XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 37

 

SEDUTA Di MERCOLEDì 7 FEBBRAIO 2024

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 12,38

Fine   lavori h. 13,38

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 12.38

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di provvedimento amministrativo n.152/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Presa d'atto delle dimissioni dalla carica di Presidente, Vicepresidente e Segretario-Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo"

PRESIDENTE

Prima di entrare nel merito dell'ordine del giorno della seduta, avverto il dovere di riferire che alla scelta di anticipare questo appuntamento si è giunti con l'esclusivo proposito di evitare che ci si occupasse dell'elezione dell'Ufficio di Presidenza in coincidenza con le elezioni relative al Parlamento europeo. Tutto ciò, considerando l'importanza fondamentale del voto di giugno, per evitare interferenze nell'impegno richiesto a tutte le forze politiche.

Avviamo, quindi, i lavori con la proposta di provvedimento amministrativo numero 152/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Presa d'atto delle dimissioni dalla carica di Presidente, Vicepresidente e Segretario-Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo”.

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Prendiamo atto di questa sua laconica e veloce comunicazione, ma vorrei offrire degli spunti di valutazione politica in merito a questo passaggio così importante.

Presidente, non mi scandalizza che ci possano essere delle ragioni e delle valutazioni politiche come quella che lei adduce riguardo alla circostanza che vede sovrapposte la scadenza di metà mandato e le prossime elezioni amministrative ed europee. Anche ragioni di opportunità potrebbero determinare una valutazione, come quella che si sta definendo, con le dimissioni di tre dei cinque componenti dell'Ufficio di Presidenza.

Però, anche una ragione di opportunità di questa natura, secondo me, avrebbe potuto benissimo contenere, alla base, anche una riflessione e una valutazione sull'attività istituzionale e lo svolgimento dei lavori di questi oltre due anni di attività del Consiglio e delle Commissioni.

Invece, una comunicazione burocratica, secondo me, non fa bene né alla politica né alle Istituzioni, perché anche questi passaggi - ci sono stati anche nel passato, per cui non mi scandalizzo da questo punto di vista - potrebbero però essere l'occasione per una riflessione democratica e per un confronto più libero su come interagiamo insieme per rendere sempre di più efficaci i lavori del Consiglio e i lavori delle Commissioni. Invece, questo non c'è stato e mi dispiace sinceramente. Questo approccio lo considero minimalista e non congruo all'autorevolezza e alla funzione istituzionale che, invece, bisogna prestare e dedicare all’assolvimento della rappresentanza delle massime cariche delle Istituzioni democratiche della nostra regione.

Una discussione, quindi, sarebbe stata utile anche per aprire una stagione e una fase, questa della seconda parte della legislatura, nella quale una maggiore e proficua collaborazione si potrebbe assolutamente ricercare, perché - parliamoci chiaramente - in questa prima fase mi sento di esprimere un giudizio politico, da questo versante, non del tutto rispettoso dei ruoli e delle funzioni, anche, in riferimento al rispetto dei regolamenti e delle minoranze di questo Consiglio.

Abbiamo avuto degli esempi emblematici: nelle Commissioni, pur in presenza di proposte di legge dell'opposizione, abbiamo dovuto ricorrere, Presidente, alla sua sensibilità perché ci fosse una discussione ordinata e adeguata. Qual è il criterio di valutazione dell’inserimento e discussione delle proposte all’ordine del giorno nelle varie Commissioni? Ci sono proposte di legge che giacciono da oltre due anni e, nonostante reiterate sollecitazione ai Presidenti delle Commissioni, ancora quelle proposte restano lì.

Questo passaggio poteva rappresentare un confronto schietto, un confronto democratico, un confronto di merito, di reciproca responsabilità e collaborazione per renderle più funzionali e più efficaci i lavori delle Presidenze.

E ancora: ci sono state proposte di legge della maggioranza, analoghe a quelle presentate dalla minoranza, che sono passate direttamente all’esame del Consiglio senza procedere con il loro esame abbinato.

Questo non è accettabile! Questo non lo possiamo tollerare!

Ancora oggi c'è una proposta sul CORAP della minoranza e la Giunta regionale ha presentato un'ulteriore proposta, mi auguro che, almeno questa volta, si addivenga ad un esame abbinato. Questo è il funzionamento delle regole democratiche, delle Istituzioni democratiche di questa Regione, che non sono appannaggio esclusivo della maggioranza politica che governa, ma riguardano il funzionamento delle Istituzioni democratiche, il ruolo di rappresentanza collettiva della comunità calabrese, di chi governa e di chi è all'opposizione, di chi c'è in quest'Aula e di chi è fuori quest'Aula. È questo il livello di sobrietà che ci deve caratterizzare nell'assolvimento e nella funzione dei ruoli con l'applicazione rigorosa dei regolamenti che gestiscono e prevedono il funzionamento di questi passaggi.

Quindi, caro Presidente, noi saremo ancora più attenti, ancora più vigili, ancora più determinati nel rivendicare questo lavoro e questo percorso di attenzione che si deve anche alle opposizioni e alle proposte di legge che da esse vengono presentate.

Parliamoci chiaramente: dopo cinquant'anni di regionalismo, nella fase che viviamo, nonostante, come dicesse lei, i precedenti, il contesto non è certo dei migliori. È un contesto nel quale ancora oggi l'antipolitica, la sfiducia verso la politica e le Istituzioni è molto diffusa, è trasversale, e se noi ci adoperiamo per dimostrare che l'utilizzo delle Istituzioni è appannaggio di una parte politica, non facciamo altro che alimentare questa prospettiva, questa condizione che non aiuta a rendere i cittadini più vicini alle Istituzioni e più fiduciosi verso la politica. Noi abbiamo il compito, a prescindere dalle posizioni di ognuno di noi, di dare credibilità e autorevolezza alla politica e alle Istituzioni di questa regione.

Quindi, mi auguro, Presidente, prendendo atto e sottolineando che il gruppo del Partito Democratico - l'ha detto bene il capogruppo in un comunicato pubblico - non ha fatto nessun accordo per questa anticipazione di metà mandato – ripeto che non mi scandalizza, alla fine si è anticipato di due mesi, non è questo il punto, è successo anche in passato – ribadisco che non è stata una scelta condivisa, è stata un'esigenza politica della maggioranza e ne prendiamo atto. Non possiamo dire che ci sia stato un accordo per anticipare il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza e la verifica di metà mandato. Lo preciso per dare ordine alle cose e un’informazione giusta, per dare ai calabresi la giusta rappresentazione dello stato dell'arte.

Mi auguro che con oggi si possa segnare la seconda parte della legislatura, che ci sia un impegno corale, collettivo e responsabile, per dare sempre di più, in una situazione di crisi, di antipolitica e di sfiducia dei cittadini verso la politica e le Istituzioni, un consolidamento, un rafforzamento e una maggiore autorevolezza alla politica e alle istituzioni calabresi. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Mammoliti. Mi sarei aspettato l'intervento del capogruppo del Partito Democratico, ma è intervenuto lei. Non vorrei rispondere perché altrimenti rischio di perdere il suo voto adesso alle votazioni per il Presidente, ma correrò il rischio.

Lei ha parlato di decisione, però non ha tenuto conto di quanto deciso nella Conferenza dei capigruppo, a cui ha partecipato il suo capogruppo; c'è tutto nel verbale che, se volete, distribuirò, a meno che il verbale non dica cose false. C'è un accordo ed è stato portato democraticamente a conoscenza poi.

Collega Bevacqua, si può prenotare, dopo farò distribuire il verbale e lei lo farà rettificare con la dichiarazione con cui diceva che non voleva l'elezione dell'Ufficio di Presidenza.

Andate a rileggere anche i rinnovi precedenti a questo, si è anticipato anche nella legislatura dove governavate voi.

Quindi, è una polemica che lascia il tempo che trova, ma giusto così per chiarire, perché mi piace rispettare le opposizioni, come in effetti vengono rispettate.

L'ho detto con grande preavviso, quindi, siete stati informati di tutto.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Avevo affidato al collega Mammoliti il compito di esprimere la posizione del gruppo perché ci sembrava giusto oggi in quest'Aula esporre la posizione politica del gruppo del PD senza alimentare un clima che non serve a nessuno. Però, il suo intervento mi costringe a intervenire, perché non posso accettare le sue affermazioni quando dice che c'è un verbale firmato, quando io non ho firmato nessun verbale.

PRESIDENTE

Lei non firma mai i verbali.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Oggi le chiedo, dopo questa sua affermazione, se dovesse essere rieletto, di ripristinare il vecchio metodo di fare Conferenza dei capigruppo: non si faceva nella sua stanza, ma si faceva nell'aula delle Commissioni consiliari dove venivano registrati gli interventi, c'era un dibattito più allargato, più partecipato, che dava più stimoli e motivazioni a chi partecipava alle discussioni.

Quindi, io le chiedo, formalmente da oggi, di ripristinare quel metodo che il presidente Arruzzolo, il presidente Tallini e il presidente Irto avevano instaurato che è quello del rispetto di noi delle opposizioni, attivando le registrazioni degli interventi e, anche, soprattutto, rispettando ruoli e funzioni.

Lei, caro presidente Mancuso, ci ha comunicato la sua volontà e della maggioranza di procedere - è vero - al rinnovo degli organismi - nessuno lo nega - e noi abbiamo preso atto della volontà del centrodestra di anticipare i lavori. Che cosa potevamo fare io e il collega Tavernise o gli altri della minoranza? Se il ruolo di maggioranza è vostro, se la Conferenza dei capigruppo esprime una volontà politica, netta, di rinnovare gli organismi, cosa potevamo fare noi? Prendere atto di questa volontà politica che lei ha spiegato nelle sue motivazioni e chiedere ai nostri due Vicepresidenti, Iacucci e Alecci, di non dimettersi. E infatti non si sono dimessi.

Lei ci dice in questa Aula oggi che voi anticipate il voto - non richiesto da noi - per evitare tensioni, fibrillazioni durante la fase elettorale. Questa è la motivazione che portate in Aula e in questa frase c’è tutto il racconto politico del quale noi abbiamo preso atto.

Ripeto, come ha detto il collega Mammoliti: ci sono altre esperienze del passato che hanno portato ad anticipare il voto - ce ne sono 4 o 5 – e noi abbiamo preso atto della volontà che ci avete manifestato nell'ultima Conferenza dei capigruppo - ci mancherebbe altro, sarei sciocco, miope, disonesto a non ammetterlo - ma non accetto che dica che è stata condivisa dalla minoranza. Il nostro ruolo non è quello di favorire i vostri processi interni, ma è quello di vigilare sulla funzionalità dell'organismo, di farlo funzionare, di stimolare il dibattito, di alimentare il confronto democratico che è il sale di un'Assemblea democratica.

Oltre a chiedere quello che vi ho detto poco fa, caro Presidente, deve attivare il vecchio modo di procedere alle riunioni della Conferenza dei capigruppo, altrimenti non parteciperò più; se non c'è una Conferenza di capigruppo dove registriamo gli interventi, dove animiamo il dibattito, è inutile parteciparvi. Senza che lei mi dica che firmiamo verbali: io non ho firmato nessun verbale, né io e penso nemmeno il collega Tavernise ha firmato verbali, non penso.

Detto questo, io penso che il collega Mammoliti abbia ben precisato il ruolo dell’opposizione.

Ritengo che lei debba impegnarsi - augurandoci che la sua maggioranza la rieleggerà, per come abbiamo avuto modo di leggere - a cambiare un po’ registro e a rispettare il ruolo della funzione istituzionale che le compete, che è quella di essere imparziale e di non essere partigiano.

Mi sento di chiedere questo come gruppo del PD in quest'Aula! Quando lei firma dei documenti, caro presidente del Consiglio regionale, caro collega Mancuso, in difesa o in contrapposizione a una posizione politica presa da altri gruppi, da altri partiti o da altro gruppo, credo che questa sua imparzialità venga meno.

Invece credo che si debba ragionare, come diceva poco fa il collega Mammoliti, sia su come rendere forte e autorevole il ruolo delle Commissioni - spesso assistiamo con le famose leggi omnibus - ne abbiamo approvate 9 - alla moltiplicazione del ruolo delle Commissioni, alla moltiplicazione del ruolo del Consiglio – sia su come lei debba garantire il rispetto delle regole, il rispetto delle funzioni e l’esaltazione del ruolo del Consiglio regionale.

Questo è l’augurio che le facciamo, oggi, per la sua rielezione se, ripeto, la sua maggioranza la rileggerà. Mi auguro anche che i miei colleghi - anche noi riconfermeremo il collega Alecci e il collega Iacucci - sappiano valorizzare al meglio il ruolo che loro compete nella funzione che andranno a ricoprire: è un ruolo importante che permette di esaltare, valorizzare, responsabilizzare il ruolo e la funzione del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua.

Passiamo alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.

Decade, quindi, insieme al Presidente e al Vicepresidente e al Segretario-Questore, l'intero Ufficio di Presidenza.

 

(Il Consiglio prende atto delle dimissioni del Presidente, del Vicepresidente e del Segretario-Questore, pertanto decade l’intero Ufficio di Presidenza)

Proposta di provvedimento amministrativo n.153/12^ di iniziativa D'Ufficio recante: "Elezione del Presidente del Consiglio regionale"

PRESIDENTE

Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno, relativo alla proposta di provvedimento amministrativo 153/12^ di iniziativa d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente del Consiglio regionale”.

Procediamo alla costituzione del seggio elettorale. Invito i consiglieri regionali Tavernise e Cirillo, che risultano essere i più giovani, ad avvicinarsi al banco della Presidenza per svolgere le funzioni di scrutatori.

Ricordo che, ai sensi dell'articolo 20, comma 2, dello Statuto, il Presidente è eletto a maggioranza dei due terzi (2/3) dei componenti del Consiglio; se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei consiglieri regionali; qualora nella terza votazione nessuno riporta la maggioranza richiesta, si procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti; a parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età.

Ricordo, inoltre, che ciascun consigliere può esprimere una sola preferenza e che la votazione avviene a scrutinio segreto.

Si proceda quindi alla distribuzione delle schede. Invito il Segretario questore a fare la chiama dei consiglieri. Prego.

 

(Sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore f.f.

Fa la chiama.

 

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione.

Presenti e votanti: 29. Hanno riportato voti: Filippo Mancuso 23; schede bianche 6.

Attesi i risultati riportati e avendo constatato che è stata raggiunta la maggioranza prescritta al comma 2, dell'articolo 20 dello Statuto per il primo scrutinio, proclamo eletto alla carica di Presidente del Consiglio regionale della Calabria il consigliere Filippo Mancuso.

 

(Vivi e prolungati applausi in Aula)

 

Grazie, grazie, grazie.

Onorevole Presidente della Giunta, assessori, colleghi consiglieri, vi ringrazio per la fiducia che mi avete espresso riconfermandomi nella funzione di Presidente del Consiglio.

Spero, ancora una volta, di meritarla, esercitando la funzione con il dovuto rispetto dello Statuto, del Regolamento e delle prerogative dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione.

Nel quadro del pluralismo istituzionale che vede presenti in quest'Aula diverse opzioni politiche, ribadisco l'auspicio che sulle questioni più delicate - pur nella differenza di ruolo assegnateci dall'elettorato - il Consiglio regionale possa pervenire a una condivisione delle scelte legislative e amministrative volte a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità.

Consapevoli che l'attuale fase storica presenta criticità su cui influiscono anche i mutamenti geopolitici internazionali e le trasformazioni tecnologiche che impattano sul mercato del lavoro, ritengo che a tutti noi sia richiesto un supplemento di impegno che ci deve vedere uniti, per dare alla Calabria gli strumenti con cui fronteggiare le sfide che ci attendono.

In questa direzione, questa Presidenza seguiterà ad agevolare la sinergia fra il Consiglio e la Giunta regionale che ci hanno consentito di approvare leggi importanti e molte riforme di sistema. Al contempo, questa Presidenza seguiterà a concepire un Consiglio regionale che, in aderenza agli interessi regionali, discute, approfondisce e decide.

Tutto ciò, sapendo che i calabresi ci guardano e che da tutti noi si aspettano provvedimenti tempestivi per rendere la Calabria più moderna e più competitiva.

Il 2024 prospetta più impegni elettorali: dal voto in 5 Regioni e 3.700 Comuni, tra cui 6 capoluoghi, al voto per il Parlamento europeo, ma questo Consiglio regionale, com’è stato nei due anni precedenti, non tralascerà di fare tutto ciò che gli compete per stare sempre dalla parte dei calabresi.

Nei primi due anni, ci si è concentrati nell'azione di recupero del protagonismo della Regione. Per questa seconda parte della Legislatura, il proposito è di raccogliere i frutti di quanto seminato e di continuare ad affiancare al dinamismo del presidente Occhiuto, l'azione innovativa e incalzante del Consiglio regionale.

Ritengo fondamentale, inoltre, nell'azione di modernizzazione del sistema-Calabria, la partecipazione attiva dei cittadini, perché le iniziative della politica e delle Istituzioni calabresi possono essere più efficaci, se sostenute da una comunità coesa e solidale, pronti a mobilitare le sue migliori energie per costruire - nel rispetto della legalità e del bene comune - il proprio futuro”.

Grazie e grazie anche ai due colleghi di minoranza che mi hanno votato e quindi si sentono anche rappresentati, nonostante le diversità di vedute. Grazie ancora.

Proposta di provvedimento amministrativo numero154/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione dei due Vice Presidenti del Consiglio regionale"

PRESIDENTE

Procediamo adesso con il terzo punto all'ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 154/12^ d'Ufficio: “Elezione dei due Vice Presidenti del Consiglio regionale”.

Ricordo ai colleghi che, ai sensi dell'articolo 20, comma 1, dello Statuto, uno dei due Vicepresidenti è in rappresentanza delle opposizioni e che, ai sensi del comma 3, i consiglieri regionali votano per un solo nome.

Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti e a parità di voti i più anziani di età.

Si distribuiscano le schede e invito il Segretario-questore a fare la chiama.

 

(Sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore f.f.

Fa la chiama.

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione.

Presenti e votanti: 29. Hanno riportato voti: Caputo 20, Iacucci 7, schede bianche 1, schede nulla 1.

Pertanto, sono eletti alla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale i colleghi Pierluigi Caputo e Francesco Iacucci.

 

(Vivi e prolungati applausi in Aula)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 155/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: "Elezione dei due Consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale"

PRESIDENTE

Procediamo col quarto e ultimo punto all'ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 155/12^ d'Ufficio: “Elezione dei due Consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale”.

Ricordo ai colleghi che, ai sensi dell'articolo 20, comma 1, dello Statuto, uno dei Segretari Questori è in rappresentanza delle opposizioni e che, ai sensi del comma 3, i consiglieri regionali votano per un solo nome.

Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti e a parità di voti i più anziani di età.

Si distribuiscano le schede e invito il Segretario questore a fare la chiama.

 

(Sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore f.f.

Fa la chiama.

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione.

Presenti e votanti: 29. Hanno riportato voti: Cirillo 21, Alecci 7, schede bianche 1.

Pertanto, sono eletti alla carica di Segretario questore i colleghi Salvatore Cirillo e Ernesto Francesco Alecci.

 

(Vivi e prolungati applausi in Aula)

 

Avendo esaurito tutti i punti all'ordine del giorno, dichiaro tolta la seduta. Grazie.

La seduta termina alle 13.38

 

Allegati

 

Congedi

Hanno chiesto congedo: Lo Schiavo, Muraca, Pietropaolo, Staine, Varì.

(È concesso).

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Istituzione dell’Agenzia regionale di sviluppo delle aree industriali e per l’attrazione di investimenti produttivi - (Deliberazione G.R. n. 24 del 31.01.2024)” (PL n. 267/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:

“Presa d’atto delle dimissioni dalla carica di Presidente, Vicepresidente e Segretario-Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo” (PPA n. 152/12^).

“Elezione del Presidente del Consiglio regionale”

(PPA n. 153/12^).

“Elezione dei due Vice Presidenti del Consiglio regionale”

(PPA n. 154/12^).

“Elezione dei due Consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale” (PPA n. 155/12^).

Sottoscrizione proposta di legge regionale

La proposta di legge numero 244/12^, di iniziativa dei Consiglieri regionali Tavernise e Alecci, recante: “Turismo itinerante e norma in materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e garden sharing”, è stata sottoscritta, anche dal Consigliere regionale Gentile.

Promulgazione di Legge regionale

In data 2 febbraio 2024, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 27 del 2 febbraio 2024:

1) Legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2024, recante: “Interventi per la regolarizzazione degli immobili di cui alla legge n. 437/1968”;

2) Legge regionale n. 2 del 2 febbraio 2024, recante: “Modifica dell’articolo 5 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 22 (Disciplina delle Associazioni Pro Loco)”;

3) Legge regionale n. 3 del 2 febbraio 2024, recante: “Modifica dell’articolo 11 della legge regionale 15 marzo 2023, n. 12 (Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria)”;

4) Legge regionale n. 4 del 2 febbraio 2024, recante: “Modifiche e integrazioni della legge regionale n. 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2023-2025:

- deliberazioni della Giunta regionale numeri 26 e 27 del 31 gennaio 2024.

Interrogazioni a risposta scritta

Bruni, Bevacqua, Alecci, Iacucci, Mammoliti, Muraca. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- ad esito della programmazione 2014-2020, delle leggi di Stabilità 2013 e seguenti, D.E.F. 2014, sono state costituite in Calabria n. 4 Aree per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.);

- nel corso degli anni 2020 e 2021, sono stati sottoscritti gli Accordi di Programma Quadro (A.P.Q.) interessanti le 4 Aree individuate ovvero: Reventino Savuto, Area Grecanica, Versante Jonico – Serre, Presila- Sila Crotone e Cosenza che ricomprendono complessivamente n. 58 Comuni ed una popolazione (dati ISTAT 2020) pari a 93.700 abitanti;

- attraverso le Leggi di Bilancio, alle 4 Aree individuate sono state assegnati oltre 3,7 milioni di euro di finanziamento statale per ciascuna di esse e, successivamente, il cofinanziamento regionale nella misura del doppio delle somme assegnate dallo Stato;

- tra gli interventi previsti in ogni A.P.Q. delle 4 Aree risulta la realizzazione di n. 17 piattaforme per le attività di emergenza assicurate da elisoccorso nelle aree maggiormente distanti dai presidi ospedalieri;

- nelle 4 aree S.N.A.I.. per le attività di elisoccorso risultano individuati i Comuni che seguono per: • l’Area Reventino Savuto : Scigliano, Cicala, Soveria Mannelli. • l’Area Versante Jonico – Serre: Serra San Bruno, Bivongi, Monasterace, Isca sullo Ionio;

• l’Area Grecanica: Cardeto, Montebello Ionico – frazione Fossato Ionio, Bagaladi, San Lorenzo – Frazione Chorio – Roccaforte del Greco, Bova, Palizzi Marina, Ferruzzano;

• l’Area PreSila e Sila Crotone e Cosenza: Bocchigliero, Umbriatico;

- l’impegno di spesa presunto per la realizzazione delle n. 17 piattaforme per l’elisoccorso nelle 4 Aree è di circa 1.100.000,00 Euro a valere esclusivamente sui fondi assicurati dalle Leggi di Bilancio dello Stato e che con D.G.R. n. 217/2023 sono state destinate ulteriori somme, pari ad euro 56.000,00, rivenienti dalla delibera CIPESS n. 41/2022, per l’elisoccorso nell’Area Sila-PreSila Cosentina e Crotonese;

- risultano già individuate le aree pubbliche destinate alla realizzazione degli interventi di che trattasi;

considerato che: - tutte le caratteristiche tecniche delle piattaforme/elisuperfici, per come evidenziate negli A.P.Q., aderiscono pienamente alla normativa vigente in materia (normativa I.C.A.O. – adottata da ENAC – Circolare Ministeriale n. 41/400 anno 1973;

- tutte le piattaforme per l’elisoccorso dovevano essere realizzate entro la fine dell’anno 2023 per come rinvenibile dai cronoprogrammi degli A.P.Q.;

- la Giunta regionale con propria deliberazione n. 662 del 10 dicembre 2022 ha ridefinito la “governance” complessiva riguardante l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne in Calabria, in adesione alla delibera CIPESS n. 41/2022, ed ha individuato nel Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione “il coordinamento e il presidio per l’attuazione della S.N.A.I:” e dando mandato al Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione a “procedere e ottemperare a tutti gli atti necessari all’attuazione della S.N.A.I. nel suo complesso, nonché a compiere gli atti conseguenti finalizzati, comprese le variazioni da sottoporre al Tavolo dei sottoscrittori degli stessi Accordi”;

- la realizzazione di tale intervento oltre a determinare un significativo innalzamento dei livelli di assistenza nelle aree interne per l’abbattimento, nei casi di emergenza/urgenza, degli attuali tempi di percorrenza ( in alcune Aree S.N.A.I. fino a 45 minuti dalla prima chiamata) verso i presidi ospedalieri più vicini rispetto alla media nazionale (21 minuti dalla chiamata), concorre ad un significativo avanzamento della spesa, attualmente irrilevante, per l’attuazione della S.N.A.I. nella nostra Regione in considerazione anche che sono in corso di definizione gli A.P.Q. delle altre 3 Aree già individuate dall’attuale Governo regionale ed approvate dal “Comitato Tecnico Aree Interne” presso il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

Per sapere:

1. quale sia lo stato dell’arte dei lavori volti a realizzare le piattaforme di cui in premessa;

2. quali iniziative intenda assumere per pervenire al raggiungimento di tale risultato di grande rilevanza per le aree interne della Calabria e per lo stesso Sistema Sanitario Regionale.

(205; 05/02/2024).

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una malattia rara polmonare. Una malattia cronica al momento irreversibile, invalidante e con esito talvolta fatale, caratterizzata da un progressivo declino della funzionalità polmonare che costringe, chi ne è affetto, a vivere costantemente attaccato all’ossigeno (anche 24 ore al giorno). Nella speranza che un giorno possa essere trovata una cura o, perlomeno, un farmaco che ne blocchi definitivamente l’evoluzione, oggi l’unica possibilità di sopravvivere è rappresentata dal trapianto polmonare, a cui non tutti, purtroppo, possono o potranno essere sottoposti;

oggi esistono solo due farmaci che hanno lo scopo di rallentare l’evoluzione della malattia, dispensati dal SSN e prescritti solo da Centri Specializzati dislocati negli ospedali ricadenti nei comuni capoluogo di provincia, esclusa Vibo Valentia, oltre che a quelli di Lamezia Terme e Castrovillari. I pazienti al momento sono circa un migliaio in tutta la regione, ma il numero è in continuo aumento;

da quanto sostenuto da un gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati che sta tentando di dare vita ad un'associazione specifica, in Calabria risulterebbe evidente l’inadeguatezza dei Centri Specializzati sia dal punto di vista organizzativo che strutturale, nonché assai marcata sarebbe l’assenza di una rete pneumologica che possa prendere in carico i pazienti, a partire dalla diagnosi per finire alle cure in caso di esacerbazioni e peggioramenti a cui, purtroppo, le persone colpite sono destinati, a volte in tempi molto brevi;

come assai spesso accade all’interno del nostro sistema sanitario regionale, l’impegno e lo spirito di abnegazione di molti medici e infermieri, se non supportato da una adeguata struttura organizzativa (tanto con riferimento al personale che alla strumentazione necessaria al livello sia diagnostico che di monitoraggio della patologia e di supporto al paziente) e da un valido coordinamento, ben poco possono fare per garantire il buon esito delle cure nel rispetto della dignità dei pazienti e dei loro caregivers;

i pazienti, pertanto, sono costretti a girovagare per i vari ospedali d’Italia con un enorme aggravio di spese per gli stessi pazienti e i loro familiari che, in molti casi, non possono permettersi viaggi e soggiorni dai costi esorbitanti;

a quanto sopra va, poi, aggiunto il grandissimo stress psico-fisico a cui i pazienti sono sottoposti nei loro viaggi. La patologia, infatti, costringe, spesso, all’ossigenoterapia e le apparecchiature fornite dal SSN sulla base di un protocollo regionale che, per come diremo successivamente, si ritiene non aderente alle necessità di chi quotidianamente combatte la malattia in quanto hanno un’autonomia non in grado di garantire il viaggio in serenità e sicurezza;

evidente risulta, inoltre, l’aggravio dei costi in termini di mobilità passiva che contribuiscono ad assottigliare sempre di più le risorse regionali che potrebbero essere, invece, indirizzate a migliorare il trattamento dei pazienti presso luoghi di cura più prossimi alla propria residenza.

Considerato che: - nel maggio 2023, il gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati sopra richiamato, ha scritto, senza che ci fosse un riscontro alla loro richieste, al Garante regionale della Salute chiedendo il suo intervento per far sì che il sistema sanitario regionale si facesse carico, in modo organico, di questa grave patologia (spesso paragonata alle malattie oncologiche) e di chi ne è affetto, organizzando una rete regionale che se ne occupi e che sia realmente di supporto a pazienti e familiari. Nello specifico, nella lettera sopra richiamata, veniva chiesto: - una maggiore attenzione alla prevenzione e la riduzione dei tempi di diagnosi, ritenendo, infatti, fondamentale un’adeguata formazione anche dei medici di base e di pronto soccorso;

- un miglioramento degli aspetti che riguardano le questioni di “gestione amministrativa” della malattia, facilitando l’espletamento delle pratiche burocratiche, come richieste di esenzioni, fornitura di supporti per l’ossigenoterapia, prenotazioni di visite ed esami, esami necessari per la diagnosi ed il controllo dell’evoluzione della malattia e che a volte non vengono effettuati presso gli stessi Centri di cura;

- un miglioramento dei vari aspetti sanitari come la presenza di psicologi, fisioterapisti respiratori, nutrizionisti e, soprattutto, la presa in carico del paziente nella struttura ospedaliera con una impostazione multidisciplinare;

l’ammalato di fibrosi polmonare idiopatica, infatti, spesso sviluppa complicazioni a livello cardiaco o di altra natura, per cui si è costretti, quando tutto va bene, a girovagare per le strutture pubbliche o private regionali e fuori regione, per le indagini e le consulenze del caso;

- la possibilità di poter accedere, anche nella propria Regione, ai programmi di sperimentazione di nuovi medicinali, coinvolgendo le strutture di ricerca e le case farmaceutiche: la Calabria è una delle poche regioni d’Italia dove non si effettuano sperimentazioni di nuovi farmaci, seppur in presenza di un consistente numero di ammalati.

Tenuto conto che: - il Commissario ad Acta per il piano di rientro di rientro dal debito sanitario ha approvato, con DCA n. 28 del 30/01/2024, il “Piano regionale delle malattie rare 2024-2026 e riordino della reta regionale delle malattie rare” che seppur riferito a tutte le malattie rare in applicazione del Piano Nazionale sulle malattie rare, affronta, per ora solo sulla carta, alcune questioni che riguardano anche la Fibrosi Polmonare idiopatica;

nelle more della completa attuazione del piano di cui sopra, si potrebbe porre in essere una gestione multidisciplinare della Fibrosi Polmonare idiopatica, sull’esempio di quanto fatto presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza con l’approvazione di Percorsi Diagnostici Terapeutici ed Assistenziali (PDTA) che, se applicati in maniera puntuale, potrebbero dare risposta alle esigenze di quanti sono colpititi dalla malattia;

nello specifico, il gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati di cui sopra, in più occasioni ed a diversi interlocutori non ultimo il Garante regionale della Salute con la citata lettera, stanno sollecitando l’introduzione di percorsi e protocolli che prevedano: 1. una presa in carico totale del paziente sin dal momento della diagnosi, con un rafforzamento dei vari aspetti sanitari con la presenza, oltre che degli specialisti, di psicologi, fisioterapisti respiratori, nutrizionisti, tutti concentrati nella stessa struttura ospedaliera in forma multidisciplinare;

2. la previsione, nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, di un ambulatorio presso ogni Ospedale, hub e spoke, al servizio dei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica prevedendo che al suo interno possano essere effettuati i controlli periodici per i pazienti IPF, nonché la prescrizione dei medicinali (si rileva, solo a titolo di esempio, che presso l’Ospedale di Vibo Valentia, non esiste alcuna unità di pneumologia né tantomeno un ambulatorio);

3. una maggiore e costante formazione e coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale ed i Medici di Pronto Soccorso;

4. una semplificazione degli adempimenti burocratici per i malati e i loro caregivers fornendo ai pazienti sin dal momento della diagnosi un vademecum su le tutele e le prestazioni sanitarie di cui hanno diritto e, utilizzando le moderne tecnologie informatiche e la digitalizzazione, al fine di semplificare le procedure per l’ottenimento di esenzioni, rinnovi piani terapeutici e ritiro farmaci e presidi;

5. l’estensione anche alla Fibrosi polmonare idiopatica della telemedicina e delle convenzioni con i Centri di Eccellenza Nazionali;

6. la verifica della possibilità per i pazienti calabresi di poter essere reclutati per la sperimentazione di nuovi farmaci presso le strutture Ospedaliere Calabresi;

7. la revisione dei criteri di prescrizione delle apparecchiature per l’ossigenoterapia a cui i pazienti sono costretti a sottoporsi anche per 24 ore giornaliere. Le attuali linee guida regionali, a differenza di altre regioni italiane, prevedono la fornitura di ossigeno liquido in bombole da utilizzare a casa e di una bombola più piccola (stroller), del peso di circa 5 kg, da utilizzare per l’esterno. Tale fornitura, preclude la possibilità di poter usufruire per l’esterno di un concentratore di ossigeno a batteria e ricarica elettrica di minor peso (circa 2,5 kg) e con un’autonomia di gran lunga superiore. Questo consentirebbe a chi ne deve fare uso una maggiore serenità e sicurezza nei movimenti, nonché, poter continuare a vivere una, quanto più possibile, normale vita di relazione, dignitosa e più autonoma possibile. Tutto quanto sopra premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere regionale INTERROGA il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua funzione di Commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario,

Per sapere:

- se, nelle more della completa attuazione del “Piano regionale delle malattie rare 2024-2026 e riordino della reta regionale delle malattie rare”, non ritenga urgente dare risposte alle richieste di cui sopra e promuovere presso ogni Unità di Pneumologia degli Ospedali Calabresi, un percorso per come previsto dal PDTA (Percorso Diagnostico, Terapeutico e Assistenziale) dell’Ospedale Annunzia di Cosenza del novembre 2017 - se non ritenga opportuno, al fine di una completa intelligenza della problematica, la convocazione di un tavolo tecnico presso il competente Dipartimento per la Tutela della Salute, allargato al gruppo di pazienti, caregivers e trapiantati più volte richiamato nella presente interrogazione.

(206; 05/02/2024).

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- Il recente DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha approvato, come è noto, un documento che, modificando ed integrando l'analogo documento approvato dal precedente DCA n. 64 del 5 luglio 2016, riorganizza, su tutto il territorio regionale, la rete ospedaliera, la rete dell'emergenza-urgenza e le reti tempo-dipendenti. - Con specifico riferimento alla Provincia di Vibo Valentia, il documento previsto dal DCA n. 198 del 12 luglio 2023 non può, assolutamente, essere condiviso in quanto contempla un piano di ridimensionamento e di riorganizzazione del relativo sistema sanitario che risulta fortemente penalizzante sotto il profilo dei posti letto assegnati nonché totalmente inadeguato sotto il profilo delle concrete caratteristiche sociali e territoriali del Vibonese. Infatti, sotto il primo profilo, alla Provincia di Vibo Valentia, vengono assegnati, in media, 2,39 posti letto per mille abitanti, una cifra che si colloca, addirittura, al di sotto della soglia dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che prevedono, per tutto il territorio nazionale, un minimo di 3 posti letto per mille abitanti. Sotto il secondo profilo, il documento di che trattasi detta una normativa che è, sostanzialmente, preordinata al progressivo smantellamento delle strutture ospedaliere periferiche, con ciò dimostrando di non tenere in alcuna considerazione le specifiche caratteristiche orografiche del territorio e le difficili condizioni dell'assetto viario che rendono complessi i trasporti e le comunicazioni e che, pertanto, richiederebbero, al contrario, un rafforzamento della rete ospedaliera decentralizzata al fine di consentire una più facile ed omogenea fruibilità del servizio sanitario su tutto il territorio provinciale. In particolare, nella parte del documento di cui al DCA n. 198 del 12 luglio 2023 dedicata ai “Nuovi Ospedali”, è contenuta la previsione normativa secondo la quale, una volta realizzato il nuovo Ospedale di Vibo Valentia, tutti i posti letto in essere negli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea, destinati agli ammalati acuti, saranno assorbiti e, dunque, trasferiti nel nuovo nosocomio. Ciò comporterà l'inevitabile perdita di molti importanti reparti (in primis medicina e chirurgia) e genererà il serio e concreto rischio di chiusura dei predetti presidi ospedalieri di Serra San Bruno e di Tropea. Non c'è dubbio alcuno che gli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea rivestono un ruolo fondamentale ed imprescindibile nel quadro del sistema sanitario vibonese. Senza i precitati Ospedali, vaste aree del territorio provinciale (quella litoranea e quella collinare-montuosa) resterebbero sostanzialmente prive di copertura sanitaria, soprattutto a causa della loro notevole distanza dalla città di Vibo Valentia nonché a causa delle loro caratteristiche geografiche che rendono estremamente complicata la comunicazione con l'anzidetta città. Urge, pertanto, un intervento del Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, diretto, da un lato, ad eliminare, nell'immediatezza, la previsione normativa de qua e, dall'altro lato, a fornire, agli Ospedali di Tropea e Serra San Bruno, concreti strumenti per poter assolvere, alla luce di criteri di efficacia, efficienza ed economicità, la funzione loro formalmente attribuita di “Ospedali Territoriali” (più precisamente, nel caso di Serra San Bruno, di “Ospedale Territoriale di Zona Disagiata”. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

Per sapere:

per quale utile e valida ragione, nella parte del documento di cui al DCA n. 198 del 12 luglio 2023 dedicata ai “Nuovi Ospedali”, è stata inserita la norma che prevede che, una volta realizzato il nuovo Ospedale di Vibo Valentia, tutti i posti letto in essere negli Ospedali di Serra San Bruno e di Tropea, destinati agli ammalati acuti, saranno assorbiti e, dunque, trasferiti nel nuovo nosocomio.

(181; 30/10/2023).

(Risposta)

 

Alecci. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il DCA n. 64 del 5 luglio 2016 ha disciplinato la riorganizzazione delle reti assistenziali;

- il DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha modificato e integrato il precedente Decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti;

- le condizioni del comparto sanitario pubblico nel territorio delle Serre vibonesi sono da tempo caratterizzate da innumerevoli criticità;

- in particolare, l’area interessata risente di un’importante carenza di strutture, strumenti e personale;

- l’Ospedale “San Bruno” di Serra San Bruno ricade in un’area interna morfologicamente critica per le tante comunità che vi risiedono;

- la popolazione delle aree interessate, specialmente nel periodo invernale, incontra rilevanti difficoltà nel raggiungere altre strutture sanitarie;

- attualmente, non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza e l’Ospedale è classificato come Ospedale di zona disagiata;

- nel novembre 2023 le associazioni, i cittadini e numerosi sindaci si sono ritrovati davanti la cittadella regionale per chiedere al Presidente della Regione e Commissario della sanità di invertire le scelte compiute e il destino dell’Ospedale di Serra San Bruno;

Considerato che: - il Comitato spontaneo costituitosi a difesa del nosocomio ha, più volte, dichiarato di temere che l’allocazione della Casa di Comunità nei locali ospedalieri possa rappresentare il preludio per la chiusura dell’Ospedale;

- il piano di ridimensionamento e riorganizzazione ha previsto una riduzione di posti letto assegnati ai territori del vibonese rispetto ad altre province con simile densità di popolazione;

- il DCA n. 198 del 12 luglio 2023 ha previsto che il nuovo Presidio Ospedaliero di Vibo Valentia sostituisca totalmente l’attuale offerta pubblica nei settori di acuzie e post-acuzie;

- qualora l’Ospedale di Serra San Bruno venisse privato del Pronto soccorso, la distanza dagli altri Presidi Ospedalieri risulta essere superiori a 35 minuti e, per alcuni comuni, anche più di un’ora;

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale anche in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria,

Per sapere:

- quali azioni intenda intraprendere per garantire i livelli essenziali di assistenza nella provincia di Vibo Valentia;

- come intende agire per garantire l’assistenza sanitaria adeguata alla numerosa popolazione dei comuni montani intorno a Serra San Bruno, vista la difficoltosa mobilità che caratterizza i territori interessati per il raggiungimento degli altri Presidi Ospedalieri.

(200; 18/01/2024).

(Risposta)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 152/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Presa d'atto delle dimissioni dalla carica di Presidente, Vicepresidente e Segretario-Questore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo” (deliberazione consiliare n. 264)

Il Consiglio regionale

vista la nota del 2 febbraio 2024, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 2895, con cui il consigliere Filippo Mancuso ha rassegnato, con decorrenza immediata, le proprie dimissioni dalla carica istituzionale di Presidente ricoperta all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;

vista la nota del 2 febbraio 2024, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 2922, con cui il consigliere Pierluigi Caputo ha rassegnato, con decorrenza immediata, le proprie dimissioni dalla carica istituzionale di Vicepresidente ricoperta all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;

vista la nota del 2 febbraio 2024, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 2921, con cui il consigliere Salvatore Cirillo ha rassegnato, con decorrenza immediata, le proprie dimissioni dalla carica istituzionale di Segretario-Questore ricoperta all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;

visto l’articolo 12 del Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento dell’Ufficio di Presidenza);

delibera

per quanto indicato in premessa:

- di prendere atto delle dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 153/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente del Consiglio regionale della Calabria” (deliberazione consiliare n. 265)

Il Consiglio Regionale

vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 264 del 7 febbraio 2024, con cui si è preso atto delle dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;

visto l’articolo 12 del Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento dell’Ufficio di Presidenza);

visto l’articolo 20 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), rubricato (Elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza);

ritenuto pertanto di procedere, con votazione separata e a scrutinio segreto, alla elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da due Vicepresidenti, uno dei quali in rappresentanza delle opposizioni, e da due Segretari-Questori, uno dei quali in rappresentanza delle opposizioni, nel rispetto della procedura di cui all’articolo 20 dello Statuto regionale;

visto, in particolare, il comma 2 del citato articolo 20 dello Statuto regionale, secondo cui “il Presidente è eletto a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei Consiglieri regionali. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato la maggioranza richiesta, si procede, nello stesso giorno, al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età”;

atteso che alla prima votazione, per la quale era sufficiente il raggiungimento di 21 voti validi per l’elezione, le operazioni di spoglio delle schede hanno dato il seguente risultato: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Filippo Mancuso n. 23; schede bianche n. 6;

considerato che, ai sensi dell’articolo 20, comma 2, dello Statuto regionale, il consigliere Filippo Mancuso ha raggiunto al primo scrutinio la maggioranza richiesta;

ritenuto, pertanto, di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione del Presidente del Consiglio regionale;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

- di eleggere Presidente del Consiglio regionale della Calabria il consigliere Filippo Mancuso che ha raggiunto al primo scrutinio la maggioranza richiesta.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 154/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione dei due Vice Presidenti del Consiglio regionale della Calabria” (deliberazione consiliare n. 266)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 264 del 7 febbraio 2024, con cui si è preso atto delle dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;

visto l’articolo 12 del Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento dell’Ufficio di Presidenza);

visto l’articolo 20 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), rubricato (Elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza);

ritenuto pertanto di procedere, con votazione separata e a scrutinio segreto, alla elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da due Vicepresidenti, uno dei quali in rappresentanza delle opposizioni, e da due Segretari-Questori, uno dei quali in rappresentanza delle opposizioni, nel rispetto della procedura di cui all’articolo 20 dello Statuto regionale;

visto, in particolare, l’articolo 20, comma 3, dello Statuto regionale, secondo cui per l’elezione dei due Vicepresidenti i consiglieri regionali votano per un solo nome, risultando eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti e, a parità di voti, i più anziani di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Pierluigi Caputo n. 20, Francesco Antonio Iacucci n. 7; schede bianche n.1 schede nulle n. 1;

considerato che, ai sensi dell’articolo 20, comma 3 dello Statuto regionale, i consiglieri Caputo e Iacucci (in rappresentanza delle opposizioni) hanno ottenuto il maggior numero di voti;

ritenuto, pertanto, di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione dei due Vicepresidenti del Consiglio regionale;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

- di eleggere Vicepresidenti del Consiglio regionale della Calabria i consiglieri Caputo e Iacucci (in rappresentanza delle opposizioni) che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 155/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Elezione dei due Consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale della Calabria” (deliberazione consiliare n. 267)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 264 del 7 febbraio 2024, con cui si è preso atto delle dimissioni dei consiglieri Filippo Mancuso, Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo rispettivamente dalla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario-Questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale;

visto l’articolo 12 del Regolamento interno del Consiglio regionale, rubricato (Funzionamento dell’Ufficio di Presidenza);

visto l’articolo 20 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), rubricato (Elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza);

ritenuto pertanto di procedere, con votazione separata e a scrutinio segreto, alla elezione del Presidente del Consiglio regionale e dell’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da due Vicepresidenti, uno dei quali in rappresentanza delle opposizioni, e da due Segretari-Questori, uno dei quali in rappresentanza delle opposizioni, nel rispetto della procedura di cui all’articolo 20 dello Statuto regionale;

visto, in particolare, l’articolo 20, comma 3, dello Statuto regionale, secondo cui per l’elezione dei due Segretari-Questori i consiglieri regionali votano per un solo nome, risultando coloro che ottengono il maggior numero di voti e, a parità di voti, i più anziani di età;

atteso che, a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Salvatore Cirillo n. 21, Ernesto Francesco Alecci n. 7; schede bianche n. 1;

considerato che, ai sensi dell’articolo 20, comma 3 dello Statuto regionale, i consiglieri Cirillo e Alecci (in rappresentanza delle opposizioni) hanno ottenuto il maggior numero di voti;

ritenuto, pertanto, di dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni di legge, all’elezione dei due consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

- di eleggere Segretari-Questori del Consiglio regionale della Calabria i consiglieri Cirillo e Alecci (in rappresentanza delle opposizioni) che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

(Allegato)