XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
N. 35
__________
SEDUTA Di VENERDì 22 DICEMBRE
2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 12,53
Fine lavori h. 14,54
Presidenza del
presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 12.53
Dichiaro aperta la seduta.
Il Segretario questore può dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale
della seduta precedente.
(È approvato
senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Avviamo i lavori. Ha
chiesto di intervenire il consigliere Crinò. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Chiedo
l'inserimento all'ordine del giorno della seduta odierna di tre distinte
proposte di legge di iniziativa dei consiglieri M.
Comito, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano: la
numero 256/12^, recante: “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, numero
39”; la numero 257/12^, recante: “Misure a sostegno del sistema aeroportuale
calabrese”; la numero 258/12^, recante: “Norme in materia di spending review”.
Grazie.
Grazie, consigliere Crinò.
Prima di votare l'inserimento, volevo ricordare all'Aula che era stata
presentata una proposta di legge “omnibus”, che abbiamo ritirato e sarà
sottoposta all’esame delle Commissioni consiliari l’anno prossimo, però c'erano
alcune norme molto urgenti che abbiamo, appunto, richiamato adesso in Aula.
Cedo la parola al presidente
Occhiuto per fornire direttamente chiarimenti al riguardo.
Grazie, signor Presidente. Come
lei ricordava, era stata presentata una proposta di legge omnibus che
comprendeva, appunto, diverse disposizioni.
Anche in esito alle
interlocuzioni che il governo regionale ha avuto con lei e con i capigruppo di
maggioranza, all'insegna della riconfermata volontà di permettere al Consiglio di
esercitare le sue prerogative nel modo in cui meglio ritiene –giustamente sottoponendo
i provvedimenti anche all’esame delle Commissioni consiliari – si è convenuto
di non insistere nella proposizione di tale provvedimento che recava anche
disposizioni non urgentissime.
Per esempio, il
provvedimento comprendeva una disposizione, anch’essa urgente, relativa alla necessità
di corrispondere delle risorse in termini di prestazioni aggiuntive agli
anestesisti in servizio sugli elicotteri dell’elisoccorso, che, allo stato,
sono pagati in termini di prestazioni aggiuntive molto meno di tanti altri
medici che svolgono anch’essi un lavoro importante quanto quello dell’elisoccorso.
Si tratta, però, di
disposizioni che possono essere approfondite e discusse dal Consiglio anche nelle
prossime settimane. Si è, pertanto, deciso di differire questo complesso di
norme ai tempi che stabilirà il Consiglio regionale.
Ci sono, invece, alcune norme,
anch’esse contenute nel provvedimento omnibus – a eccezione di una che non era
prevista, ma rispetto alla quale vi era l’intenzione del governo regionale di
inserirla attraverso la presentazione di un emendamento – che sono di stringente
necessità e di urgenza.
Mi riferisco, per esempio, alla
disposizione che autorizza il governo regionale ad assegnare un contributo di
1.500.000,00 euro alla SACAL Spa per il consolidamento delle rotte esistenti,
in quanto stiamo cercando di svolgere un'attività molto intensa per potenziare
e consolidare le rotte aeroportuali. Questa è una norma urgente e necessaria e,
quindi, oggi limiterei a questa e ad altre due la richiesta di esame da parte
del Consiglio regionale.
Un'altra norma riguarda i Consorzi
di bonifica. Come sapete, nella legge avevamo stabilito che tutto il personale
dipendente transitasse nei Consorzi di bonifica, trasferendo tutte le
indennità. All'esito di un approfondimento svolto e che potevamo realizzare soltanto
dopo aver cambiato la governance dei Consorzi di bonifica, ci siamo resi
conto che alcune posizioni, che riguardano per esempio la dirigenza, meriterebbero
di essere valutate da chi dovrà governare il Consorzio, al di là dei vincoli di
legge ai quali avevamo pensato prima.
Spiego meglio: come diceva
la legge che abbiamo approvato, ai dipendenti dei Consorzi è giusto garantire
tutti gli emolumenti già percepiti, però se in alcuni di essi alcuni dirigenti
hanno degli emolumenti che, evidentemente, risultano meritevoli di
approfondimento alla luce della crisi che si è generata in questi anni in tali
Enti, forse sarebbe utile poterlo fare. Questa è una norma che è necessario
approvare entro fine anno altrimenti dal 1° gennaio tutti quanti i lavoratori transiteranno
così come si era disposto.
La terza norma riguarda,
invece, la spending review e, come quella di cui ho parlato prima
contenuta nell’omnibus, limita le spese per il personale, per le consulenze
degli Enti, delle aziende partecipate o vigilate dalla Regione. Credo che sia
una norma virtuosa che va nella direzione di realizzare gli obiettivi della spending
review e anche questa dovrebbe essere approvata entro fine anno.
Mi rimetto, quindi, alla
volontà del Consiglio regionale e della maggioranza unicamente su queste tre
questioni che ho rappresentato, riconfermando, invece, l'adesione del governo regionale
al percorso suggerito dal Presidente del Consiglio regionale rispetto alle
altre norme del provvedimento omnibus che, evidentemente, saranno valutate ed esaminate
dal Consiglio regionale quando riterrà di farlo.
Grazie, Presidente. Pongo
in votazione l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero
256/12^ relativa alla SACAL Spa, che è inserita, della
proposta di legge numero 257/12^ relativa al Consorzio di bonifica, che è inserita,
e della proposta di legge numero 258/12^ relativa alla spending review, che
è inserita. Ha chiesto di intervenire il consigliere Giannetta. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Chiedo l’inserimento
all'ordine del giorno della mozione numero 72/12^ dell'11/12/2023 finalizzata a
ripristinare la gratuità del farmaco salvavita per i diabetici in età
pediatrica. Grazie.
Pongo in votazione l'inserimento
all’ordine del giorno della mozione presentata dal consigliere Giannetta, che è
inserita.
Ha chiesto di intervenire
il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Chiedo
che sia inserito un ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico
che non vuole essere esclusivo, ma che speriamo divenga patrimonio comune
dell'Aula. Chiedo, quindi, al Presidente di sospendere 5
minuti la seduta, quando lo ritiene opportuno, per trovare una sintesi
sull'ordine del giorno.
Sospenderemo alcuni minuti
prima di chiudere la seduta. Predisponiamo quest’ordine del giorno di comune
accordo e, poi, lo sottoporremo all’Aula.
Ha chiesto di intervenire
il consigliere Comito. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Vorrei
chiedere anche io, sempre per ragioni d'urgenza, l'inserimento di una proposta
di legge che riguarda la modifica delle disposizioni transitorie relative ai requisiti
strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative della prima infanzia.
Non so se vuole intervenire la Vicepresidente, Giuseppina Princi, per spiegarne
l'urgenza. Grazie.
Buongiorno e grazie,
Presidente. Saluto anche tutti i consiglieri.
Questa è una cortesia che chiedo
perché avevamo chiesto la proroga al 31/12/2003 per consentire l’adeguamento di
tutte le strutture socioeducative ai requisiti della legge regionale del 23 marzo
del 2013.
Abbiamo quasi ultimato la
proposta di legge migliorativa di questi requisiti che tratteremo in Giunta la prossima
settimana; abbiamo tardato di qualche mese perché abbiamo effettuato un
censimento e coinvolto tutti i responsabili delle strutture educative per
migliorare insieme a loro tali requisiti.
Nelle more, appunto, di
definizione e applicazione della nuova legge, vi chiedo, quindi, di approvare la
proroga, altrimenti, poiché i termini scadono il 31 dicembre, rischieremmo la
chiusura delle tante strutture educative che servono, appunto, la fascia d’età
da 0-3 anni. Grazie.
Votiamo, quindi, per
l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge relativa alla proroga
dei termini per l’adeguamento delle strutture socioeducative della prima
infanzia, che è inserita.
Avviamo i lavori con il
primo punto all'ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento
amministrativo numero 144/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante:
“Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 24-26 e approvazione
del piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024-2026”.
Cedo la parola al consigliere
Cirillo per l’illustrazione del provvedimento.
Grazie, Presidente. Il
bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi
2024-2026 è stato redatto sulla base delle disposizioni e dei modelli previsti
dal decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118.
Il bilancio di previsione
del Consiglio regionale ha durata triennale e ha natura autorizzatoria per
l'intero triennio; il bilancio di previsione dell'esercizio 2024 è redatto sia
in termini di competenza che di cassa.
Le entrate del bilancio di
previsione sono suddivise per titoli, in base alle fonti di provenienza, e per
tipologie, in base alla natura dell'entrata.
Le spese del bilancio di
previsione sono articolate in missioni e programmi sulla base, rispettivamente,
delle funzioni esercitate e degli aggregati omogenei di attività. Le spese sono
poi classificate per titoli sulla base della natura della spesa.
Rientrano nelle entrate per
i trasferimenti correnti: le somme che la Giunta regionale trasferisce per il
funzionamento del Consiglio regionale, che ammontano ad euro 57.679.139,00 per
l'esercizio 2024, euro 58.460.064,00 per l'esercizio 2025 ed euro 58.560.064,00
per esercizio 2026; le somme trasferite dall'Autorità Garante per le
comunicazioni per il finanziamento delle funzioni delegate al Co.Re.Com. Calabria.
Gli stanziamenti per le
spese del Consiglio regionale nel triennio 2024-2026 sono stati quantificati
sulla base dei fabbisogni comunicati dai dirigenti delle strutture
amministrative.
Gli stanziamenti iscritti
nel bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale rispettano i
limiti in materia di spesa di personale (articolo 1, comma 557- quater, legge
27 dicembre 2006, numero 296) e di spesa di lavoro flessibile (articolo 9,
comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, numero 78).
Infine, con il presente provvedimento
è approvato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del
Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026.
Sul presente provvedimento,
il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole con proprio
verbale numero 74 del 21 dicembre 2023. Grazie.
Grazie, consigliere Cirillo.
Non ci sono interventi.
Prendiamo atto del parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti e della relazione della Commissione
speciale di vigilanza, ai sensi dell'articolo 13, commi 4 e 5 del Regolamento di
amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.
Pongo in votazione il provvedimento
nel suo complesso, che è approvato.
(Il Consiglio
approva)
(È riportata in
Allegati)
Passiamo alla proposta di
provvedimento amministrativo numero 143/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria
per le erogazioni in agricoltura (ARCEA)”.
Cedo la parola al consigliere
Montuoro per l’illustrazione del provvedimento.
Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutti. Vi chiedo anticipatamente scusa per la voce, ma, purtroppo,
sono un po’ rauco.
La proposta di
provvedimento posta oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata
licenziata all'unanimità dei presenti dalla seconda Commissione bilancio nella seduta
del 18 dicembre scorso.
La proposta di
provvedimento amministrativo in oggetto riguarda il bilancio di previsione
2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura (ARCEA).
Alla seduta di Commissione hanno
partecipato il Commissario straordinario dell'Ente, il dottor Francesco Alberti,
e i rappresentanti del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari e del
Dipartimento economia e finanze, che hanno illustrato nel dettaglio l'intero
provvedimento.
Il provvedimento si compone
della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento
agricoltura, del Dipartimento economia e finanze e del parere Revisore unico
dei conti dell'Agenzia.
Il Revisore unico dei conti,
con verbale numero 10 del 4 dicembre 2023, rileva che il bilancio rispetta il
principio di pareggio finanziario e dell'equivalenza fra entrate e spese per
servizi per conto terzi; anche per le annualità 2024 e 2025 sono rispettati il
pareggio finanziario e l'equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto
terzi. Relativamente alle spese del personale e alle spese per il funzionamento,
l’Agenzia rispetta i limiti di spesa previsti, ex articolo 6, comma 1, lettera
a), della legge regionale numero 43 del 2016.
Il Revisore rileva la
necessità di pagare regolarmente i debiti contratti al fine di rispettare la
normativa sugli indicatori dei tempi di pagamento della PA e che bisogna sempre
rispettare le scadenze fiscali per adempimenti ex legge onde evitare sanzioni a
carico dell'Agenzia.
Relativamente al Fondo per
accantonamento contenzioso, nonostante nel bilancio di previsione il suddetto
Fondo sia stato incrementato, l'organo di controllo invita l’Ente a voler
provvedere per i prossimi esercizi un maggiore accantonamento rischi
contenziosi, al fine di allinearlo con il reale grado di potenziale
soccombenza. Dunque, il Revisore unico dei conti esprime parere favorevole dal
punto di vista del rispetto degli equilibri di bilancio, con le osservazioni e
prescrizioni sopra riportate, sulla proposta di bilancio di previsione 2023-2025
e sui documenti allegati.
Il Dipartimento agricoltura
esprime un parere favorevole al bilancio di previsione e bilancio pluriennale
2023-2025.
Il Comitato di vigilanza ARCEA,
struttura di controllo dell'Ente, ritiene che sussistano le condizioni di legge
in ordine alla congruità e attendibilità delle previsioni di bilancio, ferme
restando le osservazioni e i suggerimenti presi da parte del Revisore unico.
Il Dipartimento economia e
finanze, nell'istruttoria di competenza rileva il rispetto dell'equilibrio
complessivo di bilancio in termini di pareggio tra entrate e spese ed evidenzia
come sembrerebbero garantiti gli equilibri contabili per ciascuno degli
esercizi considerati. Il Dipartimento, con riferimento al Fondo crediti di dubbia
esigibilità, raccomanda all'Ente di verificare, durante l'intero periodo degli
esercizi di cui al bilancio di previsione, la congruità del Fondo in esame, provvedendo
ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate
agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove
entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all'effettivo
andamento degli incassi adottando, se necessarie, apposite misure atte a
salvaguardare gli equilibri di bilancio. Con riferimento al Fondo pluriennale
vincolato, il Dipartimento sottolinea come lo stesso sia stato correttamente
appostato da parte di ARCEA sia per la parte corrente che per la parte
capitale. Lo stesso Dipartimento rileva che l’Ente ha iscritto nella parte
entrata dell'annualità 2023 l'importo di euro 283.466,31, quale utilizzo
dell'avanzo di amministrazione, pertanto, è necessario verificare che tale importo
risulti congruo rispetto al risultato di amministrazione conseguito in sede di Rendiconto
2022.
A conclusione dell'attività
istruttoria, il Dipartimento ritiene possibile procedere, da parte della Giunta
regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2023-2025
dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura al Consiglio
regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio
2002, numero 8. Grazie, Presidente.
Grazie. Non ci sono
richieste di intervento, quindi, pongo in votazione il provvedimento nel suo
complesso, che è approvato.
(Il Consiglio
approva)
(È riportata in
Allegati)
Passiamo adesso alla proposta
di legge numero 248/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge
di stabilità regionale 2024” e alla proposta di legge numero 249/12^ di
iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario
della Regione Calabria per gli anni 2024 – 2026”.
Cedo la parola al consigliere
Montuoro per illustrare entrambi i provvedimenti, sui quali poi faremo un'unica
discussione, alla fine della quale, se vorrà, interverrà l’assessore Minenna.
Grazie, Presidente. Il disegno
di legge in oggetto è stato licenziato all'unanimità dei presenti dalla seconda
Commissione consiliare nella seduta del 18 dicembre, ultimo scorso.
Approfitto per ringraziare
l'assessore regionale al bilancio, professore Marcello Minenna, per la sinergia
e per il prezioso lavoro che insieme abbiamo portato avanti in questa sessione
di bilancio. Sono state giornate lunghe nelle quali abbiamo svolto veramente un
grandissimo lavoro e, quindi, lo ringrazio.
Ringrazio anche i
rappresentanti del Dipartimento bilancio, il Direttore generale, dottor De
Cello, e i suoi collaboratori, per il lavoro svolto nonché i dipendenti della Commissione
bilancio.
La seconda Commissione ha
dedicato due sedute all'esame e approvazione del provvedimento: la prima nella
quale si è svolta una discussione generale sulla manovra e la seconda dedicata
alla discussione e approvazione del provvedimento nel suo complesso. A entrambe
le sedute hanno partecipato i revisori dei conti e i rappresentanti del
Dipartimento economia e finanze che hanno illustrato il provvedimento e fornito
tutti i chiarimenti richiesti.
La Regione, tra i
principali strumenti di programmazione, adotta una legge di stabilità regionale
che, per come previsto dall'articolo 36, comma 4, e dal punto 7 all'allegato
4/1 del decreto legislativo numero 118/2011, contiene un quadro di riferimento
finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione; essa contiene
esclusivamente norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal
primo anno considerato nel bilancio di previsione.
Il provvedimento viene
adottato in una dimensione estremamente prudenziale e indirizzata a rafforzare
gli equilibri di bilancio.
Con il provvedimento in
oggetto si provvede:
- al rifinanziamento, per
un periodo non superiore a quello considerato del bilancio di previsione, delle
leggi di spesa regionali, con l'esclusione delle spese obbligatorie e delle
spese continuative;
- alla riduzione, per
ciascuno degli anni considerati dal bilancio di previsione, di autorizzazioni
legislative di spesa;
- all'adozione di eventuali
misure che incidono sulla determinazione del gettito dei tributi di competenza
regionale;
- con riferimento alle
spese pluriennali disposte dalle leggi regionali, alla rimodulazione delle
quote destinate a gravare su ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio
di previsione e degli esercizi successivi;
- alle eventuali
autorizzazioni di spesa per interventi la cui realizzazione si protrae oltre il
periodo di riferimento del bilancio di previsione e ad altre regolazioni
meramente quantitative rinviate alla legge di stabilità delle leggi vigenti.
La proposta costa di 8 articoli contenenti disposizioni di carattere finanziario.
In particolare, con
l'articolo 1 si prevede l'iscrizione in bilancio di fondi speciali destinati a
far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali, recanti
spese di parte corrente o in conto capitale, che si perfezioneranno dopo l'approvazione
del bilancio. Tali fondi ammontano annualmente a euro 500.000,00 per la parte
corrente e a euro 100.000,00 per la parte capitale.
L'articolo 2 prevede il
rifinanziamento delle leggi regionali di spesa per il triennio 2024-2026. Le
singole leggi finanziate sono elencate nell'allegata tabella C.
L'articolo 3 detta
disposizioni relative al cofinanziamento del Programma regionale FSE+ 2021-2027
per un importo complessivo nel periodo 2024-2029 pari a euro 29.456.042,99. L'importo
stanziato per ciascuna annualità del bilancio di previsione 2024-2026 è pari ad
euro 4.000.000,00.
L'articolo 4 disciplina il
concorso della Regione Calabria agli obiettivi di finanza pubblica. In considerazione del fatto che il disegno di
legge di bilancio dello Stato non è stato ancora approvato, con il presente
articolo, nelle more di detta approvazione, viene disposto un accantonamento
dell'importo di euro 15.610.000,00 per ciascuna delle annualità 2024-2026.
Con l'articolo 5 si
dispongono le nuove autorizzazioni di spesa per un importo pari a euro
1.500.000,00 per l’annualità 2024, a favore della società Ferrovie della
Calabria Srl, che dovrà garantire il funzionamento
degli impianti di risalita rientranti nel patrimonio della Regione o degli enti
strumentali, nonché la fruizione dei relativi beni immobili e mobili, come
previsto all'articolo 10 della legge regionale 8 del 2023.
L'articolo 6 dispone con
riferimento alla tassa automobilistica e alle tasse di concessione regionale le
sanzioni e gli interessi dovuti per omissione totale o parziale, ovvero per
ritardato versamento della tassa, possano, unitamente alla somma dovuta a
titolo di tributo, essere irrogati mediante diretta iscrizione al ruolo, senza
previa contestazione.
L'articolo 7 contiene la
norma finanziaria del provvedimento, specificando che gli interventi in esso
previsti trovano la propria copertura finanziaria nelle risorse autonome in
piena disponibilità evidenziate nella parte entrate del bilancio regionale
2024-2026.
Infine, l'articolo 8
disciplina l'entrata in vigore della proposta di legge, fissata nel giorno
successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione
Calabria.
Nel testo del provvedimento
in argomento e nei relativi allegati, tabelle A, B, e C, sono elencate nel
dettaglio le poste finanziarie.
Procedo con la relazione
sulla proposta di legge numero 249/12^ di iniziativa della Giunta regionale,
recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli
anni 2024-2026”.
Il disegno di legge in
oggetto è stato licenziato all’unanimità dei presenti dalla seconda Commissione
consiliare nella seduta del 18 dicembre ultimo scorso.
La seconda Commissione ha
dedicato due sedute all’esame e approvazione del provvedimento: la prima nella
quale si è svolta una discussione generale sulla manovra e la seconda seduta dedicata
alla discussione e approvazione del provvedimento nel suo complesso.
A entrambe le sedute hanno
partecipato i revisori dei Conti, e i rappresentanti del Dipartimento economia
e finanze, che hanno illustrato il provvedimento e reso tutti i chiarimenti
richiesti.
Il provvedimento, oggi in
discussione, è stato approvato dalla Giunta regionale con la deliberazione
numero 700 dell’08/12/2023.
Il bilancio di previsione finanziario rappresenta il quadro delle
risorse che la Regione prevede di acquisire e di impegnare, riferite ad un
orizzonte temporale almeno triennale, esponendo separatamente l’andamento delle
entrate e delle spese in base alla legislazione statale e regionale in vigore.
Attraverso detto documento,
gli organi di governo di un Ente, nell'ambito dell'esercizio della propria
funzione di indirizzo e di programmazione, definiscono la distribuzione delle
risorse finanziarie tra i programmi e le attività che l'Amministrazione deve
realizzare, in coerenza con quanto previsto nel documento di programmazione.
Il bilancio di previsione
finanziario è almeno triennale. Le previsioni riguardanti il primo esercizio
costituiscono il bilancio di previsione finanziario annuale.
Le previsioni di bilancio
sono state formulate avendo come obiettivo prioritario la necessità della
salvaguardia degli equilibri, dei principi contabili vigenti e dello stato di
attuazione della programmazione nazionale e comunitaria.
Nel bilancio attuale è
stato preso atto delle scelte adottate dal Governo nazionale in sede di
predisposizione della manovra di bilancio.
Nello specifico, con
riferimento soprattutto alla previsione di cui all’articolo 88, comma 7, del
disegno di legge del bilancio statale che ha imposto alle Regioni a Statuto ordinario,
in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e nelle
more della definizione delle nuove regole di governance economica
europea, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, un contributo alla finanza
pubblica pari a 350 milioni di euro annui. La quota annua di contributo a
carico della Regione Calabria è pari a 15,6 milioni di euro per i prossimi
cinque anni.
Ne consegue che tale
decisione, ovviamente, incide profondamente sulla disponibilità delle risorse
autonome di parte corrente del bilancio regionale e qualora gli emendamenti al
DDL dello Stato, volti a mitigare gli effetti di detta disposizione, non
dovessero andare a buon fine, questo determinerà, ovviamente, una diminuzione
della disponibilità delle risorse autonome sulle quali poi la Giunta, prima, ed
il Consiglio poi possono intervenire con scelte di natura discrezionale.
Il bilancio di competenza
della Regione per l’anno 2024, al netto delle contabilità speciali, dell’anticipazione
di cassa e del fondo pluriennale vincolato ammonta complessivamente a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia, tali
importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, vale a
dire somme il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri
decisori istituzionali o con questi concordate.
Rientrano
in tale ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario
regionale (circa 4,37 miliardi di euro; il 67,3%), quelle destinate
all’attuazione dei programmi comunitari POR e PAC (124,9 milioni di euro), le
risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (442,6 milioni di euro), nonché ulteriori
fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato per un totale di
718 milioni di euro, che rappresentano circa l’11%. Nei fondi statali sono
ricomprese le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per 221,7
milioni, cui si aggiungono ulteriori 96,5 milioni conteggiati nel perimetro
sanitario.
Le
entrate per mutui (47,4 milioni di euro; lo 0,7%) sono relative al
cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei Programmi comunitari
regionali.
Le entrate libere da vincoli da destinare a
finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano a circa 779,4 milioni di euro, pari a
circa il 12% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio.
Questo
è l’importo sul quale la Giunta, prima, ed il Consiglio regionale, poi, possono
operare delle scelte di carattere discrezionale, fermo restando che in ogni
caso gran parte di tale importo è destinato a spese di carattere obbligatorio
come, ad esempio, il personale, i mutui, i contratti, gli accantonamenti o
utilizzato per far fronte alle emergenze sociali ed occupazionali della Regione
e, quindi, difficilmente rimodulabile.
Nella
relazione al provvedimento si specifica che nelle annualità 2024 e successive
non sono inserite, al momento, le previsioni, che tra l’altro sono anche molto consistenti,
della nuova programmazione PR 21-27 e PSC 21-27, che costituiranno una nuova e
grande opportunità per affrontare e risolvere, in tutto o in parte, i problemi
che affliggono da tempo l’economia regionale.
Grazie,
Presidente.
Grazie. Ha chiesto di
intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, gentili
colleghi. Intervengo su questo punto del bilancio di previsione sul quale
vorrei che facessimo insieme una riflessione.
Noi siamo ormai al terzo
bilancio di questa legislatura, un tempo sufficiente per una valutazione
ancorata ai fatti. In questi anni, ritengo che la minoranza non abbia mai avuto
un atteggiamento irriguardoso, dettato da pregiudizi rispetto all'operato della
maggioranza di questo governo regionale. Abbiamo sempre espresso il nostro voto
favorevole laddove ci sembrava palese che l'obiettivo di una determinata azione
o di un preciso provvedimento legislativo fosse realmente stato pensato
nell'interesse dei calabresi; altre volte il nostro voto di astensione è stato,
invece, dettato dalla comprensione che per potere governare bene è necessario
anche avere un tempo sufficientemente ampio per potere dimostrare in quale
direzione il governo regionale intende andare. Anche in quelle occasioni è
stata la maggioranza a trincerarsi dietro muri, a volte di autosufficienza, e
ad evitare occasioni di confronto. Abbiamo dimostrato sempre di essere pronti
al dialogo e ad uno scambio costruttivo in termini di proposte concrete.
A questo punto della legislatura, però, siamo arrivati al terzo bilancio per la nostra Regione e, come ho appena detto, abbiamo tutte le ragioni e tutti gli strumenti per una valutazione ponderata. Certo, le nostre fragilità economiche e sociali, sia sul versante delle entrate sia su quello delle uscite, si riscontrano in tutti i documenti di bilancio; ci sono, poi, fattori esterni, per esempio in materia di equilibrio di finanza pubblica, che nel bilancio del 2024 sono molto significativi rispetto al passato, eppure sono fondamentalmente i fattori esterni che compongono il bilancio, fondi europei, trasferimenti dello Stato e, solo per ultimo, entrate proprie. Quanto ai fondi europei, non si è proceduto ancora ad inserire nel bilancio 2024 il POR Calabria 2021 - 2027, mentre ancora insistono residui del POR 2014 - 2020. C'è, poi, da considerare la partita del Fondo per lo Sviluppo di Coesione 2021 - 2027, su cui va fatta una riflessione specifica, considerato quanto sta accadendo con il finanziamento del tanto discusso Ponte sullo Stretto. Grazie al vostro Governo abbiamo ricevuto questo regalo di Natale: è un regalo di cui i calabresi avrebbero fatto volentieri a meno, una decisione assurda, uno scippo vero e proprio a danno di calabresi e siciliani; siamo costretti a pagarci un ponte che neppure vogliamo, con i nostri soldi, un miliardo e seicento mila euro da Calabria e Sicilia per finanziare un ponte che, stando alle dichiarazioni dei leader nazionali, anche regionali, rappresenta un impegno dello Stato, un investimento teso a rafforzare la rete nazionale, non solo quella del Mezzogiorno. Vorrei chiedere ai sostenitori di questo scippo: per la TAV le Regioni interessate hanno contribuito? Per il Mose di Venezia la Regione Veneto ha contribuito? Per il traforo del Monte Bianco le Regioni hanno contribuito? Noi i più poveri e i meno dotati di infrastrutture del Paese siamo stati obbligati a farlo per un'opera che, sicuramente, non rappresenta una priorità e che, ad oggi, non ha alcuna certezza di andare a buon fine. Un vero e proprio scippo, quindi, di cui dovrete rendere conto ai calabresi.
Quanto alla struttura del
bilancio 2024, in questa prossima annualità si raggiungerà, molto probabilmente
- lo ha detto molto chiaramente il collega Montuoro - il picco delle risorse
disponibili e convergeranno più fattori, fondi europei vecchi e nuovi, il PNRR,
l’ FSC, i residui statali e tutto ciò renderà ancora
più pressante la domanda circa la capacità di spesa della Regione. Siamo
davvero in grado di spendere tutti questi soldi? Cosa è stato previsto per far
sì che la nostra regione non perda neanche un centesimo di queste risorse?
Per vostra scelta in questi anni avete concentrato sulla Regione la capacità di spesa e ora si rischia un'implosione. I territori sono stati espropriati di qualsiasi intervento e possibilità di autogoverno. Certo, andavano corrette talune disfunzioni, forse anche molte, ma è stata la vostra ricetta; i territori non hanno funzionato, i Comuni, grandi e piccoli, non sono in grado di fare funzionare i servizi; quindi, portiamo tutto in capo alla Regione. Una scelta assolutamente antistorica, di cui, nei prossimi anni, pagheremo un costo salatissimo. La Regione deve programmare, controllare, ma non deve gestire. La gestione, supportata da regole chiare e trasparenti, deve essere affidata ai territori. Abbiamo bisogno di una Regione leggera come istituzione, non di un pachiderma. Oltre a questa smania di gestione, mi preme precisare che questo Governo regionale aveva anche inteso bloccare i contenziosi, come dice il Presidente Occhiuto, al fine di ripianare i debiti sanitari senza il rischio di incorrere in operazioni di pignoramento o di recupero coatto da parte dei creditori. Per accertare il debito della sanità calabrese e sanare i bilanci, le procedure esecutive erano state sospese fino al 31 dicembre 2023. Siamo qui per ricordare il rilievo della Corte e la procedura di infrazione avviata dall'Unione europea per i ritardi di pagamenti in Calabria. Ora a che punto siamo? Il termine sta per scadere, dal 1° gennaio 2024 riprenderanno questi contenziosi e, in particolare, i contenziosi sanitari che meritano una riflessione approfondita. Le aziende sanitarie non hanno, tra l'altro, trasmesso tutti i dati ed è difficile ricostruire la posizione debitoria, di conseguenza il pregresso non è stato ancora tutto accertato, ma ci sono in corso nuove procedure che andranno a incidere sul totale del debito sanitario e le ricordo, presidente Occhiuto, che questo era uno dei suoi obiettivi principali e le sue testuali parole furono: “Riuscire entro la metà dell'anno ad azzerare il debito accertato, portando la Calabria a debito zero e chiudere definitivamente i bilanci dell'anno 2022”.
Per non parlare del fatto che sono state sollevate, a livello parlamentare, critiche per i costi della struttura commissariale calabrese, oltre a rendere noto l'impatto finanziario gestionale di Azienda Zero sul bilancio della Regione. Da due anni state rincorrendo Azienda Zero o meglio Azienda Unica, eppure ancora non si vede nulla, nonostante la disponibilità di più Governi e dello stesso Parlamento. Il nostro servizio sanitario, purtroppo, è ancora molto lontano dall'essere un sistema normale e soddisfacente su tutti i grandi fattori: risanamento finanziario, livelli essenziali di assistenza, servizi ospedalieri, servizi territoriali, mobilità passiva, prevenzione, alta formazione, formazione continua. Siamo ancora al palo, non è stata definita la quantificazione del debito, avete rimosso il problema delle responsabilità dello Stato sul debito prodotto dalle gestioni commissariali, avete rinunciato ad una ricontrattazione del Piano di rientro quale strumento principe con cui curare altre necessità per far uscire la Calabria dal commissariamento. Vi siete affidati alla mera gestione illudendovi di stravolgere il mondo e, invece, dopo 13 anni siamo ancora al Piano di rientro e, come se non bastasse, alla quarta proroga del decreto speciale Calabria, quindi sempre più speciali ed emergenziali. Avremmo bisogno di una regione normale, siamo arrivati, per complicità della stessa maggioranza di Governo, al paradosso che il Commissario al Piano di rientro dal debito sanitario produca altri debiti - sì, proprio così - perché la mobilità passiva del 2022 è stata rinviata al 2026, come a dire che al 1° gennaio 2026 il servizio sanitario calabrese avrà in dote un debito pregresso di 40, 50 milioni di euro e stiamo ancora in attesa della nuova rete ospedaliera e su quella territoriale avvertiamo una grande confusione. Il PNRR, anche per responsabilità del vostro Governo, nella missione 6, salute, è in fortissimo ritardo, si rischia di non vedere la necessaria costruzione della sanità territoriale; case di comunità, ospedali di comunità sono, in Calabria, ancora tutte sulla carta o quasi, nonostante il tutto vada collaudato entro il 30 giugno 2026. Il dato più imbarazzante sta nel fatto di non essere riusciti neanche a utilizzare gli strumenti messi a disposizione, dalla possibilità di assumere gli specializzandi, al blocco dei pignoramenti, oggi rimosso per rischio di infrazione europea, per finire - vicenda di questi giorni - al mancato pagamento delle indennità agli operatori del pronto soccorso, del 118, per non dire delle precarietà che ancora vivono le Aziende.
Azienda zero è il Dipartimento,
il governo complessivo del servizio sanitario arranca, il tanto sbandierato obiettivo
dell'approvazione dei bilanci consuntivi 2022, dopo sei mesi dall'adozione, non
è stato ancora raggiunto e mi chiedo se mai lo sarà. Si continuano a pagare
milioni di euro per anticipazione di cassa da parte delle aziende, GSA detiene
risorse esorbitanti e poi si annunciano avanzi di amministrazione senza ancora
aver avuto l'approvazione dei bilanci, ma solo i dati del quarto trimestre. Nel
frattempo, da mesi, non si hanno più notizie del tavolo di monitoraggio,
sospeso perché in attesa di documentazione e i calabresi continuano, da 13 anni,
a pagare i tributi più alti del Paese per la sanità meno efficiente. Solo di
tributi aggiuntivi per il ripiano del debito sanitario abbiamo pagato oltre un
miliardo e 300 milioni di euro. Tutto questo non può durare in eterno e quella
inversione di marcia, cosa che ci auguravamo, in realtà non c'è stata. Basta,
poi, guardare il punteggio dei LEA: continuiamo ad essere deficitari su tutti i
parametri e si continua, spesso, a non trasmettere neanche i flussi delle
rispettive attività. C'è bisogno di un vero e proprio cambio di passo, bisogna
rafforzare tutte le strutture dirigenziali, a partire dal Dipartimento, in
tutte le Aziende bisogna intensificare le procedure concorsuali a tempo
indeterminato, a partire dalla dirigenza medica per finire a tutte le
professionalità sanitarie. Bisogna completare, in tempi certi, la
certificazione del debito e aprire col Governo una trattativa sulle corresponsabilità
del debito pregresso prodotto dalle precedenti gestioni commissariali. Bisogna
fare della programmazione uno strumento strategico per abbattere le liste
d'attesa. A tutt'oggi, il monitoraggio sul PNRR salute testimonia un andamento
insufficiente su cui va fatta una specifica riflessione: non possiamo
consentirci di perdere anche questo treno. Noi ci siamo anche se ve lo stiamo
dicendo dal primo giorno di questa legislatura, soprattutto sulle vicende
sanitarie. Voi, evidentemente, preferite gli annunci e una narrazione di un
servizio sanitario che, purtroppo, nei fatti non c'è.
Grazie, collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il
collega Lo Schiavo. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Oggi abbiamo una difficoltà, ovviamente per il clima natalizio che, forse, ci rende un po’ distratti. Però, ritengo che alcune riflessioni politiche, anche sulla manovra che andiamo ad approvare, debbano essere focalizzate e debbano essere discusse da questo Consiglio regionale. Capisco che, forse, in questo momento si è concentrati su altro. Avrei voluto capire - lo ripeto ogni qualvolta vengono inserite delle norme che non ho la possibilità di visionare prima - cosa andiamo a votare; avrei voluto avere il tempo per poter ragionare sulle proposte che vengono discusse da quest'Aula, ma tant'è, è inutile fare anche polemica su questi aspetti. Però su un dato politico di questo bilancio vorrei intervenire. Abbiamo affrontato una franca discussione, in Commissione, col dirigente competente, abbiamo chiesto dei chiarimenti, abbiamo cercato anche di capire se vi erano risorse per rimodulare, anche con degli interventi dei consiglieri, con degli emendamenti a questa manovra, ma, ovviamente, in relazione ai vincoli che ci sono stati detti, siamo stati, anche, ingessati e abbiamo deciso di non intervenire, vista l'impossibilità concreta di modificarla, di intervenire, di presentare alcune nostre idee come opposizione. Su alcuni punti, però, quest'Aula può discutere e, intanto, partire da un dato politico: abbiamo appreso negli scorsi giorni che al progetto per la costruzione del Ponte dello Stretto di Messina parteciperanno le Regioni, contribuiranno le Regioni Calabria e Sicilia con una contribuzione variabile dal 10 al 15 per cento. Si parla di 300 milioni della Calabria da prendere dai Fondi di Sviluppo e Coesione. La questione è politica, perché questa non è una novità di poco conto. Penso che, come consiglieri regionali, dobbiamo chiederci se questa operazione infrastrutturale, che, ovviamente, a questo punto, influirà sulle risorse della Regione, risulta accettata dai calabresi. I calabresi sono d'accordo a dare una parte di risorse a loro destinate per finanziare un'opera, di cui non voglio entrare nel merito, rispetto alla sua utilità? È opportuno o non è opportuno che i calabresi si pronuncino su questa scelta del Governo nazionale? È opportuno o non è opportuno che il Consiglio regionale della Calabria faccia sentire la sua posizione in merito, come hanno fatto già nell'Assemblea siciliana?
Penso che questa cosa non possa passare in sordina, non possa passare come un elemento secondario, seppure non incida, come mi hanno spiegato oggi, nella manovra di bilancio. È una questione politica e il nostro Presidente della Regione, che è il Presidente dei calabresi, quindi non il Presidente di una parte politica, quale opinione ha rispetto a queste scelte di Governo? Quale opinione ha rispetto alle scelte del Governo nazionale che hanno aumentato, ovviamente, il contributo di finanza pubblica degli enti territoriali in maniera non concordata e aggiuntiva rispetto a quello previsto dalla legislazione vigente? Che posizione politica assumiamo rispetto a queste scelte di Governo nazionale? Ecco, questa è una discussione che non può saltare, non può superare quest'Aula. È stata proposta l'idea di effettuare un referendum consultivo sulla possibilità di contribuire come calabresi alla costruzione di questa opera. Potrebbe essere un'idea, la faccio mia. Ma, soprattutto, questa scelta strategica non si può liquidare con una battuta, non si può liquidare questa opzione politica dicendo che tanto ci saranno delle compensazioni in termini infrastrutturali per la Regione. Dove saranno queste compensazioni? Concretamente, dove le abbiamo negoziate? Su quale accordo è scritto che questi 300 milioni verranno compensati con investimenti aggiuntivi? Questo è un primo elemento di riflessione che spero il Presidente della Regione voglia fare in quest'Aula, così come spero che il Presidente della Regione ci dia qualche ulteriore novità sulla posizione della Regione Calabria in merito all'autonomia differenziata. Questi sono argomenti connessi a quello di cui oggi stiamo discutendo, perché il bilancio esprime scelte politiche. Oggi avremmo potuto presentare degli emendamenti, degli ordini del giorno su questi e altri aspetti, ma abbiamo, ancora una volta, voluto accettare la prassi di correttezza istituzionale perché mi sembra che questa opposizione su questa linea si sia posizionata e nessuno può affermare il contrario.
In merito al bilancio regionale tante criticità sono state già sottolineate da chi mi ha preceduto, ma due, tre questioni balzano agli occhi e ne abbiamo già discusso. Intanto lo stato delle società partecipate: ancora una volta, oggi, dobbiamo discutere una legge che autorizza a finanziare la SACAL, la principale società partecipata della nostra Regione, con delle somme aggiuntive, un milione e mezzo mi sembra di capire, per rafforzare le rotte strategiche regionali. Ancora una volta sulle partecipate dimostriamo di avere perso il controllo e, poi, sulla questione dei pignoramenti, delle spese per il contenzioso della Regione Calabria abbiamo affrontato una discussione in Commissione e abbiamo sottolineato come aumentano le risorse destinate ai procedimenti esecutivi che la Regione Calabria è costretta a subire e ai titoli esecutivi che è costretta a pagare. Anche qui andava fatto, con l'avvocatura regionale, lo stesso ragionamento dello scorso anno e mi sembra che il discorso sia rimasto immutato, negli stessi termini.
Rischiamo di fare in ogni bilancio la stessa discussione, rischiamo ogni bilancio di dover fare le stesse osservazioni, ma questa è una questione che attiene alla vita democratica della Regione e dei calabresi.
Se queste sono le premesse non penso ci siano spazi per un dialogo costruttivo. Non ci sono gli spazi non perché manca la volontà dell'opposizione, ma perché l'opposizione non è contemplata nella discussione di quest'Aula.
Quindi, cari consiglieri, mi rimetto a voi e mi rimetto anche a chi compie le scelte politiche in nome e per conto dei calabresi. Attenzione: la crisi sociale ed economica di questa Regione avanza, l'abolizione del reddito di cittadinanza apre delle falle enormi, delle disuguaglianze enormi, apre a delle emergenze sociali che stanno dietro l'angolo.
Come consigliere e come legislatore in questa Assemblea, penso che in tutti gli assestamenti successivi e nelle prossime manovre dovremmo assumere la consapevolezza di quello che accade fuori da questo palazzo.
Grazie, Presidente.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente.
A mio parere le due proposte di legge che stiamo valutando per loro natura contengono degli aspetti negativi e positivi e, comunque, non sono bianche o nere, ma si collocano – credo - su varie gamme di grigio.
Vorrei puntualizzare soltanto due aspetti che mi interessano particolarmente e uno è già stato toccato dal collega Lo Schiavo: il problema delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione da destinare al Ponte sullo Stretto e su cui, personalmente, ho idee assolutamente radicate; poi vorrei fare una riflessione sull'ambito sanitario.
Personalmente, ho partecipato qualche settimana fa, a Messina, alla manifestazione “No Ponte di Messina”, perché credo, da movimentista, che le cose che ti convincono o che non ti convincono tu le debba in qualche modo verificare o appoggiare anche in maniera plastica, fisica, visiva. Sono assolutamente e radicalmente contrario al Ponte sullo Stretto perché è un'opera, ribadisco, tecnicamente fra l'improbabile e l'impossibile; magari rischiamo di discutere una cosa che semplicemente non si farà, ma che nel frattempo avrà un disastroso impatto ambientale, oltre a essere - questo lo voglio sottolineare - un'opera funzionalmente del tutto inutile, quando le ingenti risorse richieste, parte delle quali sono state inopinatamente richieste alle Regioni Calabria e Sicilia, ben diversamente potrebbero essere utilizzate nel miglioramento anche della rete viaria e delle comunicazioni in genere tra le nostre due Regioni.
Questo è un elemento di riflessione che mi piace affidare all'Aula.
Per quanto riguarda il problema poi sanitario, ci sono con ogni evidenza diverse cose da valutare. Anzitutto, il problema della mobilità, attiva e passiva, cioè relativa a persone che vengono in ingresso a farsi curare nella nostra Regione e persone che invece escono dalla nostra Regione.
Per quanto riguarda gli aspetti economico-finanziari, la mobilità sanitaria attiva, cioè in ingresso, praticamente viene accreditata di un miglioramento di 12 milioni di euro, passando da una stima di 24 a una stima di 36 milioni per il 2024. In realtà, personalmente, non ho ben capito come si possa giungere a questo potenziamento, a questo miglioramento, ma, in ogni caso, qualunque sia la cifra è purtroppo ben lontana da quella prevista per la mobilità sanitaria passiva che, partendo dai 264 milioni pregressi, è prevista si assesti in 289 milioni, con un incremento, in ogni caso, ben maggiore anche dell'eventuale mobilità attiva, cioè in ingresso.
Questo si coniuga anche con una previsione di spesa che, se d'altra parte prevede un incremento assoluto dei Fondi da mettere sulla sanità, tuttavia si connota anche con una riduzione percentuale della cifra collocata nella sanità che passa dal 73 al 67 per cento nel nuovo documento del bilancio regionale.
In questo ambito del finanziamento della spesa sanitaria, anche la spesa con risorse autonome, quelle cioè che vengono direttamente dalla nostra Regione, trova una riduzione, seppur non macroscopica, passando dai 62 milioni, previsti dal precedente documento, ai 59 del documento attuale, quindi con una riduzione di 3 milioni di euro.
Questo è il quadro, ovviamente, in estrema sintesi degli aspetti economico-finanziari.
Non si può, tuttavia, non ricordare come l'indice di soddisfazione della domanda sanitaria interna, purtroppo, collochi la Regione Calabria all'ultimo posto, con un valore di 0.82, e dico questo perché, probabilmente, si sarebbe potuta incrementare la quota parte del bilancio da mettere nella sanità, ma ci sono dei vincoli di bilancio e me ne rendo conto.
Vorrei invece sottolineare un altro aspetto: la qualificazione della spesa sanitaria.
Credo e sostengo che, riqualificando la spesa, non necessariamente l'oggettiva riduzione che è nei numeri si debba tramutare e tradurre in un peggioramento dell'offerta sanitaria regionale. Penso che, se noi sappiamo reindirizzare la spesa, tagliare i rami secchi e quindi i Fondi di finanziamento di cose inutili o addirittura controproducenti, potremmo fin da subito arrivare a un miglioramento dell'offerta sanitaria e, quindi, anche a una percezione di questo miglioramento da parte dell'utenza.
Grazie.
Grazie, consigliere Laghi.
Ha chiesto la parola il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.
Grazie, vicepresidente Caputo.
Intervengo brevemente per annunciare il mio voto contrario a questo bilancio. Non voglio soffermarmi su quello che già è stato detto in quest'Aula dai miei colleghi in precedenza e cioè che si tratta di un bilancio ingessato; lo sappiamo tutti.
Vorrei però sottolineare ancora una volta il mio intervento su un argomento e cioè sulle entrate extra bilancio.
Noi dovevamo essere, non tanto noi come Consiglio regionale ma voi come esecutivo regionale, molto più lungimiranti nella spesa e nella capacità di spesa dei Fondi comunitari.
Non lo siete stati per quanto riguarda la vecchia programmazione e mi aspettavo in quest'Aula un intervento sul POR 2014-2020, per capire, visto che andiamo a conclusione della programmazione entro il 31 dicembre di un rendiconto generale; questo lo chiederemo poi in Conferenza dei capigruppo a inizio anno per un’informativa o una discussione eventualmente in Aula da parte dell'Assessore al ramo. Altro elemento che reputo abbastanza importante ma in modo negativo, è che, come è stato già detto dai miei colleghi, anche sulla nuova programmazione avete intenzione di sottrarre dei soldi ai calabresi; per il momento sembra la cifra si attesti intorno ai 200 milioni di euro, per destinarla al Ponte sullo Stretto che non è un'opera che la maggior parte dei calabresi vuole.
Soffermerei, quindi, il mio intervento su questo, onde evitare di ripetere sempre le stesse cose, e cioè sul 70 per cento del bilancio, che è vincolato per le spese sulla sanità.
Anche qui, dal punto di vista prettamente contabile, al di là degli annunci, al di là dei toni trionfalistici, questa maggioranza, questo esecutivo e la Giunta Occhiuto, non hanno dimostrato un cambio di passo rispetto alle Amministrazioni regionali precedenti. Questo è il terzo bilancio, il secondo completo che andate ad approvare dopo quello del dicembre 2021 in cui vi eravate insediati dopo pochi mesi, e non registriamo nessun cambio di passo.
Sono questi pochissimi elementi per manifestare da parte del Movimento 5 Stelle un dissenso sull'approvazione di questo punto all'ordine del giorno e manifestare con grande chiarezza il nostro voto assolutamente contrario.
Grazie, Presidente.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, colleghi consiglieri.
Ho ascoltato gli interventi che sono pervenuti dai banchi della minoranza e sinceramente mi sarei aspettata un'analisi più dettagliata, puntuale, di un documento contabile importante che dà gli indirizzi economici e finanziari e anche le Linee guida, da un punto di vista politico, di questa Amministrazione regionale.
E allora, in premessa, vorrei sottolineare come la predisposizione della documentazione a corredo del bilancio di previsione dimostra una capacità, una puntualità, una precisione e un livello di dettaglio da parte del Dipartimento bilancio della Regione Calabria da considerare davvero lodevole.
La documentazione, dalla quale emerge il quadro dei numeri della Regione Calabria, in relazione al previsionale, è quanto mai più leggibile e puntuale nella descrizione delle entrate e della spesa.
Quello che viene portato oggi in Consiglio regionale, è un bilancio importante che segna un punto di ripartenza poiché è il primo bilancio post Covid, il cui equilibrio finanziario non è in qualche modo condizionato da risorse e trasferimenti statali legati al contrasto dell'emergenza epidemiologica; anzi, da questo punto di vista, l'emergenza ha riconsegnato una diversa struttura del bilancio regionale che viene non solo depurato da risorse di carattere estemporaneo ed occasionale legate al contrasto al virus, ma che addirittura subisce, rispetto agli esercizi precedenti, anche dei contraccolpi negativi.
Da questo punto di vista è importante, infatti, mettere in rilievo che su questo bilancio la Regione Calabria deve ritrasferire allo Stato alcune risorse attenenti alle misure di supporto allo smart working e vengono restituite allo Stato molte delle risorse trasferite negli anni precedenti in materie di ristori.
Per effetto del Covid era stato anche avviato dallo Stato il sistema di rottamazione delle cartelle esattoriali che riverbera i propri effetti anche sulle entrate della Regione, perché vengono rottamate anche le cartelle della tassa automobilistica e, quindi, anche questa si riflette in maniera negativa sul bilancio che mette mano innanzitutto a ben 30 milioni di euro che vengono restituiti allo Stato per chiudere i conti rispetto alla partita del Covid. In quel periodo ci sono stati bilanci più ampi e margini di spesa maggiori negli esercizi veri e propri, ma adesso con queste restituzioni offre un documento depurato da cifre in eccesso e questi 30 milioni pesano sulla manovra complessiva che la Regione ha potuto mettere a disposizione del Consiglio; manovra che dovrà essere votata e che oggi c'è, a differenza -lo diceva il dottore De Cello nella seduta di Commissione speciale di vigilanza - di altre Regioni che hanno avuto problemi seri ad avviare la manovra di bilancio.
Sul piano complessivo, il bilancio della Regione pesa 9 miliardi e mezzo di euro, netti 6 miliardi e mezzo, senza considerare il Fondo triennale vincolato e le anticipazioni di cassa.
È un bilancio che ancora una volta per il 67 per cento è occupato dalla sanità e in questo, consigliera Bruni, non posso assolutamente accettare il suo intervento, non lo accetto per la stima che ho nei suoi riguardi e per il lavoro che stiamo portando avanti anche nella Commissione sanità in cui vengono accolte le istanze che provengono dai banchi della minoranza; non posso accettarlo perché tanto è stato fatto dal presidente Roberto Occhiuto nella qualità di commissario ad acta.
Vogliamo nascondere che non c'è stata la ricognizione di un debito? Vogliamo nascondere il fatto che le ASP basavano la propria contabilità su una contabilità orale? Vogliamo nascondere la vera e propria riforma con l'istituzione di Azienda Zero? Vogliamo nascondere la stabilizzazione del personale sociosanitario e medici? Vogliamo nascondere la ripresa dei lavori dei 3 grandi Ospedali nella Regione Calabria? Vogliamo nascondere la rivoluzione dell'emergenza-urgenza che è stata effettuata?
Potrei ancora fare un elenco enorme di tutto quello che il presidente Occhiuto è riuscito a realizzare in soli 24 mesi; sottolineo: solo 24 mesi; non è facile, ancora c'è tanto da lavorare, ma tanto si sta mettendo in campo per cercare di far ritornare la sanità calabrese ad un livello di normalità. Ecco perché, consigliera Bruni, non posso assolutamente accettare il suo intervento che mi sa molto di becero populismo.
Per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto, noi crediamo in questa opera, consigliere Laghi, ci crediamo perché rappresenterà per la Regione Calabria e per la Regione Sicilia una grande opportunità e merita il cofinanziamento; impegno che era stato assunto dal presidente Occhiuto e che riguarda il 10 per cento. Dobbiamo vedere cosa ruota intorno al Ponte sullo Stretto e tutte quelle opere infrastrutturali che saranno realizzate nella Regione Calabria a partire dalla strada statale 106 e dall'alta velocità.
Ritengo che questa sia cosa di poco conto rispetto a quella che sarà la vera partita che complessivamente, ci giocheremo sulla programmazione nazionale e comunitaria, perché la Regione Calabria ha a disposizione 1 miliardo di euro, nonostante i tagli effettuati dal Governo centrale; questo escluso naturalmente il Fondo relativo alla sanità.
È un bilancio, ripeto, occupato solo per il 12 per cento da spesa autonoma; e, ancora una volta, è bene chiarire che i margini di manovra di questo bilancio non sono poi così estesi rispetto a quanto si potrebbe credere andando a leggere naturalmente i numeri.
Si tratta di 779 milioni di
euro che costituiscono la parte in libera disponibilità ed è la vera e propria
manovra, un tesoretto che storicamente costituiva la tavola imbandita alla
quale, in passato, spesso sedevano i consiglieri regionali per avere le
cosiddette mance ed era il modo per controbilanciare interessi politici o
spinte politiche da parte dei vari gruppi, producendo tutta una serie di spese
improduttive che, magari, avevano la funzione di tenere a bada questo o quel
gruppo consiliare o quel consigliere.
L'impostazione che viene
data al bilancio nella legge di stabilità, con cui vengono destinati 779
milioni di euro di spesa autonoma, è completamente diversa dal passato e in
questo si segna ancora una volta il passo dell'amministrazione Occhiuto, con una
modalità di predisporre il bilancio della Regione Calabria improntata al rigore
e al tema della qualità della spesa.
Il bilancio regionale è un
documento nel quale il Consiglio regionale programma le risorse dei cittadini;
per cui evitare che pezzi di questo bilancio siano in qualche modo
configurabili come spreco è una priorità di questa amministrazione che il
presidente Occhiuto segue con particolare attenzione e rigore.
Basta leggere la legge di
stabilità per capire come essa sia probabilmente quella più corta di tutti i
tempi. Mancano infatti tutta una serie di commi dietro i quali normalmente si
nascondeva questa o quella spesa o quel contributo che nulla produceva per la nostra
terra di Calabria.
E allora la legge di
stabilità presenta un’unica e sola autorizzazione di spesa pari ad un milione
di euro, allocata in un apposito capitolo, con la quale l’amministrazione
Occhiuto va a sostenere Ferrovie della Calabria nella gestione degli impianti
di risalita di competenza regionale.
Esclusa la spesa, il resto
della manovra viene distribuito in modo oculato ed efficiente nei vari settori
di competenza della Regione. Ancora una volta registriamo un’attenzione alla
spesa per il funzionamento e per il personale.
E poi c’è la partita legata,
naturalmente, al finanziamento delle leggi regionali di spesa.
Anche in questo l’elenco
delle leggi regionali di spesa viene passato al setaccio dall’amministrazione
regionale, individuando in modo puntuale quali sono le leggi che meritano di
essere pienamente finanziate, in base naturalmente agli obiettivi perseguiti,
prestando attenzione minore per quelle leggi, magari quelle più datate, per le
quali molto spesso si produceva una spesa di cattiva qualità.
Vi inviterei a confrontare
le ultime leggi approvate da questo Consiglio regionale rispetto ai vecchi
provvedimenti legislativi di qualche anno fa, spesso infarciti da comitati
tecnici, da enti sub regionali creati ad hoc, da comitati consultivi che
producevano solo ed esclusivamente una spesa improduttiva.
La qualità della spesa
legata alle leggi regionali è un punto di vanto di questa amministrazione per
riallineare, anche in modo postumo, il sistema legislativo regionale e far sì
che la Calabria destini le proprie risorse alle leggi regionali che abbiano
maggiore qualità ed efficacia.
Il punto di arrivo del
percorso iniziato da due anni - due anni e mezzo dell’amministrazione Occhiuto
- è segnato dai singoli bilanci, sia di previsione, sia dai rendiconti
regionali, pienamente parificati dalla Corte dei conti, sia con gli
assestamenti di bilancio infra-annuali, ed è un percorso disegnato in modo
coerente e che prosegue.
Un percorso di risanamento
e modernizzazione della finanza regionale che abbiamo già lodato in occasione
dell’approvazione del bilancio consolidato, in cui finalmente anche il mondo
delle partecipate entra a pieno titolo nell’analisi dei costi della Regione
Calabria e non rimane un mondo sconosciuto, così come accaduto in passato.
Grazie, dunque, al Dipartimento
per il lavoro tecnico, all’assessore al bilancio per come ha gestito la partita
legata al documento contabile oggi in discussione, e grazie soprattutto
all’impronta politica legata a rigore e qualità del governatore Roberto
Occhiuto.
Grazie.
Grazie, consigliera Straface.
Ha chiesto di intervenire l'assessore Minenna. Ne ha facoltà.
Presidente, consiglieri, è
stato svolto un grande lavoro. Ho ascoltato tutti gli interventi, però, secondo
me, l'unico tema che merita un'ulteriore considerazione, anche alla luce di
quello che ho ascoltato, è la definizione di bilanci ingessati o di spese non efficientate
anche sulla programmazione.
Francamente, non mi trovo
d'accordo. Non sono d'accordo, perché invece proprio le capacità della nostra
struttura dirigenziale, anche per la sinergia che si è creata con l'assessorato
che dirigo pro tempore, sono riuscite a portare dei risultati positivi per la
Regione Calabria; è fondamentale, infatti, portare l'analisi di questo
documento anche all'interno del confronto che c'è stato a livello nazionale e
in Conferenza. Se oggi noi discutiamo questo documento è perché nella
Conferenza delle Regioni e nella Conferenza Stato Regioni la Regione Calabria è
riuscita a discutere come interagire con le richieste del Governo centrale e
far sì che le differenze delle autonomie regionali potessero entrare nel
dibattito.
Le Regioni non sono tutte
uguali, ci sono Regioni a Statuto speciale, Regioni a Statuto ordinario e,
soprattutto nell'ambito di queste, ci sono Regioni che hanno eredità
finanziarie migliori e peggiori e a cui si applicano quindi regole di gestione
della spesa diverse.
Ebbene, questi temi sono
stati oggetto di confronto praticamente nelle ultime sei settimane in maniera
continua e hanno portato al risultato. Non a caso si legge nella legge un
contributo richiesto alla Regione di circa 8 milioni, ma ne stanziamo 15, perché
la situazione è stata riportata in un contesto di fluidità nel rapporto con il
Governo centrale che, in alcuni momenti, registrava un dibattito in cui - chiamiamola
trattativa se vogliamo, dato che vengono utilizzati dei termini sui generis
come gessi e altro - c'era una situazione molto curiosa in cui la proposta che
veniva dal Governo centrale era di x a cui evidentemente le Regioni rispondono
con un x meno y, alla volta successiva lo Stato veniva con x più y.
Ebbene, se siamo arrivati a
questo risultato finale vuol dire che il bilancio della Regione riesce a
gestire anche eventi non prevedibili come questo, ma soprattutto che la Regione,
con autorevolezza, ha svolto un contributo chiave in sede sia tecnica sia
politica, per risolvere in maniera analitica il problema della contribuzione
delle Regioni alle richieste del Governo centrale.
Questo è certamente un
merito del mandato che l'assessorato ha ricevuto dal presidente Roberto
Occhiuto: un mandato libero di affrontare tecnicamente la questione e di
portare a un risultato che oggi lascia alla Regione dei margini di manovra.
Sulla spesa della programmazione:
ricorderete che a giugno con coraggio questa Giunta ha proposto un programma
straordinario nell'ambito del POR che si doveva concludere entro l'anno per
produrre spesa. Questo programma è stato completato interagendo con gli enti
locali con modalità innovative.
Credo che questo modus procedendi possa, anzi, debba caratterizzare l'operatività
della parte tecnica e della parte politica di questa Regione nei prossimi anni.
Sono certo che i risultati, tangibilmente riscontrabili proprio nei documenti
di bilancio, non mancheranno.
Grazie, Presidente.
Grazie, assessore.
Passiamo adesso alla
votazione delle due proposte di legge separatamente.
Proposta di legge 248/12^
di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Leggi di stabilità regionale
2024”. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Articolo 4
(È approvato)
Articolo 5
(È approvato)
Articolo 6
(È approvato)
Articolo 7
(È approvato)
Articolo 8
(È approvato)
Passiamo alla votazione
della proposta di legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con
autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento unitamente ai
relativi allegati è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo all'esame e votazione del provvedimento,
proposta di legge 249/12 di iniziativa della Giunta, recante: “Bilancio di
previsione finanziaria della Regione Calabria per gli anni 24-26”.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Articolo 4
(È approvato)
Articolo 5
(È approvato)
Articolo 6
(È approvato)
Articolo 7
(È approvato)
Articolo 8
(È approvato)
Articolo 9
(È approvato)
Articolo 10
(È approvato)
Articolo 11
(È approvato)
Prendiamo atto del parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti e della relazione della Commissione
speciale di vigilanza resa ai sensi dell'articolo 34, comma 3, lettera b), del Regolamento
interno al Consiglio.
Passiamo alla votazione del
provvedimento nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati con autorizzazione
del coordinamento formale. Il provvedimento unitamente ai relativi allegati è
approvato con l'autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
(È riportata in
Allegati)
Passiamo alla proposta di
legge numero 246/12^ di iniziativa del consigliere regionale Cirillo, recante: “Riconoscimento
della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della
Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto
legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come modificato e integrato dal decreto
legislativo 10 agosto 2014, numero 126”.
Cedo la parola collega
Cirillo per illustrare il provvedimento.
Grazie, Presidente.
L'oggetto del presente
disegno di legge è il riconoscimento della legittimità di due debiti fuori
bilancio del Consiglio regionale, derivanti all'acquisizione di servizi in assenza
del preventivo impegno di spesa ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e)
del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, così come modificato e
integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126, riportato nella
tabella prima della proposta di legge.
L'Ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale, con deliberazioni numero 61 e 62 del 27 novembre 2023, ha
avviato le procedure legislative di riconoscimento e leggibilità del debito.
L'istruttoria, in fattispecie, oggetto di riconoscimento è stata curata dagli
uffici del settore Provveditorato economico e contratti del Consiglio regionale
della Calabria che hanno proceduto a fornire tutti gli estremi e gli elementi
utili al riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Il dirigente del Settore bilancio
e ragioneria ha individuato le risorse indispensabili alla copertura necessaria
onde poter procedere alla sottoposizione del disegno di legge al Consiglio
regionale, alla disciplina normativa prevista dall'articolo 73, decreto-legge
23 giugno 2011, numero 118.
Le posizioni debitorie di
cui con il presente progetto la legge si riconosce legittimità derivano da:
-
rivalutazione dei prezzi
contrattuali del servizio quadriennale di vigilanza armata fisso alla sede del
Consiglio regionale della Calabria per il periodo compreso tra 01/01/2018 e il
31/12/2021. Gli uffici del Settore provveditorato hanno proceduto alle
verifiche contabili e dalle risultanze derivanti dall'esecuzione del contratto,
attraverso l'ausilio del sistema “Rivaluta” di Istat e degli indici che
riguardano i prezzi e i consumi per le famiglie, gli operai, gli impiegati,
hanno quantificato la rivalutazione dei prezzi contrattuali che è pari a euro
32.135,69, IVA compresa;
-
rivalutazione dei prezzi
contrattuali per il servizio triennale di pulizia e igiene ambientale reso
presso la sede del Consiglio regionale della Calabria, sito a Reggio Calabria
in via Cardinale Portanova snc, e presso la sede di Catanzaro, sita in via
Crispi, oggetto di rivalutazione dei prezzi contrattuali per il periodo
compreso tra 01/02/2019 e il 31/12/2022. Gli uffici del Settore provveditorato
hanno proceduto alla verifica contabile e, dalle risultanze derivanti dall'esecuzione
del contratto, attraverso l'ausilio del sistema “Rivaluta” di Istat e dagli
indici che riguardano i prezzi al consumo per le famiglie, gli operai e gli impiegati
hanno quantificato che la rivalutazione dei prezzi contrattuali è pari a euro
100.042,51, IVA inclusa.
Il riconoscimento della
legittimità dei debiti fuori bilancio comporta oneri finanziari per l'importo
complessivo di euro 132.178,20.
Alla copertura finanziaria
dei debiti fuori bilancio oggetto del riconoscimento si rifarà fronte a seguito
della variazione di bilancio disposta dall'Ufficio di Presidenza pro tempore
del Consiglio regionale con deliberazioni numero 61 e 62 del 27 novembre 2023,
mediante le somme disponibili nei capitoli di spesa allocati alla Missione 1, Programma
3, Titolo 103 del bilancio del Consiglio regionale della Calabria e all'impegno
e alla liquidazione delle spese in favore degli aventi diritto si provvederà
con determinazione del dirigente del Settore provveditorato economato e
contratti, successivamente all'approvazione del presente del progetto di legge.
Grazie.
Grazie, collega Cirillo.
Non ci sono interventi.
Passiamo alla votazione.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Prendiamo atto del parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti.
Passiamo alla votazione
della proposta di legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato con
richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.
La proposta di legge, unitamente
al relativo allegato, è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo alla proposta di legge numero 256/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi e Graziano, recante: “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, numero 39”.
Cedo la parola al collega Crinò per illustrare il provvedimento. Prego.
Grazie, Presidente.
La presente proposta di legge apporta modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023 numero 39, provvedendo a correggere un refuso nell'articolo 30, che rendeva la norma incompatibile con quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, lettera b).
Sono state modificate, inoltre, le norme relative al personale dipendente al fine di chiarire in maniera espressa il trattamento economico che sarà mantenuto dai dipendenti che transiteranno nel nuovo Consorzio nonché le tempistiche del trasferimento.
Si dispone, inoltre, lo spostamento della competenza alle attività di verifica e controllo sul Consorzio di Bonifica della Calabria dal Dipartimento competente in materia di agricoltura all'articolazione amministrativa competente in materia di forestazione, al fine di realizzare una migliore distribuzione delle attribuzioni.
Le norme della presente legge non comportano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, come disposto dall'articolo 2.
L'articolo 3 detta la norma dell'entrata in vigore, disponendo l’efficacia anticipata rispetto al termine ordinario di 15 giorni, atteso che le modifiche hanno la finalità di correggere un refuso che rendeva la norma incompatibile con quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, lettera b), e necessitano pertanto di entrare in vigore nel più breve tempo possibile.
Grazie.
Grazie, collega Crinò.
Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo alla proposta di legge 257/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi e Graziano, recante: “Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese”.
Cedo la parola al collega Crinò per illustrare il provvedimento. Prego.
Grazie, Presidente.
La presente disposizione normativa mira ad autorizzare la Regione Calabria a partecipare alla spesa occorrente al consolidamento delle rotte degli aeroporti calabresi, sostenuta da SACAL S.p.A. nell'anno 2023.
Il consolidamento delle rotte aeree, da e per gli aeroporti calabresi, costituisce un'importante opportunità per lo sviluppo turistico dell'intera Regione, con riflessi positivi sulla vita economica e sociale della Regione medesima.
La proposta di legge de qua genera oneri a carico del bilancio quantificati in euro 1.500.000. Per la copertura dell'importo si provvede con le risorse della programmazione nazionale POC 2014-2020 - Azione 7.2.2, allocate sul capitolo del bilancio regionale U9100602105, che presenta la necessaria capienza.
Il testo si compone di 2 articoli: l'articolo 1 prevede l'autorizzazione alla Regione Calabria a partecipare alle spese che sostiene SACAL S.p.A. per il consolidamento delle rotte degli aeroporti calabresi; l'articolo 2 prevede l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto all'ordinario termine di 15 giorni.
Grazie.
Grazie, collega Crinò.
Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo alla proposta di legge numero 258/12 di iniziativa dei consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano, recante: “Norme in materia di spending review”.
Cedo la parola al consigliere Crinò per illustrare il provvedimento. Prego.
Grazie, Presidente.
L'articolo 1 detta norme in materia di contenimento della spesa degli Enti strumentali ed ausiliari, al fine di aggiornare la risalente normativa vigente alle condizioni di mercato attuali. Analogamente, l'articolo 2 detta norme di contenimento della spesa per le Società partecipate dalla Regione Calabria, con le medesime finalità.
L'articolo 3 introduce norme necessarie a garantire il monitoraggio infra-annuale della gestione delle Società di cui all'articolo 2, al fine della continua verifica sull'attuazione dei piani di attività.
Le norme della presente legge non comportano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, come disposto dall'articolo 4.
L'articolo 5 detta la norma dell'entrata in vigore, disponendo l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto al termine ordinario di 15 giorni, atteso che le norme hanno la finalità di aggiornare la risalente normativa vigente alle condizioni di mercato attuale e necessitano, pertanto, di entrare in vigore nel più breve tempo possibile.
Grazie, Presidente.
Grazie.
Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Articolo 4
(È approvato)
Articolo 5
(È approvato)
Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all’ordine dei lavori dell'ordine del giorno, di cui avevo preannunciato la presentazione all'inizio dei lavori del Consiglio.
Grazie.
Votiamo per l'inserimento dell’ordine del giorno proposta dal collega Bevacqua. L'ordine del giorno è inserito.
Passiamo ora alla mozione numero 72/12^ di iniziativa del consigliere Giannetta, recante: “Per ripristinare la gratuità del farmaco salvavita per pazienti diabetici in età pediatrica, 0-17 anni”.
Cedo la parola al proponente per l'illustrazione. Prego.
Grazie, Presidente, grazie colleghi consiglieri, Presidente della Giunta e Assessori.
Questa mozione ha lo scopo di chiedere al Consiglio che la Regione Calabria si faccia carico delle esigenze delle famiglie che hanno bambini o adolescenti affetti da diabete Mellito di tipo 1, affinché il nostro presidente Occhiuto si interfacci e interceda con l'AIFA, che è la società italiana del farmaco, proprio per reintegrare il farmaco nella gratuità del Servizio Sanitario Nazionale.
Questo perché il Governo ha lavorato alacremente su queste tematiche e abbiamo in Italia 4 milioni di diabetici, di cui il 25 per cento al Sud e nella Regione Calabria ci sono esattamente 800 tra bambini e adolescenti affetti da diabete; l'età adolescenziale è stata allargata fino all'età di 17 anni.
Nel caso specifico della somministrazione del glucagone, che è un farmaco salvavita, lo stesso farmaco può essere somministrato ai bambini e agli adolescenti nell'età che va da 4 ai 17 anni; il costo del farmaco è di 84 euro.
Quello che noi chiediamo oggi in Consiglio, dimostrando un grande senso di responsabilità nei confronti degli adolescenti proprio perché questo farmaco è salvavita, è che, nelle more della discussione che potrà avere il nostro Presidente con l'AIFA, la Regione Calabria si faccia carico anche di queste spese che sono irrisorie, considerando che riguarda 800 adolescenti e bambini in tutta la Calabria; non è un farmaco che si deve somministrare ogni giorno, ma solo in caso di necessità, in presenza di una grave crisi ipoglicemica, considerando anche che, sia a domicilio sia nelle scuole, non tutti sono autorizzati a somministrare questo farmaco che, nella formulazione esclusiva del BAQSIMI spray, deve essere in alternativa somministrato per via sottocutanea, endovenosa o intramuscolare. Capite bene come magari a scuola il personale docente e il personale scolastico in senso generale non sia magari in grado di somministrarlo.
Fondamentalmente, quindi, rendiamo una cosa importante e utile, dando un ausilio, un sostegno importante alle famiglie che sono già state investite del problema e del dramma della malattia dei propri familiari.
Quello che oggi io chiedo - mi avvio alle conclusioni - è che il Consiglio si assuma, con grande senso di responsabilità, l'approvazione di questa mozione in maniera bipartisan, di fronte a una problematica che investe i nostri bambini e i nostri adolescenti, considerato che, appunto, il glucagone, in questo caso il BAQSIMI spray, è un farmaco salvavita.
Fondamentalmente quello che chiedo è questo.
Grazie, collega Giannetta.
Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo alla proposta di legge numero 252/12^ di iniziativa dei consiglieri Comito, Cirillo, Gelardi, Crinò, Graziano, Neri, De Nisi, recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 Marzo 2013, numero 15. Proroga del termine di adeguamento”.
Cedo la parola al collega Comito per illustrare il provvedimento. Prego.
Presidente, grazie.
In realtà la proposta di legge, la modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 Marzo 2013, riguarda la proroga del termine d'adeguamento che immancabilmente scadrebbe il 31 dicembre.
Chiederei all'assessore al ramo, alla cultura, alla vicepresidente Princi di esplicitarne ancora meglio le finalità, così parlerà anche delle prossime proposte che avanzeremo su questo tema.
Grazie.
Grazie, consigliere Comito. Grazie, presidente Mancuso.
Non vi sto qui a leggere la relazione perché, come vi dicevo prima, è soltanto una proroga attraverso cui noi diamo la possibilità a tutti quanti i responsabili delle strutture educative di adeguare i requisiti strutturali alla nuova legge.
È una deroga che noi abbiamo chiesto fino al giugno 2024 – abbiamo dovuto indicare comunque una data – ma è soltanto nelle more dell'applicazione della nuova legge che sarà proprio discussa alla prossima seduta di Giunta e che entrerà in vigore da gennaio massimo febbraio e che sarà migliorativa; ci siamo un po’ attardati come tempistica perché la stiamo concertando proprio con i Responsabili delle strutture educative. La legge in questione perché è migliorativa? Perché comunque va ad essere successiva alla 107 del 2015 e al decreto applicativo che è del 2017 che, appunto, ha istituzionalizzato il sistema educativo integrato fascia 0-6 e andrà, quindi, a rendere le scuole dell'infanzia, sezioni primavera, asili nido e centri educativi, appunto per l'infanzia, più funzionali alle esigenze dei nostri piccoli.
Questa legge, che è attualmente in vigore e i cui requisiti strutturali sono, appunto, stringenti per le strutture educative, è del 2013 ed è antecedente, appunto, temporalmente, alla legge 107.
Vi chiedo, pertanto, l’approvazione di questa proroga solo nelle more dell'entrata in vigore della nuova legge.
Grazie.
Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.
Articolo 1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.
La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo ora all'ordine del giorno per il quale cedo la parola al consigliere Bevacqua.
La prego di specificare nella sua presentazione che l’ordine del giorno è stato concordato tra maggioranza e opposizione, perché questo governo regionale è l'unico che si è interessato della proposta che lei sta andando a fare.
Prego, collega Bevacqua. Ha facoltà di illustrarlo.
Uno dei difetti che non abbiamo, come gruppo del PD, è quello di non avere il rispetto dei ruoli, anche dei lavori che si fanno in quest'Aula. Non posso che dare atto del suo lavoro al presidente Occhiuto che ha favorito questo ordine del giorno che oggi ci accingiamo ad approvare: una novità, frutto di un confronto svolto in queste ore tra maggioranza e opposizione.
Do lettura del testo dell'ordine del giorno.
“Il Consiglio regionale della Calabria - premesso che:
circa 4000 lavoratrici e lavoratori, inquadrati come tirocinanti di inclusione sociale da quasi 12 anni, svolgono in diversi Enti pubblici calabresi, per come riconosciuto da tutti gli amministratori locali, servizi essenziali per il buon andamento della Pubblica amministrazione;
nonostante il tempo trascorso e, soprattutto, a fronte dell'importante lavoro svolto, i lavoratori in questione si ritrovano, ancora oggi, senza un regolare contratto, senza tutele previdenziali, senza diritti a ferie-malattie-permessi e con progetti che vengono rinnovati di anno in anno, attaccati alla speranza che si trovino, di volta in volta, le risorse o che vi sia la volontà politica di porre in essere nuove prerogative;
ad oggi tutti i TIS, come evidenziato da Cgil, Cisl, Uil, e USB, sono in attesa di vedere approvata una norma che consenta la loro contrattualizzazione; infatti, l’emendamento approvato in Parlamento a luglio scorso in merito all’avvio delle procedure di stabilizzazione che sono in fase di attivazione si è scontrato con l’impossibilità da parte degli enti utilizzatori ad applicarla;
solo pochi giorni fa, al fine di sollecitare una soluzione delle problematiche descritte, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp e USB FdS hanno dato vita ad un sit in di protesta pacifica a Catanzaro con centinaia di tirocinanti di inclusione sociale che, provenienti in diverse centinaia da tutta la Regione, si sono ritrovati davanti alla sede della Prefettura e nella piazza antistante.
Considerato che:
il venir meno di 4000 unità di personale nella macchina amministrativa degli Enti e delle comunità calabresi provocherebbe, per come denunciato dalle Confederazioni sindacali, oltre al crollo del reddito di 4000 famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di ordine pubblico, molto importanti anche deficienze in seno alle numerose Pubbliche amministrazioni interessate;
a riprova di quanto sopra, la Presidenza di Anci Calabria, nel condividere le sollecitazioni delle Confederazioni sindacali, scrive con riferimento al lavoro dei 4000 TIS: “Il venir meno di circa 4000 lavoratori, suddivisi in amministrativi e operai, provocherebbe alla maggior parte degli stessi Comuni calabresi dei disservizi che nessun Sindaco può permettersi e, di conseguenza, i cittadini verrebbero privati dei servizi fondamentali espletati con il fondamentale contributo di questi lavoratori”. -
impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni utile e tempestiva iniziativa nei confronti del governo nazionale per favorire un veloce e certo percorso di contrattualizzazione e successiva stabilizzazione dei 4000 tirocinanti di inclusione sociale, oggi impegnati presso diverse Amministrazioni pubbliche della Calabria.
Firmato da tutti i Capigruppo presenti in quest'Aula.
Grazie.
Grazie, collega Bevacqua.
Pongo in votazione l'ordine del giorno, con autorizzazione al coordinamento formale.Ha chiesto di intervenire il consigliere Laghi. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente.
Dato che non ho il cartaceo, volevo soltanto chiedere - non ho ben capito - se nella enunciazione delle sigle sindacali fosse stato nominato anche l'USB.
(Interruzione fuori microfono)
Perfetto. Grazie.
Grazie a lei.
Pongo in votazione l'ordine del giorno con autorizzazione al coordinamento formale. L'ordine del giorno è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportato in Allegati)
A conclusione della seduta odierna, l'occasione mi è gradita per rivolgere, a nome mio personale e dell'Assemblea legislativa, ai calabresi, che vivono dentro e fuori i confini regionali, gli auguri per un buon Natale e gli auguri sinceri per un nuovo anno all'insegna della pace e nel rispetto della persona umana, soprattutto, in tutti i luoghi sconvolti da guerre, disumanità e violenze, nella speranza, altresì, che il 2024 per la Calabria, grazie all'impegno proattivo di tutti noi, possa essere fecondo di risultati positivi.
L'auspicio è che in questi giorni di pausa si possa riflettere su come potenziare la coesione sociale di una Regione penalizzata da divisioni e frammentazioni, che spesso hanno intralciato la realizzazione di ogni progetto complessivo di trasformazione economica e culturale.
In due anni di legislatura ritengo che la Regione abbia intensamente fatto la propria parte per saldare i punti di forza del patrimonio identitario e culturale della Calabria, con gli accelerati mutamenti economici, tecnologici in atto nello scenario globale.
Sono del parere che le iniziative della politica e delle Istituzioni calabresi, volte a rimuovere vecchie e nuove criticità, possano essere più efficaci se sostenute da una comunità che sappia sentirsi e riconoscersi come una comunità coesa, laboriosa e solidale, pronta a mobilitare tutte le sue migliori energie per costruire il proprio futuro nel rispetto assoluto della legalità e del bene comune.
Auguri a tutti.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle 14.54
Hanno
chiesto congedo: Gentile.
(È
concesso)
Sono
state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa
della Giunta regionale:
“Legge di stabilità
regionale 2024 - (Deliberazione G.R. n. 699 dell’8.12.2023)” (PL n. 248/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito; alla
prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale;
alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative; alla
quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente; alla quinta Commissione - Riforme; alla sesta Commissione -
Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse
naturali, Sport e Politiche giovanili, ai sensi dell’articolo n. 108 del
Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla Commissione
Speciale di Vigilanza, ai sensi dell’articolo n. 34, comma 3, lettera b del
Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.
“Bilancio di previsione
finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024-2026 - (Deliberazione G.R.
n. 700 dell’8.12.2023)” (PL n. 249/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito; alla
prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale;
alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative; alla
quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente; alla quinta Commissione - Riforme; alla sesta Commissione -
Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse
naturali, Sport e Politiche giovanili, ai sensi dell’articolo n. 108 del
Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla Commissione
Speciale di Vigilanza, ai sensi dell’articolo n. 34, comma 3, lettera b del
Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.
Sono state presentate alla Presidenza
le seguenti proposte di legge di iniziativa dei Consiglieri regionali:
Mancuso, Gentile e Gallo “Disciplina
per il pascolo e la tutela del territorio” (PL n. 250/12^).
È stata assegnata alla
sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo,
Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito
e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.
Mancuso e Cirillo “Modifiche
ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2018, n. 7 “Norme per la tutela
dei consumatori e degli utenti”” (PL n. 251/12^).
È stata assegnata alla
terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame
di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il
parere finanziario.
Comito, Cirillo, Gelardi, Crinò, Graziano, Neri, De Nisi “Modifica delle disposizioni
transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative
per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo
2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento” (PL n. 252/12^).
È stata assegnata alla
terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame
di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il
parere finanziario.
Straface “Interventi
normativi sulle leggi regionali n. 28/1986, n. 11/2011, n.45/2023, n.39/2023,
n. 37/2022, n. 25/2023 e disposizioni normative” (PL n. 253/12^).
È stata assegnata alla
prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa
elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio,
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero per il parere finanziario.
Straface “Norme in materia
di spending review” (PL n. 254/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l’Estero per l’esame di merito.
Straface “Modifiche alla
legge regionale 10 agosto 2023, n. 39” (PL n. 255/12^).
È stata assegnata alla
sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo,
Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito
e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.
Comito, Neri, Crinò,
De Nisi, Gelardi, Graziano “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, n.
39” (PL n. 256/12^).
È stata assegnata alla
sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo,
Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito
e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività
produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere
finanziario.
Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano “Misure a sostegno del
sistema aeroportuale calabrese” (PL n. 257/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito e
alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente per il parere di cui all’articolo n. 66, comma 2, del Regolamento
interno del Consiglio regionale della Calabria.
Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano “Norme in materia di
spending review” (PL n. 258/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
Sono
state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo
di iniziativa della Giunta regionale:
“Bilancio di previsione
2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) - (Deliberazione C.R. n. 701 dell’8.12.2023)” (PPA n. 143/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
“Rendiconto esercizio 2022
dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) - (Deliberazione
G.R. n. 721 del 15.12.2023)” (PPA n. 145/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
“Fondo Sviluppo e Coesione
(FSC) 2021-2027. Criteri per la definizione del quadro di esigenze e avvio
concertazione con le Amministrazioni nazionali finalizzata alla sottoscrizione
dell’Accordo per la Coesione della Regione Calabria - (Deliberazione G.R. n.
745 del 19.12.2023)” (PPA n. 146/12^).
È stata assegnata alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.
È stata presentata alla Presidenza
la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio
di Presidenza:
“Bilancio di previsione del
Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi 2024-2026 e approvazione
del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024-2026 - (Deliberazione U.P.
n. 73 del 14.12.2023)” (PPA n. 144/12^).
La Giunta regionale ha
trasmesso per il parere della competente Commissione consiliare, la
deliberazione n. 708 dell’8.12.2023, recante: “PO FEAMP 2014/2020 - Presa
d’atto approvazione modifica del Piano finanziario”
(Parere numero 33/12^).
È stata assegnata alla seconda
Commissione consiliare permanente.
La seconda Commissione
consiliare permanente, nella seduta del 18 dicembre 2023, ha espresso parere
favorevole alla deliberazione della Giunta regionale, n. 708 dell’8.12.2023,
recante: “PO FEAMP 2014/2020 - Presa d’atto approvazione modifica del Piano
finanziario”.
(Parere numero 33/12^).
In data 20 dicembre 2023,
il Consigliere regionale Giuseppe Mattiani ha aderito
al Gruppo consiliare “Lega Salvini”.
Le proposte di legge numero:
253, 254 e 255, di iniziativa del Consigliere regionale Straface, sono state
ritirate dal proponente.
È pervenuta la relazione
annuale del Garante della Salute della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo
1 della legge regionale n. 22/2008.
La Giunta regionale ha
trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di
previsione finanziario 2023-2025:
1.)
deliberazione della Giunta
regionale n. 685 del 29 novembre 2023;
2.)
deliberazione della Giunta
regionale n. 698 del 30 novembre 2023;
3.)
deliberazioni della Giunta
regionale numeri 702, 703, 704, 705, 715 dell’8 dicembre 2023;
4.)
deliberazioni della Giunta
regionale dalla numero 722 alla numero 726, dalla numero 729 alla numero 738 e
dalla numero 749 alla numero 752 del 15 dicembre 2023.
Mammoliti. Al Presidente
della Giunta regionale.
Premesso che:
- la Abramo Customer Care,
società per azioni attiva nel settore call center ed assistenza clienti con
sedi operative importanti in molte realtà calabresi, lo scorso 18 dicembre, ha
informato le OO.SS. di aver ricevuto, dalla committente Tim, comunicazione in
merito al mancato rinnovo, a far data dal 1° gennaio 2024, delle commesse c.d.
Consumer (servizi 119, 187, digital care, 187
tecnico);
secondo quanto riferito da
importanti sigle sindacali, gli effetti di tale mancato rinnovo si tradurranno
in una perdita di circa 500 posti di lavoro con i lavoratori interessati che,
dal 1° gennaio 2024, saranno collocati in cassa integrazione a zero ore,
determinando la chiusura di sedi importanti come Montalto Uffugo e Settingiano,
e mettendo così a rischio il futuro dell’intera azienda che al momento conta
oltre 1000 addetti;
è bene ricordare, infatti,
che la Abramo Customer, dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza e
l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria, è stata affidata
dal Tribunale di Roma alla gestione di commissari straordinari, impegnati nella
messa a punto del bando di vendita della stessa azienda;
la decisione della Tim,
pertanto, mette a serio rischio il futuro dell’azienda e, con essa, dei
lavoratori ivi impegnati, ragione per la quale le segreterie regionali di Slc
Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni
hanno proclamato per il 20 e il 21 dicembre prossimo lo sciopero per l’intero
turno di lavoro alla Abramo Customer Care;
a quanto sopra, appare
opportuno aggiungere, per come condivisibilmente
fatto dalle OO.SS., che la condotta della più grande azienda del comparto delle
telecomunicazioni in Italia, partecipata da Cassa Depositi e Prestiti, appare
elusiva del dettato della Legge 11/2016 e di quanto sancito dall'art.53 bis dal
Contratto nazionale collettivo di lavoro delle telecomunicazioni. Tutto quanto
sopra premesso: si interroga il Presidente della Giunta regionale
per sapere:
quali e tempestive
iniziative si intendano adottare per scongiurare la drammatica perdita di posti
di lavoro descritta.
(192; 20/12/2023).
Mammoliti. Al Presidente
della Giunta regionale.
Premesso che:
- a partire dal 2013 la
Regione Calabria, attraverso l’allora Dipartimento Regionale Lavori Pubblici e
Infrastrutture e con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale della
Calabria 2014/2020, ha avviato la realizzazione di due studi di fattibilità per
la realizzazione di opere di ingegnerizzazione delle reti idriche di
distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria funzionali al
miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e alla
riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei Comuni della Calabria;
nello specifico venivano
redatti due distinti studi: il primo, nel 2013, afferente ai comuni con
popolazione superiore ai 5.000 abitanti ed il secondo, nel 2017, afferente ai
comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti;
con riferimento allo studio
di fattibilità del 2013 (popolazione superiore a 5.000 abitanti) - a valere sul
POR Calabria 2014/2020 linea di Azione 6.3.1 - sono stati attivati gli
interventi sui 5 Comuni capoluogo di Provincia, per l'importo di € 37.348.883,06
tutti in corso di ultimazione ad eccezione di quello del Crotone il cui
intervento è in fase di realizzazione;
successivamente con fondi
del Patto per la Calabria approvato con DGR 160/2016 e rimodulato con DGR
3/2018, sono stati programmati e finanziati a valere sulla linea di Azione 2.2
- "Schemi idrici e reti idriche" Tema prioritario "Servizio Idrico
Integrato"- l’ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana
e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione superiore a
5.000 abitanti per un importo di € 64.053.000,00;
i progetti preliminari
relativi al "Completamento ingegnerizzazione reti idriche di distribuzione
urbana e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione
superiore a 5.000 abitanti per l'importo € 64.053.000, dapprima, sono stati redatti
dal gruppo di lavoro interno all’allora Dipartimento LL.PP. ed approvati dal
Dirigente Generale dello stesso Dipartimento;
con D.G.R. 447/2018,
l'intero intervento è stato trasferito alla Società SoRiCal
S.p.A. individuandola come soggetto attuatore per l'espletamento delle attività
correlate all'attuazione dei 5 interventi di ingegnerizzazione delle reti
idriche di distribuzione cittadine e di quanto agli stessi connesso
(progettazione, appalto, esecuzione e collaudo dei servizi e dei lavori dai
medesimi previsti);
Regione Calabria, con
D.G.R. n. 407 del 24.11.2020, in considerazione del fatto che, allora, la SoRiCal S.p.A. era una società mista ancora in
liquidazione, la cui attività doveva essere diretta esclusivamente alla
liquidazione della società e alla conservazione del patrimonio sociale,
revocava parzialmente la delibera di giunta nr. 447/2018 attribuendo al
Dipartimento Tutela dell’Ambiente tutte le attività correlate alle opere di cui
sopra ad eccezione dell'intervento riguardante la messa a sistema dello schema
Abatemarco (adduzione SoRiCal), per € 10.000.000. Considerato
che molti degli interventi programmati, con le ingenti risorse finanziarie
impegnate, non sembrano procedere con la celerità che una problematica così
importante richiederebbe, anche alla luce della ormai cronica carenza idrica. Tenuto
conto che con legge regionale numero 10/2022, la Regione Calabria ha istituito
l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (ARRICal),
individuata quale ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per l’esercizio
associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al
servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano obbligatoriamente
tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria;
l’Autorità ha individuato SoRiCal S.p.A., società pubblica partecipata dalla Regione,
quale soggetto gestore per la gestione del servizio idrico integrato e che, in
ragione ciò, la stessa SoRiCal S.p.A. è uscita dallo
stato di liquidazione. Tutto quanto sopra premesso e considerato interroga il
Presidente della Giunta regionale
per sapere:
- quali utili e tempestivi
provvedimenti si intendano adottare per accelerare la realizzazione degli
interventi sopra richiamati;
- quali siano gli esiti
degli interventi realizzati nelle città di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e
Reggio Calabria e quale sia lo stato di realizzazione dell’intervento nella
città di Crotone;
- se, coerentemente con
quanto stabilito dalla richiamata Legge regionale n.10/22, non si ritenga utile
riaffidare la gestione degli interventi programmati alla direzione della So.Ri.Cal. S.p.A..
(191; 11/12/2023).
Muraca. Al Presidente della
Giunta regionale.
Premesso che:
- regna uno stato di grossa
confusione sui disciolti 11 Consorzi di bonifica, mista a preoccupazione per
l’avvio del nuovo consorzio unico che conformemente al disposto della L.R. n.
39/2023 dovrebbe partire dal 1° gennaio 2024, come ripetutamente annunciato dal
Presidente Roberto Occhiuto, si auspica che alle parole seguono i fatti;
considerato che sull’iter
attuativo della legge in questione si registrano gravi e svariati ritardi ed
inerzie (vedi mancata approvazione del nuovo Statuto consortile ed improvvise
dimissioni del Commissario Unico Avv. ... , nominato
con Decreto presidenziale del 11 agosto 2023), che gettano ulteriori ombre sul
percorso attuativo della predetta legge regionale, tanto decantata come una
delle più importanti riforme scritte in questa legislatura;
tenuto conto che sussistono
forti perplessità sul raggiungimento degli obiettivi prefissati e che tale
norma non riuscirà a risolvere la situazione dei Consorzi, già pesantemente
indebitati, e non porterà alcun beneficio all’Agricoltura calabrese. Tanto
premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale
per sapere:
a) se le inerzie e i
ritardi accumulati sino alle dimissioni del Commissario ... sono, anche
parzialmente, riconducibili alla struttura burocratica regionale;
b) quali iniziative sono
state intraprese per assicurare la garanzia degli attuali livelli occupazionali
nel passaggio al nuovo ente, scongiurando malaugurate ipotesi di licenziamenti
o imminenti piani di esubero;
c) quanti distretti la
Giunta Regionale intende istituire, possibilmente in tutte le sedi degli ex 11
consorzi o, in subordine, almeno uno o più, in ognuna delle 5 provincie
calabresi;
d) quali strumenti
finanziari si intende assegnare alle gestioni liquidatorie, i criteri ed i
tempi di nomina dei Commissari e la durata di tali incarichi;
e) quali provvedimenti la
Giunta Regionale intende realizzare per consentire al Consorzio Unico di poter
eseguire gli interventi connessi al beneficio del presidio idrogeologico.
(193; 22/12/2023).
Il Consiglio regionale,
premesso che:
- secondo i dati in
possesso del Ministero della Salute in Italia sono stimati quattro milioni di
diabetici di cui il 25% al Sud. - con la Legge n. 130 del 2023 il Parlamento ha
legiferato in ordine alla patologia, impegnando ingenti somme da destinare ogni
anno a campagne di screening gratuito in età pediatrica e per intensificare le
azioni di prevenzione, educazione, monitoraggio, gestione e cura della
patologia, in particolare nelle fasi della sua insorgenza;
- l'Italia è stata la prima
Nazione a dotarsi di una legge che prevede in modo sistematico programmi
pluriennali di screening per il diabete di tipo l rivolti alla popolazione
pediatrica, posto che - per riprendere le parole del Ministro -------: Il diabete
è una malattia con una incidenza in aumento in tutto il mondo che insorge, in
genere, durante gli anni dell'adolescenza, ma può comparire anche in bambini
piccolissimi (perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita";
- le Regioni italiane sono
impegnate nelle campagne di prevenzione, educazione e cura del diabete di tipo
l e di tipo 2, in particolare nelle fasce di età target, posto che la malattia
diabetica, è una malattia subdola cronico degenerativa;
- i pazienti diabetici
hanno avuto accesso gratuito al farmaco salvavita Baqsimi
glucagone spray nasale, utilizzato in caso di ipoglicemie gravi che possono
portare alla morte o a seri danni per la salute;
- tale farmaco salvavita in
versione spray è particolarmente performante per l'età pediatrica nel garantire
efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza;
- l'Agenzia nazionale del
Farmaco (AlFA) il 10 Ottobre
2023 ha riclassificato il farmaco salvavita Baqsimi,
glucagone spray nasale in Fascia C, negando ai diabetici insulino-dipendenti
minori l'accesso gratuito allo stesso;
- si sono attivate delle
interlocuzioni tra la presidenza FANO con l'AlFA per
ripristinare la gratuità del farmaco salvavita, riportandola nella fascia di
completa gratuità;
- all'atto dette
interlocuzioni non hanno prodotto risultati attesi;
- altre Regioni si sono
fatte carico del costo del glucagone spray Baqsimi,
per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia
grave l'accesso allo stesso;
- in Calabria si stimano
circa 800 pazienti in età pediatrica (solo in parte utilizzatori di glucagone
spray Baqsimi) all'interno di famiglie che già
soffrono per la condizione difficile che mette a soqquadro e a dura prova sia
il figlio al quale viene diagnosticata la malattia, che la famiglia costretta a
modificare la propria organizzazione e il proprio stile di vita e aggravare
ulteriormente da un punto di vista economico, la già difficile condizione
familiare, sociale, scolastica è un ulteriore evento negativo, da evitare;
impegna la Giunta regionale
e il Presidente a
intervenire presso l'AlFA in ordine alla
classificazione del farmaco, affinché sia posto nuovamente a carico del
Servizio sanitario nazionale e, nelle more, attivarsi per assicurare, anche
temporaneamente ed extra Lea, ai pazienti calabresi in età pediatrica (0-17
anni) diabetici di tipo l a rischio di ipoglicemia grave, l'accesso gratuito a
un medicinale che può salvare loro la vita, e consentire la rimborsabilità
della spesa per detto farmaco, ponendosi, così, al fianco dei pazienti e delle
loro famiglie, per garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico
in emergenza.
(72; 11/12/2023) Giannetta
È
pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
Mammoliti. Al Presidente
della Giunta regionale.
Premesso che:
- In data 25 ottobre 2023,
l'ASP di Cosenza, in forza di apposita delega conferita alla stessa da parte di
“Azienda Zero”, ha bandito una gara per realizzare un primo blocco di siti
(elisuperfici) che servono a gestire il servizio di elisoccorso sul territorio
della Regione Calabria. Si tratta di siti idonei al volo notturno e che
consentono di effettuare missioni di soccorso, mediante elicottero, in
situazioni di emergenza medico-sanitarie e “in condizioni meteo-ambientali
avverse mediante avvicinamento strumentale al sito dell'evento con atterraggio
sicuro”.
- In linea di principio,
l'anzidetto bando di gara va accolto con favore perché, finalmente, la Regione
Calabria incomincia a programmare la realizzazione di una rete di aree
abilitate ed autorizzate all'atterraggio e al decollo di elicotteri di soccorso
medico-sanitario anche nelle ore notturne. In effetti, ad oggi, in Calabria, a
causa della mancanza di siffatte aree, l'atterraggio e il decollo
dell'elisoccorso è consentito solo fino al tramonto. Pertanto, nelle ore
notturne, la gestione delle emergenze medico-sanitarie finisce con il ricadere
ed essere demandata, unicamente, al trasporto mediante ambulanza o, comunque,
mediante mezzi su gomma. E ciò rende, evidentemente, molto articolata e gravosa
la gestione delle emergenze in quanto i predetti mezzi
di trasporto sono costretti a percorrere, durante le ore notturne, lunghi
tragitti, spesso su strade per nulla agevoli, per raggiungere anche le aree
interne.
-Tuttavia, il bando di gara di che trattasi
non può essere condiviso per quel che concerne l'individuazione dei siti da
destinarsi ad elisuperfici abilitate al decollo e all'atterraggio degli
elicotteri di soccorso anche nelle ore notturne. La rete di elisuperfici che si
intende realizzare è, infatti, sicuramente, incompleta, non coprendo, affatto,
vaste aree del territorio regionale. In particolare, il bando di gara prevede
la realizzazione di undici elisuperfici, di cui due a servizio degli ospedali
Catanzaro, due a servizio dell'ospedale Annunziata di Cosenza, una a servizio
dell'ospedale GOM di Reggio Calabria, una a servizio dell'ospedale di Lamezia
Terme, una a servizio dell'ospedale di Paola, una a servizio dell'ospedale di
Praia a Mare, una a servizio dell'ospedale di Rossano, una a servizio
dell'ospedale di Castrovillari e una a servizio dell'ospedale di Cetraro.
Rimangono completamente escluse dalla rete di elisuperfici sia la Provincia di
Vibo Valentia che quella di Crotone. A ciò si aggiunga che la previsione di una
sola elisuperficie nella Provincia di Reggio Calabria è, sicuramente,
insufficiente.
- Per quanto la rete di
elisuperfici di cui al bando di gara pubblicato lo scorso 25 ottobre
costituisce un primo “blocco” di opere di questo genere ed è prevista, in
futuro, la realizzazione di altre elisuperfici nel territorio regionale,
appare, ad oggi, inspiegabile come sia stato possibile escludere, in toto, da
questa prima “tranche” di opere, addirittura due Provincie (quella di Vibo
Valentia e quella di Crotone)! In altri termini, non si capisce come sia stato
possibile non considerare i territori della Provincia di Vibo Valentia e della
Provincia di Crotone fra le aree che, per la loro particolare geografia fisica
ed umana, necessitano, ancor più e ancor prima di altre aree della nostra
Regione, un servizio di elisoccorso medico-sanitario attivo sia di giorno che
di notte. Sono, infatti, ben note le difficili condizioni dell'assetto viario
esistente nelle due precitate Province che rendono complessi i trasporti e le
comunicazioni sia all'interno del medesimo territorio provinciale sia verso i
più vicini e più grandi presidi ospedalieri di Lamezia Terme e di Catanzaro.
Parimenti ben nota è la circostanza che la Provincia di Crotone ha un solo
ospedale.
- La totale esclusione
della Provincia di Vibo Valentia e della Provincia di Crotone dalla rete di
elisuperfici previste dal bando di gara pubblicato lo scorso 25 ottobre, denota
la scarsa attenzione che l'attuale Governo regionale continua ad avere nei confronti
di territori che, al contrario, per le drammatiche condizioni in cui versa il
loro sistema sanitario, meriterebbero e meritano ben altra considerazione.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott.
Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per
l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della
Regione Calabria,
per sapere:
- per quale valida e
fondata ragione le Province di Vibo Valentia e di Crotone sono state
completamente escluse dal bando di gara per la realizzazione di una rete di
siti (elisuperfici) per la gestione del servizio di elisoccorso, anche
notturno, sul territorio regionale. - quali provvedimenti si intendono
adottare, nell'immediatezza, al fine di garantire, anche alle Province di Vibo
Valentia e di Crotone, la realizzazione (nei medesimi tempi previsti per la
realizzazione dei siti di cui al bando di gara del 25 ottobre 2023) di
elisuperfici per la gestione del servizio di elisoccorso anche notturno.
(183; 06/11/2023).
Mammoliti. Al Presidente
della Giunta regionale.
Premesso che:
- La donazione ed il
trapianto di organi e tessuti rappresenta un'attività sanitaria ad alta valenza
morale e sociale il cui potenziamento, in termini numerici e di qualità dei
risultati, è in grado di garantire, oltre che più contenuti costi economici e
sociali per i singoli individui e per la collettività, un trattamento
insostituibile, efficace e salvavita ad un numero sempre maggiore di persone
affette da gravi insufficienze terminali di organo ed in lista di attesa di
trapianto. Ed è per le anzidette ragioni che tutte le ASP calabresi si sono
dotate di appositi e specifici regolamenti interni che, nel rispetto dei
protocolli e delle leggi regionali e nazionali, disciplinano, rendendola più
veloce ed efficace, la procedura per la donazione, il prelievo ed il trapianto
di organi. Tutte le ASP calabresi tranne, a quanto pare, una: l'ASP di Vibo
Valentia. Infatti, da una intervista rilasciata, lo scorso 15 novembre, dal
presidente/amministratore dell'AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di
Organi) di Briatico (VV), a Radio Onda Verde, si apprende che l'ospedale di
Vibo Valentia è sprovvisto di qualsivoglia regolamento e/o protocollo interno
che detti una specifica disciplina delle diverse fasi che scandiscono la
procedura di donazione, prelievo e trapianto degli organi. Parimenti,
nell'ospedale di Vibo Valentia, manca un Comitato e/o un altro Organismo
aziendale che coordini le attività in cui si estrinsecano le predette
fasi e il personale che dovrebbe esserne addetto. Pertanto, a Vibo Valentia, in
tutti quei casi di morte (morte cerebrale) di persone che, potenzialmente,
potrebbero donare i loro organi a chi è in lista di attesa per un “trapianto
salvavita”:
a) non si “interroga”
telematicamente il sistema di banche dati costituito dai numerosi CRT (Centri
Regionali per i Trapianti) e CNT (Centri Nazionali per i Trapianti) al fine di
verificare se il nome della persona cerebralmente deceduta rientra,
eventualmente, nelle liste di coloro che, volontariamente, hanno deciso di
donare i loro organi;
b) non si informano i
familiari della persona cerebralmente deceduta della possibilità di donare gli
organi del loro congiunto qualora quest'ultimo non abbia, in vita, assunto
alcuna determinazione volitiva al riguardo. Le gravi carenze normative, organizzative
ed informative che si registrano, nell'ospedale di Vibo Valentia, in relazione
ad una materia di indubbia fondamentale importanza quale è quella della
donazione degli organi, impongono improcrastinabili approfondimenti conoscitivi
e chiarificatori. Tutto ciò premesso Si interroga il
Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua
qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal
disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,
per sapere:
- per quale valida e
fondata ragione l'ASP di Vibo Valentia non si è, finora, dotata di un apposito
regolamento interno che disciplini l'iter medico ed amministrativo per la
donazione, il prelievo e il trapianto di organi;
- quali urgenti iniziative
e/o provvedimenti si intendono adottare, nell'immediatezza, affinché anche
nell'ASP di Vibo Valentia possa trovare adeguata tutela il diritto di donare i
propri organi.
(186; 20/11/2023).
Il
Consiglio regionale
visti:
-
il decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro
organismi);
-
il decreto legislativo 10 agosto
2014, n. 126 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118) che, tra l’altro, ha sostituito il titolo III –
Ordinamento finanziario e contabile delle Regioni del d.lgs. n.118/2011;
richiamati i seguenti
articoli del d.lgs.118/2011:
-
l’articolo 67, che ribadisce
l’autonomia contabile del Consiglio regionale che deve essere assicurata dalle
Regioni, sulla base delle disposizioni statutarie; inoltre, ai sensi del comma
2, il Consiglio adotta il medesimo sistema contabile degli schemi di bilancio
della Regione, adeguandosi ai principi contabili generali ed applicati allegati
al d.lgs.118/2011;
-
l’articolo 10, comma 1, che
dispone che il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale, ha
carattere autorizzatorio ed è aggiornato annualmente in occasione della sua
approvazione;
-
l’articolo 11 che disciplina la
redazione degli schemi di bilancio;
-
l’articolo 18-bis, comma 1,
secondo il quale, al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli enti
adottano un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori
e dei risultati attesi di bilancio”, misurabili e riferiti ai programmi e agli
altri aggregati del bilancio;
-
l’articolo 18-bis, comma 2, che
dispone che le regioni e i loro enti ed organismi strumentali, entro 30 giorni
dall'approvazione del bilancio di previsione, presentano il Piano degli
indicatori di bilancio, che è parte integrante dei documenti di bilancio di
ciascuna amministrazione pubblica;
vista la legge regionale 19 ottobre 2004, n.
25 (Statuto della Regione Calabria), ed in particolare l’articolo 23;
visto il nuovo regolamento di amministrazione
e contabilità del Consiglio regionale approvato con deliberazione consiliare n.
190 del 4 maggio 2017 e successivamente modificato con deliberazione consiliare
n.342 del 28 settembre 2018;
visti i principi contabili
applicati e gli schemi di bilancio allegati al d.lgs.118/2011;
vista la deliberazione dell’Ufficio di
Presidenza n. 73 del 14 dicembre 2023, recante: “Bilancio di previsione del
Consiglio regionale per gli esercizi 2024 - 2026 e approvazione del Piano degli
indicatori di bilancio esercizi 2024 – 2026”;
tenuto conto che i documenti contabili del
bilancio di previsione del Consiglio regionale prevedono un fabbisogno per le
spese di funzionamento di 57.679.139,00 euro per l’esercizio 2024, di
58.460.064,00 euro per l’esercizio 2025 e di 58.560.064,00 euro per l’esercizio
2026;
visto l’Allegato 1, che
forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante
il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026, suddiviso per
missioni e programmi e redatto in attuazione dei principi di cui al
d.lgs.118/2011 sulla base degli schemi di cui all’allegato 9 del decreto
medesimo, che di seguito si riepilogano e che costituiscono parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
-
Bilancio entrate;
-
Bilancio spese;
-
Riepilogo generale delle entrate
per titoli;
-
Riepilogo generale delle spese per
titoli;
-
Riepilogo generale delle spese per
missioni;
-
Quadro generale riassuntivo;
-
Equilibri di bilancio;
-
Tabella dimostrativa del risultato
di amministrazione presunto (all’inizio dell’esercizio 2024);
-
Composizione per missioni e
programmi del fondo pluriennale vincolato esercizi 2024-2026;
-
Composizione dell’accantonamento
al fondo crediti di dubbia esigibilità esercizi 2024-2026;
-
Elenco delle spese obbligatorie;
-
Elenco delle entrate
ricorrenti/non ricorrenti;
-
Elenco delle spese ricorrenti/non
ricorrenti;
-
Elenco delle spese che possono
essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste;
-
Elenco delle previsioni annuali di
competenza e di cassa secondo la struttura del piano dei conti;
-
Nota integrativa;
visto l’Allegato 2, accluso alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale, riportante il Piano degli
indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026;
dato atto del parere favorevole del Collegio
dei revisori dei conti (verbale n. 74 del 21 dicembre 2023, parere n. 27/2023)
allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale
(Allegato 3), reso ai sensi del combinato disposto dell’articolo 72, comma 1,
del d.lgs.118/2011 e dell’articolo 13, comma 4, del regolamento di
amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;
vista la relazione al bilancio di previsione
del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 e al Piano degli indicatori
di bilancio per gli esercizi 2024-2026, allegata alla presente deliberazione
quale parte integrante e sostanziale (Allegato 4), resa dalla Commissione
speciale di vigilanza nella seduta del 22 dicembre 2023, ai sensi dell’articolo
13, comma 5, del regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio
regionale;
udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha
illustrato il provvedimento;
delibera
per le
considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono
integralmente riportate:
-
di approvare il bilancio di
previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026, unitamente agli
allegati previsti dalla normativa vigente, che costituiscono parte integrante e
sostanziale del presente atto (Allegato 1);
-
di approvare il Piano degli
indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026, che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 2);
-
di prendere atto del parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti (Allegato 3) e della relazione
della Commissione speciale di vigilanza (Allegato 4), acclusi alla presente
deliberazione quali parti integranti e sostanziali;
-
di chiedere alla Giunta regionale,
ai sensi dell’articolo 13, comma 6 del regolamento interno di amministrazione e
contabilità del Consiglio regionale, la somma di 57.679.139,00 euro per
l’esercizio 2024, di 58.460.064,00 euro per l’esercizio 2025 e di 58.560.064,00
euro per l’esercizio 2026;
-
di trasmettere la presente
deliberazione, unitamente ai relativi allegati, alla Giunta regionale e al
Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per il seguito di
rispettiva competenza.
Il Consiglio regionale
premesso
che:
·
l’articolo 57,
comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio
e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci degli Enti,
delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 10 settembre
di ogni anno ai rispettivi dipartimenti della Giunta regionale competenti per
materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano
entro il successivo 20 settembre al dipartimento "Bilancio e
Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;
·
la Giunta
regionale entro il 15 ottobre trasmette i bilanci al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 novembre, a norma dell'articolo 54, comma
5, lettera b) dello Statuto;
visti:
·
la legge regionale 8 luglio 2002,
n. 24, istitutiva dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in
Agricoltura (ARCEA);
·
l'articolo 28
della legge regionale 17 agosto 2005, n. 13, che approva l'istituzione
dell'Organismo Pagatore Regionale;
·
la legge regionale n. 8/2002;
·
l'articolo 54, comma 5, lettera
b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione
Calabria);
·
il decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi)
per come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;
vista la
deliberazione della Giunta regionale n. 701 dell’8 dicembre 2023, recante:
“Bilancio di previsione 2023-2025 dell’Agenzia Regione Calabria per le
Erogazioni in Agricoltura (ARCEA).
Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
visto il decreto n. 297 del
30 novembre 2023 del Commissario Straordinario dell’ARCEA con cui è stato
approvato il bilancio di previsione 2023-2025 dell’Agenzia, allegato alla
presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;
tenuto
conto che il Revisore Unico dell’Ente, con verbale n. 10 del 4 dicembre 2023,
allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale:
·
ha verificato che il bilancio è
stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge, dello statuto dell’ente,
del regolamento di contabilità, e delle norme del d.lgs. 118/2011;
·
ha rilevato la coerenza interna,
la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio;
·
ha verificato che l’Agenzia ha
rispettato i limiti di spesa previsti dall’articolo 6, comma 1, lettera a),
della legge regionale n. 43/2016, in materia di spese del personale e spese per
il funzionamento;
·
ha rilevato che, per quanto
riguarda il bilancio di previsione 2022-2024, l’ente strumentale ha proceduto
alla decurtazione dei compensi corrisposti agli organi di vertice, ai sensi
dell’articolo 9 della legge regionale n.22/2010;
·
ha osservato che le previsioni di
entrata e di spesa corrente, pur complessivamente attendibili e congrue, devono
essere verificate e monitorate costantemente e, in particolare, è necessario
controllare le entrate di gestione e con riguardo alle spese di gestione che
siano sempre affrontate nell’ottica dei criteri di economicità e prudenzialità;
·
ha rilevato che è sempre
necessario pagare i debiti contratti, al fine di rispettare la normativa sugli
indicatori dei tempi di pagamento della P.A. e che bisogna sempre rispettare le
scadenze fiscali per gli adempimenti ex lege, onde evitare sanzioni a carico
dell’Agenzia;
·
con riferimento all’incremento del
fondo per accantonamento contenzioso per 100.000,00 euro, ha invitato l’Ente a
voler prevedere per i prossimi esercizi un maggior accantonamento rischi
contenziosi, al fine di allinearlo con il reale grado di potenziale
soccombenza;
·
a conclusione, ha espresso parere
favorevole dal punto di vista del rispetto degli equilibri di bilancio, con le
osservazioni ed i rilievi sopra riportati, sulla proposta di bilancio di
previsione 2023 e pluriennale 2023-2025 e sui documenti allegati;
considerato che il Comitato
di Vigilanza dell’ARCEA:
·
ha ritenuto che “sussistono le
condizioni di legge in ordine alla congruità e attendibilità delle previsioni
di bilancio, ferme restando le osservazioni e suggerimenti” resi da parte del
Revisore unico”;
·
ha valutato che l’Agenzia debba in
ogni caso
- perseguire
la riduzione dei residui sia attivi che passivi;
- decidere
sulle azioni di recupero intraprese, anche alla luce dei corrispettivi allocati
nel fondo crediti di dubbia esigibilità;
- monitorare
costantemente l'attività contenziosa, al fine di verificare la congruità del
fondo rischi contenzioso ed intervenire per prevenirne la crescita;
- monitorare,
nello scorcio di esercizio finanziario rimasto il rispetto della spending
review;
- salvaguardare
il riconoscimento quale Organismo Pagatore della Calabria nel rispetto della
dotazione organica;
·
ha concluso il controllo sul
bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025 dell’ARCEA con esito
positivo;
rilevato che il dipartimento regionale
“Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza
sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di propria competenza
(nota prot. n. 544556 del 6 dicembre 2023), allegata alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha espresso parere
favorevole all’approvazione del bilancio di previsione dell’ARCEA per
l’esercizio finanziario 2023 e del bilancio pluriennale 2023-2025;
considerato che il
dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di propria
competenza (prot. n. 545808 del 7 dicembre 2023), allegata alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale
·
ha verificato
la sussistenza degli equilibri di bilancio, per come definiti dal decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
·
ha raccomandato all’Ente di
verificare, durante l’intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di
previsione, la congruità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, provvedendo
ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate
agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove
entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all’effettivo
andamento degli incassi adottando se necessarie, apposite misure atte a
salvaguardare gli equilibri di bilancio;
·
prendendo atto dei pareri
favorevoli del Revisore Unico dei Conti e del dipartimento vigilante
“Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione” sulla proposta di bilancio
di previsione 2023-2025 dell’ARCEA, fermo restando i rilievi, le raccomandazioni
espressi dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e
Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale,
alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2023-2025
dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), al fine
della successiva trasmissione della stessa al Consiglio regionale, ai sensi
dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;
preso atto che la Seconda
Commissione consiliare, nella seduta del 18 dicembre 2023, ha espresso parere
favorevole sul bilancio di previsione dell’Agenzia Regione Calabria per le
Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) 2023-2025 e i documenti ad esso allegati;
udito il relatore,
consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;
delibera
per le considerazioni,
motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente
riportate:
·
di approvare, ai
sensi dell'articolo 57, comma 3, della Iegge regionale n.8/2002, il bilancio di
previsione dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) 2023-2025 e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che
costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.
(Fondi speciali per le leggi)
1. L’importo da iscrivere per il
triennio 2024-2026, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118
(Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi
di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), nel Fondo
speciale di parte corrente destinato al finanziamento dei provvedimenti
legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso dell’anno 2024
(Missione U.20.03), è pari a 1.500.000,00 euro, di cui 500.000,00 euro per
l’esercizio finanziario 2024, per come indicato nella Tabella A allegata alla
presente legge.
2.
L’importo da iscrivere per il triennio 2024-2026, ai sensi del d.lgs. 118/2011,
nel Fondo speciale destinato alle spese in conto capitale per il finanziamento
dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso
dell’anno 2024 (Missione U.20.03), è pari a 300.000,00 euro, di cui 100.000,00
euro per l’esercizio finanziario 2024, per come indicato nella Tabella B
allegata alla presente legge.
Art. 2
(Rifinanziamento leggi regionali)
1.
Ai sensi dell’allegato 4/1, paragrafo 7, lettera b), del d.lgs. 118/2011, il
rifinanziamento degli stanziamenti previsti dalle leggi regionali di spesa è
determinato per l’esercizio finanziario 2024 in 325.176.375,36 euro, per
l’esercizio finanziario 2025 in 325.047.568,54 euro e per l’esercizio
finanziario 2026 in 314.849.031,78 euro, per come indicato nella Tabella C
allegata alla presente legge.
Art.
3
(Cofinanziamento del Programma Regionale Calabria FSE+ 2021-2027)
1. Al fine di garantire il
cofinanziamento a carico del bilancio regionale del Programma Regionale
Calabria FSE+ 2021-2027, è autorizzata, nel periodo 2024-2029, la spesa
complessiva di 29.456.042,99 euro.
2. Per il triennio 2024-2026
l’importo stanziato, per ciascuna delle annualità ricomprese nel bilancio di
previsione, è pari a 4.000.000,00 euro e, nelle more della completa iscrizione
del Programma Regionale Calabria FSE+ 2021-2027, detta spesa è allocata alla
Missione 20, Programma 03 (U.20.03) del bilancio di previsione 2024-2026.
3.
La Giunta regionale, su istanza della competente Autorità di gestione
regionale, è autorizzata a effettuare le necessarie variazioni al bilancio di
previsione 2024-2026.
Art. 4
(Concorso agli obiettivi di finanza pubblica)
1. Al fine di garantire il
concorso aggiuntivo al contenimento dei saldi di finanza pubblica richiesto
alle Regioni a Statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 88, comma 7, del
disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024
e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, attualmente quantificato per
la Regione Calabria nel limite massimo di 15.610.000,00 euro per ciascuna delle
annualità del bilancio di previsione 2024-2026, è autorizzato, nelle more della
approvazione del disegno di legge succitato, l’accantonamento delle relative
risorse nella Missione 20, Programma 03 (U.20.03) della parte spesa del
bilancio di previsione 2024-2026.
2.
Successivamente all’approvazione della legge di bilancio 2024 dello Stato e a
seguito della definizione delle procedure previste per il riparto del concorso
alla finanza pubblica tra le Regioni di cui all’articolo 88, comma 7, del
disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario
2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, la Giunta regionale è
autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione
2024-2026.
Art. 5
(Nuove autorizzazioni di spesa)
1.
Al fine di garantire il funzionamento degli impianti di risalita, rientranti
nel patrimonio della Regione o di enti strumentali, nonché la fruizione dei
relativi beni immobili e mobili pertinenziali, assicurati dalla società
Ferrovie della Calabria S.r.l. ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale
24 febbraio 2023, n. 8 (Modifiche leggi regionali e disposizioni normative), la
Giunta regionale è autorizzata a concedere alla società Ferrovie della Calabria
S.r.l., per l’esercizio finanziario 2024, un contributo pari a 1.500.000,00
euro, con allocazione alla Missione 10, Programma 04 (U.10.04) dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2024-2026.
Art. 6
(Disposizioni sulla riscossione in materia di tassa automobilistica
e tassa di concessione regionale)
1.
Nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato in materia
tributaria, in relazione alla tassa automobilistica e alle tasse di concessione
regionale, le sanzioni per omissione, totale o parziale, ovvero per ritardato
pagamento possono essere irrogate mediante iscrizione a ruolo, unitamente alla
richiesta di pagamento della somma dovuta a titolo di tributo senza previa
contestazione.
Art. 7
(Norma finanziaria)
1. Alla copertura degli oneri
derivanti dalla presente legge si fa fronte, ai sensi del d.lgs. 118/2011, con
le risorse autonome in libera disponibilità evidenziate nella parte entrata del
bilancio 2024-2026.
2.
Le Tabelle A, B e C, allegate alla presente legge, danno la dimostrazione
analitica della nuova spesa autorizzata con riferimento alle leggi organiche,
ai Programmi e ai capitoli della spesa.
Articolo 8
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Bilancio
di competenza – Stato di previsione dell'entrata e della spesa)
1.
Lo stato di previsione di competenza delle tipologie dell'entrata della Regione
per il triennio 2024-2026, al netto delle contabilità speciali, annesso alla
presente legge, è approvato in 6.989.643.121,61 euro per l’anno 2024, in
6.240.254.594,00 euro per l’anno 2025 e in 5.867.704.259,69 euro per l’anno
2026 (Tabella A).
2.
Lo stato di previsione delle contabilità speciali dell’entrata per il triennio
2024-2026 è approvato in 1.520.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità
2024, 2025 e 2026 (Tabella A - riga entrate per conto terzi).
3.
È autorizzato l'accertamento delle entrate per il triennio 2024-2026.
4.
Lo stato di previsione di competenza dei programmi della spesa della Regione
per il triennio 2024-2026, al netto delle contabilità speciali, annesso alla
presente legge, è approvato in 6.989.643.121,61 euro per l’anno 2024, in
6.240.254.594,00 euro per l’anno 2025 e in 5.867.704.259,69 euro per l’anno
2026 (Tabella B).
5.
Lo stato di previsione delle contabilità speciali della spesa per il triennio
2024-2026 è approvato in 1.520.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità
2024, 2025 e 2026 (Tabella B - riga uscite per conto terzi).
6. È autorizzata
l’assunzione di impegni entro i limiti degli stanziamenti dello stato di
previsione della spesa di cui ai commi 4 e 5.
Art.
2
(Bilancio
di cassa - Stato di previsione dell'entrata e della spesa)
1.
È approvato in 14.571.530.738,89 euro lo stato di previsione di cassa delle
tipologie dell'entrata della Regione per l'anno finanziario 2024, al netto
delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella A).
2.
È approvato in 2.187.686.014,52 euro lo stato di previsione di cassa del totale
delle contabilità speciali dell’entrata della Regione per l’anno finanziario
2024, annesso alla presente legge (Tabella A - riga entrate per conto terzi).
3.
Sono autorizzate le riscossioni e il versamento dei tributi e delle entrate per
l'anno 2024.
4.
È approvato in 13.010.304.331,51 euro lo stato di previsione di cassa dei
programmi della spesa della Regione per l'anno finanziario 2024, al netto delle
contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella B).
5.
È approvato in 1.531.380.949,32 euro lo stato di previsione di cassa del totale
delle contabilità speciali della spesa della Regione per l’anno finanziario
2024, annesso alla presente legge (Tabella B - riga uscite per conto terzi).
6. È autorizzato il
pagamento delle spese entro i limiti degli stanziamenti dello stato di
previsione di cui ai commi 4 e 5.
Art.
3
(Residui
attivi e passivi presunti)
1.
È approvato in 7.058.192.530,66 euro il totale dei residui attivi presunti
delle tipologie al 1° gennaio 2024, al netto delle contabilità speciali, di cui
al conto annesso alla presente legge (Tabella A).
2.
È approvato in 667.686.014,52 euro il totale dei residui attivi presunti delle
contabilità speciali, al 1° gennaio 2024, di cui al conto annesso alla presente
legge (Tabella A).
3.
È approvato in 5.592.262.624,54 euro il totale dei residui passivi presunti dei
programmi al 1° gennaio 2024, al netto delle contabilità speciali, di cui al
conto annesso alla presente legge (Tabella B).
4. È approvato in
11.380.949,32 euro il totale dei residui passivi presunti delle contabilità
speciali al 1° gennaio 2024, di cui al conto annesso alla presente legge
(Tabella B).
Art.
4
(Autorizzazione
al ricorso all’indebitamento)
1.
La Giunta regionale è autorizzata a ricorrere all’indebitamento, con oneri a
carico del bilancio regionale, per un importo massimo complessivo di
270.076.611,15 euro nel periodo 2024-2029, al fine di garantire la copertura
della quota regionale di cofinanziamento del Programma Regionale Calabria FESR
2021-2027, del Programma Operativo FEAMPA 2021-2027, del Complemento Strategico
regionale per lo Sviluppo Rurale della PAC 2023-2027 e del Programma Operativo
Complementare di Azione e Coesione 2014-2020, per come rimodulato con Delibera
CIPESS n. 14 del 20 luglio 2023.
2.
Per il triennio 2024-2026, il limite massimo del ricorso al debito, per
ciascuna delle annualità ricomprese nel bilancio di previsione, è
complessivamente pari alla somma di 47.478.134,88 euro, allocata nella parte
entrata al Titolo 6, Tipologia 300 e nella parte spesa, nelle more della
completa iscrizione in bilancio dei programmi indicati al comma 1, alla
Missione 20, Programma 03 (U.20.03) del bilancio di previsione 2024-2026.
3.
La Giunta regionale è autorizzata, su istanza delle competenti Autorità di
gestione regionali dei programmi indicati al comma 1, ad effettuare le
necessarie variazioni al bilancio di previsione 2024-2026.
4.
I mutui per spese di investimento a carico del bilancio regionale di cui al
comma 1 sono contratti ai sensi e nei limiti di quanto disposto dalla normativa
vigente.
5. Gli oneri relativi
all’ammortamento del mutuo autorizzato con il presente articolo trovano
copertura, negli anni della relativa assunzione del debito, negli stanziamenti
della Missione 50, Programma 02 (U.50.02) per quanto riguarda la quota capitale
e Programma 01 (U.50.01) per quanto riguarda la quota interessi, dello stato di
previsione della spesa del bilancio di previsione 2024-2026 e delle annualità
successive.
Art.
5
(Fondo
di riserva per spese obbligatorie e d’ordine)
1.
Il fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine è iscritto nello stato di
previsione della spesa al Programma U.20.01, ed è determinato in 9.000.000,00
euro per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026.
2. Sono considerate
obbligatorie e d’ordine le spese specificate nell’elenco allegato al documento
tecnico che accompagna il bilancio di previsione annuale.
Art.
6
(Fondo
di riserva per le spese impreviste)
1. Il fondo di riserva per
le spese impreviste, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, lettera b) del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione
dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti
locali e dei loro organismi), è iscritto nello stato di previsione della spesa
del Programma U.20.01 ed è determinato per l’esercizio finanziario 2024 in
400.000,00 euro.
Art.
7
(Quadro
generale riassuntivo)
1. È approvato il quadro
generale riassuntivo dell'entrata e della spesa del bilancio di competenza e di
cassa della Regione, annesso alla presente legge, ai sensi dell’articolo 11 del
d.lgs. 118/2011.
Art.
8
(Classificazione
dell’entrata e della spesa)
1.
Le entrate della Regione sono classificate secondo quanto previsto
dall'articolo 15 del d.lgs. 118/2011. I Titoli e le Tipologie delle entrate
sono approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato
di previsione (Tabella A).
2. Le spese della Regione
sono classificate secondo quanto previsto dagli articoli 12, 13 e 14 del d.lgs.
118/2011. Le Missioni e i Programmi sono approvati nell'ordine e con la
denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella B).
Art.
9
(Autorizzazione
alle variazioni al bilancio)
1. Le variazioni sono
effettuate ai sensi degli articoli 48 e 51 del d.lgs. 118/2011.
Art.
10
(Allegati
del bilancio)
1. Sono approvati gli
allegati al bilancio di previsione 2024-2026, per come previsti dall’articolo
11 del d.lgs. 118/2011.
Art.
11
(Entrata
in vigore)
1.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Riconoscimento della legittimità dei debiti
fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di
spesa)
1. Ai sensi e per gli
effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi),
è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale
della Calabria derivanti da acquisti di servizi senza il preventivo impegno di
spesa, per la somma complessiva di 132.178,20 euro, per come dettagliato nella
Tabella 1 allegata alla presente legge per fame parte integrante e sostanziale.
Art.
2
(Copertura finanziaria)
1. Alla copertura
finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità dei
debiti fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede, per l'importo di
132.178,20 euro, con le risorse disponibili nel bilancio 2023-2025 del
Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2023, allocate alla Missione 1
"Servizi Istituzionali generali e di gestione", Programma 03
"Gestione Economica, Finanziaria, Programmazione e Provveditorato",
Titolo 1 "Spese Correnti" dello stato di previsione della spesa.
Art.
3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra
in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
Art.
1
(Modifiche alla legge regionale 10 agosto
2023, n. 39)
1.
La legge regionale 10 agosto 2023, n. 39 (Disciplina in materia di ordinamento
dei Consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale) è così
modificata:
a)
al comma 4 dell’articolo 30, dopo le parole “agricoltura,” sono inserite le
seguenti “il quale lo sottopone alla Giunta regionale”;
b)
all’articolo 34:
1)
la lettera b) del comma 4 è soppressa;
2)
nella lettera d) del comma 6, le parole da “entro” a “1” sono soppresse;
c)
all’articolo 36, il comma 6 è sostituito dal seguente:
“6.
Il personale dipendente a tempo indeterminato dei consorzi soppressi e
dell'organismo di cui all'articolo 6 della legge regionale 23 luglio 2003, n.
11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento
dei Consorzi di Bonifica), in servizio alla data del 31 dicembre 2022, è
trasferito al Consorzio di bonifica della Calabria ed è utilizzato anche a
supporto della gestione liquidatoria, mantenendo l’inquadramento previdenziale.
All’atto del trasferimento, il personale appartenente al comparto mantiene il
trattamento economico fondamentale e accessorio in godimento ed il personale
dirigenziale mantiene il trattamento economico in godimento limitatamente alle
voci fisse e continuative previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro
dei consorzi di bonifica e miglioramento fondiario, compresa l’anzianità di
servizio già maturata.”;
d)
ogni riferimento al “dipartimento competente in materia di agricoltura”,
ovunque ricorrente, è sostituito dal seguente: “articolazione amministrativa
competente in materia di forestazione”.
Art.
2
(Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dall’attuazione della
presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Articolo
3
(Entrata in vigore)
1.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.
Articolo
1
(Misure a sostegno del sistema aeroportuale
calabrese)
1.
La Regione Calabria è autorizzata a erogare a SACAL s.p.a,
per l’anno 2023, la somma di 1.500.000,00 euro a titolo di rimborso delle spese
dalla stessa sostenute per il consolidamento delle rotte aeree degli aeroporti
calabresi. La competente articolazione amministrativa della Giunta regionale
adotta tutti gli atti occorrenti all’attuazione delle disposizioni del presente
articolo.
2.
Alla copertura degli oneri finanziari derivanti dal comma 1, quantificati in
1.500.000,00 euro, si provvede con le risorse della Programmazione nazionale Poc 2014-2020 – Azione 7.2.2, allocate sul capitolo del
bilancio regionale U9100602105.
Articolo
2
(Entrata in vigore)
1.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Norme di contenimento della spesa per gli
enti strumentali e ausiliari)
1.
A decorrere dal 2023 le agenzie, le aziende, le fondazioni e gli altri enti
vigilati dalla Regione, facenti parte del “Gruppo Regione Calabria” ai sensi
dell’allegato n. 4/4 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118
(Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi
di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), diversi da
quelli appartenenti al Servizio sanitario regionale (SSR), sono tenuti al
rispetto delle seguenti disposizioni:
a)
la spesa per il personale, al lordo degli oneri riflessi e dell'IRAP, non può
essere superiore a quella sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta
nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività se
posteriore;
b)
la spesa per consulenze, studi, incarichi professionali non può essere
superiore a quelle sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta
nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività se
posteriore. La disposizione di cui alla presente lettera non si applica:
1)
al conferimento di incarichi professionali relativi all'assistenza legale degli
enti, agenzie e aziende, ove non si possa far fronte con il personale degli
uffici legali e con le modalità consentite dalla normativa vigente;
2)
al conferimento di incarichi di progettazione di cui al decreto legislativo 31
marzo 2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici), di incarichi professionali
ovvero di convenzioni conferiti ai sensi della normativa in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sicurezza antincendio e
per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro, controlli di prevenzione
incendi e di pubblica sicurezza;
c)
l’importo complessivo delle spese di seguito indicate non deve essere superiore
a quello relativo alle medesime spese sostenute nel 2022 ovvero a quelle
sostenute nell’anno in cui si è verificata l’assoluta necessità di sostenerle
se l’anno di effettiva operatività dell’ente è successivo al 2022:
1)
relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza;
2)
missioni;
3)
attività di formazione;
4)
acquisto di mobili e arredi;
5)
vigilanza diurna e notturna dei locali adibiti ad uffici;
6) manutenzione di mobili,
acquisto e manutenzione di macchine e attrezzature varie non informatiche per
il funzionamento degli uffici;
7)
acquisto di stampati, registri, cancelleria e materiale vario per gli uffici;
8)
acquisto di libri, riviste, giornali ed altre pubblicazioni;
9)
pubblicazione di studi, ricerche, manifesti ed altri documenti.
2.
L’adozione di provvedimenti che comportano spesa di personale eccedente il
limite di cui al comma 1, lettera a), può essere preventivamente autorizzata
dalla Giunta regionale, solo in ragione di nuove attività.
3.
Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni di cui alla lettera a) del
comma 1, gli enti di cui al medesimo comma, entro il 10 settembre di ciascun
anno, trasmettono al dipartimento vigilante e al dipartimento cui compete il
coordinamento strategico degli enti strumentali, delle società e delle
fondazioni, un prospetto contenente la quantificazione del limite di spesa
annuale munito del visto di asseverazione dei rispettivi organi di controllo.
4.
La mancata o tardiva predisposizione del provvedimento di cui al comma 3
comporta, a carico degli organi di vertice degli enti di cui al comma 1, una
riduzione pari al 20 per cento dei benefici economici spettanti, ai sensi della
vigente normativa, a seguito del raggiungimento degli obiettivi individuali.
5.
Gli enti di cui al comma 1, entro il 31 dicembre di ciascun anno, trasmettono,
ai rispettivi dipartimenti vigilanti e al dipartimento competente in materia di
bilancio, i dati inerenti alle voci di spesa elencate al comma 1, debitamente
asseverati dai rispettivi organi di controllo.
6.
La mancata ottemperanza alle disposizioni di cui al comma 1 costituisce motivo
di revoca nei confronti dei soggetti a qualunque titolo nominati dalla Regione
negli enti di cui al comma medesimo.
7.
Il mancato svolgimento delle verifiche sul contenimento della spesa comporta, a
carico dei dirigenti generali dei dipartimenti che esercitano la vigilanza
sulle attività dei soggetti di cui al presente articolo, una riduzione pari al
20 per cento dei benefici economici spettanti, ai sensi della vigente
normativa, a seguito del raggiungimento degli obiettivi individuali.
8.
In caso di mancato rispetto dei limiti di spesa annuali, per come previsti dal
comma 1, i trasferimenti a carico del bilancio regionale in favore degli enti
di cui al medesimo comma sono ridotti in misura pari alle eccedenze di spesa
risultanti dalle verifiche.
9.
Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle attività
finanziate con le risorse vincolate per l’attuazione di piani e programmi
regionali, nazionali e dell’Unione europea.
10. Dalla data di entrata
in vigore della presente legge sono abrogate le disposizioni di leggi regionali
in contrasto, che, in ogni caso, non trovano applicazione per le annualità 2021
e 2022, in considerazione degli effetti prodotti sul mercato dei beni e servizi
dalla crisi pandemica e dal conflitto Russia-Ucraina.
Art.
2
(Norme di contenimento della spesa per le
società partecipate dalla Regione Calabria)
1.
Fermo restando quanto previsto in materia di controllo analogo per le società
in house providing, la Regione esercita i poteri del
socio previsti dalla normativa vigente affinché le società controllate,
direttamente o indirettamente, facenti parte del “Gruppo Regione Calabria” ai
sensi dell’allegato n. 4/4 al d.lgs. 118/2011, ottemperano, a partire
dall’esercizio finanziario 2023, alle seguenti disposizioni:
a)
i costi per il personale, al lordo degli oneri riflessi e dell'IRAP, non devono
superare quelli sostenuti nell’anno 2022;
b)
la spesa per consulenze, studi, incarichi professionali non può essere
superiore a quelle sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta
nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività se
posteriore. La disposizione di cui alla presente lettera non si applica:
1)
al conferimento di incarichi professionali relativi all'assistenza legale, ove
non si possa far fronte con il personale degli uffici legali e con le modalità
consentite dalla normativa vigente;
2)
al conferimento di incarichi di progettazione di cui al decreto legislativo n.
36/2023, di incarichi professionali ovvero di convenzioni conferiti ai sensi
della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
di lavoro, sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di
lavoro, controlli di prevenzione incendi e di pubblica sicurezza;
c)
l’importo complessivo dei costi di seguito indicati non deve essere superiore a
quello relativo ai medesimi costi sostenuti nel 2022 ovvero a quelli sostenuti
nell’anno in cui si è verificata l’assoluta necessità di sostenerli se l’anno
di effettiva operatività della società è successivo al 2022:
1)
relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza;
2)
missioni;
3)
attività di formazione;
4)
acquisto di mobili e arredi;
5)
vigilanza diurna e notturna dei locali adibiti ad uffici;
6) manutenzione di mobili,
acquisto e manutenzione di macchine e attrezzature varie non informatiche per
il funzionamento degli uffici;
7)
acquisto di stampati, registri, cancelleria e materiale vario per gli uffici;
8)
acquisto di libri, riviste, giornali ed altre pubblicazioni;
9)
pubblicazione di studi, ricerche, manifesti ed altri documenti.
2.
Ogni provvedimento che incide sulla spesa di personale a qualsiasi titolo deve
essere coerente con il piano delle attività e deve essere approvato mediante
l’esercizio dei poteri del socio.
3.
Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni di cui alla lettera a) del
comma 1, le società di cui al medesimo comma, entro il 10 settembre di ciascun
anno, trasmettono al dipartimento vigilante e al dipartimento cui compete il
coordinamento strategico degli enti strumentali, delle società e delle
fondazioni, un prospetto contenente la quantificazione del limite di spesa
annuale munito del visto di asseverazione dei rispettivi organi di controllo.
La mancata trasmissione del prospetto di cui al primo periodo comporta
l’applicazione, a carico dell’organo di vertice, di una sanzione pecuniaria
commisurata a una mensilità del compenso allo stesso spettante, fatte salve le
eventuali ulteriori responsabilità.
4.
La mancata ottemperanza alle disposizioni di cui al comma 1 costituisce motivo
di revoca nei confronti dei soggetti a qualunque titolo nominati dalla Regione
nelle società di cui al comma medesimo.
5.
Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle attività
finanziate con le risorse vincolate per l’attuazione di piani e programmi
regionali, nazionali e dell’Unione europea.
6. Dalla data di entrata in
vigore della presente legge sono abrogate le disposizioni di leggi regionali in
contrasto, che, in ogni caso, non trovano applicazione per le annualità 2021 e
2022, in considerazione degli effetti prodotti sul mercato dei beni e servizi
dalla crisi pandemica e dal conflitto Russia-Ucraina.
Art.
3
(Disposizioni per il monitoraggio della
gestione)
1.
Al fine di assicurare il monitoraggio dell’attuazione dei piani di attività dei
soggetti di cui all’articolo 2, gli stessi, con cadenza trimestrale,
trasmettono, al dipartimento vigilante, al dipartimento competente in materia
di bilancio e al dipartimento cui compete il coordinamento strategico degli
enti strumentali, delle società e delle fondazioni, una relazione
sull’andamento della gestione corredata da prospetti contabili sintetici.
2.
Nel caso in cui dalla relazione di cui al comma 1 emergano criticità in merito
alla coerente attuazione di piani di attività, l’organo di vertice della
società interessata indica le misure correttive da adottare.
3. La mancata o incompleta
trasmissione della relazione di cui al comma 1 comporta l’applicazione, a
carico dell’organo di vertice, di una sanzione pecuniaria commisurata a una
mensilità del compenso allo stesso spettante, fatte salve le eventuali ulteriori
responsabilità.
Art.
4
(Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dall’attuazione della
presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Art.
5
(Entrata in vigore)
1.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.
Il Consiglio regionale
della Calabria
premesso:
che secondo i dati in
possesso del Ministero della Salute in Italia sono stimati quattro milioni di
diabetici di cui il 25% al Sud.
che con la Legge n. 130 del
2023 il Parlamento ha legiferato in ordine alla patologia, impegnando ingenti
somme da destinare ogni anno a campagne di screening gratuito in età pediatrica
e per intensificare le azioni di prevenzione, educazione, monitoraggio,
gestione e cura della patologia, in particolare nelle fasi della sua
insorgenza;
che l'Italia è stata la
prima Nazione a dotarsi di una Legge che prevede in modo sistematico programmi
pluriennali di screening per il diabete di tipo 1 rivolti alla popolazione
pediatrica, posto che - per riprendere le parole del Ministro Schillaci:
“Il diabete è una malattia
con una incidenza in aumento in tutto il mondo che insorge, in genere, durante
gli anni dell'adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi
(perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita”;
che le Regioni italiane
sono impegnate nelle campagne di prevenzione, educazione e cura del diabete di
tipo 1 e di tipo 2, in particolare nelle fasce di età target, posto che la
malattia diabetica, è una malattia subdola cronico degenerativa;
che i pazienti diabetici
hanno avuto accesso gratuito al farmaco salvavita Baqsimi
glucagonespray nasale, utilizzato in caso di
ipoglicemie gravi che possono portare alla morte o a seri danni per la salute;
che tale farmaco salvavita
in versione spray è particolarmente performante per l'età pediatrica nel
garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza;
che l'Agenzia nazionale del
Farmaco (AlFA) il 10 ottobre 2023 ha riclassificato
il farmaco salvavita “Baqsimi”, glucagone spray
nasale in Fascia C, negando ai diabetici insulina-dipendenti minori l'accesso
gratuito allo stesso;
che si sono attivate delle
interlocuzioni tra la presidenza “FAND” con “l'ALFA” per ripristinare la gratuità
del farmaco salvavita, riportandola nella fascia di completa gratuità;
che all'atto dette
interlocuzioni non hanno prodotto risultati attesi;
che altre Regioni si sono
fatte carico del costo del glucagone spray Baqsimi,
per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia
grave l'accesso allo stesso;
che in Calabria si stimano
circa 800 pazienti in età pediatrica (solo in parte utilizzatori diglucagone spray Baqsimi)
all’interno di famiglie che già soffrono per la condizione difficile che mette
a soqquadro e a dura prova sia il figlio al quale viene diagnosticata la
malattia, che la famiglia costretta a modificare la propria organizzazione e il
proprio stile di vita e aggravare
ulteriormente da un punto
di vista economico, la già difficile condizione familiare, sociale, scolastica
è un ulteriore evento negativo, da evitare;
impegna la Giunta regionale
e il Presidente ad
intervenire presso l'AlFA in ordine alla
classificazione del farmaco, affinché sia posto nuovamente a carico del
Servizio sanitario nazionale e, nelle more, attivarsi per assicurare, anche
temporaneamente ed extra Lea, ai pazienti calabresi in età pediatrica (0-17
anni) diabetici di tipo 1 a rischio di ipoglicemia grave, l'accesso gratuito a
un medicinale che può salvare loro la vita, e consentire la rimborsabilità
della spesa per detto farmaco, ponendosi, così, al fianco dei pazienti e delle
loro famiglie, per garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico
in emergenza.
Art. 1
(Modifica dell’articolo 23 della l.r. 15/2013)
1. Al comma 1 dell'articolo
23 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per
la prima infanzia), le parole "entro il 31 dicembre 2023" sono
sostituite dalle seguenti: "entro il 30 giugno 2024".
Art.
2
(Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dall'attuazione della
presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Art.
3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra
in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
Il Consiglio regionale
della Calabria
premesso
che circa 4000 lavoratrici
e lavoratori, inquadrati come tirocinanti di inclusione sociale (in sigla Tis), da quasi 12 anni, svolgono in diversi enti pubblici
calabresi, per come riconosciuto da tutti gli amministratori locali, servizi
essenziali per il buon andamento della Pubblica Amministrazione;
nonostante il tempo
trascorso e, soprattutto, a fronte dell’importante lavoro svolto, i lavoratori
in questione si ritrovano, ancora oggi, senza un regolare contratto, senza
tutele previdenziali, senza diritti a ferie – malattie - permessi e con
progetti che vengono rinnovati di anno in anno, attaccati alla speranza che si
trovino, di volta in volta, le risorse o che vi sia la volontà politica di porre in essere nuove proroghe;
ad oggi tutti i “TIS”, per
come evidenziato da NIDIL CGIL, FELSA CISL, UILTEMP e Usb FDS, sono in attesa
di vedere approvata una norma che consenta la loro contrattualizzazione,
infatti, l’emendamento approvato in Parlamento a luglio scorso in merito
all’avvio delle procedure di stabilizzazione che sono in fase di attivazione si
è scontrato con l’impossibilità da parte degli enti utilizzatori ad applicarla;
solo pochi giorni fa, al
fine di sollecitare una soluzione della problematica descritta, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp e Usb FdS hanno dato vita
ad un sit in di protesta pacifica a Catanzaro con
centinaia di tirocinanti di inclusione sociale che, provenienti in diverse centinaia
da tutta la regione, si sono ritrovati davanti alla sede della Prefettura e
nella piazza antistante.
considerato
che il venir meno di 4000
unità di personale nella macchina amministrativa degli Enti e delle comunità
calabresi provocherebbe, per come denunciato dalle OO.SS., oltre al crollo del
reddito di 4000 famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di
ordine pubblico, anche importanti deficienze in seno alle numerose pubbliche
amministrazioni interessate;
a riprova di quanto sopra,
la Presidente di Anci Calabria, nel condividere le sollecitazioni delle OO.SS.,
scrive con riferimento al lavoro dei 4000 Tis:
il venir meno di circa
4000lavoratori, suddivisi in amministrativi e operai, provocherebbe alla
maggior parte degli stessi comuni calabresi dei disservizi che nessun Sindaco
può permettersi e, di conseguenza, i cittadini verrebbero privati dei servizi
fondamentali espletati con il fondamentale contributo di questi lavoratori.
Tutto quanto sopra premesso
e considerato, il Consiglio regionale
impegna la Giunta regionale
a porre
in essere ogni utile e tempestiva iniziativa, nei confronti del Governo
nazionale per favorire un veloce e certo percorso di contrattualizzazione e
successiva stabilizzazione dei4000 tirocinanti di inclusione sociale oggi
impegnati presso diverse amministrazioni pubbliche della Calabria.