Il Consiglio Regionale,
Premesso che:
premesso che:
il decreto legislativo n. 155 del 7.09.2012, in attuazione della legge delega conferita al Governo dall'art. 1 della legge 148/2011, ha disposto tra l'altro, la soppressione del Tribunale di Rossano e l'accorpamento del relativo circondario alla competenza territoriale del Tribunale di Castrovillari;
a distanza di circa 4 anni dall'accorpamento non è dato evincersi un solo risultato in termini di maggiore efficienza della macchina giudiziaria con ricadute positive per i territori interessati in quanto:
a.la struttura accorpante, inizialmente concepita per il solo circondario afferente al Tribunale di Castrovillari, si è rivelata strutturalmente carente degli spazi necessari al personale di cancelleria oltre che alla celebrazione delle udienze tanto da costringere lo svolgimento contemporaneo nella medesima aula di decine di procedimenti affidati a magistrati diversi per ruoli e competenze con ovvi pregiudizi per l'ordine e la sicurezza pubblica oltre che per la stessa salubrità degli ambienti;
b.l'assorbimento delle maggiori pendenze e sopravvenienze già di competenza del Tribunale accorpato, di gran lunga maggiore rispetto all'accorpante per numero di procedimenti, ha causato un'incredibile dilatazione della tempistica processuale con rinvii, tra un'udienza e l'altra, che nella maggioranza dei casi superano i 12 mesi;
c.detto accorpamento ha pregiudicato la stessa fruibilità del servizio giustizia per gli operatori ed utenti del territorio accorpato, assai vasto per estensione (circa 1.500 Km/q) e per numero di abitanti (circa 134.000), costretti a quotidiane e faticose trasferte che in alcuni casi superano i 250 km per andata e ritorno, con conseguente aggravio di costi, del tutto intollerabile avuto riguardo alle già martoriate tasche dei cittadini, residenti in un territorio notoriamente povero di economie, dimenticato dalle istituzioni e con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 65%;
-dal punto di vista logistico la sede del Tribunale di Castrovillari, sita alle pendici del Pollino, appare scarsamente raggiungibile dai territori un tempo ricadenti nella circoscrizione del Tribunale di Rossano, stante le caratteristiche del territorio (montano) con strade tortuose e poco sicure che spicca per l'assoluta assenza di servizi pubblici di linea e della rete ferroviaria;
-sussiste tutt'ora l'esigenza dì garantire quanto più possibile la presenza dello Stato in un territorio contagiato dalla criminalità organizzata che si assume non omogenea né assimilabile con quella presente nel territorio del Tribunale di Castrovillari. L'esempio tangibile è costituito dalle operazioni "Galassia", "Satellite", "Flash Market", "Fusion", "Corinan"', "Carambola" e "Stop" già esitate a sentenza e svolte dalla DDA di Catanzaro, sintomo di una criminalità diffusa ed assai ramificata nel territorio, gestita da cosche mafiose operanti soprattutto nei territori di Rossano, Corigliano Calabro, Mirto Crosia e Cariati;
-è di nota prossimità il referendum sulla fusione dei due comuni più grandi della provincia di Cosenza, Corigliano Calabro e Rossano, già costituite in area urbana, con popolazione complessiva superiore agli 80.000 abitanti tutti concentrati lungo un asse stradale di circa 13 km che si sviluppa lungo la SS106-bis;
-detta situazione di grave ed intollerabile precarietà ed inefficienza è stata segnalata all'attenzione parlamentare con numerose interrogazioni oltre che al Presidente della Repubblica ed al CSM con trasmissione di circostanziati dossier nei quali si ipotizza addirittura la sussistenza di taluni reati commessi nell'ambito del procedimento di soppressione del Tribunale di Rossano;
-è in corso di pianificazione una protesta di cittadini ed operatori del settore, organizzati in comitati spontanei, in Roma - Piazza del Quirinale con la finalità di stimolare l'attenzione politica ed istituzionale ai massimi livelli sulla incresciosa vicenda della soppressione dello storico Presidio di Giustizia;
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Regione Calabria a sostenere ogni iniziativa che verrà intrapresa da associazioni, gruppi e cittadini volta al sollecito ripristino del presidio di giustizia nell'area vasta ionica garantendo, fin da ora, la Loro presenza istituzionale alla manifestazione nazionale che si terrà nel prossimo mese di maggio a Roma nella data che sarà a breve meglio definita e concordata.
07/04/2017
O. GRECO