VIII legislatura

5.

Seduta di lunedì 13 giugno 2005

Presidenza del Presidente Giuseppe Bova

La seduta inizia alle 15,17

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Legge il verbale della seduta precedente.

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

(Interruzione dell’onorevole Vilasi)

Lei è distratto e questa distrazione mi costringe ad interrompere la lettura. Le comunicazioni sono una cosa differente dalla conoscenza che lei o tutti noi ne abbiamo degli argomenti.. Questa è la prassi e la regola.

Riprende la lettura delle comunicazioni

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

PRESIDENTE

Non essendoci in Aula il numero legale la seduta è aggiornata di un’ora.

La seduta sospesa alle 15,50 è ripresa alle 17,50

Comunicazioni – Seguito

PRESIDENTE

Legge un seguito di comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Aggiungo ai colleghi che non era il caso di lasciarsi andare a manifestazioni di protesta che non so come definire, perché noi eravamo…

(Interruzione del consigliere Senatore)

Mi faccia parlare. Io a quest’ora non ho ancora le comunicazioni dei gruppi per quanto riguarda…

(Interruzione)

…lei faccia il consigliere a fare il Presidente, ci penso io. Stia tranquillo, questo lo verificheremo, lei in Aula deve tenere un atteggiamento consono all’ambito istituzionale che questo consesso rappresenta, e al fatto che è consigliere regionale.

(Vivaci e ripetute proteste da parte del consigliere Senatore)

Io sono consigliere della Regione Calabria, non so di che parla lei. Io sono consigliere della Regione Calabria, italiano e calabrese come è lei, né più né meno. Altri riferimenti con me non ne può fare così come io non ne faccio con lei.

La prego per l’avvenire di tenere un atteggiamento consono al ruolo che svolge, come lo è sempre lei, non ho dubbi, per come lei sta a casa sua che ci sa stare bene e per come lei ha bene operato nelle sue funzioni, così deve fare qui.

(Interruzione)

Non ho a quest’ora i nomi per poter procedere con l’ordine del giorno.

(Interruzione)

Lei sa che per poter procedere all’elezione degli Uffici di Presidenza delle varie Commissioni questa Presidenza deve avere i nominativi assegnati dai gruppi non da me.

Quello che debbo fare io lo so io non me lo deve dire lei.

(Interruzione)

Le chiedo scusa onorevole Senatore, ancora il gruppo di Alleanza nazionale, di cui lei fa parte, non mi ha dato i nominativi…

(Interruzione)

Come non le interessa? Ma che appello faccio se il suo gruppo non mi ha dato i nomi? E’ singolare il suo atteggiamento.

Prego, onorevole Chieffallo.

Leopoldo CHIEFFALLO

Trattandosi di una seduta in cui si devono nominare le Commissioni, quindi adempiere ad obblighi istituzionali importanti, i gruppi sono riuniti per stabilire le cose da farsi, credo che sarebbe opportuno concedere loro ancora una mezzora di tempo, per poter far quadrare le posizioni politiche. Così evitiamo in Aula di discutere inutilmente di cose che poi potrebbero far sorgere equivoci.

PRESIDENTE

Sulla proposta dell’onorevole Chieffallo ci sono osservazioni o controproposte? Siccome l’Aula si autodetermina pongo in votazione la proposta avanzata dall’onorevole Chieffallo che ha chiesto un aggiornamento di mezz’ora dei lavori…

Leopoldo CHIEFFALLO

Chiederei un aggiornamento di un’ora, via per essere più sicuri, alle 19 esatte si rientrerà in Aula.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta dell’onorevole Chieffallo.

(Il Consiglio approva)

La seduta sospesa alle 17,57 è ripresa alle 19,30

PRESIDENTE

La seduta riprende, prego i colleghi di prendere posto.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della prima Commissione consiliare permanente – Politica istituzionale” (art. 30 del Regolamento interno)

PRESIDENTE

Si passa al primo punto all’ordine del giorno che recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della prima Commissione consiliare permanente - Politica istituzionale” (art. 30 del Regolamento interno).

Ricordo che si vota a scrutinio segreto. Con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della prima Commissione. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il maggior numero di voti e il secondo per il numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente.

Chiamo i consiglieri più giovani, De Gaetano e Cherubino, a svolgere le funzioni di scrutatori.

Si distribuiscano le schede.

 (Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 44. Hanno riportato voti i consiglieri Giamborino Pietro 23, Morelli Francesco 13, Tallini Domenico 7. Scheda bianca 1.

Pertanto proclamo eletto Presidente della prima Commissione consiliare - Politica istituzionale - l’onorevole Giamborino Pietro e Vicepresidente l’onorevole Morelli Francesco.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della prima Commissione consiliare permanente” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il secondo punto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della prima Commissione consiliare permanente - Politica istituzionale” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo, a scrutinio segreto. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 46. Hanno riportato voti i consiglieri: La Rupa Franco 27, Pizzini Antonio 1, Demetrio Naccari 1, Tallini Domenico 2. Schede bianche 15.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della prima Commissione consiliare permanente - Politica istituzionale - l’onorevole Franco La Rupa.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della seconda Commissione consiliare permanente - Sviluppo economico” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il terzo punto all’ordine del giorno recita Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della seconda Commissione consiliare permanente - Sviluppo economico” (art. 30 Regolamento interno).

Con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della seconda Commissione. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il numero maggiore di voti e il secondo per numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 46. Hanno riportato voti i consiglieri: Naccari Demetrio 28, Talarico Francesco 16. Schede bianche 2.

Pertanto proclamo eletto Presidente della seconda Commissione consiliare permanente - Sviluppo economico - l’onorevole Naccari Demetrio e Vicepresidente l’onorevole Talarico Francesco.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della seconda Commissione consiliare permanente – Sviluppo economico(art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il quarto punto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della seconda Commissione consiliare permanente – Sviluppo economico” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 48. Hanno riportato voti i consiglieri: Cherubino Cosimo 28, Gallo Dionisio 1, Gentile Giuseppe 1. Schede bianche 14. Schede nulle 4.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della seconda Commissione - Sviluppo economico - l’onorevole Cherubino Cosimo.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 14/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della terza Commissione consiliare permanente - Servizi sociali” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il quinto punto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 14/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della terza Commissione consiliare permanente – Servizi sociali” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota a scrutinio segreto. Con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della terza Commissione. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il maggior numero di voti e il secondo per il numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 47. Hanno riportato voti i consiglieri: Amato Pietro 28, Aiello Pietro 17. Schede bianche 2.

Pertanto proclamo eletto Presidente della terza Commissione consiliare permanente - Servizi sociali - l’onorevole Amato Pietro e Vicepresidente l’onorevole Aiello Pietro.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 15/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della terza Commissione consiliare permanente - Servizi sociali” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il sesto punto all’ordine del giorno recita Proposta di provvedimento amministrativo numero 15/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della terza Commissione consiliare permanente - Servizi sociali” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 43. Hanno riportato voti i consiglieri: Censore Bruno 25, Pizzini Antonio 1, Gallo Dionisio 2. Schede bianche 15.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della terza Commissione permanente - Servizi sociali - l’onorevole Bruno Censore.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 16/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quarta Commissione consiliare permanente – Politica ambientale” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il settimo punto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 16/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quarta Commissione consiliare permanente – Politica ambientale” (art. 30 Regolamento interno)

Con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della quarta Commissione. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il numero maggiore di voti e il secondo per numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 44. Hanno riportato voti i consiglieri: Sulla Francesco 26, Senatore Pasquale 15. Schede bianche 3.

Pertanto proclamo eletto Presidente della quarta Commissione consiliare permanente – Politica ambientale - l’onorevole Sulla Francesco e Vicepresidente l’onorevole Senatore Pasquale.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 17/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della quarta Commissione consiliare permanente – Politica ambientale” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto otto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 17/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della quarta Commissione consiliare permanente – Politica ambientale” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 43. Hanno riportato voti i consiglieri: Chiarella Egidio 24, Lo Moro Doris 1. Schede bianche 18.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della quarta Commissione consiliare permanente – Politica ambientale - l’onorevole Chiarella Egidio.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 18/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quinta Commissione consiliare permanente” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto nove all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 18/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quinta Commissione consiliare permanente” (art. 30 Regolamento interno).

Con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della quinta Commissione. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il numero maggiore di voti e il secondo per numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 43. Hanno riportato voti i consiglieri: Magarò Salvatore 27, Pizzini Antonio 15. Schede bianche 1.

Pertanto proclamo eletto Presidente della quinta Commissione consiliare permanente l’onorevole Magarò Salvatore e Vicepresidente l’onorevole Pizzini Antonio.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 19/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della quinta Commissione consiliare permanente” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto dieci all’ordine del giorno recita Proposta di provvedimento amministrativo numero 19/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della quinta Commissione consiliare permanente” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 44. Hanno riportato voti i consiglieri: De Gaetano Antonino 27, Bova Giuseppe 3, Chieffallo 1. Schede bianche 12. Schede nulle 1.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della quinta Commissione consiliare permanente l’onorevole De Gaetano Antonino.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 20/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della sesta Commissione consiliare permanente – Affari della Unione europea e relazioni con l’estero” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto undici all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 20/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della sesta Commissione consiliare permanente - Affari della Unione europea e relazioni con l’estero” (art. 30 Regolamento interno).

Con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della sesta Commissione. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il numero maggiore di voti e il secondo per numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 43. Hanno riportato voti i consiglieri: Frascà Liliana 30, Chieffallo Leopoldo 13.

Pertanto proclamo eletta Presidente della sesta Commissione consiliare permanente - Affari della Unione europea e relazioni con l’estero - l’onorevole Liliana Frascà e Vicepresidente l’onorevole Chieffallo Leopoldo.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 21/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della sesta Commissione consiliare permanente - Affari della Unione europea e relazioni con l’estero” (art. 30 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto dodici all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 21/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della sesta Commissione consiliare permanente - Affari della Unione europea e relazioni con l’estero” (art. 30 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 43. Hanno riportato voti i consiglieri: Feraudo Maurizio 26, Fedele Luigi 1, Gentile Giuseppe 1. Schede bianche 15.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della sesta Commissione consiliare permanente - Affari della Unione europea e relazioni con l’estero - l’onorevole Maurizio Feraudo.

(Applausi)

Presidenza del Vicepresidente Francesco Fortugno

Proposta di provvedimento amministrativo numero 22/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria” (art. 33 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto tredici all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 22/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria” (art. 33 Regolamento interno).

Anche qui, con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il numero maggiore di voti e il secondo per numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 46. Hanno riportato voti i consiglieri: Guerriero Giuseppe 32, Gallo Dionisio 13. Schede bianche 1.

Pertanto proclamo eletto Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria l’onorevole Guerriero Giuseppe e Vicepresidente l’onorevole Gallo Dionisio.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 23/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere Segretario della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria” (art. 33 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Il punto 14 all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo n. 23/8^ d’Ufficio, recante – “Elezione del consigliere Segretario della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria” (art. 33 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione per scheda sul provvedimento amministrativo n. 23/8” – “Elezione del consigliere Segretario della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria”: presenti e votanti, 44; hanno riportato voti: Acri Antonio 29; Stillitani Francescantonio 2; Nucera Giovanni 1; Gentile Giuseppe 1; schede bianche 11.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della Commissione, l’onorevole Acri Antonio.

(Applausi)

Per questione pregiudiziale

(Interruzione dell’onorevole Dima)

PRESIDENTE

Mi dispiace, siamo in votazione e non posso darle la parola…

Giovanni DIMA

Presidente, non siamo in votazione perché il punto è stato esaurito; c’è l’altro punto il 15…

PRESIDENTE

Votiamo per la proposta numero 15…

Giovanni DIMA

Presidente, non siamo in votazione…

PRESIDENTE

Dobbiamo continuare a votare.

Giovanni DIMA

No, non siamo in votazione!

PRESIDENTE

Si vota il provvedimento numero 15. Potete distribuire le schede?

(Vengono distribuite le schede)

(Interruzione dell’onorevole Dima)

Mi dispiace, non le posso dare la parola.

La prego di non disturbare perché siamo in fase di votazione. Quindi la ringrazio, lei è così gentile e garbato!

(Interruzione dell’onorevole Nucera)

Onorevole Nucera, la prego di non disturbare. Non si alteri, altrimenti starà male! Stia tranquillo! Stia sereno e tranquillo! Siamo in fase di votazione e non do la parola né a lei né agli altri! Quindi il discorso è chiuso! La ringrazio: se si vuole sedere… e non disturbi!

(Vivace scambio di battute fra alcuni consiglieri di minoranza e il Presidente)

Presidenza del Presidente Giuseppe Bova

PRESIDENTE

Consigliere segretario, faccia la chiama…

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama..

(Segue la votazione)

Alberto SARRA

Presidente, si è esaurito un punto all’ordine del giorno, ancora non si è passati al successivo…

(Interruzione)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Collega Aiello, io prendo ordini dal Presidente dell’Assemblea, il quale mi ha invitato a fare la chiama e la sto facendo.

Alberto SARRA

Chiedo la parola…

(Interruzioni)

Chiedo la parola per mozione d’ordine.

(Interruzione dell’onorevole Dima)

(Continue interruzioni dai banchi della minoranza)

Alberto SARRA

Abbiamo chiesto la parola per mozione d’ordine!

Antonio BORRELLO

Non posso darla io, collega!

(Interruzione)

Se il Presidente mi invita ad interrompere la chiama…

PRESIDENTE

Consigliere Segretario, per favore, non interloquisca, faccia la chiama!

Alberto SARRA

Ma si è esaurito l’ordine del giorno!

(Continue proteste dai banchi della minoranza)

Alberto SARRA

Presidente, non funziona così! Si è esaurito il punto 14… Abbiamo chiesto la parola per mozione d’ordine.

(Interruzione)

Chiedo la parola per dichiarazione di voto.

Giovanni DIMA

Presidente, dichiarazione di voto!

(Vivaci scambi di battute tra alcuni consiglieri di minoranza e il Presidente)

Alberto SARRA

Sulla proposta posso dire la mia?! Ma non è un unico punto, Presidente, sono tanti! Abbiamo esaurito il precedente…

PRESIDENTE

Non è così!

Alberto SARRA

Ma perché non è così! E’ un’altra proposta! Si deve ricostituire il seggio!

(Interruzione)

Non è vero, è un’imposizione che state facendo! Ma noi interveniamo per mozione d’ordine!

(Interruzione)

Abbiamo il diritto di esprimere …

Giovanni DIMA

Vogliamo annunciare il nostro pensiero…

Alberto SARRA

Ma se io esprimo un voto, posso dire il perché?!

Giovanni DIMA

I punti sono singoli… d’altronde stavamo facendo…

(Interruzione del Presidente Bova)

Alberto SARRA

Non è vero! E’ un punto diverso, si ricostituisce il seggio… Non è una proposta unica, sono tante proposte. Ma perché non posso esprimere su una proposta un mio pensiero sul Regolamento?

(Vivaci scambi di battute tra alcuni consiglieri di minoranza e il Presidente)

Io mi esprimo sull’articolo 34 del Regolamento.

(Interruzione)

No, Presidente, è un altro punto!

Io chiedo ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento che abbiamo votato e voglio esprimere un mio pensiero, voglio dire perché… voglio esprimere un mio pensiero…

PRESIDENTE

Il voto è segreto ed il seggio elettorale è costituito…

Alberto SARRA

Certo, ma è per mozione d’ordine che chiedo la parola, Presidente! L’articolo 34, secondo me, dice una cosa: posso esprimerlo o non posso neanche dire questo?!

(I capigruppo, assieme ad alcuni consiglieri di minoranza, si portano al banco della Presidenza)

PRESIDENTE

I consiglieri che avevano chiesto la parola hanno chiarito al banco della Presidenza, assieme agli altri capigruppo, che intendevano richiederla sulla base dell’articolo 55, “questione pregiudiziale, sospensiva e regolamentare”. Facendo riferimento a questo articolo i consiglieri che hanno chiesto la parola, possono parlare due a favore della proposta pregiudiziale e due contro.

Chiarisco che, siccome la pregiudiziale vuole avanzare una proposta di merito, di contro ci potrà essere la risposta dei consiglieri della maggioranza a quello che i consiglieri di minoranza, che avevano chiesto la parola, andranno a proporre da qui a poco.

La parola all’onorevole Dima.

Giovanni DIMA

Presidente, colleghi della maggioranza, rispetto a questo punto, che poi è il punto 15 relativamente all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza e ovviamente anche il punto successivo, il sedicesimo, perché il sedicesimo poi è legato alla elezione del segretario di questa Commissione, volevamo porre all’Aula, quindi alla maggioranza, una questione che riteniamo fondamentale nel rapporto fra maggioranza e minoranza.

Giusto per entrare subito nel merito ed anche per sottolineare il fatto che noi abbiamo contribuito celermente a consumare gran parte dell’ordine del giorno, perché abbiamo capito le esigenze della maggioranza rispetto alla composizione degli Uffici di Presidenza delle sette precedenti Commissioni, abbiamo immaginato, con neanche tanta fantasia, con un ragionamento abbastanza banale, per certi aspetti, ovvio, scontatissimo, di proporre al Consiglio regionale, quindi soprattutto alla maggioranza, se ci sono le condizioni perché, per quanto riguarda quest’ultima Commissione, quindi il punto 15 e il punto 16, si possano invertire i rapporti di forza fra maggioranza e opposizione, in altri termini dare la Presidenza di questa Commissione ad un esponente della minoranza e, di conseguenza, la Vicepresidenza ad un componente della maggioranza.

Ritengo questa proposta, per quanto semplice – così come dicevo poco fa –, abbastanza banale, carica di significato politico, non foss’altro proprio perché stiamo per votare la Commissione speciale di vigilanza, che è di recente istituzione, sulla base del nuovo Regolamento consiliare, che diventa per certi aspetti una sorta di novità assoluta nella storia del Consiglio regionale della Calabria e che nell’ottava legislatura, quella che abbiamo inaugurato qualche giorno fa, potrebbe diventare un’occasione per favorire e sollecitare quel giusto equilibrio fra maggioranza e minoranza, nella corretta visione istituzionale alla base di un ragionamento che noi riteniamo fondamentale per i giusti rapporti fra maggioranza e minoranza.

Mi fermo qui, la mia proposta è abbastanza chiara e, a questo punto, propongo al Consiglio regionale della Calabria di favorire questo percorso di equilibrio fra minoranza e maggioranza, dando poi la Presidenza di questa Commissione alla minoranza, che ovviamente per indicazione elettorale, per esito elettorale, per ruolo istituzionale dovrà svolgere nei prossimi cinque anni una funzione di opposizione e va da sé che una Commissione di vigilanza contempla al meglio questa funzione per la minoranza.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Sarra.

Alberto SARRA

Intervenivo non perché il pensiero dell’onorevole Dima avesse bisogno di un’ulteriore specificazione, ma soltanto per offrire alla vostra valutazione alcune riflessioni che giudico imprescindibili. In particolare, faccio riferimento all’articolo 34 del Regolamento che è stato approvato recentemente in quest’Aula e che prevede l’istituzione della Commissione speciale di vigilanza.

Questa Commissione speciale di vigilanza, peraltro richiamata nella rubricazione del punto all’ordine del giorno che è giunto in discussione, tra le altre funzioni e tra le altre attività, deve – e leggo testualmente – “svolgere specifiche attività di studio, di istruzione, di controllo e di vigilanza”.

Ora voglio fare e partecipare a voi questa semplice riflessione: una Commissione, che ha tra i suoi precipui compiti e doveri quello del controllo e della vigilanza, come può svolgere in maniera asettica e oggettivamente valida quest’opera di controllo e di vigilanza, quando sulla stessa maggioranza ineriscono i compiti di controllore e controllato? Cioè avremmo una ipotesi paradossale di immedesimazione, di identificazione dello stesso ruolo in capo allo stesso organismo.

Allora mi chiedo: come si può correttamente interpretare l’articolo 34 e quello che lo precede – faccio riferimento al 32 – che parla proprio della funzione delle Commissioni speciali? Perché, attenzione, colleghi consiglieri, di Commissione speciale stiamo parlando, perché noi non abbiamo chiesto la parola sulle Commissioni ordinarie permanenti, ma la chiediamo sulla Commissione speciale che prevede una funzione ed un’attività specifica che, peraltro, viene legislativamente predeterminata e, attenzione, questo Regolamento è stato approvato da quest’Aula senza che fosse preventivamente passato al vaglio della Commissione competente, quindi strozzando un dibattito che porta poi ad un’interpretazione che è – se mi consentite, usando un eufemismo – alquanto superficiale, tant’è vero che, in qualche modo, con l’approvazione di questo punto all’ordine del giorno viene meno la funzione per la quale questa Commissione nasce e che giustifica la ratio stessa della sua nascita.

Allora mi chiedo, se così è, perché dobbiamo continuare a porre in essere degli strumenti che si rivelano fatali per il buon andamento e l’efficacia dell’azione amministrativa? Noi abbiamo controllore e controllato che si identificano e, attenzione, perché la mia è una preoccupazione di approccio che voi avete e che istituzionalizzate: strozzate un dibattito e me ne duole, perché avete approvato una legge – e anche questa è arrivata in Aula senza la preventiva discussione in Commissione – che paralizzerà l’attività dell’ente e, paralizzando l’attività dell’ente, creerà un’anabolizzazione del contenzioso che porterà a conseguenze nefaste per la Regione Calabria. E fate attenzione, perché avete istituzionalizzato un istituto che non ha cittadinanza nel nostro diritto, la decadenza ope legis: attenzione, da noi non esiste la revoca o la decadenza, senza che vi sia preventivamente un procedimento o un provvedimento motivato.

Quindi noi, parlando proprio di questo, chiediamo che vi sia un atteggiamento istituzionalmente corretto nei confronti dell’applicazione del Regolamento e di quello che il Regolamento prevede, anche e soprattutto di quello che prevede la Carta fondamentale, la Costituzione che viene palesemente e reiteratamente violata in quest’Aula e noi dobbiamo innescare tutti quei procedimenti che prevedono il giudizio di incostituzionalità, stimolando il Governo e l’attenzione vostra su questo.

Allora il mio è un intervento accorato, così come accorato è stato l’intervento del collega Dima, perché credo che non sia un buon segnale quello di non discutere, è un momento istituzionale imprescindibile quello della discussione, dello scambio. Questa è cultura. Voi state approvando l’istituzione di una Commissione speciale di vigilanza che, così come viene prevista, porterà alla mancanza di controllo.

Allora attenzione, se è questo quello che si vuole, lo si dica; se non si vuole il controllo, se non si vuole la vigilanza, questo significa già nella prima applicazione mortificare l’essenza stessa di questo Regolamento che nella scorsa seduta è stato approvato.

Io credo che vi siano delle motivazioni valide, sostanziali e dal punto di vista giuridico e ancor prima dal punto di vista logico. Noi non possiamo procedere ad una identificazione del momento del controllo con quello di chi deve eseguire, perché questo castrerebbe l’attività della Commissione e, addirittura, al punto c) questa Commissione avrebbe dovuto verificare l’efficacia della legislazione regionale.

Mi chiedo con queste disposizioni, con questa interpretazione, con questa applicazione quale verifica andremo a fare!

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Pacenza.

Franco Mario PACENZA

Presidente, in premessa vorrei far rilevare che, probabilmente, l’eccessiva disponibilità della Presidenza ci porta a discutere in modo improprio, difatti, i colleghi consiglieri possono costatare che a fianco al Presidente c’è l’urna con le schede già votate e votate non solo dalla maggioranza, ma anche dalla minoranza, tant’è, quindi, che siamo in un’altra fase. Tuttavia, siccome non voglio sfuggire all’interrogativo posto perché, sul piano squisitamente della civiltà istituzionale, ci trova sensibili, quindi anche su questa parte della discussione, vorrei ricordare che persino in fase di elaborazione statutaria ci si interrogava sulla funzione delle opposizioni, cioè di come controbilanciare, di come esaltare in un sistema di alternanza e dentro un sistema maggioritario, sia le funzioni di governo che quelle di controllo.

Nello specifico, però, vorrei ricordare all’onorevole Sarra che, quando legge il comma 3 dell’articolo 34, ad un certo punto si ferma alla parola “vigilanza”, esalta le funzioni di controllo e di vigilanza, ma non dice l’oggetto. La vigilanza e il controllo di che cosa, onorevole Sarra?! Allora, leggiamolo il comma 3 dell’articolo 34: “Svolge specifiche attività di studio, di istruzione, di controllo e di vigilanza sugli atti di programmazione”. La programmazione non è uno strumento che può vedere fuori l’attività di governo sulle funzioni di programmazione economico-sociale della Regione e degli enti e delle aziende e lei, siccome per esempio, assieme al collega Dima, ha avuto anche responsabilità di governo in questa Regione, sa bene che bel ginepraio c’è negli enti strumentali in Calabria. Quindi non è – come vedete – una funzione monocratica di vigilanza astratta, è dentro una funzione di nuova istituzione, ma che ha queste connotazioni, ha queste caratteristiche, che sono strumenti che non possono che avere dentro la funzione di governo il riferimento principe, quindi sul piano concettuale che ci possano e ci debbano essere strumenti a sostegno.

E, per esempio, quando si parla di Commissioni speciali di vigilanza, di norma si fa riferimento allo strumento di opposizione e, nella codificazione, si fa riferimento al fatto che quella Commissione speciale rientrerebbe nella fattispecie. Noi abbiamo avuto negli anni anche la costituzione di Commissioni speciali, vorrei ricordare che anche quando queste, in altra epoca, sono state costituite sono state assoluto appannaggio della maggioranza. Ma io non sono per questa impostazione, quindi siamo dentro un percorso che non ha le contraddizioni che si vorrebbero fare emergere.

Quando si dice che esprime pareri sui procedimenti legislativi, ma, se permettete, volete che una maggioranza possa rinunciare ai procedimenti e ai pareri legislativi?! Ma può esistere una funzione, per esempio, di interdizione rispetto all’attività legislativa di una maggioranza?! A me pare che sia chiaro lo scenario dentro cui ci siamo mossi e dentro cui ci muoviamo, senza con questo essere sordi non ad una rivendicazione, perché noi non la viviamo così, non la consideriamo una rivendicazione; riteniamo che si possano immaginare e costruire anche strumenti in grado di trovare sedi di controllo che vedano uno sfogo dentro l’attività dell’opposizione. Invece penso che nello specifico, al di là del fatto che ci sono già le schede da scrutinare, dentro il percorso ci sia da parte della maggioranza un atteggiamento corretto ed anche di grande sensibilità.

PRESIDENTE

Siccome è formalmente sollevata una questione pregiudiziale, la pongo in votazione, nel senso che chi è d’accordo con la proposta avanzata dal collega Dima vota a favore, chi non è d’accordo vota contro, chi invece non ha ancora un’opinione si astiene.

(Il Consiglio non approva)

A questo punto, visto che è respinta…

Gesuele VILASI

Chiedo di intervenire sull’ordine dei lavori.

PRESIDENTE

Noi abbiamo sollevato questioni pregiudiziali, abbiamo già votato, a questo punto altre questioni pregiudiziali e sospensive non se ne possono sollevare, per lo stesso articolo. Sembra che ogni volta capitiamo io e lei…!

(Interruzione dell’onorevole Vilasi)

Perfetto, ora me l’ha detto. Se noi abbiamo votato, possiamo continuare come prima…

(Interruzione dell’onorevole Vilasi)

Capisco che le sembro – e non solo a lei – figlio di un dio minore, però come è possibile, nel momento in cui un’Aula respinge una pregiudiziale, sollevare un’altra questione, così come lei fa!

(Interruzione dell’onorevole Vilasi)

Ma si è già deciso su quello…

(Interruzione dell’onorevole Vilasi e dell’onorevole Dima)

Onorevole Dima, non le posso dare la parola, perché…

(Interruzione dell’onorevole Dima)

Ci siamo espressi su una questione, al di là come si è visto, eccetera

Giovanni DIMA

Può anche non condividere

PRESIDENTE

No, faccio un’eccezione formale, non nel merito, non mi è consentito entrare nel merito. Qui ho quarantasei consiglieri che già su quel punto si sono pronunciati e ha votato anche lei, onorevole Dima…

(Interruzione dell’onorevole Dima)

Come no! Ci sono quarantasei schede!

Giovanni DIMA

Io non ho mai consegnato la scheda!

VILASI Gesuele

Neanch’io!

Giovanni DIMA

Io volevo proprio facilitare il suo compito…

(Interruzioni)

PRESIDENTE

Fermo restando che si è votato, siccome non vogliamo neanche l’ombra di un dubbio, allora io, d’ufficio, dico di annullare quell’elezione e immediatamente distribuire le schede per votare.

(Interruzione dell’onorevole Dima)

No, abbiamo già votato su questo!

(Interruzione dell’onorevole Dima)

No, e finiamola!

Giovanni DIMA

Vilasi deve andare ai voti, Presidente

PRESIDENTE

Onorevole Dima, nel momento in cui…

(Interruzioni dai banchi della minoranza)

E’ una chiara impostazione dilatoria! Non è che dobbiamo andare avanti così, siamo tutti adulti! Noi ci siamo pronunciati su quel punto, abbiamo ascoltato, io sapevo qual era la pregiudiziale, comunque abbiamo concordato, si è espressa una valutazione da parte dell’onorevole Pacenza, ed è stato opportuno che ci sia stata, abbiamo potuto costatare che su quel punto la maggioranza intende passare al voto. L’elemento di inversione dell’ordine del giorno può avvenire dopo questo voto.

Giovanni DIMA

No, perché non si è passati al punto… …lui può intervenire…

Alberto SARRA

Anzi potrebbe intervenire più di una volta, perché è…

PRESIDENTE

No, siccome si sta ispessendo una interpretazione del Regolamento che non ha precedenti e che è solo dilatoria, per quanto mi riguarda dico di distribuire le schede e di passare al voto…

Alberto SARRA

Ma che sia dilatoria è un suo parere personale!

PRESIDENTE

La questione pregiudiziale ha la precedenza su tutto. Nel momento in cui…

(Interruzione dell’onorevole Dima)

Nel momento in cui abbiamo votato, abbiamo già manifestato una volontà precisa, perché lei e tutti noi abbiamo discusso non dell’inversione, ma di come dovevamo risolverla e, nella risposta della maggioranza di quest’Aula, c’è già una risposta netta sul fatto di come si intende procedere, e si intende procedere subito. Siccome il Regolamento…

Alberto SARRA

Ciascun consigliere regionale…

PRESIDENTE

E’ vero!

(Interruzioni)

Possiamo distribuire le schede, per favore?

(Interruzione di registrazione)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

riguarda il punto quindici all’ordine del giorno.

Alberto SARRA

E lei è il Presidente?!

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

No, mi ha dato disposizioni il Presidente!

Alberto SARRA

Ci richiamiamo al Regolamento…

Gesuele VILASI

Lei non chiama niente!

(Il consigliere Vilasi interrompe la votazione, strappando il microfono al consigliere Borrello)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Non hai nessun titolo ad intervenire…!

(Segue una discussione tra i consiglieri)

Presidenza del Vicepresidente Francesco Fortugno

PRESIDENTE

Si sospende la votazione, proprio per cercare di creare un clima migliore all’interno dell’Aula, ricordando a tutti i colleghi che siamo consiglieri regionali, quindi dobbiamo cercare di far vivere in quest’Aula certamente un clima migliore di stasera.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Do la parola all’onorevole Vilasi.

Gesuele VILASI

Io non volevo creare problemi né alla maggioranza né alla minoranza, non era questo il punto. Ritengo che il punto 22 che avete messo all’ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo 31/8^ d’Ufficio, recante “Designazione di tre consiglieri regionali per la Commissione regionale tripartita, di cui uno in rappresentanza della minoranza”, debba essere trattato subito, in quanto ritengo che questi rappresentanti siano in grado di dare la possibilità alla Commissione di funzionare. Fra l’altro, è una Commissione che da anni si riunisce, però non decide niente. Mi pare ci sia l’esigenza, invece, che questa Commissione, avendo dei punti all’ordine del giorno già da due anni, debba essere al completo, pertanto chiedo l’inversione dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Chi intende aderire alla proposta del consigliere Vilasi?

Giovanni DIMA

Aderiamo io e l’onorevole Sarra, per cui va messa ai voti adesso.

PRESIDENTE

Si vota per appello nominale. Prego, onorevole Borrello.

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione: presenti e votanti, 36; hanno risposto sì 9; hanno risposto no 27.

(Il Consiglio non approva)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 24/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza” (articolo 34 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Si passa al punto 15. Proposta di provvedimento amministrativo n. 24/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza” (articolo 34 Regolamento interno)

Ricordo che con lo stesso voto si eleggono il Presidente e il Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza. Ogni consigliere può esprimere una sola preferenza, un solo voto. Risulterà eletto Presidente il consigliere che otterrà il numero maggiore di voti e il secondo per numero di voti ottenuti, diventerà Vicepresidente

Si distribuiscano le nuove schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione per scheda sul provvedimento amministrativo n. 24/8” – “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza”: presenti e votanti, 41; Tallini, voti 28; Trematerra, voti 10.

Pertanto proclamo eletto Presidente della Commissione speciale di vigilanza l’onorevole Tallini e Vicepresidente l’onorevole Trematerra.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 25/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della Commissione speciale di vigilanza” (articolo 34 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Si passa al punto 16: proposta di provvedimento amministrativo n. 25/8^ d’Ufficio, recante – “Elezione del consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza” (articolo 34 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Antonio BORRELLO, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione per scheda sul provvedimento amministrativo n. 25/8” – “Elezione del consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza”: presenti e votanti, 38; hanno ottenuto voti: Sculco 26; Chiarella 1; schede bianche 11.

Pertanto proclamo eletto consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza l’onorevole Sculco.

(Applausi)

Si passa al punto 17 dell’ordine del giorno…

(Interruzione)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Prego, onorevole Racco.

Luciano RACCO

Presidente, non sono intervenuto sul punto precedente perché il Regolamento non me lo consentiva, visto che potevano parlare solo due a favore e due contro.

Come avrete capito, non è che mi trovi granché bene con il discorso del Regolamento, ma mi devo abituare e mi abituerò, quindi mi scuserete se non sarò capace nelle prossime sedute di barcamenarmi con quanto fissa il Regolamento, però credo che al di là di detta norma, ci sia anche un problema di andamento politico delle riunioni, così come tante altre, ma in particolare quella di stasera. Come minoranza eravamo venuti con l’intenzione di parlare dopo la costituzione delle prime sei Commissioni, che sono quelle permanenti e sulle quali non c’era nulla da eccepire relativamente alle cose normali che le Presidenze andassero alla maggioranza, eccetera.

Non c’è stato alcun atto di ostruzione, non c’è stata nessuna considerazione politica relativamente alle difficoltà che nella maggioranza ci sono state e ci sono, forse, tuttora con l’Udeur ed altre rappresentanze, però qui bisogna capire che c’è necessità di fare delle osservazioni politiche quando si tratta di alcune Commissioni che sono di garanzia – e anche questa che è al punto all’ordine del giorno, in qualche maniera, potrebbe essere assimilata a Commissione di garanzia, nel senso che interviene sulla qualità delle leggi, eccetera -, perché, considerata la loro natura, la questione può riguardare anche un equilibrio fra maggioranza e minoranza e la Presidenza potrebbe essere appannaggio, per opportunità, alla minoranza e non alla maggioranza.

Quindi chiedo, anche per quanto riguarda questo punto, che venga rinviato per poter discutere sul piano politico l’eventuale assegnazione all’opposizione. E’ ovvio che chiedo il rinvio perché non ci sono le condizioni politiche questa sera per affrontare il problema, così come non c’erano per il precedente.

Se questo è un reato, sconteremo! Non so qual è la pena, però noi siamo qui per fare politica. Io sto intervenendo per dire che c’è un percorso politico che riguarda ognuno di noi, la dignità di ognuno di noi, il tempo che ognuno di noi ci mette, sia quello in Aula sia quando bisogna aspettare. Se poi correttamente non si rileva, non si fa nulla, si viene qua e ognuno di noi si sente parte in causa nel bene e nel male delle situazioni politiche, non si può non comprendere che dopo definizione dei primi sei punti l’opposizione avanzi delle specifiche richieste riguardo Commissioni di garanzia… Mi dispiace per il mio amico Presidente Bova che eccepisce il Regolamento. Onestamente, a volte mi sento un pigmeo di fronte a lei che conosce il Regolamento! Io non sono andato a studiarlo e non so come chiedere. Lei dice che bisogna chiedere prima: secondo quale articolo?! E’ così. Chiedo scusa, faremo questo…

PRESIDENTE

Onorevole Racco, qual è la sua proposta, così la mettiamo ai voti?

Luciano RACCO

La mia proposta è quella di rinviare il punto all’ordine del giorno. La metterà ai voti, Presidente, fra qualche secondo, non si preoccupi, non prendiamo nulla, perché la maggioranza c’è, è solida e va bene. Quindi chiedo il rinvio di questo punto all’ordine del giorno per le motivazioni che ho detto, ritenendo che è una possibile equiparazione a Commissione di garanzia.

PRESIDENTE

Chi chiede di intervenire sulla proposta dell’onorevole Racco? Prego, onorevole Pacenza.

Franco Mario PACENZA

Sul piano concettuale vorrei anche tranquillizzare il collega Racco, perché non c’è nessuna impostazione o approccio di insensibilità da parte della maggioranza, quindi anche in coerenza con le cose dette in precedenza, vorrei ancorare il mio dire al merito dello strumento della Commissione che ci accingiamo a votare.

Per esempio, vorrei ricordare che al comma 3, tra le competenze della Commissione, c’è quella di esprimere pareri sulle proposte di legge esaminate dalle Commissioni permanenti. Lo stesso collega Racco dava per scontato il riferimento che le Commissioni permanenti siano espressione della maggioranza, oltretutto la minoranza è garantita con la responsabilità in tutte le Commissioni permanenti, della Vicepresidenza.

Rischieremmo di costruire un sistema in cui c’è una maggioranza che governa le Commissioni permanenti e la Commissione che sovrintende – perché la Commissione sulla fattibilità e la qualità delle leggi ha poteri di sovrintendere sulle Commissioni permanenti rispetto alla fattibilità e alla qualità della legge – che può aprire di fatto un rapporto di contenzioso e – perché no? – anche di dialettica politica. Quindi non c’è un arroccamento da parte nostra, ma c’è un’impalcatura che tenta di garantire strumenti di governo e di controllo, di garanzia. Rischieremmo, invece, in una impostazione diversa, di costruire un impianto anche di natura alterata rispetto a quelle che sono le funzioni e le mansioni di ciascuno di noi in questo consesso.

E’ solo per questo motivo, quindi, non per un atteggiamento di chiusura, che noi riteniamo che uno strumento di siffatta natura sia naturale che possa e debba essere governato dalla maggioranza.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta formulata dall’onorevole Racco.

(Il Consiglio non approva)

Ha chiesto di parlare l’onorevole Vilasi. Ne ha facoltà.

Gesuele VILASI

Condivido l’intervento del consigliere Racco…

PRESIDENTE

Mi scusi, onorevole Vilasi, su questo non può più parlare perché abbiamo già votato.

Gesuele VILASI

Lei mi deve lasciare finire!

PRESIDENTE

Io non la posso lasciare finire, se lei interviene su una proposta che già abbiamo votato.

Gesuele VILASI

Non sto intervenendo sulla proposta…

PRESIDENTE

Allora mi faccia fare l’altra proposta e poi, se vuole, può intervenire su quella, ma non su questa.

Gesuele VILASI

Se lei mi fa finire, chiariremo tutto in un secondo, perché io sono molto pratico. Ho detto che sono d’accordo con il consigliere Racco, ma avevo già votato e quindi l’avevo espresso con il voto. Poi, però, mi sono accorto subito che al punto 19 c’è un provvedimento importante, che ritengo debba essere trattato prima del punto 17, perché ritengo questo Comitato regionale di controllo contabile molto importante. Non so quello che succederà, se la maggioranza reggerà, data l’ora tarda, quindi per appello nominale chiedo l’inversione del punto 17 con il punto 19 all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Ci sono altri colleghi d’accordo con questa richiesta?

(Interruzione)

Per l’appello nominale ci vogliono altri due colleghi che siano d’accordo

(Interruzioni)

Va bene, si procede per appello nominale. Prego, onorevole Fedele.

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

Presidenza del Presidente Giuseppe Bova

PRESIDENTE

Comunico l’esito della chiama: presenti e votanti, 32; hanno risposto sì 9; hanno risposto no 23.

(Il Consiglio non approva)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 26/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi” (articolo 36 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Visto che tutte le eccezioni sono superate, passiamo alla votazione del punto 17 all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 26/8^ d’Ufficio, recante – “Elezione del Presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi” (articolo 36 Regolamento interno).

Ricordo che si vota per un solo nominativo. Risulterà eletto il consigliere regionale che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione sul provvedimento amministrativo n. 26/8^ “Elezione del Presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi”: presenti e votanti, 36; hanno riportato voti: Acri 26; Chiarella 2; schede nulle 4; schede bianche 4.

Pertanto proclamo eletto Presidente l’onorevole Acri.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 27/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione di quattro componenti del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi” (articolo 36 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 27/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione di quattro componenti del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi” (articolo 36 Regolamento interno).

Si votano due nomi, il terzo nome iscritto in scheda sarebbe nullo. Risultano eletti i quattro consiglieri più votati.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

( Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione sul provvedimento amministrativo n. 27/8^ “Elezione di quattro componenti del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi”: presenti e votanti, 36; hanno riportato voti: Chiarella 26; Fortugno 26; Nucera 9; Sarra 9; schede bianche 1.

Pertanto proclamo eletti quali componenti del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, gli onorevoli Chiarella, Fortugno, Nucera e Sarra.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 28/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente del Comitato regionale di controllo contabile” (articolo 124 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Punto 19 all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 28/8^ d’Ufficio, recante – “Elezione del Presidente del Comitato regionale di controllo contabile” (articolo 124 Regolamento interno).

Si vota un solo nominativo. Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione sul provvedimento amministrativo n. 28/8^ “Elezione del Presidente del Comitato regionale di controllo contabile”. Presenti e votanti, 36. Hanno riportato voti: Censore 27; Chiarella 6; Pizzini 1; schede bianche 2.

Pertanto proclamo eletto Presidente l’onorevole Censore.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 29/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione di due componenti del Comitato regionale di controllo contabile” (articolo 124 Regolamento interno)

PRESIDENTE

Punto 20 all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo n. 29/8^ d’Ufficio, recante – “Elezione di due componenti del Comitato regionale di controllo contabile” (articolo 124 Regolamento interno).

Il votato è limitato ad una preferenza.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione sul provvedimento amministrativo n. 29/8^ – “Elezione di due componenti del Comitato regionale di controllo contabile”: presenti e votanti, 36. Hanno riportato voti: Cherubino 25; Chiefallo 8; Dima 1; schede bianche 2.

Pertanto proclamo eletti componenti del Comitato regionale di controllo contabile, gli onorevoli Cherubino e Chieffallo.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 30/8^ d’Ufficio, recante: “Elezione di otto consiglieri regionali per il rinnovo della Commissione per il piano di sviluppo regionale” (articoli 9 e 10 della legge regionale 2 maggio 1978, n. 3)

PRESIDENTE

Punto 21 all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo n. 30/8^ d’Ufficio, recante – “Elezione di otto consiglieri regionali per il rinnovo della Commissione per il piano di sviluppo regionale” (articoli 9 e 10 della legge regionale 2 maggio 1978, n. 3).

Qui si vota così: la minoranza, su otto nomine, ne vota tre; la maggioranza ne vota cinque, ripartendo in una scheda tre e in un’altra due; non si possono votare più di tre nomi per scheda.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione sul provvedimento amministrativo n. 30/8^ – “Elezione di otto consiglieri regionali per il rinnovo della Commissione per il piano di sviluppo regionale”: presenti e votanti, 35. Hanno riportato voti: Maiolo 15; Stancato 15; Frascà 15; De Gaetano 10; Borrello 10; Aiello Pietro 5; Talarico 10, Morelli 10; Gentile 5.

Pertanto proclamo eletti nella Commissione del piano di sviluppo regionale gli onorevoli Maiolo, Stancato, Frascà, De Gaetano, Borrello, Talarico, Morelli e l’ultimo Gentile perché, a parità di voti con Pietro Aiello, risulta il più anziano per età.

(Applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 31/8^ d’Ufficio, recante: “Designazione di tre consiglieri regionali per la Commissione regionale tripartita, di cui uno in rappresentanza della minoranza” (articolo 6, comma 6, lettera e), legge regionale 19 febbraio 2001, n. 5)

PRESIDENTE

Punto 22 all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo n. 31/8^ d’Ufficio, recante: “Designazione di tre consiglieri regionali per la Commissione regionale tripartita, di cui uno in rappresentanza della minoranza” (articolo 6, comma 6, lettera e), legge regionale 19 febbraio 2001, n. 5).

Si possono votare massimo due nominativi. Qualora siano segnati due nomi, risulta eletto il primo in ordine nella scheda.

Si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

Luigi FEDELE, Segretario Questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione sul provvedimento amministrativo n. 31/8^ – “Designazione di tre consiglieri regionali per la Commissione regionale tripartita, di cui uno in rappresentanza della minoranza”: presenti e votanti, 36. Hanno riportato voti: Sculco 25; Sulla 25; Nucera 9; schede bianche 2.

Pertanto proclamo eletti nella Commissione regionale tripartita, gli onorevoli Sculco, Sulla e Nucera.

(Applausi)

Convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

La seduta è tolta, il Consiglio sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle 01,42

Allegati

Congedo

Ha chiesto congedo l’onorevole Principe.

(E’ concesso)

Annunzio di progetti di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono stati presentati alla Presidenza i seguenti progetti di legge di iniziativa dei consiglieri:

Nucera – “Norme relative per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti che contengono amianto e che risultano ancora in uso”. (P.L. n. 4/8^)

E’ assegnato alla quarta Commissione – Politica ambientale – ed alla seconda – Sviluppo economico – per il parere.

(Così resta stabilito)

Frascà – “Provvidenze in favore dell'Avis – Associazione Volontari Italiani Sangue”. (P.L. n. 5/8^).

E' assegnato alla terza Commissione – Servizi sociali – ed alla seconda – Sviluppo economico – per il parere.

(Così resta stabilito)

Nucera – “Riconoscimento e sostegno all'Associazione Volontari Italiani del Sangue (Avis)”. (P.L. n. 6/8^)

E' assegnato alla terza Commissione – Servizi sociali – ed alla seconda – Sviluppo economico – per il parere.

(Così resta stabilito)

Borrello – “Disposizioni ed incentivi fiscali per favorire lo sviluppo”. (P.L. n. 7/8^)

E' assegnato alla seconda Commissione – Sviluppo economico.

(Così resta stabilito)

Gallo – “Istituzione dell'Agenzia Forestale della Regione Calabria (Afocal)”. (P.L. n. 8/8^)

E' assegnato alla quarta Commissione – Politica ambientale – ed alla seconda – Sviluppo economico – per il parere.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo d’Ufficio:

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della prima Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 10/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della prima Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 11/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della seconda Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 12/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della seconda Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 13/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della terza Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 14/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della terza Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 15/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quarta Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 16/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della quarta Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 17/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quinta Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 18/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della quinta Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 19/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della sesta Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 20/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della sesta Commissione consiliare permanente”. (P.P.A. n. 21/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria”. (P.P.A. n. 22/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria”. (P.P.A. n. 23/8^)

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza”. (P.P.A. n. 24/8^)

“Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza”. (P.P.A. n. 25/8^)

“Elezione del Presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi” (art. 36 Regolamento interno). (P.P.A. n. 26/8^)

“Elezione di quattro componenti del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi” (art. 36 Regolamento interno). (P.P.A. n. 27/8^)

“Elezione del Presidente del Comitato regionale di controllo contabile” (art. 124 Regolamento interno). (P.P.A. n. 28/8^)

“Elezione di due componenti del Comitato regionale di controllo contabile” (art. 124 Regolamento interno). (P.P.A. n. 29/8^)

“Elezione di otto consiglieri regionali per il rinnovo della Commissione per il piano di sviluppo regionale” (artt. 9 e 10 legge regionale 2 maggio 1978, n. 3). (P.P.A. n. 30/8^)

“Elezione di tre consiglieri regionali per la Commissione regionale tripartita di cui uno in rappresentanza della minoranza” (art. 6, comma 6, lett. e) legge regionale 19 febbraio 2001, n. 5). (P.P.A. n. 31/8^)

“Designazione di tre consiglieri regionali per il Comitato di coordinamento istituzionale di cui uno in rappresentanza della minoranza” (art. 7, comma 3, lett. e) legge regionale 19 febbraio 2001, n. 5). (P.P.A. n. 32/8^)

“Elezione di un consigliere regionale per la Commissione di collegamento Enti esterni dell'Università della Calabria” (art. 6 Statuto Università). (P.P.A. n. 33/8^)

“Nomina di tre consiglieri regionali membri effettivi e di tre supplenti per il rinnovo della Commissione di disciplina del personale” (art. 39 legge regionale n. 9/75). (P.P.A. n. 34/8^)

“Nomina di quattro consiglieri regionali membri effettivi e quattro supplenti per il rinnovo della Commissione per gli affari del personale” (art. 39 legge regionale n. 9/75). (P.P.A. n. 35/8^)

“Elezione di tre consiglieri regionali per la Consulta regionale per l'attività di promozione culturale” (art. 9 legge regionale 19 aprile 1985, n. 16). (P.P.A. n. 36/8^)

“Elezione di tre consiglieri regionali dei quali uno in rappresentanza della minoranza per la costituzione della Consulta regionale della cooperazione” (art. 3 legge regionale n. 13/79). (P.P.A. n. 37/8^)

“Designazione di tre consiglieri regionali di cui uno eletto dalla minoranza negli Istituti regionali ricerca, sperimentazione ed aggiornamenti educative (Irrsae) presso il ministero della pubblica istruzione” (legge regionale n. 13/1992). (P.P.A. n. 38/8^)

“Designazione di una consigliera regionale a coordinatrice del “Progetto donna” ai sensi della legge regionale 19 aprile 1995, n. 22, art. 3). (P.P.A. n. 39/8^)

“Nomina di tre consiglieri regionali componenti della terza Commissione consiliare in seno alla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e sociosanitaria regionale, di cui due in rappresentanza della maggioranza ed uno della minoranza” (art. 17, legge regionale n. 29/2002) (P.P.A. n. 40/8^)

Promulgazione di legge regionale

Il dirigente del Settore legislativo della Giunta regionale ha comunicato che, in data 3 giugno 2005, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la seguente legge regionale che è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, supplemento straordinario n. 4 del 7 giugno 2005:

1. Legge regionale 3 giugno 2005, n. 12, recante: “Norme in materia di nomine e di personale della Regione Calabria”.

Costituzione gruppi consiliari

A seguito delle dichiarazioni di cui all'articolo 27 dello Statuto, rese dai consiglieri regionali, e delle determinazioni assunte dall'Ufficio di Presidenza con deliberazione n. 8 dell'8 giugno 2005 ai sensi dell'articolo 13 del Regolamento, i gruppi consiliari risultano così costituiti:

Democratici di Sinistra (Ds)

Componenti numero 8

Capogruppo: Pacenza Franco Mario

1) Acri Antonio

nato a S. Giovanni in Fiore il 2 dicembre 1942

2) Adamo Nicola

nato a Cosenza il 31 luglio 1957

3) Bova Giuseppe

nato a Reggio Calabria il 29 ottobre 1943

4) Censore Bruno

nato a Serra S. Bruno il 6 agosto 1958

5) Frascà Carmela

nata a Roccella lonica il 22 novembre 1948

6) Lo Moro Doris

nata a Filadelfia il 12 agosto 1955

7) Pacenza Franco Mario

nato a Corigliano Calabro (CS) il 6 gennaio 1958

8) Sulla Francesco

nato a Cutro il 14 maggio 1954

Margherita

Componenti numero 8

Capogruppo: Sculco Vincenzo

1) Amato Pietro

nato a Borgia il 21 maggio 1939

2) Fortugno Francesco

nato a Brancaleone (RC) il 15 settembre 1951

3) Giamborino Pietro

nato a Vibo Valentia il 4 febbraio 1957

4) Loiero Agazio

nato a Santa Severina (KR) il 14 gennaio 1940

5) Maiolo Mario

nato a Cosenza il 25 maggio 1963

6) Naccari Carlizzi Demetrio

nato a Roma il 3 aprile 1967

7) Pirillo Mario

nato ad Amantea (CS) l’11 settembre 1945

8) Sculco Vincenzo

nato a Strongoli l’1 giugno 1950

Popolari Udeur

Componenti numero 5

Capogruppo: La Rupa Franco

1) Borrello Antonio

nato a Pizzo (VV) il 19 novembre 1945

2) La Rupa Franco

nato ad Amantea il 25 ottobre 1958

3) Morrone Giuseppe

nato a Cosenza l’1 gennaio 1946

4) Tallini Domenico

nato a Catanzaro il 29 gennaio 1952

5) Tripodi Pasquale Maria

nato a Montebello Ionico (RC) il 10 maggio 1957

Unità Socialista (Sdi)

Componenti numero 4

Capogruppo: Cherubino Cosimo

1) Cherubino Cosimo

nato a Siderno il 6 dicembre 1971

2) Guerriero Giuseppe

nato a Catanzaro il 25 settembre 1943

3) Incarnato Luigi

nato a Cosenza il 10 agosto 1955

4) Magarò Salvatore

nato a Castiglione Casentino (CS) il 29 maggio 1954

Rifondazione Comunista

Componenti numero 2

Capogruppo: De Gaetano Antonino

1) De Gaetano Antonino

nato a Reggio Calabria l’11 giugno 1977

2) Masella Egidio

nato a Belvedere Marittimo (CS) il 29 marzo 1965

Forza Italia

Componenti numero 5

Capogruppo: Gentile Giuseppe

1) Aiello Pietro

nato ad Ardore (RC) il 30 giugno 1956

2) Fedele Luigi

nato a Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC) il 29 maggio 1953

3) Gentile Giuseppe

nato a Cosenza il 15 gennaio 1944

4) Pizzini Antonio

nato a Paola il 4 giugno 1951

5) Vilasi Gesuele

nato a Reggio Calabria il 14 maggio 1953

Alleanza Nazionale

Componenti numero 4

Capogruppo: Sarra Alberto

1) Dima Giovanni

nato a Corigliano Calabro (CS) il 22 settembre 1959

2) Morelli Francesco

nato a S. Benedetto Ullano il 24 novembre 1958

3) Sarra Alberto

nato a Reggio Calabria il 24 luglio 1966

4) Senatore Pasquale

 nato a Crotone il 22 gennaio 1940

Udc

Componenti numero 6

Capogruppo: Nucera Giovanni

1) Gallo Dionisio

nato a Strongoli (KR) il 9 ottobre 1955

2) Nucera Giovanni

nato a Reggio Calabria il 2 gennaio 1953

3) Occhiuto Roberto

nato a Cosenza il 13 maggio 1969

4) Stillitani Francescantonio

nato a Roma il 26 settembre 1953

5) Talarico Francesco

nato a Nicastro ora Lamezia Terme l’11 gennaio 1967

6) Trematerra Michele

nato a Cosenza il 27 settembre 1964

Nuovo Psi

Componenti numero 2

Capogruppo: Racco Luciano

1) Chieffallo Leopoldo

nato a S. Mango D'Aquino il 13 marzo 1942

2) Racco Luciano

nato a Siderno il 26 febbraio 1952

Misto

Componenti numero 6

Capogruppo:

1) Abramo Sergio

nato a Catanzaro il 29 marzo 1958

2) Chiarella Egidio

nato a Borgia (CZ) il 17 maggio 1953

3) Feraudo Maurizio

nato ad Acri il 22 febbraio 1961

4) Principe Sandro

nato a Rende l’11 agosto 1949

5) Stancato Sergio

nato a Fuscaldo (CS) il 26 luglio 1949

6) Tripodi Michelangelo

nato a Polistena (RC) il 20 agosto 1956

Adesione di consigliere regionale ad una componente del Gruppo misto

L’onorevole Egidio Chiarella, già componente del Gruppo Misto, con nota del 10 giugno 2005, acquisita al protocollo n. 1329/S.A. in pari data del Settore Segreteria Assemblea, ha dichiarato di aderire alla componente “Liberaldemocratici” all'interno dello stesso Gruppo Misto, ai sensi dei comma 5 dell'articolo 13 del Regolamento interno.

La comunicazione di che trattasi sarà inviata all'Ufficio di Presidenza per le determinazioni di competenza.

Interrogazioni a risposta scritta

De Gaetano. All’assessore alla sanità. Per sapere – premesso che:

la divisione di medicina dell'ospedale di Lamezia Terme ospita 32 posti letto di degenza;

le attività dell'Unità operativa della divisione sono molteplici e complesse e constano di:

‑ attività riferite ai pazienti ricoverati;

‑ ambulatori di medicina interna e ambulatori specialistici;

‑ attività di accettazione dei pazienti;

‑ day‑hospital;

‑ consulenze per pazienti ricoverati in altre unità operative e per pazienti che afferiscono dal pronto soccorso;

per tutto questo e per la tipologia dei pazienti che afferiscono al reparto il carico di lavoro degli infermieri e del personale per l'assistenza è molto elevato;

esso consta di prelievi per esami di routine e in urgenza, esami strumentali, terapia orale e infusiva, accudimento dei pazienti parzialmente e totalmente non autosufficienti, accompagnamento di pazienti presso servizi e/o altri reparti per esami strumentali e/o consulenze specialistiche, pulizia dei locali, approvvigionamento farmaci;

i pazienti ricoverati sono in maggioranza affetti da patologie gravi e complesse. Si tratta spesso di anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti;

fino al 2000 il personale paramedico per 48 posti letto era costituito da 22 infermieri turnisti, 1 infermiera suora fuori turno, 1 caposala;

nel 2005 per 32 posti tetto gli infermieri turnisti sono diventati 12, di cui due non specializzati, 1 caposala, 1 infermiere fuori turno per day hospital, 1 suora infermiera fuori turno;

ben nove unità lavorative infermieristiche, per trasferimento in altre Unità operative, sono venute a mancare senza essere mai state sostituite;

nel 2000 il personale ausiliario era costituito da 3 ausiliari a tempo indeterminato, 2 ausiliari con contratti semestrali, 2 ausiliari riqualificati per l'assistenza;

nel 2005 sono rimasti solo tre ausiliari più una unità riqualificata per l'assistenza;

per le caratteristiche dei pazienti ricoverati il personale ausiliario e per l'assistenza è fortemente sottodimensionato e, di conseguenza, non può garantire la pulizia dei locali, così come non può aiutare in maniera adeguata i pazienti ricoverati nelle attività quotidiane più elementari (igiene personale, assunzione del cibo, eccetera);

l'azienda attualmente ha pensato di affrontare la carenza di ausiliari appaltando a ditte esterne la pulizia dei locali che non sempre garantiscono il servizio appaltato;

questa situazione è resa più difficile dalle condizioni strutturali del reparto (climatizzazione incompleta, servizi allocati lontani dal reparto, porte delle stanze di degenza e degli ascensori inadeguate, bagni senza aerazione);

in questa situazione il personale in servizio lavora in condizioni di permanente disagio, tanto da vedere continuamente messo in discussione il diritto alle ferie e all'aggiornamento professionale;

il clima di tensione e le difficoltà concrete che questa situazione provoca determina un abbassamento della qualità delle prestazioni erogate e una relazione non adeguata con i pazienti e i loro familiari.

questa situazione è anche il risultato della gestione dell'Asl n. 6 di Lamezia Terme. Si è evitato di assumere il personale necessario e, come più volte denunciato da forze politiche, da organizzazioni sindacali e dal tribunale per i diritti del malato si è scelto di sprecare risorse in consulenze inutili, di attuare vere e proprie politiche clientelari per trasferimenti immotivati di infermieri, ausiliari e medici a discapito dei livelli di assistenza per gli ammalati. Tutto ciò non solo è politicamente e moralmente inaccettabile, ma è oltremodo penalizzante per i cittadini e le cittadine che devono fare i conti giornalmente con un sistema sanitario inadeguato ai loro bisogni, così come è penalizzante per i lavoratori e le lavoratrici che continuano a lavorare presso le Unità operative come quella di medicina -:

se è a conoscenza dei fatti sopra esposti;

se intende intervenire attraverso una ispezione dell'assessorato per verificare i problemi posti in premessa;

se intende verificare i trasferimenti immotivati e arbitrari di infermieri, medici e ausiliari, interrompendo così le pratiche clientelari sulla gestione del personale;

cosa intende fare affinché vengano ripristinati al più presto i livelli necessari di personale della suddetta Unità operativa.

(2; 1.06.2005)

De Gaetano. All’assessore all’ambiente. Per sapere – premesso che:

il Commissario delegato per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria, con ordinanza n. 2873 del 3 marzo 2004, ha autorizzato la società Eco Inerti S.r.l. a costruire e gestire una discarica di rifiuti speciali non pericolosi in località Carratello del comune di Pianopoli (CZ);

in diverse occasioni (assemblee, petizioni pubbliche ed interventi sui mezzi d'informazione) e da più parti (il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Pianopoli, un numeroso comitato civico intercomunale del lamentino ed il Wwf Calabria) sono stati sollevati numerosi dubbi sulla realizzazione della suddetta opera soprattutto in merito alle incongruenze e discordanze tra il progetto di discarica e la situazione esistente in loco, nonché tra gli stessi assunti progettuali ed il piano regolatore adottato dal Comune di Pianopoli e sono state avanzate proposte di revoca dell’autorizzazione al fine di avviare una verifica attenta su tutto l’iter autorizzativo, anche con un coinvolgimento nella decisione delle popolazioni interessate;

proprio in merito al luogo prescelto per l’ubicazione della suddetta discarica esistono documentazioni fortemente vincolanti sulla natura idrogeologica dell'area interessata ed, in ogni caso, così come già segnalato lo scorso 16 febbraio dal predetto comitato Civico Intercomunale con un esposto alla magistratura, da quanto si desume dalle affermazioni del rappresentante del Comune di Pianopoli il 26 novembre 2002 in sede di conferenza dei servizi (“dagli atti in possesso del Comune non risulta l'esistenza di vincoli tutori ed inibitori sull'area”) nell’iter non sembra siano stati presi in considerazione né lo studio realizzato nel 1987 dal geologo dott. Giulio Riga che accompagna il Piano regolatore del comune di Pianopoli nel quale si “sconsiglia l'edificabilità dell'area prescelta” né, tantomeno, la “carta topografica delle zone definitivamente vincolate”, trasmessa dall'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Catanzaro in data 7 marzo 1966 allo stesso Comune;

negli elaborati progettuali, oltre ad affermare la non evidenza “di movimenti franosi attivi, antichi o recenti di nessun genere” in una zona in cui, così come documentato fotograficamente nel predetto esposto del Comitato Civico, esistono, in atto, sui costoni della vallata numerose frane; si sostiene poi “l'assoluta mancanza di acqua, sia come attingimento di pozzi, sia come derivazione di corpi idrici superficiali”, mentre esiste un pozzo al centro del terreno interessato ed un altro che, nella limitrofa proprietà coltivata ad uliveto (“non esistono coltivazioni nelle zone limitrofe per un raggio di mille metri”, si legge ancora nel progetto), è posto ad una profondità inferiore ai venti metri;

inoltre, dalla carta geologica della zona si evince che buona parte dell'area proposta per la discarica si presenta con permeabilità elevata ed in più che tutta l'area individuata dalla Eco Inerti S.r.l. è parte integrante di una zona sismica di prima categoria e, di conseguenza, l'autorizzazione contrasterebbe con le norme dettate del decreto legislativo 36 del 13 gennaio 2003;

il Coordinamento Distrettuale di Lamezia Terme del Corpo Forestale dello stato, nel rilasciare precipitosamente, nel giro di quarantotto ore, un nullaosta atto ad eliminare il vincolo che gravava sul terreno, ha prescritto una condizione precisa (“non dovranno essere movimentate le colline circostanti che, essendo di natura sabbioso‑conglomeratica, possono creare problemi idrogeologici”), riconoscendo di fatto l'inidoneità del sito per l'attuazione del progetto in questione che comportava, così come poi è successo, in realtà, un vero e proprio stravolgimento dei luoghi;

i fatti sopra descritti dimostrerebbero delle carenze ed inadempienze praticate durante l'iter progettuale e autorizzativi non solo dalla stessa Eco Inerti S.r.l.;

non sarebbe, dunque, di poco conto la circostanza che, trattandosi di un insediamento di rilevante impatto ambientale, l'autorizzazione per la suddetta discarica debba raccordarsi a precise prescrizioni e alle leggi vigenti al cui rispetto è condizionata la legittimità dell'opera proposta;

L'autorizzazione dell'opera è stata proceduta dalla “Conferenza dei Servizi”, alla quale hanno partecipato anche l'amministrazione provinciale di Catanzaro e l’Asl n. 6;

dal verbale n. 99 della stessa Conferenza dei Servizi emerge che la responsabilità del Servizio igiene pubblica dell'Asl n. 6 ha richiesto l'approfondimento di alcuni aspetti del progetto, mentre la Provincia, con nota del 13 marzo 2002, ha sollevato dei dubbi circa l'esistenza o meno del vincolo idrogeologico per la zona interessata;

in data 23 maggio sono iniziati i lavori di costruzione della suddetta discarica;

come denunciato anche da Wwf Calabria, la costruzione avviene:

‑ nonostante la discarica “in fase di revisione del piano dei rifiuti non sia stata inserita nel sistema di smaltimento regionale”

‑ in presenza di “dichiarazioni di esponenti dell'Ufficio dei Commissario per l'emergenza ambientale” che, affermando “nella nostra regione non c'è una grande produzione di rifiuti speciali”, di fatto pongono un serio dubbio sulla reale necessità di questa discarica;

‑ nonostante si trovi “proprio al confine con importanti aziende agricole ed agrituristiche ed in prossimità della popolosa frazione Cancello del comune di Serrastretta”;

‑ pur avendola situata “in una zona di interesse naturalistico, soggetta a vincolo idrogeologico e con all'interno nei dintorni sorgenti e pozzi di acqua usati per fini potabili ed agricoli”;

con ordinanza n. 2965 lo stesso Commissario per l'emergenza ambientale in Calabria ha approvato nell'area ex Sir di Lamezia Terme un progetto di adeguamento e potenziamento della piattaforma integrata polifunzionale di smaltimento rifiuti, che comporterà il raggiungimento di una capacità di trattamento di circa 120.000 tonnellate/annue a fronte delle 80.000 circa iniziali – in tale impianto si produce Cdr (il pericoloso combustibile dei rifiuti che, bruciando, produce diossina) – il tutto con la gestione della Daneco S.r.l. di Milano; con atto del 25 febbraio scorso (rep. n. 100925 racc. 6861) la discarica in costruzione in località Caratello di Pianopoli è stata acquistata, insieme al totale delle quote Eco Inerti S.r.l., dalla Ile S.r.l. di Milano, società che è controllata come socio di maggioranza dalla Daneco S.r.l. stessa;

la Econet S.r.l. ha inoltrato richiesta per la realizzazione di un impianto polifunzionale, sembra non inserito nel sistema di smaltimento regionale, per il trattamento ed il recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi da inserire nell'area industriale ex Sir nel Comune di Lamezia Terme, per un totale di “rifiuti in ingresso” di 154.800 tonnellate annue;

da più parti si sono levate proteste contro un disegno oramai evidente di trasformare il lametino nella pattumiera della Calabria, con i rischi che questo comporta per quel territorio;

non vi è dubbio che l'esigenza di tutela della salute umana costituisca una priorità rispetto all'esercizio dell'attività economica: l'articolo 41 della Costituzione, infatti, impone che l'iniziativa economica, pur dichiarata libera, non può svolgersi in contrasto alla utilità sociale ed in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana;

tutto questo, oltre a creare problemi derivanti dalla movimentazione della enorme massa di rifiuti (costi, impatti ambientali, viabilità) – va ricordato che a Lamezia giungono i rifiuti della provincia di Vibo e di molti comuni del casentino – crea una vera e propria discriminazione per un intero territorio, che è costretto a pagare in termini ambientali le politiche fallimentari perseguite in questi anni nella gestione del ciclo dei rifiuti: è opportuno ricordare che lo stesso “decreto Ronchi”, al contrario di quanto avviene a Lamezia con il conferimento di rifiuti provenienti da altri territori, assume come principio fondamentale l'autosufficienza dello smaltimento di rifiuti urbani in “ambiti territoriali ottimali”;

questa situazione rischia di creare “un collasso” del traffico lungo la strada che conduce all'impianto dell'area ex Sir in quanto la stessa dovrà sopportare, oltre al traffico sostenuto di mezzi della nettezza urbana, l'aumento del traffico dovuto alla stagione estiva, con conseguenti disagi per i numerosi turisti che l'attraversano;

non può essere più tollerato, con la motivazione che la Regione Calabria è commissariata relativamente alle problematiche in argomento, che non si coinvolgano democraticamente i cittadini in merito alla realizzazione di impianti ed attività a rischio come le suddette discariche -:

se è a conoscenza dei fatti sopra citati;

se nel corso dell'iter per la concessione dell'autorizzazione, relativamente alla discarica situata in località Caratello di Pianopoli, il settore competente dell'amministrazione provinciale e gli enti interessati abbiano preso visione della relazione del geologo dott. Giulio Riga e, nel caso contrario, se intenda egli stesso richiederne copia al Comune di Pianopoli, al fine di informarne gli stessi enti;

se intende accertare i motivi per cui la Provincia di Catanzaro, con riferimento alla discarica di Pianopoli, ha redatto la nota 13 marzo 2002, con la quale sollevava dubbi circa l'esistenza o meno del vincolo idrogeologico per la zona interessata:

se intende accertare, relativamente alla stessa costruenda discarica, anche attraverso gli uffici competenti dell'amministrazione regionale ed investendo dell'iniziativa il Corpo Forestale dello Stato, il Nipaf, il Commissario emergenza rifiuti e la Provincia di Catanzaro, la presenza o meno di pozzi sul terreno interessato, la distanza dai terreni coltivati e, soprattutto, a lavori già avviati, le eventuali violazioni rispetto alle prescrizioni imposte sul nullaosta forestale;

se intende impegnarsi per la stessa discarica di Pianopoli affinché, come da più parti richiesto, venga urgentemente rivista tutta la procedura che ha portato all'autorizzazione rilasciata attraverso l'ordinanza dell'ufficio del commissario richiamata in premessa;

se intende impegnarsi per impedire, anche in considerazione della richiesta della Econet S.r.l. e della già grave situazione che interessa l'impianto della Daneco S.r.l. ubicato a San Pietro Lametino, che l'intero lametino divenga la pattumiera della Calabria.

(3; 8.06.2005)

Fedele. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

in data 25 maggio c.a., sono pervenute alla Società Stretto di Messina due offerte (Astaldi e Impregilo) relative alla gara di affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione del ponte sullo Stretto ed i suoi collegamenti stradali e ferroviari sul versante Calabria e Sicilia;

a seguito della presentazione delle offerte, si dà avvio alla fase finale di gara per la esecuzione della più grande opera mai realizzata in Italia, per un valore pari a 4,4 miliardi di euro;

entro il mese di giugno verrà avviata la terza gara, quella relativa al monitoraggio ambientale;

il costo dell'opera graverà per il 40 per cento sulla “Stretto di Messina S.p.A.” e per il 60 per cento attraverso finanziamenti di tipo project financing;

l'opera non è stata progettata in modo disgiunto dal contesto trasportistico locale e nazionale, ma, al contrario, si colloca in modo funzionale ed organico nel quadro di riqualificazione e potenziamento infrastrutturale del Mezzogiorno d'Italia, in particolare nel programma infrastrutturale previsto dalla legge obiettivo, anche nell'ottica dell'asse Berlino‑Palermo (tratta ferroviaria Salerno‑Reggio Calabria‑Palermo‑Catania da completare entro il 2010 e l'autostrada Salerno‑Reggio Calabria da completare entro il 2008);

la realizzazione del manufatto avrà un impatto economico nella sola fase di cantiere (diretto, indiretto e indotto) stimato in un importo pari a circa 6 miliardi di euro (oltre, cioè, l'ammontare complessivo della spesa per investimento), principalmente concentrato in Calabria e Sicilia, con una ricaduta occupazionale, diretta e indiretta, pari a circa 40.000 unità/anno limitatamente all'area dello Stretto;

in fase di esercizio il ponte sullo stretto offrirà oggettivamente un forte miglioramento della qualità dei servizi, con notevoli vantaggi dello sviluppo del territorio che, grazie anche alla riqualificazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie, attiverà un vero e proprio “effetto volano”, con straordinarie ricadute sul sistema produttivo ed economico dell'intero Mezzogiorno d'Italia;

inoltre, l'opera favorirà la creazione di “un'area urbana integrata” tra Reggio Calabria e Messina, con un impatto determinante sullo sviluppo degli scambi commerciali, dell'offerta turistica, della riqualificazione delle aree che si renderebbero disponibili e alla sistemazione del fronte mare;

è doveroso per il governo regionale dare risposte certe ai cittadini calabresi circa le proprie scelte strategiche;

la realizzazione del ponte e di tutte le opere infrastrutturali ad esso collegate costituiscono per la Calabria una straordinaria opportunità di crescita economica e sociale;

non essere parte attiva della società “Stretto di Messina” significa subire passivamente tutte le scelte che verranno operate in direzione di investimenti e sviluppo;

l'opinione pubblica appare disorientata dalle continue e contraddittorie esternazioni da parte di vari esponenti dell'attuale maggioranza;

non si riesce a comprendere in maniera chiara quale sia la posizione del governo regionale sulla questione de quo;

è auspicabile un sereno, ampio ed approfondito dibattito consiliare sull'intera questione "”Ponte dello Stretto” -:

inequivocabilmente quale sia la posizione del governo regionale circa la realizzazione dell'importantissima infrastruttura e quali siano le iniziative che si intendono intraprendere.

(5; 10.06.2005)

Interrogazione a risposta orale

Magarò. All’assessore all’economia. Per sapere – premesso che:

i comuni ricadenti nel bacino Calabria 08, che comprende Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, Rose, Colosimi, Bianchi e Belmonte Calabro, ed in altri 86 comuni inseriti in altri bacini della regione fanno parte del programma di metanizzazione, in quanto metanizzabili nel biennio della seconda fase di cui alla legge 784/80;

le amministrazioni comunali hanno sottoscritto apposita convenzione per la gestione del servizio con la società Italgas Sud;

il ministero per le attività produttive ha concesso con propri decreti le agevolazioni previste dall'articolo 9 della legge 7 agosto 1977 n. 266 e successive modificazioni per il completamento del programma generale di metanizzazione del Mezzogiorno, di cui all'articolo 11 della legge 28 novembre 1980 n. 784 e successive modificazioni;

l'articolo 5 delle concessioni ha stabilito in mesi ventiquattro l'esecuzione dei progetti e i termini per dare compiuti i lavori sono scaduti nello scorso mese di aprile, ma gli stessi ad oggi non hanno ancora avuto inizio;

la società Italgas, che ha avanzato al ministero una richiesta per ottenere una ulteriore proroga di altri due anni, in più di una riunione con i sindaci interessati non ha assunto impegni certi e definiti circa l'avvio della metanizzazione, lasciando intendere, al contrario, di essere pronta a valutare anche l'ipotesi di una rescissione del contratto -:

quali sono le ragioni che hanno causato il mancato avvio dei lavori di metanizzazione finanziati;

se il ministero ha concesso alla società Italgas Sud la proroga di altri due anni per l'esecuzione dei lavori;

se e quali provvedimenti si intendono adottare affinché i Comuni non perdano le agevolazioni e i contributi ad essi concessi, quali provvedimenti saranno adottati per dar corso ai lavori di metanizzazione nel più breve tempo possibile;

se la Regione intenda adoperarsi per assumere il coordinamento di tali interventi particolarmente importanti per la crescita e lo sviluppo del territorio.

(4; 8.06.2005)