XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

 

N. 35

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SEDUTA Di VENERDì 22 DICEMBRE 2023

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

 

Inizio lavori h. 12,53

Fine  lavori h. 14,54

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 12.53

PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta. Il Segretario questore può dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

 

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Avviamo i lavori. Ha chiesto di intervenire il consigliere Crinò. Ne ha facoltà.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente. Chiedo l'inserimento all'ordine del giorno della seduta odierna di tre distinte proposte di legge di iniziativa dei consiglieri M. Comito, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano: la numero 256/12^, recante: “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, numero 39”; la numero 257/12^, recante: “Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese”; la numero 258/12^, recante: “Norme in materia di spending review”. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Crinò. Prima di votare l'inserimento, volevo ricordare all'Aula che era stata presentata una proposta di legge “omnibus”, che abbiamo ritirato e sarà sottoposta all’esame delle Commissioni consiliari l’anno prossimo, però c'erano alcune norme molto urgenti che abbiamo, appunto, richiamato adesso in Aula.

Cedo la parola al presidente Occhiuto per fornire direttamente chiarimenti al riguardo.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, signor Presidente. Come lei ricordava, era stata presentata una proposta di legge omnibus che comprendeva, appunto, diverse disposizioni.

Anche in esito alle interlocuzioni che il governo regionale ha avuto con lei e con i capigruppo di maggioranza, all'insegna della riconfermata volontà di permettere al Consiglio di esercitare le sue prerogative nel modo in cui meglio ritiene –giustamente sottoponendo i provvedimenti anche all’esame delle Commissioni consiliari – si è convenuto di non insistere nella proposizione di tale provvedimento che recava anche disposizioni non urgentissime.

Per esempio, il provvedimento comprendeva una disposizione, anch’essa urgente, relativa alla necessità di corrispondere delle risorse in termini di prestazioni aggiuntive agli anestesisti in servizio sugli elicotteri dell’elisoccorso, che, allo stato, sono pagati in termini di prestazioni aggiuntive molto meno di tanti altri medici che svolgono anch’essi un lavoro importante quanto quello dell’elisoccorso.

Si tratta, però, di disposizioni che possono essere approfondite e discusse dal Consiglio anche nelle prossime settimane. Si è, pertanto, deciso di differire questo complesso di norme ai tempi che stabilirà il Consiglio regionale.

Ci sono, invece, alcune norme, anch’esse contenute nel provvedimento omnibus – a eccezione di una che non era prevista, ma rispetto alla quale vi era l’intenzione del governo regionale di inserirla attraverso la presentazione di un emendamento – che sono di stringente necessità e di urgenza.

Mi riferisco, per esempio, alla disposizione che autorizza il governo regionale ad assegnare un contributo di 1.500.000,00 euro alla SACAL Spa per il consolidamento delle rotte esistenti, in quanto stiamo cercando di svolgere un'attività molto intensa per potenziare e consolidare le rotte aeroportuali. Questa è una norma urgente e necessaria e, quindi, oggi limiterei a questa e ad altre due la richiesta di esame da parte del Consiglio regionale.

Un'altra norma riguarda i Consorzi di bonifica. Come sapete, nella legge avevamo stabilito che tutto il personale dipendente transitasse nei Consorzi di bonifica, trasferendo tutte le indennità. All'esito di un approfondimento svolto e che potevamo realizzare soltanto dopo aver cambiato la governance dei Consorzi di bonifica, ci siamo resi conto che alcune posizioni, che riguardano per esempio la dirigenza, meriterebbero di essere valutate da chi dovrà governare il Consorzio, al di là dei vincoli di legge ai quali avevamo pensato prima.

Spiego meglio: come diceva la legge che abbiamo approvato, ai dipendenti dei Consorzi è giusto garantire tutti gli emolumenti già percepiti, però se in alcuni di essi alcuni dirigenti hanno degli emolumenti che, evidentemente, risultano meritevoli di approfondimento alla luce della crisi che si è generata in questi anni in tali Enti, forse sarebbe utile poterlo fare. Questa è una norma che è necessario approvare entro fine anno altrimenti dal 1° gennaio tutti quanti i lavoratori transiteranno così come si era disposto.   

La terza norma riguarda, invece, la spending review e, come quella di cui ho parlato prima contenuta nell’omnibus, limita le spese per il personale, per le consulenze degli Enti, delle aziende partecipate o vigilate dalla Regione. Credo che sia una norma virtuosa che va nella direzione di realizzare gli obiettivi della spending review e anche questa dovrebbe essere approvata entro fine anno.

Mi rimetto, quindi, alla volontà del Consiglio regionale e della maggioranza unicamente su queste tre questioni che ho rappresentato, riconfermando, invece, l'adesione del governo regionale al percorso suggerito dal Presidente del Consiglio regionale rispetto alle altre norme del provvedimento omnibus che, evidentemente, saranno valutate ed esaminate dal Consiglio regionale quando riterrà di farlo.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Pongo in votazione l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 256/12^ relativa alla SACAL Spa, che è inserita, della proposta di legge numero 257/12^ relativa al Consorzio di bonifica, che è inserita, e della proposta di legge numero 258/12^ relativa alla spending review, che è inserita. Ha chiesto di intervenire il consigliere Giannetta. Ne ha facoltà.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Chiedo l’inserimento all'ordine del giorno della mozione numero 72/12^ dell'11/12/2023 finalizzata a ripristinare la gratuità del farmaco salvavita per i diabetici in età pediatrica. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'inserimento all’ordine del giorno della mozione presentata dal consigliere Giannetta, che è inserita.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Chiedo che sia inserito un ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico che non vuole essere esclusivo, ma che speriamo divenga patrimonio comune dell'Aula. Chiedo, quindi, al Presidente di sospendere 5 minuti la seduta, quando lo ritiene opportuno, per trovare una sintesi sull'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Sospenderemo alcuni minuti prima di chiudere la seduta. Predisponiamo quest’ordine del giorno di comune accordo e, poi, lo sottoporremo all’Aula.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Comito. Ne ha facoltà.

COMITO Michele (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Vorrei chiedere anche io, sempre per ragioni d'urgenza, l'inserimento di una proposta di legge che riguarda la modifica delle disposizioni transitorie relative ai requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative della prima infanzia. Non so se vuole intervenire la Vicepresidente, Giuseppina Princi, per spiegarne l'urgenza. Grazie.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta con delega all’istruzione, formazione e pari opportunità, economia e finanza, lavoro, azioni di sviluppo per l’area dello stretto e la Città Metropolitana di Reggio Calabria

Buongiorno e grazie, Presidente. Saluto anche tutti i consiglieri.

Questa è una cortesia che chiedo perché avevamo chiesto la proroga al 31/12/2003 per consentire l’adeguamento di tutte le strutture socioeducative ai requisiti della legge regionale del 23 marzo del 2013.

Abbiamo quasi ultimato la proposta di legge migliorativa di questi requisiti che tratteremo in Giunta la prossima settimana; abbiamo tardato di qualche mese perché abbiamo effettuato un censimento e coinvolto tutti i responsabili delle strutture educative per migliorare insieme a loro tali requisiti.

Nelle more, appunto, di definizione e applicazione della nuova legge, vi chiedo, quindi, di approvare la proroga, altrimenti, poiché i termini scadono il 31 dicembre, rischieremmo la chiusura delle tante strutture educative che servono, appunto, la fascia d’età da 0-3 anni. Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo, quindi, per l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge relativa alla proroga dei termini per l’adeguamento delle strutture socioeducative della prima infanzia, che è inserita.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 144/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024-2026”

PRESIDENTE

Avviamo i lavori con il primo punto all'ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 144/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 24-26 e approvazione del piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024-2026”.

Cedo la parola al consigliere Cirillo per l’illustrazione del provvedimento.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente. Il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi 2024-2026 è stato redatto sulla base delle disposizioni e dei modelli previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118.

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale ha durata triennale e ha natura autorizzatoria per l'intero triennio; il bilancio di previsione dell'esercizio 2024 è redatto sia in termini di competenza che di cassa.

Le entrate del bilancio di previsione sono suddivise per titoli, in base alle fonti di provenienza, e per tipologie, in base alla natura dell'entrata.

Le spese del bilancio di previsione sono articolate in missioni e programmi sulla base, rispettivamente, delle funzioni esercitate e degli aggregati omogenei di attività. Le spese sono poi classificate per titoli sulla base della natura della spesa.

Rientrano nelle entrate per i trasferimenti correnti: le somme che la Giunta regionale trasferisce per il funzionamento del Consiglio regionale, che ammontano ad euro 57.679.139,00 per l'esercizio 2024, euro 58.460.064,00 per l'esercizio 2025 ed euro 58.560.064,00 per esercizio 2026; le somme trasferite dall'Autorità Garante per le comunicazioni per il finanziamento delle funzioni delegate al Co.Re.Com. Calabria.

Gli stanziamenti per le spese del Consiglio regionale nel triennio 2024-2026 sono stati quantificati sulla base dei fabbisogni comunicati dai dirigenti delle strutture amministrative.

Gli stanziamenti iscritti nel bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale rispettano i limiti in materia di spesa di personale (articolo 1, comma 557- quater, legge 27 dicembre 2006, numero 296) e di spesa di lavoro flessibile (articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, numero 78).

Infine, con il presente provvedimento è approvato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026.

Sul presente provvedimento, il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole con proprio verbale numero 74 del 21 dicembre 2023. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Cirillo. Non ci sono interventi.

Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti e della relazione della Commissione speciale di vigilanza, ai sensi dell'articolo 13, commi 4 e 5 del Regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso, che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 143/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 143/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura (ARCEA)”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per l’illustrazione del provvedimento.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Vi chiedo anticipatamente scusa per la voce, ma, purtroppo, sono un po’ rauco.

La proposta di provvedimento posta oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata all'unanimità dei presenti dalla seconda Commissione bilancio nella seduta del 18 dicembre scorso.

La proposta di provvedimento amministrativo in oggetto riguarda il bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura (ARCEA).

Alla seduta di Commissione hanno partecipato il Commissario straordinario dell'Ente, il dottor Francesco Alberti, e i rappresentanti del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari e del Dipartimento economia e finanze, che hanno illustrato nel dettaglio l'intero provvedimento.

Il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, del Dipartimento economia e finanze e del parere Revisore unico dei conti dell'Agenzia.

Il Revisore unico dei conti, con verbale numero 10 del 4 dicembre 2023, rileva che il bilancio rispetta il principio di pareggio finanziario e dell'equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto terzi; anche per le annualità 2024 e 2025 sono rispettati il pareggio finanziario e l'equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto terzi. Relativamente alle spese del personale e alle spese per il funzionamento, l’Agenzia rispetta i limiti di spesa previsti, ex articolo 6, comma 1, lettera a), della legge regionale numero 43 del 2016.

Il Revisore rileva la necessità di pagare regolarmente i debiti contratti al fine di rispettare la normativa sugli indicatori dei tempi di pagamento della PA e che bisogna sempre rispettare le scadenze fiscali per adempimenti ex legge onde evitare sanzioni a carico dell'Agenzia.

Relativamente al Fondo per accantonamento contenzioso, nonostante nel bilancio di previsione il suddetto Fondo sia stato incrementato, l'organo di controllo invita l’Ente a voler provvedere per i prossimi esercizi un maggiore accantonamento rischi contenziosi, al fine di allinearlo con il reale grado di potenziale soccombenza. Dunque, il Revisore unico dei conti esprime parere favorevole dal punto di vista del rispetto degli equilibri di bilancio, con le osservazioni e prescrizioni sopra riportate, sulla proposta di bilancio di previsione 2023-2025 e sui documenti allegati.

Il Dipartimento agricoltura esprime un parere favorevole al bilancio di previsione e bilancio pluriennale 2023-2025.

Il Comitato di vigilanza ARCEA, struttura di controllo dell'Ente, ritiene che sussistano le condizioni di legge in ordine alla congruità e attendibilità delle previsioni di bilancio, ferme restando le osservazioni e i suggerimenti presi da parte del Revisore unico.

Il Dipartimento economia e finanze, nell'istruttoria di competenza rileva il rispetto dell'equilibrio complessivo di bilancio in termini di pareggio tra entrate e spese ed evidenzia come sembrerebbero garantiti gli equilibri contabili per ciascuno degli esercizi considerati. Il Dipartimento, con riferimento al Fondo crediti di dubbia esigibilità, raccomanda all'Ente di verificare, durante l'intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di previsione, la congruità del Fondo in esame, provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all'effettivo andamento degli incassi adottando, se necessarie, apposite misure atte a salvaguardare gli equilibri di bilancio. Con riferimento al Fondo pluriennale vincolato, il Dipartimento sottolinea come lo stesso sia stato correttamente appostato da parte di ARCEA sia per la parte corrente che per la parte capitale. Lo stesso Dipartimento rileva che l’Ente ha iscritto nella parte entrata dell'annualità 2023 l'importo di euro 283.466,31, quale utilizzo dell'avanzo di amministrazione, pertanto, è necessario verificare che tale importo risulti congruo rispetto al risultato di amministrazione conseguito in sede di Rendiconto 2022.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento ritiene possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, numero 8. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono richieste di intervento, quindi, pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso, che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 248/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2024”;
Proposta di legge numero 249/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024 – 2026”

PRESIDENTE

Passiamo adesso alla proposta di legge numero 248/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2024” e alla proposta di legge numero 249/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024 – 2026”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare entrambi i provvedimenti, sui quali poi faremo un'unica discussione, alla fine della quale, se vorrà, interverrà l’assessore Minenna.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Il disegno di legge in oggetto è stato licenziato all'unanimità dei presenti dalla seconda Commissione consiliare nella seduta del 18 dicembre, ultimo scorso.

Approfitto per ringraziare l'assessore regionale al bilancio, professore Marcello Minenna, per la sinergia e per il prezioso lavoro che insieme abbiamo portato avanti in questa sessione di bilancio. Sono state giornate lunghe nelle quali abbiamo svolto veramente un grandissimo lavoro e, quindi, lo ringrazio.

Ringrazio anche i rappresentanti del Dipartimento bilancio, il Direttore generale, dottor De Cello, e i suoi collaboratori, per il lavoro svolto nonché i dipendenti della Commissione bilancio.

La seconda Commissione ha dedicato due sedute all'esame e approvazione del provvedimento: la prima nella quale si è svolta una discussione generale sulla manovra e la seconda dedicata alla discussione e approvazione del provvedimento nel suo complesso. A entrambe le sedute hanno partecipato i revisori dei conti e i rappresentanti del Dipartimento economia e finanze che hanno illustrato il provvedimento e fornito tutti i chiarimenti richiesti.

La Regione, tra i principali strumenti di programmazione, adotta una legge di stabilità regionale che, per come previsto dall'articolo 36, comma 4, e dal punto 7 all'allegato 4/1 del decreto legislativo numero 118/2011, contiene un quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione; essa contiene esclusivamente norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.

Il provvedimento viene adottato in una dimensione estremamente prudenziale e indirizzata a rafforzare gli equilibri di bilancio.

Con il provvedimento in oggetto si provvede:

- al rifinanziamento, per un periodo non superiore a quello considerato del bilancio di previsione, delle leggi di spesa regionali, con l'esclusione delle spese obbligatorie e delle spese continuative;

- alla riduzione, per ciascuno degli anni considerati dal bilancio di previsione, di autorizzazioni legislative di spesa;

- all'adozione di eventuali misure che incidono sulla determinazione del gettito dei tributi di competenza regionale;

- con riferimento alle spese pluriennali disposte dalle leggi regionali, alla rimodulazione delle quote destinate a gravare su ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione e degli esercizi successivi;

- alle eventuali autorizzazioni di spesa per interventi la cui realizzazione si protrae oltre il periodo di riferimento del bilancio di previsione e ad altre regolazioni meramente quantitative rinviate alla legge di stabilità delle leggi vigenti.

La proposta costa di 8 articoli contenenti disposizioni di carattere finanziario.

In particolare, con l'articolo 1 si prevede l'iscrizione in bilancio di fondi speciali destinati a far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali, recanti spese di parte corrente o in conto capitale, che si perfezioneranno dopo l'approvazione del bilancio. Tali fondi ammontano annualmente a euro 500.000,00 per la parte corrente e a euro 100.000,00 per la parte capitale.

L'articolo 2 prevede il rifinanziamento delle leggi regionali di spesa per il triennio 2024-2026. Le singole leggi finanziate sono elencate nell'allegata tabella C.

L'articolo 3 detta disposizioni relative al cofinanziamento del Programma regionale FSE+ 2021-2027 per un importo complessivo nel periodo 2024-2029 pari a euro 29.456.042,99. L'importo stanziato per ciascuna annualità del bilancio di previsione 2024-2026 è pari ad euro 4.000.000,00.

L'articolo 4 disciplina il concorso della Regione Calabria agli obiettivi di finanza pubblica.  In considerazione del fatto che il disegno di legge di bilancio dello Stato non è stato ancora approvato, con il presente articolo, nelle more di detta approvazione, viene disposto un accantonamento dell'importo di euro 15.610.000,00 per ciascuna delle annualità 2024-2026.

Con l'articolo 5 si dispongono le nuove autorizzazioni di spesa per un importo pari a euro 1.500.000,00 per l’annualità 2024, a favore della società Ferrovie della Calabria Srl, che dovrà garantire il funzionamento degli impianti di risalita rientranti nel patrimonio della Regione o degli enti strumentali, nonché la fruizione dei relativi beni immobili e mobili, come previsto all'articolo 10 della legge regionale 8 del 2023.

L'articolo 6 dispone con riferimento alla tassa automobilistica e alle tasse di concessione regionale le sanzioni e gli interessi dovuti per omissione totale o parziale, ovvero per ritardato versamento della tassa, possano, unitamente alla somma dovuta a titolo di tributo, essere irrogati mediante diretta iscrizione al ruolo, senza previa contestazione.

L'articolo 7 contiene la norma finanziaria del provvedimento, specificando che gli interventi in esso previsti trovano la propria copertura finanziaria nelle risorse autonome in piena disponibilità evidenziate nella parte entrate del bilancio regionale 2024-2026.

Infine, l'articolo 8 disciplina l'entrata in vigore della proposta di legge, fissata nel giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria.

Nel testo del provvedimento in argomento e nei relativi allegati, tabelle A, B, e C, sono elencate nel dettaglio le poste finanziarie.

Procedo con la relazione sulla proposta di legge numero 249/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024-2026”.

Il disegno di legge in oggetto è stato licenziato all’unanimità dei presenti dalla seconda Commissione consiliare nella seduta del 18 dicembre ultimo scorso.

La seconda Commissione ha dedicato due sedute all’esame e approvazione del provvedimento: la prima nella quale si è svolta una discussione generale sulla manovra e la seconda seduta dedicata alla discussione e approvazione del provvedimento nel suo complesso.

A entrambe le sedute hanno partecipato i revisori dei Conti, e i rappresentanti del Dipartimento economia e finanze, che hanno illustrato il provvedimento e reso tutti i chiarimenti richiesti.

Il provvedimento, oggi in discussione, è stato approvato dalla Giunta regionale con la deliberazione numero 700 dell’08/12/2023.

Il bilancio di previsione finanziario rappresenta il quadro delle risorse che la Regione prevede di acquisire e di impegnare, riferite ad un orizzonte temporale almeno triennale, esponendo separatamente l’andamento delle entrate e delle spese in base alla legislazione statale e regionale in vigore.

Attraverso detto documento, gli organi di governo di un Ente, nell'ambito dell'esercizio della propria funzione di indirizzo e di programmazione, definiscono la distribuzione delle risorse finanziarie tra i programmi e le attività che l'Amministrazione deve realizzare, in coerenza con quanto previsto nel documento di programmazione.

Il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale. Le previsioni riguardanti il primo esercizio costituiscono il bilancio di previsione finanziario annuale.

Le previsioni di bilancio sono state formulate avendo come obiettivo prioritario la necessità della salvaguardia degli equilibri, dei principi contabili vigenti e dello stato di attuazione della programmazione nazionale e comunitaria.

Nel bilancio attuale è stato preso atto delle scelte adottate dal Governo nazionale in sede di predisposizione della manovra di bilancio.

Nello specifico, con riferimento soprattutto alla previsione di cui all’articolo 88, comma 7, del disegno di legge del bilancio statale che ha imposto alle Regioni a Statuto ordinario, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e nelle more della definizione delle nuove regole di governance economica europea, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, un contributo alla finanza pubblica pari a 350 milioni di euro annui. La quota annua di contributo a carico della Regione Calabria è pari a 15,6 milioni di euro per i prossimi cinque anni.

Ne consegue che tale decisione, ovviamente, incide profondamente sulla disponibilità delle risorse autonome di parte corrente del bilancio regionale e qualora gli emendamenti al DDL dello Stato, volti a mitigare gli effetti di detta disposizione, non dovessero andare a buon fine, questo determinerà, ovviamente, una diminuzione della disponibilità delle risorse autonome sulle quali poi la Giunta, prima, ed il Consiglio poi possono intervenire con scelte di natura discrezionale.

Il bilancio di competenza della Regione per l’anno 2024, al netto delle contabilità speciali, dell’anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato ammonta complessivamente a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia, tali importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, vale a dire somme il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate.

Rientrano in tale ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (circa 4,37 miliardi di euro; il 67,3%), quelle destinate all’attuazione dei programmi comunitari POR e PAC (124,9 milioni di euro), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (442,6 milioni di euro), nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato per un totale di 718 milioni di euro, che rappresentano circa l’11%. Nei fondi statali sono ricomprese le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per 221,7 milioni, cui si aggiungono ulteriori 96,5 milioni conteggiati nel perimetro sanitario.

Le entrate per mutui (47,4 milioni di euro; lo 0,7%) sono relative al cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei Programmi comunitari regionali.

Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano a circa 779,4 milioni di euro, pari a circa il 12% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio.

Questo è l’importo sul quale la Giunta, prima, ed il Consiglio regionale, poi, possono operare delle scelte di carattere discrezionale, fermo restando che in ogni caso gran parte di tale importo è destinato a spese di carattere obbligatorio come, ad esempio, il personale, i mutui, i contratti, gli accantonamenti o utilizzato per far fronte alle emergenze sociali ed occupazionali della Regione e, quindi, difficilmente rimodulabile.

Nella relazione al provvedimento si specifica che nelle annualità 2024 e successive non sono inserite, al momento, le previsioni, che tra l’altro sono anche molto consistenti, della nuova programmazione PR 21-27 e PSC 21-27, che costituiranno una nuova e grande opportunità per affrontare e risolvere, in tutto o in parte, i problemi che affliggono da tempo l’economia regionale.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente, gentili colleghi. Intervengo su questo punto del bilancio di previsione sul quale vorrei che facessimo insieme una riflessione.

Noi siamo ormai al terzo bilancio di questa legislatura, un tempo sufficiente per una valutazione ancorata ai fatti. In questi anni, ritengo che la minoranza non abbia mai avuto un atteggiamento irriguardoso, dettato da pregiudizi rispetto all'operato della maggioranza di questo governo regionale. Abbiamo sempre espresso il nostro voto favorevole laddove ci sembrava palese che l'obiettivo di una determinata azione o di un preciso provvedimento legislativo fosse realmente stato pensato nell'interesse dei calabresi; altre volte il nostro voto di astensione è stato, invece, dettato dalla comprensione che per potere governare bene è necessario anche avere un tempo sufficientemente ampio per potere dimostrare in quale direzione il governo regionale intende andare. Anche in quelle occasioni è stata la maggioranza a trincerarsi dietro muri, a volte di autosufficienza, e ad evitare occasioni di confronto. Abbiamo dimostrato sempre di essere pronti al dialogo e ad uno scambio costruttivo in termini di proposte concrete.

A questo punto della legislatura, però, siamo arrivati al terzo bilancio per la nostra Regione e, come ho appena detto, abbiamo tutte le ragioni e tutti gli strumenti per una valutazione ponderata. Certo, le nostre fragilità economiche e sociali, sia sul versante delle entrate sia su quello delle uscite, si riscontrano in tutti i documenti di bilancio; ci sono, poi, fattori esterni, per esempio in materia di equilibrio di finanza pubblica, che nel bilancio del 2024 sono molto significativi rispetto al passato, eppure sono fondamentalmente i fattori esterni che compongono il bilancio, fondi europei, trasferimenti dello Stato e, solo per ultimo, entrate proprie. Quanto ai fondi europei, non si è proceduto ancora ad inserire nel bilancio 2024 il POR Calabria 2021 - 2027, mentre ancora insistono residui del POR 2014 - 2020. C'è, poi, da considerare la partita del Fondo per lo Sviluppo di Coesione 2021 - 2027, su cui va fatta una riflessione specifica, considerato quanto sta accadendo con il finanziamento del tanto discusso Ponte sullo Stretto. Grazie al vostro Governo abbiamo ricevuto questo regalo di Natale: è un regalo di cui i calabresi avrebbero fatto volentieri a meno, una decisione assurda, uno scippo vero e proprio a danno di calabresi e siciliani; siamo costretti a pagarci un ponte che neppure vogliamo, con i nostri soldi, un miliardo e seicento mila euro da Calabria e Sicilia per finanziare un ponte che, stando alle dichiarazioni dei leader nazionali, anche regionali, rappresenta un impegno dello Stato, un investimento teso a rafforzare la rete nazionale, non solo quella del Mezzogiorno. Vorrei chiedere ai sostenitori di questo scippo: per la TAV le Regioni interessate hanno contribuito? Per il Mose di Venezia la Regione Veneto ha contribuito? Per il traforo del Monte Bianco le Regioni hanno contribuito? Noi i più poveri e i meno dotati di infrastrutture del Paese siamo stati obbligati a farlo per un'opera che, sicuramente, non rappresenta una priorità e che, ad oggi, non ha alcuna certezza di andare a buon fine. Un vero e proprio scippo, quindi, di cui dovrete rendere conto ai calabresi.

Quanto alla struttura del bilancio 2024, in questa prossima annualità si raggiungerà, molto probabilmente - lo ha detto molto chiaramente il collega Montuoro - il picco delle risorse disponibili e convergeranno più fattori, fondi europei vecchi e nuovi, il PNRR, l’ FSC, i residui statali e tutto ciò renderà ancora più pressante la domanda circa la capacità di spesa della Regione. Siamo davvero in grado di spendere tutti questi soldi? Cosa è stato previsto per far sì che la nostra regione non perda neanche un centesimo di queste risorse?

Per vostra scelta in questi anni avete concentrato sulla Regione la capacità di spesa e ora si rischia un'implosione. I territori sono stati espropriati di qualsiasi intervento e possibilità di autogoverno. Certo, andavano corrette talune disfunzioni, forse anche molte, ma è stata la vostra ricetta; i territori non hanno funzionato, i Comuni, grandi e piccoli, non sono in grado di fare funzionare i servizi; quindi, portiamo tutto in capo alla Regione. Una scelta assolutamente antistorica, di cui, nei prossimi anni, pagheremo un costo salatissimo. La Regione deve programmare, controllare, ma non deve gestire. La gestione, supportata da regole chiare e trasparenti, deve essere affidata ai territori. Abbiamo bisogno di una Regione leggera come istituzione, non di un pachiderma. Oltre a questa smania di gestione, mi preme precisare che questo Governo regionale aveva anche inteso bloccare i contenziosi, come dice il Presidente Occhiuto, al fine di ripianare i debiti sanitari senza il rischio di incorrere in operazioni di pignoramento o di recupero coatto da parte dei creditori. Per accertare il debito della sanità calabrese e sanare i bilanci, le procedure esecutive erano state sospese fino al 31 dicembre 2023. Siamo qui per ricordare il rilievo della Corte e la procedura di infrazione avviata dall'Unione europea per i ritardi di pagamenti in Calabria. Ora a che punto siamo? Il termine sta per scadere, dal 1° gennaio 2024 riprenderanno questi contenziosi e, in particolare, i contenziosi sanitari che meritano una riflessione approfondita. Le aziende sanitarie non hanno, tra l'altro, trasmesso tutti i dati ed è difficile ricostruire la posizione debitoria, di conseguenza il pregresso non è stato ancora tutto accertato, ma ci sono in corso nuove procedure che andranno a incidere sul totale del debito sanitario e le ricordo, presidente Occhiuto, che questo era uno dei suoi obiettivi principali e le sue testuali parole furono: “Riuscire entro la metà dell'anno ad azzerare il debito accertato, portando la Calabria a debito zero e chiudere definitivamente i bilanci dell'anno 2022”.

Per non parlare del fatto che sono state sollevate, a livello parlamentare, critiche per i costi della struttura commissariale calabrese, oltre a rendere noto l'impatto finanziario gestionale di Azienda Zero sul bilancio della Regione. Da due anni state rincorrendo Azienda Zero o meglio Azienda Unica, eppure ancora non si vede nulla, nonostante la disponibilità di più Governi e dello stesso Parlamento. Il nostro servizio sanitario, purtroppo, è ancora molto lontano dall'essere un sistema normale e soddisfacente su tutti i grandi fattori: risanamento finanziario, livelli essenziali di assistenza, servizi ospedalieri, servizi territoriali, mobilità passiva, prevenzione, alta formazione, formazione continua. Siamo ancora al palo, non è stata definita la quantificazione del debito, avete rimosso il problema delle responsabilità dello Stato sul debito prodotto dalle gestioni commissariali, avete rinunciato ad una ricontrattazione del Piano di rientro quale strumento principe con cui curare altre necessità per far uscire la Calabria dal commissariamento. Vi siete affidati alla mera gestione illudendovi di stravolgere il mondo e, invece, dopo 13 anni siamo ancora al Piano di rientro e, come se non bastasse, alla quarta proroga del decreto speciale Calabria, quindi sempre più speciali ed emergenziali. Avremmo bisogno di una regione normale, siamo arrivati, per complicità della stessa maggioranza di Governo, al paradosso che il Commissario al Piano di rientro dal debito sanitario produca altri debiti - sì, proprio così - perché la mobilità passiva del 2022 è stata rinviata al 2026, come a dire che al 1° gennaio 2026 il servizio sanitario calabrese avrà in dote un debito pregresso di 40, 50 milioni di euro e stiamo ancora in attesa della nuova rete ospedaliera e su quella territoriale avvertiamo una grande confusione. Il PNRR, anche per responsabilità del vostro Governo, nella missione 6, salute, è in fortissimo ritardo, si rischia di non vedere la necessaria costruzione della sanità territoriale; case di comunità, ospedali di comunità sono, in Calabria, ancora tutte sulla carta o quasi, nonostante il tutto vada collaudato entro il 30 giugno 2026. Il dato più imbarazzante sta nel fatto di non essere riusciti neanche a utilizzare gli strumenti messi a disposizione, dalla possibilità di assumere gli specializzandi, al blocco dei pignoramenti, oggi rimosso per rischio di infrazione europea, per finire - vicenda di questi giorni - al mancato pagamento delle indennità agli operatori del pronto soccorso, del 118, per non dire delle precarietà che ancora vivono le Aziende.

Azienda zero è il Dipartimento, il governo complessivo del servizio sanitario arranca, il tanto sbandierato obiettivo dell'approvazione dei bilanci consuntivi 2022, dopo sei mesi dall'adozione, non è stato ancora raggiunto e mi chiedo se mai lo sarà. Si continuano a pagare milioni di euro per anticipazione di cassa da parte delle aziende, GSA detiene risorse esorbitanti e poi si annunciano avanzi di amministrazione senza ancora aver avuto l'approvazione dei bilanci, ma solo i dati del quarto trimestre. Nel frattempo, da mesi, non si hanno più notizie del tavolo di monitoraggio, sospeso perché in attesa di documentazione e i calabresi continuano, da 13 anni, a pagare i tributi più alti del Paese per la sanità meno efficiente. Solo di tributi aggiuntivi per il ripiano del debito sanitario abbiamo pagato oltre un miliardo e 300 milioni di euro. Tutto questo non può durare in eterno e quella inversione di marcia, cosa che ci auguravamo, in realtà non c'è stata. Basta, poi, guardare il punteggio dei LEA: continuiamo ad essere deficitari su tutti i parametri e si continua, spesso, a non trasmettere neanche i flussi delle rispettive attività. C'è bisogno di un vero e proprio cambio di passo, bisogna rafforzare tutte le strutture dirigenziali, a partire dal Dipartimento, in tutte le Aziende bisogna intensificare le procedure concorsuali a tempo indeterminato, a partire dalla dirigenza medica per finire a tutte le professionalità sanitarie. Bisogna completare, in tempi certi, la certificazione del debito e aprire col Governo una trattativa sulle corresponsabilità del debito pregresso prodotto dalle precedenti gestioni commissariali. Bisogna fare della programmazione uno strumento strategico per abbattere le liste d'attesa. A tutt'oggi, il monitoraggio sul PNRR salute testimonia un andamento insufficiente su cui va fatta una specifica riflessione: non possiamo consentirci di perdere anche questo treno. Noi ci siamo anche se ve lo stiamo dicendo dal primo giorno di questa legislatura, soprattutto sulle vicende sanitarie. Voi, evidentemente, preferite gli annunci e una narrazione di un servizio sanitario che, purtroppo, nei fatti non c'è.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il collega Lo Schiavo. Ne ha facoltà.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente. Oggi abbiamo una difficoltà, ovviamente per il clima natalizio che, forse, ci rende un po’ distratti. Però, ritengo che alcune riflessioni politiche, anche sulla manovra che andiamo ad approvare, debbano essere focalizzate e debbano essere discusse da questo Consiglio regionale. Capisco che, forse, in questo momento si è concentrati su altro. Avrei voluto capire - lo ripeto ogni qualvolta vengono inserite delle norme che non ho la possibilità di visionare prima - cosa andiamo a votare; avrei voluto avere il tempo per poter ragionare sulle proposte che vengono discusse da quest'Aula, ma tant'è, è inutile fare anche polemica su questi aspetti. Però su un dato politico di questo bilancio vorrei intervenire. Abbiamo affrontato una franca discussione, in Commissione, col dirigente competente, abbiamo chiesto dei chiarimenti, abbiamo cercato anche di capire se vi erano risorse per rimodulare, anche con degli interventi dei consiglieri, con degli emendamenti a questa manovra, ma, ovviamente, in relazione ai vincoli che ci sono stati detti, siamo stati, anche, ingessati e abbiamo deciso di non intervenire, vista l'impossibilità concreta di modificarla, di intervenire, di presentare alcune nostre idee come opposizione. Su alcuni punti, però, quest'Aula può discutere e, intanto, partire da un dato politico: abbiamo appreso negli scorsi giorni che al progetto per la costruzione del Ponte dello Stretto di Messina parteciperanno le Regioni, contribuiranno le Regioni Calabria e Sicilia con una contribuzione variabile dal 10 al 15 per cento. Si parla di 300 milioni della Calabria da prendere dai Fondi di Sviluppo e Coesione. La questione è politica, perché questa non è una novità di poco conto. Penso che, come consiglieri regionali, dobbiamo chiederci se questa operazione infrastrutturale, che, ovviamente, a questo punto, influirà sulle risorse della Regione, risulta accettata dai calabresi. I calabresi sono d'accordo a dare una parte di risorse a loro destinate per finanziare un'opera, di cui non voglio entrare nel merito, rispetto alla sua utilità? È opportuno o non è opportuno che i calabresi si pronuncino su questa scelta del Governo nazionale? È opportuno o non è opportuno che il Consiglio regionale della Calabria faccia sentire la sua posizione in merito, come hanno fatto già nell'Assemblea siciliana?

Penso che questa cosa non possa passare in sordina, non possa passare come un elemento secondario, seppure non incida, come mi hanno spiegato oggi, nella manovra di bilancio. È una questione politica e il nostro Presidente della Regione, che è il Presidente dei calabresi, quindi non il Presidente di una parte politica, quale opinione ha rispetto a queste scelte di Governo? Quale opinione ha rispetto alle scelte del Governo nazionale che hanno aumentato, ovviamente, il contributo di finanza pubblica degli enti territoriali in maniera non concordata e aggiuntiva rispetto a quello previsto dalla legislazione vigente? Che posizione politica assumiamo rispetto a queste scelte di Governo nazionale? Ecco, questa è una discussione che non può saltare, non può superare quest'Aula. È stata proposta l'idea di effettuare un referendum consultivo sulla possibilità di contribuire come calabresi alla costruzione di questa opera. Potrebbe essere un'idea, la faccio mia. Ma, soprattutto, questa scelta strategica non si può liquidare con una battuta, non si può liquidare questa opzione politica dicendo che tanto ci saranno delle compensazioni in termini infrastrutturali per la Regione. Dove saranno queste compensazioni? Concretamente, dove le abbiamo negoziate? Su quale accordo è scritto che questi 300 milioni verranno compensati con investimenti aggiuntivi? Questo è un primo elemento di riflessione che spero il Presidente della Regione voglia fare in quest'Aula, così come spero che il Presidente della Regione ci dia qualche ulteriore novità sulla posizione della Regione Calabria in merito all'autonomia differenziata. Questi sono argomenti connessi a quello di cui oggi stiamo discutendo, perché il bilancio esprime scelte politiche. Oggi avremmo potuto presentare degli emendamenti, degli ordini del giorno su questi e altri aspetti, ma abbiamo, ancora una volta, voluto accettare la prassi di correttezza istituzionale perché mi sembra che questa opposizione su questa linea si sia posizionata e nessuno può affermare il contrario.

In merito al bilancio regionale tante criticità sono state già sottolineate da chi mi ha preceduto, ma due, tre questioni balzano agli occhi e ne abbiamo già discusso. Intanto lo stato delle società partecipate: ancora una volta, oggi, dobbiamo discutere una legge che autorizza a finanziare la SACAL, la principale società partecipata della nostra Regione, con delle somme aggiuntive, un milione e mezzo mi sembra di capire, per rafforzare le rotte strategiche regionali. Ancora una volta sulle partecipate dimostriamo di avere perso il controllo e, poi, sulla questione dei pignoramenti, delle spese per il contenzioso della Regione Calabria abbiamo affrontato una discussione in Commissione e abbiamo sottolineato come aumentano le risorse destinate ai procedimenti esecutivi che la Regione Calabria è costretta a subire e ai titoli esecutivi che è costretta a pagare. Anche qui andava fatto, con l'avvocatura regionale, lo stesso ragionamento dello scorso anno e mi sembra che il discorso sia rimasto immutato, negli stessi termini.

Rischiamo di fare in ogni bilancio la stessa discussione, rischiamo ogni bilancio di dover fare le stesse osservazioni, ma questa è una questione che attiene alla vita democratica della Regione e dei calabresi.

Se queste sono le premesse non penso ci siano spazi per un dialogo costruttivo. Non ci sono gli spazi non perché manca la volontà dell'opposizione, ma perché l'opposizione non è contemplata nella discussione di quest'Aula.

Quindi, cari consiglieri, mi rimetto a voi e mi rimetto anche a chi compie le scelte politiche in nome e per conto dei calabresi. Attenzione: la crisi sociale ed economica di questa Regione avanza, l'abolizione del reddito di cittadinanza apre delle falle enormi, delle disuguaglianze enormi, apre a delle emergenze sociali che stanno dietro l'angolo.

Come consigliere e come legislatore in questa Assemblea, penso che in tutti gli assestamenti successivi e nelle prossime manovre dovremmo assumere la consapevolezza di quello che accade fuori da questo palazzo.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.

Ha chiesto di intervenire il collega Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente.

A mio parere le due proposte di legge che stiamo valutando per loro natura contengono degli aspetti negativi e positivi e, comunque, non sono bianche o nere, ma si collocano – credo - su varie gamme di grigio.

Vorrei puntualizzare soltanto due aspetti che mi interessano particolarmente e uno è già stato toccato dal collega Lo Schiavo: il problema delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione da destinare al Ponte sullo Stretto e su cui, personalmente, ho idee assolutamente radicate; poi vorrei fare una riflessione sull'ambito sanitario.

Personalmente, ho partecipato qualche settimana fa, a Messina, alla manifestazione “No Ponte di Messina”, perché credo, da movimentista, che le cose che ti convincono o che non ti convincono tu le debba in qualche modo verificare o appoggiare anche in maniera plastica, fisica, visiva. Sono assolutamente e radicalmente contrario al Ponte sullo Stretto perché è un'opera, ribadisco, tecnicamente fra l'improbabile e l'impossibile; magari rischiamo di discutere una cosa che semplicemente non si farà, ma che nel frattempo avrà un disastroso impatto ambientale, oltre a essere - questo lo voglio sottolineare - un'opera funzionalmente del tutto inutile, quando le ingenti risorse richieste, parte delle quali sono state inopinatamente richieste alle Regioni Calabria e Sicilia, ben diversamente potrebbero essere utilizzate nel miglioramento anche della rete viaria e delle comunicazioni in genere tra le nostre due Regioni.

Questo è un elemento di riflessione che mi piace affidare all'Aula.

Per quanto riguarda il problema poi sanitario, ci sono con ogni evidenza diverse cose da valutare. Anzitutto, il problema della mobilità, attiva e passiva, cioè relativa a persone che vengono in ingresso a farsi curare nella nostra Regione e persone che invece escono dalla nostra Regione.

Per quanto riguarda gli aspetti economico-finanziari, la mobilità sanitaria attiva, cioè in ingresso, praticamente viene accreditata di un miglioramento di 12 milioni di euro, passando da una stima di 24 a una stima di 36 milioni per il 2024. In realtà, personalmente, non ho ben capito come si possa giungere a questo potenziamento, a questo miglioramento, ma, in ogni caso, qualunque sia la cifra è purtroppo ben lontana da quella prevista per la mobilità sanitaria passiva che, partendo dai 264 milioni pregressi, è prevista si assesti in 289 milioni, con un incremento, in ogni caso, ben maggiore anche dell'eventuale mobilità attiva, cioè in ingresso.

Questo si coniuga anche con una previsione di spesa che, se d'altra parte prevede un incremento assoluto dei Fondi da mettere sulla sanità, tuttavia si connota anche con una riduzione percentuale della cifra collocata nella sanità che passa dal 73 al 67 per cento nel nuovo documento del bilancio regionale.

In questo ambito del finanziamento della spesa sanitaria, anche la spesa con risorse autonome, quelle cioè che vengono direttamente dalla nostra Regione, trova una riduzione, seppur non macroscopica, passando dai 62 milioni, previsti dal precedente documento, ai 59 del documento attuale, quindi con una riduzione di 3 milioni di euro.

Questo è il quadro, ovviamente, in estrema sintesi degli aspetti economico-finanziari.

Non si può, tuttavia, non ricordare come l'indice di soddisfazione della domanda sanitaria interna, purtroppo, collochi la Regione Calabria all'ultimo posto, con un valore di 0.82, e dico questo perché, probabilmente, si sarebbe potuta incrementare la quota parte del bilancio da mettere nella sanità, ma ci sono dei vincoli di bilancio e me ne rendo conto.

Vorrei invece sottolineare un altro aspetto: la qualificazione della spesa sanitaria.

Credo e sostengo che, riqualificando la spesa, non necessariamente l'oggettiva riduzione che è nei numeri si debba tramutare e tradurre in un peggioramento dell'offerta sanitaria regionale. Penso che, se noi sappiamo reindirizzare la spesa, tagliare i rami secchi e quindi i Fondi di finanziamento di cose inutili o addirittura controproducenti, potremmo fin da subito arrivare a un miglioramento dell'offerta sanitaria e, quindi, anche a una percezione di questo miglioramento da parte dell'utenza.

Grazie.

Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Laghi.

Ha chiesto la parola il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, vicepresidente Caputo.

Intervengo brevemente per annunciare il mio voto contrario a questo bilancio. Non voglio soffermarmi su quello che già è stato detto in quest'Aula dai miei colleghi in precedenza e cioè che si tratta di un bilancio ingessato; lo sappiamo tutti.

Vorrei però sottolineare ancora una volta il mio intervento su un argomento e cioè sulle entrate extra bilancio.

Noi dovevamo essere, non tanto noi come Consiglio regionale ma voi come esecutivo regionale, molto più lungimiranti nella spesa e nella capacità di spesa dei Fondi comunitari.

Non lo siete stati per quanto riguarda la vecchia programmazione e mi aspettavo in quest'Aula un intervento sul POR 2014-2020, per capire, visto che andiamo a conclusione della programmazione entro il 31 dicembre di un rendiconto generale; questo lo chiederemo poi in Conferenza dei capigruppo a inizio anno per un’informativa o una discussione eventualmente in Aula da parte dell'Assessore al ramo. Altro elemento che reputo abbastanza importante ma in modo negativo, è che, come è stato già detto dai miei colleghi, anche sulla nuova programmazione avete intenzione di sottrarre dei soldi ai calabresi; per il momento sembra la cifra si attesti intorno ai 200 milioni di euro, per destinarla al Ponte sullo Stretto che non è un'opera che la maggior parte dei calabresi vuole.

Soffermerei, quindi, il mio intervento su questo, onde evitare di ripetere sempre le stesse cose, e cioè sul 70 per cento del bilancio, che è vincolato per le spese sulla sanità.

Anche qui, dal punto di vista prettamente contabile, al di là degli annunci, al di là dei toni trionfalistici, questa maggioranza, questo esecutivo e la Giunta Occhiuto, non hanno dimostrato un cambio di passo rispetto alle Amministrazioni regionali precedenti. Questo è il terzo bilancio, il secondo completo che andate ad approvare dopo quello del dicembre 2021 in cui vi eravate insediati dopo pochi mesi, e non registriamo nessun cambio di passo.

Sono questi pochissimi elementi per manifestare da parte del Movimento 5 Stelle un dissenso sull'approvazione di questo punto all'ordine del giorno e manifestare con grande chiarezza il nostro voto assolutamente contrario.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Straface. Ne ha facoltà.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Grazie, Presidente, colleghi consiglieri.

Ho ascoltato gli interventi che sono pervenuti dai banchi della minoranza e sinceramente mi sarei aspettata un'analisi più dettagliata, puntuale, di un documento contabile importante che dà gli indirizzi economici e finanziari e anche le Linee guida, da un punto di vista politico, di questa Amministrazione regionale.

E allora, in premessa, vorrei sottolineare come la predisposizione della documentazione a corredo del bilancio di previsione dimostra una capacità, una puntualità, una precisione e un livello di dettaglio da parte del Dipartimento bilancio della Regione Calabria da considerare davvero lodevole.

La documentazione, dalla quale emerge il quadro dei numeri della Regione Calabria, in relazione al previsionale, è quanto mai più leggibile e puntuale nella descrizione delle entrate e della spesa.

Quello che viene portato oggi in Consiglio regionale, è un bilancio importante che segna un punto di ripartenza poiché è il primo bilancio post Covid, il cui equilibrio finanziario non è in qualche modo condizionato da risorse e trasferimenti statali legati al contrasto dell'emergenza epidemiologica; anzi, da questo punto di vista, l'emergenza ha riconsegnato una diversa struttura del bilancio regionale che viene non solo depurato da risorse di carattere estemporaneo ed occasionale legate al contrasto al virus, ma che addirittura subisce, rispetto agli esercizi precedenti, anche dei contraccolpi negativi.

Da questo punto di vista è importante, infatti, mettere in rilievo che su questo bilancio la Regione Calabria deve ritrasferire allo Stato alcune risorse attenenti alle misure di supporto allo smart working e vengono restituite allo Stato molte delle risorse trasferite negli anni precedenti in materie di ristori.

Per effetto del Covid era stato anche avviato dallo Stato il sistema di rottamazione delle cartelle esattoriali che riverbera i propri effetti anche sulle entrate della Regione, perché vengono rottamate anche le cartelle della tassa automobilistica e, quindi, anche questa si riflette in maniera negativa sul bilancio che mette mano innanzitutto a ben 30 milioni di euro che vengono restituiti allo Stato per chiudere i conti rispetto alla partita del Covid. In quel periodo ci sono stati bilanci più ampi e margini di spesa maggiori negli esercizi veri e propri, ma adesso con queste restituzioni offre un documento depurato da cifre in eccesso e questi 30 milioni pesano sulla manovra complessiva che la Regione ha potuto mettere a disposizione del Consiglio; manovra che dovrà essere votata e che oggi c'è, a differenza -lo diceva il dottore De Cello nella seduta di Commissione speciale di vigilanza - di altre Regioni che hanno avuto problemi seri ad avviare la manovra di bilancio.

Sul piano complessivo, il bilancio della Regione pesa 9 miliardi e mezzo di euro, netti 6 miliardi e mezzo, senza considerare il Fondo triennale vincolato e le anticipazioni di cassa.

È un bilancio che ancora una volta per il 67 per cento è occupato dalla sanità e in questo, consigliera Bruni, non posso assolutamente accettare il suo intervento, non lo accetto per la stima che ho nei suoi riguardi e per il lavoro che stiamo portando avanti anche nella Commissione sanità in cui vengono accolte le istanze che provengono dai banchi della minoranza; non posso accettarlo perché tanto è stato fatto dal presidente Roberto Occhiuto nella qualità di commissario ad acta.

Vogliamo nascondere che non c'è stata la ricognizione di un debito? Vogliamo nascondere il fatto che le ASP basavano la propria contabilità su una contabilità orale? Vogliamo nascondere la vera e propria riforma con l'istituzione di Azienda Zero? Vogliamo nascondere la stabilizzazione del personale sociosanitario e medici? Vogliamo nascondere la ripresa dei lavori dei 3 grandi Ospedali nella Regione Calabria? Vogliamo nascondere la rivoluzione dell'emergenza-urgenza che è stata effettuata?

Potrei ancora fare un elenco enorme di tutto quello che il presidente Occhiuto è riuscito a realizzare in soli 24 mesi; sottolineo: solo 24 mesi; non è facile, ancora c'è tanto da lavorare, ma tanto si sta mettendo in campo per cercare di far ritornare la sanità calabrese ad un livello di normalità. Ecco perché, consigliera Bruni, non posso assolutamente accettare il suo intervento che mi sa molto di becero populismo.

Per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto, noi crediamo in questa opera, consigliere Laghi, ci crediamo perché rappresenterà per la Regione Calabria e per la Regione Sicilia una grande opportunità e merita il cofinanziamento; impegno che era stato assunto dal presidente Occhiuto e che riguarda il 10 per cento. Dobbiamo vedere cosa ruota intorno al Ponte sullo Stretto e tutte quelle opere infrastrutturali che saranno realizzate nella Regione Calabria a partire dalla strada statale 106 e dall'alta velocità.

Ritengo che questa sia cosa di poco conto rispetto a quella che sarà la vera partita che complessivamente, ci giocheremo sulla programmazione nazionale e comunitaria, perché la Regione Calabria ha a disposizione 1 miliardo di euro, nonostante i tagli effettuati dal Governo centrale; questo escluso naturalmente il Fondo relativo alla sanità.

È un bilancio, ripeto, occupato solo per il 12 per cento da spesa autonoma; e, ancora una volta, è bene chiarire che i margini di manovra di questo bilancio non sono poi così estesi rispetto a quanto si potrebbe credere andando a leggere naturalmente i numeri.

Si tratta di 779 milioni di euro che costituiscono la parte in libera disponibilità ed è la vera e propria manovra, un tesoretto che storicamente costituiva la tavola imbandita alla quale, in passato, spesso sedevano i consiglieri regionali per avere le cosiddette mance ed era il modo per controbilanciare interessi politici o spinte politiche da parte dei vari gruppi, producendo tutta una serie di spese improduttive che, magari, avevano la funzione di tenere a bada questo o quel gruppo consiliare o quel consigliere.

L'impostazione che viene data al bilancio nella legge di stabilità, con cui vengono destinati 779 milioni di euro di spesa autonoma, è completamente diversa dal passato e in questo si segna ancora una volta il passo dell'amministrazione Occhiuto, con una modalità di predisporre il bilancio della Regione Calabria improntata al rigore e al tema della qualità della spesa.

Il bilancio regionale è un documento nel quale il Consiglio regionale programma le risorse dei cittadini; per cui evitare che pezzi di questo bilancio siano in qualche modo configurabili come spreco è una priorità di questa amministrazione che il presidente Occhiuto segue con particolare attenzione e rigore.

Basta leggere la legge di stabilità per capire come essa sia probabilmente quella più corta di tutti i tempi. Mancano infatti tutta una serie di commi dietro i quali normalmente si nascondeva questa o quella spesa o quel contributo che nulla produceva per la nostra terra di Calabria.

E allora la legge di stabilità presenta un’unica e sola autorizzazione di spesa pari ad un milione di euro, allocata in un apposito capitolo, con la quale l’amministrazione Occhiuto va a sostenere Ferrovie della Calabria nella gestione degli impianti di risalita di competenza regionale.

Esclusa la spesa, il resto della manovra viene distribuito in modo oculato ed efficiente nei vari settori di competenza della Regione. Ancora una volta registriamo un’attenzione alla spesa per il funzionamento e per il personale.

E poi c’è la partita legata, naturalmente, al finanziamento delle leggi regionali di spesa.

Anche in questo l’elenco delle leggi regionali di spesa viene passato al setaccio dall’amministrazione regionale, individuando in modo puntuale quali sono le leggi che meritano di essere pienamente finanziate, in base naturalmente agli obiettivi perseguiti, prestando attenzione minore per quelle leggi, magari quelle più datate, per le quali molto spesso si produceva una spesa di cattiva qualità.

Vi inviterei a confrontare le ultime leggi approvate da questo Consiglio regionale rispetto ai vecchi provvedimenti legislativi di qualche anno fa, spesso infarciti da comitati tecnici, da enti sub regionali creati ad hoc, da comitati consultivi che producevano solo ed esclusivamente una spesa improduttiva.

La qualità della spesa legata alle leggi regionali è un punto di vanto di questa amministrazione per riallineare, anche in modo postumo, il sistema legislativo regionale e far sì che la Calabria destini le proprie risorse alle leggi regionali che abbiano maggiore qualità ed efficacia.

Il punto di arrivo del percorso iniziato da due anni - due anni e mezzo dell’amministrazione Occhiuto - è segnato dai singoli bilanci, sia di previsione, sia dai rendiconti regionali, pienamente parificati dalla Corte dei conti, sia con gli assestamenti di bilancio infra-annuali, ed è un percorso disegnato in modo coerente e che prosegue.

Un percorso di risanamento e modernizzazione della finanza regionale che abbiamo già lodato in occasione dell’approvazione del bilancio consolidato, in cui finalmente anche il mondo delle partecipate entra a pieno titolo nell’analisi dei costi della Regione Calabria e non rimane un mondo sconosciuto, così come accaduto in passato.

Grazie, dunque, al Dipartimento per il lavoro tecnico, all’assessore al bilancio per come ha gestito la partita legata al documento contabile oggi in discussione, e grazie soprattutto all’impronta politica legata a rigore e qualità del governatore Roberto Occhiuto.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Straface. Ha chiesto di intervenire l'assessore Minenna. Ne ha facoltà.

MINENNA Marcello, assessore alla Programmazione Unitaria, ambiente e tutela del territorio, pianificazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti e delle risorse idriche

Presidente, consiglieri, è stato svolto un grande lavoro. Ho ascoltato tutti gli interventi, però, secondo me, l'unico tema che merita un'ulteriore considerazione, anche alla luce di quello che ho ascoltato, è la definizione di bilanci ingessati o di spese non efficientate anche sulla programmazione.

Francamente, non mi trovo d'accordo. Non sono d'accordo, perché invece proprio le capacità della nostra struttura dirigenziale, anche per la sinergia che si è creata con l'assessorato che dirigo pro tempore, sono riuscite a portare dei risultati positivi per la Regione Calabria; è fondamentale, infatti, portare l'analisi di questo documento anche all'interno del confronto che c'è stato a livello nazionale e in Conferenza. Se oggi noi discutiamo questo documento è perché nella Conferenza delle Regioni e nella Conferenza Stato Regioni la Regione Calabria è riuscita a discutere come interagire con le richieste del Governo centrale e far sì che le differenze delle autonomie regionali potessero entrare nel dibattito.

Le Regioni non sono tutte uguali, ci sono Regioni a Statuto speciale, Regioni a Statuto ordinario e, soprattutto nell'ambito di queste, ci sono Regioni che hanno eredità finanziarie migliori e peggiori e a cui si applicano quindi regole di gestione della spesa diverse.

Ebbene, questi temi sono stati oggetto di confronto praticamente nelle ultime sei settimane in maniera continua e hanno portato al risultato. Non a caso si legge nella legge un contributo richiesto alla Regione di circa 8 milioni, ma ne stanziamo 15, perché la situazione è stata riportata in un contesto di fluidità nel rapporto con il Governo centrale che, in alcuni momenti, registrava un dibattito in cui - chiamiamola trattativa se vogliamo, dato che vengono utilizzati dei termini sui generis come gessi e altro - c'era una situazione molto curiosa in cui la proposta che veniva dal Governo centrale era di x a cui evidentemente le Regioni rispondono con un x meno y, alla volta successiva lo Stato veniva con x più y.

Ebbene, se siamo arrivati a questo risultato finale vuol dire che il bilancio della Regione riesce a gestire anche eventi non prevedibili come questo, ma soprattutto che la Regione, con autorevolezza, ha svolto un contributo chiave in sede sia tecnica sia politica, per risolvere in maniera analitica il problema della contribuzione delle Regioni alle richieste del Governo centrale.

Questo è certamente un merito del mandato che l'assessorato ha ricevuto dal presidente Roberto Occhiuto: un mandato libero di affrontare tecnicamente la questione e di portare a un risultato che oggi lascia alla Regione dei margini di manovra.

Sulla spesa della programmazione: ricorderete che a giugno con coraggio questa Giunta ha proposto un programma straordinario nell'ambito del POR che si doveva concludere entro l'anno per produrre spesa. Questo programma è stato completato interagendo con gli enti locali con modalità innovative.

Credo che questo modus procedendi possa, anzi, debba caratterizzare l'operatività della parte tecnica e della parte politica di questa Regione nei prossimi anni. Sono certo che i risultati, tangibilmente riscontrabili proprio nei documenti di bilancio, non mancheranno.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, assessore.

Passiamo adesso alla votazione delle due proposte di legge separatamente.

Proposta di legge numero 248/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2024”

PRESIDENTE

Proposta di legge 248/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Leggi di stabilità regionale 2024”. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

 

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento unitamente ai relativi allegati è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 249/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024-2026”

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento, proposta di legge 249/12 di iniziativa della Giunta, recante: “Bilancio di previsione finanziaria della Regione Calabria per gli anni 24-26”.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti e della relazione della Commissione speciale di vigilanza resa ai sensi dell'articolo 34, comma 3, lettera b), del Regolamento interno al Consiglio.

Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati con autorizzazione del coordinamento formale. Il provvedimento unitamente ai relativi allegati è approvato con l'autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 246/12^ di iniziativa del consigliere S. Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 246/12^ di iniziativa del consigliere regionale Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126”.

Cedo la parola collega Cirillo per illustrare il provvedimento.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente.

L'oggetto del presente disegno di legge è il riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale, derivanti all'acquisizione di servizi in assenza del preventivo impegno di spesa ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, così come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126, riportato nella tabella prima della proposta di legge.

L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, con deliberazioni numero 61 e 62 del 27 novembre 2023, ha avviato le procedure legislative di riconoscimento e leggibilità del debito. L'istruttoria, in fattispecie, oggetto di riconoscimento è stata curata dagli uffici del settore Provveditorato economico e contratti del Consiglio regionale della Calabria che hanno proceduto a fornire tutti gli estremi e gli elementi utili al riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Il dirigente del Settore bilancio e ragioneria ha individuato le risorse indispensabili alla copertura necessaria onde poter procedere alla sottoposizione del disegno di legge al Consiglio regionale, alla disciplina normativa prevista dall'articolo 73, decreto-legge 23 giugno 2011, numero 118.

Le posizioni debitorie di cui con il presente progetto la legge si riconosce legittimità derivano da:

-   rivalutazione dei prezzi contrattuali del servizio quadriennale di vigilanza armata fisso alla sede del Consiglio regionale della Calabria per il periodo compreso tra 01/01/2018 e il 31/12/2021. Gli uffici del Settore provveditorato hanno proceduto alle verifiche contabili e dalle risultanze derivanti dall'esecuzione del contratto, attraverso l'ausilio del sistema “Rivaluta” di Istat e degli indici che riguardano i prezzi e i consumi per le famiglie, gli operai, gli impiegati, hanno quantificato la rivalutazione dei prezzi contrattuali che è pari a euro 32.135,69, IVA compresa;

-   rivalutazione dei prezzi contrattuali per il servizio triennale di pulizia e igiene ambientale reso presso la sede del Consiglio regionale della Calabria, sito a Reggio Calabria in via Cardinale Portanova snc, e presso la sede di Catanzaro, sita in via Crispi, oggetto di rivalutazione dei prezzi contrattuali per il periodo compreso tra 01/02/2019 e il 31/12/2022. Gli uffici del Settore provveditorato hanno proceduto alla verifica contabile e, dalle risultanze derivanti dall'esecuzione del contratto, attraverso l'ausilio del sistema “Rivaluta” di Istat e dagli indici che riguardano i prezzi al consumo per le famiglie, gli operai e gli impiegati hanno quantificato che la rivalutazione dei prezzi contrattuali è pari a euro 100.042,51, IVA inclusa.

Il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio comporta oneri finanziari per l'importo complessivo di euro 132.178,20.

Alla copertura finanziaria dei debiti fuori bilancio oggetto del riconoscimento si rifarà fronte a seguito della variazione di bilancio disposta dall'Ufficio di Presidenza pro tempore del Consiglio regionale con deliberazioni numero 61 e 62 del 27 novembre 2023, mediante le somme disponibili nei capitoli di spesa allocati alla Missione 1, Programma 3, Titolo 103 del bilancio del Consiglio regionale della Calabria e all'impegno e alla liquidazione delle spese in favore degli aventi diritto si provvederà con determinazione del dirigente del Settore provveditorato economato e contratti, successivamente all'approvazione del presente del progetto di legge. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Cirillo. Non ci sono interventi.

Passiamo alla votazione.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Prendiamo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

La proposta di legge, unitamente al relativo allegato, è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 256/12^ di iniziativa dei consiglieri M. Comito, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano recante: “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, n. 39

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 256/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi e Graziano, recante: “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, numero 39”.

Cedo la parola al collega Crinò per illustrare il provvedimento. Prego.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente.

La presente proposta di legge apporta modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023 numero 39, provvedendo a correggere un refuso nell'articolo 30, che rendeva la norma incompatibile con quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, lettera b).

Sono state modificate, inoltre, le norme relative al personale dipendente al fine di chiarire in maniera espressa il trattamento economico che sarà mantenuto dai dipendenti che transiteranno nel nuovo Consorzio nonché le tempistiche del trasferimento.

Si dispone, inoltre, lo spostamento della competenza alle attività di verifica e controllo sul Consorzio di Bonifica della Calabria dal Dipartimento competente in materia di agricoltura all'articolazione amministrativa competente in materia di forestazione, al fine di realizzare una migliore distribuzione delle attribuzioni.

Le norme della presente legge non comportano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, come disposto dall'articolo 2.

L'articolo 3 detta la norma dell'entrata in vigore, disponendo l’efficacia anticipata rispetto al termine ordinario di 15 giorni, atteso che le modifiche hanno la finalità di correggere un refuso che rendeva la norma incompatibile con quanto previsto dall'articolo 7, comma 1,  lettera b), e necessitano pertanto di entrare in vigore nel più breve tempo possibile.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Crinò.

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 257/12^ di iniziativa dei consiglieri M. Comito, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano recante: " Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese "

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge 257/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi e Graziano, recante: “Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese”.

Cedo la parola al collega Crinò per illustrare il provvedimento. Prego.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente.

La presente disposizione normativa mira ad autorizzare la Regione Calabria a partecipare alla spesa occorrente al consolidamento delle rotte degli aeroporti calabresi, sostenuta da SACAL S.p.A. nell'anno 2023.

Il consolidamento delle rotte aeree, da e per gli aeroporti calabresi, costituisce un'importante opportunità per lo sviluppo turistico dell'intera Regione, con riflessi positivi sulla vita economica e sociale della Regione medesima.

La proposta di legge de qua genera oneri a carico del bilancio quantificati in euro 1.500.000. Per la copertura dell'importo si provvede con le risorse della programmazione nazionale POC 2014-2020 - Azione 7.2.2, allocate sul capitolo del bilancio regionale U9100602105, che presenta la necessaria capienza.

Il testo si compone di 2 articoli: l'articolo 1 prevede l'autorizzazione alla Regione Calabria a partecipare alle spese che sostiene SACAL S.p.A. per il consolidamento delle rotte degli aeroporti calabresi; l'articolo 2 prevede l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto all'ordinario termine di 15 giorni.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Crinò.

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 258/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali M. Comito, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano recante: " Norme in materia di spending review "

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 258/12 di iniziativa dei consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano, recante: “Norme in materia di spending review”.

Cedo la parola al consigliere Crinò per illustrare il provvedimento. Prego.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Grazie, Presidente.

L'articolo 1 detta norme in materia di contenimento della spesa degli Enti strumentali ed ausiliari, al fine di aggiornare la risalente normativa vigente alle condizioni di mercato attuali. Analogamente, l'articolo 2 detta norme di contenimento della spesa per le Società partecipate dalla Regione Calabria, con le medesime finalità.

L'articolo 3 introduce norme necessarie a garantire il monitoraggio infra-annuale della gestione delle Società di cui all'articolo 2, al fine della continua verifica sull'attuazione dei piani di attività.

Le norme della presente legge non comportano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, come disposto dall'articolo 4.

L'articolo 5 detta la norma dell'entrata in vigore, disponendo l'entrata in vigore anticipata della legge rispetto al termine ordinario di 15 giorni, atteso che le norme hanno la finalità di aggiornare la risalente normativa vigente alle condizioni di mercato attuale e necessitano, pertanto, di entrare in vigore nel più breve tempo possibile.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie.

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale. La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Chiedo l'inserimento all’ordine dei lavori dell'ordine del giorno, di cui avevo preannunciato la presentazione all'inizio dei lavori del Consiglio.

Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento dell’ordine del giorno proposta dal collega Bevacqua. L'ordine del giorno è inserito.

Mozione numero 72/12^ di iniziativa del consigliere D. Giannetta recante: “Per ripristinare la gratuità del farmaco salvavita per pazienti diabetici in età pediatrica (0 – 17 anni) BAQSIMI, glucagone spray nasale”.

PRESIDENTE

Passiamo ora alla mozione numero 72/12^ di iniziativa del consigliere Giannetta, recante: “Per ripristinare la gratuità del farmaco salvavita per pazienti diabetici in età pediatrica, 0-17 anni”.

Cedo la parola al proponente per l'illustrazione. Prego.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Grazie, Presidente, grazie colleghi consiglieri, Presidente della Giunta e Assessori.

Questa mozione ha lo scopo di chiedere al Consiglio che la Regione Calabria si faccia carico delle esigenze delle famiglie che hanno bambini o adolescenti affetti da diabete Mellito di tipo 1, affinché il nostro presidente Occhiuto si interfacci e interceda con l'AIFA, che è la società italiana del farmaco, proprio per reintegrare il farmaco nella gratuità del Servizio Sanitario Nazionale.

Questo perché il Governo ha lavorato alacremente su queste tematiche e abbiamo in Italia 4 milioni di diabetici, di cui il 25 per cento al Sud e nella Regione Calabria ci sono esattamente 800 tra bambini e adolescenti affetti da diabete; l'età adolescenziale è stata allargata fino all'età di 17 anni.

Nel caso specifico della somministrazione del glucagone, che è un farmaco salvavita, lo stesso farmaco può essere somministrato ai bambini e agli adolescenti nell'età che va da 4 ai 17 anni; il costo del farmaco è di 84 euro.

Quello che noi chiediamo oggi in Consiglio, dimostrando un grande senso di responsabilità nei confronti degli adolescenti proprio perché questo farmaco è salvavita, è che, nelle more della discussione che potrà avere il nostro Presidente con l'AIFA, la Regione Calabria si faccia carico anche di queste spese che sono irrisorie, considerando che riguarda 800 adolescenti e bambini in tutta la Calabria; non è un farmaco che si deve somministrare ogni giorno, ma solo in caso di necessità, in presenza di una grave crisi ipoglicemica, considerando anche che, sia a domicilio sia nelle scuole, non tutti sono autorizzati a somministrare questo farmaco che, nella formulazione esclusiva del BAQSIMI spray, deve essere in alternativa somministrato per via sottocutanea, endovenosa o intramuscolare. Capite bene come magari a scuola il personale docente e il personale scolastico in senso generale non sia magari in grado di somministrarlo.

Fondamentalmente, quindi, rendiamo una cosa importante e utile, dando un ausilio, un sostegno importante alle famiglie che sono già state investite del problema e del dramma della malattia dei propri familiari.

Quello che oggi io chiedo - mi avvio alle conclusioni - è che il Consiglio si assuma, con grande senso di responsabilità, l'approvazione di questa mozione in maniera bipartisan, di fronte a una problematica che investe i nostri bambini e i nostri adolescenti, considerato che, appunto, il glucagone, in questo caso il BAQSIMI spray, è un farmaco salvavita.

Fondamentalmente quello che chiedo è questo.

PRESIDENTE

Grazie, collega Giannetta.

Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 252/12^ di iniziativa dei consiglieri regionali M. Comito, S. Cirillo, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Gelardi, G. Graziano recante: " “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento.”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 252/12^ di iniziativa dei consiglieri Comito, Cirillo, Gelardi, Crinò, Graziano, Neri, De Nisi, recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 Marzo 2013, numero 15. Proroga del termine di adeguamento”.

Cedo la parola al collega Comito per illustrare il provvedimento. Prego.

COMITO Michele (Forza Italia)

Presidente, grazie.

In realtà la proposta di legge, la modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 Marzo 2013, riguarda la proroga del termine d'adeguamento che immancabilmente scadrebbe il 31 dicembre.

Chiederei all'assessore al ramo, alla cultura, alla vicepresidente Princi di esplicitarne ancora meglio le finalità, così parlerà anche delle prossime proposte che avanzeremo su questo tema.

Grazie.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, consigliere Comito. Grazie, presidente Mancuso.

Non vi sto qui a leggere la relazione perché, come vi dicevo prima, è soltanto una proroga attraverso cui noi diamo la possibilità a tutti quanti i responsabili delle strutture educative di adeguare i requisiti strutturali alla nuova legge.

È una deroga che noi abbiamo chiesto fino al giugno 2024 – abbiamo dovuto indicare comunque una data – ma è soltanto nelle more dell'applicazione della nuova legge che sarà proprio discussa alla prossima seduta di Giunta e che entrerà in vigore da gennaio massimo febbraio e che sarà migliorativa; ci siamo un po’ attardati come tempistica perché la stiamo concertando proprio con i Responsabili delle strutture educative. La legge in questione perché è migliorativa? Perché comunque va ad essere successiva alla 107 del 2015 e al decreto applicativo che è del 2017 che, appunto, ha istituzionalizzato il sistema educativo integrato fascia 0-6 e andrà, quindi, a rendere le scuole dell'infanzia, sezioni primavera, asili nido e centri educativi, appunto per l'infanzia, più funzionali alle esigenze dei nostri piccoli.

Questa legge, che è attualmente in vigore e i cui requisiti strutturali sono, appunto, stringenti per le strutture educative, è del 2013 ed è antecedente, appunto, temporalmente, alla legge 107.

Vi chiedo, pertanto, l’approvazione di questa proroga solo nelle more dell'entrata in vigore della nuova legge.

Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

La proposta di legge è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Ordine del giorno numero 7 “In merito alla contrattualizzazione dei 4000 tirocinanti di inclusione sociale”

PRESIDENTE

Passiamo ora all'ordine del giorno per il quale cedo la parola al consigliere Bevacqua.

La prego di specificare nella sua presentazione che l’ordine del giorno è stato concordato tra maggioranza e opposizione, perché questo governo regionale è l'unico che si è interessato della proposta che lei sta andando a fare.

Prego, collega Bevacqua. Ha facoltà di illustrarlo.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Uno dei difetti che non abbiamo, come gruppo del PD, è quello di non avere il rispetto dei ruoli, anche dei lavori che si fanno in quest'Aula. Non posso che dare atto del suo lavoro al presidente Occhiuto che ha favorito questo ordine del giorno che oggi ci accingiamo ad approvare: una novità, frutto di un confronto svolto in queste ore tra maggioranza e opposizione.

Do lettura del testo dell'ordine del giorno.

“Il Consiglio regionale della Calabria - premesso che:

circa 4000 lavoratrici e lavoratori, inquadrati come tirocinanti di inclusione sociale da quasi 12 anni, svolgono in diversi Enti pubblici calabresi, per come riconosciuto da tutti gli amministratori locali, servizi essenziali per il buon andamento della Pubblica amministrazione;

nonostante il tempo trascorso e, soprattutto, a fronte dell'importante lavoro svolto, i lavoratori in questione si ritrovano, ancora oggi, senza un regolare contratto, senza tutele previdenziali, senza diritti a ferie-malattie-permessi e con progetti che vengono rinnovati di anno in anno, attaccati alla speranza che si trovino, di volta in volta, le risorse o che vi sia la volontà politica di porre in essere nuove prerogative;

ad oggi tutti i TIS, come evidenziato da Cgil, Cisl, Uil, e USB, sono in attesa di vedere approvata una norma che consenta la loro contrattualizzazione; infatti, l’emendamento approvato in Parlamento a luglio scorso in merito all’avvio delle procedure di stabilizzazione che sono in fase di attivazione si è scontrato con l’impossibilità da parte degli enti utilizzatori ad applicarla;

solo pochi giorni fa, al fine di sollecitare una soluzione delle problematiche descritte, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp e USB FdS hanno dato vita ad un sit in di protesta pacifica a Catanzaro con centinaia di tirocinanti di inclusione sociale che, provenienti in diverse centinaia da tutta la Regione, si sono ritrovati davanti alla sede della Prefettura e nella piazza antistante.

Considerato che:

il venir meno di 4000 unità di personale nella macchina amministrativa degli Enti e delle comunità calabresi provocherebbe, per come denunciato dalle Confederazioni sindacali, oltre al crollo del reddito di 4000 famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di ordine pubblico, molto importanti anche deficienze in seno alle numerose Pubbliche amministrazioni interessate;

a riprova di quanto sopra, la Presidenza di Anci Calabria, nel condividere le sollecitazioni delle Confederazioni sindacali, scrive con riferimento al lavoro dei 4000 TIS: “Il venir meno di circa 4000 lavoratori, suddivisi in amministrativi e operai, provocherebbe alla maggior parte degli stessi Comuni calabresi dei disservizi che nessun Sindaco può permettersi e, di conseguenza, i cittadini verrebbero privati dei servizi fondamentali espletati con il fondamentale contributo di questi lavoratori”. -

impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni utile e tempestiva iniziativa nei confronti del governo nazionale per favorire un veloce e certo percorso di contrattualizzazione e successiva stabilizzazione dei 4000 tirocinanti di inclusione sociale, oggi impegnati presso diverse Amministrazioni pubbliche della Calabria.

Firmato da tutti i Capigruppo presenti in quest'Aula.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua.

Pongo in votazione l'ordine del giorno, con autorizzazione al coordinamento formale.Ha chiesto di intervenire il consigliere Laghi. Ne ha facoltà.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Grazie, Presidente.

Dato che non ho il cartaceo, volevo soltanto chiedere - non ho ben capito - se nella enunciazione delle sigle sindacali fosse stato nominato anche l'USB.

 

(Interruzione fuori microfono)

 

Perfetto. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie a lei.

Pongo in votazione l'ordine del giorno con autorizzazione al coordinamento formale. L'ordine del giorno è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Saluti del Presidente in occasione delle festività natalizie

PRESIDENTE

A conclusione della seduta odierna, l'occasione mi è gradita per rivolgere, a nome mio personale e dell'Assemblea legislativa, ai calabresi, che vivono dentro e fuori i confini regionali, gli auguri per un buon Natale e gli auguri sinceri per un nuovo anno all'insegna della pace e nel rispetto della persona umana, soprattutto, in tutti i luoghi sconvolti da guerre, disumanità e violenze, nella speranza, altresì, che il 2024 per la Calabria, grazie all'impegno proattivo di tutti noi, possa essere fecondo di risultati positivi.

L'auspicio è che in questi giorni di pausa si possa riflettere su come potenziare la coesione sociale di una Regione penalizzata da divisioni e frammentazioni, che spesso hanno intralciato la realizzazione di ogni progetto complessivo di trasformazione economica e culturale.

In due anni di legislatura ritengo che la Regione abbia intensamente fatto la propria parte per saldare i punti di forza del patrimonio identitario e culturale della Calabria, con gli accelerati mutamenti economici, tecnologici in atto nello scenario globale.

Sono del parere che le iniziative della politica e delle Istituzioni calabresi, volte a rimuovere vecchie e nuove criticità, possano essere più efficaci se sostenute da una comunità che sappia sentirsi e riconoscersi come una comunità coesa, laboriosa e solidale, pronta a mobilitare tutte le sue migliori energie per costruire il proprio futuro nel rispetto assoluto della legalità e del bene comune.

Auguri a tutti.

La seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 14.54

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Gentile.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Legge di stabilità regionale 2024 - (Deliberazione G.R. n. 699 dell’8.12.2023)” (PL n. 248/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito; alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale; alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative; alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente; alla quinta Commissione - Riforme; alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili, ai sensi dell’articolo n. 108 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla Commissione Speciale di Vigilanza, ai sensi dell’articolo n. 34, comma 3, lettera b del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

“Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024-2026 - (Deliberazione G.R. n. 700 dell’8.12.2023)” (PL n. 249/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito; alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale; alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative; alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente; alla quinta Commissione - Riforme; alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili, ai sensi dell’articolo n. 108 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla Commissione Speciale di Vigilanza, ai sensi dell’articolo n. 34, comma 3, lettera b del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei Consiglieri regionali:

Mancuso, Gentile e Gallo “Disciplina per il pascolo e la tutela del territorio” (PL n. 250/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

Mancuso e Cirillo “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2018, n. 7 “Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti”” (PL n. 251/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Comito, Cirillo, Gelardi, Crinò, Graziano, Neri, De Nisi “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15. Proroga del termine di adeguamento” (PL n. 252/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Straface “Interventi normativi sulle leggi regionali n. 28/1986, n. 11/2011, n.45/2023, n.39/2023, n. 37/2022, n. 25/2023 e disposizioni normative” (PL n. 253/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Straface “Norme in materia di spending review” (PL n. 254/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l’Estero per l’esame di merito.

Straface “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, n. 39” (PL n. 255/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

 Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, n. 39” (PL n. 256/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano “Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese” (PL n. 257/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito e alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per il parere di cui all’articolo n. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano “Norme in materia di spending review” (PL n. 258/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - (Deliberazione C.R. n. 701 dell’8.12.2023)” (PPA n. 143/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2022 dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) - (Deliberazione G.R. n. 721 del 15.12.2023)” (PPA n. 145/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027. Criteri per la definizione del quadro di esigenze e avvio concertazione con le Amministrazioni nazionali finalizzata alla sottoscrizione dell’Accordo per la Coesione della Regione Calabria - (Deliberazione G.R. n. 745 del 19.12.2023)” (PPA n. 146/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:

“Bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi 2024-2026 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024-2026 - (Deliberazione U.P. n. 73 del 14.12.2023)” (PPA n. 144/12^).

Richiesta parere della Commissione consiliare competente

La Giunta regionale ha trasmesso per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 708 dell’8.12.2023, recante: “PO FEAMP 2014/2020 - Presa d’atto approvazione modifica del Piano finanziario”

(Parere numero 33/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione consiliare permanente.

Parere favorevole su deliberazione della Commissione consiliare competente

La seconda Commissione consiliare permanente, nella seduta del 18 dicembre 2023, ha espresso parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale, n. 708 dell’8.12.2023, recante: “PO FEAMP 2014/2020 - Presa d’atto approvazione modifica del Piano finanziario”.

(Parere numero 33/12^).

Adesione di consigliere regionale a gruppo consiliare

In data 20 dicembre 2023, il Consigliere regionale Giuseppe Mattiani ha aderito al Gruppo consiliare “Lega Salvini”.

Ritiro proposta di legge da parte del proponente

Le proposte di legge numero: 253, 254 e 255, di iniziativa del Consigliere regionale Straface, sono state ritirate dal proponente.

Relazione annuale del Garante della Salute della Regione Calabria (Articolo 1 della legge regionale n. 22/2008)

È pervenuta la relazione annuale del Garante della Salute della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 1 della legge regionale n. 22/2008.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2023-2025:

1.)  deliberazione della Giunta regionale n. 685 del 29 novembre 2023;

2.)  deliberazione della Giunta regionale n. 698 del 30 novembre 2023;

3.)  deliberazioni della Giunta regionale numeri 702, 703, 704, 705, 715 dell’8 dicembre 2023;

4.)  deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 722 alla numero 726, dalla numero 729 alla numero 738 e dalla numero 749 alla numero 752 del 15 dicembre 2023.

Interrogazioni a risposta immediata

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Abramo Customer Care, società per azioni attiva nel settore call center ed assistenza clienti con sedi operative importanti in molte realtà calabresi, lo scorso 18 dicembre, ha informato le OO.SS. di aver ricevuto, dalla committente Tim, comunicazione in merito al mancato rinnovo, a far data dal 1° gennaio 2024, delle commesse c.d. Consumer (servizi 119, 187, digital care, 187 tecnico);

secondo quanto riferito da importanti sigle sindacali, gli effetti di tale mancato rinnovo si tradurranno in una perdita di circa 500 posti di lavoro con i lavoratori interessati che, dal 1° gennaio 2024, saranno collocati in cassa integrazione a zero ore, determinando la chiusura di sedi importanti come Montalto Uffugo e Settingiano, e mettendo così a rischio il futuro dell’intera azienda che al momento conta oltre 1000 addetti;

è bene ricordare, infatti, che la Abramo Customer, dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza e l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria, è stata affidata dal Tribunale di Roma alla gestione di commissari straordinari, impegnati nella messa a punto del bando di vendita della stessa azienda;

la decisione della Tim, pertanto, mette a serio rischio il futuro dell’azienda e, con essa, dei lavoratori ivi impegnati, ragione per la quale le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno proclamato per il 20 e il 21 dicembre prossimo lo sciopero per l’intero turno di lavoro alla Abramo Customer Care;

a quanto sopra, appare opportuno aggiungere, per come condivisibilmente fatto dalle OO.SS., che la condotta della più grande azienda del comparto delle telecomunicazioni in Italia, partecipata da Cassa Depositi e Prestiti, appare elusiva del dettato della Legge 11/2016 e di quanto sancito dall'art.53 bis dal Contratto nazionale collettivo di lavoro delle telecomunicazioni. Tutto quanto sopra premesso: si interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

quali e tempestive iniziative si intendano adottare per scongiurare la drammatica perdita di posti di lavoro descritta.

(192; 20/12/2023).

Interrogazioni a risposta scritta

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- a partire dal 2013 la Regione Calabria, attraverso l’allora Dipartimento Regionale Lavori Pubblici e Infrastrutture e con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale della Calabria 2014/2020, ha avviato la realizzazione di due studi di fattibilità per la realizzazione di opere di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei Comuni della Calabria;

nello specifico venivano redatti due distinti studi: il primo, nel 2013, afferente ai comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti ed il secondo, nel 2017, afferente ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti;

con riferimento allo studio di fattibilità del 2013 (popolazione superiore a 5.000 abitanti) - a valere sul POR Calabria 2014/2020 linea di Azione 6.3.1 - sono stati attivati gli interventi sui 5 Comuni capoluogo di Provincia, per l'importo di € 37.348.883,06 tutti in corso di ultimazione ad eccezione di quello del Crotone il cui intervento è in fase di realizzazione;

successivamente con fondi del Patto per la Calabria approvato con DGR 160/2016 e rimodulato con DGR 3/2018, sono stati programmati e finanziati a valere sulla linea di Azione 2.2 - "Schemi idrici e reti idriche" Tema prioritario "Servizio Idrico Integrato"- l’ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per un importo di € 64.053.000,00;

i progetti preliminari relativi al "Completamento ingegnerizzazione reti idriche di distribuzione urbana e lavori di manutenzione straordinaria nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per l'importo € 64.053.000, dapprima, sono stati redatti dal gruppo di lavoro interno all’allora Dipartimento LL.PP. ed approvati dal Dirigente Generale dello stesso Dipartimento;

con D.G.R. 447/2018, l'intero intervento è stato trasferito alla Società SoRiCal S.p.A. individuandola come soggetto attuatore per l'espletamento delle attività correlate all'attuazione dei 5 interventi di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione cittadine e di quanto agli stessi connesso (progettazione, appalto, esecuzione e collaudo dei servizi e dei lavori dai medesimi previsti);

Regione Calabria, con D.G.R. n. 407 del 24.11.2020, in considerazione del fatto che, allora, la SoRiCal S.p.A. era una società mista ancora in liquidazione, la cui attività doveva essere diretta esclusivamente alla liquidazione della società e alla conservazione del patrimonio sociale, revocava parzialmente la delibera di giunta nr. 447/2018 attribuendo al Dipartimento Tutela dell’Ambiente tutte le attività correlate alle opere di cui sopra ad eccezione dell'intervento riguardante la messa a sistema dello schema Abatemarco (adduzione SoRiCal), per € 10.000.000. Considerato che molti degli interventi programmati, con le ingenti risorse finanziarie impegnate, non sembrano procedere con la celerità che una problematica così importante richiederebbe, anche alla luce della ormai cronica carenza idrica. Tenuto conto che con legge regionale numero 10/2022, la Regione Calabria ha istituito l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (ARRICal), individuata quale ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria;

l’Autorità ha individuato SoRiCal S.p.A., società pubblica partecipata dalla Regione, quale soggetto gestore per la gestione del servizio idrico integrato e che, in ragione ciò, la stessa SoRiCal S.p.A. è uscita dallo stato di liquidazione. Tutto quanto sopra premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- quali utili e tempestivi provvedimenti si intendano adottare per accelerare la realizzazione degli interventi sopra richiamati;

- quali siano gli esiti degli interventi realizzati nelle città di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria e quale sia lo stato di realizzazione dell’intervento nella città di Crotone;

- se, coerentemente con quanto stabilito dalla richiamata Legge regionale n.10/22, non si ritenga utile riaffidare la gestione degli interventi programmati alla direzione della So.Ri.Cal. S.p.A..

(191; 11/12/2023).

 

Muraca. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- regna uno stato di grossa confusione sui disciolti 11 Consorzi di bonifica, mista a preoccupazione per l’avvio del nuovo consorzio unico che conformemente al disposto della L.R. n. 39/2023 dovrebbe partire dal 1° gennaio 2024, come ripetutamente annunciato dal Presidente Roberto Occhiuto, si auspica che alle parole seguono i fatti;

considerato che sull’iter attuativo della legge in questione si registrano gravi e svariati ritardi ed inerzie (vedi mancata approvazione del nuovo Statuto consortile ed improvvise dimissioni del Commissario Unico Avv. ... , nominato con Decreto presidenziale del 11 agosto 2023), che gettano ulteriori ombre sul percorso attuativo della predetta legge regionale, tanto decantata come una delle più importanti riforme scritte in questa legislatura;

tenuto conto che sussistono forti perplessità sul raggiungimento degli obiettivi prefissati e che tale norma non riuscirà a risolvere la situazione dei Consorzi, già pesantemente indebitati, e non porterà alcun beneficio all’Agricoltura calabrese. Tanto premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale

per sapere:

a) se le inerzie e i ritardi accumulati sino alle dimissioni del Commissario ... sono, anche parzialmente, riconducibili alla struttura burocratica regionale;

b) quali iniziative sono state intraprese per assicurare la garanzia degli attuali livelli occupazionali nel passaggio al nuovo ente, scongiurando malaugurate ipotesi di licenziamenti o imminenti piani di esubero;

c) quanti distretti la Giunta Regionale intende istituire, possibilmente in tutte le sedi degli ex 11 consorzi o, in subordine, almeno uno o più, in ognuna delle 5 provincie calabresi;

d) quali strumenti finanziari si intende assegnare alle gestioni liquidatorie, i criteri ed i tempi di nomina dei Commissari e la durata di tali incarichi;

e) quali provvedimenti la Giunta Regionale intende realizzare per consentire al Consorzio Unico di poter eseguire gli interventi connessi al beneficio del presidio idrogeologico.

(193; 22/12/2023).

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

- secondo i dati in possesso del Ministero della Salute in Italia sono stimati quattro milioni di diabetici di cui il 25% al Sud. - con la Legge n. 130 del 2023 il Parlamento ha legiferato in ordine alla patologia, impegnando ingenti somme da destinare ogni anno a campagne di screening gratuito in età pediatrica e per intensificare le azioni di prevenzione, educazione, monitoraggio, gestione e cura della patologia, in particolare nelle fasi della sua insorgenza;

- l'Italia è stata la prima Nazione a dotarsi di una legge che prevede in modo sistematico programmi pluriennali di screening per il diabete di tipo l rivolti alla popolazione pediatrica, posto che - per riprendere le parole del Ministro -------: Il diabete è una malattia con una incidenza in aumento in tutto il mondo che insorge, in genere, durante gli anni dell'adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi (perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita";

- le Regioni italiane sono impegnate nelle campagne di prevenzione, educazione e cura del diabete di tipo l e di tipo 2, in particolare nelle fasce di età target, posto che la malattia diabetica, è una malattia subdola cronico degenerativa;

- i pazienti diabetici hanno avuto accesso gratuito al farmaco salvavita Baqsimi glucagone spray nasale, utilizzato in caso di ipoglicemie gravi che possono portare alla morte o a seri danni per la salute;

- tale farmaco salvavita in versione spray è particolarmente performante per l'età pediatrica nel garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza;

- l'Agenzia nazionale del Farmaco (AlFA) il 10 Ottobre 2023 ha riclassificato il farmaco salvavita Baqsimi, glucagone spray nasale in Fascia C, negando ai diabetici insulino-dipendenti minori l'accesso gratuito allo stesso;

- si sono attivate delle interlocuzioni tra la presidenza FANO con l'AlFA per ripristinare la gratuità del farmaco salvavita, riportandola nella fascia di completa gratuità;

- all'atto dette interlocuzioni non hanno prodotto risultati attesi;

- altre Regioni si sono fatte carico del costo del glucagone spray Baqsimi, per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia grave l'accesso allo stesso;

- in Calabria si stimano circa 800 pazienti in età pediatrica (solo in parte utilizzatori di glucagone spray Baqsimi) all'interno di famiglie che già soffrono per la condizione difficile che mette a soqquadro e a dura prova sia il figlio al quale viene diagnosticata la malattia, che la famiglia costretta a modificare la propria organizzazione e il proprio stile di vita e aggravare ulteriormente da un punto di vista economico, la già difficile condizione familiare, sociale, scolastica è un ulteriore evento negativo, da evitare;

impegna la Giunta regionale

e il Presidente a intervenire presso l'AlFA in ordine alla classificazione del farmaco, affinché sia posto nuovamente a carico del Servizio sanitario nazionale e, nelle more, attivarsi per assicurare, anche temporaneamente ed extra Lea, ai pazienti calabresi in età pediatrica (0-17 anni) diabetici di tipo l a rischio di ipoglicemia grave, l'accesso gratuito a un medicinale che può salvare loro la vita, e consentire la rimborsabilità della spesa per detto farmaco, ponendosi, così, al fianco dei pazienti e delle loro famiglie, per garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza.

(72; 11/12/2023) Giannetta

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- In data 25 ottobre 2023, l'ASP di Cosenza, in forza di apposita delega conferita alla stessa da parte di “Azienda Zero”, ha bandito una gara per realizzare un primo blocco di siti (elisuperfici) che servono a gestire il servizio di elisoccorso sul territorio della Regione Calabria. Si tratta di siti idonei al volo notturno e che consentono di effettuare missioni di soccorso, mediante elicottero, in situazioni di emergenza medico-sanitarie e “in condizioni meteo-ambientali avverse mediante avvicinamento strumentale al sito dell'evento con atterraggio sicuro”.

- In linea di principio, l'anzidetto bando di gara va accolto con favore perché, finalmente, la Regione Calabria incomincia a programmare la realizzazione di una rete di aree abilitate ed autorizzate all'atterraggio e al decollo di elicotteri di soccorso medico-sanitario anche nelle ore notturne. In effetti, ad oggi, in Calabria, a causa della mancanza di siffatte aree, l'atterraggio e il decollo dell'elisoccorso è consentito solo fino al tramonto. Pertanto, nelle ore notturne, la gestione delle emergenze medico-sanitarie finisce con il ricadere ed essere demandata, unicamente, al trasporto mediante ambulanza o, comunque, mediante mezzi su gomma. E ciò rende, evidentemente, molto articolata e gravosa la gestione delle emergenze in quanto i predetti mezzi di trasporto sono costretti a percorrere, durante le ore notturne, lunghi tragitti, spesso su strade per nulla agevoli, per raggiungere anche le aree interne.

 -Tuttavia, il bando di gara di che trattasi non può essere condiviso per quel che concerne l'individuazione dei siti da destinarsi ad elisuperfici abilitate al decollo e all'atterraggio degli elicotteri di soccorso anche nelle ore notturne. La rete di elisuperfici che si intende realizzare è, infatti, sicuramente, incompleta, non coprendo, affatto, vaste aree del territorio regionale. In particolare, il bando di gara prevede la realizzazione di undici elisuperfici, di cui due a servizio degli ospedali Catanzaro, due a servizio dell'ospedale Annunziata di Cosenza, una a servizio dell'ospedale GOM di Reggio Calabria, una a servizio dell'ospedale di Lamezia Terme, una a servizio dell'ospedale di Paola, una a servizio dell'ospedale di Praia a Mare, una a servizio dell'ospedale di Rossano, una a servizio dell'ospedale di Castrovillari e una a servizio dell'ospedale di Cetraro. Rimangono completamente escluse dalla rete di elisuperfici sia la Provincia di Vibo Valentia che quella di Crotone. A ciò si aggiunga che la previsione di una sola elisuperficie nella Provincia di Reggio Calabria è, sicuramente, insufficiente.

- Per quanto la rete di elisuperfici di cui al bando di gara pubblicato lo scorso 25 ottobre costituisce un primo “blocco” di opere di questo genere ed è prevista, in futuro, la realizzazione di altre elisuperfici nel territorio regionale, appare, ad oggi, inspiegabile come sia stato possibile escludere, in toto, da questa prima “tranche” di opere, addirittura due Provincie (quella di Vibo Valentia e quella di Crotone)! In altri termini, non si capisce come sia stato possibile non considerare i territori della Provincia di Vibo Valentia e della Provincia di Crotone fra le aree che, per la loro particolare geografia fisica ed umana, necessitano, ancor più e ancor prima di altre aree della nostra Regione, un servizio di elisoccorso medico-sanitario attivo sia di giorno che di notte. Sono, infatti, ben note le difficili condizioni dell'assetto viario esistente nelle due precitate Province che rendono complessi i trasporti e le comunicazioni sia all'interno del medesimo territorio provinciale sia verso i più vicini e più grandi presidi ospedalieri di Lamezia Terme e di Catanzaro. Parimenti ben nota è la circostanza che la Provincia di Crotone ha un solo ospedale.

- La totale esclusione della Provincia di Vibo Valentia e della Provincia di Crotone dalla rete di elisuperfici previste dal bando di gara pubblicato lo scorso 25 ottobre, denota la scarsa attenzione che l'attuale Governo regionale continua ad avere nei confronti di territori che, al contrario, per le drammatiche condizioni in cui versa il loro sistema sanitario, meriterebbero e meritano ben altra considerazione. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

per sapere:

- per quale valida e fondata ragione le Province di Vibo Valentia e di Crotone sono state completamente escluse dal bando di gara per la realizzazione di una rete di siti (elisuperfici) per la gestione del servizio di elisoccorso, anche notturno, sul territorio regionale. - quali provvedimenti si intendono adottare, nell'immediatezza, al fine di garantire, anche alle Province di Vibo Valentia e di Crotone, la realizzazione (nei medesimi tempi previsti per la realizzazione dei siti di cui al bando di gara del 25 ottobre 2023) di elisuperfici per la gestione del servizio di elisoccorso anche notturno.

(183; 06/11/2023).

(Risposta)

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- La donazione ed il trapianto di organi e tessuti rappresenta un'attività sanitaria ad alta valenza morale e sociale il cui potenziamento, in termini numerici e di qualità dei risultati, è in grado di garantire, oltre che più contenuti costi economici e sociali per i singoli individui e per la collettività, un trattamento insostituibile, efficace e salvavita ad un numero sempre maggiore di persone affette da gravi insufficienze terminali di organo ed in lista di attesa di trapianto. Ed è per le anzidette ragioni che tutte le ASP calabresi si sono dotate di appositi e specifici regolamenti interni che, nel rispetto dei protocolli e delle leggi regionali e nazionali, disciplinano, rendendola più veloce ed efficace, la procedura per la donazione, il prelievo ed il trapianto di organi. Tutte le ASP calabresi tranne, a quanto pare, una: l'ASP di Vibo Valentia. Infatti, da una intervista rilasciata, lo scorso 15 novembre, dal presidente/amministratore dell'AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi) di Briatico (VV), a Radio Onda Verde, si apprende che l'ospedale di Vibo Valentia è sprovvisto di qualsivoglia regolamento e/o protocollo interno che detti una specifica disciplina delle diverse fasi che scandiscono la procedura di donazione, prelievo e trapianto degli organi. Parimenti, nell'ospedale di Vibo Valentia, manca un Comitato e/o un altro Organismo aziendale che coordini le attività in cui si estrinsecano le predette fasi e il personale che dovrebbe esserne addetto. Pertanto, a Vibo Valentia, in tutti quei casi di morte (morte cerebrale) di persone che, potenzialmente, potrebbero donare i loro organi a chi è in lista di attesa per un “trapianto salvavita”:

a) non si “interroga” telematicamente il sistema di banche dati costituito dai numerosi CRT (Centri Regionali per i Trapianti) e CNT (Centri Nazionali per i Trapianti) al fine di verificare se il nome della persona cerebralmente deceduta rientra, eventualmente, nelle liste di coloro che, volontariamente, hanno deciso di donare i loro organi;

b) non si informano i familiari della persona cerebralmente deceduta della possibilità di donare gli organi del loro congiunto qualora quest'ultimo non abbia, in vita, assunto alcuna determinazione volitiva al riguardo. Le gravi carenze normative, organizzative ed informative che si registrano, nell'ospedale di Vibo Valentia, in relazione ad una materia di indubbia fondamentale importanza quale è quella della donazione degli organi, impongono improcrastinabili approfondimenti conoscitivi e chiarificatori. Tutto ciò premesso Si interroga il Presidente della Giunta Regionale Dott. Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria,

per sapere:

- per quale valida e fondata ragione l'ASP di Vibo Valentia non si è, finora, dotata di un apposito regolamento interno che disciplini l'iter medico ed amministrativo per la donazione, il prelievo e il trapianto di organi;

- quali urgenti iniziative e/o provvedimenti si intendono adottare, nell'immediatezza, affinché anche nell'ASP di Vibo Valentia possa trovare adeguata tutela il diritto di donare i propri organi.

(186; 20/11/2023).

(Risposta)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 144/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024-2026” (deliberazione consiliare n. 244)

Il Consiglio regionale

visti:

-       il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

-       il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) che, tra l’altro, ha sostituito il titolo III – Ordinamento finanziario e contabile delle Regioni del d.lgs. n.118/2011;

richiamati i seguenti articoli del d.lgs.118/2011:

-       l’articolo 67, che ribadisce l’autonomia contabile del Consiglio regionale che deve essere assicurata dalle Regioni, sulla base delle disposizioni statutarie; inoltre, ai sensi del comma 2, il Consiglio adotta il medesimo sistema contabile degli schemi di bilancio della Regione, adeguandosi ai principi contabili generali ed applicati allegati al d.lgs.118/2011;

-       l’articolo 10, comma 1, che dispone che il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale, ha carattere autorizzatorio ed è aggiornato annualmente in occasione della sua approvazione;

-       l’articolo 11 che disciplina la redazione degli schemi di bilancio;

-       l’articolo 18-bis, comma 1, secondo il quale, al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli enti adottano un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio”, misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio;

-       l’articolo 18-bis, comma 2, che dispone che le regioni e i loro enti ed organismi strumentali, entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio di previsione, presentano il Piano degli indicatori di bilancio, che è parte integrante dei documenti di bilancio di ciascuna amministrazione pubblica;

vista la legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), ed in particolare l’articolo 23;

visto il nuovo regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017 e successivamente modificato con deliberazione consiliare n.342 del 28 settembre 2018;

visti i principi contabili applicati e gli schemi di bilancio allegati al d.lgs.118/2011;

vista la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 73 del 14 dicembre 2023, recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024 - 2026 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2024 – 2026”;

tenuto conto che i documenti contabili del bilancio di previsione del Consiglio regionale prevedono un fabbisogno per le spese di funzionamento di 57.679.139,00 euro per l’esercizio 2024, di 58.460.064,00 euro per l’esercizio 2025 e di 58.560.064,00 euro per l’esercizio 2026;

visto l’Allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante il bilancio di previsione del Consiglio regionale 2024-2026, suddiviso per missioni e programmi e redatto in attuazione dei principi di cui al d.lgs.118/2011 sulla base degli schemi di cui all’allegato 9 del decreto medesimo, che di seguito si riepilogano e che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-       Bilancio entrate;

-       Bilancio spese;

-       Riepilogo generale delle entrate per titoli;

-       Riepilogo generale delle spese per titoli;

-       Riepilogo generale delle spese per missioni;

-       Quadro generale riassuntivo;

-       Equilibri di bilancio;

-       Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto (all’inizio dell’esercizio 2024);

-       Composizione per missioni e programmi del fondo pluriennale vincolato esercizi 2024-2026;

-       Composizione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità esercizi 2024-2026;

-       Elenco delle spese obbligatorie;

-       Elenco delle entrate ricorrenti/non ricorrenti;

-       Elenco delle spese ricorrenti/non ricorrenti;

-       Elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste;

-       Elenco delle previsioni annuali di competenza e di cassa secondo la struttura del piano dei conti;

-       Nota integrativa;

visto l’Allegato 2, accluso alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, riportante il Piano degli indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026;

dato atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti (verbale n. 74 del 21 dicembre 2023, parere n. 27/2023) allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 3), reso ai sensi del combinato disposto dell’articolo 72, comma 1, del d.lgs.118/2011 e dell’articolo 13, comma 4, del regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;

vista la relazione al bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026 e al Piano degli indicatori di bilancio per gli esercizi 2024-2026, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 4), resa dalla Commissione speciale di vigilanza nella seduta del 22 dicembre 2023, ai sensi dell’articolo 13, comma 5, del regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;

udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-       di approvare il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026, unitamente agli allegati previsti dalla normativa vigente, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 1);

-       di approvare il Piano degli indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2024-2026, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 2);

-       di prendere atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti (Allegato 3) e della relazione della Commissione speciale di vigilanza (Allegato 4), acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

-       di chiedere alla Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 13, comma 6 del regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, la somma di 57.679.139,00 euro per l’esercizio 2024, di 58.460.064,00 euro per l’esercizio 2025 e di 58.560.064,00 euro per l’esercizio 2026;

-       di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati, alla Giunta regionale e al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per il seguito di rispettiva competenza.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 143/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - Deliberazione di Giunta regionale n. 701 dell’8/12/2023” (deliberazione consiliare n. 245)

Il Consiglio regionale

premesso che:

·         l’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 10 settembre di ogni anno ai rispettivi dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 20 settembre al dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

·         la Giunta regionale entro il 15 ottobre trasmette i bilanci al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 novembre, a norma dell'articolo 54, comma 5, lettera b) dello Statuto;

visti:

·         la legge regionale 8 luglio 2002, n. 24, istitutiva dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

·         l'articolo 28 della legge regionale 17 agosto 2005, n. 13, che approva l'istituzione dell'Organismo Pagatore Regionale;

·         la legge regionale n. 8/2002;

·         l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

·         il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi) per come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 701 dell’8 dicembre 2023, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA). Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 297 del 30 novembre 2023 del Commissario Straordinario dell’ARCEA con cui è stato approvato il bilancio di previsione 2023-2025 dell’Agenzia, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Revisore Unico dell’Ente, con verbale n. 10 del 4 dicembre 2023, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale:

·         ha verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge, dello statuto dell’ente, del regolamento di contabilità, e delle norme del d.lgs. 118/2011;

·         ha rilevato la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio;

·         ha verificato che l’Agenzia ha rispettato i limiti di spesa previsti dall’articolo 6, comma 1, lettera a), della legge regionale n. 43/2016, in materia di spese del personale e spese per il funzionamento;

·         ha rilevato che, per quanto riguarda il bilancio di previsione 2022-2024, l’ente strumentale ha proceduto alla decurtazione dei compensi corrisposti agli organi di vertice, ai sensi dell’articolo 9 della legge regionale n.22/2010;

·         ha osservato che le previsioni di entrata e di spesa corrente, pur complessivamente attendibili e congrue, devono essere verificate e monitorate costantemente e, in particolare, è necessario controllare le entrate di gestione e con riguardo alle spese di gestione che siano sempre affrontate nell’ottica dei criteri di economicità e prudenzialità;

·         ha rilevato che è sempre necessario pagare i debiti contratti, al fine di rispettare la normativa sugli indicatori dei tempi di pagamento della P.A. e che bisogna sempre rispettare le scadenze fiscali per gli adempimenti ex lege, onde evitare sanzioni a carico dell’Agenzia;

·         con riferimento all’incremento del fondo per accantonamento contenzioso per 100.000,00 euro, ha invitato l’Ente a voler prevedere per i prossimi esercizi un maggior accantonamento rischi contenziosi, al fine di allinearlo con il reale grado di potenziale soccombenza;

·         a conclusione, ha espresso parere favorevole dal punto di vista del rispetto degli equilibri di bilancio, con le osservazioni ed i rilievi sopra riportati, sulla proposta di bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025 e sui documenti allegati;

considerato che il Comitato di Vigilanza dell’ARCEA:

·         ha ritenuto che “sussistono le condizioni di legge in ordine alla congruità e attendibilità delle previsioni di bilancio, ferme restando le osservazioni e suggerimenti” resi da parte del Revisore unico”;

·         ha valutato che l’Agenzia debba in ogni caso

-    perseguire la riduzione dei residui sia attivi che passivi;

-    decidere sulle azioni di recupero intraprese, anche alla luce dei corrispettivi allocati nel fondo crediti di dubbia esigibilità;

-    monitorare costantemente l'attività contenziosa, al fine di verificare la congruità del fondo rischi contenzioso ed intervenire per prevenirne la crescita;

-    monitorare, nello scorcio di esercizio finanziario rimasto il rispetto della spending review;

-    salvaguardare il riconoscimento quale Organismo Pagatore della Calabria nel rispetto della dotazione organica;

·         ha concluso il controllo sul bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025 dell’ARCEA con esito positivo;

rilevato che il dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di propria competenza (nota prot. n. 544556 del 6 dicembre 2023), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio di previsione dell’ARCEA per l’esercizio finanziario 2023 e del bilancio pluriennale 2023-2025;

considerato che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di propria competenza (prot. n. 545808 del 7 dicembre 2023), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale

·         ha verificato la sussistenza degli equilibri di bilancio, per come definiti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

·         ha raccomandato all’Ente di verificare, durante l’intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di previsione, la congruità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all’effettivo andamento degli incassi adottando se necessarie, apposite misure atte a salvaguardare gli equilibri di bilancio;

·         prendendo atto dei pareri favorevoli del Revisore Unico dei Conti e del dipartimento vigilante “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione” sulla proposta di bilancio di previsione 2023-2025 dell’ARCEA, fermo restando i rilievi, le raccomandazioni espressi dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2023-2025 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), al fine della successiva trasmissione della stessa al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 18 dicembre 2023, ha espresso parere favorevole sul bilancio di previsione dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) 2023-2025 e i documenti ad esso allegati;

udito il relatore, consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

·         di approvare, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della Iegge regionale n.8/2002, il bilancio di previsione dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) 2023-2025 e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 248/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2024 - Deliberazione di Giunta regionale n. 699 dell’8/12/2023” (deliberazione consiliare n. 246)

Art. 1

(Fondi speciali per le leggi)

1. L’importo da iscrivere per il triennio 2024-2026, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), nel Fondo speciale di parte corrente destinato al finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso dell’anno 2024 (Missione U.20.03), è pari a 1.500.000,00 euro, di cui 500.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2024, per come indicato nella Tabella A allegata alla presente legge.

2. L’importo da iscrivere per il triennio 2024-2026, ai sensi del d.lgs. 118/2011, nel Fondo speciale destinato alle spese in conto capitale per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso dell’anno 2024 (Missione U.20.03), è pari a 300.000,00 euro, di cui 100.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2024, per come indicato nella Tabella B allegata alla presente legge.

Art. 2

(Rifinanziamento leggi regionali)

1. Ai sensi dell’allegato 4/1, paragrafo 7, lettera b), del d.lgs. 118/2011, il rifinanziamento degli stanziamenti previsti dalle leggi regionali di spesa è determinato per l’esercizio finanziario 2024 in 325.176.375,36 euro, per l’esercizio finanziario 2025 in 325.047.568,54 euro e per l’esercizio finanziario 2026 in 314.849.031,78 euro, per come indicato nella Tabella C allegata alla presente legge.

Art.  3

(Cofinanziamento del Programma Regionale Calabria FSE+ 2021-2027)

1. Al fine di garantire il cofinanziamento a carico del bilancio regionale del Programma Regionale Calabria FSE+ 2021-2027, è autorizzata, nel periodo 2024-2029, la spesa complessiva di 29.456.042,99 euro.

2. Per il triennio 2024-2026 l’importo stanziato, per ciascuna delle annualità ricomprese nel bilancio di previsione, è pari a 4.000.000,00 euro e, nelle more della completa iscrizione del Programma Regionale Calabria FSE+ 2021-2027, detta spesa è allocata alla Missione 20, Programma 03 (U.20.03) del bilancio di previsione 2024-2026.

3. La Giunta regionale, su istanza della competente Autorità di gestione regionale, è autorizzata a effettuare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2024-2026.

Art. 4

(Concorso agli obiettivi di finanza pubblica)

1. Al fine di garantire il concorso aggiuntivo al contenimento dei saldi di finanza pubblica richiesto alle Regioni a Statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 88, comma 7, del disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, attualmente quantificato per la Regione Calabria nel limite massimo di 15.610.000,00 euro per ciascuna delle annualità del bilancio di previsione 2024-2026, è autorizzato, nelle more della approvazione del disegno di legge succitato, l’accantonamento delle relative risorse nella Missione 20, Programma 03 (U.20.03) della parte spesa del bilancio di previsione 2024-2026.

2. Successivamente all’approvazione della legge di bilancio 2024 dello Stato e a seguito della definizione delle procedure previste per il riparto del concorso alla finanza pubblica tra le Regioni di cui all’articolo 88, comma 7, del disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2024-2026.

Art. 5

(Nuove autorizzazioni di spesa)

1. Al fine di garantire il funzionamento degli impianti di risalita, rientranti nel patrimonio della Regione o di enti strumentali, nonché la fruizione dei relativi beni immobili e mobili pertinenziali, assicurati dalla società Ferrovie della Calabria S.r.l. ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 24 febbraio 2023, n. 8 (Modifiche leggi regionali e disposizioni normative), la Giunta regionale è autorizzata a concedere alla società Ferrovie della Calabria S.r.l., per l’esercizio finanziario 2024, un contributo pari a 1.500.000,00 euro, con allocazione alla Missione 10, Programma 04 (U.10.04) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2024-2026.

Art. 6

(Disposizioni sulla riscossione in materia di tassa automobilistica
e tassa di concessione regionale
)

1. Nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato in materia tributaria, in relazione alla tassa automobilistica e alle tasse di concessione regionale, le sanzioni per omissione, totale o parziale, ovvero per ritardato pagamento possono essere irrogate mediante iscrizione a ruolo, unitamente alla richiesta di pagamento della somma dovuta a titolo di tributo senza previa contestazione.

Art. 7

(Norma finanziaria)

1. Alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si fa fronte, ai sensi del d.lgs. 118/2011, con le risorse autonome in libera disponibilità evidenziate nella parte entrata del bilancio 2024-2026.

2. Le Tabelle A, B e C, allegate alla presente legge, danno la dimostrazione analitica della nuova spesa autorizzata con riferimento alle leggi organiche, ai Programmi e ai capitoli della spesa.

Articolo 8

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 249/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2024-2026” (deliberazione consiliare n. 247)

Art. 1

(Bilancio di competenza – Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

1. Lo stato di previsione di competenza delle tipologie dell'entrata della Regione per il triennio 2024-2026, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge, è approvato in 6.989.643.121,61 euro per l’anno 2024, in 6.240.254.594,00 euro per l’anno 2025 e in 5.867.704.259,69 euro per l’anno 2026 (Tabella A).

2. Lo stato di previsione delle contabilità speciali dell’entrata per il triennio 2024-2026 è approvato in 1.520.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026 (Tabella A - riga entrate per conto terzi).

3. È autorizzato l'accertamento delle entrate per il triennio 2024-2026.

4. Lo stato di previsione di competenza dei programmi della spesa della Regione per il triennio 2024-2026, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge, è approvato in 6.989.643.121,61 euro per l’anno 2024, in 6.240.254.594,00 euro per l’anno 2025 e in 5.867.704.259,69 euro per l’anno 2026 (Tabella B).

5. Lo stato di previsione delle contabilità speciali della spesa per il triennio 2024-2026 è approvato in 1.520.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026 (Tabella B - riga uscite per conto terzi).

6. È autorizzata l’assunzione di impegni entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione della spesa di cui ai commi 4 e 5.

Art. 2

(Bilancio di cassa - Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

1. È approvato in 14.571.530.738,89 euro lo stato di previsione di cassa delle tipologie dell'entrata della Regione per l'anno finanziario 2024, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella A).

2. È approvato in 2.187.686.014,52 euro lo stato di previsione di cassa del totale delle contabilità speciali dell’entrata della Regione per l’anno finanziario 2024, annesso alla presente legge (Tabella A - riga entrate per conto terzi).

3. Sono autorizzate le riscossioni e il versamento dei tributi e delle entrate per l'anno 2024.

4. È approvato in 13.010.304.331,51 euro lo stato di previsione di cassa dei programmi della spesa della Regione per l'anno finanziario 2024, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella B).

5. È approvato in 1.531.380.949,32 euro lo stato di previsione di cassa del totale delle contabilità speciali della spesa della Regione per l’anno finanziario 2024, annesso alla presente legge (Tabella B - riga uscite per conto terzi).

6. È autorizzato il pagamento delle spese entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione di cui ai commi 4 e 5.

Art. 3

(Residui attivi e passivi presunti)

1. È approvato in 7.058.192.530,66 euro il totale dei residui attivi presunti delle tipologie al 1° gennaio 2024, al netto delle contabilità speciali, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella A).

2. È approvato in 667.686.014,52 euro il totale dei residui attivi presunti delle contabilità speciali, al 1° gennaio 2024, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella A).

3. È approvato in 5.592.262.624,54 euro il totale dei residui passivi presunti dei programmi al 1° gennaio 2024, al netto delle contabilità speciali, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella B).

4. È approvato in 11.380.949,32 euro il totale dei residui passivi presunti delle contabilità speciali al 1° gennaio 2024, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella B).

Art. 4

(Autorizzazione al ricorso all’indebitamento)

1. La Giunta regionale è autorizzata a ricorrere all’indebitamento, con oneri a carico del bilancio regionale, per un importo massimo complessivo di 270.076.611,15 euro nel periodo 2024-2029, al fine di garantire la copertura della quota regionale di cofinanziamento del Programma Regionale Calabria FESR 2021-2027, del Programma Operativo FEAMPA 2021-2027, del Complemento Strategico regionale per lo Sviluppo Rurale della PAC 2023-2027 e del Programma Operativo Complementare di Azione e Coesione 2014-2020, per come rimodulato con Delibera CIPESS n. 14 del 20 luglio 2023.

2. Per il triennio 2024-2026, il limite massimo del ricorso al debito, per ciascuna delle annualità ricomprese nel bilancio di previsione, è complessivamente pari alla somma di 47.478.134,88 euro, allocata nella parte entrata al Titolo 6, Tipologia 300 e nella parte spesa, nelle more della completa iscrizione in bilancio dei programmi indicati al comma 1, alla Missione 20, Programma 03 (U.20.03) del bilancio di previsione 2024-2026.

3. La Giunta regionale è autorizzata, su istanza delle competenti Autorità di gestione regionali dei programmi indicati al comma 1, ad effettuare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2024-2026.

4. I mutui per spese di investimento a carico del bilancio regionale di cui al comma 1 sono contratti ai sensi e nei limiti di quanto disposto dalla normativa vigente.

5. Gli oneri relativi all’ammortamento del mutuo autorizzato con il presente articolo trovano copertura, negli anni della relativa assunzione del debito, negli stanziamenti della Missione 50, Programma 02 (U.50.02) per quanto riguarda la quota capitale e Programma 01 (U.50.01) per quanto riguarda la quota interessi, dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2024-2026 e delle annualità successive.

Art. 5

(Fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine)

1. Il fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine è iscritto nello stato di previsione della spesa al Programma U.20.01, ed è determinato in 9.000.000,00 euro per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026.

2. Sono considerate obbligatorie e d’ordine le spese specificate nell’elenco allegato al documento tecnico che accompagna il bilancio di previsione annuale.

Art. 6

(Fondo di riserva per le spese impreviste)

1. Il fondo di riserva per le spese impreviste, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è iscritto nello stato di previsione della spesa del Programma U.20.01 ed è determinato per l’esercizio finanziario 2024 in 400.000,00 euro.

Art. 7

(Quadro generale riassuntivo)

1. È approvato il quadro generale riassuntivo dell'entrata e della spesa del bilancio di competenza e di cassa della Regione, annesso alla presente legge, ai sensi dell’articolo 11 del d.lgs. 118/2011.

Art. 8

(Classificazione dell’entrata e della spesa)

1. Le entrate della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall'articolo 15 del d.lgs. 118/2011. I Titoli e le Tipologie delle entrate sono approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella A).

2. Le spese della Regione sono classificate secondo quanto previsto dagli articoli 12, 13 e 14 del d.lgs. 118/2011. Le Missioni e i Programmi sono approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella B).

Art. 9

(Autorizzazione alle variazioni al bilancio)

1. Le variazioni sono effettuate ai sensi degli articoli 48 e 51 del d.lgs. 118/2011.

Art. 10

(Allegati del bilancio)

1. Sono approvati gli allegati al bilancio di previsione 2024-2026, per come previsti dall’articolo 11 del d.lgs. 118/2011.

Art. 11

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 246/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (deliberazione consiliare n. 248)

Art. 1

(Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da acquisti di servizi senza il preventivo impegno di spesa, per la somma complessiva di 132.178,20 euro, per come dettagliato nella Tabella 1 allegata alla presente legge per fame parte integrante e sostanziale.

Art. 2

(Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede, per l'importo di 132.178,20 euro, con le risorse disponibili nel bilancio 2023-2025 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2023, allocate alla Missione 1 "Servizi Istituzionali generali e di gestione", Programma 03 "Gestione Economica, Finanziaria, Programmazione e Provveditorato", Titolo 1 "Spese Correnti" dello stato di previsione della spesa.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge n. 256/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Comito, Neri, Crinò, De Nisi, Gelardi, Graziano, recante: “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, n. 39” (deliberazione consiliare n. 249)

Art. 1

(Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2023, n. 39)

1. La legge regionale 10 agosto 2023, n. 39 (Disciplina in materia di ordinamento dei Consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale) è così modificata:

a) al comma 4 dell’articolo 30, dopo le parole “agricoltura,” sono inserite le seguenti “il quale lo sottopone alla Giunta regionale”;

b) all’articolo 34:

1) la lettera b) del comma 4 è soppressa;

2) nella lettera d) del comma 6, le parole da “entro” a “1” sono soppresse;

c) all’articolo 36, il comma 6 è sostituito dal seguente:

“6. Il personale dipendente a tempo indeterminato dei consorzi soppressi e dell'organismo di cui all'articolo 6 della legge regionale 23 luglio 2003, n. 11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica), in servizio alla data del 31 dicembre 2022, è trasferito al Consorzio di bonifica della Calabria ed è utilizzato anche a supporto della gestione liquidatoria, mantenendo l’inquadramento previdenziale. All’atto del trasferimento, il personale appartenente al comparto mantiene il trattamento economico fondamentale e accessorio in godimento ed il personale dirigenziale mantiene il trattamento economico in godimento limitatamente alle voci fisse e continuative previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro dei consorzi di bonifica e miglioramento fondiario, compresa l’anzianità di servizio già maturata.”;

d) ogni riferimento al “dipartimento competente in materia di agricoltura”, ovunque ricorrente, è sostituito dal seguente: “articolazione amministrativa competente in materia di forestazione”.

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Articolo 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 257/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Comito, Neri, Crino, De Nisi, Gelardi, Graziano, recante: “Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese” (deliberazione consiliare n. 250)

Articolo 1

(Misure a sostegno del sistema aeroportuale calabrese)

1. La Regione Calabria è autorizzata a erogare a SACAL s.p.a, per l’anno 2023, la somma di 1.500.000,00 euro a titolo di rimborso delle spese dalla stessa sostenute per il consolidamento delle rotte aeree degli aeroporti calabresi. La competente articolazione amministrativa della Giunta regionale adotta tutti gli atti occorrenti all’attuazione delle disposizioni del presente articolo.

2. Alla copertura degli oneri finanziari derivanti dal comma 1, quantificati in 1.500.000,00 euro, si provvede con le risorse della Programmazione nazionale Poc 2014-2020 – Azione 7.2.2, allocate sul capitolo del bilancio regionale U9100602105.

Articolo 2

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge n. 258/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Comito, Neri, Crino, De Nisi, Gelardi, Graziano, recante: “Norme in materia di spending review” (deliberazione consiliare n. 251)

Art. 1

(Norme di contenimento della spesa per gli enti strumentali e ausiliari)

1. A decorrere dal 2023 le agenzie, le aziende, le fondazioni e gli altri enti vigilati dalla Regione, facenti parte del “Gruppo Regione Calabria” ai sensi dell’allegato n. 4/4 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), diversi da quelli appartenenti al Servizio sanitario regionale (SSR), sono tenuti al rispetto delle seguenti disposizioni:

a) la spesa per il personale, al lordo degli oneri riflessi e dell'IRAP, non può essere superiore a quella sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività se posteriore;

b) la spesa per consulenze, studi, incarichi professionali non può essere superiore a quelle sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività se posteriore. La disposizione di cui alla presente lettera non si applica:

1) al conferimento di incarichi professionali relativi all'assistenza legale degli enti, agenzie e aziende, ove non si possa far fronte con il personale degli uffici legali e con le modalità consentite dalla normativa vigente;

2) al conferimento di incarichi di progettazione di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici), di incarichi professionali ovvero di convenzioni conferiti ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro, controlli di prevenzione incendi e di pubblica sicurezza;

c) l’importo complessivo delle spese di seguito indicate non deve essere superiore a quello relativo alle medesime spese sostenute nel 2022 ovvero a quelle sostenute nell’anno in cui si è verificata l’assoluta necessità di sostenerle se l’anno di effettiva operatività dell’ente è successivo al 2022:

1) relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza;

2) missioni;

3) attività di formazione;

4) acquisto di mobili e arredi;

5) vigilanza diurna e notturna dei locali adibiti ad uffici;

6) manutenzione di mobili, acquisto e manutenzione di macchine e attrezzature varie non informatiche per il funzionamento degli uffici;

7) acquisto di stampati, registri, cancelleria e materiale vario per gli uffici;

8) acquisto di libri, riviste, giornali ed altre pubblicazioni;

9) pubblicazione di studi, ricerche, manifesti ed altri documenti.

2. L’adozione di provvedimenti che comportano spesa di personale eccedente il limite di cui al comma 1, lettera a), può essere preventivamente autorizzata dalla Giunta regionale, solo in ragione di nuove attività.

3. Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni di cui alla lettera a) del comma 1, gli enti di cui al medesimo comma, entro il 10 settembre di ciascun anno, trasmettono al dipartimento vigilante e al dipartimento cui compete il coordinamento strategico degli enti strumentali, delle società e delle fondazioni, un prospetto contenente la quantificazione del limite di spesa annuale munito del visto di asseverazione dei rispettivi organi di controllo.

4. La mancata o tardiva predisposizione del provvedimento di cui al comma 3 comporta, a carico degli organi di vertice degli enti di cui al comma 1, una riduzione pari al 20 per cento dei benefici economici spettanti, ai sensi della vigente normativa, a seguito del raggiungimento degli obiettivi individuali.

5. Gli enti di cui al comma 1, entro il 31 dicembre di ciascun anno, trasmettono, ai rispettivi dipartimenti vigilanti e al dipartimento competente in materia di bilancio, i dati inerenti alle voci di spesa elencate al comma 1, debitamente asseverati dai rispettivi organi di controllo.

6. La mancata ottemperanza alle disposizioni di cui al comma 1 costituisce motivo di revoca nei confronti dei soggetti a qualunque titolo nominati dalla Regione negli enti di cui al comma medesimo.

7. Il mancato svolgimento delle verifiche sul contenimento della spesa comporta, a carico dei dirigenti generali dei dipartimenti che esercitano la vigilanza sulle attività dei soggetti di cui al presente articolo, una riduzione pari al 20 per cento dei benefici economici spettanti, ai sensi della vigente normativa, a seguito del raggiungimento degli obiettivi individuali.

8. In caso di mancato rispetto dei limiti di spesa annuali, per come previsti dal comma 1, i trasferimenti a carico del bilancio regionale in favore degli enti di cui al medesimo comma sono ridotti in misura pari alle eccedenze di spesa risultanti dalle verifiche.

9. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle attività finanziate con le risorse vincolate per l’attuazione di piani e programmi regionali, nazionali e dell’Unione europea.

10. Dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogate le disposizioni di leggi regionali in contrasto, che, in ogni caso, non trovano applicazione per le annualità 2021 e 2022, in considerazione degli effetti prodotti sul mercato dei beni e servizi dalla crisi pandemica e dal conflitto Russia-Ucraina.

Art. 2

(Norme di contenimento della spesa per le società partecipate dalla Regione Calabria)

1. Fermo restando quanto previsto in materia di controllo analogo per le società in house providing, la Regione esercita i poteri del socio previsti dalla normativa vigente affinché le società controllate, direttamente o indirettamente, facenti parte del “Gruppo Regione Calabria” ai sensi dell’allegato n. 4/4 al d.lgs. 118/2011, ottemperano, a partire dall’esercizio finanziario 2023, alle seguenti disposizioni:

a) i costi per il personale, al lordo degli oneri riflessi e dell'IRAP, non devono superare quelli sostenuti nell’anno 2022;

b) la spesa per consulenze, studi, incarichi professionali non può essere superiore a quelle sostenuta nell’anno 2022 ovvero a quella sostenuta nell’esercizio finanziario successivo all’anno di effettiva operatività se posteriore. La disposizione di cui alla presente lettera non si applica:

1) al conferimento di incarichi professionali relativi all'assistenza legale, ove non si possa far fronte con il personale degli uffici legali e con le modalità consentite dalla normativa vigente;

2) al conferimento di incarichi di progettazione di cui al decreto legislativo n. 36/2023, di incarichi professionali ovvero di convenzioni conferiti ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro, controlli di prevenzione incendi e di pubblica sicurezza;

c) l’importo complessivo dei costi di seguito indicati non deve essere superiore a quello relativo ai medesimi costi sostenuti nel 2022 ovvero a quelli sostenuti nell’anno in cui si è verificata l’assoluta necessità di sostenerli se l’anno di effettiva operatività della società è successivo al 2022:

1) relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza;

2) missioni;

3) attività di formazione;

4) acquisto di mobili e arredi;

5) vigilanza diurna e notturna dei locali adibiti ad uffici;

6) manutenzione di mobili, acquisto e manutenzione di macchine e attrezzature varie non informatiche per il funzionamento degli uffici;

7) acquisto di stampati, registri, cancelleria e materiale vario per gli uffici;

8) acquisto di libri, riviste, giornali ed altre pubblicazioni;

9) pubblicazione di studi, ricerche, manifesti ed altri documenti.

2. Ogni provvedimento che incide sulla spesa di personale a qualsiasi titolo deve essere coerente con il piano delle attività e deve essere approvato mediante l’esercizio dei poteri del socio.

3. Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni di cui alla lettera a) del comma 1, le società di cui al medesimo comma, entro il 10 settembre di ciascun anno, trasmettono al dipartimento vigilante e al dipartimento cui compete il coordinamento strategico degli enti strumentali, delle società e delle fondazioni, un prospetto contenente la quantificazione del limite di spesa annuale munito del visto di asseverazione dei rispettivi organi di controllo. La mancata trasmissione del prospetto di cui al primo periodo comporta l’applicazione, a carico dell’organo di vertice, di una sanzione pecuniaria commisurata a una mensilità del compenso allo stesso spettante, fatte salve le eventuali ulteriori responsabilità.

4. La mancata ottemperanza alle disposizioni di cui al comma 1 costituisce motivo di revoca nei confronti dei soggetti a qualunque titolo nominati dalla Regione nelle società di cui al comma medesimo.

5. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle attività finanziate con le risorse vincolate per l’attuazione di piani e programmi regionali, nazionali e dell’Unione europea.

6. Dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogate le disposizioni di leggi regionali in contrasto, che, in ogni caso, non trovano applicazione per le annualità 2021 e 2022, in considerazione degli effetti prodotti sul mercato dei beni e servizi dalla crisi pandemica e dal conflitto Russia-Ucraina.

Art. 3

(Disposizioni per il monitoraggio della gestione)

1. Al fine di assicurare il monitoraggio dell’attuazione dei piani di attività dei soggetti di cui all’articolo 2, gli stessi, con cadenza trimestrale, trasmettono, al dipartimento vigilante, al dipartimento competente in materia di bilancio e al dipartimento cui compete il coordinamento strategico degli enti strumentali, delle società e delle fondazioni, una relazione sull’andamento della gestione corredata da prospetti contabili sintetici.

2. Nel caso in cui dalla relazione di cui al comma 1 emergano criticità in merito alla coerente attuazione di piani di attività, l’organo di vertice della società interessata indica le misure correttive da adottare.

3. La mancata o incompleta trasmissione della relazione di cui al comma 1 comporta l’applicazione, a carico dell’organo di vertice, di una sanzione pecuniaria commisurata a una mensilità del compenso allo stesso spettante, fatte salve le eventuali ulteriori responsabilità.

Art. 4

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 5

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Mozione numero 72/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Giannetta, recante: “Per ripristinare la gratuità del farmaco salvavita per pazienti diabetici in età pediatrica (0 - 17 anni) BAQSIMI – glucagone spray nasale

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso:

che secondo i dati in possesso del Ministero della Salute in Italia sono stimati quattro milioni di diabetici di cui il 25% al Sud.

che con la Legge n. 130 del 2023 il Parlamento ha legiferato in ordine alla patologia, impegnando ingenti somme da destinare ogni anno a campagne di screening gratuito in età pediatrica e per intensificare le azioni di prevenzione, educazione, monitoraggio, gestione e cura della patologia, in particolare nelle fasi della sua insorgenza;

che l'Italia è stata la prima Nazione a dotarsi di una Legge che prevede in modo sistematico programmi pluriennali di screening per il diabete di tipo 1 rivolti alla popolazione pediatrica, posto che - per riprendere le parole del Ministro Schillaci:

“Il diabete è una malattia con una incidenza in aumento in tutto il mondo che insorge, in genere, durante gli anni dell'adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi (perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita”;

che le Regioni italiane sono impegnate nelle campagne di prevenzione, educazione e cura del diabete di tipo 1 e di tipo 2, in particolare nelle fasce di età target, posto che la malattia diabetica, è una malattia subdola cronico degenerativa;

che i pazienti diabetici hanno avuto accesso gratuito al farmaco salvavita Baqsimi glucagonespray nasale, utilizzato in caso di ipoglicemie gravi che possono portare alla morte o a seri danni per la salute;

che tale farmaco salvavita in versione spray è particolarmente performante per l'età pediatrica nel garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza;

che l'Agenzia nazionale del Farmaco (AlFA) il 10 ottobre 2023 ha riclassificato il farmaco salvavita “Baqsimi”, glucagone spray nasale in Fascia C, negando ai diabetici insulina-dipendenti minori l'accesso gratuito allo stesso;

che si sono attivate delle interlocuzioni tra la presidenza “FAND” con “l'ALFA” per ripristinare la gratuità del farmaco salvavita, riportandola nella fascia di completa gratuità;

che all'atto dette interlocuzioni non hanno prodotto risultati attesi;

che altre Regioni si sono fatte carico del costo del glucagone spray Baqsimi, per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia grave l'accesso allo stesso;

che in Calabria si stimano circa 800 pazienti in età pediatrica (solo in parte utilizzatori diglucagone spray Baqsimi) all’interno di famiglie che già soffrono per la condizione difficile che mette a soqquadro e a dura prova sia il figlio al quale viene diagnosticata la malattia, che la famiglia costretta a modificare la propria organizzazione e il proprio stile di vita e aggravare

ulteriormente da un punto di vista economico, la già difficile condizione familiare, sociale, scolastica è un ulteriore evento negativo, da evitare;

impegna la Giunta regionale

e il Presidente ad intervenire presso l'AlFA in ordine alla classificazione del farmaco, affinché sia posto nuovamente a carico del Servizio sanitario nazionale e, nelle more, attivarsi per assicurare, anche temporaneamente ed extra Lea, ai pazienti calabresi in età pediatrica (0-17 anni) diabetici di tipo 1 a rischio di ipoglicemia grave, l'accesso gratuito a un medicinale che può salvare loro la vita, e consentire la rimborsabilità della spesa per detto farmaco, ponendosi, così, al fianco dei pazienti e delle loro famiglie, per garantire efficacia e sicurezza dell'intervento terapeutico in emergenza.

(Allegato)

Proposta di legge n. 252/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Comito, Cirillo, Gelardi, Crinò, Graziano, Neri, De Nisi, recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n.15 - Proroga del termine di adeguamento” (deliberazione consiliare n. 252)

Art. 1

(Modifica dell’articolo 23 della l.r. 15/2013)

1. Al comma 1 dell'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia), le parole "entro il 31 dicembre 2023" sono sostituite dalle seguenti: "entro il 30 giugno 2024".

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Ordine del giorno numero 7/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Bevacqua, Comito, Crinò, De Nisi, Neri, Gelardi, Graziano, Tavernise, Laghi, Lo Schiavo, recante: “In merito alla contrattualizzazione dei 4000 tirocinanti di inclusione sociale”

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso

che circa 4000 lavoratrici e lavoratori, inquadrati come tirocinanti di inclusione sociale (in sigla Tis), da quasi 12 anni, svolgono in diversi enti pubblici calabresi, per come riconosciuto da tutti gli amministratori locali, servizi essenziali per il buon andamento della Pubblica Amministrazione;

nonostante il tempo trascorso e, soprattutto, a fronte dell’importante lavoro svolto, i lavoratori in questione si ritrovano, ancora oggi, senza un regolare contratto, senza tutele previdenziali, senza diritti a ferie – malattie - permessi e con progetti che vengono rinnovati di anno in anno, attaccati alla speranza che si trovino, di volta in volta, le risorse o che vi sia la volontà politica di porre in essere nuove proroghe;

ad oggi tutti i “TIS”, per come evidenziato da NIDIL CGIL, FELSA CISL, UILTEMP e Usb FDS, sono in attesa di vedere approvata una norma che consenta la loro contrattualizzazione, infatti, l’emendamento approvato in Parlamento a luglio scorso in merito all’avvio delle procedure di stabilizzazione che sono in fase di attivazione si è scontrato con l’impossibilità da parte degli enti utilizzatori ad applicarla;

solo pochi giorni fa, al fine di sollecitare una soluzione della problematica descritta, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp e Usb FdS hanno dato vita ad un sit in di protesta pacifica a Catanzaro con centinaia di tirocinanti di inclusione sociale che, provenienti in diverse centinaia da tutta la regione, si sono ritrovati davanti alla sede della Prefettura e nella piazza antistante.

considerato

che il venir meno di 4000 unità di personale nella macchina amministrativa degli Enti e delle comunità calabresi provocherebbe, per come denunciato dalle OO.SS., oltre al crollo del reddito di 4000 famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di ordine pubblico, anche importanti deficienze in seno alle numerose pubbliche amministrazioni interessate;

a riprova di quanto sopra, la Presidente di Anci Calabria, nel condividere le sollecitazioni delle OO.SS., scrive con riferimento al lavoro dei 4000 Tis:

il venir meno di circa 4000lavoratori, suddivisi in amministrativi e operai, provocherebbe alla maggior parte degli stessi comuni calabresi dei disservizi che nessun Sindaco può permettersi e, di conseguenza, i cittadini verrebbero privati dei servizi fondamentali espletati con il fondamentale contributo di questi lavoratori.

Tutto quanto sopra premesso e considerato, il Consiglio regionale

impegna la Giunta regionale

a porre in essere ogni utile e tempestiva iniziativa, nei confronti del Governo nazionale per favorire un veloce e certo percorso di contrattualizzazione e successiva stabilizzazione dei4000 tirocinanti di inclusione sociale oggi impegnati presso diverse amministrazioni pubbliche della Calabria.

(Allegato)