XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 20
__________
SEDUTA Di giovedì 22
dicembre 2022
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 15,26
Fine lavori h. 20,18
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
CIRILLO Salvatore (Coraggio
Italia), relatore
CIRILLO Salvatore (Coraggio
Italia), relatore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico), *
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore, *
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
PRESIDENTE, *, *, *,
*
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico), *,
*
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
BRUNI Amalia (Gruppo Misto), *
COMITO Michele (Forza Italia), *
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro), *, *
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle), *, *
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
PRESIDENTE, *, *, *,
*
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro), *, *, *
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 15.26
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del
giorno delle seguenti proposte di legge: la numero 129/12^, recante: “Modifiche all'articolo 1 della legge regionale 7
luglio 2021, n. 24 (Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e
dell'insediamento di attività produttive)”; la numero 140/12^, recante: “Sostituzione dell'articolo 3 della legge
regionale 22 settembre 1998, n. 10 (Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale 1998 e pluriennale 1998/2000 della Regione Calabria (Legge finanziaria)”
e la numero 141/12^, recante: "Modifiche alle leggi regionali n. 19/2002,
20/1999, 24/2008, 3/2018, utilizzo graduatorie".
Pone ai voti: l’inserimento
della proposta di legge numero 129/12^ che è approvato; l’inserimento della
proposta di legge numero 140/12^ che è approvato e l’inserimento della proposta
di legge numero 141/12^ che è approvato.
Illustra
il provvedimento, conseguente al recupero parziale anticipato del disavanzo di
amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al primo
gennaio 2015, mediante l’applicazione,
al bilancio dell’esercizio 2022, di parte dell’avanzo
libero del risultato di amministrazione dell’esercizio 2021, pari a 426.075,31
euro, modificando l’importo delle quote di disavanzo da imputare ai bilanci
degli esercizi 2023-2044, in 45.454,55 euro annui.
Riferisce
che il Collegio dei revisori dei
conti, riprendendo le osservazioni della Magistratura contabile, ha
sottolineato “che non è utilizzabile l’avanzo di amministrazione disponibile
per recuperare anticipatamente il disavanzo derivante dal riaccertamento
straordinario dei residui, vale a dire, che la quota libera di avanzo
d’amministrazione non può costituire fonte di finanziamento del maggiore
recupero del disavanzo da riaccertamento straordinario”.
Sottolinea,
quindi, che con il provvedimento in esame si è ritenuto opportuno ripristinare
le quote annuali di disavanzo poste a carico degli esercizi 2023-2044 in
64.821,61 euro annui anziché di 45.454,55 euro.
Infine, evidenzia che sul
provvedimento, il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Pone in votazione la proposta di
provvedimento amministrativo che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustra
il provvedimento, redatto sulla base delle disposizioni e dei modelli previsti
dal decreto legislativo numero 118 del 2011. Evidenzia, poi, che il bilancio ha
una durata triennale ed è redatto sia in termini di competenza sia di cassa.
Sottolinea,
inoltre, che con lo stesso documento è approvato il Piano degli indicatori e
dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi
2023-2025.
Infine,
evidenzia che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Pone
in votazione il provvedimento nel suo complesso, prendendo atto del parere
favorevole dei Revisori dei conti e della relazione della Commissione speciale
di vigilanza, resa ai sensi del regolamento interno del Consiglio regionale, che
è approvato.
(Il Consiglio approva)
Precisa che sui provvedimenti di bilancio, previsti
ai punti 3, 4, 5, 6, 7, e 8 dell’ordine del giorno, il consigliere Montuoro
svolgerà le relazioni sui singoli provvedimenti l’una di seguito all’altra.
Riferisce che, sulla proposta di legge numero 82/12^, la Sezione
di controllo della Corte dei conti ha emesso il giudizio di parificazione per
l’esercizio finanziario 2021, specificando che è parificato con eccezione di
alcune poste contabili. Comunicato, quindi, che, dopo il giudizio di
parificazione, la Giunta Regionale ha approvato il “Rendiconto consolidato
relativo all’esercizio finanziario 2021”, informa che nel corso della seduta di
Commissione bilancio sono stati approvati degli emendamenti, al fine di dare
seguito alle notazioni contenute nel giudizio di parificazione.
Sottolinea, quindi, che il Rendiconto è un documento contabile che
mostra i risultati ottenuti dalle operazioni di gestione compiute in un
determinato esercizio, composto dal conto di bilancio, dal conto economico e
dallo stato patrimoniale.
Conclude, informando che il Collegio dei
revisori dei conti ha espresso parere favorevole al Rendiconto e all’emendamento
al Rendiconto stesso.
Procede con l’illustrazione della proposta di legge numero 135/12^
che propone una variazione al bilancio di previsione 2022-2024, conseguente al
giudizio di parifica del Rendiconto generale dell’anno 2021 della Sezione
regionale di controllo della Corte dei conti.
Precisa, quindi, che l’articolo 1 prevede la rideterminazione:
dell’utilizzo del fondo anticipazioni di liquidità; delle quote accantonate del
risultato di amministrazione; del disavanzo finanziario alla chiusura
dell’esercizio finanziario 2021; del valore del fondo anticipazioni di
liquidità iscritto nella parte spesa; del valore della voce “disavanzo”.
L’articolo 2 contiene le variazioni da introdurre nello stato di previsione del
bilancio 2022-2024. L’articolo 3 individua la copertura finanziaria e
l’articolo 4 prevede l’entrata in vigore.
Conclude informando che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso
parere favorevole al provvedimento.
In merito alla proposta di provvedimento amministrativo numero 96/12^
relativa all’approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2021 della Regione
Calabria, riferisce che si tratta di un adempimento necessario ai sensi della
normativa in materia di armonizzazione dei bilanci.
Precisa che è richiesto all’ente capogruppo la redazione del bilancio
consolidato che rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione
finanziaria e patrimoniale, nonché il risultato economico della complessiva
attività svolta dall’ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i
propri enti strumentali e le proprie società controllate e partecipate
ricomprese nel perimetro del consolidamento. Evidenzia, quindi, che il bilancio
consolidato rappresenta, in particolare, uno strumento di comunicazione
dell’andamento della gestione del gruppo verso l’esterno, nonché un supporto al
governo del gruppo stesso ai fini della programmazione delle attività e della
verifica degli impatti delle strategie, attraverso cui si ottiene una visione
completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie di un gruppo di enti e
società che fa capo ad un’amministrazione pubblica.
Riferisce, infine, che il provvedimento si compone di due allegati
rappresentati dal bilancio consolidato, comprensivo dello stato patrimoniale e
del conto economico, nonché della relazione e nota integrativa al bilancio
consolidato stesso, e che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere
positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2021.
Prosegue con
l’illustrazione della proposta di provvedimento amministrativo numero 97/12^
approvato con
deliberazione di Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 36, del decreto
legislativo numero 118 del 2011, che prevede che le Regioni adottino il
documento di economia e finanza regionale (DEFR), avente un orizzonte temporale
triennale.
Evidenzia che il DEFR è il
principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione,
finalizzato a rappresentare il quadro di riferimento per la definizione dei
programmi, all'interno delle singole missioni, e per la definizione delle
risorse disponibili per il finanziamento degli stessi e che lo stesso contiene
le linee programmatiche dell’azione di governo regionale, orientando le
successive deliberazioni della Giunta Regionale e dell’Assemblea Legislativa
costituendo il presupposto del controllo strategico.
Sottolinea, quindi, che il
documento si compone di due sezioni: la prima sezione che comprende
il quadro complessivo di riferimento, descrivendo, attraverso l’analisi dei
principali indicatori statistici di contesto, lo scenario socio-economico
regionale; in particolare, sono analizzati i dati congiunturali relativi al
mercato del lavoro, all’andamento demografico, all’impresa e agli scambi
commerciali che interessano la Regione; la
seconda sezione comprende l'analisi sulla situazione finanziaria della
Regione, quale punto di partenza per la definizione del quadro tendenziale di
finanza pubblica della Regione e degli Enti regionali sulla base delle
risultanze dell'esercizio precedente, fornendo gli elementi necessari per la
prossima manovra di bilancio.
Evidenzia
che nel corpo della delibera, la Giunta chiarisce che la tempistica di adozione
del DEFR è stata fortemente condizionata dalla recente approvazione del
Programma Regionale 2021-2027 da parte della Commissione Europea e soprattutto
dall'insediamento del nuovo Governo nazionale, che ha procrastinato i tempi di
approvazione del Documento di Economia e Finanza nazionale e la predisposizione
del disegno di legge di bilancio 2023.
Con riferimento alla proposta di legge numero 136/12^, comunica, preliminarmente, che il provvedimento è stato licenziato nella seduta del 16 dicembre della Commissione bilancio che ha dedicato all’esame e approvazione della proposta due sedute, alle quali hanno partecipato i revisori dei Conti e i rappresentanti del Dipartimento economia e finanza.
Illustra, quindi, il provvedimento, che contiene un quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.
Precisa, poi,
che il provvedimento è adottato in una dimensione estremamente prudenziale e
indirizzata a rafforzare gli equilibri di bilancio e contiene: il rifinanziamento,
per un periodo non superiore a quello considerato dal bilancio di previsione, delle
leggi di spesa regionali, con esclusione delle spese obbligatorie e delle spese
continuative; con riferimento alle spese pluriennali disposte dalle
leggi regionali, alla rimodulazione delle quote destinate a gravare su ciascuno
degli esercizi considerati nel bilancio di previsione e degli esercizi successivi;
altre regolazioni meramente quantitative rinviate alla legge di stabilità delle
leggi vigenti; le norme che comportano aumenti di entrata o riduzioni di spesa.
Sottolineato, infine, che la proposta consta di 5 articoli contenenti disposizioni di carattere finanziario, che illustra nel dettaglio, riferisce che in Commissione sono stati approvati alcuni emendamenti al disegno di legge in discussione, finalizzati a far fronte a esigenze di natura improcrastinabile e alla risoluzione di alcune problematiche legate al territorio, evidenziando che nel testo del provvedimento e nei relativi allegati sono elencate, nel dettaglio, le poste finanziarie.
Con riferimento alla proposta di legge numero 137/12^ relativa al bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2023-2025, sottolinea che esso finanziario rappresenta il quadro delle risorse che la Regione prevede di acquisire e di impegnare, riferite ad un orizzonte temporale almeno triennale, esponendo separatamente l’andamento delle entrate e delle spese in base alla legislazione statale e regionale in vigore.
Precisato che, attraverso detto documento, gli organi di governo di un Ente
definiscono la distribuzione delle risorse finanziarie tra i programmi e le
attività che l'Amministrazione deve realizzare, in coerenza con quanta previsto
nel documento di programmazione, sottolinea che le previsioni di bilancio sono
state formulate avendo come obiettivo prioritario la necessità della
salvaguardia degli equilibri di bilancio, dei principi contabili vigenti e
dello stato di attuazione della programmazione nazionale e comunitaria.
Evidenziato, poi, che il bilancio di competenza della Regione per l’anno
2023, al netto delle contabilità speciali, dell’anticipazione di cassa e del
fondo pluriennale vincolato ammonta complessivamente a circa 6 miliardi di euro,
per gran parte a destinazione vincolata, precisa che in tale ambito rientrano quelle
destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale, quelle destinate
all’attuazione dei programmi comunitari POR e PAC 2007-13 e 2014-20, le risorse
del Fondo Sviluppo e Coesione nonché ulteriori fondi di natura vincolata
assegnati a vario titolo dallo Stato.
Elencate, quindi, le voci in entrata, precisa che le entrate libere da
vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano,
invece, a circa 773 milioni di euro e su di esse possono essere operate delle
scelte di carattere discrezionale benché gran parte di tale importo è destinato
a spese di carattere obbligatorio (personale, mutui, contratti, accantonamenti)
o utilizzato per far fronte alle emergenze sociali e occupazionali della Regione
e, quindi, difficilmente rimodulabile.
Riferito che il risultato di amministrazione presunto,
determinato in base al
consuntivo dell'anno 2022, ammonta a poco più di 1,37 miliardi di euro, mentre le
quote accantonate e vincolate sono pari a circa 1,43 miliardi di euro, evidenzia
che nelle annualità 2023 e successive non sono inserite, al momento, le
previsioni, molto consistenti, della nuova programmazione POR 21-27 e PSC 21-27,
che costituiranno una nuova e grande opportunità per affrontare e risolvere, in
tutto o in parte, i problemi che affliggono da tempo l’economia regionale.
Comunicato, infine, che nelle more dell'approvazione del provvedimento
in Consiglio regionale, è pervenuto agli Uffici della Commissione il parere
favorevole del Collegio dei revisori, ringrazia gli Uffici del Dipartimento, della
Commissione e la vicepresidente per il lavoro sinergico svolto con la
Commissione.
Stigmatizzata la prassi di inserire
all’ordine del giorno provvedimenti non previsti, censura, altresì, il ritardo
con il quale è stato trasmesso il parere del Collegio dei revisori sul bilancio
di previsione, ritenendo che tali comportamenti impediscano, di fatto, ai
consiglieri regionali di svolgere adeguatamente le proprie prerogative.
Ritenuto che la discussione su
tali provvedimenti debba essere di natura politica e non tecnica, rileva che
trattasi di un bilancio ingessato, con limitate risorse autonome, che non
contiene, pertanto, una manovra espansiva e non introduce novità rispetto al passato.
Elenca, quindi, alcune criticità e, precisamente: la questione relativa agli accantonamenti per i pignoramenti subiti dalla Ragioneria generale, destinati al pagamento di somme derivanti dal mancato rispetto dei termini di pagamento nei confronti di creditori provvisti di titoli esecutivi; relativamente all’ammontare del fabbisogno sanitario pari a 3 miliardi di euro, la previsione per la mobilità passiva rimasta, pressocché, immutata per le annualità 2023, 2024 e 2025; la mancata previsione, diversamente da quanto attuato in altre Regioni, di risorse finanziarie nei confronti dei Comuni in dissesto e predissesto, riguardo alla quale preannuncia la presentazione di una proposta di legge; la mancata interconnessione, richiamata nel parere del Collegio dei revisori dei conti, tra il bilancio regionale e il bilancio di esercizio consolidato sanitario che dovrebbero procedere di pari passo, mentre quest’ultimo risulta aggiornato al 2014.
Ritenuto di non poter ascrivere a tale Esecutivo le responsabilità politiche per deficit ormai atavici, sottolinea, tuttavia, la necessità di una inversione di tendenza, che non emerge dai provvedimenti in discussione.
Sottolinea, preliminarmente, la necessità di rispetto degli orari di convocazione della riunione della Conferenza dei capigruppo e del Consiglio, al fine di consentire ai consiglieri regionali di svolgere adeguatamente il proprio ruolo.
Richiamati i rilievi della Corte dei conti che, recentemente si è espressa sui servizi sanitari in Calabria, ritenendoli ancora inadeguati, rileva la mancata approvazione da parte della Giunta regionale del bilancio di esercizio consolidato del Servizio sanitario regionale, che non consente di avere certezze in ordine alle modalità di impiego delle risorse e dei risultati conseguiti dal servizio sanitario.
Sottolineato che avrebbe auspicato quantomeno una stabilizzazione del parametro dei Livelli essenziali di assistenza, pari quest’anno a 125 rispetto a 160 dell’anno precedente, riferisce le censure della Corte dei conti relativamente al ricorso elevato alla diagnostica strumentale che riguarda soprattutto le strutture private, sottolineando, altresì, il sottodimensionamento dei posti letto e del personale passato da 4361 a 3951 unità.
Rilevato l’aumento del debito per mancato trasferimento delle risorse da parte della Regione alle aziende che continuano ad indebitarsi, sottolinea la problematica delle anticipazioni che contribuiscono anch’esse all’aumento del debito.
Evidenziata la mancata operatività, ad oggi, di Azienda zero, chiede chiarimenti al riguardo, ricordando che la Corte dei conti ha rilevato la notevole onerosità della copertura finanziaria.
Precisato che il Documento di Economia e Finanza dipinge il contesto sociale ed economico, sottolinea la necessità di compiere una riflessione sulle società a partecipazione pubblica, ricordando che nel 2021 vi erano cinque società partecipate in fallimento, due in stato liquidazione e sette in stato di normale attività.
Rilevato, infine, l’aumento nel 2021 dei pignoramenti, registra la sottovalutazione del contenzioso con conseguente sottostima degli accantonamenti che aggrava, a suo avviso, notevolmente le liquidità di cassa, ritenendo necessario cogliere le opportunità della programmazione europea.
Pur apprezzando il lavoro svolto
dalla Commissione, evidenzia la difficile situazione che condiziona fortemente
il bilancio in discussione e ritiene che la politica abbia il dovere di
costruire il futuro della Regione attraverso opportune strategie da mettere in
campo con strumenti quali il DEFR (Documento di economia e finanze) che,
allo stato attuale, giudica improntato su interventi scollegati tra loro a
fronte delle problematiche da fronteggiare.
Difatti, illustra alcuni aspetti
che, a suo dire, non hanno trovato opportune soluzioni né interventi mirati,
quali: il mercato del lavoro che si caratterizza per la carenza di figure
professionali come artigiani, operatori edili e professionalità informatiche;
il turismo, che pur avendo ricevuto diversi stimoli, tra cui la riunione degli
Stati generali, è regolato da un Piano regionale risalente al 2019.
A tal proposito, evidenzia
l’opportunità che sia nominato un assessore che si occupi esclusivamente del settore
turistico.
Evidenziato che il momento storico
si caratterizza per le innumerevoli possibilità di fondi comunitari
probabilmente irripetibili, sottolinea i ritardi sopraggiunti nell’utilizzo dei
fondi Covid che, a suo dire, avrebbero dovuto essere spesi nell’immediato per
sortire gli affetti sperati.
Per quanto concerne la Legge di
stabilità reputa inopportuna l’ormai consueta erogazione di contributi senza
gara, senza evidenza e senza criterio, penalizzando i Comuni che a loro volta
rimangono esclusi.
Plaude al lavoro svolto dalla
Commissione bilancio nel tracciare le linee programmatiche e giudica retorici e
autocelebrativi gli interventi della minoranza, evidenziando la necessità di
soffermarsi, durante la lettura dei documenti in discussione, soprattutto sulle
annualità di riferimento.
Difatti, sottolinea il grande
senso di responsabilità del documento in termini di contrasto agli sprechi, criteri
di efficienza e risparmio, ripianamento di situazioni debitorie e contenziosi
creatisi negli anni, attraverso progetti e idee che vanno al di là dei numeri e
si focalizzano su due temi principali, ovvero la sanità e il PNRR.
A tal proposito, ribadisce che il
settore della sanità ha inciso profondamente sul programma di bilancio per
sanare le criticità pregresse e migliorare le condizioni delle prestazioni e
delle strutture, impedendo così di procedere liberamente sull’impiego delle
risorse (300 milioni di euro del fondo di solidarietà; 700 mila euro per
l’Ospedale di Locri; 52 milioni di euro per il rientro dal debito sanitario
degli esercizi pregressi) mentre l’incidenza del PNRR, che potrebbe
essere uno strumento importante per favorire questo percorso con risorse che
potrebbero in qualche modo essere impiegati per gli interventi e liberare
stanziamenti di risorse libere, ancora non si è vista sul nuovo bilancio e
prevede solamente: 117 milioni di euro per alcuni interventi, 20 milioni di
euro per la sostituzione dei pullman e 51 milioni di euro per le case popolari.
Riferisce, poi, che in
ambito sanitario la situazione è ancora più grave, in quanto gli unici
trasferimenti incidenti sono i 428 mila euro per alcune borse di studio in area
medica.
A suo dire, sarebbe
opportuno cambiare il PNRR che ancora non è intervenuto sul tessuto sociale e
territoriale delle Regioni per offrire soluzioni serie e concrete.
Pur esprimendo apprezzamento per
il lavoro svolto dalla Commissione bilancio, ritiene che il documento prodotto
risulti eccessivamente pesante, farraginoso, articolato e necessiti, quindi di
essere snellito anche al fine di rendere più agile la consultazione e la
partecipazione democratica.
Pur riconoscendo il lavoro svolto
dalla Commissioni consiliari, reputa opportuno che le stesse si riuniscano più
frequentemente per affrontare al meglio le proposte prima di essere discusse in
Consiglio regionale.
Avrebbe auspicato che il 67 per
cento del bilancio assorbito dalla sanità si traducesse in servizi migliori e
prende atto, per contro dell’impossibilità di raggiungere un tale risultato.
Reputa opportuno che si intervenga
tempestivamente: sul contenzioso, evitando di aumentare l’onere economico fino
ad arrivare a valori migliori in quanto liberare risorse porta a focalizzarsi
sull’efficientamento degli enti strumentali della Regione che, a suo dire, sono
inadeguati e necessitano di razionalizzazione ed efficientamento mantenendo i
livelli occupazionali e aumentando le quote per le politiche sociali, vista la
contingenza economica e sociale che penalizza le aree più deboli; su
investimenti prospettici per il futuro della Regione che presenta i tassi più
bassi di occupati laureati, dove bisognerebbe dare maggiori possibilità nel
mettere in campo le proprie competenze programmando soluzioni che invertano
tale tendenza e potenziando i dottorandi attraverso varie misure; sul
potenziamento infrastrutturale per una Regione unica quanto disastrata
collegata da un’unica arteria che, in caso di problemi, potrebbe soffocare la
viabilità e che necessita del potenziamento delle tratte ferroviarie e la messa
in sicurezza del traffico viario.
Evidenziato che le risorse
presenti nella manovra di bilancio sono insufficienti ad affrontare la
drammatica ed inedita attuale crisi sociale ed economica, aggravata dalla
pandemia e dalla guerra in atto, sottolinea come sia indispensabile mettervi in
correlazione i provvedimenti. Reputato corretto affrontare e aggredire con la
giusta determinazione le problematiche relative alla tenuta dell'equilibrio di
bilancio e l’enorme contenzioso esistente, evidenzia come l’utilizzo con una
visione d’insieme e organica delle risorse derivanti dal PNRR, dal POR e dalle
risorse libere in bilancio potrebbero mettere la Calabria nelle condizioni di offrire
risposte concrete e risolutive. Puntualizzato che in Commissione bilancio si è tenuta
una discussione franca, nella consapevolezza che la maggior parte delle risorse
sono destinate alla sanità e ad altre scelte vincolate, sottolinea come sarebbe
stato opportuno ascoltare in Commissione le forze sociali e produttive al fine
di meglio orientare le scelte di da porre in essere. Espressa, preoccupazione
riguardo ad una serie di voci di bilancio inerenti il trasporto pubblico
locale, la forestazione, gli LSU/LPU e le stabilizzazioni per le quali le
risorse presenti in bilancio risultano essere insufficienti se non sostenute da
interventi governativi, evidenzia come sarebbe opportuno procedere ad una
discussione sulle società partecipate e sugli enti strumentali, al fine di
attivare un'azione di razionalizzazione e di
risanamento per liberare le
risorse necessarie ad attivare politiche attive. Auspicato che nel 2023 siano recuperate
le somme derivanti dai trasferimenti per l’emergenza Covid non utilizzate,
reputa il DEFR un documento d’importanza fondamentale per comprendere quali
siano le azioni e le scelte per l’effettiva attuazione del programma di governo.
Evidenzia, quindi, come l’Aula abbia approvato all’unanimità un ordine del
giorno che prevedeva la redazione di un piano straordinario per il lavoro,
previo coinvolgimento delle forze sindacali, che, ad oggi, non è stato
sufficientemente attivato. Indi, dichiara il suo voto di astensione sui
provvedimenti.
Dichiarato il voto di astensione
del gruppo del Partito democratico per le ragioni esplicitate dai consiglieri
Alecci e Mammoliti, evidenzia che il bilancio regionale si presenta ingessato e
quindi prettamente tecnico e privo di scelte politiche. Evidenziato, altresì,
come il bilancio non sia veritiero, ma influenzato dall’eccessivo ammontare di
residui attivi e passivi, rileva nel DEFR l’assenza di quel coraggio che ha
contraddistinto il presidente Occhiuto in altre situazioni, considerato che le
risorse continuano ad essere destinate prevalentemente alla sanità, senza per
contro registrare alcun miglioramento nei LEA e nei servizi sanitari. Riguardo
alle scelte di destinare somme ai Comuni e ad associazioni, evidenzia come
quelle somme potessero essere utilizzate per pagare l’ultima mensilità ai
lavoratori ex ARSAC, recuperando centocinquanta mila euro.
Intervenendo per replica, precisa come sia di tutta evidenza
l’impossibilità per il bilancio di risolvere tutte le problematiche della
Calabria. Censura, quindi, il comportamento della minoranza che, a suo avviso,
non ha offerto il suo fattivo contributo nei lavori propedeutici tenuti in
Commissione bilancio, con la presentazione di emendamenti modificativi. Elenca,
quindi, gli interventi previsti all’interno del bilancio e destinati in
particolare al settore sanitario. In relazione ad alcune problematiche, ad
esempio per quelle dell’ambito sociale, si dichiara particolarmente soddisfatto,
ricordando le ingenti risorse previste, tra cui 292 milioni per le infrastrutture
sociali. In relazione al trasporto pubblico e alle problematiche inerenti agli
LSU/LPU, chiarisce che è stato redatto un bilancio prudente in attesa delle
decisioni del Governo nazionale e dell’approvazione della Legge finanziaria
nazionale.
Rispetto, poi, agli investimenti dei fondi europei si dichiara
soddisfatto delle scelte ad oggi operate, ricordando che il Programma operativo
regionale, approvato dalla Commissione europea, è il primo plurifondo
approvato, capace di fornire soluzioni alle criticità esistenti. Sottolinea,
quindi, che le risorse appostate per il finanziamento della sanità sono eguali
per il triennio per ragioni tecnico contabili. Assicura, infine, la piena
disponibilità della maggioranza a confrontarsi sulla sanità, riconoscendo il proficuo
lavoro svolto sia dalla Giunta sia dagli organismi consiliari nella
predisposizione dei provvedimenti in esame.
Procede alla votazione dei singoli provvedimenti, ringraziando
particolarmente la Commissione consiliare bilancio e il Dipartimento bilancio
per il lavoro profuso.
Intervenendo per dichiarazione di voto, precisa che la mancata
presentazione di emendamenti da parte delle minoranze è stata causata dalla
complessità dei documenti in relazione al ridotto tempo messo a disposizione
dei consiglieri per valutarli. Sulle politiche sociali, precisa che le
preoccupazioni non sono dettate dalla quantità delle risorse previste ma dalla
capacità di spesa, ricordando, in proposito, che alcuni ambiti sono in
preoccupante ritardo; in proposito cita, ad esempio, il fondo per la non
autosufficienza. Dichiara quindi il suo voto di astensione.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14
che sono approvati, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei
revisori dei conti e della relazione della Commissione speciale di vigilanza,
resa ai sensi del Regolamento interno. Indi, pone ai voti il provvedimento nel
suo complesso che è approvato, con autorizzazione al coordinamento formale,
unitamente ai relativi allegati.
(Il Consiglio approva)
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, prendendo atto
del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Indi, pone ai voti
il provvedimento nel suo complesso che è approvato, con autorizzazione al
coordinamento formale, unitamente ai relativi allegati.
(Il Consiglio approva)
Preso atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, pone
ai voti il provvedimento che è approvato, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3,
4 e 5 che sono approvati e la legge nel suo complesso, unitamente ai relativi
allegati, che è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 che
sono approvati e, preso atto del parere favorevole del Collegio dei revisori
dei conti e della relazione della Commissione speciale di vigilanza, resa ai
sensi del Regolamento interno, pone ai voti il provvedimento che è approvato,
unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento che mira a normare l’esercizio del gioco e,
ricordato come sia stato ampiamente dibattuto, dichiara di aver condiviso il rinvio
avvenuto nella precedente seduta, atteso che ciò ha consentito di procedere in
Commissione alle audizioni di ANCI e delle associazioni di settore, oltreché,
personalmente, di confrontarsi con l’arcivescovo della diocesi Reggio Calabria
- Bova. Ritiene, dunque, che la proposta sia ampiamente inclusiva di gran parte
delle richieste avanzate dagli auditi e ricorda che il gioco è normato dalla
legge dello Stato, permanendo in capo alla Regione soltanto una competenza
residuale. In proposito, precisa che il testo adegua, in misura anche più
restrittiva, la disciplina a quella già adottata da altre Regioni. Annuncia,
quindi, che è stato presentato un emendamento, a firma del consigliere Graziano,
che restringe ulteriormente gli orari di apertura delle sale gioco che non
saranno devoluti ai sindaci ma stabiliti dalla legge. Riferisce, quindi, che le
sale da gioco, con l’approvazione dell’emendamento, dovranno osservare la
chiusura dalle 12,30 alle 14,30 e dalla mezzanotte alle 9 del mattino.
Specifica, ancora, che le Regioni Lombardia, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna,
Abruzzo e Liguria non hanno regolamentato l’orario di apertura e chiusura delle
sale da gioco. Ritiene, quindi, che la norma sia chiara e corretta e, aperta la
discussione generale, invita i consiglieri a non svolgere interventi
strumentali.
Chiede al Presidente del Consiglio che sulla proposta si voti per
appello nominale affinché sia chiaro e trasparente il voto di ciascun
consigliere, atteso che, a suo avviso, si tratta di una proposta fortemente
impregnata di scelte di natura etica.
Ricordato come sia le associazioni, sia il volontariato si siano opposti
alle modifiche proposte, ritiene che la Commissione sanità sarebbe stata quella
maggiormente competente a discutere della proposta.
Nel merito della disciplina in essa contenuta, giudica insufficienti le
ore complessive di chiusura e censura le scelte effettuate in materia di
distanziometro. Stigmatizza poi l’esistenza di una connessione tra
distanziometro e riduzione occupazionale, rilevando l’assenza di dati effettivi
a sostegno di tale ipotesi. Ritiene, quindi, che le scelte della maggioranza
siano dannose per la popolazione calabrese e ribadisce l’inosservanza del
corretto iter legislativo per il quale la proposta avrebbe dovuto essere
esaminata anche dalla Commissione sanità e dalla Commissione contro il fenomeno
della ‘ndrangheta e dell’illegalità diffusa.
Denuncia, infine, la capacità della proposta di aumentare la spesa
sanitaria in relazione alle risorse da utilizzare per la cura delle nuove
dipendenze. Censura, ancora, il silenzio del Presidente della Giunta regionale
e ritiene, infine, che la proposta sia tesa a tutelare determinate lobbies.
COMITO Michele (Forza
Italia)
Giudicato inopportuno polemizzare strumentalizzando la tematica,
sottolinea la necessità di valutare nelle sedi opportune
l’aspetto medico legato alle patologie che potrebbero scaturire in caso di
dipendenza, stabilendo così interventi mirati, e annuncia che la tematica sarà affrontata
nella Commissione sanità quando si discuterà di tutte le dipendenze.
Ricordato che il gioco d’azzardo è stato liberalizzato dallo Stato che
ha competenza in materia, evidenzia come il gioco patologico sia un problema
planetario e l’Italia è molto colpita da questo fenomeno. Sottolinea, poi, che
il gioco d’azzardo si sta orientando verso la modalità on line pertanto reputa
necessari interventi urgenti, soprattutto se associati ad altre dipendenze e riguardanti
i giovani.
Conclude ribadendo che la
Commissione sanità è disponibile ad affrontare la tematica su tutte le
dipendenze.
Sottolineato che lo Stato antepone gli equilibri di bilancio alle
necessità legate alla salute dei cittadini, riferisce di aver visitato alcune
sale slot e di aver potuto così constatare atteggiamenti quasi patologici e la
totale assenza di socializzazione.
Evidenziato che dietro
tali attività vi sono altri interessi legati alla criminalità organizzata,
invita i colleghi a riflettere poiché le sale slot non sono un
luogo di ritrovo e di svago.
Auspica che una volta tanto la Calabria abbia l’ambizione di effettuare una
scelta giusta e coraggiosa, quindi, chiede ai colleghi, senza
nessuna strumentalizzazione, di modificare o respingere la norma che, a suo
avviso, non produce nessun vantaggio.
Ricordato che già in altra seduta
di Consiglio si era discusso sulla proroga al 31 dicembre 2024, concedendo poi
la proroga fino al 31 dicembre 2022, reclama il merito delle opposizioni che,
nella precedente seduta di Consiglio, ha impedito fosse approvato un testo,
alla luce di quanto emerso, inopportuno senza apportarvi le dovute modifiche.
Apprezzati gli sforzi della
maggioranza per giungere all’attuale risultato, sottolinea che l’emendamento del
consigliere Gelardi di cui si discute l’approvazione è di identico contenuto di
quello a sua firma e respinto in Commissione.
Precisa che l’emendamento a
firma del consigliere Tavernise non era di identico contenuto.
A suo avviso, benché il suo
emendamento fosse stato concordato nella Conferenza dei capigruppo, è stato
respinto perché presentato da un consigliere di minoranza. Ciò nonostante, si
dichiara parzialmente soddisfatto per i miglioramenti apportati al testo e
voluti anche dal presidente Mancuso.
Sottolineato, infine, che
sarebbe opportuno che le proposte presentate dall’opposizione, se utili ai
calabresi, venissero valutate e considerate, annuncia il suo voto contrario
alla proposta di legge.
Specificato che l’obiettivo della
legge dovrebbe essere il contrasto delle ludopatie, evidenzia l’anomalia per
cui sia necessario modificarla nonostante non sia ancora efficace. Ritiene,
quindi, che le modifiche proposte siano in contrasto con la ratio della
legge originaria. Osserva, poi, che l’articolato normativo della legge che si
va a modificare era costruito in maniera congrua per ostacolare gli effetti
negativi di tale attività.
Sottolinea, inoltre, che, come per
altri ambiti (vendita di alcol e sigarette), le spese sostenute per trattare le
patologie sono di gran lunga superiori agli introiti derivanti dalle sale gioco.
Rimarca, infatti, che il problema delle ludopatie porta vantaggi a poche
persone, mentre, per contro, si deve sostenere il danno che determinano nel
tessuto familiare e sociale.
Ritiene, ancora, che gli
emendamenti approntati non stravolgano positivamente la proposta di legge,
avendo modificato la parte riguardante le competenze dei Sindaci, ma non avendo
accolto quanto osservato dalla Conferenza episcopale calabrese e dal mondo
dell’associazionismo.
Conclude definendo quella in
discussione una legge “sbagliata” che tutela interessi lobbystici e danneggia
il tessuto sociale calabrese.
Rimarcato che oggi si discute uno
dei provvedimenti più contestati tra quelli proposti dalla maggioranza nell’attuale
legislatura, manifesta dissenso, specificando che non si tratta di una presa di
posizione demagogica ma di una valutazione politica che parte da una posizione
molto distante dai contenuti della proposta di legge.
Osserva, inoltre, che lo stesso
presidente Occhiuto ha consigliato alla propria maggioranza di porre attenzione
alle raccomandazioni ricevute.
Rammenta, quindi, che la legge
vigente prevedeva l’attivazione di un piano per contenere la diffusione e
affrontare il fenomeno, mentre, con la modifica proposta, una parte della legge
viene inapplicata e un’altra depotenziata.
Evidenziato, inoltre, che il
provvedimento non ha accolto le obiezioni degli auditi, afferma che tali nuove
disposizioni rischiano di aggravare la situazione e, per questa ragione,
dichiara che il Partito Democratico esprimerà, tramite il proprio capogruppo,
voto contrario e si attiverà per animare il dibattito sui territori.
Evidenziato che il progetto di
legge ha vissuto un’elaborata gestazione e modifica e attualizza una legge
importante per la Calabria, specifica che il testo è stato affidato alla
Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta esclusivamente per il parere e
non per l’esame di merito. Informa di aver, comunque, avanzato delle
perplessità che lo hanno spinto a presentare degli emendamenti migliorativi, poi
approvati in prima Commissione, e finalizzati a reinserire vincoli agli orari
di chiusura, alleggerire la posizione dei Sindaci e ripristinare le distanze
previste nel testo originario, consegnando oggi all’Aula un testo migliorato.
Censura il comportamento
dell’”Istituzione” Consiglio regionale che, a suo avviso, non si è fermata a
riflettere sull’appello lanciato dal mondo dell’associazionismo, dalla
Conferenza episcopale calabrese, dai professionisti, mostrando delle debolezze.
Rivolge, quindi, un appello all’Aula affinché blocchi l’approvazione della
proposta di legge e accolga invece l’appello lanciato dalla Chiesa che conosce profondamente
i drammi familiari. Invita, infine, come parte dell’opposizione, a riflettere
sui drammi sociali che portano alla disperazione le famiglie.
Ritenuto che tutte le attività che
creano dipendenza determinano fenomeni sociali allarmanti, inevitabilmente
connessi al malaffare, reputa necessario non assumere un atteggiamento da falsi
moralisti, ricordando che trattasi, comunque, di attività consentite dallo
Stato.
Sottolineato come gli aspetti
sociali di tali fenomeni debbano essere approfonditi in una sede diversa da
quella legislativa, evidenzia come la disposizione in esame non sia mai entrata
in vigore dal 2018.
Riconosciuta la diversità dei
ruoli di maggioranza e opposizione, ricorda la mancata approvazione dell’emendamento
del consigliere Tavernise, sottolineando come la modifica oggi proposta migliori
il contenuto dell’emendamento di sua iniziativa.
Riferita, poi, la presentazione di
un emendamento, a firma sua e del consigliere Comito, finalizzato a regolamentare
la chiusura delle attività nella fascia oraria, a suo avviso più delicata, dell’uscita
delle scuole, stigmatizza alcuni passaggi dell’intervento del consigliere
Tavernise.
Riferito di essere stato sollecitato
ad intervenire da alcuni interventi dell’opposizione, ricorda come il gioco legale
costituisca per lo Stato un’entrata di 8 miliardi e mezzo di euro all’anno,
rilevando la contraddizione rispetto agli interventi volti a limitarlo.
Sottolineato come la Calabria sia caratterizzata
da un elevato tasso di povertà e da una pervicace presenza della criminalità
organizzata, reputa necessario un livello di attenzione maggiore rispetto alle altre
Regioni.
Ricordata la proposta formulata
nella precedente seduta di Consiglio e accolta dal presidente Mancuso di riassegnare
la proposta alla Commissione di merito, al fine di consentire lo svolgimento
delle audizioni, reputa migliore il testo che è oggi all’esame dell’Aula, arricchito
dalla presentazione dell’emendamento a firma del consigliere Graziano.
Ritenuta inapplicabile la proposta
del consigliere Alecci di fare della Calabria una sorta di zona franca, per non
incorrere nel rischio di essere tacciati di voler favorire il gioco illegale
rispetto a quello legale, sottolinea di non essere intervenuto nella vicenda per
non ledere le prerogative del Consiglio regionale.
Ritenute inopportune le censure
rivolte nei confronti del presidente Mancuso, ne sottolinea il ruolo di garante
svolto con equilibrio e serietà.
Sottolineato come la mancata
garanzia del numero legale da parte dell’opposizione nella precedente seduta abbia
consentito, di fatto, il miglioramento del testo, invita ad un maggior rispetto
dei ruoli.
Ritenuto doveroso puntualizzare,
come, peraltro, fatto nella seduta della Commissione di merito, di intervenire
ed essere intervenuto nel ruolo di consigliere regionale, rivendica il suo diritto
di iniziativa legislativa, sottolineando di aver sempre svolto il ruolo di
garante nei confronti della minoranza.
Sottolineato come molte delle
Regioni che non hanno legiferato al riguardo siano a guida centro-sinistra,
sottolinea l’inapplicabilità della retroattività della legge, invitando a
prendere atto che trattasi di un’ottima legge.
Intervenendo per dichiarazione di voto, pur apprezzando le modifiche apportate al testo in discussione, comunica il suo voto contrario, non condividendo il metodo seguito della presentazione di emendamenti pochi minuti prima dell’approvazione.
Ribadisce il suo voto contrario ad
una legge che, a suo avviso, consente alle sale slot di insistere di fronte ai
luoghi sensibili, superando quanto dettato dalla legge del 2018.
Rivolge il suo apprezzamento per
la consigliera Loizzo che in data odierna ha ribadito la sua contrarietà alla
proposta in discussione, richiamando l’attuale maggioranza all’attenzione e
alla chiarezza nonché alla spiegazione dei motivi di una proposta di legge che
risulta pericolosa per i più fragili e che si scontra con gli intenti
programmatici di chi rappresenta i cittadini.
Indi, chiede il ritiro della
proposta.
Pur riscontrando la necessità di
modificare la legge non ancora in vigore, ribadisce le sue perplessità tecniche
e politiche rispetto alla proposta in discussione.
Ritenuti chiari gli intenti
politici emersi e auspicando maggiore collaborazione, sottolinea la contrarietà
a una proposta che si scontra con il pensiero più volte ribadito
dall’opposizione.
Ribadisce la richiesta di voto
unanime rivolta a tutti i consiglieri, all’insegna della trasparenza e ricorda
che, ancora una volta, si crea confusione tra il gioco e la ludopatia che va trattata
secondo le linee guida e interventi mirati.
Ricordato quanto fatto in
Commissione e quanto emerso dalle audizioni, non ravvede ulteriori possibili
interventi rispetto a quelli già previsti, indi annuncia il suo voto
favorevole.
Riferisce che avrebbe auspicato un
intervento più incisivo da parte del Presidente della Giunta regionale al fine
di mettere in campo una legge veramente migliorativa per la Calabria.
Annunciando il suo voto contrario,
invita a riflettere sugli aspetti e sui soggetti che ruotano intorno alla
proposta, con particolare attenzione alla lotta alla criminalità organizzata e
ai problemi di dipendenza che possono scaturire, richiamando in proposito il
ruolo professionale svolto da qualche consigliere .
Annuncia il suo voto favorevole e
ammonisce il consigliere Alecci per i riferimenti personali ai consiglieri
intervenuti.
Precisa che l’intento non era
personale, bensì di opportunità politica.
Passa all’esame dell’articolato e
riferisce che all’articolo 1 è stato presentato l’emendamento, protocollo
numero 29346, a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che
regolamenta gli orari di apertura degli esercizi dove insistono i giochi al
fine di tutelare gli esercenti.
Riferisce, altresì, che
l’emendamento propone la chiusura degli esercizi dalle 12.30 alle 14.30.
Precisato che poche Regioni
d’Italia abbiano previsto misure così importanti, reputa la legge eccellente.
Registrato il voto favorevole
della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 29346
che è approvato e l’articolo 1 che è approvato per come emendato.
Pone in votazione gli articoli 2 e
3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata per come
emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Ribadito che la legge è in linea
con la normativa nazionale e le normative delle altre Regioni, ritiene sia
stata consegnata alla Calabria una legge organica, equa e necessaria.
Ringrazia i diversi soggetti
auditi per il contributo e l’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, per la sua
disponibilità al confronto.
Sostiene, infine, che con la legge
approvata si è trovato il giusto equilibrio degli interessi in campo.
Illustra il provvedimento, precisando che il Co.Re.Com.
Calabria ha approvato il programma delle attività per l'anno 2023 e il relativo
fabbisogno finanziario, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge
regionale n. 2 del 2001, per sottoporlo alla definitiva approvazione dell’Assemblea
legislativa.
Riferisce, quindi,
che nel provvedimento in esame sono illustrate le attività che l'Ente si propone
di svolgere nel 2023, tra cui: la vigilanza sull'inquinamento elettromagnetico,
anche attraverso la definizione di un protocollo d'intesa con Arpacal; la
tutela e garanzia dell'utenza, con particolare riferimento ai minori,
attraverso iniziative di studio, analisi e educazione all'utilizzo dei media
tradizionali e dei nuovi media nel rispetto degli indirizzi stabiliti
dall'Autorità e dalle Istituzioni competenti in materia, anche in attuazione di
protocolli d'intesa per la migliore tutela decentrata dei minori sul territorio
nazionale; l'istituzione del Premio qualità da assegnare per la realizzazione
di proposte in informazione e comunicazione sul contrasto alla povertà
educativa; l'istituzione del Premio qualità da assegnare alle emittenti
radiotelevisive più virtuose; il Progetto "Ai confini del web: il
metaverso e l'umanità digitale"; il Protocollo d'intesa con il Garante per
la protezione dei dati personali finalizzato alla protezione dei minori, con
riferimento al trattamento dei dati personali e alla prevenzione e al contrasto
dei fenomeni del Cyberbullismo e del Revenge porn; l'intensa attività di
monitoraggio e di programmazione, che vede anche l'apertura e il rilancio di
punti d'accesso Conciliaweb, come quello inaugurato a Catanzaro lo scorso primo
dicembre, con l'obiettivo di supportare i cittadini che hanno problemi con i
gestori dei servizi di telefonia e, per l'anno 2023, intende avviare un
progetto pilota innovativo, denominato Corecom Academy, con l'obiettivo di
realizzare una piattaforma digitale per la fruizione di contenuti multimediali
e/o digitali in materia di contrasto ai fenomeni del Cyberbullismo, Revenge porn,
Hate speech, e, in generale, ai crimini del web.
Precisa, infine, che
per lo svolgimento delle funzioni proprie del Comitato, la dotazione a carico
del bilancio del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2023, ammonta
a euro 54 mila, mentre per lo svolgimento delle funzioni delegate, il
Co.Re.Com. riceverà il contributo annuale dell'AgiCom.
Plaude all’attività del Corecom e si
congratula per il lavoro sin qui svolto, soprattutto rispetto al tema del
Cyberbullismo.
Condivide l’apprezzamento per
l’attività svolta dal Co.Re.Com Calabria.
Pone ai voti la proposta che è
approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che
modifica l’articolo 1 della legge regionale numero 24 del 2021 e mira ad
eliminare i limiti temporali che riguardano l’attività di Fincalabra al fine di
garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nelle attività
di contrasto alla crisi economica.
Precisato che i punti inseriti
all’ordine del giorno non sono stati adeguatamente discussi e affrontati nelle
sedi opportune, annuncia il suo voto di astensione e auspica che in futuro si
possa procedere nel rispetto dell’iter legislativo e istituzionale.
Apprezzata l’onestà e la pacatezza
dell’intervento del consigliere Laghi, precisa che le proposte sono state
inserite per questioni di incombenze di fine anno.
Indi, pone ai voti gli articoli 1,
2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento che
riguarda la sostituzione dell’articolo 3 della legge regionale numero 10 del
1998.
Riferisce che l'intervento
normativo si rende necessario al fine di meglio legiferare in un settore
fondamentale per la corretta gestione e opportuna tutela delle spiagge libere
del territorio regionale attualizzando una procedura che prevede già
l'erogazione di contributi ai Comuni a ristoro delle spese sostenute per la
pulizia del litorale costiero.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3
che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge volta a modificare le leggi regionali
numero 19 del 2002, 24 del 2008 e 3 del 2018.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 che sono approvati.
Riferisce che dopo l’articolo 8 è stato presentato l’emendamento
protocollo numero 29344 a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che amplia le funzioni del Co.Re.Com e mira
all’adeguamento ai tempi dei social al fine di porre rimedio alle
dipendenze e agli abusi.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti
l’emendamento che è approvato. Riferisce, poi che è stato presentato
l’emendamento protocollo numero 29305 a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che riguarda la liquidazione delle Comunità
montane e ne prevede la proroga al 2024.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti
l’emendamento che è approvato.
Indi, passa all’emendamento protocollo numero 29306 a firma del
consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che prevede la proroga del Commissario ad acta di
Calabria etica al 2024.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti
l’emendamento che è approvato. Indi, passa all’emendamento protocollo numero
29304 a firma del consigliere Crinò.
Illustra l’emendamento che modifica l’articolo 4 della legge regionale
numero 22 del 2020
e mira a riconoscere le Proloco al pari dell’Upli.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti
l’emendamento che è approvato. Indi, pone ai voti gli articoli 9 e 10 che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Rivolge gli auguri di Buon Natale e di un felice anno nuovo ai
calabresi che si trovano dentro e fuori i confini regionali, all’insegna della
coesione e della solidarietà, per costruire un futuro migliore nel rispetto
della persona e del bene comune.
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta
La seduta termina alle 20,18
Il
Funzionario PO
Dott.ssa
Giada Katia Helen Romeo