Giurisprudenza

Trasferimento temporaneo per esigenze di genitorialità: TAR Veneto, sentenza 316/2018.
L'eventuale dissenso dell'Amministrazione deve essere motivato e limitato a casi o esigenze eccezionali.
Mobbing: 26/10/2017. Corte di Cassazione - Sez Lavoro, sentenza 27/1/2017, n. 2142.
Elementi atti a configurare, nel loro concorso, il mobbing lavorativo
Spostamento del dipendente per incompatibilità ambientale: Corte di Cassazione civ., sez. lavoro, sentenza 11/5/2017 n. 11568
Trasferimento per Incompatibilità ambientale e legge 104/1992
Mobbing: 10/02/2017. TAR Calabria - Sez. Reggio Calabria, sentenza n. 84/2017
Differenza tra mobbing e demansionamento
Mobbing: Cassazione civ. sez. lavoro, sentenza 15 maggio 2015, n. 10037
Individuati i sette parametri di riconoscimento del mobbing
Mobbing: Cassazione civ., sez. lavoro, sentenza 8 gennaio 2014, n. 172
Il danno alla professionalità del lavoratore non può essere considerato in re ipsa nel semplice demansionamento, essendo onere del dipendente provare il danno dimostrando, ad esempio, l'esistenza di un ostacolo alla progressione di carriera.
Mobbing: Cassazione civ., sez. lavoro, sentenza 16 settembre 2011, n. 18942
Nell'ipotesi in cui i giudici ritengano vessatori e persecutori alcuni comportamenti del datore di lavoro, che astrattamente potrebbero invece rientrare nell'esercizio del normale potere datoriale, sono tenuti a motivare la loro decisione.
Mobbing: Corte costituzionale, sentenza 10 dicembre 2003, n. 359
È costituzionalmente illegittima, per contrasto con l'art. 117, secondo comma, lettere l) e g), e terzo comma della Costituzione, la legge della Regione Lazio 11 luglio 2002, n. 16, recante "Disposizioni per prevenire e contrastare il mobbing nei luoghi di lavoro", che detta norme che vanno ad incidere sul terreno dei principi fondamentali, la cui competenza è riservata allo Stato.
Pari opportunità: Corte Costituzionale, ordinanza 12 gennaio 2005, n. 39
In seguito alle modifiche introdotte dalla legge costituzionale 30 maggio 2003, n. 1, l'art.51 Cost. assegna alla Repubblica un compito di promozione delle pari opportunità tra donne e uomini.
Maternità: Cassazione civ., sez. lavoro, sentenza 2 ottobre 2012, n. 16746
La Corte di Cassazione, Sezione lavoro, ha affermato la legittimità del licenziamento della lavoratrice madre in astensione facoltativa che non invia la richiesta di congedo all'Inps e per conoscenza al datore, così come stabilito dallo stesso decreto legislativo n. 151/2011.
Mancata trasmissione del certificato medico in via telematica e licenziamento disciplinare: Corte d'Appello di Potenza, sentenza 15 gennaio 2014, n. 742
L'irregolare trasmissione del certificato medico avvenuta non online da parte del medico, ma inoltrata direttamente dal lavoratore al datore di lavoro mediante raccomandata, non può comportare il licenziamento del dipendente per assenza arbitraria, in quanto non fa sorgere alcuna ipotesi di responsabilità disciplinare in capo a quest'ultimo.
Pubblico impiego: Corte costituzionale, sentenza 23 luglio 2015, n. 178
Incostituzionale il blocco dei contratti nel pubblico impiego.