XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 45

 

SEDUTA Di mercoledì 2 ottobre 2024

 

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO E DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO

 

Inizio lavori h. 14,26

Fine lavori h. 16,34

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 14.26

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

In memoria di Antonio Guarasci, primo Presidente della Regione Calabria, e di Giorgio Liguori, Consolato Paolo Latella e Giuseppe Fragomeni, consiglieri regionali della prima Legislatura

PRESIDENTE

A cinquant'anni dall'incidente stradale del 2 ottobre 1974 avvenuto a Polla, che ha visto la morte del primo Presidente della Regione Calabria durante un viaggio a Roma per difendere il posto di lavoro di migliaia di tute blu del tessile di Cetraro, il Consiglio regionale - nel ricordare il tragico evento e osservare un minuto di raccoglimento - esprime sentimenti di sincera gratitudine per l'impegno, politico e umano, dispiegato a favore delle comunità calabresi al professor dal prof. Antonio Guarasci, nato il 7 maggio 1918 a Rogliano.

Antonio Guarasci, con il suo profilo umano e la sua storia politica, rimane tutt'oggi un emblematico esempio di integrità etica a cui ispirarci nel quotidiano svolgimento delle nostre prerogative e, allo stesso tempo, rappresenta un monito, per tutti noi, a fare di più e meglio, ampliando la partecipazione dei cittadini alle scelte della Regione, e per dare, con la necessaria spinta all'innovazione che il nostro tempo esige, risposte ai problemi attuali della nostra Calabria.

In questa circostanza, ricordiamo anche le figure di altri tre consiglieri regionali della prima legislatura venuti a mancare agli inizi degli anni ‘70, anche loro convinti regionalisti: Giorgio Liguori, Consolato Paolo Latella e Giuseppe Fragomeni. I primi due morti nell'adempimento del loro mandato istituzionale: Liguori, membro della Commissione Statuto, il 21 dicembre 1970, in un incidente stradale mentre si recava alla seduta del Consiglio regionale; Latella, assessore alla sanità, il 3 gennaio 1974, a seguito di un'emorragia celebrale che l'aveva colpito.

Osserviamo un minuto di raccoglimento.

 

(I presenti in Aula levatesi in piedi osservano un minuto di silenzio)

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, signor Presidente.

Non sapevo che la Presidenza del Consiglio regionale intendesse ricordare la figura di Antonio Guarasci a cinquant'anni dalla sua scomparsa, me ne compiaccio, ma vorrei anche associare il Governo regionale ai sentimenti espressi dalla presidenza del Consiglio regionale e dal Consiglio regionale stesso.

Guarasci è stato il primo Presidente della Regione Calabria, morto mentre stava recandosi a Roma per risolvere una vertenza che riguardava 2000 lavoratori calabresi della Provincia di Cosenza, di Cetraro, quelli della Faini.

Guarasci è stato anche un Presidente lungimirante, perché da Presidente della Provincia di Cosenza prima volle istituire un Polo scolastico nella parte più degradata della città di Cosenza, e da Presidente della Regione, dopo, collaborò con Giacomo Mancini, Antoniozzi, Riccardo Misasi e con quanti vollero l'istituzione della Università di Arcavacata a Cosenza.

Nel 1973, Antonio Guarasci, parlando dell'Università della Calabria, quella che aveva come primo rettore Andreatta, disse che quell'università doveva specializzarsi nell'innovazione e nella sanità. È bello poter consegnare alla memoria di Antonio Guarasci, che tanto lungimirante fu e che ha sempre creduto che l'investimento nei saperi fosse un investimento necessario a realizzare percorsi di mobilità sociale, ma anche necessario a determinare percorsi di sviluppo economico, la circostanza che le generazioni che in futuro - rispetto alla sua dipartita - hanno lavorato in Calabria hanno saputo far tesoro di quella sua felice ispirazione. Per cui, poiché credo che chi governa la Regione e cerca di dare una prospettiva e un futuro alla Calabria deve avere la capacità di trarre origine dalla parte migliore della storia e del passato della Calabria stessa, ho ritenuto, signor Presidente, di associarmi alle parole che lei ha detto e, così facendo, vorrei che l'intero governo regionale potesse sentirsi responsabile di dover proseguire una storia che proprio Antonio Guarasci cominciò in Calabria.

Un'ultima cosa: Guarasci era un autentico regionalista, perché credeva che le Regioni dovessero assumere nuove funzioni, nuove competenze! Però, aveva la capacità di declinare questo regionalismo in una chiave di equità e di solidarietà.

Chi conosce la storia della Calabria e la storia di Guarasci sa che aveva un solido rapporto di amicizia e un solido rapporto di collaborazione istituzionale con il presidente della Regione Lombardia, che era all'epoca Bassetti; insieme condividevano la necessità di potenziare il ruolo delle Regioni nella stagione in cui le stesse cominciavano la loro attività, all'interno di un disegno che consegnasse ad ogni Regione la possibilità di poter essere più prossima ai bisogni di tutti i cittadini. Si trattava, quindi, di un disegno all'insegna dell'equità e della solidarietà.

Il mio auspicio è che non solo in Calabria ma nell’intero Paese quel clima possa ritornare ad essere presente quando si pensa a costruire il futuro delle Regioni e dell’Italia stessa.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per chiedere, ai sensi dell'articolo 119 del Regolamento interno del Consiglio regionale, l’inserimento della mozione numero 97/12^ per l’inserimento della sindrome CTNNB1 nell'elenco delle malattie rare del registro nazionale malattie rare. La mozione è firmata da tutti i capigruppo.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della mozione richiesta dalla collega Bruni. La mozione è inserita.

Ha chiesto di intervenire il collega De Nisi. Ne ha facoltà.

DE NISI Francesco (Coraggio Italia)

Grazie. Chiedo l'inserimento di un'altra mozione, la numero 98/12^, riguardante un'opera urgente per il completamento del sistema di depurazione dell'area Angitola della provincia di Vibo Valentia.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della mozione richiesta dal collega De Nisi. La mozione è inserita.

Ha chiesto di intervenire il collega Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Anch'io chiedo, a nome del gruppo del Partito Democratico e dei colleghi Lo Schiavo e Tavernise, l’inserimento di una mozione che abbiamo depositato ieri in cui chiediamo al Presidente della Giunta regionale di attivarsi per fare inserire una somma cospicua, pari a 7,5% del PIL, per quanto riguarda la sanità. Come sapete, in questi giorni verrà posta all’esame del Parlamento la legge finanziaria. Credo che sia un problema sentito dal Presidente della Giunta regionale, Occhiuto, anche in qualità di Commissario. Il Commissario in questi giorni si sta battendo molto. Anche lui spesso dice che le risorse sono poche per il sistema sanitario e, quindi, con questa mozione chiediamo l'impegno da parte del Presidente della Giunta regionale nonché Commissario di attivarsi al fine di rendere possibile quanto da noi descritto nella mozione.

PRESIDENTE

Collega Bevacqua, non che io ce l'abbia con lei - me ne guarderei bene - ma mentre le mozioni degli altri colleghi sono state concordate, depositate, e ne abbiamo parlato prima dell’inizio della seduta di Consiglio, della sua non abbiamo proprio discusso. Non vorrei che la inserissimo, la discutessimo e poi venisse bocciata.

Non posso ammettere il voto sul suo inserimento perché non siamo a conoscenza dei contenuti, ne abbiamo avuto conoscenza adesso in Aula. Siccome parla di bilancio e il bilancio sarà discusso alla fine dell'anno, sarebbe opportuno che la ripresentasse dopo averla discussa con tutti i colleghi e i capigruppo, magari in una Conferenza dei capigruppo. Va bene?

L'ha depositata ieri. Grazie, grazie.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 181/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2023 – Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Avviamo i lavori con la proposta di provvedimento amministrativo numero 181/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2023 - Decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118”.

Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento, prego.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente.

Con la presente proposta di provvedimento amministrativo il Consiglio regionale è chiamato ad approvare il bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale relativo all'esercizio 2023. Tale proposta è stata approvata dall'Ufficio di Presidenza con deliberazione numero 59 del 9 agosto 2024.

Il bilancio consolidato del Consiglio regionale della Calabria rappresenta la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dei soggetti compresi nel perimetro del consolidamento, supplendo alle carenze informative e valutative dei bilanci forniti dai singoli componenti del gruppo e consentendo una visione di insieme delle attività svolta dall'Ente attraverso il gruppo.

Il Consiglio regionale ha approvato, con deliberazione consiliare numero 306 del 26 luglio 2024, il rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.

L'Assemblea dei soci della società in house “Portanova SPA” ha approvato, nella riunione del 29 aprile 2024, il bilancio d'esercizio al 31/12/2023.

Il Consiglio regionale della Calabria, in qualità di ente capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato per l'esercizio 2023, coordinante l'attività con la società in house “Portanova SPA”, inclusa nel perimetro del consolidamento.

Il bilancio consolidato, previsto nell'articolo 11-bis del decreto legislativo numero 118 del 2011 e disciplinato dal principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato, risulta essere composto dai seguenti documenti contabili: conto economico consolidato, stato patrimoniale consolidato, relazione sulla gestione che comprende la nota integrativa.

Sul presente provvedimento il collegio dei revisori con verbale numero 37 del 23 agosto 2024 ha espresso parere favorevole. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Cirillo. Ha chiesto di intervenire il collega Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Anche io a nome del mio gruppo mi associo ai sentimenti di ricordo e di apprezzamento che sono stati fatti per il primo Presidente di Regione, il professor Antonio Guarasci, che è stato, come veniva ricordato sia dal Presidente del Consiglio sia dal Presidente della Regione, un esempio di impegno nell'assolvimento del proprio ruolo e della sua funzione politica istituzionale.

Perse la vita andando a Roma per governare una vertenza importante, rivolta alla sensibilità dei temi del lavoro. Faccio mio, come credo tutti i consiglieri, questo monito: Presidente del Consiglio, lei diceva che l'azione, il ruolo, la funzione di ognuno di noi non è neutrale nel rafforzamento dell'autorevolezza e del prestigio che le Istituzioni calabresi rivestono.

Voglio intervenire sul primo punto all'ordine del giorno e spiego anche, Presidente, le ragioni politiche che mi portano a fare questo intervento: è un atto, un documento molto importante, però - non so cosa avvenisse prima negli anni precedenti - da tre anni su questo documento contabile così rilevante non è stata mai svolta una discussione all'interno del Consiglio.

Il mio intervento ha un esclusivo contenuto di riflessione politica e lo rivolgo soprattutto a lei, Presidente del Consiglio, consigliere Mancuso: in questi tre anni i nostri componenti all'interno dell'Ufficio di Presidenza hanno manifestato e dimostrato grande responsabilità; altrettante responsabilità e disponibilità il gruppo del Partito Democratico ha dimostrato approvando sempre all'unanimità questo documento, al pari dell'insieme del Consiglio. Probabilmente, questo atto di responsabilità non lo meritate forse - dico forse, ma questo dipenderà molto dal suo atteggiamento – a causa dell'atteggiamento che state manifestando in merito ad alcune problematiche, Presidente.

E vi spiego anche le ragioni politiche per cui non lo meritate. Per quanto mi riguarda, mi atterrò anche alla coerenza del voto espresso dal nostro rappresentante, Alecci, però è chiaro che alcune riflessioni politiche vanno fatte.

Noi siamo a tre anni dall’avvio di questa legislatura, Presidente, e in questi tre anni, dal punto di vista del profilo istituzionale, il bilancio che questo Consiglio ha realizzato mi porta a fare una riflessione che sottopongo alla sua valutazione, alla sua sensibilità per intervenire adeguatamente: non è possibile che dopo tre anni ci sono progetti di legge presentati dal sottoscritto che, nonostante le reiterate sollecitazione ai Presidenti di Commissione, ancora non vengono posti all'ordine del giorno quando, per contro, in questi tre anni sono stati portati in quest'Aula provvedimenti protocollati nella stessa giornata, senza il formale passaggio nelle Commissioni, né in quella di merito né in quella per il parere economico e finanziario. E poi, infine, Presidente, anche sulle interrogazioni: abbiamo appena ricordato lo stile, il profilo, l'umanità, la sobrietà di un Presidente di Regione e in questo governo regionale, caro Presidente, abbiamo invece assessori che non si presentano a rispondere alle interrogazioni. Ma come?! La Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, quando viene chiamata, va in Parlamento per rispondere, i Ministri vanno a rispondere ed in Calabria gli assessori non trovano il tempo per venire in Consiglio regionale a rispondere alle interrogazioni che, come lei sa da Presidente, dovrebbero garantire la risposta nei tempi previsti dai regolamenti.

Quindi, caro Presidente, è inaccettabile che nemmeno oggi ci sia l'assessore per rispondere a una serie di interrogazioni che io ho presentato. Non posso consentire a nessuno di mettere sotto i piedi i regolamenti istituzionali e il prestigio delle istituzioni nell'assolvimento della funzione che ogni consigliere regionale possiede. Ho presentato delle interrogazioni alle interrogazioni. Il Regolamento prevede una cosa molto precisa e cioè che quelle a risposta immediata abbiano dei tempi per la loro risposta e le altre debbano avere i tempi previsti dal Regolamento.

Le chiedo gentilmente, caro Presidente, di intervenire adeguatamente e puntualmente per chiedere a chi di competenza sia di portare i progetti di legge nelle rispettive Commissioni - nonostante le sollecitazioni non sono state portate – sia che gli assessori che non possono venire in Aula forniscano almeno risposta per iscritto. Anche qui, oggi c'era l’interrogazione sulla vertenza - ecco anche l'analogia con il primo Presidente di Regione - dell'Abramo Customer CARE che impiega 1000 lavoratori. Non stiamo parlando di cose banali, ma di 1000 lavoratori.

Qual è la sensibilità? La sensibilità del primo Presidente della Regione, oltre cinquant'anni fa, è stata quella di recarsi a Roma per affrontare le problematiche delle vertenze mentre la sensibilità dell'Assessore è quella di non presentarsi per due volte consecutive nonostante all’ordine del giorno ci sia questo punto.

È evidente la discrasia e l’incongruenza tra l'atteggiamento dei due consiglieri del PD che votano tutto all'unanimità nell'Ufficio di Presidenza e questo atteggiamento del Consiglio, invece, non rispettoso delle regole e dei regolamenti. Quindi le chiedo gentilmente e formalmente di intervenire presso i Presidenti di Commissione e con gli Assessori competenti per dare risposte nei tempi dovuti rispetto e in merito alla presentazione delle interrogazioni e dei progetti di legge.

Per quanto mi riguarda, per assoluta coerenza e per dimostrare che la mia non è una posizione pregiudiziale e per non fare nemmeno un torto al collega Alecci che ha votato a favore, oggi rispetterò il suo giudizio e la sua valutazione nell'Ufficio di Presidenza e continuerò per questa volta a votare a favore, ma, se questo atteggiamento non cambierà, chiederò al mio gruppo che, coerentemente e in maniera proporzionale, bisogna manifestare anche un atteggiamento diverso sia nell'Ufficio di Presidenza sia all'interno della discussione di questo Consiglio. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Mammoliti, questa volta arriva in ritardo, perché - le spiego subito - se lei avesse seguito i lavori che abbiamo svolto in settimana saprebbe che sono stati convocati tutti i Presidenti di Commissione proprio per questo motivo: dare un indirizzo affinché tutte le pratiche siano portate in Commissione, sia se si devono approvare sia se si devono bocciare, e che vi diano seguito.

Poi, mi dispiace che lei censuri i suoi stessi compagni di partito nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza. Evidentemente se votano a favore o contro lo fanno, innanzitutto, secondo coscienza e, poi, se votano sempre a favore, vuol dire che le pratiche vanno bene. Anche voi nell'ambito della vostra attività qualche pratica l'avete votata favorevolmente pur essendo all'opposizione, perché evidentemente la condividevate. Qui non devo fare il difensore d'ufficio dei miei colleghi dell'Ufficio di Presidenza, però mi sembra eccessivo quello che ha detto nei confronti dei suoi colleghi.

Per quanto riguarda l'assessore Calabrese - è vero – è stato assente due volte per le proprie interrogazioni, ma ho io tutte le risposte. Purtroppo, è a Roma, ha presentato congedo, poi se lei pensa che il congedo sia falso questo io non glielo posso dire, però le risposte alle interrogazioni le ho io, se vuole, in modo informale, può venire a prenderle. Onestamente mi dispiace. Ogni volta che lei ne ha fatto richiesta, notando un leggero ritardo nel mettere all'ordine del giorno le interrogazioni, poi le abbiamo inserite. Come sa, ho sempre soddisfatto le sue richieste legittime.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti, per dichiarazione di voto, non per fatto personale. Non l'ho né offesa né ho detto niente. Se vuole può intervenire per dichiarazione di voto. Prego. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Ho già espresso nelle considerazioni politiche che ho formulato, per chi ha voluto comprendere e capire, che per questo documento contabile io voterò a favore perché non ho fatto nessun rilievo di merito ai colleghi consiglieri regionali del Partito Democratico che hanno deciso in questi anni, come abbiamo fatto anche noi come gruppo, di votare a favore del documento contabile.

Caro Presidente, i rilievi li ho fatti a lei, alla sua funzione di Presidente del Consiglio, che deve garantire il rispetto dei regolamenti. È un'altra cosa. Non fate finta di non capire. Non ho fatto nessun rilievo ai miei colleghi, se avessi dovuto farli li avrei fatti ai miei colleghi. Ho fatto un rilievo a lei in qualità di Presidente del Consiglio. Ci sono testi di legge da tre anni depositati dal sottoscritto in Commissione e che non sono stati portati nemmeno in discussione. Questo non va bene e la stessa cosa vale per le interrogazioni. Non è possibile che un'interrogazione a risposta immediata, che prevede dei tempi… abbiamo interrogazioni oggi inserite all’ordine del giorno che risalgono a dicembre 2023. Funziona bene il prestigio delle istituzioni che lei rappresenta? Questo rilievo ho fatto, Presidente, non ai miei colleghi. Ai miei colleghi, se debbo fare il rilievo, glielo faccio io, a loro non ho fatto nessun rilievo.

Ho detto che oggi, anche per rispetto della posizione manifestata dal nostro consigliere Alecci che ha votato a favore nell'Ufficio di Presidenza, io voterò a favore. Quindi la mia dichiarazione di voto è a favore, ma le riflessioni che ho fatto, caro Presidente, la prego di valutarle attentamente e di dare le risposte nei luoghi deputati, portando all’esame delle Commissioni le proposte di legge e fornendo nei tempi dovuti le risposte all'esercizio del proprio mandato e della propria funzione dei consiglieri regionali. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Presidente, intervengo per dichiarazione di voto sul provvedimento in sé per motivare la mia astensione sul bilancio e richiamare alcune considerazioni che avevo fatto nella Commissione competente: oggi noi discutiamo del bilancio consolidato, ovviamente, però anche nella nota integrativa di questo bilancio abbiamo avuto cognizione di come sia necessaria, almeno dal mio punto di vista, una maggiore capacità di spesa del Consiglio regionale stesso che molte volte registra somme residue che vengono restituite alla Giunta regionale.

Invito, quindi, i miei colleghi, l'Aula e tutto l'Ufficio di Presidenza come programmazione per i prossimi anni di prevedere di utilizzare tali somme anche con finalità sociali che potrebbero, in realtà, aumentare anche il prestigio della nostra Istituzione e la vicinanza rispetto ai cittadini. Mi sono reso conto che anche quest'anno in questo bilancio abbiamo delle somme residue non spese e penso che, al di là della restituzione alla Giunta regionale, forse sia più produttivo e più efficace impegnare e dare la possibilità anche a noi consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione di poter accedere a tali fondi per utilizzarli, ovviamente, per finalità istituzionali, politiche e sociali.

In merito alla segnalazione prima fatta dal consigliere Mammoliti posso solo sottolineare come lo strumento delle interrogazioni ha una sua efficacia ed è l'unico strumento oggi in mano alle opposizioni solo se riesce a essere espletato in una tempistica tale per cui non diventano poi di poca attualità.

Mi rendo conto che questo richiede una sinergia anche con gli uffici preposti, ma richiamo anche la funzione dei consiglieri di opposizione: noi non abbiamo altro strumento se non quello delle mozioni e delle interrogazioni che per essere efficace ha la necessità di avere quella centralità, quell'attenzione, ma soprattutto quella celerità che molte volte finora non abbiamo avuto.

PRESIDENTE

Grazie. Passiamo al voto.

Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 184/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria. Provvedimenti”

PRESIDENTE

Passiamo al secondo punto posto all'ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo 184/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Fondazione Istituto regionale per la Comunità greca di Calabria. Provvedimenti”.

Cedo la parola alla collega Straface per illustrare il provvedimento, prego.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice

Grazie, Presidente, Presidente del Consiglio, colleghi consiglieri, assessori presenti. Mi pregio di illustrare oggi a quest’Assemblea regionale la proposta di provvedimento amministrativo, la numero 184/12^, relativa alla modifica dello Statuto della “Fondazione Istituto regionale per la Comunità Greca di Calabria” così come approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 366 del 10 luglio 2024.

Con il nuovo Statuto della Fondazione Istituto per la Comunità Greca di Calabria si è inteso introdurre diversi cambiamenti con l’intento di fornire un nuovo impulso non solo alla Fondazione dei Greci di Calabria ma, in generale, a tutte le fondazioni.

Pur mantenendo l'impianto generale dell'articolato (composto da 16 articoli), vengono introdotte modifiche significative che riguardano la struttura e il funzionamento della Fondazione, riorganizzandone gli organi e le competenze per renderlo più operativo e in linea con esigenze più attuali. Ricordo brevemente che l’”Istituto regionale per la Comunità Greca di Calabria”, di cui è fondatore ed unico socio la Regione Calabria, istituito con la legge regionale n. 15 del 2003 al fine di tutelare e valorizzare la lingua e il patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria, fu successivamente trasformato, con la legge regionale n. 15/2008, in “Fondazione”, avente la finalità di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi.

Nonostante sia stata istituita diversi anni fa, la Fondazione di fatto non è mai riuscita ad avviare pienamente l’attività per la quale è sorta, tant’è che, a causa della sua scarsa operatività, lo stanziamento regionale iniziale - parliamo naturalmente di risorse regionali - è di circa 450.000,00 euro e appare tutt’oggi poco intaccato. Questa situazione ha portato all’esigenza di individuare nuove linee organizzative che rendessero l’organismo più operativo e snello e soprattutto più rapido nelle decisioni.

Nel nuovo Statuto si recepisce innanzitutto una proposta ampiamente condivisa in seno al Coremil, legata alla tutela della lingua, sia grecanica che arbëreshë: infatti all'articolo 4, comma 1, IV capo, è prevista una più intensa attività, anche in coordinamento con l'istituzione scolastica regionale e con le sue articolazioni territoriali, per l'insegnamento della lingua nelle scuole. Nel nuovo Statuto vengono, inoltre, definiti gli organi dell’Istituto – ora costituiti esclusivamente dal Presidente e dal Revisore dei conti - e specificatamente le loro funzioni.

Il Presidente, ai sensi dell’articolo 8, non è più nominato dall’Assemblea dei soci ma dal Presidente della Giunta regionale su proposta dell’assessore competente in materia di minoranze linguistiche, ed è investito dei più ampi poteri per la gestione sia ordinaria che straordinaria della Fondazione. Sul Presidente non solo permangono le funzioni previste dal vecchio Statuto ma, al fine di accelerare il processo decisionale, gli vengono conferite anche quelle del Consiglio di amministrazione che non è più presente nelle sue articolazioni. Il Presidente svolgerà tali funzioni coadiuvato da alcuni organismi consultivi; inoltre, viene riconosciuta allo stesso un'indennità pari a 50.000,00 euro annui. Sia il Presidente sia il revisore dei conti, anch'esso designato dal Presidente della Giunta regionale, sono remunerati secondo la normativa vigente, con un rimborso per le spese sostenute per missioni documentate, nel limite massimo di 10.000,00 euro.

Con l’articolo 10 viene introdotta l'Assemblea di Comunità con il compito di: elaborare i criteri generali per le linee di sviluppo culturale e scientifico dell'Istituto; fornire un'informativa periodica sul programma di attività dello stesso; recepire proposte e suggerimenti; definire il programma concreto delle azioni e delle iniziative di intervento della Fondazione.

Il Comitato tecnico scientifico, nel nuovo Statuto, all'articolo 11, sostituisce la Commissione scientifico-culturale e i suoi componenti sono designati dall'Assemblea di Comunità, rimanendo inalterate le funzioni. Il Comitato propone programmi di attività, ne segue l'attuazione e fornisce pareri su questioni tecnico scientifiche nonché sui risultati delle singole iniziative programmatiche. Le azioni e la programmazione dell'attività della Fondazione rimangono volte alla tutela e alla valorizzazione della comunità grecanica che vive in Calabria, una minoranza storica che ha radici profonde sia nella cultura sia nella storia dell'intera regione Calabria. Questa comunità, chiamata “greci di Calabria” o “grecanici”, vive principalmente nell'area dell'Aspromonte meridionale, nella provincia di Reggio Calabria, nei paesi di Bova, Gallicianò, Roghudi, Roccaforte del greco, Bagaladi, Melito di Porto Salvo, San Lorenzo e Palizzi, che fanno parte della cosiddetta area grecanica in cui sopravvive una minoranza linguistica che parla il greco di Calabria, un dialetto derivato dal greco antico. Nonostante il riconoscimento legale e gli sforzi di recupero, la Comunità grecanica sta affrontando numerose difficoltà. L'emigrazione e la modernizzazione hanno ridotto il numero degli abitanti nelle aree rurali dove tradizionalmente si parlava il grecanico. Il rischio è che questa cultura millenaria possa svanire se non si adottano delle misure efficaci per il suo mantenimento.

L’'obiettivo primario della Fondazione rimane proprio questo: la preservazione, la promozione del patrimonio culturale, identitario, linguistico, letterario, artistico, urbanistico e monumentale delle comunità storiche greche anche attraverso attività di ricerca, corsi di lingua, iniziative di attività culturali, anche di scambio culturale e accademico con altre realtà analoghe, non solo in ambito locale ma anche in ambito nazionale e internazionale.

Il provvedimento che oggi discutiamo si inserisce in un più ampio lavoro svolto dalla Regione Calabria di concerto con il Ministero degli Affari regionali che ha portato, nell'annualità del 2023, fondi notevolmente maggiori rispetto alle annualità precedenti, tant'è che il territorio calabrese è stato beneficiario complessivamente di 665.000,00 euro e con tali risorse il Ministero degli Affari regionali, ai sensi della legge numero 482 del 1999, annualità 2023, con il DPCM 25 ottobre 2023 ha finanziato progetti culturali per il Comune di Bova e per il Comune di Roghudi.

Il provvedimento amministrativo numero 184/12^ si inserisce in questo quadro di iniziative volte a rafforzare e a tutelare le minoranze linguistiche e culturali riconosciute dalla nostra Costituzione e delle leggi specifiche, contribuendo, attraverso le attività della Fondazione, a preservare per le future generazioni il patrimonio unico umano, storico e identitario dei greci di Calabria.

Vorrei fare una riflessione rispetto alle minoranze linguistiche. Intanto questo provvedimento amministrativo si inserisce in un quadro di strategia di notevole importanza culturale che è stata portata avanti dal Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. Parliamo della legge regionale numero 15 che risale al 2003, parliamo di Fondazioni, strumenti importanti per la promozione e la valorizzazione delle minoranze linguistiche che, per vent'anni, sono rimaste solo lettera su dei fogli e non hanno avuto quella ricaduta importante derivante dalla ricchezza di questo straordinario patrimonio identitario, culturale, linguistico della regione Calabria.

Proprio a riguardo di questo sviluppo, promozione e valorizzazione, per la prima volta nella storia della Regione Calabria viene data una delega alle minoranze linguistiche, delega che oggi è detenuta dall'assessore regionale Gianluca Gallo. Stiamo lavorando sulla revisione - ripeto, dopo vent'anni - della legge regionale numero 15 del 2003, ma lo stiamo facendo attraverso un processo di inclusione, attraverso un confronto democratico con gli attori principali che sono i Sindaci di queste comunità; Sindaci ai quali va il plauso per riuscire, con notevoli sforzi, a mantenere vivo questo patrimonio storico, culturale, architettonico e identitario che rappresenta una ricchezza per tutti i cittadini calabresi. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie alla collega Straface. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 185/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Co.Re.Com Calabria - Programma di attività e relativo fabbisogno finanziario per l'anno 2025, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2”

PRESIDENTE

Passiamo al terzo punto dell'ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 185/12^ d'ufficio, recante Corecom Calabria programma di attività relativo al fabbisogno finanziario per l'anno 2025 ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, numero 2. Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento, prego.

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente.

Con delibera numero 23 del 17 settembre 2024 il Corecom Calabria ha approvato il programma delle attività per l'anno 2025, relativo al fabbisogno finanziario ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale numero 2 del 2001, per sottoporla alla definitiva approvazione di questa Assemblea.

Il programma conferma le linee di intervento lungo le quali si svilupperà l’attività del Corecom nel 2025 in coerenza con le proprie funzioni istituzionali, ed in particolare: l'attività di conciliazione e di definizione delle controversie con gli operatori delle telecomunicazioni, funzione di garanzia fondamentale che il Corecom svolge nei confronti dei cittadini e delle imprese della Calabria, che tenderà ad una sempre maggiore accessibilità e innovazione nella fruizione del servizio; il mantenimento della postazione decentrata concilia web, già operativa, alla sottoscrizione di ulteriori accordi con gli enti locali per l'attivazione di nuove postazioni al fine di garantire la possibilità ad un maggior numero di utenti di avvalersi del servizio di supporto e gestione delle controversie tra privati e operatori telefonici; l'attività di vigilanza dell'inquinamento elettromagnetico, attraverso un approccio integrato e partecipato che mira a tutelare i cittadini, a promuovere la trasparenza e la fiducia nelle istituzioni; l'attività di educazione ai media, declinata in diverse forme, svolte in collaborazione con soggetti pubblici e privati con l'obiettivo di favorire e promuovere la consapevolezza dell'uso dei nuovi media; lo sviluppo di azioni trasversali che uniscono le diverse aree d'intervento del Comitato quali il rafforzamento e la collaborazione interistituzionale con Enti locali, Università e Associazioni per promuovere iniziative su temi di grande attualità come la lotta alla disinformazione, all'odio online, ovvero utilizzo dell'intelligenza artificiale per potenziare le competenze digitali e analitiche dei cittadini, la promozione di iniziative volte allo sviluppo del pensiero critico tra i giovani, al fine di sviluppare la loro capacità di affrontare direttamente i temi più complessi, come le fake news, stimolando un processo di autoapprendimento e analisi critica.

Inoltre, gli obiettivi del Corecom per il 2025 sono delineati attraverso una serie di interventi che mirano a rispondere alle sfide emergenti nel settore della comunicazione digitale elettronica, così come di seguito sintetizzate. La prosecuzione dell'impegno a garantire: la tutela dell'utenza e della qualità dell'informazione attraverso un'azione estesa di monitoraggio della trasmissione televisiva locali per garantire il pluralismo, obiettività e imparzialità dell'informazione e il rafforzamento del controllo delle emissioni elettromagnetiche, in collaborazione con ARPACal e ANCI, con l'utilizzo di nuove tecniche di rilevamento e analisi per identificare aree critiche e intervenire prontamente e una maggiore sensibilizzazione pubblica, diffondendo ai cittadini dati aggiornati e affidabili sui rischi legati alla radiazione elettromagnetica; il rafforzamento delle attività rivolte alla risoluzione delle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazione e gli utenti in termini di miglioramento del servizio attraverso l'introduzione di nuove funzionalità.

Pertanto, sottopongo all'approvazione dell'Aula il provvedimento, fermo restando che, per lo svolgimento delle funzioni proprie del Comitato, la dotazione a carico del bilancio del Consiglio regionale, nell'esercizio finanziario 2024, ammonta a 54.000,00 euro, mentre per lo svolgimento delle funzioni delegate, per le quali è previsto un fabbisogno pari a 106.548,21 euro, il Corecom riceverà il contributo annuale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono interventi. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 187/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Nomina di tre dirigenti appartenenti al ruolo della Giunta e/o del Consiglio regionale, di cui uno con funzioni di coordinamento, nell'organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi – legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 4, la proposta di provvedimento amministrativo 187/12^ d'ufficio recante: “Nomina di tre dirigenti appartenenti al ruolo della Giunta e/o del Consiglio regionale, di cui uno con funzioni di coordinamento nell'organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi l legge regionale 19 ottobre 2021, numero 20.” Cedo la parola al consigliere Comito per illustrare il provvedimento.

COMITO Michele (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente. Per il punto 4 propongo di dare seguito a quanto previsto dall'articolo 2, comma 3, della legge regionale 4 agosto 1995, numero 39, e dell'articolo 113 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Grazie. Votiamo per la richiesta di esercizio dei poteri sostitutivi in capo al Presidente del Consiglio regionale. La richiesta è approvata, pertanto il Presidente del Consiglio regionale eserciterà i poteri sostitutivi.

 

(Il Presidente del Consiglio regionale è incaricato di esercitare i poteri sostitutivi)

Svolgimento interrogazioni ex art. 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale

PRESIDENTE

Passiamo, adesso, allo svolgimento delle interrogazioni ex articolo 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale. In relazione alle interrogazioni ex articolo 121 a risposta scritta del Regolamento interno, ricordo all'Aula che, ascoltata la risposta della Giunta, l'interrogante ha diritto di replica per non più di tre minuti al fine di dichiarare se si ritenga o meno soddisfatto; per le interrogazioni ex articolo 122, a risposta immediata, del Regolamento, ricordo all'Aula che l'interrogante dispone di due minuti per illustrare l'interrogazione, la Giunta regionale dispone di tre minuti per la risposta e l'interrogante ha diritto di replica per non più di un minuto.

Interrogazioni a risposta immediata

PRESIDENTE

Iniziamo con le interrogazioni di cui agli articoli 122 e 121 del Regolamento interno del Consiglio regionale a cui deve rispondere il Presidente della Giunta regionale.

Interrogazione a risposta immediata numero 260/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “Sulla necessità di affidare la guida dell'ASP di Vibo Valentia ad un Direttore generale o ad un Commissario che se ne occupi a tempo pieno”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 260/12^, a firma del consigliere Mammoliti, sulla necessità di affidare la guida dell'ASP di Vibo Valentia a un direttore generale o ad un Commissario che se ne occupi a tempo pieno. È superata, vero?

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. A dimostrazione che la mia non è una posizione pregiudiziale verso di lei, Presidente, e a dimostrazione, invece, emblematica e anche paradigmatica del ragionamento politico che ho provato a fare è che se, poi, le risposte si danno in ritardo, l'interrogazione che aveva senso qualche settimana fa, qualche mese fa, oggi, di fatto, è superata perché avendo nominato la terna commissariale questo problema ormai di fatto è superato.

PRESIDENTE

Però è stato meglio non aver nominato il direttore generale.

 

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Lasci stare, se è stato meglio. Presidente, le ho sottoposto, come sa, delle osservazioni molto appropriate, non faccio mai riflessioni strampalate. Ho detto che lei, in qualità di Presidente, dovrebbe prestare attenzione al rispetto dei regolamenti previsti, nei tempi delle risposte alle interrogazioni e nei tempi della discussione delle proposte di legge; quindi, sto insistendo su questo, essendo ormai, di fatto, superata l’interrogazione. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie.

Interrogazione a risposta immediata numero 261/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla epidemia di “febbre catarrale” degli ovini, malattia infettiva nota in Italia con il nome di Blue tongue o Lingua blu nella provincia di Crotone”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione, sempre a sua firma, collega Mammoliti, la numero 261/12^, in merito all'epidemia da febbre catarrale degli ovini, malattia infettiva nota in Italia come lingua blu, nella provincia di Crotone. Prego a lei la parola.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. L'interrogazione sostanzialmente chiede di sapere se e quali urgenti interventi la Giunta regionale intende attuare per fare fronte appunto a questa epidemia di febbre catarrale degli ovini, che è una malattia infettiva in Italia nota più come lingua blu. Crotone è una realtà molto importante dove insiste una presenza di allevamenti significativa ed è riconosciuta, tra l'altro, in tutta Italia, grazie al famoso pecorino Crotonese. Al tempo dell'interrogazione si contavano circa 50 focolai e all'incirca 2.000 carcasse destinate alla distruzione mediante interramento in loco. Oggi, purtroppo, i focolai sono 122 e in tutta la regione la situazione sinceramente non sembra migliorare; so che ci sono stati degli sviluppi con incontri anche con le associazioni di categoria seguite dall'assessore e forse anche dal Presidente, ma vorrei chiedere a questo punto quale sia lo stato dell'arte in merito a questi confronti e quali interventi la Giunta regionale intende assumere. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Risponde il Presidente della Giunta regionale.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Presidente, come ha evidenziato l'onorevole interpellante, su questo tema ci sono stati più incontri, svolti prevalentemente dall'assessore all'agricoltura, Gianluca Gallo, ma anche dai tecnici del Dipartimento salute. Rispondo io in quanto è materia afferente, in parte, anche al tema della salute veterinaria.

Ci sono stati più incontri con le organizzazioni di categoria e la Regione, effettivamente, ha messo in atto una serie di attività, l'ultima proprio quando abbiamo fatto Giunta, un paio di giorni fa, e ne darò conto a brevissimo. Però, tramite il Dipartimento salute e il Dipartimento agricoltura, la Regione, oltre a supportare costantemente le ASP trasmettendo tutte le indicazioni fornite dal Ministero per la gestione dei capi e della loro movimentazione, ha inteso intervenire su più fronti al fine di contenere il fenomeno della lingua blu e, al contempo, supportare il settore zootecnico. Le ASP competenti in materia stanno procedendo, in seguito ad autorizzazione regionale, alla disinfestazione delle aree comunali contaminate, d'intesa con gli stessi Comuni interessati, e in assenza dei Comuni al posto degli stessi; con riguardo agli ovini è stato deciso, di concerto con il Dipartimento agricoltura, di avviare interventi tesi a favorire la disinfestazione anche negli ovili. Attività, questa, di stretta competenza degli allevatori. Questa attività, infatti, dovrebbe essere svolta dagli allevatori e invece si è deciso sostanzialmente di svolgere un'azione di supporto. Unitamente alle programmate disinfestazioni, si procederà ad effettuare campagne di promozione alla vaccinazione che, allo stato, non sarebbe nemmeno obbligatoria. Faremo, comunque, delle campagne per stimolare la vaccinazione e in tal senso si è già provveduto, tramite l'ASP di Crotone, a richiedere la fornitura dei vaccini, in particolare per la provincia di Crotone che, come ricordava l'interrogante, è stata quella più colpita.

Col Dipartimento agricoltura è stata approvata l'erogazione di incentivi e contributi per la ricostituzione delle greggi e per gli interventi di sanificazione delle aziende colpite. Si rappresenta, inoltre, che il Dipartimento salute provvede costantemente a trasmettere alle ASP le relazioni che ci vengono inviate anche all'Istituto zooprofilattico e dalle autorità competenti circa l'estensione territoriale delle epidemie e il rischio di diffusione, ciò per consentire una più puntuale azione di contrasto.

Da ultimo vorrei informare l'interrogante del Consiglio che da agosto sono in corso riunioni periodiche tra la Regione Calabria e i servizi veterinari delle aziende sanitarie per monitorare il fenomeno e fornire indicazioni per la sua gestione, con particolare riferimento all'area maggiormente interessata, che è appunto quella della provincia di Crotone. Visto l’acuirsi del fenomeno, anche su base nazionale, è in corso l'istituzionalizzazione del tavolo con carattere permanente per affrontare ogni azione utile a contenere il fenomeno.

Questa settimana, poi, come anticipavo, è stata approvata la delibera della Giunta con cui si autorizza l’ARA, l'associazione professionale, ad intervenire nelle stalle. Nel frattempo, le Aziende Sanitarie Provinciali, coordinate dal Dipartimento Salute e Welfare, hanno avviato la disinfestazione degli ovili su disposizione sanitaria dei singoli servizi veterinari delle Aziende Sanitarie. Dalla scorsa domenica sono state avviate le attività a Cutro e, successivamente, verranno proseguite in tutto il territorio regionale e saranno completate nei prossimi giorni. Al contempo, sono avviate le interlocuzioni con il Ministero della Salute e con l'Istituto zooprofilattico, volte ad ottenere l'autorizzazione per la vaccinazione di tutti i capi presenti nel territorio regionale e, entro pochi giorni, speriamo sarà approvato il piano vaccinale. Sono seguite, inoltre, ulteriori interlocuzioni con le istituzioni locali e con gli allevatori per condividere il percorso, considerato che buona parte delle attività non è obbligatoria e quindi necessita di opportune autorizzazioni.

Vorrei rassicurare, onorevole Mammoliti, che è un tema che ci è chiaro. Stiamo cercando di intervenire in ogni modo, anche ulteriormente rispetto a quelli che sarebbero gli obblighi di legge e le prerogative delle Aziende sanitarie. Però, dato che la provincia di Crotone, soprattutto, ha nella zootecnia un asset importante, è utile esperire ogni attività, anche quelle ulteriori rispetto alle obbligatorie.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Prego, collega Mammoliti. Ha facoltà di replicare.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie. Naturalmente prendo atto e apprezzo l'attenzione e l'impegno che si sta dispiegando sia in termini di confronto con le associazioni agricole sia sul versante che in maniera puntuale indicava il Presidente, quello, cioè, della disinfestazione e dei vaccini. Tuttavia, mi preme sottolineare - è stato, anche, in parte affermato - che noi seguiremo tutto con grande attenzione perché conosciamo e sappiamo qual è la forza economica di questo segmento di attività produttiva, importante per quella realtà, per, come è stato detto, nei due interventi. Presidente, solleciterei - so che si sta facendo, è stato pure detto - una precisa delibera specifica sulle risorse da destinare anche come indennizzo per i capi perduti. Quindi, da questo versante, vigileremo con attenzione per valutare e verificare positivamente questi interventi che sono, veramente, molto importanti ed efficaci. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Mammoliti.

Interrogazione a risposta immediata numero 262/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito al ritardo nel soccorso sanitario prestato in data 21 settembre 2024 presso il comune di Taverna in località Villaggio Mancuso

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione numero 262/12^, sempre a sua firma, collega Mammoliti, “In merito al ritardo del soccorso sanitario prestato, in data 21 settembre 2024, presso il Comune di Taverna in località villaggio Mancuso”. Prego.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Anche questa interrogazione chiedeva – chiede perché, tuttavia, ancora è valida - al Presidente nonché al Commissario regionale della sanità di sapere perché, ancora oggi, purtroppo, la tempistica stabilita dalla normativa nazionale in materia di tempo di arrivo dell'ambulanza sul luogo degli eventi critici, purtroppo, a volte, non è rispettata.

In questa interrogazione viene proprio descritto un evento che si è verificato in quel di Taverna, in località Villaggio Mancuso, dove, purtroppo, l'ambulanza, che distava appena dieci minuti dal luogo in cui è stato richiesto l’intervento, non è potuta partire perché sprovvista di autista.

Purtroppo, a volte abbiamo ambulanze sprovviste di medici, ma in questo caso l'ambulanza non poteva partire perché sprovvista di autista. Tuttavia, poi, visto il ritardo, è intervenuto l’elisoccorso e l'ambulanza, addirittura partita da Catanzaro, è arrivata, come era prevedibile, con molto ritardo. Debbo dare atto che la dottoressa, avendo compreso anche la gravità della situazione, è subito intervenuta anche se ha potuto fare quello che ha potuto in attesa dell'ambulanza. Quindi, questa problematica, Presidente, come vede, si ripropone. Più volte, ho cercato di sottoporle, in qualità di Commissario, degli input e delle indicazioni, che vengono assunte e definite, però, a volte, poi, le ricadute concrete nel territorio non ci sono o non realizzano gli obiettivi prefissati dall'impostazione di pianificazione e di programmazione che viene data a livello regionale. Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE

Prego. Grazie. La parola al Presidente della Giunta regionale.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Devo dire che nell'interrogazione dell'onorevole Mammoliti alcune circostanze sono state rappresentate non con la necessaria esattezza. Non voglio dare responsabilità all'onorevole interrogante, però, come spesso succede, alcune questioni vengono segnalate con una gravità che, poi, alla verifica dei fatti, non si riscontra. Le chiamate alla centrale operativa, come sa l’onorevole Mammoliti, sono registrate e Azienda Zero, che si sta occupando della riorganizzazione del servizio dell'emergenza urgenza - è l'unico LEA attribuito ad Azienda Zero - mi ha informato del fatto che il primo contatto telefonico, nel caso di specie, è avvenuto alle 14:48 e non alle 13:45 per come è riportato nell'interrogazione.

È vera la circostanza, invece, che l'ambulanza che doveva operare il soccorso era un'ambulanza posta a 10 minuti dal luogo dove il soccorso doveva essere assicurato, ed è vera anche la circostanza che mancava l'autista, ma mancava l'autista perché - è stato rappresentato dall'autista stesso – si è verificato un evento eccezionale e imprevedibile, connesso ad un improvviso e grave stato di malattia dell'autista; cioè, l'autista ha riferito di avere un grave stato di malattia che gli ha impedito di essere lì. Questa comunicazione l'ha fatta nel medesimo giorno, non l'ha fatta nemmeno nei giorni precedenti affinché si potesse dar luogo alla sua sostituzione. Non conosco la circostanza del male o del malore, può darsi pure che si sia trattato di un malore che non poteva essere rappresentato prima, però quel giorno l'autista ha detto che non poteva lavorare per via di questo stato di malattia. A fronte di ciò la sala operativa ha provveduto ad attivare e inviare il medico di continuità assistenziale, che è la dottoressa a cui lei faceva riferimento, che ha svolto, evidentemente, un'opera, come da lei stesso riconosciuto, meritoria.

Quanto all’eliambulanza, all’elisoccorso: non era di stanza a Cirò, ma era di stanza a Lamezia Terme. È stato relazionato che l’eliambulanza, quindi l'elicottero, è stata inizialmente e per una decina di minuti posta in stand by per l'intervenuta richiesta da parte di uno dei richiedenti il soccorso telefonico di non inviare il mezzo perché ritenuto spropositato al caso di specie. Cioè, chi ha chiamato ha detto: “È inutile che mandate l’elisoccorso per un intervento del genere”. Quindi, l'elicottero è stato fermo 10 minuti e, nonostante questo, siccome poi è stato fatto decollare alle 15:04, è arrivato sul target alle 15:17.

Quindi, ci sono voluti 29 minuti invece dei tre quarti d'ora indicati nella prima chiamata. È chiaro che 29 minuti sono più dei 20 minuti previsti invece per un intervento del genere.

Si sta lavorando per conseguire i target che sono, appunto, di 8 minuti nell'area urbana e di 20 minuti nell'area extraurbana. È un processo di riorganizzazione faticoso che a volte si scontra anche con eventi imprevedibili, come può essere, magari, il malore di un’autista che viene segnalato il giorno stesso, rendendo difficile dar luogo alla sostituzione.

Però, al di là della ricostruzione - è documentata dal fatto che le chiamate al 118 sono, come sapete, registrate -, ho perfetta coscienza che bisogna fare ancora molto per rendere più performante il servizio di Emergenza-Urgenza, ma sono anche abbastanza soddisfatto del lavoro organizzativo che si sta facendo e che è necessario a produrre i risultati che i calabresi – e anche io - sperano si possano produrre nel più breve tempo possibile. 

 

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Semplicemente per dire che spesso, purtroppo, queste discrasie nei dati si verificano. È già avvenuto per l'ambulanza di Vibo, si ripete per questa vicenda di Catanzaro. Evidentemente i dati che hanno le ASP sono diversi da quelli effettivi.

Vedremo, come dice giustamente il Presidente, le chiamate sono registrate.

Non è questo il punto.

Presidente, secondo lei, in qualità di Presidente e di Commissario, come si garantisce un'emergenza in Calabria? Chi organizza l'emergenza non deve mettere in conto che un autista o un medico si possano, legittimamente, ammalare o possano avere un imprevisto? Per l'amor di Dio! Chi organizza, riesce ad organizzare, con personale adeguato e appropriato, anche la possibilità di sopperire a eventuali emergenze? Perché non stiamo parlando di un'ambulanza qualsiasi, si deve garantire un'emergenza. Proprio per questo, chi organizza dovrebbe avere un’inclinazione culturale, umana, professionale tale da poter sopperire, con personale dedicato, anche alle eventualità di ogni situazione.

Presidente, se è possibile, le chiedo una cosa: sono tre anni che lei è Commissario alla sanità, abbiamo avviato una grande discussione in questo Consiglio con provvedimenti imponenti di riforma, non crede che sarebbe giusto programmare un ordine del giorno con un solo punto e cioè la verifica dello stato dell'arte della situazione sanitaria in Calabria? Lo sottopongo alla sua riflessione.

PRESIDENTE

Presidente, vuole intervenire? 

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Non faccio io l'ordine del giorno del Consiglio regionale e credo che il Presidente del Consiglio e i consiglieri regionali, consigliere Mammoliti, siano testimoni del fatto che non mi sono mai sottratto ad alcun confronto su questo tema in Consiglio regionale ogni volta che è stato richiesto. Anzi, ho persino approfittato di altre circostanze, come la risposta a interrogazioni rivolte al Commissario-Presidente, per dare conto di quello che si è fatto con un approfondimento e una dovizia particolari che andava oltre la risposta alle interrogazioni. Oggi mi sono limitato a una ricostruzione dei fatti, ma su questo tema non mi sono mai sottratto né mi sottrarrò in futuro. Per cui, quando il Consiglio dovesse decidere di chiamarmi - è stato fatto in altre circostanze - perché io possa discutere con i consiglieri regionali, lo farò con grande piacere, con grande disponibilità, perché credo d'aver dimostrato che non ho alcun timore del confronto e che ho grande rispetto nei confronti del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente.

Interrogazione a risposta scritta numero 243/12 di iniziativa del consigliere E. Alecci: “Situazione settore veterinario della specialistica ambulatoriale dell’Asp di Crotone”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione 243/12^ a firma del consigliere Alecci che peraltro è assente: “Situazione settore veterinario della specialistica ambulatoriale dell'ASP di Crotone”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Interrogazione a risposta scritta numero 247/12^ di iniziativa del consigliere E. Alecci: “Situazione UOC Radiologia – Ospedale di Polistena”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione 247/12^ a firma il consigliere Alecci: “Situazione UOC Radiologia – Ospedale di Polistena”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Interrogazione a risposta scritta numero 250/12^ di iniziativa del consigliere E. Alecci: “Poliambulatorio Gallico”

PRESIDENTE

L'interrogazione 250/12^ a firma del consigliere Alecci, sempre: “Poliambulatorio di Gallico”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta.

Interrogazione a risposta scritta numero 251/12^ di iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Andamento della spesa relativo al Programma investimenti ex art. 20, L.n. 67/1988 – “Programma di ammodernamento tecnologico” ai sensi dell’art. 6, comma 5 del D.L. 30 aprile 2019, n. 35, Delibera CIPE n. 51 del 24 luglio 2019, approvato con DCA n. 5 del 31/01/2022”

PRESIDENTE

Interrogazione 251/12^ a firma del consigliere Tavernise: “Andamento della spesa relativo al Programma investimenti ex articolo 20, legge numero 67/1988 – “Programma di ammodernamento tecnologico” ai sensi dell'articolo 6, comma 5, decreto-legge 30 aprile 2019, numero 35, delibera CIPE numero 51 del 24 luglio 2019, approvato con DCA numero 5 del 31 gennaio 2022”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Interrogazione a risposta scritta numero 252/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito al rispetto dei protocolli di sicurezza all’interno dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione numero 252/12^ a firma del consigliere Mammoliti: “In merito al rispetto dei protocolli di sicurezza all'interno dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme”.

Nelle more dell’avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Si chiede all'interrogante se si ritenga soddisfatto. Prego, consigliere Mammoliti. 

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Per dire la verità, la risposta è arrivata qualche minuto prima dell’inizio della seduta. Naturalmente non posso dichiararmi né soddisfatto e né dire altro perché non ho avuto il tempo di leggerla, sono undici pagine.

Tuttavia, prendo atto della risposta, la valuterò e, eventualmente, valuterò anche eventuali ulteriori iniziative se la risposta non dovesse essere sufficientemente esauriente. Grazie. 

 

Presidenza del Vicepresidente Pierluigi Caputo

Interrogazione a risposta scritta numero 253/12^ di iniziativa del consigliere A. Lo Schiavo: “In merito all’efficacia dei controlli di sicurezza nell’aeroporto di Lamezia Terme e alle azioni della Regione Calabria in relazione alla gestione della Sacal

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione numero 253/12^ a firma del consigliere Lo Schiavo: “In merito all'efficacia dei controlli di sicurezza nell'aeroporto di Lamezia Terme e alle azioni della Regione Calabria in relazione alla gestione della SACAL”.

Questa è un'interrogazione a risposta scritta.

Nelle more dell’avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Si chiede all'interrogante se si ritenga soddisfatto. Prego. 

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Come già precedentemente affermato dal consigliere Mammoliti, la risposta ci è pervenuta poche ore fa e abbiamo dato una lettura.

Non mi ritengo soddisfatto perché nella risposta data si conferma la falla nel meccanismo di sicurezza dell'aeroporto di Lamezia Terme.

In realtà, l'interrogazione mirava ad altro, cioè a capire se la Regione Calabria, tramite Fincalabra e quindi come partecipante al capitale sociale di Sacal, avesse, dopo tale notizia, avviato un'interlocuzione con il management della società per capire e informarsi delle falle avute nella sicurezza del nostro aeroporto. Vorrei, inoltre, capire se, come Regione Calabria, abbiamo aperto un'interlocuzione con i vertici della società. Interlocuzione che, a mio avviso, dovrebbe essere aperta anche su altri fronti - non solo su quello della sicurezza -, perché dovremmo fare un dibattito serio sugli aeroporti calabresi, in questo Consiglio regionale, per capire se questo aumento dei vettori abbia influito negativamente sull'aeroporto stesso di Lamezia Terme a scapito di altri aeroporti.

Ma non è questo il tema della discussione.

Dicevo, non mi ritengo soddisfatto perché, sostanzialmente, si conferma la falla nel sistema di sicurezza. Mi sembra anche che eventuali richieste di risarcimento danni, da parte del management della SACAL verso gli organi di informazione che hanno diffuso questa notizia, non solo siano stonate, ma non colgano l'utilità sociale della notizia, l'utilità politica di avere investito quest'Aula di questa vicenda, che ora è parzialmente chiusa, ma che deve porre interrogativi sul sistema di sicurezza di tutti gli scali calabresi.

Interrogazione a risposta scritta numero 254/12^ di iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Carenza di posti letto nei reparti di Medicina Generale dell’area ionica della provincia di Cosenza”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione 254/12^ a firma del consigliere Tavernise: “Carenza di posti letto nei reparti di medicina generale dell'area ionica della Provincia di Cosenza”.

Nelle more dell’avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Interrogazione a risposta scritta numero 255/12^ di iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Sulla mancata assunzione dei medici specializzandi vincitori del concorso per 145 posti di Dirigente Medico – Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 255/12^ a firma del consigliere Tavernise: “Sulla mancata assunzione dei medici specializzandi vincitori del concorso 145 posti di Dirigente medico - specialista in medicina d'emergenza-urgenza”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Interrogazione a risposta scritta numero 257/12^ di iniziativa del consigliere A. Lo Schiavo: “In ordine ai tempi di approvazione del progetto esecutivo del nuovo ospedale di Vibo Valentia”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 257/12^ a firma del consigliere Lo Schiavo: “In ordine ai tempi di approvazione del progetto esecutivo del nuovo ospedale di Vibo Valentia”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale.

Si chiede all'interrogante se si ritenga soddisfatto. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Sembrerà il gioco delle parti, sto sempre a dire: “non soddisfatto”, in realtà non è una posizione puramente strumentale.

La vicenda dell'ospedale di Vibo la conoscete tutti, sapete bene dei ritardi che quest'opera ha avuto negli anni, di quante interrogazioni e sollecitazioni abbiamo fatto, anche con il collega Mammoliti, sul punto, e non solo con lui.

Inutile ribadire la grande rassegnazione della cittadinanza vibonese rispetto alle disfunzioni che, sulla realizzazione di quest'opera, si sono registrate negli anni.

La mia preoccupazione, in realtà, è fondata sulle carte che ho letto, sulla mancata risposta che ho avuto, nel senso che noi abbiamo un appalto che riguarda solo un decimo (1/10) dell'opera complessiva e abbiamo un progetto esecutivo stralcio approvato e non un progetto esecutivo completo. Lo dimostra anche la risposta che è stata data, perché si parla di approvazione degli elaborati tecnici, che è cosa ben diversa dall'approvazione del progetto esecutivo. Siamo indietro con il cronoprogramma, non sappiamo se vi sia capienza finanziaria.

E quindi, io penso che la parte politica, chi ha la responsabilità di gestire la vicenda, debba dare conto all'Aula su tutto questo. Sicuramente non possono essere queste poche righe a dissipare le nubi all'orizzonte e tutti i dubbi che ho su questa opera e sulla sua realizzazione nei tempi prefissati.

Quindi, io non posso che ripresentare nuovamente le mie istanze, ripresenterò nuovamente l'interrogazione sottolineando anche i ritardi del cronoprogramma, perché noi abbiamo un cronoprogramma stabilito che prevedeva la realizzazione, a questa data, di determinati elementi del progetto, invece - mi sembra - siamo in ritardo su tutti i tempi.

Il Presidente della Regione qualche anno fa, forse lo scorso anno, mi ha detto chiaramente che andremo assieme a inaugurare quest'opera pubblica - se non ricordo male - nel 2026, mi sembra che sia questo il termine previsto. Io ritengo ancora valida quella promessa fatta in quest'Aula, la tengo a mente e la terranno a mente tutti i cittadini vibonesi.

Interrogazione a risposta immediata numero 192/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla situazione della Abramo Customer Care S.p.A.”

PRESIDENTE

Riprendiamo con le interrogazioni a risposta immediata.

Iniziamo, con l'interrogazione numero 192/12^ a firma del consigliere Mammoliti “In merito alla situazione dell'Abramo S.p.A.”. E’ rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta immediata numero 227/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla nuova Conferenza dei servizi indetta dal Ministero dell’ambiente e della sovranità energetica per la bonifica del SIN Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 227/12^ a firma del consigliere Mammoliti: “In merito alla nuova Conferenza dei servizi indetta dal Ministero dell'ambiente e della sovranità energetica per la bonifica del SIN Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara”.

Anche questa, è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta immediata numero 245/12^ di iniziativa della consigliera A. Bruni: “Stato del mare lungo la costa tirrenica Lamezia Terme – Pizzo Calabro – Falerna – Nocera Terinese”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 245/12^ a firma del consigliere Bruni: “Stato del mare lungo la costa tirrenica Lamezia Terme - Pizzo Calabro – Falerna - Nocera Terinese”.

È rinviata per l'assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta immediata numero 249/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla decisione del Ministero dell’ambiente e della sovranità energetica per la bonifica del SIN Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara”

PRESIDENTE

Proseguiamo con l'interrogazione numero 249/12^ a firma del consigliere Mammoliti: “In merito alla decisione del Ministero dell'ambiente e della sovranità energetica per la bonifica del SIN Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara”.

È rinviata per l'assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta immediata numero 256/12^ di iniziativa dei consiglieri R. Mammoliti, A. Lo Schiavo: “In merito alla situazione del Centro Sistema Bibliotecario Vibonese”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 256/12^ a firma dei consiglieri Mammoliti e Lo Schiavo: “In merito alla situazione del Centro Sistema Bibliotecario Vibonese”.

Cedo la parola all'interrogante per l'illustrazione.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. La illustro brevemente perché l'abbiamo sottoscritta insieme.

L'interrogazione, sostanzialmente, chiede di sapere quali interventi si intendano adottare per scongiurare, nell'immediatezza, la chiusura del Centro Sistema Bibliotecario Vibonese.

Il 12 marzo del 2024 abbiamo già approvato un’apposita mozione, all'unanimità del Consiglio regionale, la numero 81, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, che impegnava la Giunta regionale a intervenire e, intanto, ad attivare o eventualmente individuare una soluzione anche di natura giuridico-amministrativa maggiormente idonea a rifondare quel Sistema che è rappresentativo di un grande interesse e di un grande patrimonio culturale, imponente per l'attività svolta in questi anni.

Il Centro ha, come abbiamo scritto nell'interrogazione, una situazione debitoria cospicua, ma dobbiamo anche ricordare che le risorse che la Regione destinava a questo Sistema sono state interrotte. Poiché abbiamo visto che negli ultimi giorni, purtroppo, si è giunti al distacco delle utenze per morosità - cose che non dovrebbero accadere -, evidentemente significa che, da quando abbiamo approvato la mozione, la Giunta non è intervenuta con provvedimenti adeguati. Vorremmo sapere, in questo caso, cosa intenda fare per garantire, valorizzare e tenere in piedi questo imponente Sistema di grande valore e di grande interesse culturale. Grazie. 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. La parola all'assessore Capponi, prego. 

CAPPONI Caterina, Assessore alle politiche sociali, cultura, politiche giovanili e dello sport, infrastrutture sportive, pari opportunità

Do risposte in merito alla situazione del Centro Sistema Bibliotecario Vibonese (d'ora in avanti SBV).

Premesso che non è prevista la partecipazione della Regione Calabria al funzionamento dei Sistemi bibliotecari, essendo questi composti da aggregazioni di Comuni, riconoscendo tuttavia l'importanza rivestita dal SBV, quale centro culturale di eccellenza regionale, la Regione ha affidato, con legge regionale numero 19 del 12/06/2009, al SBV, la gestione delle proprie attività e competenze relative al Polo regionale per le politiche pubbliche per la lettura, sostenendo le relative spese di funzionamento.

Sulla base di quanto sopra descritto, la Regione Calabria, annualmente, ha stipulato appositi accordi con SBV al fine di stabilire la gestione del Polo regionale e, altresì, la gestione della partecipazione regionale al Salone internazionale del libro di Torino, di volta in volta concedendo adeguati contributi finanziari.

Considerato che dall’annualità 2021, regolata da apposito atto di adesione d'obbligo approvato con decreto 12074 del 26/11/2021, SBV si è reso inadempiente non procedendo alla regolare rendicontazione delle spese previste dall'accordo, già in parte erogate a titolo di anticipazione, la Regione Calabria si è vista costretta a procedere alla revoca dei servizi affidati, ciò anche in danno alle attività regionali, attraverso il decreto 16154 del 9/11/2022, e al contestuale recupero delle somme anticipate ancora in fase di riscossione, con ciò determinando un'alterazione in negativo del rapporto di collaborazione con SBV e sospendendo ogni accordo ed erogazione ex legge numero 19 del 2009.

Ciò nonostante, il Dipartimento di istruzione e cultura ha, nel corso degli ultimi due anni, seguito da vicino la situazione amministrativa, con particolare riferimento alla situazione economico-finanziaria, anche alla luce della dettagliata relazione inviata dall'ex direttrice, dottoressa Tiziana Giovanna Scarcella, a mezzo PEC, del 7/12/2022, acquisita a protocollo regionale del 13/12/22, all'interno della quale si evinceva la difficoltà in cui versava SBV unitamente alla forte volontà di addivenire ad un riassetto organizzativo dell'Ente anche attraverso la predisposizione degli schemi di bilancio e alla successiva approvazione da parte dell'Assemblea, che la scrivente direttrice assicurava, poi, sarebbero stati inviati insieme ad una relazione descrittiva e previsionale sulle somme necessarie per garantire i servizi attribuiti dai già citati provvedimenti regionali al Sistema Bibliotecario Vibonese.

Pertanto e in considerazione di quanto emerso sulla stampa, la Regione Calabria precisa che nel corso degli ultimi due anni si sono susseguiti numerosi incontri e interlocuzioni epistolari e verbali col Sistema Bibliotecario Vibonese, per ultimo con l'ex Presidente, il dottor Fabio Signoretta, finalizzati, in primis, a chiarire e documentare l'impiego delle risorse regionali trasferite al Sistema Bibliotecario regionale Vibonese e a individuarne una soluzione positiva e amministrativamente sostenibile.

Preso atto di una complessa e pesante posizione debitoria del Sistema Bibliotecario Vibonese, anche nei confronti della Regione stessa, risultano avviate indagini giudiziarie con risvolti di cui si sono occupate le cronache regionali, avvalorando l'esigenza di determinare una chiarezza amministrativa necessaria e propedeutica a qualsiasi scelta di azione politica.

La Giunta regionale richiamando la mozione approvata nella seduta del 12/03/2024, numero 81, del Consiglio regionale, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, nonostante la situazione debitoria del SBV che vede la Regione Calabria tra i soggetti creditori dello stesso, si impegna alla possibilità di instaurare un Tavolo inter-istituzionale da essa coordinato e di cui facciano parte anche i Sindaci e gli enti associati, ovvero i componenti del Comitato di gestione di cui all'articolo 7 dello Statuto del SBV, nella cui sede si possa stabilire un'utile confronto tecnico al fine di vagliare, ove sussistano i presupposti giuridico-amministrativi, l'eventuale soluzione da intraprendere per ristabilire un sano funzionamento dell'Ente e ciò al netto di tutte le responsabilità dei rappresentanti legali pro tempore eventualmente individuate dalle autorità giudiziarie. 

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Cedo la parola all'interrogante per la replica. Prego. 

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Abbiamo una situazione paradossale nella provincia di Vibo dove, di fronte a una povertà educativa molto forte, a un forte disagio sociale, abbiamo perso il centro più importante di formazione, ma anche di riferimento per gli studenti universitari e non solo, dell'intero territorio, un patrimonio librario molto importante, un punto di aggregazione che, nel deserto culturale di quella città, ha portato anche lustro alla città di Vibo con iniziative di carattere nazionale.

Ci sono state vicende di cui si sta occupando la Magistratura e che esulano dal mio ragionamento e dalla nostra analisi, quella saranno gli Organi competenti a fare le loro indagini e trarre le loro conclusioni, però il dato politico che devo rilevare è che, dopo queste vicende e dopo la chiusura totale della Regione a ogni tipo di soluzione, abbiamo, di fatto, chiuso l'unico centro vero di aggregazione culturale che questo territorio aveva, se non altro, per la formazione che si poteva tenere, per la possibilità di consultare dei testi e per gli stimoli culturali alla comunità.

Ora, noi abbiamo salvato tanti Enti come Regione Calabria e ritengo assurdo che, per poche migliaia di euro - il debito dovrà essere accertato ma non parliamo sicuramente di cifre sconvolgenti che in ben altre occasioni abbiamo impiegato per risanare ben altre situazioni -, per la mancanza di volontà politica d’intervento, possa fare morire questa esperienza che prescinde le vicende e le responsabilità dei singoli.

Una cosa sono le Istituzioni e il ruolo che assumono, altre cose sono le vicende personali che non devono mai interferire sulla valutazione complessiva dell'utilità sociale che questi istituti hanno.

È vero, il Sistema Bibliotecario Vibonese ha un debito con la Regione, ma è vero anche che la Regione Calabria si era impegnata nell'atto costitutivo del Sistema Bibliotecario a sostenere le spese di gestione. Queste ci sono state fino al 2008, fin quando la legge regionale numero 17 del 1985, che disciplina le biblioteche di Enti locali, è stata de-finanziata; dopodiché, per colmare questa inadempienza verso i Sistemi Bibliotecari, è stato costituito il Fondo unico della cultura, che non è stato mai utilizzato per queste finalità, nonostante le richieste fatte. Ci sono state, anche, delle proposte recenti. Avevo lanciato l'idea di una Fondazione con a capo la Regione per poter cercare di mettere assieme gli enti pubblici del territorio. Era solo un'idea.

Quello che non posso accettare, da rappresentante politico del territorio, è che su questa vicenda cali il silenzio e che, trincerandosi dietro le inchieste giudiziarie o storie di profili creditizi, di debiti e crediti, si faccia morire un'istituzione così importante ed emblematica per l'altra idea della città di Vibo, che è una città di cultura e di storia, una città che può avere un futuro diverso nel contesto calabrese.

È per questo che, non solo non sono soddisfatto, ma invito a venire personalmente a rendersi conto di cosa comporta la chiusura di quei cancelli, di rendersi conto della punizione che si sta infliggendo al territorio vibonese. Invito, davvero, il Presidente della Regione e la Giunta regionale, a seguito anche della delibera adottata da tutti i consiglieri regionali all'unanimità, di prendere di petto questa vertenza che non è secondaria rispetto ad altre vertenze calabresi.

Interrogazioni a risposta scritta

Interrogazione a risposta scritta numero 191/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “Realizzazione di opere di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria funzionali al miglioramento della distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei comuni della Calabria”

PRESIDENTE

Proseguiamo con l'interrogazione a risposta scritta.

Interrogazione numero 191/12^ a firma del consigliere Mammoliti: “Realizzazione di opere di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria funzionali al miglioramento della distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei comuni della Calabria”.

È rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 199/12^ di iniziativa del consigliere E. Alecci: “Rete per il monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 199/12^, a firma del consigliere Alecci sulla “Rete per il monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Regione Calabria”, è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 204/12^ di iniziativa della consigliera A. Bruni: “Conduttura Acquedotto Sambuco- Lamezia Terme”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 204/12^ a firma del consigliere Bruni sulla “Conduttura acquedotto Sambuco-Lamezia Terme”, è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 211/12^ di iniziativa della consigliera A. Bruni: “Inquinamento atmosferico”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 211/12^ a firma del consigliere Bruni sull’ “Inquinamento atmosferico”, è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 230/12^ di iniziativa del consigliere E. Alecci: “Misure attuative e risorse finanziarie previste per l’attuazione dei Contratti di Fiume, di Costa e di Lago nella Regione Calabria”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 230/12^ a firma del consigliere Alecci sulle “Misure attuative e risorse finanziarie previste per l'attuazione dei Contratti di fiume, di coste e di lago nella Regione Calabria”, è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 233/12^ di iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Emergenza occupazionale dei lavoratori dell'Abramo Customer Care”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 233/12^ a firma del consigliere Tavernise sull’ “Emergenza occupazione dei lavoratori dell'Abramo S.p.A., è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 237/12^ di iniziativa del consigliere A. Lo Schiavo: “In merito al mancato collettamento del fosso Sant'Anna all'impianto depurativo di Porto Salvo nel territorio comunale di Vibo Valentia”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 237/12^ a firma del consigliere Lo Schiavo “In merito al mancato collettamento del fosso Sant'Anna all'impianto depurativo di Porto Salvo nel territorio comunale di Vibo Valentia”, è rinviata per assenza dall'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 248/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla grave emergenza idrica”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 248/12^ a firma del consigliere Mammoliti “In merito alla grave emergenza idrica”, anche questa è rinviata per assenza dell'assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 259/12^ di iniziativa del consigliere G. Graziano: “Riconoscimento dei titoli come punteggio di inserire nella Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS)”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione numero 259/12^ a firma del consigliere Graziano sul “Riconoscimento dei titoli come punteggio da inserire nella graduatoria provinciale per le sostituzioni (GPS)”.

Nelle more dell'avvio della seduta consiliare, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale, si chiede all'interrogante, consigliere Graziano, se si ritiene soddisfatto.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Presidente, è arrivata ieri la risposta per iscritto all'interrogazione. La risposta che ho ricevuto è soddisfacente; non è necessario, a questo punto, interrogare direttamente in Aula l'assessore. La ringrazio per la risposta, assessore. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Graziano.

Mozione 97/12^ di iniziativa dei consiglieri A. Bruni, D. Bevacqua, M. Comito, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano, F. Laghi, A. Lo Schiavo, L. De Francesco, D. Tavernise: “Inserimento della Sindrome CTNNB1 nell'elenco delle malattie rare del ‘Registro Nazionale delle malattie rare’”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 97/12^ di iniziativa dei consiglieri Bruni, Bevacqua, Comito, Crinò, De Nisi, Gerardi, Graziano, Laghi, Lo Schiavo De Francesco e Tavernise, recante: “Inserimento della sindrome CTNNB1 nell'elenco delle malattie rare del registro nazionale delle malattie rare”. Cedo la parola alla proponente per l'illustrazione.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. L'idea di presentare questa mozione, insieme ai capigruppo, arriva perché siamo di fronte a una malattia che non solo è rara, ma è ultra-rara. Questa sigla CTNNB1 è la sigla del gene mutato in questa patologia, che è una patologia, come dicevo, rara e rarissima, perché interessa 400 famiglie in Italia e 27 in Calabria, che è già un numero elevato. Il problema di queste malattie ultra-rare è enorme perché, chiaramente, si tratta perlopiù di bambini con gravissime disabilità, ma soprattutto di famiglie che sono in grandissima difficoltà nella gestione, con diagnosi molto tardiva. Infatti, la diagnosi di questa sindrome, che è stata identificata in tempi relativamente recenti, arriva purtroppo con diagnosi genetiche che non sono alla portata di tutti, quindi, passano molti anni e le famiglie si ritrovano spesso e volentieri a pagare di tasca propria una serie di indagini importanti proprio perché manca l'esenzione e, dunque, viene definita dal codice delle malattie rare.

In Calabria è successa una cosa molto particolare che merita di essere portata alla vostra attenzione: una mamma coraggio ha deciso di costituire un'associazione nazionale su questa patologia e, con una raccolta fondi spontanea tra lei e le famiglie interessate in Italia, hanno coinvolto l'Istituto Gaslini di Genova e l'Istituto internazionale di tecnologia per lo sviluppo di un progetto che porti all'identificazione, allo studio migliore di questa malattia e, speriamo, ad una terapia.

Per questo, tempo fa, ad Acri, si è riunito addirittura un Congresso internazionale che è venuto a discutere di questo. Ho seguito in Commissione sanità questa situazione e mi sono resa conto che noi come Regione potevamo - è questa la richiesta - incaricare il nostro Presidente perché possa portare avanti tutte le iniziative utili, a partire, soprattutto, dalla Conferenza Stato-Regioni affinché il ministero della Salute possa inserire questa patologia all'interno del registro delle malattie rare e prevedere almeno il codice di esenzione.

In questo momento, ci sono 400 famiglie in Italia che aspettano con grande gioia questo momento, che non è conclusivo, ma ritengo che la nostra terra possa essere da apripista, considerando soprattutto il fatto che purtroppo la Calabria è la regione con il più alto tasso di malattie rare in Italia proprio per le sue condizioni genetiche e geografiche. Oggi le 400 famiglie, le 27 famiglie calabresi credo che saranno particolarmente contente dell’approvazione – speriamo - di questa mozione che è firmata da tutti i capigruppo e di questo loro modo di essere vicini e interessati a malattie che sono veramente orfane da tutti i punti di vista, in una Regione che di tutto avrebbe bisogno tranne che di abbandonare queste famiglie.

Ringrazio, quindi, i capigruppo per la loro vicinanza e i consiglieri che parteciperanno poi alla votazione effettiva.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Bruni.

Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Mozione numero 98/12^ di iniziativa dei consiglieri: F. De Nisi, M. Comito, G. Graziano, A. Lo Schiavo, A. Talerico, R. Mammoliti: “Misure urgenti per il disinquinamento della fascia costiera vibonese e del golfo di Lamezia Terme nei territori di Pizzo, Curinga e Lamezia Terme”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 98/12^ di iniziativa dei consiglieri De Nisi, Comito, Graziano, Lo Schiavo, Talerico, Mammoliti, recante: “Misure urgenti per il disinquinamento della fascia costiera vibonese e del golfo di Lamezia Terme nei territori di Pizzo, Curinga e Lamezia Terme”. Cedo la parola al proponente per l'illustrazione.

DE NISI Francesco (Coraggio Italia)

Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per illustrare la mozione che ho presentato perché ritengo sia urgente.

Abbiamo visto tutti, quest'estate, le condizioni del mare nel golfo di Lamezia Terme che ha rovinato un po’ l'immagine di tutta la Calabria.

Chi vive in questo comprensorio comprende e vede le difficoltà degli operatori turistici di tutto il golfo di Lamezia Terme dove sono insediate attività turistiche primarie per tutta la Regione Calabria, con parecchie migliaia di posti letto, e che contribuiscono, per buona percentuale, a formare il monte presenze di tutta la regione Calabria. Ebbene, in questo tratto di costa di parecchi chilometri, che interessa i Comuni di Pizzo, Curinga e Lamezia Terme, il mare quest'estate è stato pessimo, di una qualità indescrivibile che non ha permesso ai turisti di poter praticare la balneazione con le conseguenze che operatori come Tui Magic Live Calabria e Club Med hanno dovuto affrontare la disdetta di parecchie migliaia di prenotazioni.

I problemi del golfo di Lamezia sono molteplici, non sono soltanto la depurazione delle reflue fognarie, ma ci vuole un’indagine e una valutazione complessa dei carichi ambientali su tutto quel comprensorio. Devo dire con dispiacere che la piana di Lamezia Terme è diventata un po’ la discarica della Calabria, ma forse anche la discarica un po’ di tutto il Sud Italia perché vengono depurati i reflui e gli inquinanti di un po’ tutte le Regioni del Sud Italia; mi riferisco al percolato delle discariche, alla sentina delle navi che viene tutto portato e depurato negli impianti della piana di Lamezia Terme e questo è un danno.

Ho approfittato di questa seduta di Consiglio per presentare questa mozione perché il Commissario unico per la depurazione nazionale ha redatto un progetto di disinquinamento della costa che interessa la depurazione dei reflui di diversi Comuni che insistono sul Golfo, tra cui Pizzo, Francavilla Angitola, Polia, Monterosso, Filadelfia, San Nicola, Capistrano ed altri. Per cui questi Comuni, che adesso non godono di un ottimo servizio di depurazione, avranno i loro impianti di depurazione completati e, nel bacino dell’Angitola, nel golfo di Lamezia Terme, non arriveranno più gli inquinanti di questi Comuni.

Siccome, dicevo che il Commissario unico per la depurazione ha redatto un progetto esecutivo complessivo che prevede lo stanziamento di 13.800.000,00 euro, ma - allo stato il Commissario unico nazionale dispone di soli 6.300.000,00 euro per appaltare i lavori in questo ambito - su questo bacino di depurazione mancherebbero, per completare l'intero progetto, 7.500.000,00 euro circa - non vado a leggere la somma precisa. Con questa mozione, quindi, si vogliono sensibilizzare la Giunta e il Presidente della Giunta affinché stipulino un accordo con il Commissario unico per la depurazione e la Regione individui le risorse necessarie per poter appaltare tutto il sistema di depurazione della costa lametina. Penso che sia un intervento urgente che favorirà sicuramente la qualità delle acque e lo sviluppo della nostra regione.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere De Nisi.

Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Esauriti i punti all'ordine del giorno, dichiaro chiusa la seduta.

La seduta termina alle 16.34

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Alecci, Crinò, Gallo, Calabrese, Pietropaolo.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Modifiche alla legge regionale 26 agosto 1992, n. 15 (Disciplina dei beni in proprietà della Regione) - (Deliberazione G.R. n. 478 del 13.09.2024)” (PL n. 316/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito, alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per il parere di cui all’articolo n. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Bevacqua, Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti, Muraca “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 novembre 1996, n. 32 e ss.mm.ii., recante: “Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”” (PL n. 313/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Alecci “Disposizioni urgenti in materia di tutela dell'ambiente e del paesaggio e individuazione delle aree inidonee all'installazione di impianti da fonti rinnovabili” (PL n. 314/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Laghi “Valorizzazione dell’offerta culturale calabrese” (PL n. 315/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito, alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per il parere di cui all’articolo n. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 Mancuso e Gentile “Integrazioni alla legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)” (PL n. 317/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Gentile e Mancuso “Norme in materia di distanze dai corsi d’acqua pubblici e privati e semplificazione su interventi agricoli” (PL n. 318/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito, alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per il parere di cui all’articolo n. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Graziano, De Nisi, Crinò, Comito, Mancuso, De Francesco, Gelardi “Integrazione articolo 1 della l.r. 1/2005” (PL n. 319/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Crinò “Integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2023, n. 62 (Norme in materia di spending review)” (PL n. 320/12^).

(Ritirata dal proponente in data 2 ottobre 2024).

 Crinò “Integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2023, n. 62 (Norme in materia di spending review)” (PL n. 321/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Annunzio di proposta di legge statutaria

Graziano, Crinò, De Francesco, Mancuso, Gelardi, Comito, De Nisi, “Modifica dell’articolo 34 dello Statuto” (PLS n. 1/12^).

È stata assegnata alla quinta - Riforme per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Rendiconto esercizio 2023 dell’Ente per i Parchi Marini regionali (EPMR) - (Deliberazione G.R. n. 438 del 12.08.2024)” (PPA n. 182/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini regionali (EPMR) - (Deliberazione G.R. n. 439 del 12.08.2024)” (PPA n. 183/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria. Provvedimenti - (Deliberazione G.R. n. 366 del 10.07.2024)” (PPA n. 184/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA) - (Deliberazione G.R. n. 499 del 18.09.2024)” (PPA n. 186/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) - (Deliberazione G.R. n. 515 del 30.09.2024)” (PPA n. 188/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:

“Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2023 - Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (deliberazione U.P. n. 59 dell’8.8.2024)” (PPA n. 181/12^).

“Corecom Calabria - Programma di attività̀ e relativo fabbisogno finanziario per l’anno 2025, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2” (PPA n. 185/12^).

“Nomina di tre dirigenti appartenenti al ruolo della Giunta e/o del Consiglio regionale, di cui uno con funzioni di coordinamento, nell’organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi - Legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20” (PPA n. 187/12^).

Richiesta parere della Commissione consiliare competente

Il Dipartimento Salute e Welfare ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, il Programma operativo, recante:

“Legge Regionale 16 maggio 2018, n. 12. “Norme in materia di tutela, promozione e valorizzazione dell’Invecchiamento Attivo”. Redazione Programma Operativo Triennale. Consultazione”

(Parere numero 42/12^).

È stato assegnato alla terza Commissione consiliare permanente.

Parere favorevole Commissione consiliare competente

La terza Commissione consiliare permanente, nella seduta dell’11 settembre 2024, ha preso in esame il Programma operativo triennale, recante:

“Legge regionale 16 maggio 2018, n. 12. “Norme in materia di tutela, promozione e valorizzazione dell’Invecchiamento Attivo”. Redazione Programma Operativo Triennale. Consultazione”, e, a conclusione ha espresso, all’unanimità dei Gruppi consiliari presenti al momento della votazione, parere positivo.

(Parere numero 42/12^).

Composizione delle Commissioni consiliari

Si comunica che, in data 23 settembre 2024, le Commissioni consiliari permanenti e speciali hanno rinnovato i propri uffici di Presidenza nel modo che segue:

Prima Commissione:

Presidente Luciana De Francesco

Vicepresidente Ernesto Francesco Alecci

Segretario Giuseppe Mattiani

Seconda Commissione:

Presidente Antonio Montuoro

Vicepresidente Raffaele Mammoliti

Segretario Francesco De Nisi

Terza Commissione:

Presidente Pasqualina Straface

Vicepresidente Ferdinando Laghi

Segretario Pietro Raso

Quarta Commissione:

Presidente Pietro Raso

Vicepresidente Ferdinando Laghi

Segretario Pasqualina Straface

Quinta Commissione:

Presidente Giuseppe Mattiani

Vicepresidente Francesco Antonio Iacucci

Segretario Giacomo Pietro Crinò

Sesta Commissione:

Presidente Katya Gentile

Vicepresidente Davide Tavernise

Segretario Giuseppe Graziano

Commissione speciale contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa:

Presidente Pietro Santo Molinaro

Vicepresidente Amalia Bruni

Segretario Antonio Montuoro

Commissione speciale di Vigilanza:

Presidente Domenico Giannetta

Segretario Luciana De Francesco

(La Commissione non ha nominato il proprio Vicepresidente).

Promulgazione di Legge regionale

In data 7 agosto 2024, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 164 del 7 agosto 2024:

1) legge regionale n. 30 del 7 agosto 2024, recante: “Modifica della legge regionale 19 novembre 2020, n. 24 (Norme per l'utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private)”;

2) legge regionale n. 31 del 7 agosto 2024, recante: “Modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione e disposizioni normative”.

In data 7 agosto 2024, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente rispettivamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 165 e 166 del 7 agosto 2024:

1) legge regionale n. 32 del 7 agosto 2024, recante: “Turismo itinerante e norme in materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e garden sharing”;

2) legge regionale n. 33 del 7 agosto 2024, recante: “Approvazione Rendiconto generale e Rendiconto consolidato relativi all’esercizio finanziario 2023”.

Sottoscrizione proposta di legge regionale

La proposta di legge n. 296/12^ di iniziativa del consigliere regionale Laghi, recante:

“Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di farmaci in corso di validità per uso umano e veterinario” è stata sottoscritta, anche dai consiglieri regionali Straface, Lo Schiavo, Tavernise, Mannarino.

Deliberazioni della Giunta regionale

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 428 del 7 agosto 2024, recante:

“Approvazione Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio relativi al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2023 - (Art. 18 bis e 41, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)”.

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 434 del 12 agosto 2024, recante:

“Approvazione programma festeggiamenti Varia di Palmi anno 2024”.

Pervenuto ricorso - questione di illegittimità costituzionale

È pervenuto ricorso (previa sospensiva) per l’annullamento della deliberazione del Consiglio regionale n. 308/2024 e del DPGR di indizione del referendum - illegittimità costituzionale - art. 4, l.r. 24/2023.

Emanazione di Regolamento regionale

In data 8 agosto 2024, il Presidente della Giunta regionale ha emanato i sottoindicati regolamenti regionali e che gli stessi sono stati pubblicati telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 168 del 9 agosto 2024:

1) Regolamento regionale n. 9 dell'8 agosto 2024, concernente: “Regolamento di attuazione di cui all'art. 12 della legge regionale 15 marzo 2023, n. 12 (Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini di Calabria)”;

2) Regolamento regionale n. 10 dell'8 agosto 2024, concernente: “Regolamento per la gestione del patrimonio mobiliare”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2024-2026:

1.)  Deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 417 alla numero 424 del 7 agosto 2024;

2.)  Deliberazioni della Giunta regionale numero 436, 437, 440, 441, 442, 443 del 12 agosto 2024;

3.)  Deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 460 alla numero 477 del 13 settembre 2024;

4.)  Deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 500 alla numero 507 del 18 settembre 2024.

Interrogazioni a risposta immediata

Mammoliti e Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- da diversi anni, il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese (ente intercomunale associativo istituito con delibera della Giunta Regionale n° 5470 del 13.12.1988, ai sensi della legge regionale 9.4.1985, n° 17 "Norme in materia di biblioteche di ente locale e d'interesse locale") versa in una crisi finanziaria strutturale, avendo una situazione debitoria al 31.12.2023 di € 686.206,11, a fronte di crediti per € 148.604,20.

Considerato che: - il Consiglio regionale, nella seduta del 12.03.2024, ha discusso ed approvato all’unanimità la mozione n. 81, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, che impegnava la Giunta regionale ad individuare la soluzione giuridico-amministrativa maggiormente idonea a rifondare il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese, predisponendo gli atti necessari per la sua trasformazione nella veste giuridica più confacente al rilancio dell'Ente. Tenuto conto che - da quanto si apprende dagli organi di stampa, nonostante il lasso di tempo trascorso dall’approvazione della richiamata mozione, il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese si avvia verso la chiusura definitiva in quanto, nonostante l’impegno e lo spirito di abnegazione dell’unico dipendente e di alcuni volontari, non ha più risorse per far fronte alle spese di gestione al punto tale che è intervenuto il distacco delle utenze per morosità. Tutto quanto sopra premesso e considerato, i sottoscritti consiglieri regionali interrogano il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

quali urgenti interventi si intendono adottare per scongiurare nell’immediatezza la chiusura del Centro Sistema Bibliotecario Vibonese e dare attuazione al dettato della mozione richiamata.

(256; 03/09/2024)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il recente episodio di forte tensione che si è verificato, pochi giorni fa, all'interno del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vibo Valentia e che ha visto coinvolti un medico ed un infermiere, ripropone, con maggiore forza ed allarme, all'attenzione dell'opinione pubblica e delle Istituzioni, l'ormai annoso problema della drammatica situazione in cui versa l'ASP di Vibo Valentia e della scarsa attenzione che, purtroppo, al detto problema continua a prestare il Governo regionale.

- Nella mia veste di Consigliere regionale, ho, ripetutamente, denunciato le gravissime disfunzioni e carenze strutturali, strumentali, organizzative e di personale che attanagliano l'ASP di Vibo Valentia e che, oltre a tradursi nella concreta impossibilità di garantire i LEA, generano una situazione di malessere diffuso che, spesso, si manifesta in episodi di forte tensione nei quali si scontrano, in maniera drammatica, gli interessi di utenti, medici e operatori sanitari, interessi tutti meritevoli di tutela, ma, di fatto, tutti notevolmente sviliti dalle predette disfunzioni e carenze ormai divenute croniche.

- A fronte di un siffatto sconfortante quadro, ho chiesto, più volte, al Governo regionale, di prestare la massima attenzione alla Sanità vibonese, anzitutto assegnandone la guida ad un direttore generale o ad un commissario che se ne occupasse a tempo pieno, così da poter concentrare tutte le sue “energie” e capacità tecnico- professionali per mettere in campo, nell'immediatezza, strategie e provvedimenti risolutivi urgenti. Tuttavia, ad oggi, la gestione dell'ASP di Vibo Valentia continua ad essere nelle mani di un commissario straordinario che ivi svolge le sue funzioni e la sua attività non a tempo pieno, bensì a tempo parziale, in quanto a lui è stata da tempo assegnata anche la guida dell'ASP di Catanzaro.

- Si tratta di una scelta senz'altro irragionevole che il Governo regionale continua a sostenere arroccandosi dietro a giustificazioni del tutto prive di ogni e qualsiasi valido fondamento, prima fra tutte quella secondo cui la nomina di un commissario o di un direttore generale a tempo pieno sarebbe inopportuna per la presenza, ancora in atto, nell'ASP di Vibo Valentia, della Commissione d'Accesso. Non v'è dubbio che il trincerarsi dietro siffatte giustificazioni costituisca, oltre che un inaccettabile “palliativo”, un atto, per molti versi, “irresponsabile” perché priva l'ASP di Vibo Valentia di una gestione che, se fosse affidata a persona con incarico a tempo pieno, sarebbe sicuramente più efficace ed efficiente. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

per sapere:

per quali validi e fondati motivi l'ASP di Vibo Valentia continua ad essere affidata alla guida di un commissario straordinario con incarico “a tempo parziale”.

(260; 09/09/2024)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il territorio della provincia di Crotone è caratterizzato da una importante presenza di allevamenti ovicaprini che rappresentano una tra le poche realtà produttive crotonesi conosciute in tutta Italia grazie al “pecorino crotonese” che ha ottenuto, tra l’altro, il riconoscimento da parte dell’Unione Europea della denominazione di origine protetta (D.O.P.) ai sensi del regolamento CEE N°. 2081/92;

- che detti allevamenti rischiano il collasso a causa della recrudescenza della Bluetongue, malattia infettiva nota in Italia con il nome di “Lingua blù”;

- che detta malattia, dopo una prima apparizione negli anni 2000 e 2001, è tornata a manifestarsi già nel 2014 e, con ancora più forza, nell’anno in corso;

- sulla base dei dati diffusi dal Servizio Veterinario della ASP di Crotone, infatti, sarebbero cinquanta i focolai registrati nel territorio crotonese, in particolare nell'area di Isola di Capo Rizzuto e Cutro, con all'incirca 2.000 carcasse destinate alla distruzione mediante interramento in loco. Considerato che - nel quadro sopra descritto, Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri, unitamente ai sindaci del crotonese, hanno rivolto alla Regione Calabria e al Presidente Occhiuto, nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza e bloccare la diffusione del virus, attuare le misure di prevenzione per mettere al sicuro gli allevamenti non colpiti, stanziare le risorse economiche necessarie a risarcire in tempi brevissimi gli allevatori danneggiati dal virus. Tutto quanto sopra premesso e considerato, si interroga il Presidente della Giunta regionale anche nella sua funzione di Commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

per sapere:

se e quali interventi urgenti intenda attuare per far fronte allo stato d’emergenza sopra descritto.

(261; 11/09/2024)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

che lo scorso 21 settembre a Taverna, in località Villaggio Mancuso, alle ore 13,45 circa un uomo ha accusato difficoltà respiratorie, per cui i presenti, rilevata la gravità della situazione hanno attivato i soccorsi;

che, in seguito alla chiamata, i richiedenti si sono visti rispondere che l’ambulanza, che si trova nello stesso comune e quindi ad una distanza di circa 10 minuti, non era nelle condizioni di partire in quanto sprovvista di autista;

che, in attesa dei soccorsi, i presenti hanno tentato di soccorrere il soggetto praticando delle manovre di disostruzione che però, non si sono rivelate risolutive;

che, ad un successivo sollecito dei soccorsi, in considerazione della perdurante mancanza di disponibilità di autisti per l’ambulanza, gli operatori hanno optato per l’invio dell’elisoccorso che, alzatosi in volo dalla base di Cirò Marina, giungeva sul posto circa tre quarti d’ora dopo la prima chiamata;

che, vista l’indisponibilità dell’ambulanza, una dottoressa raggiungeva il posto col mezzo proprio ed al contempo giungeva una volante dei Carabinieri;

che il soggetto alle ore 14,50 circa, veniva trasportato in elisoccorso, presso il pronto soccorso dell’ospedale Pugliese di Catanzaro, mentre sul luogo dell’evento sopraggiungeva un’ambulanza partita da Catanzaro;

considerato che il tempo di arrivo dell’ambulanza nel luogo dell’evento rappresenta un importante indicatore della performance del soccorso sanitario pre-ospedaliero;

che per i casi di codice rosso la normativa nazionale prevede per l’arrivo dei soccorsi un tempo massimo di 8 minuti in ambito urbano e di 20 minuti in ambito extraurbano;

che, da quanto sopra, si evince che non solo il tempo di intervento è stato di molto al di sopra di quanto prescritto dalla normativa nazionale in materia, ma che lo stesso sia stato in gran parte determinato dall’assenza del personale preposto per l’ambulanza in servizio e che solo l’intervento dei presenti ha evitato il peggio;

che il caso raccontato rappresenta uno di tanti casi di malfunzionamento del sistema sanitario calabrese e che i provvedimenti sin qui posti non sembra abbiano sortito gli effetti sperati;

che appare evidente, ancora una volta, che il buon funzionamento della sanità calabrese è demandato allo spirito di abnegazione del personale sanitario che, nel caso in questione e per come testimoniato dai fatti narrati, hanno visto un medico costretto ad utilizzare la propria auto in luogo di un’autombulanza;

tutto quanto sopra premesso e considerato si interroga il Presidente della Giunta regionale,

per sapere:

se e quali ed urgenti iniziative intenda porre in essere per garantire il rispetto della tempistica stabilita dalla normativa nazionale in materia di tempo di arrivo dell’ambulanza sul luogo dell’evento, fornita del personale necessario.

(262; 23/09/2024)

Interrogazioni a risposta scritta

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il poliambulatorio di Gallico, dell’ASP di Reggio Calabria, garantisce circa 18 prestazioni specialistiche ambulatoriali, dall’allergologia all’urologia, nonché una serie di servizi accessori, dall’ecografia, al rilascio di certificazioni medico legali a quelle di esenzione del ticket;

- recenti notizia di stampa danno conto della paventata chiusura del poliambulatorio;

- tali indiscrezioni hanno destato preoccupazione tra gli utenti del popoloso quartiere della zona nord e di quelli limitrofi, che si vedrebbero privati di un importante presidio a tutela della salute;

- 4 anni orsono, problemi di inagibilità strutturale portarono alla chiusura del poliambulatorio di Pellaro, che serviva la zona sud della città e che non è stato più riattivato. Considerato che: - l’offerta sanitaria territoriale nella città di Reggio Calabria appare fortemente carente, nonostante risulti sempre più necessario fare prevenzione ed evitare il ricorso improprio alla sanità ospedaliera;

- la logica dei tagli senza la razionalizzazione dei servizi va a discapito dell’utenza, particolarmente di quella più debole (anziani, malati cronici, ecc.);

- occorre, pertanto, salvaguardare la presenza capillare dei servizi sanitari sul territorio e tale poliambulatorio si è dimostrato fondamentale a tal fine. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria

per sapere:

- se corrisponde al vero la notizia della chiusura del poliambulatorio di Gallico e le eventuali motivazioni alla base di tale scelta;

- in caso positivo, quali urgenti iniziative intende adottare per scongiurare tale chiusura intervenendo in tal senso nei confronti del management dell’ASP di Reggio Calabria;

- se intende adoperarsi per la riapertura del poliambulatorio di Pellaro anche, eventualmente, con la messa a disposizione di un bene confiscato.

(250; 13/08/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-con l’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 è stata autorizzata l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti;

- l’art. 6 (Appalti, servizi e forniture per gli enti del Servizio sanitario della Regione Calabria), comma 5 del D.L. 30 aprile 2019, n. 35, convertito con modificazioni dalla L. 25 giugno 2019, n. 60, recante “Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria”, riporta: “Per garantire l'erogazione delle prestazioni sanitarie, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano nazionale di governo delle liste di attesa, è autorizzata per la Regione, per l'anno 2019, la spesa di euro 82.164.205 per l'ammodernamento tecnologico, in particolare per la sostituzione e il potenziamento delle tecnologie rientranti nella rilevazione del fabbisogno 2018-2020 del Ministero della salute, a valere sulle risorse di cui all'articolo 20 della legge n. 67 del 1988”;

- la deliberazione CIPE n. 51 del 24/07/2019 ha destinato la somma di € 82.164.205 alla Regione Calabria ai sensi e secondo le modalità dell’art. 6, comma 5, del decreto legge n. 35 del 2019. Considerato che: - con DCA n. 5 del 31/01/2022 è stato approvato il “Programma di ammodernamento tecnologico”, ai sensi dell’art. 6, comma 5 della L. 60/2019, di importo complessivo pari a € 86.488.636,84 - di cui € 82.164.205,00 a carico dello Stato ed € 4.324.431,84 a carico della Regione Calabria;

- il suddetto Programma prevede l’acquisto e l’installazione presso i presidi sanitari pubblici della Regione Calabria di n. 25 TAC, n. 17 Risonanze Magnetiche, n. 21 Mammografi, n. 11 Angiografi, n. 2 Gamma Camera, n. 4 Gamma Camera-TAC, n. 3 PET-TAC e n. 2 Acceleratori Lineari, per un totale di 85 apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici. Tenuto conto che: - per come emerso da uno studio di “Comunità Competente” su un articolo di stampa del 10 agosto 2024, finora sono stati impegnati soltanto € 33.107.022,55 degli 86 milioni totali a disposizione, con un avanzamento della spesa pari al 38,28% e con fondi non spesi che raggiungono la cifra di € 53.381.614,29;

- le apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici fornite risultano essere 9 Tac su una previsione di 25, 3 Risonanze Magnetiche su 17, 19 Mammografi su 21, 6 Angiografi su 11, nessuna Gamma Camera delle 2 previste, 1 Gamma Camera-TAC su 4, 1 PET-TAC su 3 e 1 Acceleratore Lineare su una previsione di 2. In totale delle 85 apparecchiature tecnologiche previste dal Programma di ammodernamento tecnologico ne sono state fornite 40, meno della metà;

- per quanto riguarda la provincia di Cosenza risultano ancora mancanti due Angiografi e una TAC per il Presidio Ospedaliero di Castrovillari, una Risonanza Magnetica e una TAC per il Poliambulatorio di Rende, una Risonanza Magnetica a testa per gli Ospedali di Trebisacce e di Praia a Mare, una TAC per la Casa della Salute di San Marco Argentano. Risulta mancante, inoltre, una TAC e una Risonanza Magnetica per l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza;

- per quanto riguarda il catanzarese, l’Azienda Ospedaliera Pugliese De Lellis attende ancora tre Risonanze Magnetiche, tre TAC, una Gamma Camera, una Gamma Camera-TAC, una PET-TAC e un Angiografo. Non è stata fornita alcuna apparecchiatura neanche all’Asp di Catanzaro, che aspetta due TAC, una Risonanza Magnetica e un mammografo per l’Ospedale di Lamezia Terme, una TAC a testa per il Poliambulatorio di Catanzaro Lido e per il Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli. Mancano inoltre un Angiografo e una Gamma Camera per l’Ospedale Universitario Mater Domini;

- al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria mancano ancora una Risonanza Magnetica, un Acceleratore Lineare, una Gamma Camera-TAC, un Angiografo e un Mammografo. Per quanto riguarda l’Asp reggina, risultano mancanti una TAC per il Presidio Ospedaliero di Melito di Porto Salvo e una Risonanza Magnetica a testa per gli Ospedali di Locri e Polistena;

- per quanto riguarda l’Asp di Crotone, risultano mancanti una TAC, una Risonanza Magnetica, una Gamma Camera-TAC e una PET-TAC per l’Ospedale pitagorico San Giovanni di Dio e una TAC a testa per i Poliambulatori di Mesoraca e di Cirò Marina;

- nell’Ospedale di Vibo Valentia, infine, non sono ancora arrivate due Risonanze Magnetiche e una TAC, pur previste dal Programma di ammodernamento tecnologico. Preso atto che: - le apparecchiature tecnologiche che non sono state ancora fornite, pur essendoci i fondi a disposizione, risultano fondamentali per i servizi sanitari disastrati della nostra regione. Nell’Ospedale di Trebisacce, ad esempio, la Risonanza Magnetica consentirà di potenziare l’offerta pubblica della vasta area dell’alto Ionio cosentino con conseguente abbattimento dei costi dell’emigrazione sanitaria, oltre alla riduzione delle liste di attesa. Ma anche per gli strumenti diagnostici in sostituzione, come per la TAC di San Marco Argentano, gli interventi risultano urgenti e indispensabili, considerando che l’attuale TAC 16 strati è risalente al lontano 2006 e sarà sostituita con una TAC 128 strati. L’implementazione delle nuove apparecchiature per il Poliambulatorio di Rende, per fare un altro esempio, consentirà di soddisfare il fabbisogno del bacino di utenza di un comune di circa 35.000 abitanti, ai quali si aggiungono i circa 30.000 studenti che compongono la popolazione studentesca dell’Università della Calabria. La fornitura delle nuove tecnologie consentirà al Poliambulatorio di diventare un polo altamente specializzato nel campo della radiologia, con l’abbattimento delle liste di attesa e, soprattutto, il decongestionamento dell’Hub dell’Annunziata di Cosenza. L’acquisizione di tecnologie di ultima generazione, inoltre, consentirà di offrire all’utenza, in un’ottica concorrenziale rispetto al privato, una possibilità di scelta per la fruizione di prestazioni radiologiche di elevata qualità;

- la sanità pubblica calabrese vive una crisi che sembra ormai cronica anche e soprattutto per quanto riguarda le liste d’attesa e con lo spettro dell’autonomia differenziata la situazione è ancora più allarmante. Il costo dei pazienti che si cura extra-regione è enorme e non è accettabile che non vengano spese celermente risorse già assegnate e disponibili per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici fondamentali per tutto il territorio calabrese. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per accelerare il completamento del “Programma di ammodernamento tecnologico”, considerato che degli 86 milioni di euro disponibili la spesa effettuata finora risulta essere di poco più di 33 milioni di euro e rimangono più di 53 milioni di euro di fondi non spesi.

2. Un cronoprogramma della spesa prevista per le 45 apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici ancora mancanti.

3. A riguardo delle 40 apparecchiature tecnologiche per le quali sono state avviate le procedure d’acquisto, quanti e quali sono state già collaudate e soprattutto funzionanti.

(251; 19/08/2024)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- alcuni siti d’informazione hanno denunciato alcune gravi deficienze nel sistema di sicurezza dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme;

- secondo quanto riportato dal sito internet “lanovitàonline.it” un agente infiltrato, incaricato di valutare l’efficacia dei controlli antiterrorismo, è riuscito a superare tutti i livelli di sicurezza con un ordigno esplosivo ad alto potenziale;

- in risposta a tale articolo, l’Amministratore unico della Sacal ha riferito che giorno 13 agosto presso l’aeroporto di Lamezia Terme “si è tenuta una normale esercitazione (un “cover test” nel gergo tecnico) – come accade, per volere di Sacal, diverse volte al mese (già 27 in questa prima parte del 2024) nei tre aeroporti calabresi – organizzata dalla società specializzata X Quality … Queste esercitazioni – ha poi dichiarato l’Amministratore di Sacal – vengono effettuate per testare nuovi protocolli di sicurezza, per confrontarsi sul campo con nuove tecnologie utilizzate per eludere i controlli, e per addestrare le guardie giurate neoassunte che devono occuparsi delle verifiche pre imbarco”;

- nello stesso comunicato, l’Amministratore Unico ha poi confermato che nel corso della stessa esercitazione i controlli non hanno immediatamente riconosciuto un possibile pacco sospetto, ma è stata necessaria una procedura di supporto con l’intervento di un tutor che ha individuato il pericolo e ha bloccato il bagaglio già ai varchi.

Considerato che la questione sollevata dagli articoli richiamati riveste una grande importanza sia per la sicurezza dei viaggiatori che per la reputazione degli scali aeroportuali calabresi. Tutto quanto sopra premesso e considerato si interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- se corrisponde al vero quanto riferito dal giornalista e, nel caso, quali utili e tempestivi provvedimenti si intendano adottare al fine di rafforzare i controlli per un puntuale rispetto dei protocolli di sicurezza all’interno degli aeroporti calabresi.

(252; 20/08/2024)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Sacal Spa, società di gestione degli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, è società controllata dalla Regione attraverso Fincalabra Spa, che ne detiene il 51,96 % di azioni;

- l’attuale amministratore unico della Sacal, è stato designato nel maggio 2022 dal presidente della Regione attraverso il rappresentante Fincalabra nell’assemblea della Sacal, come risulta dal comunicato stampa dell’epoca diramato dalla Regione;

- in data 18 agosto 2024, una testata giornalistica online ha pubblicato una notizia riguardante un'operazione di verifica dell'efficacia dei controlli antiterrorismo dell'aeroporto di Lamezia Terme;

- secondo la notizia, alle ore 7.30 del 13 agosto 2024, un agente infiltrato, incaricato di testare la sicurezza aeroportuale, sarebbe riuscito a superare senza difficoltà tutti i livelli di controllo, compresi il check-in, il controllo bagagli con scanner e il controllo personale, con un “ordigno simulato”, giungendo indisturbato fino alla scaletta di un aeromobile della compagnia Ryanair, pronto a decollare per Bologna alle ore 9.00;

- la stessa fonte ha affermato che tale operazione, parte delle periodiche verifiche condotte dagli organismi di sicurezza (ispettori dell'Anac), si sarebbe trasformata in un "disastro senza precedenti", mettendo in discussione l'adeguatezza delle misure di sicurezza dell'aeroporto;

- in risposta a tali affermazioni, l'amministratore unico della Sacal, ----------, per mezzo del portavoce del presidente della Regione, ha categoricamente smentito l'esistenza di falle nei sistemi di sicurezza dell'aeroporto di Lamezia Terme, dichiarando che quanto riportato dalla testata giornalistica sarebbe una "fake news", e specificando che l'operazione del 13 agosto era una normale esercitazione programmata, organizzata dalla società specializzata X Quality;

considerato che: - l'efficacia delle misure di sicurezza negli aeroporti è di primaria importanza per garantire l'incolumità dei passeggeri e la fiducia del pubblico nel sistema aeroportuale;

- eventuali falle nei sistemi di sicurezza potrebbero avere gravi conseguenze non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sull'immagine e sulla credibilità dell'aeroporto di Lamezia Terme e della Sacal stessa;

- la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza della Sacal, ha il dovere di garantire la massima trasparenza e il rigoroso rispetto degli standard di sicurezza;

- il Piano di sicurezza aeroportuale dell’aeroporto di Lamezia Terme, redatto dalla Sacal, è riservato per ragioni di sicurezza, quindi non è dato sapere come e quando si effettuano i test di sicurezza. Ragion per cui la diffusione della notizia relativa al test tenutosi il 13 agosto costituisce una anomalia nel sistema di sicurezza dell’aeroporto;

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

- quali iniziative la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza della Sacal attraverso la controllata Fincalabra, intenda assumere per verificare la veridicità delle informazioni diffuse riguardo alla presunta falla nei sistemi di sicurezza dell'aeroporto di Lamezia Terme;

- se la Regione intenda promuovere un'indagine interna o richiedere una relazione dettagliata alla Sacal sull'accaduto, al fine di garantire che le operazioni di sicurezza siano condotte in modo rigoroso e trasparente;

- se la Regione Calabria ritiene necessario convocare un tavolo di confronto con gli organismi di controllo competenti e la Sacal per discutere delle eventuali criticità emerse e delle possibili azioni correttive da adottare;

- quali azioni la Regione Calabria intende intraprendere per prevenire, in futuro, la fuga di notizie sui test di sicurezza condotti negli aeroporti calabresi.

(253; 21/08/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

i Pronto Soccorso e i Punti di Primo intervento dell’area ionica della provincia di Cosenza stanno vivendo una situazione di emergenza, con un affollamento eccezionale di pazienti che non riescono a trovare posto nei reparti di Medicina Generale e restano in attesa di un posto letto per giorni e giorni;

attualmente esiste un solo reparto di Medicina Generale nell’area ionica della provincia di Cosenza, quello di Corigliano con venticinque posti letto, che deve coprire un’area vasta che da Roseto Capo Spulico arriva fino a Cariati, superando gli 89 chilometri di costa e una popolazione che d’estate supera le 250mila unità.

Considerato che: il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza ha reso noto che dall’1 al 20 agosto 2024 gli accessi nei pronto soccorso dell’area ionica della provincia di Cosenza sono stati 5.433. I Pronto Soccorso dello spoke di Corigliano Rossano hanno registrato oltre tremila accessi complessivi, 1.613 a Rossano e 1.588 a Corigliano. Il Punto di Primo intervento del Presidio Ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati, nosocomio di frontiera che garantisce prestazioni sanitarie anche ad una parte della popolazione della vicina Asp di Crotone, ha registrato 1.323 accessi, mentre quello del Presidio Ospedaliero "Guido Chidichimo" di Trebisacce ha avuto 909 accessi.

Tenuto conto che: per come stabilito dal DCA n. 78 del 26/03/2024 contenente il “Nuovo documento di Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti” sono previsti 20 posti letto in degenza ordinaria di Medicina Generale per il Presidio Ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati e 21 posti letto in degenza ordinaria più 4 posti letto in day hospital di Medicina Generale per il presidio ospedaliero "Guido Chidichimo" di Trebisacce. Preso atto che: la sanità pubblica calabrese vive una crisi che sembra ormai cronica e con lo spettro dell’autonomia differenziata la situazione è sempre più allarmante. Nell’area ionica della provincia di Cosenza, in particolare, è solo grazie all’abnegazione dei tanti operatori sanitari che ogni giorno si rimboccano le maniche per salvare il salvabile se la situazione non è ancora arrivata al collasso. I numeri impietosi della sanità sullo Ionio cosentino ci dicono che non si riescono a raggiungere i livelli minimi di assistenza e il diritto alla salute delle popolazioni residenti è pressoché azzerato. Diventa urgente, pertanto, aprire i reparti di Medicina Generale dei presidi ospedalieri di Cariati e Trebisacce per aiutare i Pronto Soccorso e i Punti di Primo Intervento della costa ionica cosentina oberati dagli accessi, e che gli stessi reparti, così come i Pronto Soccorso, siano adeguatamente equipaggiati e dotati del personale medico necessario. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per ottemperare a quanto stabilito nella Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti, aprendo tempestivamente i reparti di Medicina Generale dei Presidi Ospedalieri di Cariati e Trebisacce.

(254; 26/08/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- a settembre 2023 l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, quale Azienda capofila per lo svolgimento delle procedure concorsuali a livello centrale per l’Area dell’Emergenza-Urgenza intraospedaliera ed extraospedaliera, ha indetto un concorso pubblico per la copertura, a tempo indeterminato ed a tempo pieno, di n. 145 posti di Dirigente Medico - Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza, da assegnare ai Pronto Soccorso e SEU 118;

- i requisiti specifici per l'ammissione al concorso erano due: la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza o in una delle discipline equipollenti e affini. Anche i medici specializzandi, quindi, compresi quelli con una specializzazione in disciplina affine, potevano accedere attraverso la Legge 30/12/2018, n. 145 (il cosiddetto “Decreto Calabria”), rientrando in una seconda graduatoria;

- il fabbisogno di Dirigenti Medici comunicato dalle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per la disciplina di Medicina d’Emergenza-Urgenza era così suddiviso: 54 ASP Catanzaro, 25 ASP Cosenza, 23 ASP Reggio Calabria, 13 ASP Vibo Valentia, 11 ASP Crotone, 7 AO Cosenza, 6 AOU Dulbecco, 6 GOM Reggio Calabria. Considerato che: - con Deliberazione n. 141 del 31/01/2024 del Commissario Straordinario dell’Asp di Catanzaro sono state approvate le due graduatorie finali del concorso: la graduatoria di merito relativa ai medici specialisti e la graduatoria separata relativa ai medici in formazione specialistica. Sono risultati idonei, dopo l'espletamento del concorso, in 106: 74 medici specialisti e 32 specializzandi. A febbraio 2024 i vincitori del concorso vengono convocati dall'ASP per comunicare la loro preferenza sulla sede di lavoro. Hanno effettuato la scelta in 90 (67 su 74 medici; 30 su 32 specializzandi):

30 - Asp di Catanzaro;

19 - Asp di Reggio Calabria;

16 - Asp di Cosenza;

6 - Asp di Crotone;

5 - Asp di Vibo Valentia;

6 - Aou Dulbecco;

6 - Grande Ospedale Metropolitano

2 - Ao Cosenza.

Degli altri 16 rimanenti, 7 non hanno scelto la destinazione rimanendo in graduatoria per la durata dei due anni in attesa di una nuova chiamata, in particolare in vista del nuovo piano del fabbisogno della Dulbecco, 9 degli idonei rimanenti non si sono presentati;

- successivamente, non molto dopo la pubblicazione della graduatoria, i medici specialisti sono stati assunti, anche se in realtà si tratta solo di stabilizzazioni in quanto i suddetti medici prestavano già servizio per le varie Aziende ma con contratti precari. Diversa invece la situazione per gli specializzandi che a maggio vengono convocati per la visita dal medico competente per l'idoneità al lavoro. Successivamente l’ASP di Catanzaro invia una richiesta di nulla osta all’Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro per poter procedere alle assunzioni. A inizio luglio, però, è arrivato il diniego all’assunzione dei 30 medici specializzandi da parte degli affari generali dell’Università Magna Graecia.

Tenuto conto che: - così come già avvenuto per un precedente concorso bandito dall’Asp di Cosenza, anche questo concorso dell’Asp di Catanzaro ha visto la partecipazione, nella graduatoria riservata ai medici specialisti, di medici convenzionati, operatori del 118 che svolgono l’attività in regime di convenzione e non di dipendenza con le aziende sanitarie provinciali. Si tratta di medici che già svolgono i turni in ambulanza e nelle postazioni territoriali d’emergenza e che, attraverso il concorso, hanno conquistato l’agognato contratto di dirigenza medica. Il risultato, però, è che l'agonizzante area di emergenza-urgenza calabrese non ha avuto alcuna unità di personale aggiuntiva rispetto all’esistente. Preso atto che: - la mancanza di personale medico in generale, ma in particolare nei Pronto Soccorso, è la problematica maggiore da affrontare e con urgenza per far fronte alla disastrosa situazione in cui versa la sanità calabrese. Turni massacranti e stress portano a non poter garantire il funzionamento del reparto e l’adeguata assistenza ai pazienti, basta pensare a quanta lucidità e prontezza occorrono, invece, per gestire i delicatissimi casi che entrano quotidianamente in Pronto Soccorso. La via principale e prioritaria da seguire è quella dei concorsi, naturalmente. Ma, in questo caso e nonostante i 145 posti messi a bando, al momento non si è riusciti ad aggiungere in pianta organica una sola unità in più di personale medico da destinare al servizio territoriale dei Pronto Soccorso ospedalieri e del 118 e l’area dell’emergenza-urgenza calabrese, tra stabilizzazioni di medici che già operavano come convenzionati e specializzandi che pur vincendo un concorso non vengono assunti, resta, ancora una volta, sotto organico;

- in tutte le regioni d’Italia si sta sfruttando appieno il “Decreto Calabria”, che ha normato la possibilità per i medici specializzandi di essere assunti, soprattutto nei Pronto Soccorso, così da sopperire alla mancanza di medici degli ultimi anni. In tutte le regioni tranne che in una: la Calabria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile, urgente e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per assumere con celerità i medici specializzandi vincitori del concorso per 145 posti di Dirigente Medico - Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza, da assegnare all’area dell’emergenza-urgenza intraospedaliera ed extraospedaliera (Pronto Soccorso e SEU 118).

(255; 02/09/2024)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- in data 12.09.2014 è stato sottoscritto il contratto di concessione, registrato in pari data al Rep. n. 2 dell’Asp di Vibo Valentia, tra la Regione Calabria, l’Asp di Vibo Valentia e la società “Vibo Hospital Service Spa”, avente ad oggetto la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia e la gestione, per l’intera durata della concessione, dei servizi di supporto non sanitari nonché dei servizi commerciali compatibili con l’attività sanitaria;

- con decreto n. 7411 del 6.07.2022 è stato approvato il progetto definitivo del nuovo ospedale di Vibo Valentia nonché il cronoprogramma di sviluppo del progetto esecutivo dell’opera;

- con verbale del 4.07.2022 la Regione ha concordato con il Concessionario di redigere un progetto esecutivo stralcio dei lavori prioritari, limitatamente alle attività di cantierizzazione, recinzione area ospedaliera, opere di sostegno delle terre, sistema drenante dei parcheggi, raccolta ed immagazzinamento acque zenitali, movimentazione delle terre e miglioramento delle proprietà meccaniche del terreno di riporto, edificio tecnologico ed operazioni propedeutiche all’avvio dei lavori strutturali;

- con Decreto n. 2718 del 27.02.2023 è stato approvato il progetto esecutivo stralcio prioritario del nuovo ospedale di Vibo Valentia, secondo il quale l’importo dei lavori e delle relative spese tecniche esplicitati nel relativo quadro economico ammonta a Euro 14.947.801,81 oltre IVA al 10 per cento;

- in data 17.05.2023 è stata eseguita la consegna parziale dei lavori stralcio al Concessionario Vibo Hospital Service Spa, a seguito dell’autorizzazione del Rup con nota prot. 217314 del 15.05.2023;

considerato che: - il cronoprogramma allegato al progetto definitivo prevedeva l’approvazione dell’intero progetto esecutivo, comprese varianti, verifica e autorizzazione antisismica, entro il 17.1.2023;

- allo stato, non risultano ancora esplicitate le ragioni per cui, al contrario di altre opere (vedi ospedale della Sibaritide) sia stato approvato soltanto un cosiddetto “Progetto esecutivo stralcio” anziché il progetto esecutivo completo;

- l’approvazione del progetto esecutivo stralcio, da intendersi in questo caso come progetto esecutivo parziale (in quanto riferito alle sole opere complementari del nuovo ospedale), rappresenta un’anomalia tecnico/normativa, non essendo previsto dal codice dei contratti pubblici o da altre norme, se non sotto il diverso significato di “progetto esecutivo appaltabile scorporato da più ampio progetto esecutivo generale già redatto” a mente del D. M. 22608/55, art. 10 - 1°, 2°, 3° comma;

- mentre il progetto definito è stato approvato nel 2022, vigente la precedente versione del Codice dei contratti pubblici, secondo la precedente normativa in materia, il progetto esecutivo, secondo il principio tempus regit actum, dovrebbe essere approvato a norma del nuovo Codice entrato in vigore dall’1.4.2023, il che porrebbe problemi di incompatibilità con il precedente progetto definitivo (non più ivi contemplato);

inoltre, preso atto che: - al 9.8.2024, da parte della Regione e della concessionaria per l’esecuzione dei lavori del nuovo ospedale, risultano eseguiti e certificati lavori per 4 milioni e 850mila euro sui 15 mln appaltati;

tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

- entro quando si prevede di approvare il progetto esecutivo completo del nuovo ospedale di Vibo Valentia;

- per quali esigenze - finanziarie, tecniche o di altra natura - è stato concordato di redigere e approvare, nell’anno 2023, il cosiddetto “Progetto esecutivo stralcio” anziché l’intero progetto esecutivo;

- se il progetto esecutivo verrà redatto secondo la legge vigente (vedi allegati al nuovo Codice dei Contratti Pubblici) oppure applicando la precedente normativa;

- se la Regione non ritenga di investire l’Anac della suddetta problematica, considerata l’anomala situazione creatasi a causa del notevole stacco temporale, peraltro in incremento, fra l’approvazione del progetto definitivo e quella del progetto esecutivo.

(257; 04/09/2024)

 

Graziano. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Legge 53 del 2003 ha riorganizzato la scuola secondaria di secondo grado e i Regolamenti attuativi del 2010 hanno introdotto l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in una lingua straniera nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e di due discipline non linguistiche in lingua straniera nei Licei Linguistici a partire dal terzo e quarto anno;

- il termine CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia che prevede l'insegnamento di contenuti in lingua straniera. Ciò favorisce sia l'acquisizione di contenuti disciplinari sia l'apprendimento della lingua straniera;

- con l'aggiornamento della Tabella di valutazione titoli delle Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS) 2020/2022 è stata introdotta una valutazione maggiore nel punteggio attributo alle Certificazioni linguistiche e al Corso CLIL, che conferisce 3 punti se abbinato ad una certificazione linguistica, per un totale di massimo 9 punti;

- come si evince dalla tabella dei titoli valutabili per le graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente - educativo tabella A/10, allegata alla presente, dal sito MIM nella sezione enti certificati, al punto B13 si fa riferimento al titolo di perfezionamento all’insegnamento in CLIL, conseguito ai sensi dell’art. 14 del DM 249 2010, ovvero titolo di abilitazione all’insegnamento in CLIL in un Paese UE per ciascun titolo vengono attribuiti n. 6 punti tale titolo può essere rilasciato esclusivamente dalle Università, a cui fa riferimento la circolare del 11/06/24 n. 11726;

- sempre nella stessa tabella il punto B 14 fa riferimento alle certificazioni CLIL ottenute a seguito di positiva frequenza dei percorsi di perfezionamento in CLIL, di cui al decreto del Direttore Generale per il personale scolastico del 16/04/2012 n.6, o per la positiva frequenza dei corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL, della durata pari a 60 CFU, purché, congiunti alla certificazione di cui al punto B15, (della stessa tabella), ossia, certificazioni linguistiche di livello di almeno B2, con validità di punti 3 in Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS), tali titoli viceversa possono essere rilasciati anche dalle scuole di mediazione linguistica. Considerato che - L’USP di Cosenza, con la pubblicazione della graduatoria definitiva pubblicata il 22/08/2024, per la classe di concorso ADSS (docente di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado), ha decurtato a tutti gli inseriti in tale graduatoria il titolo CLIL, facendo riferimento alla circolare del MIM, già sopra menzionata in premessa di giugno 2024;

- esistono due tipologie di punteggio a seconda del titolo (uno da n. 3 punti ed uno da n. 6 punti, quello da 3 punti può essere rilasciato anche dalle scuole di mediazione linguistiche, mentre, quello da 6 punti solo dalle Università), alla data odierna, risulta che solo L’USP di Cosenza, non ha riconosciuto il CLIL, di n. 3 punti, abbinato ad una certificazione linguistica di livello di almeno B2 rilasciato dalle scuole di mediazione linguistica. Mentre in altre province della stessa regione Calabria, tali titoli sono stati riconosciuti. - L’accesso incontrollato agli argini, lungo buona parte del corso d’acqua, ha favorito nel corso degli anni il perpetrarsi di numerosi crimini ambientali tra i quali l’abbandono di rifiuti pericolosi e di scarichi abusivi;

- il monitoraggio costante della salubrità dell’acqua del fiume è essenziale per garantire una sicura irrigazione dei campi di agricoltura intensiva oltre che la pulizia del mare e tutte le ricadute turistiche ad essa connessa;

- nelle altre province oltre che nelle altre Regioni italiane, tali titoli sono stati valutati ed accettati dai vari USP ed USR, si chiede, si interroga l’Assessore regionale all’Istruzione

per sapere:

- quali azioni si intendano intraprendere per affrontare e superare un problema che riguarda un numero considerevole di docenti calabresi e che rischia di ritardare o, peggio, stravolgere la graduatoria GPS;

- se la Regione Calabria intenda interloquire con l’Ufficio Scolastico Regionale e con gli uffici provinciali per procedere alla corretta interpretazione della circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) di giugno 2024 e uniformare, così, la valutazione dei titoli per tutti gli Uffici Scolastici Provinciali.

Allegato: https://www.consiglioregionale.calabria.it/upload/SindIsp/258_Allegato-Titoli_personale_II_fascia.pdf

(258; 05/09/2024)

(Ritirata dal proponente, con nota, protocollo n. 17522 del 06/09/2024)

 

Graziano. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-la Legge 53 del 2003 ha riorganizzato la scuola secondaria di secondo grado e i Regolamenti attuativi del 2010 hanno introdotto l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in una lingua straniera nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e di due discipline non linguistiche in lingua straniera nei Licei Linguistici a partire dal terzo e quarto anno;

- Il termine CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia che prevede l'insegnamento di contenuti in lingua straniera. Ciò favorisce sia l'acquisizione di contenuti disciplinari sia l'apprendimento della lingua straniera;

- con l'aggiornamento della Tabella di valutazione titoli delle Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS) 2020/2022 è stata introdotta una valutazione maggiore nel punteggio attributo alle Certificazioni linguistiche e al Corso CLIL, che conferisce 3 punti se abbinato ad una certificazione linguistica, per un totale di massimo 9 punti;

- come si evince dalla tabella dei titoli valutabili per le graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente - educativo tabella A/10, allegata alla presente, dal sito MIM nella sezione enti certificati, al punto B13 si fa riferimento al titolo di perfezionamento all’insegnamento in CLIL, conseguito ai sensi dell’art. 14 del DM 249 2010, ovvero titolo di abilitazione all’insegnamento in CLIL in un Paese UE per ciascun titolo vengono attribuiti n. 6 punti tale titolo può essere rilasciato esclusivamente dalle Università, a cui fa riferimento la circolare del 11/06/24 n. 11726;

- sempre nella stessa tabella il punto B 14 fa riferimento alle certificazioni CLIL ottenute a seguito di positiva frequenza dei percorsi di perfezionamento in CLIL, di cui al decreto del Direttore Generale per il personale scolastico del 16/04/2012 n.6, o per la positiva frequenza dei corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL, della durata pari a 60 CFU, purché, congiunti alla certificazione di cui al punto B15, (della stessa tabella), ossia, certificazioni linguistiche di livello di almeno B2, con validità di punti 3 in Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS), tali titoli viceversa possono essere rilasciati anche dalle scuole di mediazione linguistica.

Considerato che - l’USP di Cosenza, con la pubblicazione della graduatoria definitiva pubblicata il 22/08/2024, per la classe di concorso ADSS (docente di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado), ha decurtato a tutti gli inseriti in tale graduatoria il titolo CLIL, facendo riferimento alla circolare del MIM, già sopra menzionata in premessa di giugno 2024;

- esistono due tipologie di punteggio a seconda del titolo (uno da n. 3 punti ed uno da n. 6 punti, quello da 3 punti può essere rilasciato anche dalle scuole di mediazione linguistiche, mentre, quello da 6 punti solo dalle Università), alla data odierna, risulta che solo L’USP di Cosenza, non ha riconosciuto il CLIL, di n. 3 punti, abbinato ad una certificazione linguistica di livello di almeno B2 rilasciato dalle scuole di mediazione linguistica. Mentre in altre province della stessa regione Calabria, tali titoli sono stati riconosciuti.

- Nelle altre province oltre che nelle altre Regioni italiane, tali titoli sono stati valutati ed accettati dai vari USP ed USR. Si interroga l’Assessore regionale all’Istruzione

per sapere:

- quali azioni si intendano intraprendere per affrontare e superare un problema che riguarda un numero considerevole di docenti calabresi e che rischia di ritardare o, peggio, stravolgere le graduatorie GPS;

- se la Regione Calabria intenda interloquire con l’Ufficio Scolastico Regionale e con gli uffici provinciali per procedere alla corretta interpretazione della circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) di giugno 2024 e uniformare, così, la valutazione dei titoli per tutti gli Uffici Scolastici Provinciali.

Allegato:https://www.consiglioregionale.calabria.it/upload/SindIsp/Allegato%20int.%20259.pdf

(259; 06/09/2024)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la strada del Medio Savuto è un’arteria che dovrebbe collegare Cosenza e Catanzaro attraverso l'entroterra delle due province, collegando la Strada dei Due Mari alla Strada Statale 616, che a sua volta permette di raggiungere agevolmente l’autostrada del Mediterraneo. È meglio conosciuta come “la Strada che non c’è”, dal nome che si è dato il Comitato di cittadini che si batte da anni per il suo completamento e resta un’opera strategica per togliere dall’isolamento più di venti comuni interni dell’area centrale della Calabria, i territori delle ex comunità montane del Savuto e di quella dei monti Reventino-Tiriolo-Mancuso;

- progettata come una bretella di collegamento veloce, quale percorso alternativo all'autostrada A2, ha visto l’avvio dei lavori nel 1988, grazie ad un finanziamento da parte del Cipe di cento miliardi delle vecchie lire. Ad oggi, nonostante i 36 anni trascorsi dalla posa della prima pietra, dei 32 chilometri previsti ne sono stati realizzati solo poco più di tre, completati nel 2017, che corrono nel territorio di Decollatura lungo il confine con Soveria Mannelli. Un secondo tratto, da Soveria Nord-Borboruso al bivio Coraci, che consentirebbe di immettersi nella SS616 in direzione Cosenza, sembrava ultimato ormai da tempo ma resta ancora chiuso al traffico veicolare;

- l’arteria, che è passata di competenza Anas dal 2018, doveva sostituire la SS19 ormai obsoleta, inadeguata, piena di strettoie e dai tempi di percorrenza lunghissimi e con tratti perennemente a rischio frane e smottamenti e per questo spesso interrotti, come quello alle porte di Tiriolo, in cui si transita da anni in senso unico alternato regolato da un semaforo. Dopo un lungo stop che ha visto il cantiere della strada Medio Savuto abbandonato a sé stesso, con i piloni realizzati alla fine degli anni ottanta ormai erosi dalle intemperie e del tutto inutilizzabili per l’obsolescenza e per l’intervenuta mutazione dei parametri costruttivi e che quindi dovranno essere demoliti raddoppiando la spesa e lo spreco di risorse, i lavori sono ripresi nel 2005. Devono essere completati due tratti, dal bivio Coraci a Soveria Mannelli Nord-Borboruso e da Borboruso a Decollatura, raccordandosi con quegli unici tre chilometri al momento agibili. Manca poi il tratto fondamentale da Decollatura a Marcellinara, per poi immettersi nella SS280 dei Due Mari in direzione Catanzaro, del quale si aspetta ancora la progettazione definitiva.

Considerato che: - con Decreto n. 8719 del 10/07/2006 la Regione Calabria ha approvato l’Atto di Concessione per l’intervento Lavori di Adeguamento/Nuovo tracciato su strada esistente nel tratto “Medio Savuto - Serrastretta - Marcellinara. lotto: Medio Savuto-Serrastretta” dell’importo di 60,436 milioni di euro;

- successivamente l’intervento confluiva nell’Accordo di Programma Quadro “Sistema delle Infrastrutture di Trasporto” – Testo Coordinato e Integrato TW (stipulato in data 3 agosto 2006 tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANAS S.p.A., ENAV S.p.A., ENAC, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Regione Calabria), di cui la Giunta Regionale prendeva atto con Deliberazione n. 440 del 24/07/2007, con il titolo “SS 19 e strada provinciale Medio Savuto - Serrastretta - Marcellinara. lotto: Medio Savuto - Serrastretta, con l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro individuato come Soggetto Attuatore;

-con Delibera CIPE n. 62 del 3 agosto 2011, il Comitato ha individuato e assegnato le risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l’attuazione del Piano Nazionale per il Sud, identificando, tra gli altri, l’intervento con il titolo “Completamento collegamenti trasversali. SS Due Mari – Medio Savuto. Svincolo SS 616 – Svincolo Decollatura”, per l’importo di 102,9 milioni di euro;

- con Decreto n. 10016 del 10/07/2013 del Dirigente Generale del Dipartimento 9, l’Amministrazione Regionale ha preso atto del finanziamento integrativo dell’importo di 40 milioni di euro destinato a favore dell’intervento “Strada di collegamento fra le superstrade dei due Mari e del Medio Savuto attraverso la Comunità Montana del Reventino lotto dalla Superstrada del Medio Savuto S.S. 616 alla Strada Provinciale per Serrastretta. stralcio funzionale tra lo svincolo con la S.S. 616 e la strada provinciale per Decollatura (km 9+121)” già incluso nell’Accordo di Programma Quadro per il Sistema delle Infrastrutture di Trasporto;

- con Decreto del D.S. n. 6422 del 26/05/2014, la Regione Calabria ha erogato il saldo della quota regionale pari a € 60.436.000 per l’intervento “Strada di collegamento fra le superstrade dei due Mari e del Medio Savuto attraverso la Comunità Montana del Reventino - lotto dalla Superstrada del Medio Savuto S.S. 616 alla Strada Provinciale per Serrastretta. stralcio funzionale tra lo svincolo con la S.S. 616 e la strada provinciale per Decollatura (km 9+121)”;

- con Determinazione n. 115 del 18/01/2018 l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di Costruzione “Strada di collegamento fra le superstrade dei Due Mari e del Medio Savuto attraverso la Comunità montana del Reventino” - stralcio funzionale della superstrada del Medio Savuto S.S. 616 alla strada Provinciale per Serrastretta - Lotto funzionale tra gli svincoli con la S.S. 616 e la Strada Provinciale per Decollatura (km 9+121). Perizia di completamento del progetto già appaltato a seguito di risoluzione del contratto – 4° FASE:

a) completamento del primo tronco stradale, fra gli svincoli con la S.S. 616 e di Borboruso, compresi, per l'apertura al traffico;

b) opere e lavori vari afferenti al secondo tronco stradale fra gli svincoli di Borboruso e di Soveria Mannelli;

c) completamento del terzo tronco stradale fra gli svincoli di Soveria Mannelli e di Decollatura già aperto al traffico dell’importo di € 12.486.410,83;

- il Presidente della Giunta regionale, con nota Prot. n. 20695/Siar del 12/06/2018 ha comunicato il finanziamento, poi concesso con Decreto del D.S. n. 12331 del 30/10/2018, di 3 milioni e mezzo di euro, quale quota parte per la realizzazione della Perizia di Completamento dei Lavori di costruzione “Strada di collegamento fra le superstrade dei Due Mari e del Medio Savuto attraverso la Comunità montana del Reventino” - Lotto funzionale tra gli svincoli con la S.S. 616 e la Strada Provinciale per Decollatura (km 9+121);

- il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, con nota prot. n. 289874 del 26/06/2023, ha rappresentato l'esigenza di incrementare la dotazione finanziaria del progetto "Strada di collegamento fra le superstrade dei due mari e del medio Savuto attraverso la comunità montana del Reventino - 1 ° stralcio funzionale dalla superstrada del medio Savuto S. S. 616 alla strada Provinciale per Serrastretta - lotto funzionale - 4 Fase", con l'apporto di ulteriori tre milioni di euro, poi deliberati dalla Giunta Regionale con DGR n. 515 del 06/10/2023 e impegnata con Decreto del D.S. n. 17954 del 01/12/2023. Preso atto che: - a dicembre 2023 l’attuale Vicepresidente della Giunta Regionale ha annunciato lo stanziamento di 3,2 milioni di euro, da subito disponibili, per il completamento del primo lotto, nel tratto dal bivio Coraci a Soveria Mannelli Nord, comunicando l’inserimento di una scheda nel programma del Fondo di Sviluppo e Coesione 21/27, presentata al Ministero del Sud e Politiche di Coesione, con uno stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro;

- a maggio 2024, poco prima delle elezioni europee, il Vicepresidente della Giunta Regionale ha visitato il cantiere del tratto bivio Coraci - Soveria Nord, insieme al Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria, al Presidente e al Vicepresidente della Provincia di Catanzaro, al Direttore dei lavori, al Dirigente dell’Area Tecnica della Provincia e Rup dei lavori, alle Amministrazioni comunali di Soveria Mannelli e Decollatura. È stata indicata, in quel frangente, una possibile data di fine lavori, individuando il 15 giugno come data verosimile per l’apertura al traffico del tratto di strada, ma anche questa scadenza, pur non ufficiosa, non è stata rispettata. L’opera più impegnativa di questo breve tratto di strada, d’altronde, è una galleria che era stata inaugurata già nel 2014, con tanto di taglio del nastro e presenza di autorità politiche e istituzionali, e anche allora era stata annunciata l’imminente apertura dei pochi chilometri che separano Soveria da Coraci. Ma siamo a fine settembre 2024 e questo tronco di strada è ancora sbarrato da transenne e non è percorribile dagli autoveicoli.

Tenuto conto che: - se questa strada fosse stata completata per tempo l’economia del territorio non sarebbe crollata e non si sarebbe assistito allo spopolamento che queste zone interne della Calabria hanno subito negli anni;

- la strada del Medio Savuto, oltre ad avere un impatto decisivo per lo sviluppo dei territori del Reventino e del Savuto, attualmente penalizzati da una sostanziale condizione di isolamento, ha una importante valenza di protezione civile, perché rappresenta una alternativa al tracciato autostradale nella malaugurata ipotesi in cui si verificassero calamità naturali. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- quali iniziative intende assumere la Regione Calabria, anche tramite opportune interlocuzioni con Anas e l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro individuato come Soggetto Attuatore, per l’attivazione immediata di tutti gli interventi necessari per la realizzazione dei lavori della strada del Medio Savuto;

- un serio e affidabile cronoprogramma riguardante l’apertura dei primi due tratti, dal bivio Coraci a Soveria Mannelli Nord-Borboruso e da Borboruso a Decollatura, che da troppi anni vedono annunci di una imminente apertura al traffico veicolare mai però avvenuta, al netto delle ripetute inutili inaugurazioni, tagli di nastri e passarelle elettorali;

- quali iniziative intende assumere per dare impulso al completamento dell’intera opera, con la progettazione del tratto da Decollatura a Marcellinara e l’individuazione delle risorse necessarie per i relativi lavori.

(263; 27/09/2024)

 

Muraca. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con propria deliberazione, numero 735 del 24/09/2024, il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, dottoressa ---------, ha nominato la Commissione di valutazione in ordine all’Avviso pubblico, per titoli e colloquio, volto al conferimento dell’incarico quinquennale di direttore del Distretto sanitario di Reggio Calabria della stessa azienda, indetto con sua deliberazione antecedente, n. 941 del 17/10/2023;

- nella succitata deliberazione n. 941 del 17/10/2023 – si riporta nella prefata deliberazione n. 735/2024 – è precisato che la «Commissione, individuata dal Direttore Generale è costituita dal Direttore Sanitario e da due Direttori di Distretto o di Struttura complessa della stessa Azienda Sanitaria o di altre Aziende Sanitarie che siano in possesso di specifica esperienza nei servizi territoriali e un’adeguata formazione nella loro organizzazione o in mancanza, tra quelli presenti nell’elenco nazionale dei Direttori SOC disponibile sul portale del Ministero della Salute»;

- nella summenzionata deliberazione n. 735/2024, si legge che l’Asp di Reggio Calabria, «con nota dell’11.09.2024, prot. n°61581, al fine di espletare la procedura in oggetto, stante l’impossibilità da parte del Direttore Sanitario Aziendale a svolgere il ruolo di componente della Commissione del predetto avviso ha chiesto la disponibilità alla nomina, quale componente della Commissione de qua, del Direttore Sanitario dell’Asp di Catanzaro», appresso manifestata;

Considerato che: - nel contesto della richiamata deliberazione n. 735/2024, non appare affatto perspicuo né argomentato il preciso significato del suddetto termine «impossibilità», chiaramente diverso dal termine «indisponibilità»;

la direttrice sanitaria in carica dell’Asp di Reggio Calabria è la dottoressa -------------, «dal 15/07/2023 (ai sensi della Delibera n. 692 del 06/07/2023) ad oggi – si legge nel curriculum pubblicato al link https://www.asprc.it/amministrazione/direzione/direzione-sanitaria/ – Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria»;

nel suindicato curriculum figura che la dottoressa -------, nell’anno 2022, era iscritta «nella graduatoria degli idonei a “Direttore Socio Sanitario Aziendale” nella Regione Liguria (DDG n. 6386 del 14/10/2022)»;

con decreto del Direttore generale della Giunta della Regione Liguria, n.773/2024, sottoscritto in data 5 Febbraio 2024 e avente protocollo n. 2024- 139228, sono stati approvati gli elenchi dei soggetti idonei alla nomina a Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario e Direttore Sociosanitario delle ASL e degli Enti del Servizio sanitario regionale ligure;

Tenuto conto che: -l’art. 3 del Decreto legislativo n. 171/2016 statuisce che «il direttore generale, nel rispetto dei principi di trasparenza di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, e di cui all'articolo 1, comma 522, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, nomina il direttore amministrativo, il direttore sanitario e, ove previsto dalle leggi regionali, il direttore dei servizi socio sanitari, attingendo obbligatoriamente agli elenchi regionali di idonei, anche di altre regioni, appositamente costituiti, previo avviso pubblico e selezione per titoli e colloquio, effettuati da una commissione nominata dalla regione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e composta da esperti di qualificate istituzioni scientifiche indipendenti che non si trovino in situazioni di conflitto d'interessi, di comprovata professionalità e competenza nelle materie oggetto degli incarichi, di cui uno designato dalla regione»;

- detti elenchi regionali di cui all’art. 3 del Decreto legislativo n. 171/2016 hanno durata biennale;

- con riferimento ai titoli di studio conseguiti dalla dichiarante, nel suddetto curriculum dell’attuale direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria figurano, tra gli altri: 1) con menzione dell’anno accademico 2010/2011, il «Diploma del Corso di Alta Formazione in “Economia e Management in Ospedale”», nell’ambito della facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università La Sapienza, «istituito con Decreto Rettorale n. 000795 del 3 agosto 2010 ai sensi dell’art. 9 regolamento per l’istituzione, attivazione e gestione dei Master Universitari e dei Corsi di Alta Formazione»;

con menzione dell’anno accademico 2024, l’acquisizione di «competenze specifiche frequentando il corso “Progettare e sviluppare interventi sanitari” tenutosi dal 13 al 17/09/2004 per un totale di 35 ore di formazione»;

con menzione dell’anno accademico 1998/1999, presso l’Università Tor Vergata, il «Diploma del Master in “Epidemiologia dei Servizi Sanitari- MESS” per complessive 150 ore annuali e discussione tesi dal titolo: “Uso del sistema di pagamento a prestazione (DRG) nei reparti di Chirurgia Generale dell’ASL n. 6 di Lamezia Terme - confronto pubblico/privato negli anni 1995/98”»;

- in attuazione del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171 e ss.mm.ii., alla selezione di cui all’art. 3 del medesimo sono ammessi i candidati che non abbiano compiuto 65 anni di età e che siano in possesso, tra l’altro, di attestato rilasciato all’esito del corso di formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria;

- i suddetti corsi sono organizzati e attivati dalle regioni, anche in ambito interregionale, avvalendosi anche dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e in collaborazione con le Università o altri soggetti pubblici o privati accreditati ai sensi dell’articolo 16-ter, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, operanti nel campo della formazione manageriale, con periodicità almeno biennale;

preso atto che: - nella deliberazione n. 692 del 06/07/2023 del direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, di nomina del direttore sanitario aziendale in carica, è scritto che, «ai sensi della più volte sopra richiamata normativa, il direttore generale nomina il direttore sanitario ed il direttore amministrativo fra i soggetti iscritti negli appositi elenchi regionali di idonei di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171», ma ivi non è precisato in quale elenco regionale degli idonei alla carica di Direttore sanitario fosse iscritta la dottoressa ----------;

- le figure di direttore sanitario e direttore sociosanitario sono distinte oltre che dalla lettera della legge, segnatamente dall’art. 3 del Decreto legislativo numero 171/2016, per come riassunto in una scheda informativa generale della Regione Lombardia, presente al link abbreviato https://tinyurl.com/tyrf2pxc;

oltretutto, in Calabria non esistono leggi regionali istitutive di Aziende sociosanitarie territoriali;

tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. se l’incaricata quale direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria fosse, all’atto della propria nomina, in possesso di attestato rilasciato all’esito del previsto, riconosciuto corso di formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria, essenziale per l’iscrizione negli elenchi regionali degli idonei alla carica di Direttore sanitario di azienda pubblica;

2. in quale elenco regionale degli idonei alla carica di Direttore sanitario di azienda pubblica era iscritta la professionista appena prima della nomina a direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria;

3. se la nomina in predicato sia stata effettuata dalla direttrice dell’Asp di Reggio Calabria sulla scorta dell’iscrizione del candidato selezionato a un elenco degli idonei alla carica di Direttore sociosanitario, ritenendola egualmente valida per l’assegnazione dell’incarico di Direttore sanitario aziendale;

4. quali sono le ragioni per cui nella deliberazione n. 735/2024, è stato utilizzato, senza alcuna argomentazione, il termine «impossibilità», situazione in virtù della quale la direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria è stata sostituita, quale componente della Commissione concorsuale di cui in premessa, dal direttore sanitario in carica dell’Asp di Catanzaro;

5. se ritenga legittima la deliberazione n. 735/2024 o se ritenga che vi siano argomenti per annullarla in autotutela.

(264; 01/10/2024)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il D.Lgs. n.502/1992 prevede l'obbligo della specializzazione per l'accesso alla Dirigenza Sanitaria;

- con la legge 266/2005 l'Italia si è adeguata alla specifica direttiva europea, prevedendo un compenso per i tirocini di specializzazione per la sola area medica;

- alla dirigenza dell'area sanitaria concorrono altre specialità quali: biologi, chimici, farmacisti, psicologi, veterinari;

- la norma giusta e necessaria ha prodotto una vera e propria discriminazione nel variegato mondo delle specializzazioni sanitarie;

- gli specializzandi ‘non medici’ non solo non percepiscono alcun compenso, ma sono costretti al pagamento di oneri aggiuntivi, oltre a tutti i costi derivanti dalla frequenza e dalla stessa logistica, determinando di fatto una vera e propria esclusione all'accesso. Considerato che: - da diversi anni e con diversi governi è in atto una pressante interlocuzione per porre fine a questa assurda discriminazione;

- insistono diversi DDL in entrambi i rami del Parlamento tesi a sanare tale situazione;

- nelle more di una soluzione, diverse regioni hanno assunto autonome iniziative tese a garantire una indennità anche alle specializzazioni ‘non mediche’, utilizzando eventuali residui per finanziamenti di borse non utilizzati;

- per l’annualità 2024 su 15.256 borse di studio, statali e regionali di specializzazioni mediche ne sono state assegnate 11.392 (75%) e che tale esito rende ancora più insopportabile l’esclusione dalle borse di tutta la dirigenza non medica. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

a) quanti sono i residui accumulati negli anni da borse di specializzazioni finanziati dalla regione;

b) se intende destinare tali residui e ulteriori risorse finanziarie a borse di specializzazioni di area ‘non medica’;

c) quali iniziative intende assumere, a partire dalla Conferenza Stato-Regioni, tese a superare questa insopportabile discriminazione a danno della dirigenza sanitaria non medica.

(265; 02/10/2024)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l’ASP (Azienda sanitaria provinciale) di Cosenza è stata appositamente delegata da Azienda Zero ad effettuare tutte le procedure concorsuali per il reclutamento di operatori tecnici specializzati (OTS) autisti di ambulanze;

- con delibera n.142 del 22.1.2024 l'ASP di CS ha approvato la graduatoria del concorso di OTS;

- L'Asp di CS a seguito della riunione in videoconferenza tenutasi il 17 luglio 2024, acquisite le richieste delle aziende:

ASP KR 11 unità;

ASP CZ 15 unità;

ASP VV 19 unità;

ASP RC 13 unità;

- con regolare PEC del 18 luglio u.s. procedeva alla convocazione degli autisti utilmente collocati nella graduatoria al fine di consentire le opzioni per le sedi per le unità come sopra richiamato;

- nelle immediatezze tutte le ASP hanno provveduto alle assunzioni, per come richieste, tranne l'ASP di Crotone. Considerato che: - a tutt'oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni dei diretti interessati e le formali diffide di organizzazione sindacale, l'ASP di Crotone non ha proceduto ad assumere il personale utilmente collocato in graduatoria;

- tale comportamento dell'ASP di Crotone ha prodotto e produce un grave danno e l’impossibilità di attivare i tempestivi interventi spesso per mancanza di medici e in questo caso per mancanza di autisti in un contesto sanitario notoriamente fragile per la Calabria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- quali iniziative intende assumere nei confronti dell’ASP di Crotone al fine di superare l'ingiustizia determinatasi e garantire un miglior servizio delle ambulanze in quel territorio.

(266; 02/10/2024)

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

- con DD n. 3792 del 20/03/2024 è stato approvato l’avviso pubblico “Eventi di promozione culturale 2024” – POC Calabria 2014/2020 – Azione 6.8.3;

-con DD n. 9742 del 09/07/2024 è stata incrementata la dotazione finanziaria dell’avviso;

- con DD n. 10613 del 24/07/2024 è stata approvata la graduatoria provvisoria dell’avviso pubblico “Eventi di promozione culturale 2024” POC Calabria 2014/2020 – Azione 6.8.3. Considerato che: - tra i progetti presentati e risultati ammessi sulla base del punteggio conseguito ne sono stati finanziati 43, mentre altri 24, benché ammessi, non sono risultati finanziabili per carenza di risorse, ciò malgrado l’incremento della dotazione finanziaria;

- l’insufficienza di fondi priverà molti partecipanti, sia enti pubblici che privati, della possibilità, benché ammessi, di poter beneficiare delle risorse necessarie per portare a termine la realizzazione degli eventi progettati di valorizzazione e migliore fruizione del patrimonio culturale. Sottraendo, così, a numerosi territori e contesti sociali della nostra regione l’opportunità di ricevere il sostegno necessario per la promozione, la qualificazione e la realizzazione di eventi culturali, consolidati nel tempo, in grado di mobilitare significativi flussi turistici.

Impegna la Giunta regionale

a reperire i fondi necessari al finanziamento di tutti i progetti ammessi sull’avviso pubblico “Eventi di promozione culturale 2024 – POC Calabria 2014/2020 – Azione 6.8.3.

(95; 09/08/2024) Alecci

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- l’articolo 32 della Costituzione sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti;

- i principi fondamentali del nostro Servizio sanitario nazionale (SSN), istituito con legge n. 833/1978, sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità;

l’universalità comporta che le prestazioni sanitarie siano fruibili, uniformemente, da tutte le persone che si trovano nel nostro paese attraverso i servizi erogati dalle strutture sanitarie dislocate nel territorio;

l’uguaglianza comporta che tutti i cittadini devono poter accedere alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale senza distinzione alcuna e l’equità, invece, comporta che tutti i cittadini possano accedervi in condizioni di parità in rapporto a uguali bisogni di salute;

da ciò consegue che compito dello Stato è finanziare il SSN, sostenerlo economicamente, garantire e tutelare la salute dell’intera collettività. Rilevato che: - nel decennio 2010/2019 sono stati sottratti oltre 37 miliardi di euro alla sanità pubblica, a causa dei tagli lineari effettuati per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica;

mentre negli anni della pandemia da Covid 19 si è registrata un’inversione di tendenza e la spesa sanitaria è cresciuta progressivamente (nel 2022 al 6,8% sul pil);

- dal 2023 la spesa sanitaria è tornata a contrarsi e nel 2024 il rapporto tra spesa e pil, pur crescendo in termini assoluti, si è attestato al 6,3% sul pil, con prospettive ancora in diminuzione per gli anni successivi, così come certificato dalla Corte dei conti e da autorevoli osservatori nazionali ed internazionali, attestandosi ben al di sotto della media dei paesi OCSE.

Considerato che: - un Servizio sanitaria nazionale sottofinanziato porterebbe progressivamente ad aumentare la diseguaglianza sociale all’interno della popolazione, dividendo le famiglie tra quelle che riusciranno ad accedere alle cure, attingendo anche a risorse finanziarie proprie attraverso l’acquisto di prestazioni dalla sanità privata da quelle che vi dovranno rinunciare a causa delle liste d’attesa o per impossibilità di carattere economico.

Impegna la Giunta regionale

ad attivarsi immediatamente presso il Governo nazionale al fine di ottenere un adeguato finanziamento annuale a favore del Servizio sanitario nazionale, corrispondente almeno al 7,5% del Pil.

(96; 01/10/2024) Bevacqua, Tavernise, Lo Schiavo, Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti, Muraca

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- la sindrome CTNNB1 è una patologia genetica ultra-rara (nel mondo sono solo circa 400 i pazienti affetti dalla “sindrome CTNNB1”, mentre in Italia sono appena 27 in gran parte bambini), causata da mutazioni nel gene CTNNB1, responsabile della codifica di una proteina essenziale per lo sviluppo e la funzione cerebrale.

- Questa sindrome è caratterizzata da una serie di disabilità cognitive e motorie, come epilessia, disturbi del linguaggio e difficoltà visive, che comportano un pesante impatto sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

- Essendo una malattia rara, i pazienti affetti dalla sindrome CTNNB1 e le loro famiglie incontrano spesso enormi difficoltà nel ricevere una diagnosi tempestiva e trattamenti adeguati, nonché accesso ai servizi di assistenza e alle risorse necessarie per una gestione appropriata della malattia.

- Il Piano Nazionale Malattie Rare (PNMR) 2023-2026, approvato in data 24 maggio 2023 dalla Conferenza Stato-Regioni e presentato in data 10 luglio 2023, volge ad una migliore tutela dei pazienti affetti da malattie rare e malattie oncologiche rare, garantendo, in sede di attuazione regionale, un accesso alle terapie necessarie. Tra gli obiettivi si pone, infatti, la realizzazione di un sistema equo di accesso ai trattamenti per le malattie rare, abbattendo le disparità tra differenti aree geografiche o sottogruppi di popolazione.

 - La patologia non è riconosciuta come malattia rara dal Servizio Sanitario Nazionale, non essendo inserita nell'elenco delle malattie rare allegato ai LEA. Dunque, non ha un proprio codice che dà diritto all'esenzione dal ticket per tutte le prestazioni appropriate per il trattamento, il monitoraggio della patologia e la prevenzione di ulteriori aggravamenti, né ha le tutele specifiche e i diritti previsti per legge, a livello nazionale, per i malati rari o rarissimi.

Considerato che: - In Italia è stata fondata un'associazione di genitori, chiamata “CTNNB1 Italia ODV”, che ha dato impulso al primo progetto pilota, di durata triennale, messo in campo in partnership tra l'Istituto “Gaslini” e l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova per comprendere i meccanismi alla base della mutazione genetica ed esplorare, anche con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, nuovi potenziali trattamenti farmacologici per la sindrome al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti. - Le famiglie si sono mobilitate per sostenere il progetto di ricerca, anche attraverso attività di raccolta fondi, organizzando la prima conferenza italiana sulla sindrome il 6 e 7 settembre 2024 ad Acri (Cosenza).

- Il Registro Nazionale delle Malattie Rare, insieme ai registri regionali, rappresenta uno strumento fondamentale per il monitoraggio e la gestione delle malattie rare, garantendo che i pazienti affetti da tali patologie possano beneficiare di trattamenti mirati e delle agevolazioni previste dalla normativa in vigore.

- Attualmente, la sindrome CTNNB1 non risulta ancora inserita nell’elenco delle malattie rare, il che limita il diritto dei pazienti ad accedere a servizi sanitari e assistenziali specifici.

- L’inclusione della sindrome nell’elenco delle malattie rare rappresenterebbe un passo cruciale per riconoscere ufficialmente la condizione e per offrire ai pazienti e alle loro famiglie un adeguato sostegno. Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

1. a promuovere tutte le iniziative utili, a partire dalla Conferenza delle Regioni, affinché il Ministero della Salute possa avviare tutte le procedure necessarie perché la sindrome CTNNB1 venga inclusa nel “Registro Nazionale delle Malattie Rare”.

(97; 01/10/2024) Bruni, Bevacqua, Comito, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano, Laghi, Lo Schiavo, De Francesco, Tavernise

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nell’Asp di Crotone sono presenti, a tutt’oggi, 17 Veterinari con un orario di lavoro di 26 ore settimanali;

- l’attuale previsione oraria risulta insufficiente, in quanto i professionisti si trovano ad operare in aree isolate, difficilmente raggiungibili, vi è, inoltre, una recrudescenza di malattie animali e, infine, il patrimonio zootecnico risulta notevole, composto da circa 95.000 capi tra bovini, ovi-caprini, avicoli, suini, ecc.;

- da molti anni gli operatori attendono l’incremento delle ore settimanali, dopo aver svolto con lodevole impegno svariate ore extra non retribuite;

- di converso, l’Asp di Vibo Valentia ha completato il percorso di potenziamento orario degli specialisti convenzionati. Rilevato che: - l’Asp di Reggio Calabria ha recentemente bandito un concorso per la copertura di n. 28 posti di dirigente veterinario e gli eventuali idonei potrebbero essere chiamati a prestare servizio presso altre aziende del SSR, pregiudicando la posizione del personale medico veterinario già in servizio con orario ridotto. Considerato che: - la normativa emanata durante e successivamente la recente emergenza pandemica prevede la valorizzazione del personale già in servizio e la possibilità di assumere nuovo personale solo nel caso di verificata impossibilità di avvalersi del personale già in servizio, compreso quello in regime di specialistica ambulatoriale. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria per conoscere:

per sapere:

- quali azioni intende intraprendere per garantire il completamento orario fino alle 38 ore settimanali, previsto dall’accordo collettivo nazionale della specialistica ambulatoriale, per i veterinari dell’Asp di Crotone.

(243; 03/07/2024)

(Risposta)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il Presidio Ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati dal 2021 è stato oggetto di una lunga mobilitazione di Comitati e cittadini. Dopo i sit-in, gli appelli, l’occupazione e finanche un film che ne ha raccontato nascita e agonia, il “Vittorio Cosentino”, chiuso nel 2010, è stato inserito nella rete regionale come Ospedale di Zona disagiata, con la trasformazione del Punto di Primo Intervento in Pronto Soccorso, a seguito del Decreto del Commissario ad acta n. 197 del 12 luglio 2023, dove è stata definita la “Programmazione della rete territoriale in attuazione del D.M. 77 del 23 maggio 2022 ed in sostituzione del DCA 65/2020”;

- il Decreto del Commissario ad acta 14 marzo 2024, n. 69 - Modifica e integrazione DCA n. 64/2016 - Nuovo documento di Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti ha previsto il Presidio Ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati, quale Ospedale di Zona particolarmente Disagiata, inserendo la struttura nella rete ospedaliera, secondo il modello di cui al D.M. 70 del 02/04/2015, integrato con lo Spoke di Rossano/Corigliano, per trattare in rete patologie acute a bassa intensità di cure, con attività mediche e chirurgiche multidisciplinari ed a diffusione territoriale, atte a garantire risposte adeguate ai territori di riferimento. Sono stati previsti 20 pl di Medicina Generale, Day Surgery per prestazioni di chirurgia generale nel setting ambulatoriale, 4 pl Day Hospital nella branca della cardiologia, servizi dedicati per la gastroenterologia e oncologia. Saranno, inoltre, attivati posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso. Sarà garantita anche l’attivazione di sistemi informatici di collegamento tra la predetta struttura e il Centro Spoke, tale da garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni, con particolare riferimento alla possibilità di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine al centro Spoke. Tale struttura avrà vocazione anche di riabilitazione specialistica per la malattia di Parkinson e la malattia di Alzheimer. Il P.O. di Cariati verrà ad essere integrato sotto il profilo fisico e funzionale a una struttura territoriale complessa e composita come l’Ospedale Territoriale (Casa di Comunità, Ospedale di Comunità, UCCP/AFT/MCA, Postazione 118). Considerato che: - l’11 aprile 2024 il tavolo Dm70, composto dai rappresentanti tecnici dei ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Salute, ha approvato la rete ospedaliera della Calabria. Tenuto conto che: - l’1 giugno 2024 il presidente della Regione Calabria e commissario ad acta per la sanità ha annunciato l’apertura del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cariati;

- ad oggi, però, nonostante le affermazioni del presidente della Regione Calabria e dei vertici dell’Asp di Cosenza, l’Ospedale “Vittorio Cosentino” è ancora senza il Pronto Soccorso. In realtà nei nuovi locali è stato trasferito in via provvisoria il già esistente Punto di Primo Intervento ma non c’è stata alcuna riconversione dello stesso in Pronto Soccorso;

- manca il nuovo atto aziendale per il reclutamento del personale necessario all’apertura non solo del Pronto Soccorso ma anche dell’intero Ospedale di Zona Disagiata di Cariati. Occorre, infatti, assicurare H24 i servizi di laboratorio analisi, radiologia e anestesia/rianimazione e incrementare, per come previsto, la dotazione organica di medici, infermieri e Oss. Preso atto che: - il Presidio Ospedaliero di Zona Disagiata di Cariati serve un bacino di utenza, i cui comuni sono dislocati su un’area in gran parte montana;

l’inserimento della struttura nella rete ospedaliera è derivato dalle criticità relative alla posizione geografica di Cariati e del bacino di popolazione di riferimento rispetto agli ospedali dell’area limitrofa, ponderato con il fabbisogno sanitario espresso dalla popolazione del bacino di riferimento. Il DCA 14 marzo 2024, n. 69 evidenzia quali ulteriori elementi critici l’aumento dei flussi turistici nel periodo estivo e il fenomeno della mobilità sanitaria passiva. Sbandierare l’apertura di un Pronto Soccorso che non c’è, unitamente all’aumento sistematico dell’utenza dovuto alla stagione estiva, significa solo incrementare gli accessi al Punto di Primo Intervento, che, operando con lo stesso esiguo numero di dipendenti, potrebbe andare in crisi prestissimo;

- il grave ritardo con cui si sta procedendo all’apertura del Pronto Soccorso del “Vittorio Cosentino” di Cariati ha creato e continua a creare gravi danni a tutti i calabresi dello Ionio cosentino, privi di punto di riferimento sanitario ed esposti ad un rilevante vulnus dei propri diritti costituzionalmente protetti, nonché all’economia regionale, costretta a pagare il conto salatissimo dell’emigrazione sanitaria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile, urgente e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per aprire il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cariati.

(244; 09/07/2024)

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-nell’UOC Radiologia presso l’Ospedale di Polistena sono operative 5 metodiche (Eco, TAC, RX Mammografia e RM) con solo 3 medici in servizio, a fronte degli 8 previsti in pianta organica;

- nel 2023 il reparto ha effettuato circa 48.000 prestazioni, tra i quali molti esami di alta specializzazione (angio-TC delle coronarie, colonscopia virtuale, entero-TC, studio multiparametrico della prostata);

- nessuna delle apparecchiature richieste per migliorare il servizio è stata fornita;

- il dirigente è costretto a coprire 15/20 turni notturni al mese, ben al di sopra dei 5 contrattualmente previsti, con impegni di 48/72 ore;

- i due medici cubani, originariamente assegnati lo scorso anno, sono stati trasferiti uno a Gioia Tauro e l’altra a Locri. Considerato che: - la condotta tenuta dall’Azienda provinciale nel corso di questi anni, sia riguardo l’impegno teso alla copertura dei posti in organico sia rispetto agli investimenti necessari, è risultata assolutamente carente;

- la stagione estiva risentirà di un aggravamento della situazione in considerazione dei turni di ferie obbligatori da garantire al personale e dell’incremento della popolazione assistita. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria

per sapere:

- quali sollecite iniziative intende assumere affinché l’ASP di Reggio Calabria provveda a sopperire alla carenza di personale del reparto;

- quali azioni intende intraprendere affinché l’ASP di Reggio Calabria prenda in considerazione l’urgenza di investire su un reparto necessario e imprescindibile per la diagnostica, nell’unica struttura spoke della Piana di Gioia Tauro.

(247; 22/07/2024).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il poliambulatorio di Gallico, dell’ASP di Reggio Calabria, garantisce circa 18 prestazioni specialistiche ambulatoriali, dall’allergologia all’urologia, nonché una serie di servizi accessori, dall’ecografia, al rilascio di certificazioni medico legali a quelle di esenzione del ticket;

- recenti notizia di stampa danno conto della paventata chiusura del poliambulatorio;

- tali indiscrezioni hanno destato preoccupazione tra gli utenti del popoloso quartiere della zona nord e di quelli limitrofi, che si vedrebbero privati di un importante presidio a tutela della salute;

- 4 anni orsono, problemi di inagibilità strutturale portarono alla chiusura del poliambulatorio di Pellaro, che serviva la zona sud della città e che non è stato più riattivato. Considerato che: - l’offerta sanitaria territoriale nella città di Reggio Calabria appare fortemente carente, nonostante risulti sempre più necessario fare prevenzione ed evitare il ricorso improprio alla sanità ospedaliera;

- la logica dei tagli senza la razionalizzazione dei servizi va a discapito dell’utenza, particolarmente di quella più debole (anziani, malati cronici, ecc);

- occorre, pertanto, salvaguardare la presenza capillare dei servizi sanitari sul territorio e tale poliambulatorio si è dimostrato fondamentale a tal fine. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria

per sapere:

- se corrisponde al vero la notizia della chiusura del poliambulatorio di Gallico e le eventuali motivazioni alla base di tale scelta;

- in caso positivo, quali urgenti iniziative intende adottare per scongiurare tale chiusura intervenendo in tal senso nei confronti del management dell’ASP di Reggio Calabria;

- se intende adoperarsi per la riapertura del poliambulatorio di Pellaro anche, eventualmente, con la messa a disposizione di un bene confiscato.

(250; 13/08/2024).

(Risposta)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-con l’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 è stata autorizzata l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti;

- l’art. 6 (Appalti, servizi e forniture per gli enti del Servizio sanitario della Regione Calabria), comma 5 del D.L. 30 aprile 2019, n. 35, convertito con modificazioni dalla L. 25 giugno 2019, n. 60, recante “Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria”, riporta: “Per garantire l'erogazione delle prestazioni sanitarie, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano nazionale di governo delle liste di attesa, è autorizzata per la Regione, per l'anno 2019, la spesa di euro 82.164.205 per l'ammodernamento tecnologico, in particolare per la sostituzione e il potenziamento delle tecnologie rientranti nella rilevazione del fabbisogno 2018-2020 del Ministero della salute, a valere sulle risorse di cui all'articolo 20 della legge n. 67 del 1988”;

- la deliberazione CIPE n. 51 del 24/07/2019 ha destinato la somma di € 82.164.205 alla Regione Calabria ai sensi e secondo le modalità dell’art. 6, comma 5, del decreto-legge n. 35 del 2019. Considerato che: - con DCA n. 5 del 31/01/2022 è stato approvato il “Programma di ammodernamento tecnologico”, ai sensi dell’art. 6, comma 5 della L. 60/2019, di importo complessivo pari a € 86.488.636,84 - di cui € 82.164.205,00 a carico dello Stato ed € 4.324.431,84 a carico della Regione Calabria;

- il suddetto Programma prevede l’acquisto e l’installazione presso i presidi sanitari pubblici della Regione Calabria di n. 25 TAC, n. 17 Risonanze Magnetiche, n. 21 Mammografi, n. 11 Angiografi, n. 2 Gamma Camera, n. 4 Gamma Camera-TAC, n. 3 PET-TAC e n. 2 Acceleratori Lineari, per un totale di 85 apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici. Tenuto conto che: - per come emerso da uno studio di “Comunità Competente” su un articolo di stampa del 10 agosto 2024, finora sono stati impegnati soltanto € 33.107.022,55 degli 86 milioni totali a disposizione, con un avanzamento della spesa pari al 38,28% e con fondi non spesi che raggiungono la cifra di € 53.381.614,29;

- le apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici fornite risultano essere 9 Tac su una previsione di 25, 3 Risonanze Magnetiche su 17, 19 Mammografi su 21, 6 Angiografi su 11, nessuna Gamma Camera delle 2 previste, 1 Gamma Camera-TAC su 4, 1 PET-TAC su 3 e 1 Acceleratore Lineare su una previsione di 2. In totale delle 85 apparecchiature tecnologiche previste dal Programma di ammodernamento tecnologico ne sono state fornite 40, meno della metà;

- per quanto riguarda la provincia di Cosenza risultano ancora mancanti due Angiografi e una TAC per il Presidio Ospedaliero di Castrovillari, una Risonanza Magnetica e una TAC per il Poliambulatorio di Rende, una Risonanza Magnetica a testa per gli Ospedali di Trebisacce e di Praia a Mare, una TAC per la Casa della Salute di San Marco Argentano. Risulta mancante, inoltre, una TAC e una Risonanza Magnetica per l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza;

- per quanto riguarda il catanzarese, l’Azienda Ospedaliera Pugliese De Lellis attende ancora tre Risonanze Magnetiche, tre TAC, una Gamma Camera, una Gamma Camera-TAC, una PET-TAC e un Angiografo. Non è stata fornita alcuna apparecchiatura neanche all’Asp di Catanzaro, che aspetta due TAC, una Risonanza Magnetica e un mammografo per l’Ospedale di Lamezia Terme, una TAC a testa per il Poliambulatorio di Catanzaro Lido e per il Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli. Mancano inoltre un Angiografo e una Gamma Camera per l’Ospedale Universitario Mater Domini;

- al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria mancano ancora una Risonanza Magnetica, un Acceleratore Lineare, una Gamma Camera-TAC, un Angiografo e un Mammografo. Per quanto riguarda l’Asp reggina, risultano mancanti una TAC per il Presidio Ospedaliero di Melito di Porto Salvo e una Risonanza Magnetica a testa per gli Ospedali di Locri e Polistena;

- per quanto riguarda l’Asp di Crotone, risultano mancanti una TAC, una Risonanza Magnetica, una Gamma Camera-TAC e una PET-TAC per l’Ospedale pitagorico San Giovanni di Dio e una TAC a testa per i Poliambulatori di Mesoraca e di Cirò Marina;

- nell’Ospedale di Vibo Valentia, infine, non sono ancora arrivate due Risonanze Magnetiche e una TAC, pur previste dal Programma di ammodernamento tecnologico. Preso atto che: - le apparecchiature tecnologiche che non sono state ancora fornite, pur essendoci i fondi a disposizione, risultano fondamentali per i servizi sanitari disastrati della nostra regione. Nell’Ospedale di Trebisacce, ad esempio, la Risonanza Magnetica consentirà di potenziare l’offerta pubblica della vasta area dell’alto Ionio cosentino con conseguente abbattimento dei costi dell’emigrazione sanitaria, oltre alla riduzione delle liste di attesa. Ma anche per gli strumenti diagnostici in sostituzione, come per la TAC di San Marco Argentano, gli interventi risultano urgenti e indispensabili, considerando che l’attuale TAC 16 strati è risalente al lontano 2006 e sarà sostituita con una TAC 128 strati. L’implementazione delle nuove apparecchiature per il Poliambulatorio di Rende, per fare un altro esempio, consentirà di soddisfare il fabbisogno del bacino di utenza di un comune di circa 35.000 abitanti, ai quali si aggiungono i circa 30.000 studenti che compongono la popolazione studentesca dell’Università della Calabria. La fornitura delle nuove tecnologie consentirà al Poliambulatorio di diventare un polo altamente specializzato nel campo della radiologia, con l’abbattimento delle liste di attesa e, soprattutto, il decongestionamento dell’Hub dell’Annunziata di Cosenza. L’acquisizione di tecnologie di ultima generazione, inoltre, consentirà di offrire all’utenza, in un’ottica concorrenziale rispetto al privato, una possibilità di scelta per la fruizione di prestazioni radiologiche di elevata qualità;

- la sanità pubblica calabrese vive una crisi che sembra ormai cronica anche e soprattutto per quanto riguarda le liste d’attesa e con lo spettro dell’autonomia differenziata la situazione è ancora più allarmante. Il costo dei pazienti che si cura extra-regione è enorme e non è accettabile che non vengano spese celermente risorse già assegnate e disponibili per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici fondamentali per tutto il territorio calabrese. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per accelerare il completamento del “Programma di ammodernamento tecnologico”, considerato che degli 86 milioni di euro disponibili la spesa effettuata finora risulta essere di poco più di 33 milioni di euro e rimangono più di 53 milioni di euro di fondi non spesi. 2. Un cronoprogramma della spesa prevista per le 45 apparecchiature tecnologiche e nuovi strumenti diagnostici ancora mancanti. 3. A riguardo delle 40 apparecchiature tecnologiche per le quali sono state avviate le procedure d’acquisto, quanti e quali sono state già collaudate e soprattutto funzionanti.

(251; 19/08/2024).

(Risposta)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- alcuni siti d’informazione hanno denunciato alcune gravi deficienze nel sistema di sicurezza dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme;

- secondo quanto riportato dal sito internet “lanovitàonline.it” un agente infiltrato, incaricato di valutare l’efficacia dei controlli antiterrorismo, è riuscito a superare tutti i livelli di sicurezza con un ordigno esplosivo ad alto potenziale;

- in risposta a tale articolo, l’Amministratore unico della Sacal ha riferito che giorno 13 agosto presso l’aeroporto di Lamezia Terme “si è tenuta una normale esercitazione (un “cover test” nel gergo tecnico) – come accade, per volere di Sacal, diverse volte al mese (già 27 in questa prima parte del 2024) nei tre aeroporti calabresi – organizzata dalla società specializzata X Quality … Queste esercitazioni – ha poi dichiarato l’Amministratore di Sacal – vengono effettuate per testare nuovi protocolli di sicurezza, per confrontarsi sul campo con nuove tecnologie utilizzate per eludere i controlli, e per addestrare le guardie giurate neoassunte che devono occuparsi delle verifiche pre imbarco”;

- nello stesso comunicato, l’Amministratore Unico ha poi confermato che nel corso della stessa esercitazione i controlli non hanno immediatamente riconosciuto un possibile pacco sospetto, ma è stata necessaria una procedura di supporto con l’intervento di un tutor che ha individuato il pericolo e ha bloccato il bagaglio già ai varchi.

Considerato che la questione sollevata dagli articoli richiamati riveste una grande importanza sia per la sicurezza dei viaggiatori che per la reputazione degli scali aeroportuali calabresi. Tutto quanto sopra premesso e considerato si interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- se corrisponde al vero quanto riferito dal giornalista e, nel caso, quali utili e tempestivi provvedimenti si intendano adottare al fine di rafforzare i controlli per un puntuale rispetto dei protocolli di sicurezza all’interno degli aeroporti calabresi.

(252; 20/08/2024).

(Risposta)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Sacal Spa, società di gestione degli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, è società controllata dalla Regione attraverso Fincalabra Spa, che ne detiene il 51,96 % di azioni;

- l’attuale amministratore unico della Sacal, è stato designato nel maggio 2022 dal presidente della Regione attraverso il rappresentante Fincalabra nell’assemblea della Sacal, come risulta dal comunicato stampa dell’epoca diramato dalla Regione;

- in data 18 agosto 2024, una testata giornalistica online ha pubblicato una notizia riguardante un'operazione di verifica dell'efficacia dei controlli antiterrorismo dell'aeroporto di Lamezia Terme;

- secondo la notizia, alle ore 7.30 del 13 agosto 2024, un agente infiltrato, incaricato di testare la sicurezza aeroportuale, sarebbe riuscito a superare senza difficoltà tutti i livelli di controllo, compresi il check-in, il controllo bagagli con scanner e il controllo personale, con un “ordigno simulato”, giungendo indisturbato fino alla scaletta di un aeromobile della compagnia Ryanair, pronto a decollare per Bologna alle ore 9.00;

- la stessa fonte ha affermato che tale operazione, parte delle periodiche verifiche condotte dagli organismi di sicurezza (ispettori dell'Anac), si sarebbe trasformata in un “disastro senza precedenti”, mettendo in discussione l'adeguatezza delle misure di sicurezza dell'aeroporto;

- in risposta a tali affermazioni, l'amministratore unico della Sacal, ----------, per mezzo del portavoce del presidente della Regione, ha categoricamente smentito l'esistenza di falle nei sistemi di sicurezza dell'aeroporto di Lamezia Terme, dichiarando che quanto riportato dalla testata giornalistica sarebbe una "fake news", e specificando che l'operazione del 13 agosto era una normale esercitazione programmata, organizzata dalla società specializzata X Quality;

considerato che: - l'efficacia delle misure di sicurezza negli aeroporti è di primaria importanza per garantire l'incolumità dei passeggeri e la fiducia del pubblico nel sistema aeroportuale;

- eventuali falle nei sistemi di sicurezza potrebbero avere gravi conseguenze non solo sulla sicurezza nazionale, ma anche sull'immagine e sulla credibilità dell'aeroporto di Lamezia Terme e della Sacal stessa;

- la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza della Sacal, ha il dovere di garantire la massima trasparenza e il rigoroso rispetto degli standard di sicurezza;

- il Piano di sicurezza aeroportuale dell’aeroporto di Lamezia Terme, redatto dalla Sacal, è riservato per ragioni di sicurezza, quindi non è dato sapere come e quando si effettuano i test di sicurezza. Ragion per cui la diffusione della notizia relativa al test tenutosi il 13 agosto costituisce una anomalia nel sistema di sicurezza dell’aeroporto;

tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

- quali iniziative la Regione Calabria, in qualità di socio di maggioranza della Sacal attraverso la controllata Fincalabra, intenda assumere per verificare la veridicità delle informazioni diffuse riguardo alla presunta falla nei sistemi di sicurezza dell'aeroporto di Lamezia Terme;

- se la Regione intenda promuovere un'indagine interna o richiedere una relazione dettagliata alla Sacal sull'accaduto, al fine di garantire che le operazioni di sicurezza siano condotte in modo rigoroso e trasparente;

- se la Regione Calabria ritiene necessario convocare un tavolo di confronto con gli organismi di controllo competenti e la Sacal per discutere delle eventuali criticità emerse e delle possibili azioni correttive da adottare;

- quali azioni la Regione Calabria intende intraprendere per prevenire, in futuro, la fuga di notizie sui test di sicurezza condotti negli aeroporti calabresi.

(253; 21/08/2024).

(Risposta)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

i Pronto Soccorso e i Punti di Primo intervento dell’area ionica della provincia di Cosenza stanno vivendo una situazione di emergenza, con un affollamento eccezionale di pazienti che non riescono a trovare posto nei reparti di Medicina Generale e restano in attesa di un posto letto per giorni e giorni;

attualmente esiste un solo reparto di Medicina Generale nell’area ionica della provincia di Cosenza, quello di Corigliano con venticinque posti letto, che deve coprire un’area vasta che da Roseto Capo Spulico arriva fino a Cariati, superando gli 89 chilometri di costa e una popolazione che d’estate supera le 250mila unità. Considerato che: il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza ha reso noto che dall’1 al 20 agosto 2024 gli accessi nei pronto soccorso dell’area ionica della provincia di Cosenza sono stati 5.433. I Pronto Soccorso dello spoke di Corigliano Rossano hanno registrato oltre tremila accessi complessivi, 1.613 a Rossano e 1.588 a Corigliano. Il Punto di Primo intervento del Presidio Ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati, nosocomio di frontiera che garantisce prestazioni sanitarie anche ad una parte della popolazione della vicina Asp di Crotone, ha registrato 1.323 accessi, mentre quello del Presidio Ospedaliero "Guido Chidichimo" di Trebisacce ha avuto 909 accessi. Tenuto conto che: per come stabilito dal DCA n. 78 del 26/03/2024 contenente il “Nuovo documento di Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti” sono previsti 20 posti letto in degenza ordinaria di Medicina Generale per il Presidio Ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati e 21 posti letto in degenza ordinaria più 4 posti letto in day hospital di Medicina Generale per il presidio ospedaliero "Guido Chidichimo" di Trebisacce. Preso atto che: la sanità pubblica calabrese vive una crisi che sembra ormai cronica e con lo spettro dell’autonomia differenziata la situazione è sempre più allarmante. Nell’area ionica della provincia di Cosenza, in particolare, è solo grazie all’abnegazione dei tanti operatori sanitari che ogni giorno si rimboccano le maniche per salvare il salvabile se la situazione non è ancora arrivata al collasso. I numeri impietosi della sanità sullo Ionio cosentino ci dicono che non si riescono a raggiungere i livelli minimi di assistenza e il diritto alla salute delle popolazioni residenti è pressoché azzerato. Diventa urgente, pertanto, aprire i reparti di Medicina Generale dei presidi ospedalieri di Cariati e Trebisacce per aiutare i Pronto Soccorso e i Punti di Primo Intervento della costa ionica cosentina oberati dagli accessi, e che gli stessi reparti, così come i Pronto Soccorso, siano adeguatamente equipaggiati e dotati del personale medico necessario. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per ottemperare a quanto stabilito nella Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti, aprendo tempestivamente i reparti di Medicina Generale dei Presidi Ospedalieri di Cariati e Trebisacce.

 (254; 26/08/2024).

(Risposta)

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- a settembre 2023 l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, quale Azienda capofila per lo svolgimento delle procedure concorsuali a livello centrale per l’Area dell’Emergenza-Urgenza intraospedaliera ed extraospedaliera, ha indetto un concorso pubblico per la copertura, a tempo indeterminato ed a tempo pieno, di n. 145 posti di Dirigente Medico - Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza, da assegnare ai Pronto Soccorso e SEU 118;

- i requisiti specifici per l'ammissione al concorso erano due: la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza o in una delle discipline equipollenti e affini. Anche i medici specializzandi, quindi, compresi quelli con una specializzazione in disciplina affine, potevano accedere attraverso la Legge 30/12/2018, n. 145 (il cosiddetto “Decreto Calabria”), rientrando in una seconda graduatoria;

- il fabbisogno di Dirigenti Medici comunicato dalle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per la disciplina di Medicina d’Emergenza-Urgenza era così suddiviso: 54 ASP Catanzaro, 25 ASP Cosenza, 23 ASP Reggio Calabria, 13 ASP Vibo Valentia, 11 ASP Crotone, 7 AO Cosenza, 6 AOU Dulbecco, 6 GOM Reggio Calabria. Considerato che: - con Deliberazione n. 141 del 31/01/2024 del Commissario Straordinario dell’Asp di Catanzaro sono state approvate le due graduatorie finali del concorso: la graduatoria di merito relativa ai medici specialisti e la graduatoria separata relativa ai medici in formazione specialistica. Sono risultati idonei, dopo l'espletamento del concorso, in 106: 74 medici specialisti e 32 specializzandi. A febbraio 2024 i vincitori del concorso vengono convocati dall'ASP per comunicare la loro preferenza sulla sede di lavoro. Hanno effettuato la scelta in 90 (67 su 74 medici; 30 su 32 specializzandi):

30 - Asp di Catanzaro;

19 - Asp di Reggio Calabria;

16 - Asp di Cosenza;

6 - Asp di Crotone;

5 - Asp di Vibo Valentia;

6 - Aou Dulbecco;

6 - Grande Ospedale Metropolitano

2 - Ao Cosenza.

Degli altri 16 rimanenti, 7 non hanno scelto la destinazione rimanendo in graduatoria per la durata dei due anni in attesa di una nuova chiamata, in particolare in vista del nuovo piano del fabbisogno della Dulbecco, 9 degli idonei rimanenti non si sono presentati;

- successivamente, non molto dopo la pubblicazione della graduatoria, i medici specialisti sono stati assunti, anche se in realtà si tratta solo di stabilizzazioni in quanto i suddetti medici prestavano già servizio per le varie Aziende ma con contratti precari. Diversa invece la situazione per gli specializzandi che a maggio vengono convocati per la visita dal medico competente per l'idoneità al lavoro. Successivamente l’ASP di Catanzaro invia una richiesta di nulla osta all’Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro per poter procedere alle assunzioni. A inizio luglio, però, è arrivato il diniego all’assunzione dei 30 medici specializzandi da parte degli affari generali dell’Università Magna Graecia. Tenuto conto che: - così come già avvenuto per un precedente concorso bandito dall’Asp di Cosenza, anche questo concorso dell’Asp di Catanzaro ha visto la partecipazione, nella graduatoria riservata ai medici specialisti, di medici convenzionati, operatori del 118 che svolgono l’attività in regime di convenzione e non di dipendenza con le aziende sanitarie provinciali. Si tratta di medici che già svolgono i turni in ambulanza e nelle postazioni territoriali d’emergenza e che, attraverso il concorso, hanno conquistato l’agognato contratto di dirigenza medica. Il risultato, però, è che l'agonizzante area di emergenza-urgenza calabrese non ha avuto alcuna unità di personale aggiuntiva rispetto all’esistente. Preso atto che: - la mancanza di personale medico in generale, ma in particolare nei Pronto Soccorso, è la problematica maggiore da affrontare e con urgenza per far fronte alla disastrosa situazione in cui versa la sanità calabrese. Turni massacranti e stress portano a non poter garantire il funzionamento del reparto e l’adeguata assistenza ai pazienti, basta pensare a quanta lucidità e prontezza occorrono, invece, per gestire i delicatissimi casi che entrano quotidianamente in Pronto Soccorso. La via principale e prioritaria da seguire è quella dei concorsi, naturalmente. Ma, in questo caso e nonostante i 145 posti messi a bando, al momento non si è riusciti ad aggiungere in pianta organica una sola unità in più di personale medico da destinare al servizio territoriale dei Pronto Soccorso ospedalieri e del 118 e l’area dell’emergenza-urgenza calabrese, tra stabilizzazioni di medici che già operavano come convenzionati e specializzandi che pur vincendo un concorso non vengono assunti, resta, ancora una volta, sotto organico;

- in tutte le regioni d’Italia si sta sfruttando appieno il “Decreto Calabria”, che ha normato la possibilità per i medici specializzandi di essere assunti, soprattutto nei Pronto Soccorso, così da sopperire alla mancanza di medici degli ultimi anni. In tutte le regioni tranne che in una: la Calabria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile, urgente e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per assumere con celerità i medici specializzandi vincitori del concorso per 145 posti di Dirigente Medico - Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza, da assegnare all’area dell’emergenza-urgenza intraospedaliera ed extraospedaliera (Pronto Soccorso e SEU 118).

(255; 02/09/2024).

(Risposta)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- in data 12.09.2014 è stato sottoscritto il contratto di concessione, registrato in pari data al Rep. n. 2 dell’Asp di Vibo Valentia, tra la Regione Calabria, l’Asp di Vibo Valentia e la società “Vibo Hospital Service Spa”, avente ad oggetto la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia e la gestione, per l’intera durata della concessione, dei servizi di supporto non sanitari nonché dei servizi commerciali compatibili con l’attività sanitaria;

- con decreto n. 7411 del 6.07.2022 è stato approvato il progetto definitivo del nuovo ospedale di Vibo Valentia nonché il cronoprogramma di sviluppo del progetto esecutivo dell’opera;

- con verbale del 4.07.2022 la Regione ha concordato con il Concessionario di redigere un progetto esecutivo stralcio dei lavori prioritari, limitatamente alle attività di cantierizzazione, recinzione area ospedaliera, opere di sostegno delle terre, sistema drenante dei parcheggi, raccolta ed immagazzinamento acque zenitali, movimentazione delle terre e miglioramento delle proprietà meccaniche del terreno di riporto, edificio tecnologico ed operazioni propedeutiche all’avvio dei lavori strutturali;

- con Decreto n. 2718 del 27.02.2023 è stato approvato il progetto esecutivo stralcio prioritario del nuovo ospedale di Vibo Valentia, secondo il quale l’importo dei lavori e delle relative spese tecniche esplicitati nel relativo quadro economico ammonta a Euro 14.947.801,81 oltre IVA al 10 per cento;

- in data 17.05.2023 è stata eseguita la consegna parziale dei lavori stralcio al Concessionario Vibo Hospital Service Spa, a seguito dell’autorizzazione del Rup con nota prot. 217314 del 15.05.2023;

considerato che: - il cronoprogramma allegato al progetto definitivo prevedeva l’approvazione dell’intero progetto esecutivo, comprese varianti, verifica e autorizzazione antisismica, entro il 17.1.2023;

- allo stato, non risultano ancora esplicitate le ragioni per cui, al contrario di altre opere (vedi ospedale della Sibaritide) sia stato approvato soltanto un cosiddetto “Progetto esecutivo stralcio” anziché il progetto esecutivo completo;

- l’approvazione del progetto esecutivo stralcio, da intendersi in questo caso come progetto esecutivo parziale (in quanto riferito alle sole opere complementari del nuovo ospedale), rappresenta un’anomalia tecnico/normativa, non essendo previsto dal codice dei contratti pubblici o da altre norme, se non sotto il diverso significato di “progetto esecutivo appaltabile scorporato da più ampio progetto esecutivo generale già redatto” a mente del D. M. 22608/55, art. 10 - 1°, 2°, 3° comma;

- mentre il progetto definito è stato approvato nel 2022, vigente la precedente versione del Codice dei contratti pubblici, secondo la precedente normativa in materia, il progetto esecutivo, secondo il principio tempus regit actum, dovrebbe essere approvato a norma del nuovo Codice entrato in vigore dall’1.4.2023, il che porrebbe problemi di incompatibilità con il precedente progetto definitivo (non più ivi contemplato);

inoltre, preso atto che: - al 9.8.2024, da parte della Regione e della concessionaria per l’esecuzione dei lavori del nuovo ospedale, risultano eseguiti e certificati lavori per 4 milioni e 850mila euro sui 15 mln appaltati;

tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

- entro quando si prevede di approvare il progetto esecutivo completo del nuovo ospedale di Vibo Valentia;

- per quali esigenze - finanziarie, tecniche o di altra natura - è stato concordato di redigere e approvare, nell’anno 2023, il cosiddetto “Progetto esecutivo stralcio” anziché l’intero progetto esecutivo;

- se il progetto esecutivo verrà redatto secondo la legge vigente (vedi allegati al nuovo Codice dei Contratti Pubblici) oppure applicando la precedente normativa;

- se la Regione non ritenga di investire l’Anac della suddetta problematica, considerata l’anomala situazione creatasi a causa del notevole stacco temporale, peraltro in incremento, fra l’approvazione del progetto definitivo e quella del progetto esecutivo.

(257; 04/09/2024).

(Risposta)

 

Graziano. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-la Legge 53 del 2003 ha riorganizzato la scuola secondaria di secondo grado e i Regolamenti attuativi del 2010 hanno introdotto l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in una lingua straniera nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e di due discipline non linguistiche in lingua straniera nei Licei Linguistici a partire dal terzo e quarto anno;

- il termine CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia che prevede l'insegnamento di contenuti in lingua straniera. Ciò favorisce sia l'acquisizione di contenuti disciplinari sia l'apprendimento della lingua straniera;

- con l'aggiornamento della Tabella di valutazione titoli delle Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS) 2020/2022 è stata introdotta una valutazione maggiore nel punteggio attributo alle Certificazioni linguistiche e al Corso CLIL, che conferisce 3 punti se abbinato ad una certificazione linguistica, per un totale di massimo 9 punti;

- come si evince dalla tabella dei titoli valutabili per le graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente - educativo tabella A/10, allegata alla presente, dal sito MIM nella sezione enti certificati, al punto B13 si fa riferimento al titolo di perfezionamento all’insegnamento in CLIL, conseguito ai sensi dell’art. 14 del DM 249 2010, ovvero titolo di abilitazione all’insegnamento in CLIL in un Paese UE per ciascun titolo vengono attribuiti n. 6 punti tale titolo può essere rilasciato esclusivamente dalle Università, a cui fa riferimento la circolare del 11/06/24 n. 11726;

- sempre nella stessa tabella il punto B 14 fa riferimento alle certificazioni CLIL ottenute a seguito di positiva frequenza dei percorsi di perfezionamento in CLIL, di cui al decreto del Direttore Generale per il personale scolastico del 16/04/2012 n.6, o per la positiva frequenza dei corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL, della durata pari a 60 CFU, purché, congiunti alla certificazione di cui al punto B15, (della stessa tabella), ossia, certificazioni linguistiche di livello di almeno B2, con validità di punti 3 in Graduatoria Provinciale per le Sostituzioni (GPS), tali titoli viceversa possono essere rilasciati anche dalle scuole di mediazione linguistica. Considerato che - L’USP di Cosenza, con la pubblicazione della graduatoria definitiva pubblicata il 22/08/2024, per la classe di concorso ADSS (docente di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado), ha decurtato a tutti gli inseriti in tale graduatoria il titolo CLIL, facendo riferimento alla circolare del MIM, già sopra menzionata in premessa di giugno 2024;

- esistono due tipologie di punteggio a seconda del titolo (uno da n. 3 punti ed uno da n. 6 punti, quello da 3 punti può essere rilasciato anche dalle scuole di mediazione linguistiche, mentre, quello da 6 punti solo dalle Università), alla data odierna, risulta che solo L’USP di Cosenza, non ha riconosciuto il CLIL, di n. 3 punti, abbinato ad una certificazione linguistica di livello di almeno B2 rilasciato dalle scuole di mediazione linguistica. Mentre in altre province della stessa regione Calabria, tali titoli sono stati riconosciuti. - Nelle altre province oltre che nelle altre Regioni italiane, tali titoli sono stati valutati ed accettati dai vari USP ed USR. Si interroga l’Assessore regionale all’Istruzione

per sapere:

- quali azioni si intendano intraprendere per affrontare e superare un problema che riguarda un numero considerevole di docenti calabresi e che rischia di ritardare o, peggio, stravolgere le graduatorie GPS;

- se la Regione Calabria intenda interloquire con l’Ufficio Scolastico Regionale e con gli uffici provinciali per procedere alla corretta interpretazione della circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) di giugno 2024 e uniformare, così, la valutazione dei titoli per tutti gli Uffici Scolastici Provinciali.

(259; 06/09/2024).

(Risposta)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 181/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2023 - Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” (deliberazione consiliare n. 315)

Il Consiglio regionale,

premesso che:

-   l’articolo 23 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) stabilisce che "il Consiglio regionale, nell'esercizio delle sue funzioni e nell'espletamento delle sue attività, gode di autonomia organizzativa, funzionale e contabile secondo le norme dei regolamenti interni";

-   il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), cosi come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali, finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali, fissando al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore, per gli enti citati, delle norme in materia di armonizzazione contabile;

visti:

-   gli articoli 11-bis e 68 del d.lgs.118/2011, che normano la redazione da parte della Regione del bilancio consolidato con i propri enti, aziende, organismi strumentali, società controllate e partecipate, prevedendo che il Consiglio regionale lo approvi entro il 30 settembre dell’anno successivo all’esercizio a cui si riferisce;

-   l’articolo 67 del d.lgs.118/2011, che, al comma 1, ribadisce l’autonomia contabile del Consiglio regionale che deve essere assicurata dalle Regioni sulla base delle disposizioni statutarie, e, al comma 2, prevede che il Consiglio regionale adotti il medesimo sistema contabile degli schemi di bilancio della Regione, adeguandosi ai principi contabili generali ed applicati allegati al d.lgs. 118/2011;

-   il Regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, e in particolare l’articolo 77, comma 1, che prevede che successivamente all’approvazione del rendiconto, l’Assemblea legislativa approva il bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con la società controllate e partecipate secondo le modalità e gli schemi previsti dal decreto legislativo n.118/2011;

-   con deliberazione consiliare n.145 del 22 dicembre 2022 è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2023-2025;

-   con deliberazione consiliare n. 306 del 26 luglio 2024 sono stati approvati il rendiconto del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2023, la relazione sulla gestione 2023 e il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi;

tenuto conto che l’articolo 18, comma 1, lettera c), del d.lgs. 118/2011 dispone che le amministrazioni pubbliche approvano il bilancio consolidato entro il 30 settembre dell’anno successivo;

considerato che al punto 3.1 del Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato è disposto che, a decorrere dall’esercizio 2017, sono considerati rilevanti, e, quindi, devono essere inclusi nel bilancio consolidato delle pubbliche amministrazioni, gli enti e le società totalmente partecipati dalla capogruppo, società in house e gli enti titolari di affidamento diretto da parte dei componenti del gruppo, a prescindere dalla quota di partecipazione;

rilevato che:

-   il Consiglio regionale detiene la partecipazione totalitaria nella società in house “Portanova S.p.A.”;

-   l’Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 78 del 15 novembre 2022, ha approvato l’aggiornamento degli elenchi dei componenti del Gruppo Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria e del perimetro di consolidamento per l’esercizio 2023;

-   in data 29 aprile 2024 l’Assemblea dei soci della società Portanova S.p.A. ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023;

vista la deliberazione n. 59 dell’8 agosto 2024, con cui l’Ufficio di Presidenza ha proposto all’Assemblea consiliare l’approvazione del bilancio consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2023;

esaminati i seguenti allegati, che formano parti integranti e sostanziali della presente deliberazione, elaborati in attuazione del principio 4/4 al d.lgs. 118/2011 e redatti secondo gli schemi e gli allegati previsti dall’articolo 11-bis e dall’allegato 11 del decreto medesimo:

-   Conto economico consolidato e Stato patrimoniale consolidato (Allegato 1);

-   Relazione sulla gestione e Nota integrativa (Allegato 2);

preso atto del verbale n. 37 del 23 agosto 2024 (parere n. 15/2024), allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 3), con il quale il Collegio dei revisori dei conti ha approvato la relazione sul bilancio consolidato 2023 del Consiglio regionale, esprimendo “un giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2023 del Gruppo Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale”;

udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-   di approvare il bilancio consolidato 2023 del Consiglio regionale della Calabria, ai sensi del decreto legislativo n. 118/2011, composto dal Conto economico consolidato e dallo Stato patrimoniale consolidato, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali (Allegato 1);

-   di approvare la Relazione sulla gestione comprendente la Nota integrativa al bilancio consolidato 2023 del Consiglio regionale della Calabria, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, allegate alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 2);

-   di prendere atto del verbale n. 37/2024 del Collegio dei Revisori dei Conti, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 3);

-   di trasmettere la presente deliberazione al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per il seguito di competenza e alla Giunta regionale per opportuna conoscenza.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 184/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria. Provvedimenti - Deliberazione di Giunta regionale n. 366 del 10/07/2024” (deliberazione consiliare n. 316)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-       ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 30 ottobre 2003, n. 15 (Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria) la Regione Calabria, al fine di tutelare e valorizzare la lingua e il patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria, ha promosso la costituzione di tre istituti, tra i quali l’Istituto Regionale per la Comunità Greca di Calabria;

-       l’articolo 3 dello Statuto dell’Ente stabilisce che “il fondatore ed unico socio della fondazione è la Regione Calabria”;

-       l’articolo 24 della legge regionale 13 giugno 2008, n. 15 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2008 ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8) ha autorizzato la Giunta regionale a procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura di cui all’articolo 10 della l.r. 15/2003 in Fondazioni che avessero la finalità di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi;

-       con deliberazione della Giunta regionale n. 591 del 23 dicembre 2011, si è preso atto dei testi degli statuti delle Fondazioni, procedendo agli adempimenti necessari alla trasformazione degli istituti di cui all’articolo 10 della l.r. 15/2003;

-       in data 21 febbraio 2013 è stato stipulato l’atto di trasformazione dell’Istituto per la Comunità Greca in Fondazione;

-       con deliberazione della Giunta regionale n. 333 del 10 luglio 2023 e con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 91 del 7 novembre 2023, il dott. Antonino Spirlì è stato rispettivamente individuato e nominato nuovo Commissario straordinario della Fondazione “Istituto Regionale per la Comunità Greca di Calabria”;

tenuto conto che il Comitato regionale per le minoranze linguistiche (CO.RE.MIL), nella seduta del 1° luglio 2024, ha approvato la bozza del nuovo Statuto della Fondazione “Istituto per la Comunità Greca di Calabria”;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 366 del 10 luglio 2024, recante: “Fondazione Istituto regionale per la Comunità greca di Calabria. Provvedimenti”;

visto il nuovo Statuto della Fondazione “Istituto per la Comunità Greca di Calabria”, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

rilevato che l’articolo 12, comma 2, della legge regionale n. 15/2003 dispone che “Sentiti gli Enti interessati, gli statuti saranno predisposti dal CO.RE.MIL Calabria entro sei mesi dalla sua costituzione e sottoposti all'esame della Giunta regionale e, da questa, all’approvazione del Consiglio regionale entro novanta giorni dalla presentazione. Trascorsi sessanta giorni dal termine indicato, gli statuti si intendono approvati”;

ritenuto di approvare, a norma dell’articolo 12, comma 2 della l.r. 15/2003, lo Statuto della Fondazione “Istituto per la Comunità Greca di Calabria”, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

preso atto che la Terza Commissione consiliare, nella seduta dell’11 settembre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione dello Statuto della Fondazione “Istituto per la Comunità Greca di Calabria”;

udito il relatore, consigliere Straface, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate,

-       di approvare, ai sensi dell’articolo 12, comma 2, della legge regionale n.15/2003, lo Statuto della Fondazione “Istituto per la Comunità Greca di Calabria”, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 185/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Co.Re.Com Calabria - Programma di Attività e relativo fabbisogno finanziario per l'anno 2025, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2” (deliberazione consiliare n. 317)

Il Consiglio regionale

vista la legge 31 luglio 1997, n. 249 (Istituzione dell'Autorità per le garanzie delle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo);

vista la legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2 (Istituzione e funzionamento del Comitato regionale per le Comunicazioni – Co.Re.Com), e in particolare l'articolo 10, comma 1, che dispone che il Comitato presenta al Consiglio regionale per la relativa approvazione, e all’Autorità per la parte relativa alle funzioni da essa delegate, il programma di attività per l’anno successivo, unitamente al relativo fabbisogno finanziario;

vista la delibera del Co.Re.Com n. 23 del 17 settembre 2024, con la quale il Comitato ha approvato il programma delle attività per l'anno 2025, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale n. 2/2001, unitamente al relativo fabbisogno finanziario per le funzioni proprie e delegate, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali (Allegati A, B e C);

visto il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente modificato con deliberazione consiliare n.342 del 28 settembre 2018;

vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 244 del 22 dicembre 2023, con la quale è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi finanziari 2024-2026;

vista la determinazione del Segretario generale n. 431 dell’8 agosto 2024, recante: “Settima variazione del bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2024-2025-2026 per il funzionamento del Consiglio regionale della Calabria”;

rilevato che, come riportato nel corpo della delibera n. 23/2024 del Co.Re.Com e della documentazione ad essa allegata,

-    il Comitato ha confermato le linee di intervento lungo le quali si svilupperà l’attività del Co.Re.Com nel 2025 in coerenza con le proprie funzioni istituzionali;

-    gli obiettivi del Co.re.com. Calabria per il 2025 sono delineati attraverso una serie di interventi che mirano a rispondere alle sfide emergenti nel settore delle comunicazioni digitali ed elettroniche;

-    il programma contiene, suddivise per ciascuna delle voci di spesa in cui si articola il capitolo del bilancio del Consiglio regionale afferente al Comitato, le relative previsioni di fabbisogno finanziario;

udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-    di approvare, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale n.2/2001, il programma delle attività del Co.Re.Com per l'anno 2025, unitamente al relativo fabbisogno finanziario per le funzioni proprie e delegate, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali.

(Allegati)

Mozione numero 97/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Bruni, Bevacqua, Comito, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano, Laghi, Lo Schiavo, De Francesco, Tavernise, recante: “Inserimento della Sindrome CTNNB1 nell’elenco delle malattie rare del “Registro Nazionale delle malattie rare”

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso che:

- la sindrome CTNNB1 è una patologia genetica ultra-rara (nel mondo sono solo circa 400 i pazienti affetti dalla “sindrome CTNNB1”, mentre in Italia sono appena 27 in gran parte bambini), causata da mutazioni nel gene CTNNB1, responsabile della codifica di una proteina essenziale per lo sviluppo e la funzione cerebrale.

- Questa sindrome è caratterizzata da una serie di disabilità cognitive e motorie, come epilessia, disturbi del linguaggio e difficoltà visive, che comportano un pesante impatto sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

- Essendo una malattia rara, i pazienti affetti dalla sindrome CTNNB1 e le loro famiglie incontrano spesso enormi difficoltà nel ricevere una diagnosi tempestiva e trattamenti adeguati, nonché accesso ai servizi di assistenza e alle risorse necessarie per una gestione appropriata della malattia.

- Il Piano Nazionale Malattie Rare (PNMR) 2023-2026, approvato in data 24 maggio 2023 dalla Conferenza Stato-Regioni e presentato in data 10 luglio 2023, volge ad una migliore tutela dei pazienti affetti da malattie rare e malattie oncologiche rare, garantendo, in sede di attuazione regionale, un accesso alle terapie necessarie. Tra gli obiettivi si pone, infatti, la realizzazione di un sistema equo di accesso ai trattamenti per le malattie rare, abbattendo le disparità tra differenti aree geografiche o sottogruppi di popolazione.

- La patologia non è riconosciuta come malattia rara dal Servizio Sanitario Nazionale, non essendo inserita nell'elenco delle malattie rare allegato ai LEA. Dunque, non ha un proprio codice che dà diritto all'esenzione dal ticket per tutte le prestazioni appropriate per il Consiglio regionale della Calabria trattamento, il monitoraggio della patologia e la prevenzione di ulteriori aggravamenti, né ha le tutele specifiche e i diritti previsti per legge, a livello nazionale, per i malati rari o rarissimi.

Considerato che:

- in Italia è stata fondata un'associazione di genitori, chiamata “CTNNB1 Italia ODV”, che ha dato impulso al primo progetto pilota, di durata triennale, messo in campo in partnership tra l'Istituto “Gaslini” e l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova per comprendere i meccanismi alla base della mutazione genetica ed esplorare, anche con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, nuovi potenziali trattamenti farmacologici per la sindrome al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti.

- le famiglie si sono mobilitate per sostenere il progetto di ricerca, anche attraverso attività di raccolta fondi, organizzando la prima conferenza italiana sulla sindrome il 6 e 7 settembre 2024 ad Acri (Cosenza).

- il Registro Nazionale delle Malattie Rare, insieme ai registri regionali, rappresenta uno strumento fondamentale per il monitoraggio e la gestione delle malattie rare, garantendo che i pazienti affetti da tali patologie possano beneficiare di trattamenti mirati e delle agevolazioni previste dalla normativa in vigore.

- attualmente, la sindrome CTNNB1 non risulta ancora inserita nell’elenco delle malattie rare, il che limita il diritto dei pazienti ad accedere a servizi sanitari e assistenziali specifici.

- l’inclusione della sindrome nell’elenco delle malattie rare rappresenterebbe un passo cruciale per riconoscere ufficialmente la condizione e per offrire ai pazienti e alle loro famiglie un adeguato sostegno.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna il Presidente della Giunta regionale

a promuovere tutte le iniziative utili, a partire dalla Conferenza delle Regioni, affinché il Ministero della Salute possa avviare tutte le procedure necessarie perché la sindrome CTNNB1 venga inclusa nel “Registro Nazionale delle Malattie Rare”.

(Allegato)

Mozione numero 98/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali De Nisi, Comito, Graziano, Lo Schiavo, Talerico, Mammoliti, recante: “Misure urgenti per il disinquinamento della fascia costiera vibonese e del golfo di Lamezia Terme nei territori di Pizzo, Curinga e Lamezia Terme”

Il Consiglio regionale della Calabria,

premesso che:

- lo stato delle acque marine del golfo di Lamezia Terme rappresenta una delle maggiori criticità ambientali dell'intera Regione Calabria;

- tra le cause dell'inquinamento marino vi è la forte presenza di scarichi di reflui fognari non depurati provenienti dai Comuni a monte e dagli insediamenti civili e turistici presenti sulla costa di Pizzo e Curinga;

- le conseguenze dell’inquinamento marino, soprattutto nelle forme assunte nel golfo di Lamezia con acqua torbida e di colore verdastro sono un danno irreparabile per l’immagine della Regione e per le imprese turistiche insediate sulla costa che vanta circa 5.000 posti letto e numerosi stabilimenti balneari;

- Il Commissario unico per la depurazione con atto n° 172 del 29 agosto 2024 ha approvato il progetto esecutivo "Disinquinamento fascia costiera vibonese – area omogenea Angitola. Primo lotto funzionale - Comune di Francavilla Angitola" che prevede l'esecuzione di un lotto funzionale del progetto complessivo per l' importo di € 6.300.000,00 pari al finanziamento allo stato disponibile a valere sulle risorse di cui alla Delibera CIPE n.60/2012.

considerato che:

- Il progetto esecutivo complessivo prevede lo stanziamento dell'importo di € 13.830.000,00 e di questa somma in virtù della delibera CIPE n. 60/12 si dispone della somma di € 6.300.000,00 mentre per il completamento del progetto manca la somma di € 7.530.000,00

rilevato che:

- la realizzazione dell’intero progetto iniziato da oltre tre lustri contribuisce in modo rilevante a risolvere una delle cause di inquinamento delle acque marine del golfo di Lamezia; tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale

- a reperire, nell’ambito della programmazione nazionale e/o comunitaria per il settore, la somma di € 7.530.000,00 occorrente al completamento del progetto "Disinquinamento fascia costiera vibonese - area omogenea Angitola - Comune di FrancaviIla Angitola"- Delibera CIPE n.60/2012;

- a stipulare con il Commissario Unico per la Depurazione, idonea convenzione/accordo al fine di trasferire allo stesso le risorse occorrenti per il completamento del progetto o in alternativa ad assegnare al Comune di Pizzo in qualità di Comune capofila le risorse per completare i lavori.

(Allegato)