X^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
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N. 81
SEDUTA
Di GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Presidenza del presidente
Nicola Irto
La seduta inizia alle 18,02
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare
lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Il Settore assistenza giuridica ha comunicato al Presidente del
Consiglio regionale, per il tramite del Settore segreteria assemblea, la prorogatio dei
Consigli regionali. Si sancisce, sostanzialmente, che dal 23 novembre il
Consiglio regionale della Calabria non disporrebbe più di pieni poteri.
Infatti, per giurisprudenza costituzionale consolidata, i Consigli
regionali a Statuto ordinario, nel periodo precedente lo svolgimento delle
elezioni e fino alla loro sostituzione, dispongono di poteri attenuati,
confacenti alla loro situazione di organi in scadenza, analoga, quanto a
intensità di potere, a quella degli organi legislativi in prorogatio; potendo così soltanto
discutere e adottare atti indifferibili e urgenti o dovuti o costituzionalmente
indifferibili, la cui natura, pertanto, dovrà anche essere valutata
dall’Assemblea stessa.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.
Presidente, avevamo parlato alla conclusione della Conferenza dei
capigruppo.
Prendo atto della comunicazione che ci ha appena fatto consegnare
dai collaboratori del Consiglio sulla prorogatio dei Consigli regionali. Con questo atto, a firma
del dirigente, Sergio Lazzarino, si fa comunque riferimento ad un aspetto, vale
a dire che i Consigli regionali possono adottare atti indifferibili e urgenti,
la cui natura dovrà essere soggetta, di volta in volta, a puntuale valutazione
da parte dell’Assemblea legislativa.
Per questo, Presidente, volevo sottoporre all’attenzione dell’Aula
due questioni che sono trasfuse in ordine del giorno, richiamando il Consiglio
regionale anche su questioni che hanno, a mio avviso, natura urgente e che per
le quali chiedo eventualmente la condivisione di tutti i capigruppo e i
consiglieri regionali.
Consigliere Gallo, la faccio concludere ma, comunque, essendo ordini
del giorno non possono essere nemmeno sottoposti alla valutazione
dell’Assemblea; o sono proposte di provvedimento amministrativo o proposte di
legge regionali. Comunque la faccio concludere.
Siccome da lunedì scorso è anche scattata la par condicio, che mi è stata comunicata dal Co.Re.Com.,
le faccio concludere l’illustrazione, però poi non aprirò dibattito su questo.
Insomma, già glielo anticipo. Quindi concluda quello che stava dicendo!
Mi rimetto eventualmente all’approvazione e alla valutazione da
parte dell’Assemblea.
Voglio sollevare due questioni. La prima: proprio con il
Presidente della Giunta regionale c’è stato oggi un incontro, in Conferenza
Stato-Regioni a Roma, fra il Governo nazionale e le Regioni, convocata dal
ministro Boccia sulla mancata individuazione dei livelli essenziali di
prestazioni, nella bozza di riforma dell’autonomia differenziata. Credo che per
noi abbia partecipato l’assessore Fragomeni.
Il Governo prosegue su queste vicende e credo che il Consiglio
regionale della Calabria debba opporsi a questo modo di procedere. Quindi
vorrei che il Consiglio regionale Calabria condividesse un ordine del giorno.
Consigliere Gallo, le ripeto, sull’ordine del giorno non possiamo
esprimerci! Ci possiamo esprimere su un progetto di legge, su un provvedimento
amministrativo di dubbia interpretazione. Concluda sull’altro punto! Di fatto
lo ha illustrato. Intanto faccia protocollare gli ordini del giorno!
Credo che il Consiglio regionale possa valutare.
Il secondo punto riguarda una questione ancora più delicata: gli ex LSU, impegnati a garantire la pulizia
delle scuole. Da parte del Governo c’è un provvedimento per la stabilizzazione,
o meglio, l’ingresso di una parte di essi all’interno dei ruoli del Ministero
della Pubblica Istruzione.
Su 16 mila ne assumeranno 11 mila; 5 mila rimarranno fuori. Poiché
su 1.002, che attualmente lavorano in Calabria, ne rimarranno fuori 600, credo
che come Consiglio regionale della Calabria vada fatta una valutazione in
questo senso, anche per interagire e spiegare al Governo e al Parlamento che
questo modo di procedere probabilmente porterà al taglio di almeno 5 mila posti
di lavoro!
Però, Presidente, vorrei che sottoponesse al Consiglio regionale
questo tipo di valutazione in quanto credo si tratti di atti urgenti.
No, no, adesso vi dico io come dobbiamo procedere! Poi le dico io
qual è la soluzione da Regolamento!
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pedà. Ne ha facoltà.
Presidente, anche io avevo presentato un ordine del giorno su una
tematica importante, che mi è stata segnalata stamattina da tanti cittadini, da
più cittadini, ed è la situazione del Centro di ricerca sull’Alzheimer a
Lamezia Terme della professoressa Bruni.
Se qualcuno della Giunta regionale mi segue, perché vorrei
impegnare la stessa Giunta al compimento di tutti gli atti necessari per il
Centro suddetto, che sta morendo.
C’era un impegno di spesa; c’è una legge regionale che impegna in
bilancio 500 mila euro. Fino ad ora ne sono stati erogati 200 mila al Centro
per l’Alzheimer dell’Asp di Lamezia Terme, che si occupa della ricerca
scientifica a livello internazionale, ed è su questo che vorrei, quindi, porre
l’attenzione.
Non sapevo che l’Alzheimer fosse una malattia genetica!
Stamattina tanti genitori mi hanno chiamato perché per loro questa
è l’ultima speranza affinché i loro figli possano avere un matrimonio, senza la
paura di creare una famiglia e di generare figli, che recano in sé già un
pregiudizio di malattia.
Secondo punto. Paradossalmente mi sono trovato a presentare un
ordine del giorno, che impegna la Giunta regionale a rispettare un ordine del
giorno precedente, che è quello della ZES, dello sportello fisico della ZES di
Gioia Tauro.
Mi fa piacere che oggi sia presente il professore Russo. La Giunta
regionale si era impegnata, in dibattito, a giugno, insieme al professore
Russo, alla realizzazione dello sportello fisico a Gioia Tauro.
Siamo a dicembre e non è stato realizzato niente.
L’amministrazione a Gioia Tauro ha messo a disposizione dei locali
a titolo gratuito.
Ho letto poi una notizia di stampa, non smentita dal professore
Russo, dove lo stesso affermava che gli investitori della ZES dovranno arrivare
da Detroit - quindi non sarebbe importante, così, realizzare lo sportello
fisico a Gioia Tauro -, smentendo quello che aveva affermato precedentemente in
Aula e che rappresentava un segnale importante per la città di Gioia Tauro e per
la Calabria.
Poi, entreremo nel merito dell’ordine del giorno, a firma del
consigliere Sergio, perché va esaminato nel merito.
Ribadisco la mia volontà di non procedere a votazioni su nessun
ordine del giorno fino a quando il professore Russo e la Giunta regionale non
chiariranno quest’aspetto su Gioia Tauro. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.
Intervengo brevemente, Presidente, per ricordare a me stesso che
l’ultima seduta di Consiglio regionale, che è stata sospesa per mancanza del
numero legale, si è interrotta su un’informativa, in merito alla quale stava
riferendo l’assessore Robbe.
L’informativa non è un atto che il Consiglio regionale deve poi
adottare perché non è prevista votazione.
C’è votazione, invece, sull’ordine del giorno.
Non era un ordine del giorno; è una semplice informativa,
“partorita” dalla Conferenza dei capigruppo, alla sua presenza, che non
necessita poi di una votazione.
L’assessore informava il Consiglio regionale, da parte della
Giunta, su una tematica sospesa in merito alla legge regionale numero 12 del
2014.
Per cui le chiedo, così come si era rimasti al momento della
chiusura dei lavori nell’ultima seduta di Consiglio regionale, di riprendere i
lavori, dando la parola all’assessore Angela Robbe
per completare quell’informativa e rendere edotto il Consiglio regionale sullo
stato dell’arte della situazione rispetto alla legge regionale richiamata.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bova. Ne ha facoltà.
Presidente, chiedo scusa, in riferimento alla comunicazione
di cui ha dato lettura e relativa al parere del Settore assistenza giuridica,
volevo solo far notare una questione. Premetto che tanto la normativa quanto la
giurisprudenza di riferimento, citata dal dottor Lazzarino, è cosa ben nota,
anche perché, in questi giorni, credo che ognuno di noi abbia avuto modo di
approfondire il tema della prorogatio o altro. Nel concetto, laddove lei ha
testualmente letto “potendo così adottare soltanto atti indifferibili e
urgenti, dovuti o costituzionalmente indifferibili” – secondo ex plurimis si
citano diverse sentenze della Corte costituzionale, un principio costituzionale
– ad avviso del sottoscritto, negli atti dovuti che potrebbero, quindi, essere
approvati da questo Consiglio regionale, anche se il termine decorre dal 23,
potrebbe rientrare, Presidente, la cosiddetta doppia preferenza di genere.
Presidente, vorrei sapere dall’Assemblea e da lei, se si
intende procedere ad altra seduta di Consiglio regionale o, comunque, su questo
sollecitare la totalità dell'Assemblea e la Conferenza dei capigruppo, per
raggiungere anche un accordo e convocare una seduta di Consiglio su un solo
punto, eventualmente, per adeguare il sistema elettorale calabrese a quella che
è la legge nazionale ed evitare, quindi, possibili ricorsi.
Attenzione – io lo dico – si potrà verificare il caso che,
dopo le elezioni, una donna candidata possa presentare un ricorso perché ha
preso cento voti e viene eletto un uomo che, probabilmente, ne ha presi 15 mila
– faccio un esempio qualsiasi – e, sol perché si dice che non è stata
rispettata la doppia preferenza. Attenzione, fate posto alle donne.
Vi prego di valutare queste situazioni.
C'è, poi, il principio di civiltà che dobbiamo guardare e,
proprio per quella che è la mia sensibilità e la mia formazione politica,
Presidente, credo che, almeno questa cosa, dobbiamo inseguirla fino alla fine.
Questa maggioranza ha il dovere di tentare. Poi, che
impugnassero anche questa.
Ne abbiamo fatte altre e vogliamo sapere se il Governo
impugnerà una legge dove andiamo ad adeguarci a quel sistema elettorale.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Dopo la comunicazione formale fatta dal Presidente dell'Assemblea,
intervengo semplicemente per dire che il parere espresso dal Settore
legislativo rispecchia una consuetudine che, ormai, avviene in tutte le Regioni
d'Italia. L'Emilia Romagna, che come noi andrà al voto il 26 gennaio, ha
bloccato l'attività legislativa il 23 novembre.
Reputo inutile inseguire le farfalle in quest'Aula per
tentare di dire che parliamo di tutto e di più sol perché dobbiamo continuare a
fare moina.
Rispettiamoci a vicenda e rispettiamo il ruolo del Consiglio
regionale!
Direi di concentrarci sulle cose che dobbiamo fare, da qui al
10 dicembre, che è la data dell’ultima seduta che possiamo tenere in
quest’Aula.
Cerchiamo di approvare i provvedimenti che oggi sono posti
all’ordine del giorno e smettiamola di fare questo teatrino dove parliamo di
tutto, solo perché dobbiamo dire qualcosa anche noi, senza avere poi contezza
di quello che oggi ci ha detto il Presidente all'Assemblea legislativa con la
lettura del parere.
Pertanto, inviterei i colleghi consiglieri regionali a stare
sul pezzo e ad evitare che, anche in questi ultimi giorni, diamo la
dimostrazione di un Consiglio regionale poco attento anche alle normative
nazionali e alla giurisprudenza consolidata.
Facciamo le cose che dobbiamo fare e andiamo in campagna
elettorale; forse è meglio, più utile e funzionale per tutti noi.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Nucera. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Penso che, fino a quando saremo in questo
Consiglio regionale, dovremo fare le cose che servono ai calabresi.
Sono d'accordo con il consigliere Gallo, per la discussione
di questioni quali il regionalismo differenziato e alla questione degli Lsu-Lpu, così come sono d'accordo di fare una discussione su
quanto proposta dal collega Bova.
Fino a quando siamo qui, non ci sono cose che si possono fare
e cose che non si possono fare, ma bensì cose che si possono e si devono fare,
se si tratta dell'interesse dei calabresi. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Giannetta. Ne ha
facoltà.
Intervengo velocemente per dire questo: non credo che, su
alcune cose, noi possiamo avere potere discrezionale perché – consentitemi – dalle
poche sedute di Consiglio regionali a cui ho partecipato, ho l'impressione che
si tratti veramente, come dire, di un metodo, di una prassi, di una
consuetudine che ci porta, inevitabilmente, ad esprimere una nostra opinione.
Se, effettivamente, noi abbiamo un parere legale – quindi,
stiamo parlando di giurisprudenza e non si tratta di un discorso al quale
possiamo dare una nostra interpretazione – da questo punto di vista, credo sia
fondamentale chiudere questa Legislatura con dignità e non continuare ad
affannarci attorno a delle cose che, purtroppo, in questi cinque anni,
sicuramente non sono state fatte, cercando di recuperare all'ultimo minuto.
Vorrei veramente – e chiudo – indirizzare l’Aula alla presa
d’atto che non si può non tener conto di questo parere.
Tra le altre cose – e concludo veramente – per quanto
concerne la questione del metodo, non è possibile che ci sediamo prima
nell’aula accanto per discutere di una linea da adottare anche all'interno del
Consiglio e, contemporaneamente, arriva un atto legale da parte dell'Avvocatura
o della Regione, che ci dice tutt'altro; quindi, non vorrei dire che è una
questione di stile ma, sicuramente è una questione di concretezza, che
quest'Aula non può non tenere conto di un parere legale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Sergio. Ne ha
facoltà.
Signor Presidente, rispetto alla nota di risposta che è
pervenuta in data odierna agli uffici della prima Commissione, mi corre
l’obbligo istituzionale di precisare che, come Presidente della prima
Commissione “Affari istituzionali”, mi sono fatto carico – pur consapevole
della deroga al canone regolamentare – di far pervenire a lei, Presidente del
Consiglio, la decisione assunta all’unanimità dalla Commissione alla luce delle
richieste degli esponenti della società civile - il consigliere di parità,
Tonia Stumpo; il direttore di “Fimmina
Tv”, Raffaella Rinaldis; l'esponente dell'ANPI,
Sergio Vitale – di valutare l'opportunità di portare all'ordine del giorno
dell'organo politico, del Consiglio, la proposta riguardante l'adattamento
previsto dalla legge nazionale numero 20 del 2016.
Pertanto, appare a dir poco fuorviante sul piano
politico-istituzionale, la risposta pervenuta, che definirei giuridicamente corretta
ma, politicamente, inopportuna.
Pertanto, se gli altri colleghi sono d'accordo, ai sensi
dell'articolo 42 del Regolamento interno, chiedo l'iscrizione all'ordine del
giorno nella seduta odierna, della proposta di legge numero 407/10^.
Durante il periodo di prorogatio, ossia
nell'arco temporale tra la scadenza naturale del mandato e l’entrata in carica
del nuovo organo eletto, il Consiglio regionale è entrato a limitare il
contenuto dei provvedimenti legislativi esclusivamente a quelle disposizioni
che appaiono indifferibili e urgenti, al fine di fronteggiare situazioni di
pericolo imminente, ovvero che appaiono necessari sulla base di obblighi
fissati dalla legislazione statale o comunitaria.
Alla luce dei principi elaborati dalla giurisprudenza costituzionale
in tema di limiti dei poteri degli organi elettivi in prorogatio, quindi, l'adeguamento della legge elettorale regionale alla legge
nazionale numero 20, essendo di attuazione costituzionale è, sicuramente,
idonea a giustificare il carattere necessario ed indifferibile dell'intervento;
motivo per cui, l'approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere è
ancora possibile, quanto anche dovuta, probabilmente.
Vorrei precisare, ancora, che l'atto che la Commissione ha
trasmesso, non era una risoluzione; la risoluzione era riportata dagli organi
di stampa.
Si tratta di un atto di indirizzo politico. Grazie.
Se non ci sono interventi, rispondo partendo dall'ultimo
intervento. Condivido l'impostazione del consigliere Sergio.
Detto questo, quello che vale per lui e le altre proposte,
cioè a dire, andare oltre e capire che cosa il Consiglio regionale può
discutere, nonostante questo parere, lo si farà nella prossima Conferenza
capigruppo, che avverrà lunedì prossimo, prima della seduta di Consiglio
regionale.
Valuteremo tutti gli ordini del giorno che oggi sono stati
posti: la proposta del consigliere Bova; la proposta del consigliere Nucera; la proposta del consigliere Sergio, di cui
condivido l'impostazione.
Probabilmente, però, c'è stato solo un problema di atti e di
comunicazione.
È vero che lei non ha mandato una risoluzione però, nell'atto
di indirizzo, ha citato l'articolo del Regolamento che si rifà alle
risoluzioni. Il tecnicismo non è importante.
Dobbiamo andare nel merito delle questioni; queste le potremo
affrontare in Conferenza dei capigruppo prima, e poi, eventualmente, decidere
se portarle in Aula, valutando la compatibilità di una discussione su quegli
ordini del giorno.
Adesso, invece, abbiamo l'ordine del giorno la cui
discussione era stata avviata nella precedente seduta.
È l'ordine del giorno a firma del consigliere Sergio che era rimasto
in campo perché c'era stata una discussione ed era mancato il numero legale.
Lei, però, consigliere Sergio, mi diceva che lo voleva
rinviare per una modifica.
Sì, ma che rimanga sempre il primo punto
all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio.
Verrà discusso insieme agli altri,
perché si deve fare una modifica dell’ordine del giorno.
Vi è la necessità, per un refuso, di una
piccola modifica.
(Il
Consiglio rinvia)
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Aieta. Ne ha facoltà.
Signor presidente, solo per informare il
Consiglio che nella giornata di ieri si è tenuta la seconda Commissione per
discutere dell’approvazione di: rendiconto, autorizzazione all'esercizio
provvisorio, bilancio consolidato e assestamento della Regione Calabria.
La discussione è stata avviata, abbiamo
approvato sia il rendiconto sia l'autorizzazione all’esercizio provvisorio e,
in assenza dei revisori dei conti, abbiamo aggiornato ad oggi la seduta per
discutere del bilancio consolidato e dell'assestamento. L'interlocuzione oggi
si è protratta, per cui, per dare spazio ai lavori del Consiglio, abbiamo
aggiornato i lavori della Commissione a lunedì mattina.
Al contempo, signor Presidente chiedo
che venga inserito all'ordine del giorno la proposta di provvedimento
amministrativo numero 269/10^ " Rendiconto esercizio 2018 dell'Azienda
Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) ", la
proposta di provvedimento amministrativo numero 272/10^ “Rendiconto esercizio
2018 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP
CALABRIA)”, la proposta di provvedimento amministrativo numero 276/10^
“Rendiconto esercizio 2018 dell'Azienda Calabria Lavoro”, la proposta numero di
provvedimento amministrativo numero 283/10^ “Rendiconto esercizio 2018
dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”. Mi
fermo qui.
Proposte che sono legate ai documenti
contabili che dovremo approvare.
Legate al bilancio consolidato, certo.
Pongo in votazione l'inserimento di
questi quattro provvedimenti, richiesta dal consigliere Aieta.
(Il
Consiglio inserisce)
Secondo punto, la proposta di legge
numero 466/10^ a firma del consigliere regionale D'Agostino che ha facoltà di
illustrarla.
Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi,
la presente proposta di legge mira a chiarire ulteriormente i contenuti della
legge regionale numero 11 del 2019 in merito alle competenze della Città
metropolitana in materia di rifiuti.
Detta legge ha sostituito le Comunità
d’Ambito con la Città metropolitana, senza tuttavia chiarire i tempi e modi
della decadenza dell'Ufficio comune e del suo direttore. In pratica, ad oggi,
le scelte fatte in materia di rifiuti presso la Città metropolitana devono
essere trasferite per la fase gestionale all'Ufficio comune. Quindi, le scelte
vengono prese da un Ente ed eseguite da un altro.
Conclusivamente, con la proposta di
modifica e integrazione della legge regionale numero 14 del 2014 si completa il
processo di delega delle funzioni alla Città metropolitana, aggiungendo alla
delega delle scelte di natura politica, quindi di indirizzo e controllo, anche
la delega delle scelte di natura gestionale.
Tanto si richiede per supportare la
Città metropolitana e il suo sindaco a gestire questa fase di trattamento
previsto dalla legge regionale numero 11 del 2019. La presente proposta di
legge non comporta oneri di spesa. Grazie.
Ha chiesto di intervenire l’assessore
Rizzo, ne ha facoltà.
La legge proposta dal consigliere
D'Agostino dettaglia esattamente quelle che sono le funzioni che potranno
essere esercitate dalla Città metropolitana che subentra in tutte le funzioni
che erano state riconosciute all’ATO.
Viene, anche, dettagliata la possibilità
di fare un Ufficio soltanto per quanto riguarda determinate ARO, per cui, nel
caso in cui dovesse essere discusso qualcosa di particolare che riguardi
soltanto determinate ARO, parteciperanno all'Ufficio solo ed esclusivamente i
sindaci che fanno parte di quell’ARO.
La legge non prevede nessuna spesa sul
bilancio regionale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Orsomarso. Ne ha facoltà.
Abbiamo fatto una Conferenza dei
capigruppo, nella quale si è detto che è inutile presentare ordini del giorno.
Questo Consiglio doveva venire in Aula e
riaggiornarsi a lunedì, perché si attende il parere dei revisori sui
provvedimenti di bilancio. Il resto che state facendo non lo comprendiamo,
motivo per cui stiamo per abbandonare l’Aula.
Nella Conferenza dei capigruppo eravamo
rimasti che oggi avremmo portato avanti le proposte all'ordine del giorno
relative ai documenti propedeutici all’assestamento di bilancio previsto per
lunedì.
Sì, ma state inserendo proposte di
legge.
E quali? No, quella in discussione era
già all’ordine del giorno. Con la discussione sugli ordini del giorno forse ci
siamo un po' distratti tutti.
Quello che stiamo discutendo è
all'ordine del giorno. Rispetto all'ordine del giorno convocato 3-4 giorni fa,
il punto 7, la proposta del consigliere D’Acri, non potrà essere discussa, non
la metterò ai voti, perché non rientra nella casistica degli atti urgenti.
Vi siete allontanati dall'Aula, non
avete ascoltato l’Assessore, le chiedo di riprendere la parola per illustrare
questo provvedimento e lo valutiamo assieme.
Ci dovete spiegare in Conferenza dei
capigruppo quali sono gli atti urgenti.
Consigliere Orsomarso, era già
all’ordine del giorno.
Facciamo relazionare l'assessore Rizzo
su questo e valutiamo, uno ad uno, gli altri punti. Non si deve decidere a
blocco, punto per punto decidiamo come andare avanti. Prego, assessore Rizzo.
Ribadisco quello che ho detto prima.
Questo disegno di legge mira a dettagliare, in maniera particolareggiata,
quelle che sono le funzioni attribuite alla Città metropolitana che subentra,
così come stabilito dalla legge numero 19 del 2019, nelle funzioni che erano
proprie dell’ATO Reggio Calabria. La legge prevede, tra l'altro, che, ove
necessario, nell'esercizio della propria autonomia statutaria e regolamentare,
le sedute ristrette della Conferenza della Città metropolitana possono essere
presiedute soltanto dai Comuni che fanno parte dell’ARO.
No, non la faccio finire. Abbiamo già
discusso.
Qui si sta dicendo che ci sono province
di serie A, città di serie A, città di serie B, sui rifiuti. Abbiamo già
discusso in Conferenza dei capigruppo, poiché siete in ritardo di 5 anni, se
avete i numeri l’approvate da soli – vi sto spiegando, di nuovo - o, se volete
rinviare, noi siamo per aggiornarci a lunedì per il bilancio.
Dobbiamo discutere ancora su una
proposta? Consigliere Tallini, non l'abbiamo già discussa, manifestando tante
perplessità, in Conferenza dei capigruppo?
Ha chiesto di intervenire il presidente
Oliverio. Ne ha facoltà.
Credo non sia il caso di accapigliarsi su una discussione, che
ritengo possa essere evitata, perché ci sarà un’altra seduta di Consiglio
regionale e poi un’altra ancora, quindi ci saranno occasioni per affrontare i problemi
che necessitano discussione.
Ritengo si debba assumere stasera come criterio quello di decidere
su tutti gli atti propedeutici ai documenti contabili, perché se non si
approvano quegli atti, per esempio, il bilancio consolidato, non si può chiudere,
perché ci sono una serie di atti che sono riconducibili a documenti contabili
che abbiamo deciso di affrontare nella seduta di Consiglio regionale di lunedì;
per esempio, i rendiconti degli Enti sub-regionali, tutti i rendiconti,
compresi quelli che devono essere richiamati. Si è detto prima, consigliere
Orsomarso!
Dopodiché io mi fermerei qui! Presidente, fermiamoci qui! Perfetto.
E mi fermerei a tutti gli atti propedeutici e ai documenti contabili.
Nella riunione di lunedì, oltre ai documenti contabili, si
affronterà il resto dei provvedimenti, sui quali, appunto, bisognerà discutere,
nella riunione di lunedì 2 dicembre, non nella riunione di chissà quando!
Questo per evitare che la discussione di stasera possa inficiare il
percorso, perché non si può approvare il bilancio consolidato se non si
approvano i documenti propedeutici allo stesso.
Sì, grazie.
Mettiamo in votazione la richiesta di rinvio della proposta di
legge numero 466/10^ da parte del consigliere Orsomarso e del presidente Oliverio.
(Il Consiglio rinvia)
Riprendiamo, però, la discussione con i documenti contabili, che
sono propedeutici a quelli che presenteremo lunedì.
Sulla proposta di legge numero 474/10^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio
di cui alla lettera a) e lettera e) comma 1, dell’articolo 73 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, numero 118” relaziona il consigliere Aieta, prego.
Presidente, il provvedimento si rende necessario per dare
attuazione a quanto disposto dal decreto legislativo numero 118 del 2011, che
prevede, all’articolo 73, che il Consiglio regionale riconosca con legge la
legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: sentenze esecutive;
copertura dei disavanzi di enti; ricapitalizzazione e procedure espropriative
di pubblica utilità.
Il disegno di legge si compone di quattro articoli.
L’articolo 1 prevede il riconoscimento della legittimità dei debiti
fuori bilancio derivanti da sentenze o altri titoli esecutivi equiparati, per
l’importo complessivo di euro 34.224, secondo il dettaglio contenuto
nell’allegata tabella numero 1 al disegno di legge.
L’articolo 2 prevede il riconoscimento della legittimità dei debiti
fuori bilancio derivanti dall’acquisizione di beni e servizi, in assenza del
preventivo impegno di spesa, per l’importo complessivo di euro 43.483,94,
secondo il dettaglio contenuto nell’allegata tabella numero 2 al disegno di
legge.
All’articolo 3 viene indicata la forma di copertura finanziaria
prevista per i suddetti debiti fuori bilancio.
I revisori dei conti, con parere numero 3 del 2019, nel
raccomandare di apportare al bilancio 2019-2021 le variazioni conseguenti all’approvazione
della proposta di legge in oggetto, finalizzate a prelevare l’importo di euro
77.707,94 dalla Missione U.20 - Programma 03, per incrementare le previsioni
dei relativi Programmi di spesa e di adottare ogni misura procedimentale,
organizzativa e gestionale necessaria ad evitare il formarsi di debiti fuori
bilancio, hanno espresso parere favorevole al provvedimento.
Pongo in votazione la proposta di legge.
Articolo1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Articolo 4
(È approvato)
Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente
ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo,
altresì, atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.
(Il
Consiglio approva)
(È
riportata in Allegati)
Il quarto punto all’ordine del giorno è relativo alla proposta di
provvedimento amministrativo numero 274/10^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Piano di Azione Coesione (PAC) 2007/2013. Rettifica D.G.R.
467/2018. Approvazione del Piano Finanziario e presa atto del differimento del
termine di conclusione degli interventi del Programma”, che ha carattere
indifferibile ed urgente. Il consigliere Aieta può relazionare, prego.
La proposta di provvedimento amministrativo è stata approvata
dall’Esecutivo regionale, con delibera numero 471 del 02 ottobre 2019 e
riguarda la rimodulazione del Piano finanziario del PAC (Piano Azione Coesione)
e la presa d’atto del differimento del termine di conclusione degli interventi
del Programma.
La delibera in discussione, nello specifico, prevede di rettificare
l’allegato 1 “Piano finanziario” della delibera della Giunta regionale numero
467 del 29 ottobre 2018, realizzando una variazione finanziaria fra Assi della
Misura di salvaguardia II.18, che sarebbero gli “Interventi di rafforzamento
delle attività di gestione, monitoraggio e controllo del Fondo Sociale Europeo”
e della Misura Nuova Operazione III.6 “Misure di politiche attive del lavoro”,
di cui alla precedente delibera di Giunta numero 520 del 16 dicembre 2016.
Contestualmente, nel corpo della delibera si specifica la presa d’atto del
differimento al 31 dicembre 2020 del termine di conclusione degli interventi al
programma PAC Calabria 2007-2013.
Ai lavori della Commissione ha partecipato il dottor Venneri per il Dipartimento programmazione nazionale,
illustrando il provvedimento e fornendo i chiarimenti richiesti. Ciò premesso,
sottopongo all’Aula l’esame della proposta il provvedimento amministrativo in
oggetto.
Ci sono interventi? Allora pongo in votazione la proposta di
provvedimento amministrativo.
(Il
Consiglio approva)
(È
riportata in Allegati)
Il quinto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di
provvedimento amministrativo numero 281/10^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell’Azienda Calabria Verde”,
che ha carattere indifferibile ed urgente. Il consigliere Aieta può
relazionare, prego.
La proposta di provvedimento amministrativo si compone della
delibera di Giunta regionale, dei verbali del revisore unico dei conti, delle
relazioni istruttorie del Dipartimento Presidenza e del Dipartimento bilancio.
Vorrei ricordare che, con delibera di Giunta regionale numero 94
del 17 marzo 2017, è stato previsto che la vigilanza sull’Azienda compete al
Dipartimento Presidenza.
Il revisore unico dei conti ha attestato la corrispondenza del
rendiconto alle risultanze della gestione ed ha espresso un giudizio positivo
per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2018.
Il Dipartimento Presidenza ha espresso favorevole al rendiconto
2018 dell’Azienda. Riguardo la verifica delle norme in materia di contenimento
della spesa per l’esercizio 2018, ne ha verificato il rispetto dei relativi
limiti di spesa, con la sola eccezione del limite inerente le spese per gli
organi di indirizzo, direzione e controllo, che sono previsti nelle leggi
regionali numero 22 del 2010 e numero 69 del 2012.
Il Dipartimento bilancio, nell’istruttoria di competenza, ha
evidenziato la correttezza della procedura del riaccertamento
ordinario dei residui, nonché della determinazione sia del Fondo pluriennale
vincolato sia del risultato di amministrazione alla data del 31 dicembre 2018.
Il Dipartimento, al fine di salvaguardare i propri equilibri di
bilancio nonché di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale,
ha raccomandato all’Azienda di promuovere tutte le attività necessarie atte a
garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito,
stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei proventi
relativi alla gestione dei beni, con particolare riferimento ai canoni per
concessioni pluriennali.
A conclusione dell’attività istruttoria, il Dipartimento bilancio
ha rilevato che sussistono: la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31
dicembre 2018, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente
saldo di cui al conto del tesoriere; la corrispondenza tra i valori al residuo
e quelli riportati nel conto del patrimonio; la quadratura tra il saldo di
tesoreria e il valore registrato alla voce “disponibilità liquide” dell’attivo
dello stato patrimoniale.
Il Dipartimento bilancio, nel rilevare che l’eventuale mancato
rispetto normativa in materia di contenimento delle spese non incide
sull’approvazione del rendiconto dell’Ente, fatte salve le responsabilità in
capo ai soggetti che hanno determinato eventuali maggiori esborsi, in termini
di risorse impiegate oltre il limite di legge, ritiene possibile procedere
all’adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l’esercizio
2018 di Azienda Calabria Verde, al fine della successiva trasmissione dello
stesso al Consiglio regionale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pedà. Ne ha facoltà.
Presidente, approfitto della discussione sul bilancio di Azienda
Calabria Verde, non tirandomi indietro sul giudizio dato da parte del generale Mariggiò, alla guida dell’Ente. Però, anche qui, voglio
ricordare che il Consiglio regionale aveva impegnato la Giunta a sistemare una
situazione incresciosa, che è quella dei sorveglianti idraulici che ancora, a
tutt’oggi, hanno un contratto di diritto privato pur lavorando in un’Azienda
pubblica.
Tra l’altro, non è solo un problema di natura contrattualistica, ma
è anche di organizzazione del lavoro, perché i sorveglianti non possono
sorvegliare la notte in quanto privi di contratto.
Abbiamo visto le piogge copiose della scorsa settimana quali
disastri hanno creato in un territorio dissestato dal punto di vista
idro-geologico come quello della nostra regione! Proprio il mio territorio è
uno dei più colpiti.
Ricordo l’esondazione del fiume Budello dell’anno 2010. Ogni volta
che c’è una pioggia copiosa si crea il panico tra gli abitanti della zona e
tutte le forze istituzionali sono impegnate in una sorveglianza autonoma,
spesso, tra l’altro, utilizzando i volontari della Protezione civile, a cui va
il mio grande plauso, perché senza di loro non avremmo neanche contezza, per
esempio, della misurazione del fiume per sapere il livello dell’acqua a che
punto è.
Quindi, una situazione critica di esondazione. Anche rispetto a
questo vorrei sapere dall’Assessore - non so se quello al bilancio o quello
all’ambiente - a che punto è l’impegno preso dalla Regione sulla
contrattualizzazione dei sorveglianti idraulici di Azienda Calabria Verde. Tra
l’altro, proprio il generale Mariggiò, in recenti
interviste, ha dichiarato che è un fatto giustissimo. Grazie.
Pongo in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Il sesto punto all’ordine del giorno riguarda la “Proposta di provvedimento
amministrativo numero 282/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante:
“Por Calabria FESR FSE 2014-2020. Presa d'atto della Decisione di esecuzione
della Commissione europea C(2019)1752 final del 28.02.2019 che modifica la decisione di
esecuzione C(2015)7227 che approva determinati elementi del programma operativo
POR Calabria FESR FSE per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale e
del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo ‘Investimenti a favore
della crescita e dell'occupazione per la Regione Calabria Italia” che ha
carattere indifferibile ed urgente.
La parola al consigliere Aieta per illustrare il provvedimento.
Questa proposta di provvedimento amministrativo è stata approvata
dall’esecutivo regionale con delibera numero 118 del 2.4.2019, riguarda la
presa d'atto della Decisione di esecuzione della Commissione europea C(2019)1752, che approva la proposta di revisione del POR
Calabria FESR FSE 2014/2020.
Nello specifico la predetta decisione modifica la Decisione di esecuzione
C(2015)7227, riformulando parte dell'articolo 1 e sostituendo integralmente
l’Allegato II, relativo alla dotazione finanziaria complessiva del Programma
operativo regionale FESR FSE 2014/2020.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pedà. Ne ha facoltà.
Presidente, intervengo per stigmatizzare il comportamento della Giunta,
prima ho fatto una domanda e non mi è stata data risposta. Siamo qui per un
fatto di dignità e di rispetto per i calabresi, perché questi provvedimenti di
bilancio sono essenziali, però vorrei pure avere un po' di dignità, perché non
rappresento me stesso, ma rappresento gli elettori calabresi che mi hanno
votato.
Avevo chiesto dei lumi sul contratto dei sorveglianti idraulici, per i
quali tra l'altro la Giunta si era impegnata a portare avanti l’iter con
Calabria Verde, nessuno mi ha risposto, siamo andati avanti favorevoli,
contrari e arrivederci.
Ha chiesto di intervenire il
presidente Oliverio. Ne ha facoltà.
Non ho nessuna difficoltà a chiedere scusa al collega Pedà, ma purtroppo quando
ci sono i lavori dell’Aula e mi si viene a chiedere qualcosa - capisco le
legittime richieste dei consiglieri - impedendomi di seguire la discussione, lo
dico molto francamente, poi succedono problemi di questa natura.
Chiedo, quindi, scusa al collega Pedà e prego i colleghi, quando ci sono
discussioni in Aula, di evitare di distrarmi, perché essendo il Presidente
della Giunta regionale ho la responsabilità di dare risposte, ma devo essere
messo nelle condizioni di seguire i lavori del Consiglio regionale. Consigliere
Pedà, mentre poneva il problema, ero distratto da esigenze giuste, che mi
vengono poste, però che distraggono dalla discussione.
Rispondo brevemente al quesito posto. Sul contratto dei lavoratori
forestali, dopo dieci anni, si è pervenuti ad una intesa con le organizzazioni
sindacali e si stanno affinando tutte le procedure di carattere amministrativo,
da parte di Calabria Verde e della Regione che eroga le risorse a Calabria
Verde per il funzionamento delle attività di questo importante Ente, per
concludere con la sottoscrizione del contratto; tra l'altro c'è stato già un
precontratto, sottoscritto sull'accordo più complessivo che, finalmente, è
stato concluso da parte di Calabria Verde con le organizzazioni sindacali.
Sulla questione specifica degli idraulico-forestali avendo questi una
mansione e una funzione che è legata alla riorganizzazione dei bacini, quindi
una specificità, si sta approfondendo la parte giuridico amministrativa
relativa a queste funzioni e a queste figure, per poter anche qui inquadrare
una ipotesi di contratto questi lavoratori.
Questi lavoratori, come sapete, sono stati immessi in Calabria Verde
successivamente perché le loro funzioni, le loro finalità sono riconducibili
fondamentalmente a quella che è una funzione legata precedentemente, anche,
all’ABR (Autorità di Bacino Regionale) che poi è stata superata dalla
costituzione dei distretti idrografici che sono di carattere interregionale;
quindi si sta approfondendo, dal punto di vista amministrativo giuridico, con
l'Ufficio legale della Regione e con gli uffici preposti del Dipartimento
perché si possa definire un'ipotesi contrattuale che sia confacente alle
professioni e al ruolo di questi lavoratori.
La cosa che possiamo dire è che non sono più in una condizione di
incertezza, nel senso che, con il passaggio a Calabria Verde, sono adesso in
una condizione di relativa tranquillità e si sta operando, anche attraverso
Calabria Verde, alla definizione, adesso non ricordo il termine tecnico, dei distretti
entro i quali esercitare questa funzione.
Quella dei sorveglianti idraulici è una funzione importante perché con il
venir meno delle guardianie idrauliche, che erano riconducibili alla vecchia
Cassa del Mezzogiorno, sui bacini idrografici si è indebolito anche il presidio
sui territori, quindi la loro funzione è importante anche e soprattutto per
questo motivo.
La funzione dei sorveglianti idraulici consiste nel monitorare i sistemi
idraulici, segnalare la necessità degli interventi e la qualità degli
interventi necessari per evitare che, in caso di calamità, di piogge, di quanto
avviene spesso nella nostra regione e che è avvenuto, anche, giorni fa, si
possano produrre danni di portata inestimabile, quindi è una problematica
importante che è all'attenzione del governo regionale.
Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione il provvedimento che è
approvato.
(È riportata in Allegati)
Il settimo punto, la proposta di legge 430/10^, a firma del consigliere
D’Acri, non viene trattato.
(Il Consiglio rinvia)
Sui punti 8, 9 e 10 all’ordine del giorno c’è la richiesta di rinvio.
(Il Consiglio rinvia)
(Il Consiglio
rinvia)
Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 269/10^
d'iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018
dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura calabrese (ARSAC)”.
Cedo la parola al consigliere Aieta per illustrare il provvedimento.
Signor Presidente, questo documento contabile, oggi in discussione, è stato
oggetto di rettifica da parte dell'Ente; il Commissario straordinario, con
delibera numero 114 del 28.8.2019, ha approvato nuovamente il rendiconto di
gestione per l’esercizio 2018.
L'organo di controllo dà atto che l'azienda ha provveduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al
31.12.2017; relativamente a questo, il revisore raccomanda di monitorare
l’attività dei residui attivi mantenuti, con particolare riguardo alle “utenze
acquedotti”, l'organo di controllo evidenzia l'attendibilità delle risultanze
della gestione finanziaria, il rispetto della competenza economica dei
risultati economici generali ed il rispetto dei principi contabili per la
valutazione e classificazione dei valori patrimoniali.
Il revisore esorta l'azienda ad operare nell'ottica delle economicità
nell'ambito dei programmi dell’attività da attuare. A tal fine l'azienda dovrà
monitorare in itinere: l'economicità della gestione e delle gestioni anche
degli organismi a cui sono affidati i servizi; l’indebitamento, l'incidenza
degli oneri finanziari; la gestione delle risorse umane e relativo costo; la
gestione delle risorse finanziarie ed economiche, rapporto tra utilità prodotta
e risorse consumate; l'attendibilità delle previsioni, veridicità del
rendiconto, utilità delle informazioni per gli utilizzatori del sistema
bilancio; la qualità delle procedure e delle informazioni (trasparenza,
tempestività, semplificazione, eccetera); l'adeguatezza del sistema contabile e
funzionamento del controllo interno e il contenimento delle spese.
Il revisore unico dei conti ha espresso parere favorevole, il Dipartimento
agricoltura nell’istruttoria di competenza ha provveduto a verificare il
rispetto dei vincoli sul contenimento della spesa e il Dipartimento vigilante
ha espresso parere favorevole, riapprovato con delibera numero 114 del
28.8.2019.
Ha chiesto di intervenire
l’assessore Rizzo. Ne ha facoltà.
Volevo
rispondere al consigliere Pedà che, prima, aveva chiesto dei chiarimenti per
quanto riguarda il centro di neurogenetica della
professoressa Bruni. Volevo innanzitutto ricordare che, nel 2007, il Consiglio
regionale aveva impegnato cinquecentomila euro con la legge regionale numero 9,
proprio per poter assicurare la continuità della ricerca scientifica di quel
centro. Appena ho incontrato la professoressa Bruni ho saputo dalla stessa che
quelle risorse, di per sé, non erano sufficienti perché il Centro ha bisogno di
circa novecentomila euro all'anno, non solo per proseguire la ricerca
scientifica, ma anche per assicurare tutta l'attività della biologia
molecolare. È per questo che ho rinunciato ad una parte di risorse che
riguardavano l'ambiente e sono state poste a disposizione del bilancio
regionale perché potessero andare a finanziare il Centro. Quindi duecentomila
euro dal 2016 in poi per gli anni successivi. In questi giorni, insieme al
consigliere Mirabello, abbiamo più volte incontrato la professoressa Bruni che
ci ha spiegato di non avere ricevuto queste risorse. Nel pomeriggio la
professoressa Bruni ha incontrato il dottore Belcastro, direttore del
Dipartimento sanità, e con lo stesso ha concordato di ottenere il finanziamento
previsto dalla legge 2007. Questo finanziamento deve essere identificato su un
fondo, quello delle prestazioni non tariffabili, per cui questi cinquecentomila
euro verranno trasferiti così, gli altri duecentomila euro invece saranno trasferiti
proprio in questi giorni. Ciò non toglie che l'emergenza del centro di neurogenetica rimane tutta e credo che l'intero Consiglio
regionale si debba fare carico di questo.
Personalmente,
ho chiesto al Ministro della sanità, Roberto Speranza, di intervenire anche con
un accordo interministeriale che riconosca l’IRCCS per quanto riguarda il
centro di neurogenetica; il Dipartimento salute è,
infatti, in contatto con la Regione Marche proprio perché la fusione di questi
due centri, di così fondamentale importanza, possa avvenire nei prossimi
giorni. Questo è per chiarire, non solo al consigliere Pedà, e lo ringrazio
proprio per la sensibilità mostrata nel porre l'accento su questa problematica,
ma per chiarire che il Presidente della Commissione sanità, il consigliere
Mirabello e io personalmente, ci siamo fatti carico di questa problematica sin
dal 2015.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.
Presidente,
intervengo per ribadire un concetto che è politico: se Falcomatà
ha male amministrato Reggio Calabria, la responsabilità resta di Falcomatà, quindi progetti di legge in suo soccorso questo
Consiglio regionale, almeno con il nostro voto, non ne approverà.
Non è
all’ordine del giorno, Presidente, altrimenti facciamo un dibattito politico.
Lo
stavate portando, ci avevate provato.
La
informo che andrà all’ordine del giorno della prossima seduta perché la
Conferenza dei capigruppo ha deciso così.
Intervengo
per dichiarazione di voto. Noi già nelle Commissioni su tutte le problematiche
abbiamo votato in modo contrario; io ad esempio su Calabria Verde mi sono
astenuto, la sta guidando un generale dei Carabinieri. Per comodità, questa
sera, la minoranza si è astenuta per velocizzare tutti i provvedimenti che
riguardano il bilancio. Ovviamente è una bocciatura politica
dell'amministrazione ed è ovvio che per responsabilità siamo rimasti qui per
poter rinviare e far fare quella parte di responsabilità che riguarda qualsiasi
futuro Consiglio regionale sia di centro, di destra o grillino perché ci
rendiamo di conto che quella armonizzazione che oggi richiede la Corte, dopo
vent'anni, sulla base di una responsabilità di governo si sta realizzando.
Ribadisco
che ho votato contro proprio per lasciare una dichiarazione di voto e abbiamo
garantito la presenza in Aula per poter permettere, atteso il parere dei
revisori, che si completi, in termini di bilancio, il lavoro che tocca a questa
maggioranza e alla Giunta per quanto riguarda le competenze della Giunta.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Pedà. Ne ha facoltà.
Intervengo
per ringraziare l'assessore Rizzo dell’esaustiva esposizione. Mi fido
ciecamente dell'assessore Rizzo perché ha dimostrato sempre di essere persona
seria che ha portato avanti le problematiche con serietà e quando fa
un'affermazione le credo. Lo stesso vale per il presidente Mirabello per il
quale ho grande stima e al quale mi lega dell’affetto. Il mio problema è che
non mi fido del Dipartimento salute perché il direttore Belcastro, da un anno e
mezzo che sono in Consiglio regionale, non è riuscito a centrare uno solo degli
obiettivi che ci eravamo prefissati in Commissione. Allora assessore, fidandomi
di lei e del presidente Mirabello, la prego di seguire la problematica giorno
per giorno, se riterrà, gradirei anche partecipare, perché, ripeto, non ho
fiducia nel Dipartimento salute della Regione Calabria e dei suoi dirigenti
apicali. Spero che finalmente mi smentiscano e possano portare a termine
qualcosa per addivenire, così, ad una soluzione per il centro di ricerca
guidato dalla dottoressa Bruni. Grazie.
Non ci
sono altri interventi. Pongo in votazione la proposta di provvedimento
amministrativo numero 269/10^, è approvata.
(Il
Consiglio approva)
(È
riportata in Allegati)
Ha chiesto
di intervenire il consigliere Battaglia. Ne ha facoltà.
Presidente,
chiedo l’inserimento all’ordine del giorno del rendiconto e dell’assestamento
di bilancio quindi delle proposte di legge numero 478/10^ e 480/10^.
Chiedo
di rinviare questi due punti richiamati dal collega Battaglia perché sta
proseguendo l’interlocuzione in Commissione.
La
seduta di Commissione si farà lunedì e lunedì nel pomeriggio, alle 14,00, sarà
convocato il Consiglio regionale.
Verranno
richiamati nella prossima seduta di Consiglio.
(Così resta stabilito)
Pongo
in discussione il provvedimento amministrativo numero 272/10^ d'iniziativa
della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Agenzia
Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria, ATERP Calabria”. Il
consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di illustrarlo.
Anche
qui, signor Presidente, come nell'altra proposta di provvedimento
amministrativo, il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere
favorevole, il Dipartimento infrastrutture, che è il Dipartimento vigilante, ha
espresso parere favorevole, con raccomandazioni sul contenimento della spesa, e
il Dipartimento bilancio ha espresso parere favorevole.
Non ci
sono altri interventi. Pongo in votazione la proposta di provvedimento
amministrativo numero 272/10^, è approvata.
(Il
Consiglio approva)
(È
riportata in Allegati)
Pongo
in discussione il provvedimento amministrativo 276/10^, d'iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell’Azienda Calabria lavoro”.
Il
consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di illustrarlo.
Si
illustra da sé signor Presidente.
Non ci
sono interventi. Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo
numero 276/10^, è approvata.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Pongo
in discussione il provvedimento amministrativo 283/10^, d'iniziativa della
Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'agenzia regionale
Calabria per le erogazioni in agricoltura ARCEA”.
Il
consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di illustrarlo.
Anche
questo rendiconto si illustra sé, signor Presidente.
Non ci
sono altri interventi. Pongo in votazione la proposta di provvedimento
amministrativo numero 283/10^, è approvata.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Avendo
esaurito i punti all'ordine del giorno, dichiaro tolta la seduta.
Il
Consiglio sarà convocato per lunedì 2 dicembre alle ore 14,00.
La seduta termina alle 19,27
Hanno chiesto congedo: Arruzzolo,
Ciconte, Gentile, Giudiceandrea,
Morrone, Neri, Salerno, Musmanno
(È
concesso)
È stata presentata alla Presidenza la seguente
proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:
“Assestamento e provvedimento generale di
variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni
2019-2021 – (deliberazione G.R. n. 535 del 25.11.2019)” (PL n. 480/10^)
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero - per il parere e al C.A.L. ai sensi dell’art.
127 del Regolamento interno del Consiglio regionale
(Così
resta stabilito)
Sono state presentate alla Presidenza le
seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:
Mirabello – “Modifiche alla legge regionale 22
novembre 2010, n. 28 (Norme in materia di sport nella Regione Calabria)” (PL n.
479/10^)
È stata assegnata alla terza Commissione –
Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione -
Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
Mirabello – “Modifiche ed integrazioni alla
legge regionale n. 19/2002” (PL n. 481/10^)
È stata assegnata alla quarta Commissione -
Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla
seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
Sergio – “Disposizioni regionali per il
turismo equestre. Riconoscimento e valorizzazione istituzionale dell’Ippovia 'Gran Trek Sila-Pollino
Trekking a cavallo dal Parco del Pollino al Parco della Sila'” (PL n. 482/10^)
È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
Sono state presentate alla Presidenza le
seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta
regionale:
“Approvazione del bilancio consolidato
dell’anno 2018 della Regione Calabria – art. 68 del Decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 – (deliberazione G.R. n. 534 del 25.11.2019)” (PPA n.
284/10^)
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
“POR Calabria FESR-FSE 2014/2020. Decisione di
riprogrammazione C(2019) 1752 final
del 28.2.2019. Allineamento del piano Finanziario – (deliberazione G.R. n. 541
del 25.11.2019)” (PPA n. 285/10^)
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
La
Giunta regionale ha trasmesso per il parere della competente Commissione
consiliare la deliberazione n. 552 del 25 novembre 2019, recante: 'Legge
regionale 19 aprile 1985 n. 17 e ss.mm.ii. Proposta di riconoscimento di interesse locale delle
biblioteche: Biblioteca della Fondazione Roberta Lanzino
di Rende, Biblioteca della Casa Serena Santa Maria di Loreto di Cassano allo
Jonio; Biblioteca dell’Associazione Fondazione Antonino Murmura
di Vibo Valentia'
(PARERE
N. 58/10^)
È
stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - per il parere.
(Così
resta stabilito)
La
seconda Commissione, con nota prot. n. 33798 del
19.11.2019, ha comunicato che nella seduta del 19 novembre 2019 ha espresso
parere favorevole alla deliberazione di Giunta regionale n. 495 del 25 ottobre
2019, recante: 'POR Calabria FESR-FSE 2014/2020. Rimodulazione del Piano
Finanziario Asse 14 'Assistenza Tecnica (FESR)' –Azioni 14.1.1 – 14.1.2'
(PARERE
N. 56)
La
Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 549 del 25 novembre 2019,
recante: 'Adozione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili
della Regione Calabria – Esercizio finanziario 2019 – rettifica DGR 507 del
20.10.2019' con cui ha sostituito integralmente la deliberazione della Giunta
regionale n. 507 del 20.10.2019 (PARERE N. 57)
La
Giunta regionale, con nota acquisita al protocollo generale n. 34450 del 26
novembre 2019, ha trasmesso il Decreto del Presidente della Regione n. 322 del 25.11.2019,
avente ad oggetto: 'Decreto di indizione delle elezioni del Presidente della
Giunta regionale e del Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 1 bis della L.R.
7 febbraio 2005, n. 1 e s.m.i.' pubblicato sul BURC
n. 131 del 25 novembre 2019.
In
data 25 novembre 2019, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le
sotto indicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate
telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 131 del 25
novembre 2019:
1.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 41, recante: 'Integrazione e promozione
della minoranza romanì e modifica alla legge
regionale 19 aprile 1995, n. 19';
2.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 42, recante: 'Soggetti attuatori in materia
di invecchiamento attivo. Modifiche alla l.r. n.
12/2018';
3.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 43, recante: 'Modifica alla legge regionale
n. 4/2019 recante disposizioni in materia di lavorazione di prodotti agricoli';
4.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 44, recante: 'Parchi marini regionali.
Interpretazione autentica dell’articolo 23, comma 1, lettera d) della legge
regionale 16 maggio 2013, n. 24';
5.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 45, recante: 'Modifica all’articolo 6 della
legge regionale n. 41/2016';
6.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 46, recante: 'Modifica alla lettera a),
comma 2 dell’articolo 14 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17';
7.
Legge regionale 25 novembre 2019 n. 47, recante: 'Modifiche alla legge
regionale 16 maggio 2013, n. 24 e principi generali per la costituzione
dell’Agenzia Regionale Sviluppo Aree Industriali'.
La
Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 531 del 18 novembre 2019,
recante: 'Misure conseguenziali al Giudizio di Parificazione del Rendiconto
dell’esercizio finanziario 2018 di cui alla deliberazione n. 130/2019/PARI
della Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per la Calabria'.
In
data 25 novembre 2019, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto
indicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato
telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 131 del 25
novembre 2019:
Regolamento
regionale n. 22 del 25 novembre 2019, concernente: 'Procedure di
autorizzazione, accreditamento e vigilanza delle strutture a ciclo residenziale
e semiresidenziale socioassistenziali, nonché dei servizi domiciliari,
territoriali e di prossimità'.
La
Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione
al bilancio di previsione finanziario 2019-2021:
Deliberazione
Giunta regionale n. 542 del 25.11.2019;
Deliberazione
Giunta regionale n. 543 del 25.11.2019;
Deliberazione
Giunta regionale n. 544 del 25.11.2019;
Deliberazione
Giunta regionale n. 545 del 25.11.2019;
Deliberazione
Giunta regionale n. 546 del 25.11.2019;
Deliberazione
Giunta regionale n. 547 del 25.11.2019;
Deliberazione
Giunta regionale n. 548 del 25.11.2019.
Bova
- Al Presidente della Giunta regionale. Per
sapere – premesso che:
la
Legge n. 135/90, art. 1, lettera d), prevede lo svolgimento annuale di corsi di
formazione a carattere obbligatorio per il personale in servizio presso le
Unità Operative di malattie infettive dei presidi ospedalieri della Calabria e
del personale addetto alle attività di assistenza domiciliare ai pazienti
affetti da AIDS;
per
tali eventi formativi la Giunta Regionale con delibera n. 1297 del 4 marzo 1997
individuò l'allora Azienda Sanitaria n. 6 di Lamezia Terme, confluita poi
nell'attuale Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, come Azienda capofila
per la realizzazione dei corsi annuali di formazione ed aggiornamento per la
prevenzione delle infezioni da HIV di cui alla Legge n. 135/90;
con
Decreto n. 5689 del 31 maggio 2017 il Dirigente Generale del Dipartimento
"Tutela della Salute e Politiche Sanitarie", sono stati erogati €
353.532,44 all'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per le attività
formative del XXII corso di formazione ed aggiornamento. Considerato che: ad
oggi nessun atto conseguente è stato adottato né della Regione Calabria né
dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro per la realizzazione del corso
già finanziato;
che
vani ed inutili, oltre che mortificanti, si sono rilevati i reiterati e plurimi
solleciti ad adempiere avanzati, sia pure verbalmente, dal sottoscritto
consigliere regionale che, tra l'altro, non ha esitato nel preannunciare azioni
giudiziarie -:
quali
intendimenti si intenda assumere per garantire la realizzazione dei corsi di
formazione ed aggiornamento di cui sopra e quali siano i motivi che, ad oggi,
non ne hanno consentito la realizzazione nonostante gli eventi formativi siano
obbligatori per legge dello Stato.
(522;
21/11/2019)
Guccione - Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:
in
data 22 luglio 2019 è stato sottoscritto il Contratto integrativo regionale di
lavoro per gli addetti alla sistemazione idraulico forestale e idraulico
agraria tra la Regione Calabria e le rappresentanze sindacali;
nel
contratto si legge "in attesa degli adempimenti formali di approvazione
dei bilanci consuntivi e preventivi da parte degli Enti datoriali che
consentano la sottoscrizione di un nuovo Contratto integrativo regionale danno
atto alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario
Oliverio, del responsabile del Dipartimento Presidenza regionale — UOA
Forestazione e Difesa del suolo, ing. Salvatore Siviglia, di aver raggiunto in
data odierna (22 luglio 2019, ndr) l'intesa
sull'allegata ipotesi di rinnovo contrattuale che, ottenuta formalmente la
copertura finanziaria, decorrerà dall'1 luglio 2019 ed avrà vigore fino al 30
giugno 2020, previa sottoscrizione tra le parti;
la
Giunta regionale con delibera n. 529 della seduta del 18 novembre 2019, avente
ad oggetto "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di
previsione della Regione Calabria per gli anni 2020-2022 (Art. 43 del decreto
legislativo 118/2011) - Proposta al Consiglio regionale", ha deliberato di
proporre al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 43 del decreto
legislativo 3 giugno 201 1, n. 118 il disegno di legge relativo all'esercizio
provvisorio del bilancio di previsione della Regione Calabria per l'anno
finanziario 2020;
la
Giunta regionale ha deciso di non approvare il Bilancio di previsione della
Regione Calabria per l'anno finanziario 2020;
essendo
l'Azienda Calabria Verde un Ente di finanza derivata non potrà procedere a dare
corso a quanto previsto nel Contratto integrativo regionale di lavoro visto
che, essa stessa, non sarà in grado di approvare il Piano attuativo di
forestazione e il Bilancio preventivo per l'anno 2020 -:
quali
iniziative urgenti intende adottare affinché si possa procedere ad estendere il
beneficio del Contratto integrativo regionale di lavoro agli oltre 7000 addetti
alla sistemazione idraulico-forestale della Regione Calabria. Oggi a causa
della mancata approvazione del Bilancio di previsione della Regione si rischia di
vanificare o ritardare di molti mesi il lavoro portato avanti dalle sigle
sindacali.
(523;
21/11/2019)
Greco
- Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
con
Legge n. 205 del 27 dicembre 2017, il personale della Provincia di Cosenza, con
contratto a tempo indeterminato, in servizio presso i centri per l'impiego, è
stato trasferito, con decreto n. 6874 del 29 giugno 2018;
nel
decreto n. 6874 del 29 giugno 2018 veniva espressamente precisato che: "per
salvaguardare le funzionalità dei Centri per l'impiego, fino al 1 luglio 2023
non saranno prese in considerazione eventuali istanze di mobilità presentate
dal personale oggetto del presente provvedimento, salvo i casi previsti dalla
legge";
invece,
con decreto n. 12093 del 07/10/2019, senza alcuna motivazione di legge, veniva
autorizzata una mobilità interna di un dipendente (matricola 1003218)
precedentemente appartenente al personale della Provincia di Cosenza, con
contratto a tempo indeterminato, in servizio presso i centri per l'impiego,
trasferito nel ruolo della Giunta regionale (con decreto n. 6874 del 29 giugno
2018) -:
le
reali motivazioni che hanno determinato il trasferimento per mobilità interna
del dipendente regionale matricola n. 1003218, nonostante nel decreto n. 6874
del 29 giugno 2018 veniva espressamente precisato che: "per salvaguardare
le funzionalità dei Centri per l'impiego, fino al 1 luglio 2023 non saranno
prese in considerazione eventuali istanze di mobilità presentate dal personale
oggetto del presente provvedimento, salvo i casi previsti dalla legge".
(524;
25/11/2019)
Giordano,
Arruzzolo, Battaglia, D’Agostino, Nucera,
Bevacqua - Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
-
la Regione Calabria, nell'ambito delle proprie competenze, ha legiferato negli
anni sulla normativa sismica;
-
con circolare di indirizzo n. 292769 del 13/08/2019 il Dirigente Generale del
Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità dott. Domenico Pallaria, ha inteso fornire "le line guida circa
l'attività istruttoria delle pratiche con riferimento alla normativa sismica al
fine di garantire l'ottimizzazione e l'uniformità di tale attività tra i
settori tecnici regionali, evitando diverse modalità operative";
-
in ultimo con Circolare n. 32446 del 20 settembre 2019 a firma sempre del dott.
Pallaria, venivano impartite specifiche indicazioni
in ordine alla redazione del Certificato di Idoneità Statica per i fabbricati
oggetto condono edilizio di cui alle leggi 47/1985 ("primo condono"),
Legge 23 dicembre 1994, n. 724 - art. 39 ("secondo condono") e Legge
24 novembre 2003 n. 326 ("terzo condono"). - le suddette circolari si
ponevano nell'ottica di migliorare il servizio e rendere l'attività istruttoria
più celere a vantaggio dell'utenza e sono state inviate ai vari dirigenti di
settore operanti sul territorio calabrese;
-
diversi tecnici e professionisti, però, operanti nell'area meridionale sede di
Reggio Calabria lamentano ingiustificate lungaggini nell'espletamento
dell'attività istruttoria delle pratiche benché gli stessi si siano adeguati ai
contenuti delle sopra richiamate circolari;
-
le diverse segnalazioni e proteste atte a risolvere la situazione non hanno
sortito alcun effetto -:
-
se il Governo regionale, nella persona del Presidente della Giunta regionale,
sia a conoscenza della situazione;
-
se ritenga quanto esposto coerente con l'indirizzo politico ed il programma di
governo;
-
se abbia verificato cause (carenza di personale, organizzazione dell'ufficio)
ed eventuali responsabilità della situazione determinatasi, e nel caso con
quali esiti;
-
se ed in quali tempi intenda attivarsi presso il Dipartimento competente per la
risoluzione della problematica in esame.
(55;
26/11/2019)
Greco
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere-premesso che:
-
all'Ospedale di Praia a Mare (CS) è presente un Pronto Soccorso;
-
in data 10 settembre 2019, per quanto si apprende dalla stampa, un uomo di anni
68 è stato dapprima ricoverato presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Praia
a Mare e subito dimesso con diagnosi (successivamente rivelatasi errata)
"sindrome vertiginosa";
-
successivamente l'uomo, ancora in stato confusionale, si è recato anche presso
l'Ospedale di Lagonegro dove è stato tenuto soltanto in osservazione con
diagnosi "sospetta vasculopatia cerebrale
acuta", ossia sospette alterazioni a carattere occlusive e trombotico a
livello vascolare;
-
l'indomani è stato trasferito presso l'Ospedale di Cosenza dove, finalmente, a
seguito di approfonditi accertamenti, è emerso che l'uomo è stato colpito da
"trombosi cerebrale con infarto cerebrale" (Ictus), ormai con danni
irreversibili a distanza di oltre 24 ore dal primo ricovero presso il PS di Praia
a Mare;
Considerato
che: - presso l'Ospedale di Praia a Mare è presente anche un’apparecchiatura
risonanza magnetica (Tesla 1.5 di ultima generazione) costata oltre 400 mila
euro che, molto probabilmente, avrebbe potuto diagnosticare in tempo l'ictus (che
sarebbe stato ben visibile con la strumentazione se funzionante), ma tale
apparecchiatura giace in una stanza della struttura praiese da due anni e mezzo
senza che sia mai entrata in funzione;
-
tale situazione ha esposto la Sanità della Regione Calabria ad un ennesimo caso
di Malasanità, che probabilmente si sarebbe potuto evitare salvando una vita
umana -:
1)
quale sia il reale stato dell'arte sul funzionamento della risonanza magnetica
Tesla 1.5;
2)
le reali motivazioni del mancato funzionamento della Tesla 1.5 a distanza di
oltre due anni e mezzo dal suo acquisto ed installazione al costo di oltre 400
mila Euro;
3)
quali siano e di chi siano le responsabilità della mancata messa in funzione
dell'apparecchio risonanza magnetica;
4)
le eventuali responsabilità mediche sulla gestione del paziente di anni 68
ricoverato presso l'Ospedale di Praia a Mare in data 10 settembre 2019 e
dimesso con diagnosi "sindrome vertiginosa";
5)
quali siano le azioni messe in campo e/o previste e/o i provvedimenti che la Regione
Calabria volesse intraprende al fine di risolvere con immediatezza le
problematiche per la messa in funzione della Risonanza Magnetica presso
l'Ospedale di Praia a Mare;
6)
quali siano le azioni messe in campo nel caso di accertata responsabilità medica;
7)
più in generale, quali siano le azioni messe in campo per evitare o limitare
simili casi di mala sanità in Calabria.
(505;
17/09/2019)
Risposta:
“Con riferimento all’interrogazione a
risposta scritta n. 505/10 del 17/07/19, dall'istruttoria effettuata e dalla
documentazione in atti presso l’Asp di Cosenza, è emerso che le carenze
strutturali sono state risolte e sono state effettuate le verifiche di
funzionalità dell'apparecchiatura RM 1,5 tesla dell’Ospedale di Praia a Mare.
Risultano, inoltre, in atto la
procedura di trasferimento di un Dirigente Medico Specialista in Radiologia,
esperto nella metodica, presso l’Ospedale di Praia a Mare e il provvedimento di
acquisto di un defibrillatore da destinare ai locali della RM.
Una volta definite queste due
procedure, in tempi brevi, l’apparecchiatura sarà regolarmente funzionante. Nel
frattempo è stata avviata l’istruttoria per conoscere i motivi dei ritardi ed
individuare eventuali responsabilità.
Contestualmente è stato
attivato il competente settore del Dipartimento affinché attraverso il Team
regionale per la Gestione del “Rischio Clinico” vengano verificate le procedure
seguite, individuate eventuali discrasie e/o carenze organizzative e, quindi,
se si è trattato di un evento avverso. Fermo restando le eventuali indagini
dell’autorità giudiziaria, e le relative determinazioni, anche l’Asp
competente, al termine delle verifiche, dovrà assumere le necessarie
determinazioni sulla gestione del Paziente C.F. ricoverato presso il P.O. di
Praia a Mare (Cs). L’attività del team regionale per la Gestione del Rischio
clinico sarà utilizzata, anche, per prevenire e limitare il verificarsi di
ulteriori eventi avversi.”
Antonio
Belcastro (Dirigente Generale)
Bova
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere –premesso che:
-
il PSR Calabria 2014/2020 è lo strumento di programmazione comunitaria basato
su uno dei fondi SIE, il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale),
che permette alle singole Regioni italiane di sostenere e finanziare gli interventi
del settore agricolo - forestale regionale e accrescere lo sviluppo delle aree
rurali;
-
l'Unione Europea ha messo a disposizione della Regione Calabria risorse
finanziarie pari a €. 1.103.562.000 offrendo a tutti i potenziali beneficiari
la possibilità di aumentare la competitività del settore agricolo e forestale
del territorio;
-
l'intervento 7.3.2 "Interventi per la crescita digitale nelle aree
rurali" sostiene, all'interno delle aree rurali C e D del territorio
regionale, l'implementazione delle tecnologie informatiche nell'ambito delle
pubbliche amministrazioni e l'ampliamento della capacità di fruizione dei
servizi digitali da parte dei cittadini, e favorire l'accesso alla fornitura di
servizi pubblici on line;
-
con D.D.G. n. 3168 del 11/04/2018 è stato pubblicato l'Avviso pubblico per la
presentazione delle domande di sostegno relative alla Misura 07 — intervento
7.3.2. "Interventi per la crescita digitale nelle aree rurali" del
PSR Calabria 2014-2020, annualità 2018;
-
il punto 2.3 delle Disposizioni Procedurali allegate all'avviso di cui sopra,
prevede la possibilità per i soggetti non ammessi di proporre istanze di
riesame a cui è destinato in via cautelativa un importo pari al 10% della
dotazione finanziaria complessiva prevista dal bando per la creazione di
apposita riserva;
-
con D.D.G. n. 11013 del 05/10/2018 è stata approvata la graduatoria definitiva
relativa al suddetto avviso con riconoscimento del contributo finanziario
limitatamente agli investimenti compresi tra la posizione n. 1 e la posizione
n. 114;
-
con D.D.G. n. 9724 del 06/08/2019 è stato approvato l'elenco delle domande
oggetto di riesame con riconoscimento del contributo finanziario ai comuni
compresi dalla posizione n. 1 alla n. 12. Considerato che: - il primo dei
soggetti non beneficiari del contributo finanziario collocato in posizione n.
115 della graduatoria definitiva approvata con D.D.G. n. 11013 del 05/10/2018
ha un punteggio riconosciuto di 37;
-
tra i soggetti beneficiari del contributo finanziario nell'elenco delle domande
oggetto di riesame sono finanziati comuni con punteggi inferiori a 37, e in
particolare con punteggi pari a 36, 35.5 e 34 -:
quale
sia stata la ratio utilizzata nel riconoscimento dei contributi finanziari relativi
alla Misura 07 — intervento 7.3.2 "Interventi per la crescita digitale
nelle aree rurali" del PSR Calabria 2014-2020, in virtù dell'esistenza di
due graduatorie separate (una per le domande ammesse e una per le domande
oggetto di riesame) che di fatto assegnano il contributo finanziario senza
tener conto di una graduatoria complessiva, con la risultanza che soggetti a
cui sono attributi punteggi inferiori risultano vincitori in danno di altri
soggetti che, pur avendo presentato progetti migliori e con punteggio maggiore,
sono risultati esclusi dal riconoscimento del contributo finanziario.
(513;
23/10/2019)
Risposta:
“Con riferimento alla nota prot. Siar n. 372502 del
28/10/2019 di codesto Segretariato Generale con la quale è stata trasmessa
l’interrogazione n° 513/10 del 23.10.2019 afferente il bando pubblico approvato
con Decreto n. 3168 del 11/4/2018, relativo all'attuazione della Misura 7 del
PSR Calabria 2007/13 - Intervento 7.3.2 “Interventi per la crescita digitale
nelle aree rurali” di seguito si riportano le argomentazioni utili a
rappresentare all'Onorevole interrogante le ragioni a sostegno del corretto
operato di questo Dipartimento regionale.
Le Disposizioni procedurali
approvate con il richiamato Decreto n. 3168 del 11/4/2018, al punto 2.3
recitano testualmente “a chiusura della valutazione di tutte le istanze
pervenute, il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari formulerà la
graduatoria definitiva con l’elenco delle domande ammesse a finanziamento,
nonché l'elenco delle domande non ricevibili e non ammissibili con la relativa
motivazione”.
Altresì, le medesime
Disposizioni precisano che verranno fatti salvi i diritti dei proponenti di
eventuali istanze di riesami,
da presentare secondo le procedure stabilite e, per esse, è destinato "...
in via cautelativa un importo pari al 10% della dotazione finanziaria
complessiva prevista dal bando per la creazione dì apposita riserva”.
Inoltre Io stesso bando precisa
che "Le domande di sostegno saranno ammesse a contributo fino alla concorrenza
delle risorse disponibili per ciascuna misura/intervento".
L’amministrazione stabilisce la destinazione di eventuali ulteriori risorse
oppure risorse rivenienti da economia di spesa/rinunce/revoche/ribassi d'asta.”
Sulla base di tali presupposti
previsti dal bando pubblico è stata approvata con Decreto
Dirigenziale n. 11013 del
5/10/2018 la graduatoria definitiva delle domande ammesse a
finanziamento e di quelle non ammissibili con la relativa motivazione,
riservando, contestualmente, una quota di riserva di € 500.000,00 con
destinazione esclusiva alle eventuali istanze di riesame giudicate idonee a
seguito di supplemento istruttorio.
Così è avvenuto che con decreto
n. 9724 del 06/08/2019, a seguito del riesame dei ricorsi
pervenuti e giudicati idonei, è
stata approvata la graduatoria dei riesami finanziata soltanto con l'apposita
riserva accantonata del 10% della dotazione finanziaria del bando a ciò
destinata.
Pertanto, in merito ai dubbi
sollevati dall’interrogante si evidenzia che il bando in quanto
anche lex
specialis, ha riservato pari dignità e trattamento a
tutti i beneficiari, non precludendo a ciascuno il diritto di ricorso alla
graduatoria definitiva.”
Giacomo
Giovinazzo (Direttore Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari)
Art. 1
(Riconoscimento
della legittimità dei debiti fuori bilancio
derivanti
da sentenze esecutive)
1. Ai
sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione
dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti
locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori
bilancio della Regione Calabria derivanti da sentenze o altri titoli esecutivi
equiparati non ancora oggetto di procedure esecutive di pignoramento pagate e
quietanzate dal terzo tesoriere regionale per la complessiva somma di 34.224,00
euro, per come dettagliato nell’allegata Tabella 1 che fa parte integrale e
sostanziale della presente legge.
Art.
2
(Riconoscimento
della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti
da
acquisto di beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa)
1. Ai
sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del d.lgs.118/2011,
è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria
derivanti da acquisto di beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa
per la complessiva somma di 43.483,94 euro, per come dettagliato nell’allegata
Tabella 2 che fa parte integrante e sostanziale della presente legge.
Art.
3
(Copertura
finanziaria)
1. Alla
copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori
bilancio di cui all'articolo 1 si provvede per l'importo corrispondente a
34.224,00 euro con le risorse allocate alla Missione U.20 "Fondi e
Accantonamenti", Programma 03 "Altri fondi" (U.20.03) dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2019-2021, annualità 2019, per
come indicato nella Tabella 1.
2. Alla
copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori
bilancio di cui all'articolo 2 si provvede per l'importo corrispondente a
43.483,94 euro con le risorse allocate alla Missione U.20 "Fondi e
Accantonamenti", Programma 03 "Altri fondi" (U.20.03) dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2019-2021, annualità 2019, per
come indicato nella tabella 2.
3. La
Giunta regionale, per la copertura dei debiti fuori bilancio di cui ai commi 1
e 2, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio 2019-2021
approvato con legge regionale 21 dicembre 2018, n. 49 (Bilancio di previsione
finanziario della Regione Calabria per gli anni 2019-2021), nonché a compiere
tutti gli atti necessari all'attuazione di quanto previsto nei precedenti articoli.
Art.
4
(Entrata
in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione
Calabria.
Il Consiglio regionale
vista la deliberazione di Giunta regionale n. 471
del 2 ottobre 2019 recante: "Piano di Azione Coesione (PAC) 2007/2013.
Rettifica D.G.R. 467/2018. Approvazione del Piano Finanziario e presa atto del
differimento del termine di conclusione degli interventi del Programma";
vista la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30
"Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione
e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla
programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione";
viste:
- la
deliberazione di Giunta regionale 27 giugno 2013, n. 234 "Approvazione del
Programma Ordinario Convergenza (POC) e del Sistema di Gestione e Controllo (SiGeCo)";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 121 dell’8 aprile 2014
"Ridenominazione del Piano Ordinario Convergenza approvato con DGR 234/13
e modificato con DGR 295/13 in Pino di Azione Coesione";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 42 del 2 marzo 2015 "Risorse
rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale, per effetto della II
fase del processo di revisione del POR Calabria FESR 2007/2013, approvata dalla
Commissione Europea con decisione C(2014) 8746 final del 18.11.2014. Costituzione Fondo Unico PAC";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 467 del 12.11.2015 "Piano di Azione
Coesione. Rimodulazione del piano finanziario e approvazione schede degli interventi";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 503 del 1 dicembre 2015 "Piano di
Azione Coesione - Rimodulazione del piano finanziario e approvazione schede
interventi";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 40 del 24 febbraio 2016
"Rimodulazione del Piano di Azione Coesione (PAC) e applicazione art. 1,
commi 122 e 123 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 58 del 2 marzo 2016 "Variazione al
bilancio di previsione finanziario 2016-2018. Rimodulazione del Piano di Azione
Coesione (Deliberazioni della Giunta regionale n. 503/2015 e n.40/2016)”;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 520 del 16 dicembre 2016 "Piano di
Azione Coesione (PAC) - Rimodulazione del piano finanziario - Approvazione e
riallineamento schede interventi";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 467 del 29 ottobre 2018 "Piano di
Azione Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione Piano Finanziario";
preso atto che con delibera di Giunta regionale n.
520 del 16.12.2016 è stata approvata una variazione finanziaria tra Assi della
Misura di Salvaguardia II.18 "Interventi di rafforzamento delle attività
di gestione, monitoraggio controllo FSE" e della Misura Nuova Operazione
"Misure di politiche attive del lavoro";
considerato che si rende, pertanto, necessario
approvare il Piano finanziario del Programma PAC Calabria 2007/2013 di cui alla
delibera di Giunta regionale n. 467 del 29.10.2018, tenendo conto della
suddetta variazione tra Assi;
preso atto, altresì, del differimento al 31.12.2020
del termine di conclusione degli interventi del Piano di Azione Coesione
Calabria 2007/2013;
rilevato che la Seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 19 novembre 2019, ha approvato il provvedimento in oggetto;
delibera
di approvare il Piano Finanziario del PAC
2007/2013, riportato nella tabella allegata alla presente deliberazione quale
parte integrante e sostanziale, e di prendere atto del differimento al
31.12.2020 del termine di conclusione degli interventi del Programma PAC
Calabria 2007/2013.
Il Consiglio regionale
viste:
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 493 del 25 ottobre 2019, recante:
"Rendiconto esercizio 2018 dell'Azienda Calabria Verde - Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza";
- le
deliberazioni del Commissario straordinario dell'Azienda Calabria Verde n.435
del 13/08/2019 recante "Riaccertamento ordinario
dei residui attivi e passivi anno 2018", n. 445 del 26/08/2019 recante
"approvazione rendiconto generale relativo all'anno 2018", n. 499 del
20/09/2019 recante "Integrazione delibera n. 445 del 26 agosto 2019 di
approvazione del Rendiconto generale relativo all'anno 2018";
premesso che:
- la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
- la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno;
visti:
- la legge
regionale n. 25 del 16 maggio 2013, che ha istituito Azienda Calabria Verde;
- la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
- l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
- il D. Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato dal D.Lgs. 126/2014;
considerato che il Revisore unico dei conti,
nell'attestare la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione,
esprime un giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio
finanziario 2018;
considerato che con delibera di Giunta regionale n.
94 del 17/03/2017 recante "Coordinamento strategico di società fondazioni
ed enti - ridefinizione funzioni e attività delle strutture
amministrative", si è disposto che la vigilanza sull'Azienda spetta al
dipartimento Presidenza, lo stesso dipartimento ha espresso parere favorevole
al rendiconto 2018 dell'azienda e, con riferimento alla verifica del rispetto
delle norme in materia di spending review per l'esercizio 2018, lo stesso dipartimento ha
verificato il rispetto dei relativi limiti di spesa, con la sola eccezione del
limite inerente le spese per gli Organi di indirizzo, direzione e controllo di
cui all'articolo 9, comma 2 della legge regionale n. 22/2010 e dell'articolo
13, comma 5 della legge regionale n. 69/2012;
considerato che il dipartimento Bilancio,
nell'istruttoria di competenza a seguito dei controlli eseguiti,
- evidenzia la
correttezza della procedura del riaccertamento
ordinario dei residui, nonché della determinazione sia del Fondo Pluriennale
Vincolato sia del risultato di amministrazione alla data del 31.12.2018;
- raccomanda:
• al fine di
salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l'insorgere di
possibili danni di natura erariale, di promuovere tutte le attività necessarie
atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di
credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei
proventi relativi alla gestione dei beni, con particolare riferimento ai canoni
per concessioni pluriennali;
• di
rispettare le regole di bilancio inerenti alle modalità di impiego della parte
libera dell'avanzo di amministrazione, ai sensi dell'art. 42, comma 6 del
decreto legislativo n. 118/2011,e, a conclusione
dell'attività istruttoria, ha rilevato che:
• sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018, per come risultante
dal conto del bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del
tesoriere;
• sussiste la
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017, rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2018;
• sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di
giro";
• sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali- crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con
riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
• sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce
"disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato patrimoniale;
• risulta formalmente
corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2018;
tenuto conto che il dipartimento Bilancio, nel
rilevare che l'eventuale mancato rispetto della normativa in materia di
contenimento delle spese non incide sull'approvazione del rendiconto dell'ente,
fatte salve le responsabilità in capo ai soggetti che hanno determinato
eventuali maggiori esborsi, in termini di risorse impiegate oltre i limiti di
legge, ha ritenuto possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale,
del rendiconto per l'esercizio 2018 dell'Azienda Calabria Verde al fine della
successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale per la definitiva
approvazione;
rilevato che la Seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 19 novembre 2019, ha approvato il rendiconto dell’esercizio
2018 dell'Azienda Calabria Verde e i documenti ad essi allegati;
delibera
di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n.8/2002, il rendiconto dell’esercizio 2018
dell'Azienda Calabria Verde e i documenti ad essi allegati, che costituiscono
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
vista la deliberazione di Giunta regionale n. 118
del 2 aprile 2019 recante: "POR Calabria FESR FSE 2014-2020. Presa d'atto
della Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2019)
1752 final del 28.02.2019 che modifica la Decisione
di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del Programma
Operativo "POR Calabria FESR FSE" per il sostegno del Fondo europeo
di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo
"Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la
regione Calabria in Italia"
vista la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30
"Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione
e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla
programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione";
visti:
- il
Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni
specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e
dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
- il
Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e
la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul
Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del
Consiglio;
- il
Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n.
1081/2006 del Consiglio;
- la Decisione
di esecuzione della Commissione C(2015)7227 che
approva determinati elementi del programma operativo "POR Calabria FESR
FSE" per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale e del fondo
sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della
crescita e dell'occupazione" per la regione Calabria in Italia;
- la
deliberazione del Consiglio regionale n. 42 del 31 agosto 2015, recante
"Programma Operativo Regionale FESR-FSE 2014/2020. Approvazione testo
revisionato e relativi allegati";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 73 del 2 marzo 2016 "Programma
Operativo Regionale FESR FSE 2014/2020. Approvazione del Piano Finanziario”;
- la
deliberazione del Consiglio regionale n. 321 del 31 luglio 2018, recante
"POR Calabria FESR-FSE 2014/2020. Revisione del Programma";
considerato che la Commissione europea, con
Decisione di esecuzione C(2019) 1752 final del 28.02.2019, ha approvato la proposta di revisione
del POR Calabria FESR FSE 2014/2020, modificando la Decisione di esecuzione
C(2015) 7227 attraverso la riformulazione di parte dell'articolo 1 e
sostituendo integralmente l'Allegato II, relativo alla dotazione finanziaria
complessiva del Programma operativo regionale FESR FSE 2014/2020 ;
ritenuto di dover prendere atto della predetta
Decisione di esecuzione C(2019) 1752 della Commissione
europea;
rilevato che la Seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 19 novembre 2019, ha approvato il provvedimento in oggetto;
delibera
di prendere atto della Decisione di esecuzione
della Commissione Europea C(2019) 1752 final del
28.2.2019, che modifica la Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati
elementi del programma Operativo “POR Calabria FESR FSE” per il sostegno del
Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito
dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la
regione Calabria in Italia, allegata alla presente deliberazione quale parte
integrante e sostanziale.
Il Consiglio regionale
viste:
- la delibera
di Giunta regionale n. 433 del 27 settembre 2019, recante: "Rendiconto esercizio
2018 Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) -
Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
- la delibera
del Commissario straordinario dell'ARSAC n. 77 del 11/06/2019 di approvazione
del rendiconto consuntivo finanziario esercizio 2018;
- la delibera
del Commissario straordinario dell'ARSAC n. 114 del 28/08/2019 di
riapprovazione del rendiconto consuntivo finanziario esercizio 2018;
premesso che:
- la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
- la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma
5, lettera b) dello Statuto;
visti:
- la legge
regionale 20 dicembre 2012, n. 66 recante "Istituzione dell'Agenzia Regionale
per lo sviluppo dell'agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo
dell'agricoltura";
- la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
- l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
- il D.Lgs. n. 118/2011, per come
modificato e integrato dal D.Lgs.
126/2014;
atteso che il Revisore unico dei conti esorta
l'Azienda ad operare nell'ottica dell'economicità nell'ambito dei programmi
delle attività da attuare, al fine di individuare le voci passibili di taglio,
per evitare inefficienze e sprechi; a tal fine, l'Azienda dovrà monitorare in
itinere:
- l'economicità
della gestione;
- l'economicità,
eventuale, delle gestioni degli organismi a cui sono affidati i servizi;
- l'indebitamento
e l’incidenza degli oneri finanziari;
- la gestione
delle risorse umane e il relativo costo;
- la gestione
delle risorse finanziarie ed economiche, rapporto fra utilità prodotta e
risorse consumate;
- l’attendibilità
delle previsioni, veridicità del rendiconto, utilità delle informazioni per gli
utilizzatori del sistema bilancio;
- la qualità
delle procedure e delle informazioni (trasparenza, tempestività,
semplificazione, ecc);
- l'adeguatezza
del sistema contabile e funzionamento del controllo interno;
- il
contenimento delle spese;
tenuto conto che con riguardo al Fondo crediti
dubbia esigibilità, il Revisore raccomanda di verificare la consistenza,
tenendo conto sia della competenza che della completa e corretta rilevazione
dei componenti positivi e negativi;
considerato che il Revisore unico dei conti,
nell'esprimere parere favorevole alla riapprovazione del rendiconto
dell'esercizio finanziario 2018, attesta la corrispondenza del rendiconto alle
risultanze della gestione e invita l'Azienda ad adottare le proposte formulate
nella relazione;
rilevato che il dipartimento Agricoltura,
nell'esprimere parere favorevole al conto consuntivo 2018, approvato con
deliberazione del Commissario straordinario n. 7 del 11/06/2019 e riapprovato
con delibera n. 114 del 28/8/2019, ha provveduto a verificare il rispetto dei
vincoli di spesa di cui alla vigente normativa in materia di spending review, rilevando il
rispetto degli stessi da parte dell'ARSAC;
considerato che il dipartimento Bilancio:
• ha rilevato
che:
- sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018, per come risultante
dal conto del bilancio e dal conto del tesoriere;
- sussiste
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017, rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2018;
- sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro;
- sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché con
riferimento al conto economico la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
- sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e
degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2018, le risultanze della
gestione di cassa del conto del bilancio 2018 e il valore registrato alla voce
"disponibilità liquide" dell'attivo dello stato patrimoniale;
- risulta
formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato e del
risultato di amministrazione al 31/12/2018;
• ha
raccomandato l'Ente di adottare le iniziative opportune alla cura dei propri
crediti, anche nell'ipotesi in cui la riscossione sia stata affidata a soggetto
esterno, considerato che, anche in questa circostanza, l'Ente non è spogliato
dall'obbligo di coltivare le proprie ragioni creditorie attraverso compiuti e
specifici controlli sull'operato dell'agente delle riscossioni, e, a
conclusione dell’istruttoria di competenza, ha ritenuto possibile procedere
all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio
2018 dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)
al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale per
la definitiva approvazione;
delibera
di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2018
dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i
documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
viste:
- la delibera
di Giunta regionale n. 455 del 27 settembre 2019, recante: "Rendiconto
esercizio 2018 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica
Calabria (Aterp Calabria). Trasmissione al Consiglio
regionale per gli atti di competenza";
- la delibera
del Commissario straordinario n. 666 del 19/07/2019 "Approvazione
Rendiconto esercizio finanziario 2018”;
premesso che:
- la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
- la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno;
- con il
decreto del Presidente della Giunta regionale n. 99 del 9 maggio 2016 veniva
formalmente costituita la nuova Azienda Territoriale per l'Edilizia
Residenziale Pubblica Regionale, e riconfermato l'Ing. Ambrogio Mascherpa, quale Commissario Straordinario dell'Aterp unica regionale, e veniva espressamente previsto che
l'Aterp Calabria subentrasse in tutti i rapporti
attivi e passivi esistenti presso le estinte Aterp
provinciali, alla data dell'incorporazione, con effetti civilistici e fiscali
retrodatati al 1 gennaio 2016;
visti:
- la legge
regionale n. 24 del 2013, recante "Riordino enti, aziende regionali,
fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con
esclusione del settore sanità", istitutiva dell'Azienda Territoriale per
l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale, quale ente ausiliario della regione
in materia di edilizia residenziale pubblica, con l'accorpamento delle Aziende
regionali per edilizia residenziale;
- la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
- l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
- il D.Lgs. n. 118/2011, per come
modificato e integrato dal D.Lgs.
126/2014;
tenuto conto che il Collegio dei revisori dei
conti:
- ha
verificato il rispetto dei limiti di cui alla normativa sul contenimento delle
spese;
- ritiene
necessario, a seguito del riconoscimento di debiti fuori bilancio nel corso del
2018 da parte dell'Ente, accantonare quote per la copertura dei debiti fuori
bilancio che siano congrue rispetto ai debiti fuori bilancio da riconoscere
alla data del 31/12 che possono costituire passività potenziali probabili;
- attesta la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione per l'approvazione
del rendiconto per l'esercizio finanziario 2018;
considerato che il dipartimento Infrastrutture,
Lavori Pubblici, Mobilità, nell'esprimere parere favorevole all'approvazione
del rendiconto dell'esercizio finanziario 2018, condividendo le prescrizioni e
le raccomandazioni dell'organo di revisione, evidenzia:
- il
sostanziale rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 43/2016,
in materia di spending review;
- che l'Aterp ha trasmesso una dettagliata relazione sulle attività
intraprese per contrastare l'abusivismo occupazionale, per come era stato
richiesto dallo stesso dipartimento nel parere favorevole condizionato
all'approvazione del bilancio preventivo dell'Ente per il triennio 2019/2021;
tenuto conto che il dipartimento Bilancio:
- ritiene
necessario che il dipartimento vigilante provveda ad effettuare più stringenti
azioni di controllo e monitoraggio e, a tal fine, raccomanda all'Aterp, al fine di salvaguardare i propri equilibri di
bilancio nonché di evitare l'insorgere di possibili danni di natura erariale,
di promuovere le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione
di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti
difficoltà nella riscossione dei proventi relativi ai canoni di locazione;
- nel ritenere
possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del
rendiconto per l'esercizio 2018 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale
Pubblica Calabria (ATERP Calabria) al fine della successiva trasmissione dello
stesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione, ha rilevato che:
• sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018, per come risultante
dal conto del bilancio, e per come risultante dal conto del tesoriere;
• sussiste la
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017, rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2018;
• sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di
giro";
• sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con
riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, stante quanto attestato dall'Aterp Calabria nella nota integrativa;
• sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce
"disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato patrimoniale;
• risulta
formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato al netto
e del risultato di amministrazione al 31.12.2018;
delibera
di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2018
dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (Aterp Calabria) e i documenti ad esso allegati, che
costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
visti:
- la delibera
di Giunta regionale n. 482 del 14 ottobre 2019, recante: "Rendiconto
esercizio 2018 Azienda Calabria Lavoro - Trasmissione al Consiglio regionale
per gli atti di competenza";
- il decreto
n. 75 del 01.08.2019 del Direttore generale di Azienda Calabria Lavoro, con cui
si è provveduto ad approvare il conto consuntivo esercizio 2018;
- il decreto del
Direttore generale di Azienda Calabria Lavoro n. 92 del 3.10.2019 di
approvazione rettifica del conto economico-patrimoniale - consuntivo esercizio
2018;
premesso che:
- la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
- la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno;
- la Giunta
regionale, al fine di consentire la redazione del bilancio consolidato della
Regione Calabria con i propri enti ed organismi strumentali, con delibera n.
442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo dedicate ai
dipartimenti vigilanti riguardanti sia le modalità e i tempi per l'approvazione
dei rendiconti degli enti strumentali, sia l'effettuazione delle verifiche in
ordine al contenimento delle spese ai sensi della normativa vigente;
visti:
- la legge
regionale n. 5 febbraio 2001, che ha istituito Azienda Calabria Lavoro; la
legge regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della regione Calabria";
- l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
- l'art. 3,
comma 7 del D.Lgs. n.
118/2011, per come modificato e integrato dal D.Lgs. 126/2014;
considerato che il Collegio dei revisori dei conti,
dopo aver verificato sia il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica che le
disposizioni in merito al contenimento della spesa pubblica per l'anno 2018,
esprime parere favorevole sia all'approvazione del rendiconto dell'esercizio
finanziario 2018 che all'approvazione delle rettifiche al conto economico patrimoniale-consuntivo
esercizio 2018, precisando che le suddette rettifiche non alterano le
risultanze di contabilità finanziaria e non variano neanche le risultanze di
cui ai controlli di "spending review";
rilevato che il dipartimento Lavoro ha verificato il
rispetto della normativa in materia di contenimento della spesa da parte
dell'Azienda, con riferimento alle risultanze della gestione per l'esercizio
2018, rilevando il mancato rispetto del limite previsto dall'articolo 9, comma
2 della legge regionale n. 22/2010 e, a conclusione dell'istruttoria, ha
ritenuto che nulla osta all'approvazione del rendiconto generale dell'esercizio
2018;
considerato che il dipartimento Bilancio
nell'istruttoria di competenza
- ha rilevato
che:
• sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018, per come risultante
dal conto del bilancio, e il corrispondente importo di cui al conto del
tesoriere;
• sussiste
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017 rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2018;
• sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di
giro";
• sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi
finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento
al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e
tra accertamenti e ricavi, al netto delle differenze di cui alla gestione degli
importi in perenzione;
• sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce
"disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato patrimoniale;
• risulta
formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato e del
risultato di amministrazione al 31.12.2018;
- con
riferimento all'eventuale utilizzo della quota disponibile del risultato di
amministrazione, raccomanda all'Ente di rispettare le regole di bilancio
inerenti le modalità di impiego della parte libera dell'avanzo di amministrazione,
ai sensi dell'articolo 42, comma 6 del D.Lgs.
n. 118/2011;
- ha precisato
che l'eventuale mancato rispetto dei limiti di cui alla normativa sul
contenimento delle spese non incide sull'approvazione del rendiconto, fatte
salve le responsabilità in capo ai soggetti che hanno determinato eventuali
maggiori esborsi, in termini di risorse impiegate, oltre i limiti di legge e, a
conclusione della relazione istruttoria, ha ritenuto possibile procedere
all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio
2018 dell'Azienda Calabria Lavoro al fine della successiva trasmissione dello
stesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione;
delibera
di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2018
dell’Azienda Calabria Lavoro e i documenti ad esso allegati, che costituiscono
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
vista la delibera di Giunta regionale n.516 del 14
novembre 2019, recante "Rendiconto esercizio 2018 dell'Agenzia regione
Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - Trasmissione al Consiglio
regionale per gli atti di competenza”;
premesso che:
• la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
• la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno;
• il Decreto
del Direttore Generale del Dipartimento delle politiche Europee ed
Internazionali del MIPAAF n. 0007349 del 14 ottobre 2009, I'ARCEA è stata
riconosciuta Organismo Pagatore della Regione Calabria per i regimi di spesa
FEAGA e FEASR;
visti:
• l'art. 12
della legge regionale 8 luglio 2002, n. 24;
• l'art. 28
della legge regionale 17 agosto 2005, n. 13 che approva l'istituzione
dell'Organismo Pagatore Regionale;
• la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
• l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
• il D.Lgs. n. 118/2011, per come
modificato e integrato dal D.Lgs.
126/2014;
tenuto conto che il Revisore Unico dei conti,
nell'esprimere parere favorevole per l'approvazione del rendiconto
dell'esercizio finanziario 2018, con verbale n. 30 del 15 ottobre 2019:
• attesta la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione e propone di
accantonare una parte dell'avanzo di amministrazione;
• evidenzia
delle criticità emerse in materia di mancato rispetto delle norme in materia di
contenimento delle spese regionali, relativamente al compenso corrisposto al
Direttore dell'Arcea;
• invita i
rispettivi organi a prendere gli opportuni provvedimenti in materia di spending review della
spesa regionale;
considerato che il dipartimento Agricoltura esprime
parere favorevole al rendiconto di gestione 2018, fermo restando quanto
rappresentato dalla Struttura di controllo Arcea in merito al mancato rispetto
di quanto disposto dalle norme regionali di spending review. La struttura di controllo, infatti,
esprime parere favorevole al rendiconto Arcea, ma raccomanda alla Direzione
generale del dipartimento di voler sollecitare l'Organismo pagatore regionale
agli adempimenti di propria competenza relativamente al rispetto delle norme
regionali di spending review in
merito al compenso spettante all'organo di direzione e al recupero degli
importi indebitamente percepiti;
rilevato che il dipartimento Bilancio
• con
riferimento all'eventuale utilizzo della quota disponibile del risultato di
amministrazione, raccomanda l'ente di rispettare le regole di bilancio inerenti
le modalità di impiego della parte libera dell'avanzo di amministrazione, aí sensi dell'articolo 42, comma 6 del D.Lgs. n. 118/2011;
• ha rilevato
che:
- sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018, per come risultante
dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del
tesoriere;
- sussiste la
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017, rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2018;
- sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette partite di giro;
- sussiste la
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con
riferimento al conto economico la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
- sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e
degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2018, e il valore registrato
alla voce "disponibilità liquide" dello attivo dello stato
patrimoniale;
- risulta
formalmente corretta la determinazione del Fondo pluriennale vincolato del risultato
e del risultato di amministrazione al 31/12/2018;
• nel
precisare che l'eventuale mancato rispetto della normativa sul contenimento
della spesa non incide sull'approvazione del rendiconto, fatte salve le
responsabilità in capo ai soggetti che hanno determinato eventuali maggiori
esborsi, in termini di risorse impiegate, oltre i limiti di legge, ha ritenuto
possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del
rendiconto dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)
al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale per
la definitiva approvazione;
tenuto conto che la Seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 27 novembre 2019, ha approvato il rendiconto esercizio 2018
dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i
documenti ad esso allegati;
delibera
di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della I.r. n. 8/2002, il rendiconto esercizio 2018 dell'Agenzia
Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso
allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione.