XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
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N. 46
SEDUTA Di martedì 22 ottobre 2024
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 16,40
Fine lavori h. 19,53
Presidenza del presidente
Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 16,40
Dà avvio ai lavori, invitando
il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle
comunicazioni.
Avviamo
i lavori con la proposta di provvedimento amministrativo numero 193/12^ di
iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione
2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni”.
Cedo
la parola al collega Cirillo per illustrare il provvedimento. Prego.
Grazie,
Presidente.
Con
la presente proposta di provvedimento amministrativo il Consiglio regionale è
chiamato ad approvare…
(Interruzione fuori microfono)
Ho già parlato col capogruppo,
non si preoccupi. Adesso abbiamo iniziato l’esame del provvedimento. Dobbiamo
finire. Subito dopo le darò la parola.
Con
la presente proposta di provvedimento amministrativo il Consiglio regionale è
chiamato ad approvare l'assestamento e le conseguenti variazioni al bilancio di
previsione per gli esercizi 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria.
Tale proposta è stata approvata all'Ufficio di Presidenza con deliberazione
numero 65 del 26 settembre 2024.
Il
bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026 è stato approvato con
deliberazione consiliare numero 244 del 22 dicembre 2023.
Con
il presente provvedimento, sulla base delle proposte elaborate dai dirigenti
delle strutture amministrative e dalla Presidenza del Consiglio regionale, è
stato applicato al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, parte del
risultato di amministrazione relativo all'esercizio 2023, pari ad euro
21.460.025,34, così suddiviso:
-
avanzo vincolato da leggi per l'importo di euro 7.882,66;
-
avanzo vincolato dai trasferimenti per l'importo di euro 617.331,06;
-
avanzo accantonato al fondo contenzioso per l'importo di euro 100.000,00;
-
avanzo accantonato al fondo passività potenziali per l'importo di euro
500.000,00;
-
avanzo destinato agli investimenti per l'importo di euro 9.268.696,13;
-
avanzo libero per l'importo di euro 10.966.115,49 di cui: euro 70.000,00
destinati al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente, euro
2.043.569,57 destinati al finanziamento di spese di investimento ed euro
8.852.545,92 da restituire al bilancio della Regione Calabria.
Col
presente provvedimento, inoltre, sono state approvate le modifiche al bilancio
di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale provenienti dalle richieste di
variazione delle previsioni di bilancio 2024-2026, derivanti dai fabbisogni
evidenziati dai dirigenti delle strutture amministrative del Consiglio
regionale.
Con
il presente provvedimento si stabilisce, altresì, di restituire alla Regione
Calabria la somma complessiva di euro 8.902.694,29 di cui euro 8.852.545,92
relativa alla quota disponibile del risultato di amministrazione dell'esercizio
2023 non utilizzata per finanziare spese per il funzionamento del Consiglio
regionale, ed euro 50.148,37 quale somma relativa ai trasferimenti correnti
disposti con la legge regionale 28 novembre 2023, numero 50, “Assestamento del
bilancio della Regione Calabria per gli anni 2023-2025”, non utilizzati dal
Consiglio regionale nell'esercizio 2023.
A
seguito delle variazioni apportate con l'approvazione del presente
provvedimento, sono garantiti gli equilibri generali di bilancio per il
triennio 2024-2026.
Sul
presente provvedimento il Collegio dei revisori, con verbale numero 47 del 4
ottobre 2024, ha espresso parere favorevole. Grazie, Presidente.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.
Grazie,
Presidente.
Vorrei
e anzi, soprattutto, mi preme sottolineare come ormai da tre anni questo
risparmio non è un evento straordinario, non si è verificato solo in un
esercizio, ma è diventato sostanzialmente una costante; quindi, credo che
sarebbe utile e sarebbe anche giusto, per quanto mi riguarda e per la
valutazione che faccio, valutare la diminuzione a monte del trasferimento e
invito formalmente lei, Presidente del Consiglio regionale, il Presidente della
Giunta e la maggioranza a farlo. Che senso ha assegnare delle risorse al
Consiglio regionale quando poi annualmente e puntualmente le restituisce alla
Giunta regionale? Sarebbe più utile, secondo me, per una maggiore e più
puntuale pianificazione, anche in relazione a scelte importanti che si
potrebbero effettuare, trattenerle a monte; quindi, la Regione anziché
assegnarle al Consiglio, visto che ogni anno, ormai da tre anni, le restituisce
- è una cifra che ammonta a quasi 9 milioni di euro -
potrebbe assumere dei provvedimenti strutturali seri e importanti che, invece,
oggi vengono assunti - poi ne parleremo - nella manovra di assestamento del
bilancio. Nove milioni di euro: si potrebbero stabilizzare i lavoratori
dell'ARPAL, senza “vestire un Santo e spogliarne un altro”, si potrebbero dare
1 milione alle 5 Province per la dissestata rete ferroviaria, si potrebbero
fare tante cose.
Quindi,
sinceramente, anche se io mi sento vincolato dal voto espresso dai colleghi
nell'Ufficio di Presidenza, credo che sia utile fare questa riflessione: la
maggioranza, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione
dovrebbero valutare a questo punto, considerata probabilmente la diminuzione
delle spese del funzionamento del Consiglio regionale, di trattenere a monte
queste risorse, pianificarle in maniera strutturale nel bilancio regionale e
fare delle scelte molto più concrete e molto più puntuali, che possono dare
risposte ai tanti bisogni e ai tanti problemi della nostra Regione.
E
infine, Presidente - lo dico non perché a me piace reiterare le riflessioni -,
questa responsabilità che i colleghi esprimono con molta puntualità
nell'Ufficio di Presidenza e che impegnano coerentemente anche noi del gruppo
nel Consiglio regionale, secondo me, la maggioranza non la merita. Lo reitero!
Su questo non ci sono dubbi: non la merita per le ragioni politiche che restano
in piedi e che ho espresso l'altra volta e anche perché, come veniva detto e
come veniva letto dal consigliere, collega Cirillo, nel verbale della seduta
precedente, si evince che molte mie interrogazioni non sono state discusse
perché l’assessore era assente. Lei mi ha detto che in una cartellina aveva le
risposte alle mie interrogazioni, ma queste risposte non mi sono mai pervenute;
se le interrogazioni le presento io, devono pervenire a me le risposte, non
solo al Presidente del Consiglio.
Per
questa ragione considero ancora - sottolineo questo aspetto - che questa
maggioranza non meriti la responsabilità dimostrata dai colleghi dell'Ufficio
di Presidenza e del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.
Per
cui invito lei, invito il Presidente della Regione, invito la maggioranza a
valutare l’ipotesi di trattenere direttamente, all'atto della predisposizione
del bilancio, queste risorse che, probabilmente, non sono utili e non servono al
funzionamento del Consiglio regionale. Grazie, Presidente.
Grazie
a lei per l'intervento, perché mi dà l'opportunità, anche da Presidente del
Consiglio, di risponderle: come lei sa, quando viene stilato il bilancio ci
sono richieste avanzate dai dirigenti per programmare quelle che saranno tutte
le spese del Consiglio regionale, saprà anche che è un bilancio derivato e
saprà che il Consiglio regionale paga tutti i consiglieri, gli assessori, le
strutture, i vitalizi e quant'altro, e lo fa a carico del proprio bilancio.
Poi,
mi sarei aspettato che lei dicesse: “Bravo, abbiamo risparmiato”. Capisco che
un risparmio potrebbe ingolosire chi vuole invece spendere per forza tutto,
però abbiamo risparmiato 8 milioni e li abbiamo
restituiti, come propone lei, alla Giunta per ovviamente rimetterli in bilancio.
Dubito che ci siano state operazioni più trasparenti e più lineari di questa, quindi, penso che abbiamo
agito più che correttamente e non abbiamo sperperato. È ovvio che ci sono
risparmi dovuti a meno personale, meno spese delle strutture, meno assessori e
qualche compenso che non è stato impegnato perché la nomina è stata effettuata
successivamente. Non penso che ci sia niente da addebitare né all'Ufficio di
Presidenza né - come sta sottolineando più volte - ai suoi compagni,
probabilmente, di partito. Grazie.
Non ci sono richieste di parola, quindi, passiamo
alla votazione del provvedimento.
Prendendo atto del parere favorevole del Collegio
dei revisori dei conti, pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al secondo punto posto all'ordine del
giorno, la proposta di legge numero 323/12^ di iniziativa dei consiglieri
regionali Talerico, Tavernise, Straface, Mattiani,
Mancuso, recante: “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei
concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale”.
Cedo
la parola al consigliere Talerico per illustrare il
provvedimento.
Presidente, la proposta di legge odierna è
assolutamente in linea con l'azione di questo governo che si è caratterizzato
per aver avviato un processo e un piano assunzionale storico sin da quando è
nata la Regione. Tanti sono stati gli interventi adottati da questo governo, ma
l'aspetto fondamentale è quello di guardare agli idonei di tutte le graduatorie
come lavoratori che hanno pari dignità dal primo fino all'ultimo.
La proposta di legge che oggi noi andiamo a
proporre è in linea con i principi dettati dalla nostra Carta costituzionale e,
anche, con l’assetto istituzionale, e, attualmente, la vigenza di un
commissariamento della sanità non interviene su aspetti macro-organizzativi e
aziendali, ma sull’organizzazione di quei processi lavorativi.
È una proposta di legge che afferisce, in modo
particolare, sulla valorizzazione del capitale umano, ma prende, anche, in
considerazione i principi di contenimento della spesa, di celerità delle
procedure che afferiscono alla necessità di intervenire sulla proroga della
validità delle graduatorie, all'esito delle procedure concorsuali e selettive
di tutti gli enti e di tutte le strutture sanitarie.
Abbiamo voluto valorizzare proprio la necessità, lo
stato emergenziale in cui versa la sanità calabrese, di evitare le lungaggini
connesse a nuovi concorsi e a nuove procedure affinché ciascuna Azienda, a
prescindere da quale sia stata l'Azienda che ha avviato i processi di
selezione, possa attingere a queste graduatorie per avviare un piano
assunzionale in linea con il proprio fabbisogno e con le autorizzazioni della
Regione Calabria.
È stata elaborata una proposta di legge molto
semplice nei suoi contenuti, si compone di tre articoli; c’è l’invarianza sotto
il profilo finanziario ed è anche assolutamente in linea con l’esigenza di
evitare un eccessivo spreco di risorse finanziarie.
La questione sanitaria è ben nota a tutti, ci sono
delle criticità, emerse e denunciate dal Presidente della Regione anche nella
sua veste di Commissario - vedasi il riferimento alle funzioni di alcuni
infermieri - che hanno determinato, paradossalmente, la possibilità di assumere
per l'intera Regione Calabria soltanto 20 infermieri, benché siano emerse,
oggettivamente, delle situazioni che vedrebbero circa 1.000 unità di infermieri
inidonee a svolgere le loro mansioni e che, in alcune situazioni, continuano a
percepire delle indennità connesse al ruolo, pur svolgendo funzioni, invece,
meramente amministrative.
È ovvio che la Regione, da questo punto di vista,
più che denunciare, più che chiedere gli accertamenti, nulla può fare perché ci
sono delle valutazioni medico legali sulle quali assolutamente né il
Commissario né altri organismi amministrativi potrebbero entrare; al più,
saranno, poi, anche le valutazioni che potranno essere adottate nell'ambito di
inchieste interne o di accertamenti da parte della Procura della Repubblica.
La proposta di legge non è un intervento
chirurgico, da un punto di vista legislativo, ma va a compensare e interviene
in un vulnus che spesso caratterizza i concorsi pubblici: il sacrificio
dei candidati che hanno partecipato a una procedura e che, sia pur idonei,
perdono l’occasione di avere una propria occupazione lavorativa, senza mai
immaginare, naturalmente, che dietro quelle persone ci sono tante famiglie.
Tutto questo, spesso, non si realizza per i ritardi della pubblica
amministrazione, per le enormi difficoltà che possono essere connesse a un
Piano di rientro e per quelle che sono, naturalmente, le difficoltà del nostro
sistema sanitario.
Il primo punto critico del sistema sanitario è
proprio quello delle liste d'attesa su cui stiamo intervenendo e stiamo
intervenendo anche perché, da un punto di vista procedurale, abbiamo verificato
che il CUP regionale, come piattaforma operativa, spesso non viene utilizzato
dagli addetti ai lavori che nel ricevere la richiesta perché non utilizzano
quella piattaforma, ma spesso i calendari e le agende delle singole strutture.
Quindi, anche su questo dovremmo intervenire.
Ci sarà un intervento massiccio sia sotto il
profilo assunzionale sia sotto il profilo organizzativo, ed è proprio per
questo che tale proposta di legge mira, per l’ennesima volta, a confermare, in
linea con già il precedente intervento della Regione Calabria risalente allo
scorso 2023, ma in linea anche con altri interventi legislativi di medesima
natura di altre Regioni.
Abbiamo ritenuto - ringrazio il Presidente del
Consiglio e i consiglieri De Nisi e Graziano – di depositare in data odierna un
ulteriore emendamento che fa sì che questa proroga non si limiti soltanto a 12
mesi, ma a ben 24 mesi, ferma restando naturalmente la disponibilità per tutte
le Aziende di attingere alle graduatorie, e sono tante. Molte di esse
afferiscono all'ambito più strettamente sanitario, altre a quello
amministrativo, ma il connotato comune è che afferiscono tutte, come abbiamo
detto, a procedure concorsuali del sistema sanitario regionale calabrese.
Per questo, tenuto conto anche del parere
favorevole del Dipartimento salute, del parere favorevole dell'Ufficio
legislativo, del voto all'unanimità della Commissione sanità, spero che questa
proposta possa essere votata all’unanimità dal Consiglio per mandare un segnale
forte alla Calabria, ai cittadini, ai lavoratori e alla sanità; questo è
sicuramente un livello sul quale misurare il successo e l'impegno di un'azione
governativa come quella messa in campo.
Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha
facoltà.
Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, ho già
manifestato in sede di Commissione il mio voto favorevole a questa proposta
legislativa, che ho condiviso con gli altri colleghi del mio partito; quindi,
adesso accogliamo positivamente - avevamo già accolto la proroga dei 12 mesi -
l'emendamento - penso che andrà in votazione – per la proroga a 24 mesi. Però,
non è la prima volta che votiamo una legge del genere.
Vorrei porre alcune considerazioni che forse ci
possono aiutare anche per il futuro. Intanto, proprio perché l'anno scorso
abbiamo votato la stessa situazione, sarebbe stato utile, per esempio, capire
quanto questa norma ci abbia portato di bene all'interno del nostro sistema
sanitario. Sapete che sono un'appassionata di dati e che ritengo che sui dati
si possa costruire e, quindi, conoscere quale sia la reale ricaduta che la
norma ha avuto. Potrebbe essere molto importante. Perché? Perché di fatto è sotto
gli occhi un po’ di tutti che, nonostante la proroga, molte aziende hanno,
comunque, continuato a bandire concorsi. Allora l'idea è che questa regia non
sia stata particolarmente funzionante e, poiché ci sono state e ci sono,
comunque, sempre delle graduatorie attive, la norma nazionale prevede che prima
di dare avvio ad una procedura concorsuale si guardi quali sono le procedure
attive. Questo potrebbe essere importante e, quindi, assolutamente bene la
proroga purché si utilizzino, poi, quelle che sono le graduatorie in essere.
L'altro aspetto che mi preme evidenziare è che noi
siamo a tre anni dall’istituzione della famosa Azienda Zero e singole Aziende
continuano a bandire concorsi , senza, invece, un modus operandi che
avrebbe dovuto, certamente nell'idea della nascita di questa azienda,
appartenere ad Azienda Zero; in alternativa, nel frattempo, almeno il
Dipartimento della salute avrebbe potuto appaltare tutta questa massa di
concorsi ad un'unica azienda che avrebbe potuto fare da filtro e, soprattutto,
da regia; un po’ perché, ovviamente, questi concorsi costano, ma soprattutto
costano in termini di tempo ed è una situazione che vorremmo riconsiderare.
Quindi, invito il Dipartimento salute a coordinare
con una maggiore efficacia le attività di reclutamento, sia per quanto riguarda
l'utilizzazione delle graduatorie sia per l'avvio delle procedure
centralizzate.
L'ultima considerazione: è vero, adesso, con questo
emendamento andiamo sui 24 mesi, però vorrei sottolineare che queste sono
procedure che dovremmo fare a inizio anno, perché avremmo avuto la possibilità,
anche, di tamponare e prendere in considerazione tutte quelle graduatorie che
potrebbero scadere; quindi, da ora al prossimo rinvio - probabilmente, lo
faremo tra due anni, non so se ci saremo ancora - è evidente che questa
dovrebbe essere una considerazione di modus operandi corretto: con la
prima legge di bilancio – il 1° gennaio o quando sarà - si inizia un percorso
in maniera tale da non lasciare dietro nessuno. Con queste sottolineature
ribadisco il voto favorevole del Partito Democratico.
Grazie, collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il
consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.
Grazie, presidente Mancuso. Anche io condivido in
pieno la proposta di legge, tant'è che l'ho anche sottoscritta; ringrazio
pubblicamente il collega Talerico che mi ha richiesto
la sottoscrizione, pertanto il mio voto sarà assolutamente favorevole.
Chiaro è, presidente Mancuso, che nella situazione
attuale che il sistema sanitario regionale oggi vive in Calabria, noi non
possiamo assolutamente permetterci il lusso di perdere anche solo un'unità che
sta lavorando all'interno del sistema sanitario regionale. È chiaro che sono
favorevole alla proroga ma, se possibile, utilizzerei questo mio breve
intervento e l'approvazione di questa proposta di legge per ampliare il
discorso sul personale del sistema sanitario regionale, offrendo un assist ai
colleghi della maggioranza.
Oggi approviamo delle proroghe da 12 a 24 mesi -
ancora meglio -, però attendevo, da parte, soprattutto, del Presidente della
Giunta regionale che è anche Commissario ad acta sulla sanità, un cambio
di passo sulle nuove assunzioni all'interno del sistema sanitario regionale.
È di quattro mesi fa un video social del presidente
Occhiuto in cui dichiarava che poteva assumere soltanto 20 infermieri
all'interno del sistema sanitario regionale e quindi all'interno delle aziende
sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere, poiché aveva scoperto che
c'erano ben 1.000 infermieri inidonei.
Presidente Occhiuto, dopo quel video sui social, in
cui lei stesso ha denunciato che ci sono 1.000 infermieri all'interno del
sistema sanitario regionale che risultano inidonei, non si è saputo più nulla.
Così come non sappiamo come sia possibile che nell'ASP più grande della
Calabria, che è quella della provincia di Cosenza, nel 2024 non ci sia ancora
oggi un concorso e una graduatoria per infermieri. L'ASP di Cosenza al momento
non ha un concorso in essere per infermieri e abbiamo addirittura delle postazioni,
che dovrebbero essere utilizzate sui nostri territori, delle nuove PET, abbiamo
gli autisti, abbiamo le ambulanze, ma non abbiamo gli infermieri per renderle
operative.
Quindi, collega Talerico,
proprio perché condivido in pieno lo spirito e non a parole ma con i fatti,
tant'è che mi sono anche assunto le responsabilità di sottoscrivere questa
proposta di legge, penso che la maggioranza debba anche occuparsi di queste
argomentazioni, fermo restando il fatto che, presidente Mancuso, - e concludo -
ho depositato una mozione giorni fa - non l'ho richiamata per correttezza
istituzionale nei suoi confronti poiché non ne ho discusso in sede di
Conferenza dei capigruppo - per ottimizzare l'assistenza medica attraverso
l’utilizzo dei medici delle guardie mediche all'interno dei pronto soccorso.
È una proposta di legge – se, poi, appena può,
legge il testo - che è già stata approvata e utilizzata in Emilia-Romagna. Da
gennaio a maggio del 2024, quindi pochi mesi fa, in Emilia-Romagna questo tipo
di progetto ha ridotto la pressione degli accessi in pronto soccorso del 15,5
per cento per quanto riguarda i codici bianchi e del 9 per cento per quanto
riguarda i codici verdi; addirittura, nella provincia di Piacenza, gli accessi
al pronto soccorso sono calati del 45 per cento. Quindi, non stiamo parlando di
fantapolitica, si può fare.
Penso che ci siano dei medici, soprattutto quelle
guardie mediche, colleghi, che sono all'interno degli ospedali o di fianco agli
ospedali e di cui molti cittadini calabresi ignorano l’esistenza; i cittadini
non sanno nemmeno che ci sono delle guardie mediche create per i codici bianchi
e i codici verdi, che sono la maggior parte degli accessi all'interno dei
pronto soccorso, quelli che, purtroppo, vanno a creare le file d'attesa
interminabili nei pronto soccorso di tutte e cinque le province calabresi.
Quindi, e concludo, vanno bene queste proposte di
legge, vanno bene questi atti di indirizzo, penso però che questa maggioranza e
il Presidente della Giunta regionale, per quanto riguarda l'assunzione di nuovo
personale, possa e abbia, anzi, l'obbligo di fare di più. Grazie.
Grazie, collega Tavernise. Ha chiesto di
intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Come già avvenuto in
Commissione, ovviamente, il mio voto non può che essere favorevole, come lo è
stato, ieri, per i medici cubani, lo sarà, oggi, per questa proposta di legge.
Tutte le iniziative che servono a impedire chiusure di strutture sanitarie, in
questa fase, debbono semplicemente essere accolte, perché anche in Calabria,
come i decenni passati hanno chiaramente spiegato, se chiudi una struttura
sanitaria è improbabile che la stessa possa essere riaperta. E noi, per la verità,
stiamo ancora subendo l'onda lunga di decenni di gestione della sanità che,
certamente, non è stata virtuosa.
Per tornare all'oggi, quindi è scontato il voto
favorevole. Non credo che nessuno possa opporsi al fatto che degli operatori
sanitari possano essere integrati nel sistema sanitario. Ma vorrei
puntualizzare un paio di cose. C'è, a mio parere, una separazione fra le
indicazioni di politica sanitaria della Regione e la pratica attuazione nelle
aziende sanitarie provinciali che, in maniera difforme e in maniera
imprevedibile, attuano quelle che dovrebbero essere delle linee guida omogenee
e magari rigorose.
Questo perché - dato che di concorsi parliamo, mi
focalizzo su questo aspetto - ci sono, nella nostra regione, concorsi a macchia
di leopardo, con aziende sanitarie virtuose - seguendo la pubblicazione dei
bandi, frequentemente sono sempre le stesse - e altre che, invece, per usare un
termine un po’ forte ma che rende l'idea, latitano e che sfuggono, per quanto riguarda
l'ambito professionale, alla possibilità di comprensione. Perché si bandisce un
concorso anziché un altro? Perché per alcune figure professionali e per altre
no? E ancor meno, per la verità, si capisce - ho fatto una valutazione in mesi
della durata di questi concorsi - la durata tanto imprevedibile quanto
completamente difforme da caso a caso.
Personalmente condivido, effettivamente, la
centralizzazione di concorsi che valgano per tutte le aziende sanitarie e per
tutte le figure professionali, dove poi in graduatoria ognuno sceglie anche la
sede di destinazione, dopo aver fatto una ricognizione dei posti carenti; in
questo modo, fra l'altro, si eviterebbe anche il fenomeno, disturbante dal
punto di vista organizzativo, di un operatore sanitario che vince un concorso e
dopo 10 giorni fa domande di trasferimento per avvicinarsi al proprio domicilio.
Il problema della numerosità della popolazione degli operatori sanitari è
certamente il punto nodale per un buon funzionamento del sistema sanitario e
quella di oggi va vista, a mio parere, con positività e speranza, sapendo bene
che ci sono margini e modi di ampio miglioramento. Grazie.
Grazie, collega Laghi. Ha
chiesto di intervenire la collega Straface. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Intanto, ringrazio il collega Talerico per aver presentato questa proposta di legge che è
stata ampiamente discussa in Commissione e sottoscritta anche da alcuni
consiglieri regionali. Volevo rispondere alla consigliera Bruni circa l'utilità
della proroga di queste graduatorie e vorrei citare giusto un esempio con la
proroga che c'è stata della graduatoria degli operatori
sociosanitari (OSS) dell'Azienda ospedaliera di Cosenza.
Questa proroga ha consentito di poter reclutare,
quindi occupare, oltre 600 operatori sociosanitari, non solo di dare la dignità
di lavoro a queste persone che aspettavano da tempo e da anni, ma ci ha messo
anche nelle condizioni di poter dotare le nostre strutture sanitarie di quegli
operatori sociosanitari di cui necessitavano.
Vorrei ricordare, invece, al consigliere Tavernise
che parla di assunzione, giusto per citare alcuni dati: abbiamo avuto un piano
assunzionale nel 2023 di 2.632 nuovi assunti; un piano assunzionale nel 2024,
approvato con DCA 102 e 185 del 2024, per oltre 2100 nuovi assunti. Ritengo che
nella storia degli ultimi 12 anni mai, dico mai e poi mai, abbiamo raggiunto
cifre così importanti. Tutto questo ci ha permesso di raggiungere un saldo
positivo, soprattutto per quelle persone che andavano in pensione, e raggiungere
soprattutto un turnover pari a zero. Quindi, ritengo che la politica che sta
portando avanti il presidente Occhiuto nella qualità di Commissario ad acta
vada proprio nella direzione di garantire un potenziamento delle assunzioni e
mai come adesso nelle strutture sanitarie stiamo vedendo la presenza di OSS, di
infermieri con tutti i concorsi che sono stati già avviati. Grazie.
Grazie, collega Straface. Ha chiesto di intervenire
il collega Talerico. Ne ha facoltà.
Intervengo brevemente per replicare alle
osservazioni di alcuni consiglieri dell'opposizione. Innanzitutto, voglio
ribadire che abbiamo ridisegnato una rete ospedaliera e sono aperti ancora dei
Tavoli ministeriali che costringono, tra virgolette, il Commissario ad adottare
dei provvedimenti importanti; è certo che la proroga di alcune graduatorie,
come è stato già detto dalla collega Straface, ha prodotto dei risultati
immediati perché ha consentito non soltanto la collocazione lavorativa di tutte
quelle persone della graduatoria OSS e degli infermieri, ma ha prodotto il
risultato che le aziende non hanno dovuto nuovamente investire in procedure,
abbiamo abbattuto i tempi anche delle assunzioni.
Abbiamo efficientato un sistema che risentiva di un
vulnus, caratterizzato sin già dai primi interventi riformatori
dell'allora governo di sinistra - qualcuno lo ricorda come Loiero - che apportò
quelle modifiche sul piano territoriale delle ASP che hanno determinato nel
tempo tutte quelle criticità endemiche che, in ben due anni e mezzo, siamo in
parte riusciti, naturalmente, a superare anche per le oggettive difficoltà del
sistema.
Aggiungo: nessun profilo sulla legge di bilancio
perché sono graduatorie che non implicano alcun intervento, alcun onere e
quindi c’è un'invarianza finanziaria. Sono valutazioni che, purtroppo, non
hanno una cadenza all'inizio dell'anno o alla fine dell'anno, sono esigenze che
sorgono nel corso di una determinata attività ed è per questo che intervengono
oggi. L'ultima battuta: il consigliere Tavernise ha detto che l'ASP di Cosenza
non ha una propria graduatoria degli infermieri. Tutti i bandi non assolvano a
un principio di territorialità in senso stretto, ad ogni bando, che sia bandito
dall'ASP di Vibo, di Cosenza o di Catanzaro, partecipano tutti coloro che
provengono dai diversi territori.
Quindi, è un'osservazione assolutamente irrilevante
e infondata, anzi proprio in linea con la sottoscrizione della proposta di
legge depositata in questi giorni e in votazione oggi.
L'ASP di Cosenza potrà attingere, ad esempio, alla
graduatoria degli infermieri dell'ASP di Vibo, quindi, verrà rispettato il
principio per cui abbiamo ritenuto di proporre questa ulteriore proroga
rispetto a un sistema sanitario che ha bisogno, oggi, di atti coraggiosi.
Questo governo lo ha dimostrato: noi puntiamo a
uscire fuori dalla fase ormai perenne di commissariamento, lo stiamo
dimostrando nei risultati e negli atti di coraggio, di considerazione e di
autorevolezza che l’attuale governatore e il governo regionale, oggi, hanno
anche rispetto al panorama nazionale, dove prima la Calabria era sconosciuta a
tutti non soltanto per la sanità, ma anche per altre cose.
Grazie. Ha chiesto di intervenire la consigliera
Bruni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Intervengo per dichiarazione di voto, che è,
ovviamente, favorevole, ma con la sottolineatura che la sottoscritta e,
comunque, il gruppo del Partito democratico sono assolutamente disponibili a
salvare la validità di tutte le graduatorie, con particolare riferimento anche
a quella del 2023. La risposta, quindi, è assolutamente positiva e ampia. Sono
strade che vanno tracciate perché la nostra è una Regione in grande affanno e
questa – ripeto – è una strada da perseguire.
Grazie. Ha chiesto di intervenire, sempre per
dichiarazione di voto, il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.
Esprimo anche io il mio voto favorevole e aggiungo
soltanto una piccola valutazione.
Collega Talerico, non è
irrilevante quando un infermiere di Villa San Giovanni o di Corigliano Rossano
è costretto ad andare a lavorare al GOM di Reggio Calabria piuttosto che
all'ospedale di Corigliano Rossano, perché ci sono 300 km di distanza tra la
sede in cui al momento risiede e quella in cui dovrebbe andare a lavorare. Non
mi può dire, quindi, che non cambia nulla se ogni ASP ha le proprie graduatorie
in relazione alla circostanza che un infermiere possa rispondere alla
graduatoria di un'altra ASP.
Quindi, chiedo scusa, va bene il principio per cui
lei ha portato avanti questa proposta, ma – ripeto – non può dire che è
irrilevante il fatto che un infermiere possa partecipare alla graduatoria di
Reggio Calabria quando, invece, ha la possibilità di poter partecipare nell’Asp
di appartenenza e della zona in cui risiede, soltanto se viene bandito il
concorso,
Detto ciò, il mio voto, presidente Mancuso, è
assolutamente favorevole.
Grazie. Mi sembra che non ci siano altri
interventi, quindi passiamo all'esame e votazione del provvedimento.
All’articolo 1, è pervenuto l'emendamento
protocollo numero 21144, a firma dei consiglieri De Nisi, Graziano, Mancuso e Talerico.
Cedo la parola al consigliere De Nisi per
l’illustrazione dell’emendamento. Prego.
Grazie, Presidente. L'emendamento è molto breve –
lo ha già illustrato il consigliere Talerico – ed è
finalizzato a prolungare il periodo di validità delle graduatorie da 12 a 24
mesi, in modo tale da consentire ai concorrenti presenti maggiori opportunità
di ottenere la stipula del contratto di lavoro e all'Azienda sanitaria di
programmare con maggiore tranquillità e per un periodo più lungo un Piano di
assunzioni, facendo riferimento e ricorso a graduatorie in vigore per più
tempo. Grazie.
Grazie, consigliere De Nisi. Parere della Giunta?
VARÌ
Rosario, Assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali
Favorevole.
Parere del relatore?
TALERICO
Antonello (Forza Italia), relatore
Favorevole.
Pongo in votazione l'emendamento protocollo numero
21144 che è approvato.
Articolo 1
(È approvato per come emendato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo
complesso, per come emendato con autorizzazione al coordinamento formale. Il
provvedimento è approvato, per come emendato, con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo
ora al punto tre dell’ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento
amministrativo numero 194/12^ d’Ufficio, recante “Nomina su designazione da
parte delle Associazioni di categoria e dei Patronati, finalizzata
all'integrazione di due componenti in rappresentanza delle Associazioni di
categoria e un componente in rappresentanza dei Patronati nell'Organismo di
coordinamento e verifica a favore degli invalidi ex articolo 1, comma 5, legge
regionale 19 ottobre 2001, n. 20”.
Ai sensi dell'articolo 106 del Regolamento interno
del Consiglio regionale, quando il Consiglio deve procedere all'elezione di un
numero maggiore a due membri di un Collegio, ciascun consigliere scrive su
apposta scheda i nomi di un numero di candidati di cifra pari a due terzi dei
membri da eleggere. Si intendono nominati i candidati che al primo scrutinio
ottengono il maggior numero di voti.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Crinò. Ne
ha facoltà.
Grazie, Presidente. Con riferimento alla proposta
di provvedimento amministrativo numero 194/12^, inserita al punto tre
dell'ordine del giorno, propongo di dare seguito a quanto previsto all'articolo
2, comma 3, della legge regionale numero 39 del 4 agosto 1995 e dall'articolo
113 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Grazie, Presidente.
Grazie. Votiamo, quindi, per l’esercizio dei poteri
sostitutivi da parte del Presidente del Consiglio.
Pongo ai voti la proposta del collega Crinò, che è
approvata.
(Il Presidente del Consiglio regionale è incaricato
di esercitare i poteri sostitutivi)
Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface.
Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, chiedo l'inserimento all’ordine
dei lavori dell'ordine del giorno relativo all’insediamento di Baker Hughes al
porto di Corigliano Rossano e all’impegno Regione per addivenire alla soluzione
delle problematiche emerse.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua.
Ne ha facoltà.
Credo che l'ordine del giorno proposto dalla
consigliera Straface meriti particolare attenzione in quest'Aula e ritengo che
sia opportuno proporre su questo tema un documento unitario di tutto il
Consiglio regionale. Chiedo, pertanto, alla collega Straface di ritirare la
richiesta di inserimento dell’ordine del giorno e di proporlo in Aula nella
prossima seduta, in modo che tutti i consiglieri e i capigruppo di maggioranza
e minoranza possano elaborare un documento unitario, perché penso che
l'obiettivo di ognuno di noi sia quello di lavorare per garantire questo
intervento in Calabria e non farlo perdere. Ritengo, altresì, che sia
responsabilità di quest'Aula anche favorire verso questa direzione il lavoro
del Presidente della Giunta regionale.
Se vogliamo – ripeto – elaborare un documento
unitario, credo sia opportuno rinviare alla prossima seduta la trattazione
dell’ordine del giorno, affidando già da ora al Presidente della Giunta
regionale il compito arduo di lavorare per riaprire con la Baker Hughes un
Tavolo che possa riportare in Calabria questo investimento che rischiamo di
perdere.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti.
Ne ha facoltà.
Non voglio aggiungere nulla rispetto a quanto detto
dal mio capogruppo. Mi preme, però, anche su questo aspetto sottolineare la
necessità di una dovuta informazione al Consiglio per rafforzare e corroborare
le mie convinzioni già espresse nell'intervento relativo alle risorse
dell’assestamento del bilancio del Consiglio regionale.
Presidente, le ho inviato una nota con la quale
chiedevo l’inserimento all'ordine del giorno di una informativa proprio su
questo provvedimento perché credo che abbiano fatto e facciano bene la
consigliera Straface, la maggioranza e la minoranza, a richiedere la
discussione di uno dei temi più rilevanti dal punto di vista
economico-produttivo di questa Regione.
Rilevo, però, che le mie riflessioni restano tali,
perché, se queste richieste e sollecitazioni le fa la minoranza, non vengono
tenute in considerazione. Legittimamente, poi, provengono anche dalla
maggioranza perché è un tema delicato e importante.
Il consigliere Bevacqua ha fatto alcune
riflessioni, ma, come gruppo del Partito democratico, abbiamo presentato anche
una mozione relativa agli eventi calamitosi avvenuti ieri e né il Presidente né
il capogruppo hanno detto una parola sull’inserimento e trattazione della
mozione.
Questo sistema a me non va, presidente Mancuso, lo
dico con molta franchezza e – ripeto – le ho fatto una richiesta esplicita di
inserire questo punto all'ordine del giorno.
Relativamente alla richiesta di inserimento di
provvedimenti all’ordine del giorno, deve parlare con il suo capogruppo che
partecipa alla Conferenza dei capigruppo. Non faccia il furbo cercando di fare
demagogia, perché non siamo sciocchi, non siamo con l’anello al naso.
Lei deve parlare con il suo capogruppo – ripeto –
che dovrà proporne l’inserimento nella Conferenza dei capigruppo; non può
richiederlo così perché si decide nella riunione della Conferenza, dove lei è
rappresentato dal suo capogruppo, al quale deve avanzare la richiesta.
Scusi, Presidente, ma la Conferenza dei capigruppo
era stata già fatta, quindi, ho scritto a lei in qualità di Presidente e le
chiedo ancora di svolgere il suo ruolo imparziale e importante a difesa
dell’equilibrio e del rispetto della garanzia democratica di tutti i
consiglieri, che lei non sta esercitando. Non ho rivolto la richiesta al mio
capogruppo perché la riunione si era già tenuta, ma ritengo doverosa
un’informativa su questa materia.
Nella riunione dei capigruppo continuate, poi, a
portare all'ordine del giorno temi importantissimi. Ma è possibile che, di
fronte ad un avvenimento di questa natura, non avete ritenuto utile che questo
Consiglio si interessasse ad una problematica così importante e rilevante?
Per questa ragione, caro Presidente, credo che la
richiesta del capogruppo Bevacqua dovrebbe essere accolta per cercare di
garantire il rispetto democratico di tutte le rappresentanze presenti in questo
Consiglio. Nella prossima discussione, magari, si affronterà questa
problematica della Baker Hughes e volevo anche conoscere le determinazioni in
merito alla mozione presentata ieri rispetto agli eventi di calamità. Grazie.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il presidente
Occhiuto. Ne ha facoltà.
Intervengo sempre sull'ordine del giorno. Ho grande
rispetto del Consiglio regionale e ringrazio sia i consiglieri di maggioranza
che hanno chiesto una discussione su questa vicenda sia i consiglieri di
opposizione che l'hanno sollecitata.
Ritengo, però, che più che un'informativa sarebbe
utile che in Consiglio regionale si svolgesse un dibattito sul tema più
generale dell'attrazione degli investimenti in Calabria perché questa è una
Regione che può svilupparsi soltanto a condizione che si aumentino gli
investimenti pubblici e privati.
Abbiamo tanti porti – uno, in particolare, quello
di Gioia Tauro, ma anche altri di sicuro interesse come quello di Corigliano –
però, in queste aree, che potrebbero essere di sviluppo, non ci sono
investimenti privati capaci di creare lavoro.
Ritengo doveroso – ripeto – un dibattito in Aula
sul tema più complessivo dell'attrazione degli investimenti, nei tempi e nei
modi che il Consiglio regionale stabilirà insieme alla Conferenza dei
capigruppo.
Consigliere Mammoliti, mi scusi, se la disturbo,
l'informativa serve per dare delle informazioni, ma le notizie su quello che è
successo a Corigliano sono ampiamente note a tutti i calabresi e non perché le
abbia date il Presidente della Regione, che ha avuto con i vertici di Baker
Hughes sempre un rapporto straordinario e che li ha in qualche modo indotti a
prevedere questo investimento facendo, per così dire, anche il direttore
commerciale della Regione, perché questo è quello che cerco di fare quando si tratta
di attrarre investimenti.
Le informazioni sulle ragioni per cui questo
investimento non si fa, infatti, le hanno date il Presidente di Baker Hughes, i
Sindacati e le organizzazioni datoriali con Confindustria e, pertanto, sono
note.
Il tema è svolgere una discussione per consolidare
nella società politica calabrese, di destra o di sinistra che sia, il tema
dell'attrazione degli investimenti come leva di sviluppo di questa Regione. Su
questo tema non bisogna dividersi fra maggioranza e opposizione, perché sul
tema dello sviluppo sarebbe stupido dividersi in ragione delle sensibilità
politiche.
Quindi, concludendo, – appunto, è un intervento
sull'ordine del giorno e vorrò, invece, fare una relazione sulle attività del
governo regionale in tema di attrazione degli investimenti quando il Consiglio
regionale lo riterrà – sono assolutamente disponibile a presentarmi in
quest'Aula insieme al governo regionale, quando me lo chiederete, per discutere
sui temi di sviluppo locale della Calabria e sul ruolo che i porti come
infrastruttura logistica di sviluppo devono avere in Calabria, così come
abbiamo fatto in altre occasioni sulla sanità.
Credo che la Calabria debba puntare in prospettiva
sui porti materiali – sul porto di Gioia Tauro e sugli altri porti – e sui
porti del sapere, perché ci sono Università straordinarie, un eco distretto dei
saperi.
Su questi temi, la logistica e i saperi, utili ad
attrarre investimenti, sono assolutamente disponibile – ripeto – a venire in
Aula con il governo regionale e a confrontarmi con i consiglieri regionali di
maggioranza e di minoranza; per cui, se può essere utile differire questa
discussione e non limitarla soltanto ad un caso di specie come quello che ha
riguardato Corigliano – per la verità, poi, si sono interessati al tema tanti
consiglieri regionali calabresi, non soltanto la consigliera Straface, ma anche
il consigliere Graziano e altri consiglieri di maggioranza e di opposizione –
sono assolutamente disponibile a chiedere anche alla consigliera Straface di
trasformare questa richiesta nell’istanza di tutta la maggioranza e, se volete,
anche del Presidente della Regione, per una discussione, appunto, sul tema più
complessivo dell'attrazione degli investimenti.
Stabilirete voi quando il Consiglio darà questa
possibilità al governo regionale.
Grazie, Presidente. Ha chiesto di intervenire la
consigliera Straface. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Accolgo la proposta del
presidente Occhiuto ma, considerato che il 24 ottobre si terrà una seduta di
Consiglio comunale nella città di Corigliano Rossano, c’era l'esigenza di
trattare oggi questo ordine del giorno con il quale si chiede al Presidente –
siamo sicuri, certi, che lo farà, così come lo ha fatto – un impegno per
tentare ancora di recuperare questo investimento.
Quindi, sono d'accordo nel trattare un tema così
importante che è legato alla politica degli investimenti nell'intera Regione
Calabria in una prossima seduta di Consiglio regionale. Grazie.
Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di
intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Colgo anche io, a nome del gruppo del Partito
democratico, l'appello lanciato dal presidente Occhiuto di dedicare un'apposita
seduta a questo tema, però, più che sull’attrazione degli investimenti,
Presidente, le chiederei di sottoporre al Consiglio regionale un Piano di
politica industriale sul quale ci misureremo perché non basta essere attrattivi
di investimenti, ma occorre che lei abbia una visione chiara su quale politica
industriale investire in Calabria.
Questo è il tema, caro Presidente! Quindi, le
chiediamo, prima di parlarci dell'attività della sua Giunta, di portare in
questo Consiglio regionale la sua visione sulle politiche industriali, perché è
su quello che, poi, si misura l'attrattività e la condivisione del progetto;
non soltanto sulla sua bravura e sulle relazioni che ha creato in questi anni
di Legislatura – ci mancherebbe altro –
ma anche sulle politiche industriali che intende mettere in campo per fare
diventare attrattiva, in relazione anche alla sua missione, la Calabria, che ha
mare, montagna e tutto il resto. È così che, poi, si diventa attrattivi e si
capisce qual è la visione di sviluppo di questa nostra Regione.
Le chiediamo, quindi, anche di portare in
quest’Aula come Giunta – non so chi è l’assessore competente in materia, se
attività produttive o politica industriale – un Piano legato a questa visione
e, in quell'occasione, dimostreremo che anche l'opposizione ha una sua idea di
sviluppo della Calabria e creiamo le condizioni per rendere unitario questo
tema.
Vorrei, però, stasera rivolgere al Presidente anche
un invito, perché, se dà per scontata la perdita di questo investimento senza mettere in campo tutte le leve possibili – attraverso, come
dicevo prima, le sue relazioni, la sua capacità di intermediazione, la sua
autorevolezza, come spesso dice ai colleghi, che le riconosco nei rapporti
nazionali – …
Consigliere Bevacqua, la discussione sul tema è
stata rinviata. Se la fa adesso, quando, poi, ne discuteremo, non avrà nulla da
dire.
Sto invitando il presidente Occhiuto a non dare per
scontata la perdita dell’investimento, ma a lavorare in queste ore – il 24
ottobre ci sarà una seduta di Consiglio comunale a Rossano – per dare anche il
segnale che oggi non si è persa la voglia di lavorare su questo, perché è suo
compito anche lavorare affinché questa idea, questo progetto e questo
importante investimento non sia perduto.
Le chiedo, quindi, di utilizzare il suo impegno e
la sua autorevolezza nei rapporti per riportare al Tavolo chi oggi ha deciso di
non investire più in Calabria.
Cedo la parola al consigliere Montuoro, invitandolo
a relazionare sui punti dal quattro al dodicesimo, così come stabilito nella
riunione della Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari.
Procederemo, quindi, a un'unica discussione
generale su detti punti e, poi, ovviamente, si procederà alla votazione
separata. Prego, consigliere Montuoro.
Grazie, Presidente. Buon pomeriggio a tutti.
La proposta di provvedimento numero 191/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde, posta
oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei
presenti dalla seconda Commissione bilancio, nella seduta del 14 ottobre
scorso. Alla seduta di Commissione hanno partecipato il direttore dell'Azienda
Calabria verde, che ha illustrato il provvedimento e fornito i chiarimenti
richiesti, e il dirigente del Dipartimento economia e finanze, dottor Buccafuri, che ha confermato l'istruttoria già in atti.
A seguito dell'esame del provvedimento, il Revisore unico dei conti,
rileva che il risultato di amministrazione 2023, a seguito degli accantonamenti
e delle quote vincolate, si determina in un disavanzo da ripianare nel bilancio
di previsione del successivo esercizio e, comunque, nei termini indicati dalla
normativa vigente.
Il Revisore con verbale numero 6 del 28.9.2024 attesta l'attendibilità
delle risultanze della gestione finanziaria, la congruità del Fondo crediti di
dubbia esigibilità e degli altri accantonamenti rilevati.
L’organo di controllo, nell'attestare la
corrispondenza del Rendiconto alle risultanze di gestione, esprime giudizio
positivo per l'approvazione del Rendiconto per l'esercito finanziario 2023.
L’Unità Operativa Autonoma politiche della
montagna, foreste, forestazione, a seguito delle verifiche effettuate sulle
risultanze della gestione dell'Azienda per l'esercizio 2023, attesta la
coerenza tra gli impegni assunti dall’Ente e le risorse assegnate con il Piano
attuativo della forestazione per l'anno 2023, nonché la perfetta corrispondenza
tra le risultanze di cassa del Rendiconto in oggetto e quanto riportato nel
conto del tesoriere per l'esercizio 2023.
Relativamente alla verifica del rispetto delle
norme in materia di spending review, è stato riscontrato il rispetto dei
relativi limiti di spesa.
A conclusione dell'istruttoria, l'UOA Politiche
della Montagna, Foreste e Forestazione, esprime parere favorevole al Rendiconto
dell’esercizio 2023, con la prescrizione di approvare un Piano di rientro dal
disavanzo entro i termini di legge.
Il Dipartimento economia e finanze nell'istruttoria
di competenza, stante quanto attestato dall’Ente, evidenzia la formale
correttezza della procedura del riaccertamento ordinario dei residui, nonché
nella conseguente determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del
risultato di amministrazione dell'esercizio 2023.
Il Dipartimento, altresì, rileva la formale
correttezza della determinazione del Fondo crediti dubbia esigibilità,
richiamando l'attenzione dell’Ente sulla corretta procedura di determinazione
dei crediti stessi. Lo stesso Dipartimento raccomanda, inoltre, al fine di
salvaguardare i propri equilibri di bilancio di recuperare i crediti vantati.
A conclusione dell'attività istruttoria, il
Dipartimento economia e finanze rileva che: sussiste la piena corrispondenza
tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto del
bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere; sussiste la continuità tra i
residui finali dell'esercizio 2022, rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2023; sussiste la quadratura delle poste contabili
iscritte nelle cosiddette "partite di giro"; sussiste corrispondenza
tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è
stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali-crediti e tra
residui passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato
alla voce "disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato
patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione sia del Fondo
pluriennale vincolato sia del risultato di amministrazione al 31.12.2023.
Il Dipartimento economia e finanze, richiamate le
raccomandazioni fatte all'Ente, ritiene possibile, quindi, procedere
all'adozione, da parte della Giunta regionale, del Rendiconto per l'esercizio
2023 dell'Azienda Calabria Verde al fine della successiva trasmissione dello
stesso al Consiglio regionale.
La proposta di provvedimento numero 182/12^, di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini
Regionali (EPMR)”, posta oggi all'approvazione di questa
Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda
Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.
Il Revisore unico dei conti, nel corso del 2023,
non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o
suggerito misure correttive non adottate dall'Ente.
L'Organo di controllo attesta la corrispondenza del
Rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime giudizio positivo per
l'approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.
Il Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente, nell'istruttoria di
competenza, ha verificato la coerenza dei documenti trasmessi con le finalità
della legge istitutiva dell'Ente Parco e del bilancio di previsione 2023-2025.
Il Dipartimento, con riferimento alle norme in
materia di spending review, rileva che: in merito alle spese per
consulenza di cui alla lettera b) dell'articolo 1 della legge regionale
62/2023, l’Ente Parchi marini ha rispettato il limite di spesa poiché la spesa
effettuata nell'anno 2023 è inferiore a quella dell'anno precedente;
relativamente alle spese di cui alla lett. c) dell'articolo 1 della L.R.
62/2023, le spese effettuate nell'annualità stessa sono inferiori a quelle
effettuate nell'anno precedente.
Il Dipartimento vigilante, verificato che quanto
riportato nel Rendiconto finanziario 2023 è coerente con le previsioni
dell’Ente per i Parchi marini regionali, di cui al bilancio di previsione
adottato per il medesimo anno, esprime parere favorevole all’approvazione del predetto consuntivo 2023 dell’Ente.
Il Dipartimento economia e finanze evidenzia che sussiste la formale
correttezza nella procedura del riaccertamento ordinario dei residui nonché
nella quantificazione del Fondo pluriennale vincolato e, di conseguenza, nella
determinazione del risultato di amministrazione dell'esercizio 2023. Con
riferimento alla "parte disponibile del risultato di
amministrazione", il Dipartimento raccomanda all'Ente, di rispettare le
regole di bilancio inerenti alle modalità di impiego della parte libera
dell'avanzo di amministrazione, ai sensi dell'articolo 42, comma 6 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n.118.
Il
Dipartimento, a conclusione dell'istruttoria di competenza, rileva che:
sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31/12/2023, per come
risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto
del tesoriere; sussiste continuità tra residui finali dell'esercizio 2022,
rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023; sussiste la quadratura delle
poste contabili scritte nelle cosiddette patite di giro; sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena corrispondenza tra residui
attivi finali-crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con
riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il
saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi
effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce
“Disponibilità liquide” dell'attivo dello stato patrimoniale; risulta
formalmente corretta la determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del
risultato di amministrazione al 31/12/2023.
A conclusione dell'istruttoria di competenza,
il Dipartimento ritiene possibile procedere, da parte della Giunta regionale,
alla trasmissione del rendiconto relativo all'esercizio 2023 dell'Ente per i
Parchi marini regionali al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57,
comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.
Punto numero 6 all'ordine del giorno: proposta
di provvedimento amministrativo numero 183/12^ “Bilancio di previsione
dell'Ente per i Parchi marini regionali 2024-2026”. La proposta di
provvedimento è stata licenziata a maggioranza dei presenti nella seduta del 14
ottobre scorso della seconda Commissione.
Il Revisore unico dei conti ritiene che il
bilancio di previsione 2024- 2026 sia stato redatto nel rispetto dei principi
generali ed applicati di cui al decreto legislativo numero 118 del 2011 e
relative previsioni, redatte in conformità alla normativa vigente e in
relazione alle attività tecniche operative, relative alla gestione dei Parchi
marini regionali, rispetti il pareggio finanziario complessivo di competenza e
di equilibri di parte corrente in conto capitale.
Per quanto riguarda il rispetto della normativa
sul contenimento della spesa, di cui alla legge regionale numero 62 del 2023,
il Revisore conferma quanto riportato nella nota integrativa circa la non
applicabilità della suddetta normativa.
L'organo di controllo ha verificato che il
bilancio è stato redatto nell'osservanza delle norme di legge, dello statuto
dell'Ente, del regolamento di contabilità e delle norme del decreto legislativo
numero 118 del 2011 e dei relativi principi contabili, numero 4.1 e 4.2, allegati
al decreto; altresì, ha rilevato la coerenza, la congruità e l'attendibilità
contabile delle previsioni di bilancio.
L'organo di revisione, con verbale numero 8 del
24/07/2024, ha dunque espresso parere favorevole alla proposta di bilancio di
previsione 2024-2026 e sui documenti allegati.
Il Dipartimento territorio e tutela
dell'ambiente, nell'istruttoria di competenza, con riferimento alla spesa per
consulenze e quella indicata alla lettera c) dell'articolo 1 della legge
regionale numero 62 del 2023, rileva che l'Ente ha rispettato il limite di
spesa. Con riferimento ai fondi derivanti dall'applicazione della legge
regionale numero 5 del 2021 (Disciplina
delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi
derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone
in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79),
il Dipartimento fa presente che la concessione di risorse è subordinata agli
accertamenti, nel corso dell'anno 2024, derivanti dai canoni delle grandi
derivazioni, secondo quanto disposto dall’articolo 26 della legge regionale
numero 5 del 2021.
Il Dipartimento vigilante, a conclusione
dell'istruttoria di competenza, esprime parere favorevole sul bilancio di
previsione 2024-2026.
Il Dipartimento economia e finanze,
nell’istruttoria di competenza, ha evidenziato che è rispettato l'equilibrio
generale di bilancio e che, stante l'avvenuta approvazione da parte dell'Ente
del rendiconto di gestione 2023, è stata riscontrata la piena coincidenza delle
risultanze con quanto riportato nel prospetto dimostrativo del risultato di
amministrazione alla data del 31/12/2023.
Riguardo l'accantonamento al Fondo crediti di
dubbia esigibilità, il Dipartimento raccomanda all'Ente di verificare la
congruità del Fondo stesso durante l'intero periodo degli esercizi di quel
bilancio di previsione, provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito
di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei capitoli in entrata.
Per quanto concerne il Fondo pluriennale vincolato, si rileva che l'Ente
correttamente ha appostato il suddetto Fondo.
Il Dipartimento economia e finanze, a
conclusione dell'istruttoria, ritiene possibile, quindi, procedere, da parte
della Giunta regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale della proposta
di bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi marini regionali per
i conseguenti adempimenti.
Punto numero 7, proposta di provvedimento
amministrativo numero 188/12^: "Rendiconto esercizio 2023 - Regionale
per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)". La proposta di
provvedimento posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata
licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione bilancio nella
seduta del 14 ottobre scorso.
L'organo di controllo dell'Ente ha verificato
che il risultato di amministrazione dell'esercizio 2023 presenta un avanzo di
euro 10.286.993,20. Il revisore evidenzia l'attendibilità delle risultanze e il
rispetto dei principi contabili e che l'Azienda ha operato nel rispetto del
decreto legislativo numero 118 del 2011 e non sono emerse inoltre, irregolarità
contabili. Il revisore raccomanda, altresì: di mettere in atto ogni azione
utile alla realizzazione dei residui attivi, in particolare quelli derivanti dalla
gestione degli acquedotti, e un costante monitoraggio del Fondo crediti dubbia
esigibilità del Fondo rischi; di dotarsi di un'adeguata struttura al fine di
avere una situazione patrimoniale e un inventario dei beni mobili e immobili
aggiornato.
L'organo di controllo, nell'attestare la
corrispondenza al rendiconto alle risultanze della gestione, esprime il
giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario
2023.
Il Dipartimento agricoltura, nell'istruttoria
di competenza, ha provveduto a verificare il rispetto dei vincoli di spesa di
cui alla vigente normativa in materia di spending review, rilevando il rispetto
degli stessi da parte dell'ARSAC.
Conclusivamente, il Dipartimento vigilante
esprime parere favorevole al conto consuntivo ARSAC esercizio 2023.
Il Dipartimento economia e finanze evidenzia
che, sulla base delle verifiche eseguite, sembrerebbe sussistere la formale
correttezza nella procedura del riaccertamento ordinario dei residui, nonché
nel computo del Fondo pluriennale vincolato e, di conseguenza, nella
determinazione del risultato di amministrazione dell'esercizio 2023. Il
Dipartimento raccomanda all'Ente di proseguire le iniziative opportune alla
cura dei propri crediti e al Dipartimento che esercita la vigilanza sulle
attività dell'Ente di monitorare costantemente sull'attuazione di tali
operazioni.
Relativamente alla quota disponibile del
risultato di amministrazione, pari a euro 5.883.642,68, il Dipartimento segnala
che la quota può essere utilizzata solo a seguito dell'approvazione in via
definitiva del rendiconto da parte del Consiglio regionale.
A conclusione dell’istruttoria di competenza,
il Dipartimento economia e finanze rileva che: sussiste la continuità tra i
residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2023, prendendo atto dell'avvenuta rettifica effettuata sui residui passivi
alla data del 01/01/2023 in ragione della differenza di euro 4,39; sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro; sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con
riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il
saldo di cassa pari a euro 10.535.520,22 riportato nel conto del bilancio 2023
e il valore registrato alla voce “disponibilità liquide” dell'attivo dello
stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo
pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31/12/2023.
Il Dipartimento economia e finanze, in
conclusione, ritiene possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta
regionale, del rendiconto esercizio 2023 dell'ARSAC al fine della successiva
trasmissione dello stesso al Consiglio regionale. Punto numero 8, proposta di
provvedimento amministrativo numero 189/12^: "Rendiconto esercizio 2023 -
Azienda Calabria Lavoro.". La proposta di provvedimento, posta oggi
all'approvazione di quest’Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dai
presenti dalla seconda Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.
Il Revisore unico dei conti per l’esercizio
2023 ha verificato il rispetto, da parte dell'Ente, sia dei limiti di
contenimento della spesa pubblica imposti dalla normativa regionale vigente sia
del pareggio di bilancio. L’organo di controllo segnala necessità che l’Ente si
attivi al fine di ricevere in maniera puntuale trasferimenti dei fondi
regionali a copertura dei progetti affidati, nonché della gestione del
personale al fine di evitare l'erosione del Fondo cassa.
Il Revisore esprime il parere favorevole
all'approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 di Azienda
Calabria lavoro con la prescrizione all'Ente di adottare tutti gli atti
propedeutici in tempi utili per l'approvazione del consuntivo nei termini di
legge. Il Dipartimento lavoro evidenzia che il rendiconto risulta predisposto
in conformità al regolamento di contabilità dell'Ente e alla normativa vigente
di cui al decreto legislativo numero 118 del 2011 ed esprime parere favorevole
all'approvazione del rendiconto generale dell'esercizio 2023 dell'Azienda
Calabria lavoro.
Il Dipartimento economia e finanze, con
riferimento alla gestione di cassa, ha riscontrato difficoltà nell'operazione
di riconciliazione tra le registrazioni presenti nella contabilità dell'Ente e
le relative scritture di cassa effettuate dal Tesoriere. Conseguentemente, il
Dipartimento invita l’Ente al rispetto dei principi di legge con riferimento
alla propria gestione di cassa, nonché il Revisore dei conti e il Dipartimento
lavoro, quali soggetti preposti al controllo sulla gestione di Azienda Calabria
lavoro e, a decorrere dell'esercizio 2024, sulla nuova agenzia ARPAL, a
vigilare in merito.
Sulla base delle verifiche eseguite, il
Dipartimento ritiene che sembrerebbe sussistere la formale correttezza della
procedura di riaccertamento dei residui, nonché della determinazione del Fondo
pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione alla data del
31/12/2023.
A conclusione dell'istruttoria, il Dipartimento
economia e finanze ritiene possibile procedere all'adozione da parte della
Giunta regionale del rendiconto di gestione per l'esercizio 2023 dell'Azienda
Calabria lavoro al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio
regionale.
Punto numero 9 all'ordine del giorno: proposta
di provvedimento amministrativo numero 190/12^, recante "Rendiconto
esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA).". La proposta di provvedimento posta all'approvazione di questa
Assemblea è stata licenziata a maggioranza dei presenti alla seconda Commissione
nella seduta del 14 ottobre scorso.
Il Revisore unico dei conti, con verbale numero
10 del 27 settembre 2024, rinnova il sollecito alla definizione dell’iter
procedurale finalizzato al recupero dei compensi percepiti dai Direttori o
Commissari ex lege 69/2012, articolo 13, comma 5, cosiddetta spending review,
onde evitare la prescrizione degli stessi. L’organo di controllo evidenzia che
l'Ente ha rispettato la tempestività dei pagamenti, atteso che l'indicatore
medio dei pagamenti, per l’anno 2023, si attesta al di sotto della soglia
minima.
Il Revisore dei conti, inoltre, invita l’Ente
a: far rispettare gli accordi in convenzione con azienda ARSAC, al fine di
poter verificare la correttezza e provvedere anche alla tempestiva liquidazione
dei pagamenti; sollecitare l'organo interno di valutazione al fine di definire
le procedure circa l'indennità di risultato relative alle annualità 2014-2020
da corrispondere al Commissario/ Direttore; costituire nel prossimo bilancio di
previsione il Fondo cassa ai sensi dell'articolo 166 del TUEL e rimpinguare il
Fondo crediti di dubbia esigibilità; monitorare costantemente le liti
potenziali e l'eventuale soccombenza in giudizio al fine di mantenere allineato
il Fondo rischi contenziosi, che risulta essere stato comunque rimpinguato.
Il Revisore unico dei conti attesta la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime parere
favorevole per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.
Il Dipartimento agricoltura e risorse
agroalimentari esprime parere favorevole al rendiconto di gestione ARCEA
esercizio finanziario 2023, fermo restando quanto rappresentato già dal
Comitato di vigilanza.
Il Comitato di vigilanza ARCEA, struttura di
controllo dell'Ente, nel condividere le osservazioni espresse dal Revisore
unico dell'Agenzia, esprime parere favorevole al Rendiconto della gestione
ARCEA esercizio finanziario 2023.
Il Dipartimento economia e finanze,
nell’istruttoria di competenza, evidenzia che, sulla base delle verifiche
effettuate, sembra sussistere la formale correttezza della procedura di
riaccertamento ordinario dei residui, nonché della determinazione sia del Fondo
pluriennale vincolato, sia del risultato di amministrazione alla data del
31/12/2023. Stante le risultanze di cui alle quote accantonate del risultato di
amministrazione, la restante quota disponibile del risultato stesso calcolata
dall'Ente presenterebbe un importo di euro 96.841,26.
A conclusione dell'attività istruttoria, il
Dipartimento ritiene possibile, quindi, procedere all'adozione da parte della
Giunta regionale del rendiconto di gestione per l'esercizio 2023 di ARCEA al
fine della successiva trasmissione al Consiglio regionale.
Punto numero 10 all'ordine del giorno: proposta
di provvedimento amministrativo numero 186/12/^, recante "Rendiconto
esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica
Calabria (ATERP Calabria)". La proposta di provvedimento posto oggi
all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata a maggioranza dai presenti
alla seconda Commissione bilancio nella seduta del 14 ottobre scorso.
Il Revisore unico dei conti non ha rilevato
gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure
correttive non adottate dall'Ente, suscettibili di particolari rilievi.
L'organo di controllo ha verificato il sostanziale rispetto dei limiti di spesa
in materia di spese del personale e spese per il funzionamento. L'organo di
controllo con verbale numero 11 del 02/08/2024 evidenzia alcune criticità: con
riferimento ai crediti e al Fondo crediti di dubbia esigibilità, il Revisore raccomanda
particolare attenzione all'attività di recupero; relativamente al contenzioso e
all'adeguatezza del Fondo, è emersa l'esistenza di numerose cause legali in
corso. Dunque, il Revisore ha richiesto dettagliate informazioni periodiche che
permettano di verificare la corrispondenza del valore del Fondo accantonato,
rispetto alla copertura delle relative potenziali soccombenze e, quindi,
passività.
A conclusione del verbale, l'organo di
controllo attesta la corrispondenza dei dati in bilancio alle risultanze della
gestione ed esprime giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto
dell'esercizio finanziario 2023.
Il Dipartimento infrastrutture e lavori
pubblici con l'istruttoria di competenza rileva il sostanziale rispetto delle
disposizioni sulle misure di contenimento della spesa del personale e delle
spese per il funzionamento.
A conclusione dell'attività istruttoria, il
Dipartimento vigilante esprime parere favorevole all'approvazione del
rendiconto di gestione esercizio finanziario 2023 dell'ATERP.
Il Dipartimento di economia e finanze evidenzia
che persiste la situazione di difficoltà nell'incasso dei canoni pregressi.
Pertanto, ribadisce che, come già raccomandato in precedenza, è necessario che
il Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici, che esercita la vigilanza
sull'attività dell'Ente, provveda a effettuare maggiori azioni di controllo e
monitoraggio in tal senso. Il Dipartimento raccomanda nuovamente all’Ente, al
fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l'insorgere
di possibili danni di natura erariale, di proseguire nelle attività necessarie
atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di
credito.
Appurata la correttezza formale del risultato
di amministrazione, il Dipartimento, sulla base delle risultanze contabili di
cui al rendiconto di gestione 2023, evidenzia che ATERP Calabria ha recuperato
la quota annuale prevista per il ripiano del disavanzo determinato dal
riaccertamento straordinario di euro 2.354.291,27, riferita alla quota 2023,
sulla base di quanto stabilito dall'articolo 4, comma 2, del decreto
ministeriale del 2 aprile 2015 del Ministero dell'economia e delle finanze.
A conclusione dell’istruttoria di competenza,
il Dipartimento economia e finanze ritiene, dunque, possibile procedere
all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto di gestione per
l'esercizio finanziario 2023 dell'ATERP Calabria al fine della successiva
trasmissione al Consiglio regionale.
Punto numero 11 all'ordine del giorno: proposta
di provvedimento amministrativo numero 192/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante "Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023
della Regione Calabria - art. 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.
118".
La proposta di provvedimento amministrativo
posta oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata dalla
seconda Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.
Sul provvedimento, il Collegio dei revisori ha
espresso il parere favorevole numero 19 del 11/10/2024 con verbale numero 48 di
pari data. Hanno partecipato alla seduta di Commissione, per quanto riguarda il
Collegio dei revisori, il dottor Nicita e il dottor Mazzulla
e, per quanto riguarda il Dipartimento di economia e finanze, il dottor De
Cello e la dottoressa Bonaiuto.
Il provvedimento in oggetto è relativo
all'approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione
Calabria. Detto adempimento si rende necessario ai sensi della normativa in
materia di armonizzazione dei bilanci, finalizzata a leggere l'azione
amministrativa degli Enti territoriali nel suo insieme.
Si richiede, pertanto, all'Ente capogruppo la
redazione del bilancio consolidato che rappresenti in modo veritiero e corretto
la situazione finanziaria e patrimoniale, nonché il risultato economico della
complessiva attività svolta dall'Ente attraverso le proprie articolazioni
organizzative, i propri Enti strumentali e le proprie società controllate e
partecipate ricomprese nel perimetro del consolidamento.
Attraverso il bilancio consolidato la Regione:
dà una rappresentazione, anche di natura contabile, delle proprie scelte di
indirizzo, pianificazione e controllo; dispone di un nuovo strumento per
programmare e gestire e controllare con maggiore efficacia il proprio gruppo
comprensivo di enti e società; ottiene una visione completa delle consistenze
patrimoniali e finanziarie di un gruppo di enti e società che fa capo ad
un'amministrazione pubblica, incluso il risultato economico.
Il bilancio consolidato, in particolare,
rappresenta uno strumento informativo per tutti gli stakeholder del gruppo che
attraverso di esso possono esercitare un controllo sulle modalità di gestione
delle risorse pubbliche impiegate, nonché un supporto al governo del gruppo
stesso ai fini del monitoraggio dell'andamento economico e patrimoniale del
gruppo di consolidamento, della programmazione delle attività future e della
verifica degli impatti delle strategie.
Il provvedimento si compone di due allegati
rappresentati dal bilancio consolidato, comprensivo dello stato patrimoniale, e
del conto economico, nonché della relazione e nota integrativa al bilancio
consolidato stesso.
Il bilancio consolidato 2023 della Regione
Calabria, così ottenuto, offre una rappresentazione veritiera e corretta della
consistenza patrimoniale e finanziaria del “gruppo amministrazione pubblica
della Regione Calabria” e del risultato di esercizio dell'intero gruppo
Regione.
Con riguardo all'aspetto economico, si precisa
che il risultato di esercizio del gruppo risulta, dopo il consolidamento di
tutti i bilanci, in aumento di euro 203.112.407,00 rispetto all'esercizio
precedente, passando da un'utile per l'anno 2022 di euro 84.513.076,00 a un
utile di euro 287.625.483,00 per l'anno 2023.
Il risultato di esercizio 2023 è dato
dall'utile di esercizio registrato dalla capogruppo cui si deve aggiungere, a
seguito del processo di consolidamento, un incremento di euro 102.523.547,00
derivante dall'integrazione dei bilanci dei componenti del gruppo al netto
delle elisioni operate.
Con riguardo ai dati patrimoniali dell'attivo,
si evince quanto segue:
incremento delle immobilizzazioni
+1.981.928,00 euro;
incremento delle rimanenze +2.383.007,00 euro;
incremento dei crediti +6.217.962,00 euro;
incremento delle disponibilità liquide
+98.322.461,00 euro;
incremento ratei e risconti attivi
+2.340.200,00 euro.
Nei dati patrimoniali del passivo, si
evidenzia:
l'incremento del patrimonio netto
+341.910.625,00 euro;
incremento dei fondi rischi e oneri
+51.424.276,00 euro
decremento T.F.R. -1.280.163,00 euro;
decremento dei debiti -178.471.815,00 euro;
decremento ratei e risconti e contributi agli
investimenti -102.337.365,00 euro.
Punto numero 12 all’ordine del giorno: proposta
di legge numero 322/12^, recante "Assestamento del bilancio di
previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2026".
Il disegno di legge in oggetto è stato
licenziato alla seconda Commissione nella seduta del 16 ottobre ultimo scorso.
La seconda Commissione ha dedicato due sedute all'esame e all'approvazione del
provvedimento: la prima ha visto una discussione generale sulla manovra, la
seconda seduta, con un'ulteriore discussione, l'approvazione degli emendamenti
e del provvedimento nel suo complesso.
Il Collegio dei revisori ha espresso sul
provvedimento parere favorevole numero 20 del 11/10/2024, con verbale numero 49
di pari data.
Con il provvedimento in esame, redatto dopo il
positivo giudizio di parifica da parte della Corte dei conti sul rendiconto
generale anno 2023, sono state determinate le definitive risultanze contabili.
Il bilancio di assestamento è, dunque, lo
strumento giuridico contabile con il quale la Giunta prende atto delle
risultanze della gestione dell'esercizio 2023, propone le variazioni di
bilancio necessarie a modificare il valore presunto dei residui del Fondo
pluriennale vincolato, del Fondo cassa e del risultato di amministrazione, al
fine di renderli conformi a quelli definitivamente determinati con il
rendiconto generale dell'anno 2023, approvato dal Consiglio regionale con legge
regionale numero 33 del 2024.
Inoltre, attraverso la medesima proposta di
legge, l'organo di governo propone una serie di variazioni, tese a rafforzare
gli equilibri del bilancio nonché a garantire la copertura finanziaria di spese
di carattere obbligatorio, il necessario adeguamento di alcuni stanziamenti
carenti in sede di predisposizione del bilancio di previsione 2024-2026 e a
soddisfare alcune esigenze provenienti dalle diverse strutture regionali
effettuabili unicamente con legge.
In particolare, la manovra di assestamento
ammonta per l’annualità 2024 a 22,5 milioni di euro, mentre a 14,1 milioni per
l'anno 2025 e a 8,4 milioni di euro per l'anno 2026.
Per quanto riguarda la manovra di assestamento
dell'entrata, questa vale complessivamente 12,8 milioni per il 2024, 1,3
milioni per il 2025 e 1,2 milioni per il 2026.
Nel dettaglio:
-minori entrate pari a euro 1.420.167,00 per
l'anno 2024, euro 1.365.545,20 per il 2025 e 1.310.923,39 per l'anno 2026;
-somme restituite dal Consiglio regionale
complessivamente pari a euro 8.902.694,29;
-maggiori entrate pari ad euro 370.156,36
nell'anno 2024, afferenti ai crediti vantati nei confronti di Sorical S.p.A.
per canone di concessione di derivazione di acque pubbliche relative all'anno
2023;
-maggiori entrate registrate per euro
4.852.824,55 all'anno 2024 inerenti alla reimputazione
di crediti vantati dalla Regione soggetti a rateizzazione negli esercizi in cui
sono esigibili. Tali entrate, in ogni caso, non producono effetti espansivi di
spesa poiché i relativi importi sono accantonati a Fondo crediti dubbia
esigibilità;
-maggiori entrate pari euro a 67.895,04 per
ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 relative a somme derivanti al versamento
di canoni e irrogazioni di sanzioni amministrative connesse all'esercizio delle
attività estrattive nella Regione Calabria, ai sensi della legge regionale 5
novembre 2009, numero 40;
- maggiori entrate pari a euro 59.519,08
derivanti dagli oneri istruttori per l'approvazione dei progetti e
l'autorizzazione alla realizzazione degli impianti e all'esercizio delle
operazioni di recupero e/o smaltimento rifiuti, nonché per l'istruttoria tecnica
e l'autorizzazione delle emissioni in atmosfera.
Per quanto riguarda la spesa:
- riduzione di 3,9 milioni del Fondo perdite
delle società;
- riduzione di 1,4 milioni nell'anno 2024 e di
1,3 per ciascuno degli anni 2025 e 2026 del Fondo anticipazioni di liquidità;
- riduzione per 2 milioni di euro
dell'accantonamento delle risorse, effettuato in sede di approvazione del
bilancio 2024-2026 per garantire il concorso aggiuntivo al contenimento dei
saldi di finanza pubblica;
- riduzione di 853.000,00 euro, circa, della
rata di ammortamento del mutuo, quota interessi, contratto per il
cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei programmi comunitari per il
periodo 2014-2020, a seguito della modifica del piano di ammortamento.
Infine, sono state rimodulate le somme
assegnate al Consiglio regionale, al fine di adeguare gli stanziamenti di
bilancio ai dati risultanti dall'assestamento di bilancio del Consiglio stesso.
Nel corso della seduta sono stati approvati
anche cinque emendamenti finalizzati:
- a modificare un refuso contenuto
nell'articolo 1 relativo alla legge di approvazione del rendiconto;
- al finanziamento del referendum consultivo:
“Modifica dei confini territoriali dei Comuni di Cosenza, Rende e Castro
libero, territori ricadenti nella provincia di Cosenza”, che è stato fissato
per giorno 1° dicembre e che necessita di una copertura finanziaria pari a euro
350.000,00;
- al pagamento di euro 6.000,00 in favore di
Formez PA in relazione alla quota associativa;
- a migliorare la sicurezza, la mobilità e la
qualità della vita della popolazione calabrese e alla valorizzazione del
territorio regionale e alla promozione della cultura, dell'istruzione e dello
sport;
- all'autorizzazione al ricorso da
indebitamento derivante dal versamento della quota di cofinanziamento regionale
del Programma comunitario PSR Calabria 2014-2020, in conseguenza della proroga
di due anni dello stesso, la cui scadenza è adesso fissata al 31/12/2025.
Il progetto di legge si compone di 12 articoli,
nei quali viene dettagliata la manovra di assestamento. Presidente, ho finito.
Grazie, collega Montuoro, la ringrazio per
l'enorme lavoro che ha svolto e anche di aver relazionato su nove bilanci. La
ringrazio, ringrazio tutta la Commissione, ringrazio l'Assessore e soprattutto
il dirigente generale del Dipartimento, dottore De Cello, con tutto il suo
staff. Ora iniziamo la serie degli interventi. Iniziamo dal collega Lo Schiavo.
Ha facoltà d’intervenire.
Grazie, Presidente. Ovviamente fare un
intervento su così tanti punti è complicato e soprattutto rischia di non avere
un nesso logico, quindi, cercherò di sintetizzare alcuni punti che, a mio
avviso, meritano una riflessione politica in quest'Aula.
Ovviamente, noi ci troviamo di fronte a una
manovra di assestamento di bilancio in gran parte dovuta, di un bilancio che
rischia sempre più di essere ingessato dalle esigenze che ha la Regione
Calabria. Io, però, vorrei porre l'attenzione dell’Aula su alcune questioni che
vengono puntualmente affrontate nella discussione sul bilancio, o anche
sull’assestamento di bilancio, che vengono rilevate anche dalla Corte dei conti
e che, a mio avviso, devono avere più consapevolezza della classe politica.
Quindi, io partirò, intanto, dal bilancio consolidato di gruppo e da un
ragionamento sulle partecipazioni che la Regione Calabria ha nelle sue
articolazioni. Ovviamente, noi abbiamo organismi strumentali, Enti strumentali
regionali, società collegate o controllate, si tratta, giuridicamente, di
questioni diverse tra loro, ma il dato vero che mi preme sottolineare è come
ancora sulle società partecipate vi sia uno scarso controllo, delle scarse
informazioni o, comunque, una scarsa attenzione sui risultati che le stesse
raggiungono.
Abbiamo avuto negli anni una notevole mole di
trasferimenti nei confronti delle società partecipate – le chiamerò così in
maniera generica, non distinguendo tra i vari e, comunque, differenti organismi
– e, rispetto a un'enorme quantità di trasferimenti, c’è una scarsa
discussione, informazione e anche una scarsa documentazione sulle mission e
sui risultati ottenuti da questi Enti.
Abbiamo parlato di ATERP, Parchi Marini,
possiamo parlare di SACAL, di SORICAL, dicendo che ognuna merita una sua
analisi e un suo approfondimento.
Ma qual è l'elemento comune? Che ancora non
abbiamo mai fatto il punto sui risultati che ciascuna di queste partecipate
riesce a raggiungere, rispetto non soltanto agli obiettivi statutari, ma anche
alle finalità di pubblica utilità e, quindi, ovviamente, oggi, facciamo una
valutazione di carattere economico; possiamo vedere quanto vale la
partecipazione della Regione in relazione al patrimonio netto: questi sono dei
dati che troviamo, sono quasi tutti negativi, ma non è tanto questo che mi
preoccupa.
Mi preoccupa questa enorme mole di
partecipazione, la scarsa informazione e lo scarso controllo che possiamo
effettuare in materia. Abbiamo un organismo strumentale, dodici Enti
strumentali, un Ente strumentale partecipato, cinque Società controllate, quattro
partecipate, tre Fondazioni in liquidazione: come può la politica, oggi,
pensare di riuscire ad avere il controllo?
Penso, ancora, a Fincalabra, alle
partecipazioni che Fincalabra ha in altre società. Come pensiamo che questo
Consiglio regionale possa avere il controllo su tutto questo, se non vi è una
priorità della politica? Non l'abbiamo data e ritengo che anche questo Governo
regionale non l'abbia data. Possiamo parlare di sviluppo, di attrazione degli
investimenti produttivi, però dovremmo colorarli anche di alcuni elementi
scientifici e di alcuni dati statistici; ad esempio, abbiamo letto dell'aumento
dei trasporti aerei in Calabria con l'Aeroporto dello Stretto che ha avuto una
notevole crescita, però, magari, ad esempio, dovremmo ragionare meglio anche
sui bilanci di SACAL.
Penso, ad esempio, a SORICAL: abbiamo fatto
l'operazione di creare l'Autorità unica idrica-rifiuti con il braccio operativo
SORICAL, ma anche qui abbiamo fatto l'operazione di acquisire e renderla
totalmente pubblica con l'acquisizione del 51% dei privati.
Ma che fine ha fatto? Lo dico davvero, non è
una domanda retorica, ma concreta. Relativamente alle vicende che riguardavano
il pegno di quote su SORICAL e la partecipazione del Fondo tedesco, leggo che
ancora ci portiamo dietro dei derivati stipulati nel 2008, non ricordo quando
precisamente, 2013, lo swap sugli interessi; prendo, poi, meglio il
pezzo così lo riaffrontiamo.
Dico questo per affermare che, a mio avviso,
questa discussione meriterebbe ben altra attenzione e consapevolezza di quella
riservata alla liquidazione contabile di un bilancio approvato una volta
l'anno.
All'inizio della legislatura avevo proposto che
vi fosse un'apposita Commissione che potesse occuparsi di questo; si è
ritenuto, ovviamente, che, per costi di bilancio, non fosse il caso di creare
un'ulteriore Commissione. Sono contento di far parte, con il presidente
Giannetta, della Commissione speciale di vigilanza; reputo che, forse, questa
potrebbe essere una delle prime cose che la Commissione può andare,
concretamente, a fare, anche perché la stessa Corte dei conti parla di coerenze
informative.
Vado al secondo aspetto problematico dei
pagamenti eseguiti dalla Regione in qualità di terzo pignorato. Qui apriamo un
altro mondo che si evince dai continui bilanci: il problema del contenzioso
della Regione Calabria, il problema dell'accantonamento del fondo contenzioso,
il problema dei continui pignoramenti, ammontano a oltre 2
milioni di euro i pignoramenti che la Regione Calabria subisce, ed è ancora più
complicato quando questi pignoramenti la Regione Calabria deve pagarli come
terzo pignorato per le società partecipate. Diventa ancora più complicato,
allora, svolgere lì un controllo su quanti soldi dei cittadini calabresi
dobbiamo investire per i pignoramenti presso terzi per il contenzioso della
Regione Calabria. Una massa enorme. Così come cresce il fondo dei crediti di
dubbia esigibilità. Così come dobbiamo ritornare a prevedere una dotazione per
il Consorzio unico di Bonifica perché, forse, le somme che avevamo stanziato
nell'agosto 2023 non erano sufficienti.
Quindi, qual è il ragionamento politico di
fondo? È che qui non parliamo di numeri, ma di scelte politiche, di un
controllo che, come Regione, dobbiamo effettuare rispetto ai soldi dei
calabresi.
Quanto durano, poi, le procedure di
liquidazione degli Enti regionali in questa nostra regione? Mi dicono che in
alcuni bilanci ci sono solo i soldi per sostenere i liquidatori, pagare i
compensi dei liquidatori di Enti che sono da anni in liquidazione.
Questo è il quadro di criticità che abbiamo:
perdite di esercizio che sono, prevalentemente, imputate, appunto, ai compensi
dei collegi sindacali, degli oneri camerali.
Allora, il punto dove sta? Se vogliamo
ragionare, realmente, di macroeconomia –ogni tanto, lo fa il Presidente della
Regione – e cioè investire i soldi pubblici per portare un moltiplicatore di
ricchezza, allora, questo lo dobbiamo fare attraverso un ragionamento serio.
Non basta più dire che abbiamo rafforzato Fincalabra e creato un holding
regionale.
Più tardi parleremo di un'ulteriore punto, che
si inserisce anche qui, ossia daremo all’ATERP la possibilità di entrare nel
mercato ad acquistare gli immobili per l’edilizia sociale, quindi di entrare
come operatori e attori del mercato, ma tutto questo senza alcuna discussione o
linee guida di fondo, in maniera schematica e razionale, molte volte anche con
manovre spot.
Mi accingo a concludere il mio intervento
leggendovi velocemente quante sono le partecipazioni della Regione Calabria. La
Regione Calabria partecipa all'Agenzia Regionale per lo Sviluppo
dell'Agricoltura, all'Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura,
all'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, all'Azienda Regionale
per la Forestazione, all’Azienda Calabria Lavoro, all'Azienda Territoriale per
l'Edilizia Residenziale Pubblica, alla Fondazione per la Comunità Arbereshe,
alla Fondazione per l'Istituto Grecanico di Calabria, alla Fondazione per la
Comunità Occitana, all’ Ente Parchi Marini, all'Autorità Regionale dei
Trasporti, alla Fondazione Mediterranea, alla Fondazione Film Commission, alle
Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Terme della Sibaritide, alla SORICAL, alla
SACAL, alla Mediterranea Sviluppi e Liquidazione, alla Lamezia Europa, al
CO.ME.TRA. Non ve li leggo tutti. Presidente, le partecipate e il contenzioso
sono fuori controllo.
Devo
dare atto che c'è un utile di esercizio in questo anno, rispetto al 2023, e c'è
un utile di esercizio migliore, nonostante le perdite di esercizio siano ancora
di circa 700 milioni di euro, qualcosa del genere. C'è un miglioramento
dell'utile di esercizio – ripeto – ma non un miglioramento nel valore della
partecipazione in merito al patrimonio netto di questi Enti partecipati, se
vogliamo fare un discorso complessivo. Ovviamente, il risanamento non può
avvenire in un anno, ma ci vuole una razionalizzazione delle partecipate in
relazione agli obiettivi che ci vogliamo porre.
Per questo chiedo che si riprenda, con
consapevolezza e con attenzione, ogni proposta che va a dare il giusto
significato politico alla discussione che stiamo svolgendo questa sera.
Grazie, Presidente.
Grazie, consigliere Lo Schiavo. Ha chiesto di
intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Tra i tanti bilanci che
abbiamo presentato stasera, voglio focalizzarmi su quello di Calabria Verde e,
poi, farò una breve sintesi a commento generale. Ora è evidente che su questo
documento contabile quello che riguarda e che attrae l'occhio è proprio la
gestione dei fondi europei da parte di Calabria Verde, in particolare di quelli
anticipati dalla Regione Calabria nel 2016 che erano a valere sul POR- FESR del
2007-2013 e che continuano a non essere restituiti.
Una questione che sappiamo si trascina da anni,
con conseguenze veramente gravi per l'equilibrio finanziario e per la
credibilità di tutte le istituzioni regionali. Nella recente relazione del
Dipartimento di economia e finanze viene messa in evidenza una situazione
allarmante: i fondi, per un totale di 102 milioni di euro, sono stati destinati
ad interventi vitali per la nostra regione, come la rimozione di condizioni di
criticità lungo i corsi d'acqua e il consolidamento per la mitigazione del
rischio frane; tuttavia, a causa della mancata rendicontazione entro i termini
di legge, Calabria Verde non solo ha perso la possibilità di utilizzare questi
fondi, ma ha anche compromesso la fiducia di cittadini e degli organi di
controllo, in particolare della Corte dei conti.
È inaccettabile che, nonostante le
raccomandazioni del Dipartimento e gli accantonamenti prudenziali effettuati
negli esercizi dal 2016 al 2022, ancora oggi ci troviamo a discutere di una
rateizzazione per la restituzione di somme che avrebbero dovuto essere già
restituite e saldate. La cifra accantonata testimonia non solo l'incapacità di
Calabria Verde di gestire in modo efficiente le risorse, ma anche la necessità
di una ristrutturazione urgente della sua governance. Seppure l'Ente abbia da
poco iniziato a restituire i fondi, lo fa con un ritardo ingiustificato
rispetto al piano di rateizzazione previsto e questa lentezza nella
restituzione rappresenta un segnale di inefficienza che non possiamo più
tollerare. È fondamentale che si proceda, senza ulteriori ritardi, al pagamento
delle rate già scadute. La responsabilità - è evidente - non può ricadere solo
sull'Ente stesso, ma anche il Governo regionale deve assumersi le sue
responsabilità.
È tempo di chiedere conto a chi ha gestito e
continua a gestire questi fondi. Non possiamo assolutamente permetterci che la
burocrazia e l'inefficienza penalizzino il nostro territorio e le sue necessità
e gli accadimenti di questi giorni, occorsi ieri, l'altra notte nell'area di
Lamezia, sono un esempio lampante della mancata manutenzione, della mala gestio del nostro territorio. Ci sono aziende che si
sono dissolte completamente sotto il fango, c'è una mancata manutenzione, c'è
un territorio sofferente e c'è assolutamente la necessità di porre rimedio a
tutto questo.
Ora mi lasci concludere con dei piccoli
commenti rispetto al bilancio in generale. Francamente questo bilancio ci
sembra seguire la solita logica di finanziamenti a pioggia senza una chiara
strategia di lungo termine. I contributi sono distribuiti in piccole quote per
eventi culturali e progetti locali, senza che si intraveda una pianificazione
strutturale; appaiono inefficaci nel garantire un impatto sostenibile ma
soprattutto continuativo. Le politiche sociali ci sembrano particolarmente
trascurate rispetto alle risorse allocate per eventi culturali e infrastrutture
e questo ci fa sollevare dubbi proprio sull'equità, sulla visione strategica
alla base delle scelte di spesa della Regione.
È evidente che ci sembra che siano privilegiate
delle aree a scapito di altre ed è essenziale che le scelte di investimento
siano trasparenti e coerenti con una reale condivisione delle priorità tra
tutti noi. Ci siamo chiesti quali sono le aree più bisognose di attenzione.
Siamo sicuri di avere fatto le scelte giuste per il nostro territorio? In un
contesto economico e sociale che è in continua evoluzione, è fondamentale che
il bilancio preveda degli investimenti maggiori, per esempio in innovazione e sviluppo
sostenibile.
Di certo va fatta anche una riflessione
riguardo l'assestamento del bilancio regionale e le scelte che penalizzano i
lavoratori precari, in particolare gli LSU e gli LPU. Ci sembra di avere
spogliato un Santo per avere messo degli abiti su… - come si dice? C'è un
proverbio - insomma, stiamo levando ai poveri per dare ad altri. Desidero,
quindi, esprimere la mia piena solidarietà e condivisione alle preoccupazioni
già sollevate e desidero sottolineare come sia inaccettabile che, in un momento
così delicato, il Governo regionale non mostri una visione strategica per il
futuro dei lavoratori precari della Calabria. La mancanza di risorse destinate
a garantire dignità e stabilità occupazionale a chi da anni vive
nell'incertezza è una questione che richiede una risposta chiara e coraggiosa.
L'Accordo quadro del 2022 tra la Regione e le
forze sindacali rappresenta un impegno che va onorato; le risorse risparmiate,
invece di essere destinate ad altre categorie, devono essere reinvestite a
favore di coloro che continuano ad essere fondamentali per il funzionamento dei
nostri Comuni. È un dovere morale e politico garantire che le economie generate
dalla fuoriuscita di lavoratori siano redistribuite a beneficio di chi resta,
contribuendo, in modo essenziale, alla vita sociale ed economica della nostra
regione.
Chiedo, quindi, al governo regionale di
rivedere questa decisione e di elaborare un piano che tuteli non solo
l'immediato ma anche il futuro dei precari calabresi. È nostro compito lavorare
per creare opportunità e un ambiente lavorativo dignitoso per tutti, senza
eccezioni. La Calabria ha bisogno di una visione a lungo termine che metta al
centro il lavoro e la dignità delle persone.
Grazie collega Bruni. Ha chiesto di intervenire
il collega Mammoliti. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Siamo quasi alla fine della
seduta e ancora non ho sentito una parola sul nubifragio che ci è stato ieri e
non ho capito perché non si è discussa ancora la mozione che abbiamo presentato
come gruppo del Partito democratico.
La maggioranza non ha espresso nessuna volontà
sull’intenzione o meno di attivare quanto previsto e cioè la dichiarazione
dello stato di calamità. Se è stato deciso in questo modo, credo, invece, che
dovremmo sollecitare il Governo affinché si assumano i provvedimenti coerenti e
necessari rispetto a quello che è successo ieri.
Ora è del tutto evidente, lo diceva anche molto
bene il collega Lo Schiavo, che affrontare tutti questi temi con un unico
dibattito, con un'unica discussione, probabilmente non ci consente di
approfondire in maniera specifica le diverse problematiche che afferiscono ai
compiti e alle funzioni a cui ogni ente strumentale è chiamato. È del tutto
evidente che questo approccio si sottragga, per quanto mi riguarda, come
abbiamo già detto, ad una visione, ad una logica di sistema che sarebbe quella
per la quale, invece, l'amministrazione regionale dovrebbe assumere un'azione
di coordinamento. Invece la maggioranza si limita a prendere atto di quello che
avviene nei diversi enti e, quando è possibile, a nominare Commissari.
Credo che sia arrivato il tempo, lo diceva bene
il consigliere Lo Schiavo, - condivido molto e appieno anche il riferimento che
faceva alla sua proposta avanzata all'inizio della legislatura - di procedere
ad una riorganizzazione funzionale, con un approccio di sistema degli enti
intermedi, anche delle fondazioni; secondo me, la vera azione riformatrice
passa dalla capacità della maggioranza e di questo Consiglio di saper apportare
dopo tantissimi anni un cambiamento.
È dal 2007 che la Regione Calabria tenta di
mettere in atto una riorganizzazione funzionale degli enti strumentali con
scarsi risultati e questo è dovuto a responsabilità di governi sia di
centrodestra sia di centrosinistra che si sono alternati. Però penso che questa
maggioranza e questo Consiglio abbiano la necessità improcrastinabile di fare
un punto della situazione, perché lasciare lo status quo, secondo me, è
un errore strategico, politico, economico e sociale. È un errore perché ci sono
delle ricadute negative sulla qualità della vita, sulle condizioni dello
sviluppo produttivo della nostra regione e, tra l'altro, veniva detto anche in
maniera efficace che alcune Fondazione sono inattive da anni.
Ha senso continuare a mantenere in piedi fondazioni
che sono inattive? Non è utile aprire una interlocuzione responsabile,
ragionevole, maggioranza e minoranza, per valutare quali enti possono
rafforzare la loro missione strategica ed essere valorizzati, rafforzati,
implementati e quali, invece, ormai bisogna portare a chiusura definitiva e a
conclusione?!
Auspico - lo dico veramente con convinzione -
che ancora in questo scorcio di legislatura si possa addivenire ad una
valutazione più puntuale e appropriata, perché continuare così significa non
voler effettivamente affrontare alcuni nodi fondamentali per la crescita di
questa regione e anche per le ricadute economiche e sociali che in essa si
determinerebbero.
Rimane in piedi questa sollecitazione nei
confronti del Governo regionale e, tuttavia, in maniera veloce, come hanno
fatto gli altri colleghi, esprimo alcune riflessioni che, tra l'altro, abbiamo
già rappresentato in maniera molto puntuale e proficua nella seduta di
Commissione.
In Commissione bilancio si è aperta una
discussione, una interlocuzione, un confronto con la maggioranza, anche aspro,
ma di merito e di rispetto reciproco delle posizioni, anche con i diversi
commissari che hanno partecipato alle audizioni. A partire dai Parchi Marini,
sui quali, giustamente, si sta attivando un'azione molto positiva, molto
dinamica. Lo voglio dire: il commissario Lello Greco ha impresso e imprime
un'azione dinamica molto efficace che, a mio avviso, punta a mettere nelle
condizioni la nostra Regione di traguardare gli obiettivi strategici che
vengono indicati da Agenda 2030 e cioè di avere in Calabria una percentuale di
aree protette pari al 30%. Però, oggettivamente, come tanti altri enti
intermedi, ha delle difficoltà di natura finanziaria e di esigua capacità di
risorse umane.
Così come Azienda Calabria Lavoro. Anche qui,
lo dico in maniera scevra da posizioni pregiudiziali o preconcette, perché, lo
diceva il nostro capogruppo: tutti i nostri interventi sono stati sempre
improntati al merito. Ci sono alcuni aspetti che vengono liquidati con molta
superficialità nell’approccio burocratico; eppure, il revisore, su Azienda
Calabria Lavoro, ravvisa criticità nell'operato in evidente contrasto con i
principi contabili. Lo dice il revisore, lo sottolinea, poi, il Commissario,
che è intervenuto e ha cercato di giustificare le discrasie che si erano
verificate.
Vedo l'assessore al quale chiedo di ricevere le
risposte alle mie interrogazioni, visto che il Presidente del Consiglio le
aveva in cartellina: se gentilmente le potete mandare anche al mio indirizzo.
Siccome si procederà, anche nella manovra di
assestamento, ad una stabilizzazione dei lavoratori, auspico che questo
potenziamento possa rafforzare anche l'aspetto amministrativo per aiutare al
superamento delle discrasie che si sono determinate. Quindi, come vedete, si
tratta di riflessioni in ordine al merito, in ordine alla costruzione di
proposte in grado di migliorare l'efficienza amministrativa e i risultati che
si possono realizzare.
Su Calabria Verde debbo dare atto che è stata
attivata un'azione di risanamento poderosa, considerato che c'erano atti e
documenti contabili che non si approvavano da anni; però, anche lì, i revisori
hanno detto e hanno scritto che per valutare compiutamente la poderosa azione
di risanamento operata bisognava approvare tutti i rendiconti e l'ultimo, cioè
quello relativo al 2023 - è quello in discussione oggi, appunto - l'abbiamo
approvato nell'ultima seduta di Commissione, Assessore, avendo
discusso sul ruolo, la funzione e la strategicità della missione di Calabria
Verde di fronte ai cambiamenti climatici, che sempre di più impongono un'azione
concreta, operativa ed efficace, se questo risanamento è stato fatto, mi auguro
che vi siano le condizioni per liquidare il TFR ai dipendenti che hanno
lavorato per anni e spesso, purtroppo, lo percepiscono in ritardo, ma
soprattutto si abbia la forza e la capacità di fare scelte coraggiose e
innovative.
Non dovete avere timore quando si dice che in
questo settore è giunta l’ora di procedere al reclutamento di risorse umane a
presidio del territorio, per evitare e prevenire gli incendi, ma anche per
fronteggiare le calamità naturali.
Difatti, ciò che è avvenuto ieri in Calabria – e
che purtroppo avverrà sempre di più a causa dei cambiamenti climatici, con
precipitazioni copiose che nel giro un'ora riversano quantità che dovrebbero
manifestarsi in più mesi – si può fronteggiare solo attraverso la manutenzione
ordinaria e straordinaria del territorio, perché intervenire a seguito degli
eventi è un errore, è sbagliato!
Avendo appreso che probabilmente l’azienda Calabria
Verde farà qualche assunzione nel 2026, ovvero l'anno che precede il voto per
il rinnovo della legislatura, invito il governo regionale e evitare questa
aberrazione perché adesso è il momento giusto per implementare le risorse umane
che, unitamente all'innovazione tecnologica positiva rappresentata
dall’utilizzo dei droni o di altri strumenti, possono garantire due cose
formidabili: la valorizzazione e l'utilizzo produttivo del grande patrimonio
boschivo forestale calabrese e il presidio del territorio attraverso la
manutenzione ordinaria e straordinaria
Come diceva monsignor Bregantini: “Il mare è blu,
se la montagna è verde!”.
Se a monte non c'è un'adeguata manutenzione, a
valle non potremo avere i risultati di salubrità e di qualità del mare e degli
altri ambienti.
Per questa ragione, bisogna aprire
un'interlocuzione con le organizzazioni sociali, con le quali avete un rapporto
positivo, e cercare di implementare le risorse umane e tecnologiche per dare
una svolta importante e innovativa di fronte ai cambiamenti climatici che
esistono in Calabria e nel mondo.
Poi, via via, anche gli altri enti: l’ARSAC, per
esempio, sull'azione di promozione in un settore importantissimo come che
quello dell'agricoltura, il sistema produttivo agricolo e, quindi, alimentare e
industriale; l’ARCEA, su cui bisogna superare una discrasia interpretativa, che
forse è già superata, l'abbiamo chiarito anche in Commissione e c'è un
pronunciamento, credo formale, del Consiglio regionale, mentre il Revisore
unico continua a sottolineare la necessità del recupero di maggiori compensi
percepiti dai vari Commissari, ma poiché c’è stato un pronunciamento, quindi,
una interpretazione autentica, chiedo il superamento di questi passaggi che
sostanzialmente sono, non dico agli antipodi, ma contrastanti.
Anche qui, è vero che l'indice di pagamento è
migliorato ed è sotto la soglia dei 30 giorni previsti; però, attenzione,
perché dalle interlocuzioni con le associazioni produttive emerge che le
liquidazioni effettuate a volte sono degli anticipi di pochissime risorse,
importi veramente infinitesimali; quindi, non basta fare una liquidazione con
importi iniqui per dire: “Ho rispettato i tempi di liquidazione”; bisogna
prestare più attenzione e, anche qui, rafforzare e migliorare la qualità e la
performance dell'erogazione con gli importi dovuti agli agricoltori.
Per quanto concerne l'ATERP, in Commissione abbiamo
portato avanti una interlocuzione approfondita, a tratti anche dialetticamente
impegnativa con la stessa Commissaria, ma aperta, tesa a rafforzare e
migliorare anche quelli che sono gli obiettivi strategici che bisogna
perseguire; un'interlocuzione che rimane aperta e che interroga la Giunta
regionale su come intende porsi, soprattutto dopo la pandemia, di fronte ai
cambiamenti delle nuove politiche abitative che, insieme all'edilizia
residenziale pubblica, rappresentano una leva strategica fondamentale.
Cosa fa la Regione Calabria?
Qual è il programma di interventi e di risorse che
si intendono destinare per un rafforzamento concreto alla missione strategica
dell'ATERP?
Poi mi chiedo perché non si valuti un eventuale
rafforzamento amministrativo dedicato, per esempio, per aggredire la morosità
con un piano e degli obiettivi precisi.
Inoltre, invito il governo regionale ad affrontare
la problematica dell'IMU che l’ATERP non potrebbe sostenere.
Ritengo che la Regione Calabria, così come le altre
Regioni d’Italia, debba attivarsi, magari con una mozione comune o un ordine
del giorno, per una presa di posizione nei confronti del Governo nazionale e
cercare di abolire il pagamento dell'IMU.
Infine, si chiede ancora all'ATERP di svolgere
ulteriori funzioni sulle quali faccio due considerazioni veloci: come può l'ATERP,
che ha già difficoltà con le risorse che possiede e che introita con le risorse
umane, assolvere pienamente a quegli obiettivi e a quelle funzioni strategiche,
e anche ad altri compiti importanti, quali quelli sull'area di Scordovillo a Lamezia e la candidatura a organismo
intermedio nell'ambito del POR?
Se fossi il Commissario, avrei qualche
preoccupazione perché, se già con quello che ho non sono nelle condizioni di
assolvere a quello che debbo assolvere, se mi date anche questi compiti e
queste funzioni importanti, qualche preoccupazione ce l'ho e, quindi, mi auguro
che il governo regionale possa realmente e concretamente intervenire per dare
una mano di aiuto.
Su Lamezia Terme, ritengo che i quartieri confino
si debbano evitare; lì ci sono problematiche antiche e storiche, naturalmente
abitative, ambientali, sanitarie, ma non dobbiamo aggiungerne un'altra, ovvero
quella della concezione della cultura razziale che vede questi quartieri
confino; è sbagliato! Sottraetevi! E mi auguro che anche le associazioni del
Terzo settore possano affrontare questa problematica con questo approccio.
Sarebbe utile che la costruzione e l'allocazione in
abitazioni adeguate avvenisse nel contesto della città, in maniera da poter
integrare le comunità, non costruire quartieri confino.
Seguiremo con attenzione e responsabilità questo
aspetto, ma è chiaro che sull’ATERP una discussione più coerente e più
impegnata bisogna farla.
Infine, sulla manovra di assestamento, Presidente,
anche qui a volte mi meraviglio anche di alcuni interventi dell'opposizione -
lo dico con molta franchezza - perché l'assestamento di bilancio è stato sempre
fatto in questa Regione, sia con i governi di centrodestra sia con i governi di
centrosinistra; quindi, criticare alcune operazioni lo considero non del tutto
sufficientemente efficace o, meglio, diventa efficace se quando c'è un governo
di centrosinistra non le fa con le stesse modalità con le quali vengono fatte alcune
operazioni, che riguardano alcune scelte di campo nette, ovvero dare risorse ai
Comuni, ad associazioni varie per finalità specifiche nel loro territorio.
Io non mi scandalizzo quando vengono date delle
risorse a coloro i quali operano in prima linea e sono direttamente vicini alla
prossimità e alle esigenze delle comunità e dei cittadini!
Non mi scandalizza per nulla, lo dico con molta
franchezza; anzi, auspico e spero che ci possano sempre di più essere risorse
destinate alla funzione e alla competenza che gli enti e le associazioni
debbono assolvere e debbono svolgere nella loro comunità.
Quali sono le osservazioni che ho avanzato in
merito a questa scelta?
Intanto, la decisione di dare delle risorse a una
sola Provincia.
Attenzione, anche qui, è una scelta che condivido
perché le risorse date alle Province, con il ruolo e la funzione che oggi
hanno, è una cosa importante, e auspico che questa riforma della legge sulle
Province si possa approvare per farle uscire dal limbo istituzionale in cui si
trovano.
Naturalmente, è anche corretto dire che ho
presentato un emendamento che i consiglieri della Commissione non hanno
condiviso, pur essendo d'accordo nel merito, a causa dell’esiguità di risorse,
una formula politica per dire sostanzialmente che per le altre Province non ci
sono risorse.
Considerato che l'anno scorso ho chiesto al
Presidente della Regione una destinazione di risorse alle Province di 500 mila
euro che a seguito di un emendamento è stato aumentato a un milione e mezzo,
reputo opportuno dare anche alle altre Province che si trovano nelle stesse
condizioni ulteriori risorse per affrontare la problematica della rete viaria.
Un altro aspetto, che rivolgo all'assessore al
lavoro: si compie un'operazione di stabilizzazione positiva dei lavoratori
dell'ARPAL, l'abbiamo sollecitata e chiesta anche noi, ed è una scelta che
apprezziamo e che va bene.
Come evidenziato dalla consigliera Bruni – io l'ho
fatto presente anche in Commissione – per fare quest'operazione positiva di
stabilizzazione, si utilizzano dei risparmi di quattro milioni di euro che
derivano da un accordo sottoscritto dal governo regionale, dalle organizzazioni
sindacali e dal responsabile del Dipartimento, e che prevede che le maggiori
risorse derivanti dalla fuoriuscita dei lavoratori di quel bacino, vengano
esclusivamente utilizzate per implementare l'orario di lavoro della categoria di
precariato di quel bacino.
Non possiamo pensare di vestire un Santo e
spogliarne un altro!
A mio avviso, sarebbe più utile effettuare questo
obiettivo di stabilizzazione positiva, che io saluto e valuto positivamente e
con favore, attraverso l'utilizzo di risorse che non siano quelle della
sottrazione di questo bacino perché è chiaro che creerà un problema allo stesso
assessore al lavoro.
Infine, i due milioni di euro al Consorzio unico:
ancora!
Non c'è un provvedimento nel quale non continuiamo
a dare risorse al Consorzio unico.
Questa operazione veniva presentata come la vita o
la morte - addirittura alla fine della Legislatura si era posta la fiducia su
questo - e, se ad ogni provvedimento dobbiamo dare ulteriori risorse,
evidentemente significa che quell'impostazione forse non era la riforma più
giusta. E anche qui ci sono difficoltà e criticità nel pagamento dei lavoratori
forestali.
In Commissione abbiamo espresso un voto di
astensione; credo – poi non so, se il capogruppo vorrà giustamente e
legittimamente intervenire – che ci asterremo anche in Consiglio regionale su
questi punti e su questi aspetti, perché si apre una fase molto delicata e i
tempi saranno difficili e complicati perché l'Italia deve rispettare il Patto
di stabilità, che è stato ripristinato, e nella manovra nazionale si annunciano
ulteriori tagli di trasferimenti agli Enti locali e quindi, in questo contesto
e con queste difficoltà, il bilancio potrebbe irrigidirsi ulteriormente.
La valutazione di compiere scelte oculate e mirate
per contribuire ad affrontare e ad aggredire il deficit di sviluppo produttivo
e il deficit di diritti di cittadinanza che ha la Regione, credo che sia
giusto, opportuno, ragionevole e speriamo di poterlo fare con un dibattito e
una discussione molto costruttiva.
Grazie, Presidente.
Grazie, consigliere Mammoliti. Iniziamo a
rispondere alle numerose inesattezze che abbiamo sentito.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface.
Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Intanto, senza voler entrare
nel merito dei diversi numeri di questa importante manovra di assestamento di
bilancio di previsione, ho il dovere di ringraziare il Dipartimento economia e
finanze, nella persona del dottore De Cello, per il lavoro straordinario che è
riuscito a portare avanti e che certifica complessivamente un miglioramento
della condizione finanziaria della Regione Calabria; alcune riflessioni, poi,
ho il dovere di farle relativamente ad alcuni interventi che ci sono stati da
parte dei colleghi consiglieri della minoranza.
Mi riferisco, in particolar modo, all'intervento
del consigliere Lo Schiavo quando parla degli enti strumentali.
Consigliere Lo Schiavo, di enti strumentali ne
conosciamo tanti: enti strumentali che esistono ormai da diverse legislature.
Sono d'accordo quando dice che c'è la necessità che ci sia un maggiore
coordinamento sistematico degli stessi, però è doveroso da parte di quest'Aula
riconoscere i considerevoli passi in avanti che sono stati fatti e che vanno
proprio nella direzione di quello che è stato il risanamento di alcuni enti a
riordino e soprattutto alla sostenibilità degli Enti strumentali.
Ne vorrei citare almeno due.
Parlo, ad esempio, di Calabria verde, che oggi
rispetto al passato, consigliere Mammoliti, ha recuperato un ruolo non
importante ma di più; un ruolo che va soprattutto nell'utilizzo di quella che è
la visione integrata del personale rispetto al passato, dalla Protezione civile
alla difesa del territorio.
Conosciamo le criticità che si sono registrate
soprattutto da un punto di vista, ripeto, di equilibrio di bilancio e di
sostenibilità finanziaria complessiva dell'ente.
Vi sembra cosa di poco conto approvare sei
consuntivi mai approvati negli anni precedenti e un bilancio di previsione con
un piano di risanamento?
Conosciamo tutti la gestione allegra delle risorse
finanziarie e parliamo anche di utilizzo in passato di fondi comunitari da
parte di alcuni enti strumentali.
Abbiamo l'approvazione di sei consuntivi, di un
bilancio di previsione, un piano di risanamento con un risultato amministrativo
positivo, con un disavanzo che sicuramente dovrà essere colmato in tre anni con
gli introiti che deriveranno dalla gestione del patrimonio forestale, e di
tutta questa evoluzione positiva bisognerà dare sicuramente atto al
Dipartimento economia e finanze, come anche una delle più importanti riforme
portate avanti da questo Consiglio regionale; mi riferisco, ad esempio, al
Consorzio di bonifica unico, rispetto alle difficoltà che si registravano in
passato.
Basta solo pensare che ancora oggi la Regione
Calabria sta ricevendo pignoramenti dal Sibari-Crati di oltre vent'anni fa.
Oggi con questa riforma bisogna mettere in risalto
quelli che sono gli aspetti positivi e non è vero che agli operai non si pagano
gli stipendi; qui, alla presenza dell'assessore Gallo, ritengo che mai come
adesso i dipendenti del Consorzio di bonifica ricevono puntualmente il loro
stipendio.
Tutto questo perché abbiamo un unico interlocutore,
e ritengo che questa sia una circostanza largamente positiva e soprattutto un
cambio di passo tangibile.
La riforma che è stata avviata probabilmente non
produrrà i suoi effetti nel primo anno, però è evidente, come ad esempio la
riscossione dei ruoli attraverso l'Agenzia delle entrate che richiede tempi
lunghi; da qui, la necessità di ulteriori e fisiologici finanziamenti che, in
questo caso, saranno subordinati a un piano di ristrutturazione per ripianare i
debiti e per evitare ulteriori problemi, come, ad esempio, i citati contenziosi
a cui faceva riferimento il consigliere Lo Schiavo.
Come anche il fatto di avere un'unica macchina che
funziona, che ha avviato anche una radicale trasformazione operativa e il
Consorzio di bonifica, nonostante le grandi difficoltà e l'avvio rispetto alla
riforma, quest’estate è riuscito a intervenire su tutto il territorio regionale
offrendo risposte a tutte le richieste di intervento in tempo reale.
È stato già riscosso il 55 per cento, sono pronti
già a emettere il ruolo ordinario e anche questo sarà un aspetto
rivoluzionario; è stato avviato un nucleo ispettivo sul territorio per mappare
tutte le anomalie e le irregolarità su cui si interviene a riscuotere; è stata
avviata una massiccia pulizia dei canali e, per la prima volta, anche un'azione
di comunicazione istituzionale e una informatizzazione del catasto.
Questi sono i risultati che stiamo ottenendo da
quanto è partita la riforma, che è partita sicuramente da tempi non lunghi.
Un altro aspetto su cui sono intervenuti i
consiglieri Bruni e Mammoliti: quando abbiamo fatto la riforma del mercato del
lavoro, caro assessore Calabrese, abbiamo sempre sostenuto che non avremmo
creato nuovi bacini di precari; sono tutti precari che abbiamo ereditato e c’è
una politica del lavoro che si sta portando avanti con l'istituzione di ARPAL.
Ritengo che un sindacalista come il consigliere
Mammoliti, ma anche la consigliera Bruni, avrebbero dovuto esaltare questa
operazione che è stata portata avanti e che vede l'utilizzo di un residuo
storicizzato di quattro milioni e mezzo derivanti da economie dell'antico
stanziamento per i lavoratori LSU-LPU, perché si va nella direzione di
salvaguardare quel nuovo bacino di precari che sono stati assegnati ai
Dipartimenti regionali - parlo della legge numero 28 del 2008 e della legge
numero 1 del 2014 - che sono stati attualmente collocati in ARPAL con una
stabilizzazione che ci auguriamo possa essere portata da 18 a 36 ore.
Parliamo pur sempre, consigliera Bruni, di precari
per i quali la Regione Calabria ha dovuto sempre arrabattare risorse su
progetti POR.
Rispetto agli LSU ed LPU, sappiamo tutti che sono
andati progressivamente in pensione oppure sono intervenuti direttamente i
Comuni nella loro stabilizzazione.
Si è parlato poi di un accordo sindacale con l'ex
assessore Princi e il dirigente Cosentino, secondo il quale eventuali economie
avrebbero dovuto essere destinate a ulteriori incrementi di orari per il bacino
LSU-LPU, che però non può essere più tenuto in considerazione, intanto perché
non prende atto del fatto che i precari del bacino LSU-LPU ormai sono in
esaurimento e hanno goduto negli anni di diversi incrementi orari a valere sui
bilanci dei Comuni che, come dicevo poc'anzi, li hanno largamente stabilizzati
sulla base delle maggiori risorse loro derivanti da pensionamenti oppure da
resti assunzionali.
Proprio perché si tratta di un accordo privo di
qualsiasi seguito amministrativo, non possiamo che mettere subito in risalto
l'aspetto positivo di come saranno utilizzati questi quattro milioni e mezzo
che andranno nella direzione di dare quella dignità lavorativa a cui spesso e
volentieri la minoranza fa riferimento. Grazie.
Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di
intervenire il consigliere Muraca. Ne ha facoltà.
Grazie,
Presidente. Non sarei voluto intervenire oggi ma, avendo ascoltato delle
inesattezze, sento il dovere di farlo.
I
precari LSU-LPU sono stabilizzati ma con Fondi comunali perché le somme
storicizzate non bastano e i Comuni, in particolare quelli in dissesto, non
sono riusciti a stabilizzare per le 36 ore. Quelle risorse, perciò, erano
necessarie per gli Enti per dare dignità a quei lavoratori che da oltre 25 anni
sono precari. Non è vero, come diceva il collega Mammoliti, che quelle risorse
non erano necessarie. Ben venga sostenere ulteriori precari, ma queste risorse
erano necessarie e quell'accordo era utile ed era stato siglato da questo
Governo regionale.
Su
questo vorrei chiarire la questione perché mi sembra che siano state dette
delle inesattezze. Approfitto per intervenire anche sulla questione dei
contributi, Presidente, perché non riesco a capire il criterio adottato: la Provincia
di Reggio Calabria, come tutte le altre Province, ha una grande necessità -
vedo qui ex amministratori o colleghi, consiglieri della mia Provincia - aveva
bisogno di 500 mila euro per intervenire sugli assi viari. Ritengo che il
criterio utilizzato non sia stato corretto.
Capisco
che ci sono delle esigenze politiche, capisco che ci sono Comuni che vengono
sostenuti e altri no, però ritengo sia necessario, per l'importanza di questa
istituzione, che ci sia sempre un criterio dietro la distribuzione di risorse
pubbliche. Grazie.
Grazie. Ha chiesto di
intervenire il collega Talerico. Ne ha facoltà.
Intervengo
soltanto per una precisazione sull’ATERP, perché poi per il resto ci pensa il
consigliere Montuoro.
Problema
IMU. Il problema IMU è nazionale, c'è una questione che è trattata anche sui
Tavoli nazionali perché, come saprà sicuramente il consigliere Mammoliti, c'è
in discussione la possibilità sostanzialmente da parte dei Comuni che hanno
mostrato disponibilità al ricalcolo dell'IMU, proprio con riferimento a quegli
immobili occupati abusivamente e che, per un mero discorso di calcolo
finanziario, vengono comunque addebitati nel loro importo.
Per
quanto riguarda le morosità, anche qua, da questo punto di vista, probabilmente
saranno sfuggiti i provvedimenti con i quali si è andata a rafforzare
sostanzialmente l'organizzazione amministrativa, anche quella dell'Ufficio
legale, attraverso i quali ci si sta attivando per ottenere il recupero dei
crediti. Dovremmo lavorare, ad esempio, anche al Fondo: è un altro tema per
quanto riguarda la morosità incolpevole. Sta di fatto che ATERP ha messo in campo, con questa gestione, tutti quegli strumenti
che, anche a livello nazionale, sono stati presi a modello virtuoso sia per
intervenire sulle condizioni di morosità sia per intervenire per il recupero
quindi del credito sia per ridimensionare fortemente l'esposizione debitoria
dettate dalle imposte, come quelle dell'IMU.
Grazie.
Ha chiesto la parola, per dichiarazione di voto, il consigliere Montuoro. Ne ha
facoltà.
Grazie,
Presidente. Sarò molto breve, giusto per rispondere nel merito ad alcuni
quesiti che sono stati posti. Visto che comunque non ci sottraiamo al
confronto, come abbiamo sempre fatto, mi premeva fare delle precisazioni,
proprio per evitare che passi un messaggio diverso rispetto a quello indicato
all'interno dei documenti contabili.
Ringrazio
i colleghi Straface e Talerico per i puntuali
interventi di poc'anzi.
Parto
dalle osservazioni del consigliere Lo Schiavo, in merito a quelle che sono le
partecipazioni da parte della Regione Calabria. Il collega ha indicato una
serie di società che sono contenute anche nelle tabelle allegate ai documenti
del bilancio consolidato. Consigliere Lo Schiavo, mi fa piacere che lei abbia
parlato di alcune tematiche che, per ciò che è contenuto all'interno dei
documenti contabili, rappresentano aspetti positivi e non negativi. Mi spiego
meglio e dico anche il perché di questa mia affermazione.
Se
lei mi parla di patrimonio netto, benissimo, noi possiamo constatare
tranquillamente dai documenti contabili allegati al bilancio consolidato che,
rispetto al 2022, il patrimonio netto della Regione Calabria nel 2023 cresce di
quasi 300 milioni; è contenuto all'interno dei documenti allegati alla proposta
di provvedimento amministrativo, ma ne avevo anche parlato durante la mia
relazione.
Per
quanto concerne la problematica pignoramenti, è vero, la Regione è stata
bersagliata da diversi pignoramenti, ma circa il 90 per cento di questi
riguardano l'ex AFOR e altre Fondazioni che comunque sono state poste in
liquidazione come, ad esempio, Calabria Etica, Fondazione Field; quindi, sono
comunque pignoramenti che risalgono a tantissimi anni addietro. Sono, dunque,
aspetti sui quali si sta lavorando in maniera puntuale. Aggiungo un dettaglio
molto importante, consigliere Lo Schiavo, che sicuramente non le sarà sfuggito
nei documenti contabili allegati all'assestamento di bilancio: nel bilancio di
previsione 2024-2026 erano stati accantonati prudenzialmente 4 milioni di euro
sul Fondo perdite società ma, nella manovra di assestamento, Presidente, questi
4 milioni non sono stati necessari perché le società non hanno configurato una
perdita; pertanto, questi 4 milioni sono stati riutilizzati all'interno
dell'assestamento di bilancio. Ciò che dico è facilmente riscontrabile
all'interno dei documenti contabili che sono alla vostra attenzione.
Si
parlava - ne parlavano sia la consigliera Bruni sia il consigliere Lo Schiavo e
sia il consigliere Mammoliti - del discorso disavanzo dell'Azienda Calabria
Verde. Ricordo a me stesso, ma soprattutto ricordo ai componenti della
Commissione bilancio, che noi siamo partiti, Presidente, prima dell'estate, ad
approvare un rendiconto dell'Azienda Calabria Verde che risale al 2019 e un
bilancio di previsione che risale al 2020. Erano anni che non si faceva
chiarezza all'interno dei documenti contabili di un'Agenzia molto importante e
strategica come quella di Calabria Verde e, nell'ultima seduta, siamo arrivati
ad approvare anche il rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.
Consigliera
Bruni, quello che ha detto è inesatto, le spiego perché, non con vena polemica
assolutamente, ma solo ed esclusivamente per ragion di verità: il Piano di
disavanzo, che prima prevedeva un rientro nel triennio di circa 15 milioni di
euro, è stato già ridotto notevolmente e nei tre anni verrà imputata una spesa
totale di poco più di 10 milioni, circa 10 milioni e 300 mila euro. Quindi, il
disavanzo, anche da questo punto di vista, è già stato in parte ripianato con
tempistica molto più breve rispetto a quella che era stata indicata
inizialmente. Abbiamo approvato tutti gli altri rendiconti 2020, 2021, 2022 e
2023. Abbiamo approvato i bilanci di previsione di Azienda Calabria Verde.
Abbiamo
fatto una disamina generale, consigliere Mammoliti, - lo dovrebbe sapere e
dovrebbe ricordarlo - all'interno dei lavori della Commissione e non ci siamo
limitati solo ed esclusivamente ad affrontare le tematiche che riguardavano i
documenti contabili, ma abbiamo affrontato quelle che sono le attività importanti
che sta portando avanti questo Ente.
Ringrazio
il direttore, dottor Oliva, ma soprattutto ringrazio, l’assessore
all'agricoltura, Gianluca Gallo, con il quale ci siamo confrontati quasi
giornalmente.
Per
quanto riguarda l'Ente Parchi Marini Regionali - ne cito qualcuno perché
abbiamo discusso recentemente dei relativi rendiconti - il consigliere
Mammoliti stesso ha espresso sensazioni positive rispetto a una serie di
attività che il Commissario ci ha elencato durante i lavori di Commissione,
riuscendo, tra l'altro, Presidente, a intercettare diverse risorse sia sul POR
2014-2020 sia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per tutta una serie
di attività che hanno avviato in maniera positiva e propositiva sul territorio.
Parlava
di personale! Abbiamo già spiegato e sottolineato che è stato discusso e
approvato il Piano di fabbisogno del personale; quindi, anche da questo punto
di vista si sta andando totalmente in controtendenza rispetto al passato.
Mi
parlava, ad esempio, consigliere Mammoliti, del discorso, principalmente di
natura tecnica - non entro nello specifico perché sicuramente poi lo farà
l'assessore Calabrese, che ringrazio per il prezioso lavoro che sta svolgendo
in un campo molto complesso e difficile come quella che è la materia del lavoro
– relativo al rilievo che faceva il Collegio dei Revisori rispetto a un
disallineamento di cassa tra le reversali e i mandati di pagamento; lo abbiamo
spiegato anche questo, Assessore, lei lo sa bene, ne abbiamo anche parlato, ha
dato anche lei un ottimo supporto da questo punto di vista, nell'adeguamento
della piattaforma SIOPE+ ci sono stati dei problemi di natura tecnica. Quindi,
non si tratta di un rilievo sostanziale, ma più che altro formale, già risolto,
così come c'è stato anche riferito dal Commissario durante i lavori di
Commissione.
Per
quanto riguarda le risorse del Consorzio unico - anche di questo abbiamo
parlato durante i lavori di Commissione - vengono stanziate queste risorse
prudenzialmente per operazioni che sono necessarie all'attuazione di un Piano
di riorganizzazione della rete dei Consorzi. C'è una riforma che è partita
pochi mesi fa e, per l'attuazione di questo percorso, prudenzialmente, si
mettono a disposizione delle risorse che potrebbero essere utili ad evitare
problematiche future.
Per
il resto, consigliere Mammoliti, la ringrazio per il lavoro che ha svolto
insieme a tutti gli altri componenti della Commissione bilancio, perché, come
diceva bene lei poc'anzi, il confronto è sempre utile e, anche quando è aspro,
può essere momento di crescita e di sprone per la nostra azione quotidiana, ma
non può dire, durante l'approvazione di un bilancio consolidato, che non c'è
una visione, che non c'è coesione, che non c'è un indirizzo unico rispetto a
quello che è l'andamento delle società partecipate; infatti, se da una parte ha
elencato, giustamente - do atto della sua lealtà -, dall'altra poi dice che non
c'è una visione unica, che non c'è una visione d'insieme, che non c'è un
controllo e un confronto su quelle che sono le attività.
Lo
specchio di quello che stiamo dicendo, però, è inserito all'interno del
bilancio consolidato, ci sono tutti i dati e i numeri delle attività e,
oltretutto, abbiamo discusso abbondantemente di ciò che fa ogni Ente su ogni
singola azione, sul nostro territorio e sui servizi che vengono erogati
all'interno del territorio regionale.
Quindi,
non può dire che non c'è una visione unica e che non c'è una visione d'insieme,
non può dire che non c'è un percorso che abbia una linearità; non c'è percorso
che ha una linearità nel momento in cui parliamo di fallimento - fallimento
inteso nell'agire quotidiano, non fallimento tecnico-contabile - nel momento in
cui non ci sono dati confortanti, nel momento in cui non c'è miglioramento in
quelli che sono anche i dati contabili, perché è un aspetto importante,
fondamentale.
E,
oggi, mi ritengo soddisfatto per il lavoro che si sta portando avanti.
Ovviamente non ci fermeremo qui e cercheremo di migliorare ulteriormente la
nostra azione politica e amministrativa.
Non
voglio dilungarmi ulteriormente, chiedo scusa se forse sono stato un po’ lungo,
però c'era la necessità, Presidente, di chiarire alcuni aspetti che
effettivamente hanno una positività certificata dai documenti contabili
allegati ai provvedimenti che oggi andremo ad approvare, rispetto ad alcune
affermazioni, ripeto, non con spirito polemico ma solo ed esclusivamente per
onestà intellettuale. Grazie, Presidente.
Grazie. Per dichiarazione di
voto, ha chiesto di intervenire il collega Mammoliti. Ne ha facoltà. La prego
di attenersi ai tempi.
Intanto,
prendo atto delle riflessioni e delle puntualizzazioni che sono state fatte non
dall'assessore al bilancio; noi stiamo parlando di una manovra di assestamento
e di una serie di documenti contabili e prendo atto che a rispondere sono la
consigliera Straface e il consigliere Montuoro, mentre l'Assessore, pur
presente in Aula, non avverte il bisogno di dire una sola parola. Sono scelte
che fa la maggioranza e quindi prendo atto esclusivamente di questo.
Però,
dobbiamo essere, come facciamo noi, anche rispettosi delle posizioni che noi
esprimiamo. Ho detto all'assessore: “Bene la stabilizzazione dell'ARPAL”, non
abbiamo detto “no”; la decisione di astenersi, Presidente, è dovuta al fatto
che noi comunque riconosciamo che alcuni provvedimenti e alcune scelte sono
condivisibili, ma ci sono elementi e altri aspetti che non condividiamo e che
non sono condivisibili. Ecco la ragione della nostra astensione.
E,
poi, naturalmente, valgono le riflessioni che abbiamo fatto nelle Commissioni
competenti e anche nella discussione di quest'Aula: consigliera Straface, io ho
parlato di TFR non di stipendi, ho parlato del ritardo nel pagamento del
trattamento di fine rapporto lavoro non degli stipendi.
E
poi, nel prendere positivamente atto, come lei dice, della pulizia dei corsi
del fiume, eccetera, la invito a leggere la dichiarazione che ha fatto poc'anzi
la CIA, che ha chiesto un incontro all'assessore Gallo e al presidente
Occhiuto, dicendo che non solo non c'è stata e non c'è la pulizia dei corsi
d'acqua, ma che, addirittura, a Lamezia Terme le imprese agricole aspettano i
ristori dei danni dell'alluvione precedente.
Quindi,
vi inviterei, da questo punto di vista, ad apprezzare le cose che noi
riconosciamo e a voler discutere con un grande confronto democratico,
dialettico, come stiamo positivamente facendo, sui punti che naturalmente non
condividiamo.
Su
Calabria Verde ho parlato di poderosa azione di risanamento. Che cosa debbo
dire più che “poderosa azione di risanamento”?! Proprio perché c'è stata la
poderosa azione di risanamento, oggi c'è bisogno, con coraggio, di fare un
salto in avanti, non guardando condizioni dietrologiche e retrospettive.
Infine,
lo dico anche all'amico, consigliere e avvocato Talerico,
i latini dicevano: pacta sunt servanda, i patti vanno rispettati.
E
quello che diceva Muraca non è superabile con un approccio così superficiale.
Bene
la stabilizzazione dell'ARPAL, lo ribadisco, ma la sottrazione di quelle
risorse ad un bacino di lavoratori e la firma della vicepresidente - io non
l’avevo citata, non ricordo chi l'abbia fatto - ha un valore o no? Ha o non ha
un valore? Lo dite voi che la firma del Vicepresidente su un patto con CGIL,
CISL e UIL non ha nessun valore? Ditelo voi, io non lo dico. Lì si prevede una
cosa molto netta, molto chiara: quelle risorse vanno destinate per implementare
le ore dei lavoratori di quel bacino, perché è vero che sono stati stabilizzati
ma ci sono i problemi che riportava il consigliere Muraca.
Quindi,
vi pregherei di ascoltare le sottolineature di alcuni aspetti condivisibili, ma
anche di tenere conto che su alcuni aspetti siamo critici. Per questa ragione,
nell'auspicare un cambio di passo significativo del governo regionale su tutti
gli enti intermedi e le Fondazioni -alcune sono inattive da anni - e
sull'assestamento di bilancio, come gruppo regionale, ci asteniamo. Grazie,
Presidente.
Grazie,
collega Mammoliti. Prima di passare alla votazione, mi sento di dirle una cosa:
lei non ha la verità assoluta quando afferma alcune cose! Prima se l'è presa
con i suoi compagni di partito, perché forse in Ufficio di Presidenza non fanno
il loro dovere, adesso ci deve dire anche chi deve intervenire sulle pratiche;
fare intervenire l'assessore Minenna, per parlare di patrimonio netto del
bilancio, mi sembra riduttivo, ce lo conserviamo per interventi più consistenti
e più importanti, mi perdoni.
Adesso, passiamo alla
votazione separata di ciascun provvedimento dal punto quattro al punto dodici.
Iniziamo
dalla proposta di provvedimento amministrativo numero 191/12^ di iniziativa
della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda
Calabria Verde”. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo
alla proposta di provvedimento amministrativo numero 182/12^ di iniziativa
della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i
Parchi Marini Regionali”.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo
al punto 6, proposta di provvedimento amministrativo numero 183/12^ di
iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026
dell'Ente per i Parchi Marini Regionali”.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Procediamo
con la proposta di provvedimento amministrativo numero 188/12^ di iniziativa
della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda
Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese”.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Proposta
di provvedimento amministrativo numero189/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro”.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il
provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Proposta
di provvedimento amministrativo numero 190/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria
per le Erogazione in Agricoltura”.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Proposta
di provvedimento amministrativo numero 186/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale
Edilizia Residenziale Pubblica della Calabria”.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Proposta
di provvedimento amministrativo numero 192/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della
Regione Calabria - articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero
118”.
Prendiamo
atto del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti.
Pongo
in votazione il provvedimento nel suo complesso.
Il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Ultimo
punto: proposta di legge numero 322/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante:
“Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni
2024-2026”.
Passiamo
all'esame e votazione del provvedimento.
Articolo
1
(È
approvato)
Articolo
2
(È
approvato)
Articolo
3
(È
approvato)
Articolo
4
(È
approvato)
Articolo
5
(È
approvato)
Articolo
6
(È
approvato)
Articolo
7
(È
approvato)
Articolo
8
(È
approvato)
Articolo
9
(È
approvato)
Articolo
10
(È
approvato)
Articolo
11
(È
approvato)
Articolo
12
(È
approvato)
Prendiamo
atto del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti.
Passiamo
alla votazione del provvedimento nel suo complesso, unitamente ai relativi
allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.
Il provvedimento, unitamente
ai relativi allegati, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È
riportata in Allegati)
Anche
per accontentare il collega Mammoliti, che non ci dà mai tempo, alla fine di
questo Consiglio, consentitemi di esprimere la solidarietà del Consiglio
regionale ai cittadini e alle amministrazioni locali colpite duramente dalle
condizioni meteorologiche avverse che hanno imperversato su gran parte del
territorio italiano.
Un
ringraziamento va alla Protezione civile e a tutti coloro che si stanno
adoperando per la messa in sicurezza delle persone e delle aree interessate dal
maltempo.
Immagini
drammatiche sono arrivate in particolare dalla Liguria, dall'Emilia Romagna e
dalla Calabria, dove si sono registrate notevoli difficoltà sulla viabilità
stradale; un tratto dell'autostrada A2 tra Pizzo e Lamezia Terme è stato chiuso
a causa di allagamenti, mentre addirittura una macchina è stata ingoiata da una
voragine apertasi sulla strada statale 280, i passeggeri sono rimasti per
fortuna illesi.
Per
questo, oltre alle polemiche del giorno, bisogna sostenere con forza la cultura
della prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico attraverso azioni
mirate per ciò che riguarda l'etica dell'ambiente e la cultura del territorio,
ispirata alla tutela e al rispetto e mitigazione degli impatti ambientali.
Grazie,
la seduta è tolta.
La seduta termina alle 19.53
Hanno chiesto
congedo: Molinaro e Pietropaolo.
(È concesso)
È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta
di legge di iniziativa della Giunta regionale:
“Assestamento
del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2025 - (Deliberazione
G.R. n. 528 del 30.09.2024)” (PL n. 322/12^).
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
Sono
state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa
dei consiglieri regionali:
Talerico “Disposizioni per la proroga di graduatorie
vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario
regionale” (PL n. 323/12^).
È stata assegnata alla terza Commissione -
Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Graziano,
De Nisi, Crinò, Comito, De Francesco, Gelardi “Modifiche ed integrazioni alle
leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 24/2013, n. 32/2021, n.
10/2022, n. 62/2023 e disposizioni normative” (PL n. 324/12^).
È stata assegnata alla prima Commissione -
Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di
merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere finanziario.
Tavernise
“Istituzione della rete dei Borghi della Calabria” (PL n. 325/12^).
È stata assegnata alla sesta Commissione -
Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse
naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda
Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Mancuso,
De Francesco, Crinò, Gelardi, De Nisi, Graziano, Cirillo “Modifica
dell’articolo 35 dello Statuto della Regione Calabria” (PLS n. 2/12^).
È stata assegnata alla quinta
- Riforme per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio,
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Sono
state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo
di iniziativa della Giunta regionale:
“Rendiconto
esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro - (Deliberazione G.R. n. 524 del
30.9.2024)” (PPA n. 189/12^).
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
“Rendiconto
esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) - (Deliberazione G.R. n. 525 del 30.9.2024)” (PPA n. 190/12^).
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
“Rendiconto
esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde - (deliberazione G.R. n. 526 del
30.9.2024)” (PPA n. 191/12^).
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
“Approvazione
del bilancio consolidato dell’anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68
del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (Deliberazione G.R. n. 527 del
30.9.2024) (PPA n. 192/12^).
È stata assegnata alla seconda Commissione -
Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
Sono
state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento
amministrativo di iniziativa d’Ufficio:
“Bilancio
di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e
variazioni” (PPA n. 193/12^).
“Nomina
su designazione da parte delle Associazioni di categoria e dei Patronati,
finalizzata all’integrazione di due componenti in rappresentanza delle
Associazioni di categoria e un componente in rappresentanza dei Patronati
nell’Organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi ex articolo
1, comma 5, legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20” (PPA n. 194/12^).
“Nomina
di quattro componenti dell’Autorità regionale per i diritti degli animali
d’affezione e la corretta convivenza tra le persone e gli animali” (PPA n.
195/12^).
La
proposta di legge n. 323/12^ di iniziativa del consigliere regionale Talerico, recante: “Disposizioni per la proroga di
graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di Enti e Aziende del Servizio
sanitario regionale”, è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali Tavernise,
Straface, Mattiani, Mancuso.
La
proposta di legge n. 296/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Laghi,
Straface, Lo Schiavo, Tavernise, Mannarino, recante: “Interventi regionali per
il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di farmaci in
corso di validità per uso umano e veterinario”, è stata sottoscritta anche dal consigliere
regionale Talerico.
La
proposta di legge n. 51/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Irto,
Alecci, Bevacqua, Iacucci, Mammoliti, recante: “Istituzione del servizio di
Psicologia di base”, è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale
Bruni.
La
proposta di legge n. 124/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Crinò, Arruzzolo, Denisi, Graziano, Neri, recante: “Introduzione
incompatibilità tra la carica di consigliere e la carica di assessore regionale”
è stata ritirata dai proponenti, in data 7 ottobre 2024.
La
proposta di legge statutaria n. 1/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali
Graziano, Crinò, De Francesco, Mancuso, Gelardi, Comito, De Nisi, recante: “Modifica
dell’articolo 34 dello Statuto della Regione Calabria”, è stata ritirata dai
proponenti, in data 9 ottobre 2024.
È
pervenuto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria -
Catanzaro, nell’interesse del Comune di Castrolibero (CS), contro la Regione
Calabria, per annullare tutti gli atti e provvedimenti impugnati tra cui la deliberazione
n. 308 del 26.07.2024 del Consiglio regionale della Calabria, sollevando, ove
occorrer possa, questioni di legittimità costituzionale: dell’articolo 5, comma
3, della l.r. n. 15/2006, per violazione degli
articoli 1, 5, 117, comma 1, e 133, comma 2, Cost.; dell’articolo 40,comma 4, lettera
a), della l.r. n. 13/1983, per violazione degli
articoli 3 e 133, comma 2, Cost.; infine, dell’articolo 44, comma 2, della l.r. n. 13/1983, per violazione degli articoli 3, 48 e 133,
comma 2, Cost..
È
pervenuto, presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria -
Catanzaro, ricorso per “motivi aggiunti” (con sospensiva) nel ricorso R.G. n.
1494/2024 per Associazione “Federazione Riformista di Rende” ed altri, contro
la Regione Calabria per l’annullamento, previa sospensione, oltre che degli
atti impugnati con il ricorso “principale”, anche (ulteriormente) del decreto
del Presidente della Regione Calabria (già oggetto di ricorso), ora emesso in
data 8 ottobre 2024 con il n. 59, avente ad oggetto:
“Indizione
referendum consultivo obbligatorio Modifica dei confini territoriali dei comuni
di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”.
È
pervenuto atto di intervento ad opponendum nel
ricorso n. 1494/2024 presso il Tribunale Amministrativo Regionale della
Calabria - Catanzaro - Sezione I, di tutti consiglieri regionali, in proprio e
quali presentatori, nonché, sottoscrittori della proposta di legge, poi
approvata dal Consiglio regionale della Calabria, recante: “Istituzione del
nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e
Castrolibero”, contro Associazione “Federazione Riformista di Rende” più altri,
onde ottenerne l'inammissibilità e/o il rigetto del ricorso.
È
pervenuto atto di intervento ad opponendum nel
ricorso n. 1494/2024 presso il Tribunale Amministrativo Regionale della
Calabria - Catanzaro - Sezione I, di Avv. Michele Arnoni più 2 c/ Associazione “Federazione
Riformista di Rende” più altri, onde ottenerne “l’inammissibilità e/o il
rigetto del ricorso.
È
pervenuto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria -
Catanzaro nell’interesse del Comune di Cosenza contro Regione Calabria ed altri
per l’annullamento, previa sospensione degli effetti:
-
del Decreto del Presidente della Regione n. 59 del 9 ottobre 2024 di indizione
del referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini territoriali dei
comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”;
-
della Delibera di Giunta Regionale n. 533 del 7 ottobre 2024 con oggetto: “Indizione
referendum consultivo obbligatorio Modifica dei confini territoriali dei comuni
di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”;
-
della Deliberazione del Consiglio regionale n. 308 del 26 luglio 2024, avente
ad oggetto: “Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio sulla
proposta di legge n. 177/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Caputo,
Gentile, De Francesco, Mannarino, Molinaro, Straface, Graziano, Gallo, recante:
“Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza,
Rende e Castrolibero”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione
Calabria n. 159 del 31 luglio 2024;
-
della Proposta di Legge regionale del 24 aprile 2023, prot. n. 0008391, recante:
“Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza,
Rende e Castrolibero”;
-
della Risoluzione n. 2/2024 adottata dalla prima Commissione del Consiglio
regionale della Calabria nella seduta del 20 marzo 2024.
Comunico
che è pervenuto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della
Calabria - Catanzaro - Sezione I, nell’interesse del Comune di Castrolibero
contro la Regione Calabria ed altri per l’annullamento, previa sospensione
degli effetti,
-
della Deliberazione di Giunta Regionale n. 533 del 7.10.2024, avente a oggetto:
“Indizione referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini
territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di
Cosenza”, pubblicata sul B.U.R. della Regione Calabria n. 208 del 8.10.2024;
-
della nota prot. n. 620415 del 3.10.2024, avente a oggetto: “Parere di
compatibilità finanziaria sulla proposta di deliberazione della Giunta
regionale Indizione referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini
territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di
Cosenza”. Riscontro nota prot. 620335 del 03/10/2024, allegata alla deliberazione
di Giunta regionale n. 533 del 7.10.2024, anch’essa pubblicata sul B.U.R. della
Regione Calabria n. 208 del 8.10.2024;
-
del Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 59 del 8.10.2024, avente a
oggetto: “Indizione referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini
territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di
Cosenza””, pubblicato sul B.U.R. della Regione Calabria n. 208 del 8.10.2024.
La
Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione
al bilancio di previsione finanziario 2024-2026:
-
Deliberazioni della Giunta regionale numero 514, dalla numero 516 alla numero
523 e la numero 530 del 30 settembre 2024.
Tavernise.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
per i servizi di trasporto pubblico ferroviari sulla rete nazionale, di
interesse regionale e locale della Calabria, la Regione ha stipulato un
contratto di servizio con Trenitalia per gli anni 2018-2032;
-
questo contratto di servizio, stipulato tra ARTCal, in qualità di Autorità
Regionale dei Trasporti della Regione Calabria per il servizio di trasporto
pubblico ferroviario di interesse regionale e locale e Trenitalia S.p.A., è
stato approvato con Repertorio ARTCal n. 7 del 02.12.2019 e ha vigenza sino al
2032. A fronte dello svolgimento delle prestazioni previste dal contratto di
servizio, ARTCal corrisponde a Trenitalia, anno per anno, un corrispettivo
concordato tale da assicurare la sostenibilità economico-finanziaria del
contratto di servizio, garantendo la remunerazione del capitale investito;
-
per l’anno 2024, per la gestione del contratto di servizio sottoscritto con
Trenitalia, la Regione Calabria ha impegnato e trasferito ad ARTCal la somma di
€ 91.300.000, così come programmato nel PEF contenuto nell’Allegato 3 al
contratto di servizio. In particolare, il Dipartimento “Turismo, Marketing
territoriale e Mobilità” - UOA “Trasporti, Mobilità sostenibile” - Settore 1
“Trasporto Pubblico Locale”, con decreto n. 11964 del 08.08.2024, ha impegnato,
in favore di ARTCal, la somma di € 43.814.218,85 relativamente al secondo
semestre 2024, non prevedendo alcuna riduzione del servizio e conseguente
diminuzione delle somme preventivate per quest’anno dal contratto di servizio.
Considerato che: - il Frecciarossa Sibari-Bolzano via Roma, unico convoglio ad
alta velocità in partenza dalla Sibaritide e per questo quasi sempre pieno, è
il treno che è riuscito a tirar fuori dall’isolamento una zona molto vasta e
fondamentale della Calabria, favorendone lo sviluppo sociale, turistico ed
economico. Il Frecciarossa 8509 parte da Sibari alle ore 6:27 per Bolzano,
mentre, al ritorno, il Frecciarossa 8519 arriva alla stazione di Sibari alle
22:31;
-
per il collegamento di questo treno veloce con la fascia ionica della Calabria
sono stati istituiti due treni regionali sulla tratta Crotone-Sibari e in
coincidenza col Frecciarossa Sibari-Bolzano, con fermate intermedie a Cirò,
Cariati, Mirto-Crosia, Rossano e Corigliano Calabro. Il treno regionale 5646
parte da Crotone alle ore 5:00 e arriva a Sibari alle 6:17, così da garantire
il cambio con il treno veloce, mentre il treno regionale 12979 parte da Sibari
alle ore 22:41, dopo aver aspettato l’arrivo del Frecciarossa, arrivando a
Crotone alle ore 23:59. Tenuto conto che: - da lunedì 16 settembre e
presumibilmente fino al 19 gennaio 2025, data prevista inizialmente come fine
lavori, è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulla tratta tra Sibari e Crotone
per i lavori di elettrificazione, con interventi di upgrade tecnologico e di
potenziamento infrastrutturale. Le attività sono propedeutiche all’attivazione
della tecnologia ERTMS (European Rail
Transport Management System). Il rinnovo delle
tecnologie con l’attrezzaggio del sistema ERTMS, lo stesso adottato sulle linee
alta velocità, garantirà una maggiore affidabilità dell’infrastruttura
determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della
qualità del servizio. I treni regionali hanno, così, subito variazioni,
cancellazioni e limitazioni di percorso. È stata prevista una riprogrammazione
del servizio regionale con corse bus tra Sibari e Crotone;
-
in particolare, sono stati cancellati i treni regionali 5646 e 12979 che, prima
dell’interruzione della linea per lavori, operavano sulla tratta Sibari Crotone
in coincidenza con il Frecciarossa Sibari-Bolzano, non attivando, però, al loro
posto, alcun bus sostitutivo;
-
i passeggeri in arrivo a Sibari alle 22:31 con il Frecciarossa 8519 non trovano
alcuna coincidenza per Crotone e sono costretti ad attende il bus sostitutivo
RC881/CC002 che parte da Sibari alle ore 4:40 per arrivare a Crotone centro
alle ore 7:47. Allo stesso modo non esiste un bus sostitutivo da Crotone per
poter prendere il treno veloce in partenza da Sibari alle 6:27. Preso atto che:
- i numerosi passeggeri del Frecciarossa Sibari-Bolzano che necessitano di
proseguire il loro viaggio per Corigliano Rossano, Crosia, Cariati, Cirò,
Crotone, sono così costretti ad attende oltre sei ore, di notte, in una
stazione ferroviaria deserta, mentre per poter arrivare nella stazione di
Sibari e prendere il Frecciarossa la mattina devono necessariamente provvedere
autonomamente. Tutto ciò risulta inaccettabile tenendo conto delle esigenze
degli utenti della costa ionica della Calabria, che già sopportano e hanno
sopportato per lunghi anni troppi disagi a riguardo del loro diritto alla
mobilità. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta
regionale
per
sapere:
che
iniziative urgenti intende assumere la Regione Calabria nei riguardi di ARTCal
e Trenitalia per attivare i bus sostitutivi a servizio degli utenti della costa
ionica in coincidenza con il Frecciarossa Sibari-Bolzano.
(268;
07/10/2024)
Mammoliti.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-il
problema della frequente mancata o insufficiente fornitura di medicinali, da
parte della Farmacia territoriale dell'ASP di Vibo Valentia, alle persone
affette da patologie gravi e/o croniche e/o rare, continua a comparire nella
cronaca giornalistica quotidiana che si occupa della “malasanità” del vibonese.
Nonostante detto problema sia stato più volte segnalato ed abbia, anche,
costituito oggetto di un'apposita interrogazione che io stesso ho proposto,
unitamente al Consigliere Lo Schiavo, esattamente un anno fa. A distanza di un
anno, a quanto pare, nulla è cambiato se, per come si apprende dalla stampa
locale, una donna, residente nel vibonese, affetta da grave patologia, per
ottenere un farmaco “salvavita” si è vista, addirittura, costretta a minacciare
di incatenarsi ai cancelli dell'ASP di Vibo Valentia. Tanto ha dovuto
minacciare questa donna affinché la sua legittima richiesta di fornitura di un
medicinale, per lei vitale, venisse presa in considerazione e, finalmente,
esaudita. Evidentemente, il nuovo sistema di fornitura dei medicinali
“salvavita”, adottato dallo scorso primo settembre e basato sulla nuova regola
secondo cui detti medicinali si possono avere, soltanto, mediante prenotazione
telefonica o tramite email, non ha fatto altro che
peggiorare le già gravi disfunzioni, ormai croniche, che attanagliano, da
tempo, la Farmacia territoriale. Ed è, senz'altro, inaccettabile (in quanto
estraneo ad ogni e qualsiasi logica del vivere civile) il verificarsi di simili
episodi rispetto ai quali urgono interventi realmente incisivi e
definitivamente risolutivi. Tutto ciò premesso, Si interroga il Presidente
della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di
Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del
settore sanitario della Regione Calabria,
per
sapere:
-
quali utili ed urgenti iniziative intende adottare, nell'immediatezza, al fine
di rendere efficiente il funzionamento della Farmacia territoriale dell'ASP di
Vibo Valentia.
(271;
16/10/2024).
Mammoliti.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
il Consiglio regionale ha approvato la Legge regionale 15 maggio 2024, n. 25
recante “Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti
dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio”;
-
all’art. 1 comma 1 della richiamata Legge, la Regione Calabria riconosce il
rilevante contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio
edilizio e il carattere strategico del settore edilizio e dell'impiantistica
civile promuovendo la massima diffusione degli strumenti previsti, in ambito
nazionale o regionale, per il relativo sostegno;
-
la Legge di cui sopra intende far assumere alla Regione Calabria, attraverso
gli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate da essa
controllate, un ruolo attivo nella gestione dei crediti fiscali derivanti da
interventi di cui all'art. 119 del Decreto Legge 19
maggio 2020 n. 34, come specificati all’articolo 121, comma 2, lettere da a) ad
f);
-
l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n.
34/2020 (decreto Rilancio), consiste in una detrazione del 110% (cd superbonus
110%) delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di
specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento
statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché
all’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la
ricarica di veicoli elettrici negli edifici. - nello specifico, l’articolo 3
della L.R. 25/2024cprevede che, entro trenta giorni dall'entrata in vigore
della legge, la Regione Calabria disciplini con proprio atto le modalità di
attuazione;
considerato
- che, negli ultimi anni, il superbonus 110% ha rappresentato un'opportunità
straordinaria sicuramente per il settore edile, promettendo un significativo
rilancio attraverso la riqualificazione energetica degli edifici, ma anche per
la rigenerazione del patrimonio edilizio nazionale;
-
che, nonostante le buone intenzioni, moltissime aziende si trovano oggi in una
situazione critica con milioni di euro di crediti nel cassetto, ma senza
liquidità immediata;
-
che quanto sopra non solo mette a rischio la sopravvivenza di numerose imprese,
ma ha anche ripercussioni dirette sulla vita di proprietari e, soprattutto, di
lavoratori che rischiano di pagare, incolpevolmente, un prezzo altissimo.
Tenuto
conto - che, nonostante l’urgenza dei provvedimenti previsti, il dettato della
Legge regionale in questione, a distanza di 5 mesi
dalla sua pubblicazione, è rimasto del tutto inattuato;
-
che sulla questione numerose sono state le sollecitazioni di associazioni di
categoria ed organizzazioni sindacali, non ultima quella della FILLEA CGIL la
quale, a più riprese, ha chiesto l’adozione delle linee guida al fine di
ridurre, nei limiti del possibile, le tante difficoltà di migliaia di
lavoratori con retribuzioni arretrate, e delle numerose aziende calabresi in
difficoltà. Tutto quanto sopra premesso e considerato, il sottoscritto
Consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale
per
sapere:
le
ragioni del ritardo accumulato e quali siano i tempi per l’emanazione dei
provvedimenti atti a rendere operativa il dettato della Legge regionale 15
maggio 2024, n. 25.
(267;
03/10/2024)
Mammoliti,
Iacucci e Bevacqua. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
1)
la società AMACO (Azienda per la Mobilità nell'Area Cosentina), società il cui
capitale è interamente detenuto dal Comune di Cosenza, gestisce il servizio di
trasporto pubblico locale urbano nel Comune di Cosenza e in altri Comuni
vicini;
2)
la gestione dell'anzidetto servizio avviene in qualità di consorziata del
Consorzio CO.ME.TRA.(Consorzio Meridionale Trasporti),
Consorzio al quale la Regione Calabria ha affidato, in forza di apposito
contratto di servizio appositamente stipulato, l'esercizio del trasporto
pubblico locale nel bacino calabrese;
3)
AMACO è stata interessata da una procedura di fallimento all'esito della quale
è stata dichiarata la liquidazione giudiziale della medesima società da parte
del Giudice Delegato;
4)
il Giudice Delegato ha disposto la gestione provvisoria della AMACO da parte di
un Curatore appositamente nominato, con conseguente prosecuzione delle attività
della società di che trattasi;
5)
il Curatore ha provveduto ad elaborare un programma di liquidazione che,
inizialmente, prevedeva la vendita o l'affitto del ramo di azienda societario
dedicato al TPL (Trasporto Pubblico Locale) e, successivamente, risultando
infruttuosa la prima procedura competitiva basata su di un bando diretto ad
acquisire le relative manifestazioni di interesse, ha previsto e, tuttora,
prevede il solo affitto del medesimo ramo di azienda;
6)
che, da più parti e, soprattutto, dal mondo sindacale (FILT-CGIL Cosenza, FIT
CISL Cosenza, UIL Trasporti Cosenza ecc.) sono stati sollevati forti e
ragionevoli dubbi circa la regolarità del programma di liquidazione adottato,
che contrasterebbe con i dettami dello Statuto del Consorzio CO.ME.TRA.;
7)
in particolare, facendo leva sugli artt. 10 e 7 del predetto
Statuto, viene invocato il subentro, ad AMACO, di altra società facente parte
del Consorzio CO.ME.TRA., non potendo le relative quote sociali essere
trasferite, nel caso specifico, a società diverse e non facenti parte
dell'anzidetto Consorzio. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della
Giunta regionale e l'Assessore competente
per
sapere:
-
tenuto conto delle problematiche indicate in premessa, quali utili ed urgenti
iniziative si intende adottare al fine di garantire il regolare esercizio del
servizio di trasporto pubblico locale finora svolto da AMACO nonché il
mantenimento dei relativi livelli occupazionali.
(269;
15/10/2024)
Alecci.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
con la legge regionale n. 1/2006 è stata istituita una Fondazione per
supportare lo sviluppo del Sistema cinematografico, audiovisivo e della
multimedialità calabrese;
-
con la DGR n. 61/2006 è stato approvato la Statuto della “Fondazione Calabria
Film Commission”, successivamente modificato ed integrato con la DGR n.
20/2022;
-
con la legge regionale n. 21/2019 sono stati disciplinati gli interventi
regionali per l’attività cinematografica ed audiovisiva;
-
con il DPGR n. 12 dell’11 aprile 2022, il sig. -------è stato nominato
Commissario Straordinario per la durata di un anno, successivamente, con il
DPRG n. 34 del 28 aprile 2023, l’incarico è stato prorogato di un altro anno e,
infine, con il DPGR n. 26 del 30 aprile 2024 l’incarico è stato ulteriormente
prorogato fino al 31 luglio 2024;
considerato
che: - la Fondazione risulta nei fatti senza guida da oltre un mese, nonostante
sia scaduta a fine agosto la manifestazione di interesse per l’individuazione
del nuovo Presidente;
-
la Fondazione è dotata di un bilancio di oltre 20 milioni di euro ed è vigilata
dalla regione Calabria;
-
la qualità delle informazioni riportate nella sezione “Amministrazione
trasparenza” del sito istituzionale risulta estremamente insufficiente,
particolarmente, in termini di completezza dei dati riportati. Tutto ciò
premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria
per
sapere:
-
quando intende nominare un rappresentante legale con pieni poteri;
-
se, in qualità di socio, non intende dare istruzioni al management della
Fondazione al fine di adempiere con immediatezza agli obblighi di trasparenza
in modo esaustivo, avendo particolare cura per le informazioni relative agli
atti di spesa e a quelle concernenti collaboratori e consulenti.
(270;
16/10/2024)
Lo
Schiavo e Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
l'erosione costiera rappresenta una problematica complessa che investe ormai
larga parte delle coste calabresi, su entrambi i versanti, jonico e tirrenico;
-
la salvaguardia delle spiagge, e quindi la difesa delle coste dall'azione
erosiva, essendo ambito che attiene non solo alla tutela dell'ambiente ma anche
allo sviluppo economico e turistico, deve costituire necessariamente una
priorità dell'azione politico-amministrativa della Regione Calabria;
-
l'erosione costiera fa sentire i suoi effetti dannosi lungo tutte le coste
calabresi, ma fra i litorali più esposti, quello tirrenico riveste particolare
importanza in quanto, come è notorio, sul medesimo insistono alcune tra le
principali località turistiche della regione;
-
a tal proposito è opportuno ancora una volta segnalare come i progressivi
aumenti dei fenomeni erosivi che si sono registrati negli ultimi due anni e che
si combinano con il limitato apporto dei corsi fluviali, abbiano generato una
situazione particolarmente allarmante lungo tutta la Costa Vibonese, che
rappresenta il punto di maggiore avanzamento dell’economia turistica, con
importanti realtà territoriali come Briatico, Joppolo, Nicotera, Parghelia,
Pizzo, Ricadi, Tropea, Vibo Valentia e Zambrone che vedono progressivamente
scomparire tratti sempre più ampi delle loro spiagge;
-
che l’ex Autorità di bacino regionale, con Delibera di Comitato Istituzionale
in data 22 luglio 2014, ha approvato il “Masterplan degli interventi di
mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria”, il cui contenuto
rappresenta la base per pianificare tutti gli interventi volti alla difesa
delle coste, da realizzare nelle n. 21 macroaree di analisi in cui è stato
suddiviso l’intero territorio costiero calabrese;
-
che nella summenzionata Delibera di C.I. n. 1/2014 si
dà atto che il Masterplan costituisce uno strumento in continua evoluzione alla
luce dell’approfondimento del quadro conoscitivo e del monitoraggio delle opere
di difesa realizzate e in via di realizzazione;
-che
con Delibera di Comitato Istituzionale n. 4 dell’11 aprile 2016 - l’Autorità di
Bacino Regionale ha adottato il “Piano di Bacino Stralcio di Erosione Costiera”
(PSEC), all’interno del quale sono state perimetrate le aree soggette a
pericolosità e rischio da erosione costiera, individuati gli interventi di
protezione delle coste e stabilite le priorità degli stessi;
-
che con Deliberazione. n. 355 del 31 luglio 2017 “Programma di interventi per
la Difesa del Suolo a valere su risorse POR Calabria FESR FSE 2014/2020 e
Delibera di G.R. n. 160/2016 “Patto per lo Sviluppo della Regione Calabria” -
Delibera CIPE n. 26/2016 “FSC 2014/2020: Piano per il Mezzogiorno” la Giunta
Regionale ha approvato il programma di interventi di mitigazione del rischio
idrogeologico ed erosione costiera;
-
che la definizione e la pianificazione degli interventi di mitigazione del
rischio di erosione costiera e del rischio idraulico è contenuta nell'allegato
alla suddetta D.G.R. 355/2017, dal titolo "Documento Programmatico Difesa
del Suolo" redatto dall’ex Autorità di Bacino Regionale;
-
che nel richiamato "Documento Programmatico Difesa del Suolo" erano
stati previsti, a valere sulla misura 5.1.1 del POR Calabria FESR FSE 2014 –
2020, 19 interventi di mitigazione del rischio da erosione costiera e
protezione dei litorali per un importo complessivo pari ad euro 65.424.795,93.
Considerato che: - la Regione Calabria con DGR n. 45 del 27 FEB 2024, recante
“Interventi per la mitigazione del rischio idraulico e da erosione costiera –
Atto di indirizzo”, ha deliberato di prendere atto della necessità di
realizzare interventi e misure a tutela del territorio, finalizzati alla
mitigazione del rischio idraulico dei corsi d’acqua e di predisporre un
“Programma per il riefficientamento e il ripristino
della funzionalità delle opere di difesa costiera esistenti”;
-
per come si legge nel corpo della delibera, la decisione è scaturita: dalla
considerazione che la realizzazione degli interventi richiamati in premessa, in
parte a titolarità della Regione e in parte affidati al Commissario
straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico in
Calabria, prevede tempistiche di realizzazione molto ampie, dovute
all'acquisizione di una molteplicità di pareri vincolanti, in particolare
quelli relativi alla compatibilità paesaggistico-ambientale, e agli adempimenti
in materia di appalti pubblici;
-
dalle richieste di diverse Amministrazioni competenti in materia, che hanno
manifestato un fabbisogno finanziario per la messa in sicurezza, in
particolare, di tratti fluviali e di litorali costieri anche attraverso il ri-efficientamento, il completamento e il ripristino della
funzionalità delle opere esistenti, da realizzare con procedure semplificate.
Tenuto conto che - si ripetono da tempo, anche a mezzo stampa, continui appelli
da parte di sindaci, di singoli imprenditori, di associazioni di categoria che
segnalano una situazione estremamente delicata ed allarmante;
-
fonti giornalistiche riferiscono dell’esclusione di alcuni comuni costieri
vibonesi dal novero dei finanziamenti;
-
con delibera di G.R. n. 355 del 31.07.2017 sono stati indicati gli interventi
in difesa del suolo a valere sui fondi POR che prevedono la messa in sicurezza
di 43 chilometri di costa entro il 2023. Tutto ciò premesso e considerato, si
interroga la Giunta regionale
per
sapere:
1)
se il Masterplan per gli interventi di mitigazione redatto nel 2014 è stato
aggiornato alla luce degli interventi effettuati, degli effetti degli stessi,
ed alla luce dei nuovi ed ulteriori fenomeni erosivi registrati nei dieci anni
successivi alla sua redazione;
2)
il dettagliato stato di attuazione degli interventi relativi alla delibera di
G.R. n. 355 del 31.07.2017 con riferimento a quanto previsto dal “Documento
programmatico difesa del suolo;
3)
lo specifico stato della progettazione e del finanziamento degli interventi
originariamente previsti nel tratto Ricadi-Joppolo-Nicotera;
4)
lo stato aggiornato di impiego di tutti i finanziamenti previsti dall'Accordo
di programma quadro 2016, nonché di quelli dell’Autorità di bacino distrettuale
Appennino meridionale e di quelli direttamente riconducibili alla Regione come
l'Fsc o il Por con indicazione precisa delle risorse
impegnate, di quelle già spese, di quelle che residuano alla data odierna. 5)
se è stato dato seguito alla DGR n. 45 del 27.02.2024 e, nel caso, cosa preveda
il Programma per il ri-efficientamento e il
ripristino della funzionalità delle opere di difesa costiera esistenti.
(272;
16/10/2024)
Alecci.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
la riorganizzazione della rete territoriale intende rivedere l’organizzazione
dell’assistenza territoriale, sanitaria e sociosanitaria della Regione
Calabria;
-
l’Accordo Integrativo Regionale (AIR), siglato dal Dipartimento Tutela della
salute e servizi sociosanitari, dai sindacati e dalla struttura commissariale,
provvede a definire l’organizzazione delle UCCP, delle AFT e delle COT;
-
le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) sono una forma organizzativa multiprofessionale
e strutturata come un sistema integrato di servizi che concorre alla presa in
carico della comunità di riferimento;
-
le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) sono un raggruppamento funzionale
mono-professionale di medici del ruolo unico di assistenza primaria che
consente il coordinamento delle attività dei medici;
-
la Centrale operativa territoriale (COT) è un modello organizzativo della
sanità territoriale con funzione di raccordo tra servizi e professionisti
coinvolti nei diversi Setting assistenziali e coordinamento della presa in
carico della persona. Considerato che: - la costituzione delle suddette forme
associative puntano ad un’estensione del processo di budgeting aziendale,
nonché ad un taglio delle postazioni di continuità assistenziale;
-
circa trenta sindaci della provincia di Catanzaro, soprattutto delle aree
interne, hanno chiesto la revisione della riorganizzazione della rete
territoriale, in quanto ritengono che questa preveda il taglio delle postazioni
di continuità assistenziale;
-
la salute è un diritto fondamentale per il quale il budgeting aziendale, le
razionalizzazioni e le riorganizzazioni, che rispondono a criteri di
economicità, non possono prevalere sull’effettivo godimento di tale diritto;
tutto
ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche
in qualità di Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dai
disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria
per
sapere:
-
quali azioni intenda intraprendere al fine di tutelare i servizi di guardia
medica e il diritto alla salute dei cittadini, soprattutto se residenti in aree
interne e con servizi sanitari insufficienti;
-
se intende incontrare gli amministratori delle aree interne e le parti sociali
al fine di trovare soluzioni alternative, per assicurare che i tagli alla
medicina territoriale non compromettano il godimento del diritto alla salute.
(273;
17/10/2024).
Il
Consiglio regionale, premesso che:
-il
Comune di Tropea muove, indubbiamente, gran parte dell'economia della Provincia
di Vibo Valentia e, al contempo, ne rappresenta una delle migliori vetrine
nazionali. La sua peculiare vocazione turistica attira, ogni anno e, in
particolare, durante la stagione estiva, centinaia di migliaia di persone che
ivi trascorrono le loro vacanze permanendovi, talvolta, per lunghi periodi. Ma
vi è di più. Infatti, Tropea è, anche, la meta principale delle migliaia di
turisti che trascorrono le loro vacanze nei vicini Comuni costieri della
Provincia di Vibo Valentia e che, quotidianamente, si riversano nel suo
territorio per visitarne il centro storico e per recarsi nei numerosissimi
negozietti di prodotti tipici ed artigianali che pullulano nelle
caratteristiche vie del centro abitato. Lo straordinario sviluppo turistico che
si è registrato, a Tropea, negli ultimi 30 anni, ha, progressivamente, posto la
“Perla del Tirreno” in una posizione di sempre maggiore centralità nel quadro
delle dinamiche economico-commerciali dei vicini comuni costieri e
dell'entroterra della Provincia di Vibo Valentia, fino a diventarne il vero e
proprio motore trainante. La notevole crescita economica del Comune di Tropea e
dei vicini Comuni costieri e dell'entroterra, se, da un lato, ha portato
benessere, dall'altro lato ha attirato le attenzioni della criminalità
organizzata che si è, sempre più, radicata in questi territori con gravi
ricadute negative sul piano sociale ed economico. Vicende emblematiche del
radicamento della criminalità organizzata a Tropea sono i due scioglimenti del
Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose che si sono verificati in un arco
temporale molto ristretto (nel 2018 e nel 2024). Non c'è dubbio che Tropea, per
quello che rappresenta da un punto di vista demografico, oltre che
economico-sociale ed imprenditoriale, ha bisogno di un rafforzamento dei
presidi di legalità e sicurezza che garantisca una tutela capillare del
territorio ed una più efficace ed efficiente attività investigativa. A Tropea,
attualmente, oltre alla locale Stazione dei Carabinieri, esiste, soltanto, un
Posto Fisso della Polizia di Stato che conta poco più di 10
agenti e che, evidentemente, non può essere sufficiente per sopperire alle
esigenze di sicurezza di una realtà vasta e complessa quale è quella che fa
capo alla “Perla del Tirreno”. Per tutte le ragioni sopra esposte, si rende,
pertanto, necessaria ed urgente l'elevazione del Posto Fisso di Polizia di
Tropea a Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza, e ciò anche in
considerazione della circostanza che l'elevazione a Commissariato Distaccato di
Pubblica Sicurezza comporterà un ampliamento della competenza territoriale e un
considerevole potenziamento di organico in quanto il numero di agenti passerà a
circa 40 unità. Tutto ciò premesso,
impegna
la Giunta regionale
e
il suo Presidente a porre in essere, presso il
competente Dipartimento del Ministero dell'Interno, ogni azione utile e/o
necessaria per l'attivazione ed il conseguente espletamento della procedura di
elevazione del Posto Fisso di Polizia di Tropea a Commissariato Distaccato di
Pubblica Sicurezza.
(99; 15/10/2024) Mammoliti e Lo Schiavo
Il
Consiglio regionale, premesso che:
-
una costante dei servizi di emergenza in Calabria è stata, negli ultimi anni,
l’aumento degli accessi, soprattutto quelli riguardanti i codici bianchi e
verdi, cioè quei pazienti che presentano dei problemi non urgenti e che,
nonostante ciò, affollano le sale d’aspetto dei Pronto Soccorso. Il
sovraffollamento, oltre a creare un aumento dei tempi di attesa, con
conseguenti situazioni di stress, porta ad una insoddisfazione dei pazienti per
le prestazioni ricevute e di tale stress ne risentono anche gli operatori che
si trovano quotidianamente a dover gestire un numero eccessivo di utenti, senza
trascurare che tali situazioni sono elementi di rischio sanitario;
-
la mission del Pronto Soccorso secondo la SIMEU (Società Italiana Medicina
Emergenza Urgenza) è di: “garantire risposte e interventi tempestivi, adeguati
e ottimali ai pazienti giunti in ospedale in modo non programmato per
problematiche di urgenza e di emergenza”. Considerato che: - l’implementazione
di un progetto di ottimizzazione dell’assistenza medica attraverso l’utilizzo
della Guardia Medica per la gestione dei codici bianchi e verdi nei Pronto
Soccorso consentirebbe la riduzione dei tempi d’attesa, un migliore utilizzo
delle risorse, una maggiore soddisfazione sia degli utenti che del personale,
una riduzione della conflittualità e il miglioramento della qualità del
servizio;
-
il progetto di ottimizzazione dell’assistenza medica attraverso l’utilizzo
della Guardia Medica per la gestione delle urgenze a bassa complessità nei
Pronto Soccorso è articolato con questi punti:
1)
Integrazione della Guardia Medica al Pronto Soccorso: - presenza fissa della
Guardia Medica: implementare la presenza fissa di uno o più medici di Guardia
Medica h 24 potenziandoli durante i periodi estivi e le ore di punta;
-
formazione e protocolli: formare i medici di guardia su protocolli specifici,
implementati in accordo con la Direzione medica di presidio ed il Direttore del
P.S. per la gestione dei codici bianchi e verdi, in modo che questi possano
trattare una vasta gamma di patologie minori;
-
rapporti con i servizi all’interno dell’ospedale: i medici di guardia potranno
utilizzare il servizio di laboratorio analisi, radiologia, anatomia patologica,
ecc. e tutte le specialistiche al pari di qualsiasi altro medico del P.S.
2)
Screening iniziale: - triage iniziale: all’ingresso nel P.S. il personale
infermieristico effettuerà il triage e tutti i pazienti con codice bianco e
verde saranno veicolati direttamente nell’ambulatorio dei medici di guardia;
-
valutazione e trattamento: il medico di guardia valuterà i pazienti indirizzati
e, se necessario fornirà trattamenti immediati o prescrizioni. Per i casi che
necessitano di ulteriori approfondimenti effettueranno gli approfondimenti e i
casi più delicati verranno reindirizzati al P.S. 3) Monitoraggio: - raccolta
dati: saranno monitorati costantemente i tempi d’attesa, il numero dei pazienti
trattati dalla Guardia Medica ed il numero dei pazienti reindirizzati in P.S.;
-
feedback: raccogliere il feedback da parte dei
pazienti per migliorare il servizio;
-
le risorse necessarie per la realizzazione del progetto sono: - Personale
Medico: assunzione dei medici per la Guardia Medica o utilizzo dei medici che
già effettuano la Guardia Medica soprattutto in prossimità degli ospedali.
Incentivare i giovani medici con risorse economiche più appropriate. Non far
sentire il medico di Guardia Medica isolato dal resto del contesto del P.S. -
Personale OSS: formato per affiancare il medico di guardia. - Attrezzature:
tutto ciò che può servire anche per piccoli interventi. - Farmaci: farmaci per
gestire le situazioni acute;
-
i tempi di implementazione per la realizzazione del progetto sono: - Fase
pilota (3-6 mesi). Effettuare il progetto su un ospedale pilota. - Espansione
del progetto (6-12 mesi). Su altri ospedali sulla base dei risultati ottenuti
nella fase pilota;
-
i risultati attesi dalla realizzazione del progetto sono: - Riduzione dei tempi
d’attesa di almeno il 20-30%. - Aumento della soddisfazione dei pazienti. -
Ottimizzazione dell’efficienza del P.S. Tenuto conto che: - nel 2023 la Regione
Emilia-Romagna ha avviato un progetto simile a quello proposto, con la
sottoscrizione di un'intesa con l’organizzazione sindacale dei medici di
Medicina generale Fimmg per far operare le Guardie Mediche nei Centri di
assistenza medica, per la gestione delle urgenze a bassa complessità, per lo
più identificabili di norma come codici bianchi e verdi. Da novembre 2023 a
giugno 2024 sono stati oltre 230mila gli accessi a queste strutture, accessi
tolti ai Pronto Soccorso di quella regione. Da gennaio a maggio 2024, in
Emilia-Romagna, questo tipo di progetto ha ridotto la pressione degli accessi
in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi.
Secondo i dati elaborati dalla Regione che ha messo a confronto il periodo
gennaio - maggio 2024 con lo stesso periodo del 2019, grazie a questa intesa
con le Guardie Mediche, gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto
soccorso sono diminuiti in tutta l’Emilia-Romagna, in particolare: in provincia
di Piacenza sono calati del 45% (da 149 accessi per 1.000 abitanti nel periodo
gennaio-maggio 2019 a 82 nello stesso periodo del 2024), in quella di Parma del
52% (da 111 a 53), in quella di Bologna del 33% (da 168 a 113). E ancora in
provincia di Ferrara del 37% (da 140 a 88), a Imola del 34% (da 119 a 78), in Romagna
del 27% (da 139 a 102), in provincia di Reggio Emilia del 29% (da 117 a 83) e
in quella Modena del 19% (da 153 a 124). Preso atto che: - secondo un report
realizzato da Agenas reso noto dalla stampa a giugno 2024, che ha analizzato le
modalità di accesso ai presidi ospedalieri e la presa in carico dei pazienti
dalla sanità territoriale, i Pronto Soccorso continuano ad essere presi
d’assalto dai cittadini anche per patologie lievi che potrebbero essere più
opportunamente gestite da strutture territoriali. Per i pazienti in codice
bianco, che indica in genere prestazioni riconosciute come non urgenti, i tempi
di attesa in Calabria sono di circa due ore. Tuttavia, più le condizioni dei
pazienti sono gravi e più i tempi si allungano. E così, con un codice di colore
verde, che indica una patologia non critica e una prestazione differibile, in
Calabria i tempi di attesa nei Pronto Soccorso sono di circa tre ore. Per
cinque ore si può, invece, restare nei Pronto Soccorso calabresi oberati di
lavoro, con un codice di colore giallo che indica un evento critico e un
rischio potenziale per la vita;
-
in Calabria, purtroppo, si continua ad assistere a Pronto Soccorso presi
d’assalto, obi e reparti in overbooking, barelle attrezzate in postazioni di
fortuna, nei corridoi, personale sanitario stremato sotto la pressione
dell’iperafflusso di pazienti.
Impegna
la Giunta regionale
e
il Presidente, nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del
Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, a
valutare l’attuazione di un progetto di integrazione della Guardia Medica nella
gestione dei codici bianchi e verdi al Pronto Soccorso al fine di migliorare
l’efficienza organizzativa riducendo i tempi d’attesa e migliorando l’utilizzo
delle risorse umane e il servizio ai cittadini nelle Aziende Sanitarie
calabresi.
(100;
17/10/2024) Tavernise
Il
Consiglio regionale, premesso che:
-
nella notte fra il 20 ed il 21 ottobre u.s, l'intera
Regione Calabria è stata colpita da un violento nubifragio;
-
infatti, un po' ovunque, nel territorio regionale, a seguito delle forti
piogge, si sono verificate esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti di case
e di terreni, frane, smottamenti, crolli di porzioni strade e di alberi;
-
che l'eccezionale ondata di maltempo ha colpito, in modo più incisivo, la
Provincia di Catanzaro e, in particolare, il territorio del Lametino. Rilevato
che: - la Strada Statale 280 è stata interrotta a causa di una voragine,
apertasi lungo la corsia con direzione Lamezia Terme, che ha “inghiottito”
un’automobile in transito (l'auto è stata recuperata dai vigili del fuoco e
dalle forze dell'ordine soltanto nella tarda mattinata del 21 ottobre e la
conducente della vettura, una venticinquenne, è riuscita a mettersi in salvo
rimanendo fortunatamente illesa);
-
un anziano, rimasto bloccato nell'acqua con la propria autovettura, è stato
raggiunto e messo in salvo dai vigili del fuoco in località “Trigna”, lungo la strada che costeggia l'Aeroporto di
Lamezia Terme;
-
il Centro Commerciale “Due Mari” è stato, quasi completamente, allagato dalle
acque provenienti dalle strade e dai terreni vicini;
la
Strada Statale 18 “Tirrena Inferiore” è stata inondata dalle acque provenienti
dalla esondazione del fiume “Amato” che l'hanno resa intransitabile per diverse
ore;
-
la strada complanare da Catanzaro direzione Lamezia Terme (strada adiacente
l'ingresso del “T Hotel”) è rimasta per molto tempo bloccata da smottamenti e
alberi caduti sulla carreggiata;
-nel
Comune di San Pietro a Maida sono crollate diverse case disabitate e l'intero
paese è rimasto isolato a causa della inagibilità delle sue strade;
-nei
pressi di Maida è crollato un ponte;
-
nella Provincia di Vibo Valentia, è esondato il torrente “Candrilli”
che ha invaso una strada fra Porto Salvo e Vibo Marina. - ovunque, in Calabria,
si sono registrati gravi disagi e numerose abitazioni, soprattutto nelle
campagne del Cosentino, del Crotonese e del Reggino, sono rimaste, per diverse
ore, isolate. Considerato che: - che il ripetersi, con crescente frequenza, di
siffatti devastanti eventi meteorologici dovuti, indubbiamente, al progressivo
cambiamento climatico su scala globale, deve indurre le Istituzioni competenti
e la Società civile alla consapevolezza che la sicurezza del territorio
calabrese, già storicamente fragile, è una priorità assoluta che, in quanto
tale, deve necessariamente tradursi, nel più breve tempo possibile, in azioni concrete
e mirate di messa in sicurezza delle aree a rischio di dissesto idrogeologico.
Impegna
la Giunta regionale
-
a chiedere lo stato di calamità naturale e di emergenza per tutti i territori
calabresi interessati dall'eccezionale ondata di maltempo di che trattasi;
-
ad adottare, in ogni caso, nell'immediatezza, ogni
utile ed urgente iniziativa che conduca, in tempi brevi, al risanamento delle
aree colpite dal nubifragio;
-
ad elaborare un idoneo ed efficace piano strategico, strutturato con adeguate
risorse economiche ed umane, di manutenzione ordinaria e straordinaria del
territorio calabrese al fine di prevenire il verificarsi dei fenomeni di
dissesto idrogeologico.
(101;
22/10/2024) Bevacqua, Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti, Muraca
È pervenuta risposta scritta alle seguenti
interrogazioni:
Mammoliti.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
a
partire dal 2013 la Regione Calabria, attraverso l’allora Dipartimento
Regionale Lavori Pubblici e Infrastrutture e con risorse a valere sul Programma
Operativo Regionale della Calabria 2014/2020, ha avviato la realizzazione di
due studi di fattibilità per la realizzazione di opere di ingegnerizzazione
delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione
straordinaria funzionali al miglioramento della gestione del servizio di
distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei
Comuni della Calabria;
nello
specifico venivano redatti due distinti studi: il primo, nel 2013, afferente ai
comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti ed il secondo, nel 2017,
afferente ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti;
con
riferimento allo studio di fattibilità del 2013 (popolazione superiore a 5.000
abitanti) - a valere sul POR Calabria 2014/2020 linea di Azione 6.3.1 - sono
stati attivati gli interventi sui 5 Comuni capoluogo di Provincia, per
l'importo di € 37.348.883,06 tutti in corso di ultimazione ad eccezione di
quello del Crotone il cui intervento è in fase di realizzazione;
successivamente
con fondi del Patto per la Calabria approvato con DGR 160/2016 e rimodulato con
DGR 3/2018, sono stati programmati e finanziati a valere sulla linea di Azione
2.2 - "Schemi idrici e reti idriche" Tema prioritario "Servizio Idrico
Integrato"- l’ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana
e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione superiore a
5.000 abitanti per un importo di € 64.053.000,00;
i
progetti preliminari relativi al "Completamento ingegnerizzazione reti
idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria nei
comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per l'importo € 64.053.000,
dapprima, sono stati redatti dal gruppo di lavoro interno all’allora
Dipartimento LL.PP. ed approvati dal Dirigente Generale dello stesso
Dipartimento;
con
D.G.R. 447/2018, l'intero intervento è stato trasferito alla Società SoRiCal S.p.A. individuandola come soggetto attuatore per
l'espletamento delle attività correlate all'attuazione dei 5 interventi di
ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione cittadine e di quanto
agli stessi connesso (progettazione, appalto, esecuzione e collaudo dei servizi
e dei lavori dai medesimi previsti);
Regione
Calabria, con D.G.R. n. 407 del 24.11.2020, in considerazione del fatto che,
allora, la SoRiCal S.p.A. era una società mista
ancora in liquidazione, la cui attività doveva essere diretta esclusivamente
alla liquidazione della società e alla conservazione del patrimonio sociale,
revocava parzialmente la delibera di giunta nr. 447/2018 attribuendo al
Dipartimento Tutela dell’Ambiente tutte le attività correlate alle opere di cui
sopra ad eccezione dell'intervento riguardante la messa a sistema dello schema
Abatemarco (adduzione SoRiCal), per € 10.000.000.
Considerato
che molti degli interventi programmati, con le ingenti risorse finanziarie
impegnate, non sembrano procedere con la celerità che una problematica così
importante richiederebbe, anche alla luce della ormai cronica carenza idrica.
Tenuto
conto che con legge regionale numero 10/2022, la Regione Calabria ha istituito
l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (ARRICal),
individuata quale ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per
l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico
integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano
obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di
Reggio Calabria;
l’Autorità
ha individuato SoRiCal S.p.A., società pubblica
partecipata dalla Regione, quale soggetto gestore per la gestione del servizio
idrico integrato e che, in ragione ciò, la stessa SoRiCal
S.p.A. è uscita dallo stato di liquidazione. Tutto quanto sopra premesso e
considerato interroga il Presidente della Giunta regionale
per
sapere:
-
quali utili e tempestivi provvedimenti si intendano adottare per accelerare la
realizzazione degli interventi sopra richiamati;
-
quali siano gli esiti degli interventi realizzati nelle città di Cosenza,
Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria e quale sia lo stato di
realizzazione dell’intervento nella città di Crotone;
-
se, coerentemente con quanto stabilito dalla richiamata Legge regionale
n.10/22, non si ritenga utile riaffidare la gestione degli interventi
programmati alla direzione della So.Ri.Cal. S.p.A..
(191;
11/12/2023).
Alecci.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
l’agenzia regionale ARPACAL era stata destinataria del progetto “Rete per il
monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Regione Calabria” di cui al
Decreto dirigenziale n. 8338, del 10/08/2021, già oggetto di precedenti atti di
sindacato ispettivo da parte del sottoscritto;
-
il progetto, finalizzato al monitoraggio ambientale dei corpi idrici della
Calabria, per la somma complessiva di € 2.069.129,34, era stato attuato
nell’ambito del POR Calabria FESR FSE2014/2020, Azione 6.4.2 ed era stato
previsto l’erogazione di contributi in conto capitale per stati di avanzamento;
-
la Regione Calabria aveva erogato un’anticipazione di € 366.082,93;
-
nel corso di questi anni ho segnalato più volte, anche con atti formali, i
ritardi che via via si accumulavano nella realizzazione del progetto;
-
con delibera del Commissario Straordinario Arpacal n. 612, del 21/12/2023 è
stato dato mandato alla Ragioneria di Arpacal di restituire alla Regione
l’anticipazione precedentemente incassata, con ciò certificando definitivamente
il fallimento del progetto;
Considerato
che: - il progetto, a suo tempo sollecitato dal Ministero dell’Ambiente,
avrebbe dovuto dare risposte sullo stato di salute delle acque calabresi, che
in uno studio del 2019 erano risultate particolarmente inquinate;
Tutto
ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche
in qualità di Assessore all’Ambiente
per
sapere:
-
quali siano stati i gravi motivi che hanno determinato la mancata realizzazione
del progetto;
-
quali urgenti iniziative intende intraprendere per evitare che si verifichino
nuovamente situazioni analoghe, che comportano non solo la perdita di ingenti
risorse finalizzate ma anche la mancata attuazione di progetti irrinunciabili
per il territorio;
-
nello specifico, con quali strumenti si intenderà operare per attuare un
approfondito monitoraggio su mari, fiumi, laghi e acque sotterranee non più
procrastinabile.
(199;
16/01/2024).
Bruni.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
con legge regionale n. 10/2022 è stata istituita l’Autorità Rifiuti e Risorse
Idriche Calabria (‘ArriCal’), per l’esercizio
associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al
servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano obbligatoriamente
tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria;
-
con Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 86 del 18 ottobre 2023 è
stato rinnovato l’incarico di Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e
Risorse Idriche Calabria “… per ulteriori sei mesi (19 aprile 2024), ovvero
fino alla costituzione degli Organi dell’Autorità di cui all’articolo 5, comma
1, lettere a) e b), qualora nel frattempo intervenuta.”;
considerato
che: - sono trascorsi ormai 2 anni dall’entrata in
vigore della legge;
-
ArriCal subentra come nuovo gestore unico dell’acqua,
anche, nel comune di Lamezia Terme;
visto:
- l'insistente deterioramento dell'acquedotto Sambuco di Lamezia Terme,
attribuito alla vetustà delle condutture, con ripetute e consistenti perdite
idriche;
-
constatati gli enormi disagi subiti dai cittadini, ostacolati nelle normali
attività quotidiane con pregiudizi anche igienico-sanitari;
tenuto
conto che: - l’accesso all’acqua deve essere riconosciuto come un diritto
fondamentale, inalienabile, individuale e collettivo, trattandosi di un bene
comune trattandosi di una risorsa naturale per tutti, fonte di vita
insostituibile;
-
tali problematiche costituiscono, pertanto, una lesione del diritto alla
qualità della vita e della libera estrinsecazione della personalità, garantiti
dall'art. 2 della Costituzione, nonché del diritto alla salute pubblica;
tutto
ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale
per
sapere:
-
quali sono le misure che intende adottare per risolvere definitivamente i
continui guasti comportanti notevoli perdite idriche relativamente alle
condutture dell'acquedotto Sambuco di Lamezia Terme, al fine di garantire un
efficiente servizio ai cittadini e mantenere i livelli di qualità dei servizi
di acquedotto per uso idropotabile con continuità e in maniera omogenea su
tutto il territorio regionale?
(204;
30/01/2024).
Bruni.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
nel Rapporto annuale "Mal'Aria di Città",
redatto nell'ambito della Clean Cities Campaign da Legambiente è stato evidenziato la totale
assenza dei dati relativi al monitoraggio della qualità dell'aria in Calabria
nel periodo giugno 2022 - dicembre 2023;
considerato
che: - lo scorso anno la stessa Legambiente aveva sottolineato la necessità di
garantire da parte di Arpacal notizie circa il funzionamento delle centraline
di monitoraggio per come previsto dalla normativa vigente (d.lgs. n. 155/2010,
in attuazione della Direttiva 2008/50/Ce);
-
tale situazione determina un vulnus grave per la tutela della salute dei
cittadini calabresi;
tenuto
conto che: - ad oggi risulta che la prevista rete regionale di monitoraggio
della qualità dell'aria, per incomprensibili ragioni, non funziona;
preso
atto che: - nonostante le diverse sollecitazioni da parte di Legambiente, ad
oggi nessun dato aggiornato è stato fornito da Arpacal relativamente al
monitoraggio dell'inquinamento atmosferico in Calabria. Tutto ciò premesso e
considerato interroga il Presidente della Giunta regionale
per
sapere:
quando
si intende ripristinare il funzionamento di tutti gli strumenti di analisi e
salubrità dell'ambiente anche al fine di tutelare la salute dei cittadini
calabresi e di evitare infrazioni comunitarie.
(211;
15/02/2024).
Alecci.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
ai sensi del decreto legislativo 152/2006, i contratti di fiume (Cdf) sono strumenti di programmazione per la tutela, la
gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali
unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo
locale. - la L. 221 del 28/12/2015, c.d. "Collegato Ambientale", dal
2 febbraio 2016 inserisce i Contratti di Fiume (CdF),
tra gli strumenti attuativi delle politiche di difesa del suolo e delle acque,
all’art. 68 Bis del testo Unico Ambientale D.Lgs 152/2006,
ed attualmente, a livello Regionale sono disciplinati dall'art. 40 bis della
L.R. n 19/2002 e ss. mm., quali strumenti volontari di programmazione
strategica e negoziata pubblico-privata che perseguono gli obiettivi previsti
dalle norme comunitarie in materiale ambientale, con esplicito riferimento alla
direttiva quadro delle acque (2000/60 CE) ed alle direttive alluvioni
(2007/60/CE), Habitat (42/93/CEE) e alla strategia marina (2008/56/CE), per la
prevenzione e la riduzione dell'inquinamento, l'utilizzo sostenibile
dell'acqua, della protezione dell'ambiente e degli ecosistemi acquatici, la
mitigazione degli effetti delle inondazioni e delle siccità;
-
la Regione Calabria, con la delibera di Giunta regionale n. 372/2015, ha
aderito alla Carta Nazionale dei CdF, avviando le
attività di promozione e supporto alla diffusione dei CdF
sul territorio regionale;
-
i soggetti aderenti al CdF definiscono un Programma
d’Azione (PA) condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione
di un accordo pluriattoriale con la previsione di un
processo di attuazione. - il Contratto di fiume si configura, pertanto, come un
accordo strategico negoziale a oggetto pubblico e formazione progressiva, di
conseguenza a ciascun sottoscrittore dell’accordo, ne deriva il diritto ad
ottenere l’esecuzione della rispettiva prestazione da parte dei soggetti
pubblici e/o privati. - la Regione Calabria, Dipartimento Territorio e Tutela
dell’Ambiente – Settore Demanio Marittimo e Contratti di Fiume e di Costa, con
Decreto Dirigenziale n. 16084 del 24/12/2018, provvedeva all'assegnazione di un
contributo economico ai Contratti di Fiume e di Costa in essere e/o avviati;
-
la L.R. n° 25/2020, ai sensi dell’art. 5, prevede, secondo una visione
innovativa, lo strumento dei Contratti di Fiume, di Lago e di Costa quale mezzo
di sviluppo delle Comunità Energetiche in quanto rigenerative dello sviluppo
sostenibile del territorio. - Considerato che: - il dirigente generale del
Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, Ing. ____________, nel corso
dell’Assemblea regionale dei Contratti di Fiume, di Lago e di Costa della
Calabria, svoltasi presso la Cittadella regionale, in data 27/11/2023, ha
spiegato come “Il contratto di fiume di lago e di costa rappresenta uno
strumento importante, che si inserisce nella più complessiva strategia per la
tutela dell’ambiente per individuare quali sono i punti di forza dei corsi
d’acqua e le loro criticità, per programmarne la gestione e migliorare la
capacita di affrontare eventi climatici estremi, riducendo il rischio di
inondazioni o degrado costiero. Un altro aspetto molto importante è di renderli
fruibili mettendo insieme diverse attività: agricoltura, industria, turismo,
contribuendo alla tutela della biodiversità e degli habitat naturali. Abbiamo
contratti di fiume in fase molto avanzata, altri che stanno per essere avviati.
Nello specifico, lo scopo dell’Assemblea regionale è quello di condividere
degli obiettivi e indirizzi strategici regionali, verificare l’incidenza dei
contratti di fiume sulle politiche del distretto idrografico dell’Appennino
meridionale, favorire l’acquisizione di pareri e avere un confronto periodico
sull’attuazione dei contratti di fiume in Calabria. Su questi contratti – ha
dichiarano infine il dg _________ - come Regione, in sintonia con le
indicazioni del presidente Occhiuto, intendiamo promuovere lo scambio di
esperienze tra i territori e la diffusione di buone pratiche, e anche la
predisposizione e la diffusione di documenti informativi, educativi e formativi
nelle scuole e nella società civile”. - durante il corso dell’Assemblea
regionale sono intervenuti, autorità e relatori in rappresentanza degli Enti Pubblici
del settore e delle Università della Calabria, a cui ha fatto seguito una
tavola rotonda sulla “Centralità dell’acqua per uno sviluppo locale
sostenibile”, nella consapevolezza che i CdF e di Costa
in Calabria possono: - rappresentare un valido strumento: di rafforzamento e
l’integrazione delle politiche regionali in materia di sviluppo sostenibile in
grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di
Agenda 2030 ad esso correlati;
-
rientrare di diritto nel quadro delle politiche di sostegno regionale, con un
evidente specifico riconoscimento nel Piano di Coesione 2021-2027
, per il raggiungimento dei cinque obiettivi e in particolare nello
specifico OP2 (Una Calabria più verde) e nello specifico OP5 (Una Calabria più
vicina a tutti i cittadini) secondo gli incentivi previsti nelle misure FEARS,
PSR, FERS ed FSE;
-
svolgere un concreto ruolo nella Strategia Nazionale di adattamento ai
Cambiamenti Climatici, mediante Servizi ecosistemici secondo le disposizioni
previste nell’ambito della programmazione economica e di settore prevista dalla
Comunità Europea e dal collegato ambientale alla L. 221/2015;
-
durante l’assemblea l’intervento dei rappresentanti dei CdF
già attivati, chiamati a condividere con i presenti la diffusione delle buone
pratiche e il relativo scambio delle esperienze acquisite, hanno potuto
evidenziare il notevole lavoro ad oggi svolto e le numerose politiche attivate
che hanno consentito ai soggetti promotori coinvolti, dopo il lungo iter
procedurale autorizzativo previsto dal R.R. N° 10/2016 , di approvare, mediante
un proprio e specifico atto deliberativo, il proprio documento strategico per
la stesura del programma d’azione, in grado di permettere alle Comunità locali
di : - assumere un ruolo di assoluta centralità come strumento volontario di
programmazione strategica e negoziata, che parte dal basso, per la corretta
gestione delle risorse territoriali e ambientali nell’area d’interesse;
-
pretendere l’attuazione di una strategia di sviluppo sociale economico e
sostenibile dell’area interessata, con il primario apporto della popolazione
locale, in una logica di integrazione collaborativa con le istituzioni
esistenti, Tutto ciò premesso e considerato, al fine di permettere alle
comunità locali di disporre, nel breve e medio tempore, di un così importante
strumento strategico di sviluppo economico e sostenibile del territorio locale
e regionale, interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità
di Assessore del Dipartimento Ambiente e Territorio,
per
sapere:
quali
azioni siano state messe in atto per : - velocizzare
l’attuazione di una animazione territoriale finalizzata a supportare le
comunità locali, in maniera continua e programmata, nella promozione dei
programmi di sviluppo da realizzarsi in forma partecipata e in maniera da poter
coinvolgere, nessuno escluso, tutti gli attori territoriali interessati;
-
permettere ai contratti di fiume, di costa e di lago regionali di poter
accedere ai fondi messi a disposizione dal PNRR, i cui obiettivi strategici
risultano pienamente congruenti e trovano ampio spazio finanziario nel Piano di
Coesione Regionale 2021- 2027;
-
definire un accordo di programmazione negoziata che, nel rispetto delle
istituzioni e delle pianificazioni sovraordinate e di bacino, possa attivare
quel processo virtuoso di nuova governance finalizzata: - alla crescita
culturale delle comunità locali e allo sviluppo socio-economico sostenibile
delle aree fluviali, - a dettare le regole, in relazione all’impegno
sottoscritto, a cui le istituzioni aderenti/proponenti dovranno attenersi per
il soddisfacimento degli adempimenti necessari in presenza di interventi
autorizzati e finanziati.
(230;
29/04/2024)
Mammoliti.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
il riscaldamento globale, con temperature costantemente al di sopra della media
stagionale, la scarsità di piogge e la diminuzione della neve dalle nostre
montagne, sta determinando una sempre più marcata crisi idrica oltre ad una
evidente alterazione degli equilibri ambientali dei nostri territori;
-
la gestione delle risorse idriche in ambito agricolo e industriale, negli anni
e non solo in Calabria, è risultata essere inefficace. L’insufficiente
manutenzione delle reti idriche, infatti, provocala dispersione d’acqua nelle
reti di distribuzione: secondo i dati pubblicati del Blue Book 2022 redatto da
Fondazione Utilitatis la dispersione media italiana è
del 40%, con il Sud e le isole, che registrano una media addirittura del 50%;
a
quanto sopra. si aggiungono i danni dovuti a sistemi di depurazione non sempre
efficienti: tutte le sostanze inquinanti usate dall’agricoltura, dall’industria
e dai centri urbani finiscono, spesso, nei fiumi danneggiando la risorsa idrica
e contribuendo ad inasprire ulteriormente l’emergenza in corso. Considerato che:
- L'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico
dell'Appennino meridionale, lo scorso 24 luglio, ha dichiarato lo stato di
severità idrica "alto" per il comparto idro-potabile nei territori
della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria;
-
nei giorni scorsi, il commissario di Sorical, non nascondendo la preoccupazione
sulla situazione idrica in cui versa in questo periodo il territorio regionale,
ha evidenziato la grave siccità che interessa la Sila Crotonese che sta
mettendo in crisi lo schema acquedottistico Lese, composto dalle sorgenti e
dall’impianto di potabilizzazione di Savelli;
-
i tecnici Sorical hanno registrato un calo delle sorgenti vertiginoso con la
produzione che è scesa da 130 l/s a 70 l/s. Tenuto conto che: - Il Presidente
della Regione Calabria, il 26 luglio scorso, ha emesso un provvedimento con cui
ha dichiarato "lo stato di emergenza regionale di Protezione civile,
conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile nei
territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio
Calabria";
-
le, pur condivisibili, azioni messe in campo dal
Governo regionale e dalla Protezione Civile non possono essere considerate
risolutive di un problema così vasto e complesso le cui origini sono certamente
riconducibili a ritardi accumulati negli anni passati;
-
servirebbe, pertanto, accanto all’attenta gestione dell’emergenza, un piano per
la tutela della risorsa idrica divenuta ormai scarsa sia per l’uso umano che
per quello agricolo ed industriale, unitamente alla costruzione di impianti per
il recupero ed il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura;
viste:
- le riforme poste in essere in questi anni dalla
Giunta regione con riferimento al gestore unico regionale delle risorse idriche
ed all’istituzione del consorzio di bonifica unico regionale. Tutto quanto
sopra premesso e considerato, si interroga il Presidente della Giunta regionale
per
sapere:
se
e quali iniziative intenda adottare per far fronte alla ormai costante carenza
idrica sul territorio calabrese.
(248;
02/08/2024).
Il
Consiglio regionale
premesso
che:
-
l’articolo 23 della legge regionale
19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) stabilisce che "il Consiglio regionale, nell'esercizio delle sue
funzioni e nell'espletamento delle sue attività, gode di autonomia
organizzativa, funzionale e contabile
secondo le norme dei
regolamenti interni";
-
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi), cosi come modificato
e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto
normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato
a stabilire il quadro complessivo
di riferimento dei principi
contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali, fissando
al primo gennaio
2015 l'entrata in vigore per gli enti citati delle norme in materia
di armonizzazione contabile;
-
con deliberazione consiliare
n. 244 del 22 dicembre 2023 è stato approvato il bilancio di previsione del
Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi
finanziari 2024-2026;
-
con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 88 del 22 dicembre
2023 è stato approvato il documento tecnico di accompagnamento al bilancio di
previsione per gli esercizi 2024-2026 e sono state assegnate le risorse al
Direttore generale, ai sensi dell'articolo 15, comma 4, del Regolamento interno
di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;
-
con determinazione del Direttore generale n. 833 del 28 dicembre
2023 è stato approvato il bilancio finanziario gestionale del Consiglio
regionale per gli esercizi 2024-2026 per il funzionamento del
Consiglio regionale;
-
con deliberazione dell’Ufficio
di Presidenza n. 3 del 13 febbraio 2024 è stato approvato l’adeguamento degli
stanziamenti iniziali dei residui attivi e passivi presunti alla data del 31
dicembre 2023 e le conseguenti variazioni degli stanziamenti di cassa del
bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024;
-
con deliberazione dell’Ufficio
di Presidenza n. 49 del 16 luglio 2024, è stata approvata la prima variazione
del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2024-2026;
-
con deliberazione dell’Ufficio
di Presidenza n. 56 del 31 luglio 2024 è stata approvata una variazione al
bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026, esercizio 2024,
mediante applicazione di quota parte delle risorse accantonate nel risultato di
amministrazione dell’esercizio 2023 e conseguente variazione al documento
tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2024-2026;
-
con le determinazioni del
Direttore generale n. 149 del 5 marzo 2024, n.217 del 4 aprile 2024, n. 243 del
29 aprile 2024, n. 368 dell’11 luglio 2024, n.377 del 23 luglio 2024, n. 399
del 2 agosto 2024 e n. 431 dell’8 agosto 2024 sono state approvate sette
variazioni al bilancio gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi
2024-2026;
-
con deliberazione consiliare n.
295 del 4 luglio 2024 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui
attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del
decreto legislativo n. 118/2011 e le conseguenti variazioni al bilancio di
previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio
regionale della Calabria;
vista la deliberazione n.65
del 26 settembre 2024 con cui l’Ufficio di Presidenza ha sottoposto
all’Assemblea legislativa l’approvazione dell’assestamento e variazioni al
bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale;
vista la Legge regionale 28
novembre 2023, n. 50 (Assestamento del bilancio di previsione della Regione
Calabria per gli anni 2023-2025), con la quale sono stati assegnati ulteriori
fondi per il funzionamento del Consiglio regionale per l’annualità 2023;
richiamata la deliberazione consiliare n. 306 del 26 luglio 2024 di approvazione del rendiconto
dell'esercizio finanziario 2023, della relazione sulla gestione e del Piano
degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, dalla quale risulta che il
risultato di amministrazione al 31 dicembre
2023 è pari a 39.605.910,92
euro, così composto:
·
Quota vincolata pari a 12.601.208,78 euro, distinta in:
-
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili, pari a 9.739.013,07
euro;
-
Vincoli derivanti da trasferimenti, pari a 707.307,11 euro;
-
Vincoli attribuiti formalmente
dall’ente, pari a 2.154.888,60 euro;
·
Quota accantonata pari a 4.092.298,25 euro, distinta in:
-
Fondi crediti di dubbia
esigibilità al 31.12.2023, pari a
76.833,85 euro;
-
Fondo contenzioso, pari a 1.665.112,21 euro;
-
Altri accantonamenti, pari a 2.350.352,19 euro;
·
Quota destinata agli investimenti pari a 11.946.288,40
euro;
·
Quota libera dell'avanzo di amministrazione
pari a 10.966.115,49 euro;
considerato
che, a seguito della richiesta effettuata dal dirigente del Settore Bilancio e
Ragioneria di indicare le quote del risultato di amministrazione dell’esercizio
2023 da applicare, in sede di assestamento, al bilancio di previsione
2024-2026, esercizio 2024, i dirigenti del Consiglio regionale hanno indicato i
seguenti fabbisogni:
·
avanzo vincolato da leggi:
7.882,66 euro;
·
avanzo vincolato da
trasferimenti: 617.331,06 euro;
·
avanzo accantonato per il
fondo contenzioso: 100.000,00 euro;
·
avanzo accantonato per il
fondo passività potenziali: 500.000,00 euro;
·
avanzo destinato agli
investimenti: 9.268.696,13 euro;
·
avanzo libero: 10.966.115,49
euro, di cui 70.000,00 euro destinati al finanziamento di spese correnti a
carattere non permanente; 2.043.569,57 euro destinati al finanziamento di spese
di investimento e 8.852.545,92 euro da restituire al bilancio della Regione
Calabria;
tenuto
conto che, a seguito della richiesta effettuata dal dirigente del Settore
Bilancio e Ragioneria, i dirigenti del Consiglio regionale, dalla ricognizione
effettuata sulla programmazione di spesa di propria competenza, hanno
evidenziato alcune necessità di maggiori risorse finanziarie, nonché indicato
alcune economie di spesa, per cui si ritiene necessario procedere
conseguentemente ad apportare variazioni allo stato di previsione dell’entrata
e della spesa del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026
del Consiglio regionale, al fine di adeguare gli stanziamenti di competenza e
di cassa;
dato
atto che le somme assegnate dalla Regione Calabria con legge regionale n.
50/2023, pari a 50.148,37 euro, non sono state utilizzate dal Consiglio
regionale e che pertanto non possono essere restituite;
preso atto che:
·
con deliberazione consiliare n. 295 del 4
luglio 2024 è stato approvato il riaccertamento
ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, da cui è risultato che:
-
l'ammontare dei residui attivi al 31.12.2023 è pari a 45.710.016,64 euro;
-
l'ammontare dei residui
passivi al 31.12.2023 è pari a 12.661.069,33 euro;
·
con deliberazione consiliare n. 306 del 26 luglio 2024 è stato approvato
il rendiconto del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2023, la relazione sulla
gestione e il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, da cui è risultato che:
-
il fondo cassa al
1° gennaio rispetto a quello
presunto riportato nel bilancio di previsione 2024-2026 è rideterminato in 12.697.140,21
euro;
-
il fondo pluriennale vincolato
iscritto nell'entrata del bilancio
di previsione 2024-2026, esercizio 2024, è quantificato in 6.140.176,60 euro,
di cui 2.431.095,68 euro per spese correnti e 3.709.080,92 euro per spese in conto capitale;
·
con determinazione del Direttore
Generale n. 149 del 5 marzo 2024 è stata applicata al bilancio di previsione
2024-2026, esercizio 2024, una quota vincolata del risultato di amministrazione
presunto relativo all’esercizio 2023, indicata nel prospetto dimostrativo
aggiornato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 2 del 13 febbraio
2024, per l’importo di 691.724,06 euro;
·
con deliberazione dell’Ufficio
di Presidenza n. 56 del 31 luglio 2024 è stata applicata al bilancio di
previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota accantonata nel risultato di
amministrazione indicata nell’allegato al rendiconto del Consiglio regionale
relativo all’esercizio 2023 denominato “A-1 “Elenco analitico delle risorse
accantonate nel risultato di amministrazione”, per l’importo di 68.260,51 euro;
·
con determinazione del
Direttore Generale n. 399 del 2 agosto 2024 è stata applicata al bilancio di
previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota vincolata nel risultato di
amministrazione indicata nell’allegato al rendiconto del Consiglio regionale relativo
all’esercizio 2023 denominato “A-2 “Elenco analitico delle risorse vincolate
nel risultato di amministrazione”, per l’importo di 586.521,85 euro;
·
con determinazione del
Direttore Generale n. 431 dell’8 agosto 2024 è stata applicata al bilancio di
previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota vincolata nel risultato di
amministrazione indicata nell’allegato al rendiconto del Consiglio regionale relativo
all’esercizio 2023 denominato “A-2 “Elenco analitico delle risorse vincolate
nel risultato di amministrazione”, per l’importo di 26.241,85 euro;
ritenuto:
-
di applicare sull’annualità
2024 del bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026 quota parte
dell’avanzo di amministrazione relativo all’esercizio 2023, per l’importo
complessivo di 21.460.025,34 euro, come riportato nella Nota Integrativa allegata
al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
-
di apportare al bilancio di
previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 le variazioni, di
competenza e di cassa, allo stato di previsione dell’entrata e allo stato di
previsione della spesa richieste dai dirigenti del Consiglio regionale, come
riportato nella Nota Integrativa allegata al presente provvedimento quale parte
integrante e sostanziale;
-
di restituire alla Regione
Calabria la somma complessiva di 8.902.694,29 euro, di cui 8.852.545,92 euro
relativa alla quota disponibile del risultato di amministrazione dell’esercizio
2023 non utilizzata per finanziare spese per il funzionamento del Consiglio
regionale, e 50.148,37 euro quale somma relativa ai trasferimenti correnti
disposti con la sopra citata legge regionale n.50/2023;
-
di destinare il risultato
economico dell’esercizio 2023, pari ad una perdita di 4.220.321,90 euro, a
ridurre, nell’esercizio 2024, la voce “Risultati economici di esercizi
precedenti” del patrimonio netto dell’Assemblea legislativa;
visti:
-
l’Allegato A), parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento, riportante le operazioni
di applicazione di quota parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio
2023, nonché le ulteriori variazioni di competenza e di cassa da apportare al
bilancio di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2024-2026,
richieste dai dirigenti del Consiglio regionale;
-
gli Allegati B) e C)
rispettivamente denominati “Nota Integrativa”, ed “Equilibri di bilancio”, che
formano parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;
dato atto che:
-
sono soddisfatte le necessità
di utilizzo della quota vincolata, accantonata, destinata agli investimenti e
libera dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente, coerentemente
alle indicazioni di cui all’articolo 42 del d.lgs. 118/2011;
-
sono soddisfatti i fabbisogni
rappresentati dai dirigenti delle strutture amministrative che hanno richiesto
di apportare alcune variazioni al bilancio di previsione 2024-2026;
-
sono garantiti gli equilibri
generali del bilancio di previsione per il triennio 2024-2026, come risulta
dall’Allegato C), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
considerato che, in coerenza
con quanto disposto dall’articolo 51 del d.lgs. 118/2011, successivamente
all’approvazione da parte del Consiglio regionale del presente provvedimento,
l’Ufficio di Presidenza procederà alla conseguente variazione del documento
tecnico di accompagnamento al bilancio 2024-2026, approvato con propria
deliberazione n. 88 del 22 dicembre 2023, e autorizzerà, senza ulteriori
formalità, il Direttore generale ad apportare le variazioni di cui al presente
provvedimento al bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2024-2026,
approvato con determinazione del Direttore generale n. 833 del 28 dicembre
2023;
visti:
-
il decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118;
-
il Regolamento interno di
amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvato con deliberazione
consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente aggiornato con
deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;
preso atto del parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti espresso con verbale n. 47 del 4
ottobre 2024 (parere n. 18/2024), allegato alla presente deliberazione quale
parte integrante e sostanziale;
udito il consigliere Cirillo,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di applicare al bilancio di
previsione 2024-2026, esercizio 2024, l'importo di 25.496.109,68 euro, quota
parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2022, come di seguito
indicato:
·
avanzo vincolato da leggi:
7.882,66 euro;
·
avanzo vincolato da
trasferimenti: 617.331,06 euro;
·
avanzo accantonato per il
fondo contenzioso: 100.000,00 euro;
·
avanzo accantonato per il
fondo passività potenziali: 500.000,00 euro;
·
avanzo destinato agli
investimenti: 9.268.696,13 euro;
·
avanzo libero: 10.966.115,49
euro, di cui 70.000,00 euro destinati al finanziamento di spese correnti a
carattere non permanente; 2.043.569,57 euro destinati al finanziamento di spese
di investimento e 8.852.545,92 euro da restituire al bilancio della Regione
Calabria;
-
di apportare al bilancio di
previsione 2024-2026, esercizi 2024-2025-2026, le variazioni di competenza e di
cassa riportate nell’Allegato A), che forma parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
-
di approvare l’Allegato B)
“Nota integrativa”, che costituisce parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
-
di restituire alla Regione
Calabria la somma complessiva di 8.902.694,29 euro, di cui 8.852.545,92 euro
relativa alla quota disponibile del risultato di amministrazione dell’esercizio
2023 non utilizzata per finanziare spese per il funzionamento del Consiglio
regionale, e 50.148,37 euro quale somma relativa ai trasferimenti correnti
disposti con legge regionale 28 novembre 2023, n. 50 (Assestamento del bilancio
della Regione Calabria per gli anni 2023-2025);
-
di dare atto che,
dall’applicazione delle variazioni di cui ai punti precedenti, sono garantiti
gli equilibri del bilancio di previsione del Consiglio regionale per il
triennio 2024-2026, come risulta dall’Allegato C), che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento;
-
di destinare il risultato
economico dell’esercizio 2023, pari ad una perdita di 4.220.321,90 euro, a
ridurre, nell’esercizio 2024, la voce “Risultati economici di esercizi
precedenti” del patrimonio netto dell’Assemblea legislativa;
-
di prendere atto del parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti di cui al verbale n. 47 del 4
ottobre 2024 (parere n. 18/2024), allegato alla presente deliberazione quale
parte integrante e sostanziale;
-
di dare atto che l'Ufficio di
Presidenza procederà alla conseguente variazione del documento tecnico di
accompagnamento al bilancio 2024-2026, approvato con propria deliberazione n.
88 del 22 dicembre 2023, nonché autorizzerà, senza ulteriori formalità, il
Direttore generale ad apportare le variazioni di cui al presente provvedimento
al bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2024-2026, approvato con
determinazione del Direttore generale n. 833 del 28 dicembre 2023;
-
di trasmettere la presente
deliberazione, unitamente ai relativi allegati sopra richiamati, alla Giunta
regionale e al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale, per il
rispettivo seguito di competenza, ai sensi dell’articolo 26, commi 5 e 6, del
Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.
Art. 1
(Proroga graduatorie vigenti)
1. Al fine di assicurare la
continuità del servizio sanitario regionale e l'efficienza amministrativa
nonché garantire il buon andamento e il contenimento della spesa regionale, è
prorogata di ulteriori ventiquattro mesi dalla scadenza l'efficacia delle
graduatorie approvate nell’anno 2022 all’esito delle procedure concorsuali di
enti e aziende del servizio sanitario regionale.
Art. 2
(Clausola di invarianza degli oneri finanziari)
1. Dall’attuazione della
presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale, trovando copertura finanziaria sulle risorse disponibili a
legislazione vigente nei bilanci degli enti e aziende del servizio sanitario
regionale.
Art. 3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
Il Consiglio regionale
premesso che:
-
l’articolo 57, comma 7, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi
Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa
istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;
-
la Giunta regionale trasmette
i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
-
la legge regionale 16 maggio
2013, n. 25, che ha istituito l’Azienda Calabria Verde;
-
la legge regionale n. 8/2002;
-
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
-
il decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 526 del 30 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio
2023 dell’Azienda Calabria Verde -Trasmissione proposta al Consiglio regionale
per gli atti di competenza”;
vista la deliberazione n. 251
del 28 settembre 2024, con cui il Direttore generale dell’Azienda Calabria
Verde ha approvato il rendiconto di gestione dell’Ente per l’esercizio 2023;
considerato che il Revisore
unico dell’Azienda, con verbale n. 6 del 28 settembre 2024, allegato alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
ha attestato “l’attendibilità
delle risultanze della gestione finanziaria, la congruità degli accantonamenti
al fondo crediti di dubbia esigibilità, la congruità degli altri accantonamenti
rilevati”, nonché “l'attendibilità dei risultati economici generali e di
dettaglio con riferimento al rispetto della competenza economica, alla completa
e corretta rilevazione dei componenti economici positivi e negativi, alle
scritture contabili e alle carte di lavoro a supporto dei dati rilevati”;
-
ha rilevato che “le spese
effettivamente sostenute dall’Ente nel corso dell’anno 2023, confrontate con i
limiti di spesa di cui alla l.r. 43/2016 (spese
sostenute nell’anno 2022) risultano essere tutte nei limiti”;
-
attestando la corrispondenza
del rendiconto alle risultanze della gestione, ha espresso “giudizio positivo
per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;
rilevato che la U.O.A.
“Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e difesa del Suolo”, che
esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza
(prot. n. 609461 del 30 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione
quale parte integrante e sostanziale,
-
ha rilevato che a seguito
delle verifiche effettuate sulle risultanze della gestione dell'Azienda
Calabria Verde per l'esercizio 2023, sussiste la “coerenza tra gli impegni
assunti dall'Ente e le risorse assegnate con il Piano Attuativo di Forestazione
per l'anno 2023”;
-
ha evidenziato che “vi è
perfetta corrispondenza tra le risultanze di cassa di cui al rendiconto in
oggetto e quanto riportato nel conto del tesoriere per l'esercizio 2023”;
-
ha rilevato che “alla chiusura
dell’esercizio non sussistono debiti fuori bilancio da dover riconoscere”;
-
ha attestato la
“corrispondenza tra gli importi stanziati nel Bilancio Regionale, con
riferimento ai trasferimenti a favore dell'Azienda Calabria Verde per la
copertura delle spese afferenti al pagamento degli emolumenti al personale
addetto alla sorveglianza idraulica, alle unità lavorative transitate dalle ex
Comunità Montane e dall'ARSSA ed ai lavoratori Lsu-Lpu,
e le spese impegnate dall' Azienda stessa per le medesime finalità”;
-
ha verificato il “rispetto dei
limiti di spesa, di cui alla vigente normativa regionale in materia di spending
review” di cui alla legge regionale n. 62/2023 e alla legge regionale
n.43/2016;
-
ha espresso
considerato che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza,
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
ha rilevato che:
·
sussiste la piena
corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal
conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;
·
sussiste continuità tra i
residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2023;
·
sussiste la quadratura delle
poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";
·
sussiste corrispondenza (a
seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente), tra
i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è
stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi;
·
sussiste la quadratura tra il
saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi
effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce
“Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;
·
risulta formalmente corretta
la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di
amministrazione al 31.12.2023;
-
così come evidenziato
nell’istruttoria al rendiconto per l’esercizio 2022 dell’Ente, ha reiterato la
raccomandazione all’Azienda, al fine di salvaguardare i propri equilibri di
bilancio e di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, di “promuovere
tutte le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di
recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà
nella riscossione dei proventi relativi alla gestione dei beni, con particolare
riferimento ai canoni per concessioni pluriennali”;
-
con riferimento alla richiesta
di restituzione da parte del Dipartimento Lavori Pubblici dei fondi POR, ha
raccomandato all’Azienda, al fine di salvaguardare i propri equilibri di
bilancio, per le restanti rate già scadute di provvedere all’immediata applicazione
della relativa parte accantonata del risultato di amministrazione pari a
24.221.036,06 euro, in conto del corrente bilancio di previsione 2024, al fine
di provvedere al pagamento di quanto dovuto alla Regione Calabria a titolo di
restituzione dei predetti fondi POR;
-
evidenziando che la quota
disponibile del risultato di amministrazione, al netto delle quote accantonate
e vincolate, presenta un importo negativo pari ad 31.383.322,49 euro, che
conseguenzialmente determina un disavanzo, ha raccomandato all’Azienda “di provvedere
al rispetto della previsione di legge con un’effettiva destinazione dei
proventi conseguenti alla gestione del patrimonio forestale per il ripiano del
disavanzo nonché per il pagamento di eventuali debiti pregressi”;
-
ha rilevato che, “stante
l’avvenuta definizione da parte dell’ente nel corso dell’esercizio 2024 dei
rendiconti 2019-2020-2021-2022 e 2023 si è finalmente potuti addivenire alla
quantificazione dell’effettivo disavanzo con la conseguente definizione di un
reale cronoprogramma di ripiano dello stesso per come più volte richiesto e
auspicato sia dallo scrivente Settore sia dal Revisore dei Conti dell’ente”;
-
prendendo atto del parere
favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e dell’istruttoria
dell’U.O.A. vigilante conclusa con parere favorevole, richiamate altresì le
raccomandazioni dello stesso dipartimento “Economia e Finanze” formulate
all’Azienda, ha ritenuto “possibile procedere all’adozione, da parte della
Giunta Regionale, del Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2023 dell’Azienda
Calabria Verde al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio
Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n.
8”;
preso atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023
dell’Azienda Calabria Verde e dei documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di approvare, ai sensi
dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per
l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde e i documenti ad esso allegati richiamati
in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente
deliberazione.
Il Consiglio regionale
premesso che:
-
l’articolo 57, comma 7, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi
Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa
istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
-
la Giunta regionale trasmette
i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
-
l’articolo 9 della legge
regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni,
agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del
settore sanità), che ha istituito l’Ente per i Parchi Marini Regionali;
-
la legge regionale n. 8/2002;
-
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
-
il decreto legislativo n.
118/2011 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro
organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 438 del 12 agosto 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2022
dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) - Trasmissione proposta al
Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
visto il decreto n. 118 del 19
luglio 2024, modificato con decreto n. 123 del 22 luglio 2024, allegati alla
presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali, con cui il
Commissario Straordinario dell’Ente per i Parchi Marini Regionali ha approvato
il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2023 dell’Ente;
rilevato che il Revisore unico
dei conti, con verbale n. 7 del 18 luglio 2024, allegato al presente
provvedimento quale parte integrante e sostanziale,
·
non ha rilevato gravi
irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure
correttive non adottate dall’Ente,
·
ha attestato la corrispondenza
del rendiconto alle risultanze della gestione, evidenziando il rispetto dei
seguenti dati esposti nella relazione al rendiconto:
-
attendibilità delle risultanze
della gestione finanziaria;
-
congruità del fondo crediti di
dubbia esigibilità e dei fondi rischi;
-
attendibilità dei valori
patrimoniali e dei risultati economici generali e di dettaglio;
·
ha espresso “giudizio positivo
per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023”;
considerato che il
dipartimento regionale "Territorio e Tutela dell’Ambiente", che
esercita la vigilanza sull’attività dell’Ente, nell’istruttoria di propria
competenza (prot. n. 522466 del 9 agosto 2024), allegata alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
ha sottolineato che per il
Rendiconto finanziario 2023 non può ancora trovare applicazione la normativa
sul contenimento della spesa di cui all’articolo 1, lettera a) della legge
regionale n. 62/2023, in quanto “la struttura è priva di risorse umane proprie
e l’Ente non è dotato di pianta organica, pertanto, manca il parametro di
riferimento relativo alla spesa sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella
sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva
operatività”;
-
ha evidenziato che l’Ente ha
rispettato il limite della spesa relativa all’anno 2023 con riferimento alle
spese di cui all’articolo 1, lettere b) e c) della legge regionale n. 62/2023;
-
ha verificato che “quanto
riportato nel rendiconto finanziario 2023 è coerente con le previsioni
dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, di cui al bilancio di previsione
adottato per il medesimo anno”;
-
ha espresso “parere favorevole
all’approvazione del Rendiconto 2023 dell’Ente”;
preso atto che il dipartimento
“Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha rilevato che:
-
sussiste la piena
corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal
conto di bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere;
-
sussiste la continuità tra i
residui finali dell’esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio
2023;
-
sussiste la quadratura delle
poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
-
sussiste (a seguito delle
scritture di rettifica e giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i
valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali-crediti e tra residui
passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi;
-
sussiste la quadratura tra il
saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi
effettuati nel corso dell’esercizio finanziario 2023, e il valore registrato
alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;
-
risulta formalmente corretta
la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2023;
·
ha raccomandato all’Ente, con
riferimento all’eventuale utilizzo della quota disponibile dell’avanzo di
amministrazione, “di rispettare le regole di bilancio inerenti alle modalità di
impiego della parte libera, ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118”;
·
tenuto conto dei pareri
favorevoli del Revisore unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento
“Territorio e Tutela dell’Ambiente”, richiamata la suddetta raccomandazione
fatta all’Ente, ha ritenuto “possibile procedere all’adozione da parte della
Giunta Regionale, del Rendiconto per l'Esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi
Marini Regionali (EPMR), al fine della successiva trasmissione al Consiglio
Regionale (…) ex articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;
rilevato che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell'Ente
per i Parchi Marini Regionali (EPMR) e dei documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di approvare, ai sensi
dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per
l’esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) e i documenti
ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e
sostanziali della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
premesso che:
·
l’articolo 57, comma 3, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi dipartimenti
della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa
con parere favorevole, li inviano al dipartimento "Bilancio e
Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;
·
la Giunta regionale trasmette
i bilanci al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
·
l’articolo 9 della legge
regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni,
agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del
settore sanità), che ha istituito l’Ente per i Parchi Marini Regionali;
·
la legge regionale n. 8/2002;
·
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della regione
Calabria);
·
il decreto legislativo n.
118/2011 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro
organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 439 del 12 agosto 2024, recante: “Bilancio di previsione
2024-2026 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)-Trasmissione proposta
al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
visto il decreto n. 127 del 24
luglio 2024 del Commissario Straordinario dell’Ente per i Parchi Marini
Regionali, con cui è stata approvata la proposta di bilancio di previsione
2024-2026 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e
sostanziale;
atteso che il Revisore unico
dei conti dell’Ente, con verbale n. 8 del 24 luglio 2024, allegato alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha “rilevato la coerenza, la
congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio”;
·
ha “verificato che il bilancio
è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello statuto dell’Ente,
del regolamento di contabilità, delle norme del d.lgs. 118/2011 e dei relativi
principi contabili applicati n. 4/1 e n. 4/2 allegati al predetto decreto”;
·
ha espresso “parere favorevole
sulla proposta di bilancio di previsione 2024- 2026 e sui documenti allegati”;
considerato che il
dipartimento regionale “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, che esercita la
vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza
(prot. n. 521017 dell’8 agosto 2024), allegata alla presente deliberazione
quale parte integrante e sostanziale,
·
ha verificato che “il bilancio
previsionale armonizzato 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali è
stato redatto secondo lo schema di bilancio di cui all’articolo 9 del decreto
legislativo n.118/2011 e dei principi contabili applicati allegati n.4/1 e
4/2”;
·
ha evidenziato che, per il
bilancio 2024-2026, non può ancora trovare applicazione la normativa sul
contenimento della spesa di cui all’articolo 1, lettera a) della legge
regionale n. 62/2023, “poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e
l’Ente non è dotato di pianta organica, pertanto, manca il parametro di
riferimento relativo alla spesa sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella
sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva
operatività”;
·
ha sottolineato che l’Ente ha
rispettato i limiti di spesa riguardanti le spese di cui all’articolo 1,
lettere b) e c) della legge regionale n. 62/2023;
·
ha fatto presente che,
“relativamente ai fondi derivanti dall’applicazione della l.r.
5/2021 la concessione di risorse è subordinata agli accertamenti, nel corso del
2024, derivanti dai canoni delle grandi derivazioni, secondo quanto disposto
dall’art. 26 l.r. 5/2021”;
·
ha espresso “parere favorevole
al bilancio di previsione armonizzato 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini
Regionali”;
tenuto conto che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza,
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha verificato la sussistenza
degli equilibri di bilancio per come definiti dal decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118;
·
ha raccomandato all’Ente di
“verificare, durante l’intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di
previsione, la congruità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, provvedendo
ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate
agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove
entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all’effettivo
andamento degli incassi, adottando, se necessarie, apposite misure atte a
salvaguardare gli equilibri di bilancio”;
·
preso atto del parere
favorevole del Revisore unico dei conti dell’Ente e dell’istruttoria, conclusa
con parere favorevole, del dipartimento regionale “Territorio e Tutela
dell’Ambiente”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi
restando i rilievi, le raccomandazioni e le prescrizioni espresse nelle
rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento
“Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta
Regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale della proposta di bilancio
di previsione 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR), per i
conseguenti adempimenti di competenza, ex articolo 57, comma 3, della legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;
preso atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente sull’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente
per i Parchi Marini Regionali e dei documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate,
·
di approvare, ai sensi
dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale n.8/2002, il bilancio di
previsione 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali e i documenti ad
esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e
sostanziali della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
premesso che:
·
l’articolo 57, comma 7 della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti
della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa
con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Finanze,
Programmazione e sviluppo economico " per la definitiva istruttoria di
propria competenza;
·
la Giunta regionale trasmette
i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
-
la legge regionale 20 dicembre
2012, n. 66 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per lo sviluppo
dell'agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell'agricoltura);
-
la legge regionale n. 8/2002;
-
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
-
il decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 515 del 30 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio
2023 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)
- Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
vista la deliberazione n. 75/cs del 6 giugno 2024, con cui il Commissario Straordinario
dell’ARSAC ha approvato il consuntivo dell’Ente per l’esercizio 2023
comprensivo di tutti gli allegati di legge, accluso al presente atto quale
parte integrante e sostanziale;
atteso che il Revisore unico
dell’ARSAC, con verbale n. 60 del 19 giugno 2024, allegato alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha evidenziato
“l’attendibilità delle risultanze riportate” nel conto consuntivo 2023 “e il
rispetto dei principi contabili”;
·
ha rilevato che “l’Azienda ha
operato nel rispetto del decreto legislativo n.118/2011 e non sono emerse
irregolarità contabili”;
·
ha raccomandato: all’Azienda:
-
di mettere in atto ogni azione
utile alla realizzazione dei residui attivi in particolare quelli derivanti
dalla gestione acquedotti;
-
di realizzare un costante
monitoraggio del fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo rischi;
-
di dotarsi di un’adeguata
struttura al fine di avere una situazione patrimoniale ed un inventario dei
beni mobili e immobili aggiornato;
·
ha attestato “la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione” e ha espresso
“giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario
2023”;
considerato che il
dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”,
che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito
dell’istruttoria di competenza (prot. n. 584137 del 18.09.2024), allegata alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
in merito alla verifica del
contenimento della spesa ai sensi della L.R. 62/2023, ha riscontrato “che il
contenimento della spesa è stato complessivamente garantito”;
-
ha espresso parere favorevole
al conto consuntivo ARSAC esercizio 2023, approvato con deliberazione n. 75/cs del 6 giugno 2024;
tenuto conto che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza,
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha rilevato che:
-
sussiste continuità tra i
residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2023, prendendo atto dell’avvenuta rettifica effettuata sui residui passivi
alla data del 01/01/2023 in ragione della differenza di euro 4,39;
-
sussiste la quadratura delle
poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
-
sussiste (a seguito delle
scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra
i valori a residuo e quelli riportati nello stato patrimoniale, posto che è
stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi;
-
sussiste la quadratura tra il
saldo di cassa, pari a 10.535.520,22 euro, riportato nel conto del bilancio
2023 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello
stato patrimoniale;
-
risulta formalmente corretta
la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di
amministrazione al 31 dicembre 2023;
·
nel rilevare che la
percentuale di riscossione dei crediti è ancora bassa, ha raccomandato all’Ente
“di proseguire nelle iniziative opportune alla cura dei propri crediti, al fine
di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, nonché al Dipartimento
che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente di monitorare costantemente
sull’attuazione di tali operazioni”;
·
preso atto del parere
favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e dell’istruttoria del
dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”,
che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, conclusa con parere favorevole
in merito all’approvazione rendiconto 2023 dell’Ente, ha ritenuto “possibile
procedere all’adozione, da parte della Giunta Regionale, del rendiconto per
l’esercizio 2023 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura
Calabrese (ARSAC) al fine della successiva trasmissione dello stesso al
Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale 4 febbraio
2002, n. 8”;
dato atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023
dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e dei
documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di approvare, ai sensi dell’articolo
57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023
dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i
documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
premesso che:
-
l’articolo 57, comma 7, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi
Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa
istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento per la definitiva istruttoria di
propria competenza;
-
la Giunta regionale trasmette
i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
-
la legge regionale 19 agosto
2001, n. 5, che ha istituito l’Azienda Calabria Lavoro con la finalità di
supportare la Giunta regionale nell’ambito delle scelte sulle politiche del
lavoro;
-
la legge regionale n. 8/2002;
-
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
-
il decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 175 del 15 aprile 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2023
dell’Azienda Calabria Lavoro - Trasmissione proposta al Consiglio regionale per
gli atti di competenza”;
visto il decreto n. 31 del 27
settembre 2024, con cui il Commissario straordinario dell’Azienda Calabria
Lavoro ha approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio 2023;
considerato che il Revisore
unico dell’Azienda, con verbale del 27 settembre 2024, allegato alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
ha dato atto che “l’Ente ha
rispettato quanto previsto dal decreto legislativo n.118/2011”;
-
ha verificato il “rispetto del
pareggio di bilancio ai sensi della normativa vigente riferita alle
amministrazioni pubbliche territoriale e che l’Ente nella gestione
dell’esercizio 2023 si è attenuto alle disposizioni emanate dalla Regione
Calabria in merito al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2023”;
-
ha “verificato il rispetto dei
limiti di spesa imposti dalle Leggi Regionali 22/2010 e 62/2023”;
-
ha segnalato la necessità “che
l'Ente si attivi al fine di ricevere in maniera puntuale i trasferimenti dei
fondi regionali a copertura dei progetti affidati, nonché della gestione del
personale, in modo da evitare l'erosione del fondo cassa”;
-
ha espresso “parere favorevole
all’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2023, con la prescrizione
all'Ente di adottare tutti gli atti propedeutici in tempi utili per
l’approvazione del consuntivo nei termini di legge”;
rilevato che il dipartimento
regionale “Lavoro”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente,
nell’istruttoria di competenza (prot. n. 607027 del 27 settembre 2024),
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
ha segnalato “che non sono
stati rispettati i termini indicati nell’art. 57 comma 7, L.R.8/2022 previsti
per la presentazione dei documenti contabili al Dipartimento competente per
materia e per la successiva trasmissione e approvazione da parte degli organi
preposti” e che “tale ritardo è stato determinato da una serie di difficoltà di
tipo tecnico – operative”;
-
ha evidenziato che “il
rendiconto risulta predisposto in conformità al regolamento di contabilità
dell’Ente e alla normativa vigente di cui al d.lgs. n.118/2011”;
-
ha espresso
considerato che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza,
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
-
ha rilevato che:
·
sussiste la piena
corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal
conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;
·
sussiste continuità tra i
residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2023;
·
sussiste la quadratura delle
poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";
·
sussiste (a seguito delle
scritture di rettifica effettuate dall’Ente) la corrispondenza tra i valori a
residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui
passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi, al netto delle differenze riconducibili alle posizioni di debito
correlate all’eliminazione di residui passivi in perenzione amministrativa;
·
sussiste la quadratura tra il
saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide”
dell’attivo dello Stato Patrimoniale;
·
risulta formalmente corretta
la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di
amministrazione al 31.12.2023;
-
ha invitato l’Ente “al pieno
rispetto dei principi di legge con riferimento alla propria gestione di cassa,
nonché il Revisore dei Conti e il Dipartimento Lavoro quale soggetti preposti
al controllo sulla gestione di Azienda Calabria Lavoro, e a decorrere
dall’esercizio 2024 sulla nuova Agenzia ARPAL, a vigilare in merito,
richiamando al riguardo l’attenzione sulle responsabilità di natura erariale
del Tesoriere, stante le funzioni dallo stesso svolte quale agente contabile di
diritto dell’Ente”;
-
ha ritenuto che sembri
sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento dei residui
e, a seguito di ciò, della determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del
risultato di amministrazione dell’esercizio 2023;
-
ha precisato che, con
riferimento alla quota disponibile del risultato di amministrazione, pari a
412.092,15 euro, la stessa potrà essere utilizzata solo a seguito
dell’approvazione in via definitiva del rendiconto di gestione 2023,
esclusivamente per le finalità indicate dal comma 6 dell’articolo 42 del d.lgs.
118/2011;
-
preso atto del parere
favorevole del Revisore unico dei Conti dell’Ente, nonché della relazione
istruttoria, conclusa con parere favorevole, del dipartimento regionale
“Lavoro”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i
rilievi e le raccomandazioni espresse nelle relative istruttorie dal
dipartimento Lavoro e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha
ritenuto possibile “procedere all’adozione, da parte della Giunta Regionale,
del Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro,
al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai
sensi dell’articolo 57 della Legge regionale 4 febbraio 2002, n.8”;
preso atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023
dell’Azienda Calabria Lavoro e dei documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di approvare, ai sensi
dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per
l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro, unitamente ai relativi allegati
richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della
presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
premesso che:
·
l’articolo 57, comma 7, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi
Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa
istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
·
la Giunta regionale trasmette
i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
·
l’articolo 12 della legge
regionale 8 luglio 2002, n. 24, che ha istituito l’Agenzia Regione Calabria per
le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);
·
la legge regionale n. 8/2002;
·
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
·
il decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 525 del 30 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio
2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) -
Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
visto il decreto n. 253 del 28
settembre 2024, con cui il Commissario Straordinario dell’ARCEA ha approvato il
rendiconto della gestione per l’esercizio 2023 dell’Ente, allegato alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;
tenuto conto che il Revisore
unico dell’ARCEA, con verbale n. 10 del 27 settembre 2024, allegato al presente
provvedimento quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle verifiche
di regolarità amministrativa e contabile effettuate durante l’esercizio,
-
ha rinnovato il sollecito alla
definizione dell’iter procedurale finalizzato al recupero dei maggiori compensi
percepiti dai Direttori e/Commissari, di cui all’articolo 13, comma 5, della
legge regionale n. 69/2012, in materia di spending review, onde evitare la
prescrizione degli stessi, per come già intimato dallo stesso organo di
revisione nella relazione sul rendiconto 2021 e 2022, oltre che sul bilancio di
previsione 2022-2024, atteso che si può definire contabilmente la partita della
somma accantonata;
-
ha rilevato che “non sono
stati regolarmente pagati i debiti scaduti verso centro di assistenza agricola
(V/CAA) e verso sistema informativo agricolo nazionale (V/SIAN), riferiti agli
anni 2019, 2020 e 2021, che andavano onorati entro il 31.12.2023”, invitando al
contempo l’Ente “a provvedere ai pagamenti nei tempi previsti dalla normativa”;
-
ha invitato l’ARCEA “a far
rispettare gli accordi in convenzione con l’azienda ARSAC, evidenziando in
particolare che la rendicontazione doveva pervenire entro il 31.12.2023, al
fine di poter verificare la correttezza e provvedere anche alla tempestiva liquidazione
dei pagamenti”;
-
ha invitato l’Ente “a
sollecitare l’Organismo interno di valutazione (OIV) al fine di definire le
procedure circa le indennità di risultato, relative alle annualità 2014-2020,
da corrispondere al Commissario/Direttore”;
-
ha invitato l’Ente, “in via
del tutto prudenziale a costituire nel prossimo bilancio di previsione il fondo
cassa ai sensi dell’art. 166 del Testo Unico degli enti locali ed a rimpinguare
il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)”;
-
ha “apprezzato che il fondo
rischi contenziosi è stato rimpinguato”, invitando comunque l’Agenzia “a
monitorare costantemente le liti potenziali e l’eventuale soccombenza in
giudizio al fine di mantenere allineato il fondo stesso”;
-
ha evidenziato che
“l’indicatore medio dei pagamenti per l’anno 2023 è al di sotto della soglia
minima dei 30 giorni”;
-
ha attestato la corrispondenza
del rendiconto alle risultanze della gestione e ha espresso “parere favorevole
per l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;
considerato che il Comitato di
Vigilanza dell’ARCEA, con nota prot. n. 607252 del 28 settembre 2024, allegata
alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, condividendo
quanto rilevato nella relazione del Revisore unico sul rendiconto 2023 in
ordine ai seguenti aspetti:
-
“l’Agenzia ha proceduto al
riaccertamento dei residui attivi e passivi ascendenti, alla fine
dell’esercizio, rispettivamente pari ad € 808.785,91 e ad € 6.556.265,31”;
-
“l’organo di revisione ha
sollecitato opportunamente l’iter procedurale finalizzato al recupero dei
maggiori compensi percepiti da Direttori e/o Commissari, ammontanti ad €
207.744,28 - tutti iscritti nel fondo crediti di dubbia esigibilità”;
-
“non sono stati pagati i
debiti scaduti nei confronti dei CAA e SIAN, riferiti agli anni 2019, 2020 e
2021” che, ad avviso del Comitato, incidono in misura rilevante sulla
contabilizzazione dei residui passivi;
-
“non sono stati rispettati gli
accordi in convenzione con ARSAC, con conseguenze sulla liquidazione dei
pagamenti”;
-
“sollecito all’OIV per
definire le procedure relativamente alle indennità di risultato del
Commissario/Direttore per gli anni 2014-2020”;
-
“invito, a costituire nel prossimo bilancio di
previsione, il fondo cassa” ai sensi dell’articolo 166 del Testo Unico degli
enti locali e “a rimpinguare il FCDE”;
-
“il fondo rischi contenzioso è
stato rimpinguato e lo stato dei pagamenti rientra nella tempistica prevista”;
-
ha espresso, “pur rimarcando
le criticità di cui sopra, parere favorevole” relativamente al Rendiconto della
gestione ARCEA per l’esercizio finanziario 2023;
rilevato che il dipartimento
regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la
vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza
(prot. n. 607949 del 30 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione quale
parte integrante e sostanziale, ha espresso “parere favorevole al rendiconto
esercizio finanziario 2023” dell’ARCEA, “fermo restando quanto rappresentato
dal Comitato di Vigilanza ARCEA” nel relativo parere;
tenuto conto che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza,
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha rilevato che:
-
sussiste la piena
corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal
conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere;
-
sussiste continuità tra i
residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2023;
-
sussiste la quadratura delle
poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
-
sussiste (a seguito delle
scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra
i valori a residuo e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è
stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al Conto Economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi;
-
sussiste la quadratura tra il
saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi
effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce
“Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;
-
risulta formalmente corretta
la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di
amministrazione al 31 dicembre 2023;
·
preso atto dei pareri
favorevoli sia del Revisore unico dei conti dell’Azienda sia del dipartimento
regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la
vigilanza sulle attività dell’Ente, e fermi restando i rilievi, le riserve e le
raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento
vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto
“possibile procedere, da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto di
Gestione per l’esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni
in Agricoltura (ARCEA), al fine della successiva trasmissione dello stesso al
Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della Legge regionale 4 febbraio
2002, n.8”;
preso atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente all’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023
dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e dei
documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di approvare, ai sensi
dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per
l’esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono
parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
premesso che:
·
l’articolo 57, comma 7, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi
Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa
istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
·
la Giunta regionale trasmette
i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;
visti:
·
l’articolo 7 della legge
regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni,
agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del
settore sanità), che ha istituito l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale
Pubblica regionale, quale ente ausiliario della regione in materia di edilizia
residenziale pubblica, con l'accorpamento delle Aziende regionali per edilizia
residenziale;
·
la legge regionale n. 8/2002;
·
l'articolo 54, comma 5,
lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
·
il decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi);
vista la deliberazione della
Giunta regionale n. 499 del 18 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio
2023 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP
Calabria). Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
vista la deliberazione n. 186
del 5 agosto 2024, con cui il Commissario straordinario dell’ATERP ha approvato
il conto consuntivo dell’Ente per l’esercizio finanziario 2023, allegato al
presente atto quale parte integrante e sostanziale;
tenuto conto che il Revisore
unico dei conti dell’ATERP, con verbale n. 11 del 2 agosto 2024, allegato alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle
verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate,
·
con riferimento ai crediti e
al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, ha invitato l’Ente “alla verifica delle
ragioni del mantenimento dei propri crediti, in particolare per quelli
risalenti, in base ad una loro effettiva esigibilità”, raccomandando di prestare
“particolare attenzione all’attività di recupero e di interruzione dei termini
prescrizionali dei crediti vetusti ed eventuali motivi di rinuncia alla
riscossione”;
·
relativamente al contenzioso e
all’adeguatezza del Fondo, ha richiesto “dettagliate informazioni periodiche
che consentano di verificare la corrispondenza del valore del Fondo
accantonamento, rispetto alla copertura delle relative potenziali soccombenze e
quindi, passività”, al fine di “effettuare una puntuale ricognizione e di
rilevare una serie di informazioni che permettono di verificare la
rappresentazione completa dello stato dei contenziosi, incluso quello
tributario, e per valutare la congruità del fondo accantonamenti passività
potenziali da contenzioso, rispetto alle potenzialità alla quale è esposto
l'Ente”;
·
ha attestato la corrispondenza
del rendiconto alle risultanze della gestione e ha espresso “giudizio positivo
per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;
considerato che il
dipartimento regionale “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, che esercita la
vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza
(prot. n. 574700 del 13 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione
quale parte integrante e sostanziale,
·
ha evidenziato “il rispetto
delle disposizioni sulle misure di contenimento delle spese di cui all’art. 1
della legge regionale 27 dicembre 2023, n. 62”;
·
prendendo atto delle
risultanze dell’analisi condotta dall’Organo di revisione e facendo proprie le
osservazioni rimesse dallo stesso, ha espresso “parere favorevole
all’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2023
dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale”;
tenuto conto che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza,
allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,
·
ha rilevato che:
-
sussiste la piena
corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal
conto del bilancio, e il corrispondente valore del conto del tesoriere;
-
sussiste la continuità tra i
residui finali dell’esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio
2023;
-
sussiste la quadratura delle
poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
-
sussiste corrispondenza tra i
valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi, in ragione di quanto attestato dall’ATERP Calabria nella nota
integrativa allegata al rendiconto di gestione 2023;
-
sussiste la quadratura tra il
saldo di tesoreria, in riferimento al totale dei pagamenti e degli incassi
effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce
“Istituto Tesoriere” delle “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato
Patrimoniale;
-
risulta formalmente corretta
la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato, del Fondo Crediti Dubbia
Esigibilità e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023;
·
rilevando che “anche nel 2023
continui ad emergere in maniera evidente la forte difficoltà, da parte
dell’ATERP Calabria, nella riscossione dei canoni di locazione, posto che la
percentuale di potenziale inesigibilità degli stessi continua ad assumere valori
elevati”, ha rimarcato “come risulti quantomai necessario un intervento da
parte del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, stante la funzione
dallo stesso svolta quale soggetto preposto alla vigilanza sulle attività
dell’Ente, in termini di sempre più stringenti azioni di controllo e
monitoraggio finalizzate all’effettiva realizzazione da parte di ATERP Calabria
delle proprie posizioni di credito”;
·
ha raccomandato all’Ente, “al
fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare
l’insorgere di possibili danni di natura erariale, di promuovere le attività
necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni
di credito, stante l’inadeguata realizzazione delle ragioni creditorie
dell’Azienda”;
·
preso atto del parere
favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e della relazione
istruttoria del dipartimento regionale “Infrastrutture e Lavori Pubblici”,
conclusa con parere favorevole, richiamate le raccomandazioni formulate
all’Ente per come riportato nell’istruttoria, ha ritenuto “possibile procedere
all’adozione, da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto di Gestione per
l’esercizio 2023 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica
Calabria, al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio
Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della Legge regionale 4 febbraio 2002,
n.8”;
preso atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata
favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023
dell'Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP
Calabria), con i documenti ad esso allegati;
udito il consigliere Montuoro,
che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate,
·
di approvare, ai sensi
dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2023 dell'Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale
(ATERP Calabria) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che
costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
tenuto conto che:
-
il Rendiconto generale per
l’esercizio 2023, completo dei relativi allegati e prospetti, è stato approvato
dalla Giunta regionale con deliberazione n. 204 del 30 aprile 2024,
successivamente integrata con deliberazioni nn. 250
del 27 maggio 2024, n. 399 e 400 del 30 luglio 2024;
-
in data 26 luglio 2024, con
delibera n. 71/2024, la Sezione regionale di controllo per la Calabria della
Corte dei conti, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del decreto-legge n.
174/2012, ha parificato il Rendiconto generale per l’esercizio 2023, per come
approvato dalla suddetta DGR n.204/2024, con riferimento al conto di bilancio,
al conto economico e allo stato patrimoniale;
-
con legge regionale 7 agosto
2024, n. 33 sono stati approvati il Rendiconto generale e il Rendiconto
consolidato della Regione Calabria per l’esercizio 2023;
-
con deliberazione consiliare
n. 306 del 26 luglio 2024 è stato approvato il rendiconto del Consiglio
regionale della Calabria per l’esercizio finanziario 2023;
-
con deliberazione consiliare
n. 315 del 2 ottobre 2024 è stato approvato il bilancio consolidato del
Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2023;
vista la deliberazione della Giunta regionale n. 527 del 30 settembre
2024, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della
Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 –
Proposta di deliberazione consiliare”;
considerato che, al fine di consentire la predisposizione del bilancio
consolidato, ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs.118/2011,
-
con deliberazione della Giunta
regionale n. 764 del 28 dicembre 2023 è stato aggiornato l'elenco dei soggetti
componenti il Gruppo Amministrazione Pubblica;
-
con deliberazione della Giunta
regionale n. 768 del 28 dicembre 2023, alla luce della composizione del Gruppo
Amministrazione Pubblica determinato con la suddetta deliberazione, è stato
aggiornato l'elenco dei componenti del Gruppo Regione Calabria;
tenuto conto che:
-
con deliberazione n. 8 del 30
aprile 2024 del Commissario straordinario è stato approvato il rendiconto 2023 dell’Autorità
regionale dei trasporti della Calabria (Art-Cal);
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 303 del 26 luglio 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria
(ARPACAL);
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 320 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell'Agenzia Regionale per la forestazione e per le
politiche della montagna (Azienda Calabria Verde);
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 321 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR);
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 323 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura
Calabrese (ARSAC);
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 324 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro;
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 325 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in
Agricoltura (ARCEA);
-
con deliberazione del
Consiglio regionale n. 326 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto
dell’esercizio 2023 dell'Azienda territoriale per l’edilizia residenziale
pubblica regionale (ATERP Calabria);
preso atto che, come precisato nella deliberazione della Giunta
regionale n.527 del 30 settembre 2024,
-
la Fondazione “Istituto
regionale per la Comunità Grecanica di Calabria” e la Fondazione “Istituto
regionale per la Comunità Occitana”, in attesa dell’effettiva operatività
derivante dalla loro trasformazione, come disciplinato dall’articolo 24 della
legge regionale n.15/2008, nel corso del 2023 risultano inattive e non vi sono
rendiconti 2023 ad esse riferibili;
-
le Società facenti parte del
Gruppo Regione Calabria e le Fondazioni regionali appartenenti al Gruppo
Consolidato della Regione Calabria hanno approvato i rispettivi bilanci di
esercizio 2023;
rilevato che è possibile redigere il bilancio consolidato della Regione
Calabria dell'anno 2023;
visti il Bilancio consolidato della Regione Calabria per l’esercizio
finanziario 2023 (Allegato 1), corredato dalla “Relazione e Nota integrativa”
(Allegato 2), acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e
sostanziali;
preso atto che, con verbale n. 48 dell’11 ottobre 2024, allegato alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, il Collegio dei
revisori dei conti della Regione Calabria ha approvato la relazione sul
bilancio consolidato 2023 della Regione Calabria (parere n. 19/2024),
esprimendo “giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio
consolidato 2023 del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Calabria”;
dato atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14
ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del bilancio
consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria, unitamente ai relativi
allegati;
udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in
premessa, che qui si intendono integralmente riportate,
-
di approvare il bilancio
consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 68
del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, unitamente ai relativi allegati
richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della
presente deliberazione.
Art. 1
(Residui attivi e passivi e fondo cassa)
1. I dati presunti dei residui
attivi e passivi, riportati, rispettivamente, nello stato di previsione delle
entrate e delle spese del bilancio, per l'esercizio finanziario 2024, approvato
con legge regionale 27 dicembre 2023, n. 57 (Bilancio di previsione finanziario
della Regione Calabria per gli anni 2024–2026), sono rideterminati e aggiornati
in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto
generale per l'esercizio finanziario 2023, approvato con legge regionale 7
agosto 2024, n. 33 (Approvazione Rendi-conto generale e Rendiconto consolidato
relativi all’esercizio finanziario 2023), per come di seguito indicato:
a) il totale dei residui
attivi al 1° gennaio 2024 risulta essere rideterminato definitivamente in
5.877.485.366,15 euro;
b) il totale dei residui
passivi al 1° gennaio 2024 risulta essere rideterminato definitivamente in
4.389.288.690,16 euro.
2. Le differenze fra
l'ammontare dei residui risultanti dal rendiconto e l'ammontare dei residui
presunti riportati nello stato di previsione del bilancio per l'esercizio
finanziario 2024 sono rappresentate nel prospetto 1 (Variazione dei residui
Parte Entrata) e nel prospetto 2 (Variazione dei residui Parte Spesa) allegati
alla presente legge.
3. Il fondo di cassa presso il
Tesoriere al 1° gennaio 2024 risulta essere rideterminato in 864.862.338,09
euro.
Art. 2
(Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2023 e fondo
pluriennale vincolato)
1. Il saldo finanziario alla
chiusura dell’esercizio finanziario 2023 è rideterminato in 2.076.595.459,82
euro.
2. Il fondo pluriennale
vincolato di parte corrente è rideterminato in 27.211.705,40 euro e il fondo
pluriennale di parte in conto capitale in 249.251.848,86 euro.
3. Le quote vincolate e
accantonate del risultato di amministrazione sono rideterminate in
2.135.318.895,71 euro.
Art. 3
(Modifiche autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 2 della legge
regionale 27 dicembre 2023, n. 56)
1. Alle autorizzazioni di
spesa disposte con la Tabella C di cui all’articolo 2 della legge regionale 27
dicembre 2023, n. 56 (Legge di stabilità regionale 2024) sono apportate le
variazioni di cui alla Tabella 1 allegata alla presente legge.
Art. 4
(Rimodulazione del concorso aggiuntivo al contenimento dei saldi di
finanza pubblica)
1. Per effetto di quanto
disposto dall’articolo 527-ter della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Bilancio
di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale
per il triennio 2024-2026), l’accantonamento di risorse effettuato ai sensi
dell’articolo 4 della l.r. 56/2023 e allocato alla
Missione 20, Programma 03 (U.20.03), è rideterminato, per l’anno 2024, in
13.604.765,79 euro.
2. L’accantonamento di cui al
comma 1, finanziato mediante l’utilizzo di risorse di parte corrente, a
esclusione degli stanziamenti di spesa riguardanti redditi da lavoro
dipendente, sanità e trasferimenti agli enti locali, costituisce economia di
spesa che concorre integralmente al ripiano del disavanzo di amministrazione
per l’anno 2024, per come disposto dall’ articolo 527-ter della l. 213/2023.
Art. 5
(Disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco di
passeggeri sugli aeromobili)
1. Al fine di garantire la
copertura finanziaria delle somme dovute nell’anno 2024 ai sensi dell’articolo
15, comma 3-bis, del decreto-legge 7 maggio 2024, n.60 (Ulteriori disposizioni
urgenti in materia di politiche di coesione), convertito dalla legge 4 luglio
2024, n. 95 in relazione alla disapplicazione dell’addizionale comunale sui
diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili di cui all'articolo 2, comma
11, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato-legge finanziaria 2004), e
successivi incrementi, è autorizzato per il corrente esercizio finanziario il
versamento all’entrata del bilancio dello Stato di 5.500.000,00 euro, a valere
sulle risorse allocate alla Missione 01, Programma 03 (U.01.03) dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2024-2026.
2. Al fine di garantire ai Comuni interessati
il ristoro delle minori entrate derivanti dalle disposizioni di cui
all’articolo 15, comma 3-bis, del d.l. 60/2024,
convertito dalla l. 95/2024, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2024 la
spesa di 124.936,85 euro, a valere sulle risorse allocate alla Missione 01,
Programma 03 (U.01.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio
2024-2026.
Art. 6
(Nuove disposizioni aventi riflessi di carattere finanziario)
1. Al fine di garantire il
pagamento degli indennizzi connessi a procedure espropriative avviate e non
concluse da Cassa del Mezzogiorno (CASMEZ) e dal Commissario per l’emergenza
ambientale riferite a infrastrutture idriche e depurative transitate alla Regione
ai sensi della legge 2 maggio 1976, n. 183 (Disciplina dell'intervento
straordinario nel Mezzogiorno per il quinquennio 1976-80) e dell’Ordinanza del
Capo del Dipartimento della Protezione Civile 14 marzo 2013, n. 57, è
autorizzata per l’esercizio finanziario 2024 la spesa di 162.270,00 euro, a
valere sulle risorse allocate alla Missione 09, Programma 04 (U.09.04) dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.
2. La Giunta regionale è
autorizzata a concedere all’Amministrazione provinciale di Catanzaro, per
l’esercizio finanziario 2024, un contributo una tantum di 500.000,00 euro da
destinare a opere di manutenzione stradale, a valere sulle risorse allocate alla
Missione 10, Programma 05 (U.10.05) dello stato di previsione della spesa del
bilancio 2024-2026.
3. Per rafforzare le finalità
di cui all’articolo 37, comma 5, della legge regionale 10 agosto 2023, n. 39
(Disciplina in materia di ordinamento dei Consorzi di bonifica e di tutela e
bonifica del territorio rurale), è autorizzata, per l’esercizio finanziario
2024, la concessione di un contributo una tantum, in favore del Consorzio di
bonifica della Calabria, pari a 2.000.000,00 euro, allocato, su apposito
capitolo a destinazione specifica, alla Missione 16, Programma 01 (U.16.01)
dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.
4. Il contributo di cui al
comma 3 è erogato sulla base di un piano di razionalizzazione dei costi e di un
progetto per il miglioramento delle performance di riscossione delle entrate,
approvati dal Direttore generale del Consorzio, entro sessanta giorni
dall’entrata in vigore della presente legge, previo parere favorevole dell’UOA
Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e Difesa del suolo.
5. Per far fronte agli oneri
pregressi derivanti dal mancato pagamento della quota associativa per l’anno
2007 a Formez PA, è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2024, la spesa di
6.000,00 euro, con allocazione alla Missione 01, Programma 01(U.01.01) dello
stato di previsione del bilancio 2024-2026.
6. Al fine di migliorare la
sicurezza, la mobilità e la qualità della vita della popolazione calabrese, la
Giunta regionale è autorizzata a concedere per l’esercizio finanziario 2024, a
Comuni e associazioni, contributi una tantum in conto capitale per l’importo
complessivo di 930.000,00 euro. I destinatari dei contributi, le finalità, i
relativi importi, nonché le Missioni e Programmi su cui è allocata la spesa
sono indicati nella Tabella 2 allegata alla presente legge.
7. Al fine di incentivare la
valorizzazione del territorio regionale, la promozione della cultura,
dell’istruzione e dello sport, la Giunta regionale è autorizzata a concedere
per l’esercizio finanziario 2024, a Comuni, associazioni ed enti diversi, contributi
una tantum per l’importo complessivo di 1.380.000,00 euro. I destinatari dei
contributi, le finalità, i relativi importi, nonché le Missioni e Programmi su
cui è allocata la spesa sono indicati nella Tabella 3 allegata alla presente
legge.
Art. 7
(Circolarizzazione debiti-crediti con Sorical S.p.a.)
1. Al fine di garantire la
copertura finanziaria delle somme dovute a Sorical S.p.a. per la fornitura
idrica nel campo profughi di San Ferdinando per gli anni 2022 e 2023, è
autorizzata, per l’esercizio finanziario 2024, la spesa di 211.250,95 euro a
valere sulle risorse allocate alla Missione 09, Programma 04 (U.09.04) dello
stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.
2. Alla copertura finanziaria
delle somme indicate al comma 1 si provvede attraverso una quota parte dei
crediti vantati dalla Regione nei confronti della Sorical S.p.a. iscritti per
un importo complessivo di 370.156,36 euro al Titolo 3, Tipologia 100, dello
stato di previsione dell’entrata del bilancio di previsione 2024-2026.
3. La differenza fra i crediti
vantati dalla Regione e i debiti nei confronti di Sorical S.p.a. è accantonata
nel Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Art. 8
(Autorizzazione al ricorso all’indebitamento)
1. Per effetto di quanto
disposto dal Regolamento UE 2020/2220 del 23 dicembre 2020, Capo I, dalla
Delibera del Consiglio dei Ministri del 17 giugno 2021 e dalla Decisione della
Commissione Europea del 22 novembre 2021 C(2021) 8549 final
in merito alla estensione al biennio successivo del Programma di Sviluppo
Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria, l’indebitamento complessivo,
con oneri a carico del bilancio regionale, autorizzato ai sensi dell’articolo 4
della l.r. 57/2023, è incrementato di 35.689.617,18
euro al fine di garantire la copertura della quota regionale di cofinanziamento
degli investimenti previsti nelle annualità 2024 e 2025 nell’ambito del
Programma su richiamato.
2. Sulla base dell’andamento
della spesa relativa agli investimenti dei Programmi cofinanziati con
l’indebitamento autorizzato ai sensi dell’articolo 4, comma 2, della l.r. 57/2023, la Giunta regionale è autorizzata a
rimodulare la quota annua di cofinanziamento destinata a ciascun Programma, nel
rispetto del limite massimo annuo del ricorso al debito che resta
complessivamente determinato in 47.478.134,88 euro per ciascuna delle annualità
ricomprese nel bilancio di previsione 2024-2026.
3. La Giunta regionale è
autorizzata a effettuare le necessarie variazioni al bilancio di previsione
2024-2026.
Art. 9
(Variazioni al bilancio di previsione 2024-2026)
1. Nello stato di previsione
di competenza e di cassa della parte entrata e della parte spesa del bilancio
2024-2026, approvato con l.r. 57/2023, sono
complessivamente introdotte le variazioni di cui alle allegate Tabelle Entrata
(Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di
spesa).
Art. 10
(Variazioni al quadro generale riassuntivo e agli allegati al bilancio
di previsione 2024-2026)
1. Il quadro generale
riassuntivo del bilancio della Regione per il triennio 2024-2026 è modificato
secondo le variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della
spesa con la presente legge.
2. Gli schemi di bilancio e i
relativi allegati, di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro
organismi), sono modificati in conseguenza delle variazioni apportate agli
stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.
Art. 11
(Copertura finanziaria)
1. Alla copertura finanziaria
delle disposizioni contenute nella presente legge si provvede con le maggiori
entrate e le minori spese indicate nelle allegate Tabelle Entrata (Variazioni
alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa).
2. La Giunta regionale è
autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al documento tecnico e al
bilancio finanziario gestionale 2024-2026, ai sensi dell’articolo 51 del
d.lgs.118/2011.
Art. 12
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.