XI^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 20

 

SEDUTA Di VENERDì 25 GIUGNO 2021

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO

E DEL VICEPRESIDENTE LUCA MORRONE

 

 

 

Presidenza del presidente Giovanni Arruzzolo

La seduta inizia alle 14,25

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

MANCUSO Filippo, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere De Caprio. Ne ha facoltà.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Un saluto ai colleghi.

Chiedo l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ "Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020 della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi", come primo punto all’ordine del giorno.

Inoltre, chiedo l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 114/11^ "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79)"; della proposta di legge numero 116/11^ "Integrazione all'articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, n. 1 (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale)"; della mozione numero 93/11^, relativa alla “Richiesta di rafforzamento della sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro ed elevazione dell'attuale stazione dei Carabinieri a Tenenza”; della mozione numero 94/11^ sulla proposta di “Utilizzo dei beni confiscati alla mafia ed impiego sociale delle risorse economiche ricavabili”.

Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ “Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020 e della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi".

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, mi spiace intervenire continuamente per rimarcare ed evidenziare sempre come questa maggioranza negli ultimi mesi stia cercando di svolgere il proprio ruolo con un metodo per noi sbagliato, che è quello di portare all'attenzione di quest’Assise regionale provvedimenti che non hanno carattere di urgenza e indifferibilità.

Non possiamo condividere questo metodo, Presidente.

Se gradite la nostra partecipazione alla seduta di Consiglio regionale, o discutiamo il primo punto all’ordine del giorno, che è il documento strategico dei Fondi comunitari, o, personalmente, non riterrò di partecipare ai lavori di questa seduta.

Credo che servano i due terzi dei votanti, per cui sarà difficile poter inserire questi punti all'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pitaro Francesco. Ne ha facoltà.

PITARO Francesco (Gruppo Misto)

Presidente, questa è una scena che oramai si ripete in ogni seduta di Consiglio regionale.

Ritengo sia un cliché che abbiamo visto e rivisto.

Arriviamo in Consiglio regionale e c’è la sorpresa: proposte di legge, ordini del giorno, mozioni, disinteressandovi completamente del fatto che da molti mesi oramai siamo in regime di prorogatio e che si possano adottare soltanto atti indifferibili ed urgenti.

Si tratta anche di una forma di educazione istituzionale, presidente Arruzzolo.

Oggi volete inserire proposte di legge, mozioni e ordini del giorno che sono inammissibili, ma, santiddio, queste proposte di legge, queste mozioni, questi ordini del giorno avremo o no il diritto almeno di esaminarli prima di poterci esprimere e votarli positivamente o negativamente? No!

Come sempre il solito cliché: voi le mollate, voi le votate e arrivederci e grazie.

Non è così, presidente Arruzzolo! Faccia il Presidente di tutti, non del centrodestra!

Faccia il Presidente di tutti i consiglieri regionali e ci dia la possibilità di esaminare le proposte che oggi, d'emblée, volete inserire all’ordine del giorno della seduta di Consiglio regionale e che, del resto, sono totalmente inammissibili.

Alla luce di questo buio totale, ovviamente il mio voto è contrario.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, intervengo per una mozione d'ordine.

In riferimento, intanto, alla vicenda degli ordini del giorno e alla presentazione delle leggi, credo che basterebbe un coordinamento tra maggioranza e opposizione per concordare quelli che possono arrivare in Aula. Le ricordo che per l'approvazione e l’inserimento all’ordine del giorno c'è bisogno dei due terzi dei consiglieri presenti in Aula.

Inoltre, reputo gravissimo che per la seconda volta siamo chiamati ad approvare gli indirizzi strategici regionali della Lombardia e non della Calabria.

Credo che l’argomento di cui si chiede l’inserimento come primo punto all’ordine del giorno sia irricevibile.

Pertanto, chiedo l'apertura di una Commissione d’inchiesta, perché in Consiglio regionale arrivano provvedimenti che offendono l'Aula ed i calabresi.

La prima volta è tollerabile, ma la seconda volta no! Per la seconda volta, più che un indizio, diventa una prova.

Reputo questa cosa gravissima dal punto di vista istituzionale e ritengo che l'Aula debba aprire un'inchiesta affinché si accertino le responsabilità del perché in Consiglio regionale arrivino questi atti e si chiedano le dimissioni di coloro i quali hanno redatto un atto che non è né conforme né in linea con la vicenda calabrese, ma bensì il risultato evidente di una scopiazzatura dove, addirittura, si arriva a dire che bisogna sviluppare il territorio lombardo, scritto nella Delibera del 30 dicembre 2020.

Da questo punto di vista, ritengo che qualcuno sia stato preso con le mani nella marmellata.

Non possiamo rimanere indifferenti.

L'altra volta la deliberazione è stata rinviata per le osservazioni sollevate dal capogruppo del Partito Democratico. Oggi pretendo, e lo pretendono anche i calabresi, che si faccia chiarezza, ci sia una Commissione d’inchiesta e chi ha sbagliato paghi, perché questa è una questione molto, ma molto seria.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Neri. Ne ha facoltà.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. In riferimento a quello che diceva il collega Guccione, è doveroso fare delle precisazioni. Ricostruendo la vicenda, sostanzialmente non è così, collega Guccione.

Assolutamente! Oggi in Consiglio regionale non arriva la stessa proposta che arrivò la volta scorsa.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Chiedo scusa, collega Neri, mi posso inserire un secondo?

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua, facciamo parlare il collega Neri.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Deve essere il Presidente della Giunta regionale a fornire le spiegazioni, non il collega Neri!

PRESIDENTE

Il consigliere Neri ha chiesto di intervenire. Cortesemente, consigliere Bevacqua!

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Scusi, lei puoi parlare e noi no, consigliere Bevacqua?! Parlate solo voi?

Che ci stiamo a fare in quest’Aula? Come si permette!

PRESIDENTE

Colleghi, facciamo continuare il consigliere Neri.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Come si permette! Non si permetta più di fare queste sceneggiate.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Collega Graziano, abbassi la voce e rispetti i colleghi! Non si permetta di usare questo linguaggio.

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua!

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Io non ho offeso nessuno in quest’Aula e pretendo il rispetto dei colleghi.

Non può essere il collega Neri della Commissione bilancio a relazionare su questo provvedimento, ma deve essere la Giunta regionale.

PRESIDENTE

Non si agiti.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Questo è il tema!

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua, ogni volta che dobbiamo dare la parola a qualche collega della maggioranza, chiederemo a lei se lo possiamo fare.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Facciamo una seduta di Consiglio regionale monotematica in cui parla solo il consigliere Bevacqua e stiamo tutti muti e zitti, come la canzone “Zitti e buoni”!

PRESIDENTE

Prego, consigliere Neri, continui.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente.

Precisiamo che quello che dice il collega Bevacqua è vero.

Questo è un provvedimento della Giunta regionale e non del Consiglio regionale; però, in qualità di Presidente della Commissione bilancio, devo relazionare io in Consiglio regionale.

Ritornando al discorso che faceva il consigliere Guccione, vanno fatte delle precisazioni perché non è vero che oggi in Consiglio regionale arriva il provvedimento della volta scorsa. Oggi in Consiglio regionale arriva tutt'altro provvedimento.

Giusto per fare chiarezza, la volta scorsa il collega Bevacqua ha sottolineato che all'interno del provvedimento vi era un riferimento alla Provincia lombarda e il Consiglio regionale ha restituito gli atti alla seconda Commissione perché verificasse se, in effetti, quello che diceva il collega Bevacqua fosse vero.

Il provvedimento è stato recepito in seconda Commissione e analizzato approfonditamente, parola per parola.

In effetti, all'interno del provvedimento c'erano dei parallelismi con la Regione Lombardia e, nel passaggio che indicava il collega Bevacqua, si era fatto l'errore di scrivere “territorio lombardo” anziché “territorio calabrese”.

Pertanto, come Presidente della seconda Commissione, ho provveduto a convocare i Direttori generali interessati che hanno partecipato ad una prima Commissione e la seconda volta che sono tornati, sostanzialmente, hanno integrato e modificato il documento sulla base di quelle che erano le raccomandazioni della Comunità europea.

Dunque, si sono verificate due cose: è stato corretto il refuso e, in più, c'è stato il tempo per accogliere quelle che sono state le nuove indicazioni della Commissione europea.

Lunedì abbiamo ascoltato il dottore Nicolai in Commissione, che ha esposto nel dettaglio il Piano che è andato a modificare e ad integrare la vecchia delibera, quindi oggi sul sito del Consiglio regionale vi ritrovate la vecchia delibera, che non è stata sostituita integralmente, perché per il 90 per cento andava bene; è stata solamente integrata e modificata.

Per una questione di trasparenza, quella delibera rimane lì, ma è ovvio che quando oggi andremo ad approvare questo provvedimento amministrativo, automaticamente sarà integrata e sostituita da quella che oggi portiamo in Consiglio regionale.

È ovvio che non andiamo ad approvare né un refuso, né la delibera precedente, ma bensì un provvedimento amministrativo completamente diverso rispetto a quello precedente.

Spero di essere stato chiaro e di aver dissipato ogni dubbio, perché anche sulla stampa credo siano state fatte delle considerazioni simili a quelle del consigliere Guccione, che però sono errate, nel senso che bisognava andare a leggere l'intero documento, collega Guccione, che sono circa 300 pagine dove, appunto, si vede che c'è un primo passaggio con la delibera di Giunta regionale numero 505 ed un secondo passaggio con la delibera di Giunta regionale numero 168.

Per un principio di continuità amministrativa, quell'atto non poteva essere cancellato dalla storia del Consiglio regionale, perché c'è stato, è arrivato in Consiglio regionale ed è stato modificato e integrato, non è stato sostituito integralmente.

Fosse stato sostituito integralmente, oggi voi non l'avreste trovato, ma siccome la Giunta regionale l'ha modificato e l’ha integrato, sostanzialmente oggi troverete –  diciamo così, anche se non è proprio così perché non è una legge – il testo coordinato.

Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pitaro F., ne ha facoltà.

PITARO Francesco (Gruppo Misto)

Presidente, vorrei intervenire visto che si sta parlando del primo punto all’ordine del giorno, anche per replicare al collega Neri.

Mi dispiace che non ci sia il presidente Spirlì perché, come ha ben detto il collega Bevacqua, questo è un provvedimento di iniziativa della Giunta regionale e in questo momento storico in cui i calabresi faticano e stanno provando ad uscire fuori da questo momento di grande difficoltà, la stanchezza rischia di trasformarsi in rabbia.

Ieri, sul Corriere della Calabria, il professore Marino ha fatto una disamina puntuale del provvedimento oggi in esame. Una disamina lucida, puntuale ed articolata.

Questo è un provvedimento essenziale sotto il profilo dello sviluppo economico della Calabria ed era giunto in Consiglio regionale già nel mese di marzo.

A seguito delle sollecitazioni del consigliere Bevacqua lo avete prontamente ritirato, perché si parlava di “territorio lombardo”.

Oggi lo riportate dopo tre mesi ma, ancora una volta, consigliere Neri, a pagina 98 – me lo avete appena portato voi, non sono venuto a prenderlo io – si parla di “territorio lombardo”.

Risulta evidente che, ancora una volta, c'è un copia-incolla.

Per altro aggiungo, come ha detto il professore Marino, tutto questo provvedimento è il frutto di un copia-incolla che proviene non solo dalla Regione Lombardia, ma anche dalle Regioni Basilicata e Friuli Venezia Giulia.

Cos'è questo copia-incolla, sostanzialmente? È la dimostrazione che mancano le idee e che questo provvedimento, copiato da altre Regioni, non è stato frutto di una istruttoria, di un'analisi né di alcuno studio.

A parte ciò, che è già grave di per sé, è evidente l’inconsistenza del documento, nel senso che nel provvedimento ritroviamo una serie di dati statistici tra loro disarticolati ed è l'ennesima riproposizione, come dice bene il professore Marino, dei finanziamenti a pioggia che non aiutano lo sviluppo della Calabria, ma bensì le logiche clientelari, frutto e dimostrazione di una sciatteria e trascuratezza politica e amministrativa.

Chiudo per dire che mentre i calabresi faticano ora dopo ora, giorno dopo giorno ad uscire da questa crisi economica epocale, la Giunta regionale produce un documento che punta e che si fonda sostanzialmente su una visione clientelare e che è stato copiato da altre Regioni.

Ovviamente, tutto ciò la lascia davvero avviliti e senza speranza. Grazie.

PRESIDENTE

Scusi, collega Pitaro, lei fa riferimento al primo Allegato, ma c’è il secondo Allegato, che avete anche voi. Se lei fa riferimento al vecchio, è un conto; nel nuovo Allegato il refuso non c'è. Non facciamo polemiche inutili e sterili. Avete l’Allegato anche voi!

Se lei va a leggere a pagina 98 del nuovo Allegato, non c’è quello che ha detto prima.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Rispondo all'ultimo intervento perché, attesa l’ipotesi di refuso, sono 20 anni che fate refusi; almeno, ricordo gli ultimi 10.

Adesso sono andato a verificare una cosa e, tra l'altro, il professore Marino non è Keynes e scrive sul Corriere Calabria dicendo tante inesattezze.

Ormai, la profondità del dibattito non è aver analizzato cosa sta scritto in un documento, che è una proposta di programmazione che avrà tutta una serie di fasi, e quando si scrivono documenti economici che vengono da un benchmarking – si chiama così tecnicamente – per cui si rischia, semmai – delle volte è capitato, anche durante questa attività – che la Lombardia possa copiare delle cose alla Calabria o dalla Basilicata, perché vengono informatizzate rispetto a dati statistici che vengono anche modificati a seconda della stagione o del post-Covid, tutta una serie di dati che danno una traccia al documento.

Credetemi, lo dico soprattutto al collega Guccione, che conosce tutte le volte, anche quando abbiamo dibattuto e ci siamo confrontati con grande profondità.

Se l’atteggiamento è questo, ovvero parlare di documenti clientelari, non so che c’entra!

Oltretutto, nella stagione più terribile della storia del mondo, abbiamo distribuito 380 milioni di euro; molto più di un Governo incompetente, e, grazie a Dio, è arrivato Draghi, pur essendo di un Partito di opposizione rispetto al mio.

Si tratta di una base che riguarda anche questa nuova programmazione e che vedrà centrale tutta una serie di attività; quindi, mi sarei aspettato un dibattito su come poter contribuire. Abbiamo distribuito 380 milioni di euro senza aver avuto mai una polemica ed è strano in Calabria perché ogni giorno quando arrivi sei spaventato di fare provvedimenti perché è stato digitalizzato tutto. Quindi sul tema di quel termine - tutto quello che sta fuori da qui ha questa parola su cui hanno vinto battaglie, vuoti a perdere in Parlamento che si candidano anche alla Regione Calabria - cioè sulla parola clientelare questa Giunta regionale, questa maggioranza, non sa neppure dove sta di casa; così come, in passato, ho riconosciuto anche nell'atteggiamento, nel confronto con Nicola Irto su quello che necessita, tra l’altro, alla stagione futura della Calabria, ovvero una stagione di riforme che deve coinvolgere tutto.

Noi crediamo perché l'abbiamo fatto.

Non so in quale Calabria vivete perché, quando sono potuto uscire dopo 11 mesi, ho trovato albergatori, ristoratori, gente che ci ha ringraziato perché non doveva presentare carte che venivano aggiustate in passato, con una Fincalabra nuova...

Non faccia così con le mani, consigliere Di Natale.

Farò i disegnini anche a lei.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Non ho capito, assessore.

Intanto, non mi deve dire come devo fare io con le mani e poi non era rivolto a lei!

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Non mi interrompa!

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Allora non mi nomini!

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Farò i disegnini anche a lei per rispondere alle sue interrogazioni.

Credo che dobbiamo cominciare a rispondere a chi fa ragionamenti autorevoli. Lo dobbiamo alla Calabria. Per questo, mi sono rivolto a delle persone con cui in questi anni, anche quando sono stato consigliere di minoranza, non avete mai sentito toni da vuoto a perdere; quindi, perdonatemi!

Collega Guccione, concordo che si tratta di un documento importante. Stiamo sul pezzo di quello che è stato discusso in Commissione. Stiamo sul pezzo di come si vuole affrontare una programmazione che, tra l'altro, vede risorse poste centralmente a seconda delle esigenze.

Ci sto al dibattito, ma non scadiamo con aggettivazione del tipo “clientelare”.

Poi, è ovvio che la potestà di denuncia puntuale della minoranza è fondamentale e informa il nostro lavoro.

Credo che abbiamo avuto grande rispetto e grande dignità per non assistere a questo dibattito.

Scusate, non voglio offendere mai nessuno, però se qualcuno pensa di offendere, ci scivola addosso. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l’inserimento della proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ di iniziativa del consigliere De Caprio.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Chiedo che si proceda al voto per appello nominale.

PRESIDENTE

Va benissimo. Consideri che la maggioranza dei due terzi dei consiglieri previsti si riferisce ai presenti, secondo l’articolo 42 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico (Forza Italia)

Presidente, può specificare meglio cosa votiamo?

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ recante: “Approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2020 della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi”.

MANCUSO Filippo, segretario questore

Fa la chiama.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ritiriamo la richiesta di procedere al voto per appello nominale.

PRESIDENTE

La votazione è ormai in corso.

MANCUSO Filippo, Segretario questore

Continua la chiama.

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione: presenti e votanti 24; hanno votato sì 17; hanno votato no 5; astenuti 2.

 

(Hanno risposto sì i consiglieri: Arruzzolo, Caputo, Crinò, De Caprio, Esposito, Giannetta, Graziano, Mancuso, Minasi, Molinaro, Morrone, Neri, Paris, Pietropaolo, Raso, Sainato, Tallini;

Hanno risposto no i consiglieri: Bevacqua, Billari, Guccione, Irto, Pitaro F.;

Si sono astenuti i consiglieri: Anastasi, Di Natale)

 

Pertanto, la proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ è inserita.

Prendo atto che alcuni consiglieri della minoranza hanno espresso voto contrario all’inserimento, nonostante si tratti di un atto indifferibile e urgente da approvare obbligatoriamente entro il 30 giugno, che non ha una valenza politica, ma risponde ad un interesse comune.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Infatti, Presidente, voterò a favore quando si porrà all’ordine del giorno, però devo contestare che non si è capito cosa si è votato.

Lo dico anche perché c'è una diretta streaming e non si è capito cosa si è votato perché il collega De Caprio ha fatto un elenco di cose da inserire, tra cui anche delle mozioni ma, francamente, non ho capito di cosa si tratta.

Pertanto, per le votazioni successive, la prego di voler specificare meglio cosa si vota, non solo per noi ma anche per i cittadini che ci seguono.

Grazie.

PRESIDENTE

Ribadisco che, in ogni caso, il Rendiconto andava approvato entro il 30 giugno e il parere della Commissione speciale di vigilanza è arrivato stamattina.

Poi, se ha chiesto l’inserimento di altre cose, è stato chiarito cosa si votava.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Infatti, su questo provvedimento annuncio il mio voto favorevole quando sarà inserito all'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Va bene.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ recante: “Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020 della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi”

PRESIDENTE

Cedo la parola al relatore, consigliere Mancuso, per illustrare il provvedimento.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini), relatore

Si tratta del Rendiconto con allegata anche la modifica della delibera numero 16 del 19 maggio 2021, che era l'approvazione del Rendiconto con modifiche richieste anche dal Collegio dei revisori.

Le due proposte di provvedimento amministrativo hanno ad oggetto l'approvazione del Rendiconto del Consiglio regionale relativo all'Esercizio finanziario 2020 approvato con la Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza numero 16 del 19 maggio 2021 e successivamente modificato con la deliberazione numero 21 del 18 giugno 2021.

Ai sensi dell’articolo 67 del decreto legislativo numero 118/2011 e successive modificazioni, il termine per l'approvazione del Rendiconto 2020 in Consiglio regionale, è fissato per il 30 giugno 2021.

L'Esercizio 2020 è stato caratterizzato dell'emergenza epidemiologica causata dalla diffusione del virus Covid-19 e l’insediamento dell'undicesima Legislatura regionale, interrotta improvvisamente a causa della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli.

Al 31 dicembre 2020 risultano iscritti nella contabilità del Consiglio regionale: residui attivi per euro 37 milioni e 807 mila, di cui euro 35 milioni 701 mila relativi a trasferimenti correnti che la Regione Calabria deve erogare a saldo delle annualità 2015, 2019 e 2020 per il funzionamento del Consiglio regionale; residui passivi per euro 6 milioni 101; Fondo cassa per euro 14 milioni 762 mila.

L’avanzo di amministrazione alla data del 31 dicembre 2020 è risultato pari ad euro 43 milioni 704 mila, e risulta essere così ripartito: avanzo vincolato, euro 9 milioni 128; avanzo accantonato, euro 7 milioni 531,938 per Fondo contenzioso, passività potenziali, Fondo crediti di dubbia esigibilità; avanzo destinato agli investimenti, euro 13 milioni e 45 mila per interventi di riqualificazione di Palazzo “T. Campanella” e altre spese destinate a investimenti; avanzo libero, euro 13 milioni 997 mila.

La quota libera del risultato di amministrazione potrà essere utilizzata dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale del Rendiconto, e contestualmente alla verifica degli equilibri di bilancio per le finalità previste per legge.

Sul presente provvedimento, il Collegio dei revisori, con verbale numero 32 del 23 giugno 2021, ha espresso parere favorevole.

Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione del provvedimento, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti e della relazione della Commissione speciale di vigilanza, resa ai sensi del combinato disposto agli articoli 73 e 110 del Regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, rimanga agli atti che io ho votato a favore.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Billari. Ne ha facoltà.

BILLARI Antonio Andrea (Democratici Progressisti)

Anch’io ho espresso il mio voto favorevole, Presidente.

PRESIDENTE

Solo il consigliere Pitaro Francesco ha votato contro, mentre il consigliere Anastasi si è astenuto. Va bene.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Votiamo l'inserimento delle altre proposte del collega De Caprio. Ha chiesto di intervenire il consigliere Irto. Ne ha facoltà.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Può leggere il titolo, Presidente?

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Era stato già letto, collega Irto. Dovete stare più attenti.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Chiedo scusa, non funziona così. Presidente, deve leggerlo lei il titolo.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Sembra una bancarella, non un Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Glielo esplicitiamo.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Si tratta della proposta di legge numero 114/11^ recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79).

Questa proposta riguarda le modifiche da apportare alla proposta di legge approvata in virtù dell'accordo tra Governo e Regione Calabria per superare le criticità sollevate.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l’inserimento della proposta di legge numero 114/11^ che è approvato. Ha chiesto di intervenire il consigliere Pitaro Francesco. Ne ha facoltà.

PITARO Francesco (Gruppo misto)

Presidente, da quanto ho capito, l’opposizione ha espresso voto contrario all'inserimento del provvedimento all'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l’inserimento della proposta di legge numero 116/11^ recante: “Integrazione all'articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, n. l (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale)”, che è approvato.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, lei ritiene che questo provvedimento possa essere approvato oggi in questa Assise?

PRESIDENTE

Sì. L'abbiamo già votato, collega. Se ha delle perplessità, faccia le sue valutazioni.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Sicuramente esprimeremo voto contrario, ma non reputo opportuno approvare un provvedimento di questo genere.

PRESIDENTE

Prendiamo atto della sua scelta.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, sembra di essere in un teatrino, dove lei non considera le riflessioni e le ragioni della minoranza.

Se considera la nostra presenza d’impaccio, ce ne andiamo Presidente, perché non è possibile che lei mi risponda: “Bene, votate contro”.

Le ho chiesto se ci sono tutte le ragioni per approvare questo provvedimento. Mi deve dare una risposta. Non mi deve dire: “Bene, prendiamo atto” e basta. Voglio una risposta da lei. Ci sono le condizioni per approvare questo provvedimento?

PRESIDENTE

Ora glielo dico. Intanto votiamo l’inserimento di questa proposta.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Parlo del provvedimento specifico, non di altro.

Lei sta inserendo all’ordine del giorno un provvedimento che riguarda una nomina in questo Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Quale nomina?

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

L’istituzione di Garante.

PRESIDENTE

Collega, le ho detto di non agitarsi altrimenti rischia di sentirsi male.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Collega De Caprio, si tratta di una mozione o di una proposta di legge?

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Modifica un articolo, ma non è una nomina, noi abbiamo già il Garante dei detenuti.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Qual è la finalità di questa modifica? Siccome non ho visto gli atti, qual è l’obiettivo di questa nomina a tre mesi dalle elezioni?

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Glielo spiego: è riferito alle problematiche avvenute in epoca Covid purtroppo anche per il Garante dei detenuti, perché l’emergenza Covid ha creato enormi problematiche all'interno degli istituti penitenziari e il giro si è amplificato. Dovete sapere che il Garante utilizzava l'autista e la macchina messa a disposizione dalla presidenza del Consiglio regionale. Noi oltrepassiamo questo dovere, da parte del Garante, di chiedere ogni qualvolta deve recarsi per migliaia di chilometri in giro per la regione per visitare gli istituti penitenziari, facendo rientrare l'indennità di missione all'interno del budget che lui ha già assegnato. Lui ha un budget che è in bilancio e con questo budget può, senza chiedere puntualmente l'autorizzazione, spostarsi con autista e mezzo del Consiglio regionale. Questo è il motivo in questo particolare momento.

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua, il Garante lo avete nominato voi…

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, posso?

PRESIDENTE

Un attimo, consigliere Di Natale, il Garante non lo avete nominato voi? Consigliere Irto, il Garante dei detenuti è stato nominato nella passata Legislatura.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Non voglio fare polemica, capisco il collega De Caprio che ha elencato i provvedimenti da inserire, ma non abbiamo le carte. Non ho capito quale Garante. Ho sentito la parola garante ma non ho capito di cosa si tratta, se è possibile avere copia di questi provvedimenti perché sono progetti di legge regionale, distribuiteli ai consiglieri regionali e magari sosteniamo e votiamo anche noi alcune proposte. Però se, a prescindere, si fa un ragionamento secondo cui non si vuole la minoranza o sembra quasi, in maniera arrogante, che dite “se ci state, ci state oppure no”. Su alcune cose ci troviamo; sul rendiconto ho già annunciato il mio voto favorevole, ho votato favorevolmente. Se ci fate avere le carte abbiamo piena consapevolezza però, francamente, così non si può lavorare.

PRESIDENTE

Però scusi, collega Irto, lei ha fatto per cinque anni il Presidente del Consiglio regionale e sa che prima si vota l'inserimento e nel momento in cui il punto viene inserito, poi, vengono distribuiti i provvedimenti. Così ricordo si facesse nella passata Legislatura. Questa è la prassi.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Lei da capogruppo ricorda che prima di ogni seduta di Consiglio regionale i capigruppo concordavano quali provvedimenti fuori sacco si portavano. Quindi lei da Capogruppo di minoranza sapeva quali progetti di legge arrivavano in Aula, ma lasciamo stare il passato, Presidente.

PRESIDENTE

Le faccio presente che il suo capogruppo non viene più alle conferenze dei capigruppo, dalle ultime due, tre sedute di Conferenza convocate. Detto questo, collega Irto, ha ragione, ci mancherebbe altro, che le carte vanno visionate, però sa meglio di me che prima si vota l'inserimento e, nel momento in cui viene approvato l'inserimento, vengono distribuiti i provvedimenti. Così mi ricordo si facesse, poi ho risposto al collega Bevacqua, che si preoccupava che si trattasse di una nuova nomina, ricordandogli che la nomina è stata fatta, legittimamente - ci mancherebbe - nella precedente Legislatura quando c'eravate voi. L’ho ricordato solo per tranquillizzare il collega Bevacqua.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, posso? Sto chiedendo la parola da più tempo, se me la può concedere un attimo.

PRESIDENTE

Sì, un attimo! Il tempo di mettere ai voti l’inserimento di questi due provvedimenti, poi il collega Di Natale ha facoltà di intervenire. Votiamo l’inserimento della mozione numero 93 a firma sempre del consigliere De Caprio, “Richiesta di rafforzamento della sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro ed elevazione dell'attuale stazione dei Carabinieri e tenenza”.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Presidente, chiedo scusa, io sono favorevole, poiché abbiamo discusso con lei e oggi è una giornata di interrogazioni e mozioni, è prassi di solito che le mozioni che sono portare all’esame dell’Aula da tutti i consiglieri poi si votano, c'è chi voterà a favore, chi è contro, però almeno si possono discutere. Questa la votiamo, poi non so se ce ne saranno altre. Io, per esempio, ne avevo due che erano anche condivise.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 93, è inserita.

Passiamo alla mozione numero 94, a firma del consigliere De Caprio, recante: “Richiesta proposta utilizzo beni confiscati alla mafia e di impiego sociale delle risorse economiche ricavabili”. Votiamo per l'inserimento. È approvato all'unanimità.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, ho chiesto la parola.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale, ne ha facoltà.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, intanto ho ascoltato un po' il dibattito che ha preceduto il mio intervento.

Vi dico la verità, non sono per niente appassionato perché ritengo, richiamando l'ultimo intervento di del collega Nicola Irto, che sia corretto che qui siamo chiamati ad una funzione alta e che possono essere condivise le cose che vengono portate in Aula se le conosciamo anzi tempo. Presidente, lei sa bene che a me piace occuparmi del tema sanità e chiedo l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge numero 100/11^, però lo faccio giustificando questa mia richiesta: questa è una proposta di legge che non comporta nessun onere, quindi è a costo zero, ed è attinente con quella che è l’indicazione del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla funzione di questo Consiglio vale a dire occuparsi

dell'emergenza sanitaria. Questa proposta di legge riguarda disposizioni per garantire, in condizioni controllate e sicure, gli incontri in ambito ospedaliero tra i degenti e familiari. Voi sapete che nel periodo Covid tante persone non hanno potuto far visita ai loro familiari, perché non c'è un protocollo che stabilisce il loro ingresso in sicurezza.

Questa proposta di legge prevede, appunto, che la Giunta regionale stili - c'è anche il protocollo fatto - una modalità di accesso dei familiari per far visita ai pazienti critici.

Penso che sia una bella pagina per il Consiglio regionale occuparsi, oggi, di un aspetto così importante, perché tante persone sono morte senza aver avuto la possibilità di vedere per l'ultima volta i loro cari. Quindi chiedo, in sintesi, Presidente, l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 100/11^.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Presidente, avrei la necessità di prendere la parola.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sainato.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Prima, però, dobbiamo votare questo inserimento all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Ci sono più richieste, quindi secondo me …

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

A me piacerebbe fare come abbiamo fatto fino adesso, se fosse possibile: ho finito l'esposizione, quindi votare l’inserimento della proposta di legge numero 100/11^.

PRESIDENTE

Votiamo l’inserimento della proposta di legge numero 100/11^, a firma del consigliere Di Natale. È approvato l’inserimento all’ordine del giorno.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sainato, ne ha facoltà.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente, chiedo l’inserimento di tre proposte diverse: la prima, numero 108/11^, riguarda una proroga dei termini di cui al comma 4 dell'articolo 38 della legge regionale numero 47 del 2011 che si rende necessaria per ovviare alle problematiche legate alla programmazione delle opere pubbliche; la seconda, la numero 111/11^, è una proposta di proroga del termine per la regolarizzazione occupazione senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, modifica articolo 1 della legge regionale 8/95, a cui è legato un emendamento; la terza, la numero 113/11^, se siete d'accordo, è una proroga dei termini di cui all'articolo 6 comma 12 della legge regionale 21/2010 che si rende necessaria per avviare le pratiche legate al rilancio dell'economia calabrese, mediante un sostegno dell'attività edilizia e miglioramento della qualità architettonica strutturale ed energetica ambientale del patrimonio edilizio esistente. Quindi chiedo l'inserimento all'ordine del giorno di queste tre proposte di legge. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Allora votiamo l’inserimento della proposta di legge numero 108/11^, di iniziativa del consigliere regionale Sainato, recante: “Proroga dei termini di cui al comma 4 dell'articolo 38 della legge regionale 47/2011”. È approvato l'inserimento.

Passiamo alla proposta di legge numero 111/11^.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Presidente, scusi, mi rendo conto che, ormai, nessuno sta capendo cosa stiamo votando, quindi comunico il mio voto contrario all’inserimento di queste proposte, non sapendo di che cosa si tratti. So che c’è una terza proposta ma non ho capito, non abbiamo le carte.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Chiedo scusa, vota contrario all'inserimento. Chiarisca bene perché altrimenti, visto che siamo all'inserimento, dopo potrebbe essere favorevole all’approvazione della proposta di legge.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Ho capito. Però dobbiamo sapere cosa inseriamo.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Una volta che inseriamo la legge poi….

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Non posso saperlo prima.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Glielo dico prima e se non sono stato chiaro lo ripeto.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Quello che ha letto è il titolo della legge, ma non so di che cosa si tratta. Se non ho le carte voto contro. Posso votare contro oppure no?

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Assolutamente. Non sono io a dire se può votare contro o a sfavore. Sto chiedendo se vota contro l'inserimento e non contro la legge, per chiarire questo, poi la legge la discutiamo successivamente.

PRESIDENTE

La proposta di legge di cui stiamo votando l’inserimento è la 111/11^ d’iniziativa dei consiglieri Sainato, De Caprio, Vito Pitaro.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Poi c’è pure l'emendamento.

PRESIDENTE

È finalizzata alla regolarizzazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, attraverso la modifica all'articolo 1 della legge regionale 8/95.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Poi c'è pure l'emendamento.

PRESIDENTE

L’emendamento verrà esaminato dopo. Pongo ai voti l’inserimento della proposta di legge 111/11^. È inserita all’ordine del giorno.

Passiamo alla proposta di legge numero 113 /11^, d’ iniziativa dei consiglieri Pitaro, Sainato, De Caprio, recante: “Proroga del termine di cui al comma 12 dell'articolo 6 della legge regionale 21/2010”. Votiamo per l'inserimento. È approvato.

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Pietropaolo, ne ha facoltà.

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)

Presidente, chiedo l'inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 95/11^ del 18 giugno, a mia firma, “Sulla chiusura del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Crotone”. È un argomento molto delicato, penso che sia di interesse di parecchi consiglieri. Poi chiedo l'inserimento della proposta di legge numero 115/11^ riguardante le misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento di attività produttive che riguarda la necessità di garantire a FINCALABRA la possibilità di dare un supporto tecnico- finanziario al CORAP per incentivare, in questo momento, l'utilizzo delle aree e l'utilizzo, anche, del personale di CORAP. Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della mozione numero 95/11^ del collega Pietropaolo. È inserita all’ordine del giorno.

Passiamo all’inserimento della proposta di legge numero 115/11^. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Collega Pietropaolo, non ho capito bene il significato, l'oggetto della proposta.

PRESIDENTE

Verrà distribuito il testo.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Ringrazio il collega Pietropaolo che l'ha presentata. Abbiamo un'esigenza: in questa fase, come sapete bene, il CORAP ha problemi di bilancio, abbiamo approvato lo Statuto dopo la liquidazione coatta amministrativa che ha, però, perso di significato perché c’è stata la dichiarazione di incostituzionalità della legge. Abbiamo l'esigenza di garantire due aspetti in questo momento storico, per questo è urgente questa norma: da una parte c'è la depurazione, il CORAP depura la Costa degli Dei e Crotone e quindi sarà fatta un'ordinanza che prevede l’utilizzo di altri enti perché il CORAP, in questo momento, ritornando in bonis, ha un problema, vengono pignorate tutte le somme dai creditori storici e quindi sussiste un problema anche per gli stipendi. Avevamo già, ad inizio Legislatura, con una delibera che avevamo dovuto fare perché c'era in vigore la liquidazione coatta amministrativa, utilizzato FINCALABRA, perché FINCALABRA da Statuto non può fare gestione, può supportare la gestione, quindi utilizziamo, con questo progetto, FINCALABRA che andrà ad assorbire una parte dei costi del personale. Di fatto CORAP esiste e questa delibera consente a FINCALABRA di supportare CORAP nelle  sue attività caratteristiche, soprattutto quella di garantire tutta la depurazione. Con questo supporto possiamo lenire il problema degli stipendi perché, in questo momento, tutte le risorse che CORAP incamera vengono assorbite dai pignoramenti che, purtroppo, ci sono. Non essendoci più la liquidazione coatta amministrativa che metteva al riparo gli stipendi - per un anno sono stati a posto - c’è bisogno di uno strumento tecnico per poter dare, con una delibera, un supporto esterno per il pagamento degli stipendi.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Capisco la difficoltà sulla vicenda CORAP che proviene da un lungo periodo, ce ne siamo occupati già nella passata Legislatura e anche all'inizio, però, Presidente, le pongo una questione in riferimento a questa proposta di legge e a tutte le proposte che sono state inserite all'ordine del giorno: voglio il parere del Settore assistenza giuridica perché se non c'è il parere come procediamo?

Il Consiglio deve essere messo nelle condizioni, i consiglieri devono essere messi nelle condizioni di decidere, avendo a disposizione il parere del Settore assistenza giuridica. Mi pare che detto parere sia obbligatorio, i consiglieri devono essere a conoscenza se ci sono rilievi, se ci sono dubbi di incostituzionalità, se ci sono diciamo situazioni che devono essere corrette, perché, da questo punto di vista, diventa difficile il lavoro di quest’Aula.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

È ovvio che questa norma è stata studiata dai dirigenti del Dipartimento sviluppo economico. Io ho ricevuto i sindacati l'altro giorno perché abbiamo alcuni stipendi non pagati che provengo dalle scorse Legislature.

È ovvio che questa norma porterà a poter fare una delibera, quindi penso che il conforto, vista l'urgenza, si basa sul fatto che questa norma è stata scritta con l'ausilio dei dirigenti, nello specifico dal dottore Cosentino e dalla dottoressa Scopelliti ed è compresa una valutazione del segretariato. Va da sé che, vista l'urgenza, il Settore assistenza giuridica può, in qualsiasi momento, fare delle osservazioni perché questa norma serve soltanto a poter fare la delibera quindi, in ogni caso, possiamo non adottare provvedimenti che hanno, eventualmente, vizi di tipo legislativo.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, credo che il collega Guccione abbiamo posto un problema che non riguarda questa specifica proposta di legge, ma tutte quelle per le quali avete chiesto l'inserimento all'ordine del giorno.

Mi sembra che non ci sia il parere del Settore assistenza giuridica, almeno così si evince dalla documentazione che ci hanno distribuito. Siccome la distribuzione avviene dopo l'inserimento, Presidente Arruzzolo, mi sembra che il parere del Settore assistenza giuridica non ci sia per nessuna delle proposte di legge inserite.

L’assessore Orsomarso sottolinea l’urgenza - ci mancherebbe altro - però in nessuna delle proposte di legge avete inserito il parere del Settore assistenza giuridica. È grave, cara segretaria, è grave che non ci sia il parere del Settore assistenza giuridica.

PRESIDENTE

Collega, il parere non c'è perché la proposta non è stata assegnata alla Commissione. Sono arrivate…

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

E quindi noi approviamo una proposta di legge senza avere il parere?

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Irto. Ne ha facoltà.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Presidente, mi pare di avere contato l’inserimento di 7-8-9 leggi regionali di cui non conoscevamo il contenuto. Ora posso capire che ci possano essere l’indifferibilità e l’urgenza del rendiconto che è stato inserito nel Consiglio regionale; riguarda tutti, è una cosa che abbiamo fatto anche nella scorsa Legislatura - guardo il consigliere Graziano - va fuori sacco, è giusto vada fuori sacco. Altre leggi possono dimostrare l’indifferibilità e l’urgenza, sulle altre francamente qualche dubbio lo ho.

Siccome ci sono molte mozioni che io condivido - una del consigliere Pietropaolo - molte si possono anche sostenere e votare, per quanto mi riguarda, all'unanimità. Presidente, ritengo si debba, se possibile, distinguere da un lato i progetti di legge, che hanno un loro corso, se la maggioranza se ne assume la responsabilità senza un parere degli uffici, e dall’altro le mozioni, che sono prerogative dei consiglieri regionali, che sono protocollate lì da mesi e che quindi è giusto che noi discutiamo e votiamo; si possono votare, si possono respingere, ma comunque si possono discutere.

Presidente, l’assessore Orsomarso, per esempio, ha posto una questione su un progetto di legge che io credo meriti attenzione, talmente tanta che, probabilmente, sarebbe stato utile fare una discussione approfondita, perché un problema c'è e lo abbiamo sul tavolo da molti anni. Probabilmente, affrontandolo in una discussione in Commissione, forte e concreta, si sarebbe potuta vedere la realizzabilità del progetto di legge che io ancora non conosco - ho sentito le sue parole, Assessore – e si sarebbe potuta trovare la soluzione perché ci sono in campo dei problemi che conosciamo. Quindi, se si può approfondire, io sono per approfondire e poter discutere assieme una soluzione anche in quel senso.

Però, presidente Arruzzolo, la prego di distinguere tra il percorso legislativo e la questione delle mozioni, altrimenti rischiamo di generare confusione.

Le mozioni sono prerogative dei consiglieri regionali e sono depositate da molti mesi, si possono mettere all'ordine del giorno, poi ognuno vota come vuole, giustamente, come prevede lo Statuto. Le questioni poste dai consiglieri Bevacqua e Guccione sui progetti di legge, però, vanno affrontate e cioè valutare se si possono approvare senza essere passati in Commissione, senza avere un bollino, tra virgolette, del Settore assistenza giuridica, e se ci sono le condizioni affinché questi progetti vedano la luce.

Non perché siamo qui a fine Legislatura, con metà o 3/4 di Giunta regionale assente, pensiamo si possa fare di tutto e di più, perché le leggi regionali vengono comunque vagliate dal Governo nazionale e devono avere i crismi della costituzionalità.

Quindi stiamo attenti, non possiamo approvare la qualunque e “va tutto bene madama la marchesa”, perché non è così. Quindi lo diciamo anche al fine di evitare possibili contenziosi della Regione Calabria con il Governo, attraverso un percorso in Corte costituzionale che negli anni scorsi siamo riusciti, vivaddio, ad abbattere come numero. Lo dico per distinguere, ripeto, tra i progetti di legge e le mozioni.

PRESIDENTE

Intanto votiamo l'inserimento della proposta numero 115/11^, poi i provvedimenti inseriti saranno posti in coda alle interrogazioni.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, noi abbiamo fatto una richiesta. Lei non può mettere ai voti l’inserimento, intanto, senza aver risolto un problema importante e cioè il parere del Settore assistenza giuridica.

PRESIDENTE

Collega Bevacqua, l’abbiamo capito questo! Intanto votiamo l'inserimento di questa proposta di legge.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ma lei l'inserimento lo può fare soltanto se risponde alla domanda: c’è il parere del Settore assistenza giuridica su questa proposta di legge? Altrimenti non può inserirla all'ordine del giorno, Presidente!

PRESIDENTE

Questo è un suo parere.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Tranne che non ci siano problemi come quello che ha posto il collega Orsomarso che potrebbe riguardare l’urgenza perché riguarda i lavoratori e lì possiamo anche discutere.

Prima di inserire all’ordine del giorno, lei ci deve dire che ci sono tutti gli elementi, non deve prima inserire e poi acquisire elementi.

PRESIDENTE

Intanto si può votare l’inserimento e la proposta anche senza parere, poi se lei ritiene di votarlo o meno si determini per come ritiene più opportuno. Quelle che sono state inserite verranno messe in coda alle interrogazioni che ci sono.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, non voglio sembrare scorretto o impaziente o nervoso…

Io chiedo a chi deve garantire, da questo punto di vista, la legalità degli atti…

PRESIDENTE

L’ha detto già il consigliere Irto, non ripetiamo le stesse cose. L’ha detto il consigliere Irto! Abbiamo capito, collega Bevacqua.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ma la risposta sua qual è? Si possono inserire all’ordine del giorno o no? Presidente, lei mi deve rispondere: si possono inserire all’ordine del giorno o meno? Non che prima la inserisce e poi mi dice la risposta.

È possibile l’inserimento all’ordine del giorno senza parere legislativo? È possibile?

PRESIDENTE

Abbiamo capito! Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle Libertà)

Presidente, io credo che ci siano degli aspetti di natura politica, posti dai colleghi dell’opposizione, che meritano una riflessione, così come inizialmente ha detto il collega Guccione: tutto si può fare in una condivisione politica, mediante un coordinamento per l'inserimento all'ordine del giorno di mozioni o di proposte di legge.

Naturalmente il coordinamento per l'inserimento all'ordine del giorno delle varie pratiche - non v’è dubbio - che è rappresentato dalla Conferenza dei capigruppo. C'è, però, già un vulnus per quanto concerne la Conferenza dei capigruppo che ultimamente registra in modo cronico l'assenza di alcuni capigruppo. E questo è il primo problema che dobbiamo affrontare.

C'è un altro problema poi: si viene in Aula e si chiede l'inserimento all'ordine del giorno di mozioni o di proposte di legge. Naturalmente bisogna seguire due filoni completamente diversi da un punto di vista politico; da un punto di vista normativo tutto è consentito perché l’articolo 42 del regolamento interno non pone limiti all'inserimento di proposte di legge, anche senza il parere del Settore assistenza giuridica.

Per cui il problema non è normativo, diventa di tipo politico e quelle riflessioni di tipo politico, che sono state poste dai colleghi dell'opposizione, a mio modesto avviso, meritano un momento di riflessione prima all'interno della Conferenza dei capigruppo e, se la Conferenza dei capigruppo continua ad essere carente per la presenza anche di quei gruppi di forze politiche importanti, la riflessione la faremo all'interno della maggioranza.

Infine, Presidente, -  non me ne vogliano alcuni colleghi dell'opposizione - credo che artatamente – è fatto anche da parte di alcuni colleghi che hanno esperienza - si cerchi di creare confusione sin dall'inizio dei lavori di questo Consiglio regionale. Da quella confusione poi nascono dei disguidi, nascono anche dei momenti di frizione che non consentono di capire da parte dei consiglieri stessi che cosa stiamo votando o di che cosa stiamo parlando.

Bisogna dismettere alcuni atteggiamenti da parte della maggioranza, raccogliere le riflessioni giuste, deontologicamente corrette dal punto di vista politico, dell'opposizione, ma ai colleghi di maggioranza, soprattutto a quelli più esperti, sottolineo che alcuni invece non hanno questo comportamento deontologico in Aula e creano artatamente confusione perché probabilmente, Presidente, cercano il pretesto di andarsene.

Allora se c'è questa volontà da parte della maggioranza di ascoltare le cose giuste e le riflessioni giuste da parte dei colleghi di opposizione - mi auguro che da qui a fine Legislatura ci siano, ci attendono quattro mesi - ancora devono iniziare i lavori di questo Consiglio regionale, non abbiamo capito, io compreso - ha ragione il collega Irto da certi punti di vista - che cosa abbiamo fatto fino a questo momento.

Allora io mi appello anche alla sensibilità e alla correttezza di questi colleghi di opposizione, di entrare in Aula, di non creare artatamente confusione e creare anche un clima che non le consente, Presidente, di poter esercitare il suo ruolo con tranquillità e con sicurezza.

È questo quello che sta succedendo oggi, è questo che stiamo rappresentando ai cittadini calabresi.

Le chiedo di cominciare i lavori con le mozioni, le proposte di legge che sono già all'ordine del giorno. Poi, in corso d'opera, se ci saranno altri inserimenti, altri momenti di discussione si vedrà dopo, altrimenti non ne usciamo più oggi, ma non usciamo più neanche nei prossimi quattro mesi.

Se non ha più senso la Conferenza dei capigruppo, perché forse politiche importanti hanno deciso di non entrare in quella Conferenza dei capigruppo, io le chiedo, anche da punto di vista politico – ma questo poi lo chiederemo tra di noi, consiglieri di maggioranza - delle riunioni, anche di maggioranza, che possono aiutarla a fare quel lavoro che lei ben sta facendo da quando siede su quella sedia, ma per non creare situazioni veramente artate ad arte. Scusate il bisticcio di parole.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, scusi, io voglio che sia messo a verbale della seduta che le proposte di legge che sono state inserite all'ordine del giorno sono prive sia del parere di copertura finanziaria da parte degli uffici del bilancio sia privi del parere del Settore assistenza giuridica. Questo pretendo che sia messo a verbale.

Poi, per quanto riguarda la questione che ha sollevato l’assessore Orsomarso, mi pare che vista l'urgenza, vista la vertenza sindacale che è in atto, viste le rassicurazioni che ha detto l'assessore, su quello si possa discutere e procedere. Però che questo diventi una regola e non sia supportata dall’emergenza e dall'urgenza, diventa difficile per il lavoro del singolo consigliere regionale dell'Aula, se è privo anche di una valutazione dei pareri sia di congruità finanziaria sia del parere legislativo.

Noi siamo un’assemblea legislativa, se ci mancano le basi che cosa legiferiamo? Su quale base legiferiamo? Grazie.

PRESIDENTE

Per quanto riguarda il discorso della votazione dell'inserimento non è previsto né il parere del Settore assistenza giuridica né la discussione poi, giustamente, lei porta avanti una rimostranza, nel momento in cui poi nell'ambito del dibattito e della discussione si prende atto…

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, la prassi è il Regolamento!  Si mette all’ordine del giorno e si rinvia alla Commissione competente, non che si ripropone poi per il voto in questa Aula. Le proposte di legge si inseriscono all’ordine del giorno, poi la Presidenza di questo Consiglio regionale le invia alle Commissioni competenti: quando vengono inviate alle Commissioni competenti ci sono gli uffici che fanno il lavoro che devono fare, quando la Commissione sarà convocata su quel punto all’ordine del giorno con tutti i pareri di tutti gli uffici, altrimenti che li paghiamo a fare!

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Aggiungo un'altra cosa, collega Guccione: poiché siamo in una fase di prorogatio è ancora di più importante il parere del Settore assistenza giuridica.

PRESIDENTE

Non è così, consigliere Bevacqua.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Nei casi di indifferibilità e d’urgenza è ancora di più importante il parere.

PRESIDENTE

Intanto si vota l'inserimento, poi, in esito alla discussione, voteremo se debbano essere mandate in Commissione. È inutile che faccia sempre il discorso della prorogatio. Questo lo sappiamo.

Allora votiamo l’inserimento della proposta di legge numero 115/11^, dopodiché i provvedimenti inseriti andranno in coda alle interrogazioni e seguiremo l'ordine del giorno.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Presidente, dopo questa votazione, se ci dice com'è il nuovo ordine del giorno, ci regoliamo. Che li manda in coda va bene! Poi ci sono altre mozioni che lei ha sul tavolo, che le ho comunicato.

PRESIDENTE

Votiamo l’inserimento della proposta di legge numero 115/11^, recante: “Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento di attività produttive”

È approvato l'inserimento.

Il nuovo ordine del giorno è composto dal precedente a cui si aggiungono  il progetto di legge numero 114/11^, a firma del consigliere De Caprio, il progetto di legge numero 116/11^, a firma del consigliere De Caprio, la mozione numero 93/11^, a firma del consigliere De Caprio, la mozione numero 94/11^, a firma del consigliere De Caprio, il progetto di legge numero 100/11^, a firma del consigliere Di Natale, il progetto di legge numero 108/11^, a firma del consigliere Sainato, il progetto di legge numero 111/11^, a firma del consigliere Sainato, il progetto di legge numero 113/11^, a firma del consigliere Sainato, la mozione numero 95/11^, a firma del consigliere Pietropaolo, il progetto di legge numero 115/11^, a firma del consigliere Pietropaolo. Andranno tutti in coda.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Anche le mozioni vanno in coda o solo i progetti di legge?

PRESIDENTE

Mettiamo tutto in coda.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Ci sono altre due mozioni, le vuole citare lei?

PRESIDENTE

La mozione numero 90/11^, a firma del consigliere Irto, recante: “Centro regionale di neurogenetica”, presentata il 31 maggio 2021; la mozione numero 71/11^, a firma dei consiglieri Irto, Aieta e Bevacqua sul “Personale Regione Calabria”, presentata il 19 aprile 2021.

Quindi le mettiamo…

IRTO Nicola (Partito Democratico)

La mozione sulla neurogenetica l'ho condivisa anche con il consigliere Graziano.

PRESIDENTE

Va bene.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Siamo all'inserimento ancora.

PRESIDENTE

Allora le inseriamo e le mandiamo tutte in coda, possiamo fare così! Votiamole una per una.

Votiamo l’inserimento della mozione numero 90/11^, a firma del collega Irto. È approvato l’inserimento.

Votiamo l’inserimento della mozione numero 71/11^, sempre a firma del collega Irto. È approvato l’inserimento.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Paris. Ne ha facoltà.

PARIS Nicola (Gruppo Misto)

Presidente, chiedo l'inserimento sia della mozione numero 98/11^ che riguarda “Misure sulla riapertura in sicurezza dei luoghi da ballo nella Regione Calabria post emergenza Covid-19”, che è un invito al Presidente della Giunta, sia della proposta di legge numero 110/11^, recante “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013 n. 24 'Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità”.

PRESIDENTE

Votiamo l’inserimento della mozione numero 98/11^, a firma del consigliere Paris. È approvato l’inserimento.

Votiamo l’inserimento della proposta di legge numero 110/11^, a firma del collega Paris.

È approvato l’inserimento.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Chiedo l’inserimento della proposta di legge numero 117/11^, recante “Integrazione della modifica alla legge regionale numero 20 dicembre 2012 numero 66 “Istituzione dell’ARSAC”. Questo è il titolo.

PRESIDENTE

Votiamo l'inserimento della proposta di legge numero 117/11^. È approvato l’inserimento

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caputo. Ne ha facoltà.

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)

Grazie, Presidente. Io chiedo all’Aula l'inserimento della proposta di legge numero 89/11^, riguardante “Misure urgenti in tema di equo compenso. Modifiche e integrazioni alla legge regionale numero 25 del 2018”.

Già discussa in Commissione e già approvata nella stessa.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento della proposta di legge numero 89/11^. È approvato l’inserimento.

Non ci sono altre richieste di inserimento, continuiamo con l'ordine del giorno.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 96/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Presa d'atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027. Avvio del percorso di definizione del POR Calabria FESR – FSE 2021 -2027  

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero 96/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Presa d'atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027. Avvio del percorso di definizione del POR Calabria FESR – FSE 2021 -2027”.

Cedo la parola al consigliere Neri per illustrare il provvedimento.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Già sul punto era stata aperta una discussione. Il provvedimento in oggetto, posto oggi all'approvazione di quest’Assemblea, è stato licenziato dalla seconda Commissione il 21 giugno. Ai lavori la seconda Commissione ha partecipato il dirigente generale del Dipartimento programmazione unitaria, dottor Maurizio Nicolai, il quale ha ampiamente illustrato il provvedimento e fornito i chiarimenti richiesti.

Il provvedimento riguarda la presa d'atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla Programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027 e l'avvio del percorso di definizione del POR Calabria 2021-2027.

Il documento si compone di 5 obiettivi strategici: un’Europa più intelligente; un’Europa più verde; un’Europa più connessa; un'Europa più sociale e un'Europa più vicina ai cittadini.

Questo provvedimento è stato inviato, con nota numero 4782 del 12 marzo 2021, al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva. La Segreteria Assemblea, su disposizione del Presidente del Consiglio regionale, ha trasmesso la proposta di provvedimento amministrativo alla seconda Commissione per approfondimenti istruttori.

La predetta deliberazione apporta modifiche e integrazioni alla precedente, atteso che, a conclusione del percorso negoziale tra Commissione Europea, Consiglio e Parlamento Europeo, è stata ridefinita la strategia della Politica di coesione, dando luogo a modifiche e integrazioni delle disposizioni comuni e specifiche sull'utilizzo dei fondi.

Tali modifiche impattano sull’originario documento di indirizzo strategico regionale determinando la modifica e integrazione dello stesso. Dette modifiche si sostanziano nei seguenti cambiamenti: spostamento delle reti digitali, inizialmente collocate all'interno dell'obiettivo policy 3, all'obiettivo policy 1; spostamento della mobilità urbana sostenibile, inizialmente collocata all'interno l'obiettivo di policy 3, nell'obiettivo policy 2; introduzione nell'obiettivo di policy 4 di un nuovo obiettivo: rafforzare il ruolo e la cultura del turismo nello sviluppo economico per l'inclusione e l’innovazione sociale.

Le predette modifiche non stravolgono la struttura del documento, ma, al fine di allineare il nuovo assetto agli obiettivi specifici e all’esito del negoziato, si prevede con la delibera di Giunta regionale numero 168 di modificare l'Appendice 1 del documento nel modo seguente: l’obiettivo di policy 1, “un’Europa più intelligente”, accoglie un quinto obiettivo specifico “Rafforzare la connettività digitale”; l'obiettivo di policy 2, “un’Europa più verde”, promuove la mobilità urbana, multimediale e sostenibile, accogliendo un ottavo obiettivo; l'obiettivo di policy 4, ”un’Europa più sociale”, si arricchisce di un obiettivo specifico relativo al tema cultura e turismo per nuove opportunità di cittadinanza attiva.

I primi due obiettivi specifici non cambiano la struttura e la modalità d’intervento, ma vengono soltanto spostati in funzione del nuovo assetto strategico.

L'ultimo obiettivo era già ricompreso nella descrizione della priorità degli interventi nell’ambito inclusione e protezione.

L’aggiornamento sulle fasi del negoziato per l'adozione dei regolamenti prevedono un capitolo a sé stante, il capitolo 1, che richiama all'interno, per ciascun obiettivo di policy, dove sono stati spostati gli obiettivi specifici relativi all’analisi e alle priorità precedente formulate.

Pertanto, sottopongo all'Aula l'esame della proposta di provvedimento amministrativo. Grazie.

 

Presidenza del vicepresidente Luca Morrone

PRESIDENTE

Ci sono interventi? Altrimenti passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Premetto che, personalmente, approvo questo punto all’ordine del giorno - non credo di rappresentare tutto il gruppo del PD -, ma rimango fedele all’impostazione datami da qualche mese: abbandonerò l’Aula e non approverò nessun altro provvedimento perché ritengo che questo Consiglio regionale stia diventando davvero un momento solo di contingenza elettorale - non voglio dire altro - di benevolenza elettorale, come, giustamente, abbiamo fatto noi in precedenza, però oggi mi permetto di dirlo a voi, guardando qualche collega di fronte.

Detto questo, sarei rimasto in Aula solo se avessimo approvato, oltre a questo punto, la proposta di legge numero 115/11^, proposta dall’assessore Orsomarso, in merito alla drammatica situazione dei lavoratori del CORAP che ci trovava d'accordo per, appunto, urgenza, indifferibilità e importanza, visto che affronta problemi di lavoratori.

Questo punto che stiamo discutendo doveva caratterizzare l'attività, elevare il dibattito in questo Consiglio regionale, perché si parla del disegno strategico per i prossimi sei anni per la Regione Calabria, ma vedere l’assenza in questa Aula del presidente f.f. Spirlì, delegato in materia, testimonia la superficialità, la leggerezza e anche la mancanza di rispetto non solo verso quest’Aula, ma verso i calabresi, perché, con l’approvazione del disegno strategico dei prossimi anni, noi individuiamo delle linee di sviluppo per questa nostra regione.

Poi, quando a dicembre - lo ricordava prima il collega Guccione - scoprimmo un inganno e lo denunciammo, foste costretti a ritirare quel provvedimento dall'Aula. Oggi, dopo sei mesi, lo riproponete, ma, alla base, ha la stessa filosofia. È vero che a pagina 98 non c’è più scritto: “territorio lombardo”, ma, cosa ancora più grave, avete semplicemente reso non leggibile questo riferimento però se su Google cerchi il capoverso: “i documenti comunitari…” cosa trovi? “Documento strategico della Regione Lombardia”.

Quindi, avete cercato di nascondere una cosa mettendo una pezza più grande del buco. Questa è una cosa di un’enorme gravità.

Non c’è il presidente Spirlì, mi rivolgo al collega assessore Orsomarso, la prego di scrivere questo capoverso e troverà: “documento strategico della Giunta regionale della Lombardia”. Quindi avete cancellato la parola, ma il concetto, il testo, è rimasto quello.

Ed è ancora più grave, caro Assessore, perché avete dimostrato di non aver nemmeno l’intelligenza… non la politica, perché le responsabilità sono di altri, non, giustamente, dell’Assessore. Il documento lo preparano i tecnici, l’Assessore prende atto del documento, dà, eventualmente, gli indirizzi, ma chi prepara l’atto deve avere più rispetto per i calabresi.

È una cosa gravissima, ha fatto bene il collega Guccione a chiedere di nominare una Commissione d’inchiesta che valuti bene se queste persone si occupano della Calabria o pensano a fare altro. Perché è vero che si tratta di disegno strategico, quindi può avere anche collegamenti - ci mancherebbe altro -, ma copiare integralmente pezzi dalla Regione Lombardia o dal Friuli vuol dire che non c'è una visione di sviluppo della Calabria, che non si ha un'idea di come utilizzare i fondi per i prossimi sei anni.

Vi prego, caro assessore Orsomarso e assessore Gallo, di riflettere su questa cosa e avviare un'indagine interna per capire se quello che diciamo noi sono cavolate o rispondono a verità.

Stanotte ho studiato questo Piano e non sono riuscito a leggerlo, perché avete allegato due Piani all’ordine del giorno, uno ieri mattina e uno alle 19.

Quello della mattina è quello che il professore Marino ha esplicitato meglio e che il collega Guccione e il collega Pitaro hanno ripreso. Poi ne avete aggiunto uno ieri alle 19, un altro documento più corposo che sposta la pagina da 98 a 102 ma avete solo cercato di nascondere la parola “lombardo”, ma la filosofia, il testo, il contenuto è quello! È integralmente quello di sei mesi fa!

Vi prego di riflettere per rispetto verso i calabresi, caro assessore Gallo e caro assessore Orsomarso, perché, se si pensa di ragionare in questo modo, si mortificano le tante intelligenze che ci sono in questa regione.

È la prima riflessione, ne faccio un’altra, politica, che lascio al Consiglio regionale - e mi fermo - ed anche alla maggioranza e alla minoranza: non capisco questa fretta oggi di accelerare e approvare le linee strategiche senza avere ancora definito un percorso chiaro per quanto riguarda la scrittura del POR. Come voi sapete, manca ancora la firma dell'atto di partenariato tra Governo e Comunità europea che potrebbe anche portare a variazioni, integrazioni, modifiche.

Forse il presidente Spirlì, già vicepresidente incaricato se il suo partito dovesse vincere le elezioni, lo fa per evitare che, se qualcun altro dovesse vincere le elezioni - ci auguriamo noi o voi – possa mettere mano al Piano.

Non ho capito questa accelerazione a tre mesi dalle elezioni, visto che manca un pezzo importante che è l'accordo di partenariato tra Governo e Comunità Europea.

Vi prego di riflettere anche su questo.

La stessa accelerazione che sto vedendo sulle leggi dato che in ogni seduta di Consiglio regionale chiedete l’inserimento di 10-15 proposte di legge. Bene, ci sta. Benevolenza elettorale, la definisco io, gioco di maggioranza e minoranza, di posizioni, di interessi, ci mancherebbe altro, però su documenti strategici, come quello di cui stiamo parlando, accelerare in questo modo, senza lasciare margine a chi dopo di noi o di voi avrà la responsabilità di guidare questa Regione, lo ritengo un argomento di riflessione politica in questo Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Collega Bevacqua, condivido che si debba evitare che la parola Calabria venga associata ad un eventuale copia-incolla. Né io né il collega Gallo siamo assessori alla programmazione, ma questo è un documento che, dal mio punto di vista, va discusso nel merito.

Noi abbiamo chiesto come si redige un documento: ovviamente c’è l’assistenza tecnica, se lei immagina che la Ernst & Young fa assistenza tecnica a tutta Italia, è ovvio che si possa trovare traccia di paradigmi, espressioni e quant'altro.

Non credo sia così, perché l'ho letto approfonditamente.

Sono più per discutere nel merito tutta una serie di passaggi che il documento fa, come le linee di indirizzo e la programmazione. Se lei fa un abstract, tanti documenti, anche quelli che vengono prodotti nella Regione Calabria, vengono ripresi da altre Regioni. Per esempio, i bandi.

Non credo sia così, perché abbiamo fatto una verifica. Poi può esserci il refuso facendo un paragone con altre realtà territoriali. Va da sé che la situazione nostra e delle altre Regioni nell’Obiettivo Convergenza è totalmente differente rispetto alla Regione Lombardia che non ha gli stessi parametri.

È ovvio che la base del ragionamento su questo documento è condividere o meno linee di indirizzo e strategie.

Condivido che non si possa avere gente che presta un'opera magari pensando di copiare interi documenti. Non credo sia così, perché ne abbiamo chiesto conto.

Questi documenti come vengono redatti? C'è un gruppo di lavoro che sviluppa le diverse azioni che poi vengono date a due o tre soggetti terzi che danno una lettura proprio per valutare… poi è ovvio che possano capitare dei refusi.

Quindi, io credo che il livello di professionalità ci sia e sia stato evidenziato, soprattutto in riferimento alla Giunta, e continuo a ritenere importante la discussione nel merito delle strategie d’indirizzo.

Concordo che, se si dovesse valutare che è un copia-incolla, sarebbe un fatto grave, ma non è così. Posso assicurarglielo rispetto anche alla valutazione di merito richiesta. Poi è ovvio che in questo documento si intreccia un lavoro trasversale di diverse competenze.

Ritengo che, invece, si possa discutere nel merito di che cosa comporta questo documento fino all'atto finale della nuova programmazione.

Concordo anche con lei che convenga, forse, arrivare a ridosso e far sì che la futura maggioranza…

È ovvio che i tempi sono dettati da tutta una serie di tappe serrate, non le conosco a memoria, le direi una bugia. Potrebbe anche darsi che sia necessario produrlo entro fine settembre, non lo so, faccio un’ipotesi.

È ovvio che questo lavoro potrebbe lasciare poi spazio a quello della futura maggioranza - ci auguriamo di esserci noi, oppure il centro-sinistra -, in generale questo è un documento che deve avere una condivisione generale anche con il contributo della minoranza. Per questo continuo a chiedervi di entrare nel merito.

È ovvio che il documento abbia una visione che è in parte politica, ma ha dei connotati tecnici che rispondono ai requisiti del confronto con la Commissione dove, a breve, dovremo andare a discutere queste linee guida.

Quindi, ancora grazie per il contributo. Ripeto, non è sbagliato sottolineare gli errori, le sbavature, laddove ci siano, però credo sia importante concentrarsi sui contenuti con il contributo di tutti, soprattutto di quest’Aula. Io rimango sempre un consigliere regionale - anche se in questa Legislatura non lo sono, nel senso non mi sono candidato - non mi astraggo nel ruolo di Assessore. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Neri. Ne ha facoltà.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Colleghi, pensavo che quello che è stato detto prima e la relazione avessero chiarito l’equivoco che è stato ingenerato da una considerazione errata, perché il documento arrivato la volta scorsa in Consiglio regionale non può essere cancellato. Non possiamo dire “è stato fatto un errore, non è successo niente”. Quel documento è stato modificato e integrato da questo documento che portiamo oggi in Consiglio regionale.

Oggi non andiamo ad approvare il documento in cui c'è scritto “territorio lombardo”, né andiamo ad approvare il documento in cui c'è scritto che le policy arrivano fino a 4.

Oggi andiamo a approvare il documento in cui non esiste più il riferimento “territorio lombardo” e le policy sono cambiate. Spero che questo sia chiaro, però non è possibile che un articolo di stampa diventi la verità e atti ufficiali del Consiglio regionale siano messi in discussione solo perché qualcuno ha scritto qualcosa non leggendo tutto il documento.

Questo è importante.

Poi, si può essere d'accordo o non si può essere d'accordo su quanto contenuto in quel documento, è legittimo, si fa una valutazione politica. Ma dire che oggi stiamo approvando il documento in cui c'è scritto “territorio lombardo” è dire qualcosa che non risponde alla realtà. Quel documento esiste in quanto è un atto del Consiglio regionale che oggi viene sostituito, modificato e integrato.

Ripeto, se la Giunta avesse prodotto un documento interamente sostitutivo della delibera di Giunta regionale numero 505 del 2020, oggi voi l’altro documento non l'avreste visto. D'altro canto, se oggi il Consiglio non avesse presentato quel documento, sarebbe stato un atto illecito, perché cosa si andrebbe a modificare ed integrare? Si modifica ed integra qualcosa che già c'è. Presidente, spero di essere stato chiaro sul punto.

Poi, ognuno fa le sue valutazioni, ma, ripeto, avrei gradito valutazioni di ordine politico sul contenuto del documento, ma non queste, dopo che abbiamo spiegato, dopo aver letto una relazione semplice e chiara che spiega tutti i passaggi.

Come ricorderete il primo documento è arrivato in Aula ed è stato trasmesso, per disposizione del Presidente del Consiglio, alla seconda Commissione che l’ha analizzato per ben due volte - la prima volta con il dottore Iracà, la seconda volta con il dottore Nicolai –, ha fatto le integrazioni e le modifiche o lo ha approvato lunedì scorso. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, passiamo all'esame ed alla votazione del provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Il provvedimento è approvato con il voto contrario di tutta la minoranza.

Proposta di legge numero 101/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73 comma 1 lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo al successivo punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 101/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73 comma 1 lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118”.

Cedo la parola alla consigliera Minasi per l’illustrazione del provvedimento.

MINASI Clotilde (Lega Salvini)

Grazie, Presidente.

La proposta di legge oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata a maggioranza dalla seconda Commissione che ne ha esaminato sia gli aspetti di merito che finanziari nella seduta del 21 giugno. Alla seduta di Commissione hanno partecipato il dirigente del Dipartimento economia e finanze, dott. Giordano, e un componente del Collegio dei revisori, il dottor Mazzulla. Nello specifico il provvedimento ha come obiettivo di riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa.

Il presente provvedimento si rende necessario per dare attuazione a quanto disposto dal decreto legislativo numero 118 del 2011 che prevede, infatti, all'articolo 73, che il Consiglio regionale riconosca con legge la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: sentenze esecutive; copertura dei disavanzi di enti, società ed organismi controllati o comunque dipendenti dalla Regione, purché il disavanzo derivi da fatti di gestione, ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal Codice Civile o da norme speciali delle società di cui alla lettera b); procedura espropriativa o di occupazione di urgenza per opere di pubblica utilità; acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa.

Nello specifico, il provvedimento si compone: della delibera di Giunta regionale numero 190 del 24 maggio 2021 che richiama il decreto dirigenziale contenente gli elementi necessari per riconoscimento del debito fuori bilancio da parte del Consiglio regionale e propone il relativo disegno di legge.

Il debito deriva dall'affidamento ad un raggruppamento temporaneo di imprese, del quale faceva parte la ditta Rilter s.r.l. in liquidazione, della realizzazione della cartografia numerica e DBT dei centri abitati della Calabria.

A seguito delle verifiche contabili propedeutiche al pagamento delle spettanze richieste, come da fattura della Rilter numero 40, è risultata l’inadempienza della predetta società nei confronti di Equitalia sud s.p.a. che ha adottato atto di pignoramento presso terzi.

Dopo il versamento da parte della Regione Calabria delle somme dovute alla società di riscossione, la stessa ha provveduto alla restituzione delle somme in quanto nel frattempo era intervenuta una procedura concorsuale della ditta Rilter. La somma restituita, però, non è stata versata alla predetta società.

Alla suddetta delibera di Giunta sono allegati il disegno di legge, la relazione di accompagnamento, il quadro di riepilogo/analisi economico-finanziaria allo stesso e il parere del Settore ufficio legislativo della Giunta regionale.

Il fascicolo istruttorio comprende anche il decreto del Dipartimento regionale proponente, unitamente alla relazione contenente le ragioni di formazione del debito, oltre ad altra documentazione istruttoria.

Il disegno si compone di 3 articoli. L'articolo 1 prevede il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per l'importo complessivo di euro 12.240, secondo il dettaglio contenuto nell’allegata tabella al disegno di legge. All'articolo 2 viene indicata la forma di copertura finanziaria prevista per i suddetti debiti fuori bilancio individuando la missione e il programma su cui sono allocate le risorse necessarie. L'ultimo articolo del disegno di legge contiene disposizioni relative alla sua entrata in vigore.

Il Collegio dei revisori dei conti con parere numero 9 del 27 maggio 2021, allegato al verbale numero 30, nell’esprimere parere favorevole al provvedimento raccomanda: di adottare ogni misura procedimentale, organizzativa e gestionale necessaria ad evitare il formarsi di debiti fuori bilancio; di verificare che i soggetti beneficiari delle somme rivenienti dal decreto di riconoscimento del debito non abbiano al contempo una posizione debitoria nei confronti della Regione e in caso affermativo valutare la possibilità di attivare l'istituto della compensazione legale; di procedere alla conseguente variazione dal bilancio 2021-2023. Lo stesso Collegio, infine, evidenzia, come reclamato pure dalla Magistratura contabile, che l'attività di ricostruzione delle cause della formazione di debiti fuori bilancio deve essere completata mediante l'individuazione delle eventuali responsabilità personali di funzionari o amministratori, nonché delle eventuali azioni di rivalsa.

Ciò premesso sottopongo all’Aula l'esame del presente provvedimento.

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi, passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. Il provvedimento, unitamente al relativo allegato, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 95/11^ di iniziativa del consigliere F. Mancuso recante: “Misure urgenti in tema di programmi regionali di edilizia residenziale. Modifiche e integrazioni all'articolo 39 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47”

PRESIDENTE

Passiamo al terzo punto all'ordine del giorno.

Proposta di legge numero 95/11^ di iniziativa del consigliere Mancuso, recante: “Misure urgenti in temi dei programmi regionali di edilizia residenziale. Modifiche e integrazioni all'articolo 39 della legge regionale 23 dicembre 2011, numero 47”.

Cedo la parola al consigliere Mancuso per illustrare il provvedimento.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini)

Si, grazie, Presidente. Questa legge è successiva ad un'altra già approvata alla fine dell'anno riguardante sempre i Programmi regionali di edilizia residenziale. Nella legge precedente è stata approvata la delocalizzazione degli interventi, adesso viene proposta la rimodulazione degli stessi.

Il mutamento delle condizioni economiche, causate dalla crisi economica e sociale in atto, ha provocato notevoli problemi di attuazione dei Programmi regionali di edilizia residenziale, di cui alla legge regionale numero 36 del 2008, riconducibili, in particolare, alla difficoltà di trovare acquirenti nelle classi meno abbienti a causa della quasi impossibilità di ottenere un mutuo dagli Istituti bancari. Ciò ha comportato considerevoli ritardi attuativi, in particolare sugli interventi che prevedevano la vendita degli alloggi.

Numerosi sono state e sono le richieste formali, non da parte dei soggetti attuatori, di poter rimodulare gli interventi, cambiando la tipologia da “proprietà” a “locazione” al fine di evitare di lasciare numerose opere incompiute sul territorio.

Con il presente intervento di novellazione si intende consentire la variazione di tipologia per adeguare gli interventi alle mutate esigenze abitative intervenute nel frattempo.

La proposta, versando il Consiglio regionale in regime di prorogatio, per i motivi sopra esposti, stante il perdurare della crisi, riveste il carattere della necessità e urgenza, è tempestivo rispetto all'insorgere del problema cui intende porre rimedio ed è pertanto in linea con quanto previsto dal decreto legge 5 marzo 21, numero 25. Grazie.

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 109/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione 2021-2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)”.

PRESIDENTE

Passiamo al punto 4. Il quarto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 109/11^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2021-2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP)”.

Consigliere Paris, relaziona lei?

PARIS Nicola (Unione di Centro)

Presidente, stiamo parlando della proposta numero109/11^, giusto?

PRESIDENTE

Sì, ha facoltà di illustrarla.

PARIS Nicola (Unione di Centro)

La proposta di provvedimento posta oggi all'approvazione di questa Assemblea è stata licenziata all'unanimità dei presenti dalla seconda Commissione nella seduta del 23 giugno scorso. La proposta è relativa al bilancio di previsione 2021-2023 dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della Regione Calabria.

Il Collegio dei revisori dei conti, con verbale numero 52 del 05 maggio 2021, ha verificato che il bilancio è stato redatto con l'osservanza delle norme di legge, dello statuto dell’Ente, del regolamento di contabilità, della norma del decreto legislativo numero 118 del 2011 e dei principi contabili applicati, numero 4/1 e 4/2, allegati al predetto decreto legislativo.

Conclusivamente il Collegio dei revisori esprime parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2021-2023 e sui documenti allegati.

Il Dipartimento lavori pubblici nell’istruttoria di competenza rileva il rispetto dei limiti di spesa previsti dall'articolo 6 della legge regionale numero 43 del 2016 in materia di spesa del personale e spese per il funzionamento.

A conclusione dell'attività istruttoria il Dipartimento vigilante ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2021-2023 e sui documenti allegati. Il Dipartimento economia e finanze, a seguito dei controlli eseguiti, evidenzia che gli stanziamenti del fondo “Crediti di dubbia esigibilità” di cui alla proposta di bilancio, risulterebbero congrui. In ogni caso raccomanda all’Ente di verificare la congruità del fondo “Crediti di dubbia esigibilità”.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento economia e finanze ritiene possibile procedere da parte della Giunta regionale alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2021/2023 dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica regionale al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, numero 8. Ciò premesso sottopongo all'Aula l'esame della proposta di provvedimento amministrativo.

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi, passiamo all’esame ed alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Seguito di Comunicazioni

PRESIDENTE

Prima di passare al punto successivo, c’è un seguito di Comunicazioni.

Dà lettura di un seguito di Comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Proseguiamo con il quinto punto all'ordine del giorno riguardante lo svolgimento della Interpellanze, ex articolo 120 del Regolamento interno del Consiglio regionale…

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Il presidente Arruzzolo, prima di lasciare la Presidenza, ha detto che avremmo invertito l’ordine del giorno, trattando prima le mozioni e dopo i progetti di legge. C'erano anche i colleghi della minoranza, c'era il consigliere Esposito, non so chi altri… non so se è confermato o no.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Non avrei problemi se dovessimo esaminare prima i progetti di legge.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

No, prima le mozioni si era detto, non so i colleghi della maggioranza…

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Le mozioni, dopo i progetti di legge e poi?

Consigliere Graziano, avevamo stabilito così.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

No, il Presidente del Consiglio, Arruzzolo, ha detto che tutto ciò andava in coda alle interrogazioni. È stato rifatto l'ordine del giorno, quindi lo dobbiamo rispettare, non lo possiamo variare ora. Chiedo scusa.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Quella che stiamo discutendo ora è una mia interpellanza.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

No, per precisare che questo punto è già acclarato.

Svolgimento interpellanze ex art. 120 del Regolamento interno del Consiglio regionale - come da elenco allegato

Interpellanza numero 1/11^ a firma dei consiglieri Di Natale, Anastasi e Bevacqua recante: “Nomina responsabili Centro per l’impiego”

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, la posso illustrare?

PRESIDENTE

Consigliere Di Natale.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

È una mia interpellanza, la numero 1 dell’8 gennaio 2021. La illustro se mi dà facoltà, visto che è entrato anche in Aula l’Assessore.

PRESIDENTE

Ne ha facoltà.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, nella seduta precedente non abbiamo potuto trattare quest’interpellanza perché l'assessore Orsomarso era assente, quindi viene oggi all'attenzione del Consiglio. È a firma mia, del collega Anastasi e del collega Bevacqua ed è relativa alla nomina dei responsabili dei Centri per l’impiego della provincia di Cosenza e della provincia di Reggio Calabria.

Intanto voglio anche dire che è arrivata risposta all’interrogazione, perché l'interrogazione è stata trasformata in interpellanza. Questa risposta è totalmente avulsa rispetto alla domanda posta all'attenzione della Giunta regionale.

Dico totalmente avulsa perché parla di un principio che non è stato richiamato nell’interrogazione. Quindi, è come se quella nota, mandata dal Dipartimento del lavoro all'attenzione degli scriventi, avesse trattato un argomento differente e totalmente difforme dall'oggetto.

Intanto la questione è questa: il Dipartimento, quindi l'Assessorato, promuove un’azione di nomina dei responsabili dei Centri per l'impiego attraverso una procedura che noi riteniamo che non risponda a quei criteri di imparzialità e di buon andamento della Pubblica amministrazione richiamati dalle leggi.

Innanzitutto, perché viene utilizzata una manifestazione di interesse. Io ritengo che l'Assessore su questo - e lo ringrazio per la presenza - debba prestare molta attenzione nel verificare che tutto sia stato fatto nella piena corrispondenza delle leggi e dei regolamenti. Nel 2019 è stata fatta una manifestazione di interesse per la nomina dei responsabili dei Centri per l'impiego di Paola e di Reggio Calabria.

Questa manifestazione di interesse ha ultimato la sua vita giuridica con nomina dei responsabili dei Centri dell'impiego. Successivamente, a distanza di un anno, sono state fatte ulteriori nomine, anche se quella manifestazione di interesse aveva perso gli effetti giuridici per cui era stata azionata, mi sia lasciato passare questo termine. Per cui, l'Assessorato ha nominato i nuovi responsabili dei Centri per l'impiego attingendo da una manifestazione di interesse scaduta un anno prima, cosa che ha precluso la partecipazione a tanti che avrebbero potuto partecipare alla nuova manifestazione di interesse e che nel corso dei 12 mesi avrebbero potuto o meno maturare i titoli.

Credo che l’Assessorato debba, intanto, intervenire e che il Dipartimento debba rispondere, anche facendo ricorso all'Ufficio legislativo che è stato chiamato a dire se la procedura utilizzata era idonea e, quindi, conforme al principio di buon andamento della Pubblica amministrazione.

Noi riteniamo che questo non sia accaduto. Riteniamo, quindi, che il Consiglio regionale, tramite la Giunta, debba intervenire al fine di rimuovere le cause che portano questo provvedimento ad assumere la qualifica di provvedimento illegittimo. C'è una sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce la vita di una manifestazione di interesse. Vale a dire che esplica i suoi effetti nel momento in cui viene ad essere concluso il procedimento di selezione. In questo caso che si tratta di una selezione, seppur attraverso una manifestazione di interesse. Quindi, attingere da una manifestazione di interesse scaduta per fare nuove nomine, mi sembra una cosa abnorme e chiedo quindi all'Assessore, con pacatezza e massimo rispetto della sua funzione, di intervenire per il ripristino della legalità. Grazie.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro.

Le rispondo, collega Di Natale. Intanto, mi dovete scusare per l’assenza nella precedente seduta di Consiglio, provo ad essere sempre presente, ma c’era la “borsa del turismo” a Napoli, quindi ero impegnato.

C'è una risposta tecnica ad un’altra sua interrogazione riguardante il Centro per l’impiego dell'Università. E questa è la prima risposta.

Riguardo i Centri per l’impiego di Paola e di Reggio Calabria, approfitto per dare qualche informazione.

Intanto c'era un grande ritardo accumulato da chi ci ha preceduto per quanto concerne il potenziamento dei Centri per l’impiego.

Posso dirvi che, finalmente, abbiamo potuto iscrivere a bilancio le somme per potenziare i Centri per l’impiego.

Sarà fatto tramite Consip, come è avvenuto in Campania tramite Brunetta.

Purtroppo per questo ritardo, abbiamo perso 60 risorse umane perché dovevamo metterle in campo da subito. Devo dire che anche il Ministero aveva avuto un po' di ritardo.

Ciò servirà anche per poter garantire un punteggio qualificato del personale che ha già svolto la funzione per i Centri per l'impiego.

Pensiamo ai giovani laureati, anche un pezzo della legge regionale 28, i Navigator che sono figli dei calabresi; quindi, la notizia è che finalmente questa Giunta regionale potrà fare, come è avvenuto in altre Regioni d'Italia – e doveva essere fatto, diciamo, dall'inizio del 2019 – il Concorso pubblico per il potenziamento dei Centri per l'impiego.

Sarà il concorso più pubblico, perché io chiederò anche di inserire funzionari di Prefetture e della Guardia di Finanza, proprio per dare il segnale ai calabresi che si possa partecipare a questo potenziamento.

Per quanto concerne l’organizzazione dei Centri per l’impiego, fosse dipeso da me – e quindi abbiamo atteso questa procedura – avremmo fatto una manifestazione interesse per far decadere tutti.

Le manifestazioni di interesse si mettono in campo e tutti i responsabili dei Centri per l'impiego decadono in automatico.

Non è stato fatto perché attendevamo il potenziamento e, quindi, venendo a mancare in un posto piuttosto che un altro, legittimamente, con un procedimento che viene fatto, tra l’altro dai dirigenti, sono stati nominati quelli che avevano i titoli per poter fare i responsabili dei Centri per l'Impiego di Reggio Calabria e di Paola.

Quando si mette in campo la manifestazione di interesse, decadono in automatico tutti i responsabili dei Centri per l'impiego, ed è quello che in genere una Giunta regionale fa, per scegliere una selezione.

Lì sono intervenuti proprio perché c’è la vacatio e, quindi, non è stata fatta una manifestazione di interesse complessiva, non c'era tempo di farle singole, ed è tutto a norma di legge, certificato ovviamente dai dirigenti perché c'è una responsabile dei Centri per l'impiego, la dottoressa Barone, e il dirigente Cosentino; quindi, anche in riferimento alla valenza di una manifestazione di interesse, non c’entra col procedimento.

Le faccio un esempio: anche su Corigliano-Rossano non abbiamo nominato su Corigliano per dare un’unitarietà alla città ed è rimasto un responsabile per dare questo senso complessivo di Centro per l'impiego.

Questa è la risposta alla sua interrogazione e l’altra rispondeva anche ad altre domande della sua interrogazione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Intervengo solo per chiarire brevemente che quanto detto dall'Assessore Orsomarso è perfettamente in linea con quello che penso io.

È stata fatta una manifestazione di interesse e sono stati individuati dei responsabili.

Una volta che, attraverso quella manifestazione di interesse, si individuano dei responsabili, venuti meno quei responsabili, bisogna fare una nuova manifestazione di interesse perché è stata fatta dopo un anno e si compromette, non lo dico a lei, ma agli uffici, tanto è vero che gli uffici hanno risposto alla nostra interrogazione non soffermandosi su questo aspetto perché non hanno scritto un rigo, ma soffermandosi sui poteri di prorogatio della Giunta.

Per cui, Presidente, non mi ritengo soddisfatto della risposta dell'assessore. Grazie.

 

Presidenza del presidente Giovanni Arruzzolo

Interpellanza numero 2/11^ di iniziativa del consigliere Irto “Discarica Comune di Firmo”

PRESIDENTE

Passiamo all’interpellanza numero 2/11^, a firma del consigliere Irto, recante: “Discarica Comune di Firmo”

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Gli uffici mi spiegavano che, per Regolamento, non doveva rispondere la Giunta regionale perché alle interpellanze non si risponde in forma scritta.

Tuttavia, è pervenuta risposta scritta da parte della Giunta regionale, ma non mi ritengo soddisfatto.

Approfondirò ulteriormente la risposta ed eventualmente scriverò in modo diverso una mozione sullo stesso tema. Grazie.

Svolgimento interrogazioni ex art. 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale

PRESIDENTE

Il quarto punto all’ordine del giorno prevede lo svolgimento delle interrogazioni ex art. 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

Per quanto concerne le interrogazioni ex articolo 121 del Regolamento interno del Consiglio regionale, ricordo all’Aula che, ascoltata la risposta della Giunta, l’interrogante ha diritto di replicare per non più di 3 minuti, al fine di dichiarare se si ritenga o meno soddisfatto.

Per le interrogazioni ex articolo 122 del Regolamento interno, ricordo all’Aula che l’interrogante dispone di due minuti per illustrare l’interrogazione, la Giunta regionale dispone di tre minuti per la sua risposta, l’interrogante ha diritto di replica per non più di un minuto.

In caso di assenza del proponente, l’interrogazione decade; in caso di assenza della Giunta regionale, l’interrogazione è rinviata.

Interrogazione a risposta scritta numero 40/11^ di iniziativa del consigliere Guccione “Asp di Cosenza”

PRESIDENTE

Iniziamo con l’interrogazione a risposta scritta, ex articolo 121.

La prima è l’interrogazione a firma del consigliere Guccione in merito all’Asp di Cosenza.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, c’è qualcuno della Giunta regionale che può rispondere?

PRESIDENTE

Il presidente Spirlì è assente.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Questo vale per tutte le interrogazioni?

PRESIDENTE

Su alcune possono rispondere gli Assessori presenti.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, mi sembra poco consono dal punto di vista istituzionale.

PRESIDENTE

Ha assolutamente ragione, però avevamo preso l’impegno di trattarle nella prossima seduta di Consiglio regionale ma, allo stesso tempo, l’obiettivo era quello di approvare il Rendiconto che, come ben sa, scade il 30 giugno.

Avremmo anche potuto evitare di mettere le interrogazioni all’ordine del giorno, ma lo abbiamo fatto per correttezza perché avevamo detto che le avremmo inserite nella seduta successiva.

Purtroppo, il presidente Spirlì ha dato l’indisponibilità, ma il Consiglio andava fatto per via del Rendiconto.  Rinviamo le interrogazioni. A breve faremo un’altra seduta e solleciteremo la presenza del presidente Spirlì e degli assessori che devono rispondere.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 45/11^ di iniziativa del consigliere Guccione “Asp di Cosenza – U.O.C. Affari Legali e contenzioso”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 52/11^ di iniziativa del consigliere Guccione “Piano di riordino rete ospedaliera in emergenza Covid-19”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 56/11^ di iniziativa del consigliere Irto “Servizio elisoccorso di Locri”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 60/11^ di iniziativa del consigliere Tassone “In merito alla chiusura del Centro per l’impiego di Vibo Valentia”

PRESIDENTE

L’’interrogazione è rinviata per assenza del proponente.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 64/11^ di iniziativa del consigliere Irto “Trasporto pubblico locale”

PRESIDENTE

L’interrogazione è ritirata.

Interrogazione a risposta scritta numero 66/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sull’atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro con riferimento al Dipartimento onco-ematologico”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 67/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sul DPGR-CA n. 58 del 26 giugno 2014 e sul Centro Trasfusionale di Lamezia Terme”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 70/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Inerente la designazione delle deputazioni amministrative dei Consorzi inerentemente al rispetto dell'art. 8 della legge regionale del 4 agosto 1995, n. 39”

PRESIDENTE

L’interrogazione è stata ritirata dal proponente.

  Interrogazione a risposta scritta numero 71/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulla posizione debitoria del Consorzio di Bonifica Integrale dei bacini dello Ionio Cosentino di Trebisacce, sulla gestione delle spettanze retributive e contributive degli operatori forestali e degli impiegati, sulle spese legali, contenzioso ecc.”

PRESIDENTE

L’interrogazione è stata ritirata dal proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 72/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sull’inserimento nel mondo lavorativo della figura professionale di “Assistente Sanitario””

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 74/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale Chiarimenti sulla gestione dei rifiuti in seno all’ATO”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza dell’Assessore competente.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 78/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sul cortometraggio "Calabria Terra Mia" del regista Muccino”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 79/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sul trasferimento del reparto di Geriatria dall'Ospedale Pugliese al Policlinico Mater Domini”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 80/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sospensione l’attività di tirocini rivolti a disoccupati ex percettori di mobilità in deroga - valutazione opportunità trasformazione tirocini in contratti di lavoro subordinato”

PRESIDENTE

L’interrogazione è stata ritirata dal proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 81/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sull’Avviso Pubblico per la concessione di contributi regionali finalizzati alla realizzazione e riqualificazione di impianti sportivi, sulla erogazione dei contributi ex artt. 14 e 15 LR 28/2010 e sull'Avviso Pubblico ‘Sport in Calabria'”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 83/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Promozione di un tavolo tecnico per le demenze”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 84/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sui mancati pagamenti in favore delle strutture socio assistenziali”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 85/11^ di iniziativa del consigliere Graziano “Sull’Istituzione del Centro per l’Impiego del Comune di Corigliano Rossano”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 85/11^ di iniziativa del consigliere Graziano “Sull’istituzione del Centro per l’impiego del Comune di Corigliano-Rossano”.

Cedo la parola al consigliere Graziano per l’illustrazione dell’interrogazione.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie, Presidente. L'assessore Fausto Orsomarso è presente e lo ringrazio per questo.

Assessore, questa interrogazione è stata depositata un po' di tempo fa, oggi è arrivata in Aula per essere discussa e riguarda l'istituzione del Centro per l'impiego del Comune di Corigliano-Rossano.

Come è ben noto all'Aula, dal 2018 esiste la nuova città nata dalla fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano, però sul territorio regionale continuano a permanere due uffici separati, uno per l'ex Comune di Rossano e uno per l'ex Comune di Corigliano, così come erano stati a suo tempo istituiti da parte della Provincia.

La Regione poi – non era l’attuale Giunta regionale – ha recepito gli uffici per come erano stati dislocati dagli Enti provinciali.

Ora, è naturale e necessario che questo Centro per l'impiego diventi un unico ufficio, sia perché il Comune è unico, e questo può creare dei malintesi anche all'interno della popolazione perché poi non si riesce a capire nella stessa città in quale via abita e in quale ufficio debba andare; ed anche per il circondario, i paesi a cui fanno riferimento, sorge lo stesso problema.

È evidente che se si va a mettere mano a questa situazione, si opera anche un risparmio di risorse economiche, ma anche una maggiore razionalizzazione del personale.

Ho ascoltato prima il suo intervento, anche sulle risorse che sono pervenute nel Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’impiego, e può essere anche utile per far sì che ci sia la maggiorazione anche all’interno del Comune di Corigliano-Rossano ed era questa l’interrogazione e cioè sapere se l'Assessore intende porre in essere delle azioni per far sì che questo ufficio possa diventare un ufficio unico. Grazie.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Grazie al consigliere Graziano. Concordo pienamente.

Non a caso, sono stato fra quelli che, sul piano politico, si è battuto per quella fusione; è ovvio che una città va costruita, ma rappresenta la prima città della provincia di Cosenza, credo la terza della Calabria, e un grande valore.

Sui Centri per l'impiego, unitamente alla quota di 17 milioni di euro per il potenziamento del personale, abbiamo circa 43 milioni di euro per il potenziamento delle strutture anche fisiche, l’infrastrutturazione tecnologica e fisica.

La Dirigente ha incontrato i Sindaci e su questo, ribadisco, non c’è stato ritardo nella nostra azione perché siamo tra le prime Regioni che hanno fatto questo confronto con i Sindaci che sono stati chiamati dalla Dirigente; addirittura, abbiamo risorse per poter acquistare anche nuove sedi, dove c'è già un fitto e non sono sedi consone per i Centri per l'impiego di città importanti come Reggio Calabria, Cosenza, Corigliano-Rossano, si può intervenire nella ristrutturazione.

Va da sé che i Centri per l'impiego ad oggi sono una sommatoria dei vecchi Centri provinciali per cui anche le insegne, anche i layout vanno rivisti.

Abbiamo queste risorse.

Considerate che sotto lockdown già averli fatti funzionare…e, non a caso, abbiamo fatto la scelta di non nominare il responsabile del Centro per l'Impiego di Corigliano per lasciare un unico responsabile.

Poi non so se su questo territorio importante ragioneremo perché abbiamo un’altra anomalia. Abbiamo sedi di Centri per l'impiego molto periferiche che, in passato anche il piccolo Comune – faccio l’esempio di Longobucco – rappresentano dei costi.

Ormai il Centro per l’impiego sta sullo smartphone e dobbiamo privilegiare i grandi Centri; quindi, questo lavoro è in atto.

È ovvio che ha risentito dei ritardi disposti dal Mistero, ma è tutto pronto per partire; per cui mi auguro che Corigliano-Rossano avrà un’unica sede, magari centrale per il Centro per l'impiego. Abbiamo risorse finanche per acquistarla.

Lo farà il Comune; quindi il Sindaco è stato già sentito dalla dottoressa Barone, così come tutti quanti gli altri Sindaci.

Avremo Centri per l’impiego omogenei anche come layout – immaginiamo le Poste che non hanno un bel colore, giallo e grigio – in modo che il Centro per l'Impiego abbia un unico colore in tutte le città della Calabria.

Questo è già programmato e concordo che a Corigliano-Rossano ci debba essere un’unica grande sede.

Interrogazione a risposta scritta numero 86/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sulla erogazione del contributo a sostegno delle locazioni abitative ai sensi della legge 431/1998 in favore di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 87/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sull'alluvione del 21/11/2020 che ha investito il crotonese e sui provvedimenti che si intendono adottare con riferimento al comune di Strongoli”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 91/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sul Poliambulatorio di Cirò Marina”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 92/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “In merito alle assegnazioni delle varie strutture dell’ASP di Cosenza di funzioni di coordinamento al personale sanitario”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 94/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulla mancata attivazione del servizio farmaceutico dell’Azienda Provinciale di Cosenza presso il Comune di Amantea”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 95/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Sulla discarica di Melicuccà”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 97/11^ di iniziativa del consigliere Bevacqua “Richiesta invio urgente mezzi e risorse al Comune di Amantea a seguito frana costone Rupe Castello”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 98/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulla risoluzione di problemi inerenti la categoria degli operatori socio sanitari”

PRESIDENTE

L’interrogazione è rinviata per assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 99/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Sulla critica situazione di dissesto idrogeologico delle località limitrofi al fiume Marro”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 100/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sul bando per il sostegno alle attività ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali nei borghi della Calabria”

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 101/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Chiarimenti su misure di sostegno in favore delle famiglie con figli affetti da disturbi dello spettro autistico”

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Chiedo il rinvio dell’interrogazione per l’assenza del presidente Spirlì.

PRESIDENTE

L’assessore Gallo è presente in Aula ed è disponibile a rispondere.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Si tratta di un’interpellanza per quanto riguarda il sostegno alle famiglie con figli affetti da disturbi dello spettro autistico per cui avevo chiesto la presenza del presidente Spirli.

Grazie.

PRESIDENTE

Cedo la parola all’assessore Gallo per la risposta.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia

Non conosco l’interpellanza, collega Di Natale. Riguarda il socio-sanitario o il socio-assistenziale? Credo riguardi il socio-sanitario. Ci sono delle sentenze?

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

No, assolutamente! Si tratta un’interrogazione per conoscere quali misure ha inteso adottare la Regione Calabria per le famiglie con figli affetti da disturbi dello spettro autistico.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia

Si tratta di due tipi di interventi: uno di tipo socio-assistenziale, ovvero di servizi che possono essere forniti alle famiglie, naturalmente che riguardano questo settore, e può essere un Centro di natura socio-assistenziale, ma più pregnante in questo settore è l’intervento di natura socio-sanitaria, vale a dire la riabilitazione attraverso il metodo ABA che è il metodo più praticato a livello internazionale.

In questo momento, in Calabria esiste un solo Centro accreditato e convenzionato, che si trova in provincia di Catanzaro, in particolare a Soverato; mentre non ce ne sono altri accreditati e convenzionati in altre Province della Regione.

Ci sono una serie di Centri che, pur non essendo accreditati, somministrano questo tipo di cure, ma non le somministrano con un riconoscimento e un accreditamento da parte della Regione stessa; per cui, credo che la prospettiva debba essere, in ogni Provincia, l’accreditamento di Centri per fare in modo che queste cure che, naturalmente, hanno maggiore efficacia in relazione alla minore età del bambino perché prima si riesce ad avere consapevolezza di questa condizione e meglio si interviene, possano aumentare.

Annuncio ai colleghi consiglieri che nel settore socio-assistenziale stiamo per partire con un bando destinato proprio a questo settore, al settore autistico, sperando che ci sia una risposta adeguata anche dai territori, dagli ambiti, e non solo; metteremo a bando un milione e duecento mila euro.

PRESIDENTE

Cedo la parola all’interrogante per la replica.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Va bene, grazie. 

Interrogazione a risposta scritta numero 102/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Chiarimenti sottodimensionamento della rete dei trasporti che collegano Sant’Agata Di Esaro al Tirreno cosentino”

PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione numero 102/11^, a firma del consigliere Di Natale: “Chiarimenti sottodimensionamento della rete di trasporti che collegano Sant'Agata di Esaro al Tirreno Cosentino”.

Cedo la parola all’interrogante per l’illustrazione.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, questa interrogazione è relativa ad un problema ormai presente in massima parte nella nostra regione che è quello del sistema dei collegamenti delle aree interne.

Si è verificato un problema relativamente al collegamento di una zona che è, appunto, il Comune di Sant'Agata d'Esaro dove una sola corsa – sottolineo una sola – collegava il paese con la costa tirrenica, dove insistono non solo gli edifici scolastici – e, quindi, il trasporto scolastico era limitato –, ma anche strutture ospedaliere e, pertanto, è anche una questione di ordine pubblico.

Quindi, ho chiesto la implementazione del trasporto per garantire un maggiore collegamento tra quella zona e la costa tirrenica. 

PRESIDENTE

Cedo la parola all’assessore Catalfamo per la risposta.

CATALFAMO Domenica, Assessore alle infrastrutture, lavori pubblici, trasporti, urbanistica e pari opportunità.

Presidente, su questa interrogazione non ho il riscontro da parte degli uffici né lo trovo nella mia documentazione. 

Comunque, in attesa di avere il riscontro documentale da parte degli uffici, quello che posso dire, in linea generale, è che gli attuali collegamenti di TPL sono quelli derivanti dall’affidamento dei contratti di servizio alle singole aziende, nell'ambito dei chilometri assegnati. Quindi, qualunque modifica al TPL comporta un discostamento dal servizio che le aziende svolgono e, pertanto, dovrà essere valutato anche sotto l'aspetto tecnico-amministrativo.

Mi impegno ad approfondire la richiesta, a rintracciarla nella documentazione, laddove dovesse essere arrivata anche al Dipartimento, e a fornire risposta scritta. 

PRESIDENTE

Cedo la parola all’interrogante per la replica.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Grazie.

Interrogazione a risposta scritta numero 103/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sui trasferimenti dei lavoratori nell’ambito dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio e sul possesso dei requisiti di legge da parte dell’attuale Direttore amministrativo dell’A.O.P.C.”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 103/11^, di iniziativa del consigliere F. Pitaro, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 107/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Chiarimenti sulle criticità relative all’organizzazione del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica”
Interrogazione a risposta scritta numero 110/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulle modalità di registrazione dei risultati dei test rapidi antigenici inviati dai laboratori
privati accreditati dalla Regione”

PRESIDENTE

Le interrogazioni numero 107/11^ e 110/11^, di iniziativa del consigliere di Natale, sono rinviate per l'assenza del presidente Spirlì.

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 111/11^ di iniziativa dei consiglieri Tassone, Notarangelo “Provvedimenti relativi al corretto e tutelato esercizio del voto alle elezioni regionali”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 111/11^ viene rinviata, considerata l’assenza per congedo del consigliere Tassone.

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 116/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Chiarimenti sulla campagna di vaccinazione nel comune di Cervicati (CS)”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 116/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, è rinviata per l'assenza del presidente Spirlì.

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 122/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sul sistema di assistenza domiciliare delle persone affette da COVID-19, sulla metodologia adoperata per la somministrazione dei vaccini al domicilio delle persone con ridotte capacità di deambulazione e sulle scorte dei vaccini”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 122/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, è rinviata per l'assenza del presidente Spirlì.

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 123/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “In merito alla situazione della Cooperativa Sociale Humanitas

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 123/11^, di iniziativa del consigliere Anastasi, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 124/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sull'ambito territoriale di Mesoraca in riferimento al DGR 503/2019”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 124/11^, di iniziativa del consigliere F. Pitaro, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 132/11^ di iniziativa del consigliere Bevacqua “Agevolazioni tariffarie per le Forze dell’Ordine (art 7 della L.R. 35 del 2015)”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 132/11^, di iniziativa del consigliere Bevacqua, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 140/11^ di iniziativa del consigliere Irto “Finanziamento MMS Città di Reggio Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 140/11^, a firma del consigliere Irto: “Finanziamento MMS Città di Reggio Calabria”.

Cedo la parola al proponente per l’illustrazione.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Grazie, Presidente.

Credo che l'assessore Catalfamo possa dare degli aggiornamenti perché mi pare che sulla vicenda ci siano stati degli sviluppi.

Comunque, l'interrogazione si riferiva al fatto che la Regione, attraverso il Patto per lo sviluppo della Calabria, avesse stanziato 100 milioni di euro per realizzare un sistema di mobilità sostenibile nella città di Reggio Calabria.

Successivamente, con una nota del 28 aprile del 2021, la Regione Calabria comunicava al Comune di Reggio la revoca del suddetto finanziamento, adducendo – sulla base del documento che avevamo visto – motivazioni molto generiche circa la non realizzabilità dell'opera nei tempi previsti.

Considerato che il termine di utilizzo dei fondi PAC 2014-2020 era stato riprogrammato al 31 dicembre 2025, ho interrogato la Giunta regionale per sapere quali azioni si intendano intraprendere per impedire che sia revocato il finanziamento – ma credo che ci siano stati degli sviluppi tra la Regione e il Comune di Reggio Calabria – per, poi, capire in che modo si possa trovare una soluzione, nella leale collaborazione tra Amministrazioni.

Ora, mi pare di aver letto e saputo che ci sono stati dei passi in avanti, quindi chiedo all'Assessore di comunicarlo. Grazie.

CATALFAMO Domenica, Assessore alle infrastrutture, lavori pubblici, trasporti, urbanistica e pari opportunità

Effettivamente, c'è stata questa comunicazione di decreto di definanziamento in quanto la tempistica prevista dalla prima convenzione con il Comune di Reggio Calabria prevedeva uno stanziamento di 100 milioni di euro e stabiliva la data del 30 Aprile 2021 entro la quale il Comune di Reggio Calabria avrebbe dovuto presentare quantomeno lo studio di fattibilità, anche in virtù dei 5.000.000 di euro stanziati dalla Regione nel 2018 affinché il Comune provvedesse alla realizzazione di questo studio.

Purtroppo, quei fondi non erano stati utilizzati e a fine aprile 2021 la proposta del Comune era stata valutata dagli uffici del Dipartimento e dichiarata non realizzabile, così come proposta, in quanto si prevedeva di realizzare tutta una serie di interventi che, sicuramente,  non avrebbero trovato completamento entro la scadenza ultima che – come diceva il consigliere Irto – sarebbe stata, appunto, il 2025, peraltro, con un restringimento delle sedi stradali urbane lungo le quali avrebbero dovuto essere utilizzati una serie di bus acquistati dal Comune di Reggio.

Questa soluzione non era stata considerata idonea; è stata fatta un'altra proposta illustrata in un primo momento al Comune di Reggio Calabria, nel mese di maggio 2021 e, una volta condiviso con il Comune l'iter su questa proposta avanzata dalla Regione, la medesima, un paio di settimane fa, è stata avanzata anche agli altri Comuni coinvolti e alle associazioni di categoria.

È stata indirizzata agli altri Comuni perché la Regione ha proposto una metropolitana di superficie che non prevedrà lavori in situ in quanto verrà utilizzata la rete ferrata attuale, sulla quale il servizio verrà effettuato da nuovi treni acquistati che saranno poi destinati definitivamente all'area metropolitana di Reggio Calabria.

Il progetto è abbastanza articolato, è stato illustrato e condiviso, ormai siamo nella fase di condivisione che consentirà al Comune di Reggio Calabria di utilizzare 48 dei 100 milioni previsti originariamente, mentre 52 milioni saranno destinati all'acquisto di questi treni per il nuovo servizio di metropolitana di superficie, condiviso sia con il Comune di Reggio sia con gli altri Comuni interessati nel tratto compreso tra Villa San Giovanni e Melito Porto Salvo.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Grazie. Va bene. 

Interrogazione a risposta scritta numero 141/11^ di iniziativa del consigliere F. Pitaro “Sul porto di Catanzaro Lido”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 141/11^, di iniziativa del consigliere F. Pitaro, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 143/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Sulle inefficienze ed interventi del servizio NAD”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 143/11^, di iniziativa del consigliere Anastasi, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 144/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sui fitti passivi a carico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per immobili destinati a vari servizi sanitari nel territorio del Comune di Acri”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 144/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, viene rinviata per l’assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta scritta numero 146/11^ di iniziativa del consigliere Irto “Grandi eventi”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 146/11^, a firma del consigliere Irto: “Grandi eventi”. Risponde l’assessore Orsomarso.

Cedo la parola all’interrogante per l’illustrazione.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

È un'interrogazione a risposta scritta, per intenderci, relativa al seguito della delibera con la quale è stato approvato il Piano di immagine e promozione turistica 2020 che prevede, tra le altre iniziative, quella dei “Grandi eventi”, con l'obiettivo di sostenere e arricchire l'offerta turistica del 2020.

Al momento, la Regione Calabria non ha ancora ufficialmente contemplato la procedura di rinvio, relativamente al bando “Grandi eventi – Annualità 2020”, così come operato per l’annualità 2019.

Interrogavo la Giunta regionale per chiedere se risulta a conoscenza delle problematicità che ci sono state in questo bando e, soprattutto, se ha inteso invitare le strutture interessate affinché valutino l'estensione della proroga, già concessa per il bando 2019.

C’è una fitta corrispondenza con la Regione che ho elencato nell'interrogazione. 

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Le rispondo, consigliere Irto, nella misura in cui conosco la questione che, ovviamente, non rientra fra le mie deleghe dirette.

Il bando “Grandi eventi 2020” ha avuto delle criticità sul piano amministrativo, per cui, dalle informazioni in mio possesso, è stato annullato.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Assessore, possiamo rinviare la trattazione dell'interrogazione.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Sì, però la posso informare che è pronto il bando per il 2021, proprio per garantire una stagione di eventi e che sarà più semplificato rispetto al passato.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Spero che non si ripropongano i problemi del passato.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Non conosco – le ripeto – le dinamiche, ma il bando sarà semplificato perché si toglierà il criterio degli eventi storicizzati.

Perché il rischio qual era? Che Comuni improbabili superassero magari Roccella Jazz che, oggettivamente, è un grande evento, così come il kitesurf.

Speriamo che il bando sia in uscita nei prossimi giorni.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Per questa interrogazione, chiedo, se è possibile, di sollecitare gli uffici anche per avere una risposta scritta. Grazie. 

Interrogazione a risposta scritta numero 147/11^ di iniziativa del consigliere Irto “SUE Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 147/11^, a firma del consigliere Irto: “SUE Calabria”.

Cedo la parola all’interrogante per l’illustrazione.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Con questa interrogazione, che risale al 20 maggio scorso, avevo interrogato la Giunta regionale per sapere se fosse a conoscenza delle disfunzioni legate alla piattaforma SUE e Sismica e ai disservizi che ne sono derivati e conoscere quali iniziative si intendano intraprendere, chiaramente con tempestività, per permettere ai cittadini, alle Amministrazioni e soprattutto ai professionisti del settore edilizio di poter lavorare e riprendere il lavoro in maniera spedita.  

So, per via informale, che ci sono stati degli sviluppi e soprattutto ritengo, assessore, – non   so se è stato fatto – che sia opportuno convocare un Tavolo tecnico con tutti gli Ordini professionali, al fine di arrivare a una condivisione anche delle scelte che si faranno. Insomma, considerato che le due piattaforme non funzionano, per la verità, da troppo tempo, se è necessario fare delle modifiche legislative, facciamole a valle di un percorso di concertazione vero con gli Ordini professionali perché il nostro obiettivo non è quello di mettere la bandierina, ma di facilitare la vita delle persone, delle Amministrazioni e dei professionisti. Grazie. 

PRESIDENTE

Cedo la parola all’assessore Catalfamo per la risposta. 

CATALFAMO Domenica, Assessore alle infrastrutture, lavori pubblici, trasporti, urbanistica e pari opportunità

Rispondo molto velocemente. Effettivamente, ci sono stati una serie di disservizi su una piattaforma – derivante da scelte che, ovviamente, abbiamo ereditato – che ha avuto un malfunzionamento di tipo informatico anche a seguito di deficit del partner tecnologico di Fincalabra.

Cambiato il partner tecnologico, molte cose si sono evolute positivamente. Tutte le operazioni sono state sempre condivise con un Tavolo tecnico permanente con gli Ordini professionali, in una fase anche con l’assessore Orsomarso, che ha coinvolto direttamente il nuovo partner tecnologico di Fincalabra per un nuovo impulso alle attività informatiche.

Gli stessi lavori pubblici, da utenti di queste piattaforme, avevano subito grandi disagi. Questo Tavolo con gli Ordini professionali è sempre aperto; l'ultimo ha avuto luogo il 31 maggio scorso e, comunque, è in corso un servizio di supporto ai professionisti che sta risolvendo, in tempo reale, qualche problema residuo.

Il Tavolo è, comunque, sempre aggiornato in maniera dinamica e continuativa. 

PRESIDENTE

Cedo la parola all’interrogante per la replica.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Grazie.

Interrogazione a risposta immediata numero 150/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sullo sblocco delle procedure di mobilità interregionali presso l’ASP di Cosenza.

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 150/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, viene rinviata per l'assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta immediata numero 151/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Chiarimenti sull’utilizzo dei fondi comunitari e statali pari ad €. 400.000,00 per la campagna di informazione denominata “Piano di comunicazione per la prevenzione della campagna vaccinale – Io mi vaccino perché …” approvato con decreto n. 5342 del 24/05/2021 del dirigente del Dipartimento protezione civile della Regione Calabria”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 151/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, viene rinviata per l'assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta immediata numero 152/11^ di iniziativa del consigliere C. Guccione su “Calabria verde”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 152/11^, di iniziativa del consigliere Guccione, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 153/11^ di iniziativa del consigliere Pitaro F. “Sugli incarichi dirigenziali delle professioni sanitarie dell’Asp di Crotone”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 153/11^, di iniziativa del consigliere F. Pitaro, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazioni a risposta immediata

Interrogazione a risposta immediata numero 55/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Sulla situazione del Consultorio H12 di Melito Porto Salvo (RC)”

PRESIDENTE

Proseguiamo con le interrogazioni a risposta immediata.

L’interrogazione numero 55/11^, a firma del consigliere Anastasi, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 104/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “In merito al costo dei tamponi per il Covid-19”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 104/11^, a firma del consigliere Anastasi, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 125/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sull’utilizzo dei fondi di cui alla legge 30 dicembre 2020, n. 181 recante misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 125/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, viene rinviata per l’assenza del presidente Spirlì.

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta immediata numero 129/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Scarico a mare – Gioia Tauro”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 129/11^, di iniziativa del consigliere Anastasi, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 131/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sull’accreditamento dei laboratori dell’Università della Calabria al fine di processare i tamponi molecolari”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 131/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, viene rinviata per l'assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta immediata numero 133/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulla programmazione delle assunzioni di figure O.D.T. del settore agricolo presso il Consorzio di Bonifica Valle del Lao”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 133/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale: “Sulla programmazione delle assunzioni di figure O.D.T. del settore agricolo presso il Consorzio di Bonifica Valle del Lao”.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, l’interrogazione è stata già trattata nella precedente seduta.

Interrogazione a risposta immediata numero 135/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sull’accreditamento dei laboratori dell’Università della Calabria al fine di processare i tamponi molecolari”
Interrogazione a risposta immediata numero 137/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulla inaccessibilità alla piattaforma per la prenotazione dei
caregiver dei minori”
Interrogazione a risposta immediata numero 138/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sull’inoculazione del vaccino a domicilio”
Interrogazione a risposta immediata numero 139/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale “Sulla somministrazione dei vaccini nelle farmacie”

PRESIDENTE

Le interrogazioni numero 135/11^, numero 137/11^, numero 138/11^ e numero 139/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, sono rinviate per l’assenza del presidente Spirlì.

 

(Il Consiglio rinvia)

Interrogazione a risposta immediata numero 145/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Sulla realizzazione della discarica presso il Comune di Dinami”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 145/11^, di iniziativa del consigliere Anastasi, decade per l'assenza del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 165/11^ di iniziativa del consigliere Graziano “Sulla stabilizzazione dei lavoratori di cui alle LL.RR. 15/2008-31/2016-40/2013”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 165/11^, a firma del consigliere Graziano: “Sulla stabilizzazione dei lavoratori di cui alle leggi regionali 15/2008 – 31/2016 - 40/2013”.

Cedo la parola all’interrogante per l’illustrazione.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie, Presidente. Questa interrogazione riguarda la stabilizzazione dei lavoratori della legge regionale numero 15 del 2018, che, come è noto, lavorano ormai da più di 10 anni presso le Amministrazioni comunali e presso il Parco nazionale del Pollino.

Questi lavoratori hanno, ormai, acquisito una certa professionalità e svolgono compiti basilari, importanti e fondamentali all'interno dell’Amministrazione presso cui lavorano. Come è noto, la legge regionale numero 29 del 2019 ha storicizzato tutti i lavoratori indicati all'interno della legge regionale numero 1 del 2014, tra cui i lavoratori della legge regionale numero 15.

Molti dei lavoratori indicati all'interno della legge regionale numero 1/2014, sono stati, negli anni, stabilizzati attraverso decreti dipartimentali e manifestazioni di interesse, anche con le risorse messe a disposizione dalla legge regionale numero 29 del 2019.

Premesso ciò, nei mesi e nelle settimane scorse, sono state svolte numerose riunioni, da parte dell'Assessorato al lavoro con le organizzazioni sindacali, per addivenire a una soluzione che poteva essere quella della stabilizzazione all'interno dell’Ente in house Calabria Verde.

Che cosa si intendeva chiedere con l’interrogazione?

Si voleva chiedere a che punto sono queste procedure e quali possibilità ci sono di poter addivenire alla stabilizzazione anche di questi lavoratori che continuano ad essere precari, nonostante il compito fondamentale che magari svolgono all'interno proprio dell’Ente in house Calabria Verde.

Anche, perché, comunque, le risorse sono ogni anno, chiaramente, messe a bilancio per far sì che questi lavoratori vengano retribuiti. Grazie, assessore. 

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Grazie. Colgo l'opportunità per dare anche un'informativa sui tirocinanti che non è sbagliato fare in quest'Aula.

Intanto, come sa il consigliere Graziano, da subito, insieme alla presidente Santelli, si è avviato il dibattito sulle leggi del precariato e il 7 settembre 2020, appena insediato, ho fatto una riunione con tutte le sigle sindacali per allineare tutta una serie di precariato storicizzato, quello interno alla Regione.

Conoscete il dibattito, anche sulla famosa legge regionale numero 12 del 2014 sulla quale eravamo intervenuti. Le leggi regionali numero 12/2014, numero 15/2008, numero 31/2016 e numero 40/2013, erano queste le norme che attendevano percorsi di stabilizzazione e che, intanto, hanno risorse storicizzate e garanzia per il lavoro che stanno svolgendo. Si è interrotta prematuramente la Legislatura, intervenire e aggiornare le risorse storicizzate di Calabria Verde - insieme al lavoro fatto con il collega Gallo - rappresenterebbe comunque una stabilità, perché con l'importo precedente i lavoratori sarebbero finiti in disoccupazione.

È ovvio che bisognerebbe modificare lo Statuto di Calabria Verde con un'azione che coinvolgerebbe l’intero Consiglio regionale, ma, ferme restando le cose indifferibili e urgenti che stiamo facendo in emergenza, non riusciamo a farlo.

Allo stesso tempo non è un’emergenza sociale, perché un lavoro lo hanno, ma si darebbe loro prospettiva.

Abbiamo l’emergenza lavorativa del CORAP, questa norma di oggi ci permette di far fronte temporaneamente agli stipendi, poi c’è l’emergenza di circa 6.700 tirocinanti. Lo dico a favore di telecamera in modo che l'informazione sia cristallizzata, dato che in queste settimane abbiamo sentito tante voci discordanti. Che cosa ha fatto questa Giunta? Ringrazio il collega Gallo e adesso spiego perché.

Ricorderete che quando eravamo nella minoranza abbiamo sollecitato un percorso, visto che c'è gente che viene da 10 anni di precariato, con politiche attive che, tra l'altro, non si possono più utilizzare.

Quindi, è stato fatto un lavoro di selezione, che non era mai stato fatto, cioè abbiamo individuato i tirocinanti con una qualificazione sia per titolo di studio sia per età, tant'è che il 13 per cento, soprattutto dei TIS che stanno nei Comuni che è l’emergenza di cui si dibatte - ho visto diciamo anche sindaci che si sono svegliati, a ridosso delle elezioni, perché bisogna dire anche questo –, ha più di 60 anni, cioè li stiamo accompagnando alla pensione con questi tirocini continui. Che cosa ha fatto l’assessorato al lavoro, cioè l'assessore Orsomarso? Ha scritto ai Ministri dell'epoca – ricorderete - chiedendo un Tavolo interministeriale, perché è quello che serve, dato che è ovvio che i tirocinanti hanno svolto il loro tirocinio che è praticamente un “finto” lavoro subordinato, se volessimo qualificarlo con eleganza. Cito i numeri a memoria: 4710 TIS nei Comuni, 400 nel Miur, 587 nel Mibact, 1843 nella Giustizia. Che cosa accade dopo? Alla fine di un percorso si deve chiedere al Tavolo interministeriale di fare una proposta di contrattualizzazione. Ed è quella che abbiamo realizzato, che non è una proposta folle, ma misurata. In questo ci hanno accompagnato i colleghi della Giunta, a partire dal presidente Spirlì e ringrazio l’assessore Gianluca Gallo.

Abbiamo quantificato la proposta che va fatta al Governo, con una contrattualizzazione per 30 mesi a 18 ore, il che significa aver garantito anche la tredicesima, il diritto alle ferie e quant'altro, in 264 milioni di euro.

Grazie al nuovo governo Draghi, che ha anche un nuovo Ministro della funzione pubblica, Brunetta, e grazie a un lavoro intersettoriale fra Assessorati - prima con il collega Gallo, poi insieme al futuro candidato alla Presidenza della Regione, Roberto Occhiuto – abbiamo incontrato il Ministro per discutere di questa proposta ed abbiamo ottenuto, grazie al Ministero, il Tavolo interministeriale che chiedevo dal 7 settembre 2020, come Assessore al lavoro.

In questo Tavolo interministeriale è stata posta una domanda: “Possiamo, rispetto al numero, avere un’ipotesi di contrattualizzazione?” Queste ipotesi sono diventate emendamenti. Ringrazio il deputato, ex collega, Francesco Cannizzaro che ha presentato due emendamenti. Quelli in un primo momento ritenuti inammissibili secondo il MEF e la Camera – conoscete l’iter degli emendamenti -, grazie anche all'intervento del ministro Brunetta,  dei deputati Occhiuto e Cannizzaro e di tutta la deputazione che si è voluta associare -  l'ho detto anche a Dalila Nesci, il Sottosegretario, che mi è venuta a trovare in Assessorato per discutere di centri per l'impiego ed abbiamo discusso anche dei tirocinanti -  sono diventati appunto degli emendamenti che, proprio martedì – credo -, saranno discussi in Commissione per verificarne l’ammissibilità.

Se riuscissimo ad avere la contrattualizzazione di MIUR, Mibact e Giustizia, avremmo fatto un buon percorso.

Purtroppo per i TIS in eccedenza la contrattualizzazione vale 187 milioni di euro, mentre l'emendamento ammissibile per la proroga è di 10 milioni. Adesso cosa accade? È un fatto importante, lo dico anche ai tirocinanti che ci staranno seguendo da casa. Purtroppo c'è qualcuno che non racconta… conosco passo passo i passaggi che abbiamo fatto.

Il riconoscimento di questi 10 milioni per la proroga da parte del Governo è un fatto importante per questi tirocinanti che fino ad oggi hanno visto 100 milioni di euro dei soldi dei calabresi.

Quindi, ci siamo industriati per trovare la parte che manca per avere un intero anno di proroga. Per fare cosa?  Non attendere un intero anno, ma lavorare con il Governo per capire come poter contrattualizzare gente che ormai ha 60 anni.

Oggi i Comuni scrivono e all'epoca nessuno si è posto il problema di dire: “Ti faccio firmare un tirocinio, che cosa si fa alla fine del tirocinio”. Oggi i Comuni sono carenti di personale, c'è una sproporzione, ci sono Comuni con 4 dipendenti e 20 tirocinanti.

Va trovata con il Governo la formula tecnica per concretizzare la nostra proposta, volta a dare dignità e non lasciare i lavoratori appesi a questo percorso di tirocinio.

Già ottenere questo emendamento, con il quale si fa una proroga con i soldi del Governo, è un passaggio importante. Per fare cosa? Ci sono i progetti del PNRR, ci sono tante esigenze - una quota parte importante sono operai -, abbiamo differenziato anche per titolo di studio: c'è chi arriva fino alle elementari, alle medie e al diploma, al fine di poter ottenere un contratto che dia loro dignità.

È ovvio che non urliamo, collega Sainato, anche se tutti i Comuni… non siamo tra quelli che possono urlare contro questo Governo dato che non è responsabile di un tirocinio che viene dal passato.

Dobbiamo essere autorevolissimi, come abbiamo fatto, - e ringrazio il ministro Brunetta - abbiamo avuto il Tavolo per accompagnare con un percorso.

Tutti pensano: “La politica può fare quello che vuole”. Non è così, le norme dicono che si entra in un Ente locale tramite concorso. Quindi, rispetto ai TIS, per chi ci guarda da casa, sicuramente riusciremo ad avere un anno di proroga; non dobbiamo farlo passare tutto, il giorno dopo dobbiamo iniziare a lavorare, attraverso un’interlocuzione con il Governo, per capire come contrattualizzare questi lavoratori.

Si è pensato addirittura a un contenitore. Ricordate l'ex GEPI? È, più o meno, simile a quello che accade con le nostre leggi, come la legge regionale 14 agosto 2008, numero 28.

Si dovrebbe trovare un contenitore se non si trova la norma per poterli contrattualizzare direttamente, perché la maggior parte – ripeto - ha anche un'età che è prossima alla pensione.

Questo è lo stato dell'arte sui tirocinanti. Proviamo, per essere seri, a non parlare prima del tempo, attendiamo cosa accadrà martedì in Commissione. Anche se qualcuno ha anche sbeffeggiato un grande lavoro. Invece, dovremmo ringraziare l’onorevole Cannizzaro che si è messo a lavorare e ha costruito, insieme a noi, questi emendamenti che rappresentano una grande opportunità. Lo dico in Consiglio regionale.

Speriamo in settimana di avere la prospettiva completa, credo che ci sarà la proroga perché abbiamo lavorato per ottenerla. Anche se io non vedrò tutti i soldi, ma una quota parte…

Lo sforzo di tutti, di tutte le forze politiche a prescindere - i tirocinanti non sono di destra o di sinistra, sono un precariato che ha avuto delle risposte non proprio positive come politiche attive - deve servire per scrivere, finalmente, la parola fine.

C'è stato un grande impegno. Non voglio dirlo qui perché la campagna elettorale si fa fuori, ma chi si candida a governare la Regione ha già dato dimostrazione di come se ne vuole occupare.

Spero di poter parlare in maniera definitiva la settimana prossima e dare una prospettiva reale al futuro di questa gente in carne e ossa perché penso che nessuno, né la minoranza né la maggioranza, sia contento di questa situazione.

Un buon lavoro è stato fatto e speriamo che la prossima settimana produca i giusti frutti. 

PRESIDENTE

Vuole replicare? Consigliere Graziano, ne ha facoltà. 

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Grazie, Presidente. Mi dichiaro molto soddisfatto della risposta dell'assessore Orsomarso, per il lavoro che stanno facendo, insieme all'assessore Gallo, per i lavoratori della legge 15, per far sì che finalmente abbiano un futuro stabile in Calabria Verde che possa consentire loro anche dei passaggi di stabilità familiare.

Mi dichiaro anche soddisfatto di ciò che l'Assessore ha compiutamente elencato, di tutte le azioni che si stanno ponendo in essere per far sì che finalmente si arrivi alla definizione del precariato dei tirocinanti, 7.000 persone, grazie anche, come abbiamo letto, ad un'interlocuzione proficua con i nostri parlamentari e soprattutto con il nostro candidato a Presidente che è l'onorevole Roberto Occhiuto. Grazie. 

PRESIDENTE

Grazie, collega Graziano. 

Interrogazione a risposta immediata numero 166/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Sulla applicazione della normativa in materia di concessioni marittime ad uso turistico-ricreativo nella Regione Calabria”

PRESIDENTE

Allora passiamo all’interrogazione numero 116/11^, a firma del consigliere Anastasi, che decade per assenza del proponente.

Sull’ordine dei lavori

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Posso chiederle la parola, Presidente, prima di proseguire con l'ordine dei lavori? Posso? Vorrei fare una proposta, Presidente, dato che l'ordine del giorno stabilito inizialmente nella convocazione si è esaurito con l'interrogazione che appena lei ha citato e dato che ci sono state, in Aula, molte introduzioni all'ordine del giorno sia di leggi sia di mozioni, le chiedo, anche a nome degli altri consiglieri, per l'economia dei lavori, se può invertire l'ordine del giorno ed esaminare prima le mozioni e poi le proposte di legge, così avremo la possibilità di avere un lavoro più fluido. La ringrazio, Presidente. 

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

La proposta è quella di fare prima le mozioni e dopo le proposte di legge? Va bene. 

PRESIDENTE

Votiamo, allora, per la proposta di inversione del consigliere Graziano. La proposta è approvata.

Mozione numero 93/11^ a firma del consigliere di Caprio “Richiesta di rafforzamento della sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro….

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiedo scusa, prima non è stata chiamata, l’ho evidenziato alla Segretaria, la mozione numero 92 che è stata inserita.

PRESIDENTE

Non abbiamo votato l’inserimento. 

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

No, ma l'avevo lasciata insieme alla proposta numero di legge numero 100/11^, se fosse possibile inseririla

PRESIDENTE

Collega Di Natale, non abbiamo votato l’inserimento, però se siamo d’accordo…

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

La possiamo chiamare, grazie.

Mozione numero 93/11^ di iniziativa del consigliere A. De Caprio recante: “Richiesta di rafforzamento della Sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro ed elevazione dell'attuale stazione dei Carabinieri a Tenenza”

PRESIDENTE

Mozione numero 93: “Richiesta di rafforzamento della Sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro ed elevazione dell'attuale stazione dei Carabinieri a Tenenza”. Era stata illustrata. Dov’è il consigliere De Caprio?

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Vorrei condividerla anch’io, come ho detto prima. Grazie. 

PRESIDENTE

Consigliere De Caprio, cortesemente, la illustri.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Premetto che il territorio calabrese manifesta la presenza di svariati fenomeni di criminalità organizzata che quotidianamente soffocano la crescita sana della comunità e che la città di Cetraro, in particolare, è protagonista da anni di diversi episodi delinquenziali e di accadimenti di elevato allarme sociale.

Tra i tanti, tra l'altro, il 21 giugno ricorre l'anniversario di morte di Giannino Losardo, segretario capo della Procura della Repubblica di Paola, vittima di mafia. Inoltre, il 14 marzo di quest’anno, ignoti, nel tardo pomeriggio di un giorno qualunque, hanno esploso dei colpi di arma da fuoco sull'auto privata del maresciallo della locale stazione dei Carabinieri; tale episodio rappresenta una pagina triste della comunità di Cetraro. Dobbiamo mettere in risalto come, in conseguenza dell'accadimento di quella sera, ci sono stati i Consigli comunali, ai quali hanno preso parte esponenti del Consiglio regionale, compreso l'assessore Sergio De Caprio, in veste di Capitano Ultimo, ed è stata fatta un'apposita seduta di Commissione in cui sono stati esaminati i rilievi e le criticità in virtù anche della spending review, risalente al governo Monti, che ha smantellato tanti presidi di legalità.

Bisogna sottolineare che le Forze dell'ordine svolgono nella cittadina di Cetraro nel migliore dei modi la propria funzione di controllo, ma è necessario aumentare la presenza sia di uomini che di mezzi nella città.

In virtù di questo, la mozione impegna la Giunta regionale e il Presidente della Giunta regionale: a voler preliminarmente convocare a breve una riunione dove, alla presenza del Presidente della Giunta, del Presidente della Commissione anti ‘ndrangheta e del Sindaco di Cetraro, si possa individuare congiuntamente la strada giusta da intraprendere per la risoluzione di quanto enunciato; a richiedere altresì al Governo e ai Ministri preposti di intervenire tempestivamente a potenziare i presidi dello Stato sul territorio cetrarese, orfano di tutela e protezione pubblica; ad attivarsi immediatamente per bloccare l'iter burocratico in essere e garantire l'apertura della caserma dei Carabinieri da elevare a tenenza. Grazie, Presidente. 

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Mozione numero 94 di iniziativa del consigliere A. De Caprio, recante: “Richiesta proposta utilizzo beni confiscati alla mafia ed impiego sociale delle risorse economiche ricavabili”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 94/11^, a firma del consigliere De Caprio, recante: “Richiesta proposta utilizzo beni confiscati alla mafia ed impiego sociale delle risorse economiche ricavabili”.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Grazie, Presidente. La mozione riguarda i beni confiscati alla mafia, sia gli immobili e la loro eventuale cessione e vendita sia le somme effettivamente di denaro confiscate alla malavita.

Abbiamo vagliato, anche in sede di coordinamento nazionale delle Commissioni Antimafia di tutte le Regioni, la norma giungendo ad una proposta, che prossimamente anche questa Assise dovrà vagliare, per una migliore gestione dei beni.

Quindi, con la mozione, noi intendiamo chiedere, non solo un migliore utilizzo degli immobili, ma anche un diverso impiego delle somme in particolare quelle che possono essere utilizzate nel settore sanitario.

Sappiamo che uno dei punti critici che purtroppo, spesso, fanno vergognare i calabresi di calpestare questa terra è la devastazione esistente nel sistema sanitario. Quale miglior modo per ridare anche maggiore fiducia nelle istituzioni, se non quello di utilizzare le somme confiscate alla ‘ndrangheta per ridare dignità al popolo calabrese.

Questo sarebbe uno dei modi per poter investire e utilizzare le somme di denaro.

A tal proposito, la mozione impegna il Presidente della Giunta regionale: a voler chiedere al Consiglio dei Ministri un diverso utilizzo delle risorse provenienti dai beni confiscati per finalità sociali, per restituire alle comunità calabresi un nuovo modello di sviluppo territoriale che argini la criminalità organizzata; a sollecitare il Consiglio dei Ministri e il Ministero preposto a voler provvedere con la massima sollecitudine possibile ad adottare linee guida e circolari da indirizzare alle strutture dipartimentali o alle agenzie competenti, mediante le quali le somme oggetto di confisca alla ‘ndrangheta vengano, sin da subito, utilizzate per porre in essere tutte quelle attività necessarie ed indispensabili per far fronte alla crisi sanitaria ed ospedaliera in cui attualmente versa la regione Calabria, così da ripristinare quantomeno i servizi assistenziali indispensabili a tutela del bene fondamentale della salute pubblica; non ultimo, a valutare l'ipotesi di utilizzare tali somme per abbattere il debito sanitario calabrese. Giusto per dare l'idea, ricordo, prima a me stesso e poi ai colleghi consiglieri, che dal FUG furono utilizzati dal Consiglio dei Ministri un miliardo e 600 milioni di euro per salvare l'Ilva di Taranto. Pensate un po' se queste somme venissero utilizzate per salvare la sanità calabrese. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È’ riportata in Allegati)

Mozione numero 90/11^ di iniziativa del consigliere N. Irto, recante: “Centro Regionale di Neurogenetica

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 90/11^, a firma del consigliere Irto, recante: “Centro Regionale di Neurogenetica”.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Ho presentato il 31 maggio 2021 questa mozione per il Centro Regionale di Neurogenetica (CNR) di Lamezia Terme che è stato istituito con la legge regionale numero 37 del 1996.

Il Centro, che ha come finalità l’assistenza, la diagnosi, lo studio e la ricerca nell’ambito delle patologie neurogenetiche, oggi è diventato un punto di riferimento regionale, nazionale e internazionale nel suo campo, come è testimoniato da una serie innumerevole di pubblicazioni, di collaborazioni con scienziati di tutto il mondo e con la presa in carico di oltre 13 mila pazienti provenienti da ogni parte d’Italia.

Il contesto geografico particolare in cui il Centro opera non è un fatto irrilevante poiché la Calabria è un vero e proprio isolato genetico e l'elevata numerosità di malattie rare è ricchezza straordinaria per la ricerca stessa.

Non da ultimo, attraverso la cosiddetta ricerca traslazionale, i risultati ottenuti dagli studi vengono trasformati in applicazioni cliniche, affinché i metodi di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie neurogenetiche risultino migliorati e ottimamente implementati.

In particolar modo, nell’imminenza della comparsa sul mercato di farmaci in grado di modificare il decorso della malattia dell’Alzheimer, la mancanza di stabilizzazione e prospettive concrete per il Centro rischia di ridurre ulteriormente i gravissimi danni con l’ennesimo risultato di una ulteriore emigrazione sanitaria.

La trasformazione del Centro Regionale di Neurogenetica in Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico (IRCS) permetterebbe, quindi, di ottenere i fondi necessari a garantire e tutelare il ruolo trainante che il Centro ha raggiunto nel campo dell’assistenza e della ricerca scientifica neurogenetica anche a livello internazionale.

Per queste ragioni, con la mozione si impegna la Giunta regionale, in sinergia con il Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dal deficit sanitario della Regione Calabria, che vengano messe in atto tutte le azioni necessarie per velocizzare e concludere rapidamente l’iter di trasformazione del Centro in Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico.

Questa mozione è stata condivisa anche da alcuni consiglieri della maggioranza con cui ho avuto modo di parlarne; per questo, considerata l’importanza che il Centro e l’Istituto rappresentano in Calabria, spero che ci sia una larga condivisione. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Mozione numero 71/11^ di iniziativa dei consiglieri N. Irto, G. Aieta e D. Bevacqua, recante: “Personale Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 71/11^, a firma dei consiglieri Irto, Aieta e Bevacqua, recante: “Personale Regione Calabria”.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

La Regione Calabria, soprattutto in considerazione del pensionamento di un elevato numero di personale, ha necessità di reperire diverse figure professionali, specificatamente di categoria C e D.

Quanto detto è attestato dalle numerose richieste di personale di categoria C e D, operate dai vari dirigenti di Settore della Giunta regionale, al fine di poter gestire i procedimenti di competenza.

In tanti uffici esiste una forte presenza di personale di ruolo sottoinquadrato, in possesso di numerosi titoli di studio e di servizio, più che sufficiente ad accedere ai profili di istruttore o funzionario.

Tra gli obiettivi fondamentali che la Regione Calabria intende perseguire ci sono – come è detto nei documenti del Dipartimento personale – la valorizzazione dei dipendenti la riduzione dei costi dell’apparato burocratico e la meritocrazia.

A tal fine, avviare un processo di riqualificazione dei suddetti dipendenti potrebbe rappresentare una soluzione delle problematiche organizzative del personale alla Regione Calabria. In diversi casi, tale personale, prima del processo di stabilizzazione, era inquadrato nella categoria C e D, svolgendo, pertanto, funzioni superiori rispetto a quelle cui è, poi, stato adibito cioè categoria B.

Quindi, si chiede con questa mozione di impegnare l’Assessore al personale e il Presidente della Giunta regionale ad avviare un percorso di valorizzazione dei titoli e delle esperienze, attraverso progressioni di carriera per i dipendenti in possesso dei requisiti di legge, e impegnare, altresì, la Giunta regionale, l’Assessore al personale e il Presidente della Giunta regionale a farsi promotore presso il Governo nazionale di azioni utili o necessarie a rafforzare ulteriormente le opportunità attualmente offerte dalla legge Madia in termini di progressione di carriera, al fine di offrire maggiori possibilità al suddetto personale.

Concludo, velocemente. Molti di noi consiglieri regionali e non solo, girando per gli uffici regionali, incontrano questi dipendenti che, sostanzialmente, prima di essere stabilizzati, avevano un inquadramento più alto e, dopo la stabilizzazione, sono stati collocati in posizioni più basse, nonostante abbiano i titoli per occupare i ruoli che occupavano in precedenza.

È un fatto che non si risolve con un colpo di penna.

Probabilmente, occorre affrontare la questione sul piano legislativo in questo Consiglio regionale e anche nei confronti del Governo nazionale, affermando che bisogna valorizzare queste figure anche perché sono necessarie in quanto le piante organiche sono vuote.

Si tratterebbe, soprattutto, di sanare storie di vita e professionali, esistenti nella macchina burocratica regionale, anche per poter sfatare un mito:  ogni volta diamo alla burocrazia una responsabilità negativa, che spesso ha, ma, altre volte, ci sono delle straordinarie professionalità che, silenziosamente, occupano degli spazi economicamente bassi sul piano della progressione della carriera, ma che svolgono un lavoro straordinario che è opportuno  tenere in considerazione e possibilmente valorizzare. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Mozione numero 95/11^ di iniziativa del consigliere F. Pietropaolo, “Sulla chiusura del reparto di terapia intensiva neonatale all'ospedale di Crotone”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione 95/11^, a firma del consigliere Pietropaolo, recante: “Sulla chiusura del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Crotone”.

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. La mozione riguarda un problema molto serio e sentito che si percepisce nella città di Crotone.

Il reparto di Terapia intensiva neonatale (TIN) dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia della vita di tutti i neonati.

Ha all’interno un servizio attivo di cardiologia neonatale per bambini cardiopatici che vengono seguiti anche in collegamento con il Policlinico di San Donato Milanese e il Bambin Gesù di Roma. Il San Giovanni di Dio arriva a toccare 1500 nascite all’anno e il reparto TIN è l’unica possibilità di sopravvivenza per i piccoli che nascono con difficoltà gestibili solo nei primi secondi di vita.

La generale politica di ridimensionamento perpetrata dai Commissari ad acta, che sta interessando l’ASP di Crotone e, in particolare, l’Ospedale San Giovanni di Dio, nonché la grave carenza di personale medico e paramedico, hanno portato alla chiusura del suddetto reparto, costringendo le numerose famiglie di neonati affetti da patologie anche gravi a doversi recare presso altri Hub sanitari della Regione, distanti centinaia di chilometri.

Le scelte di contenimento dei costi operate dal Piano di rientro non possono spingersi fino a rinnegare il diritto alle cure e alla salute, garantiti dall’articolo 32 della Costituzione, anche ai neonati.

Il presidio di Crotone, quindi, in considerazione delle caratteristiche e del numero delle nascite annuali, non può fare a meno di un reparto di Terapia intensiva neonatale.

Per questo motivo, la mozione impegna il Presidente della Giunta regionale e tutta la Giunta regionale ad intraprendere le più opportuni e urgenti iniziative di competenza nei confronti del Commissario ad acta, necessarie per l’immediata riapertura a pieno regime del reparto di Terapia intensiva neonatale e all’adeguata strutturazione in termini di personale sanitario e parasanitario, al fine di garantire il diritto alla salute e alle cure dei neonati riconosciuto dall’articolo 32 della Costituzione. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Mozione numero 98/11^ di iniziativa del consigliere N. Paris, recante: “Misure sulla riapertura in sicurezza dei luoghi da ballo nella regione Calabria post emergenza Covid-19”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 98/11^, di iniziativa del consigliere Paris, recante: “Misure sulla riapertura in sicurezza dei luoghi da ballo nella regione Calabria post emergenza Covid”.

PARIS Nicola (Gruppo Misto)

Grazie, Presidente.

Premesso che:

- il turismo rappresenta una voce prima dell’economia calabrese la cui crescita è stata irrimediabilmente compromessa a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19;

- si rende necessario intervenire rapidamente a favore delle attività turistiche con una serie di strumenti e misure idonee ad evitare le ingenti perdite che hanno fortemente penalizzato il settore nel 2020-2021.

Preso atto che il decreto legge numero 52 del 22 aprile 2021, recante: “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19” prevede, tra l’altro, l’introduzione della certificazione Covid-19, rilasciata al fine di attestare l’avvenuta vaccinazione anti Covid, l’avvenuta guarigione, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolari con esito negativo.

Per tale motivo, Presidente, considerato che sono già state autorizzate delle aperture, come matrimoni e quant’altro, si impegna il Presidente della Giunta regionale a farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale delle legittime istanze delle imprese del settore, al fine di procedere all’immediata riapertura in sicurezza delle discoteche, come previsto per le altre attività, secondo il decreto che ho richiamato prima.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 110/11^ di iniziativa dei consiglieri C. Minasi e N. Paris recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013 numero 24 ‘Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità’”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 110/11^, a firma dei consiglieri Minasi e Paris, recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013 numero 24 ‘Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità’”.

Cedo la parola al relatore, consigliere Paris per l’illustrazione.

PARIS Nicola (Gruppo Misto), relatore

Grazie, Presidente.

Dò lettura della proposta: articolo 1. “Nel comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale 16 maggio 2013, numero 24 “Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità”, la parola “tabellare” è soppressa; articolo 2 (Clausola di invarianza finanziaria) “Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”; articolo 3 (Entrata in vigore): “La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria”.

La presente proposta di legge si rende necessaria al fine di uniformare il trattamento economico dei Commissari straordinari al compenso dei Dirigenti di settore della Giunta regionale della Calabria.

La natura indifferibile ed urgente della proposta è giustificata proprio dalla circostanza che l’azione dei Commissari, in tale fase d’emergenza, appare fondamentale per gli Enti a cui si fa riferimento con la presente proposta.

Il provvedimento si compone di tre articoli, che avevo evidenziato prima: l’articolo 1 prevede di modificare l’articolo 3, comma 2, della legge regionale numero 24 del 2013; l’articolo 2 reca la clausola di invarianza; l’articolo 3 prevede l’entrata in vigore anticipata della legge rispetto all’ordinario termine di 15 giorni, decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione della legge sul Burc.

Naturalmente, la relazione tecnico-finanziaria non prevede oneri e, quindi, la sottopongo alla votazione.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

È una mozione o una proposta di legge?

PARIS Nicola (Gruppo Misto), relatore

È una proposta di legge.

PRESIDENTE

Sono pervenuti due emendamenti interamente sostitutivi dell’articolo 1: l’emendamento protocollo numero 10388, a firma del consigliere Morrone, e l’emendamento protocollo numero 10514, a firma dei consiglieri Minasi e Paris, che apportano la medesima modifica e, pertanto, sono abbinati.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiedo scusa, vorrei capire se si tratta di un emendamento alla proposta di legge, perché si era stabilito di trattare prima le mozioni e, dopo, le proposte di legge.

PRESIDENTE

Ha ragione, consigliere Di Natale.

MORRONE Luca (Fratelli d’Italia)

Ormai, si sta esaminando la proposta, completiamo la trattazione soltanto di questa con l’esame degli emendamenti e, poi, andiamo avanti.

PRESIDENTE

È rimasta da trattare soltanto la mozione di sua iniziativa, consigliere Di Natale, che tratteremo dopo perché stanno facendo le fotocopie. Appena sono pronte, la trattiamo.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Richiamo anche la trattazione della proposta di legge numero 100/11^.

PRESIDENTE

Cedo la parola al consigliere Morrone per l’illustrazione dell’emendamento.

MORRONE Luca (Fratelli d’Italia)

L’intervento emendativo si rende necessario al fine di uniformare i riferimenti dei trattamenti da applicare ai Commissari straordinari dei vari Enti subregionali.

Infatti, la parola “tabellare” attualmente contenuta nel corpo dell’articolo 3, comma 2, della legge numero 24 del 16 maggio 2013, potrebbe determinare, nella fase di applicazione pedissequa, trattamenti economici discordanti negli Enti accorpati disciplinati dalla legge.

La modifica proposta elimina la possibilità di introdurre disparità di trattamento nei vari Enti accorpati conseguenti all’attuazione della richiamata legge regionale numero 24 del 2013.

Il presente emendamento non comporta maggiori o nuovi oneri a carico del bilancio regionale, atteso che si tratta di una disposizione di natura strettamente ordinamentale.

L’articolo 1 della proposta di legge numero 110/11^ è sostituito dal seguente: “al comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale 16 maggio 2013 numero 24 ‘Riordino enti aziendali e regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati con esclusione del settore sanità’ la parola “tabellare” è sostituita da “economico”.

PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole e anche quello del relatore.

Pongo in votazione l’emendamento unificato.

(È approvato)

Articolo 1

(È approvato per come emendato)

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Comunico il voto di astensione.

PRESIDENTE

Articolo 2, con l’astensione dei consiglieri Di Natale e Billari.

(È approvato)

Articolo 3, con l’astensione dei consiglieri Di Natale e Billari.

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato per come emendato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiariamo come proseguire con i lavori. Trattiamo adesso la proposta di legge numero 100/11^?

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Chiedo scusa, poiché sulla proposta di legge numero 115/11^, abbiamo presentato un emendamento, a firma di tre consiglieri, vorremmo capire cosa discutiamo.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, dobbiamo trattare prima la proposta di legge numero 100/11^ e dopo quella che interessa l’assessore Orsomarso.

Mozione numero 92 di iniziativa del consigliere Di Natale, recante: “Istituzione giornata regionale della memoria in ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1943.”

PRESIDENTE

Passiamo alla mozione numero 92/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale, recante: “Istituzione giornata regionale della memoria in ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1943”. 

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, con la mozione si impegna la Giunta a istituire la giornata in memoria delle vittime dei bombardamenti. Grazie 

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione. È approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 114/11^ a firma del consigliere De Caprio, recante: "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79)”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 114/11^ di iniziativa del consigliere De Caprio, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 aprile 2021, numero 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione articolo 12 decreto legislativo 16 marzo 99, numero 79)”. Cedo la parola al relatore consigliere per illustrare il provvedimento. 

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Grazie, Presidente, le modifiche apportate sono necessarie per evitare l'impugnativa come da accordo tra Governo, quindi Ministero, e Regione Calabria. Grazie.

PRESIDENTE

Va benissimo. Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all’esame a approvazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Articolo 13

(È approvato)

Articolo 14

(È approvato)

Articolo 15

(È approvato)

Articolo 16

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale. 

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 116/11^ a firma del consigliere De Caprio, recante: "Integrazione all'articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, n. l (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale)”

PRESIDENTE

Proposta di legge 116/11^, di iniziativa del consigliere regionale De Caprio, recante: “Integrazione all’articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, numero 1 (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della Libertà personale)”. Cedo la parola al consigliere De Caprio per illustrare la proposta.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Grazie, Presidente. Con questa proposta di legge facciamo in modo che il Garante possa coprire le spese sostenute per le missioni direttamente dal fondo a lui destinato. Grazie. 

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale. 

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 100/11^ a firma del consigliere Di Natale, recante: “Disposizioni per garantire in condizioni controllate e sicure gli incontri in ambito ospedaliero tra degenti e familiari”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 100/11^, di iniziativa del consigliere Di Natale, recante: “Disposizioni per garantire in condizioni controllate e sicure gli incontri in ambito ospedaliero tra degenti e familiari”. Cedo la parola al proponente per l’illustrazione.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, questa è una proposta di legge che riguarda una cosa importantissima: consentire ai familiari dei pazienti critici di far visita ai loro familiari nelle strutture ospedaliere. Grazie. 

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento, unitamente al relativo allegato, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale. 

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 108/11^ di iniziativa del consigliere Sainato, recante: “Proroga dei termini di cui al comma 4 dell'articolo 38 della l.r. 47/2011”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 108/11^ di iniziativa consigliere Sainato, recante: “Proroga dei termini di cui al comma 4 dell'articolo 38 della legge regionale 47/2011”. Cedo la parola al proponente per l’illustrazione della proposta.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. È una proposta sulla proroga dei termini di cui al comma 4, dell’articolo 38, della legge regionale numero 47 del 2011.

In pratica, l’articolo 1 (Modifica dell’articolo 38 della l.r. 47/2011) recita: “Al comma 4 dell’articolo 38 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 (Collegato alla manovra finanziaria regionale per l'anno 2012), dopo le parole “provvedimento di finanziamento” sono aggiunte le seguenti: “ovvero entro 18 mesi dalla data di pubblicazione sul BURC del relativo provvedimento di finanziamento, se l’inizio dei lavori ricade nel periodo di emergenza Covid””. L’articolo 2 della proposta recita: “Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.” L’articolo 3 recita: “La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.”

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione condimento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 111/11^ di iniziativa del consigliere Sainato, recante: “Proroga dei termini per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Modifica dell'art.1 della L.r. 8/1995”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 111/11^ di iniziativa dei consiglieri Sainato, De Caprio, Vito Pitaro, recante: “Proroga dei termini per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Cedo la parola al consigliere Sainato per illustrare la proposta.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Si tratta di una proroga dei termini per la regolarizzazione dell’occupazione senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Modifica articolo 1 della legge regionale 8/1995”. Porto all'attenzione dell'Aula questa modifica dell'articolo 1. Grazie. 

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. È pervenuto un emendamento, protocollo numero 10602, a firma dei consiglieri Sainato, Vito Pitaro, De Caprio, Paris. Cedo la parola al proponente per l’illustrazione. 

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Presidente, la presente proposta emendativa è destinata a correggere un mero refuso testuale contenuto nella proposta legge 111/11^, finalizzata alla proroga del termine di cui al comma 1-ter della legge regionale 8/95. Nella proposta formulata, infatti, erano state indicate le parole “31 dicembre 2021” anziché “primo luglio 2021”. Grazie, Presidente, la pregherei di porlo ai voti.

PRESIDENTE 

Non ci sono richieste di intervento. Il parere della Giunta è favorevole.

Pongo in votazione l'emendamento protocollo numero 10602 che è approvato.

Articolo 1

(È approvato per come emendato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato, per come emendato, con autorizzazione al coordinamento formale. 

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 113/11^ di iniziativa dei consiglieri V. Pitaro, R. Sainato, A. De Caprio recante: “Proroga del termine di cui al comma 12 dell'articolo 6 della L.r. 21/2010”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 113/11^ di iniziativa dei consiglieri Pitaro, Sainato, De Caprio: “Proroga del termine di cui al comma 12 dell'articolo 6 della legge regionale 21/2010”. Cedo la parola al consigliere Sainato per l’illustrazione della proposta. 

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Si tratta della proroga del termine di cui al comma 12 dell'articolo 6 della legge regionale 21/2010. La presente proposta di legge si rende necessaria per ovviare alle problematiche legate al rilancio dell'economia calabrese mediante il sostegno all'attività edilizia e al miglioramento della qualità architettonica, strutturale, energetica e ambientale del patrimonio edilizio esistente. In pratica andiamo a modificare con l'articolo 1, il comma 12 dell'articolo 6 della legge regionale 1 agosto 2010, numero 21. Le parole “entro il 31 dicembre 2021” sono sostituite dalle seguenti: “entro il 31 dicembre 2022”. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Presidente, grazie.

PRESIDENTE

Passiamo all’esame del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con la autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 115/11^ a firma del consigliere F. Pietropaolo, recante: “Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento d'attività produttive”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 115/11^ di iniziativa del consigliere regionale Filippo Pietropaolo, recante: “Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento d’attività produttive”. Cedo la parola al consigliere Pietropaolo per l’illustrazione della proposta.

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente, la proposta di legge ritengo sia stata adeguatamente illustrata dall'Assessore nella fase di inserimento all'ordine del giorno, quindi vi prego di portarla alla votazione. Grazie. 

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Presidente, chiedo di intervenire.

PRESIDENTE

C’è un emendamento, protocollo numero 10604. Il consigliere Giannetta, in qualità di proponente, ha facoltà di illustrarlo. 

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Ho presentato un emendamento alla proposta di legge numero 115/11^ con cui si procedeva alle seguenti modifiche: al comma 1 dell'articolo 1 le parole “anche avvalendosi di personale del consorzio” sono soppresse; dopo il comma 1, articolo 1, è inserito il seguente comma 1 bis: “Per le finalità di cui al comma 1 le somme verranno utilizzate esclusivamente in favore dei lavoratori dipendenti del CORAP”. L'emendamento ha carattere ordinamentale e non necessita di relazione tecnica. Grazie.

PRESIDENTE

Parere della Giunta?

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Parere negativo per ambedue le modifiche proposte. Spiegavo che questa proposta di legge, scritta in modo tale da poter suffragare una delibera, ha delle caratteristiche tecniche. È ovvio che si tratta di una delibera che va nella direzione di dare un supporto al CORAP, compreso il personale. Poiché è stata definita con l’ausilio dei dirigenti, do parere negativo all’emendamento. 

PRESIDENTE

Parere del relatore? 

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)

Negativo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Ovviamente sono favorevole all’emendamento che ho presentato.

PRESIDENTE

L'emendamento è respinto.

Articolo 1

(È approvato)

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Ci asteniamo.

PRESIDENTE

Articolo 2

(È approvato)

Si sono astenuti i consiglieri Giannetta e Caputo.

Articolo 3

(È approvato)

Si sono astenuti i consiglieri Giannetta e Caputo.

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale. 

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

Proposta di legge numero 117/11^ a firma del consigliere Graziano, recante: “Modifica alla legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione ARSAC)”

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 117/11^ di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Modifica alla legge regionale 20 dicembre 2012, numero 66”. 

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Presidente, mi rifaccio alla relazione allegata.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini)

Presidente, ho guardato la norma e propongo un rinvio per maggiori approfondimenti. Grazie. 

PRESIDENTE

Votiamo la proposta di rinvio del consigliere Mancuso. La proposta è approvata.

 

(Il Consiglio rinvia)

Proposta di legge numero 89/11^ a firma dei consiglieri P. Caputo, A. De Caprio e altri, recante: “Misure urgenti in tema di equo compenso. Modifiche e integrazioni alla L.r. 25/2018”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 89/11^, recante: “Misure urgenti in tema di equo compenso. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25/2018”. Cedo la parola al proponente Caputo per illustrarla.

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)

Grazie, Presidente. È una proposta di legge inerente misure urgenti in tema di equo compenso. La proposta modifica la legge regionale numero 25 del 2018, recante: “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale”. In particolare si rende necessario in quanto la stessa prevede la presentazione da parte del professionista dell’istanza alla pubblica amministrazione, allegando l’attestazione del pagamento avvenuto, al fine di ottenere il rilascio da parte di quest'ultima dell'atto autorizzativo. Quest'ultima disposizione, in particolare, che in sostanza richiede la dimostrazione di aver saldato la necessaria prestazione professionale, potrebbe essere non in linea con la normativa statale in materia di interventi di ristrutturazione edilizia, in ambito di efficienza energetica sismica, Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, che prevede una procedura ad hoc completamente diversa per accedere all'agevolazione statale, che demanda, invece, il pagamento del professionista, nel caso di cessione del credito a terzi, ad una fase successiva rispetto al deposito del progetto presso la piattaforma SUE, per come invece prevede la vigente legge regionale numero 25 del 2018. Ci sono anche due proposte di modifica, Presidente, e la proposta è stata approvata anche in Commissione bilancio e in Commissione sanità. 

PRESIDENTE

Passiamo all'esame votazione provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5 è pervenuto l'emendamento, protocollo numero 10422, a firma del consigliere Caputo, a cui cedo la parola per l’illustrazione. 

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)

Sono modifiche suggerite dal Dipartimento bilancio e sono solo di natura ordinamentale. Grazie. 

PRESIDENTE

Il parere della Giunta è favorevole. Pongo in votazione l'emendamento protocollo numero 10422 che è approvato.

Articolo 5

(È approvato per come emendato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, come emendata, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale. La proposta è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati) 

 

La seduta è tolta. 

 

La seduta termina alle 18,26

 

 

ALLEGATI

 

Congedi

Hanno chiesto congedo: Aieta, Notarangelo, Pitaro Vito, Sculco, Tassone, Savaglio.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei Consiglieri regionali:

Sainato, De Caprio e Pitaro Vito “Proroga dei termini per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Modifica dell'art.1 della L.r. 8/1995” (PL n. 111/11^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere.

Neri, Paris, Minasi, Billari “Modifiche alla legge regionale 30 marzo 1995, n.8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)” (PL n. 112/11^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere.

Pitaro Vito, Sainato e De Caprio “Proroga del termine di cui al comma 12 dell’articolo 6 della L.r. 21/2010” (PL n. 113/11^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere.

De Caprio “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79)” (PL n. 114/11^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili; alla quarta - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – e per il parere ex art. 66, comma 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria ed alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere finanziario. (Così resta stabilito)

Pietropaolo “Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento d'attività produttive” (PL n. 115/11^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale ed alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere.

De Caprio “Integrazione all'articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, n. 1 (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale)” (PL n. 116/11^).

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale ed alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il parere.

Graziano “Modifica alla legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione ARSAC)” (PL n. 117/11^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ed alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Approvazione rimodulazione schede Intervento III.14 “InCalabria”, III. 15 “StainCalabria”, III.6 “Politiche attive del lavoro” e II.18 “Interventi di rafforzamento delle attività di gestione monitoraggio e controllo FSE” - (deliberazione G.R. n. 265 del 17.6.2021)” (PPA n. 110/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

 

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:

“Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020 della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi - (deliberazione consiliare n. 16 del 19.5.2021 per come modificata dalla deliberazione consiliare n. 21 del 18.6.2021)” (PPA n. 111/11^).

Richiesta parere su deliberazione alla Commissione consiliare competente

La Giunta regionale ha trasmesso, per il parere della competente Commissione consiliare, la deliberazione n. 267 del 17 giugno 2021, recante:

“Presa d’atto adozione Statuto CORAP”.

(Parere n. 16/11^).

È stata assegnata alla prima e alla seconda Commissione consiliare.

Parere favorevole su decreto dirigenziale dalla Commissione consiliare competente

Comunico che la seconda Commissione, nella seduta del 23 giugno 2021, ha espresso, a maggioranza dei gruppi consiliari presenti, parere favorevole al decreto dirigenziale n. 4656 del 5 maggio 2021, recante:

“Autorizzazione, ai sensi dell'art. 26 della L.R. 40/2009, per l’Apertura di una nuova cava denominata “Vullo Bivio Regina” Cantiere 3-Comune di Lattarico (CS)”. Società “Italcementi S.p.A.”.

(Parere n. 13/11^).

Parere favorevole su decreto dirigenziale dalla Commissione consiliare competente

Comunico che la seconda Commissione, nella seduta del 3 giugno 2021, ha espresso, a maggioranza dei gruppi consiliari presenti, parere favorevole al decreto dirigenziale n. 4793 del 7 maggio 2021, recante:

“Coltivazione e recupero ambientale di una cava di inerti sita in località “Rebecco” del Comune di Cassano allo Jonio (Cs)”. Società “L'Olimpo S.r.l.”.

(Parere n. 14/11^).

Parere favorevole su deliberazione

Comunico che la seconda Commissione, nella seduta del 23 giugno 2021, ha espresso, all’unanimità dei presenti, parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 255 del 17 giugno 2021, recante:

“POR Calabria FESR FSE 2014/2020. Rimodulazione del Piano Finanziario dell'Asse 1 “Ricerca e innovazione” (OT1 FESR) Azioni 1.1.5 - 1.2.1 - 1.2.2 - 1.3.2 - 1.5.1)”.

(Parere n. 15/11^).

Interrogazioni a risposta immediata

Graziano Giuseppe. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- che con legge regionale n. 29 del 25 giugno 2019, sono state storicizzate le risorse in favore di tutti quei bacini di lavoratori meglio richiamati nel testo di cui alla legge regionale n. 1/2014 all’interno del quale si trovano i lavoratori di cui alle leggi regionali 15/2008 – 31/2016 -40/2013 attualmente percettori di sussidio a totale carico delle casse Regionali ed utilizzati con appositi progetti presso vari enti pubblici (amministrazioni comunali e Parco nazionale del Pollino);

- che con successivi atti decretativi emanati dal competente dipartimento regionale al lavoro, le somme di cui alla predetta L.R. 29/2019 sono state rese disponibili attraverso apposita manifestazione di interesse allegata ai singoli atti decretativi concedenti contributi finalizzati alla contrattualizzazione/stabilizzazione dei lavoratori afferenti ai bacini de quo;

- che le risorse storicizzate, in forza dei richiamati decreti attuativi sono già disponibili e sono indirizzate allo svuotamento generale del bacino di precariato storico istituzionalizzato per come indicato dalla Legge Regionale 1/2014;

- che in occasione di diversi incontri avvenuti tra le parti sindacali e la Regione Calabria, non ultimo quello del 14 ottobre u.s., è stato individuato quale percorso attuabile, senza variazione di spesa, la stabilizzazione dei lavoratori di cui alle LL.RR. 15/2008 – 31/2016 -40/2013 attualmente percettori di sussidio attraverso l’ente strumentale in house Azienda Calabria Verde;

- che il Consiglio Regionale della Calabria a più riprese ha sempre convenuto e deliberato nel senso di chiudere i contesti sociali generatori di precariato a maggior ragione quando questi si protraggono infaticabilmente da diversi anni costituendo comunque una spesa corrente per le casse della Regione;

si interroga il Presidente e la Giunta regionale:

per sapere:

- quali provvedimenti improcrastinabili ed urgenti intende assumere presso il commissario dell’azienda Calabria Verde e gli uffici amministrativi competenti, il direttore generale del dipartimento agricoltura della Regione Calabria nonché attraverso il dipartimento al lavoro, affinché non si interrompa l’iter amministrativo e tecnico finalizzato alla definitiva stabilizzazione di tutti i lavoratori di cui in narrativa l’ente strumentale in house Azienda Calabria Verde.

(165; 22/06/2021)

 

Anastasi. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- con legge di bilancio 145/2018 lo Stato italiano ha esteso la durata di una serie di concessioni demaniali marittime ad uso turistico – ricreativo sino al 2033, prevedendo un percorso di riforma in materia;

- detta previsione è stata ulteriormente confermata dalla legge di conversione del cd. “Decreto Rilancio”, Legge n. 77 del 17 luglio 2020, che stabilisce una nuova estensione della durata delle concessioni demaniali marittime al fine di rilanciare il settore turistico e contenere i danni, diretti e indiretti, causati dall'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- dette disposizioni interne hanno generato un dibattuto conflitto con la normativa europea ed in particolare riferimento rispetto alla compatibilità con la c.d. “Direttiva Bolkestein”, dal quale è scaturito un corposo contenzioso giudiziario e soprattutto posizioni interpretative diverse e spesso configgenti da parte della giurisprudenza;

- detta incertezza ha conseguentemente determinato contrastanti posizioni ed applicazioni in materia di concessioni demaniali da parte delle pubbliche amministrazioni ed in particolare dei comuni, che ovviamente penalizzano il settore turistico;

- anche nella Regione Calabria si è manifestato un quadro applicativo disomogeneo tra comuni che prorogano al 2033 ed altri che non applicano la legge 145;

- numerosi operatori del settore chiedono dunque, a gran voce, trasparenza sul tema e dei provvedimenti chiari ed omogenei nonché maggiori tutele per una categoria già fortemente colpita dalla crisi e che, allo stato dell’arte, non avrebbe la possibilità di programmare ed investire sulla propria attività a discapito, in generale, dell’offerta turistica della Regione Calabria. Interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

quali chiarimenti il governo regionale può dare rispetto alla contraddittoria e diversa situazione che vivono gli operatori turistici del territorio regionale a causa delle contrastanti determinazioni adottate dai Comuni calabresi.

(166; 24/06/2021)

Interrogazioni a risposta scritta

Pitaro Francesco. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- con i decreti legge nn. 18/2020 e 34/2020 sono stati previsti fondi da erogare in favore degli operatori sanitari;

- più precisamente, si è deciso di gratificare gli operatori del servizio sanitario che, a seguito dell'emergenza Covid, hanno svolto e svolgono con dedizione e abnegazione e spirito di servizio le loro tipiche prestazioni sanitarie nella terribile e difficile fase pandemica;

- infatti, l'emergenza Covid ha messo a dura prova gli operatori del servizio sanitario regionale;

- con tali decreti e con i fondi aggiuntivi previsti in favore dei detti operatori sanitari si è riconosciuta l'importanza del loro servizio espletato nel corso dell'emergenza pandemica;

- con decreto dirigenziale n. 3467 del 1/4/2021 il Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio-Sanitari ha trasferito alle aziende sanitarie e ospedaliere "le risorse relative ai fondi assegnati dal DL n. 18/2020 e dal DL n. 34/2020 destinati alla remunerazione delle competenze accessorie del personale delle Aziende del SSR impiegato nell'attività emergenziale covid-19 nell'esercizio 2020 per complessivi € 14.055.923,29 ... ";

- tuttavia, nonostante il detto Decreto adottato dal Dipartimento Salute le Aziende sanitarie ed ospedaliere e ospedaliera universitarie, ad oggi, non hanno erogato agli operatori sanitarie i detti fondi;

- infatti, gli operatori sanitari che hanno svolto e che svolgono il loro essenziale servizio sanitario lamentano correttamente la mancata erogazione dei fondi previsti per l'emergenza Covid;

che tutto ciò è intollerabile e gli operatori sanitari hanno diritto di ricevere i fondi/Covid;

- la mancata erogazione dei fondi/Covid in favore degli operatori sanitari costituisce grave condotta omissiva che si pone in violazione dei decreti legge NN. 18/2020 e 34/2020 ed offende ingiustamente gli operatori sanitari che con mille sacrifici hanno affrontato la terribile fase pandemica;

- è davvero incomprensibile che da un canto si riconosca il diritto degli operatori sanitari di ricevere i fondi Covid e dall'altro, tuttavia, la Regione e le aziende sanitarie ed ospedaliere nulla abbiano corrisposto agli instancabili operatori sanitari;

- su tutto ciò occorre far luce ed occorre capire perché agli indispensabili operatori sanitari calabresi non siano stati erogati i fondi Covid nonostante abbiano svolto e svolgano senza pausa la loro instancabile attività in emergenza Covid e cosa si intenda fare per erogare al più presto agli stessi i dovuti fondi Covid. Tutto ciò premesso, con il presente atto, si chiede al Presidente della Giunta Regionale

per sapere:

se ha contezza di quanto sta avvenendo e del fatto che gli operatori sanitari del Servizio Sanitario Regionale non hanno ricevuto l'erogazione dei fondi/Covid e quali atti ed iniziative politico/amministrativi intende adottare al fine di permettere ai detti operatori sanitari di ricevere con sollecitudine i fondi regolarmente previsti e riconosciuti dai decreti legge nn. 18/2020 e 34/2020.

(163; 21/06/2021)

 

Di Natale. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- la Regione Calabria, per l’organizzazione dei servizi per l’impiego e per l’organizzazione del Collocamento Mirato, ha adottato diversi decreti a firma del Direttore generale del Dipartimento lavoro, con i quali ha provveduto all’organizzazione degli uffici, in palese contrasto con le norme legislative regionali e nazionali;

- tali provvedimenti hanno buttato nel caos normativo i Servizi per l’impiego della Calabria, introducendo diverse confusioni normative legate alla circostanza di dare attuazione a disposizioni dirigenziali in netto contrasto con le norme emanate dal Consiglio Regionale e dalle vigenti norme statali;

- l’ultimo decreto, in ordine di tempo, del Direttore Generale del Dipartimento Lavoro, n°2038 del 02/03/2021 ha fatto confluire i Servizi del Collocamento Mirato all’interno dei Centri per l’Impiego capoluogo;

- il Collocamento mirato, per la delicatezza della materia rivolta alla tutela delle persone più deboli della società, per la complessità della sua attività e per il carico di responsabilità che implica, non può essere considerato alla stessa stregua delle altre aree dei Centri per l’impiego;

- tale situazione determina una forte discriminazione fra centri per l’impiego e dipiù tale diversa organizzazione poteva essere attuata solo attraverso una nuova legge regionale organizzativa, tenendo conto che in Calabria era, comunque, preesistente e vigente la legge regionale n. 32 del 26 novembre 2001 avente oggetto “Norme per la promozione e lo sviluppo del diritto al lavoro delle persone con disabilità”;

- ad evidenziare l’incongruenza sul piano amministrativo basti considerare i contenuti del Capo I del Decreto legislativo n. 151 del 14 settembre 2015, che ha apportato delle modifiche alla Legge 12 marzo 1999, n. 68 ed attribuisce le funzioni e i compiti in materia di politiche attive del lavoro alle Regioni, all’art. 11 comma 1 lettera a) e si occupa dei Centri per l’impiego ove alla lettera d) parla di Servizi del collocamento dei disabili. Individuandoli quindi, in due ambiti diversi;

- la Circolare n. 34 del 23.12.2015 del Ministero del Lavoro non impone la presenza di uffici del collocamento mirato presso i CPI ma “almeno un ufficio su base territoriale provinciale” e di fatto è quello che la Regione Calabria aveva legittimamente realizzato, prima del decreto n. 2038;

- va altresì specificato, che in tutto questo susseguirsi di decreti dirigenziali si parla solo di nomine e nulla riguarda l’organizzazione dei Servizi;

- oltretutto, tale decreto oltre ad essere anacronistico in quanto mira a riorganizzare le attività dei CPI all’interno di 5 aree, andando ben oltre le proprie competenze amministrative, cancella il Centro per l’Impiego universitario della Calabria presso l’Unical, relegandolo al rango di sportello del CPI di Cosenza (il CPI Unical, secondo della sua specificità in Italia, rappresentava un fiore all’occhiello della Calabria e svolgeva un ruolo sperimentale, dando anche la possibilità d’iscrizione indipendentemente dalla residenza. Tale modalità rappresenta la nuova e moderna frontiera europea dei servizi per l’impiego che mira a slegare la residenza del lavoratore dalla propria gestione nella ricerca del lavoro). Tutto ciò premesso, si interroga l’on. Presidente f.f. e la Giunta regionale

per sapere:

se ritengono di dover porre rimedio alle gravi violazioni normative per come sopra denunciate;

Inoltre, se intendano proseguire con la discutibile attività di nomine nell’ambito dei CPI in palese violazione del piano regionale anticorruzione;

Infine se, alla luce di quanto detto, intendano revocare il decreto dirigenziale n. 2038 del 02.03.2021 lasciando la preesistente continuità e trasmettere gli atti alla competenza del Consiglio regionale.

(164; 21/06/2021)

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

- i cittadini dell’alto Ionio vivono quotidianamente grandi difficoltà legate all’insufficienza di collegamenti con la stazione ferroviaria di Sibari, capolinea dell’alta velocità;

- la linea ferroviaria Sibari – Metaponto risulta essere del tutto isolata dal momento che non vi sono treni che consentano il collegamento con l’alta velocità;

- la suddetta linea ferroviaria risulta essere predisposta per ospitare l’alta velocità con linee elettrificate e stazioni in buone condizioni per l’accoglienza dei passeggeri;

- questa situazione, oltre a creare evidenti disagi ai passeggeri, preclude molte possibilità all’intero territorio della sibaritide;

- difatti, questa zona può essere considerata ad alta vocazione turistica dal momento che rappresenta il centro più importante della Magna Grecia. Il parco archeologico ed il Museo archeologico rivestono grande importanza storica così come anche le altre attrazioni naturali estese in tutta la piana e nell’entroterra;

- pertanto, l’implementazione dei collegamenti ferroviari potrebbe porre fine ad un grave disagio ed allo stesso tempo sostenere l’offerta turistica della zona. Tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Giunta regionale a valutare la fattibilità dell'attivazione di un numero di corse adeguate che, sfruttando la linea ferroviaria Sibari – Metaponto, possano favorire il collegamento di tutte le aree più isolate con stazione di Sibari.

(96; 21/06/2021) Di Natale.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- presso il Comune di Dinami(VV) si intende realizzare un impianto trattamenti rifiuti con discarica nel territorio comunale;

- sulla realizzazione del progetto non vi è alcuna delibera del Consiglio Comunale di Dinami;

- per quanto di conoscenza è noto che l'ATO 4 rifiuti Vibo Valentia ha convocato la Conferenza dei sindaci in data 13 marzo 2021 con all'ordine del giorno al punto 6 la proposta di impiantistica e discarica a Dinami, comunque andata deserta;

- Il Dipartimento di Tutela dell'Ambiente della Regione Calabria ha affidato l'incarico di uno studio di prefattibilità che ha individuato il sito di Dinami come idoneo all' ubicazione di una vasca di contenimento rifiuti A2 (di risulta industriali non pericolosi, in cui possono essere inseriti anche rifiuti pericolosi in fibra minerale ed inerti);

- in data 13 aprile 2021 la Conferenza dei sindaci dell'ATO 4 rifiuti ha approvato la proposta di impiantistica (vetrificatore e impianto di compostaggio) e discarica nel comune di Dinami;

- nella stessa data il Dipartimento Tutela dell'ambiente ha preso atto che si è riunita l'Assemblea dei Sindaci dell'ATO 4 rifiuti di Vibo Valentia con verbale trasmesso con nota prot. n.18591 del 21/04/2021, la quale ha approvato l'individuazione del sito, ricadente nel Comune di Dinami, sul quale realizzare un sistema impiantistico e discarica di servizio pubblica a completo utilizzo dell'ATO 4;

- non è mai stata avviata alcuna procedura partecipativa, dunque alcun confronto, con i cittadini. La cittadinanza, infatti, ha appreso la notizia della realizzazione dell'impianto dei rifiuti solo ed esclusivamente attraverso la stampa;

- la cittadinanza si è subito mobilitata indicendo un sit-in di protesta in data 22 aprile, senza tuttavia ottenere alcun dialogo con le amministrazioni competenti;

- nonostante ciò, infine, il Dipartimento Tutela dell'Ambiente ha manifestato interesse per il conferimento di incarico di RUP e d'incarico di progettazione studio di fattibilità e progettazione definitiva;

- che in data 9/6/2021 si è svolta una iniziativa pubblica a Dinami alla presenza del Sindaco di Dinami e della comunità e in quella circostanza la comunità ha manifestato la propria totale contrarietà alla realizzazione nel territorio del comune di Dinami della discarica e del vetrificatore e dell'impianto di compostaggio;

- che è davvero incomprensibile che ancora oggi si parli di discariche;

-che, infatti, le discariche costituiscono un sistema anacronistico che si pone in contrasto con ogni progetto di economia circolare e di sviluppo sostenibile e con le indicazioni provenienti dall'Europa;

- che è necessario tutelare l'ambiente e la salute e occorre respingere ogni tentativo di concretizzare iniziative che contraddicono le direttive comunitarie e gli obiettivi nazionali in tema di economia circolare e che possano ledere il diritto alla salute;

- che da un canto si propugna lo sviluppo economico della Calabria attraverso la valorizzazione del territorio e del patrimonio ambientale e dall'altro canto, del tutto illogicamente, si pensa alla realizzazione di discariche;

- che sul punto, peraltro, manca ogni atto di programmazione regionale che è, sotto il profilo giuridico/amministrativo, necessario ed ineludibile. Tutto ciò premesso

Impegna il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta Regionale

 ad adottare ogni atto e iniziativa politico/amministrativa al fine di bloccare il procedimento amministrativo diretto a dare concretezza all'insano progetto di realizzare nel comune di Dinami la discarica, e al contempo a promuovere il coinvolgimento della comunità locale nella scelta delle soluzioni più opportune per risolvere la mancanza di impianti necessari a completare il ciclo integrato dei rifiuti nella nostra Regione.

(97; 23/06/2021) Pitaro Francesco, Anastasi.

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- il turismo rappresenta una voce primaria dell'economia calabrese, la cui crescita è stata irrimediabilmente compromessa a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19;

- si rende necessario intervenire rapidamente a favore delle attività turistiche con una serie di strumenti e misure idonee ad evitare le ingenti perdite che hanno fortemente penalizzato il settore nel 2020/2021. Preso atto che: - il decreto legge 22 aprile 2021 n. 52 recante: "Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da Covid-19" prevede, tra l'altro, l'introduzione delle certificazioni verdi Covid-19, rilasciate al fine di attestare l'avvenuta vaccinazione anti Covid, l'avvenuta guarigione o l'effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo;

- che tali certificazioni consentiranno la partecipazione ad eventi culturali e sportivi, ricevimenti per cerimonie religiose e civili ecc. Considerato che: - in molte strutture ricettive della nostra regione sono previsti luoghi di divertimento con annesse piste da ballo;

- il settore turistico è strategico per lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio calabrese;

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Giunta regionale a farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale delle legittime istanze delle imprese del settore al fine di procedere alla immediata riapertura in sicurezza delle discoteche, come previsto per altre attività, secondo il decreto legge del 22 aprile 2021 n°52 (richiamato sopra).

(98; 25/06/2021) Paris.

Risposta scritta ad interrogazione

È pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

Pitaro Francesco. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- la Regione Calabria, con DGR 248/2018, in ottemperanza anche al disposto dell'articolo 71, al comma 2 della L.R. urbanistica n. 19/2002, ha attivato un Programma organico di interventi a favore dei Comuni per l'istituzione ed il funzionamento dello Sportello Unico per l'Edilizia (SUE), nell'ambito del sistema unico integrato SUAP (Sistema Unico Attivita' Produttive) / SUE (Sistema Unico Edilizia).

• La rete regionale dei SUE, istituita con DGR 500/2019, avrebbe dovuto avere come finalità la semplificazione, l'uniformità e la digitalizzazione delle procedure amministrative inerenti alle attività di edilizia privata non produttiva e promuovere l'attivazione degli Sportelli Unici per l'Edilizia presso i Comuni, anche mediante esercizio in forma associata, rendendo quindi anche agile, per i professionisti del settore, la procedura di presentazione dei progetti edilizi - pubblici e privati - ai vari enti preposti con conseguente più celere rilascio di autorizzazioni e pareri.

• Tale piattaforma informatica, denominata appunto "CALABRIA SUE", accessibile dal sito (www.calabriasue.it), dal 28 settembre 2020 è stata integrata con un'ulteriore piattaforma, la "SISMI.CA.", finalizzata, invece, alla trasn1issione telematica degli elaborati strutturali al Dipartimento regionale Lavori Pubblici (ex Genio Civile).

• Quindi, il nuovo portale, attualmente si compone di due anime (SUE-documentazione architettonico/amministrativa e SISMI.CA-­ elaborati strutturali).

• Però, la seconda piattaforma, SISMI.CA, creata dalla società SINERGIS (oggi DEDAGROUP -società che opera nel settore dell'information technology), sostituita ad una precedente piattaforma telematica - SI-ERC (società EUCENTRE-formazione e ricerca nel campo dell'ingegneria sismica) e costata l milione e 200 mila euro, ha presentato da subito disfunzionalità, incongruenze con norme regionali e statali, carenza di un adeguato servizio di assistenza, rallentando ed a volte addirittura impedendo l'accesso al portale SUE specie nello scambio dei dati con SISMI.CA, così creando non pochi problemi e disagi ai professionisti dell'edilizia sia in termini di tempo che di dispendio di energie.

• Ovviamente, il malfunzionamento della suddetta piattaforma è stato più volte segnalato dai vari Ordini professionali all'Ente regionale, nello specifico all'Ufficio Regionale SURE, il quale, per placare le incessanti lagnanze degli operatori del settore - fortemente limitati nel loro lavoro, ha deliberato un regime transitorio esteso fino al 31 dicembre 2020, durante il quale, indipendentemente dalla tipologia dell'opera, i professionisti possano trasmettere il progetto nella categoria "altre opere".

• Tale ultima soluzione, tuttavia, non può essere ritenuta risolutiva, né ulteriormente procrastinabile, giacché non risolve il problema della mancanza di compatibilità ed operabilità tra le due piattaforme e non fornisce il risultato cui le stesse erano finalizzate.

• Quindi, il portale succitato, così come attualmente si presenta, è praticamente inutilizzabile poiché non in grado di garantire agilità e snellezza nella presentazione dei progetti edilizi, né la tanto decantata celerità nel rilascio di certificati autorizzativi e pareri, risultando quindi inutile per gli operatori del mondo edilizio ed anche per i cittadini destinatari;

- Tutto ciò sta generando danni non solo ai professionisti ma anche a tutti coloro che si rivolgono ai professionisti e che sono le parti direttamente interessate. Tutto ciò premesso e considerato, pertanto, il sottoscritto consigliere, cogliendo il malcontento palesato dai tanti professionisti del settore e dai soggetti direttamente interessati, quali: architetti, ingegneri, geometri, geologi, agronomi e periti vari, con il presente atto, chiede

per sapere:

al Presidente della Giunta regionale e alla Giunta Regionale: a) se ha contezza di quanto sopra esposto e dell'evidente mal funzionamento della piattaforma SUE e SISMICA e dei danni e disagi che tutto ciò sta generando ai professionisti e ai soggetti direttamente interessati e quali atti e provvedimenti ed iniziative intende adottare e porre in essere con urgenza e immediatezza al fine di permettere ai professionisti di potere senza difficoltà utilizzare le due piattaforme e di potere presentare e trasmettere i progetti ai fini del loro esame e della loro istruttoria. b) la convocazione di un tavolo tecnico immediato che coinvolga le categorie dei professionisti interessati, per il tramite dei rappresentanti dei loro ordini professionali, al fine di discutere sui dettagli che causano il malfunzionamento lamentato e studiare di comune accordo con essi le soluzioni migliori a rendere agibile e maggiormente fruibile il portale SUE e SISMICA e comunque la possibilità di trasmettere i progetti.

(88; 01/12/2020)

Risposta:

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 111/11^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2020 della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi” (deliberazione consiliare n. 131)

Il Consiglio regionale

premesso che:

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, così come modificato ed integrato dal decreto legislativo del 10 agosto 2014, n. 126, ha introdotto il nuovo impianto normativo sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali finalizzato a stabilire il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per regioni, province autonome ed enti locali;

-con deliberazione consiliare n. 463 del 10 dicembre 2019 è stato approvato il bilancio di previsione Consiglio regionale della Calabria per gli esercizi finanziari 2020 -2022;

-con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 71 del 19 dicembre 2019 è stato approvato il Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione per gli esercizi 2020 -2022 e sono state assegnate le risorse al Segretario/Direttore Generale;

-con determinazione del Segretario Generale R.G. n. 751 del 23 dicembre 2019 è stato approvato il bilancio finanziario gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2020 -2022;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 14 del 26 maggio 2020 sono state approvate alcune variazioni al bilancio di previsione 2020 -2022 del Consiglio regionale della Calabria;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 73 del 10 novembre 2020 sono stati approvati l'assestamento e ulteriori variazioni al bilancio di previsione 2020 -2022 del Consiglio regionale;

-con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 1 del 25 gennaio 2021 è stato approvato il verbale di chiusura della contabilità dell'esercizio finanziario 2020;

CONSIDERATO CHE:

-l’articolo 18 del d.lgs. n. 118/2011, al comma 1, dispone che “al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli enti adottano un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio” misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati di bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni”;

-l'articolo 67 del d.lgs. n. 118/2011 dispone che "La Presidenza del Consiglio regionale sottopone all'Assemblea consiliare (...) il rendiconto del Consiglio regionale. Le relative risultanze finali confluiscono nel rendiconto consolidato di cui all'art. 63, comma 3. Al fine di consentire il predetto consolidato, l'assemblea consiliare approva il proprio rendiconto entro il 30 giugno dell'anno successivo";

VISTO il Regolamento interno di Amministrazione e Contabilità del Consiglio regionale della Calabria, approvato con deliberazione consiliare n. 19 del 4 maggio 2017 e successivamente modificato con deliberazione consiliare n. 342 del 28 settembre 2018;

DATO ATTO CHE:

-l'articolo 77 del suddetto Regolamento interno dispone che "Successivamente all'approvazione del rendiconto, l'assemblea consiliare approva il bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con le società controllate e partecipate secondo le modalità e gli schemi previsti dal d.lgs. 118/2011 (...) Il bilancio consolidato è approvato dal Consiglio regionale entro il 31 agosto dell'anno successivo all'esercizio finanziario di riferimento ed è trasmesso, dopo l'approvazione consiliare, alla Regione entro i dieci giorni successivi.";

-il Consiglio regionale detiene la partecipazione nella società in house providing “Portanova S.p.A.”;

RILEVATO CHE:

-è stato parificato il conto del Tesoriere e degli agenti contabili interni, alla luce della corrispondenza delle risultanze trasmesse da ciascuno con quelle del Settore Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 118 del 19 maggio 2021 è stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2020, ai sensi dell'articolo 3 comma 4, del d.lgs. n. 118/2011;

RICHIAMATO l'articolo 7, comma 8, della legge regionale 15 marzo 2002, n.13, che dispone la pubblicazione dei rendiconti dei Gruppi consiliari in allegato al conto consuntivo del Consiglio regionale e sul sito istituzionale dell'Ente;

VISTA la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 16 del 19 maggio 2021, recante “Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020, della relazione sulla gestione 2020 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi”;

TENUTO CONTO CHE, a seguito della verifica preliminare con cui il Collegio dei Revisori ha rilevato alcuni errori materiali negli allegati “Equilibri di bilancio” e “Quadro generale riassuntivo”, richiedendo al contempo un’integrazione nella Relazione sulla gestione relativa al recupero del disavanzo di amministrazione esercizio 2014, l’Ufficio di Presidenza con deliberazione n. 21 del 18 giugno 2021 ha modificato la propria deliberazione n. 16 del 19 maggio 2021, in particolare sostituendo lo schema di Rendiconto della gestione relativo all'esercizio finanziario 2020 e la Relazione sulla gestione dell’esercizio 2020;

VISTO lo schema di rendiconto dell'esercizio 2020, redatto ai sensi dell'allegato 10 al d.lgs. n. 118/2011, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

VISTA la relazione sulla gestione dell'esercizio 2020, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del d.lgs. n. 118/2011, e allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

VISTO il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi relativi al rendiconto dell’esercizio 2020, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;

VISTA la relazione della Commissione Speciale di vigilanza, redatta ai sensi del combinato disposto degli articoli 73, comma 5 e 110, comma 1, lettera c) del Regolamento interno di Amministrazione e Contabilità, approvata nella seduta del 25 giugno 2021 e allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

PRESO ATTO CHE il Collegio dei Revisori, con verbale n. 32 del 23 giugno 2021, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, ha redatto la relazione al rendiconto dell’esercizio finanziario 2020 del Consiglio regionale, esprimendo “giudizio positivo” per l’approvazione del documento contabile, comprensivo dei relativi allegati;

UDITO il relatore, Consigliere Mancuso, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

-di approvare il rendiconto dell’esercizio finanziario 2020 del Consiglio regionale, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, nelle seguenti risultanze finali riepilogative:

 

-di approvare la Relazione sulla gestione dell'esercizio 2020, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del d.lgs. n. 118/2011, e allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-di approvare il Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi relativi al rendiconto dell’esercizio 2020, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

-di dare atto che l’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2020 è così suddiviso:

-di rinviare ad un successivo atto la destinazione dell'avanzo libero dell'esercizio 2020;

-di destinare l’utile dell’esercizio 2020 a riserva da risultati economici degli anni precedenti del Patrimonio netto;

-di dare atto che i risultati della gestione del Consiglio regionale per l'esercizio 2020 confluiranno nel rendiconto consolidato della Regione Calabria, ai sensi dell'art. 67 del d.lgs. n. 118/2011;

-di dare atto che, successivamente all'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2020, si procederà all'approvazione del bilancio consolidato di gruppo del Consiglio regionale con la società partecipata "Portanova S.p.A.";

-di dare atto che i rendiconti dei Gruppi consiliari anno 2020 saranno pubblicati, in allegato, al rendiconto del Consiglio regionale sul sito istituzionale dell'Ente;

-di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, alla Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 73, comma 6 del Regolamento interno di Amministrazione e Contabilità del Consiglio regionale.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 96/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Presa d'atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027. Avvio del percorso di definizione del POR Calabria FESR - FSE 2021-2027” - deliberazione di Giunta regionale n. 505 del 30/12/2021 - (deliberazione consiliare n. 132)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 505 del 30 dicembre 2020, recante "Presa d’atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027. Avvio della definizione del percorso di definizione del POR Calabria FESR/FSE 2021-2027";

VISTA la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione);

VISTI:

-la COM (2018) 321 final, riguardante la Comunicazione della Commissione europea su “Un bilancio moderno al servizio dell’Unione che protegge, che dà forza, che difende. Quadro finanziario pluriennale 2021 – 2027”;

-la COM (2018) 375 final, relativa alla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo e migrazione, al Fondo per la Sicurezza interna e allo Strumento per la gestione delle frontiere e i visti;

-la COM (2018) 372 final, riguardante la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;

-la COM (2018) 382 final, riguardante la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo Plus (FSE+);

-la COM (2018) 374 final, riguardante la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno;

-la COM (2018) 392 final, riguardante la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio”;

-la “Relazione per Paese relativa all’anno 2019 comprensiva dell’esame approfondito sulla prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici” (c.d. Country Report), elaborata dalla Commissione europea nell’ambito del Semestre europeo 2019, che contiene le priorità di riforma, e in particolare l’Allegato D “Orientamenti in materia di investimenti finanziati dalla Politica di Coesione 2021 – 2027 per l’Italia”, che costituisce la base per un dialogo tra l’Italia e i servizi della Commissione in vista della programmazione dei fondi della politica di coesione (FESR e FSE+);

-la deliberazione di Giunta regionale n. 136 del 15 giugno 2020, recante “Atto di indirizzo per l’avvio del percorso di costituzione del programma Operativo regionale FESR/FSE Plus per il periodo 2021-2027” approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 49 del 14 luglio 2020;

CONSIDERATO CHE, al fine di procedere alla stesura del Programma Operativo Regionale FESR/FSE Plus per il periodo 2021-2027, ai sensi della deliberazione consiliare n. 49/2020 sopra richiamata è stato elaborato il Documento di Indirizzo Strategico (DISR), già posto al confronto con il partenariato istituzionale ed economico-sociale, e contenente gli indirizzi strategici regionali in modo da definire le strategie e conseguire l’integrazione alla scala regionale della Politica di coesione e procedere alla definizione del Programma Operativo Regionale Calabria FESR -FSE 2021-2027 in un quadro integrato e condiviso di obiettivi strategici;

RILEVATO CHE la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’1 febbraio 2021, ha approvato la presa d’atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027, ai fini dell’avvio del percorso di definizione del POR Calabria FESR/FSE 20212027;

TENUTO CONTO CHE nella 15^ seduta dell’11 marzo 2021, il Consiglio regionale ha deciso di rinviare il provvedimento de quo alla Seconda Commissione consiliare per approfondimenti istruttori;

CONSIDERATO CHE su disposizione del Presidente del Consiglio regionale, con nota prot. n. 4782 del 12 marzo 2021 il provvedimento è stato ritrasmesso alla Seconda Commissione per approfondimenti istruttori;

TENUTO CONTO CHE nell’orizzonte temporale intercorso tra la presentazione in Consiglio della deliberazione di Giunta regionale n. 505 del 30 dicembre 2020 e la trattazione in Aula del provvedimento di cui trattasi: -sono stati ridefiniti i contorni dell’impianto strategico della Politica di coesione,

a seguito del completamento del percorso negoziale tra Commissione europea, Consiglio e Parlamento europeo, dando luogo a modifiche e integrazioni delle disposizioni comuni e specifiche sull’utilizzo dei Fondi;

-gli uffici della DG Regio Commissione europea hanno segnalato la necessità di procedere alla modifica del DISR relativamente alle modifiche e integrazioni intervenute sul Regolamento delle Disposizioni Comuni (RDC) a seguito del sopra citato percorso negoziale;

RILEVATO CHE, al fine di allineare il nuovo assetto degli obiettivi specifici assunti a seguito della fase di negoziato, senza tuttavia stravolgere radicalmente la struttura del documento tutt’ora valido e definito, la Giunta regionale, con deliberazione n. 168 del 3 maggio 2021, ha apportato alcune modifiche e integrazioni agli allegati di cui alla propria deliberazione n. 505 del 30 dicembre 2020, che in particolare riguardano: -lo spostamento dell’Obiettivo Specifico “Rafforzare la connettività digitale”

dall’Obiettivo di Policy 3 (OP 3) all’Obiettivo di Policy 1 (OP 1); -lo spostamento dell’Obiettivo Specifico “Mobilità Urbana Sostenibile” dall’Obiettivo di Policy 3 (OP 3) all’Obiettivo di Policy 2 (OP 2);

-l’introduzione, all’interno dell’Obiettivo di Policy 4 (OP 4), di un nuovo Obiettivo Specifico FESR relativo al tema Cultura e Turismo per nuove opportunità di Cittadinanza Attiva;

-altre modifiche testuali e/o documentali;

DATO ATTO CHE, come riportato nella citata deliberazione di Giunta regionale n.168/2021, “al netto di tali elementi, le citate politiche di intervento, già contemplate all’interno del Documento (DISR)” di cui alla DGR n. 505/2020, “hanno mantenuto l’approccio strategico previsto nella fase iniziale e non hanno mutato, anche a seguito dell’accordo politico, i propri obiettivi di policy”;

RITENUTO pertanto di prendere atto del Documento di Indirizzo Strategico Regionale (DISR), contenente gli indirizzi strategici regionali, al fine di procedere alla definizione del Programma Operativo Regionale Calabria FESR-FSE 20212027 in un quadro integrato e condiviso di obiettivi strategici, tenendo conto altresì che il percorso per l’elaborazione del POR Calabria FESR-FSE 2021-2027 sarà condiviso con il partenariato istituzionale ed economico-sociale regionale in linea con il Codice europeo di condotta del partenariato;

VISTI il Documento di Indirizzo Strategico Regionale e la relativa appendice contenente gli Obiettivi Europei della Coesione e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’Agenda 2030, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali (Allegati A e B) per come modificati e integrati dalla deliberazione di Giunta regionale n. 168 del 3 maggio 2021;

TENUTO CONTO CHE, con nota prot. n. 201199 del 3 maggio 2021, allegata al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, il Dirigente generale del dipartimento “Economia e Finanze”, prendendo atto che “il dirigente generale e il dirigente di settore del dipartimento proponente attestano che il provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio annuale e/o pluriennale regionale”, ha espresso il parere di compatibilità finanziaria sul provvedimento;

PRESO ATTO CHE la Seconda Commissione consiliare permanente, nella seduta del 21 giugno 2021, ha approvato il provvedimento in oggetto comprensivo dei relativi allegati sopra richiamati;

UDITO il relatore, Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale n. 30/2016, di prendere atto degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021-2027, per l’avvio del percorso di definizione del POR Calabria FESR – FSE 2021-2027, riportati nel Documento di Indirizzo Strategico Regionale (DISR) e nella relativa appendice, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali (Allegati A e B).

(Allegato)

Proposta di legge numero 101/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: " Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73 comma 1 lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118” (deliberazione consiliare n. 133)

 

Art. 1

(Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa per la somma di 12.240,00 euro per come dettagliato nella tabella 1 allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 2

(Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 1 si provvede, per l’importo di 12.240,00 euro con le risorse allocate alla Missione U.20 “Fondi e Accantonamenti”, Programma 03 “Altri fondi” (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 20212023.

2. La Giunta regionale, per la copertura dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 1, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2021-2023 approvato con legge regionale 30 dicembre 2020, n. 35 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023).

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 95/11^ di iniziativa del consigliere Mancuso, recante: “Misure urgenti in tema di programmi regionali di edilizia residenziale. Modifiche e integrazioni all'art. 39 della l.r. 47/2011” (deliberazione consiliare n. 134)

Art. 1

(Integrazione all’articolo 39 della l.r. 47/2011)

1. L'articolo 39 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012) è così modificato:

a) alla fine del comma 1 sono aggiunte le seguenti parole: “nonché a presentare, entro il 31 dicembre 2021, richiesta di rimodulazione intesa come variazione della tipologia da proprietà a locazione.”;

b) dopo il comma 1 è inserito il seguente: “1-bis. La rimodulazione di cui al comma 1 è consentita anche con riduzione dell’obiettivo fisico a condizione che essa non comporti l’aumento del contributo già concesso”;

c) alla fine del comma 3 è aggiunto il seguente periodo: “La delocalizzazione non è consentita nelle ipotesi di cui ai commi 1 e 1-bis.”.

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 109/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2021-2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)” - deliberazione di Giunta regionale n. 256 del 17/6/2021 - (deliberazione consiliare n. 135)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 256 del 17 giugno 2021 recante: "Bilancio di previsione 2021-2023 dell'Azienda Territoriale Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria). Trasmissione proposta al Consiglio regionale";

PREMESSO CHE:

-con il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 ( Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), sono stati individuati i principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica, ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione;

-l’articolo 57, comma 3 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci di previsione degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano al Dipartimento Bilancio, Patrimonio e Finanze per la definitiva istruttoria di propria competenza; la Giunta regionale trasmette il bilancio al Consiglio regionale per la successiva approvazione;

-con legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità) è stata istituita l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria), quale ente ausiliario della Regione in materia di edilizia residenziale pubblica, a seguito dell'accorpamento delle aziende provinciali;

-con deliberazione di Giunta regionale n. 66 del 2 marzo 2016 è stato approvato lo Statuto dell’ATERP Calabria, definendo altresì gli aspetti procedimentali relativi all'approvazione dei documenti contabili ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

-con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 99 del 9 maggio 2016 è stata istituita l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria);

VISTA la deliberazione n.267 del 6 maggio 2021, con cui il Commissario straordinario dell’ATERP Calabria ha approvato il bilancio di previsione 20212023 e il piano degli indicatori di bilancio 2021-2023 dell'Ente, allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

RILEVATO CHE il Collegio dei Revisori dei Conti dell'Ente, con verbale n. 52 del 5 maggio 2021, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale: -ha verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di

legge, dello statuto dell’ente, del regolamento di contabilità e dalle norme del decreto legislativo n. 118/2011 e dai principi contabili applicati n. 4/1 e 4/2 allegati al predetto decreto legislativo;

-ha rilevato la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio;

-relativamente al Fondo Pluriennale Vincolato, ha sollecitato l’Ente a procedere alla determinazione dello stesso al fine di apportare, se del caso, le opportune modifiche al bilancio di previsione, tenuto conto degli effetti che lo stesso Fondo Pluriennale Vincolato dispiega sia sugli equilibri di bilancio che sul risultato di amministrazione;

-ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2021– 2023 e sui documenti allegati;

TENUTO CONTO CHE il dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, che esercita la vigilanza sulle attività dell'Ente, nell’ambito dell’istruttoria di propria competenza (nota prot. n. 254840 del 4 giugno 2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale): -ha rilevato il rispetto dei limiti di spesa previsti dall’articolo 6 della legge

regionale n. 43/2016 in materia di spese del personale e spese per il funzionamento;

-ha sollecitato la quantificazione del fondo Pluriennale Vincolato in sede di riaccertamento parziale dei residui, in relazione all’aggiornamento del cronoprogramma di spesa che determinerà una variazione al bilancio di previsione 2021-2023;

-ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2021-2023 e sui documenti allegati;

RILEVATO CHE il Dipartimento Bilancio, Finanze e Patrimonio, nell’ambito dell'istruttoria di propria competenza, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale: -ha verificato la sussistenza degli equilibri di bilancio per come definiti dal

decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118; -ha formulato all’Ente le seguenti raccomandazioni:

 di verificare la congruità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, sia a seguito dell’approvazione del rendiconto di gestione 2020, adottando se necessarie, apposite misure atte a salvaguardare gli equilibri di bilancio, sia durante la gestione degli esercizi di cui al bilancio di previsione, provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove entrate di dubbia e difficile esazione, nonché con riferimento all’effettivo andamento degli incassi;

 per quanto concerne il Fondo Pluriennale Vincolato, di provvedere, a seguito del completamento della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per l’esercizio 2020, alle dovute variazioni di bilancio, apportando, se necessari, i conseguenti correttivi al Fondo Pluriennale Vincolato per la parte corrente e capitale, nel rispetto del principio contabile della competenza finanziaria potenziata;

-fermo restando quanto raccomandato e rilevato dal Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità nella relativa istruttoria, ritiene possibile procedere all’adozione, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2021-2023 dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria) al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

PRESO ATTO CHE la Seconda Commissione consiliare permanente, nella seduta del 23 giugno 2021, ha approvato il Bilancio di previsione 2021 -2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica della Regione Calabria e i documenti ad esso allegati;

UDITO il relatore, consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il bilancio di previsione 2021-2023 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria), unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegato)

Mozione numero 93/11^ di iniziativa del consigliere De Caprio, recante: “Richiesta di rafforzamento della Sovranità dello Stato nel territorio di Cetraro ed elevazione dell'attuale stazione dei Carabinieri a Tenenza”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

- Il territorio Calabrese manifesta la presenza di svariati fenomeni di criminalità organizzata, che, quotidianamente, soffocano la crescita sana della comunità;

- la città di Cetraro, in particolare, è protagonista da anni di diversi episodi delinquenziali e di accadimenti di elevato allarme sociale. Tra i tanti, tra l’altro, il 21 giugno ricorre l’anniversario di morte di Giannino Losardo, segretario capo della Procura della Repubblica di Paola, vittima di mafia.

CONSIDERATO:

- quanto accaduto il 14 marzo 2021, quando ignoti, nel tardo pomeriggio di un giorno qualunque, hanno esploso dei colpi di arma da fuoco sull’auto privata del maresciallo della locale stazione dei Carabinieri Orlando D’Ambrosio; Commento rettangolo

- che tale episodio, di una gravità incredibile, ha scosso un’intera comunità, atteso che poteva sfociare in una vera e propria strage;

- che si avverte la necessità e il bisogno di garantire ai cittadini la pubblica sicurezza con una maggiore presenza delle forze dell’ordine.

RILEVATO:

- che sul territorio cetrarese è presente una Stazione dei Carabinieri, tra l’altro ubicata all’interno di un appartamento sito in uno stabile abitato anche da famiglie, il cui organico è sottodimensionato rispetto alle criticità che la comunità vive ogni giorno;

- che da anni, si è in attesa dello sblocco dell’iter burocratico, che consenta l’apertura della stazione dei carabinieri da elevare a tenenza in locali già pronti nell’aprile del 2011, ma mai resi operativi e mai consegnati ufficialmente;

- che purtroppo, la spending review introdotta dal Governo Monti ha bloccato la formalizzazione della fase finale del procedimento burocratico e che, ad oggi, a nulla

sono valsi i tentativi da parte degli organi rappresentativi di ottenere risposte concrete dal Governo;

- che tra l’altro, vista la rilevanza dei fatti e data la gravità di quanto accaduto, tali problematiche sono state affrontate non solo in occasione di una seduta di Consiglio Comunale straordinario urgente ed aperto al pubblico, in data 15 marzo 2021, presso la sala consiliare del Comune di Cetraro, quanto, in occasione della seduta di Commissione anti ‘ndrangheta del 09.06.2021, dove, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni intervenuti, si è condiviso il principio che il fenomeno della ‘ndrangheta in Calabria va affrontato su più settori, non ultimo il rafforzamento dei presidi di legalità.

 Tutto ciò premesso, al fine ultimo di garantire la sicurezza pubblica ed evitare il perpetuarsi di fenomeni di criminalità organizzata, in un territorio, come quello cetrarese, già fortemente provato di suo,

IMPEGNA

il Presidente della Giunta e la Giunta regionale:

- a voler, preliminarmente, convocare a breve una riunione, dove, alla presenza del Presidente della Giunta, del Presidente della Commissione anti ‘ndrangheta e del Sindaco di Cetraro, si possa individuare congiuntamente la strada giusta da intraprendere per la risoluzione di quanto enunciato;

a richiedere, altresì, al Governo ed ai Ministri preposti:

- di intervenire tempestivamente e potenziare i Presidi dello Stato sul territorio cetrarese, orfano di tutela e protezione pubblica;

- ad attivarsi immediatamente per sbloccare l’iter burocratico in essere e garantire l’apertura della Caserma dei Carabinieri da adibire a Tenenza.

Mozione numero 94/11^ di iniziativa del consigliere De Caprio, recante: “Richiesta proposta utilizzo beni confiscati alla mafia ed impiego sociale delle risorse economiche ricavabili”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

- il decreto legislativo 6 settembre 2011, n.159, recante il c.d. Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, com’è noto, disciplina, tra le altre cose, all’art. 48 anche la destinazione dei beni e delle somme confiscate. Per ciò che attiene ai beni immobili, in particolare, la norma dispone che gli stessi siano “mantenuti al patrimonio disponibile dello Stato per finalità di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile e, ove idonei, anche per altri usi governativi o pubblici connessi alla svolgimento delle attività istituzionali di amministrazioni statali, agenzie fiscale, università statali, enti pubblici e istituzioni culturali di rilevante interesse (…); c) trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune ove l’immobile è sito, ovvero al patrimonio della provincia o della regione (…)”;

- in merito all’utilizzo delle somme ricavate dalla vendita dei beni di cui al comma 5 dell’art.48, la norma prevede che le stesse affluiscano al Fondo Unico Giustizia “per essere riassegnate (…) nella misura del 50 per cento al Ministero dell’Interno per la tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico e, nella restante misura del 50 per cento, al Ministero della Giustizia, per assicurare il funzionamento e il potenziamento degli uffici giudiziari e degli altri servizi istituzionali (…)”;

- i beni oggetto di confisca spesso non vengono utilizzati in maniera proficua per gli scopi previsti dal Codice medesimo. Tali beni, invero, costituiscono uno straordinario patrimonio utilizzabile al fine di dare risposte concrete ad un welfare statale pubblico spesso carente di risorse soprattutto in Regioni come la Calabria dove, a livello di sanità pubblica, di servizi alle imprese, di sostegno ai giovani, di presidii di sicurezza e di incentivi atti a fronteggiare la dispersione scolastica, è agli ultimi posti in Europa.

CONNSIDERATO:

- che un aiuto concreto alle regioni più deboli, come la Calabria, potrebbe essere rappresentato da un diverso utilizzo degli immobili confiscati, da un diverso impiego dei proventi derivanti dalle vendite degli stessi o, ancora, delle somme di danaro al fine di porre rimedio ad un gap sociale in cui versa la nostra terra rispetto ad altre Regioni non “afflitte” e tormentate dal fenomeno mafioso;

- che l’utilizzo di tali proventi per ragioni di sanità pubblica, ad esempio, avrebbe anche un valore altamente simbolico, posto che da emblema di prepotenza e dominio mafioso, i presidi sanitari/ospedalieri “ristrutturati” con i proventi dell’attività illecita, apparirebbero agli occhi della gente come il trionfo dello Stato, il riscatto di un territorio al potere mafioso;

- che parte di tali risorse potrebbe, inoltre, essere impiegata al fine di sostenere le imprese “sane” e virtuose del nostro territorio e incentivare i giovani, che oggi sono costretti ad emigrare al nord o all’estero, ad investire nella regione. L’impiego di tali risorse nell’economia “pulita” della nostra regione potrebbe passare anche attraverso la scuola, così da evitare il fenomeno della dispersione scolastica, mediante un concreto sostegno alle famiglie che versano in condizioni di difficoltà economica e che spesso, piuttosto che invogliare i loro figli a frequentare le scuole, sono “costretti” (spesso per necessità) a farli lavorare sin da bambini.

RILEVATO, tra l’altro,

- quanto ravvisato dalla Corte Costituzionale e dal principio ispiratore sulla destinazione dei beni confiscati, secondo cui «la restituzione alle collettività territoriali - le quali sopportano il costo più alto dell’“emergenza mafiosa” - delle risorse economiche acquisite illecitamente dalle organizzazioni criminali rappresenta (…) uno strumento fondamentale per contrastarne l’attività, mirando ad indebolire il radicamento sociale di tali organizzazioni e a favorire un più ampio e diffuso consenso dell’opinione pubblica all’intervento repressivo dello Stato per il ripristino della legalità» (Corte Costituzionale n. 34 del 2012; Corte Costituzionale n.234 del 2012);

- quanto emerso in sede di seduta di Commissione anti ‘ndrangheta del 09.06.2021, dove, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni intervenuti, si è discusso e analizzato il punto all’ordine del giorno relativo “all’utilizzo dei beni confiscati alle mafie e all’impiego sociale delle risorse economiche provenienti dagli stessi” e si è condiviso il principio di un utilizzo diverso delle somme che confluiscono nel FUG per finalità sociali.

Tutto ciò premesso

IMPEGNA

il Presidente della Giunta e la Giunta regionale:

- a voler richiedere al Consiglio dei Ministri un diverso utilizzo delle risorse provenienti dei beni confiscati per finalità sociali, per restituire alle comunità calabresi un nuovo modello di sviluppo territoriale, che argini la criminalità organizzata;

- a sollecitare, infine, il Consiglio dei Ministri e il Ministero preposto a voler provvedere, con la massima possibile sollecitudine, ad adottare linee guida e circolari, da indirizzare alle strutture dipartimentali o alle agenzie competenti, mediante le quali le somme oggetto di confisca alla ‘ndrangheta vengano sin da subito utilizzate per porre in essere tutte quelle attività necessarie ed indispensabili per far fronte alla crisi sanitaria ed ospedaliera in cui attualmente versa la Regione Calabria, così da ripristinare, quantomeno, i servizi assistenziali indispensabili a tutela del bene fondamentale della salute pubblica e, non ultimo, a voler valutare l’ipotesi di utilizzare tali somme per abbattere il debito sanitario calabrese.

Mozione numero 90/11^ di iniziativa del consigliere Irto, recante: “Centro Regionale di Neurogenetica

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

- il Centro Regionale di Neurogenetica (CRN) di Lamezia Terme, istituito con Legge regionale 10 dicembre 1996, n. 37, ha come finalità l'assistenza, la diagnosi, lo studio e la ricerca nell'ambito delle patologie neurogenetiche;

- oggi, il CRN è diventato punto di riferimento regionale, nazionale e internazionale nel suo campo, di cui è testimonianza la lunga e imponente serie di pubblicazioni, le numerose collaborazioni con scienziati di tutto il mondo e gli oltre 13.000 pazienti presi in carico provenienti da ogni parte d'Italia;

- grazie a un metodo di lavoro complesso e combinato di studi clinici e genetico molecolari, affiancati alla ricostruzione genealogica delle famiglie e delle popolazioni attraverso atti e documenti, il Centro è riuscito a sviluppare avanzamenti importantissimi non solo per la Regione Calabria ma per la collettività scientifica tutta, specificamente con la definizione di cause e forme nuove mai descritte;

- il contesto storico geografico particolare in cui il Centro opera non è un fatto irrilevante, poiché la Calabria è un vero e proprio isolato genetico e l'elevata numerosità di malattie, rare è ricchezza straordinaria per la ricerca in generale; persino le metodologie utilizzate, che includono studi storico archivistici, clinici e di genetica di popolazione, non sarebbero facilmente trasferibili, grazie al grande patrimonio esistente in Calabria;

- non da ultimo, attraverso la cosiddetta ricerca traslazionale, i risultati ottenuti dagli studi vengono trasformati in applicazioni cliniche, affinché i metodi di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie neurogenetiche risultino migliorati e ottimamente implementati.

CONSIDERATO CHE:

- nonostante i grandi successi scientifici e assistenziali accertati, il Centro Regionale di Neurogenetica ha molto spesso operato in condizioni di grave precarietà economica,

subendo nel corso degli anni continui depauperamenti in ordine a finanziamenti e personale assegnato, penalizzando fortemente le attività assistenziali e di ricerca;

- in particolar modo, nell' imminenza della comparsa sul mercato di farmaci in grado di modificare il decorso della Malattia di Alzheimer, la mancanza di stabilizzazione e prospettive concrete per il Centro rischia di produrre ulteriori gravissimi danni con l’“ennesimo" risultato di una ulteriore emigrazione sanitaria;

- la trasformazione del Centro Regionale di Neurogenetica in Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico (IRCS) permetterebbe di ottenere i fondi necessari a garantire e tutelare il ruolo trainante che il Centro ha raggiunto nel campo dell'assistenza e della ricerca scientifica neurogenetica anche a livello internazionale.

Tutto ciò premesso e considerato

IMPEGNA

la Giunta regionale e il suo Presidente f.f. – in sinergia con il Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria – per quanto di rispettiva competenza, vengano messe in atto tutte le azioni necessarie per velocizzare e concludere rapidamente l’iter di trasformazione del Centro in Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico (IRCS).

Mozione numero 71/11^ di iniziativa dei consiglieri Irto, Aieta e Bevacqua, recante: “Personale Regione Calabria”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

- la Regione Calabria, soprattutto in considerazione del pensionamento di un elevato numero di personale, ha necessità di reperire diverse figure professionali specialistiche di categoria C e D;

- quanto sopra è attestato dalle numerose richieste di personale di categoria C e D, operate dai vari dirigenti di Settore della Giunta Regionale, al fine di poter gestire i procedimenti di competenza, non ultime le complesse procedure collegate alla programmazione e attuazione dei programmi comunitari;

- in tanti uffici esiste una forte presenza di personale di ruolo sottoinquadrato, in possesso di numerosi titoli di studio e di servizio, più che sufficienti ad accedere ai profili di istruttore o funzionario;

- tra gli obiettivi fondamentali che intende perseguire la Regione Calabria ci sono la valorizzazione dei dipendenti, la riduzione dei costi dell'apparato burocratico e la meritocrazia;

- a tal fine, avviare un processo di riqualificazione, dei suddetti dipendenti potrebbe rappresentare una soluzione alle problematiche organizzative del personale della Regione Calabria;

- in diversi casi, tale personale era prima del processo di stabilizzazione, inquadrato in categorie C e D svolgendo, pertanto, funzioni superiori rispetto a quelle a cui poi è stato adibito (in gran parte categoria B);

- tale riqualificazione inciderebbe in maniera irrisoria sull'incremento del costo del personale, tanto che diversi soggetti potrebbero avere un avanzamento di carriera anche a costo zero, in considerazione dell’attuale livello economico in cui si trovano.

 IMPEGNA

- La Giunta regionale, l’Assessore al Personale e il Presidente della Regione Calabria ad avviare con immediatezza un percorso di valorizzazione dei titoli e dell'esperienza attraverso progressioni di carriera ai dipendenti in possesso dei requisiti di legge;

- impegna, altresì, la Giunta Regionale, l'Assessore al Personale e il Presidente della Regione Calabria, a farsi promotori presso il Governo, di azioni utili o necessarie a rafforzare ulteriormente le possibilità attualmente offerte dalla legge Madia in termini di progressioni di carriera, al fine di offrire maggiori possibilità al suddetto personale.

Mozione numero 95/11^ di iniziativa del consigliere Pietropaolo, recante: “Sulla chiusura del reparto di terapia intensiva neonatale all'ospedale di Crotone”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

- il reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia della vita di tutti i neonati che vengono alla luce subito dopo il parto;

- al suo interno è anche attivo un servizio di cardiologia neonatale per bambini cardiopatici o che hanno subito un intervento al cuore, che vengono seguiti anche in collegamento col Policlinico di San Donato Milanese ed il Bambino Gesù di Roma;

- il San Giovanni di Dio arriva a toccare 1500 nascite all’anno ed il reparto TIN è l’unica possibilità di sopravvivenza per i piccoli che nascono con difficoltà gestibili solo nei primi secondi di vita;

- la terapia intensiva neonatale di Crotone rappresenta l’unica struttura esistente nella fascia jonica da Trebisacce a Crotone;

- la generale politica di ridimensionamento, perpetrata dai commissari ad acta, che sta interessando l’ASP di Crotone, ed in particolare l’ospedale San Giovanni di Dio, nonché la grave carenza di personale medico e paramedico, hanno portato alla chiusura del suddetto reparto, costringendo le numerose famiglie di neonati, affetti da patologie anche gravi, a doversi recare presso altri hub sanitari della regione distanti centinaia di chilometri;

- le condizioni di assoluta arretratezza delle reti stradali e ferroviarie del crotonese rischiano di mettere in serio pericolo la vita dei neonati e delle loro famiglie, le quali, trattandosi di casi in emergenza-urgenza, sono costretti a percorrere con estrema rapidità il suddetto percorso;

CONSIDERATO CHE

- le scelte di contenimento dei costi operati dal piano di rientro non possono spingersi fino a rinnegare il diritto alle cure e alla salute, garantiti dall’articolo 32 della Costituzione, anche ai neonati;

- il presidio di Crotone, in considerazione delle caratteristiche e del numero delle nascite annuali, non può fare a meno di un reparto di terapia intensiva neonatale.

Tutto ciò premesso e considerato,

IMPEGNA

il Presidente della Giunta regionale f.f. e la Giunta regionale ad intraprendere le più opportune ed urgenti iniziative di competenza, nei confronti del Commissario ad acta, necessarie per l’immediata riapertura a pieno regime del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone e della adeguata strutturazione in termini di personale sanitario e parasanitario, al fine garantire il diritto alla salute e alle cure dei neonati, riconosciuto dall’art. 32 della Costituzione.

Mozione numero 98/11^ di iniziativa del consigliere Paris, recante: “Misure sulla riapertura in sicurezza dei luoghi da ballo nella regione Calabria post emergenza Covid-19”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

- il turismo rappresenta una voce primaria dell'economia calabrese, la cui crescita è stata irrimediabilmente compromessa a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19;

- si rende necessario intervenire rapidamente a favore delle attività turistiche con una serie di strumenti e misure idonee ad evitare le ingenti perdite che hanno fortemente penalizzato il settore nel 2020/2021.

PRESO ATTO CHE:

- il decreto legge 22 aprile 2021 n. 52 recante: "Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da Covid-19" prevede, tra l'altro, l'introduzione delle certificazioni verdi Covid-19, rilasciate al fine di attestare l'avvenuta vaccinazione anti Covid, l'avvenuta guarigione o l'effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo;

- tali certificazioni consentiranno la partecipazione ad eventi culturali e sportivi, ricevimenti per cerimonie religiose e civili ecc. .

CONSIDERATO CHE:

- in molte strutture ricettive della nostra regione sono previsti luoghi di divertimento con annesse piste da ballo;

- il settore turistico è strategico per lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio calabrese.

IMPEGNA

il Presidente della Giunta regionale a farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale delle legittime istanze delle imprese del settore al fine di procedere alla immediata riapertura in sicurezza delle discoteche, come previsto per altre attività, secondo il decreto legge del 22 aprile 2021 n. 52 (richiamato sopra).

Proposta di legge numero 110/11^ di iniziativa dei consiglieri Minasi e Paris, recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013 n. 24 'Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità” (deliberazione consiliare n. 136)

Art. 1

(Modifica al comma 2 dell’articolo 3 della l.r. 24/2013)

1. Al comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati con esclusione del settore sanità), la parola “tabellare” è sostituita da “economico”.

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Mozione numero 92/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale, recante: “Istituzione giornata regionale della memoria in ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1943”

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso che:

- nel 1943, la Calabria fu oggetto di un tragico devastante susseguirsi di bombardamenti a tappeto pianificati per preparare lo sbarco delle truppe alleate, che provocarono migliaia di vittime e feriti tra la popolazione civile e ingenti danni materiali e morali;

- il Consiglio Comunale di Paola ha istituzionalizzato la «Giornata della Memoria e della Riconoscenza», assumendo come data delle celebrazioni il 24 luglio, giorno della prima delle cinque incursioni aereo-navali (54 vittime) subite dalla città;

- analoghe partecipate manifestazioni commemorative si svolgono in tutti i Comuni calabresi colpiti dai bombardamenti che custodiscono con passione civile e umana pietà quei luttuosi momenti di smarrimento e solidarietà, facendone identità e memoria;

- la coscienza popolare condivide unitariamente questi sentimenti, richiamandosi al dettato costituzionale per cui «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»

impegna il Presidente e la Giunta

affinché vengano attuate tutte le procedure:

- per istituire la «Giornata regionale della Memoria» in ricordo delle vittime civili dei bombardamenti del 1943, indicandole alle giovani generazioni come martiri degli orrori della guerra e testimoni della cultura di pace e solidarietà della nostra Regione;

- per fissare al 24 luglio di ogni anno la data di celebrazione della suddetta solennità civile, assumendo simbolicamente come valore morale la ricorrenza della prima incursione aerea che colpì Paola, città di San Francesco, patrono della Calabria.

Proposta di legge numero 114/11^ di iniziativa del consigliere De Caprio, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79)” (deliberazione consiliare n. 137)

Art. 1

(Modifiche all’articolo 3 della l.r. 5/2021)

1. Al comma 1 dell’articolo 3 della legge regionale 23 aprile 2021, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79), sono soppresse le seguenti disposizioni:

a) la parola: “, revoca”;

b) il seguente periodo finale: “, ivi inclusi gli impianti, le attrezzature e i sistemi necessari, in via diretta ed esclusiva, al loro regolare funzionamento, controllo ed esercizio”.

Art. 2

(Modifiche all’articolo 4 della l.r. 5/2021)

1. Alla fine del comma 14 dell’articolo 4 della l.r. 5/2021, è soppresso il seguente periodo: “, astraendo da qualsiasi valutazione del reddito ricavabile”.

Art. 3

(Modifiche all’articolo 9 della l.r. 5/2021)

1. L’articolo 9 della l.r. 5/2021 è così modificato:

a) alla fine della lettera a) è soppresso il seguente periodo: “, valutata sulla base dei criteri indicati dal regolamento di cui all’articolo 10”;

b) alla fine della lettera b) è soppresso il seguente periodo: “, valutata sulla base degli elementi indicati nel regolamento di cui all’articolo 10 e nel bando”.

Art. 4

(Modifiche all’articolo 10 della l.r. 5/2021)

1. Il comma 4 dell’articolo 10 della l.r. 5/2021 è abrogato.

Art. 5

(Integrazione articolo 11 della l.r. 5/2021)

1. Al comma 1 dell’articolo 11 della l.r. 5/2021, dopo le parole “partecipazione al procedimento” sono inserite le seguenti: “, previa valutazione dell’ente concedente, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 80, comma 5, lettere c) e c-ter) del d.lgs. 50/2016”.

Art. 6

(Modifiche all’articolo 12 della l.r. 5/2021)

1. Il comma 2 dell’articolo 12 della l.r. 5/2021 è abrogato.

Art. 7

(Modifiche all’articolo 13 della l.r. 5/2021)

1. Al comma 1 dell’articolo 13 della l.r. 5/2021 sono apportate le seguenti modifiche:

a) sono soppresse le seguenti parole: “, in essere e”;

b) le parole “si intendono” sono sostituite dalla seguente: “sono”.

Art. 8

(Modifiche all’articolo 14 della l.r. 5/2021)

1. Il comma 1 dell’articolo 14 della l.r. 5/2021 è così modificato:

a) alla fine della lettera j) è soppresso il seguente periodo: “, nonché gli ulteriori criteri di ammissione dei partecipanti”;

b) la lettera n) è abrogata.

Art. 9

(Sostituzione degli articoli 15 e 16 della l.r. 5/2021)

1. Gli articoli 15 e 16 della l.r. 5/2021 sono sostituiti dai seguenti:

“Art. 15

(Contenuti dell’istanza)

1. L’istanza di partecipazione al procedimento per l’assegnazione della concessione riporta i seguenti contenuti essenziali:

a) dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà in merito al possesso dei requisiti di ordine generale consistenti nell’assenza dei motivi di esclusione previsti dall’articolo 80 del d.lgs. 50/2016, con le informazioni e dati necessari anche per il controllo della veridicità delle medesime dichiarazioni;

b) documentazione comprovante il possesso dei requisiti relativi alla capacità organizzativa, tecnica e finanziaria di cui all’articolo 12, lettere a) e b);

c) impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia per l’esecuzione della concessione qualora il candidato risultasse assegnatario;

d) proposta progettuale gestionale comprensiva di un’offerta tecnica e di un’offerta economica;

e) documentazione necessaria ai fini della verifica o valutazione di impatto ambientale e per il rilascio delle autorizzazioni, concessioni, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati ricompresi nel provvedimento unico di concessione.

2. La proposta progettuale gestionale a corredo dell’istanza di concessione si conforma al livello di progettazione corrispondente al progetto definitivo come definito dall’articolo 23, comma 7, del d.lgs. 50/2016.

Art. 16

(Verifica di ammissibilità e di completezza documentale)

1. Entro trenta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle istanze stabilito nel bando, l’autorità competente verifica l’ammissibilità e la completezza documentale delle stesse e può richiedere, per una sola volta, chiarimenti e integrazioni ai proponenti assegnando un termine non superiore a dieci giorni. Qualora entro il termine stabilito i proponenti non provvedano all’integrazione delle istanze vengono esclusi dal procedimento.

2. In caso di incompletezza dei contenuti dell’istanza di cui alla lettera d) del comma 1, dell’articolo 15, non è consentito procedere alle integrazioni di cui al comma 1, e il proponente è escluso dal procedimento.

3. Entro cinque giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle istanze, l’autorità competente può convocare una conferenza di servizi istruttoria ai sensi dell’articolo 14, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) alla quale partecipano le amministrazioni interessate per un esame contestuale per la verifica di ammissibilità e completezza.

Art. 16 bis

(Conferenza di servizi per la selezione delle proposte progettuali gestionali)

1. Successivamente alle verifiche di ammissibilità e completezza documentale ovvero entro dieci giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle integrazioni di cui all’articolo 16, comma 1, l’autorità competente convoca una conferenza di servizi per la selezione delle proposte progettuali gestionali, alla quale partecipano, in coerenza con la l. 241/1990, un rappresentante della Regione, un rappresentante delle Amministrazioni statali e un rappresentante del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente di cui alla legge 28 giugno 2016, n. 132 (Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). La partecipazione è obbligatoria per lo svolgimento delle operazioni di cui ai commi 2, 3 e 4, e a tale fine ciascuna Amministrazione individua il proprio rappresentante unico unitamente a uno o più sostituti in caso di impedimenti sopravvenuti.

2. La conferenza individua la migliore proposta progettuale in applicazione degli articoli 16 ter e 16 quater e verifica la veridicità dei requisiti dichiarati dal candidato.

3. La valutazione complessiva di ciascuna proposta progettuale gestionale è data dalla somma del punteggio attribuito all’offerta tecnica e del punteggio attribuito all’offerta economica, considerando la media dei punteggi attribuiti all’offerta tecnica da ciascuno dei rappresentanti nella conferenza, che a questi fini opera come collegio perfetto.

4. In esito alle operazioni di cui al comma 3 è elaborata la graduatoria finale delle proposte progettuali presentate.

Art. 16 ter

(Criteri e modalità di valutazione dell’offerta tecnica)

1. Ai fini della selezione della migliore proposta progettuale gestionale, o della verifica di idoneità della proposta nei casi in cui sia pervenuta una sola istanza, l’offerta tecnica è valutata attraverso criteri oggettivi basati sui seguenti aspetti:

a) l’esperienza di gestione diretta degli impianti idroelettrici con riguardo al campo delle manutenzioni e della gestione operativa delle opere civili, delle apparecchiature elettromeccaniche e idrauliche proprie di tali impianti, nonché l’esperienza dei soggetti in possesso dei requisiti tecnico professionali inerenti all’abilitazione a operare in specifici ambienti di lavoro nonché alla progettazione, all’installazione e alla verifica degli impianti elettrici, meccanici e di comunicazione elettronica;

b) l’esperienza del personale responsabile della sicurezza e dell’esercizio delle dighe ai sensi dell’articolo 4, comma 7, del decreto-legge n. 507 del 1994;

c) l’esperienza nell’ambito di sicurezza, prevenzione e protezione di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), e nei ruoli ivi previsti, con specifico riguardo al coordinamento delle attività svolte presso un impianto idroelettrico;

d) l’esperienza nella gestione dei sistemi di misura, di sicurezza, di teleconduzione e di controllo, con riferimento alle tecnologie disponibili in relazione agli impianti idroelettrici oggetto della concessione nonché a quelli più avanzati necessari alla loro rinnovazione;

e) l’esperienza e la competenza necessarie alla custodia in sicurezza e al presidio continuo ed efficace degli impianti idroelettrici in relazione al contesto territoriale in cui sono ubicati;

f) le modalità organizzative e gli standard assicurati per l’esecuzione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie per assicurare la sicurezza e l’efficienza dell’impianto;

g) gli interventi e gli investimenti per l’efficientamento della capacità produttiva degli impianti, ulteriori rispetto a quelli minimi di cui all’articolo 17 fissati nel bando di gara, con riferimento all’aumento dell’energia prodotta o alla potenza degli impianti, o tramite l’aumento del grado tecnologico e di automazione dell’impianto idroelettrico o di sue parti;

h) l’uso plurimo delle acque, affinché la risorsa possa essere utilizzata a fini potabili e irrigui e per fronteggiare situazioni di emergenza idrica in coerenza con il d.lgs. 152/2006;

i) le misure e gli interventi di miglioramento e risanamento ambientale e paesaggistico del bacino idrografico di pertinenza, ivi compresa la messa in disponibilità di beni ancorché non rientranti tra quelli previsti all’articolo 25, comma secondo, del r.d. 1775/1933 ma comunque finalizzati alla valorizzazione territoriale, ulteriori rispetto a quelle minime fissate nel bando di gara ai sensi dell’articolo 17 e quelli di compensazione ambientale e territoriale ai sensi dell’articolo 18;

j) l’attività di gestione dell’invaso, con particolare riferimento ai seguenti elementi:

1) interventi, anche tecnologicamente innovativi, finalizzati alla conservazione e al recupero del volume utile dell’invaso, nonché a garantire in ogni tempo la pervietà degli organi di scarico e presa per la sicurezza dello sbarramento e dei territori posti a valle;

2) individuazione e sviluppo delle modalità operative idonee a minimizzare gli impatti sull’ecosistema e sull’assetto morfologico e fisico del corso d’acqua;

3) possibilità di ricostruire il trasporto solido a valle degli sbarramenti, anche attraverso l’approfondimento delle dinamiche naturali dei corsi d’acqua e dei bacini interessati dalle derivazioni;

k) le misure di carattere sociale finalizzate allo sviluppo formativo e occupazionale nei territori interessati, con particolare attenzione per i giovani;

l) gli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture idriche e delle dighe;

m) gli investimenti complessivi che il proponente si impegna a sostenere per la durata della concessione, con particolare riferimento al primo quinquennio, dando specificazione dell’impegno delle risorse finanziarie da destinare agli interventi;

n) il possesso di certificazioni e attestazioni in materia ambientale, di sicurezza e salute dei lavoratori, e di qualità, nonché le modalità di tutela della salute e della sicurezza degli stessi lavoratori, con particolare riferimento alla gestione di impianti idroelettrici.

Art. 16 quater

(Valutazione dell’offerta economica)

1. La valutazione dell’entità dell’offerta economica è rapportata all’incremento del valore del canone posto a base di gara, che il candidato si impegna a sostenere. L’offerta si riferisce alla componente fissa di cui all’articolo 25, salvo sia diversamente previsto dal bando.

2. L’apertura delle offerte economiche e la valutazione di cui al presente articolo è effettuata dopo la fase di valutazione delle offerte tecniche.

Art. 16 quinquies

(Pubblicizzazione e consultazioni)

1. L’amministrazione competente, preso atto della graduatoria di cui all’articolo 16 bis, pubblica il progetto selezionato sul proprio sito web.

2. Entro quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione il pubblico interessato di cui all’articolo 5, comma 1, lettera v), del d.lgs. 152/2006, può presentare osservazioni al progetto selezionato.

Art. 16 sexies

(Integrazioni)

1. Entro trenta giorni dalla scadenza del termine previsto per le osservazioni, l’autorità competente può chiedere al proponente eventuali integrazioni limitatamente agli aspetti che non sono stati oggetto di valutazione nella fase della selezione, assegnando allo stesso un termine non superiore a trenta giorni. Su richiesta motivata del proponente l’autorità competente può concedere, per una sola volta, la sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa per un periodo non superiore a novanta giorni. Qualora entro il termine stabilito il proponente non depositi la documentazione integrativa, l’istanza si intende ritirata e l’autorità competente procede all’archiviazione.

2. A seguito della fase di consultazione di cui all’articolo 16 quinquies, le eventuali osservazioni sono prese in considerazione ai fini della valutazione della proposta progettuale gestionale ai sensi dell’articolo 16 septies ma non possono dare luogo a richieste di integrazione della stessa per gli aspetti che sono stati oggetto di considerazione nella selezione avvenuta ai sensi dell’articolo 16 bis.

3. Al fine di coordinare i lavori istruttori delle amministrazioni interessate, l’autorità competente può indire, entro 10 giorni dalla scadenza del termine previsto per le osservazioni, una conferenza di servizi istruttoria ai sensi dell’articolo 14, comma 1, della l. 241/1990, per la richiesta di integrazioni di cui al comma 1.

Art. 16 septies

(Conferenza di servizi)

1. Entro dieci giorni dalla scadenza del termine di conclusione della consultazione ovvero dalla data di ricevimento delle eventuali integrazioni documentali, l’autorità competente convoca una conferenza di servizi alla quale partecipano il proponente e tutte le amministrazioni competenti o comunque interessate al rilascio della verifica o valutazione di impatto ambientale, della valutazione di incidenza nei confronti dei siti di importanza comunitaria interessati e dell'autorizzazione paesaggistica, nonché di ogni altro atto di assenso, concessione, permesso, licenza o autorizzazione, comunque denominato, previsto dalla normativa statale, regionale o locale, in riferimento al progetto selezionato nella fase precedente. La conferenza di servizi si svolge ai sensi dell’articolo 14 ter della l. 241/1990.

2. Il termine di conclusione della conferenza di servizi è di 210 giorni fatta salva l’applicazione di un termine inferiore qualora la normativa statale sopravvenuta preveda termini inferiori in materia di VIA.

Art. 16 octies

(Garanzie)

1. Ai fini dell’assegnazione l’assegnatario costituisce una garanzia sotto forma di cauzione o di fideiussione, di importo almeno pari a tre annualità della componente fissa del canone di cui all’articolo 25 a garanzia degli obblighi e delle prescrizioni derivanti dall’assegnazione. Tale garanzia, da rivalutare periodicamente, in relazione alla variazione dell’indice ISTAT, rimane vincolata per tutta la durata della concessione ed è svincolata, ove nulla osti, alla scadenza della concessione oppure introitata dall’autorità concedente, in caso di decadenza, revoca o in caso di inadempimenti.

2. L’assegnatario è altresì obbligato a costituire e consegnare una polizza di assicurazione che copra i danni ai beni dovuti a danneggiamento o alla distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, nonché i danni a terzi verificatisi nel corso della concessione. Nel bando sono stabilite le condizioni della polizza e l'importo della somma da assicurare.

Art. 16 nonies

(Provvedimento unico di concessione)

1. La determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi assegna la concessione e costituisce il provvedimento unico di concessione che comprende il provvedimento di valutazione di impatto ambientale e tutti i titoli abilitativi rilasciati per l’esercizio dell’impianto e per la realizzazione degli interventi e delle opere previste nel progetto approvato e costituisce, ove occorre, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica ai sensi dell’ articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità).

2. Il provvedimento di assegnazione definisce la durata della concessione in conformità all’articolo 7.

3. Il provvedimento dispiega efficacia dalla sottoscrizione del disciplinare che ne costituisce parte integrante. Il provvedimento è pubblicato integralmente nel sito web della Regione e, per estratto, nelle forme previste dall’articolo 10, comma 3.

4. In caso di archiviazione dell’istanza o di esito negativo del provvedimento unico di concessione, l’amministrazione competente procede secondo quanto previsto all’articolo 16 quinquies alla pubblicazione della proposta progettuale gestionale classificata in posizione immediatamente successiva nella graduatoria finale, fatta salva l’emersione di elementi ostativi che riguardano tutte le proposte.

5. Qualora non vi siano proposte progettuali gestionali classificate in posizione utile o comunque non rispondenti ai requisiti richiesti, il concessionario uscente prosegue l’esercizio della concessione fino alla conclusione della nuova procedura di assegnazione.”.

Art. 10

(Modifiche agli articoli 17 e 18 della l.r. 5/2021)

1. Al comma 1 degli articoli 17 e 18 della l.r. 5/2021, è soppressa la seguente parola: “particolare”.

Art. 11

(Modifiche all’articolo 21 della l.r. 5/2021)

1. Al comma 1 dell’articolo 21 della l.r. 5/2021, le parole “le modalità e i termini stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 10”, sono sostituite dalle seguenti: “procedimento unico finalizzato sia alla selezione del socio privato con procedura ad evidenza pubblica sia all’assegnazione della concessione di grande derivazione idroelettrica alla società mista, quale oggetto esclusivo dell’attività della stessa”.

Art. 12

(Modifiche all’articolo 23 della l.r. 5/2021)

1. Alla fine del comma 1 dell’articolo 23 della l.r. 5/2021 sono aggiunte le seguenti parole: “ai sensi dell’articolo 15 della l. 241/1990”.

Art. 13

(Modifiche all’articolo 25 della l.r. 5/2021)

1. L’articolo 25 della l.r. 5/2021 è così modificato:

a) al comma 1 è soppresso il seguente periodo: “, fermo restando quanto previsto dall’articolo 37, comma 7 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 16 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 1995 e pluriennale 1995/1997 della Regione Calabria), “;

b) dopo il comma 10 è aggiunto il seguente comma: “10 bis. A decorrere dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui al presente articolo è abrogato il comma 7 dell’articolo 37 della legge regionale 13 aprile 1995, n.16 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 1995 e pluriennale 1995/1997 della Regione Calabria) ed è soppressa l’addizionale regionale ivi prevista. Sono fatti salvi gli effetti delle obbligazioni tributarie già insorte.”.

Art. 14

(Modifiche all’articolo 27 della l.r. 5/2021)

1. L’articolo 27 della l.r. 5/2021 è così modificato:

a) al comma 1, le parole “articolo 24” sono sostituite dalle seguenti: “articolo 25”;

b) dopo il comma 3, è inserito il seguente comma: “3 bis. Alla copertura delle minori entrate derivanti dall’attuazione del comma 10 bis dell’articolo 25 della presente legge, con l’abrogazione del comma 7 dell’articolo 37 della l.r. 16/1995, si provvede le con maggiori entrate di cui al comma 1 del presente articolo.”.

Art. 15

(Norma finanziaria)

1. Le minori entrate connesse alle disposizioni di cui all’articolo 13, quantificate per ciascuna annualità 2021 -2023 in 400.000 euro, trovano copertura a valere delle risorse allocate alla missione 20 programma 03 del bilancio di previsione 2021-2023.

2. La Giunta regionale è autorizzata ad effettuare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2021-2023.

Art. 16

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 116/11^ di iniziativa del consigliere De Caprio, recante: “Integrazione all'articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, n. l (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale)” (deliberazione consiliare n. 138)

Art. 1

(Integrazione all'articolo 11 della l.r. 1/2018)

1. Dopo il comma 1 dell'articolo 11 della legge regionale 29 gennaio 2018, n. 1 (Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale) è aggiunto il seguente: "2. Al Garante regionale spetta, in caso di missione per l'espletamento delle proprie funzioni anche nell'ambito del territorio regionale, il rimborso delle relative spese, autorizzate, di volta in volta, dal Presidente del Consiglio regionale, nei limiti dei fondi assegnati alla presente legge ai sensi dell'articolo 12.".

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 100/11^ di iniziativa del consigliere Di Natale, recante: “Disposizioni per garantire in condizioni controllate e sicure gli incontri in ambito ospedaliero tra degenti e familiari” (deliberazione consiliare n. 139)

Art. 1

(Finalità)

1. La presente legge è volta a garantire la possibilità di accesso nelle strutture ospedaliere dei familiari dei pazienti fragili, affetti da Covid-19 o meno, al fine di tutelare l’interesse del paziente di ricevere visite e assistenza da parte dei congiunti, in considerazione del bisogno oggettivo particolare, nonché delle straordinarie necessità di natura psicologica.

Art. 2

(Modalità di accesso)

1. Al fine di consentire l’accesso dei familiari in ambito ospedaliero, i Direttori sanitari delle strutture ospedaliere adottano:

a) per i familiari dei pazienti affetti da Covid-19, il Protocollo Operativo “Riumanizzazione e ritorno alla normalità”, previsto dall’allegato A della presente legge;

b) per i familiari dei pazienti non affetti da Covid-19, ma in condizioni critiche, il “Protocollo regionale per gli incontri”, previsto dall’articolo 4.

2. Fatte salve norme legislative e disposizioni amministrative meno restrittive, per il periodo di emergenza sanitaria si applicano le disposizioni della presente legge.

Art. 3

(Definizione ed attuazione dei Protocolli)

1. I Protocolli definiscono le misure di sicurezza per favorire gli incontri tra familiari e pazienti in condizioni di criticità clinica.

2. I Protocolli di cui all’articolo 2, comma 1, vengono attuati dai Direttori delle Unità operative, nonché da un team multidisciplinare e disciplinano le procedure amministrative e sanitarie di ammissibilità di accesso, gli orari e i tempi degli incontri, la vigilanza attiva degli operatori sanitari, i dispositivi di protezione individuale, nonché ogni altra disposizione suppletiva di sicurezza per lo svolgimento degli incontri.

3. Il Direttore dell’Unità operativa, nonché il team multidisciplinare autorizzano le visite dei congiunti in caso di richiesta o le promuovono rinvenendo un chiaro beneficio per il paziente, avendo particolare cura di garantire la discrezione, la riservatezza e la dignità degli altri pazienti dello stesso reparto.

Art. 4

(Competenze della Giunta regionale)

1. La Giunta regionale, con deliberazione, provvede ad adottare il “Protocollo regionale per gli incontri”, a cui si uniformano i singoli protocolli, nel termine perentorio di cinque giorni dall’entrata in vigore della presente legge.

Art. 5

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. La legge non comporta variazioni in aumento o in diminuzione a carico del bilancio regionale.

Art. 6

(Entrata in vigore)

1. La legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 108/11^ di iniziativa del consigliere Sainato, recante: “Proroga dei termini di cui al comma 4 dell'articolo 38 della l.r. 47/2011” (deliberazione consiliare n. 140)

Art. 1

(Modifica dell'articolo 38 della l.r. 47/2011)

1. Al comma 4 dell'articolo 38 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012), dopo le parole: "provvedimento di finanziamento" sono aggiunte le seguenti: “, oppure entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione sul BURC del relativo provvedimento di finanziamento, se l'inizio dei lavori ricade nel periodo di emergenza COVID-19.".

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero111/11^ di iniziativa dei consiglieri Sainato, De Caprio e Pitaro Vito, recante: “Proroga dei termini per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Modifica dell'art.1 della l.r. 8/1995” (deliberazione consiliare n. 141)

Art. 1

(Modifica dell'articolo 1 della l.r. 8/1995)

1. Al comma 1 ter dell'articolo 1 della legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica), le parole "1 gennaio 2021" sono sostituite dalle seguenti: "1 luglio 2021".

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 113/11^ di iniziativa dei consiglieri Pitaro Vito, Sainato e De Caprio, recante: “Proroga del termine di cui al comma 12 dell'articolo 6 della L.r. 21/2010” (deliberazione consiliare n. 142)

Art. 1

(Modifiche al comma 12 dell'articolo 6 della l.r. 21/2010)

1. Al comma 12 dell'articolo 6 della legge regionale 11 agosto 2010, n. 21 (Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale), le parole "entro il 31 dicembre 2021" sono sostituite dalle seguenti: "entro il 31 dicembre 2022";

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 115/11^ di iniziativa del consigliere Pietropaolo, recante: “Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento d'attività produttive” (deliberazione consiliare n. 143)

Art. 1

(Misure di impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento di attività produttive)

1. Ferme restando le competenze e le funzioni del Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive, denominato CORAP, di cui alla legge regionale 16 maggio 2013 n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità), al fine di dare impulso allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento di attività produttive, assicurando piena sinergia con le attività di promozione dei sistemi imprenditoriali a fronte del perdurare della crisi causata dal COVID-19, per il tempo di sei mesi, Fincalabra S.p.A. espleta attività di assistenza e supporto a CORAP, anche avvalendosi di personale del Consorzio.

2. Le attività di assistenza e supporto allo sviluppo dell'industrializzazione e dell'insediamento di attività produttive sono quantificate nella misura massima di 3.000.000,00 euro.

Art. 2

(Copertura finanziaria)

1. All'attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge si provvede utilizzando le risorse allocate al capitolo U0612520101 recante "Fondo unico per la concessione di agevolazioni, sovvenzioni, incentivi e contributi di qualsiasi genere alle imprese, ai sensi degli artt. 19, 30, 31, 41 e 48 del D. Lgs. 112/98 (DPCM del 10/02/2000 e DPCM del 26/05/2000)".

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)

Proposta di legge numero 89/11^ di iniziativa dei consiglieri Caputo, De Caprio, Raso, Pitaro Vito, Molinaro, Minasi, Paris, recante: “Misure urgenti in tema di equo compenso. Modifiche e integrazioni alla L.r. 25/2018” (deliberazione consiliare n. 144)

Art. 1

(Modifiche al titolo della l.r. 25/2018)

1. Nel titolo della legge regionale 3 agosto 2018, n. 25 (Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale), dopo le parole "committenti privati" sono inserite le seguenti: ", di equo compenso e".

Art. 2 (

Modifiche all'articolo 1 della l.r. 25/2018)

1. Alla fine del comma 1 dell'articolo 1 della l.r. 25/2018, dopo le parole "dai professionisti" sono aggiunte le seguenti: "e responsabilizzare la committenza privata in materia di equo compenso".

Art. 3

(Modifiche all'articolo 2 della l.r. 25/2018)

1. Al comma 1 dell'articolo 2 della l.r. 25/2018, le parole da "dalla lettera di affidamento dell'incarico" fino alla fine del medesimo comma sono sostituite dalle seguenti: "da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta nelle forme di cui al testo unico emanato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), con la quale, a pena di improcedibilità, l'istante attesta di aver regolarmente sottoscritto lettere di affidamento di incarico a tutti i professionisti coinvolti, ove sono definiti compensi proporzionati alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche delle singole prestazioni rese e termini certi per il pagamento dei compensi pattuiti, nonché di aver adempiuto alle obbligazioni assunte.".

Art. 4

(Modifiche all'articolo 3 della l.r. 25/2018)

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 3 della l. r. 25/2018, è aggiunto il seguente: "3. Restano salve, nei casi previsti dalle prestazioni intellettuali connesse alle procedure di cui al decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le diverse disposizioni previste in materia dalla normativa statale e dalle disposizioni attuative di riferimento.".

Art. 5

(Disposizioni in materia di equo compenso e clausole vessatorie)

1. Dopo l'articolo 3 della l.r. 25/2018, è inserito il seguente:

" Art. 3 bis

(Equo compenso e clausole vessatorie)

1. Nelle procedure di acquisizione di servizi professionali i compensi sono determinati in proporzione alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione richiesta. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 151 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), non possono essere previsti corrispettivi costituiti da forme di sponsorizzazione o di mero rimborso delle spese sostenute.

2. Ai fini di cui al comma 1, sono applicati i parametri ministeriali fissati con riferimento alle diverse professioni, secondo quanto previsto dall'articolo 19quaterdecies del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148 (Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili), convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, e, in particolare, secondo quanto previsto dal Regolamento per la liquidazione giudiziale dei compensi (decreto Ministro Giustizia 20 luglio 2012, n. 140) e dal decreto ministero giustizia 17 giugno 2016 (Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016). Nel caso di professioni per le quali non siano stati approvati specifici parametri, il compenso è determinato con riferimento a prestazioni similari, anche se rese da categorie professionali diverse.

3. Nella impostazione degli atti della procedura di individuazione del contraente non è consentito il ricorso a criteri di valutazione delle offerte che risultino potenzialmente idonei ad alterare l'equilibrio tra le prestazioni professionali rese e il compenso, quale, fra gli altri, la assegnazione di punteggio per servizi aggiuntivi a titolo gratuito che siano eventualmente offerti.

4.  La predisposizione dello schema di contratto è effettuata previa valutazione del contenuto delle singole previsioni, al fine di escludere l'inserimento di clausole vessatorie, come delineate dall'articolo 13-bis, commi 4 e 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247 (Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense).

5. Ai fini di cui al presente articolo, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale adotta atti di indirizzo nei confronti delle strutture competenti regionali, degli enti strumentali e delle società controllate, prevedendo in particolare che:

a) negli atti relativi alle procedure di affidamento i compensi professionali siano determinati sulla base dei parametri stabiliti dai decreti ministeriali adottati per le specifiche professionalità e che gli stessi, così individuati, siano utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l'importo a base di gara;

b) in relazione agli atti relativi alle procedure di affidamento, i compensi professionali dovuti a coloro che svolgono professioni ordinistiche per le quali non sono stati individuati specifici parametri per la determinazione dei compensi e a coloro che svolgono professioni non organizzate disciplinate dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate) siano proporzionati alla quantità, alla qualità e al contenuto delle caratteristiche delle prestazioni tenendo conto, ove possibile, di omologhe attività svolte da altre categorie professionali;

c) nella predisposizione dei contratti di incarico professionale il divieto dell'inserimento di clausole vessatorie di cui al comma 4.

6. La Regione, senza oneri a carico del proprio bilancio, promuove l'applicazione degli atti di indirizzo di cui al comma 5 da parte degli enti locali, nello svolgimento delle procedure di affidamento di incarichi professionali.".

Art. 6

(Sostituzione dell'Allegato A della l.r. 25/2018)

1. La dichiarazione di pagamento di cui all'Allegato A della l.r. 25/2018 è sostituito dal modello di cui all'Allegato A della presente legge.

Art. 7

(Clausola di invarianza degli oneri finanziari)

1. Dall'attuazione della legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 8

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegato)