XII^ LEGISLATURA

 

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 4

 

 

SEDUTA Di giovedì 23 dicembre

 

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

E DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO

 

Inizio lavori h. 11,46

Fine lavori h. 19,50

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 11,46

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

In memoria delle vittime dell’incidente ferroviario della Fiumarella del 23 dicembre 1961

PRESIDENTE

Mi preme ricordare che oggi è l'anniversario del tragico disastro ferroviario avvenuto in Calabria il 23 dicembre 1961, esattamente 60 anni fa, quando alle 6,43 sul viadotto della Fiumarella, a circa un'ora dalla partenza dalla stazione di Soveria Mannelli del treno delle Ferrovie Calabro Lucane, si verificò il più grave deragliamento della storia d'Italia con la morte di 71 persone. In memoria di quelle persone, quasi tutti studenti che dovevano raggiungere le scuole del capoluogo, vi chiedo di osservare un minuto di silenzio. Grazie.

 

(I consiglieri si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2022-2024”

PRESIDENTE

Avviamo i lavori con il primo punto all'ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 11/12^ d’iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2022-2024”.

Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente. Il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi 2022-2024 è stato redatto sulla base delle esposizioni e dei modelli previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118.

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale ha durata triennale, ha natura autorizzatoria per l'intero triennio ed è redatto sia in termini di competenza che di cassa.

Le entrate del bilancio di previsione sono suddivise per titoli, in base alla fonte di provenienza, e per tipologie, in base alla natura delle entrate.

Le spese di bilancio di previsione sono articolate in missioni e programmi sulla base, rispettivamente, delle funzioni esercitate degli aggregati omogenei di attività.

Le spese sono poi classificate per titoli sulle base della natura della spesa.

Rientrano nelle entrate per trasferimenti correnti:

- le somme che la Giunta regionale trasferisce per il funzionamento del Consiglio regionale che ammontano ad euro 57 milioni 145 mila per l'esercizio 2022, euro 56 milioni 445 mila per l'esercizio 2023 ed euro 55 milioni 795 mila per l'esercizio 2024;

- le somme trasferite dall’Autorità garante per le Comunicazioni per il finanziamento delle funzioni delegate al Co.Re.Com. Calabria.

Gli stanziamenti per le spese del Consiglio regionale nel triennio 2022-2024 sono stati quantificati, sulla base dei fabbisogni comunicati ai dirigenti delle strutture amministrative, tenuto conto dell’avvio, nell'esercizio 2021, della XII^ Legislatura regionale.

Gli stanziamenti iscritti nel bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale rispettano i limiti in materia di spesa di personale (articolo 1, comma 557-quater, legge 27 dicembre 2006, n. 296) e di spese di lavoro flessibile (articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78).

Infine con il presente provvedimento è approvato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024.

Sul presente provvedimento il Collegio dei revisori dei Conti ha espresso parere favorevole con proprio verbale, numero 72, del 14 dicembre 2021, parere numero 29 del 14 dicembre 2021. Grazie.

PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei Conti. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Sull’ordine di lavori

PRESIDENTE

Comunico che il consigliere Montuoro svolgerà un’unica relazione sui punti all’ordine del giorno dal 2 al 7. A fine relazione e dopo eventuali interventi dei consiglieri, ciascun provvedimento verrà posto, singolarmente, in votazione.

Relazione unica:

Proposta di provvedimento amministrativo numero 4/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 7/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia Regionale Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia Regionale Calabria per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL)”

PRESIDENTE

Cedo la parola consigliare Montuoro per illustrare i provvedimenti.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.

Sulla proposta di provvedimento amministrativo numero 4/12^, la documentazione è composta dalla delibera della Giunta Regionale, numero 475, del 12 novembre 2021, dal decreto di approvazione del rendiconto da parte del Commissario straordinario dell'Ente per i Parchi Marini, dal verbale del Revisore unico dell'Ente e dalle relazioni istruttorie dei Dipartimenti regionali tutela dell'ambiente ed economia e finanze.

Il Commissario straordinario dell'Ente, con decreto numero 24 del 29 giugno 2021, ha approvato il documento contabile in esame e il Revisore unico dei conti dell'Ente, con verbale del 28 giugno 2021, non avendo rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali, ha espresso giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020, attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed evidenziando l'attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi rischi, nonché l'attendibilità dei valori patrimoniali e dei risultati economici generali e di dettaglio.

Il Dipartimento regionale tutela dell'ambiente, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, nell'istruttoria di propria competenza ha espresso parere favorevole all'approvazione del consuntivo 2020, attestando altresì che quanto riportato nel documento di cui trattasi è coerente con le previsioni del bilancio dell'Ente del medesimo anno e che per il bilancio di previsione 2020-2022 non può ancora trovare applicazione la normativa in materia di contenimento delle spese di cui alla legge regionale numero 43 del 2016, in quanto l’Ente è divenuto operativo dal primo gennaio 2018 e ad oggi non si è verificata l'assoluta necessità di sostenere la spesa, poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e, attualmente, per l'espletamento delle attività ad esso demandate, lo stesso si avvale del personale appartenente ai ruoli dell'Amministrazione regionale che svolge la propria attività in regime di collaborazione temporanea e saltuaria, senza oneri a carico dell'Ente.

Infine, il Dipartimento economia e finanze, nell'istruttoria di propria competenza, ha rilevato la quadratura e la corrispondenza delle principali voci contabili (residui finali esercizio 2019 rispetto a quelli iniziali del 2020; poste iscritte nelle partite di giro; saldo di cassa riportato nel conto di bilancio 2020 con il valore delle disponibilità liquide nello stato patrimoniale; valori a residuo con quelli indicati nel conto del patrimonio, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi), evidenziando anche la corretta determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020.

Al tempo stesso, il Dipartimento economia e finanze, con riferimento all'eventuale utilizzo della quota libera dell'avanzo di amministrazione, pari ad euro 631.935,43, ha raccomandato all'Ente di rispettare le regole di bilancio inerenti le modalità di impiego della parte libera, ai sensi dell'articolo 42, comma 6, del decreto legislativo numero 118 del 2011 e al termine dell'istruttoria di competenza, preso atto dei pareri favorevoli del Revisore unico dei conti dell'Ente e del Dipartimento tutela dell'ambiente, ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi marini regionali al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Ricordo, infine, che l’Ente per i Parchi marini regionali fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l'esercizio 2020 con i propri Enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell'articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

Presidente, passo al terzo punto all'ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 7/12^ d’iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)”.

La documentazione in esame è composta dalla delibera della Giunta Regionale numero 513 del 26 novembre 2021, dalla delibera di approvazione del rendiconto da parte del Commissario straordinario dell'ATERP, dal verbale del Collegio dei Revisori dell'Ente, e dalle relazioni istruttorie dei Dipartimenti regionali infrastrutture e lavori pubblici ed economia e finanze.

Il Commissario straordinario dell'Ente, con delibera, numero 588, del 15 novembre 2021, ha approvato il documento contabile in esame e il Collegio dei Revisori dell'Ente, con verbale, numero 58, del 15 novembre 2021, sulle base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate, ha evidenziato, anche in sede di rendiconto 2020, il rispetto del limite della spesa di personale di cui all'articolo 6, comma 1, lettera a) della legge regionale numero 43 del 2016.

Al contempo, ha invitato l’Ente a porre in essere ulteriori azioni per il recupero della morosità, in considerazione della bassa percentuale di riscossione dei canoni di locazione e, tenuto conto che anche nell'esercizio 2020 sono stati effettuati riconoscimenti di legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73 del decreto legislativo numero 118 del 2011, ha reiterato il suggerimento di apportare modifiche al vigente regolamento di contabilità, che non prevede l'acquisizione del preventivo parere del Collegio dei revisori, indicandone modalità e termini.

Il Collegio ha concluso le proprie verifiche attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprimendo parere favorevole per l'approvazione del rendiconto per l'esercizio finanziario 2020.

Il Dipartimento regionale infrastrutture e lavori pubblici, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, nell’ istruttoria di propria competenza ha evidenziato il sostanziale rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale numero 43 del 2016, in materia di contenimento della spesa e, preso atto delle risultanze dell'analisi condotta all'Organo di revisione e fatte proprie le osservazioni rimesse dagli stessi, ha espresso parere favorevole all'approvazione del rendiconto per l'esercizio finanziario 2020 dell'ATERP.

Infine, il Dipartimento economia e finanze, nell'istruttoria di propria competenza, ha rilevato la quadratura e la corrispondenza delle principali voci contabili evidenziando anche la corretta determinazione del Fondo pluriennale vincolato, del Fondo crediti di dubbia esigibilità e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020.

Al tempo stesso, il Dipartimento economia e finanze ha raccomandato all'Ente di promuovere le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero dell'opposizione di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei proventi relativi ai canoni di locazione, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l'insorgere di possibili danni di natura erariale.

Al termine dell'istruttoria di competenza, preso atto dei pareri favorevoli del Collegio dei revisori dei conti dell'Ente del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie, il Dipartimento ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2020 dell’ATERP al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale numero 8 del 2002.

Ricordo, infine, che l’ATERP fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercito 2020 con i propri Enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell'articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

Continuo con il quarto punto all'ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (ARCEA)”.

La documentazione in esame è composta dalla Delibera della Giunta Regionale, numero 537 del 27 dicembre 2021, dal decreto di riapprovazione del rendiconto da parte del Commissario straordinario dell'ARCEA, dal verbale del Revisore unico dell'Ente e dalle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione e del Dipartimento economia e finanze.

Con decreto numero 288 del 28 ottobre 2021, il Commissario straordinario dell'ARCEA ha proceduto alla riapprovazione del rendiconto di gestione per l'esercizio 2020, che si è resa necessaria a seguito di alcune modifiche e specificazioni introdotte al documento contabile derivanti dalla deliberazione di Giunta regionale numero 64 del 23 febbraio 2021 e dall'assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2021.

Il Revisore unico dei conti dell'Ente, con verbale, numero 55, del 10 novembre 2021, sulla base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate durante l'esercizio, ha rilevato che:

- è necessario predisporre l'attestazione dell'indice dei tempi di pagamento e darne evidenza sul sito alla sezione amministrazione trasparente;

- è necessario dare impulso all’iter procedurale finalizzato all'eventuale recupero di maggiori compensi percepiti dai Direttori e Commissari ex articolo 13, comma 5, legge regionale 69 del 2012;

- non sono stati regolarmente pagati alcuni debiti scaduti per cui è necessario che vengano pagati nei tempi previsti;

- si apprezza la costituzione nel bilancio 2020 sia del fondo riserva legale che del fondo accantonamento contenzioso; tuttavia, ha segnalato che il fondo accantonamento contenzioso deve essere determinato ope legis sulla scorta dell’elenco dettagliato dei contenziosi in corso e calcolato in base al probabile grado di soccombenza, sollecitando a tale scopo l’Ente a provvedere a quanto necessario al fine di accantonare a fondo in via prudenziale la somma corretta;

- inoltre si ritiene necessario costituire un fondo rischi per qualsivoglia evenienza.

L'Organo di revisione ha concluso le proprie verifiche attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprimendo parere favorevole per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020, con i rilievi di cui sopra.

Il Comitato di vigilanza dell'ARCEA, con nota, protocollo numero 529256, del 7 dicembre 2021, ha evidenziato che relativamente al rendiconto della gestione ARCEA esercizio finanziario 2020, riapprovato con decreto del Commissario straordinario numero 288 del 28 ottobre 2021, sembrerebbero rispettare le condizioni previste dalla normativa sulla spending review, comunicando l'esito favorevole dell'istruttoria al fine del prosieguo del procedimento di cui all'articolo 57, comma 3, legge regionale 8/2002 e successive modifiche ed integrazioni con l'obbligo da parte di ARCEA di procedere alla conclusione del procedimento di recupero delle somme, avviato in data 5 agosto 2021.

Al contempo, il Dipartimento regionale agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, nell'istruttoria di propria competenza, ha espresso parere favorevole dell'esercizio finanziario 2020 dell'ARCEA, fermo restando quanto rappresentato al Comitato di vigilanza ARCEA in merito all'obbligo da parte della stessa di procedere alla conclusione del procedimento di recupero delle somme.

Infine, il Dipartimento economia e finanza nell’istruttoria di propria competenza, ha rilevato la quadratura e la corrispondenza delle principali voci contabili, evidenziando anche la corretta determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020, pari a euro 322.384,46.

Al tempo stesso, il Dipartimento economia e finanze ha prescritto all'Ente di provvedere con la massima urgenza alla valutazione dei contenziosi in essere sulla base del probabile rischio di soccombenza così come previsto dalla normativa in essere ai fini della corretta determinazione del fondo contenzioso.

Al termine dell'istruttoria di competenza, preso atto del parere favorevole del Revisore dell'Ente e dell’istruttoria del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari e forestazione, conclusa con parere favorevole fermo restando quanto rappresentato dal Comitato di vigilanza ARCEA in merito all'obbligo da parte della stessa di procedere alla conclusione del procedimento di recupero delle somme corrisposte in eccedenza ai Commissari-Direttori dell'Agenzia, tenendo conto dei rilievi, prescrizione e raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie, il Dipartimento ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2020 dell’ARCEA al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Ricordo, infine, che ARCEA fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per esercizio 2020 con i propri Enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell'articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

Procedo con il quinto punto all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”.

La documentazione in esame è composta dalla Delibera della Giunta Regionale, numero 514 del 26 novembre 2021, dalla delibera di riapprovazione del rendiconto da parte del Direttore generale dell’ARSAC, dal verbale del Revisore unico dell’Ente e dalle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, risorse alimentari e forestazione e del Dipartimento economia e finanza.

Il Direttore generale dell'Ente, con deliberazione numero 89 del 2 settembre 2020, ha approvato il conto consuntivo dell'esercizio 2019 e con deliberazione numero 140 del 10 dicembre 2020 è stato approvato il preconsuntivo per l'esercizio 2019, in quanto sono state approvate alcune modifiche alla contabilità economica e comunque l'Azienda era priva dell'organo di controllo, a cui è demandato il compito di esprimere un parere sui principali documenti contabili dell'Azienda.

In seguito il Direttore generale ha riapprovato il documento contabile in esame con deliberazione numero 57 del 7 giugno 2021.

Il Revisore unico dei conti, con verbale numero 3 del 30 giugno 2021, pur non rivelando irregolarità contabili ed evidenziando l'attendibilità delle risultanze riportate nel conto consuntivo 2019 riapprovato e il rispetto di principi contabili, ha formulato alcune considerazioni, proposte e rilievi, al fine di fornire all'Azienda un supporto collaborativo per conseguire una maggiore efficienza ed economicità nella gestione.

L’Organo di controllo ha concluso le proprie verifiche attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprimendo giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto per l'esercizio finanziario 2019.

Il Dipartimento regionale agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, nell'istruttoria di propria competenza, ha verificato il rispetto della normativa vigente in tema di spending review ai sensi della legge regionale numero 43 del 2016, evidenziando che il contenimento della spesa è stato complessivamente garantito, raccomandando al contempo all'Ente di monitorare sia le spese del personale che quelle di funzionamento in quanto risultano in aumento dal 2018 al 2019, in modo da garantire il rispetto del contenimento della spesa anche negli esercizi successivi.

Inoltre, il Dipartimento ha riscontrato che l’ARSAC ha imputato correttamente le somme impegnate nel 2019 a titolo di contributo ex legge regionale numero 66 del 2012 interamente trasferite dallo stesso Dipartimento nel 2019 e, raccomandando all'Azienda di provvedere nel prossimo bilancio ad imputare correttamente in un apposito capitolo la spesa per la direzione generale, ha concluso la propria istruttoria con parere favorevole anche alla luce della verifica del contenimento della spesa che risulta essere stato complessivamente garantito.

Infine, il Dipartimento economia finanza, nell’istruttoria di propria competenza, ha rilevato la quadratura e la corrispondenza delle principali voci contabili evidenziando anche la corretta determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione pari a 6.175.639,14 euro.

Al tempo stesso, il Dipartimento economia e finanza ha raccomandato all’Ente di promuovere le attività necessarie a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei crediti al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio, nonché di evitare l'insorgere di possibili danni di natura erariale.

Al termine dell'istruttoria di competenza, preso atto dei pareri favorevoli del Revisore dell'Ente, del Dipartimento agricoltura, risorse alimentari e forestazione, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie, il Dipartimento ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l’esercizio 2019 dell’ARSAC al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Continuo con il sesto punto all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 10/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

La documentazione in esame è composta dalla Delibera della Giunta Regionale, numero 538 del 7 dicembre 2021, dalla delibera di approvazione del rendiconto da parte del Direttore generale dell'ARSAC, dal verbale del Revisore unico dell'Ente e dalle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione del Dipartimento economia e finanze.

Il Direttore generale dell'ARSAC, con deliberazione numero 133 del 7 novembre 2020, ha approvato il conto consuntivo per l'esercizio 2020 e il Revisore unico dei conti dell'Ente, con verbale numero 10 del 23 novembre 2021, non rilevando irregolarità contabili ed evidenziando l’attendibilità delle risultanze riportate nel conto consuntivo 2020 e il rispetto dei principi contabili, ha formulato le seguenti considerazioni, proposte e rilievi, al fine di fornire all'Azienda un supporto collaborativo per conseguire una maggiore efficienza ed economicità della gestione.

L'Organo di controllo ha concluso le proprie verifiche attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprimendo giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto per l'esercizio finanziario 2020.

Il Dipartimento regionale agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, nell'istruttoria di propria competenza, ha verificato il rispetto della normativa vigente in tema di spending review ai sensi della legge regionale numero 43 del 2016 e della legge regionale numero 22 del 2010, evidenziando che il contenimento della spesa è stato complessivamente garantito.

Inoltre, il Dipartimento ha riscontrato che l’ARSAC ha imputato correttamente le somme impegnate nel 2020 a titolo di contributo ex legge regionale numero 66 del 2012 interamente trasferite dallo stesso Dipartimento nel 2020, concludendo la propria istruttoria con parere favorevole anche alla luce della verifica del contenimento della spesa che risulta essere stato complessivamente garantito.

Infine, il Dipartimento economia e finanza, nell’istruttoria di propria competenza, ha rilevato la quadratura e la corrispondenza delle principali voci contabili, evidenziando anche la corretta determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione pari a 8.009.878,93 euro.

Al tempo stesso, il Dipartimento economia e finanze ha raccomandato all'Ente di adottare le iniziative opportune alla cura dei propri crediti, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l'insorgere di possibili danni di natura erariale, anche nell'ipotesi in cui la riscossione sia stata affidata a soggetto esterno.

Al termine dell'istruttoria di competenza, preso atto dei pareri favorevoli del Revisore dell'Ente e del Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie, il Dipartimento ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2020 dell’ARSAC al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Ricordo, infine, che l’ARSAC fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri Enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell'articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

Proseguo, infine, con il settimo punto all’ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 13/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell’Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL)”

La documentazione in esame è composta dalla delibera della Giunta Regionale, numero 549 del 14 dicembre 2021, dalla delibera di approvazione del rendiconto da parte del Direttore generale dell'ARPACAL, dal verbale del Revisore unico dell'Ente e dalle relazioni istruttorie del Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente e del Dipartimento economia e finanze.

Il Direttore generale dell'ARPACAL, con deliberazione numero 418 del 18 novembre 2021, ha approvato il rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2020.

Il Revisore unico dei conti dell'Ente, con verbale del 18 novembre 2021, ha evidenziato che l'Agenzia presenta carenza di personale, che implica, a suo dire, risultati economici mediocri, soprattutto per le vendite dei servizi dell'Agenzia, pari a circa la metà dell’esercizio 2019; ha riscontrato, altresì, che il patrimonio immobiliare dell'Ente potrebbe essere utilizzato e valorizzato in misura significativamente più produttiva, e che l'Agenzia presenta una rilevante entità dei residui attivi e passivi, che manifesta la lentezza operativa nella gestione dei servizi e delle risorse disponibili. Alla luce di tali rilievi, l'Organo di revisione ha formulato all'Ente alcune raccomandazioni.

L'Organo di controllo ha concluso le proprie verifiche esprimendo parere favorevole all'approvazione del rendiconto dell'ARPACAL per l'esercizio finanziario 2020, ai relativi allegati e al bilancio economico patrimoniale.

Il Dipartimento regionale territorio e tutela dell'ambiente, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, nell’istruttoria di propria competenza, ha verificato il rispetto delle misure di contenimento della spesa da parte dell'Ente strumentale, esprimendo parere favorevole al rendiconto dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria per l'esercizio 2020.

Infine, il Dipartimento economia e finanza, nell'istruttoria di propria competenza, ha rilevato la quadratura e la corrispondenza delle principali voci contabili, evidenziando anche la corretta determinazione del Fondo pluriennale vincolato, del Fondo crediti di dubbia esigibilità e del risultato di amministrazione al 31 dicembre2020 pari a 3.922.254,72 di euro.

Al tempo stesso, il Dipartimento economia e finanze ha raccomandato all’Ente di prevedere attraverso un'attenta attività di programmazione, con riferimento alle attività che prevedono la realizzazione di progetti di investimento, gli impegni di spesa collegati ai corrispondenti accertamenti di entrata, con imputazione degli stessi agli esercizi in cui è prevista la realizzazione delle varie fasi degli interventi, sulla base di appositi cronoprogrammi, nel rispetto di quanto previsto al punto 5.3.

Inoltre, con riferimento al probabile credito nei confronti dell'erario che può essere richiesto a rimborso utilizzato in compensazione per il versamento di altri tributi, il Dipartimento ha raccomandato all'ARPACAL di procedere al relativo accertamento dell'importo vantato o nell'esercizio in cui si richiede il rimborso o nell’esercizio in cui si procede all'incasso dell'importo rimborsato dall’erario.

Al termine dell'istruttoria di competenza, preso atto dei pareri favorevoli del Revisore dell'Ente e del Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie, il Dipartimento ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, al rendiconto per l'esercizio 2020 dell'ARPACAL al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Ricordo, infine, che l'ARPACAL fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri Enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell'articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro. Passiamo alla votazione di ogni singolo provvedimento.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 4/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

 

 

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 4/12^ che è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

 

(Interruzione fuori microfono del consigliere Laghi)

PRESIDENTE

Consigliere Laghi, abbiamo stabilito in Conferenza dei capigruppo che, dopo le relazioni sui bilanci, si aprirà il dibattito per tutti i documenti contabili.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 7/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)”

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 7/12^ che è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia regionale Calabria per le erogazioni in agricoltura (ARCEA)”

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 9/12^ che è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 8/12^ che è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia regionale Calabria per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese (ARSAC)”

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 10/12^ che è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL)”

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 13/12^ che è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunico che sui provvedimenti di bilancio, previsti all’ordine del giorno ai punti 8, 9, 10, 11 e 12, l’Assessore al bilancio svolgerà un’unica relazione, compreso il bilancio di previsione, seguirà la discussione generale e, poi, si procederà alla votazione di ciascun provvedimento.

Relazione unica:

Proposta di legge numero 16/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all’esercizio finanziario 2020”

Proposta di legge numero 17/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria – articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

Proposta di legge numero 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale 2022”

Proposta di legge numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024”

 

PRESIDENTE

Cedo la parola all’assessore Princi per illustrare i provvedimenti.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta e Assessore al bilancio

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Inizio con il punto 8 all’ordine del giorno, la proposta di legge numero 16/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all’esercizio finanziario 2020”

Il Rendiconto Generale sottoposto all'approvazione dell’Aula è un documento contabile composto:

- dal Conto del bilancio, che dimostra risultati finali della gestione finanziaria rispetto alle autorizzazioni contenute nel primo esercizio considerato nel bilancio di previsione 2020-2022;

- dal Conto economico, che evidenzia le componenti positive e negative della gestione di competenza economica dell'anno 2020, rilevate dalla contabilità economico-patrimoniale;

- dallo Stato patrimoniale, che rappresenta la consistenza del patrimonio alla data del 31/12/2020.

Inoltre, si sottopone a codesto Consiglio anche il Rendiconto consolidato, ovvero, l'aggregazione delle risultanze registrate nell'anno 2020 dalla Giunta e dal Consiglio Regionale.

Illustro brevemente l'iter seguito: con deliberazione della Giunta regionale, numero 347 del 11 agosto 2021, è stato approvato il progetto di legge recante: Rendiconto di gestione per l'esercizio 2020 della Regione Calabria, trasmesso alla Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, per il rilascio della prescritta parificazione di legge, al Consiglio regionale per l'esame di competenza.

Come è noto, il suddetto progetto di legge non essendo stato esaminato dall'Assemblea legislativa entro il termine della precedente legislatura, ai sensi dell'articolo 65 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è decaduto.

Oltretutto in data 10 dicembre 2021 la Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, ha parificato il Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020, per come approvato con la suddetta Deliberazione di Giunta regionale numero 347 dell’11 agosto 2021, sia con riguardo al conto di bilancio, sia con riguardo al conto economico e allo stato patrimoniale, fatta eccezione:

a) per i residui attivi aventi ad oggetto le opere di investimento sulla diga del Menta, per come allocati negli appositi capitoli di entrata per un totale complessivo di euro 48.587.381,05 con la conseguente eliminazione degli stessi dalle scritture contabili della Regione;

b) per la quota accantonata nel risultato di amministrazione ad apposito capitolo Fondo per passività potenziali in conto capitale, in termini di integrale riduzione della stessa per euro 24.837.935;

c) per il risultato di amministrazione al 31/12/2020 che è rideterminato in euro 1.240.810.754,84;

d) per il disavanzo di amministrazione, alla medesima data del 31/12/2020, che viene aumentato di euro 23.749.445,14 e, a fronte di ciò, rideterminato in euro meno 104.849.291,74.

Per quanto sopra la Giunta regionale con la deliberazione numero 550 del 14 dicembre scorso ha provveduto a rettificare le risultanze di cui al Rendiconto generale 2020, per come precedentemente approvato, in ragione delle eccezioni, appena elencate, di cui all'intervenuto giudizio di parificazione della Magistratura contabile, trasmettendo contestualmente, al Consiglio regionale, la nuova proposta di legge ora in discussione.

Per quanto detto, e rimandando alla relazione allegata per quanto riguarda il dettaglio delle risultanze contabili della gestione dell'esercizio finanziario 2020, e prendendo atto:

- dei pareri favorevoli espressi dal Collegio dei revisori dei conti, numero 21, del 17/9/2021 e numero 30 stessa data;

- dell’intervenuto giudizio di parificazione di cui alla decisione datata 10/12/2021 della Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria;

si chiede al Consiglio regionale di provvedere all'approvazione del progetto di legge, composto da 14 articoli, di cui alla delibera della Giunta Regionale numero 550 del 14/12/2021, recante: Rendiconto generale e Rendiconto consolidato esercizio finanziario 2020.

Procedo con la relazione sulla proposta di legge numero 12/12^ di iniziativa della Giunta, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell’anno 2020 della Regione Calabria”.

Il bilancio consolidato è un documento consuntivo di esercizio che mira a rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Regione, ente capogruppo, e degli organismi controllati o partecipati, su cui la stessa esercita un potere di influenza o di controllo significativo, secondo le definizioni riportate dalla normativa vigente.

Il bilancio consolidato rappresenta quindi uno strumento di comunicazione dell'andamento della gestione del gruppo verso l'esterno nonché un supporto al governo del gruppo stesso ai fini della programmazione delle attività e della verifica degli impatti delle strategie.

Infatti le politiche economiche e sociali della Regione Calabria vengono realizzate anche mediante la collaborazione degli Enti strumentali, delle fondazioni e delle società regionali controllate o partecipate.

Gli atti propedeutici alla stesura del bilancio consolidato 2020 sono stati quelli di approvazione, attraverso due distinte Delibere della Giunta Regionale, dei due elenchi:

- GAP Gruppo amministrazione pubblica;

- GAP Regione Calabria ovvero l'elenco contenente i soggetti ricompresi nel bilancio consolidato.

I soggetti rientranti nel secondo elenco, componenti quindi il Gruppo amministrazione pubblica Regione Calabria, ricompresi nella area di consolidamento, sono in totale 17 e sono così ripartiti secondo le categorie di appartenenza previste dalla legge:

- gli organismi strumentali (il Consiglio regionale della Calabria);

- gli Enti strumentali controllati (ARSAC, ARCEA, Azienda Calabria Lavoro, ARPACAL, Azienda Calabria Verde, ATERP Calabria; gli Istituti regionali per la Comunità Arberesh, Grecanica e Occitana; l’Ente per i Parchi Marini Regionali; la Fondazione Mediterranea Terina Onlus in house; la Fondazione Film Commission;

- le società controllate dall'amministrazione capogruppo e cioè le partecipazioni dirette: Fincalabra Spa; Sorical; Ferrovie della Calabria; Terme Sibarite.

Dopo l'espletamento di tutte le operazioni propedeutiche si è proceduto alla fase di consolidamento vero e proprio dei singoli bilanci secondo il metodo integrale così come previsto dall'allegato 4/4 al decreto legislativo 118 del 2011 con l'effettuazione delle elisioni.

La rideterminazione dei saldi ha tenuto conto, oltre che della effettuazione delle elisioni delle poste contabili intercorrente tra l’Ente capogruppo e i soggetti facenti parte del consolidato, anche delle altre posizioni reciproche infragruppo.

Il bilancio consolidato 2020 della Regione Calabria così ottenuto, offre una rappresentazione veritiera e corretta della consistenza patrimoniale e finanziaria del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Calabria e del risultato di esercizio dell'intero Gruppo Regione.

Con riguardo all'aspetto economico si precisa che il risultato di esercizio del gruppo risulta, dopo il consolidamento di tutti i bilanci, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente passando da un utile di euro 94.359.172 per l'anno 2019 ad una perdita di euro 83.547.718.

Su tale risultato hanno inciso l’elevato volume degli accantonamenti effettuati in chiusura dell'esercizio finanziario ovvero, l'incremento del fondo crediti, del fondo contenzioso e delle passività potenziali, oltre che l'eliminazione dei residui attivi tra cui quelli vantati nei confronti dello Stato per la diga del Menta (oltre 48 milioni di euro).

Al bilancio consolidato 2020 della Regione Calabria, composto dal Conto economico, dallo Stato patrimoniale e dalla Nota integrativa è allegato il parere dei Revisori dei Conti.

Procedo con la proposta di legge numero 17/12^ di iniziativa della Giunta, recante: “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023”.

Con il presente disegno di legge viene sottoposta al Consiglio regionale la manovra sul bilancio di previsione 2021-2023, al fine di compiere le operazioni contabili conseguenti al giudizio di parificazione del Rendiconto 2020, da parte della Corte dei conti.

In data 10 dicembre 2021 la Sezione di Controllo della Corte dei conti ha, infatti, emesso il Giudizio di parificazione sul Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020, specificando che veniva parificato, sia con riguardo al conto di bilancio che al conto economico e allo stato patrimoniale, fatta eccezione:

- per i residui attivi allocati negli appositi capitoli per l'importo complessivo di euro 48.587.381 relativi a somme assegnate dallo Stato per il completamento dello schema idrico sulla diga del torrente Menta – che, in quanto ritenuti insussistenti, dovevano essere eliminati dalle scritture contabili;

- per la quota accantonata nel risultato di amministrazione al capitolo Fondo per passività potenziali in conto capitale che doveva essere integralmente ridotta per euro 24.837.935,91;

- per il risultato di amministrazione al 31/12/2020, che doveva essere ridotto di euro 48.587.381,05;

- per il disavanzo alla data del 31/12/2020, derivante dalla chiusura dell'esercizio finanziario 2020, che doveva essere aumentato di 23.749.445,14.

A seguito di tali statuizioni è stato necessario adottare un provvedimento di riapprovazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020, esaminato in precedenza, all'interno del quale sono confluite le modifiche necessarie ad ottemperare alle osservazioni formulate dalla Sezione di Controllo della Corte dei conti.

Le rettifiche apportate al Rendiconto incidono sulle risultanze del bilancio di previsione 2021-2023, assestato con la legge regionale numero 29 del 2021, e, pertanto, ai sensi dell'articolo 50, comma 3-bis, del decreto legislativo numero 118 del 2011 che consente di apportare le eventuali variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a seguito dell'approvazione definitiva del rendiconto dopo la decisione di parificazione, si è reso quindi necessario approvare la proposta di legge di variazione in esame, al fine di adeguare detto documento contabile alle risultanze del Rendiconto generale dell'anno 2020, per come parificato dalla Corte dei conti, nonché provvedere al ripiano del maggior disavanzo emerso a seguito del su menzionato Giudizio di parifica.

Le variazioni previste nel disegno di legge in esame, da apportare al bilancio di previsione 2021-2023 sono quindi le seguenti:

- nella parte entrata viene disposta la riduzione del residuo attivi iniziali per euro 48.587.381,05 e la conseguente diminuzione dello stanziamento di cassa di pari importo;

- nella parte spesa viene effettuato: l'incremento della voce disavanzo di amministrazione dell'importo di euro 23.749.445,14; la riduzione dello stanziamento del capitolo Accantonamento di risorse finanziate con entrate in libera disponibilità il cui utilizzo è subordinato gli esiti della chiusura dei conti per l'esercizio 2020, pari ad euro 16.027.733,36; la riduzione degli stanziamenti dei capitoli di spesa destinate al pagamento delle rate di ammortamento (capitale e interessi) di prestiti sui quali, a seguito dei pagamenti dell'ultima rata di dicembre, sono state registrate economia di spesa dal valore complessivo di euro 7.721.711,78.

Alla luce di quanto esposto, il presente disegno di legge viene sottoposto all'esame del Consiglio regionale in attuazione di quanto previsto dal legislatore in ordine alle variazioni da effettuare sul bilancio di previsione a seguito dell'approvazione definitiva del Rendiconto, ai sensi dell'articolo 50, comma 3-bis, e del decreto legislativo numero 118 del giugno 2011.

Presidente, procedo con la relazione sui disegni di legge riguardanti: “Legge di stabilità e bilancio di previsione della Regione Calabria per il triennio 2022/2024”.

La legge di stabilità regionale e la legge di bilancio di previsione costituisce un punto di arrivo di un percorso avviato dalla Giunta regionale i primi di novembre con l’obiettivo di un ritorno alla normalità della gestione amministrativa, al fine di rendere pienamente operativa l’intera macchina regionale e, soprattutto, evitare il ricorso all’esercizio provvisorio.

Tale percorso ha visto in poco tempo l’approvazione da parte della Giunta:  

- del documento di programmazione economico-finanziaria, approvato nella precedente seduta del Consiglio regionale, che ha dettato le linee di indirizzo per la redazione di due disegni di legge in argomento;

- dell’assestamento tecnico di bilancio, adottato nelle more del giudizio di parifica da parte della Corte dei conti, con il quale si è preso atto dei dati contabili risultanti dal rendiconto approvato, ad agosto, dalla precedente Giunta, provvedimento attraverso il quale sono state sapientemente accantonate le risorse necessarie per attutire l’impatto delle decisioni della Corte sugli equilibri di bilancio ed evitare così tagli dolorosi al bilancio di previsione 2022-2024 approvato dalla Giunta il 7 dicembre;

- del rendiconto 2020, riproposto al Consiglio a seguito della necessità di prendere atto della decisione della Corte dei conti in ordine alla eliminazione dalle scritture contabili regionali della posta finanziaria relativa al Menta;

- delle misure conseguenziali al giudizio di parifica, con le quali, attraverso una variazione del bilancio 2021, si è fatto fronte alla copertura del maggiore disavanzo derivante dalla eliminazione dei 48 milioni relativi al finanziamento della diga del Menta, si sono circoscritti gli effetti di tale perdita di entrata solo sull’esercizio 2021 e non sull’intero arco della legislatura, così come avrebbe consentito la normativa vigente;

- di tutti i rendiconti 2020 degli Enti strumentali, che costituiscono atti propedeutici all’approvazione del bilancio consolidato regionale per l’esercizio finanziario 2020.

Pertanto, tutta la fase di predisposizione ed approvazione da parte della Giunta del bilancio 2022-2024, avvenuta in data antecedente al giudizio di parifica, non poteva non tener conto di tale contesto. Sarebbe stato più facile per il Governo regionale approvare i su elencati provvedimenti relativi all’esercizio precedente e poi andare in esercizio provvisorio con la giustificazione di non aver potuto procedere all’approvazione del documento contabile sia per la enorme ristrettezza dei tempi a disposizione, compresi quelli necessari al Collegio dei revisori dei conti per esprimere il loro parere, sia per gli eventuali impatti negativi derivanti da un giudizio di parifica avverso. La Giunta, invece, in maniera assolutamente coraggiosa e inusuale, ha deciso, assumendosene tutta la responsabilità politica di approvare comunque un documento contabile prioritariamente finalizzato al mantenimento degli equilibri di bilancio e a garantire una tempistica utile, sebbene ristretta, dell’esame dello stesso da parte del Collegio dei Revisori.

Ci tengo a precisare, però, che prevediamo, per il mese di marzo, una manovra suppletiva di bilancio che, sulla base della attenta valutazione di tutte le maggiori esigenze da soddisfare con le risorse autonome del bilancio regionale nonché degli interventi di carattere strutturale da porre in essere, ridetermini la qualità e la quantità della spesa da finanziare con le risorse autonome regionali disponibili.

In tal senso questo bilancio costituisce, pertanto, non solo un punto di arrivo ma anche un punto di partenza di un secondo step che nell’arco di pochi mesi avrà come obiettivo quello di integrare e modificare il documento contabile sottoposto oggi all’esame del Consiglio sulla base:

- delle misure contenute nel DDL del bilancio statale per il 2022 che sarà approvato a fine anno, e dai finanziamenti in esso contenuti su alcune voci fondamentali per il nostro bilancio quali la forestazione, gli LSU, i trasporti, le politiche sociali, i Centri per l’impiego, la sanità;

- delle politiche adottate o in via di adozione da parte del Governo nazionale per favorire la ripresa economica e per il ristoro delle minori entrate da Covid nel 2020 e 2021;

- sulla base degli effetti del decreto fiscale che modifica le potenziali entrate Irpef e Irap che hanno effetti sulle manovre di copertura dei disavanzi;

- delle decisioni del Tavolo Adduce in ordine all’applicazione delle extra aliquote;

- delle nuove risorse che saranno assegnate alla Regione per l’attuazione del PNNR;

- della necessità di inserire in bilancio le risorse della nuova programmazione unitaria 2021-2027 (POR FESR, FSE, POC e FSC);

- dell’assestamento ed integrazione delle risorse assegnate per il servizio sanitario regionale, che come noto riguardano più del 60 per cento del bilancio regionale e che sono interessate ad un incremento nel triennio 2022-24;

- della necessità di modificare anche quella parte di bilancio, la più piccola, e cioè quella finanziata da risorse autonome, sulla base delle risorse disponibili e dopo aver fatto un esame di tutte le necessità e sulla base di una migliore conoscenza dell’intero contesto, per andare a soddisfare le esigenze più importanti che non possono essere finanziate con la parte preponderante del bilancio.

I vincoli che impattano sulla possibilità di manovra.

In disparte da ogni attività di riforma strutturale della spesa che è aldilà da venire e che è di competenza anche del Consiglio, è comunque noto da tempo che l’attuazione di manovre di bilancio significative a legislazione vigente con le risorse autonome disponibili è fortemente condizionata da una serie di vincoli normativi che possono essere qui riassunti:

- la produzione legislativa regionale ha creato nel corso del tempo un fabbisogno di spesa superiore a quelle che sono le reali disponibilità finanziarie della Regione; solo negli ultimi anni l’approvazione delle leggi è stata in buona parte sottoposta ad un parere espresso di copertura finanziaria e ciò ha limitato di molto i danni ma i finanziamenti disposti da leggi esistenti o da quelle di nuova formazione continuano in ogni caso a dover essere garantiti pur in presenza di entrate peraltro decrescenti;

- il combinato disposto delle nuove regole di finanza pubblica (pareggio di bilancio, armonizzazione contabile, bilancio consolidato) e del sofisticato sistema dei controlli hanno obbligato le Regioni ad operare secondo modalità completamente diverse dal passato, che prevedono numerosi accantonamenti che assumono valori niente affatto trascurabili e che riducono ancora di più la disponibilità di risorse da destinare alle politiche regionali di spesa da attuare con le risorse proprie.

È chiaro che tali disposizioni normative comportano un impatto sulla disponibilità di risorse autonome tanto maggiore quanto più rilevanti sono le criticità, che come ampiamente trattato sia nel Documento di Economia e Finanza che nella relazione tecnica che correda il disegno di legge in argomento riguardano:

- i crediti vantati nei confronti di altre amministrazioni, i cui comportamenti, assolutamente censurabili dal punto di vista del rispetto delle regole contabili e del principio della leale collaborazione, hanno avuto e rischiano di avere, se non adeguatamente monitorati, un impatto negativo sugli equilibri di bilancio;

- la mancata adozione di adeguate contromisure per far fronte all’elevato contezioso instaurato, spesso in forma opportunistica, contro la Regione;

- il mancato governo delle società fondazioni ed organismi ed Enti sub regionali.

L’indirizzo dato agli uffici da parte della Giunta Regionale per la stesura del bilancio 2022-2024, in linea con quanto già indicato nel Documento di Economia e Finanza, è stato quello di predisporre un documento contabile improntato al principio della prudenza, confermando gli stanziamenti già previsti per le leggi regionali di maggiore importanza ed apportando, se necessario, eventuali variazioni alle diverse annualità del bilancio precedente al fine di tutelare gli equilibri di finanza pubblica o far fronte agli obblighi di legge. Le previsioni di bilancio sono state, pertanto, formulate avendo come obiettivo prioritario la necessità della salvaguardia degli equilibri di bilancio, dei principi contabili vigenti e tenendo conto della necessità di accantonare le risorse per il fondo crediti di dubbia esigibilità, per le perdite delle società regionali, per il rischio da contenzioso, per la copertura dei pignoramenti e per i debiti fuori bilancio.

Il bilancio di competenza effettivo della Regione per l’anno 2022, al netto delle contabilità speciali, della anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato ammonta complessivamente a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia, tali importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, vale a dire somme il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate.

Rientrano in tale ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (3,9 miliardi di euro circa; 62,4 per cento), quelle destinate all’attuazione dei programmi comunitari POR e PAC 2007-2013 e 2014-2020 (581,7 milioni di euro), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (419,1 milioni di euro), nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (520,6 milioni di euro). Le entrate per mutui (86,5 milioni di euro) sono relative al cofinanziamento regionale del POR e del PSR 2014-2020, nonché del programma di investimenti di cui all’Accordo Stato-Regioni del 15 ottobre 2018.

Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a circa 767,3 milioni di euro, pari al 12,2 per cento circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio, in diminuzione di circa 53 milioni rispetto alle previsioni effettuate nel bilancio 2021-2023, annualità 2021.

Pertanto, una volta definito il quadro delle entrate, sulla base della disponibilità di risorse finanziarie ed una volta allocate nella parte spesa le poste relative ai fondi a destinazione vincolata il compito affidato agli uffici era quello di verificare la sostenibilità degli stanziamenti previsti nell’anno 2022-23 del bilancio approvato dalla precedente Giunta in coerenza con il mutato contesto di riferimento e a legislazione vigente, tenendo conto che gran parte delle risorse disponibili, come detto pari a 767 milioni di euro circa, teoricamente soggette ad una manovra discrezionale da parte della Giunta o del Consiglio, è destinata a spese di carattere obbligatorio (personale, mutui, contratti, accantonamenti) o utilizzata per far fronte alle emergenze sociali ed occupazionali della Regione, e quindi difficilmente rimodulabile, senza l’attuazione di riforme capaci di incidere nella dinamica strutturale della spesa.

È da tenere presente che:

- le spese di funzionamento per il personale del Consiglio e della Giunta coprono circa un quarto della disponibilità totale;

- che la spesa per i mutui assunti dalla Regione o comunque a carico della stessa a titolo di contributo per i mutui assunti dagli Enti locali, rappresenta circa un quinto delle spese autonome;

- che, insieme, le spese di personale, contratti e mutui, in termini aggregati, rappresentano il 43,3 per cento del totale. Questo dato, riferito a spese di carattere obbligatorio, dimostrerebbe che, almeno teoricamente, il bilancio della Regione potrebbe anche essere considerato virtuoso, e cioè con margini di manovra abbastanza ampi (ricordiamo che il limite degli Enti locali virtuosi è del 48 per cento, se non fosse che un ulteriore 22 per cento circa è destinato a spese per gli Enti sub regionali ed il precariato storico e che una importante percentuale della rimanente parte è destinata alla sanità e alle politiche sociali, in gran parte rette socio-sanitarie e indennizzi ai soggetti emotrasfusi con sangue infetto, nonché ad altre leggi di forte impatto sociale quali il cofinanziamento regionale per i trasporti, il diritto allo studio e la protezione civile.

Appare evidente che queste spese, autorizzate tempo per tempo, dai Consigli regionali precedenti, sono state considerate come irrinunciabili e difficilmente comprimibili, anche perché in buona parte afferenti a spese di personale. Ciò non ha fatto altro che aumentare nel tempo il livello di rigidità del bilancio regionale.

In tale contesto, pertanto, l’obiettivo della manovra di bilancio, non era solo quello di evitare una manovra espansiva quanto quello di ottenere anche un risparmio di spesa, rispetto a quanto inizialmente previsto nelle annualità 2022-2023 del bilancio 2021-2023, per apportare alcune variazioni, che tenessero conto della necessità di:

a) confermare, per quanto possibile, il livello di finanziamento delle leggi di spesa disposto con la Tabella C allegata alla legge di stabilità;

b) accantonare in via prudenziale, nell’arco dell’intero triennio, la maggiore quantità di risorse possibile, anche alla luce delle criticità segnalate dalla Corte dei conti;

c) rimodulare gli accantonamenti al fondo contenzioso sulla base delle vertenze incardinate nell’arco temporale di riferimento;

d) rivisitare il fondo crediti di dubbia esigibilità in base al volume degli stanziamenti delle entrate e dell’andamento tra le riscossioni e gli accertamenti registrati negli scorsi esercizi;

e) reintegrare le riduzioni di spesa effettuate nel bilancio 2021 per garantire la copertura finanziaria della competizione elettorale svoltasi ad ottobre 2021, recuperando una parte del taglio effettuato ai trasferimenti al Consiglio regionale;

f) prevedere, a decorrere dal 2022, l’importo di euro 2.230.289,47 da restituire allo Stato quale quota annuale in eccesso rispetto ai ristori ricevuti nel 2020 per le minori entrate inerenti alla lotta all’evasione per l'emergenza Covid-19;

g) adottare le misure correttive necessarie a eliminare le criticità emerse in occasione della circolarizzazione dei crediti debiti regionali con quelli della società partecipata “Ferrovie della Calabria”;

h) garantire il cofinanziamento regionale, pari a 600 mila euro, del programma degli investimenti necessari per la riqualificazione e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione, su un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro.

L’obiettivo del risparmio di spesa è stato raggiunto soprattutto grazie:

- alla riduzione delle spese di funzionamento (- 4 per cento);

- alla riduzione del costo del debito (-15 per cento), derivante principalmente dalla estinzione del mutuo di 428 milioni contratto con il MEF nel 2011 a tassi elevati e rifinanziato, per la parte residua, da CDP ai tassi attuali per effetto della legge del 30 dicembre 2020, numero 178, e della legge regionale del 25 maggio 2021, numero 8. Tale operazione ha comportato un risparmio di spesa annuale di oltre 12 milioni di euro fino al 2044, anno di scadenza dell’ultima rata di ammortamento. Una ulteriore riduzione è dovuta ai minori oneri relativi a mutui più risalenti nel tempo, aventi come beneficiari i Comuni, e ormai giunti a scadenza;

- ad alcuni tagli di lieve entità agli stanziamenti di bilancio inizialmente previsti per il 2022.

Come già specificato, i risparmi ottenuti non sono stati destinati a politiche espansive della spesa, bensì prudenzialmente accantonati per far fronte a specifici rischi e alle criticità segnalate dalla Corte dei conti e per effettuare, una volta messi in sicurezza i conti, una manovra aggiuntiva a marzo 2022.

Per un maggiore dettaglio delle operazioni effettuate si rimanda alle Tabelle A, B e C allegate alla legge di stabilità e a quelle allegate alla legge di bilancio.

Tale relazione è riferita a tutti e due disegni di legge, di cui si chiede all’Aula l’approvazione.

Presidente, avrei concluso con le relazioni. Oltre a salutare e ringraziare tutti quanti voi, ringrazio il Presidente che è una guida competente, anche, in termini amministrativi e finanziari, e un particolare ringraziamento al Direttore generale del bilancio, il dottore De Cello, per la grande professionalità, competenza e supporto, e ovviamente a tutti quanti i componenti del Dipartimento bilancio. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Apriamo il dibattito generale, poi, alla fine della discussione, voteremo singolarmente i punti all’ordine del giorno dall’8 al 12. Ho visto che sono stati presentati degli emendamenti, quindi punto per punto voteremo i provvedimenti.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Grazie, Signor Presidente del Consiglio, Presidente della Giunta, Assessori, colleghi consiglieri.

La discussione che oggi portiamo in Aula rischia di alimentare, ancora una volta, una “cultura della fretta” e, parafrasando uno dei più illustri pensatori contemporanei, Bauman, esattamente quella che investe temi strategici per la nostra Regione. Temi che meritano, quindi, una riflessione approfondita, accompagnata da una visione politica che guardi nel complessivo l’assetto istituzionale.

La franchezza che mi contraddistingue, Presidente, mi spinge ad un confronto di merito e non pregiudiziale su quanto questa maggioranza di governo pone al Consiglio. Proprio per questo sento l’esigenza di esprimere alcune osservazioni che mi auguro, poi, alimentino una discussione mirata e accurata.

Andiamo per ordine.

Il Bilancio della Regione disegna un quadro inequivocabile e costante che evidenzia una fragilità e perifericità del nostro sistema economico. Una fragilità consolidata negli anni, ma ancor più aggravata dalla drammatica fase della pandemia.

C’è un serio rischio di un’acutizzazione delle questioni sociali. Diseguaglianza e povertà rischiano di esplodere e il bilancio, in qualità di strumento finanziario e contabile, conferma di essere ingessato e lascia pochi margini di manovra nell’attuazione di un indirizzo politico.

Ricordiamoci ancora come il bilancio sia, sempre di più, uno strumento non di semplice rilevazione contabile, ma acquisisce una fondamentale funzione politica anche nel rapporto tra il Consiglio e la Giunta. Questa cornice pone una riflessione in ordine agli investimenti della Regione, con una evidente difficoltà nell’attuazione di una volontà legislativa non di natura ordinamentale, mortificando la stessa attività legislativa dell’Aula e il lavoro che questa Assise e noi tutti siamo chiamati ad assolvere.

Altro problema enorme da affrontare, con pluralità di interventi e intelligente pianificazione, riguarda la presenza del contenzioso elevatissimo in rapporto di causa-effetto con il sorgere di debiti fuori bilancio che derivano da sentenze di condanna dell’Ente o da acquisti effettuati in altri esercizi finanziari senza il preventivo impegno di spesa, nonché i pagamenti connessi agli atti giudiziali relativi ai pignoramenti: due delle più pesanti criticità che zavorrano la tenuta dei conti della Regione Calabria, drenando la pur modesta liquidità e comprimono, quindi, la capacità di spesa dell’Amministrazione.

Del resto, la Magistratura contabile li ha definiti «fenomeni patologici e sintomatici di inerzie, forieri, soprattutto, di danno all’erario».

Non è più rinviabile, altresì, un confronto sulla capacità di riscossione e sui debiti degli Enti, come ad esempio i Comuni che vanno, però, aiutati con Piani di dilazionamento per sanare i debiti, con cui intercorre un rapporto in ordine all’attività economica.

Tutto ciò si ripercuote sulle mancate entrate nel bilancio regionale che è sobbarcato, ancor di più, da evidenti difficoltà economiche. Oltre a ciò, vi ricordo che il 23 per cento del bilancio regionale, per oltre 180 milioni di euro, è destinato a coprire le spese di funzionamento della Giunta e del Consiglio regionale. Un dato molto significativo.

Quindi, preoccupa l’andamento costante e reiterato negli anni di una marginalità della Regione sempre più risicata nelle sue risorse che non sono vincolate a disposizione del bilancio regionale per i piani di attuazione delle linee di governo.

Un quadro impietoso prospettato che dovrebbe cambiare in una qualche maniera rispetto alla programmazione dei Fondi sovraregionali, quindi la Programmazione Europea 2021-2027 e il PNRR su tutti, dichiaratamente motore di rilancio dello sviluppo di questa terra.

Chiediamo che sul PNRR, in particolar modo, si istituisca un osservatorio che coinvolga il Consiglio da subito. C’è necessità di una sinergia tra i diversi attori, c’è necessità di delegiferare in materia di procedure, di capacità di azzeramento dell’improduttività gestionale e di investimento in capitale umano, puntando a risorse di alto profilo.

Un ultimo passaggio lo voglio fare sugli Enti strumentali e le partecipate della Regione e chiedo, signor Presidente, a lei e alla maggioranza di governo, un atto di verità e confronto perché ci sia una legittima informativa alla nostra Assemblea su quale sarà la prospettiva di queste strutture, ma soprattutto siano chiariti gli obiettivi che la Regione intende perseguire in riferimento proprio alla galassia di Enti di sottogoverno di cui disponiamo.

La requisitoria del Procuratore regionale della Corte dei conti ha delineato un quadro, avvalorato dai numeri, che non lascia spazio ad interpretazioni: nel triennio 2017-2020 si assiste ad una riduzione del personale per tutte le società partecipate, ma si evidenzia un paradosso in merito ad alcune società in liquidazione in cui risaltano, nonostante lo stato economico precario, un aumento di personale e un conseguente aggravio di spese. Anomalie che stimolano quesiti che oggi pongo alla sua attenzione, signor Presidente: quale strategia la Regione mette in campo per le partecipate? Quali sono gli obiettivi e gli strumenti utilizzati? Ma, soprattutto, questa nostra Calabria del futuro come adeguerà le funzioni di strutture che sono nate anni addietro e che, quindi, hanno funzioni, forse, oggi anacronistiche rispetto alle esigenze attuali?

Chiedo, dunque, una sessione straordinaria, signor Presidente, del Consiglio regionale proprio sulla strategia della Regione sulle partecipate.

Ricordo, sommessamente, che il ruolo del Consiglio è sancito per Statuto per quanto riguarda le partecipate e quest’Aula rappresenta la sede abilitata alla discussione e non solo alla mera ratifica degli atti.

Lavorare ad una ricognizione di uno stato reale delle cose, attraverso un lavoro di confronto, soprattutto grazie alle Commissioni consiliari, è chiaramente una assoluta priorità.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Bruni. Ha chiesto di intervenire la collega Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Presidente del Consiglio, Presidente della Giunta, assessori, colleghi consiglieri, con questo mio intervento desidero porre in evidenza alcuni aspetti afferenti il bilancio di previsione all’ordine del giorno della seduta odierna.

In realtà, l’Assemblea di quest’oggi presenta tre punti in abbinato. Oltre al bilancio di previsione della Regione Calabria, vi è anche la legge di stabilità regionale e l’approvazione del Bilancio consolidato 2020.

Questo - a differenza di quanto ha sostenuto la collega Bruni, dicendo che questa seduta si è caratterizzata con la “cultura della fretta” - ad ulteriore conferma, invece, dell’importanza dell’Assise che ci vede nuovamente riuniti, a distanza di pochi giorni, per l’analisi di tali argomenti tra loro fortemente e profondamente collegati.

Per quanto riguarda il bilancio di previsione, la prima riflessione che intendo porre in evidenza è la grande capacità testimoniata, ancora una volta, dalla Regione Calabria e dall’amministrazione dell’ente guidata dal Presidente, onorevole Roberto Occhiuto, di pervenire in Consiglio regionale con la veloce approvazione di tre punti di notevole complessità.

Si tratta sicuramente di atti di natura obbligatoria - è vero - e quindi di adempimenti necessari, ma tutto ciò non si configurava come un qualcosa di assolutamente facile, alla luce dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e soprattutto all’ultimo anno che ha presentato una serie di difficoltà, oltre che la prematura scomparsa della presidente Jole Santelli.

Un bilancio questo targato centrodestra alla guida della Regione, capace di rispettare in toto, con competenza e solerzia, il termine ultimo del 31 dicembre per l’esercizio precedente. Questi tre punti, pertanto, rappresentano una linea di demarcazione che viene tracciata per un ritorno alla normalità dopo un anno caratterizzato da numerose e gravi problematiche che ben tutti conosciamo.

Il bilancio della Regione Calabria è un documento finanziario che fotografa la situazione contabile dell’Amministrazione, pari a 6 miliardi e mezzo di euro, gran parte dei quali costituiti da risorse trasferite. Si pensi alla gestione del settore della sanità, i fondi della Comunità Europea e tutta un’altra serie di fondi vincolati, trasferiti dallo Stato alla Regione Calabria per la realizzazione di progetti, opere pubbliche, programmi e finanziamenti a specifica destinazione.

Vi è, poi, una parte – ed è su questo che voglio soffermarmi e puntare l’attenzione del Consiglio - di risorse libere e, quindi, autonome, sulle quali storicamente si concentrava l’attenzione dei consiglieri regionali in quanto risorse definite discrezionali, poiché risorse politicamente orientabili su un aspetto rispetto a un altro, per indirizzarle a logiche di vero e proprio clientelismo politico, distanti anni luce, invece, da quello che è il bilancio sul quale siamo stati chiamati, oggi, a dibattere.

Mi preme evidenziare, pertanto, la grande celerità, reattività e professionalità dell’amministrazione Occhiuto nel redigere il documento, ma soprattutto la totale inversione di tendenza, il differente humus culturale rispetto all’impostazione del passato circa le risorse autonome, che sono pari, colleghi consiglieri, a 767 milioni di euro su 6 miliardi e mezzo del totale, che vengono invece, oggi, orientate in una logica costruttiva, di consolidamento di equilibrio finanziario del bilancio della Regione Calabria. Quindi, una netta discontinuità col passato, allorquando tali risorse erano considerate le cosiddette “mance” elettorali e politicamente appetibili.

Lo strumento che utilizza le risorse autonome è infatti la cosiddetta legge di stabilità. La particolarità di questa legge qual è? Rispetto alle precedenti, dove si celavano diverse voci e quindi diversi interessi politici, è rappresentata dal fatto che vi è una sola ed unica autorizzazione di spesa: 600 mila euro per un co-finanziamento a interventi di ammodernamento di servizi di radio-terapia.

E allora, collega Bruni, un'iniziativa del genere dovrebbe rendere orgogliosi e fieri tutto il Consiglio regionale, perché si tratta di un'iniziativa molto nobile che va a intercettare risorse destinate a categorie particolarmente sofferenti, come quelli dei malati oncologici.

I 767 milioni di euro di risorse autonome, quindi, come elemento di rafforzamento del bilancio della Regione Calabria. In questi fondi, infatti, troviamo le risposte a tutto ciò che riguarda il buon funzionamento del Consiglio regionale e all’integrazione di taluni tagli che erano stati fatti nel 2021 per finanziare le spese delle elezioni regionali. Così facendo, si provvede, dunque, a rimettere i conti a posto anche in merito a quei capitoli dai quali queste risorse erano state sottratte, ai fini dello svolgimento delle suddette elezioni.

Con le risorse autonome, inoltre, in un'ottica completamente nuova rispetto al passato vengono stabiliti e definiti specifici accantonamenti. Si pensi, ad esempio, alla ridefinizione dell'importo crediti dei fondi di dubbia esigibilità, un fondo che serve appunto per accantonare risorse che servono per prevenire il rischio che l'Amministrazione regionale non trovi le coperture necessarie per far fronte a situazioni debitorie che possono insorgere.

Altro esempio è costituito dalla presenza di un fondo per debiti fuori bilancio, pari a 2 milioni e mezzo di euro, ma anche un fondo di 20 milioni di euro per le passività pregresse e un ulteriore fondo di 15 milioni di euro per i pignoramenti. La somma degli accantonamenti disposti nell'ambito delle risorse autonome è pari a 120-130 milioni di euro. Questo che cosa vuole testimoniare? È una testimonianza di una Regione che ha la capacità di mettere da parte, nel contesto di risorse che avrebbero potuto essere discrezionali, tale importante somma per prevenire eventuali compromissioni della tenuta del bilancio medesimo.

La caratteristica di questo bilancio regionale, dunque, è che non si registra più l'assalto alla diligenza delle risorse in virtù di un primario interesse pubblico, se si pensa che tali risorse corrispondono al 12 per cento dell'intero documento contabile finanziario dell'Ente. Si abbandona così la concezione di una politica miope, per dare legittimo spazio a quella gran parte delle risorse che sono vincolate con i fondi legati alla sanità attraverso l'IRAP e i fondi comunitari. L'impostazione del bilancio di previsione è dunque matura e consapevole e chiama l'Amministrazione e la politica regionale a concentrarsi esclusivamente sulle risorse trasferite da Roma e da Bruxelles per tutta una serie di opportunità, ad iniziare dal PAC, dai Fondi di coesione, con i quali si possono dare risposte concrete per lo sviluppo e la crescita. Tale tesi si manifesta espressamente nella Tabella C dell'allegato alla legge di stabilità: per ciò che concerne le risorse autonome pari a 767 milioni di euro, 300 di questi sono destinati a specifici fabbisogni corrispondenti a esigenze di comprovata necessità. Si pensi ai 56 milioni di euro per il personale idraulico forestale, passando quindi da politiche discrezionali a politiche mirate e meritevoli. Una legge di stabilità che consta di 5 articoli rispetto ai precedenti 55, a conferma della semplicità e dell'efficacia dell'attività svolta.

In conclusione: capacità di spesa, attenzione nel rendicontare il tutto, velocità e diligenza nella redazione del documento.

Tutto questo è perfettamente contenuto e visibile in modo lineare nel bilancio dell'amministrazione regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto, specchio della maturità e consapevolezza di una stagione di rinnovamento che si pone come unico obiettivo quello di spendere bene le risorse a disposizione dell'ente, nell'esclusivo interesse della comunità amministrata. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Straface. Ha chiesto di intervenire il collega Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, presidente Mancuso, colleghi consiglieri, presidente Occhiuto. Voglio nel mio breve intervento dividere in due parti quello che è il discorso che mi è venuto da stilare leggendo il bilancio di previsione che voi, in maniera accurata, avete presentato oggi in Consiglio regionale e che quindi andrà in approvazione evitando l'esercizio provvisorio. Voglio nella prima parte dell'intervento più che altro fare delle citazioni da semplice cittadino piuttosto che da consigliere e voglio proprio partire da alcune frasi che avete inserito voi stessi nel bilancio di previsione della Regione Calabria per il triennio 2020-2024: “Il contesto di riferimento continua ad essere condizionato da una serie di vincoli normativi e di criticità che limitano fortemente l'attuazione di manovre di bilancio significative con le risorse autonome disponibili, il cui ammontare è appena sufficiente a finanziare la spesa a legislazione vigente, a garantire quindi il funzionamento della macchina amministrativa e a far fronte agli accantonamenti previsti dalle recenti regole di finanza pubblica e necessarie alla tutela degli equilibri di bilancio”.

Beh, colleghi, quando leggiamo delle frasi così forti, dove noi come Consiglio regionale siamo chiamati a parlare, ad affrontare dei problemi che voi stessi dite che la macchina amministrativa riesce ad affrontare a malapena, penso che tutti noi, 30 consiglieri, più gli assessori, conveniamo sul fatto, presidente Mancuso, che questa Regione negli ultimi 20 anni, nelle ultime quattro legislature - non mi vergogno a dirlo - è stata gestita con i piedi!

Quindi, mi sento di fare un forte ringraziamento a nome dei cittadini calabresi ai quattro Presidenti uscenti, gli ultimi quattro eletti a suffragio universale: Chiaravalloti, Loiero, Scopelliti e Oliverio, per il grande lavoro che hanno fatto negli ultimi 20 anni, in questo Consiglio regionale! Noi oggi siamo qui a parlare e siamo arrivati al punto che dobbiamo parlare quasi del nulla, purtroppo, perché abbiamo quasi tutto il bilancio ingessato e vincolato.

Però, siccome non sono il tipo che piange sul latte versato e, quindi, che guarda al passato, mi auguro che adesso, tutti insieme, inizieremo a pensare al presente e al futuro di questa regione che sono convinto che tutti quanti noi, sia maggioranza sia opposizione, abbiamo a cuore.

Quindi, dobbiamo affrontare i problemi di questa regione da vicino e in maniera seria, con impegno, a partire: dai pignoramenti presso terzi; dal debito dell’AFOR che la Regione subisce come terza e che quindi dobbiamo pagare; continuando poi, per esempio, con la lunghissima durata dei procedimenti di liquidazione, tipo la Sorical. Devo dare atto al presidente Occhiuto che già nella prima seduta di questa legislatura li ha affrontati.

Però, l'attenzione di questo Consiglio regionale, colleghi di maggioranza, deve andare verso le altre risorse vincolate: quelle che ci mandano gli Enti superiori al Consiglio regionale: POR, PAC, Fondo sociale di coesione e soprattutto dal PNRR.

Nel mio piccolo farò la mia parte - questo lo può testimoniare anche l'assessore Gallo - per quanto riguarda il nuovo PAC. Noi che siamo al Governo di questa Nazione, come Movimento Cinque Stelle, siamo disposti a dare un contributo costruttivo al Presidente della Giunta regionale, agli assessori, ma anche all'intero Consiglio regionale.

Come ho già ribadito nella scorsa seduta, la collaborazione però deve essere da entrambe le parti, altrimenti si corre il rischio che i consiglieri di minoranza arrivino qui solo per alzare la mano e votare, favorevole o contrario, e che il nostro ruolo si limiti a questo.

Francamente penso che sia una delegittimazione di quello che è il nostro ruolo. Siamo stati votati non solo per vigilare sulle azioni della maggioranza, ma anche per dare il nostro contributo a quella che è la linea amministrativa della maggioranza.

Le risorse disponibili sono soltanto il 12 per cento. Le entrate della sanità dovrebbero essere 3.900.000.000 di euro, questo è il fabbisogno sanitario regionale, e non possono che essere gestite in totale condivisione.

Presidente Occhiuto, continuo a ricordarle che lei è Commissario ad acta nominato da un Consiglio dei Ministri formato da rappresentanti non solo dello schieramento politico del centrodestra, ma anche da rappresentanti dello schieramento politico del centrosinistra. Avete ricevuto quest’onere, e io - ve l'ho già detto - ne sono assolutamente contento, ma è chiaro che quando si parla di sanità, Presidente, lei ci deve coinvolgere di più.

Glielo ripeto ancora una volta, perché noi vogliamo aiutarla, non vogliamo interrompere il lavoro che lei quotidianamente fa e che io - ripeto a ogni ripresa - sto apprezzando, ma lei ci deve coinvolgere perché la sanità non ha colori politici, è di tutti!

Per quanto riguarda il resto, e concludo il mio intervento, visto che il 43 per cento del 12 per cento di risorse disponibili si riferisce alle spese per il personale, quindi a delle spese obbligatorie e che la Regione in entrata e in spesa ha previsto 6 miliardi 800 milioni, invito la maggioranza, invito lei, presidente Occhiuto - prima non mi ha sentito quindi lo ribadisco - sul POR, sul PAC, sul Fondo sociale di coesione, sul PNRR, a coinvolgere il Movimento Cinque Stelle per collaborare per il bene dei cittadini

Sono convinto che solo se porteremo avanti una linea politica condivisa, soprattutto in un periodo post-pandemico, riusciremo ad avere dei risultati.

Lei ha tantissime emergenze sul tavolo, penso che nemmeno il presidente Draghi, da solo, un uomo solo al comando, riuscirebbe a risolvere i problemi in una regione così disastrata a causa dei suoi predecessori.

Quindi, sta a lei coinvolgerci, noi siamo pronti, io sono pronto a dare il mio contributo.

Grazie per l'attenzione.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Tavernise. Ha chiesto di intervenire il collega Crinò. Ne ha facoltà.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente. Sarò brevissimo, anche perché annuncio di condividere in toto e di fare mie le considerazioni già esternate in quest'Aula dalla collega Straface.

Non me ne voglia, Presidente, se approfitto di quest’occasione per condividere con questa Aula, e quindi con l'intera Calabria, una notizia di pochi minuti fa.

Una notizia molto importante che il presidente Occhiuto dà alla Calabria: mi riferisco allo sblocco dei 69 milioni di euro del Fondo sociale per la Calabria.

È arrivata finalmente questa bella notizia dalla Commissione europea che segue a un'iniziativa forte, importante, politica e anche tecnica che il presidente Occhiuto ha svolto presso gli uffici di Bruxelles.

Mi scuso ancora se ho colto questa occasione, probabilmente impropria dato ciò di cui stavamo discutendo, ma con grande con grande sincerità esprimo un ringraziamento e una profonda soddisfazione per questa grande notizia.

Grazie, presidente Occhiuto, continui così, la sua maggioranza è al suo fianco.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente, preliminarmente vorrei proporre alla sua attenzione il richiamo in Aula di un’interrogazione urgente, presentata stamattina dal sottoscritto e dal collega Iacucci, in merito alla situazione allarmante del Pronto soccorso di Cosenza.

Vorrei chiedere al Presidente-Commissario, Occhiuto, notizie in merito a quanto è filtrato sulla stampa, sulla allarmante situazione del Pronto soccorso di Cosenza.

Credo che sia un argomento serio, urgente e che rientri anche nelle previsioni del Regolamento, difatti l'articolo 122 permette di richiamare in Aula situazioni tali da richiedere un intervento urgente in questo caso del Commissario – Presidente, Occhiuto.

Quindi, lascio al Commissario Occhiuto la decisione se rispondere ora o più tardi o nella prossima seduta.

Detto questo, io aspetto poi da lei una risposta di merito.

 

PRESIDENTE

Collega, in effetti sono pochi gli argomenti all'ordine del giorno, quindi…

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ritengo che sia un argomento urgente, utile per tranquillizzare i cittadini calabresi, in particolare cosentini, in merito a quanto filtrato sulla stampa. Credo che sia importante approfittare di quest’occasione per dare un segnale di tranquillità a chi oggi vive un momento di difficoltà. Credo che questo Consiglio regionale oggi debba farsi carico di quest’emergenza, però l’affido alla sensibilità istituzionale e politica del presidente Occhiuto.

PRESIDENTE

Vedremo.

Proposta di legge numero 16/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all’esercizio finanziario 2020”
Proposta di legge numero 17/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023”
 Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria – articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”
 Proposta di legge numero 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale 2022”
 Proposta di legge numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024 "
Ripresa della discussione

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ho apprezzato molto lo sforzo profuso dall’Assessore al bilancio, Princi, e anche dalla collega Straface per difendere un bilancio ingessato.

Ripeto quello che ho detto nella passata seduta. Ho apprezzato, invece, quando il presidente Occhiuto ha detto: “Non vi aspettate miracoli da questo bilancio, perché ci troviamo di fronte all'ennesimo bilancio che non ha nulla di propositivo, di funzionale, di utile al rilancio della economia calabrese, del sistema sociale-economico calabrese, perché è un bilancio ingessato”.

Credo che si debba partire da questo dato e fare chiarezza in merito, caro Assessore Princi, perché, io è il sesto anno che partecipo a queste sedute di bilancio, ogni anno è sempre la stessa pappardella: bilancio ingessato, crediti inesigibili, le spese…

Quindi, poco margine di manovra, ma noi, in quest’Aula - lo dico al presidente Occhiuto e all’assessore Princi -, dopo anni, dobbiamo avere questa forza di fare chiarezza sul perché di questo stato d'allarme del bilancio calabrese.

Vorrei anche dire alla collega Straface che non ci sono 767 milioni liberi perché dobbiamo considerare che le somme disponibili è come se fossero vincolate, perché ci sono spese per il personale e spese obbligatorie.

Quindi, non si può parlare di un bilancio che cambia volto alla Calabria, che crea situazioni di rinnovamento, di rottura, perché è la fotocopia di quelli precedenti.

Partiamo da questo dato di fatto, per dire di cosa discutiamo oggi e cosa vogliamo fare a servizio dei calabresi, perché la parificazione della Corte dei conti ha ingessato ancora di più il bilancio, dato che ha tolto dal risultato di amministrazione 48 milioni di euro legati alla diga del Menta e ha aumentato di 24 milioni il disavanzo.

Questo è un dato che deve farci riflettere sul perché di queste motivazioni.

È vero che il presidente Occhiuto ha lavorato sul problema della diga del Menta - anche se non so come andrà a finire -, però questi sono i dati di partenza su cui ragionare per capire come invertire la tendenza.

Non faccio merito al presidente Occhiuto e all’assessore Princi, ai quali vorrei riconoscere il merito fra 2, 3, 4 anni, quando riusciremo davvero a invertire la tendenza di questo bilancio ingessato e cambiare le sorti di questa Calabria.

Ma oggi non dico grazie al presidente Occhiuto, dico che avete fatto il minimo necessario per arrivare ad approvare un bilancio. Il minimo necessario! Ok? È la fotocopia degli anni precedenti.

Questo è il vero dato su cui ragionare e discutere, non per accusare qualcuno, ma per dire che la situazione del bilancio calabrese è grave e necessità di correzioni di rotta forti, immediate. Per farlo, c'è bisogno di dire chiaramente ai calabresi cosa vogliamo fare, caro Presidente Occhiuto e caro assessore Princi, di quei crediti per l’idropotabile che l’amministrazione vanta nei confronti dei Comuni fino al 2004 o i crediti che vantiamo per i rifiuti. Cosa vogliamo fare? Abbiamo il coraggio di dire ai Comuni: “Versate i soldi”? O togliamo queste poste dal bilancio perché non riusciamo più a recuperali?

Questa è la prima verità che dobbiamo dire: “Purtroppo abbiamo accumulato tanti crediti inesigibili e oggi dobbiamo in qualche modo trovare una soluzione per toglierli dal bilancio perché altrimenti avremo un bilancio…” Non so che bilancio… non voglio usare un termine… parliamo di altro!

Quindi, la prima cosa da fare è questa.

Pongo un problema serio, leggo testualmente una citazione che ho trovato nel documento per quanto riguarda gli Enti sub-regionali e delle società partecipate: “Una inconsueta riottosità da parte di alcuni Enti intolleranti verso le pur tenui forme di indirizzo e le regole che presiedono ad agire pubblico”. Questo avete scritto nella documentazione, è una cosa gravissima! Scrivete questo, ma non dite cosa volete fare nei prossimi mesi di questi Enti. Come volete agire per cambiare il management e rivoluzionare il sistema? Questo è un altro cancro del bilancio regionale calabrese.

È su queste cose che vi sfidiamo, non dicendo: “bravi!” al presidente Occhiuto e all’assessore Princi! Ma dicendo che, se saranno bravi, onesti intellettualmente, coraggiosi, lineari nelle loro affermazioni di principio, noi li seguiremo.

Perché quei carrozzoni famosi, quelle fragilità, le vogliamo eliminare. Non per dire bravo a qualcuno, ma per fare il nostro dovere.

Quest’Assise regionale, se vuole elevare il dibattito, se vuole dare un segnale di rottura, lo deve fare insieme. La Calabria si salva se i consiglieri regionali tutti insieme lavorano per cambiare pagina, per dare una speranza, un futuro, ossigeno all’economia calabrese! Noi su questo ci siamo.

Smettiamola di dire: Bravi! Bravi! Meno bravi, più bravi, più onesti, meno disonesti, perché sappiamo che il bilancio è questo! Da 6 anni mi trovo sempre a sentire le stesse affermazioni, le stesse proposte - non so chi le scriva -, sempre le stesse cose!

Prendiamo atto che è un bilancio ingessato e che nessuno può dire: Bravo! Ma ognuno di noi ha delle responsabilità, in merito a questi 6, 7 anni - parlo della mia presenza in Consiglio regionale. Quindi, siamo tutti responsabili, smettiamola di dire: belli, buoni, cattivi e meno!

Guardiamoci in faccia e diciamo la verità ai calabresi, perché solo così diventeremo responsabili del nostro agire politico e quotidiano. Solo dicendo la verità ai calabresi potremo riacquistare la fiducia che non abbiamo! Quindi, io affido questo messaggio al presidente Occhiuto e all’assessore Princi: guardate bene le carte e, nei prossimi mesi, venite in Consiglio e dite cosa volete fare delle partecipate. È lì il vero cancro dell'economia calabrese!

Poi, avete perso un'occasione, lo dico dalla Giunta Spirlì in poi: c’erano dei Fondi comunitari che potevano essere utilizzati per dare, forse, ossigeno al bilancio regionale. Bene, non l'avete fatto. Pensavate più alla campagna elettorale, a come consegnare i decreti ai tanti imprenditori calabresi, ai tanti bisognosi calabresi che non a fare un’operazione intelligente. Non l’avete fatta!

Questo lo lascio ormai alla storia, non può più essere recuperato. Alla nostra responsabilità lascio invece questo messaggio: comprendiamo come cambiare questo bilancio ingessato. Mettiamoci all’opera tutti insieme, noi siamo pronti!

Però questo bilancio non possiamo approvarlo perché, ripeto, non ha nulla di nuovo, nulla di coraggioso e nulla che faccia intravedere una speranza per i calabresi.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega. Ha chiesto di intervenire l'assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità

Grazie, Presidente. È interessante rispondere al collega Bevacqua. Mi sono iscritto a parlare perché nel Consiglio, sulle linee programmatiche del presidente Occhiuto, è intervenuta egregiamente per il mio gruppo la consigliera Luciana De Francesco a cui faccio, ufficialmente, un in bocca al lupo per questa sua nuova energia. Un in bocca al lupo anche per le nuove energie che sono presenti in minoranza, oltre al mio capogruppo. Lo faccio perché ritengo sia importante, non perché sia la vigilia di Natale, tracciare in quest'Aula, di cui ho grande rispetto…

I commessi vi racconteranno, sono alla terza legislatura, una l’abbiamo vissuta - lo ricordava il consigliere Bevacqua - a cavallo di una tragedia che è la pandemia e di un'altra tragedia che è stato il grave lutto che ha interessato l'intero centro-destra. Lo dico da subito, consigliere Bevacqua, così ci togliamo il velo dell'ipocrisia: non siamo la stessa cosa, ovviamente! Non siamo la stessa cosa per chi ha costruito pezzi di precariato in questa Regione. Non siamo la stessa cosa anche nell’interpretare. Lei è partito da un refuso di Giunta Spirlì - ci siamo io e l’assessore Gallo – e non conosco nessun beneficiario dei bandi. Però, sotto pandemia, per la prima volta la Calabria è stata prima: prima nella cassa integrazione in deroga, prima nella erogazione di contributi a fondo perduto.

Per quanto riguarda le materie che anche oggi sono di mia competenza, il turismo ci ha visto essere in competizione con le altre regioni, ponendo in essere azioni complementari, aggiuntive a quelle poste dal Governo nazionale, e anche qui per la prima volta siamo stati primi.

Le offro delle novità, dirò due cose, l'ho detto al presidente Occhiuto in Giunta, gliel’ho detto quando eravamo in campagna elettorale, ma voglio farlo da consigliere regionale, prima ancora che da Assessore regionale, in quest’Aula: si tratta di un meccanismo e di una mentalità diversa. Collega Bruni, questo bilancio non è statico, conosciamo le risorse libere, cioè quelle su cui i consiglieri regionali posso fare degli emendamenti. In questi anni – perdonatemi - ho visto emendamenti sulle chiese importantissimi, nel senso che ci può essere anche fantasia ad allocare risorse, risorse con cui possiamo fare delle cose aggiuntive per una comunità che è variegata. Tra l’altro la Calabria ha circa 321 Comuni sotto i 5000 abitanti e sapete benissimo, soprattutto nel post campagna elettorale, quanti emendamenti sono condizionati dal fatto che si sono ottenuti consensi maggiori in un Comune specifico.

Questa è una rottura culturale che bisogna manifestare. Non mi sento di partecipare al balletto del “così fan tutti” perché, francamente, culturalmente non l'ho mai fatto. Non è essere presuntuoso e arrogante perché lo sa il presidente Iacucci, lo sa il collega Irto: dell'umiltà ho fatto la cifra del mio impegno in questa Aula! Dobbiamo, soprattutto in questa Aula, dibattere sul un livello alto per restituire a chi sta fuori un corpo sociale ed economico che la politica non è stata mai all'altezza di restituire in questi anni. Puntualità anche sugli argomenti. Ho letto l'interrogazione straordinaria fatta dal presidente Iacucci, è un rincorrersi, è ovvio che ce ne rendiamo tutti conto, non parlo di sanità da 5 anni, non perché non me ne occupo, ci è sempre stata una rincorsa a chi apre o a chi chiude gli ospedali e anche riguardo alle riforme che hanno interessato e che, oggi, gravemente pesano su un Commissario autorevole e nella piena maturità. Presidente, questa è la mia valutazione della sua esperienza, di questa esperienza che stiamo vedendo in questi primi giorni in Giunta e che vale anche il rapporto con la minoranza.

Ci sono stati quelli che ci hanno preceduto in questa esperienza, dopo di noi ci sarà qualcun altro, ma la Calabria non morirà mai! Diciamocelo! Ogni anno si legge sulle pagine dei giornali che, se si spreca l’occasione, la Calabria morirà. C'è stata prima di noi una Calabria millenaria, dove c'erano importanti tradizioni; ci sarà una Calabria dopo di noi! Noi speriamo di durare il tempo giusto per lasciare una traccia.

È ovvio che è un momento straordinario, importante, anche i bilanci, le Corti dei conti, che si sono svegliate, negli ultimi anni rappresentano un elemento importante per vincolare operazioni che tracciano quanto debito si è accumulato nei Comuni e, pertanto, i Comuni stessi non riescono a trasferire risorse. Faccio un plauso - l’ha fatto il presidente Occhiuto - a un dirigente che ho visto indefesso in questi anni, Filippo De Cello, che, al di là del tecnicismo dei bilanci, è rigido rispetto ai dipartimenti per evitare che, delle volte, la politica o comunque l'esigenza dei Dipartimenti possano trasbordare rispetto a regole nuove. Questa è una tendenza che ha interessato lo Stato italiano, non soltanto la Calabria, che è sempre brutta, sporca e cattiva. L’ armonizzazione dei bilanci, quest’ Europa nuova ci ha portato ad un pareggio di bilancio incostituzionale e tutta una serie di fattori tecnici che ti portano verso una direzione. Questa terra è sempre stata molto resistente, per abitudini consumate nell'ambito degli Enti locali, resistente per abitudini consumate per quanto riguarda i dati sul lavoro.

Devo fare un plauso - mi perdoneranno gli altri colleghi, io e Gianluca Gallo abbiamo già vissuto questa esperienza la prima volta che governavamo - alla vicepresidente Princi, ma vale anche per Varì, per la sensibilità di un dirigente scolastico che oggi diventa, obtorto collo, un dirigente politico; la trovo puntuale nelle relazioni che sta svolgendo, nel carico della responsabilità che ha nel tenere i conti dei calabresi, trovo che c'è la persona giusta di cui bisogna approfittare.

Su quello che è il richiamo al dibattito e che la minoranza sta facendo - lo dico anche al consigliere Bevacqua - la vicepresidente Princi non c'era, l’assessore Varì non c'era, io ci sono stato per 10 anni e un po' di responsabilità posso assumermela, ma non abbiamo mai partecipato a ingrossare file di precariato di cui è giusto che ci si occupi. Bene ha fatto il presidente Occhiuto, bene ha fatto il collega Pietropaolo sul lavoro che avevamo iniziato negli scorsi anni e cioè di chiudere con un precariato che, a saldo, adesso, della riconoscibilità umana e politica – si tratta di famiglie – necessita di portare a casa anche quella parte di precariato che rimane, discendente dalla legge regionale numero 12. Anche di questo ci occuperemo.

Tolto questo aspetto, per capire cosa serve al bilancio dobbiamo partire da un'analisi ferma della nostra economia. Non credo che il PIL sia tra gli indicatori di qualità della vita in assoluto, perché questa è una regione che ha una sua qualità della vita, tant'è che, stiamo continuando a dialogare con diverse multinazionali e quindi proveremo, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, a mettere in campo quel lavoro, a trasferire questo concetto che il Presidente ha esplicitato nel tracciare le linee programmatiche in cui si è parlato tantissimo - anche il consigliere Bevacqua lo citava - di smart working, ribattezzato south working. Se dici ad una multinazionale come Google, come Amazon, che un pezzo di cervello lo puoi portare in Calabria perché alla fine paghi meno i fitti, quindi hai un valore aggiunto nella tua remunerazione, e alle 17 puoi andare a fare kitesurf a Gizzeria, insomma, così, la Calabria appare un po' diversa anche a quelli che hanno tanti dubbi.

Qual è il dato economico sulla Calabria, su cui si innesta questo bilancio, che è un bilancio tecnico? Il presidente Occhiuto ha chiesto a tutti gli assessori, a tutti i consiglieri, di non emendare un documento che era sotto la scure del controllo della Corte dei conti, al fine di poter avere uno strumento operativo, per rendere operative, poi, le nostre idee, i nostri progetti, i nostri sogni.

Credo che, rispetto agli strumenti che abbiamo – lo hanno certificato le esperienze negli scorsi mesi - abbiamo più soldi della nostra economia. Non è una novità. Quindi il grande lavoro che la Giunta regionale, con il contributo del Consiglio, deve fare è quello di accelerare alcuni percorsi tra cui anche il PNRR, Presidente.

Abbiamo visto le prime iscrizioni di richieste di progetti che riguardano il turismo; una roba che non si comprende. Dobbiamo, come Regione e anche come Consiglio - sacro nel sostenere un lavoro della Giunta anche nel criticarlo e nel controllarlo – accelerare. Il presidente Occhiuto lo sta facendo, ovviamente, sul tema della sanità.

Il dibattito sull' Azienda zero - ho visto il consigliere Irto, ho letto l'intervista, oggi – al di là dell’intervento, è sempre come lo raccontiamo. Dobbiamo avere un po' più di onestà intellettuale perché è ovvio che, potenzialmente, ogni azienda che nasce in Calabria viene definita un nuovo carrozzone. Credo che sia un'azienda molto utile, che serve a tenere insieme i conti perché al tempo dell'economia 4.0 non si spiega perché siamo ancora, in alcune ASP, in alcune aziende ospedaliere, ai bilanci orali. Insomma c'è tutta una traccia e nessun Presidente, di quelli che ci hanno preceduto in questa Regione, era dottor Jekyll e mister Hyde e si è candidato per ammazzare la Calabria e i calabresi.

Avverto nel nostro corpo sociale ed economico - abbiamo avuto anche la pandemia - una sensibilità nuova; c'è la convinzione che non possiamo più perdere un anno, tanti anni li abbiamo persi per fare le riforme. Allora questo bilancio a che cosa serve? Ad inseguire le riforme che, in parte, l'Europa impone; alcune non sono proprio fantastiche, se uno pensa alle direttive della Bolt.

L'altro giorno ho incontrato i balneari e bisogna essere all'altezza di questo, per cui in Consiglio tutto serve inseguire la vocazione della Calabria. Quando dibattiamo di bilanci utili a fatti economici, dobbiamo partire dai dati: la Calabria è l'ultima per il PIL pro capite, 17.000 euro, mentre la media nazionale è 35.000 euro, l'ultima per PIL prodotto perché non è che queste mura o gli uffici regionali o i Comuni producono lavoro.

Dobbiamo occuparci, quindi, di PIL, consumi, di tutto quello che è importante in chiave di sviluppo, di nuova occupazione e anche di nuove nascite, perché dobbiamo occuparci anche di questo.

La Calabria è stata per la prima volta a tasso zero, cioè il dato complessivo è che nell'ultimo anno ci sono stati 300 mila morti in più dei nati, significa che è sparita una città come Catania, una città delle stesse dimensioni, immaginiamo come se in Calabria, rispetto alle proporzioni, spariscono due Comuni al giorno rispetto ai 402 Comuni in cui i cittadini calabresi risiedono. Questa è la dimensione.

A volte noi nel nostro racconto, nel nostro autolesionismo, anche sulla stampa, ci paragoniamo alla Lombardia e all'Emilia Romagna. La Lombardia produce PIL per 388 milioni su 1.735 milioni di euro che, sotto Covid, è valso il PIL italiano. Ante Covid il PIL italiano è valso un 1.888 milioni di euro; la Calabria vale 33 milioni di euro di PIL. Questa è la dimensione, è l’ultima regione italiana. Personalmente penso che sognare, agognare la piena occupazione sia un nostro diritto, una nostra utopia da condividere, ma si fa conoscendo i dati, dibattendo sui dati, criticando meno la Giunta.

Anche su questo - provo a ricordarlo a memoria, non è tra le mie competenze - ogni giorno l'economia aziendale ci insegna che tutte le aziende nascono per morire non per esistere; insomma basta che chiuda il 5 per cento delle aziende in agricoltura e si ha una inflessione su quella che è una vocazione naturale e, nonostante la pandemia, abbiamo fatto un più sei per cento in agricoltura, abbia fatto un più undici per cento nell'industria, ma l’industria vale soltanto il sette per cento del nostro PIL; abbiamo più otto per cento sul turismo che si concentra e traina il PIL e che non segue, però, il PIL italiano che, invece, è cresciuto nel post pandemia; noi siamo sempre un po' indietro e bisogna capire come il PIL si distribuisce sulla popolazione attiva.

Ringrazio il presidente Occhiuto, abbiamo questa forte vocazione ad occuparci di turismo, in generale abbiamo tanti assessori al turismo in Italia e io da quando ho avuto la coscienza civica sognavo di occuparmene e ringrazio, appunto, chi ci ha sostenuto e soprattutto il presidente Occhiuto che ha voluto lasciarmi questa delega.

Non voglio essere troppo tecnico, ma, ad esempio, nella materia che è di mia competenza, il dato - per il quale sognerei insieme a voi la Calabria turistica tutto l'anno - che può dare la proiezione su dove costruire economia, è che, comunque, stiamo sulla media del PIL italiano, intorno al 1,9 per cento, con due settori che recuperano e che sono l’agricoltura, che recupera tutto l’anno, e il turismo che recupera soltanto d'estate. Noi con il più otto per cento sul turismo, negli ultimi anni, abbiamo recuperato e siamo su un trend di un più uno per cento quando la media nazionale è di uno punto sette per cento. Abbiamo alcune vocazioni naturali.

Rivolgendomi al consigliere Tavernise, dico che trovo un Movimento Cinque Stelle maturo, rinnovato rispetto a quel Movimento Cinque Stelle che è arrivato in Parlamento. Anche alla rappresentanza che è in Calabria faccio i complimenti per i toni, per l’approfondimento, ma non condivido di richiamare il presidente Occhiuto al fatto che sia al Governo e quindi che, comunque, questo Governo può dare di più alla Calabria. Noi lo ringraziamo, considerato che abbiamo avuto una congiuntura quando c’era il Governo giallo-rosso e qui c’era Oliverio, ma non funziona per matrici, funziona per capacità.

Credo che, questo Consiglio, tutto - perdonatemi, colleghi di maggioranza, se mi sono rivolto principalmente ai colleghi di minoranza - abbia nelle corde la motivazione di interpretare questo tempo, questo nostro tempo e io mi ritengo fortunato perché ho vissuto negli anni queste due legislature. Penso che abbiamo strumenti straordinari per misure espansive. Noi vorremmo non sbagliarli anche insieme a voi, sognando appunto piena occupazione. In tanti partono, ma se non studi la nanotecnologia applicata all’agricoltura è difficile lavorare in Calabria, se hai una laurea specialistica.

Quindi, la traccia del mio intervento è proprio questa: un auspicio affinché questo bilancio possa servire, con gli ingressi di risorse, ad aprire una stagione da protagonisti per la maggioranza e la Giunta, per la nostra visione del mondo, col vostro contributo puntuale che accettiamo volentieri anche quando dovesse essere critico. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Ha chiesto intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Vorrei fare un breve intervento tecnico - metodologico, nel senso che mi sono trovato tutta questa serie di atti da studiare, valutare, per poter articolare un intervento e devo dire di aver trovato grandissima difficoltà per la numerosità delle cose che andavano approfondite e per le tantissime che non mi è stato assolutamente possibile approfondire. Un intervento metodologico, quindi, perché credo che tutta questa messe di proposte di legge da rinnovellare debbano avere - sono contento che oggi si definiscano - le connessioni dove, appunto, credo che si possa incidere in maniera assolutamente particolare e assolutamente utile nel miglioramento dell'impianto legislativo della nostra regione.

Per uscire dal banale, per dimostrare che qualcosa l'ho letta, per esempio, nella legge di stabilità regionale ci sono tantissime cose, ci sono tantissimi richiami che, come dicevo, è impossibile approfondire globalmente. Ho estrapolato alcune delle leggi in materia di sanità presenti nella legge di stabilità del 2022: c'è veramente di tutto, si passa dalla protezione per l'assistenza ai sordomuti, alla provvidenza a favore degli hanseniani e dei loro familiari. Ora, francamente, per esempio, non conosco il rilievo che la lebbra abbia in Calabria ma, comunque, evidentemente, come anche le altre patologie, sono delle realtà dinamiche che, quindi, andrebbero approfondite, verificate per avere poi una ricaduta pratica e concreta sulla definizione della legge, sulla sua attualizzazione e sulla necessità o meno della permanenza piuttosto che della integrazione.

Ne ho trovate tante, per esempio l'associazione provvidenze per i privi di vista o quelle per i pazienti affetti da particolari patologie, per esempio le patologie rare e le patologie orfane assolutamente necessitano di un supporto; queste patologie, fra l'altro, anche a motivo di un ambiente sempre meno salubre, si vanno moltiplicando. Quindi sono dati che vanno verificati, vanno studiati, vanno approfonditi per assumere i provvedimenti del caso.

Ugualmente la collaborazione con la lega tumori o le iniziative regionali per la rappresentanza e la tutela dei ciechi calabresi e altre ancora, per esempio le provvidenze in favore dell'AVIS che è un punto nodale perché la raccolta sangue è una delle situazioni più delicate e investe ogni aspetto della patologia e quindi delle persone ricoverate e non. Così come ho trovato, al di fuori dell'ambito sanitario, tantissime leggi che avrebbero meritato un approfondimento per capire la loro definizione e per eventualmente intervenire per la loro modifica.

Da una parte questo mi porta a chiedere una tempestiva, quanto più tempestiva possibile, assegnazione delle documentazioni, oppure la pubblicazione sul sito regionale e dall'altra quell’ attività di Commissione che da oggi in poi, immagino, sarà possibile. Così come, sempre in un'ottica propositiva, come è stato ampiamente detto, spiegato e ribadito, capisco che il bilancio di previsione sia stato, necessariamente, portato in discussione e all'approvazione per evitare l'esercizio provvisorio, ma credo e spero che ci sarà, nel tempo successivo, la possibilità di incidere sui singoli provvedimenti, per renderli, effettivamente, i più efficaci possibili.

Un'ultima cosa e concludo, facendo un riferimento, invece, agli Enti regionali. Ho ascoltato con attenzione le relazioni e per quanto riguarda, specificamente, per esempio, l'ARPACAL, avrei un paio di cose da dire: strutturalmente e gestionalmente, come rappresentante di ISDE, medici per l'ambiente nazionale e internazionale, abbiamo l’evidenza che le ARPA debbono essere svincolate dal controllo politico regionale. Le ARPA debbono essere delle agenzie autonome che, quindi, lavorino per la tutela dell'ambiente e questa è una considerazione di fondo ampiamente condivisa da tantissimi. Ho poi ho ascoltato e mi è sembrato anche di capire che oltre alle valutazioni di congruità economica di bilancio, ci siano state, da parte degli organi deputati, anche degli appunti sulle lentezze delle attività e sulle carenze di ARPACAL nel rispondere ai suoi compiti istituzionali. Dato che ritengo che l’ARPACAL sia, assolutamente, per i miei campi di interesse e di conoscenza, un elemento fondamentale, questa situazione mi ha un po' preoccupato, quindi credo e chiedo che una maggiore vigilanza possa essere utile al migliore funzionamento di ARPACAL stessa. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Laghi. Ha chiesto di intervenire il collega Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie. Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, signori Assessori, signori consiglieri, oggi è una giornata importante per la nostra Regione perché andiamo ad approvare il bilancio di previsione. Faccio i complimenti alla Giunta regionale, al Presidente, all’Assessore al bilancio, ma anche ai dirigenti per aver in così poco tempo dall’avvio della legislatura evitato, con il documento che oggi andiamo ad approvare, che questa Regione andasse in esercizio provvisorio. Andare in esercizio provvisorio è già una mannaia terribile per la nostra Regione, ma lo sarebbe stata ancora di più in questa fase di pandemia che ancora ci portiamo dietro. Sono due anni che siamo in questa situazione economica e sociale gravissima per l'Italia, ma per una Regione come la Calabria ancor di più.

Presidente, ho visto che ha un piglio diverso rispetto al passato e rispetto a ciò a cui siamo abituati, anche per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni che si occupano di bilancio, come per esempio la Corte dei conti. Ho avuto notizia che c'è stata molta sorpresa quando i magistrati della Corte dei conti si sono visti arrivare il Presidente della Giunta. Usualmente il Presidente della Giunta non è mai andato alla Corte dei conti per discutere del bilancio di previsione o del bilancio di rendiconto. Questo si è anche visto con la visita a Bruxelles.

Noi abbiamo una partita importante ora, in questa legislatura, perché andiamo a chiudere il settennato POR, PSR, FAS 2014-2020 che è in regime di proroga fino al 2022 per la chiusura, ma andiamo ad aprire soprattutto la nuova programmazione comunitaria che è 2021-2027. Quindi che il Presidente sia stato a Bruxelles non è un passaggio qualsiasi, ma è un passaggio fondamentale affinché ci sia una nuova programmazione che possa dare effettivamente uno sviluppo economico e sociale a questa Regione, diverso dal passato e diverso da interventi che spesso non sono stati strutturali e non hanno portato a un cambiamento della Regione, soprattutto una occupazione duratura dei calabresi, proprio il lavoro, di cui ho sentito parlare anche negli altri interventi di opposizione; è vero che è una Regione in cui il precariato è diffusissimo, ma questo precariato chi l'ha creato? Non l'ha creato questa Giunta regionale o la Giunta precedente, che tragicamente è finita anzitempo. Anche nella legislatura ancor precedente al governo di centro-sinistra si sono create varie sacche di precariato e di persone a cui si è data l’illusione di avere un lavoro, ma in realtà il lavoro non ce l'hanno, perché vivono solamente in sofferenza e stanno lì a pregare che il loro contratto sia prorogato.

Questo è un bilancio che non è di respiro, evidentemente non di respiro per come è stato prima accennato anche da chi lo propone, dalla Giunta regionale. Questo bilancio andava fatto, non c'era il tempo per fare un bilancio di respiro. Quindi oggi noi dobbiamo approvare questo bilancio, che comunque in ogni caso va a salvare i conti della Regione e a far sì che la Regione, dal primo di gennaio, possa continuare ad amministrare sé stessa e gli Enti partecipati, ad amministrare la sanità, amministrare tutto ciò che è la vita della Regione Calabria. Ci sarà un anno per poter lavorare a un bilancio invece diverso rispetto ai bilanci che sono stati approvati in quest'Aula negli anni scorsi e - per il piglio con il quale il presidente Occhiuto affronta i problemi, con molta energia mentale e fisica - io credo che noi avremo davvero, a fine anno prossimo, un bilancio di portata diversa, che finalmente inizierà a dare il segnale forte di cambiamento nella nostra Regione.

Abbiamo in arrivo risorse importanti nel meridione d’Italia. Arriveranno 120 miliardi di euro fra Fondo di Azione e Coesione e PNRR. Ho visto già che il Presidente, nonché Commissario sulla sanità, si sta muovendo con forza anche per quanto riguarda la medicina del territorio, con la nascita e la proposta delle case della salute, degli ospedali di comunità, degli ambulatori territoriali; tutta una rete, di cui in altre circostanze abbiamo denunciato la mancanza, che si doveva andare a integrare con la rete ospedaliera. L'assistenza del territorio e la medicina domiciliare mancano nella nostra Regione, e su questo credo di trovare consenso unanime all'interno di quest'Aula.

Gli Enti partecipati: ricevono sempre delle relazioni non felici da parte della Corte dei conti. Anche sugli Enti partecipati è necessaria, Presidente, la sua energia e il suo impulso, ma non ho dubbi, nel senso che questi Enti hanno bisogno anche di essere attivi con la propria missione. Enti come l'ARPACAL cui si accennava prima, come Calabria Verde, come l’ARSAC, sono Enti regionali che hanno uno scopo anche di protezione della natura, di monitoraggio, ma sono Enti che hanno anche un patrimonio importante da tutelare e da valorizzare.

Noi dobbiamo fare in modo che questi Enti - non devono ridurre la spesa perché la spesa è già striminzita - portino qualcosa in entrata, cosa che finora non è mai stata fatta. Perciò è importante il nuovo management che sarà dato da questa Giunta regionale agli Enti partecipati regionali.

Sui trasporti, a cui accennava prima l'Assessore al ramo: noi abbiamo necessità, Presidente, che alcuni progetti che sono iniziati, in cui abbiamo investito risorse importanti, come lei accennava, siano ultimati. Ho visto anche nei giorni scorsi a Trenitalia, alle Ferrovie dello Stato, all'Anas, risorse destinate che non hanno visto poi il completamento dei progetti per come era previsto.

Pensiamo all’elettrificazione della linea ferroviaria Jonica: sono state date immense risorse col risultato poi che sono state utilizzate dall'ente per fare la manutenzione a quel binario, per renderlo adatto per elettrificazione, ma l’elettrificazione non c'è! Bisogna avere il pugno fermo nella contrattazione anche con ANAS, con Trenitalia. È fondamentale. Questo è quello che ho apprezzato molto nei riferimenti che ha fatto in questi giorni anche il Presidente della Regione, Occhiuto.

Dicevo l'altra volta che anche dai rifiuti noi possiamo avere risorse per il bilancio. È vero che il bilancio è molto ingessato usualmente ogni anno perché una parte è destinata alla sanità, una parte è destinata al precariato storico, ma è vero anche, come dicevo poc'anzi, che ci possono essere nuove risorse, nuove entrate per questa Regione. Il rifiuto può diventare risorsa, certo che può diventare risorsa. Abbiamo visto le linee di programma del presidente Occhiuto che spingono molto sulla raccolta differenziata, ma il rifiuto differenziato diventa risorsa se noi andiamo a completare e a favorire l'economia circolare in Calabria, operando sul nostro territorio il rifiuto differenziato. La vera risorsa è non produrre rifiuto e anche su questo sono fiducioso sull'attività che questa Giunta regionale e, in primis, il Presidente della Regione, andranno a svolgere con questo bilancio regionale che costituirà sicuramente la base di partenza per far sì che si dia davvero un volto diverso alla nostra Regione, che si dia davvero un futuro ai giovani di questa Regione e che si dia davvero la possibilità che la speranza che noi nutriamo rimanendo su questa terra non venga vanificata.

I giovani non devono perdere la speranza di rimanere in Calabria.

Credo che su queste linee si stia muovendo questa Giunta regionale e su queste linee noi arriveremo a questo risultato, a partire da questo bilancio, se pure ingessato. Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Graziano. Ha chiesto di intervenire il collega Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Proverò a ridurre un po' il mio intervento anche se le cose da dire sarebbero tante. Innanzitutto prendo atto, come fatto ormai da tutti i colleghi, che l'approvazione del bilancio di previsione, quindi non lavorare in esercizio provvisorio, è sicuramente un'opportunità per questa Giunta regionale, per poter espletare in maniera compiuta il proprio mandato. Di questo ne siamo sicuramente contenti. È altrettanto vero però che delle sollecitazioni e delle evidenze vanno poste. Innanzitutto, in maniera forse un po' controcorrente, vorrei sottolineare come il bilancio di previsione prevede delle risorse importanti, trasformando un'accezione che è stata data in maniera negativa, quella del vincolo, in un'accezione positiva. Perché le risorse, seppur vincolate all'interno di settori fondamentali come quello della sanità, delle politiche sociali, dell'agricoltura non impediscono alla Giunta regionale un’attività di programmazione e soprattutto di spesa; quindi dicendo che il bilancio regionale è imbrigliato, tutto sommato diciamo una cosa non vera, perché le somme a disposizione di questa Giunta sono somme ingenti, importanti e, seppur vincolate in settori strategici della nostra Regione, danno l'opportunità di poter esercitare investimenti importanti.

Ciò che invece dobbiamo sottolineare è la capacità di spesa di queste risorse, perché prevederle in bilancio non significa poi riuscire a metterle a terra e quindi generare una crescita sui nostri territori. E proprio su questo io mi vorrei soffermare, perché in maniera tipica, mi sembra che lo strumento del rifinanziamento delle leggi regionali all'interno della nostra Regione un po' forse negli anni passati abbia preso la mano.

Forse a qualcuno è sfuggito che circa 300 milioni di euro, che non mi sembrano poca cosa, si trovano all'interno del rifinanziamento delle leggi regionali e mi sembra, in alcuni casi, che questo strumento sia stato utilizzato non per come era previsto, perché va a finanziare in maniera molto spesso assistenziale degli interventi che poi sono duplicati da ciò che si potrebbe fare con le risorse all'interno del bilancio di previsione.

Quindi all'interno delle politiche sociali, all'interno dell'Agricoltura ci sono delle poste in bilancio che non so che effetti produrranno - secondo me nessuno - e che potrebbero sicuramente essere trasformate in economie da investire in altri settori. Quello che mi auguro però è che la Giunta lavori affinché queste risorse siano spese. Già qualche settimana fa avevo sottolineato al Vicepresidente, alla dottoressa Princi, le difficoltà che si stanno avendo all'interno delle scuole calabresi per quanto riguarda il diritto allo studio e l'assistenza specialistica. Mi pare grave - su questo vorrei coinvolgere tutti i consiglieri regionali - Vicepresidente, che a fine dicembre ancora oggi gli istituti scolastici e quindi i comuni non abbiano contezza di che risorse spendere per garantire l'assistenza specialistica ai ragazzi con gravi disabilità. Ciò che nelle altre Regioni avviene nel mese di luglio o al più tardi a settembre, in Calabria a fine dicembre ancora non è garantito. Probabilmente in questa Aula pochi di noi hanno a che fare con la disabilità e magari in famiglia non devono affrontare questo tema, ma sentire ancora oggi famiglie protestare perché i propri ragazzi all'interno degli istituti sono abbandonati e non hanno quel personale specializzato per metterli in grado di poter studiare e svolgere l'attività di studenti al pari dei loro colleghi credo, vicepresidente, che indichi che qualcosa non va.

È chiaro che non possiamo addebitarle questa responsabilità, lungi da me, però la vorrei richiamare su questo punto perché è un grido di dolore che sta arrivando dai territori e che purtroppo ancora oggi è inascoltato. Quindi ciò che mi preoccupa non sono tanto le poste in bilancio, ma come queste vengano poi spese sui territori.

Alcune riflessioni possiamo farle: con una legge in bilancio qualche anno fa era stata prevista la copertura finanziaria per i parchi marini per i quali, appunto, abbiamo approvato oggi il bilancio e però prendo atto che su questa legge regionale è stato fatto un taglio da 200.000 euro a 180.000 euro. Si dice sempre che il patrimonio costiero marino della nostra Regione, insieme a quello boschivo, è quello più importante, eppure siamo la Regione che mette a disposizione meno risorse per ben cinque parchi marini. Quindi in Calabria ci sono cinque Parchi marini che dovrebbero essere gestiti, delimitati e amministrati con circa 30.000 euro ciascuno, che è una cifra ridicola. Una Regione che vuole scommettere sulla sostenibilità ambientale, che vuole scommettere sulla valorizzazione delle proprie risorse naturali non può investire 180.000 euro all'anno per i propri parchi marini; sono delle cifre del tutto insufficienti.

Ecco perché allora anziché andare di fretta si poteva fare una riflessione più ampia sul finanziamento di tutte quelle leggi regionali nelle quali sicuramente ci sono risorse per poter aumentare quelle per i Parchi marini.

Un'altra riflessione la dobbiamo fare sull’ATERP, sulla gestione degli alloggi popolari. L’ATERP oggi gestisce circa 36.000 alloggi. Si era annunciato lo scorso anno un intervento importante attraverso il bonus 110 per cento che permetteva di poter ristrutturare questi alloggi senza gravare sulle casse regionali. Purtroppo, oggi, ci consegnano dei quartieri fatiscenti, dei ghetti e ciò, purtroppo, secondo il mio modesto parere, continuerà anche nei prossimi anni, perché ad oggi interventi messi in campo da questo punto di vista sono stati molto pochi. Basta vedere i residui attivi per quanto riguarda l’ATERP che sfiorano i 100 milioni di euro, ci fanno capire come il piano di alienazioni - seppur giustamente utilizzato dal Commissario per poter effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi - è purtroppo del tutto insufficiente. E allora, io chiedo al signor Presidente della Giunta regionale di fare come si sta facendo in qualche altra Regione, cioè incalzare il Governo centrale affinché si possa prorogare il bonus 110 per cento solo per gli alloggi popolari. Questa sarebbe sicuramente una spinta importante per quanto riguarda il comparto dell'edilizia e darebbe l'opportunità agli alloggi popolari calabresi di essere ristrutturati e sarebbe data dignità soprattutto a chi li abita, perché attualmente sono in condizioni indecorose. Quindi il piano di alienazione che è in atto e che viene utilizzato per la ristrutturazione di queste abitazioni oggi è del tutto insufficiente. Signor Presidente, mi auguro che da questo Consiglio regionale si possa portare avanti anche questo progetto.

Dopodiché non si può non prendere atto, come dicevo all'inizio, che l'approvazione del bilancio di previsione vi dà l'opportunità di poter gestire quelli che sono tutti i settori e ci darà l'opportunità, a noi come minoranza, di poter valutare in maniera compiuta il vostro operato. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Alecci. Prima di passare alle operazioni di voto, invito i consiglieri a prendere posto. La parola al presidente Occhiuto.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente. Le ho chiesto di intervenire semplicemente per rivolgere un sentito ringraziamento all'assessore Princi, che in queste settimane ha seguito insieme a me i provvedimenti all’ordine del giorno, e agli uffici della Giunta regionale, che hanno svolto un lavoro molto impegnativo.

Credo si tratti di un grande risultato non solo per il governo regionale, ma anche per il Consiglio regionale, il fatto che oggi si approvi il bilancio di previsione – come diceva prima il consigliere Alecci –, evitando così l'esercizio provvisorio.

Come sapete, questo Consiglio regionale si è insediato il 15 novembre; tutto faceva sembrare che non avremmo potuto recuperare il ritardo in così poco tempo perché sapevamo che c’era una corsa a ostacoli, con le eccezioni sollevate dalla Corte dei conti, e che conoscete e di cui, alcuni di voi, hanno fatto menzione nei loro interventi.

Non avremmo potuto conseguire questo risultato senza il prezioso contributo degli uffici regionali. Quando diciamo che la macchina burocratica va resa efficiente, diciamo il vero, ma l’interpretazione autentica non è quella di dire che la macchina burocratica va epurata. Ci sono grandi risorse anche all’interno della burocrazia regionale e, quando è il caso di riconoscerne i meriti, è giusto che si faccia pubblicamente, anche all’interno dell'Aula del Consiglio regionale.

Ne approfitto anche per intervenire su due questioni.

So che alcuni consiglieri hanno presentato degli emendamenti al bilancio.

Come sapete, per ottenere questo risultato – ovvero, evitare l'esercizio provvisorio –, abbiamo fatto un bilancio sostanzialmente a poste invariate.

C'è solo qualche variazione alla Tabella C, che riguarda le leggi che avevano ad oggetto alcuni Enti di promozione sociale, i ciechi, i sordomuti; piccole variazioni nell'ordine di 30 mila euro ciascuno.

C'è un leggero incremento del finanziamento del Consiglio regionale – lo dicevamo l'altra volta –, perché vorrei che questo Consiglio regionale svolgesse al meglio le sue funzioni, anche in ragione del fatto che molti dei risparmi ottenuti negli ultimi anni sono stati conseguiti dallo stesso Consiglio regionale, che ha dato quindi prova di virtuosità negli anni passati. Credo che questo sia un merito ascrivibile a chi è stato Presidente del Consiglio regionale sia del centro-destra sia del centro-sinistra; quindi, sostanzialmente, siamo intervenuti davvero poco.

C'è poi, come sapete, una posta in bilancio di circa 28 milioni di euro, se non erro, che sarà utile a fare delle variazioni di bilancio; una vera e propria manovra, o più manovre, ad inizio anno, quando potremo recepire anche alcuni suggerimenti provenienti sia dai consiglieri di maggioranza sia dai consiglieri di minoranza.

Praticamente, su molti di questi emendamenti, sui quali non ci sarebbe una contrarietà di fondo, nel senso che, in alcuni casi, riguardano anche materie estremamente condivisibili, io inviterei soprattutto la maggioranza a esprimere un voto contrario perché, diversamente, sarebbe difficile modificare tutte le Tabelle all'interno del bilancio e addivenire alla sua approvazione nei tempi necessari, fermo restando che c'è – almeno per quello che riguarda il governo regionale – la volontà di valutare questi emendamenti e, eventualmente, di finanziare gli obiettivi che gli stessi vogliono perseguire, quando faremo qualche manovra a inizio anno.

Voglio fare qualche brevissima riflessione rispetto al fatto che alcuni consiglieri regionali parlavano di un bilancio ingessato. È vero, ma il bilancio è ingessato da anni!

Come sapete, abbiamo solo il dieci per cento di risorse libere, ma credo che questa responsabilità non sia scrivibile a chi si occupa del governo regionale da due mesi.

La Corte dei conti ha mosso dei rilievi anche su altri temi, come il contenzioso, però vorrei che fosse riconosciuto almeno il fatto che questo governo regionale – quindi, questa maggioranza – proprio dal primo giorno in cui si è messa a lavorare sul bilancio, ha tentato di ridurre la mole del contenzioso.

L’assessore Gallo sa che abbiamo posto l’AFOR in liquidazione coatta amministrativa, in quanto generava un contenzioso enorme di circa 25 mila pratiche.

Mi chiedo perché non sia stato fatto prima.

Noi lo abbiamo fatto, così come ci stiamo ponendo l’obiettivo di riorganizzare meglio l'Avvocatura regionale.

Come ho detto in altre occasioni, ci sono dieci avvocati a Catanzaro e dieci a Reggio, però l’ottanta per cento del carico amministrativo è su Catanzaro.

È vero che si può lavorare in smart working; però, forse anche in questo settore, sarebbe utile rendere maggiormente efficiente la macchina burocratica, proprio perché c'è un grande carico derivante dal contenzioso sul bilancio regionale.

Qualcuno, dai banchi della minoranza, chiedeva se c’è necessità di tutta questa fretta.

Sì, c’è necessità; diversamente, saremmo andati in esercizio provvisorio e credo che non sarebbe stato un bel segnale, né avremmo avuto la possibilità di lavorare mettendo il Consiglio e il governo regionale nelle condizioni di svolgere le funzioni nella loro pienezza.

Il consigliere Tavernise richiamava il governo regionale, e soprattutto il Commissario ad acta, a coinvolgere le opposizioni sulla sanità.

Per quanto mi riguarda, se il coinvolgimento ha per oggetto – come finora è sempre stato – un contributo di idee e di suggerimenti, reputo i suggerimenti su come governare la sanità preziosi da qualsiasi parte arrivino perché, come ho detto in altre circostanze, sulla sanità vorrei che tutti quanti ritenessimo quest'ambito zona franca rispetto alle divisioni politiche e anche agli interessi politici perché vinciamo o perdiamo tutti quanti se diamo un segnale di cambiamento rispetto alla capacità di riformare e di governare questo ambito.

Sempre il consigliere Tavernise ha manifestato la propria disponibilità a interloquire, seppur da posizioni diverse, con il Governo.

La disponibilità c'è anche da parte del Governo e credo sia stata dimostrata nelle settimane scorse quando, su alcune questioni riguardanti importanti interventi infrastrutturali – e mi riferisco alla SS106 – c'è stato un consenso bipartisan, che andava da una parte all'altra di quest’Aula, e credo che su alcuni temi strategici così debba essere; quindi, questa disponibilità c'è sicuramente, anche perché - è vero - io non ritengo di potercela fare da solo.

Lo sforzo è titanico, l’ampiezza dei problemi è gigantesca; per cui, ho necessità del contributo di tutti i gruppi politici e del Consiglio regionale.

Ce la faremo o non ce la faremo soltanto insieme; per cui, è chiaro che questo è il mio modo di procedere.

Come ho detto in altre occasioni, anche al consigliere Lo Schiavo nella scorsa seduta di Consiglio precedente, cerco sempre di ricordare a me stesso che non devo fare l’errore che molti Presidenti in Italia, non solo in Calabria, hanno fatto: considerarsi dei Superman e di sentirsi dei supereroi.

Io cerco sempre di essere presente a me stesso e ho sempre contezza delle difficoltà che ho davanti. Per questo a volte tento di andare avanti con più determinazione, con più velocità e do la sensazione di chi corre e, magari, corre da solo; è semplicemente perché voglio correre e voglio occuparmi con grande incisività dei problemi che ci sono.

A tal proposito, ringrazio la Giunta regionale, che sta tenendo il mio passo e sono molto orgoglioso anche del loro lavoro.

Il consigliere Bevacqua si riferiva al plauso della consigliera Straface per il lavoro svolto dal Presidente della Regione.

Ringrazio la mia maggioranza che si sente orgogliosa del suo Presidente.

Anch’io sono orgoglioso del lavoro che ho fatto e vi ringrazio per la forza e l'energia che con il vostro consenso mi date ad andare avanti.

Tuttavia, ha ragione consigliere Bevacqua: non bisogna ringraziare il Presidente della Regione, perché ho fatto semplicemente quello che era mio dovere fare.

Peraltro, se oggi approviamo il bilancio, è merito di tutto il Consiglio regionale e sarebbe stato difficile farlo in condizioni normali, se avessimo proceduto con maggiore lentezza.

Io ho fatto semplicemente il mio dovere e, anche quando riuscirò ad ottenere dei risultati, avrò fatto semplicemente il mio dovere; non mi aspetto dei ringraziamenti, soprattutto da chi considera la dialettica politica come forse si considerava 15 o 20 anni fa, però il riconoscimento su un altro ambito – che non è quello del bilancio - che è molto più importante del bilancio per le leve di politica economica che ci dà, visto che qualche risultato in pochi giorni, in poche settimane siamo riusciti ad ottenerlo, forse il Presidente della Regione se lo aspetterebbe.

Mi riferisco al fatto che stiamo parlando di un bilancio che ha entrate libere per il 10 per cento e di una manovra che dovremo fare e che avrà una dimensione complessiva di 28 milioni, ma ieri siamo riusciti ad evitare che ci fosse un disimpegno o una sospensione di risorse per un importo pari a 69 milioni di euro.

Siccome non mi ritengo un marziano e mi sono sempre interessato alla politica regionale, come lei, consigliere Bevacqua, ho sempre avuto esperienza di governi regionali che perdevano le risorse dell’Europa.

In questo caso, c’è un governo regionale che è riuscito a recuperare queste risorse.

Molti sorridevano quando sono andato a Bruxelles e ho incontrato la commissaria Ferreira, però anche questa attività di recupero della reputazione della Calabria in ordine alla possibilità di centrare i target di spesa grazie ad un governo che va veloce e con determinazione sui problemi, credo sia una buona cosa; quindi, non mi aspetto alcun grazie, però mi aspetto un riconoscimento sulle cose che sono state fatte; poche, perché in meno di due mesi non se ne potevano fare tante.

Così anche per il contenzioso - come ho detto prima - dell’AFOR, delle Società partecipate, ha ragione chi, leggendo la relazione della Corte dei conti, evidenzia la polemica sul fatto che il 90 per cento delle entrate delle Società partecipate deriva dalla Regione e la loro struttura dei costi è tale che il 70 per cento sia rappresentato dal personale, il più delle volte precario; a volte si tratta di ragazzi a cui, di fatto, è stato rubato un futuro.

Questo personale precario, però, non lo ha creato il sottoscritto.

Il mio governo regionale non ha assunto un solo precario negli Enti partecipati, anzi – l'assessore Pietropaolo lo sa – stiamo tentando con altri strumenti, come quelli riferiti alle assunzioni dei 537 precari dei Centri per l'impiego, di asciugare piano piano questo bacino di precariato che non abbiamo creato noi.

Lei dice: “Diteci che cosa volete fare!” Sì, ma non con le parole, bensì con i fatti!

Facciamo i bandi, li facciamo fare al Formez, li facciamo senza colloqui, dove si insinua l'intermediazione burocratica politica, e quando facciamo i bandi diciamo a Formez di stabilire un meccanismo che dia la possibilità ad alcuni precari, che hanno maturato un'esperienza in Regione, di essere stabilizzati a valere sulle selezioni che si faranno.

Si tratta di fatti! Non sono parole!

Così come la circostanza che non si è proceduto, come avveniva in passato soprattutto dopo la campagna elettorale, a utilizzare le Società partecipate per dare qualche risposta, a volte clientelare al territorio, questo è un altro fatto.

Il nostro governo non l'ha fatto! Stiamo intervenendo con i fatti, così come per l'ambito di bonifica di alcune Società partecipate.

Quello che stiamo facendo su SACAL è una cosa gigantesca, che so che molti anche all'interno della minoranza apprezzano, visto che si rischiava la revoca della concessione per la Società che gestisce gli aeroporti.

Anche qui, attraverso una corsa a ostacoli, siamo intervenuti e stiamo risolvendo i problemi. Non parole, ma fatti! Non voglio difendermi con le parole, ma voglio dimostrare con i fatti che c'è un cambio di passo che, come vi dicevo, deve riguardare tutti.

Lei è stato consigliere per sei anni; riconosca anche le responsabilità della sua allora maggioranza e, se riesce a recuperare un po' di serenità, di modernità nel modo di approcciarsi e di onestà dal punto di vista del confronto dialettico, riconosca che quando c'è qualche fatto positivo, si può dire ed è una cosa buona. Il consigliere Alecci non può essere tacciato di vicinanza col governo regionale.

Anche con lui abbiamo avuto dei confronti dialettici in altre occasioni in Consiglio regionale, però ha detto che è una buona cosa che non si va all'esercizio provvisorio. Diciamolo! Quando c’è una cosa buona, si può anche dire, non è peccato!

Il consigliere Laghi pone una questione giusta rispetto al fatto che alcune leggi sono state finanziate e altre no.

Abbiamo tenuto costanti i finanziamenti della Tabella C, con quelle uniche differenze a cui si face riferimento; però, se ci sono interventi che è utile fare, questi interventi si potranno fare quando a inizio anno ci occuperemo, appunto, delle risorse disponibili in bilancio per intervenire su altri bisogni che riguardano i calabresi e soprattutto i più deboli e i più fragili all'interno della comunità calabrese.

Nient'altro, signor Presidente. Mi scusi se, intervenendo soltanto per qualche nota, poi ho ceduto alla tentazione anche di rispondere; oltre ad essere un uomo di governo per la Regione come vorrei essere, la tentazione di dare qualche risposta, anche politica, a volte è una tentazione che ho anch'io. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Passiamo alla votazione dei punti all'ordine del giorno, dall’ottavo al dodicesimo.

Proposta di legge numero 16/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all’esercizio finanziario 2020”

PRESIDENTE

Votiamo per la proposta di legge numero 16/12^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale e rendiconto consolidato relativo all’esercizio finanziario 2020”.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

 Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Articolo 13

(È approvato)

Articolo 14

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Il provvedimento è approvato, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Proposta di legge numero 17/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020. Variazione al bilancio di previsione 2021-2023”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 17/12^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione al Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020. Variazione al bilancio di previsione 2021-2023”

Passiamo alla votazione articolo per articolo.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Il provvedimento è approvato, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria, articolo 68 decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118”.

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 12/12^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria, articolo 68 decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118”.

Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo complesso, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei Conti.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale 2022”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 8/12^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2022”.

L'Assessore ha già illustrato il provvedimento. Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

All’articolo 2 è pervenuto l'emendamento, protocollo numero 21737, a firma dei consiglieri Irto, Alecci, Bevacqua, Iacucci e Mammoliti.

Cedo la parola al consigliere proponente per l'illustrazione dell’emendamento.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Li presento tutti e tre in un unico intervento per poi votarli uno a uno.

Mi consenta, però, di richiamare l’attenzione del presidente Occhiuto per la presentazione degli emendamenti.

Mi dispiace che non sia in Aula perché, come ricorderanno i consiglieri regionali che hanno fatto parte di altre legislature – chi non ha fatto parte di questo Consiglio regionale in precedenza, si può tranquillamente documentare; il presidente Occhiuto è un politico di lungo corso, quindi lo saprà bene – quando si discuteva il bilancio di previsione, si arrivava a questo momento esatto, in cui ogni Presidente di Regione chiedeva all'Aula di rinviare gli emendamenti alla prossima volta oppure di non toccare la Tabella C, definendo il bilancio “ingessato” e, in verità, lo è da molto tempo in questa Regione, purtroppo; però non è vero che non si possono discutere e approvare gli emendamenti.

Si tratta di una tendenza che, purtroppo, i governatori spesso hanno tenuto in quest’Aula, sia di centro destra sia di centro sinistra!

Lo ricorderanno tutti, e nessuno venga a dire che oggi gli emendamenti non si possono discutere o che il Governo consiglia di ritirarli perché adesso non si può, perché cambiano le Tabelle C o perché poi se ne parla.

È una scelta politica che non condivido e che noi contestiamo, pur sapendo che è un bilancio ingessato e che, comunque, ci evita di andare in esercizio provvisorio; un bilancio su cui, piuttosto che fare 70-80 emendamenti, così come avveniva negli altri momenti storici in cui c'era un’elaborazione di discussione politica all'interno della Commissione bilancio prima e vigilanza dopo, abbiamo provato a concentrare semplicemente – almeno per il centro sinistra – in tre emendamenti realizzabili, che non stravolgono la Tabella C.

Lo voglio dire alla Vicepresidente e ai burocrati, che gli emendamenti non stravolgono un bilancio di previsione ingessato, ma semmai vogliono dare il senso che quest’Aula non è semplicemente un luogo dove si ratificano scelte prese da un’altra parte e che il Consiglio regionale riesce a incidere su scelte che non sono mance, ma sono anche di indirizzo.

Infatti, presidente Mancuso, abbiamo depositato tre emendamenti, di cui uno già presentato nella scorsa Legislatura, in cui riconosciamo di avere un gigantesco problema sulla sanità calabrese. Ne abbiamo discusso anche nell'altra seduta di Consiglio regionale, continuiamo a discuterne sempre, però chiediamo di dare 512 mila euro per aumentare le borse di studio della Scuola di specializzazione medica.

Risolviamo il problema della sanità calabrese?

No, però diamo un'inversione di tendenza rispetto al fatto che vogliamo andare a reperire nuove risorse e nuove forze mediche fin dall'Università.

Per questo abbiamo presentato un bilancio di questo tipo; 512 mila euro non stravolgono né la sanità della Regione né la Tabella C né il bilancio di previsione.

Si tratta di una scelta politica ed è quello che offro al Consiglio regionale e alla maggioranza.

L’emendamento non vuole avere una paternità, ma piuttosto vuole provare a invertire una tendenza e a mettere un punto in favore della Calabria, non di questa o di quella parte politica!

L’altro emendamento, al quale sono particolarmente legato, presidente Mancuso, mi rivolgo principalmente a lei e al collega Arruzzolo, è stato elaborato per rifinanziare la legge dei campi scuola per i bambini diabetici.

Si tratta di una legge regionale che noi abbiamo e per cui avevamo destinato parte dell'avanzo del Consiglio regionale.

Auspichiamo, quindi, che le misure legate alla pandemia, consentiranno già dal prossimo anno di poter ripartire con i campi scuola che tanto servono alla Calabria.

Su questo emendamento non chiedo un voto dell'Aula, presidente Mancuso, ma posso ritirarlo purché ci sia quella proposta che mi era stata comunicata per le vie brevi anche dal governo regionale – ma anche da lei e dal collega Arruzzolo – affinché quell'impegno economico si possa inserire in fase di assestamento di bilancio, riprendendo l'orientamento dell'Ufficio di Presidenza di agosto 2021 quando il consigliere Arruzzolo era Presidente del Consiglio Arruzzolo, lei presidente Mancuso, era Segretario questore e io Vicepresidente di minoranza.

Il terzo e ultimo emendamento riguarda il tema del Centro trasfusionale di Locri; anche questo lo lascio al voto dell’Aula.

Concludo dicendo che queste sono le offerte essenziali e concrete che il centro sinistra e il Partito Democratico ha fatto e che offriamo alla maggioranza. Nel complesso riteniamo giusto evitare l'esercizio provvisorio, però avremmo preferito che ci fosse stata una visione più complessiva.

È vero, presidente Occhiuto – e concludo – sulle Società partecipate non avete fatto operazioni di assunzione di nuovo precariato, e meno male!

Se in soli due mesi ci fosse stato anche questo, sarebbe stato un problema.

Capisco che qui si rischia di fare a gara rispetto a chi plaude di più, però bisogna anche essere concreti tra di noi.

Tra poco approveremo una legge, che è quella di Fincalabra per l'acquisizione delle quote SACAL per cui noi ci siamo detti favorevoli, come lei sa, che il pubblico torni alla gestione di SACAL; però, attenzione presidente Occhiuto, in quella legge regionale – poi ne discuteremo – vorremo che si eviti di tornare ai carrozzoni del passato.

Bisogna evitare che le Società partecipate della Regione possano iniziare a fare partecipazioni generali.

Noi chiediamo che si decida una linea di indirizzo su SACAL e soprattutto chiediamo di sapere su Fincalabra, a cui lei vuole riporre anche condizioni di competenza, progettazione e capacità, di aiuto per le prossime risorse, con quali risorse di personale le realizzeremo?

Iniziamo a fare una discussione su questo. Noi riteniamo che manchi una visione su queste cose.

In che modo Fincalabra si doterà di personale per affrontare quelle sfide?

Si tratta di una scelta, ma questo ce lo deve dire il Governo. Noi abbiamo delle idee. Abbiamo del personale precario in giro; proviamo a capire qual è competente e davvero spendibile.

Proviamo a capire che fine ha fatto il personale competente del CORAP, che è in liquidazione – ma lì apriamo un altro capitolo –; però c'è del personale competente lì e allora bisogna capire se quello può essere personale da poter riutilizzare per mettere in funzione il nuovo progetto di rilancio di Fincalabra.

Questi sono i temi che volevo porre sugli emendamenti e sulle piccole considerazioni che sono nate dal dibattito prima e che ripongo all'Aula.

Su queste tre questioni, presidente Mancuso, ribadisco l’impegno e la disponibilità a ritirare l’emendamento relativo alla legge sul campo scuola dei bambini diabetici, purché ci sia l'impegno di riprendere la delibera dell'Ufficio di Presidenza di agosto 2021, così come comunicato per le vie brevi anche dal presidente Occhiuto. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Irto. Il Presidente le ha già risposto che ovviamente saranno presi in considerazione in sede di assestamento o di variazione di bilancio.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Se le cose stanno così, ritiro l’emendamento.

 

PRESIDENTE

Cambia poco.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Presidente Mancuso, sono solito dare valenza politica alle parole che si dicono in quest’Aula – poi, ognuno ha le sue differenze politiche –, e su questo emendamento dico che se c'è l'impegno di fare quello che abbiamo deciso in sede di Ufficio di Presidenza in maniera bipartisan ad agosto 2021, quell'emendamento lo ritiro, e poi discutiamo sugli altri.

Il centro destra, la maggioranza, voti come vuole, però è opportuno che in quest’Aula le parole abbiano un peso e un valore. Grazie.

PRESIDENTE

Collega Irto, gli emendamenti saranno valutati in sede di variazione di bilancio. Non posso dirle adesso che prendo un impegno.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Non lei, presidente Mancuso, ma il Governo.

 

PRESIDENTE

Cedo la parola al Presidente della Giunta regionale.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Come ho già detto, tutti gli emendamenti presentati saranno valutati quando si interverrà su quei 28 milioni di euro, però se ce n'è qualcuno che ha già incontrato una disponibilità da parte dell'Aula, anche nei mesi passati, prima dell'avvio di questa legislatura, per un impegno che il Consiglio regionale, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale avevano assunto, chiaramente quell’impegno è un impegno che il mio governo regionale considera suo, nel senso che su questioni sulle quali si era già raggiunto un accordo, per quanto ci riguarda, pacta sunt servanda.

 

PRESIDENTE

Grazie, Presidente.

Passiamo alla votazione dell'emendamento all'articolo 2.

(Interruzione)

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Presidente, l'emendamento all’articolo 2 viene ritirato alla luce della dichiarazione del Presidente della Giunta regionale.

Quello si può ritirare perché, comunque, viene assorbito dalla sua dichiarazione e dall'impegno dell'Ufficio di Presidenza assunto ad agosto scorso. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'articolo 2.

Articolo 2

(È approvato)

All’articolo 3 è stato presentato un emendamento. Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di centro)

Mi scusi, Assessore, reputo questo emendamento importante, nel senso che effettivamente c’è il problema delle Scuole di specializzazione. È evidente che non è possibile – se capisco bene – approvarlo oggi, fermo restando che è un emendamento importante.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Non è che non è possibile.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di centro)

Non è possibile per le spiegazioni che sono state date prima.

Tra l’altro, il Presente poc'anzi è stato molto chiaro.

Mi pare abbia detto che in futuro farà propri gli emendamenti anche nella variazione di bilancio.

È evidente che non si tratta di un emendamento che intendiamo bocciare tout court nel suo significato, considerata la carenza di borse di studio per la specialistica in Medicina per cui la Calabria agli ultimi posti, mentre le altre Regioni negli anni passati hanno contribuito enormemente a un aumento.

L'anno passato sono andato a verificare cosa succedeva con le borse di studio e ho constatato che la lettera che ogni anno il Ministero invia per chiedere alle Regioni se vogliono incrementare le borse di studio prima di fare il concorso, in Regione Calabria non c'era proprio, riscontrando la trascuratezza in cui versa questo settore. Per cui è necessario prestare maggiore attenzione perché ne va del futuro della formazione sanitaria in Calabria e per far sì che abbiamo medici specialistici bravi, ma soprattutto numericamente elevati. Fermo restando che questo emendamento oggi non può essere accolto, sono sicuro che la Giunta regionale e il Commissario alla sanità su questo settore avranno sicuramente un occhio di riguardo importante nel corso dell'anno anche in fase di assestamento oppure di presentazione del prossimo bilancio di previsione.

Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Graziano. Parere della Giunta regionale?

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente Giunta regionale e Assessore al bilancio

Contrario.

 

PRESIDENTE

Parere del relatore?

CAPUTO Pierluigi (Forza azzurri),relatore

Contrario.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Il parere della Giunta regionale, come giustamente dice l'assessore Princi, è un parere contrario perché non potrebbe essere diversamente, ma non è contrario nel merito dell'indirizzo politico; anzi, il consigliere Laghi sa – per questo, lo ringrazio – che ho ricevuto anche una mail che mi rende edotto in ordine alla possibilità che il Commissario avrebbe, che il governo regionale avrebbe, di stipulare degli accordi con le Università affinché gli specializzandi, una volta concluso il loro percorso di studi, possano assumere l'impegno poi a lavorare nei presidi sanitari della nostra Regione. È sicuramente un'iniziativa intelligente, di buon senso che la struttura commissariale, che io rappresento qui in Consiglio regionale, vorrà assumere.

Dico una cosa: capisco le ragioni di carattere politico, però sottoporre un emendamento del genere a una votazione in un momento nel quale il Consiglio regionale non lo può approvare, significa anche rendere più difficile la possibilità di realizzare questo obiettivo perché, comunque ci sarebbe un giudizio del Consiglio regionale contrario in ordine a un'iniziativa del genere; per cui, fermo restando la facoltà di chi ha presentato l’emendamento di sottoporlo al voto, la maggioranza voterà contro, sapendo che comunque è un'iniziativa che il governo regionale intende perseguire. Credo, quindi, che sarebbe, anche dal punto di vista della minoranza, di buon senso ritirare questo emendamento e poi magari giudicare o tramutarlo in ordine del giorno.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Chiedo scusa, lei ha letto l’emendamento?

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Parlo per come l'emendamento mi è stato descritto.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Non so chi le abbia descritto l’emendamento, ma la prego di leggerlo,

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Se l'emendamento ha per oggetto il finanziamento di interventi presso altre Università, affinché gli specializzandi poi possano tornare in Calabria, per quanto ci riguarda, questo è un oggetto perseguibile per il governo regionale e c'è la disponibilità anche a trasformarlo in un ordine del giorno.

Se questo è l'oggetto, il parere del Governo sarà senz'altro favorevole. Se poi dobbiamo votarlo, votiamolo; non è un problema.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Faccio una replica solo da un punto di vista tecnico.

PRESIDENTE

La bocciatura era tecnica perché ci siamo già resi disponibili a valutarlo in sede di variazione di bilancio.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Sì, però l’emendamento è diverso, presidente Occhiuto; non è semplicemente impegnarsi in altri percorsi universitari.

Oltretutto, il consigliere Laghi non c'entra. Ho firmato io l’emendamento, insieme al Partito Democratico; per questo le chiedevo se lo aveva letto. Si tratta di un emendamento che hanno fatto altre Regioni.

La Sardegna l’ha fatto sei mesi fa, è teso ad aumentare di 512 mila euro le risorse destinate alle borse di studio della Scuola di specializzazione delle professioni mediche presso l'unica Università calabrese presente sul territorio regionale, senza comportare ulteriori impegni o complicare la vita alla Regione.

L'hanno fatto altre Regioni, ci siamo documentati, è relazionato; quindi, non si può tramutare in ordine del giorno, che è un’altra cosa, lo dico per chiarezza, non per polemica.

PRESIDENTE

Grazie. Pongo in votazione l'emendamento che è respinto.

Passiamo all'esame dell'emendamento protocollo numero 21737-A01, firmato sempre dai consiglierei Irto, Alecci, Bevacqua, Iacucci e Mammoliti. Parere della Giunta? 

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta e Assessore al bilancio

Contrario.

 

PRESIDENTE

Parere del relatore?

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore

Contrario.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento che è respinto.

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4.

(È approvato)

Articolo 5.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento, unitamente ai relativi allegati, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024”

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione della proposta di legge numero 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024".

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Do atto che il Collegio dei revisori, con verbale numero 33/2021, ha espresso parere favorevole e ha contestualmente richiesto che il bilancio in questione recepisca gli effetti delle misure conseguenziali, poste in essere al seguito del giudizio di parificazione del Rendiconto generale dell'anno 2020.

Quindi, pongo in votazione la legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale, autorizzando il Dipartimento economia e finanze, in sede di coordinamento formale, ad apportare ai testi di legge approvati e relativi allegati tutte le modifiche conseguenti all'aggiornamento dei residui attivi e degli stanziamenti di spesa dell'anno 2021 e all'aggiornamento del valore della Cassa regionale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 10/12^ di iniziativa del consigliere P. Raso recante: “Proroga del termine di adeguamento. Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della I. r. 15/2013

PRESIDENTE

Passiamo al punto 13 dell'ordine del giorno. Proposta di legge numero 10/12^ di iniziativa del consigliere Raso, recante: “Proroga del termine di adeguamento. Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 legge regionale 15/2013

Cedo la parola al consigliere Raso per illustrare il provvedimento.

RASO Pietro (Lega Salvini), relatore

Grazie, Presidente. Premesso che con la legge numero 15 del 2013 “Norme sui servizi educativi per la prima infanzia” venivano stabiliti, tra l'altro, i requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative e che l'articolo 23, della legge citata, stabilisce i termini per l'adeguamento; considerato che diverse strutture ancora non sono adeguate, con la presente proposta si chiede la proroga al 30.06.2022 dei termini per l'adeguamento.

La proposta di legge è costituita da tre articoli: l’articolo 1 prevede l’introduzione della proroga che sarà fissata al 30 giugno 2022; l'articolo 2 prevede la clausola di invarianza finanziaria data la natura ordinamentale dell'intervento di novellazione; l'articolo 3 prevede l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto all'ordinario termine di 15 giorni per vacatio legis. Si sottopone all’Aula per la votazione. Grazie

 

PRESIDENTE

Grazie, collega. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Sono contrario a questa proroga perché stiamo parlando di centri privati, su tutto il territorio regionale, in cui sono ospitati i bambini più piccoli. In questi anni, la maggior parte di loro, grazie a sacrifici economici, ha adeguato le strutture sia dal punto di vista tecnico, quindi degli spazi messi a disposizione, sia dal punto di vista delle risorse umane che devono lavorare all'interno di questi centri per garantire un numero adeguato rispetto ai bambini accolti.

La motivazione sicuramente non può essere di carattere economico-finanziario, perché, soprattutto a causa del Covid, negli ultimi anni questi centri hanno avuto notevoli finanziamenti, anche a supporto delle rette per le famiglie appartenenti alle fasce più fragili. Quindi, i Comuni, con le risorse finanziarie trasferite dalla Regione, hanno fatto fronte alle rette.

Una motivazione di carattere economico non può spingere a questa proroga, ma solamente una cattiva abitudine calabrese a posticipare sempre gli interventi che prevedono spese all'interno di strutture che, mai come in questo momento, è importante che siano adeguate, perché gli spazi devono essere ampi e il personale deve essere in numero sufficiente per poter seguire i bambini, soprattutto con questa pandemia.

Tra l'altro le strutture che si sono adeguate concorrono in maniera differente rispetto a quelle che non si sono adeguate e non hanno speso delle risorse finanziarie.

Quindi, il problema non è la natura dell'intervento che dobbiamo mettere in campo oggi, ma il messaggio che passa: si può evitare di adeguarsi e di spendere risorse proprie perché comunque la Regione Calabria ti dà sempre l'opportunità di poterlo fare, a dispetto di chi ha investito risorse, adeguato i centri e assunto del personale.

Mi auguro che ricorrere a una proroga continua non sia un modus operandi di questa Giunta regionale, di questo Consiglio regionale.

Sicuramente l’approverete perché siete in maggioranza, ma non è un bel messaggio che diamo ai genitori che portano i bambini all'interno di queste strutture, né ai calabresi abituati sempre a vivere di proroghe. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Alecci. Ha chiesto di intervenire il consigliere Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. In realtà la proposta di legge che andiamo a discutere non è banalmente un rinvio in quanto tale, ma pone, a mio parere, dei problemi da approfondire.

Si tratta di adeguarsi a una legge del 2013 che prevedeva un adeguamento entro tre anni, cioè entro il 2016. Bene, dal 2016 in poi ci sono stati rinvii annuali che continuano ancora oggi.

Forse è il caso, credo, di farsi delle domande. Non è un mero rinvio tecnico, quindi ci possono essere delle difficoltà organizzative di fondo, strutturali su cui è utile, è doveroso interrogarsi, proprio per la delicatezza della materia di cui parliamo.

Come mai le strutture, in questo arco temporale abbastanza ampio, non riescono ad adeguarsi? Quali sono i problemi sottesi? Mancando l'autorizzazione per la difficoltà di adeguamento ai requisiti strutturali organizzativi richiesti all'esercizio dell'attività, come e in che condizioni le strutture svolgono un servizio socio-educativo fondamentale e delicato per la società? E ancora, che tipo di controlli esercitano i Comuni e la Regione?

Se effettivamente, come da relazione descrittiva, le strutture hanno serie difficoltà all'adeguamento, non sarebbe allora il caso di effettuare una più approfondita analisi dell'attuale situazione e apportare eventualmente modifiche all'impianto normativo piuttosto che rinviare, anno dopo anno, i necessari adeguamenti richiesti dalla legge? Grazie. 

PRESIDENTE

Grazie, collega Laghi. Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 14/12^ di iniziativa del consigliere G. Neri recante: “Proroga dell'entrata in vigore del livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale”

PRESIDENTE

Punto 14. Proposta di legge numero 14/12^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Proroga dell'entrata in vigore del livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale”.

Cedo la parola al consigliere Neri per illustrare il provvedimento. Prego.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Si tratta sostanzialmente della proroga dell'entrata in vigore del livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale.

L’articolo 16 del decreto legislativo numero 422 del 1997 e l’articolo 5 della legge regionale 35 del 2015 prevedono che la Regione debba definire, d'intesa con gli Enti locali, i livelli di servizi minimi qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini, i cui costi sono a carico del bilancio regionale.

Conformemente all’iter previsto dalla citata norma regionale, è stata approvata a livello dei servizi minimi con deliberazione della Giunta regionale numero 418 del 24 settembre 2018, approvata, poi, con deliberazione del Consiglio regionale del 16 novembre 2018.

La Giunta regionale con successivi provvedimenti ha esercitato la facoltà di proroga dell'entrata in vigore del livello dei servizi minimi posponendola fino al 31 dicembre 2021.

Ad oggi, anche per via delle emergenze sanitarie e del loro impatto sui servizi e sulla programmazione degli stessi, non è prevedibile l'integrale entrata in vigore delle regole stabilite del livello dei servizi minimi a decorrere dal primo gennaio 2022. Pertanto, si propone una proroga dell'entrata in vigore dello stesso, prevedendo la possibilità di una progressiva e graduale applicazione delle regole ivi previste.

La presente norma non comporta alcun onere a carico del bilancio regionale e pertanto sottopongo il provvedimento all'approvazione dell'Aula. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Neri. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Non credo ci siano problemi per il gruppo Partito Democratico riguardo la proposta di legge che ha appena illustrato il collega Neri, però vorrei porre all'attenzione di quest'Aula le ragioni per cui si chiede il rinvio. Noi chiediamo il rinvio per l'emergenza sanitaria che ha - da quello che capisco io - impedito di relazionarsi, rapportarsi con le Province, con gli Enti preposti per completare la programmazione. Ma io credo che, invece, l’emergenza sanitaria dovrebbe farci riflettere sull’urgenza di rimodulare il servizio dei trasporti, perché ha cambiato tante cose. Bisognerebbe fare una riflessione anche per quanto riguarda i trasporti.

Quindi, inviterei l'Assessore ai trasporti - dov'è il collega Orsomarso? - ad accelerare questa programmazione per migliorarla in termini di servizi, perché - faccio un esempio - mi risulta che il servizio di trasporto per quanto riguarda il collegamento tra Catanzaro Lido e l’Azienda Materdomini non funzioni proprio. La stessa problematica c’è, anche, in altre realtà del territorio di montagna della provincia di Cosenza.

Quindi, invito l’assessore Orsomarso a lavorare alacremente su questo tema per arrivare a una soluzione che tenga conto dell’emergenza sanitaria che ha cambiato tante cose.

È solo un invito, un appello all'Assessore ai trasporti. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua. Ha chiesto di intervenire il collega Iacucci. Ne ha facoltà.

IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Brevissimamente, sono convinto che non ci sia via di scampo al rinvio e alla proroga al 31 dicembre. Però, come ricordava anche il consigliere Neri, questa non è la prima proroga relativa al trasporto pubblico locale.

Come sa benissimo – chiedo scusa all’Assessore, ma sono dovuto intervenire prima proprio per cercare di dare un contributo - questa Regione ha il Piano regionale dei trasporti che è stato approvato nel 2018 e prevede anche il trasporto pubblico locale e i servizi minimi.

Un Piano regionale dei trasporti che, secondo me, ha visto in quel periodo poco coinvolgimento degli Enti locali e delle Province.

Rammento a tutti voi, come notizia, che io in quel periodo ero Presidente della Provincia di Cosenza e la Provincia di Cosenza ha votato contro il Piano dei trasporti pubblici locali così come era stato proposto dalla Giunta regionale, perché invece di rafforzare il servizio - secondo me e secondo noi -, specialmente in alcune zone che hanno bisogno di un rafforzamento dei servizi in rapporto alle condizioni geomorfologiche che vivono, Io diminuiva.

Faccio un esempio, ma è avvenuto anche in altre province, nel Piano si è passati da 21 a 14 milioni di chilometri per la provincia di Cosenza. Ho fatto un esempio, ce ne sono altri da poter fare.

Poi ci sono le gare che bisogna fare per quanto riguarda il servizio, abbiamo l'obbligo di farle come Regione, questi sono i problemi!

La cosa che mi permetto di dire qual è? La proroga credo che sia necessaria perché, probabilmente, non si è pronti a fare partire il Piano, però vorrei un impegno da parte della Giunta, dell'Assessore, affinché si cominci, in quest’Aula, da subito a capire se vi è necessità di modificare il Piano - secondo me ne ha necessità - per non arrivare di nuovo a dicembre e chiedere la proroga.

Oggi completeremo la composizione delle Commissioni, un lavoro che ci consentirà di far fronte e di adeguarci anche agli obblighi di legge che dicono cosa si deve fare.

C’è un grande senso di apertura e di disponibilità, perché il funzionamento dei servizi - e chiudo veramente perché il ragionamento è lungo - incide su tante cose: sullo spopolamento e sui servizi alle aree interne.

Quindi, dobbiamo lavorare per rafforzare in periferia le previsioni che riguardano i trasporti, la scuola e altri servizi pubblici, come le poste, questo tipo di servizi.

Credo ci sia necessità di riflettere bene e fare una proposta compiuta per far fronte a questi problemi. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Iacucci. Ha chiesto di intervenire il collega Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie, Presidente. È chiaro che siamo costretti ad approvare la proroga per effetto del Covid che ha stravolto i trasporti, soprattutto il trasporto pubblico locale, però è evidente che anche quello che è stato detto dal collega Iacucci, che mi ha preceduto, è altresì condivisibile. Anche se la ricostruzione storica è un po' diversa, Assessore, nel senso che il Piano dei trasporti non è stato approvato nel 2018, ma un po' prima.

La disposizione riguardante i servizi minimi è stata approvata nel 2018 e avrebbe dovuto entrare in vigore dal primo gennaio 2020.

Teniamo conto che non è entrata in vigore, collega Iacucci. Per entrare in vigore al primo gennaio 2020, quello di cui stiamo discutendo doveva essere stato fatto da chi fino al primo gennaio 2020 era Presidente di questa Regione, quindi a capo della Giunta regionale, altrimenti confondiamo un po' le acque e poi la gente non capisce nulla.

Questo lo dico come considerazione in premessa.

Condivido, invece, quello che ha detto il collega Iacucci, nel senso che è evidente che noi dobbiamo svolgere per forza le gare pubbliche, che sono previste peraltro dal Piano dei trasporti approvato ben più di 4 anni fa. Su questo - e sono d'accordo - tutti quanti dobbiamo adoperarci affinché si arrivi al Piano del trasporto pubblico locale e regionale che abbiamo approvato nel lontano 2017, in quest'Aula, dove io precisai proprio questo e mi venne assicurato che sarebbe stato fatto il primo gennaio successivo. Sono passati diversi primo gennaio e poi le cose non sono avvenute. Ora è evidente che il Covid ci impone di prorogare, Assessore, questo aspetto, ma dobbiamo far sì che ciò che era previsto nel Piano avvenga. E sono certo che, col suo lavoro, con il lavoro che la Giunta fa, col lavoro degli uffici, noi arriveremo a fare quello che era previsto nel Piano e cioè le gare pubbliche. Grazie, Presidente. 

 

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire l'assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità

Intervengo brevemente. È tutto giusto. È ovvio che è una proroga legata all’attuale emergenza Covid. Ha fatto una ricostruzione storica esatta il collega Graziano. Io votai non col Piano regionale sui trasporti con cui l'allora Presidente aveva promesso anche un altro aeroporto in Regione e sapevamo che era un po' una chimera.

Quindi abbiamo necessità di migliorare i nostri trasporti interni. Appena ci siamo insediati, il presidente Occhiuto mi ha chiesto di collegare al meglio i nostri aeroporti. Come lo fai? Lo fai gestendo al meglio queste risorse che vengono dal trasferimento dello Stato. Noi dobbiamo fare delle riforme che riguardano i ricavi e tante altre questioni, altrimenti ci taglieranno i trasferimenti. Perché non si sono predisposte le gare negli scorsi anni? Proprio perché in bilancio mancavano le risorse ed è necessario prevederle perché sono gare che hanno una valenza pluriennale.

Quindi, vi rassicuro o: noi faremo a fine febbraio gli stati generali del turismo e della mobilità dove, oltre a coinvolgere tutti gli stakeholder, ci sarà anche la sessione che riguarda - lo faremo in Commissione - il Consiglio regionale e che, quindi, coinvolgerà la minoranza. Concordo col presidente Iacucci che quei servizi minimi, cioè i bacini, vanno rivisti, non per provincializzare, ma per garantire collegamenti migliori. Per cui, tranquilli, noi le gare vogliamo predisporle prima, come se fosse ieri, ben sapendo che c’è un obbligo nazionale, tant’è che con questa norma la Giunta si riserva la possibilità di intervenire in qualsiasi momento sui servizi.

È ovvio che, essendoci la pandemia, si proroga, da quando finisce l'emergenza, massimo per un anno, che è il tempo in cui abbiamo vissuto la pandemia. Certamente sul TPL bisogna rendere produttive quelle risorse che non sono poche, ma non sono nemmeno tantissime, per garantire i collegamenti e garantire la mobilità a pendolari e a studenti dai diversi Comuni della Calabria. Quindi condivido - fosse dipeso da me non avrei fatto nessuna proroga - è una proroga tecnica, ma stiamo lavorando già per preparare queste gare.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Passiamo alla votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 15/12^ di iniziativa del consigliere G. Neri recante: “Proroga di un anno della scadenza del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) 2019/2021”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 15/12^, di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Proroga di un anno della scadenza del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile 2019-2021. Prego, consigliere Neri. 

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. In questo caso si tratta della proroga di un anno della scadenza del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile. La legge regionale numero 8 del 2008 stabilisce all'articolo 3, comma 1, che la Giunta regionale elabora il Piano Regionale di Sviluppo del Turismo Sostenibile con l'obiettivo di aumentare in maniera sostenibile la competitività nazionale e internazionale delle destinazioni turistiche regionali, migliorando la qualità dell'offerta e l'orientamento al mercato dei pacchetti turistici territoriali e valorizzando gli specifici vantaggi competitivi locali, in primo luogo le risorse naturali e culturali.

 Con delibera di Giunta regionale, numero 142 del 11 aprile 2019, e successive delibere di Consiglio regionale, è stato approvato il Piano di Sviluppo Turistico per il triennio 2019-2021. A causa della pandemia tuttora in corso si è determinato uno stato di incertezza sugli scenari e sulle attività, soprattutto in campo turistico, che, di fatto, al momento non consentono di poter dar corso a una programmazione certa sul lungo periodo e quindi alla redazione e approvazione del nuovo Piano Regionale Turismo Sostenibile.

Pertanto, al fine di consentire la programmazione annuale di settore, è necessario prorogare di un anno la scadenza del Piano, rimandando di fatto di un anno la redazione e l'approvazione del nuovo Piano 2020-2024, fermo restando invarianza di criteri, di parametri e delle indicazioni generali contenute nel Piano stesso e demandando, altresì, ai sensi dell'articolo 4 della stessa legge regionale, la fase attuativa per l'anno 2022. Ovviamente anche questo dal punto di vista finanziario, non comporta alcun onere a carico della Regione Calabria, pertanto si chiede l'approvazione del provvedimento. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Neri. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Io approfitto della presenza dell'assessore Orsomarso per sottolineare alcuni aspetti, Assessore, che un po' mi preoccupano con questo rinvio. Il precedente Piano, elaborato credo nel 2019 e approvato dalla precedente Giunta regionale, è lo strumento principe per la programmazione turistica della nostra regione.

È un Piano che segue quello dell'organizzazione mondiale del turismo, ricalca un po' quelle che sono le indicazioni anche dell’Unione Europea, attraverso quella che è l'agenda per il turismo europeo sostenibile, e, in qualche modo, segue il Piano turistico nazionale 2017-2022.

Io credo che sia difficile spiegare agli imprenditori del settore calabresi come la pandemia, diventata ormai un alibi all'interno di tantissimi settori per non prendere delle decisioni e rinviarle, possa essere tale (un alibi) anche in questo caso, quando la Calabria ha dimostrato, proprio in questi due anni, di poter sfruttare le ripercussioni della pandemia che ha alimentato soprattutto un turismo di carattere nazionale che ha privilegiato le regioni meridionali e tra queste la Calabria. C’è stata la scoperta dei luoghi, soprattutto delle aree interne, che meno erano frequentati in Calabria, in cui si sviluppano attività turistico-ricettive soprattutto lungo le coste, per circa il 90 per cento delle strutture ricettive. È stata data la possibilità a tanti italiani e in qualche caso anche a turisti stranieri di poter invece scoprire le aree interne, i borghi e mettere in campo delle esperienze differenti, rispetto a quelle che il turismo regionale è solito disegnare.

Allora mi sarei aspettato e mi aspetto, prendendo atto della sua umiltà e del suo spirito collaborativo sempre che la contraddistingue - di questo gliene faccio merito - un po' più di coraggio e, quindi, se non prevedere l'approvazione di un nuovo Piano, quantomeno prevederne l'aggiornamento. Come lei sa, il Piano viene elaborato su un triennio però prevede che ogni anno possa essere aggiornato. E allora se noi aspettiamo che passi la pandemia, rischiamo di trovarci qui ancora tra un anno, 2 anni, 3 anni - perché c'è chi sostiene che la pandemia purtroppo continuerà ancora per qualche anno - a dover sempre rimandare l'aggiornamento del Piano e non poter sfruttare questa occasione, l'unica forse, uno dei pochi aspetti positivi che potrebbe vedere la Calabria come regione principe all’interno di un turismo lento per il quale abbiamo tutte le caratteristiche e per cui siamo predisposti.

Tra l'altro il Piano turistico va ad incidere anche dal punto di vista del Piano dei trasporti.

Si parlava prima dei trasporti anche dal punto di vista sostenibile, dell'ambiente, dell'erosione costiera, della tutela dei nostri parchi marini, dei boschi, delle aree interne. Quindi, se proprio non si avrà il tempo di poter approvare un nuovo Piano regionale turistico, quantomeno cerchiamo di lavorare subito per il suo aggiornamento, in vista della prossima stagione estiva che può vedere in Calabria, ancora una volta, un numero di presenze importanti; sarebbe importante anche riuscire a modificare il Piano di comunicazione perché porti alla ribalta nazionale una regione che non è fatta di solo mare anche di aree interne, luoghi meno affollati e frequentati, che dà l'opportunità di fare un turismo esperienziale. Grazie. 

 

PRESIDENTE

Grazie, collega. Ha chiesto di intervenire l'assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità

Collega Alecci, anche questa è una proroga tecnica. Le assicuro che stiamo lavorando, tant'è che, mentre noi facciamo la proroga tecnica, il mio Dipartimento sta già decretando le risorse per fare sia gli stati generali del turismo, che presuppongono costi organizzativi e significano invitare tutti gli stakeholder, mailing list, insomma trovare i luoghi e anche risorse per redigere il nuovo Piano. Le do anche le cifre: il vecchio Piano è costato ai calabresi 700 mila euro questo, il nuovo Piano, costerà 290 mila euro. Abbiamo anche una collaborazione interna e, quindi, costerà meno della metà di quanto è costato quello precedente e non mancherà di essere puntuale la definizione di una traccia che io condivido. Lei sa benissimo: a noi è toccato mettere in sicurezza il turismo nell'anno e mezzo trascorso; eravamo a Soverato quando abbiamo presentato i bandi che hanno dato il contributo più importante agli hotel, fino a 220 mila euro a fondo perduto.

Ci sono differenze sui piani diciamo del centrodestra e del centrosinistra: noi crediamo che non tutti i Comuni della Calabria abbiano vocazione turistica. Il Piano approvato nel 2019 ci dice che tutti i Comuni possono fare turismo. Noi non siamo convinti di questo e proprio negli Stati generali del turismo, che faremo di ritorno dalla BIT – che va fatta ma sarà sottotraccia a causa della pandemia – lo diremo. Anche sullo spot classico. Ho sentito alcuni - fatemi spendere due parole - che negli scorsi anni ci hanno rimproverato, al di là della volontà di avere quello spot di Muccino che è stato utilizzato poi durante le olimpiadi, sull’utilizzo dello spot classico. È inutile spendere su Mediaset milioni di euro se non abbiamo il cono visuale - come accade in questa stagione - quindi siamo molto morigerati nell’utilizzare gli strumenti; stiamo programmando gli interventi, sosterremo il Giro d’Italia, che ha un target importante di mercato nazionale per noi.

Quindi sul Piano voi sarete protagonisti insieme a noi perché non solo ci saranno gli stati generali del turismo, ma stiamo lavorando, anche io sto lavorando, a una norma complessiva sul turismo - ci sono 36 leggi che normano il turismo in Calabria - a un testo unico e tutto questo vorrei approvarlo entro marzo e avere il nuovo Piano condiviso. Poi recepiremo tutti gli indirizzi degli stakeholder, li porteremo in Commissione, in Aula e, quindi, anche col vostro contributo faremo un nuovo Piano che non sia un libro dei sogni, perché nell’attuale Piano - le posso assicurare - c'è di tutto e di più. Il piano annuale che proroghiamo ci concede di fare quello che è fattibile sia con le risorse che abbiamo a disposizione sia con l’effetto della pandemia.

Concordo con lei che - lo citavano i numeri del PIL- il turismo può fare ancora altri 10 punti in più di quanto vale. Condivido pienamente e anche questa, come quella sui trasporti, è una proroga tecnica necessaria. 

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 18/12^ di iniziativa del consigliere P. Caputo recante: " Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termini "

PRESIDENTE

Passiamo al punto 16, la proposta di legge numero 18/12^, di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, numero 18 (Norme in materia di usi civici) Proroga dei termini.” Cedo la parola al consigliere Caputo per illustrare il provvedimento.

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore

Grazie, Presidente. La presente proposta di legge si propone di prorogare alla data del 31 dicembre 2022 il termine previsto dall'articolo 27 della legge regionale numero 18 del 21 agosto 2007, in considerazione della mancata approvazione del regolamento regionale in tema di usi civici.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Caputo. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà. 

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Intervengo su questa materia perché vorrei porre all'Aula le preoccupazioni che su questo tema hanno le amministrazioni comunali e tanti cittadini calabresi, nel senso che, per gli operatori del diritto, gli usi civici sono veramente una spada di Damocle che rendono incerte sia le transazioni commerciali dei terreni e dei fondi rustici in determinati Comuni del territorio calabrese, ma creano difficoltà anche alle amministrazioni comunali che molte volte, nel rilascio dei titoli edilizi o dei certificati di destinazione urbanistica, non sono in grado di sapere realmente se quei terreni stessi siano gravati o meno da questo vincolo che – ricordo all’Aula - è un vincolo particolarmente rigido e complesso. Gli usi civici essendo assimilati ai beni demaniali creano difficoltà non solo nella trasferibilità dei beni, ma anche nella loro inusucapibilità e nel loro particolare regime giuridico che comporta anche la nullità degli atti dei relativi trasferimenti.

Ho cognizione diretta, per mie competenze professionali, di quanti problemi gli usi civici creino in merito alla negoziazione non solo dei terreni ma anche dei fabbricati che sopra vi sono stati costruiti.

Quindi io esprimo una perplessità su questo rinvio che ovviamente è un rinvio tecnico però deve essere uno stimolo a questa legislatura per affrontare realmente la materia. Noi abbiamo una legge del 2007, la numero 18, che in realtà dava alle Regioni una competenza molto importante e cioè quella di provvedere alla ricognizione generale degli usi civici e alla formazione di un inventario generale delle terre di uso civico. Ovviamente questo è lo strumento che poteva consentire ai Comuni di avere un parametro certo anche nell'affrontare tale problematiche. I Comuni, infatti, hanno la necessità di incamerare le risorse per l'affrancazione dei terreni però hanno, in primo luogo, bisogno di rendere attuale e concreta questa legge che, da un punto di vista tecnico, è veramente completa perché prevedeva una casistica e anche una sorta di coordinamento tra Comuni, Provincia e Regione circa il piano straordinario di accertamento agli usi civici. Questa legge del 2007 è ferma, è nel cassetto, e quindi ancora oggi noi stiamo chiedendo un rinvio per affrontare il suo regolamento attuativo.

 Il mio sarà, dunque, un voto di astensione su questo rinvio, di astensione perché so che è un rinvio tecnico da parte di questa maggioranza, però nello stesso tempo dico che noi non possiamo arrivare al prossimo anno a chiedere un ulteriore rinvio sulla materia degli usi civici. Questo è uno stimolo al Consiglio regionale per affrontare già da subito questa materia che è estremamente delicata e crea numerosi problemi per gli operatori del diritto e per le amministrazioni comunali.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie, Presidente. Io sono favorevole alla proroga proposta dal consigliere Caputo, fra l'altro ho ricevuto anch'io come tutti quanti numerose sollecitazioni da parte dei Comuni che attendono giustamente - come diceva il collega Lo Schiavo - l'approvazione di questa proroga perché altrimenti hanno grossi problemi nell'andare ad amministrare gli usi civici. Sono stato, per l'appunto, anche sollecitato dal Vicesindaco nonché Assessore al patrimonio del Comune di Corigliano-Rossano, la dott.ssa Salimbeni. Condivido che questa è una legge del 2007 - il Consiglio regionale ha fatto molte proroghe negli anni - e quindi è evidente che noi dobbiamo andare ora, con l’insediamento delle Commissioni, a lavorare alacremente, come si diceva prima, su questo regolamento che non può essere più evitato e non può essere più prorogato.

 Ci sono cittadini che aspettano l’affrancazione, ci sono cittadini che ormai usano questi terreni da chissà quanti decenni anche per averli ereditati, quindi hanno interesse ad andare a pagare ed affrancarsi sulla proprietà sulla quale esercitano il possesso materiale. Ma è necessario anche andare a verificare da parte dei Comuni quali situazioni invece non sono nella possibilità di essere affrancate e quindi è necessario anche che si vada a valorizzare il patrimonio che i Comuni hanno e che magari sono anche detenuti non lecitamente da molti possessori. Noi dobbiamo effettivamente farci forza su questa cosa, impegnarci effettivamente, onde evitare che a dicembre dell'anno prossimo ci ritroveremo a fare la diciottesima proroga e quindi festeggeremo il compleanno della proroga degli usi civici. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Graziano. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale.

l provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 13/12^ di iniziativa dei consiglieri M. Comito, G. Arruzzolo, S. Cirillo, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (Storicizzazione risorse del precariato storico)

PRESIDENTE

Passiamo al punto 17, la proposta di legge numero 13/12^ di iniziativa dei consiglieri Arruzzolo, Comito, Cirillo, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 giugno 2019 numero 29 (Storicizzazione risorse del precariato storico)”. Cedo la parola al consigliere Comito per illustrare il provvedimento. Prego.

COMITO Michele (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente. L'intervento di novellazione si rende opportuno al fine di garantire la finalità originaria della legge regionale 25 giugno 2019, numero 29, “Storicizzazione risorse del precariato storico”, volta a garantire una copertura certa e stabile nel tempo, con l'obiettivo di accompagnare al superamento del precariato storico i lavoratori calabresi di cui alle leggi regionali numero 1/2014, 40/2013, 31/2016 e 15/2018. In particolare, nello specifico, con la presente proposta di modifica si garantisce al bacino dei lavoratori di cui alla legge regionale 13 giugno 2008 numero 15, “Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2008”, un trattamento economico uguale a quello degli appartenenti ai cosiddetti bacini riferiti alle precedenti leggi regionali, sanando le diversità di contributi versati dalla Regione.

L'obiettivo della proposta di legge è duplice: ricondurre il precariato nella sua interezza entro un percorso di stabilizzazione che comprende anche i lavoratori di cui alla legge regionale 15/2008, in linea con la ratio legis di quella legge regionale 29 del 2019, accompagnando gli stessi lavoratori fino al collocamento in quiescenza; riconoscere, in particolare ai lavoratori contrattualizzati con Azienda Calabria Lavoro da più di 24 mesi a tempo determinato, il diritto alla trasformazione del loro contratto a tempo indeterminato, così come previsto dal decreto legislativo 81/2015.

La proposta si compone di 3 articoli:

Articolo 1. “Modifica all'articolo 1 della legge regionale 25 giugno 2019 numero 29” specifica da un lato che la Regione, nel caso di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori de quibus, erogherà il contributo fisso anno del lavoro di 11.157,24 euro fino al collocamento in quiescenza degli stessi; dall'altro - integrandolo con due commi ad hoc per ciascuno dei lavoratori di cui all'articolo 2 della legge regionale 13 giugno 2008 numero 15 per i quali gli Enti locali utilizzatori provvedono alla stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato - la Regione erogherà un contributo fisso annuo dell'importo di 11.157,24 euro fino a loro collocamento in quiescenza.

Sempre ai medesimi fini, Azienda Calabria Lavoro è autorizzata a procedere alla stabilizzazione dei medesimi lavoratori attualmente contrattualizzati a tempo determinato, riconoscendo un contributo fisso annuo dell'importo di euro 13.138,18 per ciascuno dei predetti lavoratori assunti a tempo indeterminato fino a loro collocamento in quiescenza.

L’articolo 2 prevede la clausola di invarianza finanziaria, trovando copertura la proposta di legge regionale nei limiti degli stanziamenti già previsti nel bilancio 2021-2023.

L'articolo 3 prevede l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto all'ordinario termine di 15 giorni, vacatio legis, decorrenti dalla pubblicazione della stessa sul bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

Ripeto: la presente proposta di legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, trovando copertura nei limiti degli stanziamenti già previsti del bilancio 2021-2023. Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega Comito. Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Caro Presidente, cari colleghi consiglieri, siamo assolutamente d'accordo sulla necessità di una stabilizzazione del precariato, da tantissimo tempo non affrontata in maniera globale. Va certamente data dignità ai lavoratori calabresi e questo in ottica, appunto, di quanto prevedeva, come diceva il consigliere Michele Comito, la legge regionale numero 1 del 2014 che proponeva esattamente il superamento di tutto questo.

Però mi sorgono delle perplessità. Quindi, detto il mio assoluto sostegno a votare a favore di questa legge, pongo una serie di problematiche: come mai indichiamo la stabilizzazione solo per 70 unità? C'è un diritto di prelazione o il numero totale dell'Azienda Calabria Lavoro? Cioè non sono indicati degli elementi dettagliati in merito e quindi non comprendo bene. Del resto sono anche preoccupata dell'azienda partecipata Calabria Lavoro. Voi stessi vorreste dismetterla, ma i lavoratori poi che fine fanno?

Rispetto poi alla stabilizzazione dei lavoratori precari nei Comuni esistono proprio criticità contabili. L'importo previsto di 11.157,24 euro fino al collocamento in quiescenza è una cifra che al lordo - e l'aspetto contributivo consentirà la stabilizzazione per non più di 15 ore settimanali - produrrà una busta paga netta per ciascun lavoratore di circa 500 euro. Meno del reddito di cittadinanza. Se a questo si aggiunge che la maggior parte dei Comuni utilizzatori versa in condizioni economiche disastrose in dissesto finanziario, questa stabilizzazione diventa quasi un miraggio.

Quindi, l'approccio mi sembra insufficiente; necessita di una mappatura puntuale sia sullo stato giuridico dei diversi attori sia sulle funzioni degli stessi. Verosimilmente, immagino che si debba implementare soprattutto il fondo e abbiamo necessità di ritornare sull'argomento con un miglioramento di questa normativa.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni.

(Interruzione)

Siamo in fase di votazione…

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Intervengo velocemente - già l'ha fatto la collega Bruni, penso che lo farà meglio di me dopo il collega Mammoliti - e semplicemente per dire che su questi temi che riguardano la vita delle persone, che riguardano le prospettive delle persone non possiamo che esprimere la nostra condivisione in termini di risoluzione della problematica. E credo che sia apprezzabile lo sforzo che oggi si inizia a fare su questo tema, che riteniamo che vada ampliato per come ha detto la collega Bruni. Ma credo che sia necessario – e su questo voglio dire soltanto il concetto - stabilizzare quello che c'è da stabilizzare, senza più aprire pagine di precariato.

Qualcuno diceva poco fa: “La responsabilità è degli anni passati!”

È di tutti noi! Trent’anni di Aula, quarant’anni di Aula che abbiamo creato precariato in Calabria; una volta centro-destra, una volta centro-sinistra, abbiamo creato precariato tutti noi.

Quindi l’invito che faccio alla Giunta e al Consiglio regionale è di aprire e chiudere questa pagina, pensando a creare in Calabria posti di lavoro fissi che lascino capitale umano importante in questa regione. Così credo che faremo il nostro dovere.

Solo questo volevo aggiungere.

 

PRESIDENTE

Grazie, collega. Ha chiesto di intervenire il consigliere Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Effettivamente il problema del precariato nella nostra regione è un problema assai grave e - non per entrare nell'autobiografia - anche durante il mio lavoro da ospedaliero ho visto e ho lavorato con tantissimi operatori della sanità che sono rimasti precari per circa vent'anni, indicando, con ogni evidenza, un'abitudine e un malcostume della politica calabrese che era solita - spero non lo sarà in futuro - nell'attribuzione, nella concessione di posti di lavoro purché precari, perché in questo modo chi ne avesse beneficiato sarebbe comunque rimasto legato, molto virgolettato, al benefattore.

Quindi è del tutto evidente che l'istituzione del precariato, per esempio in sanità, è una cosa - e colgo l'occasione per sottolinearla - attuale e prospettica che non si deve più ripresentare. In sanità – sottolineo - la necessità urgentissima e, a mio parere, l'elemento assolutamente più urgente è rimpinguare un ambito occupazionale ormai desertificato sotto tutti i profili professionali: medici, paramedici, inteso come infermieri e OSS, tecnici e quant'altro. Ecco che è assolutamente fondamentale cancellare il precariato dalle prossime iniziative di promozione occupazionale.

Rimane quello finora assolutamente presente e molto numericamente rappresentato. È del tutto evidente ed è ovvio che sarebbe non dico impopolare, ma non etico opporsi a un progetto di legge del genere. Però certamente qualche domanda sorge spontanea, come suol dirsi. In particolare l'identificazione del gruppo dei lavoratori che devono essere stabilizzati, ma ancor di più sarà probabilmente utile fare un quadro complessivo di tutto il precariato calabrese per capire chi sono, dove lavorano, ma anche – se posso dire – cosa fanno, perché il precariato va stabilizzato anche quando comporta un'offerta attiva allo sviluppo della nostra società. Per cui, ecco, ci sono queste perplessità prospettiche.

È ovvio che la legge vada supportata per la sua stessa insita natura, però questo è un problema che certamente non viene eliminato né risolto da questa legge stessa.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Laghi. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Dopo l'articolo 1 sono pervenuti alcuni emendamenti. Il primo è il protocollo numero 21713, a firma del consigliere Cirillo a cui cedo la parola per l'illustrazione.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia)

Grazie, Presidente. La proposta emendativa mira a esplicitare che il Dipartimento competente è autorizzato ad adottare i provvedimenti necessari a garantire la prosecuzione delle attività prestate dai lavoratori interessati della presente legge.

La norma ha carattere esclusivamente ordinamentale e pertanto non comporta oneri a carico del bilancio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Passiamo all'emendamento protocollo numero 21839, a firma del consigliere Mammoliti, a cui cedo la parola per l'illustrazione.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Sì, intanto grazie, Presidente. Io ho votato a favore di questo provvedimento e cerco di spiegare anche le ragioni del perché ho presentato questo emendamento. A differenza di tanti, io non mi scandalizzo per nulla quando si decide di dare dignità al lavoro e alla prospettiva occupazionale di persone, di famiglie che da anni, comunque, stanno già operando in diversi Enti e in diversi settori.

Siamo in Calabria dove abbiamo la percentuale più alta di disoccupazione; soprattutto quella femminile, giovanile, raggiunge livelli spaventosi; siamo in Calabria dove il livello dell'occupazione ha la percentuale più bassa di tutte le Regioni, nonostante gli obiettivi europei prevedrebbero che, praticamente, in Calabria noi dovremmo avere l'occupazione al 70 per cento. Siamo appena al 40 per cento, quindi io non mi scandalizzo per nulla che oggi con un provvedimento si tende a dare una risposta a lavoratrici e a lavoratori che comunque stanno svolgendo da anni una funzione fondamentale. 

Per garantire in molti Enti e in molti settori della vita amministrativa e democratica di questa regione servizi che altrimenti i Comuni, per il blocco delle assunzioni di questi anni, non sarebbero stati nelle condizioni di poter garantire.

Parliamo di 70 lavoratori di questa legge a cui il bacino fa riferimento che già da anni avrebbero superato il limite legislativo previsto per il passaggio a tempo indeterminato per capirci; stiamo parlando di una quantità di lavoratori che percepisce solo il sussidio e non ha avuto nemmeno la possibilità di avere un contratto a tempo determinato come questi 70 lavoratori hanno avuto la possibilità di avere.

E anche su questo io vorrei dire che ci sono delle discussioni in corso. Il Presidente non c'è, so che ha convocato le forze sindacali per il 28. Ci sono state delle discussioni anche sull'eventuale utilizzo positivo di questi lavoratori che oggi sono in sussidio e non hanno nemmeno il contratto a tempo determinato. Una discussione positiva che prevedrebbe l'utilizzo di queste lavoratori in determinati settori, che aiuterebbero a realizzare in Calabria la prima opera infrastrutturale fondamentale per lo sviluppo e la manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio.

Non solo! Con l'utilizzo di questi lavoratori, per esempio, Calabria Verde, in quell’inquadramento dal punto di vista contributivo, potrebbe, addirittura, non solo utilizzare e dare una prospettiva di dignità occupazionale, ma addirittura arrecare un miglioramento in termini economici, considerato che la contribuzione agricola potrebbe anche favorire e aiutare la disponibilità di ulteriore risparmio di risorse. Allora perché scandalizzarsi di questi provvedimenti? Io naturalmente, votando a favore, ho presentato un emendamento per una ragione politica e anche di convinzione molto precisa. 

E voglio partire dalle considerazioni che, in maniera reiterata, il precedente Occhiuto ci fa in quest'Aula nei suoi interventi: “Giudicatemi dai fatti! Sto producendo azioni, sto producendo fatti!”

Allora i fatti sono che nelle sue linee programmatiche, nell'azione di governo che ha presentato, che indica la prospettiva, il percorso, l'orizzonte dell'azione amministrativa verso cui vuole andare un governo - e io l'ho condivisa anche nel mio intervento sulle relazioni delle linee programmatiche - il Presidente indica il superamento dei bacini del precariato. Io l'ho condivisa già sin da quando ha esposto in quest'Aula le linee programmatiche sul governo. 

Pur apprezzando questo provvedimento che aiuta, che va in questa direzione e offre questa prospettiva di dignità a una parte considerevole di una categoria del precariato, è chiaro che questa proposta di legge non è bastevole, non è sufficiente per una ragione molto semplice: in Calabria c'è una variegata tipologia di forme contrattuali che questa proposta di legge purtroppo, oggettivamente, non contempla.

Quindi il mio emendamento è teso a dire: approviamo questo provvedimento - e va bene -, ma in questa direzione impegniamo il governo regionale affinché in tempi ragionevoli, insieme alle forze sociali, si faccia un punto appropriato su quello che è il precariato in Calabria e si indirizzi verso obiettivi e prospettive di stabile occupazione. Perché ci dobbiamo scandalizzare? Parliamo di digitalizzazione, parliamo di modernizzare la pubblica amministrazione. Ma con cosa volete che facciamo la digitalizzazione e la modernizzazione della pubblica amministrazione? Con le parole? No, io penso che si possa fare con l'investimento delle risorse umane, di uomini e di donne che stanno già offrendo e garantendo il loro know-how, la loro professionalità a Enti e a Comuni che altrimenti non sarebbero nelle condizioni di garantire nemmeno i servizi minimi.

Quindi, per questa ragione, io chiedo al presidente Occhiuto di dare questo segnale di prospettiva e di cambiamento, tra l’altro in linea con la sua azione di governo, con quello che lui ha indicato nelle sue linee programmatiche.

Propongo, quindi, che, dal mio punto di vista, la Regione con questo articolo 1 bis, insieme alla parte sociale, possa definire qual è il precariato in Calabria. Anche perché la legge 1 a cui fate riferimento - mi rivolgo al consigliere Michele Comito - era una legge che sostanzialmente, nello spirito, prevedeva che bisognava definire in Calabria quant'è, quali sono, dove sono i precari e cosa fanno. Un’anagrafe cioè del precariato calabrese, in modo tale che tutti abbiano contezza delle persone che, con diverse forme di tipologia del precariato, agiscono e operano in questa Regione.

Penso a un Piano straordinario per il lavoro per la Calabria.

Come volete che fermiamo l'emorragia dei giovani se noi non affrontiamo e non assumiamo questo obiettivo strategico fondamentale per la nostra Regione?

Quindi un Piano straordinario per il lavoro che affronti con questa legge questa categoria importante, ma anche altre leggi, la legge 12, i TIS, i navigator, c'è questo provvedimento che si sta per approvare.

Mi auguro che anche qui l'Assessore voglia accogliere i rilievi delle forze sociali, di alcune organizzazioni di categoria rispetto alle professionalità che si debbano ricercare. Mi riferisco al bando dei Centri per l'impiego. Nel bando dei Centri per l'impiego dobbiamo cogliere lo spirito della legge: incrociare la domanda e l'offerta di lavoro. Quindi vorrei che le qualifiche fossero orientate e indirizzate alla capacità di governo di questa seria problematica non a categorie che magari… Non voglio entrare nel merito però, poiché ho visto che ci sono delle osservazioni, inviterei anche l'Assessore, con una inclinazione di disponibilità, ad offrire uno sguardo se ci sono le condizioni per recepire alcuni suggerimenti che vengono sostanzialmente avanzati.

Quindi un Piano straordinario che abbia queste caratteristiche.

Tra l'altro nel PNRR ci sono stati già dei finanziamenti destinati alla Calabria e io mi auguro che si stia lavorando per realizzare il gol che non è da intendere la rete delle vittorie calcistiche. Il gol che è, appunto, la garanzia occupazionale dei lavoratori e che è rappresentato da una parte consistente di risorse che potrebbero aiutare e dare dignità al lavoro e alla prospettiva occupazionale di molti giovani e donne di questa nostra Regione.

Per questo motivo, nel votare a favore, senza sé e senza ma, vi chiedo però di compiere uno sforzo, vi chiedo di compiere questa riflessione e di approvare questo emendamento che è in linea con il provvedimento e lo spirito di questa proposta di legge e che è in linea con lo spirito di impostazione delle linee programmatiche dello stesso presidente Occhiuto. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Pongo in votazione il primo emendamento presentato dal consigliere Cirillo, con il parere favorevole della Giunta e del relatore. L'emendamento è approvato.

Passiamo all'emendamento protocollo numero 21839, a firma del consigliere Mammoliti. Parere della Giunta?

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta e Assessore al bilancio

Contrario.

 

PRESIDENTE

Parere del relatore?

COMITO Michele (Forza Italia)

Non lo intravedo come un emendamento per cui sono contrario. Semmai, se poi presentiamo una mozione per approfondire meglio quanto detto dal consigliere Mammoliti, certamente. Però non mi sembra che abbia il tenore di un emendamento.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento. Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà per 3 minuti.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Mi dispiace che la maggioranza e il presidente Occhiuto perdano un'occasione importante. Mi dispiace tanto sentire queste ramanzine e queste prediche con cui ci sta ridondando nei suoi interventi, chiamando a responsabilità la maggioranza a valutare le azioni di governo sulle cose che realizza. Ma tra le cose che realizza c’è che state respingendo un provvedimento che non prevede maggiori oneri economici e finanziari, ma soltanto la disponibilità e la volontà di definire insieme alle forze sociali, nel giro di breve tempo, una ricognizione complessiva dell'insieme del precariato calabrese, per dare anche un’eventuale prospettiva di possibile occupazione.

 Allora di che cosa stiamo parlando? Tutte queste dichiarazioni, tutti questi appelli, questi richiami al senso di responsabilità che fa il Presidente a chi li fa?! Che segnale mandate ai calabresi? Che segnale mandate ai lavoratori precari che da anni aspettano una prospettiva occupazionale? Un semplice provvedimento che non prevede nulla di più e nulla di meno e nemmeno un euro in più, ma soltanto un impegno del governo regionale a discutere entro 60 giorni con le forze sindacali una valutazione complessiva dell'insieme del precariato, utilizzando le risorse che ci sono. Mi dispiace! Avete perso un'occasione e non siete nemmeno più credibili, per quanto mi riguarda, caro Presidente, quando fate appello al senso di responsabilità della maggioranza.

PRESIDENTE

Grazie, collega. Pongo in votazione l'emendamento che è respinto.

Continuiamo con la votazione degli articoli.

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato, come emendato, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 19/12^ di iniziativa del consigliere P. Caputo recante: “Autorizzazione all'acquisizione di azioni di SACAL S.p.A. da parte della società Fincalabra S.p.A. Modifiche all'articolo 3 della l.r. 9/2007”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 18, la proposta di legge numero 19/12, di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Autorizzazione all’acquisizioni di azioni di SACAL S.p.A. da parte della società Fincalabra S.p.A. Modifiche all'articolo 3 della legge regionale numero 9 del 2007”.

Cedo la parola consigliere Caputo per illustrare il provvedimento, prego.

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore

Grazie, Presidente. La proposta legislativa mira a rendere operante la possibilità che Fincalabra S.p.A., società della Regione Calabria, possa acquisire, nei limiti delle risorse disponibili, le azioni della società aeroportuale calabrese, appunto SACAL S.p.A., detenute dai soci privati. Tale intervento si rende necessario al fine di scongiurare gravi e più pesanti conseguenze per l'intero sistema aeroportuale calabrese.

Il testo si compone di 6 articoli: l’articolo 1 detta la finalità della proposta di legge; l'articolo 2 definisce il campo di applicazione della norma; l'articolo 3 modifica l'articolo 3 della legge regionale 11 maggio 2007 numero 9; l'articolo 4 disciplina la tempistica entro la quale Fincalabra è autorizzata ad apportare le necessarie modifiche statutarie; l'articolo 5 prevede la norma finanziaria e comunque il principio che dalla presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale; l'articolo 6 prevede l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto all'ordinario termine di 15 giorni.

 

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

Ritengo che questo punto, che noi oggi stiamo votando, sia di estrema rilevanza perché va al di là di una semplice autorizzazione. Da un punto di vista tecnico penso che questa proposta di legge andrebbe più approfondita, motivata e analizzata, perché noi sulla SACAL abbiamo avuto una vicenda emblematica su un corto circuito che si è provocato tra la governance pubblica e gli elementi e le norme di diritto privato che governano le società partecipate.

 Mi spiego meglio. Vi è stato un verbale assembleare del 5 luglio 2021 con cui è stato disposto l'aumento di capitale sociale della SACAL. Noi dobbiamo ritornare indietro però e dobbiamo ricordare intanto cosa è avvenuto per capire meglio quello che questa maggioranza vuole fare. Il provvedimento e il verbale del 5 luglio 2021, con l'aumento di 10 milioni di euro del capitale sociale della SACAL, è stato determinato dall’articolo 2446 del Codice civile e cioè per perdite rilevanti del capitale sociale. Ovviamente dalla relazione del collegio sindacale si è evinto che al 31 maggio 2021 la SACAL aveva perdite complessive per 13.480.608 di euro, così dettagliate: 1.720.000 euro per perdite pregresse, 8.500.000 euro per perdite dal periodo 1 gennaio -31 dicembre 2020, perdite per 3.240.000 di euro dal 1 gennaio 2021 al 31 maggio 2021. E cioè di fronte ad una società di diritto privato avere i provvedimenti ai sensi dell’articolo 2446 del Codice civile significa lanciare un campanello d'allarme e cioè dire che la SACAL in questo momento non riesce a produrre utili, ma una grave situazione di liquidità. Leggendo il verbale di aumento del capitale sociale del 5 luglio 2021 viene anche evidenziata la necessità di aumentare il capitale sociale per far fronte anche alle esigenze dei lavoratori, di circa 300 famiglie, affaticate da un anno e mezzo di pandemia.

Perché dico questo, Presidente? Perché noi oggi, dando l'autorizzazione all'acquisto delle quote da parte di Fincalabra, dobbiamo però porci alcune domande: perché oggi SACAL si trova in questa condizione? Qual è il ruolo della gestione pubblica nell'ambito di questa società? E qual è anche l'idea di strategia d'uscita da questa situazione fortemente debitoria del maggiore scalo calabrese?

Quindi non basta dire o limitare il discorso all'acquisto delle quote, intanto perché il capitale sociale della SACAL è polverizzato in una serie di Enti. Vedo la presenza di numerose quote di partecipazione tra cui anche quella ovviamente della Regione Calabria, ma nello stesso tempo oggi noi andiamo a duplicare una forma di intervento in SACAL perché da un lato abbiamo la Regione Calabria, dall'altro lato avremo l'acquisizione di quote da parte di Fincalabra che è, sì, una società in house della Regione Calabria stessa ma è anche un soggetto di diritto diverso rispetto alla Regione Calabria stessa. La perplessità nasce anche dal fatto che Fincalabra ha nel suo Statuto una finalità forse diversa rispetto a quella di gestione e di coordinamento degli Enti strategici della Regione Calabria. Come lei sa, Fincalabra ha una funzione prevalente di finanziamento e di aiuto alle imprese.

E anche qui pongo una serie di preoccupazioni che non sono tanto oggi dirette all'acquisto delle quote - che sono un atto di diritto privato, per cui non vedo grandi rischi – ma alla problematica del divieto degli aiuti di Stato. Ovviamente, Fincalabra intervenendo nel ripianamento dei debiti o comunque della società della SACAL stessa ha su di sé la spada di Damocle del divieto di aiuti dello Stato a società di diritto privato. È un divieto comunitario.

Si tratta, quindi, di una serie di perplessità che, ovviamente, oggi non possono essere colmate da una proposta di legge che così com'è congegnata è solo un mandato alla Giunta ad operare, nel senso che vi è una proposta per acquisto delle quote del socio privato.

Direi che forse ci vuole una regolamentazione anche delle quote del socio pubblico, perché ci sono una serie di Enti, una miriade di Enti che partecipano a SACAL, partendo dal Comune di Lamezia, dalla Provincia di Catanzaro alla Camera di commercio di Catanzaro, all'intesa, al Comune di Catanzaro, a Confindustria, alla Provincia di Cosenza, cioè c'è una miriade di Enti, che forse dovrebbero essere posti a razionalizzazione.

La riorganizzazione del capitale da parte della Regione Calabria deve partire su un duplice orientamento. Il primo è ovviamente l'acquisto delle quote dei privati. Ho ascoltato con attenzione le parole del presidente Occhiuto. Noi abbiamo avuto una vicenda per cui, a mio avviso, non si è violata alcuna norma di diritto privato. Noi abbiamo una società governata dal Codice civile che ha aumentato il capitale sociale, dove è stato dato il diritto di opzione nella sottoscrizione delle quote ai soci presenti e poi, inevitabilmente, questo diritto è stato esercitato da alcuni soci e non da altri.

Quindi non vi è stata alcuna violazione di norme. C'è stata una valutazione politica. Sì, nel senso che chi è andato a votare allora in questa assemblea dei soci non poteva non porsi il problema della applicazione dei meccanismi di diritto civile, non poteva non sapere che aumentare un capitale sociale di euro 10 milioni, dopo che erano andati a vuoto due precedenti tentativi di aumento di capitale sociale, avrebbe potuto comportare, in mancanza di esercizio dell'articolo 2441 del Codice civile, un aumento a dismisura dell'acquisto delle azioni non optate da parte del socio privato, come in realtà è avvenuto.

Noi abbiamo il socio privato che passa dal 29 per cento al 51 per cento dopo questa assemblea dei soci, e gli Enti pubblici erano presenti, hanno votato, erano consapevoli di quello a cui inevitabilmente si andava incontro.

Per concludere, Presidente, non basta oggi dire: “Rimediamo agli errori, facendo acquistare da Fincalabra le quote del socio privato”, come un’autorizzazione e un mandato ad operare in questo senso. Non basta perché bisogna capire non solo come si vanno a riacquistare le quote, ma anche come dovranno essere ricollocate successivamente nel mercato. Bisogna capire se Fincalabra è lo strumento giusto per fare quest'operazione e come si gestiscono i rapporti con quel pulviscolo di soci pubblici e privati che in SACAL hanno dimostrato di non volere più investire.

Bisogna capire come si affronta il problema di un enorme debito che questa società di diritto privato ha accumulato fino a oggi e come si vuole risolvere il problema della governance e del consiglio di amministrazione di questa stessa società.

È ovvio che il problema non è solo acquisire le quote, ma poi bisogna mandare in consiglio di amministrazione persone che abbiano un vincolo di mandato molto forte con la gestione pubblica o la gestione in house del ruolo e che abbiano sostanzialmente consapevolezza di quale deve essere la visione strategica che il pubblico ha in SACAL.

Per queste ragioni, Presidente, e cioè tutta una serie di dubbi o comunque di questioni ancora non affrontate, io inevitabilmente su questa proposta di legge voterò contro, non tanto ovviamente per l'intenzione di correggere un po’ una scelta - sono favorevole affinché si ritorni a ripristinare un equilibrio assembleare in SACAL - ma ho dubbi, ho dei dubbi su come questo si possa concretamente realizzare, su come questo riuscirà a innestarsi su un pregresso, cioè su un corpo vivo di struttura societaria già esistente. Lo dico in maniera molto banale, ma anche diretta: penso non basterà acquistare le quote dal privato su SACAL, qui ci sarà la necessità di fare un ragionamento più complessivo su come rendere questa società concorrente e sostenibile sul mercato. Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Signor presidente e colleghi consiglieri, è fuor di dubbio che riportare SACAL in un alveo di gestione pubblica sia un obiettivo assolutamente fondamentale e condiviso, però mi preme sottolineare come sia altrettanto indispensabile identificare le responsabilità, che ci sono state, da parte di un management totalmente inadeguato.

I fatti erano ben noti già dalla fine di giugno, quando, in un’assemblea dei soci, esplosero i contrasti tra i soci pubblici e privati, con un assolutamente incomprensibile silenzio del management. A luglio del 2021, il pubblico aveva il 50.7 per cento delle quote di SACAL e il privato il 49.2 per cento, oggi, avendo incamerato le quote non opzionate dai diversi azionisti pubblici, il socio privato detiene il 51.96 per cento delle quote di SACAL. Con questa proposta di legge la Regione, che detiene, quindi, una quota di partecipazione in SACAL, in questo momento, pari solo del 9.27 per cento del capitale sociale, è intenzionata a riacquistare le azioni tramite Fincalabra, riutilizzando risorse attraverso il fondo unico di ingegneria finanziaria.

Bene. Ma se da una parte questa proposta di legge ha l'obiettivo di risolvere la grave situazione in cui versa SACAL, dall'altra, comunque, introduce modifiche sulle competenze e sul ruolo di Fincalabra, alla quale viene attribuita - leggo testualmente -: “la funzione di supporto operativo nella programmazione, progettazione tecnica ed economico-finanziaria per l'attuazione di programmi volti allo sviluppo dei territori”. Non vengono, però, specificati i termini e le modalità.

Dunque, Fincalabra diventa un organo di gestione. Quale personale si vuole mettere a disposizione? Quali e dove verranno identificate le competenze specifiche? Qualche ulteriore rilievo è indispensabile. Intanto è indispensabile creare un tavolo di confronto tra le forze politiche, proprio per ricostruire un percorso di trasparenza e un rafforzamento democratico di una società che si appresta a svolgere un compito importantissimo. Ma mi chiedo, ancora, a che punto sono i ristori che sono stati previsti dal Governo e di cui non abbiamo assolutamente notizie.

Dopodiché, definito questo assetto societario, mi auguro e spingo affinché la Giunta, il presidente Occhiuto e, chiaramente, a questo punto, Fincalabra, possano redigere un nuovo Piano industriale di SACAL alla luce di tutti gli stravolgimenti che, in materia di vettori aerei, stanno accadendo. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Bruni. Ha chiesto di intervenire il consigliere Irto. Ne ha facoltà.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Mi unisco alle considerazioni che sono state fatte e sulle quali avevo anche avanzato qualche riflessione prima, in riferimento al bilancio di previsione. Presidente Occhiuto, le do atto - è registrato, sbobinato, verbalizzato - che nell'ultima seduta di Consiglio regionale non ha nascosto il giudizio negativo sul management attuale di SACAL.

Le do atto di averlo fatto in Consiglio regionale, così come noi ci siamo più volte dichiarati favorevoli, ampiamente favorevoli, al fatto di tornare dentro SACAL, in maniera piena, rendendola a maggioranza pubblica. Quindi la Regione, in qualche modo, torni ad essere azionista di maggioranza, torni a essere decisore principale delle scelte strategiche della SACAL.

Oggi viene fatta una scelta che, secondo me, poteva anche essere fatta con delibera di Giunta regionale. Comunque arriva una proposta di legge regionale su cui, sostanzialmente, si dice: “Noi proviamo a tornare, la Regione prova ad avere la maggioranza piena nel capitale di SACAL attraverso Fincalabra”.

L’unica cosa che le chiedo – l’ho chiesto prima sul bilancio di previsione e lo chiedo, ulteriormente, oggi – e che bisogna immediatamente capire è in che modo verrà scelta, con quali parametri e con quali termini, la governance di Fincalabra e della nuova SACAL. Uno.

Due. Presidente Occhiuto, una preoccupazione che ho: non vorrei mai tornassimo a fare gli errori del passato. Lei li conoscerà, stava in quest'Aula molti anni fa, quando Fincalabra era, sostanzialmente, la società in house della Regione, che partecipava, a sua volta, in altre società che svolgevano operazioni di ingegneria finanziaria; partecipava, con quote, in altre società al di fuori del controllo diretto del Consiglio regionale.

In sostanza quella partecipazione ha prodotto un enorme debito; ha prodotto un enorme disorientamento rispetto alle funzioni di una società in house. Con le riforme, con le modifiche legislative nazionali quello, in parte, si è drenato, poi anche l'attività di controllo, le delibere di Giunta regionale del 2012 - ce ne sono state altre – hanno sostanzialmente fermato, bloccato ed evitato che Fincalabra potesse diventare un soggetto che entrava in altre partecipazioni pubbliche.

Ecco, questo vogliamo porre all'attenzione del Governo regionale, non vogliamo che si torni al passato, che lo strumento, poi, diventi un qualcosa che la Regione non governa più e non riesce più a controllare.

Quindi è opportuno, secondo me, anche in sede di sua relazione, rispetto a questo progetto di legge, rassicurare il Consiglio regionale rispetto al fatto che Fincalabra non torni a essere un carrozzone che non sarà più sotto il controllo di questo Consiglio regionale, perché, essendo società in house, il diritto statutario dei consiglieri regionali di esercitarne il controllo c'è, però di fatto negli anni, così come la storia ha visto, almeno fino ai primi anni 2000, sostanzialmente c’è stata un'operazione, a tratti, anche poco trasparente rispetto al fatto che una società in house partecipasse, in maniera autonoma, decidesse e partecipasse in altre società pubbliche o private o altre operazioni di quel tipo.

Quindi su questo le chiedo: se lo strumento che ha scelto il Governo regionale è Fincalabra, ci aspettiamo, presidente Occhiuto, che ci siano delle linee guida, attraverso, anche, una delibera di Giunta che si sussegue a questa, un atto di indirizzo, ulteriore, che la Giunta regionale deve fare, un nuovo Piano industriale che, a questo punto, Fincalabra deve approvare, in modo da stare tranquilli sulla missione che diamo a Fincalabra, ma, soprattutto, perché alla fine riusciremo a dare gli strumenti, la capacità e la possibilità di incidere non solo su SACAL, ma anche sugli altri obiettivi che lei ha dichiarato, in quest’Aula, voler assegnare alla società in house Fincalabra. Grazie.

 

Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo

 

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Irto. La parola al presidente Occhiuto. Ne ha facoltà.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente. Con questa legge, come rilevato da alcuni consiglieri che sono intervenuti, sostanzialmente - lo diceva il vicepresidente Caputo nella sua relazione - si dà l'autorizzazione a Fincalabra affinché possa acquisire le quote di proprietà del soggetto privato, all'interno di SACAL.

È vero, quello che è successo in SACAL - lo diceva bene il consigliere Lo Schiavo - è consentito dal Codice Civile: si fa un aumento di capitale, uno dei soci, in assenza della disponibilità di sottoscrivere di altri soci, può sottoscrivere il capitale sociale, arrivando ad incrementare la propria partecipazione.

Nel caso, però, della società di gestione degli aeroporti, questa possibilità non è contemplata né dalla legge né dalla convenzione che ha sottoscritto la società di gestione degli aeroporti, nel senso che le regole stabilite dall'ENAC dicono che il socio privato non può detenere la maggioranza assoluta della società.

Quando ho denunciato questa anomalia, l'ho fatto anche perché ho avuto la sensazione che a questo risultato si fosse arrivati attraverso delle insufficienti comunicazioni ai soci e alle autorità di vigilanza.

Queste circostanze mi hanno fatto ritenere che ci potesse essere un obiettivo preordinato a raggiungere questo risultato per le vie brevi, approfittando anche della fase di vacatio del governo regionale.      Eravamo in una gestione ordinaria.

È stato spacciato come un accordo tra il socio privato e la Regione, un term sheet. Chi ha esperienza di documenti propedeutici ad accordi contrattuali sa che un term sheet è, semplicemente, un elenco delle posizioni tra due contraenti, ma non c'è alcun accordo impegnativo, cioè non è un contratto, non è nemmeno un pre-contratto, è semplicemente un verbale di una discussione.

Forse si riteneva che, dall’altra parte, dalla parte del livello istituzionale si fosse un po' improvvisati, evidentemente non era così! Ho assecondato l'interesse degli Enti di vigilanza ad accertare che tutto fosse avvenuto nella maniera più regolare possibile, pena la revoca della concessione.

Allora il bivio però era questo: o si lasciava che le cose andassero per come stavano andando, determinando, alla fine, la revoca della concessione con evidenti problemi per i lavoratori di questa società, ma ancor di più per la valenza strategica degli scali aeroportuali, o si interveniva. Ricordo brevemente qual è la genesi dell'intervento proposto alla Regione perché, come sapete, il socio privato ha prima dichiarato la sua disponibilità a cedere il 2, 3 per cento per ripristinare la situazione precedente.

A quel punto il governo regionale ha detto: “No, se è successo qualcosa che è sottoposto a valutazione da parte degli Enti di vigilanza, considerato che c'è una denuncia in Procura della Repubblica, forse non è conveniente fare una società con una parte che, a giudizio degli Enti di vigilanza, ha posto in essere comportamenti non correttissimi”. Non lo so, però voglio dire, devo valutare quello che dicono gli Enti di vigilanza e anche quello che dirà la Procura della Repubblica. A quel punto ho detto: “No, la Regione, se volete, acquista tutto il pacchetto, cioè non il 3%, tutto il pacchetto”.

Mi permetto anche di correggere qualcosa che è contenuto non solo nell'intervento di qualcuno di voi, ma anche nelle notizie di stampa. Il pacchetto è stato valutato dal socio privato al valore nominale di dodici milioni di euro circa, però ho chiesto a Fincalabra, appena sarà autorizzata, di fare un’operazione; ho chiesto al management di Fincalabra di fare un’analisi sul valore reale di questo pacchetto, perché, come qualcuno di voi sa, il valore nominale deve essere, in qualche modo, depurato dalle perdite, nel senso che quando si acquista una quota in società, il valore nominale è quello riferito al patrimonio netto, non quello riferito a quanto sottoscritto in fase di sottoscrizione del capitale.

Quindi le dimensioni di questa operazione le sapremo nei prossimi giorni, nel senso che all'esito di una valutazione in ordine alla correttezza della valutazione delle quote si stabilirà quanto vale questa operazione.

È evidente che non è la soluzione al problema. Cioè è la soluzione al problema della revoca della concessione, ma non è la soluzione al problema del rilancio degli scali aeroportuali ed è evidente che, anche a giudizio di chi vi parla, la proprietà in capo alla Regione, anche per il tramite di una sua società in house, è uno schema che può essere valido fintanto che non si individui un soggetto capace di occuparsi, professionalmente, dello sviluppo; mi riferisco a un soggetto in termini societari, un socio che abbia esperienze consolidate nella gestione degli scali aeroportuali.

Segnalo che, anche all'interno del capitale sociale della SACAL, ci sono società che hanno questa esperienza, evidentemente nel contesto precedente, nel quale non contavano nulla, non avevano nemmeno interesse a individuare negli scali aeroportuali della Calabria una parte importante del loro core business, però non è detto che sia così anche in futuro.

Ribadisco quanto detto al consigliere Irto già in un'altra occasione: a giudizio di chi parla, chi ha avuto il compito di rappresentare gli interessi della Regione all'interno dell'assemblea non ha rappresentato gli interessi della Regione. Per cui appena si acquisirà la maggioranza del capitale sociale si faranno delle valutazioni anche in ordine al management ed è chiaro che, in una nuova stagione, non può esserci lo stesso management, perché non è un management che, secondo me, ha rappresentato gli interessi della Regione.

Come lei sa però, in una società di diritto privato, una volta che un soggetto è nominato amministratore solo l'assemblea dei soci può revocare questa nomina o scegliere altri amministratori, quindi è chiaro che è un problema che ci si dovrà porre perché il punto è evitare la revoca della concessione e la chiusura degli aeroporti. Se non approvassimo questa legge, Fincalabra non sarebbe pienamente titolata a svolgere questa funzione. 

In ordine ai ristori, abbiamo avuto la comunicazione da parte della Commissione europea che si possono erogare per circa 6 milioni di euro, mi pare - non c'è l’assessore Orsomarso - a fronte delle perdite derivanti dalla pandemia.

 Ho spiegato anche al Capo di gabinetto - che è stato bravissimo perché ha partecipato all'assemblea della SACAL - che anche questa autorizzazione non può essere oggetto della trattativa con il socio privato, perché sfido qualsiasi dirigente della Regione a erogare 6 milioni di euro a una società che potrebbe avere la concessione revocata fra venti giorni. Quindi questi 6 milioni di euro sono, sostanzialmente, risorse che saranno erogate all'esito della conclusione della trattativa con il socio privato, nel senso che quando avremo la società che avrà nella Regione o nella sua società in house Fincalabra il socio di maggioranza, allora il giorno dopo si procederà a erogare queste risorse in maniera che si possa far fronte agli impegni economici che ci sono. Quindi questo è lo schema che il governo regionale ha in mente.

Vi anticipo che con la proposta di legge di oggi - so che non vi piace il termine “la cassetta degli attrezzi” perché non vi è piaciuto su Azienda Zero e non vorrei ripeterlo - davvero stiamo facendo di Fincalabra un altro attrezzo, possibilmente utile in prospettiva perché - mi pare l'abbia evidenziato la consigliera Amalia Bruni - c'è una parte del testo in cui si dà la possibilità a Fincalabra anche di diventare una società che offre assistenza tecnica. Perché questo? Perché noi in Calabria - non soltanto noi in Calabria ma in tutte le regioni del Mezzogiorno e forse in molte parti del Paese - si rischia di perdere l'appuntamento col PNRR perché non c'è abbastanza capacità amministrativa nei Comuni del Mezzogiorno. Ci sono Comuni - voi lo sapete - dove non c'è il Segretario generale, dove il capo dell'ufficio tecnico lavora a scavalco in più Comuni.

Quando ho incontrato il ministro Giovannini gli ho detto: “Questa è la vera sfida, cioè le risorse del PNRR sono la benzina però se poi questa benzina va in un motore che non è capace di funzionare la macchina non va avanti anzi la benzina viene espulsa dal motore”. L'ho detto anche al ministro Franco, avantieri sono stato a pranzo con lui: “Intervenite su questo aspetto della capacità tecnica amministrativa all'interno della pubblica amministrazione altrimenti questa scommessa con il PNRR noi la perderemo, ma la perdiamo come paese, la perdiamo soprattutto come Mezzogiorno”. Giovannini mi diceva: “Sì, però, sai le città capoluogo sono i riferimenti del governo per il PNRR”. Sapete che non è sempre così. L'ho detto anche al Ministro, perché in molte occasioni la Regione svolge una funzione di aggregazione delle richieste che provengono dai comuni. Però se all'interno dei Comuni non c'è capacità progettuale amministrativa per fare le schede, le scadenze sono continue, ravvicinate e si perdono occasioni. Il consigliere Alecci lo sa perché ha una importante esperienza anche come sindaco di una città importante della Calabria.

Allora io sto chiedendo al Governo di intervenire in questa materia e, quando sono stato a Bruxelles, ho chiesto anche ai dirigenti della Commissione europea se potessimo noi fare degli investimenti in assistenza tecnica per rafforzare questa attività sul territorio e ci hanno detto chiaramente che sulla assistenza tecnica noi possiamo davvero investire risorse.

Qual è la cosa che io vorrei valutassimo insieme? La possibilità di fare di Fincalabra una società finanziaria - è una finanziaria in house che secondo me ha sempre svolto una funzione molto meno ambiziosa di quella che potrebbe svolgere - che così come è stato pensato in origine possa offrire il supporto finanziario al settore produttivo della nostra Regione, facendo di Fincalabra anche una struttura finanziaria in house che si rivolge ai comuni, dal punto di vista dell'assistenza sulla sostenibilità finanziaria anche degli investimenti proposti, che produca possibilità anche di percorsi di finanza, di progetto e che offra ai Comuni anche l'assistenza tecnica in fase di progettazione.

Invece di fare altri carrozzoni, tentiamo di sviluppare le società che abbiamo, dando a loro possibilità che altrimenti il Comune, il sistema degli Enti locali in Calabria non avrebbero. Per questo, rispondo a chi l'ha sollevato, c'è anche una norma che autorizza Fincalabra a svolgere un lavoro di questo di questo genere.

Con questa legge noi concediamo questa autorizzazione su SACAL, ma poniamo in essere anche la possibilità di sviluppare ulteriormente il ruolo della finanziaria regionale.

Sono disponibile a un confronto su questo tema, sul tema di come dobbiamo rendere più performante il sistema della pubblica amministrazione in Calabria, per non perdere le occasioni del PNRR, e valutare gli strumenti che possiamo mettere a disposizione dei Comuni per questo obiettivo. Ripeto che su questo tema sono assolutamente disponibile a svolgere un confronto con il Consiglio regionale. Vorrei che questo Consiglio regionale, sul piano dell'indirizzo politico, si impegnasse in questioni di prospettiva.

So bene che anche voi vivete la mia stessa condizione: siamo sommersi dalle emergenze. Mi scuso a proposito anche con chi è intervenuto sui precedenti punti. Ne approfitto perché so che per esempio il consigliere Mammoliti ha proposto sostanzialmente di fare una ricognizione insieme alle forze sindacali su tutto il precariato che non è compreso nello strumento legislativo che il Consiglio ha appena approvato. Al di là del dell'emendamento c'è chiaramente questa disponibilità da parte del governo regionale a svolgere questa azione.

Mi scuso perché non ero in Aula, ma sto parlando proprio in queste ore col Governo per tentare di recuperare la vicenda degli LSU-LPU direttamente nel testo del decreto mille proroghe, in maniera tale da renderla subito immediatamente operativa. Anche lì c'era un impegno di tutta la politica regionale che ancora non è stato onorato con questi lavoratori. Capisco bene che siamo impegnati quotidianamente in attività emergenziali, ma noi dobbiamo fare del Consiglio regionale anche il luogo dove dedichiamo il nostro tempo a discutere delle prospettive delle grandi cose dalle quali dipende il futuro della Regione.

Ribadisco la mia disponibilità - che ho già rappresentato – e ho spiegato anche i motivi per cui abbiamo pensato a un testo di legge che da un lato desse un'autorizzazione a SACAL a fare questo intervento, dall'altro ci potesse essere utile anche ad altri obiettivi che insieme discuteremo quando ne avrete voglia e quando mi chiamerete a farlo.

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 20/12^ di iniziativa del consigliere P. Caputo, recante: " Modifiche all'articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79) "

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 20/12, di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Modifiche all'articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, numero 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione all'articolo 12 decreto legislativo 16 marzo 99 numero 79). Cedo la parola al relatore, consigliere Caputo.

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore

Grazie, Presidente. La presente proposta di legge è volta a modificare unicamente il comma 1 dell'articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, numero 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione all'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999 numero 79).

In particolare l'intervento di novellazione si rende necessario per riformulare il primo periodo del comma 1 dell'articolo 26, laddove dispone che il 30 per cento delle entrate annuali derivanti dalle concessioni di competenza regionale avente ad oggetto beni appartenenti al demanio idrico sono da considerarsi vincolate.

Al riguardo si evidenzia che, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 17 giugno 2021, il Governo ha impugnato la suddetta disposizione, rilevando che la stessa si pone in contrasto con quanto previsto dal decreto legislativo 118 del 2011 che disciplina l'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e costituisce quindi norma interposta nella violazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera e) della Costituzione, che affida allo Stato la competenza legislativa esclusiva in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici.

A riguardo si evidenzia che l'articolo 42 del decreto legislativo numero 118/2011, al comma 5, lettera g) prevede che è possibile attribuire un vincolo di destinazione alle entrate straordinarie non aventi natura ricorrente solo se la Regione non ha rinviato la copertura del disavanzo di amministrazione agli esercizi successivi e ha provveduto, nel corso dell'esercizio, alla copertura di tutti gli eventuali debiti fuori bilancio. Poiché le entrate di quell'articolo in esame hanno carattere ricorrente non è possibile attribuire un vincolo di destinazione.

La proposta di modifica del primo periodo del comma 1 dell'articolo 26 della legge regionale 5/2021 è dunque volta a superare interamente la censura governativa e potrebbe, alla rinuncia della suddetta impugnativa, evitare il giudizio innanzi alla Corte Costituzionale. La proposta si compone di tre articoli di seguito descritti.

L’articolo 1 modifica il primo periodo del comma 1, articolo 26, legge regionale 5 del 2021, riformulandolo al fine di eliminare il vincolo di destinazione attualmente previsto.

L'articolo 2 prevede l’invarianza finanziaria di tale proposta di legge regionale in considerazione della sua natura squisitamente ordinamentale e l'articolo 3, in ultimo, dispone l'entrata in vigore anticipato della legge, fissandola nel giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul BUR Calabria invece che nell'ordinario termine dei quindici giorni dalla medesima pubblicazione.

PRESIDENTE

Grazie, collega Caputo. Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Relazione unica

Proposta di legge numero 6/12^ di iniziativa del consigliere S. Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

Proposta di legge numero 7/12^ di iniziativa del consigliere S. Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante da sentenza esecutiva di condanna, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

Proposta di legge numero 2/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118

Proposta di legge numero 3/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo ai punti dal 20 al 24 che sono debiti fuori bilancio.

Il collega Cirillo può relazionare su tutti e quattro punti all'ordine del giorno che poi voteremo separatamente. Grazie.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente. Riguardo al punto 20, proposta di legge numero 6/12^, preciso che oggetto è il riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale derivanti dall'acquisizione di servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118. In particolare si tratta della ripresentazione disegno di legge numero 131/11^, non esaminato dal Consiglio regionale entro il termine della legislatura e pertanto definitivamente decaduto ai sensi dell'articolo 39 comma 4 dello Statuto regionale. L'istruttoria della fattispecie oggetto di riconoscimento è stata curata dagli uffici del Settore provveditorato ed economato e contratti del Consiglio regionale della Calabria che hanno proceduto a fornire tutti gli estremi e gli elementi utili al riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

La posizione debitoria, di cui con il presente progetto la legge si riconosce la legittimità, deriva dell'acquisizione dei servizi forniture di gas presso la sede del Consiglio regionale nel periodo 2014-2015 e del servizio di connettività e sicurezza nell'ambito del sistema pubblico di connettività di cui il Co.re.com. Calabria ha usufruito nel periodo 2011, 2014 e 2015. Al fine di chiudere definitivamente le partite contabili, il direttore generale ha sottoscritto due accordi transattivi con la società fornitrice dei servizi che hanno consentito la riduzione degli oneri finanziari a carico dell'ente a euro 4.520,93. La copertura finanziaria di tali oneri è stata individuata dall'Ufficio di Presidenza pro tempore con le deliberazioni numero 38 e numero 39 del 14 settembre 2021.

Oggetto della proposta di legge numero 7/12^, punto 21, è il riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118, così come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126, riportato nell'articolo 1 della proposta di legge. Con il presente disegno di legge si intende dare attuazione a quanto espressamente previsto dal legislatore nazionale in ordine al procedimento necessario al riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale, derivante da una sentenza esecutiva. Il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, che è sottoposto al Consiglio regionale con la presente proposta di legge, comporta oneri finanziari per l'importo complessivo di euro 2.918,24.

Con la proposta di legge numero 3/12^ si intende dare attuazione a quanto espressamente previsto dal legislatore in ordine al procedimento da adottare ai fini del riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, maturati dall'ente e riconducibili all'ipotesi di cui all’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo numero 118 del 2011.

Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n.118 e successive modifiche ed integrazioni è riconosciuta la legittimità di debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da acquisti di servizi senza il preventivo impegno di spesa per la somma di euro 166.203,78 per come dettagliato nella Tabella 1, allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale. Grazie.

 

PRESIDENTE

Grazie. Passiamo alla votazione dei quattro punti all'ordine del giorno.

Proposta di legge numero 6/12^ di iniziativa del consigliere S. Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione degli articoli.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Il provvedimento, unitamente al relativo allegato, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 7/12^ di iniziativa del consigliere S. Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante da sentenza esecutiva di condanna, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere favorevole del Collegio revisori dei conti. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 2/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Il provvedimento con il relativo allegato è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 3/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e votazione di tale provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere favorevole del Collegio revisori dei conti. Il provvedimento, unitamente al relativo allegato, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Credo sempre ai fatti, alla concretezza, alla responsabilità delle decisioni che si assumono, nelle valutazioni e nelle decisioni.

A volte, per svariate ragioni, si può anche assumere una decisione della quale poi si può ragionevolmente addivenire che, probabilmente, forse una più attenta e oculata riflessione, avrebbe potuto evitare quell'esito.

Sostanzialmente l'emendamento che io ho proposto alla legge era pienamente in linea con le linee programmatiche del presidente Occhiuto. Linee programmatiche che io ho apprezzato e sulle quali da subito mi sono dichiarato favorevole, quando in esse è previsto il superamento dei bacini del precariato che sia in direzione dello stesso spirito della legge. Per cui prendo atto di questa disponibilità, che apprezzo moltissimo, perché so assumere decisioni determinate e decise delle mie ragioni e delle mie convinzioni di fronte alla chiusura, scusatemi, talvolta irragionevole di alcune prese di posizione, ma so anche prendere atto della disponibilità, della serietà e della responsabilità di un Presidente e della maggioranza che, di fronte ad una interlocuzione di chiarificazione positiva, decide di trasformare questo emendamento, chiede di ragionare rispetto a questa problematica e di trasformare questo emendamento in un ordine del giorno che sto preparando e che sottopongo all’approvazione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. Sospendiamo per quindici minuti la seduta, riprenderemo con la votazione dell'ordine del giorno e poi con l'elezione dei presidenti e segretari delle Commissioni

 

La seduta sospesa alle 17,01 riprende alle 18,00.

Ordine del giorno numero 1/12^ di iniziativa del consigliere Mammoliti “Sui lavoratori precari”

PRESIDENTE

Consigliere Mammoliti, se vuole, può proseguire con l’illustrazione dell'ordine del giorno. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Procederò, velocemente, alla lettura dell'ordine del giorno: Il Consiglio regionale della Calabria - premesso che: sul territorio della Calabria la mancanza di lavoro è un problema storico; l'assenza di lavoro e anche il lavoro precario, molto diffuso, rendono, conseguentemente, incerta la vita e la dignità delle persone e delle famiglie; pur condividendo ogni utile provvedimento atto a dare stabilità, con regole, alla contrattualizzazione del rapporto di lavoro; il lavoro è il principio fondante della nostra Carta costituzionale, richiamato a partire dall'articolo 1 per continuare con gli articoli 4, 35, 36, 37 e 38 della Costituzione; è stata approvata in Consiglio regionale la proposta di legge 13/12^ di iniziativa dei consiglieri Comito, Arruzzolo e Cirillo, recante “Modifiche e integrazioni alla legge 25 giugno 2019 numero 29, storicizzazione delle risorse del precariato storico, diretta a stabilizzare alcuni rapporti di lavoro”; tuttavia, tale proposta, se pur pregevole, avendo l'obiettivo di rendere stabili rapporti di lavoro, lascia fuori dalla stabilizzazione molte fasce di lavoratori da anni senza contratto stabile; il presidente Occhiuto, nelle linee di programma di Governo, ha espresso la volontà di voler assorbire gli attuali bacini di precariato.

Quest’ordine del giorno impegna il Presidente della Giunta regionale e la Giunta ad avviare, nel più breve tempo possibile, un'azione di ricognizione, con il necessario coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, diretta ad avere, nel termine di novanta giorni dall'approvazione del presente ordine del giorno, un quadro chiaro sull'insieme dei lavoratori precari esistenti nella Regione Calabria, elaborando, contestualmente, un adeguato Piano straordinario del lavoro, attraverso l'utilizzo degli strumenti e delle risorse disponibili, al fine di assorbire gli attuali bacini di precariato ed attuare coerenti politiche attive del lavoro anche nei confronti degli inoccupati. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Mammoliti. Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno. È approvato all’unanimità.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 14/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: " Elezione del Presidente e del Vicepresidente della prima Commissione consiliare permanente "

PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con la proposta di provvedimento amministrativo numero 15/12^, di iniziativa dell'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della Prima Commissione consiliare permanente, ai sensi dell'articolo 30, comma 4, del Regolamento interno”. Risulta eletto segretario della Commissione chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età. Il seggio elettorale è costituito. Invito i Segretari questori a svolgere le funzioni di scrutatori. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

Chiedo scusa, dobbiamo esaminare la proposta di provvedimento amministrativo numero 14/12^, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della prima Commissione consiliare permanente”. Ricordo che, a norma dell'articolo 30 del Regolamento interno, l'elezione del Presidente e del Vicepresidente avviene con un'unica votazione a scrutinio segreto. Si può esprimere una sola preferenza. Risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti. Successivamente si procederà alla votazione per l'elezione del segretario 

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Hanno riportato voti: De Francesco 18; Alecci 8; schede bianche 2; schede nulle 1. Pertanto è stato eletto alla carica di Presidente della prima Commissione la consigliera De Francesco e alla carica di Vicepresidente il consigliere Alecci.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 15/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: " Elezione del consigliere segretario della prima Commissione consiliare permanente "

PRESIDENTE

Proseguiamo con l’esame della proposta di provvedimento amministrativo numero 15/12^ di iniziativa dell'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della prima Commissione consiliare permanente”. Ai sensi dell'articolo 30, comma 4, del Regolamento interno, risulta eletto segretario della Commissione chi ha riportato il maggior numero di voti. In caso di parità il più anziano di età. Il seggio elettorale è costituito e invito i segretari questori a svolgere le funzioni di scrutatori. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore e fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione per la carica di segretario della Prima Commissione. Hanno riportato voti: Fedele 20; schede bianche10. Pertanto è eletta alla carica di consigliere segretario della prima Commissione la consigliera Fedele.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 16/12^ di iniziativa d’Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della seconda Commissione consiliare permanente”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 16/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della seconda Commissione consiliare”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Hanno riportato voti: Montuoro 20; Mammoliti 8; schede bianche 2. Pertanto è eletto alla carica di Presidente della seconda Commissione il consigliere Montuoro e alla carica di Vicepresidente il consigliere Mammoliti. 

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 17/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: “Elezione del consigliere segretario della seconda Commissione consiliare permanente”

PRESIDENTE

Passiamo all’esame della proposta di provvedimento amministrativo numero 17/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della seconda Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Hanno riportato voti: De Nisi 20; Bruni 1. Pertanto è eletto alla carica di consigliere segretario della seconda Commissione il consigliere De Nisi.

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 18/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della terza Commissione consiliare permanente”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 28, proposta di provvedimento amministrativo numero 18/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della terza Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Hanno riportato voti: Comito 21; Bruni 7. Risultano pertanto eletti alla carica di Presidente il consigliere Comito e di Vicepresidente la consigliera Bruni.

(Vivi e prolungati applausi) 

Proposta di provvedimento amministrativo numero 19/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del consigliere segretario della terza Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 19/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della terza Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Ha riportato voti: Loizzo Simona 16; schede bianche 10; nulle 3. È pertanto eletta alla carica di segretario della terza Commissione la consigliera Loizzo.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 20/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quarta Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 20/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezioni del Presidente e del Vicepresidente della quarta Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama. 

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Hanno riportato voti: Bevacqua 8; Raso 20; bianche 2. Risultano, pertanto eletti, il consigliere Raso alla carica di Presidente e il consigliere Bevacqua alla carica di Vicepresidente della quarta Commissione.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 21/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del consigliere segretario della quarta Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 21/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della quarta Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Ha riportato voti: Straface 18; schede bianche 10; nulle 2. Risulta eletta alla carica di segretario della quarta Commissione la consigliera Straface.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 22/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vicepresidente della quinta Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Passiamo al punto 32, la proposta di provvedimento amministrativo numero 22/12^ iniziativa dell'Ufficio, recante: “Elezioni del Presidente e del Vicepresidente della quinta Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama. 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Hanno riportato voti: Mattiani 20; Iacucci 8; schede bianche 2. Risultano, pertanto, eletti il consigliere Mattiani alla carica di Presidente e il consigliere Iacucci alla carica di Vicepresidente della quinta Commissione.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 23/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del consigliere segretario della quinta Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero 23/12 d’iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della quinta Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Hanno riportato voti: Crinò 20; Tavernise 1; schede bianche 9. Pertanto è eletto alla carica di segretario della quinta Commissione il consigliere Crinò.

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 24/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vicepresidente della sesta Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 24/12^ d’iniziativa dell'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della sesta Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito al segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito votazione. Hanno riportato voti: Gentile 20; Tavernise 8; schede bianche 2. Risultano eletti la consigliera Gentile alla carica di Presidente e il consigliere Tavernise alla carica di Vicepresidente della sesta Commissione.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 25/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del consigliere segretario della sesta Commissione consiliare permanente"

PRESIDENTE

Passiamo al punto 35 che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 25/12^ d’iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della sesta Commissione consiliare permanente”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Ha riportato voti: Graziano 19; schede bianche 10; nulle 1. Risulta, pertanto, eletto alla carica di consigliere della sesta Commissione il consigliere Graziano.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 26/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 26/12^ d’iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama. 

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Hanno riportato voti: Gelardi 20; Bruni 7; Afflitto 1; schede bianche 2. Risultano, pertanto, eletti il consigliere Gelardi alla carica di Presidente e la consigliera Bruni alla carica di Vicepresidente della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 27/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del consigliere segretario della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 27/12^ d’iniziativa d'Ufficio: “Elezione del consigliere segretario della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a effettuare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama

.

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Ha riportato voti: Montuoro 18; schede bianche 10; nulle 1. Pertanto è eletto alla carica di segretario della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa il consigliere Montuoro.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 28/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza"

PRESIDENTE

Passiamo all'ultima proposta di provvedimento amministrativo, la numero 28/12^, di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore e fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Hanno riportato voti: Afflitto 8; Lo Schiavo 5; schede bianche 14. Risultano, pertanto, eletti il consigliere Afflitto alla carica di Presidente e il consigliere Lo Schiavo alla carica di Vicepresidente della Commissione Speciale di Vigilanza.

 

(Vivi e prolungati applausi)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 29/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione del consigliere segretario della Commissione speciale di vigilanza"

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 29/12^ d’iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del consigliere segretario della Commissione speciale di vigilanza”. Procediamo alla distribuzione delle schede. Invece invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Vengono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione, indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Ha riportato voti: Straface 17; schede bianche 10. È pertanto eletta alla carica di segretario della Commissione speciale di Vigilanza la consigliera Straface.

 

(Vivi e prolungati applausi)

 

Abbiamo terminato la discussione e l'elezione di tutti gli Uffici di Presidenza delle Commissioni consiliari che rappresentano uno strumento importante per la democrazia di questo Consiglio. Vi ringrazio per la collaborazione che tutti avete prestato.

Prima di concludere vorrei esprimere, a nome mio e di tutto il Consiglio regionale, ai calabresi, e soprattutto i calabresi che sono fuori regione, gli auguri più sinceri per un Natale da trascorrere in armonia e serenità e di un anno nuovo colmo di soddisfazioni. Grazie.

 

La seduta termina alle 19,50

 

Allegati

 

Congedi

Hanno chiesto congedo: Gentile.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all’esercizio finanziario 2020” - Deliberazione G.R. n. 550 del 14.12.2021 - (PL n. 16/12^).

“Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023” - Deliberazione G.R. n. 552 del 14.12.2021 - (PL n. 17/12^).

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Caputo “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termini” (PL n. 18/12^).

Caputo “Autorizzazione all’acquisizione di azioni di SACAL S.p.A. da parte della società Fincalabra S.p.A. Modifiche all’articolo 3 della legge regionale 9/2007” (PL n. 19/12^).

Caputo “Modifiche all’articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79)” (PL n. 20/12^).

Laghi “Istituzione della Riserva naturale Foce del Fiume Mesima” (PL n. 21/12^).

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Approvazione del bilancio consolidato dell’anno 2020 della Regione Calabria - articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” - Deliberazione G.R. n. 551 del 14.12.2021 - (PPA n. 12/12^).

“Rendiconto esercizio 2020 dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL)” - Deliberazione G.R. n. 549 del 14.12.2021 - (PPA n. 13/12^).

Sono state presentate alla presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa d’ufficio:

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Prima Commissione consiliare permanente” (PPA n. 14/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Prima Commissione consiliare permanente” (PPA n. 15/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Seconda Commissione consiliare permanente” (PPA n. 16/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Seconda Commissione consiliare permanente” (PPA n. 17/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Terza Commissione consiliare permanente” (PPA n. 18/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Terza Commissione consiliare permanente” (PPA n. 19/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quarta Commissione consiliare permanente” (PPA n. 20/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Quarta Commissione consiliare permanente” (PPA n. 21/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quinta Commissione consiliare permanente” (PPA n. 22/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Quinta Commissione consiliare permanente” (PPA n. 23/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Sesta Commissione consiliare permanente” (PPA n. 24/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Sesta Commissione consiliare permanente” (PPA n. 25/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa” (PPA n. 26/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa” (PPA n. 27/12^).

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza” (PPA n. 28/12^).

“Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza” (PPA n. 29/12^).

Annullamento proposta di provvedimento amministrativo da parte del proponente

Comunico che la proposta di provvedimento amministrativo n. 30/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Programma Azione e Coesione (PAC) 2014/2020 della Regione Calabria. Rimodulazione del Piano Finanziario”, deve intendersi annullata, vista la comunicazione fatta pervenire dal Segretariato della Giunta regionale in data 23 dicembre 2021.

Promulgazione di legge regionale

Comunico che, in data 15 dicembre 2021, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 107 del 20 dicembre 2021:

1. Legge regionale n. 32 del 15 dicembre 2021, recante: “Istituzione dell’Ente di governance della sanità regionale calabrese denominato «Azienda per il governo della sanità della Regione Calabria – Azienda Zero»”;

2. Legge regionale n. 33 del 15 dicembre 2021, recante: “Razionalizzazione e miglioramento dell’offerta assistenziale nel territorio regionale”.

Emanazione di Regolamento regionale

Comunico che, in data 20 dicembre 2021, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 107 del 20 dicembre 2021:

1. Regolamento regionale n. 13 del 20 dicembre 2021, concernente: “Modifiche al Regolamento regionale 9 aprile 2020, n. 2 «Regolamento di attuazione della legge regionale 12 ottobre 2012, n. 45 Gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale»”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2021-2023:

1. Deliberazioni di Giunta regionale numeri 556, 557, 558, 559, 560, 561 e 566 del 18 dicembre 2021.

Interrogazioni a risposta immediata

Bevacqua, Iacucci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-le notizie riportate dalla stampa in relazione a ispezione condotta dai NAS, in data 22 dicembre 2021, presso il Presidio Ospedaliero SS. Annunziata di Cosenza

-le risultanze della medesima, che ha palesato “confusione organizzativa, mancanza di personale, mancanza di percorsi dedicati ai pazienti Covid, promiscuità nel pronto soccorso, mancanza di spazi e di presidi” Chiedono

per sapere:

una immediata informativa all'inizio della seduta odierna di Consiglio Regionale, comprendente le azioni e misure che si intendono adottare.

(5; 23/12/2021).

Interrogazioni a risposta scritta

Laghi. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-sin dall'inizio degli anni '90, dopo la chiusura dell’ospedale psichiatrico di Reggio Calabria, il servizio residenziale psichiatrico è stato gestito direttamente dall’ASP 5 di Reggio Calabria che ha operato in collaborazione con alcune cooperative sociali, alle quali sono stati affidati il servizio alberghiero e quello di riabilitazione;

-detta gestione, attraverso vari interventi da parte del legislatore statale e regionale, è stata radicalmente modificata e superata in favore di un sistema più articolato, basato sulla procedura di accreditamento, che, in particolare, già dal 2008 imponeva il percorso definitivo del predetto accreditamento delle strutture;

-dal 2008 ad oggi, fra continui quanto ingiustificabili rimandi, nulla è stato fatto, nonostante un tavolo tecnico che, nel 2015, aveva tracciato un percorso, poi rimasto disatteso, per consentire entro il 2016 l'accreditamento delle cooperative;

-nel settembre 2018 la Procura di Reggio Calabria ha aperto un'inchiesta sull'anomala quanto illegale gestione del servizio residenziale psichiatrico da parte dell'ASP 5;

-nel 2018 l’allora Commissario alla Sanità, Scura, ha approvato il decreto del Commissario ad acta, DCA n. 221 del 20 novembre 2018 avente ad oggetto il “P.0.2016/2018 Riorganizzazione della Rete-Psichiatrica territoriale ASP Reggio Calabria gestione fase transitoria" con il quale si stabiliva un nuovo iter per arrivare alla riorganizzazione della Rete psichiatrica territoriale e quindi consentire l'accreditamento delle strutture;

-il 18 maggio 2021 l'allora Commissario alla Sanità, Longo, ha emesso il decreto del Commissario ad Acta, DCA n. 81, con il quale veniva approvata la “Rete Territoriale” dei servizi predisposta dall’ASP 5 e di fatto si riavviava la procedura, mai effettivamente partita, di accreditamento delle strutture;

Considerato che: -i ricoveri nella Città Metropolitana di Reggio Calabria sono bloccati dal 2015, e detta situazione pregiudica il diritto all'assistenza psichiatrica ed arreca pesanti problemi e danni agli aventi diritto dell'area di riferimento;

-si tratta di un settore assai delicato, nel quale si rende indispensabile, con estrema urgenza, un piano che ridefinisca e rimoduli gli standard di personale necessari a garantire adeguata assistenza e riabilitazione agli utenti dei servizi;

-gli standard attuali previsti dalla Regione Calabria, numericamente consistenti in soli 10 operatori per moduli di 20 utenti, sono del tutto insufficienti, generano decadimento dei servizi e gravano sui lavoratori impegnati a garantire le turnazioni.

Per sapere:

lo stato dell'iter di accreditamento delle strutture che gestiscono il servizio residenziale psichiatrico nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, e quali iniziative intende assumere il Governo regionale per sbloccare i ricoveri nella Città Metropolitana di Reggio Calabria e garantire così pienamente il diritto all'assistenza psichiatrica.

(3; 22/12/2021).

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-che la città di Catanzaro attende da oltre un cinquantennio il completamento del porto;

-che trattasi di un'infrastruttura essenziale il cui completamento consentirebbe lo sviluppo economico, turistico e commerciale del capoluogo, dell'intera costa e di tutta la regione Calabria;

-che fin dall'anno 2012 è stato previsto un finanziamento di 20 milioni di euro per il completamento del porto di Catanzaro Lido;

-che il Comune di Catanzaro è il soggetto attuatore dell'appalto diretto al completamento del porto;

-che nel 2019 è stato presentato il progetto definitivo del porto che prevede, fra l'altro, la costruzione di un circolo nautico, l'installazione di una gru, una torre di controllo, un molo, l'installazione di nuovi pontili, varie opere di restyling alle attrezzature già presenti e l'aumento dei posti barca fino a un numero di 400;

-che i fondi per euro 20 milioni sono contemplati nel POR/PAC e, inoltre, la Regione Calabria ha, anche alla luce di ciò, un interesse diretto e immediato e concreto alla utilizzazione dei detti fondi e al completamento del porto che animerebbe non solo Catanzaro ma l'intera regione;

-che, in buona sostanza, nonostante l'esistenza di un finanziamento di euro 20 milioni, ad oggi, lo stesso rimane inutilizzato e il porto di Catanzaro non è stato completato;

-che dalle notizie apprese dalla stampa parrebbe che i lavori non siano mai iniziati perché il Comune di Catanzaro ha preteso per anni il rilascio della VIA dalla Regione Calabria mentre il soggetto competente al rilascio sarebbe il Ministero dell'Ambiente come pure da questo affermato;

-che, inoltre, non può non evidenziarsi il disinteresse della Regione Calabria che omette di intervenire;

-che occorre, pertanto, che la Regione Calabria si faccia parte attiva e assuma, insieme al Comune di Catanzaro, una condotta politico/amministrativa efficace e attiva e propositiva al fine di permettere finalmente l'erogazione dei fondi e l'avvio dei lavori di completamento del porto;

-che si segnala, inoltre, ad oggi, la inservibilità del porto a causa della inutilizzabilità dei pontili che sono stati sottoposti a sequestro da parte del Tribunale di Catanzaro;

-che tale grave situazione sta creando grande allarme e disagi e danni tra i diportisti e i pescatori e tutti coloro che sono titolari di attività turistiche e commerciali e che si riflette negativamente sull'andamento economico;

-che, a tal proposito, l'Associazione Amici del Porto, per il tramite dell'avv. (...), ha trasmesso in data 25/11/2021 al Comune di Catanzaro, alla Regione Calabria, al Prefetto di Catanzaro e al Ministero dell'Ambiente una istanza di accesso agli atti e richiesta di informativa da parte del Comune di Catanzaro e di incontro dinanzi il Prefetto di Catanzaro ad oggi, tuttavia, inevasa;

-che occorre, pertanto, fare chiarezza con rapidità. Tutto ciò premesso, con il presente atto, si chiede Al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e alla Giunta Regionale della Calabria di sapere

per sapere:

l) se i fondi pari a 20 milioni di euro destinati al completamento del porto di Catanzaro siano ad oggi ancora disponibili ed utilizzabili;

2) se hanno contezza di quanto esposto nel presente atto e inoltre quale condotta e quali atti politico/amministrativi intendano porre in essere al fine di permettere l'erogazione dei fondi e l'utilizzo effettivo degli stessi, e l'avvio ed ultimazione dei lavori diretti al completamento del porto di Catanzaro Lido che la città capoluogo di Regione aspetta ormai da decenni;

3) se intendono adottare atti e iniziative politico/amministrative, di concerto con il Comune di Catanzaro, al fine di rendere in tempi rapidi utilizzabile il porto rendendo i pontili servibili ed utilizzabili;

4) se intendono fissare in tempi celeri un incontro al quale invitare oltre allo scrivente consigliere regionale anche il Comune di Catanzaro e l'Associazione Amici del Porto (oltre ad ogni soggetto istituzionale la cui presenza sia considerata necessaria e/o opportuna) al fine di fare chiarezza sul mancato utilizzo del finanziamento, di capire quali siano i tempi entro cui il Comune di Catanzaro riuscirà ad avere la disponibilità del finanziamento di euro 20 milioni, di conoscere i tempi presunti per la esecuzione dei lavori di completamento del porto;

5) se intendono, inoltre, chiedere al Comune di Catanzaro su tutto ciò che è riportato nel punto 4) una informativa scritta.

(4; 22/12/2021).

Proposta di provvedimento amministrativo n. 11/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2022-2024” (Deliberazione consiliare n. 11)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione n. 8 del 6 dicembre 2021, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha sottoposto all’approvazione dell’Assemblea consiliare il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022-2024 e il Piano degli indicatori di bilancio per gli esercizi 2022-2024;

visti:

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

-il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) che, tra l’altro, ha sostituito il titolo III – Ordinamento finanziario e contabile delle Regioni del d.lgs. n.118/2011;

richiamati i seguenti articoli del d.lgs.118/2011:

-l’articolo 67, che ribadisce l’autonomia contabile del Consiglio regionale che deve essere assicurata dalle Regioni, sulla base delle disposizioni statutarie; inoltre, ai sensi del comma 2, il Consiglio adotta il medesimo sistema contabile degli schemi di bilancio della Regione, adeguandosi ai principi contabili generali ed applicati allegati al d.lgs.118/2011;

-l’articolo 10, comma 1, che dispone che il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale, ha carattere autorizzatorio ed è aggiornato annualmente in occasione della sua approvazione;

-l’articolo 11 che disciplina la redazione degli schemi di bilancio;

-l’articolo 18 bis, comma 1, secondo il quale, al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli enti adottano un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio”, misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio;

-l’articolo 18 bis, comma 2, che dispone che le regioni e i loro enti ed organismi strumentali, entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio di previsione, presentano il Piano degli indicatori di bilancio, che è parte integrante dei documenti di bilancio di ciascuna amministrazione pubblica;

vista la legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), ed in particolare l’articolo 23;

visto il nuovo regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017 e successivamente modificato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

visti i principi contabili applicati e gli schemi di bilancio allegati al d.lgs.118/2011;

tenuto conto che i documenti contabili del bilancio di previsione del Consiglio regionale prevedono un fabbisogno per le spese di funzionamento di 57.145.000,00 euro per l’anno 2022, di 56.445.000,00 euro per l’anno 2023 e di 55.795.000,00 euro per l’anno 2024;

visto l’Allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante il bilancio di previsione del Consiglio regionale 20222024, suddiviso per missioni e programmi e redatto in attuazione dei principi di cui al d.lgs.118/2011 sulla base degli schemi di cui all’allegato 9 del decreto medesimo, che di seguito si riepilogano e che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; -Bilancio entrate; -Bilancio spese; -Riepilogo generale delle entrate per titoli; -Riepilogo generale delle spese per titoli; -Riepilogo generale delle spese per missioni; -Quadro generale riassuntivo; -Equilibri di bilancio; -Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto (all’inizio dell’esercizio 2022); -Composizione per missioni e programmi del fondo pluriennale vincolato esercizi 2022-2024; -Composizione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità esercizi 2022-2024; -Elenco delle spese obbligatorie; -Elenco delle entrate delle spese ricorrenti/non ricorrenti; -Elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste; -Elenco delle previsioni annuali di competenza e di cassa secondo la struttura del piano dei conti; -Nota integrativa;

visto l’Allegato 2, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante il Piano degli indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2022 -2024;

preso atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti (verbale n.72 del 14 dicembre 2021, parere n. 29/2021) allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 3), reso ai sensi del combinato disposto dell’articolo 72, comma 1 del d.lgs.118/2011 e dell’articolo 13, comma 4 del regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;

udito il relatore, Consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di approvare il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022 -2024, unitamente agli allegati previsti dalla normativa vigente, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 1);

-di approvare il Piano degli indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2022 -2024, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 2);

-di prendere atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti (Allegato 3), allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-di chiedere alla Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 13, comma 6 del regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, la somma di 57.145.000,00 euro per l’anno 2022, di 56.445.000,00 euro per l’anno 2023 e di 55.795.000,00 euro per l’anno 2024;

-di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati, alla Giunta regionale e al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per il seguito di rispettiva competenza.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 4/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)” ( Deliberazione di Giunta regionale n. 475 del 12/11/2021) (Deliberazione consiliare n. 12)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 475 del 12 novembre 2021, recante: "Rendiconto esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza";

premesso che:

-l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

-la legge regionale n. 24/2013, che ha istituito l'Ente per Parchi Marini Regionali;

-la legge regionale n. 8/2002;

-l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della Regione Calabria;

-il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto legislativo n.126/2014;

tenuto conto che:

-con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 195 del 20 dicembre 2016 è stato nominato il Commissario Straordinario dell'Ente per i Parchi Marini Regionali, al fine di addivenire all'accorpamento dei cinque Parchi Marini della Regione Calabria nell'ente unico “Ente per i Parchi Marini Regionali”;

-con decreto n. 138 del 12 dicembre 2017 il Presidente della Giunta regionale ha provveduto a costituire il nuovo Ente trasferendo tutti i diritti attivi e passivi nonché i beni mobili e immobili e le risorse finanziarie degli accorpati cinque Parchi marini regionali;

-con deliberazione di Giunta regionale n. 318 del 19 luglio 2018 è stato approvato lo statuto dell'Ente;

visto il decreto n. 24 del 29 giugno 2021 del Commissario Straordinario dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, con cui è stato approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2020 dell’Ente;

rilevato che il Revisore unico dei conti, con verbale del 28 giugno 2021 allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale:

non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure correttive non adottate dall’Ente,

ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed evidenziando il rispetto dei seguenti dati esposti nella relazione al rendiconto: -attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria; -congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi rischi; -attendibilità dei valori patrimoniali e dei risultati economici generali e di dettaglio,

ha espresso “giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020”;

considerato che il dipartimento regionale "Tutela dell’Ambiente", che esercita la vigilanza sull’attività dell’Ente, nell’istruttoria di propria competenza (prot. n. 295777 del 30.06.2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale): -ha evidenziato che “per il bilancio di previsione 2020-2022 non può ancora trovare applicazione la normativa in materia di contenimento delle spese di cui alla legge regionale n. 43/2016”, in quanto l’Ente “è divenuto operativo dal 1 gennaio 2018 e ad oggi non si è verificata l’assoluta necessità di sostenere la spesa, poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e, attualmente, per l’espletamento delle attività ad esso demandate, lo stesso si avvale del personale appartenente ai ruoli dell’Amministrazione regionale che svolge la propria attività in regime di collaborazione temporanea e saltuaria, senza oneri a carico dell’Ente”;

-ha attestato che quanto riportato nel bilancio consuntivo 2020 è coerente con le previsioni del bilancio dell’Ente per i Parchi Marini Regionali del medesimo anno;

-ha espresso parere favorevole all’approvazione del consuntivo 2020 dell’Ente;

preso atto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza (prot. n. 323865 del 19.07.2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale):

 ha rilevato che: -sussiste la continuità tra i residui finali dell’esercizio 2019 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2020; -sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-sussiste la quadratura tra il saldo di cassa pari ad euro 797.803,17, riportato nel conto del bilancio 2020, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2020;

ha raccomandato all’Ente, con riferimento all’eventuale utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione, pari a 631.935,43 euro, di rispettare le regole di bilancio inerenti le modalità di impiego della parte libera, ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118;

preso atto dei pareri favorevoli del Revisore unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento “Tutela dell’Ambiente”, ha ritenuto “possibile procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali con deliberazione n.50 del 14 luglio 2020;

considerato che l’Ente per i Parchi Marini Regionali fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 7/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)” (Deliberazione di Giunta regionale n. 513 del 26/11/2021) - (Deliberazione consiliare n. 13)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 513 del 26 novembre 2021, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP Calabria). Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

premesso che:

 l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

 la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

la legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità), istitutiva dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale, quale ente ausiliario della regione in materia di edilizia residenziale pubblica, con l'accorpamento delle Aziende regionali per edilizia residenziale;

la legge regionale n. 8/2002;

l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto legislativo n.126/2014;

vista la deliberazione n. 588 del 15 novembre 2021 con cui il Commissario straordinario dell’ATERP ha approvato il rendiconto di gestione 2020 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Collegio dei revisori dei conti dell’ATERP, con verbale n. 58 del 15 novembre 2021, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate:

ha verificato la corretta quantificazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità in base a quanto richiesto al punto 3.3 del principio contabile applicato, allegato 4/2. al d.lgs. 118/2011;

ha rilevato la congruità dell’accantonamento per fondo rischi contenzioso, determinato secondo le modalità previste dal principio applicato alla contabilità finanziaria di cui all’allegato 4/2 al d.lgs.118/2011 – punto 5.2, lettera b);

ha verificato che il Fondo Pluriennale Vincolato è stato correttamente determinato in sede di riaccertamento ordinario dei residui;

ha verificato, anche in sede di rendiconto 2020, il rispetto del limite della spesa di personale di cui all’articolo 6, comma 1, lettera a) della legge regionale n.43/2016;

tenuto conto che anche nell’esercizio 2020 sono stati effettuati riconoscimenti di legittimità di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73 del d.lgs.118/2011, ha reiterato il suggerimento di apportare modifiche al vigente regolamento di contabilità, che non prevede l’acquisizione del preventivo parere del Collegio dei revisori, indicandone modalità e termini;

ha invitato l’Ente a porre in essere ulteriori azioni per il recupero della morosità, in considerazione della bassa percentuale di riscossione dei canoni di locazione;

ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione;

ha espresso “parere favorevole per l’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2020”;

considerato che il dipartimento “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 506679 del 23 novembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale), ha evidenziato il sostanziale rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 43/2016, in materia di contenimento della spesa e, “preso atto delle risultanze dell’analisi condotta dall’Organo di revisione e fatte proprie le osservazioni rimesse dagli stessi”, ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2020 dell’ATERP;

tenuto conto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 511289 del 25 novembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale)

ha rilevato che:

-sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2020, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente valore del conto del tesoriere;

-sussiste la continuità tra i residui finali dell’esercizio 2019 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2020; -sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, stante quanto attestato dall’ATERP Calabria nella nota integrativa allegata al rendiconto 2020;

-sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2020, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato, del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità e del risultato di amministrazione al 31.12.2020, pari a 97.983.038,81 euro;

ha raccomandato all’Ente di promuovere le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei proventi relativi ai canoni di locazione, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale;

preso atto dei pareri favorevoli del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ente e del dipartimento “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio 2020 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria) al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022 dell’ATERP Calabria con deliberazione n. 47 del 14 luglio 2020;

considerato che l’ATERP Calabria fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP Calabria) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'agenzia regionale Calabria per le erogazioni in agricoltura (ARCEA)” (Deliberazione di Giunta regionale n. 537 del 7/12/2021)  (Deliberazione consiliare n. 14)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 537 del 7 dicembre 2021, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

premesso che:

-l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

-il decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle politiche Europee ed Internazionali del MIPAAF n. 0007349 del 14 ottobre 2009, I'ARCEA è stata riconosciuta Organismo Pagatore della Regione Calabria per i regimi di spesa FEAGA e FEASR;

visti: -la legge regionale 8 luglio 2002, n. 24, istitutiva dell’Agenzia Regione Calabria

per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA); -la legge regionale n. 8/2002; -l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria; -il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto legislativo n.126/2014;

visto il decreto n. 288 del 28 ottobre 2021 con cui il Commissario Straordinario dell’ARCEA ha riapprovato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2020 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

tenuto che, come emerge dal suddetto decreto n. 288/2021, si è reso necessario riapprovare il rendiconto della gestione 2020, adottato con decreto n.234 del 31 agosto 2021, a seguito di alcune modifiche e specificazioni introdotte al documento contabile derivanti dalla deliberazione di Giunta regionale n. 64 del 23 febbraio 2021 e dall’assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2021;

tenuto conto che il Revisore Unico dell’ARCEA, con verbale n. 55 del 10 novembre 2021, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate durante l’esercizio:

ha rilevato che: -è necessario predisporre l’attestazione dell’indice dei tempi di pagamento e darne evidenza sul sito alla sezione amministrazione trasparente;

-è necessario dare impulso all’iter procedurale finalizzato all’eventuale recupero dei maggiori compensi percepite dai Direttori e Commissari ex articolo 13, comma 5 della l.r. 69/2012;

-non sono stati regolarmente pagati i debiti scaduti V/CAA e V/SIAN per cui è necessario che vengano pagati nei tempi previsti;

-si apprezza la costituzione nel bilancio 2020 sia del fondo riserva legale che del fondo accantonamento contenzioso; tuttavia, ha segnalato che il fondo accantonamento contenzioso deve essere determinato ope legis sulla scorta dell’elenco dettagliato dei contenziosi in corso e calcolato in base al probabile grado di soccombenza, sollecitando a tale scopo l’Ente a provvedere a quanto necessario al fine di accantonare al fondo in via prudenziale la somma corretta;

-si ritiene necessario costituire un fondo rischi per qualsivoglia evenienza;

attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, ha espresso “parere favorevole per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020, con i rilievi di cui sopra”;

preso atto che il Comitato di Vigilanza dell’ARCEA, con nota prot. n. 529256 del 7 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha evidenziato che “relativamente al Rendiconto della Gestione ARCEA esercizio finanziario 2020, riapprovato con Decreto del Commissario straordinario n. 288 del 28/10/2021, sembrerebbero rispettate le condizioni previste dalla normativa sulla spending review”, comunicando “l’esito favorevole dell’istruttoria (...) al fine del prosieguo del procedimento di cui all’art. 57, comma 3, della L.R. n. 8/2002 e ss.mm.ii., con l’obbligo da parte di Arcea di procedere alla conclusione del procedimento di recupero delle somme, avviato in data 5/8/2021”;

considerato che il dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 529542 del 7 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale), ha espresso parere favorevole dell’esercizio finanziario 2020 dell’ARCEA, “fermo restando quanto rappresentato dal Comitato di Vigilanza ARCEA (...) in merito all’obbligo da parte di ARCEA di procedere alla conclusione del procedimento di recupero delle somme (corrisposte in eccedenza ai Commissari/Direttori nel periodo 08/08/2013-05/02/2021 i cui compensi non erano stati decurtati nella misura del 20% così come previsto dalla normativa in materia di spending review di cui al comma 5, art.13 L.R. 69/2012), avviato in data 05/08/2021”;

tenuto conto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 530537 del 7 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale) ha rilevato che: -sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2020, per come risultante dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere; -sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2019 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2020; -sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”; -sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente), corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al Conto Economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; -sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2020, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020, pari a 322.384,46 euro;

ha prescritto all’Ente di provvedere con la massima urgenza alla valutazione dei contenziosi in essere sulla base del probabile rischio di soccombenza così come previsto dalla normativa in essere ai fini della corretta determinazione del fondo contenzioso;

preso atto del parere favorevole del Revisore Unico dei Conti dell’Azienda e dell’istruttoria del dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, conclusa con parere favorevole “fermo restando quanto rappresentato dal Comitato di Vigilanza ARCEA (…) in merito all’obbligo da parte di ARCEA di procedere alla conclusione del procedimento di recupero delle somme (…) avviato in data 5.08.2021”;

fermi restando i rilievi, le prescrizioni e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale del rendiconto relativo all’esercizio 2020 dell’ARCEA al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022 dell’ARCEA con deliberazione n. 75 del 10 novembre 2020;

considerato che l’ARCEA fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2020 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)” (Deliberazione di Giunta regionale n. 514 del 26/11/2021)  (Deliberazione consiliare n. 15)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 514 del 26 novembre 2021, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

premesso che:

-l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

-la legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per lo sviluppo dell'agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell'agricoltura);

-la legge regionale n. 8/2002; -l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria; -il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto legislativo n.126/2014;

vista la deliberazione n. 57 del 7 giugno 2021 con cui il Direttore Generale dell’ARSAC ha riapprovato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2019 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

tenuto che, come emerge dalla suddetta deliberazione n. 57/2021, con deliberazione del Direttore Generale n. 89 del 2 settembre 2020 è stato approvato il conto consuntivo dell’Ente per l’esercizio 2019 e che con deliberazione del Direttore Generale n. 140 del 10 dicembre 2020 è stato approvato il preconsuntivo per l’esercizio 2019, in quanto sono state apportate alcune modifiche alla contabilità economica e comunque l’Azienda era priva dell’organo di controllo, successivamente nominato con decreto del Presidente del Consiglio regionale n. 1 del 29 aprile 2021;

tenuto conto che il Revisore unico dell’ARSAC, con verbale n. 3 del 30 giugno 2021, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale,

ha evidenziato l’attendibilità delle risultanze riportate nel conto consuntivo 2019 e il rispetto dei principi contabili;

ha rilevato che l’Azienda ha operato nel rispetto del decreto legislativo n.118/2011 e non sono emerse irregolarità contabili;

al fine di fornire all’Azienda un supporto di collaborazione volto a conseguire efficienza ed economicità della gestione, ha formulato le seguenti considerazioni, proposte e rilievi: -prestare particolare attenzione alla gestione degli acquedotti, che nell’esercizio 2019 prevedeva entrate per 699.999,00 euro e sono stati incassati 11.754,63 euro, mentre i costi di gestione e dei canoni alla Sorical per l’anno 2019 ammontano a 1.240.498,72 euro; -alla luce di quanto sopra, ha esortato gli uffici, i responsabili competenti e il Direttore Generale ad attivarsi con la società alla quale è stata affidata la riscossione affinché proceda, nel più breve tempo, al recupero del pregresso, con invio anche di atti interruttivi ai dini della prescrizione, invitando altresì il Direttore Generale a cercare con gli enti preposti (Regione e Comuni interessati dalla gestione acquedotti che oggi è in capo all’ARSAC) soluzioni che portano l’ARSAC a dismetterne la gestione, anche perché la gestione di acquedotti non rientra nelle finalità e nei compiti dell’Azienda previsti dalla legge istitutiva; -un costante monitoraggio del fondo crediti di dubbia esigibilità o del fondo rischi;

-l’Azienda si deve dotare di un’adeguata struttura al fine di avere una situazione patrimoniale e un inventario dei beni mobili e immobili aggiornato;

attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, ha espresso “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2019”;

considerato che il dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 508562 del 24 novembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale),

-ha riscontrato che l’ARSAC ha imputato correttamente le somme impegnate nel 2019 a titolo di contributo ex l.r. 66/2012 che sono state interamente trasferite dal dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione” nel 2019;

-ha verificato il rispetto della normativa vigente in tema di spending review ai sensi della legge regionale n. 43/2016, evidenziando che il contenimento della spesa è stato complessivamente garantito, raccomandando al contempo l’Ente di monitorare sia le spese del personale che quelle di funzionamento in quanto risultano in aumento dal 2018 al 2019, al fine di garantire il rispetto del contenimento della spesa anche negli esercizi successivi;

-ha raccomandato di provvedere nel prossimo bilancio ad imputare correttamente in un apposito capitolo la spesa per la Direzione Generale;

-ha espresso “parere favorevole al conto consuntivo dell’esercizio 2019”, approvato con deliberazione del Direttore Generale n. 57 del 7 giugno 2021, “anche alla luce della verifica del contenimento della spesa che risulta essere stato complessivamente garantito”;

tenuto conto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 511427 del 25 novembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale)

ha rilevato che: -sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2019, per come risultante dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere; -sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018, rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2019; -sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”; -sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nello stato patrimoniale, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; -sussiste la quadratura tra il saldo di cassa riportato nel conto del bilancio 2019 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello stato patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019, pari a 6.175.639,14 euro;

ha raccomandato all’Ente di promuovere le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei crediti al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio, nonché di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale;

preso atto dei pareri favorevoli del Revisore Unico dei Conti dell’Azienda e del dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale del rendiconto relativo all’esercizio 2019 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2019-2021 dell’ARSAC con deliberazione n. 417 del 1 agosto 2019;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2019 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 10/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'agenzia regionale Calabria per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese (ARSAC)” (Deliberazione di Giunta regionale n. 538 del 7/12/2021) - (Deliberazione consiliare n. 16)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 538 del 7 dicembre 2021, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

premesso che:

-l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

-la legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per lo sviluppo dell'agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell'agricoltura);

-la legge regionale n. 8/2002; -l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria; -il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto

legislativo n.126/2014;

vista la deliberazione n. 133 del 7 novembre 2021 con cui il Direttore Generale dell’ARSAC ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2020 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Revisore unico dell’ARSAC, con verbale n. 10 del 23 novembre 2021, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale,

ha evidenziato l’attendibilità delle risultanze riportate nel conto consuntivo 2020 e il rispetto dei principi contabili;

ha rilevato che l’Azienda ha operato nel rispetto del decreto legislativo n.118/2011 e non sono emerse irregolarità contabili;

al fine di fornire all’Azienda un supporto di collaborazione volto a conseguire efficienza ed economicità della gestione, ha formulato le seguenti considerazioni, proposte e rilievi:

-prestare particolare attenzione alla gestione degli acquedotti, che nell’esercizio 2020 prevedeva entrate per 652.559,80 euro e sono stati incassati 7.957,38 euro, mentre i costi di gestione e dei canoni alla Sorical per l’anno 2020 ammontano a 1.105.449,12 euro;

-alla luce di quanto sopra, ha esortato gli uffici, i responsabili competenti e il Direttore Generale ad attivarsi con la società alla quale è stata affidata la riscossione affinché proceda, nel più breve tempo, al recupero del pregresso con invio anche di atti interruttivi ai fini della prescrizione, invitando altresì il Direttore Generale a cercare con gli enti preposti (Regione e Comuni interessati dalla gestione acquedotti che oggi è in capo all’ARSAC) soluzioni che portano l’ARSAC a dismetterne la gestione, anche perché la gestione di acquedotti non rientra nelle finalità e nei compiti dell’Azienda previsti dalla legge istitutiva;

-un costante monitoraggio del fondo crediti di dubbia esigibilità o del fondo rischi;

-l’Azienda si deve dotare di un’adeguata struttura al fine di avere una situazione patrimoniale e un inventario dei beni mobili e immobili aggiornato;

attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, ha espresso “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020”;

considerato che il dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 529796 del 7 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale),

-ha riscontrato che l’ARSAC ha imputato correttamente le somme impegnate nel 2020 a titolo di contributo ex l.r. 66/2012 che sono state interamente trasferite dal dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione” nel 2020, come evidenziato anche nella relazione generale, tenuto conto del parere favorevole del Revisore unico dell’Azienda;

-ha verificato il rispetto della normativa vigente in tema di spending review ai sensi della legge regionale n. 43/2016, evidenziando che il contenimento della spesa è stato complessivamente garantito;

-ha espresso “parere favorevole al conto consuntivo dell’esercizio 2020”, approvato con deliberazione del Direttore Generale n. 133 del 7 novembre 2021, “anche alla luce della verifica del contenimento della spesa che risulta essere stato complessivamente garantito”;

tenuto conto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 530600 del 7 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale)

ha rilevato che: -sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2019 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2020; -sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-sussiste la quadratura tra il saldo di cassa, pari a 9.327.487,14 euro, riportato nel conto del bilancio 2020 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello stato patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020, pari a 8.009.878,93 euro;

ha raccomandato all’Ente di adottare le iniziative opportune alla cura dei propri crediti, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, anche nell’ipotesi in cui la riscossione sia stata affidata a soggetto esterno;

preso atto dei pareri favorevoli del Revisore Unico dei Conti dell’Azienda e del dipartimento “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale del rendiconto relativo all’esercizio 2020 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

considerato che l’ARSAC fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2020 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 13/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL)” (Deliberazione di Giunta regionale n. 549 del 14/12/2021) (Deliberazione consiliare n. 17)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 549 del 14 dicembre 2021, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Agenzia per la Protezione dell’Ambiente della Calabria. Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

premesso che:

l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

la legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria -A.R.P.A.C.A.L.);

la legge regionale n. 8/2002;

l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

il decreto legislativo n. 118/2011, per come modificato e integrato dal decreto legislativo n.126/2014;

vista la deliberazione n. 418 del 18 novembre 2021 con cui il Direttore generale dell’ARPACAL ha approvato il rendiconto di gestione 2020 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Revisore Unico dell’ARPACAL, con verbale del 18 novembre 2021, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale:

ha evidenziato che:

-l’Agenzia presenta carenza di personale, rilevando l’assenza di un direttore del settore bilancio, del settore patrimonio, e che il numero del personale dipendente, dirigente e non, è circa il 60% di quanto previsto nella pianta organica iniziale;

-dalla suddetta carenza conseguono risultati economici mediocri, soprattutto per le vendite dei servizi dell’Agenzia, pari a circa la metà dell’esercizio 2019;

-il patrimonio immobiliare dell’ente potrebbe essere utilizzato e valorizzato in misura significativamente più produttiva;

-una rilevante entità dei residui attivi e passivi, che manifesta la lentezza operativa dell’Agenzia nella gestione dei servizi e delle risorse disponibili;

ha suggerito e raccomandato:

-di prendere atto delle carenze sopra evidenziate allo scopo di adottare le necessarie contromisure per consentire all’Agenzia di potenziare le proprie funzioni previste per legge;

-di provvedere con opportuna tempestività all’adozione dei regolamenti di contabilità e della gestione del patrimonio; -di procedere con opportuna tempestività al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi; -di reperire le risorse finanziarie adeguate allo sviluppo potenziale dei servizi dell’Agenzia;

ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto dell’ARPACAL per l’esercizio finanziario 2020, ai relativi allegati e al bilancio economico-patrimoniale;

considerato che il dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 534518 del 10 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale), ha “verificato il rispetto delle misure di contenimento della spesa da parte dell’Ente strumentale”, esprimendo “parere favorevole al rendiconto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria per l’esercizio 2020”;

tenuto conto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 534702 del 10 dicembre 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale)

ha rilevato che:

-sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2020, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente valore del conto del tesoriere;

-sussiste la continuità tra i residui finali dell’esercizio 2019 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2020; -sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2020, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato, del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità e del risultato di amministrazione al 31.12.2020, pari a 3.922.254,72 euro;

ha formulato all’Agenzia le seguenti raccomandazioni:

-di prevedere attraverso un’attenta attività di programmazione, con riferimento alle attività che prevedono la realizzazione di progetti di investimento, gli impegni di spesa collegati ai corrispondenti accertamenti di entrata, con imputazione degli stessi agli esercizi in cui è prevista la realizzazione delle varie fasi degli interventi, sulla base di appositi cronoprogrammi, nel rispetto di quanto previsto al punto 5.3., inerente le modalità di registrazione delle spese di investimento, al fine di garantire la corretta applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui al decreto legislativo 23 giugno, n.118;

-con riferimento al probabile credito nei confronti dell'erario (determinato come differenza tra residui attivi pari a 3.444.729,58 euro e i corrispondenti crediti esposti nello Stato patrimoniale pari a 1.993.617,02 euro, al netto del fondo svalutazione crediti di 1.822.695,34 euro), che può essere richiesto a rimborso o utilizzato in compensazione per il versamento di altri tributi, di procedere al relativo accertamento dell'importo vantato o nell'esercizio in cui si richiede il rimborso o nell'esercizio in cui si procede all'incasso dell'importo rimborsato dall'erario;

preso atto dei pareri favorevoli del Revisore Unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio 2020 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL) al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022 dell’ATERP Calabria con deliberazione n. 48 del 14 luglio 2020;

considerato che l’ARPACAL fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2020 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

udito il relatore, Consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2020 dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 16/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all'esercizio finanziario 2020” – (Deliberazione di Giunta n. 550 del 14/12/2021) (Deliberazione consiliare n. 18)

Art. 1 (Approvazione del rendiconto della gestione)

1. Il Rendiconto della gestione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2020, composto dal Conto del bilancio, dal Conto economico e dallo Stato patrimoniale, è approvato con le risultanze esposte negli articoli seguenti.

Art. 2 (Entrate di competenza)

1. Il totale delle entrate accertate nell'esercizio finanziario 2020 per la competenza propria dell'esercizio stesso è stabilito, per come risulta dal Conto del bilancio, in 7.601.417.044,67 euro delle quali:

-riscosse e versate € 6.357.719.415,24

-rimaste da riscuotere e versare € 1.243.697.629,43

2. Il movimento di cassa in entrata (capitoli E0610310201, E0610310401), per operazioni di tesoreria verificatesi nell'esercizio finanziario 2020 è stabilito, per come risulta dal Conto del bilancio, in 936.029.644,65 euro.

Art. 3 (Spese di competenza)

1. Il totale delle spese impegnate nell'esercizio finanziario 2020 per la competenza propria dell'esercizio stesso è stabilito, per come risulta dal Conto di bilancio, in 7.554.131.575,52 euro delle quali:

-pagate € 6.331.963.642,23

-rimaste da pagare € 1.222.167.933,29

2. Il movimento di cassa in uscita (capitoli U0910310201, U0910310401), per operazioni di tesoreria verificatesi nell'esercizio finanziario 2020 è stabilito, per come risulta dal Conto di bilancio, in 1.139.881.766,49 euro.

Art. 4 (Riepilogo entrate e spese di competenza)

1. Il riepilogo generale dei risultati delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 2020 risulta così definito:

ENTRATE

TITOLO 1 -Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa € 4.331.288.922,02

TITOLO 2 -Trasferimenti correnti € 742.278.679,87

TITOLO 3 -Entrate extratributarie € 47.710.555,00

TITOLO 4 -Entrate in conto capitale € 552.596.719,35

TITOLO 5 -Entrate da riduzione di attività finanziarie € 153.520.216,87

TITOLO 6 -Accensione Prestiti € 225.341.086,45

TITOLO 7 -Anticipazioni da Istituto Tesoriere € 0,00

TITOLO 9 -Entrate per conto terzi e partite di giro € 1.548.680.865,11

TOTALE € 7.601.417.044,67

SPESE

TITOLO 1 -Spese correnti € 4.801.116.758,76

TITOLO 2 -Spese in conto capitale € 866.496.629,15

TITOLO 3 -Spese per incremento attività finanziarie € 153.520.216,87

 TITOLO 4 -Rimborso Prestiti € 184.317.105,63

TITOLO 5 -Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere € 0,00

TITOLO 7 -Uscite per conto terzi e partite di giro € 1.548.680.865,11

TOTALE € 7.554.131.575,52

RIEPILOGO

 

ENTRATE € 7.601.417.044,67

SPESE € 7.554.131.575,52

 Saldo della competenza dell'esercizio 2020 € 47.285.469,15.

Art. 5 (Residui attivi provenienti da esercizi precedenti)

1. I residui attivi, provenienti da esercizi precedenti, che alla chiusura dell'esercizio finanziario 2019 ammontavano a 4.630.873.568,69 euro, a seguito dell’attività di gestione effettuata nel corso dell’esercizio 2020, risultano determinati per come di seguito specificato:

-riscossi e versati nell'esercizio 2020 € 1.529.355.504,79

-eliminati per minore accertamento € 547.590.795,35

-riaccertati per maggiore accertamento 0,00

-rimasti da riscuotere € 2.553.927.268,55.

Art. 6 (Residui passivi provenienti da esercizi precedenti)

1. I residui passivi, provenienti da esercizi precedenti, che alla chiusura dell'esercizio finanziario 2019 ammontavano a 3.144.549.841,42 euro, a seguito dell’attività di gestione effettuata nel corso dell’esercizio 2020, risultano determinati per come di seguito specificato:

-liquidati e pagati nell'esercizio 2020 € 1.580.604.847,60

-eliminati per economie € 400.171.473,94

-rimasti da pagare € 1.163.773.519,88.

Art. 7 (Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2020)

1. I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2020 risultano stabiliti dal Conto di bilancio nelle seguenti somme:

-Somme rimaste da riscuotere sulle entrate accertate per la competenza propria dell'esercizio 2020 (articolo 2) € 1.243.697.629,43

-Somme rimaste da riscuotere sui residui degli esercizi precedenti (articolo 5) € 2.553.927.268,55

-Residui attivi al 31 dicembre 2020 € 3.797.624.897,98.

Art. 8 (Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2020)

1. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2020 risultano stabiliti dal Conto di bilancio nelle seguenti somme:

-Somme rimaste da pagare sulle spese impegnate per la competenza propria dell'esercizio 2020 (articolo 3) € 1.222.167.933,29

-Somme rimaste da pagare sui residui degli esercizi precedenti (articolo 6) € 1.163.773.519,88

-Residui passivi al 31 dicembre 2020 € 2.385.941.453,17.

Art. 9 (Situazione di cassa)

1. Il fondo di cassa dell'esercizio finanziario 2020 è determinato in 274.740.650,67 euro per come di seguito specificato:

Fondo cassa al 1 gennaio 2020 € 300.234.220,47

RISCOSSIONI

in conto competenza € 6.357.719.415,24

 in conto residui € 1.529.355.504,79

 TOTALE RISCOSSIONI € 7.887.074.920,03

PAGAMENTI

in conto competenza € 6.331.963.642,23

in conto residui € 1.580.604.847,60

TOTALE PAGAMENTI € 7.912.568.489,83

FONDO DI CASSA AL 31 dicembre 2020 € 274.740.650,67.

Art. 10 (Risultato di amministrazione)

1. Il risultato di amministrazione dell'esercizio finanziario 2020 è pari a 1.240.810.754,84 euro per come di seguito specificato:

Fondo cassa al 31 dicembre 2020 € 274.740.650,67

Residui attivi € 3.797.624.897,98

Residui passivi € 2.385.941.453,17

Fondo pluriennale vincolato di spesa – parte corrente € 74.175.401,55

Fondo pluriennale vincolato di spesa -parte capitale € 371.437.939,09

 

Risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020 € 1.240.810.754,84.

 

2. La determinazione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020, nelle componenti disciplinate dalla legislazione vigente, è indicata nel “Prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione 2020” annesso alla presente legge.

Art. 11 (Conto economico)

1. Il risultato economico dell’esercizio 2020 è stabilito in -97.125.856,52 euro in base alle seguenti risultanze:

Conto economico - Valori al 31 dicembre 2020

a) componenti positivi della gestione € 5.692.804.835,20

b) componenti negativi della gestione € 5.552.136.171,74

Differenza (a-b) € 140.668.663,46

c.1) Proventi finanziari € 2.342.210,52

c.2) Oneri finanziari € 53.977.274,06

Totale proventi e oneri finanziari (c) € -51.635.063,54

d.1) Rivalutazioni € 827.432,09

d.2) Svalutazioni € -1.219.744,39

Totale rettifiche (d) € -392.312,30

e.1) Proventi straordinari € 437.000.528,69

e.2) Oneri straordinari € 615.348.763,60

Totale proventi e oneri straordinari (e) € -178.348.234,91

Risultato prima delle imposte (a-b+c+d+e) € -89.706.947,29

Imposte € 7.418.909,24

 Risultato dell'esercizio € -97.125.856,53.

Art. 12 (Stato patrimoniale)

1. La situazione patrimoniale attiva al 31 dicembre 2020 è stabilita in 7.138.147.156,03 euro, in base alle seguenti risultanze:

Stato patrimoniale – attivo Valori al 31 dicembre 2020

a) Crediti vs stato e altre amm.ni pubbliche per la partecipazione del fondo di dotazione € 0,00

b) Immobilizzazioni € 3.418.314.647,81

c) Attivo circolante € 3.719.808.461,97

d) Ratei e risconti € 24.046,25

Totale dell'attivo (a+b+c+d) € 7.138.147.156,03.

2. La situazione patrimoniale passiva al 31 dicembre 2020 è stabilita in 7.138.147.156,03 euro, in base alle seguenti risultanze:

Stato patrimoniale – passivo-  Valori al 31 dicembre 2020

a) Patrimonio netto € 2.410.218.513,41

b) Fondi per rischi ed oneri € 161.523.337,27

c) Trattamento di fine rapporto € 0,00

d) Debiti € 4.039.309.195,14

e) Ratei e risconti e contributi agli investimenti € 527.096.110,21

Totale passivo (a+b+c+d) € 7.138.147.156,03.

3. Il valore dei Conti d’Ordine al 31 dicembre 2020 ammonta a 921.900.140,39 euro, in base alle seguenti risultanze:

Conti d’Ordine - Valori al 31 dicembre 2020

1) Impegni su esercizi futuri € 907.332.014,14

2) beni di terzi in uso € 0,00

3) beni dati in uso a terzi € 0,00

4) garanzie prestate a amministrazioni pubbliche € 0,00

5) garanzie prestate a imprese controllate € 0,00

6) garanzie prestate a imprese partecipate € 0,00

7) garanzie prestate ad altre imprese € 14.568.126,25

Totale Conti d’Ordine € 921.900.140,39.

Art. 13 (Rendiconto consolidato Giunta -Consiglio regionale)

1. Ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera b), e dell’articolo 63, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), vengono approvati i contenuti di dettaglio del “Rendiconto consolidato Giunta -Consiglio 2020”, come da allegato al Rendiconto generale della Regione Calabria per l’anno 2020.

Art. 14 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 17/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020 - Variazione al bilancio di previsione 2021-2023” – (Deliberazione di Giunta regionale n. 552 del 14/12/2021) (Deliberazione consiliare n. 19)

Art. 1 (Modifiche conseguenti al Giudizio di parificazione del Rendiconto per l’esercizio finanziario 2020)

1. A seguito del Giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020, delle modifiche apportate allo stesso e della conseguente riapprovazione del Rendiconto generale dell’anno 2020 e in ossequio all’articolo 50, comma 3-bis, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi):

a) i residui attivi iniziali, riportati nello stato di previsione dell’entrata del bilancio per l’esercizio finanziario 2021-2023, assestato a seguito della legge regionale 30 novembre 2021, n. 29 (Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2021-2023), sono ridotti di 48.587.381,05 euro per come rappresentato nel Prospetto 1 (Variazione dei residui iniziali Parte Entrata) allegato alla presente legge;

b) in conseguenza delle variazioni indicate alla lettera a), i residui attivi totali al 1 gennaio 2021 sono rideterminati in 3.797.624.897,98 euro;

c) il saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2020 è rideterminato in 1.240.810.754,84 euro, per come indicato nel Prospetto 2 (Risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020), lettera a), allegato alla presente legge;

d) le quote accantonate del risultato di amministrazione sono ridotte di 24.837.935,91 euro e sono rideterminate in 802.372.520,84 euro, per come indicato nel Prospetto 3 (Elenco analitico delle quote accantonate del risultato di amministrazione) allegato alla presente legge;

e) in conseguenza della variazione indicata alla lettera d), le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione sono pari a 1.345.660.046,58 euro.

Art. 2 (Variazioni al bilancio 2021-2023)

1. Al fine di tener conto delle variazioni indicate all’articolo 1, comma 1, lettera a), nello stato di previsione di cassa della parte entrata sono introdotte le variazioni di cui alla allegata Tabella A (Variazioni alle previsioni di entrata).

2. Al fine di ripianare il maggior disavanzo di amministrazione determinato a seguito del Giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020, nello stato di previsione di competenza e di cassa della parte spesa del bilancio 2021-2023 sono introdotte le variazioni di cui alla allegata Tabella B (Variazioni alle previsioni di spesa).

3. A seguito delle variazioni indicate ai commi 1 e 2, sono modificati gli allegati al bilancio 2021-2023, per come compiegati alla presente legge.

Art. 3 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria delle disposizioni contenute nella presente legge si provvede con le minori spese indicate nella Tabella B (Variazioni alle previsioni di spesa) allegata alla presente legge.

2. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al documento tecnico e al bilancio finanziario gestionale 2021-2023, ai sensi dell’articolo 51 del d.lgs. 118/2011.

Art. 4 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 12/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria - articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” – (Deliberazione di Giunta regionale n. 551 del 14/12/2021) (Deliberazione consiliare n. 20)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 551 del 14 dicembre 2021 “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria -art. 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – Proposta di deliberazione consiliare”;

visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), e in particolare l’articolo 68, che disciplina la redazione, il contenuto e l’approvazione del bilancio consolidato da parte della Regione, e l’allegato 4/4 al d.lgs. n.118/2011 recante il “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”;

rilevato che, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’articolo 11quater del D.L. 52/2021 ha posticipato il termine per l’approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2020 al 30 novembre 2021;

tenuto conto che:

-a seguito del giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2020 da parte della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti nell’Adunanza del 10 dicembre 2021, con deliberazione del Consiglio regionale n. 18 del 23 dicembre 2021 sono stati approvati il Rendiconto generale e il Rendiconto consolidato della Regione Calabria per l’esercizio 2020;

-con deliberazione consiliare n. 131 del 25 giugno 2021 è stato approvato il rendiconto del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio finanziario 2020;

-con deliberazione consiliare n. 146 del 10 agosto 2021 il Consiglio regionale ha aggiornato il “Gruppo amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria” ed ha approvato il bilancio consolidato del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2020”;

considerato che, al fine di consentire la predisposizione del bilancio consolidato, ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs.118/2011: -con deliberazione di Giunta regionale n. 490 del 22 dicembre 2020 è stato aggiornato l'elenco dei soggetti componenti il Gruppo Amministrazione Pubblica;

-con deliberazione di Giunta regionale n. 507 del 30 dicembre 2020, alla luce della composizione del Gruppo Amministrazione Pubblica determinato con la suddetta deliberazione, è stato aggiornato l'elenco dei componenti del Gruppo Regione Calabria;

tenuto conto che:

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 12 del 23 dicembre 2021 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2020 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 13 del 23 dicembre 2021 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2020 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 14 del 23 dicembre 2021 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2020 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 16 del 23 dicembre 2021 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2020 dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 17 del 23 dicembre 2021 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2020 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL);

preso atto che, come precisato nella deliberazione di Giunta regionale n.551 del 14 dicembre 2021,

-l’Istituto regionale per la Comunità Grecanica di Calabria, l’Istituto regionale per la Comunità Arbereshe di Calabria e l’Istituto regionale per la Comunità Occitana, in attesa della effettiva operatività delle fondazioni derivanti dalla loro trasformazione come disciplinato dall’articolo 24 della legge regionale n.15/2008, nel corso del 2020 risultano inattivi e non vi sono rendiconti 2020 ad essi riferibili, per come comunicato dal dipartimento regionale “Istruzione e Attività culturali”, che esercita la vigilanza sugli enti sopra citati;

-ad oggi non è stato possibile procedere all’approvazione dei rendiconti 2020 relativi all’Azienda Calabria Verde e all’Azienda Calabria Lavoro, ma tali enti hanno comunque trasmesso alla Giunta regionale le risultanze contabili dei rispettivi preconsuntivi dell’esercizio 2020, i cui dati sono necessari ai fini del consolidamento;

-nonostante i numerosi solleciti del dipartimento regionale “Economia e Finanze” sia nei confronti dei diversi dipartimenti vigilanti che degli enti strumentali, non è stato possibile approvare in Consiglio regionale i consuntivi degli enti strumentali regionali nei termini previsti dalla legge regionale n.8/2002 a causa della ritardata approvazione di tali documenti da parte degli enti stessi e della conseguente non tempestiva trasmissione da parte dei dipartimenti vigilanti dei rendiconti dell’esercizio finanziario 2020, per come previsto dall’iter della legge di contabilità regionale;

precisato che le Società facenti parte del Gruppo Regione Calabria e le Fondazioni regionali appartenenti al Gruppo Consolidato della Regione Calabria hanno approvato i rispettivi bilanci di esercizio 2020;

rilevato che:

-ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs.118/2011, “i bilanci di esercizio e la documentazione integrativa sono trasmessi alla capogruppo entro 10 giorni dall'approvazione dei bilanci e, in ogni caso, entro il 20 luglio dell'anno successivo a quello di riferimento. I bilanci consolidati delle sub-holding sono trasmessi entro il 20 luglio dell'anno successivo a quello di riferimento. L'osservanza di tali termini è particolarmente importante, in considerazione dei tempi tecnici necessari per l'effettuazione delle operazioni di consolidamento, per permettere il rispetto dei tempi previsti per il controllo e l'approvazione del bilancio consolidato. Se alle scadenze previste i bilanci dei componenti del gruppo non sono ancora stati approvati, è trasmesso il pre-consuntivo o il bilancio predisposto ai fini dell'approvazione”;

-è possibile redigere il bilancio consolidato della Regione Calabria dell'anno 2020;

visti il Bilancio consolidato della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2020 (Allegato 1), corredato dalla “Relazione e Nota integrativa” (Allegato 2), acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

preso atto che, con verbale n. 74 del 20 dicembre 2021, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, il Collegio dei revisori dei conti della Regione Calabria ha approvato la relazione sul bilancio consolidato 2020 della Regione Calabria (parere n. 31/2021), esprimendo “giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2020 del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Calabria”;

udito il Vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppina Princi, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate,

-di approvare il bilancio consolidato dell'anno 2020 della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 8/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2022” – (Deliberazione di Giunta regionale n. 536 del 7/12/2021) (Deliberazione consiliare n. 21)

Art. 1 (Fondi speciali per le leggi)

1. Gli importi da iscrivere per il triennio 2022-2024, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, enti locali e dei loro organismi), nel Fondo speciale di parte corrente destinato al finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso dell’anno 2022 (Missione U 20.03), è pari a 1.697.400,00 euro, di cui 565.800,00 euro per l’esercizio finanziario 2022, come indicato nella Tabella A allegata alla presente legge.

2. Gli importi da iscrivere per il triennio 2022-2024, ai sensi del d.lgs. 118/2011, nel Fondo speciale destinato alle spese in conto capitale per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso dell’anno 2022 (Missione U 20.03), è pari a 300.000,00 euro, di cui 100.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2022, come indicato nella Tabella B allegata alla presente legge

Art. 2 (Rifinanziamento leggi regionali)

1. Ai sensi dell’Allegato n. 4/1, paragrafo 7, lettera b), del d.lgs. 118/2011, il rifinanziamento degli stanziamenti previsti dalle leggi regionali di spesa è determinato per gli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024 rispettivamente in 301.341.346,24 euro, 299.428.151,00 euro e 297.428.151,00 euro, come indicato nella Tabella C allegata alla presente legge.

Art. 3 (Nuove autorizzazioni di spesa)

1. Al fine di garantire il cofinanziamento, a carico del bilancio regionale, del Programma per la riqualificazione e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione, è autorizzata nel biennio 2022-2023 la spesa di 600.000,00 euro, di cui 394.221,24 euro per l’esercizio finanziario 2022 e 205.778,76 euro per l’esercizio finanziario 2023, con allocazione alla Missione 13, Programma 05 (U.13.05) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2022-2024.

Art. 4 (Norma finanziaria)

1. Alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si fa fronte, ai sensi del d.lgs. 118/2011, con le risorse autonome in libera disponibilità evidenziate nella parte entrata del bilancio 2022-2024.

2. Le Tabelle A, B e C, allegate alla presente legge, indicano, in maniera analitica, la nuova spesa autorizzata con riferimento alle leggi organiche, ai Programmi e ai capitoli della spesa.

Art. 5 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 9/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2022-2024” (Deliberazione di Giunta regionale n. 535 del 7/12/2021) (Deliberazione consiliare n. 22)

Articolo 1 (Bilancio di competenza – Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

1. Lo stato di previsione di competenza delle tipologie dell'entrata della Regione per il triennio 2022-2024, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge è approvato in 6.812.487.643,93 euro per l’anno 2022 e in 5.524.389.378,74 euro e 5.311.182.254,91 euro rispettivamente per gli anni 2023 e 2024 (Tabella A).

2. Lo stato di previsione delle contabilità speciali dell'entrata per il triennio 2022-2024 è approvato in 1.610.587.719,73 euro per l’anno 2022 e in 1.610.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2023 e 2024 (Tabella A -riga entrate per conto terzi).

3. È autorizzato l'accertamento delle entrate per il triennio 2022-2024.

4. Lo stato di previsione di competenza dei programmi della spesa della Regione per il triennio 2022-2024, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge, è approvato in 6.812.487.643,93 euro per l’anno 2022 e in 5.524.389.378,74 euro e in 5.311.182.254,91 euro rispettivamente per gli anni 2023 e 2024 (Tabella B).

5. Lo stato di previsione delle contabilità speciali della spesa per il triennio 2022-2024 è approvato in 1.610.587.719,73 euro per l’anno 2022 e in 1.610.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2023 e 2024 (Tabella B -riga uscite per conto terzi).

6. È autorizzata l’assunzione di impegni entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione della spesa di cui ai commi 4 e 5.

Articolo 2 (Bilancio di cassa -Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

1. È approvato in 12.649.044.888,77 euro lo stato di previsione di cassa delle tipologie dell'entrata della Regione per l'anno finanziario 2022, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella A).

2. È approvato in 1.725.619.167,29 euro lo stato di previsione di cassa del totale delle contabilità speciali dell’entrata della Regione per l’anno finanziario 2022, annesso alla presente legge (Tabella A -riga entrate per conto terzi).

3. Sono autorizzate le riscossioni e il versamento dei tributi e delle entrate per l'anno 2022.

4. È approvato in 11.473.355.880,13 euro lo stato di previsione di cassa dei programmi della spesa della Regione per l'anno finanziario 2022, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella B).

5. È approvato in 1.964.092.400,56 euro lo stato di previsione di cassa del totale delle contabilità speciali della spesa della Regione per l’anno finanziario 2022, annesso alla presente legge (Tabella B -riga uscite per conto terzi).

6. È autorizzato il pagamento delle spese entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione di cui ai commi 4 e 5.

Articolo 3 (Residui attivi e passivi presunti)

1. È approvato in 5.743.554.800,03 euro il totale dei residui attivi presunti delle tipologie al 1° gennaio 2022, al netto delle contabilità speciali, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella A).

2. È approvato in 115.031.447,56 euro il totale dei residui attivi presunti delle contabilità speciali al 1° gennaio 2022, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella A).

3. È approvato in 4.263.507.430,39 euro il totale dei residui passivi presunti dei programmi al 1° gennaio 2022, al netto delle contabilità speciali, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella B).

4. È approvato in 353.504.680,83 euro il totale dei residui passivi presunti delle contabilità speciali al 1° gennaio 2022, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella B).

Articolo 4 (Entrate derivanti dalla contrazione di mutui)

1. Per come già autorizzato con l’articolo 6, comma 2, della legge regionale 30 dicembre 2015, n. 32 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2016 – 2018), le entrate derivanti dalla contrazione di mutui con oneri a carico del bilancio regionale, per la copertura della quota regionale di cofinanziamento dei Programmi operativi per la Calabria 2014-2020, inerenti al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), sono determinate per l’annualità 2022 in 40.426.824,99 euro e per l’annualità 2023 in 18.571.428,57 euro.

2. Per come già autorizzato con l’articolo 3, comma 4, della legge regionale 21 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità regionale 2019), le entrate derivanti dalla contrazione dei mutui con oneri a carico del bilancio regionale, per la copertura degli investimenti da realizzarsi ai sensi dell’accordo Stato-Regioni in materia di concorso regionale alla finanza pubblica sottoscritto in data 15 ottobre 2018, sono determinate in 46.082.241,11 euro per l’annualità 2022 e in 20.862.127,74 euro per l’annualità 2023.

3. Gli oneri di ammortamento dei mutui di cui ai commi 1 e 2 trovano copertura nello stanziamento dei Programmi U.50.01 e U.50.02 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2022-2024. Per gli anni successivi le rate di ammortamento trovano copertura nei relativi bilanci.

Articolo 5 (Fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine)

1. Il fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine è iscritto nello stato di previsione della spesa al Programma U.20.01, ed è determinato in 12.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2022, 2023 e 2024.

2. Sono considerate obbligatorie e d’ordine le spese specificate nell’elenco allegato al documento tecnico che accompagna il bilancio di previsione annuale.

Articolo 6 (Fondo di riserva per le spese impreviste)

1. Il fondo di riserva per le spese impreviste, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è iscritto nello stato di previsione della spesa del Programma U.20.01 ed è determinato per l’esercizio finanziario 2022 in 500.000,00 euro.

Articolo 7 (Fondo di riserva di cassa)

1. Il fondo di riserva di cassa è iscritto nello stato di previsione della spesa al Programma U.20.01 ed è determinato per l’esercizio finanziario 2022 in 700.000.000,00 euro, di cui 300.000.000,00 euro allocati al Titolo I “Spese correnti” e 400.000.000,00 euro allocati al Titolo II “Spese in conto capitale”.

Articolo 8 (Quadro generale riassuntivo)

1. È approvato il quadro generale riassuntivo dell'entrata e della spesa del bilancio di competenza e di cassa della Regione, annesso alla presente legge, ai sensi dell’articolo 11 del d.lgs. 118/2011.

Articolo 9 (Classificazione dell’entrata e della spesa)

1. Le entrate della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall'articolo 15 del d.lgs. 118/2011. I Titoli e le Tipologie delle entrate sono approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella A).

2. Le spese della Regione sono classificate secondo quanto previsto dagli articoli 12, 13 e 14 del d.lgs. 118/2011. Le Missioni e i Programmi sono approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella B).

Articolo 10 (Autorizzazione alle variazioni al bilancio)

1. Le variazioni sono effettuate ai sensi degli articoli 48 e 51 del d.lgs.118/2011.

Articolo 11 (Allegati del bilancio)

1. Sono approvati gli allegati al bilancio di previsione 2022-2024, per come previsti dall’articolo 11 del d.lgs. 118/2011.

Articolo 12 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 10/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Raso, recante: “Proroga del termine di adeguamento. Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della I.r. 15/2013” (Deliberazione consiliare n. 23)

Art. 1 (Modifica al comma 1 articolo 23 I.r. 15/2013)

1. Al comma 1 dell'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia), le parole "entro il 30 giugno 2021" sono sostituite dalle seguenti: "entro il 30 giugno 2022".

Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 14/12^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Proroga dell'entrata in vigore del livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale” (Deliberazione consiliare n. 24)

Art. 1 (Modifiche alla l.r. 35/2015)

1. All'articolo 23 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto pubblico locale) è aggiunto il seguente comma:

“10 bis. La Giunta regionale stabilisce le modalità per la progressiva e graduale applicazione delle regole previste dal livello dei servizi minimi approvato dal Consiglio regionale con deliberazione numero 347 del 16 novembre 2018, la cui entrata in vigore era prevista nel periodo compreso fra 1° gennaio 2020 e 31 dicembre 2021. In assenza di tale provvedimento, il livello dei servizi minimi entra in vigore dopo dodici mesi dal termine dello stato di emergenza dichiarato con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020.”.

Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 15/12^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Proroga di un anno la scadenza del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) 2019/2021” (Deliberazione consiliare n. 25)

Art. 1 (Proroga della scadenza del PRSTS 2019/2021)

1. Dopo il comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale 5 aprile 2008, n. 8 (Riordino dell’organizzazione turistica regionale) è aggiunto il seguente:

“2-bis. E’ prorogata di un anno la scadenza del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) 2019/2021; è rinviata, pertanto, di un anno la redazione e l'approvazione del nuovo Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) 2022/2024, fermo restando l’invarianza dei criteri, dei parametri e delle indicazioni generali contenute nel Piano stesso; ai sensi dell'articolo 4, la fase attuativa per l’anno 2022 è demandata alla successiva approvazione del Piano Esecutivo Annuale d'Immagine e Promozione Turistica 2022".

Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione Calabria.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 18/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Caputo, recante: “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termini” (Deliberazione consiliare n. 26)

Art. 1 (Modifica dell’articolo 27, comma 1, l.r. 21 agosto 2007, n. 18)

1. Alla fine del comma 1 dell'articolo 27 della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici), le parole: “31 dicembre 2021” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2022".

Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 13/12^ di iniziativa dei consiglieri Arruzzolo, Cirillo, Comito, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (Storicizzazione risorse del precariato storico)” (Deliberazione consiliare n. 27)

Art. 1 (Modifiche all’articolo 1 della l.r. 29/2019)

1. L'articolo 1 della legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (Storicizzazione risorse del precariato storico) è così modificato:

a) nella lettera a) del comma 2, le parole “per i primi tre anni del rapporto” sono sostituite dalle seguenti: “fino al collocamento in quiescenza”;

b) dopo il comma 3 sono aggiunti i seguenti:

“3-bis. Ai fini del comma 3, per ciascuno dei lavoratori di cui all'articolo 2 della legge regionale 13 giugno 2008, n. 15 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2008), per i quali gli Enti locali utilizzatori provvedano alla stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato, la Regione eroga un contributo fisso annuo dell'importo di 11.157,24 euro, fino al loro collocamento in quiescenza.

3-ter. Sempre ai medesimi fini del comma 3, l'Azienda Calabria Lavoro è autorizzata a procedere alla stabilizzazione dei lavoratori di cui all'articolo 2 della l.r. n. 15/2008, attualmente contrattualizzati a tempo determinato, riconoscendo un contributo fisso annuo dell'importo di 13.138,18 euro, per ciascuno dei predetti lavoratori assunti a tempo indeterminato, fino al loro collocamento in quiescenza.”.

Art. 2 (Introduzione dell’articolo 1-bis della l.r. 29/2019)

1. Dopo l’articolo 1 della l.r. 29/2019 è inserito il seguente: “Art. 1-bis (Modalità attuative)

1. Ai fini di quanto previsto dall’articolo 1, il dipartimento competente è autorizzato ad adottare i provvedimenti necessari a garantire la prosecuzione delle attività prestate dai lavoratori interessati dalla presente legge.”.

Art. 3 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano maggiori oneri a carico del bilancio regionale, trovando copertura nei limiti degli stanziamenti già previsti nel bilancio 2021-2023.

Art. 4 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 19/12^ di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Autorizzazione all'acquisizione di azioni di SACAL S.p.A. da parte della società Fincalabra S.p.A. Modifiche all'articolo 3 della l.r. 9/2007” (Deliberazione consiliare n. 28)

Art. 1 (Autorizzazione all’acquisizione di azioni di SACAL S.p.A.)

1. Considerata la rilevanza strategica per la Regione Calabria del servizio di interesse generale erogato dalla Società aeroportuale calabrese S.p.A. (SACAL S.p.A.), gestore degli aeroporti calabresi, Fincalabra S.p.A., società in house providing della Regione Calabria, è autorizzata ad acquisire, nei limiti delle risorse disponibili, le azioni della predetta SACAL S.p.A. detenute dai soci privati.

Art. 2 (Ambito di applicazione)

1. L’articolo 1 detta disposizioni a carattere speciale, anche in deroga a leggi regionali con essa incompatibili.

Art. 3 (Modifiche all’articolo 3 della legge regionale 11 maggio 2007, n. 9)

1. L’articolo 3 della legge regionale 11 maggio 2007, n. 9 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2007) è così modificato:

a) dopo il comma 3 inserito il seguente: “3-bis. La società di cui al comma 1 assicura, altresì, il rafforzamento della capacità istituzionale degli Enti locali attraverso il supporto operativo nella programmazione e progettazione tecnica ed economico-finanziaria per l’attuazione di programmi volti allo sviluppo dei territori.”;

b) il comma 5 è sostituito dal seguente: “5. Fincalabra S.p.A., nelle materie di competenza regionale, può assumere partecipazioni finanziarie e strumentali di carattere strategico nell’ambito di servizi di interesse generale finalizzati allo sviluppo socio economico del territorio.”;

c) al comma 5-bis, le parole “lettera b),” sono soppresse;

d) i commi 5-ter, 5-quater e 5-quinques sono abrogati.

Art. 4 (Modifiche statutarie)

1. Entro sessanta giorni dall’approvazione della presente legge, Fincalabra S.p.A. adegua il proprio statuto alle presenti disposizioni.

Art. 5 (Norma finanziaria)

1. Per far fronte agli oneri finanziari di cui all’articolo 1, Fincalabra S.p.A. è autorizzata a provvedere, senza necessità di ulteriori provvedimenti, con le risorse del “Fondo Exit Strategy Fuif”, dalla stessa gestito e finalizzato a sostenere strategie di sviluppo e di investimento di imprese a capitale misto pubblico e privato che operano nei settori strategici della Regione Calabria.

2. Dall’attuazione della presente legge non derivano, pertanto, nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 6 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 20/12^ di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Modifiche all'articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79)” (Deliberazione consiliare n. 29)

Art. 1 (Modifica dell’articolo 26 della l.r. 5/2021)

1. Il primo periodo del comma 1 dell’articolo 26 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79) è sostituito dal seguente: “Con legge regionale di bilancio è riservata annualmente una quota non inferiore al 30 per cento degli introiti derivanti dal canone delle concessioni disciplinate con la presente legge.”.

Art. 2 (Clausola di invarianza degli oneri finanziari)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 6/12^ di iniziativa del consigliere Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118” (Deliberazione consiliare n. 30)

Art. 1 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da acquisti di servizi senza il preventivo impegno di spesa, per la somma complessiva di 4.520,93 euro, per come dettagliato nella Tabella 1 allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 2 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 1 si provvede, per l’importo di 4.520,93 euro, con le risorse disponibili nel bilancio 2021-2023 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2021, allocate alla Missione 1 “Servizi Istituzionali generali e di gestione”, Programma 03 “Gestione Economica, Finanziaria, Programmazione e Provveditorato”, Titolo 1 “Spese Correnti” dello stato di previsione della spesa.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 7/12^ di iniziativa del consigliere Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante da sentenza esecutiva di condanna, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118” (Deliberazione consiliare n. 31)

Art. 1 (Riconoscimento di un debito fuori bilancio derivante dalla sentenza esecutiva)

1. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabilità e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante dalla sentenza esecutiva di condanna numero 2172/2020 emessa dal Consiglio di Stato, per la somma complessiva di 2.918,24 euro.

Art. 2 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di cui all’articolo 1 si provvede con le risorse disponibili nel bilancio 2021-2023 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2021, allocate alla Missione 1 “Servizi Istituzionali generali e di gestione”, Programma 11 “Altri Servizi Generali”, Titolo 1 “Spese Correnti” dello stato di previsione della spesa.

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 2/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” - Deliberazione di Giunta regionale n. 501 del 22/11/2021 - (Deliberazione consiliare n. 32)

Art. 1 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa per la somma di 4.866,58 euro, per come dettagliato nella Tabella 1 allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 2 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 1 si provvede, per l’importo di 4.866,58 euro, con le risorse disponibili nel bilancio 2021 – 2023, allocate alla Missione U.20 “Fondi e Accantonamenti”, Programma 03 “Altri fondi” (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2021-2023.

2. La Giunta regionale, per la copertura dei debiti fuori bilancio di cui al comma 1, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2021-2023, approvato con legge regionale 30 dicembre 2020, n. 35 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023).

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria. 

(Allegati)

Proposta di legge n. 3/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” (Deliberazione di Giunta regionale n. 502 del 22/11/2021) (Deliberazione consiliare n. 33)

Art. 1 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa per la somma di 166.203,78 euro, per come dettagliato nella Tabella 1 allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 2 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 1 si provvede, per l’importo di 166.203,78 euro con le risorse allocate alla Missione U.20 “Fondi e Accantonamenti”, Programma 03 “Altri fondi” (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2021-2023.

2. La Giunta regionale, per la copertura dei debiti fuori bilancio di cui al comma 1, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2021-2023, approvato con legge regionale 30 dicembre 2020, n. 35 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023).

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Ordine del giorno n. 1/12^ di iniziativa del consigliere Mammoliti, recante: “Sui lavoratori precari”

Il Consiglio regionale,

premesso che:

- sul territorio della Regione Calabria la mancanza di lavoro è un problema storico.

- Che l'assenza di lavoro e anche il lavoro precario molto diffuso rendono conseguentemente incerte la vita e la dignità delle persone e delle loro famiglie.

- Che pur condividendo ogni utile provvedimento atto a dare stabilità con regole il contrattualizzarsi del rapporto di lavoro.

- Che il lavoro è principio fondante della nostra Carta Costituzionale richiamato a partire dall'1 per continuare con gli Artt. 4, 35, 36, 37, 38.

- Che è stata approvata in Consiglio regionale la Proposta di Legge n. 13/12" di iniziativa dei Consiglieri regionali Comito, Arruzzolo e Cirillo recante: "Modifiche e integrazioni alla Legge regionale 25 Giugno2019 n. 29 Storicizzazione risorse del precariato storico" diretta a stabilizzare alcuni rapporti di lavoro.

- Che tuttavia tale proposta, seppure pregevole avendo l'obbiettivo di rendere stabili rapporti di lavoro precari, lascia fuori dalla stabilizzazione molte fasce di lavoratori, da anni senza contratto stabile.

- Che il Presidente Occhiuto, nelle linee di programma di Governo ha espresso la volontà di voler assorbire gli attuali bacini di precariato.

Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale

impegna

il Presidente della Giunta regionale e la Giunta ad avviare nel più breve tempo possibile una azione di ricognizione , con il necessario coinvolgimento delle OO.SS., diretto ad avere nel termine di 90 gg dall'approvazione del presente OdG un quadro chiaro sull'insieme dei lavoratori precari esistenti nella Regione Calabria, elaborando contestualmente un adeguato Piano Straordinario del Lavoro attraverso l'utilizzo degli strumenti e delle risorse disponibili, al fine di assorbire gli attuali bacini di precariato e attuare coerenti politiche attive del lavoro anche nei confronti degli inoccupati.

Proposta di provvedimento amministrativo n. 14/12^ di iniziativa d’ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della prima Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 34)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Prima Commissione permanente “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Prima Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 29; -hanno riportato voti: Consigliere De Francesco voti 18, Consigliere Alecci voti 8, schede bianche 2, schede nulle 1;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Prima Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Presidente della Prima Commissione consiliare permanente “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale” il Consigliere De Francesco e Vicepresidente il Consigliere Alecci, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 15/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Prima Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 35)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Prima Commissione permanente “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Prima Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Fedele voti 20, schede bianche 10;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Prima Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Prima Commissione consiliare permanente “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale” il Consigliere Fedele, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 16/12^ di iniziativa d’ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della seconda Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 36)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Seconda Commissione permanente “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Seconda Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Montuoro voti 20, Consigliere Mammoliti voti 8, schede bianche 2;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Seconda Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Presidente della Seconda Commissione consiliare permanente “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero” il Consigliere Montuoro e Vicepresidente il Consigliere Mammoliti, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 17/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Seconda Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 37)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Seconda Commissione permanente “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Seconda Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere De Nisi voti 20, Consigliere Bruni voti 1, schede bianche 9;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Seconda Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Seconda Commissione consiliare permanente “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero” il Consigliere De Nisi, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 18/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Terza Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 38)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Terza Commissione permanente “Sanità, attività sociali, culturali e formative”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Terza Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Comito voti 21, Consigliere Bruni voti 7, schede bianche 2;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Terza Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Presidente della Terza Commissione consiliare permanente “Sanità, attività sociali, culturali e formative” il consigliere Comito e Vicepresidente il Consigliere Bruni, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 19/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Terza Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 39)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Terza Commissione permanente “Sanità, attività sociali, culturali e formative”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Terza Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 29; -hanno riportato voti: Consigliere Loizzo voti 16, schede bianche 10, schede nulle 3;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Terza Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Terza Commissione consiliare permanente “Sanità, attività sociali, culturali e formative” il Consigliere Loizzo, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 20/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quarta Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 40)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Quarta Commissione permanente “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quarta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Raso voti 20, Consigliere Bevacqua voti 8, schede bianche 2;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quarta Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Presidente della Quarta Commissione consiliare permanente “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” il Consigliere Raso e Vicepresidente il Consigliere Bevacqua, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 21/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Quarta Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 41)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Quarta Commissione permanente “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Quarta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Straface voti 18, schede bianche 10, schede nulle 2;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Quarta Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Quarta Commissione consiliare permanente “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” il Consigliere Straface, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 22/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quinta Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 42)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Quinta Commissione permanente “Riforme”;

-l’articolo 28 bis del Regolamento interno stabilisce le funzioni della Commissione Riforme; -l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quinta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Mattiani voti 20, Consigliere Iacucci voti 8, schede bianche 2;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Quinta Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Presidente della Quinta Commissione consiliare permanente “Riforme” il Consigliere Mattiani e Vicepresidente il Consigliere Iacucci, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 23/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Quinta Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 43)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Quinta Commissione permanente “Riforme”;

-l’articolo 28 bis del Regolamento interno stabilisce le funzioni della Commissione Riforme; -l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Quinta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Crinò voti 20, Consigliere Tavernise voti 1, schede bianche 9;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Quinta Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Quinta Commissione consiliare permanente “Riforme” il Consigliere Crinò, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 24/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Sesta Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 44)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Sesta Commissione permanente “Agricoltura e foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse naturali, sport e politiche giovanili”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Sesta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Gentile voti 20, Consigliere Tavernise voti 8, schede bianche 2;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Sesta Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Presidente della Sesta Commissione consiliare permanente “Agricoltura e foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse naturali, sport e politiche giovanili” il Consigliere Gentile e Vicepresidente il Consigliere Tavernise, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 25/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Sesta Commissione consiliare permanente” (Deliberazione consiliare n. 45)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

premesso che:

-l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 28, comma 1, lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione consiliare n. 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Sesta Commissione permanente “Agricoltura e foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse naturali, sport e politiche giovanili”;

-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Sesta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Graziano voti 19, schede bianche 10, schede nulle 1;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Sesta Commissione consiliare permanente;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Sesta Commissione consiliare permanente “Agricoltura e foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse naturali, sport e politiche giovanili” il Consigliere Graziano, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 26/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa” (Deliberazione consiliare n. 46)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-l’articolo 32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1 dell'articolo 29;

-il comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica deliberazione consiliare;

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

tenuto conto che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti; -l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 33 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto nella legge regionale 27 dicembre 2002, n. 50 per quanto attiene alle competenze e alle modalità di esercizio delle relative funzioni;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 30; -hanno riportato voti: Consigliere Gelardi voti 20, Consigliere Bruni voti 7, Afflitto voti 1, schede bianche 2;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa;

delibera

di eleggere Presidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa il Consigliere Gelardi e Vicepresidente il Consigliere Bruni, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 27/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa” (Deliberazione consiliare n. 47)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-l’articolo 32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1 dell'articolo 29;

-il comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica deliberazione consiliare;

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

tenuto conto che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti; -l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 33 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto nella legge regionale 27 dicembre 2002, n. 50 per quanto attiene alle competenze e alle modalità di esercizio delle relative funzioni;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 29; -hanno riportato voti: Consigliere Montuoro voti 18, schede bianche 10, schede nulle 1;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa il Consigliere Montuoro, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 28/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza” (Deliberazione consiliare n. 48)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-l’articolo 32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1 dell'articolo 29;

-il comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica deliberazione consiliare;

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

tenuto conto che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti; -l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 34 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione speciale di vigilanza, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto al comma 3 del medesimo articolo per quanto attiene alle competenze e alle modalità di esercizio delle relative funzioni;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, commi 2 e 3 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono, contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente, risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 27; -hanno riportato voti: Consigliere Afflitto voti 8, Consigliere Lo Schiavo voti 5, schede bianche 14;

considerato che ai sensi dell’articolo 30, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza;

delibera

di eleggere Presidente della Commissione speciale di vigilanza il consigliere Afflitto e Vicepresidente il Consigliere Lo Schiavo, che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 29/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza” (Deliberazione consiliare n. 49)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-l’articolo 32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1 dell'articolo 29;

-il comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica deliberazione consiliare;

visti gli articoli da 28 a 31 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari permanenti;

tenuto conto che: -l’articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti; -l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni permanenti;

-l’articolo 34 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione speciale di vigilanza, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto al comma 3 del medesimo articolo per quanto attiene alle competenze e alle modalità di esercizio delle relative funzioni;

tenuto conto che, ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un Segretario;

considerato che, a mente dell’articolo 30, comma 2 del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda votazione, si procede all’elezione del Consigliere Segretario, risultando eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto per l’elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: -presenti e votanti 27; -hanno riportato voti: Consigliere Straface voti 17, schede bianche 10;

considerato che, ai sensi dell’articolo 30, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Consigliere Segretario chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età;

ritenuto di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza;

delibera

di eleggere Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza il Consigliere Straface, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)