INTERROGAZIONE n. 18 del 12/05/2020

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
-Il Dg del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro aveva individuato la Rsa di Soriano Calabro come unica Rsa pubblica presente nella regione Calabria a diretta gestione dell'Asp, comunicando al commissario straordinario dell'Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano l'assegnazione, all'ex presidio ospedaliero di Soriano, di 5 Oss, già selezionati dal Dipartimento Protezione Civile;
Considerato che -Una ex paziente della Domus Aurea di Chiaravalle Centrale, dimessa nei giorni scorsi dal policlinico Mater Domini di Catanzaro perché guarita, sarebbe risultata positiva al tampone per il Covid-19;
e che -La donna anziché essere trasferita presso la RSA di Soriano, come disposto dal DG Belcastro, è stata trasferita nel reparto di lungodegenza dell'ospedale di Serra San Bruno;
e che -il nuovo test effettuato avrebbe decretato la sua positività al virus;
Visto che -aveva fatto discutere già nei giorni scorsi, il caso degli ex ospiti della RSA di Chiaravalle Centrale ricoverati al policlinico catanzarese che non potevano essere dimessi perché nessuna struttura sanitaria voleva accoglierli;
E che -Tre pazienti sono stati trasferiti per questo motivo all'ospedale di Serra San Bruno senza provvedere, per come consentito dalla normativa vigente, ad individuare strutture idonee nell'area centrale della Calabria anche attraverso provvedimenti di requisizione;
Si interroga il Presidente della regione Calabria
Per sapere:
-A quanti tamponi di controllo sono stati sottoposti i pazienti considerati guariti per i quali è stato disposto il trasferimento all'ospedale di Serra San Bruno;
-Se tali pazienti sono stati sottoposti a test sierologici;
-I motivi per i quali tali pazienti non sono stati trasferiti nella Rsa di Soriano Calabro, riconosciuta dal Dg del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro come unica Rsa pubblica presente nella regione a diretta gestione dell'Asp e, in quanto tale, dotata di apposite unità Oss;
-I motivi per i quali non sono state individuate nell'area centrale della Calabria, anche mediante requisizione, strutture idonee ad ospitare i pazienti ex Covid per come previsto dalla normativa vigente e si è provveduto al trasferimento in un reparto di lungodegenza di un ospedale di montagna, non individuato come centro covid, ed esponendo così ad eventuale contagio i pazienti normalmente ricoverati.

Allegato:

12/05/2020
L. TASSONE, L. NOTARANGELO