VII legislatura

 

Seduta 04 – 10 luglio 2000

 

Presidenza del Presidente G.Battista Caligiuri

La seduta inizia alle 15,45

Franco PILIECI, Segretario. Legge il verbale della seduta precedente.

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni

Franco PILIECI, Segretario. Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

PRESIDENTE

Poiché il gruppo di lavoro sta esaminando gli emendamenti al bilancio e quindi ha chiesto ancora un’ora e mezzo di tempo, sospendiamo la seduta..

La seduta sospesa alle 16,10 è ripresa alle 18,10

PRESIDENTE

La seduta è sospesa, per richiesta della minoranza, che sta informando i propri consiglieri sull’esito della riunione ristretta.

La seduta sospesa alle 18,12 è ripresa alle 19,00

Progetto di legge numero 350/6^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2000 e pluriennale 2000/2002 della Regione Calabria (legge finanziaria)” – Seguito

Progetto di legge numero 351/6^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002”

PRESIDENTE

L’ordine del giorno reca il seguito del progetto di legge numero 350/6^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2000 e pluriennale 2000/2002 della Regione Calabria (legge finanziaria)” e progetto di legge numero 351/6^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002”.

Do lettura del comma 1 dell’articolo 1: “Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 aprile 1983 numero 13 “Norme per l’attuazione dello Statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per referendum” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50 milioni”.

(Interruzioni)

Il comma 1 è senza emendamenti. Chi vota a favore?

(Interruzione)

Prego, onorevole Adamo.

Nicola ADAMO

Dicevo, Presidente, non semplifichiamo, nel tentativo e nella speranza di facilitare i lavori, perché poi rischiamo invece di complicarli. Io penso che ogni emendamento, prima della votazione finale dell’articolo, vada illustrato se il primo firmatario o la Giunta intendono illustrarlo, e poi si deve dare prima della votazione la possibilità di parlare uno a favore e due contro. Nel caso non ci sia nessuno che lo illustri oppure nessuno che parli a favore o contro, si va direttamente al voto. Evitiamo di doverci “battere” per avere la parola…

Fra l’altro, dato che il merito di ogni emendamento è rimandato a commi, articoli, a leggi, eccetera, eccetera, abbiamo anche una certa; è bene, allora, per mettere in condizione ogni consigliere regionale di sapere ciò che discute, ciò che vota, andare lentamente e con ordine, ma non perché bisogna fare tardi, ma per dare ordine ai lavori.

PRESIDENTE

Onorevole Adamo, non c’è nessuna corsa, noi abbiamo tutto il tempo che vogliamo per discutere quello che vogliamo.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Voglio semplicemente dire all’onorevole Adamo che questo si chiama annuncio di ostruzionismo e siccome il tempo che fin qui è passato è stato dedicato allo studio comune di queste cose articolo per articolo, vuol dire che chiude la porta per il futuro a qualunque tipo di riunione comune, perché la motivazione è che la minoranza deve avere il tempo di controllare i singoli consiglieri. Ci sono stati fiumi di riunioni e tengo a precisare che l’altra sera, contrariamente a quanto è stato divulgato da certa stampa o da certa televisione, la responsabilità per la fallita riunione ed il ritorno in Aula dell’incontro che c’era tra maggioranza e minoranza non è da attribuirsi al fatto che la maggioranza “era riunita e spaccata”, ma perché la minoranza era riunita e la maggioranza ha atteso oltre un’ora, dopodiché ha proceduto ad esaminare gli emendamenti della minoranza.

Quindi, se il clima che si vuole instaurare è questo, noi ne dobbiamo prendere atto, perché la lettura emendamento per emendamento significa la classica dichiarazione di ostruzionismo. Ne prendiamo atto.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Adamo.

Nicola ADAMO

Evitiamo le incomprensioni di avvio dell’attività di questo Consiglio regionale, perché altrimenti diventa una difficoltà strutturale e poi non so come uscirne, collega Umberto Pirilli.

Precisiamo, anche agli occhi della stampa e della opinione pubblica: a) oggi ha lavorato una Commissione paritetica – così è stata definita – che – e noi lo ringraziamo per questo – è stata proposta dal Presidente del Consiglio regionale e che noi abbiamo accettato; lo dico perché, a scanso di equivoci, la Commissione paritetica non è stata una nostra richiesta, cioè non pensavamo a quella come una sede sostitutiva dell’Aula; b) ritengo utilissimo il lavoro che abbiamo fatto, serve molto ai fini di snellire i lavori dell’Aula, però non è stato un lavoro – perché si possa comprendere il tutto in Aula, ma anche fuori dall’Aula – contrattualistico, cioè non abbiamo semplificato ciò che è materia di lavoro di Aula, ci siamo limitati ad un approfondimento e ad uno scambio di informazione a proposito degli orientamenti che venivano comunicati dalla maggioranza alla minoranza, nient’altro che questo.

Siccome ci sono dei punti, però, che non abbiamo discusso per nulla lì in quella sede, sui quali è necessario che si assuma una posizione, che voi la motiviate, noi la motiviamo, la nostra preoccupazione è stata quella di poter dire al Presidente del Consiglio: “Beh, gestiamo in modo metodologicamente corretto per evitare che si dica articolo 1, votiamo, articolo 2, votiamo, articolo 3, votiamo..” e di volta in volta abbiamo difficoltà a comprenderci.

Chiarito questo, per quanto riguarda il rinvio, scusate…

(Interruzione dell’onorevole Pirilli)

E così è, nient’altro…

(Interruzione dell’onorevole Pirilli)

Ma articolo per articolo siamo costretti dalla legge, se no il bilancio si invalida, Pirilli, cioè un voto che dalle nostre parti si dice “all’ammuzzo” non si può dare; per legge dobbiamo – per fortuna, io dico – secondo le regole della democrazia darlo articolo per articolo ed emendamento per emendamento. Ci possono essere articoli ed emendamenti su cui non si interviene, ce ne sono altri su cui si interviene, ma questo passaggio va fatto.

Sul rinvio dell’altra sera, per amor di carità, noi abbiamo soltanto preso atto della volontà della maggioranza, cioè su questo punto non c’è stato un impedimento a proseguire i lavori dell’altra sera perché la minoranza non era pronta; la minoranza ha soltanto combattuto il caldo che c’è in questo palazzo, riunendosi in una sala dove c’era l’aria condizionata, attendendo il tempo di questa riunione della Commissione paritetica, che poi non c’è stata perché il Presidente del Consiglio ci ha rinviati a stamattina. In Aula abbiamo dichiarato la nostra disponibilità, punto e basta.

PRESIDENTE

Va bene, passiamo avanti. Quindi io eviterò di leggere i commi se ognuno di voi li ha davanti, altrimenti li leggerò uno per uno.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.

Giuseppe BOVA

La procedura per l’approvazione del bilancio in Aula è semplicissima, il collega Adamo si è limitato solo a sottolinearlo; sempre abbiamo fatto così.

(Interruzione)

No? No, il problema è, laddove per esempio rispetto alla proposta avanzata illo tempore da noi non ci sono modificazioni, ovviamente non è che cambia il nostro atteggiamento, dove ci sono modificazioni abbiamo il diritto-dovere di dire la nostra.

PRESIDENTE

E’ giusto. Allora, comma 1: parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 1 dell’articolo 1.

(E’ approvato)

Comma 2: parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 2.

(E’ approvato)

Comma 3: parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 3.

(E’ approvato)

Comma 4: parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 4.

(E’ approvato)

Al comma 5 è stato presentato emendamento soppressivo a firma Chiaravalloti, protocollo 975: “Il comma 5 dell’articolo 1 è soppresso”.

“La maggiore disponibilità di lire 2 miliardi è compensata dalla riduzione per lo stesso importo della dotazione del capitolo 3202101 dello stato di previsione dell’entrata del bilancio 2000”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Si recuperano 2 miliardi destinati al nucleo di valutazione. Siccome già l’anno scorso questi fondi sono rimasti e quindi basteranno anche per quest’anno, era inutile appunto inserire altri 2 miliardi. Quindi si tratta soltanto di questo. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento testé illustrato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 976 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 1 sono inseriti i seguenti commi:

5. Il personale dipendente della Giunta regionale che presta servizio nelle strutture ausiliarie dei Dipartimenti – previste dall’articolo 5 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7 – è equiparato al personale di cui alla legge regionale 26 maggio 1997, n. 8, limitatamente alle prestazioni di lavoro straordinario e all’indennità forfettizzata. Limitatamente ad una sola unità ciascun Dipartimento può avvalersi di personale di altre pubbliche amministrazioni.

6. All’articolo 8, comma 3, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, dopo le parole “del Vicepresidente” sono aggiunte le parole: “e degli assessori”.

7. All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8 – così come modificato ed integrato dall’articolo 13, commi 1 e 2, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27 – dopo le parole “ed i Presidenti” sono aggiunte le parole: “dei gruppi consiliari e”.

8. All’articolo 1, comma 1, della legge regionale 26 maggio 1997, n. 8 – così come modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 3, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27 – dopo le parole “Collegio dei revisori dei conti ed” sono aggiunte le parole: “Presidenti dei”.

9. All’articolo unico, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 1999, n. 3 - così come modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 4, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27 – dopo le parole “Ufficio di Presidenza” sono aggiunte le parole: “, i Presidenti dei gruppi consiliari”.

10. All’articolo 3 della legge 26 maggio 1997, n. 8, dopo il comma 2, è inserito il seguente comma:

“2 bis. Al personale che presta servizio nelle strutture di cui al primo comma dell’articolo 1 e che risiede in località distante almeno 30 chilometri dalla sede della Giunta regionale, è riconosciuto un rimborso spese forfettizzato commisurato alla missione giornaliera e per un massimo di venti giorni su base mensile, spettante al personale di pari qualifica in applicazione della normativa vigente in materia di trattamento di missione e rimborso spese, ridotto del 30 per cento”.

11. All’articolo 37, comma 12, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, è aggiunto il seguente comma:

“12 bis. Ai componenti supplenti del Collegio dei revisori, a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge, spetta una indennità nei limiti del 50 per cento dell’indennità attribuita ai componenti effettivi”.

12. Il comma 12 dell’articolo 37 della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, si interpreta nel senso che l’indennità spetta ai componenti effettivi e supplenti del Collegio dei revisori dei conti.

13. L’articolo 21 della legge regionale 19 ottobre 1992, n. 20, si interpreta nel senso che l’indennità di carica dei consiglieri di amministrazione dell’Afor deve intendersi rapportata alle indennità fisse corrisposte ai consiglieri regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3.

14. Al Presidente dell’Edis Calabria spetta una indennità di carica annua lorda rapportata fino ad un massimo del 30 per cento delle indennità fisse corrisposte ai consiglieri regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Si illustra da sé, è molto chiaro. Parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 976.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 977 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 1, come già emendato, sono aggiunti i seguenti commi:

15. Il comma 7 dell’articolo 25 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, è così sostituito:

“7. Gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura possono essere revocati entro novanta giorni dalla nomina della Giunta regionale ovvero in caso di avvicendamento di assessori per i Dipartimenti ricompresi nell’incarico assessorile interessato. I dirigenti generali provenienti dal ruolo della Giunta regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati, fino alla naturale scadenza del relativo contratto individuale di conferimento di dette funzioni, anche per compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici incarichi, fermo restando il trattamento economico contrattualmente pattuito, ad eccezione dell’ulteriore indennità prevista nell’ultima parte del precedente quarto comma”.

16. In fase di prima applicazione, i termini dei novanta giorni di cui al precedente comma decorrono dalla data di entrata in vigore della presente legge”.

Giuseppe BOVA

Quello dell’articolo 1, emendamento, eccetera…

PRESIDENTE

Fino al 14 è approvato.

Giuseppe BOVA

No, le chiedo scusa, siccome si sostiene per il Presidente di un ente un’indennità diversa dagli altri, vorremmo capire qual è la ratio secondo la quale al Presidente dell’Edis, l’ente per il diritto allo studio, si corrisponde un’indennità significativamente più bassa rispetto ai Presidenti di altri enti e perché nella misura del 30 per cento e non un altro livello. C’è una responsabilità nel momento in cui votiamo, quindi vorremmo capire da dove nasce questa quota del 30 per cento.

PRESIDENTE

La parola all’assessore Bagarani per la risposta.

Massimo BAGARANI, assessore al bilancio

Dopo un micro dibattito sulle percentuali, in realtà questa percentuale dovrebbe essere rapportata al valore dell’indennità prevista per il Vicepresidente dell’Arssa, quindi dovrebbe essere il 45 per cento dell’indennità fissa corrisposta ai consiglieri regionali, non il 30 per cento. Avevamo fatto male i conti.

(Interruzione)

No, c’è la correzione dell’emendamento in corso.

PRESIDENTE

Sul comma 15, che vi trovate davanti, parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Il comma 15 è modificato, lo vorrei leggere, così i colleghi che non hanno la copia eventualmente possono sentire: “All’articolo 1, come già emendato, sono aggiunti i seguenti commi: “15. Il comma 7 dell’articolo 25 della legge regionale 13 maggio ’96 numero 7 è così sostituito: “Gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e possono essere revocati dalla Giunta regionale. I dirigenti generali provenienti dal ruolo della Giunta regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati fino alla naturale scadenza del relativo contratto individuale di conferimento di dette funzioni anche per compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici incarichi, fermo restando il trattamento economico contrattualmente pattuito, ad eccezione dell’ulteriore indennità prevista nell’ultima parte del precedente quarto comma”.

Viene aggiunto un comma 16: “Con gli stessi princìpi viene modificato l’articolo 14, comma 2, della legge regionale 13 maggio ’96 numero 8” che, per capirci, è quella del Consiglio regionale, però col coordinamento formale perché va ben individuata e ben distinta.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole.

La parola all’onorevole Adamo.

Nicola ADAMO

Questo comma, per quanto riguarda lo spirito della prima affermazione, io dico che va a colmare una lacuna che era presente nella legge 7. Ovviamente la critica non è retroattiva, da intendersi fondata, perché quando nasce la legge 7 eravamo nel 1996 e anche se lì c’era stata la designazione del Presidente della Giunta da parte dell’elettorato, si era all’inizio, alla fase di avvio di un sistema maggioritario, non si era in una fase come quella odierna da considerare sicuramente irreversibile, anche se non compiuta.

Pertanto penso che sia giusto, in via di principio, che gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura vengano considerati e normati per legge come incarichi fiduciari.

La seconda parte di questo comma, però, è in contrasto con la normativa vigente nazionale e se questo comma è pensato al fine di affrontare una situazione odierna, ma è da intendersi con valore retroattivo, è inapplicabile, perché noi che andremmo a dire in questi articoli? Che i dirigenti generali che sono stati impegnati nelle funzioni fissate con contratto possono essere utilizzati in altra funzione.

Ora, non si può normare con legge ciò che un contratto non ha previsto allo stato e ciò che la legge nazionale non prevede, non sta scritto da nessuna parte che un direttore generale, quando cessa il rapporto fiduciario, debba andare a fare altro, mantenendo oltretutto lo stesso livello contrattuale. Io penso che noi, per votare questo emendamento, cogliendo lo spirito, quindi anche qui capite, possiamo fermarci alla prima parte e cioè che gli incarichi di dirigente generale e di direzione della avvocatura sono di natura fiduciaria e possono essere revocati dalla Giunta regionale.

Poi, va beh, quello è un altro problema successivo, cioè l’applicazione di questa norma non può non riguardare – ma questo è ad adiuvandum di una mia interpretazione – i contratti che si vanno a stipulare da oggi in avanti, non può riguardare invece i contratti che sono stati già stipulati prima dell’approvazione di questa norma.

Ferma restando questa precisazione per quanto riguarda la nostra interpretazione, ma lasciamo poi agli organi preposti all’applicazione e all’utilizzo di questa legge la giusta interpretazione, noi ci possiamo anche impegnare nel voto a favore di questo emendamento se l’emendamento si ferma alla prima parte. Considero un di più il resto, cioè io non mi sento di dire per legge che, quando si va a fare un contratto e cessa quel contratto perché cessa il rapporto fiduciario, quella persona viene utilizzata per altre funzioni con lo stesso trattamento contrattuale precedente.

Propongo formalmente di abrogare la seconda parte, mantenendo il concetto di rapporto fiduciario.

PRESIDENTE

Il relatore è d’accordo sulla proposta Adamo?

UNA VOCE. No, non siamo d’accordo, Presidente.

Luigi FEDELE, relatore

…Vorrei sentire cosa ne pensa del problema. l’assessore al personale Se la Giunta è d’accordo sulla proposta Adamo, noi saremmo anche d’accordo.

Francesco GALATI

…Noi ci siamo domandati che fine fanno i dirigenti di settore nominati direttori generali quando vengono revocati. Almeno mantengono il trattamento economico di dirigenti di settore, e questo è quello che diciamo nella norma, perché alla fine, se ben leggete…

(Interruzione)

Sì, leggiamola la norma, onorevole Adamo, e vediamo che è come dico io. Non possiamo retrocedere economicamente, una reformatio in peius

 (Interruzioni)

Stavo dicendo che gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e possono essere revocati.

PRESIDENTE

Sospendiamo due minuti fin quando arrivano questi emendamenti.

La seduta sospesa alle 19,25 è ripresa alle 19,30

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Pirilli.

Umberto PIRILLI

Io mi incarico di leggere la riformulazione: “Gli incarichi dei dirigenti generali e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e decadono con la conclusione del mandato di chi li ha nominati e possono essere confermati o revocati o sostituiti entro 90 giorni”. E’ la “Bassanini”, è la riproposizione del testo più o meno integrale della “Bassanini”.

PRESIDENTE

Onorevole Pirilli, cos’è, una lettura del testo questa?

Umberto PIRILLI

E’ lo stesso emendamento riformulato esattamente nei termini della “Bassanini”, che mi pare sia un ministro di parte vostra: “Gli incarichi dei dirigenti generali e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e decadono con la conclusione del mandato di chi li ha nominati e possono essere confermati o sostituiti dalla nuova Giunta”.

PRESIDENTE

Il parere del relatore e della Giunta?

Umberto PIRILLI

Siamo favorevoli, vale com’era il resto dell’emendamento, compresa l’estensione al Consiglio della normativa; il resto della formulazione dell’articolo resta integro, solo la prima parte, il cappello è modificato.

PRESIDENTE

Allora il testo deve essere distribuito, perché è una correzione dell’emendamento.

(Interruzione)

Lo riscriviamo, certo.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Galati. Ne ha facoltà.

Francesco GALATI

Dato che stiamo riformulando questo articolo, la maggioranza vorrebbe aggiungere una modifica all’articolo 26 che riguarda i dirigenti generali e quelli di settore esterni all’amministrazione e vuole introdurre un principio di incompatibilità con le cariche elettive negli enti locali.

Quindi il testo dovrebbe essere questo: “All’articolo 26, comma 1, della legge regionale numero 7 del 13 maggio ‘96 è aggiunta la seguente lettera d): che non rivestano cariche elettive negli enti locali”.

(Interruzione)

Siccome stiamo formulando questo… e siccome riguarda lo stesso argomento, lo introduciamo adesso – se mi è consentito, non ho finito – perché all’articolo 8 del comma 1 della legge regionale 29 novembre ’96, la numero 35, sono aggiunte infine le seguenti parole: “Tale nomina è incompatibile con le cariche elettive negli enti locali”.

PRESIDENTE

Onorevole Galati, lei sta anticipando un’altra cosa, noi cui stiamo andando avanti ora con il comma numero 15.

Michelangelo TRIPODI

Presidente, si possono presentare nuovi emendamenti?

PRESIDENTE

No.

Francesco GALATI

No, l’emendamento, più o meno, è quello.

(Interruzione)

PRESIDENTE Un attimo, onorevole Fava. La seduta riprende col comma 15, così come è stato presentato e corretto.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.

Nuccio FAVA

Io propongo una diversa formulazione, che è la seguente: “Gli incarichi di dirigente generale e di direzione di avvocatura sono decisi e assegnati dalla Giunta sulla base di criteri di professionalità e competenza”.

Quel richiamo al carattere fiduciario, per il significato che questo aggettivo ha, anche se ne capisco il senso e quindi lo condivido nella sostanza, preferirei che non figurasse, nel senso che si riconosce esplicitamente che gli incarichi sono decisi ed assegnati dalla Giunta sulla base di criteri di professionalità e competenza. Aggiungo: “Possono essere revocati con adeguata motivazione da parte della Giunta circa le ragioni che hanno determinato il provvedimento”.

Francesco GALATI

Rispetto ai motivi di professionalità, credo che la legge 7 lo dica già espressamente, quindi non è il caso di inserire qui. Per quanto riguarda la revoca, credo che sia un potere di autotutela della pubblica amministrazione, la può fare in qualsiasi momento. Noi vogliamo introdurre il concetto della fiduciarietà, praticamente, questo è il discorso che vogliamo introdurre.

PRESIDENTE

Onorevole Galati, finiamola qua.

Francesco GALATI

Credo che Adamo su questo sia d’accordo.

PRESIDENTE

Onorevole Galati, hanno già parlato uno a favore e due contro, per cui mettiamo ai voti quello che è stato presentato. Passiamo alla votazione del comma 15.

(Interruzione)

Il testo è quello distribuito corretto. Il comma 15, 7, dell’articolo 25 della legge regionale 13 maggio ’96, numero 7, è così sostituito: “Gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e possono essere revocati dalla Giunta regionale. I dirigenti generali provenienti dal ruolo della Giunta regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati fino alla naturale scadenza del relativo contratto individuale di conferimento di dette funzioni, anche per compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici incarichi, fermo restando il trattamento economico contrattualmente pattuito, ad eccezione dell’ulteriore indennità prevista dall’ultima parte del precedente quarto comma.

16. Con gli stessi princìpi viene modificato l’articolo 14, comma 2, della legge regionale 13 maggio ’96 numero 8 con coordinamento formale”.

(Interruzione)

No, onorevole Fava, su questo non le posso dare più la parola perché avete parlato già in due…

Nuccio FAVA

Io ho proposto un subemendamento, un’altra stesura dell’emendamento, che va posto in votazione prima dell’emendamento, secondo una prassi elementare di qualunque Assemblea legislativa.

PRESIDENTE

E io posso porre ai voti il subemendamento?

Nuccio FAVA

Certo, deve farlo prima.

PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento…

(Interruzione)

Siamo in fase di votazione…

(Interruzione dell’onorevole Mistorni)

Ma il subemendamento non posso far altro che metterlo ai voti, onorevole Mistorni, la proposta…

(Interruzione)

Pongo in votazione il subemendamento presentato dall’onorevole Fava.

(E’ respinto)

Pongo in votazione il comma 15 così come è stato…

(Interruzione dell’onorevole Mistorni)

No, non può più parlare su questo…

(Interruzione dell’onorevole Mistorni)

Per dichiarazione di voto, prego.

Giuseppe MISTORNI

…. C’è un altro subemendamento al comma 15.

PRESIDENTE

E’ stato assorbito.

Giuseppe MISTORNI

Da che cosa? Lo vogliamo leggere, per piacere?

PRESIDENTE

Sì, ha ragione. Subemendamento all’articolo 1, comma 15: “Nella legge finanziaria 2000, dopo le parole “possono essere revocati” aggiungere le seguenti parole: “previa valutazione dei risultati”.

Poi ce n’è un altro…

(Interruzione)

Quello precedente è stato ritirato che era quello di Galati. Quindi il subemendamento…

Francesco GALATI

Praticamente, la valutazione dei risultati è già nella legge precedente, perché lo dice espressamente la legge che i dirigenti generali vengono sottoposti a verifica, che noi abbiamo eliminato già con l’emendamento approvato. Quindi siamo contrari a questo subemendamento.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Mistorni.

Giuseppe MISTORNI

Non si può solo sentire una parte, perché sono due i contraenti in questo caso. Non vedo come non si debba procedere come è stato fatto per i direttori generali delle aziende sanitarie: sono state fatte le contestazioni e dopo sono stati presi i provvedimenti da parte della Giunta regionale. Questo è un principio, oltretutto, di democrazia.

PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento presentato dall’onorevole Mistorni.

(E respinto)

Pongo in votazione il comma 15 così come è stato presentato.

(Interruzione dell’onorevole Tripodi)

Non gliela posso dare ora, siamo in fase di votazione…

(Interruzione dell’onorevole Tripodi)

L’onorevole Tripodi ha facoltà di intervenire per dichiarazione di voto.

Michelangelo TRIPODI

Credo che questo emendamento esprima una logica pericolosa e, sostanzialmente, rispetto anche ad atteggiamenti e a scelte fatte in precedenza, adesso l’onorevole Mistorni ricordava che nell’occasione di modifica degli assetti della sanità calabrese si è proceduto attraverso una verifica dei risultati e una vera e propria contestazione di addebito rispetto all’andamento delle gestioni amministrative e contabili delle aziende sanitarie della Calabria.

Questo emendamento e altri che sono stati già presentati, che dunque rappresentano una sorta di filosofia di logica che il centro-destra calabrese oggi ci offre, siano del tutto da respingere; noi dobbiamo, invece, tentare di evitare una linea per la quale c’è un atteggiamento punitivo e una sorta di resa dei conti generale (di cui, tra l’altro, ha parlato l’onorevole Pirilli nel suo intervento di relazione al bilancio) che, evidentemente, non si muove su un terreno di confronto aperto. Del resto il lavoro della Commissione è stato di mera e propria informazione, ma non si è consentito ad una Commissione paritetica, che avrebbe dovuto in qualche modo trovare su alcune questioni pure importanti che sono oggetto di valutazione di questi emendamenti e di questo bilancio, un punto di convergenza.

Abbiamo preso atto di orientamenti, di volontà, che la maggioranza ha i numeri per far passare, certamente dobbiamo esprimere il nostro rammarico e la contrarietà ferma a questa impostazione che, sicuramente, può produrre guasti seri in una logica che deve preservare la pubblica amministrazione e quindi gli apparati burocratici amministrativi da un appesantimento e da una occupazione che, in qualche modo, si vuole precostituire e, d’altra parte, si vuole sicuramente evitare che si determinino condizioni di persecuzione per dirigenti o dipendenti della Regione che non sono da una parte e non sono schierati con le forze della maggioranza di centro-destra.

Quindi stiamo attenti alle implicazioni e alle conseguenze che un emendamento di questa natura può determinare per il futuro anche degli assetti della vita regionale.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Presidente, io vorrei intanto che la Presidenza stabilisse una regola, in base ovviamente alle regole generali. Se il Regolamento prevede che su un emendamento si possa parlare uno a favore e uno contro, non ci può essere poi da parte di ciascuno la richiesta di parlare per dichiarazione di voto, perché in re ipsa la dichiarazione di voto è in chi assume le ragioni del voto a favore e in chi assume le ragioni del voto contro, perché questo significa anche corretta conduzione dei lavori, nel senso che va bene anche l’ostruzionismo, ma nei limiti del Regolamento. Quindi se il Regolamento prevede questo, io la inviterei, Presidente, per il prosieguo a farlo rispettare.

Nel merito e per incidens, visto che proprio l’onorevole Tripodi ha quasi fatto una lezione di morale, vorrei replicargli, sperando che l’eco che da quest’Aula poi arriva all’esterno non sia quello delle ragioni “moralizzatrici” dell’onorevole Tripodi, ma anche del loro contrario, perché potrei ricordare e ricordo all’onorevole Tripodi che la Giunta di cui lui faceva parte ha compiuto in diciotto mesi atti di occupazione fino ai condomini delle abitazioni delle città, ha occupato sistematicamente tutto e lo ha fatto senza il rispetto delle regole democratiche, senza il rispetto di alcuna regola di valutazione delle persone e quant’altro.

In questo caso, si chiede da parte dell’onorevole Tripodi, essendo la norma limitata ai dirigenti generali, che una procedura lunga e complessa vada a prevedere se il diretto collaboratore dell’assessore debba essere valutato, prima di essere sostituito, come prevede la legislazione che la sinistra ha posto in essere, il diritto positivo in questo momento dettato dalle regole Bassanini di sinistra. Le verità sono sempre due, perché c’è quella che fa comodo a chi in un certo momento magari sta da una parte o dall’altra.

Allora, se vogliamo continuare su questa strada, potrei anche parlarvi di centinaia e centinaia di cose, di assunzioni perpetrate, inaudita altera parte, nella totale illegittimità. Onorevole Tripodi, non può valere – e lo sanno tutti – in questa sede il falso moralismo, perché è falso moralismo; qui si tratta di decidere sui dirigenti generali, i quali per loro natura hanno e devono tenere un rapporto fiduciario.

Quindi è chiaro che la revoca, se un dirigente è buono, è bravo ed ha i numeri, non interessa a nessuno farla, però non si può precludere, se invece è esattamente amico del giaguaro, che venga revocato, perché è ovvio che sia così; nessuno vuole nascondersi dietro il dito, se un dirigente generale è funzionale all’onorevole Tripodi, non può continuare a dirigere l’assessorato che in questo momento è diretto da un assessore di centro-destra. Se l’onorevole Tripodi pretende di poter conservare quei privilegi attraverso questi soggetti, almeno questi visto che il suo ministro ce lo ha consentito – avremmo potuto farlo da noi, ma con una norma generale di indirizzo che vale per tutti gli enti locali – mi pare che sia, a questo punto, ridicolo insistere su questo argomento.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.

Nuccio FAVA

…Sono contentissimo delle cose che ha detto l’onorevole Pirilli, però sono la dimostrazione lampante che soprattutto su alcuni emendamenti e facendo ciascuno di noi il massimo sforzo di arrivare il prima possibile all’approvazione di questo vostro bilancio, abbiamo il diritto, se lo riteniamo, di poter fare attività legislativa proponendo emendamenti, sia facendo dichiarazioni di voto se lo riteniamo.

Io ho preso atto che la maggioranza ha votato contro un emendamento che chiedeva alla Giunta – non c’entra né la destra né la sinistra, caro Umberto – di attenersi ad un criterio di motivazione del provvedimento. Io non metto in discussione che la Giunta possa, chiedevo solo che la Giunta motivasse il perché.

In termini generali, proprio perché questo non è stato accolto, annuncio il mio voto contrario a questo modo di impostare una materia che rischia di apparire, al di là delle tue buone intenzioni, un problema di rendimento di conti. Se noi vogliamo cambiare, è già sbagliato mettere in questi termini il discorso della revoca, perché il problema è che la Giunta deve poterlo fare, ci mancherebbe altro, deve però motivare perché lo fa.

(Interruzione dell’onorevole Pirilli)

PRESIDENTE

No, onorevole Pirilli, diventa un dibattito.

Umberto PIRILLI

…e quindi lo dice la legge, non dobbiamo reiterare un concetto normativo.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione.

(E’ approvato)

PRESIDENTE

L’onorevole Fedele ha facoltà di intervenire.

Luigi FEDELE, relatore

Leggo l’emendamento al comma 16: “All’articolo 10 della legge regionale 13 maggio ’96, numero 8, dopo il comma 8 è aggiunto il seguente: “9. Per l’espletamento delle attività istituzionali, previa deliberazione dell’Ufficio di Presidenza e su indicazione nominativa, ciascun consigliere regionale può avvalersi per il periodo di durata della carica di un collaboratore esterno che può essere scelto tra i dipendenti non dirigenti del Consiglio, della Giunta regionale o di altre amministrazioni pubbliche, ovvero tra gli estranei alla pubblica amministrazione. In quest’ultimo caso, il rapporto giuridico è regolato da specifico contratto di collaborazione coordinata e continuativa ed il relativo trattamento economico non può superare quello previsto per il personale regionale dell’ex ottava qualifica funzionale”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Lo pongo in votazione.

(E’ approvato)

L’onorevole Galati ha facoltà di illustrare l’emendamento protocollo 978 a firma Chiaravalloti.

Francesco GALATI

Lo leggiamo: “17. Nel rispetto dell’articolo 40, commi 1 e 2, della legge regionale 13 maggio ’96 numero 7 e successive modifiche ed integrazioni e in attesa dell’attuazione del comma 3 dello stesso articolo 40, nonché nel rispetto degli obblighi previsti dall’articolo 30 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 – a pena di responsabilità per danno – il personale comandato alla Regione Calabria dal 1° gennaio ’99 al 31 maggio 2000 cessa da tale posizione e viene restituito all’ente di provenienza a cura del dirigente generale del dipartimento organizzazione del personale alla scadenza prevista dal relativo provvedimento di comando”.

Comma 18: “Per il personale trasferito alla Regione per mobilità nel periodo di cui al precedente comma, la Giunta regionale procede alla revisione degli atti di trasferimento e, dove dovessero risultare illegittimi, li annulla, disponendo il rientro del personale interessato all’ente di provenienza”. Quindi, rispetto alla precedente stesura, sostituiamo il termine “revoca” con “annulla”, perché l’illegittimità originaria comporta l’annullamento; la revoca attiene ad una motivazione…

Perché questo emendamento? Leggo soltanto un periodo di un comunicato stampa, datato 4 luglio, delle organizzazioni sindacali, dove è detto: “Il contenzioso è insorto a seguito di centinaia di provvedimenti unilaterali adottati negli ultimi mesi dal dipartimento del personale della Regione Calabria, che hanno prodotto effetti devastanti nella dotazione organica dell’ente, hanno creato condizioni di illegalità diffusa, di disparità di trattamento tra i lavoratori e, cosa non secondaria, un incremento di spesa di oltre 40 miliardi per il solo anno 2000, con notevoli ulteriori aumenti negli anni successivi”.

Questo emendamento non fa altro che ristabilire la legalità, anche perché alcuni trasferimenti e inquadramenti sono stati fatti senza che ci fosse il posto in organico nella Regione Calabria e quando il posto non sussiste in organico, il provvedimento è illegittimo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pappaterra. Ne ha facoltà.

Domenico PAPPATERRA

Al relatore abbiamo il dovere di chiedere due cose su questo emendamento: la prima, con riferimento a questa normativa che riguarda i comandi. Vorremmo capire come mai la data di decorrenza è l’l1° gennaio ’99, dal momento che sappiamo che in questa Regione i comandi risalgono anche a date precedenti, quindi qual è il criterio e la ratio che ha ispirato questo 1° gennaio ’99 e non, per esempio, 30 ottobre ’98 o 1° gennaio ’98. E come mai la scadenza finale è il 31 maggio e non l’entrata in vigore della presente legge o comunque la data di adozione, stasera, del provvedimento? Quindi vorremmo capire qual è la ratio che ha ispirato questo tipo di scelta.

Io non vorrei che i sindacati si scandalizzassero solo per l’ultima fase, che è stata quella della gestione dell’assessore Chizzoniti, nella quale siamo solidarmente coinvolti – mi riferisco alla vecchia Giunta regionale – però questo apre dei dubbi e delle perplessità che vorremmo che il relatore o l’assessore, qualcuno chiarisse.

Ma anche con riferimento al secondo comma, badate, quello dei trasferimenti, ecco la seconda questione, anche lì voi chiedete al Consiglio regionale eventualmente di legittimare anche cose che potrebbero essere illegittime. Qui si fa riferimento al personale che alla data di entrata in vigore di questa legge non era in possesso dei requisiti per i quali poteva avere titolo al trasferimento, ma comunque non potrebbe essere rimosso se intanto avesse perso posto nella sua amministrazione di appartenenza.

Allora, anche da questo punto di vista perché chiedere al Consiglio regionale di legittimare oggi una posizione che, peraltro, non si conosce? Che sia la Giunta, che sia la struttura dipartimentale a fare le valutazioni ed, eventualmente, se fossero presenti delle illegittimità, a denunciarle e segnalarle immediatamente e ad assumere i provvedimenti del caso.

Quindi, noi chiediamo all’onorevole Fedele di chiarire questi due aspetti, per convincerci della bontà di questo emendamento e sui comandi con riferimento alle date e sui trasferimenti, visto che si chiede all’Assemblea legislativa di operare un atto che la Giunta può eventualmente assumere nella piena normalità. E’ giusto che ci siano i chiarimenti necessari e poi, sicuramente, ci regoleremo di conseguenza.

PRESIDENTE

Risponde l’onorevole Galati.

Francesco GALATI

Presidente, per quanto riguarda la prima osservazione fatta dall’onorevole Pappaterra, devo dire subito che una data bisognava pure stabilirla, la possiamo pure concordare, se voi siete d’accordo, invece del 1° gennaio ’99 possiamo metterci dal 1° gennaio ’98, non abbiamo problemi; ma comunque non possiamo parlare di comandi fin dalla nascita della Regione … se ce ne sono ancora. C’è personale comandato alla Regione da dieci anni, questa è la verità, che noi vogliamo escludere; se volete includerlo, ditecelo voi, noi vogliamo escludere questo personale. Vi dico questo: ci riferiamo a quest’ultimo periodo perché è sotto gli occhi di tutto quello che è avvenuto ultimamente per quanto concerne il personale, sia per quanto riguarda i comandi sia per quanto attiene il passaggio di livello, dal quarto al sesto, dal sesto all’ottavo. Si chiamava la gente per le scale dell’assessorato, dicendo: “Vieni, che livello hai, il sesto? Ti diamo l’ottavo”! Bisogna rimettere a posto le carte, questo è il problema, noi vogliamo che si restituisca la legalità agli atti amministrativi e al personale della Regione. Quindi questa è la prima motivazione.

Per quanto riguarda la seconda osservazione, non è vero che c’è quella contraddizione o la legittimazione di atti illegittimi, perché io mi sono fermato a personale che viene rimandato all’ente di provenienza, senza metterci sempre che il corrispondente posto, eccetera, perché ci potrebbe esserci una certa contraddizione. Ci fermiamo lì, ma se ci sono atti illegittimi, io dico che ci sono atti illeciti e lo dico in questo Consiglio regionale, allora devono essere revocati, non sono puniti da parte dell’autorità giudiziaria o mandati alla Corte dei conti e la Corte dei conti li ha già acquisiti, ma questa è una norma, signori consiglieri dell’opposizione, programmatica direi, perché così com’era stata formulata prima rimandava sic et simpliciter all’ente di provenienza il personale comandato. Abbiamo ragionato in sede di maggioranza e abbiamo detto che diamo alla Giunta questa possibilità, invitiamo in fondo la Giunta a rivedere questi provvedimenti. Questo è il fine e il significato dell’emendamento, quindi è una norma puramente e semplicemente programmatica, sarà la Giunta regionale a fare un’analisi attenta e accurata di questi provvedimenti.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Pappaterra.

Domenico PAPPATERRA

Io intervengo per dire che non siamo assolutamente soddisfatti del chiarimento dell’onorevole Galati, anzi credo che abbia ulteriormente alimentato le nostre preoccupazioni. Intanto sui comandi: abbiamo scoperto che la data viene stabilità così; poteva stabilirsi qualunque data senza nessun criterio. Per la verità, noi oggi in Commissione – e ci dovete dare atto – vi abbiamo detto: “Partiamo dal 1° gennaio ’95, che ci sembra la data più lineare, se vogliamo chiamare in campo responsabilità della precedente legislatura”. Credo che sarebbe stata la data ideale, ma vedo, onorevole Rizza, che continua questo accanimento sull’ultimo anno di attività Eppure, noi abbiamo sin da subito dichiarato che – l’ha detto oggi l’onorevole Adamo – se anche la vecchia Giunta regionale ha operato delle iniziative amministrative fuori dalla legge, sa che prima o poi ne risponderà! Anche questo accanimento sull’attività dell’assessore Chizzoniti ci sembra fuori luogo, partendo peraltro dal presupposto che l’assessore Chizzoniti e il suo movimento credo abbiano determinato le opportunità per mettere voi nelle condizioni stasera di parlare a nome della maggioranza del popolo calabrese e non della minoranza.

Quindi, anche sotto questo profilo sarebbe forse più giusto eliminare alcuni giudizi, perché poi si possono ritorcere contro.

Per la data, perciò, proponiamo il 1° gennaio ’95 e fino all’entrata in vigore della presente legge, quindi non il 31 maggio 2000. Ovviamente sulla questione dei trasferimenti restiamo convinti della nostra impostazione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.

Nicola ADAMO

Onorevole Presidente della Giunta, mi rivolgo a lei come Presidente, ma prima ancora che come Presidente del governo, come uomo di grande professionalità ed esperienza per quanto riguarda lo svolgimento di funzioni che lei ha esercitato prima di venire a dirigere il governo calabrese, rispetto alla verifica delle violazioni dell’applicazione di questa legge. E dico a lei: non ritiene che sia pletorico inserire in una legge finanziaria regionale ciò che già la legge norma? Se la Giunta regionale è consapevole della esistenza di atti illegittimi, anzi prendiamo atto che c’è una denuncia formale di un consigliere regionale, non deve perdere un secondo di tempo perché questi atti illegittimi vadano ad essere revocati anche ricorrendo alla forma dell’autotutela.

C’è una scelta, l’onorevole Galati dice: “Ma diamo una raccomandazione, diamo un’ok”. Benissimo, si può tramutare questo emendamento in un semplice ordine del giorno, che vota il Consiglio per dire: “Vi invitiamo, vi sollecitiamo acché, in tempi rapidi, facciate questa verifica perché tutto questo si può fare”. E questo può riguardare l’azione amministrativa in riferimento a ai comandati, anche se mi sento di chiedere in questa sede, onorevole Galati, all’onorevole assessore al personale e alla Giunta tutta se, per esempio, da quando si è insediata ad oggi questa Giunta è stato adottato qualche altro atto di comando; se non è stato adottato, ne prendiamo atto, ma se è stato adottato qualche altro atto di comando, chiedo se quest’atto è stato concordato con le organizzazioni sindacali e dove e per quali mansioni è stato previsto.

Infine, il secondo comma, ve lo leggo, onorevole Presidente della Giunta: “Per il personale trasferito alla Regione per mobilità nel periodo di cui al precedente comma la Giunta regionale procede alla revisione degli atti di trasferimento e, dove dovessero risultare illegittimi, li annulla disponendo il rientro del personale interessato all’ente di provenienza, sempre che il corrispondente posto nello stesso ente…”…

(Interruzione)

Come no?

(Interruzione)

Cioè, più o meno si diceva: “La delibera è illegittima, però se il posto è stato coperto nel frattempo, quello rimane al suo posto”. Voglio dire che, onorevole Galati – allora vengo al quibus – questa norma non è stata ispirata da una volontà riformatrice, almeno questa è la mia opinione. Se, invece, questa linea c’è – io mi rivolgo adesso anche all’assessore al personale – se l’assessore al personale è in grado di predisporre, senza nemmeno venire in Aula, in una Conferenza dei capigruppo, una linea di rigore riformatrice per quanto riguarda tutta la sistemazione della partita dei comandi e dei trasferimenti, noi come capigruppo di minoranza non esitiamo un attimo a fare trasparenza e legalità. Non ci convince, però, quando questa questione viene sollevata con una cultura che è quella delle liste di proscrizione maturate non nel corso dell’attività politica o istituzionale, ma di quello che avviene negli ambienti della dirigenza e del personale di questa amministrazione regionale. Io penso che questa maggioranza, quando scrive un testo che poi va a rivedere, è espressione di una cultura che non può essere quella del governo diretta dal Presidente e dalle qualità del Presidente onorevole Chiaravalloti, mi sia consentito.

Se questo è, cambiamo sede, andiamo nella Conferenza dei capigruppo. Io, lei lo sa, ho fatto anche l’assessore al personale, e sono disposto ad espormi più dell’onorevole Gentile per fare questa trasparenza, se dobbiamo fare i dispettucci mettiamoci pure a farli, la norma è ispirata dal dispetto e francamente questa cultura non dovrebbe appartenere a quest’Aula. Questo è il nostro parere, per cui la considero una norma assolutamente inutile.

Potremmo raccomandare, alla fine, che l’assessore al personale faccia il suo dovere, noi non ci tiriamo indietro, noi saremo insieme a Gentile per dire “andate a casa, revochiamo atti illegittimi ”, però non cerchiamo di santificare, di rendere sacro nella norma ciò che invece diventa quotidianità inaccettabile.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Prego, onorevole Chiaravalloti.

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

Onorevole Adamo, la Giunta procede con i propri poteri regolarmente e indipendentemente dalle sollecitazioni del Consiglio. Il Consiglio resta, naturalmente, arbitro delle proprie scelte, di fare le leggi e se ritiene politicamente rilevante inserire in una norma una propria raccomandazione, è affidato alla sovranità del Consiglio decidere in proposito. La Giunta procederà, comunque, indipendentemente dalle sollecitazioni, sulla base delle norme che la facultano ad agire. Quindi tranquillità assoluta, grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.

(Interruzione)

Giuseppe BOVA

Le chiedo scusa, io per me parlo non per il Consiglio… Fermo restando che ho ascoltato le parole autorevoli del Presidente, sono perché si rispettino le leggi sempre e comunque. Voto contro una legge speciale, speciale nel fatto che vale da una data ad un’altra, prima e dopo questa legge non vale più, non la considero né motivata, né oggettiva né in alcun modo condividibile.

Con questa motivazione io voto contro e ritengo, senza nulla togliere all’autorevolezza dell’intervento fatto poco fa che qualunque legislatore che verifichi una norma di questo tipo non possa accoglierla, perché le leggi devono essere oggettive, valere sempre e comunque, a meno che il lasso di tempo non abbia una sua intrinseca motivazione che qui non c’è.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Parere della Giunta? Pongo in votazione l’emendamento.

(E’ approvato)

Emendamento all’articolo 1, protocollo 1295, a firma Borrello, Trematerra, Fedele ed altri: “Gli assegni vitalizi degli ex consiglieri già in corso alla data di entrata in vigore della presente legge sono determinati nella misura di cui al precedente comma 3 con riferimento all’indennità mensile lorda spettante al momento della concessione dell’assegno vitalizio. L’ammontare dell’assegno così determinato è incrementato dal 1° gennaio di ogni anno, a partire dal 1° gennaio 2000 sulla base dell’indice di variazione dei prezzi al consumo per operai ed impiegati (Istat) riferito all’anno precedente”.

Unifichiamo tutti e tre gli emendamenti.

Emendamento protocollo 1296 a firma Borrello, Fedele ed altri: “All’articolo 1 si aggiunge il seguente comma:

All’articolo 14 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3, dopo il comma 3 si aggiungono i seguenti commi:

4. La corresponsione dell’assegno di cui al comma 1 può essere anticipata, su richiesta del consigliere e dopo la cessazione del mandato fino al cinquantacinquesimo anno di età, ma in tal caso la misura dell’assegno è proporzionalmente ridotta del 5 per cento per ogni anno di anticipazione rispetto all’età prevista.

5. La previsione di cui al precedente comma 4 si applica anche ai consiglieri della sesta legislatura che non fanno più parte del Consiglio regionale”.

Poi all’articolo 1 si aggiunge il seguente emendamento, protocollo 1297, a firma Borrello, Fedele ed altri: “All’articolo 1 si aggiunge il seguente comma:

Il comma 3 dell’articolo 19 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3, è sostituito dai seguenti commi:

3. La misura dell’assegno vitalizio è determinata, per i cinque anni di anzianità contributiva, nel 30 per cento dell’indennità di carica, elevabile di 5 punti per ogni anno di contribuzione fino a dieci anni, e di 3 punti dall’undicesimo anno al quindicesimo anno ed oltre e comunque nella misura massima del 65 per cento.

4. Le misure di cui al comma precedente si applicano anche ai consiglieri regionali in carica nella sesta legislatura e non rieletti”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Favorevole su tutti e tre gli emendamenti, ma pregherei che ci fosse il coordinamento formale affinché vengano ben definiti.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione gli emendamenti.

(Sono approvati)

Sono approvati con coordinamento.

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, l’ultimo emendamento al comma 3 indica la misura massima del 65 per cento: c’è un errore di battitura, perché va al 70 per cento.

PRESIDENTE

Lo pongo in votazione così come modificato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1299 a firma Fava: “All’articolo 1 è inserito il seguente comma:

All’articolo 10, comma 3, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8, le parole “limitatamente al segretario particolare del Presidente e del Vicepresidente” sono state sostituite dalle parole “limitatamente al segretario particolare e al responsabile amministrativo dei componenti dell’Ufficio di Presidenza”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1299.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1439 a firma Rizza, Bova ed altri: “All’articolo 1 è inserito il seguente comma:

La Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale sono autorizzati a regolamentare e quantificare, ciascuno con propri atti, il trattamento economico accessorio dei dipendenti assegnati alle segreterie particolari ed alle strutture speciali. Sono abrogati gli articoli 3 e 4 della legge regionale n. 8/97”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1439.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1459 a firma Rizza, Bova: “All’articolo 1 è inserito il seguente comma:

7. Il fondo istituito nel bilancio del Consiglio regionale per le politiche di sviluppo delle risorse umane e la produttività previsto dal Ccnl relativo al 2000 è costituito tenendo conto anche dei risparmi derivanti dalla non copertura dei posti della dotazione organica nonché delle risorse aggiuntive specificatamente previste in bilancio per le finalità di cui al comma 3.

Per gli anni successivi il fondo così determinato potrà essere ulteriormente incrementato in relazione ai risparmi derivanti dalla mancata copertura dei posti della dotazione organica.

La maggiorazione di cui ai precedenti commi è finalizzata, con le modalità definite in sede di contrattazione collettiva integrativa, ad attuare misure di gestione flessibile del personale a supporto delle specifiche esigenze organizzative derivanti dalle attività degli organi istituzionali del Consiglio regionale nonché al finanziamento dell’area delle posizioni organizzative”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1459.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1497 a firma Napoli: “All’articolo 1 inserire il seguente comma:

“I Presidenti dei gruppi consiliari in quanto titolari di strutture speciali di cui all’articolo 1 comma 1 della legge 8/97, anche nel caso di rinuncia all’autovettura in dotazione, hanno diritto all’assegnazione dell’autista in servizio presso gli autoparchi regionali o personale distaccato da altra pubblica amministrazione”.

Luigi FEDELE, relatore

E’ modificato questo, Presidente; se permette, lo leggo io.

“All’articolo 1 inserire il seguente comma <<i titolari delle strutture speciali….>> e continua poi “di cui all’articolo 1, comma 1 della legge 8/97, anche nel caso di rinuncia volontaria all’autovettura in dotazione hanno diritto all’assegnazione dell’autista in servizio presso gli autoparchi regionali o personale distaccato da altre pubbliche amministrazioni”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento così come modificato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1500 a firma Napoli: “All’articolo 1 è integrato il seguente comma:

Ogni quota prevista dalla tabella allegata all’articolo 4 della legge regionale 23/1996 è incrementata di una unità di personale”.

E’ modificato?

Luigi FEDELE, relatore

Sì, Presidente, dopo la parola “di personale” alla fine si aggiunge “di ottavo livello”.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento così come modificato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1501 a firma Napoli: “All’articolo 1 è inserito il seguente comma: “All’articolo 1, comma 1 della legge 8/97…”. Ritirato?

Luigi FEDELE, relatore

Ritirato perché già compreso in quello precedente.

PRESIDENTE

Emendamento protocollo 1502 a firma Napoli: “All’articolo 1 integrare il seguente comma:

All’articolo 3 della legge regionale 15/1985 al comma a) “lire 2 milioni” è sostituito con “lire 4 milioni” e “lire 1 milione” è sostituito con “lire 2 milioni”.

Al comma b) dello stesso articolo 3 della legge regionale 15/98 “lire 8 milioni” è sostituito con “lire 10 milioni”; “lire 18 milioni” è sostituito con “lire 24 milioni”; “lire 24 milioni” è sostituito con “lire 28 milioni”; “lire 28 milioni” è sostituito con “lire 32 milioni”; “lire 32 milioni” è sostituito con “lire 36 milioni”.

Luigi FEDELE, relatore

Alcuni si possono dare per letti, se l’opposizione è d’accordo.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1052.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 1 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Articolo 1 bis. Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’articolo 1 bis.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 979 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 1 bis è aggiunto il seguente:

Art. 1 ter

1. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è corrisposta, dalla data di nomina e per tutto il periodo in cui fanno parte della Giunta regionale, una indennità lorda nella misura prevista per i consiglieri assessori dall’articolo 1, lettera b), della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3. A decorrere dall’avvio della legislatura 2000-2005 si applicano, ai componenti della Giunta regionale che non siano consiglieri regionali, le disposizioni in materia di assegno vitalizio e indennità di fine mandato di cui alla stessa legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3.

2. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è corrisposto un rimborso delle spese effettivamente sostenute per recarsi dalla propria residenza alla sede della Giunta regionale, comprensive del costo del biglietto di viaggio in aereo o treno in prima classe nonché del costo medio della stanza singola degli alberghi di prima categoria nella città di Catanzaro.

3. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è estesa, per tutto il periodo in cui ricoprono la carica, la normativa in materia di trattamento di missione prevista in favore dei consiglieri regionali.

4. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali si applicano le disposizioni in materia di sospensione dalla carica e di pubblicità della situazioni patrimoniale previste per i consiglieri regionali.

5. Ai componenti di cui al precedente comma si applicano, altresì, le disposizioni delle leggi dello Stato e delle leggi della Regione inerenti all’aspettativa per l’espletamento delle cariche pubbliche previste per i consiglieri regionali.

6. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo si fa fronte mediante lo stanziamento del capitolo 1001101 dello stato di previsione della spesa del bilancio per l’esercizio finanziario 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 979.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 980 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 3, comma 3, è incrementata di lire 100 milioni.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta?

(Interruzione)

Siamo al comma 3 dell’articolo 3.

Nicola ADAMO

E per l’articolo 2 che abbiamo fatto?

PRESIDENTE

E’ stato approvato.

Nicola ADAMO

I vari commi dell’articolo 2 non li ha messi in votazione.

PRESIDENTE

L’abbiamo approvato per intero, non ci sono emendamenti.

Passiamo al comma 3 dell’articolo 3. Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 980.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 981 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 3 sono aggiunti i seguenti commi:

4. Per le attività di pulizia delle spiagge, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi ai comuni, secondo le modalità e le procedure indicate all’articolo 3, comma 4, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10.

5. Per gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2 miliardi, con allocazione al capitolo 2131202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 981.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1465 a firma Mistorni: “All’articolo 3 è aggiunto il seguente comma:

6. Per il cofinanziamento delle attività comunali inerenti alla utilizzazione di n. 42 lavoratori ex Confitalia S.r.l., la Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Belvedere Marittimo un contributo straordinario di lire 200 milioni.

Alla copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1465.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Pongo in votazione il comma 1 dell’articolo 4.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1475 a firma Tripodi: “Articolo 4, comma 2. Si propone di autorizzare la spesa di lire 4 miliardi, aumentando di lire 2 miliardi la spesa ivi prevista con conseguente riduzione della somma prevista nel capitolo 7001202”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Contrario. Presidente, c’è l’emendamento all’articolo 4 comma 2…

(Interruzione)

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Una brevissima illustrazione di questo emendamento, altrimenti non si comprende il contenuto della proposta. La richiesta è quella di raddoppiare il contributo, il fondo regionale per la protezione civile.

Una brevissima annotazione. Peraltro la cosa che è avvenuta, e di cui personalmente prendo atto, è che c’è stata una riduzione di 1 miliardo rispetto al fondo di protezione civile annualmente, ordinariamente stanziato.

Credo che vada ulteriormente aumentata questa somma e che i 2 miliardi previsti nel bilancio 2000 sono assolutamente insufficienti. Vediamo quello che accade anche in questi giorni, con la nostra regione che è al centro di un rischio incombente. Gli incendi boschivi sono all’ordine del giorno così come una serie di pericoli che devono essere affrontati con una protezione civile che sia al meglio delle condizioni e efficiente, in grado di operare quando i cittadini hanno bisogno di un intervento di garanzia, di salvaguardia e di difesa.

Pertanto, io ripropongo alla valutazione del Presidente della Giunta regionale che mi sembra abbia mantenuto per sé la delega della protezione civile, l’esigenza prioritaria ed indifferibile di garantire una congrua dotazione finanziaria a questo settore, per poter fare quanto meno gli interventi minimi necessari a tutela e a garanzia dei cittadini del territorio calabrese.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

(Interruzione)

Il comma 2 è stato votato ed è stato respinto, adesso siamo al comma 3…

(Interruzione)

Allora rimettiamolo in votazione. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1475.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 982 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 4, comma 3, è incrementata di lire 1 miliardo.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 982.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 983 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente comma:

4. All’articolo 3, comma 5, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14 – che modifica ed integra l’articolo 37 ter, comma 12, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10 – le parole “dalla Giunta regionale” sono sostituite dalle parole “dal Comune stesso da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 983.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 984 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente comma:

“5. All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, sono introdotte le seguenti modifiche ed integrazioni:

- gli importi “1.900.000.000” e “900.000.000” sono sostituiti rispettivamente dagli importi “4.900.000.000” e “1.900.000.000”;

- alla fine è aggiunto il seguente periodo: “Per consentire il finanziamento degli interventi per opere del culto – di cui all’articolo 1, commi 1 e 2, della legge regionale 12 aprile 1990, n. 21 – compresi nel piano di riparto approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 3738 del 29 dicembre 1999, è autorizzato l’ulteriore limite di impegno di lire 200 milioni, da allocarsi al capitolo 2323205 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa di lire 4.200.000.000 si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Un attimo, Presidente, qui c’è una variazione: “All’articolo 10, comma 1 della legge regionale 13 settembre 1999, numero 27, sono introdotte le seguenti modifiche ed integrazioni: gli importi per 1 miliardo e 900 milioni e 900 milioni sono sostituiti rispettivamente dagli importi 4 miliardi e 900 e 1 miliardo 900 milioni”. Alla fine è aggiunto il seguente periodo: “per consentire il finanziamento degli interventi per le opere di culto di cui all’articolo 1, commi 1 e 2 della legge regionale 12 aprile 1990, n. 21”. Basta, si ferma qua.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Favorevole.

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 984.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 985 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente comma:

“6. Per far fronte ai maggiori oneri connessi al trasferimento dei centri abitati di Cardinale, Centriche, Fabrizia, Nardodipace, San Lorenzo Bellizzi, Cardato, Careri e Roghudi, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200 milioni, con allocazione al capitolo 2242210 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 985.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 986 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 4 è aggiunto il seguente comma:

“7. La dotazione del fondo di cui all’articolo 7, comma 5, della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12, è stabilita per l’anno 2000 in lire 200 milioni, con allocazione al capitolo 2112203 dello stato di previsione della spesa del bilancio per l’anno 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 986.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1473 a firma Tripodi: “Articolo 4, comma 2 bis. Si propone di aggiungere il seguente comma:

A valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 2, la somma di lire 1 miliardo è destinata al personale della protezione civile per l’espletamento dei necessari ed indifferibili servizi di urgenza ed emergenza rientranti nelle competenze della protezione civile, ivi compresi turnazioni, reperibilità, missioni e straordinario”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1473.

(E’ respinto)

Pongo in votazione l’articolo 4 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 987 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 4 è aggiunto il seguente comma:

Art. 4 bis

1. All’articolo 11, comma 1, della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27, le parole “tre, e fra questi il Presidente, in rappresentanza della maggioranza e due in rappresentanza della minoranza, nel rispetto della legge regionale n. 39/1995” sono sostituite dalle parole “uno con le funzioni di Presidente”.

2. L’articolo 7 bis della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14, è abrogato.

3. Sono riapprovati gli articoli 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 nel testo originario della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27.

4. In attesa della nomina degli organi da parte del Consiglio regionale e per consentire la prosecuzione dell’amministrazione degli enti, nonché per costituire le condizioni per l’insediamento degli organismi istituzionali, è nominato un commissario straordinario per ciascuna Aterp (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) con le procedure previste dall’articolo 22 della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27, se ed in quanto applicabili”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, in questo c’è un comma 5 che leggerei: “All’articolo 14, comma 1, dopo le parole <<è scelto>> sono aggiunte le seguenti parole <<con rapporto di natura fiduciaria>>”.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.

Nicola ADAMO

Questo articolo, come tutti hanno letto, riguarda una scelta di controriforma che si va ad attuare per la gestione delle aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica.

Si dice che questo è il modo per instaurare il rapporto fiduciario tra il governo e chi dirige le Aterp. In sé ha qui un principio giusto e legittimo, del resto chi vi parla è stato l’assessore che ha modificato una norma che ha comportato poi un cambio generalizzato nella direzione delle Aterp.

Non è da questo versante che voglio mettere in discussione questo diritto. Il problema però è un altro: non si può ricorrere alla legge ed anche ad una sua riforma sotto forma di espediente tecnico legislativo-giuridico soprattutto quando questa norma riveste i caratteri dell’antieconomicità della scelta.

E’ vero che il superamento della legge 27 nella precedente finanziaria ha consentito il superamento dei nominati che dirigevano le Aterp attraverso i consigli di amministrazione ed ha introdotto la figura del direttore generale che è stato nominato dalla nuova Giunta, però questa scelta fatta da una Giunta per motivi di potere si coniugava con l’interesse della pubblica amministrazione. Se è vero, come è vero, che dai dati che vengono fuori per quanto riguarda alcune Aterp in particolare Vibo Valentia e Crotone noi ci si trova in presenza di Aziende il cui bilancio si aggira intorno alla cifra del miliardo e di questi circa 500-700 milioni vengono spesi soltanto per sostenere le spese di rappresentanza dei consigli di amministrazione.

Oggi la Giunta regionale ci propone di ritornare ai consigli di amministrazione, senza nemmeno darci gli esiti per quanto sperimentali fossero della riforma attuata. Nessuno qui è venuto a dirci: vedete si è sbagliato qualche mese addietro, un anno fa a sopprimere i consigli di amministrazione per introdurre la figura del direttore generale. Abbiamo riscontrato tali svantaggi nella pubblica amministrazione! E non solo ma questa norma che ci fa ritornare ai consigli di amministrazione, contraddice quella che è sempre stata la linea dei governi del centro-destra.

Non è un caso che la sorte vuole proprio che questa proposizione che ha introdotto la figura del direttore generale è stata mutuata anche sulla base di un confronto che ci fu nella precedente legislatura sulla proposta di legge che allora era stata presentata dal governo di centro-destra e dall’assessore regionale pro-tempore onorevole Fuda.

Oggi si cambia linea, si ripropone il consiglio di amministrazione e non si accetta la sfida sull’innovazione più avanzata.

Io avrei potuto capire se qui stasera l’assessore ai lavori pubblici e il Presidente della Giunta, il governo, la maggioranza fossero venuti a dirci “ badate stiamo sbagliando, avete sbagliato, vi proponiamo questo altro tipo di riforma.”

Non lo so. Io sostengo che in via definitiva le Aterp debbano essere superate e che tutta una serie di competenze debbano passare ai comuni e alle province e che la Regione debba pervenire ad una ipotesi di agenzia regionale unica per quanto riguarda la parte dell’assistenza tecnica rispetto all’edilizia residenziale pubblica.

Non vi state misurando su questo terreno. Anche qui, onorevole Galati, c’è l’altro principio a cui mi richiamavo prima. Cioè, non una volontà riformatrice ma restauratrice, al fine di trovare un modo per cambiare sostanzialmente i vertici aziendali.

Anche qui, se voi poco poco fate sviluppare il principio e il ragionamento della coerenza, non avrete difficoltà anche a risolvere questo problema.

Avete un po’ di fretta, lo capisco, ma questo a volte vi fa sbagliare perché per cambiare cinque persone e nemmeno perché sono pure di meno, voi ammazzate cinque enti. Fatelo, ma noi non lo condividiamo e in maniera molto civile e responsabile consentiteci di esprimere questa posizione di netta contrarietà.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’onorevole Adamo dimentica che questa norma è figlia di una notte in cui furono approvate migliaia di articoli senza discutere, ora stiamo discutendo molto democraticamente su tutto. Praticamente fu punito un orientamento legislativo che aveva da meno di un anno dato vita a quella disciplina, che adesso si va a reintegrare perché bisogna riparare in democrazia il vulnus, che la legge, la pubblica fede ha subìto in quella occasione, per restituire credibilità alle istituzioni.

Un Consiglio regionale, che in una notte, per raggiungere gli obiettivi che l’onorevole Adamo vuole attribuire a questa maggioranza ha realizzato quel colpo di mano ha bisogno di essere in qualche misura ristorato delle ragioni della legge rispetto alle ragioni del potere.

Il significato profondo è che siamo in ipotesi assolutamente opposta a quella che sostiene l’onorevole Adamo e dettata da una “condizione normativa”. Questa legge che ha consentito alla Giunta che ha preceduto Chiaravalloti, cioè quella di Meduri, di nominare i commissari è sostanzialmente stata applicata nella sua fase dispositiva e deliberativa in periodo di vigenza della ordinaria amministrazione, quando cioè erano aperti i comizi elettorali e in talune ipotesi addirittura dopo che Chiaravalloti era stato proclamato Presidente.

Si dà il caso che in ipotesi del genere la norma che è di natura straordinaria, la nomina cioè dei commissari sottintende la presenza di una Giunta che abbia i pieni poteri. Mentre la Giunta che sopravvive al dato elettorale fino all’insediamento della successiva è una Giunta che ha solo poteri di ordinaria amministrazione.

La norma in esame, quindi, avrebbe dovuto essere già utilizzata, quella della legittimità o della illegittimità degli atti per revocare tutti quelli che erano, sono e restano illegittimi, con la conseguenza che la ricaduta sugli atti conseguenti a questi, o consequenziali come la nomina dei direttori e quant’altro, di per sé vengono ad essere inficiati perché la norma che sta a monte, cioè l’atto deliberativo, è un atto illegittimo.

Quindi, io raccomando alla Giunta di procedere alla revoca comunque di quegli atti, perché va dato atto che sono illegittimi, questo per stabilire il principio che, al di là di chi governa, bisogna anche governare tenendo conto che l’ordinaria amministrazione è ordinaria amministrazione e non si possono né fare atti illegittimi né assumere persone né fare altre cose di questo genere.

Quindi, in questo caso, il ripristino delle condizioni quo ante non significa che la Giunta e questa maggioranza intendono procedere verso una condizione che non sia di modifica dell’assetto normativo, e questa modifica probabilmente sarà attuata persino in regime di commissariamento, quindi non è detto che in effetti poi si vadano ad eleggere questi consigli di amministrazione. Intanto si afferma il principio, poi la modifica è nostro intendimento farla, sarà fatta perché vogliamo sia snellire che delegare alle autonomie locali, però vorremmo farlo in una condizione di “serenità”.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Napoli. Ne ha facoltà.

Giuseppe Giuliano NAPOLI

Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che, se le nomine che hanno riguardato le Aterp fossero state illegittime, la Giunta regionale in carica avrebbe provveduto alla revoca di quelle nomine, di quegli atti deliberativi; verosimilmente quelle nomine non sono illegittime e, conseguentemente, la Giunta in carica non ha revocate quelle delibere. Credo, peraltro, che l’emendamento in discussione darà impulso ad un contenzioso già nutrito, perché verosimilmente non dà conto e non si fa carico, né abbiamo avuto modo di ascoltare dalle parole dell’onorevole Pirilli, di che fine faranno in che modo i contratti attualmente vigenti con i direttori generali.

Ma vi è un’ulteriore contraddizione: nella settimana scorsa la Giunta regionale, attraverso l’assessore competente, ha provveduto a convocare i direttori generali delle Aterp calabresi e in quella occasione era stato chiesto all’assessore competente se, in ordine alla prospettiva, al futuro delle Aterp, ci fossero da parte della Giunta regionale e della maggioranza determinazioni che, in qualche modo, avrebbero potuto – come di fatto potranno queste determinazioni che il Consiglio regionale si sta determinando ad assumere – incidere sulla prosecuzione dell’attività delle Aterp stesse. In quella occasione, sono stati rassicurati che nessun intendimento vi era in tal senso da parte della maggioranza e che, anzi, la Giunta regionale attendeva da costoro, cioè dai direttori generali, relazioni e indicazioni in ordine all’attività che le Aterp sono chiamate a svolgere nei rispettivi territori provinciali.

Vorremmo comprendere, rispetto anche ai contratti vigenti, qual è il destino di questi direttori generali. Lo chiediamo per capire se domani la Regione Calabria sarà chiamata a corrispondere cospicui risarcimenti danni nei confronti di costoro che sono appunto stati nominati dalla Regione Calabria, così com’è accaduto di recente per un direttore generale di un’Asl calabrese, per il quale la Regione è stata condannata al pagamento di oltre 800 milioni di lire e con la trasmissione conseguente della sentenza alla Procura regionale della Corte dei conti.

Vorremmo capire, ancora, se la maggioranza ritiene assolutamente necessario procedere alla nomina dei commissari straordinari o se, viceversa, è disponibile ad un ragionamento al fine di giungere alle nuove nomine nella immediatezza della scadenza dei termini previsti dal bando pubblicato sul Bollettino regionale, con riferimento alle nomine in tutti gli enti, tra cui anche, evidentemente, saranno state inserite anche queste.

Noi crediamo che tutto questo può essere possibile e, senz’altro, si può evitare di procedere come si è proceduto e come si ha intenzione di procedere. Vale, comunque, il voto contrario della opposizione all’emendamento all’articolo 4 bis.

PRESIDENTE

Articolo 4 bis, commi 1, 2, 3, 4 e 5. Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 987 così come integrato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 988 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 5 è sostituito dal seguente:

3. Per gli interventi relativi al ripiano dei disavanzi d’esercizio delle aziende pubbliche e private che esercitano pubblici esercizi di trasporto locali, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150 miliardi, con allocazione al capitolo 2222107 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000. Al ripiano dei disavanzi di esercizio delle aziende pubbliche e private per l’anno 2000 si provvede entro i limiti delle disponibilità finanziarie autorizzate per lo stesso anno”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.

(Interruzione)

Esaminiamo solo i commi modificati rispetto al testo.

Diego Antonio TOMMASI

Presidente, io voglio esprimere il mio voto sul comma 1.

PRESIDENTE

Lei può esprimere quello che vuole. Ne ha facoltà.

Diego Antonio TOMMASI

Signor Presidente, onorevoli consiglieri, il comma 1 dell’articolo 5 prevede una spesa di 200 milioni per interventi urgenti e straordinari contro l’inquinamento dei rifiuti. Qui, oggettivamente, mi sorgono delle perplessità in quanto, come ben sappiamo, la nostra Regione è commissariata dal ’97 per l’emergenza acqua e rifiuti. Quindi, credo che sia un appostamento di spesa insufficiente visti i tagli che sono stati apportati,. Non riusciamo a comprendere come mai alla Giunta questa cosa sia sfuggita, perché si prevede la bonifica delle discariche di comuni di 20 mila abitanti. Riteniamo che sia già un servizio che espleta il commissario per i rifiuti.

Per quanto riguarda questo appunto il commissariamento rifiuti, chiedo alcuni chiarimenti al Presidente, che tra l’altro è il commissario per l’emergenza rifiuti, anche in seguito alle dichiarazioni dell’assessore Gallo ai giornali, il quale ha affermato che il commissariamento, l’emergenza non si poteva definire tale se dopo tre anni veniva prorogato di altri diciotto mesi. Quindi anche l’assessore all’ambiente della Giunta Chiaravalloti esprimeva le sue preoccupazioni e perplessità su questo.

Riteniamo, pertanto, che su questo commissario il Presidente Chiaravalloti deve darci, se lo ritiene necessario, una specificazione o lo stato dell’arte, dopo tre anni di commissariamento, in Consiglio o in Commissione competente, proprio per andare a verificare se gli obiettivi che si era prefissati il Governo, oggi sono raggiunti. Noi riteniamo che ci sia un forte ritardo, perché ancora ad oggi siamo all’1 per cento di raccolta differenziata, perché le bonifiche delle acque non vanno avanti. Credo che su questo dobbiamo confrontarci e capire anche lo stato dell’arte, perché va ad incidere finanziariamente sulle tasse dei comuni, perché nell’ultima finanziaria si prevede un aumento di 30 lire chilogrammo per ogni comune.

Quindi abbiamo veramente una situazione molto delicata che deve essere oggetto – ripeto – o di discussione in Consiglio o quantomeno nella Commissione competente.

PRESIDENTE

Sul comma 1 dell’articolo 5 parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Non l’emendamento, Presidente…

PRESIDENTE

No, il comma 1.

Luigi FEDELE, relatore

Sul comma 1, parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 1.

(E’ approvato)

Sul comma 2 dell’articolo 5, che non è stato modificato, parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 2.

(E’ approvato)

Sul comma 3, per come modificato, parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il comma 3, emendamento protocollo 988.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1479 a firma Tripodi: “Rubrica 2^ - Territorio – Articolo 5, comma 4.

Si propone di aumentare la somma prevista dal comma 4 dell’articolo 5, “Diritto di libera circolazione sugli autoservizi di linea regionali a particolari categorie di cittadini”, di lire 1.000.000.000 (un miliardo) da prelevare dal capitolo 2133104 “Spese per la realizzazione di programmi regionali attinenti il settore della caccia e dell’incremento della fauna selvatica”.

A valere sullo stanziamento previsto dal comma precedente la somma di lire 1.000.000.000 (un miliardo) è destinata per agevolazioni tariffarie a favore di disoccupati e inoccupati con oltre 25 anni di età iscritti da almeno tre anni nelle liste di collocamento”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Contrario all’emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1479.

(E respinto)

Emendamento protocollo 989 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 5, comma 7, è incrementata di lire 2 miliardi”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 989.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 990 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente comma:

8. Il comma 2 dell’articolo 7, il comma 7 dell’articolo 11 ed il comma 2 dell’articolo 29 della legge regionale 3 agosto 1999, n. 20, sono abrogati. La Giunta regionale, su proposta del competente assessorato all’ambiente e ai beni ambientali, provvede alla organica costituzione dell’Autorità Regionale Ambientale (Ara), previa revoca della deliberazione della Giunta regionale n. 2862 del 16 giugno 1997”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 990.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1477 a firma Tripodi: “Articolo 5, comma 8. Si propone di aggiungere il seguente comma:

Per lo svolgimento delle attività di gestione e di funzionamento degli organi di governo del mercato e delle politiche del lavoro nonché per l’attuazione del decentramento dei servizi per l’impiego e delle politiche del lavoro è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1 miliardo”.

Luigi FEDELE, relatore

C’è un altro emendamento, Presidente.

PRESIDENTE

Secondo emendamento…

Luigi FEDELE, relatore

L’emendamento Tripodi.

PRESIDENTE

Sì, lo sto dicendo. Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

(Interruzione)

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Intervengo su questo emendamento per ricordare alla Giunta regionale e alla maggioranza che la Regione Calabria è l’unica Regione che, purtroppo, non ha potuto procedere né nella precedente legislatura né ancora all’avvio di questa nuova all’approvazione della legge di recepimento del decreto legislativo 469. L’onorevole Scopelliti sicuramente ne è a conoscenza.

Per queste ragioni io mi sono permesso di presentare un emendamento per stanziare la somma di 1 miliardo che possa consentire, in questa fase, la gestione dei servizi per l’impiego e l’attuazione del decentramento che è previsto dal decreto legislativo 469, in attesa e nelle more dell’approvazione della legge regionale che io mi auguro avvenga al più presto.

C’era già un testo unificato e concordato da parte di tutti i gruppi consiliari della precedente legislatura e ritengo – per questo motivo ho chiesto di intervenire – che il Consiglio regionale, prima della pausa estiva, nella seduta o del 20 o del 27 luglio dovrebbe porre all’ordine del giorno – e per questo chiedo al Presidente l’inserimento – l’approvazione della legge di recepimento del decreto legislativo 469 e, in ogni caso, l’approvazione di questo emendamento per favorire la regionalizzazione delle politiche per il lavoro.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1477.

(E respinto)

Emendamento protocollo 991 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente comma:

9. Per le finalità di cui agli articoli 7, 8 e 10 della legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 “Norme per il trasporto pubblico locale”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni, con allocazione al capitolo 2222115 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 991.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1476 a firma Tripodi: “Articolo 5, comma 9. Si propone di aggiungere il seguente comma:

Per sostenere le attività dell’Osservatorio regionale sul lavoro minorile, istituito con la delibera dell agricoltura n. 165 del 20 marzo 2000, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 360 milioni, da prelevare dal capitolo 7001202”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

L’emendamento Tripodi? Siamo favorevoli.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1476.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 992 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente comma:

10. Al fine di concorrere al finanziamento degli interventi a favore della mobilità ciclistica – in aggiunta al concorso quindicennale dello Stato per gli anni 1998 e 1999, ai sensi della legge 19 ottobre 1998, n. 366 – è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 il limite di impegno di lire 600 milioni per la contrazione di mutui quindicennali, con allocazione al capitolo 2222213 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 992.

(E’ approvato)

Luigi FEDELE, relatore

C’è un altro emendamento all’articolo 5…

PRESIDENTE

Sì, secondo emendamento all’articolo 5, comma 10, protocollo 1515 a firma Tripodi, Meduri, Adamo ed altri: “Articolo 5, comma 10. Si propone di aggiungere il seguente comma:

Ai sensi dell’articolo 14 della legge 68/99 è istituito il Fondo regionale per l’occupazione dei disabili.

Per la costituzione del Fondo di cui sopra è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni da prelevare dal capitolo 4331103 “Spese per la gestione dei servizi socio-assistenziali”.

L’utilizzazione del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili sarà disciplinata con apposito provvedimento della Giunta regionale”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Siamo favorevoli, questo è un emendamento che anche il Presidente Chiaravalloti fa suo, c’è anche la sua firma.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1515.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1555 a firma Bova: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente comma:

11. Per il prolungamento ed il completamento del pontile ubicato presso l’aeroporto di Reggio Calabria, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000”.

Al maggiore onere si provvede con riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo ………… del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.

Giuseppe BOVA

L’emendamento fa riferimento all’aeroporto dello Stretto perché questo termine sia coerente e conseguente, infatti se si riuscisse a rendere coordinati e spediti i trasporti dall’altra sponda, dalla provincia di Messina e da Messina e fino a Roma, Milano e così via avremmo una curva crescente della mobilità.

A questo fine si pensa di collegare con un pontile mobile l’area antistante l’aeroporto con una struttura equivalente dall’altro lato. A questo fine sono stati finanziati degli studi con tecnici di livello e con un pontile mobile dal costo di poco più di 1 miliardo, si riuscirebbe in tempi brevi ad ottenere questo tipo di risultato.

Oltre che una iniziativa positiva ricordo che l’aeroporto in oggetto è per il 51 per cento di proprietà regionale e quindi l’emendamento si motiva da sé, la cifra è enorme e quindi lo sottopongo alla votazione dei consiglieri della maggioranza e della Giunta per accoglimento positivo della proposta.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Pirilli.

Umberto PIRILLI

Signor Presidente, posso portare qui una testimonianza diretta. Questo pontile doveva essere inaugurato dal sindaco della città Falcomatà e da me allora in qualità di Presidente della provincia circa 3 anni addietro. E il servizio con check in da Messina a Reggio era stato annunciato dalla stampa e già prefissata una conferenza stampa per l’inaugurazione di questo servizio.

Devo anche dire che la Regione non è proprietaria al 51 per cento dell’aeroporto ma è socia al 50 per cento della società Sogas che gestisce i servizi aeroportuali. In questa veste come socia di maggioranza ha la responsabilità maggiore per la buona conduzione e per i risultati.

L’onorevole Bova diceva una cosa sacrosanta, cioè l’implementazione dei servizi, il miglioramento della qualità del servizio potrebbe attrarre verso l’aeroporto di Reggio Calabria un flusso di viaggiatori che in questo momento dalla Sicilia orientale e dalla provincia di Messina si è spostato sull’aeroporto di Catania.

Questo è un problema reale, onorevole Bova, ma è anche vero il fatto che la gestione della Sogas è stata fallimentare per anni, devo dire con un pizzico di amor proprio e di orgoglio, personalmente ho contribuito al suo risanamento con una gestione commissariale del professore Dominici dell’Università di Messina, il quale per tre anni, per una cifra modesta, mi pare complessivamente di 30 milioni, ha sostanzialmente contribuito al risanamento, che era di miliardi ogni anno, del deficit dell’aeroporto.

Credo che la situazione da questo punto di vista della gestione non sia migliorata e purtroppo è il contrario. A prescindere dal merito, bisogna che si sappia, cioè che ci sia un resoconto e un rendiconto, perché la Regione in questo momento si troverebbe a finanziare ulteriormente con 1 miliardo e mezzo un’opera, la Regione stessa avrebbe dovuto sapere e sa, che doveva essere pronta già tre anni addietro, inaugurata già tre anni addietro.

La mia richiesta è agli organi della Sogas, vedevo prima qua il Presidente della Sogas, perché intanto ci facciano sapere lo stato dell’arte, perché questo pontile che doveva già funzionare non funziona. Poi, mi permetto anche di dire che ci sono risorse nell’ambito del decreto Reggio… Non perché qui stiamo cercando di trovare le risorse, ma per vedere se è possibile trovare uno scampolo di risorse per i lavoratori degli Lsu o degli Lpu per il completamento, assessore Scopelliti, almeno quelli necessari a completare l’anno perché le risorse allo stato queste sono. Potrei anche dire all’onorevole Bova che le avete consumate tutte ma dico che ci sono invece 5 mila miliardi e passa di avanzo, di non investiti, comunque di non disponibili allo stato attuale.

Quindi, una volta chiarite da parte della Giunta le posizioni. credo che si possa procedere, in una fase successiva se non è percorribile adesso (ma io ritengo che lo sia anche speditamente perché pure la Regione è parte insieme al comune e alla provincia del decreto Reggio), ad utilizzare questa modesta cifra rispetto alle risorse che sono rimaste dagli appalti, che sono disponibili e sono parecchie decine di miliardi.

Quindi si potrebbe fare con una o un’altra provvidenza.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.

Giuseppe BOVA

L’onorevole Pirilli ha motivato in maniera immaginifica un suo no. Io ho una mia opinione, non è all’ordine del giorno come funzionino o no gli organi preposti alla funzione della Sogas, ciascuno ha le sue opinioni e le mie sono diverse. Il problema allora qual è? Se rispetto ad una questione di questo tipo che doveva essere affrontata da altri e evidentemente non è stato fatto, a fronte di uno studio di fattibilità positivo, a fronte di una spesa abbastanza modesta questo Consiglio regionale oggi ritiene di doversene fare carico.

Io la considero una priorità e non è una questione di intervento localistico, considero velocizzare i rapporti tra lo Stretto e tra lo Stretto e il resto del Paese una delle priorità per cui le risorse si possono e si devono voler trovare.

La valutazione in questo caso dell’onorevole Pirilli, della maggioranza e della Giunta è diversa e me ne dispiace, non la comprendo e prendo atto che si dice: se si può lo affronti qualche altro, purtroppo, tutto qui.

Umberto PIRILLI

Presidente, per precisare che la maggioranza non è contraria a velocizzare il trasporto perché mi pare che ci sia stato da parte dell’onorevole Bova un malinteso.

(Interruzione)

Lo ripeto per chi ci ascolta e poi traduce per quello che mi riguarda quasi sempre male le mie opinioni all’esterno.

L’opinione della maggioranza che io esprimo è: visto che il pontile era pronto ed era stata annunziata alla stampa la sua inaugurazione, perché serve ancora 1 miliardo e mezzo? E’ posta in discussione in questo momento la serietà degli studi effettuati? Perché se un’opera è pronta da inaugurare, non si capisce perché dopo tre anni servono ancora mille, cinquecento milioni o 1 miliardo e mezzo.

Io ho solo detto che i responsabili presentino alla Giunta i rendiconti sulle opere, i programmi, i progetti, la serietà di quell’impostazione. Giustifichino perché non si è realizzato e dopo di che noi da qui a due mesi dobbiamo rivederci e in fase di assestamento potremmo benissimo farlo.

Siamo a favore però non vogliamo buttare a mare i soldi, questo è il principio di questa maggioranza, non buttare a mare i soldi, le risorse pubbliche.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1555.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1490 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 5, comma 11. Si propone di aggiungere il seguente comma:

Ai sensi dell’articolo 78, comma 4, della legge 448/98, la Regione provvede a costituire la Commissione regionale e le Commissioni provinciali per l’emersione del lavoro non regolare.

La Giunta regionale provvederà con apposita delibera a definire le modalità e i criteri di funzionamento delle predette Commissioni.

Per le attività ed il funzionamento della Commissione regionale e delle Commissioni provinciali per l’emersione del lavoro non regolare è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300 milioni”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

(Interruzione)

La parola all’onorevole Tripodi.

Michelangelo TRIPODI

Signor Presidente, prendo atto che ancora una volta sulle questioni che riguardano i lavoratori e il lavoro calabrese c’è un atteggiamento di chiusura da parte della Giunta e della maggioranza. Debbo dire che, tra l’altro, la proposta di emendamento che qui è stata presentata serve solo per fare un’operazione di recepimento dell’articolo 78, comma 4, della legge 448 del 1998, la legge finanziaria ’98, che prevede che le Regioni abbiano l’obbligo di costituire la Commissione regionale e le Commissioni provinciali per l’emersione del lavoro non regolare. Un problema molto serio, se teniamo conto che nel ’98 e nel ’99 solo nella regione Calabria ci sono stati 62 morti per incidenti sul lavoro. Noi abbiamo bisogno di una politica e di interventi e di strumenti.

Peraltro, debbo dire che, in questo senso, avevo presentato un emendamento collegato a questo problema della Commissione per l’emersione del lavoro non regolare, che riguardava i temi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’attuazione della “626” in Calabria e sull’esigenza di un intervento della Regione che oggi assume le politiche per il lavoro e quindi deve assumere anche le iniziative a tutela, a difesa e a salvaguardia dei lavoratori, delle loro condizioni di lavoro, quindi l’idea e la proposta andavano nella direzione di favorire una iniziativa in questo senso.

Evidentemente anche in questa direzione c’è sordità e chiusura netta, ne prendiamo atto, non possiamo che accettare la logica dei numeri, ma solo la logica dei numeri, rispetto poi a provvedimenti dovuti e alla necessità di applicare le leggi dello Stato che non sono leggi che valgono per altre Regioni e non per la Calabria, credo che il Presidente Chiaravalloti lo sappia bene, certamente meglio di me, avremo bisogno di applicarle.

Cominciamo col farlo garantendo gli strumenti di tutela e di difesa dei lavoratori calabresi.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Scopelliti. Ne ha facoltà.

Giuseppe SCOPELLITI, assessore al lavoro

Intervengo per rispondere al collega Tripodi, evidenziando che questa Giunta ha testimoniata l’attenzione sulla questione lavoro anche accogliendo, se non vado errato, due emendamenti presentati dal collega Tripodi che andavano nella direzione di una proposta costruttiva e sicuramente interessante. Quindi la Giunta, la maggioranza ha accolto i suoi due emendamenti.

Questo non è possibile accoglierlo o, meglio, forse c’è grande disponibilità da parte della Giunta ad accoglierlo, ma è bene riferire anche all’onorevole Tripodi e ai colleghi che magari non sono a conoscenza che alcuni passi in questa direzione sono già stati fatti. Infatti, il Presidente Chiaravalloti ha incontrato già da qualche settimana il dottor Meldolesi, responsabile per la Presidenza del Consiglio dei ministri della Commissione per l’emersione, e hanno già avviato un confronto sulle strade da perseguire per realizzare anche in Calabria la Commissione, partendo da una Commissione regionale e poi, ovviamente, favorire le procedure per le Commissioni provinciali.

Quindi, in sostanza, l’emendamento è accolto, c’è la parte dei 300 milioni che sembra superflua, in quanto vorremmo prima attendere l’esito di questo confronto col Governo centrale per capire quali sono i finanziamenti che il Governo mette a disposizione e quindi diciamo che la nostra è un’azione tesa a valorizzare questo tipo di proposta, perché nei fatti abbiamo già avviato le procedure.

Non è un modo per respingere, un’indifferenza o un distacco dalle problematiche del lavoro, è un modo per anticiparle, è già quanto la Giunta, il Presidente soprattutto, per sua iniziativa ha già provveduto a fare.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1490, testé discusso.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1511 a firma Meduri, Adamo, Fava ed altri: “All’articolo 5 aggiungere il seguente comma:

E’ autorizzata la spesa di lire 10 miliardi da destinare alle università della Calabria come contributo al finanziamento della realizzazione delle opere infrastrutturali per servizi di parcheggio nel campus universitario di Arcavacata”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

(Interruzione)

La parola all’onorevole Adamo.

Nicola ADAMO

In questo emendamento mi sono fatto carico di riportare un impegno solennemente assunto dal precedente governo regionale, ma – da quanto ho appreso dalla stampa – anche dal nuovo, in riferimento ad una problematica assai difficile che riguarda una vertenza in atto presso l’università della Calabria. Quella vertenza è in attesa di risoluzione sotto l’aspetto strutturale, non c’è dubbio che si dovrà andare a concordare tra governo regionale e Governo nazionale il modo e la forma per il completamento di un programma che riguarda la struttura universitaria, secondo il progetto originario.

Nel frattempo, è stata già adottata una misura di transizione riconoscendo all’università della Calabria, che ne aveva fatto domanda anni addietro, la corresponsione di un fondo minimo per la costruzione di alloggi da destinare a residenti universitari. Insieme a quella misura, si era pervenuti ad una intesa secondo la quale il Consiglio regionale l’avrebbe già dovuto fare se l’avesse approvata nella precedente legislatura, cioè in sede di bilancio stanziare un contributo, della entità che l’emendamento richiama, per consentire l’avvio della costruzione e della realizzazione di opere destinate a parcheggio e soddisfare una duplice esigenza: da una parte, affrontare la parte servizi, cioè lì, in quel campus, c’è una mobilità quotidiana di 20-25 mila persone e non c’è una struttura che sia una sola, di parcheggio; dall’altra utilizzare l’avvio di questa opera attraverso l’istituto della concessione, individuando l’università della Calabria come soggetto destinatario, per evitare la messa in cassa integrazione e quindi l’anticamera del licenziamento di un numero elevato di lavoratori che dipendono dall’azienda Bocoge.

Se questa sera non si trova il modo di decidere in merito, è chiaro che viene meno uno degli anelli fondamentali per chiudere bene questa vertenza a livello nazionale. Quindi, penso che sia un atto di responsabilità quello che il Consiglio dovrà fare e per la decisione da assumere nel merito di questo finanziamento,, anche se dall’opposizione noi non ci vogliamo sottrarre e per questa ragione abbiamo presentato questo emendamento. In sede di Commissione ci è stato detto che non si approva, prendiamo atto che anche su questo si dice una cosa e se ne fa un’altra.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Zavettieri. Ne ha facoltà.

Saverio ZAVETTIERI, assessore alla pubblica istruzione Mi dispiace che debba essere io a fare alcune osservazioni su questo emendamento, credo primo firmatario l’onorevole Adamo, ma sottoscritto un po’ da tutti i gruppi di opposizione, per due ordini di ragioni: la prima,, mi sembra debole la motivazione, anche se siamo attenti ai problemi del lavoro, e utilizzare una esigenza effettiva di continuità di lavoro da parte della maestranze per porre un problema così grande e così complesso come quello delle opere infrastrutturali e dei servizi di parcheggio del campus universitario di Arcavacata, perché noi in questo modo entreremmo in un circolo vizioso secondo il quale, unicamente per il nobile proposito di garantire il lavoro alle maestranze, dobbiamo forzare alcuni investimenti.

Poi, vorrei ricordare ai firmatari di questo emendamento, in particolare all’onorevole Adamo, che gli interventi per l’edilizia universitaria sono di stretta pertinenza dello Stato, quindi fanno parte dei programmi nazionali, per cui una ipotesi di questo genere andrebbe meglio rivolta al Governo e al ministero dell’università e della ricerca scientifica.

Per questo motivo noi siamo contrari in questa sede all’emendamento proposto.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1511.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1504 a firma Adamo, Pappaterra, Tripodi ed altri: “All’articolo 5 è aggiunto il seguente comma:

a) Al fine di favorire il risanamento edilizio ed urbanistico dei centri storici è autorizzato per l’esercizio finanziario 2000 il limite di impegno di lire 20 miliardi, il cui onere graverà sulla maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata al bilancio 2000.

b) Per le annualità successive si provvederà con gli esercizi finanziari di competenza.

c) Per le finalità di cui alla lettera a), privati, enti pubblici ed associazioni potranno accedere alla concessione di mutui da parte della Cassa depositi e prestiti cui la Regione parteciperà alla copertura parziale delle quote di ammortamento fino al 50 per cento della rata e comunque non superiore a lire 50 milioni.

d) I requisiti di accesso ai contributi riguarderanno le sole condizioni oggettive dell’intervento di risanamento proposto, privilegiando i centri storici delle aree urbane dei comuni capoluogo, i consorzi di comuni ed i comuni la cui crescita demografica risulti positiva nell’ultimo decennio.

e) La Giunta regionale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, predisporrà proposta di bando di concorso per l’accesso ai contributi per la copertura del parziale ammortamento dei mutui, da sottoporre al parere vincolante della competente Commissione consiliare, prima dell’emanazione definitiva”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Siamo contrari perché sono i fondi comunitari che possono provvedere, poi, a quanto richiesto qui dall’emendamento, quindi non essendoci la capienza in bilancio, siamo contrari.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Contrario.

(Interruzione)

La parola all’onorevole Bova.

Giuseppe BOVA

In sede di discussione generale avevamo sottolineato come alcune questioni potessero, rispetto alla spesa limitata, dare un segno positivo agli orientamenti da assumere in Calabria. Questo emendamento è proprio finalizzato a dare una risposta concreta a quell’obiettivo; noi abbiamo indicato l’obiettivo, come raggiungerlo, la quantità della spesa. Il problema è di tutti e della maggioranza in particolare, se assume questo punto come uno delle priorità o la priorità rispetto allo sforzo per dare un verso concreto e positivo al bilancio.

Noi ci consentiamo di ricordare come, rispetto alla somma di tanti impegni che hanno pure un loro senso, questo ha valore generale, interviene su uno dei punti di contraddizione acuta, in qualche maniera anticipa un atto legislativo che ha qualificato tutte quelle Regioni che hanno inteso intervenire su questo tipo di argomento.

Quindi, vorremmo conoscere l’orientamento concreto della maggioranza, anche perché, onorevole Fedele, non alcuni anni fa ma qualche mese fa, certo a posizioni diverse, questo costituiva uno degli elementi dirimenti per un accordo maggioranza - minoranza in Consiglio. Lo ricordo a me stesso e pure a voi: era uno dei punti sottolineati dall’allora minoranza e qualcuno è tornato qui per dire se ci fosse questo, noi faremmo una scelta positiva da sottolineare alla comunità calabrese e ai comuni calabresi. Ora noi chiediamo di farlo, vogliamo capire che cosa è cambiato rispetto ad allora, ma in positivo lo dico, senza alcuna forzatura politica.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Fedele.

Luigi FEDELE, relatore

Onorevole Bova, non è cambiato niente, anzi certamente anche sul risanamento edilizio ed urbanistico dei centri storici – credo che anche la maggioranza sia d’accordo – il problema è soltanto del finanziamento, quindi siccome si può sopperire appunto a questo discorso con i fondi comunitari, quindi con l’Agenda 2000, anzi probabilmente anche forse con una cifra superiore a quella da lei qui indicata, certamente il nostro interesse è andare in questa direzione. Quindi, siamo concordi sulla iniziativa, ma non in questa fase perché il bilancio non consente di reperire questi fondi; solo per questo siamo contrari, non certamente per la bontà dell’iniziativa.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1504.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1484 a firma Tripodi, Meduri, Bova ed altri: “Si propone di aggiungere all’articolo 5 il seguente comma 13:

Le somme residue disponibili e non utilizzate relative allo stanziamento straordinario di lire 30 miliardi di cui alla Convenzione Regione Calabria-Ministero del lavoro (delibere della Giunta regionale n. 110 del 28 gennaio 2000 e n. 296 del 20 marzo 2000) sono utilizzate per garantire anche ai lavoratori in mobilità ex articolo 7 decreto legislativo 468/97 l’erogazione del sussidio mensile spettante ai lavoratori socialmente utili”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Io chiedo di intervenire su questo emendamento per illustrarlo, perché credo che sia importante e delicato, riguarda oltre mille lavoratori calabresi, i cosiddetti ex articolo 7 del decreto legislativo 468. Questi sono lavoratori che sono stati espulsi dai processi produttivi e hanno avuto una trafila, la cassa integrazione, poi sono passati in mobilità e sono stati utilizzati dai Comuni e da altri soggetti pubblici in attività socialmente utili, pur non rientrando, purtroppo, per le interpretazioni e anche per le disposizioni del “468”, nel bacino dei lavoratori socialmente utili a tutto tondo, non hanno goduto del sussidio spettante ai lavoratori socialmente utili. Pertanto, percepiscono una indennità di mobilità, finita la quale e finito il periodo – mi pare siano ventiquattro mesi di mobilità, non ricordo precisamente – questi lavoratori che sono stati costretti a lasciare il posto di lavoro nella fabbrica, nell’azienda, rischiano di trovarsi sulla strada senza avere alcuna garanzia di ammortizzatore sociale. Ce ne sono già tanti fuori che hanno concluso l’indennità di mobilità, il periodo di mobilità e non hanno alcun tipo di garanzia.

La proposta che si avanza formalmente, Presidente, è quella di utilizzare le somme residue che la Regione Calabria ha avuto dal ministero del lavoro con la convenzione firmata nel febbraio 2000, la Regione ha avuto circa 30 miliardi, 29 miliardi e 500 milioni, mi pare che di queste somme siano state utilizzate circa 23-24 miliardi. La proposta, ripeto, è quella di utilizzare le risorse che sono disponibili, se ce ne sono ovviamente, e comunque di trovare le risorse per questi lavoratori per dare una risposta anche a questi lavoratori precari, in modo da poter consentire anche a loro, utilizzando quelle risorse, di avere una garanzia, un minimo di tutela e di protezione sociale.

Credo che il Presidente debba valutare con attenzione questo problema che riguarda una vasta categoria di lavoratori, oltre mille in tutta la Calabria; in tutti i territori, in tutte le province della regione ci sono lavoratori ex articolo 7 e quindi vi invitiamo a valutare se è possibile andare ad un’approvazione e dunque ad una riflessione e ad un ripensamento da parte della Giunta e della maggioranza su questo emendamento e quindi una risposta positiva a questi lavoratori che credo ne abbiano il diritto, oltre che sicuramente un grande bisogno.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Amendola. Ne ha facoltà.

Francesco AMENDOLA

Non c’è l’onorevole Pirilli, il quale è molto attento a criticare e a cogliere tutte le occasioni per giudicare in modo molto duro un periodo di governo del centro-sinistra; non si rende conto, però, che almeno la logica di questa maggioranza è molto tormentata, anzi io ritengo che tende sempre di più a mostrare i muscoli verso i deboli e a concedere sempre di più a chi ha, a chi è forte. E’ una maggioranza che tende sempre più ad elargire prebende – e lo vedremo anche nel corso di questa seduta – alle categorie professionali medio-alte, ma quando si tratta di affrontare i problemi del lavoro e dei lavoratori, cerca sempre più di restringere la cinghia. Guardate, si nega qualcosa a questi lavoratori che non sono nemmeno considerati precari, ma addirittura sottoprecari, se consideriamo precari i lavoratori socialmente utili o di pubblica utilità.

Che cosa si chiede? Di mantenere un sussidio che già i lavoratori precari hanno, questi lavoratori non chiedono altro che un po’ di tempo per allinearsi agli altri 15 mila lavoratori che stanno in Calabria e che vivono di precarietà.

Ecco, io voto questo emendamento presentato da Tripodi perché ritengo che tiene conto di uno stato di disagio di questa regione e, badate, qua si fa riferimento a somme residue disponibili, significa che non impegnerebbe poi nemmeno più di tanto le casse e le risorse della Regione Calabria.

Presidenza del Vicepresidente Domenico Rizza

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Scopelliti. Ne ha facoltà.

Giuseppe SCOPELLITI, assessore al lavoro

A questo emendamento presentato dal collega Tripodi noi abbiamo prestato in Commissione la massima attenzione. Francamente, c’è una preoccupazione che voglio manifestare e ad alta voce, altrimenti faremmo un torto a noi stessi e soprattutto a quei lavoratori che hanno avuto noi come referenti in un momento che ha preceduto la tornata elettorale e oggi ancora di più. Io non parlerei di disattenzione di questo governo, di distacco rispetto ai problemi dei lavoratori, questa è politica spicciola, di poco conto, perché partiamo da un dato, cioè che questi lavoratori sono non precari, ma ancora più che precari –l’ha detto lei, onorevole collega - perché non la Regione, perché non questo governo regionale, ma il Governo centrale ha deciso che lungo la strada doveva disfarsi di migliaia di palle al piede che ha relegato nel Mezzogiorno.

Rispetto a tutto questo, dobbiamo fare un’analisi, cercando di trovare dei momenti di conforto per questi lavoratori, che hanno avuto un incontro col ministro Salvi, il quale si era impegnato personalmente a dare risposte rispetto al problema, modificando questo decreto legislativo. Da parte nostra, abbiamo detto che avremmo seguito con attenzione la problematica, infatti al primo incontro avuto col ministro personalmente mi sono fatto promotore di chiedere l’immediata modifica. L’ho anche ribadito in un incontro successivo a distanza di pochi giorni, col sottosegretario Morese. Ovviamente la risposta del Governo è stata quella che era impossibile procedere a una modifica di questa natura, perché non vi erano i presupposti.

Anche gli altri emendamenti che il collega Tripodi presenta, dove parla di assunzioni presso gli enti e altre cose, se non vado errato, di questi Lsu, Lpu, a mio giudizio, sono una sorta di errore politico, perché non è neppure questa la politica del Governo centrale. Lo stesso Morese, in un confronto telefonico col sottosegretario alla pubblica istruzione davanti a me, inveiva contro la scelta di assunzione del 30 per cento, perché, se si tende a tenere questi signori per un certo periodo per poi andare a formare società miste o cooperative per farli lavorare in un momento di esternalizzazione del rapporto, non si può pensare di assumerli, perché in Calabria, badate bene, forse neppure noi ce lo immaginavamo, rischiamo di arrivare a 20 mila unità che saranno tutte per intero sulle nostre spalle un giorno.

Allora rispetto a questo noi non abbiamo difficoltà ed invito il relatore in questa direzione ad accogliere questo emendamento, però la mia proposta, nei giorni scorsi., era quella – fatta anche dall’assessore Bagarani stamattina – di cercare all’interno di questo bilancio, per il quale francamente noi abbiamo lavorato cercando di offrire il meglio come contributo, almeno 3 miliardi per arrivare poi, eventualmente, alla variazione di bilancio ricercando altre somme.

Se questa può essere una soluzione e il dirigente – che ha collaborato con l’onorevole Tripodi, quindi non porto elementi nuovi – rispetto ai 29 miliardi mi dice che, probabilmente, di queste somme non rimane niente, noi possiamo approvare l’emendamento, ma la risposta da parte del governo regionale è: se rispetto a tutto questo non ci saranno somme residue, noi avremo “truffato” migliaia di lavoratori.

L’emendamento è accolto, perché se così dovesse essere, almeno per quello che riguarda il governo, se così si dovesse rivelare che rimarrebbero delle somme da poter attingere per finanziare questa proroga dei lavori, noi siamo disponibilissimi; il problema, secondo me, è che il Consiglio dovrebbe ricercare, con un atto di maggiore disponibilità nei confronti di questi lavoratori che sono circa 2.550 in Calabria, andando avanti magari qualche altra risorsa, magari– non so – anche 2 miliardi potrebbero bastare, probabilmente, per avviare questa fase di ripresa dei lavori; poi, successivamente, nella variazione di bilancio potremmo attingere una somma magari maggiore, una volta che abbiamo il panorama chiaro. Anche questo è un problema: non sappiamo quanti di questi 2.550 lavoratori sono disoccupati attualmente, perché sappiamo che molti ancora lavorano e quindi servirebbero forse pochissimi miliardi per riuscire a dare la continuità a chi ad oggi, invece, ha terminato la prestazione; anche perché rispetto a questo sappiamo molto bene che, sul piano di ripartizione che è stato realizzato, molti di questi diverranno disoccupati dal 1° gennaio del 2001, ed è forse la grande fetta dei lavoratori che fuoriesce.

Quindi noi, a mio giudizio, assessore, pur accogliendo questo emendamento che può tornare probabilmente utile, ma non sono sicuro di questo, forse la somma di 1 miliardo da recepire immediatamente questa sera potrà servire, onorevole Bagarani, a tamponare una situazione. Quindi invito il relatore e la Giunta ad accogliere questo emendamento, ma nel frattempo a lavorare per ricercare 1 miliardo, perché questo ci potrà servire per riavviare almeno una parte di questi lavoratori, fermo restando che – ribadisco – molti di questi termineranno le loro prestazioni dopo il gennaio del 2001, quindi è lì che poi dovremo intervenire massicciamente.

Questa è la mia proposta e mi auguro che non soltanto il relatore, ma tutti assieme possiamo costituire un tavolo anche immediato per ricercare 1 miliardo per dare un segnale di disponibilità e di sensibilità non soltanto da parte nostra, ma dell’intero Consiglio, visto che voi stessi avete proposto questo tipo di emendamento.

PRESIDENTE

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Il relatore vorrebbe sentire l’assessore al bilancio, a questo punto, perché certamente è inutile dire che noi saremmo d’accordo, però la compatibilità finanziaria la deve stabilire l’assessore al bilancio.

PRESIDENTE

Onorevole Fedele, chiedo scusa, qui c’è soltanto da approvare o respingere un emendamento. La richiesta dell’assessore al lavoro è altra, quindi per adesso procediamo alla votazione sull’emendamento Tripodi.

La parola all’onorevole Tripodi.

Michelangelo TRIPODI

…Ma c’è stato un intervento dell’assessore al lavoro che arricchisce la questione, avanzando una proposta che credo vada assunta, nel senso che dice che ci sono le somme residue, le verifichiamo, nel contempo mettiamo nella proposta una risorsa aggiuntiva. Credo che si possa accogliere, noi siamo per prendere atto della proposta dell’assessore Scopelliti.

PRESIDENTE

Onorevole Tripodi, trovare il miliardo da aggiungere ai 30 è una cosa che prescinde dall’approvazione dell’emendamento, è altra cosa; prima approviamo, se dobbiamo approvarlo, l’emendamento proposto, dopodiché si parlerà con l’assessore, con il dirigente, vediamo se possiamo trovare il miliardo richiesto.

Adesso andiamo a votare l’emendamento proposto dall’onorevole Tripodi, successivamente la Presidenza può accogliere come raccomandazione la richiesta dell’onorevole Scopelliti di rastrellare nelle pieghe del bilancio il miliardo aggiuntivo.

Ha chiesto di parlare l’assessore Bagarani. Ne ha facoltà.

Massimo BAGARANI, assessore al bilancio

Una sola precisazione: al di là del miliardo, ché ha ragione perfettamente il Presidente, ne discutiamo successivamente a questo, non ho difficoltà a sostenere l’ipotesi di approvazione di questo emendamento con una sola osservazione, cioè occorrerà evidentemente verificare da parte del ministero la volontà a destinare i fondi ad altro fine; il decreto legislativo prevedeva la destinazione dei fondi per una certa finalità.

Quello che noi potremmo fare, quanto ci impegniamo a fare non è destinare i fondi ad altra finalità, questo non possiamo farlo, ma è proporre al ministero una destinazione alternativa e vedere se il ministero ce l’approva, che è tutt’altra questione da quello che è scritto qui sull’emendamento.

Quindi, probabilmente, lo stesso emendamento con la stessa sostanza, ma con una piccola modifica di forma, cioè sia il Consiglio che la Giunta si impegnano a perseguire la strada, di richiedere al ministero, laddove emergano delle somme residue disponibili, un uso per destinazione alternativa e quindi in deroga al decreto legislativo, perché altrimenti così ci impegniamo su una cosa che potrebbe non essere possibile …

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

Possiamo accettarlo come raccomandazione…

(Interruzione dell’onorevole Tripodi)

PRESIDENTE

Benissimo… Onorevole Tripodi, non ha la parola, non può fare il tuttologo!

Siccome è emerso un dato tecnico rilevante che riguarda la disponibilità di quei fondi, allora io direi di raccogliere come raccomandazione sia l’emendamento sia la proposta dell’onorevole Scopelliti di trovare il miliardo aggiuntivo.

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

…come raccomandazione.

PRESIDENTE

Allora, questi emendamenti si intendono ritirati?

(Interruzione)

C’è una inesattezza rilevata dall’assessore Bagarani…

(Interruzione dell’onorevole Tripodi)

Allora mettiamo ai voti l’emendamento al comma 13 dell’articolo 5.

(E’ respinto)

Giuseppe SCOPELLITI, assessore al lavoro

…Forse non ci siamo capiti, perché forse badate ad altro oppure non ci intendiamo proprio. Questo è un emendamento che non sposta neppure una lira dal bilancio regionale, perché sono fondi impegnati dal Governo centrale nei confronti degli Lsu, Lpu con la convenzione fatta tra il ministero del lavoro e la Regione Calabria.

Rispetto a questo, io invito la maggioranza ad accogliere la proposta di Tripodi, che a mio giudizio può darsi che non troverà riscontro, ma perché comunque, se dovessero rimanere somme residue di quella convenzione, noi potremmo utilizzarle per questi lavoratori, fermo restando che quello che diceva il collega Bagarani è una verità, perché noi siamo obbligati a comunicare al ministero del lavoro qualsiasi variazione rispetto a quella convenzione, perché già così è stato fatto per altre cose.

Quando noi notifichiamo una modifica, se il ministero del lavoro ci dice che non è fattibile, non sarà responsabilità nostra, noi ci siamo accollati la responsabilità di accogliere questo emendamento perché lo riteniamo perseguibile come strada. Nel frattempo il Presidente della Giunta si è impegnato a ricercare la somma, da qui a breve, di 1 miliardo per ottemperare a un tipo di finanziamento immediato che invece ci possa dare un riscontro più tangibile.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Fedele.

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, dopo i chiarimenti dell’assessore Scopelliti e gli interventi dell’onorevole Tripodi che sono sempre molto chiari su questa materia, noi siamo favorevoli.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1484.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 5 per come emendato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1513 a firma Tripodi, Pappaterra, Adamo ed altri: “Articolo 6, comma 7. Dopo il comma 7 dell’articolo 6 è aggiunto il seguente comma:

I commi 1, 2, 3 dell’articolo 4 della legge regionale n. 27/99 sono estesi anche all’esercizio finanziario 2000”.

Agli oneri del presente articolo per complessive lire 6.644.160.000 si provvede attraverso la riduzione della somma corrispondente del capitolo 3601101”.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pappaterra. Ne ha facoltà.

Domenico PAPPATERRA

Presidente, colleghi, questo emendamento riguarda una delle partite più delicate della vita di questa nostra regione, cioè il lavoro precario di oltre mille lavoratori che, da qualche anno, sono aiutati ed incentivati dalla Regione Calabria attraverso il cosiddetto fondo per il sollievo della disoccupazione.

Noi siamo molto preoccupati di quello che abbiamo sentito oggi nella sottocommissione, dove ci è stata preannunciata su questo tema una linea cosiddetta della fermezza, soprattutto portata avanti dal Presidente della Giunta regionale, che vuole chiudere alcune vecchie partite come se con una bacchetta magica potessero eliminarsi tutte le emergenze di questa regione, restituendo responsabilità ad altri livelli.

Noi con l’emendamento cosa abbiamo chiesto? Che al vecchio fondo ordinario, che ormai da qualche anno non è più quello originario dei 10 miliardi e mezzo, il Consiglio regionale stasera, anche per l’anno 2000, estendesse i finanziamenti previsti con la legge 27 di variazione di bilancio del 1999 anche all’anno finanziario 2000, soprattutto rapportando i trasferimenti ai comuni interessati – e mi riferisco ai comuni di San Giovanni in Fiore, di Acri, di Nardodipace, della comunità montana di Verbicaro, ai quali poi si sono aggiunti successivamente i comuni di San Demetrio Corone, Casabona, Fabrizia e Longobucco –.Noi chiedevamo di estendere le previsioni finanziarie che per il 1999 sono state erogate a questi comuni, sulla base delle effettive giornate lavorative che queste amministrazioni hanno dimostrato attraverso la contribuzione Inps.

Noi, oggi, nella Commissione paritetica mista, Presidente Rizza, abbiamo constatato una presa di posizione da parte della maggioranza che è quella che di fondi aggiuntivi non se ne parla assolutamente e che, anzi, già è stato troppo confermare per il 1999 il vecchio fondo storico dei 10 miliardi e mezzo.

Noi non sappiamo se questa cosiddetta linea della fermezza è un comportamento che poi questa maggioranza riuscirà a tenere, tenuto conto – questo lo diciamo al Presidente Chiaravalloti – che su questi problemi negli altri anni anche le precedenti amministrazioni regionali di centro-destra e di centro-sinistra hanno impattato. Alla fine, pur dovendosi rapportare con un’opera riformatrice di questo fondo sollievo disoccupazione, non hanno potuto far altro comunque che modificare, almeno per gli anni precedenti, una impostazione che, diversamente, noi sappiamo era stata contestata sulle piazze, sulle strade, con gravi problemi di ordine pubblico.

Cosa abbiamo posto oggi, Presidente Chiaravalloti, in Commissione? L’abbiamo fatto con largo ed elevato senso di responsabilità. Noi abbiamo consegnato all’onorevole Fedele, relatore del bilancio, una nostra disponibilità come forze del centro-sinistra, di opposizione in questo Consiglio regionale a discutere con voi su un piano di riforma di questo fondo sollievo o comunque per il superamento e per lo svuotamento di questo bacino, che sappiamo non può essere protratto in eterno e soprattutto va riformato attraverso una impostazione che non sia quella tipicamente assistenzialistica, ma che possa guardare invece ad una possibile utilizzazione produttiva di questa larga massa di lavoratori.

Noi riteniamo che la linea che ha scelto la maggioranza, quella di dire “stoppiamo al fondo storico questa iniziativa incentivante” non sia sufficiente. Voi sapete più di noi che i comuni interessati a questa vicenda vi hanno posto con forza una effettiva necessità; ormai sono anni che si è andati al di là del fondo storico, questi comuni vi hanno chiesto con forza quantomeno di consolidare il fondo che è stato trasferito con l’assestamento di bilancio del 1999.

Noi non vorremmo, Presidente Chiaravalloti – conosciamo la sua linea, per questo ci rivolgiamo anche a lei direttamente, ce l’hanno resa nota oggi i colleghi della maggioranza – che, di fronte ad una decisione di questo Consiglio regionale che non dovesse corrispondere e, come è probabile, non corrisponderà, ove la maggioranza dovesse mantener ferma la sua linea, alle aspettative di centinaia di lavoratori che vivono di questo unico sostentamento, non hanno altre risorse sulle quali puntare e contare, che la Giunta regionale, il Presidente Chiaravalloti, il Consiglio regionale dovessero trovarsi costretti a rivedere una impostazione perché, magari, i prefetti delle nostre province, le forze dell’ordine e le autorità ci dicessero che è necessario dare delle risposte.

La Calabria è piena di conflitti sociali: voi avete ereditato o, meglio, avete trovato sul campo di battaglia tante di quelle vertenze che fanno accapponare la pelle a tutti e quindi è un lavoro immane ed ingrato. Noi, Presidente Chiaravalloti, le proponiamo una transizione morbida di questa vicenda. Noi, ripeto, le riaffermiamo la nostra disponibilità a fare in modo che si riformi questo meccanismo perverso che ormai da anni è stato portato avanti. Per il 2000 quello che noi chiediamo a lei e alla sua maggioranza è di confermare quelle che sono state le previsioni del bilancio di assestamento del ’99 e, quindi, fare in modo che noi insieme a voi sulla base anche di vostre proposte, si possa affrontare una discussione in una condizione di normalità e di agibilità politica ed amministrativa. Non vorremmo che tutti voi e noi fossimo poi presi con l’acqua alla gola da proteste sociali che rischiano poi di sfociare in sommosse che, in altri anni, hanno portato agli incendi dei municipi di questa realtà e a sommosse che hanno bloccato intere arterie stradali di questa nostra regione.

Noi, naturalmente, non vogliamo assolutamente alimentare questa impostazione, ecco perché vi rappresentiamo questa nostra disponibilità: ragioniamo insieme, assessore Misiti, su come superare questa impostazione, e siamo consapevoli noi più di voi, però facciamo in modo che per quest’anno a questa gente che – ripeto – vive esclusivamente di questa risorsa, si possa dare una risposta.

Noi lo diciamo con la consapevolezza che, peraltro, l’incremento di spesa rispetto al fondo storico non è straordinariamente eccessivo e rispetto a una miriade di emendamenti che sono stati approvati o che saranno approvati in seguito si può porre con molta attenzione fede a questo elemento di valutazione che riguarda i lavoratori del fondo sollievo.

Ecco perché – concludo l’illustrazione dell’emendamento – noi vi chiediamo formalmente di estendere, assessore Dima, anche a quest’anno 2000 le stesse previsioni di spesa che ormai si sono consolidate sulla base dei contributi Inps e poi ragioniamo insieme, quando l’assessore Bagarani ci proporrà il suo nuovo bilancio, quello che ha annunciato essere il bilancio della grande riforma finanziaria di questa Regione, anche di come questa vicenda va vissuta.

Io non vorrei essere nei panni di tanti colleghi oggi della maggioranza che anche in questi comuni hanno trovato sicuramente cittadinanza e consenso, io non lo so se durante la vicenda elettorale hanno detto che la Regione avrebbe adottato questa linea del rigore e della fermezza, non sarebbe stato facile in alcune circostanze.

Ecco perché dico, Presidente Chiaravalloti, insieme voi e noi su questo tema confrontiamoci, siamo disponibili anche noi a metterci in discussione e a rinunciare, per certi versi, ad una convinzione e ad una impostazione che ormai deve essere superata, però oggi la transizione sia morbida e non traumatica, perché potremmo trovarci di fronte a proteste dal livello incontenibile che, molto probabilmente, poi costringeranno la Giunta regionale a rivedere questa impostazione.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Adamo.

Nicola ADAMO

Io parlo a favore di questo emendamento, perché su questa materia già altre volte ci si è soffermati in Consiglio regionale e già altre volte anche la riflessione dei governi regionali è stata fortemente impegnativa.

Abbiamo appreso oggi di una lettera che il Presidente Chiaravalloti avrebbe indirizzato ai sindaci dei comuni; io dico che, in via di principio, non è sbagliata quella tesi: farsi carico dal governo regionale di un utilizzo produttivo anche di fondi e di risorse pubbliche per generare lavoro, mi pare che sia la prima prerogativa che dobbiamo avere. Dico questo perché noi non ci vogliamo sottrarre, come opposizione, a questo tipo di sfida, che è la sfida di una modernizzazione e di una innovazione di questa regione, del suo tessuto produttivo e della sua organizzazione del lavoro. Va detto, però, nel contempo, che di per sé non è da definire improduttiva la spesa che è stata erogata e che ha generato diversi interventi nei comuni citati nel fondo.

Qualcuno si interroga: “Ma perché proprio quei comuni?”. Perché, vedete, è successo un fatto semplicissimo nel corso degli anni, che sarebbe non onesto non tenere presente anche in questa fase: nel mentre c’era un blocco, per esempio, della legge 442 che impediva il turn over nel settore della forestazione, nei comuni dove c’era un antico, tradizionale insediamento di forestazione produttiva, si è andati via via a un depauperamento e in altre zone dove si è sforato, magari anche senza controllo, tutto questo non è accaduto. Cioè abbiamo, in qualche modo, assistito all’utilizzo di questo fondo persino come una sorta – va detta la verità – di forestazione parallela, che è servita comunque alla realizzazione di opere di manutenzione di pezzi di territorio che, altrimenti, erano stati consegnati al degrado.

Oggi ci poniamo il problema di un suo superamento, lo diciamo con molta forza in questa sede e non per finta, noi siamo per il superamento del fondo. Vediamo, però, come accompagniamo il superamento, l’obiettivo del superamento del fondo, lo sosteniamo con una politica alternativa, perché se invece questo non accade, come giustamente ha detto l’amico e collega Pappaterra, noi abbiamo sul campo soltanto le tensioni sociali senza poter parlare il linguaggio della proposta e della individuazione di una linea e di una prospettiva, in una fase in cui la situazione è completamente diversa rispetto agli anni passati, perché noi ci lasciamo alle spalle una programmazione, il Por (il programma operativo regionale) che dà opportunità anche per ragionare ad Acri e a San Giovanni in Fiore. Dobbiamo insistere su alcune di quelle direttrici, abbiamo provvedimenti, le politiche governative nazionali sono state approvate, che cominciano a dare e possono dare i primi effetti proprio nei prossimi mesi e nei prossimi anni…

PRESIDENTE

Onorevole Adamo, la prego di stringere…

Nicola ADAMO

…c’è una situazione più dinamica che da qui, realisticamente e credibilmente, ad un anno massimo, da qui al prossimo documento contabile di bilancio, noi riusciamo a governare e a controllare.

Trematerra non c’è in Aula: ha parlato alla riunione della Commissione e poi è andato via. Capiamo la sua difficoltà, e come la comprendiamo, solo che l’avremmo voluto in quest’Aula ad essere combattivo, per spiegare anche una proposta che egli stamattina ci ha formulato. Trematerra, nella sottocommissione, ci ha detto: “Perveniamo ad un provvedimento attraverso il quale diciamo che quest’anno chiudiamo il fondo sollievo; ritorniamo ad un contributo straordinario una tantum che non sia una lira in più rispetto alle giornate certificate dall’Inps rispetto all’anno precedente, sapendo sin da ora i sindaci, i soggetti destinatari, il Consiglio regionale che il tema non si ripropone per l’anno prossimo. Assumiamo questa misura in via transitoria per avere i sei mesi di tempo necessari non per inventare una riflessione ma, in continuità con quanto era stato già fatto nei mesi passati, per trovare soluzioni strutturali alternative, sapendo che non per tutti ci debbono essere i provvedimenti, le garanzie e le tutele, ci possono essere opportunità che vengono generate rispetto alle quali anche i lavoratori o i disoccupati si debbono industriare”.

Noi siamo d’accordo con la proposta Trematerra – in questo momento non c’è –, sentiamo il dovere su questo di avere una dichiarazione da parte del governo regionale; vediamo molto pericolosa una chiusura sic et simpliciter di questa questione, ci fa esprimere molte preoccupazioni di ordine sociale.

PRESIDENTE.E’ stato chiamato in causa il governo regionale: vuole dire qualcosa?

La parola all’onorevole Chiaravalloti.

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

Prendiamo atto che, finalmente, anche da questa parte si accetta il superamento della linea del fondo storico, ché di storico mi pare che abbia il privilegio, l’ingiustizia, la prepotenza, il sostegno di interessi partitici particolari, nient’altro, perché non vedo come in una Calabria tormentata da disoccupazione in tutte le sue zone, in tutte le sue vie, debba in un solo posto e per sostenere le ragioni non so di chi, tenersi avanti un fondo storico, cioè un relitto di assistenzialismo che non trova nessuna giustificazione, né umana né politica. Si tratta di un provvedimento di estrema demagogia che si incide nella linea dell’assistenzialismo, del rifiuto dell’affrontare i problemi a viso aperto.

Il governo regionale comprende il dramma della disoccupazione e i drammi che i lavoratori subiscono, ma per tutti. Il governo regionale è per la linea del superamento morbido, tant’è vero che per quest’anno ha stanziato una somma che deve alleviare e che deve porre immediatamente i lavoratori di fronte alla cesura di quella che era una comoda abitudine.

Devo notare che questo fondo storico ha avuto, nel tempo, un naturale incremento, laddove invece c’era da aspettarsi che per ragioni di turn over molti uscissero fuori e quindi diminuisse; invece è andato anche incrementando perché ha dimostrato che, una volta aperte le maglie, la demagogia riesce a gonfiare tutto.

Non è la linea su cui questo governo si vuole muovere, no alle speculazioni degli interessi forti, no ai tentativi di prevaricazione di chi vuole distorcere gli interessi pubblici a favore di gretti interessi privati, no alle demagogie. Questa è la linea del governo regionale.

PRESIDENTE

Il relatore? La Giunta è contraria…

(Interruzione)

Prego, onorevole Mistorni.

Giuseppe MISTORNI

Debbo intervenire su questo argomento, anche perché siamo preoccupati e convinti che questo modo di procedere nei vari anni non può durare e bisogna trovare soluzioni alternative, e su questo siamo d’accordo col Presidente Chiaravalloti.

Queste cose, Presidente Rizza, mi ero permesso di dirle nella campagna elettorale appena trascorsa a Verbicaro, un paese montano dove circa 200 di questi giovani trovano occupazione e sbocco lavoro proprio con il sollievo disoccupazione, considerato che Verbicaro è uno dei paesi a più alto rischio dal punto di vista idrogeologico, quindi rendono un servizio alla collettività. Ho cercato di dire: “Stiamo attenti, perché bisogna trovare forme di superamento di questa forma”. Quando ho pronunciato questa parola, ho avuto fischi, non mi hanno fatto continuare il comizio e, guarda caso, uomini, cittadini, lavoratori che tradizionalmente votavano a sinistra hanno votato il centro-destra. Questo perché mi ero azzardato a dire: “Stiamo attenti, bisogna regolamentare questo settore, perché non può andare avanti così”. Non ho potuto pronunciare altro, perché mi hanno fischiato. Queste cose le abbiamo dette a San Giovanni in Fiore e in altre realtà.

Abbiamo cercato anche, quando ho fatto l’assessore alla forestazione, di superare la famosa “442”: non c’è stato verso, e qua noi ci troviamo di fronte a giovani che cercano di sostituire quella manodopera che proveniva dalla forestazione tradizionale che non c’è più. Presidente Chiaravalloti, le faccio un esempio: Longobucco aveva circa quattro anni fa 1.500 addetti alla forestazione, oggi ne ha 300 perché c’è stato il turn over, lo svecchiamento.

Allora come si fa a negare questo fondo a quelle realtà che hanno una vocazione notoria, quella della salvaguardia del patrimonio boschivo ai fini idrogeologici, eccetera e dove è l’unico sostentamento, l’unica possibilità di occupazione? Cerchiamo assieme di trovare le soluzioni che pongono fine a questo, però non possiamo oggi, Presidente… Con molta gradualità, però dobbiamo trovare anche le possibilità che sostituiscono questo meccanismo.

Cominciamo a dire che non possiamo noi superare la “442., perché la “442” è del 1984. Però, il Presidente e l’assessore mi insegnano che 150 miliardi per l’accordo di programma sono fondi regionali e altri 150 miliardi provengono da fondi dello Stato.La quota parte che noi come Regione mettiamo a cofinanziamento per il problema della forestazione, troviamo il modo come rendere ordinaria questa forma straordinaria e che, per alcuni versi, privilegia, ma secondo me non è così perché quelle realtà non hanno altre possibilità di lavoro, altri sbocchi occupazionali.

Caro Presidente, qua non si tratta di interessi privati, sono solo dei poveri lavoratori della terra, che cercano di mettere in atto dei progetti che i comuni, che le associazioni predispongono a salvaguardia del territorio.

Vigiliamo, in attesa che si normalizzi, perché non ci siano altre assunzioni, e su questo siamo d’accordo e tutti quanti dobbiamo fare la nostra parte, senza considerare maggioranza e opposizione, però non possiamo d’emblée chiudere un capitolo che si sta trascinando da circa quindici anni senza trovare l’alternativa che dia una risposta positiva a questi lavoratori.

PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta.

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

La nostra regione è fatta di 409 comuni e non di sette; certe soluzioni vanno trovate per tutte le zone della Calabria in spirito di uguaglianza, di solidarietà sociale massima. Noi ci aspettiamo da voi, visto che condividete le ragioni della politica del governo, le tendenze, un grosso contributo per arrivare alla soluzione di questi problemi, un contributo da cui siano alieni profili estortivi che io sento echeggiare ogni tanto.

(Interruzione)

…collaborare…

(Interruzione)

… e nel bilancio di questa sera ne avete fatte parecchie.

Nuccio FAVA

Lei ha fatto discorsi che potevano Bossi o Formigoni…

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

Lascio a lei la responsabilità dei suoi paragoni. Finora ho sentito dal suo banco provenire anche profili estortivi, minacce di rivoluzione e di incatenamento: mi auguro che restiate estranei a queste vicende.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Dima. Ne ha facoltà.

Giovanni DIMA, assessore all’agricoltura

Io mi auguro, Presidente, che l’opposizione, fedele quantomeno ai primi due interventi, quelli del collega Pappaterra e di Adamo, prosegua la strada del confronto e non delle battute, se mi consente l’onorevole Fava, molto ma molto superficiali.

Assumere delle iniziative, anche decise, forti, così come ha assunto il Presidente Chiaravalloti con il suo intervento, ritengo che dimostri abbondantemente quantomeno la volontà di assumersi fino in fondo delle responsabilità, nel bene e nel male. Possono anche non essere condivise, ma questo appartiene all’ambito della dialettica democratica e soprattutto del confronto civile.

Dico che, soprattutto su questa vicenda, io preferirei anche qui un’unica morale, cioè soprattutto la necessità di dire le cose come stanno, fino in fondo, perché questa è la Regione – così come il Presidente ricordava – di 409 comuni, e- io sfido chiunque a dirmi il contrario, domani mattina ognuno di questi comuni è in grado di portare 10, 15, 20, 100 disoccupati in piazza.

In questi ultimi anni – e ho avuto la fortuna anche di appartenere alla passata legislatura, diciamo com’è la vicenda fino in fondo, colleghi della passata legislatura – molti comuni hanno consolidato il dato e altri comuni hanno inscenato, giustamente dico, proteste di piazza e si sono allargate le maglie in questa direzione. Forse lì si doveva vedere fino in fondo una classe dirigente di qualità che doveva prevenire certe iniziative, indipendentemente dalle appartenenze e dalla collocazione politica del momento, perché in alcuni casi si è soffiato sul fuoco, in altri si è rallentato. Una cosa è certa: oggi su questo versante non si regge, non si può reggere il confronto politico, neanche le risoluzioni di carattere economico e finanziario nell’ambito del bilancio.

Ecco perché questa scelta di ripristinare quel dato storico e – attenzione, collega Adamo e Mistorni – più volte anche voi avete ripetuto in questo Consiglio negli anni passati. “questo è l’ultimo anno, confrontiamoci su come dobbiamo immaginare un percorso diverso”. Puntualmente è emersa la vicenda della “442” e tutto quanto il ragionamento cui abbiamo assistito stasera.

Allora partiamo da un dato: questo governo regionale, questa sera, si assume questa responsabilità fino in fondo. Noi ne siamo convinti, perché siamo consapevoli che bisogna dare anche dei segnali di fermezza in questa direzione, accollandocene la responsabilità. Il sottoscritto appartiene ad un’area territoriale entro la quale alcuni comuni saranno penalizzati nei prossimi giorni o comunque appartiene a quell’area geografica cui San Demetrio Corone, Acri, San Giovanni in Fiore, Longobucco appartengono –… ma assumerò fino in fondo questa scelta, non fosse altro perché ho la competenza alla forestazione.

Questo è il dato che questa sera va messo in evidenza, l’assunzione di responsabilità da parte del governo regionale; certamente sul merito e sulle proposte di cambiamento ci andremo a confrontare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Guagliardi.

Damiano GUAGLIARDI

Signor Presidente della Giunta, assessore Dima, negli emendamenti più avanti voi chiedete 800 milioni per una festa a Reggio Calabria, poi 800 milioni per una festa a Catanzaro, poi 300 milioni per una festa a Palmi. Quando c’è la caduta di stile, bisogna essere molto attenti a parlare dei bisogni della gente: una festa è una festa, è un atto di consumo di una notte o una settimana; quel miliardo e 900 milioni che viene dalla somma delle tre feste significano per un paese circa quattro anni di lavoro per 100 persone, a 51 giornate all’anno. E’ tutto qui, assessore Bagarani, il nocciolo della vostra scelta politica, qui il nocciolo delle scelte rispetto ai problemi della gente.

L’assessore Dima, attraverso i suoi amici di partito, nel senso politico, non nel senso politico, per non usare una brutta parola, di camerata, che qui richiede di essere…

(Interruzione)

Chiedo scusa perché…

(Interruzione)

Noi lo usiamo in italiano. Assessore Dima, non meno di due giorni fa, i disoccupati di San Demetrio, anche attraverso le sue comunicazioni, venivano rassicurati sullo stato di possibile approvazione della miseria di 250 milioni.

Io chiedo a lei e al signor Presidente della Giunta, onorevole Chiaravalloti, di venire in quei posti e a parlare con quella gente, per capire come il pane della gente vale più di una festa e che, quando si vogliono trovare i soldi, bisogna trovarli veramente nell’interesse dei bisogni di questa nostra terra. Qui è il senso di un segnale che si vuole dare in questa nostra regione, altrimenti vuol dire che siamo veramente ai muri e con i muri non si costruisce niente, ma si creano tensioni sociali, conflitti e non si sa fino dove va a finire la questione.

Presidenza del Presidente G.Battista Caligiuri

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Pacenza.

Franco Mario PACENZA

Questo è un passaggio molto delicato e io dico con serenità che condivido le argomentazioni del Presidente della Giunta, che fanno riferimento ad uno spirito unitario di questa Regione, ci mancherebbe; Attenzione, però, non ci possono essere un peso e più misure.

Già il collega Guagliardi faceva l’elenco, io potrei continuare, anche rispetto all’osservazione che poco fa, su un precedente emendamento, ci faceva l’assessore Zavettieri rispetto alle competenze della finanza regionale. Lo faremo alla fine, signor Presidente, lo faremo di fronte ai calabresi, su quanti emendamenti si va al di là delle competenze regionali, si finanziano piazze… Nella cittadina di Acri, signor Presidente, dite no a garantire, a continuare, non ad aggiungere una lira perché noi non abbiamo chiesto una sola lira in più, dite no al fondo sollievo che interessa centinaia di lavoratori e dite sì a risistemare una piazza per 1 miliardo e 300 milioni.

E’ questa la coerenza, è questo il richiamo al senso di responsabilità che dovrebbe riguardare tutti? E che c’entra il finanziamento di una strada, di una stradina rispetto a fondi di bilancio della Regione?

Su questo terreno abbiamo lanciato una sfida non a voi, ma a noi stessi, per dire che ci sono strumenti che ci possono far traghettare questa emergenza, e anche qui è un messaggio pericoloso contrapporre realtà con realtà.

Probabilmente il Presidente non conosce bene la storia del fondo sollievo e della forestazione in Calabria. Per esempio, l’assessore Zavettieri è uno di quelli che conosce meglio di tutti la storia della forestazione calabrese e sa che cosa significavano negli anni ’90 Acri e San Giovanni in Fiore, che non possono essere considerati privilegiati per un meccanismo che gli ha dato la possibilità di recuperare non un privilegio, ma una condizione imposta negli anni da una norma resasi necessaria, che è stato il blocco della forestazione che ha proposto…

Ragioniamo su uno strumento di contenimento, di accompagnamento, può essere l’Agenda 2000, l’intesa istituzionale di programma sulla forestazione che è già operante, e non un atteggiamento per dire “quello che c’è è un qualcosa di amorale rispetto a un dramma che certamente non vivono solo quelle realtà”. Ma noi oggi non abbiamo fatto un emendamento per aggiungere a quelle realtà altre realtà e qui mi si permetta, Presidente, altro che interessi della politica, altro che interessi di chi, magari, in quelle comunità ha responsabilità di governo, perché anche qui vuol dire che, probabilmente, si ignora anche la geografia della politica in quelle realtà. Noi ci siamo fatti carico anche nella passata legge finanziaria, nell’assestamento di bilancio, non per garantire un giorno in più, ma per garantire – e anche qui richiamo l’esperienza dell’assessore Zavettieri – gli oneri sociali a quei lavoratori che lavoravano in una condizione senza garanzie sociali dal punto di vista assicurativo.

A questo si vuole dare un calcio, sicuramente c’è un atteggiamento superficiale.

PRESIDENTE

Si passa alla votazione. Pongo in votazione l’emendamento testé discusso.

(Interruzione)

E’ stata richiesta la votazione per appello nominale. Prego, consigliere segretario.

Francesco PILIECI, Segretario. Fa la chiama.

Giuseppe BOVA

Siccome io senza demagogia, anche perché non ho aumentato di una lira i fondi nel breve periodo in cui sono stato assessore…

(Interruzione)

Ma non voglio perdere tempo…

PRESIDENTE

Onorevole Bova, siamo in votazione…

Giuseppe BOVA

Mi consenta. Siccome io ho tentato di non far scoppiare la Calabria di fronte a provvedimenti assunti nel periodo in cui l’assessore al bilancio era il consigliere Trematerra, perlomeno che le cose vadano dove debbono andare. Io mi auguro – e lo dico senza aggiungere niente –, non ho mai minacciato nessuno, non sottolineo niente, vorrei che ciascuno…

Il Presidente ha assunto una posizione, è Presidente da pochi mesi, non c’era nella passata legislatura. A qualcuno di quelli che c’erano, però, che la spesa è lievitata durante il periodo della gestione del centro-destra, piaccia o non piaccia, è questione di onestà intellettuale. Io lo sottolineo questo, noi abbiamo tentato di non fare ritorsioni. Io mi auguro – lo dico – e aiuterò chiunque ricerca e ne ha la funzione di trovare risposte positive, però non chissà quando e chissà come, lo sforzo deve essere fatto subito. Con questo spirito, non avendo trovato di meglio, io sottolineo la nostra proposta – non minacciamo, non scagliamo, ma sentiamo il dovere di trovare subito delle risposte positive –, con questo spirito sottolineo e voto l’emendamento.

Se c’è qualcuno che ha idee migliori e il Presidente ha il diritto e il dovere di avanzarle meglio e prima di me, io mi auguro che le trovi, perché in assenza di questo noi, non a dispetto, sottolineiamo non a lui, che chi ha seminato vento ora raccoglie tempesta. Lui non c’era e non è rivolto a lui. Questo io sento il dovere di dirlo e di sottolinearlo, quindi attenzione: trovate, ricercate risposte positive, eque, ma trovatele. Con questo spirito voto a favore.

Franco PILIECI, Segretario. Fa la chiama.

Umberto PIRILLI

Signor Presidente, onorevoli colleghi, io non potevo non raccogliere lo spirito di Bova, della sua esortazione, tuttavia volevo ricordare a me stesso che questo problema, che poi fu trasferito, fu inserito e diventò un punto fisso, stabile del bilancio regionale, nacque circa quarant’anni addietro e dei lavoratori di allora oggi alcuni sono morti, altri pensionati. Ho avuto l’occasione di constatare che ci sono circa 40 o 45 domande di comuni che sono per i loro amministrati in condizioni più o meno identiche.

Il problema non è – e in questo voglio richiamare lo spirito, non per emularlo, di D’Alema – del capitalismo selvaggio dei governi di sinistra che si sono fin qui succeduti, perché in quello spirito avremmo dovuto tagliare tutto e ammazzare tutto, perché questo è accaduto, che il Mezzogiorno è stato ammazzato definitivamente perché – come ho avuto modo di dimostrare con le tabelle della statistica dell’Istat, non elaborate da me – la forbice tra nord e sud si è allargata di almeno cinque punti. I poveri del sud sono diventati molto più poveri, col Governo D’Alema si è accettato il principio del federalismo che punisce le Regioni povere, perché riducendo le aliquote di trasferimento ogni anno, da qui a qualche anno ancora, o meglio da ora ai prossimi anni, succederà che le Regioni meridionali, e in particolare la Calabria che è ultima, dovranno autofinanziarsi con il reddito, con la propria ricchezza.

Allora, siccome noi siamo i più poveri, è chiaro che chi è povero produce povertà. La forbice, secondo il governatore della Banca d’Italia, è destinata ad aprirsi ancora di più.

Amici della sinistra, il problema è quello di parlare un linguaggio unico Governo-Regione e così a scendere, e di parlarlo coerentemente, sia quando si è al governo che quando si è all’opposizione. Ora, non potete al governo fare i selvaggi e all’opposizione fare le pecore, anzi– chiedo scusa, non voleva essere un termine dispregiativo – gli agnelli sacrificali perché siete difensori dei poveri e della gente disoccupata…

Come mi pare di aver sentito – il Presidente Chiaravalloti lo ha detto, del resto, in maniera eloquente – il problema non è che sia fuori dall’agenda del governo regionale e di quest’Assemblea. Noi vogliamo occuparcene con uno spirito che, ho visto, non è stato possibile recuperare a quello che era, come ci eravamo detti nei nostri interventi, il bene comune; dobbiamo pensare noi, ma anche voi evidentemente al bene comune, al bene politico, che è il tentativo di recuperare politicamente quello che, purtroppo, dote e capitale, vi siete giocati essendo al governo e realizzando, col governo della Regione passato, l’equilibrio massimo per chi stava al vertice, al massimo come consulenze, massimo come nomine, massimo come direttori generali, massimo come tutto, cioè voi avete arricchito i ricchi e avete impoverito i poveri. Adesso volete che noi si possa continuare in una logica di assistenzialismo senza tener conto che c’è gente mai occupata che ha bisogno di lavorare.

Dobbiamo produrre lo sforzo per creare occupazione, per creare un circuito dinamico, virtuoso in cui la gente possa occuparsi anche per la prima volta e non vivere di rendita, di sussidi, perché questo lo ha detto e lo ha praticato D’Alema, non lo sto dicendo io.

Quindi in questo spirito e con questo spirito mi associo al voto dei colleghi che è negativo.

Franco PILIECI, Segretario. Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione: presenti e votanti, 37; hanno votato sì, 13; hanno votato no, 24.

(E’ respinto)

(Hanno risposto sì i consiglieri Adamo, Amendola, Bova, Fava, Guagliardi, Mistorni, Morrone, Napoli, Pacenza, Pappaterra, Pirillo, Tommasi, Tripodi M.;

hanno risposto no i consiglieri: Aiello P., Aiello V., Caligiuri, Chiaravalloti, Chiarella, Crea, Crinò, Dima, Fedele, Fuda, Galati, Gentile, Leone, Naccarato, Nucera, Occhiuto, Pezzimenti, Pilieci, Pirilli, Rizza, Senatore, Talarico, Tesoriere, Vescio)

Emendamento protocollo 1512 a firma Tripodi, Pacenza, Pappaterra ed altri: “Articolo 6, comma 10. E’ aggiunto il seguente comma:

Ai fini dell’applicazione del decreto legislativo n. 81/2000 e per dare continuità ai progetti di pubblica utilità in corso di svolgimento, è istituito un fondo di lire 20 miliardi di competenza dell’assessorato al lavoro.

L’accesso al fondo deve favorire la stabilizzazione del rapporto di lavoro dei lavoratori Lsu ed Lpu e sostenere i soggetti attuatori a promuovere la costituzione di cooperative e società miste che perseguono tali finalità.

La Giunta regionale, entro 60 giorni dall’approvazione della presente legge, dovrà predisporre apposito Regolamento da sottoporre al parere vincolante della Commissione consiliare competente”.

Agli oneri del presente articolo si provvede attraverso la riduzione della somma corrispondente del capitolo 3601101”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.

Franco Mario PACENZA

Signor Presidente, onorevoli colleghi, con questo emendamento ci facciamo carico di portare all’attenzione del Consiglio un percorso ed una partita molto delicata. Anche in quest’Aula, nel dibattito generale, c’è stato chi in modo prevenuto ha detto: “Adesso vedremo, nei prossimi mesi, la sinistra tenterà di mettere su tutte le forme per aprire conflitti e tensioni”. Nulla di tutto questo, noi abbiamo posto un dato che è sotto gli occhi di tutti e lo richiamava poco fa anche l’assessore al lavoro, anche se poi, a dire il vero, lui non ha fatto alcuno sforzo nella sua qualità di avanzare la benché minima proposta in materia di politiche per il lavoro. Ci riferiamo alla partita che riguarda i lavoratori socialmente utili e i lavoratori di pubblica utilità, sapendo che nella nostra regione ci sono circa 15 mila lavoratori precarizzati in queste condizioni; tutti pur avendo condizioni giuridiche di natura diversa, sono comunque lavoratori che in questi ultimi anni hanno avuto una sorta di occupazione, sull’onda di una normativa emergenziale di carattere nazionale che è partita, sottolineo, proprio sull’onda di tentare di dare una risposta a condizioni esplosive del lavoro e anche in applicazione di un processo di riforma normativa per quanto riguardava gli ammortizzatori sociali, quindi invertendo anche una condizione, per così dire, di inoperosità di quei lavoratori che andavano ad usufruire di legittime e sacrosante sovvenzioni dal punto di vista previdenziale.

Poi la normativa, man mano, ha avuto anche ulteriori sviluppi, fino al punto che oggi siamo in presenza di una normativa nazionale, il decreto legislativo 81, che prevede la proroga di questi progetti fino al 31 ottobre di quest’anno. Successivamente, dal 1° novembre di quest’anno per i soggetti promotori, quindi i Comuni, le comunità montane, le aziende sanitarie, tutti coloro che in questi anni hanno prodotto progetti di pubblica utilità o per lavoratori socialmente utili, la normativa prevede la compartecipazione alla spesa. Esplicito meglio: ormai è quasi certo che – e anche di questo si tratterebbe di discutere – nel prossimo anno, il Governo decentrerà le competenze in materia di fondo a sostegno dell’occupazione alle Regioni e quindi avremo anche uno strumento sostanziale di natura finanziaria e operativa e il decreto legislativo fa carico ai soggetti promotori di garantire il restante 50 per cento.

Noi riteniamo – anticipiamo che nei prossimi giorni presenteremo un apposito disegno di legge su queste questioni – però fondamentale che questo strumento di bilancio preveda un fondo straordinario che faccia da sponda. Se poi la maggioranza ritiene che i Comuni calabresi, che gli enti locali calabresi siano in grado di garantire questa quota di compartecipazione, è una “visione”. Noi riteniamo impossibile che il sistema delle autonomie locali da solo riesca a garantire questa quota di cofinanziamento. Diciamo anche che è necessario – ripeto, sarà poi la sede legislativa, ci misureremo anche in quella sede – trovare una forma di responsabilizzazione e di partecipazione alla spesa degli enti locali, perché non è sicuramente nemmeno sostenibile che ci siano tantissimi comuni che godono di servizi, perché questi lavoratori comunque garantiscono servizi, a volte essenziali. Se per un attimo pensiamo alla pulizia delle scuole, in tanti comuni non sarebbe possibile l’accesso alle scuole se non ci fossero le disponibilità di questi lavoratori.

Noi diciamo di mettere a disposizione un fondo non per assorbire nella pubblica amministrazione, qui c’è un viatico tutto nazionale rispetto alle famose quote, ma garantiamo risorse di compartecipazione della Regione per fare in modo che si possano costruire società miste, cooperative, società di gestione che, man mano, possano non solo garantire servizi, ma svolgere un’attività produttiva, perché questi sono lavoratori che comunque nei prossimi anni hanno un vincolo che è quello di non avere liste aperte, perché non è possibile più accedere a queste forme perché ci sono anche altre provvidenze che prevedono la possibilità dell’accompagnamento in pensione di questi lavoratori. Noi riteniamo che sia straordinariamente utile e necessario che la Regione costituisca un fondo di partecipazione a questo tipo di percorso.

Per questo abbiamo presentato come centro-sinistra un emendamento che prevede per l’anno 2000 un fondo straordinario per la continuità dei progetti dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità di questa regione, per un costo complessivo di 20 miliardi.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Amendola. Ne ha facoltà.

Francesco AMENDOLA

Presidente, colleghi, mi rivolgo soprattutto all’onorevole Presidente Chiaravalloti, ci sono in Calabria15 mila lavoratori, 15 mila persone impegnate oggi nei lavori socialmente utili. Presidente Chiaravalloti mi rivolgo a lei perché credo che un problema così grosso non possa essere liquidato così, all’improvviso, credo che questo sia uno di quei problemi che si ritroverà davanti nei prossimi giorni, nei prossimi mesi. Io ritengo pure che non si può essere faciloni quando affrontiamo problemi di questo tipo, dicendo che è un problema che può risolvere il Governo centrale perché, come diceva l’onorevole Pacenza poco fa, il Governo se ne fa già carico Quando con un decreto legge stabilisce di accompagnare questi lavoratori verso il mondo del lavoro, di farli uscire dalla precarietà, noi abbiamo un problema che molto probabilmente è molto difficile da risolvere, cioè il rimanente 50 per cento saranno in grado i comuni calabresi di tirarlo fuori per pagare questi lavoratori? Io credo di no, credo che sarà davvero difficile trovare il 50 per cento per 15 mila lavoratori, sapendo – badate bene – che quando parliamo di lavoratori impegnati nei servizi, nei lavori socialmente utili, parliamo di gente che oggi svolge un lavoro.

E’ vero, loro sono dei lavoratori precari, ma svolgono un lavoro vero, utile, gente che si alza la mattina alle 5,00 per pulire strade, per fare un servizio di pubblica utilità. Non solo questo, quando parliamo di questi 15 mila unità lavorative, parliamo di gente che in questi anni ha contribuito a fare uscire dalla crisi i comuni calabresi: prima che questi lavoratori entrassero nel mondo del lavoro, sia pure precario, la stragrande maggioranza dei comuni calabresi viveva in uno stato di difficoltà, viveva nel dissesto più totale; oggi, in Calabria, non abbiamo più comuni in dissesto perché questi lavoratori hanno sostituito il turn over, sostanzialmente c’è stato, ma c’è stato a costi zero.

Allora io chiedo al Presidente: poiché è impossibile che i comuni si facciano carico del 50 per cento per pagare 15 mila lavoratori, perché oggi non è possibile costituire questo fondo che viene proposto, un fondo straordinario di compartecipazione tra Governo centrale, governo regionale e Comuni? Un fondo che deve servire non a mantenere ancora in uno stato di precarietà questi lavoratori, ma ad accompagnare questi lavoratori in un lavoro vero, considerando che già ci sono delle leggi che collocano questi lavoratori: il 30 per cento dei posti liberi nella pubblica amministrazione, le cooperative che si stanno facendo, le società miste già realizzate in tutti i comuni grossi, nelle grandi aziende, l’accompagnamento verso il pensionamento.

Quindi io voto a favore di questo emendamento, chiedendo anche alla maggioranza, al Presidente soprattutto, che riconsiderino le loro posizioni per poter affrontare per davvero in modo positivo un problema da cui difficilmente riusciremo ad uscire.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Presidente, molto brevemente per esprimere la mia posizione su questo emendamento che, peraltro, ho firmato insieme agli altri colleghi del centro-sinistra. Ho la sensazione che, rispetto a questo pacchetto di proposte che riguardano le questioni dell’emergenza sociale, del lavoro precario, della risposta a tante categorie di lavoratori, di disoccupati calabresi che vivono in una condizione di bisogno e di disagio, finora abbiamo avuto una posizione cinica da parte della Giunta e della maggioranza. E’ una posizione che, a mio avviso, nella sostanza rischia di determinare una vera e propria rottura sociale in Calabria, perché non c’è dubbio che sui lavoratori socialmente utili, sui lavoratori di pubblica utilità, sui lavoratori di cui abbiamo parlato prima per quanto riguarda l’emendamento sul fondo sollievo per la disoccupazione, si determineranno elementi di tensione.

Io, certo, non credo che spetti a noi assumere iniziative sul piano sociale, ma sicuramente se la linea praticata dalla Giunta regionale, che è stata espressa in qualche modo dal Presidente Chiaravalloti, è quella di andare verso una chiusura netta nei confronti di questi bisogni dei lavoratori, vorrei dire che sicuramente avremo momenti di confronto aspro.

Vorrei dire al Presidente Chiaravalloti che sarebbe bene che si ricordasse delle cose che lui ha detto nel corso della campagna elettorale, per le quali probabilmente ha vinto anche le elezioni, perché poi i voti si sono conquistati sulla base di programmi, di proposte che sono state presentate al vaglio dell’opinione pubblica, dell’elettorato calabrese. E lì ho ascoltato, ho avuto occasione di leggere interventi dell’attuale Presidente della Giunta nei quali, sostanzialmente, si assumevano formali impegni a dare risposte ai lavoratori socialmente utili e ai lavoratori di pubblica utilità. Tutto questo non trova traccia, oggi, nei programmi, nelle scelte di investimento, di utilizzazione delle risorse finanziarie, nelle proposte di emendamento della Giunta regionale e, accanto a questo, troviamo invece una risposta contraria e negativa alle proposte di emendamento che rappresentano un segnale politico e che da parte dell’opposizione vengono presentate.

Io non vorrei che si andasse avanti in questa direzione e che, in qualche modo, non si desse una risposta a 15 mila lavoratori calabresi che, comunque, rappresentano un problema che non può essere considerato il problema del Governo nazionale, dei Comuni e del sistema delle autonomie locali. Il problema di quale risposta, quale sbocco, quali prospettive anche di stabilizzazione, di sbocco di lavoro vero, duraturo per 15 mila lavoratori calabresi socialmente utili e di pubblica utilità riguarda anche, in primo luogo, le responsabilità del governo regionale che non può assolutamente sottrarsi al confronto, anche perché debbo dire – e lo ricordo – che su queste questioni questo governo regionale, a partire dal suo Presidente, si è impegnato elargendo promesse largamente nel corso della campagna elettorale.

Allora penso che su questa linea ci debba essere una riflessione, un ripensamento, sapendo – io ho ascoltato più volte e ogni volta il collega Pirilli ci ripete che D’Alema ha prodotto il capitalismo selvaggio, il Governo della sinistra, come Pirilli lo definisce, è stato il Governo che ha determinato chissà quali sconquassi di natura sociale – che discutiamo di categorie di lavoratori che, pur in una condizione di precarietà, sono stati sostenuti dal Governo nazionale, non solo di queste categorie di lavoratori, ma di altre categorie di lavoratori, come per esempio i lavoratori di pubblica utilità. Certo, c’è bisogno di un concorso di tutti i soggetti, oggi la Regione non può non assumersi impegni, perché a questi lavoratori, a queste categorie ha fatto promesse.

Allora il Presidente Chiaravalloti dovrebbe dichiararci cosa dice oggi a quei lavoratori socialmente utili, a cui ha chiesto il voto nella campagna elettorale di aprile,, quale proposta è in grado questa Giunta regionale, questa maggioranza di mettere in campo per dare uno sbocco, una prospettiva a questi lavoratori. Credo che non ci si possa limitare a mettersi dietro l’alibi della disponibilità esigua di risorse finanziarie per dire che manca la politica; se c’è una politica, se c’è la volontà di dare risposte, anche le risorse finanziarie si trovano, anche le scelte di natura finanziaria si possono modificare. Qui si ricordavano le feste, le piazze: se valgono le feste e le piazze, allora certamente non valgono i lavoratori del fondo sollievo, i lavoratori socialmente utili, i lavoratori di pubblica utilità.

Il problema è della logica, della filosofia dell’impostazione politica. Noi chiediamo che venga cambiata, per questo esprimiamo un parere favorevole all’emendamento presentato.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Guagliardi. Ne ha facoltà.

Damiano GUAGLIARDI

Signor Presidente della Giunta, poco fa lei se ne è uscito con un’espressione un po’ infelice: riferendosi a gente che vive con 51 giornate all’anno, ha parlato di interessi forti e, probabilmente, quegli interessi forti si riferivano ad aree politiche che appartengono alla sinistra di questa nostra Regione, si riferiva a San Giovanni in Fiore, ad Acri, a Verbicaro. Ma sui lavoratori socialmente utili è possibile conciliare questa idea degli interessi forti della povera gente con quelli che rappresentano oggi i lavoratori socialmente utili in questa nostra regione?

Vede, cade anche l’alibi di aree forti e di interessi forti, di area politica sui lavoratori socialmente utili: essi sono distribuiti in tutta la regione, appartengono gran parte ad aree politiche diverse, è un dato acquisito che sono elettori del centro-destra che hanno fatto vincere il centro-destra, cioè è gente che è stata di supporto alla crisi degli enti locali, alle politiche di taglio del bilancio degli enti locali, hanno sostituito gli enti locali che espellevano gente dal lavoro nei servizi primari; è gente che è fuori dal mercato del lavoro, la loro età non consente loro più di essere ricollocati nel lavoro, è gente che se perderà anche questa occasione di lavoro, andrà ad essere messa in un calderone di indeterminatezza. E lì c’è l’instabilità sociale, lì nasce il conflitto, questa è gente che non ha più la possibilità di essere riammessa nel mercato del lavoro.

Ecco perché noi chiediamo che questa maggioranza regionale e questa Giunta che si avviano alla nuova Calabria democratica prendano a cuore questo problema. Non è possibile che più di 15 mila lavoratori che vivono con un reddito di 800 mila lire al mese, che devono pensare alla formazione dei figli, allo studio dei figli, a vivere decorosamente perdano definitivamente oggi possibilità di prospettiva. Lì i responsabili della crisi sociale, i responsabili del conflitto sociale, i responsabili della crisi democratica di questa nostra regione sono individuabili in chi non consente più a questa gente di lavorare. E non si dica che è il Governo nazionale, è una giustificazione ipocrita della politica, perché noi siamo chiamati ad essere il governo di una Regione più forte, di un regionalismo più forte, si dice di federalismo. Siamo moralmente, oltre che politicamente, chiamati a dare risposte alle nostre famiglie, ai nostri giovani che devono pure istruirsi.

Per questo vi chiediamo di rivedere la vostra posizione su questo argomento ed esprimiamo un voto favorevole all’emendamento proposto dall’onorevole Pappaterra ed altri.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1512.

(E respinto)

Emendamento protocollo 993 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 6 è aggiunto il seguente comma:

11. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 5 “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Attuazione legge n. 381/91” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1 miliardo, con allocazione al capitolo 2233109 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 993.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1488 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 6, comma 11. Si propone di aggiungere il seguente comma:

A valere sullo stanziamento di cui al capitolo 2141201 “Opere di pronto intervento per alluvioni, piene, frane, mareggiate…” è autorizzata la spesa di lire 1.000.000.000 (un miliardo) per gli interventi di ripristino delle attività produttive, delle strutture viarie e delle abitazioni civili danneggiate nel comune di Scilla dagli eventi franosi verificatisi nell’aprile 2000”.

La parola all’onorevole Tripodi.

Michelangelo TRIPODI

Ho chiesto la parola prima ancora del pronunciamento del relatore, anche perché conosco l’orientamento della Giunta e della maggioranza, però su questa questione vorrei sollecitare un approfondimento.

La richiesta che si avanza è quella relativa ad un impegno che riguarda il comune di Scilla, che è stato colpito nel mese di aprile 2000, cioè due mesi fa, da un nubifragio che si è tramutato in frana e ha provocato danni ad abitazioni, ma soprattutto ha provocato la chiusura per i gravi danni riportati a seguito di questa frana di alcune attività produttive che davano lavoro a decine di lavoratori e operai che erano impegnati in quelle strutture produttive.

Credo che questo problema possa essere affrontato positivamente e, sotto questo profilo, sollecito una valutazione positiva da parte della Giunta e comunque credo che, in ogni caso, di fronte a questa situazione che si è determinata nel comune di Scilla, si debba sollecitare, a prescindere comunque dall’approvazione di questo emendamento, una risposta a tante famiglie, ma soprattutto ad alcuni importanti imprenditori che si trovano oggi in una condizione di grandissima difficoltà, direi ormai sull’orlo della rovina e sul lastrico. Quindi un impegno della Regione a garantire la ripresa delle attività produttive danneggiate, anzi distrutte dalla frana che sul torrente Oliveto di Scilla si è abbattuta nel mese di aprile.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1488.

(E respinto)

Emendamento protocollo 994 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 6 è aggiunto il seguente comma:

12. Al fine di garantire l’attuazione degli interventi a favore dell’imprenditoria femminile di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e del relativo regolamento, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 – quale integrazione della quota di risorse assegnata dallo Stato – la spesa di lire 1 miliardo, con allocazione al capitolo 2233110 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 994.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1487 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 6, comma 12. Si propone di aggiungere il seguente comma:

Per gli interventi necessari al ripristino del porto di Saline Ioniche e per le opere di sistemazione definitiva occorrenti al fine di evitare il ripetersi dell’inagibilità dell’infrastruttura portuale, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000 (cinque miliardi)”.

La somma necessaria sarà reperita mediante apposita riduzione della spesa prevista dal capitolo 7001202”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Intervengo per sollecitare una valutazione su questa questione, perché c’è una lunga attesa, ormai svariati anni, di un intervento definitivo, sia per quanto riguarda il dragaggio del porto di Saline Ioniche, che credo sia l’unico porto della Calabria non utilizzabile, sia per una sistemazione definitiva a garanzia per il futuro dell’attività portuale di Saline.

La sollecitazione è anche legata al fatto che l’ex area della Liquichimica è stata rilevata da un gruppo industriale, il gruppo Sipi, come molti sanno, e il gruppo Sipi ha condizionato gli investimenti previsti in quell’area che potrebbero dare lavoro a circa 300 disoccupati giovani, alla possibilità di utilizzare il porto di Saline. Ci ho messo una cifra irrisoria che, sicuramente, non è sufficiente per…

(Interruzione)

Eh, ma noi poniamo il problema di arrivare a fare una progettazione seria per portare a compimento i lavori necessari per il porto di Saline.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1487.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1498 a firma Adamo: “All’articolo 6 è aggiunto il seguente comma:

E’ incrementato di lire 3.500.000.000 il capitolo 2112101”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1498.

(E respinto)

Pongo in votazione l’articolo 6 per come emendato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 995 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 7, comma 3, è incrementata di lire 500 milioni”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 995.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1480 a firma Meduri: “Articolo 7, comma 5 bis. Si propone di aggiungere il comma seguente:

E’ autorizzata la spesa nell’esercizio finanziario 2000 di lire 1.500.000.000 (un miliardo cinquecento milioni) per la costruzione del ponte Melia di Scilla – Solano Superiore”.

La somma necessaria sarà reperita mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1480.

(E respinto)

Emendamento protocollo 996 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

10. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Acri un contributo di lire 1.300.000.000 per il ripristino e sistemazione di “Piazza Sprovieri” con allocazione al capitolo 2323232 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 2101206 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.

Giuseppe BOVA

Vorrei parlare su questa benedetta piazza. Signor Presidente della Giunta, a sua firma, se non sbaglio, c’è un emendamento all’articolo 7, questo comma: “La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Acri un contributo di lire 1 miliardo e 300 milioni per ripristino e la sistemazione di piazza Sprovieri con allocazione al capitolo…”.

Io non mi pronuncio contro, Presidente, però questo è uno di quei provvedimenti che spostano l’utilizzazione delle risorse e, in qualche maniera, utilizzano forse positivamente i disoccupati. Perché in un comune sì e in un atro no? Solo questo, Presidente, lo dico senza malizia. Se noi utilizziamo il riequilibrio con lo sterzo, lei, che è il Presidente della Giunta, contraddice affermazioni serie sue,. Non ho altro da aggiungere.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 996.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 997 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

11. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Mileto un contributo di lire 1 miliardo per la costruzione della Chiesa “Cuore Immacolato di Maria”, con allocazione al capitolo 2323231 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.

Franco Mario PACENZA

Mi ricollego all’osservazione che faceva poco fa l’onorevole Bova. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche in questo emendamento a firma Chiaravalloti si interviene su altro comune della Calabria in modo assolutamente discrezionale su materia in cui c’è una legge regionale di riferimento e si alloca un altro contributo di 1 miliardo. Alla fine, poi, faremo i conticini per vedere da che parte è stata la coerenza rispetto ad un atteggiamento di rigore.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 997.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 998 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

12. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Sinopoli un contributo di lire 300 milioni per il completamento della strada comunale “Piani d’Aspromonte”, con allocazione al capitolo 2221222 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 998.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 999 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

13. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Scilla un contributo straordinario di lire 1.100.000.000 per il completamento dell’Ostello della Gioventù, con allocazione al capitolo 2323233 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “Bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 999.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1546 a firma Meduri, Bova, Tripodi: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

14. La Giunta regionale è autorizzata a concedere all’amministrazione provinciale di Reggio Calabria un contributo di lire 5 miliardi per il finanziamento del 1° lotto funzionale inerente alla sistemazione idraulica e della viabilità di sponda del Torrente Valanidi nel tratto “Statale 106 – Rosario Valanidi” e per la progettazione relativa alla strada pedemontana da Rosario Valanidi a Bagaladi”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1546.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1491 a firma Mistorni, Meduri ed altri: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma 14:

La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Belvedere Marittimo un contributo di lire 500 milioni per il ripristino e sistemazione del lungomare”, con allocazione al capitolo ………… dello stato di previsione della spesa di bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Mistorni. Ne ha facoltà.

Giuseppe MISTORNI

Abbiamo presentato questo emendamento, Presidente, perché nel comune di Belvedere Marittimo, a seguito delle ultime mareggiate, il lungomare è stato completamente o quasi completamente distrutto. E’ un paese, come loro sanno, a vocazione turistica, il comune ha dovuto far fronte ad altre situazioni, per cui si trova nell’impossibilità di accedere anche a dei mutui perché purtroppo ha dovuto impegnarsi per altre questioni. Poi sono stato anche sollecitato a farlo perché ho visto altri emendamenti presentati per le cose che abbiamo discusso e che sono state approvati.

Allora ritengo che per 500 milioni, che è una somma irrisoria e che non compromette il bilancio regionale, da parte della maggioranza ci possa essere quantomeno un minimo di attenzione e di consenso, anche perché – come hanno rilevato Bova e Pacenza – non ci sono due pesi e due misure, la Calabria è unica, ha delle situazioni particolari e allora dobbiamo cercare, sempre nel limite del possibile e del consentito, soddisfarle. Per cui chiedo alla maggioranza di considerare in termini positivi questa legittima ed obiettiva richiesta.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Fedele.

Luigi FEDELE, relatore

C’è un altro emendamento in seguito, onorevole Mistorni, che è per gli interventi di istituzione di un fondo regionale per le calamità naturali, ci sono 8 miliardi. Quindi credo che con questo fondo poi, eventualmente, visto che è un danno alluvionale, di calamità, si potrebbe anche intervenire.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Mistorni.

Giuseppe MISTORNI

Ognuno di noi cerca di esporre i problemi, però vedo che non vi è dall’altra parte quantomeno un minimo di attenzione.

Chiedo la trasformazione di questo emendamento in ordine del giorno e di inserire il finanziamento in quelli previsti dalla legge 24.

 (Interruzione)

…come fatto prioritario. Quindi chiedo almeno la trasformazione in ordine del giorno, in raccomandazione…

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Fedele.

Luigi FEDELE, relatore

Onorevole Mistorni, siamo favorevoli per la trasformazione in ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta di trasformazione dell’emendamento in ordine del giorno.

(Il Consiglio approva)

L’emendamento resta respinto.

Emendamento protocollo 1503 a firma Adamo ed altri: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Castrolibero un contributo di lire 2 miliardi per consolidamento centro storico con allocazione al capitolo 2323232 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, questo è modificato nell’importo: sono 100 milioni, non 2 miliardi. E’ approvato per quanto riguarda…

PRESIDENTE

100 milioni?

Luigi FEDELE, relatore

100 milioni.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1503.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1533 a firma Napoli: “Articolo 7. La Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo al comune di Cotronei di lire 12 miliardi per la realizzazione delle “Terme di Cotronei”, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1533.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1534 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di San Nicola dell’Alto un contributo per la progettazione di strade località Prato-Coricella di lire 310 milioni, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1534.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1535 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Roccabernarda un contributo di lire 1 miliardo per interventi per lo stato di pericolo e dissesto idrogeologico nel centro abitato, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1535.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1538 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

“La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Melissa un contributo di lire 600 milioni per la costruzione del ponte sul torrente Perticaro, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1538.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1539 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

“La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Cirò Marina un contributo di lire 1 miliardo per la realizzazione di un mercato coperto rionale, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1539.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1540 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

“La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Petilia Policastro un contributo di lire 700 milioni per la realizzazione di un depuratore zona industriale, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1540.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1541 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

“La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Scandale un contributo di lire 414 milioni per la realizzazione di lavori di sistemazione stradale Via De Gasperi, Via Resistenza, Via Gramsci, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1541.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1542 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

“La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di San Mauro Marchesato un contributo di lire 366.737.000 per la progettazione e ristrutturazione e razionalizzazione della rete idrica interna al centro abitato, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1542.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1543 a firma Napoli: “All’articolo 7 è aggiunto il seguente comma:

“La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Santa Severina un contributo di lire 2 miliardi per il finanziamento di aree di consolidamento, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 3601101 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1543.

(E respinto)

Pongo in votazione l’articolo 7 per come emendato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1000 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 7 bis, comma 2, sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

- al primo periodo, le parole “su base trimestrale in forma forfetaria” sono sostituite dalle seguenti: “trimestralmente, in forma anticipata e forfettaria”;

- alla fine del primo periodo, dopo le parole “quell’anno di riferimento” è aggiunto il seguente periodo: “Per anno 2000 i criteri relativi sono definiti nello stesso modo entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1000.

(E’ approvato)

Articolo 7 bis…

Luigi FEDELE, relatore

Ci sono alcuni emendamenti col 7 bis, Presidente, che vanno respinti.

PRESIDENTE

Votiamo per l’articolo 7 bis. Emendamento protocollo 1509 a firma Pacenza, Tripodi ed altri: “L’articolo 7 bis è sostituito dal seguente:

Art. 7 bis

1. In analogia a quanto stabilito per il periodo 1987/1996 dall’articolo 5, comma 6, della legge regionale 17 ottobre 1997 n. 12, la Giunta regionale è autorizzata a concedere alle aziende di trasporto pubblico locale, nei limiti delle disponibilità di bilancio e di quanto previsto dall’articolo 12 della legge 7 dicembre 1999 n. 472, contributi per la copertura dei disavanzi effettivi non ripianati relativi all’anno 1997. A completamento del processo di risanamento del sistema dei trasporti pubblici locali della Calabria, la eventuale quota di disponibilità di bilancio eccedente il ripianamento dei deficit effettivi relativi al periodo 1987/1999 può essere utilizzata per il ripianamento dei deficit effettivi relativi al periodo 1998/1999. Restano salvi gli eventuali successivi interventi legislativi dello Stato.

2. Al fine di evitare ulteriori disavanzi a carico del bilancio regionale, a decorrere dal 1° gennaio 2000 e fino all’attuazione della legge regionale 7 agosto 1999 n. 23 e successive modifiche ed integrazioni, i contributi alle aziende di trasporto pubblico locale sono corrisposti, su base trimestrale anticipata, in forma forfetaria sulla base dei criteri da definirsi, entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento, con apposita deliberazione della Giunta regionale che tengano essenzialmente conto – sul piano qualitativo e quantitativo – dei chilometri annui di percorrenza di ciascuna azienda della fascia chilometrica di percorrenza annua in cui la stessa ricade, dello stanziamento di bilancio regolarmente autorizzato dalla legge finanziaria regionale per quell’anno di riferimento. Nessun’altra spesa può essere riconosciuta a pena di responsabilità per danno.

3. Per il ripianamento dei disavanzi accertati, inerenti al periodo 1987/1997, sono utilizzati prioritariamente in capitale i contributi già assegnati anno per anno alla Regione Calabria ai sensi del decreto legislativo n. 485/92 convertito dalla legge n. 32/93 e dal decreto legislativo n. 98/93 convertito dalla legge n. 204/95, dell’articolo 2 comma 1 della legge n. 194/98 e dell’articolo 12 della legge 472/99. Successivamente, sulla base dei disavanzi accertati e definiti, si provvede all’accensione di eventuali mutui ai sensi delle stesse leggi, nei limiti delle differenze dovute e delle disponibilità finanziarie autorizzate dalla legge di bilancio regionale. Conseguentemente ed automaticamente si spostano in avanti le decorrenze e le scadenze delle rate di ammortamento dei mutui stessi. Nelle more dell’approvazione del piano di riparto da parte del Consiglio regionale – ai sensi dell’articolo 5 e 6 della legge regionale 17 ottobre 1997 n. 12 – la Giunta regionale è autorizzata ad erogare eventuali anticipazioni.

4. Per il raggiungimento delle finalità di cui al presente articolo, la Giunta regionale è autorizzata ad anticipare processi di razionalizzazione del sistema regionale dei trasporti in coerenza e nel rispetto degli obiettivi previsti dalla succitata legge regionale 7 agosto 1999 n. 23.

5. A decorrere dal 1° gennaio 2000 la legge regionale 24 marzo 1982 n. 7 è abrogata.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.

Franco Mario PACENZA

In premessa vorrei sapere, considerato che mi trovo sottomano un testo di emendamento firmato anche dall’assessore al ramo e da più consiglieri della maggioranza…

PRESIDENTE

Questo è l’articolo 7 bis interamente sostitutivo.

Franco Mario PACENZA

Giusto, parliamo del protocollo 1509. Oltretutto questo è un emendamento che, per così dire, viene da lontano, anzi da molto lontano, un emendamento molto travagliato, ricordo a me stesso, ma per esempio all’assessore Fuda, all’epoca Presidente della Commissione bilancio, frutto di un percorso molto delicato, io non so se il Presidente della Giunta ha il quadro completo di quello che rischia di verificarsi nei prossimi mesi nel settore dei trasporti.

Sul piano della finanza della Regione, assieme alla sanità e alla forestazione, sicuramente quello dei trasporti attualmente è il settore più a rischio; c’è un pericolo molto serio di contenzioso che viene da lontano, anzi da molto lontano, che tiene dentro anche contraddizioni non più sopportabili da parte della Regione. Mi riferisco al fatto che per normativa nazionale la Regione è già depositaria di cospicui finanziamenti per quanto riguarda il ripiano dei bilanci delle aziende sia pubbliche che private. Questo emendamento, tenendo aperte – e ci mancherebbe – anche quelle che possono essere le evoluzioni legislative di natura nazionale a cui noi non possiamo sottrarci, tenta di arginare il rischio contenzioso, perché un eventuale contenzioso sarebbe una sciagura per questa Regione in termini di consistenza del contenzioso stesso e anche perché, man mano, ci sono state vicende legislative ed amministrative che hanno fortemente esposto l’ente Regione.

Questo emendamento, quindi, tentava e tenta di farsi carico di arginare questo rischio, risponde alla necessità di mettere in circuito queste risorse, perché per esempio bisogna sapere che c’è la legge 12 del 1996 che, per quanto riguarda i piani di ripiano dei disavanzi, affida al Consiglio regionale la competenza e considerato che ancora i piani devono completarsi e sicuramente andremo incontro ad un periodo medio di necessità temporale perché il Consiglio regionale si possa esprimere sull’intero piano che va dal 1986 al 1999, dentro questo testo di emendamento ci sono alcune risposte, parziali risposte.

Quindi, si tratterebbe di capire l’orientamento della Giunta rispetto al testo originario che fa parte della finanziaria originaria, rispetto poi alle modificazioni e agli aggiustamenti che man mano sono stati anche frutto di mediazione con le categorie interessate – ripeto – sia pubbliche che private. Per un attimo basta ricordare che vi sono alcune aziende pubbliche di questa regione, mi riferisco soprattutto alle municipalizzate, che pagano fior di miliardi di interessi passivi, mentre dall’altra parte hanno diritto, codificato per legge nazionale, nemmeno per legge regionale, su fondi nazionali e non regionali, a procedure di conguaglio rispetto agli emolumenti acquisiti.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1509.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1294 a firma Borrello: “Dopo l’articolo 7 si aggiunge il seguente:

Art. 7 bis

1. La Regione contribuisce al risanamento ambientale ed alla riqualificazione della zona denominata “Pennello” di Vibo Valentia, sede di insediamento dei depositi costieri di carburante, mediante la destinazione annuale di una quota pari all’1 per cento delle somme di cui al capitolo 120102 (?) dello stato di previsione dell’entrata del bilancio 2000, denominato “Quota dell’accisa sulla benzina per autotrazione attribuita alla Regione”.

2. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Comune di Vibo Valentia dovrà comunicare all’assessorato regionale ai lavori pubblici l’avvenuto inizio dei lavori, significando che, in mancanza di adempimento nei tempi sopraindicati, la Giunta regionale provvederà alla revoca del predetto contributo.

3. Per le finalità di cui al precedente comma 1 è istituito il capitolo ………….. dello stato di previsione della spesa, denominato “Contributo al Comune di Vibo Valentia per il risanamento ambientale e la riqualificazione della zona “Pennello”, cui viene imputata la somma di lire 1.543.000.000 mediante prelevamento di una somma di pari importo dal capitolo 7001202”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1294.

(E’ respinto)

Pongo in votazione l’articolo 7 bis nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1001 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 7 bis è inserito il seguente articolo:

Art. 7 ter

1. La Regione Calabria promuove la propensione all’autoimprenditorialità quale risposta alla domanda di nuove opportunità occupazionali e di sviluppo locale.

2. Per il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Giunta regionale predispone e realizza un Progetto denominato “Opportunità Giovani” destinato a giovani disoccupati e/o inoccupati, residenti in Calabria, che si riuniscono in forma associativa, da configurarsi in Pmi, ai sensi della vigente normativa comunitaria.

3. Il Progetto è finalizzato a finanziare interventi, nei limiti del “de minimis”, per accrescere il numero delle imprese prevalentemente formate da giovani disoccupati e/o inoccupati fra i 18 e i 35 anni di età.

4. I settori di intervento riguardano prioritariamente la produzione di servizi turistici, la tutela ambientale e delle risorse naturali, la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, il recupero degli antichi mestieri e i servizi alle imprese. I criteri e le modalità di valutazione degli interventi e l’erogazione dei contributi relativi sono stabiliti con delibera della Giunta regionale, fermo restando il rispetto della regola del “de minimis” per singola impresa.

5. Le risorse, per complessive lire 30 miliardi, allocate per il triennio 1999-2001 al capitolo 2233105 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, la cui descrizione viene opportunamente modificata, sono destinate al finanziamento del progetto di cui al precedente comma 2.

6. L’articolo 7 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è abrogato”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1001.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1481 a firma Tripodi, Bova, Borrello ed altri: “Articolo 7 quater. Si propone di aggiungere il seguente articolo:

1. Gli enti locali della Regione Calabria che presentano vacanze di organico potranno, nel solo rispetto delle norme contrattuali vigenti e senza ulteriore formalità, assumere lavoratori socialmente utili attingendo tra gli Lsu utilizzati, dallo stesso ente, in mansioni e funzioni simili ai posti da ricoprire, per almeno due anni alla data del 31 dicembre 1999.

2. I giovani disoccupati che abbiano avuto esperienze lavorative per almeno dodici mesi nei settori quali “servizi alla persona, salvaguardia e cura del territorio e dell’ambiente, sviluppo rurale, acquacoltura, beni culturali, riqualificazione dello spazio urbano” possono essere compresi tra i destinatari delle misure di cui al comma precedente, a condizione non vi siano ancora Lsu utilizzati in uguali mansioni e funzioni e che abbiano maturato almeno dodici mesi di utilizzo nello stesso ente alla data del 31 dicembre 1999.

3. I committenti pubblici regionali, provinciali o comunali, ivi compresi i committenti privati che utilizzano finanziamenti pubblici regionali, provinciali o comunali, debbono stabilire nei capitolati posti a base di gare di appalto per la realizzazione di opere e commesse pubbliche le modalità per una riserva obbligatoria almeno del 20 per cento a favore di assunzione di lavoratori di cui ai precedenti commi, in rapporto al numero medio di giornate lavorative oggetto dell’appalto medesimo. Detta riserva minima obbligatoria, che potrà esplicitarsi anche attraverso opzioni premiali ai fini dell’aggiudicazione della gara d’appalto, potrà essere ulteriormente aumentata, sentito il parere della Commissione tripartita costituita ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 496/97 e successive modifiche ed integrazioni.

4. Il contributo di cui all’articolo n. 4, comma 1, legge regionale 18/96, sarà erogato a favore dei soggetti pubblici e privati che immetteranno nella loro dotazione organica Lsu con rapporto di lavoro a tempo indeterminato”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.

Presidenza del Vicepresidente Domenico Rizza

Giuseppe BOVA

Qui si dice quali sono gli intenti e chi farà, attraverso deliberazione, il progetto, ma quali sono i criteri obiettivi? Non lo si capisce bene.

(Interruzione)

No, questo intendo dire, cioè si dice che si vuole migliorare la legislazione regionale, ma questa è una legge, francamente, che nemmeno agli interessati fa capire quello che bisogna fare. La discrezione la fa da padrone, non lo so… Chiedo scusa, non ho niente contro i giovani, obiettivo giovani, eccetera, ma come si fa…

PRESIDENTE

Chiede di intervenire l’assessore Bagarani. Ne ha facoltà.

Massimo BAGARANI, assessore al bilancio

Per quel poco che mi compete, perché ovviamente essendo assessore al bilancio…

Le risorse sono i 30 miliardi, la destinazione… che l’articolo di per sé è puramente programmatico, nel senso che evidentemente c’è poi bisogno di una legge che definisca con chiarezza quali sono i criteri e le modalità di…

(Interruzione)

Per un semplice motivo: originariamente i fondi previsti in questo capitolo erano destinati esclusivamente al prestito d’onore. Si è riflettuto sulla materia e avendo sentito la controparte di un’eventuale convenzione, cioè Imprenditoria giovanile, per chiarirci, si è ritenuto che 30 miliardi semplicemente destinati al prestito d’onore fossero di difficile spesa e quindi si è ritenuto opportuno individuare una serie di possibili alternative di finalizzazione della spesa che sono qui abbastanza ben richiamate. Si può vedere: tutela dell’ambiente, risorse naturali, antichi mestieri e quant’altro.

Ora su questo, evidentemente, c’è da fare… Questo, ripeto, è un articolo puramente programmatico, nel senso che dà una linea di intendimenti che la Giunta ha intenzione di seguire in materia, cioè non continuare a perseguire la finalità soltanto del prestito d’onore, ma una finalità alternativa. A questo dovrà evidentemente seguire una specificazione normativa, immagino.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Bova.

Giuseppe BOVA

Ci vorrebbe un comma aggiuntivo, se vuole, per esempio che la deliberazione della Giunta sarà sottoposta a valutazione – trenta giorni sono – della Commissione, del Consiglio dove maggioranza siete. Quindi non c’è nessun problema.

(Interruzione)

Luigi FEDELE, relatore

Per noi va bene la Giunta.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Mistorni. Ne ha facoltà.

Giuseppe MISTORNI

Presidente, io un po’ dissento, perché ritengo che il prestito d’onore ancora sia valido tant’è che a livello nazionale tutte le domande fatte da tanti calabresi ecc., non hanno trovato risposta per mancanza di fondi. Proprio per questo, la finalità del Consiglio precedente era quella di sopperire alle carenze a livello nazionale in termini di finanziamenti.

A parte questo, vorrei chiedere all’assessore che ha proposto l’emendamento – in questo caso mi pare che l’abbia firmato il Presidente – la legge 2 che fine ha fatto. E’ stata abrogata? E tutte quelle pratiche del ’90 e anche parte del ’91 che non sono state definite che fine faranno? Non sarebbe stato più opportuno – del resto ne abbiamo sempre parlato nei Consigli precedenti ed esistono in Commissione da due a tre proposte di modifica della legge 2 – regolamentare questa disciplina che è importantissima perché quando si parla di occupazione si parla di incentivo alle nuove imprese, specialmente di giovani ?.

Non sarebbe stato più opportuno modificare, rendere più veloce e razionale la legge 2? Fra l’altro lo ricordo a me stesso, la legge 2 è stata considerata la migliore di tutte le Regioni italiani, anche se supera il de minimis,.

Ma che ci sta a fare l’assemblea regionale se non facciamo queste cose? La modifichiamo, l’adattiamo, l’aggiorniamo non fate quest’aria di sufficienza, non siamo bambini, rappresentiamo istanze di cittadini che dalla mattina alla sera incontriamo. Noi non siamo stati eletti nei listini ma dal popolo, dalla mattina alla sera siamo a contatto col popolo, per cui non ci potete trattare con aria di sufficienza, qua stiamo parlando di cose serie!. Esiste una legge 2, tre progetti di legge giacciono in Commissione e allora modifichiamola ma in un confronto fra le parti, anche con le categorie, per non trovarci di fronte ad una legge a scatola chiusa che non sappiamo come sarà utilizzata.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Signor Presidente, giudico scarsamente motivato questo provvedimento che è stato presentato, peraltro mi ha sorpreso la valutazione per la quale l’assessore Bagarani ci ha detto che i fondi così come erano indicati nella precedente finanziaria erano difficilmente spendibili quando invece lì c’era un soggetto collaudato che fa attività di imprenditorialità e di promozione di imprenditorialità giovanile. C’è una legge a cui si faceva riferimento, la “608” nazionale e sapendo che ci sono oltre 10 mila domande di giovani calabresi a fronte delle quali sono stati finanziati circa 800 prestiti d’onore. Ci sono circa 9 mila giovani che attendono una risposta dalla società per l’imprenditorialità giovanile.

Da questo punto di vista, credo che ci sia bisogno di vedere quali risposte si danno in questa direzione, evidentemente si fa una scelta di natura diversa, però, caro assessore Bagarani, quanto meno al fine di capire bene e di dare le prerogative e i compiti che spettano in questo caso all’assemblea regionale, alla massima istituzione elettiva, ritengo che o il comma 2 viene emendato con una integrazione previa l’approvazione di nuova legge regionale, o comunque c’è bisogno di emendamento che dice che i piani vanno approvati sentita la Commissione consiliare competente.

Un minimo di confronto, se ci consentite, è la base elementare nel momento in cui si decide di fare una operazione di questa natura. Sulla legge 2, debbo dire, ancora non l’abbiamo approvato perché è all’articolo 37 – onorevole Mistorni – la proposta, personalmente sono convinto che poteva essere diverso il percorso e che si potevano stabilire le modifiche necessarie e non una abrogazione dell’unica legge regionale che con tutte le sue difficoltà e i problemi che tutti conosciamo è comunque uno strumento a sostegno e a promozione dell’imprenditorialità e della cooperazione giovanile.

Mi pare che una Regione come la nostra abbia bisogno come il pane di strumenti operativi e finanziari che sostengono attività di questa natura e l’accesso, la possibilità che i giovani possano intraprendere attività e impresa e lavoro autonomo.

In questo senso, sono sorpreso del fatto che si dice: “abroghiamo la legge 2” ma non si fa un provvedimento organico, una normativa seria di accompagnamento e collaterale che ci consenta di dare una copertura, un minimo di fuoriuscita, di sbocco ai lavoratori e soprattutto a tanti giovani che sono in attesa di risposte su questo terreno.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Bagarani. Ne ha facoltà.

Massimo BAGARANI, assessore al bilancio

Due brevi osservazioni. Per quanto riguarda gli interventi sul prestito d’onore è piuttosto singolare che si sostenga che 30 miliardi sarebbero stati facilmente spesi in quanto nei colloqui diretti nostri con la controparte interessata.che era la società per l’imprenditoria giovanile, nella fattispecie il dottor Borgomeo ci rappresentava le stesse perplessità sull’ammontare della spesa e per la destinazione.

Quindi mi sembra piuttosto singolare che adesso si sostenga qui che quei 30 miliardi sarebbero stati così banalmente spesi. Peraltro qui non si vieta il ricorso al prestito d’onore ma si amplia semplicemente lo spettro degli interventi possibili con quei 30 miliardi e si amplia su delle casistiche che dovrebbero essere da voi tranquillamente accettate perché sono casistiche comunque di utilizzazione dei giovani nell’ambito di un percorso che li porta verso la produzione.

Per quanto riguarda, poi, la legge 2 non c’era alcun atteggiamento di sufficienza da parte mia. La legge 2 – lo dovreste sapere perfettamente meglio di me – è un regime di aiuto che dal 31 dicembre 1999 non è più in vigore e quindi deve essere modificato o abrogato. In entrambi i casi, o che si modifichi o che dia origine a un’altra legge, quella non è più applicabile nella caratteristica attuale e lo sapete meglio di me.

In entrambi i casi il percorso è identico.

Comunque sia, in ogni caso, tutti gli impegni giuridicamente vincolanti assunti fino al 31 dicembre 1999 sono fatti salvi e lo sapete meglio di me, per cui la domanda sarebbe di per sé irrilevante.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’articolo 7 ter, protocollo 1001.

(E’ approvato)

E’ stato proposto emendamento dall’onorevole Tripodi all’articolo 7 quater. Ha facoltà do illustrarlo. Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Intervengo perché questo non è un emendamento che impone oneri finanziari, ma che implica alcune indicazioni di natura politica che vengono trasferite nella proposta normativa ed è legato fortemente all’emendamento che è stato prima presentato dall’onorevole Pacenza riguardante i lavori socialmente utili.

La proposta normativa è quella in qualche modo di introdurre dei vincoli nelle politiche per il lavoro in Calabria che in qualche modo tendano a favorire uno sbocco, una fuoriuscita, una stabilizzazione dei lavori socialmente utili.

Per esempio, si propone che – voglio leggere quello che mi sembra il punto più importante di questo emendamento – “i committenti pubblici regionali, provinciali e comunali ivi compresi committenti privati che utilizzano i finanziamenti pubblici regionali, provinciali o comunali debbono stabilire nei capitolati di spesa posti a base di gare di appalto per la realizzazione di opere e commesse pubbliche le modalità per una riserva obbligatoria almeno del 20 per cento a favore dell’assunzione di lavoratori di cui ai precedenti commi che sarebbero i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità in rapporto al numero medio di giornate lavorative oggetto dell’appalto medesimo. Detta riserva minima obbligatoria che potrà esplicitarsi anche attraverso opzioni premiali ai fini dell’aggiudicazione della gara d’appalto – una sorta di valutazione di impatto occupazionale – potrà essere ulteriormente aumentato sentito il parere della Commissione tripartita costituita ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo numero 469 e successive modifiche ed integrazioni”.

Vogliamo cercare con questa proposta normativa di favorire l’utilizzazione di questi lavoratori, sfruttando alcune vacanze negli organici, per esempio nella scuola con il passaggio al Ministero della pubblica istruzione delle competenze e quindi anche dei lavoratori per quanto riguarda i lavori socialmente utili e l’impegno a coprire i vuoti di organico che sono sicuramente superiori al numero di lavoratori socialmente utili impegnati nella scuola e che garantiscono oggi i servizi minimi per poter quanto meno aprire le scuole nella nostra regione ma non solo.

Una norma di questo genere a salvaguardia e ad apertura di alcuni spazi nuovi tenendo conto che la Regione ormai è proprietaria di questa delega per quanto riguarda le politiche per il lavoro sia necessario approvarla.

Ognuno, comunque, può fare le proprie scelte politiche e prenderemo atto della valutazione della Giunta e della maggioranza.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento all’articolo 7 quater.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1507 a firma Adamo, Pacenza, Fava ed altri: “Articolo 7 quinquies. Per contribuire ad un coordinato sviluppo delle aree interessate, la Giunta regionale è autorizzata a deliberare la promozione di società miste pubblico-private e/o la partecipazione della Regione alle stesse, per la gestione dei porti turistici in corso di completamento o che saranno programmati e realizzati.

La Giunta regionale è parimenti autorizzata a promuovere e deliberare la partecipazione alla società mista pubblica-privata per la gestione delle attività portuali del porto di secondo livello Sibari-Corigliano”.

Parere del relatore? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1499 a firma Adamo ed altri: “Articolo 7 octies. Per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate dalle mareggiate verificatesi nei mesi di dicembre 1999 e gennaio 2000, la Regione concede contributi ai comuni interessati.

A tal fine è autorizzata la spesa di lire 5 miliardi”.

Parere del relatore? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1494 a firma Bova: “Articolo 17, comma 3 bis. All’articolo 8, comma 1, della legge regionale 8 agosto 1996, n. 21, dopo la frase “nonché altri gruppi appartamento” sono aggiunte le parole “e comunità educative”, previste dal regolamento di attuazione della legge regionale n. 5 del 26 gennaio 1987 e successive modificazioni ed integrazioni”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.

(E’ approvato)

Siamo al protocollo 1002. Abbiamo votato il 1494 e adesso ritorniamo al protocollo 1002 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 8, comma 2, è incrementata di lire 1 miliardo”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1003 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 8, comma 4, è incrementata di lire 1.300.000.000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole.

Luigi FEDELE, relatore

E’ stato modificato così: “All’articolo 8 della legge finanziaria è aggiunto il seguente comma 6 bis. A valersi sul finanziamento di cui al precedente comma 4, la somma di lire 100 milioni è destinata al liceo linguistico Nuova Europa di Reggio Calabria per le manifestazioni del parlamento europeo giovani. Di conseguenza lo stanziamento di cui al capitolo 3132101 viene incrementato di 100 milioni. Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 77001201 del bilancio 2000”.

Presidenza del Presidente G.Battista Caligiuri

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1537 a firma Napoli: “All’articolo 8 è aggiunto il seguente comma:

La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Santa Severina un contributo di lire 20 milioni per l’edizione 2000 del Premio letterario “Siberine” con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 2101206 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1537.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1506 a firma Adamo, Fava, Pacenza ed altri: “All’articolo 8 è aggiunto il seguente comma:

E’ autorizzata la spesa di lire 500 milioni per il sostegno all’attività dei gruppi aderenti all’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I) calabresi.

Il fondo è utilizzato attraverso apposito programma approvato con delibera della Giunta regionale su proposta del Presidente della Giunta stessa, sulla base della domanda pervenuta per iniziative di formazione alla protezione civile, nonché per la gestione, manutenzione, ristrutturazione di strutture (case, terreni, campeggi) e per l’acquisto di attrezzature utili all’attività educativa”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1506.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1536 a firma Napoli: “All’articolo 8 è aggiunto il seguente comma:

La Giunta regionale è autorizzata a concedere al Comune di Cirò Marina un contributo di lire 50 milioni per l’edizione 2000 del Premio letterario “Cirò Marina”, con allocazione al capitolo corrispondente dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 2101206 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1536.

(E’ respinto)

Pongo in votazione l’articolo 8 per come modificato nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1004 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 2, è diminuita di lire 20 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1004.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1469 a firma Rizza: “All’articolo 9, comma 3, del disegno di legge “Finanziaria 2000”, dopo le parole “500 milioni” sono aggiunte le seguenti parole: “L’intero ammontare è trasferito sul bilancio del Consiglio regionale”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1469.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1005 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 6, è diminuita di lire 20 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1005.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1006 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 8, è diminuita di lire 20 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1006.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1007 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 9, è diminuita di lire 20 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1007.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1008 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 10, è diminuita di lire 100 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1008.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1009 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 12, è incrementata di lire 20 milioni”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1009.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1010 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 13, è diminuita di lire 40 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1010.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1011 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 14, è diminuita di lire 70 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1011.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1012 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 15, è incrementata di lire 20 milioni”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1012.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1013 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 16, è diminuita di lire 10 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1013.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1014 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 18, è diminuita di lire 10 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1014.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1015 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 23, è diminuita di lire 250 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1015.

(E’ approvato)

(Interruzione)

Emendamento protocollo 1516 a firma Pappaterra ed altri: “All’articolo 9, comma 23, l’autorizzazione di spesa è aumentata di lire 250 milioni”.

Alla copertura del maggiore onere si provvede mediante riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001201”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1516.

(E respinto)

Emendamento protocollo 1016 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 9, comma 25, è diminuita di lire 100 milioni”.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione il protocollo 1016.

(E’ approvato)

Il protocollo 1222 è stato ritirato.

Emendamento protocollo 1017 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 9 è aggiunto il seguente comma:

27. Per l’attuazione del programma di formazione teatrale in Calabria per il biennio 2000-2001, da realizzarsi in collaborazione con l’Ente Teatrale Italiano, in attuazione del relativo decreto del ministro della cultura e dei beni culturali, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300 milioni, con allocazione al capitolo 3132143 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1017.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1221 a firma Pirilli, Trematerra ed altri: “La Giunta regionale è autorizzata a partecipare con la somma di lire 800 milioni alle iniziative della Provincia di Catanzaro, in occasione della inaugurazione dell’area polifunzionale per spettacoli di Catanzaro Lido, per la realizzazione di una serie di iniziative culturali ed artistiche destinate ad esaltare la migliore fruibilità del parco archeologico della Roccelletta e le potenzialità turistiche del territorio”.

Al maggiore onere si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1221.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 9 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1018 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 10, comma 1, è diminuita di lire 150 milioni.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1018.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1019 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 10, comma 2, è incrementata di lire 1.500.000 milioni.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1019.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1020 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 10, comma 3, è diminuita di lire 300 milioni.

La maggiore disponibilità viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1020.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1021 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 10 sono aggiunti i seguenti commi:

5. Al fine di concorrere – secondo quanto previsto dal Programma operativo regionale (Por) 2000-2006 della Calabria – al cofinanziamento delle misure inerenti al Fondo sociale europeo, è autorizzata per il triennio 2000-2002 la spesa complessiva di lire 26.852.501.760, di cui 8.734.126.860 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, con accantonamento nell’apposito fondo di riserva di cui al capitolo 7002202, istituito nello stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.

6. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione nei capitoli di bilancio relativi”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1021.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1022 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista dall’articolo 10, comma 1, è incrementata di lire 500 milioni.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1022.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1023 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 12 è aggiunto il seguente comma:

2. Per la progettazione di attività culturali e formative da realizzare – ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341 – con le Università statali aventi sede nella regione, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200 milioni, con allocazione al capitolo 3313119 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 2101206 dell’entrata del bilancio 2000, cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1023.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1440 a firma Rizza: “All’articolo 12 sono aggiunti i seguenti commi:

3. Ai comuni di Santa Severina, Pizzo, Scilla e Corigliano Calabro è concesso un contributo annuo al fine di garantire un’adeguata ed efficiente gestione dei castelli storici ubicati nei comuni stessi, nonché per promuovere la valorizzazione dei castelli medesimi. Entro il mese di marzo di ogni anno la Giunta regionale provvederà, con proprio atto deliberativo, alla ripartizione del fondo assegnato sulla base di uno specifico programma di attività.

4. Per gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni, con allocazione al capitolo 3131208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Alla copertura dell’onere relativo si provvede per lire 240 milioni mediante pari riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000 e per lire 260 milioni con lo stanziamento di cui al capitolo 3131206 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000, che viene ridotto di pari importo”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Con una piccola variazione Presidente, dopo il nome “Santa Severina, Pizzo, Scilla e Corigliano Calabro” si aggiunge “Cirò”, mantenendo la spesa senza variazioni.

UNA VOCE

…comunemente era risaputo che è un castello privato. Abbiamo appreso proprio dal sindaco di Cirò che il castello è stato acquisito ai beni del comune un anno e mezzo fa, per cui è un castello pubblico a tutti gli effetti, acquisito al demanio comunale e diventa un bene pubblico a disposizione del grande turismo calabrese.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1440.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 12 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Si passa all’articolo 13. Emendamento protocollo 1024 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 13, comma 1, è incrementata di lire 1 miliardo.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1024.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1468 a firma Bova: “All’articolo 13 è aggiunto il seguente comma:

2. A valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 1, la somma di lire 100 milioni è destinata all’associazione Parma A.c., quale contributo per lo svolgimento del quinto torneo internazionale scuola calcio Parma, al fine della diffusione dello sport fra i giovani calabresi.

A tal fine lo stanziamento di cui al capitolo …………. dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000 viene incrementato per lire 100 milioni”.

Alla copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tommasi. Ne ha facoltà.

Diego Antonio TOMMASI

Signor Presidente, onorevoli colleghi, rilevo con molta soddisfazione questo incremento di oltre 1 miliardo per quanto riguarda lo sviluppo dello sport e del tempo libero. Per un aumento così sostanzioso di questo capitolo credo che sia necessaria una leggera presentazione da parte dell’assessore allo sport, anche perché ci sono altri emendamenti mirati che impegnano un altro miliardo e 200 milioni circa. Quindi passiamo da una cifra di 1 miliardo e mezzo a quasi 4 miliardi.

Chiedo, quindi, che l’assessore Crea quantomeno ci illustri brevemente, perché non posso pensare di verificare la sua volontà nel futuro, come ha portato questo capitolo a questo incremento così sostanzioso.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Crea. Ne ha facoltà.

Domenico CREA, assessore allo sport. In merito a questo emendamento posso dire che ho ampliato le cose perché si sta portando una legge nuova avanti e quindi penso che quei soldi che c’erano non bastavano e che sarebbe servito un altro miliardo e mezzo.

Diego Antonio TOMMASI

Quindi deduco che c’è una legge che verrà portata in Commissione e quindi andremo a discutere le linee programmatiche del….

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1468.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 13 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 14 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1486 a firma Tripodi, Meduri: “Rubrica 4 – Sicurezza sociale – articolo 15, comma 1.

Si propone di aumentare a lire 200.000.000 (duecento milioni) la somma di cui all’articolo 15, comma 1, riguardante gli interventi di cui alla legge regionale 11 agosto, n. 35 “Istituzione di un centro regionale per l’autonomia del non vedente”.

E’ autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000 (centocinquanta milioni).

La somma necessaria è prelevata dal capitolo 4331103 “Spese per la gestione dei servizi socio-assistenziali”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1486.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1467 a firma Bova: “All’articolo 15 è aggiunto il seguente comma:

3. Al fine di valorizzare e sviluppare le attività di ricerca del Centro Unico Regionale Trapianti Midollo Osseo “Alberto Neri” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300 milioni, con allocazione al capitolo ………… dello stato di previsione della spesa del bilancio 2001. Le attività di ricerca da realizzare nonché i rapporti giuridico-finanziari tra la Regione ed il Centro Unico Regionale saranno disciplinati da apposita convenzione”.

Alla copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2001”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

(metr. 135). Presidente, è approvato con una lieve variazione sull’importo: da 300 milioni passa a 200 milioni.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1467.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 15 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 16.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1482 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 16 bis. Si propone di aggiungere il seguente articolo:

1. La legge regionale n. 35/86 viene integrata dopo l’articolo 5 dal titolo 2° avente come titolo “Contributo annuo destinato al Consiglio regionale della Calabria ed alle sezioni provinciali dell’Unione Italiana Ciechi”.

2. Viene assegnato un contributo annuo al Consiglio regionale ed alle sezioni provinciali dell’Unione Italiana Ciechi per gli scopi stabiliti nell’oggetto sociale e pari a lire 510 milioni.

Il contributo viene così ripartito: al Consiglio regionale ed alle sezioni provinciali dell’Unione Italiana Ciechi:

a) Consiglio regionale della Calabria dell’Unione Italiana Ciechi lire 85 milioni;

b) sezione provinciale Unione Italiana Ciechi di Catanzaro lire 85 milioni;

c) sezione provinciale Unione Italiana Ciechi di Cosenza lire 85 milioni;

d) sezione provinciale Unione Italiana Ciechi di Crotone lire 85 milioni;

e) sezione provinciale Unione Italiana Ciechi di Reggio Calabria lire 85 milioni;

f) sezione provinciale Unione Italiana Ciechi di Vibo Valentia lire 85 milioni.

3. Al maggiore onere finanziario di lire 260.000.000 (duecentosessanta milioni) si provvede mediante apposito prelevamento dal capitolo 4331103 “Spese per la gestione dei servizi socio-assistenziali”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1482.

(E’ respinto)

Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Signor Presidente, volevo chiedere, perché non lo trovo tra le carte, che quantomeno venga messo in votazione l’emendamento all’articolo 16 ter.

PRESIDENTE

Va bene, io non ce l’ho, ma è agli atti.

Michelangelo TRIPODI

Lo leggo. Si propone di aggiungere il seguente articolo “L’articolo 3 della legge regionale…”…

PRESIDENTE

Onorevole Tripodi, l’articolo 16 ter non ce l’ho.

Luigi FEDELE, relatore

Non è ammesso.

Michelangelo TRIPODI

Come non è ammesso?

PRESIDENTE

Non ce l’ho.

Michelangelo TRIPODI

Glielo porto io, Presidente.

PRESIDENTE

Emendamento protocollo 1483 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 17, comma 2. Si propone di aumentare di lire 10.000.000.000 (10 miliardi) la spesa prevista nel capitolo 4331103 “Spese per la gestione dei servizi socio-assistenziali”.

La somma occorrente sarà reperita mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1483.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1305 a firma Fedele, Aiello P., Crea ed altri: “In calce al punto 2 dell’articolo 17 della legge finanziaria regionale, in corso di esame, va inserito il seguente comma:

“Le funzioni ed i compiti amministrativi relativi ai servizi sociali ed alla legge 28 agosto 1997, n. 285 – disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza – sono svolte dal Dipartimento Sanità che avrà la seguente denominazione: “Dipartimento Sanità e Servizi Sociali”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1305.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1025 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 17, comma 3, è aggiunto in fine il seguente periodo: “In attesa del piano regionale dei servizi socio-assistenziali ed al fine di garantire comunque un efficace coordinamento ed una adeguata integrazione con gli interventi e servizi sanitari, la Giunta regionale è tenuta a predisporre, anche in deroga a quanto stabilito dal titolo 3° della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5 – un piano regionale annuale da approvarsi esclusivamente con delibera della Giunta regionale medesima”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1025.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1495 sostitutivo del comma 4 dell’articolo 17 a firma Bova: “A valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000, di cui al comma 1, la somma di lire 8.500.000.000 è destinata al servizio delle strutture socio-assistenziali di minori ospitati in Comunità educative e Gruppi appartamento ai sensi della legge regionale 8 agosto 1996, n. 21”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1495.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1517 a firma Pacenza, Tripodi, Fava ed altri: “Articolo 17. Dopo il comma 6 è aggiunto il seguente comma:

A ciascuna famiglia calabrese con reddito non superiore ai 35 milioni sarà assicurato un contributo di lire 500 mila per l’acquisto di un computer.

Del nucleo familiare dovrà far parte un figlio di età compresa tra i 10 e i 15 anni.

Il comune di residenza provvederà all’erogazione del contributo d’intesa con i competenti organi istituzionali”.

Agli oneri del presente articolo per competenza lire 5 miliardi si provvede attraverso la riduzione della somma corrispondente del capitolo 3601101”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1517.

(E’ respinto)

Pongo in votazione l’articolo 17 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1529 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 18, comma 1, è incrementata di lire 250 milioni”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1529.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 18 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 19 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 20 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 147l all’articolo 20 bis…

(E’ approvato)

(Interruzione)

Luigi FEDELE, relatore

…C’è il 1426…

PRESIDENTE

E’ approvato con l’articolo 20 bis, ma ce n’è un altro che ha come protocollo 1474 a firma Tripodi: “Rubrica 4 – Sicurezza – Articolo 20. Si propone di aggiungere dopo l’articolo 20 l’articolo 20 bis con il seguente testo:

Art. 20 bis

1. Sono gratuite le prestazioni di pronto soccorso erogate negli ospedali della Calabria.

2. Sono gratuiti gli esami connessi a programmi di diagnosi precoce e tutte le prestazioni fornite da servizi territoriali: i servizi di salute mentale, i Sert, i consultori, i servizi di neuropsichiatria infantile.

3. Ai fini del pagamento di un tetto massimo di 70 mila lire di ticket, si accorpano le prestazioni per accertamento e controlli legati ad un’unica malattia di rilievo sociale.

4. Ai dipartimenti di prevenzione, istituiti in ogni Asl, viene assegnato il 5 per cento del Fondo sanitario regionale.

5. I malati cronici non autosufficienti sono assistiti all’interno del Sistema sanitario regionale, privilegiando il domicilio e, dove questo non sia possibile, il collocamento in Centri diurni e/o piccole strutture residenziali, fatto salvo il diritto di essere curati in ospedali laddove se ne ravvisi la necessità e l’urgenza.

6. L’assistenza domiciliare integrata e l’ospedalizzazione a domicilio sono fuse in un unico servizio da istituire in tutte le Asl della Calabria. Vista la gravità e la complessità dei pazienti ai quali è rivolta, l’Adi deve essere espletata da équipes specialistiche altamente qualificata ed essere funzionante per tutti i giorni dell’anno.

7. In ogni distretto sanitario è istituito un centro diurno per pazienti malati cronici non autosufficienti, con particolare riferimento ai soggetti affetti dal morbo di Alzheimer e da demenze di altro tipo.

8. Le residenze sanitarie assistenziali per anziani, malati cronici non autosufficienti e per disabili gravi devono essere costituite da piccole strutture con 10-20 posti letto, legate al distretto e all’ospedale territoriale.

9. I costi delle cure domiciliari, Adi e ospedalizzazione a domicilio, e quelli erogati in strutture quali diurne e Rsa, devono essere coperti dal sistema sanitario regionale. E’ possibile richiedere a ciascun degente non indigente un contributo alle spese nella misura massima del 50 per cento del suo reddito pensionistico, ad esclusione di qualsiasi altro contributo dei familiari o dei comuni.

10. Il 5 per cento del Fondo sanitario regionale è destinato alla tutela della salute mentale. I pazienti psichiatrici dimessi dagli ex O.P. devono essere curati ed assistiti ambulatoriamente, a domicilio e/o presso Centri diurni e residenziali di piccole dimensioni a carico del sistema sanitario regionale.

11. Le cure dentarie sono dovute al sistema sanitario regionale in modo pieno e per tutti con lo stesso criterio utilizzato per tutte le altre patologie, pertanto in ogni Asl devono essere garantite, nelle strutture accreditate, le prestazioni necessarie per le cure dentarie sia in regime ambulatoriale che di ricovero.

12. La libera professione intrapresa dai medici deve essere svolta esclusivamente fuori dall’orario di lavoro, non deve interferire con l’attività istituzionale, deve servire a ridurre i tempi di attesa.

13. In ogni Asl sono istituiti i comitati di partecipazione dei cittadini, organizzati secondo un regolamento che dovrà essere emanato dalla Giunta regionale entro 90 giorni dall’approvazione della presente legge”.

Chiede di illustrarlo l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Presidente, anche questo è un emendamento che non comporta oneri finanziari, ma stabilisce alcuni criteri e cerca di fissare un minimo di garanzie di natura sociale nell’ambito della gestione della società calabrese. In questo senso, la proposta che si avanza, anche in riferimento al decreto Bindi, fissa alcune misure di salvaguardia, quali per esempio la garanzia della gratuità delle prestazioni di pronto soccorso che vengono erogate negli ospedali della Calabria e nel contempo riserva una particolare attenzione verso alcune categorie di malati cronici non autosufficienti, affetti da particolari patologie.

Credo che nel clima e nella situazione di grandissimo disagio sociale in cui versa la società calabrese che colpisce particolarmente gli ammalati, le famiglie che si trovano in condizioni di particolare difficoltà dal punto di vista sanitario, un segnale politico di questo genere – perché di questo si tratta – verso i cittadini e in particolare gli ammalati della Calabria sarebbe un buon segnale, un buon inizio come si diceva prima.

Pertanto, solleciterei l’attenzione anche in riferimento alla scelta di finalizzare il fondo regionale della sanità ad alcune misure di ripartizione, il 5 per cento per quanto riguarda i dipartimenti di prevenzione istituiti in ogni Asl, e il 5 per cento per quanto riguarda la tutela della salute mentale.

In questo senso credo che sarebbe opportuna una scelta della Giunta regionale a sostegno di questo emendamento. Poi ovviamente questa è la scelta di natura sociale, se la socialità fa parte del programma del centro-destra lo verificheremo tra poco.

PRESIDENTE

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1474.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1027 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 22, comma 1, è incrementata di lire 3 miliardi”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1027.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1028 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 22, comma 2, è incrementata di lire 750 milioni”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1028.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1029 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 22 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 3 miliardi viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1029.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1551, comma 3 bis…

Luigi FEDELE, relatore

Questo, Presidente, viene ritirato e trasformato in ordine del giorno.

PRESIDENTE

Allora diventa ordine del giorno.

Pongo in votazione l’articolo 22 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 23, comma 1.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1031 a firma Chiaravalloti: “I commi 2 e 3 dell’articolo 23 sono eliminati per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 250 milioni viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1031.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1558 a firma Dima, Rizza: “All’articolo 23 è aggiunto il seguente comma:

4. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 17 agosto 1984, n. 20 “Istituzione fondo regionale per le calamità naturali” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 8 miliardi, con allocazione al capitolo 5151211 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Al maggiore onere si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001202”.

Tale emendamento va coordinato con l’emendamento di cui al successivo articolo 38, comma 2, e con l’emendamento all’articolo 1 del disegno di legge “bilancio”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1558.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 23 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 24 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1032 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 25, comma 1, è incrementata di lire 150 milioni”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1032.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1033 a firma Chiaravalloti: “Il comma 2 dell’articolo 25 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 1.500.000.000 viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1033.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1034 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 25 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 300.000.000 viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1034.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1035 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 25, comma 4, è incrementata di lire 180 milioni”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1035.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1036 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 25 è aggiunto il seguente comma:

5. La disponibilità complessiva di lire 3.412.136.058 – accertata per lire 750.000.000, 42.381.500, 903.730.500, 204.450.000, 901.001.558, 500.000.000 e 110.572.500 sui corrispondenti impegni contabili assunti rispettivamente con le delibere della Giunta regionale n. 5567/89, 7026/90, 2796/92, 5478/92, 4535/93, 6285/93 e 6286/93, ai sensi della legge regionale 25 maggio 1987, n. 16 – è destinata agli interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della pesca le cui domande di contributo sono state presentate entro il 31 dicembre 1999 e liquidate con delibera della Giunta regionale n. 99 del 28 gennaio 1999, ai sensi della medesima legge regionale 25 maggio 1987, n. 16”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1036.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 25 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1037 a firma Chiaravalloti: “Il comma 1 dell’articolo 26 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 2 miliardi viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1037.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1038 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 26 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 500 milioni viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1038.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1039 a firma Chiaravalloti: “Il comma 4 dell’articolo 26 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 1 miliardo viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1039.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 26 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1040 a firma Chiaravalloti: “Il comma 1 dell’articolo 27 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 4 miliardi viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1040.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1041 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 27 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 1.100.000.000 viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1041.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1042 a firma Chiaravalloti: “Il comma 4 dell’articolo 27 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 200 milioni viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1042.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1043 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 27 è aggiunto il seguente comma:

5. Per le attività previste all’articolo 27, comma 3, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1 miliardo, con allocazione al capitolo 2231205 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1043.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 27 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1044 a firma Chiaravalloti: “Il comma 4 dell’articolo 28 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 2 miliardi viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1044.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 28 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1045 a firma Chiaravalloti: “I commi 1 e 2 dell’articolo 29 sono eliminati per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 700 milioni viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1045.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1046 a firma Chiaravalloti: “Il comma 3 dell’articolo 29 è eliminato per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 400 milioni viene destinata all’incremento del fondo globale “agricoltura” (capitolo 7001202) vincolato al rifinanziamento delle nuove leggi del comparto”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1046.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1047 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 29 è aggiunto il seguente comma:

6. Per le finalità di cui all’articolo 6 della legge regionale 22 dicembre 1998, n. 14 “Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.600.000.000, con allocazione al capitolo 5132102 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1047.

(E’ approvato)

Pongo in votazione…

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, c’è un altro emendamento…

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’articolo 29 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1485 a firma Tripodi, Meduri, Bova: “Articolo 29 bis. Si propone di aggiungere il seguente articolo:

1. Ai fini di conservare e migliorare il patrimonio ambientale e paesaggistico costituito dalle aree destinate alle coltivazioni agrumicole nella piana di Gioia Tauro-Rosarno, il quale potrebbe essere alterato dall’abbandono delle superfici relative per la cattiva congiuntura economica che il mercato agrumicolo dell’area di riferimento ha subìto negli ultimi anni, la Regione Calabria concede un contributo una tantum a ciascuna delle aziende agricole pari a lire 600 mila per ogni ettaro di terreno effettivamente agrumetato e fino alla concorrenza massima di dieci ettari.

2. Ciascun titolare di azienda presenta, presso l’Ispettorato agrario competente per territorio, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, apposita istanza contenente i propri dati identificativi, il tipo e l’estensione delle colture agrumicole, il titolo di possesso e la restante documentazione amministrativa.

3. Gli Uffici agricoli di zona, prioritariamente su ogni altra pratica eventualmente giacente, provvedono al relativo sopralluogo di accertamento: gli altri uffici competenti, analogamente in via prioritaria, provvederanno a predisporre la liquidazione del contributo.

4. Ai fini di provvedere a quanto previsto nel presente articolo, viene stanziata la somma di lire 30.000.000.000 (30 miliardi) per il corrente esercizio finanziario, da reperire prelevando una quota di lire 15.000.000 (quindici milioni) dai capitoli 7001201 e 7001202 e una quota dai contributi assegnati dal Cipe alla Regione Calabria con delibera del 15 febbraio 2000 (riparto risorse aree depresse 2000/2002)”.

Chiede di illustrarlo l’onorevole Tripodi. Ne ha facoltà.

Michelangelo TRIPODI

Questo emendamento riguarda alcune categorie di produttori agrumicoli, in particolare della piana di Gioia Tauro, che sono stati sottoposti in questi anni ad un pesantissimo attacco alle loro condizioni di vita, in particolare al reddito prodotto, per via delle decurtazioni derivanti dalla verifica dei regolamenti comunitari in materia di compensazione.

Questi produttori agrumicoli nella sostanza hanno visto più che dimezzati gli emolumenti e le compensazioni comunitarie, tant’è che un chilo di arance conferito all’industria di trasformazione viene oggi pagato circa 120 lire a fronte delle 250 lire al chilogrammo che in precedenza veniva percepito dai produttori.

Era stato stipulato un contratto di programma a livello del ministero delle politiche agricole con la Regione Calabria e con altri soggetti, tra cui le associazioni professionali di categoria di cui si è poc’anzi parlato ed era un impegno che pensavamo dovesse trovare sua pratica attuazione nell’ambito della variazione di bilancio, per un importo di circa 25-30 miliardi a compensazione del mancato reddito, dell’abbattimento delle risorse trasferite dalla Comunità europea nei confronti di questi produttori agrumicoli.

La proposta è quella che si vada incontro alla crisi agrumicola che nella piana di Gioia Tauro ha determinato forti tensioni che tutti conoscono e anche manifestazioni a Roma, a Reggio Calabria, incontri in prefettura, l’istituzione di un tavolo e un confronto serrato.

Ci si aspetta ed i produttori agrumicoli in particolare attendono dalla Regione Calabria, attendevano da tempo per la verità e purtroppo non ci si è riusciti finora a dare un minimo di risposta, di tutela rispetto alla condizione in cui si trovano.

La proposta di emendamento va in questa direzione, poi ovviamente la maggioranza…

PRESIDENTE

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1485.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1508 a firma Nucera, Fedele, Pilieci:

“Articolo 30

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 4 aprile 1986, n. 13 “Costituzione Ente Autonomo Fiera di Reggio Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 800 milioni di cui 400 milioni da destinare al rifacimento di padiglioni espositivi ed iniziative promozionali”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1508.

(E’ approvato)

Luigi FEDELE, relatore

C’è l’emendamento numero 1559 che viene ritirato, Presidente.

PRESIDENTE

Va bene. Emendamento protocollo 1554 a firma Adamo, Pacenza ed altri: “Articolo 30, comma aggiuntivo 1/bis.

Al fine di aiutare le imprese commerciali che nel corso dell’anno 1999 hanno subìto danni da incendi non dolosi o calamità non coperti da relative polizze assicurative, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000 (trecento milioni) da erogare ai Comuni che ne facciano espressa e documentata richiesta”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1554.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1048 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente comma:

2. Al fine di completare gli interventi previsti dal piano di rilancio della società “Terme Sibarite S.p.A.” di proprietà della Regione, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 3493 del 23 giugno 1997, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600 milioni, con allocazione al capitolo 6121209 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Alla copertura dell’onere relativo si provvede mediante pari riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1048.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1464 a firma Mistorni: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente comma:

2. A valere sullo stanziamento di cui al capitolo 6132102 della spesa del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, la somma di lire 350 milioni è destinata all’Ente Autonomo Fiera di Cosenza”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1464.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1505 a firma Adamo, Morrone, Pappaterra ed altri: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente comma:

E’ autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni per contribuire al finanziamento delle attività programmate dall’Ente Fiera di Cosenza”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1505.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1528 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 30 è aggiunto il seguente comma:

3. All’articolo 31, comma 6, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14, le parole “Reggio Calabria” sono sostituite con le parole “provincia di Reggio Calabria”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1528.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 30 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1049 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente comma:

3. Per il finanziamento del progetto di tutela e valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale, a realizzare per il tramite del Coser Scrl, organismo consortile di servizi promosso dalle associazioni regionali dell’artigianato calabrese, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200 milioni, con allocazione al capitolo 6122110 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000. I rapporti giuridico-finanziari tra Regione e Coser Scrl sono disciplinati da apposita convenzione da approvarsi con delibera della Giunta regionale”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento del capitolo 6122102 del bilancio 2000. Conseguentemente l’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 31, comma 1, è ridotta di lire 200 milioni”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1049.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1050 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente comma:

4. Per le iniziative di cui all’articolo 8, commi 1 e 2, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600 milioni, con allocazione al capitolo 6131103 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1050.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1051 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente comma:

5. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 8 “Istituzione di un fondo a favore di imprese societarie che operano nel campo dei servizi informatici e telematici specializzati su Internet” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1 miliardo, con allocazione al capitolo 6122221 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1051.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1052 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 31 è aggiunto il seguente comma:

6. A partire dal 1° gennaio 2000, ai sensi del comma 6 dell’articolo 6 del Dpr n. 447/98, sono considerati “impianti a struttura semplice” gli impianti produttivi di beni e di servizi per i quali è ammesso il procedimento mediante autocertificazione nei seguenti casi:

a) per la cessazione e riattivazione degli impianti produttivi di beni e di servizi;

b) per la realizzazione, ristrutturazione, riconversione ed ampliamento di impianti produttivi di beni e di servizi quando non è necessario acquisire specifica autorizzazione in relazione a vincoli paesistici, storico-artistici, archeologici e idrogeologici;

c) impianti con registrazione Emas, di cui al Regolamento comunitario n. 1836/93”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1052.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 31 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1053 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 31 è aggiunto il seguente articolo:

31 bis

1. La Regione, anche in collaborazione con le Camere di commercio, le Province e le associazioni di categoria, assicura gli sportelli unici, per le attività produttive, di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n. 112/1998, la messa a disposizione in modo coordinato e continuativo di tutte le informazioni disponibili e necessarie, anche nella forma di moduli informativi e di modelli tipo per domande e richieste.

2. Per contribuire all’attività degli sportelli unici, la Regione, con la collaborazione degli stessi soggetti di cui al comma 1, promuove specifici corsi di formazione e di aggiornamento per il personale addetto.

3. Per favorire l’istituzione degli sportelli unici in ambiti di utenza adeguati, la Regione promuove le opportune intese tra i Comuni, con particolare riferimento a quelli di minore dimensione, e favorisce la stipula di convenzioni, a titolo gratuito o con rimborso delle sole eventuali spese aggiuntive direttamente derivanti dalle convenzioni stesse, tra gli stessi Comuni e le Camere di commercio.

4. I programmi locali di sviluppo – quali patti territoriali, contratti d’area e progetti integrati territoriali – possono prevedere che la gestione dello sportello unico sia attribuita al soggetto responsabile degli stessi programmi locali, nei casi in cui si tratti di un soggetto pubblico.

5. Agli oneri derivanti dal precedente comma 2 si provvede con le disponibilità previste dalla misura 3.10 del Por (Programma operativo regionale) 2000/2006 della Calabria”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1053.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1441 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 31 è aggiunto il seguente articolo:

Art. 31 ter

1. La Regione Calabria promuove la costituzione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo delle Pmi, concentrando in essa le partecipazioni possedute in Fincalabra S.p.A. e in Bic-Calabria Scpa.

2. Per le finalità di cui al precedente comma la Giunta regionale è autorizzata a concertare e definire gli indirizzi generali per le attività e la gestione della costituenda Agenzia, assumendo conseguentemente tutte le iniziative necessarie”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Questo è modificato, Presidente. Dopo l’articolo 31 bis è aggiunto il seguente articolo: “Articolo 31 ter. La Regione Calabria promuove con apposita legge regionale la costituzione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, concentrando in essa le partecipazioni possedute in FinCalabra S.p.A. e in Bic Calabria S.p.A.”. Il secondo comma non c’è.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1441 così come modificato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1463 a firma Mistorni: “All’articolo 32 è aggiunto il seguente comma:

2. All’articolo 8, comma 3, della legge 13 settembre 1999, n. 27, inserire in fine “e il progetto “struttura polivalente per il tempo libero” nel complesso delle Terme Luigiane di proprietà del comune di Acquappesa”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1463.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 32 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1054 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 33, comma 1, è incrementata di lire 500 milioni”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la disponibilità derivante dal maggiore avanzo di amministrazione di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1054.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1055 a firma Chiaravalloti: “L’autorizzazione di spesa prevista all’articolo 33, comma 2, è incrementata di lire 1 miliardo”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1055.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1056 a firma Chiaravalloti: “Il comma 5 dell’articolo 33 è sostituito dal seguente:

5. Al fine di provvedere, in via eccezionale, al finanziamento per scorrimento della graduatoria definitiva della provincia di Reggio Calabria allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 6982 del 29 dicembre 1997, pubblicata sul Burc n. 7 – edizione straordinaria – del 30 gennaio 1998, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, con allocazione al capitolo 6124206 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1056.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1057 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente comma:

7. All’articolo 8, comma 1, della legge regionale 7 marzo 1995, n. 5, è aggiunta in fine la seguente lettera: “d) all’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane (Unpli), nelle sue articolazioni provinciali e regionali”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1057.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1058 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente comma:

8. A valere sul finanziamento di cui al comma 2, la somma di lire 100 milioni è destinata al Comune di Palmi per l’organizzazione della Festa della Varia.”

Conseguentemente lo stanziamento del capitolo 6133104 viene incrementato della stessa somma di lire 100 milioni.

Al maggiore onere si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1058.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1059 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente comma:

9. A valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente comma 2, la somma di lire 500 milioni è destinata alla definizione della vertenza relativa alle attività promozionali realizzate negli anni 1996 e 1997 con la sponsorizzazione della gara internazionale di motonautica d’altura “Venezia-Montecarlo offshore”. La Giunta regionale è autorizzata a liquidare l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della somma massima di lire 500 milioni, previo accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla Regione a seguito delle stesse attività promozionali”.

Conseguentemente lo stanziamento del capitolo 6133104 viene incrementato della stessa somma di lire 500 milioni.

Al maggiore onere si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.

Franco Mario PACENZA

Anche questo è un comma che viene, se così possiamo dire, da molto lontano; è una vicenda che ha già interessato l’Aula del precedente Consiglio regionale e anche il testo che si usa nell’emendamento è abbastanza curioso. Non vedo l’assessore al bilancio, ma vorrei sapere, dall’alto delle sue competenze, come si può chiedere l’accensione di un capitolo “per eventuale debito riconosciuto”. Ma che significa? Siamo in presenza di un percorso tutto da verificare e oltre tutto parliamo di una gara di off shore svoltasi nell’anno ’96 su cui c’è stata già una discussione abbastanza delicata che oggi si ripropone senza certezze. Quindi, mi pare abbastanza strano e curioso rispetto ai ragionamenti fatti in precedenza, adesso si chiede una sanatoria di debito fuori bilancio, addirittura debito di cui ancora non c’è nemmeno contezza dentro la proposizione che la stessa Giunta fa.

PRESIDENTE

Ha facoltà di parlare l’onorevole Fedele.

Luigi FEDELE, relatore

E’ modificato così: “A valere dello stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente comma 2, la somma di lire 500 milioni è destinata alla definizione della vertenza relativa alle attività promozionali realizzate negli anni ’96 e ’97 con la sponsorizzazione della gara internazionale di motonautica d’altura Venezia-Montecarlo off shore. La Giunta regionale è autorizzata a liquidare l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della somma massima di lire 500 milioni, previo accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla Regione a seguito delle stesse attività promozionali” ed è aggiunto “e previa rinuncia da parte degli interessati di ogni ulteriore pretesa o/e ragione”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1059.

(E’ approvato)

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, qui è aggiunto un comma 9 bis che forse lì non avete.

PRESIDENTE

Infatti non ce l’ho.

Luigi FEDELE, relatore

C’è una somma di lire 200 milioni per la manifestazione già svolta “Vivere il mare”

PRESIDENTE

Va bene, lo pongo in votazione.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1553.

Luigi FEDELE, relatore

E’ ritirato.

PRESIDENTE

Emendamento protocollo 1547 a firma Meduri, Bova: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente comma:

10. A valere sul finanziamento di cui al precedente comma 2, la somma di lire 800 milioni è destinata alla Società di pallacanestro maschile “Viola” di Reggio Calabria”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Il 1547 è modificato: “All’articolo 33 è aggiunto il seguente comma 10. A valere sul finanziamento di cui al precedente comma 2, la somma di lire 1 miliardo e 100 milioni è destinata ai seguenti interventi: quanto a lire 800 milioni, per attività promozionali attraverso la società di pallacanestro maschile Viola Basket di Reggio Calabria; quanto a lire 300 milioni, per attività promozionali attraverso la società di pallavolo femminile Medinex di Reggio Calabria”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1547 così come modificato.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 33 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1060 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 34 sono aggiunti i seguenti commi:

3. All’articolo 4, comma 1, della legge regionale 10 aprile 195, n. 14, è aggiunto in fine il seguente periodo: “Per coloro che abbiano maturato nel settore alberghiero l’anzianità professionale di cui all’articolo 3, in posizione lavorativa diversa da quella di lavoro dipendente, la dimostrazione del possesso di tale requisito potrà avere luogo mediante idonea documentazione che sarà individuata nei relativi bandi di esame”.

4. La legge regionale 2 febbraio 1998, n. 2, è abrogata”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1060.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 34 nella sua interezza.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1061 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 35 è aggiunto il seguente comma:

2. All’articolo 65, comma 3, della legge regionale n. 13 del 28 marzo 1985, è aggiunta la seguente lettera:

i) alle attività di accoglienza e di tutela del turista, nonché alle iniziative locali di intrattenimento e di attrazione o di valorizzazione dei patrimoni naturalistici, storici, culturali, tradizionali e folcloristici”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1061.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 35 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1062 a firma Chiaravalloti: “I commi 1 e 2 dell’articolo 36 sono eliminati per effetto dell’abrogazione della relativa legge di cui all’emendamento articolo 37 bis”.

La maggiore disponibilità di lire 3.700.000.000 viene destinata all’incremento del capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1062.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1063 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 sono aggiunti i seguenti commi:

3. Al fine di evitare disagi alle imprese interessate e, nello stesso tempo, consentire il completo utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali destinate all’attuazione delle sovvenzioni globali per l’area di crisi di Crotone e Gioia Tauro – di cui alle rispettive decisioni della Commissione delle Comunità europee n. C(96)889 del 30 aprile 1996 e n. C(98)1566 del 17 giugno 1998 e successive modifiche ed integrazioni – la Giunta regionale è autorizzata ad anticipare ai relativi organismi intermediari la quota di saldo finale del contributo comunitario e nazionale inerente al cofinanziamento di progetti realizzati a carico delle misure che prevedono regimi di aiuto alle imprese, previa specifica e documentata istanza, da parte di detti organismi intermediari, accompagnata da apposita garanzia fideiussoria bancaria, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, con oneri a totale carico degli stessi organismi intermediari.

4. Per le finalità di cui al precedente comma, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la spesa complessiva di lire 31.330.756.000, di cui lire 9.382.000.000 con allocazione al capitolo 6114202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000. Le somme anticipate – da recuperare sugli accrediti che saranno disposti a favore della Regione dallo stato e dalla Commissione europea al medesimo titolo di saldo finale sulle spese effettivamente sostenute dagli organismi intermediari delle sovvenzioni globali – sono previste, accertate e riscosse al corrispondente capitolo 2316205 dello stato di previsione dell’entrata del bilancio 2000 e pluriennale 2000-2002”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1063.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1064 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 sono aggiunti i seguenti commi:

5. Al fine di favorire l’acquisizione dei requisiti patrimoniali delle fondazioni per la prevenzione del fenomeno dell’usura, di cui all’articolo 1 del decreto del ministro del tesoro 6 agosto 1996 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13 agosto 1996 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500 milioni, con allocazione al capitolo 6122109 della spesa del bilancio 2000.

6. La Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi alle fondazioni costituite o in via di costituzione di cui al precedente comma, tenendo conto delle norme statutarie e dei requisiti patrimoniali, di onorabilità e di professionalità previsti dal decreto del ministro del tesoro 6 agosto 1996”.

Alla copertura della maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento del capitolo 1013106”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1064.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1065 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente comma:

7. Per il cofinanziamento del programma attuativo presentato dalla Regione al ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato – nell’ambito dei progetti strategici per la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche nei centri urbani, nelle periferie e nelle aree rurali e montane, ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266 e delle relative direttive di cui alla deliberazione Cipe 5 agosto 1998 – è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.265.000.000, con allocazione al capitolo 6211208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000”.

Agli oneri relativi si provvede mediante la maggiore disponibilità di cui al capitolo 3601101 dell’entrata del bilancio 2000, di cui all’emendamento relativo agli articoli 1 e 2 (Tab. A, colonne 2 e 3) del disegno di legge “bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1065.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1066 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 sono aggiunti i seguenti commi:

8. Per la completa sottoscrizione da parte della Regione Calabria della quota di aumento del capitale sociale della società Comac (Consorzio mercato agricolo alimentare Calabria) Srl, di cui al verbale di assemblea straordinaria dell’11 agosto 1999, nella misura massima di partecipazione del 49,06 per cento – ai sensi della legge regionale 8 aprile 1988, n. 10 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.210.977.000, con allocazione al capitolo 6211203 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

9. La Giunta regionale è autorizzata a compiere tutti gli atti necessari per la realizzazione dell’intervento di cui al precedente comma”.

Alla maggiore spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dello stanziamento di cui al capitolo 7001201 del bilancio 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1066.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1067 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente comma:

10. Il comma 4 dell’articolo 17 della legge regionale 11 giugno 1999, n. 17, è sostituito dal seguente:

“4. Le vendite di fine stagione o saldi debbono essere presentate al pubblico come tali e possono essere effettuate per i periodi e la durata da determinarsi con atto della Giunta regionale, anche con differenziazioni per ambiti provinciali, sentiti i rappresentanti degli enti locali, le organizzazioni dei consumatori, delle imprese del commercio e dei sindacati dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello regionale”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1067.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1442 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente comma:

11. Alla legge regionale 11 giugno 1999, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

- all’articolo 7, comma 4, la parola “Provincia” è sostituita dalle parole “area di gravitazione commerciale”;

- all’articolo 7, il comma 11 è sostituito dal seguente:

“11. L’esercizio deve essere attivato entro il termine di due anni dall’autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità”;

- all’articolo 8, il comma 2 è sostituito dal seguente:

“2. La comunicazione di subingresso è presentata entro un anno dalla morte del titolare o entro sei mesi dall’atto di trasferimento della gestione o della titolarità dell’esercizio”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1442.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 36 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1068 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 è aggiunto il seguente:

Art. 36 bis

1. In attesa della legge regionale di attuazione del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, e fino alla sua promulgazione, le competenze in materia di conduzione e manutenzione del “Sil (Sistema informativo lavoro)” sono attribuite al Presidente della Giunta regionale che le esercita d’intesa con l’organismo tecnico di coordinamento di cui al successivo comma 2.

2. E’ costituito un organismo tecnico di coordinamento (Otc). L’Otc è presieduto dal Presidente della Giunta regionale, o da un suo delegato, ed è composto da un rappresentante dell’assessorato regionale al lavoro e da un rappresentante per ciascuno degli assessorati provvedimenti al lavoro.

3. In relazione all’attività svolta dalle strutture per l’impiego operanti sul territorio ed alle esigenze di collegamento e raccordo tra Regione e ministero del lavoro, l’Otc ha il compito di individuare ed assicurare modalità tecnico-organizzative atte a garantire la continuità dei servizi informativi nonché l’omogeneità logica e tecnologica dei sistemi a tal fine utilizzati.

4. Le deliberazioni assunte dall’Otc sono rese esecutive con decreto del Presidente della Giunta regionale e vincolano le amministrazioni aventi competenza in materia di organizzazione e gestione dei servizi territoriali per l’impiego”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1068.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 36 bis…

Michelangelo TRIPODI

Presidente, chiedo la parola perché mi rivolgo direttamente al Presidente…

(Interruzione)

Per la verità, siccome si fa riferimento al Sil (Sistema informativo lavoro)…

PRESIDENTE

Onorevole Tripodi, lei sta parlando del 36 bis, protocollo 1068?

Michelangelo TRIPODI

Sì. Siccome qui si fa riferimento al Sil (Sistema informativo lavoro) che dovrebbe trovare poi nei centri per l’impiego il terminale di una rete che si dovrebbe realizzare, si dovrebbe insomma lavorare in questa direzione; non capisco, però, la necessità della costituzione di un organismo di coordinamento tecnico, Otc, presso la sede della Presidenza della Giunta regionale che sarebbe poi composto da una serie di altre figure tra cui l’assessorato regionale al lavoro e gli assessorati provinciali al lavoro.

Per la verità, non capisco la necessità di costituire una struttura di questa natura, dal momento che l’ex agenzia regionale per l’impiego è una struttura di cui si avvale la Regione e ha avuto 2 miliardi e 700 milioni di trasferimento di risorse, proprio a copertura delle spese trasferite dal ministero del lavoro. Vorrei sapere, quindi, per quale ragione non si affida quel compito all’ex agenzia per l’impiego sotto l’egida del Presidente ecc., sapendo che peraltro le strutture e il polo lavoro e le politiche per il lavoro hanno anche storicamente alcuni riferimenti e alcune sedi nella Regione Calabria che non vorrei che surrettiziamente attraverso la costituzione di questo comitato tecnico presso la Presidenza della Giunta regionale si possa tendere a modificare.

L’assessore al lavoro non è presente, peraltro a questa discussione una materia di questa natura che sarà sicuramente molto importante, ma insomma la gestione della la Presidenza della Giunta regionale del Sil (sistema informativo lavoro) mi sembra una cosa abbastanza ridondante.

Io sarei per affidare questa procedura all’agenzia regionale per l’impiego e se c’è bisogno di un compito di coordinamento, di competenze di questa natura è comunque. secondo me, superflua l’istituzione di un organismo, di una struttura di questo genere. Ritengo che invece ci siano già gli organismi ad hoc, ci sono già 1 miliardo e 700 milioni che vengono utilizzati per far funzionare un’agenzia per l’impiego, ci sono 28 persone che sono state trasferite alla Regione, penso che da questo punto di vista si dovrebbe riflettere e credo che si dovrebbe modificare radicalmente l’impostazione di questo emendamento.

PRESIDENTE

Ritiriamo l’emendamento?

Luigi FEDELE, relatore

Lo guardiamo, se è d’accordo, Presidente, con più calma.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’articolo 36 bis con modifica del comma 2.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1091 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 36 bis è aggiunto il seguente:

Art. 36 ter

1. Non si procede al recupero di somme inferiori a lire 20.000 (ventimila) dovute alla Regione in adempimento di obblighi tributari, comprensive di eventuali pene pecuniarie, sanzioni e interessi, derivanti da violazioni di leggi tributarie. Se gli importi superano lire 20.000 (ventimila) sono dovuti per l’intero ammontare. Allo stesso modo non si fa luogo ai rimborsi per importi inferiori a lire 20.000 (ventimila), comprensivi di eventuali oneri accessori. Se gli importi superano lire 20.000 (ventimila) sono rimborsabili per l’intero ammontare.

2. Gli intestatari di veicoli, per i quali non è possibile quantificare l’importo dovuto a titolo di tassa automobilistica per mancanza di dato tecnico sulla carta di circolazione, sono comunque tenuti al pagamento dell’importo minimo previsto dalla vigente normativa, a titolo di tassa automobilistica regionale. Qualora gli stessi soggetti non abbiano provveduto ad effettuare alcun versamento per l’anno 1999, possono regolarizzare la propria posizione effettuando il versamento minimo previsto di lire 37.000 (trentasettemila) entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1091.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 37 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1070 a firma Chiaravalloti: “Dopo l’articolo 37 è aggiunto il seguente:

Art. 37 bis

1. A decorrere dal 1° gennaio 2000 sono abrogate le seguenti leggi regionali e successive modifiche ed integrazioni:

- L.R. 22 aprile 1974, n. 6 “Contributi per l’assistenza farmaceutica diretta a coltivatori diretti, artigiani e commercianti;

- L.R. 17 settembre 1974, n. 12 “Incentivi finanziari diretti a favorire lo sviluppo delle imprese artigiane e l’incremento della produzione artigiana”;

- L.R. 17 settembre 1974, n. 17 “Interventi nel settore delle colture erbacee irrigue”;

- L.R. 3 giugno 1975, n. 23 “Sviluppo della cooperazione agricola”;

- L.R. 3 giugno 1975, n. 25 “Miglioramenti fondiari in agricoltura”;

- L.R. 2 giugno 1980, n. 21 “Interventi a favore dell’agricoltura. Credito agrario e di esercizio;

- L.R. 6 giugno 1980, n. 32 “Mutui a tasso agevolato per lo sviluppo della proprietà diretto-coltivatrice”;

- L.R. 22 maggio 1981, n. 8 “Benefici a favore delle cooperative agricole formate da giovani o a partecipazione di giovani”;

- L.R. 3 settembre 1984, n. 29 “Norme per lo sviluppo dell’apicoltura”;

- L.R. 28 marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in attuazione della legge 217 del 17 maggio 1983” – Titolo 4° e 7°;

- L.R. 24 giugno 1986, n. 26 “Interventi nel settore zootecnico”;

- L.R. 11 agosto 1986, n. 34 “Difesa paesaggistica ed ambientale incentivando la coltivazione della vite”;

- L.R. 26 gennaio 1987, n. 2 “Norme per lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e per il contenimento dei consumi energetici nella Regione Calabria e modalità di attuazione della legge 29 maggio 1982, n. 308”;

- L.R. 25 maggio 1987, n. 14 “Interventi urgenti per lo sviluppo delle colture protette”;

- L.R. 25 maggio 1987, n. 16 “Interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della pesca”;

- L.R. 25 maggio 1987, n. 26 “Interventi finanziari per favorire la ristrutturazione, l’ammodernamento attraverso anche l’associazionismo e la cooperazione del sistema distributivo e delle strutture mercantili degli enti locali”;

- L.R. 24 febbraio 1988, n. 2 “Interventi per l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro e lo sviluppo dell’occupazione”;

- L.R. 7 settembre 1988, n. 22 “Promozione e sviluppo dell’agriturismo in Calabria”;

- L.R. 7 settembre 1988, n. 23 “Disposizioni, criteri e modalità per l’applicazione del Regolamento Cee n. 797/1985 relativo al miglioramento dell’efficienza delle strutture agrarie”;

- L.R. 9 novembre 1989, n. 4 “Contributi sugli interessi per mutui agevolati a favore di cooperative, associazioni e società”;

- L.R. 25 novembre 1989, n. 8 “Disciplina dell’artigianato;

- L.R. 22 dicembre 1989, n. 13 “Interventi diretti alla salvaguardia, il sostegno e l’incremento della coltura del cedro (citrus medica)”;

- L.R. 5 maggio 1990, n. 39 “Provvidenze per favorire il turismo montano”;

- L.R. 15 aprile 1996, n. 5 “Recepimento del Regolamento Cee 2328/91 e successivi Regolamenti n. 3669/93 e n. 2843/94”;

- L.R. 2 febbraio 1998, n. 4 “Cessazione effetti articolo unico legge regionale n. 6 del 15 aprile 1996. Modifica legge regionale n. 5 del 15 aprile 1996”;

- L.R. 3 agosto 1999, n. 21 “Recupero del patrimonio olivicolo nell’areale tirrenico-reggino”;

- L.R. 3 marzo 2000, n. 7 “Interventi urgenti a favore dei produttori agricoli della provincia di Crotone”;

2. Restano ferme le obbligazioni di carattere pluriennale, eventualmente assunte ai sensi della normativa di cui al precedente comma 1, per mutui o limiti di impegno già autorizzati e regolarizzati al 31 dicembre 1999, fino alla loro completa estinzione.

3. Sono salvi i contributi eventualmente già concessi ai sensi della normativa di cui al precedente comma 1, purché siano stati assunti al 31 dicembre 1999 impegni giuridicamente vincolanti nei confronti dei soggetti beneficiari e sia stata rispettata l’intensità del relativo regime di aiuto a finalità regionale, vigente per il periodo di programmazione 1994-1999.

4. Al fine di evitare l’interruzione di attività amministrative, le procedure e gli istituti previsti dalla normativa di cui al precedente comma 1, con esclusione di regimi di aiuto a finalità regionale, possono essere utilizzati, se e in quanto applicabili, con motivato atto della Giunta regionale e limitatamente al periodo necessario per l’emanazione della nuova normativa regionale di settore. La presente disposizione cessa di avere efficacia automaticamente con l’entrata in vigore delle relative leggi regionali di settore”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1070.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1069 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 38 è aggiunto il seguente comma:

2. Il fondo globale di cui al capitolo 7001202 è determinato in lire 14 miliardi, da destinare al finanziamento dei provvedimenti legislativi che si perfezioneranno dopo l’approvazione del bilancio inerenti al settore agricolo”.

Alla maggiore spesa si provvede con la contestuale riduzione degli stanziamenti relativi alle leggi abrogate con l’articolo 37 bis del disegno di legge “Finanziaria 2000”.

Conseguentemente viene aggiornato l’allegato 1 del disegno di legge “bilancio annuale e pluriennale”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1069.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 38 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 39 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 40 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 41 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 42 nel testo distribuito.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1530 a firma Napoli: “All’articolo 10, comma 1, legge regionale 13 maggio 1996, n. 8, alle parole “Ufficio di Presidenza” sono aggiunte le parole “il Presidente della Giunta delle elezioni”.

Parere del relatore? Contrario.

Giuseppe NAPOLI

Presidente, vorremmo che venisse spiegata la ragione del voto contrario.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1530.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1531 a firma Napoli: “All’articolo 10, comma 4, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8, alle parole “consiglieri segretari” sono aggiunte le parole “a una unità per la segreteria del Presidente della Giunta delle elezioni”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1531.

(E’ respinto)

L’emendamento protocollo 1532 è ritirato.

Emendamento protocollo 1458 a firma Rizza: “Il punto n. 6 – primo capoverso – dell’articolo 13 della legge regionale 17 maggio 1996 n. 6 è così sostituito: “I comitati di gestione sono nominati dal Presidente dell’amministrazione provinciale competente per territorio su designazione degli enti locali, delle organizzazioni professionali agricole più rappresentative a livello regionale, dalle associazioni venatorie riconosciute a livello regionale o nazionale più rappresentative nella regione, dalle associazioni di protezione ambientale legalmente riconosciute”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1458.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1443 a firma Pirillo, Morrone: “E’ assegnato al legale rappresentante del Santuario S. Francesco di Paola un contributo di lire 2.000.000.000 (due miliardi) per il completamento della costituenda Basilica del Santuario”.

All’onere derivante si provvede con eguale riduzione al capitolo 7001101 del bilancio di previsione dell’anno finanziario 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1443.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1443 a firma Pirillo: “Art. 1 (aggiungere)

I territori dei comuni di Aieta, Praia a Mare, San Nicola, Arcella e Tortora.

Art. 2 (modifica)

La Regione concede agli operatori agricoli un contributo in conto capitale della spesa sostenuta e documentata per la preparazione del terreno, l’acquisto delle piante, per l’installazione o per l’ammodernamento dell’intelaiatura e copertura nonché per l’allevamento di cedri provenienti da moltiplicazione per talca utilizzabili anche per finalità religiose”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1443.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1443 a firma Pirillo: “Articolo unico

1. Il consorzio di bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati, con sede in Cosenza, è soppresso.

2. Entro venti giorni dall’entrata in vigore della presente legge, il Presidente della Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura, nomina un commissario liquidatore avente il compito di esigere i crediti del soppresso consorzio, individuarne i debiti e liquidarli, anche con l’ausilio di un mutuo a garanzia regionale previsto nel successivo comma.

3. Al commissario liquidatore del soppresso consorzio di bonifica Sibari-Crati può essere concessa l’autorizzazione a contrarre mutui ventennali a garanzia regionale, le cui rate di ammortamento, comprensive di capitale ed interessi, sono a carico della Regione nella misura del 95 per cento.

4. Il piano di risanamento delle passività indicate nel precedente comma, stimate in lire 80 mila milioni al 31 dicembre 1999, sarà approvato dalla Giunta regionale a seguito di richiesta documentate nelle forme della vigente legislazione, da parte del soggetto beneficiario.

5. All’onere derivante dall’applicazione del presente articolo per l’esercizio 2000, valutato in lire 6 miliardi, si provvederà attraverso il prelevamento sul capitolo 7001101 denominato “fondo globale occorrente per far fronte a nuovi provvedimenti legislativi riguardanti spese correnti” e l’impegno della Regione si estenderà ai successivi esercizi finanziari, a cominciare dal triennio 2000-2002 con le disponibilità esistenti sul bilancio pluriennale.

6. Per gli esercizi finanziari fino al 2019 la copertura sarà assicurata dagli stanziamenti annuali che saranno previsti nei rispettivi bilanci di previsione.

7. La Giunta regionale, altresì, al fine di garantire gli scopi di pubblico interesse mediante le opere di bonifica, su proposta dell’assessore all’agricoltura, provvede ad individuare e delimitare, nell’ambito del comprensorio dell’ex consorzio di bonifica Sibari-Crati, tre subcomprensori nei bacini della Media Valle Crati, Destra Crati e Sinistra Crati, mediante la nomina di altrettanti commissari, per la durata di mesi dodici, aventi il compito di provvedere a costituire gli organi consortili nei tre subcomprensori riperimetrati, alla esecuzione delle opere di bonifica ed alla approvazione di uno Statuto provvisorio avente anche la finalità del raggruppamento degli uffici in Cosenza, mediante la costituzione di un organismo di secondo grado. A tal fine i predetti commissari saranno affrancati da una Consulta i cui componenti sono designati dalle OO.PP.AA.

8. La Regione concede un contributo “una tantum” di lire 500 milioni ciascuno ai costituendi consorzi di bonifica di cui al precedente comma, per le spese di primo avvio delle attività consortili”.

All’onere derivante dal presente articolo si provvede con pari riduzione del capitolo 7001101 del bilancio di previsione 2000”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo il votazione, ancora, il terzo emendamento protocollo 1443.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1276 a firma Fedele: “(Modificazioni articolo 65 della legge regionale del 23 dicembre 1996 n. 43 ed articolo 10 della legge regionale 22 gennaio 1996 n. 2).

1. L’articolo 65 della legge regionale del 23 dicembre, n. 43, costituita dal seguente articolo:

Collegio sindacale

1. Il collegio sindacale composto per come previsto dal comma 3 dell’articolo ter del decreto legislativo di riordino espleta le funzioni indicate nel detto articolo.

2. Alla designazione dei rappresentanti della Regione vi provvede il Presidente della Giunta regionale, previa deliberazione della Giunta medesima.

3. La Conferenza permanente provvede a designare il proprio componente del Collegio sindacale delle aziende ospedaliere.

4. E’ abrogato l’articolo 10 della legge regionale 22 gennaio 1996, n. 2.

Collegio di direzione Comitato ristretto
per l’integrazione socio-sanitaria

1. Nelle aziende sanitarie ed ospedali è costituito il Collegio di direzione che coadiuva il direttore generale e la direzione strategica per il governo per le attività cliniche, la programmazione e valutazione dell’attività tecnico-sanitaria e di quello di alta integrazione sanitaria.

2. Il Collegio di direzione concorre alla formulazione dei programmi di formazione, delle soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero professionale intramuraria ed alla valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi clinici. Il direttore generale si avvale del Collegio di direzione per l’elaborazione del programma di attività dell’azienda, nonché per l’organizzazione dello sviluppo dei servizi, anche in attuazione del modello dipartimentale e per l’utilizzazione delle risorse umane.

3. In fase di prima applicazione ed in attesa che le aziende sanitarie ed ospedaliere ne disciplinino nei propri atti aziendali le modalità operative e la composizione, i direttori generali provvedono all’attivazione del Collegio sindacale entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, adottando un regolamento provvisorio per il suo funzionamento ed attenendosi alla seguente composizione:

a) direttore generale;

b) direttore amministrativo;

c) direttore sanitario;

d) direttore servizi sociali (solo per le aziende sanitari4)

e) responsabile presidio ospedaliero;

f) responsabile distretti sanitari (solo per le aziende sanitarie)

g) responsabile del dipartimento di prevenzione (solo per le aziende sanitarie)

h) fino a sette responsabili dei dipartimenti.

4. In ogni azienda sanitaria è istituito il Comitato ristretto per l’integrazione socio-sanitaria costituito, oltre che dal direttore generale, dal direttore sanitario, dal direttore amministrativo, dal direttore dei servizi sociali e dal responsabile dell’area territoriale, con il compito di garantire il coordinamento dell’attività socio-sanitaria ad alta integrazione sanitaria, nonché una uniforme applicazione dei criteri e delle modalità disciplinate dalla Regione in attuazione dell’articolo 3 – septies, comma 8 del decreto legislativo di riordino”.

Chiede di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.

Franco Mario PACENZA

Non vedo l’assessore alla sanità e quindi non posso che rivolgermi al Presidente o al relatore.

Con questo emendamento si inseriscono due modifiche abbastanza significative. Intanto viene trasferita la potestà di nomina alla Giunta regionale del collegio sindacale notoriamente organo di controllo delle attività delle aziende sanitarie ed ospedaliere, e questo la dice lunga rispetto alla filosofia che si vuole mettere in moto.

Secondo, l’altro pezzo dell’emendamento riguarda la costituzione di un organismo che non mi pare faccia riferimento ad atti legislativi. Si dice che si vuole snellire e avere chiara la responsabilità di chi opera in materia di gestione; si mette in moto un processo invece abbastanza pletorico e una sorta di libertà vigilata rispetto alle funzioni dei direttori generali.

Non se ne capisce la ratio, oltretutto questa Regione ancora deve recepire le competenze in materia di riforma ter ed eventualmente può essere quella la sede di una organizzazione di natura diversa.

PRESIDENTE

E’ ritirato il protocollo 1276 per maggiori approfondimenti? Perfetto.

Emendamento protocollo 1470 a firma Rizza: “All’articolo 7 della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 4, relativa alla Commissione delle pari opportunità, sono aggiunti i seguenti commi:

2. Le indennità di carica di gettoni di presenza, il trattamento di missione ed il rimborso delle spese spettanti alle componenti la Commissione, sono stabiliti con successiva deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale”.

3. Gli emolumenti di cui al precedente comma decorrono dalla data di insediamento della Commissione”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1470.

(E’ approvato)

L’emendamento protocollo 1471 è ritirato.

Emendamento protocollo 1472 a firma Rizza: “1. I termini per l’istituzione di cui all’articolo 13 della legge regionale 14 febbraio 2000, n. 2, relativa alla composizione ed al funzionamento della Consulta regionale per le politiche giovanili vengono differiti al 31 dicembre 2000”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1472.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1514 a firma Pacenza, Pappaterra, Adamo ed altri: “In attuazione della delibera di Giunta regionale n. 3869 del 29 dicembre 1999 si propone la seguente modifica di legge:

“All’articolo 31, comma 3, della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12, le parole “e Reggio Calabria” sono sostituite dalle seguenti parole “Reggio Calabria e Castrovillari”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1514.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1518 a firma Pezzimenti: “Ai fini dell’attuazione del Piano sanitario regionale vigente relativamente all’apertura dell’ospedale di Gerace, considerato che la struttura non può essere utilizzata per mancata messa a norma e sicurezza degli impianti ai sensi della legge 46/90 e degli arredi, perché la spesa è stata valutata dagli organi tecnici del Comune di Gerace e dell’Asl 9 in lire 1.500.000.000 (un miliardo e cinquecentomila) si impegna nel bilancio 2000 la suddetta somma in conto capitale una tantum e si assegna al Comune di Gerace o all’Asl n. 9 a tale scopo.

Si demanda alla Giunta regionale di provvedere con propria delibera ad erogare il contributo”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1518.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1519 a firma Pezzimenti: “Considerato il valore artistico culturale della città di Gerace, riconosciuta con decreto ministeriale città di interesse storico, vista la necessità e l’urgenza di intervenire al fine di evitare notevoli danni alle abitazioni civili ed alle storiche arcate di cinta della via 5 Martiri di Gerace (vedi relazione “Somma urgenza Genio civile”), si impegna sul bilancio 2000 un contributo in conto capitale a favore del Comune di Gerace di lire 1 miliardo finalizzato all’intervento suddetto.

Si demanda alla Giunta regionale di provvedere con propria delibera ad erogare il contributo al Comune di Gerace”.

Parere del relatore?

Luigi FEDELE, relatore

Presidente, c’è una modifica sull’importo che va a 200 milioni, non a 1 miliardo. Parere favorevole.

PRESIDENTE

Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1519 così come modificato.

(E’ approvato)

Emendamento protocollo 1521 a firma Nucera, Tripodi, Meduri, Pilieci: “Al capitolo 2323201 si aggiunge la somma di lire 500 milioni da destinare al Comune di Reggio Calabria al fine di riqualificare l’area ex Caserma 208 e di attuare il trasferimento della comunità nomadi attualmente insediata nell’area, previa individuazione degli immobili in cui trasferire la comunità nomadi per un più corretto inserimento degli stessi nel tessuto sociale cittadino”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1521.

(E’ respinto)

Pongo in votazione il protocollo 1522.

(Interruzione)

E’ stato ritirato.

Emendamento protocollo 1520 a firma Pezzimenti: “La Regione Calabria, ai fini di promuovere iniziative di studio sui temi della tutela e del governo della salute pubblica, riconosce, considerata la tipologia dei soci (Asl e Comuni) l’associazione Federsanità Anci Calabria, con sede in Catanzaro, e ne intende incentivare le attività per il conseguimento degli obiettivi indicati nell’articolo 2 dello Statuto dell’associazione stessa;

in attuazione di quanto sopra la Regione Calabria sostiene la Ferdersanità Anci Calabria con un contributo in conto capitale di lire 100.000.000 (cento milioni)”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1520.

(E’ respinto)

Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1548.

Luigi FEDELE, relatore

Ritirato.

PRESIDENTE

Pongo in votazione il protocollo 1525.

Luigi FEDELE, relatore

Ritirato.

PRESIDENTE

Emendamento protocollo 1552 a firma Pezzimenti: “Considerato che il Castello feudale di Ardore è monumento nazionale e, all’atto, è in fase di ristrutturazione avendo avuto già due interventi;

per il completamento è necessario un ulteriore intervento di lire 600 milioni che lo renda completamente usufruibile all’utenza.

Si demanda alla Giunta regionale di provvedere con propria delibera ad erogare il contributo al Comune di Ardore”.

Parere del relatore? Contrario. Parere della Giunta? Contrario. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1552.

(E’ respinto)

Emendamento protocollo 1561 a firma Crinò, Galati: “L’articolo 7 bis della legge regionale 13 settembre 1999 n. 27 è abrogato”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 1561.

(E’ approvato)

E’ approvato con modifica, va aggiunto il comma 4 dell’articolo 7 bis.

Pongo in votazione il protocollo 1560...

(Interruzione)

E’ ritirato.

Approviamo con coordinamento formale il 1439 e il 1459.

(Sono approvati)

Pongo in votazione il protocollo 1623.

(E’ respinto)

Pongo in votazione il protocollo 1624.

(E’ respinto)

Pongo in votazione il protocollo 1924.

(E’ respinto)

Nicola ADAMO

Signor Presidente, siccome ci sono emendamenti aggiuntivi che sono stati presentati dopo la scadenza dei termini, possiamo averli…

PRESIDENTE

Dobbiamo approvare l’articolo 43 che è la dichiarazione di urgenza.

Nicola ADAMO

Ma l’urgenza di cosa, signor Presidente, se non abbiamo ancora finito di votare…

PRESIDENTE

Sulla finanziaria. L’articolo 43 dice che la presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bur della Regione.

Nicola ADAMO

Presidente, voglio capire a quale testo sono riferiti questi emendamenti che mi hanno appena fornito. “All’articolo 26, comma 1 della legge regionale numero 7 del 13 maggio 1996 è aggiunta la seguente lettera d)…”…

PRESIDENTE

Onorevole Adamo, abbiamo già votato su questo.

Nicola ADAMO

Ma di che cosa sta parlando, se l’abbiamo avuto solo in questo momento!

Parliamo di emendamenti presentati fuori tempo.

PRESIDENTE

Li abbiamo già posti in votazione, ora stiamo votando l’urgenza.

(Interruzione)

Nicola ADAMO

Abbiamo seguito un ordine che è stato completamente stravolto, onorevole Rizza, ma che sta dicendo? Il punto è se c’è un relatore che illustra questi emendamenti e se la Presidenza di quest’Aula si pronuncia sull’ammissibilità sia perché sono stati presentati fuori tempo sia…

PRESIDENTE

Abbiamo già detto prima che abbiamo ammesso i due di Tripodi e l’emendamento di Fuda.

Nicola ADAMO

Ma noi ne siamo venuti in possesso adesso, ci consenta la discussione.

PRESIDENTE

Difatti, appena ne siete venuti in possesso abbiamo proceduto alla votazione.

Nicola ADAMO

Ma quale votazione?

PRESIDENTE

Abbiamo già votato.

Nicola ADAMO

Ma chi ha votato, mi faccia capire e su che cosa e quando si è votato!

PRESIDENTE

Onorevole Adamo, potremmo rivotare, ma abbiamo già votato.

Nicola ADAMO

Presidente, la invito a ripristinare formalmente la conduzione dell’Aula, poi c’è un problema di merito, ma affrontiamo innanzitutto il problema formale.

Siete maggioranza, potete fare ciò che volete ma nella regola, e la regola è che lei ci ha fatto pervenire un emendamento presentato all’ultimo momento…

PRESIDENTE

Non c’è problema, possiamo rivotare.

Nicola ADAMO

Perfetto.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Alla Presidenza dell’Assemblea aveva chiesto l’ammissione di due emendamenti, contestualmente l’onorevole Fuda aveva chiesto l’ammissione di altro.

Su mio suggerimento – non conoscevo i contenuti né dell’uno né degli altri – ho detto alla fine della seduta il Presidente sottopone all’Assemblea l’ammissibilità o meno di questi emendamenti. Cosa che ha fatto.

Adesso possiamo leggerli perché è giusto leggerli, ma già si è votato perché mi dicevano che si era proceduto a votazione non so se la procedura è corretta…

(Interruzione)

Nicola ADAMO

E’ già successo per altri tre articoli e abbiamo fatto finta di non sentire e non capire, perché anche quando siamo distratti, essendo abituati da molti anni a quest’Aula, sappiamo cosa è stato votato e a distanza di un’ora cosa si è fatto rivotare. Non abbiamo sollevato una questione perché c’è una volontà che rispettiamo della maggioranza.

In questo caso l’emendamento è stato appena presentato e allora che si illustri, siccome è abbastanza delicato, e si voti.

Umberto PIRILLI

Chiedo lumi al segretario generale per non incorrere in atti che non siano conformi alla regola assembleare: se lo ritiene, eventualmente l’Ufficio di Presidenza può sottoporre all’Aula la richiesta di procedere ad una illustrazione e votazione e l’Aula deve approvare.

L’Aula dice: prendo atto che sono stati votati senza alcuna discussione questi tre emendamenti chiedo che si proceda alla lettura e ad una nuova votazione in Aula.

Credo, poi non so se è compatibile e il segretario generale e l’Ufficio di Presidenza valuterà.

Nicola ADAMO

Procediamo così, oggi poi formalizziamo un modo improprio.

Dobbiamo dire che si deve rivotare perché la votazione che si è svolta era fatta nelle forme e nei modi sbagliati, quindi è da ritenersi nulla perché se sosteniamo che l’Aula si deve ripronunciare sulla necessità di votare, non è una sovranità dell’Aula che si impone su una votazione già avvenuta: o la votazione non si è fatta o si è fatta sbagliata allora la rifacciamo.

Ma se la votazione si dice che si è fatta, non c’è motivo per cui l’Aula sovrana dica la rifacciamo. Io sostengo che si è fatta perché si è proceduto in un modo errato al momento finale del voto dell’emendamento, perché non sono stati compiuti da parte del Presidente del Consiglio i passaggi che hanno preceduto il voto finale.

PRESIDENTE

Onorevole Adamo, visto che finora si è proceduto in armonia da una parte e dall’altra, noi possiamo fare illustrare ai presentatori questi emendamenti e possiamo votarli, non c’è problema.

L’onorevole Tripodi ha facoltà di parlare, se vuole illustrare l’emendamento 1623.

Michelangelo TRIPODI

Non vorrei causare un incidente diplomatico in queste battute finali. Per quanto mi riguarda, se il problema posto dall’onorevole Adamo è riferito ad una procedura più generale, debbo dichiararmi disponibile; se questo avviene in un quadro contestuale rispetto al complesso di tre emendamenti, due che ho presentato io e uno non so a firma di chi, per quanto mi riguarda se c’è questa volontà per evitare strappi e forzature sono pronto e disponibile al ritiro dei due emendamenti.

PRESIDENTE

Onorevole Tripodi, li ritira? Sono ritirati gli emendamenti 1623 e 1624.

Umberto PIRILLI

Presidente, chiedo scusa. L’onorevole Tripodi ha dichiarato la disponibilità a ritirarli purché il ritiro avvenga contestualmente – almeno così mi è parso di capire – da parte dell’altro presentatore…

PRESIDENTE

Così ha detto? Allora questo non si può accettare.

Umberto PIRILLI

Presidente, chiedo scusa, bisogna quindi interpellare l’altro presentatore perché altrimenti l’onorevole Tripodi da quel che si è capito non rinuncia ad illustrare i suoi.

Correttamente si deve sentire se l’onorevole Fuda è disposto a ritirare il suo…

PRESIDENTE

No.

Umberto PIRILLI

…e allora bisogna ridare la parola all’onorevole Tripodi, mi permetto di dire, perché illustri i suoi e quindi è giusto che…

Giuseppe BOVA

…Se non erro lei, Presidente, in maniera perentoria aveva detto che non si potevano presentare emendamenti dopo le ore 11 di giorno 7!

Umberto PIRILLI

Onorevole Presidente, l’onorevole Bova a quest’ora di notte diventa più simpatico, ha una verve particolare, lui soffre di pressione bassa come me e si misura nelle lunghe distanze.

Torno a ripetere la mia proposta. L’onorevole Tripodi, a mio avviso ha diritto ad illustrare perché l’onorevole…

(Interruzione)

Allora Tripodi dichiara che non è contestuale, che è una rinuncia unilaterale non contestuale. La lingua italiana, onorevole Fava, non mi pare che possa prestarsi a compromessi.

(Interruzione)

L’interprete più autorevole sei tu, siccome l’espressione è stata: “ritiro se contestuale all’altro” io ritengo che con testualità vuol dire pure la rinuncia da parte dell’onorevole Fuda. Siccome Fuda ha dichiarato di non voler rinunciare, allora Tripodi deve o illustrare o dichiarare che rinuncia unilateralmente ai suoi…

(Interruzione)

Domenico RIZZA. Onorevole Bova, il precedente non l’abbiamo creato noi, ma l’onorevole Fava presentando un sub-emendamento che è stato votato.

(Interruzione)

Umberto PIRILLI

Gli emendamenti sono stati protocollati, anche se il Presidente in precedenza aveva detto che ormai era scaduto il termine.

Siccome l’Aula è sovrana, io ho suggerito di sottoporlo a votazione a conclusione, non durante la discussione. A conclusione, cioè ora l’Aula deve decidere. Li ammette a votazione, li ritirano, questo è il punto della discussione.

Nuccio FAVA

Due giorni fa, lei ebbe a ricordare che c’era stata la Conferenza dei capigruppo e che era corretto alle sue decisioni. Dico che, poiché c’è stata la Conferenza dei capigruppo e lei ce l’ha ribadito in quest’Aula, bisogna attenersi a quanto deciso e cioè che alle ore 11,00 di venerdì sono scaduti i termini per presentare qualunque tipo di emendamento.

La prego di attenersi a quello che lei stesso ci ha qui ricordato, bacchettandoci.

PRESIDENTE

Sì ma la Presidenza ha fatto una eccezione…

Umberto PIRILLI

… potrei parlarci due ore tranquillamente e ricamarci sopra. Non ci credi, vogliamo fare la prova? Non mi pare il caso.

Se parliamo di coerenza c’è la curva …. Ma parliamo di coerenza.

I capigruppo venendo in Aula sono stati da una proposta di un consigliere smentiti clamorosamente su tutta la procedura dei lavori, su tutto quanto era stato concordato.

Adesso” a conclusione” non significa stravolgere, modificare o fare nulla…

Ho detto che a conclusione, se l’Aula ritiene, per tre emendamenti ci vorranno tre minuti. Lei, onorevole Fava, misura la coerenza di 33 ore che abbiamo perso rispetto a tre minuti, il che può anche valere come principio, ma non sto sostenendo un principio, sto sostenendo adesso a quest’ora della notte, se riteniamo, di fare una cosa che il Regolamento consente di fare.

Tripodi rinunzia, benissimo. Fuda pure, andiamo avanti e non perdiamo tempo sennò passa la notte. Abbiamo guadagnato tempo e ora lo perdiamo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Fuda. Ne ha facoltà.

(Interruzione)

Nel momento in cui li abbiamo ammessi, sono, quindi ora bisogna vedere se l’onorevole Fuda rinuncia, altrimenti non glielo posso impedire…

(Interruzione)

Pietro FUDA. Assessore all’Industria

Gli emendamenti si illustrano da soli, sostanzialmente si tratta di un comma aggiuntivo alla legge numero 7 del 13 maggio 1996 dove si fissa il principio, nello spirito della legge stessa, della separazione tra l’attività politica e l’attività gestionale; quindi, chi viene a lavorare alla Regione con contratti esterni per fare il dirigente di settore non può ricoprire cariche di consigliere comunale, di sindaco, di consigliere provinciale e di Presidente della provincia perché questo è un assurdo..

Questo dice il primo emendamento e questo dice il secondo emendamento con riferimento alle due leggi regionali dove si dice che possiamo fare ricorso all’esterno per queste figure professionali. E’ questo principio, è il rispetto del decreto legislativo 29 che vuole la separazione dell’attività politica da quella gestionale.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.

Nicola ADAMO

Ho chiesto di parlare per esprimermi con parere contrario a questo emendamento e per proporre una modifica.

Penso che sia aberrante proporre una norma generale per risolvere un problema particolare e specifico. Avviene molte volte nella fase di produzione legislativa nazionale e regionale, però questa volta è troppo manifesto e vistoso l’obiettivo.

Cioè, per ammazzare una mosca si propone di sparare con un kalaschnicov,; cioè, per dire che l’attuale segretario dell’autorità di bacino o il dirigente del settore delle acque non debbono svolgere oggi questa funzione, l’onorevole Fuda si inventa una norma assolutamente incostituzionale perché limita il diritto attivo e passivo del cittadino della Repubblica italiana che ha la qualifica dirigenziale, il curriculum ad hoc per svolgere le funzioni sulla base di un rapporto fiduciario. A questo punto mettiamo uno sbarramento secondo il quale se uno è liberamente eletto dal popolo, non può essere scelto dalla Giunta o dall’assessore per ricoprire questo incarico.

Una norma oltretutto in contrasto con la Costituzione per quanto riguarda anche il dirigente che è nell’organico della Regione.

Sulla base di questa norma, per analogia un dipendente regionale se è semplicemente eletto in un consiglio comunale non può fare il proprio lavoro. Noi andiamo a fissare un termine di incompatibilità che non è normato dalla Costituzione della Repubblica italiana.

E’ una norma inammissibile e sostengo che il governo la deve cassare. Per la tranquillità di Fuda ricorriamo ad una norma più semplice. La proposta è questa: si aggiunga un articolo secondo il quale Ottavia Mari e Carmelo Sorvino vanno rimossi dalla funzione.

Ma per far questo non c’è bisogno di norme, Pietro, perché l’assessore Misiti o la sua Giunta possono benissimo chiamare i signori interessati e dire: dimettetevi oppure si mettono a verifica e si toglie il contratto.

Francamente, mi sembra che a questo punto la cosa diventa davvero esagerata. Introdurre una norma incostituzionale per affrontare un problema particolare! Affrontatelo come Giunta, del resto sono tanto amici che possono dare anche le dimissioni.

Pietro FUDA

Il problema non è allontanare i due dirigenti, ma che se vogliono restare si devono dimettere da sindaci e solo così possono restare.

(Interruzione)

Vale per questi e per tutti gli altri perché se…

(Interruzione)

Succede in quelle società che hanno un alto senso della democrazia.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.

Nuccio FAVA

Vorrei brevissimamente dire che l’Assemblea essendo sovrana – devo un debito di risposta all’onorevole Pirilli – può benissimo decidere cosa vuole.

Come diceva Rizza,io ho proposto un sub-emendamento, ma l’ho fatto nel contesto della discussione di un articolo; qui è una procedura straordinaria e giustamente l’Assemblea può decidere e mi pare che di fatto abbia deciso già che vuole prendere in esame. gli emendamenti

Nel merito, a questo punto da un lato direi all’onorevole Tripodi di ripresentare i suoi emendamenti e dall’altro inviterei il proponente l’assessore Fuda che ha grossa esperienza di valutare attentamente quanto propone.

Temo, infatti, che ci sia un problema di incostituzionalità in questa decisione. Altro è una questione di opportunità e di sensibilità delle persone che va affrontata nel modo proprio, ma fissare un principio con il quale il Consiglio regionale, che è un organismo per sua natura politico e rappresentativo della sovranità regionale, stabilisca che chi ha cariche elettive non può ricoprire ruoli di responsabilità amministrativa, secondo me è incostituzionale.

Su questo richiamo l’attenzione di tutti, stiamo attenti a quello che deliberiamo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Signor Presidente, se è possibile che anche io parli contro provo a farlo perché l’argomento sotto il profilo della costituzionalità rispetto alla questione della carica elettiva come tale, è un argomento valido sul versante strettamente giuridico e anche forse sul piano della costituzionalità.. La norma, però, in astratto può prevedere una ipotesi di incompatibilità degli amministratori. e quindi non le cariche elettive perché l’amministratore che ha rapporti con l’Ente Regione può trovarsi nella duplice veste in condizione conflittuale.

Il conflitto, nell’ipotesi in specie, può determinare la condizione di incompatibilità e questo è a mio avviso è corretto.

Ma l’emendamento così come formulato secondo me va o modificato o respinto perché la carica elettiva non è la carica di sindaco, non è l’incompatibilità del sindaco perché eletto ma del sindaco in quanto capo dell’amministrazione.

Così come l’incompatibilità degli assessori che possono eletti o esterni. Nella loro qualità di amministratori possono confliggere con l’Ente Regione o con quella autorità che in quel momento rappresenta la Regione e sarebbero rappresentati e rappresentanti.

Qui c’è il conflitto e a mio avviso qui c’è la possibilità di salvare eventualmente l’emendamento, sennò così com’è formulato, sono pure contrario.

(Interruzione)

Gli amministratori, non le cariche elettive, sindaco o consigliere. Che c’entra il consigliere? Il consigliere non confligge perché non amministra o meglio lo fa in una condizione non di conflittualità mentre l’assessore alla rete idrica, per esempio, confligge perché diventa in quel momento controparte.

Pietro FUDA, assessore all’industria. Dobbiamo salvare il principio di imparzialità del soggetto che farà il dirigente di settore…

(Interruzione)

PRESIDENTE

Prego gli onorevoli consiglieri di prendere posto. La parola all’onorevole Fuda.

Pietro FUDA. assessore all’industria

Signor Presidente, dichiaro la mia disponibilità a ritirare gli emendamenti purché gli stessi vengono trasformati in ordini del giorno come raccomandazioni per la Giunta.

Nuccio FAVA

Ringrazio molto l’assessore ma vorrei capire la raccomandazione come viene fatta, è una sensibilità a cui ci si richiama? Altrimenti che valore ha?

(Interruzione)

Va benissimo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’articolo 43.

(E’ approvato)

Chiedo di essere autorizzato al coordinamento formale.

(Il Consiglio autorizza)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Progetto di legge numero 351/6^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002”

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione del progetto di legge numero 351/6^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002”.

All’articolo 1 è stato proposto emendamento protocollo 970 a firma Chiaravalloti: “All’articolo 1 - tabella A (seconda colonna) e tabella B (terza colonna) – e all’articolo 2 - tabella A (terza colonna) e tabella B (quarta colonna) - sono apportate le modifiche, in aumento o diminuzione, ai capitoli di entrata e di spesa, indicati agli allegati elenchi n. 1, n. 2 e n. 3”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento testé letto.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 1 per come emendato.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 5.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 6.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 7.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 8.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 9.

(E’ approvato)

All’articolo 10, comma 3, è stato presentato emendamento protocollo 974 a firma Chiaravalloti: “Sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

- alla fine del primo periodo, dopo le parole “atti nazionali o comunitari” sono inserite le seguenti: “o da determinazioni dei relativi ai comitati di sorveglianza;

- alla fine del secondo periodo, le parole “da atti comunitari” sono sostituite dalle seguenti: “dagli organi comunitari e/o dai relativi comitati di sorveglianza, secondo le rispettive competenze”.

Parere del relatore? Favorevole. Parere della Giunta? Favorevole. Pongo in votazione l’emendamento protocollo 974.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 10 per come emendato.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 11.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 12.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 13.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 14.

(E’ approvato)

Chiedo di essere autorizzato al coordinamento formale.

(Il Consiglio autorizza)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 566/6^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2000”

PRESIDENTE

Si passa adesso alla proposta di provvedimento amministrativo n. 566/6^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2000” – delibera numero 211 del Consiglio del 15 dicembre 1999 integrata a quella del 5 luglio 2000, che pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Disegno di legge numero 140/6^, recante: “Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi”

PRESIDENTE

Disegno di legge numero 140, recante: “Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi”.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

All’articolo 1, comma 1, è stato proposto emendamento che così recita: “Dopo il numero 549 sono aggiunte le seguenti parole <<successive modifiche ed integrazioni>>”.

Pongo in votazione l’articolo 1 nel suo complesso.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 5.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 6.

(E’ approvato)

All’articolo 7, comma 9 e comma 14 sono stati proposti emendamenti ………………

Pongo in votazione gli emendamenti.

(Sono approvati)

Pongo in votazione l’articolo 7 per come emendato.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 8.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 9.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 10.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 11.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 12.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 13.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 14.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Diamo per approvati gli ordini del giorno.

(Il Consiglio approva)

Dichiarazioni di voto

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Fava. Ne ha facoltà.

Nuccio FAVA

Signor Presidente, sono molto rammaricato di dover fare una dichiarazione di voto contraria a questo bilancio e sento la responsabilità di farla a nome di tutti i gruppi che compongono la ricca ed anche complessa, diversificata coalizione del centro-sinistra.

Noi avevamo sperato che gli interventi iniziali, prima dell’onorevole Bova e poi dell’onorevole Pirilli, segnassero una disponibilità effettiva di dialogo e di apertura reciproca.

Abbiamo tentato in tutti i modi anche con ostinazione di illustrare il carattere aperto, costruttivo della nostra opposizione, che intende guardare alla necessità di aprire una pagina nuova per la legislatura che è appena agli inizi, ma soprattutto badare agli interessi di fondo della Calabria.

Purtroppo, anche il tempo che è stato in qualche modo non dico sprecato ma utilizzato per tentare di approfondire e di chiarire i temi cruciali della situazione della Calabria, non è stato – a nostro avviso – proficuo.

Abbiamo dovuto prendere atto di una singolare contraddizione. Da un lato si utilizzava per ragioni di tempo e di complessità dei problemi legati allo strumento contabile una sorta di presa di distanza e di recepimento dello strumento che il centro-sinistra nella sua breve, importante e anche travagliata esperienza non era riuscito nel finale della scorsa legislatura a portare ad approvazione. Al tempo stesso, come diceva l’onorevole Bova, dall’altro lato non si coglievano gli elementi positivi, di innovazione che quello strumento contabile conteneva, non solo ma da parte del governo regionale non veniva assunta nessuna linea strategica impegnativa per il futuro della Calabria.

Abbiamo poi colto nel rifiuto di una presa in esame delle proposte e degli emendamenti dell’opposizione un rifiuto quasi pregiudiziale soprattutto sui temi collegati alle grandi questioni sociali del lavoro e dell’occupazione.

Si è cercato anzi di fare apparire questo atteggiamento di responsabilità e di preoccupazione sulle grandi questioni vuoi dei giovani, vuoi del mondo del lavoro quasi come una posizione arretrata e legata a vecchie impostazioni assistenzialistiche, che non tengono conto delle sfide che oggi in particolare sia la dimensione e i vincoli europei che la globalizzazione impongono al nostro Paese ed in particolare ad una regione come la Calabria.

In particolare sulla grande tragedia dei problemi del lavoro precario in Calabria ma anche sul tema del lavoro giovanile, abbiamo con rammarico dovuto assistere ad una sorta di tentazione del governo regionale a voler gestire direttamente, con rischi di suggestioni anche – uso un termine forte per capirci – “clientelari”e comunque in modo non sufficientemente aperto a meccanismi dinamici di impresa.

E’stata, poi, approvata la soppressione sostanziale del prestito d’onore, che ci pare invece continui ad essere uno strumento di grande importanza per valorizzare ogni possibilità di idea, di fantasia creatrice da parte dei giovani. Questa agenzia del lavoro giovanile, invece, ci pare che sia uno strumento rischioso e posto soltanto nelle mani dell’esecutivo non perché non rispettiamo il principio maggioritario o la responsabilità e la difficoltà del governare, ma perché ci sembra che non sia stato accompagnato da nessuna indicazione di linea, di strategia, di indicazione su come offrire delle opportunità migliori del prestito d’onore.

C’è poi una spia molto semplice della difficoltà che questo dibattito ha registrato a dare un segnale semplice, collegato alla fiducia nelle nuove generazioni, e nei confronti delle famiglie. Sto parlando di quella proposta semplicissima, che avevamo formulato per il computer in ogni casa, per tutte le famiglie con un reddito inferiore ai 35 milioni e con un figlio tra i 10 e i 15 anni, le quali avrebbe ricevuto il contributo regionale tramite il comune di residenza. Avrebbe potuto costituire un segnale chiaro di fiducia, di investimento, e di speranza per il futuro.

In una occasione così importante come l’approvazione del bilancio, da parte del governo regionale non è venuta nessuna indicazione di linee strategiche, c’è stato solo un moto di reazione da parte del Presidente Chiaravalloti che ci è sembrato non solo inadeguato ma anche per molti versi inopportuno rispetto alla serietà della questione che veniva posta. Bisognava, infatti, soltanto farsi carico complessivamente di un problema non particolare ma di tradizione, di peso storico – era la prima volta che partecipavo alla discussione sul bilancio ma capivo che tipo di difficoltà ci stavano dietro – e non si trattava quindi né di assicurare un trattamento privilegiato anche perché quando si tratta di problemi del lavoro non credo che si possano usare espressioni di questo genere, nè tanto meno di far ricorso a politiche assistenzialistiche perché anzi si offriva l’occasione e lo strumento per avviare a soluzione una grande questione aperta.

Ho rilevato anche altri singolari atteggiamenti della Giunta e della maggioranza rispetto a molti degli emendamenti che abbiamo presentato. Penso in particolare ad alcuni di quelli presentati dall’onorevole Tripodi sul comparto della sanità, in favore dei disabili, proprio dopo che, fra l’altro, la Calabria straordinariamente ha mostrato a milioni di telespettatori europei, attraverso un semplice striscione di ragazzi disabili di Soverato, fiducia, speranza, un segnale di capacità di guardare al futuro in modo positivo da parte di chi era sulla carrozzella, da chi era disabile. Noi non abbiamo saputo cogliere nessuna di queste opportunità e in una seduta così importante non abbiamo sentito neanche un cenno da parte dell’assessore alla sanità, che pure ha la responsabilità di un settore così decisivo e delicato.

Più in generale questo si può dire per tutte le politiche sociali, per quelle che hanno attinenza con segnali per il futuro. Chiedo scusa all’assessore al bilancio, dottor Bagarani, se la mia riflessione iniziale può essere sembrata di non rispetto per la persona, se questo è parso chiedo scusa ma volevo porre una grande questione che abbiamo tutti dinanzi.. Forse anche la mia deformazione professionale di giornalista, ma vi prego di chiedervi se la relazione del dottor Bagarani fosse andata nelle case dei calabresi in una diretta televisiva, quale impressione i cittadini della nostra regione avrebbero avuto rispetto alla nostra capacità di avere consapevolezza dei problemi e la nostra capacità di tentare (anche faticosamente perché è molto difficile ed arduo avere la passione, il cuore, la razionalità) di dare risposte e di interloquire con il Governo nazionale e con la sfida europea.

Mi pare che ci sia stata, da questo punto di vista, una inadeguatezza molto forte, complessiva della proposta che il governo regionale ci ha presentato. C’è di più: a fronte di questa inadeguatezza di risposta e di respiro politico complessivo, c’è stata una “frantumazione” in provvedimenti particolaristici, piccoli emendamenti relativi a piccole somme.

Io non so nulla, sono fatti che risalgono al ’95, ma la vicenda della gara di off shore, scusate, è una di quelle perle che se un collega come Giannantonio Stella volesse ricamarci su, con uno di quei pezzi tragicamente esemplari del Corriere della Sera …

(Interruzione)

Anche “Millennium”, non c’è dubbio, temo proprio di sì ma io lo dico

(Interruzione)

…guardi, onorevole, faccio anche fatica solo ad evocare la tradizione alla quale mi richiamo tanto è grande ed è quella dell’esempio massimo in questo Paese, di chi l’ha ricostruito, l’ha aperto all’Europa, di chi ha garantito la democrazia. L’onorevole De Gasperi quando ha ereditato le macerie e i problemi tragici di questo Paese non ha mica rifiutato le responsabilità o non si è fatto carico dei problemi.

E’ troppo comodo fare il riferimento al passato, assegnandolo strumentalmente o reciprocamente per ragioni di propaganda a questo o a quello. La nostra posizione non è stata quella di rifiutare le responsabilità, le colpe e gli errori che abbiamo commesso, abbiamo soltanto cercato faticosamente di fare lo sforzo di aprire una fase nuova e questo era stato il senso dell’intervento dell’onorevole Bova, questo era stato il senso – ci era parso – dell’intervento dell’onorevole Pirilli.

So che poi è stato difficile, non ci siamo riusciti e lo considero in parte anche un fallimento per quanto ci riguarda, ma ciò non ci impedisce di dire alta e forte la nostra profonda insoddisfazione, di dichiarare il nostro voto consapevolmente contrario a questo bilancio.

L’impegno che assumiamo in Consiglio è comunque quello di continuare a lavorare tessendo su questi temi un dialogo con la società calabrese, non per contrapporla alla Giunta, ma per aiutarla ad avere consapevolezza nel suo insieme dei problemi, delle inadeguatezze delle risposte che sono date e soprattutto del fatto che deve sempre più essere a cominciare dai settori più deboli del mondo del lavoro, dei giovani e delle donne protagonista del riscatto, di cui noi per quanto saremo capaci, insieme al meglio del rinnovamento della politica calabrese, vorremmo essere attori.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Signor Presidente, onorevoli colleghi, questa notte ormai ci apprestiamo ad approvare un bilancio che – non voglio ripetere frasi già dette – è figlio della Giunta Meduri di centro-sinistra.

Operare un distinguo, lo dicevo prima a Bova e ad Adamo, sulla base di una fetta, lo 0,5 che era disponibile, è un’opera ardua e l’onorevole Fava da par suo, brillante dicitore e giornalista, ha tentato di farlo rimarcando taluni nei che sono di conto, però, a volere sfogliare le pagine del bilancio e i numeri aridi del bilancio, tutto il bilancio stesso.

Bisogna ricordare a noi stessi, onorevoli colleghi, che questo bilancio è di 10 mila miliardi non perché ne abbiamo 10 da spendere ma perché 5 mila sono i miliardi di trasferimento e 5 e più mila sono i miliardi che non sono stati spesi, in parte impegnati, in parte disoccupati, non lo so si andrà a vedere come si sono cumulati questi miliardi.

Sui 5 mila miliardi comunque disponibili, la somma che la Giunta Meduri non ha impegnato era 50 miliardi, quella sulla quale abbiamo operato noi.

Per l’opposizione oggi votare contro significa votare per il 99,9 per cento contro il suo stesso bilancio, perché questo è il vostro bilancio.

Tuttavia, in questi o tra questi provvedimenti, onorevole Fava, lei ha citato alcuni elementi che hanno una significazione: il prestito d’onore, i computer, i disabili. E’ apparso evidente alla stampa e a chi ci ascolta che oltre ai punti sui quali voi siete intervenuti per chiedere che la Giunta, il governo, l’assemblea modificasse gli intendimenti espressi, ce ne sono altri punti che sono stati approvati senza il vostro intervento negativo.

Allora se andiamo ad esaminare tutti i punti dove non siete intervenuti e che sono infinitamente di più di quelli che avete contrastato, vuol dire che sono stati condivisi tant’è che sono stati approvati pure da voi, giustamente io dico.

Tra questi per ribattere il punto sul prestito d’onore – non ricordo il numero ma c’è tra gli emendamenti – vai a vedere noi abbiamo pensato di istituire una merchant bank. E allora l’idea innovativa rispetto al resto non della Calabria ma d’Italia, dove ancora non esiste codificata la merchant bank, è che il prestito d’onore non si fa solo ai giovani ma la merchant bank finanzia le idee che sono dei giovani ma possono anche essere dei meno giovani.

Esisteva ed esiste in Calabria – è una battaglia che ho fatto da anni – una sola possibilità di scatenare le energie positive che è quella di valorizzare le intelligenze e l’unico modo per valorizzare le intelligenze è di finanziare l’idea.

Se noi riusciamo ed in questo credo che valga sempre l’invito e la responsabilità reciproca…

(Interruzione)

Onorevole Tripodi, parlavo di merchant bank e siccome non conosco l’inglese ma solo pochi vocaboli… significa banca d’affari, io conoscevo la traduzione perché non pronunzio frasi in lingue che non conosco se non conosco il significato.

Banca d’affari significa che non pone il limite di età a chi ha idee e vuole essere finanziato, non c’è il limite dei 35 anni ma il limite di idee, onorevole Tripodi.

Io di questa cosa restai colpito – ero ancora studente universitario – quando sentii che in America veniva finanziata l’idea, cioè la merchant bank se era convinta di questo dava gli strumenti al giovane, al professionista, al ricercatore, allo scienziato per costruire poi quella attività che, guarda caso e credo non sia un caso, ha prodotto in America un fenomeno come Bill Gates che adesso credo sia cento o mille volte più ricco di Agnelli e Berlusconi messi insieme. Bill Gates è nato da una merchant bank, cioè da una idea che lui aveva avuto su qualcosa che si chiamava computer, ora Internet.

Questa è la merchant bank e questo noi abbiamo fatto in questa finanziaria; abbiamo cioè messo qui la possibilità non per i giovani, ma per tutti coloro che hanno idee di averle finanziate. Certo, il cammino è lungo perché io adesso penso alla difficoltà che avremo di creare la struttura, l’équipe, le intelligenze che devono valutare e finanziare le intelligenze. Ma questo, onorevole Fava, è un problema purtroppo della Calabria, che né noi, né chi c’è stato prima potrebbe riuscire a risolvere schiacciando un bottone, però è un significativo passo in avanti per creare quel circuito virtuoso che solo può dare occupazione ai giovani e non un prestito senza idee.

L’altro punto che hai citato erano i computer, però voglio operare un distinguo tra le cose possibili e quelle impossibili. Qui ci sono illustri giuristi e soprattutto magistrati – primo tra tutti il Presidente – che sa che il reato impossibile non è punibile. E allora come si fa a finanziare tutte le famiglie calabresi che hanno un reddito inferiore ai 30 milioni, cioè quasi tutte, per l’acquisto di un computer, con una manovra il cui costo– noi abbiamo fatto una previsione – supererebbe di molto i 50 miliardi?. Noi abbiamo cioè 50 miliardi dovremmo dedicare interamente al computer quando probabilmente le famiglie ci direbbero “dacci un tozzo di pane”.

E allora la merchant bank che ti finanzia le idee e magari noi speriamo di poter arrivare al computer perché non credo che sia una idea malvagia - credo l’abbia fatto Formigoni ed altri della nostra parte -, però avremmo potuto farlo se la Giunta Meduri – non nomino Bova che era solo assessore al bilancio – in luogo di dilapidare 150 miliardi per consulenze, spese generali e cose di questo genere ne avesse conservato altri 50 per consentirci di finanziare i computer.

Ecco il garbo, che distingue anche la tua oratoria, collega Fava, ha con l’assessore Bagarani chiuso prima che si aprisse, però io, e non per prendere le difese dell’assessore Bagarani o per riaprire la questione, voglio dire per richiamare il suo intervento che è stato onesto.

Cioè, se i calabresi lo avessero ascoltato avrebbero sentito una purtroppo semplice e amara realtà. Dice: questo è un bilancio di conti di dare e avere, questo è quello che entra e questo quello che si spende. Voglio dire tra quello che si spende… Onorevole Fava, non so se hai avuto occasione di guardare tutto il bilancio e tutti i numeri; ma bada che è infarcito di queste leggi e leggine che nel tempo si sono cumulate, fino ad arrivare a miliardi che con legge finanziano cose inutili.

Tra queste, ti potrei citare centinaia di cooperative e di associazioni fantasma inesistenti, create nel tempo dalla sinistra, quasi tutte direi esclusivamente dalla sinistra, e ancora oggi finanziate, che non abbiamo toccato perché non si può andare a rivoluzionare un sistema che dura da tantissimi anni, senza di colpo creare una rivoluzione.

Allora ci deve essere un processo verso il cambiamento, l’ha detto Bagarani ma credo che è emerso anche da qui. Il collega Nucera, interrompendoti, ha voluto significare citando “Millennium” non una contrapposizione ad una iniziativa sbagliata con un’altra iniziativa. “Millennium” ha le sue positività, però se si finanzia il comune e la provincia di Reggio Calabria che ahime! è rimasta fregata… /

(Interruzione)

Dico che non sono tra questi, io non ero candidato in contrapposizione, erano candidati gli schieramenti, la legge è cambiata dopo, onorevole Fava,, non sono stato battuto io personalmente ma una coalizione che in quel momento doveva farsi una cura ricostituente. L’ha fatta e poi ha vinto, quindi dico ahite! Per quanto riguarda il comune e la provincia.

Al di là delle battute di questo sapore. “Millennium” è una iniziativa festaiola che si assorbe 800 milioni, questo era l’andazzo e se noi vogliamo cambiarlo e in questo bilancio c’è la massima parte della tua parte politica, come fa adesso questa vostra parte politica a votare contro questo bilancio? Perché se ci fossero ancora in Aula giornalisti, soprattutto delle televisioni, non parlo di quelle pubbliche perché sono a senso unico e uno ci sbatte la testa, dovrebbero avere l’onestà di dichiarare e dire: su 5 mila miliardi, 50 miliardi disponibili e di questi 40 sono condizionati da leggi e leggine che comunque vanno in direzione, in favore della sinistra.

Adesso il paradosso è che noi per la responsabilità nei confronti della Calabria e dei calabresi dobbiamo votare a favore delle vostre leggi e leggine, che sono come prima spiegavo, e voi voterete contro, tentando di accreditare presso i calabresi l’idea che questa Giunta di destra, chiusa ai problemi sociali, che non ha riguardo per il lavoro e cose di questo genere.

L’ora è tarda e credo non valga discuterne oltre, però desidero che su questo voi sappiate che noi, almeno io ma tutti noi, risponderemo colpo su colpo perché se si tenteranno speculazione, si reagirà anche con le cifre, con i dati, con le delibere perché lo scempio che è stato commesso dalla Giunta Meduri durerà nei secoli, ma potrà essere portato veramente sulle piazze per far vedere come sono stati sprecati i miliardi della Regione Calabria e come in questo caso, non dico riuscendoci, si è tentato di superare quella fase.

Io dico che un tentativo c’è stato, intervenendo in misura così ridicola e marginale che valeva la pena di parlare forse delle vere ragioni per le quali adesso state votando contro. Le vere ragioni sono quelle normative…

Assessore Dima, quando parla il capogruppo del suo partito – è un richiamo ufficiale- quando parla chiunque, ma il capogruppo del suo partito ha l’obbligo del silenzio e dell’ascolto -.

Dovreste dire: noi abbiamo votato contro perché non abbiamo condiviso la legge sui direttori generali, sulle Aterp, e questo significa che voi volevate mantenere lo status quo ante, significa che volevate mantenere la condizione di privilegio, cioè la stessa struttura di potere pur essendo all’opposizione, il che mi pare un paradosso, una contraddizione in termini, cioè la capacità di voler crocifiggere la maggioranza perché tenta di fare il proprio dovere, che è quello che poi abbiamo fatto insieme modificando la norma sul funzionamento delle Commissioni per l’elezione degli organi istituzionali delle Commissioni medesime.

Questo è il punto e colpo su colpo si è tentata la speculazione. Se volete costruire con noi bene; noi abbiamo dimostrato unilateralmente di volerlo fare accogliendo molti significativi emendamenti proposti dalla sinistra. Eppure, una volta che avevamo deciso di accoglierli, per voi è stato come se non l’avessimo fatto, perché il dialogo con voi si apre solo quando si accetta quanto dice la sinistra. Oppure avete detto che abbiamo fatto delle concessioni di miseria, che era quello che ci avete lasciato disponibile, anzi l’assessore Bagarani ha messo dei soldi.

Insomma, noi abbiamo fatto passi in avanti, non credo che il vostro comportamento, sia stato invece di eguale portata positiva nei nostri confronti.

Spero che il futuro ci illumini insieme per costruire con la merchand bank e con altre cose positive che possiamo anche trovare e che non hanno colore, se sono buone verranno adottate, un futuro migliore per i nostri giovani, non con le parole come si è sempre fatto in passato ma tentando di mettere insieme qualcosa, questa sera è nata una merchand bank, speriamo che possano nascere altre cose ancora migliori perché la Calabria possa migliorare.

PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, volevo avvisare l’Aula che la prossima seduta è anticipata di un giorno, al 19 quindi, perché il 20 si riuniscono a Catanzaro i Presidenti di Giunta del Polo..

(Interruzione)

Mozione n. 1: “In ordine alla grave emergenza incendi”

PRESIDENTE

L’ordine del giorno reca: mozione n. 1 “In ordine alla grave emergenza incendi” a firma di tutti i capigruppo.

La pongo in votazione.

(E’ approvata all’unanimità)

(E’ riportata in allegato)

Convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

Il Consiglio è convocato per giorno 19 luglio alle ore 11,00.

La seduta termina alle 2,10


Allegati

Congedo

Ha chiesto congedo il consigliere Borrello.

(E’ concesso)

Costituzione di gruppi consiliari

I consiglieri Domenico Pappaterra e Pasquale Maria Tripodi, comunicano di avere costituito il gruppo consiliare S.D.I. (Socialisti Democratici Italiani). Presidente del gruppo è stato nominato l’onorevole Domenico Pappaterra. Per la Giunta delle elezioni è stato designato l’onorevole Pasquale Maria Tripodi. Per la Giunta per il regolamento è designato l’onorevole Domenico Pappaterra.

I consiglieri Vincenzino Aiello e Paolo Naccarato comunicano di avere costituito il gruppo consiliare U.P.R. (Unione per la Repubblica). Per la Giunta delle elezioni è stato designato l’onorevole Paolo Naccarato. Per la Giunta per il regolamento è designato l’onorevole Vincenzino Aiello.

Il consigliere Fava comunica di avere costituito il gruppo consiliare “Calabria democratica”.

La richiesta viene inoltrata all’Ufficio di Presidenza per le sue determinazioni

Decadenza di proposta di provvedimento amministrativo

La proposta di provvedimento amministrativo numero 7/7^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Programma triennale foreste e forestazione anni 2000-2002. Reiterazione” (delibera Giunta regionale numero 317 del 7.6.2000), deve intendersi decaduta ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto.

Interrogazione a risposta orale

Mistorni. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

successivamente alla privatizzazione della Telecom Italia circa 5300 unità lavorative in Italia verranno collocate in mobilità ordinaria (Legge 223/91) con un trattamento economico a carico Inps di lire 1.441.709 per il primo anno e lire 1.732.796 per gli anni successivi fino ad un massimo di quattro anni (accordo tra Governo, Sindacati ed Azienda del 28/03/2000);

circa 2.200 unità lavorative verranno collocate in cassa integrazione per due anni previo corsi di formazione per poi essere riassunti, non si sa dove ed a quali mansioni;

in particolare in Calabria per numero 61 lavoratori è stata già comunicata la messa in cassa integrazione a partire da settembre 2000;

inoltre, un numero imprecisato di lavoratori, sempre in Calabria, viene interpellato per accettare la messa in mobilità;

ritenuto l’atteggiamento della Telecom inopportuno e lesivo degli interessi di tanti lavoratori che dopo circa venti, venticinque anni di attività, vedono incerto e precario il posto di lavoro;

considerato, inoltre, che la eventuale applicazione della cassa integrazione può preludere per tanti vero e proprio licenziamento -:

a)  se è a conoscenza di quanto si sta verificando nella Telecom calabrese;

b)  se e quali iniziative intende assumere presso il Ministero del lavoro e la società Telecom per garantire l’occupazione dei nostri concittadini che rischiano la mobilità e la cassa integrazione con i disagi che potrebbero derivare da una rigida applicazione delle regole di mercato e di profitto che la società Telecom già statale, sta ponendo in essere con le conseguenze materiali e di ordine morale nelle stesse famiglie degli interessati facilmente immaginabili.

(10; 7.7.2000)

Progetto di legge n. 350/6^, recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2000 e pluriennale 2000/2002 della Regione Calabria (Legge Finanziaria)” (Del. n. 6)

Rubrica 1^
Servizi Generali

Art. 1

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 “Norme per l’attuazione dello Statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per il referendum” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 8 agosto 1988, n. 20 “Istituzione del garante dei diritti del cittadino” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

3. Per gli interventi di cui all’articolo 1, commi 1 e 3, della legge regionale 8 giugno 1996, n. 13 “Forme collaborative per l’esercizio delle funzioni degli organi di direzione politica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000.

4. Per la realizzazione delle attività di cui alla legge regionale 28 marzo 1994, n. 12 “Istituzione e funzionamento del comitato regionale per il servizio radiotelevisivo” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000, con allocazione al capitolo 1008106 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

5 Il personale dipendente della Giunta regionale che presta servizio nelle strutture ausiliarie dei Dipartimenti - previste dall’articolo 5 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7 - è equiparato al personale di cui alla legge regionale 26 maggio 1997, n. 8 limitatamente alle prestazioni di lavoro straordinario e all’indennità forfettizzata. Limitatamente ad una sola unità ciascun Dipartimento può avvalersi di personale di altre pubbliche amministrazioni.

6. All’articolo 8, comma 3, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, dopo le parole “del Vicepresidente” sono aggiunte le parole: “e degli assessori”.

7. All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8 - così come modificato ed integrato dall’articolo 13, commi 1 e 2, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27 - dopo le parole “i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti” sono inserite le parole: “, i Presidenti dei Gruppi consiliari”.

8. All’articolo 1, comma 1, della legge regionale 26 maggio 1997, n. 8 - così come modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 3, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27 - dopo le parole: “Collegio dei revisori dei conti ed i” sono aggiunte le parole: “Presidenti dei”.

9. All’articolo unico, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 1999, n. 3 - così come modificato ed integrato dall’articolo 13, comma 4, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27 - dopo le parole “Ufficio di Presidenza” sono aggiunte le parole: “, i Presidenti dei gruppi consiliari”.

10. All’articolo 3 della legge 26 maggio 1997, numero 8, dopo il comma 2, è inserito il seguente comma:

“2 bis. Al personale che presta servizio nelle strutture di cui al primo comma dell’art. 1 e che risiede in località distante almeno 30 chilometri dalla sede della Giunta regionale è riconosciuto un rimborso spese forfettizzato commisurato alla missione giornaliera e per un massimo di venti giorni su base mensile, spettante al personale di pari qualifica in applicazione della normativa vigente in materia di trattamento di missione e rimborso spese, ridotto del 30 per cento”.

11. All’articolo 37, comma 12, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, è aggiunto il seguente comma:

“12 bis. Ai componenti supplenti del Collegio dei revisori, a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge, spetta una indennità nei limiti del cinquanta per cento dell’indennità attribuita ai componenti effettivi”.

12. Il comma 12 dell’articolo 37 della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, si interpreta nel senso che l’indennità spetta ai componenti effettivi e supplenti del Collegio dei revisori dei conti.

13. L’articolo 21 della legge regionale 19 ottobre 1992, n. 20, si interpreta nel senso che l’indennità di carica dei consiglieri di amministrazione dell’Afor deve intendersi rapportata alle indennità fisse corrisposte ai consiglieri regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3.

14. Al Presidente dell’Edis Calabria spetta una indennità di carica annua lorda rapportata fino ad un massimo del 45 per cento delle indennità fisse corrisposte ai consiglieri regionali, ai sensi degli articoli 1 e 5 della legge regionale 14 febbraio 1996, n 3.

15. Il comma 7 dell’articolo 25 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, è così sostituito: “7. Gli incarichi di dirigente generale e di direzione dell’avvocatura sono di natura fiduciaria e possono essere revocati dalla Giunta regionale. I dirigenti generali provenienti dal ruolo della Giunta regionale e revocati dall’incarico sono utilizzati, fino alla naturale scadenza del relativo contratto individuale di conferimento di dette funzioni, anche per compiti ispettivi, di consulenza, studio o altri specifici incarichi, fermo restando il trattamento economico contrattualmente pattuito, ad eccezione dell’ulteriore indennità prevista nell’ultima parte del precedente quarto comma”.

16. Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano anche ai dirigenti generali del ruolo del Consiglio regionale. E’ abrogato il comma 4 dell’articolo 14 della legge regionale 13 maggio 1996, n. 8.

17. Nel rispetto dell’articolo 40, commi 1 e 2, della legge regionale 13 maggio 1996, n. 7, e successive modifiche ed integrazioni, ed in attesa dell’attuazione del comma 3 dello stesso articolo 40, nonché nel rispetto degli obblighi previsti dall’articolo 30 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 - a pena di responsabilità per danno - il personale comandato alla Regione Calabria dal 1 gennaio 1999 al 31 maggio 2000, cessa da tale posizione e viene restituito all’Ente di provenienza a cura del Dirigente Generale del Dipartimento Organizzazione e Personale, alla scadenza prevista dal relativo provvedimento di comando.

18. Per il personale trasferito alla Regione per mobilità nel periodo di cui al precedente comma, la Giunta regionale procede alla revisione degli atti di trasferimento ed ove dovessero risultare illegittimi li annulla disponendo il rientro del personale interessato all’Ente di provenienza.

19. I titolari di strutture speciali di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 26 maggio 1997, n. 8, anche nel caso di rinuncia all’autovettura in dotazione hanno diritto all’assegnazione dell’autista proveniente da personale in servizio presso gli autoparchi regionali o distaccato da altra pubblica amministrazione.

20. Agli oneri derivanti dalle attività di cui ai precedenti commi dal 5 al 19 si fa fronte con gli stanziamenti dei corrispondenti capitoli dello stato di previsione della spesa del bilancio per l’esercizio finanziario 2000.

Art. 1 bis

1. Alla legge regionale 20 agosto 1973, n. 10 sono apportate le seguenti modifiche:

- all’articolo 2, comma 1, dopo le parole “capitolato speciale” sono soppresse le seguenti: “approvato dal Consiglio”;

- all’articolo 2, comma 2, sono aggiunte in fine le parole: “Crotone e Vibo Valentia”;

- all’articolo 4, comma 1, dopo le parole “Giunta regionale” sono soppresse le seguenti: “è stipulata dal Presidente della Giunta”.

Art. 1 ter

1. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è corrisposta, dalla data di nomina e per tutto il periodo in cui fanno parte della Giunta regionale, una indennità lorda nella misura prevista per i consiglieri assessori dall’articolo 1, lettera b), della legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3. A decorrere dall’avvio della legislatura 2000-2005 si applicano, ai componenti della Giunta regionale che non siano consiglieri regionali, le disposizioni in materia di assegno vitalizio e indennità di fine mandato di cui alla stessa legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3.

2. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è corrisposto un rimborso delle spese effettivamente sostenute per recarsi dalla propria residenza alla sede della Giunta regionale, comprensive del costo del biglietto di viaggio in aereo o treno in prima classe nonché del costo medio della stanza singola degli alberghi di prima categoria nella città di Catanzaro.

3. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali è estesa, per tutto il periodo in cui ricoprono la carica, la normativa in materia di trattamento di missione prevista per i consiglieri regionali.

4. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri regionali si applicano le disposizioni in materia di sospensione dalla carica e di pubblicità della situazione patrimoniale previste per i consiglieri regionali.

5. Ai componenti di cui al precedente comma si applicano, altresì, le disposizioni delle leggi dello Stato e delle leggi della Regione inerenti all’aspettativa per l’espletamento delle cariche pubbliche previste per i consiglieri regionali.

6. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo si fa fronte mediante lo stanziamento del capitolo 1001101 dello stato di previsione della spesa del bilancio per l’esercizio finanziario 2000.

Art. 1 quater

1 Alla legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3 sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

- all’articolo 14, dopo il comma 3, è aggiunto il seguente comma:   
“4. La corresponsione dell’assegno vitalizio di cui al comma 1 può essere anticipata, su richiesta del Consigliere, dopo la cessazione del mandato e al compimento del cinquantacinquesimo anno di età. In tal caso la misura dell’assegno spettante è ridotta del 5 per cento per ogni anno di anticipazione rispetto all’età prevista al comma 1.”;

- all’articolo 19 il comma 3 è sostituito dal seguente:

“3. La misura dell’assegno vitalizio è determinata, per i cinque anni di anzianità contributiva, nel 30 per cento dell’indennità di carica, elevabile di cinque punti per ogni anno di contribuzione fino a 10 anni, e di 3 punti dall’11° anno al 15° anno ed oltre e comunque nella misura massima del 70 per cento.”;

- all’articolo 29 il comma 3 è sostituito dal seguente:

“3. Gli assegni vitalizi sia degli ex consiglieri che degli altri aventi diritto già in corso alla data di entrata in vigore della presente legge sono rideterminati nella misura di cui al precedente comma 2, con riferimento alla indennità mensile lorda spettante al momento della concessione dell’assegno vitalizio. L’ammontare dell’assegno così determinato è incrementato dal 1° gennaio di ogni anno, a partire dall’anno 2000, sulla base dell’indice di variazione dei prezzi al consumo per operai ed impiegati (Istat) riferito all’anno precedente.”.

2. La normativa di cui alla legge regionale 14 febbraio 1996, n. 3, così come modificata ed integrata dal precedente comma 1, si applica anche ai Consiglieri già in carica nel corso della 6^ legislatura e non rieletti.

3. All’articolo 3 della legge regionale 2 maggio 1991, n. 5 è aggiunto il seguente comma:

“2. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è autorizzato a definire e ad attuare, in sede di contrattazione collettiva integrativa del Ccnl, misure di gestione flessibile del personale a supporto delle specifiche esigenze derivanti dalle attività degli organi istituzionali del Consiglio, nell’ambito dell’utilizzazione del fondo istituito nel bilancio del Consiglio regionale per le politiche di sviluppo delle risorse umane e la produttività, tenendo anche conto dei risparmi derivanti dalla non copertura dei posti della dotazione organica.”.

4. Alla legge regionale 13 maggio 1996, n. 8 sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

- all’articolo 10, comma 3, le parole: “Limitatamente al segretario particolare del Presidente e dei Vicepresidenti” sono sostituite dalle seguenti: “ Limitatamente al segretario particolare e al responsabile amministrativo dei componenti dell’Ufficio di Presidenza”;

- all’articolo 10, dopo il comma 8, sono aggiunti i seguenti commi:

 “9. Per l’espletamento delle attività istituzionali, previa deliberazione dell’Ufficio di Presidenza e su indicazione nominativa di ciascun consigliere regionale, lo stesso può avvalersi, per il periodo di durata della carica, di un “collaboratore-esperto” che può essere scelto tra i dipendenti non dirigenti del Consiglio o della Giunta regionale o di altre Amministrazioni pubbliche, ovvero tra estranei alla Pubblica Amministrazione. In quest’ultimo caso il rapporto giuridico è regolato da specifico contratto di collaborazione coordinata e continuativa ed il relativo trattamento economico non può superare quello previsto per il personale regionale dell’ex ottava qualifica funzionale.

10. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale è autorizzato a regolamentare e quantificare, con propri atti, il trattamento economico accessorio dei dipendenti assegnati alle segreterie particolari ed alle strutture speciali.”.

5. Il contingente di personale assegnato a ciascun gruppo consiliare, previsto dalla tabella di cui all’articolo 4 della legge regionale 12 agosto 1996, n. 23, è aumentato di una unità di personale appartenente alla categoria D.

6. All’articolo 3, comma 1, della legge regionale 15 aprile 1985, n. 15, sono apportate le seguenti modifiche:

- alla lettera a) le parole: “lire 2.000.000” e “lire 1.000.000” sono rispettivamente sostituite dalla parole: “lire 4.000.000” e “lire 2.000.000.”;

- alla lettera b) le parole: “lire 8.000.000”, “lire 18.000.000”, “lire 24.000.000”, “lire 28.000.000” e “lire 32.000.000” sono rispettivamente sostituite dalle parole: “lire 10.000.000”, “lire 24.000.000”, “lire 28.000.000”, “lire 32.000.000” e “lire 36.000.000”.

7. Ai maggiori oneri derivanti dal presente articolo si provvede con lo stanziamento di cui al capitolo 1001101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 2

1. La spesa da porre a carico dei fondi destinati alla gestione delle opere di cui all’articolo 139 del T.U. approvato con Dpr. 6 marzo 1978, n. 218 (capitolo 2211103 della spesa), a titolo di rimborso stipendi, retribuzioni ed altri assegni per il personale regionale di cui alla legge regionale 5 agosto 1991, n. 13, impiegato nella gestione medesima, è prevista, per l’anno 2000, salvo variazioni, in lire 9.500.000.000 da versare sul capitolo 3601107 dell’entrata.

2. Al fine di garantire il mantenimento del servizio socio-psico-pedagogico di cui alle leggi regionali 5 maggio 1990, n. 57 e 24 gennaio 1997, n. 2 è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 28.400.000.000, con allocazione al capitolo 1003123 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

3. Al fine di garantire la copertura della spesa, diversa da quella inerente al servizio sanitario regionale - derivante da atti giudiziali di pignoramento per gli anni 1998 e 1999, di cui ai residui attivi accertati nei capitoli 6104156 e 6104157 dell’entrata - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 15.000.000.000, con accantonamento nell’apposito Fondo di riserva di cui al capitolo 7002104, istituito nello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

4. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione nei corrispondenti capitoli di bilancio, al fine di regolarizzare le relative obbligazioni a mano a mano che l’Avvocatura regionale trasmetterà alla Ragioneria Generale i dati necessari per l’individuazione del beneficiario e della natura della spesa.

5. Alla copertura della spesa inerente al servizio sanitario regionale derivante da atti giudiziali di pignoramento per gli anni 1998 e 1999 si provvede con la quota parte del mutuo di lire 120.000.000.000 in corso di regolarizzazione con l’istituto di credito San Paolo IMI, a seguito della gara indetta con deliberazione della Giunta regionale n. 3223 del 4.10.1999, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lett. a) del decreto legislativo n. 157/95.

6. Per le finalità di cui alla legge regionale 14 febbraio 2000, n. 2 “Progetto Giovani” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000, con allocazione al capitolo 1013107 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

7. Il comma 4 dell’articolo 7 bis della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è abrogato.

Rubrica 2^
Territorio

Art. 3

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 48 “Istituzione del Parco regionale delle Serre” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 52 e successive modifiche ed integrazioni “Creazione di riserve naturali presso il bacino di Tarsia e presso la foce del fiume Crati in provincia di Cosenza” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

3. Per gli interventi di cui alla legge regionale 17 aprile 1990, n. 24 “Norme sull’ordinamento della Polizia municipale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600.000.000.

4. Per le attività di pulizia delle spiagge, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi ai comuni, secondo le modalità e le procedure indicate all’articolo 3, comma 4, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10.

5. Per gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000, con allocazione al capitolo 2131202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 4

1. Per l’iniziativa di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 32 “Costituzione del Consorzio di ricerca forestale per la produzione e la trasformazione del legno e per l’ambiente” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

2. Per l’attuazione degli interventi e delle iniziative in materia di protezione civile di cui alla legge regionale 10 febbraio 1997, n. 4 “Legge organica di protezione civile della Regione Calabria (articolo 12 Legge 14 febbraio 1992, n. 225)”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000.

3. Per le finalità di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 novembre 1996, n. 35 “Costituzione dell’Autorità di Bacino regionale in attuazione della legge 18 maggio 1989, n. 183 e successive modifiche ed integrazioni”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.250.000.000, con allocazione al capitolo 2112104 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

4. All’articolo 3, comma 5, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14 - che modifica ed integra l’articolo 37 ter, comma 12, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10 - le parole “dalla Giunta regionale” sono sostituite dalle parole: “dal Comune stesso da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale”.

5. All’articolo 10, comma 1, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, sono introdotte le seguenti modifiche ed integrazioni:

- gli importi “1.900.000.000” e “900.000.000” sono sostituiti rispettivamente dagli importi “4.900.000.000” e “1.900.000.000”.

6. Per far fronte ai maggiori oneri connessi al trasferimento dei centri abitati di Cardinale, Centrache, Fabrizia, Nardodipace, San Lorenzo Bellizzi, Cardeto, Careri e Roghudi, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 2242210 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

7. La dotazione del fondo di cui all’articolo 7, comma 5, della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12, è stabilita per l’anno 2000 in lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 2112203 dello stato di previsione della spesa del bilancio per l’anno 2000.

Art. 4 bis

1. All’articolo 11, comma 1, della legge regionale 30 agosto 1996, n. 27, le parole: “tre, e fra questi il Presidente, in rappresentanza della maggioranza e due in rappresentanza della minoranza, nel rispetto della legge regionale n. 39/1995” sono sostituite dalle parole: “uno con le funzioni di Presidente”.

2. L’art. 7 bis della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14 è abrogato.

3. Sono riapprovati gli articoli 9, 10,11,12,13,14,15,16 e 17 nel testo originario della legge regionale 30.8.1996, n. 27.

4. In attesa della nomina degli organi da parte del Consiglio regionale e per consentire la prosecuzione dell’amministrazione degli enti nonché per costituire le condizioni per l’insediamento degli organismi istituzionali è nominato un commissario straordinario per ciascuna Aterp (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) con le procedure previste dall’articolo 22 della legge regionale 30.8.1996, n. 27 se ed in quanto applicabili.

 5. All’articolo 14, comma 1, dopo le parole “è scelto” sono aggiunte le seguenti parole “con rapporto di natura fiduciaria”.

Art. 5

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 38 “Interventi urgenti e straordinari contro l’inquinamento da rifiuti” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 11 luglio 1983, n. 23 “Coordinamento tariffe autolinee extraurbane con le tariffe FF.SS. e norme in materia di abbonamenti” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 250.000.000.

3. Per gli interventi relativi al ripiano dei disavanzi d’esercizio delle Aziende pubbliche e private che esercitano pubblici esercizi di trasporto locali, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.000, con allocazione al capitolo 2222107 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000. Al ripiano dei disavanzi di esercizio delle Aziende pubbliche e private per l’anno 2000 si provvede entro i limiti delle disponibilità finanziarie autorizzate per lo stesso anno.

4. Per i contributi di cui alla legge regionale 28 marzo 1985, n. 14 “Diritto di libera circolazione sugli autoservizi di linea regionali a particolari categorie di cittadini” e successive modifiche ed integrazioni è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000.

5. Per i contributi di cui alla legge regionale 30 agosto 1996, n. 28 “Nuova disciplina delle procedure per la concessione alle province del contributo chilometrico annuo per la manutenzione della rete viaria di competenza” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 4.000.000.000.

6. Al fine di agevolare la gestione ed il funzionamento degli impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani della Regione, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 3.000.000.000, con allocazione al capitolo 2211235 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

7. Per gli interventi di cui alla legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 “Istituzione dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria - A.R.P.A.CAL.” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 3.000.000.000.

8. Il comma 2 dell’articolo 7, il comma 7 dell’articolo 11 ed il comma 2 dell’articolo 29 della legge regionale 3 agosto 1999, n. 20, sono abrogati. La Giunta regionale, su proposta del competente Assessorato all’Ambiente ed ai Beni Ambientali, provvede alla organica costituzione dell’Autorità Regionale Ambientale (ARA), previa revoca della deliberazione della Giunta regionale n. 2862 del 16 giugno 1997.

9. Per le finalità di cui alla legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 “Norme per il trasporto pubblico locale”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 2222115 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

10. Al fine di concorrere al finanziamento degli interventi a favore della mobilità ciclistica - in aggiunta al concorso quindicennale dello stato per gli anni 1998 e 1999, ai sensi della legge 19 ottobre 1998, n. 366 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 il limite di impegno di lire 600.000.000 per la contrazione di mutui quindicennali, con allocazione al capitolo 2321214 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 6

1. Al fine di garantire la gestione delle dighe regionali è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, con allocazione al capitolo 2112103 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

2. Ai fini della concessione di contributi alle Comunità Montane - per il pagamento delle competenze spettanti al personale assorbito ai sensi dell’articolo 15 della legge regionale 29 gennaio 1974, n. 4, nonché per il finanziamento delle spese generali di funzionamento e mantenimento - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, da erogare secondo le modalità di cui all’articolo 50 della legge regionale 19 marzo 1999, n. 4.

3. Per le finalità di cui all’articolo 55 della legge regionale 19 marzo 1999, n. 4 inerente al Fondo regionale per la Montagna è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 3.000.000.000, con allocazione al capitolo 2232204 della spesa del bilancio 2000.

4. Per gli interventi di cui alla legge regionale 10 marzo 1988, n. 5 “Norme in materia di bonifica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000.

5. Per gli interventi di cui all’articolo 1, commi 1 e 3, della legge regionale 12 aprile 1990, n. 21 “Norme in materia di edilizia di culto e disciplina urbanistica dei servizi religiosi” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 3.300.000.000.

6. Per le finalità di cui al titolo 1° della legge regionale 30 luglio 1996, n. 18, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 14.500.000.000 per la realizzazione di interventi per l’attivazione di progetti socialmente utili, con allocazione al capitolo 2323217 della spesa del bilancio 2000.

7. I fondi stanziati nel capitolo 2323201 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000 sono destinati con deliberazione della Giunta regionale ad assicurare ai Comuni di Acri, San Giovanni in Fiore e Nardodipace e alla Comunità Montana Alto Tirreno (Verbicaro) un contributo ordinario pari a quello dell’anno 1999, definito in lire 10.500.000.000, per il finanziamento di progetti a sostegno dell’occupazione.

8. Per il cofinanziamento, nella misura del 50 per cento, dei costi inerenti alla realizzazione degli studi di fattibilità di interesse regionale approvati con delibera Cipe n. 106 del 30 giugno 1999, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.221.000.000, con allocazione al capitolo 2283203 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

9. A valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 5, la somma di lire 1.300.000.000 è destinata all’Arcidiocesi di Reggio Calabria per la ristrutturazione ed ammodernamento del Seminario Pio XI° di Reggio Calabria.

10. Per le finalità di cui al titolo 2° della legge regionale 30 luglio 1996, n. 18, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 2323218 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

11. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 5 “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Attuazione legge n. 381/91” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2233108 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

12. Al fine di garantire l’attuazione degli interventi a favore dell’imprenditoria femminile di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 215 e del relativo regolamento è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 - quale integrazione della quota di risorse assegnata dallo Stato- la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2233110 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

13. In attuazione dell’art. 14 della legge 14 marzo 1999, n. 68 è costituito il fondo regionale per l’occupazione dei disabili da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi. Nelle more dell’approvazione della specifica legge regionale la Giunta regionale con propria deliberazione fissa i criteri di gestione, di funzionamento e di alimentazione del fondo medesimo.

14. La dotazione regionale del fondo di cui al precedente comma è stabilita per l’esercizio finanziario 2000 in lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 2233109 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

15. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Belvedere Marittimo un contributo straordinario di lire 200.000.000 per il cofinanziamento di attività realizzate dal comune medesimo che prevedano l’impiego dei 42 lavoratori ex-Confitalia srl, con allocazione al capitolo 2323202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

16. La Giunta regionale è autorizzata a concedere - entro il limite massimo dello stanziamento di bilancio - un contributo “una tantum” ai comuni che utilizzano lavoratori in mobilità, ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468.

17. Per gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2323222 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

18. Per il sostegno delle attività dell’Osservatorio Regionale sul fenomeno dello sfruttamento minorile è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000, con allocazione al capitolo 2233111 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

19. Per il finanziamento degli interventi per opere del culto di cui all’articolo 1, commi 1 e 2, della legge regionale 12 aprile 1990, n. 21, è autorizzato l’ulteriore limite di impegno di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 2323205 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 7

1. In attuazione del disposto di cui all’articolo 7 della legge regionale 19 ottobre 1992, n. 20 e per gli interventi che ricadono nei comprensori di bonifica, da eseguirsi in economia o in affidamento, i fondi destinati agli interventi stessi dal piano annuale di attuazione 2000, previsto dall’articolo 6 della stessa normativa, sono trasferiti direttamente dalla Giunta regionale agli enti interessati, di cui alla legge regionale 10 marzo 1988, n. 5, ponendone gli oneri a carico degli stanziamenti di cui ai capitoli 2233202 e 2233211 della spesa del bilancio 2000.

2. Per gli interventi di cui agli articoli 1 e 2 della legge regionale 19 ottobre 1992, n. 20 “Forestazione, difesa del suolo e foreste regionali in Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.000.

3. Al fine di agevolare i comuni e i loro consorzi nella prEdisposizione dei piani e strumenti urbanistici, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi ai comuni medesimi per l’anno 2000, per un ammontare complessivo di lire 1.500.000.000, con allocazione al capitolo 2311101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

4. Per gli interventi di cui alla legge regionale 23 luglio 1998, n. 8 “Eliminazione delle barriere architettoniche”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2321213 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

5. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Scido un contributo straordinario di lire 200.000.000 per la realizzazione della statua in bronzo di San Benedetto da ubicare nella località di Zervò, nonché per la realizzazione di una torre con faro e campane da ubicare nella stessa località, con allocazione al capitolo 2323229 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

6. Al fine di concorrere - secondo quanto previsto dall’Accordo di Programma Quadro “Manutenzione del territorio/Forestazione”, sottoscritto in data 19 ottobre 1999 fra Governo nazionale e Regione Calabria - alla copertura della maggiore spesa, nella misura del 30 per cento, relativa al fabbisogno scoperto e all’acquisto di materiali e noli, è autorizzata per il triennio 2000-2002 la spesa complessiva di lire 69.382.000.000, di cui lire 30.821.000.000 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, con accantonamento nell’apposito fondo di riserva di cui al capitolo 7002201, istituito nello stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.

7. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione al capitolo di bilancio 2281208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000, al momento in cui si verificheranno le condizioni previste dall’Accordo di Programma Quadro “Manutenzione del territorio/Forestazione”.

8. Per l’attuazione dell’intervento n. 3 “Piano di riordino gestionale e amministrativo” inerente all’Accordo di Programma Quadro “Manutenzione del territorio/Forestazione” sottoscritto in data 19 ottobre 1999 tra Governo nazionale e Regione Calabria, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la spesa complessiva di lire 700.000.000, di cui lire 600.000.000 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, con allocazione al capitolo 2281204 dello stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.

9. Per l’attuazione dell’intervento n. 7 “Analisi, studi di fattibilità e piani di settore” inerente all’Accordo di Programma Quadro “Manutenzione del territorio/Forestazione” sottoscritto in data 19 ottobre 1999 tra Governo nazionale e Regione Calabria, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la spesa complessiva di lire 800.000.000, di cui lire 400.000.000 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, con allocazione al capitolo 2281205 dello stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.

10. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Acri un contributo di lire 1.300.000.000 per il ripristino e sistemazione di “Piazza Sprovieri”, con allocazione al capitolo 2323232 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

11. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Mileto un contributo di lire 1.000.000.000 per la costruzione della Chiesa “Cuore Immacolato di Maria”, con allocazione al capitolo 2323231 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

12. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Sinopoli un contributo di lire 300.000.000 per il completamento della strada comunale “Piani d’Aspromonte”, con allocazione al capitolo 2221222 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

13. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Scilla un contributo straordinario di lire 1.100.000.000 per il completamento dell’Ostello della Gioventù, con allocazione al capitolo 2323233 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

14. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Castrolibero un contributo di lire 100.000.000 per il consolidamento del centro storico, con allocazione al capitolo 2323234 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

15. La Giunta regionale è autorizzata a concedere al comune di Gerace un contributo di lire 200.000.000 per la realizzazione di interventi urgenti di consolidamento strutturale delle abitazioni civili e delle storiche arcate di cinta di “Via dei Cinque martiri di Gerace”, con allocazione al capitolo 2323235 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 7 bis

1. In analogia a quanto stabilito per il periodo 1987-1996 dall’articolo 5, comma 6, della legge 17 ottobre 1997, n. 12, la Giunta regionale è autorizzata a concedere alle aziende di trasporto pubblico locale, nei limiti delle disponibilità di bilancio e di quanto previsto dall’articolo 12 della legge 7 dicembre 1999, n. 472, contributi per la copertura dei disavanzi effettivi non ripianati relativi all’anno 1997. A completamento del processo di risanamento del sistema dei trasporti pubblici locali della Calabria, la eventuale quota di disponibilità di bilancio eccedente il ripianamento dei deficit effettivi, nei limiti stabiliti dalla normativa statale relativa al periodo 1987-1997, può essere utilizzata per il ripianamento dei deficit effettivi relativi al periodo 1998-1999, entro gli stessi limiti previsti per l’anno 1997 dalla citata legge n. 472/99. Restano salvi gli eventuali successivi interventi legislativi dello Stato.

2. Al fine di evitare ulteriori disavanzi a carico del bilancio regionale, a decorrere dal 1° gennaio 2000 - e fino all’attuazione della legge regionale 7 agosto ‘99, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni - i contributi alle aziende di trasporto pubblico locale sono corrisposti trimestralmente, in forma anticipata e forfettaria, sulla base di criteri da definirsi, entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento, con apposita deliberazione della Giunta regionale, che tengano essenzialmente conto - sul piano qualitativo e quantitativo - dei chilometri annui di percorrenza di ciascuna azienda, della fascia chilometrica di percorrenza annua in cui la stessa ricade, dello stanziamento di bilancio regolarmente autorizzato dalla legge finanziaria regionale per quell’anno di riferimento. Per l’anno 2000 i criteri relativi sono definiti nello stesso modo entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge. Nessuna altra spesa può essere riconosciuta, a pena di responsabilità per danno.

3. Per il ripianamento dei disavanzi accertati, inerenti al periodo 1987-1997, sono utilizzati prioritariamente in capitale i contributi già assegnati anno per anno alla regione Calabria ai sensi del decreto legge n. 485/92, convertito dalla legge n. 32/93 e del decreto legge n. 98/93, convertito dalla legge n. 204/95, dell’articolo 2, comma 1, della legge n. 194/98 e dell’articolo 12 della legge n. 472/99. Successivamente, sulla base dei disavanzi accertati e definiti, si provvede all’accensione di eventuali mutui ai sensi delle stesse leggi, nei limiti delle differenze dovute e delle disponibilità finanziarie autorizzate dalla legge di bilancio regionale. Conseguentemente ed automaticamente si spostano in avanti le decorrenze e le scadenze delle rate di ammortamento dei mutui stessi.

4. Nelle more dell’approvazione del piano di riparto da parte del Consiglio regionale - ai sensi dell’articolo 5, comma 6, della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12 - la Giunta regionale è autorizzata ad erogare eventuali anticipazioni, entro il limite degli stanziamenti di bilancio.

5. Per il raggiungimento delle finalità di cui al presente articolo la Giunta regionale è autorizzata ad anticipare processi di razionalizzazione del sistema regionale dei trasporti in coerenza e nel rispetto degli obiettivi previsti dalla succitata legge regionale 7 agosto ‘99, n. 23.

6. A decorrere dal 1° gennaio 2000 la legge regionale 24 marzo ‘82, n. 7, è abrogata.

7. Qualora nel periodo 1987-1999 sono stati comunque erogati alle aziende di trasporto pubblico locale interessate contributi, in anticipazione o in acconto o a ripianamento, superiori a quelli dovuti sulla base dei disavanzi effettivi regolarmente accertati, anche se successivamente agli anni di riferimento, la Giunta regionale è tenuta a provvedere al recupero delle eventuali maggiori somme erogate, anche a valere sulle somme spettanti a qualsiasi titolo alle stesse aziende di trasporto pubblico locale.

Art. 7 ter

1. La Regione Calabria promuove la propensione all’autoimprenditorialità quale risposta alla domanda di nuove opportunità occupazionali e di sviluppo locale.

2. Per il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1, la Giunta regionale prEdispone e realizza un Progetto denominato “Opportunità Giovani” destinato a giovani disoccupati e/o inoccupati, residenti in Calabria, che si riuniscono in forma associativa, da configurarsi in PMI, ai sensi della vigente normativa comunitaria.

3. Il Progetto è finalizzato a finanziare interventi, nei limiti del “de minimis”, per accrescere il numero delle imprese prevalentemente formate da giovani disoccupati e/o inoccupati fra i 18 ed i 35 anni di età.

4. I settori di intervento riguardano prioritariamente la produzione di servizi turistici, la tutela ambientale e delle risorse naturali, la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, il recupero degli antichi mestieri e i servizi alle imprese. I criteri e le modalità di valutazione degli interventi e la erogazione dei contributi relativi sono stabiliti con delibera della Giunta regionale, fermo restando il rispetto della regola del “de minimis” per singola impresa.

5. Le risorse, per complessive lire 30 miliardi, allocate per il triennio 1999-2001 al capitolo 2233105 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, la cui descrizione viene opportunamente modificata, sono destinate al finanziamento del progetto di cui al precedente comma 2.

6. L’articolo 7 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è abrogato.

Rubrica 3^
Istruzione, cultura e tempo libero

Art. 8

1. Per le finalità di cui alla legge regionale 25 maggio 1987, n. 15 “Interventi nel settore della promozione degli scambi socio-culturali” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1985, n. 17 “Norme in materia di biblioteche di enti locali o di interesse locale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.500.000.000.

3. Per le finalità di cui all’articolo 2 della legge regionale 26 aprile 1995, n. 26 “Interventi in favore di istituti bibliotecari regionali” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 a favore della Biblioteca Civica di Cosenza la spesa di lire 200.000.000.

4. Per gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1985, n. 16 “Norme per interventi in materia di promozione culturale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 4.400.000.000.

5. Per le finalità di cui all’articolo 1, comma 2, della legge regionale 26 aprile 1995, n. 31 recante “Norme in materia di musei degli Enti locali e di interesse locale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.

6. Per l’attuazione delle finalità di cui alla legge regionale 21 marzo 1983, n. 11 “Istituzione del Centro di Ricerca e di Documentazione Melissa” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 10.000.000.

7. A valere sul finanziamento di cui al precedente comma 4, la somma di lire 100.000.000 è destinata al Liceo Linguistico “Nuova Europa” di Reggio Calabria per lo svolgimento della manifestazione “Parlamento Europeo Giovani”.

Art. 9

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 22 “Istituzione Progetto Donna” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 15 gennaio 1986, n. 2 “Provvedimenti a favore delle scuole e delle Università calabresi per contribuire allo sviluppo della coscienza civile e democratica nella lotta contro la criminalità mafiosa” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

3. Per le iniziative di cui alla legge regionale 26 gennaio 1987, n. 4 “Istituzione della Commissione per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomo e donna” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000, da trasferire al bilancio del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 1 della stessa legge 26 gennaio 1987, n. 4.

4. Per gli interventi di cui alla legge regionale 8 agosto 1988, n. 21 “Partecipazione della Regione Calabria all’Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria con sede in Squillace” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 60.000.000.

5. Per gli interventi di cui alla legge regionale 1 dicembre 1988, n. 31 “Erogazione di un contributo annuo all’Istituto Calabrese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea per attività di ricerca storica e promozione culturale ed educativa” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 15.000.000.

6. Per il contributo di cui alla legge regionale 25 novembre 1989, n. 11 “Erogazione di un contributo annuo al Centro internazionale di Studi Gioachimiti di S. Giovanni in Fiore” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 110.000.000.

7. Per le finalità di cui alla legge regionale 9 novembre 1989, n. 6 “Norme per la costituzione dell’Istituto regionale per le antichità calabresi e bizantine (IRACEB)” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 60.000.000.

8. Per le iniziative di cui alla legge regionale 4 gennaio 1990, n. 3 “Contributo annuale per la diffusione della cultura scientifica all’Istituto di Epistemologia La Magna Grecia” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

9. Per la realizzazione delle attività di cui alla legge regionale 8 gennaio 1990, n. 5 “Sostegno all’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria - Scuola di teatro” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.

10. Per le iniziative di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 49 “Contributo annuale alla Accademia Hipponiana Scuola Superiore di Musica di Vibo Valentia” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.

11. Per le iniziative di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 24 “Contributo all’Associazione Teatro Calabria di Reggio Calabria” è autorizzata per l ‘esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.

12. Per gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 20 e successive modificazioni ed integrazioni è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 450.000.000.

13. Per le finalità di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 27 “Riconoscimento del Centro RAT - ricerche audiovisive e teatrali di Cosenza” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 130.000.000.

14. Per le iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 36 “Contributi alla fondazione Piccolo museo San Paolo con sede in Reggio Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.

15. Per le iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 29 “Contributo annuale all’associazione calabrese per l’archeologia industriale, Centro studi di ricerca e di documentazione per la Calabria, con sede in Bivongi (RC)” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 25.000.000.

16. Per le iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 34 “Riconoscimento e sostegno dei premi di cultura Rhegium Julii” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

17. Per le finalità di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 30 “Contributo all’Associazione culturale AM Internazionale Pinacoteca arte contemporanea con sede in Bivongi (RC)” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 25.000.000.

18. Per le iniziative di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 35 “Contributo al Centro Romanistico Internazionale Copanello con sede in Catanzaro” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

19. Per le finalità di cui alla legge regionale 3 maggio 1995, n. 38 “Erogazione di un contributo annuo a favore della Compagnia di Balletti Alfonso Rendano di Cosenza” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 35.000.000.

20. Per gli interventi di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 19 “Partecipazione della Regione all’Istituto della Biblioteca Calabrese” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

21. Per le finalità di cui alla legge regionale 2 giugno 1999, n. 15 “Fondazione Internazionale Ferramonti di Tarsia per l’amicizia fra i popoli” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

22. Per le finalità di cui alla legge regionale 26 aprile 1995, n. 28 “Costituzione fondazione “Rumori Mediterranei” - Festival internazionale del Jazz” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 250.000.000.

23. Per le finalità di cui alla legge regionale 20 aprile 1999, n. 11 “Riconoscimento dell’associazione <<Città Futura>> - laboratorio politico-culturale” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

24. La Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario di lire 800.000.000 alla provincia di Reggio Calabria per la realizzazione dello spettacolo “Millenium” di fine d’anno, con allocazione al capitolo 3132165 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

25. Per l’attuazione del programma di formazione teatrale in Calabria relativo al biennio 2000-2001, da realizzarsi in collaborazione con l’Ente Teatrale Italiano, in attuazione del relativo decreto del Ministro della Cultura e dei Beni Culturali, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000, con allocazione al capitolo 3132143 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

26. La Giunta regionale è autorizzata a concedere alla Provincia di Catanzaro un contributo di lire 800.000.000 - con allocazione al capitolo 3132166 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000 - per il finanziamento delle iniziative culturali ed artistiche da realizzare in occasione dell’inaugurazione dell’area polifunzionale per spettacoli di Catanzaro Lido, al fine di esaltare la fruibilità del parco archeologico della Roccelletta e le potenzialità turistiche del territorio.

Art. 10

1. Per le finalità di cui alla legge regionale 12 aprile 1990, n. 22 “Criteri per l’esercizio da parte dei comuni della Calabria delle funzioni amministrative in materia di rivendita di quotidiani e periodici” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 8 maggio 1985, n. 27 “Norme per l’attuazione del diritto allo studio” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 34.900.000.000.

3. Per gli interventi di cui alla legge regionale 1 dicembre 1988, n. 32 “Sostegno all’Università per gli stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.

4. Per le finalità di cui agli articoli 36 e 37 della legge regionale 19 aprile 1985, n. 18 “Ordinamento della formazione professionale in Calabria “ è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.

5. Al fine di concorrere - secondo quanto previsto dal Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006 della Calabria - al cofinanziamento delle misure inerenti al Fondo Sociale Europeo, è autorizzata per il triennio 2000-2002 la spesa complessiva di lire 26.852.501.760, di cui lire 8.734.126.860 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000, con accantonamento nell’apposito fondo di riserva di cui al capitolo 7002202, istituito nello stato di previsione della spesa dello stesso bilancio.

6. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di somme dal fondo di riserva di cui al precedente comma e la loro iscrizione nei relativi capitoli di bilancio.

Art. 11

1. Ai fini della concessione di contributi per il diritto allo studio all’Università degli studi della Calabria e all’Università degli studi di Reggio Calabria, ai sensi della legge regionale 30 novembre 1977, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 4.000.000.000.

2. Al fine di assicurare il funzionamento e le attività dell’Istituto di Servizio e Assistenza Sociale (Isas) di Cosenza e della Scuola Superiore di Servizio Sociale della Locride di Locri, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa complessiva di lire 150.000.000, di cui lire 100.000.000 a favore dell’Istituto di Servizio e Assistenza Sociale (Isas) di Cosenza, con allocazione al capitolo 3313106 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 12

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 12 novembre 1984, n. 32 “Diritto allo studio universitario” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000.

2. Per la progettazione di attività culturali e formative da realizzare- ai sensi dell’articolo 8, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341 - con le Università Statali aventi sede nella Regione, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 3313119 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

3. Ai comuni di Santa Severina, Pizzo, Scilla, Corigliano Calabro e Cirò Superiore è concesso un contributo annuo al fine di garantire una adeguata ed efficiente gestione dei castelli storici ubicati nei comuni stessi, nonché per promuovere la valorizzazione dei castelli medesimi. Entro il mese di marzo di ogni anno la Giunta regionale provvederà, con proprio atto deliberativo, alla ripartizione del fondo assegnato sulla base di uno specifico programma di attività.

4. Per gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 3131208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 13

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 12 novembre 1984, n. 31 “Interventi regionali per la formazione e lo sviluppo dello sport e del tempo libero” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.600.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 26 agosto 1992, n. 17 “Interventi a sostegno degli aeroclubs calabresi” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

3. Per gli interventi di cui alla legge regionale 23 marzo 1988, n. 8 “Istituzione dei centri polivalenti per i giovani” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 250.000.000.

4. Per gli interventi di cui alla legge regionale 24 febbraio 1998, n. 5 “Norme per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000, con allocazione al capitolo 3314103 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

5. A valere sullo stanziamento di cui al precedente comma 1, la somma di lire 100.000.000 è destinata all’associazione U.S. “Porto S. Venere”, gemellata Parma A.c., di Vibo Valentia, quale contributo per lo svolgimento del 5° torneo internazionale scuola calcio Parma, al fine della diffusione dello sport fra i giovani calabresi.

6. All’articolo 7 della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 4, sono aggiunti i seguenti commi:

 “2. Le indennità di carica, i gettoni di presenza, il trattamento di missione ed il rimborso delle spese, spettanti ai componenti la Commissione, sono stabiliti con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.”;

 “3. Gli emolumenti di cui al precedente comma decorrono dalla data di insediamento della Commissione.”.

7. Il comma 4 dell’articolo 6 della legge regionale 14 febbraio 2000, n. 2, è sostituito dal seguente:

 “4. In prima applicazione della presente legge, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale provvede alla pubblicazione del registro entro il 31 dicembre 2000.”. 

Rubrica 4^
Sicurezza Sociale

Art. 14

1. Al fine di consentire il funzionamento della scuola autonoma di Ostetricia di Catanzaro è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000, con allocazione al capitolo 4111101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

2. Ai fini della concessione del contributo regionale all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per la Calabria e la Campania, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 1979, n. 1 è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 900.000.000, di cui lire 600.000.000 da destinare al pagamento di annualità pregresse inerenti agli anni 1997 e 1998.

3. Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 41 “Istituzione anagrafe canina, prevenzione del randagismo e protezione degli animali” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

Art. 15

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 11 agosto 1986, n. 35 “Istituzione di un centro regionale per l’autonomia del non vedente” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

2. Per le finalità di cui alla legge regionale 19 dicembre 1995, n. 40 “Provvidenza in favore dell’Admo - Associazione Donatori di Midollo Osseo” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 70.000.000.

3. La Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo di lire 200.000.000 - con allocazione al capitolo 4231122 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000 - all’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, al fine di valorizzare e sviluppare le attività di ricerca del Centro Unico Regionale Trapianti Midollo Osseo “Alberto Neri”. Le attività di ricerca da realizzare nonché i rapporti giuridico-finanziari tra la Regione e l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria sono disciplinati da apposita convenzione.

Art. 16

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 16 dicembre 1974, n. 18 “Concessione di contributi alle sezioni provinciali e al consiglio regionale della sezione italiana ciechi” e successive modificazioni ed integrazioni è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 250.000.000.

2. Al fine di consentire la prosecuzione degli interventi previsti dall’articolo 5 della legge 4.3.1987, n. 88, a favore di cittadini colpiti da tubercolosi, non assicurati presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) oppure non assistiti per difetto assicurativo, il cui reddito sia inferiore al minimo imponibile ai fini dell’Irpef, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600.000.000 allocata al capitolo 4231114 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 17

1. Per le finalità di cui alla legge regionale 19 aprile 1995, n. 18 recante “Norme per il riconoscimento e per la promozione delle organizzazioni di volontariato” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 400.000.000.

2. Per gli interventi di cui all’articolo 43 della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5 “Riordino e programmazione delle funzioni socio-assistenziali” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 57.000.000.000 da destinare alla gestione dei servizi socio-assistenziali, di cui lire 4.500.000.000 vincolate al pagamento di competenze arretrate inerenti all’anno 1999.

3. La Giunta regionale è tenuta ad assicurare il finanziamento delle attività di cui alla legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5 entro i limiti della autorizzazione di spesa stabilita al precedente comma 2, con conseguente adeguamento delle misure contributive unitarie, da stabilirsi con atto amministrativo, ove necessario. Nessuna spesa può essere comunque riconosciuta oltre tale limite. In attesa del piano regionale dei servizi socio-assistenziali ed al fine di garantire comunque un efficace coordinamento ed una adeguata integrazione con gli interventi e servizi sanitari, la Giunta regionale è tenuta a prEdisporre - anche in deroga a quanto stabilito dal titolo 3° della legge regionale 26 gennaio 1987, n. 5 - un piano regionale annuale da approvarsi esclusivamente con delibera della Giunta regionale medesima.

4. A valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000, di cui al comma 2, la somma di lire 5.300.000.000 è destinata al servizio delle strutture socio-assistenziali in favore dei minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, sulla base delle convenzioni regolarmente stipulate con la Regione, ai sensi della legge regionale 8 agosto 1996, n. 21.

5. A valere sullo stanziamento di cui al comma 2, la somma di lire 500.000.000 è destinata agli interventi inerenti alla tutela della maternità delle donne non occupate, sulla base dei criteri che saranno stabiliti con apposita delibera della Giunta regionale.

6. Per garantire la gestione ed il funzionamento degli asili nido di competenza dei comuni, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi per l’anno 2000 - ai sensi dell’articolo 24 della legge regionale 27 agosto 1973, n. 12 - per l’ammontare complessivo di lire 350.000.000, con allocazione al capitolo 4311201 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 18

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 18 giugno 1984, n. 14 “Provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro” e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 29 marzo 1999, n. 8 “Provvidenze in favore di soggetti affetti da particolari patologie” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.

Art. 19

1. Per gli interventi di cui agli articoli 2 e 4 della legge regionale 11 agosto 1986, n. 36 “Interventi a favore degli uremici” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.300.000.000.

2. Per le finalità di cui alla legge regionale 12 aprile 1999, n. 9 “Collaborazione coordinata ed articolata tra Regione Calabria e la Lega Italiana contro i Tumori della Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000.

3. A decorrere dal 1 gennaio 2000 cessano i trasferimenti in favore delle Asl. (Aziende Sanitarie Locali) interessate, delle somme corrispondenti alla spesa storica al 1° gennaio 1989, quale contributo per il trattamento economico del personale da esse dipendente ed assunto ai sensi della legge 16 maggio 1984, n. 138.

Art. 20

1. Per gli interventi di cui all’articolo 5, comma 1 - lettere c), d), e), f), g), h), i), l), m), n), o), p), q) - della legge regionale 9 aprile 1990, n. 17 “Interventi regionali nel settore della emigrazione e della immigrazione” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 3.000.000.000.

2. Per gli interventi di cui all’articolo 5, comma 1 - lettere a) e b) - della legge regionale 9 aprile 1990, n. 17 “Interventi regionali nel settore della emigrazione e della immigrazione” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.

3. Per le finalità di cui alla legge regionale 4 gennaio 1990, n. 1 “Provvidenze a favore degli Hanseniani e loro familiari” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 646.000.000.

4. Per gli interventi di cui alla legge regionale 3 maggio 1995, n. 37 “Provvidenze in favore dell’Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli e Adulti Subnormali e Associazione Nazionale Privi della Vista” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000.

5. Per gli interventi di cui all’articolo 49 della legge regionale 25 novembre 1996, n. 32 “Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 700.000.000.

Art. 20 bis

1. La Giunta regionale, con proprio atto deliberativo motivato, può autorizzare le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere Locali ad iscrivere, in via di anticipazione, nei propri bilanci di previsione le somme loro spettanti per la copertura dei disavanzi, regolarmente certificati, non ancora ripianati e relativi ai periodi 1994 e anni precedenti e 1995/1997, da porre a carico, con apposita legge nazionale, del fondo speciale (accantonamento positivo) indicato nella tabella A, per regolazione debitoria del comparto sanità, di cui all’articolo 70 della legge 23 dicembre 1999, n. 488. A tal fine, nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2000, sono iscritte le somme di lire 80 miliardi e di lire 150 miliardi, rispettivamente ai capitoli 1202106 e 1202107 dell’entrata ed ai corrispondenti capitoli 4211166 e 4211167 della spesa, prevedibili quali limiti massimi di impegnabilità risultanti dalle determinazioni assunte dai competenti organi. Le relative erogazioni di cassa saranno autorizzate compatibilmente con i principi e la normativa di cui all’articolo 30 della legge 23 dicembre 1999, n. 488.

Rubrica 5^
Agricoltura

Art. 21

1. Per le attività di divulgazione in agricoltura di cui alla legge regionale 26 luglio 1999, n. 19, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.500.000.000.

2. Al fine di garantire l’erogazione dell’indennità compensativa agli agricoltori che godono di pensione di vecchiaia o di anzianità, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.500.000.000, con allocazione al capitolo 5232101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 22

1. Per gli interventi previsti al capo secondo della legge regionale 10 marzo 1988, n. 5 “Norme in materia di bonifica” e successive modificazioni ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 22 dicembre 1989, n. 14 “Contributi alle organizzazioni professionali agricole per lo svolgimento dei compiti di istituto” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000.

Art. 23

1. Per le finalità di cui alla legge regionale 14 febbraio 2000, n. 1 “Norme per la tutela e la valorizzazione del bergamotto”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000, con allocazione al capitolo 5122202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

2. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 17 agosto 1984, n. 20 “Istituzione fondo regionale per le calamità naturali” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 8.000.000.000, con allocazione al capitolo 5151211 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 24

1. Ai fini della concessione del contributo ordinario della Regione a favore dell’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) - ai sensi dell’articolo 13, comma 2, lettera a), della legge regionale 14 dicembre 1993, n. 15 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 64.500.000.000.

2. Sul contributo di cui al precedente comma grava la spesa inerente alla collocazione sul mercato e alla dismissione delle attività dell’ex Esac-Impresa, nonché alla gestione provvisoria delle medesime attività, di cui agli articoli 2 e 3, comma 1, della legge regionale 11 luglio 1994, n. 18.

3. La Giunta regionale è autorizzata a corrispondere all’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) il contributo ordinario per l’anno 2000, previsto al precedente comma 1, in quattro rate uguali entro il primo mese di ciascun trimestre. L’erogazione della quarta rata del contributo medesimo è subordinata alla presentazione del conto consuntivo relativo all’esercizio 1999.

Art. 25

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 54 “Riconoscimento giuridico dell’Associazione regionale allevatori della Calabria con sede in Catanzaro” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000.

2. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 24 gennaio 1986, n. 3 “Risarcimento dei danni causati da specie animali in via di estinzione” e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 480.000.000, con allocazione al capitolo 5123105 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

3. La disponibilità complessiva di lire 3.412.136.058 - accertata per lire 750.000.000, 42.381.500, 903.730.500, 204.450.000, 901.001.558, 500.000.000 e 110.572.500 sui corrispondenti impegni contabili assunti rispettivamente con le delibere della Giunta regionale n. 5567/89, 7026/90, 2796/92, 5478/92, 4535/93, 6285/93 e 6286/93, ai sensi della legge regionale 25 maggio 1987, n. 16 - è destinata agli interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della pesca le cui domande di contributo sono state presentate entro il 31 dicembre 1999 e liquidate con delibera della Giunta regionale n. 99 del 28.1.1999, ai sensi della medesima legge regionale 25 maggio 1987, n. 16.

Art. 26

1. Per le finalità di cui alla legge regionale 19 novembre 1982, n. 13 “Norme per il riconoscimento e la regolamentazione delle associazioni dei produttori agricoli e loro unioni” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 150.000.000.

Art. 27

1. Per le finalità di cui alla legge regionale 3 giugno 1975, n. 26 “Interventi nel settore delle infrastrutture rurali e delle opere pubbliche di bonifica” e successive modificazioni ed integrazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.000.000.000.

2. Per le attività previste all’articolo 27, comma 3, della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 2231205 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 28

1. Per la realizzazione di progetti di sperimentazione nel settore agricolo, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.000.000.000, con allocazione al capitolo 5112102 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

2. Per le successive annualità concernenti il concorso negli interessi della durata massima di venti anni sui mutui di miglioramento fondiario - di cui all’articolo 2, terzo comma, della legge regionale 3 giugno 1975, n. 25 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 8.000.000.000.

3. Per le successive annualità concernenti il concorso negli interessi della durata massima di venti anni sui mutui per lo sviluppo della cooperazione agricola - di cui all’articolo 7, secondo comma, della legge regionale 3 giugno 1975, n. 23 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000.

Art. 29

1. Per le successive annualità concernenti il concorso negli interessi sui mutui massimo trentennali a tasso agevolato per lo sviluppo della proprietà diretto-coltivatrice - di cui alla legge regionale 6 giugno 1980, n. 32 e successive modifiche ed integrazioni - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 8.050.000.000.

2. Per gli interventi di cui all’articolo 5 della legge regionale 22 dicembre 1998, n. 14 “Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.400.000.000, con allocazione al capitolo 5132101 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

3. Per le finalità di cui all’articolo 6 della legge regionale 22 dicembre 1998, n. 14 “Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.600.000.000, con allocazione al capitolo 5132102 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Rubrica 6^
Attivià produttive extragricole

Art. 30

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 4 aprile 1986, n. 13 “Costituzione Ente Autonomo Fiera di Reggio Calabria” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 800.000.000, di cui lire 400.000.000 da destinare al rifacimento dei padiglioni espositivi e ad iniziative promozionali.

2. Al fine di completare gli interventi previsti dal piano di rilancio della società “Terme Sibarite S.p.A.” di proprietà della Regione, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 3493 del 23 giugno 1997, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 600.000.000, con allocazione al capitolo 6121209 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

3. All’articolo 31, comma 6, della legge regionale 24 maggio 1999, n. 14, le parole “Reggio Calabria”, sono sostituite con le parole “provincia di Reggio Calabria”.

4. Al fine di aiutare le imprese commerciali che nel corso dell’anno 1999 hanno subito danni per effetto di incendi non dolosi o altre calamità non coperti da relative polizze assicurative, la Giunta regionale può concedere alle stesse imprese commerciali un contributo straordinario a fondo perduto non superiore al 10 per cento al danno subito, certificato dal Comune e dalle altre autorità competenti. La concessione del contributo è subordinata all’approvazione dei relativi criteri da parte della Giunta regionale, nonché all’emanazione di un bando per manifestazione di interesse per l’individuazione dei potenziali beneficiari.

5. Per gli interventi di cui al precedente comma è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000, con allocazione al capitolo 6122221 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

Art. 31

1. Al fine di concedere sovvenzioni e contributi alle associazioni regionali degli artigiani - ai sensi degli articoli 17 e 18 della legge regionale 2 giugno 1980, n. 25 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 300.000.000.

2. Per gli interventi di cui alla legge regionale 17 agosto 1984, n. 25 “Interventi a favore dei Consorzi fidi fra le piccole e medie imprese operanti in Calabria” e successive modificazioni, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000.

3. Per il finanziamento del progetto di tutela e valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale, da realizzare per il tramite del Coser Scrl, organismo consortile di servizi promosso dalle associazioni regionali dell’artigianato calabrese, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 200.000.000, con allocazione al capitolo 6122110 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000. I rapporti giuridico-finanziari tra Regione e Coser Scrl sono disciplinati da apposita convenzione da approvarsi con delibera della Giunta regionale.

4. Per le iniziative di cui all’articolo 8, commi 1 e 2, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000, la spesa di lire 600.000.000, con allocazione al capitolo 6131103 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

5. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 3 marzo 2000, n. 8 “Istituzione di un fondo a favore di imprese societarie che operano nel campo dei servizi informatici e telematici specializzati su Internet” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000, con allocazione al capitolo 6121210 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

6. A partire dal 1 gennaio 2000, ai sensi del comma 6 dell’articolo 6 del DPR n. 447/98, sono considerati “impianti a struttura semplice” gli impianti produttivi di beni e di servizi per i quali è ammesso il procedimento mediante autocertificazione nei seguenti casi: a) per la cessazione e riattivazione degli impianti produttivi di beni e di servizi;
b) per la realizzazione, ristrutturazione, riconversione e ampliamento di impianti produttivi di beni e di servizi quando non è necessario acquisire specifica autorizzazione in relazione a vincoli paesistici, storico-artistici, archeologici ed idrogeologici;
c) per impianti con registrazione Emas, di cui al regolamento comunitario n. 1836/93.

7. La Regione Calabria promuove con apposita legge regionale la costituzione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo delle Pmi., concentrando in essa le partecipazioni possedute in Fincalabra S.p.A. e in Bic-Calabria Scpa.

Art. 31 bis

1. La Regione, anche in collaborazione con le Camere di Commercio, le Province, i Comuni e le associazioni di categoria, assicura gli sportelli unici, per le attività produttive, di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n. 112/1998, la messa a disposizione in modo coordinato e continuativo di tutte le informazioni disponibili necessarie, anche nella forma di moduli informativi e di modelli tipo per domande e richieste.

2. Per contribuire all’attività degli sportelli unici, la Regione, con la collaborazione degli stessi soggetti di cui al comma 1, promuove specifici corsi di formazione e di aggiornamento per il personale addetto.

3. Per favorire l’istituzione degli sportelli unici in ambiti di utenza adeguati - anche in relazione agli strumenti della programmazione negoziata - la Regione promuove le opportune intese tra i Comuni, con particolare riferimento a quelli di minore dimensione, e favorisce la stipula di convenzioni, a titolo gratuito o con rimborso delle sole eventuali spese aggiuntive direttamente derivanti dalle convenzioni stesse, tra gli stessi Comuni e le Camere di Commercio.

4. Per promuovere l’avvio dello sportello unico, da gestire in forma associata, quale progetto pilota nell’ambito del patto territoriale della Locride, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 50.000.000, con allocazione al capitolo 6131105 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

5. Agli oneri derivanti dal precedente comma 2 si provvede con le disponibilità previste dalla misura 3.10 del Por ( Programma Operativo Regionale) 2000/2006 della Calabria.

Art. 32

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 6 dicembre 1979, n. 13 “Adozione di provvedimenti diretti alla promozione e allo sviluppo della cooperazione” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.300.000.000.

2. All’articolo 8, comma 3, della legge regionale 13 settembre 1999, n. 27, sono aggiunte in fine le seguenti parole: “ed il progetto inerente alla Struttura polivalente per il tempo libero da realizzarsi nel complesso delle terme Luigiane di proprietà del comune di Acquappesa.”.

Art. 33

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 5 “Associazioni turistiche pro-loco” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.000.000.000.

2. Per le iniziative previste dagli articoli 35, 52, 54 e 65 della legge regionale 28 marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in attuazione della legge 17 maggio 1983, n. 217”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.900.000.000.

3. Per le attività di cui all’articolo 23, lettera d), della legge regionale 28 marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in attuazione della legge 17 maggio 1983, n. 217” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 2.100.000.000.

4. Per le iniziative finalizzate alla promozione del turismo scolastico montano - di cui all’articolo 65, comma 3, lettera h), della legge regionale 28 marzo 1985, n. 13 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.300.000.000.

5. Al fine di provvedere, in via eccezionale, al finanziamento per scorrimento della graduatoria definitiva della provincia di Reggio Calabria allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 6982 del 29 dicembre 1997, pubblicata sul Burc n. 7 - edizione straordinaria - del 30 gennaio 1998, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000, con allocazione al capitolo 6124206 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

6. A valere sul finanziamento di cui al comma 3, la somma di lire 100.000.000 è destinata al pagamento delle spese pregresse di funzionamento relative all’Apt di Cosenza.

7. All’articolo 8, comma 1, della legge regionale 7 marzo 1995, n. 5 è aggiunta in fine la seguente lettera: “d) all’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane (Unpli), nelle sue articolazioni provinciali e regionali”.

8. A valere sul finanziamento di cui al comma 2, la somma di lire 100.000.000 è destinata al comune di Palmi per l’organizzazione della Festa della Varia.

9. A valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente comma 2, la somma di lire 500.000.000 è destinata alla definizione della vertenza relativa alle attività promozionali realizzate negli anni 1996 e 1997 con la sponsorizzazione della gara internazionale di motonautica d’altura “Venezia-Montecarlo offshore”. La Giunta regionale è autorizzata a liquidare l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della somma massima di lire 500.000.000, previo accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla Regione a seguito delle stesse attività promozionali e previa rinuncia da parte degli interessati di ogni ulteriore pretesa e/o ragione.

10. A valere sullo stanziamento per l’esercizio finanziario 2000 di cui al precedente comma 2, la somma di lire 200.000.000 è destinata alla definizione della vertenza inerente alle attività promozionali realizzate nell’anno 1997 con la manifestazione “vivere il mare” svoltasi in Calabria. La Giunta regionale è autorizzata a liquidare l’eventuale debito riconosciuto, comunque nei limiti della somma massima di lire 200.000.000, previo accertamento degli effettivi benefici conseguiti dalla Regione a seguito delle stesse attività promozionali e previa rinuncia da parte degli interessati ad ogni ulteriore pretesa e/o ragione.

11. A valere sul finanziamento di cui al precedente comma 2 la somma di lire 1.100.000.000 è destinata ai seguenti interventi:

- quanto a lire 800.000.000 per attività promozionali attraverso la società di pallacanestro maschile “Viola basket” di Reggio Calabria;

- quanto a lire 300.000.000 per attività promozionali attraverso la società di pallavolo femminile “Medinex” di Reggio Calabria.

Art. 34

1. Per gli interventi previsti dalla legge regionale 5 maggio 1990, n. 35 “Sostegno all’attività dell’istituto superiore per il turismo - Corsi di formazione per lo svolgimento di attività turistica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 100.000.000.

2. All’articolo 5 della legge regionale 3 settembre 1984, n. 26 è aggiunto il seguente comma:

“2. Il divieto di cui al precedente comma non si applica qualora si tratta di trasferimenti dello Stato o della Regione, a favore degli enti pubblici interessati, per il finanziamento della quota a loro carico.”.

3. All’articolo 4, comma 1, della legge regionale 10 aprile 1995, n. 14 è aggiunto in fine il seguente periodo:

“Per coloro che abbiano maturato nel settore alberghiero l’anzianità professionale di cui all’articolo 3, in posizione lavorativa diversa da quella di lavoro dipendente, la dimostrazione del possesso di tale requisito potrà avere luogo mediante idonea documentazione che sarà individuata nei relativi bandi di esame.”

4. La legge regionale 2 febbraio 1998, n. 2 è abrogata.

Art. 35

1. Per gli interventi di cui alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 6 “Norme per l’incentivazione del flusso turistico attraverso trasporti aerei, ferroviari, su gomma e via mare” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.500.000.000.

2. All’articolo 65, comma 3, della legge regionale n. 13 del 28 marzo 1985, è aggiunta la seguente lettera:

“i) alle attività di accoglienza e di tutela del turista, nonché alle iniziative locali di intrattenimento e di attrazione o di valorizzazione dei patrimoni naturalistici, storici, culturali, tradizionali e folkloristici.”.

Art. 36

1. Al fine di evitare disagi alle imprese interessate e, nello stesso tempo, consentire il completo utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali destinate all’attuazione delle sovvenzioni globali per l’area di crisi di Crotone e Gioia Tauro - di cui alle rispettive decisioni della Commissione delle Comunità Europee n. C(96)889 del 30 aprile 1996 e n. C(98)1566 del 17 giugno 1998 e successive modifiche ed integrazioni - la Giunta regionale è autorizzata ad anticipare ai relativi organismi intermediari la quota di saldo finale del contributo comunitario e nazionale inerente al cofinanziamento di progetti realizzati a carico delle misure che prevedono regimi di aiuto alle imprese, previa specifica e documentata istanza, da parte di detti organismi intermediari, accompagnata da apposita garanzia fidejussoria bancaria, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, con oneri a totale carico degli stessi organismi intermediari.

2. Per le finalità di cui al precedente comma, è autorizzata per il biennio 2000-2001 la spesa complessiva di lire 31.330.756.000, di cui lire 9.382.000.000 con allocazione al capitolo 6114202 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000. Le somme anticipate - da recuperare sugli accrediti che saranno disposti a favore della Regione dallo Stato e dalla Commissione Europea al medesimo titolo di saldo finale sulle spese effettivamente sostenute dagli organismi intermediari delle sovvenzioni globali - sono previste, accertate e riscosse al corrispondente capitolo 2316205 dello stato di previsione dell’entrata del bilancio annuale 2000 e pluriennale 2000-2002.

3. Al fine di favorire l’acquisizione dei requisiti patrimoniali delle Fondazioni per la prevenzione del fenomeno dell’usura, di cui all’articolo 1 del decreto del Ministro del Tesoro 6.8.1996 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13.8.1996 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 500.000.000, con allocazione al capitolo 6122109 della spesa del bilancio 2000.

4. La Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi alle fondazioni costituite o in via di costituzione di cui al precedente comma, tenendo conto delle norme statutarie e dei requisiti patrimoniali, di onorabilità e di professionalità previsti dal decreto del Ministro del Tesoro 6 agosto 1996.

5. Per il cofinanziamento del programma attuativo presentato dalla Regione al Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato - nell’ambito dei progetti strategici per la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche nei centri urbani, nelle periferie e nelle aree rurali e montane, ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266 e delle relative direttive di cui alla deliberazione Cipe 5 agosto 1998 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 5.265.000.000, con allocazione al capitolo 6211208 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

6. Per la completa sottoscrizione da parte della Regione Calabria della quota di aumento del capitale sociale della società Comac (Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria) Srl., di cui al verbale di assemblea straordinaria dell’11 agosto 1999, nella misura massima di partecipazione del 49,06 per cento - ai sensi della legge regionale 8 aprile 1988, n. 10 - è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa di lire 1.210.977.000, con allocazione al capitolo 6211203 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000.

7. La Giunta regionale è autorizzata a compiere tutti gli atti necessari per la realizzazione dell’intervento di cui al precedente comma.

8. Il comma 4 dell’articolo 17 della legge regionale 11 giugno 1999, n. 17 è sostituito dal seguente:

 “4. Le vendite di fine stagione o saldi debbono essere presentate al pubblico come tali e possono essere effettuate per i periodi e la durata da determinarsi con atto della Giunta regionale, anche con differenziazioni per ambiti provinciali, sentiti i rappresentanti degli enti locali, le organizzazioni dei consumatori, delle imprese del commercio e dei sindacati dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello regionale”.

9. Alla legge regionale 11 giugno 1999, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

- all’articolo 7, comma 4, la parola “Provincia” è sostituita dalle parole “area di gravitazione commerciale”;

- all’articolo 7, il comma 11 è sostituito dal seguente:

 “11. L’esercizio deve essere attivato entro il termine di due anni dall’autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità”;

- all’articolo 8, il comma 2 è sostituito dal seguente:

 “2. La comunicazione di subingresso è presentata entro un anno dalla morte del titolare o entro sei mesi dall’atto di trasferimento della gestione o della titolarità dell’esercizio”.

Art. 36 bis

1. In attesa della legge regionale di attuazione del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, e fino alla sua promulgazione, le competenze in materia di conduzione e manutenzione del “Sil (Sistema Informativo Lavoro)” sono attribuite al Presidente della Giunta regionale che le esercita d’intesa con l’organismo tecnico di coordinamento di cui al successivo comma 2.

2. E’ costituito un organismo tecnico di coordinamento (Otc). L’Otc, che svolge le proprie attività presso l’attuale sede regionale, è presieduto dal Presidente della Giunta regionale, o da un suo delegato, ed è composto da un rappresentante dell’Assessorato Regionale al Lavoro e da un rappresentante per ciascuno degli Assessorati provinciali al Lavoro.

3. In relazione all’attività svolta dalle strutture per l’impiego operanti sul territorio ed alle esigenze di collegamento e raccordo tra Regione e Ministero del Lavoro, l’Otc ha il compito di individuare ed assicurare modalità tecnico-organizzative atte a garantire la continuità dei servizi informativi nonché l’omogeneità logica e tecnologica dei sistemi a tal fine utilizzati.

4. Le deliberazioni assunte dall’Otc sono rese esecutive con Decreto del Presidente della Giunta regionale e vincolano le Amministrazioni aventi competenza in materia di organizzazione e gestione dei servizi territoriali per l’impiego.

Art. 36 ter

1. Non si procede al recupero di somme inferiori a lire 20.000 (ventimila) dovute alla Regione in adempimento di obblighi tributari, comprensive di eventuali pene pecuniarie, sanzioni e interessi, derivanti da violazioni di leggi tributarie. Se gli importi superano lire 20.000 (ventimila) sono dovuti per l’intero ammontare. Allo stesso modo non si fa luogo ai rimborsi per importi inferiori a lire 20.000 (ventimila), comprensivi di eventuali oneri accessori. Se gli importi superano lire 20.000 (ventimila) sono rimborsabili per l’intero ammontare.

2. Gli intestatari di veicoli, per i quali non è possibile quantificare l’importo dovuto a titolo di tassa automobilistica per mancanza di dato tecnico sulla carta di circolazione, sono comunque tenuti al pagamento dell’importo minimo previsto dalla vigente normativa, a titolo di tassa automobilistica regionale. Qualora gli stessi soggetti non abbiano provveduto ad effettuare alcun versamento per l’anno 1999, possono regolarizzare la propria posizione effettuando il versamento minimo previsto di lire 37.000 (trentasettemila), entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge.

Disposizioni varie

Art. 37

1. In attesa di specifiche leggi regionali, per le attività o gli interventi di carattere continuativo, ricorrente o una tantum, di cui ai capitoli 2112101 - 2121101 - 2141201 - 2211103 - 2211206 - 3312101 - 3313102 - 3313110 - 3313113 - 3313115 - 4241103 e 6133102 dello stato di previsione della spesa, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2000 la spesa indicata, rispettivamente nei limiti qualitativi e quantitativi, dalla descrizione e dallo stanziamento di competenza corrispondente ai capitoli medesimi.

2. L’attuazione della spesa di cui ai capitoli indicati al precedente comma, che per la sua natura richiede la formulazione di piani o programmi o la indicazione di criteri, avviene previo parere della competente Commissione. Qualora la Commissione non provveda entro sessanta giorni dalla data di acquisizione della richiesta, il parere si intende favorevolmente acquisito.

3. In conseguenza del principio enunciato al precedente secondo comma, la spesa da sottoporre al parere della competente Commissione è quella prevista nel capitolo 3312101.

4. Al fine di garantire il rispetto dell’obbligo di copertura finanziaria del costo relativo al servizio di gestione e manutenzione degli acquedotti regionali, gli impegni ed i pagamenti a carico del capitolo 2211103 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2000, sono subordinati all’accertamento e riscossione delle somme previste, in termini di competenza e residui attivi, al corrispondente capitolo 3601105 dello stato di previsione dell’entrata dello stesso bilancio, anche in relazione a quanto stabilito dall’articolo 37 bis della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 12.

5. Gli impegni ed i pagamenti a carico dei capitoli 2131203, 2131204 e 3313120 dello stato di previsione della spesa, possono essere assunti entro i limiti degli accertamenti e delle riscossioni dei corrispondenti capitoli 1101108 e 1101109 dello stato di previsione dell’entrata.

Art. 37 bis

1. A decorrere dal 1 gennaio 2000 sono abrogate le seguenti leggi regionali e successive modifiche ed integrazioni:

- L.R. 17 settembre 1974, n.12 “Incentivi finanziari diretti a favorire lo sviluppo delle imprese artigiane e l’incremento della produzione artigiana”;

- L.R. 17 settembre 1974, n. 17 “Interventi nel settore delle colture erbacee irrigue”;

- L.R. 3 giugno 1975, n. 23 “Sviluppo della Cooperazione agricola”;

- L.R. 3 giugno 1975, n. 25 “Miglioramenti fondiari in agricoltura”;

- L.R. 2 giugno 1980, n. 21 “Interventi a favore dell’agricoltura. Credito agrario e di esercizio”;

- L.R. 6 giugno 1980, n. 32 “Mutui a tasso agevolato per lo sviluppo della proprietà diretto coltivatrice”;

- L.R. 22 maggio 1981, n. 8 “Benefici a favore delle cooperative agricole formate da giovani o a partecipazione di giovani”;

- L.R. 3 settembre 1984, n. 29 “Norme per lo sviluppo dell’apicoltura”;

- L.R. 28 marzo 1985, n. 13 “Organizzazione e sviluppo del turismo in Calabria in attuazione della legge 217 del 17 maggio 1983” - Titolo 4° e 7°;

- L.R. 24 giugno 1986, n. 26 “Interventi nel settore zootecnico”;

- L.R. 11 agosto 1986, n. 34 “Difesa paesaggistica ed ambientale incentivando la coltivazione della vite”;

- L.R. 26 gennaio 1987, n. 2 “Norme per lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e per il contenimento dei consumi energetici nella Regione Calabria e modalità di attuazione della legge 29 maggio 1982, n. 308”;

- L.R. 25 maggio 1987, n. 14 “Interventi urgenti per lo sviluppo delle colture protette”;

- L.R. 25 maggio 1987, n. 16 “Interventi per lo sviluppo dell’acquacoltura e della pesca”;

- L.R. 25 agosto 1987, n. 26 “Interventi finanziari per favorire la ristrutturazione, l’ammodernamento attraverso anche l’associazionismo e la cooperazione del sistema distributivo e delle strutture mercantili degli Enti locali”;

- L.R. 24 febbraio 1988, n. 2 “Interventi per l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro e lo sviluppo dell’occupazione”;

- L.R. 7 settembre 1988, n. 22 “Promozione e sviluppo dell’agriturismo in Calabria”;

- L.R. 7 settembre 1988, n. 23 “Disposizioni, criteri e modalità per l’applicazione del Regolamento CEE n. 797/1985 relativo al miglioramento dell’efficienza delle strutture agrarie”;

- L.R. 9 novembre 1989, n. 4 “Contributi sugli interessi per mutui agevolati a favore di cooperative, associazioni e società”;

- L.R. 25 novembre 1989, n. 8 “Disciplina dell’artigianato”;

- L.R. 22 dicembre 1989, n. 13 “Interventi diretti alla salvaguardia, il sostegno e l’incremento della coltura del cedro (citrus medica)”;

- L.R. 5 maggio 1990, n. 39 “Provvidenze per favorire il turismo montano”;

- L.R. 15 aprile 1996, n. 5 “Recepimento del Regolamento Cee 2328/91 e successivi Regolamenti n. 3669/93 e n. 2843/94”;

- L.R. 2 febbraio 1998, n. 4 “Cessazione effetti articolo unico legge regionale n. 6 del 15.4.1996. Modifica legge regionale n. 5 del 15.4.1996”;

- L.R. 3 agosto 1999, n. 21 “Recupero del patrimonio olivicolo nell’areale tirrenico-reggino”;

- L.R. 3 marzo 2000, n. 7 “Interventi urgenti a favore dei produttori agricoli della provincia di Crotone”.

2. Restano ferme le obbligazioni di carattere pluriennale, eventualmente assunte ai sensi della normativa di cui al precedente comma 1, per mutui o limiti di impegno già autorizzati e regolarizzati al 31 dicembre 1999, fino alla loro completa estinzione.

3. Sono salvi i contributi eventualmente già concessi ai sensi della normativa di cui al precedente comma 1, purché siano stati assunti al 31 dicembre 1999 impegni giuridicamente vincolanti nei confronti dei soggetti beneficiari e sia stata rispettata l’intensità del relativo regime di aiuto a finalità regionale, vigente per il periodo di programmazione 1994-1999.

4. Al fine di evitare la interruzione di attività amministrative, le procedure e gli istituti previsti dalla normativa di cui al precedente comma 1, con esclusione di regimi di aiuto a finalità regionale, possono essere utilizzati, se e in quanto applicabili, con motivato atto della Giunta regionale e limitatamente al periodo necessario per l’emanazione della nuova normativa regionale di settore. La presente disposizione cessa di avere efficacia automaticamente con l’entrata in vigore delle relative leggi regionali di settore.

Art. 38

1. Gli importi da iscrivere nei fondi globali - di cui all’articolo 32 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 - per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nell’anno 2000, restano determinati in complessive lire 500.000.000 per il fondo globale (capitolo 7001101) destinato alle spese correnti attinenti alle funzioni normali e in complessive lire 6.000.000.000 per il fondo globale (capitolo 7001202) destinato alle spese di investimento attinenti agli ulteriori programmi di sviluppo, secondo il dettaglio di cui all’allegato n. 1 della legge di bilancio.

2. Il fondo globale di cui al capitolo 7001202 è interamente vincolato al finanziamento dei provvedimenti legislativi inerenti al settore agricolo che si perfezioneranno dopo l’approvazione del bilancio.

Art. 39

1. Con riferimento alle previsioni di spesa iscritte nel bilancio pluriennale e ferma restando la normativa di cui al terzo comma dell’articolo 4 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5, è consentito dar corso alle procedure e agli adempimenti previsti dalle leggi che disciplinano gli interventi.

2. In tal caso - a norma degli articoli 53 e 54 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 - possono essere adottate deliberazioni programmatiche con le modalità di cui al successivo articolo 40, anche al fine di determinare l’ammontare delle quote degli stanziamenti iscritti nel bilancio pluriennale - parte spesa - da riservare al finanziamento dei progetti di intervento.

3. Le deliberazioni di cui al precedente comma si intendono propedeutiche rispetto a quelle di impegno contabile a carico degli stanziamenti di competenza del bilancio annuale relativo all’esercizio entro il cui termine venga a scadere l’obbligazione, ai sensi del secondo comma dell’articolo 53 della citata legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.

Art. 40

1. Le deliberazioni della Giunta regionale di carattere programmatico riguardanti l’utilizzazione di fondi stanziati per la prima o per più annualità del bilancio pluriennale e concernenti programmi di spesa o ripartizione di fondi nonché quelle riguardanti proposte di leggi o regolamenti regionali sono adottate su proposta dei competenti dipartimenti, ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 2 maggio 1978, n. 3.

Art. 41

1. In conformità degli articoli 11 ter e 56 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5, le proposte di legge e di deliberazione programmatica sono sottoposte al visto dell’Assessore al Bilancio ed alla Programmazione prima dell’approvazione da parte della Giunta regionale.

2. L’Assessore al Bilancio e alla Programmazione riferisce alla Giunta regionale sulle proposte di legge e di deliberazione programmatica con apposite relazioni nelle quali vengono evidenziate le condizioni di congruità e di compatibilità di ciascuna proposta con gli obiettivi e gli indirizzi del bilancio pluriennale e del documento programmatico.

Art. 42

1. Alla copertura degli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge - ammontanti a complessive lire 787.407.478.760 nel triennio 2000/2002, di cui lire 730.228.103.860 a carico del bilancio per l’esercizio finanziario 2000 - si fa fronte, a norma del secondo comma dell’articolo 4 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5, con le risorse evidenziate nella parte entrata del bilancio pluriennale 2000/2002, nel rispetto delle destinazioni indicative definite nella parte spesa del medesimo bilancio pluriennale, in termini finanziari, e nel documento programmatico, in termini economico-descrittivi.

2. La tabella “A”(Omissis) allegata alla presente legge fornisce la dimostrazione analitica della nuova spesa autorizzata con riferimento ai canali di finanziamento, alle leggi organiche, ai capitoli e codici di bilancio, nonché ai programmi di spesa.

Art. 43

1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Progetto di legge n. 351/6^, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000/2002” (Del. n. 7)

Art. 1
Bilancio di competenza -
stato di previsione dell’entrata e della spesa

1. E’ approvato in lire 18.800.112.042.287 lo stato di previsione di competenza dell’entrata della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge (tabella A - 2^ colonna).

2. E’ autorizzato l’accertamento dei tributi e delle altre entrate per l’anno 2000.

3. E’ approvato in lire 18.800.112.042.287 lo stato di previsione di competenza della spesa della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge (tabella B- 3^ colonna).

4. E’ autorizzata l’assunzione di impegni di spesa entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione di cui al comma precedente.

Art. 2
Bilancio di cassa -
stato di previsione dell’entrata e della spesa

1. E’ approvato in lire 20.122.165.181 lo stato di previsione di cassa dell’entrata della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge (tabella A - 3^ colonna).

2. Sono autorizzate le riscossioni ed il versamento dei tributi e delle entrate per l’anno 2000.

3. E’ approvato in lire 19.999.249.715.187 lo stato di previsione di cassa della spesa della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge (tabella B - 4^ colonna).

4. E’ autorizzato il pagamento delle spese entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione di cui al comma precedente.

Art. 3
Quadro generale riassuntivo

1. E’ approvato il quadro generale riassuntivo dell’entrata e della spesa del bilancio di competenza e di cassa della Regione per l’anno finanziario 2000, annesso alla presente legge.

Art. 4
Classificazione della entrata e della spesa

1. Le entrate della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall’articolo 24 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5. Le categorie delle entrate sono approvate nell’ordine e con la denominazione indicate nel relativo stato di previsione (tabella A).

2. Le spese della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall’articolo 25 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5. Le rubriche, i settori, i campi d’intervento, i gruppi di programmi e i programmi sono approvati nell’ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (tabella B).

Art. 5
Bilancio pluriennale

1. E’ approvato il bilancio pluriennale della Regione per l’arco di tempo relativo agli anni 2000/2002 allegato al bilancio annuale, ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.

Art. 6
Residui perenti

1. E’ autorizzata la iscrizione, negli appositi capitoli dello stato di previsione della spesa 7003101 (parte corrente) e 7003201 (parte in conto capitale), degli impegni di spesa regolarmente assunti negli esercizi precedenti, che sono caduti in perenzione amministrativa alla chiusura dell’esercizio 1999 a norma dell’articolo 68 - quarto comma - della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 e che si prevede possono essere reclamati dai creditori nel corso dell’esercizio finanziario 2000.

2. La copertura finanziaria della spesa autorizzata al precedente comma, ammontante a complessive lire 1.541.885.243.846 di cui lire 319.045.748.486 di parte corrente e lire 1.222.839.495.360 di parte in conto capitale, è garantita da quota parte del saldo finanziario positivo (avanzo d’amministrazione).

3. Le deliberazioni della Giunta regionale che prevedono impegni a carico dei capitoli di spesa relativi ai residui passivi perenti agli effetti amministrativi e reclamati dai creditori devono disporre anche la liquidazione della spesa ed essere corredate dai documenti necessari per la emissione dei relativi titoli di spesa.

Art. 7
Spese obbligatorie

1. Sono considerate spese obbligatorie ai sensi e per gli effetti dell’articolo 29 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 quelle descritte nell’elenco n. 2 annesso alla presente legge.

2. La Giunta regionale é autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di somme dal fondo di riserva di cui al capitolo 7002101 e la loro iscrizione ai capitoli di bilancio indicati nell’elenco di cui al primo comma del presente articolo.

Art. 8
Fondo di riserva di cassa

1. Il fondo di riserva di cassa di cui all’articolo 30 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5, destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell’esercizio finanziario 2000 sui singoli capitoli di spesa, é determinato per l’esercizio medesimo in lire 250 miliardi.

2. Il prelevamento di somme dal fondo di cassa di cui al capitolo 7002103 a favore di altri capitoli di spesa del bilancio di cassa é disposto con deliberazione del Consiglio regionale non soggetta a controllo.

Art. 9
Spese impreviste

1. La Giunta regionale é autorizzata a disporre con proprio atto il prelevamento di somme dal fondo per spese impreviste e la loro iscrizione ai vari capitoli di bilancio non compresi nell’elenco di cui al primo comma del precedente articolo 7, nonché ai nuovi capitoli di spesa per le finalità e nei limiti di cui all’articolo 31 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.

2. Le deliberazioni che dispongono i prelievi dal fondo di cui al comma precedente, iscritto in bilancio al capitolo 7002102, sono presentate entro quindici giorni dalla loro adozione in Consiglio regionale per la convalida.

Art. 10
Variazioni al bilancio

1. In conformità dell’articolo 36 - primo comma - della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 la Giunta regionale é autorizzata ad apportare nel corso dell’esercizio, con proprie deliberazioni da comunicarsi entro quindici giorni al Consiglio, le variazioni al bilancio occorrenti per la iscrizione delle entrate derivanti da assegnazioni dello Stato vincolate a scopi specifici, nonché per la iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalle leggi.

2. Allo stesso modo e con gli stessi vincoli sono autorizzati i Consigli d’amministrazione dell’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura), dell’Edis (Ente per il diritto allo studio universitario della Calabria) e dell’Afor (Azienda Forestale della Regione Calabria) per le assegnazioni dello Stato o della Regione destinate a spese inerenti a scopi specifici tassativamente regolate dalla legge o da apposite deliberazioni della Regione medesima.

3. La Giunta regionale - ai sensi dell’articolo 36, comma 1, della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5 - è autorizzata ad apportare nel corso dell’esercizio con proprie deliberazioni, le variazioni al bilancio occorrenti per l’iscrizione delle entrate derivanti da assegnazioni provenienti da fondi strutturali Comunitari e da altri fondi correlati all’attuazione dei Programmi Operativi Regionali 2000-2006 per la Calabria o di altre iniziative Comunitarie, nonché per le iscrizioni delle relative spese, quando queste siano preventivamente regolate da atti nazionali o comunitari o da determinazioni dei relativi Comitati di sorveglianza. Allo stesso modo, la Giunta regionale è autorizzata a procedere per le variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a seguito di rimodulazioni e/o riprogrammazioni di programmi comunitari regolarmente approvate dagli organi comunitari e/o dai relativi Comitati di sorveglianza, secondo le relative competenze.

4. In corrispondenza di maggiori o minori accertamenti di entrate nei capitoli per contabilità speciali e nei capitoli 1101105 - 1102101 - 3601103 - 3601105 e 3602104 dello stato di previsione dell’entrata, possono, mediante deliberazione della Giunta regionale, da comunicarsi entro quindici giorni al Consiglio, apportarsi le relative variazioni al bilancio, in entrata e in uscita, al fine di garantire una corrispondenza tra risorse acquisite ed impiegate.

Art. 11
Esercizio delle funzioni trasferite dallo Stato

1. Fino a quando non sia diversamente disposto da leggi regionali, alle spese per l’esercizio delle funzioni trasferite alla Regione si provvede, nei limiti dei capitoli iscritti nello stato di previsione della spesa, sulla base della normativa statale in quanto applicabile.

Art. 12
Esercizio finanziario

1. In conformità di quanto disposto dall’ultimo comma dell’articolo 14 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5, l’esercizio finanziario 2000 scade il 31 dicembre ed a tale data é disposta la chiusura dei relativi conti.

Art. 13
Allegati del bilancio

1. Sono approvati i seguenti allegati:

- Allegato n.1, concernente gli elenchi dei provvedimenti legislativi in corso di adozione che si finanziano con i fondi globali;

- Allegato n. 2, concernente l’elenco delle spese obbligatorie;

- Allegato n. 3, concernente i prospetti di cui alla lettere a) e b) dell’articolo 26 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5;

- Allegato n. 4, concernente la riclassificazione delle spese ai sensi dell’articolo 25, ultimo comma, della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5;

- Allegato n. 5, concernente l’elenco delle spese finanziate in tutto o in parte con la disponibilità costituita dal saldo finanziario positivo (avanzo di amministrazione), ai sensi dell’articolo 16 - terzo comma - della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5;

- Allegato n. 6, concernente il bilancio dell’Afor (Azienda Forestale della Regione Calabria), il bilancio dell’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) ed il bilancio dell’Edis (Ente per il diritto allo studio universitario della Calabria) per l’anno 2000, ai sensi dell’articolo 27 della legge regionale 22 maggio 1978, n. 5.

2. L’avanzo di amministrazione applicato al bilancio di previsione 2000 degli Enti strumentali della Regione di cui al precedente comma 1 (allegato 6), non può essere utilizzato, in termini di impegni e pagamenti a carico degli stanziamenti dei capitoli di bilancio con lo stesso finanziati, fino a quando il conto consuntivo dell’esercizio 1999 non è regolarmente approvato da parte dei competenti organi degli Enti medesimi.

Art. 14

Dichiarazione d’urgenza

La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore nel giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Proposta di provvedimento amministrativo n. 566/6^, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2000” (Del. n. 8)

Il Consiglio regionale

visto il progetto di bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2000, di cui alle delibere dell’Ufficio di Presidenza numero 211 del 15 dicembre 1999 e numero 14 del 5 luglio 2000, che si conclude con le seguenti risultanze finali:

Entrate

Titolo 1 Fondi assegnati sul bilancio regionale per il Funzionamento del Consiglio e degli uffici                        L. 75.238.000.000

Titolo 2 Entrate compensative e varie        
                          L. 2.600.000.000

Titolo 3 Partite di giro L.12.060.000.000

Applicazioni avanzo di amministrazione      
                         L.29.721.041.421
                       _______________

Totale entrate L.119.619.041.421

Uscite

Titolo 1 Organi istituzionali            
                        L. 24.200.000.000

Titolo 2 Personale L. 25.798.000.000

Titolo 3 Spese di funzionamento    
                        L. 57.561.041.421

Titolo 4 Partite di giro L. 12.060.000.000

Totale uscite    L.119.619.041.421

delibera

di approvare il bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2000 con le seguenti risultanze finali:

Entrate

Titolo 1 Fondi assegnati sul bilancio regionale per il Funzionamento del Consiglio e degli uffici                        L. 75.238.000.000

Titolo 2 Entrate compensative e varie
                          L. 2.600.000.000

Titolo 3 Partite di giro L. 12.060.000.000

Applicazioni avanzo di amministrazione
                        L. 29.721.041.421
                     ________________

Totale entrate L. 119.619.041.421

 

Uscite

Titolo 1 Organi istituzionali            
                        L. 24.200.000.000

Titolo 2 Personale L. 25.798.000.000

Titolo 3 Spese di funzionamento    
                        L. 57.561.041.421

Titolo 4 Partite di giro L. 12.060.000.000

Totale uscite   L. 119.619.041.421

di chiedere alla Giunta regionale la somma di lire 75.238.000.000 distinta per capitoli come dal prospetto del dipartimento Gestione e Sviluppo della struttura Settore bilancio;

di dare atto che la presente deliberazione ai sensi della legge numero 127/97 non è soggetta a controllo.

Disegno di legge n. 140, recante: “Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi” (Del. n. 9)

Art. 1
(Oggetto del tributo)

1. Il tributo speciale istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, numero 549 e successive modifiche ed integrazioni, di seguito indicata con “legge statale” si applica ai rifiuti di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, compresi i fanghi palabili:

a) conferiti in discariche autorizzate comprese quelle temporanee autorizzate ai sensi dell’articolo 13 del citato decreto legislativo n. 22 del 1997;

b) smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia;

c) smaltiti in discarica abusiva, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati.

Art. 2
(Soggetto passivo)

1. Il tributo è dovuto dal 1° gennaio 1996:

a) dal gestore dell’impresa di stoccaggio definitivo;

b) dal gestore di impianti di incenerimento, per quei rifiuti smaltiti tal quali senza recupero di energia.

2. Il tributo è altresì dovuto, ai sensi dell’articolo 3 comma 32, della legge statale, da chiunque eserciti attività di discarica abusiva e da chiunque abbandoni, scarichi ed effettui deposito incontrollato di rifiuti.

3. L’utilizzatore a qualsiasi titolo, o in mancanza, il proprietario dei terreni sui quali insiste la discarica abusiva, è tenuto in solido al pagamento del tributo, ove non dimostri di aver presentato denuncia di discarica abusiva, prima della constatazione della violazione di legge, al competente Assessorato all’Ambiente della Regione.

Art. 3
(Tenuta dei registri base imponibile e determinazione del tributo)

1. I soggetti di cui al precedente articolo 2, comma 1, sono tenuti a tenere appositi registri di carico e scarico, per come previsto dall’articolo 12 del decreto legislativo n. 22 del 1997.

2. La base imponibile del tributo è costituita dalla quantità dei rifiuti conferiti determinata sulla base delle annotazioni effettuate nei registri di cui al comma 1.

3. L’ammontare dell’imposta è fissato, a norma dell’articolo 3 commi 29 e 40 della legge statale, con legge regionale da adottarsi entro il 31 luglio di ogni anno, per l’anno successivo.

4. A decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo all’approvazione della presente legge, l’ammontare dell’imposta è determinato in:

a) lire 2 (due) al chilogrammo per i rifiuti del settore minerario, estrattivo, edilizio, lapideo e metallurgico.

b) lire 10 (dieci) al chilogrammo per gli altri rifiuti speciali.

c) lire 20 (venti) al chilogrammo per i restanti tipi di rifiuti.

5. Il tributo è determinato secondo il disposto dell’articolo 3, comma 29, della legge statale.

6. I rifiuti speciali assimilabili agli urbani, che vengono conferiti in discarica, sono soggetti al pagamento nella misura stabilita per i rifiuti urbani.

7. Per i rifiuti smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia, per gli scarti ed i sovvalli di impianti di selezione automatica, riciclaggio e compostaggio, nonché per i fanghi, anche palabili, conferiti ai fini dello smaltimento in discariche, il tributo è dovuto nella misura del 20 per cento dell’ammontare determinato dall’articolo 3 commi 29 e 38 della legge statale.

Art. 4
(Modalità di versamento)

1. Il tributo è versato, dai soggetti passivi per come individuati nell’articolo 2 della presente legge, alla Regione, entro il mese successivo alla scadenza del trimestre solare in cui sono state effettuate le operazioni di deposito, tramite apposito conto corrente postale intestato a: “Regione Calabria - servizio di tesoreria - tributo speciale deposito in discarica - Catanzaro”.

2. Copia del bollettino di versamento effettuato, dovrà essere trasmesso all’Assessorato al Bilancio e Finanze Settore Tributi - Catanzaro; nella causale del versamento dovrà essere indicato il quantitativo ed il tipo di rifiuti conferiti in discarica nel trimestre di riferimento

Art. 5
(Presentazione della dichiarazione annuale)

1. Entro il mese successivo alla scadenza dell’ultimo trimestre di ciascun anno, i soggetti di cui all’articolo 2 comma 1, della presente legge, sono tenuti a produrre, per ciascuna discarica o impianto di incenerimento, una dichiarazione in triplice copia contenente i seguenti dati:

a) determinazione, sede, codice fiscale o partita I.V.A. della ditta, nonché le generalità del rappresentante legale;

b) ubicazione della discarica o dell’impianto di incenerimento;

c) quantità complessive dei rifiuti conferiti nell’anno, ripartiti secondo la classificazione prevista dall’articolo 7 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22, raggruppati conformemente alle tipologie di cui all’articolo 3 comma 4, lettere a) b) c) della presente legge, indicando, per ciascuna, il trimestre in cui è avvenuto il conferimento in discarica o lo smaltimento nell’impianto di incenerimento.

d) gli estremi dei versamenti effettuati per ogni trimestre e la relativa somma corrisposta.

2. La dichiarazione deve essere presentata alla competente struttura tributaria della Regione; in caso di spedizione della dichiarazione a mezzo plico postale farà fede, quale data di presentazione, il timbro e data apposto dall’ufficio postale accettante.

3. A cura della struttura tributaria regionale, di cui al comma precedente, le restanti copie saranno trasmesse all’ufficio competente della Provincia, nel cui territorio è ubicata la discarica o l’impianto di incenerimento, e all’Assessorato all’Ambiente della Regione.

4. Le dichiarazioni tempestivamente presentate, ma prive di sottoscrizione del legale rappresentante o con indicazioni difformi a quanto previsto al comma 1, sono da considerarsi nulle e quindi sanzionabili in quanto omesse se, entro trenta giorni dalla presentazione, il soggetto obbligato non abbia provveduto alla regolarizzazione spontanea.

5. Le dichiarazioni inviate oltre il termine previsto dal comma 1 del presente articolo sono considerate omesse e come tali sanzionabili.

Art. 6
(Contestazione e accertamento
delle violazioni tributarie)

1. Le violazioni alla presente legge sono contestate dai soggetti indicati all’articolo 3, comma 33, della legge statale, con le modalità prescritte nel medesimo comma.

2. I soggetti di cui al comma precedente redigono apposito verbale di constatazione, contenente gli estremi delle disposizioni di legge violate, la data della violazione nonché le relative sanzioni da far sottoscrivere al trasgressore o al soggetto obbligato in solido.

3. In mancanza di sottoscrizione, gli agenti verbalizzanti dovranno indicarne le motivazioni e procedere alla notifica all’interessato mediante raccomandata postale con ricevuta di ritorno.

4. L’originale del processo verbale, corredato dalla relativa di notifica al trasgressore, deve essere trasmessa alla struttura tributaria della Regione, entro il quindicesimo giorno successivo all’avvenuta notifica.

5. Il Dirigente della struttura tributaria regionale, accertata la violazione, provvede alla notifica dell’avviso di pagamento, al trasgressore o al soggetto obbligato in solido, ai sensi dell’articolo 3 comma 32 della legge statale, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.

6. Nel caso in cui dagli atti d’ufficio si ravvisi direttamente la violazione commessa, la constatazione della violazione e l’avviso di pagamento sono effettuati d’ufficio dal dirigente della struttura tributaria della Regione con le modalità stabilite dal presente articolo.

7. L’avviso di pagamento deve recare le motivazioni dello stesso, la base imponibile evasa, la determinazione del tributo, determinato ai sensi dell’articolo 3 comma 29 della legge statale, la quantificazione delle sanzioni amministrative, delle spese del procedimento, degli interessi moratori calcolati al tasso legale con maturazione giorno per giorno, i mezzi e gli organi di tutela amministrativa.

8. Per le violazioni previste dalla legge statale è consentito al trasgressore di estinguere la controversia con il pagamento di una somma pari al minimo della sanzione amministrativa, ridotta ad un quarto ai sensi dell’articolo 7, comma 4, oltre al tributo evaso, agli interessi moratori e le spese del procedimento se il pagamento è effettuato entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso.

9. Avverso gli avvisi di pagamento delle violazioni alla presente legge e alla legge statale, gli interessati possono produrre, al Presidente della Giunta regionale, entro sessanta giorni dalla notifica, memorie e scritti difensivi per l’annullamento o la rettifica degli stessi.

10. Qualora il trasgressore non adempia, nei termini, a quanto intimato con l’avviso di pagamento o esauriti gli accertamenti a seguito di ricorsi di cui al comma precedente, e riconosciuto fondato il diritto al pagamento, il Presidente della Giunta Regionale o suo delegato, emette motivata ordinanza ingiunzione di pagamento da notificare mediante raccomandata postale con ricevuta di ritorno.

11. L’ordinanza ingiunzione costituisce titolo esecutivo.

12. Qualora l’interessato non abbia assolto la propria obbligazione come stabilita dall’ordinanza ingiunzione, si procederà alla riscossione coattiva, con le maggiorazioni previste mediante la iscrizione nei ruoli esattoriali, come disciplinato dagli articoli 63 e seguenti del Dpr 28 gennaio 1988, n. 43.

Art. 7
(Applicazione delle sanzioni amministrative)

1. Per il mancato o insufficiente pagamento del tributo si applica la sanzione amministrativa pari al trenta per cento del tributo dovuto, oltre al tributo non corrisposto.

2. Per l’omessa o infedele registrazione delle operazioni di conferimento in discarica, ferme restando le sanzioni stabilite per le violazioni di altre norme, si applica la sanzione amministrativa dal duecento al quattrocento per cento del tributo relativo all’operazione.

3. Per l’omessa o infedele dichiarazione si applica la sanzione da lire duecentomila a un milione.

4. Le sanzioni di cui ai commi 2 e 3, sono ridotte a un quarto se, entro il termine per ricorrere alle commissioni tributarie, interviene adesione del contribuente e contestuale pagamento del tributo, se dovuto, e della sanzione.

5. Fermo restando l’applicazione della disciplina sanzionatoria per violazione della normativa sullo smaltimento dei rifiuti di cui al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e l’obbligo di procedere alla bonifica ed alla rimessa in ripristino dell’area, i soggetti individuati nell’articolo 2, comma 2 e 3, sono tenuti al pagamento del tributo e di una sanzione amministrativa pari a tre volte l’ammontare del tributo medesimo oltre agli interessi moratori.

6. Per i soggetti individuati al comma precedente, si applicano, altresì, le sanzioni amministrative previste dai commi 2 e 3 del presente articolo.

7. Nella determinazione delle sanzioni amministrative fissate dalla legge tra un minimo ed un massimo, si ha riguardo alla gravità della violazione e all’opera svolta dal trasgressore per l’eliminazione o attenuazione delle conseguenze della violazione.

8. Ove non sia possibile, per gli Organi addetti ai controlli, determinare il momento del conferimento in discarica, sia autorizzata che abusiva, ovvero il momento dell’abbandono, scarico o deposito incontrollato, di una quantità di rifiuti, ivi compresi quelli di cui all’articolo 3 comma 40, della legge statale, questi si desumono conferiti, abbandonati, scaricati o depositati alla data della redazione del processo verbale di constatazione di cui all’articolo 6, comma 2, della presente legge.

9. Oltre alle sanzioni previste dall’articolo 3, comma 32, della legge statale, nel caso in cui i soggetti obbligati ostacolino, agli aventi diritto, l’espletamento della facoltà prevista dall’articolo 3 comma 33 della stessa legge statale, si applica a loro carico la sanzione amministrativa da lire 1.000.000 a lire 4.000.000.

10. Per quanto previsto al comma precedente, si applicano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689.

11. Allorquando i rifiuti conferiti in discarica abusiva, ovvero abbandonati, scaricati o depositati in maniera incontrollata sono di natura diversa tali da non poter determinare un’aliquota differenziata, agli stessi si applica l’imposta unitaria massima vigente per chilogrammo.

12. Ove non sia possibile, per gli organi addetti al controllo, determinare il quantitativo dei rifiuti conferiti in discarica, sia autorizzata che abusiva, ovvero abbandonati, scaricati o depositati in maniera incontrollata, ivi compresi quelli di cui all’articolo 1, lettera b) della presente legge, lo stesso si desume dal volume dei rifiuti.

13. Avverso la presunzione di cui ai precedenti commi 11 e 12 del presente articolo è ammessa la prova contraria da parte dei soggetti interessati.

14. Quando la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti obbligati abbiano avuto formale conoscenza, la sanzione è ridotta ai sensi dell’articolo 13, del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, modificato dall’articolo 2, lettera f), del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 203 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 8
(Ricorsi alle Commissioni Tributarie)

1. Avverso gli atti cui è ammesso ricorso giurisdizionale, è consentita l’impugnazione davanti alle Commissioni tributarie di cui al Dpr 26 ottobre 1972 n. 636 e decreto legislativo 31 dicembre 1992. n. 546.

2. Il ricorso deve essere proposto entro sessanta giorni dalla notifica dell’atto che si intende impugnare.

Art. 9
(Decadenze, Rimborsi e Prescrizioni)

1. Le somme versate a titolo di adempimento delle disposizioni di cui alla presente legge sono rimborsate quando risultano indebitamente o erroneamente pagate.

2. Il rimborso deve essere richiesto, a pena di decadenza, entro tre anni dalla data di pagamento.

3. Sulle somme da rimborsare sono dovuti gli interessi nella misura prevista dalla legge 28 gennaio 1968 n. 29 e successive modificazioni, a decorrere dalla data di presentazione della relativa istanza, da inoltrare alla struttura tributaria della Regione.

4. La somma indebitamente o erroneamente versata può essere utilizzata, previo parere da richiedere alla struttura tributaria regionale, per il pagamento del tributo dovuto per le successive scadenze.

5. Non si dà luogo a rimborso, né si provvede alla riscossione, di somme inferiori a lire ventimila.

6. L’accertamento della violazione può essere eseguito entro il termine di decadenza di cinque anni a decorrere dall’ultimo giorno utile per la presentazione della relativa dichiarazione annuale di cui all’articolo 5 della presente legge.

7. La prescrizione del credito per la riscossione del tributo è interrotta quando viene esercitata l’azione penale, in tal caso il termine di prescrizione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio penale.

Art. 10
(Norma transitoria)

1. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge gli Enti competenti al rilascio delle autorizzazioni alla gestione di discariche e di impianti di incenerimento, ai sensi della legislazione statale e regionale vigente in materia, trasmettono alla struttura tributaria della Regione gli atti relativi alle autorizzazioni già rilasciate.

2. Gli Enti di cui al comma precedente sono tenuti a trasmettere alla struttura tributaria della Regione gli atti relativi alle nuove autorizzazioni entro trenta giorni dal rilascio, nonché, entro lo stesso termine, a comunicare le modifiche alle autorizzazioni in essere.

3. In sede di prima applicazione della presente legge i soggetti passivi di cui al precedente articolo 2, commi 2 e 3, sono esenti dalle responsabilità, relativamente alle sanzioni amministrative previste dall’articolo 7, commi 5 e 6 della presente legge, qualora gli stessi abbiano provveduto entro il 30 giugno 1996, alla presentazione della relativa denuncia, ai sensi dell’articolo 3, comma 38, della legge statale, ai competenti organi della Regione.

4. Per quanto non disciplinato dalla presente legge, si applicano le disposizioni della legge statale.

Art. 11
(Autorità competente)

1. L’applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla legge statale e dalla presente legge, è di competenza del Dirigente della struttura tributaria regionale.

Art. 12
(Istituzione capitoli di bilancio)

1. Ai fini dell’introito delle somme derivanti dall’applicazione della presente legge è istituito il capitolo di entrata del bilancio della Regione n. 1101108 denominato “Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi” (legge 28 dicembre 96 n. 549, articolo 3, commi da 24 a 40).

Art. 13

(Quota in favore delle Province)

1. Ai sensi dell’articolo 3, comma 27, della legge statale, una quota pari al dieci per cento del tributo è dovuto alle Province ed è ripartita tra le stesse in ragione del gettito riferito alle discariche ed agli impianti di incenerimento situati nel territorio di ciascuna Provincia.

2. La suddetta quota viene corrisposta al netto delle somme eventualmente rimborsate ai contribuenti, ai sensi dell’articolo 9 comma 1, della presente legge.

3. Ai fini dell’attribuzione alle Province della quota di cui al primo comma, nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione sono istituiti i capitoli 2131203 denominato “Spese rivolte a favorire la minore produzione di rifiuti, le attività di recupero di materie prime e di energia, la bonifica dei suoli inquinati ed il recupero delle aree degradate” (articolo 3 comma 27, della legge 28 dicembre ’95 n. 549) e n. 2131204 denominato “Quota del dieci per cento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi spettante alle Province” (Legge 28 dicembre 1995 n. 549, articolo 3 comma 27).

Art. 14
(Dichiarazione di urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore lo stesso giorno della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Ordini del giorno

Ordine Del Giorno N. 2

Il Consiglio Regionale premesso che:

- il Centro Studi Arte e Spettacolo di Altomonte a partire dal 1988 ha svolto una intensa attività nel campo dello spettacolo, della cultura e conseguentemente della promozione turistica in larghe zone della Calabria;

- le iniziative intraprese e da concludere nella stagione artistica 2000, giunte alla XIII edizione, come del resto si era già verificato negli anni scorsi, hanno avuto e avranno risonanza e rilevanza regionale, nazionale e per molti aspetti internazionale;

Considerato che la spesa da sostenere per la XIII edizione teatrale, del ‘Festival Mediterraneo dei due Mari dal nominato Contro Studi è rilevante, sia pure giustificata dall’alta qualità degli spettacoli prodotti e dalla importanza delle manifestazioni culturali promosse;

Vista la motivata richiesta di sostegno fiInanziario inoltrata alla Giunta e al Consiglio regionale da parte del Centro medesimo;

Impegna

la Giunta regionale ad erogare al Centro Studi Arte e Spettacolo dl Altomonte un contributo, per l’anno 2000 dl lire 250.000.000.

F.to Occhiuto, Aiello V., Naccarato, Talarico, Aiello P.

Ordine del giorno n. 3

Il Consiglio regionale considerato che:

- il lungomare di Belvedere Marittimo riveste un particolare interesse dal punto di vista paesaggistico;

- ho stesso ha subito danni dovuti a mareggiate che hanno pregiudicato la prerogativa di attrazione turistica;

Invita

la Giunta regionale a valutare l’opportunità di un intervento di ripristino e di sistemazione dell’opera che interessa il Comune di Belvedere Marittimo.

F.to: Mistorni, Meduri, Borrello.

Ordine del giorno n. 4

Il Consiglio regionale considerato che è necessario realizzare il coordinamento delle iniziative svolte dai Consorzi di Bonifica, al fine di migliorare le attività ad essi demandate;

Invita

la Giunta regionale a mettere in atto tutte le iniziative tese al riconoscimento dell’Unione regionale delle bonifiche e delle irrigazioni per la Calabria, con sede in Catanzaro.

F.to: Pilieci, Nucera, Senatore.

Ordine del giorno n. 5

Premesso che:

- già nel bilancio annuale di previsione di entrata e di spesa della Regione Calabria al Cap. 2314210 è stata inserita la denominazione ‘Assegnazione di fondi dello stato per la realizzazione del Centro regionale di oncologia e farmacotossicologia presso la preesistente struttura del nuovo presidio Psichiatrico di Girifalco (D. Lgvo 3.4.1993, n.. 96 - Delibere CIPE 21.12.1995 e 26.1.1996);

- quanto sopra indicato è stato riportato anche nei bilanci delle successive annualità che anche nel corrente bilancio di previsione anno 2000 allo stesso capitolo e con la stessa denominazione è stata prevista la somma di lire 34.671.375.970 - Bilancio di competenza; 30.000.000.000 bilancio di cassa;

Tutto ciò premesso

considerata l’importanza sociale ed economica che la realizzazione del Centro riveste per l’intero territorio calabrese;

considerato che la preesistente struttura è inutilizzata e quindi soggetto al naturale decadimento ed il trascorrere del tempo potrebbe aggravare le spese di ristrutturazione;

considerato che nella nostra Regione c’è una forte necessità di dare risposte adeguate al bisogno di sanità;

Si invita

la Giunta regionale a predisporre tutti gli atti necessari perché al più presto sì possa dare concreta attuazione alla realizzazione del Centro regionale di oncologia e farmacotossicologia;

Si invita

altresì, l’Assessore competente per materia a relazionare in Consiglio regionale sullo stato attuale della pratica.

F.to:Pilieci, Nucera, Senatore.

Ordine del giorno n 6

Premesso che:

- i Lavori dì Pubblica Utilità (LPU) e i Lavori Socialmente LSU) sono attività di utilità collettiva;

- vengono svolte da soggetti che hanno le caratteristiche previste dal Decreto Legislativo n. 468/97, art. 4, consentendo agli Enti dei servizi alla collettività in settori innovativo per una migliore qualità della vita dei cittadini, per una efficiente gestione degli impianti e delle strutture pubbliche;

- progetti LPU e LSU rappresentano una base di partenza di un sistema più completo che dovrà coinvolgere gli Enti pubblici, imprese private e lavoratori;

- l’obiettivo è la ricerca dello strumento più idoneo per la trasformazione della fornitura del servizio pubblico in una opportunità imprenditoriale e occupazionale attraverso la creazione di società miste e cooperative;

- la Regione Calabria e questo Consiglio regionale hanno la possibilità attraverso adozione di strumenti legislativi idonei di intervenire per la esternalizzazione di determinati servizi da parte degli Enti locali e delle Pubbliche amministrazioni per la stabilizzazione di soggetti con professionalità acquisita attraverso i progetti LPU e LSU;

- questo Consiglio regionale deve avere come obiettivo prioritario l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani per cercare di dare un segno finalmente positivo per abbattere il tasso altissimo della disoccupazione in Calabria.

Tanto premesso il consiglio regionale si impegna fin da oggi ad attivare tutti gli strumenti idonei per risolvere il problema atavico del lavoro in Calabria, risolvendo il problema dei giovani impegnati nei LPU e LSU.

F.to: Pilieci, Nucera, Senatore

Ordine del giorno n. 7

Il Consiglio regionale premesso che:

- la legge regionale n. 35/96 istituisce l’Autorità di Bacino regionale in attuazione dei principi e delle finalità della legge 16.5.1989, n. 183 e successive modifiche ed integrazioni;

- l’art. 8 comma 1 della legge sopra citata prevede la nomina del Segretario generale con decreto dei Presidente della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai avori pubblici, fra i dirigenti o funzionari regionali laureati o tra i dirigenti di altre Amministrazioni pubbliche o fra professionisti esterni, particolarmente esperti nel settore;

Invita

la Giunta regionale a verificare i requisiti ed il curriculum del nominando tenendo presente la valutazione di opportunità che lo stesso Segretario generale non sia amministratore di Enti locali.

F.to: Fuda ed altri”.

Mozione

Il Consiglio regionale

vista la grave emergenza incendi nel territorio regionale, aggravata dalla drammatica siccità che ha colpito in particolare alcune zone della Calabria, impone interventi urgenti e indifferibili.

Negli ultimi giorni le fiamme hanno avvolto molti comuni delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia sino a lambire gli stessi centri urbani di Zagarise, Sellia Superiore, Magisano, Pentone, Santa Severina, Cirò, Ioppolo, San Pietro Magisano, Taverna, Albi, Sorbo San Basile, Fossato, Serralta costringendo le popolazioni interessate ad evacuare le abitazioni oltre i territori inerenti le province di Cosenza e Reggio.

Parimenti gli incendi hanno distrutto migliaia di ettari di bosco divorando vegetazione e macchia mediterranea.

Costi umani altissimi, con un decesso e diversi ricoveri oltre i danni all’ambiente di incalcolabile valore ed alle cose, costituiscono l’amaro bilancio dell’inizio della stagione estiva.

Purtroppo in molti casi gli interventi si sono caratterizzati per lentezza, ed i tempi e le modalità del soccorso hanno risentito delle conclamate deficienze del servizio. Mentre le operazioni di spegnimento hanno visto mobilitate le stesse popolazioni civili in assenza del totale intervento della protezione civile, ci si chiede perché non vengono distribuiti i mezzi disponibili della Regione ai centri operativi misti di protezione civile. In attesa di predisporre una adeguata iniziativa legislativa al fine di preservare l’immenso patrimonio ambientale del territorio calabrese dall’ormai costante pericolo degli incendi che possa prevedere anche l’utilizzo del satellite mediante inserimento della Calabria nel piano Unione europea (pianeta vivibile) in grado di individuare un incendio sin dai primi focolai

impegna la Giunta regionale

a provvedere all’attivazione di tutte le procedure per il rimboschimento delle zone distrutte dai recenti incendi, a rafforzare in ogni provincia i centri di pronto intervento;

ad effettuare una ricognizione di tutte le dotazioni assegnate al corpo forestale finalizzata al potenziamento;

ad istituire un fondo per gli interventi urgenti;

ad utilizzare mediante appositi atti organizzazioni di volontariato.

(1; 10.7.2000) Napoli, Amendola, Pacenza, Torchia, Pirillo, Tommasi