MOZIONE n. 48 del 03/02/2023
Cefalea: promozione di strumenti adeguati per la diagnosi e la cura einserimento nei livelli essenziali di assitenza (LEA).

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
• la cefalea nelle sue forme primarie (emicrania - cefalea tensiva – cefalea a grappolo) colpisce circa il 12% degli individui ed è la patologia neurologica più diffusa nel mondo;
• l’emicrania cronica è una malattia estremamente invalidante, tanto da essere inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra le patologie con massima disabilità, anche in considerazione del fatto che essa si manifesta prevalentemente nel periodo più produttivo della vita del soggetto;
Considerato che: • il dolore rende difficoltoso svolgere le attività quotidiane ordinarie, anche le più semplici;
• l’incapacità di gestire i propri impegni familiari, domestici, lavorativi e ludici genera sensi di colpa, frustrazione, insoddisfazione e inadeguatezza che spesso sono acuiti dalla mancata comprensione di chi sta intorno;
• le persone soffrono sia durante sia prima della manifestazione del dolore da cefalea, in quanto, spesso il timore che possa insorgere il dolore spinge i pazienti a cambiare gli stili di vita, diminuendo o eliminando occasioni sociali;
• questa condizione può portare a una situazione di perenne angoscia, infatti il 70% circa dei malati dichiara di non riuscire a fare nulla durante l’attacco e il 58% vive nell’angoscia dell’arrivo di una nuova crisi;
Tenuto conto che: • al momento in Italia esistono Centri di terzo livello specializzati nel trattamento dell’emicrania, ai quali però non sempre è agevole arrivare, sia a causa del ritardo informativo che esiste rispetto a questa patologia, sia a causa dell’autogestione della malattia da parte del paziente, che spesso assume autonomamente farmaci da banco o si rivolge allo specialista sbagliato, affrontando esami e visite inappropriate che ritardano la corretta diagnosi;
• la malattia si manifesta spesso prima del compimento dei 18 anni;
• il 60% delle persone si rivolge al medico entro un anno dalla comparsa dei sintomi, ma il tempo medio per giungere alla diagnosi è di 7 anni;
Preso atto che: • la legge 14 luglio 2020, n. 81 (Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale) riconosce l’emicrania cronica e ad alta frequenza, la cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici, la cefalea a grappolo cronica, l’emicrania parossistica cronica, la cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione e l’emicrania continua, come patologie sociali invalidanti, rinviando a un decreto ministeriale l’individuazione di progetti finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea, nonché i criteri e le modalità con cui le regioni attuano i medesimi progetti;
• ad oggi il decreto attuativo non è stato emanato;
IMPEGNA LA REGIONE CALABRIA
Impegna la Giunta regionale
ad assumere ogni utile e necessaria iniziativa, anche nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, per: • sollecitare il Governo all’emanazione del decreto di cui alla l. 81/2020;
• adottare ogni provvedimento necessario affinché la cefalea cronica sia inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA);
• promuovere l’inserimento della figura dello psicologo presso i centri regionali di cura e diagnosi delle cefalee;
• promuovere la formazione di gruppi di auto mutuo aiuto presso i centri regionali di cura e diagnosi delle cefalee;
• favorire la formazione e l’aggiornamento sulle cefalee dei medici di medicina generale e dei pediatri e la conoscenza di tale patologia presso le scuole;
• garantire l’accesso tempestivo ai percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA), anche mediante la riduzione dei tempi di accesso alle visite in convenzione presso i centri di diagnosi e cura delle cefalee.

Allegato:

03/02/2023
D. TAVERNISE