XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

 

N. 15

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SEDUTA Di MARTEDì 30 AGOSTO 2022

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

 

Inizio lavori h. 12.11

Fine  lavori h. 13,52

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 12,11

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Presidente della Giunta, colleghi, quella di oggi è una seduta particolare, non solo perché si svolge nel mese di agosto, ma perché cade nella fase della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento che dovrà rappresentare il nuovo Governo del Paese.

Come è fisiologico, il confronto tra le forze politiche è acceso, per cui è nostro preciso dovere evitare interferenze da parte dell'Assemblea legislativa regionale nel dibattito politico.

La seduta odierna è stata convocata per l'espletamento di alcune necessarie incombenze contabili e di bilancio che richiedono l'intervento tempestivo dell'Assemblea legislativa, ma siamo tutti consapevoli che occorra, come giustamente esige anche la legislazione vigente, non disturbare lo svolgimento sereno della competizione che ci porterà al voto del 25 settembre.

Sono convinto che ciascuno di noi responsabilmente saprà evitare in questa occasione pubblica riferimenti al dibattito elettorale in corso nel Paese.

In tal senso, pur avendo inserito all'ordine del giorno l'informativa che ritengo doverosa da parte del Presidente e Commissario ad acta alla sanità, Roberto Occhiuto, sulla vicenda dei medici cubani cui si è fatto ricorso per fronteggiare la grave mancanza di medici nelle strutture sanitarie calabresi, mi pare logico, ma soprattutto politicamente e istituzionalmente corretto, limitare la discussione che si svolgerà tra poco.

Solo di striscio, voglio ricordare che, proprio per evitare anche il sospetto che il Consiglio regionale voglia incidere sulla serenità dello svolgimento della campagna elettorale in corso, le diverse nomine di competenza del Consiglio regionale sono state rinviate a dopo il 25 settembre.

Proprio ieri, per le stesse ragioni, ho inteso rinviare la nomina della nuova governance della società in house “Portanova Spa”.

Mi riferisco all'amministratore, al revisore dei conti e al collegio sindacale, per quanto si trattasse soltanto di assicurare il rispetto delle norme del Codice civile in materia. Tornando alla sanità, assumo l'impegno di sottoporre alla Conferenza dei capigruppo, che convocherò appena possibile, la proposta di svolgere un dibattito in Aula sull'intera questione della sanità.

Nostra intenzione, interpretando la volontà di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, conoscendo i disastri ereditati da oltre un decennio di commissariamenti fallimentari della sanità, non è di acuire le tensioni della società calabrese su una questione che tocca la vita delle persone né di trasformare la sanità in un’arena di polemiche infinite, ma di comprendere assieme al Commissario e Presidente della Giunta regionale a che punto siamo con le importanti innovazioni legislative introdotte, quali altre decisioni occorre assumere e cosa, tutti insieme e nell’interesse generale, possiamo e dobbiamo fare per garantire il diritto alla salute dei cittadini calabresi.

Infine, permettetemi di esprimere la solidarietà mia, e credo di tutto il Consiglio regionale, all’onorevole Francesco Cannizzaro, per la grave intimidazione subita, e la solidarietà a Sergio Ferrari, Sindaco di Cirò Marina e Presidente della Provincia di Crotone, da qualche giorno protetto da una scorta a seguito di minacce ricevute.

Una solidarietà che, purtroppo, come per tanti altri casi di intimidazioni ai danni di amministratori locali, imprenditori e cittadini calabresi, ci induce a chiedere da quest'Aula legislativa che sia fatta piena luce sui due specifici episodi e sulle tante altre vicende simili.

Qui non c'è solo da tutelare l'integrità di chi subisce questi gesti insani, ma il ruolo di rappresentanti istituzionali che devono poter svolgere in libertà le loro prerogative.

Si tratta di atti da condannare severamente perché oltre a toccare la sanità delle vittime, influiscono negativamente sulla qualità della democrazia.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 75/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: "Modifiche alle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante del riaccertamento straordinario dei residui approvate con deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015 e ss.mm.ii."

PRESIDENTE

Avviamo i lavori con il primo punto all'ordine del giorno riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 75/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Modifiche alle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, approvate con deliberazione consiliare numero 70 del 3 dicembre 2015 e successive modificazioni e integrazioni”.

Cedo la parola consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento.

Prego, consigliere Cirillo.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente.

La presente proposta di provvedimento amministrativo sottoposta all'esame di questa Assemblea dall'Ufficio di Presidenza con deliberazione numero 52 del 25 luglio 2022, contiene alcune modifiche relative alla modalità di recupero del maggior disavanzo derivante dall'accertamento straordinario dei residui, approvate con deliberazione consiliare numero 70 del 3 dicembre 2015.

Rinviando per maggiori dettagli tecnici alla relazione trasmessa dal dirigente del Settore bilancio e ragioneria con nota documento interno numero 4513 del 25 agosto 2022, evidenzio soltanto brevemente che il provvedimento prevede un recupero parziale anticipato del disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al primo gennaio 2015 mediante l'applicazione al bilancio dell'esercizio finanziario 2022 di una parte della quota disponibile del risultato di amministrazione dell'esercizio 2021, pari a euro 426.075,31, con l'effetto di non variare l'arco temporale del recupero (30 anni, fino a 2044), ma ridurre la data annuale da finanziare da euro 64.821,61 a euro 45.454,55, garantendo così un maggior equilibrio di bilancio nel medio-lungo periodo.

Sul punto il Collegio dei revisori dei conti ha redatto il verbale numero 30 del 9 agosto 2022. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Alecci. Ne ha facoltà.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Grazie, signor Presidente. Intervengo solo per far notare che la documentazione pubblicata e trasmessa ai consiglieri era manchevole del parere del Collegio dei revisori e che solo questa mattina abbiamo potuto visionarla in quanto era presente nella cartella consegnatici in Aula.

Ritengo, però, che il presupposto per chi svolge il ruolo di consigliere regionale sia di poterla avere anticipatamente per poterla studiare e, quindi, dibattere in Aula.

Detto ciò, tengo a precisare che il parere espresso dal Collegio dei revisori, sia al primo punto sia al secondo punto, non è favorevole.

Per quanto riguarda il primo punto, il Collegio dei revisori ritiene che l'accelerazione del Piano di recupero del disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, vale a dire la variazione o l’aumento della quota di disavanzo, non possa essere finanziata dalla quota disponibile dell'avanzo di amministrazione accertato nel rendiconto 2021 e suggerisce di interpellare su questo punto la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Calabria.

Stessa cosa, signor Presidente, mi permetto in un unico intervento di evidenziare che anche al secondo punto il Collegio ha posto dei rilievi importanti per i quali non si sa se poi è stato dato seguito nella documentazione presentata e, quindi, se sono stati accolti dagli uffici.

Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Alecci. Ovviamente questo è un bilancio che abbiamo approvato nell'Ufficio di Presidenza, dove abbiamo ampiamente discusso. In pratica, ciò che è stato fatto non è contro il parere del Collegio dei revisori. Il Collegio dei revisori ha espresso un consiglio.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Presidente, il Collegio dei revisori non dà consigli, ma esprime un parere.

PRESIDENTE

Si tratta di un suggerimento con cui si consiglia di coprire il disavanzo del 2015, però non è detto che questo debba essere per forza rispettato e coprire tutto il disavanzo di quell'anno perché, come ben sa, il disavanzo può essere distribuito nei 30 anni successivi.

Noi lo abbiamo fatto per una quota importante, circa 450 mila euro, diminuendo quello che ogni anno il Consiglio dovrà accantonare per coprire il disavanzo degli anni successivi. Siamo già intervenuti, nei limiti ovviamente del rispetto dei principi di equilibrio del bilancio e di concerto con gli uffici.

Evidentemente si può fare. Il suggerimento non deve valere come un ordine da eseguire.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Pur non essendo vincolante, è un parere comunque autorevole da parte di un Collegio.

PRESIDENTE

Assolutamente sì, ma altrettanto autorevole è altra Giurisprudenza che ci induce a comportarci in questo modo. Grazie.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Signor Presidente, tengo a precisare che solo stamattina è stato possibile visionare il documento.

PRESIDENTE

Lo accerteremo, non c'è problema.

Passiamo all'esame e votazione del provvedimento, prendendo atto del parere del Collegio dei revisori dei conti. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 76/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: "Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni"

PRESIDENTE

Il secondo punto all'ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 75/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria. Assestamento e variazioni”

Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento. Prego, consigliere Cirillo.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente. La presente proposta di provvedimento amministrativo ha ad oggetto l'approvazione della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza numero 53 del 25 luglio 2022, recante: “Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria. Assestamento e variazioni”.

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi 2022-2024 è stato approvato con deliberazione consiliare numero 11 del 21 dicembre 2021; con deliberazione consiliare numero 83 del 2022, è stato approvato il Rendiconto dell'esercizio finanziario 2021 da cui è risultato un avanzo di amministrazione pari a euro 52.747.316,88, così composto: quota vincolata per euro 12.334.819,83; quota accantonata per euro 7.880.814,11; quota destinata agli investimenti per euro 12.278.170,93; quota di avanzo di amministrazione libero per euro 20.153.512,01.

Sul provvedimento in esame il Collegio dei revisori ha redatto il verbale numero 31 del 9 agosto 2022 richiedendo alcuni chiarimenti di natura tecnico-contabile che sono stati forniti dal dirigente del Settore bilancio e ragioneria con nota, documento interno numero 4514 del 25 agosto 2022, alla cui relazione rinvio per maggiori dettagli. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Cirillo. Passiamo all’esame e votazione del provvedimento, prendendo atto del parere del Revisore dei conti.

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 79/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: "Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2021 – Decreto legislativo 23 giugno 2018, n. 118 e ss.mm.ii"

PRESIDENTE

Il terzo punto all'ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 79/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza recante: “Approvazione del bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2021, decreto legislativo 23 giugno 2018, numero 118 e successive modificazioni e integrazioni”.

Cedo la parola al consigliere Cirillo per illustrare il provvedimento. Prego. consigliere Cirillo.

CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia), relatore

Grazie, Presidente. La presente proposta di provvedimento amministrativo sottoposta all'esame dell'Assemblea da parte dell'Ufficio di Presidenza ha ad oggetto l'approvazione del bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2021, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2018, numero 118.

La proposta è stata approvata dall'Ufficio di Presidenza con deliberazione numero 54 del 29 luglio 2022.

Il bilancio consolidato del Consiglio regionale della Calabria presenta la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dei soggetti compresi nel perimetro di consolidamento, sopperendo così alle carenze informative e valutative dei bilanci forniti disgiuntamente dai singoli componenti del gruppo e consentendo una visione di insieme delle attività svolte dall'Ente attraverso il gruppo stesso.

Il Consiglio regionale ha approvato con deliberazione numero 83 del 30 giugno 2022 il Rendiconto dell'esercizio finanziario 2021.

L’Assemblea dei soci della società in house “Portanova Spa” ha approvato nella riunione del 29 aprile 2022 il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021.

Il bilancio consolidato previsto nell’articolo 11 del decreto legislativo 118/2011 e disciplinato dal principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato è composto dai seguenti documenti: conto economico consolidato, stato patrimoniale, relazione sulla gestione.

Sul presente provvedimento, il Consiglio dei revisori ha redatto la prescritta relazione di cui al verbale numero 33 del 17 agosto 2022, esprimendo un giudizio positivo ai fini dell'approvazione del bilancio consolidato 2021 dal gruppo Amministrazione pubblica del Consiglio regionale.

Pertanto, in virtù di quanto rappresentato, si chiede l'approvazione del provvedimento in esame. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie, collega Cirillo. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento, prendendo atto della relazione del Collegio dei revisori dei conti. Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Informativa al Consiglio regionale del Presidente della Giunta on. Occhiuto sull'accordo per la fornitura di servizi medici e sanitari di cui al D.C.A. 87 del 17 agosto 2022

PRESIDENTE

Il quarto punto all'ordine del giorno riguarda l’informativa al Consiglio regionale del Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, sull’accordo per la fornitura di servizi medici sanitari di cui al DCA (Decreto del Commissario ad acta) numero 87 del 17 agosto 2022.

Prima di cedere la parola al Presidente, ricordo che ci saranno tre interventi della durata di cinque minuti ciascuno, pregando la minoranza di rispettare i tempi stabiliti.

Il Presidente risponderà subito dopo gli interventi. Cedo la parola al presidente Occhiuto per la sua informativa. Prego, presidente Occhiuto.

OCCHIUTO Roberto, Presidente Giunta regionale

Grazie, Presidente. Ho voluto accogliere il cortese invito che lei mi ha voluto rivolgere per rendere un’informativa al Consiglio regionale sulla recente misura che ha riguardato l'accordo con la Società di Stato cubana e la Regione Calabria per distacchi transnazionali.

Lo faccio sia perché credo sia mio dovere farlo sia perché ho grande rispetto del Consiglio regionale che lei magistralmente presiede e del dibattito che si può generare al suo interno su problemi come questo.

Come lei stesso ha preannunciato nel suo intervento introduttivo, anch’io auspico che nelle prossime settimane ci sia l'occasione di un dibattito generale sui temi che riguardano il governo della sanità.

Diversamente, mi troverei costretto a intervenire volta per volta sui singoli aspetti che riguardano il governo della sanità al di fuori di un ragionamento complessivo, che pure merita di essere condotto all'interno del Consiglio regionale.

Entrando nel merito della vicenda, questo accordo è frutto di mesi di interlocuzioni e trattative con una Società di Stato del Governo cubano che ha già fornito i medici al Sistema sanitario nazionale all'epoca della gestione più acuta della fase pandemica, in particolar modo in Regioni come la Lombardia e il Piemonte.

In quel caso, i medici sono stati forniti senza che ci potesse essere la sottoscrizione di un Protocollo di inserimento.

Difatti, questi medici sono stati chiamati e fin da subito immessi negli ospedali.

L'iniziativa, però, non è in alcun modo alternativa alle attività di reclutamento che stiamo portando avanti.

Da quando mi sono insediato, ho dato mandato di procedere quanto più possibile in tal senso attraverso procedure di selezione a tempo indeterminato.

A volte, si sceglie di attivare procedure di selezione a tempo determinato perché i tempi di realizzazione sono molto più brevi per affrontare l'emergenza rispetto a una procedura a tempo indeterminato, per la quale nel momento in cui si dovesse dimettere il componente di una Commissione bisognerebbe, di fatto, ricominciare da capo.

Ai Commissari delle Aziende ho detto: “Voi dovete fare le procedure a tempo indeterminato perché, se questa difficoltà a reclutare medici riguarda tutto il Paese, in Calabria c’è ancor di più perché il nostro Sistema sanitario non è abbastanza attrattivo e c'è ancor di più se si fanno concorsi a tempo determinato”. E così si sta facendo!

La prossima settimana incontreremo nuovamente gli Ordini dei medici e i sindacati perché gli uffici della struttura commissariale di Azienda zero e del Dipartimento hanno preparato un altro pacchetto complessivo di azioni per il reclutamento di medici negli ospedali calabresi.

Vorrei segnalare che, prima che si avviasse questa misura che riguarda i medici cubani, questo Consiglio regionale ha approvato una legge volta a consentire l’immissione negli ospedali di medici non specializzati, al fine di superare le vigenti disposizioni secondo cui negli ospedali possono prestare servizio solo medici specializzati o specializzandi.

Difatti, il Consiglio regionale ha previsto questa possibilità, approvando una legge a prima firma del Presidente della Commissione sanità, consigliere Comito.

Per inciso, vorrei ricordare che, fatta eccezione per il gruppo del Movimento Cinque Stelle e per il consigliere Laghi, l'opposizione ha votato contro quella legge, successivamente impugnata dal Governo, ma che ci avrebbe dato la possibilità di immettere negli ospedali medici non specializzati e, in una fase di emergenza – in Calabria c'è una fase strutturale di emergenza negli ospedali – sarebbe stato preferibile avere un medico non specializzato piuttosto che un reparto chiuso perché il medico non c’è!

In quel caso, però, il Governo ha impugnato quella legge, non solo per la Calabria, ma anche per il Piemonte perché il tema è nazionale e non riguarda solo la Calabria.

Il reclutamento dei medici è un tema che sta investendo tutto il Paese perché nel corso degli anni è mancata una programmazione delle necessità del Sistema sanitario e perché – molti non se ne accorgono – negli ultimi anni, a causa del Covid, c’è stata una distorsione nel mercato del lavoro dei medici.

Difatti, queste Cooperative di medici sono nate proprio a causa dell’emergenza Covid, ovvero quando servivano più medici e ciò ha comportato il conseguente aumento della domanda a fronte di un'offerta incapace di realizzarla.

Cosa è successo? Queste Cooperative sono rimaste anche dopo e oggi tantissimi medici si dimettono dal Pubblico per andare a lavorare in queste Cooperative.

Un medico, un giovane anestesista che viene assunto in un ospedale, guadagna 2.300 euro al mese; se va a lavorare in una Cooperativa, 2.300 euro li guadagna in due giorni, in due giorni!

Quello che sta succedendo ora in Calabria ha avuto una ribalta nazionale perché la Regione sta diventando apripista rispetto a quello che probabilmente avverrà anche nelle altre Regioni nel corso degli anni. Per questo ci sono queste polemiche così violente: si stanno toccando interessi straordinari!

Fate il conto di quanto costa reclutare i medici, non solo al Sistema sanitario calabrese, ma ai Sistemi sanitari di tutto il Paese: oggi è possibile, prevalentemente attraverso queste Cooperative, al costo di 1.000, 1.500, 1.800 euro al giorno; per cui, un medico costa 50 mila euro!

Considerato che il costo Azienda di un medico per il Pubblico è di 6.700 euro al mese, spenderne 50 mila significherebbe sottrarre 43 mila euro ai (LEA) Livelli essenziali di assistenza e alla cura dei cittadini.

Questa distorsione mette davvero in ginocchio i Sistemi sanitari regionali! Ci sono degli interessi straordinari.

Vorrei esercitarmi per vedere se ci sono medici che, magari, fanno i procacciatori d'affari per coloro che offrono collaboratori alle Società interinali, alle Società di somministrazione e alle Cooperative, ma questa iniziativa rischia di determinare una contrazione dei fatturati di questo privato, che – attenzione! –  non è nemmeno un privato che concorre ai LEA; questo è un privato che lucra sull’intermediazione del lavoro e questa iniziativa rischia di contrarre il fatturato di questi gruppi di centinaia e centinaia di milioni di euro.

Questo è il motivo di tutta questa violenza nel contrastare un'iniziativa che, invece, non è assolutamente sostitutiva del reclutamento dei medici.

Venissero i medici a lavorare nel nostro Sistema sanitario! Li accoglieremmo a braccia aperte! I concorsi stanno andando deserti non solo in Calabria, ma ovunque.

Tutti i concorsi da noi banditi hanno previsto la possibilità agli specializzandi di partecipare e di essere assunti.

Abbiamo fatto anche altre convenzioni con l'Università di Tor Vergata e con l'Università di Messina per avere altri specializzandi, i quali però spesso hanno difficoltà ad andare in Presidi sanitari come quello di Locri o di Polistena; al massimo si dichiarano disponibili a venire al “Mater Domini”, al “Grande Ospedale metropolitano” di Reggio Calabria, però l'Associazione dei giovani specializzandi – che, a mio avviso, è stata strumentalizzata anche da qualche consigliere di opposizione – è stata da me convocata.

Ho ascoltato i giovani specializzandi e mi hanno fatto una proposta che ho giudicato ragionevole. Mi hanno chiesto: “Presidente, perché non fa una manifestazione di interesse per vedere se ci sono specializzandi disponibili a venire in Calabria?”. Io l'ho subito accolta e ho detto: “Farò la manifestazione di interesse, chiedendo che questi specializzandi non manifestino l’interesse solo per gli Hub della Regione Calabria, bensì per gli ospedali che sono più in difficoltà”.

Se da questa manifestazione di interesse, che scadrà il 30 settembre, ci saranno degli specializzandi disponibili a prestare la loro opera a Polistena, a Locri, a Gioia Tauro e in altri ospedali dove ci sono difficoltà a trovare medici, benissimo!

L’Ospedale di Gioia Tauro, ad esempio, è di fatto chiuso perché servono tre medici e cinque infermieri.

Stiamo facendo di tutto per evitare la chiusura degli ospedali.

In questo momento sto fornendo un’informativa, successivamente, magari, interverrò anche per rispondere alle osservazioni alle quali mi verrà chiesto di rispondere.

Tecnicamente, si tratta di un accordo transnazionale stabilito dalla legge.

Voi avete la fortuna – o la sfortuna – di avere come Presidente della Regione uno che le leggi le faceva anche prima che arrivassero in Parlamento; ciò significa che le leggi le conosco.

Questa attività è stata portata avanti perché sapevo che c'era una norma, prodotta all'epoca del Covid, che è stata poi prorogata senza che nessuno se ne accorgesse e che dà la possibilità ai Sistemi sanitari di fare accordi di questo tipo.

Ho utilizzato una norma di legge. Sono stato più bravo, più coraggioso, più imprudente di altri Presidenti? Di certo, non sono stato con le mani in mano!

Rispetto agli ospedali che rischiano di chiudere, non sono stato con le mani in mano e non starò con le mani in mano!

Delle polemiche mi faccio carico, le rispetto, soprattutto quando arrivano in un luogo dove si esercita la dialettica democratica come il Consiglio regionale, ma, rispetto alla responsabilità che avverto quando leggo che qualcuno muore in uno dei nostri ospedali, delle polemiche a me non interessa nulla!

Preferisco un medico capace di salvare una vita anziché farmi preoccupare da mille polemiche!

Io vado avanti! Vado avanti fino alla fine e sto facendo un Protocollo per l'inserimento di questi medici che non avverrà, come è avvenuto nella fase critica della pandemia, mandandoli tutti quanti nei Pronto soccorso. No!

Peraltro, stiamo ricevendo diversi curricula. Attenzione: tutti i documenti che la Società di Stato cubana ci manda vengono validati prima dall’Ambasciata italiana a L’Avana, perché stiamo facendo le cose nella maniera più corretta e inappuntabile possibile.

Ci mandano curricula – ve li farei anche vedere – di medici che hanno non una, ma due o tre specializzazioni e che hanno prestato attività in giro per il mondo, perché la sanità cubana è una sanità di eccellenza che ha offerto 30 mila medici a molti Paesi del Mondo senza che nessuno mai se ne lamentasse.

Alcuni di questi medici parlano persino l’Italiano e saranno i primi a essere chiamati.

Con l'Università della Calabria abbiamo anche preparato un Protocollo per la formazione linguistica, per formare questi medici all'interazione con i pazienti.

Non li manderemo direttamente nei Pronto soccorso, ma coloro che ancora non conoscono la lingua perché parlano lo spagnolo e l'Inglese saranno formati a interagire con i pazienti.

Per inciso, quando ho firmato questo accordo, la Società cubana mi ha detto: “Presidente, non si preoccupi, i nostri medici non parlano solo lo spagnolo; siccome tutti i medici nel Mondo parlano l'Inglese, anche loro parlano l'Inglese”

Si tratta di medici che hanno una formazione di altissimo livello. Il capodipartimento ha fatto un decreto per costituire la Commissione che valuterà i curricula di questi medici che saranno gradualmente integrati all'interno del Sistema.

Quanto costano? Il 18 agosto il Gruppo consiliare del Partito democratico è intervenuto dicendo: “Benissimo i medici cubani, ma occorrono interventi strutturali”.

Poi è bastato che ci fosse una levata di scudi ed è cambiato completamente il mood. Ne prendo atto, però vorrei degli interlocutori politici che avessero il coraggio di dire come la pensano sulle questioni, anche quando ci sono polemiche: o evitate di intervenire subito per capire come è il clima o, se intervenite, cercate di essere conseguenti!

Per la verità, la consigliera Amalia Bruni è stata sempre critica e contraria. Il 18 agosto ha detto: “Ah, ma quanti soldi, quanti soldi!”.

Mi meraviglia che una come lei che, peraltro, è stata su indicazione del presidente Oliverio componente del Comitato tecnico-scientifico dell'Istituto superiore della sanità – non so se lo è ancora e non so se è compatibile con il ruolo di consigliere regionale – dica una cosa del genere e mi piacerebbe che in qualche occasione ci dicesse anche che tipo di contributo ha offerto al Ministero della Salute per dire come vanno affrontati i problemi del reclutamento in Regioni complicate come la Calabria nella funzione che lei ha svolto e che dice ancora di svolgere; però ha detto subito: “Io sono contraria”; aggiungendo: “Che costo esagerato!”.

Questo lo può dire uno che non capisce niente di sanità, non chi invece qualcosa di sanità ne dovrebbe capire.

Il costo-azienda per un medico italiano è di 6.700 euro; questi costano 4.700 euro, più le spese di alloggio; quindi, costano un po' di meno o, al massimo, quanto un medico italiano.

Attenzione, anche rispetto a questo voglio dare un elemento di chiarezza: noi non abbiamo speso un euro ancora e sento parlare di spese milionarie per questa attività da persone che evidentemente non hanno letto nemmeno il contenuto dell'accordo.

Noi abbiamo fatto una ricognizione delle carenze che ci sono negli ospedali calabresi e abbiamo valutato che ci sono carenze per 497 medici.

Abbiamo detto a questa Società di Stato: “Ci date la possibilità, se non si riescono a fare i concorsi per tempo, invece di chiudere questi ospedali, di avere questi medici?”

E loro ci hanno risposto: “Sì, noi possiamo fornirvi fino a 500 medici”, ma non è che noi paghiamo 500 medici!

Inizialmente ci hanno mandato 33 curricula, poi altri 100. Li valuteremo con molto rigore: di questi 130-140 curricula ne sceglieremo 30-40 con cui faremo un accordo e li pagheremo. Se nei posti dove li manderemo, dopo 6 o 7 mesi, prenderà servizio un medico o uno specializzando che intanto abbiamo selezionato, è evidente che non serviranno più. Non dobbiamo prendere per forza 500 medici!

Comunque, non abbiamo speso un euro per questa attività, che sarà finanziata man mano che si presenteranno le necessità.

Per concludere, ho precisato che non è in alcun modo alternativa alle procedure di reclutamento, che, anzi, stiamo portando avanti con più enfasi e più attenzione di prima. Si tratta di una risposta emergenziale alternativa alla chiusura degli ospedali.

Devo dire che molti cittadini lo hanno capito. Qualcuno ha pure detto che si tratta di un'iniziativa di campagna elettorale. Ho troppa esperienza per non sapere che in campagna elettorale le cose impopolari non si fanno.

Io invece ho la responsabilità di governare il Sistema e devo fare quello che ritengo giusto anche se siamo in campagna elettorale!

Mi dispiace, invece, che per altri questo sia diventato un tema di campagna elettorale perché il mio auspicio, invece, è che sui temi che riguardano la sanità, anzi la salute dei calabresi, la campagna elettorale stesse fuori!

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Non so se avete stabilito tra di voi l’ordine degli interventi, quindi, se va bene, procediamo seguendo l’ordine alfabetico.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Bruni. Ne ha facoltà.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Grazie. Intervengo, rigorosamente in ordine alfabetico, Presidente del Consiglio, Presidente della Giunta, onorevoli colleghi, assessori, giornalisti e cittadini che ci ascoltano, perché questo è un tema chiaramente di grande interesse in questo momento. Ringraziamo il presidente Occhiuto per l’informativa che abbiamo, ovviamente, già ascoltato e seguito sui social, sui giornali e nelle emittenti televisive.

Se dovessi definire questo periodo, lo definirei con il titolo del famoso film di Giannini e Melato “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”.

Perché? Non soltanto per il periodo – infatti, siamo ancora nel mese di agosto – ma perché siamo stati letteralmente travolti dalla scelta del Presidente/Commissario che, sebbene ci ripeta da sempre, in verità, – di essere molto disponibile a parlare con le Istituzioni, con i sindacati e con la collettività, in realtà, però, arriva a farlo sempre dopo aver già effettuato delle scelte, rendendo, quindi, abbastanza vano l’aiuto che tutti potremmo dare – non solo una mano, anche due  – nell’individuazione di percorsi che possono essere corretti, fornire risoluzioni vere e che, soprattutto, possono essere stabili.

Il confronto con i sindacati, con gli operatori, con l’Università e la relativa programmazione, proprio per le risorse umane che servono, hanno la possibilità di indirizzare le scelte su situazioni che possono non essere estemporanee e ci auguriamo che non lo siano.

Fermo restando che non abbiamo, assolutamente, nessun problema nei confronti dei colleghi cubani e che, sicuramente, esiste un problema nazionale sul reclutamento delle risorse umane in campo medico, siamo, comunque, convinti – e questo completamente in sintonia, lo voglio ribadire, con tutti gli ordini dei medici della Regione Calabria e con i sindacati – che questa strada sia troppo estemporanea, che ponga più problemi di quanto, invece, non ne risolva e, soprattutto, non ci sembra sia frutto di un ragionamento pianificato che possa dare risultati.

Avremmo gradito e voluto che fosse stata seguita per prima la strada che abbiamo indicato tante volte e che avrebbe dovuto essere quella dei concorsi: a doppio canale, specialisti e specializzandi, a tempo indeterminato e non determinato, svolti, però, con tempi celeri e sicuramente corretti; ed, inoltre, che fosse, per esempio, necessario ridiscutere l’accordo integrativo regionale per i colleghi del 118, che come paga oraria prendono meno di una badante, e migliorare l’aspetto economico dei colleghi del pronto soccorso e del settore dell’emergenza-urgenza, ma, soprattutto, Presidente – e le abbiamo offerto tante volte il nostro aiuto – avremmo avuto e abbiamo voglia di mettere insieme – pensiamo che questa sia una strada ancora percorribile – tutte le forze positive di questa terra per trovare soluzioni, fare massa critica e, soprattutto, iniziare una battaglia serissima per condividere le problematiche. Mettere insieme le risorse è l’unica possibilità per ridare la voglia ai cittadini calabresi anche di uscire da questa situazione perché il cittadino calabrese è un attore principale all’interno di questo settore.

Prima il Presidente parlava dei colleghi cubani che parlano inglese, credo che siano pochi i medici calabresi che non sono in grado di parlare in inglese, ma mi chiedo se ci siamo posti il problema se l’inglese è conosciuto dalla collettività calabrese, quando arriva in pronto soccorso qualcuno che ha difficoltà a comprendere l’italiano piuttosto che non il dialetto, al quale abbiamo dovuto tutti rivolgerci nella nostra vita da medici.

Penso che nella nostra terra esistano ancora risorse umane qualificate che debbano essere messe in gioco e, soprattutto, che vada fatta l’analisi – che conosciamo esattamente – delle problematiche della nostra sanità per cui se non riusciamo a trovare la causa e l’eziologia di questa malattia che avvolge la Calabria, soprattutto nel settore della sanità, non credo che possa essere risolutivo dare l’aspirina ovvero somministrare il medico cubano per tre mesi.

Ribadisco che nessuno di noi ha alcuna minima intenzione di ferire i colleghi cubani, tutt’altro, anzi per noi sarebbe bellissimo poiché la nostra è una terra piena di culture. Abbiamo origine da culture e da popoli diversi e siamo in grado di accogliere molto volentieri altri mondi che possano essere anche di aiuto alla nostra terra.

Ci chiediamo, infatti, come mai il Presidente abbia pensato ai cubani e non più facilmente ai Paesi dell’Unione europea o anche extraeuropei come l’Argentina o l’Albania, considerato che ci sono comunità emigrate in tutte le parti del mondo e i figli dei nostri emigrati parlano anche l’italiano.

L’ultimo punto che voglio affrontare, però, è quello relativo al problema dei diritti umani perché la Human Rights Foundation di New York e altre organizzazioni hanno sottolineato con più documenti la situazione dei medici cubani che vengono utilizzati in maniera assolutamente impropria, con un sistema quasi di caporalato.

Credo assolutamente alla correttezza e alla buona fede del presidente Occhiuto e voglio chiedergli di valutare con grande attenzione questo aspetto perché i colleghi cubani non hanno diritto a ricevere per intero il loro stipendio che viene trattenuto dalla compagnia e ne ricevono, probabilmente, una quota irrisoria. Sono, inoltre, obbligati ad avere un atteggiamento e questo non possiamo consentirlo perché siamo del parere che la professione del medico è senza uguali, è impareggiabile, ma non possiamo trasformare la nostra in una società che accetta il caporalato perché di questo si tratta e sarebbe gravissimo.

PRESIDENTE

Grazie, consigliera Bruni. Ha chiesto di intervenire il consigliere Tavernise. Ne ha facoltà.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Grazie, presidente Mancuso, colleghi, presidente Occhiuto.

Sono felice che, anche se siamo alle porte di una campagna elettorale e nella parte finale del mese di agosto, oggi siamo ritornati subito al lavoro e cominciamo, appunto, da quello che è, purtroppo, il problema più grande che viviamo nella nostra regione: la sanità.

La mia linea politica, di solito, è quella di analizzare in maniera oggettiva i provvedimenti indipendentemente da chi li propone o dal Partito di provenienza perché ho sempre pensato che le scelte giuste non abbiano mai colore politico, ma sono giuste o sbagliate a priori, a prescindere da quelle che sono le mie idee.

Ho ascoltato quello che il presidente Occhiuto ha detto nell’intervento di pochi minuti fa e, fondamentalmente, è quello che ho detto nelle ultime due sedute di Consiglio regionale. Quindi, c’è una certificazione del fatto che, purtroppo, negli ultimi dieci mesi, non c’è stato un cambio di passo rispetto al problema principale della nostra sanità che è quello della carenza del personale. 

Pochissimi minuti fa ho ricevuto l’ennesima telefonata – ognuno di noi, penso, ne riceva ogni giorno, personalmente, ne ricevo 4 o 5 – di persone che si recano nei pronto soccorso e stazionano lì, una volta per ore, adesso per giorni. Quindi, bisogna trovare una soluzione a questo.

In questi dieci mesi, il lavoro portato avanti dal presidente Occhiuto quale Commissario ad acta della sanità, a mio parere, non è sufficiente rispetto all’investitura ricevuta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri perché si doveva e si poteva fare di più. Non sono in campagna elettorale e, quindi, mi interessa che si risolvano i problemi dei cittadini.

Parlando con i cittadini, appunto, penso che a un padre, una madre di famiglia o a un giovane che si reca in un pronto soccorso, non interessa se il medico che lo visita sia cubano, africano, argentino, italiano, calabrese, ma l’importante è che venga visitato in tempi celeri e in maniera adeguata e competente.

Accolgo favorevolmente il fatto che il presidente Occhiuto stia cercando di trovare delle soluzioni alla carenza del personale e per primo in quest’Aula, a luglio, ho detto che ero favorevole alla possibilità di stipulare convenzioni con i medici ucraini o albanesi, ma non avevo pensato a Cuba.

Non scendo nemmeno nel merito della questione prettamente economica perché mi fa piacere che non si dia tanto peso ai soldi quando si parla di sanità, considerato che una vita umana non ha un valore economico.

Però, adesso, il presidente Occhiuto deve cambiare marcia perché sono passati dieci mesi e ad oggi non ha portato delle soluzioni. Presidente Mancuso, se siamo oggettivi, se siamo sinceri e trasparenti, se dovessi girarmi indietro, ritornare indietro di dieci mesi e mettere a confronto la situazione della sanità in Calabria dieci mesi fa, prima dell'avvento del governo Occhiuto, con quella di adesso, non trovo nessuna differenza. È inutile che parliamo del fatto - lo ripeto per l'ennesima volta - che nel piano operativo è prevista la riapertura di tre nuovi ospedali, se non riusciamo a garantire il diritto alla salute negli ospedali che sono aperti, parzialmente aperti; basti pensare che l'ospedale di Rossano, quello a me più vicino, ha dieci medici in pianta organica, sei realmente operativi, presidente Mancuso. Ciò vuol dire che vanno in ferie giorno per giorno su tre turni, mattina, pomeriggio e sera; quindi, abbiamo due medici di turno la mattina, uno il pomeriggio e un medico di turno la notte, per un territorio che vanta più di cinquanta - sessanta mila abitanti. A Cariati, a fine luglio, non abbiamo proprio avuto il primo intervento, non abbiamo avuto un medico domenica 24 luglio, non abbiamo avuto un medico all'ospedale di Cariati. L'ospedale di Trebisacce, di cui è prevista la riapertura nel piano operativo, come quello di Cariati, il 14 di agosto quindi nel pieno centro delle vacanze estive in cui i nostri territori si riempiono, ringraziando Dio, di turisti, soprattutto quest'anno in cui la stagione estiva è andata molto bene, anche lì, è rimasto senza medico di turno. Ora dobbiamo trovare delle soluzioni e le deve trovare chi è responsabile oggi. Sarebbe anacronistico e non sincero addossare la colpa dell'attuale situazione sanitaria al presidente Occhiuto, però il presidente Occhiuto dopo dieci mesi deve portare delle risposte non solo a quest’ Aula, non solo ai comunicati stampa dell'opposizione, ma deve portare dei risultati a questa regione perché è stato votato per risolvere i problemi della nostra gente che, purtroppo, ad oggi, non ha risolto.

Concludo, Presidente.

Ho sentito attentamente quello che ha detto sui concorsi, ho chiesto ai miei collaboratori di fare una stampa di tutti i concorsi delle cinque Aziende ospedaliere provinciali, più le Aziende ospedaliere.

Voi sapete che in un anno l'ASP di Reggio Calabria ha fatto soltanto due concorsi a tempo indeterminato e solo dieci manifestazioni per incarichi temporanei? Sapete che l'ASP di Crotone in un anno ha fatto dodici concorsi a tempo determinato per diciassette posti e solo nove concorsi a tempo indeterminato in un anno? Presidente Mancuso, l’ASP di Vibo ha fatto un solo concorso a tempo indeterminato per tre posti di personale tecnico sanitario e tredici avvisi per conferimento di incarichi a contratto a tempo indeterminato. Questa è la situazione. Vanno bene i cubani, vanno bene gli argentini, vanno bene gli africani, non mi interessa, si risolvano i problemi, si portino avanti i concorsi a tempo indeterminato perché un medico che lavora al Nord con contratto a tempo indeterminato, anche se è di Rossano, di Catanzaro, di Reggio Calabria, non viene a lavorare in Calabria per un contratto a tempo determinato, sarebbe da pazzi.

Un'altra cosa e veramente finisco: ci sono diversi operatori sanitari che vantano ancora le indennità Covid in virtù di un accordo fatto col Governo nel 2020 e, da due anni, ancora non hanno percepito le indennità Covid. Prima di assumere nuovo personale, che deve essere assunto, bisogna anche valorizzare, riconoscere a quelli che lavorano quotidianamente in serie difficoltà il loro lavoro, pagando straordinari e pagando quello che hanno fatto quando hanno salvato la vita di migliaia di calabresi. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Tavernise. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà. Ha sette minuti di tempo come i colleghi che l'hanno preceduto.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Innanzitutto, vorrei ringraziare lei per avere accolto immediatamente l'invito che gli è pervenuto dal gruppo del PD che chiedeva di inserire all'ordine del giorno del Consiglio regionale una discussione in merito alla problematica di cui trattiamo.

Credo che, se non avessimo posto noi il problema, al Consiglio regionale non sarebbe stato riconosciuto il suo ruolo, quest’Assise sarebbe stata totalmente esclusa da un dibattito serrato, animato, delle volte strumentale o propositivo dall'altra parte, questo Consiglio regionale sarebbe stato completamente esautorato dal suo ruolo sulla tematica che oggi discutiamo. Quindi ben venga questo dibattito che, oggi, ahimè, non è un vero dibattito, ma è una semplice informativa da parte del Presidente della Giunta, con qualche intervento della minoranza - non so se faranno intervenire consiglieri di maggioranza - che non aiuta certamente a sviluppare ed elaborare meglio idee, proposte, ma serve semplicemente a prendere atto di una volontà manifestata, anche questa volta in maniera forte, dal Presidente Occhiuto, in merito ad una sua idea di sanità. Un tentativo di potenziare la sanità calabrese con una proposta che ha fatto tanto discutere, che non può essere ridotta, caro presidente Occhiuto, ad una polemica, come lei sta cercando di fare, ad una polemica legata ad interessi forti che animano chi, oggi, vuole opporsi o fare osservazioni o si limita a fare delle proposte alternative alla sua proposta.

Presidente, lei ha un coraggio enorme, è violento nelle sue decisioni, noi riconosciamo questa sua determinazione nel portare avanti le problematiche che individua come fondamentali per i calabresi come, appunto, quella della sanità. Però credo che in questo anno di legislatura, di sua guida al governo regionale, abbia introdotto tante iniziative importanti che hanno, poi, segnato dei momenti di discussione, dei momenti importanti di riflessione che hanno portato spesso a cambiare, a modificare più volte una stessa legge per due, tre volte, ad esempio Azienda zero, Multiutility e tante altre. Comprendiamo che c'è, da parte sua, questa voglia di rompere un sistema in Calabria, ma la invitiamo ad avere più rispetto per il ruolo di quest’Aula, cercando di aprire, con questo Consiglio regionale, una discussione vera.

Ad esempio, caro presidente Occhiuto, sul Piano operativo sanitario, che mi auguro sia posto al centro del dibattito politico e di quest’Aula, di questa Assise nel mese di ottobre, per come ha annunciato il presidente Mancuso, e sul quale dimostreremo, come maggioranza o minoranza, di avere idee, suggerimenti, di avere una visione diversa o coincidente perché l'interesse principale che abbiamo è quello di consentire ai calabresi di curarsi nella propria terra e di non alimentare un sistema che esiste da anni che è quello dell’emigrazione sanitaria.

Sono molto preoccupato dei dati che avremo il prossimo anno sull’emigrazione sanitaria e che il Covid aveva ridotto; infatti, per quel che mi risulta, in questi mesi, si è molto, ma molto esteso e sta causando grossi problemi. Da parte nostra non c'è un concetto o un'idea che vuole essere a tutti i costi alternativa a quella del presidente Occhiuto e della sua maggioranza, vorremmo, però, che questo Consiglio regionale diventasse protagonista in questo dibattito perché, caro Presidente, penso che lei abbia commesso alcuni errori, anche macroscopici: sarebbe stato più opportuno, caro Presidente, ascoltare prima gli ordini dei medici, gli specializzandi, che magari potevano offrire già soluzioni adeguate, e non farlo dopo, accettando, ad esempio, quanto proposto dagli specializzandi – noi lo condividiamo - per trovare personale nuovo in questo ambito.

Questo è governare i processi! Non accelerare, ma avere una capacità tale e mi meraviglia da un politico navigato come lei, perché politica è la capacità di governo dei processi ma anche la capacità di creare relazioni, interlocuzioni tali da trovare appoggio, supporto, sostegno e entusiasmo nelle cose che si portano avanti. Credo che questo sia un monito, caro Presidente, per lei e per la sua maggioranza, per portare avanti un progetto di riscatto per la Calabria che tenga conto delle difficoltà che viviamo, che tenga conto di una sanità, ahimè, al tracollo. Non è colpa sua né di quest’Aula, ma è colpa degli ultimi vent'anni di commissariamenti in Calabria. Nessuno vuole dire che lei oggi ha responsabilità, che è il solo responsabile dei mali della sanità in Calabria; la responsabilità è di tutti negli ultimi venti-trenta anni. Ci mancherebbe altro! Però adesso noi recriminiamo questo, Presidente: che su questo tema ci sia più rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione, ci sia più rispetto verso chi oggi rappresenta gli ordini, le categorie come gli ordini dei medici, i sindacati dei medici e quant'altro, perché credo che insieme potremo migliorare le cose e trovare soluzioni migliori per risolvere i problemi della sanità.

Non nego di aver detto, caro Presidente, “Ben vengano i medici cubani”, ma abbiamo detto anche che si tratta solo un provvedimento tampone, un provvedimento spot che non risolve i problemi, che vanno affrontati in maniera diversa, in maniera da introdurre quell'idea di piano sanitario triennale operativo. Sappiamo qual è la sua idea e la nostra idea, responsabilizziamo meglio i manager della sanità, perché, come diceva poco fa il collega Tavernise, se è vero come è vero che pochissimi concorsi sono stati fatti dai manager e sono stati fatti a tempo determinato, allora c’è un problema, che può essere amministrativo, tecnico, ma c’è un problema che va affrontato.

Affrontiamo questi problemi in maniera complessiva, organica e poi pensiamo, insieme, di portare avanti dei ragionamenti, perché noi non siamo in campagna elettorale sui temi della sanità, non si può fare campagna elettorale su questi temi, però sui temi della sanità nemmeno qualcun altro può pensare di tentare di far apparire perfetto un provvedimento, che, per noi, ha tanti limiti, ha tante problematiche aperte.

Questo è l'invito che faccio al presidente Occhiuto, alla sua maggioranza e a questo Consiglio regionale: aspettiamo che passi questa campagna elettorale, però, dopo il 25 settembre, utilizziamo quest’Aula come laboratorio politico - istituzionale per trovare le soluzioni migliori per i calabresi. Noi ci siamo, presidente Occhiuto, presidente Mancuso, non siamo abituati a fare una opposizione tout court strumentale, vogliamo, però, essere partecipi di un progetto di crescita della Calabria dove ognuno si assume la responsabilità di essere maggioranza e di essere minoranza. Se questo è l'approccio, questo è l'invito, noi saremo pronti in quest’Aula ad offrire il nostro contributo purché in quest’Aula si diventi protagonisti e non spettatori, come avvenuto in quest’anno di legislatura regionale.

PRESIDENTE

Grazie, collega Bevacqua. Lei ha parlato nove minuti. Chiedo scusa ai colleghi di maggioranza che sono iscritti a parlare però, per par condicio, il Presidente ha già parlato circa venti minuti, l'opposizione adesso è intervenuta per ventidue minuti; quindi, ricedo la parola al presidente Occhiuto per un breve intervento e, ovviamente, la maggioranza non potrà successivamente intervenire. Grazie.

OCCHIUTO Roberto, Presidente Giunta regionale (replica)

Grazie, Presidente. Mi limito a rispondere ad alcune osservazioni che sono venute dai colleghi dell'opposizione. Ringrazio anche i colleghi della maggioranza che avevano chiesto di intervenire.

Prendo atto del fatto che la Presidenza del Consiglio ritiene che io possa, in qualche modo, fare sintesi anche degli argomenti che la maggioranza avrebbe proposto. Per inciso dico che, se mi si invita a fare un’informativa, il tempo dell'informativa, poiché è un tempo per informare, appunto, sulle procedure che hanno determinato la richiesta di informazione, non dovrebbe essere computato ai fini della par condicio. Ne prendo però atto. Va bene comunque perché ho già, più volte, manifestato apprezzamento nei confronti dei consiglieri di maggioranza che sui temi che riguardano la sanità hanno sempre avuto un atteggiamento molto rigoroso e molto rispettoso anche delle funzioni del Commissario ad acta.

Vorrei dire al consigliere Bevacqua - ho apprezzato lo spirito del suo intervento - che non è vero che il Consiglio regionale sarebbe stato privato di una sua prerogativa se il Presidente del Consiglio non avesse chiesto a me di intervenire e io non avessi accolto l'invito. Certo, il Presidente del Consiglio lo ha fatto su sollecitazione del suo gruppo, perché il Commissario ad acta, come sa, per legge non risponde al Consiglio regionale; la circostanza che il Commissario ad acta sia anche il Presidente della Regione dovrebbe essere apprezzata. Non dico che, poiché sono Commissario ad acta, non rispondo al Consiglio. Vengo in Consiglio, mi confronto in Consiglio e mi piacerebbe confrontarmi sui temi che complessivamente riguardano la gestione della sanità.

Ho detto che avrei cercato di rispondere puntualmente alle osservazioni e cercherò di farlo. Parto con quelle più marginali, se vogliamo, perché la consigliera Bruni diceva “Ah, ma perché non si è pensato ai medici albanesi o a quelli dell'Unione Europea”. Per una semplice ragione: i paesi dell'Unione Europea vivono le nostre stesse condizioni, nel senso che nei paesi dell’Unione europea mancano i medici come mancano da noi e anche loro, da più anni, stanno cercando medici all'estero. Peraltro, i medici negli altri Paesi dell'Unione Europea hanno generalmente una retribuzione e un contratto che sono più convenienti per loro.

Perché non si è pensato ai medici albanesi? Le confesso una cosa: quest'idea a me è venuta quando il Presidente della Repubblica albanese è stato in visita in Calabria e gli ho detto: “Scusami, perché non mi mandi dei medici albanesi? La nostra è una terra con tante comunità Arbereshe, ci sono rapporti anche solidi e consolidati nel corso degli anni.” E lui mi ha risposto: “Presidente, non posso perché i miei medici, che io vorrei trattenere in Albania, ora se ne vanno in Germania perché la Germania li paga 15 volte quello che prenderebbero in Albania e 5-6 volte quello che prenderebbero in Italia, secondo i contratti e la normativa nazionale”. Quindi l’idea mi è venuta anche parlando col Presidente albanese.

Quando ho fatto riferimento al fatto che parlano inglese, non lo dicevo perché penso che debbano relazionarsi in inglese, lo dicevo per dire che questi medici hanno una formazione di altissimo livello sia dal punto di vista delle specializzazioni mediche sia dal punto di vista delle pubblicazioni scientifiche che avvengono in lingua inglese. Certo, consigliera Bruni, occorrono interventi strutturali, ma io non ho mai detto che questo intervento è strutturale. Questo intervento è di emergenza e serve a non chiudere gli ospedali.

Ho già detto che non è in alcun modo alternativo alle procedure di reclutamento, alla modifica delle procedure di reclutamento, che, quello sì, è un intervento strutturale che stiamo avviando. Occorrono poi altri interventi strutturali. Faceva riferimento a queste cose anche il consigliere Tavernise quando diceva “Ah, io questa operazione l'ho condivisa, però in 10 mesi che cosa ha fatto il Commissario?”. Intanto… – no! Non lo dico - solo uno che non capisce nulla di sanità e di politica può pensare che la sanità in Calabria, dopo tanti anni di governo inefficiente, possa essere riformata in dieci mesi. Ma lei dice: “Quali sono le differenze?”. Gliele dico io quali sono alcune differenze prodotte in questi dieci mesi. Intanto sulle regole di ingaggio: lo ha visto quando ho nominato i nuovi commissari come quelli di Reggio Calabria e di Cosenza.

Ho potuto nominare solo alcuni Commissari perché il Decreto Calabria non mi dà la possibilità di nominarli prima di novembre e quasi tutti i Commissari hanno avuto una valutazione positiva. Questa è un'altra cosa che andrebbe indagata. Come fa il Governo nazionale a dire che la sanità in Calabria non funziona e poi dare valutazioni positive a tutti i Commissari? Hanno sempre avuto valutazioni positive i Commissari in Calabria. Però, quando li ho nominati, l’ho fatto senza che ci fosse un solo Deputato, un solo consigliere regionale davanti alla mia porta. Quando i Commissari hanno a loro volta nominato i direttori generali, i direttori amministrativi e i direttori sanitari lo hanno fatto autonomamente. Qualcuno che mi ha chiesto: “Presidente, ha dei suggerimenti da darci?” La risposta che ha ricevuto è stata: “Fate quello che volete perché voi avete gli obiettivi, dovete lavorare senza alibi, se non raggiungete gli obiettivi il giorno dopo siete sostituiti senza poter accampare alcun alibi.” È un'innovazione questa nelle regole di ingaggio, rispetto ad una sanità che in Calabria è sempre stata lottizzata? È o non è una differenza? Ringrazio, in proposito, moltissimo i componenti della mia maggioranza che hanno capito che occorreva in sanità un cambio di passo e che non hanno mai, mai, esercitato pressioni indebite sull'attività di governo della sanità, che invece tante altre volte la politica regionale ha esercitato.

È una differenza o non è una differenza?

E chi frequentava il Dipartimento della salute negli anni passati o frequentava le Aziende sanitarie negli anni passati non riscontrava che il Dipartimento della salute e le Aziende sanitarie spesso erano un “bivacco” per operatori privati della sanità?

Venite ora! Andate ora al Dipartimento! Andate ora nelle Aziende sanitarie e vedete se, anche rispetto a questo, le regole di ingaggio non sono state modificate, senza nemmeno entrare in conflitto con gli operatori della sanità convenzionata, che sono l'altro pilastro della sanità, ma stabilendo semplicemente che le regole valgono per tutti e si affrontano attraverso gli organismi della rappresentanza che anche queste associazioni hanno.

Non sono innovazioni epocali rispetto a una sanità che in Calabria non ha mai saputo registrare cambi di passo, sono regole di ingaggio che non producono risultati immediati, ma che sono la precondizione perché si possano produrre dei risultati nell'interesse dei cittadini.

Ho detto più volte ai consiglieri regionali, agli Assessori, che fanno un lavoro straordinario insieme a me nella Giunta regionale, e l’ho detto più volte scherzando che la storia della Regione come istituzione è la seguente: i consiglieri regionali, gli assessori si auto riproducono, vengono rieletti, quello che si consuma politicamente è sempre il Presidente della Regione. Perché? Perché gli Assessori, i consiglieri regionali fanno un doveroso, legittimo lavoro di raccordo rispetto ai territori, mantengono i rapporti; il Presidente della Regione invece diventa il responsabile di tutto quello che non funziona.

Ho detto loro che a me non interessa acquisire pacchetti di consenso perché ricordo altri miei predecessori che avevano fatto firmare documenti che recavano alla fine la firma di 300 Sindaci calabresi e che, poi, quando si sono candidati, hanno preso l’1 per cento dei voti.

Ho 5 possibilità su 100 di resistere - lo dico sempre scherzando, ma dico una verità, dico una cosa che penso - se riesco a dare qualche soluzione ai problemi dei calabresi.

Sulla sanità, modificando le regole di ingaggio, sto facendo esattamente questo; è chiaro che le regole di ingaggio non producono immediatamente dei risultati, ma senza modificarle i risultati non si producono. Quali differenze? Lei proviene, onorevole Tavernise, da un territorio dove da anni si parla dell'Ospedale della sibaritide, può in coscienza negare che da quando io sono Commissario questo ospedale ha avuto un'accelerazione nei suoi lavori che mai ha avuto in passato? Perché l'ha avuto? Le spiego perché il governo alla sanità su alcune cose è più semplice e su alcune altre cose è più complesso. Sull’Ospedale della sibaritide ho avuto le sollecitazioni del mio dirigente del Dipartimento che mi diceva: “Presidente, bisogna assumersi la responsabilità di fare gli stati di avanzamento perché altrimenti i lavori non vanno avanti”. Come Commissario, non avevo nemmeno la struttura per poter fare un'analisi puntuale però il bivio era fare come tanti altri in passato: pensare esclusivamente ai problemi che un'assunzione di responsabilità avrebbe potuto provocare in futuro o assumersi comunque la responsabilità di fare quello che poteva creare anche un problema, ma farlo perché era necessario. E l’ho fatto! Ho firmato! Mi sono assunto delle responsabilità personalmente che sono state sufficienti a far riprendere i lavori di quell'Ospedale.

In molti altri casi nella sanità non è così. Gliene dico un'altra, che rappresenta la differenza e che è sintomatica però del fatto che non è così: nei cassetti della Regione ho trovato - dico “ho trovato” allegoricamente - 80 milioni di euro che dovevano essere destinati ad attrezzature tecnologiche negli ospedali e che nessuno aveva programmato.

Ho fatto un decreto e ho assegnato 80 milioni di euro per TAC, mammografie, attrezzature agli ospedali, poi ho utilizzato le risorse del PNRR e ho trovato altri 50 milioni di euro per destinare altre attrezzature agli ospedali. Sa che succede? Che in alcune aziende, come l'azienda sanitaria provinciale di Reggio, il 5 settembre consegneranno i primi mammografi, su 5 milioni di euro che ha ricevuto quell’azienda, 2 milioni e mezzo non solo li ha spesi, ma li ha spesi ottenendo da CONSIP l’impegno a consegnare le attrezzature il 5 di settembre. In altre aziende, dove non c'è questa capacità amministrativa, queste cose, per quanto si possano programmare, non producono dei risultati.

Questa è la differenza! Ci sono alcune attività sulle quali la filiera è breve! Avete visto, ieri abbiamo presentato i risultati della campagna antincendio, anche su quella è stato detto: “Ah, la Regione non ha fatto nulla”. Ricordo le polemiche ma - avete visto - siamo stati una Regione virtuosa, da questo punto di vista. Però lì la filiera è più corta: si parla con i sindacati - con l'assessore abbiamo fatto un grande lavoro di interlocuzione con i sindacati - con gli operai forestali. La filiera è più corta, è più facile produrre dei risultati.

In sanità quando fai un decreto e destini 150 milioni di euro per le attrezzature tecnologiche e poi ti trovi nelle Aziende sanitarie uffici che non riescono nemmeno a fare la procedura per prendere queste attrezzature da CONSIP o gente che non si assume nemmeno il minimo della responsabilità, le cose sono più difficili da prodursi in 10 mesi.

Produrremo comunque le differenze a cui lei faceva riferimento anche in questi ambiti più complessi.

Il fatto che io abbia scelto come commissario di Azienda zero un eccellente professionista come il dottor Profiti, le renderà evidente come, attraverso la concentrazione e la capacità amministrativa in un unico soggetto, si potrà velocizzare anche il percorso amministrativo utile a produrre risultati che gli atti di programmazione imporrebbero.

Le differenze? Anche lei, consigliere Tavernise, proviene da un territorio dove per anni si è parlato della necessità di riaprire l'Ospedale di Cariati, di Trebisacce. E chi l'ha fatto prima? Chi l'ha disposto prima? Io ho deciso, anche qui assumendomi una responsabilità, che nella rete ospedaliera della Calabria sarà inserito l’Ospedale di Cariati, l’ospedale di Praia, l'Ospedale di Gioia Tauro. Certo, abbiamo necessità poi di trovare i medici per farli funzionare questi Ospedali, ma arriveremo anche a questo. Però questa è una differenza o no, rispetto al nulla del passato? È una differenza anche questa prodotta in pochi mesi di gestione del commissariamento?

Sul PNRR siamo l'unica Regione che ha sommato alle disponibilità del PNRR altri 19 milioni di euro, che questa volta io non come Commissario ho deciso di impegnare. Erano risorse del FSC che da anni non venivano spese e che sarebbero scadute e ho detto “Mettiamole sul PNRR per fare altre case di comunità, altri Ospedali di comunità” E il programma del PNRR sugli ospedali di comunità, sulle case di comunità, sono stato costretto a prenderlo in mano quando già le altre Regioni erano davanti a noi, avevano fatto tutto, avevano individuato i luoghi, i posti dove dovessero nascere gli ospedali di comunità e le case di comunità, da noi eravamo a “caro amico zero”. Alla fine, sa cosa è successo? Che siamo stati tra le prime Regioni ad aver prodotto il piano per il PNRR. È un risultato questo? È una differenza che abbiamo prodotto dopo dieci mesi di commissariamento.

Anche sul famigerato Tavolo Adduce: guardateli i rilievi del Tavolo Adduce, non solo quelli per la Calabria ma per tutte le Regioni. Il Tavolo Adduce fa sempre le pulci a tutti i sistemi sanitari regionali. Noi per la prima volta abbiamo dimostrato quello che nessuno era riuscito a dimostrare in Calabria e cioè che non c'è un deficit nei conti, ma anzi c’è un avanzo di amministrazione. È una cosa buona? No, non è una cosa buona, perché significa che ci sono risorse che non sono spese perché non si erogano servizi, ma era peggio quando i servizi non si erogavano e addirittura ci presentavamo come una Regione in deficit.

Semplicemente facendo la ricognizione dei conti, abbiamo ottenuto questo risultato che - non lo ricorda mai nessuno - ha prodotto 90 milioni di euro in più per la sanità calabrese. Sono delle differenze, quelle possibili in dieci mesi di commissariamento. E prima dei 12 mesi di commissariamento noi faremo la ricognizione del debito, un'altra cosa mai riuscita in Calabria, perché non si sa a quanto ammonti il debito della sanità. Noi, per fine anno, avremo finalmente la ricognizione del debito in sanità e questa sarà un'altra differenza, una differenza epocale. Certo, poi c'è un sistema da riformare nel suo complesso e capillarmente.

Prima le facevo il riferimento alle risorse stanziate per le attrezzature, ma lei nel suo intervento faceva riferimento alle indennità Covid. Sa che è successo sulle indennità Covid? Che il sottoscritto, il 31 di dicembre, alla vigilia di Capodanno, era al Dipartimento per fare il DCA (Decreto Commissario ad Acta) sulle indennità Covid. Sa che è successo? Che, poiché la sanità che ho preso in mano aveva una confusione nei bilanci delle diverse aziende, pur essendoci queste disponibilità, non erano state iscritte nei bilanci e quindi le indennità Covid non si potevano erogare. Non potevano erogarle con i loro bilanci pur avendo queste risorse. Per dare un giusto riconoscimento a questi medici ho fatto un DCA e ho coperto questa indennità Covid con i fondi comunitari, perché anche lì c'era una norma - nessuno, nemmeno nessuno di voi se n'è accorto - che dava la possibilità alle Regioni di utilizzare i fondi dell'Unione Europea e averli poi ripristinati se servivano ad affrontare l'emergenza Covid. Il punto qual è? Che i fondi – lo sanno bene i consiglieri che si occupano di programmazione comunitaria - poi vanno rendicontati. Ora alcune aziende hanno erogato le indennità Covid perché sono riuscite a rendicontare le ore di lavoro, altre aziende, che non hanno la capacità amministrative per farlo, sono in ritardo. Questa è la dimostrazione che non basta a volte il contributo attivo di chi governa la sanità, se non si riforma capillarmente il sistema. E stia sicuro, onorevole Tavernise, che siamo impegnati a riformarlo e in profondità.

Ho apprezzato l'intervento del capogruppo del PD quando dice “Sì, dopo le elezioni ragioniamo sulla sanità”. Io l’ho detto altre volte che vorrei poter fare un dibattito anche di un’intera giornata qua, ma complessivamente sui temi della sanità, però vorrei anche che l'opposizione fosse capace di produrre quelle proposte alternative a cui lei faceva riferimento. Invece ho riscontrato un’opposizione che è brava solo a fare un comunicato stampa di attacco ogni giorno, su qualsiasi cosa, sembra che non vi vada bene mai niente. Per voi varrebbe quello che ho detto per altre organizzazioni: nemmeno ai tempi di altri Commissari, come Cotticelli o altri, ho visto un’animosità da parte delle opposizioni così alta. Però sono disponibile a un confronto su tutti i temi della sanità.

Poi lei diceva che sulla sanità non bisogna fare campagna elettorale, riprendendo quello che io avevo detto nella mia introduzione. Bene! Ma non la faccio io la campagna elettorale sulla sanità e anche su questa vicenda dei medici cubani. Sulla salita la campagna elettorale la sta facendo il PD.

Ora vorrei parlare anche di un'altra questione perché non solo lei, ma anche altri colleghi di opposizione hanno detto che io avrei dovuto ascoltare l'Ordine dei Medici. Io gli ordini dei medici li ho ascoltati, sono venuti in Regione da me e ho assunto anche l'impegno – che sto onorando - di farli partecipi, attivi, del tavolo che abbiamo istituito sulle procedure di reclutamento. I loro consigli li ho ascoltati, ho detto anche loro quello che stiamo facendo, sempre a proposito delle riforme strutturali.

L’onorevole Bruni parlava del 118: sul 118 stiamo lavorando non da ora, da novembre, però riorganizzare il 118 è una cosa complessa e per farlo abbiamo fatto una convenzione con AREU che è la società che gestisce le emergenze urgenze in Lombardia.

Queste cose le ho dette anche ai Presidenti degli Ordini. Ho avuto un approccio molto positivo con loro quando sono venuti su altri temi e voglio continuare ad averlo, ma su questa vicenda dei medici cubani gli ordini dei medici hanno avuto un atteggiamento ignobile! Soprattutto qualche presidente dell'Ordine dei medici, come quello di Cosenza che è presidente da 20 anni e, in 20 anni, non ha mai, mai, attaccato con questa animosità nemmeno Cotticelli! Sapete perché succede? Perché questa vicenda dei medici cubani tocca interessi milionari da parte delle associazioni dei medici delle cooperative.

Ho un documento in cui è riportato quanto ha chiesto una delle cooperative che offre i medici alla Calabria: per un medico anestesista rianimatore 150 euro a ora; per un medico di Pronto soccorso 150 euro a ora; per un ortopedico 150 euro a ora. Questo significa 1.200 euro al giorno, 50 mila euro al mese, e queste cooperative stanno sottraendo al sistema della sanità pubblica centinaia e centinaia di milioni di euro con la compiacenza degli ordini dei medici.

Vorrei che la Procura aprisse un’inchiesta per capire se queste società, che dicono di avere anche dei collaboratori che chiamano medici, hanno tra loro procacciatori medici, magari medici vicino all'Ordine dei medici o collaboratori, perché altrimenti questa violenza non sarebbe giustificata. Perché non si indignano? Perché quelli dell'Ordine dei medici non si indignano quando muore qualcuno negli ospedali e si indignano quando noi facciamo un'operazione che serve a calmierare il mercato del lavoro? Un’operazione alla quale sta guardando con interesse tutto il Paese perché serve ad evitare che si consolidi una distorsione nel mercato del lavoro tra i medici nella sanità.

Sapete che sta succedendo? Sapete che sta succedendo? Che i medici si dimettono dal settore pubblico e vanno in queste cooperative a lavorare; centinaia di medici ogni mese in Italia si dimettono e vanno in queste cooperative a lavorare e tolgono energie e risorse al pubblico. È una cosa possibile questa? Perché non protestano su questo? Anche le organizzazioni sindacali dei medici a volte non comprendono che, se questo sistema non si corregge, loro non avranno più interessi da rappresentare: un medico che va a lavorare in una società interinale per 20 mila euro al mese non ha bisogno del sindacato per contrattare le proprie prestazioni. Ecco, noi stiamo facendo una cosa coraggiosa, toccando tantissimi interessi, interessi che reagiscono, facendo diventare quest'iniziativa un’iniziativa da contestare in modo più assoluto.

Io, però, vado avanti, vado avanti senza tentennamenti perché ho la responsabilità di affrontare le emergenze di un sistema sanitario che è strutturalmente in crisi. E, come ho detto altre volte, per me un medico anche cubano che possa salvare una vita umana vale molto di più di migliaia di polemiche.

PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Ringrazio la maggioranza per la comprensione di non averli fatti intervenire e le opposizioni per l'opportunità e per la collaborazione. Grazie.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle 13,52

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Gentile, Laghi, Loizzo, Lo Schiavo, Dolce, Princi.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Modifiche e integrazioni alla legge regionale 5 novembre 2009, n. 40 (Attività estrattiva nel territorio della Regione Calabria) - (deliberazione G.R. n. 348 del 03.08.2022)” (PL n. 95/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito, alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario e alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per il parere di cui all’articolo n. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

 

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Loizzo “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza e Rende” (PL n. 91/12^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Straface ““Istituzione del Parco marino regionale “Secca di Amendolara”” (PL n. 92/12^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Cirillo “Modifiche all'art. 15 della legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione)” (PL n. 93/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

Montuoro e Caputo “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di interesse regionale” (PL n. 94/12^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere finanziario.

Caputo “Modifiche all’articolo 31 della legge regionale 21 agosto 2006, n. 7 (Collegato alla manovra di assestamento di bilancio per l’anno 2006)” (PL n. 96/12^).

È stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative per l’esame di merito e alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Piano di sviluppo e coesione (PSC) della Regione Calabria - Variazione del piano finanziario della sezione ordinaria. Presa d'atto delle determinazioni del comitato di sorveglianza (CDS) a seguito di procedura di consultazione per iscritto attivata in data 22.7.2022, conclusa in data 08.08.2022” (PPA n. 80/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

“Rendiconto esercizio 2021 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL)” (PPA n. 81/12^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per l’esame di merito.

 

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:

“Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2021 - Decreto legislativo 23 giugno 2018, n. 118 e ss.mm.ii - (deliberazione U.P. n. 54 del 29.07.2022)” (PPA n. 79/12^).

Ritiro proposta di legge

Il consigliere regionale Michele Comito, in data 29 luglio 2022, ha comunicato di ritirare la proposta di legge n. 55/12^, di propria iniziativa, recante: “Esenzione della tassa automobilistica per i veicoli storici”.

Promulgazione di legge regionale

Comunico che, in data 4 agosto 2022, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sottoindicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 166 del 4 agosto 2022:

1. Legge regionale n. 26 del 4 agosto 2022, recante: “Disciplina dei Marina Resort”;

2. Legge regionale n. 27 del 4 agosto 2022, recante: ““Riconoscimento del concorso internazionale dei Madonnari “Città di Taurianova””;

3. Legge regionale n. 28 del 4 agosto 2022, recante: “Modifica all’articolo 65 della legge regionale 12 giugno 2009, n. 19 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2009)”;

4. Legge regionale n. 29 del 4 agosto 2022, recante: “Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità”;

5. Legge regionale n. 30 del 4 agosto 2022, recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”.

Comunico che, in data 5 agosto 2022, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sottoindicata legge regionale e che la stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 168 dell’8 agosto 2022:

- Legge regionale n. 31 del 5 agosto 2022, recante: “Interpretazione autentica dell’articolo 14, comma 1, della legge regionale 7 luglio 2022, n. 25 (Norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione e il riuso)”.

Comunicazioni inerenti atti della Corte dei conti

Comunico che la Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Calabria, ha adottato la delibera n. 68/2022 riguardante la relazione annuale sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2021 e sulle tecniche di quantificazione degli oneri.

Deliberazione della Giunta regionale

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 363 del 3 agosto 2022, concernente: “Istituzione della Struttura di coordinamento delle attività regionali in base all'articolo 14 della legge regionale 7 giugno 2018, n. 15 (Disciplina regionale dei Servizi di Polizia Locale)”;

-        La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 364 del 3 agosto 2022, concernente: “Approvazione del regolamento regionale riguardante criteri organizzativi generali del servizio di polizia locale, caratteristiche delle uniformi, dei veicoli, dei distintivi di grado e degli strumenti in dotazione alla polizia locale - approvazione allegato A - mezzi di trasporto e strumenti operativi della polizia locale della città metropolitana, delle provincie, dei comuni, e dei consorzi. Approvazione allegato B - caratteristiche delle uniformi, in dotazione alla polizia locale.

-   Approvazione allegato C - simboli distintivi di grado, in dotazione alla polizia locale. ai sensi dell'articolo 6, comma 3, e dell'articolo 13, comma 1 - lettere a) - b) - c) - d) ed e) della legge regionale 7 giugno 2018, n. 15 “disciplina regionale dei servizi di polizia locale”.

Emanazione di Regolamento regionale

Comunico che, in data 8 agosto 2022, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sottoindicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 170 dell’8 agosto 2022:

-        Regolamento regionale n. 9 dell’8 agosto 2022, recante: “Criteri organizzativi generali del servizio di polizia locale, caratteristiche delle uniformi, dei veicoli, dei distintivi di grado e degli strumenti in dotazione alla polizia locale”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2022-2024:

1.     Deliberazioni di Giunta regionale numeri 349, 350, 351, 352, 353, 354, 355, 356, 358, 359, 360 e 370 del 3 agosto 2022;

2.     Deliberazioni di Giunta regionale numeri 373, 374, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 383, 384, 385 e 393 del 10 agosto 2022;

3.     Deliberazioni di Giunta regionale numeri 400, 401, 402 e 404 del 24 agosto 2022.

Interrogazioni a risposta immediata

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- da informazioni di stampa si apprende che, da circa dieci giorni, il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vibo Valentia è presenziato da un solo medico. La notizia è già di per sé clamorosa e sconcertante e lo diventa ancor di più quando ci si rende conto che il medico rimasto da solo ad affrontare le urgenze è il Dott. ............ che è, anche, il Direttore del medesimo Pronto Soccorso. - Tanta è la carenza di personale medico nel Pronto Soccorso di Vibo Valentia che è bastata, a quanto pare, la mera coincidenza temporale della malattia di alcuni medici con le ferie di pochi altri per mandare in tilt l'intero reparto. - La situazione che sta vivendo, ormai da mesi, il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vibo Valentia è tanto grave da apparire, per certi versi, assurda e surreale. - Non si capisce, infatti, e sfugge ad ogni logica razionale, come sia possibile che, ad oggi, le reiterate rassicurazioni e gli impegni assunti dal Commissario dell’Asp Dott. .............e anche del Presidente della Giunta regionale, nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, fatte a fronte delle innumerevoli sollecitazioni ed iniziative messe in campo dalle forze politiche di opposizione e, in modo particolare, dal Partito Democratico, non si siano, ancora, tradotte in concreti e reali interventi volti ad affrontare, efficacemente, il problema della drammatica carenza di organico che attanaglia il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vibo Valentia e che rischia, ormai, di degenerare nel caos più totale. Il sottoscritto Consigliere Regionale, attraverso interrogazioni, interpellanze, mozioni e quant'altro, ha, ripetutamente ed insistentemente, avanzato, al Presidente della Giunta regionale, anche nella sua precitata qualità, molteplici richieste dirette a sollecitare interventi urgenti e improcrastinabili sull'ASP di Vibo Valentia e sul Pronto Soccorso del Nosocomio di Vibo Valentia. Ma vi è di più. Infatti, lo stesso ha, anche, posto in essere una apposita visita ispettiva che si è svolta proprio nei locali del Pronto Soccorso di che trattasi e che è stata presenziata dai vertici dell'ASP di Vibo Valentia. Il tutto con il chiaro intento di “accendere i riflettori” sulle ormai croniche disfunzioni della sanità vibonese e sulla necessità di rendere le sue strutture e, in primis, il Pronto Soccorso dell'Ospedale cittadino, capaci di soddisfare le degne aspettative dei cittadini. Allo stato attuale, tuttavia, ogni richiesta avanzata e ogni azione compiuta sembrano non aver prodotto i risultati auspicati necessari a migliorare il sistema sanitario provinciale e regionale. Resta il fatto che il Pronto Soccorso dell'Ospedale più grande della Provincia di Vibo Valentia non può continuare a rimanere sguarnito di personale medico nel bel mezzo della stagione turistica che già registra, sul territorio, la presenza di centinaia di migliaia di villeggianti provenienti da ogni parte dell'Italia oltre che dall'estero. Pertanto, qualora nell'immediato non si riesca a rimpinguare il personale medico riportandolo a livelli sufficienti a garantire i LEA, si suggerisce la possibilità di valutare la necessità di stipulare una qualche forma di convenzione con il Ministero della Difesa che consenta il distaccamento temporaneo di medici dell'esercito presso e nei locali del ridetto Pronto Soccorso.

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria

per sapere:

quali utili ed urgenti provvedimenti si intendono adottare, nell'immediatezza, per far fronte alla gravissima carenza di personale medico nel Pronto Soccorso dell'Ospedale di Vibo Valentia.

(74; 10/08/2022).

Interrogazioni a risposta scritta

Bruni. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la legge n. 390 del 24 luglio 1981 ha convertito con modificazioni il D.L. 28 maggio 1981 n.244 concernente ulteriori interventi straordinari di integrazione salariale in favore dei lavoratori delle aree del Mezzogiorno in opere di Lavori Socialmente Utili e Lavori Pubblica Utilità;

- nel 1996 in Calabria nelle varie sedi (Comuni, Province e Regione) furono avviati i primi progetti LSU e a seguire nel 1998 i primi progetti LPU con differenti riconoscimenti contributivi;

- nel 2007 la Giunta regionale ha avviato, ai sensi della L.R. n. 9 del 2007, la procedura di stabilizzazione dei lavoratori LSU e LPU (conclusa nel 2012) garantendo loro l’accesso ai ruoli regionali e inquadrandoli nella categoria B secondo le modalità previste dall’art. 16 della legge n. 56/1987 che richiede il solo requisito della scuola dell’obbligo per l’accesso al pubblico impiego.

Considerato che: - ad oggi gli ex LSU-LPU stabilizzati dall’Amministrazione regionale svolgono mansioni di ctg B nonostante molte di queste unità siano in possesso della laurea e di competenze acquisite nel tempo;

- l’organico è sottodimensionato a causa, tra l’altro, dei pensionamenti;

- questi lavoratori in Regione Calabria svolgono funzioni di istruttoria, redazione e liquidazione degli atti burocratici fondamentali per la macchina amministrativa regionale. Tenuto conto che: - la legge 7 aprile 2014, n. 56 (cd. ‘legge Delrio') ha dettato un'ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo l'istituzione e la disciplina delle città metropolitane e la ridefinizione del sistema delle province fissando al 31 dicembre 2014 il termine ultimo per le Regioni per approvare le proprie leggi di riordino delle funzioni delegate o trasferite alle Province;

- a tal proposito, la Regione Calabria ha approvato la Legge regionale 22 giugno 2015, n. 14 “Disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 aprile 2014, n. 56” con la quale, oltre a definire il trasferimento di specifiche funzioni dalle province alla Regione ha contestualmente stabilito l’allocazione delle risorse umane;

- a partire, dunque, dal 01 agosto 2015 il bacino LSU/LPU della regione Calabria è notevolmente aumentato a seguito della riforma citata;

- i lavoratori ex LSU-LPU sono in attesa da diversi anni dell’attivazione delle procedure di riqualificazione;

- i fondi stanziati per le verticalizzazioni sono stati utilizzati per coloro che erano assegnati alle strutture.

Preso atto che: - in data 22 aprile 2022 la Giunta regionale ha approvato la Deliberazione n. 161 avente ad oggetto: ‘Rideterminazione Dotazione organica. Approvazione Programmazione triennale del fabbisogno di personale triennio 2022-2024. Piano assunzionale anno 2022. Revoca parziale.’, con la quale sono state programmate, tra l’altro, nel corso del triennio le progressioni verticali. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1.quali sono le azioni poste in essere per preservare i diritti e la dignità del bacino di ex LSU/LPU attualmente in servizio presso l’ente Regione?

2. se sono state avviate le procedure selettive per le progressioni verticali previste dal Piano assunzionale per l’anno 2022;

3. nel caso in cui non siano state avviate quando lo saranno?

 4. se entro il triennio di vigenza del citato Piano saranno esaurite tutte ‘le progressioni verticali’ del bacino interessato.

(73; 09/08/2022).

 

Mammoliti. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la Commissione europea ha approvato l’8 febbraio scorso lo European Chips Act, un provvedimento destinato esplicitamente ad aumentare la produzione di semiconduttori in Europa;

i semiconduttori, in buona sostanza, fanno funzionare la grandissima parte degli oggetti e dei sistemi di comunicazione alla base dell’economia odierna e della nostra vita quotidiana: gli smartphone, le telecomunicazioni, le macchine e le moto che ormai ospitano sofisticati sistemi di controllo elettronico, i nostri elettrodomestici, interi sistemi di gestione aziendale, i data center e via dicendo, solo nel 2020, più di 1000 miliardi di microchip sono stati fabbricati globalmente, circa 130 per ogni abitante della terra, ma sono stati comunque insufficienti al fabbisogno, tanto che, combinando le difficoltà di reperimento delle materie prime con i ritardi e gli scompensi dei traffici di merci dovuti anche alla pandemia, ci si è trovati a dover ridurre la produzione di una serie di prodotti di uso molto comune;

in questo quadro, la Intel Corporation, azienda multinazionale statunitense che produce dispositivi a semiconduttore, microprocessori, componenti di rete, chipset per motherboard (scheda madre), chip per schede video e molti altri circuiti integrati, ha deciso di porre in essere, nei prossimi 10 anni, investimenti importanti per contribuire a colmare il gap dell’Ue che, come previsto nell’European Chips Act, vuole raddoppiare la sua attuale quota di produzione nel mercato globale salendo dal 10 al 20 per cento;

il comunicato ufficiale dell’azienda annuncia per l’Italia “un investimento potenziale” fino 4,5 miliardi di euro e precisa che le discussioni sono ancora in corso, la nuova fabbrica dovrebbe creare “approssimativamente” 1.500 posti di lavoro diretti ai quali s’aggiungono 3.500 indiretti attraverso fornitori e partner;

a tal proposito, solo pochi giorni fa, CGIL, CISL E UIL hanno chiesto alla Regione Calabria di rendersi protagonista in questa delicata fase storica e aprire un canale di interlocuzione proficua con il Ministero competente al fine di attrarre in Calabria il progetto della “Intel” e fare di Gioia Tauro, attraverso la sottoscrizione di un Contratto di sviluppo d’area, una nuova Silicon Valley;

le ragioni, del tutto condivisibili, fatte emergere dall’appello dei Sindacati confederali risiedono nella presenza di un porto come quello di Gioia Tauro con un’apertura strategica sul Mediterraneo e nella Zona economica speciale che potrebbero rappresentare strumenti determinanti in un’ottica di sviluppo legata alla produzione e commercializzazione di semiconduttori;

a quanto sopra si aggiunga come il sistema universitario calabrese, in un settore ad altissimo contenuto tecnologico, possa svolgere un ruolo altrettanto strategico formando e fornendo tecnici preparati con caratteristiche, come la bassa propensione al turnover, funzionali al progetto;

notizie di stampa riportano di numerose candidature per accogliere l’investimento descritto, si era parlato di Catania in quanto c’è la STMicroelectronics (il gruppo italo-francese numero uno in Europa) e di Torino nello stabilimento di Mirafiori, ma i tecnici Intel avrebbero fatto presente che in entrambi i casi lo spazio non basterebbe, si sono fatti avanti il Veneto e l’intera Puglia con Foggia, Bari, Brindisi e Lecce. Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere regionale interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. se la Giunta regionale ritiene di dover avviare interlocuzioni con i competenti ministeri per candidare la Calabria e specificatamente l’area di Gioia Tauro, ad ospitare l’investimento descritto;

2. qualora lo ritenesse, quali utili e tempestive iniziative intenda intraprendere.

(75; 22/08/2022).

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

- una ricerca ufficiale risalente al 1 gennaio 2016 calcolava in 24.500 i musulmani residenti in Calabria, ad oggi se ne stimano circa 30.000 (dato in crescita non aggiornato);

- si tratta di una comunità, composta sia da cittadini italiani sia da stranieri, stabilmente inserita nel tessuto sociale;

- l’integrazione socioculturale si rafforza anche negli aspetti concernenti la religiosità;

- tra le varie consuetudini del sentimento religioso islamico una parte importante è costituita dalla riverenza verso i defunti, nel cui contesto si inserisce la pratica del Ghusl, consistente nel lavaggio rituale della salma;

- nell’adempiere a tale tradizione religiosa i fedeli incontrano varie difficoltà, superabili con la possibilità dell’utilizzo delle strutture obitoriali ospedaliere dotate dei tavoli settori. Considerato che: - nel rispetto della volontà del defunto e dei suoi familiari, le strutture obitoriali presenti presso le ASP e le AO della nostra Regione potrebbero concedere, per un tempo limitato la sala settoria, per consentire il lavaggio della salma eseguito dai membri delle associazioni di volontariato confessionali regolarmente costituite previa richiesta e autorizzazione da parte del direttore sanitario ospedaliero, che ne indicherà i tempi e le modalità di traporto presso il suddetto locale;

il tutto nel rispetto della l.r. n. 48 del 29.11.2019 “Disposizione in materia funeraria e polizia mortuaria”.

Impegna la Giunta regionale

a sollecitare il Dipartimento Tutela della Salute affinché predisponga un apposito atto di indirizzo destinato alle ASL e AO per consentire l’utilizzo delle sale settorie da parte delle associazioni di volontariato confessionali regolarmente costituite, compatibilmente con le esigenze di ufficio e previa autorizzazione del direttore sanitario di presidio, per il lavaggio delle salme dei defunti di fede musulmana.

(28; 08/08/2022) Alecci.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- migliaia di tirocinanti calabresi svolgono servizio nella Pubblica amministrazione: in Tribunali, scuole, beni culturali e Comuni;

- sono nella fattispecie lavoratori precari, senza un regolare contratto di lavoro, che svolgono prestazioni e servizi indispensabili al funzionamento delle Istituzioni;

- i lavoratori lamentano di essere stati abbandonati dalle Istituzioni;

- a questi lavoratori sono stati promessi da anni percorsi di formazione e di qualifica, di durata annuale, in grado di offrire maggiori opportunità lavorative a cui sarebbero seguiti ulteriori percorsi di perfezionamento presso gli uffici dei relativi ministeri, dislocati in territorio regionale;

- nonostante il loro decisivo contributo al servizio della Pa, questi lavoratori hanno continuato a mantenere uno stato di precarietà inaccettabile, conclamato dal fatto che non esiste in loro favore nessun trattamento previdenziale e contributivo;

- da 24 mesi tali tirocinanti sono stati trasformati in Tirocini di inclusione sociale (Tis);

- la Regione Calabria ha utilizzato il personale in questione attraverso la formazione, on the job, oltre misura continuando a svolgere l’attività lavorativa, senza aver ottenuto un vero contratto, lavorando, si può dire, “in nero” per lo Stato;

- la DGR n. 268/13 stabilisce che la Regione Calabria può promuovere iniziative utili alla trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro subordinato;

- tali lavoratori offrono un concreto contributo al funzionamento degli uffici e nell’erogazione di servizi, anche grazie alle competenze acquisite nei numerosi anni di lavoro;

- la Pa necessita di un fabbisogno di personale adeguato alle sfide del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per il quale sono stati adottati Decreti-legge ad hoc mirati al rafforzamento delle Pubbliche amministrazioni le quali debbono garantire l’affermazione dei diritti di cittadinanza nella nostra regione fortemente compromessa;

- non è più procrastinabile, dunque, un serio ed efficace intervento da parte della politica in vista della scadenza della proroga prevista nei prossimi mesi, recuperando anche i tirocinanti rimasti esclusi dai percorsi previsti dai bandi di concorso dei ministeri Giustizia, Istruzione, Mibact, affinché si scongiuri quello che potrebbe diventare un vero e proprio dramma sociale;

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Giunta regionale affinché si attivino e sostengano la stabilizzazione dei tirocinanti e trasformino i tirocini in contratti di lavoro subordinato attraverso il coinvolgimento di Anci e ministeri competenti per individuare misure idonee al raggiungimento di tale obiettivo.

(29; 16/08/2022) Lo Schiavo e Mammoliti.

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- la strada statale 283 delle Terme Luigiane, in provincia di Cosenza, dal chilometro 15+970 al chilometro 18+240, è stata chiusa al traffico dal 28 giugno 2021 a causa della necessità del ripristino del viadotto Valle Leto. Considerato che: - questa arteria è di fondamentale importanza per la viabilità del vasto comprensorio, in quanto questo tratto di strada rappresenta il collegamento principale tra il Tirreno cosentino e lo Ionio, oltre ad essere estremamente rilevante per i collegamenti tra i Comuni della Valle dell’Esaro e quelli del Tirreno cosentino;

- il 28 luglio 2022 sono state riaperte le Terme Luigiane, lo stabilimento termale più importante della Calabria, che dà anche il nome alla strada. Si tratta di un momento di svolta per l’economia del territorio e per il turismo della costa tirrenica, inficiato però dalle critiche condizioni in cui versa l’arteria stradale che dalle zone interne del cosentino conduce agli impianti termali.

Tenuto conto che: - a dicembre 2021 ben 34 sindaci della provincia di Cosenza hanno già chiesto alla Regione Calabria, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e all’Anas di essere messi al corrente dello stato della pratica dei lavori di ripristino del viadotto Valle Leto, in quanto la chiusura della strada ha provocato notevoli disagi ai cittadini residenti dell’ampio territorio ed ai turisti, costretti ad effettuare una deviazione di diversi chilometri in una strada alternativa non assolutamente adeguata al traffico veicolare caratteristico della SS 283. Frequentemente, infatti, la presenza di mezzi pesanti ha comportato gravi rallentamenti e, non di rado, addirittura il blocco del traffico. Troppo spesso gli autoarticolati o gli autobus si trovano costretti a compiere manovre assurde e pericolose per poter uscire dalle strettoie della carreggiata che caratterizzano il percorso alternativo. Preso atto che: - anche per questa estate non si riusciranno a finire i lavori di messa in sicurezza del viadotto Valle Leto, che risultano addirittura ancora neanche iniziati, e ciò rappresenterà un ennesimo danno per l'economia del territorio cosentino, soprattutto nel settore turismo e in particolare per le Terme Luigiane, oltre ai disagi per i pendolari che ogni giorno percorrono l'arteria. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

quali iniziative, per quanto di competenza, stia assumendo o intenda assumere la Regione Calabria, avviando nel più breve tempo possibile un’interlocuzione con Anas, al fine di garantire l’avvio e il completamento dei lavori per la messa in sicurezza del viadotto Valle Leto e arrivare al più presto a ripristinare la percorribilità della SS283.

(72; 28/07/2022).

(Risposta)

 

Bevacqua, Bruni e Tavernise. Al Presidente della Giunta regionale.

Premesso che:

- con il Decreto Calabria (Decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, convertito in Legge 25 giugno 2019, n. 60) è stata, a fronte della mancanza di medici nel SSN, codificata la possibilità per il medico specializzando di essere assunto a partire dal terzo anno con contratto subordinato a tempo determinato e orario a tempo parziale;

-successivamente l’ambito di operatività del decreto è stato esteso dalla Calabria a tutto il territorio italiano;

- tale possibilità ha l'obiettivo di utilizzare giovani medici secondo la propria specializzazione o per quelle equipollenti e nei fatti legano la propria prospettiva lavorativa a un determinato territorio;

-la norma di assoluta novità, rafforzata nella legge finanziaria 2019, ha di fatto anticipato di circa tre anni l'impiego lavorativo degli specializzandi.

Considerato che: - per iniziativa della Conferenza Stato-Regioni, sono state apportate ulteriori specifiche, tramite Accordi quadro tesi a definire il raccordo tra attività formative e attività lavorative.

Tenuto conto che: - la norma prevede una sorta di doppio canale, stabilendo che a partire dal terzo anno del corso di formazione specialistica, i medici, i medici veterinari, gli odontoiatri, i biologi, i chimici, i farmacisti, i fisici e gli psicologi, regolarmente iscritti, sono ammessi alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina bandita e collocati, all’esito positivo delle medesime procedure, in graduatoria separata;

- ciò produce di fatto una relazione consentendo allo specializzando il completamento del percorso formativo e producendo, allo stesso tempo, anche un legame giuridico e professionale con l'azienda sanitaria che procede all’assunzione. Preso atto che: - tale strumento è stato adottato per rispondere alle gravi carenze di organico dei nostri ospedali;

- il 31 dicembre 2022 scade la possibilità, prevista inizialmente dal Dl Calabria e poi estesa al territorio nazionale, di assumere a tempo determinato gli specializzandi dal terzo anno, che possono accedere ai concorsi pubblici ed entrare in graduatoria, ottenendo altresì la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato una volta conseguita la specializzazione senza alcuna nuova procedura selettiva. Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

1. quante procedure concorsuali sono state esperite con l'utilizzo del doppio canale;

2. il numero degli specializzandi assunti nel SSR;

3. quante graduatorie attive esistono con la presenza di specializzandi idonei;

4. quali iniziative intende assumere considerato che la norma consente l'utilizzo di tale strumento sino al 31 dicembre 2022 nonostante la grave carenza di personale in atto.

(62; 12/07/2022).

(Risposta)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 75/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Modifiche alle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante del riaccertamento straordinario dei residui approvate con deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015 e ss.mm.ii.” (deliberazione consiliare n. 106)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-l’articolo 23 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) stabilisce che "il Consiglio regionale, nell'esercizio delle sue funzioni e nell'espletamento delle sue attività, gode di autonomia organizzativa, funzionale e contabile secondo le norme dei regolamenti interni";

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, cosi come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali, fissando al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore per gli enti citati delle norme in materia di armonizzazione contabile;

-ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del d.lgs. 118/2011, con deliberazione del Consiglio regionale n. 43 del 31 agosto 2015 è stato approvato il riaccertamento straordinario dei residui alla data del 1° gennaio 2015 e si è provveduto a rideterminare il risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 in un disavanzo di amministrazione pari a 2.477.364,24 euro;

visto il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2 aprile 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 89 del 17 aprile 2015 ed emanato in attuazione dell’articolo 3, comma 16, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, nel quale sono state individuate le modalità di ripiano del disavanzo di amministrazione di cui sopra, derogatorie rispetto alle modalità ordinarie;

richiamate:

-la deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015, con la quale sono state approvate le modalità di ripiano del disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui in trenta anni, a decorrere dall’esercizio 2015 e fino all’esercizio 2044, come indicato nella seguente tabella:

 

 

Quota Esercizio 2015

 

 

Quota annua Esercizi 2016-2044

 

 

TOTALI

 

Somma accantonata nel Fondo contenzioso

 

 

150.000,00 €

 

 

-

 

 

150.000,00 €

 

Quota ripiano disavanzo

 

77.578,81 €

 

77.578,81 €

 

2.327.364,29 €

 

TOTALI

 

227.578,81 €

 

2.249.785,48 €

 

2.477.364,29 €

 

 

- la deliberazione consiliare n. 149 del 21 novembre 2016 con la quale, in sede di approvazione dell’assestamento del bilancio 2016, è stato modificato il piano di riparto del disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, mediante l’utilizzo di parte dell’avanzo libero dell’esercizio 2015, come indicato nella seguente tabella:

 

Quota Esercizio 2015

 

Quota Esercizio 2016

 

Quota annua esercizi 2017-2044

 

TOTALI

 

Somma accantonata nel Fondo contenzioso

 

 

 

150.000,00 €

 

 

 

-

 

 

 

-

 

 

 

150.000,00 €

 

Quota ripiano disavanzo

 

 

77.578,81 €

 

 

434.780,51 €

 

 

64.821,61 €

 

 

2.327.364,29 €

 

TOTALI

 

227.578,81 €

 

434.780,51 €

 

1.815.004,97 €

 

2.477.364,29 €

 

 

considerato che, con deliberazione consiliare n. 83 del 30 giugno 2022, è stato approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 del Consiglio regionale della Calabria, dal quale è risultato un avanzo di amministrazione pari a 52.747.316,88 euro, così composto: -parte accantonata: 7.880.814,11 euro; -parte vincolata: 12.434.819,83 euro; -parte destinata agli investimenti: 12.278.170,93 euro; -parte disponibile: 20.153.512,01 euro;

rilevato che il Collegio dei revisori dei conti, con verbale n. 21 del 26 giugno 2022 (parere n. 5/2022), ha rammentato “che se l’Ente intende modificare le modalità e le tempistiche con cui ha in precedenza deciso di recuperare il maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, dovrà adottare apposita deliberazione sottoposta a parere preventivo di questo Collegio, dalla quale emerga l’avvenuto recupero anticipato del disavanzo, con espressa indicazione delle entrate utilizzate per la copertura del disavanzo, ai fini della sua riduzione o azzeramento, in applicazione della disciplina prevista dall’art. 3 del D.Lgs.n.118/2011 e dell’art. 2 del D.M. 2 aprile 2015 (cfr. deliberazioni Corte Conti Lazio n. 50 e n. 109 del 2020)”;

dato atto che negli esercizi 2015-2021, secondo il piano di riparto approvato dal Consiglio regionale, sono state recuperate le quote di disavanzo applicate ai rispettivi bilanci, come di seguito indicato:

 

Importo disavanzo al 01/01/2015

 

COPERTURA GIA' EFFETTUATA DISAVANZO PER ESERCIZI

 

Esercizio 2015

 

Esercizio 2016

 

Esercizio 2017

 

Esercizio 2018

 

Esercizio 2019

 

Esercizio 2020

Esercizio 2021

 

Totale ripiano disavanzo al 31/12/2021

 

2.477.364,29 €

 

227.578,81€

 

434.780,51€

 

64.821,61 €

 

64.821,61 €

 

64.821,61 €

 

64.821,61 €

 

64.821,61 €

 

986.467,37 €

 

Disavanzo da ripianare al 31/12/2021

 

1.490.896,92 €

 

 

richiamate le deliberazioni n. 50 e n. 109 del 2020 della Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti, con le quali è stato affermato che “ove l’Ente intenda modificare le modalità e le tempistiche con cui ha, in precedenza, deciso di recuperare il maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario, dovrà adottare, nel rispetto del principio del contrarius actus, una delibera consiliare – corredata dal parere dell’Organo di revisione – da cui emerga l’avvenuto recupero anticipato del disavanzo da riaccertamento straordinario, con espressa indicazione delle entrate utilizzate per la copertura del disavanzo, ai fini della sua riduzione o azzeramento, in applicazione della disciplina prevista dall’art. 3 del d.lgs. n. 118/2011 e dell’art. 2 del D.M. 2 aprile 2015”;

considerato che con deliberazione del Consiglio regionale n. 149 del 21 novembre 2016 è stata già recuperata una maggior quota di disavanzo, pari a 357.201,70 euro, mediante l’applicazione dell’avanzo libero relativo all’esercizio finanziario 2015;

tenuto conto che, con nota documento interno n. 4056 del 18 luglio 2022, il Settore Bilancio e Ragioneria ha trasmesso all’Ufficio di Presidenza la proposta di deliberazione con la quale veniva ripianato il disavanzo del Consiglio regionale per 1.426.075,31 euro;

rilevato che, l’Ufficio di Presidenza, nella seduta del 22 luglio 2022, prendendo in esame la proposta suindicata, ha deliberato di ripianare il disavanzo, per l’esercizio finanziario 2022, per 426.075,31 euro, con invarianza del piano di recupero sino all’anno 2044, giusta nota della Direzione Generale documento interno n. 4168 del 25 luglio 2022;

ritenuto di dover modificare le modalità di recupero del piano di riparto del disavanzo di amministrazione, derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al 1° gennaio 2015, mediante l’utilizzo di parte dell’avanzo libero del risultato di amministrazione conseguito nell’esercizio 2021, come di seguito indicato:

 

Esercizi

 

2015

 

2016

 

2017

 

2018

 

2019

 

2020

 

2021

 

2022

 

2023-2044

 

Quota annua da imputare a bilancio

 

77.578,81

 

434.780,51

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

490.896,92

 

1.000.000,00

 

Somma da accantonare nel Fondo per rischi soccombenza al 31/12/2014

150.000,00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maggiori entrate correnti dedicate

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

426.075,31

 

0,00

 

Minori spese correnti dedicate

 

227.578,81

 

434.780,51

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

1.000.000,00

 

Proventi realizzati derivanti dall’alienazione dei beni patrimoniali disponibili

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

Svincolo delle quote vincolate del risultato di amministrazione formalmente attribuite dall’ente

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

Da cancellazione del vincolo di generica destinazione agli investimenti

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

 

richiamato l’articolo 111, comma 4-bis, del decreto -legge 17 marzo 2020, n.18, a mente del quale “il disavanzo di amministrazione degli enti di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, ripianato nel corso di un esercizio per un importo superiore a quello applicato al bilancio, determinato dall'anticipo delle attività previste nel relativo piano di rientro riguardanti maggiori accertamenti o minori impegni previsti in bilancio per gli esercizi successivi in attuazione del piano di rientro, può non essere applicato al bilancio degli esercizi successivi”;

dato atto del recupero parziale anticipato del disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al 1° gennaio 2015 mediante l’applicazione, al bilancio dell’esercizio 2022, di parte dell’avanzo libero del risultato di amministrazione dell’esercizio 2021, pari a 426.075,31 euro, e della modifica delle quote di disavanzo da imputare ai bilanci degli esercizi 20232044, pari a 45.454,55 euro annui;

vista la deliberazione n. 52 del 25 luglio 2022, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha proposto al Consiglio regionale l’approvazione delle modifiche relative alle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante del riaccertamento straordinario dei residui, approvate con deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015;

preso atto del parere del Collegio dei Revisori dei Conti, di cui al verbale n.30 del 9 agosto 2022, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

vista la relazione del dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria, trasmessa con nota documento interno n. 4513 del 25 agosto 2022, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, con la quale sono stati forniti i chiarimenti richiesti dal Collegio dei Revisori dei conti nel suddetto verbale;

udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento, rinviando per maggiori dettagli tecnici alla predetta relazione trasmessa dal dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria con nota documento interno n. 4513 del 25 agosto 2022, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale; 

visti:

- il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

- il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

- di modificare le modalità di recupero del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, approvato con deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015 e rimodulato con deliberazione consiliare n. 149 del 21 novembre 2016, secondo il prospetto seguente:

 

Esercizi

2015

 

2016

 

2017

 

2018

 

2019

 

2020

 

2021

 

2022

 

2023-2044

 

Quota annua da imputare a bilancio

 

77.578,81

 

434.780,51

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

490.896,92

 

1.000.000,00

 

Somma da accantonare nel Fondo

per rischi soccombenza al 31/12/2014

 

150.000,00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maggiori entrate correnti dedicate

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

426.075,31

 

0,00

 

Minori spese correnti dedicate

 

227.578,81

 

434.780,51

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

1.000.000,00

 

Proventi realizzati derivanti dall’alienazione dei beni patrimoniali disponibili

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

Svincolo delle quote vincolate del risultato di amministrazione formalmente attribuite dall’ente

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

Da cancellazione del vincolo di generica destinazione agli investimenti

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

0,00

 

 

- di dare atto del recupero parziale anticipato del disavanzo di amministrazione, derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al 1° gennaio 2015, mediante l’applicazione al bilancio dell’esercizio 2022 di parte della quota disponibile del risultato di amministrazione dell’esercizio 2021, pari a 426.075,31 euro;

- di dare atto che le quote di disavanzo poste a carico degli esercizi 2023-2044 sono pari a 45.454.55 euro annui;

- di apportare, in sede di variazione e assestamento del bilancio del Consiglio regionale 2022 -2024, le variazioni che scaturiscono dalle modifiche del piano di riparto del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui approvate con il presente provvedimento;

- di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati, al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per il seguito di competenza e alla Giunta regionale per opportuna conoscenza.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 76/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni” (deliberazione consiliare n. 107)

Il Consiglio regionale

premesso che:

- l’articolo 23 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) stabilisce che "il Consiglio regionale, nell'esercizio delle sue funzioni e nell'espletamento delle sue attività, gode di autonomia organizzativa, funzionale e contabile secondo le norme dei regolamenti interni";

- il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, cosi come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali, fissando al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore per gli enti citati delle norme in materia di armonizzazione contabile;

- con deliberazione consiliare n.11 del 23 dicembre 2021 è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2022 -2024;

- con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 20 del 29 dicembre 2021 è stato approvato il documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione per gli esercizi 2022 -2024 e sono state assegnate le risorse al Direttore Generale, ai sensi dell'articolo 15, comma 4 del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;

- con determinazione del Direttore generale n. 1056 del 30 dicembre 2021 è stato approvato il bilancio finanziario gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2022 -2024;

- con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 6 del 15 febbraio 2022 è stato approvato l’adeguamento degli stanziamenti iniziali dei residui attivi e passivi presunti del bilancio di previsione 2022 -2024, esercizio 2022, ai dati del verbale di chiusura della contabilità dell’esercizio 2021, e la conseguente variazione degli stanziamenti delle previsioni di cassa del bilancio di previsione 2022 -2024, esercizio 2022;

- con deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza n. 13 del 10 marzo 2022, n. 39 del 16 giugno 2022 e n. 43 del 4 luglio 2022 sono state approvate tre variazioni del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2022 2024;

- con le determinazioni del Direttore Generale n. 97 dell’8 febbraio 2022, n.175 dell’11 marzo 2022, n. 265 del 6 aprile 2022, n. 349 del 25 maggio 2022, n.387 del 22 giugno 2022 e n. 439 del 7 luglio 2022 sono state approvate sei variazioni al bilancio gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 20222024;

- con deliberazione consiliare n. 76 del 6 giugno 2022 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31.12.2021, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo n. 118/2011 e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2021-2023 e al bilancio di previsione 20222024 del Consiglio regionale della Calabria;

richiamata la deliberazione consiliare n. 83 del 30 giugno 2022 di approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, della relazione sulla gestione e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, dalla quale risulta che l'avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2021 è pari a 52.747.316,88 euro, così composto:

·       Quota vincolata pari a 12.434.819,83 euro, distinta in:

- Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili, pari a 11.892.884,20 euro;

- Vincoli derivanti da trasferimenti, pari a 541.935,63 euro;

·       Quota accantonata pari a 7.880.814,11 euro, distinta in:

- Fondi crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2021, pari a 100.223,40 euro;

- Fondo contenzioso, pari a 6.125.000,00 euro;

- Altri accantonamenti, pari a 1.655.590,71 euro;

·       Quota destinata agli investimenti pari a 12.278.170,93 euro;

·       Quota libera dell'avanzo di amministrazione pari a 20.153.512,01 euro;

vista la deliberazione n. 53 del 25 luglio 2022, con la quale l’Ufficio di Presidenza, sottoponendo all’approvazione dell’Assemblea l’assestamento e le variazioni al bilancio di previsione 2022 – 2024 del Consiglio regionale della Calabria, ha proposto, tra l’altro, di applicare al bilancio di previsione 2022 2024, esercizio 2022, l'importo di 24.253.044,95 euro, quota parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2021, come di seguito indicato:

·       avanzo vincolato da leggi: 2.160.997,99 euro;

·       avanzo vincolato da trasferimenti: 541.935,63 euro;

·       avanzo accantonato per i rinnovi contrattuali: 544.753,00 euro;

·       avanzo accantonato per il fondo contenzioso: 350.000,00 euro;

·       avanzo accantonato per il fondo passività potenziali: 6.586,32 euro;

·       avanzo destinato agli investimenti: 495.260,00 euro;

·       avanzo libero: 20.153.512,01 euro, di cui 3.180.000,00 euro destinati al finanziamento di spese di investimento, 3.252.302,79 euro destinati al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente, 426.075,31 euro per il finanziamento del recupero anticipato del disavanzo di amministrazione dell’esercizio 2015, come previsto dalla modifica del piano di riparto approvata con apposita deliberazione del Consiglio regionale, e 13.295.133,91 euro da restituire al bilancio della Regione Calabria;

preso atto del parere del Collegio dei revisori dei conti, di cui al verbale n.31 del 9 agosto 2022, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, nel quale venivano richiesti alcuni chiarimenti sulla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 53 del 25 luglio 2022 e sui relativi allegati;

richiamata la nota del dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria documento interno n. 4514 del 25 agosto 2022, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, con la quale sono stati forniti gli atti e suggeriti gli opportuni chiarimenti sulla precitata deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 53 del 25 luglio 2022 nei termini che seguono:

- l’importo di avanzo libero di 3.180.000,00 euro destinato al finanziamento per spese di investimento deve essere sostituito con 3.215.000,00 euro e l’importo di 3.252.302.79 euro destinato al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente deve essere sostituito con 3.217.302,79 euro;

- devono essere sostituiti tutti gli allegati con gli importi modificati;

- in merito al chiarimento che la spesa corrente finanziata con l’applicazione della quota di avanzo disponibile sia “caratterizzata dall’assenza di continuità temporale”, i dirigenti dei Settori competenti hanno fornito le relative attestazioni presenti agli atti;

- in merito alla motivazione per gli anni 2022 e 2024 dell’esubero di risorse di parte capitale destinate a finanziare per gli stessi importi la spesa corrente, il dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria ha fornito la relativa attestazione, presente agli atti;

- in merito alla specificazione che il volume di avanzo che si intende complessivamente applicare sia di importo inferiore o quantomeno non superiore alla disponibilità di cassa alla data del 25 luglio 2022, il dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria ha fornito la relativa attestazione, presente agli atti;

- in merito alla verifica del rispetto del limite di spesa di cui all’articolo 1, comma 557-quater della Legge n. 296/2006 per l’incremento di spesa di personale prevista nella presente operazione di assestamento, nonché il rispetto del limite di spesa di cui all’articolo 23, comma 2 del decreto legislativo n.77/2017, il dirigente del Settore Risorse Umane ha fornito la relativa attestazione, presente agli atti;

ritenuto necessario, al fine di eliminare le incongruenze, discostarsi da quanto proposto nella deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 53 del 25 luglio 2022, adottando le modifiche indicate nella nota del dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria n. 4514 del 25 agosto 2022;

preso atto che:

- con deliberazione consiliare n. 76 del 6 giugno 2022 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2021, da cui è risultato che: 

·       l'ammontare dei residui attivi al 31.12.2021 è pari a 48.517.448,73 euro;

·       l'ammontare dei residui passivi al 31.12.2021 è pari a 6.155.902,65 euro;

- con deliberazione consiliare n. 83 del 30 giugno 2022 è stato approvato il rendiconto dell'esercizio finanziario 2021, la relazione sulla gestione e il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi, da cui è risultato che:

·       il fondo cassa al 1° gennaio rispetto a quello presunto riportato nel bilancio di previsione 2022-2024 è rideterminato in 13.741.359,72 euro;

·       il fondo pluriennale vincolato iscritto nell'entrata del bilancio di previsione 2022 è quantificato in 3.355.588,92 euro, di cui 2.081.756,34 euro per spese correnti e 1.273.832,58 euro per spese in conto capitale;

- il Collegio dei revisori dei conti, con verbale n. 26 del 18 giugno 2022, ha certificato i risparmi derivanti dall’attuazione del Piano di riqualificazione della spesa del triennio 2021 – 2023, esercizio 2021;

tenuto conto che con la deliberazione consiliare n. 106 del 30 agosto 2022:

-        sono state modificate le modalità di recupero del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, approvato con deliberazione consiliare n. 70 del 3 dicembre 2015 e rimodulato con deliberazione consiliare n. 149 del 21 novembre 2016, secondo il prospetto seguente:

 

Esercizi

 

2015

 

2016

 

2017

 

2018

 

2019

 

2020

 

2021

 

2022

 

2023-2044

 

Quota annua da imputare a bilancio

 

77.578,81

 

434.780,51

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

490.896,92

 

1.000.000,00

 

Somma da accantonare nel Fondo per rischi soccombenza al 31/12/2014

 

150.000,00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maggiori entrate correnti dedicate

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

426.075,31

 

0,00

 

Minori spese correnti dedicate

 

227.578,81

 

434.780,51

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

64.821,61

 

1.000.000,00

 

Proventi realizzati derivanti dall’alienazione dei beni patrimoniali disponibili

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

Svincolo delle quote vincolate del risultato di amministrazione formalmente attribuite dall’ente

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

Da cancellazione del vincolo di generica destinazione agli investimenti

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

0,00

 

 

- è stato dato atto del recupero parziale anticipato del disavanzo di amministrazione, derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al 1° gennaio 2015, mediante l’applicazione al bilancio dell’esercizio 2022 di parte della quota disponibile del risultato di amministrazione dell’esercizio 2021, pari a 426.075,31 euro;

- è stato dato atto che le quote di disavanzo poste a carico degli esercizi 20232044 sono pari a 45.454,55 euro annui;

- sono state apportate, in sede di variazione e assestamento del bilancio del Consiglio regionale 2022 -2024, le variazioni che scaturiscono dalle modifiche del piano di riparto del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui approvate con il presente provvedimento;

ritenuto:

- di applicare sull’annualità 2022 del bilancio di previsione del Consiglio regionale 2022-2024 quota parte dell’avanzo di amministrazione relativo all’esercizio 2021, per l’importo complessivo di 24.253.044,95 euro, come riportato nella Nota Integrativa allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

- di apportare al bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2022 -2024 le variazioni, di competenza e di cassa, allo stato di previsione dell’entrata e allo stato di previsione della spesa richieste dai dirigenti del Consiglio regionale, come riportato nella Nota Integrativa allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

- di destinare il risultato economico dell’esercizio 2021, pari ad un utile di 9.259.378,15 euro, ad incrementare nell’esercizio 2022 la voce “Altre riserve disponibili” del patrimonio netto dell’Assemblea legislativa;

visto l’Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, riportante le operazioni di applicazione di quota parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2021, nonché le ulteriori variazioni di competenza e di cassa da apportare al bilancio di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2022 -2024, richieste dai dirigenti del Consiglio regionale;

visti gli Allegati B), C) e D), rispettivamente denominati “Nota Integrativa”, “Prospetto delle variazioni al bilancio 2022 -2024 riportante i dati d’interesse del Tesoriere” ed “Equilibri di bilancio”, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

dato atto che:

- sono soddisfatte le necessità di utilizzo della quota vincolata, accantonata, destinata agli investimenti e libera dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente, coerentemente alle indicazioni di cui all’articolo 42 del decreto legislativo n. 118/2011;

- sono soddisfatti i fabbisogni rappresentati dai dirigenti delle strutture amministrative che hanno richiesto di apportare alcune variazioni al bilancio di previsione 2022 -2024;

- sono garantiti gli equilibri generali del bilancio di previsione per il triennio 20222024, come risulta dall’Allegato D), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

considerato che, in coerenza con quanto disposto dall’articolo 51 del d.lgs. 118/2011, successivamente all’approvazione da parte del Consiglio regionale del presente provvedimento, l’Ufficio di Presidenza:

·       procederà alla conseguente variazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio 2022-2024, approvato con propria deliberazione n. 20 del 29 dicembre 2021;

·       autorizzerà, senza ulteriori formalità, il Direttore Generale ad apportare le variazioni di cui al presente provvedimento al bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2022 -2024, approvato con determinazione del Direttore generale n. 1056 del 30 dicembre 2021;

udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento, rimandando per maggiori dettagli tecnici alla relazione del dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria di cui alla nota documento interno n. 4514 del 25 agosto 2022;

visti:

-        il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

-        il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate:

- di applicare al bilancio di previsione 2022 -2024, esercizio 2022, l'importo di 24.253.044,95 euro, quota parte dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2021, come di seguito indicato:

·       avanzo vincolato da leggi: 2.160.997,99 euro;

·       avanzo vincolato da trasferimenti: 541.935,63 euro;

·       avanzo accantonato per i rinnovi contrattuali: 544.753,00 euro;

·       avanzo accantonato per il fondo contenzioso: 350.000,00 euro;

·       avanzo accantonato per il fondo passività potenziali: 6.586,32 euro;

·       avanzo destinato agli investimenti: 495.260,00 euro;

·       avanzo libero: 20.153.512,01 euro, di cui 3.215.000,00 euro destinati al finanziamento di spese di investimento, 3.217.302,79 euro destinati al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente, 426.075,31 euro per il finanziamento del recupero anticipato del disavanzo di amministrazione dell’esercizio 2015, come previsto dalla modifica del piano di riparto approvata con deliberazione del Consiglio regionale n.106 del 30 agosto 2022, e 13.295.133,91 euro da restituire al bilancio della Regione Calabria;

- di apportare al bilancio di previsione 2022 -2024, esercizi 2022-2023-2024, le variazioni di competenza e di cassa riportate nell’Allegato A), che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

- di approvare l’Allegato B) “Nota integrativa”, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di approvare l’Allegato C) relativo al prospetto delle variazioni al bilancio 2022-2024 riportante i dati d’interesse del Tesoriere, che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

- di dare atto che, dall’applicazione delle variazioni di cui ai punti precedenti, sono garantiti gli equilibri del bilancio di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2022-2024, come risulta dall’Allegato D), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

- di destinare il risultato economico dell’esercizio 2021, pari ad un utile di 9.259.378,15 euro, ad incrementare nell’esercizio 2022 la voce “Altre riserve disponibili” del patrimonio netto dell’Assemblea legislativa;

- di dare atto che l'Ufficio di Presidenza procederà alla conseguente variazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio 2022-2024, approvato con propria deliberazione n. 20 del 29 dicembre 2021, nonché autorizzerà, senza ulteriori formalità, il Direttore Generale ad apportare le variazioni di cui al presente provvedimento al bilancio finanziario gestionale per gli esercizi 2022 -2024, approvato con determinazione del Direttore generale n. 1056 del 30 dicembre 2021;

- di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati, alla Giunta regionale e al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale, per il rispettivo seguito di competenza, ai sensi dell’articolo 26, commi 5 e 6 del Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 79/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2021 - Decreto legislativo 23 giugno 2018, n. 118 e ss.mm.ii.” (deliberazione consiliare n. 108)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione n. 54 del 29 luglio 2022, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha proposto al Consiglio regionale l’approvazione del Bilancio Consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2021, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

premesso che:

-l’articolo 23 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) stabilisce che: "il Consiglio regionale, nell'esercizio delle sue funzioni e nell'espletamento delle sue attività, gode di autonomia organizzativa, funzionale e contabile secondo le norme dei regolamenti interni";

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, cosi come modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali, fissando al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore per gli enti citati delle norme in materia di armonizzazione contabile;

-l’articolo 77, commi 1 e 3, del nuovo regolamento di amministrazione e contabilità prevede che l’Assemblea legislativa approva, entro il 31 agosto dell’anno successivo all’esercizio finanziario di riferimento, il bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con le società controllate e partecipate successivamente all’approvazione del rendiconto;

-con deliberazione consiliare n.100 del 29 dicembre 2020 è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2021 -2023;

-con deliberazione consiliare n. 83 del 30 giugno 2022 sono stati approvati il rendiconto dell’esercizio finanziario 2021, la relazione sulla gestione 2021 e il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi;

tenuto conto che l’articolo 18, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 dispone che le amministrazioni pubbliche approvino il bilancio consolidato entro il 30 settembre dell’anno successivo;

considerato che al punto 3.1 del Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato è disposto che, a decorrere dall’esercizio 2017, sono considerati rilevanti, e, quindi, devono essere inclusi nel bilancio consolidato delle pubbliche amministrazioni, gli enti e le società totalmente partecipati dalla capogruppo, società in house e gli enti titolari di affidamento diretto da parte dei componenti del gruppo, a prescindere dalla quota di partecipazione;

rilevato che:

-il Consiglio regionale detiene la partecipazione totalitaria nella società in house “Portanova S.P.A.;

-l’Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 54 del 3 dicembre 2020, ha approvato l’aggiornamento degli elenchi dei componenti del Gruppo Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria e del perimetro di consolidamento per l’esercizio 2021;

-in data 29 aprile 2022 l’Assemblea dei soci della società Portanova S.P.A. ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021;

esaminati i seguenti allegati, che formano parti integranti e sostanziali della presente deliberazione: -Stato patrimoniale consolidato e Conto economico consolidato (Allegato 1); -Relazione sulla gestione e Nota integrativa (Allegato 2);

preso atto del verbale n. 33 del 17 agosto 2022 (parere n. 9/2022), allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 3), con la quale il Collegio dei Revisori dei Conti ha approvato la relazione sul bilancio consolidato 2021 del Consiglio regionale approvata dal Collegio dei Revisori dei Conti, esprimendo un giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2021 del Gruppo Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale;

udito il relatore, consigliere Cirillo, che ha illustrato il provvedimento;

visti:

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

-il Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

delibera

per le considerazioni, motivazioni e finalità di cui in premessa, che qui si intendono integralmente riportate: -di approvare il Bilancio consolidato 2021 del Consiglio regionale della Calabria, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, composto da Stato patrimoniale e Conto economico consolidato, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali (Allegato 1);

-di approvare la Relazione sulla gestione comprendente la Nota integrativa al bilancio consolidato 2021 del Consiglio regionale della Calabria, ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, allegate alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 2);

-di trasmettere la presente deliberazione al Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale per il seguito di competenza e alla Giunta regionale per opportuna conoscenza.

(Allegati)