MOZIONE n. 86 del 10/07/2017

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
le Equipe Socio-psico-pedagogiche vengono costituite nel 1990 in seguito alla legge regionale n 57/90:"Il servizio socio-psico-pedagogico è finalizzato alla prevenzione e al superamento delle varie forme di disadattamento;
Le funzioni per le gestioni del servizio socio-psico-pedagogico sono esercitate nell'ambito del territorio di competenza, dai Comuni singoli o associati, con finanziamento a carico della Regione Calabria;
il servizio socio-psico-pedagogico era organizzato in unità operative composte dalle seguenti figure professionali: - Assistente sociale;
- Psicologo;
- Pedagogista;
- Sociologo;
- Tecnici della riabilitazione;
nell'anno 1997 venne approvata la Legge Regionale 24/1/1997, n.2 (abrogata poi nel 2011) che prevedeva:"L'Istituzione, nell'ambito dei posti della dotazione organica del ruolo regionale di un contingente ad esaurimento per gli operatori delle equipes socio-psico- pedagogiche." Questa legge prevedeva l'espletamento di un concorso riservato, per il riconoscimento giuridico del profilo e l'inserimento nel ruolo regionale di questo personale. Furono presentate le domande per la partecipazione al concorso, con i titoli richiesti, ma tale concorso, seppur bandito, non venne mai espletato dalla Regione Calabria;
contestualmente con atto deliberativo dell'Assessorato al personale della Regione Calabria, il personale dell'Equipe veniva assegnato funzionalmente alle ASL di appartenenza. Dall'anno 1999,pertanto,questo stesso presta servizio presso i diversi servizi delle ASL (attualmente ASP), tuttavia, il profilo e le mansioni non vengono mai definite e attribuite correttamente. Nel caso degli Psicologi rimane la categoria di origine attribuita dalla Regione, ovvero Categoria Economica e giuridica "D";
nell'anno 2008, con l'approvazione della legge n° 9 /'2008, il personale veniva trasferito definitivamente nei ruoli del'ASP, ma il profilo giuridico ed economico rimaneva quello in godimento, attribuito dalla Regione. Nella stessa legge era prevista una commissione che avrebbe dovuto definire l'attribuzione del livello corrispondente, attraverso la predisposizione di"tabelle di equiparazione". Tale previsione non ha avuto mai attuazione lasciando tutto indefinito, tuttora, infatti, sia il profilo giuridico che quello economico rimane improprio con l'attribuzione della categoria " D", con la collocazione nel "ruolo sanitario" nel Comparto Sanitario e con il conseguente trattamento economico riferibili a mansioni amministrative, nonostante sin dall'inizio il lavoro svolto è stato ed è quello di Psicologo all'interno dell'U.O. di Neuropsichiatria infantile con carichi di lavoro e mansioni proprie di questo ruolo;
Nell'anno 2014 con atto deliberativo n°949/14, l'ASP di Cosenza, in seguito all'adozione della nuova dotazione organica, nella quale inseriva il personale delle ex Equipe, tenuto conto che "... si tratta di operatori che svolgono nell'Azienda, da anni, funzioni necessarie per lo svolgimento di determinate mansioni e compiti alla stessa stregua degli operatori appartenenti ai ruoli del servizio sanitario nazionale..." , per l'inquadramento del personale si procedeva ad una disamina delle posizioni giuridiche, al fine di trovare una corrispondenza tra profilo, categoria e ruolo da assegnare. Da ciò è emerso che tutti i profili sono corrispondenti a quelli previsti dal CCNL comparto-sanità, mentre "... per i profili del personale laureato (Psicologi) non è stato possibile ipotizzare equipollenza o corrispondenza con i profili del ruolo sanitario, in quanto i suddetti profili si riscontrano esclusivamente nella dirigenza sanitaria". Pertanto "... il personale appartenente al profilo di Psicologo viene collocato nella Dotazione Organica con attribuzione del trattamento economico in godimento" (ovverocategoria"D" comparto sanità);
la situazione lavorativa degli Psicologi (ex Equipe Socio- psico -pedagogiche della Regione Calabria) che ormai da anni operano all'interno dell'Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile delle ASP Calabresi è drammatica. Nonostante la lunga storia lavorativa, con vari passaggi legislativi nella tortuosa vicenda, la collocazione giuridica ed economica non è stata mai del tutto definita rimanendo pertanto anomala e precaria nella sua complessità;
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Regione Calabria ad affrontare la condizione lavorativa in cui versano gli psicologi (ex Equipe Socio-psico- pedagogiche della Regione Calabria) individuando le risorse necessarie a garantire un trattamento giuridico ed economico adeguato al profilo e allo spessore delle professionalità.

Allegato:

10/07/2017
O. GRECO