MOZIONE n. 44 del 04/11/2020

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
• Circa 6500 tirocinanti calabresi della Pubblica Amministrazione, da anni in attesa di risposte, precari senza un contratto di lavoro regolare e abbandonati dalle istituzioni. Considerato che: • I tirocinanti della PA sono ex percettori di mobilità in deroga i quali, a seguito dell’accordo quadro del 2016 della Regione Calabria - di concerto con i sindacati confederali, – sono stati indirizzati a questo tipo di attività che, nonostante riguardi mansioni equivalenti a quelle delle ordinarie categorie di dipendenti pubblici, non permette a questi lavoratori di godere della stessa stabilità contrattuale, degli stessi diritti e della stessa retribuzione di tutti dipendenti pubblici;
• nel 2010 vengono istituiti i tirocini, sempre e solo destinati a percettori (e poi ex percettori) di mobilità in deroga, requisito per poter accedere ai tirocini stessi. Essi si svolgono nei tribunali, nella scuola, nell’ambito dei beni culturali, dei comuni;
• in particolare questi ultimi lavoratori, licenziati nel dicembre 2011, dopo la cassa integrazione hanno percepito solo 22 mesi di mobilità in deroga – dal 14/09/2012 al 31/07/2014 – invece dei 36 mesi previsti, l’ultima tranche della mobilità è stata erogata solo nel 2016;
• nel periodo in cui percepivano la mobilità in deroga – essi sono stati obbligati a svolgere tirocini con rimborso spese pari a 200, a 300 o 400 euro e gli ultimi lavoratori ad andare in mobilità in deroga sono quelli che hanno inoltrato richiesta entro il 04/08/2014;
• una volta interrotta la corresponsione della mobilità, la Regione Calabria aveva assicurato, i fondi destinati alle politiche passive sarebbero stati investiti nelle politiche attive (i tirocini) al fine di poter reinserire i soggetti nel mondo del lavoro;
• nel 2016, a seguito delle intese raggiunte dalla Regione Calabria con le Corti di Appello e Procure Generali della Calabria, la Magistratura Amministrativa e contabile e istituzioni assimilate, con il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo per la Calabria e infine con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria veniva avviato un contingente complessivo di 2227 disoccupati ex percettori di mobilità in deroga in percorsi di formazione e di qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative, di durata annuale a cui sarebbero seguiti ulteriori percorsi di perfezionamento presso gli uffici dei relativi ministeri, dislocati in territorio regionale;
• in attuazione della D.G.R. n. 366 del 18 ottobre 2013 avente ad oggetto l’atto di indirizzo per la definizione di linee d’intervento a favore dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga "Politiche attive e passive", con la quale veniva approvato un Piano operativo per coniugare gli interventi di sostegno al reddito con le azioni di politica attiva in favore dei lavoratori percettori in deroga, un contingente di circa 4000 tirocinanti veniva avviato in ulteriori tirocini di formazione da svolgere nell’ambito degli Enti Locali;
• dai tirocini di formazione, in particolare, si è giunti ai tirocini di inclusione sociale, sottoprodotto dei tirocini precedenti che, citando il provvedimento, «puntano a sostenere progetti rivolti a fornire supporto operativo al miglioramento dei servizi resi ai cittadini». Considerato che: • L'emergenza sanitaria in corso, dovuta alla diffusione del virus Covid-19, sta determinando l'istituzione, da parte della Regione Calabria, di zone rosse sul territorio regionale e l'obbligo, da parte dalle ASP, di quarantene fiduciarie o obbligatorie;
• è necessario programmare misure di sostegno al reddito corrispondendo delle indennità una tantum, al fine di tutelare chi svolge tirocini di inclusione sociale o è residente presso enti ospitanti dichiarati zone rosse e chi si trova in stato di quarantena;
• l'assenza di linee guida che normano i tirocini ed un chiaro riferimento a eventi straordinari come la pandemia in corso non possono esimere la Regione Calabria ed il governo dall'intervenire;
• la circolare inviata il 19/10/2020, a firma dal Direttore Generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria agli enti ospitanti pubblici e privati e ai centri per l'impiego lascia i lavoratori senza alcun sostegno economico, il che è inaccettabile e poco rispettoso della dignità dei tirocinanti calabresi. Tutto ciò Premesso e considerato:
Impegna la Giunta regionale
In particolare l’Assessore al Lavoro, affinché promuova un tavolo di concertazione insieme, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Ministro del Pubblico Impiego, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro per il Sud, al Ministro dei Beni Culturali, Ministro dell’Istruzione e Il Ministro della Giustizia • di contemplare in un disegno di legge misure finalizzate alla sottoscrizione di un inquadramento contrattuale che superi la forma del tirocinio sia esso formativo e di inclusione sociale. Così da offrire al personale tirocinante la dignità e le tutele sociali che spettano loro;
• di contemplare in un disegno di legge misure strutturali che sostengano economicamente e nell’immediato, in caso di impossibilità di svolgere il servizio legate a restrizioni Covid, le figure dei tirocinanti della PA e chiunque direttamente o indirettamente stia subendo le nefaste conseguenze dell'attuale emergenza sanitaria ed economica.

Allegato:

04/11/2020
M. ANASTASI