XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
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N. 37
SEDUTA Di MERCOLEDì 7 FEBBRAIO 2024
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 12,38
Fine lavori h. 13,38
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 12.38
Dà avvio ai lavori,
invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta
precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle
comunicazioni.
Prima
di entrare nel merito dell'ordine del giorno della seduta, avverto il dovere di
riferire che alla scelta di anticipare questo appuntamento si è giunti con
l'esclusivo proposito di evitare che ci si occupasse dell'elezione dell'Ufficio
di Presidenza in coincidenza con le elezioni relative al Parlamento europeo. Tutto
ciò, considerando l'importanza fondamentale del voto di giugno, per evitare
interferenze nell'impegno richiesto a tutte le forze politiche.
Avviamo, quindi, i lavori con la proposta di
provvedimento amministrativo numero 152/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante:
“Presa d'atto delle dimissioni dalla carica di Presidente, Vicepresidente e
Segretario-Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dei
consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo”.
Ha chiesto d’intervenire il consigliere Mammoliti. Ne
ha facoltà.
Grazie,
Presidente. Prendiamo atto di questa sua laconica e veloce comunicazione, ma vorrei
offrire degli spunti di valutazione politica in merito a questo passaggio così
importante.
Presidente,
non mi scandalizza che ci possano essere delle ragioni e delle valutazioni politiche
come quella che lei adduce riguardo alla circostanza che vede sovrapposte la
scadenza di metà mandato e le prossime elezioni amministrative ed europee. Anche
ragioni di opportunità potrebbero determinare una valutazione, come quella che
si sta definendo, con le dimissioni di tre dei cinque componenti dell'Ufficio
di Presidenza.
Però,
anche una ragione di opportunità di questa natura, secondo me, avrebbe potuto
benissimo contenere, alla base, anche una riflessione e una valutazione sull'attività
istituzionale e lo svolgimento dei lavori di questi oltre due anni di attività
del Consiglio e delle Commissioni.
Invece,
una comunicazione burocratica, secondo me, non fa bene né alla politica né alle
Istituzioni, perché anche questi passaggi - ci sono stati anche nel passato,
per cui non mi scandalizzo da questo punto di vista - potrebbero però essere
l'occasione per una riflessione democratica e per un confronto più libero su
come interagiamo insieme per rendere sempre di più efficaci i lavori del
Consiglio e i lavori delle Commissioni. Invece, questo non c'è stato e mi
dispiace sinceramente. Questo approccio lo considero minimalista e non congruo
all'autorevolezza e alla funzione istituzionale che, invece, bisogna prestare e
dedicare all’assolvimento della rappresentanza delle massime cariche delle Istituzioni
democratiche della nostra regione.
Una
discussione, quindi, sarebbe stata utile anche per aprire una stagione e una
fase, questa della seconda parte della legislatura, nella quale una maggiore e
proficua collaborazione si potrebbe assolutamente ricercare, perché -
parliamoci chiaramente - in questa prima fase mi sento di esprimere un giudizio
politico, da questo versante, non del tutto rispettoso dei ruoli e delle
funzioni, anche, in riferimento al rispetto dei regolamenti e delle minoranze
di questo Consiglio.
Abbiamo
avuto degli esempi emblematici: nelle Commissioni, pur in presenza di proposte
di legge dell'opposizione, abbiamo dovuto ricorrere, Presidente, alla sua
sensibilità perché ci fosse una discussione ordinata e adeguata. Qual è il
criterio di valutazione dell’inserimento e discussione delle proposte all’ordine
del giorno nelle varie Commissioni? Ci sono proposte di legge che giacciono da
oltre due anni e, nonostante reiterate sollecitazione ai Presidenti delle
Commissioni, ancora quelle proposte restano lì.
Questo
passaggio poteva rappresentare un confronto schietto, un confronto democratico,
un confronto di merito, di reciproca responsabilità e collaborazione per
renderle più funzionali e più efficaci i lavori delle Presidenze.
E
ancora: ci sono state proposte di legge della maggioranza, analoghe a quelle
presentate dalla minoranza, che sono passate direttamente all’esame del Consiglio
senza procedere con il loro esame abbinato.
Questo
non è accettabile! Questo non lo possiamo tollerare!
Ancora
oggi c'è una proposta sul CORAP della minoranza e la Giunta regionale ha
presentato un'ulteriore proposta, mi auguro che, almeno questa volta, si
addivenga ad un esame abbinato. Questo è il funzionamento delle regole
democratiche, delle Istituzioni democratiche di questa Regione, che non sono appannaggio
esclusivo della maggioranza politica che governa, ma riguardano il
funzionamento delle Istituzioni democratiche, il ruolo di rappresentanza
collettiva della comunità calabrese, di chi governa e di chi è all'opposizione,
di chi c'è in quest'Aula e di chi è fuori quest'Aula. È questo il livello di
sobrietà che ci deve caratterizzare nell'assolvimento e nella funzione dei
ruoli con l'applicazione rigorosa dei regolamenti che gestiscono e prevedono il
funzionamento di questi passaggi.
Quindi,
caro Presidente, noi saremo ancora più attenti, ancora più vigili, ancora più
determinati nel rivendicare questo lavoro e questo percorso di attenzione che
si deve anche alle opposizioni e alle proposte di legge che da esse vengono
presentate.
Parliamoci
chiaramente: dopo cinquant'anni di regionalismo, nella fase che viviamo,
nonostante, come dicesse lei, i precedenti, il contesto non è certo dei
migliori. È un contesto nel quale ancora oggi l'antipolitica, la sfiducia verso
la politica e le Istituzioni è molto diffusa, è trasversale, e se noi ci
adoperiamo per dimostrare che l'utilizzo delle Istituzioni è appannaggio di una
parte politica, non facciamo altro che alimentare questa prospettiva, questa
condizione che non aiuta a rendere i cittadini più vicini alle Istituzioni e
più fiduciosi verso la politica. Noi abbiamo il compito, a prescindere dalle
posizioni di ognuno di noi, di dare credibilità e autorevolezza alla politica e
alle Istituzioni di questa regione.
Quindi,
mi auguro, Presidente, prendendo atto e sottolineando che il gruppo del Partito
Democratico - l'ha detto bene il capogruppo in un comunicato pubblico - non ha
fatto nessun accordo per questa anticipazione di metà mandato – ripeto che non
mi scandalizza, alla fine si è anticipato di due mesi, non è questo il punto, è
successo anche in passato – ribadisco che non è stata una scelta condivisa, è
stata un'esigenza politica della maggioranza e ne prendiamo atto. Non possiamo
dire che ci sia stato un accordo per anticipare il rinnovo dell’Ufficio di
Presidenza e la verifica di metà mandato. Lo preciso per dare ordine alle cose
e un’informazione giusta, per dare ai calabresi la giusta rappresentazione dello
stato dell'arte.
Mi
auguro che con oggi si possa segnare la seconda parte della legislatura, che ci
sia un impegno corale, collettivo e responsabile, per dare sempre di più, in
una situazione di crisi, di antipolitica e di sfiducia dei cittadini verso la
politica e le Istituzioni, un consolidamento, un rafforzamento e una maggiore
autorevolezza alla politica e alle istituzioni calabresi. Grazie, Presidente.
Grazie,
collega Mammoliti. Mi sarei aspettato l'intervento del capogruppo del Partito
Democratico, ma è intervenuto lei. Non vorrei rispondere perché altrimenti rischio
di perdere il suo voto adesso alle votazioni per il Presidente, ma correrò il
rischio.
Lei
ha parlato di decisione, però non ha tenuto conto di quanto deciso nella
Conferenza dei capigruppo, a cui ha partecipato il suo capogruppo; c'è tutto
nel verbale che, se volete, distribuirò, a meno che il verbale non dica cose
false. C'è un accordo ed è stato portato democraticamente a conoscenza poi.
Collega
Bevacqua, si può prenotare, dopo farò distribuire il verbale e lei lo farà
rettificare con la dichiarazione con cui diceva che non voleva l'elezione
dell'Ufficio di Presidenza.
Andate
a rileggere anche i rinnovi precedenti a questo, si è anticipato anche nella
legislatura dove governavate voi.
Quindi,
è una polemica che lascia il tempo che trova, ma giusto così per chiarire,
perché mi piace rispettare le opposizioni, come in effetti vengono rispettate.
L'ho
detto con grande preavviso, quindi, siete stati informati di tutto.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Avevo affidato al collega
Mammoliti il compito di esprimere la posizione del gruppo perché ci sembrava
giusto oggi in quest'Aula esporre la posizione politica del gruppo del PD senza
alimentare un clima che non serve a nessuno. Però, il suo intervento mi
costringe a intervenire, perché non posso accettare le sue affermazioni quando
dice che c'è un verbale firmato, quando io non ho firmato nessun verbale.
Lei non firma mai i verbali.
Oggi
le chiedo, dopo questa sua affermazione, se dovesse essere rieletto, di
ripristinare il vecchio metodo di fare Conferenza dei capigruppo: non si faceva
nella sua stanza, ma si faceva nell'aula delle Commissioni consiliari dove
venivano registrati gli interventi, c'era un dibattito più allargato, più
partecipato, che dava più stimoli e motivazioni a chi partecipava alle
discussioni.
Quindi,
io le chiedo, formalmente da oggi, di ripristinare quel metodo che il
presidente Arruzzolo, il presidente Tallini e il presidente Irto avevano
instaurato che è quello del rispetto di noi delle opposizioni, attivando le
registrazioni degli interventi e, anche, soprattutto, rispettando ruoli e
funzioni.
Lei,
caro presidente Mancuso, ci ha comunicato la sua volontà e della maggioranza di
procedere - è vero - al rinnovo degli organismi - nessuno lo nega - e noi
abbiamo preso atto della volontà del centrodestra di anticipare i lavori. Che
cosa potevamo fare io e il collega Tavernise o gli altri della minoranza? Se il
ruolo di maggioranza è vostro, se la Conferenza dei capigruppo esprime una
volontà politica, netta, di rinnovare gli organismi, cosa potevamo fare noi?
Prendere atto di questa volontà politica che lei ha spiegato nelle sue
motivazioni e chiedere ai nostri due Vicepresidenti, Iacucci
e Alecci, di non dimettersi. E infatti non si sono dimessi.
Lei
ci dice in questa Aula oggi che voi anticipate il voto - non richiesto da noi -
per evitare tensioni, fibrillazioni durante la fase elettorale. Questa è la
motivazione che portate in Aula e in questa frase c’è tutto il racconto
politico del quale noi abbiamo preso atto.
Ripeto,
come ha detto il collega Mammoliti: ci sono altre esperienze del passato che
hanno portato ad anticipare il voto - ce ne sono 4 o 5 – e noi abbiamo preso
atto della volontà che ci avete manifestato nell'ultima Conferenza dei capigruppo
- ci mancherebbe altro, sarei sciocco, miope, disonesto a non ammetterlo - ma
non accetto che dica che è stata condivisa dalla minoranza. Il nostro ruolo non
è quello di favorire i vostri processi interni, ma è quello di vigilare sulla
funzionalità dell'organismo, di farlo funzionare, di stimolare il dibattito, di
alimentare il confronto democratico che è il sale di un'Assemblea democratica.
Oltre
a chiedere quello che vi ho detto poco fa, caro Presidente, deve attivare il
vecchio modo di procedere alle riunioni della Conferenza dei capigruppo,
altrimenti non parteciperò più; se non c'è una Conferenza di capigruppo dove
registriamo gli interventi, dove animiamo il dibattito, è inutile parteciparvi.
Senza che lei mi dica che firmiamo verbali: io non ho firmato nessun verbale,
né io e penso nemmeno il collega Tavernise ha firmato verbali, non penso.
Detto
questo, io penso che il collega Mammoliti abbia ben precisato il ruolo dell’opposizione.
Ritengo
che lei debba impegnarsi - augurandoci che la sua maggioranza la rieleggerà,
per come abbiamo avuto modo di leggere - a cambiare un po’ registro e a rispettare
il ruolo della funzione istituzionale che le compete, che è quella di essere
imparziale e di non essere partigiano.
Mi
sento di chiedere questo come gruppo del PD in quest'Aula! Quando lei firma dei
documenti, caro presidente del Consiglio regionale, caro collega Mancuso, in
difesa o in contrapposizione a una posizione politica presa da altri gruppi, da
altri partiti o da altro gruppo, credo che questa sua imparzialità venga meno.
Invece
credo che si debba ragionare, come diceva poco fa il collega Mammoliti, sia su
come rendere forte e autorevole il ruolo delle Commissioni - spesso assistiamo
con le famose leggi omnibus - ne
abbiamo approvate 9 - alla moltiplicazione del ruolo delle Commissioni, alla
moltiplicazione del ruolo del Consiglio – sia su come lei debba garantire il
rispetto delle regole, il rispetto delle funzioni e l’esaltazione del ruolo del
Consiglio regionale.
Questo
è l’augurio che le facciamo, oggi, per la sua rielezione se, ripeto, la sua
maggioranza la rileggerà. Mi auguro anche che i miei colleghi - anche noi
riconfermeremo il collega Alecci e il collega Iacucci - sappiano valorizzare al
meglio il ruolo che loro compete nella funzione che andranno a ricoprire: è un
ruolo importante che permette di esaltare, valorizzare, responsabilizzare il
ruolo e la funzione del Consiglio regionale.
Grazie,
collega Bevacqua.
Passiamo
alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.
Decade,
quindi, insieme al Presidente e al Vicepresidente e al Segretario-Questore,
l'intero Ufficio di Presidenza.
(Il Consiglio prende atto delle dimissioni del
Presidente, del Vicepresidente e del Segretario-Questore, pertanto decade l’intero
Ufficio di Presidenza)
Passiamo
al secondo punto all'ordine del giorno, relativo alla proposta di provvedimento
amministrativo 153/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del
Presidente del Consiglio regionale”.
Procediamo
alla costituzione del seggio elettorale. Invito i consiglieri regionali
Tavernise e Cirillo, che risultano essere i più giovani, ad avvicinarsi al
banco della Presidenza per svolgere le funzioni di scrutatori.
Ricordo
che, ai sensi dell'articolo 20, comma 2, dello Statuto, il Presidente è eletto
a maggioranza dei due terzi (2/3) dei componenti del Consiglio; se dopo due
scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da
tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei
consiglieri regionali; qualora nella terza votazione nessuno riporta la
maggioranza richiesta, si procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due
candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti
e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti; a parità
di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età.
Ricordo,
inoltre, che ciascun consigliere può esprimere una sola preferenza e che la
votazione avviene a scrutinio segreto.
Si
proceda quindi alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a
fare la chiama dei consiglieri. Prego.
(Sono
distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Segue la
votazione e lo spoglio delle schede)
Comunico
l'esito della votazione.
Presenti
e votanti: 29. Hanno riportato voti: Filippo Mancuso 23; schede bianche 6.
Attesi
i risultati riportati e avendo constatato che è stata raggiunta la maggioranza
prescritta al comma 2, dell'articolo 20 dello Statuto per il primo scrutinio,
proclamo eletto alla carica di Presidente del Consiglio regionale della
Calabria il consigliere Filippo Mancuso.
(Vivi e
prolungati applausi in Aula)
Grazie,
grazie, grazie.
Onorevole
Presidente della Giunta, assessori, colleghi consiglieri, vi ringrazio per la
fiducia che mi avete espresso riconfermandomi nella funzione di Presidente del
Consiglio.
Spero,
ancora una volta, di meritarla, esercitando la funzione con il dovuto rispetto
dello Statuto, del Regolamento e delle prerogative dei consiglieri, di
maggioranza e di opposizione.
Nel
quadro del pluralismo istituzionale che vede presenti in quest'Aula diverse
opzioni politiche, ribadisco l'auspicio che sulle questioni più delicate - pur
nella differenza di ruolo assegnateci dall'elettorato - il Consiglio regionale
possa pervenire a una condivisione delle scelte legislative e amministrative
volte a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità.
Consapevoli
che l'attuale fase storica presenta criticità su cui influiscono anche i
mutamenti geopolitici internazionali e le trasformazioni tecnologiche che impattano
sul mercato del lavoro, ritengo che a tutti noi sia richiesto un supplemento di
impegno che ci deve vedere uniti, per dare alla Calabria gli strumenti con cui
fronteggiare le sfide che ci attendono.
In
questa direzione, questa Presidenza seguiterà ad agevolare la sinergia fra il
Consiglio e la Giunta regionale che ci hanno consentito di approvare leggi
importanti e molte riforme di sistema. Al contempo, questa Presidenza seguiterà
a concepire un Consiglio regionale che, in aderenza agli interessi regionali,
discute, approfondisce e decide.
Tutto
ciò, sapendo che i calabresi ci guardano e che da tutti noi si aspettano
provvedimenti tempestivi per rendere la Calabria più moderna e più competitiva.
Il
2024 prospetta più impegni elettorali: dal voto in 5 Regioni e 3.700 Comuni,
tra cui 6 capoluoghi, al voto per il Parlamento europeo, ma questo Consiglio
regionale, com’è stato nei due anni precedenti, non tralascerà di fare tutto
ciò che gli compete per stare sempre dalla parte dei calabresi.
Nei
primi due anni, ci si è concentrati nell'azione di recupero del protagonismo
della Regione. Per questa seconda parte della Legislatura, il proposito è di
raccogliere i frutti di quanto seminato e di continuare ad affiancare al
dinamismo del presidente Occhiuto, l'azione innovativa e incalzante del
Consiglio regionale.
Ritengo
fondamentale, inoltre, nell'azione di modernizzazione del sistema-Calabria, la
partecipazione attiva dei cittadini, perché le iniziative della politica e
delle Istituzioni calabresi possono essere più efficaci, se sostenute da una
comunità coesa e solidale, pronti a mobilitare le sue migliori energie per
costruire - nel rispetto della legalità e del bene comune - il proprio futuro”.
Grazie
e grazie anche ai due colleghi di minoranza che mi hanno votato e quindi si
sentono anche rappresentati, nonostante le diversità di vedute. Grazie ancora.
Procediamo
adesso con il terzo punto all'ordine del giorno, riguardante la proposta di
provvedimento amministrativo numero 154/12^ d'Ufficio: “Elezione dei due Vice
Presidenti del Consiglio regionale”.
Ricordo
ai colleghi che, ai sensi dell'articolo 20, comma 1, dello Statuto, uno dei due
Vicepresidenti è in rappresentanza delle opposizioni e che, ai sensi del comma
3, i consiglieri regionali votano per un solo nome.
Sono
eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti e a parità di voti i più
anziani di età.
Si
distribuiscano le schede e invito il Segretario-questore a fare la chiama.
(Sono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)
Comunico
l'esito della votazione.
Presenti
e votanti: 29. Hanno riportato voti: Caputo 20, Iacucci 7, schede bianche 1,
schede nulla 1.
Pertanto,
sono eletti alla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale i colleghi Pierluigi
Caputo e Francesco Iacucci.
(Vivi e prolungati applausi in Aula)
Procediamo
col quarto e ultimo punto all'ordine del giorno, la proposta di provvedimento
amministrativo numero 155/12^ d'Ufficio: “Elezione dei due Consiglieri
Segretari-Questori del Consiglio regionale”.
Ricordo
ai colleghi che, ai sensi dell'articolo 20, comma 1, dello Statuto, uno dei
Segretari Questori è in rappresentanza delle opposizioni e che, ai sensi del
comma 3, i consiglieri regionali votano per un solo nome.
Sono
eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti e a parità di voti i più
anziani di età.
Si
distribuiscano le schede e invito il Segretario questore a fare la chiama.
(Sono
distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)
Comunico
l’esito della votazione.
Presenti
e votanti: 29. Hanno riportato voti: Cirillo 21, Alecci 7, schede bianche 1.
Pertanto,
sono eletti alla carica di Segretario questore i colleghi Salvatore Cirillo e Ernesto Francesco Alecci.
(Vivi e prolungati applausi in Aula)
Avendo esaurito tutti i punti
all'ordine del giorno, dichiaro tolta la seduta. Grazie.
Hanno
chiesto congedo: Lo Schiavo, Muraca, Pietropaolo, Staine,
Varì.
(È
concesso).
È stata presentata alla Presidenza la seguente
proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:
“Istituzione
dell’Agenzia regionale di sviluppo delle aree industriali e per l’attrazione di
investimenti produttivi - (Deliberazione G.R. n. 24 del 31.01.2024)” (PL n.
267/12^).
È stata assegnata alla prima Commissione -
Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di
merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il
parere finanziario.
Sono
state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento
amministrativo di iniziativa d’Ufficio:
“Presa
d’atto delle dimissioni dalla carica di Presidente, Vicepresidente e
Segretario-Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dei
consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo” (PPA n.
152/12^).
“Elezione
del Presidente del Consiglio regionale”
(PPA
n. 153/12^).
“Elezione
dei due Vice Presidenti del Consiglio regionale”
(PPA
n. 154/12^).
“Elezione
dei due Consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale” (PPA n. 155/12^).
La
proposta di legge numero 244/12^, di iniziativa dei Consiglieri regionali Tavernise e Alecci, recante: “Turismo itinerante e norma in
materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e garden sharing”, è stata
sottoscritta, anche dal Consigliere regionale Gentile.
In
data 2 febbraio 2024, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le
sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate
telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 27 del 2
febbraio 2024:
1)
Legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2024, recante: “Interventi per la
regolarizzazione degli immobili di cui alla legge n. 437/1968”;
2)
Legge regionale n. 2 del 2 febbraio 2024, recante: “Modifica dell’articolo 5
della legge regionale 19 novembre 2020, n. 22 (Disciplina delle Associazioni
Pro Loco)”;
3)
Legge regionale n. 3 del 2 febbraio 2024, recante: “Modifica dell’articolo 11
della legge regionale 15 marzo 2023, n. 12 (Disposizioni per la realizzazione,
il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria)”;
4)
Legge regionale n. 4 del 2 febbraio 2024, recante: “Modifiche e integrazioni
della legge regionale n. 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)”.
La
Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione
al bilancio di previsione finanziario 2023-2025:
-
deliberazioni della Giunta regionale numeri 26 e 27 del 31 gennaio 2024.
Bruni,
Bevacqua, Alecci, Iacucci, Mammoliti, Muraca. Al
Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
ad esito della programmazione 2014-2020, delle leggi di Stabilità 2013 e
seguenti, D.E.F. 2014, sono state costituite in Calabria n. 4 Aree per
l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.);
-
nel corso degli anni 2020 e 2021, sono stati sottoscritti gli Accordi di
Programma Quadro (A.P.Q.) interessanti le 4 Aree individuate ovvero: Reventino Savuto, Area Grecanica, Versante Jonico – Serre, Presila- Sila Crotone e Cosenza che ricomprendono
complessivamente n. 58 Comuni ed una popolazione (dati ISTAT 2020) pari a
93.700 abitanti;
-
attraverso le Leggi di Bilancio, alle 4 Aree individuate sono state assegnati
oltre 3,7 milioni di euro di finanziamento statale per ciascuna di esse e,
successivamente, il cofinanziamento regionale nella misura del doppio delle
somme assegnate dallo Stato;
-
tra gli interventi previsti in ogni A.P.Q. delle 4 Aree risulta la
realizzazione di n. 17 piattaforme per le attività di emergenza assicurate da
elisoccorso nelle aree maggiormente distanti dai presidi ospedalieri;
-
nelle 4 aree S.N.A.I.. per le attività di elisoccorso
risultano individuati i Comuni che seguono per: • l’Area Reventino
Savuto : Scigliano, Cicala, Soveria Mannelli. • l’Area
Versante Jonico – Serre: Serra San Bruno, Bivongi, Monasterace, Isca sullo
Ionio;
•
l’Area Grecanica: Cardeto, Montebello Ionico – frazione Fossato Ionio,
Bagaladi, San Lorenzo – Frazione Chorio – Roccaforte del Greco, Bova, Palizzi
Marina, Ferruzzano;
•
l’Area PreSila e Sila Crotone e Cosenza:
Bocchigliero, Umbriatico;
-
l’impegno di spesa presunto per la realizzazione delle n. 17 piattaforme per
l’elisoccorso nelle 4 Aree è di circa 1.100.000,00 Euro
a valere esclusivamente sui fondi assicurati dalle Leggi di Bilancio dello
Stato e che con D.G.R. n. 217/2023 sono state destinate ulteriori somme, pari
ad euro 56.000,00, rivenienti dalla delibera CIPESS n. 41/2022, per
l’elisoccorso nell’Area Sila-PreSila Cosentina e
Crotonese;
-
risultano già individuate le aree pubbliche destinate alla realizzazione degli
interventi di che trattasi;
considerato
che: - tutte le caratteristiche tecniche delle piattaforme/elisuperfici, per
come evidenziate negli A.P.Q., aderiscono pienamente alla normativa vigente in
materia (normativa I.C.A.O. – adottata da ENAC – Circolare Ministeriale n.
41/400 anno 1973;
-
tutte le piattaforme per l’elisoccorso dovevano essere realizzate entro la fine
dell’anno 2023 per come rinvenibile dai cronoprogrammi degli A.P.Q.;
-
la Giunta regionale con propria deliberazione n. 662 del 10 dicembre 2022 ha
ridefinito la “governance” complessiva riguardante l’attuazione della Strategia
Nazionale Aree Interne in Calabria, in adesione alla delibera CIPESS n.
41/2022, ed ha individuato nel Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari
e Forestazione “il coordinamento e il presidio per l’attuazione della S.N.A.I:”
e dando mandato al Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Risorse
Agroalimentari e Forestazione a “procedere e ottemperare a tutti gli atti
necessari all’attuazione della S.N.A.I. nel suo complesso, nonché a compiere
gli atti conseguenti finalizzati, comprese le variazioni da sottoporre al
Tavolo dei sottoscrittori degli stessi Accordi”;
-
la realizzazione di tale intervento oltre a determinare un significativo
innalzamento dei livelli di assistenza nelle aree interne per l’abbattimento,
nei casi di emergenza/urgenza, degli attuali tempi di percorrenza ( in alcune
Aree S.N.A.I. fino a 45 minuti dalla prima chiamata) verso i presidi
ospedalieri più vicini rispetto alla media nazionale (21 minuti dalla
chiamata), concorre ad un significativo avanzamento della spesa, attualmente
irrilevante, per l’attuazione della S.N.A.I. nella nostra Regione in
considerazione anche che sono in corso di definizione gli A.P.Q. delle altre 3
Aree già individuate dall’attuale Governo regionale ed approvate dal “Comitato
Tecnico Aree Interne” presso il Dipartimento per le politiche di coesione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Tutto
ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale
Per
sapere:
1.
quale sia lo stato dell’arte dei lavori volti a realizzare le piattaforme di
cui in premessa;
2.
quali iniziative intenda assumere per pervenire al raggiungimento di tale
risultato di grande rilevanza per le aree interne della Calabria e per lo
stesso Sistema Sanitario Regionale.
(205;
05/02/2024).
Mammoliti.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
la fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una malattia rara polmonare. Una
malattia cronica al momento irreversibile, invalidante e con esito talvolta
fatale, caratterizzata da un progressivo declino della funzionalità polmonare
che costringe, chi ne è affetto, a vivere costantemente attaccato all’ossigeno
(anche 24 ore al giorno). Nella speranza che un giorno possa essere trovata una
cura o, perlomeno, un farmaco che ne blocchi definitivamente l’evoluzione, oggi
l’unica possibilità di sopravvivere è rappresentata dal trapianto polmonare, a
cui non tutti, purtroppo, possono o potranno essere sottoposti;
oggi
esistono solo due farmaci che hanno lo scopo di rallentare l’evoluzione della
malattia, dispensati dal SSN e prescritti solo da Centri Specializzati
dislocati negli ospedali ricadenti nei comuni capoluogo di provincia, esclusa
Vibo Valentia, oltre che a quelli di Lamezia Terme e Castrovillari. I pazienti
al momento sono circa un migliaio in tutta la regione, ma il numero è in
continuo aumento;
da
quanto sostenuto da un gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati che sta
tentando di dare vita ad un'associazione specifica, in Calabria risulterebbe
evidente l’inadeguatezza dei Centri Specializzati sia dal punto di vista
organizzativo che strutturale, nonché assai marcata sarebbe l’assenza di una
rete pneumologica che possa prendere in carico i pazienti, a partire dalla
diagnosi per finire alle cure in caso di esacerbazioni e peggioramenti a cui,
purtroppo, le persone colpite sono destinati, a volte in tempi molto brevi;
come
assai spesso accade all’interno del nostro sistema sanitario regionale,
l’impegno e lo spirito di abnegazione di molti medici e infermieri, se non
supportato da una adeguata struttura organizzativa (tanto con riferimento al
personale che alla strumentazione necessaria al livello sia diagnostico che di
monitoraggio della patologia e di supporto al paziente) e da un valido
coordinamento, ben poco possono fare per garantire il buon esito delle cure nel
rispetto della dignità dei pazienti e dei loro caregivers;
i
pazienti, pertanto, sono costretti a girovagare per i vari ospedali d’Italia
con un enorme aggravio di spese per gli stessi pazienti e i loro familiari che,
in molti casi, non possono permettersi viaggi e soggiorni dai costi
esorbitanti;
a
quanto sopra va, poi, aggiunto il grandissimo stress psico-fisico a cui i
pazienti sono sottoposti nei loro viaggi. La patologia, infatti, costringe,
spesso, all’ossigenoterapia e le apparecchiature fornite dal SSN sulla base di
un protocollo regionale che, per come diremo successivamente, si ritiene non
aderente alle necessità di chi quotidianamente combatte la malattia in quanto
hanno un’autonomia non in grado di garantire il viaggio in serenità e
sicurezza;
evidente
risulta, inoltre, l’aggravio dei costi in termini di mobilità passiva che
contribuiscono ad assottigliare sempre di più le risorse regionali che
potrebbero essere, invece, indirizzate a migliorare il trattamento dei pazienti
presso luoghi di cura più prossimi alla propria residenza.
Considerato
che: - nel maggio 2023, il gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati sopra
richiamato, ha scritto, senza che ci fosse un riscontro alla loro richieste, al
Garante regionale della Salute chiedendo il suo intervento per far sì che il
sistema sanitario regionale si facesse carico, in modo organico, di questa
grave patologia (spesso paragonata alle malattie oncologiche) e di chi ne è
affetto, organizzando una rete regionale che se ne occupi e che sia realmente
di supporto a pazienti e familiari. Nello specifico, nella lettera sopra
richiamata, veniva chiesto: - una maggiore attenzione alla prevenzione e la
riduzione dei tempi di diagnosi, ritenendo, infatti, fondamentale un’adeguata
formazione anche dei medici di base e di pronto soccorso;
-
un miglioramento degli aspetti che riguardano le questioni di “gestione
amministrativa” della malattia, facilitando l’espletamento delle pratiche
burocratiche, come richieste di esenzioni, fornitura di supporti per
l’ossigenoterapia, prenotazioni di visite ed esami, esami necessari per la
diagnosi ed il controllo dell’evoluzione della malattia e che a volte non
vengono effettuati presso gli stessi Centri di cura;
-
un miglioramento dei vari aspetti sanitari come la presenza di psicologi,
fisioterapisti respiratori, nutrizionisti e, soprattutto, la presa in carico
del paziente nella struttura ospedaliera con una impostazione
multidisciplinare;
l’ammalato
di fibrosi polmonare idiopatica, infatti, spesso sviluppa complicazioni a
livello cardiaco o di altra natura, per cui si è costretti, quando tutto va
bene, a girovagare per le strutture pubbliche o private regionali e fuori
regione, per le indagini e le consulenze del caso;
-
la possibilità di poter accedere, anche nella propria Regione, ai programmi di
sperimentazione di nuovi medicinali, coinvolgendo le strutture di ricerca e le
case farmaceutiche: la Calabria è una delle poche regioni d’Italia dove non si
effettuano sperimentazioni di nuovi farmaci, seppur in presenza di un
consistente numero di ammalati.
Tenuto
conto che: - il Commissario ad Acta per il piano di rientro di rientro dal
debito sanitario ha approvato, con DCA n. 28 del 30/01/2024, il “Piano
regionale delle malattie rare 2024-2026 e riordino della reta regionale delle
malattie rare” che seppur riferito a tutte le malattie rare in applicazione del
Piano Nazionale sulle malattie rare, affronta, per ora solo sulla carta, alcune
questioni che riguardano anche la Fibrosi Polmonare idiopatica;
nelle
more della completa attuazione del piano di cui sopra, si potrebbe porre in essere una gestione multidisciplinare della Fibrosi
Polmonare idiopatica, sull’esempio di quanto fatto presso l’Azienda Ospedaliera
di Cosenza con l’approvazione di Percorsi Diagnostici Terapeutici ed
Assistenziali (PDTA) che, se applicati in maniera puntuale, potrebbero dare
risposta alle esigenze di quanti sono colpititi dalla malattia;
nello
specifico, il gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati di cui sopra, in più
occasioni ed a diversi interlocutori non ultimo il Garante regionale della
Salute con la citata lettera, stanno sollecitando l’introduzione di percorsi e
protocolli che prevedano: 1. una presa in carico totale del paziente sin dal
momento della diagnosi, con un rafforzamento dei vari aspetti sanitari con la
presenza, oltre che degli specialisti, di psicologi, fisioterapisti
respiratori, nutrizionisti, tutti concentrati nella stessa struttura
ospedaliera in forma multidisciplinare;
2.
la previsione, nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera
regionale, di un ambulatorio presso ogni Ospedale, hub e spoke,
al servizio dei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica prevedendo che al suo
interno possano essere effettuati i controlli periodici per i pazienti IPF,
nonché la prescrizione dei medicinali (si rileva, solo a titolo di esempio, che
presso l’Ospedale di Vibo Valentia, non esiste alcuna unità di pneumologia né
tantomeno un ambulatorio);
3.
una maggiore e costante formazione e coinvolgimento dei Medici di Medicina
Generale ed i Medici di Pronto Soccorso;
4.
una semplificazione degli adempimenti burocratici per i malati e i loro
caregivers fornendo ai pazienti sin dal momento della diagnosi un vademecum su le tutele e le prestazioni sanitarie di cui hanno diritto
e, utilizzando le moderne tecnologie informatiche e la digitalizzazione, al
fine di semplificare le procedure per l’ottenimento di esenzioni, rinnovi piani
terapeutici e ritiro farmaci e presidi;
5.
l’estensione anche alla Fibrosi polmonare idiopatica della telemedicina e delle
convenzioni con i Centri di Eccellenza Nazionali;
6.
la verifica della possibilità per i pazienti calabresi di poter essere
reclutati per la sperimentazione di nuovi farmaci presso le strutture
Ospedaliere Calabresi;
7.
la revisione dei criteri di prescrizione delle apparecchiature per
l’ossigenoterapia a cui i pazienti sono costretti a sottoporsi anche per 24 ore
giornaliere. Le attuali linee guida regionali, a differenza di altre regioni
italiane, prevedono la fornitura di ossigeno liquido in bombole da utilizzare a
casa e di una bombola più piccola (stroller), del
peso di circa 5 kg, da utilizzare per l’esterno. Tale fornitura, preclude la
possibilità di poter usufruire per l’esterno di un concentratore di ossigeno a
batteria e ricarica elettrica di minor peso (circa 2,5 kg) e con un’autonomia
di gran lunga superiore. Questo consentirebbe a chi ne deve fare uso una
maggiore serenità e sicurezza nei movimenti, nonché, poter continuare a vivere
una, quanto più possibile, normale vita di relazione, dignitosa e più autonoma
possibile. Tutto quanto sopra premesso e considerato, il sottoscritto
Consigliere regionale INTERROGA il Presidente della Giunta regionale, anche
nella sua funzione di Commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi
del servizio sanitario,
Per
sapere:
-
se, nelle more della completa attuazione del “Piano regionale delle malattie
rare 2024-2026 e riordino della reta regionale delle malattie rare”, non
ritenga urgente dare risposte alle richieste di cui sopra e promuovere presso
ogni Unità di Pneumologia degli Ospedali Calabresi, un percorso per come previsto
dal PDTA (Percorso Diagnostico, Terapeutico e Assistenziale) dell’Ospedale
Annunzia di Cosenza del novembre 2017 - se non ritenga opportuno, al fine di
una completa intelligenza della problematica, la convocazione di un tavolo
tecnico presso il competente Dipartimento per la Tutela della Salute, allargato
al gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati più volte richiamato nella
presente interrogazione.
(206;
05/02/2024).
È
pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
Mammoliti.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
Il recente DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha approvato, come è noto, un
documento che, modificando ed integrando l'analogo documento approvato dal
precedente DCA n. 64 del 5 luglio 2016, riorganizza, su tutto il territorio
regionale, la rete ospedaliera, la rete dell'emergenza-urgenza e le reti
tempo-dipendenti. - Con specifico riferimento alla Provincia di Vibo Valentia,
il documento previsto dal DCA n. 198 del 12 luglio 2023 non può, assolutamente,
essere condiviso in quanto contempla un piano di ridimensionamento e di
riorganizzazione del relativo sistema sanitario che risulta fortemente
penalizzante sotto il profilo dei posti letto assegnati nonché totalmente
inadeguato sotto il profilo delle concrete caratteristiche sociali e
territoriali del Vibonese. Infatti, sotto il primo profilo, alla Provincia di
Vibo Valentia, vengono assegnati, in media, 2,39 posti letto per mille
abitanti, una cifra che si colloca, addirittura, al di sotto della soglia dei
LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che prevedono, per tutto il territorio
nazionale, un minimo di 3 posti letto per mille abitanti. Sotto il secondo
profilo, il documento di che trattasi detta una normativa che è,
sostanzialmente, preordinata al progressivo smantellamento delle strutture
ospedaliere periferiche, con ciò dimostrando di non tenere in alcuna
considerazione le specifiche caratteristiche orografiche del territorio e le
difficili condizioni dell'assetto viario che rendono complessi i trasporti e le
comunicazioni e che, pertanto, richiederebbero, al contrario, un rafforzamento
della rete ospedaliera decentralizzata al fine di consentire una più facile ed
omogenea fruibilità del servizio sanitario su tutto il territorio provinciale.
In particolare, nella parte del documento di cui al DCA n. 198 del 12 luglio
2023 dedicata ai “Nuovi Ospedali”, è contenuta la previsione normativa secondo
la quale, una volta realizzato il nuovo Ospedale di Vibo Valentia, tutti i
posti letto in essere negli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea, destinati
agli ammalati acuti, saranno assorbiti e, dunque, trasferiti nel nuovo
nosocomio. Ciò comporterà l'inevitabile perdita di molti importanti reparti (in
primis medicina e chirurgia) e genererà il serio e concreto rischio di chiusura
dei predetti presidi ospedalieri di Serra San Bruno e
di Tropea. Non c'è dubbio alcuno che gli Ospedali di Serra San Bruno e di
Tropea rivestono un ruolo fondamentale ed imprescindibile nel quadro del
sistema sanitario vibonese. Senza i precitati Ospedali, vaste aree del
territorio provinciale (quella litoranea e quella collinare-montuosa)
resterebbero sostanzialmente prive di copertura sanitaria, soprattutto a causa
della loro notevole distanza dalla città di Vibo Valentia nonché a causa delle
loro caratteristiche geografiche che rendono estremamente complicata la
comunicazione con l'anzidetta città. Urge, pertanto, un intervento del
Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua
qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal
disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, diretto, da un lato, ad
eliminare, nell'immediatezza, la previsione normativa de qua e, dall'altro
lato, a fornire, agli Ospedali di Tropea e Serra San Bruno, concreti strumenti
per poter assolvere, alla luce di criteri di efficacia, efficienza ed
economicità, la funzione loro formalmente attribuita di “Ospedali Territoriali”
(più precisamente, nel caso di Serra San Bruno, di “Ospedale Territoriale di
Zona Disagiata”. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta
Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad
acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario
della Regione Calabria,
Per
sapere:
per
quale utile e valida ragione, nella parte del documento di cui al DCA n. 198
del 12 luglio 2023 dedicata ai “Nuovi Ospedali”, è stata inserita la norma che
prevede che, una volta realizzato il nuovo Ospedale di Vibo Valentia, tutti i
posti letto in essere negli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea, destinati
agli ammalati acuti, saranno assorbiti e, dunque, trasferiti nel nuovo
nosocomio.
(181;
30/10/2023).
Alecci.
Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso
che:
-
il DCA n. 64 del 5 luglio 2016 ha disciplinato la riorganizzazione delle reti
assistenziali;
-
il DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha modificato e integrato il precedente
Decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete
dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti;
-
le condizioni del comparto sanitario pubblico nel territorio delle Serre
vibonesi sono da tempo caratterizzate da innumerevoli criticità;
-
in particolare, l’area interessata risente di un’importante carenza di
strutture, strumenti e personale;
-
l’Ospedale “San Bruno” di Serra San Bruno ricade in un’area interna
morfologicamente critica per le tante comunità che vi risiedono;
-
la popolazione delle aree interessate, specialmente nel periodo invernale,
incontra rilevanti difficoltà nel raggiungere altre strutture sanitarie;
-
attualmente, non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza e l’Ospedale
è classificato come Ospedale di zona disagiata;
-
nel novembre 2023 le associazioni, i cittadini e numerosi sindaci si sono
ritrovati davanti la cittadella regionale per chiedere al Presidente della
Regione e Commissario della sanità di invertire le scelte compiute e il destino
dell’Ospedale di Serra San Bruno;
Considerato
che: - il Comitato spontaneo costituitosi a difesa del nosocomio ha, più volte,
dichiarato di temere che l’allocazione della Casa di Comunità nei locali
ospedalieri possa rappresentare il preludio per la chiusura dell’Ospedale;
-
il piano di ridimensionamento e riorganizzazione ha previsto una riduzione di
posti letto assegnati ai territori del vibonese rispetto ad altre province con
simile densità di popolazione;
-
il DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha previsto che il nuovo Presidio Ospedaliero
di Vibo Valentia sostituisca totalmente l’attuale offerta pubblica nei settori
di acuzie e post-acuzie;
-
qualora l’Ospedale di Serra San Bruno venisse privato del Pronto soccorso, la
distanza dagli altri Presidi Ospedalieri risulta essere superiori a 35 minuti
e, per alcuni comuni, anche più di un’ora;
Tutto
ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche
in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai
disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria,
Per
sapere:
-
quali azioni intenda intraprendere per garantire i livelli essenziali di
assistenza nella provincia di Vibo Valentia;
-
come intende agire per garantire l’assistenza sanitaria adeguata alla numerosa
popolazione dei comuni montani intorno a Serra San Bruno, vista la difficoltosa
mobilità che caratterizza i territori interessati per il raggiungimento degli
altri Presidi Ospedalieri.
(200;
18/01/2024).
Il
Consiglio regionale
vista la nota del 2 febbraio
2024, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 2895, con cui il
consigliere Filippo Mancuso ha rassegnato, con decorrenza immediata, le proprie
dimissioni dalla carica istituzionale di Presidente ricoperta all’interno dell’Ufficio
di Presidenza del Consiglio regionale;
vista la nota del 2 febbraio
2024, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 2922, con cui il
consigliere Pierluigi Caputo ha rassegnato, con decorrenza immediata, le
proprie dimissioni dalla carica istituzionale di Vicepresidente ricoperta
all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;
vista la nota del 2 febbraio
2024, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 2921, con cui il
consigliere Salvatore Cirillo ha rassegnato, con decorrenza immediata, le
proprie dimissioni dalla carica istituzionale di Segretario-Questore ricoperta
all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;
visto l’articolo 12 del
Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento
dell’Ufficio di Presidenza);
delibera
per quanto
indicato in premessa:
- di prendere atto delle dimissioni dei consiglieri Filippo
Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo rispettivamente dalla carica di
Presidente, di Vicepresidente e di Segretario-Questore dell’Ufficio di
Presidenza del Consiglio regionale.
Il
Consiglio Regionale
vista la deliberazione del
Consiglio regionale n. 264 del 7 febbraio 2024, con cui si è preso atto delle
dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore
Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di
Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;
visto l’articolo 12 del
Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento
dell’Ufficio di Presidenza);
visto l’articolo 20 della
legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria),
rubricato (Elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di
Presidenza);
ritenuto pertanto di
procedere, con votazione separata e a scrutinio segreto, alla elezione del
Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza, composto dal
Presidente, da due Vicepresidenti, uno dei quali in rappresentanza delle
opposizioni, e da due Segretari-Questori, uno dei quali in rappresentanza delle
opposizioni, nel rispetto della procedura di cui all’articolo 20 dello Statuto
regionale;
visto, in particolare, il
comma 2 del citato articolo 20 dello Statuto regionale, secondo cui “il
Presidente è eletto a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio.
Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel
terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti
dei Consiglieri regionali. Qualora nella terza votazione nessuno abbia
riportato la maggioranza richiesta, si procede, nello stesso giorno, al
ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il
maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la
maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più
anziano di età”;
atteso che alla prima
votazione, per la quale era sufficiente il raggiungimento di 21 voti validi per
l’elezione, le operazioni di spoglio delle schede hanno dato il seguente
risultato: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Filippo Mancuso n. 23;
schede bianche n. 6;
considerato che, ai sensi
dell’articolo 20, comma 2, dello Statuto regionale, il consigliere Filippo
Mancuso ha raggiunto al primo scrutinio la maggioranza richiesta;
ritenuto, pertanto, di dover
procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione
del Presidente del Consiglio regionale;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
- di eleggere Presidente del Consiglio regionale della
Calabria il consigliere Filippo Mancuso che ha raggiunto al primo scrutinio la
maggioranza richiesta.
Il
Consiglio regionale
vista la deliberazione del
Consiglio regionale n. 264 del 7 febbraio 2024, con cui si è preso atto delle
dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore
Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di
Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;
visto l’articolo 12 del
Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento
dell’Ufficio di Presidenza);
visto l’articolo 20 della
legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria),
rubricato (Elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di
Presidenza);
ritenuto pertanto di
procedere, con votazione separata e a scrutinio segreto, alla elezione del
Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza, composto dal
Presidente, da due Vicepresidenti, uno dei quali in rappresentanza delle
opposizioni, e da due Segretari-Questori, uno dei quali in rappresentanza delle
opposizioni, nel rispetto della procedura di cui all’articolo 20 dello Statuto
regionale;
visto, in particolare,
l’articolo 20, comma 3, dello Statuto regionale, secondo cui per l’elezione dei
due Vicepresidenti i consiglieri regionali votano per un solo nome, risultando
eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti e, a parità di voti, i più
anziani di età;
atteso che, a seguito delle
operazioni di voto a scrutinio segreto, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Pierluigi
Caputo n. 20, Francesco Antonio Iacucci n. 7; schede
bianche n.1 schede nulle n. 1;
considerato che, ai sensi
dell’articolo 20, comma 3 dello Statuto regionale, i consiglieri Caputo e Iacucci (in rappresentanza delle opposizioni) hanno
ottenuto il maggior numero di voti;
ritenuto, pertanto, di dover
procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione
dei due Vicepresidenti del Consiglio regionale;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
- di eleggere Vicepresidenti del Consiglio regionale della
Calabria i consiglieri Caputo e Iacucci (in rappresentanza delle opposizioni)
che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Il
Consiglio regionale
vista la deliberazione del
Consiglio regionale n. 264 del 7 febbraio 2024, con cui si è preso atto delle
dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore
Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di
Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;
visto l’articolo 12 del
Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento
dell’Ufficio di Presidenza);
visto l’articolo 20 della
legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria),
rubricato (Elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di
Presidenza);
ritenuto pertanto di
procedere, con votazione separata e a scrutinio segreto, alla elezione del
Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza, composto dal
Presidente, da due Vicepresidenti, uno dei quali in rappresentanza delle
opposizioni, e da due Segretari-Questori, uno dei quali in rappresentanza delle
opposizioni, nel rispetto della procedura di cui all’articolo 20 dello Statuto
regionale;
visto, in particolare,
l’articolo 20, comma 3, dello Statuto regionale, secondo cui per l’elezione dei
due Segretari-Questori i consiglieri regionali votano per un solo nome,
risultando coloro che ottengono il maggior numero di voti e, a parità di voti,
i più anziani di età;
atteso che, a seguito delle
operazioni di voto a scrutinio segreto, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Salvatore
Cirillo n. 21, Ernesto Francesco Alecci n. 7; schede bianche n. 1;
considerato che, ai sensi
dell’articolo 20, comma 3 dello Statuto regionale, i consiglieri Cirillo e
Alecci (in rappresentanza delle opposizioni) hanno ottenuto il maggior numero
di voti;
ritenuto, pertanto, di dover
procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione
dei due consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
- di eleggere Segretari-Questori del Consiglio regionale della
Calabria i consiglieri Cirillo e Alecci (in rappresentanza delle opposizioni)
che hanno ottenuto il maggior numero di voti.