XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

_________

 

N. 34

 

SEDUTA Di martedì 5 dicembre 2023

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 16.21

Fine  lavori h. 19.17

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 16.21

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

In memoria di Maria Pansini e Said Hannaoui, vittime di incidente ferroviario

PRESIDENTE

Onorevole Presidente della Giunta, Assessori, colleghi consiglieri, prima di procedere con i punti all’ordine del giorno della seduta odierna, consentitemi di ricordare, anche in quest'Aula, il tragico incidente ferroviario di qualche giorno addietro sulla linea Sibari – Catanzaro, esattamente a Thurio località di Corigliano Rossano, in cui hanno perso la vita la capotreno Maria Pansini e il giovanissimo Said Hannaoui.

Nell'esprimere il cordoglio e la vicinanza del Consiglio regionale alla famiglia, auspichiamo che, agli impegni di fermare le stragi bianche, seguano azioni e provvedimenti incisivi per interrompere l'ingiustizia alle tante vite spezzate sul lavoro. Si tratta di un doloroso elenco di nomi, purtroppo, sempre più lungo che rappresenta un'offesa intollerabile ai valori su cui è fondata la nostra convivenza.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Vorrei semplicemente ricordarle che avevamo chiesto di inserire all’ordine del giorno della seduta odierna un’informativa relativa all’incidente ferroviario che lei, poco fa, ha ricordato, che ha registrato la perdita di due vite umane e che, secondo me, richiederebbe la giusta attenzione da parte di quest'Aula.

Prendiamo atto che non è stato inserito all’ordine del giorno, però chiediamo a lei, Presidente del Consiglio, e al Presidente della Commissione trasporti, l'impegno di convocare, nella prossima seduta della Commissione, gli amministratori delegati di RFI e di ANAS per fare chiarezza e avere contezza sul cronoprogramma degli impegni da rispettare in base alle risorse che hanno già nel portafoglio. Vorrei ricordare che dal 2017 RFI ha già 500 milioni di euro nel portafoglio e tante altre somme ANAS.

Credo sia giunto il momento che il Consiglio regionale si interroghi e si appropri del proprio ruolo e della propria funzione e, quindi, ribadisco la richiesta al presidente Mancuso e al presidente Raso di convocare una seduta ad hoc invitando gli Amministratori delegati di RFI e di ANAS.

PRESIDENTE

Collega Bevacqua, lei sa che sono felice quando posso accontentarla nelle sue richieste. La sua richiesta, anche se informale, è arrivata domenica pomeriggio e, come le dicevo anche in via privata, giorno 7 dicembre siamo già stati convocati dalle Ferrovie dello Stato, pertanto, ritengo che l'informativa, che lei ha richiesto, sarà più completa per tutti dopo l’incontro con RFI.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 140/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

PRESIDENTE

Avviamo i lavori con il primo punto all'ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 140/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare il provvedimento. Prego.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Buon pomeriggio a tutti.

La proposta di provvedimento, posta oggi all'approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dei presenti dalla seconda Commissione bilancio nella seduta del 4 dicembre scorso.

La proposta di provvedimento amministrativo in oggetto riguarda il Rendiconto esercizio 2022 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA). Alla seduta di Commissione hanno partecipato il Commissario straordinario dell'Ente, dottor Francesco Alberti, e i rappresentanti del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari e del Dipartimento economia e finanze.

Il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, del parere del Revisore unico dei conti dell'Agenzia.

Il Revisore unico dei conti, con verbale numero 4 del 30 giugno 2023, sollecita la definizione dell'iter procedurale finalizzato al recupero dei compensi ex Legge 69/2012 articolo 13, comma 5, nella cosiddetta “spending review”; altresì rileva che non sono stati regolarmente pagati i debiti verso centro di assistenza agricola e verso sistema informativo agricolo nazionale, riferiti agli anni 2019-2020 e 2021, che andavano onorati entro il 31/12/2022, e dunque invita l’Ente a provvedere ai pagamenti nei tempi indicati dalla normativa.

Il Revisore dei conti, inoltre, invita l’Ente a: far rispettare gli accordi in convenzione con l’azienda ARSAC, al fine di poter verificare la correttezza e provvedere anche alla tempestiva liquidazione dei pagamenti; sollecitare l’organo interno di valutazione al fine di definire le procedure circa l'indennità di risultato, relative alle annualità 2014-2020, da corrispondere al Commissario/Direttore; a provvedere nel corso dell'anno 2023 e negli anni successivi a implementare il fondo rischi contenziosi nella misura indicata dalla normativa di riferimento onde evitare debiti potenziali per contenziosi fuori bilancio, in quanto il fondo rischi contenziosi, per quanto rimpinguato, non risulta essere coerente con i debiti potenziali.

Altresì, l'organo di controllo ribadisce la necessità di costituire un fondo rischi per qualsivoglia evenienza.

Il Revisore unico dei conti attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime parere favorevole per l'approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2022.

Il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari nel rilevare il rispetto della normativa in materia di spending review, esprime parere favorevole al Rendiconto di gestione ARCEA esercizio finanziario 2022.

Il Comitato di vigilanza ARCEA, struttura di controllo dell'ente, con parere del 19/10/2023, nel condividere quanto affermato dal Revisore unico dell'Agenzia, esprime parere favorevole al Rendiconto della gestione ARCEA esercizio finanziario 2022.

Il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, rileva che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31/12/2022, per come risultante dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere; sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2021 rispetto a quelle iniziali dell'esercizio 2022;

 sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette partite di giro; sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nello stato patrimoniale, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenze e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2022, e il valore registrato alla voce disponibilità liquide dell'attivo dello stato patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato; risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31/12/2022.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento ritiene possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del Rendiconto relativo all'esercizio 2022 dell'Agenzia Regione Calabria per l'erogazione in agricoltura al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, numero 8. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il collega Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per svolgere qualche considerazione, tra l'altro alcuni aspetti sono stati anche ampiamente affrontati e chiariti nella Commissione di ieri, però vorrei richiamare l'attenzione del Consiglio e, naturalmente, del governo regionale sull'importante ruolo che questo Ente erogatore svolge. Importante ruolo, se guardiamo all'operazione di questa mattina, condotta e portata avanti dai Carabinieri di Crotone, insieme al Nucleo dei cinofili di Vibo Valentia, secondo la quale è stata contestata un'articolata truffa aggravata e continuata ai danni dell'AGEA e dell'Ente erogatore, appunto ARCEA, messa in atto mediante falsificazione della documentazione attestante il possesso o l'uso di terreni agricoli appartenenti ad altre persone.  Lo dico perché ognuno di noi possa comprendere fino in fondo la delicatezza della funzione e del ruolo strategico svolto da ARCEA.

Ieri, in Commissione, abbiamo avuto la possibilità di approfondire e di chiarire alcuni aspetti sui quali auspico un superamento definitivo, in particolare sui rilievi del Revisore unico che ogni anno sono reiterati, senza che sia adottato nessun provvedimento finalizzato al loro superamento.  Non credo, sinceramente, che sia una buona immagine che si dà del funzionamento e dell'azione amministrativa. 

Naturalmente, ieri, alcuni passaggi sono stati chiariti. Per esempio, in riferimento ai rilievi che, oggi, il presidente Montuoro ricordava, relativamente alla problematica dell'utilizzo delle risorse percepite dai Direttori e dai Commissari in ossequio alle norme della spending review. Da una parte c’è il Revisore che reitera questo rilievo, dall'altra il Commissario, che ieri è intervenuto e mi pare sia stato nominato ad aprile, secondo me non sbagliando, giustamente dice: “Caro revisore unico, forse non sono tenuto ad attuare quello che mi dite perché il Consiglio regionale, nel frattempo, ha approvato una norma legislativa secondo la quale quella decurtazione non va e non andava fatta”.

C’è, quindi, questa incongruenza tra il rilievo del Revisore unico e l'affermazione legittima, giusta… signor Presidente, adesso non ricordo, però mi pare che questo Consiglio abbia approvato nel corso di questi due anni un provvedimento che va in questa direzione, però chiedo, a questo punto, o il superamento di questa incongruenza oppure un’interpretazione da parte degli uffici competenti per capire se queste risorse debbano essere restituite, prima che vadano in prescrizione, o meno.

Ci sono, poi, altri rilievi che vengono effettuati dal revisore unico e che non sono banali. Alcuni sono stati chiariti - sui rilievi del mancato pagamento del CAA (Centro di Assistenza Agricola) il Commissario ci ha detto che è stato poi successivamente saldato ed effettuato - ma su altri si ribadisce, per esempio, la necessità di costituire un fondo rischi per qualsivoglia evenienza, oppure si evidenzia che il fondo rischi contenzioso, per quanto rimpinguato, non risulta essere coerente con i debiti potenziali.

Da questo versante, quindi, pur prendendo atto che il Commissario, nominato ad aprile 2023, si è impegnato ad effettuare tutti i passaggi necessari per superare queste criticità e questi rilievi, mi permetto di auspicare l'attenzione maggiore e necessaria che bisogna prestare ad un Ente erogatore che svolge una funzione importantissima, tra l'altro in un settore strategico e fondamentale, un settore primario che in Calabria rappresenta un segmento fondamentale dell'economia calabrese.

Auspico, perciò, una maggiore attenzione, così come è stato già fatto dallo stesso Commissario; anche nella discussione e nel dibattito con il Presidente, si è ipotizzato e ragionato di una volontà politica per accogliere questa richiesta e cioè quella di rafforzare il risicato personale e consentire all'Ente di poter svolgere la sua missione nel migliore dei modi possibili. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Mammoliti. Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie, Presidente. Buon pomeriggio a lei, alla Giunta regionale, al Presidente e a tutti i colleghi.

Ho ascoltato l'intervento del collega Mammoliti e vorrei, innanzitutto, precisare che stiamo approvando il rendiconto del 2022.

Vi invito a ricordare che situazione abbiamo trovato 3 anni e mezzo fa in ARCEA, Presidente: ARCEA era sul dirupo; come giustamente ha detto il consigliere Mammoliti, è fondamentale perché permette di erogare in Calabria i fondi dell'agricoltura attraverso un'agenzia propria che non tutte le Regioni hanno. C’era però una minaccia concreta della Commissione europea per la sua chiusura.

È un fatto noto, che conosciamo tutti: si contestava l’inefficienza di ARCEA perché non aveva dotazione di personale, non aveva uffici e non aveva organizzazione. E, in verità, la situazione era davvero quella.

Il lavoro svolto, in questi tre anni e mezzo, da parte dell'Assessore all'agricoltura, Gianluca Gallo - guarda caso è un lavoro in continuità perché è sempre l'assessore attuale che era Assessore anche durante la breve legislatura Santelli – è stato enorme, al di là poi di chi fosse Commissario o Direttore. A proposito, faccio un in bocca al lupo anche al nuovo Commissario, che mi pare che stia ben operando anche su ciò su cui ha relazionato il colonnello Alberti in Commissione bilancio l'altro ieri.

Presidente, è stato fatto un lavoro enorme, perché è stata evitata questa infrazione, questa spada di Damocle che pendeva sull'ARCEA Calabria.

Pensate un po’ se la Commissione europea fosse andata avanti ed avesse chiuso l'ARCEA.

Sono stati fatti dei miracoli per evitarne la chiusura di questa Agenzia che è fondamentale per il mondo agricolo calabrese.

Pensate che danno sarebbe stato creato per la Calabria, per il mondo agricolo.

Sappiamo bene che l'agricoltura è il settore più importante, non solo per quanto riguarda la Regione Calabria, ma anche perché sappiamo bene che ha un Fondo europeo dedicato, proprio perché l'agricoltura ha un'importanza economica notevole. Infatti, sono state aperte nuove sedi, anche periferiche, nuovi sportelli dell'ARCEA che hanno fatto sì che l'organizzazione dell'ARCEA migliorasse, ma soprattutto che ci fosse un diretto contatto con gli agricoltori, con i cittadini e con le organizzazioni datoriali.

È stato svolto un lavoro importante, che questa Giunta sta continuando a svolgere e per il quale va elogiata.

Per quanto riguarda, invece, il recupero delle somme di un ex Commissario direttore generale dell'ARCEA, mi pare sia stato ben chiaro il ragionamento in Commissione, consigliere Mammoliti: c'è stato un provvedimento del Consiglio regionale. Chiaramente è quello a cui ha fatto riferimento il Commissario che, dopo l’approvazione del nostro provvedimento che specifica che non tutte le somme devono essere recuperate, soprattutto quelle che riguardano le somme accessorie, ieri ha assicurato che si sta andando nella direzione del dettato normativo.

Non vedo alcun problema. Oggi, invece, approviamo il Rendiconto di un'Agenzia che probabilmente non avremmo dovuto approvare, perché tre anni fa, secondo quelli che erano gli intenti dell'Unione Europea, si sarebbe dovuta chiudere.

Presidente, non voglio elencare io le responsabilità politiche ma, se sto parlando di tre anni e mezzo fa, è chiarissimo di chi siano le responsabilità politiche; quindi, consigliere Mammoliti, facciamoci il segno della croce oggi e diciamo: “Menomale che approviamo il bilancio dell'ARCEA”. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Graziano. Ha chiesto di intervenire la collega Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Torno anch'io, in verità, su questa procedura di recupero degli emolumenti corrisposti e non dovuti ai vertici amministrativi di ARCEA, perché la stiamo segnalando da febbraio del 2023, ma l'avevamo segnalata addirittura l'anno prima e, quindi, la domanda che avevo già posto e che continuo a porre è: vogliamo veramente che questi cadano in prescrizione e, soprattutto, perché non è stato dato mandato all'avvocatura regionale in questa direzione?

Tra l'altro, è evidente oggi che la situazione non è cambiata, anzi, è addirittura peggiorata, a seguito della svalutazione del credito, per cui riteniamo che, comunque, per quanto le raccomandazioni del consigliere Graziano possano essere prese in considerazione, questo recupero di crediti vada nella giusta direzione. Non ci faremmo, altrimenti, una bella figura come Regione in questo contesto.

PRESIDENTE

Grazie. Conclude il relatore, il collega Montuoro. Ne ha facoltà.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Penso sia doveroso svolgere alcune precisazioni rispetto alle osservazioni poste anche dal collega Mammoliti - ne abbiamo parlato ieri in Commissione e pensavo fossimo stati abbastanza chiari e limpidi nell'esposizione della situazione di ARCEA, anche rispetto alla relazione puntuale del Commissario straordinario sul lavoro che sta svolgendo, nonostante si sia insediato solo il 1° aprile di quest'anno - e cioè che le raccomandazioni sono sempre le stesse. Già ieri, pensavo di essere stato abbastanza chiaro in Commissione rispetto alla disamina generale che si è fatta sulla carenza di personale ed è stato risposto in maniera chiara che si sta provvedendo sia alla redazione della nuova pianta organica, che prevede, ovviamente, un incremento di personale, sia alla previsione delle progressioni orizzontali e verticali per i dipendenti sia a nuove assunzioni che, sicuramente, daranno la possibilità di offrire maggiore respiro e, soprattutto, di essere ancora più incisivi e più puntuali negli adempimenti.

Abbiamo sottolineato in maniera precisa e puntuale l'importanza dell'Ente, fondamentale per l’agricoltura, Settore molto importante della nostra regione.

Ieri si è parlato in maniera molto chiara anche del discorso controlli, quando lei sollecitava il discorso dei pagamenti dei CAA. Questi ultimi, infatti, a volte registrano dei ritardi proprio perché si è certosini nei controlli effettuati puntualmente. Ieri, soprattutto, anche il Commissario specificava come sia stata stipulata una sorta di convenzione per intensificare e migliorare i controlli che sono effettuati rispetto all’erogazioni che sono effettuate sul territorio.

Sul discorso recupero dei crediti di cui parlava anche la collega Bruni, ieri è stato chiarito che si sta procedendo e si è quasi in via di definizione, anche alla luce di un'interpretazione autentica effettuata dal Consiglio regionale. Anche su questo il Commissario è stato molto chiaro ed ha precisato come si sta andando avanti e come si sta agendo.

Da questo punto di vista penso che ci sia un netto miglioramento, un netto passo avanti, grazie soprattutto all'impulso che l'assessore Gallo dà ad un settore strategico come l'agricoltura. Penso che oggi i dati emersi dal dibattito che abbiamo effettuato durante la seduta di Commissione siano positivi rispetto agli anni precedenti.

Mi trovo, quindi, completamente in disaccordo su alcune delle dichiarazioni del collega Mammoliti e penso che si stia andando nella direzione giusta per cercare di dare maggiore impulso all'attività di un Ente fondamentale in un settore nevralgico come l'agricoltura. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire l’assessore Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Presidente, signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, colleghi consiglieri, naturalmente prendo la parola anch'io nel momento in cui c'è da approvare il Rendiconto di uno degli enti che sono controllati dal mio Dipartimento, ARCEA.

È stato sottolineato più volte, in più circostanze, negli interventi odierni quanto sia importante per il settore agricolo calabrese aver avuto e aver mantenuto soprattutto un'Agenzia per l'erogazione delle provvidenze in agricoltura.

In queste ultime settimane è stato riconosciuto l’Ente erogatore della Regione Friuli-Venezia Giulia. Sono 7 adesso le Regioni che hanno l’Ente erogatore, le altre Regioni hanno a che fare con AGEA, l'Agenzia nazionale, e hanno sicuramente maggiori difficoltà perché, quando c'è un intoppo, quando c'è un incaglio sul pagamento o sulla liquidazione delle somme, gli agricoltori di quelle Regioni devono naturalmente avere a che fare con l'Agenzia nazionale che in alcune occasioni, negli ultimi anni, è stata un pachiderma che ha avuto difficoltà nelle erogazioni.

Abbiamo, quindi, questo patrimonio che vogliamo salvaguardare; lo abbiamo salvaguardato anche nel 2021 e nel 2022 perché, quando arrivammo, l'Ente era decotto e da parte della Commissione europea c'erano una serie di rilievi che riguardavano proprio il riconoscimento dell'Agenzia stessa.

Siamo riusciti a superare la difficoltà e ad assicurare il mantenimento della nostra Agenzia che, in questo momento, sta attraversando un momento di difficoltà in relazione al personale; alcuni dipendenti hanno risposto ad un bando regionale sulla mobilità e, seguendo le procedure di legge, sono risultati idonei; evidentemente erano ben formati e, quindi, adesso dobbiamo sostituire del personale. È chiaro che questi atti sono propedeutici al passaggio del personale e il Rendiconto, il Bilancio e poi il Piano del fabbisogno sono fondamentali per procedere alla sostituzione del personale.

Non avremo tempi lunghi perché, d'accordo con il presidente Occhiuto, non faremo procedure autonome di selezione del personale; quindi, non faremo un concorso per ARCEA ma, poiché non abbiamo bisogno di svolgere procedure lunghe, dato che la Regione Calabria ha effettuato recentemente dei concorsi per area C e area D, accederemo a quelle graduatorie - non so nemmeno se ci sono le graduatorie - quindi faremo autorizzare dalla Regione lo scorrimento delle eventuali graduatorie esistenti.

Nel giro di qualche settimana, dunque, copriremo i buchi che, in questo momento, si sono aperti nel personale. D'altro canto, non possiamo nemmeno trattenere unità di personale che vogliono andar via. Magari rinfrescheremo il personale stesso e formeremo giovani laureati che vogliano cimentarsi in questo percorso.

Il bilancio di ARCEA, lo avete sottolineato voi stessi nei vostri interventi, è a posto; anche sulla vicenda relativa al parere del Revisore unico.

È chiaro il parere del Revisore unico: in quella fase c’era già l'interpretazione autentica del Consiglio regionale del 2017 ed era stata lungamente e più volte disattesa. Il consigliere Bevacqua, consigliere nella passata legislatura, ricorderà che c'era stata già un'interpretazione autentica nel 2017 sulla norma che riguardava ARCEA che, però, non era stata considerata, perciò ne abbiamo fatta un'altra. Alla luce di questa nuova rilettura - lo ha spiegato il commissario Alberti, che io voglio ringraziare per l'impegno che sta approfondendo alla guida di ARCEA - non si procederà più ai recuperi. Pertanto, questo non sarà un argomento che affronteremo in seguito.

Certamente vogliamo fare di più anche su ARCEA perché riteniamo che sia un grande patrimonio per la nostra Regione.

Peraltro, poiché abituata ai pagamenti massivi - lo dico al collega, assessore Minenna - può essere, naturalmente con una modifica statutaria, tenuta in considerazione anche per altre utilizzazioni, cosa per la quale naturalmente si potrà candidare in futuro, purché il Presidente, i colleghi della Giunta e del Consiglio regionale vorranno consentire ulteriori utilizzazioni. Rappresenta, però, un grande patrimonio, soprattutto in un momento in cui la nostra Regione si sta segnalando alla comunità internazionale come Regione performante nella spesa dei Fondi comunitari: al 30 aprile eravamo terzi nella graduatoria nazionale, dopo la provincia autonoma di Bolzano e dopo la Val d'Aosta, nella velocità di spesa del Programma di sviluppo rurale, sfatando anche un luogo comune secondo il quale al Sud i Fondi comunitari non si spendono.

Penso e prevedo che nel 2024 avremo un'accelerazione della spesa. Intanto siamo partiti con la programmazione 2021-2027 e confido che, dopo le prime graduatorie sul bando sul biologico, sull'integrato e sul benessere animale - sono in corso le valutazioni dei ricorsi per le graduatorie definitive - noi procederemo a breve con l'erogazione delle prime risorse della programmazione attuale.

Peraltro, voglio dire ai colleghi consiglieri regionali che, rispetto a queste graduatorie del biologico, dell'integrato e del benessere animale, alcune aziende sono rimaste fuori ma noi vogliamo essere inclusivi e non vogliamo che rimangano fuori aziende.

In passato - il collega Molinaro lo ricorda - si facevano i bandi e un minuto dopo, poiché questi bandi non erano sufficientemente capienti, si lavorava per escludere le aziende.

In questo momento, invece, noi notiamo due cose: per un verso, la necessità di sostegno alle aziende agricole della nostra regione, perché i produttori primari sono in difficoltà e dobbiamo sostenere le aziende agricole; per altro verso, c'è una sufficiente effervescenza e quindi una volontà di fare.

Insieme al collega Varì, che ha organizzato benissimo l’edizione di artigiano in fiera, siamo reduci da questa esperienza lo scorso fine settimana ed è emerso che ci sono tantissime aziende, tanta ricchezza, tanta volontà di produttori primari, di trasformatori, di partecipare e di crescere.

Pertanto, poiché vogliamo includere le aziende, procederemo al pagamento delle aziende che saranno ammesse in graduatoria. C'è stata anche una sollecitazione del collega Giannetta in tal senso.

Quindi, procedendo a un leggero taglio lineare, noi includeremo tutte le aziende e faremo in modo che le aziende sappiano di avere una copertura finanziaria per un quinquennio.

Il collega Molinaro, che sa bene di agricoltura, ricorderà che nella passata programmazione, senza far colpa a nessuno, si accelerava sulle risorse in un primo periodo, per arrivare, come sul biologico nel 2019, a non avere più risorse. Noi in questo modo tareremo le risorse in maniera tale da garantire copertura a tutti per tutto il quinquennio della programmazione, senza escludere nessuno. In questo quadro è chiaro che avere un Ente erogatore performante e veloce sarà fondamentale.

PRESIDENTE

Grazie. Passiamo alla votazione. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 141/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria – articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo al punto due all'ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero 141/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare il provvedimento.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento amministrativo posta oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata dalla seconda Commissione bilancio, programmazione economica ed affari dell'Unione europea nella seduta del 4 dicembre ultimo scorso.

Il provvedimento è relativo all'approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria. Detto adempimento si rende necessario ai sensi della normativa in materia di armonizzazione dei bilanci, finalizzata a leggere l'azione amministrativa degli enti territoriali nel suo insieme. Si richiede, pertanto, all'Ente capogruppo la redazione del bilancio consolidato che rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale nonché il risultato economico della complessiva attività svolta dall'Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le proprie società controllate e partecipate ricomprese nel perimetro del consolidamento.

Il bilancio consolidato, in particolare, rappresenta uno strumento di comunicazione dell'andamento della gestione del gruppo verso l'esterno nonché un supporto al governo del gruppo stesso ai fini della programmazione delle attività e della verifica degli impatti delle strategie.

Infine, attraverso detto strumento, si riesce ad ottenere una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie di un gruppo di enti e società che fanno capo ad un'amministrazione pubblica.

Il provvedimento si compone di due Allegati, rappresentati dal bilancio consolidato, comprensivo dello stato patrimoniale e del conto economico, nonché della relazione e nota integrativa al bilancio consolidato stesso.

Hanno partecipato ai lavori della Commissione il Dipartimento economia e finanze, oltre ai rappresentanti del Collegio dei revisori dei conti, che ringrazio per la disponibilità e il contributo offerto per una migliore disamina del provvedimento.

Nel corso della seduta, i rappresentanti del Collegio dei revisori dei conti hanno anticipato il parere favorevole ai fini dell'approvazione del bilancio consolidato 2022 del gruppo amministrazione pubblica della Regione Calabria. Segnalo che, nelle more dell'approvazione del provvedimento in Consiglio regionale, è pervenuto agli uffici della Commissione il verbale del Collegio dei revisori numero 68 del 05/12/2023 di approvazione della relazione al bilancio consolidato dell'esercizio 2022 della Regione Calabria.

Il Collegio esprime un giudizio positivo ai fini dell'approvazione del bilancio consolidato 2022 del gruppo amministrazione pubblica della Regione Calabria.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente, poiché lei di solito è molto attento, la pregherei di prestare l'attenzione necessaria perché mi ero iscritto per fare una dichiarazione di voto.

Lo dico – ripeto – perché di solito è molto attento e la prenotazione a me risultava, però, forse non ho capito bene. Mi ero prenotato – ripeto – e mi risultava per cui, se c'è qualche disguido tecnico, sarebbe utile aggiustarlo. È giusto dirlo perché alcuni consiglieri evidentemente non ascoltano bene i miei interventi.

Anche su questo provvedimento all'ordine del giorno ieri abbiamo sviluppato una discussione importante, molto utile e positiva e anche su questo mi permetto di offrire, come ho fatto ieri, alcune riflessioni e alcuni punti di vista utili che, a mio modesto avviso, sarebbe necessario che provasse anche ad ascoltare e a valutare chi ha la responsabilità di governare questa complessa Regione. Poi, ognuno – ci mancherebbe pure – si assume le responsabilità delle scelte.

Anche su questo punto all'ordine del giorno – lo avevo rilevato anche in quello precedente – mi attengo sempre al merito e provo a suffragare i miei convincimenti e le mie decisioni con motivazioni politiche, di merito, ascoltando e non con posizioni precostituite.

Ho dato atto anche ieri del risultato economico dell'esercizio 2022 che, sostanzialmente, è in sensibile miglioramento rispetto all'anno precedente.

Qual è stata la riflessione che ho sviluppato nel riconoscere questo risultato economico positivo e di miglioramento?

Questo risultato si è determinato per due aspetti e cioè per le maggiori entrate in sanità rispetto alla vicenda del Covid-19 e per i maggiori risparmi registrati sia per quanto riguarda le spese del personale – quello che è andato in pensione e che, probabilmente, non è stato sostituito – sia per minori esborsi nei confronti delle società partecipate.

Quindi, si riconosce il risultato di miglioramento economico che, facendo la somma tra il totale dei costi e dei ricavi e il totale delle uscite, si determina per queste ragioni.

Penso che la politica e chi governa debbano attivare un percorso, rispetto a questo dato che, oggettivamente, è positivo e indica una condizione nella quale poter agire con processi di maggiore risanamento e di razionalizzazione.

È chiaro – anche ieri abbiamo sviluppato questo ragionamento – che ci sono Enti e società partecipate che tra di loro non possono riferirsi ad un unico Dipartimento omogeneo, ma nessuno, almeno per quanto mi riguarda, sta chiedendo questo.

Mi sforzo di riflettere e di dire che i diversi Enti non possono interagire come compartimenti stagni, senza che un Ente conosca e valuti anche il lavoro, la missione, i provvedimenti e le strategie di un altro Ente, e la capogruppo, in questo caso la Regione, il governo regionale, deve avere quella funzione di coordinamento politico e non, come è stato ripetuto ieri, di governance di cui nessuno parla.

Chi governa la Regione Calabria deve cercare di mettere in insieme, soprattutto secondo un approccio di sistema, le azioni che vengono dispiegate dai singoli Enti.

Questo è il passaggio politico che mi consento di avanzare in quest’Aula e di proporre anche all'attenzione di chi ha la responsabilità di governo, perché credo che attivare un maggiore coordinamento possa rafforzarne non soltanto la performance, dal punto di vista dell'assolvimento della missione a cui i diversi Enti sono chiamati, ma anche determinare quelle ricadute utili, importanti, positive sull'insieme delle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini calabresi.

Sinceramente, non noto questo sforzo strategico e di coordinamento d'insieme – può darsi che sia io, però non lo noto – nel senso che si prende atto che ogni Ente strumentale e ogni Fondazione fa il bilancio, il preventivo, il consuntivo, compie azioni, l'organico, però, non c'è questo coordinamento politico d'insieme che, a mio avviso, consentirebbe di avere un approccio e una visione di sistema molto più concreta ed efficace di quella che si determina.

Infatti, – parliamoci chiaramente – pur avendo riconosciuto quel dato, ancora, ci sono tante partite aperte. Dopo tanti anni, nei quali si sono avvicendati governi di centrodestra e di centrosinistra, vogliamo fare un punto sulle società partecipate e sugli Enti esistenti? Valutare se le loro missioni sono ancora valide, se sono utili, se alcuni vanno tagliati, modificati o implementati? È sbagliato fare una riflessione o un ragionamento su questi Enti dopo tantissimi anni, per cercarne di capire se ancora alcuni ci sono?

Tant'è che molti di essi ancora non sono stati definiti, non sono stati chiusi: vorrei citare l'AFOR, la FIELD, Calabria Etica, e così via dicendo, alcuni addirittura sono in ritardo. Vedo l'Assessore alle attività produttive, per esempio, sul CORAP: questa agenzia, che si annuncia, si fa? Non si fa? È commissariata, che cosa si fa?

Ecco, chiedo questo, che su questi Enti si possa fare una valutazione politica, intanto per darne una prospettiva strategica di funzionalità e di missione e poi per cercare anche di avere queste capacità di coordinamento.

Addirittura, alcune Fondazioni sono lasciate nel limbo, cioè, sono inattive. Non lo dico io, bisogna prendere i dati.

Per questa ragione l’ho ripetuto ieri e lo ribadisco oggi che, cercando di ottenere un’attenzione e una valutazione delle cose che si dicono senza posizioni pregiudiziali che ognuno di noi ha, per quanto mi e ci riguarda, riteniamo, invece, che sia utile aprire una stagione di riflessione e di riforme importanti per fare il punto: rafforzare e potenziare gli Enti che sono necessari, importanti  e che oggi, alla luce dei profondi cambiamenti, acquisiscono e assumono una valenza ancora maggiormente strategica; portare a liquidazione e a chiusura quelli che, invece, sono decotti e non hanno più ragione di esistere.

Questo è l'auspicio, la riflessione e la valutazione politica che voglio e vogliamo fare al governo regionale e al dibattito di questo Consiglio. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Mammoliti. Le chiedo scusa se non ho visto la prenotazione prima, mi dispiace veramente.

Non ci sono altri interventi. Cedo la parola all'assessore Minenna.

MINENNA Marcello, Assessore all’economia e alle finanze

Grazie, Presidente. Il lavoro del bilancio consolidato è certamente complicato, perché richiede una serie di interventi di lettura, verifica e allineamento dei bilanci dei vari soggetti che entrano in questo raggruppamento.

Ricordiamo che abbiamo l'esigenza di rappresentare a consuntivo il risultato del gruppo dell'Amministrazione pubblica, eliminando, quindi, tutti i rapporti infragruppo che, in qualche maniera, però, danno un'indicazione importante dell'esistenza di un coordinamento da parte della Regione e della Giunta regionale, anche in termini di impulso di governo a cui la Giunta ha lavorato e che ho seguito, nei primi sei mesi, occupandomi anche di società partecipate e che, invece, oggi seguo dal punto di vista dell'economia e delle finanze.

Se, in particolare, si guarda la tabella allegata e la si esamina relativamente ai vari soggetti che sono rientrati nel perimetro di consolidamento, si noterà come l'utile pre-operazione consolidamento delle società partecipate tende ad avere una rilevante variazione nel momento in cui le operazioni vanno in post consolidamento. Questo è segnaletico di quel tipo di interazione, interoperatività tra i soggetti e anche, secondo me, la conferma di queste rinnovate capacità di coordinamento.

Poi, per carità, è chiaro che la situazione presenta delle stratificazioni che vengono probabilmente da decenni e sulle quali, quindi, è possibile intervenire; per esempio, l'operatività del CORAP, su cui certamente sono in corso degli interventi di riordino, ma che, comunque, ha dimostrato la capacità di garantire importanti risultati operativi sul territorio regionale, nell'attesa che si riescano a completare una serie di operazioni anche di due diligence a livello patrimoniale per poter terminare questo passaggio.

Questo è un aspetto che va chiarito: andare a riordinare il settore delle società partecipate richiede, innanzitutto, di avere dei punti fermi per quel che riguarda l'assetto patrimoniale, oltre che economico-finanziario, e su questo incide la stratificazione di norme – ahi noi – non soltanto regionali, ma talora anche a livello nazionale.

Un esempio per tutti: l'accordo che prevede determinati importanti spostamenti patrimoniali che riguardano le Ferrovie della Calabria proviene da una legge del 2012, che è diventata un Accordo del 2012 e sul quale, purtroppo, ci sono ancora necessari assestamenti e verifiche, che addirittura chiamano in campo elementi di natura catastale, di verifiche demaniali e di nulla osta delle Sovrintendenze per i beni culturali.

Potrei portare degli esempi come questo per ogni società partecipata, però, posso garantire, per quel che vale la mia parola, che su ognuno di questi soggetti è stata svolta una due diligence e, soprattutto, sono state avviate quelle attività che sono preliminari ad una qualsiasi operatività di riordino: per Calabria Verde, per FINCALABRA, per SORICAL o SACAL, sulle quali sono state poste grandi innovazioni anche dal punto di vista delle interazioni con le opportunità che ci vengono offerte dalle discipline comunitarie anche sul fronte finanziario.

Quello che, quindi, è da vedere in questo bilancio consolidato – ripeto: lo si legge in maniera adamantina dal confronto dell'utile pre e post consolidamento – è certamente un anno in cui si è cercato di realizzare un cambio di passo. Il 2023 confermerà questa linea e sono convinto che il 2024 sarà l'anno, invece, nel quale arriveranno proposte che, certamente, dovranno essere discusse e condivise non soltanto in Consiglio, ma sulle quali trovare anche, trattandosi di società partecipate il, tra virgolette, consenso amministrativo, istituzionale, finanziario derivante dai rapporti con la Corte dei conti e con le altre Istituzioni coinvolte. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 142/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024-2026 (art. 36 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto tre dell'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 142/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria per gli anni 2024-2026 (articolo 36 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118)”.

Cedo la parola al consigliere Montuoro per illustrare il provvedimento. Prego.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Il Documento di economia e finanza regionale, il DEFR 2024-2026, tratteggia gli scenari economici e finanziari della Calabria, al fine di individuare e definire i principali elementi su cui incidere mediante adeguate politiche e azioni tese allo sviluppo e al benessere del territorio regionale.

Il contesto macroeconomico di riferimento in cui versa la nostra terra mostra una significativa ripresa post crisi pandemica, avviata già a partire dal 2021, sebbene osteggiata da nuove variabili, quali il rincaro dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici indotto dalla guerra in Ucraina. Per la Calabria, gli indicatori congiunturali si sono rilevati incoraggianti, suggerendo una crescita del PIL per il 2022, stimata al 3,5 per cento, in linea con il resto del Mezzogiorno. La performance positiva della nostra Regione, del resto, si registra, anche con riferimento al mercato del lavoro che, dopo il forte peggioramento rilevato durante la fase più acuta della pandemia, nel 2022 ha visto un incremento del numero di occupati in Regione dell'1,5 per cento rispetto all'anno precedente.

La ripresa calabrese - come detto - è stata trainata dalle costruzioni e dai servizi, per effetto del contributo del turismo e della spesa della Pubblica Amministrazione che ha ripreso a crescere dopo un decennio di forti tagli.

Dunque, le previsioni SVIMEZ (Associazione per lo SViluppo dell'Industria nel MEZzogiorno) per il 2023 confermano una tenuta dell'economia calabrese al più 1 per cento (+1%) dovuta ancora agli effetti di trascinamento della crescita dello scorso anno ed una positiva previsione sui flussi turistici di quest'estate.

Esaminando, infatti, la popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni, in Calabria si annota un tasso di disoccupazione medio del 15 per cento, con una riduzione di 3,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Per quanto attiene gli aspetti inerenti alla gestione delle risorse umane, è importante evidenziare come siano stati finalmente sbloccati i concorsi e le assunzioni, contribuendo così a governare i processi di turnover che attanagliano in generale la Pubblica Amministrazione.

Un risultato di rilievo è stato raggiunto nel giudizio di parifica del Rendiconto generale: la Regione ha infatti ottenuto dalla Sezione giurisdizionale di controllo della Corte dei conti l'approvazione del conto consuntivo relativo all'anno 2022 in tutte le sue componenti.

Un altro esempio concreto a riguardo è il recente Piano di rilancio del settore aeroportuale, attraverso la valorizzazione dell'operatività della partecipata SACAL al fine di modernizzare gli hub aeroportuali calabresi e sviluppare nuove rotte e relazioni commerciali. È stata razionalizzata, anche, la rete dei Consorzi di bonifica pervenendo ad un unico soggetto giuridico e superando così l’inefficiente e frammentaria operatività del passato.

Per quanto concerne il Sistema sanitario regionale, il Programma operativo si articola con l'individuazione degli obiettivi prioritari connessi alla criticità del Sistema Sanitario regionale e la sua attuazione impone la chiara individuazione degli attori coinvolti, la catena delle responsabilità, i meccanismi di coordinamento, le modalità di monitoraggio e valutazione degli obiettivi perseguiti. La Regione Calabria assume, attraverso il Commissario ad acta, il ruolo di policy maker, delineando l'indirizzo sulle politiche generali del Sistema sanitario regionale. L'obiettivo ultimo è la modernizzazione del sistema di erogazione dei servizi sanitari per dare risposta adeguata alle esigenze delle aziende e dei cittadini, secondo logiche collaborative di programmazione centralizzata e di monitoraggio degli obiettivi tramite indicatori oggettivi e misurabili.

Sulla base delle previsioni rilasciate da SVIMEZ nell'ultimo rapporto di luglio 2023, nel biennio 2024-2025 il divario di crescita Nord/Sud dovrebbe rimanere contenuto, confermando in qualche modo il trend registrato per l'anno in corso dove sostanzialmente si registra una tenuta dell'economia calabrese. In questo scenario, il PIL del Mezzogiorno potrebbe far segnare già nel 2023 una crescita superiore di circa 5 decimi di punto rispetto alle previsioni tendenziali, quindi dallo 0, 9 all'1,4, e di circa 4 decimi nel Centro-Nord, dall'1,2 all'1,6.

Negli anni successivi, il contributo aggiuntivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza tenderebbe ad aumentare in entrambe le aree del Paese, ma con maggiore intensità al sud, fino a chiudere sostanzialmente il divario di crescita tra Nord e Sud nel 2025.

Va, infine, sottolineato che quasi il 50 per cento dell'impatto complessivo sulla crescita del PIL in entrambe le aree dovrebbe realizzarsi negli anni finali del Piano, con effetti economici rilevanti anche nel 2027, l'anno successivo alla conclusione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Si tratterebbe, per il Mezzogiorno, di oltre 100 miliardi di euro che, insieme alle risorse del PNRR, possono rappresentare un'occasione unica per ridurre le ataviche differenze territoriali che da oltre un decennio hanno limitato la crescita. Per giunta, in questa fase in cui il Sud e il Nord sono ripartiti insieme, il pieno utilizzo delle risorse suddette, nelle stime SVIMEZ, dovrebbe garantire la possibilità di proseguire questo trend attraverso una politica industriale attiva capace di riorientare il modello di sviluppo verso settori innovativi in grado di creare opportunità occupazionali per i giovani laureati.

Per la sfera relativa all'occupazione nazionale vive un solido momento di ripresa con risultati ancora positivi, dopo una crescita contenuta del 2021. Nel corso del 2022, in Italia, gli occupati tra i 20 e 64 anni sono aumentati di 538 mila unità, stabilendo un tasso di occupazione al 60 per cento. Secondo i dati ISTAT, risultanti dalla rilevazione sulle forze di lavoro, si è verificato un miglioramento complessivo nel mercato del lavoro nazionale rispetto all'anno precedente con un aumento del più 2,5 per cento (+2,5%), ristabilendosi ai livelli pre-pandemici. Anche in Calabria nel corso del 2022 si è registrata una ripresa del mercato del lavoro, dopo il forte peggioramento registrato durante la fase più acuta della pandemia. Secondo i dati di rilevazione sulle forze di lavoro dell'ISTAT, il numero di occupati in Regione è aumentato dell'1,5 per cento rispetto all'anno precedente.

Il tasso di occupazione nella fascia 15-64 è salito al 43,5 per cento, superando sensibilmente il dato del 2019. Un aumento del tasso di occupazione a cui non corrisponde, dunque, un aumento dei lavoratori, ma che è il risultato, in primis, della progressiva riduzione della numerosità della popolazione in età da lavoro.

Banca d'Italia riporta che, in base ai dati aggiornati a fine gennaio, considerando i progetti per i quali è possibile suddividere le risorse per Regione ed escludendo i fondi destinati a interventi già in corso, il settore delle costruzioni in Calabria ha ricevuto un finanziamento di 1,8 miliardi di euro, rappresentante il 4,2 per cento del totale nazionale. Tra i principali progetti finanziati rientrano quelli relativi alle infrastrutture ferroviarie, alle reti di connessione internet ad alta velocità nonché agli investimenti per la riqualificazione del patrimonio edilizio e ai Piani urbani integrati.

Il rapporto annuale delle Economie regionali 2023 afferma che l’allocazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, considerando i legami intersettoriali, dovrebbe essere indotta a una crescita del valore aggiunto nel settore delle costruzioni; stima che l'espansione dell'attività comporterà un aumento dell'occupazione dipendente, con un picco di circa 3800 lavoratori nel 2025. Nel complesso, nell'arco del periodo 2023-2026, l'incremento dell'occupazione dovrebbe corrispondere al 13,2 per cento rispetto al numero di lavoratori dipendenti nel settore delle costruzioni nel 2019, mentre la media nazionale è del 6,5 per cento. Un valore che rappresenta circa 4/5 della crescita annuale registrata nella Regione tra il 2019 e il 2021, principalmente trainata dagli incentivi fiscali e dai progetti di riqualificazione degli immobili residenziali.

La stima di Banca d'Italia, in particolare, prevede che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dovrebbe generare una domanda di lavoro che si concentra principalmente su due categorie di figure professionali, operai specializzati e operai semplici, e che le previsioni per il 2023 sono ancora favorevoli, soprattutto per il comparto delle opere pubbliche e che, nel prossimo futuro, l'attuazione dei progetti previsti dal PNRR potrebbe portare a una crescita ulteriormente significativa nel settore delle costruzioni.

Guardando in maniera ancora più specifica il nostro programma regionale, il DEFR è lo strumento iniziale di analisi finanziaria dei fabbisogni destinato a tradursi nella legge di bilancio di previsione e rappresenta l'esigenza di rendere gli investimenti e gli impieghi di risorse sia coerenti con i principi della sostenibilità sia riconducibili alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda ONU 2030.

Infatti, la fase della programmazione costituisce lo strumento cardine della politica economica-finanziaria regionale.

A sostegno “della coerenza delle politiche”, anche nel DEFR 2024-2026 si terrà conto dei 17 Goals dell'Agenda 2030 che, contestualmente, garantiscono la massima interazione anche con gli indicatori BES che, nel 2018, sono obbligatoriamente integrati nel Documento di economia e finanza nazionale per valutare il progresso di una società non soltanto dal punto di vista economico.

In questo processo di integrazione, in cui gli obiettivi strategici considerati significativi per la Calabria concorrono, su scala regionale, al perseguimento degli obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, si intende offrire una rappresentazione di coerenza delle singole politiche programmatiche regionali raggruppate per aree tematiche, corrispondenti alle priorità strategiche e delle correlate risorse finanziarie, specificatamente con: obiettivi strategici; con missioni di bilancio ex D.lgs. 118 del 2011; risorse allocate in bilancio suddivise per Missione. Gli importi sono calcolati tenendo conto delle nuove iscrizioni effettuate successivamente all'approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 e delle reimputazioni derivanti dal riaccertamento dei residui. Per la sola annualità 2023 le dotazioni delle Missioni ricomprendono anche gli stanziamenti di tipo “avanzo”.

Con riferimento all’annualità 2026, gli stanziamenti per Missioni sono riconducibili alle iscrizioni di risorse con un cronoprogramma di spesa pluriennale e afferenti a spese per investimenti, come ad esempio il PNRR e il POR; direzioni generali di riferimento, quali centri di responsabilità amministrativa per l'attuazione delle politiche e delle funzioni principali perseguite con la spesa; Goals dell'Agenda 2030 che la Regione intende perseguire; principali domini BES per la misurazione del benessere equo e sostenibile.

Alla data di stesura del presente documento, il totale delle risorse complessivamente assegnate all'Ente regionale e regolarmente iscritte in bilancio ammontano complessivamente a euro 708.644.469,46 a cui è necessario aggiungere le risorse afferenti al Piano nazionale per gli investimenti complementari o ad altre fonti di cofinanziamento pari ad euro 495.268.259,48.

Inoltre, il Piano finanziario vigente, a seguito dell'approvazione da parte della Commissione europea, del 23/10/2023, della proposta di revisione del POR Calabria FESR FSE 2014/2020, approvata dal Comitato di sorveglianza nel mese di settembre e successivamente trasmessa, in data 15 settembre 2023, prevede una dotazione complessiva di 2.223,2 milioni di euro, articolata in: 1.839,4 milioni di euro in favore degli undici Assi cofinanziati dal FESR (comprensivo dell'Asse SAFE FESR); 383,8 milioni di euro a favore dei cinque Assi cofinanziati dal FSE.

Negli ultimi anni, le scelte discrezionali sull'utilizzo delle risorse autonome sono diventate via via più limitate. Medesima limitazione si è registrata nella produzione legislativa di nuove autorizzazioni di spesa. Le nuove regole di bilancio, il controllo sull'effettiva esistenza della copertura finanziaria degli interventi normativi, la minore disponibilità di risorse e l'obiettiva difficoltà di andare ad intaccare la spesa storica determinatasi nel corso del tempo, soprattutto quella destinata ai settori sensibili, hanno infatti ridotto di molto, rispetto al passato, le possibilità di manovra finanziaria.

Nel caso in cui la Giunta o il Consiglio hanno deciso interventi di natura incrementale della spesa o di approvare nuove leggi, ciò è avvenuto solo grazie a tagli più o meno lineari della spesa storica autorizzata in precedenza, al definanziamento di leggi regionali esistenti ma ritenute non più necessarie, ai risparmi realizzati sulle spese di funzionamento e di personale e, infine, ad entrate di carattere straordinario.

Un intervento di natura strutturale capace di incidere sulla legislazione regionale esistente, sui meccanismi di spesa consolidatisi nel tempo, soprattutto nei confronti del variegato panorama degli Enti sub regionali, siano essi Province, Comuni, enti strumentali, agenzie, società, enti vari, associazioni, privati, è comunque difficile da attuare, fermo restando che ormai da diversi anni si è proceduto in ogni caso ad una spending review generalizzata, evitando al contempo di mettere in campo manovre espansive della spesa.

Tutto ciò deve essere ben compreso dal sistema regionale, dal livello politico nel suo complesso, dalle forze sociali, dagli Enti locali e da tutto l'apparato burocratico.

Devono essere concentrati gli sforzi e l'attenzione della politica e della burocrazia regionale, sulla sfera del bilancio che vedrà destinate le risorse finanziate dall'UE e dallo Stato, attualmente allocate nel bilancio, nonché quelle previste dal PNRR, dalla nuova Programmazione unitaria 2021-2027 e dai fondi destinati alla perequazione infrastrutturale, che possono costituire un'opportunità irripetibile per contrastare il deterioramento del tessuto economico-finanziario calabrese, attraverso una idonea azione di accelerazione degli investimenti, per avviare finalmente in questa Regione un percorso di sviluppo sostenibile e duraturo.

Le necessarie azioni da porre in essere previste dal Documento sono le seguenti: la tutela e il recupero dei crediti vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni; la progressiva riduzione del contenzioso e dei pignoramenti; la riduzione delle spese negli Enti sub regionali; l'accelerazione del pagamento dei debiti commerciali; l'aumento delle entrate e il recupero dell'evasione fiscale; la salvaguardia delle disponibilità di cassa; gli interventi sull'apparato amministrativo regionale.

Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Montuoro. Ha chiesto di intervenire il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, presidente Mancuso. Ho ascoltato attentamente l'intervento del collega Montuoro, mi rendo conto che fare il Presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale della Calabria è compito assai complesso e vorrei dividere il mio intervento in due parti. Nella prima parte vorrei mettere in evidenza - lo dico a malincuore, visto che è stato anche citato - alcuni dati del rapporto SVIMEZ, rispetto a quanto analizzato dal collega Montuoro. Il rapporto SVIMEZ, tra l'altro ripreso dall’ articolo del Corriere della Calabria di questa mattina, cita: “Calabria a passo di tartaruga: cresce divario e povertà. Tasso più basso di crescita: in due anni oltre il 42% dei cittadini è sotto sussistenza; l'esodo sanitario è costato negli ultimi 10 anni 2,71 miliardi di euro”. Queste non sono parole mie, ma del rapporto SVIMEZ 2023. Continua dicendo che la Calabria è una delle regioni che cresce meno in termini di ricchezza generata sul territorio; infatti, il prodotto interno lordo tra il 2021 e il 2022 ha fatto registrare una crescita del 9%. Questo incremento del 9% in Calabria è stato inferiore sia alla media nazionale, che è stata del 10,9% - quasi due punti percentuali in più - ma anche del resto del Sud Italia; il Sud Italia è cresciuto del 10,7%, la Calabria dell’1,7% in meno rispetto alle altre regioni del Sud Italia.

Continuando, ci sono anche degli aspetti positivi. Mi fa piacere che il comparto più importante che ha permesso alla Calabria di ottenere quel risultato è legato al contributo del settore delle costruzioni, che è valso il 26,3% del valore aggiunto, contro – pensate - l’11,9% del Centro Nord e il 18,9% del Mezzogiorno. La Calabria è cresciuta molto di più nel settore delle costruzioni – ricordiamolo - grazie a un intervento voluto dal vecchio Governo Conte, grazie ai vantaggi legati ai contributi dettati dal sistema del super bonus 110%. Viceversa, l'industria in senso stretto ha registrato, in Calabria, una flessione pari al 4,6% dei punti nel contributo alla crescita accumulata nel biennio 2021/2022. C'è poi, presidente Mancuso, un aspetto negativo che fa scattare un grido d'allarme ed è la questione del deficit demografico per i prossimi anni. Il rapporto SVIMEZ dice che tra il 2022 e il 2050 la Calabria rischia di perdere fino a 804.000 abitanti su circa due milioni di abitanti oggi censiti. Continuando, si cita il problema dei servizi, soprattutto per quanto riguarda i LEA.

La Calabria registra ancora una volta bassi livelli di prestazione, nei livelli essenziali di assistenza la Calabria ottiene 160 quartili, penultimo punteggio in Italia, e risulta ancora una volta inadempiente. Sempre in tema di servizi sanitari, nel rapporto si sottolinea come anche la performance del servizio sanitario regionale, in tema di tutela sociosanitaria offerta ai propri cittadini, pone la Calabria all'ultimo posto. Stando, inoltre, sempre ai dati dello SVIMEZ, tra il 2010 e il 2019, come già detto, il servizio sanitario regionale calabrese ha accumulato un saldo negativo pari a 2,70 miliardi di euro. Poi, c'è un problema per quanto riguarda la mobilità passiva, derivante da quei pazienti che sono andati fuori regione a curarsi, cominciando, purtroppo, dai pazienti oncologici. Ebbene, tra il 2017 e il 2021, ben 14.049 pazienti oncologici sono andati fuori dalla Calabria a curarsi.

E poi, ultimo aspetto, ma non meno importante rispetto agli altri, è l'incremento del disagio e della povertà. Nel rapporto risulta come il Mezzogiorno sia il territorio con la quota più elevata di individui a rischio, ben il 40%, cioè 8 milioni di persone. La situazione è purtroppo peggiorata e in Calabria il 40% di famiglie registrate a rischio povertà nel 2021, dopo solo un anno, è cresciuto del 2,8%; quindi, vuol dire che abbiamo, in Calabria, ben il 42,8% di famiglie che sono a rischio povertà. Questo è un quadro, dice sempre lo SVIMEZ, che potrebbe peggiorare e che è già peggiorato per l'eliminazione del reddito di cittadinanza visto che in Calabria c'erano ben 109.000 famiglie che percepivano o ancora percepiscono il reddito di cittadinanza.

Dopo una loro analisi, questi dati - non sono di Davide Tavernise, ma sono del rapporto SVIMEZ - purtroppo non ci raccontano - lo dico, ripeto, a malincuore - una Calabria del libro dei sogni come quella che ci ha raccontato il collega Montuoro nella sua analisi. Non si può dare di certo la colpa al presidente Occhiuto se nei prossimi anni ci sarà un calo demografico! Dirlo sarebbe populista e demagogico.

Quello che però mi preoccupa - mi aspetto una risposta da parte del presidente Occhiuto in questo caso o dal collega Montuoro –, rispetto a quanto ho ben letto nel DEFR, è lo stato di attuazione del POR Calabria 2014 – 2020. Fino allo scorso 12 ottobre 2023, solo il 72,6% dell'ultima domanda di pagamento risulta ammissibile in spesa pubblica. Siamo ancora una volta, purtroppo, l'ultima regione per capacità di spesa.

Andando avanti, sempre nel DEFR - mi dispiace che non sia presente il presidente Occhiuto, visto che è anche l'assessore al ramo - c’è scritto che entro il 31 dicembre, quindi alla scadenza della vecchia programmazione dei Fondi europei 2014 – 2020, le spese attese dovrebbero ammontare pressoché a 727 milioni di euro, di cui 373 milioni da includere nella domanda di pagamento finale del Programma. Tali previsioni, pur utilizzando il calo fisiologico che di regola si registra, comunque, dovrebbe essere contenuto, trattandosi di previsione a breve periodo.

Sono un assiduo frequentatore, assessore Varì, del sito Calabria Europa e, ad ogni ripresa, elogio il lavoro del suo Dipartimento, perché, al momento, su Calabria Europa ci sono soltanto due bandi pubblicati, operativi, addirittura con graduatorie provvisorie pubblicate e sono: uno è il programma SAFE, che mi sembra sia di 45 milioni di euro che andrà sempre più in aumento, e l'altro è sui macchinari e le strumentazioni per le imprese. Oltre questi due non ho trovato nient'altro.

Sarò il vostro primo tifoso e quando vedrò, entro il 31 dicembre, che saranno spesi, se non tutti, quasi tutti i fondi della vecchia programmazione, mi aspetto da parte di questo esecutivo qualcosa in più nel dettaglio su come intende, in quest'ultimo mese, così come scritto nel DEFR, spendere questi 727 milioni, di cui 373 milioni da includere nella domanda di pagamento finale del programma 2014 – 2020.

Quindi, senza alimentare polemiche, mi farebbe piacere, da parte di questa maggioranza, avere delle spiegazioni su come realmente nelle prossime settimane voglia spendere questi fondi a disposizione, evitando, come sempre, di mandarli indietro, così come è successo nelle scorse legislature, nella scorsa programmazione. Inoltre, purtroppo, penso che la Regione Calabria, al di là degli esecutivi che poi la governano, abbia sempre più bisogno di una vicinanza e di un’attenzione da parte del Governo nazionale. Purtroppo, penso che - mi riferisco a tutti gli ultimi Governi nazionali, anche di centrosinistra di cui io faccio parte – nessun Governo abbia mai fatto abbastanza per questa regione e i dati SVIMEZ, oggi, lo confermano. Grazie, Presidente, per l'attenzione.

PRESIDENTE

Grazie, collega Tavernise. Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Questo Documento di economia e finanza della Regione Calabria è certamente un documento complesso perché si sviluppa su poco meno di 400 cartelle; quindi, non è possibile analizzare, ovviamente, tutti gli aspetti, per cui mi limiterò proprio a esprimere il mio punto di vista su due tematiche che ho sempre posto all’attenzione anche in nome e per conto del mio partito: la questione demografica e la questione della sanità. Sull’analisi demografica devo riconoscere che all'interno del DEFR c'è un approfondimento molto ben strutturato che tiene conto anche delle diverse sfaccettature, legate proprio alla demografia della nostra regione; infatti, l'analisi non si limita a disegnare solamente un puro censimento, ma mette in luce la diminuzione della popolazione sul territorio - ormai avviene da diversi anni, tant'è che dobbiamo cominciare a parlare, correttamente, di desertificazione - e si concentra, appunto, sui diversi aspetti, quali l'andamento delle fasce di età e le aree a forte spopolamento, con l'andamento demografico anche di diversi settori di impresa. Il quadro che ne viene fuori - del resto ne accennavano anche gli interventi precedenti - è assolutamente molto preoccupante e ne dobbiamo, assolutamente, tenere conto in maniera sistematica nel nostro fare politica e nel nostro impegno a favore della nostra collettività.

La domanda che mi sto ponendo è: che cosa ne sarà di questa terra di Calabria tra venti, trenta anni? Ed è una domanda alla quale non credo che noi possiamo sfuggire, anche perché richiede necessariamente uno sforzo congiunto, una presa in carico e, soprattutto, uno scenario di possibili risposte e di cammini e percorsi da identificare.

Ho la sensazione che questa nostra terra di Calabria possa diventare un grande villaggio vacanze che apre il 1° luglio e chiude il 30 settembre, perché per il resto la gente se ne sta andando; ci stiamo desertificando! Andavano via prima solo i giovani, adesso vanno via anche i genitori che, messisi in pensione, vendono, riducendo anche l'economia di questa terra, per fare investimenti e acquistare fuori.

Sicuramente, ritengo, come tutti voi, che non esista una soluzione facile e immediata, però penso che una presa di coscienza sul tema, per invertire questo andamento e questa tendenza, soprattutto demografica, della regione Calabria, vada fatta, soprattutto anche in un'ottica di tutela delle aree interne che rischiano letteralmente di scomparire. Invertire la tendenza significa mettere in piedi delle strategie trasversali che abbracciano tutti i settori, dal lavoro alla cultura, i trasporti con la loro relativa modernizzazione, i servizi sociosanitari, l'ambiente.

Vi ricordo anche che siamo i primi per tasso di denatalità perché facciamo ormai pochissimi figli e perché le gravidanze costano e il nostro sistema sanitario nazionale copre poco e nulla. Le donne fanno prima a fare il figlio che non ad entrare in una lista d'attesa per poter essere visitate e, quindi, il ginecologo di riferimento, nella stragrande maggioranza, è il ginecologo a pagamento; poi, non ci sono i servizi che aiutano le donne lavoratrici e madri a crescere i figli.

Se una società non si dota di questi strumenti è evidente che non andiamo da nessuna parte. Servono, quindi, delle visioni nuove, strutturate, soprattutto indirizzate sul lungo periodo, in grado di affrontare, tra l'altro, i problemi del lavoro sul territorio regionale e, in particolare, come dicevo, sulle aree interne e marginali.

La prima vera chiave di cambiamento è certamente rappresentata dal lavoro. Senza il lavoro non andiamo da nessuna parte, ma che sia un lavoro centrato su qualità, efficienza, che eviti la desertificazione, altra dimensione importante sulla quale dovremmo riflettere.

È necessario anche garantire i servizi globalmente, soprattutto quelli sanitari, ai cittadini e alle cittadine della regione Calabria. Questo possiamo farlo con la telemedicina. Recentemente è stato pubblicato un DCA sulla telemedicina, ma siamo molto bravi a fare le carte, dopodiché vorrei vedere i passi successivi e quali sono le messe in opera di un servizio di telemedicina che necessita, chiaramente, di un accompagnamento e di un'implementazione importante.

Dobbiamo ripensare interventi inediti e di sostegno, ma lo dobbiamo fare da oggi, non possiamo aspettare che nei nostri comuni non ci sia più gente disposta a costruire futuro e speranza.

Ora lasciatemi fare alcune riflessioni sul DEFR che, proprio rispetto al capitolo sanità, poiché si tratta di un documento economico finanziario, giustamente non fa riferimento ai servizi ma ai dati economici. Il quadro complessivo che viene fuori è ancora fortemente incerto e denota che, nonostante i diversi interventi legislativi, siamo assolutamente molto lontani da un processo di risanamento e di equilibrio finanziario del nostro Servizio sanitario regionale (SSR). Si richiamano ripetutamente i bilanci adottati dalle aziende, eppure, a distanza di sei mesi, i bilanci consuntivi 2022 ancora non vengono approvati. La stessa certificazione del disavanzo pregresso è, di fatto, arenata alla seconda fase di verifica e si conferma appunto, per come già evidenziato dalla Corte dei conti e degli stessi bilanci delle aziende SSR non approvati dal presidente commissario Occhiuto, una montagna di contenziosi che ha provocato un fondo rischi complessivo di oltre 700 milioni di euro; a ciò bisogna aggiungere che da due anni sono sospese le attività di recupero crediti in materia sanitaria e che solo di recente, tra l'altro non per specifica richiesta di qualcuno, ma per l'avvio di una infrazione europea, è stata revocata la norma che lo impediva. A breve rischiamo un vero e proprio assalto alla finanza sanitaria, con costi impropri, quali interessi e spese legali, che faranno sicuramente lievitare i costi in maniera significativa.

A proposito di costi impropri, nei giorni scorsi abbiamo chiesto l'audizione in terza Commissione del dirigente del settore finanziario del Dipartimento per avere chiarimenti circa l'uso dell'anticipazione di cassa da parte delle aziende, considerato che produce un costo di interessi importanti. Abbiamo seguito la vicenda dei bandi andati deserti sulla Tesoreria unica regionale e ci auguriamo che, a breve, si possa passare alla tesoreria unica del SSR, per garantire omogeneità su tutto il territorio, abbattendo i costi impropri e assicurando migliori condizioni.

Rispetto all'andamento finanziario del SSR nell'anno 2022, vorrei richiamare però due dati considerevoli che non si ripeteranno più nei prossimi anni e che hanno inciso e determinato i provvisori risultati di bilancio: mi riferisco al rimborso del payback per gli anni 2019 – 2020 – 2021, per un importo di euro 175.299.447, e per il 2022, per un importo di euro 47.343.652; se a ciò aggiungiamo che nell'annualità 2022 non è stata pagata la mobilità sanitaria passiva, mobilità che di media si aggira attorno ai 250 milioni - abbiamo avuto, però, anche dati maggiori - abbiamo un impatto di poco meno di 500 milioni tra entrate straordinarie e costi rinviati che, nei fatti, stravolge l'andamento finanziario del 2023. Ecco perché questi sono dati, anzi numeri, che di certo non ho inventato, richiamati nel DEFR e su cui vorrei che si riflettesse senza nessun proclama o pregiudizio.

Infine, concludo, dagli obiettivi che si prefigge il DEFR viene fuori una visione ai limiti delle utopie. Si tratta più che altro di pure previsioni, auspici, a volte completamente sganciati dalla realtà. Vorrei che si realizzasse tutto ciò, davvero, ma se guardiamo per esempio alla costruzione dei nuovi Ospedali nel Documento si ribadisce che entro il 2025 sarà completato il nuovo Ospedale di Vibo quando ancora, purtroppo, manca il progetto esecutivo e, ancora, a Palmi, per il nuovo ospedale della Piana, manca il PEF. Ecco perché mi riferisco a previsioni troppo poco fondate sul reale andamento dei progetti della nostra regione. C'è, poi, tutta la partita che riguarda il PNRR in materia sanitaria, su cui nelle prossime settimane faremo, mi auguro, una riflessione specifica anche alla luce dei tagli imposti dal Governo e delle ricadute con cui la nostra regione dovrà fare i conti.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bruni. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Credo che, ancora una volta, in quest'Aula si registrino dati ormai consolidati: l’immobilità e l’ingessatura delle finanze regionali e le difficoltà della politica ad incidere realmente sul tessuto socioeconomico calabrese. È un dato di partenza per fare ogni minima analisi sul DEFR. Chi ha letto le 400 pagine del Documento può solo trarre alcuni spunti, alcune riflessioni, alcune considerazioni importanti o meno, che possono aiutare la discussione, che possono consentire di esprimere qualche preoccupazione e rilevare anche qualche superficialità e leggerezza, come quelle che io ho riscontrato nel DEFR.

Vorrei fare alcune considerazioni in maniera molto breve, pacata, ma con la determinazione necessaria.

È inutile dire, come ha ricordato il collega Montuoro, che l'effetto traino è dovuto alle costruzioni e ai servizi; è inutile dire ed affermare, anche in quest'Aula, come avete scritto, che al di là del PNRR e del POR non ci sono altri finanziamenti da mettere in campo; questo dimostra che c'è un'ingessatura vera nella gestione nel Governo e nelle scelte strategiche, negli investimenti strategici per questa nostra regione.

È un dato di partenza per ragionare, non per accusare questa maggioranza. È da anni che ripetiamo in quest'Aula le stesse cose: DEFR ingessato, finanze ingessate! Non c'è possibilità, lo sappiamo! È da anni che registro, da consigliere regionale, quasi una liturgia annuale. Quando si ha un bilancio che per l'ottanta per cento è destinato alla sanità, capisci che ci sono difficoltà oggettive non legate a questa maggioranza, ma legate allo scenario economico calabrese che richiederebbe più determinazione, più investimenti, più coerenza e forza nei confronti del Governo nazionale.

Vorrei soffermarmi su due considerazioni: una è una preoccupazione, che ho letto in questo DPEFR, che è legata - sembra una cavolata, ma per me è un dato fondamentale - alla mancata crescita di startup in Calabria. Mentre fino al 2019 c'è stata una crescita continua delle startup in Calabria, oggi la Calabria - mi spiace che non sia presente il presidente Occhiuto, che fa sempre riferimento all'innovazione, alla tecnologia, all'importanza di specializzare, di aiutare la crescita socioeconomico dei giovani attraverso le startup - registra un dato preoccupante, cioè, rispetto al mezzogiorno e rispetto all'Italia, registra una stagnazione sulle startup. Mentre il Mezzogiorno registra un aumento del 30% e l'Italia nel complesso un aumento del 35%, la Calabria, ahimè, registra una stagnazione. È un problema che pongo in maniera pacata, ma che dovrebbe farci interrogare. Quando non c'è innovazione, non c'è nuova tecnologia e, quindi, non si creano circoli virtuosi che aiutano i giovani a rimanere in Calabria, credo che sia un problema su cui bisogna interrogarsi, visto che, caro assessore Varì, abbiamo tante risorse a disposizione su questo tema. È un problema che vorrei porre alla vostra attenzione, alla nostra attenzione e all'attenzione di quest'Aula.

Mi dispiace che i colleghi della Lega non siano in Aula, o non ho saputo leggere le carte o è davvero imbarazzante quello che avete scritto su alcuni temi importanti che riguardano le ZES, il decreto del Sud e l'autonomia differenziata.

Leggo testualmente quello che ho trovato scritto in questo DEFR e che reputo imbarazzante non per me di centrosinistra, ma per la Lega e per chi oggi è al Governo nazionale - mi sembra giusto tirare fuori gli elementi politicamente più rilevanti e ho detto che le startup sono un elemento politicamente rilevante se guardiamo alle prospettive, all'innovazione e alle nuove tecnologie - caro assessore Minenna e cioè che “il decreto legge numero 124 del 19 settembre 2023” - per intenderci, appunto, quello della ZES – “va ampiamente modificato in relazione ai seguenti punti…”. Mentre il presidente Occhiuto ha espresso grande apprezzamento sulla ZES unica, oggi cosa dite in questo Documento? Dite: “Con riguardo al ruolo delle Regioni, la norma, sopprimendo la figura dei Commissari ZES ed istituendo, a livello centrale, la struttura di missione per la ZES, fa venir meno il coinvolgimento regionale nella individuazione del soggetto attuatore” - pagina 231 - “La proposta normativa, inoltre, non contempla, né le attività necessarie a promuovere l'attrattività della ZES per le imprese né un raccordo con le Regioni che, pure, possiedono competenze in materia di attrazione degli investimenti. In linea generale occorre invece promuovere un coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali, sia nelle fasi di programmazione, con il focus delle Regioni, che di attuazione anche con attenzione al previsto sportello unico digitale ZES.” Vado avanti perché è bello, veramente è bello, imbarazzante quello che ho avuto modo di leggere in questi giorni, bello per noi, imbarazzante per voi; continuo a leggere perché o il “copia incolla” non ha funzionato o avete avallato delle cose che non avete nemmeno letto e che dovrebbero mettere in difficoltà, oggi, questa maggioranza.

Quando parliamo di autonomia differenziata - le altre cose le salto mi fermo solo sull’autonomia differenziata – scrivete di “affidare alla Commissione paritetica Stato - Regione la determinazione dei LEP e che” - questa è un'incongruenza – “il disegno di legge Calderoli non risolve le incertezze sulle possibili dinamiche delle risorse regionali negli anni successivi all'approvazione dell'intesa, che manca una precisa definizione del modello di finanziamento, che non si può escludere che dalle riforme venga fuori uno scenario fortemente frammentato, che il divario infra-settoriale, che già esiste tra le regioni, non trova nel disegno di legge una vera strategia di risposta. Il disegno di legge” – badate – “nell'assegnare maggiore autonomia alle Regioni, riduce il ruolo dello Stato, soprattutto nella rimozione delle disuguaglianze e nella garanzia dell'unità del paese, in maniera tale che è possibile l'aumento delle iniquità nell'accesso ai servizi tra i cittadini delle diverse regioni. Pensare di subordinare, come prevede il DDL Calderoli, l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia delle regioni solo alla fissazione e al finanziamento dei LEP è rischioso e non basta per garantire equità di accesso ai diritti e ai servizi.”

Mi verrebbe da dire a chi ha sottoscritto questo Documento: benvenuto nel centrosinistra! Queste cose le diciamo noi da mesi, da anni e voi le avete sottoscritte nel DEFR che oggi presentate in questa Aula. Forse non l'avete letto questo Documento, soprattutto i colleghi della Lega e, oggi, offrite a quest'Aula un imbarazzo politico che io vorrei evidenziare. Vorrei che i consiglieri regionali leggessero attentamente per capire che io mi sentirei in imbarazzo su questo tema, per le cose che avete detto voi, che ha detto il collega, il capogruppo della Lega di recente in quest'Aula, parlando di autonomia differenziata come la migliore risposta del mondo e poi, invece, scrivete queste cose in maniera netta, chiara; cose che non possiamo che condividere perché sosteniamo questo tipo di approccio che è quello che da mesi portiamo avanti.

Su questo tema ho voluto evidenziare questi aspetti politici che per me sono importanti e rilevanti perché il ruolo dell'opposizione è anche quello di avere quell’intelligenza, quella capacità non solo di soffermarsi sui dati economici, che sono conosciuti da tutti, sui dati delle varie agenzie, ma anche di mettere in evidenza alcuni aspetti che ritengo di una rilevanza e di un imbarazzo politico impressionanti.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua. Non ho capito, le chiedo perdono: lei è d'accordo col DEFR, quindi lo vota? Concorda con le cose che dice la pratica; quindi, lei vota il DEFR o vuole l’autonomia differenziata? Ricordo che l’ha proposta il centro-sinistra l'autonomia differenziata.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Non è così.

PRESIDENTE

Non è così?! Va bene. Ha chiesto di intervenire il consigliere Mammoliti. Ne ha facoltà.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Voglio cercare di soffermarmi nel mio ragionamento su due riflessioni e vorrei anche proporre, al dibattito e al governo regionale, alcuni spunti di valutazione su come, a mio modesto avviso, bisognerebbe intervenire per sviluppare alcune priorità strategiche. Tutto sommato, si potrebbe anche sostanzialmente convenire sui titoli, il punto vero è come vengono sviluppati, con quale tempestività, con quale operatività e concretezza.

Per quanto mi riguarda - per non essere ripetitivo rispetto agli interventi che, in maniera molto puntuale, hanno fatto emergere valutazioni molto appropriate - dal principale strumento di programmazione economica e finanziaria emergono due dati certi: da una parte, si hanno cospicue e imponenti disponibilità economiche e finanziarie; dall'altra parte, invece, vi è difficoltà, a mio modesto avviso, a spenderle con la dovuta tempestività o comunque, nonostante l'utilizzo delle risorse, non si hanno ricadute concrete sugli indicatori economici, sociali e occupazionali della Calabria.

Credo che sia questo il punto nevralgico sul quale sviluppare un confronto e un ragionamento di merito, attraverso anche un'azione di maggiore coinvolgimento del partenariato. È vero, mi si dice: “Ma abbiamo coinvolto il partenariato per i Fondi comunitari”. Ho capito. Siccome il documento principale della programmazione e, quindi, di economia e finanza mette insieme il quadro complessivo delle risorse disponibili, dai POR ai Fondi rurali, al PNRR, alle altre risorse, sarebbe utile cercare di svolgere una riflessione condivisa su queste priorità strategiche e sulla disponibilità delle risorse esistenti, da definire e da mettere in atto per l'anno prossimo e per gli anni successivi.

Perché faccio queste affermazioni riguardo disponibilità imponenti che non vengono spese? I dati occupazionali, secondo me, sono incontrovertibili. Noi possiamo fare riflessioni, più o meno opinabili, sulle riforme: sulla riforma del Sistema sanitario, su Azienda zero; su altre riforme, sui Consorzi e così via e, magari, nonostante le criticità che permangono, ci può essere ancora tempo per cercare di estendere al meglio la portata della riforma, ma sui dati occupazionali riferiti, per esempio, agli ultimi quattro anni, 2019/2022, la Calabria ha perso 10.000 posti di lavoro. Avevamo, nel 2019, 539.000 occupati, abbiamo, nel 2022, 529.000 occupati, 10.000 occupati in meno.

È vero, come ha detto il presidente Montuoro, che nell'ultimo anno c'è stato un aumento dell'1,5 per cento dell'occupazione. Però, attenzione, non è dovuto, sostanzialmente, all’aumento dell’occupazione, ma alla diminuzione della forza lavoro dai 15 ai 64 anni, cioè i giovani stanno andando via. Quindi, non è aumentato il dato occupazionale!

Anche sugli altri indicatori, sulla disoccupazione, sui NEET (giovani che non studiano e che non lavorano), sullo spopolamento di intere aree - lo ha detto giustamente anche la consigliera Bruni - vorrei che si concentrasse l'attenzione dell'azione di governo in maniera concreta e operativa per assumere alcune priorità strategiche, fondamentali e importanti che possono, a mio avviso, contribuire a migliorare l'andamento degli indicatori economici, occupazionali e produttivi.

Parliamoci chiaramente: come pensiamo di fermare il decremento demografico - i dati li conosciamo tutti e vengono ripetuti da Istituti importanti - nelle zone interne, se non interviene, per esempio, un Piano straordinario del lavoro? Come pensiamo – non vedo l'Assessore all'agricoltura - di fermare lo spopolamento delle aree interne, se non mettiamo, per esempio, in campo l'utilizzo immediato e proficuo delle risorse della SNAI, la strategia nazionale per le aree interne? Sto parlando di risorse già disponibili. Credo che con le risorse già disponibili, se utilizzate in maniera proficua, si potrebbe delineare qualche risultato per fronteggiare l’emorragia dello spopolamento.

Bisogna fare attenzione, inoltre, perché il dato relativo allo spopolamento ha una dinamica innovativa, come ha detto giustamente la consigliera Bruni. Difatti, mentre chi emigrava negli anni passati, pur andando via, portava al Comune di riferimento un ritorno economico, perché comunque le rimesse venivano mandate, oggi chi va via porta con sé l'intera famiglia, se non, addirittura, i genitori anziani.

Quindi, assistiamo a un impoverimento non solo demografico, ma culturale, sociale ed economico-produttivo.

Considerato che abbiamo già le risorse SNAI e che c'è la strategia regionale, utilizziamola, proviamo a dare concretezza all'azione e ai provvedimenti di governo, cosicché questi fenomeni e queste situazioni possano, in qualche modo, essere affrontati e migliorati.

Che cosa propongo? Per quanto mi riguarda - anche come gruppo abbiamo fatto delle riflessioni, ognuno ha affrontato pezzi e segmenti che sono parte di un ragionamento complessivo, organico, importante - chiedo al governo regionale che, nell’utilizzo di questi strumenti e di queste risorse, non faccia, nel 2024, grandi operazioni strategiche con valutazioni parcellizzate sui singoli aspetti, quasi al livello di approccio burocratico, per spendere le risorse. A noi non serve realizzare i target di spesa, perché abbiamo visto che gli indicatori non migliorano. Quando, a fronte dell'utilizzo di risorse, gli indicatori non migliorano, chi governa - penso anche chi è all'opposizione, la classe dirigente calabrese - si deve porre un interrogativo: perché si utilizzano risorse e l’indicatore non migliora? Perché non vi è una crescita occupazionale, sociale ed economico-produttiva?

Non possiamo continuare a spendere risorse e, poi, tutti gli Istituti ci dicono che gli indicatori sono negativi, compresa la SVIMEZ.

Se prendiamo il dato di stamattina, la SVIMEZ dice che la Calabria è la peggiore in assoluto, non solo dal punto di vista economico ma anche rispetto a tutti gli altri indicatori, a differenza delle altre regioni che in qualche modo hanno agganciato la ripresa.

Per quanto mi riguarda, vorrei fare una proposta operativa e non solo critiche, perché sono state fatte riflessioni puntuali. Mi permetto di avanzare una proposta concreta al governo regionale: perché non facciamo del 2024 l'anno nel quale riusciamo a realizzare l'obiettivo di creare 10.000 posti di lavoro per ripristinare il dato pre-Covid-19? Ci sono le condizioni, non sono obiettivi irrealizzabili.

Basterebbe solo dare concretezza alle assunzioni nella Pubblica amministrazione, come, per esempio, le assunzioni già autorizzate in sanità. Basterebbe, per esempio, approcciare alle politiche delle zone interne con l'utilizzo delle risorse, con il presidio del territorio, con l'assunzione di manodopera specializzata, di tecnici, di professionisti, per fare una manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio.

Sono proposte concrete, operative che possono caratterizzare l'azione del governo regionale o del Consiglio regionale, nel 2024, attorno a degli obiettivi strategici che, quantomeno, possano fare da argine allo spopolamento e non solo delle zone interne, perché questo fenomeno tocca ormai anche le aree urbane.

È un problema molto serio.

Noi ci stiamo comportando come se la Calabria stesse aumentando la popolazione, ma di fatto i giovani se ne stanno andando. Concretamente, nel 2024, cerchiamo di rispristinare il dato dell'occupazione pre-pandemia attraverso una serie di operazioni.

Ho visto che l'Assessore all'agricoltura ha annunciato un aumento di organico. Le carenze e le difficoltà amministrative non si hanno solo nell'ente Regione, ma in tutti gli Enti locali della Regione. Come sappiamo, a volte, non si riescono a realizzare i progetti del PNRR e a utilizzare i finanziamenti disponibili perché, purtroppo, c'è una carenza amministrativa cronica.

Come vogliamo aggredire e superare il deficit di sviluppo produttivo e il deficit dei diritti di cittadinanza? Attraverso, a mio avviso, l'utilizzo concreto e adeguato delle risorse e degli strumenti che possono portare, per il 2024: un Piano del lavoro straordinario per assumere 10.000 persone e ripristinare il dato del 2019 - il dato pre-Covid-19; aiutare anche le piccole e le medie imprese ad allargare la propria base produttiva attraverso le risorse disponibili; attuare, nelle zone interne, un’azione di manutenzione straordinaria, di presidio del territorio e di valorizzazione dell'immenso patrimonio boschivo.

Solo attraverso queste azioni concrete, operative, si può realmente guardare con speranza e con fiducia alle prospettive future della nostra Regione e dare un contributo significativo e importante ai calabresi. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, collega Mammoliti. Avendo esaurito gli interventi, cedo la parola all'assessore Minenna. Prego, Assessore.

MINENNA Marcello, Assessore all’economia e alle finanze

Grazie, Presidente. Ho sentito l’illustrazione del presidente Montuoro e gli interventi dei consiglieri regionali, ma avrei piacere, come premessa, a invitare tutti a vedere la struttura di questo Documento - è pubblico - che presenta una discontinuità col passato. Studiando le sezioni ci si accorge che lo sforzo che è stato profuso, dalla Giunta e dai Dipartimenti che hanno collaborato, è stato quello di offrire un Documento che partisse dal generale per arrivare al particolare, arricchendo le considerazioni, gradualmente offerte, con una serie di dati numerici e statistiche descrittive.

Viene presentata, infatti, un'articolata analisi, che parte dal contesto internazionale, con numeri, grafici e stime che danno un contributo innovativo di lettura e di interpretazione degli obiettivi e dei piani e dei programmi.

A mio avviso, questo è un documento dove si cala lo scenario internazionale in un confronto nazionale per arrivare al dettaglio regionale e anche provinciale, attraverso un'analisi grafica e, quindi, la rappresentazione per intensità di colori sia a livello europeo - prendendo in considerazione l'Europa nelle singole regioni - che addirittura, con la stessa modalità, sulla Regione Calabria, su quelle che, a nostro avviso, sono le direttrici di maggiore interesse.

È chiaro, poi, che è interessante anche allargare la visione ad altri rapporti offerti da primarie Istituzioni che si occupano di studiare le statistiche nazionali e del Mezzogiorno. Però, in questo Documento ci sono molti elementi che stimolano e consentono di capire che il governo regionale parte, nella definizione dei suoi obiettivi, da una attenta constatazione di quello che è successo negli ultimi anni e di quello che, a nostro avviso, potrebbe succedere, riportando anche proiezioni previsionali per i prossimi anni, come è giusto che sia, perché questo è il documento per il triennio 2024 -2026.

Certo, in questa prima sezione del nostro Documento di economia e finanze, a mio avviso, non emerge che la Calabria sia il “Calimero” delle Regioni del Sud, come, a onor del vero, non emerge neanche nel rapporto SVIMEZ.

È sufficiente scaricare le slide dell’executive summary, presentato oggi, ma anche vedere, consentitemi, l'articolazione che è stata data nell'illustrazione del dato nel nostro Documento di economia e finanze, per constatare questa circostanza.

Non sto qui ad elencare le Regioni che, nella nostra analisi statistica o in quella di altri Istituti, sono messe peggio di noi, perché non deve essere una classifica di chi sia peggiore. Non parlerei neanche di classifica. Dobbiamo migliorare la nostra operatività e, come è stato giustamente segnalato, mettere a terra le capacità di spesa e di investimento a disposizione. Su questo, però, ho il dovere di ripetere una cosa che ho detto in un mio precedente intervento mesi fa, quando illustravo i risultati della Programmazione, nella mia precedente veste di Assessore alla programmazione comunitaria: numeri alla mano, nell'ultimo biennio, c’è stata un'accelerazione nella capacità di spesa, una riduzione della ricerca di progetti retrospettivi per poter fare spesa, evitando di utilizzare, quindi, elementi di artificiosità contabile. Questo è stato già detto e discusso, perché questi piani, lo dice il titolo del Piano, “POR 2014-2020”, non sviluppano in un biennio, ma su un numero ben più ampio di annualità e si è fatto molto.

Da ultimo, scusatemi, anche un bando esperito con grande capacità innovativa proprio sul POR, all'inizio di quest’estate, che ha prodotto risultati e su cui c'è stato un grande lavoro sinergico proprio con il Consiglio regionale. La Giunta e il Consiglio hanno fatto squadra e i risultati sono arrivati. Siamo riusciti, non certo a spendere 100 milioni di euro, non era questo l'obiettivo, ma a superare i 15 milioni di euro in tempi fulminei per quelle che sono – scusatemi, qui lo dico da tecnico - i tempi medi di spesa osservati in precedenza dalla Regione Calabria.

Poi, è chiaro, poiché il Documento ha l'obbligo di essere oggettivo, indubbiamente, vi sono gli obiettivi definiti dalla Giunta.

Il Documento presenta delle programmazioni. Offre una lettura articolata, in oltre 50 pagine, di quello che poi è l'ottanta per cento della pianificazione regionale, cioè la sanità.

Questa è una novità di questo documento che consente di andare, come direbbero gli anglosassoni, attraverso quelli che sono i programmi operativi e gli obiettivi definiti. Magari, in qualche punto può esserci qualche elemento di ottimismo, perché, consentitemi, ci stiamo basando su una discontinuità di serie storiche che questa Giunta sta realizzando e, quindi, riteniamo che si possano guardare con un profilo più positivo gli obiettivi e i risultati che intendiamo raggiungere.

Questo governo regionale ha portato a casa 3.500 assunzioni tra sanità e uffici regionali. Anche questa è un'inversione di tendenza.

Un'inversione di tendenza non si registra - non è un problema della Regione Calabria, è un problema nazionale – sul fronte del problema demografico. Ma, per esempio, sul tasso di occupazione femminile -lo dice la SVIMEZ, ma lo diciamo anche noi nel nostro Documento - facciamo meglio di altre Regioni del Mezzogiorno. Cosa voglio dire? Purtroppo, c'è un problema di invecchiamento della popolazione nazionale e anche regionale e una difficoltà di portare popolazione al Sud; il che, tenuto conto di quello che sta succedendo nel Mediterraneo per via dello sviluppo dei continenti in Oriente (Cina, India) è incredibile, perché il Mediterraneo è diventato di nuovo centrale nella scena globale dal punto di vista commerciale del traffico. Eppure, l'Italia, che è un cuneo nel Mediterraneo, non riesce ancora, anche per un gap infrastrutturale, a beneficiare di questo. Quindi, è positivo che, in Calabria, il settore delle costruzioni trascini la ripresa, perché vuol dire che stiamo generando quel set di necessari supporti infrastrutturali che dovrebbero consentire - non tra sei mesi certamente, ma a medio tempore - alla Calabria di beneficiare di questo suo essere il cuneo in un Mediterraneo ad altissimo valore aggiunto e a una rivalutazione del continente africano anche in una chiave geopolitico-economica globale.

Il Documento, poi, offre dei numeri importanti dal punto di vista del quadro finanziario e questo è stato già parificato dalla Corte dei conti.

Quindi, non è niente di più che una sintesi, riportata ed esaminata nei vari sottoparagrafi, in cui vengono riportati i risultati che sono stati raggiunti, acquisiti e certificati e sui quali però, nel 2024, bisognerà fare molto.

Sul fronte delle partecipate, abbiamo defibrillato SORICAL, SACAL; stiamo interagendo sul fronte di Calabria lavoro, di Calabria, verde, di Fincalabra, per fare in modo che il 2024 il settore delle partecipate- lo diceva prima anche il collega Gallo per ARCEA e ARSAC – riesca ad attivare le sinergie possibili, in modo da riuscire a meglio intercettare le potenzialità del sistema delle partecipazioni regionali.

Vengo anche ad alcune osservazioni che giustamente sono state poste sull’autonomia differenziata e su cui ora cerco - per quello che può valere – di esprimermi, avendo contribuito, ma non solo, alla redazione di questo Documento.

Ho l'onore di essere presente in molte delle Conferenze che mettono in rapporto le Regioni e le Regioni con lo Stato. Scusatemi, ma non è una novità che le Regioni possano discutere in quell'ambiente. Ho partecipato a una Conferenza oggi, mentre venivo in Consiglio regionale, e non eravamo d'accordo con una determinata scelta di bilancio che sta facendo lo Stato centrale, perché, a nostro avviso, trattando in maniera identica le Regioni che hanno un Piano di rientro da quelle che non ce l'hanno, sta commettendo un errore. E non vedo niente di problematico nel fatto che questa posizione sia espressa da una Regione governata da una Giunta di centrodestra con una Regione che è governata da una Giunta di centrosinistra. Questo per alcuni sostanziali motivi. Intanto perché il presidente Occhiuto, da questo punto di vista, ha un atteggiamento costruttivo e illuminato e ha deciso di prendere un tecnico alle economie e alle finanze. Il che vuol dire che vuole affrontare questi temi in maniera oggettiva, utile allo sviluppo della Regione Calabria e niente di più.

Quindi, non c'è neanche da stupirsi che su alcuni temi, come quello dell'autonomia differenziata, sia evidente la necessità di fare mente locale per evitare che si possano generare degli effetti che in economia sono noti, ad esempio l'effetto magnete. L'effetto magnete porta, per costruzione, al drenaggio di risorse finanziarie dalle Regioni più fragili dal punto di vista strutturale ed economico verso le Regioni più forti. Ne sapevano qualcosa le Regioni del Sud quando adottavamo univocamente la lira, ne sanno qualcosa gli Stati del Sud Europa ora che adottiamo l'euro. Servono dei meccanismi compensativi che, finalmente - all'epoca dell'Italia erano forniti dalle politiche di trasferimento definite dal Governo centrale e altre cose - oggi, sono costituiti dalla circostanza che l'Europa col PNRR, e non solo, è arrivata a fare quasi 500 miliardi di euro di debito a rischi condivisi.

Bisogna partire da questi presupposti che qualificano il contesto internazionale e che, non a caso, sono nel primo capitolo del nostro Documento di economia e finanze. Solo calando l’operatività di questa Regione in un contesto europeo e internazionale, si possono definire obiettivi credibili, strategici innanzitutto - con un obiettivo, quindi, pluriennale -, ma soprattutto realizzabili.

Su questo la Giunta ha deciso, proprio in una recente riunione, di riportare popolazione in Calabria. Ha avviato una serie di discussioni - siamo, almeno alla seconda riunione - su come ripopolare o tentare di ripopolare la Calabria, andando a far leva su quelli che sono i due cluster statistici che, più di ognuno, sono in grado di generare capacità di spesa e quindi essere moltiplicatore dei consumi e conseguentemente della crescita del PIL.

Perché senza popolazione è difficile fare crescita del PIL in termini complessivi. Questo mi sembra che la Cina e l'India lo abbiano alla fine insegnato a tutto il mondo.

Grazie, Presidente, per il tempo a disposizione e al Consiglio regionale per avermi ascoltato.

PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 246/12^ di iniziativa del consigliere S. Cirillo, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”

PRESIDENTE

Passiamo al punto quattro, recante: “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”

Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Chiedo il rinvio del quarto punto all'ordine del giorno, Presidente.

PRESIDENTE

Votiamo per il rinvio del quarto punto. Il quarto punto è rinviato.

 

(Il Consiglio rinvia)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 116/12^ d'Ufficio, recante: “Nomina del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria (legge regionale 4 agosto 2022, n. 29)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto cinque dell’ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 116/12^ d'Ufficio, recante “Nomina del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria (legge regionale 4 agosto 2022, numero 29)”.

Ricordo che, ai sensi dell'articolo 2 della legge regionale numero 29 del 2022, il Garante è eletto a scrutinio segreto dal Consiglio regionale, con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei consiglieri. In caso di mancato raggiungimento del quorum nelle prime due votazioni, dalla terza votazione l'elezione avviene a maggioranza semplice dei consiglieri.

Nelle cartelle trovate l'elenco dei candidati idonei. Ciascun consigliere regionale può esprimere una sola preferenza.

Si costituisca il seggio elettorale. Chiamo a svolgere le funzioni di segretari i Segretari questori. Il consigliere Alecci è assente, ma è sufficiente un solo segretario.

Chiedo ai commessi di distribuire le schede per poter procedere alla votazione.

Chiedo al Segretario questore di procedere con la chiama dei consiglieri.

(È costituito il seggio elettorale e sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Si procede con lo spoglio)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione per la nomina del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria: presenti e votanti 21; hanno riportato voti: Siclari 19; Simone 1; Nava 1.

Non avendo raggiunto il quorum previsto della maggioranza dei due terzi dei consiglieri, invito i commessi a distribuire le schede per la seconda votazione e il Segretario questore a fare la chiama. Grazie.

 

(Sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Si procede con lo spoglio)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 19; hanno riportato voti: Siclari 16; Simone 1; schede nulle 2.

Non avendo raggiunto il quorum previsto neanche con la seconda votazione, invito i commessi a distribuire le schede per la terza votazione e il Segretario questore a fare la chiama. Grazie.

 

(Sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Si procede con lo spoglio)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 19; hanno riportato voti: Siclari 16; Simone 1; schede bianche 1, schede nulle 1.

Pertanto, proclamo eletto quale Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria, Siclari Ernesto.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 132/12^ d'Ufficio recante: “Nomina del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato (legge regionale 15 marzo 2023, n. 10)”

PRESIDENTE

Passiamo al punto sei dell’ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 132/12^ d'Ufficio, recante “Nomina del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”.

Ricordo che, ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale numero 10 del 2023, il Garante è eletto dal Consiglio regionale, con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati. In mancanza di raggiungimento del quorum, dalla terza votazione l’elezione avviene a maggioranza semplice dei consiglieri assegnati.

Nelle cartelle trovate l'elenco dei candidati idonei. Ciascun consigliere regionale può esprimere una sola preferenza.

Si costituisca il seggio e, quindi, chiedo ai commessi di distribuire le schede per poter procedere alla votazione e al Segretario questore di procedere alla chiama dei consiglieri regionali.

 

(È costituito il seggio elettorale e sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Si procede con lo spoglio)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione: presenti e votanti 17; hanno riportato voti: Lomonaco 15, schede bianche 1; schede nulle 1.

Non avendo raggiunto il quorum previsto della maggioranza dei due terzi dei consiglieri, invito i commessi a distribuire le schede per la seconda votazione e il Segretario questore a fare la chiama. Grazie.

 

(Sono distribuite le schede)

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Si procede con lo spoglio)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della seconda votazione: presenti e votanti 17; hanno riportato voti: Lomonaco 16, schede bianche 1.

Non avendo raggiunto il quorum previsto, invito i commessi a distribuire le schede per la terza votazione, per la quale è sufficiente la maggioranza dei consiglieri assegnati, e il Segretario questore a fare la chiama. Grazie.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Fa la chiama.

 

(Si procede con lo spoglio)

PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione. Presenti e votanti 17; hanno riportato voti: Lomonaco 16, schede bianche 1.

Pertanto, proclamo eletto alla carica di Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, Antonio Lomonaco.

Comunicazioni del Presidente sull’elezione dei due Garanti

PRESIDENTE

Prima di chiudere la seduta del Consiglio, vorrei sottolineare che con la nomina dei nuovi due Garanti regionali delle persone con disabilità e per la tutela delle vittime di reato, che si aggiungono ai Garanti delle persone detenute della salute e per l'infanzia e l'adolescenza, il Consiglio regionale si muove nella direzione di dare corpo e sostanza ai diritti fondamentali dei cittadini, contribuendo a rendere la Calabria una regione normale.

In coerenza con l'impegno di trasformare ogni ricorrenza, attraverso provvedimenti legislativi e amministrativi puntuali e concreti, il Consiglio regionale si pregia di celebrare la ricorrenza della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre, istituendo per la prima volta il Garante regionale per la disabilità, a cui affidiamo il compito di affermare il rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e di autonomia delle persone diversamente abili, promuovendo nella piena inclusione della famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società.

L'altro Garante, invece, sarà una figura istituzionale che si farà interprete delle istanze delle vittime di reato, ponendosi in posizione imparziale affinché alle stesse vengano riconosciute una compiuta tutela, un'assistenza di lungo periodo.

Grazie. La seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 19.17

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Afflitto, Alecci, De Francesco, Gentile, Lo Schiavo, Muraca, Pietropaolo, Staine.  

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei Consiglieri regionali:

Tavernise “Turismo itinerante e norme in materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e garden sharing” (PL n. 244/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

Giannetta “Modifica della legge regionale 19 novembre 2020, n. 24 (Norme per l’utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private)” (PL n. 245/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Cirillo “Riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (PL n. 246/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito, contestualmente, è stato richiesto il parere al collegio dei Revisori dei conti.

Raso “Istituzione della Riserva Naturale Regionale Laghi La Vota di Gizzeria” (PL n. 247/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Rendiconto esercizio 2022 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - (Deliberazione G.R. n. 638 del 20.11.2023)” (PPA n. 140/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria - articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (Deliberazione G.R. n. 659 del 29.11.2023)” (PPA n. 141/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024-2026 (art. 36 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) - (Deliberazione G.R. n. 684 del 29.11.2023)” (PPA n. 142/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito; alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale; alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative; alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente; alla quinta Commissione - Riforme; alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ai sensi dell’articolo n. 108 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria e alla Commissione Speciale di Vigilanza ai sensi dell’articolo n. 34, comma 3, lettera b del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

Parere favorevole della Commissione consiliare competente

La sesta Commissione consiliare permanente, nella seduta del 4 dicembre 2023, ha espresso parere favorevole al Decreto Dirigenziale n. 13269 del 20.09.2023, recante: “Autorizzazione, ai sensi dell’art. 26 della L.R. 40/2009, per l’apertura di una nuova cava per la coltivazione e il recupero ambientale di una cava di calcarenite sita in località Fratte del Comune di Isola di Capo Rizzuto (KR)”.

(Parere numero 31/12^)

Promulgazione di legge regionale

In data 28 novembre 2023, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 258 del 28 novembre 2023:

1) Legge regionale n. 49 del 28 novembre 2023, recante: “Rendiconto generale e Rendiconto consolidato relativi all’esercizio finanziario 2022”;

2) Legge regionale n. 50 del 28 novembre 2023, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2023-2025”.

In data 29 novembre 2023, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sottoindicata legge regionale e che la stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 260 del 29 novembre 2023:

1) Legge regionale n. 51 del 29 novembre 2023, recante: “Premialità nelle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici per le imprese resistenti alla criminalità organizzata”.

In data 30 novembre 2023, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 261 del 30 novembre 2023:

1) Legge regionale n. 52 del 30 novembre 2023, recante: “Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni e la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva”;

2) Legge regionale n. 53 del 30 novembre 2023, recante: “Integrazione dell’articolo 16 della legge regionale 21 dicembre 2005, n.17 (Norme per l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo)”;

3) Legge regionale n. 54 del 30 novembre 2023, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 47 (Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autoctona della Calabria)”;

4) Legge regionale n. 55 del 30 novembre 2023, recante: “Modifica delle leggi regionali n. 20/1992 e n.25/2013. Disposizioni in materia di Forestazione”.

Relazione annuale sull’attività del Garante regionale dei diritti delle Persone detenute o private della libertà personale (Legge regionale n. 1 del 29 gennaio 2018)

Ai sensi della legge regionale 29 gennaio 2018 n. 1, è pervenuta la relazione annuale del 2023, del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

Deliberazione della Giunta regionale

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 657 del 29 novembre 2023, concernente: “Approvazione “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio relativi al Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022”” (art. 18 bis e 41 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118).

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 691 del 29 novembre 2023, concernente: “Approvazione del Regolamento Regionale riguardante “Attuazione del sistema formativo

del personale dei servizi di polizia locale””, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lett. f) e g) della legge 7 giugno 2018, n. 15, (Disciplina Regionale dei Servizi di Polizia Locale).

Emanazione di Regolamento regionale

In data 4 dicembre 2023, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sottoindicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 265 del 5 dicembre 2023:

- Regolamento regionale n. 14 del 4 dicembre 2023, concernente: “Regolamento per l’attuazione del sistema formativo del personale dei servizi di polizia locale”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2023-2025:

1.) deliberazioni della Giunta regionale dalla numero 625 alla numero 637 e dalla numero 639 alla numero 646 del 20 novembre 2023;

2.) deliberazioni della Giunta regionale numero 660, dalla numero 668 alla numero 681 e n.n.  683 e 694 del 29 novembre 2023.

Interrogazioni a risposta scritta

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- il 28 novembre 2023 un treno ed un camion sono rimasti coinvolti, in provincia di Cosenza, in un tragico incidente che ha provocato la morte della capotreno del convoglio e del conducente del tir, oltre a diversi feriti. Secondo le prime ricostruzioni il camion sembra essere rimasto bloccato all’altezza del passaggio a livello situato lungo la linea ferroviaria ionica, in località Thurio, nel territorio del Comune di Corigliano Rossano, venendo poi travolto dal treno in transito. Il passaggio a livello di Thurio è posizionato in una curva, di difficile visibilità e movimento specie per i mezzi pesanti;

- a seguito dell’incidente le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal hanno proclamato uno sciopero per evidenziare la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori. Il passaggio a livello di Thurio era privo del sistema Protezione Automatica Integrativa - Passaggi a Livello (PAI-PL), tecnologia che consente di bloccare la circolazione ferroviaria in caso di un ostacolo sui binari. "Da anni - hanno precisato i sindacati nel comunicato - denunciamo la pericolosità dei passaggi a livello in tutti i livelli di confronto, chiedendone la soppressione totale”;

- nel maggio 2017 è stato siglato il Protocollo d'intesa tra Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Regione Calabria per il progetto di "Adeguamento e Velocizzazione Linea Jonica", poi confermato nell'Accordo Quadro tra Regione e RFI sancito nell'agosto 2018, con un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro. Tra i principali interventi sulla linea sono previsti anche l’eliminazione di passaggi a livello, il prolungamento di alcuni sottopassi e la costruzione di nuovi. Più precisamente già nel 2017 è stata avviata l'attività di rimozione di 77 passaggi a livello pubblici e 12 passaggi a livello privati con 6 passaggi a livello per i quali i lavori risultavano essere stati consegnati;

- il passaggio a livello di Thurio, teatro del disastroso incidente del 28 novembre 2023, era e rimane, fin dal 2017, tra quelli in lista per essere soppressi, allo stesso modo degli altri 5 passaggi a livello situati nel territorio di Corigliano Rossano (Corigliano via Sciacca, Corigliano via Provinciale, Sant’Irene, Rossano Sant’Angelo e Oliveto Longo);

- con DM MEF n. 187 dell’11 agosto 2023, come modificato e integrato con DM n. 195 del 16 ottobre 2023, sono stati approvati gli interventi e le nuove assegnazioni delle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili. Nell’allegato 1, tra i progetti PNRR M3C1/1.7 con Amministrazione istante MIT e soggetto attuatore RFI SpA, sono riportati tre interventi per il “Potenziamento collegamento Lamezia Terme-Catanzaro Lido-Dorsale jonica” con un contributo concesso complessivo di 105.726.646,500 euro e un intervento per l’"Adeguamento e velocizzazione linea ferroviaria jonica - tratta Sibari-Melito Porto Salvo - Interventi alle opere civili e alla sovrastruttura ferroviaria” con un contributo concesso di 3.846.273,64 euro.

Considerato che: - l’8 marzo 2022, nella risposta all’interrogazione consiliare n. 27/12^ “Elettrificazione linea ferrovia jonica” prodotta dall’interrogante, il Dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, a riguardo dell’eliminazione dei passaggi a livelli, scrive: “poiché gli interventi di soppressione dei passaggi a livello necessitano di accordi tra RFI e i Comuni interessati, la Regione Calabria ha assunto il ruolo di coordinare i rapporti tra le parti, che vengono consolidati con la sottoscrizione di specifiche convenzioni il cui schema è stato approvato con DGR 553 del 23/11/2017”. Il Dirigente ha poi riferito che alla data del 16 febbraio 2022 risultavano lavori in corso presso 7 passaggi a livello (5 nel Comune di Sellia Marina e 2 in quello di Montepaone) ed erano state chiuse positivamente le conferenze di servizi per altri 3 passaggi a livello (1 a Rocca Imperiale e 2 a Strongoli), per i quali si poteva procedere all’affidamento dei lavori mediante appalto integrato. Per altri 3 passaggi a livello (1 nel Comune di Mandatoriccio e 2 in quello di Cirò) erano in corso le conferenze di servizi mentre per tutti gli altri interventi sui rimanenti passaggi a livello situati lungo la ferrovia ionica dei quali è prevista la soppressione nel Protocollo d’Intesa del 2017, come ad esempio quelli presenti nel territorio del Comune di Corigliano Rossano, erano stati programmati incontri con gli uffici tecnici e i rappresentanti delle amministrazioni e RFI stava procedendo con la fase di progettazione;

- la ferrovia jonica calabrese è una delle poche tratte ferroviarie italiane, con posizione strategica per lo sviluppo di una intera regione, a non essere elettrificata. Il 19 ottobre 2023, nella risposta all’interrogazione consiliare n. 154/12^ “Elettrificazione della linea ferrovia ionica” prodotta dall’interrogante, il Dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ha riferito che il completamento dei lavori finanziati e relativi alle tratte Sibari-Crotone, Crotone-Catanzaro Lido e Lamezia Terme-Catanzaro della linea ferroviaria ionica avverrà alla fine del 2026. Tenuto conto che: - RFI nel suo “Piano Commerciale edizione luglio 2023 - revisione novembre 2023”, per quanto riguarda il progetto di “Adeguamento e velocizzazione linea ferroviaria jonica: tratta Sibari-Melito Porto Salvo e trasversale Lamezia Terme-Catanzaro Lido” rileva l’importanza di risolvere alcune interferenze con la viabilità ordinaria attraverso la soppressione dei passaggi a livello. Secondo il “Piano di soppressione passaggi a livello” di RFI sono presenti 79 passaggi a livello sulla linea ferroviaria Sibari-Melito Porto Salvo e, al momento, sono previsti solo 17 interventi: 1 passaggio a livello che dovrebbe essere in soppressione nel 2023, 13 dovrebbero essere eliminati nel 2024 e 3 nel 2026. Per quanto riguarda il territorio di Corigliano Rossano è prevista l’eliminazione di solo due passaggi a livello, quello di Rossano Sant’Angelo e quello di Oliveto Longo, ma solo nel 2026. Per gli altri passaggi a livello situati lungo la ferrovia ionica, compreso quello di Thurio, non c’è un’indicazione sui tempi, rimandando genericamente ad oltre il 2027. Preso atto che: - oltre a essere importante per poter garantire una adeguata condizione di sicurezza, l’eliminazione dei passaggi a livello, fonte di rallentamento della circolazione ferroviaria, è un’operazione necessaria nell’opera di elettrificazione e quindi di velocizzazione della linea ferroviaria ionica. Meno attraversamenti ferroviari ha la linea, maggiori sono le performance, in termini di qualità del servizio.

Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. che iniziative stia assumendo la Regione Calabria per velocizzare il piano di eliminazione dei 77 passaggi a livello situati lungo la ferrovia ionica previsto dal Protocollo d'intesa tra MIT, RFI e Regione Calabria per il progetto di "Adeguamento e Velocizzazione Linea Jonica" siglato e avviato nel 2017;

2. l’individuazione dei passaggi a livello su cui si interverrà con relativo cronoprogramma, visto il ruolo assunto dalla Regione, che, per quanto riportato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, consiste nel “coordinare i rapporti” tra RFI e i Comuni interessati e considerando che sui 77 passaggi a livello da eliminare fin dal 2017 risultavano, alla data del 16 febbraio 2022, lavori in corso solo su 7 di essi;

3. se intende attivarsi, tramite opportune interlocuzioni con RFI, per installare nei passaggi a livello più problematici a livello di traffico e posizionamento, come quello di Thurio, i sistemi di Protezione Automatica Integrativa - Passaggi a Livello (PAI-PL), utilizzando questa tecnologia innovativa, già presente sul territorio nazionale e in costante diffusione, che rileva con sistemi laser o radar la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e arresta in sicurezza la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità.

(190; 04/12/2023)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 140/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)” (deliberazione consiliare n. 239)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-     l’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-     la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

visti:

-     l’articolo 12 della legge regionale 8 luglio 2002, n. 24, che ha istituito l’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

-     la legge regionale n. 8/2002;

-     l'articolo 54, comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della regione Calabria);

-     il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), per come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 638 del 30 novembre 2023, recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

visto il decreto n. 170 del 28 giugno 2023, con cui il Commissario Straordinario dell’ARCEA ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio 2022 dell’Ente, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

tenuto conto che il Revisore unico dell’ARCEA, con verbale n. 4 del 30 giugno 2023, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, sulla base delle verifiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate durante l’esercizio,

-     ha sollecitato la definizione dell’iter procedurale finalizzato al recupero dei maggiori compensi percepite dai Direttori e/Commissari, di cui all’articolo 13, comma 5, della legge regionale n. 69/2012, in materia di spending review, onde evitare la prescrizione degli stessi, per come già intimato dallo stesso organo di revisione nella relazione sul rendiconto 2021, oltre che sul bilancio di previsione 2022-2024;

-     ha rilevato che non sono stati regolarmente pagati i debiti scaduti V/CAA e V/SIAN, riferiti agli anni 2019, 2020 e 2021, che andavano onorati entro il 31.12.2022, invitando al contempo all’Ente a provvedere ai pagamenti nei tempi previsti nei tempi indicati dalla normativa;

-     ha invitato l’ARCEA a far rispettare gli accordi in convenzione con l’azienda ARSAC, evidenziando in particolare che la rendicontazione doveva pervenire entro il 31.12.2022, al fine di poter verificare la correttezza e provvedere anche alla tempestiva liquidazione dei pagamenti;

-     ha invitato l’Ente a sollecitare l’Organismo interno di valutazione (OIV) al fine di definire le procedure circa le indennità di risultato, relative alle annualità 2014-2020, da corrispondere al Commissario/Direttore;

-     ha ribadito la necessità di costituire un fondo rischi per qualsivoglia evenienza;

-     ha evidenziato che il fondo rischi contenziosi, per quanto rimpinguato, non risulta essere coerente con i debiti potenziali, invitando, di conseguenza l’Ente a provvedere nel corso dell’anno 2023 e negli anni successivi ad incrementare il fondo nella misura indicata dalla normativa di riferimento, onde evitare debiti potenziali per contenziosi fuori bilancio;

-     ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione e ha espresso “parere favorevole per l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2022”;

considerato che il Comitato di Vigilanza dell’ARCEA, con nota prot. n. 461656 del 19 ottobre 2023, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, condividendo quanto rilevato nella relazione del Revisore unico sul rendiconto 2022 in ordine ai seguenti aspetti:

-     l’Agenzia ha proceduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi ascendenti, alla fine dell’esercizio, rispettivamente pari ad € 729.700,27 e ad € 4.163.461,44;

-     l’organo di revisione ha sollecitato opportunamente l’iter procedurale finalizzato al recupero dei maggiori compensi percepiti da Direttori e/o Commissari, ammontanti ad € 207.744,28, tutti iscritti nel fondo crediti di dubbia esigibilità;

-     non sono stati onorati i debiti scaduti nei confronti dei CAA e SIAN, riferiti agli anni 2019,2020 e 2021 che, ad avviso del Comitato, incidono in misura rilevante sulla contabilizzazione dei residui passivi;

-     non sono stati rispettati gli accordi in convenzione con ARSAC;

-     l’OIV non ha definito le procedure relativamente alle indennità di risultato del Commissario/Direttore per gli anni 2014-2020 e ha sollecitato la costituzione del fondo rischi e inoltre ha rilevato la insufficiente composizione del fondo rischi contenzioso,

ha espresso, “pur rimarcando le criticità di cui sopra, parere favorevole, relativamente al Rendiconto della Gestione ARCEA esercizio finanziario 2022”;

rilevato che il dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza (prot. n. 505595 del 15 novembre 2023), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, preso atto del rispetto della normativa in materia di spending review, ha espresso “parere favorevole al rendiconto di gestione ARCEA esercizio finanziario 2022”;

tenuto conto che il dipartimento regionale “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza (prot. n. 508864 del 16 novembre 2023), allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale,

·         ha rilevato che:

-     sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2022, per come risultante dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere;

-     sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2021 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2022;

-     sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

-     sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente), corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al Conto Economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-     sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2022, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

-     risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2022;

·         preso atto del parere favorevole del Revisore unico dei conti dell’Azienda e dell’istruttoria del dipartimento regionale “Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, e fermi restando i rilievi, le riserve e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal dipartimento vigilante e dallo stesso dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione al Consiglio regionale del rendiconto relativo all’esercizio 2022 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), al Consiglio Regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

rilevato che il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2022-2024 dell’ARCEA con deliberazione n. 122 del 21 novembre 2022;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 4 dicembre 2023, ha approvato il rendiconto per l’esercizio 2022 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati;

udito il relatore, consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-     di approvare, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale n.8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2022 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 141/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria - Articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” (deliberazione consiliare n. 240)

Il Consiglio regionale

visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), e in particolare l’articolo 68, che disciplina la redazione, il contenuto e l’approvazione del bilancio consolidato da parte della Regione, e l’allegato 4/4 al d.lgs. 118/2011 recante il “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”;

tenuto conto che:

-     il Rendiconto generale per l’esercizio 2022, completo dei relativi allegati e prospetti, è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 282 del 12 giugno 2023, successivamente integrata con deliberazione n. 649 del 20 novembre 2023, con la quale è stato approvato il Rendiconto consolidato della Regione per l’anno 2022;

-     in data 14 novembre 2023, con delibera n. 124/2023, la Sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei conti, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del decreto-legge n. 174/2012, ha parificato il Rendiconto generale per l’esercizio 2022, per come approvato dalla suddetta DGR, con riferimento al conto di bilancio, al conto economico e allo stato patrimoniale;

-     con legge regionale 28 novembre 2023, n. 48 sono stati approvati il Rendiconto generale e il Rendiconto consolidato della Regione Calabria per l’esercizio 2022;

-     con deliberazione consiliare n. 215 del 3 agosto 2023 è stato approvato il rendiconto del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio finanziario 2022;

-     con deliberazione consiliare n. 41 del 9 agosto 2023 è stato approvato il bilancio consolidato del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2022;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 659 del 29 novembre 2023, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria - Articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - Proposta di deliberazione consiliare”;

considerato che, al fine di consentire la predisposizione del bilancio consolidato, ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs.118/2011:

-     con deliberazione della Giunta regionale n. 680 del 23 dicembre 2022 è stato aggiornato l'elenco dei soggetti componenti il Gruppo Amministrazione Pubblica;

-     con deliberazione della Giunta regionale n. 719 del 28 dicembre 2022, alla luce della composizione del Gruppo Amministrazione Pubblica determinato con la suddetta deliberazione, è stato aggiornato l'elenco dei componenti del Gruppo Regione Calabria;

rilevato che:

-     con deliberazione del Consiglio regionale n. 219 del 25 settembre 2023 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2022 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL);

-     con deliberazione del Consiglio regionale n. 228 del 23 ottobre 2023 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2022 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR);

-     con deliberazione del Consiglio regionale n. 239 del 5 dicembre 2023 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2022 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

preso atto che, come precisato nella deliberazione della Giunta regionale n.659 del 29 novembre 2023,

-     l’Istituto regionale per la Comunità Grecanica di Calabria, l’Istituto regionale per la Comunità Arbereshe di Calabria e l’Istituto regionale per la Comunità Occitana, in attesa della effettiva operatività delle fondazioni derivanti dalla loro trasformazione come disciplinato dall’articolo 24 della legge regionale n.15/2008, nel corso del 2022 risultano inattivi e non vi sono rendiconti 2022 ad essi riferibili;

-     ad oggi non è stato possibile procedere all’approvazione dei rendiconti 2022 relativi all’Azienda Calabria Verde, all’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP Calabria), all’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) e all’Azienda Calabria Lavoro, ma tali enti hanno comunque trasmesso alla Giunta regionale le risultanze contabili dei rispettivi consuntivi dell’esercizio 2022 necessari ai fini del consolidamento;

-     nonostante i numerosi solleciti del dipartimento regionale “Economia e Finanze” sia nei confronti dei diversi dipartimenti vigilanti che degli enti strumentali, non è stato possibile approvare in Consiglio regionale i consuntivi degli enti strumentali regionali nei termini previsti dalla legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 a causa della ritardata approvazione di tali documenti da parte degli enti stessi e della conseguente non tempestiva trasmissione da parte dei dipartimenti vigilanti dei rendiconti dell’esercizio finanziario 2022, per come previsto dall’iter della legge di contabilità regionale;

precisato che le Società facenti parte del Gruppo Regione Calabria e le Fondazioni regionali appartenenti al Gruppo Consolidato della Regione Calabria hanno approvato i rispettivi bilanci di esercizio 2022;

rilevato che:

-     ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs.118/2011, “i bilanci di esercizio e la documentazione integrativa sono trasmessi alla capogruppo entro 10 giorni dall'approvazione dei bilanci e, in ogni caso, entro il 20 luglio dell'anno successivo a quello di riferimento. I bilanci consolidati delle sub-holding sono trasmessi entro il 20 luglio dell'anno successivo a quello di riferimento. L'osservanza di tali termini è particolarmente importante, in considerazione dei tempi tecnici necessari per l'effettuazione delle operazioni di consolidamento, per permettere il rispetto dei tempi previsti per il controllo e l'approvazione del bilancio consolidato. Se alle scadenze previste i bilanci dei componenti del gruppo non sono ancora stati approvati, è trasmesso il preconsuntivo o il bilancio predisposto ai fini dell'approvazione”;

-     è possibile redigere il bilancio consolidato della Regione Calabria dell'anno 2022;

visti il Bilancio consolidato della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2022 (Allegato 1), corredato dalla “Relazione e Nota integrativa” (Allegato 2), acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

preso atto che, con verbale n. 68 del 5 dicembre 2023, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, il Collegio dei revisori dei conti della Regione Calabria ha approvato la relazione sul bilancio consolidato 2022 della Regione Calabria (parere n. 24/2023), esprimendo “un giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2022 del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Calabria”;

dato atto che la seconda Commissione consiliare, nella seduta del 4 dicembre 2023, ha approvato bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria, unitamente ai relativi allegati;

udito il relatore, consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate,

-     di approvare il bilancio consolidato dell'anno 2022 della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 142/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024-2026 (art. 36 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) - Deliberazione di Giunta regionale n. 684 del 29/11/2023” (deliberazione consiliare n. 241)

Il Consiglio regionale

visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), e in particolare l’articolo 36 che dispone in materia di adozione del DEFR;

considerato che:

-     l'articolo 36 del decreto legislativo sopra citato dispone che le Regioni adottino il DEFR, che descrive gli scenari economico-finanziari internazionali, nazionali e regionali, le politiche da adottare, gli obiettivi della manovra di bilancio ed espone il quadro finanziario unitario regionale di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi e della programmazione unitaria regionale, esplicitandone gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento;

-     l’allegato 4/1 al d.lgs.118/2011 prevede che il DEFR si componga di due sezioni:

·      la prima sezione comprende il quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento, nonché la descrizione degli obiettivi strategici con particolare riferimento agli obiettivi di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale, anche trasversali, articolati secondo la programmazione autonoma delle singole regioni;

·      la seconda sezione contiene la costruzione del quadro tendenziale di finanza pubblica della Regione e degli enti regionali, sulla base delle risultanze dell’esercizio precedente, e l’indicazione dell’articolazione della manovra necessaria per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, accompagnata da un’indicazione di massima delle misure attraverso le quali si prevede di raggiungere i predetti obiettivi;

tenuto conto che, ai sensi del sopra citato allegato 4/1 al d.lgs.118/2011, il DEFR costituisce il principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione finalizzato a:

-     rappresentare il quadro di riferimento per la definizione dei programmi, all’interno delle singole missioni, e per la definzione delle risorse disponibili per il finanziamento degli stessi;

-     orientare le successive deliberazioni del Consiglio e della Giunta regionale;

-     costituire il presupposto dell’attività di controllo strategico, con particolare riferimento allo stato di attuazione dei programmi all’interno delle missioni e alla relazione al rendiconto di gestione;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 684 del 29 novembre 2023, recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024 – 2026 (Art. 36 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)”;

tenuto conto che, come riportato nella suddetta deliberazione della Giunta regionale, la tempistica di redazione del DEFR per il triennio 2024 - 2026 è stata necessariamente condizionata dai tempi di predisposizione del disegno di legge di bilancio 2024;

visto il Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024–2026 e i relativi allegati, acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

dato atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 4 dicembre 2023, ha approvato il Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024–2026 e i relativi allegati;

udito il relatore, consigliere Montuoro, che ha illustrato il provvedimento;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-     di approvare, ai sensi dell’articolo 36 del decreto legislativo n. 118/2011, il Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2024-2026 e i relativi allegati, acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 116/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Nomina del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria (legge regionale 4 agosto 2022, n. 29)” (deliberazione consiliare n. 242)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli 16, comma 2, lettera h) e 54, comma 6 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria);

visto l’articolo 112 del Regolamento interno del Consiglio regionale, che dispone in materia di nomine di competenza del Consiglio;

vista la legge regionale 4 agosto 2022, n. 29, che ha istituito presso la Regione Calabria il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, al fine di assicurare, nell’ambito delle finalità istituzionali di tutela delle fasce deboli e vulnerabili e sul territorio regionale, il rispetto e l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità;

considerato che, ai sensi dell’articolo 3 della l.r. 29/2022, “il Garante è scelto tra le persone in possesso di specifica e comprovata formazione, competenza ed esperienza nell'ambito delle politiche sociali ed educative o che si siano comunque distinte in attività di impegno sociale, con particolare riguardo ai temi della disabilità”;

tenuto conto che, a mente dell’articolo 2, comma 1, della legge regionale istitutiva, “il Garante è eletto a scrutinio segreto dal Consiglio regionale, con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei consiglieri. In caso di mancato raggiungimento del quorum nelle prime due votazioni, dalla terza votazione l’elezione avviene a maggioranza semplice dei consiglieri”;

richiamata la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 66 del 20 ottobre 2022 con la quale è stata avviata la procedura – mediante pubblicazione del bando – per il conferimento della carica de qua;

viste:

- la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 87 del 19 dicembre 2022, con la quale si è preso atto delle risultanze dell’istruttoria volta alla verifica del possesso in capo ai candidati dei requisiti previsti per il conferimento delle nomine sopra descritta ed è stato concesso ai candidati esclusi un termine perentorio di sette giorni dalla data di pubblicazione degli elenchi provvisori sul sito istituzionale dell’Ente per presentare istanza di riesame;

- la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 99 del 29 dicembre 2022, con la quale, a seguito del riesame di cui alla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 87/2022, si è preso atto della verifica dei requisiti dei candidati alla carica di Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria, aggiornando l’elenco definitivo dei candidati risultati idonei alla nomina;

preso atto della pec del 10 gennaio 2023, acquisita al protocollo generale in pari data con n. 560, con cui il candidato dott. Antonino Coco ha dichiarato “di rinunciare alla domanda a suo tempo prodotta ai fini della partecipazione al bando di Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria (legge regionale 4 agosto 2022, n. 29), con richiesta di essere escluso dall’elenco degli idonei”;

tenuto conto che nella 34^ seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2023 è stata trattata la proposta di provvedimento amministrativo n.116/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: “Nomina del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria (legge regionale 4 agosto 2022, n. 29)”, dando avvio alle operazioni di voto;

atteso che nei primi due scrutini non si è raggiunto il quorum richiesto dall’articolo 2, comma 1, della l.r. 29/2022;

rilevato che a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto, al terzo scrutinio lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:

- presenti e votanti: 19

- hanno riportato voti: Siclari Ernesto voti 16, Simone Maurizio voti 1, schede bianche 1, schede nulle 1;

rilevato che, a mente dell’articolo 2, comma 1, della l.r. 29/2022, il Consiglio regionale ha proceduto all’elezione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-    di nominare, ai sensi della legge regionale n. 29/2022, Siclari Ernesto quale Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria;

-    di demandare al Settore Segreteria Ufficio di Presidenza la trasmissione del presente provvedimento a Siclari Ernesto, con valore di notifica a tutti gli effetti di legge;

-    di trasmettere copia del presente provvedimento al Segretario Generale, al Direttore Generale, al Settore Segreteria Ufficio di Presidenza, nonché alla Presidenza della Giunta regionale per il seguito di competenza e/o per opportuna conoscenza.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 132/12^ di iniziativa d’Ufficio, recante: “Nomina del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato (legge regionale 15 marzo 2023, n. 10)” (deliberazione consiliare n. 243)

Il Consiglio regionale

visti gli articoli 16, comma 2, lettera h) e 54, comma 6 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria);

visto l’articolo 112 del Regolamento interno del Consiglio regionale, che dispone in materia di nomine di competenza del Consiglio;

vista la legge regionale 15 marzo 2023, n. 10, che ha istituito presso il Consiglio regionale il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, al fine di promuovere la piena attuazione dei diritti e degli interessi delle persone vittime di reato, secondo i principi della direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato;

considerato che l’articolo 4 della l.r. 10/2023 dispone, al comma 1, che il Garante “è eletto dal Consiglio regionale con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati. In mancanza di raggiungimento del quorum, dalla terza votazione, l’elezione avviene a maggioranza semplice dei consiglieri assegnati” e, al comma 5, che “può essere eletto Garante chi sia in possesso del titolo di laurea magistrale ovvero di diploma di laurea secondo il precedente ordinamento, con particolari competenze ed esperienze professionali nel settore”;

viste:

- la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 15 del 29 marzo 2023, con la quale è stata avviata la procedura – mediante pubblicazione del bando – per il conferimento della carica de qua;

- la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 34 del 19 luglio 2023, con la quale si è preso atto della verifica dei requisiti dei candidati alla carica di Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, approvando l’elenco definitivo dei candidati risultati idonei alla nomina;

tenuto conto che nella 34^ seduta del Consiglio regionale del 5 dicembre 2023 è stata trattata la proposta di provvedimento amministrativo n.132/12^ di iniziativa d'Ufficio recante: “Nomina del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato (legge regionale 15 marzo 2023, n. 10)”, dando avvio alle operazioni di voto;

atteso che nei primi due scrutini non si è raggiunto il quorum richiesto dall’articolo 4, comma 1, della l.r. 10/2023;

rilevato che a seguito delle operazioni di voto a scrutinio segreto, al terzo scrutinio lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:

- presenti e votanti: 17

- hanno riportato voti: Lomonaco Antonio voti 16, schede bianche 1;

rilevato che, a mente dell’articolo 4, comma 1, della l.r. 10/2023, il Consiglio regionale ha proceduto all’elezione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

-    di nominare, ai sensi della legge regionale n. 10/2023, Lomonaco Antonio quale Garante regionale per la tutela delle vittime di reato;

-    di demandare al Settore Segreteria Ufficio di Presidenza la trasmissione del presente provvedimento a Lomonaco Antonio, con valore di notifica a tutti gli effetti di legge;

-    di trasmettere copia del presente provvedimento al Segretario Generale, al Direttore Generale, al Settore Segreteria Ufficio di Presidenza, nonché alla Presidenza della Giunta regionale per il seguito di competenza e/o per opportuna conoscenza.

(Allegato)