MOZIONE n. 11 del 18/02/2022
Inserimento della procedura di circoncisione rituale a carico del Servizio Sanitario Regionale e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
Considerato che ogni anno si effettuano 11mila circoncisioni su bambini nati in famiglie straniere residenti in Italia, che comprendono infanti di origine araba, pakistana, bangladese, africana, dei paesi dell’Est, per lo più musulmani, con una minoranza di cristiani copti. E che tra queste, prima dell’emergenza Covid-19, 6mila sono state praticate nei paesi di origine, mentre 5mila in Italia, tra cui il 35% con modalità clandestine e con il 20-22% di casi con complicanze;
Rilevato che nell’anno 2021 il ricorso alla circoncisione clandestina è aumentata per l‘impossibilità delle comunità di rientrare presso i propri Paesi di origine e che la scarsa disponibilità economica delle famiglie e l’assenza delle corrette informazioni, hanno favorito l’esecuzione di tale pratica in ambito casalingo da parte di persone senza competenze di tipo sanitario e in precarie condizioni igieniche, determinando gravi rischi per la salute dei bambini;
Considerato che la circoncisione rituale è compatibile con l’ordinamento della Repubblica Italiana, poiché non lede altri valori protetti costituzionalmente come la tutela dei minori, il diritto alla salute, la dignità umana, la legittima disposizione del proprio corpo e la libertà di professare le proprie convinzioni religiose;
Verificato che la programmazione sanitaria nazionale non prevede nei LEA (livelli essenziali di assistenza) la copertura economica della circoncisione rituale ma solo della circoncisione prescritta per risolvere disturbi anatomici e che il costo della prestazione va da 250 a 1500 euro, quindi spesso superiore alle possibilità delle famiglie;
Considerato che alcune regioni italiane hanno già provveduto ad inserire gli interventi di circoncisione nei livelli essenziali di assistenza, e su richiesta viene praticata gratuitamente nelle strutture ospedaliere;
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente anche nella qualità di Commissario ad acta, ad adottare ogni provvedimento necessario per introdurre la circoncisione non terapeutica nei livelli essenziali di assistenza e, dunque, assicurare che detta prestazione sia garantita gratuitamente presso strutture sanitarie pubbliche autorizzate ai soggetti che la richiedono per motivi culturali e religiosi.

Allegato:

18/02/2022
F. LAGHI, D. TAVERNISE, S. LOIZZO, G. GRAZIANO, G. CRINO', G. ARRUZZOLO, F. DE NISI, G. NERI, D. BEVACQUA, A. BRUN