Composizione


Contatti:
  osservatorioviolenzadigenere@consrc.it
  osservatorioviolenzadigenere@pec.consrc.it

Funzionario con Posizione organizzativa:
Dott. Aldo Iacopino
0965.880772
aldo.iacopino@consrc.it

Segreteria:
Giuseppina Galletta
0965.880743
Componenti osservatorio regionale sulla violenza di genere

L'Osservatorio è costituito come di seguito specificato:
  1. Cinque esperti designati dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale:
    • Pino Giuseppina (Coordinatore);
    • Lanzino Luca;
    • Ermio Caterina;
    • Briante Anna;
    • Curia Annamaria;
  2. il Dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie o suo delegato;
  3. il Presidente della Commissione Pari Opportunità fra uomo e donna o suo delegato;
  4. la Consigliera regionale di parità;
  5. Dieci rappresentanti delle associazioni operanti sul territorio regionale:
    • Amodeo Laura, Laboratorio Da Sud -> Per il cambiamento;
    • Gioiello Antonio, Associazione Mondiversi Onlus;
    • Marano Caterina, ONDIF (Osservatorio Nazionale Diritto di Famiglia - KR);
    • Mallamaci Francesca, Piccola Opera Papa Giovanni;
    • Girasole Caterina, Prociv Arci Isola di Capo Rizzuto ETS;
    • Ciurleo Pasquale, Associazione Promozione Italia ETS;
    • Lipari Lucia, AGAPE;
    • Figliuzzi Stefania, Associazione "Attivamente coinvolte" Centro Antiviolenza;
    • Spinella Giuseppina, BECAL A.P.S.;
    • Mantelli Isolina, Associazione Centro Calabrese di Solidarietà;

Con la seduta inaugurale che si è tenuta il 16 Marzo 2023 nella sala “Acri” del Consiglio regionale della Calabria, si è insediato l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, istituito con la Legge regionale n. 38 del 2016. L’organismo è composto, oltre che da tre membri di diritto (dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute, presidente della Commissione regionale pari opportunità, Consigliera regionale di parità), da esperti e rappresentanti di enti attivi nella materia del contrasto alla violenza di genere, che sono stati individuati per competenze professionali e attraverso un avviso pubblico.
La seduta è stata introdotta dai saluti istituzionali di Giacomo Crinò, che ha espresso la valenza dell’organismo, che si impegnerà nella promozione di una cultura di genere e per l’individuazione di misure di superamento della violenza. I lavori sono proseguiti con l’intervento della coordinatrice, l’avvocatessa Giuseppina Pino, la quale ha affermato l’importanza di un’attività alacre di supporto alle donne e ai minori e di contrasto alla violenza di genere. L’eliminazione della sottocultura violenta, espressione di disuguaglianze strutturali, di stereotipi di ruoli, di un flop redistributivo economico nei tempi lavoro e di cura tra uomini e donne, di un’organizzazione patriarcale della società, impone un sistema di tutele crescenti per le donne, abbinato ad un welfare efficace, e a strumenti per l’autonomia finanziaria ed abitativa delle donne, che permettano l’emancipazione di queste ultime e la fuoriuscita delle stesse dalla spirale violenta in cui sono cadute. «L’obiettivo è quello di lavorare per la collettività – ha detto la coordinatrice – sia per monitorare i fenomeni legati alla violenza di genere attraverso gruppi di lavoro specifici in seno all’Osservatorio, sia per promuovere iniziative concrete e di formazione rivolta ai professionisti, agli studenti e alla società civile». L’Osservatorio avrà un approccio operativo e si avvarrà delle competenze di esperti designati quali la dottoressa Laura Amodeo, la dottoressa Anna Briante, il dottor Pasquale Ciurleo (vice-coordinatore), la professoressa Anna De Gaio, l’avvocatessa Stefania Figliuzzi, la dottoressa Annamaria Curia, la dottoressa Caterina Ermio, la dottoressa Carolina Girasole, il dott. Antonio Gioiello, il dottor Luca Lanzino, l’avvocata Lucia Lipari, la dottoressa Isolina Mantelli, la dottoressa Francesca Mallamaci, l’avvocatessa Marano Caterina dell’avvocatessa Giuseppina Spinella. Tutti i componenti dell’Osservatorio, all’interno dei propri interventi, hanno delineato le linee operative del proprio impegno e gli ambiti all’interno dei quali presteranno la propria attività, primo fra tutti la formazione e programmazione di percorsi mirati a generare conoscenza e consapevolezza del fenomeno, e quindi lo sviluppo di modelli culturali e strategie d’intervento che possano garantire pari opportunità e segnare un cambio di passo in una sfida sociale indubbiamente complessa.