XI^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
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n. 5
SEDUTA Di VENERDì 12 GIUGNO 2020
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO TALLINI
Inizio lavori h. 20,27
Fine lavori h. 22,11
Presidenza
del Presidente Domenico
Tallini
La
seduta è aperta, si dia lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
(È approvato)
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pietropaolo. Ne ha facoltà.
Vorrei chiedere l'inserimento all'ordine del giorno della mozione numero
22 a mia firma, riguardante gli asili nido. Grazie.
Presidente, anch'io vorrei chiedere l’inserimento di due mozioni: la
numero 25 e la numero 26.
Anch’io ho presentato un ordine del giorno
per “Tropea capitale della cultura d'Italia” e chiedo che venga inserita
all’ordine del giorno. Le votiamo singolarmente.
Votiamo l'inserimento all’ordine del giorno
della mozione numero 22 riguardante gli asili nido. La mozione è inserita
all'ordine del giorno.
La mozione numero 25 contiene misure emergenziali a sostegno dei pescatori
del Crotonese.
Votiamo l’inserimento all’ordine del giorno
della mozione numero 25.
La mozione è inserita.
La mozione numero 26 è a sostegno dei lavoratori part-time ATA, ex
LSU.
Votiamo l’inserimento all’ordine del giorno della
mozione numero 26.
La mozione è inserita all'ordine del giorno.
Votiamo l’inserimento dell'ordine del giorno
che propone “Tropea capitale della cultura d'Italia”. L’ordine del giorno è
inserito.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito.
Ne ha facoltà.
Prima di istituire il seggio elettorale, che
non mi consentirebbe di intervenire, credo che abbiamo il dovere, a nome
dell’intera maggioranza, di chiedere scusa ai calabresi per questo ritardo che,
però, non è un ritardo record, è un ritardo che la politica spesso si prende.
Probabilmente siamo andati oltre, perché è stata una giornata abbastanza
intensa di incontri. Incontri avvenuti dopo che la maggioranza ha fatto
quadrato, così com’era naturalmente prevedibile nell'ambito delle dinamiche
politiche, ed è prevalsa, nel criterio di ripartizione delle Presidenze di
Commissione, la logica che ha sempre animato questa Aula e cioè che le
Commissioni permanenti siano di pertinenza della maggioranza stessa.
Una volta deciso questo, prima in una
riunione interlocutoria poi ufficialmente in una riunione di maggioranza,
abbiamo offerto, per quel senso di democrazia che a questa maggioranza
appartiene, una Commissione speciale all’opposizione.
Ci sono stati momenti di incontro e
l’opposizione stessa ci ha chiesto pazienza per dare una risposta, dimostrando,
però, di non essere consapevole che la Commissione che offrivamo era nella
logica delle cose ed hanno ritenuto di non accettare la nostra proposta. Tra
l'altro, vedo anche che, non accettando la proposta della Presidenza di una
Commissione speciale, hanno disertato l’Aula.
Noi abbiamo il dovere oggi - lo dice l'ordine
del giorno, ce l'ha quasi imposto la stessa minoranza - di andare avanti per
istituire le Commissioni. È questo che abbiamo detto ufficialmente
all’opposizione nella Conferenza dei capigruppo in cui è stata offerta la
Presidenza della Commissione speciale. Noi andremo avanti, perché abbiamo il
dovere oggi di istituire le Commissioni. Siamo stati convocati da lei,
Presidente, per questo motivo, siamo certi di aver rispettato quelli che sono i
canoni della deontologia e della dialettica politica.
Tra l’altro, dopo una consultazione con gli
Uffici, vogliamo che questa elezione che andremo a fare oggi, da qui a breve,
abbia tutti i crismi dell’efficacia e previsti dal Regolamento, tant’è che,
come maggioranza, abbiamo deciso non solo di votare il Presidente, ma
contestualmente, come sancisce l'articolo 30 del Regolamento interno, di
eleggere anche il Vicepresidente.
All'interno delle schede metteremo un nome di
rappresentanza che poi la minoranza potrebbe anche, eventualmente, cambiare.
Era un dovere, da parte nostra, dire questo
all’Aula.
Chiedo, quindi, a lei, Presidente, di
insediare il seggio elettorale per procedere all’istituzione delle Commissioni
e iniziare a lavorare.
Dà
lettura delle comunicazioni.
Insediamo
il seggio elettorale per procedere alla votazione relativa al primo punto
all'ordine del giorno, la proposta di provvedimento amministrativo numero
18/11^ d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della
1^ Commissione consiliare permanente”. Ricordo che, a norma dell'articolo 30
del Regolamento interno, l’elezione del Presidente e del Vicepresidente avviene
con un'unica votazione a scrutinio segreto. Si può esprimere una sola preferenza,
risulta eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente
il secondo per numero di voti ottenuti. Successivamente si procederà alla
votazione per l'elezione del segretario. Costituiamo, quindi, il seggio
elettorale ed invito i Segretari questori a svolgere le funzioni di scrutatore.
Procediamo alla distribuzione delle schede, invito il Segretario questore a
fare la chiama.
(Vengono distribuite le schede)
Consigliere Caputo, venga a svolgere le
funzioni di scrutatore.
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della
votazione: presenti e votanti 20, consiglieri assenti 11. Hanno ottenuto voti: Raso 19, Bevacqua 1. Pertanto proclamo
eletti, alla carica di Presidente della 1^
Commissione, il consigliere Raso e, alla carica di Vicepresidente della 1^
Commissione, il consigliere regionale Bevacqua.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
19/11 d’Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della 1^
Commissione consiliare”. Ai sensi dell'articolo 30, comma 4, del Regolamento
interno, risulta eletto Segretario della Commissione chi ha riportato il
maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano di età. Il seggio
elettorale è costituito. Procediamo alla distribuzione delle schede, invito il
Segretario questore a fare la chiama.
(Vengono distribuite le
schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio
delle schede)
Comunico l’esito della votazione: presenti e votanti 20
consiglieri, assenti 11 consiglieri. Hanno riportato
voti: Crinò 19, Neri 1. Proclamo eletto alla carica di consigliere Segretario
della 1^ Commissione il consigliere Crinò.
(Applausi)
Passiamo al punto 3 all'ordine del giorno, la
proposta di provvedimento amministrativo numero 20/11 d'Ufficio, recante
“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della 2^ Commissione consiliare
permanente”.
Rammento che i criteri di votazione previsti
dall'articolo 3 del Regolamento interno sono esattamente quelli riferiti nelle
votazioni precedenti.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della votazione: presenti e
votanti 20, assenti 11. Hanno ottenuto voti: Neri 19, Sculco 1. Pertanto,
dichiaro eletti, alla carica di Presidente della 2^ Commissione consiliare, il
consigliere Neri e, alla carica di Vicepresidente, la consigliera regionale
Sculco.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 21/11 d'Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della 2^
Commissione consiliare permanente”, sempre con gli stessi criteri, ai sensi
dell'articolo 30, comma 4, del Regolamento interno. Si proceda alla votazione.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della votazione: consiglieri
presenti e votanti 20, assenti 11. Ha ottenuto 20 voti il consigliere regionale
Paris che, pertanto, è eletto alla carica di consigliere Segretario della 2^
Commissione.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 22/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del Presidente, del Vicepresidente
della 3^ Commissione consiliare permanente”. Ricordo che la votazione avviene
sempre ai sensi dell'articolo 30 del Regolamento interno.
(Vengono distribuite le
schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio
delle schede)
Comunico l’esito
della votazione: consiglieri presenti e votanti 20, assenti 11. Hanno ottenuto
voti: Esposito 19,
Notarangelo 1. Pertanto proclamo eletti, alla carica di Presidente della 3^
Commissione consiliare permanente, il consigliere Esposito e, alla carica di
Vicepresidente, il consigliere Notarangelo.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 23/11 d'Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della 3^
Commissione consiliare permanente”. Le modalità di votazione sono sempre quelle
previste dall'articolo 30, comma 4, del Regolamento interno. Si proceda alla
distribuzione delle schede ed alla votazione
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della votazione: consiglieri
presenti e votanti 20, consiglieri assenti 11. Ha ottenuto voti: Sainato 20
voti. Pertanto dichiaro eletto alla carica di consigliere Segretario della
Terza Commissione il consigliere regionale Sainato.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 24/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del Presidente e del Vicepresidente
della 4^ Commissione consiliare permanente”. Ricordo che per l'elezione del
Presidente e del Vicepresidente si vota a norma dell'articolo 30 del
Regolamento interno, con un'unica votazione. Si proceda.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio
delle schede)
Comunico l’esito della votazione: consiglieri
presenti e votanti 20, consiglieri assenti 11. Hanno ottenuto voti: Caputo 19,
Guccione 1, pertanto proclamo eletti, alla carica di Presidente della 4^
Commissione, il consigliere regionale Caputo e, alla carica di Vicepresidente,
il consigliere regionale Guccione.
(Applausi)
Passiamo alla proposta di provvedimento
amministrativo numero 25/11^ di iniziativa d'Ufficio recante “Elezione del
consigliere segretario della quarta Commissione consiliare permanente”. Ricordo
che si vota ai sensi dell'articolo 30, comma 4, del Regolamento interno.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio
delle schede)
Comunico l’esito della votazione: presenti e
votanti 20, consiglieri assenti 11. Ha ottenuto voti Raso 19, bianche 1.
Pertanto, proclamo eletto alla carica di consigliere Segretario il consigliere regionale
Raso Pietro.
(Applausi)
Proposta amministrativa numero 26/11^
d'Ufficio, recante “Elezione del Presidente e del Vicepresidente della 5^
Commissione consiliare permanente”. Ricordo che, ai sensi dell'articolo 30,
comma 3, del Regolamento interno, l’elezione del Presidente e del
Vicepresidente avviene in un'unica votazione.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della votazione: consiglieri
presenti e votanti 20, consiglieri assenti 11. Hanno ottenuto voti: Sainato 18,
Pitaro Francesco 1, De Caprio 1. Proclamo eletti, alla carica di Presidente
della 5^ Commissione, il consigliere regionale Sainato e, alla carica di
Vicepresidente, il consigliere regionale Pitaro Francesco.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 27/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della
quinta Commissione consiliare permanente”. Si procede alla distribuzione delle
schede ed alla votazione.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della votazione: consiglieri
presenti e votanti 20, consiglieri assenti 11. Ha ottenuto voti: Arruzzolo 20.
Pertanto, dichiaro eletto alla carica di consigliere segretario della 5^
Commissione il consigliere regionale Arruzzolo.
(Applausi)
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico l’esito della votazione: presenti e
votanti 20 consiglieri, assenti 11. Hanno ottenuto voti: Molinaro 19, Tassone
1. Proclamo eletti, alla carica di Presidente della 6^ Commissione, il
consigliere regionale Molinaro e, alla carica di Vicepresidente, il consigliere
regionale Tassone.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 29/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della 6^
Commissione consiliare permanente”. Le modalità di votazione sono quelle
previste dall'articolo 30, comma 4, del Regolamento interno.
(Vengono distribuite le
schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio
delle schede)
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 30/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del Presidente e del Vicepresidente
della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e
dell'illegalità diffusa”. Si distribuiscano le schede e si proceda al voto.
(Vengono distribuite le
schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio
delle schede)
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
31/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della
Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta e della corruzione e
dell’illegalità diffusa”.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 32/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del Presidente e del Vicepresidente
della Commissione speciale di vigilanza”. Ricordo che si vota sempre a norma
dell'articolo 30 del Regolamento interno, l’elezione del Presidente e del
Vicepresidente avviene con un'unica votazione a scrutinio segreto.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Si comunica l’esito della votazione:
consiglieri presenti e votanti 20, consiglieri assenti 11. Hanno ottenuto voti:
Giannetta 19, Callipo 1. Pertanto dichiaro eletti, alla carica di Presidente
della Commissione speciale di vigilanza, il consigliere Giannetta e, alla
carica di Vicepresidente, il consigliere regionale Callipo.
(Applausi)
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 33/11^ d'Ufficio, recante “Elezione del consigliere Segretario della
Commissione speciale di vigilanza”. Ricordo che, ai sensi dell'articolo 30,
comma 4, del Regolamento interno, risulta eletto chi ha riportato il maggior
numero di voti, si proceda alla distribuzione delle schede e alla votazione.
(Vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
(Si procede allo spoglio delle schede)
Comunico
l’esito della votazione: consiglieri presenti e votanti 20, consiglieri assenti
11. Ha ottenuto voti: Caputo 19, schede nulle 1. Proclamo eletto alla carica di
consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza il consigliere Caputo.
(Applausi)
I Capigruppo
si possono avvicinare un attimo al tavolo della Presidenza?
La seduta è
sospesa cinque minuti.
(I
Capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza)
La seduta sospesa alle 22,05 riprende alle 22,10
La seduta è
tolta e verrà convocata a domicilio.
La seduta
termina alle 22,11
Ha chiesto congedo il
consigliere Callipo.
(È concesso)
Sono state presentate
alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri
regionali:
Guccione, Bevacqua, Irto,
Notarangelo, Tassone “Misure di razionalizzazione delle attività delle Aziende
del servizio sanitario regionale” (PL numero 19/11^);
Caputo, De Caprio
“Modifiche ed integrazioni al Piano casa (legge regionale 11 agosto 2010,
numero 21)” (PL numero 20/11^);
Mancuso “Riconoscimento
della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della
Calabria derivanti da sentenza esecutiva di condanna, ai sensi dell’articolo
73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come
modificato e integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126” (PL
numero 21/11^).
Sono state presentate
alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di
iniziativa d’Ufficio:
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della 1^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 18/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della 1^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 19/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della 2^ Commissione consiliare Permanente”, (PPA numero 20/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della 2^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 21/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della 3^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 22/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della 3^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 23/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della 4^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 24/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della 4^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 25/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della 5^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 26/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della 5^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 27/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della 6^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 28/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della 6^ Commissione consiliare permanente” (PPA numero 29/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno della
'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa” (PPA numero 30/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della Commissione consiliare contro il fenomeno della 'ndrangheta,
della corruzione e dell'illegalità diffusa” (PPA numero 31/11^);
“Elezione del Presidente
e del Vice Presidente della Commissione speciale di vigilanza” (PPA numero 32/11^);
“Elezione del consigliere
Segretario della Commissione speciale di vigilanza” (PPA numero 33/11^).
Sono state presentate
alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di
iniziativa della Giunta regionale:
“PO FEAMP 2014/2020 -
Decisione C(2020)128 final del 13 gennaio 2020 della Commissione Europea di
approvazione del nuovo PO FEAMP 2014/2020 (Programma 2014IT14MFOP001 versione
5.0) e dell'allegato piano Finanziario per la regione Calabria – (deliberazione
G.R. numero 120 dell’11.6.2020” (PPA numero 34/11^);
“Bilancio di previsione
2020-2022 dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPACAL) –
(deliberazione G.R. numero 125 dell’11.6.2020” (PPA numero 35/11^).
Comunico che, in data 3 giugno 2020, il consigliere
regionale Giuseppe Neri è stato eletto Presidente della Giunta delle Elezioni.
Comunico che i componenti del Gruppo consiliare
“Jole Santelli Presidente”, in data 12 giugno 2020, hanno indicato quale
Presidente del gruppo medesimo il consigliere regionale Vito Pitaro.
Comunico
che, in data 8 giugno 2020, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato
la sotto indicata legge regionale e che la stessa è stata pubblicata
telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria numero 57 dell’8
giugno 2020:
Legge
regionale 8 giugno 2020, numero 6, recante: “Abrogazione della legge regionale
numero 5/2020 Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2019, numero 13
(Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di
reversibilità e adeguamento al d.l. numero 174/2012)”.
Comunico
che, in data 3 giugno 2020, il Presidente della Giunta regionale ha emanato i
sotto indicati regolamenti regionali e che gli stessi sono stati pubblicati
telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria numero 54 del 3
giugno 2020:
1)
Regolamento regionale numero 8 del 3 giugno 2020, concernente: “Modifiche al
Regolamento regionale 19 febbraio 2019, numero 3 e s.m.i.”;
2)
Regolamento regionale numero 9 del 3 giugno 2020, concernente: “Modifiche al
Regolamento regionale 10 agosto 2017, numero 14 e s.m.i.”.
La Giunta regionale ha trasmesso copia delle
seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario
2019-2021:
Deliberazione Giunta regionale numero 117 del
3.6.2020.
Irto. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
-i lavori di realizzazione della diga sul “Metramo”
hanno avuto inizio circa 40 anni fa e, da circa cinque, è stato effettuato il collaudo
dell'opera;
-l'invaso della diga, con una capacità di circa 30
milioni di metri cubi d'acqua, destinati, in parte, ad uso irriguo di una vasta
area del territorio provinciale, rappresenta un volano di sviluppo per quella
che potrebbe diventare zona dedita alla produzione agricola di qualità;
-ripetutamente, l'Ente Regione, attraverso i suoi
rappresentanti, ha espresso la volontà di portare l'opera a compimento,
sebbene, di fatto, ciò non sia avvenuto e, malgrado gli impegni assunti e i
proclami fatti, la diga sul Metramo rischia di diventare l'ennesima promessa
non mantenuta;
Considerato che: -non esistono indicazioni in
merito all'ultima parte di finanziamenti necessari per l'esecuzione delle opere
di irrigazione dell'invaso di Galatro, che darebbe acqua a tutta la piana di
Gioia Tauro. Soldi necessari per il completamento delle opere di canalizzazione
per le condotte finalizzate all'uso irriguo e per quelle destinate a garantire
la produzione energetica. -non è oltremodo accettabile che la diga, ormai quasi
interamente completata e collaudata, non possa entrare in funzione a causa
della mancanza dell'ultimo tratto di canalizzazione e di conseguenza, col
persistere dell'attuale stato di abbandono, si avrebbe un enorme sperpero di
danaro pubblico. Tutto ciò premesso e considerato: il sottoscritto consigliere regionale
interroga il Presidente della Giunta Regionale e l'assessore alle
infrastrutture
per sapere:
se sono state avviate le procedure necessarie
all'ultimazione dei lavori per la piena efficienza della diga, attraverso gli
Enti preposti ed il Consorzio di bonifica interessato.
(29; 04/06/2020)
Tassone. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
-con decreto 184/2019 firmato dalla struttura
commissariale che guida la sanità calabrese sono stati stanziati 300 mila euro
del Patto per lo Sviluppo della Calabria per l'intervento di adeguamento del
blocco operatorio di ginecologia del punto nascita dell'ospedale di Soverato,
sospeso dallo scorso mese di agosto 2019 in attesa degli interventi necessari
per migliorare gli standard assistenziali;
visto che: -Nel mese di agosto del 2019 il
commissario Cotticelli aveva da subito autorizzato i lavori di ripristino del
punto nascita dell'ospedale di Soverato per permettere a tutto il comprensorio
di avere finalmente una struttura adeguata e sicura per la tutela della salute
delle mamme e dei neonati;
e che:
-il Punto nascita dell'ospedale di Soverato riveste
un ruolo di notevole importanza nel panorama regionale in quanto serve, oltre
alla comunità del Basso Jonio, anche quelle delle Preserre catanzaresi e delle
Serre vibonesi, contribuendo a dare efficaci risposte in termini sanitari e a
decongestionare i centri Hub e Spoke;
rilevato che: -In data 25/02/2020 è stata
pubblicata la manifestazione d'interesse per individuare la ditta che
effettuerà i lavori di riqualificazione del Punto Nascite del presidio
ospedaliero di Soverato, per un importo di 300mila euro;
e che: -
il suddetto avviso presentava come scadenza la data
del 13/03/2020, ad oggi quindi sono passati circa due mesi. Si interroga il
Presidente della Regione Calabria
per sapere:
1-alla luce di quanto esposto sopra in
considerazione del fatto che la manifestazione è ormai scaduta da due mesi
abbondanti si chiede di conoscere l'esito della procedura di evidenza pubblica
o eventualmente lo stato dell'arte della stessa;
2-che iniziative intende intraprendere la Regione
Calabria al fine di velocizzare i tempi per il ripristino del punto nascita del
presidio ospedaliero di Soverato.
(30; 05/06/2020)
F. Pitaro. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
-in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente
(5 giugno) indetta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite - Considerato
che la Calabria dispone di 255 mila ettari di Aree protette (ossia l'8 per
cento delle Aree protette nazionali ed è la sesta regione per estensione delle
stesse);
che le aree protette - come sostiene Legambiente
nel Dossier Biodiversità a rischio 2020 - "devono saper affermare la
'pratica del Parco' nei loro territori puntando a diventare un player
territoriale, sapendo interpretare le aspettative dei cittadini e dei diversi
portatori di interessi e devono saper gestire i conflitti per non essere
travolti dalla gestione burocratica ed evitare il declino che li può
interessare";
che vanta, oltre ad un patrimonio pregevole di
ecosistemi, biodiversità e paesaggi, tre grandi Parchi nazionali di assoluto
prestigio ambientale e storico, uno regionale (quello delle Serre), tre Riserve
naturali regionali, un Parco marino, l'Area marina protetta di Capo Rizzuto,
178 siti di interesse comunitario, sei zone di protezione speciale per
l'avifauna, nonché 71 Habitat dei 230 complessivi tutelati a livello europeo;
che tuttavia, come si legge nello stesso programma
di governo della Presidente on. Jole Santelli, 'la nostra regione registra uno
tra i più bassi tassi di flussi turistici dei Parchi';
che l'effetto -Parco (in termini di sviluppo
economico ed azioni per fronteggiare lo spopolamento e la povertà
dell'entroterra calabrese) non si riscontra o è del tutto sproporzionato
rispetto alle attese. Tutto ciò considerato, con il presente atto, si chiede di
sapere dall'Assessore regionale all'Ambiente:
per sapere:
come sia possibile che, pur disponendo di 255mila
ettari di Aree protette (l'8 per cento delle Aree protette nazionali e la sesta
per estensione delle stesse), la Calabria non riesca a metterle adeguatamente a
valore;
se le varie Aree protette ed i Parchi agiscono
isolatamente o sono parte di una rete operativa necessaria per ottimizzare le
risorse pubbliche e per garantire occasioni di sviluppo nell'ottica della
sostenibilità ambientale;
a quanto ammontano le risorse comunitarie,
nazionali e regionali affluite dal 2018 ad oggi nelle Aree protette e nei
Parchi e come vengono utilizzate e se, dal loro utilizzo, si ha contezza di
quali siano gli effetti utili, concreti e tangibili per i territori
interessati;
se si intende valorizzare l'immenso patrimonio di
naturalità che il territorio calabrese custodisce e come e con quali strumenti
e iniziative si intende passare (come annunciato nel Programma di governo)
"dalla mera visione di 'vincolo' che di fatto si è tradotto nel 'non fare
politiche attive che abbinano la tutela con l'utilizzo e la fruizione
sostenibile";
come sono stati impiegati i 20 milioni di euro
"destinati - come assicurava l'Assessore regionale all'Ambiente della
scorsa Legislatura - ad interventi orientati al marketing territoriale, alla
sentieristica e alla messa in cantiere della ciclopista dei parchi, un grande
attrattore che collegherà il Parco del Pollino con quello d'Aspromonte passando
per il Parco della Sila e delle Serre";
se le Aree protette rappresentano per il Governo
regionale una priorità e, se sì, quali iniziative si stanno mettendo in campo
per salvaguardarle, valorizzarle, promuoverle, in una logica di efficienza ed
efficacia sia delle risorse disponibili che dei risultati da ottenere, e
renderle protagonisti soprattutto in prossimità della stagione estiva.
(31; 05/06/2020)
Guccione. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
-gli impianti a fune di Lorica sono stati
provvisoriamente affidati a Ferrovie della Calabria e ad ARSAC fino al 30 giugno
2020 in virtù di un Protocollo stipulato l'11 novembre 2019 e sottoscritto fra
il Comune capofila Unione P.i.s.l. (Piano Integrativo di Sviluppo Locale)
Casali del Manco, l'amministratore giudiziario di Lorica Ski S.r.l. e la
Regione Calabria;
-l'imminente scadenza pone il problema di un
affidamento stabile dell'impianto, che a prescindere dalle vicissitudini
passate, essendo ormai quasi del tutto completato e funzionante, rappresenta
l'attrattore turistico più importante dell'altopiano Silano, unitamente agli
impianti di risalita di Camigliatello e al Treno della Sila di Ferrovie della
Calabria;
-alla luce di esperienze recenti e passate e, da
ultimo, dei report gestionali di Ferrovie della Calabria, è comprovato che, in
ragione di una serie di fattori oggettivi, primi fra tutti le distanze
rilevanti con le grandi aree urbane delle altre regioni, il bacino d'utenza
circostante molto limitato, la non più abbondante presenza di neve, gli
impianti di cui trattasi non sono impianti sostenibili da parte dei privati ma
necessitano di un sostegno finanziario pubblico. Del resto, gli stessi impianti
del nord Italia sono in sofferenza, e al fine di raggiungere l'equilibrio
finanziario sono dovuti ricorrere a sovvenzioni pubbliche, e per alcuni di essi
la trasformazione societaria con una gestione a partecipazione
pubblica-privata;
-è interesse e dovere regionale riconoscere la
strategicità degli impianti stessi poiché sono attrattori turistici
indispensabili per la Calabria. Ecco perché la Regione dovrebbe avviare una
rapida ricognizione tecnico - economica per poi assumere, con una specifica
legge regionale, i criteri di affidamento, le modalità di compensazione ed i
criteri di efficienza gestionale minima, come ad esempio: 1) individuazione
impianti. 2)affidamento in house, ovvero a soggetto pubblico costituito per
valorizzare ed efficientare il Know How gestionale accumulato degli impianti di
Lorica, Camigliatello, ecc. 3) definizione per ciascun impianto di rigorosi
parametri di costi standard sulla base dei quali riconoscere le eventuali
compensazioni al netto dei ricavi di esercizio e commerciali. 4)introdurre
meccanismi di premialità in caso di performance positive. 5)iscrizione in
bilancio regionale a valere sul comparto turistico/industriale sia delle
risorse necessarie per il sostegno dell'esercizio che per le attività di
periodica e straordinaria manutenzione secondo un piano previsionale specifico
per le caratteristiche di ciascun impianto. 6)Piano di investimenti pluriennale
di ammodernamento e di potenziamento del comprensorio sciistico. Si interroga
la S.V.
per sapere:
quali sono le iniziative e gli eventuali
provvedimenti legislativi che intende adottare in merito al rilancio degli
impianti di Lorica e Camigliatello e, in maniera più complessiva, in
riferimento allo sviluppo dell'intero Altopiano della Sila.
(32; 08/06/2020)
Callipo, Di Natale, Anastasi. Al Presidente della
Giunta regionale. Premesso che:
-da alcune notizie apparse su diversi organi di
informazione risulta che la Regione Calabria detiene il 2,5% delle quote della
Stretto di Messina S.p.A. e che la società ha speso dal 1981 al 2013 circa
958.292 milioni di euro;
-non è chiara l'incidenza economica che ha
comportato per la Regione Calabria la partecipazione alla Stretto di Messina
S.p.A.;
-non è chiara la posizione della Regione Calabria
in merito alla Stretto di Messina S.p.A. e alla realizzazione del Ponte sullo
Stretto di Messina;
per sapere:
1. se e quale sia la partecipazione della Regione
Calabria alla Stretto di Messina S.p.A.;
2. da quale data la Regione Calabria detiene
partecipazioni nella Stretto di Messina S.p.A.;
3. quali siano nello specifico le risorse
economiche esborse dalla Regione Calabria alla Stretto di Messina S.p.A. dalla
sua costituzione fino ad oggi;
4. se e quali siano state le modalità di
partecipazione della Regione alle attività della Stretto di Messina S.p.A.;
5. se e quali siano state le modalità di controllo
poste in essere dalla Regione nei confronti delle attività e delle spese
sostenute dalla Stretto di Messina S.p.A.;
6. se la Regione abbia verificato la correttezza
delle procedure seguite dalla Stretto di Messina S.p.A. in merito agli studi di
fattibilità, ricerca e progetto di massima, progetto preliminare, atti di
convenzione, gara di appalto, piano finanziario, stesura del progetto
definitivo, monitoraggio ambientale, aggiornamento del piano finanziario,
stipula dell'atto aggiuntivo;
7. quale sia il numero effettivo dei contratti di
lavoro (compreso collaborazioni e contratti d'opera) in essere al momento nella
Stretto di Messina S.p.A. ed il loro peso economico;
8. se e quale sia lo stato della procedura di
liquidazione della Stretto di Messina S.p.A.;
9. se e quale sia lo stato della vertenza
giudiziaria avviata dalla società che ha vinto l'appalto per la progettazione e
la costruzione del ponte volta ad ottenere un indennizzo per la mancata realizzazione
dell'opera e se conosciuto quale sia l'indennizzo richiesto;
10. quale sia il costo per la realizzazione
dell'opera e se ci sono spese a carico della Regione;
11. quale sia la posizione del Presidente della
Regione in merito alla Stretto di Messina S.p.A. e alla possibile realizzazione
del Ponte sullo stretto di Messina.
(33; 11/06/2020)
Il Consiglio regionale, premesso che:
•che il decreto legge numero 34 del 19 maggio 2020
(cosiddetto Riparti Italia) istituisce, all’Art. 115, nello stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze un fondo, denominato "Fondo
per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed
esigibili", con una dotazione di 12.000 milioni di euro per il 2020;
•che il Fondo è distinto in due sezioni a cui
corrispondono due articoli del relativo capitolo del bilancio dello Stato,
denominati rispettivamente "Sezione per assicurare la liquidità per
pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle
regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e
sanitari" con una dotazione di 8.000 milioni di euro e "Sezione per
assicurare la liquidità alle regioni e alle province autonome per pagamenti dei
debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario
Nazionale", con una dotazione di 4.000 milioni di euro.;
•che il comma 5 dell’art. 117 del citato decreto
Riparti Italia (Disposizioni in materia di anticipo del finanziamento sanitario
corrente e di pagamento dei debiti degli enti sanitari) prevede che le Regioni
e le province autonomie di Trento e di Bolzano, i cui enti del Servizio
sanitario nazionale a seguito della situazione straordinaria di emergenza
sanitaria derivante dalla diffusione dell'epidemia da COVID-19 non riescono a
far fronte ai pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla
data del 31 dicembre 2019 relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a
obbligazioni per prestazioni professionali, possono chiedere con deliberazione
della Giunta, nel periodo intercorrente tra il 15 giugno 2020 e il 7 luglio
2020, alla Cassa depositi e prestiti S.p.A. l'anticipazione di liquidità da
destinare ai predetti pagamenti, secondo le modalità stabilite nella
Convenzione di cui all'articolo 115, comma 2, a valere sulle risorse della "Sezione
per assicurare la liquidità alle regioni e alle province autonome per pagamenti
dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario
Nazionale" di cui all'articolo 115, comma 1.;
•che il comma 6 prevede che le anticipazioni di liquidità
di cui al comma 5 non comportano la disponibilità di risorse aggiuntive per le
regioni ne' per i relativi enti sanitari e consentono esclusivamente di
superare temporanee carenze di liquidità e di effettuare pagamenti di spese per
le quali è già prevista idonea copertura di bilancio regionale per costi già
iscritti nei bilanci degli enti sanitari, non costituiscono indebitamento ai
sensi dell'articolo 3, comma 17, della legge 24 dicembre 2003, numero 350, e
sono concesse in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 62 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, numero 118. Successivamente al perfezionamento
delle anticipazioni, le regioni e le province autonome e i relativi enti
sanitari eseguono, per quanto di rispettiva competenza, le dovute scritture
contabili nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 23
giugno 2011, numero 118. La quota del risultato di amministrazione accantonata
nel fondo anticipazione di liquidità è applicata al bilancio di previsione
anche da parte delle regioni e delle province autonome in disavanzo di
amministrazione;
•che il comma 7 prevede che la richiesta di
anticipazione di liquidità presentata ai sensi del comma 5 è corredata di
un'apposita dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale dell'ente
richiedente e dal responsabile finanziario del medesimo ente contenente
l'elenco dei debiti da pagare con l'anticipazione, come qualificati al medesimo
comma 5, redatta utilizzando il modello generato dalla piattaforma elettronica
per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni di cui
all'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2013, numero 35,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, numero 64;
•che il comma 8 prevede che l'anticipazione è
concessa entro il 24 luglio 2020, proporzionalmente alle richieste di
anticipazione pervenute e, comunque, nei limiti delle somme disponibili e delle
coperture per il relativo rimborso predisposte dalle regioni. Eventuali risorse
non richieste possono essere destinate alle eventuali richieste regionali non
soddisfatte. Alla relativa erogazione si provvede previa verifica positiva, da
parte del Tavolo di verifica degli adempimenti regionali in materia sanitaria
di cui all'articolo 12 dell'Intesa raggiunta presso la Conferenza permanente
per i rapporti fra lo Stato e le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano il 23 marzo 2005, dell’idoneità e della congruità delle misure
legislative regionali, di copertura del rimborso dell'anticipazione di
liquidità, maggiorata dei relativi interessi. Tali misure legislative sono
approvate dalle regioni entro e non oltre il 15 luglio 2020 e sono
preliminarmente sottoposte, corredate di puntuale relazione tecnica che ne
dimostri la sostenibilità economico-finanziaria, al citato Tavolo di verifica
degli adempimenti entro e non oltre il 15 giugno 2020;
•che il comma 9 prevede che l'anticipazione è
restituita, con piano di ammortamento a rate costanti, comprensive di quota
capitale e quota interessi, con durata fino a un massimo di 30 anni o
anticipatamente in conseguenza del ripristino della normale gestione della
liquidità, alle condizioni di cui al contratto tipo di cui al precedente
articolo 115, comma 2. La rata annuale è corrisposta a partire dall'esercizio
2022 e non oltre il 31 ottobre di ciascun anno. Dalla data dell'erogazione e
sino alla data di decorrenza dell'ammortamento saranno corrisposti, il giorno
lavorativo bancario antecedente tale data, interessi di preammortamento. Il
tasso di interesse da applicare alle suddette anticipazioni è pari al rendimento
di mercato dei Buoni Poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione
rilevato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del tesoro
alla data della pubblicazione del presente decreto e pubblicato sul sito
internet del medesimo Ministero;
•che il comma 10 prevede che le regioni provvedono
entro dieci giorni dalla relativa acquisizione al trasferimento
dell'anticipazione di liquidità agli enti sanitari che provvedono
all'estinzione dei debiti di cui al comma 5 entro i successivi sessanta giorni
dall'erogazione dell'anticipazione. In caso di gestione sanitaria accentrata
presso la regione questa provvede entro sessanta giorni dall'acquisizione
dell'anticipazione all'estinzione dei debiti di sua competenza. Il mancato
pagamento dei debiti entro il termine di cui al periodo precedente è rilevante
ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei
dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai
sensi degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, numero 165.
La Cassa depositi e prestiti verifica, attraverso la piattaforma elettronica di
cui al comma 7, l'avvenuto pagamento dei debiti di cui al medesimo comma e, in
caso di mancato pagamento, può chiedere per il corrispondente importo, la
restituzione dell'anticipazione. Il rappresentante legale dell'ente richiedente
e il responsabile finanziario forniscono, entro i 5 giorni successivi ai
pagamenti, al Tavolo di verifica per gli adempimenti apposita dichiarazione
sottoscritta attestante i pagamenti avvenuti. che il Comma 11 prevede che in
caso di mancata corresponsione di qualsiasi somma dovuta ai sensi del contratto
di anticipazione, alle scadenze ivi previste ovvero in caso di mancata
restituzione di cui al comma 10, sulla base dei dati comunicati dalla Cassa
depositi e prestiti S.p.A., il Ministero dell'economia e delle finanze provvede
al relativo recupero a valere sulle somme a qualsiasi titolo spettanti;
SOTTOLINEATO •che l’azionamento del meccanismo
previsto dagli art. 115 e 117 del Decreto “Riparti Italia” costituisce uno
strumento molto importante per garantire la necessaria liquidità alle Aziende
Sanitarie e alle Aziende Ospedaliere della Regione Calabria, gravate da pesanti
situazioni debitorie commerciali che potrebbero riversarsi in maniera
disastrosa sul Bilancio generale della Regione;
•che il suddetto meccanismo consentirebbe alle
Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Calabria di alleggerire il carico
debitorio e quindi di destinare ulteriori risorse al potenziamento dei servizi
assistenziali e di prevenzione;
•che il suddetto meccanismo consentirebbe di
immettere nel circuito economico della Regione un significativo flusso di
risorse finanziarie che darebbe respiro alle numerose aziende che vantano un
consistente credito nei confronti degli Enti del SSN della Calabria, con
benefici effetti per l’occupazione;
per tali motivi, impegna il Presidente e
impegna la Giunta regionale
a richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti nei
termini previsti dal Decreto Legge numero 34 del 19 maggio 2020, art. 115 e
117, e dunque non oltre il 7 luglio p.v., l’anticipazione di liquidità
finalizzata al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del
Servizio Sanitario Nazionale maturati entro il 31 dicembre 2019.
(21; 09/06/2020) Tallini
Il Consiglio regionale, premesso che:
•che il processo di ripresa economica del Paese nel
dopo emergenza-Covid è legato strettamente ad un programma di grandi opere
infrastrutturali che mobilitino risorse e generino occupazione;
•che il recente dibattito sulle grandi opere
infrastrutturali ha registrato una rivalutazione del progetto strategico della
realizzazione di un collegamento stabile tra la Calabria e la Sicilia, il
cosiddetto Ponte sullo Stretto, con significative aperture del Governo e
altrettanto significative convergenze bipartisan tra le forze politiche
nazionali;
•che indubbiamente la realizzazione del
collegamento stabile tra Calabria e Sicilia rappresenterebbe una straordinaria
e irripetibile occasione per fare ripartire il motore dell’economia nelle due
Regioni interessate, ma più complessivamente nel Meridione, determinando enormi
vantaggi di natura economica e sociale, tra cui un incremento dell’occupazione
valutato in migliaia di addetti per un periodo di cinque-sei anni;
•che l’assenza di un collegamento stabile tra
Calabria e Sicilia costituisce il principale ostacolo alla realizzazione
dell’Alta Velocità nella parte più meridionale del Paese e nell’Isola;
•che la realizzazione di un’opera così ardita,
ambiziosa e monumentale costituirebbe anche uno straordinario elemento di
attrattività per il turismo mondiale;
sottolineato: •che il progetto esecutivo dell’opera
- che prevede il collegamento tra Cannitello in Calabria e Ganzirri in Sicilia
mediante un ponte sospeso a campata unica (3.300 m ) con sei corsie di traffico
stradale e due binari di traffico ferroviario di 3.666 m di lunghezza
complessiva, sostenuta da due piloni alti 398 m (376 m s.l.m.) posti sulle
sponde della Calabria e della Sicilia - ha evidentemente bisogno di una
rivalutazione alla luce dello sviluppo delle nuove tecnologie e, in
particolare, per approfondire alcuni aspetti fondamentali, come l’impatto con i
venti e condizioni atmosferiche estreme, la lunghezza, il tracciato, la
salvaguardia dell’ambiente;
•che in tutto il mondo, dall’Asia al nord Europa al
Medioriente, sono stati realizzati in questi ultimi anni ponti sul mare di
enorme lunghezza che hanno prodotto enormi benefici ai Paesi interessati,
modernizzando e velocizzando il sistema dei trasporti, anche ferroviari;
impegna il Presidente della Giunta regionale
impegna la Giunta regionale
a chiedere al Governo di inserire il progetto di
collegamento stabile tra Calabria e Sicilia tra le grandi opere strategiche su
cui fondare la ripresa del Paese nel dopo emergenza Covid 19;
a chiedere al Governo di utilizzare risorse
provenienti dal Recovery Fund per una riprogettazione del Ponte sullo Stretto
che tenga conto dei notevoli progressi registrati dalla tecnologia in tutto il
mondo per la realizzazione di ponti di lunghezza anche maggiore di quella
prevista per il collegamento Calabria/Sicilia e che superino le criticità
finora emerse per quanto riguarda l’impatto con i venti e l’ottimizzazione del
tracciato. ad aprire un tavolo di confronto con la Regione Sicilia e,
contemporaneamente, con gli Enti territoriali direttamente interessati al
progetto, con in testa la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
(22; 09/06/2020) Tallini
Il Consiglio regionale, premesso che:
-dal 23 febbraio, a causa dell'emergenza sanitaria,
l'attività in presenza è stata sospesa anche negli asili nido;
TENUTO CONTO CHE: -per quanto attiene i nidi
privati, dalla suddetta data, non godono di alcun introito a titolo di retta,
né di alcuna altra forma di sostegno economico;
SOTTOLINEATO CHE: -è chiaro che l'impatto economico
dovuto all'emergenza sanitaria in atto, incide sulla loro capacità di ripresa
nel momento in cui sarà possibile la loro riapertura;
CONSIDERATO CHE: -i nidi privati, in Calabria sono
una fetta preponderante dell'offerta complessiva dei servizi all'infanzia;
-sostenere l'offerta dei servizi all'infanzia
significa perseguire l'obiettivo di sostegno alle famiglie con minori,
nell'assolvimento dei compiti educativi e di cura, promuovendo soprattutto il
lavoro femminile;
impegna la Giunta regionale
ad insistere nella trattativa Stato-Regioni a far
sì che questo settore venga considerato e sostenuto con misure idonee.
(23; 10/06/2020) Pietropaolo
Il Consiglio regionale,
premesso che:
-che da mesi è stata
intrapresa dal Leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli l’importante
iniziativa di prevedere la fermata presso la stazione di Torano-Lattarico del
treno Frecciargento Bolzano-Sibari, allo scopo di creare e garantire un
importante servizio a vantaggio di un bacino di utenza di oltre 60 comuni;
-che si tratta di una
iniziativa di fondamentale importanza per tutto il territorio calabrese dal
momento che la stazione di Torano-Lattarico, ristrutturata con fondi europei, è
stata recentemente ammodernata con sottopassi, ampi parcheggi, ai due lati
della stazione, servizio bar proprio di fronte e finanche con annesso un parco;
-che logisticamente la
stazione si trova a duecento metri dallo svincolo autostradale, a 10 minuti di
macchina da Cosenza, a 20 minuti da Acri e a meno di venti minuti dallo
svincolo autostradale di Rogliano e pertanto di fatto rappresenta una grande
opportunità - a costo zero per lo Stato- che interessa e garantisce la mobilità
di quasi metà della popolazione della provincia cosentina;
-che prevedere la fermata
del Frecciargento Sibari Bolzano rappresenta una imperdibile occasione per il
rilancio di tutto il territorio calabrese in quanto consentirebbe anche di
poter risparmiare i fondi previsti per una nuova, ipotetica, stazione a
Montalto, che tuttavia non si sa se e quando verrà costruita e ultimata, visto
che ad oggi non c’è nessun progetto approvato in tal senso;
-che a questa importante
iniziativa hanno aderito, non solo tutti i Sindaci dei Comuni interessati, ma
anche tutti i cittadini calabresi ai quali verrebbe così garantita una maggiore
mobilità e un servizio di immediata fruibilità;
-che è compito della
Politica e delle Istituzioni preposte dare risposte concrete ed incentivare la
realizzazione di servizi soprattutto valorizzando quelli già esistenti. Per
tutto quanto sopra premesso ed evidenziato, si
impegna la Giunta
regionale
e il Presidente della
Regione Calabria, On.le Jole Santelli affinché vengano adottate tutte le misure
necessarie al fine di prevedere presso la Stazione di Torano Lattarico la
fermata del treno Frecciargento Bolzano-Sibari, predisponendo atti e
provvedimenti idonei ad incentivare e valorizzare risorse già esistenti.
(24; 11/06/2020) Aieta
Il Consiglio regionale, premesso che:
-l'emergenza sanitaria cagionata dalla diffusione
della pandemia da SARS-CoV-2, c.d. Covid-19, ha determinato una recessione
dell'economia mondiale senza precedenti;
-tra i settori più colpiti vanno annoverati quelli
della pesca e dell'acquacoltura in dipendenza dell'iniziale arresto e successivo
rallentamento del mercato;
-la crisi non ha risparmiato i pescatori calabresi
e, tra questi, in modo più significativo quelli appartenenti alle marinerie del
crotonese;
-nelle citate aree marine di pesca insistono
infatti le Piattaforme dell'Eni per l'estrazione di idrocarburi liquidi e
gassosi che, tra l'altro, limitano in modo significativo il braccio di mare
utile agli esercenti dei comparti in parola;
-il decreto legislativo 25 novembre 1996 numero 625,
rubricato "Attuazione della direttiva 94/22/CEE relativa alle condizioni
di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e
coltivazione di idrocarburi", all'art 19 recita testualmente: "Per le
produzioni ottenute a decorrere dal 1 gennaio 1997, il titolare di ciascuna
concessione di coltivazione è tenuto a corrispondere annualmente allo Stato il
valore di un'aliquota del prodotto della coltivazione pari al 7% della quantità
di idrocarburi liquidi e gassosi estratti in terraferma, e al 7% della quantità
di idrocarburi gassosi e al 4% della quantità di idrocarburi liquidi estratti
in mare." L'art.20 prevede poi che: "Per le produzioni ottenute a
decorrere dall’1 gennaio 1997 per ciascuna concessione di coltivazione situata
in terraferma il valore dell'aliquota calcolato in base all'articolo 19 è
corrisposto per il 55% alla regione a statuto ordinario e per il 15% ai comuni
interessati;
i comuni destinano tali risorse allo sviluppo
dell'occupazione e delle attività economiche, all'incremento industriale ed a
interventi di miglioramento ambientale, nei territori nel cui ambito si
svolgono le ricerche e le coltivazioni" L'art. 22 dispone che: "Per
le produzioni ottenute a decorrere dal l gennaio 1997, l'aliquota in valore di
cui all'articolo 19, quando è relativa a un giacimento situato in tutto o
prevalentemente nel sottofondo del mare territoriale è per il 55% corrisposta
alla regione adiacente" -con Legge numero 13 del 17 agosto 2005, la Regione
Calabria ha stabilito che: "a decorrere dall'esercizio finanziario 2014,
il valore dell'aliquota del prodotto ottenuto dalle concessioni di coltivazione
di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Crotone e nelle aree marine
prospicienti lo stesso territorio, corrisposto alla Regione Calabria per le
annualità 2014 e seguenti, ai sensi degli articoli 20 e 22 del decreto
legislativo 25 nov. 1996, numero 625 (Attuazione della direttiva 94/22/CEE
relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla
prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi), è destinato alla realizzazione
di un Accordo di programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola Capo
Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa. L'Accordo,
disciplinato dall'articolo 11 e seguenti della legge regionale 4 settembre
2001, numero 19 (Norme sul procedimento amministrativo, la pubblicità degli
atti ed il diritto di accesso. Disciplina della pubblicazione del Bollettino
Ufficiale della Regione Calabria), è diretto allo sviluppo dell'occupazione e
delle attività economiche ed al miglioramento ambientale nei territori
afferenti i Comuni indicati e che Il fondo è, comunque, destinato ad
incrementare i bilanci di previsione degli enti locali interessati, per essere
destinato al finanziamento di progetti rivolti allo sviluppo dell'occupazione,
al supporto di attività economiche ed al miglioramento ambientale del
territorio" -risulta poi che a partire dal 1998 fino al 2013, le marinerie
del crotonese hanno percepito, attraverso provvedimenti regionali e comunali,
le royalties a loro destinate derivanti dalle attività dell'Eni;
-con D.P.G.R. numero 49 dell'11 maggio 2017, in
attuazione del D.G.R . numero 458 del 14 novembre 2016, è stato approvato
l'Accordo di programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola Capo
Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa con il quale le
parti "si impegnano ad eseguire ogni azione utile al perfezionamento
dell'iter tecnico - amministrativo, al finanziamento, alla realizzazione del
presente accordo di programma diretto allo sviluppo dell'occupazione e delle attività
economiche ed al miglioramento ambientale nei territori afferenti";
-con il predetto accordo i comuni interessati,
quali enti attuatori degli interventi, si impegnavano a presentare alla Regione
i programmi di utilizzo delle risorse ed a realizzare ogni intervento con le
modalità ed i vincoli imposti dalla legislazione vigente (regionale, nazionale
e comunitaria);
-negli ultimi anni, su impulso delle associazioni
di categoria, si sono susseguiti diversi incontri promossi dalla Prefettura di
Crotone con la Regione ed i citati Comuni, aventi ad oggetto gli aiuti diretti
ai pescatori, ovvero se tali forme di sostegno costituissero o meno elementi di
distorsione della concorrenza e che, quindi, potessero non concretizzarsi nella
forma di "aiuto di stato ", non consentito dalla normativa europea
sulla concorrenza;
Considerato che: -il nuovo Quadro Temporaneo per
gli aiuti di Stato adottato dalla Commissione già il 19 marzo 2020, con la
Comunicazione C(2020) 1863 final, stabilisce che gli Stati membri possono
concedere importi limitati temporanei di aiuti sotto forma di sovvenzioni
dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali, garanzie su prestiti o
tassi di interesse agevolati per prestiti (finanziamento nazionale), anche alle
imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura che incontrano difficoltà
come conseguenza della pandemia da Coronavirus;
-il quadro degli aiuti di Stato ammissibili è stato
esteso ed integrato il 3 aprile, con la Comunicazione C(2020) 2215 final e
ulteriormente modificato ed esteso con la Comunicazione dell'8 maggio C(2020
3156 final), il quale cesserà di essere applicabile il 31 dicembre 2020, tranne
che per la disciplina sugli aiuti dì stato alla ricapitalizzazione delle
imprese non finanziarie che sarà efficace sino al l" luglio 2021;
impegna la Giunta regionale
-ad attivare con urgenza un tavolo tecnico tra la
Regione ed i Comuni interessati, sottoscrittori del predetto Accordo di
Programma, per individuare modalità e forme semplificate per l'erogazione di
sovvenzioni dirette ai pescatori del crotonese colpiti dalla crisi economica
direttamente collegata all'emergenza sanitaria da infezione da SARS CoV-2
(Covid-19) con riferimento alle aliquote versate annualmente dall'Eni
(annualità 2020 e 2021) nella misura minima del 50%;
-a supportare le Amministrazioni comunali per i
necessari adempimenti e comunicazioni alla Commissione Europea affinché le
sovvenzioni rientrino nelle previsioni del Quadro Temporaneo per gli aiuti di
Stato;
-ad attivarsi presso gli Uffici della Commissione
UE affinché possa dirimersi definitivamente la questione "aiuti di
stato" per le sovvenzioni ai pescatori in regime ordinario al fine di
orientare la stesura del prossimo accordo di programma tra la Regione ed i
Comuni del crotonese, poiché le royalties non costituiscono aiuti di stato ma
bensì un ristoro economico per quei soggetti danneggiati in concreto dalla
presenza delle piattaforme di estrazione ovvero le marinerie, le attività
economiche e produttive legate al mare, incluse quelle turistiche. -ad
adottare, di concerto con le associazioni di categorie, politiche tese a
perseguire lo sviluppo e la salvaguardia delle attività economiche e produttive
legate al mare e al litorale.
(25; 11/06/2020) Minasi
Il Consiglio regionale, premesso che:
-l'emergenza sanitaria cagionata dalla diffusione
della pandemia da SARS-CoV-2, c.d. Covid-19, ha determinato una recessione
dell'economia mondiale senza precedenti;
-tra le categorie più colpite vanno annoverati i
lavoratori precari, ed in particolare gli ex LSU delle scuole, c.d. personale
ATA che annovera 1.100 corregionali calabresi, -in materia si sono susseguite
leggi inique ove non discriminatorie che hanno determinato per la categoria in
discorso sempre maggiori disagi avendo determinato il loro distaccamento in
sedi distanti, anche 200 KM dalla loro residenza, nonché una maggiore
incertezza sotto il profilo previdenziale;
CONSIDERATO CHE -a partire dal 1999, le competenze
svolte dagli Enti Locali nelle scuole elementari, materne e negli istituti
secondari superiori - tra le quali i servizi di pulizia ed altre attività
ausiliarie - furono trasferite allo Stato dall'articolo 8 della legge 3 maggio
1999, numero 124;
-con il decreto interministeriale 23 luglio 1999,
numero 184, e in particolare con l'articolo 9, si dispose il subentro dello
Stato nei contratti stipulati dagli Enti Locali (c.d. appalti storici), per la
parte concernente l'attuazione di compiti propri del personale ATA, in luogo
dell'assunzione di personale dipendente;
con il trasferimento di competenze dagli enti
locali allo Stato, nella specie al Ministero dell'Istruzione, venne anche
prevista una nuova stabilizzazione. Infatti, l'art. 45, comma 8, della legge
numero 144 del 1999 stabiliva che: "Ai lavoratori impegnati in lavori
socialmente utili assoggettati alla disciplina di cui all'articolo 12 del
decreto legislativo l dicembre 1997, numero 468, è riservata una quota del 30
per cento dei posti da ricoprire mediante avviamenti a selezione di cui
all'articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, numero 56, e successive
modificazioni";
-la predetta disposizione rimase inapplicata nella
scuola, mentre l'articolo 78, comma 313 della legge numero 388 del 2000
interveniva nuovamente disponendo che ai fini della stabilizzazione
dell'occupazione dei soggetti impegnati in progetti di lavoro socialmente utili
presso gli istituti scolastici si dovesse ricorrere alla
"terziarizzazione", ovvero ancora una volta all'appalto a consorzi di
ditte e cooperative di servizi di pulizia nelle scuole;
-con la Legge numero 159/019 il legislatore ha
paradossalmente previsto che "i rapporti instaurati a tempo parziale non
possono essere trasformati in rapporti a tempo pieno, né può essere
incrementato il numero di ore lavorative se non in presenza di risorse certe ed
instabili" -In ultimo, con decreto del 22 maggio 2020 il Governo ha
indetto nuova procedura selettiva per il personale ATA per sedi interi
residuati fuori regione.
Impegna la Giunta regionale
ad attivarsi presso le Istituzioni ed il Governo
affinché venga istituito un tavolo tecnico che di concerto con le
rappresentanze di categoria, adotti un provvedimento di legge teso a dirimere
in modo organico e definitivo la problematica dei lavoratori ATA, ex LSU
Scuola.
(26; 12/06/2020) Minasi
È pervenuta risposta
scritta alle seguenti interrogazioni:
F. Pitaro. Al Presidente
della Giunta regionale. Premesso che:
-a seguito della
diffusione del covid 19 lo Stato Italiano ha dichiarato l'emergenza sanitaria
ed ha dovuto adottare misure restrittive;
-più precisamente, al
fine di contenere la diffusione del virus, il Governo Nazionale ha vietato la
circolazione delle persone, se non per ragioni di urgenza e sanitarie, ed ha
ordinato la chiusura delle attività commerciali;
-pertanto, tali misure
restrittive, determinate dalla necessità di tutelare il diritto alla salute,
hanno causato il blocco dell'economia;
-tutto ciò ha causato
danni agli operatori commerciali i quali da un canto hanno dovuto continuare a
sostenere spese e costi fissi e dall'altro non hanno ottenuto profitti;
-danni hanno subito,
pure, i professionisti, anch'essi costretti a sostenere spese fisse e a non
poter ricavare profitti;
-pertanto, è evidente la
necessità che gli operatori commerciali e i professionisti, che hanno dovuto
interrompere le loro attività, per fatto non imputabile a loro, ma a causa
della emergenza sanitaria, devono essere sostenuti dalla Regione Calabria
attraverso la erogazione di somme a fondo perduto;
-del resto, tutto ciò è
già avvenuto nella Regione Piemonte e nella Regione Campania;
-il sottoscritto, in fase
di approvazione del bilancio, ha proposto un emendamento diretto a permettere
la erogazione, da parte della Regione Calabria, di somme a fondo perduto,
essendovi la disponibilità delle somme, in favore di commercianti e professionisti;
-nel corso della
discussione dell'emendamento, in data 27/4/2020, l'Assessore al Bilancio ha
annunciato che la Regione Calabria ha o avrebbe adottato il provvedimento
"Riparti Calabria" diretto ad erogare somme in favore di commercianti
e professionisti;
-l'istante ha, pertanto,
rilevato che sussiste un atto di indirizzo (privo di cifre e senza
l'indicazione degli strumenti attuativi), adottato da parte della Giunta
Regionale, ma che non esiste, in realtà, alcun atto concreto diretto ad erogare
somme a fondo perduto in favore di commercianti e professionisti;
-a tal proposito, il
sottoscritto in Aula ha chiesto all'assessore al Bilancio e alla maggioranza
chiarimenti in merito al "Riparti Calabria";
-tuttavia, nessun
chiarimento vi è stato e, nel corso della seduta, a seguito del parere negativo
del relatore, la maggioranza ha respinto l'emendamento de quo proposto
dall'istante;
-pertanto, ad oggi, la
Regione Calabria, salvo annunci privi di concretezza, non ha adottato alcun
atto reale e tangibile diretto a permettere agli imprenditori e ai
professionisti calabresi, lesi dal covid-19, di ottenere somme a fondo perduto
al fine di essere ristorati dei danni determinati dall'emergenza epidemica;
-tutto ciò è
intollerabile e la Regione Calabria deve adottare, così come fatto da altre
Regioni, atti e provvedimenti diretti ad erogare concretamente e realmente
somme di denaro a fondo perduto in favore di imprenditori e professionisti
immediatamente lesi e danneggiati dal covid-19;
-infatti, gli imprenditori,
che costituiscono l'ossatura del sistema economico della Calabria, e i
professionisti, anch'essi parte fondante del sistema/Calabria, non possono
essere abbandonati e lasciati soli dall'ente regionale ma gli stessi devono
essere supportati ed aiutati con fatti ed atti e provvedimenti concreti ed
effettivi e reali. Tutto ciò premesso, con il presente atto,
per sapere:
dal Presidente della
Giunta regionale e dalla Giunta Regionale, per il tramite del Presidente del
Consiglio Regionale della Calabria: 1) di sapere se la Regione Calabria ha
adottato o intende adottare atti e provvedimenti (diversi da meri atti di
indirizzo) diretti ad erogare realmente somme a fondo perduto in favore di
commercianti e professionisti;
2)ove trattasi di
provvedimenti già adottati (diversi dai meri atti di indirizzo), di indicare
quali siano i detti provvedimenti e quali imprese e professionisti possono
aderire e quale sia l'importo che possono ottenere a fondo perduto e quando può
essere formulata la domanda dagli aventi diritto;
3)ove tali atti non siano
stati adottati, si chiede di sapere quando la Regione Calabria intende
adottarli e quali siano le imprese e i professionisti che possano aderirvi e
quale sia l'importo che possono ottenere a fondo perduto e quando sia possibile
formulare la domanda per ottenere i fondi.
(14; 06/05/2020)
Risposta:
F. Pitaro, Tassone. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
-con deliberazione
numero 230 del 24/11/2009 l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha
approvato il progetto esecutivo dei lavori di costruzione dell'intervento
"Costruzione nuova sede Liceo Scientifico di Catanzaro" con copertura
per il 44,4% (mutuo cassa) pari quindi a € 3.996.000,00 di fondi della
Provincia di Catanzaro e con fondi regionali per € 5.004.000,00 di cui al
Decreto Regionale n^ 17262 del 28/9/2009 e ss. proroghe;
-tale intervento rientra
nell'Accordo di Programma Quadro "Istruzione" - Intesa Istituzionale
di Programma tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Calabria,
firmato in data 1/08/2008 dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero
dell'Istruzione, Università e Ricerca scientifica, dal Dirigente Generale
Dipartimento Istruzione, Cultura e Ricerca scientifica della Regione Calabria,
dal Dirigente Generale Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria
della Regione Calabria;
-l'articolo 11 comma 6
del succitato "Accordo di Programma Quadro "Istruzione"
stabilisce che "L'Accordo ha durata fino al completamento degli interventi
in esso previsti", precisando al comma 7 che "il soggetto
inadempiente risponde delle spese sostenute dalle altre parti per studi, piani,
progetti e attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni
assunti con l'Accordo stesso";
-l'intervento de quo è
finanziato con Fondi Fas "A.P.Q. Istruzione Mutuo cassa DD. PP." e,
di conseguenza, deve rispondere alle regole di Politica regionale unitaria
nazionale e comunitaria;
considerato che: -la
nuova sede del Liceo Scientifico Siciliani allo stato risulta ancora in
costruzione e, più precisamente, è "realizzata per la parte strutturale e
si stanno approntando le parti impiantistiche" (Delibera approvata dal
Consiglio provinciale nella seduta del 6 maggio scorso);
-l'Amministrazione
Provinciale, con Delibera adottata dal Consiglio provinciale nella seduta del 6
maggio scorso, "valuta positivamente la possibilità di trasferire
l'immobile sito in Località Siano- attualmente in corso di costruzione con
funzione di Liceo Scientifico- allo Stato, per trasferirvi Comandi e Reparti
della Guardia di Finanza, previa verifica della sussistenza delle condizioni
tecniche ed urbanistiche, nonché la definizione e regolarizzazione di tutti gli
aspetti procedurali prodromici" modificando de facto la destinazione d'uso
del fabbricato e, di conseguenza, violando l' A.P.Q. e con il rischio di
decadenza del finanziamento con gravi conseguenze sul piano economico e
sociale, in considerazione dell'interesse pubblico all'esecuzione dell'opera;
-che, pertanto, la
Provincia di Catanzaro con l'atto deliberativo de quo vorrebbe disattendere
tutti i propri precedenti atti e accordi intervenuti anche con la Regione
Calabria (che ha erogato fondi per come sopra detto) destinando la struttura ad
altre finalità e non a quella per la quale la Regione Calabria ha erogato i
fondi e cioè per ospitarvi il Liceo Scientifico di Catanzaro;
-che, pertanto, da un
canto la Regione Calabria ha erogato fondi per la realizzazione di una
struttura da destinare al Liceo Scientifico di Catanzaro e dall'altro canto,
tuttavia, la Provincia di Catanzaro vorrebbe destinare quella struttura,
realizzata con fondi regionali e con lo scopo di allocarvi il Liceo
Scientifico, ad altre finalità non previste negli atti ed accordi regionali;
-che tutto ciò oltre che
violare gli atti predetti, anche regionali, e la destinazione dei fondi
regionali, viola anche il diritto allo studio;
-che, fermo restando
ciò, occorre, tuttavia, che gli enti pubblici si impegnino ad individuare altro
e diverso immobile al fine di dare ospitalità ai Reparti e ai Comandi della
Guarda di Finanza all'interno della città di Catanzaro;
tutto ciò premesso, con
il presente atto, si chiede al Presidente On. Jole Santelli
per sapere:
-se è informata dei
fatti sopra citati;
-cosa intenda fare per
assicurare la realizzazione della "Nuova sede del Liceo Scientifico
Siciliani" di cui all'Accordo in virtù dell'interesse generale
all'esecuzione dell'opera pubblica, e, se intende valutare se è il caso di
recedere dalla concessione del finanziamento per inadempimento
dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro o se intenda trovare altra
possibile soluzione che garantisca la costruzione di una sede sicura per gli
studenti del Liceo Scientifico Siciliani di Catanzaro.
(17; 11/05/2020)
Risposta:
Notarangelo, Tassone. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
-il Dg del Dipartimento
Tutela della Salute Antonio Belcastro aveva individuato la Rsa di Soriano
Calabro come unica Rsa pubblica presente nella regione Calabria a diretta
gestione dell'Asp, comunicando al commissario straordinario dell'Asp di Vibo
Valentia Giuseppe Giuliano l'assegnazione, all'ex presidio ospedaliero di
Soriano, di 5 Oss, già selezionati dal Dipartimento Protezione Civile;
considerato che -Una ex
paziente della Domus Aurea di Chiaravalle Centrale, dimessa nei giorni scorsi
dal policlinico Mater Domini di Catanzaro perché guarita, sarebbe risultata
positiva al tampone per il Covid-19;
e che -La donna anziché
essere trasferita presso la RSA di Soriano, come disposto dal DG Belcastro, è
stata trasferita nel reparto di lungodegenza dell'ospedale di Serra San Bruno;
e che -il nuovo test
effettuato avrebbe decretato la sua positività al virus;
visto che -aveva fatto
discutere già nei giorni scorsi, il caso degli ex ospiti della RSA di
Chiaravalle Centrale ricoverati al policlinico catanzarese che non potevano
essere dimessi perché nessuna struttura sanitaria voleva accoglierli;
e che -tre pazienti sono
stati trasferiti per questo motivo all'ospedale di Serra San Bruno senza
provvedere, per come consentito dalla normativa vigente, ad individuare
strutture idonee nell'area centrale della Calabria anche attraverso
provvedimenti di requisizione;
si interroga il
Presidente della regione Calabria
per sapere:
-a quanti tamponi di
controllo sono stati sottoposti i pazienti considerati guariti per i quali è
stato disposto il trasferimento all'ospedale di Serra San Bruno;
-se tali pazienti sono
stati sottoposti a test sierologici;
-i motivi per i quali
tali pazienti non sono stati trasferiti nella Rsa di Soriano Calabro,
riconosciuta dal Dg del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro come
unica Rsa pubblica presente nella regione a diretta gestione dell'Asp e, in
quanto tale, dotata di apposite unità Oss;
-i motivi per i quali
non sono state individuate nell'area centrale della Calabria, anche mediante
requisizione, strutture idonee ad ospitare i pazienti ex covid per come
previsto dalla normativa vigente e si è provveduto al trasferimento in un
reparto di lungodegenza di un ospedale di montagna, non individuato come centro
covid, ed esponendo così ad eventuale contagio i pazienti normalmente
ricoverati.
(18; 12/05/2020)
Risposta:
Anastasi. Al Presidente
della Giunta regionale. Premesso che:
-che l'Hospice di Reggio
Calabria da diversi anni ottempera, con estrema professionalità e sensibilità,
alla mission di prendersi cura della persona e della famiglia accompagnando il
malato terminale, con grande dignità, fino all'ultimo secondo di vita;
-che le attività svolte
dalla struttura sono ad oggi possibili soltanto grazie alle donazioni di
privati cittadini e realtà associative che promuovono iniziative benefiche
devolvendo il ricavato alla Fondazione "Via delle Stelle" e che
queste, a causa dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, non si possono
realizzare da diversi mesi e che non possono in alcun modo sostituire
l'intervento pubblico;
-che l'Hospice di Reggio
Calabria è una struttura di riconosciuta professionalità che presta un servizio
di cura e assistenza sanitaria, anche domiciliare, altamente qualificato
garantendo che lo stesso non venisse meno soprattutto nell'attualità della
pandemia;
-che molteplici sono gli
appelli e le petizioni da parte della società civile e della politica locale
con cui si sta chiedendo alla Regione Calabria di intervenire celermente e
concretamente in favore della struttura per scongiurare qualsiasi ipotesi di
chiusura con evidenti drammatiche ricadute che questa eventualità comporterebbe
all'intero comprensorio metropolitano;
-che numerosi sono stati
gli appelli della Fondazione "Via delle Stelle" e degli operatori
sanitari che prestano servizio presso la struttura alla Regione Calabria
affinché dedicasse le dovute attenzioni alla delicata situazione che si è
generata negli ultimi anni;
-che il Presidente della
Fondazione "Via delle Stelle" dott. Trapani Lombardo riferisce, a
mezzo stampa, di aver insistentemente chiesto alla Regione Calabria, in forma
ufficiale e in tempi differenti, un costante confronto che aprisse la strada
alla risoluzione concertata delle già esposte difficoltà riscontrate;
per sapere:
1.budget 2019 in parte
congelato per presunti debiti della fondazione nei confronti dell'ASP: cosa è
stato fatto per risolvere la questione? 2.Contratti per le prestazioni erogate
e da erogare nel 2019 e nel 2020: perché non vengono definiti? 3.Vista la
gravissima attuale situazione economica dell'Hospice perché non si possono
liquidare immediatamente almeno le somme relative alle prestazioni effettuate
nei primi mesi del 2020?
(23; 15/05/2020)
Risposta:
F. Pitaro. Al Presidente
della Giunta regionale. Premesso che:
-che nell'aprile 2019
sull'albo pretorio della Regione Calabria è stata pubblicata la delibera numero
5173 del 23/4/2019 con cui è stato riconosciuto in favore della "Fiat Lux
Onlus", con sede in Vazzano (VV), per il progetto denominato
"Sant'Onofrio del Chao o di Belforte e l'inculturazione della Fede nel
mondo contemporaneo", un contributo di euro 30.000,00 con liquidazione
dell'anticipazione del 70% e cioè dell'importo di euro 21.000,00;
-che, con riferimento a
ciò, un associato della Fiat Lux ha formulato istanza di accesso agli atti alla
Regione Calabria e chiesto alla Fiat Lux di avere copia degli eventuali atti
deliberativi adottati dalla stessa Fiat Lux;
-che il detto Associato
ha, inoltre, segnalato incongruenze nell'ambito dell'attività svolta dalla
detta Onlus;
-che la Regione Calabria
con pec del 17/3/2020 ha comunicato al procuratore del detto associato che
"al fine di verificare quanto da lei segnalato, la liquidazione del saldo
per l'attività svolta dall'Associazione Fiat Lux Onlus rimane al momento
sospesa";
-che, inoltre,
l'associato ha presentato formale denuncia/querela alle competenti Autorità;
-che, come è noto,
occorre che la Regione Calabria eroghi i propri fondi pubblici in favore di
soggetti aventi diritto e che abbiano richiesto la erogazione dei fondi alla
luce di propri atti interni che siano regolari e corretti e legittimi;
-che occorre che la
Regione Calabria eroghi i fondi pubblici solo a seguito di un procedimento
amministrativo all'interno del quale sia svolta una compiuta istruttoria
diretta ad accertare la legittimità della erogazione;
-che occorre, pertanto,
che la Regione Calabria, in relazione ai fatti esposti, valuti tutta la
documentazione e tutti gli atti, anche a seguito della querela depositata
dall'associato, al fine di verificare la correttezza dei detti atti e la
legittimità della erogazione delle somme pubbliche in favore della Onlus Fiat
Lux;
-che non vi è dubbio,
infatti, che la Regione Calabria, in qualità di ente pubblico, debba improntare
la propria condotta al principio di legalità ed erogare somme in favore di
soggetti che abbiano diritto e che abbiano svolto ogni atto in modo corretto e
regolare e senza ombre. Tutto ciò premesso, con riferimento a quanto sopra
esposto, si chiede
per sapere:
di sapere se il
Presidente della Regione Calabria abbia contezza di quanto avvenuto e se gli
Uffici Regionali, con riferimento al presente caso, abbiano svolto o stiano
svolgendo le necessarie verifiche al fine di garantire che i fondi regionali
siano corrisposti solo e soltanto a soggetti che ne abbiano diritto e che
abbiano svolto le relative domande solo ed unicamente alla luce di atti che
siano legittimi e regolari e corretti e all'esito di un procedimento
amministrativo rigoroso diretto a verificare la piena legittimità della
erogazione dei fondi pubblici regionali.
(24; 19/05/2020)
Risposta:
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
-l’articolo 27 del Regolamento interno del
Consiglio regionale disciplina la costituzione delle Commissioni permanenti;
-l’articolo 28, comma 1 lettera a) del Regolamento
interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione
consiliare numero 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Prima
Commissione permanente “Affari istituzionali, affari generali e normativa
elettorale”;
-l’articolo 29 del Regolamento interno dispone in
materia di composizione delle Commissioni permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Prima Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato:
-presenti e votanti 20;
-hanno riportato voti: consigliere Raso voti 19,
consigliere Bevacqua voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Prima Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Prima Commissione
consiliare permanente “Affari istituzionali, affari generali e normativa
elettorale” il consigliere Raso e Vicepresidente il consigliere Bevacqua, che
hanno ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Prima Commissione permanente “Affari istituzionali,
affari generali e normativa elettorale”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Prima
Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente
risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Crinò
voti 19, consigliere Neri voti 1;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Prima Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della Prima
Commissione consiliare permanente “Affari istituzionali, affari generali e
normativa elettorale” il consigliere Crinò, che ha ottenuto il maggior numero
di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Seconda Commissione permanente “Bilancio, programmazione
economica e attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con
l'estero”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Seconda Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Neri
voti 19, consigliere Sculco voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Seconda Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Seconda Commissione
consiliare permanente “Bilancio, programmazione economica e attività
produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero” il consigliere
Neri e Vicepresidente il consigliere Sculco, che hanno ottenuto il maggior
numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione delle
Commissioni permanenti; l’articolo 28, comma 1 lettera a) del Regolamento
interno del Consiglio regionale, per come modificato dalla deliberazione
consiliare numero 10 del 26 maggio 2020, prevede l’istituzione della Seconda
Commissione permanente “Bilancio, programmazione economica e attività
produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Seconda
Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente
risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Paris
voti 20;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Seconda Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della Seconda
Commissione consiliare permanente “Bilancio, programmazione economica e
attività produttive, affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero” il
consigliere Paris, che ha ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Terza Commissione permanente “Sanità, attività
sociali, culturali e formative”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Terza Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Esposito
voti 19, consigliere Notarangelo voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Terza Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Terza Commissione
consiliare permanente “Sanità, attività sociali, culturali e formative” il
consigliere Esposito e Vicepresidente il consigliere Notarangelo, che hanno
ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Terza Commissione permanente “Sanità, attività
sociali, culturali e formative”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Terza Commissione
consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Sainato
voti 20;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Terza Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della Terza
Commissione consiliare permanente “Sanità, attività sociali, culturali e
formative” il consigliere Sainato, che ha ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Quarta Commissione permanente “Assetto e
utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente
e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Quarta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Caputo
voti 19, consigliere Guccione voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Quarta Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Quarta Commissione
consiliare permanente “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente” il consigliere Caputo e Vicepresidente il consigliere Guccione,
che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Quarta Commissione permanente “Assetto e
utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Quarta
Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente
risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Raso
voti 19, schede bianche 1;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Quarta Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della Quarta
Commissione consiliare permanente “Assetto e utilizzazione del territorio e
protezione dell’ambiente” il consigliere Raso, che ha ottenuto il maggior
numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Quinta Commissione permanente “Riforme”;
- l’articolo
28 bis del Regolamento interno stabilisce le funzioni della Commissione
Riforme;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna Commissione
l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un Vicepresidente e da un
Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Quinta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Sainato
voti 18, consigliere F. Pitaro voti 1, consigliere De Caprio voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Quinta Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Quinta Commissione
consiliare permanente “Riforme” il consigliere Sainato e, ai sensi del
Regolamento interno, Vicepresidente il consigliere F. Pitaro, che hanno
ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Quinta Commissione permanente “Riforme”;
- l’articolo
28 bis del Regolamento interno stabilisce le funzioni della Commissione
Riforme;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Quinta
Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente
risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Arruzzolo
voti 20;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Quinta Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della Quinta
Commissione consiliare permanente “Riforme” il consigliere Arruzzolo, che ha
ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Sesta Commissione permanente “Agricoltura e
foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse naturali, sport e
politiche giovanili”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Sesta Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il
seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Molinaro
voti 19, consigliere Tassone voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Sesta Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Sesta Commissione
consiliare permanente “Agricoltura e foreste, consorzi di bonifica, turismo,
commercio, risorse naturali, sport e politiche giovanili” il consigliere Molinaro
e Vicepresidente il consigliere Tassone, che hanno ottenuto il maggior numero
di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
PREMESSO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
28, comma 1 lettera a) del Regolamento interno del Consiglio regionale, per
come modificato dalla deliberazione consiliare numero 10 del 26 maggio 2020,
prevede l’istituzione della Sesta Commissione permanente “Agricoltura e
foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse naturali, sport e
politiche giovanili”;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Sesta
Commissione consiliare permanente, lo spoglio delle schede ha dato il seguente
risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Giannetta
voti 20;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Sesta Commissione consiliare permanente;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della Sesta
Commissione consiliare permanente “Agricoltura e foreste, consorzi di bonifica,
turismo, commercio, risorse naturali, sport e politiche giovanili” il
consigliere Giannetta, che ha ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
PREMESSO CHE:
- l’articolo
32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la
facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di
particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono
nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi
consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1
dell'art. 29;
- il
comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle
Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni
permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica
deliberazione consiliare;
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
TENUTO CONTO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
- l’articolo
33 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione contro la
‘ndrangheta in Calabria, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano
integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo
quanto disposto nella legge regionale 27 dicembre 2002, numero 50 per quanto
attiene alle competenze e alle modalità di esercizio delle relative funzioni;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e
dell’illegalità diffusa, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere De
Caprio voti 19, consigliere Aieta voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta,
della corruzione e dell’illegalità diffusa;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Commissione speciale
contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità
diffusa il consigliere De Caprio e Vicepresidente il consigliere Aieta, che
hanno ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
PREMESSO CHE:
- l’articolo
32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la
facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di
particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono
nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi
consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1
dell'art. 29;
- il
comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle
Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni
permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica
deliberazione consiliare;
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
TENUTO CONTO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
- l’articolo
33 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione contro la
‘ndrangheta in Calabria, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano
integralmente le disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo
quanto disposto nella legge regionale 27 dicembre 2002, numero 50 per quanto
attiene alle competenze e alle modalità di esercizio delle relative funzioni;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Commissione
speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e
dell’illegalità diffusa, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Minasi
voti 19, schede nulle 1;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della
corruzione e dell’illegalità diffusa;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della
Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e
dell’illegalità diffusa il consigliere Minasi, che ha ottenuto il maggior
numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE:
- l’articolo
32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la
facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di
particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono
nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi
consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1
dell'art. 29;
- il
comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle
Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni
permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica
deliberazione consiliare;
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
TENUTO CONTO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
- l’articolo
34 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione speciale di
vigilanza, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano integralmente le
disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto al
comma 3 del medesimo articolo per quanto attiene alle competenze e alle
modalità di esercizio delle relative funzioni;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, commi 2 e 3
del Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, con la prima votazione si eleggono,
contestualmente e con unica preferenza, il Presidente e il Vicepresidente,
risultando eletto Presidente il primo per numero di voti ottenuti e
Vicepresidente il secondo per numero di voti ottenuti;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Vicepresidente della
Commissione speciale di vigilanza, lo spoglio delle schede ha dato il seguente
risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Giannetta
voti 19, consigliere Callipo voti 1;
CONSIDERATO CHE ai sensi dell’articolo 30, comma 3
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto Presidente il
primo per numero di voti ottenuti e Vicepresidente il secondo per voti
ottenuti;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del Presidente e del
Vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza;
DELIBERA
di eleggere Presidente della Commissione speciale
di vigilanza il consigliere Giannetta e Vicepresidente il consigliere Callipo,
che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
IL
CONSIGLIO REGIONALE,
PREMESSO CHE:
- l’articolo
32 del Regolamento interno del Consiglio regionale prevede, al comma 1, la
facoltà per il Consiglio di istituire Commissioni speciali per l'esame di
particolari problemi o progetti di legge, e che i relativi componenti sono
nominati dal Presidente del Consiglio regionale, previa designazione dei Gruppi
consiliari, nel rispetto del criterio di proporzionalità di cui al comma 1 dell'art.
29;
- il
comma 2 del suddetto articolo 32 del Regolamento interno stabilisce che alle
Commissioni speciali si applicano le disposizioni relative alle Commissioni
permanenti, salvo eventuali particolarità stabilite nella specifica
deliberazione consiliare;
VISTI gli articoli da 28 a 31 della legge regionale
19 ottobre 2004, numero 25 (Statuto della Regione Calabria), che disciplinano
l’istituzione, le competenze e le funzioni delle Commissioni consiliari
permanenti;
TENUTO CONTO CHE:
- l’articolo
27 del Regolamento interno del Consiglio regionale disciplina la costituzione
delle Commissioni permanenti;
- l’articolo
29 del Regolamento interno dispone in materia di composizione delle Commissioni
permanenti;
- l’articolo
34 del Regolamento interno prevede l’istituzione della Commissione speciale di
vigilanza, alla quale, ai sensi del comma 2, si applicano integralmente le
disposizioni relative alle Commissioni permanenti, salvo quanto disposto al
comma 3 del medesimo articolo per quanto attiene alle competenze e alle modalità
di esercizio delle relative funzioni;
TENUTO CONTO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma
1 del Regolamento interno, il Consiglio regionale elegge per ciascuna
Commissione l’Ufficio di Presidenza, composto dal Presidente, da un
Vicepresidente e da un Segretario;
CONSIDERATO CHE, a mente dell’art. 30, comma 2 del
Regolamento interno, il Consiglio elegge gli Uffici di Presidenza delle
Commissioni a scrutinio segreto, procedendo con due distinte votazioni per
ciascuna Commissione. In particolare, ai sensi del comma 4, con la seconda
votazione, si procede all’elezione del consigliere Segretario, risultando
eletto chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più
anziano di età;
ATTESO CHE, a seguito delle operazioni di voto a
scrutinio segreto per l’elezione del consigliere Segretario della Commissione
speciale di vigilanza, lo spoglio delle schede ha dato il seguente risultato:
-
presenti e votanti 20;
-
hanno riportato voti: consigliere Caputo
voti 19, schede nulle 1;
CONSIDERATO CHE, ai sensi dell’articolo 30, comma 4
del Regolamento interno del Consiglio regionale, risulta eletto consigliere Segretario
chi ha riportato il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano
di età;
RITENUTO di dover procedere, in ottemperanza alle
suddette disposizioni regolamentari, all’elezione del consigliere Segretario
della Commissione speciale di vigilanza;
DELIBERA
di eleggere consigliere Segretario della
Commissione speciale di vigilanza il consigliere Caputo, che ha ottenuto il
maggior numero di voti.