge sono a carico dell’ente gestore.

2. La Regione Calabria eroga un contributo all’ente gestore determinato nel limite massimo di 70.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2024-2026.

3. Alla copertura degli oneri finanziari di cui al comma 1, si provvede per gli anni 2024, 2025 e 2026 con le risorse di cui all’articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79), destinate alla gestione dei Parchi naturali regionali e delle Riserve naturali regionali e allocate alla Missione 09, Programma 05 (U.09.05) dello stato di previsione del bilancio 2024-2026.

4. Il contributo di cui ai commi 2 e 3 è corrisposto previa rendicontazione da parte dell’ente gestore, corredata dalla documentazione comprovante la spesa sostenuta e gli obiettivi raggiunti.

(Allegati)

Proposta di legge n. 282/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Gentile, De Francesco e Gallo, recante: “Modifiche della legge regionale n. 25/2013 - Disposizioni in materia di forestazione” (deliberazione consiliare n. 302)

Art. 1

(Modifiche dell’articolo 11 della l.r. 25/2013)

1. All’articolo 11 della legge regionale 16 maggio 2013, n. 25 (Istituzione dell'Azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna - Azienda Calabria Verde - e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna) sono apportate le seguenti modifiche:

a) al comma 4 sono abrogate le parole “, ovvero di trasformazione o modificazione dei rapporti di lavoro in essere”;

b) dopo il comma 4 sono aggiunti i seguenti commi:

“5. Il personale dipendente, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in forza al comparto della sorveglianza idraulica dell’Azienda Calabria Verde, che ha presentato domanda di passaggio/adeguamento contrattuale dal 26 ottobre 2023 ed entro il 15 novembre 2023, è inquadrato secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Funzioni Locali (CCNL FFLL) nel profilo degli Operatori esperti.

6. Il personale dipendente dell’Azienda Calabria Verde, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in forza al comparto della sorveglianza idraulica dell’Azienda Calabria Verde, previa manifestazione d’interesse, potrà essere inquadrato con CCNL FFLL nel profilo degli Operatori esperti.”.

Art. 2

(Clausola d’invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio della Regione.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)