VIII legislatura
34.
Seduta di martedì 12 giugno 2007
Gesuele VILASI, Segretario Questore
Legge il verbale della seduta precedente.
(E’ approvato)
Legge le comunicazioni.
(Sono riportate in allegato)
Legge le interrogazioni e le mozioni presentate alla Presidenza.
(Sono riportate in allegato)
Il primo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge n. 204/8^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge regionale 11 maggio 2007, n. 9 art. 20, comma 4 – Norma di interpretazione autentica”
L’onorevole Pacenza ha facoltà di svolgere la relazione.
Presidente, il provvedimento di cui discutiamo è una proposta di legge della Giunta regionale che reca solo ed esclusivamente “Norma di interpretazione autentica” trattandosi nello specifico del comma 4, dell’articolo 20 della legge finanziaria.
Quindi si tratta solo di esplicitare ulteriormente la volontà del legislatore, non c’è nessuna modificazione nel merito e per questo legittimamente e giustamente si è utilizzata la procedura della interpretazione autentica.
L’argomento riguarda la proroga dei contratti in essere per quanto attiene la gestione di servizi esternalizzati in attesa della esplicitazione della gara successiva.
Il provvedimento è di fatto un articolo unico che ha solo il compito di interpretare e di esplicitare quanto previsto nel comma 4 dell’articolo 20 della legge 11 maggio 2007, numero 9.
Grazie, Presidente.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, sarebbe il caso sulla base di quanto ha detto poc’anzi nella illustrazione del provvedimento il collega Pacenza, che si provvedesse ad una sospensione dei lavori, magari anche di un’ora affinché ci possa essere un passaggio in Conferenza dei capigruppo al fine di verificare la stesura, la coerenza legislativa della stesura definitiva del provvedimento in oggetto. Grazie.
Colleghi, siccome è evidente che non l’obiettivo che vuol raggiungere la interpretazione autentica quanto la possibilità di ottenerlo davvero, ci fa vedere quanto sia complessa la materia, mi consento di accogliere – la propongo a voi – la proposta del Vicepresidente della Giunta di sospendere, e sono le 12,15, fino alle 13 la seduta, ed immediatamente convoco a latere, assieme ai rappresentanti della Giunta la Conferenza dei capigruppo in sala Commissione.
La seduta riprenderà alle 13.
PRESIDENTE
La seduta riprende. Sul punto in discussione è pervenuto un emendamento…
(Interruzione)
Mentre i capigruppo che hanno consentito ed approvato quanto vado a dire lo sanno, i colleghi consiglieri non avendo partecipato alla seduta dei gruppi non conoscono, ancora, l’oggetto su cui vi sto informando.
Abbiamo sospeso la seduta su richiesta del Vicepresidente Adamo, sulla interpretazione autentica dell’articolo unico che riguarda la proroga dei contratti per i lavoratori interinali in attesa del bando di gara, nel mentre il bando di gara era avviato.
In Conferenza dei capigruppo assieme a questa questione con cui si è trovata una soluzione unitaria ed unanime ne sono state sollevate altre, tutte licenziate con ipotesi unitaria. Una, oltre all’emendamento unitario sulla interpretazione autentica, che riguarda la stessa fattispecie per quanto attiene la proroga del servizio di elisoccorso in attesa dell’espletamento di gara; l’altra che si riferisce ad una vecchia questione, quella delle ditte che operavano per i servizi, per la parte acquedottistica della Regione, che finita l’epoca di gestione diretta degli uffici, nel momento in cui è subentrata la Sorical non hanno avuto erogate risorse che loro competevano.
Su queste si sono avviate a livello di giurisdizione parecchie procedure giudiziarie da cui la Regione sta uscendo soccombente; quindi si provocherebbero danni all’erario regionale, nel mentre molte aziende rischiano di non avere il minimo per poter procedere alla loro attività di intrapresa.
Contemporaneamente, sono stati prodotti emendamenti su cui tecnicamente l’assessore Spaziante cui cedo la parola, sottolinea per i punti aggiuntivi che per assumerli bisogna cambiare titolo alla delibera così come ci è pervenuta da parte della Giunta.
Perché tutto il procedimento diventi formale do la parola all’assessore Spaziante.
Grazie, Presidente, alla luce delle considerazioni che lei ha esposto riterrei doveroso modificare un po’ il testo di questa originaria proposta di legge formulata dalla Giunta, tenendo conto della natura e delle diverse norme concorrenti presentate come emendamenti a quel testo che non solo modificano ma aggiungono anche altre fattispecie; perciò riterrei forse più appropriato modificare il titolo - che era pensato solo per una disposizione - che potrebbe essere del seguente tenore: “Disposizioni diverse per il funzionamento dell’amministrazione”, in maniera che sia un titolo comprensivo delle diverse fattispecie normative di cui si compone in questo momento, se gli emendamenti verranno approvati, il provvedimento stesso.
Pongo in votazione l’emendamento Spaziante, così come proposto, modificativo del titolo della delibera.
(E’ approvato)
Nell’ordine come proposto, per quanto riguarda i lavoratori interinali, la proposta avanzata dalla Giunta di interpretazione autentica, trova una modifica: laddove reca “la Giunta regionale è autorizzata a prorogare i contratti”, si propone, in sostituzione, “i contratti sono prorogati”.
Questa è la modifica proposta dall’emendamento che pongo in votazione.
(E’ approvato)
Pongo in votazione il provvedimento complessivo di emendamento proposto che diventa così “al fine di consentire l’espletamento delle procedure per la nuova gara riguardante l’esternalizzazione dei servizi integrati del patrimonio immobiliare, della difesa dell’ambiente, del territorio e della amministrazione, i contratti sono prorogati fino all’espletamento della stessa che dovrà comunque essere esperita entro e non oltre 6 mesi dalla data di approvazione della presente legge”.
(Il Consiglio approva)
L’interpretazione autentica, pertanto, così come indicata è approvata.
Così come abbiamo già votato, approviamo anche quest’altro emendamento: “In attesa del completamento dei contratti di appalto, i contratti in corso per la gestione del servizio di elisoccorso regionale sono prorogati fino al 31 dicembre 2007 fatta salva l’ipotesi di anticipata risoluzione dei contratti stessi per effetto dell’affidamento del servizio in esito alla gara”.
(Il Consiglio approva)
Di seguito, sulla questione delle aziende operanti nell’ambito del servizio acquedottistico e questo diventa di seguito articolo 3, su proposta dei capigruppo, l’emendamento recita: “la Giunta regionale è autorizzata ad anticipare la somma di 15 milioni di euro a valere sul credito Iva certificato per l’anno 2001 per il pagamento di quota parte dei debiti inerenti le attività di gestione del servizio idro-potabile riconosciuti con Dgr numero 8 del 9 gennaio 2007”.
(Il Consiglio approva)
Sottopongo in votazione sia la pubblicazione di urgenza che il voto complessivo finale sul complesso del provvedimento.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportata in allegato)
Il secondo punto all’ordine del giorno recita: “Proposta di legge numero 206/8^ di iniziativa dei consiglieri Bova, Borrello, Occhiuto e Vilasi recante: “<<Fondazione Angelo Frammartino>> Onlus – Adesione”.
Anche questo progetto di legge è stato sottoposto all’attenzione della Conferenza dei capigruppo che unanimemente e unitariamente l’hanno approvato.
Come relazione si commenta da sé pertanto lo pongo in votazione.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Il terzo punto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 174/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2004 – Aterp Catanzaro”.
L’onorevole Pacenza, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.
Presidente, si tratta di provvedimenti amministrativi che riguardano il rendiconto generale Aterp della nostra Regione.
Come è facile evidenziare si tratta di rendiconti afferenti all’annualità, all’esercizio finanziario 2004.
Quindi è un mero provvedimento di ricognizione finanziaria-amministrativa per evitare di lasciare un “buco” dentro il procedimento.
Vorrei a questo riguardo evidenziare che con la Finanziaria che abbiamo approvato qualche settimana fa abbiamo messo mano anche ad anomalie di questa natura, e cioè quanto riguarda i bilanci e le rendicontazioni degli enti strumentali della Regione ai sensi della Finanziaria è riconosciuta la procedura di urgenza.
Relaziono anche per il punto tre che riguarda l’Aterp di Catanzaro, per il punto quattro che riguarda l’Aterp di Cosenza, per il punto cinque che riguarda l’Aterp di Crotone e il punto sei che riguarda l’Aterp di Reggio Calabria.
Questi sono provvedimenti amministrativi riferiti all’annualità 2004, che chiedo all’Aula di approvare
PRESIDENTE
Siccome riguardano la stessa fattispecie, l’onorevole Pacenza ha fatto una unica relazione per i punti 3, 4, 5 e 6.
Non ho osservazioni pertanto li sottopongo di seguito.
Pongo il votazione il punto tre che riguarda l’Aterp di Catanzaro.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione il punto quattro all’ordine del giorno che recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 175/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2004 – Aterp Cosenza”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione il punto cinque all’ordine del giorno che recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 176/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2004 – Aterp Crotone”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione il punto sei all’ordine del giorno che recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 177/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2004 – Aterp Reggio Calabria”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Il punto sette all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 190/8^, recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Reggio Calabria per l’anno finanziario 2007”.
L’onorevole Chieffallo, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.
Faccio presente che l’onorevole Chieffallo farà la sua relazione per i punti 7, 8, 9, 10 e 11 all’ordine del giorno.
Presidente, si tratta dei bilanci delle Aterp delle cinque province e l’esercizio provvisorio è approvato già dalla Giunta regionale. Non vi sono obiezioni da parte degli uffici preposti alla istruttoria delle medesime pratiche, per cui ne chiedo l’approvazione esprimendo, ovviamente, parere favorevole.
PRESIDENTE
L’onorevole Chieffallo ha svolto un’unica relazione per i punti che vanno…
Prego, onorevole Naccari.
Telegraficamente, poiché parliamo di rendiconto del 2004 e di bilanci di previsione del 2006, se fosse possibile averli – sollecitando le strutture – solamente con un anno di ritardo magari e non con tre anni di ritardo…
PRESIDENTE
Sono d’accordo con lei, onorevole Naccari. E’ una sollecitazione che assumiamo e siccome non ho altre osservazioni - questa la condividiamo e la sosteniamo –, pongo in votazione il punto sette all’ordine del giorno che riguarda il bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Reggio Calabria.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 191/8^ recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Crotone per l’anno finanziario 2007”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 192/8^ recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Catanzaro per l’anno finanziario 2007”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 193/8^ recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Vibo Valentia per l’anno finanziario 2007”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 194/8^ recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Cosenza per l’anno finanziario 2007”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Adesso abbiamo i punti 12 e 13 che riguardano le Ardis.
Ha chiesto di parlare l’onorevole Chieffallo. Ne ha facoltà.
Presidente, il punto 14 all’ordine del giorno riguarda l’Aterp di Catanzaro e il rendiconto consuntivo dell’esercizio 2005. Anche qui istruttoria positiva, è un atto dovuto, non ci sono eccezioni da parte mia da poter rilevare, pertanto ne chiedo l’approvazione.
Il punto 15 all’ordine del giorno riguarda il bilancio di previsione dell’Ardis del 2007. Si sa che le Ardis con legge del Consiglio regionale sono ormai state chiuse e le competenze sono passate alle Università attraverso convenzione che deve essere stipulata tra la Regione e le Università, i provvedimenti relativi al bilancio dell’anno in corso sono però ancora di competenza del bilancio della Regione.
Nessun rilievo da parte delle strutture degli uffici, ne chiedo l’approvazione.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 204/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “bilancio di previsione dell’Ardis di Catanzaro per l’anno 2006”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione il punto 13 all’ordine del giorno che recita: Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 205/8 della Giunta regionale, recante: “Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell'Ardis (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) di Catanzaro per l'anno finanziario 2007”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Sul punto 14 che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo n. 207/8^ della Giunta regionale, recante: “Aterp Catanzaro Rendiconto Consuntivo esercizio finanziario 2005” l’onorevole Chieffallo, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.
Non avevo relazionato su questo punto. E’ la stessa cosa, Presidente, il rendiconto consuntivo dell’Aterp di Catanzaro relativamente al 2005, non ci sono obiezioni nella istruttoria degli uffici e ne propongo l’approvazione.
Il punto numero 15 riguarda il bilancio di previsione dell’Ardis di Reggio Calabria, relativamente al 2007. Di fatto è una riproposizione del bilancio dell’anno 2006 con piccoli aggiustamenti. Comunque, anche qui gli uffici hanno dato parere favorevole, pertanto ne propongo l’approvazione. Grazie.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo n. 207/8^ della Giunta regionale, recante: “Aterp Catanzaro- Rendiconto Consuntivo esercizio finanziario 2005”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Pongo in votazione il punto 15 all’ordine del giorno che recita: Proposta di Provvedimento Amministrativo n. 214/8 della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione dell'Ardis (Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario) di Reggio Calabria per l'anno finanziario 2007”.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Il punto 16 all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo n. 198/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Adozione PIR - Piano di Indirizzo regionale - (art. 7 legge regionale n. 17/2005 <<Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo>>”.
L’onorevole Sulla, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.
Presidente, con l’approvazione del Piano di indirizzo regionale per l’utilizzo delle aree demaniali e marittime chiudiamo una fase importante di legislazione calabrese perché grazie a questo strumento offriamo ai tanti Comuni rivieraschi e alle associazioni di categoria, ai tanti operatori turistici la possibilità finalmente di avere delle norme precise di indirizzo che regolamentano l’utilizzo del demanio stesso.
Il provvedimento è stato licenziato con qualche modifica rispetto alla proposta della Giunta dalla Commissione alla unanimità. Penso che non ci siano problemi, è stato adeguato anche alla recente normativa nazionale.
Credo che comunque in sede di coordinamento formale magari qualcosa di tipo più formale, appunto, possa essere aggiustata ma per il complesso penso che possa essere approvata senza ulteriori proposte da parte della Commissione, anche. Grazie.
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare l’onorevole Michelangelo Tripodi. Ne ha facoltà.
Brevissimamente per esprimere apprezzamento per il lavoro che ha svolto la quarta Commissione consiliare. E’ un provvedimento atteso che servirà – come diceva poco fa il Presidente Sulla – a portare a compimento il processo di decentramento, di trasferimento delle funzioni amministrative ai comuni costieri calabresi, che avranno competenza nella gestione del demanio marittimo diretta.
Attraverso questo Piano che viene approvato dovranno adesso elaborare i piani comunali di spiaggia o adeguare i piani laddove questi esistono. Si tratta, dunque, di un provvedimento che assume un grande valore e che completa un percorso che tiene conto della legge 296 del 2006, la nuova legge finanziaria per il 2007.
Ritengo che per quanto riguarda le procedure che vengono fissate non solo si dà questa piena autonomia gestionale nelle funzioni amministrative sul demanio marittimo ai Comuni, ma la Regione torna ad avere quel ruolo di programmazione, di alta amministrazione, di indirizzo che è proprio della Regione.
Debbo dire che il Piano di indirizzo regionale è frutto di un lavoro che è stato portato avanti in modo particolare nella fase precedente dall’assessore ai trasporti e al demanio, in quel momento era assessore il collega onorevole Pasquale Tripodi.
Abbiamo portato avanti e approvato in Giunta regionale a gennaio il Piano, che successivamente è stato portato all’approvazione della quarta Commissione consiliare.
Personalmente sono molto soddisfatto e credo sia importante che tutta la Commissione alla unanimità nell’ultima seduta che c’è stata abbia approvato con alcune lievi modifiche ed integrazioni la proposta di Piano, che è di grandissimo valore.
Vorrei dire che spesso noi parliamo di questa grandissima risorsa, rappresentata dalle coste calabresi. Diciamo tutti sempre questo dato, lo ricordiamo che siamo la regione che ha più di 700 chilometri di costa. Con questo Piano, diamo uno sviluppo ulteriore e in qualche modo determiniamo un ulteriore salto di qualità nella programmazione del settore e nell’uso del demanio marittimo a fini turistico-ricreativi.
Certamente, questa è una delle risorse fondamentali che vogliamo utilizzare. Quindi il demanio marittimo a disposizione dello sviluppo turistico di questa regione.
Il Piano consentirà di promuovere politiche di sviluppo serie e darà il ruolo e la centralità ai comuni, così come è giusto che sia, attraverso la programmazione territoriale comunale, e attraverso i piani spiaggia che dovranno essere redatti nella prossima fase ed in termini brevi.
Penso che il fatto che sia stato approvato questo documento, prima in Giunta e poi in Commissione - oggi mi auguro che venga approvato anche in Consiglio - sulla base di un’ampia concertazione e di un confronto che ha visto tutte le parti sociali, gli operatori economici, i soggetti interessati coinvolti e partecipi della stessa redazione di questo strumento, ci garantisce che si vara in questo caso un Piano che ha ampio consenso sociale.
Il che sicuramente rappresenta un ulteriore dato da valorizzare e valutare positivamente perché l’attesa è grande, ma il Piano corrisponde a tante esigenze e risponde alle domande degli operatori economici che in questo settore sono tanti.
Personalmente sollecito il Consiglio regionale all’approvazione e debbo dire che per quanto mi riguarda, l’approvazione del Piano rappresenterà la conclusione di un lavoro importante che consentirà di trasferire i poteri su questo terreno ai comuni della Calabria.
PRESIDENTE
Non essendoci altri iscritti a parlare, si passa alla votazione l’articolato del provvedimento.
Pongo in votazione l’articolo 1.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 2.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 3.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 4.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 5.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 6.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 7.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 8.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 9.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 10.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 11.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 12.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 13.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 14.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 15.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 16.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 17.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 18.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 19.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 20.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 21.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 22.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 23.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 24.
(E’ approvato)
Pongo in votazione le tabelle A) e B).
(Sono approvate)
Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Presidente, un chiarimento solo per un fatto formale.
Sul provvedimento precedente, quello del Pir, siccome lei ha annunciato l’approvazione della tabella A e della tabella B, tra queste due tabelle A e B, ce ne sono due che si chiamano requisiti obbligatori e requisiti facoltativi. Ovviamente anche quelle le consideriamo approvate, poi eventualmente faremo un coordinamento formale.
PRESIDENTE
Ringrazio l’assessore Tripodi che mi sottolinea come nella mia lettura non avevo dato conto all’Aula di una parte tra le tabelle A e B, che ovviamente si ritiene parte integrante allegata ed approvata col provvedimento.
Legge un seguito di comunicazioni.
(Sono riportate in allegato)
Ha chiesto di parlare sull’ordine dei lavori l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
Presidente, grazie, per chiedere a lei e al Consiglio un aggiornamento della seduta per quanto riguarda i punti successivi, essendo punti all’ordine del giorno che riguardano assetti all’interno dello stesso Consiglio regionale.
Questo per una ragione assai nobile e che noi riteniamo di assoluta urgenza in quanto i gruppi stanno lavorando ad una ulteriore razionalizzazione. Quindi le chiedo, signor Presidente, di voler aggiornare il punto 17 e seguenti perché nei prossimi giorni completeremo questo lavoro che riguarda alcune parti assai residuali ma comunque significative all’interno dell’assetto del Consiglio, avendo assunto unitariamente per quanto ci riguarda una traiettoria e un orizzonte che è quello di insistere su una linea che questo Consiglio regionale si è già dato e ha reso operativo nelle settimane passate che riguarda un ulteriore contesto di razionalizzazione all’interno degli assetti di funzionamento del Consiglio.
Grazie.
Nessuno intende parlare sulla proposta dell’onorevole Pacenza. Si prende atto che l’ordine del giorno viene esaurito, anche perché per quanto riguarda le nomine di competenza del Consiglio per come è informata l’Aula, con i provvedimenti votati nella precedente seduta riguardanti la soppressione dell’Arssa ecc, la legge 9, anche quei punti decadono e vanno riproposti attraverso bando.
Preso atto, pertanto, che i punti all’ordine del giorno sono esauriti, la seduta viene tolta.
Il Consiglio verrà convocato a domicilio.
Pizzini. All’assessore all'agricoltura e foreste. Per sapere – premesso che:
l’Arssa - Agenzia regionale per lo sviluppo dei servizi in agricoltura - con sede in Cosenza, in data 30 aprile u.s. è stata soppressa e posta in liquidazione, giusta emendamento al testo di Bilancio 2007 approvato in quella data dal Consiglio regionale della Calabria;
il Direttore generale dell’Arssa, forse ignaro dei provvedimenti varati dal Consiglio regionale della Calabria, e facendo formale riferimento ad una presunta delega da parte del Consiglio di amministrazione, ha nominato, con provvedimenti datati 30 aprile 2007, ben 12 nuovi dirigenti, benché sembri che la materiale redazione e protocollazione delle relative comunicazioni sia avvenuta, con data 30 aprile 2007, solo in data 3 maggio 2007;
le citate nomine prevedono una durata degli incarichi dirigenziali fino alla prossima riunione del Consiglio di amministrazione della stessa Arssa;
ove così fosse, tenuto conto della soppressione dell’Ente, nessun prossimo Consiglio di amministrazione ci sarà mai più, per cui la naturale conseguenza sembra essere quella che le 12 nomine rimarrebbero valide fino al pensionamento dei diretti interessati;
nel caso siano sussistenti i fatti sopra citati, si prefigurerebbe non solo la totale assenza di rispetto della volontà del Consiglio regionale ma, cosa ancor più preoccupante, una gravissima violazione di legge ed un preordinato danno erariale;
in ogni caso, non prefigurandosi per le citate 12 nomine alcun motivo di urgenza ed indifferibilità, l'ordinaria amministrazione di un Ente soppresso ed in liquidazione poteva ben essere assicurata e garantita dai 22 dirigenti attualmente ancora in servizio -:
- se sono legittimi gli atti predisposti dal Direttore generale dell’Arssa, ed in particolare se sono legittime le nomine di ben 12 nuovi dirigenti nello stesso giorno, ammesso che sia così, in cui il Consiglio regionale ne ha decretato la soppressione;
- se si intende comunque accertare, al di là di ogni ragionevole dubbio, la liceità dei comportamenti e degli atti adottati dal Direttore generale in relazione alle nomine dei 12 dirigenti nonché la sussistenza di reali motivi di opportunità, urgenza ed indifferibilità delle stesse;
- se si intende altresì accertare la reale presenza formale di una delega da parte del Consiglio di amministrazione, con la verifica dei presenti e degli eventuali assenti alla riunione, e le motivazioni di opportunità, urgenza ed indifferibilità con le quali detta delega sarebbe stata formalizzata.
(165; 03.5.2007)
Guagliardi. All’assessore al lavoro. Per sapere – premesso che:
- in base alla legge n 608 del 28.11.1996 e sue modifiche intervenute venivano presentati dall'Amministrazione comunale di Santa Sofia d'Epiro (CS) due progetti di Lavori socialmente utili a sollievo della disoccupazione intellettuale e di lunga durata. Il primo progetto, che prevedeva l’utilizzo di quindici lavoratori per l’inserimento di persone portatrici di handicap nelle scuole materne e dell’obbligo, veniva parzialmente approvato dalla Commissione Regionale per l’impiego di Reggio Calabria con verbale n. 354 del 17.07.1997 prevedendo, però, l’utilizzo di sole tre unità
1. Baffa Rita Maria, VI q.f.
2. Fabbricatore Antonia Francesca, VI q.f.
3. Godino Gennaro, V q.f.
Successivamente veniva proposto il secondo progetto che prevedeva la manutenzione ordinaria e straordinaria del bosco comunale sito nelle località Montagna e Serra di Zotto. Lo stesso, di durata di undici mesi, richiedeva l'utilizzazione di diciannove disoccupati di lunga durata, con le specifiche qualifiche di seguito riportate:
1. un istruttore direttivo responsabile con Laurea in Scienze Forestali, VIII Q.F.
2. due diplomati in Agraria, VI q.f.
3. sedici operai, III q.f.
- i succitati progetti venivano siglati anche dalle organizzazioni sindacali in data 05.06.1997.
- in seguito, il 10.06.1997, con delibera di Giunta comunale n. 198, veniva riapprovato il progetto originario, allo stato non portato a compimento a causa di insufficienza di fondi. I disoccupati di lungo termine individuati per detto progetto risultavano essere:
1. Azzinnari Angelo, dottore in scienze forestali, VIII q.f.
2. Miracco Maria Angela, diplomata in agraria, VI q.f.
3. Mazzuca Agostino, diplomato in agraria, VI q.f.
4. Baffa Anna, operaia, III q.f.
5. Baffa Franco, operaio, III q.f.
6. Basile Miracco Domenico, operaio, III q.f.
7. Bugliari Armenio Silvana, operaia, III q.f.
8. Buonofiglio Peppina, operaia, III q.f.
9. Cardillo Maria.. operaia, III q.f.
10. Godino Rosa, operaia. III q.f..
11. Marchianò Maria Antonietta, operaia, III q.f..
12. Conte Angelo (successivamente sostituito da Miracco Domenico), operaia. III q.f.
13. Ricioppo Giuseppe. operaio, III q.f.
14. Scorza Elvira, operaia, III q.f..
15. Fucile Lucia, operaia, III q.f.
16. Groccia Franchina, operaia, III q.f.
- successivamente, per problemi finanziari, le unità occupazionali del secondo progetto venivano ridotte da diciannove a quindici;
- con delibera di Giunta comunale n. 101 del 12.12.2000 veniva integrato nel secondo progetto il sig. Sica Nicola, proveniente dal comune di Vaccarizzo Albanese (CS), il quale svolge mansioni rispondenti alla q.f. posseduta;
a partire dalla delibera di Giunta comunale n. 37 del 29.05.2001, si riscontra che nelle richieste di proroga dei progetti le mansioni determinate, in alcuni casi. non rispecchiano le q.f. iniziali, ciò senza l'assunzione di alcun atto amministrativo che prevedesse il declassamento delle mansioni dei lavoratori medesimi;
- con delibera di Giunta comunale n. 1 del 10.01.2002 venivano modificate ulteriori mansioni che, anche queste. non rispecchiano le q.f. iniziali; né venivano proposte e/o deliberate variazioni delle mansioni che giustificassero ciò, provocando, di fatto, lo svolgimento di mansioni da parte di alcuni lavoratori non rispondenti alle rispettive q.f. (Basile Miracco Domenico, III q.f., svolge, tra l'altro. mansioni di VI q.f.; Godino Rosa, III q.f., svolge mansioni di VI q.f.; Marchianò Maria Antonietta, III q.f., svolge mansioni di VI q.f.).
- con delibera di Giunta comunale n. 52 del 01.07.2005 veniva integrata, proveniente dal Comune di Bisignano (CS), la sig ra Trotta Silvana, che svolge mansioni competenti con la q.f., posseduta,
- con delibera di Giunta comunale n. 55 del 1510712005 veniva integrato, proveniente dal Comune di Vaccarizzo Albanese, il sig. Murano Domenico, che svolge mansioni competenti con la q.f. posseduta;
- con deliberazione di Giunta regionale n. 186 del 20.03.2006 veniva proposta l’integrazione oraria dei lavoratori stessi con la conseguenza che le ore aggiuntive (dieci settimanali a carico della Regione) venivano retribuite in base alla q.f. posseduta; si richiedeva, quindi, alle Amministrazioni comunali la presentazione di progetti per l'incremento del normale orario settimanale;
- con delibera di Giunta comunale n. 41 del 03.05.2006 veniva approvato dal Comune di Santa Sofia d'Epiro ed inviato alla Regione l’obiettivo specifico dell'intervento con la definizione del piano finanziario, che prevedeva:
1. un declassamento di mansione da D3 a B1: Trotta Silvana
tre declassamenti di mansione da C1 a B1: Mazzuca Agostino. Miracco Maria Angela e Baffa Rita Maria
2. un declassamento di mansione da B3 a Bl: Godino Gennaro
3. una riconferma di mansione B1: Sica Nicola
undici progressioni di mansione da Al a Bl: Baffa Franco, Basile Miracco Domenico, Bugliari Armenia Silvana, Buonofiglio Peppina, Cardillo Maria, Godino Rosa, Marchianò Maria Antonietta, Miracco Domenico, Ricioppo Giuseppe, Scorza Elvira, Murano Domenica.
- ciò avveniva senza alcuna precedente deliberazione di Giunta comunale che ponesse in essere queste variazioni, e senza alcuna concertazione con le OO.SS.;
- con delibera di Giunta comunale n 57 del 22.08.2006
veniva rettificato tutto l'impianto del progetto presentato alla Regione, col
ritorno dei lavoratori alla loro q.f. iniziale, dimostrando così la totale
incapacità amministrativa nel compiere atti che venivano fatti e disfatti
provocando danni economici a quei lavoratori che per mesi avevano svolto
mansioni superiori senza la relativa adeguata remunerazione;
- con delibera di Giunta comunale n. 68 del 07.11.2006 venivano nuovamente ridefinite le mansioni senza previa concertazione con le parti sindacali:
1. Basíle Miracco Domenico, da Al a C1
2. Cardillo Maria, da Al a B1
3. Buonofiglio Peppina, da Al a B1
4. Godino Rosa, da Al a C1
5. Scorza Elvira, da Al a C1
- in virtù della stessa deliberazione, alcuni lavoratori svolgono finalmente le mansioni competenti, dopo anni in cui erano stati utilizzati in mansioni che la loro q.f. iniziale non prevedeva:
- come se ciò non bastasse, anche questo impianto veniva cambiato. Per la prima volta, il 09.01.2007 venivano contattati i sindacati per discutere e mansioni dei lavoratori. Dall'accordo con essi veniva fuori una delibera di Giunta comunale, la n. 2 del 11.01.2007, la quale prevedeva le seguenti ennesime variazioni:
1. Basile Miracco Domenico, da Al a C1
2. Cardillo Maria, da Al a B1
3. Buonofiglio Peppina, da Al a B1
4. Godino Rosa, da Al a C1
5. Scorza Elvira, da Al a B1
6. Godino Gennaro, da B3 a C1
7. Marchianò Maria Antonietta, da Al a C1
- in tutte queste modifiche è evidente la disattenzione dell'amministrazione che in ogni delibera modificativa, ignorando ciò precedentemente deliberato, ricollocava sempre i lavoratori alla posizione iniziale di q.f. disconoscendo le mansioni superiori svolte e le collocazioni varie susseguitesi. andando inoltre contro il Ccnl che recita "...la progressione verticale, disciplinata dall'art. 57 Ccnl costituisce una delle modalità di accesso alla categoria superiore, riservata al personale in servizio nella categoria immediatamente inferiore, secondo modalità concertate con le OO.SS. Tali regolamenti saranno ispirati a criteri di valutazione delle competenze professionali acquisite e conseguenti all'esperienza risultante dal curriculum del dipendente, verificate tramite apposite prove di esame, con adeguato riconoscimento della formazione certificata secondo il sistema dei crediti formativi...la progressione orizzontale, disciplinata dagli arti, 56 e 59 Ccnl deve avvenire attraverso meccanismi selettivi, attivati dall'amministrazione con cadenza biennale ed incentrati su criteri generali (in parte di tipo certificatorio ed in parte di tipo meritocratico, ma comunque orientati a far leva sul livello di professionalità di ogni dipendente) individuati all'interno dello stesso contratto nazionale";
- ció è inoltre confermato:
- dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 1999, dove si ribadisce che l'accesso ad una fascia funzionale superiore non può essere sottratto a forme di reclutamento;
- dalla sentenza della Corte costituzionale n.194 del 2002 che censura la prassi del doppio salto;
- dalla sentenza della Corte costituzionale n. 218 del 2002 dove la Corte ribadisce il divieto di disporre il passaggio a fasce funzionati superiori senza prevedere una selezione o verifiche attitudinali adatte a garantire l'accertamento dell'idoneità dei candidati in relazione ai posti da ricoprire;
- nello svolgimento delle proprie attività da parte degli Lsu è inoltre chiaro che non è stato e non é rispettato il disciplinare sull'utilizzo degli stessi che specificatamente prevede: “ciascun lavoratore socialmente utile o di pubblica utilità può essere impegnato nelle attività enucleate purché vi sia corrispondenza tra la qualifica posseduta al momento dell'avviamento in lavori socialmente utili o di pubblica utilità ed i requisiti professionali richiesti per lo svolgimento delle attività socialmente utili o di pubblica utilità cui viene destinato”;
- il d.lgs. n.165 del 30.03.2002 all'art. 52 dice espressamente “il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali é stato assunto, o alle mansioni considerate equi-valenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi..”.
- oltre a questa proliferazione di Delibere con cambio di mansioni, vi sono, a partire dall'anno 2005, numerosi ordini di servizio firmati, oltre che dal responsabile del servizio, anche dal Sindaco e da assessori, che confermano tutte le variazioni di mansioni per i lavoratori viste nelle precedenti delibere;
- accanto a ciò va evidenziata una gestione allegra del personale impegnato quasi mai sui progetti iniziali per i quali questi lavoratori sono stati inseriti nel bacino, come dimostra il mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato dal secondo progetto iniziale dopo oltre sette anni di lavoro. A ciò è sempre stato preferito l'uso dei lavoratori per altri fini (copertura posti vacanti nel pubblico impiego, ecc..,). Questo cattivo uso dei lavoratori è maggiormente dimostrato dalla lettera di richiamo dell’allora Sindaco (attuale Vice Sindaco) datata 3.06.2002, protocollo n. 167, con la quale lo stesso invitava i responsabili di servizio, tra cui l'allora Vice Sindaco (attuale Sindaco) ad “un utilizzo razionale e produttivo dei lavoratori lsu, in quanto ancora oggi si assiste ad una gestione confusionaria ed anarchica degli stessi, vanificando ogni tipo di intervento ed esponendo, in molte occasioni, la p. a. ad un comportamento che rasenta il ridicolo”
- a segnare, ancora di più- le scellerate scelte dell'amministrazione verso gli Lsu sta il fatto che, nonostante la richiesta di alcuni di essi (Mazzuca Agostino in primis) di cambiamento dell'orario e/o dell'attività lavorativa da produrre, come da lettera del 30.01.2007 prot. 354, cosa tra l'altro espressamente riconosciuta dal disciplinare regionale di utilizzo degli stessi, l’amministrazione si dimostra sempre lontana dalle esigenze dei lavoratori;
- nonostante, quindi, gli Lsu svolgano il 90 per cento circa dei servizi utili per la comunità locale, provocando un notevole risparmio finanziario da parte dell'Ente (il quale da anni, pur con carenza di personale, non indìce pubblici concorsi), lo stesso li gestisce a proprio modo e piacere ignorando le più fondamentali regole che persistono in un rapporto lavorativo tra l’Ente ed i lavoratori, offendendo le loro dignità professionali ed umane -:
se si intende:
- verificare quanto nella presente interrogazione denunciato;
- produrre eventuali iniziative istituzionali atte a riportare la gestione degli Lsu-Lpu di Santa Sofia d'Epiro nella trasparenza e nel pieno rispetto delle regole che ne disciplinano l'utilizzo.
(166; 14.5.2007)
II Consiglio Regionale della Calabria
Considerato
- che grazie ad un vasto movimento internazionale contrario alla pena di morte e grazie in particolare alle iniziative di Nessuno Tocchi Caino, si sono realizzate oggi le condizioni nettamente più favorevoli all'approvazione da parte dell'Assemblea Generale dell'Onu di una Risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali, in vista della totale abolizione della pena di morte, che si calcola raccoglierebbe da 99 a 106 voti a favore, mentre i voti contrari sarebbero tra i 61 e i 68 e le astensioni tra le 16 e le 24;
- che la Risoluzione potrebbe avere fin dall'inizio la co-sponsorizzazione dei 92 Paesi che ininterrottamente dal 1997 al 2005 a Ginevra, alla Commissione diritti umani dell'Onu, hanno approvato una Risoluzione a favore della Moratoria;
- che nel 1994 la Risoluzione per la Moratoria Onu mancò il successo per soli 6 voti, 4 dei quali di Paesi europei abolizionisti:
- che nel 1999, la Risoluzione già depositata e con la certezza di essere approvata, fu ritirata dall'Italia su pressione di alcuni Paesi europei contrari alla Moratoria;
- che nel 2003 il Governo italiano bloccò la Risoluzione per la contrarietà di 6 Paesi Ue,
- che il rinvio di anno in anno del voto all'Onu, per ampliare un fronte di Paesi favorevoli alla moratoria, ormai da anni già vincente, o per avere l'improbabile unanimità dei Paesi Ue, comporta ogni anno l'uccisione di 5-6 mila persone già condannate a morte.
Preso atto
- che la Camera dei deputati, con la Mozione approvata all'unanimità il 27 luglio 2006, ha dato mandato al Governo di presentare nella sessione in corso dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite un testo di Risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali, in vista della totale abolizione della pena di morte;
- che tale mandato è stato ribadito il 19 ottobre 2006 all'unanimità dalla Commissione esteri della Camera;
- che il 2 gennaio 2007 il Governo italiano si è impegnato con una nota ufficiale ad ottemperare al mandato della Camera dei deputati attraverso la presentazione all'Onu della proposta di Risoluzione;
- che il 1° febbraio 2007 una Risoluzione del Parlamento europeo, di pieno avallo dell'iniziativa italiana di presentazione nella sessione in corso all'Onu di un testo dì Risoluzione sulla Moratoria è stata approvata con 591 voti favorevoli, 45 contrari e 31 astensioni;
- che il 10 aprile il Sudafrica ha deciso di affiancare l'Italia come co-sponsor di un testo di Risoluzione per la Moratoria universale, sollecitandone la presentazione immediata all'Assemblea Generale dell'Onu;
- che un convinto sostegno all'iniziativa italiana per la Moratoria é stato espresso, tra gli altri, dal Presidente della Commissione dell'Unione Europea, José Manuel Barroso, e dal Segretario generale del Consiglio d'Europa, Terry Davis.
Accoglie
l'invito rivolto dal Consiglio regionale della Lombardia a tutte le Regioni dei Paesi membri del Consiglio d'Europa, con la Mozione approvata all'unanimità il 13 febbraio 2007, a sostenere e spronare il Governo italiano a presentare la Risoluzione per la Moratoria nella sessione in corso dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nonché a sottoscrivere l'appello internazionale per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali rivolto al Segretario Generale dell'Onu.
Sollecita
il Governo ad ottemperare al mandato ricevuto dalla Carriera dei Deputati e a farsi forte del sostegno del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa, con la presentazione immediata da parte dell'Italia, anche come membro temporaneo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in associazione con il Sudafrica e coinvolgendo altri Paesi di tutti i Continenti, e senza subordinare l'iniziativa ad una improbabile unanimità dei Paesi membri dell'Unione Europea, un testo di Risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali, affinché sia votata nella sessione in corso dell'Assemblea Generale dell'Onu.
Impegna i Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale
- a trasmettere con urgenza la presente Mozione ai Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Affari Esteri, ai Presidenti della Camera e del Senato e al Presidente della Repubblica;
- a trasmettere l'appello internazionale al Segretario Generale delle Nazioni Unite.
(37; 14.5.2007) Guagliardi