XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
N. 12
__________
SEDUTA Di GIOVEDì 30 GIUGNO
2022
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 16,01
Fine lavori h. 17,04
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 16,01
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Avviamo i lavori. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.
Presidente,
chiedo di inserire all'ordine
del giorno la mozione numero 25 del 20 giugno 2022.
Votiamo l'inserimento all’ordine
del giorno della mozione del collega Lo Schiavo.
La mozione è inserita.
Ha chiesto d’intervenire il
consigliere Arruzzolo. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Chiedo,
come abbiamo stabilito in Conferenza dei capigruppo, l'inserimento della
proposta di legge numero 80/12^ che riguarda la proroga relativa all’adeguamento
strutturale degli asili nido.
Votiamo l'inserimento all’ordine
del giorno della proposta 80/12^. È inserita.
Ha chiesto d’intervenire il
consigliere Neri. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Chiedo
l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 81/12^ relativa alla proroga del programma del trasporto
pubblico locale.
Votiamo per l'inserimento
della proposta di legge di proroga del servizio pubblico locale. La proposta è
inserita.
(Così resta stabilito)
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo
Schiavo. Ne ha facoltà.
Chiedo al Consiglio la
cortesia di poter discutere la mozione inserita come primo punto all’ordine del
giorno, perché, per motivi personali, dovrò abbandonare la seduta durante i
lavori. Grazie, Presidente.
Votiamo l'inversione dell'ordine del giorno per
inserire la mozione del consigliere Lo Schiavo al primo punto.
La mozione è inserita al primo punto dell’ordine
del giorno.
Cedo la parola al consigliere Lo Schiavo
per illustrare la mozione. Faccio presente che la mozione sul “superbonus 110”
è stata sottoscritta e condivisa dall'intero Consiglio, così come è comprensiva
anche dell'ordine del giorno del collega Tavernise avente lo stesso oggetto.
Quindi, si intende condivisa anche dal consigliere Tavernise. Prego.
Ringrazio i capigruppo di
tutte le forze politiche e, in primo luogo, il Presidente del Consiglio regionale
per avere fatto propria questa mozione che, in realtà, recepisce un allarme
ormai evidente nella società italiana e anche quella calabrese.
Come ben sa il Consiglio
regionale, sono numerosi i bonus legati all'edilizia. L’edilizia è stata
considerata un settore strategico, per cui doveva essere legata alla ripresa
del Paese e in particolar modo, proprio durante il periodo Covid, col decreto-legge
numero 34 del 2020, decreto Rilancio, è stata introdotta nella nostra
legislazione nazionale una norma che consentiva la detrazione fiscale fino al
110 per cento per gli interventi di efficientamento energetico e anche per misure
antisismiche degli edifici.
Vi era un’impostazione di
fondo che la ripresa del Paese potesse passare attraverso il recupero del suo
patrimonio edilizio, potesse passare attraverso una versione diversa del
concepire l'edilizia, sempre più orientata alla transizione energetica e quindi
all'efficientamento energetico sulla base di nuove fonti di produzione di
energia e, soprattutto, anche al rifacimento del decoro del patrimonio
immobiliare esistente. Ma soprattutto, la norma del 2020 aveva una novità di
fondo e cioè la possibilità di legare la detrazione fiscale a dei crediti che
potevano essere ceduti a privati e anche al sistema bancario finanziario.
Arrivo al punto della mozione,
la gestione di questi crediti a un certo punto, durante la vigenza della norma,
in relazione a un diverso approccio da parte del sistema finanziario – in primo
luogo delle banche, ma anche di Cassa Depositi e Prestiti e anche attraverso la
modifica più volte intervenuta delle norme relative alla cessione dei crediti
stessi – ha portato a una paralisi del settore.
A un certo punto, le banche non
hanno più accettato la cessione dei crediti stessi.
Il sistema si è trovato in una
situazione di paralisi, con famiglie che avevano già avviato, ovviamente, i
lavori e avevano fatto degli investimenti per portare a termine gli interventi
sul proprio patrimonio immobiliare e le imprese che non hanno avuto la
possibilità di monetizzare i crediti fiscali fino a quel momento ricevuti e si
sono trovate in una crisi di liquidità notevole, con il rischio di una paralisi
e di default per circa 33 mila imprese.
Infatti, i crediti oggi
bloccati sono più di 5 miliardi; 5 miliardi di crediti bloccati che hanno
portato le imprese a non applicare più lo sconto in fattura, che è una modalità
tecnica per le famiglie di potere pagare i lavori iniziati. Nello stesso tempo,
questo blocco della cessione del credito da parte del sistema bancario e
finanziario italiano ha portato le imprese a non potere proseguire negli
appalti già sottoscritti.
Insomma, una situazione di
emergenza vera che è stata affrontata anche da altri Consigli regionali.
Il Consiglio regionale della
Calabria sa bene che la competenza è nazionale ed è del Ministero dell'Economia,
ma, come già avvenuto in altre regioni del Paese, noi con questa mozione
intendiamo mandare un segnale al Ministero dell'Economia affinché, anche nelle
prossime norme con il “Decreto aiuti”, si attui una norma ad hoc che
possa sbloccare il sistema della cessione e far riprendere il funzionamento di
questo settore che ha dato dei segnali estremamente positivi per la ripresa del
PIL del Paese. Soprattutto, in Calabria, dove il sistema economico è già
fragile di per sé, ha dato degli spiragli di ripresa anche dell'occupazione,
facendo emergere il lavoro nero, particolarmente diffuso nel settore edilizio.
La mozione ha questa finalità:
il Consiglio regionale della Calabria si pone il problema delle 33.000 imprese
che rischiano di fallire e dei circa 150 mila lavoratori che sono stati stimati
come possibili licenziamenti nel settore edilizio e, nello stesso tempo, vorrei
anche sottolineare come questa mozione non entri nel merito della norma in sé.
Noi non esprimiamo una
valutazione sull'utilità o meno della legge, noi sostanzialmente esprimiamo un
principio, cioè che quando ci sono delle norme in vigore, si creano delle
aspettative di diritto; le famiglie investono, le imprese investono, non si
possono cambiare le regole in corso d'opera.
La proroga è una scelta
politica che, ovviamente, compete al legislatore nazionale, ma prima di questa
scelta viene il rispetto delle norme oggi vigenti e, in primo luogo, delle
aspettative delle famiglie calabresi sulla vigenza della norma stessa.
Sono a conoscenza, come
ciascuno di voi, di numerosi cantieri, di numerose imprese che si trovano in
una situazione di incertezza e anche di paralisi.
Ecco, se il Consiglio
regionale della Calabria vorrà approvare questa mozione, significherà dare
vicinanza e sostegno, ma anche avere consapevolezza del grave rischio che corre
l'economia nazionale e l'economia calabrese in particolare.
Per questo chiedo, ovviamente
col consenso di tutti i gruppi politici, di mandare questo segnale al Governo nazionale.
In primo luogo, la nostra Giunta regionale può fare sentire la voce della
Calabria nella Conferenza Stato-Regioni nei confronti degli organismi preposti
a correggere normativamente lo stato di fatto della paralisi di questo settore.
Grazie, Presidente.
Grazie, collega Lo Schiavo. Ha
chiesto di intervenire il collega Tavernise, ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Anch’io
brevemente mi unisco a quanto affermato dal collega Lo Schiavo.
Avevamo proposto l'inserimento
all’ordine del giorno di una mozione simile e quindi condivido in pieno ciò che
ha detto il collega Lo Schiavo.
È una mozione che diversi
consiglieri regionali stanno sottoscrivendo.
Due giorni fa anche la Regione
Lombardia, che è a maggioranza centro-destra, ha chiesto fortemente al governo
Draghi di attuare alcune modifiche per evitare, come è già stato detto, di
bloccare di nuovo un settore che, finalmente, era ripartito dopo vent'anni.
Presidente Mancuso, non è la
prima volta che il Consiglio regionale approva delle mozioni all'indirizzo del Governo,
le chiedo, in quanto più alta carica di questa Istituzione, di far sentire la
voce della massima Assise calabrese.
Abbiamo presentato diverse
mozioni nelle sedute precedenti. Mi vengono in mente quelle sulla SS106,
sull'emergenza criminale nella Sibaritide, ma anche tante altre.
Dobbiamo far capire,
soprattutto a chi ci ha votato, che, anche quando non è nostra competenza
rappresentare i problemi dei nostri concittadini, facciamo di tutto per far sì
che si raggiungano gli obiettivi.
Le chiedo, presidente Mancuso,
di farsi portavoce con il presidente Occhiuto per far sentire la voce dei disagi
dei calabresi, dei disagi di alcuni settori che la nostra regione, che è la più
povera non d’Italia ma persino d'Europa, sta vivendo. Sono convinto che questa
terra debba farsi sentire sempre di più. Noi siamo soltanto dei portavoce
momentanei dei nostri due milioni di concittadini, quindi, confido in lei, in
qualità di Presidente del Consiglio regionale, per far sì che la voce dei
cittadini, attraverso le mozioni che presentiamo e che stiamo approvando spesso
all'unanimità, arrivi in maniera celere all'indirizzo giusto, in questo caso alla
Presidenza del Consiglio dei ministri e ai Ministeri competenti. Grazie.
Grazie, collega Tavernise. Pongo in votazione la
mozione.
La mozione è approvata all'unanimità.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al secondo punto posto all’ordine del giorno riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 67/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante “Approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi.” Cedo la parola al relatore, consigliere Cirillo, per illustrare il provvedimento. Prego.
Grazie, Presidente. Con la
presente proposta di provvedimento amministrativo l'Assemblea è chiamata ad
approvare il rendiconto del Consiglio regionale, relativo all'esercizio
finanziario 2021, la relazione sulla gestione dell'esercizio 2021 ed il Piano
degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi.
Ai sensi dell'articolo 67 del
decreto legislativo n. 118/2011 il termine per l'approvazione del rendiconto
2021 in Consiglio regionale è il 30 giugno 2022.
L'esercizio 2021 è stato
caratterizzato dall'emergenza epidemiologica causata dalla diffusione del virus
Covid-19, dalla conclusione dell’XI^ legislatura regionale, interrotta
improvvisamente a causa della prematura morte della presidente Jole Santelli, e
dall’avvio della XII^ legislatura regionale.
Al 31 dicembre 2021 risultano
iscritti alla contabilità del Consiglio: residui attivi per euro 48.517.448,73,
di cui euro 46.426.205,61 sono relativi a trasferimenti correnti che la Regione
deve erogare a saldo delle annualità 2015-2021 per il funzionamento del
Consiglio regionale; residui passivi per euro 6.155.902,65; fondo cassa per euro
13.741.359,72; l'avanzo di amministrazione alla data 31 dicembre 2021 è
risultato pari ad euro 52.747.316,88 e risulta essere così ripartito: avanzo
vincolato euro 12.434.819,83, tali vincoli derivanti dall'applicazione di leggi
statali; avanzo accantonato a 7.883.114,11 per fondo contenzioso, passività
potenziali, fondo crediti di dubbia esigibilità; avanzo destinato agli
investimenti euro 12.278.170,93 per interventi di riqualificazione di Palazzo
Campanella e altre spese destinate ad investimenti; avanzo libero di euro 20.153.512,01.
La quota libera del risultato
di amministrazione potrà essere utilizzata dopo l'approvazione da parte del
Consiglio regionale del rendiconto, alla verifica degli equilibri di bilancio,
per la finalità prevista dalla legge.
Sul presente provvedimento la
Commissione speciale di vigilanza nella seduta del 21 giugno 2022 ha approvato
la relazione prevista all'articolo 110, comma 1, lettera c) del Regolamento
interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale. Il Collegio
dei revisori dei conti con verbale numero 21 del 21 giugno 2022 ha espresso
parere favorevole. Grazie, Presidente.
Grazie. Ha chiesto di intervenire la collega Straface. Prego.
Grazie, Presidente, colleghi
consiglieri. Questo è un punto che è stato ampiamente discusso nella
Commissione vigilanza dove è stato audito anche il dirigente, il dottore
Latella. Parliamo del rendiconto del Consiglio che, a differenza dei bilanci di
previsione, certifica, fotografa una situazione di entrata e di spesa relativa
naturalmente all'esercizio finanziario del 2021 e, in particolar modo, come è
stata effettuata la spesa in riferimento all’annualità del 2021.
Quindi, non ci troviamo di
fronte a delle scelte, programmazioni, decisioni discrezionali, ma si tratta
quella di oggi di andare a verificare un'attività di controllo su un dato che
si è ormai consolidato.
È per queste ragioni che il
rendiconto, che ci apprestiamo ad approvare da qui a poco, si presenta per
molti casi come un atto dovuto.
Però c'è anche la necessità di
soffermarsi su alcune considerazioni: su come il Consiglio regionale stia
cambiando - naturalmente in meglio - la gestione finanziaria rispetto al
passato, perché, laddove la gestione del Consiglio regionale veniva considerata
sede di sprechi, di inefficienza anziché di buona amministrazione, ritengo si
stia verificando comunque un'inversione di tendenza. Questo rendiconto, infatti,
dimostra una grande maturità e la dimostra, soprattutto, per quanto riguarda la
gestione delle risorse pubbliche nell’Assise consiliare.
Il rendiconto 2021, rispetto al passato, si presenta
in maniera più articolata e dettagliata rispetto ai rendiconti degli anni
precedenti. Questo lo notiamo, soprattutto, nel momento in cui andiamo a vedere
il numero elevato di allegati per comprendere il cambio di passo e l'oculatezza
che contraddistingue il documento in oggetto.
Come dicevo all'inizio, l'anno di riferimento,
naturalmente, è l'anno 2021 che è stato sicuramente un anno particolare a causa
dell'emergenza derivante dal Covid. Questo ci porta, soprattutto, ad
interpretare alcuni valori che risultano incoraggianti sotto il profilo della
spesa, dei risparmi e della gestione oculata, ispirati ai principi e ai criteri
della buona amministrazione. Questi dati sono stati facili da poter realizzare
proprio perché l'attività che si è consumata all'interno del Consiglio
regionale è stata inferiore rispetto a quella che viviamo oggi.
Sono dati che offrono un equilibrio finanziario
decisamente buono perché abbiamo - così come è stato detto nella relazione - un
avanzo di amministrazione di 52 milioni di euro; abbiamo, inoltre, un avanzo
libero che è quasi di 20 milioni di euro e il resto - questa è una scelta che
diventa fondamentale ed importante - è distribuito in una serie di
accantonamenti. Infatti, da questo punto di vista, il bilancio del Consiglio
regionale si presenta pienamente allineato alla riforma dell'armonizzazione dei
sistemi contabili del 2011 che, proprio allo scopo di evitare situazioni di
disequilibrio finanziario, ha imposto delle regole certe e rigide che
registriamo proprio per quanto riguarda gli accantonamenti.
Perché è importante questo? È importante perché
preserva il Consiglio regionale dal rischio di contenziosi per passività
pregresse e, inoltre, evita che l'organo istituzionale possa trovarsi in una
situazione di mancanza di copertura finanziaria.
Questo, naturalmente, ci pone in una situazione di
tranquillità perché nel rendiconto del 2021 non c'è la possibilità di poter
riscontrare dei rischi in quanto sei milioni di euro sono destinati agli
accantonamenti previsti come fondo contenzioso.
Questo rappresenta, sicuramente, per l’ente, per l'istituzione,
un paracadute e consente all'amministrazione di essere al riparo da qualsiasi
soccombenza e, in caso di eventuali cause, attraverso questo accantonamento si
evita di incorrere in determinati rischi. Stessa cosa possiamo dire per quanto
riguarda un milione di euro destinato al fondo delle passività pregresse.
Sul piano dei contenuti, quindi, sono presenti una
serie di risparmi degni di nota in numerosi capitoli che sono rappresentati
proprio nel Piano triennale di riqualificazione della spesa per l'anno 2021,
che è stato approvato dal Settore competente e che prevede una riduzione di
spesa molto significativa. Tra questi risparmi i più rilevanti riguardano la
riduzione della spesa e quindi la riduzione dei costi del funzionamento della
società in house Portanova SPA, i contratti in essere, le spese relative al
personale, i costi della politica legati al funzionamento dei gruppi consiliari
e all'indennità degli stessi consiglieri regionali.
In particolare, per ciò che riguarda quest'ultimo
punto, occorre anche sottolineare gli sforzi che sono stati compiuti per
contrarre i costi e che prevedono, soprattutto, la contrazione di costi per
quanto riguarda la copertura di spese discrezionali che meritano di avere
particolare e meritevole menzione.
Il Piano triennale di riqualificazione della spesa per
l'anno 2021 contribuisce, inoltre, alla stesura di un rendiconto oculato e
accorto, in cui il volume delle risorse che sono trasferite dalla Giunta
regionale al Consiglio è decisamente inferiore rispetto a quello degli anni
precedenti; questo trasferimento, naturalmente, viene a realizzarsi con misure
consone e calibrate, basti pensare, giusto per fare uno degli esempi più
significativi, al capitolo della spesa relativa al personale. Infatti, ci sono
state alcune cessazioni dal servizio e pensionamenti che si sono verificati in
questi ultimi anni grazie ai quali oggi la Regione può annoverare un ottimo
budget.
Parliamo di 865 milioni di euro come capacità assunzionale. Questo significa che l’ente potrà utilizzare
queste risorse economiche per l'Impiego di nuove risorse umane. Tutti gli
indicatori contenuti nelle tabelle allegate al Rendiconto evidenziano le
performance conseguite, ad esempio da un punto di vista della tempestività nei
pagamenti che vengono effettuati dall'ente con una media di 3 fatture su
quattro saldate entro i termini di scadenza, risultano pochi i residui passivi
mentre si segnalano importanti azioni di recupero, così come dicevo all'inizio,
riguardo ai costi della politica e questo è avvenuto sui vitalizi non dovuti e,
soprattutto, per quanto riguarda gli emolumenti in eccedenza.
Quindi, in conclusione, possiamo tranquillamente
affermare che il decreto 118 del 2011 trova piena e coerente applicazione nel
rendiconto 2021 del Consiglio regionale per capacità di spesa, per lotta agli
sprechi e, soprattutto, dal punto di vista dell’osservazione dei criteri
imposti. Grazie.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni, ne ha
facoltà.
Grazie, Presidente. Colleghi consiglieri, Vicepresidente
della Giunta, onorevoli Assessori, la mia vuole essere una dichiarazione di
voto a nome del gruppo misto, del PD e del Movimento 5 Stelle su questa
proposta di provvedimento amministrativo sicuramente importante. Questa
approvazione di bilancio è un atto tecnico assolutamente dovuto sul quale siamo
stati rassicurati dal Collegio dei revisori che hanno dato parere positivo.
Ovviamente la responsabilità di conduzione della maggioranza è degli ultimi
mesi e non di tutto l'anno.
In realtà questo atto avrebbe dovuto essere studiato
per lungo, lunghissimo tempo per poter arrivare a fare delle considerazioni
dentro le sue pieghe. Prendiamo assolutamente per buono il parere dei revisori
e siamo contenti che ci siano degli avanzi, che ci sia una gestione oculata,
fermo restando che ci chiediamo se questi avanzi derivino da un’incapacità, a
volte, di spesa che è un tema rilevante per questa nostra terra. Pure recependo
le indicazioni del Collegio dei revisori in maniera positiva, esprimiamo,
comunque, un voto di astensione.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne
ha facoltà,
Presidente, intervengo a nome del gruppo De Magistris
Presidente per esprimere la nostra posizione e il nostro voto che sarà, anche
da parte nostra, di astensione.
È un'astensione tecnica ma anche politica assieme:
tecnica perché, ovviamente, da un certo punto di vista si intravedono, appunto,
dei segnali che vanno nella direzione di un maggiore risparmio anche se,
riguardo agli avanzi di gestione, bisognerebbe capirne la natura e da dove essi
derivino. Nonostante l'indirizzo possa essere quello giusto, quindi di maggiore
sobrietà, di maggiore equilibrio di bilancio, ancora è troppo presto per poter
esprimere un giudizio politico su un bilancio che ancora non ha espresso, in
linea chiara e definita, la prospettiva politica di questa maggioranza.
Quindi la nostra è un’astensione tecnica e politica in
attesa di capire, già dai prossimi esercizi, l’impronta vera di questa
maggioranza, di questa amministrazione, sull'andamento dei conti della Regione
Calabria. Grazie.
Grazie. Non ci sono altri interventi. Passiamo
all'esame e votazione del provvedimento. Prendiamo atto del parere favorevole
del Collegio dei revisori dei conti, della relazione della Commissione speciale
di vigilanza, resa ai sensi dell'articolo 73 del Regolamento interno di
amministrazione e contabilità del Consiglio regionale. Pongo in votazione il
provvedimento nel suo complesso che è approvato.
(Il Consiglio
approva)
(È riportata
in Allegati)
Passiamo al terzo punto all'ordine del giorno,
riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 64/12^,
d’iniziativa del consigliere Mattiani, recante: “Modifiche
e integrazioni degli articoli 14, 17 e 33 del Regolamento interno del Consiglio
regionale”. Cedo la parola al relatore, consigliere Mattiani,
per illustrare il provvedimento.
Buonasera Presidente, buonasera onorevoli consiglieri.
La presente proposta di provvedimento amministrativo apporta alcune modifiche
al Regolamento interno del Consiglio regionale che, come noto, determina
l'organizzazione e il funzionamento del Consiglio e dei suoi organi interni, in
conformità alle disposizioni dello Statuto.
A distanza di anni dalla prima adozione si è
ravvisata, infatti, la necessità di un intervento di manutenzione e, dove
strettamente necessario, si è operata una rivisitazione di alcune specifiche
disposizioni per allineare ed aggiornare i contenuti al mutato contesto
politico-istituzionale e al sopravvenuto panorama ordinamentale regionale.
Questo è il primo di una serie di provvedimenti volti
a rinnovare le norme con cui l'Assemblea politica disciplina l'esercizio delle
funzioni a cui è soggetta. In ragione del carattere marcatamente ordinamentale
delle disposizioni - il Regolamento interno non contiene una specifica norma
finanziaria - anche la presente proposta di provvedimento amministrativo è
caratterizzata dalla neutralità sotto il profilo economico finanziario poiché
contiene solo modifiche di natura ordinamentale.
La presente proposta consta di 3
articoli che, nello specifico, riguardano:
- la sostituzione del comma 1 all'articolo 14,
prevedendo che ogni variazione relativa alla composizione dei singoli gruppi,
già costituiti, è tempestivamente comunicata al Presidente del Consiglio da
parte dei Presidenti dei gruppi consiliari cui si riferisce la variazione
stessa;
- l'integrazione dell'articolo 17 (Giunta delle
elezioni). Al fine di impedire eventuali situazioni di stallo politico in caso
di mancata indicazione da parte del gruppo consiliare del proprio
rappresentante in seno all’organismo consiliare, l’introducendo comma 2 prevede
che ogni Presidente del gruppo consiliare che non ha provveduto alla designazione,
è considerato componente di diritto della Giunta delle elezioni in via
provvisoria;
- le modifiche all'articolo 33 riguardano: un
adeguamento terminologico, atteso che l’articolo in questione riporta ancora la
denominazione: “Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria” che è stata
modificata da diversi anni ed è, quindi, ormai superata; sono stati inoltre
eliminati i riferimenti ai singoli articoli della legge regionale 50 del 2002
per alleggerirne la formulazione; infine è stato inserito anche il riferimento
alla legge regionale 26 aprile 2018, numero 9, che prevede altre competenze
della Commissione.
Il testo del provvedimento è stato discusso in Commissione
ed è stato approvato, con modifiche, all'unanimità.
Non ci sono richieste di intervento. Passiamo
all'esame e votazione del provvedimento. Pongo in votazione il provvedimento nel
suo complesso con l'autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è
approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Proposta di legge numero 80/12^ di iniziativa dei
consiglieri G. Arruzzolo e S. Cirillo, recante:
“Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e
organizzativi delle strutture socio-educative per la
prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013,
n.15. Proroga del termine di adeguamento”.
Cedo la parola al consigliere Arruzzolo
per illustrare il provvedimento. Prego.
La proroga riguarda l'adeguamento strutturale delle
strutture socio-sanitarie al fine di impedire la
cessazione delle attività. Quindi, si rende necessaria affinché possano proseguire
nell'attività, sperando che l'adeguamento possa avvenire al più presto e nel
miglior modo possibile. Grazie.
Ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci, ne ha
facoltà.
Grazie, signor Presidente. Ci troviamo, per l'ennesima
volta, di fronte a un'altra proroga per adeguare i luoghi di frequentazione dei
bambini calabresi: gli asili, le scuole della prima infanzia. Una proroga di
una legge regionale del 2013 che avrebbe dovuto recepire il decreto-legge del
2017, uno degli 8 decreti-legge della “buona scuola” che avevano come obiettivo
principale dare pari opportunità di educazione, di istruzione, di gioco, di
socializzazione, ai bambini, per abbattere le barriere territoriali e far sì
che i bambini potessero avere un percorso di istruzione e di formazione simile su
tutto il territorio nazionale, mettendo tutti in condizione di poter studiare,
socializzare, giocare nello stesso modo.
Non è una bella notizia! Prorogare è far sì che nella
nostra regione, in Calabria, non ci siano asili adeguati, non solo dal punto di
vista strutturale, quanto dal punto di vista delle figure professionali e della
loro formazione che si differenzia da quella nazionale.
Quindi, oggi, ancora una volta, la Calabria sta
dicendo: “I nostri asili non saranno adeguati, i nostri bambini non avranno gli
spazi, il numero di personale, la formazione delle altre regioni”.
Una regione in ritardo da tantissimi punti di vista.
Il presidente Occhiuto, con la sua Giunta, vuole, giustamente, velocemente
recuperare questi gap, e dice, ancora una
volta: “I nostri bambini non devono studiare in spazi adeguati, con personale
adeguato come nelle atre regioni”.
Proroghiamo e vediamo se la prossima volta sarà la
volta buona o se, per l'ennesima volta, anche a giugno del prossimo anno
troveremo la proposta di un’ulteriore proroga!
Se questa proposta nasce dal fatto che alcuni asili
non hanno potuto effettuare gli adeguamenti perché stanno sfruttando - ad
esempio, come abbiamo detto prima - il “superbonus” per gli adeguamenti
strutturali, forse - e dico forse, a distanza di 5 o 6 anni dalla proroga - si
può capire, ma non giustificare.
Il mio augurio, però, è che a giugno del 2023 non ci
ritroveremo di fronte l'ennesima proroga che non dà l'opportunità ai nostri
figli, i figli dei calabresi, di poter studiare e crescere in strutture
adeguate come gli altri bambini in tutto il resto del Paese. Grazie.
Grazie, collega Alecci. Si è fatto la domanda e si è
dato anche la risposta! Mi sembra giusto quello che ha detto, però non dare
questa proroga significherebbe non dare l’opportunità di ristrutturare in
questo momento favorevole.
Vorrebbe dire anche chiudere molti asili, impedendo di
continuare un'attività necessaria per il nostro territorio.
ALECCI
Ernesto Francesco (Partito Democratico)
Per dichiarazione di voto, posso, signor Presidente?
Se non ci sono interventi, a lei per dichiarazione di voto,
prego.
ALECCI
Ernesto Francesco (Partito Democratico)
Ah, no, ha chiesto d’intervenire il professore Laghi.
Prego, collega Laghi. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, intervengo per un doppio motivo:
tecnico e di merito.
C'è la prassi di inserire delle proposte di legge temporalmente
a ridosso delle sedute. Nella Conferenza dei capigruppo, come lei sa, ho dato
parere favorevole all'inserimento delle prossime due proposte di legge di cui
discuteremo, ovviamente, per un fatto etico; non era possibile, a mio parere,
comportarsi diversamente.
Rimane il fatto che, forse, c'è la necessità di
organizzare meglio la programmazione della discussione delle proposte per dare
agio, a chi non è in grado in mezz'ora di farsi il quadro della situazione ed
eventualmente anche di proporre delle modifiche, degli emendamenti, dei
cambiamenti e/o miglioramenti, di avere il tempo materiale per approfondire gli
argomenti del dibattito.
L'altro aspetto che mi permetto di sottolineare
riguarda questi continui rinvii che - a mio parere, seppur nella brevità del
mandato fin qui espletato - in realtà non riguardano soltanto, con ogni
evidenza, questa specifica legge, ma si sono riproposti più volte. È del tutto evidente,
quindi, che per un certo numero di leggi, a mio parere, numericamente non
risibile, c'è forse la necessità di - come si direbbe con espressione un po' colloquiale
- “prendere il toro per le corna” e affrontare i nodi gordiani che impediscono l’adeguamento
della legge alle necessità e alle richieste della normativa nazionale.
Per cui io auspico che, laddove ci siano delle
scadenze, questa che è particolarmente delicata e significativa ma anche tante
altre, vengano affrontate e risolte e non ci sia più bisogno di proroghe.
Per questi motivi, come gruppo De Magistris Presidente,
annuncio la nostra dichiarazione di voto che è di astensione. Grazie.
Grazie, collega Laghi. Passiamo all'esame e votazione
del provvedimento. Per dichiarazione di voto, ha chiesto d’intervenire il
consigliere Alecci. Ne ha facoltà.
Giusto per completare. Dichiaro, dopo un incontro
avuto con il Gruppo misto, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, che
anche noi ci asterremo dal voto. Grazie.
All'articolo 1 è pervenuto, un emendamento, protocollo
numero 15880, a firma del consigliere Arruzzolo, a
cui cedo la parola per illustrarlo. Prego.
Grazie, Presidente. L’emendamento mira a sopprimere il
comma 2 dell'articolo 1 della proposta di legge numero 80/12^. La modifica
proposta ha carattere ordinamentale e non comporta nuovi o maggiori oneri a
carico del bilancio regionale. Approfitto, Presidente, per replicare a quanto
detto dal collega Alecci che questa Giunta e questa
maggioranza sicuramente lavoreranno affinché tutte le strutture possano essere
adeguate ad assicurare ai bambini una permanenza in sicurezza.
Le
voglio ricordare, consigliere Alecci, – lo ha precisato lei che si tratta di
una legge del 2013 – che, nella precedente legislatura, il Governo, a guida del
suo Partito, ha effettuato la proroga per cinque volte. Volevo solo dirle
questo. Grazie.
Parere
della Giunta sull’emendamento?
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale
Favorevole.
Parere
del relatore?
ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia),
relatore
Favorevole.
Pongo
in votazione l’emendamento.
(È
approvato)
Pongo in votazione l’articolo 1
(È approvato come emendato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Pongo
in votazione la legge nel suo complesso che è approvata per come emendata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportato in Allegati)
Passiamo
alla proposta di legge numero 81/12^ di iniziativa del consigliere Neri,
recante: “Proroga del programma di esercizio del servizio di trasporto pubblico
locale”.
Cedo
la parola al consigliere Neri per l’illustrazione del provvedimento.
Grazie,
Presidente. Come si evince dal titolo della proposta di legge, con questa norma
si intende prorogare, per l’annualità 2022, la validità di quanto previsto nel
Programma pluriennale del trasporto pubblico locale 2019/2021 attualmente in
vigore.
Come
ricorderete, la legge regionale del 31 dicembre 2015 “Norme per i servizi di
trasporto pubblico locale” all’articolo 9, appunto, “Programma pluriennale del
trasporto pubblico locale” prevede che “la Giunta regionale, sentito il parere
dell’ART-CAL e del Comitato della mobilità, approvi il Programma pluriennale
del trasporto pubblico locale entro 90 giorni dall’approvazione del bilancio
pluriennale di cui all’articolo 4 della legge regionale 4 febbraio”.
In
ottemperanza al suddetto articolo della norma regionale, la Giunta regionale ha
approvato con la deliberazione numero 402 del 28 agosto 2019 il Programma
pluriennale di trasporto locale 2019-21, integrato con successiva delibera
numero 35 del 9 aprile 2020.
Pertanto,
la finalità di questa legge è prorogare la validità del suddetto Piano per
tutta l’annualità 2022. La legge è, ovviamente, a invarianza finanziaria e non
comporta nessun onere in più a carico del bilancio regionale. Grazie.
Grazie,
consigliere Neri. Ha chiesto di intervenire il consigliere Tavernise.
Ne ha facoltà.
Grazie,
Presidente. Intervengo a nome del Movimento Cinque Stelle, ma anche del gruppo
del Partito Democratico e del Gruppo misto.
Abbiamo
deciso ancora una volta di astenerci perché siamo convinti che sulle proroghe
si debba dare un taglio netto.
Penso
– soprattutto su argomenti così importanti quale il trasporto pubblico locale
che vive, comunque, delle difficoltà quotidiane nella nostra Regione – che
questa maggioranza e questo Consiglio debbano prendersi alcune responsabilità
e, quindi, portare avanti un’azione amministrativa di prospettiva in
prospettiva.
Le
chiedo, infatti, assessore Orsomarso, se, magari, con un suo piccolo intervento
di risposta, ci dà la possibilità di capire, anche per il futuro, quali possano
essere delle variazioni in prospettiva del nuovo Piano.
Penso
che sul trasporto, sul turismo, sull’agricoltura, che sono dei nervi centrali
della quotidianità dei nostri concittadini, si debba avviare un’azione di
prospettiva che poi è anche quello che lei, assessore, sta portando avanti con
il suo lavoro.
Non
esprimiamo un voto contrario proprio per dare in parte fiducia al lavoro che
sta portando avanti però siamo anche convinti, come forze di minoranza, che
adesso si debba programmare, portare avanti delle azioni mirate e innovative e
fermarsi con le proroghe.
Questa
Regione ha bisogno di azione, di Piani in prospettiva e non di proroghe e di
Piani approvati il 28 agosto 2019 e integrati il 9 aprile 2020.
Ho
accolto favorevolmente che proprio ieri ci ha invitato sullo Jonio a
partecipare, insieme ai consiglieri del territorio, a un’iniziativa con
Trenitalia e Ferrovia dello Stato per alcuni nuovi treni che arriveranno nei
prossimi mesi sulla ferrovia jonica.
Questa
è la direzione giusta da intraprendere, però la nostra posizione – ripeto – è
quella di dire basta alle proroghe. Non votiamo contro, ci asteniamo, però per
il futuro vogliamo delle azioni concrete e mirate. Grazie.
Grazie,
consigliere Tavernise. Ha chiesto di intervenire
l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.
Si
tratta di una proroga tecnica nel senso che quando ci siamo insediati non era
stato prorogato il contratto di servizio con quei servizi minimi, quindi niente
di straordinario.
A
parte che anche il Governo ha collegato a questa realizzazione del PNRR l’ipotesi
delle gare fino al 2026, stiamo già lavorando per anticipare e, quindi,
modificare quei servizi minimi che vanno nella direzione di servire al meglio i
collegamenti della Calabria.
Sapete
bene – e lo sappiamo anche noi, che abbiamo presentato gli emendamenti quando
eravamo minoranza in questo Consiglio – che la coperta dei servizi è quella.
Il plafond
di servizi, che riguardano Trenitalia e i servizi svolti dalle municipalizzate
insieme all’ANAV, ha quella copertura.
È
ovvio che si può migliorare molto. Come prima ipotesi volevo andare a smontare
i binari sullo Jonio, perché lì camminano ancora le littorine e c’è
l’intervento di elettrificazione che sta partendo, fatta da RFI.
Quindi,
in riferimento a quest’aspetto di aree un po’ più depresse rispetto ai
collegamenti, con questa proroga, già nei prossimi giorni, anticipo che, dal 10
luglio al 10 settembre, saranno predisposte delle navette aggiuntive per
collegare i tre aeroporti calabresi alle diverse destinazioni.
Proviamo
ad annunciare le cose un secondo dopo che le facciamo, visto che la nostra
Regione quest’anno è sotto i riflettori, c’è grande attenzione in positivo e
siamo finanche preoccupati di quanta gente arriverà – è tutto sold out – perché è ovvio che dobbiamo
organizzare al meglio anche i territori turistici cioè i nostri distretti
turistici.
Quindi,
anche grazie a questa proroga di servizi, è stato possibile attivare questi
servizi aggiuntivi. Il percorso sarà lungo, c’è sempre grande confusione fra
infrastrutture e servizi; non sono io l’assessore alle infrastrutture perché,
ovviamente, è l’assessore Dolce, per
quanto riguarda la strada statale 106 e quant’altro, per cui dobbiamo lavorare
tutti quanti insieme.
Apprezziamo
questo voto di astensione su una proroga che non è niente di straordinario,
cioè su servizi attuali che hanno garantito il trasporto pubblico locale fino a
oggi con la programmazione estiva.
Grazie,
assessore. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.
Approfitto
della sua presenza, assessore, giusto per sottolineare un aspetto che immagino
lei abbia riscontrato più di me, considerato che, in queste settimane,
percorrere l’autostrada da Cosenza a Reggio Calabria è un’impresa; c’è praticamente
una corsia unica e parliamo di allungare il periodo turistico almeno da aprile.
Quindi,
è impensabile che ancora l’ANAS dica: “Non ti preoccupare, per il periodo
centrale, per agosto/fine luglio, cercheremo di aprire le due corsie”.
La
Calabria non fa – e non deve fare – più turismo da metà luglio a metà agosto.
Pertanto, è bene che questi lavori, attraverso il coordinamento tra Regione
Calabria e ANAS, vengano organizzati in modo tale che, quantomeno da fine
maggio fino a settembre, l’autostrada si possa percorrere.
Penso
anche ai colleghi consiglieri che arrivano dal nord della Calabria, considerato
che arrivare qui è un’impresa; quindi, non è una polemica né una critica, è una
constatazione di fatto. Anche da questo punto di vista, è necessario cercare di
organizzarci un po’ meglio. Grazie.
Ha
chiesto di intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà. Le raccomando di
svolgere un intervento breve.
Rispondo
brevemente anche qui con una notizia.
Ho
incalzato l’Amministratore delegato di ANAS – l’anticipiamo perché adesso
arriveranno le immagini – e, dopo 30 anni di storia relativamente ai servizi
sulle nostre autostrade, – lì c’è un contenzioso fra Anas, concessionari e
gestori – in queste ore stanno consegnando tutti i nuovi servizi, i bagni per
intenderci. Sulle nostre undici stazioni a partire da Frascineto – tranne
alcune perché, su undici, quattro andavano bene – è intervenuta direttamente
ANAS. Questa è una notizia, non è mai avvenuto.
L’autostrada,
per mia informazione, sarà sbloccata dal 15 luglio perché, ovviamente, ci
saranno i flussi maggiori e loro hanno i dati di traffico. Quando arriveremo, se
Dio vuole, – ci stiamo provando a destagionalizzare – ad avere quei flussi
anche a maggio, saremo le persone più contente di non avere interruzioni.
Spererei
sempre in un’autostrada senza interruzioni a prescindere dai flussi turistici.
Quindi, la notizia è che abbiamo fatto anche qui un lavoro, avrei voluto fare
una conferenza stampa con il benchmark di com’erano e come saranno, però
su questo anche quest’anno abbiamo portato una notizia positiva.
Grazie.
Passiamo all’esame e votazione del provvedimento.
Articolo1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Pongo
in votazione la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Avendo
esaurito gli argomenti posti all’ordine del giorno, la seduta è tolta.
La seduta termina alle 17,04
Hanno chiesto congedo: Irto, Loizzo, Montuoro, Pietropaolo , Varì.
(È concesso)
Sono state presentate alla Presidenza le
seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:
Gentile e Caputo “Norme transitorie per il
prelievo e raccolta della liquirizia in terreni incolti” (PL n. 72/12^).
È stata assegnata alla sesta Commissione -
Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse
naturali, Sport e Politiche giovanili e alla Seconda Commissione - Bilancio,
programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e
relazioni con l’estero per il parere finanziario.
Gentile “Disciplina della cremazione.
Integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n.48 (Disposizioni in
materia funeraria e di polizia mortuaria)” (PL n. 73/12^).
È stata assegnata alla terza Commissione -
Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Raso, Caputo e Straface “Norme per la
rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione, il riuso e la
densificazione” (PL n. 74/12^).
È stata assegnata alla quarta Commissione -
Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente e alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Arruzzolo
““Riconoscimento del concorso Internazionale dei Madonnari “Città di
Taurianova”” (PL n. 75/12^).
È stata assegnata alla terza Commissione -
Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Raso e Arruzzolo
“Interventi normativi sulle leggi regionali n. 42/2017, n. 13/1979, n. 7/1996,
n.8/1996, n. 38/1986 e misure in materia di trasporto e circolazione veicoli
storici” (PL n. 76/12^).
È stata assegnata alla prima Commissione -
Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale e alla seconda
Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Bevacqua, Alecci, Iacucci,
Irto, Mammoliti “Assistenza sanitaria per la morte serena e indolore di
pazienti terminali” (PL n. 77/12^).
È stata assegnata alla terza Commissione -
Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Mammoliti “Modifiche ed integrazioni alla
Legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3 (Disposizioni in materia di trattamento
indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale)” (PL n. 78/12^).
È stata assegnata alla prima Commissione -
Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale e alla seconda
Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Mammoliti “Modifiche e integrazioni alla
Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 (Norme per l'elezione del Presidente
della Giunta regionale e del Consiglio regionale)” (PL n. 79/12^).
È stata assegnata alla prima Commissione -
Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale e alla seconda
Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Arruzzolo e Cirillo
“Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e
organizzativi delle strutture socio-educative per la
prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013,
n.15. Proroga del termine di adeguamento” (PL n. 80/12^).
È stata assegnata alla terza Commissione -
Sanità, Attività sociali, culturali e formative e alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Neri “Modifica alla legge regionale 31
dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale)” (PL n.
81/12^).
È stata assegnata alla quarta Commissione -
Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente e alla seconda
Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
È stata presentata alla Presidenza la
seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta
regionale:
“Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della
Regione Calabria - Variazione del Piano Finanziario della Sezione Ordinaria.
Presa d'atto delle determinazioni del Comitato Di Sorveglianza (CdS) - (Deliberazione G.R. n. 241 del 14.06.2022)” (PPA n.
66/12^).
È stata assegnata alla seconda Commissione
- Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
È stata presentata alla Presidenza la
seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di
Presidenza:
“Approvazione del rendiconto dell'esercizio
finanziario 2021, della relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli
indicatori di bilancio e dei risultati attesi” (PPA n. 67/12^).
La proposta
di legge n. 53/12^, recante: “Istituzione del Garante Regionale dei Diritti
delle Persone con Disabilità” è stata sottoscritta anche dai consiglieri
regionali: Arruzzolo, Neri, Crinò,
De Nisi, Graziano, Loizzo, Bevacqua, Bruni, Lo
Schiavo, Tavernise.
La seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2022, ha espresso parere
favorevole al decreto dirigenziale n. 1018 del 4 febbraio 2022, recante:
“Autorizzazione,
ai sensi dell'art. 26 della L.R. 40/2009, per l'apertura di una nuova cava di
argilla in località Loreto del Comune di Lattarico (CS). Società (ALA) s.r.l.”.
(Parere
numero 2/12^).
La seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2022, ha espresso parere
favorevole al decreto dirigenziale n. 2563 dell’11 marzo 2022, recante:
“Autorizzazione,
ai sensi dell'art. 26 della L.R. 40/2009, per l'apertura di una nuova cava di
inerti sabbiosi in località Agro del Comune di Torano Castello (CS)”.
(Parere
numero 5/12^).
La seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2022, ha espresso parere
favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 206 del 30 maggio 2022,
recante:
“POR
Calabria FESR FSE 2014/2020. Rimodulazione del Piano Finanziario dell’Asse 3
Competitività dei sistemi produttivi” - (OT 3 FESR), Azioni 3.1.1, 3.1.2,
3.1.3, 3.3.1, 3.5.1, 3.6.1, 3.6.4, 3.7.1, 3.7.2 e 3.7.3, dell'Asse 5
“Prevenzione dei rischi” - (OT 5 FESR), Azioni 5.1.1 e 5.1.4, e dell'Asse 12
“Istruzione e formazione” (OT 10 FSE), Azioni 10.1.6 e 10.5.2”.
(Parere
numero 6/12^).
In data 30
giugno 2022, il Consigliere regionale Giuseppe Neri è stato eletto Presidente
della Giunta delle Elezioni.
In data 7
giugno 2022, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la
sottoindicata legge regionale e la stessa è stata pubblicata telematicamente
sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 105 del 7 giugno 2022:
1. Legge
regionale n. 16 del 7 giugno 2022, recante: “Interventi normativi sulle leggi
regionali n.11/2011, n. 8/2002, n. 38/2012, n. 10/2022, n. 15/2007 e Misure di
rafforzamento del servizio sanitario regionale”.
In data 8
giugno 2022, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le
sottoindicate leggi regionali e le stesse sono state pubblicate telematicamente
sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 108 del 9 giugno 2022:
1. Legge
regionale n. 17 dell’8 giugno 2022, recante: “Modifiche e integrazioni alla
legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del
territorio - Legge urbanistica della Calabria)”;
2. Legge
regionale n. 18 dell’8 giugno 2022, recante: “Modifiche alla legge regionale 20
aprile 2022, n. 10 (Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente)”.
La Giunta
regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al
bilancio di previsione finanziario 2022-2024:
1.
Deliberazioni di Giunta regionale numeri 233, 235,
236, 237 e 238 del 7 giugno 2022
2.
Deliberazioni di Giunta regionale numeri 247, 251 e
252 del 14 giugno 2022
Mammoliti. Al Presidente della Giunta
regionale.
Premesso che:
- la Calabria ogni anno è letteralmente
devastata dagli incendi, solo nel 2021 si calcola siano andati in fumo
trentaseimila ettari di bosco;
- la devastazione di cui sopra, con picchi
di 250 roghi al giorno, ha prodotto oltre a dolorose perdite umane, danni al
prezioso ecosistema della nostra regione e alla già martoriata economia
agricola calabrese con coltivazioni ed allevamenti andati completamente distrutti;
- appare di tutta evidenza come i circa
4000 lavoratori impiegati nella forestazione calabrese, nonostante il loro
spirito di abnegazione, siano del tutto insufficienti per garantire un servizio
antincendio sicuro ed efficiente anche in considerazione degli oltre
seicentomila ettari di area boscata;
- a quanto sopra si aggiunga, poi, che il
personale oggi in servizio è ormai alle soglie della pensione oltre che
maldistribuito sul territorio regionale;
- l’Assessore con delega alla Forestazione,
lo scorso 18 maggio, nel corso di una riunione congiunta tra la commissione
“Agricoltura e Foreste” e la commissione “contro il fenomeno della 'ndrangheta,
della corruzione e dell'illegalità diffusa”, ha illustrato alcune delle misure
adottate dalla Giunta regionale, per la prevenzione degli incendi e la prima
azione di spegnimento;
- nel corso dello stesso incontro, lo
stesso Assessore ha poi riferito come nel piano del fabbisogno del personale di
Calabria Verde siano previste 1500 assunzioni che dovrebbero rafforzare il
settore;
-i medesimi contenuti sono stati poi
ribaditi nel corso di una riunione con le OO.SS. tenutasi a margine dell’ultimo
Consiglio regionale alla presenza, oltre che dell’assessore Gallo, anche del
Presidente della Giunta regionale;
- pur apprezzando l’impegno dell'Assessore
alla Forestazione bisogna comunque osservare che siamo ormai all’inizio
dell’estate e il rischio di ritrovarsi nelle medesime e drammatiche condizioni
dello scorso anno è concreto;
- sarebbe, dunque, il caso di prevedere misure
straordinarie e veloci per meglio fronteggiare la stagione degli incendi,
partendo, solo per fare un esempio, dall’aumento delle ore di lavoro di quegli
operai di Calabria Verde oggi assunti a tempo parziale e dall’assunzione, per
almeno 6 mesi, di almeno 2000 giovani (operai e tecnici), nel mentre si
programma una manutenzione permanente di tutto il territorio calabrese che lo
metta al sicuro non solo dal rischio incendi, ma anche da quello idrogeologico.
In ragione di quanto sopra premesso, si interroga l’Assessore all’Agricoltura e
Forestazione
per sapere:
quali tempestive misure si intendono
adottare nell’immediato per tutelare il patrimonio boschivo calabrese dal
rischio incendi.
(56; 09/06/2022).
Bruni, Bevacqua e Tavernise.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
- uno dei compiti primari della Regione è
quello di promuovere tutte le azioni utili per la prevenzione e il contrasto
degli incendi boschivi;
- nell’estate 2021 il territorio calabrese
ed in particolare l’Aspromonte è stato duramente colpito dagli incendi, che
hanno provocato diverse vittime e gravi e irreparabili danni all’ecosistema;
- secondo alcune analisi preliminari svolte
dalle Associazioni che si occupano della tutela del territorio, sono oltre
settemila gli ettari percorsi dal fuoco nel solo Parco Nazionale
dell’Aspromonte;
- i danni causati non sono quantificabili e
soprattutto non sono ristorabili, come la perdita del bosco vetusto di Acatti, patrimonio dell’Unesco, che potrà rigenerarsi in
situazioni simili in un tempo compreso tra cinquecento e settecento anni;
- le aree naturali ed in particolare i
Parchi e le zone protette sono fondamentali per il mantenimento e la
sopravvivenza della biodiversità del nostro ecosistema,
pertanto devono essere attenzionate con grande rigore e poste al sicuro
da eventi distruttivi come gli incendi boschivi;
- sussiste dunque una necessità assoluta di
salvaguardare il più possibile l’integrità di tali aree, in particolare da
eventi distruttivi quali il passaggio del fuoco, nonché di monitorare lo stato
e l’evoluzione delle zone già colpite;
- con delibera di Giunta Regionale n. 170
del 30 aprile del 2022 è stato approvato il Piano antincendi boschivi (AIB)
2022 in Calabria;
- nell’attività di programmazione del Piano
(pag. 157) sono state evidenziate una serie di criticità;
considerato che:
- è stato lanciato un allarme, già nel mese
di febbraio scorso, da parte del “Coordinamento Aspromonte”, composto da circa
trentacinque tra associazioni, società e gruppi che operano a vario titolo in
Aspromonte e nell’area metropolitana di Reggio Calabria;
- il Coordinamento suddetto ha rilevato una
serie di criticità e soprattutto una serie di proposte fattive di
collaborazione con le istituzioni preposte, in vista della stagione estiva
2022;
- nell’incontro promosso dalla Prefettura
di Reggio Calabria, tenutosi il 21 aprile scorso, sono state avanzate diverse
proposte per coadiuvare la strategia AIB dei vari enti coinvolti, soprattutto
in fase di prevenzione;
- tali proposte sono state individuate e
specificate con studi ed analisi dettagliate da parte del Coordinamento
Aspromonte e consegnate ufficialmente a tutti gli enti competenti il 17 maggio
2022;
tenuto conto che:
- le proposte ricevute dal Coordinamento
(riportate integralmente) sono le seguenti:
1. Mappatura delle vie d’accesso ed
attraversamento della montagna: avere contezza della presenza e manutenzione ed
in generale dell’accessibilità della rete viaria e dei sentieri carrabili è
fondamentale per un pronto e rapido intervento. Per tale motivo abbiamo
elaborato una sorta di catasto delle vie d’accesso all’area del Parco, composto
sia dalla rete viaria vera e propria (asfaltata e non) che da alcuni sentieri
da considerarsi carrabili, evidenziati in rosso nella cartografia allegata. Su
questi ultimi chiediamo di porre particolare attenzione agli enti preposti
oltre che di verificarne la percorribilità con mezzi anti
incendio. Su queste vie segnalate riscontriamo già diversi problemi di
accessibilità e chiediamo quindi di stimolare gli enti preposti ad intervenire
per il ripristino delle situazioni di criticità. Sul punto esprimiamo la nostra
disponibilità a sostenere eventuali iniziative o collaborazioni fattive per le
attività di verifica, se richiesto.
2. La visibilità dei focolai: individuare
un focolaio in tempi rapidi è uno degli obiettivi primari di qualsiasi
strategia AIB, sia ai fini dell’intervento di spegnimento che repressivi. Per
cui la visibilità del territorio dai punti panoramici resta essenziale ed è per
questo che abbiamo svolto un’analisi dello stato dell’arte dei punti di
avvistamento stabiliti nel piano AIB dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Dalla nostra analisi emerge che quasi il 70 del territorio non è visibile dai
punti individuati che, seppur valenti e strategici, risultano insufficienti.
C’è inoltre da aggiungere che una parte del territorio scoperto è comunque a
minor rischio, ma nonostante questo riteniamo che sia necessario implementarli.
La nostra proposta è quindi aggiungere ulteriori punti di controllo nelle zone
indicate nello studio allegato, dove si trovano le cartografie relative a:
- mappa dello stato dell’arte con i punti
attuali;
- mappa scenario 1, con punti aggiuntivi
(chiamati delle associazioni);
- mappa scenario 2, con punti di
osservazioni attuali ma muniti di UAVs(drone)
posizionato a 60 metri dal suolo in posizione di hovering;
- mappa scenario 3, con punti di
osservazioni attuali implementati con punti aggiuntivi (chiamati delle
associazioni) e tutti muniti di UAVs posizionato a 60
metri dal suolo in posizione di hovering. Restiamo disponibili ad
approfondimenti, chiarimenti ed ulteriori analisi se richiesto.
3. I droni nelle fasi di spegnimento e
successiva analisi del danno: le soluzioni tecnologiche di cui oggi disponiamo
possono essere un validissimo aiuto anche nelle strategie AIB. La nostra
proposta è di prendere in considerazione lo studio allegato, relativo
all’utilizzo di UAVs anche nelle fasi di spegnimento,
in ausilio ai DOS. Tale attività, già sperimentata negli anni passati, si è
dimostrata molto utile consentendo di:
- segnalare le precise coordinate su cui
indirizzare eventuali lanci con precisione, grazie a termocamere;
- supportare le operazioni in quelle zone
di difficile accesso, identificando (sempre con termocamere) i fronti
dell’incendio e la situazione generale;
- monitorare e confermare le operazioni di
bonifica;
- analizzare le aree percorse dal fuoco in
una fase successiva. Crediamo quindi che tali strumenti, tra l’altro già
presenti, debbano essere integrati nelle operazioni AIB della prossima
stagione.
4. Contratti di responsabilità: estendere
il modello del PNA dei Contratti di responsabilità ai Comuni, mettendo a
bilancio regionale o metropolitano delle cifre dedicate alle attività AIB, con
premialità a contrario, ovvero meno territorio percorso dal fuoco più fondi
trasferiti.
5. Modello previsionale: i dati e la loro
sistematizzazione potrebbero essere un ausilio fondamentale in tutte le fasi
delle strategie AIB. Quello che proponiamo è di costruire un modello unificante
di tutti dati utili tramite sistema GIS, che contenga nei vari strati
informativi:
- aree percorse dal fuoco, compreso lo
storico;
- strade e sentieri di accesso per mezzi
antincendio;
- toponimi;
- punti avvistamento con analisi
visibilità;
- posizione squadre, mezzi ed attrezzature;
- posizione bacini idrici e vasche;
- carta vegetazionale (con vegetazione
reale e potenziale);
- mappe dei rischi (ad es. frane);
- mappe del valore naturalistico (flora e
fauna)
- percorsi e sentieri;
- rete natura 2000;
- punti d’innesco accertati dei focolai;
- limiti amministrativi;
- i divieti di legge;
- etc.
Tali punti sono meramente esemplificativi
ed un modello potrebbe contenere tutto ciò di cui si hanno dati, che possa
essere ritenuto utile ed opportuno per l’AIB. Da parte nostra riteniamo che sia
molto utile in tutele fasi, in particolare in quella di prevenzione e
repressione del fenomeno. Un modello di questo tipo potrebbe aiutare ad
elaborare strategie di controllo del territorio, meglio posizionare le squadre
addette allo spegnimento ed i punti di osservazione, prevedere attività di
monitoraggio e prevenzione nelle aree di maggior pregio e molto altro. In
generale sarebbe uno strumento di armonizzazione dei dati in possesso dei vari
Enti, finalizzato alla programmazione di strategie utili e raffinate per
combattere il fenomeno degli incendi boschivi. Siamo perciò a disposizione per
sostenere con le nostre competenze l’eventuale realizzazione di tale strumento.
6. Attività di sensibilizzazione: Dobbiamo
fare tutto il possibile per promuovere i valori di protezione civile e
sensibilizzare la popolazione rispetto ai rischi e danni degli incendi. Per
questo proponiamo di svolgere tre iniziative pubbliche, a cura della Città
metropolitana e dell’Ente Parco con la collaborazione di tutti gli Enti, da
svolgersi a:
- Reggio Calabria;
- Cittanova;
- Samo.
7. Un vademecum per tutti: strutturazione e
pubblicazione di un vademecum per cittadini ed escursionisti, finalizzato a
comunicare i comportamenti corretti da tenere e le corrette modalità di
segnalazione di un incendio. Sul punto siamo disponibili, su eventuali
indicazioni delle SS.VV., per collaborare ad elaborazioni grafiche e
diffusione”;
- tali suggerimenti sono sostanziati da
analisi, studi e cartografie dettagliate allegate presenti;
- in data 18 maggio si sono riunite in
seduta congiunta la Commissione consiliare contro il fenomeno della
‘ndrangheta, della corruzione e della illegalità diffusa e la Commissione
agricoltura e foreste, avente all’ordine del giorno le problematiche legate
alla salvaguardia del patrimonio boschivo calabrese ed alle possibili dinamiche
mafiose che su questo potrebbero intervenire;
- dalla riunione sono emerse una serie di
criticità e preoccupazioni relative al fenomeno degli incendi boschivi anche
per la stagione 2022;
tutto ciò premesso e considerato,
interrogano il Presidente della Giunta regionale
per sapere:
1) quali strategie, azioni e tecnologie si
intendano adottare o sono state già adottate al fine di incrementare la
capacità di previsione, prevenzione e contrasto degli incendi in Aspromonte in
relazione alle criticità evidenziate nello stesso Piano con riferimento:
a. al contingente dichiarato insufficiente
a garantire la turnazione minima necessaria, considerato che alcune postazioni
sono state accorpate o soppresse;
b. alle postazioni da dislocare nelle
diverse aree che risultano completamente scoperte, per le quali non si è in
grado di garantire un intervento immediato ed efficacemente adeguato in
funzione degli elementi naturali a rischio;
c. ai mezzi AIB, visto che nel corso degli
ultimi anni tutto il servizio ha risentito sia della mancanza del numero
necessario di autobotti per sopperire all’intera richiesta progettuale, sia
della mancanza di un idoneo numero di mezzi di trasporto collettivo,
preferibilmente dotati di modulo antincendio, per garantire gli interventi
degli addetti nelle svariate circostanze;
d. alla implementazione del rifornimento
idrico attraverso l’individuazione didiversi punti
oltre quelli esistenti, al fine di assicurare una distribuzione funzionale alla
salvaguardia delle aree più a rischio;
2) se intende integrare le azioni previste
nel citato Piano con le proposte ricevute dal ‘Coordinamento Aspromonte’
richiamate in premessa;
3) in particolare, se sono stati approvati
progetti di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, attraverso
l’utilizzo di sistemi mobili (droni o satelliti) per la raccolta di dati,
immagini e parametri meteo climatici, come previsto nello stesso Piano.
(57; 15/06/2022).
Irto, Iacucci,
Alecci, Bevacqua, Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
- in data 07.12.2018 la Giunta regionale,
ai sensi del Regolamento UE n. 1303/2013 art.37, con deliberazione n.617 ha
istituito il Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS), uno
strumento finanziario con dotazione iniziale di 20.000.000,00 di euro a valere
sulle risorse del POR FESR-FSE 2014-2020, finalizzato al sostegno sia
dell’occupazione che dell’inclusione sociale attraverso il finanziamento di due
prodotti: il Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI) e il Prestito
Partecipativo per il sostegno alle imprese sociali;
- con la suddetta D.G.R. n. 617/2018 è
stato anche approvato lo schema di accordo di finanziamento con Fincalabra S.p.A., in qualità di Organismo delegato per la
gestione e il funzionamento del FROIS, ai sensi dell’art.38 del Regolamento UE
n.1303/2013;
- in attuazione del Fondo Regionale
Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS) e in particolare del Microcredito
per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI), la Regione Calabria in data 15.07.2019
pubblica un avviso in preinformazione per la
concessione di aiuti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato con una
dote finanziaria pari a € 10.000.000,00, con l’obiettivo di sostenere gli
investimenti per la creazione di nuove imprese o il rafforzamento di imprese
esistenti;
Rilevato che: - nel mese di aprile 2022 la
Regione Calabria ha pubblicato due nuovi avvisi per l’attivazione dello
Strumento finanziario del FROIS: l’Avviso pubblico Linea 1 che prevede il
sostegno agli investimenti per la creazione di nuove imprese e l’Avviso
pubblico linea 2 per il sostegno alle Imprese Sociali;
- con deliberazione di Giunta n. 88 del
05.03.2022, la Regione Calabria ha confermato la società Fincalabra
S.p.A. quale soggetto gestore per l’esecuzione del FROIS, in conformità con le
disposizioni di cui all’Art. 38 del Regolamento UE n. 1303/2013 e quindi come società
responsabile della gestione di entrambi gli avvisi suddetti;
Considerato che: - l’avviso in preinformazione della Regione Calabria del 15.07.2019 era
rivolto principalmente alle imprese esistenti sul territorio regionale, in
particolare alle imprese in difficoltà, come quelle cosiddette non bancabili,
prevedendo la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per sostenere gli
investimenti per il loro rafforzamento;
- l’avviso che la Regione Calabria ha
pubblicato nello scorso mese di aprile, relativo all’attivazione del FROIS
Linea 1, si rivolge invece agli investimenti per la creazione esclusivamente di
nuove imprese ed esclude tout court il finanziamento alle imprese già
esistenti;
- gli accordi di finanziamento stipulati
tra la Regione Calabria e Fincalabra S.p.A. per la
gestione del FROIS e approvati rispettivamente dalle deliberazioni di Giunta n.
617/2018 e n. 88/2022, includono due documenti di Valutazione ex ante, stilati
ai sensi dell’art. 37 del Regolamento UE n. 1303/2013, le cui conclusioni e
raccomandazioni devono essere tenute in considerazione nella gestione dello
strumento finanziario del FROIS;
- entrambi i documenti di Valutazione si
basano sull’analisi della situazione del sistema produttivo calabrese, delle
imprese regionali e del sistema creditizio ed evidenziano un ritardo delle
imprese calabresi non solo rispetto alle zone più industrializzate del Paese ma
anche rispetto alle altre regioni del Sud Italia, e in particolare rilevano
come, secondo i recenti rapporti della Banca d’Italia, “l’accesso al credito in
Calabria sconti maggiori interessi e rischi rispetto alla media nazionale”
riferendosi a quello calabrese come a un “tessuto produttivo che vive in una
condizione di persistente stretta creditizia” a causa dei rigidi parametri
esistenti per l'erogazione del credito alle imprese da parte degli istituti
bancari, caratterizzato da “imprese mediamente più piccole, tecnologicamente
meno evolute e con minore capacità di raggiungere la domanda estera di quelle
nazionali ed europee” trattandosi spesso di “micro-imprese anche sul modello
dell’impresa familiare”;
- tra le raccomandazioni contenute nei
documenti di Valutazione ex ante risultano pressanti e inderogabili sia la
facilitazione dell’accesso ai finanziamenti, in particolare per quegli
imprenditori che hanno difficoltà ad accedere al credito tradizionale, sia la
necessità di incrementare le competenze per rendere le imprese più competitive;
- il microcredito è lo strumento
finanziario principale per rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e
sociale, favorendo la realizzazione di nuovi investimenti, in particolare per
quelle imprese cosiddette non bancabili, che presentano difficoltà di accesso
al credito tradizionale e quindi in condizioni di svantaggio;
- il periodo di crisi economica acuta che
stiamo attraversando, a causa dei rincari, come quello del costo dell’energia,
legati in parte alla guerra in Ucraina, ma soprattutto a una congiuntura
internazionale negativa iniziata ben prima, ha determinato l’aggravarsi delle
condizioni delle imprese in difficoltà, alcune delle quali si erano appena
riprese dai contraccolpi delle misure adottate per il contenimento della
diffusione della pandemia da Covid-19;
- molte delle imprese in difficoltà
esistenti sul territorio calabrese, specie se piccole e piccolissime, non
riescono ad accedere al credito tradizionale per finanziare i propri
investimenti o semplicemente per restare sul mercato e, laddove non riescano a
ottenere un sostegno economico attraverso gli strumenti regolari diventano
facili prede dell’usura;
- la chiusura di imprese risulterebbe in un
aumento del bacino dei disoccupati, dei cassaintegrati e dei percettori di
altre misure di sostegno economico;
tutto ciò premesso e considerato
interrogano il Presidente della Giunta regionale
per sapere:
- le ragioni della mancata attivazione
dell’avviso che la Regione Calabria in data 15.07.2019 ha pubblicato in preinformazione in attuazione del Fondo Regionale
Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS) e in particolare del Microcredito
per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI);
- le motivazioni dell’esclusione delle
imprese esistenti dalle agevolazioni di finanziamento previste dall’Avviso
pubblico Linea 1 che la Regione Calabria ha pubblicato nel mese di aprile c.a.
per l’attivazione del FROIS;
- quali interventi si intendono attuare
affinché la Regione Calabria si doti di uno strumento di finanziamento rivolto
alle imprese già esistenti sul proprio territorio, in particolare alle imprese
che si trovano in condizioni di svantaggio e con difficoltà di accesso al
credito, per impedirne la chiusura, ricordando che spesso queste imprese sono
piccole e piccolissime, condotte da giovani e da donne.
(58; 20/06/2022).
Il Consiglio regionale, premesso che:
il patrimonio arboreo può dare un forte
contributo nella lotta all’inquinamento, in quanto svolge una funzione preziosa
nell’assorbimento della CO2 e delle emissioni derivanti dalle polveri sottili
“filtrando” particelle di particolato derivanti dall’inquinamento;
la presenza di alberi sempreverdi, come
pini e alcune specie di querce, riduce ulteriormente le emissioni inquinanti in
quanto, mantenendo le foglie durante tutto l’arco dell’anno, permettono di
assorbire una maggiore quantità di polveri sottili e altri agenti inquinanti;
non può essere dimenticata la fondamentale
funzione di protezione e promozione della biodiversità svolta dagli alberi;iIl Comitato Difesa
Ambiente di Diamante (CS), attraverso la sede WWF del Tirreno Cosentino, ha
denunciato il taglio, da parte del Comune, di rigogliose essenze nell’alveo del
torrente Corvino di Diamante, per interventi, come comunicato, di sicurezza
fluviale, che, tuttavia, sono a molti apparsi non fondatamente motivati;
che negli anni precedenti, nello stesso
sito, alcuni alberi erano stati fatto oggetto di capitozzatura e per tale
circostanza, presso il Tribunale di Paola, è in corso un procedimento contro la
ditta esecutrice e l’Ufficio Tecnico Comunale che ha concesso l’autorizzazione;
considerato che l’abbattimento di alberi è
attività oggettivamente idonea a compromettere i valori ambientali in quanto
incide in maniera apprezzabile sull’assetto del territorio ed è riconducibile a
quell’attività di modificazione del territorio stesso per la quale è necessaria
la preventiva autorizzazione da parte dell’ente preposto alla tutela del
vincolo;
negli ultimi anni in Calabria si è
assistito ad atteggiamenti estremamente aggressivi nei confronti del verde
pubblico, così come di boschi e foreste, con abbattimenti e/o capitozzature di
innumerevoli alberi, con la conseguenza di danni gravissimi al prezioso
patrimonio arboreo, compromettendo altresì la difesa del suolo - dissesto
idro-geologico -, e la conservazione del paesaggio e della biodiversità;
considerato altresì che si registra la
crescita di una serie molto ampia e diversificata di utilizzi di boschi e
foreste, con positivi impatti di reddito e occupazionali, legati alle attività
turistico-ricreative, sportive, di didattica ambientale, di valorizzazione dei
prodotti non legnosi e culturali;
l’utilizzazione ottimale e sostenibile del
legno proveniente da boschi, foreste e verde urbano implica che si realizzi il
più elevato valore aggiunto possibile e se ne eviti l’impiego a scopo
energetico;
la gestione sostenibile del patrimonio
boschivo è riconosciuta e promossa dalla Regione Calabria attraverso la
Pianificazione Forestale e le PMPF quali strumenti per la tutela dell’assetto
idrogeologico;
(L. 183/1989, RD 3267/23 e RD 1126/26);
la salvaguardia e la valorizzazione delle
zone montane (L. 97/1994);
la tutela e la valorizzazione dei beni
ambientali e paesistici (L. 394/1991, D. Lgs. 42/2004, D. Lgs. 152/2006);
la tutela della biodiversità e degli
habitat naturali nella rete Natura 2000 (D.P.R. 357/1997, D.P.R. 120/2003, L.
157/1992);
impegna la Giunta regionale
ad assumere ogni utile e necessario
provvedimento al fine di adottare soluzioni sostenibili e uniformi sul
territorio regionale, per tutelare il patrimonio boschivo e forestale
calabrese, nonché il verde pubblico dei comuni calabresi.
(24; 16/06/2022) Laghi e Lo Schiavo.
Il Consiglio regionale, premesso che:
l'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del
2020 (cosiddetto decreto Rilancio convertito dalla legge n. 77 del 17 luglio
2020, ha introdotto il cosiddetto "Super bonus", una detrazione del
110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza
energetica e di misure antisismiche sugli edifici;
a legislazione vigente, la detrazione, ad
oggi, può essere chiesta per le spese documentate e rimaste a carico del
contribuente sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (termine prorogato
dal comma 66 della legge di bilancio 2021) per interventi effettuati sulle
parti comuni di edifici condominiali, sulle unità immobiliari indipendenti e
sulle singole unità immobiliari (fino ad un massimo di due);
l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n.
59 del 2021, ha prorogato al 30 giugno 2023 il termine per avvalersi della
misura del "Superbonus" per gli Istituti autonomi case popolari-Iacp
comunque denominati, nonché per gli enti aventi le stesse finalità sociali;
uno degli aspetti più innovativi del
cosiddetto "Superbonus" è la possibilità, per le spese sostenute
negli anni dal 2020 al 2022, di usufruire di alcune detrazioni fiscali in
materia edilizia ed energetica sotto forma di crediti di imposta o sconti sui
corrispettivi, cedibili ad altri soggetti, comprese banche e intermediari
finanziari;
i crediti legati ai bonus edilizi
(Superbonus, ecobonus, ristrutturazione, bonus facciate), secondo la Cgia,
assommano già a 46 miliardi;
nelle ultime settimane il sistema
finanziario, dalle banche alle Poste alla Cdp, ha
bloccato la cessione dei crediti fiscali per un ammontare superiore a 5
miliardi di euro, di cui 4 si riferiscono a cessioni e sconti in fattura;
a causa di questo meccanismo le imprese non
sono più in grado di fare gli sconti in fattura e con crediti fiscali già
acquisiti e non cedibili le aziende si trovano in crisi di liquidità con il
rischio di sospendere i cantieri, non poter pagare i fornitori e addirittura
fallire;
secondo un'analisi della Cna se non riparte
il meccanismo della cessione dei crediti, 33mila imprese artigiane nella
filiera delle costruzioni rischiano di fallire e 150mila lavoratori di perdere
il posto;
in Calabria il settore edilizio, dopo anni
di crisi, si è particolarmente ripreso grazie a questa norma fiscale che ha
rilanciato gli investimenti e le ristrutturazioni nel settore, generando
significativi fatturati anche nell'indotto, con una forte azione di contrasto
all'evasione e al lavoro nero nel settore delle costruzioni e della
manutenzione;
è essenziale, in questa fase, creare un
quadro di certezze: l) per i beneficiari e per le famiglie che avendo
programmato la ristrutturazione delle case, investendo gran parte del risparmio
accumulato, rischiano di vanificare il proprio investimento;
2) per i lavoratori, che hanno bisogno di
un mercato delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni in stabile crescita
sostenuto da incentivi che spingono all'"emersione" del lavoro nero e
alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro;
3) per le imprese, che per i contratti in
essere sono penalizzate e rischiano a causa del blocco della cessione dei
crediti squilibri di cassa con potenziali conseguenze devastanti in termini di
sopravvivenza;
il quadro molto preoccupante deve
sollecitare un intervento straordinario da parte dello Stato per scongiurare
una gravissima crisi economica e sociale i bonus per l'edilizia hanno offerto
un contributo molto rilevante al rimbalzo del Pil l'anno scorso e oltre il 90%
delle imprese è convinta che la mancanza di una soluzione per svuotare i
cassetti fiscali determinerà il mancato avvio di nuovi cantieri
impegna la Giunta regionale
ad adottare
opportune iniziative verso il ministero dell'Economia affinché adotti misure
utili allo sblocco della cessione dei crediti introducendo una norma ad hoc nel
"Decreto Aiuti" necessaria a garantire la liquidità alle imprese,
scongiurando così una grave e devastante crisi nel settore edilizio.
(25; 20/06/2022) Lo Schiavo.
È pervenuta risposta scritta alla seguente
interrogazione:
Tavernise. Al
Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
- il porto di Vibo Valentia, caratterizzato
da una doppia funzione, commerciale e turistica, è specializzato nella
distribuzione di carburanti e gas, nel commercio di prodotti ittici e nel
turismo, sia da diporto che per i collegamenti da e per le Isole Eolie. È la
sede di una delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera più grandi d'Italia,
con giurisdizione che va da Nicotera a Maratea, così come è sede del Comando
provinciale della Guardia di Finanza;
- con la delibera di Giunta Regionale n.
412 del 24 ottobre 2016 relativa al “Piano regionale dei Trasporti” la Regione
Calabria destina la cifra di 54 milioni di euro, derivanti dal Fondo per lo
Sviluppo e la Coesione 2014-2020, ai porti di Vibo Valentia, Reggio Calabria,
Villa San Giovanni, Corigliano Calabro, Crotone e Taureana di Palmi, così come
previsto dal “Patto per lo sviluppo della Regione Calabria” approvato dal CIPE
il 10 agosto 2016 e che individua risorse per complessivi 195 milioni per il
settore prioritario “Sistema portuale. Porti nazionali e regionali”;
- l’11 luglio 2018 viene sottoscritto,
nella sede della Cittadella a Catanzaro, l’Accordo tra Amministrazioni per il
sistema infrastrutture portuali di rilevanza economica nazionale e
internazionale. L’importo totale degli investimenti previsti dall’Accordo
ammonta a 74,9 milioni di euro, di cui 60 milioni sono destinate dalla Regione
con fondi per lo sviluppo e la coesione e 14,9 da parte dell'Autorità portuale
di Gioia Tauro. L'accordo è sottoscritto, per la Regione, dal presidente della
Giunta, per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal provveditore
per le opere pubbliche Sicilia-Calabria, per l'autorità portuale di Gioia Tauro
e per il Consorzio regionale per le attività produttive, dai rispettivi
commissari straordinari. Nello specifico gli interventi riguardano i porti di: Vibo
Valentia (18 milioni di euro), Gioia Tauro (16,5 milioni di euro), Reggio
Calabria (6,5 milioni di euro), Taureana di Palmi (4,5 milioni di euro),
Corigliano Calabro (12,9 milioni di euro), Crotone (9 milioni di euro), Villa
San Giovanni (5 milioni di euro). Inoltre, altri 2,5 milioni di euro sono
previsti per il controllo telematico dello Stretto. Per quanto riguarda la
tempistica per l’utilizzo concreto delle risorse, il dirigente generale del
Dipartimento regionale infrastrutture e lavori pubblici dichiara “già alla fine
di questo mese si potrà andare alla firma delle convenzioni attuative”;
-la delibera di Giunta Regionale n. 308 del
13 luglio 2018 recepisce la sottoscrizione dell’Accordo tra Amministrazioni e
nell’allegato “A” vengono indicati, per il Porto di Vibo Valentia, gli
interventi, per complessivi 18 milioni di euro, per “Lavori di risanamento e
consolidamento delle Banchine Pola e Tripoli” per un importo di 6,5 milioni di
euro e “Lavori di risanamento e consolidamento delle Banchine Papandrea e Buccarelli” per un importo di 11,5 milioni di euro, con
soggetto attuatore il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Considerato che: - dal 2018 in poi, nonostante l’accordo siglato tra il
Provveditorato ai lavori pubblici, per conto del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, e la Regione Calabria e la delibera di Giunta confermativa,
l’iter per la realizzazione degli interventi nel porto di Vibo Valentia si
arresta e le risorse restano bloccate;
- i 18 milioni vengono trattenuti nelle
casse regionali per sopravvenute difficoltà a riversarli al Ministero,
competente per gli interventi sul porto di interesse nazionale di Vibo
Valentia. Il finanziamento non riesce così ad essere girato al Provveditorato
interregionale per le opere pubbliche con la motivazione che gli uffici dello
Stato non dispongono di un conto corrente bancario;
- a novembre 2019, visto il rischio di
perdita delle risorse, i 18 milioni vengono trasferiti dalla Regione al
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti allo scopo di farli arrivare al
Provveditorato delle Opere pubbliche, per il loro utilizzo. Ma ciò non avviene
e le somme, tutt’ora, risultano giacenti nelle casse del Ministero. Tenuto
conto che: - il 18 giugno 2021 viene istituita l’Autorità di Sistema Portuale
dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, con competenza sui porti di Gioia Tauro,
Crotone, Corigliano Calabro, Palmi e Vibo Valentia;
- il 21 dicembre 2021 è stato firmato il
decreto di progettualità esecutiva relativo ai due progetti di fattibilità
tecnico economica voluti dall’Autorità portuale di Sistema dei Mari Tirreno
Meridionale e Ionio per i lavori di “Risanamento e consolidamento delle
banchine portuali Pola, Tripoli, Papandrea e Buccarelli”
del porto di Vibo Valentia, in attesa che la Regione Calabria trasferisca la
disponibilità dell’investimento di 18 milioni di euro, concesso attraverso il
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Questi lavori sono ritenuti necessari,
rilevate le precarie condizioni di tutte le banchine dell’infrastruttura
vibonese, determinate nel tempo da una concatenazione di fattori. Tra questi il
susseguirsi di fenomeni di risacca, la mancata attività di dragaggio, che ha
determinato l’innalzamento dei fondali variabili da banchina a banchina, e la
dislocazione dei massi di banchina che ha generato estese cavità nel muro.
Condizioni infrastrutturali di inefficienza che hanno limitato la crescita
dello scalo, determinandone l’impossibilità di attracco alle banchine e,
quindi, lo scarso utilizzo delle stesse da parte di aziende della vicina area
industriale oltre al mancato sviluppo turistico del porto;
- tra gli interventi dei due progetti, sono
previsti: la costruzione di paratie di contenimento, un sistema di raccolta
delle acque meteoriche di banchina, con relativo trattamento, il dragaggio dei
fondali, la riqualificazione dei piazzali retrostanti le banchine e il
ripristino della pavimentazione delle banchine. Si tratta di interventi
tecnico-funzionali del valore complessivo di 18 milioni di euro fondamentali per
la razionalizzazione delle attività portuali;
- attraverso la pianificazione di questi
lavori l’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio
punta, in primo luogo, alla messa in sicurezza delle banchine e, così, al
ripristino della capacità operativa dell’intera infrastruttura portuale, e,
conseguentemente, al rilancio dello scalo affinché possa concretamente essere
al servizio sia delle attività commerciali e industriali ma anche diportistiche
e da crociera, risolvendo il problema dell’insabbiamento, per poter accogliere
navi con maggiore carico, navi da crociera e yacht, valorizzando il comparto
pesca, mantenendo e rendendo funzionali i depositi costieri, arricchendo e
integrando in un’ottica di sistema il potenziale impatto dell’infrastruttura su
tutto il territorio. Preso atto che: - l’intenzione di porre il porto di Vibo
Valentia al centro di azioni politiche strategiche mirate allo sviluppo
infrastrutturale e logistico del territorio e dell’intera Regione si infrange
di fronte ad azioni che non hanno ancora trovato seguito e che lasciano
l’infrastruttura portuale vibonese, pur con i progetti sulle banchine già
pronti, in una condizione di attesa di una liquidità pur prevista e stanziata
da molti anni. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della
Giunta regionale
per sapere:
1. quali iniziative urgenti e necessarie
intenda assumere al fine di attuare l'accordo stipulato per la concretizzazione
di investimenti di così rilevante portata per lo scalo di Vibo Valentia, verificando
se le somme impegnate e bloccate da ben sei anni possano essere finalmente
utilizzate, velocizzando la stipula di una convenzione tra la Regione Calabria
e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili così da dare
all’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio la
possibilità di utilizzare i 18 milioni di euro e far diventare l’infrastruttura
portuale vibonese fulcro di una rinascita territoriale sia economica che
occupazionale.
(50; 21/04/2022).
(Risposta)
Il Consiglio
regionale della Calabria
premesso che:
l'articolo 119
del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto decreto Rilancio convertito dalla
legge n. 77 del 17 luglio 2020, ha introdotto il cosiddetto “Superbonus”, una
detrazione del 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di
efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici; a legislazione
vigente, la detrazione, ad oggi, può essere chiesta per le spese documentate e
rimaste a carico del contribuente sostenute dall’1 luglio 2020 al 30 giugno
2022 (termine prorogato dal comma 66 della legge di bilancio 2021) per
interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, sulle unità
immobiliari indipendenti e sulle singole unità immobiliari (fino ad un massimo
di due); l'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 59 del 2021, ha prorogato
al 30 giugno 2023 il termine per avvalersi della misura del
<<Superbonus>> per gli Istituti autonomi case popolari-Iacp
comunque denominati, nonché per gli enti aventi le stesse finalità sociali;
uno degli aspetti
più innovativi del cosiddetto <<Superbonus>> è la possibilità, per
le spese sostenute negli anni dal 2020 al 2022, di usufruire di alcune
detrazioni fiscali in materia edilizia ed energetica sotto forma di crediti di
imposta o sconti sui corrispettivi, cedibili ad altri soggetti, comprese banche
e intermediari finanziari;
i crediti legati
ai bonus edilizi (Superbonus, ecobonus, ristrutturazione, bonus facciate),
secondo la Cgia, assommano già a 46 miliardi;
nelle ultime
settimane il sistema finanziario, dalle banche alle Poste alla Cdp, ha bloccato la cessione dei crediti fiscali per un
ammontare superiore a 5 miliardi di euro, di cui 4 si riferiscono a cessioni e
sconti in fattura;
a causa di questo
meccanismo le imprese non sono più in grado di fare gli sconti in fattura e con
crediti fiscali già acquisiti e non cedibili le aziende si trovano in crisi di
liquidità con il rischio di sospendere i cantieri, non poter pagare i fornitori
e addirittura fallire;
secondo
un'analisi della Cna se non riparte il meccanismo della cessione dei crediti,
33mila imprese artigiane nella filiera delle costruzioni rischiano di fallire e
150mila lavoratori di perdere il posto;
in Calabria il
settore edilizio, dopo anni di crisi, si è particolarmente ripreso grazie a
questa norma fiscale che ha rilanciato gli investimenti e le ristrutturazioni
nel settore, generando significativi fatturati anche nell'indotto, con una
forte azione di contrasto all'evasione e al lavoro nero nel settore delle
costruzioni e della manutenzione;
è essenziale, in
questa fase, creare un quadro di certezze:
1) per i
beneficiari e per le famiglie che avendo programmato la ristrutturazione delle
case, investendo gran parte del risparmio accumulato, rischiano di vanificare
il proprio investimento;
2) per i
lavoratori, che hanno bisogno di un mercato delle ristrutturazioni e delle
riqualificazioni in stabile crescita sostenuto da incentivi che spingono all'
<<emersione>> del lavoro nero e alla stabilizzazione dei rapporti
di lavoro;
3) per le
imprese, che per i contratti in essere sono penalizzate e rischiano a causa del
blocco della cessione dei crediti squilibri di cassa con potenziali conseguenze
devastanti in termini di sopravvivenza;
il quadro molto
preoccupante deve sollecitare un intervento straordinario da parte dello Stato
per scongiurare una gravissima crisi economica e sociale
i bonus per
l'edilizia hanno offerto un contributo molto rilevante al rimbalzo del Pil
l’anno scorso e oltre il 90% delle imprese è convinta che la mancanza di una
soluzione per svuotare i cassetti fiscali determinerà il mancato avvio di nuovi
cantieri
impegna la Giunta regionale
a adottare
opportune iniziative verso il ministero dell'Economia affinché adotti misure
utili allo sblocco della cessione dei crediti introducendo una norma ad hoc nel
“Decreto Aiuti” necessaria a garantire la liquidità alle imprese, scongiurando
così una grave e devastante crisi nel settore edilizio.
Il Consiglio regionale
vista la deliberazione n. 36 del 30 maggio
2022, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha proposto al Consiglio regionale
l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 dell’Ente, della
relazione sulla gestione 2021 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei
risultati attesi;
premesso che:
-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.
118, così come modificato e integrato dal decreto legislativo del 10 agosto
2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei
sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato
a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili
generali per regioni, province autonome ed enti locali;
-con deliberazione consiliare n. 100 del 29
dicembre 2020 è stato approvato il bilancio di previsione Consiglio regionale
della Calabria per gli esercizi finanziari 2021 -2023;
-con deliberazione dell'Ufficio di
Presidenza n. 60 del 29 dicembre 2020 è stato approvato il Documento tecnico di
accompagnamento al bilancio di previsione per gli esercizi 2021 -2023 e sono
state assegnate le risorse al Segretario/Direttore Generale;
-con determinazione del Segretario Generale
R.G. n. 782 del 30 dicembre 2020 è stato approvato il bilancio finanziario
gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2021 -2023;
-con deliberazione del Consiglio regionale
n. 147 del 10 agosto 2021 sono stati approvati l'assestamento e ulteriori
variazioni al bilancio di previsione 2021 -2023 del Consiglio regionale;
-con deliberazione dell'Ufficio di
Presidenza n. 5 del 16 febbraio 2022 è stato approvato il verbale di chiusura
della contabilità dell'esercizio finanziario 2021;
considerato che:
-l’articolo 18-bis del d.lgs.118/2011, al
comma 1 dispone che “al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli
enti adottano un sistema di indicatori semplici, denominato «Piano degli
indicatori e dei risultati attesi di bilancio» misurabili e riferiti ai
programmi e agli altri aggregati del bilancio, costruiti secondo criteri e
metodologie comuni”, e al comma 3 che il Piano di cui al comma 1 è allegato al
bilancio di previsione o del budget di esercizio e del bilancio consuntivo o
del bilancio di esercizio;
-l'articolo 67 del d.lgs. 118/2011 dispone
che "La Presidenza del Consiglio regionale sottopone all'Assemblea
consiliare (...) il rendiconto del Consiglio regionale. Le relative risultanze
finali confluiscono nel rendiconto consolidato di cui all'art. 63, comma 3. Al
fine di consentire il predetto consolidato,
l'assemblea consiliare approva il proprio rendiconto entro il 30 giugno
dell'anno successivo";
visto il Regolamento interno di
amministrazione e contabilità del Consiglio regionale della Calabria, approvato
con deliberazione consiliare n. 19 del 4 maggio 2017 e successivamente
modificato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;
dato atto che:
-l'articolo 77 del suddetto Regolamento
interno dispone che "Successivamente all'approvazione del rendiconto,
l'assemblea consiliare approva il bilancio consolidato di gruppo del Consiglio
regionale con le società controllate e partecipate secondo le modalità e gli
schemi previsti dal d.lgs. 118/2011 (...) Il bilancio consolidato è approvato dal
Consiglio regionale entro il 31 agosto dell'anno successivo all'esercizio
finanziario di riferimento ed è trasmesso, dopo l'approvazione consiliare, alla
Regione entro i dieci giorni successivi.";
-il Consiglio regionale detiene la
partecipazione nella società in house providing
“Portanova S.p.A.”;
preso atto che:
-con determinazione del dirigente del
Settore Bilancio e Ragioneria n. 300 del 29 aprile 2022 è stato parificato il
conto del Tesoriere e degli agenti contabili interni, alla luce della corrispondenza
delle risultanze trasmesse da ciascuno con quelle del Settore Bilancio e
Ragioneria del Consiglio regionale;
-con deliberazione del Consiglio regionale
n. 76 del 6 giugno 2022 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei
residui attivi e passivi al 31 dicembre 2021, ai sensi dell'articolo 3, comma
4, del d.lgs.118/2011 e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione
2021-2023 e al bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della
Calabria;
richiamato l'articolo 7, comma 8, della
legge regionale 15 marzo 2002, n.13, che dispone la pubblicazione dei
rendiconti dei Gruppi consiliari in allegato al conto consuntivo del Consiglio
regionale e sul sito istituzionale dell'Ente;
visti:
-lo schema di rendiconto dell'esercizio
2021, redatto ai sensi dell'allegato 10 al d.lgs.118/2011, che costituisce
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
-la relazione sulla gestione dell'esercizio
2021, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del d.lgs. 118/2011, e allegata
al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
-il Piano degli indicatori di bilancio e
dei risultati attesi relativi al rendiconto dell’esercizio 2021, allegato al
presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
vista la relazione della Commissione
speciale di Vigilanza, redatta ai sensi dell’articolo 73 del Regolamento
interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvata
nella seduta del 21 giugno 2022 e allegata alla presente deliberazione quale
parte integrante e sostanziale;
preso atto che il Collegio dei Revisori,
con verbale n. 21 del 21 giugno 2022, allegato alla presente deliberazione
quale parte integrante e sostanziale, ha redatto la relazione al rendiconto
dell’esercizio finanziario 2021 del Consiglio regionale, esprimendo “giudizio
positivo” per l’approvazione del documento contabile, comprensivo dei relativi
allegati;
udito il relatore, Consigliere Cirillo, che
ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le considerazioni, motivazioni e
finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate: -di
approvare il rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 del Consiglio
regionale, allegato alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale, nelle seguenti risultanze
finali riepilogative:
|
GESTIONE 2021 |
|
|
|
RESIDUI |
COMPETENZA |
TOTALE |
Fondo di cassa al 1° gennaio 2021 |
|
|
14.762.029,10 |
RISCOSSIONI |
32.805.754,97 |
23.321.352,01 |
56.127.106,98 |
PAGAMENTI |
1.693.336,80 |
55.454.439,56 |
57.147.776,36 |
Fondo di cassa al 31 dicembre 2021 |
13.741.359,72 |
||
PAGAMENTI per azioni esecutive non
regolarizzate al 31 dicembre |
0,00 |
||
Differenza |
13.741.359,72 |
||
RESIDUI ATTIVI |
4.992.623,06 |
43.524.825,67 |
48.517.448,73 |
RESIDUI PASSIVI |
3.633.845,17 |
2.522.057,48 |
6.155.902,65 |
Differenza |
|
|
42.361.546,08 |
FPV per spese correnti |
|
|
2.081.756,34 |
FPV per spese in conto capitale |
|
|
1.273.832,58 |
Avanzo d'amministrazione al 31 dicembre
2021 |
52.747.316,88 |
-di approvare la Relazione sulla gestione
dell'esercizio 2021, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del d.lgs.
118/2011, e allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e
sostanziale;
-di approvare il Piano degli indicatori di
bilancio e dei risultati attesi relativi al rendiconto dell’esercizio 2021,
allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;
-di dare atto che l’avanzo di
amministrazione dell’esercizio 2021 è così suddiviso:
Avanzo vincolato |
12.434.819,83 |
Avanzo accantonato |
7.880.814,11 |
Avanzo destinato agli investimenti |
12.278.170,93 |
Avanzo libero |
20.153.512,01 |
-di rinviare ad un successivo atto la
destinazione dell'avanzo libero dell'esercizio 2021;
-di dare atto che i risultati della
gestione del Consiglio regionale per l'esercizio 2021 confluiranno nel
rendiconto consolidato della Regione Calabria, ai sensi dell'articolo 67 del
d.lgs. 118/2011;
-di dare atto che, successivamente
all'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2021, si procederà
all'approvazione del bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con
la società partecipata "Portanova S.p.A.";
-di dare atto che i rendiconti dei Gruppi
consiliari anno 2021 saranno pubblicati, in allegato, al rendiconto del
Consiglio regionale sul sito istituzionale dell'Ente;
-di trasmettere la presente deliberazione,
unitamente ai relativi allegati sopra richiamati, alla Giunta regionale, ai
sensi dell’articolo 73, comma 6 del Regolamento interno di amministrazione e
contabilità del Consiglio regionale.
Art. 1
(Modifiche
all’articolo 14 del Regolamento interno)
1. Il comma 1 dell’articolo 14 della
deliberazione del Consiglio regionale 27 maggio 2005, n. 5 (Regolamento interno
del Consiglio regionale) è sostituito dal seguente:
“1. Ogni variazione relativa alla
composizione dei singoli Gruppi già costituiti è tempestivamente comunicata al
Presidente del Consiglio da parte dei Presidenti dei Gruppi consiliari cui si
riferisce la variazione stessa.”.
Art. 2
(Modifiche
all’articolo 17 del Regolamento interno)
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 17 del
Regolamento interno del Consiglio regionale è aggiunto il seguente:
“2. La Giunta delle elezioni non può essere
convocata se non sono indicati tutti i componenti da parte di ogni Gruppo
consiliare. In caso di mancata indicazione anche da uno solo dei Gruppi
consiliari, ogni Presidente del Gruppo consiliare che non ha provveduto alla
designazione, è considerato componente di diritto della Giunta delle elezioni,
in via provvisoria.”.
Art. 3
(Sostituzione
dell’articolo 33 del Regolamento interno)
1. L’articolo 33 del Regolamento interno
del Consiglio regionale è sostituito dal seguente:
“Articolo 33
(Commissione contro il fenomeno della
‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa)
1. È istituita la Commissione contro il
fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa in
Calabria, composta, nel rispetto del criterio della proporzionalità di cui
all’articolo 29, comma 1, e sulla base delle designazioni dei Gruppi.
2. Alla Commissione di cui al presente
articolo si applicano integralmente le disposizioni relative alle Commissioni
permanenti, salvo quanto disposto nel comma 3.
3. Le competenze e le modalità di esercizio
delle funzioni della Commissione sono stabilite dalla legge regionale 27
dicembre 2002, n. 50 e dalla legge regionale 26 aprile 2018, n. 9.”.
Art. 1
(Modifica
dell’articolo 23 della l.r. 15/2013. Proroga del
termine di adeguamento)
1. Al comma 1 dell'articolo 23 della legge
regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima
infanzia), le parole "entro il 30 giugno 2022" sono sostituite dalle
seguenti: "entro il 30 giugno 2023".
Art. 2
(Clausola di
invarianza finanziaria)
1. Dall'attuazione della presente legge non
derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Art. 3
(Entrata in
vigore)
1. La presente legge entra in vigore il
giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale
telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Integrazione
all’articolo 23 della l.r. 35/2015)
1. Dopo il comma 10-bis dell’articolo 23
della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto
pubblico locale) è aggiunto il seguente comma:
“10-ter. Il programma di esercizio dei
Servizi di trasporto pubblico locale riferito all'annualità 2021 è prorogato
per l'anno 2022 e, comunque, rimane valido ed efficace fino all'approvazione
del successivo Programma pluriennale del trasporto pubblico locale, ai sensi
della presente legge. Fino a tale approvazione, la Giunta regionale, nei limiti
delle disponibilità di bilancio per l'anno 2022, può apportare le modifiche
necessarie per esigenze indifferibili e può prevedere servizi aggiuntivi.”.
Art. 2
(Clausola di
invarianza finanziaria)
1. Dall'attuazione della presente legge non
derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Art. 3
(Entrata in
vigore)
1. La presente legge entra in vigore il
giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Calabria.