Il Presidente dà avvio ai lavori.

Comunicazioni all'Aula.

Pone ai voti il verbale della seduta precedente, che viene approvato.

Il Presidente introduce il punto all'ordine del giorno 

Attività conoscitiva sugli atti di programmazione economico sociale della Regione relativi all'emergenza idrica. Nota prot. n. 469033 del 24 ottobre 2022, del Dipartimento Territorio e Tutela dell'Ambiente - Settore Gestione Demanio Idrico.

Illustra il punto all'ordine del giorno. Evidenzia lo stato di emergenza idrico non giustificato vista la ricchezza di risorse che fa della Calabria una della due regioni fornitrici di energia elettrica. Mette in evidenza la situazione critica in cui versa la provincia di Crotone dal punto di vista dell'approviggionamento idrico, ritiene necessario un intervento concreto e fattivo, chiede al dirigente Siviglia, dirigente del settore al ramo della Giunta regionale quali interventi si intendano mettere in campo per pervenire al superamento dell'emergenza.

Interviene il dirigente generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell'ambiente, ing. Salvatore Siviglia. (premette che la convenzione sulla gestione e l'utilizzo dei laghi sono regolati da una convenzione di ben 54 anni fa, a suo tempo lungimirannte, ma oggi decisamente da rivedere. Precisa, inoltre, che la legge Bersani ha prorogato i termini al 2029 e che per qunato la predetta convenzione fosse dettagliata e consentisse di soddisfare le richiesta del comparto agricolo, oggi a causa della siccità non soddisfa più le esigenze del settore a causa delle nuove esigenze dovute allo sviluppo delle aziende agricol, turistiche ed alle nuove richieste per uso domestico. Sottolinea come la crisi è acuita dalla rete idrica obsoleta e dal furto di acqua. La Regione ha posto in essere ogni misura atta al superamento della crisi. Avviate alcune interlocuzioni con A2A la società ha segnalato la riduzione della disponibilità di acqua, già garantita, a Crotone e Rocca di neto per 21 giorni e la mancata erogazione, da subito, per tutti gli altri comuni. TERNA, che aveva intimato di non toccare le riserve d'acqua, successivamente, a seguito di un intervento del presidente Occhiuto ha consentito il rilascio di acqua ad uso agricolo. Nell'ultimo periodo, grazie ad un accordo col sindaco di San Giovanni in Fiore si è accertata la maggire affluenza e deciso di rilasciare una maggiore quantità di acqua nella speranza che le situazioni meteo consentano di salvare la produzione (negli ultimi dieci giorni, infatti, è stata garantita l'irigazione per tre giorni. La Regione ha effettuato un monitoraggio costante e per il tramite dei dipartimenti ambiente ed agricoltura ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza).

Interviene il Presidente (evidenzia che il problema non riguartda solo l'anno in corso. Già l'assessore De Caprio sosteneva che bisognava pervenire alla razionalizzazione dell'acqua ed invitare gli agricoltori all'uso degli impianti a goccia. Atteso che la Regione calabria e tra i primi produttori di energia elettrica, unitamente al Trentino Alto Adige, ritiene necessario che vi sia un controllo trimestrale degli impianti, un monitoraggio sulla rete idrica per verificarne efficienza, ma anche per evitare gli allacci abusivi. Reputa necessaria, cosa sollecitata dall'assessore De Caprio la previsione della doppia rete quella per l'irrigazione e quella adropotabile. Considerato il particolare momento di siccità, chiede notizie in merito all'utilità della società TERNA e delle pale eoliche nonché sugli investimenti in Calabria da parte della società A2A, ritenendo che quest'ultima debba intervenire insieme alla Regione Calabria per il cambio di passo per il superamento definitivo dell'emerenza idrica. Chiede infine se non sia il caso di pervenire al completamento dell'invaso di Belvedere iniziato nel 1998 e mai portato a termine, nonostante gli espropri)

Risponde l'ing. Siviglia. (precisa che riguardo all'utilizzo delle società che investono sull'energia c'è un dibattito aperto a livello statale. Ribadisce la necessità della messa in sicurezza delle condotte in cemento nonché della creazione di maggiori invasi per un miglior utilizzo dell'acqua a disposizione. Comunica che il Dipartimento ha avviato un censimento e le vrifiche atte ad indirizzare a spesa sulle opere realmente necessarie)

Interviene la consigliera STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)(reputa l'argomento di notevole importanza poichè le realta territoriali stanno soffrendo pesantemente l'assenza dell'acqua, che, vista la ricchezza di cui è dotato il territorio può essere considerato un paradosso. La scadenza della convenzione al 2029 non è accettabile, non sono accettabili le condizioni, e aldilà dei presupposti giuridici, considerata la crisi, sarà necessario intervenire per una modifica assolutamente necessaria. Altro elemento da considerare è la quota che A2A corrisponde alla Regione Calabria pari a 7 milioni di euro rispetto ai due milioni di euro degli anni precedente e che, pertanto, ci siano tutte le condizioni per procedere ad una modifica della convenzione)

Interviene il Presidente (chiede notizie in merito allo stato dell'arte dell'invaso incompiuto, ricadente sul territorio di Belvedere).

Interviene l'ing. Siviglia (riferisce che è in corso la valutazione da parte del Dipartimento ambiente nonché la verifica per comprendere e pervenire all'ottimizzazione delle risorse).

Interviene il Presidente (ribadisce quanto precedentemente detto sulla necessità di educare gli agricoltori all'utilizzo del sistema a goccia, le reti idriche separate, il recupero dell'acqua che si disperde a causa delle condotte vetuste e la questione degli allacci abusivi. Reputa necessario il coinvolgimento dei Sindaci che hanno la loro parte di competenza nella gestione delle condotte).

Interviene l'ing. Siviglia. (riferito che sono state fatte diverse segnalazioni per l'utilizzo scorretto della risorsa idrica soprattutto sui terreni incolti e che è stato chiesto ai Sindaci di fare ordinanze ad hoc e alle autorità competenti controlli, reputa necessario che vi sia collaborazione anche da parte dei cittadini).

Il Presidente, esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

La seduta è tolta.