XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 46

 

SEDUTA Di martedì 22 ottobre 2024

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 16,40

Fine lavori h. 19,53

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 16,40

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 193/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni”

PRESIDENTE

Avviamo i lavori con la proposta di provvedimento amministrativo numero 193/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni”.

Cedo la parola al collega Cirillo per illustrare il provvedimento. Prego.

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore

Grazie, Presidente.

Con la presente proposta di provvedimento amministrativo il Consiglio regionale è chiamato ad approvare… 

 

(Interruzione fuori microfono)

PRESIDENTE

Ho già parlato col capogruppo, non si preoccupi. Adesso abbiamo iniziato l’esame del provvedimento. Dobbiamo finire. Subito dopo le darò la parola. 

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore

Con la presente proposta di provvedimento amministrativo il Consiglio regionale è chiamato ad approvare l'assestamento e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione per gli esercizi 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria. Tale proposta è stata approvata all'Ufficio di Presidenza con deliberazione numero 65 del 26 settembre 2024.

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026 è stato approvato con deliberazione consiliare numero 244 del 22 dicembre 2023.

Con il presente provvedimento, sulla base delle proposte elaborate dai dirigenti delle strutture amministrative e dalla Presidenza del Consiglio regionale, è stato applicato al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, parte del risultato di amministrazione relativo all'esercizio 2023, pari ad euro 21.460.025,34, così suddiviso:

- avanzo vincolato da leggi per l'importo di euro 7.882,66;

- avanzo vincolato dai trasferimenti per l'importo di euro 617.331,06;

- avanzo accantonato al fondo contenzioso per l'importo di euro 100.000,00;

- avanzo accantonato al fondo passività potenziali per l'importo di euro 500.000,00;

- avanzo destinato agli investimenti per l'importo di euro 9.268.696,13;

- avanzo libero per l'importo di euro 10.966.115,49 di cui: euro 70.000,00 destinati al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente, euro 2.043.569,57 destinati al finanziamento di spese di investimento ed euro 8.852.545,92 da restituire al bilancio della Regione Calabria.

Col presente provvedimento, inoltre, sono state approvate le modifiche al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale provenienti dalle richieste di variazione delle previsioni di bilancio 2024-2026, derivanti dai fabbisogni evidenziati dai dirigenti delle strutture amministrative del Consiglio regionale.

Con il presente provvedimento si stabilisce, altresì, di restituire alla Regione Calabria la somma complessiva di euro 8.902.694,29 di cui euro 8.852.545,92 relativa alla quota disponibile del risultato di amministrazione dell'esercizio 2023 non utilizzata per finanziare spese per il funzionamento del Consiglio regionale, ed euro 50.148,37 quale somma relativa ai trasferimenti correnti disposti con la legge regionale 28 novembre 2023, numero 50, “Assestamento del bilancio della Regione Calabria per gli anni 2023-2025”, non utilizzati dal Consiglio regionale nell'esercizio 2023.

A seguito delle variazioni apportate con l'approvazione del presente provvedimento, sono garantiti gli equilibri generali di bilancio per il triennio 2024-2026.

Sul presente provvedimento il Collegio dei revisori, con verbale numero 47 del 4 ottobre 2024, ha espresso parere favorevole. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Vorrei e anzi, soprattutto, mi preme sottolineare come ormai da tre anni questo risparmio non è un evento straordinario, non si è verificato solo in un esercizio, ma è diventato sostanzialmente una costante; quindi, credo che sarebbe utile e sarebbe anche giusto, per quanto mi riguarda e per la valutazione che faccio, valutare la diminuzione a monte del trasferimento e invito formalmente lei, Presidente del Consiglio regionale, il Presidente della Giunta e la maggioranza a farlo. Che senso ha assegnare delle risorse al Consiglio regionale quando poi annualmente e puntualmente le restituisce alla Giunta regionale? Sarebbe più utile, secondo me, per una maggiore e più puntuale pianificazione, anche in relazione a scelte importanti che si potrebbero effettuare, trattenerle a monte; quindi, la Regione anziché assegnarle al Consiglio, visto che ogni anno, ormai da tre anni, le restituisce - è una cifra che ammonta a quasi 9 milioni di euro - potrebbe assumere dei provvedimenti strutturali seri e importanti che, invece, oggi vengono assunti - poi ne parleremo - nella manovra di assestamento del bilancio. Nove milioni di euro: si potrebbero stabilizzare i lavoratori dell'ARPAL, senza “vestire un Santo e spogliarne un altro”, si potrebbero dare 1 milione alle 5 Province per la dissestata rete ferroviaria, si potrebbero fare tante cose.

Quindi, sinceramente, anche se io mi sento vincolato dal voto espresso dai colleghi nell'Ufficio di Presidenza, credo che sia utile fare questa riflessione: la maggioranza, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione dovrebbero valutare a questo punto, considerata probabilmente la diminuzione delle spese del funzionamento del Consiglio regionale, di trattenere a monte queste risorse, pianificarle in maniera strutturale nel bilancio regionale e fare delle scelte molto più concrete e molto più puntuali, che possono dare risposte ai tanti bisogni e ai tanti problemi della nostra Regione.

E infine, Presidente - lo dico non perché a me piace reiterare le riflessioni -, questa responsabilità che i colleghi esprimono con molta puntualità nell'Ufficio di Presidenza e che impegnano coerentemente anche noi del gruppo nel Consiglio regionale, secondo me, la maggioranza non la merita. Lo reitero! Su questo non ci sono dubbi: non la merita per le ragioni politiche che restano in piedi e che ho espresso l'altra volta e anche perché, come veniva detto e come veniva letto dal consigliere, collega Cirillo, nel verbale della seduta precedente, si evince che molte mie interrogazioni non sono state discusse perché l’assessore era assente. Lei mi ha detto che in una cartellina aveva le risposte alle mie interrogazioni, ma queste risposte non mi sono mai pervenute; se le interrogazioni le presento io, devono pervenire a me le risposte, non solo al Presidente del Consiglio.

Per questa ragione considero ancora - sottolineo questo aspetto - che questa maggioranza non meriti la responsabilità dimostrata dai colleghi dell'Ufficio di Presidenza e del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.

Per cui invito lei, invito il Presidente della Regione, invito la maggioranza a valutare l’ipotesi di trattenere direttamente, all'atto della predisposizione del bilancio, queste risorse che, probabilmente, non sono utili e non servono al funzionamento del Consiglio regionale. Grazie, Presidente. 

PRESIDENTE

Grazie a lei per l'intervento, perché mi dà l'opportunità, anche da Presidente del Consiglio, di risponderle: come lei sa, quando viene stilato il bilancio ci sono richieste avanzate dai dirigenti per programmare quelle che saranno tutte le spese del Consiglio regionale, saprà anche che è un bilancio derivato e saprà che il Consiglio regionale paga tutti i consiglieri, gli assessori, le strutture, i vitalizi e quant'altro, e lo fa a carico del proprio bilancio.

Poi, mi sarei aspettato che lei dicesse: “Bravo, abbiamo risparmiato”. Capisco che un risparmio potrebbe ingolosire chi vuole invece spendere per forza tutto, però abbiamo risparmiato 8 milioni e li abbiamo restituiti, come propone lei, alla Giunta per ovviamente rimetterli in bilancio. Dubito che ci siano state operazioni più trasparenti e più lineari di questa, quindi, penso che abbiamo agito più che correttamente e non abbiamo sperperato. È ovvio che ci sono risparmi dovuti a meno personale, meno spese delle strutture, meno assessori e qualche compenso che non è stato impegnato perché la nomina è stata effettuata successivamente. Non penso che ci sia niente da addebitare né all'Ufficio di Presidenza né - come sta sottolineando più volte - ai suoi compagni, probabilmente, di partito. Grazie.

Non ci sono richieste di parola, quindi, passiamo alla votazione del provvedimento.

Prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 323/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Talerico, Tavernise, Straface, Mattiani, Mancuso, recante: “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale”

PRESIDENTE

Passiamo al secondo punto posto all'ordine del giorno, la proposta di legge numero 323/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Talerico, Tavernise, Straface, Mattiani, Mancuso, recante: “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale”.

Cedo la parola al consigliere Talerico per illustrare il provvedimento.

TALERICO Antonello (Forza Italia), relatore

Presidente, la proposta di legge odierna è assolutamente in linea con l'azione di questo governo che si è caratterizzato per aver avviato un processo e un piano assunzionale storico sin da quando è nata la Regione. Tanti sono stati gli interventi adottati da questo governo, ma l'aspetto fondamentale è quello di guardare agli idonei di tutte le graduatorie come lavoratori che hanno pari dignità dal primo fino all'ultimo.

La proposta di legge che oggi noi andiamo a proporre è in linea con i principi dettati dalla nostra Carta costituzionale e, anche, con l’assetto istituzionale, e, attualmente, la vigenza di un commissariamento della sanità non interviene su aspetti macro-organizzativi e aziendali, ma sull’organizzazione di quei processi lavorativi.

È una proposta di legge che afferisce, in modo particolare, sulla valorizzazione del capitale umano, ma prende, anche, in considerazione i principi di contenimento della spesa, di celerità delle procedure che afferiscono alla necessità di intervenire sulla proroga della validità delle graduatorie, all'esito delle procedure concorsuali e selettive di tutti gli enti e di tutte le strutture sanitarie.

Abbiamo voluto valorizzare proprio la necessità, lo stato emergenziale in cui versa la sanità calabrese, di evitare le lungaggini connesse a nuovi concorsi e a nuove procedure affinché ciascuna Azienda, a prescindere da quale sia stata l'Azienda che ha avviato i processi di selezione, possa attingere a queste graduatorie per avviare un piano assunzionale in linea con il proprio fabbisogno e con le autorizzazioni della Regione Calabria.

È stata elaborata una proposta di legge molto semplice nei suoi contenuti, si compone di tre articoli; c’è l’invarianza sotto il profilo finanziario ed è anche assolutamente in linea con l’esigenza di evitare un eccessivo spreco di risorse finanziarie.

La questione sanitaria è ben nota a tutti, ci sono delle criticità, emerse e denunciate dal Presidente della Regione anche nella sua veste di Commissario - vedasi il riferimento alle funzioni di alcuni infermieri - che hanno determinato, paradossalmente, la possibilità di assumere per l'intera Regione Calabria soltanto 20 infermieri, benché siano emerse, oggettivamente, delle situazioni che vedrebbero circa 1.000 unità di infermieri inidonee a svolgere le loro mansioni e che, in alcune situazioni, continuano a percepire delle indennità connesse al ruolo, pur svolgendo funzioni, invece, meramente amministrative.

È ovvio che la Regione, da questo punto di vista, più che denunciare, più che chiedere gli accertamenti, nulla può fare perché ci sono delle valutazioni medico legali sulle quali assolutamente né il Commissario né altri organismi amministrativi potrebbero entrare; al più, saranno, poi, anche le valutazioni che potranno essere adottate nell'ambito di inchieste interne o di accertamenti da parte della Procura della Repubblica.

La proposta di legge non è un intervento chirurgico, da un punto di vista legislativo, ma va a compensare e interviene in un vulnus che spesso caratterizza i concorsi pubblici: il sacrificio dei candidati che hanno partecipato a una procedura e che, sia pur idonei, perdono l’occasione di avere una propria occupazione lavorativa, senza mai immaginare, naturalmente, che dietro quelle persone ci sono tante famiglie. Tutto questo, spesso, non si realizza per i ritardi della pubblica amministrazione, per le enormi difficoltà che possono essere connesse a un Piano di rientro e per quelle che sono, naturalmente, le difficoltà del nostro sistema sanitario.

Il primo punto critico del sistema sanitario è proprio quello delle liste d'attesa su cui stiamo intervenendo e stiamo intervenendo anche perché, da un punto di vista procedurale, abbiamo verificato che il CUP regionale, come piattaforma operativa, spesso non viene utilizzato dagli addetti ai lavori che nel ricevere la richiesta perché non utilizzano quella piattaforma, ma spesso i calendari e le agende delle singole strutture. Quindi, anche su questo dovremmo intervenire.

Ci sarà un intervento massiccio sia sotto il profilo assunzionale sia sotto il profilo organizzativo, ed è proprio per questo che tale proposta di legge mira, per l’ennesima volta, a confermare, in linea con già il precedente intervento della Regione Calabria risalente allo scorso 2023, ma in linea anche con altri interventi legislativi di medesima natura di altre Regioni.

Abbiamo ritenuto - ringrazio il Presidente del Consiglio e i consiglieri De Nisi e Graziano – di depositare in data odierna un ulteriore emendamento che fa sì che questa proroga non si limiti soltanto a 12 mesi, ma a ben 24 mesi, ferma restando naturalmente la disponibilità per tutte le Aziende di attingere alle graduatorie, e sono tante. Molte di esse afferiscono all'ambito più strettamente sanitario, altre a quello amministrativo, ma il connotato comune è che afferiscono tutte, come abbiamo detto, a procedure concorsuali del sistema sanitario regionale calabrese.

Per questo, tenuto conto anche del parere favorevole del Dipartimento salute, del parere favorevole dell'Ufficio legislativo, del voto all'unanimità della Commissione sanità, spero che questa proposta possa essere votata all’unanimità dal Consiglio per mandare un segnale forte alla Calabria, ai cittadini, ai lavoratori e alla sanità; questo è sicuramente un livello sul quale misurare il successo e l'impegno di un'azione governativa come quella messa in campo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, ho già manifestato in sede di Commissione il mio voto favorevole a questa proposta legislativa, che ho condiviso con gli altri colleghi del mio partito; quindi, adesso accogliamo positivamente - avevamo già accolto la proroga dei 12 mesi - l'emendamento - penso che andrà in votazione – per la proroga a 24 mesi. Però, non è la prima volta che votiamo una legge del genere.

Vorrei porre alcune considerazioni che forse ci possono aiutare anche per il futuro. Intanto, proprio perché l'anno scorso abbiamo votato la stessa situazione, sarebbe stato utile, per esempio, capire quanto questa norma ci abbia portato di bene all'interno del nostro sistema sanitario. Sapete che sono un'appassionata di dati e che ritengo che sui dati si possa costruire e, quindi, conoscere quale sia la reale ricaduta che la norma ha avuto. Potrebbe essere molto importante. Perché? Perché di fatto è sotto gli occhi un po’ di tutti che, nonostante la proroga, molte aziende hanno, comunque, continuato a bandire concorsi. Allora l'idea è che questa regia non sia stata particolarmente funzionante e, poiché ci sono state e ci sono, comunque, sempre delle graduatorie attive, la norma nazionale prevede che prima di dare avvio ad una procedura concorsuale si guardi quali sono le procedure attive. Questo potrebbe essere importante e, quindi, assolutamente bene la proroga purché si utilizzino, poi, quelle che sono le graduatorie in essere.

L'altro aspetto che mi preme evidenziare è che noi siamo a tre anni dall’istituzione della famosa Azienda Zero e singole Aziende continuano a bandire concorsi , senza, invece, un modus operandi che avrebbe dovuto, certamente nell'idea della nascita di questa azienda, appartenere ad Azienda Zero; in alternativa, nel frattempo, almeno il Dipartimento della salute avrebbe potuto appaltare tutta questa massa di concorsi ad un'unica azienda che avrebbe potuto fare da filtro e, soprattutto, da regia; un po’ perché, ovviamente, questi concorsi costano, ma soprattutto costano in termini di tempo ed è una situazione che vorremmo riconsiderare.

Quindi, invito il Dipartimento salute a coordinare con una maggiore efficacia le attività di reclutamento, sia per quanto riguarda l'utilizzazione delle graduatorie sia per l'avvio delle procedure centralizzate.

L'ultima considerazione: è vero, adesso, con questo emendamento andiamo sui 24 mesi, però vorrei sottolineare che queste sono procedure che dovremmo fare a inizio anno, perché avremmo avuto la possibilità, anche, di tamponare e prendere in considerazione tutte quelle graduatorie che potrebbero scadere; quindi, da ora al prossimo rinvio - probabilmente, lo faremo tra due anni, non so se ci saremo ancora - è evidente che questa dovrebbe essere una considerazione di modus operandi corretto: con la prima legge di bilancio – il 1° gennaio o quando sarà - si inizia un percorso in maniera tale da non lasciare dietro nessuno. Con queste sottolineature ribadisco il voto favorevole del Partito Democratico.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, presidente Mancuso. Anche io condivido in pieno la proposta di legge, tant'è che l'ho anche sottoscritta; ringrazio pubblicamente il collega Talerico che mi ha richiesto la sottoscrizione, pertanto il mio voto sarà assolutamente favorevole.

Chiaro è, presidente Mancuso, che nella situazione attuale che il sistema sanitario regionale oggi vive in Calabria, noi non possiamo assolutamente permetterci il lusso di perdere anche solo un'unità che sta lavorando all'interno del sistema sanitario regionale. È chiaro che sono favorevole alla proroga ma, se possibile, utilizzerei questo mio breve intervento e l'approvazione di questa proposta di legge per ampliare il discorso sul personale del sistema sanitario regionale, offrendo un assist ai colleghi della maggioranza.

Oggi approviamo delle proroghe da 12 a 24 mesi - ancora meglio -, però attendevo, da parte, soprattutto, del Presidente della Giunta regionale che è anche Commissario ad acta sulla sanità, un cambio di passo sulle nuove assunzioni all'interno del sistema sanitario regionale.

È di quattro mesi fa un video social del presidente Occhiuto in cui dichiarava che poteva assumere soltanto 20 infermieri all'interno del sistema sanitario regionale e quindi all'interno delle aziende sanitarie provinciali e delle aziende ospedaliere, poiché aveva scoperto che c'erano ben 1.000 infermieri inidonei.

Presidente Occhiuto, dopo quel video sui social, in cui lei stesso ha denunciato che ci sono 1.000 infermieri all'interno del sistema sanitario regionale che risultano inidonei, non si è saputo più nulla. Così come non sappiamo come sia possibile che nell'ASP più grande della Calabria, che è quella della provincia di Cosenza, nel 2024 non ci sia ancora oggi un concorso e una graduatoria per infermieri. L'ASP di Cosenza al momento non ha un concorso in essere per infermieri e abbiamo addirittura delle postazioni, che dovrebbero essere utilizzate sui nostri territori, delle nuove PET, abbiamo gli autisti, abbiamo le ambulanze, ma non abbiamo gli infermieri per renderle operative.

Quindi, collega Talerico, proprio perché condivido in pieno lo spirito e non a parole ma con i fatti, tant'è che mi sono anche assunto le responsabilità di sottoscrivere questa proposta di legge, penso che la maggioranza debba anche occuparsi di queste argomentazioni, fermo restando il fatto che, presidente Mancuso, - e concludo - ho depositato una mozione giorni fa - non l'ho richiamata per correttezza istituzionale nei suoi confronti poiché non ne ho discusso in sede di Conferenza dei capigruppo - per ottimizzare l'assistenza medica attraverso l’utilizzo dei medici delle guardie mediche all'interno dei pronto soccorso.

È una proposta di legge – se, poi, appena può, legge il testo - che è già stata approvata e utilizzata in Emilia-Romagna. Da gennaio a maggio del 2024, quindi pochi mesi fa, in Emilia-Romagna questo tipo di progetto ha ridotto la pressione degli accessi in pronto soccorso del 15,5 per cento per quanto riguarda i codici bianchi e del 9 per cento per quanto riguarda i codici verdi; addirittura, nella provincia di Piacenza, gli accessi al pronto soccorso sono calati del 45 per cento. Quindi, non stiamo parlando di fantapolitica, si può fare.

Penso che ci siano dei medici, soprattutto quelle guardie mediche, colleghi, che sono all'interno degli ospedali o di fianco agli ospedali e di cui molti cittadini calabresi ignorano l’esistenza; i cittadini non sanno nemmeno che ci sono delle guardie mediche create per i codici bianchi e i codici verdi, che sono la maggior parte degli accessi all'interno dei pronto soccorso, quelli che, purtroppo, vanno a creare le file d'attesa interminabili nei pronto soccorso di tutte e cinque le province calabresi.

Quindi, e concludo, vanno bene queste proposte di legge, vanno bene questi atti di indirizzo, penso però che questa maggioranza e il Presidente della Giunta regionale, per quanto riguarda l'assunzione di nuovo personale, possa e abbia, anzi, l'obbligo di fare di più. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Tavernise. Ha chiesto di intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente. Come già avvenuto in Commissione, ovviamente, il mio voto non può che essere favorevole, come lo è stato, ieri, per i medici cubani, lo sarà, oggi, per questa proposta di legge. Tutte le iniziative che servono a impedire chiusure di strutture sanitarie, in questa fase, debbono semplicemente essere accolte, perché anche in Calabria, come i decenni passati hanno chiaramente spiegato, se chiudi una struttura sanitaria è improbabile che la stessa possa essere riaperta. E noi, per la verità, stiamo ancora subendo l'onda lunga di decenni di gestione della sanità che, certamente, non è stata virtuosa.

Per tornare all'oggi, quindi è scontato il voto favorevole. Non credo che nessuno possa opporsi al fatto che degli operatori sanitari possano essere integrati nel sistema sanitario. Ma vorrei puntualizzare un paio di cose. C'è, a mio parere, una separazione fra le indicazioni di politica sanitaria della Regione e la pratica attuazione nelle aziende sanitarie provinciali che, in maniera difforme e in maniera imprevedibile, attuano quelle che dovrebbero essere delle linee guida omogenee e magari rigorose.

Questo perché - dato che di concorsi parliamo, mi focalizzo su questo aspetto - ci sono, nella nostra regione, concorsi a macchia di leopardo, con aziende sanitarie virtuose - seguendo la pubblicazione dei bandi, frequentemente sono sempre le stesse - e altre che, invece, per usare un termine un po’ forte ma che rende l'idea, latitano e che sfuggono, per quanto riguarda l'ambito professionale, alla possibilità di comprensione. Perché si bandisce un concorso anziché un altro? Perché per alcune figure professionali e per altre no? E ancor meno, per la verità, si capisce - ho fatto una valutazione in mesi della durata di questi concorsi - la durata tanto imprevedibile quanto completamente difforme da caso a caso.

Personalmente condivido, effettivamente, la centralizzazione di concorsi che valgano per tutte le aziende sanitarie e per tutte le figure professionali, dove poi in graduatoria ognuno sceglie anche la sede di destinazione, dopo aver fatto una ricognizione dei posti carenti; in questo modo, fra l'altro, si eviterebbe anche il fenomeno, disturbante dal punto di vista organizzativo, di un operatore sanitario che vince un concorso e dopo 10 giorni fa domande di trasferimento per avvicinarsi al proprio domicilio. Il problema della numerosità della popolazione degli operatori sanitari è certamente il punto nodale per un buon funzionamento del sistema sanitario e quella di oggi va vista, a mio parere, con positività e speranza, sapendo bene che ci sono margini e modi di ampio miglioramento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Laghi. Ha chiesto di intervenire la collega Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Intanto, ringrazio il collega Talerico per aver presentato questa proposta di legge che è stata ampiamente discussa in Commissione e sottoscritta anche da alcuni consiglieri regionali. Volevo rispondere alla consigliera Bruni circa l'utilità della proroga di queste graduatorie e vorrei citare giusto un esempio con la proroga che c'è stata della graduatoria degli operatori sociosanitari (OSS) dell'Azienda ospedaliera di Cosenza.

Questa proroga ha consentito di poter reclutare, quindi occupare, oltre 600 operatori sociosanitari, non solo di dare la dignità di lavoro a queste persone che aspettavano da tempo e da anni, ma ci ha messo anche nelle condizioni di poter dotare le nostre strutture sanitarie di quegli operatori sociosanitari di cui necessitavano.

Vorrei ricordare, invece, al consigliere Tavernise che parla di assunzione, giusto per citare alcuni dati: abbiamo avuto un piano assunzionale nel 2023 di 2.632 nuovi assunti; un piano assunzionale nel 2024, approvato con DCA 102 e 185 del 2024, per oltre 2100 nuovi assunti. Ritengo che nella storia degli ultimi 12 anni mai, dico mai e poi mai, abbiamo raggiunto cifre così importanti. Tutto questo ci ha permesso di raggiungere un saldo positivo, soprattutto per quelle persone che andavano in pensione, e raggiungere soprattutto un turnover pari a zero. Quindi, ritengo che la politica che sta portando avanti il presidente Occhiuto nella qualità di Commissario ad acta vada proprio nella direzione di garantire un potenziamento delle assunzioni e mai come adesso nelle strutture sanitarie stiamo vedendo la presenza di OSS, di infermieri con tutti i concorsi che sono stati già avviati. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Straface. Ha chiesto di intervenire il collega Talerico. Ne ha facoltà.

TALERICO Antonello (Forza Italia), relatore

Intervengo brevemente per replicare alle osservazioni di alcuni consiglieri dell'opposizione. Innanzitutto, voglio ribadire che abbiamo ridisegnato una rete ospedaliera e sono aperti ancora dei Tavoli ministeriali che costringono, tra virgolette, il Commissario ad adottare dei provvedimenti importanti; è certo che la proroga di alcune graduatorie, come è stato già detto dalla collega Straface, ha prodotto dei risultati immediati perché ha consentito non soltanto la collocazione lavorativa di tutte quelle persone della graduatoria OSS e degli infermieri, ma ha prodotto il risultato che le aziende non hanno dovuto nuovamente investire in procedure, abbiamo abbattuto i tempi anche delle assunzioni.

Abbiamo efficientato un sistema che risentiva di un vulnus, caratterizzato sin già dai primi interventi riformatori dell'allora governo di sinistra - qualcuno lo ricorda come Loiero - che apportò quelle modifiche sul piano territoriale delle ASP che hanno determinato nel tempo tutte quelle criticità endemiche che, in ben due anni e mezzo, siamo in parte riusciti, naturalmente, a superare anche per le oggettive difficoltà del sistema.

Aggiungo: nessun profilo sulla legge di bilancio perché sono graduatorie che non implicano alcun intervento, alcun onere e quindi c’è un'invarianza finanziaria. Sono valutazioni che, purtroppo, non hanno una cadenza all'inizio dell'anno o alla fine dell'anno, sono esigenze che sorgono nel corso di una determinata attività ed è per questo che intervengono oggi. L'ultima battuta: il consigliere Tavernise ha detto che l'ASP di Cosenza non ha una propria graduatoria degli infermieri. Tutti i bandi non assolvano a un principio di territorialità in senso stretto, ad ogni bando, che sia bandito dall'ASP di Vibo, di Cosenza o di Catanzaro, partecipano tutti coloro che provengono dai diversi territori.

Quindi, è un'osservazione assolutamente irrilevante e infondata, anzi proprio in linea con la sottoscrizione della proposta di legge depositata in questi giorni e in votazione oggi.

L'ASP di Cosenza potrà attingere, ad esempio, alla graduatoria degli infermieri dell'ASP di Vibo, quindi, verrà rispettato il principio per cui abbiamo ritenuto di proporre questa ulteriore proroga rispetto a un sistema sanitario che ha bisogno, oggi, di atti coraggiosi.

Questo governo lo ha dimostrato: noi puntiamo a uscire fuori dalla fase ormai perenne di commissariamento, lo stiamo dimostrando nei risultati e negli atti di coraggio, di considerazione e di autorevolezza che l’attuale governatore e il governo regionale, oggi, hanno anche rispetto al panorama nazionale, dove prima la Calabria era sconosciuta a tutti non soltanto per la sanità, ma anche per altre cose.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Intervengo per dichiarazione di voto, che è, ovviamente, favorevole, ma con la sottolineatura che la sottoscritta e, comunque, il gruppo del Partito democratico sono assolutamente disponibili a salvare la validità di tutte le graduatorie, con particolare riferimento anche a quella del 2023. La risposta, quindi, è assolutamente positiva e ampia. Sono strade che vanno tracciate perché la nostra è una Regione in grande affanno e questa – ripeto – è una strada da perseguire.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire, sempre per dichiarazione di voto, il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Esprimo anche io il mio voto favorevole e aggiungo soltanto una piccola valutazione.

Collega Talerico, non è irrilevante quando un infermiere di Villa San Giovanni o di Corigliano Rossano è costretto ad andare a lavorare al GOM di Reggio Calabria piuttosto che all'ospedale di Corigliano Rossano, perché ci sono 300 km di distanza tra la sede in cui al momento risiede e quella in cui dovrebbe andare a lavorare. Non mi può dire, quindi, che non cambia nulla se ogni ASP ha le proprie graduatorie in relazione alla circostanza che un infermiere possa rispondere alla graduatoria di un'altra ASP.

Quindi, chiedo scusa, va bene il principio per cui lei ha portato avanti questa proposta, ma – ripeto – non può dire che è irrilevante il fatto che un infermiere possa partecipare alla graduatoria di Reggio Calabria quando, invece, ha la possibilità di poter partecipare nell’Asp di appartenenza e della zona in cui risiede, soltanto se viene bandito il concorso,

Detto ciò, il mio voto, presidente Mancuso, è assolutamente favorevole.

PRESIDENTE

Grazie. Mi sembra che non ci siano altri interventi, quindi passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

All’articolo 1, è pervenuto l'emendamento protocollo numero 21144, a firma dei consiglieri De Nisi, Graziano, Mancuso e Talerico.

Cedo la parola al consigliere De Nisi per l’illustrazione dell’emendamento. Prego.

DE NISI Francesco (Coraggio Italia)

Grazie, Presidente. L'emendamento è molto breve – lo ha già illustrato il consigliere Talerico – ed è finalizzato a prolungare il periodo di validità delle graduatorie da 12 a 24 mesi, in modo tale da consentire ai concorrenti presenti maggiori opportunità di ottenere la stipula del contratto di lavoro e all'Azienda sanitaria di programmare con maggiore tranquillità e per un periodo più lungo un Piano di assunzioni, facendo riferimento e ricorso a graduatorie in vigore per più tempo. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere De Nisi. Parere della Giunta?

VARÌ Rosario, Assessore allo sviluppo economico e attrattori culturali

Favorevole.

PRESIDENTE

Parere del relatore?

TALERICO Antonello (Forza Italia), relatore

Favorevole.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento protocollo numero 21144 che è approvato.

Articolo 1

(È approvato per come emendato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo complesso, per come emendato con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato, per come emendato, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 194/12^ d'Ufficio, recante: “Nomina su designazione da parte delle Associazioni di categoria e dei Patronati, finalizzata all'integrazione di due componenti in rappresentanza delle Associazioni di categoria e un componente in rappresentanza dei Patronati nell'Organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi ex articolo 1, comma 5, legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20”

PRESIDENTE

Passiamo ora al punto tre dell’ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 194/12^ d’Ufficio, recante “Nomina su designazione da parte delle Associazioni di categoria e dei Patronati, finalizzata all'integrazione di due componenti in rappresentanza delle Associazioni di categoria e un componente in rappresentanza dei Patronati nell'Organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi ex articolo 1, comma 5, legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20”.

Ai sensi dell'articolo 106 del Regolamento interno del Consiglio regionale, quando il Consiglio deve procedere all'elezione di un numero maggiore a due membri di un Collegio, ciascun consigliere scrive su apposta scheda i nomi di un numero di candidati di cifra pari a due terzi dei membri da eleggere. Si intendono nominati i candidati che al primo scrutinio ottengono il maggior numero di voti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Crinò. Ne ha facoltà.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente. Con riferimento alla proposta di provvedimento amministrativo numero 194/12^, inserita al punto tre dell'ordine del giorno, propongo di dare seguito a quanto previsto all'articolo 2, comma 3, della legge regionale numero 39 del 4 agosto 1995 e dall'articolo 113 del Regolamento interno del Consiglio regionale. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Votiamo, quindi, per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Presidente del Consiglio.

Pongo ai voti la proposta del collega Crinò, che è approvata.

 

(Il Presidente del Consiglio regionale è incaricato di esercitare i poteri sostitutivi)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente, chiedo l'inserimento all’ordine dei lavori dell'ordine del giorno relativo all’insediamento di Baker Hughes al porto di Corigliano Rossano e all’impegno Regione per addivenire alla soluzione delle problematiche emerse.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Credo che l'ordine del giorno proposto dalla consigliera Straface meriti particolare attenzione in quest'Aula e ritengo che sia opportuno proporre su questo tema un documento unitario di tutto il Consiglio regionale. Chiedo, pertanto, alla collega Straface di ritirare la richiesta di inserimento dell’ordine del giorno e di proporlo in Aula nella prossima seduta, in modo che tutti i consiglieri e i capigruppo di maggioranza e minoranza possano elaborare un documento unitario, perché penso che l'obiettivo di ognuno di noi sia quello di lavorare per garantire questo intervento in Calabria e non farlo perdere. Ritengo, altresì, che sia responsabilità di quest'Aula anche favorire verso questa direzione il lavoro del Presidente della Giunta regionale.

Se vogliamo – ripeto – elaborare un documento unitario, credo sia opportuno rinviare alla prossima seduta la trattazione dell’ordine del giorno, affidando già da ora al Presidente della Giunta regionale il compito arduo di lavorare per riaprire con la Baker Hughes un Tavolo che possa riportare in Calabria questo investimento che rischiamo di perdere.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Non voglio aggiungere nulla rispetto a quanto detto dal mio capogruppo. Mi preme, però, anche su questo aspetto sottolineare la necessità di una dovuta informazione al Consiglio per rafforzare e corroborare le mie convinzioni già espresse nell'intervento relativo alle risorse dell’assestamento del bilancio del Consiglio regionale.

Presidente, le ho inviato una nota con la quale chiedevo l’inserimento all'ordine del giorno di una informativa proprio su questo provvedimento perché credo che abbiano fatto e facciano bene la consigliera Straface, la maggioranza e la minoranza, a richiedere la discussione di uno dei temi più rilevanti dal punto di vista economico-produttivo di questa Regione.

Rilevo, però, che le mie riflessioni restano tali, perché, se queste richieste e sollecitazioni le fa la minoranza, non vengono tenute in considerazione. Legittimamente, poi, provengono anche dalla maggioranza perché è un tema delicato e importante.

Il consigliere Bevacqua ha fatto alcune riflessioni, ma, come gruppo del Partito democratico, abbiamo presentato anche una mozione relativa agli eventi calamitosi avvenuti ieri e né il Presidente né il capogruppo hanno detto una parola sull’inserimento e trattazione della mozione.

Questo sistema a me non va, presidente Mancuso, lo dico con molta franchezza e – ripeto – le ho fatto una richiesta esplicita di inserire questo punto all'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Relativamente alla richiesta di inserimento di provvedimenti all’ordine del giorno, deve parlare con il suo capogruppo che partecipa alla Conferenza dei capigruppo. Non faccia il furbo cercando di fare demagogia, perché non siamo sciocchi, non siamo con l’anello al naso.

Lei deve parlare con il suo capogruppo – ripeto – che dovrà proporne l’inserimento nella Conferenza dei capigruppo; non può richiederlo così perché si decide nella riunione della Conferenza, dove lei è rappresentato dal suo capogruppo, al quale deve avanzare la richiesta.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Scusi, Presidente, ma la Conferenza dei capigruppo era stata già fatta, quindi, ho scritto a lei in qualità di Presidente e le chiedo ancora di svolgere il suo ruolo imparziale e importante a difesa dell’equilibrio e del rispetto della garanzia democratica di tutti i consiglieri, che lei non sta esercitando. Non ho rivolto la richiesta al mio capogruppo perché la riunione si era già tenuta, ma ritengo doverosa un’informativa su questa materia.

Nella riunione dei capigruppo continuate, poi, a portare all'ordine del giorno temi importantissimi. Ma è possibile che, di fronte ad un avvenimento di questa natura, non avete ritenuto utile che questo Consiglio si interessasse ad una problematica così importante e rilevante?

Per questa ragione, caro Presidente, credo che la richiesta del capogruppo Bevacqua dovrebbe essere accolta per cercare di garantire il rispetto democratico di tutte le rappresentanze presenti in questo Consiglio. Nella prossima discussione, magari, si affronterà questa problematica della Baker Hughes e volevo anche conoscere le determinazioni in merito alla mozione presentata ieri rispetto agli eventi di calamità. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il presidente Occhiuto. Ne ha facoltà. 

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Intervengo sempre sull'ordine del giorno. Ho grande rispetto del Consiglio regionale e ringrazio sia i consiglieri di maggioranza che hanno chiesto una discussione su questa vicenda sia i consiglieri di opposizione che l'hanno sollecitata.

Ritengo, però, che più che un'informativa sarebbe utile che in Consiglio regionale si svolgesse un dibattito sul tema più generale dell'attrazione degli investimenti in Calabria perché questa è una Regione che può svilupparsi soltanto a condizione che si aumentino gli investimenti pubblici e privati.

Abbiamo tanti porti – uno, in particolare, quello di Gioia Tauro, ma anche altri di sicuro interesse come quello di Corigliano – però, in queste aree, che potrebbero essere di sviluppo, non ci sono investimenti privati capaci di creare lavoro.

Ritengo doveroso – ripeto – un dibattito in Aula sul tema più complessivo dell'attrazione degli investimenti, nei tempi e nei modi che il Consiglio regionale stabilirà insieme alla Conferenza dei capigruppo.

Consigliere Mammoliti, mi scusi, se la disturbo, l'informativa serve per dare delle informazioni, ma le notizie su quello che è successo a Corigliano sono ampiamente note a tutti i calabresi e non perché le abbia date il Presidente della Regione, che ha avuto con i vertici di Baker Hughes sempre un rapporto straordinario e che li ha in qualche modo indotti a prevedere questo investimento facendo, per così dire, anche il direttore commerciale della Regione, perché questo è quello che cerco di fare quando si tratta di attrarre investimenti.

Le informazioni sulle ragioni per cui questo investimento non si fa, infatti, le hanno date il Presidente di Baker Hughes, i Sindacati e le organizzazioni datoriali con Confindustria e, pertanto, sono note. 

Il tema è svolgere una discussione per consolidare nella società politica calabrese, di destra o di sinistra che sia, il tema dell'attrazione degli investimenti come leva di sviluppo di questa Regione. Su questo tema non bisogna dividersi fra maggioranza e opposizione, perché sul tema dello sviluppo sarebbe stupido dividersi in ragione delle sensibilità politiche.

Quindi, concludendo, – appunto, è un intervento sull'ordine del giorno e vorrò, invece, fare una relazione sulle attività del governo regionale in tema di attrazione degli investimenti quando il Consiglio regionale lo riterrà – sono assolutamente disponibile a presentarmi in quest'Aula insieme al governo regionale, quando me lo chiederete, per discutere sui temi di sviluppo locale della Calabria e sul ruolo che i porti come infrastruttura logistica di sviluppo devono avere in Calabria, così come abbiamo fatto in altre occasioni sulla sanità.

Credo che la Calabria debba puntare in prospettiva sui porti materiali – sul porto di Gioia Tauro e sugli altri porti – e sui porti del sapere, perché ci sono Università straordinarie, un eco distretto dei saperi.

Su questi temi, la logistica e i saperi, utili ad attrarre investimenti, sono assolutamente disponibile – ripeto – a venire in Aula con il governo regionale e a confrontarmi con i consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza; per cui, se può essere utile differire questa discussione e non limitarla soltanto ad un caso di specie come quello che ha riguardato Corigliano – per la verità, poi, si sono interessati al tema tanti consiglieri regionali calabresi, non soltanto la consigliera Straface, ma anche il consigliere Graziano e altri consiglieri di maggioranza e di opposizione – sono assolutamente disponibile a chiedere anche alla consigliera Straface di trasformare questa richiesta nell’istanza di tutta la maggioranza e, se volete, anche del Presidente della Regione, per una discussione, appunto, sul tema più complessivo dell'attrazione degli investimenti. 

Stabilirete voi quando il Consiglio darà questa possibilità al governo regionale.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Accolgo la proposta del presidente Occhiuto ma, considerato che il 24 ottobre si terrà una seduta di Consiglio comunale nella città di Corigliano Rossano, c’era l'esigenza di trattare oggi questo ordine del giorno con il quale si chiede al Presidente – siamo sicuri, certi, che lo farà, così come lo ha fatto – un impegno per tentare ancora di recuperare questo investimento.

Quindi, sono d'accordo nel trattare un tema così importante che è legato alla politica degli investimenti nell'intera Regione Calabria in una prossima seduta di Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Colgo anche io, a nome del gruppo del Partito democratico, l'appello lanciato dal presidente Occhiuto di dedicare un'apposita seduta a questo tema, però, più che sull’attrazione degli investimenti, Presidente, le chiederei di sottoporre al Consiglio regionale un Piano di politica industriale sul quale ci misureremo perché non basta essere attrattivi di investimenti, ma occorre che lei abbia una visione chiara su quale politica industriale investire in Calabria.

Questo è il tema, caro Presidente! Quindi, le chiediamo, prima di parlarci dell'attività della sua Giunta, di portare in questo Consiglio regionale la sua visione sulle politiche industriali, perché è su quello che, poi, si misura l'attrattività e la condivisione del progetto; non soltanto sulla sua bravura e sulle relazioni che ha creato in questi anni di Legislatura – ci  mancherebbe altro – ma anche sulle politiche industriali che intende mettere in campo per fare diventare attrattiva, in relazione anche alla sua missione, la Calabria, che ha mare, montagna e tutto il resto. È così che, poi, si diventa attrattivi e si capisce qual è la visione di sviluppo di questa nostra Regione.

Le chiediamo, quindi, anche di portare in quest’Aula come Giunta – non so chi è l’assessore competente in materia, se attività produttive o politica industriale – un Piano legato a questa visione e, in quell'occasione, dimostreremo che anche l'opposizione ha una sua idea di sviluppo della Calabria e creiamo le condizioni per rendere unitario questo tema.

Vorrei, però, stasera rivolgere al Presidente anche un invito, perché, se dà per scontata la perdita di questo investimento senza mettere in campo tutte le leve possibili – attraverso, come dicevo prima, le sue relazioni, la sua capacità di intermediazione, la sua autorevolezza, come spesso dice ai colleghi, che le riconosco nei rapporti nazionali – …  

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua, la discussione sul tema è stata rinviata. Se la fa adesso, quando, poi, ne discuteremo, non avrà nulla da dire.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Sto invitando il presidente Occhiuto a non dare per scontata la perdita dell’investimento, ma a lavorare in queste ore – il 24 ottobre ci sarà una seduta di Consiglio comunale a Rossano – per dare anche il segnale che oggi non si è persa la voglia di lavorare su questo, perché è suo compito anche lavorare affinché questa idea, questo progetto e questo importante investimento non sia perduto.

Le chiedo, quindi, di utilizzare il suo impegno e la sua autorevolezza nei rapporti per riportare al Tavolo chi oggi ha deciso di non investire più in Calabria.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Bevacqua.

Relazione unificata su:

Proposta di provvedimento amministrativo numero 191/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 182/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 183/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 188/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 189/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Lavoro
Proposta di provvedimento amministrativo numero 190/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 186/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 192/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”
Proposta di legge numero 322/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2026”

PRESIDENTE

Cedo la parola al consigliere Montuoro, invitandolo a relazionare sui punti dal quattro al dodicesimo, così come stabilito nella riunione della Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari.

Procederemo, quindi, a un'unica discussione generale su detti punti e, poi, ovviamente, si procederà alla votazione separata. Prego, consigliere Montuoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Buon pomeriggio a tutti.

La proposta di provvedimento numero 191/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde, posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione bilancio, nella seduta del 14 ottobre scorso. Alla seduta di Commissione hanno partecipato il direttore dell'Azienda Calabria verde, che ha illustrato il provvedimento e fornito i chiarimenti richiesti, e il dirigente del Dipartimento economia e finanze, dottor Buccafuri, che ha confermato l'istruttoria già in atti.

A seguito dell'esame del provvedimento, il Revisore unico dei conti, rileva che il risultato di amministrazione 2023, a seguito degli accantonamenti e delle quote vincolate, si determina in un disavanzo da ripianare nel bilancio di previsione del successivo esercizio e, comunque, nei termini indicati dalla normativa vigente.

Il Revisore con verbale numero 6 del 28.9.2024 attesta l'attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, la congruità del Fondo crediti di dubbia esigibilità e degli altri accantonamenti rilevati.

L’organo di controllo, nell'attestare la corrispondenza del Rendiconto alle risultanze di gestione, esprime giudizio positivo per l'approvazione del Rendiconto per l'esercito finanziario 2023.

L’Unità Operativa Autonoma politiche della montagna, foreste, forestazione, a seguito delle verifiche effettuate sulle risultanze della gestione dell'Azienda per l'esercizio 2023, attesta la coerenza tra gli impegni assunti dall’Ente e le risorse assegnate con il Piano attuativo della forestazione per l'anno 2023, nonché la perfetta corrispondenza tra le risultanze di cassa del Rendiconto in oggetto e quanto riportato nel conto del tesoriere per l'esercizio 2023.

Relativamente alla verifica del rispetto delle norme in materia di spending review, è stato riscontrato il rispetto dei relativi limiti di spesa.

A conclusione dell'istruttoria, l'UOA Politiche della Montagna, Foreste e Forestazione, esprime parere favorevole al Rendiconto dell’esercizio 2023, con la prescrizione di approvare un Piano di rientro dal disavanzo entro i termini di legge.

Il Dipartimento economia e finanze nell'istruttoria di competenza, stante quanto attestato dall’Ente, evidenzia la formale correttezza della procedura del riaccertamento ordinario dei residui, nonché nella conseguente determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione dell'esercizio 2023.

Il Dipartimento, altresì, rileva la formale correttezza della determinazione del Fondo crediti dubbia esigibilità, richiamando l'attenzione dell’Ente sulla corretta procedura di determinazione dei crediti stessi. Lo stesso Dipartimento raccomanda, inoltre, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio di recuperare i crediti vantati.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento economia e finanze rileva che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere; sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2022, rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro"; sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali-crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce "disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione sia del Fondo pluriennale vincolato sia del risultato di amministrazione al 31.12.2023.

Il Dipartimento economia e finanze, richiamate le raccomandazioni fatte all'Ente, ritiene possibile, quindi, procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del Rendiconto per l'esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.

La proposta di provvedimento numero 182/12^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”, posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.

Il Revisore unico dei conti, nel corso del 2023, non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure correttive non adottate dall'Ente.

L'Organo di controllo attesta la corrispondenza del Rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime giudizio positivo per l'approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.

Il Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente, nell'istruttoria di competenza, ha verificato la coerenza dei documenti trasmessi con le finalità della legge istitutiva dell'Ente Parco e del bilancio di previsione 2023-2025.

Il Dipartimento, con riferimento alle norme in materia di spending review, rileva che: in merito alle spese per consulenza di cui alla lettera b) dell'articolo 1 della legge regionale 62/2023, l’Ente Parchi marini ha rispettato il limite di spesa poiché la spesa effettuata nell'anno 2023 è inferiore a quella dell'anno precedente; relativamente alle spese di cui alla lett. c) dell'articolo 1 della L.R. 62/2023, le spese effettuate nell'annualità stessa sono inferiori a quelle effettuate nell'anno precedente.

Il Dipartimento vigilante, verificato che quanto riportato nel Rendiconto finanziario 2023 è coerente con le previsioni dell’Ente per i Parchi marini regionali, di cui al bilancio di previsione adottato per il medesimo anno, esprime parere favorevole all’approvazione del predetto consuntivo 2023 dell’Ente.

Il Dipartimento economia e finanze evidenzia che sussiste la formale correttezza nella procedura del riaccertamento ordinario dei residui nonché nella quantificazione del Fondo pluriennale vincolato e, di conseguenza, nella determinazione del risultato di amministrazione dell'esercizio 2023. Con riferimento alla "parte disponibile del risultato di amministrazione", il Dipartimento raccomanda all'Ente, di rispettare le regole di bilancio inerenti alle modalità di impiego della parte libera dell'avanzo di amministrazione, ai sensi dell'articolo 42, comma 6 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118.

 Il Dipartimento, a conclusione dell'istruttoria di competenza, rileva che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31/12/2023, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere; sussiste continuità tra residui finali dell'esercizio 2022, rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023; sussiste la quadratura delle poste contabili scritte nelle cosiddette patite di giro; sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena corrispondenza tra residui attivi finali-crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell'attivo dello stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31/12/2023.

A conclusione dell'istruttoria di competenza, il Dipartimento ritiene possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto relativo all'esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi marini regionali al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Punto numero 6 all'ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 183/12^ “Bilancio di previsione dell'Ente per i Parchi marini regionali 2024-2026”. La proposta di provvedimento è stata licenziata a maggioranza dei presenti nella seduta del 14 ottobre scorso della seconda Commissione.

Il Revisore unico dei conti ritiene che il bilancio di previsione 2024- 2026 sia stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al decreto legislativo numero 118 del 2011 e relative previsioni, redatte in conformità alla normativa vigente e in relazione alle attività tecniche operative, relative alla gestione dei Parchi marini regionali, rispetti il pareggio finanziario complessivo di competenza e di equilibri di parte corrente in conto capitale.

Per quanto riguarda il rispetto della normativa sul contenimento della spesa, di cui alla legge regionale numero 62 del 2023, il Revisore conferma quanto riportato nella nota integrativa circa la non applicabilità della suddetta normativa.

L'organo di controllo ha verificato che il bilancio è stato redatto nell'osservanza delle norme di legge, dello statuto dell'Ente, del regolamento di contabilità e delle norme del decreto legislativo numero 118 del 2011 e dei relativi principi contabili, numero 4.1 e 4.2, allegati al decreto; altresì, ha rilevato la coerenza, la congruità e l'attendibilità contabile delle previsioni di bilancio.

L'organo di revisione, con verbale numero 8 del 24/07/2024, ha dunque espresso parere favorevole alla proposta di bilancio di previsione 2024-2026 e sui documenti allegati.

Il Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente, nell'istruttoria di competenza, con riferimento alla spesa per consulenze e quella indicata alla lettera c) dell'articolo 1 della legge regionale numero 62 del 2023, rileva che l'Ente ha rispettato il limite di spesa. Con riferimento ai fondi derivanti dall'applicazione della legge regionale numero 5 del 2021 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79), il Dipartimento fa presente che la concessione di risorse è subordinata agli accertamenti, nel corso dell'anno 2024, derivanti dai canoni delle grandi derivazioni, secondo quanto disposto dall’articolo 26 della legge regionale numero 5 del 2021.

Il Dipartimento vigilante, a conclusione dell'istruttoria di competenza, esprime parere favorevole sul bilancio di previsione 2024-2026.

Il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, ha evidenziato che è rispettato l'equilibrio generale di bilancio e che, stante l'avvenuta approvazione da parte dell'Ente del rendiconto di gestione 2023, è stata riscontrata la piena coincidenza delle risultanze con quanto riportato nel prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione alla data del 31/12/2023.

Riguardo l'accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità, il Dipartimento raccomanda all'Ente di verificare la congruità del Fondo stesso durante l'intero periodo degli esercizi di quel bilancio di previsione, provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei capitoli in entrata. Per quanto concerne il Fondo pluriennale vincolato, si rileva che l'Ente correttamente ha appostato il suddetto Fondo.

Il Dipartimento economia e finanze, a conclusione dell'istruttoria, ritiene possibile, quindi, procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale della proposta di bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi marini regionali per i conseguenti adempimenti.

Punto numero 7, proposta di provvedimento amministrativo numero 188/12^: "Rendiconto esercizio 2023 - Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)". La proposta di provvedimento posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione bilancio nella seduta del 14 ottobre scorso.

L'organo di controllo dell'Ente ha verificato che il risultato di amministrazione dell'esercizio 2023 presenta un avanzo di euro 10.286.993,20. Il revisore evidenzia l'attendibilità delle risultanze e il rispetto dei principi contabili e che l'Azienda ha operato nel rispetto del decreto legislativo numero 118 del 2011 e non sono emerse inoltre, irregolarità contabili. Il revisore raccomanda, altresì: di mettere in atto ogni azione utile alla realizzazione dei residui attivi, in particolare quelli derivanti dalla gestione degli acquedotti, e un costante monitoraggio del Fondo crediti dubbia esigibilità del Fondo rischi; di dotarsi di un'adeguata struttura al fine di avere una situazione patrimoniale e un inventario dei beni mobili e immobili aggiornato.

L'organo di controllo, nell'attestare la corrispondenza al rendiconto alle risultanze della gestione, esprime il giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.

Il Dipartimento agricoltura, nell'istruttoria di competenza, ha provveduto a verificare il rispetto dei vincoli di spesa di cui alla vigente normativa in materia di spending review, rilevando il rispetto degli stessi da parte dell'ARSAC.

Conclusivamente, il Dipartimento vigilante esprime parere favorevole al conto consuntivo ARSAC esercizio 2023.

Il Dipartimento economia e finanze evidenzia che, sulla base delle verifiche eseguite, sembrerebbe sussistere la formale correttezza nella procedura del riaccertamento ordinario dei residui, nonché nel computo del Fondo pluriennale vincolato e, di conseguenza, nella determinazione del risultato di amministrazione dell'esercizio 2023. Il Dipartimento raccomanda all'Ente di proseguire le iniziative opportune alla cura dei propri crediti e al Dipartimento che esercita la vigilanza sulle attività dell'Ente di monitorare costantemente sull'attuazione di tali operazioni.

Relativamente alla quota disponibile del risultato di amministrazione, pari a euro 5.883.642,68, il Dipartimento segnala che la quota può essere utilizzata solo a seguito dell'approvazione in via definitiva del rendiconto da parte del Consiglio regionale.

A conclusione dell’istruttoria di competenza, il Dipartimento economia e finanze rileva che: sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023, prendendo atto dell'avvenuta rettifica effettuata sui residui passivi alla data del 01/01/2023 in ragione della differenza di euro 4,39; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro; sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di cassa pari a euro 10.535.520,22 riportato nel conto del bilancio 2023 e il valore registrato alla voce “disponibilità liquide” dell'attivo dello stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31/12/2023.

Il Dipartimento economia e finanze, in conclusione, ritiene possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto esercizio 2023 dell'ARSAC al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale. Punto numero 8, proposta di provvedimento amministrativo numero 189/12^: "Rendiconto esercizio 2023 - Azienda Calabria Lavoro.". La proposta di provvedimento, posta oggi all'approvazione di quest’Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dai presenti dalla seconda Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.

Il Revisore unico dei conti per l’esercizio 2023 ha verificato il rispetto, da parte dell'Ente, sia dei limiti di contenimento della spesa pubblica imposti dalla normativa regionale vigente sia del pareggio di bilancio. L’organo di controllo segnala necessità che l’Ente si attivi al fine di ricevere in maniera puntuale trasferimenti dei fondi regionali a copertura dei progetti affidati, nonché della gestione del personale al fine di evitare l'erosione del Fondo cassa.

Il Revisore esprime il parere favorevole all'approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 di Azienda Calabria lavoro con la prescrizione all'Ente di adottare tutti gli atti propedeutici in tempi utili per l'approvazione del consuntivo nei termini di legge. Il Dipartimento lavoro evidenzia che il rendiconto risulta predisposto in conformità al regolamento di contabilità dell'Ente e alla normativa vigente di cui al decreto legislativo numero 118 del 2011 ed esprime parere favorevole all'approvazione del rendiconto generale dell'esercizio 2023 dell'Azienda Calabria lavoro.

Il Dipartimento economia e finanze, con riferimento alla gestione di cassa, ha riscontrato difficoltà nell'operazione di riconciliazione tra le registrazioni presenti nella contabilità dell'Ente e le relative scritture di cassa effettuate dal Tesoriere. Conseguentemente, il Dipartimento invita l’Ente al rispetto dei principi di legge con riferimento alla propria gestione di cassa, nonché il Revisore dei conti e il Dipartimento lavoro, quali soggetti preposti al controllo sulla gestione di Azienda Calabria lavoro e, a decorrere dell'esercizio 2024, sulla nuova agenzia ARPAL, a vigilare in merito.

Sulla base delle verifiche eseguite, il Dipartimento ritiene che sembrerebbe sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento dei residui, nonché della determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione alla data del 31/12/2023.

A conclusione dell'istruttoria, il Dipartimento economia e finanze ritiene possibile procedere all'adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto di gestione per l'esercizio 2023 dell'Azienda Calabria lavoro al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.

Punto numero 9 all'ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 190/12^, recante "Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA).". La proposta di provvedimento posta all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata a maggioranza dei presenti alla seconda Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.

Il Revisore unico dei conti, con verbale numero 10 del 27 settembre 2024, rinnova il sollecito alla definizione dell’iter procedurale finalizzato al recupero dei compensi percepiti dai Direttori o Commissari ex lege 69/2012, articolo 13, comma 5, cosiddetta spending review, onde evitare la prescrizione degli stessi. L’organo di controllo evidenzia che l'Ente ha rispettato la tempestività dei pagamenti, atteso che l'indicatore medio dei pagamenti, per l’anno 2023, si attesta al di sotto della soglia minima.

Il Revisore dei conti, inoltre, invita l’Ente a: far rispettare gli accordi in convenzione con azienda ARSAC, al fine di poter verificare la correttezza e provvedere anche alla tempestiva liquidazione dei pagamenti; sollecitare l'organo interno di valutazione al fine di definire le procedure circa l'indennità di risultato relative alle annualità 2014-2020 da corrispondere al Commissario/ Direttore; costituire nel prossimo bilancio di previsione il Fondo cassa ai sensi dell'articolo 166 del TUEL e rimpinguare il Fondo crediti di dubbia esigibilità; monitorare costantemente le liti potenziali e l'eventuale soccombenza in giudizio al fine di mantenere allineato il Fondo rischi contenziosi, che risulta essere stato comunque rimpinguato.

Il Revisore unico dei conti attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime parere favorevole per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.

Il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari esprime parere favorevole al rendiconto di gestione ARCEA esercizio finanziario 2023, fermo restando quanto rappresentato già dal Comitato di vigilanza.

Il Comitato di vigilanza ARCEA, struttura di controllo dell'Ente, nel condividere le osservazioni espresse dal Revisore unico dell'Agenzia, esprime parere favorevole al Rendiconto della gestione ARCEA esercizio finanziario 2023.

Il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, evidenzia che, sulla base delle verifiche effettuate, sembra sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento ordinario dei residui, nonché della determinazione sia del Fondo pluriennale vincolato, sia del risultato di amministrazione alla data del 31/12/2023. Stante le risultanze di cui alle quote accantonate del risultato di amministrazione, la restante quota disponibile del risultato stesso calcolata dall'Ente presenterebbe un importo di euro 96.841,26.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento ritiene possibile, quindi, procedere all'adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto di gestione per l'esercizio 2023 di ARCEA al fine della successiva trasmissione al Consiglio regionale.

Punto numero 10 all'ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 186/12/^, recante "Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP Calabria)". La proposta di provvedimento posto oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata a maggioranza dai presenti alla seconda Commissione bilancio nella seduta del 14 ottobre scorso.

Il Revisore unico dei conti non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure correttive non adottate dall'Ente, suscettibili di particolari rilievi. L'organo di controllo ha verificato il sostanziale rispetto dei limiti di spesa in materia di spese del personale e spese per il funzionamento. L'organo di controllo con verbale numero 11 del 02/08/2024 evidenzia alcune criticità: con riferimento ai crediti e al Fondo crediti di dubbia esigibilità, il Revisore raccomanda particolare attenzione all'attività di recupero; relativamente al contenzioso e all'adeguatezza del Fondo, è emersa l'esistenza di numerose cause legali in corso. Dunque, il Revisore ha richiesto dettagliate informazioni periodiche che permettano di verificare la corrispondenza del valore del Fondo accantonato, rispetto alla copertura delle relative potenziali soccombenze e, quindi, passività.

A conclusione del verbale, l'organo di controllo attesta la corrispondenza dei dati in bilancio alle risultanze della gestione ed esprime giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.

Il Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici con l'istruttoria di competenza rileva il sostanziale rispetto delle disposizioni sulle misure di contenimento della spesa del personale e delle spese per il funzionamento.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento vigilante esprime parere favorevole all'approvazione del rendiconto di gestione esercizio finanziario 2023 dell'ATERP.

Il Dipartimento di economia e finanze evidenzia che persiste la situazione di difficoltà nell'incasso dei canoni pregressi. Pertanto, ribadisce che, come già raccomandato in precedenza, è necessario che il Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente, provveda a effettuare maggiori azioni di controllo e monitoraggio in tal senso. Il Dipartimento raccomanda nuovamente all’Ente, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l'insorgere di possibili danni di natura erariale, di proseguire nelle attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito.

Appurata la correttezza formale del risultato di amministrazione, il Dipartimento, sulla base delle risultanze contabili di cui al rendiconto di gestione 2023, evidenzia che ATERP Calabria ha recuperato la quota annuale prevista per il ripiano del disavanzo determinato dal riaccertamento straordinario di euro 2.354.291,27, riferita alla quota 2023, sulla base di quanto stabilito dall'articolo 4, comma 2, del decreto ministeriale del 2 aprile 2015 del Ministero dell'economia e delle finanze.

A conclusione dell’istruttoria di competenza, il Dipartimento economia e finanze ritiene, dunque, possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2023 dell'ATERP Calabria al fine della successiva trasmissione al Consiglio regionale.

Punto numero 11 all'ordine del giorno: proposta di provvedimento amministrativo numero 192/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante "Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria - art. 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118".

La proposta di provvedimento amministrativo posta oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata dalla seconda Commissione nella seduta del 14 ottobre scorso.

Sul provvedimento, il Collegio dei revisori ha espresso il parere favorevole numero 19 del 11/10/2024 con verbale numero 48 di pari data. Hanno partecipato alla seduta di Commissione, per quanto riguarda il Collegio dei revisori, il dottor Nicita e il dottor Mazzulla e, per quanto riguarda il Dipartimento di economia e finanze, il dottor De Cello e la dottoressa Bonaiuto.

Il provvedimento in oggetto è relativo all'approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria. Detto adempimento si rende necessario ai sensi della normativa in materia di armonizzazione dei bilanci, finalizzata a leggere l'azione amministrativa degli Enti territoriali nel suo insieme.

Si richiede, pertanto, all'Ente capogruppo la redazione del bilancio consolidato che rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale, nonché il risultato economico della complessiva attività svolta dall'Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i propri Enti strumentali e le proprie società controllate e partecipate ricomprese nel perimetro del consolidamento.

Attraverso il bilancio consolidato la Regione: dà una rappresentazione, anche di natura contabile, delle proprie scelte di indirizzo, pianificazione e controllo; dispone di un nuovo strumento per programmare e gestire e controllare con maggiore efficacia il proprio gruppo comprensivo di enti e società; ottiene una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie di un gruppo di enti e società che fa capo ad un'amministrazione pubblica, incluso il risultato economico.

Il bilancio consolidato, in particolare, rappresenta uno strumento informativo per tutti gli stakeholder del gruppo che attraverso di esso possono esercitare un controllo sulle modalità di gestione delle risorse pubbliche impiegate, nonché un supporto al governo del gruppo stesso ai fini del monitoraggio dell'andamento economico e patrimoniale del gruppo di consolidamento, della programmazione delle attività future e della verifica degli impatti delle strategie.

Il provvedimento si compone di due allegati rappresentati dal bilancio consolidato, comprensivo dello stato patrimoniale, e del conto economico, nonché della relazione e nota integrativa al bilancio consolidato stesso.

Il bilancio consolidato 2023 della Regione Calabria, così ottenuto, offre una rappresentazione veritiera e corretta della consistenza patrimoniale e finanziaria del “gruppo amministrazione pubblica della Regione Calabria” e del risultato di esercizio dell'intero gruppo Regione.

Con riguardo all'aspetto economico, si precisa che il risultato di esercizio del gruppo risulta, dopo il consolidamento di tutti i bilanci, in aumento di euro 203.112.407,00 rispetto all'esercizio precedente, passando da un'utile per l'anno 2022 di euro 84.513.076,00 a un utile di euro 287.625.483,00 per l'anno 2023.

Il risultato di esercizio 2023 è dato dall'utile di esercizio registrato dalla capogruppo cui si deve aggiungere, a seguito del processo di consolidamento, un incremento di euro 102.523.547,00 derivante dall'integrazione dei bilanci dei componenti del gruppo al netto delle elisioni operate.

Con riguardo ai dati patrimoniali dell'attivo, si evince quanto segue:

 incremento delle immobilizzazioni +1.981.928,00 euro;

 incremento delle rimanenze +2.383.007,00 euro;

 incremento dei crediti +6.217.962,00 euro;

 incremento delle disponibilità liquide +98.322.461,00 euro;

 incremento ratei e risconti attivi +2.340.200,00 euro.

Nei dati patrimoniali del passivo, si evidenzia:

 l'incremento del patrimonio netto +341.910.625,00 euro;

 incremento dei fondi rischi e oneri +51.424.276,00 euro

 decremento T.F.R. -1.280.163,00 euro;

 decremento dei debiti -178.471.815,00 euro;

 decremento ratei e risconti e contributi agli investimenti -102.337.365,00 euro.

Punto numero 12 all’ordine del giorno: proposta di legge numero 322/12^, recante "Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2026".

Il disegno di legge in oggetto è stato licenziato alla seconda Commissione nella seduta del 16 ottobre ultimo scorso. La seconda Commissione ha dedicato due sedute all'esame e all'approvazione del provvedimento: la prima ha visto una discussione generale sulla manovra, la seconda seduta, con un'ulteriore discussione, l'approvazione degli emendamenti e del provvedimento nel suo complesso.

Il Collegio dei revisori ha espresso sul provvedimento parere favorevole numero 20 del 11/10/2024, con verbale numero 49 di pari data.

Con il provvedimento in esame, redatto dopo il positivo giudizio di parifica da parte della Corte dei conti sul rendiconto generale anno 2023, sono state determinate le definitive risultanze contabili.

Il bilancio di assestamento è, dunque, lo strumento giuridico contabile con il quale la Giunta prende atto delle risultanze della gestione dell'esercizio 2023, propone le variazioni di bilancio necessarie a modificare il valore presunto dei residui del Fondo pluriennale vincolato, del Fondo cassa e del risultato di amministrazione, al fine di renderli conformi a quelli definitivamente determinati con il rendiconto generale dell'anno 2023, approvato dal Consiglio regionale con legge regionale numero 33 del 2024.

Inoltre, attraverso la medesima proposta di legge, l'organo di governo propone una serie di variazioni, tese a rafforzare gli equilibri del bilancio nonché a garantire la copertura finanziaria di spese di carattere obbligatorio, il necessario adeguamento di alcuni stanziamenti carenti in sede di predisposizione del bilancio di previsione 2024-2026 e a soddisfare alcune esigenze provenienti dalle diverse strutture regionali effettuabili unicamente con legge.

In particolare, la manovra di assestamento ammonta per l’annualità 2024 a 22,5 milioni di euro, mentre a 14,1 milioni per l'anno 2025 e a 8,4 milioni di euro per l'anno 2026.

Per quanto riguarda la manovra di assestamento dell'entrata, questa vale complessivamente 12,8 milioni per il 2024, 1,3 milioni per il 2025 e 1,2 milioni per il 2026.

Nel dettaglio:

-minori entrate pari a euro 1.420.167,00 per l'anno 2024, euro 1.365.545,20 per il 2025 e 1.310.923,39 per l'anno 2026;

-somme restituite dal Consiglio regionale complessivamente pari a euro 8.902.694,29;

-maggiori entrate pari ad euro 370.156,36 nell'anno 2024, afferenti ai crediti vantati nei confronti di Sorical S.p.A. per canone di concessione di derivazione di acque pubbliche relative all'anno 2023;

-maggiori entrate registrate per euro 4.852.824,55 all'anno 2024 inerenti alla reimputazione di crediti vantati dalla Regione soggetti a rateizzazione negli esercizi in cui sono esigibili. Tali entrate, in ogni caso, non producono effetti espansivi di spesa poiché i relativi importi sono accantonati a Fondo crediti dubbia esigibilità;

-maggiori entrate pari euro a 67.895,04 per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 relative a somme derivanti al versamento di canoni e irrogazioni di sanzioni amministrative connesse all'esercizio delle attività estrattive nella Regione Calabria, ai sensi della legge regionale 5 novembre 2009, numero 40;

- maggiori entrate pari a euro 59.519,08 derivanti dagli oneri istruttori per l'approvazione dei progetti e l'autorizzazione alla realizzazione degli impianti e all'esercizio delle operazioni di recupero e/o smaltimento rifiuti, nonché per l'istruttoria tecnica e l'autorizzazione delle emissioni in atmosfera.

Per quanto riguarda la spesa:

- riduzione di 3,9 milioni del Fondo perdite delle società;

- riduzione di 1,4 milioni nell'anno 2024 e di 1,3 per ciascuno degli anni 2025 e 2026 del Fondo anticipazioni di liquidità;

- riduzione per 2 milioni di euro dell'accantonamento delle risorse, effettuato in sede di approvazione del bilancio 2024-2026 per garantire il concorso aggiuntivo al contenimento dei saldi di finanza pubblica;

- riduzione di 853.000,00 euro, circa, della rata di ammortamento del mutuo, quota interessi, contratto per il cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei programmi comunitari per il periodo 2014-2020, a seguito della modifica del piano di ammortamento.

Infine, sono state rimodulate le somme assegnate al Consiglio regionale, al fine di adeguare gli stanziamenti di bilancio ai dati risultanti dall'assestamento di bilancio del Consiglio stesso.

Nel corso della seduta sono stati approvati anche cinque emendamenti finalizzati:

- a modificare un refuso contenuto nell'articolo 1 relativo alla legge di approvazione del rendiconto;

- al finanziamento del referendum consultivo: “Modifica dei confini territoriali dei Comuni di Cosenza, Rende e Castro libero, territori ricadenti nella provincia di Cosenza”, che è stato fissato per giorno 1° dicembre e che necessita di una copertura finanziaria pari a euro 350.000,00;

- al pagamento di euro 6.000,00 in favore di Formez PA in relazione alla quota associativa;

- a migliorare la sicurezza, la mobilità e la qualità della vita della popolazione calabrese e alla valorizzazione del territorio regionale e alla promozione della cultura, dell'istruzione e dello sport;

- all'autorizzazione al ricorso da indebitamento derivante dal versamento della quota di cofinanziamento regionale del Programma comunitario PSR Calabria 2014-2020, in conseguenza della proroga di due anni dello stesso, la cui scadenza è adesso fissata al 31/12/2025.

Il progetto di legge si compone di 12 articoli, nei quali viene dettagliata la manovra di assestamento. Presidente, ho finito.

PRESIDENTE

Grazie, collega Montuoro, la ringrazio per l'enorme lavoro che ha svolto e anche di aver relazionato su nove bilanci. La ringrazio, ringrazio tutta la Commissione, ringrazio l'Assessore e soprattutto il dirigente generale del Dipartimento, dottore De Cello, con tutto il suo staff. Ora iniziamo la serie degli interventi. Iniziamo dal collega Lo Schiavo. Ha facoltà d’intervenire.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Ovviamente fare un intervento su così tanti punti è complicato e soprattutto rischia di non avere un nesso logico, quindi, cercherò di sintetizzare alcuni punti che, a mio avviso, meritano una riflessione politica in quest'Aula.

Ovviamente, noi ci troviamo di fronte a una manovra di assestamento di bilancio in gran parte dovuta, di un bilancio che rischia sempre più di essere ingessato dalle esigenze che ha la Regione Calabria. Io, però, vorrei porre l'attenzione dell’Aula su alcune questioni che vengono puntualmente affrontate nella discussione sul bilancio, o anche sull’assestamento di bilancio, che vengono rilevate anche dalla Corte dei conti e che, a mio avviso, devono avere più consapevolezza della classe politica. Quindi, io partirò, intanto, dal bilancio consolidato di gruppo e da un ragionamento sulle partecipazioni che la Regione Calabria ha nelle sue articolazioni. Ovviamente, noi abbiamo organismi strumentali, Enti strumentali regionali, società collegate o controllate, si tratta, giuridicamente, di questioni diverse tra loro, ma il dato vero che mi preme sottolineare è come ancora sulle società partecipate vi sia uno scarso controllo, delle scarse informazioni o, comunque, una scarsa attenzione sui risultati che le stesse raggiungono.

Abbiamo avuto negli anni una notevole mole di trasferimenti nei confronti delle società partecipate – le chiamerò così in maniera generica, non distinguendo tra i vari e, comunque, differenti organismi – e, rispetto a un'enorme quantità di trasferimenti, c’è una scarsa discussione, informazione e anche una scarsa documentazione sulle mission e sui risultati ottenuti da questi Enti.

Abbiamo parlato di ATERP, Parchi Marini, possiamo parlare di SACAL, di SORICAL, dicendo che ognuna merita una sua analisi e un suo approfondimento.

Ma qual è l'elemento comune? Che ancora non abbiamo mai fatto il punto sui risultati che ciascuna di queste partecipate riesce a raggiungere, rispetto non soltanto agli obiettivi statutari, ma anche alle finalità di pubblica utilità e, quindi, ovviamente, oggi, facciamo una valutazione di carattere economico; possiamo vedere quanto vale la partecipazione della Regione in relazione al patrimonio netto: questi sono dei dati che troviamo, sono quasi tutti negativi, ma non è tanto questo che mi preoccupa.

Mi preoccupa questa enorme mole di partecipazione, la scarsa informazione e lo scarso controllo che possiamo effettuare in materia. Abbiamo un organismo strumentale, dodici Enti strumentali, un Ente strumentale partecipato, cinque Società controllate, quattro partecipate, tre Fondazioni in liquidazione: come può la politica, oggi, pensare di riuscire ad avere il controllo?

Penso, ancora, a Fincalabra, alle partecipazioni che Fincalabra ha in altre società. Come pensiamo che questo Consiglio regionale possa avere il controllo su tutto questo, se non vi è una priorità della politica? Non l'abbiamo data e ritengo che anche questo Governo regionale non l'abbia data. Possiamo parlare di sviluppo, di attrazione degli investimenti produttivi, però dovremmo colorarli anche di alcuni elementi scientifici e di alcuni dati statistici; ad esempio, abbiamo letto dell'aumento dei trasporti aerei in Calabria con l'Aeroporto dello Stretto che ha avuto una notevole crescita, però, magari, ad esempio, dovremmo ragionare meglio anche sui bilanci di SACAL.

Penso, ad esempio, a SORICAL: abbiamo fatto l'operazione di creare l'Autorità unica idrica-rifiuti con il braccio operativo SORICAL, ma anche qui abbiamo fatto l'operazione di acquisire e renderla totalmente pubblica con l'acquisizione del 51% dei privati.

Ma che fine ha fatto? Lo dico davvero, non è una domanda retorica, ma concreta. Relativamente alle vicende che riguardavano il pegno di quote su SORICAL e la partecipazione del Fondo tedesco, leggo che ancora ci portiamo dietro dei derivati stipulati nel 2008, non ricordo quando precisamente, 2013, lo swap sugli interessi; prendo, poi, meglio il pezzo così lo riaffrontiamo.

Dico questo per affermare che, a mio avviso, questa discussione meriterebbe ben altra attenzione e consapevolezza di quella riservata alla liquidazione contabile di un bilancio approvato una volta l'anno.

All'inizio della legislatura avevo proposto che vi fosse un'apposita Commissione che potesse occuparsi di questo; si è ritenuto, ovviamente, che, per costi di bilancio, non fosse il caso di creare un'ulteriore Commissione. Sono contento di far parte, con il presidente Giannetta, della Commissione speciale di vigilanza; reputo che, forse, questa potrebbe essere una delle prime cose che la Commissione può andare, concretamente, a fare, anche perché la stessa Corte dei conti parla di coerenze informative.

Vado al secondo aspetto problematico dei pagamenti eseguiti dalla Regione in qualità di terzo pignorato. Qui apriamo un altro mondo che si evince dai continui bilanci: il problema del contenzioso della Regione Calabria, il problema dell'accantonamento del fondo contenzioso, il problema dei continui pignoramenti, ammontano a oltre 2 milioni di euro i pignoramenti che la Regione Calabria subisce, ed è ancora più complicato quando questi pignoramenti la Regione Calabria deve pagarli come terzo pignorato per le società partecipate. Diventa ancora più complicato, allora, svolgere lì un controllo su quanti soldi dei cittadini calabresi dobbiamo investire per i pignoramenti presso terzi per il contenzioso della Regione Calabria. Una massa enorme. Così come cresce il fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Così come dobbiamo ritornare a prevedere una dotazione per il Consorzio unico di Bonifica perché, forse, le somme che avevamo stanziato nell'agosto 2023 non erano sufficienti.

Quindi, qual è il ragionamento politico di fondo? È che qui non parliamo di numeri, ma di scelte politiche, di un controllo che, come Regione, dobbiamo effettuare rispetto ai soldi dei calabresi.

Quanto durano, poi, le procedure di liquidazione degli Enti regionali in questa nostra regione? Mi dicono che in alcuni bilanci ci sono solo i soldi per sostenere i liquidatori, pagare i compensi dei liquidatori di Enti che sono da anni in liquidazione.

Questo è il quadro di criticità che abbiamo: perdite di esercizio che sono, prevalentemente, imputate, appunto, ai compensi dei collegi sindacali, degli oneri camerali.

Allora, il punto dove sta? Se vogliamo ragionare, realmente, di macroeconomia –ogni tanto, lo fa il Presidente della Regione – e cioè investire i soldi pubblici per portare un moltiplicatore di ricchezza, allora, questo lo dobbiamo fare attraverso un ragionamento serio. Non basta più dire che abbiamo rafforzato Fincalabra e creato un holding regionale.

Più tardi parleremo di un'ulteriore punto, che si inserisce anche qui, ossia daremo all’ATERP la possibilità di entrare nel mercato ad acquistare gli immobili per l’edilizia sociale, quindi di entrare come operatori e attori del mercato, ma tutto questo senza alcuna discussione o linee guida di fondo, in maniera schematica e razionale, molte volte anche con manovre spot.

Mi accingo a concludere il mio intervento leggendovi velocemente quante sono le partecipazioni della Regione Calabria. La Regione Calabria partecipa all'Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura, all'Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura, all'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, all'Azienda Regionale per la Forestazione, all’Azienda Calabria Lavoro, all'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica, alla Fondazione per la Comunità Arbereshe, alla Fondazione per l'Istituto Grecanico di Calabria, alla Fondazione per la Comunità Occitana, all’ Ente Parchi Marini, all'Autorità Regionale dei Trasporti, alla Fondazione Mediterranea, alla Fondazione Film Commission, alle Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Terme della Sibaritide, alla SORICAL, alla SACAL, alla Mediterranea Sviluppi e Liquidazione, alla Lamezia Europa, al CO.ME.TRA. Non ve li leggo tutti. Presidente, le partecipate e il contenzioso sono fuori controllo.

 Devo dare atto che c'è un utile di esercizio in questo anno, rispetto al 2023, e c'è un utile di esercizio migliore, nonostante le perdite di esercizio siano ancora di circa 700 milioni di euro, qualcosa del genere. C'è un miglioramento dell'utile di esercizio – ripeto – ma non un miglioramento nel valore della partecipazione in merito al patrimonio netto di questi Enti partecipati, se vogliamo fare un discorso complessivo. Ovviamente, il risanamento non può avvenire in un anno, ma ci vuole una razionalizzazione delle partecipate in relazione agli obiettivi che ci vogliamo porre.

Per questo chiedo che si riprenda, con consapevolezza e con attenzione, ogni proposta che va a dare il giusto significato politico alla discussione che stiamo svolgendo questa sera.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Lo Schiavo. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Tra i tanti bilanci che abbiamo presentato stasera, voglio focalizzarmi su quello di Calabria Verde e, poi, farò una breve sintesi a commento generale. Ora è evidente che su questo documento contabile quello che riguarda e che attrae l'occhio è proprio la gestione dei fondi europei da parte di Calabria Verde, in particolare di quelli anticipati dalla Regione Calabria nel 2016 che erano a valere sul POR- FESR del 2007-2013 e che continuano a non essere restituiti.

Una questione che sappiamo si trascina da anni, con conseguenze veramente gravi per l'equilibrio finanziario e per la credibilità di tutte le istituzioni regionali. Nella recente relazione del Dipartimento di economia e finanze viene messa in evidenza una situazione allarmante: i fondi, per un totale di 102 milioni di euro, sono stati destinati ad interventi vitali per la nostra regione, come la rimozione di condizioni di criticità lungo i corsi d'acqua e il consolidamento per la mitigazione del rischio frane; tuttavia, a causa della mancata rendicontazione entro i termini di legge, Calabria Verde non solo ha perso la possibilità di utilizzare questi fondi, ma ha anche compromesso la fiducia di cittadini e degli organi di controllo, in particolare della Corte dei conti.

È inaccettabile che, nonostante le raccomandazioni del Dipartimento e gli accantonamenti prudenziali effettuati negli esercizi dal 2016 al 2022, ancora oggi ci troviamo a discutere di una rateizzazione per la restituzione di somme che avrebbero dovuto essere già restituite e saldate. La cifra accantonata testimonia non solo l'incapacità di Calabria Verde di gestire in modo efficiente le risorse, ma anche la necessità di una ristrutturazione urgente della sua governance. Seppure l'Ente abbia da poco iniziato a restituire i fondi, lo fa con un ritardo ingiustificato rispetto al piano di rateizzazione previsto e questa lentezza nella restituzione rappresenta un segnale di inefficienza che non possiamo più tollerare. È fondamentale che si proceda, senza ulteriori ritardi, al pagamento delle rate già scadute. La responsabilità - è evidente - non può ricadere solo sull'Ente stesso, ma anche il Governo regionale deve assumersi le sue responsabilità.

È tempo di chiedere conto a chi ha gestito e continua a gestire questi fondi. Non possiamo assolutamente permetterci che la burocrazia e l'inefficienza penalizzino il nostro territorio e le sue necessità e gli accadimenti di questi giorni, occorsi ieri, l'altra notte nell'area di Lamezia, sono un esempio lampante della mancata manutenzione, della mala gestio del nostro territorio. Ci sono aziende che si sono dissolte completamente sotto il fango, c'è una mancata manutenzione, c'è un territorio sofferente e c'è assolutamente la necessità di porre rimedio a tutto questo.

Ora mi lasci concludere con dei piccoli commenti rispetto al bilancio in generale. Francamente questo bilancio ci sembra seguire la solita logica di finanziamenti a pioggia senza una chiara strategia di lungo termine. I contributi sono distribuiti in piccole quote per eventi culturali e progetti locali, senza che si intraveda una pianificazione strutturale; appaiono inefficaci nel garantire un impatto sostenibile ma soprattutto continuativo. Le politiche sociali ci sembrano particolarmente trascurate rispetto alle risorse allocate per eventi culturali e infrastrutture e questo ci fa sollevare dubbi proprio sull'equità, sulla visione strategica alla base delle scelte di spesa della Regione.

È evidente che ci sembra che siano privilegiate delle aree a scapito di altre ed è essenziale che le scelte di investimento siano trasparenti e coerenti con una reale condivisione delle priorità tra tutti noi. Ci siamo chiesti quali sono le aree più bisognose di attenzione. Siamo sicuri di avere fatto le scelte giuste per il nostro territorio? In un contesto economico e sociale che è in continua evoluzione, è fondamentale che il bilancio preveda degli investimenti maggiori, per esempio in innovazione e sviluppo sostenibile.

Di certo va fatta anche una riflessione riguardo l'assestamento del bilancio regionale e le scelte che penalizzano i lavoratori precari, in particolare gli LSU e gli LPU. Ci sembra di avere spogliato un Santo per avere messo degli abiti su… - come si dice? C'è un proverbio - insomma, stiamo levando ai poveri per dare ad altri. Desidero, quindi, esprimere la mia piena solidarietà e condivisione alle preoccupazioni già sollevate e desidero sottolineare come sia inaccettabile che, in un momento così delicato, il Governo regionale non mostri una visione strategica per il futuro dei lavoratori precari della Calabria. La mancanza di risorse destinate a garantire dignità e stabilità occupazionale a chi da anni vive nell'incertezza è una questione che richiede una risposta chiara e coraggiosa.

L'Accordo quadro del 2022 tra la Regione e le forze sindacali rappresenta un impegno che va onorato; le risorse risparmiate, invece di essere destinate ad altre categorie, devono essere reinvestite a favore di coloro che continuano ad essere fondamentali per il funzionamento dei nostri Comuni. È un dovere morale e politico garantire che le economie generate dalla fuoriuscita di lavoratori siano redistribuite a beneficio di chi resta, contribuendo, in modo essenziale, alla vita sociale ed economica della nostra regione.

Chiedo, quindi, al governo regionale di rivedere questa decisione e di elaborare un piano che tuteli non solo l'immediato ma anche il futuro dei precari calabresi. È nostro compito lavorare per creare opportunità e un ambiente lavorativo dignitoso per tutti, senza eccezioni. La Calabria ha bisogno di una visione a lungo termine che metta al centro il lavoro e la dignità delle persone.

PRESIDENTE

Grazie collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il collega Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Siamo quasi alla fine della seduta e ancora non ho sentito una parola sul nubifragio che ci è stato ieri e non ho capito perché non si è discussa ancora la mozione che abbiamo presentato come gruppo del Partito democratico.

La maggioranza non ha espresso nessuna volontà sull’intenzione o meno di attivare quanto previsto e cioè la dichiarazione dello stato di calamità. Se è stato deciso in questo modo, credo, invece, che dovremmo sollecitare il Governo affinché si assumano i provvedimenti coerenti e necessari rispetto a quello che è successo ieri.

Ora è del tutto evidente, lo diceva anche molto bene il collega Lo Schiavo, che affrontare tutti questi temi con un unico dibattito, con un'unica discussione, probabilmente non ci consente di approfondire in maniera specifica le diverse problematiche che afferiscono ai compiti e alle funzioni a cui ogni ente strumentale è chiamato. È del tutto evidente che questo approccio si sottragga, per quanto mi riguarda, come abbiamo già detto, ad una visione, ad una logica di sistema che sarebbe quella per la quale, invece, l'amministrazione regionale dovrebbe assumere un'azione di coordinamento. Invece la maggioranza si limita a prendere atto di quello che avviene nei diversi enti e, quando è possibile, a nominare Commissari.

Credo che sia arrivato il tempo, lo diceva bene il consigliere Lo Schiavo, - condivido molto e appieno anche il riferimento che faceva alla sua proposta avanzata all'inizio della legislatura - di procedere ad una riorganizzazione funzionale, con un approccio di sistema degli enti intermedi, anche delle fondazioni; secondo me, la vera azione riformatrice passa dalla capacità della maggioranza e di questo Consiglio di saper apportare dopo tantissimi anni un cambiamento.

È dal 2007 che la Regione Calabria tenta di mettere in atto una riorganizzazione funzionale degli enti strumentali con scarsi risultati e questo è dovuto a responsabilità di governi sia di centrodestra sia di centrosinistra che si sono alternati. Però penso che questa maggioranza e questo Consiglio abbiano la necessità improcrastinabile di fare un punto della situazione, perché lasciare lo status quo, secondo me, è un errore strategico, politico, economico e sociale. È un errore perché ci sono delle ricadute negative sulla qualità della vita, sulle condizioni dello sviluppo produttivo della nostra regione e, tra l'altro, veniva detto anche in maniera efficace che alcune Fondazione sono inattive da anni.

Ha senso continuare a mantenere in piedi fondazioni che sono inattive? Non è utile aprire una interlocuzione responsabile, ragionevole, maggioranza e minoranza, per valutare quali enti possono rafforzare la loro missione strategica ed essere valorizzati, rafforzati, implementati e quali, invece, ormai bisogna portare a chiusura definitiva e a conclusione?!

Auspico - lo dico veramente con convinzione - che ancora in questo scorcio di legislatura si possa addivenire ad una valutazione più puntuale e appropriata, perché continuare così significa non voler effettivamente affrontare alcuni nodi fondamentali per la crescita di questa regione e anche per le ricadute economiche e sociali che in essa si determinerebbero.

Rimane in piedi questa sollecitazione nei confronti del Governo regionale e, tuttavia, in maniera veloce, come hanno fatto gli altri colleghi, esprimo alcune riflessioni che, tra l'altro, abbiamo già rappresentato in maniera molto puntuale e proficua nella seduta di Commissione.

In Commissione bilancio si è aperta una discussione, una interlocuzione, un confronto con la maggioranza, anche aspro, ma di merito e di rispetto reciproco delle posizioni, anche con i diversi commissari che hanno partecipato alle audizioni. A partire dai Parchi Marini, sui quali, giustamente, si sta attivando un'azione molto positiva, molto dinamica. Lo voglio dire: il commissario Lello Greco ha impresso e imprime un'azione dinamica molto efficace che, a mio avviso, punta a mettere nelle condizioni la nostra Regione di traguardare gli obiettivi strategici che vengono indicati da Agenda 2030 e cioè di avere in Calabria una percentuale di aree protette pari al 30%. Però, oggettivamente, come tanti altri enti intermedi, ha delle difficoltà di natura finanziaria e di esigua capacità di risorse umane.

Così come Azienda Calabria Lavoro. Anche qui, lo dico in maniera scevra da posizioni pregiudiziali o preconcette, perché, lo diceva il nostro capogruppo: tutti i nostri interventi sono stati sempre improntati al merito. Ci sono alcuni aspetti che vengono liquidati con molta superficialità nell’approccio burocratico; eppure, il revisore, su Azienda Calabria Lavoro, ravvisa criticità nell'operato in evidente contrasto con i principi contabili. Lo dice il revisore, lo sottolinea, poi, il Commissario, che è intervenuto e ha cercato di giustificare le discrasie che si erano verificate.

Vedo l'assessore al quale chiedo di ricevere le risposte alle mie interrogazioni, visto che il Presidente del Consiglio le aveva in cartellina: se gentilmente le potete mandare anche al mio indirizzo.

Siccome si procederà, anche nella manovra di assestamento, ad una stabilizzazione dei lavoratori, auspico che questo potenziamento possa rafforzare anche l'aspetto amministrativo per aiutare al superamento delle discrasie che si sono determinate. Quindi, come vedete, si tratta di riflessioni in ordine al merito, in ordine alla costruzione di proposte in grado di migliorare l'efficienza amministrativa e i risultati che si possono realizzare.

Su Calabria Verde debbo dare atto che è stata attivata un'azione di risanamento poderosa, considerato che c'erano atti e documenti contabili che non si approvavano da anni; però, anche lì, i revisori hanno detto e hanno scritto che per valutare compiutamente la poderosa azione di risanamento operata bisognava approvare tutti i rendiconti e l'ultimo, cioè quello relativo al 2023 - è quello in discussione oggi, appunto - l'abbiamo approvato nell'ultima seduta di Commissione, Assessore, avendo discusso sul ruolo, la funzione e la strategicità della missione di Calabria Verde di fronte ai cambiamenti climatici, che sempre di più impongono un'azione concreta, operativa ed efficace, se questo risanamento è stato fatto, mi auguro che vi siano le condizioni per liquidare il TFR ai dipendenti che hanno lavorato per anni e spesso, purtroppo, lo percepiscono in ritardo, ma soprattutto si abbia la forza e la capacità di fare scelte coraggiose e innovative.

Non dovete avere timore quando si dice che in questo settore è giunta l’ora di procedere al reclutamento di risorse umane a presidio del territorio, per evitare e prevenire gli incendi, ma anche per fronteggiare le calamità naturali.

Difatti, ciò che è avvenuto ieri in Calabria – e che purtroppo avverrà sempre di più a causa dei cambiamenti climatici, con precipitazioni copiose che nel giro un'ora riversano quantità che dovrebbero manifestarsi in più mesi – si può fronteggiare solo attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, perché intervenire a seguito degli eventi è un errore, è sbagliato!

Avendo appreso che probabilmente l’azienda Calabria Verde farà qualche assunzione nel 2026, ovvero l'anno che precede il voto per il rinnovo della legislatura, invito il governo regionale e evitare questa aberrazione perché adesso è il momento giusto per implementare le risorse umane che, unitamente all'innovazione tecnologica positiva rappresentata dall’utilizzo dei droni o di altri strumenti, possono garantire due cose formidabili: la valorizzazione e l'utilizzo produttivo del grande patrimonio boschivo forestale calabrese e il presidio del territorio attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria

Come diceva monsignor Bregantini: “Il mare è blu, se la montagna è verde!”.

Se a monte non c'è un'adeguata manutenzione, a valle non potremo avere i risultati di salubrità e di qualità del mare e degli altri ambienti.

Per questa ragione, bisogna aprire un'interlocuzione con le organizzazioni sociali, con le quali avete un rapporto positivo, e cercare di implementare le risorse umane e tecnologiche per dare una svolta importante e innovativa di fronte ai cambiamenti climatici che esistono in Calabria e nel mondo.

Poi, via via, anche gli altri enti: l’ARSAC, per esempio, sull'azione di promozione in un settore importantissimo come che quello dell'agricoltura, il sistema produttivo agricolo e, quindi, alimentare e industriale; l’ARCEA, su cui bisogna superare una discrasia interpretativa, che forse è già superata, l'abbiamo chiarito anche in Commissione e c'è un pronunciamento, credo formale, del Consiglio regionale, mentre il Revisore unico continua a sottolineare la necessità del recupero di maggiori compensi percepiti dai vari Commissari, ma poiché c’è stato un pronunciamento, quindi, una interpretazione autentica, chiedo il superamento di questi passaggi che sostanzialmente sono, non dico agli antipodi, ma contrastanti.

Anche qui, è vero che l'indice di pagamento è migliorato ed è sotto la soglia dei 30 giorni previsti; però, attenzione, perché dalle interlocuzioni con le associazioni produttive emerge che le liquidazioni effettuate a volte sono degli anticipi di pochissime risorse, importi veramente infinitesimali; quindi, non basta fare una liquidazione con importi iniqui per dire: “Ho rispettato i tempi di liquidazione”; bisogna prestare più attenzione e, anche qui, rafforzare e migliorare la qualità e la performance dell'erogazione con gli importi dovuti agli agricoltori.

Per quanto concerne l'ATERP, in Commissione abbiamo portato avanti una interlocuzione approfondita, a tratti anche dialetticamente impegnativa con la stessa Commissaria, ma aperta, tesa a rafforzare e migliorare anche quelli che sono gli obiettivi strategici che bisogna perseguire; un'interlocuzione che rimane aperta e che interroga la Giunta regionale su come intende porsi, soprattutto dopo la pandemia, di fronte ai cambiamenti delle nuove politiche abitative che, insieme all'edilizia residenziale pubblica, rappresentano una leva strategica fondamentale.

Cosa fa la Regione Calabria?

Qual è il programma di interventi e di risorse che si intendono destinare per un rafforzamento concreto alla missione strategica dell'ATERP?

Poi mi chiedo perché non si valuti un eventuale rafforzamento amministrativo dedicato, per esempio, per aggredire la morosità con un piano e degli obiettivi precisi.

Inoltre, invito il governo regionale ad affrontare la problematica dell'IMU che l’ATERP non potrebbe sostenere.

Ritengo che la Regione Calabria, così come le altre Regioni d’Italia, debba attivarsi, magari con una mozione comune o un ordine del giorno, per una presa di posizione nei confronti del Governo nazionale e cercare di abolire il pagamento dell'IMU.

Infine, si chiede ancora all'ATERP di svolgere ulteriori funzioni sulle quali faccio due considerazioni veloci: come può l'ATERP, che ha già difficoltà con le risorse che possiede e che introita con le risorse umane, assolvere pienamente a quegli obiettivi e a quelle funzioni strategiche, e anche ad altri compiti importanti, quali quelli sull'area di Scordovillo a Lamezia e la candidatura a organismo intermedio nell'ambito del POR?

Se fossi il Commissario, avrei qualche preoccupazione perché, se già con quello che ho non sono nelle condizioni di assolvere a quello che debbo assolvere, se mi date anche questi compiti e queste funzioni importanti, qualche preoccupazione ce l'ho e, quindi, mi auguro che il governo regionale possa realmente e concretamente intervenire per dare una mano di aiuto.

Su Lamezia Terme, ritengo che i quartieri confino si debbano evitare; lì ci sono problematiche antiche e storiche, naturalmente abitative, ambientali, sanitarie, ma non dobbiamo aggiungerne un'altra, ovvero quella della concezione della cultura razziale che vede questi quartieri confino; è sbagliato! Sottraetevi! E mi auguro che anche le associazioni del Terzo settore possano affrontare questa problematica con questo approccio.

Sarebbe utile che la costruzione e l'allocazione in abitazioni adeguate avvenisse nel contesto della città, in maniera da poter integrare le comunità, non costruire quartieri confino.

Seguiremo con attenzione e responsabilità questo aspetto, ma è chiaro che sull’ATERP una discussione più coerente e più impegnata bisogna farla.

Infine, sulla manovra di assestamento, Presidente, anche qui a volte mi meraviglio anche di alcuni interventi dell'opposizione - lo dico con molta franchezza - perché l'assestamento di bilancio è stato sempre fatto in questa Regione, sia con i governi di centrodestra sia con i governi di centrosinistra; quindi, criticare alcune operazioni lo considero non del tutto sufficientemente efficace o, meglio, diventa efficace se quando c'è un governo di centrosinistra non le fa con le stesse modalità con le quali vengono fatte alcune operazioni, che riguardano alcune scelte di campo nette, ovvero dare risorse ai Comuni, ad associazioni varie per finalità specifiche nel loro territorio.

Io non mi scandalizzo quando vengono date delle risorse a coloro i quali operano in prima linea e sono direttamente vicini alla prossimità e alle esigenze delle comunità e dei cittadini!

Non mi scandalizza per nulla, lo dico con molta franchezza; anzi, auspico e spero che ci possano sempre di più essere risorse destinate alla funzione e alla competenza che gli enti e le associazioni debbono assolvere e debbono svolgere nella loro comunità.

Quali sono le osservazioni che ho avanzato in merito a questa scelta?

Intanto, la decisione di dare delle risorse a una sola Provincia.

Attenzione, anche qui, è una scelta che condivido perché le risorse date alle Province, con il ruolo e la funzione che oggi hanno, è una cosa importante, e auspico che questa riforma della legge sulle Province si possa approvare per farle uscire dal limbo istituzionale in cui si trovano.

Naturalmente, è anche corretto dire che ho presentato un emendamento che i consiglieri della Commissione non hanno condiviso, pur essendo d'accordo nel merito, a causa dell’esiguità di risorse, una formula politica per dire sostanzialmente che per le altre Province non ci sono risorse.

Considerato che l'anno scorso ho chiesto al Presidente della Regione una destinazione di risorse alle Province di 500 mila euro che a seguito di un emendamento è stato aumentato a un milione e mezzo, reputo opportuno dare anche alle altre Province che si trovano nelle stesse condizioni ulteriori risorse per affrontare la problematica della rete viaria.

Un altro aspetto, che rivolgo all'assessore al lavoro: si compie un'operazione di stabilizzazione positiva dei lavoratori dell'ARPAL, l'abbiamo sollecitata e chiesta anche noi, ed è una scelta che apprezziamo e che va bene.

Come evidenziato dalla consigliera Bruni – io l'ho fatto presente anche in Commissione – per fare quest'operazione positiva di stabilizzazione, si utilizzano dei risparmi di quattro milioni di euro che derivano da un accordo sottoscritto dal governo regionale, dalle organizzazioni sindacali e dal responsabile del Dipartimento, e che prevede che le maggiori risorse derivanti dalla fuoriuscita dei lavoratori di quel bacino, vengano esclusivamente utilizzate per implementare l'orario di lavoro della categoria di precariato di quel bacino.

Non possiamo pensare di vestire un Santo e spogliarne un altro!

A mio avviso, sarebbe più utile effettuare questo obiettivo di stabilizzazione positiva, che io saluto e valuto positivamente e con favore, attraverso l'utilizzo di risorse che non siano quelle della sottrazione di questo bacino perché è chiaro che creerà un problema allo stesso assessore al lavoro.

Infine, i due milioni di euro al Consorzio unico: ancora!

Non c'è un provvedimento nel quale non continuiamo a dare risorse al Consorzio unico.

Questa operazione veniva presentata come la vita o la morte - addirittura alla fine della Legislatura si era posta la fiducia su questo - e, se ad ogni provvedimento dobbiamo dare ulteriori risorse, evidentemente significa che quell'impostazione forse non era la riforma più giusta. E anche qui ci sono difficoltà e criticità nel pagamento dei lavoratori forestali.

In Commissione abbiamo espresso un voto di astensione; credo – poi non so, se il capogruppo vorrà giustamente e legittimamente intervenire – che ci asterremo anche in Consiglio regionale su questi punti e su questi aspetti, perché si apre una fase molto delicata e i tempi saranno difficili e complicati perché l'Italia deve rispettare il Patto di stabilità, che è stato ripristinato, e nella manovra nazionale si annunciano ulteriori tagli di trasferimenti agli Enti locali e quindi, in questo contesto e con queste difficoltà, il bilancio potrebbe irrigidirsi ulteriormente.

La valutazione di compiere scelte oculate e mirate per contribuire ad affrontare e ad aggredire il deficit di sviluppo produttivo e il deficit di diritti di cittadinanza che ha la Regione, credo che sia giusto, opportuno, ragionevole e speriamo di poterlo fare con un dibattito e una discussione molto costruttiva.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. Iniziamo a rispondere alle numerose inesattezze che abbiamo sentito.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Intanto, senza voler entrare nel merito dei diversi numeri di questa importante manovra di assestamento di bilancio di previsione, ho il dovere di ringraziare il Dipartimento economia e finanze, nella persona del dottore De Cello, per il lavoro straordinario che è riuscito a portare avanti e che certifica complessivamente un miglioramento della condizione finanziaria della Regione Calabria; alcune riflessioni, poi, ho il dovere di farle relativamente ad alcuni interventi che ci sono stati da parte dei colleghi consiglieri della minoranza.

Mi riferisco, in particolar modo, all'intervento del consigliere Lo Schiavo quando parla degli enti strumentali.

Consigliere Lo Schiavo, di enti strumentali ne conosciamo tanti: enti strumentali che esistono ormai da diverse legislature. Sono d'accordo quando dice che c'è la necessità che ci sia un maggiore coordinamento sistematico degli stessi, però è doveroso da parte di quest'Aula riconoscere i considerevoli passi in avanti che sono stati fatti e che vanno proprio nella direzione di quello che è stato il risanamento di alcuni enti a riordino e soprattutto alla sostenibilità degli Enti strumentali.

Ne vorrei citare almeno due.

Parlo, ad esempio, di Calabria verde, che oggi rispetto al passato, consigliere Mammoliti, ha recuperato un ruolo non importante ma di più; un ruolo che va soprattutto nell'utilizzo di quella che è la visione integrata del personale rispetto al passato, dalla Protezione civile alla difesa del territorio.

Conosciamo le criticità che si sono registrate soprattutto da un punto di vista, ripeto, di equilibrio di bilancio e di sostenibilità finanziaria complessiva dell'ente.

Vi sembra cosa di poco conto approvare sei consuntivi mai approvati negli anni precedenti e un bilancio di previsione con un piano di risanamento?

Conosciamo tutti la gestione allegra delle risorse finanziarie e parliamo anche di utilizzo in passato di fondi comunitari da parte di alcuni enti strumentali.

Abbiamo l'approvazione di sei consuntivi, di un bilancio di previsione, un piano di risanamento con un risultato amministrativo positivo, con un disavanzo che sicuramente dovrà essere colmato in tre anni con gli introiti che deriveranno dalla gestione del patrimonio forestale, e di tutta questa evoluzione positiva bisognerà dare sicuramente atto al Dipartimento economia e finanze, come anche una delle più importanti riforme portate avanti da questo Consiglio regionale; mi riferisco, ad esempio, al Consorzio di bonifica unico, rispetto alle difficoltà che si registravano in passato.

Basta solo pensare che ancora oggi la Regione Calabria sta ricevendo pignoramenti dal Sibari-Crati di oltre vent'anni fa.

Oggi con questa riforma bisogna mettere in risalto quelli che sono gli aspetti positivi e non è vero che agli operai non si pagano gli stipendi; qui, alla presenza dell'assessore Gallo, ritengo che mai come adesso i dipendenti del Consorzio di bonifica ricevono puntualmente il loro stipendio.

Tutto questo perché abbiamo un unico interlocutore, e ritengo che questa sia una circostanza largamente positiva e soprattutto un cambio di passo tangibile.

La riforma che è stata avviata probabilmente non produrrà i suoi effetti nel primo anno, però è evidente, come ad esempio la riscossione dei ruoli attraverso l'Agenzia delle entrate che richiede tempi lunghi; da qui, la necessità di ulteriori e fisiologici finanziamenti che, in questo caso, saranno subordinati a un piano di ristrutturazione per ripianare i debiti e per evitare ulteriori problemi, come, ad esempio, i citati contenziosi a cui faceva riferimento il consigliere Lo Schiavo.

Come anche il fatto di avere un'unica macchina che funziona, che ha avviato anche una radicale trasformazione operativa e il Consorzio di bonifica, nonostante le grandi difficoltà e l'avvio rispetto alla riforma, quest’estate è riuscito a intervenire su tutto il territorio regionale offrendo risposte a tutte le richieste di intervento in tempo reale.

È stato già riscosso il 55 per cento, sono pronti già a emettere il ruolo ordinario e anche questo sarà un aspetto rivoluzionario; è stato avviato un nucleo ispettivo sul territorio per mappare tutte le anomalie e le irregolarità su cui si interviene a riscuotere; è stata avviata una massiccia pulizia dei canali e, per la prima volta, anche un'azione di comunicazione istituzionale e una informatizzazione del catasto.

Questi sono i risultati che stiamo ottenendo da quanto è partita la riforma, che è partita sicuramente da tempi non lunghi.

Un altro aspetto su cui sono intervenuti i consiglieri Bruni e Mammoliti: quando abbiamo fatto la riforma del mercato del lavoro, caro assessore Calabrese, abbiamo sempre sostenuto che non avremmo creato nuovi bacini di precari; sono tutti precari che abbiamo ereditato e c’è una politica del lavoro che si sta portando avanti con l'istituzione di ARPAL.

Ritengo che un sindacalista come il consigliere Mammoliti, ma anche la consigliera Bruni, avrebbero dovuto esaltare questa operazione che è stata portata avanti e che vede l'utilizzo di un residuo storicizzato di quattro milioni e mezzo derivanti da economie dell'antico stanziamento per i lavoratori LSU-LPU, perché si va nella direzione di salvaguardare quel nuovo bacino di precari che sono stati assegnati ai Dipartimenti regionali - parlo della legge numero 28 del 2008 e della legge numero 1 del 2014 - che sono stati attualmente collocati in ARPAL con una stabilizzazione che ci auguriamo possa essere portata da 18 a 36 ore.

Parliamo pur sempre, consigliera Bruni, di precari per i quali la Regione Calabria ha dovuto sempre arrabattare risorse su progetti POR.

Rispetto agli LSU ed LPU, sappiamo tutti che sono andati progressivamente in pensione oppure sono intervenuti direttamente i Comuni nella loro stabilizzazione.

Si è parlato poi di un accordo sindacale con l'ex assessore Princi e il dirigente Cosentino, secondo il quale eventuali economie avrebbero dovuto essere destinate a ulteriori incrementi di orari per il bacino LSU-LPU, che però non può essere più tenuto in considerazione, intanto perché non prende atto del fatto che i precari del bacino LSU-LPU ormai sono in esaurimento e hanno goduto negli anni di diversi incrementi orari a valere sui bilanci dei Comuni che, come dicevo poc'anzi, li hanno largamente stabilizzati sulla base delle maggiori risorse loro derivanti da pensionamenti oppure da resti assunzionali.

Proprio perché si tratta di un accordo privo di qualsiasi seguito amministrativo, non possiamo che mettere subito in risalto l'aspetto positivo di come saranno utilizzati questi quattro milioni e mezzo che andranno nella direzione di dare quella dignità lavorativa a cui spesso e volentieri la minoranza fa riferimento. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di intervenire il consigliere Muraca. Ne ha facoltà.

MURACA Giovanni (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Non sarei voluto intervenire oggi ma, avendo ascoltato delle inesattezze, sento il dovere di farlo.

I precari LSU-LPU sono stabilizzati ma con Fondi comunali perché le somme storicizzate non bastano e i Comuni, in particolare quelli in dissesto, non sono riusciti a stabilizzare per le 36 ore. Quelle risorse, perciò, erano necessarie per gli Enti per dare dignità a quei lavoratori che da oltre 25 anni sono precari. Non è vero, come diceva il collega Mammoliti, che quelle risorse non erano necessarie. Ben venga sostenere ulteriori precari, ma queste risorse erano necessarie e quell'accordo era utile ed era stato siglato da questo Governo regionale.

Su questo vorrei chiarire la questione perché mi sembra che siano state dette delle inesattezze. Approfitto per intervenire anche sulla questione dei contributi, Presidente, perché non riesco a capire il criterio adottato: la Provincia di Reggio Calabria, come tutte le altre Province, ha una grande necessità - vedo qui ex amministratori o colleghi, consiglieri della mia Provincia - aveva bisogno di 500 mila euro per intervenire sugli assi viari. Ritengo che il criterio utilizzato non sia stato corretto.

Capisco che ci sono delle esigenze politiche, capisco che ci sono Comuni che vengono sostenuti e altri no, però ritengo sia necessario, per l'importanza di questa istituzione, che ci sia sempre un criterio dietro la distribuzione di risorse pubbliche. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Talerico. Ne ha facoltà.

TALERICO Antonello (Forza Italia)

Intervengo soltanto per una precisazione sull’ATERP, perché poi per il resto ci pensa il consigliere Montuoro.

Problema IMU. Il problema IMU è nazionale, c'è una questione che è trattata anche sui Tavoli nazionali perché, come saprà sicuramente il consigliere Mammoliti, c'è in discussione la possibilità sostanzialmente da parte dei Comuni che hanno mostrato disponibilità al ricalcolo dell'IMU, proprio con riferimento a quegli immobili occupati abusivamente e che, per un mero discorso di calcolo finanziario, vengono comunque addebitati nel loro importo.

Per quanto riguarda le morosità, anche qua, da questo punto di vista, probabilmente saranno sfuggiti i provvedimenti con i quali si è andata a rafforzare sostanzialmente l'organizzazione amministrativa, anche quella dell'Ufficio legale, attraverso i quali ci si sta attivando per ottenere il recupero dei crediti. Dovremmo lavorare, ad esempio, anche al Fondo: è un altro tema per quanto riguarda la morosità incolpevole. Sta di fatto che ATERP ha messo in campo, con questa gestione, tutti quegli strumenti che, anche a livello nazionale, sono stati presi a modello virtuoso sia per intervenire sulle condizioni di morosità sia per intervenire per il recupero quindi del credito sia per ridimensionare fortemente l'esposizione debitoria dettate dalle imposte, come quelle dell'IMU.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola, per dichiarazione di voto, il consigliere Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Sarò molto breve, giusto per rispondere nel merito ad alcuni quesiti che sono stati posti. Visto che comunque non ci sottraiamo al confronto, come abbiamo sempre fatto, mi premeva fare delle precisazioni, proprio per evitare che passi un messaggio diverso rispetto a quello indicato all'interno dei documenti contabili.

Ringrazio i colleghi Straface e Talerico per i puntuali interventi di poc'anzi.

Parto dalle osservazioni del consigliere Lo Schiavo, in merito a quelle che sono le partecipazioni da parte della Regione Calabria. Il collega ha indicato una serie di società che sono contenute anche nelle tabelle allegate ai documenti del bilancio consolidato. Consigliere Lo Schiavo, mi fa piacere che lei abbia parlato di alcune tematiche che, per ciò che è contenuto all'interno dei documenti contabili, rappresentano aspetti positivi e non negativi. Mi spiego meglio e dico anche il perché di questa mia affermazione.

Se lei mi parla di patrimonio netto, benissimo, noi possiamo constatare tranquillamente dai documenti contabili allegati al bilancio consolidato che, rispetto al 2022, il patrimonio netto della Regione Calabria nel 2023 cresce di quasi 300 milioni; è contenuto all'interno dei documenti allegati alla proposta di provvedimento amministrativo, ma ne avevo anche parlato durante la mia relazione.

Per quanto concerne la problematica pignoramenti, è vero, la Regione è stata bersagliata da diversi pignoramenti, ma circa il 90 per cento di questi riguardano l'ex AFOR e altre Fondazioni che comunque sono state poste in liquidazione come, ad esempio, Calabria Etica, Fondazione Field; quindi, sono comunque pignoramenti che risalgono a tantissimi anni addietro. Sono, dunque, aspetti sui quali si sta lavorando in maniera puntuale. Aggiungo un dettaglio molto importante, consigliere Lo Schiavo, che sicuramente non le sarà sfuggito nei documenti contabili allegati all'assestamento di bilancio: nel bilancio di previsione 2024-2026 erano stati accantonati prudenzialmente 4 milioni di euro sul Fondo perdite società ma, nella manovra di assestamento, Presidente, questi 4 milioni non sono stati necessari perché le società non hanno configurato una perdita; pertanto, questi 4 milioni sono stati riutilizzati all'interno dell'assestamento di bilancio. Ciò che dico è facilmente riscontrabile all'interno dei documenti contabili che sono alla vostra attenzione.

Si parlava - ne parlavano sia la consigliera Bruni sia il consigliere Lo Schiavo e sia il consigliere Mammoliti - del discorso disavanzo dell'Azienda Calabria Verde. Ricordo a me stesso, ma soprattutto ricordo ai componenti della Commissione bilancio, che noi siamo partiti, Presidente, prima dell'estate, ad approvare un rendiconto dell'Azienda Calabria Verde che risale al 2019 e un bilancio di previsione che risale al 2020. Erano anni che non si faceva chiarezza all'interno dei documenti contabili di un'Agenzia molto importante e strategica come quella di Calabria Verde e, nell'ultima seduta, siamo arrivati ad approvare anche il rendiconto dell'esercizio finanziario 2023.

Consigliera Bruni, quello che ha detto è inesatto, le spiego perché, non con vena polemica assolutamente, ma solo ed esclusivamente per ragion di verità: il Piano di disavanzo, che prima prevedeva un rientro nel triennio di circa 15 milioni di euro, è stato già ridotto notevolmente e nei tre anni verrà imputata una spesa totale di poco più di 10 milioni, circa 10 milioni e 300 mila euro. Quindi, il disavanzo, anche da questo punto di vista, è già stato in parte ripianato con tempistica molto più breve rispetto a quella che era stata indicata inizialmente. Abbiamo approvato tutti gli altri rendiconti 2020, 2021, 2022 e 2023. Abbiamo approvato i bilanci di previsione di Azienda Calabria Verde.

Abbiamo fatto una disamina generale, consigliere Mammoliti, - lo dovrebbe sapere e dovrebbe ricordarlo - all'interno dei lavori della Commissione e non ci siamo limitati solo ed esclusivamente ad affrontare le tematiche che riguardavano i documenti contabili, ma abbiamo affrontato quelle che sono le attività importanti che sta portando avanti questo Ente.

Ringrazio il direttore, dottor Oliva, ma soprattutto ringrazio, l’assessore all'agricoltura, Gianluca Gallo, con il quale ci siamo confrontati quasi giornalmente.

Per quanto riguarda l'Ente Parchi Marini Regionali - ne cito qualcuno perché abbiamo discusso recentemente dei relativi rendiconti - il consigliere Mammoliti stesso ha espresso sensazioni positive rispetto a una serie di attività che il Commissario ci ha elencato durante i lavori di Commissione, riuscendo, tra l'altro, Presidente, a intercettare diverse risorse sia sul POR 2014-2020 sia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per tutta una serie di attività che hanno avviato in maniera positiva e propositiva sul territorio.

Parlava di personale! Abbiamo già spiegato e sottolineato che è stato discusso e approvato il Piano di fabbisogno del personale; quindi, anche da questo punto di vista si sta andando totalmente in controtendenza rispetto al passato.

Mi parlava, ad esempio, consigliere Mammoliti, del discorso, principalmente di natura tecnica - non entro nello specifico perché sicuramente poi lo farà l'assessore Calabrese, che ringrazio per il prezioso lavoro che sta svolgendo in un campo molto complesso e difficile come quella che è la materia del lavoro – relativo al rilievo che faceva il Collegio dei Revisori rispetto a un disallineamento di cassa tra le reversali e i mandati di pagamento; lo abbiamo spiegato anche questo, Assessore, lei lo sa bene, ne abbiamo anche parlato, ha dato anche lei un ottimo supporto da questo punto di vista, nell'adeguamento della piattaforma SIOPE+ ci sono stati dei problemi di natura tecnica. Quindi, non si tratta di un rilievo sostanziale, ma più che altro formale, già risolto, così come c'è stato anche riferito dal Commissario durante i lavori di Commissione.

Per quanto riguarda le risorse del Consorzio unico - anche di questo abbiamo parlato durante i lavori di Commissione - vengono stanziate queste risorse prudenzialmente per operazioni che sono necessarie all'attuazione di un Piano di riorganizzazione della rete dei Consorzi. C'è una riforma che è partita pochi mesi fa e, per l'attuazione di questo percorso, prudenzialmente, si mettono a disposizione delle risorse che potrebbero essere utili ad evitare problematiche future.

Per il resto, consigliere Mammoliti, la ringrazio per il lavoro che ha svolto insieme a tutti gli altri componenti della Commissione bilancio, perché, come diceva bene lei poc'anzi, il confronto è sempre utile e, anche quando è aspro, può essere momento di crescita e di sprone per la nostra azione quotidiana, ma non può dire, durante l'approvazione di un bilancio consolidato, che non c'è una visione, che non c'è coesione, che non c'è un indirizzo unico rispetto a quello che è l'andamento delle società partecipate; infatti, se da una parte ha elencato, giustamente - do atto della sua lealtà -, dall'altra poi dice che non c'è una visione unica, che non c'è una visione d'insieme, che non c'è un controllo e un confronto su quelle che sono le attività.

Lo specchio di quello che stiamo dicendo, però, è inserito all'interno del bilancio consolidato, ci sono tutti i dati e i numeri delle attività e, oltretutto, abbiamo discusso abbondantemente di ciò che fa ogni Ente su ogni singola azione, sul nostro territorio e sui servizi che vengono erogati all'interno del territorio regionale.

Quindi, non può dire che non c'è una visione unica e che non c'è una visione d'insieme, non può dire che non c'è un percorso che abbia una linearità; non c'è percorso che ha una linearità nel momento in cui parliamo di fallimento - fallimento inteso nell'agire quotidiano, non fallimento tecnico-contabile - nel momento in cui non ci sono dati confortanti, nel momento in cui non c'è miglioramento in quelli che sono anche i dati contabili, perché è un aspetto importante, fondamentale.

E, oggi, mi ritengo soddisfatto per il lavoro che si sta portando avanti. Ovviamente non ci fermeremo qui e cercheremo di migliorare ulteriormente la nostra azione politica e amministrativa.

Non voglio dilungarmi ulteriormente, chiedo scusa se forse sono stato un po’ lungo, però c'era la necessità, Presidente, di chiarire alcuni aspetti che effettivamente hanno una positività certificata dai documenti contabili allegati ai provvedimenti che oggi andremo ad approvare, rispetto ad alcune affermazioni, ripeto, non con spirito polemico ma solo ed esclusivamente per onestà intellettuale. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di intervenire il collega Mammoliti. Ne ha facoltà. La prego di attenersi ai tempi.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Intanto, prendo atto delle riflessioni e delle puntualizzazioni che sono state fatte non dall'assessore al bilancio; noi stiamo parlando di una manovra di assestamento e di una serie di documenti contabili e prendo atto che a rispondere sono la consigliera Straface e il consigliere Montuoro, mentre l'Assessore, pur presente in Aula, non avverte il bisogno di dire una sola parola. Sono scelte che fa la maggioranza e quindi prendo atto esclusivamente di questo.

Però, dobbiamo essere, come facciamo noi, anche rispettosi delle posizioni che noi esprimiamo. Ho detto all'assessore: “Bene la stabilizzazione dell'ARPAL”, non abbiamo detto “no”; la decisione di astenersi, Presidente, è dovuta al fatto che noi comunque riconosciamo che alcuni provvedimenti e alcune scelte sono condivisibili, ma ci sono elementi e altri aspetti che non condividiamo e che non sono condivisibili. Ecco la ragione della nostra astensione.

E, poi, naturalmente, valgono le riflessioni che abbiamo fatto nelle Commissioni competenti e anche nella discussione di quest'Aula: consigliera Straface, io ho parlato di TFR non di stipendi, ho parlato del ritardo nel pagamento del trattamento di fine rapporto lavoro non degli stipendi.

E poi, nel prendere positivamente atto, come lei dice, della pulizia dei corsi del fiume, eccetera, la invito a leggere la dichiarazione che ha fatto poc'anzi la CIA, che ha chiesto un incontro all'assessore Gallo e al presidente Occhiuto, dicendo che non solo non c'è stata e non c'è la pulizia dei corsi d'acqua, ma che, addirittura, a Lamezia Terme le imprese agricole aspettano i ristori dei danni dell'alluvione precedente.

Quindi, vi inviterei, da questo punto di vista, ad apprezzare le cose che noi riconosciamo e a voler discutere con un grande confronto democratico, dialettico, come stiamo positivamente facendo, sui punti che naturalmente non condividiamo.

Su Calabria Verde ho parlato di poderosa azione di risanamento. Che cosa debbo dire più che “poderosa azione di risanamento”?! Proprio perché c'è stata la poderosa azione di risanamento, oggi c'è bisogno, con coraggio, di fare un salto in avanti, non guardando condizioni dietrologiche e retrospettive.

Infine, lo dico anche all'amico, consigliere e avvocato Talerico, i latini dicevano: pacta sunt servanda, i patti vanno rispettati.

E quello che diceva Muraca non è superabile con un approccio così superficiale.

Bene la stabilizzazione dell'ARPAL, lo ribadisco, ma la sottrazione di quelle risorse ad un bacino di lavoratori e la firma della vicepresidente - io non l’avevo citata, non ricordo chi l'abbia fatto - ha un valore o no? Ha o non ha un valore? Lo dite voi che la firma del Vicepresidente su un patto con CGIL, CISL e UIL non ha nessun valore? Ditelo voi, io non lo dico. Lì si prevede una cosa molto netta, molto chiara: quelle risorse vanno destinate per implementare le ore dei lavoratori di quel bacino, perché è vero che sono stati stabilizzati ma ci sono i problemi che riportava il consigliere Muraca.

Quindi, vi pregherei di ascoltare le sottolineature di alcuni aspetti condivisibili, ma anche di tenere conto che su alcuni aspetti siamo critici. Per questa ragione, nell'auspicare un cambio di passo significativo del governo regionale su tutti gli enti intermedi e le Fondazioni -alcune sono inattive da anni - e sull'assestamento di bilancio, come gruppo regionale, ci asteniamo. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Mammoliti. Prima di passare alla votazione, mi sento di dirle una cosa: lei non ha la verità assoluta quando afferma alcune cose! Prima se l'è presa con i suoi compagni di partito, perché forse in Ufficio di Presidenza non fanno il loro dovere, adesso ci deve dire anche chi deve intervenire sulle pratiche; fare intervenire l'assessore Minenna, per parlare di patrimonio netto del bilancio, mi sembra riduttivo, ce lo conserviamo per interventi più consistenti e più importanti, mi perdoni.

Adesso, passiamo alla votazione separata di ciascun provvedimento dal punto quattro al punto dodici.

 Proposta di provvedimento amministrativo numero 191/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde”

PRESIDENTE

Iniziamo dalla proposta di provvedimento amministrativo numero 191/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde”. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 182/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 182/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 183/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 6, proposta di provvedimento amministrativo numero 183/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 188/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)

PRESIDENTE

Procediamo con la proposta di provvedimento amministrativo numero 188/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 189/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero189/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 Proposta di provvedimento amministrativo numero 190/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero 190/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazione in Agricoltura”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 186/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero 186/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica della Calabria”.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 192/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero 192/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118”.

Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 322/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2026”

PRESIDENTE

Ultimo punto: proposta di legge numero 322/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2026”.

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti.

Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento, unitamente ai relativi allegati, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

In solidarietà di cittadini e Amministrazioni locali colpite dal maltempo

PRESIDENTE

Anche per accontentare il collega Mammoliti, che non ci dà mai tempo, alla fine di questo Consiglio, consentitemi di esprimere la solidarietà del Consiglio regionale ai cittadini e alle amministrazioni locali colpite duramente dalle condizioni meteorologiche avverse che hanno imperversato su gran parte del territorio italiano.

Un ringraziamento va alla Protezione civile e a tutti coloro che si stanno adoperando per la messa in sicurezza delle persone e delle aree interessate dal maltempo.

Immagini drammatiche sono arrivate in particolare dalla Liguria, dall'Emilia Romagna e dalla Calabria, dove si sono registrate notevoli difficoltà sulla viabilità stradale; un tratto dell'autostrada A2 tra Pizzo e Lamezia Terme è stato chiuso a causa di allagamenti, mentre addirittura una macchina è stata ingoiata da una voragine apertasi sulla strada statale 280, i passeggeri sono rimasti per fortuna illesi.

Per questo, oltre alle polemiche del giorno, bisogna sostenere con forza la cultura della prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico attraverso azioni mirate per ciò che riguarda l'etica dell'ambiente e la cultura del territorio, ispirata alla tutela e al rispetto e mitigazione degli impatti ambientali.

Grazie, la seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 19.53

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Molinaro e Pietropaolo.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2025 - (Deliberazione G.R. n. 528 del 30.09.2024)” (PL n. 322/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Talerico “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale” (PL n. 323/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Graziano, De Nisi, Crinò, Comito, De Francesco, Gelardi “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 24/2013, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 62/2023 e disposizioni normative” (PL n. 324/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere finanziario.

Tavernise “Istituzione della rete dei Borghi della Calabria” (PL n. 325/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposta di legge statutaria

Mancuso, De Francesco, Crinò, Gelardi, De Nisi, Graziano, Cirillo “Modifica dell’articolo 35 dello Statuto della Regione Calabria” (PLS n. 2/12^).

È stata assegnata alla quinta - Riforme per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro - (Deliberazione G.R. n. 524 del 30.9.2024)” (PPA n. 189/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - (Deliberazione G.R. n. 525 del 30.9.2024)” (PPA n. 190/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde - (deliberazione G.R. n. 526 del 30.9.2024)” (PPA n. 191/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Approvazione del bilancio consolidato dell’anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (Deliberazione G.R. n. 527 del 30.9.2024) (PPA n. 192/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:

“Bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni” (PPA n. 193/12^).

“Nomina su designazione da parte delle Associazioni di categoria e dei Patronati, finalizzata all’integrazione di due componenti in rappresentanza delle Associazioni di categoria e un componente in rappresentanza dei Patronati nell’Organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi ex articolo 1, comma 5, legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20” (PPA n. 194/12^).

“Nomina di quattro componenti dell’Autorità regionale per i diritti degli animali d’affezione e la corretta convivenza tra le persone e gli animali” (PPA n. 195/12^).

Sottoscrizione proposte di legge regionale

La proposta di legge n. 323/12^ di iniziativa del consigliere regionale Talerico, recante: “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di Enti e Aziende del Servizio sanitario regionale”, è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali Tavernise, Straface, Mattiani, Mancuso.

La proposta di legge n. 296/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Laghi, Straface, Lo Schiavo, Tavernise, Mannarino, recante: “Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di farmaci in corso di validità per uso umano e veterinario”, è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale Talerico.

La proposta di legge n. 51/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Irto, Alecci, Bevacqua, Iacucci, Mammoliti, recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base”, è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale Bruni.

Ritiro proposta di legge da parte dei proponenti

La proposta di legge n. 124/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Crinò, Arruzzolo, Denisi, Graziano, Neri, recante: “Introduzione incompatibilità tra la carica di consigliere e la carica di assessore regionale” è stata ritirata dai proponenti, in data 7 ottobre 2024.

Ritiro proposta di legge statutaria da parte dei proponenti

La proposta di legge statutaria n. 1/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Graziano, Crinò, De Francesco, Mancuso, Gelardi, Comito, De Nisi, recante: “Modifica dell’articolo 34 dello Statuto della Regione Calabria”, è stata ritirata dai proponenti, in data 9 ottobre 2024.

Comunicazione ricorsi - “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”

È pervenuto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria - Catanzaro, nell’interesse del Comune di Castrolibero (CS), contro la Regione Calabria, per annullare tutti gli atti e provvedimenti impugnati tra cui la deliberazione n. 308 del 26.07.2024 del Consiglio regionale della Calabria, sollevando, ove occorrer possa, questioni di legittimità costituzionale: dell’articolo 5, comma 3, della l.r. n. 15/2006, per violazione degli articoli 1, 5, 117, comma 1, e 133, comma 2, Cost.; dell’articolo 40,comma 4, lettera a), della l.r. n. 13/1983, per violazione degli articoli 3 e 133, comma 2, Cost.; infine, dell’articolo 44, comma 2, della l.r. n. 13/1983, per violazione degli articoli 3, 48 e 133, comma 2, Cost..

È pervenuto, presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria - Catanzaro, ricorso per “motivi aggiunti” (con sospensiva) nel ricorso R.G. n. 1494/2024 per Associazione “Federazione Riformista di Rende” ed altri, contro la Regione Calabria per l’annullamento, previa sospensione, oltre che degli atti impugnati con il ricorso “principale”, anche (ulteriormente) del decreto del Presidente della Regione Calabria (già oggetto di ricorso), ora emesso in data 8 ottobre 2024 con il n. 59, avente ad oggetto:

“Indizione referendum consultivo obbligatorio Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”.

È pervenuto atto di intervento ad opponendum nel ricorso n. 1494/2024 presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria - Catanzaro - Sezione I, di tutti consiglieri regionali, in proprio e quali presentatori, nonché, sottoscrittori della proposta di legge, poi approvata dal Consiglio regionale della Calabria, recante: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”, contro Associazione “Federazione Riformista di Rende” più altri, onde ottenerne l'inammissibilità e/o il rigetto del ricorso.

È pervenuto atto di intervento ad opponendum nel ricorso n. 1494/2024 presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria - Catanzaro - Sezione I, di Avv. Michele Arnoni più 2 c/ Associazione “Federazione Riformista di Rende” più altri, onde ottenerne “l’inammissibilità e/o il rigetto del ricorso.

È pervenuto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria - Catanzaro nell’interesse del Comune di Cosenza contro Regione Calabria ed altri per l’annullamento, previa sospensione degli effetti:

- del Decreto del Presidente della Regione n. 59 del 9 ottobre 2024 di indizione del referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”;

- della Delibera di Giunta Regionale n. 533 del 7 ottobre 2024 con oggetto: “Indizione referendum consultivo obbligatorio Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”;

- della Deliberazione del Consiglio regionale n. 308 del 26 luglio 2024, avente ad oggetto: “Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 177/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Caputo, Gentile, De Francesco, Mannarino, Molinaro, Straface, Graziano, Gallo, recante: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 159 del 31 luglio 2024;

- della Proposta di Legge regionale del 24 aprile 2023, prot. n. 0008391, recante: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”;

- della Risoluzione n. 2/2024 adottata dalla prima Commissione del Consiglio regionale della Calabria nella seduta del 20 marzo 2024.

Comunico che è pervenuto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria - Catanzaro - Sezione I, nell’interesse del Comune di Castrolibero contro la Regione Calabria ed altri per l’annullamento, previa sospensione degli effetti,

- della Deliberazione di Giunta Regionale n. 533 del 7.10.2024, avente a oggetto: “Indizione referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”, pubblicata sul B.U.R. della Regione Calabria n. 208 del 8.10.2024;

- della nota prot. n. 620415 del 3.10.2024, avente a oggetto: “Parere di compatibilità finanziaria sulla proposta di deliberazione della Giunta regionale Indizione referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza”. Riscontro nota prot. 620335 del 03/10/2024, allegata alla deliberazione di Giunta regionale n. 533 del 7.10.2024, anch’essa pubblicata sul B.U.R. della Regione Calabria n. 208 del 8.10.2024;

- del Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 59 del 8.10.2024, avente a oggetto: “Indizione referendum consultivo obbligatorio “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza””, pubblicato sul B.U.R. della Regione Calabria n. 208 del 8.10.2024.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2024-2026:

- Deliberazioni della Giunta regionale numero 514, dalla numero 516 alla numero 523 e la numero 530 del 30 settembre 2024.

Interrogazioni a risposta immediata

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- per i servizi di trasporto pubblico ferroviari sulla rete nazionale, di interesse regionale e locale della Calabria, la Regione ha stipulato un contratto di servizio con Trenitalia per gli anni 2018-2032;

- questo contratto di servizio, stipulato tra ARTCal, in qualità di Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Calabria per il servizio di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale e Trenitalia S.p.A., è stato approvato con Repertorio ARTCal n. 7 del 02.12.2019 e ha vigenza sino al 2032. A fronte dello svolgimento delle prestazioni previste dal contratto di servizio, ARTCal corrisponde a Trenitalia, anno per anno, un corrispettivo concordato tale da assicurare la sostenibilità economico-finanziaria del contratto di servizio, garantendo la remunerazione del capitale investito;

- per l’anno 2024, per la gestione del contratto di servizio sottoscritto con Trenitalia, la Regione Calabria ha impegnato e trasferito ad ARTCal la somma di € 91.300.000, così come programmato nel PEF contenuto nell’Allegato 3 al contratto di servizio. In particolare, il Dipartimento “Turismo, Marketing territoriale e Mobilità” - UOA “Trasporti, Mobilità sostenibile” - Settore 1 “Trasporto Pubblico Locale”, con decreto n. 11964 del 08.08.2024, ha impegnato, in favore di ARTCal, la somma di € 43.814.218,85 relativamente al secondo semestre 2024, non prevedendo alcuna riduzione del servizio e conseguente diminuzione delle somme preventivate per quest’anno dal contratto di servizio. Considerato che: - il Frecciarossa Sibari-Bolzano via Roma, unico convoglio ad alta velocità in partenza dalla Sibaritide e per questo quasi sempre pieno, è il treno che è riuscito a tirar fuori dall’isolamento una zona molto vasta e fondamentale della Calabria, favorendone lo sviluppo sociale, turistico ed economico. Il Frecciarossa 8509 parte da Sibari alle ore 6:27 per Bolzano, mentre, al ritorno, il Frecciarossa 8519 arriva alla stazione di Sibari alle 22:31;

- per il collegamento di questo treno veloce con la fascia ionica della Calabria sono stati istituiti due treni regionali sulla tratta Crotone-Sibari e in coincidenza col Frecciarossa Sibari-Bolzano, con fermate intermedie a Cirò, Cariati, Mirto-Crosia, Rossano e Corigliano Calabro. Il treno regionale 5646 parte da Crotone alle ore 5:00 e arriva a Sibari alle 6:17, così da garantire il cambio con il treno veloce, mentre il treno regionale 12979 parte da Sibari alle ore 22:41, dopo aver aspettato l’arrivo del Frecciarossa, arrivando a Crotone alle ore 23:59. Tenuto conto che: - da lunedì 16 settembre e presumibilmente fino al 19 gennaio 2025, data prevista inizialmente come fine lavori, è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulla tratta tra Sibari e Crotone per i lavori di elettrificazione, con interventi di upgrade tecnologico e di potenziamento infrastrutturale. Le attività sono propedeutiche all’attivazione della tecnologia ERTMS (European Rail Transport Management System). Il rinnovo delle tecnologie con l’attrezzaggio del sistema ERTMS, lo stesso adottato sulle linee alta velocità, garantirà una maggiore affidabilità dell’infrastruttura determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della qualità del servizio. I treni regionali hanno, così, subito variazioni, cancellazioni e limitazioni di percorso. È stata prevista una riprogrammazione del servizio regionale con corse bus tra Sibari e Crotone;

- in particolare, sono stati cancellati i treni regionali 5646 e 12979 che, prima dell’interruzione della linea per lavori, operavano sulla tratta Sibari Crotone in coincidenza con il Frecciarossa Sibari-Bolzano, non attivando, però, al loro posto, alcun bus sostitutivo;

- i passeggeri in arrivo a Sibari alle 22:31 con il Frecciarossa 8519 non trovano alcuna coincidenza per Crotone e sono costretti ad attende il bus sostitutivo RC881/CC002 che parte da Sibari alle ore 4:40 per arrivare a Crotone centro alle ore 7:47. Allo stesso modo non esiste un bus sostitutivo da Crotone per poter prendere il treno veloce in partenza da Sibari alle 6:27. Preso atto che: - i numerosi passeggeri del Frecciarossa Sibari-Bolzano che necessitano di proseguire il loro viaggio per Corigliano Rossano, Crosia, Cariati, Cirò, Crotone, sono così costretti ad attende oltre sei ore, di notte, in una stazione ferroviaria deserta, mentre per poter arrivare nella stazione di Sibari e prendere il Frecciarossa la mattina devono necessariamente provvedere autonomamente. Tutto ciò risulta inaccettabile tenendo conto delle esigenze degli utenti della costa ionica della Calabria, che già sopportano e hanno sopportato per lunghi anni troppi disagi a riguardo del loro diritto alla mobilità. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

che iniziative urgenti intende assumere la Regione Calabria nei riguardi di ARTCal e Trenitalia per attivare i bus sostitutivi a servizio degli utenti della costa ionica in coincidenza con il Frecciarossa Sibari-Bolzano.

(268; 07/10/2024)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

-il problema della frequente mancata o insufficiente fornitura di medicinali, da parte della Farmacia territoriale dell'ASP di Vibo Valentia, alle persone affette da patologie gravi e/o croniche e/o rare, continua a comparire nella cronaca giornalistica quotidiana che si occupa della “malasanità” del vibonese. Nonostante detto problema sia stato più volte segnalato ed abbia, anche, costituito oggetto di un'apposita interrogazione che io stesso ho proposto, unitamente al Consigliere Lo Schiavo, esattamente un anno fa. A distanza di un anno, a quanto pare, nulla è cambiato se, per come si apprende dalla stampa locale, una donna, residente nel vibonese, affetta da grave patologia, per ottenere un farmaco “salvavita” si è vista, addirittura, costretta a minacciare di incatenarsi ai cancelli dell'ASP di Vibo Valentia. Tanto ha dovuto minacciare questa donna affinché la sua legittima richiesta di fornitura di un medicinale, per lei vitale, venisse presa in considerazione e, finalmente, esaudita. Evidentemente, il nuovo sistema di fornitura dei medicinali “salvavita”, adottato dallo scorso primo settembre e basato sulla nuova regola secondo cui detti medicinali si possono avere, soltanto, mediante prenotazione telefonica o tramite email, non ha fatto altro che peggiorare le già gravi disfunzioni, ormai croniche, che attanagliano, da tempo, la Farmacia territoriale. Ed è, senz'altro, inaccettabile (in quanto estraneo ad ogni e qualsiasi logica del vivere civile) il verificarsi di simili episodi rispetto ai quali urgono interventi realmente incisivi e definitivamente risolutivi. Tutto ciò premesso, Si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

per sapere:

- quali utili ed urgenti iniziative intende adottare, nell'immediatezza, al fine di rendere efficiente il funzionamento della Farmacia territoriale dell'ASP di Vibo Valentia.

(271; 16/10/2024).

Interrogazioni a risposta scritta

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il Consiglio regionale ha approvato la Legge regionale 15 maggio 2024, n. 25 recante “Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio”;

- all’art. 1 comma 1 della richiamata Legge, la Regione Calabria riconosce il rilevante contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e il carattere strategico del settore edilizio e dell'impiantistica civile promuovendo la massima diffusione degli strumenti previsti, in ambito nazionale o regionale, per il relativo sostegno;

- la Legge di cui sopra intende far assumere alla Regione Calabria, attraverso gli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate da essa controllate, un ruolo attivo nella gestione dei crediti fiscali derivanti da interventi di cui all'art. 119 del Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, come specificati all’articolo 121, comma 2, lettere da a) ad f);

- l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), consiste in una detrazione del 110% (cd superbonus 110%) delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché all’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. - nello specifico, l’articolo 3 della L.R. 25/2024cprevede che, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge, la Regione Calabria disciplini con proprio atto le modalità di attuazione;

considerato - che, negli ultimi anni, il superbonus 110% ha rappresentato un'opportunità straordinaria sicuramente per il settore edile, promettendo un significativo rilancio attraverso la riqualificazione energetica degli edifici, ma anche per la rigenerazione del patrimonio edilizio nazionale;

- che, nonostante le buone intenzioni, moltissime aziende si trovano oggi in una situazione critica con milioni di euro di crediti nel cassetto, ma senza liquidità immediata;

- che quanto sopra non solo mette a rischio la sopravvivenza di numerose imprese, ma ha anche ripercussioni dirette sulla vita di proprietari e, soprattutto, di lavoratori che rischiano di pagare, incolpevolmente, un prezzo altissimo.

Tenuto conto - che, nonostante l’urgenza dei provvedimenti previsti, il dettato della Legge regionale in questione, a distanza di 5 mesi dalla sua pubblicazione, è rimasto del tutto inattuato;

- che sulla questione numerose sono state le sollecitazioni di associazioni di categoria ed organizzazioni sindacali, non ultima quella della FILLEA CGIL la quale, a più riprese, ha chiesto l’adozione delle linee guida al fine di ridurre, nei limiti del possibile, le tante difficoltà di migliaia di lavoratori con retribuzioni arretrate, e delle numerose aziende calabresi in difficoltà. Tutto quanto sopra premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

le ragioni del ritardo accumulato e quali siano i tempi per l’emanazione dei provvedimenti atti a rendere operativa il dettato della Legge regionale 15 maggio 2024, n. 25.

(267; 03/10/2024)

 

Mammoliti, Iacucci e Bevacqua. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

1) la società AMACO (Azienda per la Mobilità nell'Area Cosentina), società il cui capitale è interamente detenuto dal Comune di Cosenza, gestisce il servizio di trasporto pubblico locale urbano nel Comune di Cosenza e in altri Comuni vicini;

2) la gestione dell'anzidetto servizio avviene in qualità di consorziata del Consorzio CO.ME.TRA.(Consorzio Meridionale Trasporti), Consorzio al quale la Regione Calabria ha affidato, in forza di apposito contratto di servizio appositamente stipulato, l'esercizio del trasporto pubblico locale nel bacino calabrese;

3) AMACO è stata interessata da una procedura di fallimento all'esito della quale è stata dichiarata la liquidazione giudiziale della medesima società da parte del Giudice Delegato;

4) il Giudice Delegato ha disposto la gestione provvisoria della AMACO da parte di un Curatore appositamente nominato, con conseguente prosecuzione delle attività della società di che trattasi;

5) il Curatore ha provveduto ad elaborare un programma di liquidazione che, inizialmente, prevedeva la vendita o l'affitto del ramo di azienda societario dedicato al TPL (Trasporto Pubblico Locale) e, successivamente, risultando infruttuosa la prima procedura competitiva basata su di un bando diretto ad acquisire le relative manifestazioni di interesse, ha previsto e, tuttora, prevede il solo affitto del medesimo ramo di azienda;

6) che, da più parti e, soprattutto, dal mondo sindacale (FILT-CGIL Cosenza, FIT CISL Cosenza, UIL Trasporti Cosenza ecc.) sono stati sollevati forti e ragionevoli dubbi circa la regolarità del programma di liquidazione adottato, che contrasterebbe con i dettami dello Statuto del Consorzio CO.ME.TRA.;

7) in particolare, facendo leva sugli artt. 10 e 7 del predetto Statuto, viene invocato il subentro, ad AMACO, di altra società facente parte del Consorzio CO.ME.TRA., non potendo le relative quote sociali essere trasferite, nel caso specifico, a società diverse e non facenti parte dell'anzidetto Consorzio. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente

per sapere:

- tenuto conto delle problematiche indicate in premessa, quali utili ed urgenti iniziative si intende adottare al fine di garantire il regolare esercizio del servizio di trasporto pubblico locale finora svolto da AMACO nonché il mantenimento dei relativi livelli occupazionali.

(269; 15/10/2024)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con la legge regionale n. 1/2006 è stata istituita una Fondazione per supportare lo sviluppo del Sistema cinematografico, audiovisivo e della multimedialità calabrese;

- con la DGR n. 61/2006 è stato approvato la Statuto della “Fondazione Calabria Film Commission”, successivamente modificato ed integrato con la DGR n. 20/2022;

- con la legge regionale n. 21/2019 sono stati disciplinati gli interventi regionali per l’attività cinematografica ed audiovisiva;

- con il DPGR n. 12 dell’11 aprile 2022, il sig. -------è stato nominato Commissario Straordinario per la durata di un anno, successivamente, con il DPRG n. 34 del 28 aprile 2023, l’incarico è stato prorogato di un altro anno e, infine, con il DPGR n. 26 del 30 aprile 2024 l’incarico è stato ulteriormente prorogato fino al 31 luglio 2024;

considerato che: - la Fondazione risulta nei fatti senza guida da oltre un mese, nonostante sia scaduta a fine agosto la manifestazione di interesse per l’individuazione del nuovo Presidente;

- la Fondazione è dotata di un bilancio di oltre 20 milioni di euro ed è vigilata dalla regione Calabria;

- la qualità delle informazioni riportate nella sezione “Amministrazione trasparenza” del sito istituzionale risulta estremamente insufficiente, particolarmente, in termini di completezza dei dati riportati. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Regione Calabria

per sapere:

- quando intende nominare un rappresentante legale con pieni poteri;

- se, in qualità di socio, non intende dare istruzioni al management della Fondazione al fine di adempiere con immediatezza agli obblighi di trasparenza in modo esaustivo, avendo particolare cura per le informazioni relative agli atti di spesa e a quelle concernenti collaboratori e consulenti.

(270; 16/10/2024)

 

Lo Schiavo e Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l'erosione costiera rappresenta una problematica complessa che investe ormai larga parte delle coste calabresi, su entrambi i versanti, jonico e tirrenico;

- la salvaguardia delle spiagge, e quindi la difesa delle coste dall'azione erosiva, essendo ambito che attiene non solo alla tutela dell'ambiente ma anche allo sviluppo economico e turistico, deve costituire necessariamente una priorità dell'azione politico-­amministrativa della Regione Calabria;

- l'erosione costiera fa sentire i suoi effetti dannosi lungo tutte le coste calabresi, ma fra i litorali più esposti, quello tirrenico riveste particolare importanza in quanto, come è notorio, sul medesimo insistono alcune tra le principali località turistiche della regione;

- a tal proposito è opportuno ancora una volta segnalare come i progressivi aumenti dei fenomeni erosivi che si sono registrati negli ultimi due anni e che si combinano con il limitato apporto dei corsi fluviali, abbiano generato una situazione particolarmente allarmante lungo tutta la Costa Vibonese, che rappresenta il punto di maggiore avanzamento dell’economia turistica, con importanti realtà territoriali come Briatico, Joppolo, Nicotera, Parghelia, Pizzo, Ricadi, Tropea, Vibo Valentia e Zambrone che vedono progressivamente scomparire tratti sempre più ampi delle loro spiagge;

- che l’ex Autorità di bacino regionale, con Delibera di Comitato Istituzionale in data 22 luglio 2014, ha approvato il “Masterplan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria”, il cui contenuto rappresenta la base per pianificare tutti gli interventi volti alla difesa delle coste, da realizzare nelle n. 21 macroaree di analisi in cui è stato suddiviso l’intero territorio costiero calabrese;

- che nella summenzionata Delibera di C.I. n. 1/2014 si dà atto che il Masterplan costituisce uno strumento in continua evoluzione alla luce dell’approfondimento del quadro conoscitivo e del monitoraggio delle opere di difesa realizzate e in via di realizzazione;

-che con Delibera di Comitato Istituzionale n. 4 dell’11 aprile 2016 - l’Autorità di Bacino Regionale ha adottato il “Piano di Bacino Stralcio di Erosione Costiera” (PSEC), all’interno del quale sono state perimetrate le aree soggette a pericolosità e rischio da erosione costiera, individuati gli interventi di protezione delle coste e stabilite le priorità degli stessi;

- che con Deliberazione. n. 355 del 31 luglio 2017 “Programma di interventi per la Difesa del Suolo a valere su risorse POR Calabria FESR FSE 2014/2020 e Delibera di G.R. n. 160/2016 “Patto per lo Sviluppo della Regione Calabria” - Delibera CIPE n. 26/2016 “FSC 2014/2020: Piano per il Mezzogiorno” la Giunta Regionale ha approvato il programma di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ed erosione costiera;

- che la definizione e la pianificazione degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera e del rischio idraulico è contenuta nell'allegato alla suddetta D.G.R. 355/2017, dal titolo "Documento Programmatico Difesa del Suolo" redatto dall’ex Autorità di Bacino Regionale;

- che nel richiamato "Documento Programmatico Difesa del Suolo" erano stati previsti, a valere sulla misura 5.1.1 del POR Calabria FESR FSE 2014 – 2020, 19 interventi di mitigazione del rischio da erosione costiera e protezione dei litorali per un importo complessivo pari ad euro 65.424.795,93. Considerato che: - la Regione Calabria con DGR n. 45 del 27 FEB 2024, recante “Interventi per la mitigazione del rischio idraulico e da erosione costiera – Atto di indirizzo”, ha deliberato di prendere atto della necessità di realizzare interventi e misure a tutela del territorio, finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico dei corsi d’acqua e di predisporre un “Programma per il riefficientamento e il ripristino della funzionalità delle opere di difesa costiera esistenti”;

- per come si legge nel corpo della delibera, la decisione è scaturita: dalla considerazione che la realizzazione degli interventi richiamati in premessa, in parte a titolarità della Regione e in parte affidati al Commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria, prevede tempistiche di realizzazione molto ampie, dovute all'acquisizione di una molteplicità di pareri vincolanti, in particolare quelli relativi alla compatibilità paesaggistico-ambientale, e agli adempimenti in materia di appalti pubblici;

- dalle richieste di diverse Amministrazioni competenti in materia, che hanno manifestato un fabbisogno finanziario per la messa in sicurezza, in particolare, di tratti fluviali e di litorali costieri anche attraverso il ri-efficientamento, il completamento e il ripristino della funzionalità delle opere esistenti, da realizzare con procedure semplificate. Tenuto conto che - si ripetono da tempo, anche a mezzo stampa, continui appelli da parte di sindaci, di singoli imprenditori, di associazioni di categoria che segnalano una situazione estremamente delicata ed allarmante;

- fonti giornalistiche riferiscono dell’esclusione di alcuni comuni costieri vibonesi dal novero dei finanziamenti;

- con delibera di G.R. n. 355 del 31.07.2017 sono stati indicati gli interventi in difesa del suolo a valere sui fondi POR che prevedono la messa in sicurezza di 43 chilometri di costa entro il 2023. Tutto ciò premesso e considerato, si interroga la Giunta regionale

per sapere:

1) se il Masterplan per gli interventi di mitigazione redatto nel 2014 è stato aggiornato alla luce degli interventi effettuati, degli effetti degli stessi, ed alla luce dei nuovi ed ulteriori fenomeni erosivi registrati nei dieci anni successivi alla sua redazione;

2) il dettagliato stato di attuazione degli interventi relativi alla delibera di G.R. n. 355 del 31.07.2017 con riferimento a quanto previsto dal “Documento programmatico difesa del suolo;

3) lo specifico stato della progettazione e del finanziamento degli interventi originariamente previsti nel tratto Ricadi-Joppolo-Nicotera;

4) lo stato aggiornato di impiego di tutti i finanziamenti previsti dall'Accordo di programma quadro 2016, nonché di quelli dell’Autorità di bacino distrettuale Appennino meridionale e di quelli direttamente riconducibili alla Regione come l'Fsc o il Por con indicazione precisa delle risorse impegnate, di quelle già spese, di quelle che residuano alla data odierna. 5) se è stato dato seguito alla DGR n. 45 del 27.02.2024 e, nel caso, cosa preveda il Programma per il ri-efficientamento e il ripristino della funzionalità delle opere di difesa costiera esistenti.

(272; 16/10/2024)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la riorganizzazione della rete territoriale intende rivedere l’organizzazione dell’assistenza territoriale, sanitaria e sociosanitaria della Regione Calabria;

- l’Accordo Integrativo Regionale (AIR), siglato dal Dipartimento Tutela della salute e servizi sociosanitari, dai sindacati e dalla struttura commissariale, provvede a definire l’organizzazione delle UCCP, delle AFT e delle COT;

- le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) sono una forma organizzativa multiprofessionale e strutturata come un sistema integrato di servizi che concorre alla presa in carico della comunità di riferimento;

- le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) sono un raggruppamento funzionale mono-professionale di medici del ruolo unico di assistenza primaria che consente il coordinamento delle attività dei medici;

- la Centrale operativa territoriale (COT) è un modello organizzativo della sanità territoriale con funzione di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi Setting assistenziali e coordinamento della presa in carico della persona. Considerato che: - la costituzione delle suddette forme associative puntano ad un’estensione del processo di budgeting aziendale, nonché ad un taglio delle postazioni di continuità assistenziale;

- circa trenta sindaci della provincia di Catanzaro, soprattutto delle aree interne, hanno chiesto la revisione della riorganizzazione della rete territoriale, in quanto ritengono che questa preveda il taglio delle postazioni di continuità assistenziale;

- la salute è un diritto fondamentale per il quale il budgeting aziendale, le razionalizzazioni e le riorganizzazioni, che rispondono a criteri di economicità, non possono prevalere sull’effettivo godimento di tale diritto;

tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche in qualità di Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria

per sapere:

- quali azioni intenda intraprendere al fine di tutelare i servizi di guardia medica e il diritto alla salute dei cittadini, soprattutto se residenti in aree interne e con servizi sanitari insufficienti;

- se intende incontrare gli amministratori delle aree interne e le parti sociali al fine di trovare soluzioni alternative, per assicurare che i tagli alla medicina territoriale non compromettano il godimento del diritto alla salute.

(273; 17/10/2024).

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

-il Comune di Tropea muove, indubbiamente, gran parte dell'economia della Provincia di Vibo Valentia e, al contempo, ne rappresenta una delle migliori vetrine nazionali. La sua peculiare vocazione turistica attira, ogni anno e, in particolare, durante la stagione estiva, centinaia di migliaia di persone che ivi trascorrono le loro vacanze permanendovi, talvolta, per lunghi periodi. Ma vi è di più. Infatti, Tropea è, anche, la meta principale delle migliaia di turisti che trascorrono le loro vacanze nei vicini Comuni costieri della Provincia di Vibo Valentia e che, quotidianamente, si riversano nel suo territorio per visitarne il centro storico e per recarsi nei numerosissimi negozietti di prodotti tipici ed artigianali che pullulano nelle caratteristiche vie del centro abitato. Lo straordinario sviluppo turistico che si è registrato, a Tropea, negli ultimi 30 anni, ha, progressivamente, posto la “Perla del Tirreno” in una posizione di sempre maggiore centralità nel quadro delle dinamiche economico-commerciali dei vicini comuni costieri e dell'entroterra della Provincia di Vibo Valentia, fino a diventarne il vero e proprio motore trainante. La notevole crescita economica del Comune di Tropea e dei vicini Comuni costieri e dell'entroterra, se, da un lato, ha portato benessere, dall'altro lato ha attirato le attenzioni della criminalità organizzata che si è, sempre più, radicata in questi territori con gravi ricadute negative sul piano sociale ed economico. Vicende emblematiche del radicamento della criminalità organizzata a Tropea sono i due scioglimenti del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose che si sono verificati in un arco temporale molto ristretto (nel 2018 e nel 2024). Non c'è dubbio che Tropea, per quello che rappresenta da un punto di vista demografico, oltre che economico-sociale ed imprenditoriale, ha bisogno di un rafforzamento dei presidi di legalità e sicurezza che garantisca una tutela capillare del territorio ed una più efficace ed efficiente attività investigativa. A Tropea, attualmente, oltre alla locale Stazione dei Carabinieri, esiste, soltanto, un Posto Fisso della Polizia di Stato che conta poco più di 10 agenti e che, evidentemente, non può essere sufficiente per sopperire alle esigenze di sicurezza di una realtà vasta e complessa quale è quella che fa capo alla “Perla del Tirreno”. Per tutte le ragioni sopra esposte, si rende, pertanto, necessaria ed urgente l'elevazione del Posto Fisso di Polizia di Tropea a Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza, e ciò anche in considerazione della circostanza che l'elevazione a Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza comporterà un ampliamento della competenza territoriale e un considerevole potenziamento di organico in quanto il numero di agenti passerà a circa 40 unità. Tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale

e il suo Presidente a porre in essere, presso il competente Dipartimento del Ministero dell'Interno, ogni azione utile e/o necessaria per l'attivazione ed il conseguente espletamento della procedura di elevazione del Posto Fisso di Polizia di Tropea a Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza.

(99; 15/10/2024) Mammoliti e Lo Schiavo

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- una costante dei servizi di emergenza in Calabria è stata, negli ultimi anni, l’aumento degli accessi, soprattutto quelli riguardanti i codici bianchi e verdi, cioè quei pazienti che presentano dei problemi non urgenti e che, nonostante ciò, affollano le sale d’aspetto dei Pronto Soccorso. Il sovraffollamento, oltre a creare un aumento dei tempi di attesa, con conseguenti situazioni di stress, porta ad una insoddisfazione dei pazienti per le prestazioni ricevute e di tale stress ne risentono anche gli operatori che si trovano quotidianamente a dover gestire un numero eccessivo di utenti, senza trascurare che tali situazioni sono elementi di rischio sanitario;

- la mission del Pronto Soccorso secondo la SIMEU (Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza) è di: “garantire risposte e interventi tempestivi, adeguati e ottimali ai pazienti giunti in ospedale in modo non programmato per problematiche di urgenza e di emergenza”. Considerato che: - l’implementazione di un progetto di ottimizzazione dell’assistenza medica attraverso l’utilizzo della Guardia Medica per la gestione dei codici bianchi e verdi nei Pronto Soccorso consentirebbe la riduzione dei tempi d’attesa, un migliore utilizzo delle risorse, una maggiore soddisfazione sia degli utenti che del personale, una riduzione della conflittualità e il miglioramento della qualità del servizio;

- il progetto di ottimizzazione dell’assistenza medica attraverso l’utilizzo della Guardia Medica per la gestione delle urgenze a bassa complessità nei Pronto Soccorso è articolato con questi punti:

1) Integrazione della Guardia Medica al Pronto Soccorso: - presenza fissa della Guardia Medica: implementare la presenza fissa di uno o più medici di Guardia Medica h 24 potenziandoli durante i periodi estivi e le ore di punta;

- formazione e protocolli: formare i medici di guardia su protocolli specifici, implementati in accordo con la Direzione medica di presidio ed il Direttore del P.S. per la gestione dei codici bianchi e verdi, in modo che questi possano trattare una vasta gamma di patologie minori;

- rapporti con i servizi all’interno dell’ospedale: i medici di guardia potranno utilizzare il servizio di laboratorio analisi, radiologia, anatomia patologica, ecc. e tutte le specialistiche al pari di qualsiasi altro medico del P.S.

2) Screening iniziale: - triage iniziale: all’ingresso nel P.S. il personale infermieristico effettuerà il triage e tutti i pazienti con codice bianco e verde saranno veicolati direttamente nell’ambulatorio dei medici di guardia;

- valutazione e trattamento: il medico di guardia valuterà i pazienti indirizzati e, se necessario fornirà trattamenti immediati o prescrizioni. Per i casi che necessitano di ulteriori approfondimenti effettueranno gli approfondimenti e i casi più delicati verranno reindirizzati al P.S. 3) Monitoraggio: - raccolta dati: saranno monitorati costantemente i tempi d’attesa, il numero dei pazienti trattati dalla Guardia Medica ed il numero dei pazienti reindirizzati in P.S.;

- feedback: raccogliere il feedback da parte dei pazienti per migliorare il servizio;

- le risorse necessarie per la realizzazione del progetto sono: - Personale Medico: assunzione dei medici per la Guardia Medica o utilizzo dei medici che già effettuano la Guardia Medica soprattutto in prossimità degli ospedali. Incentivare i giovani medici con risorse economiche più appropriate. Non far sentire il medico di Guardia Medica isolato dal resto del contesto del P.S. - Personale OSS: formato per affiancare il medico di guardia. - Attrezzature: tutto ciò che può servire anche per piccoli interventi. - Farmaci: farmaci per gestire le situazioni acute;

- i tempi di implementazione per la realizzazione del progetto sono: - Fase pilota (3-6 mesi). Effettuare il progetto su un ospedale pilota. - Espansione del progetto (6-12 mesi). Su altri ospedali sulla base dei risultati ottenuti nella fase pilota;

- i risultati attesi dalla realizzazione del progetto sono: - Riduzione dei tempi d’attesa di almeno il 20-30%. - Aumento della soddisfazione dei pazienti. - Ottimizzazione dell’efficienza del P.S. Tenuto conto che: - nel 2023 la Regione Emilia-Romagna ha avviato un progetto simile a quello proposto, con la sottoscrizione di un'intesa con l’organizzazione sindacale dei medici di Medicina generale Fimmg per far operare le Guardie Mediche nei Centri di assistenza medica, per la gestione delle urgenze a bassa complessità, per lo più identificabili di norma come codici bianchi e verdi. Da novembre 2023 a giugno 2024 sono stati oltre 230mila gli accessi a queste strutture, accessi tolti ai Pronto Soccorso di quella regione. Da gennaio a maggio 2024, in Emilia-Romagna, questo tipo di progetto ha ridotto la pressione degli accessi in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi. Secondo i dati elaborati dalla Regione che ha messo a confronto il periodo gennaio - maggio 2024 con lo stesso periodo del 2019, grazie a questa intesa con le Guardie Mediche, gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono diminuiti in tutta l’Emilia-Romagna, in particolare: in provincia di Piacenza sono calati del 45% (da 149 accessi per 1.000 abitanti nel periodo gennaio-maggio 2019 a 82 nello stesso periodo del 2024), in quella di Parma del 52% (da 111 a 53), in quella di Bologna del 33% (da 168 a 113). E ancora in provincia di Ferrara del 37% (da 140 a 88), a Imola del 34% (da 119 a 78), in Romagna del 27% (da 139 a 102), in provincia di Reggio Emilia del 29% (da 117 a 83) e in quella Modena del 19% (da 153 a 124). Preso atto che: - secondo un report realizzato da Agenas reso noto dalla stampa a giugno 2024, che ha analizzato le modalità di accesso ai presidi ospedalieri e la presa in carico dei pazienti dalla sanità territoriale, i Pronto Soccorso continuano ad essere presi d’assalto dai cittadini anche per patologie lievi che potrebbero essere più opportunamente gestite da strutture territoriali. Per i pazienti in codice bianco, che indica in genere prestazioni riconosciute come non urgenti, i tempi di attesa in Calabria sono di circa due ore. Tuttavia, più le condizioni dei pazienti sono gravi e più i tempi si allungano. E così, con un codice di colore verde, che indica una patologia non critica e una prestazione differibile, in Calabria i tempi di attesa nei Pronto Soccorso sono di circa tre ore. Per cinque ore si può, invece, restare nei Pronto Soccorso calabresi oberati di lavoro, con un codice di colore giallo che indica un evento critico e un rischio potenziale per la vita;

- in Calabria, purtroppo, si continua ad assistere a Pronto Soccorso presi d’assalto, obi e reparti in overbooking, barelle attrezzate in postazioni di fortuna, nei corridoi, personale sanitario stremato sotto la pressione dell’iperafflusso di pazienti.

Impegna la Giunta regionale

e il Presidente, nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, a valutare l’attuazione di un progetto di integrazione della Guardia Medica nella gestione dei codici bianchi e verdi al Pronto Soccorso al fine di migliorare l’efficienza organizzativa riducendo i tempi d’attesa e migliorando l’utilizzo delle risorse umane e il servizio ai cittadini nelle Aziende Sanitarie calabresi.

(100; 17/10/2024) Tavernise

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- nella notte fra il 20 ed il 21 ottobre u.s, l'intera Regione Calabria è stata colpita da un violento nubifragio;

- infatti, un po' ovunque, nel territorio regionale, a seguito delle forti piogge, si sono verificate esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti di case e di terreni, frane, smottamenti, crolli di porzioni strade e di alberi;

- che l'eccezionale ondata di maltempo ha colpito, in modo più incisivo, la Provincia di Catanzaro e, in particolare, il territorio del Lametino. Rilevato che: - la Strada Statale 280 è stata interrotta a causa di una voragine, apertasi lungo la corsia con direzione Lamezia Terme, che ha “inghiottito” un’automobile in transito (l'auto è stata recuperata dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine soltanto nella tarda mattinata del 21 ottobre e la conducente della vettura, una venticinquenne, è riuscita a mettersi in salvo rimanendo fortunatamente illesa);

- un anziano, rimasto bloccato nell'acqua con la propria autovettura, è stato raggiunto e messo in salvo dai vigili del fuoco in località “Trigna”, lungo la strada che costeggia l'Aeroporto di Lamezia Terme;

- il Centro Commerciale “Due Mari” è stato, quasi completamente, allagato dalle acque provenienti dalle strade e dai terreni vicini;

la Strada Statale 18 “Tirrena Inferiore” è stata inondata dalle acque provenienti dalla esondazione del fiume “Amato” che l'hanno resa intransitabile per diverse ore;

- la strada complanare da Catanzaro direzione Lamezia Terme (strada adiacente l'ingresso del “T Hotel”) è rimasta per molto tempo bloccata da smottamenti e alberi caduti sulla carreggiata;

-nel Comune di San Pietro a Maida sono crollate diverse case disabitate e l'intero paese è rimasto isolato a causa della inagibilità delle sue strade;

-nei pressi di Maida è crollato un ponte;

- nella Provincia di Vibo Valentia, è esondato il torrente “Candrilli” che ha invaso una strada fra Porto Salvo e Vibo Marina. - ovunque, in Calabria, si sono registrati gravi disagi e numerose abitazioni, soprattutto nelle campagne del Cosentino, del Crotonese e del Reggino, sono rimaste, per diverse ore, isolate. Considerato che: - che il ripetersi, con crescente frequenza, di siffatti devastanti eventi meteorologici dovuti, indubbiamente, al progressivo cambiamento climatico su scala globale, deve indurre le Istituzioni competenti e la Società civile alla consapevolezza che la sicurezza del territorio calabrese, già storicamente fragile, è una priorità assoluta che, in quanto tale, deve necessariamente tradursi, nel più breve tempo possibile, in azioni concrete e mirate di messa in sicurezza delle aree a rischio di dissesto idrogeologico.

Impegna la Giunta regionale

- a chiedere lo stato di calamità naturale e di emergenza per tutti i territori calabresi interessati dall'eccezionale ondata di maltempo di che trattasi;

- ad adottare, in ogni caso, nell'immediatezza, ogni utile ed urgente iniziativa che conduca, in tempi brevi, al risanamento delle aree colpite dal nubifragio;

- ad elaborare un idoneo ed efficace piano strategico, strutturato con adeguate risorse economiche ed umane, di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio calabrese al fine di prevenire il verificarsi dei fenomeni di dissesto idrogeologico.

(101; 22/10/2024) Bevacqua, Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti, Muraca

Risposta scritta a interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

a partire dal 2013 la Regione Calabria, attraverso l’allora Dipartimento Regionale Lavori Pubblici e Infrastrutture e con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale della Calabria 2014/2020, ha avviato la realizzazione di due studi di fattibilità per la realizzazione di opere di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei Comuni della Calabria;

nello specifico venivano redatti due distinti studi: il primo, nel 2013, afferente ai comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti ed il secondo, nel 2017, afferente ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti;

con riferimento allo studio di fattibilità del 2013 (popolazione superiore a 5.000 abitanti) - a valere sul POR Calabria 2014/2020 linea di Azione 6.3.1 - sono stati attivati gli interventi sui 5 Comuni capoluogo di Provincia, per l'importo di € 37.348.883,06 tutti in corso di ultimazione ad eccezione di quello del Crotone il cui intervento è in fase di realizzazione;

successivamente con fondi del Patto per la Calabria approvato con DGR 160/2016 e rimodulato con DGR 3/2018, sono stati programmati e finanziati a valere sulla linea di Azione 2.2 - "Schemi idrici e reti idriche" Tema prioritario "Servizio Idrico Integrato"- l’ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per un importo di € 64.053.000,00;

i progetti preliminari relativi al "Completamento ingegnerizzazione reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per l'importo € 64.053.000, dapprima, sono stati redatti dal gruppo di lavoro interno all’allora Dipartimento LL.PP. ed approvati dal Dirigente Generale dello stesso Dipartimento;

con D.G.R. 447/2018, l'intero intervento è stato trasferito alla Società SoRiCal S.p.A. individuandola come soggetto attuatore per l'espletamento delle attività correlate all'attuazione dei 5 interventi di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione cittadine e di quanto agli stessi connesso (progettazione, appalto, esecuzione e collaudo dei servizi e dei lavori dai medesimi previsti);

Regione Calabria, con D.G.R. n. 407 del 24.11.2020, in considerazione del fatto che, allora, la SoRiCal S.p.A. era una società mista ancora in liquidazione, la cui attività doveva essere diretta esclusivamente alla liquidazione della società e alla conservazione del patrimonio sociale, revocava parzialmente la delibera di giunta nr. 447/2018 attribuendo al Dipartimento Tutela dell’Ambiente tutte le attività correlate alle opere di cui sopra ad eccezione dell'intervento riguardante la messa a sistema dello schema Abatemarco (adduzione SoRiCal), per € 10.000.000.

Considerato che molti degli interventi programmati, con le ingenti risorse finanziarie impegnate, non sembrano procedere con la celerità che una problematica così importante richiederebbe, anche alla luce della ormai cronica carenza idrica.

Tenuto conto che con legge regionale numero 10/2022, la Regione Calabria ha istituito l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (ARRICal), individuata quale ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria;

l’Autorità ha individuato SoRiCal S.p.A., società pubblica partecipata dalla Regione, quale soggetto gestore per la gestione del servizio idrico integrato e che, in ragione ciò, la stessa SoRiCal S.p.A. è uscita dallo stato di liquidazione. Tutto quanto sopra premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- quali utili e tempestivi provvedimenti si intendano adottare per accelerare la realizzazione degli interventi sopra richiamati;

- quali siano gli esiti degli interventi realizzati nelle città di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria e quale sia lo stato di realizzazione dell’intervento nella città di Crotone;

- se, coerentemente con quanto stabilito dalla richiamata Legge regionale n.10/22, non si ritenga utile riaffidare la gestione degli interventi programmati alla direzione della So.Ri.Cal. S.p.A..

(191; 11/12/2023).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- l’agenzia regionale ARPACAL era stata destinataria del progetto “Rete per il monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Regione Calabria” di cui al Decreto dirigenziale n. 8338, del 10/08/2021, già oggetto di precedenti atti di sindacato ispettivo da parte del sottoscritto;

- il progetto, finalizzato al monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Calabria, per la somma complessiva di € 2.069.129,34, era stato attuato nell’ambito del POR Calabria FESR FSE2014/2020, Azione 6.4.2 ed era stato previsto l’erogazione di contributi in conto capitale per stati di avanzamento;

- la Regione Calabria aveva erogato un’anticipazione di € 366.082,93;

- nel corso di questi anni ho segnalato più volte, anche con atti formali, i ritardi che via via si accumulavano nella realizzazione del progetto;

- con delibera del Commissario Straordinario Arpacal n. 612, del 21/12/2023 è stato dato mandato alla Ragioneria di Arpacal di restituire alla Regione l’anticipazione precedentemente incassata, con ciò certificando definitivamente il fallimento del progetto;

Considerato che: - il progetto, a suo tempo sollecitato dal Ministero dell’Ambiente, avrebbe dovuto dare risposte sullo stato di salute delle acque calabresi, che in uno studio del 2019 erano risultate particolarmente inquinate;

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche in qualità di Assessore all’Ambiente

per sapere:

- quali siano stati i gravi motivi che hanno determinato la mancata realizzazione del progetto;

- quali urgenti iniziative intende intraprendere per evitare che si verifichino nuovamente situazioni analoghe, che comportano non solo la perdita di ingenti risorse finalizzate ma anche la mancata attuazione di progetti irrinunciabili per il territorio;

- nello specifico, con quali strumenti si intenderà operare per attuare un approfondito monitoraggio su mari, fiumi, laghi e acque sotterranee non più procrastinabile.

(199; 16/01/2024).

(Risposta)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con legge regionale n. 10/2022 è stata istituita l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (‘ArriCal’), per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria;

- con Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 86 del 18 ottobre 2023 è stato rinnovato l’incarico di Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria “… per ulteriori sei mesi (19 aprile 2024), ovvero fino alla costituzione degli Organi dell’Autorità di cui all’articolo 5, comma 1, lettere a) e b), qualora nel frattempo intervenuta.”;

considerato che: - sono trascorsi ormai 2 anni dall’entrata in vigore della legge;

- ArriCal subentra come nuovo gestore unico dell’acqua, anche, nel comune di Lamezia Terme;

visto: - l'insistente deterioramento dell'acquedotto Sambuco di Lamezia Terme, attribuito alla vetustà delle condutture, con ripetute e consistenti perdite idriche;

- constatati gli enormi disagi subiti dai cittadini, ostacolati nelle normali attività quotidiane con pregiudizi anche igienico-sanitari;

tenuto conto che: - l’accesso all’acqua deve essere riconosciuto come un diritto fondamentale, inalienabile, individuale e collettivo, trattandosi di un bene comune trattandosi di una risorsa naturale per tutti, fonte di vita insostituibile;

- tali problematiche costituiscono, pertanto, una lesione del diritto alla qualità della vita e della libera estrinsecazione della personalità, garantiti dall'art. 2 della Costituzione, nonché del diritto alla salute pubblica;

tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- quali sono le misure che intende adottare per risolvere definitivamente i continui guasti comportanti notevoli perdite idriche relativamente alle condutture dell'acquedotto Sambuco di Lamezia Terme, al fine di garantire un efficiente servizio ai cittadini e mantenere i livelli di qualità dei servizi di acquedotto per uso idropotabile con continuità e in maniera omogenea su tutto il territorio regionale?

(204; 30/01/2024).

(Risposta)

 

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- nel Rapporto annuale "Mal'Aria di Città", redatto nell'ambito della Clean Cities Campaign da Legambiente è stato evidenziato la totale assenza dei dati relativi al monitoraggio della qualità dell'aria in Calabria nel periodo giugno 2022 - dicembre 2023;

considerato che: - lo scorso anno la stessa Legambiente aveva sottolineato la necessità di garantire da parte di Arpacal notizie circa il funzionamento delle centraline di monitoraggio per come previsto dalla normativa vigente (d.lgs. n. 155/2010, in attuazione della Direttiva 2008/50/Ce);

- tale situazione determina un vulnus grave per la tutela della salute dei cittadini calabresi;

tenuto conto che: - ad oggi risulta che la prevista rete regionale di monitoraggio della qualità dell'aria, per incomprensibili ragioni, non funziona;

preso atto che: - nonostante le diverse sollecitazioni da parte di Legambiente, ad oggi nessun dato aggiornato è stato fornito da Arpacal relativamente al monitoraggio dell'inquinamento atmosferico in Calabria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

quando si intende ripristinare il funzionamento di tutti gli strumenti di analisi e salubrità dell'ambiente anche al fine di tutelare la salute dei cittadini calabresi e di evitare infrazioni comunitarie.

(211; 15/02/2024).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- ai sensi del decreto legislativo 152/2006, i contratti di fiume (Cdf) sono strumenti di programmazione per la tutela, la gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale. - la L. 221 del 28/12/2015, c.d. "Collegato Ambientale", dal 2 febbraio 2016 inserisce i Contratti di Fiume (CdF), tra gli strumenti attuativi delle politiche di difesa del suolo e delle acque, all’art. 68 Bis del testo Unico Ambientale D.Lgs 152/2006, ed attualmente, a livello Regionale sono disciplinati dall'art. 40 bis della L.R. n 19/2002 e ss. mm., quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata pubblico-privata che perseguono gli obiettivi previsti dalle norme comunitarie in materiale ambientale, con esplicito riferimento alla direttiva quadro delle acque (2000/60 CE) ed alle direttive alluvioni (2007/60/CE), Habitat (42/93/CEE) e alla strategia marina (2008/56/CE), per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento, l'utilizzo sostenibile dell'acqua, della protezione dell'ambiente e degli ecosistemi acquatici, la mitigazione degli effetti delle inondazioni e delle siccità;

- la Regione Calabria, con la delibera di Giunta regionale n. 372/2015, ha aderito alla Carta Nazionale dei CdF, avviando le attività di promozione e supporto alla diffusione dei CdF sul territorio regionale;

- i soggetti aderenti al CdF definiscono un Programma d’Azione (PA) condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo pluriattoriale con la previsione di un processo di attuazione. - il Contratto di fiume si configura, pertanto, come un accordo strategico negoziale a oggetto pubblico e formazione progressiva, di conseguenza a ciascun sottoscrittore dell’accordo, ne deriva il diritto ad ottenere l’esecuzione della rispettiva prestazione da parte dei soggetti pubblici e/o privati. - la Regione Calabria, Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente – Settore Demanio Marittimo e Contratti di Fiume e di Costa, con Decreto Dirigenziale n. 16084 del 24/12/2018, provvedeva all'assegnazione di un contributo economico ai Contratti di Fiume e di Costa in essere e/o avviati;

- la L.R. n° 25/2020, ai sensi dell’art. 5, prevede, secondo una visione innovativa, lo strumento dei Contratti di Fiume, di Lago e di Costa quale mezzo di sviluppo delle Comunità Energetiche in quanto rigenerative dello sviluppo sostenibile del territorio. - Considerato che: - il dirigente generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, Ing. ____________, nel corso dell’Assemblea regionale dei Contratti di Fiume, di Lago e di Costa della Calabria, svoltasi presso la Cittadella regionale, in data 27/11/2023, ha spiegato come “Il contratto di fiume di lago e di costa rappresenta uno strumento importante, che si inserisce nella più complessiva strategia per la tutela dell’ambiente per individuare quali sono i punti di forza dei corsi d’acqua e le loro criticità, per programmarne la gestione e migliorare la capacita di affrontare eventi climatici estremi, riducendo il rischio di inondazioni o degrado costiero. Un altro aspetto molto importante è di renderli fruibili mettendo insieme diverse attività: agricoltura, industria, turismo, contribuendo alla tutela della biodiversità e degli habitat naturali. Abbiamo contratti di fiume in fase molto avanzata, altri che stanno per essere avviati. Nello specifico, lo scopo dell’Assemblea regionale è quello di condividere degli obiettivi e indirizzi strategici regionali, verificare l’incidenza dei contratti di fiume sulle politiche del distretto idrografico dell’Appennino meridionale, favorire l’acquisizione di pareri e avere un confronto periodico sull’attuazione dei contratti di fiume in Calabria. Su questi contratti – ha dichiarano infine il dg _________ - come Regione, in sintonia con le indicazioni del presidente Occhiuto, intendiamo promuovere lo scambio di esperienze tra i territori e la diffusione di buone pratiche, e anche la predisposizione e la diffusione di documenti informativi, educativi e formativi nelle scuole e nella società civile”. - durante il corso dell’Assemblea regionale sono intervenuti, autorità e relatori in rappresentanza degli Enti Pubblici del settore e delle Università della Calabria, a cui ha fatto seguito una tavola rotonda sulla “Centralità dell’acqua per uno sviluppo locale sostenibile”, nella consapevolezza che i CdF e di Costa in Calabria possono: - rappresentare un valido strumento: di rafforzamento e l’integrazione delle politiche regionali in materia di sviluppo sostenibile in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di Agenda 2030 ad esso correlati;

- rientrare di diritto nel quadro delle politiche di sostegno regionale, con un evidente specifico riconoscimento nel Piano di Coesione 2021-2027 , per il raggiungimento dei cinque obiettivi e in particolare nello specifico OP2 (Una Calabria più verde) e nello specifico OP5 (Una Calabria più vicina a tutti i cittadini) secondo gli incentivi previsti nelle misure FEARS, PSR, FERS ed FSE;

- svolgere un concreto ruolo nella Strategia Nazionale di adattamento ai Cambiamenti Climatici, mediante Servizi ecosistemici secondo le disposizioni previste nell’ambito della programmazione economica e di settore prevista dalla Comunità Europea e dal collegato ambientale alla L. 221/2015;

- durante l’assemblea l’intervento dei rappresentanti dei CdF già attivati, chiamati a condividere con i presenti la diffusione delle buone pratiche e il relativo scambio delle esperienze acquisite, hanno potuto evidenziare il notevole lavoro ad oggi svolto e le numerose politiche attivate che hanno consentito ai soggetti promotori coinvolti, dopo il lungo iter procedurale autorizzativo previsto dal R.R. N° 10/2016 , di approvare, mediante un proprio e specifico atto deliberativo, il proprio documento strategico per la stesura del programma d’azione, in grado di permettere alle Comunità locali di : - assumere un ruolo di assoluta centralità come strumento volontario di programmazione strategica e negoziata, che parte dal basso, per la corretta gestione delle risorse territoriali e ambientali nell’area d’interesse;

- pretendere l’attuazione di una strategia di sviluppo sociale economico e sostenibile dell’area interessata, con il primario apporto della popolazione locale, in una logica di integrazione collaborativa con le istituzioni esistenti, Tutto ciò premesso e considerato, al fine di permettere alle comunità locali di disporre, nel breve e medio tempore, di un così importante strumento strategico di sviluppo economico e sostenibile del territorio locale e regionale, interroga il Presidente della Giunta Regionale, anche in qualità di Assessore del Dipartimento Ambiente e Territorio,

per sapere:

quali azioni siano state messe in atto per : - velocizzare l’attuazione di una animazione territoriale finalizzata a supportare le comunità locali, in maniera continua e programmata, nella promozione dei programmi di sviluppo da realizzarsi in forma partecipata e in maniera da poter coinvolgere, nessuno escluso, tutti gli attori territoriali interessati;

- permettere ai contratti di fiume, di costa e di lago regionali di poter accedere ai fondi messi a disposizione dal PNRR, i cui obiettivi strategici risultano pienamente congruenti e trovano ampio spazio finanziario nel Piano di Coesione Regionale 2021- 2027;

- definire un accordo di programmazione negoziata che, nel rispetto delle istituzioni e delle pianificazioni sovraordinate e di bacino, possa attivare quel processo virtuoso di nuova governance finalizzata: - alla crescita culturale delle comunità locali e allo sviluppo socio-economico sostenibile delle aree fluviali, - a dettare le regole, in relazione all’impegno sottoscritto, a cui le istituzioni aderenti/proponenti dovranno attenersi per il soddisfacimento degli adempimenti necessari in presenza di interventi autorizzati e finanziati.

(230; 29/04/2024)

(Risposta)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il riscaldamento globale, con temperature costantemente al di sopra della media stagionale, la scarsità di piogge e la diminuzione della neve dalle nostre montagne, sta determinando una sempre più marcata crisi idrica oltre ad una evidente alterazione degli equilibri ambientali dei nostri territori;

- la gestione delle risorse idriche in ambito agricolo e industriale, negli anni e non solo in Calabria, è risultata essere inefficace. L’insufficiente manutenzione delle reti idriche, infatti, provocala dispersione d’acqua nelle reti di distribuzione: secondo i dati pubblicati del Blue Book 2022 redatto da Fondazione Utilitatis la dispersione media italiana è del 40%, con il Sud e le isole, che registrano una media addirittura del 50%;

a quanto sopra. si aggiungono i danni dovuti a sistemi di depurazione non sempre efficienti: tutte le sostanze inquinanti usate dall’agricoltura, dall’industria e dai centri urbani finiscono, spesso, nei fiumi danneggiando la risorsa idrica e contribuendo ad inasprire ulteriormente l’emergenza in corso. Considerato che: - L'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell'Appennino meridionale, lo scorso 24 luglio, ha dichiarato lo stato di severità idrica "alto" per il comparto idro-potabile nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria;

- nei giorni scorsi, il commissario di Sorical, non nascondendo la preoccupazione sulla situazione idrica in cui versa in questo periodo il territorio regionale, ha evidenziato la grave siccità che interessa la Sila Crotonese che sta mettendo in crisi lo schema acquedottistico Lese, composto dalle sorgenti e dall’impianto di potabilizzazione di Savelli;

- i tecnici Sorical hanno registrato un calo delle sorgenti vertiginoso con la produzione che è scesa da 130 l/s a 70 l/s. Tenuto conto che: - Il Presidente della Regione Calabria, il 26 luglio scorso, ha emesso un provvedimento con cui ha dichiarato "lo stato di emergenza regionale di Protezione civile, conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria";

- le, pur condivisibili, azioni messe in campo dal Governo regionale e dalla Protezione Civile non possono essere considerate risolutive di un problema così vasto e complesso le cui origini sono certamente riconducibili a ritardi accumulati negli anni passati;

- servirebbe, pertanto, accanto all’attenta gestione dell’emergenza, un piano per la tutela della risorsa idrica divenuta ormai scarsa sia per l’uso umano che per quello agricolo ed industriale, unitamente alla costruzione di impianti per il recupero ed il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura;

viste: - le riforme poste in essere in questi anni dalla Giunta regione con riferimento al gestore unico regionale delle risorse idriche ed all’istituzione del consorzio di bonifica unico regionale. Tutto quanto sopra premesso e considerato, si interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

se e quali iniziative intenda adottare per far fronte alla ormai costante carenza idrica sul territorio calabrese.

(248; 02/08/2024).

(Risposta)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 193/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio Regionale della Calabria: assestamento e variazioni” (deliberazione consiliare n. 318)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-                 l’articolo 23 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) stabilisce che "il Consiglio regionale, nell'esercizio delle sue funzioni e nell'espletamento delle sue attività, gode di autonomia organizzativa, funzionale e contabile secondo le norme dei regolamenti interni";

-                 il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), cosi come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali, fissando al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore per gli enti citati delle norme in materia di armonizzazione contabile;

-                 con deliberazione consiliare n. 244 del 22 dicembre 2023 è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2024-2026;

-                 con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 88 del 22 dicembre 2023 è stato approvato il documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione per gli esercizi 2024-2026 e sono state assegnate le risorse al Direttore generale, ai sensi dell'articolo 15, comma 4, del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;

-                 con determinazione del Direttore generale n. 833 del 28 dicembre 2023 è stato approvato il bilancio finanziario gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 per il funzionamento del Consiglio regionale;

-                 con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 3 del 13 febbraio 2024 è stato approvato l’adeguamento degli stanziamenti iniziali dei residui attivi e passivi presunti alla data del 31 dicembre 2023 e le conseguenti variazioni degli stanziamenti di cassa del bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024;

-                 con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 49 del 16 luglio 2024, è stata approvata la prima variazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2024-2026;

-                 con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 56 del 31 luglio 2024 è stata approvata una variazione al bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026, esercizio 2024, mediante applicazione di quota parte delle risorse accantonate nel risultato di amministrazione dell’esercizio 2023 e conseguente variazione al documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2024-2026;

-                 con le determinazioni del Direttore generale n. 149 del 5 marzo 2024, n.217 del 4 aprile 2024, n. 243 del 29 aprile 2024, n. 368 dell’11 luglio 2024, n.377 del 23 luglio 2024, n. 399 del 2 agosto 2024 e n. 431 dell’8 agosto 2024 sono state approvate sette variazioni al bilancio gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026;

-                 con deliberazione consiliare n. 295 del 4 luglio 2024 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 118/2011 e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2023-2025 e al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale della Calabria;

vista la deliberazione n.65 del 26 settembre 2024 con cui l’Ufficio di Presidenza ha sottoposto all’Assemblea legislativa l’approvazione dell’assestamento e variazioni al bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale;

vista la Legge regionale 28 novembre 2023, n. 50 (Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2023-2025), con la quale sono stati assegnati ulteriori fondi per il funzionamento del Consiglio regionale per l’annualità 2023;

richiamata la deliberazione consiliare n. 306 del 26 luglio 2024 di approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023, della relazione sulla gestione e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, dalla quale risulta che il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 è pari a 39.605.910,92 euro, così composto:

·                     Quota vincolata pari a 12.601.208,78 euro, distinta in:

-                Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili, pari a 9.739.013,07 euro;

-                Vincoli derivanti da trasferimenti, pari a 707.307,11 euro;

-                Vincoli attribuiti formalmente dall’ente, pari a 2.154.888,60 euro;

·                     Quota accantonata pari a 4.092.298,25 euro, distinta in:

-                Fondi crediti di dubbia esigibilità al 31.12.2023, pari a 76.833,85 euro;

-                Fondo contenzioso, pari a 1.665.112,21 euro;

-                Altri accantonamenti, pari a 2.350.352,19 euro;

·                     Quota destinata agli investimenti pari a 11.946.288,40 euro;

·                     Quota libera dell'avanzo di amministrazione pari a 10.966.115,49 euro;

considerato che, a seguito della richiesta effettuata dal dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria di indicare le quote del risultato di amministrazione dell’esercizio 2023 da applicare, in sede di assestamento, al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, i dirigenti del Consiglio regionale hanno indicato i seguenti fabbisogni:

·                       avanzo vincolato da leggi: 7.882,66 euro;

·                       avanzo vincolato da trasferimenti: 617.331,06 euro;

·                       avanzo accantonato per il fondo contenzioso: 100.000,00 euro;

·                       avanzo accantonato per il fondo passività potenziali: 500.000,00 euro;

·                       avanzo destinato agli investimenti: 9.268.696,13 euro;

·                       avanzo libero: 10.966.115,49 euro, di cui 70.000,00 euro destinati al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente; 2.043.569,57 euro destinati al finanziamento di spese di investimento e 8.852.545,92 euro da restituire al bilancio della Regione Calabria; 

tenuto conto che, a seguito della richiesta effettuata dal dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria, i dirigenti del Consiglio regionale, dalla ricognizione effettuata sulla programmazione di spesa di propria competenza, hanno evidenziato alcune necessità di maggiori risorse finanziarie, nonché indicato alcune economie di spesa, per cui si ritiene necessario procedere conseguentemente ad apportare variazioni allo stato di previsione dell’entrata e della spesa del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026 del Consiglio regionale, al fine di adeguare gli stanziamenti di competenza e di cassa;

dato atto che le somme assegnate dalla Regione Calabria con legge regionale n. 50/2023, pari a 50.148,37 euro, non sono state utilizzate dal Consiglio regionale e che pertanto non possono essere restituite;

preso atto che:

·                     con deliberazione consiliare n. 295 del 4 luglio 2024 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023, da cui è risultato che:

-                l'ammontare dei residui attivi al 31.12.2023 è pari a 45.710.016,64 euro;

-                l'ammontare dei residui passivi al 31.12.2023 è pari a 12.661.069,33 euro;

·                     con deliberazione consiliare n. 306 del 26 luglio 2024 è stato approvato il rendiconto del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2023, la relazione sulla gestione e il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, da cui è risultato che:

-                il fondo cassa al gennaio rispetto a quello presunto riportato nel bilancio di previsione 2024-2026 è rideterminato in 12.697.140,21 euro;

-                il fondo pluriennale vincolato iscritto nell'entrata del bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, è quantificato in 6.140.176,60 euro, di cui 2.431.095,68 euro per spese correnti e 3.709.080,92 euro per spese in conto capitale;

·                     con determinazione del Direttore Generale n. 149 del 5 marzo 2024 è stata applicata al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota vincolata del risultato di amministrazione presunto relativo all’esercizio 2023, indicata nel prospetto dimostrativo aggiornato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 2 del 13 febbraio 2024, per l’importo di 691.724,06 euro;

·                     con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 56 del 31 luglio 2024 è stata applicata al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota accantonata nel risultato di amministrazione indicata nell’allegato al rendiconto del Consiglio regionale relativo all’esercizio 2023 denominato “A-1 “Elenco analitico delle risorse accantonate nel risultato di amministrazione”, per l’importo di 68.260,51 euro;

·                     con determinazione del Direttore Generale n. 399 del 2 agosto 2024 è stata applicata al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota vincolata nel risultato di amministrazione indicata nell’allegato al rendiconto del Consiglio regionale relativo all’esercizio 2023 denominato “A-2 “Elenco analitico delle risorse vincolate nel risultato di amministrazione”, per l’importo di 586.521,85 euro;

·                     con determinazione del Direttore Generale n. 431 dell’8 agosto 2024 è stata applicata al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, una quota vincolata nel risultato di amministrazione indicata nell’allegato al rendiconto del Consiglio regionale relativo all’esercizio 2023 denominato “A-2 “Elenco analitico delle risorse vincolate nel risultato di amministrazione”, per l’importo di 26.241,85 euro;

ritenuto:

-                      di applicare sull’annualità 2024 del bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026 quota parte dell’avanzo di amministrazione relativo all’esercizio 2023, per l’importo complessivo di 21.460.025,34 euro, come riportato nella Nota Integrativa allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

-                      di apportare al bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 le variazioni, di competenza e di cassa, allo stato di previsione dell’entrata e allo stato di previsione della spesa richieste dai dirigenti del Consiglio regionale, come riportato nella Nota Integrativa allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

-                      di restituire alla Regione Calabria la somma complessiva di 8.902.694,29 euro, di cui 8.852.545,92 euro relativa alla quota disponibile del risultato di amministrazione dell’esercizio 2023 non utilizzata per finanziare spese per il funzionamento del Consiglio regionale, e 50.148,37 euro quale somma relativa ai trasferimenti correnti disposti con la sopra citata legge regionale n.50/2023;

-                      di destinare il risultato economico dell’esercizio 2023, pari ad una perdita di 4.220.321,90 euro, a ridurre, nell’esercizio 2024, la voce “Risultati economici di esercizi precedenti” del patrimonio netto dell’Assemblea legislativa;

visti:

-                      l’Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, riportante le operazioni di applicazione di quota parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2023, nonché le ulteriori variazioni di competenza e di cassa da apportare al bilancio di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2024-2026, richieste dai dirigenti del Consiglio regionale;

-                      gli Allegati B) e C) rispettivamente denominati “Nota Integrativa”, ed “Equilibri di bilancio”, che formano parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

dato atto che:

-                      sono soddisfatte le necessità di utilizzo della quota vincolata, accantonata, destinata agli investimenti e libera dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente, coerentemente alle indicazioni di cui all’articolo 42 del d.lgs. 118/2011;

-                      sono soddisfatti i fabbisogni rappresentati dai dirigenti delle strutture amministrative che hanno richiesto di apportare alcune variazioni al bilancio di previsione 2024-2026;

-                      sono garantiti gli equilibri generali del bilancio di previsione per il triennio 2024-2026, come risulta dall’Allegato C), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

considerato che, in coerenza con quanto disposto dall’articolo 51 del d.lgs. 118/2011, successivamente all’approvazione da parte del Consiglio regionale del presente provvedimento, l’Ufficio di Presidenza procederà alla conseguente variazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio 2024-2026, approvato con propria deliberazione n. 88 del 22 dicembre 2023, e autorizzerà, senza ulteriori formalità, il Direttore generale ad apportare le variazioni di cui al presente provvedimento al bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2024-2026, approvato con determinazione del Direttore generale n. 833 del 28 dicembre 2023;

visti:

-                il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

-                il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

preso atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti espresso con verbale n. 47 del 4 ottobre 2024 (parere n. 18/2024), allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

udito il consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-                di applicare al bilancio di previsione 2024-2026, esercizio 2024, l'importo di 25.496.109,68 euro, quota parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2022, come di seguito indicato:

·                avanzo vincolato da leggi: 7.882,66 euro;

·                avanzo vincolato da trasferimenti: 617.331,06 euro;

·                avanzo accantonato per il fondo contenzioso: 100.000,00 euro;

·                avanzo accantonato per il fondo passività potenziali: 500.000,00 euro;

·                avanzo destinato agli investimenti: 9.268.696,13 euro;

·                avanzo libero: 10.966.115,49 euro, di cui 70.000,00 euro destinati al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente; 2.043.569,57 euro destinati al finanziamento di spese di investimento e 8.852.545,92 euro da restituire al bilancio della Regione Calabria; 

-                di apportare al bilancio di previsione 2024-2026, esercizi 2024-2025-2026, le variazioni di competenza e di cassa riportate nell’Allegato A), che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

-                di approvare l’Allegato B) “Nota integrativa”, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-                di restituire alla Regione Calabria la somma complessiva di 8.902.694,29 euro, di cui 8.852.545,92 euro relativa alla quota disponibile del risultato di amministrazione dell’esercizio 2023 non utilizzata per finanziare spese per il funzionamento del Consiglio regionale, e 50.148,37 euro quale somma relativa ai trasferimenti correnti disposti con legge regionale 28 novembre 2023, n. 50 (Assestamento del bilancio della Regione Calabria per gli anni 2023-2025);

-                di dare atto che, dall’applicazione delle variazioni di cui ai punti precedenti, sono garantiti gli equilibri del bilancio di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2024-2026, come risulta dall’Allegato C), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

-                di destinare il risultato economico dell’esercizio 2023, pari ad una perdita di 4.220.321,90 euro, a ridurre, nell’esercizio 2024, la voce “Risultati economici di esercizi precedenti” del patrimonio netto dell’Assemblea legislativa;

-                di prendere atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti di cui al verbale n. 47 del 4 ottobre 2024 (parere n. 18/2024), allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-                di dare atto che l'Ufficio di Presidenza procederà alla conseguente variazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio 2024-2026, approvato con propria deliberazione n. 88 del 22 dicembre 2023, nonché autorizzerà, senza ulteriori formalità, il Direttore generale ad apportare le variazioni di cui al presente provvedimento al bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2024-2026, approvato con determinazione del Direttore generale n. 833 del 28 dicembre 2023;

-                di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati sopra richiamati, alla Giunta regionale e al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale, per il rispettivo seguito di competenza, ai sensi dell’articolo 26, commi 5 e 6, del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.

(Allegati)

Proposta di legge n. 323/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Talerico, Tavernise, Straface, Mattiani, Mancuso, recante: “Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di Enti e Aziende del Servizio Sanitario Regionale” (deliberazione consiliare n. 319)   

Art. 1

(Proroga graduatorie vigenti)

1. Al fine di assicurare la continuità del servizio sanitario regionale e l'efficienza amministrativa nonché garantire il buon andamento e il contenimento della spesa regionale, è prorogata di ulteriori ventiquattro mesi dalla scadenza l'efficacia delle graduatorie approvate nell’anno 2022 all’esito delle procedure concorsuali di enti e aziende del servizio sanitario regionale.

Art. 2

(Clausola di invarianza degli oneri finanziari)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, trovando copertura finanziaria sulle risorse disponibili a legislazione vigente nei bilanci degli enti e aziende del servizio sanitario regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 191/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde - Deliberazione della Giunta regionale n. 526 del 30/09/2024” (deliberazione consiliare n. 320)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-                      l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-                      la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

-                      la legge regionale 16 maggio 2013, n. 25, che ha istituito l’Azienda Calabria Verde;

-                      la legge regionale n. 8/2002;

-                      l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-                      il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 526 del 30 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde -Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

vista la deliberazione n. 251 del 28 settembre 2024, con cui il Direttore generale dell’Azienda Calabria Verde ha approvato il rendiconto di gestione dell’Ente per l’esercizio 2023;

considerato che il Revisore unico dell’Azienda, con verbale n. 6 del 28 settembre 2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                      ha attestato “l’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, la congruità degli accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità, la congruità degli altri accantonamenti rilevati”, nonché “l'attendibilità dei risultati economici generali e di dettaglio con riferimento al rispetto della competenza economica, alla completa e corretta rilevazione dei componenti economici positivi e negativi, alle scritture contabili e alle carte di lavoro a supporto dei dati rilevati”;

-                      ha rilevato che “le spese effettivamente sostenute dall’Ente nel corso dell’anno 2023, confrontate con i limiti di spesa di cui alla l.r. 43/2016 (spese sostenute nell’anno 2022) risultano essere tutte nei limiti”;

-                      attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, ha espresso “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;

rilevato che la U.O.A. “Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e difesa del Suolo”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 609461 del 30 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                      ha rilevato che a seguito delle verifiche effettuate sulle risultanze della gestione dell'Azienda Calabria Verde per l'esercizio 2023, sussiste la “coerenza tra gli impegni assunti dall'Ente e le risorse assegnate con il Piano Attuativo di Forestazione per l'anno 2023”;

-                      ha evidenziato che “vi è perfetta corrispondenza tra le risultanze di cassa di cui al rendiconto in oggetto e quanto riportato nel conto del tesoriere per l'esercizio 2023”;

-                      ha rilevato che “alla chiusura dell’esercizio non sussistono debiti fuori bilancio da dover riconoscere”;

-                      ha attestato la “corrispondenza tra gli importi stanziati nel Bilancio Regionale, con riferimento ai trasferimenti a favore dell'Azienda Calabria Verde per la copertura delle spese afferenti al pagamento degli emolumenti al personale addetto alla sorveglianza idraulica, alle unità lavorative transitate dalle ex Comunità Montane e dall'ARSSA ed ai lavoratori Lsu-Lpu, e le spese impegnate dall' Azienda stessa per le medesime finalità”;

-                      ha verificato il “rispetto dei limiti di spesa, di cui alla vigente normativa regionale in materia di spending review” di cui alla legge regionale n. 62/2023 e alla legge regionale n.43/2016;

-                      ha espresso parere favorevole al rendiconto di esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde”, con la prescrizione “di formulare ed approvare un piano di rientro dal disavanzo da effettuarsi in un tempo ragionevole e comunque contenuto nei termini di legge e, di imputare, in quota parte, il disavanzo di euro 31.383.322,49 nell’esercizio 2024 e seguenti”, nonché “di azionare nei termini di legge ogni utile iniziativa tesa al recupero dei crediti ed in particolare a quelli di dubbia esigibilità”, riservandosi di “procedere alla restituzione dei fondi POR - ex decreto LLPP 2072 del 20.02.2017 - pari ad euro 24.221.036,06, per come stabilito con Decreto dirigenziale n. 2072 del 28.02.2017 e per come rappresentato negli accantonamenti di bilancio”;

considerato che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                      ha rilevato che:

·                       sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;

·                       sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023;

·                       sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

·                       sussiste corrispondenza (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente), tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

·                       sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

·                       risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2023;

-                      così come evidenziato nell’istruttoria al rendiconto per l’esercizio 2022 dell’Ente, ha reiterato la raccomandazione all’Azienda, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio e di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, di “promuovere tutte le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei proventi relativi alla gestione dei beni, con particolare riferimento ai canoni per concessioni pluriennali”;

-                      con riferimento alla richiesta di restituzione da parte del Dipartimento Lavori Pubblici dei fondi POR, ha raccomandato all’Azienda, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio, per le restanti rate già scadute di provvedere all’immediata applicazione della relativa parte accantonata del risultato di amministrazione pari a 24.221.036,06 euro, in conto del corrente bilancio di previsione 2024, al fine di provvedere al pagamento di quanto dovuto alla Regione Calabria a titolo di restituzione dei predetti fondi POR;

-                      evidenziando che la quota disponibile del risultato di amministrazione, al netto delle quote accantonate e vincolate, presenta un importo negativo pari ad 31.383.322,49 euro, che conseguenzialmente determina un disavanzo, ha raccomandato all’Azienda “di provvedere al rispetto della previsione di legge con un’effettiva destinazione dei proventi conseguenti alla gestione del patrimonio forestale per il ripiano del disavanzo nonché per il pagamento di eventuali debiti pregressi”;

-                      ha rilevato che, “stante l’avvenuta definizione da parte dell’ente nel corso dell’esercizio 2024 dei rendiconti 2019-2020-2021-2022 e 2023 si è finalmente potuti addivenire alla quantificazione dell’effettivo disavanzo con la conseguente definizione di un reale cronoprogramma di ripiano dello stesso per come più volte richiesto e auspicato sia dallo scrivente Settore sia dal Revisore dei Conti dell’ente”;

-                      prendendo atto del parere favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e dell’istruttoria dell’U.O.A. vigilante conclusa con parere favorevole, richiamate altresì le raccomandazioni dello stesso dipartimento “Economia e Finanze” formulate all’Azienda, ha ritenuto “possibile procedere all’adozione, da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-                        di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Verde e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 182/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) - Deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 12/8/2024” (deliberazione consiliare n. 321)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-                      l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8  (Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-                      la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

-                      l’articolo 9 della legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità), che ha istituito l’Ente per i Parchi Marini Regionali;

-                      la legge regionale n. 8/2002;

-                      l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-                      il decreto legislativo n. 118/2011 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 438 del 12 agosto 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) - Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 118 del 19 luglio 2024, modificato con decreto n. 123 del 22 luglio 2024, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali, con cui il Commissario Straordinario dell’Ente per i Parchi Marini Regionali ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2023 dell’Ente;

rilevato che il Revisore unico dei conti, con verbale n. 7 del 18 luglio 2024, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale,

·                     non ha rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure correttive non adottate dall’Ente,

·                     ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, evidenziando il rispetto dei seguenti dati esposti nella relazione al rendiconto:

-                      attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria;

-                      congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi rischi;

-                      attendibilità dei valori patrimoniali e dei risultati economici generali e di dettaglio;

·                     ha espresso “giudizio positivo per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2023”;

considerato che il dipartimento regionale "Territorio e Tutela dell’Ambiente", che esercita la vigilanza sull’attività dell’Ente, nell’istruttoria di propria competenza (prot. n. 522466 del 9 agosto 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                      ha sottolineato che per il Rendiconto finanziario 2023 non può ancora trovare applicazione la normativa sul contenimento della spesa di cui all’articolo 1, lettera a) della legge regionale n. 62/2023, in quanto “la struttura è priva di risorse umane proprie e l’Ente non è dotato di pianta organica, pertanto, manca il parametro di riferimento relativo alla spesa sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività”;

-                      ha evidenziato che l’Ente ha rispettato il limite della spesa relativa all’anno 2023 con riferimento alle spese di cui all’articolo 1, lettere b) e c) della legge regionale n. 62/2023;

-                      ha verificato che “quanto riportato nel rendiconto finanziario 2023 è coerente con le previsioni dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, di cui al bilancio di previsione adottato per il medesimo anno”;

-                      ha espresso “parere favorevole all’approvazione del Rendiconto 2023 dell’Ente”;

preso atto che il dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                     ha rilevato che:

-                      sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto di bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere;

-                      sussiste la continuità tra i residui finali dell’esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2023;

-                      sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-                      sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali-crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-                      sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell’esercizio finanziario 2023, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-                      risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2023;

·                     ha raccomandato all’Ente, con riferimento all’eventuale utilizzo della quota disponibile dell’avanzo di amministrazione, “di rispettare le regole di bilancio inerenti alle modalità di impiego della parte libera, ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”;

·                     tenuto conto dei pareri favorevoli del Revisore unico dei Conti dell’Ente e del dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, richiamata la suddetta raccomandazione fatta all’Ente, ha ritenuto “possibile procedere all’adozione da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto per l'Esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR), al fine della successiva trasmissione al Consiglio Regionale (…) ex articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-                      di approvare, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 183/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) - Deliberazione della Giunta regionale n. 439 del 12/08/2024” (deliberazione consiliare n. 322)

Il Consiglio regionale

premesso che:

·                       l’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

·                       la Giunta regionale trasmette i bilanci al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

·                       l’articolo 9 della legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità), che ha istituito l’Ente per i Parchi Marini Regionali;

·                       la legge regionale n. 8/2002;

·                       l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della regione Calabria);

·                       il decreto legislativo n. 118/2011 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 439 del 12 agosto 2024, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)-Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 127 del 24 luglio 2024 del Commissario Straordinario dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, con cui è stata approvata la proposta di bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

atteso che il Revisore unico dei conti dell’Ente, con verbale n. 8 del 24 luglio 2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha “rilevato la coerenza, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio”;

·                       ha “verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello statuto dell’Ente, del regolamento di contabilità, delle norme del d.lgs. 118/2011 e dei relativi principi contabili applicati n. 4/1 e n. 4/2 allegati al predetto decreto”;

·                       ha espresso “parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2024- 2026 e sui documenti allegati”;

considerato che il dipartimento regionale “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 521017 dell’8 agosto 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha verificato che “il bilancio previsionale armonizzato 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali è stato redatto secondo lo schema di bilancio di cui all’articolo 9 del decreto legislativo n.118/2011 e dei principi contabili applicati allegati n.4/1 e 4/2”;

·                       ha evidenziato che, per il bilancio 2024-2026, non può ancora trovare applicazione la normativa sul contenimento della spesa di cui all’articolo 1, lettera a) della legge regionale n. 62/2023, “poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e l’Ente non è dotato di pianta organica, pertanto, manca il parametro di riferimento relativo alla spesa sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività”;

·                       ha sottolineato che l’Ente ha rispettato i limiti di spesa riguardanti le spese di cui all’articolo 1, lettere b) e c) della legge regionale n. 62/2023;

·                       ha fatto presente che, “relativamente ai fondi derivanti dall’applicazione della l.r. 5/2021 la concessione di risorse è subordinata agli accertamenti, nel corso del 2024, derivanti dai canoni delle grandi derivazioni, secondo quanto disposto dall’art. 26 l.r. 5/2021”;

·                       ha espresso “parere favorevole al bilancio di previsione armonizzato 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali”;

tenuto conto che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha verificato la sussistenza degli equilibri di bilancio per come definiti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

·                       ha raccomandato all’Ente di “verificare, durante l’intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di previsione, la congruità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all’effettivo andamento degli incassi, adottando, se necessarie, apposite misure atte a salvaguardare gli equilibri di bilancio”;

·                       preso atto del parere favorevole del Revisore unico dei conti dell’Ente e dell’istruttoria, conclusa con parere favorevole, del dipartimento regionale “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi, le raccomandazioni e le prescrizioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta Regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale della proposta di bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR), per i conseguenti adempimenti di competenza, ex articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate,

·                       di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale n.8/2002, il bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 188/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) - Deliberazione della Giunta regionale n. 515 del 30/09/2024” (deliberazione consiliare n. 323)

Il Consiglio regionale

premesso che:

·                       l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Finanze, Programmazione e sviluppo economico " per la definitiva istruttoria di propria competenza;

·                       la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

-                        la legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per lo sviluppo dell'agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell'agricoltura);

-                        la legge regionale n. 8/2002;

-                        l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-                        il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 515 del 30 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) - Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

vista la deliberazione n. 75/cs del 6 giugno 2024, con cui il Commissario Straordinario dell’ARSAC ha approvato il consuntivo dell’Ente per l’esercizio 2023 comprensivo di tutti gli allegati di legge, accluso al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

atteso che il Revisore unico dell’ARSAC, con verbale n. 60 del 19 giugno  2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha evidenziato “l’attendibilità delle risultanze riportate” nel conto consuntivo 2023 “e il rispetto dei principi contabili”;

·                       ha rilevato che “l’Azienda ha operato nel rispetto del decreto legislativo n.118/2011 e non sono emerse irregolarità contabili”;

·                       ha raccomandato: all’Azienda:

-                      di mettere in atto ogni azione utile alla realizzazione dei residui attivi in particolare quelli derivanti dalla gestione acquedotti;

-                      di realizzare un costante monitoraggio del fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo rischi;

-                      di dotarsi di un’adeguata struttura al fine di avere una situazione patrimoniale ed un inventario dei beni mobili e immobili aggiornato;

·                       ha attestato “la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione” e ha espresso “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;

considerato che il dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 584137 del 18.09.2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                        in merito alla verifica del contenimento della spesa ai sensi della L.R. 62/2023, ha riscontrato “che il contenimento della spesa è stato complessivamente garantito”;

-                        ha espresso parere favorevole al conto consuntivo ARSAC esercizio 2023, approvato con deliberazione n. 75/cs del 6 giugno 2024;

tenuto conto che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha rilevato che:

-                      sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023, prendendo atto dell’avvenuta rettifica effettuata sui residui passivi alla data del 01/01/2023 in ragione della differenza di euro 4,39;

-                      sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-                      sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nello stato patrimoniale, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-                      sussiste la quadratura tra il saldo di cassa, pari a 10.535.520,22 euro, riportato nel conto del bilancio 2023 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello stato patrimoniale;

-                      risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023;

·                       nel rilevare che la percentuale di riscossione dei crediti è ancora bassa, ha raccomandato all’Ente “di proseguire nelle iniziative opportune alla cura dei propri crediti, al fine di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, nonché al Dipartimento che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente di monitorare costantemente sull’attuazione di tali operazioni”;

·                       preso atto del parere favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e dell’istruttoria del dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, conclusa con parere favorevole in merito all’approvazione rendiconto 2023 dell’Ente, ha ritenuto “possibile procedere all’adozione, da parte della Giunta Regionale, del rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

dato atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-                        di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 189/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Lavoro - Deliberazione della Giunta regionale n. 524 del 30/09/2024” (deliberazione consiliare n. 324)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-                        l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento  per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-                        la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

-                        la legge regionale 19 agosto 2001, n. 5, che ha istituito l’Azienda Calabria Lavoro con la finalità di supportare la Giunta regionale nell’ambito delle scelte sulle politiche del lavoro;

-                        la legge regionale n. 8/2002;

-                        l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-                        il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 175 del 15 aprile 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro - Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 31 del 27 settembre 2024, con cui il Commissario straordinario dell’Azienda Calabria Lavoro ha approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio 2023;

considerato che il Revisore unico dell’Azienda, con verbale del 27 settembre 2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                        ha dato atto che “l’Ente ha rispettato quanto previsto dal decreto legislativo n.118/2011”;

-                        ha verificato il “rispetto del pareggio di bilancio ai sensi della normativa vigente riferita alle amministrazioni pubbliche territoriale e che l’Ente nella gestione dell’esercizio 2023 si è attenuto alle disposizioni emanate dalla Regione Calabria in merito al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2023”;

-                        ha “verificato il rispetto dei limiti di spesa imposti dalle Leggi Regionali 22/2010 e 62/2023”;

-                        ha segnalato la necessità “che l'Ente si attivi al fine di ricevere in maniera puntuale i trasferimenti dei fondi regionali a copertura dei progetti affidati, nonché della gestione del personale, in modo da evitare l'erosione del fondo cassa”;

-                        ha espresso “parere favorevole all’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2023, con la prescrizione all'Ente di adottare tutti gli atti propedeutici in tempi utili per l’approvazione del consuntivo nei termini di legge”;

rilevato che il dipartimento regionale “Lavoro”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 607027 del 27 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                      ha segnalato “che non sono stati rispettati i termini indicati nell’art. 57 comma 7, L.R.8/2022 previsti per la presentazione dei documenti contabili al Dipartimento competente per materia e per la successiva trasmissione e approvazione da parte degli organi preposti” e che “tale ritardo è stato determinato da una serie di difficoltà di tipo tecnico – operative”;

-                      ha evidenziato che “il rendiconto risulta predisposto in conformità al regolamento di contabilità dell’Ente e alla normativa vigente di cui al d.lgs. n.118/2011”;

-                      ha espresso ””parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro (ora Arpal Calabria)”;

considerato che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

-                        ha rilevato che:

·                       sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente importo del conto del tesoriere;

·                       sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023;

·                       sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

·                       sussiste (a seguito delle scritture di rettifica effettuate dall’Ente) la corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, al netto delle differenze riconducibili alle posizioni di debito correlate all’eliminazione di residui passivi in perenzione amministrativa;

·                       sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

·                       risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2023;

-                        ha invitato l’Ente “al pieno rispetto dei principi di legge con riferimento alla propria gestione di cassa, nonché il Revisore dei Conti e il Dipartimento Lavoro quale soggetti preposti al controllo sulla gestione di Azienda Calabria Lavoro, e a decorrere dall’esercizio 2024 sulla nuova Agenzia ARPAL, a vigilare in merito, richiamando al riguardo l’attenzione sulle responsabilità di natura erariale del Tesoriere, stante le funzioni dallo stesso svolte quale agente contabile di diritto dell’Ente”;

-                        ha ritenuto che sembri sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento dei residui e, a seguito di ciò, della determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione dell’esercizio 2023;

-                        ha precisato che, con riferimento alla quota disponibile del risultato di amministrazione, pari a 412.092,15 euro, la stessa potrà essere utilizzata solo a seguito dell’approvazione in via definitiva del rendiconto di gestione 2023, esclusivamente per le finalità indicate dal comma 6 dell’articolo 42 del d.lgs. 118/2011;

-                        preso atto del parere favorevole del Revisore unico dei Conti dell’Ente, nonché della relazione istruttoria, conclusa con parere favorevole, del dipartimento regionale “Lavoro”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni espresse nelle relative istruttorie dal dipartimento Lavoro e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto possibile “procedere all’adozione, da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro, al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della Legge regionale 4 febbraio 2002, n.8”;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-                        di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 190/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - Deliberazione della Giunta regionale n. 525 del 30/09/2024” (deliberazione consiliare n. 325)

Il Consiglio regionale

premesso che:

·                     l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

·                     la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

·                     l’articolo 12 della legge regionale 8 luglio 2002, n. 24, che ha istituito l’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

·                     la legge regionale n. 8/2002;

·                     l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

·                     il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 525 del 30 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 253 del 28 settembre 2024, con cui il Commissario Straordinario dell’ARCEA ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2023 dell’Ente, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Revisore unico dell’ARCEA, con verbale n. 10 del 27 settembre 2024, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate durante l’esercizio,

-                      ha rinnovato il sollecito alla definizione dell’iter procedurale finalizzato al recupero dei maggiori compensi percepiti dai Direttori e/Commissari, di cui all’articolo 13, comma 5, della legge regionale n. 69/2012, in materia di spending review, onde evitare la prescrizione degli stessi, per come già intimato dallo stesso organo di revisione nella relazione sul rendiconto 2021 e 2022, oltre che sul bilancio di previsione 2022-2024, atteso che si può definire contabilmente la partita della somma accantonata;

-                      ha rilevato che “non sono stati regolarmente pagati i debiti scaduti verso centro di assistenza agricola (V/CAA) e verso sistema informativo agricolo nazionale (V/SIAN), riferiti agli anni 2019, 2020 e 2021, che andavano onorati entro il 31.12.2023”, invitando al contempo l’Ente “a provvedere ai pagamenti nei tempi previsti dalla normativa”;

-                      ha invitato l’ARCEA “a far rispettare gli accordi in convenzione con l’azienda ARSAC, evidenziando in particolare che la rendicontazione doveva pervenire entro il 31.12.2023, al fine di poter verificare la correttezza e provvedere anche alla tempestiva liquidazione dei pagamenti”;

-                      ha invitato l’Ente “a sollecitare l’Organismo interno di valutazione (OIV) al fine di definire le procedure circa le indennità di risultato, relative alle annualità 2014-2020, da corrispondere al Commissario/Direttore”;

-                      ha invitato l’Ente, “in via del tutto prudenziale a costituire nel prossimo bilancio di previsione il fondo cassa ai sensi dell’art. 166 del Testo Unico degli enti locali ed a rimpinguare il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)”;

-                      ha “apprezzato che il fondo rischi contenziosi è stato rimpinguato”, invitando comunque l’Agenzia “a monitorare costantemente le liti potenziali e l’eventuale soccombenza in giudizio al fine di mantenere allineato il fondo stesso”;

-                      ha evidenziato che “l’indicatore medio dei pagamenti per l’anno 2023 è al di sotto della soglia minima dei 30 giorni”;

-                      ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione e ha espresso “parere favorevole per l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;

considerato che il Comitato di Vigilanza dell’ARCEA, con nota prot. n. 607252 del 28 settembre 2024, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, condividendo quanto rilevato nella relazione del Revisore unico sul rendiconto 2023 in ordine ai seguenti aspetti:

-                      “l’Agenzia ha proceduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi ascendenti, alla fine dell’esercizio, rispettivamente pari ad € 808.785,91 e ad € 6.556.265,31”;

-                      “l’organo di revisione ha sollecitato opportunamente l’iter procedurale finalizzato al recupero dei maggiori compensi percepiti da Direttori e/o Commissari, ammontanti ad € 207.744,28 - tutti iscritti nel fondo crediti di dubbia esigibilità”;

-                      “non sono stati pagati i debiti scaduti nei confronti dei CAA e SIAN, riferiti agli anni 2019, 2020 e 2021” che, ad avviso del Comitato, incidono in misura rilevante sulla contabilizzazione dei residui passivi;

-                      “non sono stati rispettati gli accordi in convenzione con ARSAC, con conseguenze sulla liquidazione dei pagamenti”;

-                      “sollecito all’OIV per definire le procedure relativamente alle indennità di risultato del Commissario/Direttore per gli anni 2014-2020”;

-                       “invito, a costituire nel prossimo bilancio di previsione, il fondo cassa” ai sensi dell’articolo 166 del Testo Unico degli enti locali e “a rimpinguare il FCDE”;

-                      “il fondo rischi contenzioso è stato rimpinguato e lo stato dei pagamenti rientra nella tempistica prevista”;

-                      ha espresso, “pur rimarcando le criticità di cui sopra, parere favorevole” relativamente al Rendiconto della gestione ARCEA per l’esercizio finanziario 2023;

rilevato che il dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 607949 del 30 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha espresso “parere favorevole al rendiconto esercizio finanziario 2023” dell’ARCEA, “fermo restando quanto rappresentato dal Comitato di Vigilanza ARCEA” nel relativo parere;

tenuto conto che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha rilevato che:

-                      sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere;

-                      sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2023;

-                      sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-                      sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al Conto Economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-                      sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-                      risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023;

·                       preso atto dei pareri favorevoli sia del Revisore unico dei conti dell’Azienda sia del dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, e fermi restando i rilievi, le riserve e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della Legge regionale 4 febbraio 2002, n.8”;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente all’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e dei documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-                      di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 186/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA) - Deliberazione della Giunta regionale n. 499 del 18/09/2024” (deliberazione consiliare n. 326)

Il Consiglio regionale

premesso che:

·                       l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

·                       la Giunta regionale trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

visti:

·                       l’articolo 7 della legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità), che ha istituito l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale, quale ente ausiliario della regione in materia di edilizia residenziale pubblica, con l'accorpamento delle Aziende regionali per edilizia residenziale;

·                       la legge regionale n. 8/2002;

·                       l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

·                       il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 499 del 18 settembre 2024, recante: “Rendiconto esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP Calabria). Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

vista la deliberazione n. 186 del 5 agosto 2024, con cui il Commissario straordinario dell’ATERP ha approvato il conto consuntivo dell’Ente per l’esercizio finanziario 2023, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Revisore unico dei conti dell’ATERP, con verbale n. 11 del 2 agosto 2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate,

·                       con riferimento ai crediti e al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, ha invitato l’Ente “alla verifica delle ragioni del mantenimento dei propri crediti, in particolare per quelli risalenti, in base ad una loro effettiva esigibilità”, raccomandando di prestare “particolare attenzione all’attività di recupero e di interruzione dei termini prescrizionali dei crediti vetusti ed eventuali motivi di rinuncia alla riscossione”;

·                       relativamente al contenzioso e all’adeguatezza del Fondo, ha richiesto “dettagliate informazioni periodiche che consentano di verificare la corrispondenza del valore del Fondo accantonamento, rispetto alla copertura delle relative potenziali soccombenze e quindi, passività”, al fine di “effettuare una puntuale ricognizione e di rilevare una serie di informazioni che permettono di verificare la rappresentazione completa dello stato dei contenziosi, incluso quello tributario, e per valutare la congruità del fondo accantonamenti passività potenziali da contenzioso, rispetto alle potenzialità alla quale è esposto l'Ente”;

·                       ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione e ha espresso “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023”;

considerato che il dipartimento regionale “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 574700 del 13 settembre 2024), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha evidenziato “il rispetto delle disposizioni sulle misure di contenimento delle spese di cui all’art. 1 della legge regionale 27 dicembre 2023, n. 62”;

·                       prendendo atto delle risultanze dell’analisi condotta dall’Organo di revisione e facendo proprie le osservazioni rimesse dallo stesso, ha espresso “parere favorevole all’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2023 dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale”;

tenuto conto che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·                       ha rilevato che:

-                        sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2023, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente valore del conto del tesoriere;

-                        sussiste la continuità tra i residui finali dell’esercizio 2022 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2023;

-                        sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-                        sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, in ragione di quanto attestato dall’ATERP Calabria nella nota integrativa allegata al rendiconto di gestione 2023;

-                        sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in riferimento al totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2023, e il valore registrato alla voce “Istituto Tesoriere” delle “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-                        risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato, del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023;

·                       rilevando che “anche nel 2023 continui ad emergere in maniera evidente la forte difficoltà, da parte dell’ATERP Calabria, nella riscossione dei canoni di locazione, posto che la percentuale di potenziale inesigibilità degli stessi continua ad assumere valori elevati”, ha rimarcato “come risulti quantomai necessario un intervento da parte del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, stante la funzione dallo stesso svolta quale soggetto preposto alla vigilanza sulle attività dell’Ente, in termini di sempre più stringenti azioni di controllo e monitoraggio finalizzate all’effettiva realizzazione da parte di ATERP Calabria delle proprie posizioni di credito”;

·                       ha raccomandato all’Ente, “al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale, di promuovere le attività necessarie atte a garantire una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante l’inadeguata realizzazione delle ragioni creditorie dell’Azienda”;

·                       preso atto del parere favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e della relazione istruttoria del dipartimento regionale “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, conclusa con parere favorevole, richiamate le raccomandazioni formulate all’Ente per come riportato nell’istruttoria, ha ritenuto “possibile procedere all’adozione, da parte della Giunta Regionale, del Rendiconto di Gestione per l’esercizio 2023 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria, al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57 della Legge regionale 4 febbraio 2002, n.8”;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria), con i documenti ad esso allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate,

·                       di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2023 dell'Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 192/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - Deliberazione della Giunta regionale n. 527 del 30/09/2024” (deliberazione consiliare n. 327)

Il Consiglio regionale

visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), e in particolare l’articolo 68, che disciplina la redazione, il contenuto e l’approvazione del bilancio consolidato da parte della Regione, e l’allegato 4/4 al d.lgs. 118/2011 recante il “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”;

tenuto conto che:

-                      il Rendiconto generale per l’esercizio 2023, completo dei relativi allegati e prospetti, è stato approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 204 del 30 aprile 2024, successivamente integrata con deliberazioni nn. 250 del 27 maggio 2024, n. 399 e 400 del 30 luglio 2024;

-                      in data 26 luglio 2024, con delibera n. 71/2024, la Sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei conti, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del decreto-legge n. 174/2012, ha parificato il Rendiconto generale per l’esercizio 2023, per come approvato dalla suddetta DGR n.204/2024, con riferimento al conto di bilancio, al conto economico e allo stato patrimoniale;

-                      con legge regionale 7 agosto 2024, n. 33 sono stati approvati il Rendiconto generale e il Rendiconto consolidato della Regione Calabria per l’esercizio 2023;

-                      con deliberazione consiliare n. 306 del 26 luglio 2024 è stato approvato il rendiconto del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio finanziario 2023;

-                      con deliberazione consiliare n. 315 del 2 ottobre 2024 è stato approvato il bilancio consolidato del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2023;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 527 del 30 settembre 2024, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – Proposta di deliberazione consiliare”;

considerato che, al fine di consentire la predisposizione del bilancio consolidato, ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs.118/2011,

-                      con deliberazione della Giunta regionale n. 764 del 28 dicembre 2023 è stato aggiornato l'elenco dei soggetti componenti il Gruppo Amministrazione Pubblica;

-                      con deliberazione della Giunta regionale n. 768 del 28 dicembre 2023, alla luce della composizione del Gruppo Amministrazione Pubblica determinato con la suddetta deliberazione, è stato aggiornato l'elenco dei componenti del Gruppo Regione Calabria;

tenuto conto che:

-                      con deliberazione n. 8 del 30 aprile 2024 del Commissario straordinario è stato approvato il rendiconto 2023 dell’Autorità regionale dei trasporti della Calabria (Art-Cal);

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 303 del 26 luglio 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL);

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 320 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell'Agenzia Regionale per la forestazione e per le politiche della montagna (Azienda Calabria Verde);

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 321 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR);

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 323 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC);

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 324 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell’Azienda Calabria Lavoro;

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 325 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

-                      con deliberazione del Consiglio regionale n. 326 del 22 ottobre 2024 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2023 dell'Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale (ATERP Calabria);

preso atto che, come precisato nella deliberazione della Giunta regionale n.527 del 30 settembre 2024,

-                      la Fondazione “Istituto regionale per la Comunità Grecanica di Calabria” e la Fondazione “Istituto regionale per la Comunità Occitana”, in attesa dell’effettiva operatività derivante dalla loro trasformazione, come disciplinato dall’articolo 24 della legge regionale n.15/2008, nel corso del 2023 risultano inattive e non vi sono rendiconti 2023 ad esse riferibili;

-                      le Società facenti parte del Gruppo Regione Calabria e le Fondazioni regionali appartenenti al Gruppo Consolidato della Regione Calabria hanno approvato i rispettivi bilanci di esercizio 2023;

rilevato che è possibile redigere il bilancio consolidato della Regione Calabria dell'anno 2023;

visti il Bilancio consolidato della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2023 (Allegato 1), corredato dalla “Relazione e Nota integrativa” (Allegato 2), acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

preso atto che, con verbale n. 48 dell’11 ottobre 2024, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, il Collegio dei revisori dei conti della Regione Calabria ha approvato la relazione sul bilancio consolidato 2023 della Regione Calabria (parere n. 19/2024), esprimendo “giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2023 del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Calabria”;

dato atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 14 ottobre 2024, si è determinata favorevolmente sull’approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria, unitamente ai relativi allegati;

udito il consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate,

-                      di approvare il bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 332/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2024-2026 - Deliberazione della Giunta regionale n. 528 del 30/09/2024” (deliberazione consiliare n. 328)

Art. 1

(Residui attivi e passivi e fondo cassa)

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi, riportati, rispettivamente, nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio, per l'esercizio finanziario 2024, approvato con legge regionale 27 dicembre 2023, n. 57 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024–2026), sono rideterminati e aggiornati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2023, approvato con legge regionale 7 agosto 2024, n. 33 (Approvazione Rendi-conto generale e Rendiconto consolidato relativi all’esercizio finanziario 2023), per come di seguito indicato:

a) il totale dei residui attivi al 1° gennaio 2024 risulta essere rideterminato definitivamente in 5.877.485.366,15 euro;

b) il totale dei residui passivi al 1° gennaio 2024 risulta essere rideterminato definitivamente in 4.389.288.690,16 euro.

2. Le differenze fra l'ammontare dei residui risultanti dal rendiconto e l'ammontare dei residui presunti riportati nello stato di previsione del bilancio per l'esercizio finanziario 2024 sono rappresentate nel prospetto 1 (Variazione dei residui Parte Entrata) e nel prospetto 2 (Variazione dei residui Parte Spesa) allegati alla presente legge.

3. Il fondo di cassa presso il Tesoriere al 1° gennaio 2024 risulta essere rideterminato in 864.862.338,09 euro.

Art. 2

(Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2023 e fondo pluriennale vincolato)

1. Il saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2023 è rideterminato in 2.076.595.459,82 euro.

2. Il fondo pluriennale vincolato di parte corrente è rideterminato in 27.211.705,40 euro e il fondo pluriennale di parte in conto capitale in 249.251.848,86 euro.

3. Le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione sono rideterminate in 2.135.318.895,71 euro.

Art. 3

(Modifiche autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 2 della legge regionale 27 dicembre 2023, n. 56)

1. Alle autorizzazioni di spesa disposte con la Tabella C di cui all’articolo 2 della legge regionale 27 dicembre 2023, n. 56 (Legge di stabilità regionale 2024) sono apportate le variazioni di cui alla Tabella 1 allegata alla presente legge.

Art. 4

(Rimodulazione del concorso aggiuntivo al contenimento dei saldi di finanza pubblica)

1. Per effetto di quanto disposto dall’articolo 527-ter della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026), l’accantonamento di risorse effettuato ai sensi dell’articolo 4 della l.r. 56/2023 e allocato alla Missione 20, Programma 03 (U.20.03), è rideterminato, per l’anno 2024, in 13.604.765,79 euro.

2. L’accantonamento di cui al comma 1, finanziato mediante l’utilizzo di risorse di parte corrente, a esclusione degli stanziamenti di spesa riguardanti redditi da lavoro dipendente, sanità e trasferimenti agli enti locali, costituisce economia di spesa che concorre integralmente al ripiano del disavanzo di amministrazione per l’anno 2024, per come disposto dall’ articolo 527-ter della l. 213/2023.

Art. 5

(Disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili)

1. Al fine di garantire la copertura finanziaria delle somme dovute nell’anno 2024 ai sensi dell’articolo 15, comma 3-bis, del decreto-legge 7 maggio 2024, n.60 (Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione), convertito dalla legge 4 luglio 2024, n. 95 in relazione alla disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili di cui all'articolo 2, comma 11, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato-legge finanziaria 2004), e successivi incrementi, è autorizzato per il corrente esercizio finanziario il versamento all’entrata del bilancio dello Stato di 5.500.000,00 euro, a valere sulle risorse allocate alla Missione 01, Programma 03 (U.01.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

 2. Al fine di garantire ai Comuni interessati il ristoro delle minori entrate derivanti dalle disposizioni di cui all’articolo 15, comma 3-bis, del d.l. 60/2024, convertito dalla l. 95/2024, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2024 la spesa di 124.936,85 euro, a valere sulle risorse allocate alla Missione 01, Programma 03 (U.01.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

Art. 6

(Nuove disposizioni aventi riflessi di carattere finanziario)

1. Al fine di garantire il pagamento degli indennizzi connessi a procedure espropriative avviate e non concluse da Cassa del Mezzogiorno (CASMEZ) e dal Commissario per l’emergenza ambientale riferite a infrastrutture idriche e depurative transitate alla Regione ai sensi della legge 2 maggio 1976, n. 183 (Disciplina dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno per il quinquennio 1976-80) e dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile 14 marzo 2013, n. 57, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2024 la spesa di 162.270,00 euro, a valere sulle risorse allocate alla Missione 09, Programma 04 (U.09.04) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

2. La Giunta regionale è autorizzata a concedere all’Amministrazione provinciale di Catanzaro, per l’esercizio finanziario 2024, un contributo una tantum di 500.000,00 euro da destinare a opere di manutenzione stradale, a valere sulle risorse allocate alla Missione 10, Programma 05 (U.10.05) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

3. Per rafforzare le finalità di cui all’articolo 37, comma 5, della legge regionale 10 agosto 2023, n. 39 (Disciplina in materia di ordinamento dei Consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale), è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2024, la concessione di un contributo una tantum, in favore del Consorzio di bonifica della Calabria, pari a 2.000.000,00 euro, allocato, su apposito capitolo a destinazione specifica, alla Missione 16, Programma 01 (U.16.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

4. Il contributo di cui al comma 3 è erogato sulla base di un piano di razionalizzazione dei costi e di un progetto per il miglioramento delle performance di riscossione delle entrate, approvati dal Direttore generale del Consorzio, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, previo parere favorevole dell’UOA Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e Difesa del suolo.

5. Per far fronte agli oneri pregressi derivanti dal mancato pagamento della quota associativa per l’anno 2007 a Formez PA, è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2024, la spesa di 6.000,00 euro, con allocazione alla Missione 01, Programma 01(U.01.01) dello stato di previsione del bilancio 2024-2026.

6. Al fine di migliorare la sicurezza, la mobilità e la qualità della vita della popolazione calabrese, la Giunta regionale è autorizzata a concedere per l’esercizio finanziario 2024, a Comuni e associazioni, contributi una tantum in conto capitale per l’importo complessivo di 930.000,00 euro. I destinatari dei contributi, le finalità, i relativi importi, nonché le Missioni e Programmi su cui è allocata la spesa sono indicati nella Tabella 2 allegata alla presente legge.

7. Al fine di incentivare la valorizzazione del territorio regionale, la promozione della cultura, dell’istruzione e dello sport, la Giunta regionale è autorizzata a concedere per l’esercizio finanziario 2024, a Comuni, associazioni ed enti diversi, contributi una tantum per l’importo complessivo di 1.380.000,00 euro. I destinatari dei contributi, le finalità, i relativi importi, nonché le Missioni e Programmi su cui è allocata la spesa sono indicati nella Tabella 3 allegata alla presente legge.

Art. 7

(Circolarizzazione debiti-crediti con Sorical S.p.a.)

1. Al fine di garantire la copertura finanziaria delle somme dovute a Sorical S.p.a. per la fornitura idrica nel campo profughi di San Ferdinando per gli anni 2022 e 2023, è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2024, la spesa di 211.250,95 euro a valere sulle risorse allocate alla Missione 09, Programma 04 (U.09.04) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

2. Alla copertura finanziaria delle somme indicate al comma 1 si provvede attraverso una quota parte dei crediti vantati dalla Regione nei confronti della Sorical S.p.a. iscritti per un importo complessivo di 370.156,36 euro al Titolo 3, Tipologia 100, dello stato di previsione dell’entrata del bilancio di previsione 2024-2026.

3. La differenza fra i crediti vantati dalla Regione e i debiti nei confronti di Sorical S.p.a. è accantonata nel Fondo crediti di dubbia esigibilità.

Art. 8

(Autorizzazione al ricorso all’indebitamento)

1. Per effetto di quanto disposto dal Regolamento UE 2020/2220 del 23 dicembre 2020, Capo I, dalla Delibera del Consiglio dei Ministri del 17 giugno 2021 e dalla Decisione della Commissione Europea del 22 novembre 2021 C(2021) 8549 final in merito alla estensione al biennio successivo del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria, l’indebitamento complessivo, con oneri a carico del bilancio regionale, autorizzato ai sensi dell’articolo 4 della l.r. 57/2023, è incrementato di 35.689.617,18 euro al fine di garantire la copertura della quota regionale di cofinanziamento degli investimenti previsti nelle annualità 2024 e 2025 nell’ambito del Programma su richiamato.

2. Sulla base dell’andamento della spesa relativa agli investimenti dei Programmi cofinanziati con l’indebitamento autorizzato ai sensi dell’articolo 4, comma 2, della l.r. 57/2023, la Giunta regionale è autorizzata a rimodulare la quota annua di cofinanziamento destinata a ciascun Programma, nel rispetto del limite massimo annuo del ricorso al debito che resta complessivamente determinato in 47.478.134,88 euro per ciascuna delle annualità ricomprese nel bilancio di previsione 2024-2026.

3. La Giunta regionale è autorizzata a effettuare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2024-2026.

Art. 9

(Variazioni al bilancio di previsione 2024-2026)

1. Nello stato di previsione di competenza e di cassa della parte entrata e della parte spesa del bilancio 2024-2026, approvato con l.r. 57/2023, sono complessivamente introdotte le variazioni di cui alle allegate Tabelle Entrata (Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa).

Art. 10

(Variazioni al quadro generale riassuntivo e agli allegati al bilancio di previsione 2024-2026)

1. Il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per il triennio 2024-2026 è modificato secondo le variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.

2. Gli schemi di bilancio e i relativi allegati, di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), sono modificati in conseguenza delle variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.

Art. 11

(Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria delle disposizioni contenute nella presente legge si provvede con le maggiori entrate e le minori spese indicate nelle allegate Tabelle Entrata (Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa).

2. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al documento tecnico e al bilancio finanziario gestionale 2024-2026, ai sensi dell’articolo 51 del d.lgs.118/2011.

Art. 12

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)