Presidenza del Presidente G.Battista
Caligiuri
La seduta inizia alle 15,45
Franco
PILIECI, Segretario. Legge il verbale
della seduta precedente.
(E’ approvato)
Legge le
comunicazioni.
(Sono riportate in allegato)
Franco
PILIECI, Segretario. Legge le
interrogazioni presentate alla Presidenza.
(Sono riportate in allegato)
Poiché il gruppo
di lavoro sta esaminando gli emendamenti al bilancio e quindi ha chiesto ancora
un’ora e mezzo di tempo, sospendiamo la seduta..
La seduta sospesa alle 16,10 è ripresa
alle 18,10
La seduta
è sospesa, per richiesta della minoranza, che sta informando i propri
consiglieri sull’esito della riunione ristretta.
La seduta sospesa alle 18,12 è ripresa
alle 19,00
L’ordine
del giorno reca il seguito del progetto di legge numero 350/6^ di iniziativa
della Giunta regionale, recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale 2000 e pluriennale 2000/2002 della Regione Calabria (legge
finanziaria)” e progetto di legge numero 351/6^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per
l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002”.
Do lettura
del comma 1 dell’articolo 1: “Per gli interventi di cui alla legge regionale 5
aprile 1983 numero 13 “Norme per l’attuazione dello Statuto per l’iniziativa
legislativa popolare e per referendum” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 50 milioni”.
(Interruzioni)
Il comma 1
è senza emendamenti. Chi vota a favore?
(Interruzione)
Prego,
onorevole Adamo.
Dicevo,
Presidente, non semplifichiamo, nel tentativo e nella speranza di facilitare i
lavori, perché poi rischiamo invece di complicarli. Io penso che ogni
emendamento, prima della votazione finale dell’articolo, vada illustrato se il
primo firmatario o la Giunta intendono illustrarlo, e poi si deve dare prima
della votazione la possibilità di parlare uno a favore e due contro. Nel caso
non ci sia nessuno che lo illustri oppure nessuno che parli a favore o contro,
si va direttamente al voto. Evitiamo di doverci “battere” per avere la parola…
Fra
l’altro, dato che il merito di ogni emendamento è rimandato a commi, articoli,
a leggi, eccetera, eccetera, abbiamo anche una certa; è bene, allora, per
mettere in condizione ogni consigliere regionale di sapere ciò che discute, ciò
che vota, andare lentamente e con ordine, ma non perché bisogna fare tardi, ma
per dare ordine ai lavori.
Onorevole
Adamo, non c’è nessuna corsa, noi abbiamo tutto il tempo che vogliamo per
discutere quello che vogliamo.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.
Voglio
semplicemente dire all’onorevole Adamo che questo si chiama annuncio di
ostruzionismo e siccome il tempo che fin qui è passato è stato dedicato allo
studio comune di queste cose articolo per articolo, vuol dire che chiude la
porta per il futuro a qualunque tipo di riunione comune, perché la motivazione
è che la minoranza deve avere il tempo di controllare i singoli consiglieri. Ci
sono stati fiumi di riunioni e tengo a precisare che l’altra sera,
contrariamente a quanto è stato divulgato da certa stampa o da certa
televisione, la responsabilità per la fallita riunione ed il ritorno in Aula
dell’incontro che c’era tra maggioranza e minoranza non è da attribuirsi al
fatto che la maggioranza “era riunita e spaccata”, ma perché la minoranza era
riunita e la maggioranza ha atteso oltre un’ora, dopodiché ha proceduto ad
esaminare gli emendamenti della minoranza.
Quindi, se
il clima che si vuole instaurare è questo, noi ne dobbiamo prendere atto,
perché la lettura emendamento per emendamento significa la classica
dichiarazione di ostruzionismo. Ne prendiamo atto.
La parola
all’onorevole Adamo.
Evitiamo
le incomprensioni di avvio dell’attività di questo Consiglio regionale, perché
altrimenti diventa una difficoltà strutturale e poi non so come uscirne,
collega Umberto Pirilli.
Precisiamo,
anche agli occhi della stampa e della opinione pubblica: a) oggi ha lavorato
una Commissione paritetica – così è stata definita – che – e noi lo ringraziamo
per questo – è stata proposta dal Presidente del Consiglio regionale e che noi
abbiamo accettato; lo dico perché, a scanso di equivoci, la Commissione
paritetica non è stata una nostra richiesta, cioè non pensavamo a quella come
una sede sostitutiva dell’Aula; b) ritengo utilissimo il lavoro che abbiamo
fatto, serve molto ai fini di snellire i lavori dell’Aula, però non è stato un
lavoro – perché si possa comprendere il tutto in Aula, ma anche fuori dall’Aula
– contrattualistico, cioè non abbiamo semplificato ciò che è materia di lavoro
di Aula, ci siamo limitati ad un approfondimento e ad uno scambio di
informazione a proposito degli orientamenti che venivano comunicati dalla
maggioranza alla minoranza, nient’altro che questo.
Siccome ci
sono dei punti, però, che non abbiamo discusso per nulla lì in quella sede, sui
quali è necessario che si assuma una posizione, che voi la motiviate, noi la
motiviamo, la nostra preoccupazione è stata quella di poter dire al Presidente
del Consiglio: “Beh, gestiamo in modo metodologicamente corretto per evitare
che si dica articolo 1, votiamo, articolo 2, votiamo, articolo 3, votiamo..” e
di volta in volta abbiamo difficoltà a comprenderci.
Chiarito
questo, per quanto riguarda il rinvio, scusate…
(Interruzione dell’onorevole Pirilli)
E così è,
nient’altro…
(Interruzione dell’onorevole Pirilli)
Ma
articolo per articolo siamo costretti dalla legge, se no il bilancio si
invalida, Pirilli, cioè un voto che dalle nostre parti si dice “all’ammuzzo”
non si può dare; per legge dobbiamo – per fortuna, io dico – secondo le regole
della democrazia darlo articolo per articolo ed emendamento per emendamento. Ci
possono essere articoli ed emendamenti su cui non si interviene, ce ne sono
altri su cui si interviene, ma questo passaggio va fatto.
Sul rinvio
dell’altra sera, per amor di carità, noi abbiamo soltanto preso atto della
volontà della maggioranza, cioè su questo punto non c’è stato un impedimento a
proseguire i lavori dell’altra sera perché la minoranza non era pronta; la
minoranza ha soltanto combattuto il caldo che c’è in questo palazzo, riunendosi
in una sala dove c’era l’aria condizionata, attendendo il tempo di questa
riunione della Commissione paritetica, che poi non c’è stata perché il
Presidente del Consiglio ci ha rinviati a stamattina. In Aula abbiamo
dichiarato la nostra disponibilità, punto e basta.
Va bene,
passiamo avanti. Quindi io eviterò di leggere i commi se ognuno di voi li ha
davanti, altrimenti li leggerò uno per uno.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
La
procedura per l’approvazione del bilancio in Aula è semplicissima, il collega
Adamo si è limitato solo a sottolinearlo; sempre abbiamo fatto così.
(Interruzione)
No? No, il
problema è, laddove per esempio rispetto alla proposta avanzata illo tempore da noi non ci sono
modificazioni, ovviamente non è che cambia il nostro atteggiamento, dove ci
sono modificazioni abbiamo il diritto-dovere di dire la nostra.
E’ giusto.
Allora, comma 1: parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta?
Favorevole. Pongo in votazione il comma 1 dell’articolo 1.
(E’ approvato)
Comma 2:
parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in
votazione il comma 2.
(E’ approvato)
Comma 3:
parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in
votazione il comma 3.
(E’ approvato)
Comma 4:
parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in
votazione il comma 4.
(E’ approvato)
Al comma 5
è stato presentato emendamento soppressivo a firma Chiaravalloti, protocollo
975: “Il comma 5 dell’articolo 1 è soppresso”.
“La
maggiore disponibilità di lire 2 miliardi è compensata dalla riduzione per lo
stesso importo della dotazione del capitolo 3202101 dello stato di previsione
dell’entrata del bilancio 2000”.
Parere del
relatore?
Si recuperano
2 miliardi destinati al nucleo di valutazione. Siccome già l’anno scorso questi
fondi sono rimasti e quindi basteranno anche per quest’anno, era inutile
appunto inserire altri 2 miliardi. Quindi si tratta soltanto di questo. Esprimo
parere favorevole.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento testé illustrato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 976 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 1 sono inseriti i seguenti
commi:
5. Il
personale dipendente della Giunta regionale che presta servizio nelle strutture
ausiliarie dei Dipartimenti – previste dall’articolo 5 della legge regionale 13
maggio 1996, n. 7 – è equiparato al personale di cui alla legge regionale 26
maggio 1997, n. 8, limitatamente alle prestazioni di lavoro straordinario e
all’indennità forfettizzata. Limitatamente ad una sola unità ciascun
Dipartimento può avvalersi di personale di altre pubbliche amministrazioni.
6.
All’articolo 8, comma 3, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, dopo le
parole “del Vicepresidente” sono aggiunte le parole: “e degli assessori”.
7.
All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8 – così
come modificato ed integrato dall’articolo 13, commi 1 e 2, della legge
regionale 13 settembre 1999, n. 27 – dopo le parole “ed i Presidenti” sono
aggiunte le parole: “dei gruppi consiliari e”.
8.
All’articolo 1, comma 1, della legge regionale 26 maggio 1997, n. 8 – così come
modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 3, della legge regionale 13
settembre 1999, n. 27 – dopo le parole “Collegio dei revisori dei conti ed”
sono aggiunte le parole: “Presidenti dei”.
9.
All’articolo unico, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 1999, n. 3 - così
come modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 4, della legge regionale
13 settembre 1999, n. 27 – dopo le parole “Ufficio di Presidenza” sono aggiunte
le parole: “, i Presidenti dei gruppi consiliari”.
10.
All’articolo 3 della legge 26 maggio 1997, n. 8, dopo il comma 2, è inserito il
seguente comma:
“2 bis. Al
personale che presta servizio nelle strutture di cui al primo comma
dell’articolo 1 e che risiede in località distante almeno 30 chilometri dalla
sede della Giunta regionale, è riconosciuto un rimborso spese forfettizzato
commisurato alla missione giornaliera e per un massimo di venti giorni su base
mensile, spettante al personale di pari qualifica in applicazione della
normativa vigente in materia di trattamento di missione e rimborso spese,
ridotto del 30 per cento”.
11.
All’articolo 37, comma 12, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, è
aggiunto il seguente comma:
“12 bis.
Ai componenti supplenti del Collegio dei revisori, a decorrere dall’entrata in
vigore della presente legge, spetta una indennità nei limiti del 50 per cento
dell’indennità attribuita ai componenti effettivi”.
12. Il
comma 12 dell’articolo 37 della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, si
interpreta nel senso che l’indennità spetta ai componenti effettivi e supplenti
del Collegio dei revisori dei conti.
13.
L’articolo 21 della legge regionale 19 ottobre 1992, n. 20, si interpreta nel
senso che l’indennità di carica dei consiglieri di amministrazione dell’Afor
deve intendersi rapportata alle indennità fisse corrisposte ai consiglieri
regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge regionale 14 febbraio
1996, n. 3.
14. Al
Presidente dell’Edis Calabria spetta una indennità di carica annua lorda
rapportata fino ad un massimo del 30 per cento delle indennità fisse
corrisposte ai consiglieri regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge
regionale 14 febbraio 1996, n. 3”.
Parere del
relatore?
Si
illustra da sé, è molto chiaro. Parere favorevole.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 976.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 977 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 1, come già emendato, sono
aggiunti i seguenti commi:
15. Il
comma 7 dell’articolo 25 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, è così
sostituito:
“7. Gli
incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura possono essere
revocati entro novanta giorni dalla nomina della Giunta regionale ovvero in
caso di avvicendamento di assessori per i Dipartimenti ricompresi nell’incarico
assessorile interessato. I dirigenti generali provenienti dal ruolo della
Giunta regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati, fino alla naturale
scadenza del relativo contratto individuale di conferimento di dette funzioni,
anche per compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici incarichi,
fermo restando il trattamento economico contrattualmente pattuito, ad eccezione
dell’ulteriore indennità prevista nell’ultima parte del precedente quarto
comma”.
16. In
fase di prima applicazione, i termini dei novanta giorni di cui al precedente
comma decorrono dalla data di entrata in vigore della presente legge”.
Quello
dell’articolo 1, emendamento, eccetera…
Fino al 14
è approvato.
No, le
chiedo scusa, siccome si sostiene per il Presidente di un ente un’indennità
diversa dagli altri, vorremmo capire qual è la ratio secondo la quale al Presidente dell’Edis, l’ente per il
diritto allo studio, si corrisponde un’indennità significativamente più bassa
rispetto ai Presidenti di altri enti e perché nella misura del 30 per cento e
non un altro livello. C’è una responsabilità nel momento in cui votiamo, quindi
vorremmo capire da dove nasce questa quota del 30 per cento.
La parola
all’assessore Bagarani per la risposta.
Dopo un
micro dibattito sulle percentuali, in realtà questa percentuale dovrebbe essere
rapportata al valore dell’indennità prevista per il Vicepresidente dell’Arssa,
quindi dovrebbe essere il 45 per cento dell’indennità fissa corrisposta ai
consiglieri regionali, non il 30 per cento. Avevamo fatto male i conti.
(Interruzione)
No, c’è la
correzione dell’emendamento in corso.
PRESIDENTE
Sul comma
15, che vi trovate davanti, parere del relatore?
Il comma
15 è modificato, lo vorrei leggere, così i colleghi che non hanno la copia
eventualmente possono sentire: “All’articolo 1, come già emendato, sono
aggiunti i seguenti commi: “15. Il comma 7 dell’articolo 25 della legge
regionale 13 maggio ’96 numero 7 è così sostituito: “Gli incarichi di dirigente
generale e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e possono
essere revocati dalla Giunta regionale. I dirigenti generali provenienti dal
ruolo della Giunta regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati fino alla
naturale scadenza del relativo contratto individuale di conferimento di dette
funzioni anche per compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici
incarichi, fermo restando il trattamento economico contrattualmente pattuito,
ad eccezione dell’ulteriore indennità prevista nell’ultima parte del precedente
quarto comma”.
Viene
aggiunto un comma 16: “Con gli stessi princìpi viene modificato l’articolo 14,
comma 2, della legge regionale 13 maggio ’96 numero 8” che, per capirci, è
quella del Consiglio regionale, però col coordinamento formale perché va ben
individuata e ben distinta.
Parere
della Giunta? Favorevole.
La parola
all’onorevole Adamo.
Questo
comma, per quanto riguarda lo spirito della prima affermazione, io dico che va
a colmare una lacuna che era presente nella legge 7. Ovviamente la critica non
è retroattiva, da intendersi fondata, perché quando nasce la legge 7 eravamo
nel 1996 e anche se lì c’era stata la designazione del Presidente della Giunta
da parte dell’elettorato, si era all’inizio, alla fase di avvio di un sistema
maggioritario, non si era in una fase come quella odierna da considerare
sicuramente irreversibile, anche se non compiuta.
Pertanto
penso che sia giusto, in via di principio, che gli incarichi di dirigente
generale e di direzione dell’avvocatura vengano considerati e normati per legge
come incarichi fiduciari.
La seconda
parte di questo comma, però, è in contrasto con la normativa vigente nazionale
e se questo comma è pensato al fine di affrontare una situazione odierna, ma è
da intendersi con valore retroattivo, è inapplicabile, perché noi che andremmo
a dire in questi articoli? Che i dirigenti generali che sono stati impegnati
nelle funzioni fissate con contratto possono essere utilizzati in altra
funzione.
Ora, non
si può normare con legge ciò che un contratto non ha previsto allo stato e ciò
che la legge nazionale non prevede, non sta scritto da nessuna parte che un
direttore generale, quando cessa il rapporto fiduciario, debba andare a fare
altro, mantenendo oltretutto lo stesso livello contrattuale. Io penso che noi,
per votare questo emendamento, cogliendo lo spirito, quindi anche qui capite,
possiamo fermarci alla prima parte e cioè che gli incarichi di dirigente
generale e di direzione della avvocatura sono di natura fiduciaria e possono
essere revocati dalla Giunta regionale.
Poi, va
beh, quello è un altro problema successivo, cioè l’applicazione di questa norma
non può non riguardare – ma questo è ad
adiuvandum di una mia interpretazione – i contratti che si vanno a
stipulare da oggi in avanti, non può riguardare invece i contratti che sono
stati già stipulati prima dell’approvazione di questa norma.
Ferma
restando questa precisazione per quanto riguarda la nostra interpretazione, ma
lasciamo poi agli organi preposti all’applicazione e all’utilizzo di questa
legge la giusta interpretazione, noi ci possiamo anche impegnare nel voto a
favore di questo emendamento se l’emendamento si ferma alla prima parte.
Considero un di più il resto, cioè io non mi sento di dire per legge che,
quando si va a fare un contratto e cessa quel contratto perché cessa il
rapporto fiduciario, quella persona viene utilizzata per altre funzioni con lo
stesso trattamento contrattuale precedente.
Propongo
formalmente di abrogare la seconda parte, mantenendo il concetto di rapporto
fiduciario.
Il
relatore è d’accordo sulla proposta Adamo?
UNA VOCE.
No, non siamo d’accordo, Presidente.
…Vorrei sentire
cosa ne pensa del problema. l’assessore al personale Se la Giunta è d’accordo
sulla proposta Adamo, noi saremmo anche d’accordo.
…Noi ci
siamo domandati che fine fanno i dirigenti di settore nominati direttori
generali quando vengono revocati. Almeno mantengono il trattamento economico di
dirigenti di settore, e questo è quello che diciamo nella norma, perché alla
fine, se ben leggete…
(Interruzione)
Sì,
leggiamola la norma, onorevole Adamo, e vediamo che è come dico io. Non possiamo
retrocedere economicamente, una reformatio
in peius …
(Interruzioni)
Stavo
dicendo che gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura
sono di natura fiduciaria e possono essere revocati.
Sospendiamo
due minuti fin quando arrivano questi emendamenti.
La seduta sospesa alle 19,25 è ripresa
alle 19,30
La parola
all’onorevole Pirilli.
Io mi
incarico di leggere la riformulazione: “Gli incarichi dei dirigenti generali e
di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e decadono con la
conclusione del mandato di chi li ha nominati e possono essere confermati o
revocati o sostituiti entro 90 giorni”. E’ la “Bassanini”, è la riproposizione
del testo più o meno integrale della “Bassanini”.
Onorevole
Pirilli, cos’è, una lettura del testo questa?
E’ lo
stesso emendamento riformulato esattamente nei termini della “Bassanini”, che
mi pare sia un ministro di parte vostra: “Gli incarichi dei dirigenti generali
e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e decadono con la
conclusione del mandato di chi li ha nominati e possono essere confermati o
sostituiti dalla nuova Giunta”.
Il parere
del relatore e della Giunta?
Siamo
favorevoli, vale com’era il resto dell’emendamento, compresa l’estensione al
Consiglio della normativa; il resto della formulazione dell’articolo resta
integro, solo la prima parte, il cappello è modificato.
Allora il
testo deve essere distribuito, perché è una correzione dell’emendamento.
(Interruzione)
Lo
riscriviamo, certo.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Galati. Ne ha facoltà.
Dato che
stiamo riformulando questo articolo, la maggioranza vorrebbe aggiungere una
modifica all’articolo 26 che riguarda i dirigenti generali e quelli di settore
esterni all’amministrazione e vuole introdurre un principio di incompatibilità
con le cariche elettive negli enti locali.
Quindi il
testo dovrebbe essere questo: “All’articolo 26, comma 1, della legge regionale
numero 7 del 13 maggio ‘96 è aggiunta la seguente lettera d): che non rivestano
cariche elettive negli enti locali”.
(Interruzione)
Siccome
stiamo formulando questo… e siccome riguarda lo stesso argomento, lo introduciamo
adesso – se mi è consentito, non ho finito – perché all’articolo 8 del comma 1
della legge regionale 29 novembre ’96, la numero 35, sono aggiunte infine le
seguenti parole: “Tale nomina è incompatibile con le cariche elettive negli
enti locali”.
Onorevole
Galati, lei sta anticipando un’altra cosa, noi cui stiamo andando avanti ora
con il comma numero 15.
Presidente,
si possono presentare nuovi emendamenti?
No.
No,
l’emendamento, più o meno, è quello.
(Interruzione)
PRESIDENTE
Un attimo, onorevole Fava. La seduta riprende col comma 15, così come è stato
presentato e corretto.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.
Io
propongo una diversa formulazione, che è la seguente: “Gli incarichi di
dirigente generale e di direzione di avvocatura sono decisi e assegnati dalla
Giunta sulla base di criteri di professionalità e competenza”.
Quel
richiamo al carattere fiduciario, per il significato che questo aggettivo ha,
anche se ne capisco il senso e quindi lo condivido nella sostanza, preferirei
che non figurasse, nel senso che si riconosce esplicitamente che gli incarichi
sono decisi ed assegnati dalla Giunta sulla base di criteri di professionalità
e competenza. Aggiungo: “Possono essere revocati con adeguata motivazione da
parte della Giunta circa le ragioni che hanno determinato il provvedimento”.
Rispetto
ai motivi di professionalità, credo che la legge 7 lo dica già espressamente,
quindi non è il caso di inserire qui. Per quanto riguarda la revoca, credo che
sia un potere di autotutela della pubblica amministrazione, la può fare in
qualsiasi momento. Noi vogliamo introdurre il concetto della fiduciarietà,
praticamente, questo è il discorso che vogliamo introdurre.
Onorevole
Galati, finiamola qua.
Credo che
Adamo su questo sia d’accordo.
Onorevole
Galati, hanno già parlato uno a favore e due contro, per cui mettiamo ai voti
quello che è stato presentato. Passiamo alla votazione del comma 15.
(Interruzione)
Il testo è
quello distribuito corretto. Il comma 15, 7, dell’articolo 25 della legge
regionale 13 maggio ’96, numero 7, è così sostituito: “Gli incarichi di
dirigente generale e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e
possono essere revocati dalla Giunta regionale. I dirigenti generali
provenienti dal ruolo della Giunta regionale e revocati dall’incarico sono
utilizzati fino alla naturale scadenza del relativo contratto individuale di
conferimento di dette funzioni, anche per compiti ispettivi, di consulenza,
studio o altri specifici incarichi, fermo restando il trattamento economico
contrattualmente pattuito, ad eccezione dell’ulteriore indennità prevista
dall’ultima parte del precedente quarto comma.
16. Con
gli stessi princìpi viene modificato l’articolo 14, comma 2, della legge
regionale 13 maggio ’96 numero 8 con coordinamento formale”.
(Interruzione)
No, onorevole Fava, su questo non le posso dare più
la parola perché avete parlato già in due…
Io ho
proposto un subemendamento, un’altra stesura dell’emendamento, che va posto in
votazione prima dell’emendamento, secondo una prassi elementare di qualunque
Assemblea legislativa.
E io posso
porre ai voti il subemendamento?
Certo,
deve farlo prima.
Pongo in
votazione il subemendamento…
(Interruzione)
Siamo in
fase di votazione…
(Interruzione dell’onorevole Mistorni)
Ma il
subemendamento non posso far altro che metterlo ai voti, onorevole Mistorni, la
proposta…
(Interruzione)
Pongo in
votazione il subemendamento presentato dall’onorevole Fava.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione il comma 15 così come è stato…
(Interruzione dell’onorevole Mistorni)
No, non
può più parlare su questo…
(Interruzione dell’onorevole Mistorni)
Per
dichiarazione di voto, prego.
…. C’è un
altro subemendamento al comma 15.
E’ stato
assorbito.
Da che
cosa? Lo vogliamo leggere, per piacere?
Sì, ha
ragione. Subemendamento all’articolo 1, comma 15: “Nella legge finanziaria
2000, dopo le parole “possono essere revocati” aggiungere le seguenti parole:
“previa valutazione dei risultati”.
Poi ce n’è
un altro…
(Interruzione)
Quello precedente
è stato ritirato che era quello di Galati. Quindi il subemendamento…
Praticamente,
la valutazione dei risultati è già nella legge precedente, perché lo dice
espressamente la legge che i dirigenti generali vengono sottoposti a verifica,
che noi abbiamo eliminato già con l’emendamento approvato. Quindi siamo
contrari a questo subemendamento.
La parola
all’onorevole Mistorni.
Non si può
solo sentire una parte, perché sono due i contraenti in questo caso. Non vedo
come non si debba procedere come è stato fatto per i direttori generali delle
aziende sanitarie: sono state fatte le contestazioni e dopo sono stati presi i
provvedimenti da parte della Giunta regionale. Questo è un principio,
oltretutto, di democrazia.
Pongo in
votazione il subemendamento presentato dall’onorevole Mistorni.
(E respinto)
Pongo in
votazione il comma 15 così come è stato presentato.
(Interruzione dell’onorevole Tripodi)
Non gliela
posso dare ora, siamo in fase di votazione…
(Interruzione dell’onorevole Tripodi)
L’onorevole
Tripodi ha facoltà di intervenire per dichiarazione di voto.
Credo che
questo emendamento esprima una logica pericolosa e, sostanzialmente, rispetto anche
ad atteggiamenti e a scelte fatte in precedenza, adesso l’onorevole Mistorni
ricordava che nell’occasione di modifica degli assetti della sanità calabrese
si è proceduto attraverso una verifica dei risultati e una vera e propria
contestazione di addebito rispetto all’andamento delle gestioni amministrative
e contabili delle aziende sanitarie della Calabria.
Questo
emendamento e altri che sono stati già presentati, che dunque rappresentano una
sorta di filosofia di logica che il centro-destra calabrese oggi ci offre,
siano del tutto da respingere; noi dobbiamo, invece, tentare di evitare una
linea per la quale c’è un atteggiamento punitivo e una sorta di resa dei conti
generale (di cui, tra l’altro, ha parlato l’onorevole Pirilli nel suo
intervento di relazione al bilancio) che, evidentemente, non si muove su un
terreno di confronto aperto. Del resto il lavoro della Commissione è stato di
mera e propria informazione, ma non si è consentito ad una Commissione
paritetica, che avrebbe dovuto in qualche modo trovare su alcune questioni pure
importanti che sono oggetto di valutazione di questi emendamenti e di questo
bilancio, un punto di convergenza.
Abbiamo
preso atto di orientamenti, di volontà, che la maggioranza ha i numeri per far
passare, certamente dobbiamo esprimere il nostro rammarico e la contrarietà
ferma a questa impostazione che, sicuramente, può produrre guasti seri in una
logica che deve preservare la pubblica amministrazione e quindi gli apparati
burocratici amministrativi da un appesantimento e da una occupazione che, in
qualche modo, si vuole precostituire e, d’altra parte, si vuole sicuramente
evitare che si determinino condizioni di persecuzione per dirigenti o
dipendenti della Regione che non sono da una parte e non sono schierati con le forze
della maggioranza di centro-destra.
Quindi
stiamo attenti alle implicazioni e alle conseguenze che un emendamento di
questa natura può determinare per il futuro anche degli assetti della vita
regionale.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.
Presidente,
io vorrei intanto che la Presidenza stabilisse una regola, in base ovviamente
alle regole generali. Se il Regolamento prevede che su un emendamento si possa
parlare uno a favore e uno contro, non ci può essere poi da parte di ciascuno
la richiesta di parlare per dichiarazione di voto, perché in re ipsa la dichiarazione di voto è in chi assume le ragioni del
voto a favore e in chi assume le ragioni del voto contro, perché questo
significa anche corretta conduzione dei lavori, nel senso che va bene anche
l’ostruzionismo, ma nei limiti del Regolamento. Quindi se il Regolamento
prevede questo, io la inviterei, Presidente, per il prosieguo a farlo
rispettare.
Nel merito
e per incidens, visto che proprio
l’onorevole Tripodi ha quasi fatto una lezione di morale, vorrei replicargli,
sperando che l’eco che da quest’Aula poi arriva all’esterno non sia quello
delle ragioni “moralizzatrici” dell’onorevole Tripodi, ma anche del loro
contrario, perché potrei ricordare e ricordo all’onorevole Tripodi che la
Giunta di cui lui faceva parte ha compiuto in diciotto mesi atti di occupazione
fino ai condomini delle abitazioni delle città, ha occupato sistematicamente
tutto e lo ha fatto senza il rispetto delle regole democratiche, senza il
rispetto di alcuna regola di valutazione delle persone e quant’altro.
In questo
caso, si chiede da parte dell’onorevole Tripodi, essendo la norma limitata ai
dirigenti generali, che una procedura lunga e complessa vada a prevedere se il
diretto collaboratore dell’assessore debba essere valutato, prima di essere
sostituito, come prevede la legislazione che la sinistra ha posto in essere, il
diritto positivo in questo momento dettato dalle regole Bassanini di sinistra.
Le verità sono sempre due, perché c’è quella che fa comodo a chi in un certo
momento magari sta da una parte o dall’altra.
Allora, se
vogliamo continuare su questa strada, potrei anche parlarvi di centinaia e
centinaia di cose, di assunzioni perpetrate, inaudita altera parte, nella totale illegittimità. Onorevole
Tripodi, non può valere – e lo sanno tutti – in questa sede il falso moralismo,
perché è falso moralismo; qui si tratta di decidere sui dirigenti generali, i
quali per loro natura hanno e devono tenere un rapporto fiduciario.
Quindi è
chiaro che la revoca, se un dirigente è buono, è bravo ed ha i numeri, non
interessa a nessuno farla, però non si può precludere, se invece è esattamente
amico del giaguaro, che venga revocato, perché è ovvio che sia così; nessuno
vuole nascondersi dietro il dito, se un dirigente generale è funzionale
all’onorevole Tripodi, non può continuare a dirigere l’assessorato che in
questo momento è diretto da un assessore di centro-destra. Se l’onorevole
Tripodi pretende di poter conservare quei privilegi attraverso questi soggetti,
almeno questi visto che il suo ministro ce lo ha consentito – avremmo potuto
farlo da noi, ma con una norma generale di indirizzo che vale per tutti gli
enti locali – mi pare che sia, a questo punto, ridicolo insistere su questo argomento.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.
…Sono
contentissimo delle cose che ha detto l’onorevole Pirilli, però sono la
dimostrazione lampante che soprattutto su alcuni emendamenti e facendo ciascuno
di noi il massimo sforzo di arrivare il prima possibile all’approvazione di
questo vostro bilancio, abbiamo il diritto, se lo riteniamo, di poter fare
attività legislativa proponendo emendamenti, sia facendo dichiarazioni di voto
se lo riteniamo.
Io ho
preso atto che la maggioranza ha votato contro un emendamento che chiedeva alla
Giunta – non c’entra né la destra né la sinistra, caro Umberto – di attenersi
ad un criterio di motivazione del provvedimento. Io non metto in discussione
che la Giunta possa, chiedevo solo che la Giunta motivasse il perché.
In termini
generali, proprio perché questo non è stato accolto, annuncio il mio voto
contrario a questo modo di impostare una materia che rischia di apparire, al di
là delle tue buone intenzioni, un problema di rendimento di conti. Se noi
vogliamo cambiare, è già sbagliato mettere in questi termini il discorso della
revoca, perché il problema è che la Giunta deve poterlo fare, ci mancherebbe
altro, deve però motivare perché lo fa.
(Interruzione dell’onorevole Pirilli)
No,
onorevole Pirilli, diventa un dibattito.
…e quindi
lo dice la legge, non dobbiamo reiterare un concetto normativo.
Passiamo
alla votazione.
(E’ approvato)
L’onorevole
Fedele ha facoltà di intervenire.
Leggo
l’emendamento al comma 16: “All’articolo 10 della legge regionale 13 maggio
’96, numero 8, dopo il comma 8 è aggiunto il seguente: “9. Per l’espletamento
delle attività istituzionali, previa deliberazione dell’Ufficio di Presidenza e
su indicazione nominativa, ciascun consigliere regionale può avvalersi per il
periodo di durata della carica di un collaboratore esterno che può essere
scelto tra i dipendenti non dirigenti del Consiglio, della Giunta regionale o
di altre amministrazioni pubbliche, ovvero tra gli estranei alla pubblica
amministrazione. In quest’ultimo caso, il rapporto giuridico è regolato da
specifico contratto di collaborazione coordinata e continuativa ed il relativo
trattamento economico non può superare quello previsto per il personale
regionale dell’ex ottava qualifica funzionale”.
Parere
della Giunta? Favorevole. Lo pongo in votazione.
(E’ approvato)
L’onorevole
Galati ha facoltà di illustrare l’emendamento protocollo 978 a firma
Chiaravalloti.
Lo
leggiamo: “17. Nel rispetto dell’articolo 40, commi 1 e 2, della legge
regionale 13 maggio ’96 numero 7 e successive modifiche ed integrazioni e in
attesa dell’attuazione del comma 3 dello stesso articolo 40, nonché nel
rispetto degli obblighi previsti dall’articolo 30 della legge 23 dicembre 1999,
n. 488 – a pena di responsabilità per danno – il personale comandato alla
Regione Calabria dal 1° gennaio ’99 al 31 maggio 2000 cessa da tale posizione e
viene restituito all’ente di provenienza a cura del dirigente generale del
dipartimento organizzazione del personale alla scadenza prevista dal relativo
provvedimento di comando”.
Comma 18:
“Per il personale trasferito alla Regione per mobilità nel periodo di cui al
precedente comma, la Giunta regionale procede alla revisione degli atti di
trasferimento e, dove dovessero risultare illegittimi, li annulla, disponendo
il rientro del personale interessato all’ente di provenienza”. Quindi, rispetto
alla precedente stesura, sostituiamo il termine “revoca” con “annulla”, perché
l’illegittimità originaria comporta l’annullamento; la revoca attiene ad una
motivazione…
Perché
questo emendamento? Leggo soltanto un periodo di un comunicato stampa, datato 4
luglio, delle organizzazioni sindacali, dove è detto: “Il contenzioso è insorto
a seguito di centinaia di provvedimenti unilaterali adottati negli ultimi mesi
dal dipartimento del personale della Regione Calabria, che hanno prodotto
effetti devastanti nella dotazione organica dell’ente, hanno creato condizioni
di illegalità diffusa, di disparità di trattamento tra i lavoratori e, cosa non
secondaria, un incremento di spesa di oltre 40 miliardi per il solo anno 2000,
con notevoli ulteriori aumenti negli anni successivi”.
Questo
emendamento non fa altro che ristabilire la legalità, anche perché alcuni
trasferimenti e inquadramenti sono stati fatti senza che ci fosse il posto in
organico nella Regione Calabria e quando il posto non sussiste in organico, il
provvedimento è illegittimo.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pappaterra. Ne ha facoltà.
Al
relatore abbiamo il dovere di chiedere due cose su questo emendamento: la
prima, con riferimento a questa normativa che riguarda i comandi. Vorremmo
capire come mai la data di decorrenza è l’l1° gennaio ’99, dal momento che
sappiamo che in questa Regione i comandi risalgono anche a date precedenti,
quindi qual è il criterio e la ratio
che ha ispirato questo 1° gennaio ’99 e non, per esempio, 30 ottobre ’98 o 1°
gennaio ’98. E come mai la scadenza finale è il 31 maggio e non l’entrata in
vigore della presente legge o comunque la data di adozione, stasera, del
provvedimento? Quindi vorremmo capire qual è la ratio che ha ispirato questo tipo di scelta.
Io non
vorrei che i sindacati si scandalizzassero solo per l’ultima fase, che è stata
quella della gestione dell’assessore Chizzoniti, nella quale siamo solidarmente
coinvolti – mi riferisco alla vecchia Giunta regionale – però questo apre dei
dubbi e delle perplessità che vorremmo che il relatore o l’assessore, qualcuno
chiarisse.
Ma anche
con riferimento al secondo comma, badate, quello dei trasferimenti, ecco la
seconda questione, anche lì voi chiedete al Consiglio regionale eventualmente
di legittimare anche cose che potrebbero essere illegittime. Qui si fa
riferimento al personale che alla data di entrata in vigore di questa legge non
era in possesso dei requisiti per i quali poteva avere titolo al trasferimento,
ma comunque non potrebbe essere rimosso se intanto avesse perso posto nella sua
amministrazione di appartenenza.
Allora,
anche da questo punto di vista perché chiedere al Consiglio regionale di
legittimare oggi una posizione che, peraltro, non si conosce? Che sia la
Giunta, che sia la struttura dipartimentale a fare le valutazioni ed, eventualmente,
se fossero presenti delle illegittimità, a denunciarle e segnalarle
immediatamente e ad assumere i provvedimenti del caso.
Quindi,
noi chiediamo all’onorevole Fedele di chiarire questi due aspetti, per
convincerci della bontà di questo emendamento e sui comandi con riferimento
alle date e sui trasferimenti, visto che si chiede all’Assemblea legislativa di
operare un atto che la Giunta può eventualmente assumere nella piena normalità.
E’ giusto che ci siano i chiarimenti necessari e poi, sicuramente, ci
regoleremo di conseguenza.
Risponde
l’onorevole Galati.
Presidente,
per quanto riguarda la prima osservazione fatta dall’onorevole Pappaterra, devo
dire subito che una data bisognava pure stabilirla, la possiamo pure concordare,
se voi siete d’accordo, invece del 1° gennaio ’99 possiamo metterci dal 1°
gennaio ’98, non abbiamo problemi; ma comunque non possiamo parlare di comandi
fin dalla nascita della Regione … se ce ne sono ancora. C’è personale comandato
alla Regione da dieci anni, questa è la verità, che noi vogliamo escludere; se
volete includerlo, ditecelo voi, noi vogliamo escludere questo personale. Vi
dico questo: ci riferiamo a quest’ultimo periodo perché è sotto gli occhi di
tutto quello che è avvenuto ultimamente per quanto concerne il personale, sia
per quanto riguarda i comandi sia per quanto attiene il passaggio di livello,
dal quarto al sesto, dal sesto all’ottavo. Si chiamava la gente per le scale
dell’assessorato, dicendo: “Vieni, che livello hai, il sesto? Ti diamo
l’ottavo”! Bisogna rimettere a posto le carte, questo è il problema, noi
vogliamo che si restituisca la legalità agli atti amministrativi e al personale
della Regione. Quindi questa è la prima motivazione.
Per quanto
riguarda la seconda osservazione, non è vero che c’è quella contraddizione o la
legittimazione di atti illegittimi, perché io mi sono fermato a personale che
viene rimandato all’ente di provenienza, senza metterci sempre che il
corrispondente posto, eccetera, perché ci potrebbe esserci una certa
contraddizione. Ci fermiamo lì, ma se ci sono atti illegittimi, io dico che ci
sono atti illeciti e lo dico in questo Consiglio regionale, allora devono
essere revocati, non sono puniti da parte dell’autorità giudiziaria o mandati
alla Corte dei conti e la Corte dei conti li ha già acquisiti, ma questa è una
norma, signori consiglieri dell’opposizione, programmatica direi, perché così
com’era stata formulata prima rimandava sic
et simpliciter all’ente di provenienza il personale comandato. Abbiamo
ragionato in sede di maggioranza e abbiamo detto che diamo alla Giunta questa
possibilità, invitiamo in fondo la Giunta a rivedere questi provvedimenti.
Questo è il fine e il significato dell’emendamento, quindi è una norma
puramente e semplicemente programmatica, sarà la Giunta regionale a fare
un’analisi attenta e accurata di questi provvedimenti.
La parola
all’onorevole Pappaterra.
Io intervengo
per dire che non siamo assolutamente soddisfatti del chiarimento dell’onorevole
Galati, anzi credo che abbia ulteriormente alimentato le nostre preoccupazioni.
Intanto sui comandi: abbiamo scoperto che la data viene stabilità così; poteva
stabilirsi qualunque data senza nessun criterio. Per la verità, noi oggi in
Commissione – e ci dovete dare atto – vi abbiamo detto: “Partiamo dal 1°
gennaio ’95, che ci sembra la data più lineare, se vogliamo chiamare in campo
responsabilità della precedente legislatura”. Credo che sarebbe stata la data
ideale, ma vedo, onorevole Rizza, che continua questo accanimento sull’ultimo
anno di attività Eppure, noi abbiamo sin da subito dichiarato che – l’ha detto
oggi l’onorevole Adamo – se anche la vecchia Giunta regionale ha operato delle
iniziative amministrative fuori dalla legge, sa che prima o poi ne risponderà!
Anche questo accanimento sull’attività dell’assessore Chizzoniti ci sembra
fuori luogo, partendo peraltro dal presupposto che l’assessore Chizzoniti e il suo
movimento credo abbiano determinato le opportunità per mettere voi nelle
condizioni stasera di parlare a nome della maggioranza del popolo calabrese e
non della minoranza.
Quindi,
anche sotto questo profilo sarebbe forse più giusto eliminare alcuni giudizi,
perché poi si possono ritorcere contro.
Per la
data, perciò, proponiamo il 1° gennaio ’95 e fino all’entrata in vigore della
presente legge, quindi non il 31 maggio 2000. Ovviamente sulla questione dei
trasferimenti restiamo convinti della nostra impostazione.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.
Onorevole
Presidente della Giunta, mi rivolgo a lei come Presidente, ma prima ancora che
come Presidente del governo, come uomo di grande professionalità ed esperienza
per quanto riguarda lo svolgimento di funzioni che lei ha esercitato prima di
venire a dirigere il governo calabrese, rispetto alla verifica delle violazioni
dell’applicazione di questa legge. E dico a lei: non ritiene che sia pletorico
inserire in una legge finanziaria regionale ciò che già la legge norma? Se la
Giunta regionale è consapevole della esistenza di atti illegittimi, anzi
prendiamo atto che c’è una denuncia formale di un consigliere regionale, non
deve perdere un secondo di tempo perché questi atti illegittimi vadano ad
essere revocati anche ricorrendo alla forma dell’autotutela.
C’è una
scelta, l’onorevole Galati dice: “Ma diamo una raccomandazione, diamo un’ok”.
Benissimo, si può tramutare questo emendamento in un semplice ordine del giorno,
che vota il Consiglio per dire: “Vi invitiamo, vi sollecitiamo acché, in tempi
rapidi, facciate questa verifica perché tutto questo si può fare”. E questo può
riguardare l’azione amministrativa in riferimento a ai comandati, anche se mi
sento di chiedere in questa sede, onorevole Galati, all’onorevole assessore al
personale e alla Giunta tutta se, per esempio, da quando si è insediata ad oggi
questa Giunta è stato adottato qualche altro atto di comando; se non è stato
adottato, ne prendiamo atto, ma se è stato adottato qualche altro atto di
comando, chiedo se quest’atto è stato concordato con le organizzazioni
sindacali e dove e per quali mansioni è stato previsto.
Infine, il
secondo comma, ve lo leggo, onorevole Presidente della Giunta: “Per il
personale trasferito alla Regione per mobilità nel periodo di cui al precedente
comma la Giunta regionale procede alla revisione degli atti di trasferimento e,
dove dovessero risultare illegittimi, li annulla disponendo il rientro del
personale interessato all’ente di provenienza, sempre che il corrispondente
posto nello stesso ente…”…
(Interruzione)
Come no?
(Interruzione)
Cioè, più
o meno si diceva: “La delibera è illegittima, però se il posto è stato coperto
nel frattempo, quello rimane al suo posto”. Voglio dire che, onorevole Galati –
allora vengo al quibus – questa norma
non è stata ispirata da una volontà riformatrice, almeno questa è la mia
opinione. Se, invece, questa linea c’è – io mi rivolgo adesso anche
all’assessore al personale – se l’assessore al personale è in grado di
predisporre, senza nemmeno venire in Aula, in una Conferenza dei capigruppo,
una linea di rigore riformatrice per quanto riguarda tutta la sistemazione
della partita dei comandi e dei trasferimenti, noi come capigruppo di minoranza
non esitiamo un attimo a fare trasparenza e legalità. Non ci convince, però,
quando questa questione viene sollevata con una cultura che è quella delle
liste di proscrizione maturate non nel corso dell’attività politica o
istituzionale, ma di quello che avviene negli ambienti della dirigenza e del
personale di questa amministrazione regionale. Io penso che questa maggioranza,
quando scrive un testo che poi va a rivedere, è espressione di una cultura che
non può essere quella del governo diretta dal Presidente e dalle qualità del
Presidente onorevole Chiaravalloti, mi sia consentito.
Se questo
è, cambiamo sede, andiamo nella Conferenza dei capigruppo. Io, lei lo sa, ho
fatto anche l’assessore al personale, e sono disposto ad espormi più
dell’onorevole Gentile per fare questa trasparenza, se dobbiamo fare i
dispettucci mettiamoci pure a farli, la norma è ispirata dal dispetto e
francamente questa cultura non dovrebbe appartenere a quest’Aula. Questo è il
nostro parere, per cui la considero una norma assolutamente inutile.
Potremmo
raccomandare, alla fine, che l’assessore al personale faccia il suo dovere, noi
non ci tiriamo indietro, noi saremo insieme a Gentile per dire “andate a casa,
revochiamo atti illegittimi ”, però non cerchiamo di santificare, di rendere
sacro nella norma ciò che invece diventa quotidianità inaccettabile.
Parere
della Giunta? Prego, onorevole Chiaravalloti.
Onorevole
Adamo, la Giunta procede con i propri poteri regolarmente e indipendentemente
dalle sollecitazioni del Consiglio. Il Consiglio resta, naturalmente, arbitro
delle proprie scelte, di fare le leggi e se ritiene politicamente rilevante
inserire in una norma una propria raccomandazione, è affidato alla sovranità
del Consiglio decidere in proposito. La Giunta procederà, comunque,
indipendentemente dalle sollecitazioni, sulla base delle norme che la facultano
ad agire. Quindi tranquillità assoluta, grazie.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
(Interruzione)
Le chiedo
scusa, io per me parlo non per il Consiglio… Fermo restando che ho ascoltato le
parole autorevoli del Presidente, sono perché si rispettino le leggi sempre e
comunque. Voto contro una legge speciale, speciale nel fatto che vale da una
data ad un’altra, prima e dopo questa legge non vale più, non la considero né
motivata, né oggettiva né in alcun modo condividibile.
Con questa
motivazione io voto contro e ritengo, senza nulla togliere all’autorevolezza
dell’intervento fatto poco fa che qualunque legislatore che verifichi una norma
di questo tipo non possa accoglierla, perché le leggi devono essere oggettive,
valere sempre e comunque, a meno che il lasso di tempo non abbia una sua
intrinseca motivazione che qui non c’è.
Parere del
relatore? Parere della Giunta? Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Emendamento
all’articolo 1, protocollo 1295, a firma Borrello, Trematerra, Fedele ed altri:
“Gli assegni vitalizi degli ex consiglieri già in corso alla data di entrata in
vigore della presente legge sono determinati nella misura di cui al precedente
comma 3 con riferimento all’indennità mensile lorda spettante al momento della
concessione dell’assegno vitalizio. L’ammontare dell’assegno così determinato è
incrementato dal 1° gennaio di ogni anno, a partire dal 1° gennaio 2000 sulla
base dell’indice di variazione dei prezzi al consumo per operai ed impiegati
(Istat) riferito all’anno precedente”.
Unifichiamo
tutti e tre gli emendamenti.
Emendamento
protocollo 1296 a firma Borrello, Fedele ed altri: “All’articolo 1 si aggiunge
il seguente comma:
All’articolo
14 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3, dopo il comma 3 si aggiungono
i seguenti commi:
4. La
corresponsione dell’assegno di cui al comma 1 può essere anticipata, su
richiesta del consigliere e dopo la cessazione del mandato fino al
cinquantacinquesimo anno di età, ma in tal caso la misura dell’assegno è
proporzionalmente ridotta del 5 per cento per ogni anno di anticipazione
rispetto all’età prevista.
5. La
previsione di cui al precedente comma 4 si applica anche ai consiglieri della
sesta legislatura che non fanno più parte del Consiglio regionale”.
Poi
all’articolo 1 si aggiunge il seguente emendamento, protocollo 1297, a firma
Borrello, Fedele ed altri: “All’articolo 1 si aggiunge il seguente comma:
Il comma 3
dell’articolo 19 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3, è sostituito dai
seguenti commi:
3. La
misura dell’assegno vitalizio è determinata, per i cinque anni di anzianità
contributiva, nel 30 per cento dell’indennità di carica, elevabile di 5 punti
per ogni anno di contribuzione fino a dieci anni, e di 3 punti dall’undicesimo
anno al quindicesimo anno ed oltre e comunque nella misura massima del 65 per
cento.
4. Le
misure di cui al comma precedente si applicano anche ai consiglieri regionali
in carica nella sesta legislatura e non rieletti”.
Parere del
relatore?
Favorevole
su tutti e tre gli emendamenti, ma pregherei che ci fosse il coordinamento
formale affinché vengano ben definiti.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione gli emendamenti.
(Sono approvati)
Sono
approvati con coordinamento.
Presidente,
l’ultimo emendamento al comma 3 indica la misura massima del 65 per cento: c’è
un errore di battitura, perché va al 70 per cento.
Lo pongo
in votazione così come modificato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1299 a firma Fava: “All’articolo 1 è inserito il seguente comma:
All’articolo
10, comma 3, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8, le parole
“limitatamente al segretario particolare del Presidente e del Vicepresidente”
sono state sostituite dalle parole “limitatamente al segretario particolare e
al responsabile amministrativo dei componenti dell’Ufficio di Presidenza”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1299.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1439 a firma Rizza, Bova ed altri: “All’articolo 1 è inserito il
seguente comma:
La Giunta
regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale sono autorizzati a
regolamentare e quantificare, ciascuno con propri atti, il trattamento economico
accessorio dei dipendenti assegnati alle segreterie particolari ed alle
strutture speciali. Sono abrogati gli articoli 3 e 4 della legge regionale n.
8/97”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1439.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1459 a firma Rizza, Bova: “All’articolo 1 è inserito il seguente
comma:
7. Il
fondo istituito nel bilancio del Consiglio regionale per le politiche di
sviluppo delle risorse umane e la produttività previsto dal Ccnl relativo al
2000 è costituito tenendo conto anche dei risparmi derivanti dalla non
copertura dei posti della dotazione organica nonché delle risorse aggiuntive
specificatamente previste in bilancio per le finalità di cui al comma 3.
Per gli
anni successivi il fondo così determinato potrà essere ulteriormente
incrementato in relazione ai risparmi derivanti dalla mancata copertura dei
posti della dotazione organica.
La
maggiorazione di cui ai precedenti commi è finalizzata, con le modalità definite
in sede di contrattazione collettiva integrativa, ad attuare misure di gestione
flessibile del personale a supporto delle specifiche esigenze organizzative
derivanti dalle attività degli organi istituzionali del Consiglio regionale
nonché al finanziamento dell’area delle posizioni organizzative”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1459.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1497 a firma Napoli: “All’articolo 1 inserire il seguente comma:
“I
Presidenti dei gruppi consiliari in quanto titolari di strutture speciali di
cui all’articolo 1 comma 1 della legge 8/97, anche nel caso di rinuncia
all’autovettura in dotazione, hanno diritto all’assegnazione dell’autista in
servizio presso gli autoparchi regionali o personale distaccato da altra
pubblica amministrazione”.
E’
modificato questo, Presidente; se permette, lo leggo io.
“All’articolo
1 inserire il seguente comma <<i titolari delle strutture
speciali….>> e continua poi “di cui all’articolo 1, comma 1 della legge
8/97, anche nel caso di rinuncia volontaria all’autovettura in dotazione hanno
diritto all’assegnazione dell’autista in servizio presso gli autoparchi
regionali o personale distaccato da altre pubbliche amministrazioni”.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento così come
modificato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1500 a firma Napoli: “All’articolo 1 è integrato il seguente comma:
Ogni quota
prevista dalla tabella allegata all’articolo 4 della legge regionale 23/1996 è
incrementata di una unità di personale”.
E’
modificato?
Sì,
Presidente, dopo la parola “di personale” alla fine si aggiunge “di ottavo
livello”.
Pongo in
votazione l’emendamento così come modificato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1501 a firma Napoli: “All’articolo 1 è inserito il seguente comma:
“All’articolo 1, comma 1 della legge 8/97…”. Ritirato?
Ritirato perché
già compreso in quello precedente.
Emendamento
protocollo 1502 a firma Napoli: “All’articolo 1 integrare il seguente comma:
All’articolo
3 della legge regionale 15/1985 al comma a) “lire 2 milioni” è sostituito con
“lire 4 milioni” e “lire 1 milione” è sostituito con “lire 2 milioni”.
Al comma
b) dello stesso articolo 3 della legge regionale 15/98 “lire 8 milioni” è
sostituito con “lire 10 milioni”; “lire 18 milioni” è sostituito con “lire 24
milioni”; “lire 24 milioni” è sostituito con “lire 28 milioni”; “lire 28
milioni” è sostituito con “lire 32 milioni”; “lire 32 milioni” è sostituito con
“lire 36 milioni”.
Alcuni si
possono dare per letti, se l’opposizione è d’accordo.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1052.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 1 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Articolo 1
bis. Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in
votazione l’articolo 1 bis.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 979 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 1 bis è aggiunto il
seguente:
Art. 1 ter
1. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è
corrisposta, dalla data di nomina e per tutto il periodo in cui fanno parte
della Giunta regionale, una indennità lorda nella misura prevista per i
consiglieri assessori dall’articolo 1, lettera b), della legge regionale 14
febbraio 1996, n. 3. A decorrere dall’avvio della legislatura 2000-2005 si
applicano, ai componenti della Giunta regionale che non siano consiglieri
regionali, le disposizioni in materia di assegno vitalizio e indennità di fine
mandato di cui alla stessa legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3.
2. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è
corrisposto un rimborso delle spese effettivamente sostenute per recarsi dalla
propria residenza alla sede della Giunta regionale, comprensive del costo del
biglietto di viaggio in aereo o treno in prima classe nonché del costo medio
della stanza singola degli alberghi di prima categoria nella città di
Catanzaro.
3. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è estesa,
per tutto il periodo in cui ricoprono la carica, la normativa in materia di
trattamento di missione prevista in favore dei consiglieri regionali.
4. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali si
applicano le disposizioni in materia di sospensione dalla carica e di
pubblicità della situazioni patrimoniale previste per i consiglieri regionali.
5. Ai
componenti di cui al precedente comma si applicano, altresì, le disposizioni
delle leggi dello Stato e delle leggi della Regione inerenti all’aspettativa
per l’espletamento delle cariche pubbliche previste per i consiglieri
regionali.
6. Agli
oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo si fa fronte mediante lo
stanziamento del capitolo 1001101 dello stato di previsione della spesa del
bilancio per l’esercizio finanziario 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 979.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 2.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 980 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 3, comma 3, è incrementata di lire 100 milioni.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta?
(Interruzione)
Siamo al
comma 3 dell’articolo 3.
E per
l’articolo 2 che abbiamo fatto?
E’ stato
approvato.
I vari
commi dell’articolo 2 non li ha messi in votazione.
L’abbiamo
approvato per intero, non ci sono emendamenti.
Passiamo
al comma 3 dell’articolo 3. Parere del relatore? Favorevole. Parere della
Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 980.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 981 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 3 sono aggiunti i seguenti
commi:
4. Per le attività di pulizia delle spiagge, la Giunta regionale è
autorizzata a concedere contributi ai comuni, secondo le modalità e le
procedure indicate all’articolo 3, comma 4, della legge regionale 22 settembre
1998, n. 10.
5. Per gli
interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 2 miliardi, con allocazione al capitolo 2131202 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 981.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1465 a firma Mistorni: “All’articolo 3 è aggiunto il seguente comma:
6. Per il
cofinanziamento delle attività comunali inerenti alla utilizzazione di n. 42
lavoratori ex Confitalia S.r.l., la Giunta regionale è autorizzata a concedere
al Comune di Belvedere Marittimo un contributo straordinario di lire 200
milioni.
Alla
copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello
stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1465.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 3 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione il comma 1 dell’articolo 4.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1475 a firma Tripodi: “Articolo 4, comma 2. Si propone di
autorizzare la spesa di lire 4 miliardi, aumentando di lire 2 miliardi la spesa
ivi prevista con conseguente riduzione della somma prevista nel capitolo
7001202”.
Parere del
relatore?
Contrario. Presidente, c’è l’emendamento all’articolo
4 comma 2…
(Interruzione)
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Una
brevissima illustrazione di questo emendamento, altrimenti non si comprende il
contenuto della proposta. La richiesta è quella di raddoppiare il contributo,
il fondo regionale per la protezione civile.
Una
brevissima annotazione. Peraltro la cosa che è avvenuta, e di cui personalmente
prendo atto, è che c’è stata una riduzione di 1 miliardo rispetto al fondo di
protezione civile annualmente, ordinariamente stanziato.
Credo che
vada ulteriormente aumentata questa somma e che i 2 miliardi previsti nel
bilancio 2000 sono assolutamente insufficienti. Vediamo quello che accade anche
in questi giorni, con la nostra regione che è al centro di un rischio
incombente. Gli incendi boschivi sono all’ordine del giorno così come una serie
di pericoli che devono essere affrontati con una protezione civile che sia al
meglio delle condizioni e efficiente, in grado di operare quando i cittadini
hanno bisogno di un intervento di garanzia, di salvaguardia e di difesa.
Pertanto,
io ripropongo alla valutazione del Presidente della Giunta regionale che mi
sembra abbia mantenuto per sé la delega della protezione civile, l’esigenza
prioritaria ed indifferibile di garantire una congrua dotazione finanziaria a
questo settore, per poter fare quanto meno gli interventi minimi necessari a
tutela e a garanzia dei cittadini del territorio calabrese.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
(Interruzione)
Il comma 2
è stato votato ed è stato respinto, adesso siamo al comma 3…
(Interruzione)
Allora
rimettiamolo in votazione. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1475.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 982 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 4, comma 3, è incrementata di lire 1 miliardo.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 982.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 983 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente
comma:
4.
All’articolo 3, comma 5, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14 – che
modifica ed integra l’articolo 37 ter, comma 12, della legge regionale 22
settembre 1998, n. 10 – le parole “dalla Giunta regionale” sono sostituite
dalle parole “dal Comune stesso da sottoporre all’approvazione della Giunta
regionale”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 983.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 984 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente
comma:
“5.
All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, sono introdotte
le seguenti modifiche ed integrazioni:
- gli
importi “1.900.000.000” e “900.000.000” sono sostituiti rispettivamente dagli
importi “4.900.000.000” e “1.900.000.000”;
- alla
fine è aggiunto il seguente periodo: “Per consentire il finanziamento degli
interventi per opere del culto – di cui all’articolo 1, commi 1 e 2, della
legge regionale 12 aprile 1990, n. 21 – compresi nel piano di riparto approvato
con deliberazione della Giunta regionale n. 3738 del 29 dicembre 1999, è
autorizzato l’ulteriore limite di impegno di lire 200 milioni, da allocarsi al
capitolo 2323205 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa di lire 4.200.000.000 si provvede mediante riduzione di pari
importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.
Parere del
relatore?
Un attimo,
Presidente, qui c’è una variazione: “All’articolo 10, comma 1 della legge
regionale 13 settembre 1999, numero 27, sono introdotte le seguenti modifiche ed
integrazioni: gli importi per 1 miliardo e 900 milioni e 900 milioni sono
sostituiti rispettivamente dagli importi 4 miliardi e 900 e 1 miliardo 900
milioni”. Alla fine è aggiunto il seguente periodo: “per consentire il
finanziamento degli interventi per le opere di culto di cui all’articolo 1,
commi 1 e 2 della legge regionale 12 aprile 1990, n. 21”. Basta, si ferma qua.
Parere del
relatore? Favorevole.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 984.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 985 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente
comma:
“6. Per
far fronte ai maggiori oneri connessi al trasferimento dei centri abitati di
Cardinale, Centriche, Fabrizia, Nardodipace, San Lorenzo Bellizzi, Cardato,
Careri e Roghudi, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 200 milioni, con allocazione al capitolo 2242210 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 985.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 986 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente
comma:
“7. La
dotazione del fondo di cui all’articolo 7, comma 5, della legge regionale 17
ottobre 1997, n. 12, è stabilita per l’anno 2000 in lire 200 milioni, con
allocazione al capitolo 2112203 dello stato di previsione della spesa del
bilancio per l’anno 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 986.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1473 a firma Tripodi: “Articolo 4, comma 2 bis. Si propone di
aggiungere il seguente comma:
A valere
sullo stanziamento di cui al precedente comma 2, la somma di lire 1 miliardo è
destinata al personale della protezione civile per l’espletamento dei necessari
ed indifferibili servizi di urgenza ed emergenza rientranti nelle competenze
della protezione civile, ivi compresi turnazioni, reperibilità, missioni e
straordinario”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1473.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione l’articolo 4 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 987 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 4 è aggiunto il seguente
comma:
Art. 4 bis
1.
All’articolo 11, comma 1, della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27, le
parole “tre, e fra questi il Presidente, in rappresentanza della maggioranza e
due in rappresentanza della minoranza, nel rispetto della legge regionale n.
39/1995” sono sostituite dalle parole “uno con le funzioni di Presidente”.
2.
L’articolo 7 bis della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14, è abrogato.
3. Sono
riapprovati gli articoli 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 nel testo
originario della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27.
4. In
attesa della nomina degli organi da parte del Consiglio regionale e per
consentire la prosecuzione dell’amministrazione degli enti, nonché per costituire
le condizioni per l’insediamento degli organismi istituzionali, è nominato un
commissario straordinario per ciascuna Aterp (Azienda territoriale per
l’edilizia residenziale pubblica) con le procedure previste dall’articolo 22
della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27, se ed in quanto applicabili”.
Parere del
relatore?
Presidente,
in questo c’è un comma 5 che leggerei: “All’articolo 14, comma 1, dopo le
parole <<è scelto>> sono aggiunte le seguenti parole <<con
rapporto di natura fiduciaria>>”.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.
Questo
articolo, come tutti hanno letto, riguarda una scelta di controriforma che si
va ad attuare per la gestione delle aziende territoriali per l’edilizia
residenziale pubblica.
Si dice
che questo è il modo per instaurare il rapporto fiduciario tra il governo e chi
dirige le Aterp. In sé ha qui un principio giusto e legittimo, del resto chi vi
parla è stato l’assessore che ha modificato una norma che ha comportato poi un
cambio generalizzato nella direzione delle Aterp.
Non è da
questo versante che voglio mettere in discussione questo diritto. Il problema
però è un altro: non si può ricorrere alla legge ed anche ad una sua riforma
sotto forma di espediente tecnico legislativo-giuridico soprattutto quando
questa norma riveste i caratteri dell’antieconomicità della scelta.
E’ vero
che il superamento della legge 27 nella precedente finanziaria ha consentito il
superamento dei nominati che dirigevano le Aterp attraverso i consigli di
amministrazione ed ha introdotto la figura del direttore generale che è stato
nominato dalla nuova Giunta, però questa scelta fatta da una Giunta per motivi
di potere si coniugava con l’interesse della pubblica amministrazione. Se è
vero, come è vero, che dai dati che vengono fuori per quanto riguarda alcune
Aterp in particolare Vibo Valentia e Crotone noi ci si trova in presenza di
Aziende il cui bilancio si aggira intorno alla cifra del miliardo e di questi
circa 500-700 milioni vengono spesi soltanto per sostenere le spese di
rappresentanza dei consigli di amministrazione.
Oggi la
Giunta regionale ci propone di ritornare ai consigli di amministrazione, senza
nemmeno darci gli esiti per quanto sperimentali fossero della riforma attuata.
Nessuno qui è venuto a dirci: vedete si è sbagliato qualche mese addietro, un
anno fa a sopprimere i consigli di amministrazione per introdurre la figura del
direttore generale. Abbiamo riscontrato tali svantaggi nella pubblica
amministrazione! E non solo ma questa norma che ci fa ritornare ai consigli di
amministrazione, contraddice quella che è sempre stata la linea dei governi del
centro-destra.
Non è un
caso che la sorte vuole proprio che questa proposizione che ha introdotto la
figura del direttore generale è stata mutuata anche sulla base di un confronto
che ci fu nella precedente legislatura sulla proposta di legge che allora era
stata presentata dal governo di centro-destra e dall’assessore regionale pro-tempore onorevole Fuda.
Oggi si
cambia linea, si ripropone il consiglio di amministrazione e non si accetta la
sfida sull’innovazione più avanzata.
Io avrei
potuto capire se qui stasera l’assessore ai lavori pubblici e il Presidente
della Giunta, il governo, la maggioranza fossero venuti a dirci “ badate stiamo
sbagliando, avete sbagliato, vi proponiamo questo altro tipo di riforma.”
Non lo so.
Io sostengo che in via definitiva le Aterp debbano essere superate e che tutta
una serie di competenze debbano passare ai comuni e alle province e che la Regione
debba pervenire ad una ipotesi di agenzia regionale unica per quanto riguarda
la parte dell’assistenza tecnica rispetto all’edilizia residenziale pubblica.
Non vi
state misurando su questo terreno. Anche qui, onorevole Galati, c’è l’altro
principio a cui mi richiamavo prima. Cioè, non una volontà riformatrice ma
restauratrice, al fine di trovare un modo per cambiare sostanzialmente i
vertici aziendali.
Anche qui,
se voi poco poco fate sviluppare il principio e il ragionamento della coerenza,
non avrete difficoltà anche a risolvere questo problema.
Avete un
po’ di fretta, lo capisco, ma questo a volte vi fa sbagliare perché per
cambiare cinque persone e nemmeno perché sono pure di meno, voi ammazzate
cinque enti. Fatelo, ma noi non lo condividiamo e in maniera molto civile e
responsabile consentiteci di esprimere questa posizione di netta contrarietà.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, onorevoli colleghi, l’onorevole Adamo dimentica che questa norma è
figlia di una notte in cui furono approvate migliaia di articoli senza
discutere, ora stiamo discutendo molto democraticamente su tutto. Praticamente
fu punito un orientamento legislativo che aveva da meno di un anno dato vita a
quella disciplina, che adesso si va a reintegrare perché bisogna riparare in
democrazia il vulnus, che la legge,
la pubblica fede ha subìto in quella occasione, per restituire credibilità alle
istituzioni.
Un
Consiglio regionale, che in una notte, per raggiungere gli obiettivi che
l’onorevole Adamo vuole attribuire a questa maggioranza ha realizzato quel
colpo di mano ha bisogno di essere in qualche misura ristorato delle ragioni
della legge rispetto alle ragioni del potere.
Il significato
profondo è che siamo in ipotesi assolutamente opposta a quella che sostiene
l’onorevole Adamo e dettata da una “condizione normativa”. Questa legge che ha
consentito alla Giunta che ha preceduto Chiaravalloti, cioè quella di Meduri,
di nominare i commissari è sostanzialmente stata applicata nella sua fase
dispositiva e deliberativa in periodo di vigenza della ordinaria
amministrazione, quando cioè erano aperti i comizi elettorali e in talune
ipotesi addirittura dopo che Chiaravalloti era stato proclamato Presidente.
Si dà il
caso che in ipotesi del genere la norma che è di natura straordinaria, la
nomina cioè dei commissari sottintende la presenza di una Giunta che abbia i
pieni poteri. Mentre la Giunta che sopravvive al dato elettorale fino all’insediamento
della successiva è una Giunta che ha solo poteri di ordinaria amministrazione.
La norma
in esame, quindi, avrebbe dovuto essere già utilizzata, quella della
legittimità o della illegittimità degli atti per revocare tutti quelli che
erano, sono e restano illegittimi, con la conseguenza che la ricaduta sugli
atti conseguenti a questi, o consequenziali come la nomina dei direttori e
quant’altro, di per sé vengono ad essere inficiati perché la norma che sta a
monte, cioè l’atto deliberativo, è un atto illegittimo.
Quindi, io
raccomando alla Giunta di procedere alla revoca comunque di quegli atti, perché
va dato atto che sono illegittimi, questo per stabilire il principio che, al di
là di chi governa, bisogna anche governare tenendo conto che l’ordinaria
amministrazione è ordinaria amministrazione e non si possono né fare atti
illegittimi né assumere persone né fare altre cose di questo genere.
Quindi, in
questo caso, il ripristino delle condizioni quo
ante non significa che la Giunta e questa maggioranza intendono procedere
verso una condizione che non sia di modifica dell’assetto normativo, e questa
modifica probabilmente sarà attuata persino in regime di commissariamento,
quindi non è detto che in effetti poi si vadano ad eleggere questi consigli di
amministrazione. Intanto si afferma il principio, poi la modifica è nostro
intendimento farla, sarà fatta perché vogliamo sia snellire che delegare alle
autonomie locali, però vorremmo farlo in una condizione di “serenità”.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Napoli. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, onorevoli colleghi, credo che, se le nomine che hanno riguardato le
Aterp fossero state illegittime, la Giunta regionale in carica avrebbe
provveduto alla revoca di quelle nomine, di quegli atti deliberativi;
verosimilmente quelle nomine non sono illegittime e, conseguentemente, la
Giunta in carica non ha revocate quelle delibere. Credo, peraltro, che
l’emendamento in discussione darà impulso ad un contenzioso già nutrito, perché
verosimilmente non dà conto e non si fa carico, né abbiamo avuto modo di
ascoltare dalle parole dell’onorevole Pirilli, di che fine faranno in che modo
i contratti attualmente vigenti con i direttori generali.
Ma vi è
un’ulteriore contraddizione: nella settimana scorsa la Giunta regionale,
attraverso l’assessore competente, ha provveduto a convocare i direttori
generali delle Aterp calabresi e in quella occasione era stato chiesto
all’assessore competente se, in ordine alla prospettiva, al futuro delle Aterp,
ci fossero da parte della Giunta regionale e della maggioranza determinazioni
che, in qualche modo, avrebbero potuto – come di fatto potranno queste
determinazioni che il Consiglio regionale si sta determinando ad assumere –
incidere sulla prosecuzione dell’attività delle Aterp stesse. In quella
occasione, sono stati rassicurati che nessun intendimento vi era in tal senso
da parte della maggioranza e che, anzi, la Giunta regionale attendeva da
costoro, cioè dai direttori generali, relazioni e indicazioni in ordine
all’attività che le Aterp sono chiamate a svolgere nei rispettivi territori
provinciali.
Vorremmo
comprendere, rispetto anche ai contratti vigenti, qual è il destino di questi
direttori generali. Lo chiediamo per capire se domani la Regione Calabria sarà
chiamata a corrispondere cospicui risarcimenti danni nei confronti di costoro
che sono appunto stati nominati dalla Regione Calabria, così com’è accaduto di
recente per un direttore generale di un’Asl calabrese, per il quale la Regione
è stata condannata al pagamento di oltre 800 milioni di lire e con la
trasmissione conseguente della sentenza alla Procura regionale della Corte dei
conti.
Vorremmo
capire, ancora, se la maggioranza ritiene assolutamente necessario procedere
alla nomina dei commissari straordinari o se, viceversa, è disponibile ad un
ragionamento al fine di giungere alle nuove nomine nella immediatezza della
scadenza dei termini previsti dal bando pubblicato sul Bollettino regionale,
con riferimento alle nomine in tutti gli enti, tra cui anche, evidentemente,
saranno state inserite anche queste.
Noi
crediamo che tutto questo può essere possibile e, senz’altro, si può evitare di
procedere come si è proceduto e come si ha intenzione di procedere. Vale,
comunque, il voto contrario della opposizione all’emendamento all’articolo 4
bis.
Articolo 4
bis, commi 1, 2, 3, 4 e 5. Parere del relatore? Favorevole. Parere della
Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 987 così come
integrato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 988 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 5 è sostituito
dal seguente:
3. Per gli
interventi relativi al ripiano dei disavanzi d’esercizio delle aziende
pubbliche e private che esercitano pubblici esercizi di trasporto locali, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150 miliardi, con
allocazione al capitolo 2222107 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000. Al ripiano dei disavanzi di esercizio delle aziende pubbliche e
private per l’anno 2000 si provvede entro i limiti delle disponibilità
finanziarie autorizzate per lo stesso anno”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.
(Interruzione)
Esaminiamo
solo i commi modificati rispetto al testo.
Presidente,
io voglio esprimere il mio voto sul comma 1.
Lei può
esprimere quello che vuole. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, onorevoli consiglieri, il comma 1 dell’articolo 5 prevede una spesa
di 200 milioni per interventi urgenti e straordinari contro l’inquinamento dei
rifiuti. Qui, oggettivamente, mi sorgono delle perplessità in quanto, come ben
sappiamo, la nostra Regione è commissariata dal ’97 per l’emergenza acqua e
rifiuti. Quindi, credo che sia un appostamento di spesa insufficiente visti i
tagli che sono stati apportati,. Non riusciamo a comprendere come mai alla
Giunta questa cosa sia sfuggita, perché si prevede la bonifica delle discariche
di comuni di 20 mila abitanti. Riteniamo che sia già un servizio che espleta il
commissario per i rifiuti.
Per quanto
riguarda questo appunto il commissariamento rifiuti, chiedo alcuni chiarimenti
al Presidente, che tra l’altro è il commissario per l’emergenza rifiuti, anche
in seguito alle dichiarazioni dell’assessore Gallo ai giornali, il quale ha
affermato che il commissariamento, l’emergenza non si poteva definire tale se
dopo tre anni veniva prorogato di altri diciotto mesi. Quindi anche l’assessore
all’ambiente della Giunta Chiaravalloti esprimeva le sue preoccupazioni e perplessità
su questo.
Riteniamo,
pertanto, che su questo commissario il Presidente Chiaravalloti deve darci, se
lo ritiene necessario, una specificazione o lo stato dell’arte, dopo tre anni
di commissariamento, in Consiglio o in Commissione competente, proprio per
andare a verificare se gli obiettivi che si era prefissati il Governo, oggi
sono raggiunti. Noi riteniamo che ci sia un forte ritardo, perché ancora ad
oggi siamo all’1 per cento di raccolta differenziata, perché le bonifiche delle
acque non vanno avanti. Credo che su questo dobbiamo confrontarci e capire
anche lo stato dell’arte, perché va ad incidere finanziariamente sulle tasse
dei comuni, perché nell’ultima finanziaria si prevede un aumento di 30 lire
chilogrammo per ogni comune.
Quindi
abbiamo veramente una situazione molto delicata che deve essere oggetto –
ripeto – o di discussione in Consiglio o quantomeno nella Commissione
competente.
Sul comma
1 dell’articolo 5 parere del relatore?
Non
l’emendamento, Presidente…
No, il
comma 1.
Sul comma
1, parere favorevole.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 1.
(E’ approvato)
Sul comma
2 dell’articolo 5, che non è stato modificato, parere del relatore? Favorevole.
Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 2.
(E’ approvato)
Sul comma
3, per come modificato, parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta?
Favorevole. Pongo in votazione il comma 3, emendamento protocollo 988.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1479 a firma Tripodi: “Rubrica 2^ - Territorio – Articolo 5, comma
4.
Si propone
di aumentare la somma prevista dal comma 4 dell’articolo 5, “Diritto di libera
circolazione sugli autoservizi di linea regionali a particolari categorie di
cittadini”, di lire 1.000.000.000 (un miliardo) da prelevare dal capitolo
2133104 “Spese per la realizzazione di programmi regionali attinenti il settore
della caccia e dell’incremento della fauna selvatica”.
A valere
sullo stanziamento previsto dal comma precedente la somma di lire 1.000.000.000
(un miliardo) è destinata per agevolazioni tariffarie a favore di disoccupati e
inoccupati con oltre 25 anni di età iscritti da almeno tre anni nelle liste di
collocamento”.
Parere del
relatore?
Contrario
all’emendamento, Presidente.
Parere
della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1479.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 989 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo
5, comma 7, è incrementata di lire 2 miliardi”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 989.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 990 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente
comma:
8. Il
comma 2 dell’articolo 7, il comma 7 dell’articolo 11 ed il comma 2
dell’articolo 29 della legge regionale 3 agosto 1999, n. 20, sono abrogati. La
Giunta regionale, su proposta del competente assessorato all’ambiente e ai beni
ambientali, provvede alla organica costituzione dell’Autorità Regionale
Ambientale (Ara), previa revoca della deliberazione della Giunta regionale n.
2862 del 16 giugno 1997”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 990.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1477 a firma Tripodi: “Articolo 5, comma 8. Si propone di aggiungere
il seguente comma:
Per lo
svolgimento delle attività di gestione e di funzionamento degli organi di
governo del mercato e delle politiche del lavoro nonché per l’attuazione del
decentramento dei servizi per l’impiego e delle politiche del lavoro è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1 miliardo”.
C’è un
altro emendamento, Presidente.
Secondo
emendamento…
L’emendamento
Tripodi.
Sì, lo sto
dicendo. Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
(Interruzione)
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Intervengo
su questo emendamento per ricordare alla Giunta regionale e alla maggioranza
che la Regione Calabria è l’unica Regione che, purtroppo, non ha potuto
procedere né nella precedente legislatura né ancora all’avvio di questa nuova
all’approvazione della legge di recepimento del decreto legislativo 469.
L’onorevole Scopelliti sicuramente ne è a conoscenza.
Per queste
ragioni io mi sono permesso di presentare un emendamento per stanziare la somma
di 1 miliardo che possa consentire, in questa fase, la gestione dei servizi per
l’impiego e l’attuazione del decentramento che è previsto dal decreto
legislativo 469, in attesa e nelle more dell’approvazione della legge regionale
che io mi auguro avvenga al più presto.
C’era già
un testo unificato e concordato da parte di tutti i gruppi consiliari della precedente
legislatura e ritengo – per questo motivo ho chiesto di intervenire – che il
Consiglio regionale, prima della pausa estiva, nella seduta o del 20 o del 27
luglio dovrebbe porre all’ordine del giorno – e per questo chiedo al Presidente
l’inserimento – l’approvazione della legge di recepimento del decreto
legislativo 469 e, in ogni caso, l’approvazione di questo emendamento per
favorire la regionalizzazione delle politiche per il lavoro.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1477.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 991 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente
comma:
9. Per le
finalità di cui agli articoli 7, 8 e 10 della legge regionale 7 agosto 1999, n.
23 “Norme per il trasporto pubblico locale”, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni, con allocazione al capitolo
2222115 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 991.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1476 a firma Tripodi: “Articolo 5, comma 9. Si propone di aggiungere
il seguente comma:
Per
sostenere le attività dell’Osservatorio regionale sul lavoro minorile,
istituito con la delibera dell agricoltura n. 165 del 20 marzo 2000, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 360 milioni, da
prelevare dal capitolo 7001202”.
Parere del
relatore?
L’emendamento
Tripodi? Siamo favorevoli.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1476.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 992 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente
comma:
10. Al fine
di concorrere al finanziamento degli interventi a favore della mobilità
ciclistica – in aggiunta al concorso quindicennale dello Stato per gli anni
1998 e 1999, ai sensi della legge 19 ottobre 1998, n. 366 – è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 il limite di impegno di lire 600 milioni per la
contrazione di mutui quindicennali, con allocazione al capitolo 2222213 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 992.
(E’ approvato)
C’è un
altro emendamento all’articolo 5…
Sì,
secondo emendamento all’articolo 5, comma 10, protocollo 1515 a firma Tripodi,
Meduri, Adamo ed altri: “Articolo 5, comma 10. Si propone di aggiungere il
seguente comma:
Ai sensi
dell’articolo 14 della legge 68/99 è istituito il Fondo regionale per
l’occupazione dei disabili.
Per la
costituzione del Fondo di cui sopra è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 500 milioni da prelevare dal capitolo 4331103 “Spese per
la gestione dei servizi socio-assistenziali”.
L’utilizzazione
del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili sarà disciplinata con
apposito provvedimento della Giunta regionale”.
Parere del
relatore?
Siamo
favorevoli, questo è un emendamento che anche il Presidente Chiaravalloti fa
suo, c’è anche la sua firma.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1515.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1555 a firma Bova: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente comma:
11. Per il
prolungamento ed il completamento del pontile ubicato presso l’aeroporto di
Reggio Calabria, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 1.500.000.000”.
Al
maggiore onere si provvede con riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo ………… del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
L’emendamento
fa riferimento all’aeroporto dello Stretto perché questo termine sia coerente e
conseguente, infatti se si riuscisse a rendere coordinati e spediti i trasporti
dall’altra sponda, dalla provincia di Messina e da Messina e fino a Roma,
Milano e così via avremmo una curva crescente della mobilità.
A questo
fine si pensa di collegare con un pontile mobile l’area antistante l’aeroporto
con una struttura equivalente dall’altro lato. A questo fine sono stati
finanziati degli studi con tecnici di livello e con un pontile mobile dal costo
di poco più di 1 miliardo, si riuscirebbe in tempi brevi ad ottenere questo
tipo di risultato.
Oltre che
una iniziativa positiva ricordo che l’aeroporto in oggetto è per il 51 per
cento di proprietà regionale e quindi l’emendamento si motiva da sé, la cifra è
enorme e quindi lo sottopongo alla votazione dei consiglieri della maggioranza
e della Giunta per accoglimento positivo della proposta.
La parola
all’onorevole Pirilli.
Signor
Presidente, posso portare qui una testimonianza diretta. Questo pontile doveva
essere inaugurato dal sindaco della città Falcomatà e da me allora in qualità
di Presidente della provincia circa 3 anni addietro. E il servizio con check in da Messina a Reggio era stato
annunciato dalla stampa e già prefissata una conferenza stampa per
l’inaugurazione di questo servizio.
Devo anche
dire che la Regione non è proprietaria al 51 per cento dell’aeroporto ma è
socia al 50 per cento della società Sogas che gestisce i servizi aeroportuali.
In questa veste come socia di maggioranza ha la responsabilità maggiore per la
buona conduzione e per i risultati.
L’onorevole
Bova diceva una cosa sacrosanta, cioè l’implementazione dei servizi, il
miglioramento della qualità del servizio potrebbe attrarre verso l’aeroporto di
Reggio Calabria un flusso di viaggiatori che in questo momento dalla Sicilia
orientale e dalla provincia di Messina si è spostato sull’aeroporto di Catania.
Questo è
un problema reale, onorevole Bova, ma è anche vero il fatto che la gestione
della Sogas è stata fallimentare per anni, devo dire con un pizzico di amor
proprio e di orgoglio, personalmente ho contribuito al suo risanamento con una
gestione commissariale del professore Dominici dell’Università di Messina, il
quale per tre anni, per una cifra modesta, mi pare complessivamente di 30
milioni, ha sostanzialmente contribuito al risanamento, che era di miliardi
ogni anno, del deficit dell’aeroporto.
Credo che
la situazione da questo punto di vista della gestione non sia migliorata e
purtroppo è il contrario. A prescindere dal merito, bisogna che si sappia, cioè
che ci sia un resoconto e un rendiconto, perché la Regione in questo momento si
troverebbe a finanziare ulteriormente con 1 miliardo e mezzo un’opera, la
Regione stessa avrebbe dovuto sapere e sa, che doveva essere pronta già tre
anni addietro, inaugurata già tre anni addietro.
La mia
richiesta è agli organi della Sogas, vedevo prima qua il Presidente della
Sogas, perché intanto ci facciano sapere lo stato dell’arte, perché questo
pontile che doveva già funzionare non funziona. Poi, mi permetto anche di dire
che ci sono risorse nell’ambito del decreto Reggio… Non perché qui stiamo
cercando di trovare le risorse, ma per vedere se è possibile trovare uno
scampolo di risorse per i lavoratori degli Lsu o degli Lpu per il
completamento, assessore Scopelliti, almeno quelli necessari a completare
l’anno perché le risorse allo stato queste sono. Potrei anche dire
all’onorevole Bova che le avete consumate tutte ma dico che ci sono invece 5
mila miliardi e passa di avanzo, di non investiti, comunque di non disponibili
allo stato attuale.
Quindi,
una volta chiarite da parte della Giunta le posizioni. credo che si possa
procedere, in una fase successiva se non è percorribile adesso (ma io ritengo
che lo sia anche speditamente perché pure la Regione è parte insieme al comune
e alla provincia del decreto Reggio), ad utilizzare questa modesta cifra
rispetto alle risorse che sono rimaste dagli appalti, che sono disponibili e
sono parecchie decine di miliardi.
Quindi si
potrebbe fare con una o un’altra provvidenza.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
L’onorevole
Pirilli ha motivato in maniera immaginifica un suo no. Io ho una mia opinione,
non è all’ordine del giorno come funzionino o no gli organi preposti alla
funzione della Sogas, ciascuno ha le sue opinioni e le mie sono diverse. Il
problema allora qual è? Se rispetto ad una questione di questo tipo che doveva
essere affrontata da altri e evidentemente non è stato fatto, a fronte di uno
studio di fattibilità positivo, a fronte di una spesa abbastanza modesta questo
Consiglio regionale oggi ritiene di doversene fare carico.
Io la
considero una priorità e non è una questione di intervento localistico,
considero velocizzare i rapporti tra lo Stretto e tra lo Stretto e il resto del
Paese una delle priorità per cui le risorse si possono e si devono voler
trovare.
La valutazione
in questo caso dell’onorevole Pirilli, della maggioranza e della Giunta è
diversa e me ne dispiace, non la comprendo e prendo atto che si dice: se si può
lo affronti qualche altro, purtroppo, tutto qui.
Presidente,
per precisare che la maggioranza non è contraria a velocizzare il trasporto
perché mi pare che ci sia stato da parte dell’onorevole Bova un malinteso.
(Interruzione)
Lo ripeto
per chi ci ascolta e poi traduce per quello che mi riguarda quasi sempre male
le mie opinioni all’esterno.
L’opinione
della maggioranza che io esprimo è: visto che il pontile era pronto ed era
stata annunziata alla stampa la sua inaugurazione, perché serve ancora 1
miliardo e mezzo? E’ posta in discussione in questo momento la serietà degli
studi effettuati? Perché se un’opera è pronta da inaugurare, non si capisce
perché dopo tre anni servono ancora mille, cinquecento milioni o 1 miliardo e
mezzo.
Io ho solo
detto che i responsabili presentino alla Giunta i rendiconti sulle opere, i
programmi, i progetti, la serietà di quell’impostazione. Giustifichino perché
non si è realizzato e dopo di che noi da qui a due mesi dobbiamo rivederci e in
fase di assestamento potremmo benissimo farlo.
Siamo a
favore però non vogliamo buttare a mare i soldi, questo è il principio di
questa maggioranza, non buttare a mare i soldi, le risorse pubbliche.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1555.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1490 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 5, comma 11. Si
propone di aggiungere il seguente comma:
Ai sensi
dell’articolo 78, comma 4, della legge 448/98, la Regione provvede a costituire
la Commissione regionale e le Commissioni provinciali per l’emersione del
lavoro non regolare.
La Giunta
regionale provvederà con apposita delibera a definire le modalità e i criteri
di funzionamento delle predette Commissioni.
Per le
attività ed il funzionamento della Commissione regionale e delle Commissioni
provinciali per l’emersione del lavoro non regolare è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 300 milioni”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
(Interruzione)
La parola
all’onorevole Tripodi.
Signor
Presidente, prendo atto che ancora una volta sulle questioni che riguardano i
lavoratori e il lavoro calabrese c’è un atteggiamento di chiusura da parte
della Giunta e della maggioranza. Debbo dire che, tra l’altro, la proposta di
emendamento che qui è stata presentata serve solo per fare un’operazione di
recepimento dell’articolo 78, comma 4, della legge 448 del 1998, la legge
finanziaria ’98, che prevede che le Regioni abbiano l’obbligo di costituire la
Commissione regionale e le Commissioni provinciali per l’emersione del lavoro
non regolare. Un problema molto serio, se teniamo conto che nel ’98 e nel ’99
solo nella regione Calabria ci sono stati 62 morti per incidenti sul lavoro.
Noi abbiamo bisogno di una politica e di interventi e di strumenti.
Peraltro,
debbo dire che, in questo senso, avevo presentato un emendamento collegato a
questo problema della Commissione per l’emersione del lavoro non regolare, che
riguardava i temi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’attuazione
della “626” in Calabria e sull’esigenza di un intervento della Regione che oggi
assume le politiche per il lavoro e quindi deve assumere anche le iniziative a
tutela, a difesa e a salvaguardia dei lavoratori, delle loro condizioni di
lavoro, quindi l’idea e la proposta andavano nella direzione di favorire una
iniziativa in questo senso.
Evidentemente
anche in questa direzione c’è sordità e chiusura netta, ne prendiamo atto, non
possiamo che accettare la logica dei numeri, ma solo la logica dei numeri,
rispetto poi a provvedimenti dovuti e alla necessità di applicare le leggi
dello Stato che non sono leggi che valgono per altre Regioni e non per la
Calabria, credo che il Presidente Chiaravalloti lo sappia bene, certamente
meglio di me, avremo bisogno di applicarle.
Cominciamo
col farlo garantendo gli strumenti di tutela e di difesa dei lavoratori
calabresi.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Scopelliti. Ne ha facoltà.
Intervengo
per rispondere al collega Tripodi, evidenziando che questa Giunta ha testimoniata
l’attenzione sulla questione lavoro anche accogliendo, se non vado errato, due
emendamenti presentati dal collega Tripodi che andavano nella direzione di una
proposta costruttiva e sicuramente interessante. Quindi la Giunta, la
maggioranza ha accolto i suoi due emendamenti.
Questo non
è possibile accoglierlo o, meglio, forse c’è grande disponibilità da parte
della Giunta ad accoglierlo, ma è bene riferire anche all’onorevole Tripodi e
ai colleghi che magari non sono a conoscenza che alcuni passi in questa
direzione sono già stati fatti. Infatti, il Presidente Chiaravalloti ha
incontrato già da qualche settimana il dottor Meldolesi, responsabile per la
Presidenza del Consiglio dei ministri della Commissione per l’emersione, e
hanno già avviato un confronto sulle strade da perseguire per realizzare anche
in Calabria la Commissione, partendo da una Commissione regionale e poi,
ovviamente, favorire le procedure per le Commissioni provinciali.
Quindi, in
sostanza, l’emendamento è accolto, c’è la parte dei 300 milioni che sembra
superflua, in quanto vorremmo prima attendere l’esito di questo confronto col
Governo centrale per capire quali sono i finanziamenti che il Governo mette a
disposizione e quindi diciamo che la nostra è un’azione tesa a valorizzare
questo tipo di proposta, perché nei fatti abbiamo già avviato le procedure.
Non è un
modo per respingere, un’indifferenza o un distacco dalle problematiche del
lavoro, è un modo per anticiparle, è già quanto la Giunta, il Presidente
soprattutto, per sua iniziativa ha già provveduto a fare.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1490, testé discusso.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1511 a firma Meduri, Adamo, Fava ed altri: “All’articolo 5
aggiungere il seguente comma:
E’
autorizzata la spesa di lire 10 miliardi da destinare alle università della
Calabria come contributo al finanziamento della realizzazione delle opere
infrastrutturali per servizi di parcheggio nel campus universitario di Arcavacata”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
(Interruzione)
La parola
all’onorevole Adamo.
In questo
emendamento mi sono fatto carico di riportare un impegno solennemente assunto
dal precedente governo regionale, ma – da quanto ho appreso dalla stampa –
anche dal nuovo, in riferimento ad una problematica assai difficile che
riguarda una vertenza in atto presso l’università della Calabria. Quella
vertenza è in attesa di risoluzione sotto l’aspetto strutturale, non c’è dubbio
che si dovrà andare a concordare tra governo regionale e Governo nazionale il
modo e la forma per il completamento di un programma che riguarda la struttura
universitaria, secondo il progetto originario.
Nel
frattempo, è stata già adottata una misura di transizione riconoscendo
all’università della Calabria, che ne aveva fatto domanda anni addietro, la
corresponsione di un fondo minimo per la costruzione di alloggi da destinare a
residenti universitari. Insieme a quella misura, si era pervenuti ad una intesa
secondo la quale il Consiglio regionale l’avrebbe già dovuto fare se l’avesse
approvata nella precedente legislatura, cioè in sede di bilancio stanziare un
contributo, della entità che l’emendamento richiama, per consentire l’avvio
della costruzione e della realizzazione di opere destinate a parcheggio e
soddisfare una duplice esigenza: da una parte, affrontare la parte servizi,
cioè lì, in quel campus, c’è una
mobilità quotidiana di 20-25 mila persone e non c’è una struttura che sia una
sola, di parcheggio; dall’altra utilizzare l’avvio di questa opera attraverso
l’istituto della concessione, individuando l’università della Calabria come
soggetto destinatario, per evitare la messa in cassa integrazione e quindi
l’anticamera del licenziamento di un numero elevato di lavoratori che dipendono
dall’azienda Bocoge.
Se questa
sera non si trova il modo di decidere in merito, è chiaro che viene meno uno
degli anelli fondamentali per chiudere bene questa vertenza a livello
nazionale. Quindi, penso che sia un atto di responsabilità quello che il Consiglio
dovrà fare e per la decisione da assumere nel merito di questo finanziamento,,
anche se dall’opposizione noi non ci vogliamo sottrarre e per questa ragione
abbiamo presentato questo emendamento. In sede di Commissione ci è stato detto
che non si approva, prendiamo atto che anche su questo si dice una cosa e se ne
fa un’altra.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Zavettieri. Ne ha facoltà.
Saverio
ZAVETTIERI, assessore alla pubblica
istruzione Mi dispiace che debba essere io a fare alcune osservazioni su
questo emendamento, credo primo firmatario l’onorevole Adamo, ma sottoscritto
un po’ da tutti i gruppi di opposizione, per due ordini di ragioni: la prima,,
mi sembra debole la motivazione, anche se siamo attenti ai problemi del lavoro,
e utilizzare una esigenza effettiva di continuità di lavoro da parte della
maestranze per porre un problema così grande e così complesso come quello delle
opere infrastrutturali e dei servizi di parcheggio del campus universitario di Arcavacata, perché noi in questo modo
entreremmo in un circolo vizioso secondo il quale, unicamente per il nobile
proposito di garantire il lavoro alle maestranze, dobbiamo forzare alcuni
investimenti.
Poi,
vorrei ricordare ai firmatari di questo emendamento, in particolare
all’onorevole Adamo, che gli interventi per l’edilizia universitaria sono di
stretta pertinenza dello Stato, quindi fanno parte dei programmi nazionali, per
cui una ipotesi di questo genere andrebbe meglio rivolta al Governo e al
ministero dell’università e della ricerca scientifica.
Per questo
motivo noi siamo contrari in questa sede all’emendamento proposto.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1511.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1504 a firma Adamo, Pappaterra, Tripodi ed altri: “All’articolo 5 è
aggiunto il seguente comma:
a) Al fine
di favorire il risanamento edilizio ed urbanistico dei centri storici è
autorizzato per l’esercizio finanziario 2000 il limite di impegno di lire 20
miliardi, il cui onere graverà sulla maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata al bilancio 2000.
b) Per le
annualità successive si provvederà con gli esercizi finanziari di competenza.
c) Per le
finalità di cui alla lettera a), privati, enti pubblici ed associazioni potranno
accedere alla concessione di mutui da parte della Cassa depositi e prestiti cui
la Regione parteciperà alla copertura parziale delle quote di ammortamento fino
al 50 per cento della rata e comunque non superiore a lire 50 milioni.
d) I
requisiti di accesso ai contributi riguarderanno le sole condizioni oggettive
dell’intervento di risanamento proposto, privilegiando i centri storici delle
aree urbane dei comuni capoluogo, i consorzi di comuni ed i comuni la cui
crescita demografica risulti positiva nell’ultimo decennio.
e) La
Giunta regionale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge,
predisporrà proposta di bando di concorso per l’accesso ai contributi per la
copertura del parziale ammortamento dei mutui, da sottoporre al parere vincolante
della competente Commissione consiliare, prima dell’emanazione definitiva”.
Parere del
relatore?
Siamo
contrari perché sono i fondi comunitari che possono provvedere, poi, a quanto
richiesto qui dall’emendamento, quindi non essendoci la capienza in bilancio,
siamo contrari.
Parere
della Giunta? Contrario.
(Interruzione)
La parola
all’onorevole Bova.
In sede di
discussione generale avevamo sottolineato come alcune questioni potessero,
rispetto alla spesa limitata, dare un segno positivo agli orientamenti da
assumere in Calabria. Questo emendamento è proprio finalizzato a dare una
risposta concreta a quell’obiettivo; noi abbiamo indicato l’obiettivo, come
raggiungerlo, la quantità della spesa. Il problema è di tutti e della
maggioranza in particolare, se assume questo punto come uno delle priorità o la
priorità rispetto allo sforzo per dare un verso concreto e positivo al
bilancio.
Noi ci
consentiamo di ricordare come, rispetto alla somma di tanti impegni che hanno
pure un loro senso, questo ha valore generale, interviene su uno dei punti di
contraddizione acuta, in qualche maniera anticipa un atto legislativo che ha
qualificato tutte quelle Regioni che hanno inteso intervenire su questo tipo di
argomento.
Quindi,
vorremmo conoscere l’orientamento concreto della maggioranza, anche perché,
onorevole Fedele, non alcuni anni fa ma qualche mese fa, certo a posizioni
diverse, questo costituiva uno degli elementi dirimenti per un accordo
maggioranza - minoranza in Consiglio. Lo ricordo a me stesso e pure a voi: era
uno dei punti sottolineati dall’allora minoranza e qualcuno è tornato qui per
dire se ci fosse questo, noi faremmo una scelta positiva da sottolineare alla
comunità calabrese e ai comuni calabresi. Ora noi chiediamo di farlo, vogliamo
capire che cosa è cambiato rispetto ad allora, ma in positivo lo dico, senza
alcuna forzatura politica.
La parola
all’onorevole Fedele.
Onorevole
Bova, non è cambiato niente, anzi certamente anche sul risanamento edilizio ed
urbanistico dei centri storici – credo che anche la maggioranza sia d’accordo –
il problema è soltanto del finanziamento, quindi siccome si può sopperire
appunto a questo discorso con i fondi comunitari, quindi con l’Agenda 2000,
anzi probabilmente anche forse con una cifra superiore a quella da lei qui
indicata, certamente il nostro interesse è andare in questa direzione. Quindi,
siamo concordi sulla iniziativa, ma non in questa fase perché il bilancio non
consente di reperire questi fondi; solo per questo siamo contrari, non
certamente per la bontà dell’iniziativa.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1504.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1484 a firma Tripodi, Meduri, Bova ed altri: “Si propone di
aggiungere all’articolo 5 il seguente comma 13:
Le somme
residue disponibili e non utilizzate relative allo stanziamento straordinario
di lire 30 miliardi di cui alla Convenzione Regione Calabria-Ministero del
lavoro (delibere della Giunta regionale n. 110 del 28 gennaio 2000 e n. 296 del
20 marzo 2000) sono utilizzate per garantire anche ai lavoratori in mobilità ex
articolo 7 decreto legislativo 468/97 l’erogazione del sussidio mensile
spettante ai lavoratori socialmente utili”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Io chiedo
di intervenire su questo emendamento per illustrarlo, perché credo che sia
importante e delicato, riguarda oltre mille lavoratori calabresi, i cosiddetti
ex articolo 7 del decreto legislativo 468. Questi sono lavoratori che sono
stati espulsi dai processi produttivi e hanno avuto una trafila, la cassa
integrazione, poi sono passati in mobilità e sono stati utilizzati dai Comuni e
da altri soggetti pubblici in attività socialmente utili, pur non rientrando,
purtroppo, per le interpretazioni e anche per le disposizioni del “468”, nel
bacino dei lavoratori socialmente utili a tutto tondo, non hanno goduto del
sussidio spettante ai lavoratori socialmente utili. Pertanto, percepiscono una
indennità di mobilità, finita la quale e finito il periodo – mi pare siano
ventiquattro mesi di mobilità, non ricordo precisamente – questi lavoratori che
sono stati costretti a lasciare il posto di lavoro nella fabbrica,
nell’azienda, rischiano di trovarsi sulla strada senza avere alcuna garanzia di
ammortizzatore sociale. Ce ne sono già tanti fuori che hanno concluso
l’indennità di mobilità, il periodo di mobilità e non hanno alcun tipo di
garanzia.
La proposta
che si avanza formalmente, Presidente, è quella di utilizzare le somme residue
che la Regione Calabria ha avuto dal ministero del lavoro con la convenzione
firmata nel febbraio 2000, la Regione ha avuto circa 30 miliardi, 29 miliardi e
500 milioni, mi pare che di queste somme siano state utilizzate circa 23-24
miliardi. La proposta, ripeto, è quella di utilizzare le risorse che sono
disponibili, se ce ne sono ovviamente, e comunque di trovare le risorse per
questi lavoratori per dare una risposta anche a questi lavoratori precari, in
modo da poter consentire anche a loro, utilizzando quelle risorse, di avere una
garanzia, un minimo di tutela e di protezione sociale.
Credo che
il Presidente debba valutare con attenzione questo problema che riguarda una
vasta categoria di lavoratori, oltre mille in tutta la Calabria; in tutti i
territori, in tutte le province della regione ci sono lavoratori ex articolo 7
e quindi vi invitiamo a valutare se è possibile andare ad un’approvazione e
dunque ad una riflessione e ad un ripensamento da parte della Giunta e della
maggioranza su questo emendamento e quindi una risposta positiva a questi
lavoratori che credo ne abbiano il diritto, oltre che sicuramente un grande
bisogno.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Amendola. Ne ha facoltà.
Non c’è
l’onorevole Pirilli, il quale è molto attento a criticare e a cogliere tutte le
occasioni per giudicare in modo molto duro un periodo di governo del
centro-sinistra; non si rende conto, però, che almeno la logica di questa
maggioranza è molto tormentata, anzi io ritengo che tende sempre di più a
mostrare i muscoli verso i deboli e a concedere sempre di più a chi ha, a chi è
forte. E’ una maggioranza che tende sempre più ad elargire prebende – e lo vedremo
anche nel corso di questa seduta – alle categorie professionali medio-alte, ma
quando si tratta di affrontare i problemi del lavoro e dei lavoratori, cerca
sempre più di restringere la cinghia. Guardate, si nega qualcosa a questi
lavoratori che non sono nemmeno considerati precari, ma addirittura
sottoprecari, se consideriamo precari i lavoratori socialmente utili o di
pubblica utilità.
Che cosa
si chiede? Di mantenere un sussidio che già i lavoratori precari hanno, questi
lavoratori non chiedono altro che un po’ di tempo per allinearsi agli altri 15
mila lavoratori che stanno in Calabria e che vivono di precarietà.
Ecco, io
voto questo emendamento presentato da Tripodi perché ritengo che tiene conto di
uno stato di disagio di questa regione e, badate, qua si fa riferimento a somme
residue disponibili, significa che non impegnerebbe poi nemmeno più di tanto le
casse e le risorse della Regione Calabria.
Presidenza del Vicepresidente Domenico
Rizza
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Scopelliti. Ne ha facoltà.
A questo
emendamento presentato dal collega Tripodi noi abbiamo prestato in Commissione
la massima attenzione. Francamente, c’è una preoccupazione che voglio
manifestare e ad alta voce, altrimenti faremmo un torto a noi stessi e
soprattutto a quei lavoratori che hanno avuto noi come referenti in un momento
che ha preceduto la tornata elettorale e oggi ancora di più. Io non parlerei di
disattenzione di questo governo, di distacco rispetto ai problemi dei lavoratori,
questa è politica spicciola, di poco conto, perché partiamo da un dato, cioè
che questi lavoratori sono non precari, ma ancora più che precari –l’ha detto
lei, onorevole collega - perché non la Regione, perché non questo governo
regionale, ma il Governo centrale ha deciso che lungo la strada doveva disfarsi
di migliaia di palle al piede che ha relegato nel Mezzogiorno.
Rispetto a
tutto questo, dobbiamo fare un’analisi, cercando di trovare dei momenti di
conforto per questi lavoratori, che hanno avuto un incontro col ministro Salvi,
il quale si era impegnato personalmente a dare risposte rispetto al problema,
modificando questo decreto legislativo. Da parte nostra, abbiamo detto che
avremmo seguito con attenzione la problematica, infatti al primo incontro avuto
col ministro personalmente mi sono fatto promotore di chiedere l’immediata
modifica. L’ho anche ribadito in un incontro successivo a distanza di pochi
giorni, col sottosegretario Morese. Ovviamente la risposta del Governo è stata
quella che era impossibile procedere a una modifica di questa natura, perché
non vi erano i presupposti.
Anche gli
altri emendamenti che il collega Tripodi presenta, dove parla di assunzioni
presso gli enti e altre cose, se non vado errato, di questi Lsu, Lpu, a mio giudizio,
sono una sorta di errore politico, perché non è neppure questa la politica del
Governo centrale. Lo stesso Morese, in un confronto telefonico col
sottosegretario alla pubblica istruzione davanti a me, inveiva contro la scelta
di assunzione del 30 per cento, perché, se si tende a tenere questi signori per
un certo periodo per poi andare a formare società miste o cooperative per farli
lavorare in un momento di esternalizzazione del rapporto, non si può pensare di
assumerli, perché in Calabria, badate bene, forse neppure noi ce lo
immaginavamo, rischiamo di arrivare a 20 mila unità che saranno tutte per
intero sulle nostre spalle un giorno.
Allora
rispetto a questo noi non abbiamo difficoltà ed invito il relatore in questa
direzione ad accogliere questo emendamento, però la mia proposta, nei giorni
scorsi., era quella – fatta anche dall’assessore Bagarani stamattina – di
cercare all’interno di questo bilancio, per il quale francamente noi abbiamo
lavorato cercando di offrire il meglio come contributo, almeno 3 miliardi per
arrivare poi, eventualmente, alla variazione di bilancio ricercando altre
somme.
Se questa
può essere una soluzione e il dirigente – che ha collaborato con l’onorevole
Tripodi, quindi non porto elementi nuovi – rispetto ai 29 miliardi mi dice che,
probabilmente, di queste somme non rimane niente, noi possiamo approvare
l’emendamento, ma la risposta da parte del governo regionale è: se rispetto a
tutto questo non ci saranno somme residue, noi avremo “truffato” migliaia di
lavoratori.
L’emendamento
è accolto, perché se così dovesse essere, almeno per quello che riguarda il
governo, se così si dovesse rivelare che rimarrebbero delle somme da poter
attingere per finanziare questa proroga dei lavori, noi siamo disponibilissimi;
il problema, secondo me, è che il Consiglio dovrebbe ricercare, con un atto di
maggiore disponibilità nei confronti di questi lavoratori che sono circa 2.550
in Calabria, andando avanti magari qualche altra risorsa, magari– non so –
anche 2 miliardi potrebbero bastare, probabilmente, per avviare questa fase di
ripresa dei lavori; poi, successivamente, nella variazione di bilancio potremmo
attingere una somma magari maggiore, una volta che abbiamo il panorama chiaro.
Anche questo è un problema: non sappiamo quanti di questi 2.550 lavoratori sono
disoccupati attualmente, perché sappiamo che molti ancora lavorano e quindi
servirebbero forse pochissimi miliardi per riuscire a dare la continuità a chi
ad oggi, invece, ha terminato la prestazione; anche perché rispetto a questo
sappiamo molto bene che, sul piano di ripartizione che è stato realizzato,
molti di questi diverranno disoccupati dal 1° gennaio del 2001, ed è forse la
grande fetta dei lavoratori che fuoriesce.
Quindi
noi, a mio giudizio, assessore, pur accogliendo questo emendamento che può
tornare probabilmente utile, ma non sono sicuro di questo, forse la somma di 1
miliardo da recepire immediatamente questa sera potrà servire, onorevole
Bagarani, a tamponare una situazione. Quindi invito il relatore e la Giunta ad accogliere
questo emendamento, ma nel frattempo a lavorare per ricercare 1 miliardo,
perché questo ci potrà servire per riavviare almeno una parte di questi
lavoratori, fermo restando che – ribadisco – molti di questi termineranno le
loro prestazioni dopo il gennaio del 2001, quindi è lì che poi dovremo
intervenire massicciamente.
Questa è
la mia proposta e mi auguro che non soltanto il relatore, ma tutti assieme
possiamo costituire un tavolo anche immediato per ricercare 1 miliardo per dare
un segnale di disponibilità e di sensibilità non soltanto da parte nostra, ma
dell’intero Consiglio, visto che voi stessi avete proposto questo tipo di
emendamento.
Parere del
relatore?
Il relatore
vorrebbe sentire l’assessore al bilancio, a questo punto, perché certamente è
inutile dire che noi saremmo d’accordo, però la compatibilità finanziaria la
deve stabilire l’assessore al bilancio.
Onorevole
Fedele, chiedo scusa, qui c’è soltanto da approvare o respingere un
emendamento. La richiesta dell’assessore al lavoro è altra, quindi per adesso
procediamo alla votazione sull’emendamento Tripodi.
La parola
all’onorevole Tripodi.
…Ma c’è stato
un intervento dell’assessore al lavoro che arricchisce la questione, avanzando
una proposta che credo vada assunta, nel senso che dice che ci sono le somme
residue, le verifichiamo, nel contempo mettiamo nella proposta una risorsa
aggiuntiva. Credo che si possa accogliere, noi siamo per prendere atto della
proposta dell’assessore Scopelliti.
Onorevole
Tripodi, trovare il miliardo da aggiungere ai 30 è una cosa che prescinde
dall’approvazione dell’emendamento, è altra cosa; prima approviamo, se dobbiamo
approvarlo, l’emendamento proposto, dopodiché si parlerà con l’assessore, con
il dirigente, vediamo se possiamo trovare il miliardo richiesto.
Adesso
andiamo a votare l’emendamento proposto dall’onorevole Tripodi, successivamente
la Presidenza può accogliere come raccomandazione la richiesta dell’onorevole
Scopelliti di rastrellare nelle pieghe del bilancio il miliardo aggiuntivo.
Ha chiesto
di parlare l’assessore Bagarani. Ne ha facoltà.
Una sola
precisazione: al di là del miliardo, ché ha ragione perfettamente il
Presidente, ne discutiamo successivamente a questo, non ho difficoltà a
sostenere l’ipotesi di approvazione di questo emendamento con una sola
osservazione, cioè occorrerà evidentemente verificare da parte del ministero la
volontà a destinare i fondi ad altro fine; il decreto legislativo prevedeva la
destinazione dei fondi per una certa finalità.
Quello che
noi potremmo fare, quanto ci impegniamo a fare non è destinare i fondi ad altra
finalità, questo non possiamo farlo, ma è proporre al ministero una
destinazione alternativa e vedere se il ministero ce l’approva, che è
tutt’altra questione da quello che è scritto qui sull’emendamento.
Quindi,
probabilmente, lo stesso emendamento con la stessa sostanza, ma con una piccola
modifica di forma, cioè sia il Consiglio che la Giunta si impegnano a
perseguire la strada, di richiedere al ministero, laddove emergano delle somme
residue disponibili, un uso per destinazione alternativa e quindi in deroga al
decreto legislativo, perché altrimenti così ci impegniamo su una cosa che
potrebbe non essere possibile …
Possiamo
accettarlo come raccomandazione…
(Interruzione dell’onorevole Tripodi)
Benissimo…
Onorevole Tripodi, non ha la parola, non può fare il tuttologo!
Siccome è
emerso un dato tecnico rilevante che riguarda la disponibilità di quei fondi,
allora io direi di raccogliere come raccomandazione sia l’emendamento sia la
proposta dell’onorevole Scopelliti di trovare il miliardo aggiuntivo.
…come
raccomandazione.
Allora,
questi emendamenti si intendono ritirati?
(Interruzione)
C’è una
inesattezza rilevata dall’assessore Bagarani…
(Interruzione dell’onorevole Tripodi)
Allora
mettiamo ai voti l’emendamento al comma 13 dell’articolo 5.
(E’ respinto)
…Forse non
ci siamo capiti, perché forse badate ad altro oppure non ci intendiamo proprio.
Questo è un emendamento che non sposta neppure una lira dal bilancio regionale,
perché sono fondi impegnati dal Governo centrale nei confronti degli Lsu, Lpu
con la convenzione fatta tra il ministero del lavoro e la Regione Calabria.
Rispetto a
questo, io invito la maggioranza ad accogliere la proposta di Tripodi, che a
mio giudizio può darsi che non troverà riscontro, ma perché comunque, se
dovessero rimanere somme residue di quella convenzione, noi potremmo
utilizzarle per questi lavoratori, fermo restando che quello che diceva il
collega Bagarani è una verità, perché noi siamo obbligati a comunicare al
ministero del lavoro qualsiasi variazione rispetto a quella convenzione, perché
già così è stato fatto per altre cose.
Quando noi
notifichiamo una modifica, se il ministero del lavoro ci dice che non è
fattibile, non sarà responsabilità nostra, noi ci siamo accollati la
responsabilità di accogliere questo emendamento perché lo riteniamo
perseguibile come strada. Nel frattempo il Presidente della Giunta si è
impegnato a ricercare la somma, da qui a breve, di 1 miliardo per ottemperare a
un tipo di finanziamento immediato che invece ci possa dare un riscontro più
tangibile.
La parola
all’onorevole Fedele.
Presidente,
dopo i chiarimenti dell’assessore Scopelliti e gli interventi dell’onorevole
Tripodi che sono sempre molto chiari su questa materia, noi siamo favorevoli.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1484.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 5 per come emendato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1513 a firma Tripodi, Pappaterra, Adamo ed altri: “Articolo 6, comma
7. Dopo il comma 7 dell’articolo 6 è aggiunto il seguente comma:
I commi 1,
2, 3 dell’articolo 4 della legge regionale n. 27/99 sono estesi anche
all’esercizio finanziario 2000”.
Agli oneri
del presente articolo per complessive lire 6.644.160.000 si provvede attraverso
la riduzione della somma corrispondente del capitolo 3601101”.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pappaterra. Ne ha facoltà.
Presidente,
colleghi, questo emendamento riguarda una delle partite più delicate della vita
di questa nostra regione, cioè il lavoro precario di oltre mille lavoratori
che, da qualche anno, sono aiutati ed incentivati dalla Regione Calabria
attraverso il cosiddetto fondo per il sollievo della disoccupazione.
Noi siamo
molto preoccupati di quello che abbiamo sentito oggi nella sottocommissione,
dove ci è stata preannunciata su questo tema una linea cosiddetta della
fermezza, soprattutto portata avanti dal Presidente della Giunta regionale, che
vuole chiudere alcune vecchie partite come se con una bacchetta magica
potessero eliminarsi tutte le emergenze di questa regione, restituendo
responsabilità ad altri livelli.
Noi con
l’emendamento cosa abbiamo chiesto? Che al vecchio fondo ordinario, che ormai
da qualche anno non è più quello originario dei 10 miliardi e mezzo, il
Consiglio regionale stasera, anche per l’anno 2000, estendesse i finanziamenti
previsti con la legge 27 di variazione di bilancio del 1999 anche all’anno
finanziario 2000, soprattutto rapportando i trasferimenti ai comuni interessati
– e mi riferisco ai comuni di San Giovanni in Fiore, di Acri, di Nardodipace,
della comunità montana di Verbicaro, ai quali poi si sono aggiunti
successivamente i comuni di San Demetrio Corone, Casabona, Fabrizia e
Longobucco –.Noi chiedevamo di estendere le previsioni finanziarie che per il
1999 sono state erogate a questi comuni, sulla base delle effettive giornate
lavorative che queste amministrazioni hanno dimostrato attraverso la
contribuzione Inps.
Noi, oggi,
nella Commissione paritetica mista, Presidente Rizza, abbiamo constatato una
presa di posizione da parte della maggioranza che è quella che di fondi
aggiuntivi non se ne parla assolutamente e che, anzi, già è stato troppo
confermare per il 1999 il vecchio fondo storico dei 10 miliardi e mezzo.
Noi non
sappiamo se questa cosiddetta linea della fermezza è un comportamento che poi
questa maggioranza riuscirà a tenere, tenuto conto – questo lo diciamo al
Presidente Chiaravalloti – che su questi problemi negli altri anni anche le
precedenti amministrazioni regionali di centro-destra e di centro-sinistra
hanno impattato. Alla fine, pur dovendosi rapportare con un’opera riformatrice
di questo fondo sollievo disoccupazione, non hanno potuto far altro comunque
che modificare, almeno per gli anni precedenti, una impostazione che,
diversamente, noi sappiamo era stata contestata sulle piazze, sulle strade, con
gravi problemi di ordine pubblico.
Cosa
abbiamo posto oggi, Presidente Chiaravalloti, in Commissione? L’abbiamo fatto
con largo ed elevato senso di responsabilità. Noi abbiamo consegnato
all’onorevole Fedele, relatore del bilancio, una nostra disponibilità come
forze del centro-sinistra, di opposizione in questo Consiglio regionale a
discutere con voi su un piano di riforma di questo fondo sollievo o comunque
per il superamento e per lo svuotamento di questo bacino, che sappiamo non può
essere protratto in eterno e soprattutto va riformato attraverso una
impostazione che non sia quella tipicamente assistenzialistica, ma che possa
guardare invece ad una possibile utilizzazione produttiva di questa larga massa
di lavoratori.
Noi
riteniamo che la linea che ha scelto la maggioranza, quella di dire “stoppiamo
al fondo storico questa iniziativa incentivante” non sia sufficiente. Voi
sapete più di noi che i comuni interessati a questa vicenda vi hanno posto con
forza una effettiva necessità; ormai sono anni che si è andati al di là del
fondo storico, questi comuni vi hanno chiesto con forza quantomeno di
consolidare il fondo che è stato trasferito con l’assestamento di bilancio del
1999.
Noi non
vorremmo, Presidente Chiaravalloti – conosciamo la sua linea, per questo ci
rivolgiamo anche a lei direttamente, ce l’hanno resa nota oggi i colleghi della
maggioranza – che, di fronte ad una decisione di questo Consiglio regionale che
non dovesse corrispondere e, come è probabile, non corrisponderà, ove la
maggioranza dovesse mantener ferma la sua linea, alle aspettative di centinaia
di lavoratori che vivono di questo unico sostentamento, non hanno altre risorse
sulle quali puntare e contare, che la Giunta regionale, il Presidente
Chiaravalloti, il Consiglio regionale dovessero trovarsi costretti a rivedere
una impostazione perché, magari, i prefetti delle nostre province, le forze
dell’ordine e le autorità ci dicessero che è necessario dare delle risposte.
La
Calabria è piena di conflitti sociali: voi avete ereditato o, meglio, avete
trovato sul campo di battaglia tante di quelle vertenze che fanno accapponare
la pelle a tutti e quindi è un lavoro immane ed ingrato. Noi, Presidente
Chiaravalloti, le proponiamo una transizione morbida di questa vicenda. Noi,
ripeto, le riaffermiamo la nostra disponibilità a fare in modo che si riformi
questo meccanismo perverso che ormai da anni è stato portato avanti. Per il
2000 quello che noi chiediamo a lei e alla sua maggioranza è di confermare
quelle che sono state le previsioni del bilancio di assestamento del ’99 e,
quindi, fare in modo che noi insieme a voi sulla base anche di vostre proposte,
si possa affrontare una discussione in una condizione di normalità e di
agibilità politica ed amministrativa. Non vorremmo che tutti voi e noi fossimo
poi presi con l’acqua alla gola da proteste sociali che rischiano poi di
sfociare in sommosse che, in altri anni, hanno portato agli incendi dei
municipi di questa realtà e a sommosse che hanno bloccato intere arterie
stradali di questa nostra regione.
Noi,
naturalmente, non vogliamo assolutamente alimentare questa impostazione, ecco
perché vi rappresentiamo questa nostra disponibilità: ragioniamo insieme,
assessore Misiti, su come superare questa impostazione, e siamo consapevoli noi
più di voi, però facciamo in modo che per quest’anno a questa gente che –
ripeto – vive esclusivamente di questa risorsa, si possa dare una risposta.
Noi lo
diciamo con la consapevolezza che, peraltro, l’incremento di spesa rispetto al
fondo storico non è straordinariamente eccessivo e rispetto a una miriade di
emendamenti che sono stati approvati o che saranno approvati in seguito si può
porre con molta attenzione fede a questo elemento di valutazione che riguarda i
lavoratori del fondo sollievo.
Ecco
perché – concludo l’illustrazione dell’emendamento – noi vi chiediamo
formalmente di estendere, assessore Dima, anche a quest’anno 2000 le stesse
previsioni di spesa che ormai si sono consolidate sulla base dei contributi Inps
e poi ragioniamo insieme, quando l’assessore Bagarani ci proporrà il suo nuovo
bilancio, quello che ha annunciato essere il bilancio della grande riforma
finanziaria di questa Regione, anche di come questa vicenda va vissuta.
Io non
vorrei essere nei panni di tanti colleghi oggi della maggioranza che anche in
questi comuni hanno trovato sicuramente cittadinanza e consenso, io non lo so
se durante la vicenda elettorale hanno detto che la Regione avrebbe adottato
questa linea del rigore e della fermezza, non sarebbe stato facile in alcune
circostanze.
Ecco
perché dico, Presidente Chiaravalloti, insieme voi e noi su questo tema
confrontiamoci, siamo disponibili anche noi a metterci in discussione e a
rinunciare, per certi versi, ad una convinzione e ad una impostazione che ormai
deve essere superata, però oggi la transizione sia morbida e non traumatica,
perché potremmo trovarci di fronte a proteste dal livello incontenibile che,
molto probabilmente, poi costringeranno la Giunta regionale a rivedere questa
impostazione.
La parola
all’onorevole Adamo.
Io parlo a
favore di questo emendamento, perché su questa materia già altre volte ci si è
soffermati in Consiglio regionale e già altre volte anche la riflessione dei
governi regionali è stata fortemente impegnativa.
Abbiamo
appreso oggi di una lettera che il Presidente Chiaravalloti avrebbe indirizzato
ai sindaci dei comuni; io dico che, in via di principio, non è sbagliata quella
tesi: farsi carico dal governo regionale di un utilizzo produttivo anche di
fondi e di risorse pubbliche per generare lavoro, mi pare che sia la prima
prerogativa che dobbiamo avere. Dico questo perché noi non ci vogliamo
sottrarre, come opposizione, a questo tipo di sfida, che è la sfida di una
modernizzazione e di una innovazione di questa regione, del suo tessuto
produttivo e della sua organizzazione del lavoro. Va detto, però, nel contempo,
che di per sé non è da definire improduttiva la spesa che è stata erogata e che
ha generato diversi interventi nei comuni citati nel fondo.
Qualcuno
si interroga: “Ma perché proprio quei comuni?”. Perché, vedete, è successo un
fatto semplicissimo nel corso degli anni, che sarebbe non onesto non tenere
presente anche in questa fase: nel mentre c’era un blocco, per esempio, della
legge 442 che impediva il turn over
nel settore della forestazione, nei comuni dove c’era un antico, tradizionale
insediamento di forestazione produttiva, si è andati via via a un
depauperamento e in altre zone dove si è sforato, magari anche senza controllo,
tutto questo non è accaduto. Cioè abbiamo, in qualche modo, assistito
all’utilizzo di questo fondo persino come una sorta – va detta la verità – di
forestazione parallela, che è servita comunque alla realizzazione di opere di
manutenzione di pezzi di territorio che, altrimenti, erano stati consegnati al
degrado.
Oggi ci
poniamo il problema di un suo superamento, lo diciamo con molta forza in questa
sede e non per finta, noi siamo per il superamento del fondo. Vediamo, però,
come accompagniamo il superamento, l’obiettivo del superamento del fondo, lo
sosteniamo con una politica alternativa, perché se invece questo non accade,
come giustamente ha detto l’amico e collega Pappaterra, noi abbiamo sul campo
soltanto le tensioni sociali senza poter parlare il linguaggio della proposta e
della individuazione di una linea e di una prospettiva, in una fase in cui la
situazione è completamente diversa rispetto agli anni passati, perché noi ci
lasciamo alle spalle una programmazione, il Por (il programma operativo
regionale) che dà opportunità anche per ragionare ad Acri e a San Giovanni in
Fiore. Dobbiamo insistere su alcune di quelle direttrici, abbiamo
provvedimenti, le politiche governative nazionali sono state approvate, che cominciano
a dare e possono dare i primi effetti proprio nei prossimi mesi e nei prossimi
anni…
Onorevole
Adamo, la prego di stringere…
…c’è una
situazione più dinamica che da qui, realisticamente e credibilmente, ad un anno
massimo, da qui al prossimo documento contabile di bilancio, noi riusciamo a
governare e a controllare.
Trematerra
non c’è in Aula: ha parlato alla riunione della Commissione e poi è andato via.
Capiamo la sua difficoltà, e come la comprendiamo, solo che l’avremmo voluto in
quest’Aula ad essere combattivo, per spiegare anche una proposta che egli
stamattina ci ha formulato. Trematerra, nella sottocommissione, ci ha detto:
“Perveniamo ad un provvedimento attraverso il quale diciamo che quest’anno
chiudiamo il fondo sollievo; ritorniamo ad un contributo straordinario una tantum che non sia una lira in più
rispetto alle giornate certificate dall’Inps rispetto all’anno precedente,
sapendo sin da ora i sindaci, i soggetti destinatari, il Consiglio regionale
che il tema non si ripropone per l’anno prossimo. Assumiamo questa misura in
via transitoria per avere i sei mesi di tempo necessari non per inventare una
riflessione ma, in continuità con quanto era stato già fatto nei mesi passati,
per trovare soluzioni strutturali alternative, sapendo che non per tutti ci
debbono essere i provvedimenti, le garanzie e le tutele, ci possono essere
opportunità che vengono generate rispetto alle quali anche i lavoratori o i
disoccupati si debbono industriare”.
Noi siamo
d’accordo con la proposta Trematerra – in questo momento non c’è –, sentiamo il
dovere su questo di avere una dichiarazione da parte del governo regionale;
vediamo molto pericolosa una chiusura sic
et simpliciter di questa questione, ci fa esprimere molte preoccupazioni di
ordine sociale.
PRESIDENTE.E’
stato chiamato in causa il governo regionale: vuole dire qualcosa?
La parola
all’onorevole Chiaravalloti.
Prendiamo
atto che, finalmente, anche da questa parte si accetta il superamento della
linea del fondo storico, ché di storico mi pare che abbia il privilegio,
l’ingiustizia, la prepotenza, il sostegno di interessi partitici particolari,
nient’altro, perché non vedo come in una Calabria tormentata da disoccupazione in
tutte le sue zone, in tutte le sue vie, debba in un solo posto e per sostenere
le ragioni non so di chi, tenersi avanti un fondo storico, cioè un relitto di
assistenzialismo che non trova nessuna giustificazione, né umana né politica.
Si tratta di un provvedimento di estrema demagogia che si incide nella linea
dell’assistenzialismo, del rifiuto dell’affrontare i problemi a viso aperto.
Il governo
regionale comprende il dramma della disoccupazione e i drammi che i lavoratori
subiscono, ma per tutti. Il governo regionale è per la linea del superamento
morbido, tant’è vero che per quest’anno ha stanziato una somma che deve
alleviare e che deve porre immediatamente i lavoratori di fronte alla cesura di
quella che era una comoda abitudine.
Devo
notare che questo fondo storico ha avuto, nel tempo, un naturale incremento,
laddove invece c’era da aspettarsi che per ragioni di turn over molti uscissero fuori e quindi diminuisse; invece è
andato anche incrementando perché ha dimostrato che, una volta aperte le maglie,
la demagogia riesce a gonfiare tutto.
Non è la
linea su cui questo governo si vuole muovere, no alle speculazioni degli
interessi forti, no ai tentativi di prevaricazione di chi vuole distorcere gli
interessi pubblici a favore di gretti interessi privati, no alle demagogie.
Questa è la linea del governo regionale.
Il
relatore? La Giunta è contraria…
(Interruzione)
Prego,
onorevole Mistorni.
Debbo
intervenire su questo argomento, anche perché siamo preoccupati e convinti che
questo modo di procedere nei vari anni non può durare e bisogna trovare
soluzioni alternative, e su questo siamo d’accordo col Presidente
Chiaravalloti.
Queste
cose, Presidente Rizza, mi ero permesso di dirle nella campagna elettorale
appena trascorsa a Verbicaro, un paese montano dove circa 200 di questi giovani
trovano occupazione e sbocco lavoro proprio con il sollievo disoccupazione,
considerato che Verbicaro è uno dei paesi a più alto rischio dal punto di vista
idrogeologico, quindi rendono un servizio alla collettività. Ho cercato di
dire: “Stiamo attenti, perché bisogna trovare forme di superamento di questa
forma”. Quando ho pronunciato questa parola, ho avuto fischi, non mi hanno
fatto continuare il comizio e, guarda caso, uomini, cittadini, lavoratori che
tradizionalmente votavano a sinistra hanno votato il centro-destra. Questo
perché mi ero azzardato a dire: “Stiamo attenti, bisogna regolamentare questo
settore, perché non può andare avanti così”. Non ho potuto pronunciare altro,
perché mi hanno fischiato. Queste cose le abbiamo dette a San Giovanni in Fiore
e in altre realtà.
Abbiamo
cercato anche, quando ho fatto l’assessore alla forestazione, di superare la
famosa “442”: non c’è stato verso, e qua noi ci troviamo di fronte a giovani
che cercano di sostituire quella manodopera che proveniva dalla forestazione
tradizionale che non c’è più. Presidente Chiaravalloti, le faccio un esempio:
Longobucco aveva circa quattro anni fa 1.500 addetti alla forestazione, oggi ne
ha 300 perché c’è stato il turn over,
lo svecchiamento.
Allora
come si fa a negare questo fondo a quelle realtà che hanno una vocazione
notoria, quella della salvaguardia del patrimonio boschivo ai fini
idrogeologici, eccetera e dove è l’unico sostentamento, l’unica possibilità di
occupazione? Cerchiamo assieme di trovare le soluzioni che pongono fine a
questo, però non possiamo oggi, Presidente… Con molta gradualità, però dobbiamo
trovare anche le possibilità che sostituiscono questo meccanismo.
Cominciamo
a dire che non possiamo noi superare la “442., perché la “442” è del 1984.
Però, il Presidente e l’assessore mi insegnano che 150 miliardi per l’accordo
di programma sono fondi regionali e altri 150 miliardi provengono da fondi
dello Stato.La quota parte che noi come Regione mettiamo a cofinanziamento per
il problema della forestazione, troviamo il modo come rendere ordinaria questa
forma straordinaria e che, per alcuni versi, privilegia, ma secondo me non è
così perché quelle realtà non hanno altre possibilità di lavoro, altri sbocchi
occupazionali.
Caro
Presidente, qua non si tratta di interessi privati, sono solo dei poveri
lavoratori della terra, che cercano di mettere in atto dei progetti che i
comuni, che le associazioni predispongono a salvaguardia del territorio.
Vigiliamo,
in attesa che si normalizzi, perché non ci siano altre assunzioni, e su questo
siamo d’accordo e tutti quanti dobbiamo fare la nostra parte, senza considerare
maggioranza e opposizione, però non possiamo d’emblée chiudere un capitolo che si sta trascinando da circa
quindici anni senza trovare l’alternativa che dia una risposta positiva a
questi lavoratori.
La parola
al Presidente della Giunta.
La nostra
regione è fatta di 409 comuni e non di sette; certe soluzioni vanno trovate per
tutte le zone della Calabria in spirito di uguaglianza, di solidarietà sociale
massima. Noi ci aspettiamo da voi, visto che condividete le ragioni della
politica del governo, le tendenze, un grosso contributo per arrivare alla
soluzione di questi problemi, un contributo da cui siano alieni profili
estortivi che io sento echeggiare ogni tanto.
(Interruzione)
…collaborare…
(Interruzione)
… e nel
bilancio di questa sera ne avete fatte parecchie.
Lei ha fatto
discorsi che potevano Bossi o Formigoni…
Lascio a
lei la responsabilità dei suoi paragoni. Finora ho sentito dal suo banco
provenire anche profili estortivi, minacce di rivoluzione e di incatenamento:
mi auguro che restiate estranei a queste vicende.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Dima. Ne ha facoltà.
Io mi
auguro, Presidente, che l’opposizione, fedele quantomeno ai primi due
interventi, quelli del collega Pappaterra e di Adamo, prosegua la strada del
confronto e non delle battute, se mi consente l’onorevole Fava, molto ma molto
superficiali.
Assumere
delle iniziative, anche decise, forti, così come ha assunto il Presidente
Chiaravalloti con il suo intervento, ritengo che dimostri abbondantemente
quantomeno la volontà di assumersi fino in fondo delle responsabilità, nel bene
e nel male. Possono anche non essere condivise, ma questo appartiene all’ambito
della dialettica democratica e soprattutto del confronto civile.
Dico che,
soprattutto su questa vicenda, io preferirei anche qui un’unica morale, cioè
soprattutto la necessità di dire le cose come stanno, fino in fondo, perché
questa è la Regione – così come il Presidente ricordava – di 409 comuni, e- io
sfido chiunque a dirmi il contrario, domani mattina ognuno di questi comuni è
in grado di portare 10, 15, 20, 100 disoccupati in piazza.
In questi
ultimi anni – e ho avuto la fortuna anche di appartenere alla passata
legislatura, diciamo com’è la vicenda fino in fondo, colleghi della passata
legislatura – molti comuni hanno consolidato il dato e altri comuni hanno
inscenato, giustamente dico, proteste di piazza e si sono allargate le maglie
in questa direzione. Forse lì si doveva vedere fino in fondo una classe
dirigente di qualità che doveva prevenire certe iniziative, indipendentemente
dalle appartenenze e dalla collocazione politica del momento, perché in alcuni
casi si è soffiato sul fuoco, in altri si è rallentato. Una cosa è certa: oggi
su questo versante non si regge, non si può reggere il confronto politico,
neanche le risoluzioni di carattere economico e finanziario nell’ambito del
bilancio.
Ecco
perché questa scelta di ripristinare quel dato storico e – attenzione, collega
Adamo e Mistorni – più volte anche voi avete ripetuto in questo Consiglio negli
anni passati. “questo è l’ultimo anno, confrontiamoci su come dobbiamo
immaginare un percorso diverso”. Puntualmente è emersa la vicenda della “442” e
tutto quanto il ragionamento cui abbiamo assistito stasera.
Allora
partiamo da un dato: questo governo regionale, questa sera, si assume questa
responsabilità fino in fondo. Noi ne siamo convinti, perché siamo consapevoli
che bisogna dare anche dei segnali di fermezza in questa direzione, accollandocene
la responsabilità. Il sottoscritto appartiene ad un’area territoriale entro la
quale alcuni comuni saranno penalizzati nei prossimi giorni o comunque
appartiene a quell’area geografica cui San Demetrio Corone, Acri, San Giovanni
in Fiore, Longobucco appartengono –… ma assumerò fino in fondo questa scelta,
non fosse altro perché ho la competenza alla forestazione.
Questo è
il dato che questa sera va messo in evidenza, l’assunzione di responsabilità da
parte del governo regionale; certamente sul merito e sulle proposte di
cambiamento ci andremo a confrontare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.
La parola
all’onorevole Guagliardi.
Signor
Presidente della Giunta, assessore Dima, negli emendamenti più avanti voi chiedete
800 milioni per una festa a Reggio Calabria, poi 800 milioni per una festa a
Catanzaro, poi 300 milioni per una festa a Palmi. Quando c’è la caduta di
stile, bisogna essere molto attenti a parlare dei bisogni della gente: una
festa è una festa, è un atto di consumo di una notte o una settimana; quel
miliardo e 900 milioni che viene dalla somma delle tre feste significano per un
paese circa quattro anni di lavoro per 100 persone, a 51 giornate all’anno. E’
tutto qui, assessore Bagarani, il nocciolo della vostra scelta politica, qui il
nocciolo delle scelte rispetto ai problemi della gente.
L’assessore
Dima, attraverso i suoi amici di partito, nel senso politico, non nel senso
politico, per non usare una brutta parola, di camerata, che qui richiede di
essere…
(Interruzione)
Chiedo
scusa perché…
(Interruzione)
Noi lo
usiamo in italiano. Assessore Dima, non meno di due giorni fa, i disoccupati di
San Demetrio, anche attraverso le sue comunicazioni, venivano rassicurati sullo
stato di possibile approvazione della miseria di 250 milioni.
Io chiedo
a lei e al signor Presidente della Giunta, onorevole Chiaravalloti, di venire
in quei posti e a parlare con quella gente, per capire come il pane della gente
vale più di una festa e che, quando si vogliono trovare i soldi, bisogna
trovarli veramente nell’interesse dei bisogni di questa nostra terra. Qui è il
senso di un segnale che si vuole dare in questa nostra regione, altrimenti vuol
dire che siamo veramente ai muri e con i muri non si costruisce niente, ma si creano
tensioni sociali, conflitti e non si sa fino dove va a finire la questione.
Presidenza del Presidente G.Battista
Caligiuri
La parola
all’onorevole Pacenza.
Questo è un
passaggio molto delicato e io dico con serenità che condivido le argomentazioni
del Presidente della Giunta, che fanno riferimento ad uno spirito unitario di
questa Regione, ci mancherebbe; Attenzione, però, non ci possono essere un peso
e più misure.
Già il
collega Guagliardi faceva l’elenco, io potrei continuare, anche rispetto
all’osservazione che poco fa, su un precedente emendamento, ci faceva
l’assessore Zavettieri rispetto alle competenze della finanza regionale. Lo
faremo alla fine, signor Presidente, lo faremo di fronte ai calabresi, su
quanti emendamenti si va al di là delle competenze regionali, si finanziano
piazze… Nella cittadina di Acri, signor Presidente, dite no a garantire, a
continuare, non ad aggiungere una lira perché noi non abbiamo chiesto una sola
lira in più, dite no al fondo sollievo che interessa centinaia di lavoratori e
dite sì a risistemare una piazza per 1 miliardo e 300 milioni.
E’ questa
la coerenza, è questo il richiamo al senso di responsabilità che dovrebbe
riguardare tutti? E che c’entra il finanziamento di una strada, di una stradina
rispetto a fondi di bilancio della Regione?
Su questo
terreno abbiamo lanciato una sfida non a voi, ma a noi stessi, per dire che ci
sono strumenti che ci possono far traghettare questa emergenza, e anche qui è
un messaggio pericoloso contrapporre realtà con realtà.
Probabilmente
il Presidente non conosce bene la storia del fondo sollievo e della
forestazione in Calabria. Per esempio, l’assessore Zavettieri è uno di quelli
che conosce meglio di tutti la storia della forestazione calabrese e sa che
cosa significavano negli anni ’90 Acri e San Giovanni in Fiore, che non possono
essere considerati privilegiati per un meccanismo che gli ha dato la
possibilità di recuperare non un privilegio, ma una condizione imposta negli
anni da una norma resasi necessaria, che è stato il blocco della forestazione
che ha proposto…
Ragioniamo
su uno strumento di contenimento, di accompagnamento, può essere l’Agenda 2000,
l’intesa istituzionale di programma sulla forestazione che è già operante, e
non un atteggiamento per dire “quello che c’è è un qualcosa di amorale rispetto
a un dramma che certamente non vivono solo quelle realtà”. Ma noi oggi non
abbiamo fatto un emendamento per aggiungere a quelle realtà altre realtà e qui
mi si permetta, Presidente, altro che interessi della politica, altro che
interessi di chi, magari, in quelle comunità ha responsabilità di governo,
perché anche qui vuol dire che, probabilmente, si ignora anche la geografia
della politica in quelle realtà. Noi ci siamo fatti carico anche nella passata
legge finanziaria, nell’assestamento di bilancio, non per garantire un giorno
in più, ma per garantire – e anche qui richiamo l’esperienza dell’assessore
Zavettieri – gli oneri sociali a quei lavoratori che lavoravano in una
condizione senza garanzie sociali dal punto di vista assicurativo.
A questo
si vuole dare un calcio, sicuramente c’è un atteggiamento superficiale.
Si passa
alla votazione. Pongo in votazione l’emendamento testé discusso.
(Interruzione)
E’ stata
richiesta la votazione per appello nominale. Prego, consigliere segretario.
Francesco
PILIECI, Segretario. Fa la chiama.
Siccome io
senza demagogia, anche perché non ho aumentato di una lira i fondi nel breve periodo
in cui sono stato assessore…
(Interruzione)
Ma non
voglio perdere tempo…
Onorevole
Bova, siamo in votazione…
Mi
consenta. Siccome io ho tentato di non far scoppiare la Calabria di fronte a provvedimenti
assunti nel periodo in cui l’assessore al bilancio era il consigliere
Trematerra, perlomeno che le cose vadano dove debbono andare. Io mi auguro – e
lo dico senza aggiungere niente –, non ho mai minacciato nessuno, non
sottolineo niente, vorrei che ciascuno…
Il
Presidente ha assunto una posizione, è Presidente da pochi mesi, non c’era
nella passata legislatura. A qualcuno di quelli che c’erano, però, che la spesa
è lievitata durante il periodo della gestione del centro-destra, piaccia o non
piaccia, è questione di onestà intellettuale. Io lo sottolineo questo, noi
abbiamo tentato di non fare ritorsioni. Io mi auguro – lo dico – e aiuterò
chiunque ricerca e ne ha la funzione di trovare risposte positive, però non
chissà quando e chissà come, lo sforzo deve essere fatto subito. Con questo
spirito, non avendo trovato di meglio, io sottolineo la nostra proposta – non
minacciamo, non scagliamo, ma sentiamo il dovere di trovare subito delle
risposte positive –, con questo spirito sottolineo e voto l’emendamento.
Se c’è
qualcuno che ha idee migliori e il Presidente ha il diritto e il dovere di
avanzarle meglio e prima di me, io mi auguro che le trovi, perché in assenza di
questo noi, non a dispetto, sottolineiamo non a lui, che chi ha seminato vento
ora raccoglie tempesta. Lui non c’era e non è rivolto a lui. Questo io sento il
dovere di dirlo e di sottolinearlo, quindi attenzione: trovate, ricercate
risposte positive, eque, ma trovatele. Con questo spirito voto a favore.
Franco
PILIECI, Segretario. Fa la chiama.
Signor
Presidente, onorevoli colleghi, io non potevo non raccogliere lo spirito di
Bova, della sua esortazione, tuttavia volevo ricordare a me stesso che questo
problema, che poi fu trasferito, fu inserito e diventò un punto fisso, stabile
del bilancio regionale, nacque circa quarant’anni addietro e dei lavoratori di
allora oggi alcuni sono morti, altri pensionati. Ho avuto l’occasione di
constatare che ci sono circa 40 o 45 domande di comuni che sono per i loro
amministrati in condizioni più o meno identiche.
Il
problema non è – e in questo voglio richiamare lo spirito, non per emularlo, di
D’Alema – del capitalismo selvaggio dei governi di sinistra che si sono fin qui
succeduti, perché in quello spirito avremmo dovuto tagliare tutto e ammazzare
tutto, perché questo è accaduto, che il Mezzogiorno è stato ammazzato
definitivamente perché – come ho avuto modo di dimostrare con le tabelle della
statistica dell’Istat, non elaborate da me – la forbice tra nord e sud si è
allargata di almeno cinque punti. I poveri del sud sono diventati molto più
poveri, col Governo D’Alema si è accettato il principio del federalismo che
punisce le Regioni povere, perché riducendo le aliquote di trasferimento ogni
anno, da qui a qualche anno ancora, o meglio da ora ai prossimi anni, succederà
che le Regioni meridionali, e in particolare la Calabria che è ultima, dovranno
autofinanziarsi con il reddito, con la propria ricchezza.
Allora,
siccome noi siamo i più poveri, è chiaro che chi è povero produce povertà. La
forbice, secondo il governatore della Banca d’Italia, è destinata ad aprirsi
ancora di più.
Amici
della sinistra, il problema è quello di parlare un linguaggio unico
Governo-Regione e così a scendere, e di parlarlo coerentemente, sia quando si è
al governo che quando si è all’opposizione. Ora, non potete al governo fare i
selvaggi e all’opposizione fare le pecore, anzi– chiedo scusa, non voleva
essere un termine dispregiativo – gli agnelli sacrificali perché siete
difensori dei poveri e della gente disoccupata…
Come mi
pare di aver sentito – il Presidente Chiaravalloti lo ha detto, del resto, in
maniera eloquente – il problema non è che sia fuori dall’agenda del governo
regionale e di quest’Assemblea. Noi vogliamo occuparcene con uno spirito che,
ho visto, non è stato possibile recuperare a quello che era, come ci eravamo
detti nei nostri interventi, il bene comune; dobbiamo pensare noi, ma anche voi
evidentemente al bene comune, al bene politico, che è il tentativo di
recuperare politicamente quello che, purtroppo, dote e capitale, vi siete
giocati essendo al governo e realizzando, col governo della Regione passato,
l’equilibrio massimo per chi stava al vertice, al massimo come consulenze,
massimo come nomine, massimo come direttori generali, massimo come tutto, cioè
voi avete arricchito i ricchi e avete impoverito i poveri. Adesso volete che
noi si possa continuare in una logica di assistenzialismo senza tener conto che
c’è gente mai occupata che ha bisogno di lavorare.
Dobbiamo
produrre lo sforzo per creare occupazione, per creare un circuito dinamico,
virtuoso in cui la gente possa occuparsi anche per la prima volta e non vivere
di rendita, di sussidi, perché questo lo ha detto e lo ha praticato D’Alema,
non lo sto dicendo io.
Quindi in
questo spirito e con questo spirito mi associo al voto dei colleghi che è
negativo.
Franco
PILIECI, Segretario. Fa la chiama.
Comunico
l’esito della votazione: presenti e votanti, 37; hanno votato sì, 13; hanno
votato no, 24.
(E’ respinto)
(Hanno risposto sì i consiglieri Adamo, Amendola,
Bova, Fava, Guagliardi, Mistorni, Morrone, Napoli, Pacenza, Pappaterra,
Pirillo, Tommasi, Tripodi M.;
hanno risposto no i consiglieri: Aiello P., Aiello
V., Caligiuri, Chiaravalloti, Chiarella, Crea, Crinò, Dima, Fedele, Fuda,
Galati, Gentile, Leone, Naccarato, Nucera, Occhiuto, Pezzimenti, Pilieci,
Pirilli, Rizza, Senatore, Talarico, Tesoriere, Vescio)
Emendamento
protocollo 1512 a firma Tripodi, Pacenza, Pappaterra ed altri: “Articolo 6,
comma 10. E’ aggiunto il seguente comma:
Ai fini
dell’applicazione del decreto legislativo n. 81/2000 e per dare continuità ai
progetti di pubblica utilità in corso di svolgimento, è istituito un fondo di
lire 20 miliardi di competenza dell’assessorato al lavoro.
L’accesso
al fondo deve favorire la stabilizzazione del rapporto di lavoro dei lavoratori
Lsu ed Lpu e sostenere i soggetti attuatori a promuovere la costituzione di
cooperative e società miste che perseguono tali finalità.
La Giunta
regionale, entro 60 giorni dall’approvazione della presente legge, dovrà
predisporre apposito Regolamento da sottoporre al parere vincolante della
Commissione consiliare competente”.
Agli oneri
del presente articolo si provvede attraverso la riduzione della somma
corrispondente del capitolo 3601101”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, onorevoli colleghi, con questo emendamento ci facciamo carico di
portare all’attenzione del Consiglio un percorso ed una partita molto delicata.
Anche in quest’Aula, nel dibattito generale, c’è stato chi in modo prevenuto ha
detto: “Adesso vedremo, nei prossimi mesi, la sinistra tenterà di mettere su
tutte le forme per aprire conflitti e tensioni”. Nulla di tutto questo, noi
abbiamo posto un dato che è sotto gli occhi di tutti e lo richiamava poco fa
anche l’assessore al lavoro, anche se poi, a dire il vero, lui non ha fatto
alcuno sforzo nella sua qualità di avanzare la benché minima proposta in materia
di politiche per il lavoro. Ci riferiamo alla partita che riguarda i lavoratori
socialmente utili e i lavoratori di pubblica utilità, sapendo che nella nostra
regione ci sono circa 15 mila lavoratori precarizzati in queste condizioni;
tutti pur avendo condizioni giuridiche di natura diversa, sono comunque
lavoratori che in questi ultimi anni hanno avuto una sorta di occupazione,
sull’onda di una normativa emergenziale di carattere nazionale che è partita,
sottolineo, proprio sull’onda di tentare di dare una risposta a condizioni
esplosive del lavoro e anche in applicazione di un processo di riforma
normativa per quanto riguardava gli ammortizzatori sociali, quindi invertendo
anche una condizione, per così dire, di inoperosità di quei lavoratori che andavano
ad usufruire di legittime e sacrosante sovvenzioni dal punto di vista
previdenziale.
Poi la
normativa, man mano, ha avuto anche ulteriori sviluppi, fino al punto che oggi
siamo in presenza di una normativa nazionale, il decreto legislativo 81, che prevede
la proroga di questi progetti fino al 31 ottobre di quest’anno.
Successivamente, dal 1° novembre di quest’anno per i soggetti promotori, quindi
i Comuni, le comunità montane, le aziende sanitarie, tutti coloro che in questi
anni hanno prodotto progetti di pubblica utilità o per lavoratori socialmente
utili, la normativa prevede la compartecipazione alla spesa. Esplicito meglio:
ormai è quasi certo che – e anche di questo si tratterebbe di discutere – nel
prossimo anno, il Governo decentrerà le competenze in materia di fondo a
sostegno dell’occupazione alle Regioni e quindi avremo anche uno strumento
sostanziale di natura finanziaria e operativa e il decreto legislativo fa
carico ai soggetti promotori di garantire il restante 50 per cento.
Noi
riteniamo – anticipiamo che nei prossimi giorni presenteremo un apposito
disegno di legge su queste questioni – però fondamentale che questo strumento
di bilancio preveda un fondo straordinario che faccia da sponda. Se poi la
maggioranza ritiene che i Comuni calabresi, che gli enti locali calabresi siano
in grado di garantire questa quota di compartecipazione, è una “visione”. Noi
riteniamo impossibile che il sistema delle autonomie locali da solo riesca a
garantire questa quota di cofinanziamento. Diciamo anche che è necessario –
ripeto, sarà poi la sede legislativa, ci misureremo anche in quella sede –
trovare una forma di responsabilizzazione e di partecipazione alla spesa degli
enti locali, perché non è sicuramente nemmeno sostenibile che ci siano
tantissimi comuni che godono di servizi, perché questi lavoratori comunque
garantiscono servizi, a volte essenziali. Se per un attimo pensiamo alla
pulizia delle scuole, in tanti comuni non sarebbe possibile l’accesso alle
scuole se non ci fossero le disponibilità di questi lavoratori.
Noi
diciamo di mettere a disposizione un fondo non per assorbire nella pubblica
amministrazione, qui c’è un viatico tutto nazionale rispetto alle famose quote,
ma garantiamo risorse di compartecipazione della Regione per fare in modo che
si possano costruire società miste, cooperative, società di gestione che, man
mano, possano non solo garantire servizi, ma svolgere un’attività produttiva,
perché questi sono lavoratori che comunque nei prossimi anni hanno un vincolo
che è quello di non avere liste aperte, perché non è possibile più accedere a
queste forme perché ci sono anche altre provvidenze che prevedono la
possibilità dell’accompagnamento in pensione di questi lavoratori. Noi
riteniamo che sia straordinariamente utile e necessario che la Regione
costituisca un fondo di partecipazione a questo tipo di percorso.
Per questo
abbiamo presentato come centro-sinistra un emendamento che prevede per l’anno
2000 un fondo straordinario per la continuità dei progetti dei lavoratori
socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità di questa regione, per
un costo complessivo di 20 miliardi.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Amendola. Ne ha facoltà.
Presidente,
colleghi, mi rivolgo soprattutto all’onorevole Presidente Chiaravalloti, ci
sono in Calabria15 mila lavoratori, 15 mila persone impegnate oggi nei lavori
socialmente utili. Presidente Chiaravalloti mi rivolgo a lei perché credo che
un problema così grosso non possa essere liquidato così, all’improvviso, credo
che questo sia uno di quei problemi che si ritroverà davanti nei prossimi
giorni, nei prossimi mesi. Io ritengo pure che non si può essere faciloni
quando affrontiamo problemi di questo tipo, dicendo che è un problema che può
risolvere il Governo centrale perché, come diceva l’onorevole Pacenza poco fa,
il Governo se ne fa già carico Quando con un decreto legge stabilisce di
accompagnare questi lavoratori verso il mondo del lavoro, di farli uscire dalla
precarietà, noi abbiamo un problema che molto probabilmente è molto difficile
da risolvere, cioè il rimanente 50 per cento saranno in grado i comuni
calabresi di tirarlo fuori per pagare questi lavoratori? Io credo di no, credo
che sarà davvero difficile trovare il 50 per cento per 15 mila lavoratori,
sapendo – badate bene – che quando parliamo di lavoratori impegnati nei
servizi, nei lavori socialmente utili, parliamo di gente che oggi svolge un
lavoro.
E’ vero,
loro sono dei lavoratori precari, ma svolgono un lavoro vero, utile, gente che
si alza la mattina alle 5,00 per pulire strade, per fare un servizio di
pubblica utilità. Non solo questo, quando parliamo di questi 15 mila unità
lavorative, parliamo di gente che in questi anni ha contribuito a fare uscire
dalla crisi i comuni calabresi: prima che questi lavoratori entrassero nel
mondo del lavoro, sia pure precario, la stragrande maggioranza dei comuni
calabresi viveva in uno stato di difficoltà, viveva nel dissesto più totale;
oggi, in Calabria, non abbiamo più comuni in dissesto perché questi lavoratori
hanno sostituito il turn over,
sostanzialmente c’è stato, ma c’è stato a costi zero.
Allora io
chiedo al Presidente: poiché è impossibile che i comuni si facciano carico del
50 per cento per pagare 15 mila lavoratori, perché oggi non è possibile
costituire questo fondo che viene proposto, un fondo straordinario di
compartecipazione tra Governo centrale, governo regionale e Comuni? Un fondo
che deve servire non a mantenere ancora in uno stato di precarietà questi
lavoratori, ma ad accompagnare questi lavoratori in un lavoro vero,
considerando che già ci sono delle leggi che collocano questi lavoratori: il 30
per cento dei posti liberi nella pubblica amministrazione, le cooperative che
si stanno facendo, le società miste già realizzate in tutti i comuni grossi, nelle
grandi aziende, l’accompagnamento verso il pensionamento.
Quindi io
voto a favore di questo emendamento, chiedendo anche alla maggioranza, al
Presidente soprattutto, che riconsiderino le loro posizioni per poter
affrontare per davvero in modo positivo un problema da cui difficilmente
riusciremo ad uscire.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Presidente,
molto brevemente per esprimere la mia posizione su questo emendamento che,
peraltro, ho firmato insieme agli altri colleghi del centro-sinistra. Ho la
sensazione che, rispetto a questo pacchetto di proposte che riguardano le
questioni dell’emergenza sociale, del lavoro precario, della risposta a tante
categorie di lavoratori, di disoccupati calabresi che vivono in una condizione
di bisogno e di disagio, finora abbiamo avuto una posizione cinica da parte
della Giunta e della maggioranza. E’ una posizione che, a mio avviso, nella
sostanza rischia di determinare una vera e propria rottura sociale in Calabria,
perché non c’è dubbio che sui lavoratori socialmente utili, sui lavoratori di
pubblica utilità, sui lavoratori di cui abbiamo parlato prima per quanto
riguarda l’emendamento sul fondo sollievo per la disoccupazione, si
determineranno elementi di tensione.
Io, certo,
non credo che spetti a noi assumere iniziative sul piano sociale, ma
sicuramente se la linea praticata dalla Giunta regionale, che è stata espressa
in qualche modo dal Presidente Chiaravalloti, è quella di andare verso una
chiusura netta nei confronti di questi bisogni dei lavoratori, vorrei dire che
sicuramente avremo momenti di confronto aspro.
Vorrei
dire al Presidente Chiaravalloti che sarebbe bene che si ricordasse delle cose
che lui ha detto nel corso della campagna elettorale, per le quali
probabilmente ha vinto anche le elezioni, perché poi i voti si sono conquistati
sulla base di programmi, di proposte che sono state presentate al vaglio
dell’opinione pubblica, dell’elettorato calabrese. E lì ho ascoltato, ho avuto
occasione di leggere interventi dell’attuale Presidente della Giunta nei quali,
sostanzialmente, si assumevano formali impegni a dare risposte ai lavoratori
socialmente utili e ai lavoratori di pubblica utilità. Tutto questo non trova
traccia, oggi, nei programmi, nelle scelte di investimento, di utilizzazione
delle risorse finanziarie, nelle proposte di emendamento della Giunta regionale
e, accanto a questo, troviamo invece una risposta contraria e negativa alle
proposte di emendamento che rappresentano un segnale politico e che da parte
dell’opposizione vengono presentate.
Io non
vorrei che si andasse avanti in questa direzione e che, in qualche modo, non si
desse una risposta a 15 mila lavoratori calabresi che, comunque, rappresentano
un problema che non può essere considerato il problema del Governo nazionale,
dei Comuni e del sistema delle autonomie locali. Il problema di quale risposta,
quale sbocco, quali prospettive anche di stabilizzazione, di sbocco di lavoro
vero, duraturo per 15 mila lavoratori calabresi socialmente utili e di pubblica
utilità riguarda anche, in primo luogo, le responsabilità del governo regionale
che non può assolutamente sottrarsi al confronto, anche perché debbo dire – e
lo ricordo – che su queste questioni questo governo regionale, a partire dal suo
Presidente, si è impegnato elargendo promesse largamente nel corso della
campagna elettorale.
Allora
penso che su questa linea ci debba essere una riflessione, un ripensamento,
sapendo – io ho ascoltato più volte e ogni volta il collega Pirilli ci ripete
che D’Alema ha prodotto il capitalismo selvaggio, il Governo della sinistra,
come Pirilli lo definisce, è stato il Governo che ha determinato chissà quali
sconquassi di natura sociale – che discutiamo di categorie di lavoratori che,
pur in una condizione di precarietà, sono stati sostenuti dal Governo
nazionale, non solo di queste categorie di lavoratori, ma di altre categorie di
lavoratori, come per esempio i lavoratori di pubblica utilità. Certo, c’è
bisogno di un concorso di tutti i soggetti, oggi la Regione non può non
assumersi impegni, perché a questi lavoratori, a queste categorie ha fatto
promesse.
Allora il
Presidente Chiaravalloti dovrebbe dichiararci cosa dice oggi a quei lavoratori
socialmente utili, a cui ha chiesto il voto nella campagna elettorale di
aprile,, quale proposta è in grado questa Giunta regionale, questa maggioranza
di mettere in campo per dare uno sbocco, una prospettiva a questi lavoratori.
Credo che non ci si possa limitare a mettersi dietro l’alibi della
disponibilità esigua di risorse finanziarie per dire che manca la politica; se
c’è una politica, se c’è la volontà di dare risposte, anche le risorse
finanziarie si trovano, anche le scelte di natura finanziaria si possono
modificare. Qui si ricordavano le feste, le piazze: se valgono le feste e le
piazze, allora certamente non valgono i lavoratori del fondo sollievo, i
lavoratori socialmente utili, i lavoratori di pubblica utilità.
Il
problema è della logica, della filosofia dell’impostazione politica. Noi
chiediamo che venga cambiata, per questo esprimiamo un parere favorevole
all’emendamento presentato.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Guagliardi. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente della Giunta, poco fa lei se ne è uscito con un’espressione un po’ infelice:
riferendosi a gente che vive con 51 giornate all’anno, ha parlato di interessi
forti e, probabilmente, quegli interessi forti si riferivano ad aree politiche
che appartengono alla sinistra di questa nostra Regione, si riferiva a San
Giovanni in Fiore, ad Acri, a Verbicaro. Ma sui lavoratori socialmente utili è
possibile conciliare questa idea degli interessi forti della povera gente con
quelli che rappresentano oggi i lavoratori socialmente utili in questa nostra
regione?
Vede, cade
anche l’alibi di aree forti e di interessi forti, di area politica sui
lavoratori socialmente utili: essi sono distribuiti in tutta la regione,
appartengono gran parte ad aree politiche diverse, è un dato acquisito che sono
elettori del centro-destra che hanno fatto vincere il centro-destra, cioè è
gente che è stata di supporto alla crisi degli enti locali, alle politiche di
taglio del bilancio degli enti locali, hanno sostituito gli enti locali che
espellevano gente dal lavoro nei servizi primari; è gente che è fuori dal
mercato del lavoro, la loro età non consente loro più di essere ricollocati nel
lavoro, è gente che se perderà anche questa occasione di lavoro, andrà ad
essere messa in un calderone di indeterminatezza. E lì c’è l’instabilità
sociale, lì nasce il conflitto, questa è gente che non ha più la possibilità di
essere riammessa nel mercato del lavoro.
Ecco
perché noi chiediamo che questa maggioranza regionale e questa Giunta che si
avviano alla nuova Calabria democratica prendano a cuore questo problema. Non è
possibile che più di 15 mila lavoratori che vivono con un reddito di 800 mila
lire al mese, che devono pensare alla formazione dei figli, allo studio dei
figli, a vivere decorosamente perdano definitivamente oggi possibilità di
prospettiva. Lì i responsabili della crisi sociale, i responsabili del
conflitto sociale, i responsabili della crisi democratica di questa nostra
regione sono individuabili in chi non consente più a questa gente di lavorare.
E non si dica che è il Governo nazionale, è una giustificazione ipocrita della
politica, perché noi siamo chiamati ad essere il governo di una Regione più
forte, di un regionalismo più forte, si dice di federalismo. Siamo moralmente,
oltre che politicamente, chiamati a dare risposte alle nostre famiglie, ai nostri
giovani che devono pure istruirsi.
Per questo
vi chiediamo di rivedere la vostra posizione su questo argomento ed esprimiamo
un voto favorevole all’emendamento proposto dall’onorevole Pappaterra ed altri.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1512.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 993 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 6 è aggiunto il seguente
comma:
11. Per
gli interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 5 “Norme per la
promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Attuazione legge n.
381/91” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1
miliardo, con allocazione al capitolo 2233109 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 993.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1488 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 6, comma 11. Si
propone di aggiungere il seguente comma:
A valere
sullo stanziamento di cui al capitolo 2141201 “Opere di pronto intervento per
alluvioni, piene, frane, mareggiate…” è autorizzata la spesa di lire
1.000.000.000 (un miliardo) per gli interventi di ripristino delle attività
produttive, delle strutture viarie e delle abitazioni civili danneggiate nel
comune di Scilla dagli eventi franosi verificatisi nell’aprile 2000”.
La parola
all’onorevole Tripodi.
Ho chiesto
la parola prima ancora del pronunciamento del relatore, anche perché conosco
l’orientamento della Giunta e della maggioranza, però su questa questione
vorrei sollecitare un approfondimento.
La
richiesta che si avanza è quella relativa ad un impegno che riguarda il comune
di Scilla, che è stato colpito nel mese di aprile 2000, cioè due mesi fa, da un
nubifragio che si è tramutato in frana e ha provocato danni ad abitazioni, ma
soprattutto ha provocato la chiusura per i gravi danni riportati a seguito di
questa frana di alcune attività produttive che davano lavoro a decine di
lavoratori e operai che erano impegnati in quelle strutture produttive.
Credo che
questo problema possa essere affrontato positivamente e, sotto questo profilo,
sollecito una valutazione positiva da parte della Giunta e comunque credo che,
in ogni caso, di fronte a questa situazione che si è determinata nel comune di
Scilla, si debba sollecitare, a prescindere comunque dall’approvazione di
questo emendamento, una risposta a tante famiglie, ma soprattutto ad alcuni
importanti imprenditori che si trovano oggi in una condizione di grandissima
difficoltà, direi ormai sull’orlo della rovina e sul lastrico. Quindi un
impegno della Regione a garantire la ripresa delle attività produttive
danneggiate, anzi distrutte dalla frana che sul torrente Oliveto di Scilla si è
abbattuta nel mese di aprile.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1488.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 994 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 6 è aggiunto il seguente
comma:
12. Al
fine di garantire l’attuazione degli interventi a favore dell’imprenditoria
femminile di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e del relativo
regolamento, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 – quale
integrazione della quota di risorse assegnata dallo Stato – la spesa di lire 1
miliardo, con allocazione al capitolo 2233110 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 994.
(E’
approvato)
Emendamento
protocollo 1487 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 6, comma 12. Si
propone di aggiungere il seguente comma:
Per gli interventi
necessari al ripristino del porto di Saline Ioniche e per le opere di
sistemazione definitiva occorrenti al fine di evitare il ripetersi
dell’inagibilità dell’infrastruttura portuale, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000 (cinque miliardi)”.
La somma
necessaria sarà reperita mediante apposita riduzione della spesa prevista dal
capitolo 7001202”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Intervengo
per sollecitare una valutazione su questa questione, perché c’è una lunga
attesa, ormai svariati anni, di un intervento definitivo, sia per quanto
riguarda il dragaggio del porto di Saline Ioniche, che credo sia l’unico porto
della Calabria non utilizzabile, sia per una sistemazione definitiva a garanzia
per il futuro dell’attività portuale di Saline.
La
sollecitazione è anche legata al fatto che l’ex area della Liquichimica è stata
rilevata da un gruppo industriale, il gruppo Sipi, come molti sanno, e il
gruppo Sipi ha condizionato gli investimenti previsti in quell’area che
potrebbero dare lavoro a circa 300 disoccupati giovani, alla possibilità di
utilizzare il porto di Saline. Ci ho messo una cifra irrisoria che, sicuramente,
non è sufficiente per…
(Interruzione)
Eh, ma noi
poniamo il problema di arrivare a fare una progettazione seria per portare a
compimento i lavori necessari per il porto di Saline.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1487.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1498 a firma Adamo: “All’articolo 6 è aggiunto il seguente comma:
E’
incrementato di lire 3.500.000.000 il capitolo 2112101”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1498.
(E respinto)
Pongo in
votazione l’articolo 6 per come emendato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 995 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 7, comma 3, è incrementata di lire 500 milioni”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 995.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1480 a firma Meduri: “Articolo 7, comma 5 bis. Si propone di
aggiungere il comma seguente:
E’
autorizzata la spesa nell’esercizio finanziario 2000 di lire 1.500.000.000 (un
miliardo cinquecento milioni) per la costruzione del ponte Melia di Scilla –
Solano Superiore”.
La somma
necessaria sarà reperita mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1480.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 996 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente
comma:
10. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Acri un contributo di lire
1.300.000.000 per il ripristino e sistemazione di “Piazza Sprovieri” con
allocazione al capitolo 2323232 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 2101206
dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e
2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
Vorrei
parlare su questa benedetta piazza. Signor Presidente della Giunta, a sua
firma, se non sbaglio, c’è un emendamento all’articolo 7, questo comma: “La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Acri un contributo di
lire 1 miliardo e 300 milioni per ripristino e la sistemazione di piazza
Sprovieri con allocazione al capitolo…”.
Io non mi
pronuncio contro, Presidente, però questo è uno di quei provvedimenti che
spostano l’utilizzazione delle risorse e, in qualche maniera, utilizzano forse
positivamente i disoccupati. Perché in un comune sì e in un atro no? Solo
questo, Presidente, lo dico senza malizia. Se noi utilizziamo il riequilibrio
con lo sterzo, lei, che è il Presidente della Giunta, contraddice affermazioni
serie sue,. Non ho altro da aggiungere.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 996.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 997 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente
comma:
11. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Mileto un contributo di
lire 1 miliardo per la costruzione della Chiesa “Cuore Immacolato di Maria”,
con allocazione al capitolo 2323231 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
Mi ricollego
all’osservazione che faceva poco fa l’onorevole Bova. Siamo sulla stessa
lunghezza d’onda, anche in questo emendamento a firma Chiaravalloti si
interviene su altro comune della Calabria in modo assolutamente discrezionale
su materia in cui c’è una legge regionale di riferimento e si alloca un altro
contributo di 1 miliardo. Alla fine, poi, faremo i conticini per vedere da che
parte è stata la coerenza rispetto ad un atteggiamento di rigore.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 997.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 998 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente
comma:
12. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Sinopoli un contributo
di lire 300 milioni per il completamento della strada comunale “Piani
d’Aspromonte”, con allocazione al capitolo 2221222 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 998.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 999 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente
comma:
13. La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al comune di Scilla un contributo
straordinario di lire 1.100.000.000 per il completamento dell’Ostello della
Gioventù, con allocazione al capitolo 2323233 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 999.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1546 a firma Meduri, Bova, Tripodi: “All’articolo 7 è aggiunto il
seguente comma:
14. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere all’amministrazione provinciale di
Reggio Calabria un contributo di lire 5 miliardi per il finanziamento del 1°
lotto funzionale inerente alla sistemazione idraulica e della viabilità di
sponda del Torrente Valanidi nel tratto “Statale 106 – Rosario Valanidi” e per
la progettazione relativa alla strada pedemontana da Rosario Valanidi a
Bagaladi”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1546.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1491 a firma Mistorni, Meduri ed altri: “All’articolo 7 è aggiunto
il seguente comma 14:
La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Belvedere Marittimo un
contributo di lire 500 milioni per il ripristino e sistemazione del lungomare”,
con allocazione al capitolo ………… dello stato di previsione della spesa di
bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Mistorni. Ne ha facoltà.
Abbiamo
presentato questo emendamento, Presidente, perché nel comune di Belvedere
Marittimo, a seguito delle ultime mareggiate, il lungomare è stato
completamente o quasi completamente distrutto. E’ un paese, come loro sanno, a
vocazione turistica, il comune ha dovuto far fronte ad altre situazioni, per
cui si trova nell’impossibilità di accedere anche a dei mutui perché purtroppo
ha dovuto impegnarsi per altre questioni. Poi sono stato anche sollecitato a
farlo perché ho visto altri emendamenti presentati per le cose che abbiamo
discusso e che sono state approvati.
Allora
ritengo che per 500 milioni, che è una somma irrisoria e che non compromette il
bilancio regionale, da parte della maggioranza ci possa essere quantomeno un
minimo di attenzione e di consenso, anche perché – come hanno rilevato Bova e
Pacenza – non ci sono due pesi e due misure, la Calabria è unica, ha delle
situazioni particolari e allora dobbiamo cercare, sempre nel limite del
possibile e del consentito, soddisfarle. Per cui chiedo alla maggioranza di
considerare in termini positivi questa legittima ed obiettiva richiesta.
La parola
all’onorevole Fedele.
C’è un
altro emendamento in seguito, onorevole Mistorni, che è per gli interventi di
istituzione di un fondo regionale per le calamità naturali, ci sono 8 miliardi.
Quindi credo che con questo fondo poi, eventualmente, visto che è un danno
alluvionale, di calamità, si potrebbe anche intervenire.
La parola
all’onorevole Mistorni.
Ognuno di
noi cerca di esporre i problemi, però vedo che non vi è dall’altra parte
quantomeno un minimo di attenzione.
Chiedo la
trasformazione di questo emendamento in ordine del giorno e di inserire il
finanziamento in quelli previsti dalla legge 24.
(Interruzione)
…come
fatto prioritario. Quindi chiedo almeno la trasformazione in ordine del giorno,
in raccomandazione…
La parola all’onorevole
Fedele.
Onorevole
Mistorni, siamo favorevoli per la trasformazione in ordine del giorno.
Pongo in
votazione la richiesta di trasformazione dell’emendamento in ordine del giorno.
(Il Consiglio approva)
L’emendamento
resta respinto.
Emendamento
protocollo 1503 a firma Adamo ed altri: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente
comma:
La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Castrolibero un contributo di
lire 2 miliardi per consolidamento centro storico con allocazione al capitolo
2323232 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al
capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000”.
Parere del
relatore?
Presidente,
questo è modificato nell’importo: sono 100 milioni, non 2 miliardi. E’
approvato per quanto riguarda…
100
milioni?
100
milioni.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1503.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1533 a firma Napoli: “Articolo 7. La Giunta regionale è autorizzata
a concedere un contributo al comune di Cotronei di lire 12 miliardi per la
realizzazione delle “Terme di Cotronei”, con allocazione al capitolo
corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1533.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1534 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di San Nicola dell’Alto un
contributo per la progettazione di strade località Prato-Coricella di lire 310
milioni, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1534.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1535 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Roccabernarda un contributo di
lire 1 miliardo per interventi per lo stato di pericolo e dissesto
idrogeologico nel centro abitato, con allocazione al capitolo corrispondente
dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1535.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1538 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
“La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Melissa un contributo di lire
600 milioni per la costruzione del ponte sul torrente Perticaro, con
allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1538.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1539 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
“La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Cirò Marina un contributo di
lire 1 miliardo per la realizzazione di un mercato coperto rionale, con
allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1539.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1540 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
“La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Petilia Policastro un
contributo di lire 700 milioni per la realizzazione di un depuratore zona
industriale, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1540.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1541 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
“La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Scandale un contributo di lire
414 milioni per la realizzazione di lavori di sistemazione stradale Via De
Gasperi, Via Resistenza, Via Gramsci, con allocazione al capitolo
corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1541.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1542 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
“La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di San Mauro Marchesato un contributo
di lire 366.737.000 per la progettazione e ristrutturazione e razionalizzazione
della rete idrica interna al centro abitato, con allocazione al capitolo
corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1542.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1543 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:
“La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Santa Severina un contributo
di lire 2 miliardi per il finanziamento di aree di consolidamento, con
allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1543.
(E respinto)
Pongo in
votazione l’articolo 7 per come emendato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1000 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 bis, comma 2, sono
apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:
- al primo
periodo, le parole “su base trimestrale in forma forfetaria” sono sostituite
dalle seguenti: “trimestralmente, in forma anticipata e forfettaria”;
- alla
fine del primo periodo, dopo le parole “quell’anno di riferimento” è aggiunto
il seguente periodo: “Per anno 2000 i criteri relativi sono definiti nello
stesso modo entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1000.
(E’ approvato)
Articolo 7
bis…
Ci sono
alcuni emendamenti col 7 bis, Presidente, che vanno respinti.
Votiamo
per l’articolo 7 bis. Emendamento protocollo 1509 a firma Pacenza, Tripodi ed
altri: “L’articolo 7 bis è sostituito dal seguente:
Art. 7 bis
1. In
analogia a quanto stabilito per il periodo 1987/1996 dall’articolo 5, comma 6,
della legge regionale 17 ottobre 1997 n. 12, la Giunta regionale è autorizzata
a concedere alle aziende di trasporto pubblico locale, nei limiti delle
disponibilità di bilancio e di quanto previsto dall’articolo 12 della legge 7
dicembre 1999 n. 472, contributi per la copertura dei disavanzi effettivi non
ripianati relativi all’anno 1997. A completamento del processo di risanamento
del sistema dei trasporti pubblici locali della Calabria, la eventuale quota di
disponibilità di bilancio eccedente il ripianamento dei deficit effettivi
relativi al periodo 1987/1999 può essere utilizzata per il ripianamento dei
deficit effettivi relativi al periodo 1998/1999. Restano salvi gli eventuali
successivi interventi legislativi dello Stato.
2. Al fine
di evitare ulteriori disavanzi a carico del bilancio regionale, a decorrere dal
1° gennaio 2000 e fino all’attuazione della legge regionale 7 agosto 1999 n. 23
e successive modifiche ed integrazioni, i contributi alle aziende di trasporto
pubblico locale sono corrisposti, su base trimestrale anticipata, in forma
forfetaria sulla base dei criteri da definirsi, entro il 30 novembre dell’anno
precedente a quello di riferimento, con apposita deliberazione della Giunta
regionale che tengano essenzialmente conto – sul piano qualitativo e
quantitativo – dei chilometri annui di percorrenza di ciascuna azienda della
fascia chilometrica di percorrenza annua in cui la stessa ricade, dello
stanziamento di bilancio regolarmente autorizzato dalla legge finanziaria
regionale per quell’anno di riferimento. Nessun’altra spesa può essere
riconosciuta a pena di responsabilità per danno.
3. Per il
ripianamento dei disavanzi accertati, inerenti al periodo 1987/1997, sono
utilizzati prioritariamente in capitale i contributi già assegnati anno per
anno alla Regione Calabria ai sensi del decreto legislativo n. 485/92
convertito dalla legge n. 32/93 e dal decreto legislativo n. 98/93 convertito
dalla legge n. 204/95, dell’articolo 2 comma 1 della legge n. 194/98 e
dell’articolo 12 della legge 472/99. Successivamente, sulla base dei disavanzi
accertati e definiti, si provvede all’accensione di eventuali mutui ai sensi delle
stesse leggi, nei limiti delle differenze dovute e delle disponibilità
finanziarie autorizzate dalla legge di bilancio regionale. Conseguentemente ed
automaticamente si spostano in avanti le decorrenze e le scadenze delle rate di
ammortamento dei mutui stessi. Nelle more dell’approvazione del piano di
riparto da parte del Consiglio regionale – ai sensi dell’articolo 5 e 6 della
legge regionale 17 ottobre 1997 n. 12 – la Giunta regionale è autorizzata ad
erogare eventuali anticipazioni.
4. Per il raggiungimento
delle finalità di cui al presente articolo, la Giunta regionale è autorizzata
ad anticipare processi di razionalizzazione del sistema regionale dei trasporti
in coerenza e nel rispetto degli obiettivi previsti dalla succitata legge
regionale 7 agosto 1999 n. 23.
5. A
decorrere dal 1° gennaio 2000 la legge regionale 24 marzo 1982 n. 7 è abrogata.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
In premessa
vorrei sapere, considerato che mi trovo sottomano un testo di emendamento
firmato anche dall’assessore al ramo e da più consiglieri della maggioranza…
Questo è
l’articolo 7 bis interamente sostitutivo.
Giusto,
parliamo del protocollo 1509. Oltretutto questo è un emendamento che, per così
dire, viene da lontano, anzi da molto lontano, un emendamento molto
travagliato, ricordo a me stesso, ma per esempio all’assessore Fuda, all’epoca
Presidente della Commissione bilancio, frutto di un percorso molto delicato, io
non so se il Presidente della Giunta ha il quadro completo di quello che
rischia di verificarsi nei prossimi mesi nel settore dei trasporti.
Sul piano
della finanza della Regione, assieme alla sanità e alla forestazione,
sicuramente quello dei trasporti attualmente è il settore più a rischio; c’è un
pericolo molto serio di contenzioso che viene da lontano, anzi da molto
lontano, che tiene dentro anche contraddizioni non più sopportabili da parte
della Regione. Mi riferisco al fatto che per normativa nazionale la Regione è
già depositaria di cospicui finanziamenti per quanto riguarda il ripiano dei
bilanci delle aziende sia pubbliche che private. Questo emendamento, tenendo
aperte – e ci mancherebbe – anche quelle che possono essere le evoluzioni
legislative di natura nazionale a cui noi non possiamo sottrarci, tenta di
arginare il rischio contenzioso, perché un eventuale contenzioso sarebbe una
sciagura per questa Regione in termini di consistenza del contenzioso stesso e
anche perché, man mano, ci sono state vicende legislative ed amministrative che
hanno fortemente esposto l’ente Regione.
Questo
emendamento, quindi, tentava e tenta di farsi carico di arginare questo
rischio, risponde alla necessità di mettere in circuito queste risorse, perché
per esempio bisogna sapere che c’è la legge 12 del 1996 che, per quanto
riguarda i piani di ripiano dei disavanzi, affida al Consiglio regionale la
competenza e considerato che ancora i piani devono completarsi e sicuramente andremo
incontro ad un periodo medio di necessità temporale perché il Consiglio
regionale si possa esprimere sull’intero piano che va dal 1986 al 1999, dentro
questo testo di emendamento ci sono alcune risposte, parziali risposte.
Quindi, si
tratterebbe di capire l’orientamento della Giunta rispetto al testo originario
che fa parte della finanziaria originaria, rispetto poi alle modificazioni e
agli aggiustamenti che man mano sono stati anche frutto di mediazione con le
categorie interessate – ripeto – sia pubbliche che private. Per un attimo basta
ricordare che vi sono alcune aziende pubbliche di questa regione, mi riferisco
soprattutto alle municipalizzate, che pagano fior di miliardi di interessi
passivi, mentre dall’altra parte hanno diritto, codificato per legge nazionale,
nemmeno per legge regionale, su fondi nazionali e non regionali, a procedure di
conguaglio rispetto agli emolumenti acquisiti.
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1509.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1294 a firma Borrello: “Dopo l’articolo 7 si aggiunge il seguente:
Art. 7 bis
1. La
Regione contribuisce al risanamento ambientale ed alla riqualificazione della
zona denominata “Pennello” di Vibo Valentia, sede di insediamento dei depositi
costieri di carburante, mediante la destinazione annuale di una quota pari
all’1 per cento delle somme di cui al capitolo 120102 (?) dello stato di previsione dell’entrata del bilancio 2000,
denominato “Quota dell’accisa sulla benzina per autotrazione attribuita alla
Regione”.
2. Entro
180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Comune di
Vibo Valentia dovrà comunicare all’assessorato regionale ai lavori pubblici
l’avvenuto inizio dei lavori, significando che, in mancanza di adempimento nei
tempi sopraindicati, la Giunta regionale provvederà alla revoca del predetto
contributo.
3. Per le
finalità di cui al precedente comma 1 è istituito il capitolo ………….. dello
stato di previsione della spesa, denominato “Contributo al Comune di Vibo
Valentia per il risanamento ambientale e la riqualificazione della zona
“Pennello”, cui viene imputata la somma di lire 1.543.000.000 mediante
prelevamento di una somma di pari importo dal capitolo 7001202”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1294.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione l’articolo 7 bis nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1001 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 7 bis è inserito il
seguente articolo:
Art. 7 ter
1. La Regione
Calabria promuove la propensione all’autoimprenditorialità quale risposta alla
domanda di nuove opportunità occupazionali e di sviluppo locale.
2. Per il
raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Giunta regionale
predispone e realizza un Progetto denominato “Opportunità Giovani” destinato a
giovani disoccupati e/o inoccupati, residenti in Calabria, che si riuniscono in
forma associativa, da configurarsi in Pmi, ai sensi della vigente normativa
comunitaria.
3. Il
Progetto è finalizzato a finanziare interventi, nei limiti del “de minimis”,
per accrescere il numero delle imprese prevalentemente formate da giovani
disoccupati e/o inoccupati fra i 18 e i 35 anni di età.
4. I
settori di intervento riguardano prioritariamente la produzione di servizi
turistici, la tutela ambientale e delle risorse naturali, la valorizzazione del
territorio e del patrimonio culturale, il recupero degli antichi mestieri e i
servizi alle imprese. I criteri e le modalità di valutazione degli interventi e
l’erogazione dei contributi relativi sono stabiliti con delibera della Giunta
regionale, fermo restando il rispetto della regola del “de minimis” per singola
impresa.
5. Le
risorse, per complessive lire 30 miliardi, allocate per il triennio 1999-2001
al capitolo 2233105 dello stato di previsione della spesa del bilancio
regionale, la cui descrizione viene opportunamente modificata, sono destinate
al finanziamento del progetto di cui al precedente comma 2.
6.
L’articolo 7 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è abrogato”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1001.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1481 a firma Tripodi, Bova, Borrello ed altri: “Articolo 7 quater.
Si propone di aggiungere il seguente articolo:
1. Gli
enti locali della Regione Calabria che presentano vacanze di organico potranno,
nel solo rispetto delle norme contrattuali vigenti e senza ulteriore formalità,
assumere lavoratori socialmente utili attingendo tra gli Lsu utilizzati, dallo
stesso ente, in mansioni e funzioni simili ai posti da ricoprire, per almeno
due anni alla data del 31 dicembre 1999.
2. I
giovani disoccupati che abbiano avuto esperienze lavorative per almeno dodici
mesi nei settori quali “servizi alla persona, salvaguardia e cura del
territorio e dell’ambiente, sviluppo rurale, acquacoltura, beni culturali,
riqualificazione dello spazio urbano” possono essere compresi tra i destinatari
delle misure di cui al comma precedente, a condizione non vi siano ancora Lsu
utilizzati in uguali mansioni e funzioni e che abbiano maturato almeno dodici
mesi di utilizzo nello stesso ente alla data del 31 dicembre 1999.
3. I
committenti pubblici regionali, provinciali o comunali, ivi compresi i
committenti privati che utilizzano finanziamenti pubblici regionali,
provinciali o comunali, debbono stabilire nei capitolati posti a base di gare
di appalto per la realizzazione di opere e commesse pubbliche le modalità per
una riserva obbligatoria almeno del 20 per cento a favore di assunzione di
lavoratori di cui ai precedenti commi, in rapporto al numero medio di giornate
lavorative oggetto dell’appalto medesimo. Detta riserva minima obbligatoria,
che potrà esplicitarsi anche attraverso opzioni premiali ai fini
dell’aggiudicazione della gara d’appalto, potrà essere ulteriormente aumentata,
sentito il parere della Commissione tripartita costituita ai sensi
dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 496/97 e successive modifiche ed
integrazioni.
4. Il
contributo di cui all’articolo n. 4, comma 1, legge regionale 18/96, sarà
erogato a favore dei soggetti pubblici e privati che immetteranno nella loro
dotazione organica Lsu con rapporto di lavoro a tempo indeterminato”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
Presidenza del Vicepresidente Domenico
Rizza
Qui si
dice quali sono gli intenti e chi farà, attraverso deliberazione, il progetto,
ma quali sono i criteri obiettivi? Non lo si capisce bene.
(Interruzione)
No, questo
intendo dire, cioè si dice che si vuole migliorare la legislazione regionale,
ma questa è una legge, francamente, che nemmeno agli interessati fa capire
quello che bisogna fare. La discrezione la fa da padrone, non lo so… Chiedo scusa,
non ho niente contro i giovani, obiettivo giovani, eccetera, ma come si fa…
Chiede di
intervenire l’assessore Bagarani. Ne ha facoltà.
Per quel
poco che mi compete, perché ovviamente essendo assessore al bilancio…
Le risorse
sono i 30 miliardi, la destinazione… che l’articolo di per sé è puramente
programmatico, nel senso che evidentemente c’è poi bisogno di una legge che
definisca con chiarezza quali sono i criteri e le modalità di…
(Interruzione)
Per un
semplice motivo: originariamente i fondi previsti in questo capitolo erano
destinati esclusivamente al prestito d’onore. Si è riflettuto sulla materia e
avendo sentito la controparte di un’eventuale convenzione, cioè Imprenditoria
giovanile, per chiarirci, si è ritenuto che 30 miliardi semplicemente destinati
al prestito d’onore fossero di difficile spesa e quindi si è ritenuto opportuno
individuare una serie di possibili alternative di finalizzazione della spesa
che sono qui abbastanza ben richiamate. Si può vedere: tutela dell’ambiente,
risorse naturali, antichi mestieri e quant’altro.
Ora su
questo, evidentemente, c’è da fare… Questo, ripeto, è un articolo puramente
programmatico, nel senso che dà una linea di intendimenti che la Giunta ha
intenzione di seguire in materia, cioè non continuare a perseguire la finalità
soltanto del prestito d’onore, ma una finalità alternativa. A questo dovrà
evidentemente seguire una specificazione normativa, immagino.
La parola
all’onorevole Bova.
Ci
vorrebbe un comma aggiuntivo, se vuole, per esempio che la deliberazione della
Giunta sarà sottoposta a valutazione – trenta giorni sono – della Commissione,
del Consiglio dove maggioranza siete. Quindi non c’è nessun problema.
(Interruzione)
Per noi va
bene la Giunta.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Mistorni. Ne ha facoltà.
Presidente,
io un po’ dissento, perché ritengo che il prestito d’onore ancora sia valido
tant’è che a livello nazionale tutte le domande fatte da tanti calabresi ecc.,
non hanno trovato risposta per mancanza di fondi. Proprio per questo, la
finalità del Consiglio precedente era quella di sopperire alle carenze a
livello nazionale in termini di finanziamenti.
A parte
questo, vorrei chiedere all’assessore che ha proposto l’emendamento – in questo
caso mi pare che l’abbia firmato il Presidente – la legge 2 che fine ha fatto.
E’ stata abrogata? E tutte quelle pratiche del ’90 e anche parte del ’91 che
non sono state definite che fine faranno? Non sarebbe stato più opportuno – del
resto ne abbiamo sempre parlato nei Consigli precedenti ed esistono in
Commissione da due a tre proposte di modifica della legge 2 – regolamentare
questa disciplina che è importantissima perché quando si parla di occupazione
si parla di incentivo alle nuove imprese, specialmente di giovani ?.
Non
sarebbe stato più opportuno modificare, rendere più veloce e razionale la legge
2? Fra l’altro lo ricordo a me stesso, la legge 2 è stata considerata la migliore
di tutte le Regioni italiani, anche se supera il de minimis,.
Ma che ci
sta a fare l’assemblea regionale se non facciamo queste cose? La modifichiamo,
l’adattiamo, l’aggiorniamo non fate quest’aria di sufficienza, non siamo
bambini, rappresentiamo istanze di cittadini che dalla mattina alla sera
incontriamo. Noi non siamo stati eletti nei listini ma dal popolo, dalla
mattina alla sera siamo a contatto col popolo, per cui non ci potete trattare
con aria di sufficienza, qua stiamo parlando di cose serie!. Esiste una legge
2, tre progetti di legge giacciono in Commissione e allora modifichiamola ma in
un confronto fra le parti, anche con le categorie, per non trovarci di fronte
ad una legge a scatola chiusa che non sappiamo come sarà utilizzata.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, giudico scarsamente motivato questo provvedimento che è stato
presentato, peraltro mi ha sorpreso la valutazione per la quale l’assessore
Bagarani ci ha detto che i fondi così come erano indicati nella precedente
finanziaria erano difficilmente spendibili quando invece lì c’era un soggetto
collaudato che fa attività di imprenditorialità e di promozione di
imprenditorialità giovanile. C’è una legge a cui si faceva riferimento, la
“608” nazionale e sapendo che ci sono oltre 10 mila domande di giovani
calabresi a fronte delle quali sono stati finanziati circa 800 prestiti
d’onore. Ci sono circa 9 mila giovani che attendono una risposta dalla società
per l’imprenditorialità giovanile.
Da questo
punto di vista, credo che ci sia bisogno di vedere quali risposte si danno in
questa direzione, evidentemente si fa una scelta di natura diversa, però, caro
assessore Bagarani, quanto meno al fine di capire bene e di dare le prerogative
e i compiti che spettano in questo caso all’assemblea regionale, alla massima
istituzione elettiva, ritengo che o il comma 2 viene emendato con una
integrazione previa l’approvazione di nuova legge regionale, o comunque c’è
bisogno di emendamento che dice che i piani vanno approvati sentita la
Commissione consiliare competente.
Un minimo
di confronto, se ci consentite, è la base elementare nel momento in cui si
decide di fare una operazione di questa natura. Sulla legge 2, debbo dire,
ancora non l’abbiamo approvato perché è all’articolo 37 – onorevole Mistorni –
la proposta, personalmente sono convinto che poteva essere diverso il percorso
e che si potevano stabilire le modifiche necessarie e non una abrogazione
dell’unica legge regionale che con tutte le sue difficoltà e i problemi che
tutti conosciamo è comunque uno strumento a sostegno e a promozione
dell’imprenditorialità e della cooperazione giovanile.
Mi pare
che una Regione come la nostra abbia bisogno come il pane di strumenti
operativi e finanziari che sostengono attività di questa natura e l’accesso, la
possibilità che i giovani possano intraprendere attività e impresa e lavoro
autonomo.
In questo
senso, sono sorpreso del fatto che si dice: “abroghiamo la legge 2” ma non si
fa un provvedimento organico, una normativa seria di accompagnamento e
collaterale che ci consenta di dare una copertura, un minimo di fuoriuscita, di
sbocco ai lavoratori e soprattutto a tanti giovani che sono in attesa di
risposte su questo terreno.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Bagarani. Ne ha facoltà.
Due brevi
osservazioni. Per quanto riguarda gli interventi sul prestito d’onore è piuttosto
singolare che si sostenga che 30 miliardi sarebbero stati facilmente spesi in
quanto nei colloqui diretti nostri con la controparte interessata.che era la
società per l’imprenditoria giovanile, nella fattispecie il dottor Borgomeo ci
rappresentava le stesse perplessità sull’ammontare della spesa e per la
destinazione.
Quindi mi
sembra piuttosto singolare che adesso si sostenga qui che quei 30 miliardi
sarebbero stati così banalmente spesi. Peraltro qui non si vieta il ricorso al
prestito d’onore ma si amplia semplicemente lo spettro degli interventi
possibili con quei 30 miliardi e si amplia su delle casistiche che dovrebbero
essere da voi tranquillamente accettate perché sono casistiche comunque di
utilizzazione dei giovani nell’ambito di un percorso che li porta verso la
produzione.
Per quanto
riguarda, poi, la legge 2 non c’era alcun atteggiamento di sufficienza da parte
mia. La legge 2 – lo dovreste sapere perfettamente meglio di me – è un regime
di aiuto che dal 31 dicembre 1999 non è più in vigore e quindi deve essere
modificato o abrogato. In entrambi i casi, o che si modifichi o che dia origine
a un’altra legge, quella non è più applicabile nella caratteristica attuale e
lo sapete meglio di me.
In
entrambi i casi il percorso è identico.
Comunque
sia, in ogni caso, tutti gli impegni giuridicamente vincolanti assunti fino al
31 dicembre 1999 sono fatti salvi e lo sapete meglio di me, per cui la domanda
sarebbe di per sé irrilevante.
Pongo in
votazione l’articolo 7 ter, protocollo 1001.
(E’ approvato)
E’ stato
proposto emendamento dall’onorevole Tripodi all’articolo 7 quater. Ha facoltà
do illustrarlo. Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Intervengo
perché questo non è un emendamento che impone oneri finanziari, ma che implica
alcune indicazioni di natura politica che vengono trasferite nella proposta
normativa ed è legato fortemente all’emendamento che è stato prima presentato
dall’onorevole Pacenza riguardante i lavori socialmente utili.
La
proposta normativa è quella in qualche modo di introdurre dei vincoli nelle
politiche per il lavoro in Calabria che in qualche modo tendano a favorire uno
sbocco, una fuoriuscita, una stabilizzazione dei lavori socialmente utili.
Per
esempio, si propone che – voglio leggere quello che mi sembra il punto più
importante di questo emendamento – “i committenti pubblici regionali,
provinciali e comunali ivi compresi committenti privati che utilizzano i
finanziamenti pubblici regionali, provinciali o comunali debbono stabilire nei
capitolati di spesa posti a base di gare di appalto per la realizzazione di
opere e commesse pubbliche le modalità per una riserva obbligatoria almeno del
20 per cento a favore dell’assunzione di lavoratori di cui ai precedenti commi
che sarebbero i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità in rapporto
al numero medio di giornate lavorative oggetto dell’appalto medesimo. Detta
riserva minima obbligatoria che potrà esplicitarsi anche attraverso opzioni
premiali ai fini dell’aggiudicazione della gara d’appalto – una sorta di
valutazione di impatto occupazionale – potrà essere ulteriormente aumentato
sentito il parere della Commissione tripartita costituita ai sensi dell’articolo
4 del decreto legislativo numero 469 e successive modifiche ed integrazioni”.
Vogliamo
cercare con questa proposta normativa di favorire l’utilizzazione di questi
lavoratori, sfruttando alcune vacanze negli organici, per esempio nella scuola
con il passaggio al Ministero della pubblica istruzione delle competenze e
quindi anche dei lavoratori per quanto riguarda i lavori socialmente utili e
l’impegno a coprire i vuoti di organico che sono sicuramente superiori al
numero di lavoratori socialmente utili impegnati nella scuola e che
garantiscono oggi i servizi minimi per poter quanto meno aprire le scuole nella
nostra regione ma non solo.
Una norma
di questo genere a salvaguardia e ad apertura di alcuni spazi nuovi tenendo
conto che la Regione ormai è proprietaria di questa delega per quanto riguarda
le politiche per il lavoro sia necessario approvarla.
Ognuno,
comunque, può fare le proprie scelte politiche e prenderemo atto della
valutazione della Giunta e della maggioranza.
Pongo in
votazione l’emendamento all’articolo 7 quater.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1507 a firma Adamo, Pacenza, Fava ed altri: “Articolo 7 quinquies.
Per contribuire ad un coordinato sviluppo delle aree interessate, la Giunta
regionale è autorizzata a deliberare la promozione di società miste
pubblico-private e/o la partecipazione della Regione alle stesse, per la
gestione dei porti turistici in corso di completamento o che saranno
programmati e realizzati.
La Giunta
regionale è parimenti autorizzata a promuovere e deliberare la partecipazione
alla società mista pubblica-privata per la gestione delle attività portuali del
porto di secondo livello Sibari-Corigliano”.
Parere del
relatore? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1499 a firma Adamo ed altri: “Articolo 7 octies. Per il ripristino
delle opere pubbliche danneggiate dalle mareggiate verificatesi nei mesi di
dicembre 1999 e gennaio 2000, la Regione concede contributi ai comuni
interessati.
A tal fine
è autorizzata la spesa di lire 5 miliardi”.
Parere del
relatore? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1494 a firma Bova: “Articolo 17, comma 3 bis. All’articolo 8, comma 1,
della legge regionale 8 agosto 1996, n. 21, dopo la frase “nonché altri gruppi
appartamento” sono aggiunte le parole “e comunità educative”, previste dal
regolamento di attuazione della legge regionale n. 5 del 26 gennaio 1987 e
successive modificazioni ed integrazioni”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.
(E’ approvato)
Siamo al
protocollo 1002. Abbiamo votato il 1494 e adesso ritorniamo al protocollo 1002
a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 8,
comma 2, è incrementata di lire 1 miliardo”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1003 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 8, comma 4, è incrementata di lire 1.300.000.000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole.
E’ stato
modificato così: “All’articolo 8 della legge finanziaria è aggiunto il seguente
comma 6 bis. A valersi sul finanziamento di cui al precedente comma 4, la somma
di lire 100 milioni è destinata al liceo linguistico Nuova Europa di Reggio
Calabria per le manifestazioni del parlamento europeo giovani. Di conseguenza
lo stanziamento di cui al capitolo 3132101 viene incrementato di 100 milioni.
Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 77001201 del bilancio 2000”.
Presidenza
del Presidente G.Battista Caligiuri
Pongo in
votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1537 a firma Napoli: “All’articolo 8 è aggiunto il seguente comma:
La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Santa Severina un contributo
di lire 20 milioni per l’edizione 2000 del Premio letterario “Siberine” con
allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 2101206 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1537.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1506 a firma Adamo, Fava, Pacenza ed altri: “All’articolo 8 è
aggiunto il seguente comma:
E’
autorizzata la spesa di lire 500 milioni per il sostegno all’attività dei
gruppi aderenti all’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I)
calabresi.
Il fondo è
utilizzato attraverso apposito programma approvato con delibera della Giunta
regionale su proposta del Presidente della Giunta stessa, sulla base della
domanda pervenuta per iniziative di formazione alla protezione civile, nonché
per la gestione, manutenzione, ristrutturazione di strutture (case, terreni,
campeggi) e per l’acquisto di attrezzature utili all’attività educativa”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1506.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1536 a firma Napoli: “All’articolo 8 è aggiunto il seguente comma:
La Giunta
regionale è autorizzata a concedere al Comune di Cirò Marina un contributo di
lire 50 milioni per l’edizione 2000 del Premio letterario “Cirò Marina”, con
allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di
cui al capitolo 2101206 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1536.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione l’articolo 8 per come modificato nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1004 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 2, è diminuita di lire 20 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1004.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1469 a firma Rizza: “All’articolo 9, comma 3, del disegno di legge
“Finanziaria 2000”, dopo le parole “500 milioni” sono aggiunte le seguenti
parole: “L’intero ammontare è trasferito sul bilancio del Consiglio regionale”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1469.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1005 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 6, è diminuita di lire 20 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1005.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1006 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 8, è diminuita di lire 20 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 1006.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1007 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 9, è diminuita di lire 20 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1007.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1008 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 10, è diminuita di lire 100 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1008.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1009 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 12, è incrementata di lire 20 milioni”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1009.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1010 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 13, è diminuita di lire 40 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1010.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1011 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 14, è diminuita di lire 70 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1011.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1012 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 15, è incrementata di lire 20 milioni”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1012.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1013 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 16, è diminuita di lire 10 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1013.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1014 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 18, è diminuita di lire 10 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1014.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1015 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 23, è diminuita di lire 250 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1015.
(E’ approvato)
(Interruzione)
Emendamento
protocollo 1516 a firma Pappaterra ed altri: “All’articolo 9, comma 23,
l’autorizzazione di spesa è aumentata di lire 250 milioni”.
Alla
copertura del maggiore onere si provvede mediante riduzione dello stanziamento
di cui al capitolo 7001201”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1516.
(E respinto)
Emendamento
protocollo 1016 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 9, comma 25, è diminuita di lire 100 milioni”.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il
protocollo 1016.
(E’ approvato)
Il
protocollo 1222 è stato ritirato.
Emendamento
protocollo 1017 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 9 è aggiunto il seguente
comma:
27. Per
l’attuazione del programma di formazione teatrale in Calabria per il biennio
2000-2001, da realizzarsi in collaborazione con l’Ente Teatrale Italiano, in
attuazione del relativo decreto del ministro della cultura e dei beni
culturali, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300
milioni, con allocazione al capitolo 3132143 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1017.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1221 a firma Pirilli, Trematerra ed altri: “La Giunta regionale è
autorizzata a partecipare con la somma di lire 800 milioni alle iniziative
della Provincia di Catanzaro, in occasione della inaugurazione dell’area polifunzionale
per spettacoli di Catanzaro Lido, per la realizzazione di una serie di
iniziative culturali ed artistiche destinate ad esaltare la migliore fruibilità
del parco archeologico della Roccelletta e le potenzialità turistiche del
territorio”.
Al maggiore
onere si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui
al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1221.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 9 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1018 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 10, comma 1, è diminuita di lire 150 milioni.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1018.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1019 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 10, comma 2, è incrementata di lire 1.500.000 milioni.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1019.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1020 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 10, comma 3, è diminuita di lire 300 milioni.
La
maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del
bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1020.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1021 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 10 sono aggiunti i
seguenti commi:
5. Al fine
di concorrere – secondo quanto previsto dal Programma operativo regionale (Por)
2000-2006 della Calabria – al cofinanziamento delle misure inerenti al Fondo
sociale europeo, è autorizzata per il triennio 2000-2002 la spesa complessiva
di lire 26.852.501.760, di cui 8.734.126.860 a carico del bilancio per
l’esercizio finanziario 2000, con accantonamento nell’apposito fondo di riserva
di cui al capitolo 7002202, istituito nello stato di previsione della spesa
dello stesso bilancio.
6. La
Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di
somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione nei
capitoli di bilancio relativi”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1021.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1022 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
dall’articolo 10, comma 1, è incrementata di lire 500 milioni.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1022.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1023 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 12 è aggiunto il seguente
comma:
2. Per la
progettazione di attività culturali e formative da realizzare – ai sensi dell’articolo
8, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341 – con le Università statali
aventi sede nella regione, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 200 milioni, con allocazione al capitolo 3313119 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
2101206 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1023.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1440 a firma Rizza: “All’articolo 12 sono aggiunti i seguenti commi:
3. Ai
comuni di Santa Severina, Pizzo, Scilla e Corigliano Calabro è concesso un
contributo annuo al fine di garantire un’adeguata ed efficiente gestione dei
castelli storici ubicati nei comuni stessi, nonché per promuovere la
valorizzazione dei castelli medesimi. Entro il mese di marzo di ogni anno la
Giunta regionale provvederà, con proprio atto deliberativo, alla ripartizione
del fondo assegnato sulla base di uno specifico programma di attività.
4. Per gli
interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 500 milioni, con allocazione al capitolo 3131208 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Alla
copertura dell’onere relativo si provvede per lire 240 milioni mediante pari
riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000 e per lire 260 milioni con lo
stanziamento di cui al capitolo 3131206 dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000, che viene ridotto di pari importo”.
Parere del
relatore?
Con una
piccola variazione Presidente, dopo il nome “Santa Severina, Pizzo, Scilla e
Corigliano Calabro” si aggiunge “Cirò”, mantenendo la spesa senza variazioni.
…comunemente
era risaputo che è un castello privato. Abbiamo appreso proprio dal sindaco di
Cirò che il castello è stato acquisito ai beni del comune un anno e mezzo fa,
per cui è un castello pubblico a tutti gli effetti, acquisito al demanio
comunale e diventa un bene pubblico a disposizione del grande turismo
calabrese.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1440.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 12 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Si passa
all’articolo 13. Emendamento protocollo 1024 a firma Chiaravalloti:
“L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 13, comma 1, è incrementata di
lire 1 miliardo.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1024.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1468 a firma Bova: “All’articolo 13 è aggiunto il seguente comma:
2. A
valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 1, la somma di lire 100
milioni è destinata all’associazione Parma A.c., quale contributo per lo
svolgimento del quinto torneo internazionale scuola calcio Parma, al fine della
diffusione dello sport fra i giovani calabresi.
A tal fine
lo stanziamento di cui al capitolo …………. dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000 viene incrementato per lire 100 milioni”.
Alla
copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello
stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tommasi. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, onorevoli colleghi, rilevo con molta soddisfazione questo
incremento di oltre 1 miliardo per quanto riguarda lo sviluppo dello sport e
del tempo libero. Per un aumento così sostanzioso di questo capitolo credo che
sia necessaria una leggera presentazione da parte dell’assessore allo sport,
anche perché ci sono altri emendamenti mirati che impegnano un altro miliardo e
200 milioni circa. Quindi passiamo da una cifra di 1 miliardo e mezzo a quasi 4
miliardi.
Chiedo,
quindi, che l’assessore Crea quantomeno ci illustri brevemente, perché non
posso pensare di verificare la sua volontà nel futuro, come ha portato questo
capitolo a questo incremento così sostanzioso.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Crea. Ne ha facoltà.
Domenico
CREA, assessore allo sport. In merito
a questo emendamento posso dire che ho ampliato le cose perché si sta portando
una legge nuova avanti e quindi penso che quei soldi che c’erano non bastavano
e che sarebbe servito un altro miliardo e mezzo.
Quindi
deduco che c’è una legge che verrà portata in Commissione e quindi andremo a
discutere le linee programmatiche del….
Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1468.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 13 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 14 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1486 a firma Tripodi, Meduri: “Rubrica 4 – Sicurezza sociale –
articolo 15, comma 1.
Si propone
di aumentare a lire 200.000.000 (duecento milioni) la somma di cui all’articolo
15, comma 1, riguardante gli interventi di cui alla legge regionale 11 agosto,
n. 35 “Istituzione di un centro regionale per l’autonomia del non vedente”.
E’
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000
(centocinquanta milioni).
La somma
necessaria è prelevata dal capitolo 4331103 “Spese per la gestione dei servizi
socio-assistenziali”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1486.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1467 a firma Bova: “All’articolo 15 è aggiunto il seguente comma:
3. Al fine
di valorizzare e sviluppare le attività di ricerca del Centro Unico Regionale
Trapianti Midollo Osseo “Alberto Neri” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 300 milioni, con allocazione al capitolo …………
dello stato di previsione della spesa del bilancio 2001. Le attività di ricerca
da realizzare nonché i rapporti giuridico-finanziari tra la Regione ed il
Centro Unico Regionale saranno disciplinati da apposita convenzione”.
Alla
copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello
stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2001”.
Parere del
relatore?
(metr. 135).
Presidente, è approvato con una lieve variazione sull’importo: da 300 milioni
passa a 200 milioni.
Parere della
Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1467.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 15 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 16.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1482 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 16 bis. Si propone di
aggiungere il seguente articolo:
1. La
legge regionale n. 35/86 viene integrata dopo l’articolo 5 dal titolo 2° avente
come titolo “Contributo annuo destinato al Consiglio regionale della Calabria
ed alle sezioni provinciali dell’Unione Italiana Ciechi”.
2. Viene
assegnato un contributo annuo al Consiglio regionale ed alle sezioni
provinciali dell’Unione Italiana Ciechi per gli scopi stabiliti nell’oggetto
sociale e pari a lire 510 milioni.
Il
contributo viene così ripartito: al Consiglio regionale ed alle sezioni
provinciali dell’Unione Italiana Ciechi:
a)
Consiglio regionale della Calabria dell’Unione Italiana Ciechi lire 85 milioni;
b) sezione
provinciale Unione Italiana Ciechi di Catanzaro lire 85 milioni;
c) sezione
provinciale Unione Italiana Ciechi di Cosenza lire 85 milioni;
d) sezione
provinciale Unione Italiana Ciechi di Crotone lire 85 milioni;
e) sezione
provinciale Unione Italiana Ciechi di Reggio Calabria lire 85 milioni;
f) sezione
provinciale Unione Italiana Ciechi di Vibo Valentia lire 85 milioni.
3. Al
maggiore onere finanziario di lire 260.000.000 (duecentosessanta milioni) si
provvede mediante apposito prelevamento dal capitolo 4331103 “Spese per la
gestione dei servizi socio-assistenziali”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1482.
(E’ respinto)
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, volevo chiedere, perché non lo trovo tra le carte, che quantomeno
venga messo in votazione l’emendamento all’articolo 16 ter.
Va bene,
io non ce l’ho, ma è agli atti.
Lo leggo.
Si propone di aggiungere il seguente articolo “L’articolo 3 della legge
regionale…”…
Onorevole
Tripodi, l’articolo 16 ter non ce l’ho.
Non è
ammesso.
Come non è
ammesso?
Non ce
l’ho.
Glielo
porto io, Presidente.
Emendamento
protocollo 1483 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 17, comma 2. Si
propone di aumentare di lire 10.000.000.000 (10 miliardi) la spesa prevista nel
capitolo 4331103 “Spese per la gestione dei servizi socio-assistenziali”.
La somma
occorrente sarà reperita mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1483.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1305 a firma Fedele, Aiello P., Crea ed altri: “In calce al punto 2
dell’articolo 17 della legge finanziaria regionale, in corso di esame, va
inserito il seguente comma:
“Le
funzioni ed i compiti amministrativi relativi ai servizi sociali ed alla legge
28 agosto 1997, n. 285 – disposizioni per la promozione di diritti e di
opportunità per l’infanzia e l’adolescenza – sono svolte dal Dipartimento
Sanità che avrà la seguente denominazione: “Dipartimento Sanità e Servizi
Sociali”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1305.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1025 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 17, comma 3, è aggiunto in
fine il seguente periodo: “In attesa del piano regionale dei servizi
socio-assistenziali ed al fine di garantire comunque un efficace coordinamento
ed una adeguata integrazione con gli interventi e servizi sanitari, la Giunta
regionale è tenuta a predisporre, anche in deroga a quanto stabilito dal titolo
3° della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5 – un piano regionale annuale da
approvarsi esclusivamente con delibera della Giunta regionale medesima”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1025.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1495 sostitutivo del comma 4 dell’articolo 17 a firma Bova: “A
valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000, di cui al comma 1,
la somma di lire 8.500.000.000 è destinata al servizio delle strutture
socio-assistenziali di minori ospitati in Comunità educative e Gruppi
appartamento ai sensi della legge regionale 8 agosto 1996, n. 21”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1495.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1517 a firma Pacenza, Tripodi, Fava ed altri: “Articolo 17. Dopo il
comma 6 è aggiunto il seguente comma:
A ciascuna
famiglia calabrese con reddito non superiore ai 35 milioni sarà assicurato un
contributo di lire 500 mila per l’acquisto di un computer.
Del nucleo
familiare dovrà far parte un figlio di età compresa tra i 10 e i 15 anni.
Il comune
di residenza provvederà all’erogazione del contributo d’intesa con i competenti
organi istituzionali”.
Agli oneri
del presente articolo per competenza lire 5 miliardi si provvede attraverso la
riduzione della somma corrispondente del capitolo 3601101”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1517.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione l’articolo 17 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1529 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 18, comma 1, è incrementata di lire 250 milioni”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1529.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 18 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 19 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 20 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 147l all’articolo 20 bis…
(E’ approvato)
(Interruzione)
…C’è il
1426…
E’
approvato con l’articolo 20 bis, ma ce n’è un altro che ha come protocollo 1474
a firma Tripodi: “Rubrica 4 – Sicurezza – Articolo 20. Si propone di aggiungere
dopo l’articolo 20 l’articolo 20 bis con il seguente testo:
Art. 20 bis
1. Sono
gratuite le prestazioni di pronto soccorso erogate negli ospedali della
Calabria.
2. Sono
gratuiti gli esami connessi a programmi di diagnosi precoce e tutte le
prestazioni fornite da servizi territoriali: i servizi di salute mentale, i
Sert, i consultori, i servizi di neuropsichiatria infantile.
3. Ai fini
del pagamento di un tetto massimo di 70 mila lire di ticket, si accorpano le
prestazioni per accertamento e controlli legati ad un’unica malattia di rilievo
sociale.
4. Ai
dipartimenti di prevenzione, istituiti in ogni Asl, viene assegnato il 5 per
cento del Fondo sanitario regionale.
5. I
malati cronici non autosufficienti sono assistiti all’interno del Sistema
sanitario regionale, privilegiando il domicilio e, dove questo non sia
possibile, il collocamento in Centri diurni e/o piccole strutture residenziali,
fatto salvo il diritto di essere curati in ospedali laddove se ne ravvisi la
necessità e l’urgenza.
6.
L’assistenza domiciliare integrata e l’ospedalizzazione a domicilio sono fuse
in un unico servizio da istituire in tutte le Asl della Calabria. Vista la
gravità e la complessità dei pazienti ai quali è rivolta, l’Adi deve essere
espletata da équipes specialistiche altamente qualificata ed essere funzionante
per tutti i giorni dell’anno.
7. In ogni
distretto sanitario è istituito un centro diurno per pazienti malati cronici
non autosufficienti, con particolare riferimento ai soggetti affetti dal morbo
di Alzheimer e da demenze di altro tipo.
8. Le
residenze sanitarie assistenziali per anziani, malati cronici non
autosufficienti e per disabili gravi devono essere costituite da piccole
strutture con 10-20 posti letto, legate al distretto e all’ospedale
territoriale.
9. I costi
delle cure domiciliari, Adi e ospedalizzazione a domicilio, e quelli erogati in
strutture quali diurne e Rsa, devono essere coperti dal sistema sanitario
regionale. E’ possibile richiedere a ciascun degente non indigente un
contributo alle spese nella misura massima del 50 per cento del suo reddito
pensionistico, ad esclusione di qualsiasi altro contributo dei familiari o dei
comuni.
10. Il 5
per cento del Fondo sanitario regionale è destinato alla tutela della salute
mentale. I pazienti psichiatrici dimessi dagli ex O.P. devono essere curati ed
assistiti ambulatoriamente, a domicilio e/o presso Centri diurni e residenziali
di piccole dimensioni a carico del sistema sanitario regionale.
11. Le cure dentarie sono dovute al sistema sanitario regionale in modo
pieno e per tutti con lo stesso criterio utilizzato per tutte le altre
patologie, pertanto in ogni Asl devono essere garantite, nelle strutture
accreditate, le prestazioni necessarie per le cure dentarie sia in regime
ambulatoriale che di ricovero.
12. La
libera professione intrapresa dai medici deve essere svolta esclusivamente
fuori dall’orario di lavoro, non deve interferire con l’attività istituzionale,
deve servire a ridurre i tempi di attesa.
13. In
ogni Asl sono istituiti i comitati di partecipazione dei cittadini, organizzati
secondo un regolamento che dovrà essere emanato dalla Giunta regionale entro 90
giorni dall’approvazione della presente legge”.
Chiede di
illustrarlo l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Presidente,
anche questo è un emendamento che non comporta oneri finanziari, ma stabilisce
alcuni criteri e cerca di fissare un minimo di garanzie di natura sociale
nell’ambito della gestione della società calabrese. In questo senso, la
proposta che si avanza, anche in riferimento al decreto Bindi, fissa alcune
misure di salvaguardia, quali per esempio la garanzia della gratuità delle
prestazioni di pronto soccorso che vengono erogate negli ospedali della
Calabria e nel contempo riserva una particolare attenzione verso alcune categorie
di malati cronici non autosufficienti, affetti da particolari patologie.
Credo che
nel clima e nella situazione di grandissimo disagio sociale in cui versa la
società calabrese che colpisce particolarmente gli ammalati, le famiglie che si
trovano in condizioni di particolare difficoltà dal punto di vista sanitario,
un segnale politico di questo genere – perché di questo si tratta – verso i
cittadini e in particolare gli ammalati della Calabria sarebbe un buon segnale,
un buon inizio come si diceva prima.
Pertanto,
solleciterei l’attenzione anche in riferimento alla scelta di finalizzare il
fondo regionale della sanità ad alcune misure di ripartizione, il 5 per cento
per quanto riguarda i dipartimenti di prevenzione istituiti in ogni Asl, e il 5
per cento per quanto riguarda la tutela della salute mentale.
In questo
senso credo che sarebbe opportuna una scelta della Giunta regionale a sostegno
di questo emendamento. Poi ovviamente questa è la scelta di natura sociale, se
la socialità fa parte del programma del centro-destra lo verificheremo tra
poco.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1474.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1027 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 22, comma 1, è incrementata di lire 3 miliardi”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1027.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1028 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 22, comma 2, è incrementata di lire 750 milioni”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1028.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1029 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 22 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 3 miliardi viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1029.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1551, comma 3 bis…
Questo,
Presidente, viene ritirato e trasformato in ordine del giorno.
Allora
diventa ordine del giorno.
Pongo in
votazione l’articolo 22 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 23, comma 1.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1031 a firma Chiaravalloti: “I commi 2 e 3 dell’articolo 23 sono
eliminati per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui
all’emendamento articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 250 milioni viene destinata all’incremento del
capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1031.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1558 a firma Dima, Rizza: “All’articolo 23 è aggiunto il seguente
comma:
4. Per gli
interventi previsti dalla legge regionale 17 agosto 1984, n. 20 “Istituzione
fondo regionale per le calamità naturali” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 8 miliardi, con allocazione al capitolo
5151211 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Al
maggiore onere si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001202”.
Tale
emendamento va coordinato con l’emendamento di cui al successivo articolo 38,
comma 2, e con l’emendamento all’articolo 1 del disegno di legge “bilancio”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1558.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 23 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 24 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1032 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 25, comma 1, è incrementata di lire 150 milioni”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1032.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1033 a firma Chiaravalloti: “Il comma 2 dell’articolo 25 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo
37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 1.500.000.000 viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1033.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1034 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 25 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 300.000.000 viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1034.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1035 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 25, comma 4, è incrementata di lire 180 milioni”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1035.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1036 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 25 è aggiunto il seguente
comma:
5. La
disponibilità complessiva di lire 3.412.136.058 – accertata per lire
750.000.000, 42.381.500, 903.730.500, 204.450.000, 901.001.558, 500.000.000 e
110.572.500 sui corrispondenti impegni contabili assunti rispettivamente con le
delibere della Giunta regionale n. 5567/89, 7026/90, 2796/92, 5478/92, 4535/93,
6285/93 e 6286/93, ai sensi della legge regionale 25 maggio 1987, n. 16 – è
destinata agli interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della pesca le
cui domande di contributo sono state presentate entro il 31 dicembre 1999 e
liquidate con delibera della Giunta regionale n. 99 del 28 gennaio 1999, ai
sensi della medesima legge regionale 25 maggio 1987, n. 16”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1036.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 25 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1037 a firma Chiaravalloti: “Il comma 1 dell’articolo 26 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo
37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 2 miliardi viene destinata all’incremento del
capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1037.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1038 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 26 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 500 milioni viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1038.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1039 a firma Chiaravalloti: “Il comma 4 dell’articolo 26 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 1 miliardo viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1039.
(E’ approvato)
Pongo in votazione
l’articolo 26 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1040 a firma Chiaravalloti: “Il comma 1 dell’articolo 27 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 4 miliardi viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1040.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1041 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 27 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 1.100.000.000 viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 1041.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1042 a firma Chiaravalloti: “Il comma 4 dell’articolo 27 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 200 milioni viene destinata all’incremento del
capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1042.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1043 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 27 è aggiunto il seguente
comma:
5. Per le
attività previste all’articolo 27, comma 3, della legge regionale 22 settembre
1998, n. 10, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1
miliardo, con allocazione al capitolo 2231205 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1043.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 27 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1044 a firma Chiaravalloti: “Il comma 4 dell’articolo 28 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 2 miliardi viene destinata all’incremento del
capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1044.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 28 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1045 a firma Chiaravalloti: “I commi 1 e 2 dell’articolo 29 sono
eliminati per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui
all’emendamento articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 700 milioni viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1045.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1046 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 29 è eliminato
per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento
articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 400 milioni viene destinata all’incremento del
fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento
delle nuove leggi del comparto”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1046.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1047 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 29 è aggiunto il seguente
comma:
6. Per le finalità
di cui all’articolo 6 della legge regionale 22 dicembre 1998, n. 14
“Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.600.000.000, con allocazione al
capitolo 5132102 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1047.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione…
Presidente,
c’è un altro emendamento…
Pongo in
votazione l’articolo 29 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1485 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 29 bis. Si propone di
aggiungere il seguente articolo:
1. Ai fini
di conservare e migliorare il patrimonio ambientale e paesaggistico costituito
dalle aree destinate alle coltivazioni agrumicole nella piana di Gioia
Tauro-Rosarno, il quale potrebbe essere alterato dall’abbandono delle superfici
relative per la cattiva congiuntura economica che il mercato agrumicolo
dell’area di riferimento ha subìto negli ultimi anni, la Regione Calabria
concede un contributo una tantum a ciascuna delle aziende agricole pari a lire
600 mila per ogni ettaro di terreno effettivamente agrumetato e fino alla
concorrenza massima di dieci ettari.
2. Ciascun
titolare di azienda presenta, presso l’Ispettorato agrario competente per
territorio, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente
legge, apposita istanza contenente i propri dati identificativi, il tipo e
l’estensione delle colture agrumicole, il titolo di possesso e la restante
documentazione amministrativa.
3. Gli
Uffici agricoli di zona, prioritariamente su ogni altra pratica eventualmente
giacente, provvedono al relativo sopralluogo di accertamento: gli altri uffici
competenti, analogamente in via prioritaria, provvederanno a predisporre la
liquidazione del contributo.
4. Ai fini
di provvedere a quanto previsto nel presente articolo, viene stanziata la somma
di lire 30.000.000.000 (30 miliardi) per il corrente esercizio finanziario, da
reperire prelevando una quota di lire 15.000.000 (quindici milioni) dai
capitoli 7001201 e 7001202 e una quota dai contributi assegnati dal Cipe alla
Regione Calabria con delibera del 15 febbraio 2000 (riparto risorse aree
depresse 2000/2002)”.
Chiede di
illustrarlo l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.
Questo
emendamento riguarda alcune categorie di produttori agrumicoli, in particolare
della piana di Gioia Tauro, che sono stati sottoposti in questi anni ad un
pesantissimo attacco alle loro condizioni di vita, in particolare al reddito
prodotto, per via delle decurtazioni derivanti dalla verifica dei regolamenti
comunitari in materia di compensazione.
Questi
produttori agrumicoli nella sostanza hanno visto più che dimezzati gli
emolumenti e le compensazioni comunitarie, tant’è che un chilo di arance
conferito all’industria di trasformazione viene oggi pagato circa 120 lire a
fronte delle 250 lire al chilogrammo che in precedenza veniva percepito dai
produttori.
Era stato stipulato un contratto di programma a livello del ministero
delle politiche agricole con la Regione Calabria e con altri soggetti, tra cui
le associazioni professionali di categoria di cui si è poc’anzi parlato ed era
un impegno che pensavamo dovesse trovare sua pratica attuazione nell’ambito
della variazione di bilancio, per un importo di circa 25-30 miliardi a
compensazione del mancato reddito, dell’abbattimento delle risorse trasferite
dalla Comunità europea nei confronti di questi produttori agrumicoli.
La
proposta è quella che si vada incontro alla crisi agrumicola che nella piana di
Gioia Tauro ha determinato forti tensioni che tutti conoscono e anche
manifestazioni a Roma, a Reggio Calabria, incontri in prefettura, l’istituzione
di un tavolo e un confronto serrato.
Ci si
aspetta ed i produttori agrumicoli in particolare attendono dalla Regione
Calabria, attendevano da tempo per la verità e purtroppo non ci si è riusciti
finora a dare un minimo di risposta, di tutela rispetto alla condizione in cui
si trovano.
La
proposta di emendamento va in questa direzione, poi ovviamente la maggioranza…
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1485.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1508 a firma Nucera, Fedele, Pilieci:
“Articolo 30
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 4 aprile 1986, n. 13 “Costituzione Ente
Autonomo Fiera di Reggio Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 800 milioni di cui 400 milioni da destinare al
rifacimento di padiglioni espositivi ed iniziative promozionali”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1508.
(E’ approvato)
C’è
l’emendamento numero 1559 che viene ritirato, Presidente.
Va bene. Emendamento protocollo 1554 a firma Adamo, Pacenza ed altri:
“Articolo 30, comma aggiuntivo 1/bis.
Al fine di
aiutare le imprese commerciali che nel corso dell’anno 1999 hanno subìto danni
da incendi non dolosi o calamità non coperti da relative polizze assicurative,
è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000
(trecento milioni) da erogare ai Comuni che ne facciano espressa e documentata
richiesta”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1554.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1048 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente
comma:
2. Al fine
di completare gli interventi previsti dal piano di rilancio della società
“Terme Sibarite S.p.A.” di proprietà della Regione, approvato dalla Giunta
regionale con deliberazione n. 3493 del 23 giugno 1997, è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600 milioni, con allocazione al
capitolo 6121209 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Alla
copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1048.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1464 a firma Mistorni: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente
comma:
2. A
valere sullo stanziamento di cui al capitolo 6132102 della spesa del bilancio
per l’esercizio finanziario 2000, la somma di lire 350 milioni è destinata
all’Ente Autonomo Fiera di Cosenza”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1464.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1505 a firma Adamo, Morrone, Pappaterra ed altri: “All’articolo 30 è
aggiunto il seguente comma:
E’
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni per
contribuire al finanziamento delle attività programmate dall’Ente Fiera di
Cosenza”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1505.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1528 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente
comma:
3.
All’articolo 31, comma 6, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14, le
parole “Reggio Calabria” sono sostituite con le parole “provincia di Reggio
Calabria”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1528.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 30 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1049 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente
comma:
3. Per il
finanziamento del progetto di tutela e valorizzazione dell’artigianato
artistico e tradizionale, a realizzare per il tramite del Coser Scrl, organismo
consortile di servizi promosso dalle associazioni regionali dell’artigianato
calabrese, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200
milioni, con allocazione al capitolo 6122110 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000. I rapporti giuridico-finanziari tra Regione e Coser
Scrl sono disciplinati da apposita convenzione da approvarsi con delibera della
Giunta regionale”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento del capitolo 6122102 del bilancio 2000. Conseguentemente
l’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 31, comma 1, è ridotta di lire
200 milioni”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1049.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1050 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente
comma:
4. Per le iniziative di cui all’articolo 8, commi 1 e 2, della legge
regionale 13 settembre 1999, n. 27, è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 600 milioni, con allocazione al capitolo 6131103 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1050.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1051 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente
comma:
5. Per gli
interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 8 “Istituzione di un
fondo a favore di imprese societarie che operano nel campo dei servizi
informatici e telematici specializzati su Internet” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1 miliardo, con allocazione al
capitolo 6122221 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1051.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1052 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente
comma:
6. A
partire dal 1° gennaio 2000, ai sensi del comma 6 dell’articolo 6 del Dpr n.
447/98, sono considerati “impianti a struttura semplice” gli impianti
produttivi di beni e di servizi per i quali è ammesso il procedimento mediante
autocertificazione nei seguenti casi:
a) per la
cessazione e riattivazione degli impianti produttivi di beni e di servizi;
b) per la realizzazione,
ristrutturazione, riconversione ed ampliamento di impianti produttivi di beni e
di servizi quando non è necessario acquisire specifica autorizzazione in
relazione a vincoli paesistici, storico-artistici, archeologici e
idrogeologici;
c) impianti
con registrazione Emas, di cui al Regolamento comunitario n. 1836/93”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1052.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 31 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1053 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 31 è aggiunto il
seguente articolo:
31 bis
1. La
Regione, anche in collaborazione con le Camere di commercio, le Province e le
associazioni di categoria, assicura gli sportelli unici, per le attività
produttive, di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n. 112/1998, la
messa a disposizione in modo coordinato e continuativo di tutte le informazioni
disponibili e necessarie, anche nella forma di moduli informativi e di modelli
tipo per domande e richieste.
2. Per
contribuire all’attività degli sportelli unici, la Regione, con la
collaborazione degli stessi soggetti di cui al comma 1, promuove specifici
corsi di formazione e di aggiornamento per il personale addetto.
3. Per
favorire l’istituzione degli sportelli unici in ambiti di utenza adeguati, la
Regione promuove le opportune intese tra i Comuni, con particolare riferimento
a quelli di minore dimensione, e favorisce la stipula di convenzioni, a titolo
gratuito o con rimborso delle sole eventuali spese aggiuntive direttamente
derivanti dalle convenzioni stesse, tra gli stessi Comuni e le Camere di
commercio.
4. I
programmi locali di sviluppo – quali patti territoriali, contratti d’area e
progetti integrati territoriali – possono prevedere che la gestione dello
sportello unico sia attribuita al soggetto responsabile degli stessi programmi
locali, nei casi in cui si tratti di un soggetto pubblico.
5. Agli
oneri derivanti dal precedente comma 2 si provvede con le disponibilità
previste dalla misura 3.10 del Por (Programma operativo regionale) 2000/2006
della Calabria”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1053.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1441 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 31 è aggiunto il
seguente articolo:
Art. 31 ter
1. La
Regione Calabria promuove la costituzione dell’Agenzia regionale per lo
sviluppo delle Pmi, concentrando in essa le partecipazioni possedute in
Fincalabra S.p.A. e in Bic-Calabria Scpa.
2. Per le
finalità di cui al precedente comma la Giunta regionale è autorizzata a
concertare e definire gli indirizzi generali per le attività e la gestione
della costituenda Agenzia, assumendo conseguentemente tutte le iniziative necessarie”.
Parere del
relatore?
Questo è
modificato, Presidente. Dopo l’articolo 31 bis è aggiunto il seguente articolo:
“Articolo 31 ter. La Regione Calabria promuove con apposita legge regionale la
costituzione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo delle piccole e medie
imprese, concentrando in essa le partecipazioni possedute in FinCalabra S.p.A.
e in Bic Calabria S.p.A.”. Il secondo comma non c’è.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1441 così
come modificato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1463 a firma Mistorni: “All’articolo 32 è aggiunto il seguente
comma:
2.
All’articolo 8, comma 3, della legge 13 settembre 1999, n. 27, inserire in fine
“e il progetto “struttura polivalente per il tempo libero” nel complesso delle
Terme Luigiane di proprietà del comune di Acquappesa”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1463.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 32 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1054 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 33, comma 1, è incrementata di lire 500 milioni”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la disponibilità derivante dal maggiore avanzo di
amministrazione di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A,
colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1054.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1055 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista
all’articolo 33, comma 2, è incrementata di lire 1 miliardo”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1055.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1056 a firma Chiaravalloti: “Il comma 5 dell’articolo 33 è
sostituito dal seguente:
5. Al fine
di provvedere, in via eccezionale, al finanziamento per scorrimento della
graduatoria definitiva della provincia di Reggio Calabria allegata alla
deliberazione della Giunta regionale n. 6982 del 29 dicembre 1997, pubblicata
sul Burc n. 7 – edizione straordinaria – del 30 gennaio 1998, è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, con allocazione al
capitolo 6124206 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 1056.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1057 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente
comma:
7.
All’articolo 8, comma 1, della legge regionale 7 marzo 1995, n. 5, è aggiunta
in fine la seguente lettera: “d) all’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane
(Unpli), nelle sue articolazioni provinciali e regionali”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1057.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1058 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente
comma:
8. A
valere sul finanziamento di cui al comma 2, la somma di lire 100 milioni è
destinata al Comune di Palmi per l’organizzazione della Festa della Varia.”
Conseguentemente
lo stanziamento del capitolo 6133104 viene incrementato della stessa somma di
lire 100 milioni.
Al
maggiore onere si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al
capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento
relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge
“bilancio di previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1058.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1059 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente
comma:
9. A
valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente
comma 2, la somma di lire 500 milioni è destinata alla definizione della
vertenza relativa alle attività promozionali realizzate negli anni 1996 e 1997
con la sponsorizzazione della gara internazionale di motonautica d’altura
“Venezia-Montecarlo offshore”. La Giunta regionale è autorizzata a liquidare
l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della somma massima di
lire 500 milioni, previo accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla
Regione a seguito delle stesse attività promozionali”.
Conseguentemente
lo stanziamento del capitolo 6133104 viene incrementato della stessa somma di
lire 500 milioni.
Al
maggiore onere si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al
capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento
relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio
di previsione 2000”.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
Anche
questo è un comma che viene, se così possiamo dire, da molto lontano; è una
vicenda che ha già interessato l’Aula del precedente Consiglio regionale e
anche il testo che si usa nell’emendamento è abbastanza curioso. Non vedo
l’assessore al bilancio, ma vorrei sapere, dall’alto delle sue competenze, come
si può chiedere l’accensione di un capitolo “per eventuale debito
riconosciuto”. Ma che significa? Siamo in presenza di un percorso tutto da
verificare e oltre tutto parliamo di una gara di off shore svoltasi nell’anno ’96 su cui c’è stata già una
discussione abbastanza delicata che oggi si ripropone senza certezze. Quindi,
mi pare abbastanza strano e curioso rispetto ai ragionamenti fatti in
precedenza, adesso si chiede una sanatoria di debito fuori bilancio,
addirittura debito di cui ancora non c’è nemmeno contezza dentro la
proposizione che la stessa Giunta fa.
Ha facoltà
di parlare l’onorevole Fedele.
E’
modificato così: “A valere dello stanziamento per l’esercizio finanziario 2000
di cui al precedente comma 2, la somma di lire 500 milioni è destinata alla
definizione della vertenza relativa alle attività promozionali realizzate negli
anni ’96 e ’97 con la sponsorizzazione della gara internazionale di motonautica
d’altura Venezia-Montecarlo off shore.
La Giunta regionale è autorizzata a liquidare l’eventuale debito riconosciuto,
comunque nei limiti della somma massima di lire 500 milioni, previo
accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla Regione a seguito delle
stesse attività promozionali” ed è aggiunto “e previa rinuncia da parte degli
interessati di ogni ulteriore pretesa o/e ragione”.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1059.
(E’ approvato)
Presidente,
qui è aggiunto un comma 9 bis che forse lì non avete.
Infatti
non ce l’ho.
C’è una
somma di lire 200 milioni per la manifestazione già svolta “Vivere il mare”
Va bene,
lo pongo in votazione.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1553.
E’
ritirato.
Emendamento
protocollo 1547 a firma Meduri, Bova: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente
comma:
10. A
valere sul finanziamento di cui al precedente comma 2, la somma di lire 800
milioni è destinata alla Società di pallacanestro maschile “Viola” di Reggio
Calabria”.
Parere del
relatore?
Il 1547 è modificato: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente comma 10.
A valere sul finanziamento di cui al precedente comma 2, la somma di lire 1
miliardo e 100 milioni è destinata ai seguenti interventi: quanto a lire 800
milioni, per attività promozionali attraverso la società di pallacanestro
maschile Viola Basket di Reggio Calabria; quanto a lire 300 milioni, per
attività promozionali attraverso la società di pallavolo femminile Medinex di
Reggio Calabria”.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1547 così
come modificato.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 33 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1060 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 34 sono aggiunti i
seguenti commi:
3.
All’articolo 4, comma 1, della legge regionale 10 aprile 195, n. 14, è aggiunto
in fine il seguente periodo: “Per coloro che abbiano maturato nel settore
alberghiero l’anzianità professionale di cui all’articolo 3, in posizione
lavorativa diversa da quella di lavoro dipendente, la dimostrazione del
possesso di tale requisito potrà avere luogo mediante idonea documentazione che
sarà individuata nei relativi bandi di esame”.
4. La
legge regionale 2 febbraio 1998, n. 2, è abrogata”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1060.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 34 nella sua interezza.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1061 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 35 è aggiunto il seguente
comma:
2.
All’articolo 65, comma 3, della legge regionale n. 13 del 28 marzo 1985, è
aggiunta la seguente lettera:
i) alle
attività di accoglienza e di tutela del turista, nonché alle iniziative locali
di intrattenimento e di attrazione o di valorizzazione dei patrimoni
naturalistici, storici, culturali, tradizionali e folcloristici”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1061.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 35 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1062 a firma Chiaravalloti: “I commi 1 e 2 dell’articolo 36 sono
eliminati per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui
all’emendamento articolo 37 bis”.
La
maggiore disponibilità di lire 3.700.000.000 viene destinata all’incremento del
capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1062.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1063 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 sono aggiunti i
seguenti commi:
3. Al fine
di evitare disagi alle imprese interessate e, nello stesso tempo, consentire il
completo utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali destinate
all’attuazione delle sovvenzioni globali per l’area di crisi di Crotone e Gioia
Tauro – di cui alle rispettive decisioni della Commissione delle Comunità
europee n. C(96)889 del 30 aprile 1996 e n. C(98)1566 del 17 giugno 1998 e
successive modifiche ed integrazioni – la Giunta regionale è autorizzata ad
anticipare ai relativi organismi intermediari la quota di saldo finale del
contributo comunitario e nazionale inerente al cofinanziamento di progetti
realizzati a carico delle misure che prevedono regimi di aiuto alle imprese,
previa specifica e documentata istanza, da parte di detti organismi
intermediari, accompagnata da apposita garanzia fideiussoria bancaria,
irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, con oneri a totale
carico degli stessi organismi intermediari.
4. Per le
finalità di cui al precedente comma, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la
spesa complessiva di lire 31.330.756.000, di cui lire 9.382.000.000 con
allocazione al capitolo 6114202 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000. Le somme anticipate – da recuperare sugli accrediti che saranno
disposti a favore della Regione dallo stato e dalla Commissione europea al
medesimo titolo di saldo finale sulle spese effettivamente sostenute dagli organismi
intermediari delle sovvenzioni globali – sono previste, accertate e riscosse al
corrispondente capitolo 2316205 dello stato di previsione dell’entrata del
bilancio 2000 e pluriennale 2000-2002”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1063.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1064 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 sono aggiunti i
seguenti commi:
5. Al fine
di favorire l’acquisizione dei requisiti patrimoniali delle fondazioni per la
prevenzione del fenomeno dell’usura, di cui all’articolo 1 del decreto del
ministro del tesoro 6 agosto 1996 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189
del 13 agosto 1996 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 500 milioni, con allocazione al capitolo 6122109 della spesa del bilancio
2000.
6. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi alle fondazioni
costituite o in via di costituzione di cui al precedente comma, tenendo conto
delle norme statutarie e dei requisiti patrimoniali, di onorabilità e di
professionalità previsti dal decreto del ministro del tesoro 6 agosto 1996”.
Alla
copertura della maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo
dello stanziamento del capitolo 1013106”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1064.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1065 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente
comma:
7. Per il
cofinanziamento del programma attuativo presentato dalla Regione al ministero
dell’industria, del commercio e dell’artigianato – nell’ambito dei progetti
strategici per la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche nei
centri urbani, nelle periferie e nelle aree rurali e montane, ai sensi
dell’articolo 16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266 e delle relative
direttive di cui alla deliberazione Cipe 5 agosto 1998 – è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.265.000.000, con allocazione al
capitolo 6211208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.
Agli oneri
relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo
3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli
articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di
previsione 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1065.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1066 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 sono aggiunti i
seguenti commi:
8. Per la
completa sottoscrizione da parte della Regione Calabria della quota di aumento
del capitale sociale della società Comac (Consorzio mercato agricolo alimentare
Calabria) Srl, di cui al verbale di assemblea straordinaria dell’11 agosto
1999, nella misura massima di partecipazione del 49,06 per cento – ai sensi
della legge regionale 8 aprile 1988, n. 10 - è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.210.977.000, con allocazione al capitolo
6211203 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
9. La
Giunta regionale è autorizzata a compiere tutti gli atti necessari per la
realizzazione dell’intervento di cui al precedente comma”.
Alla
maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello
stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1066.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1067 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente
comma:
10. Il
comma 4 dell’articolo 17 della legge regionale 11 giugno 1999, n. 17, è
sostituito dal seguente:
“4. Le
vendite di fine stagione o saldi debbono essere presentate al pubblico come tali
e possono essere effettuate per i periodi e la durata da determinarsi con atto
della Giunta regionale, anche con differenziazioni per ambiti provinciali,
sentiti i rappresentanti degli enti locali, le organizzazioni dei consumatori,
delle imprese del commercio e dei sindacati dei lavoratori maggiormente
rappresentative a livello regionale”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1067.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1442 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente
comma:
11. Alla
legge regionale 11 giugno 1999, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche ed
integrazioni:
-
all’articolo 7, comma 4, la parola “Provincia” è sostituita dalle parole “area
di gravitazione commerciale”;
-
all’articolo 7, il comma 11 è sostituito dal seguente:
“11.
L’esercizio deve essere attivato entro il termine di due anni
dall’autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità”;
-
all’articolo 8, il comma 2 è sostituito dal seguente:
“2. La
comunicazione di subingresso è presentata entro un anno dalla morte del
titolare o entro sei mesi dall’atto di trasferimento della gestione o della
titolarità dell’esercizio”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1442.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 36 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1068 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente:
Art. 36 bis
1. In
attesa della legge regionale di attuazione del decreto legislativo 23 dicembre
1997, n. 469, e fino alla sua promulgazione, le competenze in materia di
conduzione e manutenzione del “Sil (Sistema informativo lavoro)” sono
attribuite al Presidente della Giunta regionale che le esercita d’intesa con
l’organismo tecnico di coordinamento di cui al successivo comma 2.
2. E’
costituito un organismo tecnico di coordinamento (Otc). L’Otc è presieduto dal
Presidente della Giunta regionale, o da un suo delegato, ed è composto da un
rappresentante dell’assessorato regionale al lavoro e da un rappresentante per
ciascuno degli assessorati provvedimenti al lavoro.
3. In
relazione all’attività svolta dalle strutture per l’impiego operanti sul
territorio ed alle esigenze di collegamento e raccordo tra Regione e ministero
del lavoro, l’Otc ha il compito di individuare ed assicurare modalità
tecnico-organizzative atte a garantire la continuità dei servizi informativi
nonché l’omogeneità logica e tecnologica dei sistemi a tal fine utilizzati.
4. Le
deliberazioni assunte dall’Otc sono rese esecutive con decreto del Presidente
della Giunta regionale e vincolano le amministrazioni aventi competenza in
materia di organizzazione e gestione dei servizi territoriali per l’impiego”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1068.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 36 bis…
Presidente,
chiedo la parola perché mi rivolgo direttamente al Presidente…
(Interruzione)
Per la
verità, siccome si fa riferimento al Sil (Sistema informativo lavoro)…
Onorevole
Tripodi, lei sta parlando del 36 bis, protocollo 1068?
Sì. Siccome
qui si fa riferimento al Sil (Sistema informativo lavoro) che dovrebbe trovare
poi nei centri per l’impiego il terminale di una rete che si dovrebbe
realizzare, si dovrebbe insomma lavorare in questa direzione; non capisco,
però, la necessità della costituzione di un organismo di coordinamento tecnico,
Otc, presso la sede della Presidenza della Giunta regionale che sarebbe poi
composto da una serie di altre figure tra cui l’assessorato regionale al lavoro
e gli assessorati provinciali al lavoro.
Per la
verità, non capisco la necessità di costituire una struttura di questa natura,
dal momento che l’ex agenzia regionale per l’impiego è una struttura di cui si
avvale la Regione e ha avuto 2 miliardi e 700 milioni di trasferimento di
risorse, proprio a copertura delle spese trasferite dal ministero del lavoro.
Vorrei sapere, quindi, per quale ragione non si affida quel compito all’ex
agenzia per l’impiego sotto l’egida del Presidente ecc., sapendo che peraltro
le strutture e il polo lavoro e le politiche per il lavoro hanno anche
storicamente alcuni riferimenti e alcune sedi nella Regione Calabria che non
vorrei che surrettiziamente attraverso la costituzione di questo comitato
tecnico presso la Presidenza della Giunta regionale si possa tendere a modificare.
L’assessore
al lavoro non è presente, peraltro a questa discussione una materia di questa
natura che sarà sicuramente molto importante, ma insomma la gestione della la
Presidenza della Giunta regionale del Sil (sistema informativo lavoro) mi
sembra una cosa abbastanza ridondante.
Io sarei
per affidare questa procedura all’agenzia regionale per l’impiego e se c’è
bisogno di un compito di coordinamento, di competenze di questa natura è
comunque. secondo me, superflua l’istituzione di un organismo, di una struttura
di questo genere. Ritengo che invece ci siano già gli organismi ad hoc, ci sono già 1 miliardo e 700
milioni che vengono utilizzati per far funzionare un’agenzia per l’impiego, ci
sono 28 persone che sono state trasferite alla Regione, penso che da questo
punto di vista si dovrebbe riflettere e credo che si dovrebbe modificare
radicalmente l’impostazione di questo emendamento.
Ritiriamo
l’emendamento?
Lo
guardiamo, se è d’accordo, Presidente, con più calma.
Pongo in
votazione l’articolo 36 bis con modifica del comma 2.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1091 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 bis è aggiunto il
seguente:
Art. 36 ter
1. Non si
procede al recupero di somme inferiori a lire 20.000 (ventimila) dovute alla
Regione in adempimento di obblighi tributari, comprensive di eventuali pene
pecuniarie, sanzioni e interessi, derivanti da violazioni di leggi tributarie.
Se gli importi superano lire 20.000 (ventimila) sono dovuti per l’intero ammontare.
Allo stesso modo non si fa luogo ai rimborsi per importi inferiori a lire
20.000 (ventimila), comprensivi di eventuali oneri accessori. Se gli importi
superano lire 20.000 (ventimila) sono rimborsabili per l’intero ammontare.
2. Gli
intestatari di veicoli, per i quali non è possibile quantificare l’importo
dovuto a titolo di tassa automobilistica per mancanza di dato tecnico sulla
carta di circolazione, sono comunque tenuti al pagamento dell’importo minimo
previsto dalla vigente normativa, a titolo di tassa automobilistica regionale.
Qualora gli stessi soggetti non abbiano provveduto ad effettuare alcun
versamento per l’anno 1999, possono regolarizzare la propria posizione
effettuando il versamento minimo previsto di lire 37.000 (trentasettemila) entro
novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1091.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 37 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1070 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 37 è aggiunto il
seguente:
Art. 37 bis
1. A
decorrere dal 1° gennaio 2000 sono abrogate le seguenti leggi regionali e
successive modifiche ed integrazioni:
- L.R. 22 aprile 1974, n. 6 “Contributi per l’assistenza farmaceutica
diretta a coltivatori diretti, artigiani e commercianti;
- L.R. 17 settembre 1974, n. 12 “Incentivi finanziari diretti a favorire
lo sviluppo delle imprese artigiane e l’incremento della produzione artigiana”;
- L.R. 17 settembre 1974, n. 17 “Interventi nel settore delle colture
erbacee irrigue”;
- L.R. 3 giugno 1975, n. 23 “Sviluppo della cooperazione agricola”;
- L.R. 3 giugno 1975, n. 25 “Miglioramenti fondiari in agricoltura”;
- L.R. 2 giugno 1980, n. 21 “Interventi a favore dell’agricoltura.
Credito agrario e di esercizio;
- L.R. 6 giugno 1980, n. 32 “Mutui a tasso agevolato per lo sviluppo
della proprietà diretto-coltivatrice”;
- L.R. 22 maggio 1981, n. 8 “Benefici a favore delle cooperative
agricole formate da giovani o a partecipazione di giovani”;
- L.R. 3 settembre 1984, n. 29 “Norme per lo sviluppo dell’apicoltura”;
- L.R. 28 marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in
Calabria in attuazione della legge 217 del 17 maggio 1983” – Titolo 4° e 7°;
- L.R. 24 giugno 1986, n. 26 “Interventi nel settore zootecnico”;
- L.R. 11 agosto 1986, n. 34 “Difesa paesaggistica ed ambientale
incentivando la coltivazione della vite”;
- L.R. 26 gennaio 1987, n. 2 “Norme per lo sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia e per il contenimento dei consumi energetici nella
Regione Calabria e modalità di attuazione della legge 29 maggio 1982, n. 308”;
- L.R. 25 maggio 1987, n. 14 “Interventi urgenti per lo sviluppo delle
colture protette”;
- L.R. 25 maggio 1987, n. 16 “Interventi per lo sviluppo
dell’acquacoltura e della pesca”;
- L.R. 25 maggio 1987, n. 26 “Interventi finanziari per favorire la
ristrutturazione, l’ammodernamento attraverso anche l’associazionismo e la
cooperazione del sistema distributivo e delle strutture mercantili degli enti
locali”;
- L.R. 24 febbraio 1988, n. 2 “Interventi per l’accesso dei giovani nel
mondo del lavoro e lo sviluppo dell’occupazione”;
- L.R. 7 settembre 1988, n. 22 “Promozione e sviluppo dell’agriturismo
in Calabria”;
- L.R. 7 settembre 1988, n. 23 “Disposizioni, criteri e modalità per
l’applicazione del Regolamento Cee n. 797/1985 relativo al miglioramento
dell’efficienza delle strutture agrarie”;
- L.R. 9 novembre 1989, n. 4 “Contributi sugli interessi per mutui
agevolati a favore di cooperative, associazioni e società”;
- L.R. 25 novembre 1989, n. 8 “Disciplina dell’artigianato;
- L.R. 22 dicembre 1989, n. 13 “Interventi diretti alla salvaguardia, il
sostegno e l’incremento della coltura del cedro (citrus medica)”;
- L.R. 5 maggio 1990, n. 39 “Provvidenze per favorire il turismo
montano”;
- L.R. 15 aprile 1996, n. 5 “Recepimento del Regolamento Cee 2328/91 e
successivi Regolamenti n. 3669/93 e n. 2843/94”;
- L.R. 2 febbraio 1998, n. 4 “Cessazione effetti articolo unico legge
regionale n. 6 del 15 aprile 1996. Modifica legge regionale n. 5 del 15 aprile
1996”;
- L.R. 3 agosto 1999, n. 21 “Recupero del patrimonio olivicolo
nell’areale tirrenico-reggino”;
- L.R. 3 marzo 2000, n. 7 “Interventi urgenti a favore dei produttori
agricoli della provincia di Crotone”;
2. Restano
ferme le obbligazioni di carattere pluriennale, eventualmente assunte ai sensi
della normativa di cui al precedente comma 1, per mutui o limiti di impegno già
autorizzati e regolarizzati al 31 dicembre 1999, fino alla loro completa
estinzione.
3. Sono
salvi i contributi eventualmente già concessi ai sensi della normativa di cui
al precedente comma 1, purché siano stati assunti al 31 dicembre 1999 impegni
giuridicamente vincolanti nei confronti dei soggetti beneficiari e sia stata
rispettata l’intensità del relativo regime di aiuto a finalità regionale,
vigente per il periodo di programmazione 1994-1999.
4. Al fine
di evitare l’interruzione di attività amministrative, le procedure e gli
istituti previsti dalla normativa di cui al precedente comma 1, con esclusione
di regimi di aiuto a finalità regionale, possono essere utilizzati, se e in
quanto applicabili, con motivato atto della Giunta regionale e limitatamente al
periodo necessario per l’emanazione della nuova normativa regionale di settore.
La presente disposizione cessa di avere efficacia automaticamente con l’entrata
in vigore delle relative leggi regionali di settore”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1070.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1069 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 38 è aggiunto il seguente
comma:
2. Il
fondo globale di cui al capitolo 7001202 è determinato in lire 14 miliardi, da
destinare al finanziamento dei provvedimenti legislativi che si perfezioneranno
dopo l’approvazione del bilancio inerenti al settore agricolo”.
Alla
maggiore spesa si provvede con la contestuale riduzione degli stanziamenti
relativi alle leggi abrogate con l’articolo 37 bis del disegno di legge
“Finanziaria 2000”.
Conseguentemente
viene aggiornato l’allegato 1 del disegno di legge “bilancio annuale e
pluriennale”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1069.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 38 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 39 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 40 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 41 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 42 nel testo distribuito.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1530 a firma Napoli: “All’articolo 10, comma 1, legge regionale 13
maggio 1996, n. 8, alle parole “Ufficio di Presidenza” sono aggiunte le parole
“il Presidente della Giunta delle elezioni”.
Parere del
relatore? Contrario.
Presidente,
vorremmo che venisse spiegata la ragione del voto contrario.
Parere
della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1530.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1531 a firma Napoli: “All’articolo 10, comma 4, della legge
regionale 13 maggio 1996, n. 8, alle parole “consiglieri segretari” sono
aggiunte le parole “a una unità per la segreteria del Presidente della Giunta
delle elezioni”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 1531.
(E’ respinto)
L’emendamento
protocollo 1532 è ritirato.
Emendamento
protocollo 1458 a firma Rizza: “Il punto n. 6 – primo capoverso – dell’articolo
13 della legge regionale 17 maggio 1996 n. 6 è così sostituito: “I comitati di
gestione sono nominati dal Presidente dell’amministrazione provinciale
competente per territorio su designazione degli enti locali, delle
organizzazioni professionali agricole più rappresentative a livello regionale,
dalle associazioni venatorie riconosciute a livello regionale o nazionale più
rappresentative nella regione, dalle associazioni di protezione ambientale
legalmente riconosciute”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1458.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1443 a firma Pirillo, Morrone: “E’ assegnato al legale
rappresentante del Santuario S. Francesco di Paola un contributo di lire
2.000.000.000 (due miliardi) per il completamento della costituenda Basilica
del Santuario”.
All’onere
derivante si provvede con eguale riduzione al capitolo 7001101 del bilancio di
previsione dell’anno finanziario 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1443.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1443 a firma Pirillo: “Art. 1 (aggiungere)
I
territori dei comuni di Aieta, Praia a Mare, San Nicola, Arcella e Tortora.
Art. 2 (modifica)
La Regione
concede agli operatori agricoli un contributo in conto capitale della spesa
sostenuta e documentata per la preparazione del terreno, l’acquisto delle
piante, per l’installazione o per l’ammodernamento dell’intelaiatura e
copertura nonché per l’allevamento di cedri provenienti da moltiplicazione per
talca utilizzabili anche per finalità religiose”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1443.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1443 a firma Pirillo: “Articolo unico
1. Il
consorzio di bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati, con
sede in Cosenza, è soppresso.
2. Entro
venti giorni dall’entrata in vigore della presente legge, il Presidente della
Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura, nomina un
commissario liquidatore avente il compito di esigere i crediti del soppresso
consorzio, individuarne i debiti e liquidarli, anche con l’ausilio di un mutuo
a garanzia regionale previsto nel successivo comma.
3. Al
commissario liquidatore del soppresso consorzio di bonifica Sibari-Crati può
essere concessa l’autorizzazione a contrarre mutui ventennali a garanzia
regionale, le cui rate di ammortamento, comprensive di capitale ed interessi,
sono a carico della Regione nella misura del 95 per cento.
4. Il
piano di risanamento delle passività indicate nel precedente comma, stimate in
lire 80 mila milioni al 31 dicembre 1999, sarà approvato dalla Giunta regionale
a seguito di richiesta documentate nelle forme della vigente legislazione, da
parte del soggetto beneficiario.
5. All’onere
derivante dall’applicazione del presente articolo per l’esercizio 2000,
valutato in lire 6 miliardi, si provvederà attraverso il prelevamento sul
capitolo 7001101 denominato “fondo globale occorrente per far fronte a nuovi
provvedimenti legislativi riguardanti spese correnti” e l’impegno della Regione
si estenderà ai successivi esercizi finanziari, a cominciare dal triennio
2000-2002 con le disponibilità esistenti sul bilancio pluriennale.
6. Per gli
esercizi finanziari fino al 2019 la copertura sarà assicurata dagli
stanziamenti annuali che saranno previsti nei rispettivi bilanci di previsione.
7. La
Giunta regionale, altresì, al fine di garantire gli scopi di pubblico interesse
mediante le opere di bonifica, su proposta dell’assessore all’agricoltura,
provvede ad individuare e delimitare, nell’ambito del comprensorio dell’ex
consorzio di bonifica Sibari-Crati, tre subcomprensori nei bacini della Media
Valle Crati, Destra Crati e Sinistra Crati, mediante la nomina di altrettanti
commissari, per la durata di mesi dodici, aventi il compito di provvedere a
costituire gli organi consortili nei tre subcomprensori riperimetrati, alla
esecuzione delle opere di bonifica ed alla approvazione di uno Statuto
provvisorio avente anche la finalità del raggruppamento degli uffici in
Cosenza, mediante la costituzione di un organismo di secondo grado. A tal fine
i predetti commissari saranno affrancati da una Consulta i cui componenti sono
designati dalle OO.PP.AA.
8. La
Regione concede un contributo “una tantum” di lire 500 milioni ciascuno ai
costituendi consorzi di bonifica di cui al precedente comma, per le spese di
primo avvio delle attività consortili”.
All’onere
derivante dal presente articolo si provvede con pari riduzione del capitolo
7001101 del bilancio di previsione 2000”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo il votazione,
ancora, il terzo emendamento protocollo 1443.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1276 a firma Fedele: “(Modificazioni articolo 65 della legge
regionale del 23 dicembre 1996 n. 43 ed articolo 10 della legge regionale 22
gennaio 1996 n. 2).
1.
L’articolo 65 della legge regionale del 23 dicembre, n. 43, costituita dal
seguente articolo:
Collegio sindacale
1. Il
collegio sindacale composto per come previsto dal comma 3 dell’articolo ter del
decreto legislativo di riordino espleta le funzioni indicate nel detto
articolo.
2. Alla
designazione dei rappresentanti della Regione vi provvede il Presidente della
Giunta regionale, previa deliberazione della Giunta medesima.
3. La
Conferenza permanente provvede a designare il proprio componente del Collegio
sindacale delle aziende ospedaliere.
4. E’
abrogato l’articolo 10 della legge regionale 22 gennaio 1996, n. 2.
Collegio di direzione Comitato ristretto
per l’integrazione socio-sanitaria
1. Nelle
aziende sanitarie ed ospedali è costituito il Collegio di direzione che
coadiuva il direttore generale e la direzione strategica per il governo per le
attività cliniche, la programmazione e valutazione dell’attività tecnico-sanitaria
e di quello di alta integrazione sanitaria.
2. Il
Collegio di direzione concorre alla formulazione dei programmi di formazione,
delle soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero
professionale intramuraria ed alla valutazione dei risultati conseguiti
rispetto agli obiettivi clinici. Il direttore generale si avvale del Collegio
di direzione per l’elaborazione del programma di attività dell’azienda, nonché
per l’organizzazione dello sviluppo dei servizi, anche in attuazione del modello
dipartimentale e per l’utilizzazione delle risorse umane.
3. In fase
di prima applicazione ed in attesa che le aziende sanitarie ed ospedaliere ne
disciplinino nei propri atti aziendali le modalità operative e la composizione,
i direttori generali provvedono all’attivazione del Collegio sindacale entro 30
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, adottando un
regolamento provvisorio per il suo funzionamento ed attenendosi alla seguente
composizione:
a) direttore generale;
b) direttore amministrativo;
c) direttore sanitario;
d) direttore servizi sociali (solo per le aziende sanitari4)
e) responsabile presidio ospedaliero;
f) responsabile distretti sanitari (solo per le aziende sanitarie)
g) responsabile del dipartimento di prevenzione (solo per le aziende
sanitarie)
h) fino a sette responsabili dei dipartimenti.
4. In ogni
azienda sanitaria è istituito il Comitato ristretto per l’integrazione
socio-sanitaria costituito, oltre che dal direttore generale, dal direttore
sanitario, dal direttore amministrativo, dal direttore dei servizi sociali e
dal responsabile dell’area territoriale, con il compito di garantire il
coordinamento dell’attività socio-sanitaria ad alta integrazione sanitaria, nonché
una uniforme applicazione dei criteri e delle modalità disciplinate dalla
Regione in attuazione dell’articolo 3 – septies, comma 8 del decreto
legislativo di riordino”.
Chiede di
parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
Non vedo
l’assessore alla sanità e quindi non posso che rivolgermi al Presidente o al
relatore.
Con questo
emendamento si inseriscono due modifiche abbastanza significative. Intanto
viene trasferita la potestà di nomina alla Giunta regionale del collegio
sindacale notoriamente organo di controllo delle attività delle aziende
sanitarie ed ospedaliere, e questo la dice lunga rispetto alla filosofia che si
vuole mettere in moto.
Secondo,
l’altro pezzo dell’emendamento riguarda la costituzione di un organismo che non
mi pare faccia riferimento ad atti legislativi. Si dice che si vuole snellire e
avere chiara la responsabilità di chi opera in materia di gestione; si mette in
moto un processo invece abbastanza pletorico e una sorta di libertà vigilata
rispetto alle funzioni dei direttori generali.
Non se ne
capisce la ratio, oltretutto questa
Regione ancora deve recepire le competenze in materia di riforma ter ed
eventualmente può essere quella la sede di una organizzazione di natura
diversa.
E’
ritirato il protocollo 1276 per maggiori approfondimenti? Perfetto.
Emendamento
protocollo 1470 a firma Rizza: “All’articolo 7 della legge regionale 26 gennaio
1987, n. 4, relativa alla Commissione delle pari opportunità, sono aggiunti i
seguenti commi:
2. Le
indennità di carica di gettoni di presenza, il trattamento di missione ed il
rimborso delle spese spettanti alle componenti la Commissione, sono stabiliti
con successiva deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio
regionale”.
3. Gli
emolumenti di cui al precedente comma decorrono dalla data di insediamento
della Commissione”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1470.
(E’ approvato)
L’emendamento
protocollo 1471 è ritirato.
Emendamento
protocollo 1472 a firma Rizza: “1. I termini per l’istituzione di cui
all’articolo 13 della legge regionale 14 febbraio 2000, n. 2, relativa alla
composizione ed al funzionamento della Consulta regionale per le politiche
giovanili vengono differiti al 31 dicembre 2000”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1472.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1514 a firma Pacenza, Pappaterra, Adamo ed altri: “In attuazione
della delibera di Giunta regionale n. 3869 del 29 dicembre 1999 si propone la
seguente modifica di legge:
“All’articolo
31, comma 3, della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12, le parole “e Reggio
Calabria” sono sostituite dalle seguenti parole “Reggio Calabria e Castrovillari”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1514.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1518 a firma Pezzimenti: “Ai fini dell’attuazione del Piano sanitario
regionale vigente relativamente all’apertura dell’ospedale di Gerace,
considerato che la struttura non può essere utilizzata per mancata messa a
norma e sicurezza degli impianti ai sensi della legge 46/90 e degli arredi,
perché la spesa è stata valutata dagli organi tecnici del Comune di Gerace e
dell’Asl 9 in lire 1.500.000.000 (un miliardo e cinquecentomila) si impegna nel
bilancio 2000 la suddetta somma in conto capitale una tantum e si assegna al
Comune di Gerace o all’Asl n. 9 a tale scopo.
Si demanda
alla Giunta regionale di provvedere con propria delibera ad erogare il
contributo”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1518.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1519 a firma Pezzimenti: “Considerato il valore artistico culturale
della città di Gerace, riconosciuta con decreto ministeriale città di interesse
storico, vista la necessità e l’urgenza di intervenire al fine di evitare
notevoli danni alle abitazioni civili ed alle storiche arcate di cinta della
via 5 Martiri di Gerace (vedi relazione “Somma urgenza Genio civile”), si
impegna sul bilancio 2000 un contributo in conto capitale a favore del Comune
di Gerace di lire 1 miliardo finalizzato all’intervento suddetto.
Si demanda
alla Giunta regionale di provvedere con propria delibera ad erogare il
contributo al Comune di Gerace”.
Parere del
relatore?
Presidente,
c’è una modifica sull’importo che va a 200 milioni, non a 1 miliardo. Parere
favorevole.
Parere
della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1519 così
come modificato.
(E’ approvato)
Emendamento
protocollo 1521 a firma Nucera, Tripodi, Meduri, Pilieci: “Al capitolo 2323201 si
aggiunge la somma di lire 500 milioni da destinare al Comune di Reggio Calabria
al fine di riqualificare l’area ex Caserma 208 e di attuare il trasferimento
della comunità nomadi attualmente insediata nell’area, previa individuazione
degli immobili in cui trasferire la comunità nomadi per un più corretto
inserimento degli stessi nel tessuto sociale cittadino”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1521.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione il protocollo 1522.
(Interruzione)
E’ stato
ritirato.
Emendamento
protocollo 1520 a firma Pezzimenti: “La Regione Calabria, ai fini di promuovere
iniziative di studio sui temi della tutela e del governo della salute pubblica,
riconosce, considerata la tipologia dei soci (Asl e Comuni) l’associazione
Federsanità Anci Calabria, con sede in Catanzaro, e ne intende incentivare le
attività per il conseguimento degli obiettivi indicati nell’articolo 2 dello
Statuto dell’associazione stessa;
in
attuazione di quanto sopra la Regione Calabria sostiene la Ferdersanità Anci
Calabria con un contributo in conto capitale di lire 100.000.000 (cento
milioni)”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 1520.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione l’emendamento protocollo 1548.
Ritirato.
Pongo in
votazione il protocollo 1525.
Ritirato.
Emendamento
protocollo 1552 a firma Pezzimenti: “Considerato che il Castello feudale di
Ardore è monumento nazionale e, all’atto, è in fase di ristrutturazione avendo
avuto già due interventi;
per il
completamento è necessario un ulteriore intervento di lire 600 milioni che lo
renda completamente usufruibile all’utenza.
Si demanda
alla Giunta regionale di provvedere con propria delibera ad erogare il
contributo al Comune di Ardore”.
Parere del
relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 1552.
(E’ respinto)
Emendamento
protocollo 1561 a firma Crinò, Galati: “L’articolo 7 bis della legge regionale
13 settembre 1999 n. 27 è abrogato”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento
protocollo 1561.
(E’ approvato)
E’
approvato con modifica, va aggiunto il comma 4 dell’articolo 7 bis.
Pongo in
votazione il protocollo 1560...
(Interruzione)
E’
ritirato.
Approviamo
con coordinamento formale il 1439 e il 1459.
(Sono approvati)
Pongo in
votazione il protocollo 1623.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione il protocollo 1624.
(E’ respinto)
Pongo in
votazione il protocollo 1924.
(E’ respinto)
Signor
Presidente, siccome ci sono emendamenti aggiuntivi che sono stati presentati
dopo la scadenza dei termini, possiamo averli…
Dobbiamo
approvare l’articolo 43 che è la dichiarazione di urgenza.
Ma l’urgenza di cosa, signor Presidente, se non
abbiamo ancora finito di votare…
Sulla finanziaria.
L’articolo 43 dice che la presente legge è dichiarata urgente ed entra in
vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bur della Regione.
Presidente,
voglio capire a quale testo sono riferiti questi emendamenti che mi hanno appena
fornito. “All’articolo 26, comma 1 della legge regionale numero 7 del 13 maggio
1996 è aggiunta la seguente lettera d)…”…
Onorevole
Adamo, abbiamo già votato su questo.
Ma di che
cosa sta parlando, se l’abbiamo avuto solo in questo momento!
Parliamo
di emendamenti presentati fuori tempo.
Li abbiamo
già posti in votazione, ora stiamo votando l’urgenza.
(Interruzione)
Abbiamo
seguito un ordine che è stato completamente stravolto, onorevole Rizza, ma che
sta dicendo? Il punto è se c’è un relatore che illustra questi emendamenti e se
la Presidenza di quest’Aula si pronuncia sull’ammissibilità sia perché sono
stati presentati fuori tempo sia…
Abbiamo
già detto prima che abbiamo ammesso i due di Tripodi e l’emendamento di Fuda.
Ma noi ne
siamo venuti in possesso adesso, ci consenta la discussione.
Difatti,
appena ne siete venuti in possesso abbiamo proceduto alla votazione.
Ma quale
votazione?
Abbiamo
già votato.
Ma chi ha
votato, mi faccia capire e su che cosa e quando si è votato!
Onorevole
Adamo, potremmo rivotare, ma abbiamo già votato.
Presidente,
la invito a ripristinare formalmente la conduzione dell’Aula, poi c’è un
problema di merito, ma affrontiamo innanzitutto il problema formale.
Siete
maggioranza, potete fare ciò che volete ma nella regola, e la regola è che lei
ci ha fatto pervenire un emendamento presentato all’ultimo momento…
Non c’è
problema, possiamo rivotare.
Perfetto.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.
Alla
Presidenza dell’Assemblea aveva chiesto l’ammissione di due emendamenti,
contestualmente l’onorevole Fuda aveva chiesto l’ammissione di altro.
Su mio
suggerimento – non conoscevo i contenuti né dell’uno né degli altri – ho detto
alla fine della seduta il Presidente sottopone all’Assemblea l’ammissibilità o
meno di questi emendamenti. Cosa che ha fatto.
Adesso
possiamo leggerli perché è giusto leggerli, ma già si è votato perché mi
dicevano che si era proceduto a votazione non so se la procedura è corretta…
(Interruzione)
E’ già
successo per altri tre articoli e abbiamo fatto finta di non sentire e non
capire, perché anche quando siamo distratti, essendo abituati da molti anni a
quest’Aula, sappiamo cosa è stato votato e a distanza di un’ora cosa si è fatto
rivotare. Non abbiamo sollevato una questione perché c’è una volontà che
rispettiamo della maggioranza.
In questo
caso l’emendamento è stato appena presentato e allora che si illustri, siccome
è abbastanza delicato, e si voti.
Chiedo
lumi al segretario generale per non incorrere in atti che non siano conformi
alla regola assembleare: se lo ritiene, eventualmente l’Ufficio di Presidenza
può sottoporre all’Aula la richiesta di procedere ad una illustrazione e
votazione e l’Aula deve approvare.
L’Aula
dice: prendo atto che sono stati votati senza alcuna discussione questi tre
emendamenti chiedo che si proceda alla lettura e ad una nuova votazione in
Aula.
Credo, poi
non so se è compatibile e il segretario generale e l’Ufficio di Presidenza
valuterà.
Procediamo
così, oggi poi formalizziamo un modo improprio.
Dobbiamo
dire che si deve rivotare perché la votazione che si è svolta era fatta nelle
forme e nei modi sbagliati, quindi è da ritenersi nulla perché se sosteniamo
che l’Aula si deve ripronunciare sulla necessità di votare, non è una sovranità
dell’Aula che si impone su una votazione già avvenuta: o la votazione non si è
fatta o si è fatta sbagliata allora la rifacciamo.
Ma se la
votazione si dice che si è fatta, non c’è motivo per cui l’Aula sovrana dica la
rifacciamo. Io sostengo che si è fatta perché si è proceduto in un modo errato
al momento finale del voto dell’emendamento, perché non sono stati compiuti da
parte del Presidente del Consiglio i passaggi che hanno preceduto il voto
finale.
Onorevole
Adamo, visto che finora si è proceduto in armonia da una parte e dall’altra,
noi possiamo fare illustrare ai presentatori questi emendamenti e possiamo
votarli, non c’è problema.
L’onorevole
Tripodi ha facoltà di parlare, se vuole illustrare l’emendamento 1623.
Non vorrei
causare un incidente diplomatico in queste battute finali. Per quanto mi
riguarda, se il problema posto dall’onorevole Adamo è riferito ad una procedura
più generale, debbo dichiararmi disponibile; se questo avviene in un quadro
contestuale rispetto al complesso di tre emendamenti, due che ho presentato io
e uno non so a firma di chi, per quanto mi riguarda se c’è questa volontà per
evitare strappi e forzature sono pronto e disponibile al ritiro dei due
emendamenti.
Onorevole
Tripodi, li ritira? Sono ritirati gli emendamenti 1623 e 1624.
Presidente,
chiedo scusa. L’onorevole Tripodi ha dichiarato la disponibilità a ritirarli
purché il ritiro avvenga contestualmente – almeno così mi è parso di capire –
da parte dell’altro presentatore…
Così ha
detto? Allora questo non si può accettare.
Presidente,
chiedo scusa, bisogna quindi interpellare l’altro presentatore perché
altrimenti l’onorevole Tripodi da quel che si è capito non rinuncia ad
illustrare i suoi.
Correttamente si deve sentire se l’onorevole Fuda è
disposto a ritirare il suo…
No.
…e allora
bisogna ridare la parola all’onorevole Tripodi, mi permetto di dire, perché illustri
i suoi e quindi è giusto che…
…Se non
erro lei, Presidente, in maniera perentoria aveva detto che non si potevano
presentare emendamenti dopo le ore 11 di giorno 7!
Onorevole
Presidente, l’onorevole Bova a quest’ora di notte diventa più simpatico, ha una
verve particolare, lui soffre di
pressione bassa come me e si misura nelle lunghe distanze.
Torno a
ripetere la mia proposta. L’onorevole Tripodi, a mio avviso ha diritto ad
illustrare perché l’onorevole…
(Interruzione)
Allora
Tripodi dichiara che non è contestuale, che è una rinuncia unilaterale non
contestuale. La lingua italiana, onorevole Fava, non mi pare che possa
prestarsi a compromessi.
(Interruzione)
L’interprete
più autorevole sei tu, siccome l’espressione è stata: “ritiro se contestuale
all’altro” io ritengo che con testualità vuol dire pure la rinuncia da parte
dell’onorevole Fuda. Siccome Fuda ha dichiarato di non voler rinunciare, allora
Tripodi deve o illustrare o dichiarare che rinuncia unilateralmente ai suoi…
(Interruzione)
Domenico
RIZZA. Onorevole Bova, il precedente non l’abbiamo creato noi, ma l’onorevole
Fava presentando un sub-emendamento che è stato votato.
(Interruzione)
Gli
emendamenti sono stati protocollati, anche se il Presidente in precedenza aveva
detto che ormai era scaduto il termine.
Siccome
l’Aula è sovrana, io ho suggerito di sottoporlo a votazione a conclusione, non
durante la discussione. A conclusione, cioè ora l’Aula deve decidere. Li
ammette a votazione, li ritirano, questo è il punto della discussione.
Due giorni
fa, lei ebbe a ricordare che c’era stata la Conferenza dei capigruppo e che era
corretto alle sue decisioni. Dico che, poiché c’è stata la Conferenza dei
capigruppo e lei ce l’ha ribadito in quest’Aula, bisogna attenersi a quanto
deciso e cioè che alle ore 11,00 di venerdì sono scaduti i termini per
presentare qualunque tipo di emendamento.
La prego
di attenersi a quello che lei stesso ci ha qui ricordato, bacchettandoci.
Sì ma la
Presidenza ha fatto una eccezione…
… potrei
parlarci due ore tranquillamente e ricamarci sopra. Non ci credi, vogliamo fare
la prova? Non mi pare il caso.
Se
parliamo di coerenza c’è la curva …. Ma parliamo di coerenza.
I
capigruppo venendo in Aula sono stati da una proposta di un consigliere
smentiti clamorosamente su tutta la procedura dei lavori, su tutto quanto era
stato concordato.
Adesso” a
conclusione” non significa stravolgere, modificare o fare nulla…
Ho detto
che a conclusione, se l’Aula ritiene, per tre emendamenti ci vorranno tre
minuti. Lei, onorevole Fava, misura la coerenza di 33 ore che abbiamo perso
rispetto a tre minuti, il che può anche valere come principio, ma non sto
sostenendo un principio, sto sostenendo adesso a quest’ora della notte, se
riteniamo, di fare una cosa che il Regolamento consente di fare.
Tripodi
rinunzia, benissimo. Fuda pure, andiamo avanti e non perdiamo tempo sennò passa
la notte. Abbiamo guadagnato tempo e ora lo perdiamo.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Fuda. Ne ha facoltà.
(Interruzione)
Nel
momento in cui li abbiamo ammessi, sono, quindi ora bisogna vedere se
l’onorevole Fuda rinuncia, altrimenti non glielo posso impedire…
(Interruzione)
Gli
emendamenti si illustrano da soli, sostanzialmente si tratta di un comma
aggiuntivo alla legge numero 7 del 13 maggio 1996 dove si fissa il principio,
nello spirito della legge stessa, della separazione tra l’attività politica e
l’attività gestionale; quindi, chi viene a lavorare alla Regione con contratti
esterni per fare il dirigente di settore non può ricoprire cariche di
consigliere comunale, di sindaco, di consigliere provinciale e di Presidente
della provincia perché questo è un assurdo..
Questo
dice il primo emendamento e questo dice il secondo emendamento con riferimento
alle due leggi regionali dove si dice che possiamo fare ricorso all’esterno per
queste figure professionali. E’ questo principio, è il rispetto del decreto
legislativo 29 che vuole la separazione dell’attività politica da quella
gestionale.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.
Ho chiesto
di parlare per esprimermi con parere contrario a questo emendamento e per
proporre una modifica.
Penso che
sia aberrante proporre una norma generale per risolvere un problema particolare
e specifico. Avviene molte volte nella fase di produzione legislativa nazionale
e regionale, però questa volta è troppo manifesto e vistoso l’obiettivo.
Cioè, per
ammazzare una mosca si propone di sparare con un kalaschnicov,; cioè, per dire che l’attuale segretario
dell’autorità di bacino o il dirigente del settore delle acque non debbono
svolgere oggi questa funzione, l’onorevole Fuda si inventa una norma
assolutamente incostituzionale perché limita il diritto attivo e passivo del
cittadino della Repubblica italiana che ha la qualifica dirigenziale, il
curriculum ad hoc per svolgere le
funzioni sulla base di un rapporto fiduciario. A questo punto mettiamo uno
sbarramento secondo il quale se uno è liberamente eletto dal popolo, non può
essere scelto dalla Giunta o dall’assessore per ricoprire questo incarico.
Una norma
oltretutto in contrasto con la Costituzione per quanto riguarda anche il
dirigente che è nell’organico della Regione.
Sulla base
di questa norma, per analogia un dipendente regionale se è semplicemente eletto
in un consiglio comunale non può fare il proprio lavoro. Noi andiamo a fissare
un termine di incompatibilità che non è normato dalla Costituzione della
Repubblica italiana.
E’ una
norma inammissibile e sostengo che il governo la deve cassare. Per la
tranquillità di Fuda ricorriamo ad una norma più semplice. La proposta è
questa: si aggiunga un articolo secondo il quale Ottavia Mari e Carmelo Sorvino
vanno rimossi dalla funzione.
Ma per far
questo non c’è bisogno di norme, Pietro, perché l’assessore Misiti o la sua
Giunta possono benissimo chiamare i signori interessati e dire: dimettetevi
oppure si mettono a verifica e si toglie il contratto.
Francamente,
mi sembra che a questo punto la cosa diventa davvero esagerata. Introdurre una
norma incostituzionale per affrontare un problema particolare! Affrontatelo come
Giunta, del resto sono tanto amici che possono dare anche le dimissioni.
Il
problema non è allontanare i due dirigenti, ma che se vogliono restare si
devono dimettere da sindaci e solo così possono restare.
(Interruzione)
Vale per
questi e per tutti gli altri perché se…
(Interruzione)
Succede in
quelle società che hanno un alto senso della democrazia.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.
Vorrei
brevissimamente dire che l’Assemblea essendo sovrana – devo un debito di
risposta all’onorevole Pirilli – può benissimo decidere cosa vuole.
Come
diceva Rizza,io ho proposto un sub-emendamento, ma l’ho fatto nel contesto
della discussione di un articolo; qui è una procedura straordinaria e
giustamente l’Assemblea può decidere e mi pare che di fatto abbia deciso già
che vuole prendere in esame. gli emendamenti
Nel
merito, a questo punto da un lato direi all’onorevole Tripodi di ripresentare i
suoi emendamenti e dall’altro inviterei il proponente l’assessore Fuda che ha
grossa esperienza di valutare attentamente quanto propone.
Temo,
infatti, che ci sia un problema di incostituzionalità in questa decisione.
Altro è una questione di opportunità e di sensibilità delle persone che va
affrontata nel modo proprio, ma fissare un principio con il quale il Consiglio
regionale, che è un organismo per sua natura politico e rappresentativo della
sovranità regionale, stabilisca che chi ha cariche elettive non può ricoprire
ruoli di responsabilità amministrativa, secondo me è incostituzionale.
Su questo
richiamo l’attenzione di tutti, stiamo attenti a quello che deliberiamo.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, se è possibile che anche io parli contro provo a farlo perché
l’argomento sotto il profilo della costituzionalità rispetto alla questione
della carica elettiva come tale, è un argomento valido sul versante
strettamente giuridico e anche forse sul piano della costituzionalità.. La
norma, però, in astratto può prevedere una ipotesi di incompatibilità degli
amministratori. e quindi non le cariche elettive perché l’amministratore che ha
rapporti con l’Ente Regione può trovarsi nella duplice veste in condizione
conflittuale.
Il conflitto,
nell’ipotesi in specie, può determinare la condizione di incompatibilità e
questo è a mio avviso è corretto.
Ma
l’emendamento così come formulato secondo me va o modificato o respinto perché
la carica elettiva non è la carica di sindaco, non è l’incompatibilità del
sindaco perché eletto ma del sindaco in quanto capo dell’amministrazione.
Così come l’incompatibilità degli assessori che possono eletti o
esterni. Nella loro qualità di amministratori possono confliggere con l’Ente
Regione o con quella autorità che in quel momento rappresenta la Regione e
sarebbero rappresentati e rappresentanti.
Qui c’è il
conflitto e a mio avviso qui c’è la possibilità di salvare eventualmente
l’emendamento, sennò così com’è formulato, sono pure contrario.
(Interruzione)
Gli
amministratori, non le cariche elettive, sindaco o consigliere. Che c’entra il
consigliere? Il consigliere non confligge perché non amministra o meglio lo fa
in una condizione non di conflittualità mentre l’assessore alla rete idrica,
per esempio, confligge perché diventa in quel momento controparte.
Pietro
FUDA, assessore all’industria.
Dobbiamo salvare il principio di imparzialità del soggetto che farà il
dirigente di settore…
(Interruzione)
Prego gli
onorevoli consiglieri di prendere posto. La parola all’onorevole Fuda.
Signor
Presidente, dichiaro la mia disponibilità a ritirare gli emendamenti purché gli
stessi vengono trasformati in ordini del giorno come raccomandazioni per la
Giunta.
Ringrazio
molto l’assessore ma vorrei capire la raccomandazione come viene fatta, è una
sensibilità a cui ci si richiama? Altrimenti che valore ha?
(Interruzione)
Va
benissimo.
Pongo in
votazione l’articolo 43.
(E’ approvato)
Chiedo di
essere autorizzato al coordinamento formale.
(Il Consiglio autorizza)
Pongo in
votazione la legge nel suo complesso.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportata in allegato)
Passiamo
alla votazione del progetto di legge numero 351/6^ di iniziativa della Giunta regionale,
recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno
finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002”.
All’articolo
1 è stato proposto emendamento protocollo 970 a firma Chiaravalloti:
“All’articolo 1 - tabella A (seconda colonna) e tabella B (terza colonna) – e
all’articolo 2 - tabella A (terza colonna) e tabella B (quarta colonna) - sono
apportate le modifiche, in aumento o diminuzione, ai capitoli di entrata e di
spesa, indicati agli allegati elenchi n. 1, n. 2 e n. 3”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento testé letto.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 1 per come emendato.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 2.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 3.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 4.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 5.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 6.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 7.
(E’ approvato)
Pongo in votazione
l’articolo 8.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 9.
(E’ approvato)
All’articolo
10, comma 3, è stato presentato emendamento protocollo 974 a firma
Chiaravalloti: “Sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:
- alla
fine del primo periodo, dopo le parole “atti nazionali o comunitari” sono
inserite le seguenti: “o da determinazioni dei relativi ai comitati di
sorveglianza;
- alla
fine del secondo periodo, le parole “da atti comunitari” sono sostituite dalle
seguenti: “dagli organi comunitari e/o dai relativi comitati di sorveglianza,
secondo le rispettive competenze”.
Parere del
relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione
l’emendamento protocollo 974.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 10 per come emendato.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 11.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 12.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 13.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 14.
(E’ approvato)
Chiedo di
essere autorizzato al coordinamento formale.
(Il Consiglio autorizza)
Pongo in
votazione la legge nel suo complesso.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportata in allegato)
Si passa
adesso alla proposta di provvedimento amministrativo n. 566/6^ di iniziativa
dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio
regionale per l’esercizio finanziario 2000” – delibera numero 211 del Consiglio
del 15 dicembre 1999 integrata a quella del 5 luglio 2000, che pongo in
votazione.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportata in allegato)
Disegno di
legge numero 140, recante: “Disciplina del tributo speciale per il
deposito in discarica dei rifiuti solidi”.
Pongo in
votazione l’articolo 1.
(E’ approvato)
All’articolo
1, comma 1, è stato proposto emendamento che così recita: “Dopo il numero 549
sono aggiunte le seguenti parole <<successive modifiche ed
integrazioni>>”.
Pongo in
votazione l’articolo 1 nel suo complesso.
(E’ approvato)
Pongo in votazione
l’articolo 2.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 3.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 4.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 5.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 6.
(E’ approvato)
All’articolo
7, comma 9 e comma 14 sono stati proposti emendamenti ………………
Pongo in
votazione gli emendamenti.
(Sono approvati)
Pongo in
votazione l’articolo 7 per come emendato.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 8.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 9.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 10.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 11.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 12.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 13.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 14.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione la legge nel suo complesso.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportata in allegato)
Diamo per
approvati gli ordini del giorno.
(Il Consiglio approva)
Ha chiesto di parlare l’onorevole
Fava. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, sono molto rammaricato di dover fare una dichiarazione di voto
contraria a questo bilancio e sento la responsabilità di farla a nome di tutti
i gruppi che compongono la ricca ed anche complessa, diversificata coalizione
del centro-sinistra.
Noi
avevamo sperato che gli interventi iniziali, prima dell’onorevole Bova e poi
dell’onorevole Pirilli, segnassero una disponibilità effettiva di dialogo e di
apertura reciproca.
Abbiamo
tentato in tutti i modi anche con ostinazione di illustrare il carattere
aperto, costruttivo della nostra opposizione, che intende guardare alla
necessità di aprire una pagina nuova per la legislatura che è appena agli
inizi, ma soprattutto badare agli interessi di fondo della Calabria.
Purtroppo,
anche il tempo che è stato in qualche modo non dico sprecato ma utilizzato per
tentare di approfondire e di chiarire i temi cruciali della situazione della
Calabria, non è stato – a nostro avviso – proficuo.
Abbiamo
dovuto prendere atto di una singolare contraddizione. Da un lato si utilizzava
per ragioni di tempo e di complessità dei problemi legati allo strumento
contabile una sorta di presa di distanza e di recepimento dello strumento che
il centro-sinistra nella sua breve, importante e anche travagliata esperienza non
era riuscito nel finale della scorsa legislatura a portare ad approvazione. Al
tempo stesso, come diceva l’onorevole Bova, dall’altro lato non si coglievano
gli elementi positivi, di innovazione che quello strumento contabile conteneva,
non solo ma da parte del governo regionale non veniva assunta nessuna linea
strategica impegnativa per il futuro della Calabria.
Abbiamo
poi colto nel rifiuto di una presa in esame delle proposte e degli emendamenti
dell’opposizione un rifiuto quasi pregiudiziale soprattutto sui temi collegati
alle grandi questioni sociali del lavoro e dell’occupazione.
Si è
cercato anzi di fare apparire questo atteggiamento di responsabilità e di
preoccupazione sulle grandi questioni vuoi dei giovani, vuoi del mondo del
lavoro quasi come una posizione arretrata e legata a vecchie impostazioni
assistenzialistiche, che non tengono conto delle sfide che oggi in particolare
sia la dimensione e i vincoli europei che la globalizzazione impongono al
nostro Paese ed in particolare ad una regione come la Calabria.
In
particolare sulla grande tragedia dei problemi del lavoro precario in Calabria
ma anche sul tema del lavoro giovanile, abbiamo con rammarico dovuto assistere
ad una sorta di tentazione del governo regionale a voler gestire direttamente, con
rischi di suggestioni anche – uso un termine forte per capirci – “clientelari”e
comunque in modo non sufficientemente aperto a meccanismi dinamici di impresa.
E’stata,
poi, approvata la soppressione sostanziale del prestito d’onore, che ci pare
invece continui ad essere uno strumento di grande importanza per valorizzare
ogni possibilità di idea, di fantasia creatrice da parte dei giovani. Questa
agenzia del lavoro giovanile, invece, ci pare che sia uno strumento rischioso e
posto soltanto nelle mani dell’esecutivo non perché non rispettiamo il
principio maggioritario o la responsabilità e la difficoltà del governare, ma
perché ci sembra che non sia stato accompagnato da nessuna indicazione di
linea, di strategia, di indicazione su come offrire delle opportunità migliori
del prestito d’onore.
C’è poi
una spia molto semplice della difficoltà che questo dibattito ha registrato a
dare un segnale semplice, collegato alla fiducia nelle nuove generazioni, e nei
confronti delle famiglie. Sto parlando di quella proposta semplicissima, che
avevamo formulato per il computer in ogni casa, per tutte le famiglie con un
reddito inferiore ai 35 milioni e con un figlio tra i 10 e i 15 anni, le quali
avrebbe ricevuto il contributo regionale tramite il comune di residenza.
Avrebbe potuto costituire un segnale chiaro di fiducia, di investimento, e di
speranza per il futuro.
In una
occasione così importante come l’approvazione del bilancio, da parte del
governo regionale non è venuta nessuna indicazione di linee strategiche, c’è
stato solo un moto di reazione da parte del Presidente Chiaravalloti che ci è
sembrato non solo inadeguato ma anche per molti versi inopportuno rispetto alla
serietà della questione che veniva posta. Bisognava, infatti, soltanto farsi
carico complessivamente di un problema non particolare ma di tradizione, di
peso storico – era la prima volta che partecipavo alla discussione sul bilancio
ma capivo che tipo di difficoltà ci stavano dietro – e non si trattava quindi
né di assicurare un trattamento privilegiato anche perché quando si tratta di
problemi del lavoro non credo che si possano usare espressioni di questo
genere, nè tanto meno di far ricorso a politiche assistenzialistiche perché
anzi si offriva l’occasione e lo strumento per avviare a soluzione una grande
questione aperta.
Ho
rilevato anche altri singolari atteggiamenti della Giunta e della maggioranza
rispetto a molti degli emendamenti che abbiamo presentato. Penso in particolare
ad alcuni di quelli presentati dall’onorevole Tripodi sul comparto della
sanità, in favore dei disabili, proprio dopo che, fra l’altro, la Calabria
straordinariamente ha mostrato a milioni di telespettatori europei, attraverso
un semplice striscione di ragazzi disabili di Soverato, fiducia, speranza, un
segnale di capacità di guardare al futuro in modo positivo da parte di chi era
sulla carrozzella, da chi era disabile. Noi non abbiamo saputo cogliere nessuna
di queste opportunità e in una seduta così importante non abbiamo sentito
neanche un cenno da parte dell’assessore alla sanità, che pure ha la
responsabilità di un settore così decisivo e delicato.
Più in
generale questo si può dire per tutte le politiche sociali, per quelle che
hanno attinenza con segnali per il futuro. Chiedo scusa all’assessore al
bilancio, dottor Bagarani, se la mia riflessione iniziale può essere sembrata
di non rispetto per la persona, se questo è parso chiedo scusa ma volevo porre
una grande questione che abbiamo tutti dinanzi.. Forse anche la mia deformazione
professionale di giornalista, ma vi prego di chiedervi se la relazione del
dottor Bagarani fosse andata nelle case dei calabresi in una diretta
televisiva, quale impressione i cittadini della nostra regione avrebbero avuto
rispetto alla nostra capacità di avere consapevolezza dei problemi e la nostra
capacità di tentare (anche faticosamente perché è molto difficile ed arduo
avere la passione, il cuore, la razionalità) di dare risposte e di interloquire
con il Governo nazionale e con la sfida europea.
Mi pare
che ci sia stata, da questo punto di vista, una inadeguatezza molto forte,
complessiva della proposta che il governo regionale ci ha presentato. C’è di
più: a fronte di questa inadeguatezza di risposta e di respiro politico
complessivo, c’è stata una “frantumazione” in provvedimenti particolaristici,
piccoli emendamenti relativi a piccole somme.
Io non so
nulla, sono fatti che risalgono al ’95, ma la vicenda della gara di off shore, scusate, è una di quelle
perle che se un collega come Giannantonio Stella volesse ricamarci su, con uno
di quei pezzi tragicamente esemplari del Corriere della Sera …
(Interruzione)
Anche
“Millennium”, non c’è dubbio, temo proprio di sì ma io lo dico
(Interruzione)
…guardi,
onorevole, faccio anche fatica solo ad evocare la tradizione alla quale mi
richiamo tanto è grande ed è quella dell’esempio massimo in questo Paese, di
chi l’ha ricostruito, l’ha aperto all’Europa, di chi ha garantito la
democrazia. L’onorevole De Gasperi quando ha ereditato le macerie e i problemi
tragici di questo Paese non ha mica rifiutato le responsabilità o non si è
fatto carico dei problemi.
E’ troppo
comodo fare il riferimento al passato, assegnandolo strumentalmente o
reciprocamente per ragioni di propaganda a questo o a quello. La nostra
posizione non è stata quella di rifiutare le responsabilità, le colpe e gli
errori che abbiamo commesso, abbiamo soltanto cercato faticosamente di fare lo
sforzo di aprire una fase nuova e questo era stato il senso dell’intervento
dell’onorevole Bova, questo era stato il senso – ci era parso – dell’intervento
dell’onorevole Pirilli.
So che poi
è stato difficile, non ci siamo riusciti e lo considero in parte anche un
fallimento per quanto ci riguarda, ma ciò non ci impedisce di dire alta e forte
la nostra profonda insoddisfazione, di dichiarare il nostro voto
consapevolmente contrario a questo bilancio.
L’impegno
che assumiamo in Consiglio è comunque quello di continuare a lavorare tessendo
su questi temi un dialogo con la società calabrese, non per contrapporla alla
Giunta, ma per aiutarla ad avere consapevolezza nel suo insieme dei problemi,
delle inadeguatezze delle risposte che sono date e soprattutto del fatto che
deve sempre più essere a cominciare dai settori più deboli del mondo del
lavoro, dei giovani e delle donne protagonista del riscatto, di cui noi per
quanto saremo capaci, insieme al meglio del rinnovamento della politica
calabrese, vorremmo essere attori.
Ha chiesto
di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, onorevoli colleghi, questa notte ormai ci apprestiamo ad approvare
un bilancio che – non voglio ripetere frasi già dette – è figlio della Giunta
Meduri di centro-sinistra.
Operare un
distinguo, lo dicevo prima a Bova e ad Adamo, sulla base di una fetta, lo 0,5
che era disponibile, è un’opera ardua e l’onorevole Fava da par suo, brillante
dicitore e giornalista, ha tentato di farlo rimarcando taluni nei che sono di
conto, però, a volere sfogliare le pagine del bilancio e i numeri aridi del bilancio,
tutto il bilancio stesso.
Bisogna
ricordare a noi stessi, onorevoli colleghi, che questo bilancio è di 10 mila
miliardi non perché ne abbiamo 10 da spendere ma perché 5 mila sono i miliardi
di trasferimento e 5 e più mila sono i miliardi che non sono stati spesi, in
parte impegnati, in parte disoccupati, non lo so si andrà a vedere come si sono
cumulati questi miliardi.
Sui 5 mila
miliardi comunque disponibili, la somma che la Giunta Meduri non ha impegnato
era 50 miliardi, quella sulla quale abbiamo operato noi.
Per
l’opposizione oggi votare contro significa votare per il 99,9 per cento contro
il suo stesso bilancio, perché questo è il vostro bilancio.
Tuttavia,
in questi o tra questi provvedimenti, onorevole Fava, lei ha citato alcuni
elementi che hanno una significazione: il prestito d’onore, i computer, i
disabili. E’ apparso evidente alla stampa e a chi ci ascolta che oltre ai punti
sui quali voi siete intervenuti per chiedere che la Giunta, il governo,
l’assemblea modificasse gli intendimenti espressi, ce ne sono altri punti che
sono stati approvati senza il vostro intervento negativo.
Allora se
andiamo ad esaminare tutti i punti dove non siete intervenuti e che sono
infinitamente di più di quelli che avete contrastato, vuol dire che sono stati
condivisi tant’è che sono stati approvati pure da voi, giustamente io dico.
Tra questi
per ribattere il punto sul prestito d’onore – non ricordo il numero ma c’è tra
gli emendamenti – vai a vedere noi abbiamo pensato di istituire una merchant bank. E allora l’idea
innovativa rispetto al resto non della Calabria ma d’Italia, dove ancora non
esiste codificata la merchant bank, è
che il prestito d’onore non si fa solo ai giovani ma la merchant bank finanzia le idee che sono dei giovani ma possono
anche essere dei meno giovani.
Esisteva
ed esiste in Calabria – è una battaglia che ho fatto da anni – una sola
possibilità di scatenare le energie positive che è quella di valorizzare le
intelligenze e l’unico modo per valorizzare le intelligenze è di finanziare
l’idea.
Se noi riusciamo ed in questo credo che valga sempre
l’invito e la responsabilità reciproca…
(Interruzione)
Onorevole
Tripodi, parlavo di merchant bank e
siccome non conosco l’inglese ma solo pochi vocaboli… significa banca d’affari,
io conoscevo la traduzione perché non pronunzio frasi in lingue che non conosco
se non conosco il significato.
Banca
d’affari significa che non pone il limite di età a chi ha idee e vuole essere
finanziato, non c’è il limite dei 35 anni ma il limite di idee, onorevole
Tripodi.
Io di
questa cosa restai colpito – ero ancora studente universitario – quando sentii
che in America veniva finanziata l’idea, cioè la merchant bank se era convinta di questo dava gli strumenti al
giovane, al professionista, al ricercatore, allo scienziato per costruire poi
quella attività che, guarda caso e credo non sia un caso, ha prodotto in
America un fenomeno come Bill Gates che adesso credo sia cento o mille volte
più ricco di Agnelli e Berlusconi messi insieme. Bill Gates è nato da una merchant bank, cioè da una idea che lui
aveva avuto su qualcosa che si chiamava computer, ora Internet.
Questa è
la merchant bank e questo noi abbiamo
fatto in questa finanziaria; abbiamo cioè messo qui la possibilità non per i
giovani, ma per tutti coloro che hanno idee di averle finanziate. Certo, il
cammino è lungo perché io adesso penso alla difficoltà che avremo di creare la
struttura, l’équipe, le intelligenze
che devono valutare e finanziare le intelligenze. Ma questo, onorevole Fava, è
un problema purtroppo della Calabria, che né noi, né chi c’è stato prima
potrebbe riuscire a risolvere schiacciando un bottone, però è un significativo
passo in avanti per creare quel circuito virtuoso che solo può dare occupazione
ai giovani e non un prestito senza idee.
L’altro
punto che hai citato erano i computer, però voglio operare un distinguo tra le
cose possibili e quelle impossibili. Qui ci sono illustri giuristi e
soprattutto magistrati – primo tra tutti il Presidente – che sa che il reato
impossibile non è punibile. E allora come si fa a finanziare tutte le famiglie
calabresi che hanno un reddito inferiore ai 30 milioni, cioè quasi tutte, per
l’acquisto di un computer, con una manovra il cui costo– noi abbiamo fatto una
previsione – supererebbe di molto i 50 miliardi?. Noi abbiamo cioè 50 miliardi
dovremmo dedicare interamente al computer quando probabilmente le famiglie ci
direbbero “dacci un tozzo di pane”.
E allora
la merchant bank che ti finanzia le
idee e magari noi speriamo di poter arrivare al computer perché non credo che
sia una idea malvagia - credo l’abbia fatto Formigoni ed altri della nostra
parte -, però avremmo potuto farlo se la Giunta Meduri – non nomino Bova che
era solo assessore al bilancio – in luogo di dilapidare 150 miliardi per consulenze,
spese generali e cose di questo genere ne avesse conservato altri 50 per
consentirci di finanziare i computer.
Ecco il
garbo, che distingue anche la tua oratoria, collega Fava, ha con l’assessore
Bagarani chiuso prima che si aprisse, però io, e non per prendere le difese
dell’assessore Bagarani o per riaprire la questione, voglio dire per richiamare
il suo intervento che è stato onesto.
Cioè, se i
calabresi lo avessero ascoltato avrebbero sentito una purtroppo semplice e
amara realtà. Dice: questo è un bilancio di conti di dare e avere, questo è
quello che entra e questo quello che si spende. Voglio dire tra quello che si
spende… Onorevole Fava, non so se hai avuto occasione di guardare tutto il
bilancio e tutti i numeri; ma bada che è infarcito di queste leggi e leggine
che nel tempo si sono cumulate, fino ad arrivare a miliardi che con legge
finanziano cose inutili.
Tra
queste, ti potrei citare centinaia di cooperative e di associazioni fantasma
inesistenti, create nel tempo dalla sinistra, quasi tutte direi esclusivamente
dalla sinistra, e ancora oggi finanziate, che non abbiamo toccato perché non si
può andare a rivoluzionare un sistema che dura da tantissimi anni, senza di
colpo creare una rivoluzione.
Allora ci
deve essere un processo verso il cambiamento, l’ha detto Bagarani ma credo che
è emerso anche da qui. Il collega Nucera, interrompendoti, ha voluto
significare citando “Millennium” non una contrapposizione ad una iniziativa
sbagliata con un’altra iniziativa. “Millennium” ha le sue positività, però se
si finanzia il comune e la provincia di Reggio Calabria che ahime! è rimasta
fregata… /
(Interruzione)
Dico che
non sono tra questi, io non ero candidato in contrapposizione, erano candidati
gli schieramenti, la legge è cambiata dopo, onorevole Fava,, non sono stato
battuto io personalmente ma una coalizione che in quel momento doveva farsi una
cura ricostituente. L’ha fatta e poi ha vinto, quindi dico ahite! Per quanto
riguarda il comune e la provincia.
Al di là
delle battute di questo sapore. “Millennium” è una iniziativa festaiola che si
assorbe 800 milioni, questo era l’andazzo e se noi vogliamo cambiarlo e in
questo bilancio c’è la massima parte della tua parte politica, come fa adesso
questa vostra parte politica a votare contro questo bilancio? Perché se ci
fossero ancora in Aula giornalisti, soprattutto delle televisioni, non parlo di
quelle pubbliche perché sono a senso unico e uno ci sbatte la testa, dovrebbero
avere l’onestà di dichiarare e dire: su 5 mila miliardi, 50 miliardi disponibili
e di questi 40 sono condizionati da leggi e leggine che comunque vanno in
direzione, in favore della sinistra.
Adesso il
paradosso è che noi per la responsabilità nei confronti della Calabria e dei
calabresi dobbiamo votare a favore delle vostre leggi e leggine, che sono come
prima spiegavo, e voi voterete contro, tentando di accreditare presso i
calabresi l’idea che questa Giunta di destra, chiusa ai problemi sociali, che
non ha riguardo per il lavoro e cose di questo genere.
L’ora è
tarda e credo non valga discuterne oltre, però desidero che su questo voi
sappiate che noi, almeno io ma tutti noi, risponderemo colpo su colpo perché se
si tenteranno speculazione, si reagirà anche con le cifre, con i dati, con le
delibere perché lo scempio che è stato commesso dalla Giunta Meduri durerà nei
secoli, ma potrà essere portato veramente sulle piazze per far vedere come sono
stati sprecati i miliardi della Regione Calabria e come in questo caso, non
dico riuscendoci, si è tentato di superare quella fase.
Io dico
che un tentativo c’è stato, intervenendo in misura così ridicola e marginale
che valeva la pena di parlare forse delle vere ragioni per le quali adesso
state votando contro. Le vere ragioni sono quelle normative…
Assessore
Dima, quando parla il capogruppo del suo partito – è un richiamo ufficiale-
quando parla chiunque, ma il capogruppo del suo partito ha l’obbligo del
silenzio e dell’ascolto -.
Dovreste
dire: noi abbiamo votato contro perché non abbiamo condiviso la legge sui
direttori generali, sulle Aterp, e questo significa che voi volevate mantenere
lo status quo ante, significa che
volevate mantenere la condizione di privilegio, cioè la stessa struttura di
potere pur essendo all’opposizione, il che mi pare un paradosso, una
contraddizione in termini, cioè la capacità di voler crocifiggere la
maggioranza perché tenta di fare il proprio dovere, che è quello che poi
abbiamo fatto insieme modificando la norma sul funzionamento delle Commissioni
per l’elezione degli organi istituzionali delle Commissioni medesime.
Questo è
il punto e colpo su colpo si è tentata la speculazione. Se volete costruire con
noi bene; noi abbiamo dimostrato unilateralmente di volerlo fare accogliendo
molti significativi emendamenti proposti dalla sinistra. Eppure, una volta che
avevamo deciso di accoglierli, per voi è stato come se non l’avessimo fatto,
perché il dialogo con voi si apre solo quando si accetta quanto dice la
sinistra. Oppure avete detto che abbiamo fatto delle concessioni di miseria,
che era quello che ci avete lasciato disponibile, anzi l’assessore Bagarani ha
messo dei soldi.
Insomma,
noi abbiamo fatto passi in avanti, non credo che il vostro comportamento, sia
stato invece di eguale portata positiva nei nostri confronti.
Spero che
il futuro ci illumini insieme per costruire con la merchand bank e con altre cose positive che possiamo anche trovare
e che non hanno colore, se sono buone verranno adottate, un futuro migliore per
i nostri giovani, non con le parole come si è sempre fatto in passato ma
tentando di mettere insieme qualcosa, questa sera è nata una merchand bank, speriamo che possano
nascere altre cose ancora migliori perché la Calabria possa migliorare.
Se non ci
sono altri interventi, volevo avvisare l’Aula che la prossima seduta è
anticipata di un giorno, al 19 quindi, perché il 20 si riuniscono a Catanzaro i
Presidenti di Giunta del Polo..
(Interruzione)
L’ordine
del giorno reca: mozione n. 1 “In ordine alla grave emergenza incendi” a firma
di tutti i capigruppo.
La pongo
in votazione.
(E’ approvata all’unanimità)
(E’ riportata in allegato)
Il
Consiglio è convocato per giorno 19 luglio alle ore 11,00.
La seduta termina alle 2,10
Ha chiesto
congedo il consigliere Borrello.
(E’ concesso)
I
consiglieri Domenico Pappaterra e Pasquale Maria Tripodi, comunicano di avere
costituito il gruppo consiliare S.D.I. (Socialisti Democratici Italiani).
Presidente del gruppo è stato nominato l’onorevole Domenico Pappaterra. Per la
Giunta delle elezioni è stato designato l’onorevole Pasquale Maria Tripodi. Per
la Giunta per il regolamento è designato l’onorevole Domenico Pappaterra.
I
consiglieri Vincenzino Aiello e Paolo Naccarato comunicano di avere costituito
il gruppo consiliare U.P.R. (Unione per la Repubblica). Per la Giunta delle
elezioni è stato designato l’onorevole Paolo Naccarato. Per la Giunta per il
regolamento è designato l’onorevole Vincenzino Aiello.
Il
consigliere Fava comunica di avere costituito il gruppo consiliare “Calabria
democratica”.
La richiesta viene inoltrata all’Ufficio di
Presidenza per le sue determinazioni
La
proposta di provvedimento amministrativo numero 7/7^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Programma triennale foreste e forestazione anni 2000-2002.
Reiterazione” (delibera Giunta regionale numero 317 del 7.6.2000), deve
intendersi decaduta ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto.
Mistorni. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere – premesso che:
successivamente
alla privatizzazione della Telecom Italia circa 5300 unità lavorative in Italia
verranno collocate in mobilità ordinaria (Legge 223/91) con un trattamento
economico a carico Inps di lire 1.441.709 per il primo anno e lire 1.732.796
per gli anni successivi fino ad un massimo di quattro anni (accordo tra
Governo, Sindacati ed Azienda del 28/03/2000);
circa
2.200 unità lavorative verranno collocate in cassa integrazione per due anni
previo corsi di formazione per poi essere riassunti, non si sa dove ed a quali
mansioni;
in
particolare in Calabria per numero 61 lavoratori è stata già comunicata la
messa in cassa integrazione a partire da settembre 2000;
inoltre,
un numero imprecisato di lavoratori, sempre in Calabria, viene interpellato per
accettare la messa in mobilità;
ritenuto
l’atteggiamento della Telecom inopportuno e lesivo degli interessi di tanti
lavoratori che dopo circa venti, venticinque anni di attività, vedono incerto e
precario il posto di lavoro;
considerato,
inoltre, che la eventuale applicazione della cassa integrazione può preludere
per tanti vero e proprio licenziamento -:
a) se è a conoscenza di quanto si
sta verificando nella Telecom calabrese;
b) se e quali iniziative intende
assumere presso il Ministero del lavoro e la società Telecom per garantire
l’occupazione dei nostri concittadini che rischiano la mobilità e la cassa
integrazione con i disagi che potrebbero derivare da una rigida applicazione
delle regole di mercato e di profitto che la società Telecom già statale, sta
ponendo in essere con le conseguenze materiali e di ordine morale nelle stesse
famiglie degli interessati facilmente immaginabili.
(10;
7.7.2000)
Rubrica 1^
Servizi Generali
Art.
1
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 “Norme per
l’attuazione dello Statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per il
referendum” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
50.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 8 agosto 1988, n. 20 “Istituzione del
garante dei diritti del cittadino” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 50.000.000.
3. Per gli
interventi di cui all’articolo 1, commi 1 e 3, della legge regionale 8 giugno
1996, n. 13 “Forme collaborative per l’esercizio delle funzioni degli organi di
direzione politica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 500.000.000.
4. Per la
realizzazione delle attività di cui alla legge regionale 28 marzo 1994, n. 12
“Istituzione e funzionamento del comitato regionale per il servizio
radiotelevisivo” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 50.000.000, con allocazione al capitolo 1008106 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
5 Il
personale dipendente della Giunta regionale che presta servizio nelle strutture
ausiliarie dei Dipartimenti - previste dall’articolo 5 della legge regionale 13
maggio 1996, n. 7 - è equiparato al personale di cui alla legge regionale 26
maggio 1997, n. 8 limitatamente alle prestazioni di lavoro straordinario e
all’indennità forfettizzata. Limitatamente ad una sola unità ciascun
Dipartimento può avvalersi di personale di altre pubbliche amministrazioni.
6.
All’articolo 8, comma 3, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, dopo le
parole “del Vicepresidente” sono aggiunte le parole: “e degli assessori”.
7.
All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8 - così
come modificato ed integrato dall’articolo 13, commi 1 e 2, della legge
regionale 13 settembre 1999, n. 27 - dopo le parole “i Presidenti delle
Commissioni consiliari permanenti” sono inserite le parole: “, i Presidenti dei
Gruppi consiliari”.
8. All’articolo
1, comma 1, della legge regionale 26 maggio 1997, n. 8 - così come modificato
ed integrato dall’articolo 13, comma 3, della legge regionale 13 settembre
1999, n. 27 - dopo le parole: “Collegio dei revisori dei conti ed i” sono
aggiunte le parole: “Presidenti dei”.
9.
All’articolo unico, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 1999, n. 3 - così
come modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 4, della legge regionale
13 settembre 1999, n. 27 - dopo le parole “Ufficio di Presidenza” sono aggiunte
le parole: “, i Presidenti dei gruppi consiliari”.
10.
All’articolo 3 della legge 26 maggio 1997, numero 8, dopo il comma 2, è
inserito il seguente comma:
“2 bis. Al
personale che presta servizio nelle strutture di cui al primo comma dell’art. 1
e che risiede in località distante almeno 30 chilometri dalla sede della Giunta
regionale è riconosciuto un rimborso spese forfettizzato commisurato alla
missione giornaliera e per un massimo di venti giorni su base mensile,
spettante al personale di pari qualifica in applicazione della normativa
vigente in materia di trattamento di missione e rimborso spese, ridotto del 30
per cento”.
11.
All’articolo 37, comma 12, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, è
aggiunto il seguente comma:
“12 bis.
Ai componenti supplenti del Collegio dei revisori, a decorrere dall’entrata in
vigore della presente legge, spetta una indennità nei limiti del cinquanta per
cento dell’indennità attribuita ai componenti effettivi”.
12. Il
comma 12 dell’articolo 37 della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, si interpreta nel senso che l’indennità
spetta ai componenti effettivi e supplenti del Collegio dei revisori dei conti.
13.
L’articolo 21 della legge regionale 19 ottobre 1992, n. 20, si interpreta nel
senso che l’indennità di carica dei consiglieri di amministrazione dell’Afor
deve intendersi rapportata alle indennità fisse corrisposte ai consiglieri
regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge regionale 14 febbraio
1996, n. 3.
14. Al
Presidente dell’Edis Calabria spetta una indennità di carica annua lorda
rapportata fino ad un massimo del 45 per cento delle indennità fisse
corrisposte ai consiglieri regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge
regionale 14 febbraio 1996, n 3.
15. Il
comma 7 dell’articolo 25 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, è così
sostituito: “7. Gli incarichi di dirigente generale e di direzione
dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e possono essere revocati dalla
Giunta regionale. I dirigenti generali provenienti dal ruolo della Giunta
regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati, fino alla naturale scadenza
del relativo contratto individuale di conferimento di dette funzioni, anche per
compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici incarichi, fermo
restando il trattamento economico contrattualmente pattuito, ad eccezione
dell’ulteriore indennità prevista nell’ultima parte del precedente quarto
comma”.
16. Le
disposizioni di cui al comma precedente si applicano anche ai dirigenti
generali del ruolo del Consiglio regionale. E’ abrogato il comma 4
dell’articolo 14 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8.
17. Nel
rispetto dell’articolo 40, commi 1 e 2, della legge regionale 13 maggio 1996,
n. 7, e successive modifiche ed integrazioni, ed in attesa dell’attuazione del
comma 3 dello stesso articolo 40, nonché nel rispetto degli obblighi previsti
dall’articolo 30 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 - a pena di
responsabilità per danno - il personale comandato alla Regione Calabria dal 1
gennaio 1999 al 31 maggio 2000, cessa da tale posizione e viene restituito
all’Ente di provenienza a cura del Dirigente Generale del Dipartimento
Organizzazione e Personale, alla scadenza prevista dal relativo provvedimento
di comando.
18. Per il
personale trasferito alla Regione per mobilità nel periodo di cui al precedente
comma, la Giunta regionale procede alla revisione degli atti di trasferimento
ed ove dovessero risultare illegittimi li annulla disponendo il rientro del
personale interessato all’Ente di provenienza.
19. I
titolari di strutture speciali di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 26
maggio 1997, n. 8, anche nel caso di rinuncia all’autovettura in dotazione
hanno diritto all’assegnazione dell’autista proveniente da personale in
servizio presso gli autoparchi regionali o distaccato da altra pubblica
amministrazione.
20. Agli
oneri derivanti dalle attività di cui ai precedenti commi dal 5 al 19 si fa
fronte con gli stanziamenti dei corrispondenti capitoli dello stato di
previsione della spesa del bilancio per l’esercizio finanziario 2000.
Art.
1 bis
1. Alla
legge regionale 20 agosto 1973, n. 10 sono apportate le seguenti modifiche:
-
all’articolo 2, comma 1, dopo le parole “capitolato speciale” sono soppresse le
seguenti: “approvato dal Consiglio”;
-
all’articolo 2, comma 2, sono aggiunte in fine le parole: “Crotone e Vibo
Valentia”;
-
all’articolo 4, comma 1, dopo le parole “Giunta regionale” sono soppresse le
seguenti: “è stipulata dal Presidente della Giunta”.
Art.
1 ter
1. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è
corrisposta, dalla data di nomina e per tutto il periodo in cui fanno parte
della Giunta regionale, una indennità lorda nella misura prevista per i
consiglieri assessori dall’articolo 1, lettera b), della legge regionale 14
febbraio 1996, n. 3. A decorrere dall’avvio della legislatura 2000-2005 si
applicano, ai componenti della Giunta regionale che non siano consiglieri
regionali, le disposizioni in materia di assegno vitalizio e indennità di fine
mandato di cui alla stessa legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3.
2. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è
corrisposto un rimborso delle spese effettivamente sostenute per recarsi dalla
propria residenza alla sede della Giunta regionale, comprensive del costo del
biglietto di viaggio in aereo o treno in prima classe nonché del costo medio
della stanza singola degli alberghi di prima categoria nella città di
Catanzaro.
3. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è estesa,
per tutto il periodo in cui ricoprono la carica, la normativa in materia di
trattamento di missione prevista per i consiglieri regionali.
4. Ai
componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali si
applicano le disposizioni in materia di sospensione dalla carica e di
pubblicità della situazione patrimoniale previste per i consiglieri regionali.
5. Ai
componenti di cui al precedente comma si applicano, altresì, le disposizioni
delle leggi dello Stato e delle leggi della Regione inerenti all’aspettativa
per l’espletamento delle cariche pubbliche previste per i consiglieri
regionali.
6. Agli
oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo si fa fronte mediante lo
stanziamento del capitolo 1001101 dello stato di previsione della spesa del
bilancio per l’esercizio finanziario 2000.
Art.
1 quater
1 Alla
legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3 sono apportate le seguenti modifiche ed
integrazioni:
-
all’articolo 14, dopo il comma 3, è aggiunto il seguente comma:
“4. La corresponsione dell’assegno vitalizio di cui al comma 1 può essere
anticipata, su richiesta del Consigliere, dopo la cessazione del mandato e al
compimento del cinquantacinquesimo anno di età. In tal caso la misura
dell’assegno spettante è ridotta del 5 per cento per ogni anno di anticipazione
rispetto all’età prevista al comma 1.”;
-
all’articolo 19 il comma 3 è sostituito dal seguente:
“3. La
misura dell’assegno vitalizio è determinata, per i cinque anni di anzianità
contributiva, nel 30 per cento dell’indennità di carica, elevabile di cinque
punti per ogni anno di contribuzione fino a 10 anni, e di 3 punti dall’11° anno
al 15° anno ed oltre e comunque nella misura massima del 70 per cento.”;
-
all’articolo 29 il comma 3 è sostituito dal seguente:
“3. Gli
assegni vitalizi sia degli ex consiglieri che degli altri aventi diritto già in
corso alla data di entrata in vigore della presente legge sono rideterminati
nella misura di cui al precedente comma 2, con riferimento alla indennità
mensile lorda spettante al momento della concessione dell’assegno vitalizio.
L’ammontare dell’assegno così determinato è incrementato dal 1° gennaio di ogni
anno, a partire dall’anno 2000, sulla base dell’indice di variazione dei prezzi
al consumo per operai ed impiegati (Istat) riferito all’anno precedente.”.
2. La
normativa di cui alla legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3, così come
modificata ed integrata dal precedente comma 1, si applica anche ai Consiglieri
già in carica nel corso della 6^ legislatura e non rieletti.
3. All’articolo
3 della legge regionale 2 maggio 1991, n. 5 è aggiunto il seguente comma:
“2.
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è autorizzato a definire e ad
attuare, in sede di contrattazione collettiva integrativa del Ccnl, misure di
gestione flessibile del personale a supporto delle specifiche esigenze
derivanti dalle attività degli organi istituzionali del Consiglio, nell’ambito
dell’utilizzazione del fondo istituito nel bilancio del Consiglio regionale per
le politiche di sviluppo delle risorse umane e la produttività, tenendo anche
conto dei risparmi derivanti dalla non copertura dei posti della dotazione
organica.”.
4. Alla
legge regionale 13 maggio 1996, n. 8 sono apportate le seguenti modifiche ed
integrazioni:
-
all’articolo 10, comma 3, le parole: “Limitatamente al segretario particolare
del Presidente e dei Vicepresidenti” sono sostituite dalle seguenti: “
Limitatamente al segretario particolare e al responsabile amministrativo dei
componenti dell’Ufficio di Presidenza”;
- all’articolo
10, dopo il comma 8, sono aggiunti i seguenti commi:
“9. Per l’espletamento delle attività
istituzionali, previa deliberazione dell’Ufficio di Presidenza e su indicazione
nominativa di ciascun consigliere regionale, lo stesso può avvalersi, per il
periodo di durata della carica, di un “collaboratore-esperto” che può essere
scelto tra i dipendenti non dirigenti del Consiglio o della Giunta regionale o
di altre Amministrazioni pubbliche, ovvero tra estranei alla Pubblica
Amministrazione. In quest’ultimo caso il rapporto giuridico è regolato da
specifico contratto di collaborazione coordinata e continuativa ed il relativo
trattamento economico non può superare quello previsto per il personale
regionale dell’ex ottava qualifica funzionale.
10. L’Ufficio
di Presidenza del Consiglio regionale è autorizzato a regolamentare e
quantificare, con propri atti, il trattamento economico accessorio dei
dipendenti assegnati alle segreterie particolari ed alle strutture speciali.”.
5. Il
contingente di personale assegnato a ciascun gruppo consiliare, previsto dalla
tabella di cui all’articolo 4 della legge regionale 12 agosto 1996, n. 23, è
aumentato di una unità di personale appartenente alla categoria D.
6.
All’articolo 3, comma 1, della legge regionale 15 aprile 1985, n. 15, sono
apportate le seguenti modifiche:
- alla
lettera a) le parole: “lire 2.000.000” e “lire 1.000.000” sono rispettivamente
sostituite dalla parole: “lire 4.000.000” e “lire 2.000.000.”;
- alla
lettera b) le parole: “lire 8.000.000”, “lire 18.000.000”, “lire 24.000.000”,
“lire 28.000.000” e “lire 32.000.000” sono rispettivamente sostituite dalle
parole: “lire 10.000.000”, “lire 24.000.000”, “lire 28.000.000”, “lire
32.000.000” e “lire 36.000.000”.
7. Ai
maggiori oneri derivanti dal presente articolo si provvede con lo stanziamento
di cui al capitolo 1001101 dello stato di previsione della spesa del bilancio
2000.
Art.
2
1. La
spesa da porre a carico dei fondi destinati alla gestione delle opere di cui
all’articolo 139 del T.U. approvato con Dpr. 6 marzo 1978, n. 218 (capitolo
2211103 della spesa), a titolo di rimborso stipendi, retribuzioni ed altri
assegni per il personale regionale di cui alla legge regionale 5 agosto 1991,
n. 13, impiegato nella gestione medesima, è prevista, per l’anno 2000, salvo
variazioni, in lire 9.500.000.000 da versare sul capitolo 3601107 dell’entrata.
2. Al fine
di garantire il mantenimento del servizio socio-psico-pedagogico di cui alle
leggi regionali 5 maggio 1990, n. 57 e 24 gennaio 1997, n. 2 è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 28.400.000.000, con allocazione
al capitolo 1003123 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
3. Al fine
di garantire la copertura della spesa, diversa da quella inerente al servizio
sanitario regionale - derivante da atti giudiziali di pignoramento per gli anni
1998 e 1999, di cui ai residui attivi accertati nei capitoli 6104156 e 6104157
dell’entrata - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
15.000.000.000, con accantonamento nell’apposito Fondo di riserva di cui al
capitolo 7002104, istituito nello stato di previsione della spesa del bilancio
2000.
4. La
Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di
somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione nei
corrispondenti capitoli di bilancio, al fine di regolarizzare le relative
obbligazioni a mano a mano che l’Avvocatura regionale trasmetterà alla
Ragioneria Generale i dati necessari per l’individuazione del beneficiario e
della natura della spesa.
5. Alla
copertura della spesa inerente al servizio sanitario regionale derivante da
atti giudiziali di pignoramento per gli anni 1998 e 1999 si provvede con la
quota parte del mutuo di lire 120.000.000.000 in corso di regolarizzazione con
l’istituto di credito San Paolo IMI, a seguito della gara indetta con
deliberazione della Giunta regionale n. 3223 del 4.10.1999, ai sensi
dell’articolo 6, comma 1, lett. a) del decreto legislativo n. 157/95.
6. Per le
finalità di cui alla legge regionale 14 febbraio 2000, n. 2 “Progetto Giovani”
è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000,
con allocazione al capitolo 1013107 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
7. Il
comma 4 dell’articolo 7 bis della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è
abrogato.
Rubrica
2^
Territorio
Art.
3
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 48 “Istituzione del
Parco regionale delle Serre” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 100.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 52 e successive
modifiche ed integrazioni “Creazione di riserve naturali presso il bacino di
Tarsia e presso la foce del fiume Crati in provincia di Cosenza” è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.
3. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 17 aprile 1990, n. 24 “Norme
sull’ordinamento della Polizia municipale” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 600.000.000.
4. Per le attività di pulizia delle spiagge, la Giunta regionale è
autorizzata a concedere contributi ai comuni, secondo le modalità e le
procedure indicate all’articolo 3, comma 4, della legge regionale 22 settembre
1998, n. 10.
5. Per gli
interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 2.000.000.000, con allocazione al capitolo 2131202 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
4
1. Per
l’iniziativa di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 32 “Costituzione del
Consorzio di ricerca forestale per la produzione e la trasformazione del legno
e per l’ambiente” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 50.000.000.
2. Per
l’attuazione degli interventi e delle iniziative in materia di protezione
civile di cui alla legge regionale 10 febbraio 1997, n. 4 “Legge organica di
protezione civile della Regione Calabria (articolo 12 Legge 14 febbraio 1992,
n. 225)”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
2.000.000.000.
3. Per le
finalità di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 novembre 1996, n. 35
“Costituzione dell’Autorità di Bacino regionale in attuazione della legge 18
maggio 1989, n. 183 e successive modifiche ed integrazioni”, è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.250.000.000, con allocazione al
capitolo 2112104 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
4.
All’articolo 3, comma 5, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14 - che
modifica ed integra l’articolo 37 ter, comma 12, della legge regionale 22
settembre 1998, n. 10 - le parole “dalla Giunta regionale” sono sostituite
dalle parole: “dal Comune stesso da sottoporre all’approvazione della Giunta
regionale”.
5. All’articolo
10, comma 1, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, sono introdotte le
seguenti modifiche ed integrazioni:
- gli
importi “1.900.000.000” e “900.000.000” sono sostituiti rispettivamente dagli
importi “4.900.000.000” e “1.900.000.000”.
6. Per far
fronte ai maggiori oneri connessi al trasferimento dei centri abitati di
Cardinale, Centrache, Fabrizia, Nardodipace, San Lorenzo Bellizzi, Cardeto,
Careri e Roghudi, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 2242210 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
7. La
dotazione del fondo di cui all’articolo 7, comma 5, della legge regionale 17
ottobre 1997, n. 12, è stabilita per l’anno 2000 in lire 200.000.000, con
allocazione al capitolo 2112203 dello stato di previsione della spesa del
bilancio per l’anno 2000.
Art.
4 bis
1.
All’articolo 11, comma 1, della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27, le
parole: “tre, e fra questi il Presidente, in rappresentanza della maggioranza e
due in rappresentanza della minoranza, nel rispetto della legge regionale n.
39/1995” sono sostituite dalle parole: “uno con le funzioni di Presidente”.
2. L’art.
7 bis della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14 è abrogato.
3. Sono
riapprovati gli articoli 9, 10,11,12,13,14,15,16 e 17 nel testo originario
della legge regionale 30.8.1996, n. 27.
4. In
attesa della nomina degli organi da parte del Consiglio regionale e per
consentire la prosecuzione dell’amministrazione degli enti nonché per
costituire le condizioni per l’insediamento degli organismi istituzionali è
nominato un commissario straordinario per ciascuna Aterp (Azienda territoriale
per l’edilizia residenziale pubblica) con le procedure previste dall’articolo
22 della legge regionale 30.8.1996, n. 27 se ed in quanto applicabili.
5. All’articolo 14, comma 1, dopo le parole “è
scelto” sono aggiunte le seguenti parole “con rapporto di natura fiduciaria”.
Art.
5
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 38 “Interventi urgenti
e straordinari contro l’inquinamento da rifiuti” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 11 luglio 1983, n. 23 “Coordinamento
tariffe autolinee extraurbane con le tariffe FF.SS. e norme in materia di
abbonamenti” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
250.000.000.
3. Per gli
interventi relativi al ripiano dei disavanzi d’esercizio delle Aziende
pubbliche e private che esercitano pubblici esercizi di trasporto locali, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.000,
con allocazione al capitolo 2222107 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000. Al ripiano dei disavanzi di esercizio delle Aziende pubbliche e
private per l’anno 2000 si provvede entro i limiti delle disponibilità
finanziarie autorizzate per lo stesso anno.
4. Per i
contributi di cui alla legge regionale 28 marzo 1985, n. 14 “Diritto di libera
circolazione sugli autoservizi di linea regionali a particolari categorie di
cittadini” e successive modifiche ed integrazioni è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000.
5. Per i
contributi di cui alla legge regionale 30 agosto 1996, n. 28 “Nuova disciplina
delle procedure per la concessione alle province del contributo chilometrico
annuo per la manutenzione della rete viaria di competenza” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 4.000.000.000.
6. Al fine
di agevolare la gestione ed il funzionamento degli impianti di smaltimento dei
rifiuti solidi urbani della Regione, è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 3.000.000.000, con allocazione al capitolo 2211235 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
7. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 “Istituzione
dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria -
A.R.P.A.CAL.” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
3.000.000.000.
8. Il
comma 2 dell’articolo 7, il comma 7 dell’articolo 11 ed il comma 2
dell’articolo 29 della legge regionale 3 agosto 1999, n. 20, sono abrogati. La
Giunta regionale, su proposta del competente Assessorato all’Ambiente ed ai
Beni Ambientali, provvede alla organica costituzione dell’Autorità Regionale
Ambientale (ARA), previa revoca della deliberazione della Giunta regionale n.
2862 del 16 giugno 1997.
9. Per le
finalità di cui alla legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 “Norme per il
trasporto pubblico locale”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 2222115 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000.
10. Al
fine di concorrere al finanziamento degli interventi a favore della mobilità
ciclistica - in aggiunta al concorso quindicennale dello stato per gli anni
1998 e 1999, ai sensi della legge 19 ottobre 1998, n. 366 - è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 il limite di impegno di lire 600.000.000 per la
contrazione di mutui quindicennali, con allocazione al capitolo 2321214 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
6
1. Al fine
di garantire la gestione delle dighe regionali è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, con allocazione al capitolo
2112103 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
2. Ai fini
della concessione di contributi alle Comunità Montane - per il pagamento delle
competenze spettanti al personale assorbito ai sensi dell’articolo 15 della
legge regionale 29 gennaio 1974, n. 4, nonché per il finanziamento delle spese
generali di funzionamento e mantenimento - è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, da erogare secondo le modalità
di cui all’articolo 50 della legge regionale 19 marzo 1999, n. 4.
3. Per le
finalità di cui all’articolo 55 della legge regionale 19 marzo 1999, n. 4
inerente al Fondo regionale per la Montagna è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 3.000.000.000, con allocazione al capitolo
2232204 della spesa del bilancio 2000.
4. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 10 marzo 1988, n. 5 “Norme in materia di
bonifica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
1.000.000.000.
5. Per gli
interventi di cui all’articolo 1, commi 1 e 3, della legge regionale 12 aprile
1990, n. 21 “Norme in materia di edilizia di culto e disciplina urbanistica dei
servizi religiosi” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 3.300.000.000.
6. Per le
finalità di cui al titolo 1° della legge regionale 30 luglio 1996, n. 18, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 14.500.000.000
per la realizzazione di interventi per l’attivazione di progetti socialmente
utili, con allocazione al capitolo 2323217 della spesa del bilancio 2000.
7. I fondi
stanziati nel capitolo 2323201 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000 sono destinati con deliberazione della Giunta regionale ad assicurare
ai Comuni di Acri, San Giovanni in Fiore e Nardodipace e alla Comunità Montana
Alto Tirreno (Verbicaro) un contributo ordinario pari a quello dell’anno 1999,
definito in lire 10.500.000.000, per il finanziamento di progetti a sostegno
dell’occupazione.
8. Per il
cofinanziamento, nella misura del 50 per cento, dei costi inerenti alla
realizzazione degli studi di fattibilità di interesse regionale approvati con
delibera Cipe n. 106 del 30 giugno 1999, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.221.000.000, con allocazione al capitolo
2283203 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
9. A
valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 5, la somma di lire
1.300.000.000 è destinata all’Arcidiocesi di Reggio Calabria per la
ristrutturazione ed ammodernamento del Seminario Pio XI° di Reggio Calabria.
10. Per le
finalità di cui al titolo 2° della legge regionale 30 luglio 1996, n. 18, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000, con
allocazione al capitolo 2323218 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
11. Per
gli interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 5 “Norme per la
promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Attuazione legge n. 381/91”
è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000,
con allocazione al capitolo 2233108 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
12. Al
fine di garantire l’attuazione degli interventi a favore dell’imprenditoria
femminile di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e del relativo regolamento
è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 - quale integrazione della quota
di risorse assegnata dallo Stato- la spesa di lire 1.000.000.000, con
allocazione al capitolo 2233110 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
13. In
attuazione dell’art. 14 della legge 14 marzo 1999, n. 68 è costituito il fondo
regionale per l’occupazione dei disabili da destinare al finanziamento dei
programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi. Nelle
more dell’approvazione della specifica legge regionale la Giunta regionale con
propria deliberazione fissa i criteri di gestione, di funzionamento e di
alimentazione del fondo medesimo.
14. La
dotazione regionale del fondo di cui al precedente comma è stabilita per
l’esercizio finanziario 2000 in lire 500.000.000, con allocazione al capitolo
2233109 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
15. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Belvedere Marittimo un
contributo straordinario di lire 200.000.000 per il cofinanziamento di attività
realizzate dal comune medesimo che prevedano l’impiego dei 42 lavoratori
ex-Confitalia srl, con allocazione al capitolo 2323202 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
16. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere - entro il limite massimo dello
stanziamento di bilancio - un contributo “una tantum” ai comuni che utilizzano
lavoratori in mobilità, ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 1
dicembre 1997, n. 468.
17. Per
gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo
2323222 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
18. Per il
sostegno delle attività dell’Osservatorio Regionale sul fenomeno dello
sfruttamento minorile è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa
di lire 300.000.000, con allocazione al capitolo 2233111 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000.
19. Per il
finanziamento degli interventi per opere del culto di cui all’articolo 1, commi
1 e 2, della legge regionale 12 aprile 1990, n. 21, è autorizzato l’ulteriore
limite di impegno di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 2323205
dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
7
1. In
attuazione del disposto di cui all’articolo 7 della legge regionale 19 ottobre
1992, n. 20 e per gli interventi che ricadono nei comprensori di bonifica, da
eseguirsi in economia o in affidamento, i fondi destinati agli interventi
stessi dal piano annuale di attuazione 2000, previsto dall’articolo 6 della
stessa normativa, sono trasferiti direttamente dalla Giunta regionale agli enti
interessati, di cui alla legge regionale 10 marzo 1988, n. 5, ponendone gli
oneri a carico degli stanziamenti di cui ai capitoli 2233202 e 2233211 della
spesa del bilancio 2000.
2. Per gli
interventi di cui agli articoli 1 e 2 della legge regionale 19 ottobre 1992, n.
20 “Forestazione, difesa del suolo e foreste regionali in Calabria” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.000.
3. Al fine
di agevolare i comuni e i loro consorzi nella prEdisposizione dei piani e
strumenti urbanistici, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi
ai comuni medesimi per l’anno 2000, per un ammontare complessivo di lire
1.500.000.000, con allocazione al capitolo 2311101 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
4. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 23 luglio 1998, n. 8 “Eliminazione delle
barriere architettoniche”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2321213 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000.
5. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Scido un contributo
straordinario di lire 200.000.000 per la realizzazione della statua in bronzo
di San Benedetto da ubicare nella località di Zervò, nonché per la
realizzazione di una torre con faro e campane da ubicare nella stessa località,
con allocazione al capitolo 2323229 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
6. Al fine
di concorrere - secondo quanto previsto dall’Accordo di Programma Quadro
“Manutenzione del territorio/Forestazione”, sottoscritto in data 19 ottobre
1999 fra Governo nazionale e Regione Calabria - alla copertura della maggiore
spesa, nella misura del 30 per cento, relativa al fabbisogno scoperto e
all’acquisto di materiali e noli, è autorizzata per il triennio 2000-2002 la
spesa complessiva di lire 69.382.000.000, di cui lire 30.821.000.000 a carico
del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, con accantonamento nell’apposito
fondo di riserva di cui al capitolo 7002201, istituito nello stato di
previsione della spesa dello stesso bilancio.
7. La
Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di
somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione al
capitolo di bilancio 2281208 dello stato di previsione della spesa del bilancio
2000, al momento in cui si verificheranno le condizioni previste dall’Accordo
di Programma Quadro “Manutenzione del territorio/Forestazione”.
8. Per
l’attuazione dell’intervento n. 3 “Piano di riordino gestionale e
amministrativo” inerente all’Accordo di Programma Quadro “Manutenzione del
territorio/Forestazione” sottoscritto in data 19 ottobre 1999 tra Governo
nazionale e Regione Calabria, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la spesa
complessiva di lire 700.000.000, di cui lire 600.000.000 a carico del bilancio
per l’esercizio finanziario 2000, con allocazione al capitolo 2281204 dello
stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.
9. Per
l’attuazione dell’intervento n. 7 “Analisi, studi di fattibilità e piani di
settore” inerente all’Accordo di Programma Quadro “Manutenzione del
territorio/Forestazione” sottoscritto in data 19 ottobre 1999 tra Governo
nazionale e Regione Calabria, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la spesa
complessiva di lire 800.000.000, di cui lire 400.000.000 a carico del bilancio
per l’esercizio finanziario 2000, con allocazione al capitolo 2281205 dello
stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.
10. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Acri un contributo di
lire 1.300.000.000 per il ripristino e sistemazione di “Piazza Sprovieri”, con
allocazione al capitolo 2323232 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
11. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Mileto un contributo di
lire 1.000.000.000 per la costruzione della Chiesa “Cuore Immacolato di Maria”,
con allocazione al capitolo 2323231 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
12. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Sinopoli un contributo
di lire 300.000.000 per il completamento della strada comunale “Piani
d’Aspromonte”, con allocazione al capitolo 2221222 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
13. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Scilla un contributo
straordinario di lire 1.100.000.000 per il completamento dell’Ostello della
Gioventù, con allocazione al capitolo 2323233 dello stato di previsione della
spesa del bilancio 2000.
14. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Castrolibero un
contributo di lire 100.000.000 per il consolidamento del centro storico, con
allocazione al capitolo 2323234 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
15. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Gerace un contributo di
lire 200.000.000 per la realizzazione di interventi urgenti di consolidamento
strutturale delle abitazioni civili e delle storiche arcate di cinta di “Via
dei Cinque martiri di Gerace”, con allocazione al capitolo 2323235 dello stato
di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
7 bis
1. In
analogia a quanto stabilito per il periodo 1987-1996 dall’articolo 5, comma 6,
della legge 17 ottobre 1997, n. 12, la Giunta regionale è autorizzata a
concedere alle aziende di trasporto pubblico locale, nei limiti delle
disponibilità di bilancio e di quanto previsto dall’articolo 12 della legge 7
dicembre 1999, n. 472, contributi per la copertura dei disavanzi effettivi non
ripianati relativi all’anno 1997. A completamento del processo di risanamento
del sistema dei trasporti pubblici locali della Calabria, la eventuale quota di
disponibilità di bilancio eccedente il ripianamento dei deficit effettivi, nei
limiti stabiliti dalla normativa statale relativa al periodo 1987-1997, può
essere utilizzata per il ripianamento dei deficit effettivi relativi al periodo
1998-1999, entro gli stessi limiti previsti per l’anno 1997 dalla citata legge
n. 472/99. Restano salvi gli eventuali successivi interventi legislativi dello
Stato.
2. Al fine
di evitare ulteriori disavanzi a carico del bilancio regionale, a decorrere dal
1° gennaio 2000 - e fino all’attuazione della legge regionale 7 agosto ‘99, n.
23 e successive modifiche ed integrazioni - i contributi alle aziende di
trasporto pubblico locale sono corrisposti trimestralmente, in forma anticipata
e forfettaria, sulla base di criteri da definirsi, entro il 30 novembre
dell’anno precedente a quello di riferimento, con apposita deliberazione della
Giunta regionale, che tengano essenzialmente conto - sul piano qualitativo e
quantitativo - dei chilometri annui di percorrenza di ciascuna azienda, della
fascia chilometrica di percorrenza annua in cui la stessa ricade, dello
stanziamento di bilancio regolarmente autorizzato dalla legge finanziaria
regionale per quell’anno di riferimento. Per l’anno 2000 i criteri relativi
sono definiti nello stesso modo entro trenta giorni dall’entrata in vigore
della presente legge. Nessuna altra spesa può essere riconosciuta, a pena di
responsabilità per danno.
3. Per il
ripianamento dei disavanzi accertati, inerenti al periodo 1987-1997, sono
utilizzati prioritariamente in capitale i contributi già assegnati anno per
anno alla regione Calabria ai sensi del decreto legge n. 485/92, convertito
dalla legge n. 32/93 e del decreto legge n. 98/93, convertito dalla legge n.
204/95, dell’articolo 2, comma 1, della legge n. 194/98 e dell’articolo 12
della legge n. 472/99. Successivamente, sulla base dei disavanzi accertati e
definiti, si provvede all’accensione di eventuali mutui ai sensi delle stesse
leggi, nei limiti delle differenze dovute e delle disponibilità finanziarie
autorizzate dalla legge di bilancio regionale. Conseguentemente ed
automaticamente si spostano in avanti le decorrenze e le scadenze delle rate di
ammortamento dei mutui stessi.
4. Nelle
more dell’approvazione del piano di riparto da parte del Consiglio regionale -
ai sensi dell’articolo 5, comma 6, della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12
- la Giunta regionale è autorizzata ad erogare eventuali anticipazioni, entro
il limite degli stanziamenti di bilancio.
5. Per il
raggiungimento delle finalità di cui al presente articolo la Giunta regionale è
autorizzata ad anticipare processi di razionalizzazione del sistema regionale
dei trasporti in coerenza e nel rispetto degli obiettivi previsti dalla
succitata legge regionale 7 agosto ‘99, n. 23.
6. A
decorrere dal 1° gennaio 2000 la legge regionale 24 marzo ‘82, n. 7, è
abrogata.
7. Qualora
nel periodo 1987-1999 sono stati comunque erogati alle aziende di trasporto
pubblico locale interessate contributi, in anticipazione o in acconto o a
ripianamento, superiori a quelli dovuti sulla base dei disavanzi effettivi
regolarmente accertati, anche se successivamente agli anni di riferimento, la
Giunta regionale è tenuta a provvedere al recupero delle eventuali maggiori
somme erogate, anche a valere sulle somme spettanti a qualsiasi titolo alle
stesse aziende di trasporto pubblico locale.
Art.
7 ter
1. La
Regione Calabria promuove la propensione all’autoimprenditorialità quale
risposta alla domanda di nuove opportunità occupazionali e di sviluppo locale.
2. Per il
raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Giunta regionale
prEdispone e realizza un Progetto denominato “Opportunità Giovani” destinato a
giovani disoccupati e/o inoccupati, residenti in Calabria, che si riuniscono in
forma associativa, da configurarsi in PMI, ai sensi della vigente normativa
comunitaria.
3. Il
Progetto è finalizzato a finanziare interventi, nei limiti del “de minimis”,
per accrescere il numero delle imprese prevalentemente formate da giovani
disoccupati e/o inoccupati fra i 18 ed i 35 anni di età.
4. I
settori di intervento riguardano prioritariamente la produzione di servizi
turistici, la tutela ambientale e delle risorse naturali, la valorizzazione del
territorio e del patrimonio culturale, il recupero degli antichi mestieri e i
servizi alle imprese. I criteri e le modalità di valutazione degli interventi e
la erogazione dei contributi relativi sono stabiliti con delibera della Giunta
regionale, fermo restando il rispetto della regola del “de minimis” per singola
impresa.
5. Le
risorse, per complessive lire 30 miliardi, allocate per il triennio 1999-2001
al capitolo 2233105 dello stato di previsione della spesa del bilancio
regionale, la cui descrizione viene opportunamente modificata, sono destinate
al finanziamento del progetto di cui al precedente comma 2.
6.
L’articolo 7 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è abrogato.
Rubrica
3^
Istruzione, cultura e tempo libero
Art.
8
1. Per le
finalità di cui alla legge regionale 25 maggio 1987, n. 15 “Interventi nel
settore della promozione degli scambi socio-culturali” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1985, n. 17 “Norme in materia
di biblioteche di enti locali o di interesse locale” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.500.000.000.
3. Per le
finalità di cui all’articolo 2 della legge regionale 26 aprile 1995, n. 26
“Interventi in favore di istituti bibliotecari regionali” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 a favore della Biblioteca Civica di Cosenza la
spesa di lire 200.000.000.
4. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1985, n. 16 “Norme per
interventi in materia di promozione culturale” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 4.400.000.000.
5. Per le
finalità di cui all’articolo 1, comma 2, della legge regionale 26 aprile 1995,
n. 31 recante “Norme in materia di musei degli Enti locali e di interesse
locale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
200.000.000.
6. Per
l’attuazione delle finalità di cui alla legge regionale 21 marzo 1983, n. 11
“Istituzione del Centro di Ricerca e di Documentazione Melissa” è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 10.000.000.
7. A
valere sul finanziamento di cui al precedente comma 4, la somma di lire
100.000.000 è destinata al Liceo Linguistico “Nuova Europa” di Reggio Calabria
per lo svolgimento della manifestazione “Parlamento Europeo Giovani”.
Art.
9
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 22 “Istituzione
Progetto Donna” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
600.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 15 gennaio 1986, n. 2 “Provvedimenti a
favore delle scuole e delle Università calabresi per contribuire allo sviluppo
della coscienza civile e democratica nella lotta contro la criminalità mafiosa”
è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
3. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 26 gennaio 1987, n. 4 “Istituzione della
Commissione per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomo e
donna” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
500.000.000, da trasferire al bilancio del Consiglio regionale ai sensi
dell’articolo 1 della stessa legge 26 gennaio 1987, n. 4.
4. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 8 agosto 1988, n. 21 “Partecipazione
della Regione Calabria all’Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in
Calabria con sede in Squillace” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000
la spesa di lire 60.000.000.
5. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 1 dicembre 1988, n. 31 “Erogazione di un
contributo annuo all’Istituto Calabrese per la Storia dell’antifascismo e
dell’Italia contemporanea per attività di ricerca storica e promozione
culturale ed educativa” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa
di lire 15.000.000.
6. Per il
contributo di cui alla legge regionale 25 novembre 1989, n. 11 “Erogazione di
un contributo annuo al Centro internazionale di Studi Gioachimiti di S.
Giovanni in Fiore” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 110.000.000.
7. Per le
finalità di cui alla legge regionale 9 novembre 1989, n. 6 “Norme per la
costituzione dell’Istituto regionale per le antichità calabresi e bizantine
(IRACEB)” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
60.000.000.
8. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 4 gennaio 1990, n. 3 “Contributo annuale
per la diffusione della cultura scientifica all’Istituto di Epistemologia La
Magna Grecia” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
50.000.000.
9. Per la
realizzazione delle attività di cui alla legge regionale 8 gennaio 1990, n. 5
“Sostegno all’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria - Scuola di teatro” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.
10. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 49 “Contributo annuale
alla Accademia Hipponiana Scuola Superiore di Musica di Vibo Valentia” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.
11. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 24 “Contributo
all’Associazione Teatro Calabria di Reggio Calabria” è autorizzata per l
‘esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.
12. Per
gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 20 e successive
modificazioni ed integrazioni è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 450.000.000.
13. Per le
finalità di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 27 “Riconoscimento del
Centro RAT - ricerche audiovisive e teatrali di Cosenza” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 130.000.000.
14. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 36 “Contributi alla
fondazione Piccolo museo San Paolo con sede in Reggio Calabria” è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.
15. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 29 “Contributo
annuale all’associazione calabrese per l’archeologia industriale, Centro studi
di ricerca e di documentazione per la Calabria, con sede in Bivongi (RC)” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 25.000.000.
16. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 34 “Riconoscimento e
sostegno dei premi di cultura Rhegium Julii” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.
17. Per le
finalità di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 30 “Contributo
all’Associazione culturale AM Internazionale Pinacoteca arte contemporanea con
sede in Bivongi (RC)” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa
di lire 25.000.000.
18. Per le
iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 35 “Contributo al
Centro Romanistico Internazionale Copanello con sede in Catanzaro” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
19. Per le
finalità di cui alla legge regionale 3 maggio 1995, n. 38 “Erogazione di un
contributo annuo a favore della Compagnia di Balletti Alfonso Rendano di
Cosenza” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
35.000.000.
20. Per
gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 19
“Partecipazione della Regione all’Istituto della Biblioteca Calabrese” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
21. Per le
finalità di cui alla legge regionale 2 giugno 1999, n. 15 “Fondazione
Internazionale Ferramonti di Tarsia per l’amicizia fra i popoli” è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
22. Per le
finalità di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 28 “Costituzione
fondazione “Rumori Mediterranei” - Festival internazionale del Jazz” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 250.000.000.
23. Per le
finalità di cui alla legge regionale 20 aprile 1999, n. 11 “Riconoscimento
dell’associazione <<Città Futura>> - laboratorio
politico-culturale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 100.000.000.
24. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario di lire
800.000.000 alla provincia di Reggio Calabria per la realizzazione dello
spettacolo “Millenium” di fine d’anno, con allocazione al capitolo 3132165
dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
25. Per
l’attuazione del programma di formazione teatrale in Calabria relativo al
biennio 2000-2001, da realizzarsi in collaborazione con l’Ente Teatrale
Italiano, in attuazione del relativo decreto del Ministro della Cultura e dei
Beni Culturali, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
300.000.000, con allocazione al capitolo 3132143 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
26. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere alla Provincia di Catanzaro un
contributo di lire 800.000.000 - con allocazione al capitolo 3132166 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000 - per il finanziamento delle
iniziative culturali ed artistiche da realizzare in occasione
dell’inaugurazione dell’area polifunzionale per spettacoli di Catanzaro Lido, al
fine di esaltare la fruibilità del parco archeologico della Roccelletta e le
potenzialità turistiche del territorio.
Art.
10
1. Per le
finalità di cui alla legge regionale 12 aprile 1990, n. 22 “Criteri per
l’esercizio da parte dei comuni della Calabria delle funzioni amministrative in
materia di rivendita di quotidiani e periodici” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 8 maggio 1985, n. 27 “Norme per
l’attuazione del diritto allo studio” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 34.900.000.000.
3. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 1 dicembre 1988, n. 32 “Sostegno
all’Università per gli stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria” è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.
4. Per le
finalità di cui agli articoli 36 e 37 della legge regionale 19 aprile 1985, n.
18 “Ordinamento della formazione professionale in Calabria “ è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.
5. Al fine
di concorrere - secondo quanto previsto dal Programma Operativo Regionale (POR)
2000-2006 della Calabria - al cofinanziamento delle misure inerenti al Fondo
Sociale Europeo, è autorizzata per il triennio 2000-2002 la spesa complessiva
di lire 26.852.501.760, di cui lire 8.734.126.860 a carico del bilancio per
l’esercizio finanziario 2000, con accantonamento nell’apposito fondo di riserva
di cui al capitolo 7002202, istituito nello stato di previsione della spesa
dello stesso bilancio.
6. La
Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di
somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione nei
relativi capitoli di bilancio.
Art.
11
1. Ai fini
della concessione di contributi per il diritto allo studio all’Università degli
studi della Calabria e all’Università degli studi di Reggio Calabria, ai sensi
della legge regionale 30 novembre 1977, n. 29 e successive modificazioni ed
integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
4.000.000.000.
2. Al fine
di assicurare il funzionamento e le attività dell’Istituto di Servizio e
Assistenza Sociale (Isas) di Cosenza e della Scuola Superiore di Servizio
Sociale della Locride di Locri, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000
la spesa complessiva di lire 150.000.000, di cui lire 100.000.000 a favore
dell’Istituto di Servizio e Assistenza Sociale (Isas) di Cosenza, con
allocazione al capitolo 3313106 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
Art.
12
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 12 novembre 1984, n. 32 “Diritto allo
studio universitario” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa
di lire 5.000.000.000.
2. Per la
progettazione di attività culturali e formative da realizzare- ai sensi
dell’articolo 8, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341 - con le
Università Statali aventi sede nella Regione, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo
3313119 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
3. Ai
comuni di Santa Severina, Pizzo, Scilla, Corigliano Calabro e Cirò Superiore è
concesso un contributo annuo al fine di garantire una adeguata ed efficiente
gestione dei castelli storici ubicati nei comuni stessi, nonché per promuovere
la valorizzazione dei castelli medesimi. Entro il mese di marzo di ogni anno la
Giunta regionale provvederà, con proprio atto deliberativo, alla ripartizione
del fondo assegnato sulla base di uno specifico programma di attività.
4. Per gli
interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 3131208 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
13
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 12 novembre 1984, n. 31 “Interventi
regionali per la formazione e lo sviluppo dello sport e del tempo libero” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.600.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 26 agosto 1992, n. 17 “Interventi a
sostegno degli aeroclubs calabresi” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 50.000.000.
3. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 23 marzo 1988, n. 8 “Istituzione dei
centri polivalenti per i giovani” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 250.000.000.
4. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 24 febbraio 1998, n. 5 “Norme per la
promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000, con
allocazione al capitolo 3314103 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
5. A
valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 1, la somma di lire
100.000.000 è destinata all’associazione U.S. “Porto S. Venere”, gemellata
Parma A.c., di Vibo Valentia, quale contributo per lo svolgimento del 5° torneo
internazionale scuola calcio Parma, al fine della diffusione dello sport fra i
giovani calabresi.
6.
All’articolo 7 della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 4, sono aggiunti i
seguenti commi:
“2. Le indennità di carica, i gettoni di
presenza, il trattamento di missione ed il rimborso delle spese, spettanti ai
componenti la Commissione, sono stabiliti con deliberazione dell’Ufficio di
Presidenza del Consiglio regionale.”;
“3. Gli emolumenti di cui al precedente comma
decorrono dalla data di insediamento della Commissione.”.
7. Il
comma 4 dell’articolo 6 della legge regionale 14 febbraio 2000, n. 2, è
sostituito dal seguente:
“4. In prima applicazione della presente
legge, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale provvede alla
pubblicazione del registro entro il 31 dicembre 2000.”.
Rubrica
4^
Sicurezza Sociale
Art.
14
1. Al fine
di consentire il funzionamento della scuola autonoma di Ostetricia di Catanzaro
è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000,
con allocazione al capitolo 4111101 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
2. Ai fini
della concessione del contributo regionale all’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale per la Calabria e la Campania, ai sensi della legge regionale 23
gennaio 1979, n. 1 è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 900.000.000, di cui lire 600.000.000 da destinare al pagamento di
annualità pregresse inerenti agli anni 1997 e 1998.
3. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 41 “Istituzione
anagrafe canina, prevenzione del randagismo e protezione degli animali” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
Art.
15
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 11 agosto 1986, n. 35 “Istituzione di un
centro regionale per l’autonomia del non vedente” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.
2. Per le
finalità di cui alla legge regionale 19 dicembre 1995, n. 40 “Provvidenza in
favore dell’Admo - Associazione Donatori di Midollo Osseo” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.
3. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo di lire 200.000.000 -
con allocazione al capitolo 4231122 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000 - all’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, al fine di
valorizzare e sviluppare le attività di ricerca del Centro Unico Regionale
Trapianti Midollo Osseo “Alberto Neri”. Le attività di ricerca da realizzare
nonché i rapporti giuridico-finanziari tra la Regione e l’Azienda Ospedaliera
di Reggio Calabria sono disciplinati da apposita convenzione.
Art.
16
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 16 dicembre 1974, n. 18 “Concessione di
contributi alle sezioni provinciali e al consiglio regionale della sezione
italiana ciechi” e successive modificazioni ed integrazioni è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 250.000.000.
2. Al fine
di consentire la prosecuzione degli interventi previsti dall’articolo 5 della
legge 4.3.1987, n. 88, a favore di cittadini colpiti da tubercolosi, non
assicurati presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) oppure
non assistiti per difetto assicurativo, il cui reddito sia inferiore al minimo
imponibile ai fini dell’Irpef, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000
la spesa di lire 600.000.000 allocata al capitolo 4231114 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
17
1. Per le
finalità di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 18 recante “Norme per
il riconoscimento e per la promozione delle organizzazioni di volontariato” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 400.000.000.
2. Per gli
interventi di cui all’articolo 43 della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5
“Riordino e programmazione delle funzioni socio-assistenziali” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 57.000.000.000 da destinare alla
gestione dei servizi socio-assistenziali, di cui lire 4.500.000.000 vincolate
al pagamento di competenze arretrate inerenti all’anno 1999.
3. La
Giunta regionale è tenuta ad assicurare il finanziamento delle attività di cui
alla legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5 entro i limiti della autorizzazione
di spesa stabilita al precedente comma 2, con conseguente adeguamento delle
misure contributive unitarie, da stabilirsi con atto amministrativo, ove
necessario. Nessuna spesa può essere comunque riconosciuta oltre tale limite.
In attesa del piano regionale dei servizi socio-assistenziali ed al fine di
garantire comunque un efficace coordinamento ed una adeguata integrazione con gli
interventi e servizi sanitari, la Giunta regionale è tenuta a prEdisporre -
anche in deroga a quanto stabilito dal titolo 3° della legge regionale 26
gennaio 1987, n. 5 - un piano regionale annuale da approvarsi esclusivamente
con delibera della Giunta regionale medesima.
4. A
valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000, di cui al comma 2,
la somma di lire 5.300.000.000 è destinata al servizio delle strutture
socio-assistenziali in favore dei minori sottoposti a provvedimenti
dell’autorità giudiziaria, sulla base delle convenzioni regolarmente stipulate
con la Regione, ai sensi della legge regionale 8 agosto 1996, n. 21.
5. A
valere sullo stanziamento di cui al comma 2, la somma di lire 500.000.000 è
destinata agli interventi inerenti alla tutela della maternità delle donne non
occupate, sulla base dei criteri che saranno stabiliti con apposita delibera
della Giunta regionale.
6. Per
garantire la gestione ed il funzionamento degli asili nido di competenza dei
comuni, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi per l’anno
2000 - ai sensi dell’articolo 24 della legge regionale 27 agosto 1973, n. 12 -
per l’ammontare complessivo di lire 350.000.000, con allocazione al capitolo
4311201 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
18
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 18 giugno 1984, n. 14 “Provvidenze in
favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro” e successive modifiche ed
integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
500.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 29 marzo 1999, n. 8 “Provvidenze in
favore di soggetti affetti da particolari patologie” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.
Art.
19
1. Per gli
interventi di cui agli articoli 2 e 4 della legge regionale 11 agosto 1986, n.
36 “Interventi a favore degli uremici” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.300.000.000.
2. Per le
finalità di cui alla legge regionale 12 aprile 1999, n. 9 “Collaborazione
coordinata ed articolata tra Regione Calabria e la Lega Italiana contro i
Tumori della Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa
di lire 1.000.000.000.
3. A
decorrere dal 1 gennaio 2000 cessano i trasferimenti in favore delle Asl.
(Aziende Sanitarie Locali) interessate, delle somme corrispondenti alla spesa
storica al 1° gennaio 1989, quale contributo per il trattamento economico del
personale da esse dipendente ed assunto ai sensi della legge 16 maggio 1984, n.
138.
Art.
20
1. Per gli
interventi di cui all’articolo 5, comma 1 - lettere c), d), e), f), g), h), i),
l), m), n), o), p), q) - della legge regionale 9 aprile 1990, n. 17 “Interventi
regionali nel settore della emigrazione e della immigrazione” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 3.000.000.000.
2. Per gli
interventi di cui all’articolo 5, comma 1 - lettere a) e b) - della legge
regionale 9 aprile 1990, n. 17 “Interventi regionali nel settore della emigrazione
e della immigrazione” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa
di lire 700.000.000.
3. Per le
finalità di cui alla legge regionale 4 gennaio 1990, n. 1 “Provvidenze a favore
degli Hanseniani e loro familiari” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 646.000.000.
4. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 3 maggio 1995, n. 37 “Provvidenze in
favore dell’Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli e Adulti Subnormali e
Associazione Nazionale Privi della Vista” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.
5. Per gli
interventi di cui all’articolo 49 della legge regionale 25 novembre 1996, n. 32
“Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione
degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.
Art.
20 bis
1. La
Giunta regionale, con proprio atto deliberativo motivato, può autorizzare le
Aziende Sanitarie ed Ospedaliere Locali ad iscrivere, in via di anticipazione,
nei propri bilanci di previsione le somme loro spettanti per la copertura dei
disavanzi, regolarmente certificati, non ancora ripianati e relativi ai periodi
1994 e anni precedenti e 1995/1997, da porre a carico, con apposita legge
nazionale, del fondo speciale (accantonamento positivo) indicato nella tabella
A, per regolazione debitoria del comparto sanità, di cui all’articolo 70 della
legge 23 dicembre 1999, n. 488. A tal fine, nel bilancio di previsione per
l’esercizio finanziario 2000, sono iscritte le somme di lire 80 miliardi e di
lire 150 miliardi, rispettivamente ai capitoli 1202106 e 1202107 dell’entrata
ed ai corrispondenti capitoli 4211166 e 4211167 della spesa, prevedibili quali
limiti massimi di impegnabilità risultanti dalle determinazioni assunte dai
competenti organi. Le relative erogazioni di cassa saranno autorizzate
compatibilmente con i principi e la normativa di cui all’articolo 30 della
legge 23 dicembre 1999, n. 488.
Rubrica
5^
Agricoltura
Art.
21
1. Per le
attività di divulgazione in agricoltura di cui alla legge regionale 26 luglio
1999, n. 19, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
2.500.000.000.
2. Al fine
di garantire l’erogazione dell’indennità compensativa agli agricoltori che
godono di pensione di vecchiaia o di anzianità, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 2.500.000.000, con allocazione al capitolo
5232101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
22
1. Per gli
interventi previsti al capo secondo della legge regionale 10 marzo 1988, n. 5
“Norme in materia di bonifica” e successive modificazioni ed integrazioni, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 22 dicembre 1989, n. 14 “Contributi alle
organizzazioni professionali agricole per lo svolgimento dei compiti di
istituto” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
1.500.000.000.
Art.
23
1. Per le
finalità di cui alla legge regionale 14 febbraio 2000, n. 1 “Norme per la
tutela e la valorizzazione del bergamotto”, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000, con allocazione al capitolo
5122202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
2. Per gli
interventi previsti dalla legge regionale 17 agosto 1984, n. 20 “Istituzione
fondo regionale per le calamità naturali” è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 8.000.000.000, con allocazione al capitolo
5151211 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
24
1. Ai fini
della concessione del contributo ordinario della Regione a favore dell’Arssa
(Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) - ai sensi
dell’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale 14 dicembre 1993,
n. 15 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
64.500.000.000.
2. Sul
contributo di cui al precedente comma grava la spesa inerente alla collocazione
sul mercato e alla dismissione delle attività dell’ex Esac-Impresa, nonché alla
gestione provvisoria delle medesime attività, di cui agli articoli 2 e 3, comma
1, della legge regionale 11 luglio 1994, n. 18.
3. La
Giunta regionale è autorizzata a corrispondere all’Arssa (Agenzia Regionale per
lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) il contributo ordinario per l’anno
2000, previsto al precedente comma 1, in quattro rate uguali entro il primo
mese di ciascun trimestre. L’erogazione della quarta rata del contributo
medesimo è subordinata alla presentazione del conto consuntivo relativo
all’esercizio 1999.
Art.
25
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 54 “Riconoscimento
giuridico dell’Associazione regionale allevatori della Calabria con sede in
Catanzaro” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
300.000.000.
2. Per gli
interventi previsti dalla legge regionale 24 gennaio 1986, n. 3 “Risarcimento
dei danni causati da specie animali in via di estinzione” e successive
modifiche ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 480.000.000, con allocazione al capitolo 5123105 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000.
3. La
disponibilità complessiva di lire 3.412.136.058 - accertata per lire 750.000.000,
42.381.500, 903.730.500, 204.450.000, 901.001.558, 500.000.000 e 110.572.500
sui corrispondenti impegni contabili assunti rispettivamente con le delibere
della Giunta regionale n. 5567/89, 7026/90, 2796/92, 5478/92, 4535/93, 6285/93
e 6286/93, ai sensi della legge regionale 25 maggio 1987, n. 16 - è destinata
agli interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della pesca le cui domande
di contributo sono state presentate entro il 31 dicembre 1999 e liquidate con
delibera della Giunta regionale n. 99 del 28.1.1999, ai sensi della medesima
legge regionale 25 maggio 1987, n. 16.
Art.
26
1. Per le
finalità di cui alla legge regionale 19 novembre 1982, n. 13 “Norme per il
riconoscimento e la regolamentazione delle associazioni dei produttori agricoli
e loro unioni” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
150.000.000.
Art.
27
1. Per le
finalità di cui alla legge regionale 3 giugno 1975, n. 26 “Interventi nel
settore delle infrastrutture rurali e delle opere pubbliche di bonifica” e
successive modificazioni ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000.
2. Per le
attività previste all’articolo 27, comma 3, della legge regionale 22 settembre
1998, n. 10, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2231205 dello stato di previsione
della spesa del bilancio 2000.
Art.
28
1. Per la
realizzazione di progetti di sperimentazione nel settore agricolo, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000,
con allocazione al capitolo 5112102 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000.
2. Per le
successive annualità concernenti il concorso negli interessi della durata
massima di venti anni sui mutui di miglioramento fondiario - di cui
all’articolo 2, terzo comma, della legge regionale 3 giugno 1975, n. 25 - è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 8.000.000.000.
3. Per le
successive annualità concernenti il concorso negli interessi della durata
massima di venti anni sui mutui per lo sviluppo della cooperazione agricola -
di cui all’articolo 7, secondo comma, della legge regionale 3 giugno 1975, n.
23 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000.
Art.
29
1. Per le
successive annualità concernenti il concorso negli interessi sui mutui massimo
trentennali a tasso agevolato per lo sviluppo della proprietà
diretto-coltivatrice - di cui alla legge regionale 6 giugno 1980, n. 32 e
successive modifiche ed integrazioni - è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 8.050.000.000.
2. Per gli
interventi di cui all’articolo 5 della legge regionale 22 dicembre 1998, n. 14
“Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.400.000.000, con allocazione al
capitolo 5132101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
3. Per le
finalità di cui all’articolo 6 della legge regionale 22 dicembre 1998, n. 14
“Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.600.000.000, con allocazione al
capitolo 5132102 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Rubrica
6^
Attivià produttive extragricole
Art.
30
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 4 aprile 1986, n. 13 “Costituzione Ente
Autonomo Fiera di Reggio Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 800.000.000, di cui lire 400.000.000 da destinare al rifacimento
dei padiglioni espositivi e ad iniziative promozionali.
2. Al fine
di completare gli interventi previsti dal piano di rilancio della società
“Terme Sibarite S.p.A.” di proprietà della Regione, approvato dalla Giunta
regionale con deliberazione n. 3493 del 23 giugno 1997, è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600.000.000, con allocazione al
capitolo 6121209 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
3.
All’articolo 31, comma 6, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14, le
parole “Reggio Calabria”, sono sostituite con le parole “provincia di Reggio
Calabria”.
4. Al fine
di aiutare le imprese commerciali che nel corso dell’anno 1999 hanno subito
danni per effetto di incendi non dolosi o altre calamità non coperti da
relative polizze assicurative, la Giunta regionale può concedere alle stesse
imprese commerciali un contributo straordinario a fondo perduto non superiore
al 10 per cento al danno subito, certificato dal Comune e dalle altre autorità
competenti. La concessione del contributo è subordinata all’approvazione dei
relativi criteri da parte della Giunta regionale, nonché all’emanazione di un
bando per manifestazione di interesse per l’individuazione dei potenziali
beneficiari.
5. Per gli
interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 300.000.000, con allocazione al capitolo 6122221 dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
Art.
31
1. Al fine
di concedere sovvenzioni e contributi alle associazioni regionali degli
artigiani - ai sensi degli articoli 17 e 18 della legge regionale 2 giugno
1980, n. 25 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
300.000.000.
2. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 17 agosto 1984, n. 25 “Interventi a
favore dei Consorzi fidi fra le piccole e medie imprese operanti in Calabria” e
successive modificazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 1.000.000.000.
3. Per il
finanziamento del progetto di tutela e valorizzazione dell’artigianato
artistico e tradizionale, da realizzare per il tramite del Coser Scrl,
organismo consortile di servizi promosso dalle associazioni regionali
dell’artigianato calabrese, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la
spesa di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 6122110 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000. I rapporti giuridico-finanziari tra
Regione e Coser Scrl sono disciplinati da apposita convenzione da approvarsi
con delibera della Giunta regionale.
4. Per le
iniziative di cui all’articolo 8, commi 1 e 2, della legge regionale 13
settembre 1999, n. 27, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000, la spesa
di lire 600.000.000, con allocazione al capitolo 6131103 dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2000.
5. Per gli
interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 8 “Istituzione di un
fondo a favore di imprese societarie che operano nel campo dei servizi
informatici e telematici specializzati su Internet” è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al
capitolo 6121210 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
6. A
partire dal 1 gennaio 2000, ai sensi del comma 6 dell’articolo 6 del DPR n.
447/98, sono considerati “impianti a struttura semplice” gli impianti
produttivi di beni e di servizi per i quali è ammesso il procedimento mediante
autocertificazione nei seguenti casi: a) per la cessazione e riattivazione degli
impianti produttivi di beni e di servizi;
b) per la realizzazione, ristrutturazione, riconversione e ampliamento di
impianti produttivi di beni e di servizi quando non è necessario acquisire
specifica autorizzazione in relazione a vincoli paesistici, storico-artistici,
archeologici ed idrogeologici;
c) per impianti con registrazione Emas, di cui al regolamento comunitario n.
1836/93.
7. La
Regione Calabria promuove con apposita legge regionale la costituzione
dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo delle Pmi., concentrando in essa le
partecipazioni possedute in Fincalabra S.p.A. e in Bic-Calabria Scpa.
Art.
31 bis
1. La
Regione, anche in collaborazione con le Camere di Commercio, le Province, i
Comuni e le associazioni di categoria, assicura gli sportelli unici, per le
attività produttive, di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n.
112/1998, la messa a disposizione in modo coordinato e continuativo di tutte le
informazioni disponibili necessarie, anche nella forma di moduli informativi e
di modelli tipo per domande e richieste.
2. Per
contribuire all’attività degli sportelli unici, la Regione, con la
collaborazione degli stessi soggetti di cui al comma 1, promuove specifici
corsi di formazione e di aggiornamento per il personale addetto.
3. Per
favorire l’istituzione degli sportelli unici in ambiti di utenza adeguati -
anche in relazione agli strumenti della programmazione negoziata - la Regione
promuove le opportune intese tra i Comuni, con particolare riferimento a quelli
di minore dimensione, e favorisce la stipula di convenzioni, a titolo gratuito
o con rimborso delle sole eventuali spese aggiuntive direttamente derivanti
dalle convenzioni stesse, tra gli stessi Comuni e le Camere di Commercio.
4. Per
promuovere l’avvio dello sportello unico, da gestire in forma associata, quale
progetto pilota nell’ambito del patto territoriale della Locride, è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000, con allocazione
al capitolo 6131105 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
5. Agli
oneri derivanti dal precedente comma 2 si provvede con le disponibilità
previste dalla misura 3.10 del Por ( Programma Operativo Regionale) 2000/2006
della Calabria.
Art.
32
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 6 dicembre 1979, n. 13 “Adozione di
provvedimenti diretti alla promozione e allo sviluppo della cooperazione” è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.300.000.000.
2.
All’articolo 8, comma 3, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, sono aggiunte
in fine le seguenti parole: “ed il progetto inerente alla Struttura polivalente
per il tempo libero da realizzarsi nel complesso delle terme Luigiane di
proprietà del comune di Acquappesa.”.
Art.
33
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 5 “Associazioni
turistiche pro-loco” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 1.000.000.000.
2. Per le
iniziative previste dagli articoli 35, 52, 54 e 65 della legge regionale 28
marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in
attuazione della legge 17 maggio 1983, n. 217”, è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 5.900.000.000.
3. Per le
attività di cui all’articolo 23, lettera d), della legge regionale 28 marzo
1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in attuazione
della legge 17 maggio 1983, n. 217” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 2.100.000.000.
4. Per le
iniziative finalizzate alla promozione del turismo scolastico montano - di cui
all’articolo 65, comma 3, lettera h), della legge regionale 28 marzo 1985, n.
13 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
1.300.000.000.
5. Al fine
di provvedere, in via eccezionale, al finanziamento per scorrimento della
graduatoria definitiva della provincia di Reggio Calabria allegata alla
deliberazione della Giunta regionale n. 6982 del 29 dicembre 1997, pubblicata
sul Burc n. 7 - edizione straordinaria - del 30 gennaio 1998, è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, con allocazione al
capitolo 6124206 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
6. A
valere sul finanziamento di cui al comma 3, la somma di lire 100.000.000 è
destinata al pagamento delle spese pregresse di funzionamento relative all’Apt
di Cosenza.
7.
All’articolo 8, comma 1, della legge regionale 7 marzo 1995, n. 5 è aggiunta in
fine la seguente lettera: “d) all’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane
(Unpli), nelle sue articolazioni provinciali e regionali”.
8. A
valere sul finanziamento di cui al comma 2, la somma di lire 100.000.000 è
destinata al comune di Palmi per l’organizzazione della Festa della Varia.
9. A
valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente
comma 2, la somma di lire 500.000.000 è destinata alla definizione della
vertenza relativa alle attività promozionali realizzate negli anni 1996 e 1997
con la sponsorizzazione della gara internazionale di motonautica d’altura
“Venezia-Montecarlo offshore”. La Giunta regionale è autorizzata a liquidare
l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della somma massima di
lire 500.000.000, previo accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla
Regione a seguito delle stesse attività promozionali e previa rinuncia da parte
degli interessati di ogni ulteriore pretesa e/o ragione.
10. A
valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente
comma 2, la somma di lire 200.000.000 è destinata alla definizione della
vertenza inerente alle attività promozionali realizzate nell’anno 1997 con la
manifestazione “vivere il mare” svoltasi in Calabria. La Giunta regionale è
autorizzata a liquidare l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della
somma massima di lire 200.000.000, previo accertamento degli effettivi benefici
conseguiti dalla Regione a seguito delle stesse attività promozionali e previa
rinuncia da parte degli interessati ad ogni ulteriore pretesa e/o ragione.
11. A
valere sul finanziamento di cui al precedente comma 2 la somma di lire
1.100.000.000 è destinata ai seguenti interventi:
- quanto a lire 800.000.000 per attività promozionali attraverso la
società di pallacanestro maschile “Viola basket” di Reggio Calabria;
- quanto a
lire 300.000.000 per attività promozionali attraverso la società di pallavolo
femminile “Medinex” di Reggio Calabria.
Art.
34
1. Per gli
interventi previsti dalla legge regionale 5 maggio 1990, n. 35 “Sostegno
all’attività dell’istituto superiore per il turismo - Corsi di formazione per
lo svolgimento di attività turistica” è autorizzata per l’esercizio finanziario
2000 la spesa di lire 100.000.000.
2.
All’articolo 5 della legge regionale 3 settembre 1984, n. 26 è aggiunto il
seguente comma:
“2. Il
divieto di cui al precedente comma non si applica qualora si tratta di
trasferimenti dello Stato o della Regione, a favore degli enti pubblici
interessati, per il finanziamento della quota a loro carico.”.
3.
All’articolo 4, comma 1, della legge regionale 10 aprile 1995, n. 14 è aggiunto
in fine il seguente periodo:
“Per
coloro che abbiano maturato nel settore alberghiero l’anzianità professionale
di cui all’articolo 3, in posizione lavorativa diversa da quella di lavoro
dipendente, la dimostrazione del possesso di tale requisito potrà avere luogo
mediante idonea documentazione che sarà individuata nei relativi bandi di
esame.”
4. La
legge regionale 2 febbraio 1998, n. 2 è abrogata.
Art.
35
1. Per gli
interventi di cui alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 6 “Norme per
l’incentivazione del flusso turistico attraverso trasporti aerei, ferroviari,
su gomma e via mare” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di
lire 1.500.000.000.
2.
All’articolo 65, comma 3, della legge regionale n. 13 del 28 marzo 1985, è
aggiunta la seguente lettera:
“i) alle
attività di accoglienza e di tutela del turista, nonché alle iniziative locali
di intrattenimento e di attrazione o di valorizzazione dei patrimoni
naturalistici, storici, culturali, tradizionali e folkloristici.”.
Art.
36
1. Al fine
di evitare disagi alle imprese interessate e, nello stesso tempo, consentire il
completo utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali destinate
all’attuazione delle sovvenzioni globali per l’area di crisi di Crotone e Gioia
Tauro - di cui alle rispettive decisioni della Commissione delle Comunità
Europee n. C(96)889 del 30 aprile 1996 e n. C(98)1566 del 17 giugno 1998 e
successive modifiche ed integrazioni - la Giunta regionale è autorizzata ad
anticipare ai relativi organismi intermediari la quota di saldo finale del
contributo comunitario e nazionale inerente al cofinanziamento di progetti
realizzati a carico delle misure che prevedono regimi di aiuto alle imprese,
previa specifica e documentata istanza, da parte di detti organismi intermediari,
accompagnata da apposita garanzia fidejussoria bancaria, irrevocabile,
incondizionata ed escutibile a prima richiesta, con oneri a totale carico degli
stessi organismi intermediari.
2. Per le
finalità di cui al precedente comma, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la
spesa complessiva di lire 31.330.756.000, di cui lire 9.382.000.000 con
allocazione al capitolo 6114202 dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2000. Le somme anticipate - da recuperare sugli accrediti che saranno
disposti a favore della Regione dallo Stato e dalla Commissione Europea al
medesimo titolo di saldo finale sulle spese effettivamente sostenute dagli
organismi intermediari delle sovvenzioni globali - sono previste, accertate e
riscosse al corrispondente capitolo 2316205 dello stato di previsione
dell’entrata del bilancio annuale 2000 e pluriennale 2000-2002.
3. Al fine
di favorire l’acquisizione dei requisiti patrimoniali delle Fondazioni per la
prevenzione del fenomeno dell’usura, di cui all’articolo 1 del decreto del
Ministro del Tesoro 6.8.1996 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del
13.8.1996 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire
500.000.000, con allocazione al capitolo 6122109 della spesa del bilancio 2000.
4. La
Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi alle fondazioni
costituite o in via di costituzione di cui al precedente comma, tenendo conto
delle norme statutarie e dei requisiti patrimoniali, di onorabilità e di
professionalità previsti dal decreto del Ministro del Tesoro 6 agosto 1996.
5. Per il
cofinanziamento del programma attuativo presentato dalla Regione al Ministero
dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato - nell’ambito dei progetti
strategici per la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche nei
centri urbani, nelle periferie e nelle aree rurali e montane, ai sensi
dell’articolo 16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266 e delle relative
direttive di cui alla deliberazione Cipe 5 agosto 1998 - è autorizzata per
l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.265.000.000, con allocazione al
capitolo 6211208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
6. Per la
completa sottoscrizione da parte della Regione Calabria della quota di aumento
del capitale sociale della società Comac (Consorzio Mercato Agricolo Alimentare
Calabria) Srl., di cui al verbale di assemblea straordinaria dell’11 agosto
1999, nella misura massima di partecipazione del 49,06 per cento - ai sensi
della legge regionale 8 aprile 1988, n. 10 - è autorizzata per l’esercizio
finanziario 2000 la spesa di lire 1.210.977.000, con allocazione al capitolo
6211203 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.
7. La
Giunta regionale è autorizzata a compiere tutti gli atti necessari per la realizzazione
dell’intervento di cui al precedente comma.
8. Il
comma 4 dell’articolo 17 della legge regionale 11 giugno 1999, n. 17 è
sostituito dal seguente:
“4. Le vendite di fine stagione o saldi
debbono essere presentate al pubblico come tali e possono essere effettuate per
i periodi e la durata da determinarsi con atto della Giunta regionale, anche
con differenziazioni per ambiti provinciali, sentiti i rappresentanti degli
enti locali, le organizzazioni dei consumatori, delle imprese del commercio e dei
sindacati dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello regionale”.
9. Alla
legge regionale 11 giugno 1999, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche ed
integrazioni:
-
all’articolo 7, comma 4, la parola “Provincia” è sostituita dalle parole “area
di gravitazione commerciale”;
- all’articolo 7, il comma 11 è sostituito dal seguente:
“11. L’esercizio deve essere attivato entro il
termine di due anni dall’autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata
necessità”;
-
all’articolo 8, il comma 2 è sostituito dal seguente:
“2. La comunicazione di subingresso è
presentata entro un anno dalla morte del titolare o entro sei mesi dall’atto di
trasferimento della gestione o della titolarità dell’esercizio”.
Art.
36 bis
1. In
attesa della legge regionale di attuazione del decreto legislativo 23 dicembre
1997, n. 469, e fino alla sua promulgazione, le competenze in materia di
conduzione e manutenzione del “Sil (Sistema Informativo Lavoro)” sono
attribuite al Presidente della Giunta regionale che le esercita d’intesa con
l’organismo tecnico di coordinamento di cui al successivo comma 2.
2. E’
costituito un organismo tecnico di coordinamento (Otc). L’Otc, che svolge le
proprie attività presso l’attuale sede regionale, è presieduto dal Presidente
della Giunta regionale, o da un suo delegato, ed è composto da un
rappresentante dell’Assessorato Regionale al Lavoro e da un rappresentante per
ciascuno degli Assessorati provinciali al Lavoro.
3. In
relazione all’attività svolta dalle strutture per l’impiego operanti sul
territorio ed alle esigenze di collegamento e raccordo tra Regione e Ministero
del Lavoro, l’Otc ha il compito di individuare ed assicurare modalità
tecnico-organizzative atte a garantire la continuità dei servizi informativi
nonché l’omogeneità logica e tecnologica dei sistemi a tal fine utilizzati.
4. Le
deliberazioni assunte dall’Otc sono rese esecutive con Decreto del Presidente
della Giunta regionale e vincolano le Amministrazioni aventi competenza in
materia di organizzazione e gestione dei servizi territoriali per l’impiego.
Art.
36 ter
1. Non si
procede al recupero di somme inferiori a lire 20.000 (ventimila) dovute alla
Regione in adempimento di obblighi tributari, comprensive di eventuali pene
pecuniarie, sanzioni e interessi, derivanti da violazioni di leggi tributarie.
Se gli importi superano lire 20.000 (ventimila) sono dovuti per l’intero
ammontare. Allo stesso modo non si fa luogo ai rimborsi per importi inferiori a
lire 20.000 (ventimila), comprensivi di eventuali oneri accessori. Se gli
importi superano lire 20.000 (ventimila) sono rimborsabili per l’intero
ammontare.
2. Gli
intestatari di veicoli, per i quali non è possibile quantificare l’importo
dovuto a titolo di tassa automobilistica per mancanza di dato tecnico sulla
carta di circolazione, sono comunque tenuti al pagamento dell’importo minimo
previsto dalla vigente normativa, a titolo di tassa automobilistica regionale.
Qualora gli stessi soggetti non abbiano provveduto ad effettuare alcun
versamento per l’anno 1999, possono regolarizzare la propria posizione
effettuando il versamento minimo previsto di lire 37.000 (trentasettemila),
entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge.
Disposizioni varie
Art.
37
1. In
attesa di specifiche leggi regionali, per le attività o gli interventi di
carattere continuativo, ricorrente o una tantum, di cui ai capitoli 2112101 -
2121101 - 2141201 - 2211103 - 2211206 - 3312101 - 3313102 - 3313110 - 3313113 -
3313115 - 4241103 e 6133102 dello stato di previsione della spesa, è autorizzata
per l’esercizio finanziario 2000 la spesa indicata, rispettivamente nei limiti
qualitativi e quantitativi, dalla descrizione e dallo stanziamento di
competenza corrispondente ai capitoli medesimi.
2.
L’attuazione della spesa di cui ai capitoli indicati al precedente comma, che
per la sua natura richiede la formulazione di piani o programmi o la
indicazione di criteri, avviene previo parere della competente Commissione.
Qualora la Commissione non provveda entro sessanta giorni dalla data di acquisizione
della richiesta, il parere si intende favorevolmente acquisito.
3. In
conseguenza del principio enunciato al precedente secondo comma, la spesa da
sottoporre al parere della competente Commissione è quella prevista nel
capitolo 3312101.
4. Al fine di garantire il rispetto dell’obbligo di copertura
finanziaria del costo relativo al servizio di gestione e manutenzione degli
acquedotti regionali, gli impegni ed i pagamenti a carico del capitolo 2211103
dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000, sono subordinati
all’accertamento e riscossione delle somme previste, in termini di competenza e
residui attivi, al corrispondente capitolo 3601105 dello stato di previsione
dell’entrata dello stesso bilancio, anche in relazione a quanto stabilito dall’articolo
37 bis della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12.
5. Gli
impegni ed i pagamenti a carico dei capitoli 2131203, 2131204 e 3313120 dello
stato di previsione della spesa, possono essere assunti entro i limiti degli
accertamenti e delle riscossioni dei corrispondenti capitoli 1101108 e 1101109
dello stato di previsione dell’entrata.
Art.
37 bis
1. A
decorrere dal 1 gennaio 2000 sono abrogate le seguenti leggi regionali e
successive modifiche ed integrazioni:
- L.R. 17
settembre 1974, n.12 “Incentivi finanziari diretti a favorire lo sviluppo delle
imprese artigiane e l’incremento della produzione artigiana”;
- L.R. 17
settembre 1974, n. 17 “Interventi nel settore delle colture erbacee irrigue”;
- L.R. 3 giugno
1975, n. 23 “Sviluppo della Cooperazione agricola”;
- L.R. 3
giugno 1975, n. 25 “Miglioramenti fondiari in agricoltura”;
- L.R. 2
giugno 1980, n. 21 “Interventi a favore dell’agricoltura. Credito agrario e di
esercizio”;
- L.R. 6
giugno 1980, n. 32 “Mutui a tasso agevolato per lo sviluppo della proprietà
diretto coltivatrice”;
- L.R. 22
maggio 1981, n. 8 “Benefici a favore delle cooperative agricole formate da
giovani o a partecipazione di giovani”;
- L.R. 3
settembre 1984, n. 29 “Norme per lo sviluppo dell’apicoltura”;
- L.R. 28
marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in
attuazione della legge 217 del 17 maggio 1983” - Titolo 4° e 7°;
- L.R. 24
giugno 1986, n. 26 “Interventi nel settore zootecnico”;
- L.R. 11
agosto 1986, n. 34 “Difesa paesaggistica ed ambientale incentivando la
coltivazione della vite”;
- L.R. 26
gennaio 1987, n. 2 “Norme per lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e
per il contenimento dei consumi energetici nella Regione Calabria e modalità di
attuazione della legge 29 maggio 1982, n. 308”;
- L.R. 25
maggio 1987, n. 14 “Interventi urgenti per lo sviluppo delle colture protette”;
- L.R. 25
maggio 1987, n. 16 “Interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della
pesca”;
- L.R. 25
agosto 1987, n. 26 “Interventi finanziari per favorire la ristrutturazione,
l’ammodernamento attraverso anche l’associazionismo e la cooperazione del
sistema distributivo e delle strutture mercantili degli Enti locali”;
- L.R. 24
febbraio 1988, n. 2 “Interventi per l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro
e lo sviluppo dell’occupazione”;
- L.R. 7
settembre 1988, n. 22 “Promozione e sviluppo dell’agriturismo in Calabria”;
- L.R. 7
settembre 1988, n. 23 “Disposizioni, criteri e modalità per l’applicazione del
Regolamento CEE n. 797/1985 relativo al miglioramento dell’efficienza delle
strutture agrarie”;
- L.R. 9
novembre 1989, n. 4 “Contributi sugli interessi per mutui agevolati a favore di
cooperative, associazioni e società”;
- L.R. 25
novembre 1989, n. 8 “Disciplina dell’artigianato”;
- L.R. 22
dicembre 1989, n. 13 “Interventi diretti alla salvaguardia, il sostegno e
l’incremento della coltura del cedro (citrus medica)”;
- L.R. 5
maggio 1990, n. 39 “Provvidenze per favorire il turismo montano”;
- L.R. 15
aprile 1996, n. 5 “Recepimento del Regolamento Cee 2328/91 e successivi
Regolamenti n. 3669/93 e n. 2843/94”;
- L.R. 2
febbraio 1998, n. 4 “Cessazione effetti articolo unico legge regionale n. 6 del
15.4.1996. Modifica legge regionale n. 5 del 15.4.1996”;
- L.R. 3
agosto 1999, n. 21 “Recupero del patrimonio olivicolo nell’areale
tirrenico-reggino”;
- L.R. 3
marzo 2000, n. 7 “Interventi urgenti a favore dei produttori agricoli della
provincia di Crotone”.
2. Restano
ferme le obbligazioni di carattere pluriennale, eventualmente assunte ai sensi
della normativa di cui al precedente comma 1, per mutui o limiti di impegno già
autorizzati e regolarizzati al 31 dicembre 1999, fino alla loro completa
estinzione.
3. Sono
salvi i contributi eventualmente già concessi ai sensi della normativa di cui
al precedente comma 1, purché siano stati assunti al 31 dicembre 1999 impegni
giuridicamente vincolanti nei confronti dei soggetti beneficiari e sia stata
rispettata l’intensità del relativo regime di aiuto a finalità regionale,
vigente per il periodo di programmazione 1994-1999.
4. Al fine
di evitare la interruzione di attività amministrative, le procedure e gli
istituti previsti dalla normativa di cui al precedente comma 1, con esclusione
di regimi di aiuto a finalità regionale, possono essere utilizzati, se e in
quanto applicabili, con motivato atto della Giunta regionale e limitatamente al
periodo necessario per l’emanazione della nuova normativa regionale di settore.
La presente disposizione cessa di avere efficacia automaticamente con l’entrata
in vigore delle relative leggi regionali di settore.
Art.
38
1. Gli
importi da iscrivere nei fondi globali - di cui all’articolo 32 della legge
regionale 22 maggio 1978, n. 5 - per il finanziamento dei provvedimenti
legislativi che si prevede possano essere approvati nell’anno 2000, restano
determinati in complessive lire 500.000.000 per il fondo globale (capitolo
7001101) destinato alle spese correnti attinenti alle funzioni normali e in
complessive lire 6.000.000.000 per il fondo globale (capitolo 7001202)
destinato alle spese di investimento attinenti agli ulteriori programmi di
sviluppo, secondo il dettaglio di cui all’allegato n. 1 della legge di
bilancio.
2. Il
fondo globale di cui al capitolo 7001202 è interamente vincolato al finanziamento
dei provvedimenti legislativi inerenti al settore agricolo che si
perfezioneranno dopo l’approvazione del bilancio.
Art.
39
1. Con
riferimento alle previsioni di spesa iscritte nel bilancio pluriennale e ferma
restando la normativa di cui al terzo comma dell’articolo 4 della legge
regionale 22 maggio 1978, n. 5, è consentito dar corso alle procedure e agli
adempimenti previsti dalle leggi che disciplinano gli interventi.
2. In tal
caso - a norma degli articoli 53 e 54 della legge regionale 22 maggio 1978, n.
5 - possono essere adottate deliberazioni programmatiche con le modalità di cui
al successivo articolo 40, anche al fine di determinare l’ammontare delle quote
degli stanziamenti iscritti nel bilancio pluriennale - parte spesa - da riservare
al finanziamento dei progetti di intervento.
3. Le
deliberazioni di cui al precedente comma si intendono propedeutiche rispetto a
quelle di impegno contabile a carico degli stanziamenti di competenza del
bilancio annuale relativo all’esercizio entro il cui termine venga a scadere
l’obbligazione, ai sensi del secondo comma dell’articolo 53 della citata legge
regionale 22 maggio 1978, n. 5.
Art.
40
1. Le
deliberazioni della Giunta regionale di carattere programmatico riguardanti
l’utilizzazione di fondi stanziati per la prima o per più annualità del
bilancio pluriennale e concernenti programmi di spesa o ripartizione di fondi
nonché quelle riguardanti proposte di leggi o regolamenti regionali sono
adottate su proposta dei competenti dipartimenti, ai sensi dell’articolo 4
della legge regionale 2 maggio 1978, n. 3.
Art.
41
1. In
conformità degli articoli 11 ter e 56 della legge regionale 22 maggio 1978, n.
5, le proposte di legge e di deliberazione programmatica sono sottoposte al
visto dell’Assessore al Bilancio ed alla Programmazione prima dell’approvazione
da parte della Giunta regionale.
2.
L’Assessore al Bilancio e alla Programmazione riferisce alla Giunta regionale
sulle proposte di legge e di deliberazione programmatica con apposite relazioni
nelle quali vengono evidenziate le condizioni di congruità e di compatibilità
di ciascuna proposta con gli obiettivi e gli indirizzi del bilancio pluriennale
e del documento programmatico.
Art.
42
1. Alla
copertura degli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge -
ammontanti a complessive lire 787.407.478.760 nel triennio 2000/2002, di cui
lire 730.228.103.860 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000 -
si fa fronte, a norma del secondo comma dell’articolo 4 della legge regionale
22 maggio 1978, n. 5, con le risorse evidenziate nella parte entrata del
bilancio pluriennale 2000/2002, nel rispetto delle destinazioni indicative
definite nella parte spesa del medesimo bilancio pluriennale, in termini
finanziari, e nel documento programmatico, in termini economico-descrittivi.
2. La
tabella “A”(Omissis) allegata alla
presente legge fornisce la dimostrazione analitica della nuova spesa
autorizzata con riferimento ai canali di finanziamento, alle leggi organiche,
ai capitoli e codici di bilancio, nonché ai programmi di spesa.
Art.
43
1. La
presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore nel giorno della sua
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Art.
1
Bilancio di competenza -
stato di previsione dell’entrata e della spesa
1. E’
approvato in lire 18.800.112.042.287 lo stato di previsione di competenza dell’entrata
della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge (tabella
A - 2^ colonna).
2. E’
autorizzato l’accertamento dei tributi e delle altre entrate per l’anno 2000.
3. E’
approvato in lire 18.800.112.042.287 lo stato di previsione di competenza della
spesa della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge
(tabella B- 3^ colonna).
4. E’
autorizzata l’assunzione di impegni di spesa entro i limiti degli stanziamenti
dello stato di previsione di cui al comma precedente.
Art.
2
Bilancio di cassa -
stato di previsione dell’entrata e della spesa
1. E’
approvato in lire 20.122.165.181 lo stato di previsione di cassa dell’entrata
della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge (tabella
A - 3^ colonna).
2. Sono
autorizzate le riscossioni ed il versamento dei tributi e delle entrate per
l’anno 2000.
3. E’
approvato in lire 19.999.249.715.187 lo stato di previsione di cassa della
spesa della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge
(tabella B - 4^ colonna).
4. E’
autorizzato il pagamento delle spese entro i limiti degli stanziamenti dello
stato di previsione di cui al comma precedente.
Art.
3
Quadro generale riassuntivo
1. E’
approvato il quadro generale riassuntivo dell’entrata e della spesa del
bilancio di competenza e di cassa della Regione per l’anno finanziario 2000,
annesso alla presente legge.
Art.
4
Classificazione della entrata e della spesa
1. Le
entrate della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall’articolo
24 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5. Le categorie delle entrate sono
approvate nell’ordine e con la denominazione indicate nel relativo stato di
previsione (tabella A).
2. Le
spese della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall’articolo 25
della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5. Le rubriche, i settori, i campi
d’intervento, i gruppi di programmi e i programmi sono approvati nell’ordine e
con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (tabella B).
Art.
5
Bilancio pluriennale
1. E’
approvato il bilancio pluriennale della Regione per l’arco di tempo relativo
agli anni 2000/2002 allegato al bilancio annuale, ai sensi dell’articolo 4
della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.
Art.
6
Residui perenti
1. E’
autorizzata la iscrizione, negli appositi capitoli dello stato di previsione
della spesa 7003101 (parte corrente) e 7003201 (parte in conto capitale), degli
impegni di spesa regolarmente assunti negli esercizi precedenti, che sono
caduti in perenzione amministrativa alla chiusura dell’esercizio 1999 a norma
dell’articolo 68 - quarto comma - della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 e
che si prevede possono essere reclamati dai creditori nel corso dell’esercizio
finanziario 2000.
2. La
copertura finanziaria della spesa autorizzata al precedente comma, ammontante a
complessive lire 1.541.885.243.846 di cui lire 319.045.748.486 di parte
corrente e lire 1.222.839.495.360 di parte in conto capitale, è garantita da
quota parte del saldo finanziario positivo (avanzo d’amministrazione).
3. Le
deliberazioni della Giunta regionale che prevedono impegni a carico dei
capitoli di spesa relativi ai residui passivi perenti agli effetti
amministrativi e reclamati dai creditori devono disporre anche la liquidazione
della spesa ed essere corredate dai documenti necessari per la emissione dei
relativi titoli di spesa.
Art.
7
Spese obbligatorie
1. Sono
considerate spese obbligatorie ai sensi e per gli effetti dell’articolo 29 della
legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 quelle descritte nell’elenco n. 2 annesso
alla presente legge.
2. La
Giunta regionale é autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di
somme dal fondo di riserva di cui al capitolo 7002101 e la loro iscrizione ai
capitoli di bilancio indicati nell’elenco di cui al primo comma del presente
articolo.
Art.
8
Fondo di riserva di cassa
1. Il
fondo di riserva di cassa di cui all’articolo 30 della legge regionale 22
maggio 1978, n. 5, destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che
si manifesti nel corso dell’esercizio finanziario 2000 sui singoli capitoli di
spesa, é determinato per l’esercizio medesimo in lire 250 miliardi.
2. Il
prelevamento di somme dal fondo di cassa di cui al capitolo 7002103 a favore di
altri capitoli di spesa del bilancio di cassa é disposto con deliberazione del
Consiglio regionale non soggetta a controllo.
Art.
9
Spese impreviste
1. La
Giunta regionale é autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di
somme dal fondo per spese impreviste e la loro iscrizione ai vari capitoli di
bilancio non compresi nell’elenco di cui al primo comma del precedente articolo
7, nonché ai nuovi capitoli di spesa per le finalità e nei limiti di cui
all’articolo 31 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.
2. Le
deliberazioni che dispongono i prelievi dal fondo di cui al comma precedente,
iscritto in bilancio al capitolo 7002102, sono presentate entro quindici giorni
dalla loro adozione in Consiglio regionale per la convalida.
Art.
10
Variazioni al bilancio
1. In
conformità dell’articolo 36 - primo comma - della legge regionale 22 maggio
1978, n. 5 la Giunta regionale é autorizzata ad apportare nel corso
dell’esercizio, con proprie deliberazioni da comunicarsi entro quindici giorni
al Consiglio, le variazioni al bilancio occorrenti per la iscrizione delle
entrate derivanti da assegnazioni dello Stato vincolate a scopi specifici,
nonché per la iscrizione delle relative spese, quando queste siano
tassativamente regolate dalle leggi.
2. Allo stesso
modo e con gli stessi vincoli sono autorizzati i Consigli d’amministrazione
dell’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura),
dell’Edis (Ente per il diritto allo studio universitario della Calabria) e
dell’Afor (Azienda Forestale della Regione Calabria) per le assegnazioni dello
Stato o della Regione destinate a spese inerenti a scopi specifici
tassativamente regolate dalla legge o da apposite deliberazioni della Regione
medesima.
3. La
Giunta regionale - ai sensi dell’articolo 36, comma 1, della legge regionale 22
maggio 1978, n. 5 - è autorizzata ad apportare nel corso dell’esercizio con
proprie deliberazioni, le variazioni al bilancio occorrenti per l’iscrizione
delle entrate derivanti da assegnazioni provenienti da fondi strutturali
Comunitari e da altri fondi correlati all’attuazione dei Programmi Operativi
Regionali 2000-2006 per la Calabria o di altre iniziative Comunitarie, nonché
per le iscrizioni delle relative spese, quando queste siano preventivamente
regolate da atti nazionali o comunitari o da determinazioni dei relativi
Comitati di sorveglianza. Allo stesso modo, la Giunta regionale è autorizzata a
procedere per le variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a
seguito di rimodulazioni e/o riprogrammazioni di programmi comunitari
regolarmente approvate dagli organi comunitari e/o dai relativi Comitati di
sorveglianza, secondo le relative competenze.
4. In
corrispondenza di maggiori o minori accertamenti di entrate nei capitoli per
contabilità speciali e nei capitoli 1101105 - 1102101 - 3601103 - 3601105 e
3602104 dello stato di previsione dell’entrata, possono, mediante deliberazione
della Giunta regionale, da comunicarsi entro quindici giorni al Consiglio,
apportarsi le relative variazioni al bilancio, in entrata e in uscita, al fine
di garantire una corrispondenza tra risorse acquisite ed impiegate.
Art.
11
Esercizio delle funzioni trasferite dallo Stato
1. Fino a
quando non sia diversamente disposto da leggi regionali, alle spese per l’esercizio
delle funzioni trasferite alla Regione si provvede, nei limiti dei capitoli
iscritti nello stato di previsione della spesa, sulla base della normativa
statale in quanto applicabile.
Art.
12
Esercizio finanziario
1. In
conformità di quanto disposto dall’ultimo comma dell’articolo 14 della legge
regionale 22 maggio 1978, n. 5, l’esercizio finanziario 2000 scade il 31
dicembre ed a tale data é disposta la chiusura dei relativi conti.
Art.
13
Allegati del bilancio
1. Sono
approvati i seguenti allegati:
- Allegato
n.1, concernente gli elenchi dei provvedimenti legislativi in corso di adozione
che si finanziano con i fondi globali;
- Allegato
n. 2, concernente l’elenco delle spese obbligatorie;
- Allegato
n. 3, concernente i prospetti di cui alla lettere a) e b) dell’articolo 26
della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5;
- Allegato
n. 4, concernente la riclassificazione delle spese ai sensi dell’articolo 25,
ultimo comma, della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5;
- Allegato
n. 5, concernente l’elenco delle spese finanziate in tutto o in parte con la
disponibilità costituita dal saldo finanziario positivo (avanzo di
amministrazione), ai sensi dell’articolo 16 - terzo comma - della legge
regionale 22 maggio 1978, n. 5;
- Allegato
n. 6, concernente il bilancio dell’Afor (Azienda Forestale della Regione
Calabria), il bilancio dell’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i
Servizi in Agricoltura) ed il bilancio dell’Edis (Ente per il diritto allo
studio universitario della Calabria) per l’anno 2000, ai sensi dell’articolo 27
della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.
2. L’avanzo di amministrazione applicato al bilancio di previsione 2000
degli Enti strumentali della Regione di cui al precedente comma 1 (allegato 6),
non può essere utilizzato, in termini di impegni e pagamenti a carico degli
stanziamenti dei capitoli di bilancio con lo stesso finanziati, fino a quando
il conto consuntivo dell’esercizio 1999 non è regolarmente approvato da parte
dei competenti organi degli Enti medesimi.
Art.
14
Dichiarazione
d’urgenza
Il
Consiglio regionale
visto il
progetto di bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio
finanziario 2000, di cui alle delibere dell’Ufficio di Presidenza numero 211 del
15 dicembre 1999 e numero 14 del 5 luglio 2000, che si conclude con le seguenti
risultanze finali:
Entrate
Titolo 1 Fondi assegnati sul bilancio regionale per
il Funzionamento del Consiglio e degli uffici L.
75.238.000.000
Titolo 2 Entrate compensative e varie
L. 2.600.000.000
Titolo 3 Partite di giro L.12.060.000.000
Applicazioni avanzo di amministrazione
L.29.721.041.421
_______________
Totale entrate L.119.619.041.421
Uscite
Titolo 1 Organi istituzionali
L. 24.200.000.000
Titolo 2 Personale L.
25.798.000.000
Titolo 3 Spese di funzionamento
L. 57.561.041.421
Titolo 4 Partite di giro L. 12.060.000.000
Totale uscite L.119.619.041.421
delibera
di approvare il bilancio di previsione del Consiglio
regionale per l’esercizio finanziario 2000 con le seguenti risultanze finali:
Entrate
Titolo 1 Fondi assegnati sul bilancio regionale per
il Funzionamento del Consiglio e degli uffici L.
75.238.000.000
Titolo 2 Entrate compensative e varie
L. 2.600.000.000
Titolo 3 Partite di giro L. 12.060.000.000
Applicazioni avanzo di amministrazione
L. 29.721.041.421
________________
Totale entrate L.
119.619.041.421
Uscite
Titolo 1 Organi istituzionali
L. 24.200.000.000
Titolo 2 Personale L.
25.798.000.000
Titolo 3 Spese di funzionamento
L. 57.561.041.421
Titolo 4 Partite di giro L. 12.060.000.000
Totale uscite L.
119.619.041.421
di
chiedere alla Giunta regionale la somma di lire 75.238.000.000 distinta per
capitoli come dal prospetto del dipartimento Gestione e Sviluppo della
struttura Settore bilancio;
di dare
atto che la presente deliberazione ai sensi della legge numero 127/97 non è
soggetta a controllo.
Art.
1
(Oggetto del tributo)
1. Il
tributo speciale istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre
1995, numero 549 e successive modifiche ed integrazioni, di seguito indicata
con “legge statale” si applica ai rifiuti di cui all’articolo 7 del decreto legislativo
5 febbraio 1997, n. 22, compresi i fanghi palabili:
a)
conferiti in discariche autorizzate comprese quelle temporanee autorizzate ai
sensi dell’articolo 13 del citato decreto legislativo n. 22 del 1997;
b)
smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia;
c)
smaltiti in discarica abusiva, abbandonati o scaricati in depositi
incontrollati.
Art.
2
(Soggetto passivo)
1. Il
tributo è dovuto dal 1° gennaio 1996:
a) dal
gestore dell’impresa di stoccaggio definitivo;
b) dal gestore di impianti di
incenerimento, per quei rifiuti smaltiti tal quali senza recupero di energia.
2. Il
tributo è altresì dovuto, ai sensi dell’articolo 3 comma 32, della legge
statale, da chiunque eserciti attività di discarica abusiva e da chiunque abbandoni,
scarichi ed effettui deposito incontrollato di rifiuti.
3.
L’utilizzatore a qualsiasi titolo, o in mancanza, il proprietario dei terreni
sui quali insiste la discarica abusiva, è tenuto in solido al pagamento del
tributo, ove non dimostri di aver presentato denuncia di discarica abusiva,
prima della constatazione della violazione di legge, al competente Assessorato
all’Ambiente della Regione.
Art.
3
(Tenuta dei registri base imponibile e
determinazione del tributo)
1. I
soggetti di cui al precedente articolo 2, comma 1, sono tenuti a tenere
appositi registri di carico e scarico, per come previsto dall’articolo 12 del
decreto legislativo n. 22 del 1997.
2. La base
imponibile del tributo è costituita dalla quantità dei rifiuti conferiti
determinata sulla base delle annotazioni effettuate nei registri di cui al
comma 1.
3.
L’ammontare dell’imposta è fissato, a norma dell’articolo 3 commi 29 e 40 della
legge statale, con legge regionale da adottarsi entro il 31 luglio di ogni
anno, per l’anno successivo.
4. A
decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo all’approvazione della presente
legge, l’ammontare dell’imposta è determinato in:
a) lire 2
(due) al chilogrammo per i rifiuti del settore minerario, estrattivo, edilizio,
lapideo e metallurgico.
b) lire 10
(dieci) al chilogrammo per gli altri rifiuti speciali.
c) lire 20
(venti) al chilogrammo per i restanti tipi di rifiuti.
5. Il
tributo è determinato secondo il disposto dell’articolo 3, comma 29, della
legge statale.
6. I
rifiuti speciali assimilabili agli urbani, che vengono conferiti in discarica,
sono soggetti al pagamento nella misura stabilita per i rifiuti urbani.
7. Per i
rifiuti smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di
energia, per gli scarti ed i sovvalli di impianti di selezione automatica,
riciclaggio e compostaggio, nonché per i fanghi, anche palabili, conferiti ai
fini dello smaltimento in discariche, il tributo è dovuto nella misura del 20
per cento dell’ammontare determinato dall’articolo 3 commi 29 e 38 della legge statale.
Art.
4
(Modalità di versamento)
1. Il
tributo è versato, dai soggetti passivi per come individuati nell’articolo 2
della presente legge, alla Regione, entro il mese successivo alla scadenza del
trimestre solare in cui sono state effettuate le operazioni di deposito,
tramite apposito conto corrente postale intestato a: “Regione Calabria -
servizio di tesoreria - tributo speciale deposito in discarica - Catanzaro”.
2. Copia
del bollettino di versamento effettuato, dovrà essere trasmesso all’Assessorato
al Bilancio e Finanze Settore Tributi - Catanzaro; nella causale del versamento
dovrà essere indicato il quantitativo ed il tipo di rifiuti conferiti in
discarica nel trimestre di riferimento
Art.
5
(Presentazione della dichiarazione
annuale)
1. Entro
il mese successivo alla scadenza dell’ultimo trimestre di ciascun anno, i
soggetti di cui all’articolo 2 comma 1, della presente legge, sono tenuti a
produrre, per ciascuna discarica o impianto di incenerimento, una dichiarazione
in triplice copia contenente i seguenti dati:
a)
determinazione, sede, codice fiscale o partita I.V.A. della ditta, nonché le
generalità del rappresentante legale;
b)
ubicazione della discarica o dell’impianto di incenerimento;
c) quantità
complessive dei rifiuti conferiti nell’anno, ripartiti secondo la
classificazione prevista dall’articolo 7 del decreto legislativo 5 febbraio
1997 n. 22, raggruppati conformemente alle tipologie di cui all’articolo 3
comma 4, lettere a) b) c) della presente legge, indicando, per ciascuna, il
trimestre in cui è avvenuto il conferimento in discarica o lo smaltimento
nell’impianto di incenerimento.
d) gli
estremi dei versamenti effettuati per ogni trimestre e la relativa somma
corrisposta.
2. La
dichiarazione deve essere presentata alla competente struttura tributaria della
Regione; in caso di spedizione della dichiarazione a mezzo plico postale farà
fede, quale data di presentazione, il timbro e data apposto dall’ufficio
postale accettante.
3. A cura della
struttura tributaria regionale, di cui al comma precedente, le restanti copie
saranno trasmesse all’ufficio competente della Provincia, nel cui territorio è
ubicata la discarica o l’impianto di incenerimento, e all’Assessorato
all’Ambiente della Regione.
4. Le
dichiarazioni tempestivamente presentate, ma prive di sottoscrizione del legale
rappresentante o con indicazioni difformi a quanto previsto al comma 1, sono da
considerarsi nulle e quindi sanzionabili in quanto omesse se, entro trenta
giorni dalla presentazione, il soggetto obbligato non abbia provveduto alla
regolarizzazione spontanea.
5. Le
dichiarazioni inviate oltre il termine previsto dal comma 1 del presente
articolo sono considerate omesse e come tali sanzionabili.
Art.
6
(Contestazione e accertamento
delle violazioni tributarie)
1. Le
violazioni alla presente legge sono contestate dai soggetti indicati
all’articolo 3, comma 33, della legge statale, con le modalità prescritte nel
medesimo comma.
2. I
soggetti di cui al comma precedente redigono apposito verbale di constatazione,
contenente gli estremi delle disposizioni di legge violate, la data della
violazione nonché le relative sanzioni da far sottoscrivere al trasgressore o
al soggetto obbligato in solido.
3. In
mancanza di sottoscrizione, gli agenti verbalizzanti dovranno indicarne le
motivazioni e procedere alla notifica all’interessato mediante raccomandata
postale con ricevuta di ritorno.
4.
L’originale del processo verbale, corredato dalla relativa di notifica al
trasgressore, deve essere trasmessa alla struttura tributaria della Regione,
entro il quindicesimo giorno successivo all’avvenuta notifica.
5. Il
Dirigente della struttura tributaria regionale, accertata la violazione,
provvede alla notifica dell’avviso di pagamento, al trasgressore o al soggetto
obbligato in solido, ai sensi dell’articolo 3 comma 32 della legge statale,
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.
6. Nel
caso in cui dagli atti d’ufficio si ravvisi direttamente la violazione
commessa, la constatazione della violazione e l’avviso di pagamento sono
effettuati d’ufficio dal dirigente della struttura tributaria della Regione con
le modalità stabilite dal presente articolo.
7.
L’avviso di pagamento deve recare le motivazioni dello stesso, la base
imponibile evasa, la determinazione del tributo, determinato ai sensi
dell’articolo 3 comma 29 della legge statale, la quantificazione delle sanzioni
amministrative, delle spese del procedimento, degli interessi moratori
calcolati al tasso legale con maturazione giorno per giorno, i mezzi e gli
organi di tutela amministrativa.
8. Per le
violazioni previste dalla legge statale è consentito al trasgressore di
estinguere la controversia con il pagamento di una somma pari al minimo della
sanzione amministrativa, ridotta ad un quarto ai sensi dell’articolo 7, comma
4, oltre al tributo evaso, agli interessi moratori e le spese del procedimento
se il pagamento è effettuato entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso.
9. Avverso
gli avvisi di pagamento delle violazioni alla presente legge e alla legge
statale, gli interessati possono produrre, al Presidente della Giunta
regionale, entro sessanta giorni dalla notifica, memorie e scritti difensivi
per l’annullamento o la rettifica degli stessi.
10.
Qualora il trasgressore non adempia, nei termini, a quanto intimato con
l’avviso di pagamento o esauriti gli accertamenti a seguito di ricorsi di cui
al comma precedente, e riconosciuto fondato il diritto al pagamento, il
Presidente della Giunta Regionale o suo delegato, emette motivata ordinanza
ingiunzione di pagamento da notificare mediante raccomandata postale con
ricevuta di ritorno.
11.
L’ordinanza ingiunzione costituisce titolo esecutivo.
12.
Qualora l’interessato non abbia assolto la propria obbligazione come stabilita
dall’ordinanza ingiunzione, si procederà alla riscossione coattiva, con le
maggiorazioni previste mediante la iscrizione nei ruoli esattoriali, come
disciplinato dagli articoli 63 e seguenti del Dpr 28 gennaio 1988, n. 43.
Art.
7
(Applicazione delle sanzioni amministrative)
1. Per il
mancato o insufficiente pagamento del tributo si applica la sanzione
amministrativa pari al trenta per cento del tributo dovuto, oltre al tributo
non corrisposto.
2. Per
l’omessa o infedele registrazione delle operazioni di conferimento in
discarica, ferme restando le sanzioni stabilite per le violazioni di altre
norme, si applica la sanzione amministrativa dal duecento al quattrocento per
cento del tributo relativo all’operazione.
3. Per
l’omessa o infedele dichiarazione si applica la sanzione da lire duecentomila a
un milione.
4. Le
sanzioni di cui ai commi 2 e 3, sono ridotte a un quarto se, entro il termine
per ricorrere alle commissioni tributarie, interviene adesione del contribuente
e contestuale pagamento del tributo, se dovuto, e della sanzione.
5. Fermo
restando l’applicazione della disciplina sanzionatoria per violazione della
normativa sullo smaltimento dei rifiuti di cui al decreto legislativo 5
febbraio 1997, n. 22 e l’obbligo di procedere alla bonifica ed alla rimessa in
ripristino dell’area, i soggetti individuati nell’articolo 2, comma 2 e 3, sono
tenuti al pagamento del tributo e di una sanzione amministrativa pari a tre
volte l’ammontare del tributo medesimo oltre agli interessi moratori.
6. Per i soggetti
individuati al comma precedente, si applicano, altresì, le sanzioni
amministrative previste dai commi 2 e 3 del presente articolo.
7. Nella
determinazione delle sanzioni amministrative fissate dalla legge tra un minimo
ed un massimo, si ha riguardo alla gravità della violazione e all’opera svolta
dal trasgressore per l’eliminazione o attenuazione delle conseguenze della
violazione.
8. Ove non
sia possibile, per gli Organi addetti ai controlli, determinare il momento del
conferimento in discarica, sia autorizzata che abusiva, ovvero il momento
dell’abbandono, scarico o deposito incontrollato, di una quantità di rifiuti,
ivi compresi quelli di cui all’articolo 3 comma 40, della legge statale, questi
si desumono conferiti, abbandonati, scaricati o depositati alla data della
redazione del processo verbale di constatazione di cui all’articolo 6, comma 2,
della presente legge.
9. Oltre
alle sanzioni previste dall’articolo 3, comma 32, della legge statale, nel caso
in cui i soggetti obbligati ostacolino, agli aventi diritto, l’espletamento
della facoltà prevista dall’articolo 3 comma 33 della stessa legge statale, si
applica a loro carico la sanzione amministrativa da lire 1.000.000 a lire
4.000.000.
10. Per
quanto previsto al comma precedente, si applicano le disposizioni della legge
24 novembre 1981, n. 689.
11.
Allorquando i rifiuti conferiti in discarica abusiva, ovvero abbandonati,
scaricati o depositati in maniera incontrollata sono di natura diversa tali da
non poter determinare un’aliquota differenziata, agli stessi si applica
l’imposta unitaria massima vigente per chilogrammo.
12. Ove
non sia possibile, per gli organi addetti al controllo, determinare il
quantitativo dei rifiuti conferiti in discarica, sia autorizzata che abusiva,
ovvero abbandonati, scaricati o depositati in maniera incontrollata, ivi
compresi quelli di cui all’articolo 1, lettera b) della presente legge, lo
stesso si desume dal volume dei rifiuti.
13.
Avverso la presunzione di cui ai precedenti commi 11 e 12 del presente articolo
è ammessa la prova contraria da parte dei soggetti interessati.
14. Quando
la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati
accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento
delle quali l’autore o i soggetti obbligati abbiano avuto formale conoscenza,
la sanzione è ridotta ai sensi dell’articolo 13, del Decreto Legislativo 18
dicembre 1997, n. 472, modificato dall’articolo 2, lettera f), del decreto
legislativo 5 giugno 1998, n. 203 e successive modifiche ed integrazioni.
Art.
8
(Ricorsi alle Commissioni Tributarie)
1. Avverso
gli atti cui è ammesso ricorso giurisdizionale, è consentita l’impugnazione
davanti alle Commissioni tributarie di cui al Dpr 26 ottobre 1972 n. 636 e
decreto legislativo 31 dicembre 1992. n. 546.
2. Il
ricorso deve essere proposto entro sessanta giorni dalla notifica dell’atto che
si intende impugnare.
Art.
9
(Decadenze, Rimborsi e Prescrizioni)
1. Le
somme versate a titolo di adempimento delle disposizioni di cui alla presente
legge sono rimborsate quando risultano indebitamente o erroneamente pagate.
2. Il
rimborso deve essere richiesto, a pena di decadenza, entro tre anni dalla data
di pagamento.
3. Sulle
somme da rimborsare sono dovuti gli interessi nella misura prevista dalla legge
28 gennaio 1968 n. 29 e successive modificazioni, a decorrere dalla data di
presentazione della relativa istanza, da inoltrare alla struttura tributaria
della Regione.
4. La
somma indebitamente o erroneamente versata può essere utilizzata, previo parere
da richiedere alla struttura tributaria regionale, per il pagamento del tributo
dovuto per le successive scadenze.
5. Non si
dà luogo a rimborso, né si provvede alla riscossione, di somme inferiori a lire
ventimila.
6.
L’accertamento della violazione può essere eseguito entro il termine di
decadenza di cinque anni a decorrere dall’ultimo giorno utile per la
presentazione della relativa dichiarazione annuale di cui all’articolo 5 della
presente legge.
7. La
prescrizione del credito per la riscossione del tributo è interrotta quando
viene esercitata l’azione penale, in tal caso il termine di prescrizione
decorre dal passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio
penale.
Art.
10
(Norma transitoria)
1. Entro
sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge gli Enti competenti
al rilascio delle autorizzazioni alla gestione di discariche e di impianti di
incenerimento, ai sensi della legislazione statale e regionale vigente in
materia, trasmettono alla struttura tributaria della Regione gli atti relativi
alle autorizzazioni già rilasciate.
2. Gli
Enti di cui al comma precedente sono tenuti a trasmettere alla struttura
tributaria della Regione gli atti relativi alle nuove autorizzazioni entro
trenta giorni dal rilascio, nonché, entro lo stesso termine, a comunicare le
modifiche alle autorizzazioni in essere.
3. In sede
di prima applicazione della presente legge i soggetti passivi di cui al
precedente articolo 2, commi 2 e 3, sono esenti dalle responsabilità,
relativamente alle sanzioni amministrative previste dall’articolo 7, commi 5 e
6 della presente legge, qualora gli stessi abbiano provveduto entro il 30
giugno 1996, alla presentazione della relativa denuncia, ai sensi dell’articolo
3, comma 38, della legge statale, ai competenti organi della Regione.
4. Per
quanto non disciplinato dalla presente legge, si applicano le disposizioni
della legge statale.
Art.
11
(Autorità competente)
1.
L’applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla legge statale e
dalla presente legge, è di competenza del Dirigente della struttura tributaria
regionale.
Art.
12
(Istituzione capitoli di bilancio)
1. Ai fini
dell’introito delle somme derivanti dall’applicazione della presente legge è istituito
il capitolo di entrata del bilancio della Regione n. 1101108 denominato
“Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi” (legge 28
dicembre 96 n. 549, articolo 3, commi da 24 a 40).
Art.
13
(Quota in favore delle Province)
1. Ai
sensi dell’articolo 3, comma 27, della legge statale, una quota pari al dieci
per cento del tributo è dovuto alle Province ed è ripartita tra le stesse in
ragione del gettito riferito alle discariche ed agli impianti di incenerimento
situati nel territorio di ciascuna Provincia.
2. La
suddetta quota viene corrisposta al netto delle somme eventualmente rimborsate
ai contribuenti, ai sensi dell’articolo 9 comma 1, della presente legge.
3. Ai fini
dell’attribuzione alle Province della quota di cui al primo comma, nello stato
di previsione della spesa del bilancio della Regione sono istituiti i capitoli
2131203 denominato “Spese rivolte a favorire la minore produzione di rifiuti,
le attività di recupero di materie prime e di energia, la bonifica dei suoli
inquinati ed il recupero delle aree degradate” (articolo 3 comma 27, della
legge 28 dicembre ’95 n. 549) e n. 2131204 denominato “Quota del dieci per
cento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi
spettante alle Province” (Legge 28 dicembre 1995 n. 549, articolo 3 comma 27).
Art.
14
(Dichiarazione di urgenza)
1. La
presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore lo stesso giorno della
sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Ordini del
giorno
Il Consiglio Regionale premesso che:
- il Centro Studi Arte e Spettacolo di Altomonte a partire dal 1988 ha
svolto una intensa attività nel campo dello spettacolo, della cultura e
conseguentemente della promozione turistica in larghe zone della Calabria;
- le iniziative intraprese e da concludere nella stagione artistica
2000, giunte alla XIII edizione, come del resto si era già verificato negli
anni scorsi, hanno avuto e avranno risonanza e rilevanza regionale, nazionale e
per molti aspetti internazionale;
Considerato che la spesa da sostenere per la XIII edizione teatrale, del
‘Festival Mediterraneo dei due Mari dal nominato Contro Studi è rilevante, sia
pure giustificata dall’alta qualità degli spettacoli prodotti e dalla
importanza delle manifestazioni culturali promosse;
Vista la motivata richiesta di sostegno fiInanziario inoltrata alla
Giunta e al Consiglio regionale da parte del Centro medesimo;
Impegna
la Giunta
regionale ad erogare al Centro Studi Arte e Spettacolo dl Altomonte un
contributo, per l’anno 2000 dl lire 250.000.000.
F.to Occhiuto, Aiello V., Naccarato, Talarico, Aiello P.
Ordine del
giorno n. 3
Il Consiglio regionale considerato che:
- il lungomare di Belvedere Marittimo riveste un particolare interesse dal
punto di vista paesaggistico;
- ho stesso ha subito danni dovuti a mareggiate che hanno pregiudicato
la prerogativa di attrazione turistica;
Invita
la Giunta regionale a valutare l’opportunità di un intervento di
ripristino e di sistemazione dell’opera che interessa il Comune di Belvedere
Marittimo.
F.to: Mistorni, Meduri, Borrello.
Il Consiglio regionale considerato che è necessario realizzare il
coordinamento delle iniziative svolte dai Consorzi di Bonifica, al fine di
migliorare le attività ad essi demandate;
Invita
la Giunta regionale a mettere in atto tutte le iniziative tese al
riconoscimento dell’Unione regionale delle bonifiche e delle irrigazioni per la
Calabria, con sede in Catanzaro.
F.to: Pilieci, Nucera, Senatore.
Premesso
che:
- già nel
bilancio annuale di previsione di entrata e di spesa della Regione Calabria al
Cap. 2314210 è stata inserita la denominazione ‘Assegnazione di fondi dello
stato per la realizzazione del Centro regionale di oncologia e
farmacotossicologia presso la preesistente struttura del nuovo presidio
Psichiatrico di Girifalco (D. Lgvo 3.4.1993, n.. 96 - Delibere CIPE 21.12.1995
e 26.1.1996);
- quanto sopra indicato è stato riportato anche nei bilanci delle
successive annualità che anche nel corrente bilancio di previsione anno 2000
allo stesso capitolo e con la stessa denominazione è stata prevista la somma di
lire 34.671.375.970 - Bilancio di competenza; 30.000.000.000 bilancio di cassa;
Tutto ciò premesso
considerata l’importanza sociale ed economica che la realizzazione del
Centro riveste per l’intero territorio calabrese;
considerato che la preesistente struttura è inutilizzata e quindi
soggetto al naturale decadimento ed il trascorrere del tempo potrebbe aggravare
le spese di ristrutturazione;
considerato che nella nostra Regione c’è una forte necessità di dare
risposte adeguate al bisogno di sanità;
Si invita
la Giunta regionale a predisporre tutti gli atti necessari perché al più
presto sì possa dare concreta attuazione alla realizzazione del Centro
regionale di oncologia e farmacotossicologia;
Si invita
altresì, l’Assessore competente per materia a relazionare in Consiglio
regionale sullo stato attuale della pratica.
F.to:Pilieci, Nucera, Senatore.
Premesso che:
- i Lavori dì Pubblica Utilità (LPU) e i Lavori Socialmente LSU) sono
attività di utilità collettiva;
- vengono svolte da soggetti che hanno le caratteristiche previste dal
Decreto Legislativo n. 468/97, art. 4, consentendo agli Enti dei servizi alla
collettività in settori innovativo per una migliore qualità della vita dei
cittadini, per una efficiente gestione degli impianti e delle strutture
pubbliche;
- progetti LPU e LSU rappresentano una base di partenza di un sistema
più completo che dovrà coinvolgere gli Enti pubblici, imprese private e
lavoratori;
- l’obiettivo è la ricerca dello strumento più idoneo per la
trasformazione della fornitura del servizio pubblico in una opportunità
imprenditoriale e occupazionale attraverso la creazione di società miste e
cooperative;
- la Regione Calabria e questo Consiglio regionale hanno la possibilità
attraverso adozione di strumenti legislativi idonei di intervenire per la
esternalizzazione di determinati servizi da parte degli Enti locali e delle
Pubbliche amministrazioni per la stabilizzazione di soggetti con
professionalità acquisita attraverso i progetti LPU e LSU;
- questo Consiglio regionale deve avere come obiettivo prioritario
l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani per cercare di dare un segno
finalmente positivo per abbattere il tasso altissimo della disoccupazione in
Calabria.
Tanto premesso il consiglio regionale si impegna fin da oggi ad attivare
tutti gli strumenti idonei per risolvere il problema atavico del lavoro in
Calabria, risolvendo il problema dei giovani impegnati nei LPU e LSU.
F.to: Pilieci, Nucera, Senatore
Il Consiglio regionale premesso che:
- la legge regionale n. 35/96 istituisce l’Autorità di Bacino regionale
in attuazione dei principi e delle finalità della legge 16.5.1989, n. 183 e
successive modifiche ed integrazioni;
- l’art. 8 comma 1 della legge sopra citata prevede la nomina del Segretario
generale con decreto dei Presidente della Giunta regionale, su proposta
dell’Assessore ai avori pubblici, fra i dirigenti o funzionari regionali
laureati o tra i dirigenti di altre Amministrazioni pubbliche o fra
professionisti esterni, particolarmente esperti nel settore;
Invita
la Giunta regionale a verificare i requisiti ed il curriculum del
nominando tenendo presente la valutazione di opportunità che lo stesso
Segretario generale non sia amministratore di Enti locali.
F.to: Fuda ed altri”.
Il
Consiglio regionale
vista la
grave emergenza incendi nel territorio regionale, aggravata dalla drammatica
siccità che ha colpito in particolare alcune zone della Calabria, impone
interventi urgenti e indifferibili.
Negli
ultimi giorni le fiamme hanno avvolto molti comuni delle province di Catanzaro,
Crotone e Vibo Valentia sino a lambire gli stessi centri urbani di Zagarise,
Sellia Superiore, Magisano, Pentone, Santa Severina, Cirò, Ioppolo, San Pietro
Magisano, Taverna, Albi, Sorbo San Basile, Fossato, Serralta costringendo le
popolazioni interessate ad evacuare le abitazioni oltre i territori inerenti le
province di Cosenza e Reggio.
Parimenti
gli incendi hanno distrutto migliaia di ettari di bosco divorando vegetazione e
macchia mediterranea.
Costi umani
altissimi, con un decesso e diversi ricoveri oltre i danni all’ambiente di
incalcolabile valore ed alle cose, costituiscono l’amaro bilancio dell’inizio
della stagione estiva.
Purtroppo
in molti casi gli interventi si sono caratterizzati per lentezza, ed i tempi e
le modalità del soccorso hanno risentito delle conclamate deficienze del
servizio. Mentre le operazioni di spegnimento hanno visto mobilitate le stesse
popolazioni civili in assenza del totale intervento della protezione civile, ci
si chiede perché non vengono distribuiti i mezzi disponibili della Regione ai
centri operativi misti di protezione civile. In attesa di predisporre una
adeguata iniziativa legislativa al fine di preservare l’immenso patrimonio
ambientale del territorio calabrese dall’ormai costante pericolo degli incendi
che possa prevedere anche l’utilizzo del satellite mediante inserimento della
Calabria nel piano Unione europea (pianeta vivibile) in grado di individuare un
incendio sin dai primi focolai
impegna la
Giunta regionale
a
provvedere all’attivazione di tutte le procedure per il rimboschimento delle
zone distrutte dai recenti incendi, a rafforzare in ogni provincia i centri di
pronto intervento;
ad
effettuare una ricognizione di tutte le dotazioni assegnate al corpo forestale
finalizzata al potenziamento;
ad
istituire un fondo per gli interventi urgenti;
ad
utilizzare mediante appositi atti organizzazioni di volontariato.
(1;
10.7.2000) Napoli, Amendola, Pacenza, Torchia, Pirillo, Tommasi