XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

 

N. 16

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SEDUTA Di GIOVEDì 20 OTTOBRE 2022

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 15,21

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sulla ripresa delle attività istituzionali dopo il rinnovo del Parlamento italiano e avvio della XIX Legislatura

PRESIDENTE

Presidente della Giunta, assessori e colleghi, riprendiamo, dopo la sospensione per il rinnovo del Parlamento italiano, i lavori d’Aula con lo slancio che occorre in una congiuntura di grave crisi economica che coinvolge, soprattutto in Calabria, persone, famiglie e imprese.

Il bilancio delle attività del Consiglio regionale, in circa un anno di legislatura, nonostante la sospensione dovuta a due importanti campagne elettorali, è senz'altro soddisfacente. Lo dicono le 51 leggi fin qui approvate nel corso di 15 sedute d'Aula, alcune delle quali molto significative che ci hanno consentito di riappropriarci delle prerogative legislative sulla sanità. Sono stati approvati, inoltre, 58 provvedimenti amministrativi, 7 mozioni di cui alcune all'unanimità e sono state svolte 90 sedute di Commissione.

Naturalmente siamo consapevoli che, a fronte dei problemi della Calabria, occorre fare di più e meglio. Ma se, perlomeno sulle grandi questioni, riusciremo a fare convergere nella stessa direzione le energie della Giunta, della maggioranza e delle opposizioni, non dubito che faremo fare alla Calabria decisivi passi in avanti.

Prima di dar corso ai lavori della seduta odierna, consentitemi due brevi riflessioni.

Formulo i migliori auguri ai neoeletti in Parlamento di questo Consiglio. Altresì, desidero esprimere, interpellando i sentimenti dell'Assemblea regionale, gli auguri di buon lavoro ai Presidenti di Senato e Camera, onorevoli Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e ai parlamentari della XIX Legislatura, sicuri che gli esponenti delle Assemblee legislative nazionali avranno gli interessi generali come prioritario riferimento nello svolgimento delle loro funzioni.

Tra le tante emergenze del Paese, i divari di sviluppo e di cittadinanza Nord-Sud, richiedono l’attenzione straordinaria del Parlamento, per riuscire a ispessire la coesione territoriale e fronteggiare le diseguaglianze sociali.

In memoria di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, e di Jole Santelli, Presidente della Regione Calabria

 

PRESIDENTE

Un altro doveroso riferimento consentitemi di fare al Vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, assassinato dalla mafia a Locri il 16 ottobre 2005, e all'indimenticabile Presidente della Regione, onorevole Jole Santelli, morta improvvisamente il 15 ottobre di due anni fa.

Francesco Fortugno, a cui quest’Aula è intitolata, è stato un politico stimato per solidità etica e fermezza istituzionale. Sono trascorsi diciassette anni da quando fu assassinato a Locri dalla mafia, ma il suo coraggioso monito contro ogni sorta di prepotenza e malaffare, per affrancare la Calabria dalla criminalità organizzata, rimane di stringente attualità.

La morte di Jole Santelli è una ferita ancora aperta. Il suo ricordo è costantemente presente nel cuore di chi l'ha conosciuta e le voleva bene. Ha lavorato al servizio delle Istituzioni fino all'ultimo istante della sua vita. Quel sacrificio è testimonianza indelebile del suo coraggio che resterà per sempre nella memoria dei calabresi.

Rinnoviamo il ricordo di due personalità di cui la Calabria può essere fiera e orgogliosa, rispettando un minuto di silenzio. Grazie.

 

(I consiglieri e tutti i presenti in Aula si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Grazie. Avviamo i lavori. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Presidente, chiedo a lei e all'Aula di poter discutere, in via d’urgenza, una mozione che ho presentato sul caro energia. Non perché abbia in sé una valenza particolare, se non di fungere da stimolo, a mio avviso, a una breve informativa che anche il Presidente della Giunta regionale potrà dare a tutti noi consiglieri sulle iniziative che la Regione Calabria - come già hanno fatto altre regioni del Paese – intende assumere in ordine a quella che è una vera emergenza sociale e politica e su cui non mi voglio dilungare.

Ritengo che oggi, con l'inserimento come primo punto all'ordine del giorno della discussione di questa mozione che - torno a dire - non ha alcuna valenza pratica se non di trovare una condivisione ampia, possiamo mandare un segnale alla Calabria e ai calabresi per far capire come la Regione Calabria, nei limiti delle sue competenze - è ovviamente un problema più complesso che non riguarda solamente le competenze di questa Regione -, voglia e intenda affrontare un dramma che sta portando a una crisi sociale che è davvero inedita e che rischia, nei prossimi mesi, di paralizzare il Paese e, a maggior ragione, una regione debole come la nostra.

Potrebbe essere l'occasione per un'informativa – poi ragioniamo se sulla mozione stessa o meno e se il Presidente la vorrà dare nei suoi interventi - sulle linee guida. Ho letto sulla stampa alcune sue idee in merito, però penso che questa sia la sede più naturale per la Calabria, per rispetto delle sue Istituzioni, in modo che da oggi anche noi consiglieri possiamo acquisire consapevolezza di quello che dobbiamo dire ai nostri cittadini in merito a quello che la Regione Calabria intende fare per questo dramma così imminente. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Collega Lo Schiavo, su suo invito, ho letto la mozione. Siccome è molto articolata e non abbiamo avuto modo di discuterla nella Conferenza dei capigruppo e poiché l'argomento è molto delicato, non dico che non la metto a votazione, però desidererei che, durante i lavori, lei ne parlasse con tutti i capigruppo, così come abbiamo fatto per le altre due mozioni per le quali mi chiederanno l'inserimento all’ordine del giorno.

Mi sembra doveroso, non avendo il testo della mozione, che lei ne parli con tutti i capigruppo.

Quindi, mi riservo di metterla al voto durante i lavori, però lei ne deve parlare, gentilmente, con tutti i capigruppo per decidere, perché l'argomento è articolato. Non vorrei che potesse prestarsi a qualche strumentalizzazione.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Va bene anche non discutere la mozione. Politicamente, l’intento è avere un'informativa sul punto, poi non è indispensabile il voto formale o la necessità di condividere un testo. Non c’è stato il tempo per affrontarla insieme a tutti i capigruppo - mi scuso per la irritualità –, ma - torno a dire - il punto non è avere una mozione votata all'unanimità, il punto è politico: dare un segnale e capire, appunto, se si ha voglia di aprire una breve parentesi su questo tema nella seduta odierna.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il presidente Occhiuto. Ne ha facoltà.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Se è utile acquisire preliminarmente anche la disponibilità del governo regionale, sono qui a offrirla e a dire di essere disponibile a rendere un'informativa nei prossimi giorni, nelle prossime settimane o nei tempi stabiliti dalla Conferenza dei capigruppo.

Credo che sia utile farlo in tempi brevi, ma rispettando anche i tempi necessari per poter analizzare quello che altri consessi stanno studiando; mi riferisco, per esempio, alla Commissione europea. Il presidente Montuoro sa che c'è un'importante discussione in atto in Europa, anche in ordine all'utilizzo delle risorse della Programmazione europea e del FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione).

Anche su questo, però, sarebbe utile capire che contorni prenderà questa discussione, perché se, come temo, quest’Azione dovesse avere per obiettivo l'utilizzo di queste risorse senza vincolo territoriale, sarebbe un problema per tante regioni come la nostra che, invece, hanno grande disponibilità di queste risorse potenzialmente e potrebbero investirle per ristorare le imprese e le famiglie.

Poi c'è un tema che sarebbe simpatico anche agganciare alla discussione sull'Autonomia differenziata, perché noi produciamo tantissima energia. Sto spiegando, a livello nazionale, che se ci dessero la possibilità di trattenere le accise sull'energia prodotta, da un lato incentiverebbero Regioni come la nostra a investire ancora di più sulle rinnovabili, dall'altra consentirebbero ai cittadini calabresi di avere la possibilità di pagare l'energia a un costo inferiore rispetto ad altre Regioni. Per inciso: noi solo di energia da fonti rinnovabili abbiamo il 42 per cento; il Veneto, la Lombardia oscillano tra il 10 e il 15 per cento. Per cui, una volta tanto potremmo essere nella condizione…

Quindi, sono temi interessanti, per cui accolgo la proposta di svolgere un’informativa in Consiglio regionale e dichiaro fin d’ora la mia disponibilità.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci ne ha facoltà

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Signor Presidente, le chiedo la possibilità di inserire all'ordine del giorno la mozione numero 28, sulla quale abbiamo già discusso, relativa al lavaggio delle salme per le persone di fede musulmana in Calabria. Disposizione già adottata praticamente in quasi tutte le Regioni italiane.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 28.

La mozione è inserita.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia)

Presidente, chiedo di inserire all’ordine del giorno anche la mozione numero 33: “Sostegno al sistema del credito cooperativo”.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della mozione proposta dal consigliere Cirillo.

La mozione è inserita.

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Condivido l’intervento del presidente Occhiuto e credo che, nei prossimi giorni, il Consiglio regionale debba fare una riflessione sul tema oggetto della mozione presentata dal collega Lo Schiavo. È un tema molto sentito e credo che sia utile una mozione che impegni la Giunta regionale e il Presidente ad aprire una vertenza con l’Unione europea, come è stato fatto per il Covid, offrendo alle varie Regioni una certa flessibilità per poter agire su questo tema.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Bevacqua. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Presidente, chiedo mi siano concessi trenta secondi, relativamente all'argomentazione trattata dal consigliere Lo Schiavo, su cui il presidente Occhiuto ha già anticipato la disponibilità. Venerdì scorso c’è stata una riunione, presso il Consiglio regionale della Lombardia, dei Presidenti delle Commissioni che si occupano di politiche europee di tutti i Consigli regionali in cui abbiamo discusso proprio sulla problematica “caro energia” e “transizione ecologica”.

A breve avremo un testo definitivo che porremo all'attenzione di tutti i Consigli regionali d'Italia, proprio per valutare le azioni che si potranno mettere in campo per superare questa fase emergenziale.

Potremmo anche cogliere l'occasione, approfittando della visita dei rappresentanti dell’Unione Europea che avremo tra il 2 e il 4 novembre, per trattare questa argomentazione in quella sede. Potrebbe essere il momento giusto per affrontare una tematica così delicata, ma, soprattutto, quando avremo il testo definitivo del documento che sarà posto all'attenzione di tutti i Consigli regionali d'Italia, avremo modo di approfondire la tematica e, eventualmente, proporre, come Calabria, iniziative e integrazioni al documento finale.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 77/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Programma azione e coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria. Approvazione proposta di modifica del Programma”

PRESIDENTE

Passiamo al primo punto posto all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 77/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Programma azione e coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria. Approvazione proposta di modifica del Programma”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare il provvedimento. Prego.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Per quanto riguarda il punto numero uno all’ordine del giorno, Presidente, propongo il rinvio della trattazione della pratica con richiesta di riassegnazione alla seconda Commissione per ulteriori approfondimenti di natura tecnica. Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per il rinvio della proposta di provvedimento amministrativo numero 77/12^.

La proposta di provvedimento amministrativo numero 77/12^ posta al primo punto all’ordine del giorno è rinviata.

 

(Il Consiglio riassegna la proposta alla seconda Commissione consiliare)

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Non è la prima volta che notiamo che una proposta approvata in Commissione, arriva in Consiglio e viene chiesto il rinvio per approfondimenti tecnici.

Questo è una consuetudine che stiamo riscontrando da un po' di tempo, da quando è nata questa consiliatura: continue manutenzioni delle leggi, continui approfondimenti su temi già oggetto di discussione nelle Commissioni preposte.

Non ci sembra un buon modo di procedere. L'invito che mi sento di fare al Presidente del Consiglio regionale, Mancuso, e anche al collega Montuoro è di evitare che si arrivi in Consiglio regionale a fare queste brutte figure. Credo che siano brutte figure per il Consiglio regionale, non solo della maggioranza.

Sono proposte che, sicuramente, non elevano e non danno legittimazione al ruolo del Consiglio regionale. Quindi, chiedo al Presidente del Consiglio, Mancuso, di evitare che si arrivi in Aula con questi provvedimenti.

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua, l’inserimento della proposta in effetti era già stato approvato, poi il consigliere Montuoro darà una spiegazione su perché è stata rinviata.

Relazione unica sui provvedimenti:
Proposta di provvedimento amministrativo numero 80/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di sviluppo e coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del comitato di sorveglianza (CDS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.7.2022, conclusa in data 08.08.2022”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 82/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30.08.2022, conclusa in data 07.07.2022”;
Proposta di provvedimento amministrativo numero 78/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

PRESIDENTE

Consigliere Montuoro, le cedo la parola per relazionare il secondo, il terzo e il quarto punto. Faremo, come d'accordo, una discussione unica, poi voteremo le pratiche punto per punto.

Quindi le cedo la parola sul secondo punto all’ordine del giorno - la proposta di provvedimento amministrativo 80/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di sviluppo e coesione della Regione Calabria - Variazione del piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del comitato di sorveglianza a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22 luglio 2022, conclusa in data 08 agosto 2022” – il terzo punto all’ordine del giorno - la proposta di provvedimento amministrativo 82/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni speciali 1 e 2. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30 agosto 2022, conclusa in data 07 luglio 2022” – e il quarto punto all’ordine del giorno - la proposta di provvedimento amministrativo numero 78/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi marini Regionali”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare i punti, prego.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Penso che le brutte figure si facciano quando non si hanno argomentazioni, se si richiedono ulteriori approfondimenti è proprio a garanzia dell'attività del Consiglio regionale, per dare maggiore autorevolezza al ruolo del Consiglio regionale. Mi permetto di dire, consigliere Bevacqua, che le brutte figure sono altre!

Per quanto riguarda il punto due all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo posta oggi all’approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata dalla seconda Commissione bilancio, programmazione economica, affari dell'Unione europea nella seduta dell’11 ottobre scorso.

La Commissione consiliare ha esaminato il documento in oggetto ai sensi della legge regionale 30/2016 che disciplina la partecipazione della Regione Calabria al processo normativo europeo e all'attuazione delle politiche euro-unitarie.

Il provvedimento in esame riguarda il Piano Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria - variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza a seguito di procedure di consultazione per iscritto attivate in data 22.07.2022 e concluse in data 08.08 2022. Nel corpo della delibera in oggetto si chiarisce che a seguito delle delibere numero 239/2022, 303/2022, con le quali sono stati resi nuovi indirizzi per la riprogrammazione delle risorse della sezione ordinaria del PSC e individuate nuove operazioni per l'inserimento in PSC, è stato richiesto ai dirigenti regionali competenti la formulazione all'autorità responsabile del PSC delle proposte di progetti/operazioni candidati a essere finanziati e quindi da inserire nel PSC. Successivamente è stata avviata la procedura di consultazione scritta del Comitato di sorveglianza che si è conclusa con l'approvazione di:

- eliminazione dal PSC della quota non coperta da interventi della Procedura di Attivazione prevista nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria;

- inserimento di nuove operazioni da ricomprendere in PSC per un importo totale di euro 19.177.112,90, quali:

·           intervento di viabilità urbana Catanzaro Lido all’interno dell’Area tematica 8 Riqualificazione Urbana, Settore di intervento 8.01 “Edilizia e spazi pubblici”, per un importo di € 4.272.000,00;

·           attività culturali all’interno dell’Area tematica 6 Cultura, Settore di intervento 06.02 Attività culturali, per un importo di € 2.500.000,00;

·           attività teatrali – legge regionale 19/2017 all’interno dell’Area tematica 6 Cultura, Settore di intervento 06.02 Attività culturali, per un importo di € 7.200.000,00;

·           rafforzamento di una rete pediatrica in Regione Calabria all’interno dell’Area tematica 10 Sociale e salute, Settore di intervento 10.02 Strutture e attrezzature sanitarie, per un importo di € 5.205.112,90. In particolare, con la DGR 303/2022, si delega il Presidente della Giunta regionale alla stipula con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù del Protocollo Istituzionale per il potenziamento delle attività pediatriche in Regione Calabria e si dà indirizzo al Dipartimento tutela della salute e servizi socio sanitari di procedere alla redazione degli atti tecnico-progettuali e amministrativi per la definizione dei contenuti del progetto di collaborazione, di durata triennale, con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e la successiva stipula di apposita convenzione operativa con lo stesso Ospedale.

In conseguenza dell’individuazione delle predette nuove operazioni, la suddetta procedura si è conclusa con l'approvazione della variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria del PSC, come dettagliata nell’allegato 1 alla delibera in oggetto.

Nella delibera si chiarisce, inoltre, che la copertura finanziaria dei nuovi interventi da ricomprendere nel PSC di importo pari a € 19.177.112,90, è garantita con le risorse finanziarie, a suo tempo stanziate nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria.

Punto numero tre all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo, posta oggi all’approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata dalla seconda Commissione nella seduta del 11 ottobre scorso.

La Commissione consiliare ha esaminato il documento in oggetto ai sensi legge regionale 30/2016 che disciplina la partecipazione della Regione Calabria al processo normativo europeo e all'attuazione delle politiche euro-unitarie.

Il provvedimento in oggetto, approvato dall'esecutivo regionale con deliberazione numero 424 del 07/09/2022, riguarda la variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle sezioni speciali 1 e 2 del Piano di Sviluppo e Coesione della Regione Calabria, nonché la presa d'atto delle determinazioni del Comitato di sorveglianza.

A seguito della delibera numero 372 del 2022 con la quale sono stati resi nuovi indirizzi per la riprogrammazione delle risorse della sezione ordinaria del PSC e individuata una nuova operazione per l'inserimento in PSC, è stato richiesto ai dirigenti regionali competenti la formulazione all'Autorità responsabile del PSC delle proposte di progetti/operazioni candidati ad essere finanziati e quindi da inserire nel PSC. Successivamente è stata avviata la procedura di consultazione scritta al Comitato di sorveglianza che si è conclusa con l'approvazione di:

- utilizzo delle risorse rinvenienti dell'eliminazione del PSC della quota non coperta da interventi della Procedura di Attivazione (PDA), già prevista nell'ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria, associata all’area tematica 03 Competitività imprese - Settore di intervento 03.01 Industrie e Servizi del PSC;

- inserimento della nuova operazione da ricomprendere in PSC per un importo totale di euro 4.200.000, relativa al settore di intervento 03.02 “Turismo e ospitalità”;

- conseguente variazione al piano finanziario della sezione ordinaria del PSC, come dettagliata nell'allegato 1 alla delibera in oggetto.

Nella delibera si chiarisce, inoltre, che la copertura finanziaria dei nuovi interventi da ricomprendere nel PSC di importo pari a euro 4.200.000, è garantita con le risorse finanziarie, a suo tempo stanziate nell'ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria. Sempre nel corpo della delibera si specifica che, per effetto della delibera CIPESS 79/2021, si è reso necessario integrare la Sezione Speciale 1, nonché nella Sezione Speciale 2 del PSC con i settori di intervento, con conseguente nuova articolazione degli importi per aree tematiche. Nell'ambito della predetta procedura di consultazione scritta nel medesimo Comitato di sorveglianza, la stessa si è conclusa con l'approvazione di:

- integrazione della Sezione Speciale 1 del PSC, determinata da quanto disposto dalla delibera CIPESS 79/2021, con una integrazione del Piano finanziario con risorse che ammontano complessivamente ad euro 44.378.300;

- integrazione della Sezione Speciale 2 del PSC dei settori di intervento e conseguente assestamento dei valori associati alle aree tematiche;

- conseguente variazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2 del PSC, per come dettagliato nell’allegato 2 alla delibera in oggetto.

Punto numero quattro: “Rendiconto dell'Ente per i Parchi marini”.

La proposta di provvedimento posta oggi all'approvazione di questa Assemblea e relativa al rendiconto d’esercizio 2021 dell'ente per i Parchi marini regionali è stata licenziata dalla seconda Commissione nella seduta del 11 ottobre scorso. Alla seduta di Commissione hanno partecipato il Commissario straordinario, architetto Treccosti, e il dirigente del Settore 3 Parchi naturali protetti del Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente, dott. Giovanni Aramini. Sul provvedimento è pervenuta, inoltre, la nota del Dipartimento economia e finanze con la quale il direttore generale ha confermato le raccomandazioni e quanto già illustrato nelle istruttorie di competenza, ritenendo quindi possibile sottoporre al Consiglio regionale il rendiconto esercizio 2021 dell'Ente Parchi marini al fine della successiva approvazione.

Il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente, del Dipartimento economia e finanze e del parere del revisore unico dei conti dell'Ente. Il revisore unico dei conti nel corso del 2021 non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure correttive non adottate dall' Ente. L'organo di controllo, quindi, attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021. Il Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente nelle istruttorie di competenza rileva che ancora non risulta costituito il Comitato regionale di indirizzo.

Il Dipartimento evidenzia, altresì, che l’Ente è divenuto operativo a far data dal 01/01/2018, quindi per il rendiconto finanziario 2021 non può ancora trovare applicazione la normativa sul contenimento della spesa, di cui alla legge regionale numero 43/2016, atteso che i parametri di riferimento sono le spese sostenute nell'anno in cui si è verificata l’assoluta necessità di sostenere la spesa, se l’anno di effettiva operatività dell'Ente è successiva al 2014 e, ad oggi, non si è verificata l'assoluta necessità di sostenere la spesa poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e, attualmente, per l'espletamento delle attività ad esso demandate, lo stesso si avvale del personale appartenente ai ruoli dell'Amministrazione regionale che svolge la propria attività in regime di collaborazione temporanea e saltuaria, senza oneri a carico dell'Ente. Ne consegue che, non avendo l’Ente sostenuto le spese, le verifiche di cui alla legge regionale 43/2016 non possono essere effettuate. Il Dipartimento vigilante, conclusivamente, verificato che quanto riportato nel bilancio consuntivo 2021 è coerente con le previsioni dell'Ente per i Parchi marini regionali, di cui al bilancio di previsione adottato per il medesimo anno, esprime parere favorevole all'approvazione del progetto consuntivo 2021 dell'Ente.

Il Dipartimento economia e finanze nell’istruttoria di competenza rileva che: sussiste continuità tra residui finali dell'esercizio 2020 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 21; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette partite di giro; sussiste corrispondenza tra i valori residui e quelli riportati nel conto del patrimonio posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura sul saldo di cassa, pari a euro 932.689,42, riportato nel conto del bilancio 2021, e il valore registrato alla voce disponibilità liquide dell'attivo dello stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31/12/2021.

Il risultato di amministrazione è pari a euro 812.069,15. Con riferimento alla parte disponibile del risultato di amministrazione, il Dipartimento riscontra la congruità delle quote accantonate e vincolate. Rispetto ad un eventuale utilizzo della parte disponibile, il Dipartimento raccomanda all’Ente di rispettare le regole di bilancio inerenti alle modalità di impiego della quota libera dell'avanzo di amministrazione, ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118.

Il Dipartimento specifica che la quota in questione può essere utilizzata solo a seguito dell’approvazione in via definitiva del rendiconto di gestione da parte del Consiglio regionale, esclusivamente per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità: per la copertura dei debiti fuori bilancio; per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; per il finanziamento di spese di investimento; per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; per l'estinzione anticipata dei prestiti.

A conclusione delle istruttorie di competenza, il Dipartimento economia e finanze ritiene possibile procedere da parte della Giunta regionale alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio 2021 dell’Ente per i Parchi marini regionali al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002. Grazie.

 

Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor vicepresidente. Leggendo la documentazione, dispiace constatare come ancora una volta delle risorse importanti in dei settori fondamentali per la nostra Regione, come il Settore idrico e della depurazione, siano sottratte. Sulla depurazione, in particolare, il Presidente della Giunta tanto sta combattendo con i droni, pattugliando anche le coste in prima persona sull'elicottero e abbiamo visto la Guardia costiera sequestrare diversi depuratori. Eppure, in questa rimodulazione oltre 2 milioni di euro vengono sottratti, appunto, dal capitolo 5.2 che tratta il Settore idrico e la depurazione perché non verranno spesi. Dopo la sanità, credo che uno dei temi sui quali, più di ogni altro, il Presidente stia lavorando - devo dare atto, con grande intensità e grande volontà - è quello della depurazione.

Quindi, oggi, si sottraggono oltre 2milioni di euro, signor Presidente, che sarebbero bastati per attivare un depuratore in un piccolo Comune o adeguare tanti depuratori anche in Comuni di medie dimensioni, Comuni che ancora oggi nella nostra Regione scaricano a cielo aperto. Purtroppo, invece, non saranno spesi e credo che questo sia un fatto gravissimo.

E poi, mi ripeto, come mi sono già ripetuto in qualche altra seduta di Consiglio regionale: approviamo il bilancio per quanto riguarda i Parchi marini, ma anche in questa occasione mi dispiace sottolineare che è un bilancio scarno perché sempre su questo tema della tutela e della salute del mare questa Regione sta facendo tanto però poi destina all' Ente che gestisce i Parchi marini poco più di 100.000 euro all'anno con la conseguenza che questo Ente non può mettere in cantiere nessun intervento a tutela del mare perché non ci sono risorse sufficienti. Il mio auspicio, quindi, è che nei prossimi bilanci di previsione ci siano più risorse per tutelare il mare, partendo dalla depurazione, ma anche ponendo attenzione alle brutte e cattive pratiche che spesso chi frequenta il mare mette in atto, a tutela di queste aree protette. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Alecci. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Grazie. Signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, colleghi, con questa proposta di provvedimento amministrativo il nostro Consiglio sta prevedendo la rimodulazione delle risorse finanziarie, delle nuove operazioni e slittando, quindi, una cospicua cifra da un capitolo – capitolo comunque piuttosto importante, ma non ci viene riferito esattamente nel dettaglio - su attività culturali, edilizia e spazi pubblici, strutture e attrezzature sanitarie. È su questo punto che mi voglio concentrare. Ci sono 5 milioni di euro che riguardano l'attività in convenzione con il Bambin Gesù. Ora, la patologia pediatrica e le nostre patologie pediatriche, quelle dei bambini, sono un problema assolutamente importantissimo di questa terra e la migrazione ha raggiunto - abbiamo anche i dati dell'ultimo anno - circa 7.500 bambini. Quindi, 7.500 famiglie si sono rivolte fuori regione. Il problema è che, appunto, non vanno fuori solamente per patologie molto gravi, di queste per fortuna c'è solo un 15%, ma anche per contenimenti diversi, proprio perché le famiglie non hanno più fiducia nella sanità.

Dunque, il discorso è certamente importante perché il Bambin Gesù è un punto di riferimento assolutamente centrale non solo in Italia ma in Europa, di una buona qualità sanitaria pediatrica, assolutamente a tutto tondo, però è anche vero che noi in passato abbiamo assistito a interventi di questa magnifica struttura che sono stati utilizzati forse un po' come bancomat, nel senso che la nostra terra di Calabria, i nostri governi regionali, in passato, non sono stati in grado di vigilare, di verificare se poi il risultato di queste operazioni fosse corretto e aiutasse. Se avesse aiutato non saremmo in queste situazioni. Quindi la mia vuole essere un'operazione di monito. Perché? Perché di fatto il Presidente/Commissario ha approvato un decreto (DCA).

Forse le risorse andavano recuperate dal Fondo della sanità, anche se poi lì saremmo stati sicuramente sotto il controllo del Tavolo Adduce. Questi fondi, però, devono essere assolutamente controllati e il programma e il progetto operativo non c'è stato dato nei dettagli. Questo sarebbe stato importante, perché riteniamo che questa struttura possa fare da benchmarking, cioè possa essere una struttura di riferimento per la formazione degli operatori nel campo.

Ora il mio auspicio è che tutto questo possa essere messo in piedi perché, ovviamente, noi abbiamo bisogno di ritorni, non abbiamo bisogno di fare venire gli specialisti del Bambin Gesù solamente per vedere i nostri bambini.

Abbiamo bisogno di formare una rete specialistica qui e per formare questa rete specialistica ci vogliono sicuramente investimenti, ma ci vuole anche una grande programmazione e il controllo, che è quello che noi come governi regionali abbiamo sempre poco esercitato. Quindi, proprio perché non ho il parametro di che cosa abbiamo definanziato - in questo mi trovo d'accordo con il collega Alecci, spesso e volentieri vengono definanziati Assi importanti - e perché non ho nel merito esattamente capito come si sviluppa questo rapporto collaborativo con il Bambin Gesù, del quale vorremmo capire tanto, il mio voto rispetto a questo sarà un’astensione.

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Intanto mi voglio associare anche io agli auguri che sono stati fatti ai neoeletti parlamentari, auspicando loro buon lavoro, perché ce n'è tanto bisogno, e condivido anche i passaggi importanti che sono stati fatti da lei, presidente Mancuso, nel ricordare in questa ragione autorevolissimi esponenti del mondo politico e istituzionale. Naturalmente, condivido le affermazioni sulla gravissima crisi economica e sociale che attanaglia la nostra regione e, quindi, credo che la disponibilità manifestata dal presidente Occhiuto debba essere accolta favorevolmente e positivamente, perché in questa nostra regione ci sono ragioni importanti per affrontare temi cruciali di priorità assoluta.

Ho presentato un’apposita interrogazione su questo, proprio per conoscere e sapere da parte del Governo regionale come si possa fare fronte a questa drammatica situazione che vive la nostra regione - come del resto un po' tutto il Paese -, naturalmente discutendo, informando, e vedendo i provvedimenti che si assumono ad altri livelli, ma sapendo anche che c'è bisogno di assumere provvedimenti specifici che possono riguardare l'utilizzo proficuo delle risorse della Calabria. Quindi, bene la mozione, bene l'informazione, ma io, naturalmente, attendo anche delle risposte puntuali alla mia interrogazione, perché questa situazione sta provocando disagi, preoccupazioni, aumentando le diseguaglianze, aumentando il divario anche dal punto di vista del reddito, ma soprattutto la fragilità economica e sociale che sta lambendo percentuali molto serie e molto preoccupanti di popolazione.

Da questo versante vedo che il presidente Occhiuto, com’è abituato giustamente a fare, argomenta con motivazioni sempre valide, poi tutte le cose sono opinabili - ci mancherebbe pure – ad esempio quando dice che noi produciamo una quantità di energia considerevole e però questa energia viene immessa nella rete e forse non c'è un adeguato ritorno nella nostra Regione, considerata, appunto, la situazione relativa ad altri aspetti della vita del Paese, all'autonomia differenziata e quant'altro. Io vorrei ricordare - naturalmente lo dico qua perché poi discuteremo e vedremo anche le risposte su questi temi - che ci sono delle società, la A2A - non ricordo precisamente come si chiami - che sulle rinnovabili produce una quantità di energia, ma soprattutto sta facendo profitti enormi e non capisco quali siano le ricadute per la nostra Regione. Quindi, c'è bisogno, Presidente, di aprire un dibattito, una discussione su temi cruciali, fondamentali, importanti per la vita produttiva, ma anche per la condizione economica e sociale della nostra Regione.

Vado velocemente, visto che abbiamo messo insieme questi diversi punti che sono stati trattati e che mettono insieme provvedimenti di spostamento, di utilizzo di risorse con un bilancio dell'Ente Parco; però va bene, ormai non mi meraviglio, siamo abituati a queste modalità di discussione, di conduzione del dibattito del Consiglio regionale e, quindi, mi adeguo.

Voglio fare delle considerazioni. Lo dico veramente senza nessuna nota polemica, ma con convinzione, con spirito costruttivo e collaborativo, come di solito cerco di fare nell'argomentazione delle mie ragioni e dei miei punti di vista. Su alcuni di questi provvedimenti ho votato a favore nella Commissione, a dimostrazione del fatto che quando si assumono provvedimenti che possono essere valutati e considerati favorevoli e positivi per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei calabresi, io non guardo sicuramente e certamente il senso dell'appartenenza.

Quindi, su alcuni provvedimenti ho votato favorevolmente e su quello del Parco mi sono naturalmente astenuto e spiegherò anche le ragioni del perché.

Presidente Occhiuto, devo dire la verità e cioè che ho rilevato più di una volta in questa Aula una discrasia nell'azione di Governo e della maggioranza: quando si tratta di rivendicare nei confronti del Governo nazionale più attenzione, quando si tratta di rivendicare azioni importanti, come quelle che abbiamo sviluppato in questa Aula - penso alla SS 106 per esempio, alla vertenza Calabria che lei ha sviluppato positivamente anche con un coinvolgimento positivo delle organizzazioni sindacali di questa Regione - allora lì si chiede la responsabilità, lì si sollecita la responsabilità dell'opposizione e la convergenza sulla rivendicazione di quegli obiettivi che io considero sinceramente un fatto positivo - non lo dico come elemento di critica, Presidente - però vorrei che lo stesso atteggiamento, lo stesso comportamento costruttivo, propositivo, collaborativo si assumesse anche quando si tratta di destinare delle maggiori risorse che vengono, per esempio, dal primo punto che abbiamo rinviato – poi ci ragioneremo - sulla rimodulazione del PAC a seguito del cofinanziamento che è stato aumentato dalla quota di cofinanziamento, con maggiori risorse che sono pari quasi a 250 milioni di euro.

Vorrei che anche nella decisione dell'assegnazione delle poste di quelle risorse ci fosse la stessa propensione di confronto, di disponibilità a chiedere anche alle opposizioni e al partenariato economico e sociale, per esempio, quale sarebbero le opzioni migliori per la loro destinazione.

Lo dico, tra l'altro, registrando che noi non abbiamo, purtroppo, un quadro - anche su quel punto avevo votato a favore - della quantità delle risorse già utilizzate o impegnate nei diversi Assi. E questo è un altro aspetto importante per capire dove, eventualmente, destinare le risorse. Sarebbe utile avere una fotografia appropriata della quantità di risorse utilizzate o impiegate. Poi è chiaro che ogni consigliere regionale o ogni gruppo viene messo di fronte a questa valutazione. Per quanto mi riguarda, mi sono assunto le mie responsabilità nella Commissione votando a favore, perché è chiaro che quando si rimodulano delle risorse si spostano da una parte e si destinano per altre cose. È chiaro! Non ci sono dubbi.

Anche io ho visto che si sono sottratte delle risorse al servizio idrico, alle famiglie bisognose, al sistema produttivo industriale, ma è chiaro che in queste situazioni bisogna cercare di capire il perché. Su questo non riusciamo mai ad avere una risposta esaustiva. Perché non si sono spese? Ci sono ritardi? Ritardi burocratici? C'è stata una non adeguata programmazione e quindi definizione degli obiettivi della programmazione precedente?

La destinazione delle maggiori risorse o lo spostamento delle risorse sarebbe ragionevole farli sulla base anche della valutazione del perché questi fondi, questi Assi, queste risorse in quella categoria, in quel settore, in quel segmento della vita produttiva del Paese si utilizzano e in quell'altro invece non si utilizzano. Quindi, anche io mi sono trovato di fronte alla difficoltà di valutare. Però di fronte ad un’eventuale ipotesi, io ho fatto questo ragionamento che mi ha indotto a votare a favore del provvedimento: di fronte ad un’eventuale ipotesi di risorse che non sono state utilizzate, per una ragione o per l'altra, per questione di ritardi burocratici o non so per quale altre ragioni, e che non vengono impegnate in tempi utili con il rischio di perderle, sono dell'avviso, per senso di realismo politico, che quelle risorse bisogna utilizzarle e bisogna utilizzarle in direzione di decisioni importanti.

Ho valutato che le decisioni che sono state assunte per la questione della cultura, della viabilità su alcune realtà come Catanzaro Lido, per quanto riguarda anche l'utilizzo di risorse a famiglie che hanno problemi di disabilità con spettro autistico e altre situazioni, meritavano comunque una decisione favorevole. Ecco, questa è stata la mia valutazione che, sinceramente, mi sento di confermare, pur comprendendo che le risorse, purtroppo, sono rimodulate e sono spostate da una parte all’altra.

Infine, per concludere, visto che abbiamo messo insieme questi provvedimenti anche eterogenei tra di loro, sulla questione del bilancio relativo ai Parchi marini, anche lì, credo che una riflessione, presidente Occhiuto, bisognerebbe farla, cioè le risorse umane ed economico finanziarie che ci sono per questo Parco, che accorpa i 5 Parchi precedenti, sono sufficienti a garantire la missione istituzionale, dal punto di vista ambientale e turistico, che sarebbe anche importante e interessante in una regione come la nostra?

Quindi, il mare per noi è una risorsa indispensabile e fondamentale? Riteniamo – ripeto – che queste risorse siano sufficienti a garantire, dal punto di vista istituzionale, questa importante missione?

Personalmente, credo di no e, sinceramente, è la ragione per la quale mi sono astenuto anche perché nella seduta della Commissione abbiamo ascoltato i dirigenti e dal bilancio si evincono delle cose molto chiare.

Presidente, la prima: una esigua quantità di risorse economiche-finanziarie, assolutamente insufficiente; la seconda: le risorse umane sono inesistenti; c’è un Commissario da sei anni che forse riesce a godere soltanto di una sola unità di personale, addirittura distaccata, che non si capisce se lavora per il Parco o per la Regione.

Queste sono le cose che sono state trasferite e che hanno sollecitato ai consiglieri e alla Commissione una maggiore attenzione per questo Ente.

Se l’Ente deve continuare ad avere questa missione e a svolgere questa attività positiva importante in una regione come la nostra per le peculiarità che abbiamo, sono assolutamente d’accordo che bisogna prestare maggiore attenzione a questo Parco.

È per questa ragione che su questo punto, personalmente, mi sono astenuto.

Concludo risollecitando la sensibilità culturale, politica e istituzionale del presidente Occhiuto su alcuni passaggi democratici importanti, anche istituzionali.

È certo che chi ha il compito di governare si assume la responsabilità, ma credo che sarebbe molto più utile, anche in alcuni passaggi, il coinvolgimento delle opposizioni e del partenariato economico e sociale per realizzare degli obiettivi più condivisi, in maniera tale da poter concretamente migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini calabresi. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Presidente, essendo componente della Commissione bilancio e avendo già discusso su questi temi, intervengo per esprimere in maniera molto sintetica il mio voto favorevole sulla proposta inserita al secondo punto e spiegherò brevemente le ragioni.

Mi sono occupato in questi mesi di un problema specifico che è quello della neurologia e della neuropsichiatra infantile. Ne ho fatto uno dei principali elementi di attenzione della mia attività politica e ho anche approfondito e studiato alcuni dati forniti dai pazienti costretti a quella forma di migrazione sanitaria che il Presidente conosce bene.

Spendiamo 5 milioni di euro affinché i nostri bambini vadano a curarsi presso l’ospedale Bambin Gesù, però questo avviene anche per semplici visite. Qualche giorno fa, ho preso dei dati: c’è un’emigrazione sanitaria anche per semplici visite di routine, cioè su 7.500 bambini calabresi che raggiungono il Bambin Gesù solo il 15 per cento dei pazienti – e cioè poco meno di 1000 – ha avuto bisogno di un ricovero.

Dico questo perché il mio voto favorevole a questo stanziamento – spostiamo 5.200.000. euro sul potenziamento della Convenzione – è condizionato però a un dato che ho chiesto in Commissione – e che mi piace ribadire in quest’Aula – e cioè che questi soldi servano non a pagare un debito verso il Bambin Gesù o ad agevolare la migrazione sanitaria, ma piuttosto, come dice il provvedimento, a rafforzare la rete pediatrica ospedaliera calabrese.

Mi spiego meglio: questo provvedimento, così come concepito, anche se ovviamente non conosco i contenuti dettagliati, deve servire a sviluppare la telemedicina e a formare il nostro personale medico calabrese affinché il sistema pediatrico calabrese non mandi a Roma tanti nostri concittadini per semplici visite di controllo.

Per questa ragione, se questi sono gli obiettivi – è questo che abbiamo letto anche nella preparazione del documento votato nella seduta della Commissione bilancio – non posso che essere favorevole. Non solo: mi troverà sempre da questa parte, anzi ancora di più. Spero che sulla rete pediatrica calabrese e sulla neuropsichiatra infantile, si riesca, tutti assieme, a fare dei passi in avanti di civiltà e di vicinanza a quelli che sono dei veri e propri drammi che le famiglie affrontano in solitudine.

Quindi, in maniera molto netta, esprimo il mio voto favorevole su questo punto.

Ovviamente, non seguirà il voto favorevole sugli altri punti in discussione. Si può aprire un ragionamento complessivo sul perché i fondi comunitari non riescono a essere spesi nei tempi stabiliti e perché vi è la necessità continua della rimodulazione della programmazione.

A me non interessa tanto il passato, soprattutto se questo è un indicatore e ci dà dei segnali per il futuro perché, altrimenti, nella nuova programmazione ci troveremo nuovamente ad affrontare un film già visto.

Anche sull’Ente Parchi marini, Presidente, faccio un discorso più complessivo e le chiedo di affrontare in maniera organica il problema degli Enti in house della Regione Calabria.

Avevo proposto che ci fosse un organismo che si occupasse solamente di questo. Magari non ci sarà un organismo, ma affrontiamo il problema in maniera seria e organica perché se alcuni Enti non servono è necessario dirlo e metterli in liquidazione. Se l’Ente serve, ovviamente, non può subire l’umiliazione, come quella avuta dall’Ente Parco, di vedere un bilancio privo di beni mobili, immobili, di personale, nel quale gli unici soldi – nella misura di qualche centinaio di migliaia di euro – si spendono, per convenzioni e incarichi esterni.

Questa è una scelta politica – non entro nel merito se questo Ente serve o ne serve un altro – però, depuriamo dalla nostra gestione quegli Enti che riteniamo inutili e rafforziamo, invece, ma seriamente quelli che riteniamo strategici. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire il consigliere Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente, intervengo soltanto per fare – purtroppo, ci tocca – le ennesime precisazioni e cercherò di essere veramente breve per evitare di ripetere sempre le stesse cose perché, altrimenti, rischiamo poi di scadere nel banale e diventare noiosi.

Si tratta di fare una scelta che è netta e chiara e che questa Amministrazione sta portando avanti nella direzione più corretta perché alla fine di ogni programmazione si verificano quelli che sono gli Assi più performanti e quelli che lo sono stati meno e, laddove non ci sono, come nel caso specifico, obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre, o si spostano le risorse negli Assi in cui si possono contrarre obbligazioni giuridicamente vincolanti o, altrimenti, i fondi andranno persi.

Tra perdere i fondi o spostarli dove riusciamo, comunque, a fare degli interventi concreti sul territorio, preferisco gli interventi concreti e investire sulla risoluzione delle problematiche che i cittadini calabresi si aspettano. Ci siamo tanto riempiti la bocca sul fatto che la Calabria non può permettersi di perdere nemmeno un centesimo della programmazione europea e, quindi, fino a quando ovviamente questo strumento finanziario non sarà chiuso, continueremo a cercare di evitare di perdere anche un singolo centesimo.

Intanto, ringrazio il consigliere Mammoliti per la schiettezza e per la leale collaborazione che ha manifestato anche in Commissione, ma non posso non prendere atto, Presidente, di un dato politico importante perché pare che il gruppo consiliare del Partito democratico si stia dividendo sulla votazione di questi punti all’ordine del giorno: il consigliere Mammoliti ha votato favorevolmente anche in Commissione e ho sentito, invece, delle critiche abbastanza accentuate da parte del consigliere Alecci. Ricordo a entrambi che questo strumento finanziario non è stato programmato da questa parte politica.

Quindi, sul perché non sono state spese le risorse e sul perché non si sono raggiunti gli obiettivi prefissati, forse dovete fare qualche domanda da quel lato dei banchi del Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Credo che la discussione svolta su questo tema sia importante perché ha messo al centro del dibattito alcuni limiti che in questi anni abbiamo registrato in termini di programmazione e di spesa dei fondi comunitari.

È un tema sul quale dovremmo interrogarci tutti perché, se è vero come è vero quello che dice il collega Montuoro e cioè che le responsabilità della programmazione sono della precedente Giunta regionale, quindi della presidente Santelli e del presidente Oliverio, è giusto, ma è anche doveroso dire che l’attuale direttore generale dei fondi comunitari e l’attuale struttura che governa la Regione Calabria sono gli stessi che avete confermato come maggioranza.

Quindi, vuol dire che oggi il problema non è del passato, ma è di come la burocrazia regionale risponde alle sfide che mettiamo in campo.

È questa la vera sfida che oggi dobbiamo lanciare in quest’Aula. Non serve a nessuno addossare reciprocamente le colpe perché quando ci sono dei ritardi – visti e maturati in questi 10 anni di programmazione europea – vuol dire che c’è un problema.

Il vulnus è la burocrazia ed è la programmazione regionale che poi ci porta, ogni volta, ad arrivare in Consiglio regionale a fare delle modifiche.

Quindi, capisco anche le riflessioni fatte dai colleghi Alecci e Mammoliti.

Il consigliere Mammoliti, in termini di responsabilità quale componente della Commissione, ha una sua visione. Il consigliere Alecci ha semplicemente messo in evidenza alcune lacune che abbiamo registrato e che confermo in qualità di capogruppo.

Quindi, consigliere Montuoro, non c’è nessuna divisione nel gruppo del Partito democratico.

Siamo responsabili del nostro ruolo, della nostra funzione e siamo anche qui per esprimere in maniera libera le nostre visioni perché oggi non esprimiamo un voto politico, ma un voto su temi sui quali ognuno di noi si dovrebbe interrogare perché c’è un ritardo nella spesa e nell’ottenimento del risultato, quindi, un problema che riguarda la burocrazia regionale e come riusciamo a smuovere le acque su questo tema.

Vorrei ricordare che, da qui a fine anno, c’è ancora un miliardo da spendere e che ognuno si dovrebbe interrogare su come non arrivare ogni volta in Aula a fare queste modifiche.

Si arriva a questo se c’è la condivisione e il senso di responsabilità di questo Consiglio regionale nella nuova valorizzazione e nel coinvolgimento nelle scelte che si fanno perché questa Assise si limita esclusivamente a prendere atto delle decisioni della Giunta regionale.

Vorrei capire perché oggi si tolgono due miliardi dal capitolo delle risorse idriche, come diceva il consigliere Alecci, e perché non si fanno altri investimenti in settori come il trasporto pubblico locale che versa in una grave situazione dal punto di vista economico, tale da costringere le Autolinee Romano a mettere in cassa integrazione i dipendenti.

Su questo vorremmo fare un dibattito serio e concentrare le risorse sui temi fondamentali per la Calabria, per dare aspettative e risposte a chi soffre e a chi ha bisogno, come settori oggi strategici quali il trasporto e l’economia.

Questi sono i temi e faccio appello ad ognuno di noi in quest’Aula, quindi, non cercando di scaricarci le responsabilità, ma cercando di capire come mettere oggi in moto una burocrazia regionale che troppo spesso è in ritardo nell’attuazione del decisore politico.

Quello è il tema vero, se vogliamo affrontarlo con serietà, onestà intellettuale e senza scaricare la colpa su nessuno.

Siamo in grado di fare questo? Al presidente Occhiuto, per come ha iniziato questa legislatura, diciamo che siamo anche disponibili oggi a mettere in campo tutto ciò che possiamo, come Consiglio regionale, per aumentare la spesa, per evitare di fare continue variazioni su questi temi e per dare risposte ai calabresi.

Questo è lo spirito che anima questa minoranza e anche il gruppo del Partito democratico e su questo siamo pronti a sfidare e a collaborare con chi oggi ha la responsabilità di guidare la Regione Calabria.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Bevacqua.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Signor Presidente, chiedo di intervenire per dichiarazioni di voto.

PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi. Consigliere Alecci, ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Volevo sottolineare al consigliere Montuoro che il mio appunto era esclusivamente volto ad evidenziare il fatto che, poco più di due anni fa, sotto il governo Santelli, fu redatto un elenco di Comuni che vivevano una grossissima crisi dal punto di vista della depurazione.

Fu l’assessore Ultimo – lo ricorderete – che girava per i territori raccogliendo le istanze da parte dei Comuni: fu fatto un elenco e una graduatoria di Comuni sotto infrazione.

Quindi, in Regione Calabria ancora sono diversi i Comuni sotto infrazione perché non hanno interi quartieri collettati alla depurazione o non hanno la depurazione e scaricano a cielo aperto.

Qualche mese fa sono stati finanziati gli interventi e alcuni di questi Comuni non hanno ricevuto nessun finanziamento perché il Dipartimento regionale ha detto loro che le risorse non erano sufficienti.

Oggi, apprendiamo che oltre due milioni di euro vengono tolti dal capitolo dedicato alla depurazione e spostati su altri interventi importanti – non dobbiamo fare una guerra fra poveri –, però bisogna prendere atto che la Regione Calabria non è stata in grado di rispondere al grido d’allarme proveniente dai Comuni e dai territori.

Poi, possiamo rivolgere lo sguardo indietro fino a trent’anni e a quarant’anni fa.

Ogni volta si parla dell’Amministrazione Oliverio, però vorrei ricordare a tutti quanti noi che ormai sono quasi tre anni che c’è un Governo di centrodestra, che precedentemente era guidato dal Partito di Forza Italia, che è lo stesso che governa la Presidenza in questo momento.

Quindi, prima o poi, mi auguro che si smetterà di puntare il dito contro chi oggi, purtroppo o per fortuna, non ha nessuna colpa.

La dichiarazione di voto per questi motivi è di astensione. Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione separata dei provvedimenti inseriti ai punti 2, 3 e 4 dell’ordine del giorno.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 80/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di sviluppo e coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del comitato di sorveglianza (CDS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.7.2022, conclusa in data 08.08.2022”

PRESIDENTE

Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 80/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di sviluppo e coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di sorveglianza (CDS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.7.2022, conclusa in data 08.08.2022”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 82/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30.08.2022, conclusa in data 07.07.2022”

PRESIDENTE

Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno che riguarda la proposta numero 82/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30.08.2022, conclusa in data 07.07.2022”

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 78/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

PRESIDENTE

Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 78/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante; “Rendiconto esercizio 2021 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 71/12^ di iniziativa dei consiglieri F. Laghi, M. Comito, A. Bruni, G. Graziano, S. Loizzo, G. Neri recante: “Modalità di erogazione di medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche”

PRESIDENTE

Il quinto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 71/12^ di iniziativa dei consiglieri, Laghi, Comito, Bruni, Graziano, Loizzo, Neri, recante “Modalità di erogazione di medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche”.

Cedo la parola al consigliere Laghi, per l’illustrazione del provvedimento.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente), relatore

Grazie, Presidente. Prima di iniziare a illustrare la proposta di legge, vorrei brevemente ringraziare, non formalmente, tutti i componenti della terza Commissione permanente consiliare per aver voluto sottoscrivere con me questa proposta; in primo luogo, il distratto presidente Comito, insieme al quale abbiamo definito i principali aspetti della proposta di legge. Grazie anche al Presidente della seconda Commissione, Antonio Montuoro, per aver contribuito fattivamente agli aspetti di ambito economico finanziario.

Si tratta, in effetti, di un percorso relativo a una proposta per la tutela della salute dei calabresi che non ha visto, come sempre dovrebbe accadere e come per una volta è stato, preclusioni o obiezioni preconcette.

Vado alla relazione illustrativa.

La proposta di legge regionale determina le modalità di prescrizione e rimborsabilità per la Regione Calabria di medicinali a base di sostanze vegetali e di sostanze vegetali cannabis, nell'osservanza del Decreto Ministeriale 9 novembre 2015. Nonostante gli interventi normativi a livello statale abbiano introdotto un criterio uniforme di rimborsabilità e un’elencazione tassativa delle patologie trattabili tramite medicinali cannabinoidi, ai fini di un’effettiva possibilità di fruizione dei trattamenti a seguito di una specifica attribuzione è necessario un intervento attuativo da parte delle Regioni e delle Province autonome.

Un intervento specifico è stato adottato da quasi tutte le Regioni italiane con poche eccezioni, tra le quali la Regione Calabria, con conseguente nocumento per i pazienti ivi residenti. Si va a sanare, dunque, un vuoto legislativo e, ancor più probabilmente, un elemento di grave diseguaglianza sociale ed economica tra chi può permettersi l'acquisto di farmaci cannabinoidi e chi no. Questi ultimi, magari, vanno incontro a noie - chiamiamole blandamente così - giudiziarie per la coltivazione di poche piantine per uso terapeutico. Come precisato dal decreto ministeriale, già citato, del 9 novembre 2015, l'impiego ad uso medico di cannabis è considerato un trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard quando questi ultimi non abbiano prodotto gli effetti desiderati o abbiano provocato effetti secondari non tollerabili o necessitino di incrementi posologici che potrebbero determinare la comparsa di effetti collaterali negativi.

Ai fini di una effettiva possibilità di fruizione dei trattamenti si ritiene opportuno semplificare - questo credo che sia, in questo caso, davvero un verbo ad hoc - le procedure per l'erogazione dei farmaci cannabinoidi a carico del Servizio Sanitario Regionale, prevedendo la possibilità di avviare la somministrazione anche in ambito domiciliare.

Gli specialisti, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta prescrittori dovranno aver cura di valutare in modo puntuale e personalizzato l'utilizzo di farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi per gli impieghi terapeutici, già previsti dal citato Decreto Ministeriale.

Chiedo davvero 30 secondi di attenzione per capire qual è la platea delle patologie, delle malattie che si possono giovare di questo farmaco: andiamo dall’analgesia in patologie che implichino spasticità associata a dolore (a titolo di esempio la sclerosi multipla o le lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali; l'analgesia nel dolore cronico, con particolare riferimento al dolore neurogeno, che è un dolore sordo che tormenta il paziente, in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace; l'effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapia da HIV che non possano essere ottenuti con trattamenti tradizionali; l'effetto stimolante dell'appetito nella cachessia, nell'anoressia, perdita dell'appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell'anoressia nervosa che, come molti sanno, è una patologia particolarmente - se posso dire - odiosa sia per il suo sviluppo che per le persone che ne sono affette, nei casi in cui ovviamente non possa essere ottenuto con trattamenti standard. C'è poi l'effetto ipotensivo nel glaucoma e anche una indicazione oculistica resistente alle terapie convenzionali e la riduzione dei movimenti involontari nella sindrome di Gilles de la Tourette.

I farmaci e preparati galenici a base di cannabis possono essere prescritti, con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale, dal medico specialista, in ottemperanza agli impieghi terapeutici previsti dal Decreto Ministeriale 9 novembre 2015.

La modalità di assunzione e la posologia vengono stabilite dal medico prescrittore, ovviamente in funzione del contenuto percentuale di tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD) che si intende somministrare. I dosaggi sono regolati dal medico prescrittore sia in funzione dell'effetto farmacologico che di eventuali effetti collaterali avversi e, come per ogni scelta terapeutica, la decisione di prescrivere preparati a base di cannabis è condivisa tra medico prescrittore e paziente. È onere del medico prescrittore infornare il paziente riguardo ai benefici e ai potenziali rischi dell'uso della cannabis e, infine, la prescrizione della cannabis è assolutamente individuale e personale e non può essere donata o ceduta ad altri.

Una rapida sintesi dell'articolato: sono nove articoli. Nel primo si indicano le finalità; nel secondo le definizioni; nel terzo le modalità di prescrizione, ed è l'unico articolo che ovviamente comporta un onere economico per la Regione; nel quarto l'acquisizione e la dispensazione nelle farmacie pubbliche e private; nel quinto l'attuazione; nel sesto la clausola valutativa; nel settimo le norme di salvaguardia; nell’ottavo gli oneri finanziari a cui ho già fatto cenno e, infine, nel nono l'entrata in vigore. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Comito. Ne ha facoltà.

COMITO Michele (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Consigliere Laghi, ho ascoltato e ho apprezzato i ringraziamenti ma, in realtà, sono io che devo ringraziare lei, intanto per la pazienza che abbiamo condiviso per portare avanti questa proposta di legge, lavorando anche con il supporto del Dipartimento alla sanità, in particolare con la dottoressa Scarpelli e la dottoressa Borzumati che ci hanno aiutato e supportato nel disegnare la proposta di legge, e poi, principalmente, per la sensibilità condivisa nell'affrontare questo tema così importante e di forte sensibilità insieme a tutti i componenti della Commissione. Di questo sono particolarmente orgoglioso perché tutti insieme abbiamo presentato questa proposta di legge.

Per poter sottolineare la mia soddisfazione vorrei leggere, Presidente, se è possibile una lettera di ringraziamento che è pervenuta alla Commissione da parte della dottoressa Carmen Amato. La dottoressa Carmen Amato è la referente regionale dell’associazione “La voce di una è la voce di tutti” che si interessa da un po' di anni di endometriosi, una patologia ormai non rara ma molto diffusa e che colpisce tante donne e rarissimamente anche uomini in Italia, e che causa importanti sofferenze: “È doveroso per me esprimere poche e semplici parole di ringraziamento in seguito alla audizione del 4 ottobre scorso. È stato davvero emozionante ripercorrere la mia difficile storia dinanzi ad un parterre illustre in uno dei luoghi istituzionali più importanti. Commovente doverlo fare nella consapevolezza di essere “compresa”, “capita” e mai semplicemente compatita. Scorgere gli occhi commossi dei membri della Commissione, in un silenzio colmo di significato, con il sostegno di chi prima di essere un'istituzione è un uomo, una donna, un padre, una madre è stata a dir poco emozionante. Una Commissione sanità attenta e disponibile, con tanta voglia di fare. Mi è stata concessa la possibilità di rappresentare 3 milioni di donne e di farlo con la certezza che le nostre istituzioni non sarebbero rimaste silenti dinanzi al nostro urlo di speranza. In tal sede ho ritenuto necessario ringraziare la Commissione sanità e il presidente Michele Comito per l’estrema attenzione rivolta a noi, alla nostra patologia, alla voglia di non farci assolutamente sentire abbandonate a noi stesse e, nella fattispecie, per quanto attiene soprattutto l'utilizzo dei farmaci cannabinoidi. In ogni iniziativa pubblica ho sottolineato volutamente la necessità di dover far ricorso a tali farmaci per attenuare il dolore che affligge le nostre giornate, non esistendo allo stato un farmaco atto alla cura dell'endometriosi. Possibilità fino ad oggi sempre negata nella nostra regione, ma da oggi divenuta realtà grazie all'impegno estremo della Commissione sanità, al forte volere di chi ha voluto garantire un piccolo sollievo a tutti noi malati cronici. Vedete, avere il sostegno nelle iniziative di un Presidente della commissione sanità umano, attento e disponibile, è stato, per me e per l'associazione che rappresento con fierezza, motivo di orgoglio e di forza, ma avere al contempo un’intera Commissione attenta, rispetto alle nostre esigenze, vogliosa di porre in essere azioni a sostegno di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con un dolore ingestibile, è davvero commovente. Da oggi tutti i malati cronici della Calabria potranno usufruire di farmaci che garantiscono una qualità di vita migliore, certamente più dignitosa. Ci sarà concesso di vivere lo stato doloroso con più dignità. La nostra Calabria c'è, le nostre istituzioni ci sono, la Regione Calabria vanta di uomini e donne valorosi pronti a tendere una mano nei momenti di difficoltà ed io ne ho avuto prova portante. Caro presidente Occhiuto, la nostra Calabria è in buone mani; abbiamo pilastri importanti in quel palazzo e - mi creda - per noi malati cronici, per noi donne con un futuro cupo e incerto davanti è essenziale avere quanto meno la certezza di un sostegno reale, così come è stato da me percepito in quell'Aula. Questa è la vera Calabria del fare, questo è il ruolo più prezioso della politica. A nome di noi tutte, un ringraziamento sincero e colmo di affetto. Io personalmente rimarrò a disposizione per qualsiasi iniziativa e/o azione perché è importante che la nostra regione goda dell'impegno di tutti. Buon lavoro. Carmen Amato.”

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Intervengo, Presidente, per rimarcare che la Commissione sanità sta lavorando bene, su sei componenti ben quattro siamo medici. Anche questa visione delle audizioni, il metodo di cercare di risolvere e affrontare i problemi, aiutando anche il Dipartimento in tutta una serie di percorsi, penso che sia la strada giusta e importante da percorrere. Faccio, quindi, un plauso ai colleghi con i quali mi sento molto in sintonia e a Michele Comito, il Presidente, che è una persona garbata che riesce a contenere e a tenere insieme tutte le nostre istanze.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Unisco alla mia anche la dichiarazione di voto a nome dell’intero gruppo del Partito Democratico che sarà favorevole. Sottolineo il fatto che, purtroppo, su questo tema la Calabria qualche anno fa ha registrato una brutta pagina, quando su tutte le cronache nazionali si è data notizia dell’arresto di un giovane calabrese di 26 anni. In casa di questo giovanissimo ragazzo furono trovate due piantine di marijuana ma non perché le fumasse per perdere il tempo e divertirsi con gli amici, ma perché purtroppo soffriva e soffre di fibromialgia; quindi, servivano per alleviare quello che era il suo dolore.

È stato un inferno per questo ragazzo di 26 anni: arrestato; posto agli arresti domiciliari quasi per due mesi e poi costretto a risiedere nel suo Comune con una ordinanza restrittiva; un processo che è durato quasi 3 anni nel quale rischiava fino a 6 anni di reclusione. Un vero e proprio inferno per un ragazzo che non riusciva ad avere dal sistema sanitario le risposte che attendeva. La buona notizia è che proprio qualche giorno fa è stato totalmente assolto. Complimenti, quindi, alla Commissione presieduta dal collega Comito, tra l’altro una Commissione formata da tanti medici, quattro medici su 6 componenti. Non potevate che fare un ottimo lavoro. Il Partito Democratico, pertanto, voterà favorevolmente. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono più richieste di intervento. Passiamo all’esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Proposta di legge numero 83/12^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Interventi normativi sulle leggi regionali n. 66 del 20 dicembre 2012 e n. 25 del 16 maggio 2013”

PRESIDENTE

Passiamo al sesto punto che riguarda la proposta di legge numero 83/12^ di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Interventi normativi sulle leggi regionali n. 66 del 20 dicembre 2012 e n. 25 del 16 maggio 2013”. Cedo la parola al consigliere Crinò, vista l'assenza del consigliere Graziano, per illustrare il provvedimento.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente. Questa è una proposta di legge, come diceva appunto lei, depositata dal collega, onorevole Giuseppe Graziano, che si muove nell'interesse degli enti ARSAC e Calabria Verde. Si propone appunto di consentire, ove disponibili, ai membri supplenti degli organi monocratici già nominati di partecipare alle riunioni dei predetti organi di revisione contabile, senza alcun aggravio di spesa ovvero a titolo completamente gratuito. Ciò anche per dare significato e concretezza ad una nomina che altrimenti risulterebbe inutile. Preciso che questa proposta di legge ha ottenuto tutti i pareri favorevoli e prescritti ed è ad invarianza finanziaria. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Proposta di legge numero 111/12^ di iniziativa del consigliere P. Straface, recante: “Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale”

PRESIDENTE

Passiamo al settimo punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 111/12^ di iniziativa della consigliera Straface, recante: “Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale”. Prego, consigliera Straface.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente. Un saluto ai colleghi consiglieri e un particolare ringraziamento sia al Presidente della Commissione sanità, nella persona dell'onorevole Michele Comito, sia al Presidente della Commissione bilancio, l'onorevole Montuoro.

Una riforma epocale per il personale del servizio sanitario della Calabria, questa è la filosofia di vita che anima la “manovra d’autunno” del Presidente della Regione nonché commissario ad acta alla sanità, Roberto Occhiuto, che vuole essere la prima traduzione pratica delle politiche che la Regione intende mettere in campo per accrescere, in via immediata e strutturale, la dotazione di capitale professionale delle strutture sanitarie. Gli interventi previsti sono due: i primi, di carattere strutturale, finalizzati a incrementare la dotazione di risorse professionali del sistema sanitario, in modo stabile e con effetti permanenti nel medio e lungo periodo; i secondi, invece, sono di carattere contingenti, rivolti ad assicurare, nel breve periodo, risorse professionali aggiuntive da impiegare in modo flessibile per assicurare il mantenimento dei livelli dei servizi essenziali, in attesa naturalmente degli effetti sul sistema generati dalle misure di carattere strutturale.

Gli interventi di carattere straordinario previsti nella “manovra d’autunno” hanno lo scopo di salvaguardare i livelli dei servizi essenziali scemando, in quanto a rilievo e portata, al crescere degli effetti dalle procedure di reclutamento ordinarie.

Lungimiranti ed importanti gli obiettivi da raggiungere: diversificare i livelli di remunerazione dell’attività lavorativa resa all’interno delle funzioni sanitarie quali l’urgenza/emergenza e altri settori critici (anestesia e rianimazione, terapie intensive); diversificare e accrescere i canali di reclutamento delle figure professionali, attraverso il ricorso a: figure mediche in formazione specialistica, compatibilmente ai vincoli previsti dalla normativa vigente; figure medico-specialistiche in possesso di qualifica professionale conseguita all’estero.

La proposta di legge, recante “Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale”, a mia firma, si inserisce nel solco di questa riforma e detta disposizioni che sono finalizzate a garantire i Livelli essenziali di assistenza nell'Unità di anestesia e rianimazione e nelle unità operative di pronto soccorso ospedaliere del servizio sanitario regionale, prevedendo misure straordinarie finalizzate, in ultima analisi, a ridurre il ricorso alle esternalizzazioni nel reperimento del personale medico da adibire alle predette unità operative.

Si tratta di una serie di iniziative messe in campo in un'unica strategia di intenti. Mirata a che cosa? Alla piena efficienza del sistema sanitario andando ad incidere in modo concreto e individuato sugli atavici ritardi del deficit del personale del settore. Un pacchetto di misure per ovviare alla carenza di medici e operatori sanitari afferenti una serie di interventi specifici che hanno come obiettivo il consolidamento delle dotazioni di risorse professionali e, soprattutto, l'esaustiva risposta alla legittima domanda di offerta sanitaria da parte dei cittadini calabresi.

L'iniziativa legislativa in oggetto, in particolare, prevede alcune significative novità, consentendo, anzitutto, alle Aziende ospedaliere di concordare con i dirigenti medici e sanitari l'effettuazione di prestazioni aggiuntive presso le unità operative di pronto soccorso; inoltre, la medesima proposta di legge detta analoghe prestazioni aggiuntive da rendere presso le unità di anestesia e rianimazione e dispone circa la possibile effettuazione di prestazioni aggiuntive presso le Unità operative di Pronto soccorso da parte dei medici in formazione specialistica assunti dalle Aziende.

Una serie di mirati interventi nel solco di un percorso già avviato dalla Regione Calabria, grazie al nostro presidente Roberto Occhiuto, nel quale le Aziende hanno approvato i Piani di fabbisogno e sono stati convocati i sindacati per avviare il negoziato sui criteri di reclutamento, stabilizzazione, sostituzione del turnover e potenziamento di organici; interventi completi ed efficaci, finalizzati, peraltro, a creare un ponte con quelli strutturali già previsti dal Governo regionale. Gli obiettivi quali sono? Sono quelli di diversificare i livelli di remunerazione dell'attività lavorativa resa all'interno delle funzioni sanitarie, quali l'urgenza-emergenza e altri settori critici come Anestesia e Rianimazione, attraverso incentivi nella misura massima di cento euro all'ora, rispetto all'attuale tariffa di circa sessanta euro, e diversificare e accrescere i canali di reclutamento delle figure professionali.

È una proposta di legge, questa, che dispone cento euro ad ora ai medici per far sì che stiano negli ospedali calabresi, nei reparti di pronto soccorso, così come dice il nostro Presidente, per chiudere quello che è il ricorso a cooperative dove un medico costa centocinquanta euro ad ora e dove un turno di otto ore viene a costare milleduecento euro; un medico, quindi, costerebbe cinquanta mila euro al mese.

Tale proposta di legge cosa si prefigge? Si prefigge di tutelare e attuare in modo tangibile il rispetto dei principi di dignità della persona umana, delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze, nonché dell'economia nell'impiego le risorse. Lo stanziamento ha una previsione di spesa importante nei tre anni per permettere ai medici che lo vorranno di effettuare prestazioni aggiuntive in quei reparti che si trovano maggiormente in difficoltà; in tal modo saremo in grado di garantire una presenza prolungata, rispondendo al contempo a delle istanze provenienti dagli stessi medici.

La proposta di legge, inoltre, prevede la possibilità di impiego anche per gli specializzandi dell'Università di Catanzaro che prestano già servizio con un contratto a tempo determinato. Queste misure messe in campo dalla Regione ci permetteranno di avviare quel rilancio tanto atteso dai cittadini calabresi, partendo, anzitutto, dalla valorizzazione delle risorse umane con le stabilizzazioni, ma anche con i nuovi concorsi per postazioni a tempo indeterminato, grazie ai quali potremmo contare su un incremento di dotazione organica all'altezza dei bisogni dell'utenza.

Non possiamo non evidenziare, a tal proposito, l'autentica svolta impressa nel settore sanitario dal presidente Occhiuto, un netto cambio di passo e di approccio ai problemi, improntato su quel pragmatismo che è il segno distintivo di questa amministrazione regionale, riuscendo a conseguire, in neppure un anno di governo regionale, risultati lusinghieri mai raggiunti nella storia istituzionale della nostra regione. Un pacchetto di riforme al quale fa seguito l'importante accordo siglato dalla Regione nei giorni scorsi con la Guardia di finanza, volto a rafforzare la collaborazione tra le parti, al fine dello svolgimento delle attività dirette al contrasto delle violazioni in danno degli interessi economici e finanziari connessi all'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario e il determinante finanziamento di oltre ottocento milioni di euro per la sanità calabrese da parte della Giunta regionale, riservando oltre trecento milioni di euro per i nuovi Ospedali di Reggio e di Cosenza. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, Presidente. Colleghi, ho appena ascoltato attentamente la collega Straface e, per quanto ci riguarda, questo è un provvedimento che non può passare inosservato; è uno di quegli interventi che nelle sedute passate, nei mesi precedenti, avevamo chiesto a gran voce al Presidente della Giunta regionale nonché Commissario ad acta della sanità, presidente Roberto Occhiuto.

In questo momento, penso che chi è alla guida della sanità, chi è alla guida di questa Regione debba trovare, presidente Mancuso, tutte le soluzioni possibili per risolvere la situazione del sistema sanitario regionale. Penso che questa non sia la soluzione immediata, ma può essere una soluzione.

Questa maggioranza e il presidente Occhiuto devono trovare tutte le soluzioni possibili per interrompere quello che è il malfunzionamento, soprattutto, del sistema sanitario regionale, ma, ancor di più, dell'Emergenza-Urgenza della nostra regione.

Il voto del Movimento 5 Stelle, presidente Occhiuto, su questa proposta di legge, non sarà sicuramente contrario, perché, come le ho sempre detto, noi non siamo contro il presidente Occhiuto o contro la maggioranza a priori, a prescindere, ma quando si portano delle soluzioni che possono migliorare o provano a migliorare qualcosa, Presidente, noi siamo dalla sua parte.

Chiaro è che questa maggioranza, però, se vuole un'opposizione costruttiva deve dare, presidente Mancuso, - mi rivolgo soprattutto a lei - dei segnali anche all'opposizione. Personalmente ho presentato, negli ultimi due mesi, cinque proposte di legge che, ancora oggi, non sono state calendarizzate in nessuna Commissione. Quindi, se si chiede un’opposizione costruttiva - il sottoscritto è qui da un anno a dare o a fare opposizione costruttiva - mi aspetto da questa maggioranza la stessa lealtà nei confronti dell'opposizione di chi dall'opposizione vuole cercare di dare il suo contributo per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini.

Insieme al mio collega Afflitto, potrei votare in modo contrario e dirle, ad esempio in merito agli ospedali che sono al collasso e alla polemica sorta a Vibo Valentia: “Presidente Occhiuto, lei cosa ha fatto in un anno?”. Potrei gridare sempre, a priori, a prescindere.

Oggi non lo voglio fare, Presidente! Anche molti miei colleghi di partito l’hanno attaccata sulla questione dei medici cubani, io non l'ho fatto perché penso che si debbano trovare, a prescindere da chi lo fa, delle soluzioni immediate. E le porgo un assist, Presidente: lei è stato intervistato dal programma televisivo “Le Iene” la settimana scorsa, la Regione Calabria non ha fatto una bella figura, non dico lei, ma la Regione Calabria non ha fatto una bella figura, perché se nel 2022 - ne parlavo prima col collega Comito che è Presidente della Commissione sanità - ancora non abbiamo una ricognizione nelle ASP e nelle Aziende ospedaliere di quanti siano, realmente, i medici che sono stati trasferiti, a causa di inabilità o a causa di malattie che non hanno dato loro la possibilità di stare nei Presidi ospedalieri, penso che lei, subito, presidente Occhiuto e commissario, la cosa che deve fare è convocare in cittadella i Commissari delle ASP e, attraverso i Piani di fabbisogno, capire realmente se ci sono dei medici imboscati, quanti sono, riprenderli dalla giacchetta e riportarli nelle corsie.

Dopodiché va bene l'indennità aggiuntiva, consigliera Straface, vanno bene i medici cubani, però non ci possiamo permettere di andare su Italia Uno e sentire: “Presidente Occhiuto, lei ha fatto il bando per prendere i medici cubani” e, poi, nel sistema sanitario regionale abbiamo imboscati cinquecento medici.

Ora si parla di possibilità, nessuno ha la certezza, perché non abbiamo una ricognizione, quindi le chiedo, veramente, subito, il prima possibile, di avviare una ricognizione delle ASP perché dobbiamo lavorare, lei deve lavorare a trecentosessanta gradi su questo.

Ci sono delle situazioni particolari nel nostro sistema regionale, non parliamo soltanto dell'emergenza urgenza, degli anestesisti, della rianimazione.

Per esempio, alcuni cittadini mi stavano segnalando che in Calabria è diventato impossibile reperire un allergologo. C'era un allergologo, un primario di allergologia, al Mariano Santo di Cosenza, ma è andato in pensione, ce n'era un altro a Locri. Oggi in Calabria non esiste un allergologo nel sistema sanitario regionale! Sto parlando di sanità pubblica! Quindi, oggi, chi deve fare una visita con un allergologo deve andare, per forza, negli studi privati. C'è qualcosa che non quadra!

È chiaro che in un anno il presidente Occhiuto non può occuparsi di tutte queste cose. Sicuramente oggi io apprezzo la volontà e il mio voto, il nostro voto, per il momento di astensione, potrebbe cambiare, in fase di dichiarazione di voto, in voto favorevole. Voglio, però, dei segnali da questa maggioranza sulle nostre proposte di legge, voglio che siano calendarizzate, che siano modificate; ne abbiamo una sul sistema sanitario, c’è il reddito energetico, assessore Varì, ci sono gli orti urbani, onorevole Raso, ci sono i cammini regionali e il vicepresidente Mancuso con il collega Montuoro hanno presentato una proposta di legge simile.

Voglio rappresentare dei cittadini anche dalla minoranza, anche dall'opposizione, e voglio - il Presidente del Consiglio, soprattutto, per me sta portando avanti bene il suo ruolo che dovrebbe essere, ed è, imparziale -– che questa maggioranza nei confronti delle opposizioni dia anche un segnale. Noi continuiamo con maturità a portare avanti il nostro ruolo serio di opposizione costruttiva: quando ci sono delle cose buone che questa maggioranza e il presidente Occhiuto portano in quest'Aula siamo pronti a votarle, ma ci aspettiamo la stessa cosa anche dalla maggioranza nei confronti del Movimento 5 Stelle. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Tavernise. Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Ci ritroviamo all'interno di una situazione in cui la sanità - ce l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni - è sfasciata. Il problema dell'Emergenza-Urgenza non coinvolge solamente Rianimazione e Pronto soccorso, ma anche il 118. Il Governo ha incaricato il commissario Occhiuto, Commissario ad acta, di effettuare, tra i suoi compiti, l'adozione e l'attuazione di programmi operativi necessari a garantire, uniformemente, sul territorio regionale l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con l'attribuzione di competenze specifiche. Dunque, mi sarei aspettata che questa proposta legislativa, in realtà, fosse un DCA (Decreto del Commissario ad acta): questa proposta legislativa non potrà andare avanti, sarà impugnata e sarà dichiarata illegittima, come tante altre volte è successo.

Prima di entrare nel merito di questa situazione e di dire ai colleghi del Pronto soccorso e della Rianimazione “uccidetevi di lavoro, vi paghiamo di più, ma poi a quel punto è vostra responsabilità, noi vi paghiamo di più, voi lo volete fare, morite pure, perché tanto i turni sono quelli che sono, sono già oltre quelle che sono le possibilità”, voglio ricordare a questa Assise che le prestazioni e tutto il nostro contratto come medici, sono normate dal contratto nazionale di lavoro che è discusso a livello nazionale dai sindacati.

Questa proposta legislativa esce fuori dicendo: “Noi, Regione Calabria, vogliamo fare quello che vogliamo, liberi tutti, anche in quest'occasione liberi tutti, faccio quello che voglio, determino il prezzo che decido e, dopodiché, chi s'è visto s'è visto”. Il testo, però, anche questo, è in contrasto con il Piano di rientro, perché è evidente che l'adozione di questi provvedimenti sono un ostacolo all'attuazione dello stesso. Per cui invito, intanto, ad una riflessione attenta, perché, come diceva il consigliere Tavernise - ma siamo tutti d'accordo - vorremmo vedere questa nostra sanità rifiorire, passando, però, attraverso i canali corretti, le legislazioni corrette e procedure che possono essere verificate e non cassate dopo cinque minuti o qualche giorno. Il mio voto è, dunque, contrario.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni. Ha chiesto d’intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Credo e spero ci sarà un dibattito sulla sanità - peraltro, da tempo, già annunciato - in cui potremo affrontare i singoli aspetti delle problematiche che attanagliano, non da adesso ma da qualche decennio, con progressivo peggioramento, la sanità calabrese, rispetto alla cui gestione credo che, oggettivamente - è sotto gli occhi di tutti, dico delle banalità, me ne scuso, ma le dico ugualmente - nessuno tra coloro che hanno governato la sanità calabrese negli ultimi lustri possa chiamarsi fuori. Voglio entrare nel merito delle questioni e in questo caso della proposta di legge che viene appunto proposta, come dice la parola.

Girando per gli ospedali - ne ho visti tanti, ne vedrò tantissimi - è del tutto evidente che il problema attuale della sanità calabrese è la desertificazione delle strutture sanitarie. Desertificazione che, in realtà, sostanzialmente, dipende dalla carenza di personale sanitario che è stato cassato, tagliato brutalmente da dodici anni di politiche dissennate. Il Piano di rientro non ha dato quello che avrebbe dovuto dare e cioè il risparmio economico, ma in compenso ha tolto linearmente il diritto alla salute dei calabresi.

Quindi, in questo momento, vedo l’emergenza di impedire che vengano chiuse le strutture sanitarie in Calabria, perché, per esperienza personale, so che in Calabria le strutture si chiudono abbastanza facilmente; si prende la palla al balzo perché negli anni passati è sempre stata una fonte di presunto risparmio tagliare le unità operative, però è praticamente impossibile, poi, riaprirle.

Cito dolorosamente, perché per lustri ho vissuto quell'esperienza, l'ospedale di Castrovillari in cui hanno chiuso, dopo una latenza pluriennale, l'unità operativa di ortopedia che è un elemento fondamentale perché un ospedale possa definirsi Spoke: chiusa era e chiusa rimane. Per cui il problema, adesso, è quello di riempire gli ospedali di personale sanitario e per far questo è anche ugualmente evidente, dal mio punto di vista, che lavorare negli ospedali calabresi deve essere una cosa tollerabile oppure auspicabile e questo si ottiene attraverso tutta una serie di situazioni che vanno dalla albergazione, alla meritocrazia e, quindi, alla riscossione di guadagni, non soltanto economici, con l'impegno lavorativo, ma anche attraverso incentivazioni economiche.

Naturalmente, vedo che in questo caso i due ambiti non sono bastevoli per dare risposta ai cittadini calabresi. Certamente quelli indicati nella proposta di legge, il pronto soccorso e la rianimazione, sono due dei campanelli di allarme rosso che stanno suonando a distesa da tempo; quindi, a mio modo di vedere, da calabrese, da medico con, ahimè, lunghissima esperienza, dico che questo tentativo va fatto e che l'incentivazione economica è, certamente, uno strumento attraverso cui allettare i professionisti medici e i sanitari, in genere, a lavorare negli ospedali calabresi, poi si vedrà. Quindi, per queste motivazioni, il mio voto sarà favorevole.

PRESIDENTE

Grazie, collega Laghi. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Credo che su un tema così importante, che riguarda la salute e la qualità della vita di noi calabresi, sia difficile non intervenire, non esprimere un proprio parere e cercare, anche, di aiutarci per ragionare, oggi, in quest'Aula sull’ennesima proposta del Commissario ad acta della sanità. Ha ragione la collega Bruni quando dice che bastava un decreto del Commissario ad acta e non era necessaria una legge per poter attivare questo meccanismo che oggi ci propone il presidente Occhiuto.

Tutti noi conosciamo le difficoltà che si vivono negli ospedali calabresi. Tutti noi sappiamo della mancanza di programmazione sanitaria non a livello calabrese, ma a livello nazionale che, oggi, pone ogni Regione alla ricerca di meccanismi e di metodi di selezione del personale sanitario, quindi, c'è quasi una rincorsa tra Regioni a chi individua la strada giusta per trovare una soluzione ai problemi.

Quindi, capiamo, lo sforzo che sta facendo il presidente Occhiuto, oggi, ma sarebbe omissivo, però, non dire che questi – ogni volta, veniamo coinvolti attraverso provvedimenti, proposte che arrivano in quest'Aula - sembrano più tentativi, ma privi di una visione organica per proporre a questo Consiglio regionale una soluzione legata all'emergenza che viviamo.

Noi questo vorremmo denunciare, caro presidente Occhiuto, non il fatto che l'incentivazione oggi viene messa in campo come estrema ipotesi per trovare disponibilità, per coinvolgere medici, per offrire i servizi migliori, per garantire servizi ottimali. Ci mancherebbe altro.

Quello che noi denunciamo è una mancanza, per questo mi ero permesso e lei, presidente Occhiuto, prima della campagna elettorale, aveva preso l’impegno, in quest'Aula, che avremmo dedicato una seduta ad hoc sul piano operativo sanitario calabrese.

È da lì che noi riusciremo a capire qual è la sua visione, qual è il suo progetto, qual è il modo, oggi, di risolvere i problemi o di attutire o parzialmente risolvere i problemi della sanità.

Noi su questo la sfideremo, perché questa ipotesi credo sia giusta, perché si pone il problema di come migliorare e rendere più attrattivi questi Settori che lei, oggi, pone all'attenzione e che sono rianimazione e anestesia. Ci mancherebbe altro! Non è che siamo contro questa cosa. A noi preoccupa l'approssimazione che riscontriamo su questo tema da parte della sua gestione in qualità di Commissario ad acta, perché ci sembra più un tentativo fatto soltanto per i medici cubani di cui, dopo tre mesi ancora - ci dicono che arriveranno 50-40-30, dovevano arrivare ad agosto, poi a settembre, ora siamo a fine ottobre - non abbiamo visto la presenza.

Oggi ci proponete l'incentivazione, poi avete fatto un piano di assunzione con l'Azienda zero Calabria - finalmente dopo un anno si è attivata - avete approvato anche una serie di piani operativi anche quello assunzionale, che noi salutiamo con favore. Però, noi vorremmo, caro presidente Occhiuto, che lei arrivasse in questo Consiglio regionale e ci facesse la proposta complessiva: ci presentasse un piano operativo sanitario che riguarda la Calabria e su quello noi ci confronteremo in maniera seria, serrata, con le nostre idee, con le nostre convinzioni, con la nostra visione della sanità calabrese.

Noi su quello vi aspettiamo, presidente Occhiuto.

Queste proposte che oggi proponete -, ripeto: secondo me bastava un decreto del Commissario ad acta e non l'avete fatto - non possiamo salutarle positivamente, ma possiamo quantomeno dare atto di questo tentativo che mettete in campo per migliorare questo servizio e questa emergenza che abbiamo in Calabria.

Personalmente non condivido il fatto che devo, oggi, condizionare il mio voto a quello che noi proponiamo. No. Il mio voto lo darò in maniera convinta, seria, come gruppo del PD, nel momento in cui avrò modo di studiare, approfondire ciò che lei propone in termini di visione complessiva del sistema sanitario Calabria. A quel punto esprimeremo il voto con convinzione, determinazione o esprimeremo le nostre osservazioni in merito a quello che lei ci proporrà.

Quindi, questa è una proposta di legge che rappresenta, per me, un altro tentativo di governare questa emergenza e, dunque, non possiamo dire no, ci mancherebbe altro. Però, sarebbe stato omissivo anche non dire che sarebbe bastato un DCA per risolvere questo problema, come ha detto la collega Bruni, e coinvolgere, invece, quest’Aula su una discussione vera sul piano operativo sanitario. Su quello noi, caro presidente Occhiuto, aspettiamo - come lei aveva promesso, prima della campagna elettorale - che venga in quest'Aula a spiegarci cosa vuole fare della sanità in Calabria, in qualità di Commissario ad acta e di Presidente della Giunta regionale. Questo è il messaggio che ci sentiamo di dare, come gruppo del PD, in quest'Aula.

Sulla sanità aveva promesso di non fare campagna elettorale, poi purtroppo qualche manifestazione l'ha fatta - se non ricordo male è andato all’ospedale di Trebisacce, ha promesso di aprire l'ospedale - ci sta pure, ma ormai è finita la campagna elettorale, quindi ci aspettiamo che il Commissario diventi protagonista del dibattito su un tema sul quale per noi, come lei dice, “si gioca la sua partita sulla sanità”. Noi vorremmo che in questo Consiglio regionale ci giocassimo, invece, una nostra partita che è quella di offrire ai calabresi servizi di qualità, risposte immediate che evitano la migrazione e che danno, anche, quella visione di Consiglio regionale istituzionale, attivo, proficuo che, ripeto, è gratificato, anche, per il ruolo che svolge in quest'Aula.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua.

Passiamo all’esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Proposta di legge numero 101/12^ di iniziativa del consigliere P. Straface, recante: “Modifiche alle leggi regionali 43/2021, 16/2022, 11/2004, 24/2008, 23/2022, 29/2022 e 30/2022. Abrogazione delle leggi regionali 8/2022 e 31/2022”

PRESIDENTE

Passiamo all'ottavo punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 101/12^ di iniziativa del consigliere regionale Straface, recante: “Modifiche alle leggi regionali 43/2021, 16/2022, 11/2004, 24/2008, 23/2022, 29/2022 e 30/2022. Abrogazione delle leggi regionali 8/2022 e 31/2022”.

Cedo la parola alla consigliera Straface per illustrare il provvedimento. Prego consigliera Straface.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente. Un ringraziamento alla presidente Luciana De Francesco che ha permesso la discussione di questa proposta all'interno della sua Commissione.

Si tratta di una serie di modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il Governo, in attuazione del principio di leale collaborazione, e che si reputano necessarie per meglio ottimizzare le relative discipline di interesse.

In particolare, la proposta mira a modificare la normativa relativa alla cessione alla Regione delle quote in mano al socio privato, nella società “SACAL S.p.A.”, autorizzando l'acquisto, tramite il fondo FRUIF di Fincalabra, nel limite di euro 12.428.163,00 pari al valore nominale del numero massimo di azioni acquistabili.

Con tale modifica della legge regionale numero 43 del 2021 si indica un adeguamento a un’esposta cifra con la finalità di fissare a livello legislativo il limite massimo di spesa relativo all'acquisto di azioni della predetta società in mano al socio privato.

Altro aspetto saliente della proposta è quello mirato a modificare una norma regionale che a sua volta recepiva una norma nazionale che consentiva il reclutamento di 5 esperti o consulenti che garantissero l'operatività della gestione sanitaria. Nella versione originaria si parla di “nomina” di questo personale, con la presente modifica si parla, invece, di “individuazione” e con l'intesa del Commissario ad acta della sanità, per come richiesto dalla normativa statale in materia.

La proposta, inoltre, si prefigge di modificare la legge regionale numero 21 del 2022 per adeguare il dato numerico degli abitanti a quello previsto dalla normativa statale.

In pratica nel passaggio delle USCA (Unità Speciale Continuità Assistenziale) alle UCA (Unità di Continuità Assistenziale) si sancisce il riordino territoriale in base alla densità demografica.

Le norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private adeguando il dato numerico degli abitanti a quello previsto dalla normativa statale.

Ancora, la modifica alla legge regionale numero 23 del 2022 elimina il riferimento alla disciplina dei trattamenti fitosanitari.

L'articolo 6 modifica l'istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, promuove la piena fruizione dei luoghi e degli spazi da parte delle persone con disabilità, con particolare riguardo alla rimozione delle barriere architettoniche.

Le modifiche alla legge regionale del 29 luglio 2022, la numero 30 afferenti alle disposizioni in materia di vincolo idrogeologico.

E, ancora, abbiamo l'abrogazione delle due leggi regionali la numero 8 del 2022, la numero 31 del 2022. Su queste due abrogazioni mi preme fare una puntualizzazione. La legge regionale numero 8 del 2022 riguarda le norme per l'esercizio della delega di funzione amministrative sulle aree del demanio marittimo, in esecuzione di impegni istituzionalmente assunti nell'ambito della reale collaborazione tra lo Stato e la Regione al fine di evitare l’impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale.

La norma che si intende abrogare prevedeva la proroga, nella stagione balneare del 2022, delle misure straordinarie dell'emergenza Covid nella gestione delle concessioni balneari. Premesso che nel mese di giugno le disposizioni relative all’emergenza Covid sono cessate, si procede quindi all'abrogazione di questa norma che andava nella direzione di consentire ai titolari degli stabilimenti lineari di avere un ampliamento attraverso le concessioni demaniali.

Per quanto riguarda, invece, la legge regionale la numero 31 del 2022 il cui articolo 1 detta norme di interpretazione autentica dell'articolo 14, comma 1, della legge regionale numero 25 del 2022, parliamo delle norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione e il riuso. L'abrogazione nasce dalla necessità di una completa revisione della predetta legge regionale numero 25 del 2022 in esito al disposto Tavolo tecnico con il Governo, al fine del suo adeguamento ai rilievi mossi dai Ministeri competenti, questo proprio per evitare l'impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale.

Il Tavolo tecnico ha quasi completato le proprie attività e a breve sarà proposto il nuovo disegno di legge di modifica della legge regionale numero 25 del 2022.

La norma di cui all'articolo 1 della legge regionale numero 31 del 2022 era stata inserita medio tempore e, in sede di contraddittorio, i competenti Ministeri, quindi, ne hanno chiesto l'immediata abrogazione dal momento che afferisce a una norma che sarà oggetto di modifica. Questo proprio perché - parliamo di una legge regionale importantissima che riguarda le norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione e il riuso - è stata oggetto di alcune osservazioni, da parte degli Uffici legislativi del Ministero della salute, del Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibile, del Ministero della cultura; osservazioni trasmesse alla Regione per tramite del Dipartimento affari regionali e autonomia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Presidente della Giunta regionale della Calabria, per evitare l'impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale, attraverso una serie di interlocuzioni e sulla scorta, anche, di una serie di istruttorie tecniche che sono state predisposte dalle strutture regionali e dai Dipartimenti competenti in materia urbanistica e di edilizia, ha trasmesso le necessarie contraddizioni e proposte di modifiche legislative proprio per superare queste criticità in quanto si vuole dare alla Regione Calabria una norma per la rigenerazione urbana e territoriale attraverso un processo di armonizzazione che verrà realizzato con questo Tavolo tecnico. Questa è stata la motivazione che attraverso questa legge porterà all'abrogazione.

Altro aspetto di primo piano contenuto nella proposta è quello inerente alle modifiche alla legge regionale numero 32 del 2021 che interviene sulla normativa relativa ad “Azienda zero” disponendo una nuova configurazione dell'ente di governance della sanità.

La proposta di legge si prefigge di modificare l'articolo 1 della legge istitutiva passando da un adeguamento tecnico amministrativo contabile ad un'autonomia imprenditoriale, naturalmente questo in base al decreto legislativo 502 del 92.

Così facendo, Azienda zero resterà dotata di autonomia imprenditoriale, ma non più tecnica, gestionale e contabile.

Non ci sono clausole di invarianza finanziaria. Chiedo all'Assemblea un voto favorevole. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Straface.

Non ci sono interventi, quindi passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 109/12^ di iniziativa del consigliere P. Straface, recante: “Norme in materia di servizio idrico integrato”

PRESIDENTE

Passiamo al nono punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 109/12^ di iniziativa della consigliera regionale Straface, recante: “Norme in materia di servizio idrico integrato”. Cedo la parola alla consigliera Straface per illustrare il provvedimento.

Prego consigliera Straface.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente. Un ringraziamento al Presidente della Commissione ambiente e territorio, il consigliere Raso, per aver permesso la discussione di questa proposta di legge all'interno della Commissione.

Il percorso di innovazione della gestione del ciclo integrato delle acque parte dalla delibera del CDA numero 5 del 30 novembre 2020, con cui l’AIC, l'autorità idrica calabrese, ha individuato la forma di gestione per l’affidamento del servizio idrico secondo la modalità in house providing e successivamente con delibera del 28 dicembre 2020 ha approvato il piano d'ambito.

Conseguentemente, la Regione Calabria, con delibera di Giunta numero 210 del 2021, al fine di pervenire all'uscita della società del socio privato, ha manifestato la volontà di rendere la Sorical una società a totale partecipazione pubblica, avviando quindi un percorso che avrebbe consentito di giungere all'affidamento ad essa del servizio idrico integrato, puntando, altresì, all'integrazione verticale del servizio idrico dalla fonte di approvvigionamento allo scarico delle acque depurate, secondo quanto prospettato dall'assemblea dei sindaci dell'AIC nella riunione dell'8 luglio 2021.

Con la legge numero 10 del 2022 la Regione Calabria ha riformato e rivoluzionato la gestione dei settori dell'acqua e dei rifiuti, prevedendo la nascita di una Authority che nello svolgere in forma integrata le funzioni relative all'organizzazione del servizio pubblico locale in materia di acque e rifiuti - compresa la scelta delle rispettive forme di gestione, il loro affidamento, il controllo, la determinazione delle tariffe all'utenza, per quanto di competenza del rispetto delle determinazioni dell'autorità nazionale di regolazione per l'energia rete ambienti (ARERA) - garantirà conseguentemente una riduzione dei costi e una semplificazione delle procedure amministrative in quanto in un unico soggetto pubblico saranno concentrati ruoli e responsabilità di gestione dei servizi.

Tutto questo è in grado di realizzare un ambizioso piano di investimenti e di garantire soprattutto la qualità nell'erogazione del servizio.

Ci troviamo, pertanto, di fronte ad una radicale inversione di tendenza rispetto al passato, caratterizzata, ancor di più, dalla successiva nomina, avvenuta immediatamente dopo l'entrata in vigore della legge numero 10, da parte del Presidente della Giunta regionale e con un apposito decreto del Commissario straordinario nella persona del dottore Bruno Gualtieri, professionista unanimemente apprezzato che sta portando avanti, con massimo impegno e non comune dedizione, tale delicato quanto importante nuovo percorso.

Per l'avvio delle attività della nuova Authority, proprio al fine di garantire questa gestione unitaria dei servizi pubblici locali che sono indispensabili e il razionale svolgimento di tale funzioni nel rispetto naturalmente dei principi di sussidiarietà, di differenziazione e adeguatezza, nello scorso mese di giugno è stata scritta una riforma senza precedenti per la gestione dell'acqua, nel momento in cui la Sorical, grazie al forte impegno del presidente Occhiuto, è diventata pubblica al 100 per cento con l'acquisto delle azioni da parte del socio privato.

Infatti, nella seduta assembleare del 15 giugno del 2022 sono stati approvati la proposta di modifica statutaria, i quorum costitutivi e deliberativi dell'assemblea ordinaria e straordinaria e sono stati autorizzati i due co-liquidatori all'acquisto di azioni proprie, ex articolo 2357 del Codice civile, dell'intero pacchetto azionario del socio privato al valore simbolico di 1 euro.

Conseguentemente, la società, con l'acquisto del pacchetto azionario detenuto dal socio di minoranza Acque di Calabria S.r.l., è divenuta a totale partecipazione pubblica nell'ambito del più ampio progetto delineato nei provvedimenti normativi emanati dalla Regione Calabria e che è perfettamente in linea con le scelte operate dai Comuni volte alla completa riorganizzazione della gestione del ciclo integrato delle acque.

Questo rappresenta un passaggio fondamentale per avviare la gestione del servizio idrico integrato regionale e, soprattutto, vedere la partecipazione ai bandi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui scadenza, importante, è il 31 ottobre.

Con la proposta di legge odierna, pertanto, si vuole disciplinare l'intera materia con un quadro normativo; avendo reso pubblica la Sorical con l'uscita del socio privato, si mette difatti a disposizione dei Comuni uno strumento utile per creare una società a cui affidare il servizio idrico.

Si tratta, in realtà, della tangibile attuazione di quello che è stato già previsto nel Testo Unico dell'ambiente che risale al 2006 e che dà la possibilità e consente di costituire un gestore unico in questo settore.

È evidente che l'acquisizione attraverso Fincalabra delle quote, al costo simbolico di 1 euro, detenute dal socio privato di Sorical ha permesso di rendere concretamente attuabile la possibilità di trasformare la stessa Sorical in una società interamente pubblica e usufruire della stessa anche alla luce dell'esperienza maturata sul campo, in particolar modo nei due segmenti della distribuzione e della depurazione delle acque, a supporto delle attività della nuova società.

Alternativa a questa opzione, ad oggi difficilmente perseguibile, potrebbe consistere nella costituzione di una società in house da parte dei Comuni: una strada che sarebbe tutta in salita e che, soprattutto, non garantirebbe, tra l'altro, il rispetto dei termini, previsti entro il prossimo 31 ottobre, per accedere ai relativi finanziamenti previsti dal PNRR.

Una determinante e significativa accelerazione in tale innovativo processo è costituita, quindi, da questa novità legislativa, dettata anche e soprattutto dalla contingenza dei tempi. Così facendo, l'affidamento dovrebbe andare a Sorical, che finora ha gestito solo la fornitura di acqua all'ingrosso e che con il nuovo corso potrebbe occuparsi di tutto il ciclo che va dalla captazione ai rubinetti delle case, alle bollette comprese. Infatti, la nuova norma prevede che ci sia il subentro immediato nella riscossione della tariffa.

I Comuni, quindi, diventano i veri protagonisti di questo nuovo processo; con la creazione di questa nuova società, agli stessi viene ceduto il 40 per cento a titolo gratuito.

Il loro ruolo centrale nella nuova Autorità è determinato già nell'articolo 17, comma 2, della legge regionale del 20 aprile del 2022, la numero 10, nel quale viene stabilito che i rapporti giuridici nei quali è subentrata l'Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria, a decorrere dalla data di cui al comma 1 del medesimo articolo 17, comprendono anche le adesioni alla soppressa AIC, da parte dei Comuni e degli altri Enti locali ricompresi nell'ambito territoriale.

D'altronde, già nell'articolo 6 della legge numero 10, veniva individuato e ben specificato il ruolo nevralgico e di soggetto propulsore dei Comuni. Gli organi dell'Autorità, infatti, sappiamo che sono il Consiglio direttivo d'ambito, il Direttore generale e il Collegio dei revisori dei conti. Ed è proprio il Consiglio direttivo d'ambito ad essere composto naturalmente dai Sindaci degli Enti locali o loro delegati. I Comuni, quindi, non saranno inermi spettatori, ma saranno protagonisti di tale processo e massimi organi deputati con funzioni di indirizzo e di controllo.

Agli Enti locali naturalmente non è riservato alcun rischio, poiché non saranno interessati a gestire nulla in materia, da un punto di vista finanziario, in quanto il cittadino andrà a pagare direttamente la Sorical.

La società, difatti, andrà a gestire direttamente la tariffa dai cittadini e la stessa sarà il risultato di un'attenta valutazione, in ossequio naturalmente ad un rigido regolamento che disciplina la materia dapprima approvata dal Commissario straordinario e poi sottoposta al giudizio della ARERA, ad ulteriore garanzia.

Quindi, i Comuni non saranno sottoposti ad alcun vincolo o compito di natura finanziaria da assolvere, ma andranno unicamente a adempiere a una funzione che è stata già loro attribuita dalla legge istitutiva, la numero 10, della nuova Autorità che sarà quello di controllare, di vigilare, senza alcun impegno di spesa.

Una partita a saldo per i Comuni.

Pertanto, l'articolo 2 della proposta di legge definisce la cessione a titolo gratuito delle quote acquisite con la pubblicizzazione della Sorical a vantaggio dei Comuni calabresi.

L'alienazione delle azioni ai Comuni determina il conseguente ingresso degli stessi nella compagine societaria che è presupposto necessario affinché si possa concretizzare l'affidamento del Servizio idrico integrato al nuovo soggetto che sarà interamente pubblico e partecipato dai Comuni secondo la formula in house providing.

I Comuni avranno un ruolo centrale nella compagine societaria non rilevando la quota azionaria detenuta, bensì requisito indefettibile del controllo analogo che i Comuni dovranno esercitare in seno alla società. Saranno quindi i Comuni affidatari del Servizio idrico integrato attraverso l'Autorità idrica a esercitare l'influenza determinante sia sugli obiettivi strategici sia sulle decisioni significative della persona giuridica controllata.

Il controllo esercitato sulla Sorical non si fonda quindi sulla posizione della detenzione della maggioranza del capitale sociale, bensì nell'effettiva partecipazione alla gestione dell'organismo nel quale è parte, influenzandone, naturalmente, obiettivi e decisioni.

Altro aspetto importante è quello relativo alla definizione del cronoprogramma del medesimo gestore unico agli attuali gestori, fermo restando, naturalmente, il subentro immediato nella riscossione della tariffa.

Tutti gli aspetti riguardanti il cronoprogramma rientrano naturalmente nelle prerogative del Commissario straordinario e quindi esulano da una regolamentazione della legge. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente.

Ho letto attentamente il testo e ho un dubbio. La collega Straface ha utilizzato il condizionale su un aspetto importante ma, all'interno dell'articolo 3, di condizionali, collega Straface, non ce ne sono. Mi riferisco al punto in cui si parla della riscossione e si dice, appunto, che, una volta attivato il gestore unico, ci sarà un subentro immediato nella riscossione della tariffa.

Sorical è abbastanza conosciuta e lavora molto bene per quelle che sono le sue competenze, però partirebbe da zero per quanto riguarda la riscossione.

Immagino che tutti voi sappiate che su circa 400 Comuni calabresi, la maggior parte di questi hanno appaltato all'esterno la riscossione - non è un segreto che ci sono Comuni con 1, 2, 3 dipendenti - e, quindi, attualmente in Calabria la riscossione – parliamo di riscossione ordinaria, ma anche di riscossione coattiva, ancora più complicata nelle procedure – viene portata avanti da società spesso non calabresi; altre volte, invece, società nate in Calabria che effettuano questo servizio da tantissimi anni.

Non si capisce bene come Sorical dovrebbe agire al momento della riscossione, non avendo né le competenze né il personale.

Credo che questo sia un tema da chiarire prima dell'approvazione di questa legge perché si rischia di dover appaltare questo tipo di servizio a una società esterna. Che fine faranno i lavoratori in essere, presenti su tutto il territorio regionale? Saranno assorbiti da questa società? Non è scritto da nessuna parte e non è un obbligo. Diventa un obbligo nel momento in cui si subentra nel servizio da parte del Comune, ma non da parte della Sorical.

Queste tematiche mi preoccupano soprattutto quando è in gioco la tutela del posto di lavoro di centinaia di calabresi che in questo momento lavorano al servizio di riscossione.

Mi preoccupa, altresì, l’aspetto che riguarda le competenze che Sorical, da questo punto di vista, ancora oggi non ha. Trovo dirimente il voto odierno di questo testo nel quale non si parla di rimandare in un secondo momento la riscossione, ma si dice in maniera categorica che ci sarà un subentro immediato nella riscossione della tariffa.

Pertanto, pur apprezzando la bontà della proposta di legge, prima di procedere alla sua approvazione, ritengo utile chiarire i suddetti aspetti.

Nel mese di febbraio ho partecipato, insieme al consigliere Mammoliti, a una Conferenza con i sindacati, e in quell’occasione dissi che bisognava correre e sbrigarsi a mettere in piedi il gestore unico per evitare di perdere i fondi.

La Regione Calabria lo ha fatto in ritardo rispetto a quel mese di febbraio di quasi un anno fa. Oggi finalmente vediamo la luce, però le modalità della riscossione andrebbero meglio chiarite. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Alecci. Giusto per chiarire, mi permetto di intervenire nel merito. Come ben sa, i Comuni affidano a terzi per lo più la riscossione coattiva; quindi, a seguito del mancato pagamento delle tariffe.

Nel 2022 si stanno incassando le tariffe delle annualità 2020 e 2021; tecnicamente, ci sarebbe tutto il tempo per subentrare e adeguare anche la riscossione della tariffa.

Ritengo che non siano generalizzate; i Comuni si occupano della riscossione ordinaria. Ovviamente verrebbe meno la riscossione coattiva in caso di mancata riscossione delle tariffe da parte dei Comuni, questo sì.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. La consigliera Straface dice che i Comuni sono protagonisti. Faccio mie le parole dell'Anci, che hanno ritenuto assolutamente pregevole questa iniziativa oggi, ma al contempo irrituale, poiché in questo processo decisionale non sono stati coinvolti gli Enti locali e questa, purtroppo, è una prassi consolidata dell’attuale governo regionale.

Anche la riorganizzazione di questo servizio, da un punto di vista di ricadute per i Comuni, arriva in una nebulosa ed è un punto interrogativo.

La domanda, infatti, è: questa donazione ai Comuni porterà qualche beneficio o porterà un debito importante, considerato che, comunque, in questa struttura portiamo avanti anche dei debiti e questa è una vera e propria nebulosa stellare?

Tra l'altro, voglio ricordare – come, del resto, sottolineava la consigliera Straface – che la rappresentanza sindacale di questo nuovo ente d'ambito è presente, ma teoricamente è scritta sulla carta, manca completamente perché il Presidente della Regione non ha ancora indetto le elezioni del Consiglio d'ambito.

Sono gli enti locali, però, che hanno contezza di quello che succede localmente, non può essere il presidente Roberto Occhiuto a saperlo o chi per lui all'interno della Cittadella.

Dunque, questo coinvolgimento è assolutamente importante; anzi, direi, assolutamente indispensabile, ed è già tardi!

 

Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Bruni. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Mi piace semplificare quello di cui stiamo discutendo, anche per chi, magari, da un punto di vista di diritto si perde nelle norme giuridiche. Pertanto, cercherò di semplificare il più possibile.

Cosa stiamo facendo? Cosa si è realizzato? Cercherò di dare un’immagine reale, almeno dal mio punto di vista.

Abbiamo avuto la necessità di adeguarci rapidamente alla normativa nazionale perché già abbiamo perso la prima finestra aperta per la partecipazione ai bandi e all’enorme flusso di denaro previsti dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per la gestione delle reti idriche e della dispersione dell'acqua potabile: norme e soldi importantissimi per i nostri Comuni.

Cosa abbiamo fatto? Abbiamo fatto un'operazione di adeguamento, di ingegneria giuridica; quindi, come diceva bene la consigliera Straface, si è studiato un percorso che portasse alla realizzazione di questo obiettivo. Si sta ragionando e accelerando il più possibile per un motivo ben preciso: noi non possiamo avere la responsabilità di non partecipare a questi bandi e di perdere l'ulteriore finestra aperta.

Tuttavia, per partecipare a questi bandi, bisogna fare una cosa che, ovviamente, con questa proposta di legge si tenta di fare velocemente, ovvero individuare subito il gestore unico del servizio idrico.

Lo abbiamo individuato ed è Sorical; quindi, non ci sono alternative.

Abbiamo già deciso che l’Autorità rifiuti e risorse della Calabria, ente contenitore, affida il braccio operativo a Sorical quale gestore unico del servizio idrico e dobbiamo accelerare questa operazione perché rischiamo, ovviamente, quello che nessuno di noi vuole. Da questo punto di vista, sono consapevole della mia responsabilità perché non possiamo perdere neanche un centesimo rispetto a questa programmazione; però, come sempre accade, dopo aver lanciato l'idea politica, l'Autorità idrica unica, il progetto, si disciplina in maniera scarna.

Abbiamo preso come riferimento la norma dell’Emilia-Romagna, se ricordate, però l'abbiamo resa peculiare perché abbiamo scelto la governance affidata direttamente al Presidente della Giunta regionale.

Cosa abbiamo fatto? Dovevamo colmare subito, accelerare i tempi e abbiamo individuato Sorical che, una volta divenuta pubblica, con tutti i problemi che ciò ha comportato – ricordo sempre il famoso pegno sulle quote, ma non è questa la sede per ritornarci; ci siamo caricati le quote del privato, ma gravate da un pegno, molto importante ancora, come ben ricorderete – oggi diciamo che Sorical dà il 40 per cento del suo capitale ai Comuni. Parliamo di cessione a titolo gratuito.

Non si tratta di deformazione professionale, però non ritengo che la cessione a titolo gratuito sia indice di liberalità, che si ha invece quando lo spirito è quello di arricchire un altro soggetto.

Si parla di cessione a titolo gratuito senza controprestazione, salvo poi dire che “la medesima norma demanda all'Autorità la determinazione dei criteri di partecipazione degli enti locali al capitale sociale di Sorical”.

Ho provato a sforzarmi, però davvero non l'ho capita. Quali sono i criteri di partecipazione degli Enti locali al capitale sociale di Sorical?

Sorical è una S.p.a; questi prendono una quota e come tutti i titolari di una quota, il capitale sociale di una società di diritto privato, hanno dei diritti e degli obblighi; quindi, questi criteri di partecipazione degli Enti locali al capitale hanno una prestazione aggiuntiva?

Sinceramente, da un punto di vista tecnico, non riesco a capire cosa si debba aggiungere rispetto alla partecipazione ordinaria di un Comune che partecipa al capitale di una società. Forse poi servirà un’ulteriore interpretazione per capirla.

Non entro nel merito del problema politico dell’effettivo coinvolgimento dei Comuni o meno.

Cosa stiamo facendo? Stiamo dando il 40 per cento del capitale ai Comuni privandoli del servizio di riscossione e rimanendo vaghi anche in termini tecnici e normativi.

Come li facciamo entrare? Che tipo di atto facciamo? Cosa significa il criterio di partecipazione degli enti locali al capitale? Qual è la prestazione aggiuntiva?

Da questo punto di vista, per quanto sia chiara la finalità della norma – che condivido pure, perché questa operazione va fatta in quanto abbiamo bisogno del gestore unico, di un braccio operativo interamente pubblico che eserciti la riscossione perché altrimenti perderemo i Fondi comunitari – il problema è come ci siamo arrivati.

Oggi è il 20 di ottobre: qual è stata la discussione tecnica sul punto? Questo è un problema di metodo che ho posto quando abbiamo discusso per Azienda zero e pongo oggi per l'Autorità della gestione unica dei rifiuti del sistema integrato.

Ci sono delle ingegnerie giuridiche che richiedono ben altro coinvolgimento, approfondimento e anche ben altra consapevolezza di quello che andiamo a votare perché, torno a dire, con la norma che demanda all'Autorità la determinazione dei criteri di partecipazione degli enti locali al capitale sociale di Sorical, oggettivamente ho difficoltà a comprendere cosa stiamo chiedendo ai Comuni. Stiamo dando una cessione a titolo gratuito, quindi senza controprestazione, per poi determinare i criteri di partecipazione al capitale.

Queste sono delle perplessità normative che probabilmente non rientrano neppure nelle competenze di quest'Aula. Quello che mi preme sottolineare è che bisogna avere l’idea politica, l’intuizione, la velocità e la forza di realizzarla. Questo, però, non significa che dobbiamo approvare norme carenti da un punto di vista di funzionamento e che, fra pochi giorni, potrebbero crearci ulteriori problemi relativamente a conflittualità o a reali operatività delle stesse. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ritengo che le osservazioni dei colleghi Alecci, Bruni e Lo Schiavo, che mi hanno preceduto, pongano per l'ennesima volta in quest'Aula ciò che da un anno abbiamo predicato a più voci e in tante occasioni, rispetto a una forte approssimazione nella iniziativa violenta che sta mettendo in campo questa maggioranza.

Pur trattandosi di iniziative forti che cercano di dare risposte ai problemi atavici della Calabria, spesso dimostrano i limiti, le sofferenze e le difficoltà che ci costringono a ritornare in quest’Aula per la terza volta ad affrontare il problema dell’Autorità idrica.

Ciò significa che quella prassi legislativa assodata che prevede il passaggio dalle Commissioni, dal Settore assistenza giuridica e da quest’Aula, presenta sempre dei limiti normativi o interpretativi e ci costringe ogni volta a ritornare sulla discussione.

Questo è il problema politico che il collega Lo Schiavo mette al secondo posto, ma che per me è il principale, perché quando l’Aula non ha la capacità di individuare un percorso e di portarlo avanti con quelle competenze, quella serietà, quell’esame approfondito e scrupoloso che deve essere alla base di ogni proposta di legge, vuol dire che c'è un limite; quindi, va bene la violenza nella proposta che sta portando avanti questo governo, ma – benedetto Dio! – riflettiamo perché se questa approssimazione dovesse continuare, non so se gli annunci saranno sufficienti ad offrire ai calabresi servizi migliori, competitivi o lasciare ai calabresi ulteriori debiti o ulteriore deficit; questa è la domanda che dobbiamo porci perché, ogni qualvolta ritorniamo in quest'Aula, evidenziamo i problemi.

Cara collega Straface, vedo che c’è stato un cambiamento: prima era sempre il collega Caputo a presentare gli atti di derivazione della Giunta regionale, adesso è la collega Straface e, quindi, salutiamo positivamente questo cambio. Almeno sentiamo voci diverse ogni tanto.

A parte la battuta, collega Straface, credo che ci sia un problema serio da affrontare. Se oggi si procederà alla modifica, caro collega Lo Schiavo, questa deriverà da un provvedimento dell'ANAC, perché andremo ad approvare la stessa proposta dell’Autorità idrica fatta in Sardegna, che ha fatto rilevare che non si poteva essere proprietari al 100 per cento, ma c’era bisogno della partecipazione dei Comuni. È questo il reale motivo della modifica oggi in discussione. Questo dimostra che c'è una forte approssimazione su questa problematica.

Noi non possiamo votare contro questo provvedimento, ma ci asterremo perché non vorremmo che venisse addebitata alla minoranza la possibilità di non partecipare alla seconda tranche di finanziamenti, che già abbiamo perso; però avremmo voluto che questo provvedimento avesse avuto la condivisione dei Comuni e dell'ANCI, che è stata completamente esautorata da ogni confronto e da ogni analisi del tema.

Non credo che i sindacati siano stati coinvolti in questo tipo di provvedimento e, come sempre, si rischia di andare a tentoni per arrivare alla risoluzione di una problematica che voi avete messo al primo posto, come la sanità, l’Autorità idrica, tutti i provvedimenti condivisibili dal punto di vista dell'obiettivo.

Siamo preoccupati di questi costanti tentativi di migliorare il provvedimento, di integrarlo, di cambiarlo e di abrogarlo in certi casi. Questo modo di operare ci preoccupa perché siamo convinti che creerà un distacco profondo tra le Istituzioni ai vari livelli. Non si possono non registrare le preoccupazioni e i malumori che animano l’Associazione dei Comuni a causa del mancato coinvolgimento.

Difatti, oltre a un problema di rapporti istituzionali, ci preoccupa anche il problema dei risultati nell'obiettivo perché si rischia di consegnare ai calabresi un sistema che non si sa se funzionerà, se è oleato, che fine avrà.

Inoltre, consegnare subito alla Sorical la riscossione è un altro tema che, secondo me, creerà tensione, forte tensione tra Comuni, Regione e Sorical. Sono questi i temi. Non torno sul pegno, di cui abbiamo parlato e siamo preoccupati; non torno sulla Sorical. Qui non si dice che la Sorical partirà domani, ma di un cronoprogramma da mettere in campo.

Queste sono tutte preoccupazioni legittime che non possiamo non manifestare in quest’Aula.

Certo, poi non vogliamo diventare il capro espiatorio che fa perdere alla Calabria la possibilità di partecipare ai nuovi finanziamenti perché manca la società in house.

Tutti i colleghi sono intervenuti, però esprimiamo la nostra astensione perché siamo responsabili e non vorremmo che la Calabria perdesse i finanziamenti del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che oggi possiamo ottenere; quindi, ci asteniamo come gruppo del Partito Democratico, ma manifestiamo tutte le preoccupazioni che abbiamo espresso come opposizione in maniera corale su questo tema e affidiamo le nostre preoccupazioni al presidente Occhiuto, dicendo che forse è il caso ogni tanto di fermarsi, di ragionare meglio, di confrontarsi di più perché, così facendo, otterremo i risultati che i calabresi si aspettano: risposte serie, lineari, e che diano soprattutto un’economia di scala per i calabresi.

Questo è il nostro auspicio, la nostra speranza e l'invito che facciamo a questo Consiglio regionale e a questa maggioranza.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Bevacqua. Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Intervengo per rispondere alle osservazioni sollevate dai consiglieri Alecci, Bruni e, in ultimo, del consigliere Bevacqua del quale, sinceramente, non riesco a capire la direzione in cui voglia andare.

Caro consigliere Bevacqua, questa materia è stata abbondantemente discussa in quarta Commissione ambiente e territorio, alle cui sedute – ampiamente dedicate per disciplinare questa materia – la sua parte politica non ha ritenuto opportuno partecipare.

Proprio perché noi riconosciamo alle Commissioni consiliari un ruolo fondamentale e determinante, riteniamo che quelle condizioni e quegli elementi migliorativi di cui lei ha parlato, si sarebbero potute tranquillamente tradurre attraverso degli emendamenti da discutere, appunto, nelle sedi opportune.

Tutto questo non è stato fatto e spesso si interviene nell’Assise regionale solo per il gusto di dire: “Sono intervenuto!” I miglioramenti si sarebbero potuti discutere attraverso gli emendamenti, visto che c'è stata l'apertura dei termini per la presentazione.

Per quanto riguarda, poi, le perplessità circa il coinvolgimento o meno dei Comuni in questa che io reputo - e continuo a sottolinearlo - una riforma importantissima per la Regione Calabria, vorrei ricordare un documento che risale al 29 luglio 2021: “Strategie per la costituzione del gestore del Servizio idrico integrato da parte della Autorità idrica”, indirizzato all’allora Presidente della Regione Calabria, Spirlì, e al Presidente dell'Assemblea AIC, avvocato Marcello Manna.

In questo documento si andava già a delineare il percorso oggi in discussione, portato avanti con determinazione e autorevolezza, ma tenendo presente un principio fondamentale, che è sempre quello di tutelare i cittadini calabresi.

Cosa si andava a dire? In considerazione della scelta operata dall’Assemblea dei Sindaci – Assemblea dei Sindaci! – nella seduta del 30 novembre 2020 in ordine alla veste pubblica del gestore d'ambito in house providing, gli scenari possibili che prevedeva l'Assemblea dei Sindaci erano così descritti: secondo questa ipotesi, “si partirebbe dalla trasformazione di Sorical S.p.a, in società totalmente pubblica che incorpora le gestioni comunali e le società pubbliche che gestiscono e alle quali, entro un breve lasso di tempo, aderiscono tutti i Comuni dell'ambito che acquisiscono partecipazioni in Sorical cedute dalla Regione. In particolare, detta soluzione, passa per la revoca dello stato di liquidazione di Sorical; la trasformazione della stessa in una società interamente pubblica; la modifica dello Statuto, che prevede la partecipazione societaria degli Enti locali, al fine di garantire gli opportuni meccanismi del controllo analogo; la definizione di capitale sociale; l'incorporazione delle gestioni comunali; la costituzione formale del nuovo soggetto gestore; la predisposizione e tante altre cose.”

Queste cose erano state già delineate nell'Assemblea dei Sindaci. Come si fa a dire che i Sindaci non hanno un ruolo importante o strategico? L'autorità da chi è costituita? Da un Consiglio direttivo, consigliera Bruni!! Nel Consiglio direttivo chi ci sta? Ci stanno i Comuni! Chi è che detta le linee di gestione? Chi è che va ad effettuare il controllo? Chi è che attua la vigilanza rispetto a quella che dovrà essere la gestione del soggetto unico? Sono i Comuni!

Per quanto riguarda la tariffa, consigliere Alecci, sicuramente bisognerà rispettare un cronoprogramma di competenza del Commissario straordinario, che procederà sotto il controllo dell'ARERA alla predisposizione di una tariffa che vada soprattutto nella direzione di un servizio efficiente e di qualità.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Intervengo per dichiarazione di voto, precisando alla consigliera Straface che il fatto che i provvedimenti sono discussi in Commissione è sicuramente un fatto importante, ma se lo Statuto e il Regolamento prevedono che poi si vada in Aula, è proprio per ampliare la discussione e approfondirla.

Dopodiché, non deve prendere come un fatto personale i dubbi per i quali si chiede un chiarimento.

La mia non era una polemica ma, da consigliere regionale con un mandato, chiedo quali possano essere poi le ripercussioni su tutti quei lavoratori che oggi effettuano il servizio di riscossione ordinaria e straordinaria presso i Comuni e se subentrerà una società esterna, preso atto che Sorical non potrà farsene carico nell'immediato perché non ha né le professionalità né le competenze.

Sappiamo che ci sarà un cronoprogramma, abbiamo letto benissimo il testo di legge, ma quel cronoprogramma prevede che nel momento in cui Sorical diventerà gestore unico, dovrà provvedere nell’immediato alla riscossione.

Questo è il passaggio che, a mio avviso, è ancora poco chiaro.

Dopodiché, come lei stessa ammette, nel 2020 i Sindaci avevano già individuato, in quella che oggi portiamo in Aula, la soluzione ottimale del gestore unico, anche per non perdere dei finanziamenti che la Regione Calabria avrebbe dovuto ottenere ma, purtroppo, sappiamo che nel marzo di quest'anno sono stati persi 105 milioni di euro, proprio perché la Regione Calabria non era attrezzata con il gestore unico.

Probabilmente, se il governo regionale di centro destra avesse recepito quella richiesta che i Sindaci hanno fatto più di 2 anni fa in quell’Assemblea, non avremmo perso quei 105 milioni di euro.

Il mio augurio è che la prossima volta che le Assemblee dei Sindaci proporranno un intervento da fare alla Giunta regionale e al Consiglio regionale, quantomeno ci si domandi se è la cosa giusta da fare portandola in discussione. Pertanto, annuncio il mio voto di astensione. Grazie.

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

PRESIDENTE

Grazie collega Alecci. Passiamo all’esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 113/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Straface, S. Cirillo, recante: “Modifiche alla legge regionale 12 ottobre 2016 n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 10 dell’ordine del giorno, la proposta di legge numero 113/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Straface, S. Cirillo, recante: “Modifiche alla legge regionale 12 ottobre 2016 n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione)”. Cedo la parola alla consigliera Straface per illustrare il provvedimento.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatore

La proposta di legge, a firma della sottoscritta e del collega Salvatore Cirillo, mira ad apportare – come espressamente indicato nell’oggetto – alcune modifiche alla legge regionale 12 ottobre 2016 numero 30, questo al fine di assicurare il rafforzamento del sistema di relazioni con le istituzioni dell’Unione europea nelle materie di competenza regionale.

Questa proposta di legge si prefigge di strutturare procedure e modelli per la corretta gestione di tutte le attività internazionali della Regione, ponendo a punto di riferimento la sede istituzionale di Bruxelles, e s’inquadra a pieno titolo nel solco delle attività programmate e intraprese, in questa materia, dal presidente Roberto Occhiuto, il quale, in questi primi dieci mesi di lavoro, ha fortemente voluto che si avviasse un processo di apertura verso il contesto internazionale della Regione, con particolare enfasi all’area mediterranea. Basti ricordare, a tal proposito, che è stato lo stesso Presidente, dopo solo pochi giorni dal suo insediamento, a recarsi personalmente a Bruxelles per incontrare la delegazione della Regione nella preposta sede, che era praticamente lasciata a sé stessa negli anni precedenti. Così come ha preteso che il negoziato per la Programmazione comunitaria 2021-2027 fosse svolto prevalentemente nella sede della Regione Calabria a Bruxelles.

In tale ottica, giova evidenziare che la Giunta regionale ha approvato un’importante delibera di indirizzo per l’istituzione di un servizio di “Assistenza tecnica in materia di relazioni internazionali e comunitarie”, il cui scopo, come spiegato anzitempo, è quello di procedere alla formalizzazione delle procedure e delle metodologie necessarie alla corretta gestione e implementazione delle relazioni e delle cooperazioni transnazionali da parte di tutti gli uffici, con la messa a sistema delle sedi di Germaneto, Roma e Bruxelles. Tutte queste attività si inquadrano nel più ampio disegno di ruolo per la Regione nel contesto internazionale e, in particolare, in quello inter-mediterraneo. Infatti, essendo stata confermata la partecipazione dell’Italia, nell’ambito della Programmazione comunitaria 2021-2027, a tutti i diciannove programmi di Cooperazione territoriale europea, si prospetta un coinvolgimento analogo della Regione Calabria a valere sui nuovi programmi.

Pertanto, con la proposta di legge in oggetto, all’articolo 1, si propone di inserire nella legge regionale n. 30 del 2016 l’articolo 5 bis “Ufficio di collegamento della Regione Calabria a Bruxelles” che prevede che l’amministrazione si avvalga del proprio Ufficio di collegamento a Bruxelles anche per le attività poste in capo alle Autorità di Gestione dei Fondi FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), FSE (Fondo Sociale Europeo) e FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), per la cura delle relazioni con le Direzioni generali di riferimento e con i relativi servizi della Commissione e per la cooperazione. La medesima norma prevede che al personale assegnato a detto Ufficio venga riconosciuta un’indennità mensile speciale a titolo di rimborso forfettario delle spese relative alla permanenza nella sede di servizio all’estero pari al 65 per cento di quella spettante per analogo titolo e per analoga qualifica professionale al personale regionale distaccato presso la Rappresentanza permanente d'Italia presso l’Unione Europea.

Altre proposte di modifica riguardano, poi, interventi che si rendono necessari al fine di snellire ed accelerare il procedimento relativo alla revisione dei Programmi finanziati con risorse dell’Unione Europea e risorse statali destinate alla politica di coesione.

L’articolo 2 apporta modifiche all’articolo 15 della legge in esame: nel comma 1 si prevede che le modifiche sostanziali agli atti di programmazione, finanziati con risorse dell’Unione Europea, devono essere trasmesse alla competente Commissione consiliare per il relativo parere e non richiedono anche l’approvazione da parte del Consiglio regionale. In tal modo, si garantisce l’esercizio del controllo da parte della Commissione consiliare sulle modifiche agli atti di programmazione e al contempo si assicura la speditezza del procedimento.

Inoltre, l’articolo 3 reca le disposizioni di carattere finanziario, prevedendo che l’indennità mensile speciale a titolo di rimborso forfettario delle spese relative alla permanenza nella sede di servizio all’estero, al personale regionale assegnato e in servizio presso l’ufficio di collegamento, sia imputata a carico degli Assi di assistenza tecnica delle singole Autorità di Gestione, che richiederanno l’attivazione delle singole posizioni funzionali presso il suddetto ufficio per le loro finalità istituzionali, nella misura massima di euro 200.000,00 annue, mentre le spese relative alla retribuzione di posizione e di risultato, ove trattasi di personale dirigenziale, e i compensi di produttività ove trattasi di personale del comparto, invece, saranno poste a carico del bilancio regionale.

Ritengo che sia un intervento legislativo che si rende opportuno e necessario per dare la giusta valorizzazione e la piena funzionalità alla sede regionale di Bruxelles, sia per avere un faro sempre acceso sulle novità che quotidianamente animano i corridoi europei, sia per avere un monitoraggio costante e attivo per i rapporti di primo ingaggio con i servizi della Commissione Europea. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Straface. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Ho letto attentamente tutti gli articoli e, secondo me, vanno bene. Sono d'accordo che sulla Programmazione europea ci voglia uno sforzo in più. Però, collega Straface, ho un dubbio e glielo sottopongo: all'articolo 2 è previsto che le modifiche alla Programmazione comunitaria, quindi la revisione, non passino più all'interno di questo Consiglio regionale, in quest’Aula. Signor Presidente, vorrei sottolineare questo aspetto - lei sicuramente avrà già avuto modo di vederlo: con le modifiche che andremo a votare, tutti i provvedimenti che vedranno una revisione della Programmazione effettuata con i Fondi comunitari non verranno più discussi in Aula, verranno inviati in Commissione. La Commissione entro 15 giorni si dovrà riunire, e, se non farà in tempo, si darà per acquisito il parere favorevole.

Mi sembra eccessivo, posso capire quando la revisione e le modifiche sulla Programmazione comunitaria - che ha un impatto fondamentale sulla vita della nostra regione - sono di piccolo conto, quando si tratta, però, di modifiche considerevoli, credo che sia necessario portare la discussione in Aula. Anche perché le Commissioni - ne sono testimone in prima persona - molto spesso non riescono ad avere tutti i partecipanti presenti perché il numero dei consiglieri è diminuito, alcuni gruppi consiliari non partecipano ad alcune Commissioni perché i componenti sono sei e non si poteva avere una rappresentanza in tutte le Commissioni.

Quindi, si rischia di far passare dei provvedimenti che hanno un impatto importante sulla Programmazione comunitaria della nostra regione senza che vengano discussi in quest’Aula e si spoglia anche il ruolo del Consiglio regionale.

Credo che questo aspetto vada approfondito e, quantomeno, relegato solamente agli interventi minori, non a quelli che hanno incidenza importante sul territorio. Grazie.

PRESIDENTE

Penso che sia proprio così. Se la modifica interverrà sulla stessa Azione o Programma si verrà esentati dall’esame in Consiglio. Quando le variazioni saranno più articolate è ovvio che verranno esaminate in Consiglio.

È pervenuto all'articolo 1 un emendamento, protocollo numero 23552, a firma del consigliere Tavernise, a cui cedo la parola per l’illustrazione. Però mi sembra che voglia intervenire il consigliere Montuoro sull'emendamento. Prego, consigliere Montuoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Ho avuto modo di leggere attentamente l'emendamento del consigliere Tavernise, al quale dico che ci sono delle azioni pienamente condivisibili rispetto al ruolo dell'ufficio di Bruxelles che consente di avere una migliore interlocuzione, un collegamento ancora più diretto con gli altri uffici.

Alcune delle azioni che indica nell'emendamento sono già comprese nel corpo della legge. Oggi, però, non siamo in grado di valutare attentamente l'aspetto tecnico-finanziario.

Per esempio, per l'azione che lei indica al punto “c) realizza eventi promozionali e iniziative culturali a Bruxelles…” abbiamo bisogno di una relazione finanziaria più ampia e più esaustiva che evidenzi meglio il carattere ordinamentale della legge. Anche perché, se si andranno a svolgere delle iniziative, eventi, eccetera, si avrà bisogno di prevedere delle risorse.

Le chiedo, quindi, di poterlo esaminare in una fase successiva, in modo da poter avere una maggiore interlocuzione con gli uffici per approfondire. Grazie.

PRESIDENTE

Ritira l’emendamento?

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Lo ritiriamo per riproporlo dopo aver sentito gli Uffici.

PRESIDENTE

Va bene. Quindi, pongo in votazione l’articolato.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

All’articolo 4 è pervenuto l'emendamento protocollo numero 23601, a firma del consigliere Montuoro. Prego, consigliere Montuoro, lo illustri.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Presidente, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE

Grazie, perfetto.

Articolo 4

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge il suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 83/12^ d'Ufficio, recante: “Elezione di tre Consiglieri regionali dei quali uno in rappresentanza della minoranza per la costituzione della Consulta regionale della cooperazione (art. 3, legge regionale 6 dicembre 1979, n. 13)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 11 all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 83/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione di tre Consiglieri regionali dei quali uno in rappresentanza della minoranza per la costituzione della Consulta regionale della cooperazione”.

Rammento che, ai sensi dell'articolo 106 del Regolamento interno, ciascun consigliere può scrivere sulla scheda non più di due preferenze. All'esito della votazione, sono eletti in seno alla Consulta regionale della Cooperazione i consiglieri che otterranno il maggior numero di preferenze. Qualora più candidati abbiano conseguito eguale al numero di voti, si procede, se necessario, al ballottaggio fra essi.

Si costituisca il seggio elettorale.

Chiamo a svolgere la funzione di scrutatori i consiglieri Segretari questori. Chiedo ai commessi di distribuire le schede per poter procedere alla votazione.

 

(Viene costituito il seggio elettorale e vengono distribuite le schede)

 

Chiedo al Segretario questore di procedere con la chiama. Prego.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione per le elezioni di tre consiglieri regionali, dei quali uno in rappresentanza della minoranza, per la costituzione della Consulta regionale della Cooperazione: presenti e votanti 20; hanno riportato voti: Neri 14, Cirillo 14, Tavernise 5, Montuoro 1, Geraldi 1.

Pertanto, sono eletti, quali rappresentanti del Consiglio regionale in seno alla Consulta regionale della Cooperazione, i consiglieri: Neri con 14 voti, Cirillo con 14 voti, Tavernise con 5 voti, in rappresentanza della minoranza.

 

(Così resta stabilito)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 86/12^ d'Ufficio, recante: “Designazione di un componente nella sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo al dodicesimo punto all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 86/12^ d'Ufficio, recante: “Designazione di un componente nella sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria”

CRINO´ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Presidente, posso intervenire?

PRESIDENTE

Prego, ne ha facoltà.

CRINO´ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Presidente, la mia richiesta riguarda sia il punto 12 che il seguente, il punto 13.

Chiedo con riferimento alle proposte di provvedimento amministrativo numero 86/12^ e 87/12^, inserite ai punti 12 e 13 all’ordine del giorno, di dare seguito a quanto previsto dall'articolo 2, comma 3, della legge regionale 4 agosto 1995, numero 39, e dall'articolo 113 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, votiamo la richiesta relativa al punto 12. La richiesta è approvata.

 

(Il Consiglio approva l’attivazione dei poteri sostitutivi in capo al Presidente del Consiglio regionale)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 87/12^ d'Ufficio, recante: “Nomina su designazione da parte delle Associazioni operanti nel settore e presenti sul territorio regionale con competenze specifiche, finalizzata alla nomina di dieci rappresentanti in seno all'Osservatorio regionale sulla violenza di genere (articolo 2, comma 2, lettera e), legge regionale 23 novembre 2016, n. 38)”

PRESIDENTE

Votiamo la richiesta del consigliere Crinò in merito al punto 13 all’ordine dl giorno.

La richiesta è approvata.

 

(Il Consiglio approva l’attivazione dei poteri sostitutivi in capo al Presidente del Consiglio regionale)

Mozione numero 28 di iniziativa del consigliere Alecci, recante: “Pratica del Ghusl

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 28 di iniziativa del consigliere Alecci, recante: “Pratica del Ghusl”. Cedo la parola al proponente per l'illustrazione. Prego, consigliere Alecci.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Si propone di normare, per la comunità musulmana, una pratica che in Calabria ancora non è attivata né normata: il lavaggio della salma.

È una pratica che è stata approvata in tutta Europa. Anche in questo la Calabria arriva in ritardo.

La comunità musulmana è presente in Calabria, in un censimento risultano oltre 30.000 persone. Tra l'altro, non bisogna incorrere nel facile errore di pensare che siano tutti stranieri perché ci sono tanti italiani, tanti calabresi, di religione musulmana.

La religione islamica prevede, quando vi è un decesso, che la salma debba subire un lavaggio per purificarla. Questo è quello che chiede la loro religione, ma purtroppo viene impedito in alcuni ospedali.

Quindi, con questa mozione non si fa altro che impegnare la Giunta regionale a sollecitare il Dipartimento tutela della salute affinché si predisponga un atto di indirizzo destinato, appunto, alle Aziende sanitarie locali e alle Aziende ospedaliere per consentire l'utilizzo delle sale settorie, già presenti all'interno degli ospedali - compatibilmente, chiaramente, con le esigenze di ufficio e previa autorizzazione del direttore sanitario del presidio -, per il lavaggio delle salme dei defunti di fede musulmana. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Alecci. Pongo in votazione la mozione con autorizzazione al coordinamento formale. La mozione è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Mozione numero 33 di iniziativa dei consiglieri F. Mancuso, F. Iacucci, E. Alecci, S. Cirillo, P. Caputo, recante: “Sostegno al sistema del Credito Cooperativo”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 33 di iniziativa dei consiglieri F. Mancuso, F. Iacucci, E. Alecci, S. Cirillo, P. Caputo, recante: “Sostegno al sistema del Credito Cooperativo”. Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento. Ne ha facoltà.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia)

Il Credito cooperativo è una componente originale e fondamentale dell'industria bancaria italiana costituita da circa 250 banche; da oltre 135 anni queste realtà sono presenti sul territorio con diffusione capillare e svolgono un ruolo essenziale di sostegno all'economia reale in quanto banche di comunità, promuovendo la crescita e lo sviluppo sociale ed economico.

Sono cinque le BCC che hanno la sede legale nella Regione Calabria, con 70 sportelli che servono un territorio composto da 404 Comuni (in molti casi dei quali unica presenza bancaria), con impieghi lordi importanti, come pure per la Raccolta da clientela su base regionale.

Le BCC calabresi hanno perseguito il mantenimento di una capillare presenza territoriale che è stato uno degli elementi che ha permesso alle banche della categoria di finanziare il territorio e sostenere l'economia locale anche nelle fasi di congiuntura avversa, confermando la propria distintiva funzione di vicinanza alle famiglie e imprese del territorio. ll decreto-legge 14 febbraio 2016, numero18, ha messo in atto una profonda riforma organizzativa del credito cooperativo, basata essenzialmente sulla costituzione di gruppi bancari cooperativi-Gbc (alle cui capogruppo sono attribuite le funzioni di direzione, coordinamento del gruppo nonché di garanzia, nei casi di eventuali situazioni di criticità, e consentendo anche sinergie negli investimenti per innalzare il livello dei servizi offerti) ai quali le BCC hanno l'obbligo di aderire, mantenendo singolarmente l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria e conservando tutti i caratteri distintivi di banche cooperative a mutualità prevalente.

Le BCC, anche se affiliate ad un Gruppo Bancario Cooperativo, conservano per la normativa italiana una serie di caratterizzazioni, tra le quali: l'obbligo di finalità mutualistiche, l'obbligo di erogare credito prevalentemente ai soci, l'erogazione di almeno il 95 per cento del totale dei crediti alle imprese e alle famiglie che operano e vivono nel territorio di competenza nel quale raccolgono il risparmio, l'obbligo di destinare a riserve indivisibili tra i soci di almeno il 70 per cento degli utili.

Il combinato disposto di regole e linee guida europee in materia di credito deteriorato (calendar provisioning, nuova definizione di insolvenza, nuove linee guida sulla concessione e il monitoraggio del credito, trattamento prudenziale delle moratorie e altro) e il quadro di regole e approcci di vigilanza europei sui Gruppi bancari cooperativi costituisce un rischio reale di svantaggio competitivo del sistema Italia e di indebolimento del potenziale di ripresa e resilienza del nostro Paese,

Tutto ciò premesso e considerato si impegna la Giunta regionale, per quanto di competenza, affinché, anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari, in particolare nelle aree interne e di montagna, colga l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento nell'Unione Bancaria degli Accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento 468/2014, allo scopo di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante dall'art. 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità. A tal fine, si invita la Giunta a valutare l'opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni e del Comitato Europeo delle Regioni, nei confronti del Governo italiano e Parlamento Europeo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Solo per sottolineare l'importanza di questo provvedimento. Le BCC, che servono i territori e ne sostengono l'economia, stanno attraversando un periodo complicato. Si paventa anche la chiusura di qualche piccola filiale in qualche territorio, quindi è bene che ci sia questa sinergia tra la Giunta regionale e le BCC per fortificare e rilanciare la loro azione sui territori che è sinergica e soprattutto utile per chi fa impresa.

Quindi, ben venga questo provvedimento. Il mio voto sarà favorevole. Grazie.

PRESIDENTE

Condivido in pieno. Pongo in votazione la mozione con autorizzazione al coordinamento formale.

La mozione è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Avendo esaurito gli argomenti posti all'ordine del giorno, la seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 18,57

 

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Arruzzolo, Gentile, Irto, Loizzo.

 

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei Consiglieri regionali:

 

Mancuso “Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro” (PL n. 100/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Straface “Modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione” (PL n. 101/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Tavernise “Disposizioni per la valorizzazione del verde urbano, l’istituzione degli orti urbani e il recupero dei terreni abbandonati” (PL n. 102/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

 Alecci “Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione delle arti di strada in Calabria” (PL n. 103/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Graziano “Interventi normativi alla legge regionale n. 8 del 5 aprile 2008 (Riordino dell'organizzazione turistica regionale) e recepimento decreto del Ministro del turismo 5 agosto 2021 (Requisiti professionali a livello nazionale dei direttori tecnici delle agenzie di viaggio e turismo)” (PL n. 104/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla Seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

 

Alecci “Esercizio dell'attività enoturistica in Calabria” (PL n. 105/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla Seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

 

Alecci “Disciplina dell'ole turismo in Calabria” (PL n. 106/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla Seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

 

Arruzzolo, Neri, Loizzo, Crinò, De Nisi, Graziano “Modifica all'articolo 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della 'ndrangheta e per la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della trasparenza)” (PL n. 107/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito, alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario e alla Commissione speciale contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa per il parere di cui all’art. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

 

Straface “Promozione di iniziative in memoria del Presidente Jole Santelli” (PL n. 108/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Straface “Norme in materia di servizio idrico integrato” (PL n. 109/10^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Mancuso e Fedele “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato” (PL n. 110/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Straface “Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale” (PL n. 111/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Straface “Modifica Legge regionale del 12 ottobre 2016, n. 30” (PL n. 112/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Straface e Cirillo “Modifiche alla legge regionale 12 ottobre 2016 n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione)” (PL n. 113/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere.

 

Tavernise “Riordino mansioni del personale sanitario” (PL n. 114/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

De Francesco “Interventi in materia di sussidio a favore di pazienti oncologici affetti da alopecia” (PL n. 115/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Tavernise “Istituzione e disciplina del Reddito energetico regionale” (PL n. 97/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito, alla Seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario e alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per il parere di cui all’art. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

 

Graziano “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo” (PL n. 98/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

 

Laghi “Istituzione dell'Autorità Regionale per i diritti degli animali d'affezione e la corretta convivenza con le persone” (PL n. 99/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito, alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario e alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per il parere di cui all’art. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

 

“Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2. Presa d’atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30.08.2022, conclusa in data 07.07.2022 (deliberazione G.R. n. 424 del 7.09.2022) (PPA n. 82/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

“Rendiconto esercizio 2020 dell’Azienda Calabria Lavoro (deliberazione G.R. n. 453 del 30.09.2022)” (PPA n. 84/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

“Bilancio di previsione 2022-2024 dell’Azienda Calabria Lavoro (deliberazione G.R. n. 454 del 30.09.2022)” (PPA n. 85/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

“Piano di Azione e Coesione (PAC) Calabria 2007/2013. Approvazione rimodulazione delle schede intervento I.1, II.1.4, II.2.1, II.17, !!!.6, III.11, I.2, II.1.3, I.3.1. Approvazione rimodulazione del Piano finanziario (deliberazione G.R. n. 489 del 14.10.2022)” (PPA n. 88/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

“Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d’atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 16/9/2022 e conclusa in data 07/10/2022 (deliberazione G.R. n. 512 del 17.10.2022)” (PPA n. 89/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:

 

“Elezione di tre Consiglieri regionali dei quali uno in rappresentanza della minoranza per la costituzione della Consulta regionale della cooperazione (art. 3, legge regionale 6 dicembre 1979, n. 13)” (PPA n. 83/12^).

 

“Designazione di un componente nella sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria” (PPA n. 86/12^).

 

“Nomina su designazione da parte delle Associazioni operanti nel settore e presenti sul territorio regionale con competenze specifiche, finalizzata alla nomina di dieci rappresentanti in seno all’Osservatorio regionale sulla violenza di genere (articolo 2, comma 2, lettera e), legge regionale 23 novembre 2016, n. 38)” (PPA n. 87/12^).

Richiesta parere della Commissione consiliare competente

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 415 dell’1 settembre 2022, concernente: ““POR Calabria FESR FSE 2014/2020 - Rimodulazione del Piano Finanziario dell'Asse 8 “Promozione dell'occupazione” (OT 8 FSE), Azioni 8.1.1 - 8.1.4 - 8.2.5 - 8.5.1 - 8.5.3 - 8.5.5 e 8.6.1 dell'Asse 10 “Inclusione sociale” (OT 9 FSE), Azioni 9.1.2 e 9.2.1 dell'Asse 13 “Capacità istituzionale” (OT 11 FSE), Azioni 11.1.1 - 11.1.2 - 11.3.1 - 11.3.2 - 11.3.3 e 11.5.2.””.

(Parere numero 8/12^).

È stato assegnato alla seconda Commissione consiliare.

 

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 425 del 7 settembre 2022, concernente: “L.R.18 maggio 2017 n. 19 “Norme per la programmazione e lo sviluppo dell’attività teatrale” - Approvazione Piano triennale degli interventi 2022-2024”.

(Parere numero 9/12^).

È stato assegnato alla terza Commissione consiliare.

 

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 488 del 14 ottobre 2022, concernente: “POR CALABRIA FESR FSE 2014/2020 - Rimodulazione del Piano Finanziario dell’Asse 1 “Promozione della Ricerca e dell’Innovazione” (OT 1 FESR). Azioni 1.1.5 e 1.3.1 dell’Asse 5 “Prevenzione dei Rischi” (OT 5 FESR). Azioni 5.1.1 e 5.1.4 dell’Asse 12 “Istruzione e Formazione” (OT 10 FSE). Azioni 10.1.1 - 10.1.6 - 10.5.2 e 10.6.2 dell’Asse 13 “Capacità istituzionale” (OT 11 FSE). Azioni 11.1.1 - 11.1.2 e 11.4.1”.

(Parere numero 10/12^).

È stato assegnato alla seconda Commissione consiliare.

Deliberazione della Giunta regionale

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 490 del 14 ottobre 2022, concernente: “Programma azione e coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria. Approvazione proposta di modifica del Programma”. Sostituisce la delibera di Giunta regionale N. 449 del 30 settembre 2022.

Parere favorevole della Commissione consiliare competente

La terza Commissione consiliare, nella seduta del 4 ottobre 2022, ha espresso parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 425 del 7 settembre 2022, concernente: “L.R.18 maggio 2017 n. 19 “Norme per la programmazione e lo sviluppo dell’attività teatrale” - Approvazione Piano triennale degli interventi 2022-2024”.

(Parere numero 9/12^).

 

La seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 ottobre 2022, ha espresso parere favorevole alla deliberazione n. 415 dell’1 settembre 2022, concernente: “POR Calabria FESR FSE 2014/2020 - Rimodulazione del Piano Finanziario dell'Asse 8 “Promozione dell'occupazione” (OT 8 FSE), Azioni 8.1.1 - 8.1.4 - 8.2.5 - 8.5.1 - 8.5.3 - 8.5.5 e 8.6.1 dell'Asse 10 “Inclusione sociale” (OT 9 FSE), Azioni 9.1.2 e 9.2.1 dell'Asse 13 “Capacità istituzionale” (OT 11 FSE), Azioni 11.1.1 - 11.1.2 - 11.3.1 - 11.3.2 - 11.3.3 e 11.5.2.”.

(Parere numero 8/12^).

Ritiro proposta di legge da parte del proponente

La proposta di legge n. 93/12^ di iniziativa del consigliere regionale Cirillo, recante: “Modifiche all'art. 15 della legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione)”, è stata ritirata dal proponente in data 12 ottobre 2022.

 

La proposta di legge n. 112/12^ di iniziativa del consigliere regionale Straface, recante: “Modifica Legge regionale del 12 ottobre 2016, n. 30”, è stata ritirata dal proponente in data 12 ottobre 2022.

 

La proposta di legge n. 44/12^ di iniziativa del consigliere regionale De Francesco, recante: “Interventi in materia di sussidio a favore di pazienti oncologiche affette da alopecia”, è stata ritirata dal proponente in data 18 ottobre 2022.

Trasmissione relazione attività Commissione speciale di Vigilanza

La Commissione speciale di vigilanza ha trasmesso la relazione inerente le proprie attività svolte nel primo semestre del 2022.

Trasmissione relazione Commissione speciale di vigilanza sulla deliberazione Corte dei conti - Sezione regionale di controllo per la Calabria

La Commissione speciale di vigilanza ha trasmesso, ai sensi dell’art. 34, comma 3, lett. e) del R.I., la relazione sulla deliberazione della Corte dei conti - Sezione regionale di Controllo per la Calabria n. 68/2022, avente ad oggetto “Relazione annuale sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2021 e sulle tecniche di quantificazione degli oneri”, (articolo 1, c. 2, del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con legge 7 dicembre 2012, n. 213)”. Approvata nella seduta dell’11 ottobre 2022.

Emanazione decreto del Presidente del Consiglio regionale

È stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio regionale n. 6 del 06.10.2022, recante: “Rinvio delle elezioni del Consiglio delle Autonomie locali del 20 ottobre 2022. Fissazione nuova data di convocazione delle elezioni e contestuale riapertura dei termini di presentazione delle candidature”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2022-2024:

 

  1. Deliberazioni della Giunta regionale numeri 406, 407, 408 e 409 dell'1 settembre 2022
  2. Deliberazioni della Giunta regionale numeri 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 434, 435 e 436 del 13 settembre 2022
  3. Deliberazione della Giunta regionale numero 439 del 21 settembre 2022
  4. Deliberazioni della Giunta regionale numeri 457, 458, 459, 460, 461, 462, 463, 464, 465, 466, 467, 468, 469, 470, 471, 472, 473, 474, 475, 476, 477, 479, 480, 481, 482 e 483 del 30 settembre 2022
  5. Deliberazioni della Giunta regionale numeri 493, 494, 495, 496, 497, 500 e 503 del 14 ottobre 2022
  6. Deliberazioni della Giunta regionale numeri 514, 515, 516, 517, 518, 519, 520, 521 e 522 del 17 ottobre 2022

Interrogazioni a risposta immediata

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-il lavoro degli operatori sanitari calabresi nella lotta al Covid-19 è stato fondamentale e solo grazie alla loro dedizione, competenza e professionalità si sono potute salvare molte vite umane, operando in situazioni di particolare rischio per la propria salute ed in condizioni di estrema difficoltà, fortemente aggravata dalla disastrata situazione in cui versa la sanità nella nostra regione;

la Calabria è ancora l’unica Regione a non aver erogato le indennità Covid, il compenso aggiuntivo pensato per premiare il personale sanitario per il particolare impegno profuso nei reparti durante la pandemia.

Considerato che: il Governo ha stanziato le risorse da destinare alle Regioni per premiare gli eroi della pandemia due anni fa;

la Regione Calabria ha prodotto più atti per chiedere alle aziende sanitarie e ospedaliere la rendicontazione delle attività svolte dal personale impegnato nei reparti, per consentire agli enti del Servizio sanitario di accedere al finanziamento, per fissare le categorie beneficiarie dell’indennità;

ai fondi inizialmente stanziati dal Governo sono state aggiunte altre risorse reperite attraverso le linee di finanziamento comunitarie.

Tenuto conto che: è necessario sancire il riconoscimento per il lavoro e il sacrificio svolto durante l’emergenza pandemica dal personale sanitario del Servizio sanitario regionale, sin dai primi mesi nel fulcro dell’emergenza e costantemente impegnato nelle nostre strutture sanitarie pubbliche.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e come intende assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria affinché le Aziende sanitarie e ospedaliere pongano fine ai gravissimi e ingiustificati ritardi nelle erogazioni delle indennità Covid a favore del personale sanitario impegnato nell’emergenza pandemica, riconoscendo, così, in maniera concreta il rischio corso e l’impegno e l'abnegazione dimostrata in modo encomiabile dagli operatori sanitari calabresi.

(76; 01/09/2022).

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- da notizie di stampa si apprende che il reparto di nefrologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone ha sospeso i ricoveri per carenza di personale sanitario;

- la sospensione dei ricoveri, se confermata, rappresenta l’ennesima lesione del diritto alla salute dei cittadini della provincia di Crotone;

- alla base di tale grave decisione ci sarebbe la carenza di personale medico che, nonostante i doppi e a volte tripli turni, non riuscirebbe a garantire un servizio adeguato a pazienti per i quali la dialisi è l’unica speranza di sopravvivenza;

- numerosi quanto, ad oggi, inefficaci sono stati gli appelli di diverse Associazioni che hanno chiesto un intervento urgente e risolutivo per una situazione che si trascina ormai da troppo tempo;

- solo pochi giorni fa l’Aned, Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto, aveva sottoposto alla direzione dell’Asp di Crotone le molte criticità del servizio in questione: l’ubicazione del reparto al settimo piano del presidio ospedaliero con la conseguente difficoltà dei pazienti a raggiungerlo, ascensori vecchi e spesso non funzionanti usati da pazienti, personale sanitario e personale esterno con evidenti rischi di contagi COVID, carenza di medici costretti a dividersi tra il centro dialisi di Crotone, quello di Mesoraca e il reparto di Oncologia dello stesso Ospedale, impossibilità ad effettuare interventi chirurgici di fistola per dialisi con pazienti costretti a trasferirsi a Catanzaro;

- nel quadro sopra descritto l’annunciata chiusura del reparto, se non scongiurata in tempi rapidissimi, segnerebbe un punto di non ritorno per la sanità crotonese.

Tutto quanto sopra premesso, con la presente si interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua funzione di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria

per sapere:

- quali utili e tempestive iniziative intenda assumere per scongiurare la chiusura del reparto di nefrologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone e garantire il suo necessario potenziamento.

(79; 12/09/2022).

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

per i servizi di trasporto pubblico ferroviari sulla rete nazionale, di interesse regionale e locale della Calabria, la Regione ha stipulato un contratto di servizio con Trenitalia per gli anni 2018-2032;

In questo contratto di servizio, stipulato tra ARTCal, in qualità di Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Calabria per il servizio di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale e Trenitalia S.p.A. e approvato con delibera n. 23 del 2 dicembre 2019 da ARTCal, sono previsti incrementi tariffari annuali precisi. Nello specifico, per l'anno 2022 è previsto un incremento del 6,5%, per come indicato nell’Allegato 3- PEF, Matrice dei Rischi e PRO 2018-2022, che è parte integrante della deliberazione;

nel contratto di servizio, all’articolo 1, è specificato che l’allegato n. 3 (PEF, Matrice dei Rischi e PRO) è tra quei documenti che possono essere modificati solo previa sottoscrizione di uno specifico accordo fra ARTCal e Trenitalia;

all’articolo 11 del contratto di servizio è specificato come le variazioni dell’offerta commerciale devono essere precedute da un’adeguata informazione alla clientela, che è compito di Trenitalia assicurare. Considerato che: sul sito di Trenitalia, a partire del mese di ottobre 2022, le tariffe degli abbonamenti per quanto riguarda le tratte regionali della Calabria risultano incrementate dal 30% fino al 60%. A titolo di esempio, a settembre un abbonamento mensile da Cosenza a Reggio Calabria è costato € 140,80. Dal mese di ottobre lo stesso abbonamento mensile costerà € 216,20. Gli aumenti sono evidenti anche su percorsi con chilometraggi inferiori. Sulla tratta Cosenza-Praia a Mare se finora il prezzo dell’abbonamento è stato di 93,40 euro, a partire dal primo ottobre salirà a 129,60 euro. Altri aumenti riguarderanno gli abbonamenti settimanali e i biglietti quotidiani;

nessuna informazione su questo aumento di prezzi è stata comunicata ai pendolari calabresi che giornalmente viaggiano sulle tratte regionali. Tenuto conto che: i rincari sembrano riguardare la sola Calabria. Non risultano sul sito Trenitalia variazioni sul costo dei biglietti e degli abbonamenti nelle altre regioni italiane. Preso atto che: questi aumenti peseranno fortemente sulle finanze dei viaggiatori calabresi, per lo più professionisti, dipendenti statali, insegnanti e studenti che quotidianamente si spostano per raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Famiglie e lavoratori, oltre al caro vita e caro bollette, saranno costretti ad affrontare anche questo ulteriore fardello, con una spesa annuale aggiuntiva ad abbonamento che può arrivare fino a € 900. L’aumento delle tariffe, tra l’altro, non trova alcun riscontro guardando la qualità del servizio, che resta scarsa: treni vetusti e sovraffollati, continui ritardi con notevoli disagi per i viaggiatori.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

che iniziative intenda assumere la Regione Calabria per bloccare i rincari improvvisi e sconsiderati dei biglietti dei treni regionali, anche verificando il rispetto del contratto di servizio stipulato con Trenitalia.

(82; 28/09/2022).

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-l’emergenza sanitaria da COVID 19 ha generato una crisi economica inimmaginabile con tutte le economie del mondo entrate in una fase recessiva assai pesante;

come se non bastasse, lo scoppio della guerra in Ucraina ha portato una nuova e, per altri versi, ancor più grave crisi, determinando un aumento senza precedenti del costo delle materie prime e dell’energia, annullando la ripresa economica innescata dal progressivo superamento della fase emergenziale della pandemia;

in questo quadro, la Calabria che già nel periodo pre-crisi aveva una economia assai debole, vive oggi una situazione che mette a rischio la sua stessa tenuta sociale e non c’è rapporto statistico che non lo confermi;

basti pensare che, per l’anno 2020, in Calabria, secondo i dati forniti dalla stessa Regione, si contavano quasi 96.000 famiglie in povertà assoluta;

a riprova di quanto sopra, nel 2021 sono stati 58.146 i nuclei familiari richiedenti il Reddito di Cittadinanza (per 101.692 componenti), mentre sono state più di 60.000 le prestazioni di Naspi e Dis-coll erogate dall’Inps calabrese;

dati tutti confermati dalla "classifica" stilata dall’Istat che, secondo i dati del 2021, la Calabria con il 20,8% è la terza regione in Italia per numero di famiglie povere, dati che non cambiamo se si prende in considerazione la percentuale di individui poveri, e dunque non più nuclei familiari ma singole persone, con una popolazione in condizione di indigenza del 24,1%;

i timidi segnali di ripresa registrati nel 2021 anche dall’osservatorio della Banca d’Italia sono stati spazzati via dai rincari di materie prime e costi energetici, spingendo alcune aziende, addirittura, a sospendere la produzione;

è di soli pochi giorni fa il grido d’allarme, lanciato da Confindustria Calabria, secondo il quale 25.000 micro e piccole imprese rischiano il default a causa dell’aumento del costo dell’energia, con 65.000 addetti che rischiano concretamente di perdere il lavoro;

a quanto sopra si aggiunga che, come più volte denunciato dal Procuratore capo di Catanzaro, la crisi economica offre ad una organizzazione come la ’ndrangheta, che non ha il problema di arricchirsi ma di giustificare i propri capitali, la possibilità di sfruttare le difficoltà economiche di famiglie e imprese per riciclare e impadronirsi di ampie fette del mercato;

si assiste, dunque, all’inesorabile diminuzione del potere di acquisto delle famiglie che comporta, da una parte l’aggravarsi della già difficile situazione di precari e disoccupati e dall’altra l’emergere di nuove e preoccupanti povertà;

nella situazione descritta appare urgente l’adozione di provvedimenti, per quanto di propria competenza, che nel breve periodo, offrano ai cittadini misure di sostegno al reddito per far fronte al non più sostenibile aumento del costo della vita e alle imprese aiuti economici per attenuare l’impatto devastante dell’aumento del costo dell’energia;

Tutto quanto sopra premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e quali urgenti provvedimenti si tendano adottare nel breve periodo per aiutare le imprese a superare questo difficile momento e garantire alle persone e alle famiglie in difficoltà misure di sostegno al reddito.

(84; 03/10/2022).

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- si assiste ad una ennesima emergenza igienico-sanitaria nella Sibaritide, con cumuli di rifiuti per strada e cassonetti stracolmi, soprattutto nel Comune di Corigliano Rossano. In questa città risultano non raccolti, e quindi in strada, oltre 300 tonnellate di maleodorante spazzatura;

con decreto del Presidente della Regione del 22 aprile 2022, è stato nominato il Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, per come stabilito nell’articolo 4 della Legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente”. Considerato che: da tempo si assiste al mancato raggiungimento del numero legale dei componenti dell’Assemblea dell’ATO Cosenza, Autorità dell'Ambito Territoriale Ottimale della provincia cosentina. Per tale motivazione il Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria ha adottato una serie di delibere, surrogando l’organismo in questione, al fine soprattutto di consentire la prosecuzione dei contratti;

ad agosto 2022 si è tenuta una assemblea ATO Cosenza con il commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, sulle criticità che persistono nella provincia di Cosenza. I Sindaci hanno sollecitato al Commissario l’individuazione del sito e della piattaforma per l’eco-distretto, sottolineando l’endemica carenza degli impianti di trattamento e smaltimento pubblici, la necessità di rivedere gli oneri di conferimento e trovare soluzioni immediate per il contenimento dei costi con i gestori degli impianti a servizio dell’ATO, oltre alla situazione di dissesto e pre-dissesto che la maggior parte dei comuni della provincia si trova ad affrontare e la stringente esigenza di ristrutturazione della gestione amministrativa con il passaggio al nuovo sistema;

il 19 settembre e il 28 settembre 2022 il Sindaco di Corigliano Rossano, nella qualità di presidente dell’ARO, Area Raccolta Ottimale della Sibaritide, ha inviato due missive al dirigente del dipartimento ambiente della Regione Calabria ed al Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, sulle ulteriori criticità del sistema rifiuti che hanno portato ad avere tonnellate di rifiuti nelle strade del Comune di Corigliano Rossano;

il 22 settembre 2022 la società che gestisce l’impianto di Bucita ha inoltrato all’ATO Cosenza e ai comuni dell’ARO della Sibaritide conferenti nella struttura impiantistica di Corigliano-Rossano, al Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria e al Prefetto di Cosenza una missiva, lamentando il mancato pagamento di quanto dovuto, pari a 3 milioni di euro e la possibile interruzione del servizio dal 28 settembre 2022. Tenuto conto che: a luglio 2022 il Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria affermava alla stampa che: “Grazie al rigoroso lavoro messo in campo dall’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria negli ultimi due mesi […] I Comuni e le Ato hanno adesso tutti gli strumenti necessari per far sì che la gestione dei rifiuti sia e rimanga ordinaria amministrazione, e mai più emergenza. La Regione, attraverso l’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria, è e sarà pronta ad intervenire per supportare gli enti territoriali in caso di difficoltà”. Preso atto che: non c’è affatto chiarezza sui ruoli che i diversi attori, Sindaci, ATO Cosenza, ARO, struttura commissariale dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, devono svolgere in questa fase di passaggio al nuovo sistema definito dalla Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10;

secondo i dati raccolti dal portale “Open” realizzato da Anci e Conai, il Veneto guida la classifica delle regioni italiane sulla raccolta differenziata e il riciclo, con il 76%. La Calabria è invece in penultima posizione, con un insoddisfacente dato del 48%.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

che iniziative intenda assumere la Regione Calabria per risolvere l’emergenza rifiuti che sta causando un serio rischio igienico-sanitario nella Sibaritide, stabilendo funzioni e ruoli dei vari attori coinvolti.

(87; 10/10/2022).

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con un comunicato stampa del 7 giugno 2022 il Presidente della Giunta regionale Occhiuto ha annunciato il cronoprogramma del Nuovo Ospedale di Palmi (Ospedale della Piana di Gioia Tauro);

- «Nel cronoprogramma contenuto nel Programma Operativo 2022-2025 del Commissario ad Acta per il Piano di Rientro si prevede l’approvazione del progetto esecutivo entro il mese di agosto 2023 ed un avanzamento fisico pari al 75% dei lavori contrattuali entro la fine del 2025;

l’ultimazione dei lavori ed il collaudo sono previsti entro la fine del 2026». - hanno provocato enorme preoccupazione e sgomento nella popolazione della Piana le recenti dichiarazioni del Presidente della Giunta regionale Occhiuto, il quale in un video ha annunciato che entro la fine di questa legislatura saranno completate le opere di costruzione degli ospedali di Sibari e Vibo Valentia non facendo nessun cenno, invece, al Nuovo Ospedale di Palmi (Ospedale della Piana di Gioia Tauro). Considerato che: - per l’esecuzione dell’opera si è accumulato un ritardo a dir poco vergognoso. È del 2007, infatti, l’Accordo di Programma Quadro tra Stato e Regione per la costruzione di quattro nuovi ospedali in Calabria;

tenuto conto che: - persino uno studio redatto dalla Associazione Pro Salus di Palmi indica in modo dettagliato i danni fin qui provocati alla cittadinanza calabrese a causa della mancata costruzione del nuovo Ospedale;

- non è stato ancora definito il Piano di caratterizzazione del terreno, strumento propedeutico alla definizione del progetto definitivo;

- non è stato ancora definito il rapporto con Terna S.p.A. per la eliminazione dei tralicci insistenti il terreno su cui è previsto la costruzione del Nuovo Ospedale. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- quali sono le iniziative che il Presidente della Giunta Regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad Acta della Sanità, intende assumere stanti i gravissimi ritardi accumulati, rispetto al suo cronoprogramma delineato solo cinque mesi fa.

(89; 12/10/2022).

 

Interrogazioni a risposta scritta

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

nel corso della seduta del Consiglio regionale del 30 agosto u.s. il Presidente della Giunta regionale ha reso un’informativa sull'accordo per la fornitura di servizi medici e sanitari di cui al D.C.A. 87 del 17 agosto 2022;

il D.C.A. 87 del 17 agosto 2022 prevede, in ragione della grave carenza di personale medico nelle aziende sanitarie provinciali ed in quelle ospedaliere e considerata la difficoltà a reperirlo per le vie ordinarie, un accordo transnazionale con la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A. (CSMC S.A.) con l’attivazione di procedure di distacco internazionale per la fornitura di medici da utilizzare a copertura del fabbisogno;

nel corso di detta informativa il Presidente della Giunta, nello stigmatizzare la condotta di società e agenzie per l’intermediazione di lavoro che, a suo dire, nel fornire medici ai sistemi sanitari regionali porrebbero in essere un’azione speculatrice distorcendo il mercato e ancora evidenziando aspetti che richiederebbero l’attenzione della magistratura;

vale la pena ricordare che senza lo spirito di abnegazione di tutto il personale sanitario, da premiare e valorizzare, che è stato ed è in prima linea nella difesa del diritto alla salute e nella lotta al covid 19, il nostro sistema socio-sanitario sarebbe sprofondato in una crisi irreversibile dalle conseguenze devastanti, ciononostante, come ammesso dallo stesso Presidente, buona parte di detto personale non ha ancora ricevuto le previste indennità covid;

nel corso, poi, di una video intervista il Presidente della giunta regionale, rispondendo alle domande di un cronista, a proposito della gestione dei concorsi da parte delle aziende ospedaliere e sanitarie, ha affermato che esistono centri di potere amministrativi e dirigenti del personale che “fanno i concorsi non che servono ai cittadini, ma che servono a loro”;

da ultimo, sempre in riferimento alla mancanza di medici e alla difficoltà di reclutamento, come sottolineato da alcune organizzazioni sindacali, parrebbe che molti medici del sistema sanitario regionale svolgerebbero funzioni amministrative anziché mediche.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua funzione di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

per sapere:

1. quali azioni coerenti intenda mettere in atto per fare piena luce, e/o eventualmente sottoporre a altre sedi competenti l’attività di intermediazione da parte di Cooperative private in merito ai contenuti delle sue affermazioni.

2. se, alla luce delle dichiarazioni rese in merito a comportamenti di alcuni dirigenti del personale di A.S.P. e A.O., quali utili e tempestivi provvedimenti intenda adottare al fine di porvi rimedio;

3. se non ritenga opportuno porre in essere un’azione di verifica e monitoraggio per rilevare se e quanto personale medico svolge mansioni amministrative.

(77; 05/09/2022).

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la legge regionale n. 33/2021, “Razionalizzazione e miglioramento dell’offerta assistenziale nel territorio regionale”, a seguito dell’intesa tra Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro nella Regione Calabria e l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, stabilisce che l’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio” sia incorporata nell’Azienda Ospedaliera-Universitaria “Mater Domini”;

- “entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge succitata sono definiti i rapporti tra Regione Calabria e Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro in materia di attività integrate di didattica, ricerca ed assistenza, mediante Protocollo d’Intesa ai sensi dell’articolo 1 del D.Lgs. 517/1999 sottoscritto dal Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro della Regione Calabria e dal rettore dell’Università”;

- l’art. 2 comma 3 della Legge Regionale n. 33/2021 stabilisce che “le attività prodromiche alla definizione del testo del Protocollo d’Intesa siano svolte da una Commissione tecnica paritetica composta da due delegati del Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro nella Regione Calabria e da due delegati del rettore dell’Università, che partecipano alla Commissione a titolo gratuito. I Commissari straordinari dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini” trasmettono senza indugio i dati e le notizie richiesti dalla Commissione tecnica per lo svolgimento delle funzioni ad essa devolute”. Considerato che: - ai sensi dell’art. 3 comma 1 “la fusione per incorporazione disposta dalla legge 33/21 diviene efficace il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria del Protocollo d’Intesa” e che dal giorno successivo cessano di diritto gli organi delle due Aziende.

Tenuto conto che: - il decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 gennaio 2000 (Disciplina dei rapporti fra Servizio Sanitario Nazionale ed Università, a norma dell’articolo 6 della legge 30 novembre 1998, n. 419) all’art. 1 regola i rapporti tra Servizio Sanitario Nazionale e Università ed in particolare, al comma 3, prevede che “i protocolli d’intesa di cui al comma 1 stabiliscono altresì, anche sulla base della disciplina regionale di cui all'articolo 2, comma 2-sexies, lettera b), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, criteri generali per l'adozione, da parte del Direttore Generale delle Aziende di cui all'articolo 2, degli atti normativi interni, ivi compreso l'atto aziendale previsto dall'articolo 3”;

- il DPCM 24 maggio 2001 contempla le “Linee guida concernenti i Protocolli di Intesa da stipulare tra Regioni e Università per lo svolgimento delle attività assistenziali delle università nel quadro della Programmazione nazionale e regionale ai sensi dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517” e, in particolare, disciplina all’art. 2 l’“Integrazione delle attività assistenziali didattiche e di ricerca”. Preso atto che: - la “Commissione tecnica paritetica Regione-Università” deve svolgere le attività prodromiche alla definizione del testo del Protocollo d’Intesa Università Magna Graecia e Regione Calabria;

- da più notizie di stampa, e in particolare dall’organizzazione sindacale CISL MEDICI, si è appreso della presenza di un altro tavolo parallelo, coordinato dal Commissario di Azienda Zero e costituito dagli attuali management delle due Aziende Ospedaliere, che sembrerebbe debba occuparsi dell’organizzazione della futura Azienda “Dulbecco”, valutando addirittura accorpamenti e soppressioni di strutture anche in base alla presenza di direttori, FF o prossimi al pensionamento;

- le due Aziende che si fonderanno tramite incorporazione della Azienda “Pugliese Ciaccio” nella A.O.U. “Mater Domini” presentano significativi debiti pregressi, che peserebbero sul Bilancio della futura Azienda Ospedaliera Universitaria “Dulbecco”.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. lo stato dell’arte delle attività svolte dalla “Commissione tecnica paritetica Regione-Università”;

2. se corrisponde al vero la notizia appresa dalla stampa, in particolare dall’organizzazione sindacale CISL MEDICI, ovvero l’esistenza di un altro tavolo parallelo coordinato dal Commissario di Azienda Zero, ed eventualmente, qualora fosse confermata, sapere quali obiettivi si prefigge il tavolo in questione ed in base a quali disposizioni lo stesso sia stato costituito;

3. quali siano i debiti pregressi delle due Aziende interessate alla fusione per incorporazione della Azienda “Pugliese Ciaccio” nella A.O.U. “Mater Domini” ed il relativo ammontare;

4. quali azioni si intendono portare avanti per risanare gli eventuali debiti pregressi della futura “Azienda Ospedaliera Universitaria “Dulbecco”.

(78; 06/09/2022).

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- Nel decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 1065 dell’8 settembre 2022 si evidenzia che, riguardo le borse di studio di specializzazione medica per il 2022, sono 984 i contratti aggiuntivi finanziati con risorse regionali e delle province autonome;

- come riportato dalla tabella riepilogativa allegata al medesimo Decreto, la Regione Calabria ha previsto il finanziamento di 4 borse di specializzazione medica aggiuntive;

- le 4 borse aggiuntive riguardano le specializzazioni in Geriatria, Malattie dell’Apparato Digerente, Dermatologia e Venereologia, Otorinolaringoiatria;

- i dati di altre regioni riportano la richiesta di numerose borse aggiuntive, come ad esempio la Sardegna 224, la Campania 168, la Puglia 30 etc.;

- negli anni scorsi la Regione Calabria aveva finanziato anche fino a 10 borse aggiuntive;

- com’è noto gli ospedali calabresi sono in sofferenza perché registrano una forte carenza di personale medico e sanitario, e un numero maggiore di specializzandi potrebbe rappresentare un valido aiuto per i medici in servizio. Considerato che: - Il Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità Roberto Occhiuto, all’interno di un’intervista pubblica sugli organi di stampa ha dichiarato che la Regione Calabria ha “finanziato quelle (le borse) che l'Università ci ha detto di finanziare…” - Successivamente il Magnifico Rettore dell’Università “Magna Graecia” ha dichiarato che l’Università ha attivato il numero di borse in base alla disponibilità di risorse messe in campo dalla Regione, invitando a documentarsi su quanto fatto proprio nelle altre regioni d’Italia e lasciando intendere che “ovviamente” si poteva fare di più.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità

per sapere:

1. Quale sia stato il reale percorso che ha portato alla richiesta di solo 4 borse di studio di specializzazione aggiuntive finanziate dalla Regione Calabria per il 2022;

2. Se è auspicabile già dal prossimo anno, attraverso un maggiore confronto tra Regione e Università e un maggiore sforzo in termini di risorse, l’aumento del numero delle borse di studio aggiuntive.

(80; 19/09/2022).

 

Laghi. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- sia il Piano europeo contro il cancro (febbraio 2021) che il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 (PNP) sottolineano la centralità e la fondamentale rilevanza della prevenzione e della diagnosi precoce;

- dai dati dell’ultimo rapporto AIOM-AIRTUM “I numeri del cancro in Italia 2021”, pubblicato ad ottobre 2021 sul sito del Ministero della Salute e presentato all’Istituto Superiore di Sanità, emerge che i tumori – nel 2021 – siano stati la causa di morte per 100.200 uomini e 81.100 donne benché si registri una riduzione dei tassi di mortalità di circa il 10% negli uomini e dell’8% nelle donne tra il 2015 e il 2021;

- sempre nel citato report AIOM-AIRTUM, la Rete nazionale dei registri dei tumori, dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro il cancro, e che per realizzarla sono stati stanziati tre milioni di euro da ripartire fra le Regioni per la creazione dei registri regionali dei tumori, che alimenteranno la Rete nazionale;

considerato che - la legge 22 marzo 2019, n. 29, istituisce e disciplina la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza nonché il referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione che, attraverso la raccolta, lo scambio, l’analisi e lo studio dei dati si propone, in particolare, finalità di “prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell'assistenza sanitaria” (lett. b, comma 1, articolo 1) nonché ulteriori obiettivi tesi alla promozione ed al progresso della ricerca, alla sorveglianza epidemiologica, al monitoraggio dei fattori di rischio su tutto il territorio nazionale;

- seppure in attesa di ulteriori provvedimenti di attuazione da parte dello Stato, le Regioni sono chiamate ad assicurare con la massima tempestività, efficienza e sistematicità l’invio dei dati anche attraverso una gestione corretta dei registri tumori;

atteso che - la Regione Calabria ha istituito il registro tumori della popolazione con legge regionale 12 febbraio 2016, n. 2, la quale prevede nello specifico:

a) la creazione della Rete dei registri tumori, per come individuati nella DGR n. 289 del 25 marzo 2010 e nello specifico Cosenza/Crotone, Catanzaro/Vibo Valentia e Reggio Calabria nonché le sub articolazioni di Vibo Valentia e Crotone (articolo 1);

b) il Centro di coordinamento dei Registri tumori con compiti di supporto per l’accreditamento all’AIRTUM dei registri e di interventi ed azioni rivolte alla prevenzione, diagnosi e studi relativi all’impatto sull’ambiente del cancro (articolo 2);

c) l’adozione di un regolamento regionale, in particolare per disciplinare il trattamento dei dati, nel rispetto della normativa vigente in materia (articolo 3);

posto che - sulla base dei dati rilevati dal sito AIRTUM, delle informazioni e delle ricerche effettuate, nonché del confronto con gli operatori del settore emergono, all’interno della Regione Calabria, diverse e preoccupanti criticità nel sistema di gestione dei registri che di seguito si riportano:

a) disomogeneità nella raccolta dei dati da parte dei referenti dei registri delle Asp preposte;

b) non operatività del Centro di coordinamento regionale;

c) mancata adozione del regolamento regionale, fondamentale per la gestione ed il trattamento di dati sensibili;

d) difficoltà nel reperimento e nella gestione dei flussi informatici di anatomia patologica e dei dati di mortalità;

- I Registri tumori consentono di ottenere indicatori certi e che l'individuazione del tasso di prevalenza e di incidenza delle neoplasie può permettere di pianificare interventi preventivi, tuttavia, i dati relativi alla Regione Calabria vengono per lo più trasmessi con un ritardo che li rende sostanzialmente non idonei ad essere utilizzati per le finalità di prevenzione per cui sono stati istituiti i registri.

Per quanto sopra esposto, considerata l’estrema delicatezza e importanza della tematica in questione, nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica,

per sapere:

se - il Presidente della Giunta regionale, anche in qualità di Commissario alla Sanità, sia a conoscenza di quanto evidenziato e se ritenga di dover intervenire urgentemente per rendere pienamente operativo il Registro regionale dei tumori;

- quali iniziative intenda intraprendere per rendere trasparenti, efficienti, nonché tempestive le attività dei centri che operano a livello provinciale all’interno delle Aziende Sanitarie calabresi.

(81; 20/09/2022).

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- costituisce un fatto notorio quello della piaga dell'emigrazione sanitaria dalla Calabria, e nello specifico l'impatto della cosiddetta migrazione sanitaria medico-chirurgica e riabilitativa dei minori residenti in Calabria: condizione che determina costi economici, umani e sociali rilevanti;

- le patologie motivo di ricovero sono prevalentemente le malattie neuro-psichiatriche (18,64%), le malformazioni congenite (14,57%), metaboliche/immunologiche (7,67%) e onco-ematologiche (5,68%): patologie che presuppongono l'assistenza presso una struttura ospedaliera con un reparto valido ed efficiente di Neuropsichiatria infantile;

- con nota prot.101/ist/2020 a firma del dott. ---------- della Direzione generale della digitalizzazione del sistema informativo sanitario e della statistica, in riscontro a puntuale richiesta delle associazioni Codacons ed Articolo 32, il ministero della Salute ha reso noto che "per quanto riguarda l'attività ospedaliera si comunica inoltre che nella Regione Calabria non risultano attivi reparti ospedalieri di Neuropsichiatria infantile";

preso atto che: - con comunicato del 03/08/2022 è stato reso noto l'accordo tra Regione Calabria e Bambino Gesù per potenziare la rete pediatrica e contenere la migrazione sanitaria e si è così provveduto a rendicontare che "sono stati oltre 7.500 i bambini calabresi a raggiungere il Bambino Gesù di Roma per cure mediche, ma fortunatamente solo il 15% di questi pazienti - poco più di 1000 - ha avuto bisogno di un ricovero. La stragrande maggioranza delle prestazioni (12.049 su 13.195) ha riguardato visite ambulatoriali, esami diagnostici o day hospital. Per la trasferta a Roma, il viaggio, il vitto, la permanenza, i giorni di lavoro persi, la stima della spesa per le famiglie ammonta complessivamente a circa 5 milioni di euro".

Considerato che - tale accordo ha certamente un impatto importante ma al tempo stesso non può costituire l'unica forma di assistenza specialistica ai pazienti pediatrici della regione;

- le famiglie calabresi ancora oggi sono costrette a sopportare veri e propri "viaggi della speranza" anche per meri controlli di routine;

il personale medico si scontra con carenze strutturali e di personale, l'offerta regionale per i pazienti con malattie neurologiche ad oggi è pressoché inesistente se si considera che per tali piccoli pazienti le patologie richiedono approcci multidisciplinari la cui assenza e/o inidoneità di fatto impedisce che la loro presa in carico sia effettiva e totale, mancando un sistema capace di fare rete;

per sapere:

1) se il Presidente della Regione Calabria, in qualità di Commissario ad acta del settore sanitario in Calabria, non ritenga opportuno, per il perseguimento dell'obiettivo della tutela dell'effettività del diritto alla salute, procedere alla immediata creazione in Calabria di un reparto ospedaliero e/o universitario di Neurologia pediatrica e di neuropsichiatria infantile;

2) se non ritenga opportuno adottare gli atti amministrativi e aziendali idonei a definire anche l'offerta territoriale dei servizi della Neuropsichiatria infantile (Npi), considerato che la complessità degli interventi di ambito rende necessario un costante lavoro di integrazione tra la rete degli operatori interna al servizio, la rete locale esterna al servizio, la rete di collegamento tra Centri ospedaliero-universitari e servizi territoriali, secondo il modello Hub-Spoke;

3) quali misure intenda porre in essere affinché si regolamenti l'effettiva presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale, dei pazienti con patologie neurologiche pediatriche laddove gli stessi siano presi in cura a livello specialistico da un ospedale extraregionale;

4) quali misure intenda adottare al fine di garantire la continuità e la qualità dell'assistenza e riabilitazione dei pazienti con patologie neurologiche pediatriche o neuropsichiatriche infantili anche in relazione al carico enorme che di fatto ad oggi ricade in via quasi esclusiva sulle famiglie.

(83; 29/09/2022).

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con delibera n. 94 del 21 marzo 2022 la Giunta regionale della Calabria ha approvato il Piano Attuativo di Forestazione - anno 2022;

- la l.r. n. 25/2013 prevede all'art. 5 comma 6 lettera b) che l'Azienda Calabria Verde provveda ad attuare il Programma Regionale della Forestazione e redigere i relativi Piani Annuali di Attuazione a norma dell'art. 6 della L.R. 20/92;

accertato che: - il Piano attuativo di Forestazione 2022 prevede che ciascun Ente attuatore formuli la progettazione esecutiva tenendo conto delle tipologie progettuali stabilite nel rispetto degli indirizzi dal Programma Regionale di Sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle foreste regionali 2021 - 2022, che si esplicano prevalentemente nell'ambito della gestione e manutenzione del territorio, manutenzione ed eventuale implementazione delle infrastrutture che ricadono nelle aree forestali e nella prevenzione dei rischi idrogeologici, ambientali e degli incendi boschivi nonché secondo le disponibilità finanziarie recate nel Bilancio Regionale;

dato atto che: - l'approvazione del Piano Attuativo annuale di Forestazione 2022 è atto propedeutico e necessario affinché gli Enti attuatori possano procedere alla redazione dei progetti da eseguire nell'anno 2022 nonché al trasferimento delle necessarie risorse per la realizzazione degli interventi previsti per i quali vengono utilizzati, senza soluzione di continuità i lavoratori di cui alla Legge 442/84 e della L.R. n. 8/2005;

considerato che: - al Dirigente Generale reggente del Dipartimento competente spetta la verifica dell'attuazione da parte degli Enti interessati di quanto stabilito dal Piano e alla conseguente adozione di quanto necessario a garantire la continuità tecnico­ amministrativa-contabile degli Enti attuatori i lavori di forestazione;

- secondo quanto indicato nella delibera di Giunta regionale sopra richiamata al Piano Attuativo Annuale sarà data attuazione con i progetti esecutivi che saranno redatti dagli Enti Attuatori della Forestazione, ossia Azienda Calabria verde e gli 11 Consorzi di bonifica;

- secondo quanto previsto dalla Legge 20/1992 "Forestazione, difesa del suolo e foreste regionali in Calabria" gli interventi degli Enti Attuatori del Piano di Forestazione sono eseguiti in economia col metodo dell'amministrazione diretta: a) su tutto il territorio appartenente al patrimonio indisponibile regionale (competenze dell'A.FO.R.- Azienda Forestale della Regione Calabria -oggi di Calabria Verde) e/o nei terreni che comunque sono in disponibilità;

b) sul territorio di appartenenza dei comprensori di bonifica integrale dagli Enti di cui alla legge regionale 10 marzo 1988, n. 5;

preso atto che: - i danni provocati dagli eventi alluvionali costituiscono sistematicamente un freno allo sviluppo del territorio, rendendolo sempre più vulnerabile. Le alluvioni sono fenomeni naturali. La manifestazione di eventi pluviometrici sempre più intensi e frequenti a causa dei cambiamenti climatici su scala mondiale, l'elevata antropizzazione localizzata proprio in prossimità dei corsi d'acqua, l'insufficiente cura manutentiva degli stessi, le attività estrattive in alveo, spesso abusive, la cementificazione non controllata, concorrono nel loro insieme ad aumentare la vulnerabilità di un territorio le cui caratteristiche geomorfologiche lo tengono da tempo in precario equilibrio idrogeologico;

- le caratteristiche morfologiche e idrologiche dei corsi d'acqua, oltre la presenza di estese formazioni impermeabili dei bacini, fanno sì che le acque meteoriche vengano smaltite rapidamente determinando valori al colmo di piena in tempi brevi, esponendo il territorio ad un elevato rischio idrogeologico. Verificato che - All'Azienda Calabria Verde la stessa Legge Regionale 25/2013 ha attribuito: "Piano Attuativo 2022 Pagina 7 di 128 - le funzioni delle ex Comunità Montane calabresi;

- le attività regionali di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, con l'ausilio dei Consorzi di bonifica di cui alla legge regionale 23 luglio 2003, n. 11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica) ed il supporto della Protezione civile regionale;

-le attività di servizio di monitoraggio e sorveglianza idraulica della rete idrografica calabrese, da svolgersi a tempo pieno, con l'ausilio del personale di cui alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 52 (modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 ottobre 2009, n. 31 "norme per il reclutamento del personale - presidi idraulici")". - Nel Piano alle risorse umane a disposizione si aggiungono gli stanziamenti non attuati relativi ai fondi PAC 2014-2020- asse 5 - obiettivo specifico 5.1- azione 5.1. Difatti, nel corso del 2022 l'Azienda Calabria Verde dovrà eseguire, in parte in economia ed in parte mediante appalti, ulteriori interventi connessi al PAC, a completamento del finanziamento di cui alle risorse indicate dalla Giunta Regionale nella delibera n. 350 del 31 luglio 2019, giusto disciplinare regolante il rapporto concessorio tra la Regione Calabria e l'Azienda Calabria Verde, rep. 7749 del19/08/2020;

- ad oggi, da informazioni informali acquisite dallo scrivente, risultano non impegnate risorse per più di 20.000.000 di euro che rischiano di essere perse;

- per quanto attiene gli interventi indicati nel Piano "potranno essere considerati, a seguito di eventuale confronto con i dipartimenti regionali competenti (Dipartimento Ambiente e Lavori Pubblici, ...) che ne indicheranno la priorità, quelli riportati nella banca dati RENDIS ed esplicitamente richiamati nel programma regionale per le attività di sviluppo nel settore della forestazione e per la gestione delle foreste anno 2021- 2022. Inoltre, si potrà ricorrere ad accordi convenzionali con Università ed Enti di ricerca per le attività connesse alla definizione della priorità degli interventi. La predisposizione dei progetti esecutivi da parte degli Enti Attuatori (da attuarsi con tutti gli strumenti di programmazione e di pianificazione previsti) avrà come riferimento territoriale i bacini o sub-bacini idrografici, per come già individuati.";

vista la L.R. 34/02 e s.m.i. che assegna competenze specifiche in materia alla Regione Calabria, in particolare per quanto attiene gli artt. 16, 87 e 89;

per sapere:

1. quali opere di prevenzione relative al "sistema difesa del suolo" e di assetto idro-geologico del territorio sono state concretamente realizzate sulla base degli interventi indicati nel Piano;

2. quali interventi prioritari sono stati individuati;

3. se sono stati raggiunti accordi con Università e centri di ricerca per la definizione degli interventi prioritari;

4. come sono state spese e/o impegnate le risorse relative agli stanziamenti non attuati relativi ai fondi PAC 2014-2020 - asse 5- obiettivo specifico 5.1 - azione 5.1 e se risulta confermata l'indiscrezione che la Regione Calabria rischia di perdere fondi PAC per 20.000.000 di euro per gli interventi di difesa idrogeologica da realizzarsi entro il 31 dicembre 2022.

(85; 04/10/2022).

 

Laghi. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l’endometriosi è una malattia cronica debilitante e progressiva, quasi prevalentemente femminile, determinata dall’accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall’utero - loro sede naturale - che determina uno stato di infiammazione cronica, che si manifesta tramite forti dolori nel periodo mestruale e premestruale;

– la malattia determina effetti estremamente negativi sulla qualità della vita, con gravi ripercussioni psicologiche, che si manifestano nella sfera lavorativa, personale e sociale;

– in Italia sono affette da endometriosi circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva e che tale patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire;

le donne con diagnosi conclamata sono almeno tre milioni;

– tale possibilità diagnostica non viene sovente presa tempestivamente in considerazione - con un ritardo medio valutato in 7 anni dalla comparsa dei primi sintomi -, determinando un conseguente ritardo nell’individuazione della malattia;

considerato che – la Regione Calabria, con Legge regionale 3 agosto 2018, n. 28, riconosce la rilevanza sociale dell'endometriosi e l'importanza della conoscenza della malattia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale, familiare e lavorativo;

– tale legge regionale prevede:

all’articolo 2, l’istituzione, presso il Dipartimento regionale competente, del Registro regionale dell'endometriosi, per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia, in conformità a quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2017, al fine di garantire la raccolta sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici, finalizzato a caratterizzare e rendere omogeneo e definito il percorso epidemiologico, a determinare una precisa stima dell'incidenza e della prevalenza della malattia, a inquadrare clinicamente le donne che ne sono affette e a rilevare le problematiche e le eventuali complicanze;

all’articolo 4, l’istituzione del Comitato tecnico-scientifico regionale dell'endometriosi presso il Dipartimento regionale competente, al fine di predisporre programmi per la formazione e l’aggiornamento dei medici e per l'informazione delle pazienti, di proporre campagne di sensibilizzazione e educazione sanitaria, anche nelle scuole;

azioni e iniziative per la prevenzione delle complicanze dell'endometriosi;

analisi dei dati del Registro;

redazione di una relazione annuale sul monitoraggio dell’endometriosi;

collaborazione con il Dipartimento regionale competente nell'individuazione e nella promozione di azioni e iniziative per la prevenzione delle complicanze dell'endometriosi, in particolare nei luoghi di lavoro;

all’articolo 5, il riconoscimento dell’apporto degli enti del Terzo settore, che si occupano dell'endometriosi sul territorio regionale, con la finalità di fornire solidarietà e sostegno alle donne che ne sono affette, promuovendo forme di partecipazione degli stessi alle attività del Registro con modalità disciplinate dalla Giunta regionale con apposito regolamento;

interroga il Presidente della Regione quale Commissario alla Sanità

per sapere:

- quale sia lo stato di attuazione della legge in oggetto;

- se sia stato istituito o meno il Registro regionale dell’endometriosi ai fini di un monitoraggio attento della prevalenza, dell’incidenza e dell’andamento della malattia;

- quali ulteriori iniziative - di tipo clinico - si intendano eventualmente assumere, anche a livello delle singole ASP calabresi, per favorire una precoce diagnosi della patologia in oggetto.

(86; 05/10/2022).

 

Afflitto e Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la SACAL SPA gestisce gli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone e, dunque, l’intero sistema aeroportuale calabrese;

- l’aeroporto di Lamezia Terme è gestito dalla SACAL dal 1990 e dal 2009 ne ha ottenuto la gestione totale per un periodo di quarant’anni, mentre nell’anno 2017 si è aggiudicata la gestione degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone per un periodo di trent’anni. Considerato che: - sin dall’inizio la SACAL ha manifestato scarso interesse per lo scalo crotonese, nonostante lo stesso abbia fatto registrare numeri sempre in crescita, malgrado i pochi voli operati, sempre al massimo della capacità degli aeromobili, con una media di passeggeri e coefficienti di riempimento per aeromobile superiori agli altri scali (dati riportati da aeroporticalabria.com), tanto che basta raffrontare i dati di traffico dei mesi di giugno, luglio, agosto 2022, pubblicati da “Il quotidiano del sud” del 5 ottobre u.s. a pag. 7, perché emerga in maniera inoppugnabile che l’Aeroporto di Crotone, con meno di un terzo dei movimenti rispetto a quelli di Reggio Calabria, ha avuto un numero di passeggeri pressoché identico;

- a riprova dello scarso interesse per lo scalo pitagorico, è di questi giorni l’annuncio di un intervento epocale per la Calabria, con la presentazione del CIS “Volare” da 215,5 milioni di euro per gli scali calabresi, che saranno così suddivisi: Lamezia Terme 119,5 mln, Reggio Calabria 60 mln e, infine, Crotone con appena 36 mln. Tenuto conto che: - la maggior parte delle somme del CIS destinate all’Aeroporto di Crotone, ovvero 20 milioni di euro, riguardano la realizzazione della base aerea della Protezione Civile, che nulla ha a che vedere con lo sviluppo del traffico passeggeri dello scalo;

- le altre opere che dovrebbero portare ad una svolta epocale dell’Aeroporto di Crotone, in realtà, sono già state annunciate più volte nel corso degli ultimi anni e riguardano prevalentemente interventi di messa in sicurezza del sedime aeroportuale, tra i quali, però, manca il collaudo e l’attivazione del sistema ILS, già installato da diversi anni, a proposito del quale, nel mese di marzo u.s., si è pronunciato il TAR Calabria con la sentenza n° 394/2022 Reg.Prov.Coll., che ha accertato l’illegittima occupazione d’urgenza dei suoli ove sono state installate parte delle apparecchiature, a causa della procedura mai completata con l’emanazione del decreto di esproprio da parte della precedente società di gestione dello scalo, “Società Aeroporto S. Anna SPA”, poi fallita e con condanna della curatela della stessa alla restituzione del bene con riduzione in pristino dello stato dei luoghi. Preso atto che: - la Regione Calabria, detentrice dell’intero capitale sociale di SACAL, nel mese di settembre u.s. ha confermato l’impegno di stanziare 13 milioni di euro per finanziare gli oneri di servizio dall’Aeroporto di Reggio Calabria, a cui vanno ad aggiungersene altri 3 milioni di euro di fondi statali, senza aver fatto altrettanto per lo scalo crotonese, che è utile sottolineare, rappresenta l’unica infrastruttura al momento efficiente per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese ed il suo entroterra, attesa la mancanza di collegamenti alternativi adeguati, rappresentati allo stato da una linea ferroviaria ad unico binario non ancora elettrificato e dalla SS 106, strada di categoria C ad unica carreggiata, con un altissimo tasso di incidentalità, tanto da essersi guadagnata il sinistro appellativo di “Strada della morte”;

- i suddetti annunci sullo scalo reggino avvengono in attesa dell’esito della conferenza dei servizi per l’imposizione degli oneri di servizio pubblico, che ha individuato in Roma l’unica rotta su cui operare e dove saranno destinati i 9 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2019 per la continuità territoriale, a cui sono da aggiungere ulteriori fondi ENAC;

- la notizia delle ultime ore dell’avvio della nuova tratta Crotone/Treviso operata da Ryanair non lascia per niente soddisfatti, attesa l’improbabile sostenibilità di una simile destinazione, lontana dalle necessità dei cittadini dell’intera fascia jonica;

- infatti, nell’individuazione delle nuove rotte da e per Crotone sarebbe necessaria una seria valutazione delle esigenze del territorio, che riconosca il diritto alla mobilità di tutti i cittadini calabresi e non faccia emergere differenza di trattamento.

Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1.quali siano le ragioni per le quali all’Aeroporto di Crotone vengano sempre destinate somme inferiori rispetto agli altri scali calabresi, nonostante le potenzialità dello stesso e la necessità di utilizzare l’infrastruttura per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese;

2. quali iniziative urgenti e necessarie intenda assumere per attivare il sistema ILS, il motivo per il quale non sia stato inserito nelle opere da realizzare, quali iniziative siano state adottate a seguito della sentenza del TAR Calabria n° 394/2022 Reg.Prov.Coll. e se la stessa sia stata impugnata o transatta;

3. quali ragioni impediscano alla Regione Calabria di stanziare per l’Aeroporto di Crotone, così come ha fatto per quello di Reggio Calabria, ulteriori somme per sostenere i voli da e per Crotone;

4. quale sia lo stato della conferenza dei servizi per l’imposizione degli oneri di servizio pubblico per il volo Crotone/Roma.

(88; 12/10/2022).

 

Bevacqua. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Giunta regionale, con deliberazione n. 441 del 30 settembre u.s. ha approvato misure urgenti per ridurre l’impatto sull’utenza dell’incremento tariffario dei servizi affidati a Trenitalia S.p.A.;

- la Giunta regionale, con deliberazione n. 274 del 1 luglio 2019 aveva approvato la struttura tariffaria e l’importo delle tariffe dei servizi di trasporto pubblico locale;

- la Giunta regionale, con deliberazione n. 277 del 1 luglio 2019 aveva approvato le regole relative all’integrazione tariffaria e gli indicatori di qualità per l’applicazione del metodo del price-cap;

- la materia inerente la politica tariffaria è regolata dal “Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale”, approvato con delibera n. 23 del 2 dicembre 2019 dell’ente di governo del trasporto pubblico locale, ARTCal;

- l’articolo 14, comma 3 del predetto accordo prevede che la Regione, inoltre, stabilisce gli incrementi tariffari per la durata contrattuale, definiti nell’allegato 4 al presente Contratto;

- il successivo comma 4 prevede che le Parti si danno reciprocamente atto che l’adeguamento di cui al precedente comma 3, contribuisce all’equilibrio economico del presente Contratto e, pertanto, qualora la Regione intervenga per non effettuarli, ARTCal compenserà con i meccanismi di cui alla Matrice dei rischi l’importo corrispondente all’aumento atteso – anno per anno;

tale importo non è considerato nel calcolo di cui all’art. 8, comma 3, lettera a);

- l’allegato 4b prevede, tra l’altro, che entro il 1° agosto 2020 e, comunque non prima di quattro mesi dalla comunicazione da parte di ARTCal delle tabelle delle tariffe, Trenitalia adotterà il nuovo sistema tariffario, di cui alle deliberazioni Giunta regionale n. 274/2019 e n. 277/2019;

- allo scopo ARTCal invierà, entro il 15 marzo 2020 la tabella delle tariffe da implementare nel sistema di vendita di Trenitalia, riservandosi di aggiornarla entro 30 giorni dalla consuntivazione ISTAT dell’indice NIC e dal calcolo degli indicatori che intervengono nel metodo del price cap;

- in particolare le tariffe dovranno essere adeguate progressivamente in tre fasi: a) a decorrere dal 1° agosto 2024, fino al termine del periodo contrattuale, si applicherà integralmente la tariffa a regime;

b) dal 1° agosto 2022 al 31 luglio 2024 si applicherà la tariffa calcolata in ragione di una tariffa base calcolata come media pesata: • della tariffa base applicabile al momento della sottoscrizione del presente Contratto, con peso 1;

- dalla tariffa base applicabile a regime, con peso 2;

c) dal 1° agosto 2020 al 31 luglio 2022, si applicherà la tariffa calcolata in ragione di una tariffa base calcolata come media pesata: • della tariffa base applicabile al momento della sottoscrizione del presente Contratto, con peso 2;

- della tariffa base applicabile a regime, con peso 1. - in tutte le tre fasi è sempre previsto l’adeguamento tariffario annuale all’inflazione, come definito nella successiva sezione “adeguamento inflattivo e price cap”. Le tariffe aggiornate dovranno essere trasmesse dall’ARTCal entro il 30 giugno;

- le integrazioni tariffarie di cui alle citate Delibere Regionali entreranno in vigore quando la Regione avrà messo a disposizione degli operatori di trasporto pubblico gli adeguati sistemi organizzativi e tecnologici individuati.

Considerato che: - il Contratto di servizio risulta analitico in ogni sua previsione, dettagliando minuziosamente le varie scadenze relative agli adeguamenti tariffari e che, pertanto, le stesse erano note al competente Dipartimento da tempo, si evidenzia con ciò una carenza di scambio informativo tra la struttura burocratica e gli organi di direzione politica;

- ARTCal, istituita dalla legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35, con il conferimento di funzioni fondamentali in materia di trasporto pubblico locale, a tutt’oggi non è entrata pienamente in funzione risultando, dopo 7 anni, retta ancora da un Commissario;

tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore alla Mobilità

per sapere:

- se e in quale data Trenitalia abbia comunicato alla Regione e all’ARTCal l’aumento tariffario;

se vi sia stato un provvedimento di approvazione dei predetti aumenti da parte degli organi interessati;

se gli incrementi si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nella delibera della Giunta regionale o gli stessi siano il portato di un aumento inflattivo;

quali provvedimenti intendano adottare per evitare il ripetersi di situazioni quale quella verificatasi recentemente e, infine, quale utile azione intendano intraprendere per favorire con urgenza la costituzione degli organi di governance di ARTCal.

(90; 13/10/2022).

 

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

- l’arresto cardiaco è tra i più importanti e diffusi problemi di salute in Europa e nel mondo;

in particolare, ogni anno oltre 400.000 persone in Europa, di cui circa 60.000 in Italia sono colpite da arresto cardiaco;

- nei casi di arresto cardiaco, la tempestività con la quale la vittima viene soccorsa e sottoposta a rianimazione cardiopolmonare spesso rappresenta la discriminante tra la sopravvivenza ed il decesso;

- l’attivazione immediata delle procedure di rianimazione può raddoppiare o triplicare la speranza di sopravvivenza di un soggetto colpito da arresto cardiaco;

- secondo l’European Resuscitation Council, nel 70% dei casi, l’arresto cardiaco è assistito da testimoni non addetti ai lavori, i quali potrebbero avviare una procedura di rianimazione cardiopolmonare e una sequenza di azioni di supporto di base alle funzioni vitali;

queste procedure possono essere eseguite ancora più efficacemente con l’ausilio di un defibrillatore automatico o semiautomatico esterno (DAE);

- se la procedura di rianimazione inizia prima dell’arrivo dell’ambulanza è comprovato che il soggetto colpito dall’arresto cardiaco ha più possibilità di rimanere in vita;

considerate: - le caratteristiche orografiche e viarie del territorio regionale calabrese nonché la distribuzione disomogenea dei presidi ospedalieri e dei mezzi di soccorso;

vista: - la legge 4 agosto 2021, n. 116, recante: “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici”;

tutto ciò premesso e considerato, al fine di facilitare l’intervento di individui non sanitari nelle attività di rianimazione cardiopolmonare,

impegna la Giunta regionale e il Presidente della Regione Calabria a:

- individuare le modalità e le risorse per formare i soggetti deputati alle attività di rianimazione cardiopolmonare, di cui almeno 20 individui per ogni unità DAE di pubblico accesso presenti su un dato territorio, con l’impegno di aggiornare la formazione con cadenza triennale;

- dare mandato ai Comuni di mantenere un apposito registro dei cittadini formati alla rianimazione cardiopolmonare e dei dispositivi DAE presenti sul relativo territorio comunale;

- assicurarsi che, ai sensi della legge 4 agosto 2021, n. 116, i DAE di pubblico accesso presenti in Calabria siano collegati al sistema di monitoraggio remoto della centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria “118” più vicina, in modo da verificare in tempo reale lo stato operativo del DAE e la scadenza delle parti deteriorabili e di segnalare eventuali malfunzionamenti, nonché per permettere alla centrale operativa di fornire indicazioni adeguate ai cittadini per localizzare il dispositivo DAE più vicino.

(30; 17/10/2022) Laghi.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- la violenza che si abbatte sulle città israeliane ed in particolare in questi giorni su Gaza, a seguito dei continui attacchi terroristici provoca distruzioni, lutti e vittime, soprattutto nella popolazione civile, impone ad ogni Istituzione internazionale, a ogni governo, a ogni coscienza di impegnarsi a combattere le vecchie e nuove forme di antisemitismo, a sostenere le democrazie e contrastare il terrorismo restituendo la parola al diritto e ai valori democratici;

considerato che:

- la Regione Calabria riconosce, nell’interesse di tutte le popolazioni, fondamentali ed inviolabili i principi di libertà, democrazia, eguaglianza, giustizia, solidarietà, sussidiarietà, pari dignità, pace e non violenza, per come fissati all’articolo 2 della nostra carta statutaria;

- la Regione Calabria, sostiene tutte le politiche di contrasto ai fenomeni discriminatori e pertanto anche al fenomeno antisemita, inteso quale percezione che si ha degli ebrei che può essere espressa nella forma dell’odio per questa popolazione, attraverso manifestazioni verbali e fisiche dirette verso gli ebrei ed i non ebrei, alle loro proprietà o in generale verso le istituzioni comunitarie ebraiche e gli edifici utilizzati per il culto;

tutto ciò premesso, il Consiglio regionale della Calabria

impegna la Giunta regionale

- ad attivarsi nei confronti del Governo italiano affinché faccia propria e si renda promotore di una azione politica e diplomatica alle Nazioni Unite, nell’Unione Europea ed in ogni altra sede multilaterale e bilaterale per:

a) sostenere ogni iniziativa utile alla ripresa di un percorso negoziale fra le parti;

b) avviare iniziative concrete per dare esecuzione agli impegni assunti dal Governo italiano con l’adozione della definizione operativa di antisemitismo IHRA sopra riportata e qui integralmente richiamata ed alla nuova strategia UE 2021 –2030 per la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di antisemitismo;

c) assicurare con forza e coerentemente agli impegni sopra detti, come anche richiesto nel recente appello firmato da molti parlamentari italiani di diversi schieramenti politici, che l’espressione del voto italiano nelle sedi internazionali: - contrasti e censuri le nuove forme di antisemitismo volte, al di là di ogni legittima critica all’azione di governo, a delegittimare e demonizzare lo Stato di Israele;

- riconosca e tuteli il diritto dello Stato di Israele di esistere in sicurezza, di autodeterminarsi, di difendersi e difendere la vita, l’incolumità e la libertà dei propri cittadini;

- ne ribadisca e ne difenda, erga omnes, il carattere di nazione libera e democratica ricordando che la delegittimazione dello Stato Ebraico alimenta l’antisemitismo in tutto il mondo, offende e pregiudica la civiltà e il mondo libero;

d) ottenere la completa destituzione e il disarmo di Hamas, di Hezbollah e di tutte le organizzazioni che si ispirano alla Jihad e al radicalismo islamico condannando tutti i movimenti che in Italia e in Europa sostengono queste organizzazioni;

e) mettere in campo ogni iniziativa per impedire che Stati terzi armino, finanziano, collaborino con le organizzazioni del terrore operanti in Medio Oriente;

f) assicurare che, sempre in ottemperanza alla nuova strategia UE per la prevenzione e la lotta contro ogni forma di antisemitismo, fondi UE non siano indebitamente assegnati ad attività che incitano all’odio e alla violenza nei confronti degli Ebrei e dello Stato di Israele;

g) sostenere in ogni modo il percorso di pacificazione in corso in Medio Oriente con il rafforzamento e l’allargamento degli Accordi di Abramo;

solo il sostegno forte, pieno e incondizionato alle democrazie disincentiva il terrorismo, conduce al tavolo negoziale e può assicurare una pace duratura.

(31; 18/10/2022) Arruzzolo.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- a seguito delle vicende internazionali riconducibili alla guerra in Ucraina il Sistema Paese è in forte crisi a causa del persistere dell'enorme incremento dei costi dell'energia, generando preoccupazione per famiglie e imprese;

- per come evidenziato dagli istituti di ricerca e statistica nel 2022 i rincari di luce e gas costeranno alle famiglie italiane fino a 1.500 euro in più rispetto al 2021, con un aumento di oltre 440 euro per la luce e di oltre 550 euro per il gas;

- tali rincari peseranno sulle tasche degli italiani complessivamente oltre 30 miliardi di euro in più;

- questi aumenti incidono in modo drammatico sulle imprese, costrette a ridurre la produzione, e sulle fasce di reddito medio-basse della popolazione sommandosi anche ad un aumento dei prezzi dei generi alimentari;

- il rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale pubblicato il 17 ottobre evidenzia un crescente intervento a favore di famiglie anche per l'erogazione di sussidi economici necessari al pagamento delle bollette;

- tra le altre società, il colosso Eni Gas e Luce ha quintuplicato il profitto nel 2022, mai così elevato dal 2012;

considerato che: - l'incremento dei prezzi dell'energia connesso all'aumento del prezzo del gas naturale, ha posto l'accento sulla necessità di individuare con urgenza soluzioni efficaci per contenere le bollette di luce e gas relative alle forniture domestiche e non;

- questa impennata dei prezzi di gas, petrolio ed elettricità comporta per la manifattura italiana un deciso ed insostenibile incremento dei costi che rischia concretamente di bloccare il sistema produttivo;

verificato che: - il Governo ha adottato interventi tampone volti a mitigare i prezzi al consumo, che non sono però risultati risolutivi;

- l'abnorme crescita dei prezzi spot ha determinato extraprofitti per le imprese del settore energetico;

- in merito a tali aspetti, il Governo, ha adottato norme che introducono un contributo una tantum su tali extraprofitti, dapprima fissato al 10 per cento, poi aumentato al 25 per cento, oltre a incaricare ARERA dell'esame dei contratti di approvvigionamento destinati all'importazione del gas naturale in Italia;

rilevato che: - risulta ormai indifferibile l'esigenza di valutare anche in campo regionale il finanziamento strutturale di misure in campo sociale e industriale;

tenuto conto che: - il "caro energia", unitamente alla crisi post pandemica, rappresenta una grave emergenza economica dai riflessi devastanti su ogni comparto economico del nostro Paese;

- il rincaro dei costi dell'energia incide sulle bollette e ricade su famiglie, imprese e consumi con drammatiche ripercussioni sull'aumento dei prezzi di merci e beni di prima necessità;

- negli ultimi tempi commercianti ed imprenditori hanno pubblicamente denunciato rincari sulle bollette di gas e luce fino al 400 per cento;

- le conseguenze economiche sono imminenti e devastanti e si riflettono sui lavoratori a rischio di licenziamento e sulle attività a rischio fallimento;

considerato che: - la Commissione europea propone di utilizzare fino a 40 miliardi di euro dai fondi di coesione per sostenere i cittadini e le Pmi davanti al caro energia, per come annunciato dalla Commissaria Ue per la Coesione, Elisa Ferreira;

- sembrerebbe molto concreta la possibilità per i governi di impiegare i fondi di coesione non impegnati dalla programmazione 2014-2020 e riprogrammarli per sostenere le aziende e le famiglie vulnerabili nel pagare le bollette energetiche;

- si ipotizzano tra le altre misure anche cofinanziamenti del 100 per cento agli Stati Ue da risorse del Fesr, Fse, Coesione e React-Eu, per interventi strutturali nelle politiche sostegno della produzione energia pulita ed efficienza energetica;

visto che: - in Calabria si sconta un ritardo nella spesa dal programma 2014-2020 ed è necessario intervenire con urgenza per evitare di tardare negli interventi che potrebbero risultare fondamentali per la vita di tantissime imprese calabresi e italiane;

vista la nuova programmazione regionale;

atteso che: - la Calabria è una regione che produce più energia di quanto ne consumi;

- sul territorio calabrese insistono impianti di produzione idroelettrica affidati in convenzione a società del comparto energetico, a fronte dello sfruttamento dei quali non vi sono evidenti ricadute economiche per il tessuto produttivo calabrese;

- sarebbe opportuno istituire un'Agenzia regionale per l'energia che abbia come finalità istituzionale quella di incentivare, programmare, coordinare, adottare politiche energetiche per la Regione Calabria;

per quanto sopra esposto,

impegna la Giunta regionale

il Presidente della Regione Calabria - a prevedere misure specifiche in favore dei Comuni al fine di erogare alle e ai cittadini calabresi contributi diretti per il "caro bollette" attraverso la creazione di un apposito fondo;

- a prevedere l'erogazione di contributi per aiutare imprese in difficoltà affinché si possa incidere concretamente sull'emergenza;

- a riprogrammare i Fondi di Coesione non impegnati dalla programmazione 2014-2020 a sostegno di aziende e famiglie vulnerabili nel pagare le bollette energetiche;

- a verificare le convenzioni in essere tra Regione e società energetiche che insistono sul territorio calabrese;

- a farsi promotore presso il Governo centrale, ed in particolare presso il ministero della Transizione ecologica, il ministero dello Sviluppo economico e il ministero della Coesione, affinché si attivino strumenti efficaci di contenimento del caro bollette, anche attraverso l'autorizzazione della spesa dei fondi addizionali europei e nazionali per sostenere la spesa energetica di famiglie e imprese;

- ad istituire un'Agenzia regionale per l'energia;

- ad istituire un tavolo permanente con le parti sociali e gli Enti locali per confrontarsi sulle misure da adottare per il contrasto all'emergenza energetica.

(32; 19/10/2022) Lo Schiavo.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- il credito cooperativo è una componente originale e fondamentale dell'industria bancaria italiana costituita da circa 250 banche locali, cooperative a mutualità prevalente che sono espressione, attraverso i propri soci, delle comunità di riferimento;

- da oltre 135 anni queste realtà sono presenti sul territorio con diffusione capillare e svolgono un ruolo essenziale di sostegno all'economia reale in quanto banche di comunità, promuovendo la crescita e lo sviluppo sociale ed economico;

- nell'ultimo decennio le filiali bancarie sono diminuite nel nostro Paese di quasi 12.000 unità, pari ad una riduzione del 36%;

soprattutto nel periodo della pandemia Covid-19 c'è stata un'ulteriore accelerazione di chiusure di filiali soprattutto nei centri più piccoli e nei comuni delle zone interne;

il numero di comuni sprovvisti di servizi bancari è aumentato progressivamente con pesanti ripercussioni sulle fasce più fragili della popolazione. Nel periodo compreso tra il 2008 e 2020 il numero di filiali BCC in Italia è aumentato del 2,1% a fronte di una contrazione del-35,7% registrata per l'industria bancaria nel suo complesso;

- sono 5 le BCC che hanno la sede legale nella Regione Calabria, con 70 sportelli che servono un territorio composto da 404 Comuni (in molti casi dei quali unica presenza bancaria), con Impieghi lordi importanti, come pure per la Raccolta da clientela su base regionale;

- le BCC calabresi hanno perseguito il mantenimento di una capillare presenza territoriale che è stato uno degli elementi che ha permesso alle banche della categoria di finanziare il territorio e sostenere l'economia locale anche nelle fasi di congiuntura avversa, confermando la propria distintiva funzione anticiclica e di vicinanza alle famiglie e imprese del territorio;

- le BCC calabresi oltre che garantire quanto già premesso oggi rappresentano un presidio di legalità e certezza economica nel tessuto sociale e produttivo calabrese in quanto spesso sono le uniche realtà del mondo finanziario presenti nei nostri comuni e nelle aree interne più disagiate sia dal punto di vista della posizione geografica che dei collegamenti con le grandi città della regione. Tenuto conto che

- il decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, convertito con modificazioni dalla L. 8 aprile 2016, n. 49, ha messo in atto una profonda riforma organizzativa del credito cooperativo, basata essenzialmente sulla costituzione di gruppi bancari cooperativi-Gbc (alle cui capogruppo sono attribuite le funzioni di direzione, coordinamento del gruppo nonché di garanzia, nei casi di eventuali situazioni di criticità, consentendo anche sinergie negli investimenti per innalzare il livello dei servizi offerti) ai quali le Bcc hanno l'obbligo di aderire tuttavia mantenendo singolarmente l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria e conservando tutti i caratteri distintivi di banche cooperative a mutualità prevalente;

- le Bcc, anche se affiliate ad un Gruppo Bancario Cooperativo, conservano per la normativa italiana una serie di caratterizzazioni, tra le quali: l'obbligo di finalità mutualistiche, l'obbligo di erogare credito prevalentemente ai soci, l'erogazione di almeno il 95 per cento del totale dei crediti alle imprese e alle famiglie che operano e vivono nel territorio di competenza nel quale raccolgono il risparmio, l'obbligo di destinare a riserve indivisibili tra i soci di almeno il 70 per cento degli utili, l'assoggettamento ad una duplice vigilanza: quella prudenziale e quella mutualistica;

rilevato che

- il combinato disposto di regole e linee guida europee in materia di credito deteriorato (calendar provisioning, nuova definizione di insolvenza, nuove linee guida sulla concessione e il monitoraggio del credito, trattamento prudenziale delle moratorie e altro) e il quadro di regole e approcci di vigilanza europei sui Gruppi bancari cooperativi costituisce un rischio reale di svantaggio competitivo del sistema Italia e di indebolimento del potenziale di ripresa e resilienza del nostro Paese;

tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

per quanto di competenza, affinché, anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari in particolare nelle aree interne e di montagna, si colga l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento nell'Unione Bancaria degli Accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento 468/2014, allo scopo di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante dall'art. 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità. A tal fine, si invita la Giunta a valutare l'opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni e del Comitato Europeo delle Regioni, nei confronti del Governo italiano e Parlamento Europeo.

(33; 20/10/2022) Cirillo, Alecci, Iacucci, Mancuso, Caputo.

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

 

Alecci, Bevacqua, Iacucci, Irto, Mammmoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- le condizioni del comparto sanitario pubblico nell’Area Metropolitana di Reggio Calabria sono da tempo caratterizzate, per fatto notorio, da innumerevoli criticità;

- in particolare, l’area tirrenica a nord del capoluogo (Piana di Gioia Tauro e territori pre-aspromontani) risentono di una oramai risalente carenza di strutture, strumenti e personale;

- l’iter per l’edificazione del Nuovo Ospedale della Piana, da realizzarsi in Palmi, ha avuto inizio il 7.12.2007 con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra Ministero della Salute e Regione Calabria, finanziato mediante D.P.C.M. 11.12.2007 “con somma urgenza”;

- si è giunti al bando di gara il 1° agosto 2011, dopo 3 anni e 7 mesi;

- il contratto per la costruzione del nosocomio con la società Tecnis è stato stipulato l’8 maggio 2015, dopo 3 anni e 9 mesi;

- il progetto definitivo e l’indizione della conferenza dei servizi risalgono all’8 novembre 2018, ossia 3 anni e 6 mesi dopo il precedente atto;

- il 30 ottobre 2019 la società D’Agostino è subentrata quale concessionario a Tecnis;

- l’11 febbraio 2021 si è conclusa la conferenza dei servizi;

- in esito alla stessa è emersa la necessità di rimuovere alcuni tuboli di irrigazione di dichiarato interesse archeologico;

- inoltre, permangono sul sedime due elettrodotti per la rimozione dei quali è intervenuta apposita convenzione tra Regione Calabria e Rete Terna il 22 ottobre 2020, nonostante lo studio di fattibilità relativo a tale intervento risalga al 20 luglio 2017;

- a distanza di 14 anni dall’inizio dell’iter, il R.U.P. per la Regione Calabria, riscontrando una nota trasmessa dall’Associazione ProSalus di Palmi, in data 12 gennaio 2022 ha rappresentato che la consegna dei lavori non potrà avvenire senza che siano definite le vicende inerenti le problematiche su terre e rocce da scavo, lo spostamento degli elettrodotti, gli adeguamenti prescritti in sede di Conferenza dei Servizi, l’approvazione del Progetto Definitivo e, successivamente, del Progetto Esecutivo;

Considerato che: - nel Programma Operativo 2022-2025 del Commissario ad acta per il Piano di rientro, si prevede l’approvazione del progetto esecutivo entro il mese di agosto 2023 ed un avanzamento fisico pari al 75% dei lavori contrattuali entro la fine del 2025, con ultimazione dei lavori e collaudo entro la fine del 2026;

- l’intera rete di assistenza territoriale nella fascia tirrenica reggina, nella Piana e nei territori pre-aspromontani risente di uno stato di emergenza costante, dovuto alla carenza di personale ed al deficit strumentale e strutturale;

- a riprova di ciò, nell’ottobre 2021 è stata disposta la chiusura del Pronto Soccorso di Gioia Tauro;

- nel mese di febbraio 2022, nell’ambito della mappa degli interventi definita dall’ASP di Reggio Calabria si è previsto che l’ex Ospedale “Pentimalli” di Palmi, oggi Casa della Salute, venga riconvertito in Casa di Comunità;

- il 25 giugno 2022 l’ASP di Reggio Calabria ha disposto il reclutamento di specialisti ambulatoriali interni per tutte le strutture di propria competenza;

- alla fine di giugno 2022 molti reparti dell’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena – unica struttura spoke del territorio – sono stati chiusi e gli interventi chirurgici sospesi;

- all’inizio di luglio anche il Pronto Soccorso di Polistena è rimasto privo di personale, tanto che la Commissaria Straordinaria dell’ASP di Reggio Calabria ................. ha sentito il dovere di indossare il camice e coprire un turno;

- con provvedimento del 10 luglio 2022, prot. n. 34841, il Collegio di Direzione dell’ASP di Reggio Calabria ha disposto la chiusura dei Punti di Primo Intervento di Palmi, Scilla ed Oppido Mamertina, trasferendo temporaneamente il personale medico presso il Pronto Soccorso del nosocomio di Polistena;

- in sostanza, l’intero comparto sanitario dell’area di riferimento è cronicamente sguarnito e non è in grado di garantire i livelli di assistenza essenziali;

- tale condizione tende a peggiorare, quanto agli effetti, in ragione del fisiologico aumento della popolazione che si registra in estate nei territori di riferimento;

- peraltro, proprio l’area costiera della Città di Palmi (frazioni Tonnara, Pietrenere, Scinà) – che nel periodo estivo è popolata da migliaia di persone in ragione dei flussi turistici territoriali, nazionali ed internazionali – è completamente sprovvista di qualsivoglia minimo presidio;

tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta Regionale, anche n. q. di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria

per sapere:

- se è a conoscenza dei fatti su esposti;

- quali azioni intenda intraprendere per garantire i livelli di assistenza nella Piana di Gioia Tauro, nella fascia Tirrenica Reggina e nei territori pre-aspromontani;

- se intenda adottare provvedimenti per la riapertura immediata ed il potenziamento del Punto di Primo Intervento di Palmi;

- se intenda adottare provvedimenti per la realizzazione in concreto della Casa di Comunità di Palmi;

- se intenda adottare provvedimenti per istituire un pur minimo presidio sanitario presso l’area costiera della Città di Palmi;

- quali azioni intenda intraprendere per velocizzare l’iter di realizzazione dell’Ospedale della Piana in Palmi.

(64; 14/07/2022).

(Risposta)

 

Alecci, Bevacqua, Iacucci, Irto, Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

considerato che:

- recentemente è stata pubblicata su alcuni organi di stampa la notizia che il Governo Nazionale ha revocato alla Regione Calabria un finanziamento già concesso di 43 milioni di euro;

- questi fondi erano stati inizialmente destinati per il piano di bonifica dall’amianto dei soli edifici pubblici e successivamente, considerate le difficoltà riscontrate nell’utilizzo da parte di alcune Regioni, ne è stata rimodulata la destinazione per interventi generali di bonifica sempre dall’amianto;

- la revoca da parte del Ministero della Transizione Ecologica sembrerebbe sia dovuta alla mancata comunicazione nei termini da parte della Regione Calabria della volontà di continuare a utilizzare tali risorse per la nuova destinazione. Rilevato che:

- nell’ultimo periodo, la rete regionale di centraline per il controllo della qualità dell’aria della Calabria sembrerebbe non stia più trasmettendo i risultati alla rete nazionale;

- tale interruzione di comunicazione di dati potrebbe essere stata determinata dal mancato rispetto di alcuni impegni contrattuali verso la società privata che gestisce il servizio, in particolare il mancato pagamento dei corrispettivi economici e il mancato rinnovo del contratto;

- l’interruzione del flusso continuo di dati relativi alla qualità dell’aria comporta una carenza tale da rendere difficile, se non impossibile, monitorare in modo adeguato lo stato dell’ambiente in Calabria, così determinando gravi conseguenze per la salute dei cittadini;

- la gravità dell’interruzione del servizio di monitoraggio della qualità dell’aria potrebbe, inoltre, comportare l’apertura di una procedura di infrazione con notevoli ripercussioni nei confronti della Regione.

Tutto ciò premesso e rilevato interrogano il Presidente della Giunta regionale, anche nella qualità di titolare della delega all’Ambiente,

per sapere:

- le ragioni della mancata comunicazione nei termini da parte della Regione Calabria della volontà di continuare a utilizzare le risorse in conseguenza della nuova destinazione di interventi generali di bonifica da amianto e quali iniziative si intendano avviare per permettere il recupero di tali somme di fondamentale importanza per la nostra regione, essendo numerosissimi i siti presenti sul territorio che necessitano di interventi di bonifica da amianto;

- le motivazioni del mancato rinnovo del contratto con la società privata di gestione del servizio di monitoraggio regionale della qualità dell’aria, che ha determinato la grave omissione di comunicazione dei dati alla rete nazionale, e quali interventi si intendano attuare per ripristinare con assoluta celerità il funzionamento della rete dei rilevatori della qualità dell’aria della regione Calabria.

(67; 21/07/2022).

(Risposta)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-  da oltre 2 anni il Poliambulatorio di Gizzeria, in contrada Mortilla, è chiuso per disposizione dell'Asp di Catanzaro;

che tale chiusura è inspiegabile e immotivata in considerazione non solo dell’importante e prezioso ruolo svolto dalla struttura in questione per tutto il comprensorio, ma anche dei livelli di diffusione della pandemia da Covid19, tutt'oggi ancora elevati;

che la chiusura di questo come di altri presidi sanitari contraddice, inoltre, gli obiettivi di rafforzamento della medicina dei servizi territoriali e, dunque, di tutte quelle importanti prestazioni sanitarie di primo livello e pronto intervento che hanno come scopo quello di prevenire l'aggravarsi delle condizioni della persona e, allo stesso tempo, si pongono come alternativa all'ospedalizzazione;

che il perdurare di detta situazione contraddice, infine, quanto dettato dal piano nazionale di ripresa e resilienza, missione 6, in materia di sanità territoriale. Tutto quanto sopra premesso, interroga il Presidente della Giunta regionale anche nella funzione Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario,

per sapere:

1. se è conoscenza della chiusura del Poliambulatorio di contrada Mortilla di Gizzeria;

2. le motivazioni alla base della chiusura di tale importante presidio sanitario;

3. se e quali provvedimenti intenda adottare per una tempestiva riapertura.

(69; 26/07/2022).

(Risposta)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

 - la legge n. 390 del 24 luglio 1981 ha convertito con modificazioni il D.L. 28 maggio 1981 n.244 concernente ulteriori interventi straordinari di integrazione salariale in favore dei lavoratori delle aree del Mezzogiorno in opere di Lavori Socialmente Utili e Lavori Pubblica Utilità;

- nel 1996 in Calabria nelle varie sedi (Comuni, Province e Regione) furono avviati i primi progetti LSU e a seguire nel 1998 i primi progetti LPU con differenti riconoscimenti contributivi;

- nel 2007 la Giunta regionale ha avviato, ai sensi della L.R. n. 9 del 2007, la procedura di stabilizzazione dei lavoratori LSU e LPU (conclusa nel 2012) garantendo loro l’accesso ai ruoli regionali e inquadrandoli nella categoria B secondo le modalità previste dall’art. 16 della legge n. 56/1987 che richiede il solo requisito della scuola dell’obbligo per l’accesso al pubblico impiego. Considerato che:

- ad oggi gli ex LSU-LPU stabilizzati dall’Amministrazione regionale svolgono mansioni di ctg B nonostante molte di queste unità siano in possesso della laurea e di competenze acquisite nel tempo;

- l’organico è sottodimensionato a causa, tra l’altro, dei pensionamenti;

- questi lavoratori in regione Calabria svolgono funzioni di istruttoria, redazione e liquidazione degli atti burocratici fondamentali per la macchina amministrativa regionale.

Tenuto conto che: - la legge 7 aprile 2014, n. 56 (cd. ‘legge Delrio') ha dettato un'ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione e la disciplina delle città metropolitane e la ridefinizione del sistema delle province fissando al 31 dicembre 2014 il termine ultimo per le Regioni per approvare le proprie leggi di riordino delle funzioni delegate o trasferite alle Province;

- a tal proposito, la Regione Calabria ha approvato la Legge regionale 22 giugno 2015, n. 14 “Disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 aprile 2014, n. 56” con la quale, oltre a definire il trasferimento di specifiche funzioni dalle province alla Regione ha contestualmente stabilito l’allocazione delle risorse umane;

- a partire, dunque, dal 01 agosto 2015 il bacino LSU/LPU della regione Calabria è notevolmente aumentato a seguito della riforma citata;

- i lavoratori ex LSU-LPU sono in attesa da diversi anni dell’attivazione delle procedure di riqualificazione;

- i fondi stanziati per le verticalizzazioni sono stati utilizzati per coloro che erano assegnati alle strutture. Preso atto che: - in data 22 aprile 2022 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 161 avente ad oggetto: ‘Rideterminazione Dotazione organica. Approvazione Programmazione triennale del fabbisogno di personale triennio 2022-2024. Piano assunzionale anno 2022. Revoca parziale.’, con la quale sono state programmate, tra l’altro, nel corso del triennio le progressioni verticali.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1.quali sono le azioni poste in essere per preservare i diritti e la dignità del bacino di ex LSU/LPU attualmente in servizio presso l’ente Regione?

2. se sono state avviate le procedure selettive per le progressioni verticali previste dal Piano assunzionale per l’anno 2022;

3. nel caso in cui non siano state avviate quando lo saranno?

4. se entro il triennio di vigenza del citato Piano saranno esaurite tutte ‘le progressioni verticali’ del bacino interessato.

(73; 09/08/2022).

(Risposta)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-  la Commissione europea ha approvato l’8 febbraio scorso lo European Chips Act, un provvedimento destinato esplicitamente ad aumentare la produzione di semiconduttori in Europa;

i semiconduttori, in buona sostanza, fanno funzionare la grandissima parte degli oggetti e dei sistemi di comunicazione alla base dell’economia odierna e della nostra vita quotidiana: gli smartphone, le telecomunicazioni, le macchine e le moto che ormai ospitano sofisticati sistemi di controllo elettronico, i nostri elettrodomestici, interi sistemi di gestione aziendale, i data center e via dicendo, solo nel 2020, più di 1000 miliardi di microchip sono stati fabbricati globalmente, circa 130 per ogni abitante della terra, ma sono stati comunque insufficienti al fabbisogno, tanto che, combinando le difficoltà di reperimento delle materie prime con i ritardi e gli scompensi dei traffici di merci dovuti anche alla pandemia, ci si è trovati a dover ridurre la produzione di una serie di prodotti di uso molto comune;

in questo quadro, la Intel Corporation, azienda multinazionale statunitense che produce dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete, chipset per motherboard (scheda madre), chip per schede video e molti altri circuiti integrati, ha deciso di porre in essere, nei prossimi 10 anni, investimenti importanti per contribuire a colmare il gap dell’Ue che, come previsto nell’European Chips Act, vuole raddoppiare la sua attuale quota di produzione nel mercato globale salendo dal 10 al 20 per cento;

il comunicato ufficiale dell’azienda annuncia per l’Italia “un investimento potenziale” fino 4,5 miliardi di euro e precisa che le discussioni sono ancora in corso, la nuova fabbrica dovrebbe creare “approssimativamente” 1.500 posti di lavoro diretti ai quali s’aggiungono 3.500 indiretti attraverso fornitori e partner;

a tal proposito, solo pochi giorni fa, CGIL, CISL E UIL hanno chiesto alla Regione Calabria di rendersi protagonista in questa delicata fase storica e aprire un canale di interlocuzione proficua con il Ministero competente al fine di attrarre in Calabria il progetto della “Intel” e fare di Gioia Tauro, attraverso la sottoscrizione di un Contratto di sviluppo d’area, una nuova Silicon Valley;

le ragioni, del tutto condivisibili, fatte emergere dall’appello dei Sindacati confederali risiedono nella presenza di un porto come quello di Gioia Tauro con un’apertura strategica sul Mediterraneo e nella Zona economica speciale che potrebbero rappresentare strumenti determinanti in un’ottica di sviluppo legata alla produzione e commercializzazione di semiconduttori;

a quanto sopra si aggiunga come il sistema universitario calabrese, in un settore ad altissimo contenuto tecnologico, possa svolgere un ruolo altrettanto strategico formando e fornendo tecnici preparati con caratteristiche, come la bassa propensione al turnover, funzionali al progetto;

notizie di stampa riportano di numerose candidature per accogliere l’investimento descritto, si era parlato di Catania in quanto c’è la STMicroelectronics (il gruppo italo-francese numero uno in Europa) e di Torino nello stabilimento di Mirafiori, ma i tecnici Intel avrebbero fatto presente che in entrambi i casi lo spazio non basterebbe, si sono fatti avanti il Veneto e l’intera Puglia con Foggia, Bari, Brindisi e Lecce.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. se la Giunta regionale ritiene di dover avviare interlocuzioni con i competenti ministeri per candidare la Calabria e specificatamente l’area di Gioia Tauro, ad ospitare l’investimento descritto;

2. qualora lo ritenesse, quali utili e tempestive iniziative intenda intraprendere.

(75; 22/08/2022).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nel decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 1065 dell’8 settembre 2022 si evidenzia che, riguardo le borse di studio di specializzazione medica per il 2022, sono 984 i contratti aggiuntivi finanziati con risorse regionali e delle province autonome;

- come riportato dalla tabella riepilogativa allegata al medesimo Decreto, la Regione Calabria ha previsto il finanziamento di 4 borse di specializzazione medica aggiuntive;

- le 4 borse aggiuntive riguardano le specializzazioni in Geriatria, Malattie dell’Apparato Digerente, Dermatologia e Venereologia, Otorinolaringoiatria;

- i dati di altre regioni riportano la richiesta di numerose borse aggiuntive, come ad esempio la Sardegna 224, la Campania 168, la Puglia 30 etc.;

- negli anni scorsi la Regione Calabria aveva finanziato anche fino a 10 borse aggiuntive;

- com’è noto gli ospedali calabresi sono in sofferenza perché registrano una forte carenza di personale medico e sanitario, e un numero maggiore di specializzandi potrebbe rappresentare un valido aiuto per i medici in servizio. Considerato che:

- il Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità Roberto Occhiuto, all’interno di un’intervista pubblica sugli organi di stampa ha dichiarato che la Regione Calabria ha “finanziato quelle (le borse) che l'Università ci ha detto di finanziare…”

- successivamente il Magnifico Rettore dell’Università “Magna Graecia” ha dichiarato che l’Università ha attivato il numero di borse in base alla disponibilità di risorse messe in campo dalla Regione, invitando a documentarsi su quanto fatto proprio nelle altre regioni d’Italia e lasciando intendere che “ovviamente” si poteva fare di più.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità

per sapere:

1. quale sia stato il reale percorso che ha portato alla richiesta di solo 4 borse di studio di specializzazione aggiuntive finanziate dalla Regione Calabria per il 2022;

2. se è auspicabile già dal prossimo anno, attraverso un maggiore confronto tra Regione e Università e un maggiore sforzo in termini di risorse, l’aumento del numero delle borse di studio aggiuntive.

(80; 19/09/2022).

(Risposta)

 

Lo Schiavo. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con delibera n. 94 del 21 marzo 2022 la Giunta regionale della Calabria ha approvato il Piano Attuativo di Forestazione - anno 2022;

- la L.r. n. 25/2013 prevede all'art. 5 comma 6 lettera b) che l'Azienda Calabria Verde provveda ad attuare il Programma Regionale della Forestazione e redigere i relativi Piani Annuali di Attuazione a norma dell'art. 6 della L.R. 20/92;

accertato che:

- il Piano attuativo di Forestazione 2022 prevede che ciascun Ente attuatore formuli la progettazione esecutiva tenendo conto delle tipologie progettuali stabilite nel rispetto degli indirizzi dal Programma Regionale di Sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle foreste regionali 2021 - 2022, che si esplicano prevalentemente nell'ambito della gestione e manutenzione del territorio, manutenzione ed eventuale implementazione delle infrastrutture che ricadono nelle aree forestali e nella prevenzione dei rischi idrogeologici, ambientali e degli incendi boschivi nonché secondo le disponibilità finanziarie recate nel Bilancio Regionale;

dato atto che:

- l'approvazione del Piano Attuativo annuale di Forestazione 2022 è atto propedeutico e necessario affinché gli Enti attuatori possano procedere alla redazione dei progetti da eseguire nell'anno 2022 nonché al trasferimento delle necessarie risorse per la realizzazione degli interventi previsti per i quali vengono utilizzati, senza soluzione di continuità i lavoratori di cui alla Legge 442/84 e della L.R. n. 8/2005;

considerato che:

- al Dirigente generale reggente del Dipartimento competente spetta la verifica dell'attuazione da parte degli Enti interessati di quanto stabilito dal Piano e alla conseguente adozione di quanto necessario a garantire la continuità tecnico­ amministrativa-contabile degli Enti attuatori i lavori di forestazione;

- secondo quanto indicato nella delibera di Giunta regionale sopra richiamata al Piano Attuativo Annuale sarà data attuazione con i progetti esecutivi che saranno redatti dagli Enti Attuatori della Forestazione, ossia Azienda Calabria verde e gli 11 Consorzi di bonifica;

- secondo quanto previsto dalla Legge 20/1992 "Forestazione, difesa del suolo e foreste regionali in Calabria" gli interventi degli Enti Attuatori del Piano di Forestazione sono eseguiti in economia col metodo dell'amministrazione diretta: a) su tutto il territorio appartenente al patrimonio indisponibile regionale (competenze dell'A.FO.R.- Azienda Forestale della Regione Calabria -oggi di Calabria Verde) e/o nei terreni che comunque sono in disponibilità;

b) sul territorio di appartenenza dei comprensori di bonifica integrale dagli Enti di cui alla legge regionale 10 marzo 1988, n. 5;

preso atto che:

- i danni provocati dagli eventi alluvionali costituiscono sistematicamente un freno allo sviluppo del territorio, rendendolo sempre più vulnerabile. Le alluvioni sono fenomeni naturali. La manifestazione di eventi pluviometrici sempre più intensi e frequenti a causa dei cambiamenti climatici su scala mondiale, l'elevata antropizzazione localizzata proprio in prossimità dei corsi d'acqua, l'insufficiente cura manutentiva degli stessi, le attività estrattive in alveo, spesso abusive, la cementificazione non controllata, concorrono nel loro insieme ad aumentare la vulnerabilità di un territorio le cui caratteristiche geomorfologiche lo tengono da tempo in precario equilibrio idrogeologico;

- le caratteristiche morfologiche e idrologiche dei corsi d'acqua, oltre la presenza di estese formazioni impermeabili dei bacini, fanno sì che le acque meteoriche vengano smaltite rapidamente determinando valori al colmo di piena in tempi brevi, esponendo il territorio ad un elevato rischio idrogeologico. Verificato che

- all'Azienda Calabria verde la stessa legge regionale 25/2013 ha attribuito: "Piano Attuativo 2022 Pagina 7 di 128 - le funzioni delle ex Comunità montane calabresi;

- le attività regionali di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, con l'ausilio dei Consorzi di bonifica di cui alla legge regionale 23 luglio 2003, n. 11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica) ed il supporto della Protezione civile regionale;

-le attività di servizio di monitoraggio e sorveglianza idraulica della rete idrografica calabrese, da svolgersi a tempo pieno, con l'ausilio del personale di cui alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 52 (modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 ottobre 2009, n. 31 "norme per il reclutamento del personale - presidi idraulici")". - Nel Piano alle risorse umane a disposizione si aggiungono gli stanziamenti non attuati relativi ai fondi PAC 2014-2020- asse 5 - obiettivo specifico 5.1- azione 5.1. Difatti, nel corso del 2022 l'Azienda Calabria Verde dovrà eseguire, in parte in economia ed in parte mediante appalti, ulteriori interventi connessi al PAC, a completamento del finanziamento di cui alle risorse indicate dalla Giunta Regionale nella delibera n. 350 del 31 luglio 2019, giusto disciplinare regolante il rapporto concessorio tra la Regione Calabria e l'Azienda Calabria Verde, rep. 7749 del19/08/2020;

- ad oggi, da informazioni informali acquisite dallo scrivente, risultano non impegnate risorse per più di 20.000.000 di euro che rischiano di essere perse;

- per quanto attiene gli interventi indicati nel Piano "potranno essere considerati, a seguito di eventuale confronto con i dipartimenti regionali competenti (Dipartimento Ambiente e Lavori Pubblici, ...) che ne indicheranno la priorità, quelli riportati nella banca dati RENDIS ed esplicitamente richiamati nel programma regionale per le attività di sviluppo nel settore della forestazione e per la gestione delle foreste anno 2021- 2022. Inoltre, si potrà ricorrere ad accordi convenzionali con Università ed Enti di ricerca per le attività connesse alla definizione della priorità degli interventi. La predisposizione dei progetti esecutivi da parte degli Enti Attuatori (da attuarsi con tutti gli strumenti di programmazione e di pianificazione previsti) avrà come riferimento territoriale i bacini o sub-bacini idrografici, per come già individuati.";

vista la L.R. 34/02 e s.m.i. che assegna competenze specifiche in materia alla Regione Calabria, in particolare per quanto attiene gli artt. 16, 87 e 89;

per sapere:

1. quali opere di prevenzione relative al "sistema difesa del suolo" e di assetto idro-geologico del territorio sono state concretamente realizzate sulla base degli interventi indicati nel Piano;

2. quali interventi prioritari sono stati individuati;

3. se sono stati raggiunti accordi con Università e centri di ricerca per la definizione degli interventi prioritari;

4. come sono state spese e/o impegnate le risorse relative agli stanziamenti non attuati relativi ai fondi PAC 2014-2020 - asse 5- obiettivo specifico 5.1 - azione 5.1 e se risulta confermata l'indiscrezione che la Regione Calabria rischia di perdere fondi PAC per 20.000.000 di euro per gli interventi di difesa idrogeologica da realizzarsi entro il 31 dicembre 2022.

(85; 04/10/2022).

(Risposta)

 

Proposta di provvedimento amministrativo n. 80/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di sviluppo e coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del comitato di sorveglianza (CDS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.7.2022, conclusa in data 08.08.2022 - Deliberazione di Giunta regionale n. 396 del 24/08/2022” (deliberazione consiliare n. 109)

Il Consiglio regionale

visti:

-l’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi);

-la delibera n. 2/2021 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e Sviluppo Sostenibile (CIPESS), recante: “Fondo sviluppo e coesione. Disposizioni quadro per il piano sviluppo e coesione”;

-la delibera n. 14/2021 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e Sviluppo Sostenibile (CIPESS), recante: “Fondo sviluppo e coesione -Approvazione del piano sviluppo e coesione della Regione Calabria”;

-la deliberazione della Giunta regionale n.119 del 28 marzo 2022, recante: “Piano Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria approvato dal Cipess nella seduta del 29 aprile 2021 con Delibera n. 14 (G.U. Sg n.190 del 10 agosto 2021). Sezione Ordinaria. Riprogrammazione risorse FSC. Presa d'atto determinazioni del Cds PSC Calabria”, approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 61 del 13 aprile 2022;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 239 del 7 giugno 2022, recante: “Piano Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria approvato con Delibera Cipess n. 14 del 29 aprile 2021, pubblicata sulla G.U. Serie Generale nr.190 del 10.08.2021. Indirizzi relativi alla riprogrammazione delle risorse Sezione Ordinaria”;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 241 del 14 giugno 2022, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria -Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS)", approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 87 del 4 luglio 2022;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 261 del 30 giugno 2022, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d’atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 17.6.2022 e conclusa in data 27.6.2022”, approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 96 del 29 luglio 2022;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 303 del 8 luglio 2022, recante: “Atto di indirizzo finalizzato all’istituzione e rafforzamento di una rete pediatrica multidisciplinare per conseguire il miglioramento delle attività pediatriche prestate nella Regione Calabria e per la riduzione della migrazione sanitaria dei piccoli pazienti verso altre regioni”;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 396 del 24 agosto 2022, recante: "Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del

Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.07.2022 e conclusa in data 08.08.2022”;

considerato che:

-con deliberazioni n. 239/2022 e n. 303/2022, la Giunta regionale ha reso nuovi indirizzi per la riprogrammazione delle risorse della Sezione ordinaria del PSC, nell’ambito dei quali sono state individuate nuove operazioni da ricomprendere nel PSC ed è stata richiesta ai dirigenti regionali competenti la formulazione all’Autorità responsabile del PSC delle proposte di progetti/operazioni candidati ad essere finanziati, e quindi da inserire nel PSC;

-è stata successivamente avviata la procedura di consultazione scritta del Comitato di Sorveglianza, che si è conclusa in data 8 agosto 2022 con l’approvazione:

dell’eliminazione dal PSC della quota non coperta da interventi della Procedura di Attivazione (PDA), prevista nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria;

 dell’inserimento nel PSC delle seguenti nuove operazioni, per un importo complessivo di 19.177.112,90 euro:

- intervento di viabilità urbana Catanzaro Lido all’interno dell’Area tematica 08 “Riqualificazione Urbana”, Settore di intervento 08.01 “Edilizia e spazi pubblici”, per un importo di 4.272.000,00 euro;

-  attività culturali all’interno dell’Area tematica 06 “Cultura”, Settore di intervento 06.02 “Attività culturali”, per un importo di 2.500.000,00 euro;

- attività teatrali ex l.r. 19/2017 all’interno dell’Area tematica 06 “Cultura”, Settore di intervento 06.02 “Attività culturali”, per un importo di 7.200.000,00 euro;

- rafforzamento di una rete pediatrica in Regione Calabria all’interno dell’Area tematica 10 “Sociale e salute”, Settore di intervento 10.02 “Strutture e attrezzature sanitarie”, per un importo di 5.205.112,90 euro;

 della conseguente variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del PSC, come dettagliata nell’Allegato 1, accluso alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che la copertura finanziaria dei nuovi interventi, di importo pari a 19.177.112,90 euro da ricomprendere nel PSC, è garantita con le risorse finanziarie a suo tempo stanziate nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria, a valere sui capitoli di spesa U9160300901 per 12.861.734,63 euro e U9160300902 per 8.357.625,52 euro;

preso atto, altresì, che i Dirigenti generali dei Dipartimenti regionali proponenti hanno attestato, sulla scorta dell’istruttoria effettuata, la regolarità amministrativa e la legittimità della deliberazione di Giunta regionale n. 396 del

24 agosto 2022, la sua conformità alle disposizioni di legge e di regolamento comunitarie, nazionali e regionali, ai sensi della normativa vigente;

ritenuto di prendere atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza, a seguito della procedura di consultazione scritta attivata in data 22 luglio 2022 e conclusa in data 8 agosto 2022, con la quale è stato, tra l’altro, approvato un quadro di nuove operazioni da ricomprendere nel PSC per un importo pari a 19.177.112,90 euro, con conseguente variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del PSC, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

vista la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione), in particolare l’articolo 15, comma 2;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 ottobre 2022, ha approvato la variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria, prendendo atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito della procedura di consultazione scritta attivata in data 22 luglio 2022 e conclusa in data 8 agosto 2022;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di prendere atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) in ordine alla variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria;

-di approvare la variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del PSC della Regione Calabria, il cui dettaglio è riportato nell’Allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 82/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del Piano finanziario della sezione ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30.08.2022, conclusa in data 07.07.2022 - Deliberazione di Giunta regionale n. 424 del 07/09/2022” (deliberazione consiliare n. 110)

Il Consiglio regionale

visti:

-l’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi);

-la delibera n. 2/2021 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e Sviluppo Sostenibile (CIPESS), recante: “Fondo sviluppo e coesione. Disposizioni quadro per il piano sviluppo e coesione”;

-la delibera n. 14/2021 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e Sviluppo Sostenibile (CIPESS), recante: “Fondo sviluppo e coesione -Approvazione del piano sviluppo e coesione della Regione Calabria”;

-la deliberazione della Giunta regionale n.119 del 28 marzo 2022, recante: “Piano Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria approvato dal Cipess nella seduta del 29 aprile 2021 con delibera n. 14 (G.U. Sg n.190 del 10 agosto 2021). Sezione Ordinaria. Riprogrammazione risorse FSC. Presa d'atto determinazioni del Cds PSC Calabria”, approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 61 del 13 aprile 2022;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 241 del 14 giugno 2022, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria -Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS)", approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 87 del 4 luglio 2022;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 261 del 30 giugno 2022, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d’atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 17.6.2022 e conclusa in data 27.6.2022”, approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 96 del 29 luglio 2022;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 372 del 1° agosto 2022, recante: “Piano Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria approvato con Delibera Cipess n. 14 del 29 aprile 2021 – pubblicata sulla G.U. Serie Generale nr.190 del 10.08.2021. Indirizzi relativi alla riprogrammazione delle risorse Sezione Ordinaria”;

-la deliberazione della Giunta regionale n. 396 del 24 agosto 2022 recante: "Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.07.2022 e conclusa in data 08.08.2022”, approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 109 del 20 ottobre 2022;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 424 del 7 settembre 2022, recante: “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria Variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria e integrazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) attivato con procedura di consultazione per iscritto in data 30.08.2022, conclusa in data 07.09.2022”;

considerato che:

-con deliberazione n. 372/2022, la Giunta regionale ha reso nuovi indirizzi per la riprogrammazione delle risorse della Sezione ordinaria del PSC, nell’ambito dei quali è stata individuata una nuova operazione da ricomprendere nel PSC ed è stata richiesta ai dirigenti regionali competenti la formulazione all’Autorità responsabile del PSC delle proposte di progetti/operazioni candidati ad essere finanziati, e quindi da inserire nel PSC;

-è stata successivamente avviata la procedura di consultazione scritta del Comitato di Sorveglianza, che si è conclusa con l’approvazione:

 dell’utilizzo delle risorse rinvenienti dall’eliminazione dal PSC della quota non coperta da interventi della Procedura di Attivazione (PDA), già prevista nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria, associata all’area tematica 03 “Competitività imprese”, Settore di intervento 03.01 “Industria e Servizi” del PSC;

 dell’inserimento nel PSC di una nuova operazione, relativa al Settore di intervento 03.02 “Turismo e ospitalità”, per un importo complessivo di 4.200.000,00 euro:

 della conseguente variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del PSC, come dettagliata nell’Allegato 1, accluso alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che la copertura finanziaria dei nuovi interventi, di importo pari a 4.200.000,00 euro da ricomprendere nel PSC, è garantita con le risorse finanziarie a suo tempo stanziate nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria, a valere sui capitoli di spesa U9160300902 per 2.042.247,25 euro e U9200301701 per 2.167.667,04 euro;

rilevato che:

-per effetto della delibera CIPESS 79/2021, si è reso necessario integrare la Sezione Speciale 1 del PSC e integrare e specificare la Sezione Speciale 2 del PSC con i settori di intervento, con conseguente nuova articolazione degli importi per aree tematiche;

-è stata successivamente avviata la procedura di consultazione scritta del Comitato di Sorveglianza, che si è conclusa con l’approvazione:

dell’integrazione della Sezione Speciale 1 del PSC, determinata da quanto disposto dalla Delibera CIPESS 79/2021, con una integrazione del Piano

finanziario con risorse che ammontano complessivamente a 44.378.300,00 euro;

dell’integrazione della Sezione Speciale 2 del PSC dei settori di intervento e conseguente assestamento dei valori associati alle Aree tematiche:

della conseguente variazione del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2 del PSC, come dettagliata nell’Allegato 2, accluso alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

preso atto che:

-i Dirigenti generali dei Dipartimenti regionali proponenti hanno attestato, sulla scorta dell’istruttoria effettuata, la regolarità amministrativa e la legittimità della deliberazione di Giunta regionale n. 424 del 7 settembre 2022, la sua conformità alle disposizioni di legge e di regolamento comunitarie, nazionali e regionali, ai sensi della normativa vigente;

-con nota prot. n. 392960 del 7 settembre 2022, il Dirigente generale del dipartimento regionale “Economia e Finanze”, prendendo atto delle attestazioni dei dirigenti generali dei dipartimenti regionali proponenti in ordine alla copertura finanziaria, ha confermato la compatibilità finanziaria del provvedimento de qua;

ritenuto di prendere atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza, a seguito della procedura di consultazione scritta attivata in data 30 agosto 2022 e conclusa in data 7 settembre 2022, con particolare riferimento alla variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del PSC e del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2 del PSC, per come riportato negli Allegati 1 e 2, acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

vista la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione), in particolare l’articolo 15, comma 2;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 ottobre 2022, ha approvato la variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria e del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2 del PSC, prendendo atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) a seguito della procedura di consultazione scritta attivata in data 30 agosto 2022 e conclusa in data 7 settembre 2022;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di prendere atto delle determinazioni del Comitato di Sorveglianza (CdS) in ordine alla variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria e del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2 del PSC;

-di approvare la variazione del Piano finanziario della Sezione Ordinaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria e del Piano finanziario delle Sezioni Speciali 1 e 2 del PSC, il cui dettaglio è riportato rispettivamente negli Allegati 1 e 2, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di Provvedimento amministrativo n. 78/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) - Deliberazione di Giunta regionale n. 325 del 25/07/2022” (deliberazione consiliare n. 111)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

-la legge regionale n. 24/2013, che ha istituito l'Ente per Parchi Marini Regionali;

-la legge regionale n. 8/2002;

-l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della Regione Calabria;

-il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto legislativo n.126/2014;

tenuto conto che:

-con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 195 del 20 dicembre 2016 è stato nominato il Commissario Straordinario dell'Ente per i Parchi Marini Regionali, al fine di addivenire all'accorpamento dei cinque Parchi Marini della Regione Calabria nell'ente unico “Ente per i Parchi Marini Regionali”;

-con decreto n. 138 del 12 dicembre 2017 il Presidente della Giunta regionale ha provveduto a costituire il nuovo Ente trasferendo tutti i diritti attivi e passivi nonché i beni mobili e immobili e le risorse finanziarie degli accorpati cinque Parchi marini regionali;

-con deliberazione di Giunta regionale n. 318 del 19 luglio 2018 è stato approvato lo statuto dell'Ente;

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 325 del 25 luglio 2022, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 40 del 24 giugno 2022 del Commissario Straordinario dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, con cui è stato approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2021 dell’Ente;

rilevato che il Revisore unico dei conti, con verbale n. 6 del 21 giugno 2022, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale:

non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure correttive non adottate dall’Ente;

ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, evidenziando il rispetto dei seguenti dati esposti nella relazione al rendiconto:

-attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria;

-congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi rischi;

-attendibilità dei valori patrimoniali e dei risultati economici generali e di dettaglio;

 

ha espresso “giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2021”;

considerato che il Dipartimento regionale "Territorio e Tutela dell’Ambiente", che esercita la vigilanza sull’attività dell’Ente, nell’istruttoria di propria competenza (prot. n. 304478 del 30.06.2022, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale):

-ha evidenziato che “per il Rendiconto finanziario 2021 non può ancora trovare applicazione la normativa in materia di contenimento della spesa di cui alla legge regionale n. 43/2016”, in quanto “essendo l’Ente divenuto operativo a far data dal 1 gennaio 2018, ad oggi non si è verificata l’assoluta necessità di sostenere la spesa, poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e, attualmente, per l’espletamento delle attività ad esso demandate, lo stesso si avvale del personale appartenente ai ruoli dell’Amministrazione Regionale che svolge la propria attività in regime di collaborazione temporanea e saltuaria, senza oneri a carico dell’ente”;

-ha attestato che quanto riportato nel rendiconto finanziario 2021 è coerente con le previsioni del bilancio dell’Ente per i Parchi Marini Regionali del medesimo anno;

-ha espresso parere favorevole all’approvazione del consuntivo 2021 dell’Ente;

preso atto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza (prot. n. 332904 del 18.07.2022, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale):

ha rilevato che:

-sussiste la continuità tra i residui finali dell’esercizio 2020 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2021;

-sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-sussiste la quadratura tra il saldo di cassa pari a 932.689,42 euro, riportato nel conto del bilancio 2021, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2020;

ha raccomandato all’Ente, con riferimento all’eventuale utilizzo della quota disponibile dell’avanzo di amministrazione, pari a 727.898,32 euro, di rispettare le regole di bilancio inerenti alle modalità di impiego della parte libera, ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118;

preso atto dei pareri favorevoli del Revisore unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, ha ritenuto “possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2021-2023 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali con deliberazione n.123 del 19 maggio 2021;

considerato che l’Ente per i Parchi Marini Regionali fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2021 con i propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 ottobre 2022, ha approvato il rendiconto per l’esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) e i documenti ad esso allegati;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2021 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

 

Proposta di legge n. 71/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Laghi, Comito, Bruni, Graziano, Loizzo, Neri, recante: “Modalità di erogazione di medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche” (deliberazione consiliare n. 112)

Art. 1

(Finalità)

1. La Regione Calabria, nel rispetto dei limiti derivanti della legislazione statale, definisce le regole per la prescrizione, l’allestimento, l’erogazione e la rimborsabilità a carico del sistema sanitario regionale (SSR) dei medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche.

Art. 2

(Definizioni)

1. Ai fini della presente legge, si intendono medicinali cannabinoidi i medicinali di origine industriale o le preparazioni magistrali a base di cannabis o di principi attivi cannabinoidi, classificati secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza) e dal Decreto del Ministro della salute del 18 aprile 2007, n. 98 (Aggiornamento e completamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope e relative composizioni medicinali).

Art. 3

(Modalità di prescrizione)

1. I medicinali cannabinoidi sono prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta abilitati ed iscritti agli Ordini provinciali dei medici chirurghi e odontoiatri, sulla base di un piano terapeutico redatto da medici specialisti.

2. La spesa per l’erogazione di medicinali cannabinoidi è a carico del SSR, previa la prescrizione specialistica di cui al comma 1, e in mancanza di valida alternativa terapeutica, secondo la valutazione del medico prescrittore.

3. Le modalità di redazione delle prescrizioni sono disciplinate dalla legislazione vigente in materia.

4. La prescrizione deve accompagnare sempre il trasporto dei medicinali cannabinoidi, anche nel caso di trasporto da parte di soggetto delegato.

5. I medici specialisti e i centri autorizzati alla prescrizione di preparazioni a base di cannabis sono individuati dalla Regione Calabria con provvedimento del Settore “Assistenza Farmaceutica -Assistenza integrativa e protesica Farmacie convenzionate -Educazione all'uso consapevole del farmaco” del Dipartimento tutela della salute e servizi sociali e sociosanitari.

Art. 4

(Acquisizione e dispensazione)

1. Le farmacie territoriali delle Aziende Sanitarie Provinciali sono autorizzate all’acquisto della preparazione galenica magistrale, ovvero di farmaci già pronti all’uso presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, in attuazione dell’accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e il Ministero della difesa, oppure presso le farmacie pubbliche o private convenzionate autorizzate all’allestimento di preparazioni magistrali di origine vegetale a base di cannabis, nel rispetto della legislazione vigente.

2. La movimentazione delle preparazioni magistrali a base di cannabis all’interno delle farmacie territoriali deve essere regolarmente registrata su apposito registro di carico-scarico stupefacenti secondo le modalità previste dagli articoli 60 e 62 del Testo unico sugli stupefacenti.

3. Al fine della dimostrazione della liceità della detenzione della preparazione a base di cannabis per uso medico, copia della prescrizione timbrata e firmata dal farmacista all’atto della dispensazione, deve essere consegnata al paziente o alla persona che ritira la preparazione.

Art. 5

(Attuazione)

1. In coerenza con la programmazione in materia sanitaria e sociale regionale, la Giunta regionale, o il Commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, emana, con proprio atto, gli indirizzi procedurali e organizzativi per l’attuazione della presente legge, al fine di:

a) disciplinare le modalità di erogazione di medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche in ambito ospedaliero e in ambito domiciliare;

b) assicurare l’applicazione omogenea sul territorio regionale delle disposizioni in essa contenute;

c) promuovere la massima riduzione dei tempi di attesa e adeguate modalità informative;

d) diffondere tra gli operatori sanitari la conoscenza scientifica riguardo l’impiego terapeutico dei medicinali cannabinoidi.

2. I Servizi farmaceutici territoriali raccolgono i dati relativi ai consumi di farmaci e preparati a base di cannabis dispensati attraverso le farmacie territoriali dell’ASP di competenza e trasmettono la rendicontazione trimestrale al Settore “Assistenza Farmaceutica -Assistenza integrativa e protesica – Farmacie convenzionate -Educazione all'uso consapevole del farmaco” del Dipartimento tutela della salute e servizi sociali e sociosanitari.

Art. 6

(Clausola valutativa)

1. La Giunta regionale trasmette alla Commissione consiliare competente, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge e successivamente con cadenza annuale, una relazione sullo stato di attuazione della stessa con l'indicazione:

a) del numero di pazienti trattati con medicinali cannabinoidi, distinti per patologia e per tipologia di assistenza;

b) delle criticità verificatesi nell'applicazione della presente legge;

c) dell'andamento della spesa.

Art. 7

(Norma di salvaguardia)

1. Fino al termine della gestione commissariale di cui all’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159 (Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l’equità sociale), convertito con legge 29 novembre 2007, n. 222, sono fatte salve, nell’attuazione della presente legge, le competenze attribuite al Commissario ad acta, nonché agli atti adottati in attuazione dei poteri al medesimo conferiti.

2. La presente legge si applica laddove non in contrasto con quanto disposto dal decreto-legge 10 novembre 2020, n. 150 (Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della Regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario), convertito con modificazioni dalla legge 30 dicembre 2020, n. 181.

Art. 8

(Oneri finanziari)

1. Agli oneri derivanti dalla presente legge, determinati in 30.000,00 euro per l’anno 2022, 115.000,00 euro per l’anno 2023 e in 150.000,00 euro per l’anno 2024, si provvede con le risorse del fondo sanitario indistinto assegnato dallo Stato, relativo al finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA del bilancio di previsione 2022/2024.

Art. 9

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 83/12^ di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Interventi normativi sulle L.R. n. 66 del 20 dicembre 2012 e n. 25 del 16 maggio 2013” (deliberazione consiliare n. 113)

Art. 1

(Integrazione dell’articolo 6 della l.r. n. 66/2012)

1. All’articolo 6 della legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell’agricoltura), dopo il comma 1 è inserito il seguente: “1-bis Fermo restando quanto disposto dal comma 1 per il caso di sostituzione del sindaco effettivo, il sindaco supplente, ove disponibile, partecipa alle riunioni del collegio ed esercita le funzioni attribuite a titolo gratuito.”

Art. 2

(Integrazione dell’articolo 7 della l. r. n. 25/2013)

1. All’articolo 7 della legge regionale 16 maggio 2013, n. 25 (Istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna – Azienda Calabria Verde – e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna), dopo il comma 1 è inserito il seguente: “1-bis Fermo restando quanto disposto dal comma 1 per il caso di sostituzione del revisore unico dei conti, il membro supplente, ove disponibile, partecipa alle riunioni dell’organo di controllo dell’Azienda ed esercita le funzioni attribuite a titolo gratuito.”.

Art. 3

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

Art. 4

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 111/12^ di iniziativa della consigliera Straface, recante: “Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale” (deliberazione consiliare n. 114)

Art. 1

(Disposizioni straordinarie per assicurare i livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale)

1. Per far fronte alla carenza di personale medico presso le unità di anestesia e rianimazione e le unità operative di pronto soccorso ospedalieri, salvaguardare la continuità dei relativi servizi e la qualità dei livelli assistenziali, nonché ridurre il ricorso alle esternalizzazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario regionale possono concordare con i dirigenti medici e sanitari, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive ai sensi e secondo le modalità di cui all’articolo 115, comma 2, del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) dell’Area della Sanità relativo al triennio 2016-2018.

2. Le prestazioni aggiuntive di cui al comma 1 presso le unità operative di pronto soccorso ospedaliere sono rese da dirigenti medici e sanitari, individuati in base al seguente ordine di priorità:

a) in servizio nell’U.O. di pronto soccorso della medesima azienda o ente;

b) in servizio presso altre U.O. della medesima azienda o ente, purché inquadrati in discipline equipollenti o affini alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza;

c) in servizio presso l’U.O. di pronto soccorso di altre aziende o enti, previa stipula di apposita convenzione tra amministrazioni;

d) in servizio presso diverse U.O. di altre aziende o enti, purché inquadrati in discipline equipollenti o affini alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, previa stipula di apposita convenzione tra amministrazioni.

3. Le prestazioni aggiuntive di cui al comma 1 presso le unità di anestesia e rianimazione sono rese da dirigenti medici e sanitari, individuati in base al seguente ordine di priorità:

a) in servizio presso le unità di anestesia e rianimazione della medesima azienda o ente;

b) in servizio presso le unità di anestesia e rianimazione di altre aziende o enti della Regione, previa stipula di apposita convenzione tra amministrazioni.

4. Nell’ipotesi di cui al comma 1 la tariffa oraria di cui all’articolo 24, comma 6, del predetto CCNL è determinata in misura pari a 100 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione.

5. Le attività di cui al comma 1, possono essere svolte in regime libero professionale e su base volontaria, anche da medici in formazione specialistica assunti dalla medesima azienda o ente regionale ai sensi dell’articolo 1, commi 548-bis e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 20192021), al di fuori dell’orario dedicato alla formazione specialistica ed esclusivamente a supporto del personale specializzato, nel rispetto di quanto previsto al comma 2, lettere a) e b), e al comma 3, lettera a).

6. Nell’ipotesi di cui al comma 5 si applica la tariffa oraria, nella misura stabilita dall’articolo 24, comma 6, del predetto CCNL.

7. Restano ferme le disposizioni vigenti in materia di prestazioni aggiuntive con particolare riferimento ai volumi di prestazioni erogabili nonché all’orario massimo di lavoro e ai prescritti riposi.

8. Al fine di garantire l’applicazione degli istituti contrattuali in maniera uniforme sull’intero territorio regionale, è demandato al competente dipartimento ogni adempimento finalizzato alla tempestiva redazione delle linee generali di indirizzo, ai sensi dell’articolo 6 del CCNL Area Sanità 2016-2018. Ai medesimi fini sono assegnati specifici obiettivi ai vertici delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale, il cui raggiungimento costituisce elemento di specifica valutazione annuale.

Art. 2

(Norma finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge, quantificati in 3.315.000,00 euro per il 2022, 16.880.000,00 euro per il 2023 e 9.203.000,00 euro, che non comportano il superamento del limite della spesa di personale rappresentato dal corrispondente ammontare dell'anno 2004 diminuito dell'1,4 per cento, come previsto dall’articolo 2, comma 71, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, per come richiamato dall’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, per il 2024, si provvede mediante imputazione della spesa sulle risorse del bilancio regionale derivanti dal gettito fiscale conseguente all’attivazione delle misure di cui all’articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, a valere sulla parte eccedente il concorso all’equilibrio del sistema sanitario regionale, quantificato in 68.558.000,00 euro.

2. Le risorse di cui al comma 1, pari complessivamente a 29.398.000 euro nel triennio considerato, sono allocate alla Missione 13 Programma 04 (U.13.04) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2022-2024.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

 

Proposta di legge n. 101/12^ di iniziativa della consigliera Straface, recante: “Modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione” (deliberazione consiliare n. 115)

Art. 1

(Modifiche all’articolo 5 della l.r. 43/2021)

1. Alla fine del comma 1 dell’articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2021, n. 43 (Autorizzazione all’acquisizione di azioni di SACAL S.p.A. da parte della società Fincalabra S.p.A. Modifiche all’articolo 3 della l.r. 9/2007) sono aggiunte le seguenti parole: “nel limite di euro 12.428.163,00 pari al valore nominale del numero massimo di azioni acquistabili”.

Art. 2

(Modifiche all’articolo 3 della l.r. 16/2022)

1. Il comma 1 dell’articolo 3 della legge regionale 7 giugno 2022, n. 16 (Interventi normativi sulle leggi regionali n.11/2011, n. 8/2002, n. 38/2012, n.10/2022, n. 15/2007 e misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale), è modificato come segue:

a) dopo la parola “regionale” sono inserite le seguenti: “, previa intesa con il Commissario ad acta,”;

b) le parole “a nominare” sono sostituite dalle seguenti “ad individuare”.

Art. 3

(Modifiche all’articolo 11-bis della l.r. 11/2004)

1. Nel comma 2 dell’articolo 11-bis della legge regionale 19 marzo 2004, n.11 (Piano Regionale per la Salute 2004/2006), inserito dall’articolo 2, comma 2, della legge regionale 7 luglio 2022, n. 21, la parola “50.000” è sostituita dalla seguente: “100.000”.

Art. 4

(Modifiche all’articolo 14-bis della l.r. 24/2008)

1. Nel comma 1 dell’articolo 14-bis della legge regionale 18 luglio 2008, n.24 (Norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private), inserito dall’articolo 1 della legge regionale 7 luglio 2022, n. 22 (Misure per fronteggiare la situazione emergenziale sanitaria), le parole “all’adozione del provvedimento di rinnovo” sono sostituite dalle seguenti: “alla conclusione delle verifiche sulla sussistenza dei requisiti di legge”.

Art. 5

(Modifiche e integrazioni alla l.r. 23/2022)

1. La legge regionale 7 luglio 2022, n. 23 (Norme per l’incremento, lo sviluppo e la valorizzazione dell’apicoltura calabrese) è modificata come segue:

a) nella rubrica dell’articolo 12, le parole “Disciplina dei trattamenti fitosanitari e” sono soppresse;

b) i commi 1, 2 e 3 dell’articolo 12 sono abrogati;

c) dopo l’articolo 15 è inserito il seguente:

“Art. 15-bis

(Norma di salvaguardia)

1. Le disposizioni degli articoli 2, 5, 6, 7, 9, 14 e 15 si applicano in conformità e in perfetta adesione ai principi di cui all’articolo 14, comma 2, lettere a), b), g), f), i) e p) della legge 22 aprile 2021, n. 53 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea -Legge di delegazione europea 2019-2020) e relativi decreti legislativi di attuazione.”.

Art. 6

(Modifiche all’articolo 6 della l.r. 29/2022)

1. L’articolo 6 della legge regionale 4 agosto 2022, n. 29 (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità) è così modificato:

a) le parole “registro regionale RUNTS”, ovunque ricorrenti, sono sostituite dalle seguenti: “RUNTS e operanti in Calabria”;

b) la lettera j) del comma 1 è abrogata;

c) la lettera m) del comma 1 è sostituita dalla seguente: “m) promuove la piena fruizione dei luoghi e degli spazi da parte delle persone con disabilità, con particolare riguardo alla rimozione delle barriere architettoniche; “.

Art. 7

(Modifiche alla l.r. 30/2022)

1. La legge regionale 29 luglio 2022, n. 30 (Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico) è modificata come segue:

a) nel comma 1 dell’articolo 1, le parole “legge regionale 12 ottobre 2012, n. 45 (Gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale)”, sono sostituite dalle seguenti: “normativa vigente”;

b) alla fine del comma 1 dell’articolo 2, le parole “l.r. 45/2012”, sono sostituite dalle seguenti: “normativa vigente”;

c) al comma 1 dell’articolo 3, la parola “500” è sostituita dalla seguente “250”;

d) nel comma 1 dell’articolo 4, le parole “dell’articolo 4, comma 11, della l.r. 45/2012” sono sostituite dalle seguenti: “della normativa vigente” e, dopo la parola “sanatoria” sono inserite le seguenti: “, ai fini idrogeologici”.

Art. 8

(Abrogazione delle leggi regionali 8/2022 e 31/2022)

1. Sono abrogate le seguenti disposizioni:

a) legge regionale 15 aprile 2022, n. 8 (Integrazioni agli articoli 14 e 27 della l. r. 17/2005 (Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo));

b) legge regionale 5 agosto 2022, n. 31 (Interpretazione autentica dell’articolo 14, comma 1, della legge regionale 7 luglio 2022, n. 25 (Norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione e il riuso)).

Art. 9

(Modifiche all’articolo 1 della l. r. 32/2021)

1. Nel comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 15 dicembre 2021, n.32 (Istituzione dell’ente di governance della sanità regionale calabrese denominato “Azienda per il Governo della Sanità della Regione Calabria – Azienda Zero), le parole da “tecnica” a “contabile” sono soppresse.

Art. 10

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 11

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

 

 Proposta di legge n. 109/12^ di iniziativa della consigliera Straface, recante: “Norme in materia di servizio idrico integrato” (deliberazione consiliare n. 116)

Art. 1

(Interpretazione autentica articolo 17 l.r. 10/2022)

1. L’articolo 17, comma 2, della legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 (Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente) si interpreta nel senso che i rapporti giuridici nei quali è subentrata l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria, a decorrere dalla data di cui al comma 1 del medesimo articolo 17, comprendono anche le adesioni alla soppressa Autorità Idrica della Calabria (AIC), da parte dei comuni e degli altri enti locali ricompresi nell’ambito territoriale ottimale.

Art. 2

(Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 10 luglio 2007, n. 15)

1. Dopo il comma 4-ter dell’articolo 1 della legge regionale 10 luglio 2007, n. 15 (Investimenti SO.RI.CAL. S.p.A. 2005/2009) sono aggiunti i seguenti: “4-quater. Ai fini di cui al comma 4-ter, è autorizzata la cessione a titolo gratuito, anche ai fini e per gli effetti dell’articolo 5, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), delle azioni di So.Ri.Cal. S.p.A., nella misura massima del 40 per cento del capitale sociale, in favore dei comuni e degli altri enti locali ricompresi nell’ambito territoriale ottimale di cui all’articolo 3 della legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 (Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente). I criteri di partecipazione degli enti locali al capitale sociale di So.Ri.Cal. S.p.A sono definiti con atto dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria. 4-quinquies. Per le finalità di cui all’articolo 149-bis, comma 1, del decreto legislativo 152/2006, la società So.Ri.Cal. S.p.A. approva le necessarie modifiche statutarie.”

Art. 3

(Modifiche alla legge regionale 20 aprile 2022, n. 10)

1. Dopo l’articolo 18 della legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 è inserito il seguente:

“Art. 18-bis

(Disposizioni transitorie in merito al Servizio idrico integrato)

1. L’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria, ove individui SORICAL S.p.A. quale gestore unico del Servizio idrico integrato, definisce cronoprogramma del subentro del predetto gestore unico agli attuali gestori, fermo restando il subentro immediato nella riscossione della Tariffa.

2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria definisce, entro sessanta giorni dall’individuazione del gestore unico, l’elenco delle società degli enti locali e degli altri organismi pubblici che possono essere conferiti nella società SORICAL S.p.A. per la necessaria integrazione.

3. I conferimenti di cui al comma 2 sono autorizzati dall’Assemblea di SORICAL S.p.A., fermo restando il rispetto degli articoli 2342 e seguenti del Codice civile, anche ai fini e per gli effetti dell’articolo 5, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica).”.

Art. 4

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 5

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 113/12^ di iniziativa dei consiglieri Straface e Cirillo, recante: “Modifiche alla legge regionale 12 ottobre 2016 n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione)” (deliberazione consiliare n. 117)

Art. 1

(Inserimento articolo 5-bis nella l.r. n. 30/2016)

1. Dopo l’articolo 5 della legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione), è inserito il seguente:

“Art. 5-bis

(Ufficio di collegamento della Regione Calabria a Bruxelles)

“1. La Regione Calabria, al fine di realizzare un efficace sistema di relazioni con le istituzioni dell’Unione europea nelle materie di competenza regionale, si avvale del proprio ufficio di collegamento a Bruxelles. L’ufficio è funzionale alle attività poste in capo alle Autorità di Gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo regionale (FEASR), che se ne avvalgono per la cura delle relazioni con le Direzioni Generali di riferimento e con i relativi Servizi della Commissione. L’ufficio è, altresì, funzionale alla migliore attuazione delle politiche di cooperazione messe in atto dalla Regione nell’ambito delle misure di Cooperazione Territoriale Europea (CTE).

2. Al personale regionale assegnato e in servizio presso l’ufficio di cui al comma 1 è corrisposta una indennità forfettaria e omnicomprensiva, non pensionabile, destinata a sostenere le spese di soggiorno, di entità non superiore al 65 per cento di quelle corrisposte agli esperti nazionali distaccati presso l’Unione europea, di cui all’articolo 32, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche).

3. Il dipartimento competente, nei limiti delle risorse finanziarie di cui all’articolo 3, individua le risorse umane e le modalità organizzative per dare attuazione alle disposizioni di cui ai commi precedenti.

4. Al personale assegnato e in servizio presso l'ufficio di cui al comma 1 sono corrisposti altresì:

a) se di qualifica dirigenziale, la retribuzione di posizione nell'importo correlato al livello di graduazione delle funzioni della struttura della cui responsabilità è incaricato, e la retribuzione di risultato se spettante;

b) se di categoria, i compensi di produttività previsti dal CCNL del personale non dirigente.”.

Art. 2

(Modifiche all’articolo 15 della l.r. n. 30/2016)

1. L’articolo 15 della l.r. n. 30/2016 è modificato come segue:

a) al comma 1, le parole da “sono” a “regionale” sono sostituite con le seguenti: “sono trasmesse alla competente commissione consiliare, la quale esprime il proprio parere entro quindici giorni dall’acquisizione dell’atto; decorso tale termine, il parere si ritiene reso in senso favorevole”;

b) alla lettera a) del comma 2, dopo la parola “originaria” sono aggiunte le seguenti: “che devono essere approvate dai competenti organismi istituzionali sovraregionali”;

c) alla lettera b) del comma 2:

1) dopo le parole “nuove operazioni” sono inserite le seguenti: “che devono essere approvate dai competenti organismi istituzionali sovraregionali”;

2) le parole da “o” a “esistenti” sono soppresse;

d) il comma 3 è abrogato.

Art. 3

(Norma finanziaria)

1. Ai fini di cui al comma 2 dell’articolo 1, per l’erogazione delle indennità ivi previste, è autorizzata la spesa nel limite massimo di 200.000,00 euro annui, da imputare a carico degli assi di Assistenza Tecnica dei Piani e Programmi regionali, in base alle singole richieste delle Autorità di Gestione di attivazione delle posizioni funzionali presso l’ufficio di collegamento per le loro finalità istituzionali.

2. Le spese relative al comma 4 dell’articolo 1 sono imputate a carico del bilancio regionale e trovano copertura nell’ambito delle ordinarie assegnazioni per il costo relativo al personale di ruolo della Giunta regionale.

Art. 4

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 83/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione di tre Consiglieri regionali dei quali uno in rappresentanza della minoranza per la costituzione della Consulta regionale della cooperazione (art. 3, legge regionale 6 dicembre 1979, n. 13)” (deliberazione consiliare n. 118)

Il Consiglio regionale

visto l’articolo 2 della legge regionale 6 dicembre 1979, n. 13 (Adozione di provvedimenti diretti alla promozione e allo sviluppo della cooperazione), che istituisce la Consulta regionale della cooperazione;

visto, altresì, l’articolo 3 della medesima legge regionale, secondo cui la Consulta regionale della cooperazione ha sede presso la Giunta regionale, è nominata con decreto del Presidente della Regione ed è composta da undici componenti, tra cui “tre rappresentanti eletti dal Consiglio nel suo seno, nel rispetto della minoranza”;

vista la nota dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attrattori Culturali, acquista al protocollo generale n. 21816 del 27 settembre 2022, con la quale si richiede di eleggere i tre consiglieri regionali in seno alla Consulta regionale della cooperazione;

considerato che le designazioni di competenza del Consiglio regionale devono pervenire all'Assessorato regionale competente entro trenta giorni dalla data di ricezione della richiesta, così come stabilito dall’articolo 3, comma 2, della legge regionale n. 13/1979;

atteso che all’esito della votazione le operazioni di spoglio delle schede hanno dato il seguente risultato: -presenti e votanti 20; -hanno riportato voti: consigliere Neri n. 14; consigliere Cirillo n. 14; consigliere Gelardi n. 1; consigliere Montuoro n.1; consigliere Tavernise n. 5 in rappresentanza della minoranza;

ritenuto, pertanto, di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione dei tre consiglieri regionali in seno alla Consulta regionale della cooperazione;

visto il proprio Regolamento interno;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate: -di eleggere quali rappresentanti del Consiglio regionale in seno alla Consulta regionale della cooperazione, i consiglieri:

1. Neri, voti 14;

2. Cirillo, voti 14;

3. Tavernise, voti 5, in rappresentanza della minoranza;

-di demandare al Settore Segreteria Assemblea e Affari Generali la trasmissione del presente provvedimento all’Assessorato Sviluppo Economico e Attrattori Culturali;

-di trasmettere il presente provvedimento al Presidente della Giunta regionale, per opportuna conoscenza.

(Allegato)

Mozione numero 28/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Alecci, recante: “Pratica del Ghusl  

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso che:

- una ricerca ufficiale risalente al 1° gennaio 2016 calcolava in 24.500 i musulmani residenti in Calabria, ad oggi se ne stimano circa 30.000 (dato in crescita non aggiornato);

- si tratta di una comunità, composta sia da cittadini italiani sia da stranieri, stabilmente inserita nel tessuto sociale;

- l’integrazione socioculturale si rafforza anche negli aspetti concernenti la religiosità;

- tra le varie consuetudini del sentimento religioso islamico una parte importante è costituita dalla riverenza verso i defunti, nel cui contesto si inserisce la pratica del Ghusl, consistente nel lavaggio rituale della salma;

- nell’adempiere a tale tradizione religiosa i fedeli incontrano varie difficoltà, superabili con la possibilità dell’utilizzo delle strutture obitoriali ospedaliere dotate dei tavoli settori.

Considerato che:

- nel rispetto della volontà del defunto e dei suoi familiari, le strutture obitoriali presenti presso le ASP e le AO della nostra Regione potrebbero concedere, per un tempo limitato la sala settoria, per consentire il lavaggio della salma eseguito dai membri delle associazioni di volontariato confessionali regolarmente costituite previa richiesta e autorizzazione da parte del direttore sanitario ospedaliero, che ne indicherà i tempi e le modalità di traporto presso il suddetto locale; il tutto nel rispetto della l.r. n. 48 del 29.11.2019 “Disposizione in materia funeraria e polizia mortuaria”.

Impegna la Giunta regionale

a sollecitare il Dipartimento Tutela della Salute affinché predisponga un apposito atto di indirizzo destinato alle ASL e AO per consentire l’utilizzo delle sale settorie da parte delle associazioni di volontariato confessionali regolarmente costituite, compatibilmente con le

esigenze di ufficio e previa autorizzazione del direttore sanitario di presidio, per il lavaggio delle salme dei defunti di fede musulmana.

(Allegato)

Mozione numero 33/12^ di iniziativa dei Consiglieri  Mancuso, Iacucci, Alecci, Cirillo, Caputo, recante: “Sostegno al sistema del credito cooperativo”

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso che:

- il credito cooperativo è una componente originale e fondamentale dell'industria bancaria italiana costituita da circa 250 banche locali, cooperative a mutualità prevalente che sono espressione, attraverso i propri soci, delle comunità di riferimento;

- da oltre 135 anni queste realtà sono presenti sul territorio con diffusione capillare e svolgono un ruolo essenziale di sostegno all'economia reale in quanto banche di comunità, promuovendo la crescita e lo sviluppo sociale ed economico;

- nell'ultimo decennio le filiali bancarie sono diminuite nel nostro Paese di quasi 12.000 unità, pari ad una riduzione del 36%; soprattutto nel periodo della pandemia Covid-19 c'è stata un'ulteriore accelerazione di chiusure di filiali soprattutto nei centri più piccoli e nei comuni delle zone interne; il numero di comuni sprovvisti di servizi bancari è aumentato progressivamente con pesanti ripercussioni sulle fasce più fragili della popolazione. Nel periodo compreso tra il 2008 e 2020 il numero di filiali BCC in Italia è aumentato del 2,1% a fronte di una contrazione del -35,7% registrata per l'industria bancaria nel suo complesso;

- sono 5 le BCC che hanno la sede legale nella Regione Calabria, con 70 sportelli che servono un territorio composto da 404 Comuni (in molti casi dei quali unica presenza bancaria), con Impieghi lordi importanti, come pure per la Raccolta da clientela su base regionale;

- le BCC calabresi hanno perseguito il mantenimento di una capillare presenza territoriale che è stato uno degli elementi che ha permesso alle banche della categoria di finanziare il territorio e sostenere l'economia locale anche nelle fasi di congiuntura avversa, confermando la propria distintiva funzione anticiclica e di vicinanza alle famiglie e imprese del territorio;

- le BCC calabresi oltre che garantire quanto già premesso oggi rappresentano un presidio di legalità e certezza economica nel tessuto sociale e produttivo calabrese in quanto spesso sono le uniche realtà del mondo finanziario presenti nei nostri comuni e nelle aree interne più disagiate sia dal punto di vista della posizione geografica che dei collegamenti con le grandi città della regione.

Tenuto conto che:

- il decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, convertito con modificazioni dalla L. 8 aprile 2016, n. 49, ha messo in atto una profonda riforma organizzativa del credito cooperativo, basata essenzialmente sulla costituzione di gruppi bancari cooperativi-Gbc (alle cui capogruppo sono attribuite le funzioni di direzione, coordinamento del gruppo nonché di garanzia, nei casi di eventuali situazioni di criticità, consentendo anche sinergie negli investimenti per innalzare il livello dei servizi offerti) ai quali le Bcc hanno l'obbligo di aderire tuttavia mantenendo singolarmente l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria e conservando tutti i caratteri distintivi di banche cooperative a mutualità prevalente;

- le Bcc, anche se affiliate ad un Gruppo Bancario Cooperativo, conservano per la normativa italiana una serie di caratterizzazioni, tra le quali: l'obbligo di finalità mutualistiche, l'obbligo di erogare credito prevalentemente ai soci, l'erogazione di almeno il 95 per cento del totale dei crediti alle imprese e alle famiglie che operano e vivono nel territorio di competenza nel quale raccolgono il risparmio, l'obbligo di destinare a riserve indivisibili tra i soci di almeno il 70 per cento degli utili, l'assoggettamento ad una duplice vigilanza: quella prudenziale e quella mutualistica,

rilevato che:

-il combinato disposto di regole e linee guida europee in materia di credito deteriorato (calendar provisioning, nuova definizione di insolvenza, nuove linee guida sulla concessione e il monitoraggio del credito, trattamento prudenziale delle moratorie e altro) e il quadro di regole e approcci di vigilanza europei sui Gruppi bancari cooperativi costituisce un rischio reale di svantaggio competitivo del sistema Italia e di indebolimento del potenziale di ripresa e resilienza del nostro Paese.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

per quanto di competenza, affinché, anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari in particolare nelle aree interne e di montagna, si colga l'occasione della revisione in atto del quadro normativa europeo per il recepimento nell'Unione Bancaria degli Accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento 468/2014, allo scopo di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante dall'art. 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità.

A tal fine, si invita la Giunta a valutare l'opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni e del Comitato Europeo delle Regioni, nei confronti del Governo italiano e Parlamento Europeo.

(Allegato)