Al Presidente della Giunta regionale
Premesso che:
- la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Salerno–Reggio Calabria rappresenta un’infrastruttura strategica per la mobilità sostenibile del Sud Italia, la coesione economica e sociale dell’intero Paese, nonché una leva fondamentale per colmare il divario infrastrutturale e territoriale che penalizza da decenni la Calabria;
- secondo quanto riportato dal Rapporto intermedio "Stato di attuazione delle infrastrutture prioritarie della programmazione PNRR-PNC", con dati aggiornati al 31 maggio 2025, predisposto dal Servizio studi in collaborazione con il Cresme e l'Anac, presentato mercoledì 30 Luglio 2025 alla Camera dei Deputati, presso l'Aula della Commissione Ambiente, si è registrata una significativa riduzione delle risorse complessive: da 82,8 miliardi al 30 giugno 2024 a 71,5 miliardi al 31 maggio 2025, con un definanziamento pari a 11,4 miliardi;
- tra le opere definanziate figurano alcuni lotti della fase prioritaria della nuova linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria, per i quali erano stati stanziati 9,4 miliardi di fondi PNC (art. 4 DL 59/2021), oggi rimossi dal perimetro di monitoraggio e — come si legge nel Rapporto — fatti rientrare in “altri capitoli di bilancio” non meglio specificati e assolutamente incerti, privi di garanzie e di trasparenza sul reale stanziamento e sulle tempistiche di realizzazione;
- ad oggi risulta finanziato solo il lotto Battipaglia–Romagnano, con un avanzamento lavori inferiore al 5% al 31 maggio 2025. Per i tratti successivi, da Romagnano a Praia a Mare e poi fino a Reggio Calabria, i fondi sono stati definanziati e non risultano confermati in base all’aggiornamento 2024 al Contratto di Programma 2022-2026 - Parte Investimenti del MIT;
per l’intero tratto da Praia a Reggio Calabria addirittura non esiste alcuna progettazione definitiva o esecutiva, rendendo incerta e lontana nel tempo la realizzazione della nuova linea AV lungo la dorsale calabrese;
- a fronte di tale ridimensionamento delle risorse destinate a un’infrastruttura cruciale per il Sud e la Calabria, si rileva come si sia scelto di destinare oltre 12 miliardi di euro alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, un'opera che non risponde oggi alle priorità infrastrutturali più urgenti della nostra regione, dove risultano ancora assenti collegamenti ferroviari e trasporti efficienti tra i nodi principali di mobilità regionale e nazionale, con particolare difficoltà per la fascia jonica e le aree interne.
Considerato che:
- tale scelta comporta una grave penalizzazione per la Calabria, che già registra uno squilibrio evidente nella distribuzione dei fondi PNRR rispetto al Centro-Nord (42,4 miliardi contro 27,3 miliardi per Sud e Isole, come evidenziato nel Rapporto);
- l’avanzamento dei lavori per il lotto Battipaglia–Romagnano risulta inferiore al 5% a oltre un anno dall’avvio (dicembre 2023), evidenziando il rischio di rallentamenti e ulteriori definanziamenti in futuro;
- il Mezzogiorno, e in particolare la Calabria, non può più permettersi ritardi o rinunce su opere così strategiche, soprattutto nel contesto di una stagione straordinaria di investimenti pubblici come quella legata al PNRR.
Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
quali iniziative urgenti intenda assumere, in sede istituzionale e politica, per ottenere il reintegro dei 9,4 miliardi di euro definanziati per l’Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria, e per garantire alla Calabria pari dignità e pari diritti infrastrutturali rispetto al resto del Paese, evitando che opere fondamentali vengano sacrificate a favore di interventi propagandistici e non prioritari.
01/08/2025
D. TAVERNISE