XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

 

N. 12

__________

 

SEDUTA Di GIOVEDì 30 GIUGNO 2022

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 16,01

Fine lavori h. 17,04




Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 16,01

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Avviamo i lavori. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Presidente, chiedo di inserire all'ordine del giorno la mozione numero 25 del 20 giugno 2022.

PRESIDENTE

Votiamo l'inserimento all’ordine del giorno della mozione del collega Lo Schiavo.

La mozione è inserita.

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Arruzzolo. Ne ha facoltà.

ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Chiedo, come abbiamo stabilito in Conferenza dei capigruppo, l'inserimento della proposta di legge numero 80/12^ che riguarda la proroga relativa all’adeguamento strutturale degli asili nido.

PRESIDENTE

Votiamo l'inserimento all’ordine del giorno della proposta 80/12^. È inserita.

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Neri. Ne ha facoltà.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Chiedo l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 81/12^ relativa alla proroga del programma del trasporto pubblico locale.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della proposta di legge di proroga del servizio pubblico locale. La proposta è inserita.

 

(Così resta stabilito)

 

Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Chiedo al Consiglio la cortesia di poter discutere la mozione inserita come primo punto all’ordine del giorno, perché, per motivi personali, dovrò abbandonare la seduta durante i lavori. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Votiamo l'inversione dell'ordine del giorno per inserire la mozione del consigliere Lo Schiavo al primo punto.

La mozione è inserita al primo punto dell’ordine del giorno.

Mozione numero 25 su “Superbonus 110, cessione dei crediti”

PRESIDENTE

Cedo la parola al consigliere Lo Schiavo per illustrare la mozione. Faccio presente che la mozione sul “superbonus 110” è stata sottoscritta e condivisa dall'intero Consiglio, così come è comprensiva anche dell'ordine del giorno del collega Tavernise avente lo stesso oggetto. Quindi, si intende condivisa anche dal consigliere Tavernise. Prego.

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Ringrazio i capigruppo di tutte le forze politiche e, in primo luogo, il Presidente del Consiglio regionale per avere fatto propria questa mozione che, in realtà, recepisce un allarme ormai evidente nella società italiana e anche quella calabrese.

Come ben sa il Consiglio regionale, sono numerosi i bonus legati all'edilizia. L’edilizia è stata considerata un settore strategico, per cui doveva essere legata alla ripresa del Paese e in particolar modo, proprio durante il periodo Covid, col decreto-legge numero 34 del 2020, decreto Rilancio, è stata introdotta nella nostra legislazione nazionale una norma che consentiva la detrazione fiscale fino al 110 per cento per gli interventi di efficientamento energetico e anche per misure antisismiche degli edifici.

Vi era un’impostazione di fondo che la ripresa del Paese potesse passare attraverso il recupero del suo patrimonio edilizio, potesse passare attraverso una versione diversa del concepire l'edilizia, sempre più orientata alla transizione energetica e quindi all'efficientamento energetico sulla base di nuove fonti di produzione di energia e, soprattutto, anche al rifacimento del decoro del patrimonio immobiliare esistente. Ma soprattutto, la norma del 2020 aveva una novità di fondo e cioè la possibilità di legare la detrazione fiscale a dei crediti che potevano essere ceduti a privati e anche al sistema bancario finanziario.

Arrivo al punto della mozione, la gestione di questi crediti a un certo punto, durante la vigenza della norma, in relazione a un diverso approccio da parte del sistema finanziario – in primo luogo delle banche, ma anche di Cassa Depositi e Prestiti e anche attraverso la modifica più volte intervenuta delle norme relative alla cessione dei crediti stessi – ha portato a una paralisi del settore.

A un certo punto, le banche non hanno più accettato la cessione dei crediti stessi.

Il sistema si è trovato in una situazione di paralisi, con famiglie che avevano già avviato, ovviamente, i lavori e avevano fatto degli investimenti per portare a termine gli interventi sul proprio patrimonio immobiliare e le imprese che non hanno avuto la possibilità di monetizzare i crediti fiscali fino a quel momento ricevuti e si sono trovate in una crisi di liquidità notevole, con il rischio di una paralisi e di default per circa 33 mila imprese.

Infatti, i crediti oggi bloccati sono più di 5 miliardi; 5 miliardi di crediti bloccati che hanno portato le imprese a non applicare più lo sconto in fattura, che è una modalità tecnica per le famiglie di potere pagare i lavori iniziati. Nello stesso tempo, questo blocco della cessione del credito da parte del sistema bancario e finanziario italiano ha portato le imprese a non potere proseguire negli appalti già sottoscritti.

Insomma, una situazione di emergenza vera che è stata affrontata anche da altri Consigli regionali.

Il Consiglio regionale della Calabria sa bene che la competenza è nazionale ed è del Ministero dell'Economia, ma, come già avvenuto in altre regioni del Paese, noi con questa mozione intendiamo mandare un segnale al Ministero dell'Economia affinché, anche nelle prossime norme con il “Decreto aiuti”, si attui una norma ad hoc che possa sbloccare il sistema della cessione e far riprendere il funzionamento di questo settore che ha dato dei segnali estremamente positivi per la ripresa del PIL del Paese. Soprattutto, in Calabria, dove il sistema economico è già fragile di per sé, ha dato degli spiragli di ripresa anche dell'occupazione, facendo emergere il lavoro nero, particolarmente diffuso nel settore edilizio.

La mozione ha questa finalità: il Consiglio regionale della Calabria si pone il problema delle 33.000 imprese che rischiano di fallire e dei circa 150 mila lavoratori che sono stati stimati come possibili licenziamenti nel settore edilizio e, nello stesso tempo, vorrei anche sottolineare come questa mozione non entri nel merito della norma in sé.

Noi non esprimiamo una valutazione sull'utilità o meno della legge, noi sostanzialmente esprimiamo un principio, cioè che quando ci sono delle norme in vigore, si creano delle aspettative di diritto; le famiglie investono, le imprese investono, non si possono cambiare le regole in corso d'opera.

La proroga è una scelta politica che, ovviamente, compete al legislatore nazionale, ma prima di questa scelta viene il rispetto delle norme oggi vigenti e, in primo luogo, delle aspettative delle famiglie calabresi sulla vigenza della norma stessa.

Sono a conoscenza, come ciascuno di voi, di numerosi cantieri, di numerose imprese che si trovano in una situazione di incertezza e anche di paralisi.

Ecco, se il Consiglio regionale della Calabria vorrà approvare questa mozione, significherà dare vicinanza e sostegno, ma anche avere consapevolezza del grave rischio che corre l'economia nazionale e l'economia calabrese in particolare.

Per questo chiedo, ovviamente col consenso di tutti i gruppi politici, di mandare questo segnale al Governo nazionale. In primo luogo, la nostra Giunta regionale può fare sentire la voce della Calabria nella Conferenza Stato-Regioni nei confronti degli organismi preposti a correggere normativamente lo stato di fatto della paralisi di questo settore. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire il collega Tavernise, ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, Presidente. Anch’io brevemente mi unisco a quanto affermato dal collega Lo Schiavo.

Avevamo proposto l'inserimento all’ordine del giorno di una mozione simile e quindi condivido in pieno ciò che ha detto il collega Lo Schiavo.

È una mozione che diversi consiglieri regionali stanno sottoscrivendo.

Due giorni fa anche la Regione Lombardia, che è a maggioranza centro-destra, ha chiesto fortemente al governo Draghi di attuare alcune modifiche per evitare, come è già stato detto, di bloccare di nuovo un settore che, finalmente, era ripartito dopo vent'anni.

Presidente Mancuso, non è la prima volta che il Consiglio regionale approva delle mozioni all'indirizzo del Governo, le chiedo, in quanto più alta carica di questa Istituzione, di far sentire la voce della massima Assise calabrese.

Abbiamo presentato diverse mozioni nelle sedute precedenti. Mi vengono in mente quelle sulla SS106, sull'emergenza criminale nella Sibaritide, ma anche tante altre.

Dobbiamo far capire, soprattutto a chi ci ha votato, che, anche quando non è nostra competenza rappresentare i problemi dei nostri concittadini, facciamo di tutto per far sì che si raggiungano gli obiettivi.

Le chiedo, presidente Mancuso, di farsi portavoce con il presidente Occhiuto per far sentire la voce dei disagi dei calabresi, dei disagi di alcuni settori che la nostra regione, che è la più povera non d’Italia ma persino d'Europa, sta vivendo. Sono convinto che questa terra debba farsi sentire sempre di più. Noi siamo soltanto dei portavoce momentanei dei nostri due milioni di concittadini, quindi, confido in lei, in qualità di Presidente del Consiglio regionale, per far sì che la voce dei cittadini, attraverso le mozioni che presentiamo e che stiamo approvando spesso all'unanimità, arrivi in maniera celere all'indirizzo giusto, in questo caso alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai Ministeri competenti. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Tavernise. Pongo in votazione la mozione.

La mozione è approvata all'unanimità.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 67/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: " Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi "

PRESIDENTE

Passiamo al secondo punto posto all’ordine del giorno riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 67/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante “Approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi.” Cedo la parola al relatore, consigliere Cirillo, per illustrare il provvedimento. Prego.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente. Con la presente proposta di provvedimento amministrativo l'Assemblea è chiamata ad approvare il rendiconto del Consiglio regionale, relativo all'esercizio finanziario 2021, la relazione sulla gestione dell'esercizio 2021 ed il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi.

Ai sensi dell'articolo 67 del decreto legislativo n. 118/2011 il termine per l'approvazione del rendiconto 2021 in Consiglio regionale è il 30 giugno 2022.

L'esercizio 2021 è stato caratterizzato dall'emergenza epidemiologica causata dalla diffusione del virus Covid-19, dalla conclusione dell’XI^ legislatura regionale, interrotta improvvisamente a causa della prematura morte della presidente Jole Santelli, e dall’avvio della XII^ legislatura regionale.

Al 31 dicembre 2021 risultano iscritti alla contabilità del Consiglio: residui attivi per euro 48.517.448,73, di cui euro 46.426.205,61 sono relativi a trasferimenti correnti che la Regione deve erogare a saldo delle annualità 2015-2021 per il funzionamento del Consiglio regionale; residui passivi per euro 6.155.902,65; fondo cassa per euro 13.741.359,72; l'avanzo di amministrazione alla data 31 dicembre 2021 è risultato pari ad euro 52.747.316,88 e risulta essere così ripartito: avanzo vincolato euro 12.434.819,83, tali vincoli derivanti dall'applicazione di leggi statali; avanzo accantonato a 7.883.114,11 per fondo contenzioso, passività potenziali, fondo crediti di dubbia esigibilità; avanzo destinato agli investimenti euro 12.278.170,93 per interventi di riqualificazione di Palazzo Campanella e altre spese destinate ad investimenti; avanzo libero di euro 20.153.512,01.

La quota libera del risultato di amministrazione potrà essere utilizzata dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale del rendiconto, alla verifica degli equilibri di bilancio, per la finalità prevista dalla legge.

Sul presente provvedimento la Commissione speciale di vigilanza nella seduta del 21 giugno 2022 ha approvato la relazione prevista all'articolo 110, comma 1, lettera c) del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale. Il Collegio dei revisori dei conti con verbale numero 21 del 21 giugno 2022 ha espresso parere favorevole. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Straface. Prego.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente, colleghi consiglieri. Questo è un punto che è stato ampiamente discusso nella Commissione vigilanza dove è stato audito anche il dirigente, il dottore Latella. Parliamo del rendiconto del Consiglio che, a differenza dei bilanci di previsione, certifica, fotografa una situazione di entrata e di spesa relativa naturalmente all'esercizio finanziario del 2021 e, in particolar modo, come è stata effettuata la spesa in riferimento all’annualità del 2021.

Quindi, non ci troviamo di fronte a delle scelte, programmazioni, decisioni discrezionali, ma si tratta quella di oggi di andare a verificare un'attività di controllo su un dato che si è ormai consolidato.

È per queste ragioni che il rendiconto, che ci apprestiamo ad approvare da qui a poco, si presenta per molti casi come un atto dovuto.

Però c'è anche la necessità di soffermarsi su alcune considerazioni: su come il Consiglio regionale stia cambiando - naturalmente in meglio - la gestione finanziaria rispetto al passato, perché, laddove la gestione del Consiglio regionale veniva considerata sede di sprechi, di inefficienza anziché di buona amministrazione, ritengo si stia verificando comunque un'inversione di tendenza. Questo rendiconto, infatti, dimostra una grande maturità e la dimostra, soprattutto, per quanto riguarda la gestione delle risorse pubbliche nell’Assise consiliare.

Il rendiconto 2021, rispetto al passato, si presenta in maniera più articolata e dettagliata rispetto ai rendiconti degli anni precedenti. Questo lo notiamo, soprattutto, nel momento in cui andiamo a vedere il numero elevato di allegati per comprendere il cambio di passo e l'oculatezza che contraddistingue il documento in oggetto.

Come dicevo all'inizio, l'anno di riferimento, naturalmente, è l'anno 2021 che è stato sicuramente un anno particolare a causa dell'emergenza derivante dal Covid. Questo ci porta, soprattutto, ad interpretare alcuni valori che risultano incoraggianti sotto il profilo della spesa, dei risparmi e della gestione oculata, ispirati ai principi e ai criteri della buona amministrazione. Questi dati sono stati facili da poter realizzare proprio perché l'attività che si è consumata all'interno del Consiglio regionale è stata inferiore rispetto a quella che viviamo oggi.

Sono dati che offrono un equilibrio finanziario decisamente buono perché abbiamo - così come è stato detto nella relazione - un avanzo di amministrazione di 52 milioni di euro; abbiamo, inoltre, un avanzo libero che è quasi di 20 milioni di euro e il resto - questa è una scelta che diventa fondamentale ed importante - è distribuito in una serie di accantonamenti. Infatti, da questo punto di vista, il bilancio del Consiglio regionale si presenta pienamente allineato alla riforma dell'armonizzazione dei sistemi contabili del 2011 che, proprio allo scopo di evitare situazioni di disequilibrio finanziario, ha imposto delle regole certe e rigide che registriamo proprio per quanto riguarda gli accantonamenti.

Perché è importante questo? È importante perché preserva il Consiglio regionale dal rischio di contenziosi per passività pregresse e, inoltre, evita che l'organo istituzionale possa trovarsi in una situazione di mancanza di copertura finanziaria.

Questo, naturalmente, ci pone in una situazione di tranquillità perché nel rendiconto del 2021 non c'è la possibilità di poter riscontrare dei rischi in quanto sei milioni di euro sono destinati agli accantonamenti previsti come fondo contenzioso.

Questo rappresenta, sicuramente, per l’ente, per l'istituzione, un paracadute e consente all'amministrazione di essere al riparo da qualsiasi soccombenza e, in caso di eventuali cause, attraverso questo accantonamento si evita di incorrere in determinati rischi. Stessa cosa possiamo dire per quanto riguarda un milione di euro destinato al fondo delle passività pregresse.

Sul piano dei contenuti, quindi, sono presenti una serie di risparmi degni di nota in numerosi capitoli che sono rappresentati proprio nel Piano triennale di riqualificazione della spesa per l'anno 2021, che è stato approvato dal Settore competente e che prevede una riduzione di spesa molto significativa. Tra questi risparmi i più rilevanti riguardano la riduzione della spesa e quindi la riduzione dei costi del funzionamento della società in house Portanova SPA, i contratti in essere, le spese relative al personale, i costi della politica legati al funzionamento dei gruppi consiliari e all'indennità degli stessi consiglieri regionali.

In particolare, per ciò che riguarda quest'ultimo punto, occorre anche sottolineare gli sforzi che sono stati compiuti per contrarre i costi e che prevedono, soprattutto, la contrazione di costi per quanto riguarda la copertura di spese discrezionali che meritano di avere particolare e meritevole menzione.

Il Piano triennale di riqualificazione della spesa per l'anno 2021 contribuisce, inoltre, alla stesura di un rendiconto oculato e accorto, in cui il volume delle risorse che sono trasferite dalla Giunta regionale al Consiglio è decisamente inferiore rispetto a quello degli anni precedenti; questo trasferimento, naturalmente, viene a realizzarsi con misure consone e calibrate, basti pensare, giusto per fare uno degli esempi più significativi, al capitolo della spesa relativa al personale. Infatti, ci sono state alcune cessazioni dal servizio e pensionamenti che si sono verificati in questi ultimi anni grazie ai quali oggi la Regione può annoverare un ottimo budget.

Parliamo di 865 milioni di euro come capacità assunzionale. Questo significa che l’ente potrà utilizzare queste risorse economiche per l'Impiego di nuove risorse umane. Tutti gli indicatori contenuti nelle tabelle allegate al Rendiconto evidenziano le performance conseguite, ad esempio da un punto di vista della tempestività nei pagamenti che vengono effettuati dall'ente con una media di 3 fatture su quattro saldate entro i termini di scadenza, risultano pochi i residui passivi mentre si segnalano importanti azioni di recupero, così come dicevo all'inizio, riguardo ai costi della politica e questo è avvenuto sui vitalizi non dovuti e, soprattutto, per quanto riguarda gli emolumenti in eccedenza.

Quindi, in conclusione, possiamo tranquillamente affermare che il decreto 118 del 2011 trova piena e coerente applicazione nel rendiconto 2021 del Consiglio regionale per capacità di spesa, per lotta agli sprechi e, soprattutto, dal punto di vista dell’osservazione dei criteri imposti. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni, ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Colleghi consiglieri, Vicepresidente della Giunta, onorevoli Assessori, la mia vuole essere una dichiarazione di voto a nome del gruppo misto, del PD e del Movimento 5 Stelle su questa proposta di provvedimento amministrativo sicuramente importante. Questa approvazione di bilancio è un atto tecnico assolutamente dovuto sul quale siamo stati rassicurati dal Collegio dei revisori che hanno dato parere positivo. Ovviamente la responsabilità di conduzione della maggioranza è degli ultimi mesi e non di tutto l'anno.

In realtà questo atto avrebbe dovuto essere studiato per lungo, lunghissimo tempo per poter arrivare a fare delle considerazioni dentro le sue pieghe. Prendiamo assolutamente per buono il parere dei revisori e siamo contenti che ci siano degli avanzi, che ci sia una gestione oculata, fermo restando che ci chiediamo se questi avanzi derivino da un’incapacità, a volte, di spesa che è un tema rilevante per questa nostra terra. Pure recependo le indicazioni del Collegio dei revisori in maniera positiva, esprimiamo, comunque, un voto di astensione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà,

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Presidente, intervengo a nome del gruppo De Magistris Presidente per esprimere la nostra posizione e il nostro voto che sarà, anche da parte nostra, di astensione.

È un'astensione tecnica ma anche politica assieme: tecnica perché, ovviamente, da un certo punto di vista si intravedono, appunto, dei segnali che vanno nella direzione di un maggiore risparmio anche se, riguardo agli avanzi di gestione, bisognerebbe capirne la natura e da dove essi derivino. Nonostante l'indirizzo possa essere quello giusto, quindi di maggiore sobrietà, di maggiore equilibrio di bilancio, ancora è troppo presto per poter esprimere un giudizio politico su un bilancio che ancora non ha espresso, in linea chiara e definita, la prospettiva politica di questa maggioranza.

Quindi la nostra è un’astensione tecnica e politica in attesa di capire, già dai prossimi esercizi, l’impronta vera di questa maggioranza, di questa amministrazione, sull'andamento dei conti della Regione Calabria. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono altri interventi. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento. Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, della relazione della Commissione speciale di vigilanza, resa ai sensi dell'articolo 73 del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 64/12^ di iniziativa del consigliere G. Mattiani, recante: "Modifiche e integrazioni agli articoli 14,17 e 33 del Regolamento interno del Consiglio regionale"

PRESIDENTE

Passiamo al terzo punto all'ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 64/12^, d’iniziativa del consigliere Mattiani, recante: “Modifiche e integrazioni degli articoli 14, 17 e 33 del Regolamento interno del Consiglio regionale”. Cedo la parola al relatore, consigliere Mattiani, per illustrare il provvedimento.

MATTIANI Giuseppe (Forza Italia), relatore

Buonasera Presidente, buonasera onorevoli consiglieri. La presente proposta di provvedimento amministrativo apporta alcune modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale che, come noto, determina l'organizzazione e il funzionamento del Consiglio e dei suoi organi interni, in conformità alle disposizioni dello Statuto.

A distanza di anni dalla prima adozione si è ravvisata, infatti, la necessità di un intervento di manutenzione e, dove strettamente necessario, si è operata una rivisitazione di alcune specifiche disposizioni per allineare ed aggiornare i contenuti al mutato contesto politico-istituzionale e al sopravvenuto panorama ordinamentale regionale.

Questo è il primo di una serie di provvedimenti volti a rinnovare le norme con cui l'Assemblea politica disciplina l'esercizio delle funzioni a cui è soggetta. In ragione del carattere marcatamente ordinamentale delle disposizioni - il Regolamento interno non contiene una specifica norma finanziaria - anche la presente proposta di provvedimento amministrativo è caratterizzata dalla neutralità sotto il profilo economico finanziario poiché contiene solo modifiche di natura ordinamentale.

La presente proposta consta di 3 articoli che, nello specifico, riguardano:

- la sostituzione del comma 1 all'articolo 14, prevedendo che ogni variazione relativa alla composizione dei singoli gruppi, già costituiti, è tempestivamente comunicata al Presidente del Consiglio da parte dei Presidenti dei gruppi consiliari cui si riferisce la variazione stessa;

- l'integrazione dell'articolo 17 (Giunta delle elezioni). Al fine di impedire eventuali situazioni di stallo politico in caso di mancata indicazione da parte del gruppo consiliare del proprio rappresentante in seno all’organismo consiliare, l’introducendo comma 2 prevede che ogni Presidente del gruppo consiliare che non ha provveduto alla designazione, è considerato componente di diritto della Giunta delle elezioni in via provvisoria;

- le modifiche all'articolo 33 riguardano: un adeguamento terminologico, atteso che l’articolo in questione riporta ancora la denominazione: “Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria” che è stata modificata da diversi anni ed è, quindi, ormai superata; sono stati inoltre eliminati i riferimenti ai singoli articoli della legge regionale 50 del 2002 per alleggerirne la formulazione; infine è stato inserito anche il riferimento alla legge regionale 26 aprile 2018, numero 9, che prevede altre competenze della Commissione.

Il testo del provvedimento è stato discusso in Commissione ed è stato approvato, con modifiche, all'unanimità.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso con l'autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 80/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Arruzzolo e S. Cirillo, recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 80/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Arruzzolo e S. Cirillo, recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento”.

Cedo la parola al consigliere Arruzzolo per illustrare il provvedimento. Prego.

ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia), relatore

La proroga riguarda l'adeguamento strutturale delle strutture socio-sanitarie al fine di impedire la cessazione delle attività. Quindi, si rende necessaria affinché possano proseguire nell'attività, sperando che l'adeguamento possa avvenire al più presto e nel miglior modo possibile. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci, ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Ci troviamo, per l'ennesima volta, di fronte a un'altra proroga per adeguare i luoghi di frequentazione dei bambini calabresi: gli asili, le scuole della prima infanzia. Una proroga di una legge regionale del 2013 che avrebbe dovuto recepire il decreto-legge del 2017, uno degli 8 decreti-legge della “buona scuola” che avevano come obiettivo principale dare pari opportunità di educazione, di istruzione, di gioco, di socializzazione, ai bambini, per abbattere le barriere territoriali e far sì che i bambini potessero avere un percorso di istruzione e di formazione simile su tutto il territorio nazionale, mettendo tutti in condizione di poter studiare, socializzare, giocare nello stesso modo.

Non è una bella notizia! Prorogare è far sì che nella nostra regione, in Calabria, non ci siano asili adeguati, non solo dal punto di vista strutturale, quanto dal punto di vista delle figure professionali e della loro formazione che si differenzia da quella nazionale.

Quindi, oggi, ancora una volta, la Calabria sta dicendo: “I nostri asili non saranno adeguati, i nostri bambini non avranno gli spazi, il numero di personale, la formazione delle altre regioni”.

Una regione in ritardo da tantissimi punti di vista. Il presidente Occhiuto, con la sua Giunta, vuole, giustamente, velocemente recuperare questi gap, e dice, ancora una volta: “I nostri bambini non devono studiare in spazi adeguati, con personale adeguato come nelle atre regioni”.

Proroghiamo e vediamo se la prossima volta sarà la volta buona o se, per l'ennesima volta, anche a giugno del prossimo anno troveremo la proposta di un’ulteriore proroga!

Se questa proposta nasce dal fatto che alcuni asili non hanno potuto effettuare gli adeguamenti perché stanno sfruttando - ad esempio, come abbiamo detto prima - il “superbonus” per gli adeguamenti strutturali, forse - e dico forse, a distanza di 5 o 6 anni dalla proroga - si può capire, ma non giustificare.

Il mio augurio, però, è che a giugno del 2023 non ci ritroveremo di fronte l'ennesima proroga che non dà l'opportunità ai nostri figli, i figli dei calabresi, di poter studiare e crescere in strutture adeguate come gli altri bambini in tutto il resto del Paese. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Alecci. Si è fatto la domanda e si è dato anche la risposta! Mi sembra giusto quello che ha detto, però non dare questa proroga significherebbe non dare l’opportunità di ristrutturare in questo momento favorevole.

Vorrebbe dire anche chiudere molti asili, impedendo di continuare un'attività necessaria per il nostro territorio.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Per dichiarazione di voto, posso, signor Presidente?

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi, a lei per dichiarazione di voto, prego.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Ah, no, ha chiesto d’intervenire il professore Laghi.

PRESIDENTE

Prego, collega Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente, intervengo per un doppio motivo: tecnico e di merito.

C'è la prassi di inserire delle proposte di legge temporalmente a ridosso delle sedute. Nella Conferenza dei capigruppo, come lei sa, ho dato parere favorevole all'inserimento delle prossime due proposte di legge di cui discuteremo, ovviamente, per un fatto etico; non era possibile, a mio parere, comportarsi diversamente.

Rimane il fatto che, forse, c'è la necessità di organizzare meglio la programmazione della discussione delle proposte per dare agio, a chi non è in grado in mezz'ora di farsi il quadro della situazione ed eventualmente anche di proporre delle modifiche, degli emendamenti, dei cambiamenti e/o miglioramenti, di avere il tempo materiale per approfondire gli argomenti del dibattito.

L'altro aspetto che mi permetto di sottolineare riguarda questi continui rinvii che - a mio parere, seppur nella brevità del mandato fin qui espletato - in realtà non riguardano soltanto, con ogni evidenza, questa specifica legge, ma si sono riproposti più volte. È del tutto evidente, quindi, che per un certo numero di leggi, a mio parere, numericamente non risibile, c'è forse la necessità di - come si direbbe con espressione un po' colloquiale - “prendere il toro per le corna” e affrontare i nodi gordiani che impediscono l’adeguamento della legge alle necessità e alle richieste della normativa nazionale.

Per cui io auspico che, laddove ci siano delle scadenze, questa che è particolarmente delicata e significativa ma anche tante altre, vengano affrontate e risolte e non ci sia più bisogno di proroghe.

Per questi motivi, come gruppo De Magistris Presidente, annuncio la nostra dichiarazione di voto che è di astensione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Laghi. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento. Per dichiarazione di voto, ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Giusto per completare. Dichiaro, dopo un incontro avuto con il Gruppo misto, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, che anche noi ci asterremo dal voto. Grazie.

PRESIDENTE

All'articolo 1 è pervenuto, un emendamento, protocollo numero 15880, a firma del consigliere Arruzzolo, a cui cedo la parola per illustrarlo. Prego.

ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia)

Grazie, Presidente. L’emendamento mira a sopprimere il comma 2 dell'articolo 1 della proposta di legge numero 80/12^. La modifica proposta ha carattere ordinamentale e non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Approfitto, Presidente, per replicare a quanto detto dal collega Alecci che questa Giunta e questa maggioranza sicuramente lavoreranno affinché tutte le strutture possano essere adeguate ad assicurare ai bambini una permanenza in sicurezza.

Le voglio ricordare, consigliere Alecci, – lo ha precisato lei che si tratta di una legge del 2013 – che, nella precedente legislatura, il Governo, a guida del suo Partito, ha effettuato la proroga per cinque volte. Volevo solo dirle questo. Grazie.

PRESIDENTE

Parere della Giunta sull’emendamento?

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

Favorevole.

PRESIDENTE

Parere del relatore?

ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia), relatore

Favorevole.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

(È approvato)

Pongo in votazione l’articolo 1

(È approvato come emendato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di legge numero 81^/12^ di iniziativa del consigliere G. Neri recante: “Modifica alla legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale)”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 81/12^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Proroga del programma di esercizio del servizio di trasporto pubblico locale”.

Cedo la parola al consigliere Neri per l’illustrazione del provvedimento.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Come si evince dal titolo della proposta di legge, con questa norma si intende prorogare, per l’annualità 2022, la validità di quanto previsto nel Programma pluriennale del trasporto pubblico locale 2019/2021 attualmente in vigore.

Come ricorderete, la legge regionale del 31 dicembre 2015 “Norme per i servizi di trasporto pubblico locale” all’articolo 9, appunto, “Programma pluriennale del trasporto pubblico locale” prevede che “la Giunta regionale, sentito il parere dell’ART-CAL e del Comitato della mobilità, approvi il Programma pluriennale del trasporto pubblico locale entro 90 giorni dall’approvazione del bilancio pluriennale di cui all’articolo 4 della legge regionale 4 febbraio”.

In ottemperanza al suddetto articolo della norma regionale, la Giunta regionale ha approvato con la deliberazione numero 402 del 28 agosto 2019 il Programma pluriennale di trasporto locale 2019-21, integrato con successiva delibera numero 35 del 9 aprile 2020.

Pertanto, la finalità di questa legge è prorogare la validità del suddetto Piano per tutta l’annualità 2022. La legge è, ovviamente, a invarianza finanziaria e non comporta nessun onere in più a carico del bilancio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Neri. Ha chiesto di intervenire il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, Presidente. Intervengo a nome del Movimento Cinque Stelle, ma anche del gruppo del Partito Democratico e del Gruppo misto.

Abbiamo deciso ancora una volta di astenerci perché siamo convinti che sulle proroghe si debba dare un taglio netto.

Penso – soprattutto su argomenti così importanti quale il trasporto pubblico locale che vive, comunque, delle difficoltà quotidiane nella nostra Regione – che questa maggioranza e questo Consiglio debbano prendersi alcune responsabilità e, quindi, portare avanti un’azione amministrativa di prospettiva in prospettiva.

Le chiedo, infatti, assessore Orsomarso, se, magari, con un suo piccolo intervento di risposta, ci dà la possibilità di capire, anche per il futuro, quali possano essere delle variazioni in prospettiva del nuovo Piano.

Penso che sul trasporto, sul turismo, sull’agricoltura, che sono dei nervi centrali della quotidianità dei nostri concittadini, si debba avviare un’azione di prospettiva che poi è anche quello che lei, assessore, sta portando avanti con il suo lavoro.

Non esprimiamo un voto contrario proprio per dare in parte fiducia al lavoro che sta portando avanti però siamo anche convinti, come forze di minoranza, che adesso si debba programmare, portare avanti delle azioni mirate e innovative e fermarsi con le proroghe.

Questa Regione ha bisogno di azione, di Piani in prospettiva e non di proroghe e di Piani approvati il 28 agosto 2019 e integrati il 9 aprile 2020.

Ho accolto favorevolmente che proprio ieri ci ha invitato sullo Jonio a partecipare, insieme ai consiglieri del territorio, a un’iniziativa con Trenitalia e Ferrovia dello Stato per alcuni nuovi treni che arriveranno nei prossimi mesi sulla ferrovia jonica.

Questa è la direzione giusta da intraprendere, però la nostra posizione – ripeto – è quella di dire basta alle proroghe. Non votiamo contro, ci asteniamo, però per il futuro vogliamo delle azioni concrete e mirate. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Tavernise. Ha chiesto di intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Si tratta di una proroga tecnica nel senso che quando ci siamo insediati non era stato prorogato il contratto di servizio con quei servizi minimi, quindi niente di straordinario.

A parte che anche il Governo ha collegato a questa realizzazione del PNRR l’ipotesi delle gare fino al 2026, stiamo già lavorando per anticipare e, quindi, modificare quei servizi minimi che vanno nella direzione di servire al meglio i collegamenti della Calabria.

Sapete bene – e lo sappiamo anche noi, che abbiamo presentato gli emendamenti quando eravamo minoranza in questo Consiglio – che la coperta dei servizi è quella.

Il plafond di servizi, che riguardano Trenitalia e i servizi svolti dalle municipalizzate insieme all’ANAV, ha quella copertura.

È ovvio che si può migliorare molto. Come prima ipotesi volevo andare a smontare i binari sullo Jonio, perché lì camminano ancora le littorine e c’è l’intervento di elettrificazione che sta partendo, fatta da RFI.

Quindi, in riferimento a quest’aspetto di aree un po’ più depresse rispetto ai collegamenti, con questa proroga, già nei prossimi giorni, anticipo che, dal 10 luglio al 10 settembre, saranno predisposte delle navette aggiuntive per collegare i tre aeroporti calabresi alle diverse destinazioni.

Proviamo ad annunciare le cose un secondo dopo che le facciamo, visto che la nostra Regione quest’anno è sotto i riflettori, c’è grande attenzione in positivo e siamo finanche preoccupati di quanta gente arriverà – è tutto sold out – perché è ovvio che dobbiamo organizzare al meglio anche i territori turistici cioè i nostri distretti turistici.

Quindi, anche grazie a questa proroga di servizi, è stato possibile attivare questi servizi aggiuntivi. Il percorso sarà lungo, c’è sempre grande confusione fra infrastrutture e servizi; non sono io l’assessore alle infrastrutture perché, ovviamente, è l’assessore   Dolce, per quanto riguarda la strada statale 106 e quant’altro, per cui dobbiamo lavorare tutti quanti insieme.

Apprezziamo questo voto di astensione su una proroga che non è niente di straordinario, cioè su servizi attuali che hanno garantito il trasporto pubblico locale fino a oggi con la programmazione estiva.

PRESIDENTE

Grazie, assessore. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà. 

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Approfitto della sua presenza, assessore, giusto per sottolineare un aspetto che immagino lei abbia riscontrato più di me, considerato che, in queste settimane, percorrere l’autostrada da Cosenza a Reggio Calabria è un’impresa; c’è praticamente una corsia unica e parliamo di allungare il periodo turistico almeno da aprile.

Quindi, è impensabile che ancora l’ANAS dica: “Non ti preoccupare, per il periodo centrale, per agosto/fine luglio, cercheremo di aprire le due corsie”.

La Calabria non fa – e non deve fare – più turismo da metà luglio a metà agosto. Pertanto, è bene che questi lavori, attraverso il coordinamento tra Regione Calabria e ANAS, vengano organizzati in modo tale che, quantomeno da fine maggio fino a settembre, l’autostrada si possa percorrere.

Penso anche ai colleghi consiglieri che arrivano dal nord della Calabria, considerato che arrivare qui è un’impresa; quindi, non è una polemica né una critica, è una constatazione di fatto. Anche da questo punto di vista, è necessario cercare di organizzarci un po’ meglio. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà. Le raccomando di svolgere un intervento breve.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Rispondo brevemente anche qui con una notizia.

Ho incalzato l’Amministratore delegato di ANAS – l’anticipiamo perché adesso arriveranno le immagini – e, dopo 30 anni di storia relativamente ai servizi sulle nostre autostrade, – lì c’è un contenzioso fra Anas, concessionari e gestori – in queste ore stanno consegnando tutti i nuovi servizi, i bagni per intenderci. Sulle nostre undici stazioni a partire da Frascineto – tranne alcune perché, su undici, quattro andavano bene – è intervenuta direttamente ANAS. Questa è una notizia, non è mai avvenuto.

L’autostrada, per mia informazione, sarà sbloccata dal 15 luglio perché, ovviamente, ci saranno i flussi maggiori e loro hanno i dati di traffico. Quando arriveremo, se Dio vuole, – ci stiamo provando a destagionalizzare – ad avere quei flussi anche a maggio, saremo le persone più contente di non avere interruzioni.

Spererei sempre in un’autostrada senza interruzioni a prescindere dai flussi turistici. Quindi, la notizia è che abbiamo fatto anche qui un lavoro, avrei voluto fare una conferenza stampa con il benchmark di com’erano e come saranno, però su questo anche quest’anno abbiamo portato una notizia positiva.

PRESIDENTE

Grazie. Passiamo all’esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)  

Articolo 2

(È approvato)  

Articolo 3

(È approvato)  

 

Pongo in votazione la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Avendo esaurito gli argomenti posti all’ordine del giorno, la seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 17,04

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Irto, Loizzo, Montuoro, Pietropaolo , Varì.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Gentile e Caputo “Norme transitorie per il prelievo e raccolta della liquirizia in terreni incolti” (PL n. 72/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili e alla Seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

 

Gentile “Disciplina della cremazione. Integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n.48 (Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria)” (PL n. 73/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Raso, Caputo e Straface “Norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione, il riuso e la densificazione” (PL n. 74/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Arruzzolo ““Riconoscimento del concorso Internazionale dei Madonnari “Città di Taurianova”” (PL n. 75/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Raso e Arruzzolo “Interventi normativi sulle leggi regionali n. 42/2017, n. 13/1979, n. 7/1996, n.8/1996, n. 38/1986 e misure in materia di trasporto e circolazione veicoli storici” (PL n. 76/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Bevacqua, Alecci, Iacucci, Irto, Mammoliti “Assistenza sanitaria per la morte serena e indolore di pazienti terminali” (PL n. 77/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Mammoliti “Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale)” (PL n. 78/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Mammoliti “Modifiche e integrazioni alla Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 (Norme per l'elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale)” (PL n. 79/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Arruzzolo e Cirillo “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento” (PL n. 80/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Neri “Modifica alla legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale)” (PL n. 81/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del Piano Finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del Comitato Di Sorveglianza (CdS) - (Deliberazione G.R. n. 241 del 14.06.2022)” (PPA n. 66/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:

 “Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi” (PPA n. 67/12^).

Sottoscrizione proposta di legge

La proposta di legge n. 53/12^, recante: “Istituzione del Garante Regionale dei Diritti delle Persone con Disabilità” è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali: Arruzzolo, Neri, Crinò, De Nisi, Graziano, Loizzo, Bevacqua, Bruni, Lo Schiavo, Tavernise.

 

Parere favorevole su decreto dirigenziale

La seconda Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2022, ha espresso parere favorevole al decreto dirigenziale n. 1018 del 4 febbraio 2022, recante:

“Autorizzazione, ai sensi dell'art. 26 della L.R. 40/2009, per l'apertura di una nuova cava di argilla in località Loreto del Comune di Lattarico (CS). Società (ALA) s.r.l.”.

(Parere numero 2/12^).

 

La seconda Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2022, ha espresso parere favorevole al decreto dirigenziale n. 2563 dell’11 marzo 2022, recante:

“Autorizzazione, ai sensi dell'art. 26 della L.R. 40/2009, per l'apertura di una nuova cava di inerti sabbiosi in località Agro del Comune di Torano Castello (CS)”.

(Parere numero 5/12^).

Parere favorevole su deliberazione

La seconda Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2022, ha espresso parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 206 del 30 maggio 2022, recante:

“POR Calabria FESR FSE 2014/2020. Rimodulazione del Piano Finanziario dell’Asse 3 Competitività dei sistemi produttivi” - (OT 3 FESR), Azioni 3.1.1, 3.1.2, 3.1.3, 3.3.1, 3.5.1, 3.6.1, 3.6.4, 3.7.1, 3.7.2 e 3.7.3, dell'Asse 5 “Prevenzione dei rischi” - (OT 5 FESR), Azioni 5.1.1 e 5.1.4, e dell'Asse 12 “Istruzione e formazione” (OT 10 FSE), Azioni 10.1.6 e 10.5.2”.

(Parere numero 6/12^).

Elezione Presidente della Giunta delle elezioni

In data 30 giugno 2022, il Consigliere regionale Giuseppe Neri è stato eletto Presidente della Giunta delle Elezioni.

Promulgazione di legge regionale

In data 7 giugno 2022, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sottoindicata legge regionale e la stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 105 del 7 giugno 2022:

1. Legge regionale n. 16 del 7 giugno 2022, recante: “Interventi normativi sulle leggi regionali n.11/2011, n. 8/2002, n. 38/2012, n. 10/2022, n. 15/2007 e Misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale”.

In data 8 giugno 2022, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 108 del 9 giugno 2022:

1. Legge regionale n. 17 dell’8 giugno 2022, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge urbanistica della Calabria)”;

2. Legge regionale n. 18 dell’8 giugno 2022, recante: “Modifiche alla legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 (Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente)”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2022-2024:

1.    Deliberazioni di Giunta regionale numeri 233, 235, 236, 237 e 238 del 7 giugno 2022

2.    Deliberazioni di Giunta regionale numeri 247, 251 e 252 del 14 giugno 2022

Interrogazioni a risposta immediata

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Calabria ogni anno è letteralmente devastata dagli incendi, solo nel 2021 si calcola siano andati in fumo trentaseimila ettari di bosco;

- la devastazione di cui sopra, con picchi di 250 roghi al giorno, ha prodotto oltre a dolorose perdite umane, danni al prezioso ecosistema della nostra regione e alla già martoriata economia agricola calabrese con coltivazioni ed allevamenti andati completamente distrutti;

- appare di tutta evidenza come i circa 4000 lavoratori impiegati nella forestazione calabrese, nonostante il loro spirito di abnegazione, siano del tutto insufficienti per garantire un servizio antincendio sicuro ed efficiente anche in considerazione degli oltre seicentomila ettari di area boscata;

- a quanto sopra si aggiunga, poi, che il personale oggi in servizio è ormai alle soglie della pensione oltre che maldistribuito sul territorio regionale;

- l’Assessore con delega alla Forestazione, lo scorso 18 maggio, nel corso di una riunione congiunta tra la commissione “Agricoltura e Foreste” e la commissione “contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa”, ha illustrato alcune delle misure adottate dalla Giunta regionale, per la prevenzione degli incendi e la prima azione di spegnimento;

- nel corso dello stesso incontro, lo stesso Assessore ha poi riferito come nel piano del fabbisogno del personale di Calabria Verde siano previste 1500 assunzioni che dovrebbero rafforzare il settore;

-i medesimi contenuti sono stati poi ribaditi nel corso di una riunione con le OO.SS. tenutasi a margine dell’ultimo Consiglio regionale alla presenza, oltre che dell’assessore Gallo, anche del Presidente della Giunta regionale;

- pur apprezzando l’impegno dell'Assessore alla Forestazione bisogna comunque osservare che siamo ormai all’inizio dell’estate e il rischio di ritrovarsi nelle medesime e drammatiche condizioni dello scorso anno è concreto;

- sarebbe, dunque, il caso di prevedere misure straordinarie e veloci per meglio fronteggiare la stagione degli incendi, partendo, solo per fare un esempio, dall’aumento delle ore di lavoro di quegli operai di Calabria Verde oggi assunti a tempo parziale e dall’assunzione, per almeno 6 mesi, di almeno 2000 giovani (operai e tecnici), nel mentre si programma una manutenzione permanente di tutto il territorio calabrese che lo metta al sicuro non solo dal rischio incendi, ma anche da quello idrogeologico. In ragione di quanto sopra premesso, si interroga l’Assessore all’Agricoltura e Forestazione

per sapere:

quali tempestive misure si intendono adottare nell’immediato per tutelare il patrimonio boschivo calabrese dal rischio incendi.

(56; 09/06/2022).

Interrogazioni a risposta scritta

Bruni, Bevacqua e Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- uno dei compiti primari della Regione è quello di promuovere tutte le azioni utili per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi;

- nell’estate 2021 il territorio calabrese ed in particolare l’Aspromonte è stato duramente colpito dagli incendi, che hanno provocato diverse vittime e gravi e irreparabili danni all’ecosistema;

- secondo alcune analisi preliminari svolte dalle Associazioni che si occupano della tutela del territorio, sono oltre settemila gli ettari percorsi dal fuoco nel solo Parco Nazionale dell’Aspromonte;

- i danni causati non sono quantificabili e soprattutto non sono ristorabili, come la perdita del bosco vetusto di Acatti, patrimonio dell’Unesco, che potrà rigenerarsi in situazioni simili in un tempo compreso tra cinquecento e settecento anni;

- le aree naturali ed in particolare i Parchi e le zone protette sono fondamentali per il mantenimento e la sopravvivenza della biodiversità del nostro ecosistema, pertanto devono essere attenzionate con grande rigore e poste al sicuro da eventi distruttivi come gli incendi boschivi;

- sussiste dunque una necessità assoluta di salvaguardare il più possibile l’integrità di tali aree, in particolare da eventi distruttivi quali il passaggio del fuoco, nonché di monitorare lo stato e l’evoluzione delle zone già colpite;

- con delibera di Giunta Regionale n. 170 del 30 aprile del 2022 è stato approvato il Piano antincendi boschivi (AIB) 2022 in Calabria;

- nell’attività di programmazione del Piano (pag. 157) sono state evidenziate una serie di criticità;

considerato che:

- è stato lanciato un allarme, già nel mese di febbraio scorso, da parte del “Coordinamento Aspromonte”, composto da circa trentacinque tra associazioni, società e gruppi che operano a vario titolo in Aspromonte e nell’area metropolitana di Reggio Calabria;

- il Coordinamento suddetto ha rilevato una serie di criticità e soprattutto una serie di proposte fattive di collaborazione con le istituzioni preposte, in vista della stagione estiva 2022;

- nell’incontro promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria, tenutosi il 21 aprile scorso, sono state avanzate diverse proposte per coadiuvare la strategia AIB dei vari enti coinvolti, soprattutto in fase di prevenzione;

- tali proposte sono state individuate e specificate con studi ed analisi dettagliate da parte del Coordinamento Aspromonte e consegnate ufficialmente a tutti gli enti competenti il 17 maggio 2022;

tenuto conto che:

- le proposte ricevute dal Coordinamento (riportate integralmente) sono le seguenti:

1. Mappatura delle vie d’accesso ed attraversamento della montagna: avere contezza della presenza e manutenzione ed in generale dell’accessibilità della rete viaria e dei sentieri carrabili è fondamentale per un pronto e rapido intervento. Per tale motivo abbiamo elaborato una sorta di catasto delle vie d’accesso all’area del Parco, composto sia dalla rete viaria vera e propria (asfaltata e non) che da alcuni sentieri da considerarsi carrabili, evidenziati in rosso nella cartografia allegata. Su questi ultimi chiediamo di porre particolare attenzione agli enti preposti oltre che di verificarne la percorribilità con mezzi anti incendio. Su queste vie segnalate riscontriamo già diversi problemi di accessibilità e chiediamo quindi di stimolare gli enti preposti ad intervenire per il ripristino delle situazioni di criticità. Sul punto esprimiamo la nostra disponibilità a sostenere eventuali iniziative o collaborazioni fattive per le attività di verifica, se richiesto.

2. La visibilità dei focolai: individuare un focolaio in tempi rapidi è uno degli obiettivi primari di qualsiasi strategia AIB, sia ai fini dell’intervento di spegnimento che repressivi. Per cui la visibilità del territorio dai punti panoramici resta essenziale ed è per questo che abbiamo svolto un’analisi dello stato dell’arte dei punti di avvistamento stabiliti nel piano AIB dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Dalla nostra analisi emerge che quasi il 70 del territorio non è visibile dai punti individuati che, seppur valenti e strategici, risultano insufficienti. C’è inoltre da aggiungere che una parte del territorio scoperto è comunque a minor rischio, ma nonostante questo riteniamo che sia necessario implementarli. La nostra proposta è quindi aggiungere ulteriori punti di controllo nelle zone indicate nello studio allegato, dove si trovano le cartografie relative a:

- mappa dello stato dell’arte con i punti attuali;

- mappa scenario 1, con punti aggiuntivi (chiamati delle associazioni);

- mappa scenario 2, con punti di osservazioni attuali ma muniti di UAVs(drone) posizionato a 60 metri dal suolo in posizione di hovering;

- mappa scenario 3, con punti di osservazioni attuali implementati con punti aggiuntivi (chiamati delle associazioni) e tutti muniti di UAVs posizionato a 60 metri dal suolo in posizione di hovering. Restiamo disponibili ad approfondimenti, chiarimenti ed ulteriori analisi se richiesto.

3. I droni nelle fasi di spegnimento e successiva analisi del danno: le soluzioni tecnologiche di cui oggi disponiamo possono essere un validissimo aiuto anche nelle strategie AIB. La nostra proposta è di prendere in considerazione lo studio allegato, relativo all’utilizzo di UAVs anche nelle fasi di spegnimento, in ausilio ai DOS. Tale attività, già sperimentata negli anni passati, si è dimostrata molto utile consentendo di:

- segnalare le precise coordinate su cui indirizzare eventuali lanci con precisione, grazie a termocamere;

- supportare le operazioni in quelle zone di difficile accesso, identificando (sempre con termocamere) i fronti dell’incendio e la situazione generale;

- monitorare e confermare le operazioni di bonifica;

- analizzare le aree percorse dal fuoco in una fase successiva. Crediamo quindi che tali strumenti, tra l’altro già presenti, debbano essere integrati nelle operazioni AIB della prossima stagione.

4. Contratti di responsabilità: estendere il modello del PNA dei Contratti di responsabilità ai Comuni, mettendo a bilancio regionale o metropolitano delle cifre dedicate alle attività AIB, con premialità a contrario, ovvero meno territorio percorso dal fuoco più fondi trasferiti.

5. Modello previsionale: i dati e la loro sistematizzazione potrebbero essere un ausilio fondamentale in tutte le fasi delle strategie AIB. Quello che proponiamo è di costruire un modello unificante di tutti dati utili tramite sistema GIS, che contenga nei vari strati informativi:

- aree percorse dal fuoco, compreso lo storico;

- strade e sentieri di accesso per mezzi antincendio;

- toponimi;

- punti avvistamento con analisi visibilità;

- posizione squadre, mezzi ed attrezzature;

- posizione bacini idrici e vasche;

- carta vegetazionale (con vegetazione reale e potenziale);

- mappe dei rischi (ad es. frane);

- mappe del valore naturalistico (flora e fauna)

- percorsi e sentieri;

- rete natura 2000;

- punti d’innesco accertati dei focolai;

- limiti amministrativi;

- i divieti di legge;

- etc.

Tali punti sono meramente esemplificativi ed un modello potrebbe contenere tutto ciò di cui si hanno dati, che possa essere ritenuto utile ed opportuno per l’AIB. Da parte nostra riteniamo che sia molto utile in tutele fasi, in particolare in quella di prevenzione e repressione del fenomeno. Un modello di questo tipo potrebbe aiutare ad elaborare strategie di controllo del territorio, meglio posizionare le squadre addette allo spegnimento ed i punti di osservazione, prevedere attività di monitoraggio e prevenzione nelle aree di maggior pregio e molto altro. In generale sarebbe uno strumento di armonizzazione dei dati in possesso dei vari Enti, finalizzato alla programmazione di strategie utili e raffinate per combattere il fenomeno degli incendi boschivi. Siamo perciò a disposizione per sostenere con le nostre competenze l’eventuale realizzazione di tale strumento.

6. Attività di sensibilizzazione: Dobbiamo fare tutto il possibile per promuovere i valori di protezione civile e sensibilizzare la popolazione rispetto ai rischi e danni degli incendi. Per questo proponiamo di svolgere tre iniziative pubbliche, a cura della Città metropolitana e dell’Ente Parco con la collaborazione di tutti gli Enti, da svolgersi a:

- Reggio Calabria;

- Cittanova;

- Samo.

7. Un vademecum per tutti: strutturazione e pubblicazione di un vademecum per cittadini ed escursionisti, finalizzato a comunicare i comportamenti corretti da tenere e le corrette modalità di segnalazione di un incendio. Sul punto siamo disponibili, su eventuali indicazioni delle SS.VV., per collaborare ad elaborazioni grafiche e diffusione”;

- tali suggerimenti sono sostanziati da analisi, studi e cartografie dettagliate allegate presenti;

- in data 18 maggio si sono riunite in seduta congiunta la Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e della illegalità diffusa e la Commissione agricoltura e foreste, avente all’ordine del giorno le problematiche legate alla salvaguardia del patrimonio boschivo calabrese ed alle possibili dinamiche mafiose che su questo potrebbero intervenire;

- dalla riunione sono emerse una serie di criticità e preoccupazioni relative al fenomeno degli incendi boschivi anche per la stagione 2022;

tutto ciò premesso e considerato, interrogano il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1) quali strategie, azioni e tecnologie si intendano adottare o sono state già adottate al fine di incrementare la capacità di previsione, prevenzione e contrasto degli incendi in Aspromonte in relazione alle criticità evidenziate nello stesso Piano con riferimento:

a. al contingente dichiarato insufficiente a garantire la turnazione minima necessaria, considerato che alcune postazioni sono state accorpate o soppresse;

b. alle postazioni da dislocare nelle diverse aree che risultano completamente scoperte, per le quali non si è in grado di garantire un intervento immediato ed efficacemente adeguato in funzione degli elementi naturali a rischio;

c. ai mezzi AIB, visto che nel corso degli ultimi anni tutto il servizio ha risentito sia della mancanza del numero necessario di autobotti per sopperire all’intera richiesta progettuale, sia della mancanza di un idoneo numero di mezzi di trasporto collettivo, preferibilmente dotati di modulo antincendio, per garantire gli interventi degli addetti nelle svariate circostanze;

d. alla implementazione del rifornimento idrico attraverso l’individuazione didiversi punti oltre quelli esistenti, al fine di assicurare una distribuzione funzionale alla salvaguardia delle aree più a rischio;

2) se intende integrare le azioni previste nel citato Piano con le proposte ricevute dal ‘Coordinamento Aspromonte’ richiamate in premessa;

3) in particolare, se sono stati approvati progetti di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, attraverso l’utilizzo di sistemi mobili (droni o satelliti) per la raccolta di dati, immagini e parametri meteo climatici, come previsto nello stesso Piano.

(57; 15/06/2022).

 

Irto, Iacucci, Alecci, Bevacqua, Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- in data 07.12.2018 la Giunta regionale, ai sensi del Regolamento UE n. 1303/2013 art.37, con deliberazione n.617 ha istituito il Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS), uno strumento finanziario con dotazione iniziale di 20.000.000,00 di euro a valere sulle risorse del POR FESR-FSE 2014-2020, finalizzato al sostegno sia dell’occupazione che dell’inclusione sociale attraverso il finanziamento di due prodotti: il Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI) e il Prestito Partecipativo per il sostegno alle imprese sociali;

- con la suddetta D.G.R. n. 617/2018 è stato anche approvato lo schema di accordo di finanziamento con Fincalabra S.p.A., in qualità di Organismo delegato per la gestione e il funzionamento del FROIS, ai sensi dell’art.38 del Regolamento UE n.1303/2013;

- in attuazione del Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS) e in particolare del Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI), la Regione Calabria in data 15.07.2019 pubblica un avviso in preinformazione per la concessione di aiuti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato con una dote finanziaria pari a € 10.000.000,00, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la creazione di nuove imprese o il rafforzamento di imprese esistenti;

Rilevato che: - nel mese di aprile 2022 la Regione Calabria ha pubblicato due nuovi avvisi per l’attivazione dello Strumento finanziario del FROIS: l’Avviso pubblico Linea 1 che prevede il sostegno agli investimenti per la creazione di nuove imprese e l’Avviso pubblico linea 2 per il sostegno alle Imprese Sociali;

- con deliberazione di Giunta n. 88 del 05.03.2022, la Regione Calabria ha confermato la società Fincalabra S.p.A. quale soggetto gestore per l’esecuzione del FROIS, in conformità con le disposizioni di cui all’Art. 38 del Regolamento UE n. 1303/2013 e quindi come società responsabile della gestione di entrambi gli avvisi suddetti;

Considerato che: - l’avviso in preinformazione della Regione Calabria del 15.07.2019 era rivolto principalmente alle imprese esistenti sul territorio regionale, in particolare alle imprese in difficoltà, come quelle cosiddette non bancabili, prevedendo la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per sostenere gli investimenti per il loro rafforzamento;

- l’avviso che la Regione Calabria ha pubblicato nello scorso mese di aprile, relativo all’attivazione del FROIS Linea 1, si rivolge invece agli investimenti per la creazione esclusivamente di nuove imprese ed esclude tout court il finanziamento alle imprese già esistenti;

- gli accordi di finanziamento stipulati tra la Regione Calabria e Fincalabra S.p.A. per la gestione del FROIS e approvati rispettivamente dalle deliberazioni di Giunta n. 617/2018 e n. 88/2022, includono due documenti di Valutazione ex ante, stilati ai sensi dell’art. 37 del Regolamento UE n. 1303/2013, le cui conclusioni e raccomandazioni devono essere tenute in considerazione nella gestione dello strumento finanziario del FROIS;

- entrambi i documenti di Valutazione si basano sull’analisi della situazione del sistema produttivo calabrese, delle imprese regionali e del sistema creditizio ed evidenziano un ritardo delle imprese calabresi non solo rispetto alle zone più industrializzate del Paese ma anche rispetto alle altre regioni del Sud Italia, e in particolare rilevano come, secondo i recenti rapporti della Banca d’Italia, “l’accesso al credito in Calabria sconti maggiori interessi e rischi rispetto alla media nazionale” riferendosi a quello calabrese come a un “tessuto produttivo che vive in una condizione di persistente stretta creditizia” a causa dei rigidi parametri esistenti per l'erogazione del credito alle imprese da parte degli istituti bancari, caratterizzato da “imprese mediamente più piccole, tecnologicamente meno evolute e con minore capacità di raggiungere la domanda estera di quelle nazionali ed europee” trattandosi spesso di “micro-imprese anche sul modello dell’impresa familiare”;

- tra le raccomandazioni contenute nei documenti di Valutazione ex ante risultano pressanti e inderogabili sia la facilitazione dell’accesso ai finanziamenti, in particolare per quegli imprenditori che hanno difficoltà ad accedere al credito tradizionale, sia la necessità di incrementare le competenze per rendere le imprese più competitive;

- il microcredito è lo strumento finanziario principale per rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e sociale, favorendo la realizzazione di nuovi investimenti, in particolare per quelle imprese cosiddette non bancabili, che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale e quindi in condizioni di svantaggio;

- il periodo di crisi economica acuta che stiamo attraversando, a causa dei rincari, come quello del costo dell’energia, legati in parte alla guerra in Ucraina, ma soprattutto a una congiuntura internazionale negativa iniziata ben prima, ha determinato l’aggravarsi delle condizioni delle imprese in difficoltà, alcune delle quali si erano appena riprese dai contraccolpi delle misure adottate per il contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19;

- molte delle imprese in difficoltà esistenti sul territorio calabrese, specie se piccole e piccolissime, non riescono ad accedere al credito tradizionale per finanziare i propri investimenti o semplicemente per restare sul mercato e, laddove non riescano a ottenere un sostegno economico attraverso gli strumenti regolari diventano facili prede dell’usura;

- la chiusura di imprese risulterebbe in un aumento del bacino dei disoccupati, dei cassaintegrati e dei percettori di altre misure di sostegno economico;

tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- le ragioni della mancata attivazione dell’avviso che la Regione Calabria in data 15.07.2019 ha pubblicato in preinformazione in attuazione del Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS) e in particolare del Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI);

- le motivazioni dell’esclusione delle imprese esistenti dalle agevolazioni di finanziamento previste dall’Avviso pubblico Linea 1 che la Regione Calabria ha pubblicato nel mese di aprile c.a. per l’attivazione del FROIS;

- quali interventi si intendono attuare affinché la Regione Calabria si doti di uno strumento di finanziamento rivolto alle imprese già esistenti sul proprio territorio, in particolare alle imprese che si trovano in condizioni di svantaggio e con difficoltà di accesso al credito, per impedirne la chiusura, ricordando che spesso queste imprese sono piccole e piccolissime, condotte da giovani e da donne.

(58; 20/06/2022).

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

il patrimonio arboreo può dare un forte contributo nella lotta all’inquinamento, in quanto svolge una funzione preziosa nell’assorbimento della CO2 e delle emissioni derivanti dalle polveri sottili “filtrando” particelle di particolato derivanti dall’inquinamento;

la presenza di alberi sempreverdi, come pini e alcune specie di querce, riduce ulteriormente le emissioni inquinanti in quanto, mantenendo le foglie durante tutto l’arco dell’anno, permettono di assorbire una maggiore quantità di polveri sottili e altri agenti inquinanti;

non può essere dimenticata la fondamentale funzione di protezione e promozione della biodiversità svolta dagli alberi;iIl Comitato Difesa Ambiente di Diamante (CS), attraverso la sede WWF del Tirreno Cosentino, ha denunciato il taglio, da parte del Comune, di rigogliose essenze nell’alveo del torrente Corvino di Diamante, per interventi, come comunicato, di sicurezza fluviale, che, tuttavia, sono a molti apparsi non fondatamente motivati;

che negli anni precedenti, nello stesso sito, alcuni alberi erano stati fatto oggetto di capitozzatura e per tale circostanza, presso il Tribunale di Paola, è in corso un procedimento contro la ditta esecutrice e l’Ufficio Tecnico Comunale che ha concesso l’autorizzazione;

considerato che l’abbattimento di alberi è attività oggettivamente idonea a compromettere i valori ambientali in quanto incide in maniera apprezzabile sull’assetto del territorio ed è riconducibile a quell’attività di modificazione del territorio stesso per la quale è necessaria la preventiva autorizzazione da parte dell’ente preposto alla tutela del vincolo;

negli ultimi anni in Calabria si è assistito ad atteggiamenti estremamente aggressivi nei confronti del verde pubblico, così come di boschi e foreste, con abbattimenti e/o capitozzature di innumerevoli alberi, con la conseguenza di danni gravissimi al prezioso patrimonio arboreo, compromettendo altresì la difesa del suolo - dissesto idro-geologico -, e la conservazione del paesaggio e della biodiversità;

considerato altresì che si registra la crescita di una serie molto ampia e diversificata di utilizzi di boschi e foreste, con positivi impatti di reddito e occupazionali, legati alle attività turistico-ricreative, sportive, di didattica ambientale, di valorizzazione dei prodotti non legnosi e culturali;

l’utilizzazione ottimale e sostenibile del legno proveniente da boschi, foreste e verde urbano implica che si realizzi il più elevato valore aggiunto possibile e se ne eviti l’impiego a scopo energetico;

la gestione sostenibile del patrimonio boschivo è riconosciuta e promossa dalla Regione Calabria attraverso la Pianificazione Forestale e le PMPF quali strumenti per la tutela dell’assetto idrogeologico;

(L. 183/1989, RD 3267/23 e RD 1126/26);

la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane (L. 97/1994);

la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e paesistici (L. 394/1991, D. Lgs. 42/2004, D. Lgs. 152/2006);

la tutela della biodiversità e degli habitat naturali nella rete Natura 2000 (D.P.R. 357/1997, D.P.R. 120/2003, L. 157/1992);

impegna la Giunta regionale

ad assumere ogni utile e necessario provvedimento al fine di adottare soluzioni sostenibili e uniformi sul territorio regionale, per tutelare il patrimonio boschivo e forestale calabrese, nonché il verde pubblico dei comuni calabresi.

(24; 16/06/2022) Laghi e Lo Schiavo.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

l'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto decreto Rilancio convertito dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020, ha introdotto il cosiddetto "Super­ bonus", una detrazione del 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici;

a legislazione vigente, la detrazione, ad oggi, può essere chiesta per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (termine prorogato dal comma 66 della legge di bilancio 2021) per interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, sulle unità immobiliari indipendenti e sulle singole unità immobiliari (fino ad un massimo di due);

l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 59 del 2021, ha prorogato al 30 giugno 2023 il termine per avvalersi della misura del "Superbonus" per gli Istituti autonomi case popolari-Iacp comunque denominati, nonché per gli enti aventi le stesse finalità sociali;

uno degli aspetti più innovativi del cosiddetto "Superbonus" è la possibilità, per le spese sostenute negli anni dal 2020 al 2022, di usufruire di alcune detrazioni fiscali in materia edilizia ed energetica sotto forma di crediti di imposta o sconti sui corrispettivi, cedibili ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari;

i crediti legati ai bonus edilizi (Superbonus, ecobonus, ristrutturazione, bonus facciate), secondo la Cgia, assommano già a 46 miliardi;

nelle ultime settimane il sistema finanziario, dalle banche alle Poste alla Cdp, ha bloccato la cessione dei crediti fiscali per un ammontare superiore a 5 miliardi di euro, di cui 4 si riferiscono a cessioni e sconti in fattura;

a causa di questo meccanismo le imprese non sono più in grado di fare gli sconti in fattura e con crediti fiscali già acquisiti e non cedibili le aziende si trovano in crisi di liquidità con il rischio di sospendere i cantieri, non poter pagare i fornitori e addirittura fallire;

secondo un'analisi della Cna se non riparte il meccanismo della cessione dei crediti, 33mila imprese artigiane nella filiera delle costruzioni rischiano di fallire e 150mila lavoratori di perdere il posto;

in Calabria il settore edilizio, dopo anni di crisi, si è particolarmente ripreso grazie a questa norma fiscale che ha rilanciato gli investimenti e le ristrutturazioni nel settore, generando significativi fatturati anche nell'indotto, con una forte azione di contrasto all'evasione e al lavoro nero nel settore delle costruzioni e della manutenzione;

è essenziale, in questa fase, creare un quadro di certezze: l) per i beneficiari e per le famiglie che avendo programmato la ristrutturazione delle case, investendo gran parte del risparmio accumulato, rischiano di vanificare il proprio investimento;

2) per i lavoratori, che hanno bisogno di un mercato delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni in stabile crescita sostenuto da incentivi che spingono all'"emersione" del lavoro nero e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro;

3) per le imprese, che per i contratti in essere sono penalizzate e rischiano a causa del blocco della cessione dei crediti squilibri di cassa con potenziali conseguenze devastanti in termini di sopravvivenza;

il quadro molto preoccupante deve sollecitare un intervento straordinario da parte dello Stato per scongiurare una gravissima crisi economica e sociale i bonus per l'edilizia hanno offerto un contributo molto rilevante al rimbalzo del Pil l'anno scorso e oltre il 90% delle imprese è convinta che la mancanza di una soluzione per svuotare i cassetti fiscali determinerà il mancato avvio di nuovi cantieri

impegna la Giunta regionale

ad adottare opportune iniziative verso il ministero dell'Economia affinché adotti misure utili allo sblocco della cessione dei crediti introducendo una norma ad hoc nel "Decreto Aiuti" necessaria a garantire la liquidità alle imprese, scongiurando così una grave e devastante crisi nel settore edilizio.

(25; 20/06/2022) Lo Schiavo.

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alla seguente interrogazione:

 

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il porto di Vibo Valentia, caratterizzato da una doppia funzione, commerciale e turistica, è specializzato nella distribuzione di carburanti e gas, nel commercio di prodotti ittici e nel turismo, sia da diporto che per i collegamenti da e per le Isole Eolie. È la sede di una delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera più grandi d'Italia, con giurisdizione che va da Nicotera a Maratea, così come è sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza;

- con la delibera di Giunta Regionale n. 412 del 24 ottobre 2016 relativa al “Piano regionale dei Trasporti” la Regione Calabria destina la cifra di 54 milioni di euro, derivanti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, ai porti di Vibo Valentia, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Corigliano Calabro, Crotone e Taureana di Palmi, così come previsto dal “Patto per lo sviluppo della Regione Calabria” approvato dal CIPE il 10 agosto 2016 e che individua risorse per complessivi 195 milioni per il settore prioritario “Sistema portuale. Porti nazionali e regionali”;

- l’11 luglio 2018 viene sottoscritto, nella sede della Cittadella a Catanzaro, l’Accordo tra Amministrazioni per il sistema infrastrutture portuali di rilevanza economica nazionale e internazionale. L’importo totale degli investimenti previsti dall’Accordo ammonta a 74,9 milioni di euro, di cui 60 milioni sono destinate dalla Regione con fondi per lo sviluppo e la coesione e 14,9 da parte dell'Autorità portuale di Gioia Tauro. L'accordo è sottoscritto, per la Regione, dal presidente della Giunta, per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal provveditore per le opere pubbliche Sicilia-Calabria, per l'autorità portuale di Gioia Tauro e per il Consorzio regionale per le attività produttive, dai rispettivi commissari straordinari. Nello specifico gli interventi riguardano i porti di: Vibo Valentia (18 milioni di euro), Gioia Tauro (16,5 milioni di euro), Reggio Calabria (6,5 milioni di euro), Taureana di Palmi (4,5 milioni di euro), Corigliano Calabro (12,9 milioni di euro), Crotone (9 milioni di euro), Villa San Giovanni (5 milioni di euro). Inoltre, altri 2,5 milioni di euro sono previsti per il controllo telematico dello Stretto. Per quanto riguarda la tempistica per l’utilizzo concreto delle risorse, il dirigente generale del Dipartimento regionale infrastrutture e lavori pubblici dichiara “già alla fine di questo mese si potrà andare alla firma delle convenzioni attuative”;

-la delibera di Giunta Regionale n. 308 del 13 luglio 2018 recepisce la sottoscrizione dell’Accordo tra Amministrazioni e nell’allegato “A” vengono indicati, per il Porto di Vibo Valentia, gli interventi, per complessivi 18 milioni di euro, per “Lavori di risanamento e consolidamento delle Banchine Pola e Tripoli” per un importo di 6,5 milioni di euro e “Lavori di risanamento e consolidamento delle Banchine Papandrea e Buccarelli” per un importo di 11,5 milioni di euro, con soggetto attuatore il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Considerato che: - dal 2018 in poi, nonostante l’accordo siglato tra il Provveditorato ai lavori pubblici, per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e la Regione Calabria e la delibera di Giunta confermativa, l’iter per la realizzazione degli interventi nel porto di Vibo Valentia si arresta e le risorse restano bloccate;

- i 18 milioni vengono trattenuti nelle casse regionali per sopravvenute difficoltà a riversarli al Ministero, competente per gli interventi sul porto di interesse nazionale di Vibo Valentia. Il finanziamento non riesce così ad essere girato al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche con la motivazione che gli uffici dello Stato non dispongono di un conto corrente bancario;

- a novembre 2019, visto il rischio di perdita delle risorse, i 18 milioni vengono trasferiti dalla Regione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti allo scopo di farli arrivare al Provveditorato delle Opere pubbliche, per il loro utilizzo. Ma ciò non avviene e le somme, tutt’ora, risultano giacenti nelle casse del Ministero. Tenuto conto che: - il 18 giugno 2021 viene istituita l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, con competenza sui porti di Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, Palmi e Vibo Valentia;

- il 21 dicembre 2021 è stato firmato il decreto di progettualità esecutiva relativo ai due progetti di fattibilità tecnico economica voluti dall’Autorità portuale di Sistema dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio per i lavori di “Risanamento e consolidamento delle banchine portuali Pola, Tripoli, Papandrea e Buccarelli” del porto di Vibo Valentia, in attesa che la Regione Calabria trasferisca la disponibilità dell’investimento di 18 milioni di euro, concesso attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Questi lavori sono ritenuti necessari, rilevate le precarie condizioni di tutte le banchine dell’infrastruttura vibonese, determinate nel tempo da una concatenazione di fattori. Tra questi il susseguirsi di fenomeni di risacca, la mancata attività di dragaggio, che ha determinato l’innalzamento dei fondali variabili da banchina a banchina, e la dislocazione dei massi di banchina che ha generato estese cavità nel muro. Condizioni infrastrutturali di inefficienza che hanno limitato la crescita dello scalo, determinandone l’impossibilità di attracco alle banchine e, quindi, lo scarso utilizzo delle stesse da parte di aziende della vicina area industriale oltre al mancato sviluppo turistico del porto;

- tra gli interventi dei due progetti, sono previsti: la costruzione di paratie di contenimento, un sistema di raccolta delle acque meteoriche di banchina, con relativo trattamento, il dragaggio dei fondali, la riqualificazione dei piazzali retrostanti le banchine e il ripristino della pavimentazione delle banchine. Si tratta di interventi tecnico-funzionali del valore complessivo di 18 milioni di euro fondamentali per la razionalizzazione delle attività portuali;

- attraverso la pianificazione di questi lavori l’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio punta, in primo luogo, alla messa in sicurezza delle banchine e, così, al ripristino della capacità operativa dell’intera infrastruttura portuale, e, conseguentemente, al rilancio dello scalo affinché possa concretamente essere al servizio sia delle attività commerciali e industriali ma anche diportistiche e da crociera, risolvendo il problema dell’insabbiamento, per poter accogliere navi con maggiore carico, navi da crociera e yacht, valorizzando il comparto pesca, mantenendo e rendendo funzionali i depositi costieri, arricchendo e integrando in un’ottica di sistema il potenziale impatto dell’infrastruttura su tutto il territorio. Preso atto che: - l’intenzione di porre il porto di Vibo Valentia al centro di azioni politiche strategiche mirate allo sviluppo infrastrutturale e logistico del territorio e dell’intera Regione si infrange di fronte ad azioni che non hanno ancora trovato seguito e che lasciano l’infrastruttura portuale vibonese, pur con i progetti sulle banchine già pronti, in una condizione di attesa di una liquidità pur prevista e stanziata da molti anni. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. quali iniziative urgenti e necessarie intenda assumere al fine di attuare l'accordo stipulato per la concretizzazione di investimenti di così rilevante portata per lo scalo di Vibo Valentia, verificando se le somme impegnate e bloccate da ben sei anni possano essere finalmente utilizzate, velocizzando la stipula di una convenzione tra la Regione Calabria e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili così da dare all’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio la possibilità di utilizzare i 18 milioni di euro e far diventare l’infrastruttura portuale vibonese fulcro di una rinascita territoriale sia economica che occupazionale.

(50; 21/04/2022).

(Risposta)

 

Mozione n. 25/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Lo Schiavo, recante: SUPERBONUS 110%; cessione dei crediti”

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso che:

l'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto decreto Rilancio convertito dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020, ha introdotto il cosiddetto “Superbonus”, una detrazione del 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici; a legislazione vigente, la detrazione, ad oggi, può essere chiesta per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente sostenute dall’1 luglio 2020 al 30 giugno 2022 (termine prorogato dal comma 66 della legge di bilancio 2021) per interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, sulle unità immobiliari indipendenti e sulle singole unità immobiliari (fino ad un massimo di due); l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 59 del 2021, ha prorogato al 30 giugno 2023 il termine per avvalersi della misura del <<Superbonus>> per gli Istituti autonomi case popolari-Iacp comunque denominati, nonché per gli enti aventi le stesse finalità sociali;

uno degli aspetti più innovativi del cosiddetto <<Superbonus>> è la possibilità, per le spese sostenute negli anni dal 2020 al 2022, di usufruire di alcune detrazioni fiscali in materia edilizia ed energetica sotto forma di crediti di imposta o sconti sui corrispettivi, cedibili ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari;

i crediti legati ai bonus edilizi (Superbonus, ecobonus, ristrutturazione, bonus facciate), secondo la Cgia, assommano già a 46 miliardi;

nelle ultime settimane il sistema finanziario, dalle banche alle Poste alla Cdp, ha bloccato la cessione dei crediti fiscali per un ammontare superiore a 5 miliardi di euro, di cui 4 si riferiscono a cessioni e sconti in fattura;

a causa di questo meccanismo le imprese non sono più in grado di fare gli sconti in fattura e con crediti fiscali già acquisiti e non cedibili le aziende si trovano in crisi di liquidità con il rischio di sospendere i cantieri, non poter pagare i fornitori e addirittura fallire;

secondo un'analisi della Cna se non riparte il meccanismo della cessione dei crediti, 33mila imprese artigiane nella filiera delle costruzioni rischiano di fallire e 150mila lavoratori di perdere il posto;

in Calabria il settore edilizio, dopo anni di crisi, si è particolarmente ripreso grazie a questa norma fiscale che ha rilanciato gli investimenti e le ristrutturazioni nel settore, generando significativi fatturati anche nell'indotto, con una forte azione di contrasto all'evasione e al lavoro nero nel settore delle costruzioni e della manutenzione;

è essenziale, in questa fase, creare un quadro di certezze:

1) per i beneficiari e per le famiglie che avendo programmato la ristrutturazione delle case, investendo gran parte del risparmio accumulato, rischiano di vanificare il proprio investimento;

2) per i lavoratori, che hanno bisogno di un mercato delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni in stabile crescita sostenuto da incentivi che spingono all' <<emersione>> del lavoro nero e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro;

3) per le imprese, che per i contratti in essere sono penalizzate e rischiano a causa del blocco della cessione dei crediti squilibri di cassa con potenziali conseguenze devastanti in termini di sopravvivenza;

il quadro molto preoccupante deve sollecitare un intervento straordinario da parte dello Stato per scongiurare una gravissima crisi economica e sociale

i bonus per l'edilizia hanno offerto un contributo molto rilevante al rimbalzo del Pil l’anno scorso e oltre il 90% delle imprese è convinta che la mancanza di una soluzione per svuotare i cassetti fiscali determinerà il mancato avvio di nuovi cantieri

 impegna la Giunta regionale

a adottare opportune iniziative verso il ministero dell'Economia affinché adotti misure utili allo sblocco della cessione dei crediti introducendo una norma ad hoc nel “Decreto Aiuti” necessaria a garantire la liquidità alle imprese, scongiurando così una grave e devastante crisi nel settore edilizio.

Proposta di provvedimento amministrativo n. 67/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi” (deliberazione consiliare n. 83)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione n. 36 del 30 maggio 2022, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha proposto al Consiglio regionale l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 dell’Ente, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi;

premesso che:

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, così come modificato e integrato dal decreto legislativo del 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali;

-con deliberazione consiliare n. 100 del 29 dicembre 2020 è stato approvato il bilancio di previsione Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2021 -2023;

-con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 60 del 29 dicembre 2020 è stato approvato il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione per gli esercizi 2021 -2023 e sono state assegnate le risorse al Segretario/Direttore Generale;

-con determinazione del Segretario Generale R.G. n. 782 del 30 dicembre 2020 è stato approvato il bilancio finanziario gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2021 -2023;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 147 del 10 agosto 2021 sono stati approvati l'assestamento e ulteriori variazioni al bilancio di previsione 2021 -2023 del Consiglio regionale;

-con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 5 del 16 febbraio 2022 è stato approvato il verbale di chiusura della contabilità dell'esercizio finanziario 2021;

considerato che:

-l’articolo 18-bis del d.lgs.118/2011, al comma 1 dispone che “al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli enti adottano un sistema di indicatori semplici, denominato «Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio» misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni”, e al comma 3 che il Piano di cui al comma 1 è allegato al bilancio di previsione o del budget di esercizio e del bilancio consuntivo o del bilancio di esercizio;

-l'articolo 67 del d.lgs. 118/2011 dispone che "La Presidenza del Consiglio regionale sottopone all'Assemblea consiliare (...) il rendiconto del Consiglio regionale. Le relative risultanze finali confluiscono nel rendiconto consolidato di cui all'art. 63, comma 3. Al fine di consentire il predetto consolidato, l'assemblea consiliare approva il proprio rendiconto entro il 30 giugno dell'anno successivo";

visto il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale della Calabria, approvato con deliberazione consiliare n. 19 del 4 maggio 2017 e successivamente modificato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

dato atto che:

-l'articolo 77 del suddetto Regolamento interno dispone che "Successivamente all'approvazione del rendiconto, l'assemblea consiliare approva il bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con le società controllate e partecipate secondo le modalità e gli schemi previsti dal d.lgs. 118/2011 (...) Il bilancio consolidato è approvato dal Consiglio regionale entro il 31 agosto dell'anno successivo all'esercizio finanziario di riferimento ed è trasmesso, dopo l'approvazione consiliare, alla Regione entro i dieci giorni successivi.";

-il Consiglio regionale detiene la partecipazione nella società in house providing “Portanova S.p.A.”;

preso atto che:

-con determinazione del dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria n. 300 del 29 aprile 2022 è stato parificato il conto del Tesoriere e degli agenti contabili interni, alla luce della corrispondenza delle risultanze trasmesse da ciascuno con quelle del Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 76 del 6 giugno 2022 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2021, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del d.lgs.118/2011 e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2021-2023 e al bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria;

richiamato l'articolo 7, comma 8, della legge regionale 15 marzo 2002, n.13, che dispone la pubblicazione dei rendiconti dei Gruppi consiliari in allegato al conto consuntivo del Consiglio regionale e sul sito istituzionale dell'Ente;

visti:

-lo schema di rendiconto dell'esercizio 2021, redatto ai sensi dell'allegato 10 al d.lgs.118/2011, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-la relazione sulla gestione dell'esercizio 2021, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del d.lgs. 118/2011, e allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

-il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi relativi al rendiconto dell’esercizio 2021, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

vista la relazione della Commissione speciale di Vigilanza, redatta ai sensi dell’articolo 73 del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvata nella seduta del 21 giugno 2022 e allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

preso atto che il Collegio dei Revisori, con verbale n. 21 del 21 giugno 2022, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha redatto la relazione al rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 del Consiglio regionale, esprimendo “giudizio positivo” per l’approvazione del documento contabile, comprensivo dei relativi allegati;

udito il relatore, Consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate: -di approvare il rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 del Consiglio

regionale, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, nelle seguenti risultanze finali riepilogative:

 

GESTIONE 2021

 

 

RESIDUI

COMPETENZA

TOTALE

Fondo di cassa al 1° gennaio 2021

 

 

14.762.029,10

RISCOSSIONI

32.805.754,97

23.321.352,01

56.127.106,98

PAGAMENTI

1.693.336,80

55.454.439,56

57.147.776,36

Fondo di cassa al 31 dicembre 2021

13.741.359,72

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre

0,00

Differenza

13.741.359,72

RESIDUI ATTIVI

4.992.623,06

43.524.825,67

48.517.448,73

RESIDUI PASSIVI

3.633.845,17

2.522.057,48

6.155.902,65

Differenza

 

 

42.361.546,08

FPV per spese correnti

 

 

2.081.756,34

FPV per spese in conto capitale

 

 

1.273.832,58

Avanzo d'amministrazione al 31 dicembre 2021

52.747.316,88

 

-di approvare la Relazione sulla gestione dell'esercizio 2021, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del d.lgs. 118/2011, e allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-di approvare il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi relativi al rendiconto dell’esercizio 2021, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-di dare atto che l’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2021 è così suddiviso:

 

Avanzo vincolato

12.434.819,83

Avanzo accantonato

7.880.814,11

Avanzo destinato agli investimenti

12.278.170,93

Avanzo libero

20.153.512,01

 

-di rinviare ad un successivo atto la destinazione dell'avanzo libero dell'esercizio 2021;

-di dare atto che i risultati della gestione del Consiglio regionale per l'esercizio 2021 confluiranno nel rendiconto consolidato della Regione Calabria, ai sensi dell'articolo 67 del d.lgs. 118/2011;

-di dare atto che, successivamente all'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2021, si procederà all'approvazione del bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con la società partecipata "Portanova S.p.A.";

-di dare atto che i rendiconti dei Gruppi consiliari anno 2021 saranno pubblicati, in allegato, al rendiconto del Consiglio regionale sul sito istituzionale dell'Ente;

-di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati sopra richiamati, alla Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 73, comma 6 del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 64/12^ di iniziativa del consigliere regionale Mattiani, recante: “Modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria” (deliberazione consiliare n. 84)

Art. 1

(Modifiche all’articolo 14 del Regolamento interno)

1. Il comma 1 dell’articolo 14 della deliberazione del Consiglio regionale 27 maggio 2005, n. 5 (Regolamento interno del Consiglio regionale) è sostituito dal seguente:

“1. Ogni variazione relativa alla composizione dei singoli Gruppi già costituiti è tempestivamente comunicata al Presidente del Consiglio da parte dei Presidenti dei Gruppi consiliari cui si riferisce la variazione stessa.”.

Art. 2

(Modifiche all’articolo 17 del Regolamento interno)

1. Dopo il comma 1 dell’articolo 17 del Regolamento interno del Consiglio regionale è aggiunto il seguente:

“2. La Giunta delle elezioni non può essere convocata se non sono indicati tutti i componenti da parte di ogni Gruppo consiliare. In caso di mancata indicazione anche da uno solo dei Gruppi consiliari, ogni Presidente del Gruppo consiliare che non ha provveduto alla designazione, è considerato componente di diritto della Giunta delle elezioni, in via provvisoria.”.

Art. 3

(Sostituzione dell’articolo 33 del Regolamento interno)

1. L’articolo 33 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente:

“Articolo 33

(Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa)

1. È istituita la Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa in Calabria, composta, nel rispetto del criterio della proporzionalità di cui all’articolo 29, comma 1, e sulla base delle designazioni dei Gruppi.

2. Alla Commissione di cui al presente articolo si applicano integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto nel comma 3.

3. Le competenze e le modalità di esercizio delle funzioni della Commissione sono stabilite dalla legge regionale 27 dicembre 2002, n. 50 e dalla legge regionale 26 aprile 2018, n. 9.”.

(Allegati)

Proposta di legge n. 80/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Arruzzolo e Cirillo, recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento” (deliberazione consiliare n. 85)

Art. 1

(Modifica dell’articolo 23 della l.r. 15/2013. Proroga del termine di adeguamento)

1. Al comma 1 dell'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia), le parole "entro il 30 giugno 2022" sono sostituite dalle seguenti: "entro il 30 giugno 2023".

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 81/12^ di iniziativa del consigliere regionale Neri, recante: “Modifica alla legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale)” (deliberazione consiliare n. 86)

Art. 1

(Integrazione all’articolo 23 della l.r. 35/2015)

1. Dopo il comma 10-bis dell’articolo 23 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale) è aggiunto il seguente comma:

“10-ter. Il programma di esercizio dei Servizi di trasporto pubblico locale riferito all'annualità 2021 è prorogato per l'anno 2022 e, comunque, rimane valido ed efficace fino all'approvazione del successivo Programma pluriennale del trasporto pubblico locale, ai sensi della presente legge. Fino a tale approvazione, la Giunta regionale, nei limiti delle disponibilità di bilancio per l'anno 2022, può apportare le modifiche necessarie per esigenze indifferibili e può prevedere servizi aggiuntivi.”.

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria.

(Allegato)