CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
Seduta n. 40 del 18/04/2024 - Diretta testuale e streaming

Consiglio regionale del 18/04/2024


DIRETTA DALL'AULA - 40^ SEDUTA

di giovedì 18 aprile 2024

Presidenza del Presidente Filippo MANCUSO

 

Il Presidente dà avvio ai lavori con la lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente.

Comunicazioni all'Aula.

Interviene la consigliera STRAFACE Pasqualina (Forza Italia) chiede l'inserimento della Proposta di Legge n. 192/12^ recante: "Istituzione del Parco naturale regionale "Valle del Coriglianeto"".

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) ( ritiene opportuno non si pervenga al
all'inserimento, trattandosi di un provvediemnto che riguarda il territorio di Corigliano ed essendo la proponente candidata alla carica di sindaco di quel comune)

Il Presidente pone ai voti la proposta di inserimento.

Il Consiglio approva.

Interviene il consigliere GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) chiede l'inversione dei punti all'ordine del giorno.
Il Presidente pone ai voti l'inversione.

Il Consiglio approva.

Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno:

Autonomia differenziata - DIBATTITO

Interviene il Vicepresidente IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) (ringrazia il presidente Mancuso per l'inserimento in discussione del dibattito sull'autonomia differenziata. Bisogna riconoscere, dichiara, che il ministro Calderoli è stato il più coerente ed il più cinico, ai calabresi la possibilità di decidere al momento opportuno, di decidere e riporre la fiducia su chi si è preso gioco dei calabresi ed ha fatto credere che sarebbe stato il presidente a far saltare il tavolo sull'economia differenziata, con la complicità del partito di appartenenza. La Lega, di fatto, proseguirà nel suo intento perchè l'obiettivo è che ogni partito della maggioranza vada alle elezioni con uno scalfo da esibire a danno dei cittadini italiani. L'autonomiadifferenziata è, purtroppo, una riforma destinata a distruggere il tessuto democratico e la coesione sociale del paese. L'emendamento era finalizzato solo al rinvio e lo scopo era quello di ingannare i calabresi, complici della svendita degli stessi. Affermare, prosegue, che l'autonomia differenziata possa rappresentare un elemento di sviluppo per la Calabria è un imbroglio ai danni dei calabresi. L'assegnazione del finanziamento per la riforma non esiste, la Lega non consentirà ciò perchè la Lega tiene sotto scacco il Governo. Come ribadito dai vescovi calabresi, l'autonomia differenziata allargherà il divario tra il nord ed il sud. Chiede al presidente Occhiuto come abbia potuto farsi carico di un simile destino per la Calabria. La riforma del titolo 5 rimane perfettibile, Calderoli è stato più furbo, ha usato la porta di servizio per raggiungere il suo obiettivo e lo ha potuto fare grazie alla complicità degli altri componenti la coalizione. L'autonomia differenziata taglierà le risorse alla sanità, ripristinerà le gabbie salariali, si chiede come il presidente Occhiuto abbia potuto rendersi complice di ciò. Rammenta che il fondo perequativo è stato cancellato dal governo Meloni e che sullo stesso era stato chiesto si aprisse una discussione ad hoc. Chiede al presidente di uscire dall'ambiguità, da tatticismi e logiche di potere. Assicura sostegno assoluto qualora lo stesso decidesse di fare la cosa giusta. Chiede allo stesso, che nel proprio intervento di chiusura rinunci alla supponenza ed al populismo e risponda sul merito).

Interviene il consigliere CRINO´ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) (a fronte di chi ritiene che l'autonomia differenziaza sia nefasta per la Calabria e per il sud, ritiene, invece, possa rappresentare una opportunità e che la svolta positiva dipenderà dalla capacità di governare il sistema. Rammenta che il governo Gentiloni aveva avviato il percorso e che la versione del 2018 è stata affinata per consentire di raggiungimento del giusto equilibrio. Quello che serve, dichiara, è l'avvio di un dibattito approfondito per evitare che le regioni più ricche abbiano maggiori chance).

Interviene il consigliere TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) (Ritenuto preminente sottolineare nel dibattito odierno l'aspetto relativo alle risorse finanziarie evidenzia che i dati rilevano la necessità di 82 miliardi di euro per la realizzazione dei LEP. Ritiene, pertanto, che il dibattito distrae l'opinione pubblica dal presupposto di base dell'attuazione dell'autonomia differenziata, il suo finanziamento. Evidenzia la necessità di affermare unanimamente la contrarietà della Calabria all'autonomia differenziata, poco conveniente per tutte le Regioni del sud. Rammenta il programma secessionista della Lega ed esprime preoccupazioni per il destino delle regioni del sud e per il possibile acuirsi delle differenze esistenti)

Interviene il consigliere GELARDI Giuseppe (Lega Salvini) (l'autonomia differenziata determinerà un cambiamneto e sarà una grande opportunità per la Calabria, dichiara. L'amministrazione reciterà un ruolo importante considerato che i tempi dell'assistenzialismo sono conclusi e neanche possono essere rimpianti. La Calabria dovrà agire senza timore riverenziale e senza complessi di inferiorità. Molte le risorse che possono essere oggetto di intesa. Evidenzia che al fine di scongiurare disparità di trattamenti è stato disposto il calcolo del fabbisogno standard e che anche il Consiglio d'Europpa ha dimostrato apprezzamento e ricordato che esistono misure di perequazioni e superamento del gap tra regioni. Esistono, pertanto, forme di sostegno, ma è incontrovertibile il fatto che in assenza delle risorse il modello non potrà essere applicato).

Interviene il consigliere LO SCHIAVO Antonio Maria (Misto) (considera il tema complesso e che le questioni di merito tecnico impongono una trattazione particolareggiata. Bisogna chiedersi quali siano gli obiettivi del dibattito. E' di tutta evidenza che il presidente Occhiuto viva un momento di difficoltà dovendo raccordare il ruolo di presidente della Calabria e quello leader nazionale di uno dei partiti di Governo e sembrerebbe voler sostenere una terza posizione, rispetto all'essere pro o contro, che è difficlmente sostenibile. Quella sull'autonomia differenziata è una legge truffa per le regioni rimaste indietro. C'è chi pensa che sia una manovra spoke e che possa essere superata dalla impossibilità di finanziamento, ma si è di fronte alla secessione delle regioni ricche che avverrà quando il 30% del bilancio sarà sottratto alle regioni meridionali. Risponde a verità il fatto che nel 2001 la sinistra ha aperto una breccia alla modifica, ma oggi non si può avallare il percorso intrapreso, pensare che 20 regioni possano agire in autonomia sul sistema di istruzione, commercio con l'estero ecc. ed ancora più grave sarà la distrubuzione dei residui fiscali. Di fronte al capitalismo globale, imperante, che imporrebbe un intervento di livello superiore (Europa) si fa il percorso inverso. Chiede se si ritenga realmente possibile ritornare allo stato preunitario. Chiede al presidente Occhiuto di assumere la posizione di totale contrarietà, chiede se ritenga, veramente di poter porre la questione energia da contrapporre ad un sistema federale, considerato che c'è, già, stato un federalismo dell'abbandono che ha lasciatoo ai capitali la possibilità di investire ed i capitalisti non hanno scelto la Calabria. Di fronte all'interesse dei calabresi, conclude, non esiste colore politico)

Interviene il consigliere COMITO Michele (Forza Italia) (l'argomento è importante desta dubbi e spaventa, l'errore del PD è quello di andare contro (si riferisce all'intervento Iacucci). Sinora lo Stato centralista ha dimostrato una sostanziale differenziazione di trattamento, ma il presidente Occhiuto ha avuto una posiszione netta e precisa a tutela del sud, attraverso l'inserimeno di misurazione dei LEP sulle materie più disparate, a garanzia del portato costituzionale di cui agli artt. 117 e 119).

Interviene il consigliere LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) (il dibattito coinvolge il Paese ed è l'onda lunga dello sciagurata riforma del titolo V, dichiara. Esprime contrarietà perchè, dichiara, trattasi di una vera e propria scissione da parte delle regioni ricche. L'esperienza sanitaria è emblematica del fallimento della gestione periferica e l'economia differenziata acuirebbe le diversità, a tal uopo informa che l'ordine del medici si è schierato contro l'autonomia. L'ambiente, inoltre, deve essere omogeneamente difeso e gestito,dichiara, ancorarlo ai singoli territori determinerebbe una ricaduta negativa sui territori. Il raggingimento dei LEP deve rappresentare una pretesa contrariamente all'autonomia differenziata che non è obbligatoria. La consultazione referendaria è del tutto irrealistica perchè dovrebbe avere l'adesione delle regioni che hanno voluto l'autonomia differenziata. Anche la Chiesa, conclude, e non certo per motivi politici, ma solo a sostegno dei più deboli ha espresso contrarità).

Interviene il consigliere NERI Giuseppe (Fratelli d Italia) (invita alla chiarezza sulla reale posizione delle minoranze per comprendere se ci siano elementi di discussione. Critici sull'autonomia differenziata, dichiara, si è lavorato a dei correttivi (anche se ritiene che si sarebbe potuto pensare prima ad una legge per il raggiungimento dei LEP e poi, de plano si sarebbe potuti approdare alla proposta sull'autonomia differenziata). La maggioranza ha chiaramente detto che fino a quando i LEP non fossero stati finanziati non si sarebbe potuta dare attuazione alla norma. Concorda, come detto dal consigliere Lo Schiavo, sul fatto che il commercio con l'estero non possa essere lasciato alla valutazione delle regioni. Per Fratelli d'Italia, dunque, è dirimente che sia effettivo il finanziamento dei LEP e che sulle materie non sottoposte ai LEP, qual è il commercio con l'estero, si tenga conto della relazione della Banca d'Italia)

Interviene il consigliere ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) (la minoranza considera "una schifezza" l'autonomia differenziata, dichiara, le problematiche emerse durante gli anni di pandemia hanno evidenziato il fallimento della gestione regionalistica della sanità. Se anche si decidesse di finanziare tutti LEP, la Calabria non potrebbe raggiungere l'obiettivo nello stesso arco temporale delle altre regioni che, nel frattempo non starebbero a guardare ed il gap, difficilmente, si colmerebbe. Ritiene offensivo per la Calabria cedere alle lusinghe. (mostra un salvadanaio da dare in regalo al Ministro Caladeroli per conservare i pochi spiccioli che avrebbe destinato alla Calabria)

Interviene il consigliere GIANNETTA Domenico (Forza Italia) (immaginando che nessuno sia un fan della proposta Calderoli, bisogna dare un senso al mandato, dichiara. L'autonomia differenziata potrebbe rappresentare una opportunità. Il Presidente Occhiuto ha difeso ad oltranza i LEP, essere moderati non vuol dire essere succubi, l'atteggiamento di Forza Italia è un atteggiamento di difesa delle regioni del sud. Non serve avversare a prescindere, ma ragionare sul bisogno delle regioni perchè l'Italia non può avanzare a due velocità. Necessario valutare senza pregiudizi, consci del fatto che il presidente Occhiuto è un dirigente di partito, ma per nulla disposto a rinunciare alla difesa dei cittadini)

Interviene il Presidente del Consiglio regionale, Filippo MANCUSO (l'autonomia differenzia condivide l'obiettivo di ampliare le autonomie locali. La differenza Nord e Sud non è stata determinata dall'autonomia differenziata, dichiara, ed il finanziamento dei LEP può rappresentare una svolta. Sulle materie non soggette ai LEP è giusto che si apra una discussione per valutarne le ricadute sul territorio. Sì all'Autonomia differenziata, conclude, ma grande attenzione ad evitare l'assoggettamento dei rappresentanti della Calabria).

Interviene il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto (il dibattito è complesso da svolgere sul merito perchè il tema è diventato un tema ideologico. L'argomento è ancora più difficile da affrontare in campagna elettorale, sarebbe importante, pertanto, dichiara, che al termine del dibattito, si pervenisse all'approvazione di un documento da parte della maggioranza. Esprime apprezzamento per alcuni interventi, sopratutto quelli di chi ha ragionato sul merito perchè, dichiara, se si leggesse il testo del provvedimento verrebbero fugati molti dubbi. Rammenta di aver sempre asserito che la gestione di alcune materie a livello periferico potrebbe rappresentare un valore aggiunto. La posizione "terza", che secondo il consigliere lo Schiavo non è sufficiente, è stata assunta dal presidente della regione Calabria, dichiara, per migliorare il testo e rendere più performante una proposta che verrebbe approvata comunque. Dichiara di non avere pregiudizi sul modello perchè l'accentramento di alcune funzioni non sempre genera politiche migliori (richiama la problematica legata all'utilizzo dei medici cubani) a dimostrazione cha anche l'accentramento della sanità il cui omicidio è stato commesso con il commissariamento può non essere risolutivo delle problematiche. Trattasi, dichiara, di una legge di attuazione di una riforma fatta nel 2001 sulla quale si registra molta ipocrisia e la posizione terza consiste nel dire che non esistono pregiudizi sull'autonomia differenziata, ma ai tavoli nazionali è stato sempre ribadito che in assenza di risorse è impossibile pervenire ad accordi sulle materie per le quali sono previsti i LEP, che è un grandissiomo risultato. Evidenzia che le risorse per gli asili nido, ad esempio, vengono previste non sulla base della spesa storica, ma sul fabbisogno. Concorda sul fatto che le risorse, probabilmente, non ci saranno, ma alcuni elementi di autonomia nella scuola sono state già inserite. Fugata la preoccupazione che sulla scuola e sulla sanità potessero registrarsi differenze stipendiali grazie all'approvazione di un emendamento secondo il quale eventuali maggiorazioni pattuite debbano essere estese a tutte le regioni. La posizione assunta, dunque, ha determinato miglioramenti, il tema che rimane da affrontare riguarda le materie non "leppizzate" (esempio rapporti internazionali), per questa fattispecie è stata chiesta una modifica alla legge per cui anche per quelle materia si faccia una valutazione di impatto. Sarebbe, pertanto, auspicabile, l'approvazione di un documento che avallasse la posizione decritta da parte dei partiti della maggioranza e del Consiglio tutto che rinvierebbe la discussione in Parlamento. L'ambizione è dimostrare cha la Calabria è una regione governabile e l'obiettivo è quello di utilizzare il ruolo per lasciare il segno in Calabria. Bisogna vigilare sul fatto che non si proceda in assenza di finanziamento. In riscontro all'intervento Lo Schiavo evidenzia che il residuo fiscale non può essere trattenuto. Bisogna, contestualmente, avere contezza del fatto che il modo con cui si governa è fondamentale, perchè pur in assenza dell'autonomia differenziata le sperequazioni aumentano e la colpa è riconducibile alla cattivaamministrazione).

Interviene il consigliere GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) (invita ad una sintesi attraverso la predisposizione di un documento che possa essere approvato alla fine del dibattito. Esiste, dichiara, una parte di governo che spinge verso l'autonomia differenziata e una parte che ha una posizione più moderata. Consci del fatto che in alcune parti il decreto assume una forma secessionista, sarebbe opportuno dare mandato al Presidente Occhiuto acchè possa intervenire sul testo in seconda lettura. Preoccupano le materie non soggette ai LEP, prosegue, e le cui intese devono essere fatte, contemporaneamente, in tutte le regioni. La questione meridionale è nata a causa delle differenze e permane, ma bisogna evitare che si accentui, dichiara, bisogna puntare sull'equità sociale, del lavoro, dell'ambiente. Propone di chiedere al Governo di intervenire, in questa fase, sui LEP e rivedere il provvedimento per evitare che si accentuino le differenze. Dà lettura di un documento da sottoporre al voto dell'Aula)

Il Presidente pone ai voti il documento illustrato dal consigliere Graziano

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) (rileva che in sede di Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari era stato deciso di non arrivare in Aula con l'approvazione di una Mozione ove si dovesse procedere in tal senso chiede che venga messa ai voti la Mozione del PD già depositata)

 

Il Presidente precisa che trattasi di un documento della maggioranza non di una Mozione.

Interviene il consigliere LO SCHIAVO Antonio Maria (Misto) (annuncia i voto contrario. Richiama alcuni articoli a supporto di quanto dallo stesso asserito sulla trattenuta del residuo fiscale. Pur di non affrontare la problematica si spera nel mancato finanziamento della legge, ma le perplessità rimangono, dichiara, perchè le risorse si troveranno proprio con la compartecipazione delle regioni più ricche)

Interviene il consigliere GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Il Presidente pone ai voti il documento sottoscritto dalla maggioranza

Il Consiglio approva.

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Interviene il consigliere GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) che chiede l'inversione dei punti all'ordine del giorno.

Il Consiglio approva.

Interviene il consigliere GIANNETTA Domenico (Forza Italia) chide inserimento della Proposta di Legge n. 289/12 recante modifiche ed integrazione alla Legge Regionale 29/11/2019, n. 48, "Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria".

Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno:

Proposta di Legge n. 192/12^ recante: "Istituzione del Parco naturale regionale "Valle del Coriglianeto"".

Interviene la consigliera STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Il Presidente pone ai voti gli articoli:

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Interviene il Presidente Filippo Mancuso

art.1 - approvato
art.2 - approvato
art.3 - approvato
art.4 - approvato
art.5 - approvato
art.6 - approvato
art.7 - approvato
art.8 - approvato
art.9 - approvato
art.10 - approvato
art.11 - approvato
art.12 - approvato
art.13 - approvato
art.14 - approvato
art.15 - approvato
art.16 - approvato
Il Presidente pone ai voti la proposta nel suo complesso per appello nominale.
Il Presidente rimanda la trattazione.

Trattazione rinviata

Il Presidente sospende i lavori per qualche minuto
La seduta è sospesa.

La seduta riprende

 

Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno:

Proposta di Provvedimento Amministrativo n.156/12^ di iniziativa della GIUNTA REGIONALE recante: ' Approvazione Programma Regionale ponte per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle foreste regionali anno 2024 '  

Interviene l'Assessore con competenze di indirizzo politico in materia di Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, Gianluca Gallo.

Interviene il consigliere LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) (evidenzia quanto sia importante, in questa fase di cambimneti climatici, la salvaguardia del bosco. Gli esperti ritengono, dichiara, che gli alberi e le foreste siano elementi imprescindibili per la lotta alla crisi climatica, i prelievi dei boschi, pertanto, debbono avvenire solo per effettiva necessità e non per fini energentici, che incrementano i rischi. Il piano contiene elementi oggettivamente positivi ed alcuni aspetti non condivisibili quali, ad esempio,il taglio laser ed il fuoco prescritto)

(Presidenza del Vicepresidente Pierluigi Caputo)

Interviene il consigliere MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) (trattasi di un programma ponte analogo a quello precedente, chiede, pertanto, quale sia la novità. Trattasi di un approccio burocratico in attesa del nuovo piano forestale regionale che è triennale e considerato che l'ultimo piano risale al 2010, sarebbe utile, dichiara, conoscere lo stato dell'arte della predisposizione dell'ultimo. Trattandosi di un piano fotocopia sarebbe il caso di comprendre gli esiti effetti di dell'originale. 156 milioni programmati nonostante la riduzione di 1/3 del personale. L'azione è tesa ad affrontare gli incendi a posteriore, con sistemi tecnologici, non a prevenire. Si sta sostituendo la forza lavoro atta alla prevenzione. Bisorebbe, inoltre, intervenire su altre dinamiche qual è lo spopolamento delle aree interne che richiede uno sforzo effettivo a lungo termine. Serve maggiore coraggio ed un piano complessivo che preveda l'implementazione delle risorse umane).

Interviene l'Assessore con competenze di indirizzo politico in materia di Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, Gianluca Gallo.

Il Presidente pone ai voti la proposta

Interviene il consigliere MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) per dichiarazione di voto (annuncia il voto di astensione delg ruppo PD perchè, dichiara, non esiste un'azione di sistema tesa ad aggredire le problematiche. Le risorse umane possono essere assunte a carattere stagionale)

Interviene l'Assessore con competenze di indirizzo politico in materia di Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, Gianluca Gallo. (l'intervento Mammoliti è deficitario di proposte, dichiara. Riferisce della difficoltà di reperimento delle risorse umane che determinerebbero un costo procapite di circa 42.000,00 all'anno ed il trend non può essere sostenuto. Individuati circa 300 addetti a tempo parziale. Sottolinea la difficoltà gestionale di Calabria Verde che è giunta all'approvazione del primo bilancio dopo tanto tempo. Stante le difficoltà finanzarie sono state utilizzate le risorse umane della legge 15 e le tecnologie per limitare gli incendi. Il prossimo anno, forse, sarà possibile, intervenire fattivamente alla luce, anche, dell'approvazione del programma di forestazione già in discussione in Giunta)

Si procede alla votazione.

Il Consiglio approva.

Interviene il consigliere ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) che legge il documento sulla autonomia differenziata da sottoporre alla valutazione del consiglio

 

Il Presidente pone ai voti il documento

Il Consiglio respinge

Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno:

Proposta di Provvedimento Amministrativo n.158/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: ' Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA) '  

Interviene il consigliere MONTUORO Antonio (Fratelli d Italia) che relaziona sul provvedimento in trattazione

Interviene il consigliere MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) (sull'Aterp ritiene esista una relazione illustrativa positiva, ma che si registri anche la posizione non altrettanto positiva del revisore il quale intravede il rischio che l'aumento della spesa del contenzioso ed il mancato recupero dei crediti possa appesentire l'azione che apparirebbe dinamica, sarebbe pertanto, utile il superamento del commissariamento e pervenire ad una gestione ordinarie

ARSAC si è in presenza di un bilancio ingessato le risorse disponibili servono a solo al pagamento delle spese fisse. Chiede lo stato dell'arte dell'atto aziendale ancora non redatto. Rammenta, a tal uopo, che esiste un ritardo che è stato evidenziato dalla Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale.

Calabria Lavoro si arriva ad un bilancio con un ritardo di tre anni, quando l'azienda non esiste più)

   

Il Presidente pone ai voti la proposta 158/12

Il Consiglio approva.

Interviene il consigliere CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri) chiede inserimento PL 289/12.
Il Consiglio approva

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno:

Proposta di legge n. 289/12^ recante modifiche ed integrazione alla Legge Regionale 29/11/2019, n. 48,
"Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria".

Interviene il consigliere NERI Giuseppe (Fratelli d Italia)

Il Presidente pone ai voti gli articoli:

art.1 approvato
art.2 approvato
art.3 approvato
art.4 approvato
art.5 approvato
art.6 approvato
emendamento all'art.7, interviene il consigliere Molinaro che illustra l'emendamento, accolto
art.7, per come emendato, approvato
art.8 approvato
art.9 approvato
art.10 approvato

Il Presidente pone ai voti la proposta nel suo complesso per come emendata

Il Consiglio approva con autorizzazione al coordinamento formale

Il Presidente, esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

La seduta è tolta.