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LEGISLATURA
RESOCONTO
INTEGRALE
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n. 33
SEDUTA Di lunedì 20 febbraio 2017
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 15,54
Buongiorno, la seduta è aperta. Si dia lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Non essendoci osservazioni, pongo in votazione il verbale della seduta precedente.
(E’ approvato)
Legge le comunicazioni.
(Sono riportate in allegato)
Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.
(Sono
riportate in allegato)
E’
pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni: numero 58/10^ del 29
giugno 2015, a firma del consigliere Graziano, numero
124/10^ del 16 febbraio 2016, a firma del consigliere Graziano; numero 204/10^
del 31 agosto 2016, a firma del consigliere Nicolò; numero 227/10^ del 18
ottobre 2016, a firma dell’ex consigliere Mangialavori,
numero 234/10^ del 2 novembre 2016, a firma del consigliere Greco; numero
235/10^ del 2 novembre 2016, a firma del consigliere Greco; numero 244/10^ del
14 dicembre 2016, a firma del consigliere Tallini;
numero 255/10^ del 6 febbraio 2017, a firma del consigliere Nicolò.
(Sono riportate in allegato)
Il primo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 157/10^ d’Ufficio, recante: “Convalida del consigliere regionale Wanda Ferro”.
Diamo il benvenuto alla consigliera Wanda Ferro.
(Applausi)
Prima
di porre formalmente in votazione la proposta di provvedimento
amministrativo posta all’ordine del giorno,
chiedo alla consigliera Ferro
se vuole intervenire e, qualora volessero, chiedo anche agli altri colleghi di
segnarsi. Prego, consigliera Ferro.
(La consigliera Wanda Ferro prende posto nei
banchi riservati ai consiglieri)
Signor Presidente del Consiglio, Presidente
della Giunta, assessori, stampa e pubblico presente, desidero rivolgere a tutti
un sentito ringraziamento per l’accoglienza che mi è stata riservata. Ringrazio
in particolare il presidente Irto e l’Ufficio di Presidenza per la celerità e
puntualità con cui è stata data esecuzione alla sentenza del Tar che oggi mi
vede entrare in questa Assemblea.
Un momento che vivo con gratitudine nei confronti dei calabresi che mi hanno affidato il compito
di rappresentarli dai banchi della minoranza ma non posso nascondere il
dispiacere per l’esclusione di Giuseppe Mangialavori,
giovane professionista che ho avuto vicino e che stimo come uomo, come
politico, come professionista da sempre impegnato sul nostro territorio. Sono
convinta – anche se
non smentisce l’idea che “non c’è rosa senza spine” – che sarà ancora un grande interprete dei
bisogni calabresi ed una grande risorsa per il centro-destra e per la Calabria.
Viaggiando
da Catanzaro pensavo che oggi per me è un po’ come il primo giorno di scuola, è
un momento atteso e sofferto ed è naturale, quindi, l’emozione che credo si
intraveda tutta. Una emozione differente da quando sono stata eletta come prima
donna alla guida di una Provincia calabrese, probabilmente per
come sono arrivata in questa Assemblea.
Ecco perché ho deciso di affidare ad alcuni appunti i
miei pensieri per evitare che l’emozione mi faccia dimenticare qualche
passaggio. Si può arrivare al primo giorno di scuola da ripetenti, ma non è il
mio caso; si può arrivare in perfetto corso – ma non ci siamo – ed è come se ci
arrivassi un po’ da privatista. Non ho studiato a casa, ma in questi due anni
ho studiato tra la gente condividendo le ansie di chi ripone le proprie
aspettative in quello che da oggi sarà anche il mio impegno quotidiano e
costante.
Ai calabresi mi sento di dire “scusate per il ritardo”
anche se non è del tutto colpa mia e guardando indietro nel tempo mi rendo
conto che in questi due anni non mi sono persa molto perché non c’è stato
quello scatto in avanti che i calabresi avrebbero meritato.
Ho espresso più volte sulla stampa il mio giudizio sulla
vicenda che mi ha impedito di esercitare dal primo giorno, in base al mandato
conferitomi dai cittadini, il ruolo di consigliere dell’opposizione ovvero –
come qualcuno ha affettuosamente detto – come leader dell’opposizione.
Oggi, però, ribadisco la necessità di conoscere le responsabilità
ad ogni livello perché credo che sia perpetrato un grandissimo vulnus nel sistema democratico calabrese.
Lo devo ai calabresi, lo devo a coloro che all’epoca hanno sposato con me
questa battaglia, ma lo devo anche a Giuseppe Mangialavori.
Il Governatore della Calabria, Mario Oliverio,
è stato mio avversario politico nella competizione elettorale ed è nelle regole
del gioco. Peccato – e lo dico simpaticamente – che lo sia stato anche quando
la Giunta regionale si è costituita in giudizio contro la mia elezione. Due
anni di attesa, due lunghi anni per veder riconosciuto il mio sacrosanto
diritto di sedere tra questi banchi; ma la mia esperienza – sono convinta – è
cosa di poca roba rispetto al diritto dei calabresi di avere un futuro. Un
ringraziamento va, soprattutto, alla magistratura, alla giustizia nella quale ho
sempre creduto ogni giorno, ogni minuto. Vanno ringraziati gli avvocati da
Valerio Donato a Francesco Pullano, ai professori
Marini e Clarizia.
Dico che la mia esperienza è poca cosa, soprattutto
perché credo che si debba dare veramente ai giovani il diritto di sperare in un
posto di lavoro, ad avere una buona sanità, scuole sicure, un mare pulito, a
godere delle nostre meraviglie che sono tante e che vanno valorizzate e non
offese. Ecco, da oggi, il mio diritto negato diventa un dovere assoluto: un
dovere di rappresentare i calabresi che avevano creduto in me ed ancora una
volta esprimo il senso di riconoscenza in una battaglia che – più volte ho
ripetuto pubblicamente – per alcuni versi ho vissuto in piena solitudine se non
grazie alla sollecitazione e all’accompagnamento dei cittadini.
Un grazie particolare va a tutta la stampa, a tutte le
emittenti che non hanno mai abbassato per un solo secondo i riflettori su
questa vicenda e sono consapevole che non era la vicenda che riguardava la mia
persona ma i valori in gioco che erano quelli della legalità, delle regole, del
rapporto con le Istituzioni e della tutela della democrazia.
Mi piace un po’ definirla la vera battaglia di democrazia
e di libertà. Da oggi, con tutti voi, mi sento di condividere un percorso e su
ogni decisione, ovviamente, condividerò anche le responsabilità delle scelte.
Non valuterò soltanto l’utilità immediata, ma ciò che andremo a fare in
quest’Aula avrà, in qualche modo, ripercussioni sull’avvenire della nostra
terra.
Responsabilità
nei confronti dei giovani che vedono il futuro come una minaccia, delle
famiglie lasciate sempre più sole, di una realtà economico-imprenditoriale che
vorrebbe fare lo scatto ma che spesso è frenata da una burocrazia lenta e
farraginosa; anche se non sempre è responsabilità della burocrazia perché molte
volte la politica si vuole sostituire alla burocrazia.
Responsabilità
nei confronti delle fasce più deboli, dei precari, degli anziani, di chi si
confronta con la malattia o con la disabilità. Mi batterò affinché la buona
amministrazione si faccia in mezzo alla gente e non al piano “attico” di una
cattedrale blindata nel deserto delle idee. Mi batterò non più tra i sorrisi ed
il compiacimento servile di tante persone che ci circondano e che, magari, ci
fanno dimenticare spesso che un ragazzo disabile ha diritti che non possiamo
negare o trascurare. Mi batterò per aiutare a far crescere la libertà dal
bisogno, valore fondante di ogni sistema democratico, la libertà dalla
clientela, dall’appartenenza al referente politico, per affermare i valori del
merito, delle capacità e della solidarietà, fuori ma anche dentro il Palazzo.
Sono
passati, dicevamo, più di due anni e quando ho proposto ai calabresi una sfida
di rinnovamento nel segno di quei valori; all’epoca lanciai uno slogan “Calabria
diventa ciò che sei”, ma non era per me soltanto uno slogan ad effetto, era un
messaggio di speranza, di fiducia nella capacità dei calabresi ed era una sfida
totale di rottura con il passato, con quel passato che sicuramente, spesso, ha
fatto grandi errori.
Non
ho trovato grande consenso, ma oggi riparto da quella stessa, identica
convinzione. Non voglio essere io a dire se la scelta dei calabresi sarà giusta
o sbagliata o se sia stata premiata. Oggi sono al mio primo giorno di scuola ed
a giudicare il mio, come il vostro ed il nostro operato, sarà soltanto il
popolo sovrano, i cittadini ma non più dalle parole ma dalla quotidianità, dai
gesti, dalle occasioni che sapremo offrire e soprattutto dalle risposte che
sapremo dare ai loro bisogni.
In
questi due anni ne abbiamo sentite tante di parole: discariche zero, tanti ecodistretti eppure le slide sono sempre quelle, gli
standard sono sempre quelli, forse per difetto di comunicazione.
Abbiamo
parlato di agevolare la mobilità dall’Europa piuttosto che dal nord Italia, ma
due dei tre aeroporti calabresi sono ancora all’anno zero e mi chiedo, allora,
come può arrivare la gente dall’Europa o dal nord Italia?
E
le tante criticità sulla depurazione ritenuta alla base del calo delle presenze
turistiche!
Mario
Oliverio ed io abbiamo ricoperto – credo anche in
modo onorevole – il ruolo di Presidenti di Provincia e sappiamo qual è il ruolo
della depurazione – lo conosciamo fino in fondo e lo abbiamo spesso combattuto
nel passato –; conosciamo i tanti fattori di rischio che ancora persistono per
la fragilità di un meraviglioso territorio, quella quinta marcia che avremmo
dovuto mettere per innescare lo sviluppo dell’agricoltura nell’esportazione,
nell’internalizzazione, nell’aumento
dell’occupazione.
E
mentre siamo qui ci sono i Comuni, le pubbliche amministrazioni con i cantieri
bloccati da un sistema – per carità – importante di innovazione ma che non
lascia nel volo alcun paracadute.
Ci
sono ingegneri ed architetti che sono sull’orlo di una crisi di nervi per una
nuova piattaforma impraticabile.
C’è
un problema per quanto riguarda la sanità. Ma con quale sanità vogliamo curare
i nostri concittadini? Perché la salute è un interesse primario, la salute è bipartisan,
i malati non hanno una tessera di partito. Ed, allora, dico che è finito il
tempo di sfogliare la margherita – come è avvenuto per il referendum “sì, no,
forse”–, perché dobbiamo dire basta alle “vacanze romane”, basta alle monetine
gettate a Fontana di Trevi per questa o per quella nomina nelle Asp, per i
grandi elettori, per questo o per quel dipartimento e smetterla di legare la
vita o la morte dei nostri concittadini alle lotte interne dei partiti, alle
componenti, alle correnti, ai congressi.
Credo
che la gente voglia salute, speranza e soprattutto serietà; vuole un gioco di
squadra che deve essere dentro e fuori dal Palazzo e, se vogliamo prendere a
prestito una metafora sportiva, io ricordo una frase di Michael Jordan: “col
talento si vince la partita ma col gioco di squadra si vincono i campionati”.
Quello
che sarà il mio impegno, ritengo, dovrà essere l’impegno della minoranza e qui
dentro c’è un gruppo disposto ad essere minoranza. Certo, non ho nessuna
pretesa di cambiare il mondo e, certamente, non avrò neanche la possibilità dai
banchi dell’opposizione perché io sono opposizione e lo sarò “senza se e senza
ma”, tuttavia proverò quanto meno a dare il mio contributo affinché tante cose
non siano più trascurate.
La
mancanza di una vera opposizione a chi governa da sempre nel regionalismo calabrese
così come il trasversalismo ed il trasformismo sono i
mali più profondi della nostra terra. E’ un po’ come diceva Sant’Agostino “c’è
un ruolo che spetta alla maggioranza e c’è un ruolo che spetta alla minoranza”
che è quello, ovviamente, di controllo. E il controllo deve dare anche una
indicazione ed essere, in qualche modo, sentinella dei diritti dei cittadini.
Quindi,
conservava in sé quell’idea che la speranza ha due figli: lo sdegno ed il
coraggio. Lo sdegno per denunciare le cose che non vanno ed il coraggio per
cambiarle.
La
mancanza di una vera opposizione a chi governa – ripeto – credo sia uno dei
mali atavici della nostra terra e ringrazio chi lo ha fatto nel corso di questi
due anni, chi ha avuto voce per tentare di fare qualcosa di diverso opponendosi
ad alcune logiche che non condividevamo.
E’
immediato per me fare una fotografia degli scenari politici che avevo un po’
lasciato in campagna elettorale. Penso a tanti uomini che all’interno del Consiglio
regionale vestono una casacca – non parlo ovviamente della competizione regionale
perché negli ultimi 20 anni il cambio è un po’, come guardare ai partiti, un
trampolino di lancio o come a dei tornelli per far carriera – ma ai tanti uomini
che qui sono magari schierati da una parte, alle provinciali sui territori in
altre situazioni. Ed, allora, io dico che ci sono due categorie e qui ci sono
tante persone impegnate a far bene: la categoria degli ostinati, di quelli che
non cambiano mai idea, che vogliono rispondere ai loro elettori e, poi, c’è la
categoria di coloro che si scansano e si accomodano ed era già tutto previsto.
Io
non mi scanso, non mi accomodo. La Calabria non può permettersi il lusso di
rinunciare a questa funzione. Ci sono dei temi come legalità e trasparenza su
cui le Istituzioni, oggi, si giocano la loro residua credibilità e
autorevolezza. Non può esserci spazio per le infiltrazioni, per la complicità e
per le connivenze, ma bisogna essere vicini alle forze dell’ordine, alla
magistratura, per la repressione dei tanti fenomeni distorsivi.
La
politica, però, deve fare la sua parte, non può delegare la magistratura. La
politica deve fare la politica e trovare in sé gli anticorpi per credere in un
futuro di progresso, di giustizia sociale, con l’esempio e la coerenza che deve
essere tra il dire ed il fare, senza distinzioni politiche, senza barriere
ideologiche ma, ovviamente, nell’esclusivo interesse della collettività.
La Calabria
può e deve rialzarsi. L’ho scritto nel mio programma elettorale e rivolgo le
stesse parole al presidente Mario Oliverio. Presidente,
nessuno di noi vuole, credo, il suo fallimento e nessuno di noi vuole marciare
sulle macerie della Calabria e tanto meno sulle sofferenze dei nostri
concittadini.
Noi
sogniamo una Calabria che sappia riaccendere la speranza, che attraverso la
cultura delle regole e dell’efficienza sappia ridare fiducia ai giovani ed ai
meno giovani, che sappia rendere partecipi i cittadini alla politica e all’amministrazione,
che sappia riaccendere il sorriso sui volti della gente. Noi sogniamo una Calabria
che premi il merito, il talento, l’impegno e che sappia rompere con i privilegi
ed i favori; una Calabria dove vi è quel senso aristocratico dell’orgoglio, dell’onore,
del rispetto e della appartenenza, che non consideri la cultura come un inutile
lusso ma come un ascensore sociale, economico, occupazionale. Una Calabria che
non lasci svanire ma che, anzi, valorizzi e porti nel suo sistema il grande
patrimonio archeologico e culturale, mettendolo in rete attraverso le
eccellenze eno-gastronomiche, le ricchezze naturali e paesaggistiche.
Noi
speriamo che la Calabria riesca finalmente ad invertire la rotta per sfuggire
ad una crisi, secondo me, devastante, ad un destino che sembra in qualche modo
segnare il grande patrimonio che abbiamo, la fuga dei cervelli dei nostri
giovani e di una povertà sempre crescente. Sogniamo una Calabria che sia
orgogliosa di sé e che ritrovi la propria identità.
Quindi,
una Calabria che diventi ciò che è.
Presidente
Oliverio, affinché questa Calabria diventi realtà,
ciascuno di noi dovrà ogni volta scegliere con determinazione il bene comune
rispetto agli interessi di parte. Presidente, se lei sarà capace, finalmente di
risvegliare la capacità di riscatto, di rinnovamento, di ricostruzione di
questa nostra Calabria, se saprà essere davvero il custode del bene dei
calabresi, avrà una collaborazione leale e costruttiva da parte nostra e da
parte mia, in particolare, per tutto quanto significhi e rappresenti la
presenza in quest’Aula. Ma proprio in virtù del significato del mio ingresso in
questo Consiglio regionale sono anche pronta a non fare sconti, a mettere in
campo tutta la mia poca ma personale esperienza, la mia determinazione – che
credo di aver dimostrato – affinché si possa realizzare la rivoluzione che
avevo immaginato e sognato.
In
quest’Aula consiliare ritrovo tanti amici di viaggio, con alcuni ho condiviso e
condiviso percorsi politici ed esperienze amministrative. Penso all’amico di
sempre, Mimmo Tallini, a Fausto Orsomarso,
che ha visto un percorso politico parallelo al mio o a Sinibaldo
Esposito con il quale abbiamo condiviso anche una esaltante esperienza
amministrativa e a molti altri che sono nell’altro schieramento. Da Arturo Bova
– ex sindaco del comune di Amaroni – a Tonino Scalzo, ai tanti amici, ad Enzo Ciconte, ma consentitemi oggi di fare un saluto particolare
ed il mio saluto particolare va a Flora Sculco, fino
ad oggi unica e degna rappresentante femminile in Consiglio.
E’
arrivata dal fronte opposto a quello che io rappresentavo e rappresento, eletta
nella mia stessa circoscrizione, ed ho avuto modo di confrontarmi nei vari
incontri su una tematica che vede un territorio comune soffrire in modo
particolare. Da oggi mi auguro che Flora Sculco si
sentirà meno sola nelle tante battaglie e me lo auguro perché insieme non
rappresenteremo soltanto quello spaccato complicato e complesso del mondo al
femminile, delle donne che ho sempre definito le uniche capaci di fare le
rivoluzioni senza spargere il sangue.
Chi
mi conosce sa che non vado matta per le quote rosa ma credo che quelle
sensibilità al femminile serviranno ad affrontare i tanti problemi della nostra
terra.
Certo
non dimenticherò le mie origini ma non sono qui per difendere soltanto la
provincia e la città di Catanzaro. Sapete: è stata una campagna elettorale di
soli 46 giorni, 409 comuni e 27 mila chilometri ma è stata una campagna
meravigliosa che mi ha fatto conoscere la Calabria, anzi dovrei dire “la Calabria
delle Calabrie” e a farmela vedere con occhi diversi.
E ancora di più il tempo passato fuori dalle Istituzioni dopo 20 anni da
consigliere e da assessore comunale, da consigliere provinciale, da ex Presidente
della Provincia, ha rafforzato in me l’idea che il percorso del cambiamento sia
possibile e non va lasciato nulla di intentato.
Concludo
con la frase di un anonimo che mi viene in mente e che diceva: “è
impossibile, disse l’orgoglio; è rischioso, disse la ragione; è inutile, disse
l’esperienza; allora proviamoci, disse il cuore”. Credo che il cuore
insieme all’esperienza, alla ragione ed ovviamente all’orgoglio possa essere
una ricetta importante. Chiudo ringraziando doverosamente le tante persone, le
tre liste, che a novembre 2014 mi hanno sostenuta in una competizione
paradossale, impossibile, con una sconfitta già annunciata e che mi hanno
affiancato in una battaglia combattuta all’insegna del coraggio delle idee.
Quelle idee che vorrei diventassero azioni e che mi hanno consentito oggi di essere
qui in questa Aula consiliare dove spero ovviamente di non deluderli, di
onorare questa fiducia perché mi sono sempre posta un problema e cioè che i
calabresi non ci consegnano un certificato elettorale, ci consegnano dei sogni,
delle ambizioni e delle speranze.
Ecco,
sarò qui a vigilare, a contribuire, a proporre, se lo riterrò opportuno, e ad
oppormi ogni volta che sarà necessario, ma oggi è il primo giorno di scuola ed
ho ancora tanto da imparare. Grazie.
(Applausi)
PRESIDENTE
Ha
chiesto di parlare il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.
Grazie
Presidente, intervengo volentieri per dare il benvenuto in questa sede, il Consiglio
regionale, all’amica Wanda che ha guidato nelle elezioni amministrative una
compagine risultata poi soccombente rispetto ad un dato che vedeva difficile la
possibilità di spuntarla; nel frattempo, si era costituita intorno al
presidente Oliverio una compagine con i numeri e la
rappresentatività di tutti i territori che hanno portato ai risultati ottenuti.
Oltre
al benvenuto, voglio porgere alla consigliera Wanda Ferro un augurio di buon lavoro
e fare qualche brevissima riflessione, perché è in questa sede che dobbiamo
confrontarci portando avanti le nostre idee, ognuno dal proprio ruolo, dalla
propria storia, dalla propria posizione, e rivolte nella sede più alta che è
quella legislativa della Regione. La sede in cui ognuno di noi rappresenta un
pezzo importante di uomini e di donne che, eleggendoci, hanno creduto che
insieme potessimo – ciascuno per il proprio ruolo e per la propria sensibilità
– provare a cambiare questa terra. Una terra che più volte abbiamo definito
“difficile”, una terra straordinariamente bella, ma altrettanto difficile per
le cose che tutti conosciamo, per la difficoltà di portare a termine anche
procedimenti amministrativi importanti.
Se
vogliamo, infatti, questo principio dell’alternanza – che è visto come un fatto
di grande democrazia – in Calabria, purtroppo, ha rappresentato spesso un
limite perché la nostra storia è fatta di passi avanti, ma anche di stop, di
passi indietro e di riprese che, certamente, non hanno giovato all’attività
amministrativa, al raggiungimento di importanti risultati e, soprattutto, a far
fare un salto di qualità alla Regione.
Quando
ho ascoltato la collega Wanda, al suo ingresso e dopo due anni, debbo dire che
mi sarei vergognato se fossi stato tra coloro che potevano immaginare una legge
di questo tipo. Ma ritengo che, quando si tratta di rappresentare le
Istituzioni, le leggi vanno sempre rispettate e, il rispetto delle leggi non
può avvenire a fasi alterne. Certo, questo è un grave vulnus per la democrazia
e per la rappresentatività.
Ricordo
bene la discussione, anche in Conferenza dei capigruppo. Ero presente e, come
gruppo del Pd ero assolutamente contrario a questo tipo di modifica che non
condividevo, perché in tutte le democrazie chi guida una coalizione
naturalmente diventa il capo della maggioranza alla guida del governo, oppure
diventa il capo della opposizione. E’ una cosa che non dobbiamo inventarci,
eppure ci siamo ritrovati con questa legge e con questa difficoltà.
Credo
che questo serva soprattutto perché queste cose vadano abolite dal vocabolario
di chi rappresenta le istituzioni, i partiti e di chi rappresenta poi – anche
col sistema elettorale che abbiamo – gli uomini e le donne che vanno a recarsi
al voto perché è questo il rispetto delle regole ed il modo più importante e
giusto per avvicinare gli elettori alla vita democratica di una Regione come la
nostra, e come tante altre Istituzioni.
Ritengo
che quella che abbiamo vissuto sia stata una pagina assolutamente non bella,
con i distinguo e, soprattutto, con chi l’ha voluta, se l’è inventata e l’ha
portata a compimento. Questo é un punto sul quale, a mio avviso, bisogna ragionare
soprattutto perché cose simili non accadano più.
D’altronde,
questa legislatura è iniziata – ed è vero, solo l’amica Flora Sculco era in Consiglio, adesso c’è anche Wanda Ferro – ma
abbiamo subito approvato una norma, non solo in Consiglio, ma anche negli altri
Enti ed in Giunta per garantire una quota importante, non una quota rosa, ma la
presenza, forte e fondamentale, delle donne. Infatti, questa Giunta è composta
per metà da donne.
Penso
che questo sia stato un passo in avanti, ma certamente c’è tanto da fare, e
questa è la sede più opportuna per discutere e scontrarsi, perché più è alto il
livello di dibattito politico, più ci guadagna il popolo calabrese. Questa è la
sede in cui spesso ci scontriamo, ma è anche la sede dove approviamo tante
leggi importanti.
Oggi
ne approveremo una che mi vede primo firmatario insieme ai colleghi Mirabello ed Esposito, condivisa e approvata all’unanimità
in Commissione; alcune cose creano divisioni, altre trovano condivisione, ma
l’importante è lavorare nell’ottica di una crescita comune.
Intanto,
esprimo apprezzamento per il lavoro dei partiti che sono un pilastro
fondamentale della democrazia e per gli eletti in questa Assise che è la sede
democratica più importante per la Regione. Grazie.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha
facoltà.
Benvenuta fra di noi, consigliera
Ferro. Ho voluto porgere il mio augurio di buon lavoro sin dalla pubblicazione della sentenza
della Corte costituzionale, attraverso un comunicato stampa, soprattutto
evidenziando che quella sentenza avrebbe segnato la chiusura di una delle
pagine più buie e più brutte di questo Consiglio regionale, creando un vulnus democratico con la mancata
elezione della seconda eletta, facendo venir meno un principio di rappresentatività
importante, che è quello di garantire la presenza in Aula del maggior
oppositore; credo che oggi venga sanato un principio fondamentale, che ha
rappresentato un momento buio della vita democratica di questo Consiglio
regionale.
Credo
che la sua presenza contribuirà anche ad instaurare un rapporto tra maggioranza
e opposizione basato sul merito e sul confronto democratico.
Ha
detto bene – e condivido – che spesso, in quest’Aula, negli anni passati,
abbiamo avuto un trasversalismo, che spesso ha creato
incomprensioni e mancanza di credibilità nell’opinione pubblica di una classe
dirigente che privilegiava altro al senso di responsabilità, alle funzioni per
cui eravamo stati chiamati e anche e, soprattutto, al rispetto verso i ruoli di
maggioranza e opposizione, che è la linfa vitale di una democrazia.
Quindi
ben venga la sua presenza, sono certo che la sua azione aiuterà il dibattito
democratico.
Ho
avuto modo di ascoltare la sua relazione e credo che sarà nostro compito non
offrire spunti critici nei confronti della sua minoranza e della sua
opposizione.
Devo
anche dire con estrema franchezza, consigliera Ferro, che molte cose da lei
citate nella sua relazione sono già state affrontate in quest’Aula.
Vorrei,
sommessamente, ricordare all’Aula l’approvazione di alcuni fondamentali strumenti
di programmazione, fermi da anni; cito per tutti il QTRP, uno dei massimi strumenti
per una programmazione regionale adeguata e moderna; abbiamo approvato una
legge urbanistica con il principio di consumo di suolo, che è altrettanto
importante; abbiamo approvato alcuni strumenti su cui lei ha sollecitato il
confronto, e che porteremo in Commissione, come quello della piattaforma
sismica, da lei già denunciato in alcune uscite pubbliche.
C’è,
quindi, una vitalità legislativa in questo Consiglio regionale, che sta a noi valorizzare
sempre di più, facendo prevalere il rispetto dell’Aula e della proposta
legislativa, la valorizzazione di ognuno di noi consiglieri regionali che
dobbiamo rispondere – per come lei ha ben detto – ai calabresi, e lo faremo con
un’azione sinergica, rispettando ruoli di opposizione e di maggioranza, e
rispettando soprattutto i calabresi che ci chiedono risposte adeguate alle
emergenze che abbiamo davanti.
Quindi
buon lavoro a lei e a tutto il Consiglio regionale.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di parlare il consigliere Orsomarso. Ne ha
facoltà.
Grazie
Presidente, anche senza commenti sarebbe bastato l’intervento appassionato
della collega Wanda Ferro, a cui ovviamente non posso non porgere, come hanno
fatto i colleghi della minoranza, il mio personale augurio di benvenuto in una minoranza
che, in questi lunghi anni, si è continuamente confrontata. Perché
l’opportunità di valutare un errore, una politica sbagliata – sono abituato a
guardare, comunque avanti – ci dà l’opportunità di alzare la testa. Ed anche
rispetto alla organizzazione di questo Stato si può dire, partendo da
quest’Aula, che una magistratura sicuramente attenta, capace ed intelligente
come quella che ci piace sostenere, ci ha messo forse anche troppo tempo per
dirimere una questione che vede – in parte l’ha fatto bene Wanda Ferro –
perdere un pezzo di questo Consiglio regionale, il collega Mangialavori
che anche io voglio ricordare e con cui in questi anni abbiamo condiviso un
ruolo di opposizione e di minoranza intransigente, ma anche intelligente quando
è servito, rispetto ai temi che riguardavano i calabresi.
Saluto
positivamente non soltanto chi ha combattuto insieme a noi – lo dico al
consigliere Scalzo – che non siamo abituati a far battaglie per partecipare.
Anche in quella difficile condizione in cui il centro-destra cedeva anticipatamente
al momento elettorale con qualcuno che, rispetto ad altre storie che riguardano
il centro-sinistra della Calabria e di questo Paese, aveva rassegnato le
dimissioni – cosa che non avviene tutti i giorni – abbiamo condotto, l’ho fatto
io personalmente, quella battaglia elettorale a fianco a Wanda Ferro convinti,
allora come oggi, che fosse una delle esperienze migliori di questa parte.
Perché,
al di là delle nuove sfide di questo Paese, della caduta di muri e di ideologie
siamo, e vogliamo continuare a rappresentare, una parte dei calabresi, una
parte politica di questo Paese che, al di là dei temi centrali citati anche
dalla collega Ferro, a partire dalla sanità che stiamo provando a stimolare da
almeno due anni, spero – e approfitto della battuta – che finita la scissione e
consumate tutte queste battaglie interne, anche la Calabria possa tornare ad
essere libera da questi anni di battaglie interne che l’hanno tenuta in
ostaggio.
Oggi
recuperiamo alla minoranza un membro che ha una esperienza in più e che serve,
sia alla politica che a quest’Aula. La saluto, e lo faccio ufficialmente, come
abbiamo fatto in questa settimana accompagnando questo tempo che sembrava un
calcio di rigore sempre rinviato.
E’
ovvio che ci sentiamo particolarmente coinvolti in quello che – finché eravamo
solo io e Tallini – era definito il “gruppo del
rifugio dei peccatori” e spero che, da domani, questo gruppo Misto non sia più
visto come un rifugio di peccatori, ma come un seme che, insieme agli altri
colleghi componenti degli altri gruppi, possa dar vita ad un rinnovamento del centro-destra.
Ne
approfitto per comunicare ufficialmente al Presidente quanto già presentato in
conferenza stampa, ovvero che, avendo aderito al partito di Giorgia Meloni, da
oggi, rappresenterò la componente di “Fratelli d’Italia” e, a tal proposito,
saluto anche il portavoce regionale Rapani che ci ha
raggiunto.
Questo
fa bene alla politica ed alla Calabria. Fa bene la collega Ferro perché, rispetto
all’esperienza di ognuno di noi, ha rivestito ruoli amministrativi – voleva
anche ricordarlo – di impegno politico nei partiti, che significa anche valori
ed ideali non negoziabili che ci fanno essere parte di quella che è la vostra,
rispettabilissima, parte.
Buon
lavoro, e in bocca al lupo, che sia da stimolo anche al presidente Oliverio. In queste ore, nonostante la critica – e lo
voglio testimoniare, perché l’ho fatto alla vigilia dell’ingresso di Wanda
Ferro – una volta che la mia proposta è diventata legge, ho cercato – nel
rispetto delle istituzioni – il presidente Oliverio
tramite il suo capo di Gabinetto per discutere di una proposta e dare un
contributo per far sì che, anche da questa parte, con una legge e con la
capacità di questo governo regionale di sostenerla e finanziarla, si possa fare
bene politica.
Oggi
ritorniamo più rafforzati di prima, un po’ più ringalluzziti – mi lascerete
anche questo spazio di retorica politica, se volete – e speriamo di fare questi
tre anni che restano dando il miglior contributo e facendo insieme, lì dove
possiamo riuscirci, qualcosa che lasci il segno.
Presidente
Oliverio – ribadisco quel che le ho detto quando
Wanda Ferro non era al nostro fianco quando ci siamo insediati – non credo che
nessuno di quelli che l’ha preceduta, da Scopelliti a
Loiero, si sia mai candidato – né tanto meno lei –
per distruggere la Calabria. Sarebbe da “dottor Jekyll e mister Hyde”, da follia.
Penso
che ci siano sempre stati dei difetti di fabbrica di questa Regione e delle
diverse coalizioni che l’hanno governata, una volta il centro-destra, ed una
volta il centro-sinistra con chi, come noi, ci ha messo e vuol continuare a
metterci la faccia, e lo rifaccio con una battuta forte, rispetto a chi ha
inquinato le coalizioni e che, mentre noi ci mettevamo la faccia, ci ha messo
le mani e vuol continuare a farlo.
Rispetto
a questo saremo i principali alleati per sostenerla in tutto quel che farà di
positivo ed insieme a Wanda Ferro anche la principale prospettiva per dare a
questa Calabria un governo regionale diverso e, se Dio vuole, a questo Paese
anche un Governo nazionale diverso.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Bova. Ne ha facoltà.
Sì, sarò lapidario, ma ci tenevo personalmente
per la
consigliera Ferro, per Wanda – la posso chiamare per nome? – e darle il
benvenuto personale. Non ho fatto
comunicati, ma le ho telefonato, ci siamo sentiti diverse volte anche grazie ad
un rapporto non solo istituzionale, ma amichevole che si è formato in virtù di un precedente rapporto istituzionale;La
stima reciproca è derivata nelle nostre duplici funzioni, io da sindaco, lei da
Presidente della Provincia.
Quindi volevo non solo
augurarle il benvenuto in questo Consiglio, ma esprimere la certezza che
l’arrivo di Wanda Ferro è un arrivo di qualità. Sono convinto di quello che dice,
l’opposizione ci sarà e sono convinto che sarà una di quelle che mi aiuterà,
aiuterà almeno quelli che la pensano come me, in un momento particolare, in cui
non è facile capire che cos’è la destra, che cos’è la sinistra, dove sta il centro-sinistra
e dove sta il centro-destra; condivido quello che ha detto con la sua solita saggezza e anche con la sua esperienza il caro
Tonino Scalzo, che ho condiviso in pieno anche se ritengo che non sia stato il principio
dell’alternanza che non ha giovato al decollo della politica calabrese, ma
forse perché non c’è stata, effettivamente, molta alternanza . Va bene, ok? Su questo,
poi, parleremo d’ora in avanti molto chiaro da questi scranni.
Arrivando
lei, mi darà sicuramente un aiuto in questo, lo dico pure a scanso di equivoci.
Ora, consigliera Ferro, non si presenti come una novizia, quando ho sentito il
suo intervento l’ho apprezzato, ho apprezzato le dichiarazioni di principio.
Consigliera Ferro, non è nata ieri in politica, altrimenti direbbero che c’è un
inciucio e c’è già qualche giornalista pronto a modificare quello che dico, mi
debbo guardare pure da questo, meglio specificarlo prima. Conosce bene – ripeto
– quelle che sono state le principali responsabilità della caduta di questo
ingorgo in cui si trova la politica calabrese.. Proprio perché ha detto “il mio
primo giorno di scuola”, prendo questa sua frase e la faccio mia, diventa anche
il mio primo giorno di scuola, però ci dobbiamo parlare chiaro.
Non
condivido quando il consigliere Orsomarso dice che
tutte le Presidenze sono state le stesse: assolutamente no! Ci sono Presidenze
che sono state caratterizzate da inquietudini che non possono essere lasciate a
carico degli altri. Poi ognuno la pensa a modo suo e se ne assume la
responsabilità.
Quindi
benvenuta consigliera Ferro, spero che verrà, se ancora avrò il piacere di presiedere
una Commissione, in quella Commissione, e sono convinto – da questo punto di
vista ci metto la firma, lo sottoscrivo, so di che pasta è fatta – che con lei
faremo ancora meglio di quel poco che siamo riusciti a fare o che abbiamo
cercato di fare fino ad oggi.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.
E’ inutile precisare che era d’obbligo
un mio
intervento anche come componente del Gruppo Misto e non solo, ma anche come collega
di partito di Wanda Ferro, il partito di Forza Italia, se non come ha ricordato
lei stessa, anche in virtù di un’amicizia che non so da quanto tempo dura,
immutata. E’ d’obbligo perché è chiaro che abbiamo il dovere di dare a Wanda
Ferro il benvenuto ed è d’obbligo anche per puntualizzare, se fosse possibile e
se questo possa avere un significato una volta per tutte, delle questioni che
finora sono state poste, ma che sono state poste in un’Aula disattesa,
distratta, ma anche e soprattutto distratto un Presidente che all’Aula deve
dare degli indirizzi. Mi riferisco soprattutto al Presidente della Giunta, che
è quello che ha in mano tutto il potere e tutti gli strumenti per
poter farsi ascoltare dall’intero Consiglio regionale, oltre che, ovviamente,
dall’illustrissimo nostro presidente Nicola Irto.
Allora,
brevemente, la prima riflessione che va fatta è che il grave danno fatto dal
famoso coordinamento non è stato solo quello fatto ai calabresi, sicuramente è
il più grande e il più importante, ma c’è un altro danno che è stato fatto alla
politica, alle regole della politica, perché il suo mancato ingresso sin
dall’inizio di legislatura ha creato una confusione nella stessa opposizione e
un alibi per la maggioranza, soprattutto per chi alla maggioranza ha dato i propri
indirizzi nell’individuare una politica che è stata quella che conoscete tutti,
che in quest’Aula ha voluto che la maggioranza individuasse i rappresentanti dell’opposizione
nei ruoli destinati all’opposizione.
Allora,
un altro grave vulnus si è creato in quest’Aula, perché con la sua
presenza, probabilmente, quello che si è verificato non si sarebbe verificato,
o perlomeno non ci sarebbe stato l’alibi di dire: “Non c’è un riferimento nell’opposizione,
scegliamo uno che vogliamo noi”. Anche questo grave danno è stato portato non
solo ai gruppi dell’opposizione, ma ci tengo a dire alle regole della democrazia,
perché, caro Presidente, quando si rispetta l’opposizione, anzi quando si
auspica che l’opposizione sia viva, vegeta, una opposizione rispettata deve
essere messa nelle condizioni di poter esercitare il suo ruolo in modo che,
così, funzioni anche la maggioranza e se funzionano la maggioranza e l’opposizione,
funziona la democrazia.
Allora,
non avendo funzionato la maggioranza nel rapporto con l’opposizione ed essendo
stata l’opposizione falcidiata dalle incursioni della maggioranza, ebbene, in quest’Aula,
da questo punto di vista, non vi è stata democrazia.
Allora
mi permetta, Presidente, perché questo non è il giorno della rivendicazione di
una opposizione che poteva essere diversa e che non lo è stata. Alla
consigliera Ferro ho detto: “Guarda il destino a volte come si diverte!”. Probabilmente,
se tu fossi stata eletta dal primo giorno, sono sicuro che avresti dato un
grande contributo a questo Consiglio regionale e alla Calabria e tante cose nei
rapporti tra maggioranza e minoranza si sarebbero potute evitare, ma sicuramente
tante cose sarebbero andate esattamente così come sono andate, perché una maggioranza
che pensava, solo due anni e passa fa, di rappresentare la rivoluzione, oggi
credo abbia preso atto che questa rivoluzione non è stata fatta.
Non
voglio parlare di fallimento, perché la penso come la consigliera Ferro e credo
che si debba aspettare la fine della legislatura per poter emettere un giudizio
definitivo, ma, caro Presidente, glielo dico senza che in me in questo momento
possa lontanamente albergare un minimo di atteggiamento di strumentalità,
glielo dico perché come rappresentante di quest’Aula, sia pure all’opposizione,
ogni giorno mi mortifico venendo a conoscenza, incontrando il disagio,
incontrando la povertà, incontrando tanta gente che soffre, a cui si sta
aprendo soltanto la prospettiva di andar via da questa regione. Mi sento
fallito, anche se sono all’opposizione, mi sento fallito come esponente della politica!
Allora
ho detto alla consigliera Ferro: “Guarda, il fatto di non essere entrata per due
anni in Consiglio regionale devi consideralo come un fatto positivo, perché oggi,
in un certo senso, nello scenario della politica calabrese, se fossi entrata due
anni fa, probabilmente la maggioranza non avrebbe avuto lo stesso rispetto che ha
avuto oggi” – e dobbiamo dare atto al presidente Irto, agli interventi del
Consiglio regionale – il tuo ingresso in quest’Aula non è stato soltanto un
desiderio da parte della minoranza, credo che in buonafede in questo momento
riconosco che è un ingresso che tutto il Consiglio regionale ha apprezzato – e
lo abbiamo visto – dalle parole degli interventi dei colleghi della maggioranza”.
Presidente
Oliverio, soltanto qualche seduta fa, avevamo molto
apprezzato, glielo dico perché è stata una seduta importantissima e ve la
voglio recuperare quella seduta in cui lei, prendendo al volo un invito del consigliere
Guccione, che la invitava a dar vita ad una nuova
fase con il coinvolgimento di tutte le energie presenti in questo Consiglio
regionale, prese la parola e da quella parola, soprattutto rivolta ai banchi
che rappresentiamo, si è dichiarato disponibile ad aprire questa nuova fase.
Forse
è passato poco tempo rispetto a quell’appuntamento, a quell’impegno, però, Presidente,
se vuole sapere con sincerità la mia opinione, dopo che lei seppe che l’impegno
era di un rapporto diretto con l’opposizione, di guardare all’opposizione non in
maniera strumentale, con l’idea di metterla in difficoltà, come è successo
nelle sedute di questi due anni di legislatura, ma mi era sembrato molto
sincero ed anche molto convinto che il metodo fin qui adottato non aveva dato comunque
frutti positivi, era un metodo sbagliato.
Presidente,
però, sa dove mi sono dovuto ricredere? Soltanto a distanza di qualche
settimana mi sono dovuto ricredere, quando lei e la sua parte politica, nelle elezioni
provinciali di Cosenza, hanno di nuovo fatto quell’inciucio che più volte è stato
fatto in quest’Aula! Siccome il Presidente da eleggere era un suo capo di Gabinetto
e siccome abbiamo visto – a me non piace parlare degli assenti, sapete, però,
che le occasioni non bisogna perderle, gli assenti hanno sempre torto, avrei
voluto farlo davanti al collega Graziano – allora quella è una brutta pagina, Presidente,
perché vedere un collega che si professa di Forza Italia, intanto seduto sempre
vicino a lei a parlarle in un orecchio in quest’Aula, mi pare che questa è una
cosa che infastidisce un po’ tutti, dovrebbe infastidire anche la sua maggioranza,
ma dovrebbe infastidire anche lei, perché lei dovrebbe avere la libertà di essere
al massimo dell’ascolto nei confronti dei consiglieri regionali.
Allora
quell’episodio, Presidente, non era necessario a Cosenza, è stata una cosa che,
a mio avviso, ha fatto tornare indietro e ha fatto perdere anche di significato
al messaggio che lei, almeno dal mio punto di vista, ha mandato quel giorno in
Aula con il suo intervento.
Non
sono qua a dire “beh, c’è stato un brutto episodio”, credo che quello sia
stato, forse, l’epigono di una fase che, probabilmente, era stata già
pianificata prima, chissà quanto tempo prima, magari in tutte le altre sedute
di Consiglio regionale, quindi non voglio pensare che quello è un episodio che
interrompe quella sua disponibilità.
(Interruzione)
Sto
parlando dell’accordo di Cosenza alla Provincia, dell’accordo di Cosenza.
(Interruzione)
Sì,
sto parlando di quell’accordo. Non mi dica che lei non sa nulla!
Consigliere
Tallini, stiamo parlando dell’ingresso della
consigliera Ferro. Concluda!
Presidente, mi pare che sia molto pertinente quello che sto
dicendo: ci vuole coerenza! Mi auguro, Presidente, che la coerenza, rispetto a questa
nuova fase, cominci proprio oggi con l’ingresso di Wanda Ferro in Consiglio
regionale e mi auguro che, oggi, lei abbia la possibilità di aver ben
identificato chi sono coloro che rappresentano l’opposizione e, invece, coloro
che rappresentano, sì, l’opposizione se si adeguano alle regole di un’opposizione
che faccia l’opposizione, ma che non possa più passare il principio che l’opposizione
possa essere gestita sul piano personale, così come lei e la sua maggioranza hanno
fatto fino ad oggi. Cerchiamo, se è vero, di cambiare registro.
Siamo
in attesa di questa nuova fase, quindi questo è l’aspetto propositivo del mio
intervento e mi auguro che questa nuova fase si verifichi e che si accompagni a
tante iniziative positive che la Calabria attende, ma che ancora stenta a ravvisare.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Aieta. Ne ha
facoltà.
Sì, signor
Presidente, solo per formulare i migliori auguri di buon lavoro a Wanda Ferro. Evito di avventurarmi nell’esercizio della retorica, che
credo neanche le appartenga, però vorrei ricordare a me stesso e all’Aula che
siamo qui per innalzare la qualità legislativa di questa Regione, siamo qui per
migliorare la vita dei calabresi e non siamo qui per agitare passioni tristi o riscrivere
il libro delle lamentazioni bibliche. Siamo qui per dare il meglio di noi
stessi e credo che la poderosa esperienza amministrativa di Wanda Ferro ci
possa aiutare molto in questo. Lo si può fare non solo attraverso leggi con clausole
finanziarie, ma anche con leggi solo ordinamentali
volte ad ordinare la vita dei calabresi.
Sono
convinto che la presenza di Wanda Ferro, della quale ho potuto sperimentare la
qualità amministrativa, ci aiuterà in questo percorso e la sua presenza, ovviamente,
è anche una presenza che pone fine ad un mostro legislativo, che – voglio ricordare
giusto per ricordarlo – non appartiene a questa legislatura.
Per
cui le riformulo i migliori auguri e sono certo che la presenza della
consigliera Ferro contaminerà anche noi che, in quanto ad esperienza amministrativa,
non ci dobbiamo vergognare.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne
ha facoltà.
Grazie, Presidente,
colleghi consiglieri, sento il dovere di intervenire per esprimere il mio personale ed
anche quello del gruppo che rappresento, Casa
delle libertà, un saluto formale, ma contestualmente affettuoso alla collega Wanda
Ferro, alla quale già in diverse occasioni private e pubbliche ho manifestato
la mia incondizionata stima, il mio incondizionato affetto, prima in qualità di
donna calabrese e poi come politico di questa nostra regione.
E’ inutile
rimarcare, oggi, la gioia e la felicità con cui l’accogliamo in questa
Assemblea, in questa assise, credo che dagli interventi che si sono succeduti
ha potuto constatare quanto affetto ruota attorno alla sua figura come donna ma
anche e soprattutto alla persona e alla donna calabrese Wanda.
Oggi,
credo sia una giornata di festa perché è giustizia fatta, perché è stata
aggredita una malfatta che ha certamente segnato una pagina buia per la nostra
regione, un’aggressione alla democrazia. Merito alla magistratura e a tutti coloro
i quali, a vario titolo, hanno contribuito affinché questa giustizia potesse
essere fatta!
Allora,
credo che non bisogna e non c’è la necessità di parlare ormai più
dell’accaduto, di questo scherzo, visto che siamo in clima carnevalesco –,
fatemi fare questa battuta – questo scherzo che le è stato fatto e che è stato
fatto all’intera coalizione del centro-destra.
Credo
che questa sia una giornata di festa per la democrazia tutta, è una giornata di
festa per la politica calabrese e per la democrazia – ribadisco – e credo che
sia una giornata di festa per l’intera Calabria, perché l’ingresso di Wanda
Ferro in seno all’Assemblea legislativa venga salutato in maniera positiva dai calabresi,
in modo particolare da chi comunque l’ ha sostenuta e l’ha votata in quella
difficile e dura campagna elettorale, dove il risultato – è stato ricordato poc’anzi
– era più che scontato. Lei guidò quella campagna elettorale con grande
dignità, con grande orgoglio, facendo oltre i 30 mila chilometri che ricordavi
visitando quasi tutti i paesi della Calabria – ed è una cosa che voglio
ricordare con piacere – stando accanto a tutti i candidati nelle liste che l’hanno
sostenuta, al telefono, fisicamente, costantemente, nonostante il tempo era veramente
corto rispetto anche agli avversari e all’avversario primario, Oliverio.
Quindi
non posso, anche in questa occasione, non ricordare la sua costante presenza di
stimolo ed il costante confronto durante quella campagna elettorale!
Credo
che la sua presenza all’interno di questa Assise porti un contributo
autorevole, funzionale ed importante, e non sono parole di circostanza, lo dico
e lo penso perché comunque ha già dimostrato, sul campo, di valere come
amministratore. Credo che il suo contributo sarà assolutamente – ribadisco –
forte, autorevole, che sarà linfa anche per questa opposizione, un’opposizione
che forse, a volte, viene additata come una opposizione leggera, un’opposizione
che non fa opposizione o che non svolge il proprio ruolo.
Qui
mi sento di dire che non stanno così le cose, perché credo che parlino gli
atti, le iniziative e poi ritengo anche che l’opposizione debba svolgere un
ruolo costruttivo nei confronti di chi governa un territorio o di chi governa
in questo caso la Regione, di urlare quando c’è da urlare, di denunciare quando
c’è da denunciare, ma certamente di porsi in maniera costruttiva nel momento in
cui le condizioni lo consentono, cose che abbiamo fatto in questa decima legislatura,
pensando che la decima legislatura targata Partito democratico, targata Mario Oliverio, potesse rappresentare un po’ una svolta, ma perché
lo chiede la società calabrese, lo chiedevano i cittadini calabresi di unire le
forze, di immaginare percorsi magari anche comuni ed individuare le soluzioni
alle criticità di questa Calabria.
Sin
dal primo giorno dell’insediamento ci siamo posti in questi termini come opposizione,
soltanto che – per amor di verità, questo dobbiamo dirlo a gran voce – non
abbiamo riscontrato e ritrovato un’armonia e una sintonia con i colleghi della
maggioranza, in modo particolare con una Giunta regionale che – ricordo – nasce
monca, in maniera sbagliata, per poi morire subito dopo ed essere ricomposta
con le autorevolissime persone che siedono ai banchi dell’Esecutivo, ma che certamente
conoscono poco i problemi della Calabria rispetto a quanto possa conoscerlo un consigliere
eletto; voglio evidenziare anche il “modus operandi” di questa Giunta
regionale, che di fatto ha già delegittimato l’intero Consiglio regionale e
anche questa Assemblea, in modo particolare l’Ufficio di Presidenza, il Presidente,
dovrebbe un attimino rivendicare un’autorevolezza e un’autonomia maggiore rispetto
anche alla Giunta, perché – non dimentichiamolo – l’Assemblea legislativa è
l’unico organo eletto in questo momento nel territorio oltre ai Comuni e quant’altro.
La
presenza della consigliera Ferro, il suo ingresso, oggi veramente lo saluto con
grande entusiasmo, sono convinto che riuscirà con la sua saggezza, col suo
sorriso e con il suo garbo a dare – dicevo – linfa, ma anche manforte ad un’opposizione
che ha certamente anche l’esigenza di riproporsi e ritrovarsi anche sul piano politico
e quindi ritrovare anche una sintesi per immaginare dei percorsi anche fuori da
quest’Aula e ricostruire un’alternativa allo sfascio di questa sinistra e di questo
Pd che sta governando la nostra Regione.
Per
ultimo – mi sia consentito di farlo perché l’ho anche rappresentato al gruppo –
qualcuno diceva: “Voglio ricordare Mangialavori”,
vorrei non ricordarlo perché è vivo e vegeto, vorrei solo salutarlo e
ringraziarlo per il lavoro che ha svolto in questi due anni. L’ho sentito poco
fa al telefono e continua ad essere attivo ed operativo sul piano politico
nella sua Vibo e nell’intero territorio calabrese, continua ad essere presente
con la sua azione politica.
Quindi
voglio anche da questo pulpito e da questi banchi salutarlo con grande affetto,
ringraziarlo per il lavoro che ha svolto all’interno del gruppo della Casa
delle libertà, ma anche all’interno dell’intera Assemblea legislativa e delle
Commissioni in cui lui rappresentava il gruppo.
Concludo con una simpatica battuta: credo che oggi la Calabria possa vantare l’innesto di un valore aggiunto nell’intera classe dirigente calabrese, una donna che certamente rappresenterà anche il mondo femminile, come già, di fatto, la collega Sculco sta facendo di suo, con la sua imponenza politica, con la sua bellezza, con la sua bellezza come Wanda Ferro; allora simpaticamente dico che la Calabria oggi può veramente sventolare una grande bandiera femminile, questo sesso femminile che oggi arriva con la forza di Wanda Ferro e possiamo anche dire a gran voce che le altre Regioni d’Italia certamente ci invidieranno per il fatto di avere una rappresentanza femminile capace, forte e – perché no? – anche bella e sincera.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di parlare il consigliere Greco. Ne ha facoltà.
Brevi considerazioni
per formulare il saluto di benvenuto mio personale e quello del gruppo che rappresento
all’ex Presidente della Provincia, all’amica Wanda Ferro, al politico Wanda
Ferro, alla donna Wanda Ferro, e lo faccio anche in ragione delle cose che sono
state esternate e che lei stessa ha esternato.
Questo
è il primo giorno di scuola – così come lei poc’anzi ha detto – e, come tutti i
primi giorni di scuola, sono i giorni dei saluti, del “volemose
bene”, i giorni in cui si stabiliscono i posizionamenti, in cui si corre
prima degli altri per capire quale posto occupare e quale banco occupare, è il
tempo in cui, in qualche modo, si tenta anche di dimostrare una certa piaggeria
nei confronti del professore e della maestra, è il giorno in cui tutti si
vogliono bene e si è animati da buoni propositi, è il giorno in cui si parla il
linguaggio della bellezza, non solo della bellezza femminile - che evocava poc’anzi
il consigliere che mi ha preceduto - della consigliera Ferro e della consigliera
Sculco, degli assessori che sono qui presenti e che
non vanno dimenticati, perché la bellezza è donna e in questa Assise ci sono
bellezze non solo estetiche, ma di spirito di capacità, di interiorità. Questo è
il giorno in cui si parte.
Chiaramente,
ho condiviso diverse cose che lei ha detto, certamente non tutte, non ho
condiviso quando lei parla di opposizione, perché se oggi il saluto è un saluto
di compiacenza che viene da tutte le postazioni di questo emiciclo - dalla minoranza
ancor di più, perché ritrova, probabilmente, un faro, ritrova una guida, una minoranza
che era sfilacciata, oggi si identifica in un leader, una minoranza che
oggi tenterà di essere opposizione -, io ambisco a che la minoranza sia minoranza,
nella capacità di disegnare strategie condivise per risollevare le sorti della Calabria,
che non sia maggioranza e - ci mancherebbe altro - che rivendichi il ruolo di minoranza,
ma non certo di opposizione preconcetta - perché questo non è delle istituzioni,
l’opposizione preconcetta appartiene alle campagne elettorali -, di una minoranza
che ha la necessità oggi di trovare una guida, di trovare una strada, di
trovare un percorso che gli faccia ritrovare la bussola. Perché, consigliere Tallini, non può essere una preoccupazione del presidente della
Giunta, se il segretario provinciale di Forza Italia della Provincia di Cosenza
va a braccetto col presidente Oliverio o non ci va, o
se fa alleanze con il centro-sinistra. E’ un problema di Forza Italia fare
chiarezza, così come è un problema della minoranza capire…
(Interruzione del consigliere Tallini)
Personalmente, non ho dato il voto in Aula, ma il dato è
che il segretario di Forza Italia è un
problema di Forza Italia e non certo della
maggioranza che guida questa Regione. E capisco anche oggi, da parte
vostra, una certa enfasi nel salutare la consigliera Ferro. Lo facciamo anche
noi, perché? Perché sapere di avere una minoranza compatta e coesa, probabilmente,
farà, in qualche modo, venir meno - a qualcuno che ha mal di pancia - nella maggioranza
la fantasia di fare voli pindarici e si farà un chiarezza anche all’interno della maggioranza. Lo dico senza
nessun fronzolo, perché c’è la necessità di fare chiarezza, di chi è da una parte dell’emiciclo e di chi è dall’altra
parte, di chi ha la capacità e il dovere di guidare e di chi ha la capacità di controllare
- non di fare opposizione preconcetta, ma di controllare -, anche sollecitando
in Aula proposte legislative che vadano nella direzione dei calabresi.
Oggi
certo, sì, è una giornata di democrazia, di regole che vengono ristabilite, probabilmente
da domani nulla sarà come prima – lo dico con grande franchezza – perché se, nell’ambito
della maggioranza, c’è chi ha la stoffa di leader ed è leader perché il popolo
gli ha attribuito questa caratteristica, avere dall’altra parte un leader
riconosciuto, certamente, non solo può aiutare la minoranza, ma aiuta la maggioranza
e la qualità politica che deve esprimere questo civico consesso.
Il
mio saluto va in questa direzione, consigliera Ferro, iniziare tutti quanti,
ogni giorno per noi è un primo giorno di scuola. Già il suo posizionamento la dice
lunga -, guardandola da qui lei è al centro -, non a caso ha scelto quel posto,
al centro di un gruppo. Il suo è stato un discorso alto, politico, non semplicemente
di saluto o di benvenuto, ma di un posizionamento chiaro che – le va dato atto
– ha saputo mantenere in questi anni - non facili certamente -, in cui una legge
sballata l’ha tenuta fuori, ed ancor di più oggi. Ha saputo tracciare un percorso
politico futuro che la vedrà al centro della sua parte politica come leader
riconosciuto.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di parlare il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.
Prendo la parola per esprimere il nostro pensiero,
che non è un pensiero rituale, ma sentito e rivolto alla persona, al politico
che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare in questi anni avendo condiviso una progettualità.
Ho anche sostenuto il progetto
che il centro-destra mise in
campo, con coraggio, nella scorsa legislatura. Quando si era ai nastri di
partenza, già si dava per sconfitto. Lavorammo per affermare quei valori, quei princìpi che sono fondamentali per recuperare il primato
della politica, che deve affermare la democrazia e una progettualità politica
adeguata a quelli che sono i bisogni, attraverso la politica e l’ascolto del territorio. L’ascolto che è stato portato
avanti – come ben diceva la consigliera Ferro – con il tour nei singoli centri calabresi che la
consigliera Ferro svolse in campagna elettorale, sostenuta da due liste che
condivisero quel progetto.
Non mi piace fare demagogia, al bando le
strumentalizzazioni. Abbiamo svolto – lo dicono gli atti, consigliere Orsomarso,
perché in politica fanno fede gli atti e l’attività – la nostra attività di opposizione
seria, rispetto ad un impegno che ci ha visti intervenire con coscienza - e chi
vi parla interviene quasi tutti i giorni con interrogazioni, assieme al collega
Tallini ed al collega Orsomarso
- abbiamo fatto la nostra parte.
Oggi,
si arricchisce e si consolida un gruppo, che ha voluto l’ingresso di Wanda
Ferro. Un cammino che doveva avere inizio due anni fa e che, comunque,
intravede oggi l’avvio di un percorso. Un processo, comunque, a monte c’è
stato, si sono verificate diverse situazioni non certo per responsabilità, consigliere
Greco, dell’opposizione. Qui c’è un’opposizione tattica che è stata scelta
dalla maggioranza, non dall’opposizione, il cui il riferimento – a me spiace
manchi oggi – è il nuovo centro-destra che è rappresentato in Ufficio di
Presidenza, laddove non c’è la garanzia delle minoranze.
Oggi
ho chiesto informazioni rispetto ad alcune problematiche e non sono riuscito ad
individuare il componente di minoranza in alcuni organismi che sono espressione
dell’Ufficio di Presidenza. Per esempio, ricordo quando ero in Ufficio di
Presidenza, nel nucleo di valutazione vi era la componente di maggioranza e di minoranza,
per una questione di affermazione – come diceva chi mi ha preceduto – della democrazia,
di quei rapporti istituzionali, di quel profilo istituzionale che questo
Consiglio regionale deve affermare, ma che è mancato perché, in molte circostanze,
avete fatto prevalere la forza dei muscoli. In qualche occasione ho detto: “si
sta per affrontare, da qui a qualche mese, il turn-over dell’Ufficio di
Presidenza”, richiamo, su questo, la vostra responsabilità istituzionale
affinché ci sia la rappresentanza della maggioranza e dell’opposizione. Noi
vorremmo che questo si affermasse grazie alla coscienza, al senso di
responsabilità, presidente Irto, e non alla forza dei muscoli, come è avvenuto.
La maggioranza
che sceglie una minoranza per avere una stampella in un percorso è il peccato originale
che, purtroppo, questo Consiglio regionale ha partorito all’indomani delle elezioni
ed è il frutto di un lavoro che ha messo in evidenza le crepe menzionate negli
interventi di chi mi ha preceduto.
Questa
è una seduta celebrativa per la collega Ferro, sono convinto che ella darà un contributo
in termini di competenza, esperienza e capacità. Non è una questione di quota
rosa, quando sostenni la sua candidatura a Roma, non lo feci perché era donna,
ma perché compresi- per quelle che sono le mie modeste conoscenze - le sue competenze,
la sua sensibilità e l’apporto che avrebbe potuto dare alla nostra componente politica.
Il Consiglio
regionale deve lavorare, Presidente, per favorire l’ingresso delle donne in politica,
attraverso dei percorsi e degli strumenti. Per esempio, la legge Golfo, che
prevede la presenza delle donne nei consigli di amministrazione, dovrebbe essere
applicata. Mi dite dove sono le donne nelle nomine degli enti subregionali, in modo che, da quelle postazioni, possano
dare un contributo tecnico, scientifico, politico?! Su questo ci siamo anche confrontati
e non c’è riscontro di donne incaricate nei consigli di amministrazione. Quella
famosa legge Golfo, non trova applicazione, collega Sculco.
Allora,
rispetto a questi temi, perché poi parliamo, parliamo, parliamo…?!
In politica fanno fede atti e attività!
Il collega
Mangialavori ha segnalato alla Provincia di Cosenza –
l’ho letto per caso –, attraverso una ricognizione statistica, i consiglieri
che si sono messi in evidenza nel corso della scorsa legislatura per l’attività:
tra questi, la mia modesta persona, altri colleghi che sono qui. Che, forse,
sia mancata una sintesi che potesse dare slancio, rafforzare e migliorare la
nostra condizione politica, è anche vero, ma non consento alla maggioranza di
dare lezioni all’opposizione. Se qualche neo c’è stato all’interno
dell’opposizione - è pur vero -, è difficilmente riscontrabile all’interno della
vostra coalizione. Bisognerebbe fare una mappatura, direi, per capire le pecche
che hanno inficiato il buon governo in diverse articolazioni: ambiente,
politiche sociali, sanità, politiche del lavoro, in ogni comparto. Noi abbiamo richiamato
l’attenzione su queste disfunzioni, assieme ai colleghi Tallini,
Orsomarso e gli altri, con interrogazioni, con
mozioni. Le risposte arrivano come al solito. Io ho evidenziato una questione ambientale,
stamane - dopo otto mesi, dopo sei mesi - risponde il dipartimento, perché la politica
è assente.
Questa
assenza è evidente, sono scollature che esistono anche all’interno della stessa
maggioranza e che di sicuro non giovano a quel buon governo auspicato e spesso
propagandato nei vari interventi dagli amministratori di questa Regione, che dovrebbero
fare una profonda riflessione, se si vuole recuperare il primato della politica
ed avviare una nuova stagione attraverso un confronto che elevi ed affermi il
valore delle istituzioni.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.
Grazie
Presidente, sarò veramente breve perché non sarei voluto intervenire e dico
subito perché. Non volevo intervenire perché pensavo che oggi l’ingresso della
consigliera Wanda Ferro in Consiglio regionale si potesse consumare con il suo
intervento – complimenti –, con un intervento di benvenuto magari da parte
della massima Assise dell’Aula, lei, presidente Irto. Non volevo intervenire
rispetto a quello che ha detto la consigliera Wanda Ferro, che ha combattuto
una battaglia in perfetta solitudine. Per quella battaglia che ha combattuto in
solitudine e rispetto a questa solitudine non volevo intervenire. Dopo un insieme
di interventi sarebbe sembrato quasi una mancanza di stile e di cortesia nei
confronti di una donna e di una amica che stimo e con la quale – come lei
stessa ha detto – abbiamo condiviso momenti politici che ci hanno visto
insieme. Oggi tu entri in quest’Aula e ci troviamo su posizioni diverse perché
diverso in punto di partenza è stato il nostro modo di presentarsi ai cittadini
calabresi per chiedere un voto da coalizioni diverse. Non voglio fare la storia
di quel momento politico, non voglio cercare le responsabilità per cui vi è
stata consegnata una partita persa sin dall’inizio. Probabilmente ci sarebbero
stati anche momenti in cui quella partita te la potevi giocare con maggiore
dignità, magari il risultato sarebbe stato diverso, ma sicuramente non ci
appartengono quelle responsabilità in quella fase. Certo, poi il dibattito è
andato oltre e sono intervenuto, anche perché, dopo aver sentito tanti colleghi
intervenire ritengo che oggi non si tratti di una banale sostituzione del
collega Mangialavori, al quale va il mio saluto. Ho
avuto la possibilità di condividere da un banco vicino le capacità, la
dimensione umana e professionale del collega Giuseppe Mangialavori,
che lascia in me un ricordo estremamente positivo.
Poi
entra Wanda Ferro, si colma quel vulnus della democrazia, come più volte
tu hai sostenuto, Wanda, per cui riprende posto in quest’Aula il Presidente
come il miglior perdente.
Vedi,
Wanda, trovi una opposizione che deve fare pure un mea
culpa. Ci sono state più opposizioni e, ripeto, non hai vissuto l’inizio di
questa legislatura per individuare di chi è la responsabilità che l’opposizione
non sia stata una. Oggi ha ragione il collega Nicolò: si interroga se
nell’Ufficio di Presidenza c’è una rappresentanza della minoranza; certamente la
colpa non può essere del Nuovo Centro-Destra ma probabilmente la colpa è di chi
ha portato all’Ufficio di Presidenza qualcuno che oggi, magari, non si
riconosce in queste posizioni. NCD sta in Ufficio di Presidenza come forza di
opposizione, non siamo stati scelti dalla maggioranza; probabilmente potevamo
essere in Ufficio di Presidenza se le regole della opposizione non le doveva
dettare una sola parte di opposizione che si è presentata ai cittadini
calabresi sotto liste diverse da quelle di Mario Oliverio
ma poiché dobbiamo pensare all’oggi ed al domani non ho ancora sentito nessuno
dire che l’ingresso della consigliera Wanda Ferro in quest’Aula presuppone e
pretende che da oggi, per esempio, si cominci a vedere qual è il nostro potere
legislativo che non deve essere governato dalle decisioni della Corte
costituzionale.
Ho
già espresso la mia opinione al Presidente della prima Commissione, Franco
Sergio, nel momento in cui sarebbe entrata la consigliera Wanda Ferro in
Consiglio regionale, affinché, nelle Commissioni di competenza, quest’Aula – il
mio è un modesto apporto – inizi a parlare prima della fine della legislatura e
nel momento opportuno di una nuova legge elettorale. Se lì c’è stato il vulnus
oggi abbiamo il potere legislativo dalla nostra parte senza essere coordinati
poi dalla Corte costituzionale per presentarci ai cittadini con una legge
elettorale, fra tre anni, che non deve essere poi rivista dalla magistratura e
dalla stessa Corte.
Questo
è l’impegno che probabilmente avremmo dovuto avere oggi con la presenza della
consigliera Wanda Ferro: rivedere senza andare a cercare le responsabilità,
come quel ping-pong tra i colleghi della maggioranza di oggi e della
maggioranza di ieri per cercare di chi sia la responsabilità dei due anni che
ti hanno visto distante da questi banchi.
Ha
ragione il collega Mimmo Tallini: oggi si celebra un
“giorno di festa”, si celebra il “Wanda Ferro day”.
Se probabilmente fossi entrata due anni fa – questo voleva dire l’amico Tallini – sarebbe passato tutto inosservato, anche la tua
presenza in quest’Aula.
Rimettiamoci
tutti insieme perché se ci ritroviamo su posizioni leggermente divergenti, cara
Wanda, ci ritroviamo sicuramente in quel nostro modo di rivedere la politica,
alla quale anche tu ti riferivi nel tuo intervento, sempre alla ricerca del
bene comune, al di là degli interessi di parte. Tu sei rimasta quella ed io
sono rimasto quello.
Buon
lavoro, collega Ferro, nell’interesse di quest’Aula e dei calabresi.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Morrone. Ne ha
facoltà.
E’
giusto che in questa occasione anche io esprima la mia contentezza, la mia
gioia per l’entrata della consigliera Wanda Ferro in Consiglio regionale.
Durante le elezioni ho aiutato me stesso e la collega Ferro senza nessun
infingimento o tentennamento ed abbiamo fatto diverse uscite insieme. Mi
sbaglio? Non capisco l’intervento dell’amico Scalzo perché con me – ero
capogruppo di Forza Italia – nelle riunioni dei capigruppo non abbiamo mai, e
dico mai, parlato di questo avvenimento. Ho anche la certificazione qui, la
legge; non c’è stato nessun coordinamento formale, così come è stata presentata
in Aula, così è uscita senza nessun cambiamento. A meno che non mi spieghi con
chi ha parlato il consigliere Scalzo, in quale riunione di capigruppo; di
questo non ne so nulla, né potevamo prevedere che poi ci sarebbe stato un dopo
diverso. E’ stato fatto in buona fede, ritengo, dal presidente Talarico che, tra l’altro, era il relatore ed io non ero né
relatore né mai sono intervenuto durante l’approvazione della legge a
settembre. Questa riunione fu fatta perché il Governo aveva impugnato la legge
e quindi è stato necessario fare alcuni chiarimenti e, soprattutto, abbassare
la soglia di sbarramento che era al 15, ed era eccessiva, e probabilmente ci
avrebbero annullato le elezioni.
Detto
questo per quanto mi riguarda sono contento e felice perché il Consiglio
regionale con la presenza della consigliera Wanda Ferro si è arricchito di una
personalità forte e di una cultura politica e amministrativa che mancava. Vi
ringrazio.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il presidente Oliverio. Ne ha
facoltà.
Brevemente,
per esprimere anche da parte mia il benvenuto alla consigliera Wanda Ferro nel
Consiglio regionale della Calabria e per porgerle i migliori auguri di buon
lavoro.
Con
Wanda ho un vecchio rapporto di amicizia e di comune responsabilità alla guida
delle province di Cosenza e di Catanzaro e conosco bene – posso permettermi di
dirlo – quelle che sono le caratteristiche, le qualità e l’impegno della
consigliera Wanda Ferro. Considerato che gli interventi di benvenuto a Wanda
che mi hanno preceduto non si sono limitati a porgere gli auguri ed il benvenuto,
sono obbligato dagli interventi che ci sono stati a fare alcune considerazioni
per evitare che dilaghi la confusione.
Viviamo
in un momento nel quale la confusione spesso prevale sostanzialmente sulla
ragione. Credo che soprattutto in questo momento abbiamo bisogno di evitare che
la confusione alimenti ancor di più il disorientamento e la sfiducia.
Innanzitutto
mi preme ricordare – lo ricordo soprattutto a chi viene dalla precedente
legislatura, a chi era in questo Consiglio regionale nella precedente
legislatura e non c’ero certamente io – che la legge elettorale a cui si è
fatto riferimento è stata approvata nella precedente legislatura. Mi permetto
di precisare che è stata una legge elettorale votata a maggioranza dalla
maggioranza che nelle elezioni del 2014 ha proposto Wanda Ferro candidato alla
Presidenza della Regione. Voglio solo fare un ragionamento asettico senza
valutazioni e giudizi politici perché si eviti la confusione e si consegni ai
calabresi un’informazione rispondente ai fatti.
(Interruzione)
Perché
la opposizione, che era allora espressa dal Pd - l’ha ricordato Scalzo - votò
contro quella legge, anzi abbandonò l’Aula, dalle informazioni che mi sono
state date. Una legge, quindi, che è stata approvata e, anche in risposta alle
osservazioni del Governo, è stata assunta dalla maggioranza di centro-destra.
Si
vadano a verificare gli atti e mi si confuti eventualmente, e non avrò nessun
motivo di dire il contrario se mi si confuta con fondamento.
C’è
questo primo elemento, quindi, sul quale bisogna si faccia chiarezza.
Secondo
punto: siccome la consigliera Wanda ha fatto riferimento a tante cose che non
vanno, e naturalmente credo che sia nel suo legittimo diritto farlo ed ancor
più oggi che è consigliere regionale, vorrei ricordare a Wanda che sono stato
suo avversario politico nelle elezioni del 2014 e forse - anzi senza forse -,
lo dico per me naturalmente, Wanda ha pagato anche il prezzo di quelle cose che
ricordava: depurazione, rifiuti, le cose che non vanno ecc. ecc.
Do
atto, naturalmente, della sua oggettiva lettura della situazione perché in
questi due anni abbiamo cercato di imboccare la strada per risolvere i problemi
e ritengo che naturalmente ci sono punti di vista diversi, è chiaro che è anche
questo legittimo. Rispetto a quella profondità dei guasti, appunto, dei quali
tu stessa sei stata in parte anche vittima c’è stato anche questo elemento che
tu hai chiaramente pagato.
Vorrei
dire che avversario politico sì - e qui la constatazione della condizione di
partenza che abbiamo approvato - ma non avversario di altra natura perché è
nelle sedi giudiziarie che si dipanano i problemi che sono stati oggetto del
contenzioso che si è aperto.
Primo
punto: sul versante della costituzione - perché voglio essere più chiaro e deve
essere chiara anche da questo punto di vista questa occasione - la Regione si
costituisce sempre ma per difendere, in quel caso, non solo una norma - ed ho
avuto modo di dirtelo anche in via privata - ma la legge nel suo complesso, ma
anche perché in sede di giudizio è la magistratura che si pronuncia. In questo
caso la magistratura amministrativa ha scelto di rimandare alla sede
costituzionale la valutazione circa la costituzionalità della legge.
Vorrei
ricordare che in quella sede ci siamo costituiti prima e dopo e vorrei
ricordare che fino alla pronuncia del 23 ottobre c’è stato un gran can can e potrei anche riprendere e ricordare dichiarazioni di
esponenti con responsabilità di direzione regionale, con responsabilità
parlamentari, di esponenti che hanno suonato la grancassa della
incostituzionalità della legge e quindi che il Consiglio regionale era prossimo
allo scioglimento per andare al voto.
(Interruzione)
Lo
sto dicendo perché anche su questo c’è stata una iniziativa incalzante ed è
chiaro che ancor più la Regione, in sede di giudizio, doveva costituirsi per
difendere un risultato democraticamente espresso dagli elettori calabresi due
anni fa, non 5 o 10 anni fa.
Nessuna
avversità, quindi, dal punto di vista giudiziario nei confronti dell’iniziativa
assunta dalla collega Ferro non solo per difendere il suo diritto ma per
rilevare l’incongruenza che era intervenuta nella modifica della legge. Tant’è
che la Corte costituzionale si è pronunziata - il Tar si è rimesso alla Corte
costituzionale - nel ripristinare la norma specifica, non facendo riferimento
al complesso della legge. La norma specifica prevedeva il diritto del migliore
dei perdenti, candidato Presidente, a rappresentare…
(Interruzione)
Perfetto,
ma ci siamo tutelati e nella costituzione in giudizio da parte del nostro
legale abbiamo chiaramente difeso la legge. Si vada a vedere il testo
depositato e la consigliera Wanda Ferro lo conosce benissimo.
Mi
premeva fare queste precisazioni perché oggi è appunto una occasione per
sgombrare il campo, così come è occasione per sgombrare il campo e voglio
rivolgere da qui un saluto ed un ringraziamento al collega Mangialavori
per il ruolo che ha svolto in questi due anni in Consiglio regionale, per
sgombrare il campo da un’altra bufala, che è quella secondo la quale Oliverio avrebbe deciso a chi Wanda Ferro sarebbe
subentrata. Una seconda bufala.
Perché
voglio dire questo? Perché lì, chiaramente, c’è il Tar che si è pronunciato e
ci sono le leggi che definiscono i percorsi in situazioni simili da attivare
per definire in questo caso chi dei due che era in discussione se Morrone o Mangialavori avrebbe
dovuto lasciare il posto a Wanda Ferro.
Dico
questo perché anche su questo si è fatta una polemica e si è data una
rappresentazione che non fa onore a chi l’ha data.
(Interruzione)
Sto
parlando di chi ha fatto la polemica. Non fa onore e non va certamente, non
dico a merito, ma non va certamente a stima non solo politica ma anche di
intelligenza, alimentare polemiche di questa natura. E’ chiaro che ci sono
fatti e cose che vengono affrontate in sede legale e che non c’entrano con la
sfera politica, bisogna avere rispetto per la magistratura, sempre perché in
quel caso, anche lì, autorevoli esponenti della maggioranza di centro-destra
che rivestono incarichi istituzionali importanti si sono fatti prendere la mano
e trascinare in una polemica di bassa lega, offendendo l’autonomia della
magistratura, naturalmente.
Ad
essere offeso non è stato Oliverio ma la magistratura
che aveva, in quel caso, il potere di dirimere sostanzialmente la questione.
Perché
dico questo?
(Interruzione)
Ma
la costituzione in giudizio la riconfermo. Forse non ci siamo capiti,
consigliere Tallini. Lascia stare la costituzione in
giudizio su una legge che tu hai approvato e che non ho approvato io; mi pare
che tu fossi anche consigliere nell’altra legislatura. E di cosa stiamo
parlando quindi? La costituzione in giudizio vale sempre per quanto riguarda la
difesa di una Istituzione senza entrare nel merito e nella fattispecie se Ferro,
o se Morrone o se Mangialavori.
Ci siamo capiti? Siamo persone intelligenti. Non bisogna fare la polemica per
la polemica, la polemica ad un livello che determinerebbe confusione ed
incomprensione se dovesse essere lasciata senza risposte.
Questo
è il punto. Terza considerazione e chiudo: sono sicuro che la collega Ferro
darà un contributo importante da parte della opposizione. Non ho mai chiesto
sconti ma permettetemi di dire anche un’altra cosa e non dovrei essere io a
farlo: l’opposizione in questi due anni non è andata in vacanza, credo ci sia
stata, non dovrei essere io, consigliere Cannizzaro,
a dire queste cose. Permettetemi però di dire che siccome c’è un limite a tutto
non voglio e non posso - perché caratterialmente sono fatto così - sottacere un
dato che è emerso in questo dibattito. Sicuramente Wanda Ferro darà più forza e
darà l’impronta alla opposizione che deriva dal suo carattere, dalla sua
esperienza, dalla sua vivacità, però c’è un limite anche al modo in cui si
rappresentano le cose. Non autoflagellatevi perché
l’autoflagellazione non vi aiuta anche perché credo che siamo in un momento
molto difficile e complesso per tutte le forze politiche. E’ un momento di
travaglio per tutti gli schieramenti e credo che c’è tanta ma tanta legna sul
fuoco, metterne altra non aiuta i processi, anzi li mette in un limbo ancora
più polveroso e confuso.
(Interruzione)
Caro consigliere Tallini, quindi, te l’ho ricordato perché ho sentito dei toni polemici: mi sono permesso in punta dei piedi di farvi un assist perché si può dire di tutto ma che con Oliverio ci sono trasversalismi questo non si può dire.
(Interruzione)
Ecco, apposta. Di tutto posso essere tacciato ma non di questo. Aspetta, consigliere Tallini…
Presidente, la invito a concludere l’intervento.
Mi faccia terminare, consigliere Tallini.
Ripeto:
si può dire di tutto ma che con Oliverio ci sia una prorogatio
della pratica dei consociativismi e dei trasversalismi,
questo non si può dire!
Anzi, io sono criticato ed attaccato per il
contrario. Ed anche l’appello che lei ha fatto l’altra volta – e che io ho
raccolto e che ripropongo – cioè quello di un confronto nel merito dei problemi
senza pregiudiziali, lo ribadisco qui stasera. E chi mi conosce sa che lo dico
con sincerità e coerenza rispetto alla mia storia, ad una storia che si è
espressa in varie funzioni di responsabilità
di governo, di opposizione,
istituzionali ecc.
Chi mi conosce sa bene che io non ho una
doppiezza tra il dire e l’agire. Non c’è una doppiezza. Ripropongo oggi la
necessità per la Calabria di un confronto nel
merito delle questioni senza pregiudiziali perché ritengo
che la gravità dei problemi di questa terra richieda un concorso di energie, un
concorso di apporti, perché i problemi possano
essere più speditamente affrontati e più efficacemente risolti.
Nel dire questo non chiedo, naturalmente, di
far entrare dalla porta di servizio o in modo mascherato operazioni di trasversalismo e di consociativismo. No. Nel dire questo
ribadisco la necessità dell’autonomia nella collocazione politica da parte di
ognuno ma l’autonomia non può essere intesa male o interpretata come contrapposizione fine a sé
stessa perché è altra cosa. L’autonomia è
apporto delle proprie idee e dei propri punti di vista, proposte che si mettono in campo, che si misurano e si
confrontano e che, naturalmente quando ci sono le condizioni, possono trovare
la giusta sintesi affinché si possa contribuire ad affrontare meglio i
problemi.
Credo che
l’ingresso di Wanda
Ferro in Consiglio
regionale, la sua presenza, sicuramente può costituire un valore in questa
direzione, un valore aggiunto.
Ricordo,
inoltre, a Wanda
Ferro che, rivolgendosi alla consigliera Sculco ha
fatto alcune considerazioni importanti, che nella prima seduta del Consiglio
regionale, su proposta del presidente Oliverio, con
voto unanime, si è modificato lo Statuto affrontando un problema che, per
dimenticanza, non era stato affrontato nella legislatura precedente, cioè
quello di garantire la presenza di genere nella Giunta regionale. Per cui nella Giunta regionale non ci può essere meno del
30 per cento di uno dei due generi.
(Interruzione)
Nella seduta
del 20 gennaio 2015 cioè – ripeto – nella prima seduta del Consiglio regionale di due anni
fa. La presenza di una seconda donna in Consiglio regionale non può che essere
salutata positivamente anche per questa ragione perché è in coerenza con atti
che abbiamo prodotto e che vincolano la funzione e la vita del Consiglio
regionale non per una legislatura ma, mi auguro, in modo rafforzato anche in
prospettiva.
Sulla base
di queste considerazioni, ribadisco il mio benvenuto ed i migliori auguri di
buon lavoro.
Dopo ampia
discussione, pongo in votazione il provvedimento.
(Il
Consiglio approva)
Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda l’esame e presa d’atto della relazione della Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomo e donna, sull’attività dell’anno 2016 (ai sensi dell’articolo 6 comma 1 della Legge regionale 26 gennaio 1987 numero 4).
La relazione che è stata consegnata è un consuntivo dell’attività svolta negli ultimi mesi del 2016 e contiene il programma per il 2017. E’ presente in Aula la Presidente della Commissione pari opportunità, Cinzia Nava.
La
diamo per letta in quanto presa d’atto. “Il Consiglio
regionale ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge regionale 26.1.1987, n.
4 prende atto della relazione della Commissione
regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomini e donne sull’attività 2016”.
(Il
Consiglio prende atto)
Il terzo punto all’ordine del giorno è relativo alla proposta di legge numero 192/10^ di iniziativa dei consiglieri Scalzo, Esposito, Mirabello recante: “Requisito di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia. Modifiche alla legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia)”.
La
parola al relatore, consigliere Mirabello.
Grazie,
Presidente, colleghi consiglieri, Presidente della Giunta regionale, il testo di
legge – licenziato alla unanimità
dalla terza Commissione consiliare e recante le firme dei colleghi Scalzo,
Esposito e del sottoscritto – pone in
Calabria, quale seconda regione
a livello nazionale, l’obbligo delle vaccinazioni come requisito di accesso ai
servizi educativi per la prima infanzia.
Questo testo di legge si inserisce in un
contesto politico ed in una evoluzione legislativa nazionale, alla quale è
approdato il Parlamento, finalizzati ad una nuova attenzione in merito alla
scelta di vaccinare i bambini di età inferiore ai 4 anni.
I dati forniti dal Ministero
della salute ci dicono che alcune malattie infettive tra cui la meningite ed
altre malattie che erano state ormai debellate da anni – ed i colleghi consiglieri avranno visto i tanti casi che si stanno
susseguendo nel nostro Paese ed in particolare in alcune aree geografiche – hanno una recrudescenza, un ritorno e stanno colpendo nuovamente la
popolazione non soltanto in età infantile.
Per questa ragione facciamo
una scelta politica ben precisa – ed è una scelta politica che
dà anche una risposta rispetto ad una tendenza che si sta sviluppando nel nostro
Paese volta a diffondere disinformazione in ordine al ruolo ed all’ importanza
delle vaccinazioni nelle scuole e per i nostri bambini – che è quella di porre questo obbligo.
La proposta di legge modifica la legge regionale numero 15 del 2013
che pone le condizioni per l’accesso alla scuola per l’infanzia. Si compone di
tre articoli nei quali si prevede l’inserimento degli obblighi vaccinali
prescritti dalla normativa vigente fra i requisiti per la possibilità di
iscrizione alla scuola per l’infanzia. Grazie.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Pasqua. Ne ha facoltà.
Volevo soltanto
sottolineare, per garbo e rispetto nei confronti dei colleghi firmatari e proponenti,
che la proposta comporta, probabilmente indirettamente,
una ricaduta di carattere economico-finanziario, perché va da sé che
l’allargamento degli obblighi previsti per i requisiti di iscrizione presso gli
istituti, quindi gli asili-nido, determini inevitabilmente un aumento della spesa
farmaceutica prevista. Quindi, ritengo che ci sia – anche se non direttamente
poiché questa norma va a modificare la legge regionale numero 13 del 2015 – un impatto di carattere finanziario
sulla spesa sanitaria.
Annuncio,
pertanto, il mio voto di astensione.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Scalzo. Ne ha
facoltà.
Intervengo per fare esclusivamente due
brevissime considerazioni.
Intanto, vorrei porre l’attenzione dei colleghi di quest’Aula sull’archiviazione frettolosa, inopportuna,
inadeguata e dannosa avvenuta in
Italia relativamente al problema delle
malattie infettive. Abbiamo assistito e stiamo assistendo nel Paese ad una recrudescenza
delle malattie infettive, in particolare della meningite, la meningococco, che
può essere mortale. Lo abbiamo visto in alcune aree del Paese già nei fatti con
situazioni che hanno colpito molteplici fasce di età, e l’abbiamo sperimentato,
in particolare, in Toscana, ma non solo, ed anche in altre regioni italiane.
Per
cui, nel proporre questa legge, insieme ai colleghi Sinibaldo
Esposito e Michele Mirabello, abbiamo pensato ed
immaginato di dover agire con molta tempestività. La Regione Emilia Romagna lo
stava facendo –
credo che la Calabria sia la seconda regione in ordine temporale – ma non si tratta di prendere una bandierina,
quanto piuttosto di riflettere sul fatto che una malattia come questa richiede
una grande attenzione.
La maggiore
incidenza di malattie da meningococco è nella fascia di età tra zero e quattro
anni, ma non è esente nessuna fascia della popolazione. Gli ultimi casi sono
stati riscontrati non soltanto nella fase adolescenziale – nella gioventù fino a vent’anni – ma ci sono casi anche in fascia adulta. Noi
siamo fermamente convinti che nella nostra regione si debba introdurre la vaccinazione
obbligatoria per consentire l’accesso agli asili-nido e alle scuole materne. Non
è soltanto un fatto di civiltà di un
popolo, è un fatto di una consapevolezza volta a non abbassare la guardia su un
problema come questo. Oggi è il meningococco – per questo tipo di patologia in altre parti del mondo c’è una mortalità
altissima – e noi che
siamo tra i Paesi più industrializzati al mondo non possiamo permetterci di essere
superficiali su questo.
Quindi, vogliamo, come Regione
Calabria, essere tra i primi a regolamentare una materia così importante che
riguarda soprattutto la fascia infantile,
ma un po’ tutta la popolazione.
Pensate
alle implicazioni nel caso di insorgenza di questa malattia, con la vaccinazione,
con la profilassi e, poi, a tutte le persone che ne vengono in contatto cioè
una serie di cose che creano costi elevati, preoccupazioni, rischi di mortalità
e quant’altro.
Quindi,
la legge va in questa direzione, per cui insieme ai colleghi mi auguro che
diventi una legge che metta la Calabria tra le Regioni più attente in questo
settore.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.
Non ripeto quanto già illustrato dal consigliere
Scalzo rispetto alla preoccupazione ormai incalzante che c’è nella popolazione per
quanto riguarda il ritorno di alcune malattie infettive tra cui l’infezione da meningococco.
Mi permetto di evidenziare che questa
legge serve a stabilire le condizioni di accesso ai servizi educativi pubblici e privati, affinché
non possano essere poste in essere delle discriminazioni; quindi, l’idea è
quella di rafforzare l’obbligo vaccinale e, consigliere Pasqua, anche l’aspetto
dell’incremento di spesa, oggi, è secondario rispetto a quella capacità, a quella
possibilità di promozione della salute che è un diritto del cittadino.
Del resto sono tranquillo da questo punto di vista, perché questo
conflitto fra il concetto di obbligatorietà e quello di promozione della
salute, che poteva presentare profili di incostituzionalità, è già passato al vaglio
della Corte costituzionale relativamente alla legge emanata in Emilia Romagna,
alla quale faceva riferimento prima il consigliere Scalzo.
La nostra legge calza più o meno su
quella dell’Emilia Romagna, ma è adeguata al nostro territorio. A me
preme sottolineare il lavoro fatto dal primo firmatario di questa legge, il consigliere Scalzo, che
ringrazio. Poi, abbiamo messo la nostra sensibilità, insieme anche al
Presidente della Commissione sanità, per accelerare l’iter, affinché si
possa stabilire l’obbligo di vaccinazione a partire dall’anno scolastico
2017-2018, perché i dati epidemiologici ce lo impongono, senza guardare poi
alla spesa – perché è già prevista – e chi si vuole vaccinare non può essere discriminato
nell’ambito della promozione della salute. Se c’è l’obbligo, la differenza economica
non esiste, quindi è corretto il giudizio che hanno dato gli uffici circa l’invarianza
finanziaria della legge come proposta dal consigliere Scalzo, primo firmatario.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha
facoltà.
Intervengo soltanto per unire il mio
giudizio a quello dei colleghi che mi hanno
preceduto.
Devo ammettere che, seguendo
le vicende nazionali che hanno evidenziato tantissimi episodi di mortalità
gravi, dovuti anche e soprattutto alla scelta o meno di alcuni genitori di non vaccinare i propri bambini, con sincerità, mi
è sembrato un fatto assolutamente nuovo, ma anche assurdo: ricordo che quando
eravamo bambini noi le vaccinazioni erano obbligatorie e credo che quelli di
una certa generazione ricordino benissimo, forse, anche il trauma.
Ora,
avendo appreso che alcune vaccinazioni non sono più obbligatorie, mi sono
domandato come è possibile che non ci sia una legge a tutela non solo di quei bambini,
ma anche degli altri, perché se, poi, un bambino è inserito in un contesto in
cui può infettare altri bambini, allora la tutela e la garanzia deve riguardare
anche chi – mandando un bambino in un asilo o in una scuola pubblica – deve
avere la certezza e la garanzia che là non trovi situazioni gravi dal punto di
vista della salute.
Allora,
ritengo e dico che in questo caso i colleghi che hanno preso questa iniziativa
lo hanno fatto – credo – nella direzione auspicata dalla grandissima
maggioranza dell’opinione pubblica, in questo caso dei calabresi.
Quindi,
il mio intervento era finalizzato non soltanto a dire perché sono favorevole
all’approvazione di questa legge che rende la vaccinazione obbligatoria per
alcuni tipi di malattie, ma anche per esprimere le ragioni che mi spingono a
fare questo gesto e per dire anche bravi ai colleghi che hanno pensato di
intervenire a tutela della salute di una parte dei cittadini calabresi, soprattutto
di quelli in una età – quale quella infantile – molto delicata, anche per tranquillizzare
tantissime famiglie
preoccupate per questo fenomeno.
Per questo esprimo
il mio voto favorevole alla legge.
Non ci sono altri interventi, pertanto
si passa all’esame dell’articolato.
Pongo
in votazione l’articolo 1.
(E’ approvato)
Pongo
in votazione l’articolo 2.
(E’ approvato)
Pongo
in votazione l’articolo 3.
(E’ approvato)
Pongo
in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Passiamo
al quarto punto all’ordine
del giorno relativo alla proposta di legge numero 71/10^ di iniziativa
dei consiglieri O. Greco, M. D'Acri, F. D’Agostino, V. Pasqua, F. Sergio,
recante: “Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del
gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”.
La
parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.
Questa
proposta
di legge è di iniziativa del consigliere Greco
ed è stata
approvata dalla seconda Commissione nella seduta del 15 febbraio, approvando,
quale nuovo testo del provvedimento, un emendamento interamente sostitutivo.
Con tale testo si propone di destagionalizzare il turismo in Calabria, differenziando
ed elevando il prodotto turistico calabrese, sfruttando le potenzialità di un
territorio che possiede un’abbondante offerta di luoghi idonei per bellezza ed importanza
naturalistica e culturale.
La proposta
individua nel turismo golfistico un’importante opportunità economica a supporto
del sistema alberghiero e dell’intero sistema turistico regionale.
Al
fine di diffondere gli impianti golfistici sul territorio calabrese, il provvedimento
prevede specifiche procedure agevolate, volte a contenere i tempi dei procedimenti
approvativi ed autorizzativi mediante misure di premialità
edificatoria nei Comuni interessati dalle iniziative. Tutto questo con l’obiettivo
primario di rendere la Calabria una regione in grado di attrarre turismo di
qualità dodici mesi l’anno e segnare una svolta per le politiche legate al settore.
La proposta
è corredata di relazione tecnico-finanziaria e si compone di sette articoli.
Nel
corso dei lavori della Commissione è intervenuto il consigliere Greco in
qualità di proponente, il quale ha illustrato i contenuti e le finalità della proposta;
è intervenuto, altresì, l’assessore Rossi, assessore alla pianificazione territoriale
ed urbanistica, che ha fornito un proficuo contributo allo svolgimento dei
lavori.
Il
dipartimento turismo ha espresso parere
favorevole alla proposta che è ad invarianza
finanziaria.
La Giunta chiede di intervenire?
Non
posso che confermare il parere
positivo già dato dai colleghi assessori nel corso delle sedute della
Commissione, anche e soprattutto in considerazione del fatto che, come è
scritto e precisato nella relazione tecnico-finanziaria, “la realizzazione dei
campi di golf e delle strutture di ricettività turistica, sportiva e residenziale
ad essi connessi, avverrà ad opera di investitori privati”.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di parlare il consigliere Greco. Ne ha facoltà.
Signor Presidente,
colleghi consiglieri, preliminarmente
voglio ringraziare i consiglieri del gruppo di cui mi onoro essere il capogruppo,
per aver elaborato una proposta di legge turistica così importante. Proposta di
legge che è stata formulata insieme – tengo a ricordarlo – ai consiglieri
Pasqua, Sergio, D’Acri, D’Agostino, un grazie anche al contributo del Presidente
della Commissione bilancio, all’assessore Rossi, che ha avuto, anche, il merito di migliorare la proposta
legislativa.
Si
parla di Calabria e si parla di turismo e di agricoltura, però i dati calabresi,
riferiti al 2014, non lasciano presagire nulla di buono, se non avremo la capacità
e la forza di destagionalizzare il turismo. In Calabria solo nel mese di agosto
c’è una presenza turistica del 40 per cento, nel mese di luglio del 24 per
cento, a settembre dell’11 per cento, tutti gli altri mesi dell’anno – dati
ufficiali 2014 – hanno una presenza che varia tra lo 0 e il 3 per cento.
Questo
è il motivo che ci ha spinto a formulare una proposta legislativa che vuole, da
un lato, incrementare la capacità di questa terra di essere attrattiva,
dall’altro, riuscire, in qualche modo, a migliorare le performance turistiche,
attraendo capitali e investimenti privati.
Quello
del golf è un turismo in forte espansione, che consente - in considerazione soprattutto
del clima, delle caratteristiche della Calabria - di costruire un percorso di
rilancio del turismo, di destagionalizzazione. Si stima che in Italia – e questi
sono dati ufficiali – si possa giocare a golf per 307 giorni all’anno: solo in Portogallo
e in Spagna si può giocare per 362 giorni all’anno, in Calabria circa 320 giorni
all’anno.
Questo
sport ha delle peculiarità e delle caratteristiche, l’interesse dei giocatori è
nella possibilità di giocare fuori dalle stagioni in cui la Calabria ha un suo
picco, mi riferisco evidentemente ad agosto e luglio. Questi giocatori hanno un
interesse soprattutto per i mesi da febbraio a maggio e da settembre a
novembre.
Questo
è un tentativo di destagionalizzare il turismo.
Non
v’è dubbio che tutto questo si inserisce nel quadro molto più complesso di quello
che avviene in Europa e nel mondo. In questi anni ho scoperto che ci sono in Europa
circa 25 milioni di turisti golfisti, nel mondo ce ne sono oltre 90 milioni. In
Portogallo, per esempio, l’esperienza dell’Algarve è estremamente significativa,
ci sono oltre 45 campi di golf. In Spagna, nella zona che va da Malaga ad
Alicante, ci sono oltre 125 campi da golf, di cui 52 sono solo in Andalusia.
Dobbiamo citare anche zone di grande attrazione, come la Costa Azzurra in
Francia; l’esperienza positiva della Turchia, dove ci sono 21 strutture
golfistiche, l’Egitto, Sharm el
Sheikh, Tunisia, Marocco. Ma una parte di questo mondo
ha delle problematiche legate alla sicurezza, basta ricordare quando l’Isis ha voluto colpire, ha colpito la zona dell’Antalya in Turchia.
Tutto
il mercato nord-africano, ed anche la Turchia, diventa oggi poco attrattivo e
c’è la necessità, da parte di questa regione, di riuscire a colmare un vuoto e
- così come già la Giunta sta facendo, elaborando uno studio di fattibilità -
si rende necessario non pensare semplicemente alla realizzazione di un campo da
golf - molti confondono, non è semplicemente il gioco del golf -, si ragiona su
quello che significa destagionalizzazione del pacchetto turistico legato alle caratteristiche
della Calabria.
La Calabria
oggi deve diventare una destinazione golfistica, può e deve diventare un
territorio che riesce ad attrarre il mercato del turismo golfistico. In Europa
– dicevo prima – parliamo di 25 milioni di giocatori. Poi, se andiamo a vedere
e studiare che caratteristiche ha il turista golfistico - così come abbiamo
fatto dettagliatamente - che cosa significa in termini di incremento economico,
come il turista si muove, il fatto che non viaggia mai da solo, quanto spende
in più rispetto al semplice turista leisure,
può diventare un grande attrattore anche rispetto alle caratteristiche degli
altri territori.
Se
raffrontiamo la Calabria con l’Andalusia, vediamo che l’Andalusia - grazie a questo
sistema - è riuscita ad uscire fuori dalla crisi economica, ma ci rendiamo
conto che le caratteristiche della Calabria sono superiori, perché noi abbiamo la
possibilità di un’offerta turistica molto più variegata. Abbiamo la possibilità
di offrire i parchi nazionali che in Calabria sono presenti, abbiamo la possibilità
di incrementare il turismo escursionistico e montano, abbiamo la possibilità di
incrementare - è molto limitato - il turismo termale, abbiamo la possibilità di
rafforzare il turismo legato all’enogastronomia e ai borghi.
Questa
è una proposta, colleghi consiglieri, che si inserisce nel dibattito nazionale
che c’è sulla Ryder Cup, ma
che nulla ha a che vedere con le problematiche della Ryder
Cup. Basta solo leggere il resoconto di Kpmg per rendersi conto di quello che si è capaci di fare in
termini di indotto, diretto e indiretto, con il turismo golfistico.
Questa
è una legge anche di semplificazione urbanistica, che vuole destagionalizzare,
è una legge ordinamentale che non prevede nessun
aumento di costi, ma che va a sancire alcuni punti fondamentali, racchiusi
nell’articolo 1che recita: “i progetti dei nuovi campi da golf” – quindi come destinazione
golfistica e non come semplice intervento sportivo – “devono essere compatibili
con la tutela dei luoghi senza impatto negativo sui sistemi ambientali più
delicati, devono valorizzare l’ambiente naturale preesistente ed incrementare il
rapporto fra superficie complessiva e superficie da gioco; devono armonizzare gli
interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta
all’indispensabile e prevedere ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsivoglia
tipo di intervento umano; devono ottenere il livello massimo di risparmio
idrico ed energetico”.
Sono
punti fondamentali che, in ragione delle caratteristiche ambientali, climatiche,
degli hub aeroportuali, dell’essere il centro del Mediterraneo,
fanno sì che la Calabria con questo progetto di legge “Calabria golf destination” possa diventare un nuovo faro dell’industria
turistica internazionale. A questi punti abbiamo fatto riferimento nello studio
effettuato, uno studio molto dettagliato - che ha già in sé degli elementi di Masterplan, che certamente non sono vincolanti - su quello
che significa l’investimento che viene fatto, su quello che significa l’attrattività della Calabria e come può migliorare, su quello
che significa l’interesse che già una semplice proposta di legge ha suscitato
in gruppi alberghieri importanti - BuenaVista, Hilton, Barcelona
e altri. Oggi, in ragione – lo diceva prima il consigliere Bevacqua
– dell’approvazione sia della legge urbanistica che del Qtr,
abbiamo la possibilità di adeguare la proposta di legge a queste norme importanti.
Questa proposta riesce a creare sviluppo e indotto, atteso che la Calabria ha
la necessità non solo di pensare al quotidiano, ma di pensare a creare ricchezza,
ad aumentare il Pil, ad essere produttiva, e in Calabria, attese le condizioni
geomorfologiche e climatiche, l’industria più importante che si può realizzare
è l’industria turistica.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Pasqua. Ne ha facoltà.
Volevo brevemente porre un quesito, che
necessariamente ritengo di non poter superare senza una risposta chiara.
E’ lodevole questa iniziativa di cui – voglio ricordare –
sono cofirmatario, ritengo che sia la prima volta, probabilmente, dall’inizio
di questa nuova legislatura, che si riesce ad effettuare un’iniziativa tesa ad
attrarre investimenti per questo territorio, con tutte le ricadute che già egregiamente ha svolto, sul piano tecnico e
sul piano del business plan, il collega
Greco. Tuttavia, ho necessità di capire da parte della Giunta regionale, dopo
le osservazioni e i rilievi effettuati dal dipartimento bilancio - sia prima
della sostituzione del testo originario attraverso la presentazione dell’emendamento
interamente sostitutivo ad opera del collega
Greco, che successivamente, allorquando in Commissione l’assessore all’urbanistica,
che oggi non vedo presente, ha sollevato diverse perplessità, cui il collega
Greco risponde oggi con degli emendamenti -, se questo investimento comporti
nuovi oneri a carico del bilancio regionale. Ritengo che sia fondamentale,
proprio per l’importanza di quest’opera strategica per questa regione e per il
valore di questo investimento. Nella parte finale del provvedimento, articolo
6, viene scritto nero su bianco che queste opere avverranno a carico dei
privati, ma ci sono i rilievi da parte del dipartimento, sui quali vorrei
capire, in maniera netta e chiara, se c’è stato un superamento effettivo o
meno.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha
facoltà.
Colleghi, non vi nego che,
nel sentire la relazione del collega Orlandino Greco,
appassionata,
profonda, anche dotta, mi sono venuti
i brividi. Devo essere sincero, mi sono venuti i brividi!
Allora, sono stato più
attento ed abbiamo capito – colleghi giornalisti,
scrivetelo – che in Calabria abbiamo risolto il problema della disoccupazione, il
problema dello sviluppo, della valorizzazione delle nostre risorse!
Premesso
che, per quanto ci riguarda, ogni iniziativa che può essere realizzata, quando viene
sottoposta all’attenzione dell’Aula, se possiamo aiutarla, se possiamo dare un contributo,
lo facciamo, mi viene da chiedere al collega Orlandino
Greco se può dire, in questo momento, in un orecchio al presidente Oliverio se lui è attrezzato per giocare a golf! Non è successo
niente, è una domanda! Presidente, lei ce l’ha l’attrezzatura per giocare a
golf?
(Interruzione)
Perché
se ce l’ha, allora capisco l’iniziativa!
(Interruzione)
Io
no, ma le posso dire che conosco, per il lavoro che faccio, migliaia e migliaia
di cittadini e non mi è mai capitato di incontrare uno che gioca a golf, a meno
che non sia uno sport secretato, quindi, praticamente,
coperto dal segreto istruttorio, d’ufficio, e probabilmente non si può
confessare!
Devo
essere sincero, se io fossi un giornalista – in questo momento ne vedo tanti –
domani farei un titolo sull’opportunità di discutere questa proposta in una
regione in cui ci sono e si vivono problemi drammatici enormi – mi meraviglio
come il collega Nucera non si ribelli. Sosterrò
insieme al collega Nucera la proposta sul reddito di cittadinanza.
-, non perché ci sono oneri a carico della Regione e anche le norme urbanistiche
si modificano per dare la possibilità di realizzare queste iniziative - che
possono anche essere lodevoli -, ma in considerazione di un contesto in cui,
caro consigliere Greco, non c’è neanche un assessore al turismo e si esalta la realizzazione
di questi campi da golf.
Per
quanto riguarda i calabresi, poi vediamo a cosa mirano queste iniziative.
Un
Consiglio regionale che non discute sull’opportunità – ringrazio il presidente Oliverio per la disponibilità che ha dimostrato nell’andare
a parlare con l’ex ministro Orlando - per tutti gli stagisti - ormai è
diventata una barzelletta, mille persone che attendono di essere chiamate. Abbiamo
fatto anche delle interrogazioni. – di fare lo stage, non si capisce se
la Regione ha fatto il bando, se non l’ha fatto, se è un bando che aveva una
sua validità e che cosa poteva significare quel bando, visto che oggi il
ministro di giustizia sconfessa quell’iniziativa, bollandola come una
iniziativa non concordata. Questi ragazzi attendono ormai da mesi con ansia –
badate bene, per poter pensare di avere una minima prospettiva - che gli venga
data l’opportunità di stage.
Il
Consiglio regionale, invece di discutere di questo, oppure dei tanti precari
che ci sono in Calabria, dedica e decide che la priorità di quest’Aula debba
essere l’opportunità che dobbiamo dare al Golf, che può essere anche lodevole.
Dotta
la dissertazione del collega Orlandino Greco che non
si è limitato a dire due parole, si è sforzato addirittura di parlare di destagionalizzazione
del turismo. Addirittura ha detto che anche quando piove si può giocare a golf,
perché quest’anno se abbiamo avuto più giorni di pioggia che di sole, significa
che anche le previsioni del tempo vengono modificate per giustificare la realizzazione
dei campi da golf!
Io ritengo,
Presidente, che queste iniziative debbano essere inserite nell’ambito di un
contesto più ampio. Gran parte dell’analisi del collega Greco sulle potenzialità
del turismo è condivisibile, ma va fatta nell’ambito di un progetto complessivo,
in cui la Regione Calabria non può venirsene fuori solo con l’ipotesi dei campi
da golf. Chi deve venire a giocare in campi da golf?! Noi dobbiamo fare delle leggi
regionali che, intanto, interessino i nostri corregionali.
Allora,
la domanda – la mia era una battuta ironica, Presidente – che faccio è: quanti calabresi
praticano questo sport? Io non ne conosco uno! Certo, l’obiettivo è quello di
importarli, magari dall’America, dal Canada, dal turismo che viene da fuori,
magari con un annuncio su internet: “Venite a giocare a golf nell’unica regione
in cui si può fare dodici mesi l’anno” – come sosteneva – “e possibilmente
venite d’inverno, perché anche quando in altri luoghi nevica, qui si può
giocare a golf”!
Ritengo
che questa iniziativa nel contesto in cui è stata proposta, nel momento particolare
in cui viene portata all’attenzione dell’Aula, non sia opportuna, laddove non
si portano provvedimenti legislativi mirati a far fronte al sociale, alla
povertà - caro consigliere Nucera, io parlo sempre
con lei perché le chiedo sempre di condividere la sua iniziativa sul reddito
minimo, mi auguro che, prima o poi, la sua maggioranza possa condividere questa
proposta e portarla in Aula. In questo momento, i calabresi hanno a che fare
con la sopravvivenza: ogni giorno, quando si alzano, hanno il problema delle
bollette, di vedere come sbarcare il lunario, come poter arrivare alla fine del
mese, c’è chi ha la possibilità di un minimo di reddito, altri invece non hanno
neppure questa opportunità.
Se i
calabresi, nel seguire le vicende del Consiglio regionale, vanno a vedere quali
provvedimenti questo parlamentino adotta per evitare che la disoccupazione
aumenti, che i disoccupati abbandonino questa terra, Presidente, io al posto suo…
Lei
ha fatto bene a tirare fuori la grinta quando è stato necessario per la storia
del vitalizio, ma ritengo che, di fronte a queste cose, farebbe bene a pretendere
che in Aula vengano portati provvedimenti che possano – visto che lei tra le
tante deleghe che possiede, forse non tutti lo sanno, ha anche quella al turismo
– veramente rappresentare momenti di sviluppo, di crescita e, quindi, di occupazione
per i tantissimi giovani che ormai non credono più a nessuno e stanno
abbandonando la nostra terra.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Nucera. Ne ha
facoltà.
Grazie
Presidente, il consigliere Tallini mi ha invitato ad
intervenire, e lo farò per due motivi. La ringrazio, collega Tallini, per l’aiuto alla proposta di legge sul reddito
minimo, che oggi ha tirato fuori e che spero venga riportata dal presidente
Irto – avendo anche avuto il parere positivo all’unanimità della terza Commissione,
politiche sociali; a tal proposito ringrazio anche il consigliere Esposito per
aver votato a favore in quella Commissione, ma bisogna capire se c’è un
problema di bilancio, visto che con i soli Fondi europei non si poteva
rientrare in quella proposta di legge, e se si può ridiscutere.
Per
quanto riguarda la questione delle strutture ed i campi da golf, non ho fatto
nessun intervento e condivido questa proposta di legge per un semplice motivo,
collega Tallini, se mi ascolta, vorrei spiegare il
motivo della mia condivisione, altrimenti non riusciremo.
(Interruzione)
No,
intanto esprimo la mia condivisione e poi avrà modo di valutare; ho avuto modo
di leggere e di condividere una parte, come ha detto, ma c’è una piccola parte
che forse non ha letto, e che vorrei meglio esplicitare.
All’articolo
6 (Disposizioni finanziarie) si dice testualmente che: “La presente legge
non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale…”
(Interruzione)
Se
mi permette.
Concluda,
consigliere Nucera.
“..la
realizzazione dei campi da golf e delle strutture di ricettività turistica
sportiva e residenziale ad essi connesse, avverrà ad opera di investitori
privati.” Quindi, tutti noi – che in questo momento rappresentiamo la Regione
Calabria che, come lei ha già ampiamente spiegato, ha tanti problemi e tante
difficoltà – non avremmo motivo di non accogliere positivamente un intervento di
privati per l’inizio di un percorso per la creazione di una nuova struttura che
non comporta nessuna spesa a carico del bilancio regionale.
(Interruzione)
Mi
scusi, consigliere Tallini, la prego, Presidente.
Consigliere
Tallini, è già intervenuto. Prego, collega Nucera, continui.
Consigliere
Tallini, ci conosciamo, e sa benissimo che in tante
occasioni ho sostenuto e condiviso sue proposte che ho ritenuto valide. Questo
è un ragionamento logico.
Se
ci sono investitori che non vogliono fare campi di calcio, ma vogliono fare un
campo da golf, e si assumono l’onere delle spese in una regione come la nostra
– pur capendo quello che ha sottolineato nel suo intervento, cioè che i
problemi sono altri: la povertà, la sanità, e tanti altri ancora – per quale
motivo dovremmo dire “No” se non è prevista nessuna spesa per il bilancio
regionale? Questo è il semplice motivo che mi ha convinto ad approvare e votare
questa legge. Se poi troviamo altri investitori che vogliono costruire altre
strutture sportive, come campi di calcio, da tennis o altro, perché no? Il
punto è questo. Se ci fossero stati costi per la Regione, può star tranquillo
che sarebbe stato diverso.
(Interruzione)
Consigliere
Tallini, lei sostiene che ci sono, ma siamo al Consiglio
regionale della Calabria, e bisogna dire la verità. La legge è chiara, collega,
ma se ci sono costi ritorno indietro; mi fermo e torno indietro.
Da
quello che leggo, non ci sono costi, è chiaro, l’ho detto ed ho chiesto anche
un chiarimento. Quando ha fatto l’intervento mi sono avvicinato al banco della Presidenza
e dal collega Greco per chiedere spiegazioni. Se non ci sono interventi
economici da parte del bilancio della Regione, perché dobbiamo dire no?
Penso
che dovremmo essere più aperti nei confronti delle persone che decidono di
investire sullo sport o su altre questioni importanti per la regione, dando
loro la possibilità e la disponibilità, e mettendole in condizioni di farlo
veramente; in questo momento sarebbe un grande aiuto per la Regione e per la Calabria.
Non vedo, quindi, perché dovremmo dire di no, collega Tallini.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne
ha facoltà.
Presidente,
innanzitutto c’è da cogliere l’ironia con cui il collega Tallini
ha posto questo tipo di ragionamento. In Commissione bilancio ho votato
favorevolmente questa norma, dopo aver valutato con la dirigenza al bilancio
che, ovviamente, poneva alla relazione tecnica dubbi su costi ed opportunità di
costi di questa Regione sul futuro investimento e, ciò che mi convince, é che
se si tratta di una legge ordinamentale, che agevola
investimenti privati in una prospettiva turistica – ricordando, collega Nucera, che sono passati due anni da quando annunciavate
interventi – l’opportunità sta nel saper spiegare poi ai calabresi che la legge,
in quanto tale, offre eventualmente l’attrazione di investimenti. Ricordo che
anche in Commissione ho sottoposto al collega Greco la necessità di prestare
attenzione ai rischi che deriverebbero dall’approvazione di una legge che
agevola l’investimento privato in campo turistico legato al golf, con l’arrivo
di qualcuno che, come spesso accade – cronache di oggi – si prenda imprese
locali, per cui domani qualcuno dirà che, magari, abbiamo agevolato la ‘ndrangheta,
perché il presupposto con i sillogismi in Calabria può portare anche lontano.
Bene
il doppio intervento, sia del consigliere Greco – perché questa è una legge
che, in prospettiva, offre alla Calabria l’opportunità di accelerare
l’attrazione di investimenti – e sia del collega Tallini,
perché quando presentiamo una legge del genere, specie se si confonde col
momento in cui il Governo nazionale ha stanziato 38 milioni – se non vado
errato – sulla coppa di golf, per cui la gente può far confusione, dobbiamo
cercare di mettere in campo una doppia azione perché il Governo nazionale
manca, nella crisi complessiva che ha, e questi fondi straordinari – é valso
per noi, e vale anche per Oliverio, mi riferisco ai
Fondi europei – sono diventati totalmente sostitutivi al finanziamento
ordinario di turismo e di opportunità.
Quando
il consigliere Tallini dice di fare attenzione, fa
bene, soprattutto se, in parallelo, abbiamo messo grandi energie nel dare ai
dirigenti “Garanzia Giovani” come indirizzo politico; è uno strumento europeo
che serve per dare sollievo a gente che incontriamo ogni giorno e alla quale il
consigliere regionale non può dare risposte inventandosi chissà che cosa. Il
ragionamento del consigliere Tallini – penso di
interpretarlo – va in questo senso: chiarire se ci sono costi per la Regione e,
poiché l’ho votato in Commissione, mi par di capire che non ve ne siano, ma si
tratta soltanto di dare l’opportunità, anche rispetto a fatti urbanistici –
quindi significa zone predominanti – di attrarre il turismo che verrà quando si
realizzeranno.
Ma
il monito è che, mentre noi – grazie alla lungimiranza del consigliere Greco –
portiamo in discussione ed approviamo leggi che riguardano prospettive future,
nel frattempo il malato muore, perché su annunci di reddito minimo – anche se
non sono culturalmente d’accordo con questo tipo di emergenza – insieme al Presidente
della Commissione bilancio, abbiamo valutato se pensare alle famiglie
attraverso un supporto.
Insomma,
il grido di allarme lanciato mentre si pensa a proposte di legge lungimiranti
è: cosa fa questo governo regionale? Ripeto, ho visto che è stato annunciato
anche il Piano straordinario sul lavoro dell’assessore Roccisano
ma, ancora oggi, se si considera uno degli strumenti che l’Europa ci ha
concesso – perché risorse non ce ne sono più – sono ben due anni che i ragazzi
del progetto “Garanzia giovani” non vengono pagati.
E’
troppo ricordarvelo? E’ troppo dirvi “attenzione, che se poi esce il titolo sul
golf la gente non capisce?” Stiamo parlando di chi ha compreso la norma e si è
assicurato che non ci sia un euro dei calabresi, ma che si tratta solo di una
legge ordinamentale e di prospettiva.
Ma
– attenzione – perché il rischio è alto, ed è ovvio che non si tratta soltanto
di un problema del governo Oliverio; qui manca da
tempo un Governo nazionale. Le banche non prestano più soldi al sud e, nello
specifico, ai calabresi. Contro gli investimenti – per gli impieghi – che in
Lombardia ammontano a circa 270 miliardi di euro, in Calabria ne sono stati
impiegati – vado a memoria – 4, nove o sei, mi viene in soccorso il consigliere
Bova. Significa che stiamo morendo.
E’
ovvio che tutti noi, sia la maggioranza sia la minoranza, ci poniamo il
problema. L’intervento del consigliere Tallini esorta
ad una migliore comprensione della legge, ma va bene anche lo sforzo del
consigliere Greco, che abbiamo anche sostenuto. Nel frattempo, però, un
confronto serrato – e ditelo anche a tutta quella gente, vale anche per il centro-destra,
di nominati che stanno in vacanza a Roma da una vita, e che non tornano neanche
più nei week-end – che è un problema della politica, ed il tema è
questo: attenzione ai titoli! Perché si parlerà di “golf” ci sarà confusione
nella dinamica nazionale e la responsabilità sarà un po’ di tutti. Siamo
abbastanza autorevoli per dire: attenzione, perché non abbiamo la possibilità
di fabbricare il lavoro, ma solo le opportunità, tra l’altro anche capire
quanto questo lavoro dipenda o meno dal vincolo del politico, da promesse
elettorali.
Non
siamo sicuramente quella generazione che crea il consenso, ma il monito del
consigliere Tallini – provo ad interpretarlo – è
proprio questo, che nel frattempo gli investimenti verranno, ma stiamo mancando
su ciò che merita massima attenzione che, per me, non è nemmeno la proposta di
legge sul reddito minimo, perché, se non ce ne sono, a questo punto, per quanto
sia culturalmente distante, ben venga anche questo.
Senza
guardare chi ci ha preceduto, oggi, come Consiglio regionale abbiamo una
emergenza, ed è giusto dire al presidente Oliverio
che, se in questo anno e mezzo avesse fatto tanto ed avesse anche lavorato in
parallelo sul Governo nazionale, sulla quota di precari in ogni campo, serenamente
oggi avremmo potuto votare, come abbiamo fatto – come ho fatto io personalmente
– una legge che riguarda la prospettiva e l’armonizzazione regolamentare per
agevolare ed attrarre gli investimenti che, ci auguriamo, siano totalmente
privati e senza neanche un euro dai calabresi.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Mirabello. Ne
ha facoltà.
Presidente,
intervengo per esprimere l’assoluta condivisione al disegno di legge presentato
dai colleghi Greco, D’Acri, D’Agostino, Pasqua e Sergio. E’ una condivisione
che proverò a spiegare velocemente e che parte da un assunto generale: questa legge
ha una visione, nel senso che parte da uno studio abbastanza approfondito, che
ho potuto anche seguire in Commissione documentandomi, e che guarda da un lato
all’aumento della domanda rispetto ai flussi turistici ed al fenomeno in
crescita del gioco del golf, e dall’altro alle caratteristiche climatiche e
territoriali della nostra terra che nulla hanno da invidiare a realtà che hanno
investito notevoli risorse su questo settore e che oggi hanno un forte potere
attrattivo dei flussi turistici internazionali.
Come
tutti ritengo che, se la Calabria ha necessità di guardare all’industria
turistica con interesse e di creare le condizioni per lo sviluppo di questa
industria che rappresenta il motore più importante della nostra terra dal punto
di vista dei flussi economico-finanziari, non possiamo pensare di non fornire
alle aziende turistiche degli elementi per competere con le mete turistiche
internazionali.
Le
nostre aziende turistiche della costa tirrenica e ionica, le importanti
strutture ricettive che oggi giocano un ruolo importantissimo per l’economia della
nostra terra, competono con le mete internazionali, grazie anche ad una
imprenditoria dinamica e sulla scorta di una serie di elementi che riguardano
il dato ambientale, la capacità imprenditoriale e mille altri fattori.
Non
possiamo non pensare che dare qualche elemento in più per aumentare i flussi e
per destagionalizzare non possa che essere una risorsa. Ritengo, quindi, che
questo tipo di impostazione sia positiva ed aggiungo una battuta: questa proposta
di legge, come è stato detto e chiarito, non comporta spese per il Consiglio
regionale, i presupposti sono questi, ma non mi sarei neanche scandalizzato se
avessimo investito in innovazione e sulla competizione della nostra terra.
Certo, ci sono i soliti argomenti quando si parla della Calabria e, immediatamente,
il primo concetto che si esprime è il cosiddetto “benaltrismo”
perché c’è sempre qualcosa di più importante da fare, e ci sono anche altre
emergenze da affrontare – che nessuno nega – e c’è sempre ben altro quando in Calabria
si prova ad innovare. Ben altro. Si discute di qualsiasi argomento, anche di
come si interviene per tappare una buca, e c’è sempre quello che dietro
l’angolo ti dice che c’è qualcosa di più importante per la nostra terra e che
viene prima.
Il
“benaltrismo” però ci porta a rinviare e a non far
mai niente. Da qualche punto bisogna pur iniziare e ritengo che questo
argomento, questo aspetto specifico, possa essere un importante elemento di
sviluppo. L’altra cosa, e la voglio dire senza polemica, chiaramente, è un
ragionamento che faccio prima di tutto a me stesso che, di fronte alla ipotesi
di innovazione, l’altro spauracchio che si agita sempre è quello della ‘ndrangheta.
Guardate,
siamo tutti assolutamente contro la ‘ndrangheta ma, se pensiamo che qualsiasi
idea di sviluppo debba avere sempre questo tarlo delle possibili successive
infiltrazioni e facciamo un processo prima ancora di iniziare i percorsi,
questa terra resterà nell’immobilismo a vita e non avremo mai possibilità di
sviluppare alcunché.
Per
fare un sunto sulle questioni che ho voluto porre all’attenzione, ritengo che
questo progetto possa dare ampio respiro allo sviluppo della nostra terra.
Chiaramente,
io per primo – ma credo di non potermi sostituire in questo neanche ai
consiglieri proponenti – sono perfettamente consapevole del fatto che, con
questa proposta di legge, non risolveremo i drammi di questa terra ma,
sicuramente, daremo un’idea di innovazione e di volontà di investire sul
futuro. Grazie.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.
Sulla
ratio che è alla base del parere positivo del
dipartimento turismo sono perfettamente d’accordo con la relazione del collega
Greco ma parto dai dubbi che ha esposto e che ancora meritano risposta di uno
dei proponenti della proposta di legge stessa, il consigliere Pasqua, che ha
posto un dubbio ripreso in parte dal consigliere Nucera
che sostanzia ed afferma che non ci sono oneri. Ma chi ci deve garantire che
non ci sono oneri sono i vari dipartimenti ed i vari settori.
Vedo
un dipartimento bilancio che esprime un parere sostanzialmente negativo, se è
vero, come è vero, che testualmente dice “che la relazione
tecnico-finanziaria presenta carenze in merito alla motivazione sull’assenza di
oneri”. Quello è un elemento fondamentale dal punto di vista tecnico che
bisogna chiarire; prima essere convinti e sicuri, collega Nucera,
che veramente oneri finanziari non ce ne sono.
C’è
anche una relazione tecnica da parte del Settore legislativo, altresì, che mi
preoccupa non poco, collega Greco. Perché se pure il testo originario è stato
completamente sostituito da un unico emendamento, da parte del Settore
legislativo rimangono in piedi tutte quelle carenze che erano state evidenziate
sul testo originario. Anche il Settore legislativo entra nel merito della
invarianza finanziaria, sostenendo che non sono stati bypassasti
dall’emendamento sostitutivo quando si parla di “incentivi premiali e misure agevolative per la realizzazione della rete degli impianti
golfistici”.
Laddove,
quindi, ci sono incentivi premiali probabilmente va chiarito meglio se questi
hanno una incidenza sugli oneri della Regione Calabria. Anche per quanto
riguarda la costruzione si dice di privati, prevalentemente, perché, tra le
altre cose, sono previste anche eventuali realizzazioni di questi campi da golf
da società di capitali, da enti pubblici, da società miste. Quindi quel
“prevalentemente privati” deve essere ulteriormente chiarito se sono solo
privati o se rientrano poi ad avere queste premialità
e questi incentivi anche società miste, società di capitali o quant’altro.
Infine
di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando che probabilmente la stessa proposta
di legge comporta un impatto sul piano paesaggistico ambientale e urbanistico
perché 5 campi da golf, non v’è dubbio, possono modificare quello che è il
campo da golf. Il campo da golf è un prato esteso, prato di tipo agricolo,
commerciale, edilizio e quant’altro. Quindi un impatto ambientale paesaggistico
ed urbanistico sicuramente c’è nella realizzazione di un solo campo da golf. Se
poi i campi da golf che si pensa di poter realizzare con questa proposta di
legge sono addirittura 5 mi chiedo se nell’ambito di questa non debba essere
prevista una valutazione alla luce dell’approvazione del Quadro territoriale
regionale.
Ci
sono tanti dubbi che devono essere chiariti e che erano stati alla base del
voto di astensione del collega Arruzzolo in
Commissione, fermo restando che, laddove ci fossero chiare delucidazioni ai
dubbi che l’Aula ha posto, potrei rivedere questa mia attuale posizione. Se
dubbi rimangono confermerò in sede di votazione quello che era stato il voto di
astensione in Commissione da parte del collega Arruzzolo.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.
Signor
Presidente, colleghi consiglieri, approfitto – non l’ho fatto prima – di questo
intervento per dare un ben arrivata alla collega Ferro, alla quale faccio gli
auguri e un in bocca al lupo di buon lavoro.
Intervengo
su questa proposta non solo e non tanto perché ne sono cofirmatario, ma solo per
fare una riflessione ad alta voce su quella che è la strategia, la visione che
noi, come Consiglio regionale, dobbiamo e vogliamo mettere in campo per cercare
di creare condizioni nuove di crescita e sviluppo per la nostra regione.
Abbiamo
alcune vocazioni importanti che sono l’agricoltura, il turismo, il nostro
bagaglio e patrimonio culturale. Sono questi i veicoli su cui dobbiamo
essenzialmente puntare per creare le condizioni di occupazione, sviluppo e
crescita.
Il
golf può essere un aspetto, poi c’è un altro aspetto importante da valutare.
Oggi il lavoro; come si crea l’occupazione visto che i fondi pubblici sono
sempre meno e non ci sono disponibilità e compatibilità economiche? Bisogna
trovare il modo perché le nostre vocazioni possano essere valorizzate
attraverso l’idea di innovazione delle proposte.
E’
stato dimostrato che il golf in alcuni Paesi dell’euro-zona, del Mediterraneo,
in poco tempo ha dimostrato di essere un potenziale enorme di crescita ed è un
grosso attrattore turistico-internazionale. Non è più
il golf di una volta, nonostante siano pochi in Calabria i frequentatori – io
non ho mai giocato – ma è risaputo che nel mondo sta avendo una evoluzione
esponenziale anche nella frequenza. E’ anche un grosso attrattore turistico e
se vogliamo rivalutare veramente il nostro paesaggio, il nostro patrimonio
culturale ed ambientale, enogastronomico dobbiamo cercare di puntare su alcuni
flussi e direttrici importanti.
Oggi
la differenza nella creazione di sviluppo e di crescita la fa la sinergia pubblica-privata perché i fondi pubblici non ci sono più,
non servono più e non bastano più a creare le condizioni. Quindi per quanto
possiamo mettere a disposizione le risorse credo che la strategia per far sì
che la nostra Calabria possa finalmente una volta tanto cambiare sia questa.
Sono 20 anni che ci avvitiamo su queste lamentele del turismo che non cresce,
dell’agricoltura che è al palo ma perché probabilmente la nostra proposta è
rimasta un po’ stantia, ferma, non guardando oltre quello che è il confine
europeo ed internazionale.
Se
vogliamo crescere secondo me questa è la strada. Questa proposta, che, tra
l’altro, non comporta oneri per le casse della Regione, credo che debba essere
sostenuta, al di là di ogni posizione politica. Grazie.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne
ha facoltà.
Presidente,
credo che in merito a questa proposta di legge emerga inevitabilmente una
sincera e sana volontà da parte dei colleghi consiglieri di maggioranza a
predisporre un progetto molto interessante per la nostra regione e che può
divenire anche un attrattore turistico, come è stato ricordato; quindi, un
circuito economico interessante.
Preso
atto che il collega Tallini non gioca a golf e non
credo che gli piaccia questo tipo di sport, né a lui né ai suoi amici, anche a
me non affascina molto ma vorrei forse pensare di imparare una volta che questo
sport prenda piede nella nostra regione perché, di fatto, non è solo ironia ma
credo sia una delle attività che potrebbe avere assoluta certezza nella nostra
regione perché predisposta per questo tipo di attività.
Con
sincerità e senza ironia vi faccio i complimenti per questa proposta di legge.
Per condividerla, supportarla e per approcciarci in maniera costruttiva perché
poi è facile dire sempre gli stessi concetti: nelle proposte interessanti siamo
d’accordo e possiamo supportarle e poi non approcciarci in maniera costruttiva.
Mi sto ponendo in maniera costruttiva dicendo che la proposta è veramente allettante
e molto interessante nel suo complesso ma che bisticcia, a quanto pare, con la
scheda finanziaria.
Il
collega Esposito, che è stato brillante, molto più di me, ha puntualmente
richiamato l’attenzione sulla relazione del dipartimento bilancio che fa
emergere in maniera chiara quella che è l’incertezza, la non sicurezza di
questo progetto di legge che va ad attingere sui fondi del bilancio regionale.
Voglio
andare un tantino oltre e leggere telegraficamente, Presidente, quanto emerge
dall’emendamento presentato: “L’articolo 5 comma 2 dice testualmente <è
fatto divieto ai soggetti che costruiscono strutture ricettive di alienare sia
la titolarità sia le singole parti di tali strutture almeno per i 5 anni
successivi all’avvenuta realizzazione del campo da golf, fatto salvo il caso in
cui l’acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione e al buon
mantenimento dell’impianto sportivo>”.
Chiedo
ai colleghi ed al presidente Oliverio come mai questo
emendamento in maniera chiara fa emergere questo pensiero. In maniera sommessa
vi dico che personalmente sarei anche disposto a votare questa proposta di
legge che ritengo interessante; c’è una incertezza ed una confusione rispetto
al documento finanziario e sommessamente faccio una proposta nell’augurio che possa
essere accolta. Ribadisco l’approccio costruttivo affinché, collega Greco,
questo progetto possa essere concretizzato.
Presidente
Oliverio, ritirate questo punto all’ordine del giorno,
rinviandolo, perché secondo me merita certamente un approfondimento con gli
uffici preposti che possono offrire un contributo maggiore per chiarire. Non
metto assolutamente in dubbio che vi sia da parte della maggioranza e, in modo
particolare, dei proponenti l’assoluta volontà affinché questa proposta non
vada ad attingere ai fondi regionali, ma i documenti ci suggeriscono ed
evidenziano il contrario. Il mio suggerimento, presidente Irto, è di ritirare
la proposta di legge e approfondirla con i tecnici che potranno apportare un
contributo migliorativo e chiarificatore rispetto alle incertezze ed alla
confusione emersa nel dibattito.
Torneremo,
quindi, in Aula con una chiarezza maggiore e - lo annuncio da adesso - sarò
anche favorevole a votare questa proposta di legge perché la ritengo
interessante, potremmo dire ai calabresi che si è proposta e concretizzata
un’idea a costo zero che darà certamente linfa allo sport calabrese, portando
uno sport che in Calabria non è ancora radicato, consigliere Tallini, ma che potrà radicarsi ed avviare un percorso
turistico ed anche economico. Grazie.
Concludiamo
il dibattito e chiederemo poi all’Aula di esprimersi sulla sua proposta.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.
Presidente,
la proposta di legge oggetto di discussione presentata dai consiglieri Sergio,
Pasqua, D’Agostino e D’Acri e discussa in Commissione ha una sua specifica
caratteristica che qui è stata dibattuta. Vorrei ricordare in quest’Aula, però,
e vorrei anche comprendere qual è il criterio che guida l’Ufficio di Presidenza,
le Commissioni, rispetto alle scelte delle proposte da far transitare in Aula.
Parlo di quelle proposte di legge approvate in Commissione, perché cerco di
interpretare anche il pensiero del collega Tallini
che ha una valenza politica; ci sono tante proposte di legge, comprese quelle a
firma della opposizione, che afferiscono al settore sociale, presentate anche
dal sottoscritto e da altri colleghi, che riguardano anche la monogenitorialità e altre proposte di legge che non vedono,
purtroppo, la luce del Consiglio regionale.
E’
una questione anche di metodo, oltre che di merito. Di metodo che riguarda la
trattazione degli argomenti, se si trattano secondo una logica riguardante
principi e criteri di equità o di maggioranza o di scelte politiche perché
stiamo trattando un argomento che riguarderebbe il comparto del turismo. Prima
di entrare nel merito vorrei capire il metodo.
Turismo
è una parola molto inflazionata, discussa e dibattuta in più sedi. Avremmo
voluto affrontare in Consiglio regionale un dibattito sul turismo in senso lato
per capire se c’è una programmazione in questo settore strategico per lo
sviluppo dei nostri territori.
Quando
si dice “Misure per promuovere il turismo sportivo”, quando parliamo di turismo
parliamo di turismo differenziato, sociale, sportivo, di massa, cioè di quel
turismo che di fronte al lungo mare, quel famoso “bel chilometro d’Italia”,
come lo definì Gabriele D’Annunzio, la gente non può far il bagno, non può
godersi la stagione balneare in quanto non funzionano i depuratori.
Vogliamo
capire qual è l’offerta turistica rispetto ai vari segmenti che questa Regione
può erogare ai vari visitatori.
Diceva
bene il collega Tallini, ci sono problemi ben più
importanti. Non è che non sia da affrontare questo ma ci sono problemi ben più
importanti per una regione che è l’ultima nelle statistiche per quanto riguarda
la condizione sociale, la situazione ambientale. Ecco perché dico, come
richiamava qualche collega, che non è una offerta di cui può fruire il nostro
territorio, benché sia pregevole. Poi entriamo nel merito se ci sono spese o se
non ci sono, è dubbia qui l’interpretazione. Bisogna approfondire, e diceva
bene il collega Esposito, qualche dubbio esiste. Penso e ritengo che un
interrogativo dobbiamo porcelo responsabilmente e sono trascorsi due anni e
mezzo. Un piano per il turismo questa Regione lo deve pure avere nei vari
comparti.
La
zona ionica è abbandonata a sé stessa eppure può offrire al turismo una
condizione di ricettività importante per le cure di reumatologia e non ci siamo
posti nemmeno come sfruttare le condizioni del nostro territorio, quelle
condizioni che per vocazione ci consentirebbero di offrire una proposta al
visitatore.
Per
offrire una proposta occorrono i servizi, occorre garantire la balneazione che
oggi è in forte discussione per le concause che conosciamo e questo diceva il
collega Tallini. Prima di discutere di argomenti che
appartengono ad un elevato livello bisogna fare altro - colleghi, non dico che
non si deve fare -. Si parla di turismo differenziato e d’elite: ben
venga ma poi ci sono altri quesiti che vanno posti sul piano tecnico. Allora
quest’Aula, che è espressione di una regione povera, non si deve porre il
problema del golf prima ancora di altri. Che facciamo? Ci mettiamo la giacca
prima ancora di metterci la camicia? Qui dobbiamo metterci prima la camicia,
senza la quale non possiamo metterci la giacca.
Dico
responsabilmente perché secondo me sotto il profilo istituzionale sarebbe
importante ed auspico si faccia in quest’Aula un dibattito sul turismo per
capire e comprendere dove si vuole andare.
Daremo,
poi, il nostro contributo per quello che è possibile e per come abbiamo sempre
responsabilmente fatto e con la massima diligenza.
Ha
chiesto di intervenire il Presidente della Giunta regionale. Ne ha facoltà.
Innanzitutto,
brevemente, per chiarire che questa è una proposta di legge di iniziativa di un
gruppo di consiglieri regionali e su questa proposta la Giunta ha avuto modo di
esprimere – riconfermo, adesso, attraverso questo intervento – il proprio
parere facendo anche osservazioni migliorative, credo, della legge e anche di
coerenza rispetto alla impostazione programmatica più generale che ci siamo
dati.
Vorrei
prima di entrare nel merito fare una considerazione. La prima considerazione
che mi sento di dover fare è che credo che il Consiglio regionale per rendere
più efficace il confronto, per fare in modo che si eviti, ogni volta per ogni provvedimento,
di fare discussioni di ordine generale, dovrebbe fare uno sforzo per attenersi
al merito delle questioni.
Questa
proposta di legge è a costo zero per la Regione, a costo zero. E’ una proposta
di carattere ordinamentale, come ha ricordato prima Orsomarso, è una proposta che tende a definire un quadro di
riferimento per intercettare una nicchia di domanda turistica che è anche
quella degli amatori del golf, appunto. Una regione che ha condizioni
economiche e sociali gravi, quali quelle che sono state ricordate non può
ricorrere, facendo ogni volta il piagnisteo, alle proprie condizioni economiche
e sociali gravi per ingessarsi e amputare ogni possibilità di carattere
strutturale, fatta con interventi strutturali per la crescita e lo sviluppo.
Stiamo attenti, perché ad ogni provvedimento ci si può alzare e far riferimento
alla povertà, alle condizioni sociali gravi ecc., che ci sono e che necessitano
di un intervento finalizzato.
Abbiamo
approvato e definito in Giunta e stanno uscendo già i primi bandi proprio in
direzione del contrasto alla povertà, della inclusione sociale e c’è già un
bando che è pubblicato per 40 milioni di euro che prevede 6 mila persone che
potranno fruire di interventi attraverso le politiche attive che coinvolgeranno
i comuni e anche i privati per periodi determinati e tesi ad alleviare la
sofferenza. Altri sono in via di pubblicazione, ce n’è uno sull’auto-impiego,
altri ancora verranno nei prossimi giorni e pensiamo, a tal proposito, e lo
propongo adesso al Presidente del Consiglio che sarebbe opportuno avere una
seduta specifica del Consiglio regionale su questo piano che prevede un
investimento di 270 milioni di euro nei prossimi anni – non solo in un anno –
in direzione del contrasto alla povertà.
Tra
queste misure ce n’è una che prevede una integrazione di risorse per arrivare
al minimo di 500 euro per quanto riguarda il SIA che come sapete è il progetto
messo in campo dal Governo attraverso i comuni perché le famiglie al di sotto
di una soglia di reddito possano essere alleviate nella condizione di
sofferenza che vivono attraverso 80 euro per ciascun membro del nucleo familiare
volto a famiglie con figli e con disabili a carico.
Riteniamo
che sia assolutamente insufficiente questo intervento e riteniamo di doverlo
integrare perché, almeno, si possa raggiungere la soglia di 500 euro mensili.
Ovvero se c’è una famiglia che ha 4 componenti o tre componenti con un figlio
minore a carico o con un disabile a carico arriverebbe a 240 euro con tre
componenti o con 320 euro se sono 4 e pensiamo di integrarlo comunque fino a
500 euro. Abbiamo definito un programma preciso che indirizza risorse certe in
questa direzione.
Voglio dirlo questo perché la Calabria
che ci ascolta sappia che in questo Consiglio
regionale non stiamo approvando una legge
che sottrae risorse alla povertà e le destina agli amanti del golf, ai
golfisti, per capirci, perché è pericoloso lanciare questo messaggio, oltre che
non rispondente alla verità.
Questa legge – e ringrazio Orlandino Greco, Franco Sergio e i firmatari di questo
disegno di legge – è a costo zero, perché anche in Calabria si possa avere investimenti
in direzione della qualificazione delle strutture turistiche, perché non si
tratta solo del campo di golf, questa norma è ordinamentale
rispetto ai campi da golf; però è
chiaro che un investitore che impiega risorse in direzione della realizzazione
di un campo da golf è un investitore che punta sul turismo, sulla struttura turistica,
quindi anche attraverso il campo da golf si ha la possibilità di qualificare l’offerta
turistica, i a costo zero e con questo tipo di intervento.
Tra
l’altro, proprio per evitare il proliferare di iniziative, abbiamo anche in programma
la definizione di uno studio di fattibilità, in modo tale che si definiscano
gli ambiti di intervento, per evitare un proliferare disordinato di questo tipo
di investimenti.
E’,
quindi, uno strumento volto agli investitori, a dire agli investitori “se
volete venire anche in Calabria ad investire in direzione delle infrastrutture turistiche,
avete la possibilità di farlo con servizi che possono essere attrattivi e
possono interessare una nicchia domanda che c’è ed è in crescita”. Non
interessa me, vorrei tranquillizzare Tallini, sono in
tua compagnia in questo senso, perché non sono stato amatore per ovvie ragioni,
anche e non ultima perché non ho avuto la possibilità economica di farlo, perché
il golf è rivolto ad una nicchia turistica medio-alta
dal punto di vista del reddito.
Anche
questa nicchia va intercettata in Calabria, non dobbiamo fare sempre i mendicanti e gli straccioni, perché se ci dobbiamo
rivolgere a target diversi, anzi – dico – più si allarga la domanda attraverso più
nicchie che si intercettano, più si crea lavoro, perché investire è importante,
non devo insegnarlo
io a voi anche per la collocazione e la provenienza politica da cui venite e
che rappresentate. Quindi di questo si tratta.
Credo
che ci sono problemi che, attraverso gli emendamenti, vanno affrontati e
specificati, per esempio il consigliere Cannizzaro ha
posto un problema e sono d’accordo: l’emendamento all’articolo 5 non va
proposto, va eliminato, e sono d’accordo per la semplice ragione che, siccome è
a costo zero ed è tutto a carico del privato questo aspetto, non ci può essere un
vincolo di cinque anni per l’investimento. Uno può alienare, vendere quella
proprietà, quel prodotto dell’investimento quando e come vuole, è chiaro, se ci
fosse una parte pubblica nell’investimento, è chiaro che la parte pubblica
vincola almeno per cinque anni a non alienare quel bene.
Quindi
sono pienamente d’accordo, così come dico che al comma 3 dell’articolo 1, per
evitare equivoci, la parte terminale “nonché adotta incentivi premiali sulla fattibilità
urbanistica ed edilizia nei territori comunali” va eliminata.
Allora
il problema non è quello di mettere in discussione, in modo demagogico e in
modo da alimentare confusione nell’opinione pubblica, questo provvedimento. Il
problema, semmai, è di qualificarlo, di precisarne i contorni, di affinarlo, in
modo tale da evitare che ci possano essere deviazioni, interstizi nei quali ci
si possa inserire per alterare quelle che sono le scelte che abbiamo fatto,
tant’è che negli emendamenti che la Giunta ha concordato con il gruppo dei proponenti
si è fatto riferimento a vincoli precisi, si è fatto riferimento sia nell’articolo
1 che negli altri articoli successivi alla coerenza con gli strumenti
urbanistici che abbiamo approvato, il Quadro territoriale regionale a valenza
paesaggistica e la legge urbanistica regionale, negli emendamenti – se vedete
–che sono stati presentati si fa riferimento a quei vincoli per evitare di debordare
da essi.
Aggiungerei
attraverso un emendamento anche il riferimento alle normative comunitarie in materia
ambientale e paesaggistica – anche perché in passato ci sono state osservazioni
anche per altre Regioni, la Sardegna, eccetera, relativamente alla normativa
comunitaria – è bene che si richiamino nel rispetto della stessa normativa; è pleonastico,
ma è bene farlo.
Quindi
il problema, semmai, è di discutere nel merito le proposte migliorative e le proposte
correttive del testo di legge, non la ragione di questa iniziativa, perché questa
non è un’iniziativa fatta da una specie di Robin Hood alla rovescia, che caccia
ai poveri per dare ai ricchi. Questa è una cosa che dobbiamo sgomberare dal
campo di questa discussione, perché questa è un’iniziativa a costo zero, e la risposta
del costo zero, è l’articolo 6 – che voglio leggere, in modo tale da evitare
equivoci – dice: “La presente legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico
del bilancio della Regione. La realizzazione dei campi da golf e delle strutture
di ricettività turistica, sportive e residenziali ad esse connesse, avverrà ad
opera di investitori privati”.
Mi pare
che più chiari di così non si possa essere! Questo lo dico anche ai fini della discussione
che richiamava prima Orsomarso a proposito dei provvedimenti
nazionali, che sono un’altra cosa, qui stiamo parlando di un provvedimento di carattere
ordinamentale. Se questa mia valutazione dovesse
essere in contraddizione con i contenuti di questa legge, nell’articolato, vi
prego di segnalarlo, perché l’ho letto attentamente, l’ho riletto, adesso, attentamente
e mi pare che le cose che ho detto siano in coerenza con i contenuti di questo
provvedimento.
Chiediamo
all’Aula di esprimersi sulla proposta del consigliere Cannizzaro
di rinviare la trattazione della proposta di legge.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Lei
è intervenuto prima nel dibattito, adesso la proposta del consigliere Cannizzaro viene messa ai voti.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Ma
lei non può parlare quando vuole!
(Interruzione del consigliere Tallini)
Chiedo
all’Aula di esprimersi. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il
consigliere Tallini sul rinvio.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Lo
stiamo chiedendo.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Sto
chiedendo all’Aula di esprimersi sulla proposta del consigliere Cannizzaro, la pongo in votazione.
(Il Consiglio non approva)
L’ordine del
giorno resta attuale, resta il presente ordine del giorno. Andiamo avanti.
(Interruzione del consigliere Tallini)
La proposta di rinvio.
(Interruzione del consigliere Tallini)
La dichiarazione di voto, prego, ha tre minuti per la dichiarazione
di voto.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Ma se vuole fare la dichiarazione di voto, la
faccia!
(Interruzione del consigliere Tallini)
Allora andiamo
avanti!
L’ho già messa ai
voti.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Iniziamo l’esame
del provvedimento.
(Interruzione)
Prego,
consigliere Cannizzaro.
Ho visto delle mani alzate sulla proposta. Possiamo fare una conta?
(Interruzione del consigliere Tallini)
Consigliere
Tallini, faccia parlare i colleghi consiglieri, lei
deve rispettare le regole dell’Aula!
(Interruzione del consigliere Tallini)
Lei
deve rispettare le regole dell’Aula!
(Interruzione del consigliere Tallini)
Lei
non le sta rispettando! Non può parlare quando vuole!
(Interruzione concitata del
consigliere Tallini)
Sta
togliendo la parola ad un suo collega consigliere!
(Interruzione del consigliere Tallini)
Gliel’ho
data la parola!
Lo
capisce?!?
Prego,
consigliere Cannizzaro.
Mi
faccia parlare!
Prego,
consigliere Cannizzaro.
Presidente,
le chiedo se cortesemente può riproporre la proposta, perché ho visto delle
mani alzate dai banchi della maggioranza, ritengo forse ci siano anche i numeri
per rinviare eventualmente e quindi di accogliere la mia proposta.
Consigliere Cannizzaro, il voto è stato chiaro da parte della maggioranza.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Diciamo che è stata troppo veloce…
(Interruzione del consigliere Tallini)
Collega
Tallini, le chiedo scusa.
Chi
è favorevole al rinvio della proposta?
Abbassiamo
i toni, perché non credo che sia opportuno.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Di
rinvio.
Presidente,
le chiedo la cortesia.
Di
rinvio.
Di
rinvio? Chiedo di parlare sulla proposta di rinvio.
Per
dichiarazione di voto, ha tre minuti da Regolamento. Prego, consigliere Tallini
Poi di questi
episodi parleremo in un momento in cui sarò più calmo, perché forse rischiamo di mandare a monte una seduta in cui l’ingresso della
collega Wanda Ferro ci ha fatto fare molto pacatamente delle riflessioni che,
forse, non vanno bene.
Mi
permettevo soltanto di fare una battuta, proprio in merito alla proposta di
rinvio che è venuta fuori. Non so, forse i latini dicevano “excusatio
non petita, accusatio
manifesta”, mi pare che dicessero così. Ho fatto,
caro Bova, un
intervento che era il seguente: mi era sembrato che la politica del turismo in
questa regione si stia facendo sui generis, diciamo così, altrimenti si
offende qualcuno, si alzano i consiglieri regionali della maggioranza, il
presidente Oliverio alza la voce per ricordarmi che
lui non ha mai praticato lo sport del golf, per cui si potrebbe intravedere un
interesse, un conflitto di interessi tra lo sport, tra i campi da golf.
Allora
mi sono permesso soltanto di dire che tutte le iniziative sono valide, tant’è
che non sto dicendo che il collega Orsomarso ha fatto
male a votare in Commissione sulla iniziativa, però condivido, collega Sergio,
lei che è una persona sempre equilibrata e a cui sempre devo sempre riconoscere
il massimo dell’equilibrio nei suoi interventi, volevo soltanto far notare che
l’enfasi della relazione del collega Orlandino Greco
era assolutamente fuori luogo e che dovreste fare un’autocritica nella
maggioranza, perché questa è una maggioranza estemporanea, dilettantistica.
Allora
volevo domandare: il principio di coinvolgere i privati per realizzare attività
produttive in Calabria è assolutamente condivisibile, allora vorrei capire,
caro Greco…
(Interruzione)
Fammi
concludere, non ti infastidisco più, tanto, poi, parleremo un po’ di altre cose,
parleremo di un lavoro che sto facendo e lo sto approfondendo bene, ci sarà
tempo per approfondire tanti aspetti di questo Consiglio regionale.
Stavo
soltanto dicendo che alla base di questa iniziativa c’è uno studio. Avete fatto
un bando, avete dato incarico a degli esperti per capire quali flussi turistici
potrebbero arrivare attraverso le varie iniziative del coinvolgimento con i
privati? Da dove nasce questa iniziativa? Questi imprenditori presunti che
vogliono realizzarli hanno incontrato un collega? Non c’è niente di male! Hanno
parlato con Orlandino Greco, col Presidente, coi capigruppo?
Con chi hanno parlato, ci sono o non ci sono, e ci sono solo a Cosenza, a
Crotone o ci sono soltanto e sono anche generalizzati e diffusi in tutta la
regione? Perché, se fosse vero questo, ecco perché parlo di iniziative
estemporanee e dilettantistiche finalizzate a portare iniziative personali
quasi dei consiglieri regionali che, per quanto possano fare bene il loro
lavoro, poi, sono costretti a portarlo nell’ambito di un deserto che è questa
amministrazione regionale e mi pongo una domanda: il principio è condivisibilissimo, ma perché il golf? Per esempio, l’avrei
assolutamente condivisa nell’ambito di un progetto più ampio e generale, dove
tutte le altre opportunità, col coinvolgimento dei privati, con le associazioni
di categoria, con tutti gli strumenti possibili e immaginabili da mettere in
atto per creare opportunità di lavoro.
Faccio
un esempio che deve essere significativo: la portualità.
Perché la portualità non si deve approvare con lo
stesso principio? Perché non abbiamo individuato gli imprenditori nostri, italiani
o internazionali, disponibili a venire ad investire per realizzare i porti, visto
che abbiamo un grande progetto sulle portualità? E quanti
posti di lavoro e quanta economia poteva e può sviluppare un’iniziativa del
genere!
Presidente
Oliverio, questo volevo dire! E cos’è, lesa maestà!
L’ho vista molto in difficoltà nel sostenere questa proposta. Lei lo deve fare,
Presidente, si è sforzato, ha studiato, ho visto che le hanno dato delle informazioni.
Purtroppo, la lezione è stata breve e lei non è stato in grado di apprendere o
di avere quelle nozioni atte a giustificare con convinzione quello che stiamo
facendo. E’ una grande contraddizione!
Vorrei
che da questo Consiglio regionale partissero messaggi diversi, non quelli che
stanno partendo oggi, presidente Oliverio. La stampa
domani si divertirà – glielo dico io – perché questo significa dilettantismo, pressappochismo,
iniziative estemporanee, non significa politica. Lei si riempie la bocca di programmazione
e soprattutto, su una delega che detiene lei, fa fare queste iniziative che
sono ridicole e che ci mettono nel ridicolo innanzi all’opinione pubblica calabrese
e nazionale, forse anche internazionale, visto che verranno dall’estero i
soggetti che dovranno giocare!
E
poi anche la norma ordina mentale, perché? La modifica di una norma non è uno
sforzo per una Regione? Che cos’è? Non è uno strumento per mettere a
disposizione di privati la possibilità di agevolare o creare le condizioni? E perché
lo dobbiamo fare solo per quelli
che debbono realizzare campi
da golf?! Perché?! Perché non le realizziamo per quanto riguarda tutti gli
altri settori queste iniziative?!
Allora
sareste credibili, altrimenti viene il dubbio che il consigliere Greco abbia un
amico che vuole fare una cosa, o che conosce, ha letto che qualcuno vuole fare
una cosa.
Consigliere
Tallini, forse, sta parlando di lei!
Do
la parola al consigliere Greco.
Mi
fa parlare prima, consigliere Greco, perché probabilmente è proprio così! Ha
capito?! E’ proprio così, consigliere Greco?!
Sta
parlando di lei! Taccia!
Altrimenti
lei non si sarebbe alzato a contestare!
Si
vergogni!
Questa
è una politica che non porta da nessuna parte!
Utilizzare
in questa circostanza queste parole! Si vergogni!
Siete
stati già bocciati dall’opinione pubblica catanzarese!
Prego,
consigliere Greco.
La presenza della consigliera Ferro ha dato i suoi risultati, abbiamo risvegliato
le ire funeste del
consigliere Tallini, dopo tanto sonno e tanto
tempo in silenzio in questo consesso, tant’è che ci eravamo dimenticati la sua esistenza!
Ci fa piacere, però non le consento di fare illazioni, perché la mia storia è diversa
dalla sua.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Io
non voglio espedienti, anzi a me piace la politica. Io sono contento che questo
Consiglio si risvegli …
(Interruzione del consigliere Tallini)
Io
l’ho lasciata parlare!
Consigliere
Tallini, ha finito di parlare.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Io
prendo la parola …
(Interruzione del consigliere Tallini)
No,
io non la offendo …
Consigliere
Tallini, lei ha parlato!
Io
non la offendo, prendo la parola perché ne ho diritto. Sono qua a presentare
una proposta di legge insieme ad altri consiglieri. Lei può fare tutte le osservazioni
che vuole nei confronti della legge, se poi ha altro da dire lo può dire tranquillamente.
Io ho la coscienza a posto, consigliere Tallini, in
tutto e per tutto!
(Interruzione del consigliere Tallini)
Non
mi permetto mai di offendere, perché ho rispetto …
(Interruzione del consigliere Tallini)
No,
lei ha offeso, quando fa le illazioni; io l’ho ascoltata, ma non ho problemi, a
me piace un Consiglio vivace!
Consigliere Tallini, lei ha parlato, deve fare finire il consigliere Greco!
A
me piace un Consiglio vivace!
Consigliere
Greco, termini il suo intervento!
Certo,
concludo.
Per
quanto riguarda la proposta …
(Interruzione del consigliere Tallini)
Ma va
bene, siamo contenti, io personalmente sono contento, questo è l’effetto e va
bene …
Consigliere
Greco, continui!
La proposta
del consigliere Esposito – dicevo – non è accoglibile
anche in ragione delle spiegazioni che ha dato poc’anzi il presidente Oliverio, rispetto a quella che è la filosofia di questa
legge, rispetto allo spirito – ossia tentare di incentivare e incrementare il turismo
in Calabria – rispetto al fatto che c’è qualcuno che si impegna, studia e che
utilizza i gruppi per fare leggi, così come tutti quanti gli altri, per
proporre idee e per dire che, probabilmente, rispetto ad un target ed
alle caratteristiche che la Calabria ha, può ambire non soltanto a
destagionalizzare, ma anche ad attrarre turismo di livelli alti per
incrementare le presenze turistiche.
Quindi,
è una legge ordinamentale che – come ha detto il
presidente Oliverio – non toglie alcun tipo di
risorse ai poveri e che, addirittura, prevede dei finanziamenti che la Giunta ha
fatto in questa direzione. Amici miei, ognuno può venire e realizzare una struttura
turistica golfistica, ma noi stiamo tentando di governare dei processi che
vanno nella direzione di incremento totale del turismo.
Sono
state apportate delle modifiche, peraltro, anche giustamente condivise con la
Giunta, che vanno nella direzione di rispettare il Quadro territoriale
regionale paesaggistico, appena approvato, di rispettare la legge urbanistica e
tutte le norme, comprese le direttive europee, al fine di non avere nessun tipo
di infingimento. Ci sono altre proposte? Siamo pronti ad esaminarle.
Ci
sono proposte che vanno nella direzione di migliorare il turismo in generale?
Meglio ancora!
Noi
oggi abbiamo la necessità di far passare quell’1 per cento delle presenze
turistiche del 2014, relative ai mesi di aprile e maggio, e farlo diventare qualcosa
come il 20-30 per cento, per incrementare il turismo dei borghi, il turismo
delle terme.
Non
ho la velleità di giocare a golf in quanto non so giocare, ma capisco che cosa
richiede il mondo ed oggi ci sono 25 milioni di turisti golfisti che chiedono
di poter giocare in Calabria e ci sono 90 milioni di turisti golfisti nel
mondo.
Allora,
vogliamo non capire come va il mondo? Possiamo anche farlo: rimarremo sempre
poveri, a lagnarci delle difficoltà.
Ma
sapete che cosa significa passare dall’1 al 20 per cento di presenze turistiche
nel mese di maggio? Che cosa significa la ricchezza prodotta? Sapete che cosa
significa per gli aeroporti creare delle destinazioni golfistiche nella
provincia di Crotone o nella provincia di Reggio o attorno a Lamezia? Sapete che
cosa significa in termini di incremento dei voli charter?
Questa
è una proposta che noi abbiamo messo in campo perché amiamo la Calabria, fuori
dalla retorica e da ogni tipo di enfasi; io, insieme agli altri quattro
consiglieri che mi onoro di rappresentare, l’abbiamo fatto in modo molto
sommesso per dire che la Calabria può sognare e può realmente cambiare il corso
della storia.
Ci
sono altri interventi per dichiarazione di voto? Ha chiesto di intervenire il consigliere
Orsomarso. Ne ha facoltà.
Intervengo giusto per precisare che quando Orlandino
Greco dice “sapete che cosa significa, sapete che cosa significa …?”, non a
caso proprio perché sappiamo che cosa significa io, componente dello stesso
gruppo di cui fa parte il consigliere Tallini, mi
sono espresso favorevolmente in Commissione bilancio relativamente
all’invarianza finanziaria della proposta, ma ritengo che non debba essere considerata
lesa maestà nel momento in cui in Aula alcuni colleghi valutano l’opportunità
di un rinvio, segnalando dei rischi che io, in dichiarazione di voto in
Commissione bilancio e anche qui …
È
ovvio che poi si infiammano gli animi di chi si comporta correttamente ed ogni
volta viene quasi sbeffeggiato perché pone delle critiche ed, in parallelo,
rivolge una legittima critica alla Giunta.
Ho votato – ripeto – favorevolmente per lo
spirito della legge, vuoi perché so – molto di più di tanti altri che si
esprimono, se dovessimo dare un giudizio di valore rispetto alla conoscenza o
alla competenza – che cosa significa il turismo, le nicchie e quant’altro,
però attenzione, quando il consigliere Tallini pone
l’opportunità di verificare e c’è una proposta – ero fuori, stavo fumando una
sigaretta – di rinviare, non deve essere intesa come lesa maestà, ma è il ruolo
della minoranza; non è che siamo schizofrenici, tant’è che sappiamo talmente
tanto cosa significa, che io e i colleghi, come fatto in Commissione ambiente
ed in Commissione bilancio, proviamo ad esprimere un parere non interpretando soltanto
noi stessi, ma un sentimento comune nel votare una legge che, obiettivamente,
ha la sua proiezione.
Sono
state poste soltanto delle legittime rivendicazioni rispetto all’opportunità, rispetto
a quello che anch’io segnalavo – se ricorda – in Commissione rispetto ai
possibili rischi, tutto qui.
(Interruzione del consigliere Tallini)
A
parte la relazione tecnico-finanziaria, è chiarito che la proposta non comporta
oneri. Mi permetto soltanto di sottolineare questo.
(Interruzione del consigliere Tallini)
Era
per dire che sia sulla bontà dei progetti di legge, ma anche sulla bontà della
critica, si dovrebbe evitare di urlare in quest’Aula, proviamo sempre a non
farlo.
Ha
chiesto di intervenire la consigliera Ferro. Ne ha facoltà.
Signor Presidente,
non intervengo ovviamente nel merito di una pratica sulla quale, con grande
onestà, essendo per me ancora sempre e comunque il primo giorno di scuola, non ho
avuto modo di addentrarmi, però non credo, consigliere Greco, che
appartenga a
nessuno di noi l’idea di insinuare sulla legittimità di alcune cose piuttosto che sulla
personale trasparenza, anche perché – come dicevo poc’anzi – la politica deve
fare la politica.
Forse
è così, si pongono delle domande rispetto ad un programma di turismo che
dovrebbe avere comunque un piano più articolato, un piano nel quale al golfista,
– che sicuramente porta quell’incentivo di cui parlava, perché è uno sport non
soltanto di nicchia, ma che prevede, come diceva il presidente Oliverio, una spesa, un po’ come l’equitazione e quegli
sport un po’ più costosi –, noi dobbiamo offrire la possibilità di potersi
muovere, con gli aeroporti, ed offrirgli la possibilità di vivere in quell’arco
di tempo una dimensione differente.
Credo
che sia la stessa osservazione che poneva il consigliere Tallini
e che mi sento di sposare: perché non parliamo di quello che i porti
porterebbero in Calabria, di quello che, in qualche modo, per esempio, il
circuito dell’equitazione porta in Calabria. Credo che sia presente qui il
Presidente della Fise, non so se è andato via, ma mi sembrava di averlo
intravisto. Gli sport equestri, attraverso anche i tanti concorsi da sei stelle
in giù, devo dire che portano ricchezza. In più, il presidente Oliverio ha voluto puntualizzare il fatto che esiste un piano
ed uno studio per l’individuazione delle aree in cui realizzare questi impianti
di golf con tutte le caratteristiche che dovranno avere.
Io credo
che l’Assemblea, prima di approvare una proposta di questo genere, vorrebbe
vedere proprio questo studio che sicuramente sarà uno studio all’altezza della situazione
e che, se tale verrà considerato, non potrà non ricevere un voto a favore.
Concludo
dicendo che sul turismo ci giochiamo una partita fondamentale, però la mano destra
deve sapere cosa fa la sinistra. Questo vuol dire un po’. Ci sono tanti fondi
comunitari da spendere e da mettere in campo in vari settori non soltanto in
quelli che, come in questo caso, non prevedono finanziamenti pubblici, ma soltanto
di privati; rispetto alla domanda che aveva fatto poc’anzi un consigliere sugli
oneri della proposta che non prevede oneri a carico della Regione, occorre anche
capire, per esempio, se ci sono delle catene.
Quando
ci fu, all’epoca, per esempio, – parlo del 1994-1995 – la possibilità di costruire
dei villaggi turistici, c’erano quelli destinati con i fondi sia dedicati al
singolo privato e sia a delle catene.
Credo che garantisca tanto la maggioranza quanto la minoranza sapere chi sono gli
interlocutori, perché il golf, proprio perché è uno sport di nicchia non sicuramente
molto popolare come il calcio, non prevede investimenti semplici da parte dei
privati, ma soprattutto sarebbe importante vedere lo studio che il presidente Oliverio ha poc’anzi detto di essere già depositato e che
darà anche dignità a tutti i territori.
Io credo che il golf debba
vedere un insieme di cose, ma soprattutto la possibilità per tutte le cinque
province calabresi di vedere gli stessi investitori con pari opportunità e pari
dignità.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne ha facoltà.
Mi pare di percepire che siamo andati
fuori tema. Noi, consigliere Greco, abbiamo posto
un problema credo legittimo ed anche in maniera costruttiva, che è un problema tecnico-finanziario.
Ora,
al di là del fatto che ognuno di noi potrebbe arricchire il provvedimento, mi
rendo conto anche che il gruppo proponente farebbe fatica ad accogliere la
proposta di rinvio per far sì che la minoranza, piuttosto che altri attori della
nostra regione, possa apportare un contributo magari anche valido.
Io
almeno personalmente, insieme al consigliere Esposito, ho posto un problema tecnico-finanziario
e lo vorrei ancora una volta ricordare al presidente Oliverio.
Presidente,
le chiedo scusa, qui c’è la relazione del dirigente del dipartimento bilancio,
che in maniera chiara fa riferimento alle disposizioni dettate dalla Corte dei
conti …
(Interruzione)
No,
non è risolto, Presidente. Lei parlava dell’emendamento …
Consigliere Cannizzaro,
questo problema è stato risolto, perché è stato approvato un emendamento interamente sostitutivo che ha risolto il problema, tant’è che l’articolo 6…
Presidente,
ho fatto riferimento a due aspetti: uno all’emendamento
all’articolo 5, comma 2, e questo problema è stato risolto; un altro problema che abbiamo posto è la relazione
del dirigente del dipartimento bilancio che fa riferimento alla relazione della
Corte dei conti. Lo ha esplicitato il consigliere Esposito in maniera più brillante
e più puntuale di me. Presidente, la voglio rileggere …
Mi scusi, consigliere Cannizzaro,
per chiarire. Questo problema è stato risolto,
perché è stato modificato ed è stato inserito l’articolo 6,
che prevede … o no?
No, Presidente.
Le posso leggere testualmente la parte che ritengo più significativa?
“Inoltre,
nell’esplicitazione della norma finanziaria, viene affermato che la realizzazione
dei campi da golf avverrà prevalentemente ad opera dei privati, lasciando una incertezza
in merito alla parte non prevalente degli investimenti”.
Io credo
che più chiaro di così …! Quindi, la invito a leggere questa parte di relazione
…
Chiedo
ai capigruppo di avvicinarsi al banco della Presidenza.
Vorrei
concludere il mio intervento per dichiarazione di voto.
Appena
conclude il consigliere Cannizzaro, chiedo ai capigruppo
di avvicinarsi al banco della Presidenza.
(I
capigruppo si avvicinano al banco
della Presidenza)
Chiedo
la parola, Presidente.
Ha
chiesto di intervenire il Presidente della Giunta regionale. Ne ha facoltà.
Presidente
in considerazione del fatto che si sta alimentando la confusione e, partendo
dal presupposto che ho avuto, come tutti i consiglieri,
un testo nel fascicolo, perché questo è un provvedimento di iniziativa – ripeto
– di un gruppo di consiglieri ed è stato avviato l’esame in Commissione, per
cui su questo testo, che ho trovato nel mio fascicolo, oggi mi pronuncio.
Chiedo formalmente alla
Presidenza del Consiglio di chiarire se questa legge comporta oneri a carico
del bilancio regionale. Io lo chiedo formalmente questo pronunciamento perché
qualora comportasse oneri a carico del Consiglio regionale io sarei contrario.
Chiedo questo pronunciamento alla Presidenza, che la Presidenza consulti gli
uffici e si dica con chiarezza una parola definitiva su questo punto.
C’è una proposta di
chiarimento che la Presidenza accoglie. Per questo vi chiedo 5 minuti di
sospensione per dettagliare il provvedimento senza muoverci dall’Aula.
Presidente, prima della sospensione.
(Interruzione)
Presidente, posso?Come capigruppo ci siamo avvicinati e la proposta era, l’ho
detto al collega Greco, di valutare il rinvio e l’approfondimento
della proposta. Dopo di che siccome io l’ho votata in Commissione, ripeto che a
me è chiaro il senso.
(Interruzione)
A me è chiaro Presidente, siccome ho detto prima che è ordinamentale e non comporta spese.
Per dichiarazione di voto Presidente.
La seduta sospesa alle ore 20,08 è ripresa
alle 20,18
La seduta riprende. Gli
uffici mi hanno comunicato in via ufficiale che sotto il profilo finanziario il
testo licenziato dalla Commissione elide – così come indicato dalla nota a
firma del dirigente del dipartimento bilancio – la parola “prevalentemente”
chiarendo che gli oneri finanziari di investimento rimangono a totale carico
dei privati. In riferimento poi – sempre contenuto nella predetta nota –
all’articolo 1, comma 3 nella parte che prevede incentivi premiali si chiarisce
che trattasi di misure di premialità edificatorie e
non già di incentivi monetari. Pertanto il progetto di legge non ha alcun tipo
di carico finanziario sul bilancio della Regione Calabria.
Chiarito
questo, dopo aver espletato sulla richiesta di rinvio di questa proposta le
dichiarazioni di voto, adesso andiamo a votare la richiesta di rinvio con voto
palese per alzata di mano. Chi è favorevole al rinvio di questo progetto di
legge? Chi è contrario al rinvio? Chi si astiene?
(E’ respinto)
Pertanto la proposta resta all’ordine del giorno.
Passiamo adesso alla votazione
dell’articolato.
All’articolo 1, comma 1 è stato presentato emendamento, protocollo numero 8145, a firma del consigliere Greco che darà lettura dell’emendamento. Prego, consigliere Greco.
Leggo l’emendamento, Presidente: “Dopo la parola <turismo> aggiungere il seguente periodo <In coerenza alle disposizioni normative del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica>”.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?
Parere positivo sul primo emendamento,
articolo 1, comma 1.
Pongo in votazione l’emendamento
protocollo numero 8145.
(E’ approvato)
All’articolo 1 è stato presentato
emendamento protocollo 7960 a firma del consigliere Greco che ha facoltà di
illustrarlo.
All’articolo 1, comma 2 c’è questo emendamento
che recita: “Gli enti locali, singoli o
consorziati tra loro anche su eventuale proposta per lo sviluppo da parte di
accertate società di settore (alberghiero e golf) possono proporre alla Regione, mediante un
accordo conseguito per il raggiungimento di tale
obiettivo, una rete o circuito golfistico dotato anche dell’offerta ricettiva
per i turisti sportivi”.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?
Presidente,
per dichiarazione di voto sull’emendamento ed in generale su tutta la norma:
noi ci asteniamo dalla votazione. Ho provato a dirlo, ripeto, anche
all’estensore Greco e al Presidente
perché fatti salvi gli elementi di discussione che sono venuti credevamo che
non ci fosse nulla di male. Mi permetto di dire – senza gridare – che ho notato
un atteggiamento di arroganza, si direbbe, su un provvedimento,visti i dubbi
che sono intervenuti anche agli uffici. Ripeto era chiaro - quando l’ho votato
in Commissione perché le leggi sono abituato a leggerle – che fosse ordinamentale, ma rispetto a questo dubbio ritenevamo che
un rinvio non fosse impraticabile. Questa mi sembra una prova di forza inutile
che potevamo evitarci per contribuire perché eravamo intenzionati…
Anzi si poteva fare una legge quadro, complessivamente, per gli investimenti in
Calabria. La minoranza pur stando in Aula si astiene dalla votazione.
Pongo in votazione l’emendamento
protocollo numero 7960.
(E’ approvato)
Sempre all’articolo 1 è stato proposto
emendamento protocollo numero 8145/1 a firma del consigliere Greco che ha
facoltà di illustrarlo.
Il comma 3, dell’articolo 1 va
sostituito con il seguente: “Per il perseguimento delle finalità di cui al
comma 1, la Regione
mediante appositi accordi di programma ai sensi dell’articolo 34 del D.Lgs 18.8.2000, numero 267 e della normativa regionale in materia, approva le proposte comunali,
attua specifiche agevolazioni prevedendo strumenti di semplificazione
procedurale ed amministrativa nonché adotta incentivi premiali sulle
fattibilità urbanistiche ed edilizie nei territori comunali, nel rispetto della
L.R. 19/2002 e ss.mm.ii.
L’approvazione degli interventi programmati costituisce variazione agli
strumenti urbanistici generali comunali vigenti”. L’emendamento
si commenta da sé.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento
protocollo numero 8145/1.
(E’ approvato)
Sempre all’articolo 1 è stato
presentato emendamento a firma del consigliere Greco,
protocollo numero 8181. Prego, consigliere Greco.
“Alla lettera d) del comma
4, dell’articolo 1 della P.L. n. 71/10^ dopo le parole <risparmio idrico>
sono aggiunte le seguenti parole <ed energetico>”.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 8181.
(E’ approvato)
Prego,
presidente Oliverio, può illustrare il suo
emendamento.
Chiedo
scusa all’Aula e chiedo scusa a lei, Presidente. Vorrei proporre un emendamento
proprio per accogliere anche le osservazioni che sono venute nel dibattito
generale. Un emendamento al comma 3 dell’articolo 1 con il quale si chiede di
sopprimere dalla parola <nonché> a <nei territori comunali>, è
l’ultima alinea del comma 3 dell’articolo 1.
Ripeto,
all’articolo 1, comma 3 sono soppresse le parole da <nonché> a <nei
territori comunali>.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Pongo
in votazione l’articolo 1 per come emendato.
(E’ approvato)
All’articolo
2 sono stati presentati 4 emendamenti, riferiti all’articolo 2, di cui do
lettura.
Emendamento protocollo numero 8181/1:
“Il comma 1 dell’articolo 2 della P.L. n. 71/10^ è così sostituito: <1. Gli
impianti da golf, da prevedere a livello
programmatico, dovranno prevedere singolarmente
almeno 18 buche, distanti tra di loro al massimo 30 minuti di transfert, su
un’area di almeno 700.000 mq e costruiti secondo le specifiche tecniche con i
criteri per l’omologazione fissati dalla Federazione italiana
golf, conformemente alle norme di tutela ambientale, paesaggistica,
igienico-sanitarie e per il superamento delle barriere architettoniche, norme tecniche per le costruzioni anche con l’impiego
di tecnologie per il risparmio energetico, nonché in materia di impiantistica
sportiva stabilite dal Coni, dall’European Golf Association e dall’International Golf Federation”.
Emendamento
protocollo numero 8145/2 al comma 2 dell’articolo 2: “Dopo la parola
<paesaggistici> aggiungere il seguente periodo <secondo le
disposizioni normative del Quadro territoriale regionale a valenza
paesaggistica>”.
Emendamento
protocollo numero 8145/3 al comma 4 dell’articolo 2: “Dopo la parola
<previste> aggiungere il seguente periodo <nell’ambito dell’Accordo
Programma di cui all’art. 1,>”.
Emendamento
protocollo numero 8145/4 al comma 5 dell’articolo 2: “Dopo la parola
<esistenti> aggiungere il seguente periodo <secondo le modalità d i
cui ai commi 2 e 3 dell’art. 1,>”.
Si
commentano da sé.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul primo emendamento 8181/1?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul secondo emendamento 8145/2?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul terzo emendamento 8145/3?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul quarto emendamento 8145/4?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Pongo in
votazione l’articolo 2 come emendato.
(E’ approvato)
All’articolo
3 sono stati presentati 5 emendamenti.
Do lettura
dell’emendamento protocollo 7960/1: “All’articolo 3, comma 1 <1. Gli enti locali di cui all’articolo 1 favoriscono le
iniziative volte alla realizzazione di impianti golfistici e, in caso di
accertata carena di strutture ricettive preesisti nel territorio del circuito
golfistico, sentita la Regione e la Provincia anche l’integrazione di strutture
di ricezione residenziali e turistico-sportive
direttamente connesse con gli impianti, con gestione a titolo permanente>”.
Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?
Parere positivo.
Pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Siamo all’emendamento protocollo 8181/2
all’articolo 3, comma 2, a firma del consigliere Greco che recita: “2. I
progetti degli impianti golfistici oltre quelli integrati da strutture
ricettive e di servizio turistico sportivo, assicurando il rispetto delle norme
ambientali, paesaggistiche, idrogeologiche e sanitarie
sono approvati mediante conferenza dei servizi nell’ambito dell’accordo di
programma di cui all’art. 1, convocata dai comuni sul cui territorio ricadono
le iniziative costituendo l’approvazione anche variante agli strumenti
urbanistici vigenti se non previste le specifiche destinazioni”.
Ha
chiesto di parlare il consigliere Tallini per
dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Presidente,
solo per dirle che sto facendo notare al direttore
generale che questa seduta sta procedendo senza numero legale. Io non so chi si assume la responsabilità.
Io ho fatto le fotografie dell’Aula, di tutti i settori.
Sta
chiedendo la verifica del numero legale, adesso?
Sto chiedendo la verifica del numero legale.
Rimanga in Aula e facciamo la verifica
del numero legale.
Sto dicendo che lei sta approvando una legge regionale senza il
numero legale.
Sta chiedendo il numero legale? Prego gli uffici di
provvedere.
Fa la chiama.
Constatata l’assenza del numero legale, la seduta è tolta e verrà
convocata a domicilio.
La seduta termina alle 20,37
Hanno chiesto congedo i consiglieri Arruzzolo, Gentile, Graziano, Neri, Rossi.
(Sono concessi)
È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta
di legge di iniziativa popolare:
“Riassetto istituzionale del Servizio
Sanitario Regionale” (PL n. 202/10^)
E' stata assegnata alla terza Commissione -
Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta stabilito)
Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte
di legge di iniziativa dei consiglieri:
Neri – “Disciplina regionale dei servizi di
Polizia Locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana.” (PL n.
203/10^)
E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta
stabilito)
Nicolò – “Progetti finalizzati al benessere sociale, attraverso
l’attività motoria e sportiva. Riconoscimento dei percorsi e palestre salute e
istituzione della settimana regionale dello sport e del benessere”. (PL n.
204/10^)
E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta
stabilito)
Romeo – “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 18 giugno 1984,
n. 14 (Provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro)” (PL
n. 205/10^)
E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta
stabilito)
Battaglia, Aieta, Arruzzolo,
Bevacqua, Bova, Cannizzaro,
D’Agostino, D’Acri, Esposito, Giudiceandrea,
Graziano, Greco, Mirabello, Morrone,
Neri, Nucera, Pasqua, Romeo, Scalzo, Sergio –
“Disciplina del sistema previdenziale di tipo contributivo e del trattamento di
fine mandato per i consiglieri regionali.” (PL n. 206/10^)
E' stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali, riforme e
decentramento - ed alla
seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
D'Acri, Romeo – “Modifiche alla legge regionale 23 luglio 2003, n. 11
(Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento
dei Consorzi di Bonifica)” (PL n° 207/10^)
E’ stata assegnata alla quarta Commissione
consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente
- ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive,
affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
Cannizzaro – “Tutela e
valorizzazione del gelato artigianale calabrese” (PL n. 208/10^)
E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione
economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con
l'estero.
(Così resta
stabilito)
Romeo – “Abrogazione della legge regionale 1 febbraio 2017, n. 3
(Modifica alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 4 – Norme sulla classificazione
degli esercizi ricettivi extralberghieri.)” (PL n. 209/10^)
E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione
economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con
l'estero.
(Così resta
stabilito)
Romeo – “Abrogazione della legge regionale 1 febbraio 2017, n. 4
(Modifica alla legge regionale 26 febbraio 2003, n. 2 – Disciplina
dell’attività di accoglienza ricettiva a conduzione familiare denominata 'Bed and Breakfast')” (PL n°
210/10^)
E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione
economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con
l'estero.
(Così resta
stabilito)
Aieta – “Disposizioni relative alla procedura di
liquidazione dell’Azienda forestale regionale – AFOR” (PL n. 211/10^)
E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione
economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con
l'estero.
(Così resta
stabilito)
È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta
di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:
“Convalida del consigliere
regionale Wanda Ferro.” (PPA n. 157/10^)
La 4^ Commissione, con nota n. 5759 del 6
febbraio 2017, ha comunicato che nella seduta del 2 febbraio 2017 ha espresso
parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 577 del 28
dicembre 2016, recante: 'Rimodulazione dei programmi di intervento di cui alla
legge regionale n. 36/2008. Atto di indirizzo'.
(Parere n. 22)
La 2^ Commissione, con nota n. 7633 del 16
febbraio 2017, ha comunicato che nella seduta del 15 febbraio 2017 ha espresso
parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 573 del 28
dicembre 2016, recante: 'Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile.
Approvazione Piano Stralcio Esecutivo Annuale 2017 (art. 4 della L.R. 8/2008)'. (Parere n. 23)
La 3^ Commissione consiliare, nella seduta
dell’8 febbraio 2017, ha approvato la risoluzione n. 7/10^, recante:
'Costituzione dell’Intergruppo Consiliare Interpartitico dedicato ai diritti
dei pazienti ONCO-EMATOLOGICI'.
Comunico che, in data 1 febbraio 2017, il
Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi
regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino
Ufficiale della Regione Calabria n. 12 del 2 febbraio 2017:
1) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 1,
recante: 'Potenziamento dei servizi di emergenza nelle aree montane';
2) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 2,
recante: 'Istituzione dell’Osservatorio regionale per i minori';
3) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 3,
recante: 'Modifica alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 4 – Norme sulla
classificazione degli esercizi ricettivi extralberghieri';
4) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 4,
recante: 'Modifica alla legge regionale 26 febbraio 2003, n. 2 – Disciplina
dell’attività di accoglienza ricettiva a conduzione familiare denominata «Bed and Breakfast»';
5) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 5,
recante: 'Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi
dell’art. 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118'.
Comunico che la proposta di legge n.
206/10^, recante: 'Disciplina del sistema previdenziale di tipo contributivo e
del trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali', è stata ritirata
dai proponenti
Graziano. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
il porto di Amantea,
sito in Località Principessa, realizzato con fondi POR ed aperto nel 2002, è
sicuramente una delle infrastrutture più importanti per tutto il basso tirreno
cosentino;
sul porto insiste una problematica,
purtroppo molto seria, per cui ogni qual volta si ha una mareggiata
l'imboccatura del porto si ostruisce;
il fenomeno assume proporzioni davvero
evidenti, infatti tutta l'imboccatura viene ostruita da sabbia e sedimenti
tanto che si forma una vera e propria spiaggia;
gli organi di informazione hanno più volte
riportato il problema documentandolo con articoli, fotografie e filmati;
ogni qual volta il porto si ostruisce, per
riaprirlo vengono spese cifre considerevoli;
considerato che:
questa situazione oltre a creare notevoli
danni alle stesse imbarcazioni, genera forti disagi ai tanti diportisti e alla
marineria locale che si vedono costretti a rimanere a terra;
lo stato in cui versa il Porto di Amantea è preoccupante per le ripercussioni economiche per
i pescatori della zona, e per le loro famiglie, che non riescono ad uscire con
le imbarcazioni per andare a pesca;
la condizione del Porto di Amantea, che avrebbe dovuto essere un volano di sviluppo
turistico della zona, ha anche serie ripercussioni economiche sulla stagione
estiva, in virtù del fatto che l'infrastruttura insiste su una zona costiera
interessata da diverse attività balneari e turistiche, che avrebbero potuto
trarne un enorme beneficio da questo porto;
al danno si aggiunge un ulteriore problema e
disagio per i diportisti che, nonostante la tassa di stazionamento puntualmente
pagata, non possono usufruire del servizio dall'inizio di gennaio 2017, cioè da
quando la capitaneria ha predisposto la chiusura del Porto di Amantea -:
quali provvedimenti intende assumere per
inserire il Porto di Amantea nel Piano regionale
portuale per risolvere le criticità che insistono su di esso, prevedere per la
zona su cui insiste il suddetto porto una serie di misure a protezione del
litorale contro l'erosione costiera e, comunque, collaborare e supportare il
Comune per individuare una soluzione definitiva a questa problematica, che
tenga conto dell'economia della zona e degli interessi degli utenti.
(256; 06/02/2017)
Nicolò. Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
l'art 3 comma 3 della L. n 104/1992
definisce i casi di handicap grave dei soggetti disabili;
ai soggetti diversamente abili, con handicap
riconosciuto grave, ai sensi dell'art. 3, comma 3, legge 104/92, viene
consentito in base alla normativa tributaria, di usufruire di alcune
agevolazioni, in relazione alla loro vettura, quali l'Iva ridotta al 4%,
detrazioni Irpef nonché l'esenzione dal pagamento del bollo auto e dell'imposta
provinciale di trascrizione;
ritenuto che:
il Codacons in una nota ha segnalato la
situazione dei calabresi che pur avendo un handicap grave, riconosciuto e
certificato, si vedono quotidianamente negare il diritto a fruire delle
agevolazioni fiscali (Iva al 4%, detrazione Irpef, esenzione bollo) per
l'acquisto di un veicolo nuovo o usato;
di fronte a questa situazione il Codacons ha
già chiesto l'intervento del Garante del Contribuente ed ha presentato un
esposto in Procura -:
quali urgenti iniziative intenda adottare
affinché venga garantito concretamente in Calabria il diritto dei soggetti
disabili ad usufruire delle agevolazioni fiscali.
(255; 06/02/2017)
Guccione. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
il Consiglio dei ministri nella seduta del 5
dicembre 2016 ha approvato gli indicatori di riparto su base regionale delle
risorse finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico. In base a tali
indicatori regionali il Governo nazionale ha predisposto un piano di risorse
per la mitigazione e il contrasto del rischio idrogeologico 2015-2023. I dati
che la Regione Calabria ha fornito al ministero e all'Ispra
(Istituto superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale) sono vecchi di
almeno io anni e non aggiornati;
nella seduta della conferenza Stato-Regioni
del 29 settembre 2016, dove è stato espresso parere favorevole per gli
indicatori di riparto su base regionale per le risorse destinate alla
mitigazione del rischio idrogeologico, la Regione Calabria era assente;
questa situazione ha fortemente penalizzato
la nostra regione che avrà risorse esigue rispetto alla reale situazione di un
territorio fortemente segnato dal dissesto idrogeologico e che non trova una
adeguata rappresentazione nei
dati in possesso della Regione Calabria, con
il PAI (Piano di assesto idrogeologico) ancora fermo al 2001;
le problematiche connesse alla tutela,
salvaguardia e valorizzazione del suolo in Calabria anziché essere oggetto di
radicali programmi tesi a diminuire i rischi ed a valorizzare una risorsa
strategica e limitata com'è il suolo, sembra si aggravino ulteriormente per
l'assenza di una univoca strategia di prevenzione e protezione, per gli ormai
intollerabili ritardi dei programmi degli interventi strutturali e per la
scarsità di risorse effettivamente assegnate sulla base di criteri nazionali
che ci vedono collocati all'undicesimo posto nel Piano nazionale di mitigazione
e contrasto del rischio idrogeologico 2015- 2023;
la Regione Calabria si segnala per la
cronica assenza di politiche di prevenzione per l'inadeguatezza dei suoi
strumenti di Programmazione e Pianificazione nel campo delle politiche di
difesa del suolo non essendo stato redatto fin qui alcun Piano di Bacino, né
elaborato il Piano di Gestione Integrata delle Coste, né tantomeno attuati
strumenti di controllo e monitoraggio essenziali quali i Presidi Idraulici pur
disponendo degli addetti specializzati e pur avendo investito notevoli risorse
finanziarie per dotazioni operative e strumentali che avrebbero concorso ad
approntare un moderno sistema distribuito nel territorio da porre anche al
servizio delle comunità locali;
la problematica è destinata ad aggravarsi
ulteriormente dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.27 del 2-2-2017
del D.M. 25 ottobre 2016, con il quale viene definitivamente cancellata
l'Autorità di Bacino della Regione Calabria a conclusione di un lungo iter
avviato con l'emanazione del Testo Unico sull'ambiente - D. Lgs.
152/2006 emanato in attuazione della Direttiva Europea 2000/60, che ha di fatto
abrogato la Legge quadro sulla Difesa del Suolo (L.183/89);
emerge con forza la necessità di avviare con
urgenza una profonda riflessione al fine di definire chiari e scadenzati
impegni mirati ad avviare finalmente quelle politiche di prevenzione oggi
totalmente assenti e, forse, perfino aggravate, da provvedimenti normativi come
quello di riforma della LUR (Legge urbanistica territoriale) che hanno
consentito a molti Comuni di non elaborare le Carte di Pericolosità Idrogeologica
eludendo in tal modo quanto previsto dal QTRP (Quadro territoriale regionale
paesaggistico) -:
1.per quanto attiene gli interventi
strutturali, le cause dei ritardi nella loro realizzazione a partire dall'APQ
sulle Coste sottoscritto ormai cinque anni orsono e che registra un bassissimo
livello di attuazione e dall'APQ relativo a frane ed alluvioni per i quali si
registrano ingiustificati ritardi dovuti a procedure lunghe e farraginose e ad
ostacoli burocratici spesso frapposti dagli stessi Uffici Regionali;
2.per quanto riguarda la pianificazione, a
quali ragioni sia da ascrivere il mancato aggiornamento del Pai e per quali
motivi l'aggiornamento 2016 risulti ampiamente carente ed inattendibile sotto
il profilo metodologico e perché ad oggi non sia stato elaborato nessun Piano
di Bacino ed il Piano di gestione integrata delle Coste;
3.quando e come si intenderanno avviare
operativamente i Presidi Idraulici ed il relativo e costoso Sistema
Informativo;
4.se dopo la soppressione dell'ABR non si
ritenga urgente procedere alla definizione di una Legge Regionale per la Tutela
e Valorizzazione del suolo e del Paesaggio;
5.come si intenda dare corso alle politiche
di prevenzione definite dal vigente QTRP ed alla concreta adozione degli
standard e delle metodologie allegate al medesimo QTRP fin qui rimaste lettera
morta.
(257; 09/02/2017)
Cannizzaro. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
in materia sismica la maggiore tutela della
pubblica incolumità, il riordino delle relative funzioni, l'organizzazione
delle strutture tecniche competenti e la disciplina dei procedimenti per la
vigilanza sulle costruzioni, era attivo fino al 31 dicembre 2016 il regolamento
regionale n. 7 del 28 giugno 2012, così come previsto dalla legge regionale n.
35 del 19 ottobre 2009, attraverso l'utilizzo del Sistema Informatico per
l'Edilizia in Regione Calabria di cui all'art. 16 della predetta legge,
indicato con l'acronimo SIERC;
atteso che:
la delibera di giunta regionale n. 496 del
27 novembre 2015 approvava disegno di legge in modifica della legge regionale
n. 35 del 19 ottobre 2009, evidenziando presunte criticità al sistema di
trasmissione dei progetti ed alle relative procedure di istruttoria, e che il
consiglio regionale commutava detta proposta nella legge regionale n. 37 del 31
dicembre 2015, in funzione dell'utilizzo della nuova piattaforma informatica
denominata SISMI.CA, sviluppato da una società aggiudicataria di una specifica
gara avvenuta prima dell'approvazione della delibera di giunta n. 496/2015,
così per come citato nella stessa;
rilevato che:
il 29 novembre 2016 è stato approvato il
regolamento n. 15 della Regione Calabria, attuativo della legge regionale n. 37
del 31 dicembre 2015, previsto all'art. 17 L.R.
37/2015, a cura del settore 3 del dipartimento 6 del LLPP della Regione
Calabria, che detta le linee guida per l'operatività della nuova piattaforma
informatica, denominata SISMI.CA;
considerato che:
il regolamento n. 15/2016 della Regione
Calabria, attuativo dei provvedimenti abrogativi previsti dall' art. 18 della L.R. 37/2015, abrogazioni della L.R.
35/2009 e del Regolam. R. 7/2012 in attuazione della
stessa legge, é in vigore dal 1" gennaio 2017;
verificato che:
l'entrata in vigore della nuova procedura
telematica SISMI.CA ha creato una paralisi del sistema procedurale rendendo
impossibile la trasmissione delle pratiche riguardanti i calcoli strutturali di
edifici civili ed industriali c/o gli uffici del Genio Civile, a causa di
evidenti errori del sistema, bloccando di fatto l'attività di studi
professionali ed imprese edili operanti sul territorio -:
quali procedure immediate siano in atto per
ripristinare il funzionamento regolare delle procedure di deposito e/o
autorizzazioni presso gli uffici del genio civile;
quali responsabilità siano da attribuire
alla società di gestione
del sistema telematico inefficiente e quali
azioni eventuali, anche di carattere sanzionatorio, abbia previsto nei
confronti della stessa società;
quale forma di indennizzo sia da prevedere
alla luce del perdurare del disservizio che causa enormi problemi economici a
studi professionali ed imprese edili, con inevitabili ricadute negative
sull'intera economia del settore;
i "benefici economici", e quindi i
costi, che avrebbe prodotto il passaggio dal sistema "SIARC" a quello
"SISMI.CA", tali da consentire uno stravolgimento di un intero
settore strategico dell'economia calabrese;
come sia stato possibile aggiudicare una
gara, e quindi pubblicarla e valutarla, ad una società che ha sviluppato un
sistema informatico - SISMI.CA - prima ancora che venisse approvata la D.G. 496
del 27.11.2015, contenente la proposta di legge regionale, approvata
successivamente - n. 37 del 31.12.2015 - e prima ancora che venisse emanato il
regolamento regionale - n. 15 del 29.11.2016 - previsto nella stessa legge e
che detta, tra le altre cose, le linee guida per l'operatività del sistema
informatico SISMI.CA;
come sia stato possibile approvare la legge
regionale n. 37 del 31.12.2015 senza alcun impegno economico a fronte della
spesa prodotta in via preliminare - piattaforma telematica SISMI.CA - la
modifica strutturale di più iter amministrativi/tecnici, con spese previste ben
quantificate, e l'aver "sostituito/abrogato" la legge regionale n. 35
del 19.10.2009, che ben chiaramente produceva spesa, come espresso agli art. 3
e 16, comm. 3 e 4 della stessa.
(258; 15/02/2017)
Guccione. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
con nota del 20/05/2016 indirizzata all'Asp
di Cosenza il direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute e
Politiche sanitarie della Regione Calabria, Riccardo Fatarella,
ha richiesto la ricognizione di tutto il patrimonio immobiliare dell’ASP di
Cosenza, nonché la elencazione di tutti gli immobili di proprietà di terzi
condotti in locazione da effettuarsi con atto deliberativo;
l'ufficio preposto dell'Asp di Cosenza ha
effettuato tale ricognizione degli immobili indisponibili dichiarati in
Bilancio al valore di mercato, immobili disponibili in locazione con regolare
contratto di affitto, immobili in locazione riferiti all'anno 2015, immobili
disponibili e non utilizzati dichiarati in Bilancio al valore di mercato;
i fitti passivi ammontano a 2.634.255,14
euro;
gli immobili in locazione passiva risultano
essere 108;
i ricavi dai fitti attivi risultano essere
386.466,51 euro;
gli immobili in fitto, di proprietà
dell'Asp, risultano essere 21;
gli immobili di proprietà risultano essere
123, a questi devono essere aggiunti un terreno edificabile a San Marco
Argentano e un uliveto nel comune di Rossano;
dai dati della ricognizione del patrimonio
immobiliare dell'Asp di Cosenza risulta una scarsa utilizzazione del patrimonio
pubblico che, in alcuni casi, è stato abbandonato, vandalizzato e lasciato in
preda al degrado e al deterioramento;
emerge dai dati una inefficace utilizzazione
degli immobili non destinati alla attività istituzionale, che sono stati locati
ma producono reddito irrisorio e in alcuni casi sembra essere talmente basso da
apparire una locazione di favore;
risulta un eccessivo numero di strutture in
locazione passiva per le quali vengono spesi oltre 2 milioni e 600 mila euro;
emerge un dato diffuso di mancato
accatastamento di una parte del patrimonio;
alla luce dì quanto emerge dalla
ricognizione dei dati in relazione all'utilizzo del patrimonio dell'Azienda
sanitaria provinciale di Cosenza, si interroga la S. V. per sapere quali
iniziative intende adottare -:
a)per la valorizzazione del notevole
patrimonio (stimato in centinaia di milioni di euro) della Azienda sanitaria
provinciale di Cosenza, delle altre Asp e Aziende ospedaliere della Calabria;
b)per arginare il fenomeno delle locazioni
passive che costano milioni di euro ai calabresi, soldi sottratti alla cura e
alla assistenza sanitaria dei cittadini;
c)per avviare un processo virtuoso di
utilizzazione del notevole patrimonio pubblico mirato al risparmio, alla lotta
agli sprechi, alla realizzazione di servizi sanitari, alla ottimizzazione dei
ricavi e alla necessità di impedire l'utilizzazione per fini privati e non
istituzionali di immobili e terreni di proprietà delle Aziende sanitarie e
ospedaliere della nostra regione che rischiano, in alcuni casi, di essere
abbandonati e vandalizzati, un buco nero che ha prodotto lo spreco di
importanti e notevoli risorse pubbliche.
(259; 16/02/2017)
Graziano. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
il CUP (Centro Unico Prenotazioni) si
configura come sistema informatizzato, che consente agli utenti di prenotare e
pagare le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture
sanitarie;
agli utenti è consentito prenotare tutte le
prestazioni erogate dalle strutture ambulatoriali delle Aziende Ospedaliere e
Sanitarie e dalle Strutture Private accreditate;
il CUP configura una situazione in cui due
diversi CUP Aziendali a valenza provinciale si interfacciano in un unico
sistema informatico che gestisce le richieste di prenotazione degli utenti;
su segnalazione di un cittadino calabrese,
sono state riscontrate anomalie ed imperizie nella prenotazione di esami
riguardanti lo stato di salute del succitato corregionale;
nel dettaglio l'utente si recava giorno
10/06/2015 presso il CUP di San Marco Argentano (CS), per prenotare tre
prestazioni;
l'operatore del CUP di San Marco Argentano
invitava il richiedente a rivolgersi al CUP di Cosenza per prenotare due delle
tre prestazioni, in quanto l'addetto era impossibilitato a procedere con la
prenotazione delle stesse;
una volta giunto al CUP di Cosenza,
l'utente, dopo essere riuscito a prenotare solo una delle due prestazioni
rimaste, veniva sollecitato dagli operatori a recarsi al CUP di Castrovillari
per poter effettuare la prenotazione della terza prestazione sanitaria;
l'utente doveva poi pagare il ticket per le
tre prestazioni in ognuna delle tre strutture dove effettuava la prestazione;
l'utente, visto i numerosi viaggi fatti per
le tre prenotazioni e per non dover fare ulteriori file, assentandosi così dal
lavoro, ha contattato la direzione sanitaria di San Marco chiedendo di poter pagare
tutti e tre i ticket il giorno in cui faceva gli accertamenti medici a San
Marco Argentano, solo in questo modo è riuscito a risparmiare tempo e viaggi;
il CUP e, di conseguenza,
l'informatizzazione delle procedure dovrebbero velocizzare le prenotazioni, la
gestione delle analisi e delle visite mediche;
non è accettabile che un utente del nostro
servizio sanitario sia costretto a fare la spola tra diverse strutture, anche
distanti molti chilometri tra loro, per riuscire a prenotare visite ed esami;
il CUP dovrebbe permettere un risparmio di
tempo per l'utente, cosa che in questo caso non è sicuramente avvenuta,
soprattutto in termini di ore di lavoro, dal momento che un lavoratore deve
richiedere un permesso per effettuare una prenotazione o ritirare un referto;
il CUP dovrebbe consentire di facilitare
l'accesso alle prestazioni sanitarie e di monitorare la domanda e l'offerta
complessiva, attraverso idonei strumenti di analisi, che forniscano
informazioni rilevanti ai fini del governo delle liste di attesa;
il CUP, in definitiva, dovrebbe anche
rappresentare un risparmio di costi per la struttura sanitaria ed
un'ottimizzazione della gestione della clientela, eliminando le code agli
sportelli -:
se e quali iniziative ha assunto ed intende
assumere la Giunta Regionale in termini di miglioramento del servizio offerto
dai CUP, che considerata la vicenda esposta dall'utente ha ampi margini di
miglioramento;
di fornire chiarimenti in merito alla
vicenda del nostro corregionale, di cui si forniranno le generalità, detentore,
come il resto della popolazione calabrese, del diritto alla salute.
(58; 29/06/2015)
Risposta.
Con riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto al fine di fornire gli
elementi tecnici necessari richiesti si trasmette, in allegato, quanto
comunicato in merito dall'ASF di Cosenza con nota prot.
n. 129298 a firma del Commissario straordinario Dott. Filippelli.
Si
precisa, inoltre, che in data 16/10/2013 è stato emanato il DPGR-CA n. 141
avente per oggetto: "Adempimenti urgenti per l'attuazione del Piano di
Governo delle liste di attesa e i relativi monitoraggi" che si allega in
copia, con il quale si è disposto l'integrazione del sistema CUP per ambito
territoriale e l'adeguamento dei sistemi CUP esistenti.
Purtroppo
tale provvedimento rappresenta anche l'inadeguatezza con la quale nella nostra
Regione, fino ad un recente passato, si è tardato (anche da parte dalle
gestioni commissariali) a promuovere una véra unificazione delle procedure di
accesso ai servizi da parte dei cittadini.
E'
intenzione di questo Dipartimento proporre un CUP Unico Regionale che colleghi
tutti gli erogatori pubblici e privati accreditati esistenti su territorio
regionale dando la possibilità ai cittadini di prenotare prestazioni su tutto
l'ambito regionale. Tale sistema integrerà tutti gli erogatori privati e terrà
progressivamente conto anche delle prestazioni in ALPI cosi come nelle Regioni
nelle quali il S.S.R. è una realtà unica integrata.
Si
evidenzia che in relazione al caso specifico segnalato, necessiterebbe acquisire
i dati del paziente ed il tipo di prestazioni richieste al fine di svolgere
un'indagine mirata.
Cordiali
saluti.
Riccardo Fatarella
(Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie)
Graziano. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere- premesso che:
nei giorni scorsi gli organi di stampa
nazionali e regionali hanno dato ampio risalto alla vicenda relativa a sedici
dipendenti, tra cuochi e personale mensa ospedaliera dell'Asp di Cosenza, ai
quali è stato proposto il cambio di qualifica in Autisti del 118;
nell'ambito del Piano di Rientro dal debito
accumulato dal Settore Sanità in Calabria, il commissario ad acta pro tempore ha deciso di ridurre il numero delle
cucine ospedaliere presenti nell'Asp d Cosenza, sopprimendo, nello specifico le
cucine dei nosocomi di Castrovillari, Mormanno, Paola
e Cetraro;
a seguito di tale razionalizzazione e della
soppressione delle cucine è risultato personale in esubero impiegato
nell'ambito dell'Asp in diversi settori senza specifiche qualifiche;
a seguito delle numerose richieste di
incontro fatte pervenire dai 16 operatori cucina/mensa interessati dal cambio
della loro mansione, questi sono stati convocati dalla dirigenza dell'Asp lo
scorso 7 Dicembre 2015 per discutere della loro vertenza lavorativa;
nel verbale della succitata riunione,
sottoscritto dalle parti, si evince che i funzionari dell'Asp preposti chiedono
ai suddetti lavoratori la loro disponibilità al cambio di qualifica da cuochi
precari in autisti del 118;
la qualifica di autista soccorritore si
consegue per legge, a seguito di specifici esami attitudinali, formazione
professionale permanente e non prima di una consolidata esperienza-:
quali provvedimenti intende assumere il
Presidente della Giunta al fine di verificare la correttezza dell'iter
procedurale a seguito dall'ASP di Cosenza nella vicenda in questione e per
verificare se un cambio di qualifica in un ambito così delicato poteva
realmente essere fatto nei termini in cui è stato fatto;
se alla luce dei risconti dovesse emergere
che le procedure seguite non sono quelle corrette e previste, quali azioni
intende avviare per risolvere la spinosa questione del suddetto personale
dell'ASP di Cosenza.
(124; 22/01/2016)
Risposta. In riscontro all'interrogazione a risposta scritta inerente il cambio
di qualifica dei cuochi ad autisti di ambulanza, si trasmette in allegato la
nota del Direttore Generale dell'ASP di Cosenza Dott. Raffaele Mauro pervenuta
allo scrivente Dipartimento in data 8 febbraio 2016, dalla quale si evince che
trattasi di passaggi orizzontali avvenuti all'interno della medesima categoria
tra profili diversi dello stesso livello e che per il personale interessato è
stato concordato, con le Organizzazioni Sindacali di categoria, un percorso
specifico di addestramento, al fine di consentire l'acquisizione di tecniche e
conoscenze specifiche correlate all'attività richiesta. Disponibile per
qualsivoglia ulteriore chiarimento, si inviano distinti saluti
Riccardo Fatarella
(Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie)
Nicolò. .Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
dai dati sulla balneazione pubblicati dall'Arpacal - Agenzia di protezione dell'Ambiente della
Calabria - (il rapporto sulle acque di balneazione del 2016 si basa sui dati
prodotti da Arpacal nella stagione balneare 2015 e
descrive la classificazione delle acque destinate alla balneazione che è data
dalla valutazione di un calcolo statistico dei risultati degli ultimi quattro
anni), risultano essere Reggio Calabria e Vibo Valentia le province
maggiormente colpite da inquinamento dovuto a scarichi fognari abusivi o
problemi imputabili a depuratori mal funzionanti;
stando alla mappatura dell'Arpacal, una situazione critica riguarda alcune aree ricadenti
nei comuni di Paola, Reggio Calabria, San Ferdinando e Nicotera.
In particolare, in provincia di Reggio, le maggiori criticità sono concentrate
nello specchio d'acqua antistante i comuni di Reggio Calabria e di San
Ferdinando. Da ultimo, tra l'altro, l'Arpacal ha reso
noto che a Gioia Tauro e Scilla, in due punti, le
acque non sono balneabili, in attesa delle analisi suppletive;
i controlli sulle acque di mare destinate
alla balneazione hanno peraltro evidenziato in diversi punti, risultati 'non
conformi' ai limiti imposti dalla normativa vigente;
risulta che 23 comuni sui 112 monitorati -
pari al 21% - hanno aree adibite alla balneazione che presentano criticità
dovute ad inquinamenti di breve durata e/o aree in qualità scarsa che, nel
corso degli ultimi anni, non hanno ricevuto adeguate misure di risanamento -:
come il Presidente intenda agire per
risolvere le criticità rappresentate dall'Arpacal.
Per conoscere, altresì, se esistono degli interventi-tampone, delle azioni
strutturali ed integrate previste per rendere efficiente il funzionamento della
depurazione in Calabria.
(204; 31/08/2016)
Risposta.
In relazione all'interrogazione a risposta scritta all'Assessore all'Ambiente
n. 204/10^ del 31.08.2016. presso gli uffici preposti del Consiglio Regionale,
emarginata in epigrafe, si rappresenta quanto segue.
Come
noto, la Regione effettua tutte le attività previste dal D.lgs. 116/2008 ed in
particolare; individua le acque di balneazione ed i punti di monitoraggio;
istituisce ed aggiorna il profilo delle acque di balneazione: istituisce un
programma di monitoraggio prima dell'inizio di ogni stagione balneare,
trasmette periodicamente le informazioni al Ministero della Salute tramite il
Portale Acque, allo scopo dedicato. Tutte queste attività sono annualmente
svolte congiuntamente all'organo tecnico regionale ARPACAL.
Nell'ambito
delle attività istituzionali di natura programmatoria/pianificatoria di competenza della Regione, dedicate anche
al contrasto del degrado marino delle acque costiere regionali, sono state
promosse azioni programmatiche a medio-lungo periodo
tese a ridurre i deficit infrastrutturali dei sistemi depurativi, così come
interventi di natura più strettamente emergenziale, per venire incontro alle
esigenze manifestate dai comuni nell'imminenza delle stagioni estive.
Alla
prima categoria appartengono i seguenti programmi di intervento:
• Piano Operativo di Intervento 2011.
Con deliberazione dì Giunta Regionale n. 335 del 22 luglio 2011 sono stati
finanziati interventi implementati in uno specifico Piano Operativo di
Intervento finalizzato a garantire il livello qualitativo delle acque di
balneazione, indirizzato alle aree compromesse dal punto di vista della
balneabilità. Sono stati programmati complessivamente n.47 interventi per un
totale di 38 M€ a valere sul POR Calabria FESR 2007-
2013 Linea di Intervento 3.1.1.1 (ex 3.1.1.2). per la realizzazione di opere
sui sistemi fognari e sugli impianti di depurazione. Ciò nonostante, la
realizzazione di detti interventi da parte degli Enti beneficiari, ha
registrato gravi ritardi, tanto che alcuni sono ancora in corso di conclusione.
Pertanto gli effetti sottesi all'attuazione del piano non si sono ancora del
tutto esplicati.
• Accordo di Programma Quadro
rafforzato "Depurazione delle acque" (sottoscritto in data
05.03.2013) - Delibera del CIPE n. 60 del 30.04,2012. inerente la
programmazione di interventi di cui all'Accordo di Programma Quadro. Gli
interventi individuati coinvolgono bacini versanti definiti come aree
"omogenee" (n. 18 complessivamente), identificati a partire dagli
agglomerati in procedura d'infrazione e con estensione anche ai comuni
viciniori dei medesimo bacino (intuito circa 100 comuni), (n tali aree sono in
corso le procedure di evidenza pubblica per l'attuazione degli interventi.
• Patto per la Calabria (sottoscritto
in data 30/04/2016 ) - Programma stralcio finalizzato al superamento della
procedura di infrazione n. 2014/2059 nonché migliorare in maniera complessiva
il sistema complessivo di collettamento e trattamento
dei reflui urbani.
Appartengono,
invece, alla seconda categoria:
• Piano Operativo di Intervento sui
territori costieri della Calabria 2010: Con Decreto del Dirigente Generale del
Dipartimento Politiche dell'Ambiente n. 10830 del 23 luglio 2010 sono Stati
programmati interventi per € 5.181.582.29 a favore dei territori costieri della
Calabria, per !a realizzazione di opere di manutenzione straordinaria sugli
impianti fognari e di depurazione. Con tale programmazione si è inteso dare un
apporto alle aree che presentavano maggiori carenze o domanda elevata a
carattere stagionale riducendo gli impatti dovuti a situazioni potenziali di
scarichi e diffusi di reflui, specie nelle aree costiere della regione,
finanziando tutti i comuni costieri per un totale di n. 106 interventi.
Tuttavia, a causa dell'inerzia dei comuni, soggetti attuatori degli interventi,
solo n. 75 interventi sono stati completati per un valore complessivo di 3,37 M€ di investimenti, mentre n. 31 interventi sono stati
oggetto di revoca per complessivi 1,44 M€.
• Programma di efficientamento
e rifunzionalizzazione (Annualità 2015 - DGR
182/2015) degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei
reflui urbani ricadenti nei comuni costieri della Regione Calabria, importo
complessivo del programma € 7.984.514.44). Il Programma ha contemplato n. 82
interventi finalizzati all'ottimizzazione ed al riefficientamento
degli impianti dì depurazione e delle stazioni di sollevamento di Comuni
costieri. In particolare, sono stati previsti: sostituzione e/o riparazione di
pompe di sollevamento, smaltimento e trattamento dei fanghi di depurazione e
delle sabbie, ripristino parti elettromeccaniche dei depuratori, fornitura e
posa in opera di apparecchiature elettromeccaniche, riparazione di carpenteria
metallica delle unità depurative o degli impianti di sollevamento, fornitura e
posa in opera di serbatoi di stoccaggio e di reagenti.
• Programma di efficientamento
e rifunzionalizzazione (Annualità 2016. in attuazione
di quanto disposto dalla Giunta Regionale con le Deliberazioni n. 325 del
09.08.2016} degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei
reflui urbani ricadenti nei comuni costieri della Regione Calabria. L'importo
del programma finanziato ammonta ad € 7.690.684,64. Per detto programma, allo
stato sono in corso le attività propedeutiche all'avvio degli interventi in
esso contemplati.
Le
iniziative della Regione, inoltre, si integrano anche con le azioni intraprese
dalla Giunta Regionale in merito al riordino del Servizio Idrico Integrato,
necessario alla riorganizzazione dell'assetto della governante in Calabria, in
ottemperanza alle disposizioni normative in materia.
Ciò
è propedeutico all'individuazione del Soggetto Gestore dell'Ato
unico regionale, indispensabile per portare a regime una corretta gestione dei
sistemi depurativi, scongiurando il protrarsi di tutte quelle situazioni di
criticità, spesso imputabili a gestioni locali non idonee a garantire livelli
ottimati di servizio e di sicurezza in termini di tutela del territorio e del
mare così come della salute dei cittadini.
Distinti
saluti.
Francesco Costantino (Dirigente del Settore
- Tutela delle acque interne e costiere, Acque di balneazione, Tutela delle
spiagge)
Mangialavori. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
con decreto 804 datato 4 agosto 2016 del
Direttore del Dipartimento numero 10 è stata approvata la graduatoria
definitiva relativa all'avviso pubblico Iniziative culturali 2016;
i soggetti pubblici e privati per accedere
al finanziamento regionale assegnato dovranno sottoscrivere apposita
convenzione con la Regione Calabria;
ad oggi il Dipartimento numero 10 non è
ancora riuscito a stipulare le convenzioni di cui al punto precedente, né è
dato sapere quando ciò sarà possibile;
la bozza di convenzione resa pubblica
prevede impegni da parte della Regione e obblighi da parte dei soggetti
beneficiari, in particolare di realizzare le iniziative finanziate entro il
31.12.2016, di rendicontare ed effettuare tutti i pagamenti entro la stessa
data;
la Regione Calabria s'impegna di erogare ai
soggetti che ne faranno richiesta una anticipazione pari al 70% dell'importo
del finanziamento concesso;
molti dei soggetti attuatoli hanno necessità
di incassare l'anticipazione per essere in grado di dare attuazione ai progetti
di promozione culturale e in ogni caso per poter rendicontare;
stante la rilevanza del problema e il gran
numero di enti pubblici e associazioni interessate al problema;
considerato il significativo impiego di
tempo con cui gli uffici del dipartimento procedono all'analisi e
certificazione dei rendiconti delle attività svolte negli anni precedenti,
alcune ferme ancora al 2014 - :
a) quando il Dipartimento 10 sarà in grado
di sottoscrivere le convenzioni con gli enti attuatori degli interventi
culturali 2016;
b) se ritiene che il Dipartimento possa
erogare le anticipazioni ai soggetti attuatori prima del 31.12.2016;
c) quali misure intenda intraprendere la
giunta Regionale per impedire che le risorse impegnate per le attività
culturali in questione non abbiano ad essere perdute con grave danno per i
soggetti attuatori. In particolare se non ritenga, qualora non sia in grado di
attuare quanto ai due punti precedenti, di differire (di alcuni mesi) il temine
ultimo per i rendiconti e per la liquidazione delle relative spese.
(227; 18/10/2016)
Risposta.
In riferimento alla interrogazione in oggetto emarginata, si comunica quanto
segue:
1. il dipartimento ha sottoscritto entro
lo scorso mese di dicembre 2016 tutte le convenzioni con i soggetti beneficiari
individuati dalla Commissione di Valutazione dei progetti e ammessi al
beneficio del contributo;
2. sono state erogate entro il 31/12/2016
tutte le anticipazione richieste dai beneficiari;
3. è stata concessa, su richiesta dei
beneficiari, proroga al 31/03/2017 per la sola trasmissione della
rendicontazione delle spese sostenute; non è stato possibile differire i
termini per la liquidazione delle relative spese, poiché era espressamente
previsto dall'avviso pubblico che le spese dovevano essere sostenute entro il
31/12/2016.
Non
sono state manifestate, comunque, criticità da parte dei beneficiari
relativamente a questo ultimo aspetto sul differimento dei termini per la
liquidazione delle spese da parte degli stessi.
Cordiali
Saluti
Sonia Tallarico
(Dirigente dipartimento Turismo e Beni culturali, Istruzione e cultura)
Greco. Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2016,
in località Macrocioli di Longobucco
(Cs), a causa anche delle forti precipitazioni registrate, si è verificata una
frana, con conseguente crollo di un muro di contenimento, determinando una
situazione di pericolo per alcune abitazioni;
per motivi di sicurezza sono state già
evacuate quattro famiglie;
si teme che la frana possa estendersi anche
ad un altro muro di contenimento, di recente realizzazione, di fianco a quello
già crollato, che evidenzia già segni di cedimento;
la frana ha provocato a valle la parziale
ostruzione del torrente Macrocioli a causa del
materiale di versante collassato, e ciò potrebbe provocare ulteriori danni, con
possibile totale occlusione dello stesso corso d'acqua;
nel corso degli ultimi decenni il manufatto
aveva già evidenziato segni di cedimento e nei mesi scorsi si erano notate
delle crepe al muro di contenimento;
nel mese di marzo 2016 il muro di
contenimento è stato interessato da alcuni lavori di riempimento;
soltanto in data 18 ottobre, dieci giorni
prima del crollo, sono state autorizzate indagini geognostiche
sulla struttura;
atteso che:
con l'avvicinarsi della stagione invernale e
piovosa, ciò potrebbe rendere ancora più precaria la situazione del pendio,
ormai senza muro di contenimento e creare problemi anche ai muri laterali -:
a) quali iniziative intenda porre in essere
la Giunta regionale e l'amministrazione comunale di Longobucco
per far fronte alla messa in sicurezza del manufatto interessato dallo
smottamento in oggetto e ripristinare la messa in sicurezza ed il rafforzamento
della struttura;
b) quali iniziative si intendono
intraprendere, con 1" avvicinarsi della stagione piovosa, per arginare lo
smottamento di cui in premessa;
c) quali azioni urgenti si intendono
intraprendere per supportare e alleviare i gravi disagi venutisi a creare per i
residenti, già evacuati dalle toro abitazioni, nell'area interessata dalla
frana.
(234; 02/11/2016)
Risposta.
In risposta alle richieste di chiarimento poste nell'interrogazione in oggetto,
si comunica quanto segue. Il 28 ottobre è crollata parte del muro di
contenimento lungo il costone sottostante l'abitato di Longobucco
nella parte di versante che si affaccia sul Torrente Macrocioli.
La
Regione Calabria è intervenuta nell'immediato con un finanziamento di 50.000 €
per la rimozione dei resti del muro di contenimento ,minaccianti l'ostruzione
del sottostante Torrente.
Considerata
la grave situazione in cui versa l'intero territorio nazionale, il Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha attivato nel
2014 un sistema denominato RENDIS (REpertorio
Nazionale Difesa Suolo) che, nell'ottica della trasparenza, ha consentito alle
Regioni di inserire in un database on-line i progetti di messa in sicurezza per
il loro relativo finanziamento attraverso Piani di Intervento Nazionali.
La Dipartimento
regionale "Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità", e l'Autorità
di Bacino Regionale a partire dal 2014 aggiornano costantemente, nei periodi
programmati dal Ministero dell'Ambiente, la suddetta banca dati RENDIS,
inserendo progetti proposti direttamente dalla Regione Calabria o provenienti
dai vari Enti del territorio regionale. Da tale banca dati RENDIS è possibile
estrarre i progetti prioritari, inseriti secondo le suddette modalità, che
vengono valutati dal Ministero dell'Ambiente, secondo le procedure, le modalità
ed i criteri fissati dal DPCM 28.05.2015 per essere poi finanziati, qualora
tale valutazione risulti positiva, con le risorse finanziarie Nazionali e
Comunitarie disponibili.
Nel
caso specifico oggetto della presente interrogazione, l’Autorità di Bacino ha
già proposto e inserito come prioritario nella banca dati RENDIS un progetto
per il finanziamento del consolidamento dell'area di Macrocioli,
in seguito all'evento parossistico di fine ottobre 2016. Il progetto è
riepilogato nella tabella seguente.
CODICE |
TITOLO |
PROVINCIA |
COMUNE PRIMARIO |
LOCALITÀ |
IMPORTO |
18IR975/ G1 |
MESSA IN SICUREZZA PARETE SINISTRA TORRENTE
MACROCIOLI SOTTOSTANTE IL CENTRO ABITATO |
CS |
LONGOBUCCO |
sx
torrente macrocioli in prossimità di via s. croce |
€ 3.523.605 |
A
metà Dicembre 2016 il citato progetto è stato valutato dal Ministero
dell'Ambiente e proposto per il finanziamento nel Piano di interventi per la
riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera del Ministero
dell'Ambiente stesso. La procedura per ottenere il finanziamento prevede una
validazione finale da parte dell'Autorità di Distretto e dell'ISPRA. Tale fase
è in corso e nel caso dovesse concludersi positivamente, a essa seguirà
direttamente l'emanazione del relativo decreto di finanziamento.
Cordiali
saluti
Roberto Musmanno
(Assessore alle Infrastrutture)
Greco. Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
le spese per la fornitura energetica gravano
in maniera significativa sul bilancio degli enti pubblici;
la Regione Calabria gestisce un molteplice
numero di immobili;
la prima fonte di risparmio può essere
ottenuta dalla corretta gestione delle utenze attraverso un opportuno energy management -:
a) quali sono i costi annuali che gravano
sul bilancio inerenti alle forniture elettriche in capo alla Regione Calabria;
b) quali sono le tariffe in essere per le
utenze elettriche in capo alla Regione Calabria;
c) qual è il sistema di gestione delle
utenze elettriche per il monitoraggio dei consumi e dei pagamenti.
(235; 02/11/2016)
Risposta.
In data 2 novembre 2016, il Consigliere regionale on. Orlandino
Greco ha presentato interrogazione a risposta scritta n. 235/10 al Presidente
della Giunta regionale sull'efficientamento
energetico dell'Ente Regione Calabria e risparmio energetico.
Di
seguito, in base agli atti d'ufficio, si relazione per come segue.
rif. Quesito a)
Quali sono i costi
annuali che gravano sul bilancio inerenti alle forniture elettriche in capo
alla
Regione Calabria
I
costi annuali che gravano sul bilancio regionale relativi alle forniture
elettriche in capo alla Regione Calabria risultano essere per:
•
L'anno 2015 pari
ad € 1.934.658,50
·
L'anno 2016 pari
ad € 1,644.459,72
rif. Quesito b)
Quali sono le
tariffe in essere per le utenze elettriche in capo alla Regione Calabria
Le
tariffe in essere per le utenze elettriche in capo alla Regione Calabria
risultano essere per:
•
L'anno 2015 € 0,25
a kWh in regime di salvaguardia
·
L'anno 2016 € 0,25
a kWh in regime di salvaguardia relativamente al periodo gennaio - luglio, ed €
0,16 a kWh in tariffa CONSIP relativamente al periodo agosto - dicembre.
rif. Quesito c)
Qual è il sistema
digestione delle utenze elettriche per il monitoraggio dei consumi e dei
pagamenti
Per
ciò che attiene il consumo, il monitoraggio delle utenze elettriche avviene
mediante verifica puntuale dei prospetti analitici trasmessi dal fornitore.
Per
quanto riguarda, invece, i pagamenti, il monitoraggio delle utenze elettriche
si realizza attraverso la gestione ed il controllo delle fatture con l'ausilio
di specifici supporti elettronici [split-payment).
Bruno Zito
(Dirigente Generale dipartimento Organizzazione e Risorse Umane)
Mangialavori. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
con legge regionale del 12 febbraio 2016, n.
2 pubblicata sul Bure 14 è stata disposta l’Istituzione del Registro tumori di
popolazione della Regione Calabria;
tale disposizione avrebbe dovuto colmare un
deficit significativo su un aspetto rilevante della vita socio-sanitaria
regionale;
la norma ha seguito un iter travagliato e si
è conclusa con l'approvazione del testo così per come proposto dall'attuale
maggioranza di centrosinistra;
giova ricordare, infatti, che al fine di
migliorare la legge in argomento erano state proposti mirati emendamenti volti,
appunto, a migliorarne l'assetto. Emendamenti, respinti dall'attuale
maggioranza presente in seno al consiglio regionale;
l'art. 3 comma 2 della disposizione in
questione prescrive espressamente: "Ai responsabili dei registri di
Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria di approntare, entro 30 giorni
dall'entrata in vigore della presente legge, le Linee guida regionali per la
realizzazione dei tre registri e di seguire i lavori delle aree della Calabria
non coperte da registro";
un adempimento prodromico
"le Linee guida regionali" con un'incidenza sostanziale "per la
realizzazione dei tre registri e di seguire i lavori delle aree della Calabria
non coperte da registro";
a distanza di qualche mese dalla sua
approvazione, pertanto, si rende necessario procedere a una ricognizione
sull'operatività e sull'efficacia della norma anzidetta -:
a)se siano state elaborate e approvate tale
"Linee guida regionali";
b)in caso affermativo, in che termini e
sulla base di quale orientamento;
c)in caso di riscontro negativo, le ragioni
del ritardo di che trattasi;
d)se siano stati attivati i registri per le
province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria;
e)quali siano i provvedimenti, le
ricognizioni e i lavori realizzati, in merito, per le aree della Calabria non
coperte da registro;
f)gli eventuali risultati di questa prima
fase applicativa della legge regionale di che trattasi.
(241; 29/11/2016)
Risposta. In riferimento all'Interrogazione, specificata in oggetto, a firma
dell'Onorevole Giuseppe Mangialavori si precisa
quanto segue -
le
linee guida regionali per il Registro Tumori sono state elaborate ed approvate
dal Centro di Coordinamento dei Registri Tumori (CC) nella seduta del
16.3.2016.
Il
CC è stato istituito in attuazione della l.r. 2/2016, ed ha perseguito,
inizialmente, l'obiettivo di ottenere l'accreditamento, da parte
dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), dei registri tumori non
ancora accreditati.
L'insediamento
del CC è avvenuto nel febbraio 2016 e ha visto la partecipazione di
rappresentanti istituzionali, designati ai sensi del comma 1 dell'art. 2 della L.R. 2/2016 e, su richiesta del Commissario ARPACAL, anche
del referente del Centro SATNet. Altre riunioni
operative si sono svolte nelle seguenti date: 8/3/2016; 11/3/2016, 16/3/2016,
7/4/2016.
Le
linee guida regionali per il Registro Tumori, in data 30/03/2016, sono state
formalmente trasmesse dal Centro di Coordinamento all'On. Franco Sergio,
Presidente lA Commissione presso il Consiglio
Regionale e sono impostate per rendere ogni Registro efficace ed efficiente
secondo le raccomandazioni AIRTUM ed IARC/WHO (International Association of Cancer Registries). Nel corso
delle riunioni del CC, inoltre;
• sono stati predisposti e trasmessi ai
direttori dei Registri Tumori dei questionari informativi, per acquisire
informazioni sullo stato dell'arte dei registri calabresi, sulle procedure di
registrazione, sulle criticità principali. Dall'analisi dei questionari
conoscitivi è emerso, tra l'altro, un bisogno formativo per il personale, per
il quale è stato già realizzato uno specifico corso (Crotone 26-28 maggio
2016);
• è stata predisposta la bozza di regolamento
regionale per il trattamento dei dati personali;
• è stato avviato il monitoraggio della
rete dei Registri Tumori Calabresi, con le seguenti evidenze:
1 )
RT Catanzaro-Vibo Valentia:
• Il RT di Catanzaro è attivo dal 2003,
ed è l'unico allo stato attuale accreditato AIRTUM in campo nazionale (dal
2010) e IACR/WHO in campo internazionale (dal 2013);
• La Subarticolazione
di Vibo Valentia è in fase di avvio;
• Il Direttore Generale dell'ASP di
Vibo Valentia è stato sollecitato dal Direttore Generale dell' ASP di Catanzaro
ad attivare il Registro Tumori (subarticolazione del
RT di Catanzaro) con nota del 13/05/2016, prot. n.
38822, ad oggi senza riscontro
2) II RT Cosenza-Crotone:
• II
RT Cosenza è attivo dal 2009, ed ha chiesto l'accreditamento all'AIRTUM; « Il
RT Crotone è attivo dal 2009, ed ha chiesto l'accreditamento all'AIRTUM;
3) li RT di Reggio Calabria è attivo da
Dicembre 2014
Infine,
è in corso di definizione e sarà, a breve, sottoposto all'approvazione della
Giunta regionale, il regolamento di cui al comma 1 dell'art. 3 bis della l.r.
2/2016, relativo ai contenuti, tempi e strumenti dei flussi informativi.
Riccardo Fatarella
(Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie)
Mangialavori . Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
con sentenza n.00063/2016 del 13.01.2016 il
Tribunale Amministrativo della Calabria ha annullato gli atti impugnati dal
Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino nei confronti
dei provvedimenti della Regione Calabria - Dipartimento n.8, Agricoltura e
Risorse Agroalimentari - Struttura di Controllo sugli atti e provvedimenti dei
Consorzi di Bonifica, a firma del Presidente ing. Fernando Bafaro:
1) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot. n.0342230)
avente ad oggetto "Elezioni consortili rinnovo cariche quinquennio
2014-2019, limitatamente alla terza sezione (fascia) - sentenza TAR Calabria
2" Sezione - approvazione verbale e pubblicazione sul B.U.R.C.
dei risultati finali; 2) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot.
n.0342405) avente ad oggetto "Proclamazione dei risultati delle votazioni
del 27/09/2015 dell'assemblea dei consorziati e degli eletti limitatamente alla
3" sezione; 3) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot.
n.0342401) avente ad oggetto "Elezione del componente della Deputazione
Amministrativa"; 4) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot.
n.0342396) avente ad oggetto "Bilancio consuntivo 2013 -
Chiarimenti"; 5) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot.
n.0342387) avente ad oggetto "Presa atto e ratifica chiarimenti bilancio
previsionale 2015";
nella seduta del 01.02.2016 la Struttura di
Controllo sugli Atti e Provvedimenti dei Consorzi di Bonifica, ha preso atto
della Sentenza n. 63/2016 del T.A.R. Calabria, annullando d'ufficio le decisioni
in autotutela ed emettendo i provvedimenti di NULLA OSTA (Documento trasmesso a
mezzo PEC - Regione Calabria. Protocollo Generale - SIAR N. 0029794 del
02/02/2016);
in data 09.02.2016 con il documento (Prot. n. 1204) - a firma del presidente dell'Ente
consortile Dott. Davide Gravina - ad oggetto "Richiesta parere in ordine
ai requisiti previsti per la contrattualizzazione del direttore generale
dell'Ente consortile", viene ufficialmente interpellata l'ANBI
(Associazione Nazionale Consorzi e Tutela del Territorio e Acque Irrigue);
il sindacato nazionale degli enti di
bonifica di irrigazione e di miglioramento fondiario, in data 03.03.2016 (Prot. n.154/RF/ga) a firma del
segretario nazionale Massimo Gargano - ad oggetto "equipollenza laurea per
l'esercizio delle funzioni di Direttore di un Consorzio di bonifica - ,
trasmette ufficialmente risposta al documento (Prot.
n. 1204). Nel suddetto documento troviamo testualmente scritto
"Relativamente al caso in oggetto, quindi, poiché il Direttore è in
possesso della laurea vecchio ordinamento in sociologia, in possesso peraltro
di una notevole esperienza dirigenziale, ha, ad avviso dello scrivente,
certamente titolo di rivestire detta carica";
la Giunta Regionale con deliberazione n.50
della seduta del 24/02/2016 ad oggetto: "Nomina Commissario straordinario
del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino ex art. 35
della L.R. n. 11/2003", anziché prendere atto
della regolarità degli atti amministrativi consumati dal Consorzio di Bonifica
Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino scioglie gli organi amministrativi
dell'ente consortile;
in data 10.03.2016 la Regione Calabria,
attraverso il legale rappresentante pro-tempore - il Presidente della Giunta
Regionale -promuove ricorso in appello al Consiglio di Stato per l'annullamento
e/o la riforma, previa sospensione dell'efficacia esecutiva, della sentenza del
Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria Sezione Seconda del 12
gennaio 2016 n. 63/2016;
in data 04.05.2016 il Tribunale Amministrativo
Regionale per la Calabria pronuncia Ordinanza (n. 180/2016) sul ricorso
promosso dalla Lista Coldiretti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini
del Tirreno Cosentino. Nella suddetta ordinanza si legge testualmente
"Ritenuto che le esigenze dei ricorrenti sono apprezzabili favorevolmente
e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel
merito; P.Q.M. il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione
Seconda) fissa la data di discussione al 5 ottobre 2016";
il Commissario Straordinario (ing. Stefano Aiello) del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del
Tirreno Cosentino, con deliberazione n.60 del 13.06.2016 ad oggetto
"Ricorso per annullamento delibera Deputazione Amministrativa n.10 del
03.02.2016 - Determinazioni", ha confermato la correttezza e la
legittimità dell'azione amministrativa consortile relativa alla nomina del
direttore generale dott. Pasquale Ruggiero;
il Consiglio di Stato (Sezione Terza), in
data 07/07/2016, ha pronunciato Ordinanza sul ricorso proposta dalla Regione
Calabria contro il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno
Cosentino, respingendo l'istanza cautelare;
in data 18.07.2016 il dott. Davide Gravina
(presidente del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno
Cosentino fino alla data del commissariamento) ha notificato via PEC al
Presidente della Giunta Regionale della Calabria un documento ad oggetto
"Deliberazione di Giunta Regionale n. 50 del 24/02/2016, Nomina
commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del
Tirreno Cosentino, ex art. 35 della L.R. n. 11/2003.
Notifica Ordinanza Consiglio di Stato (in sede Giurisdizionale Sezione Terza)
del 07/07/2016. Richiesta di revoca in autotutela della deliberazione di Giunta
Regionale n. 50 del 2016;
il TAR Calabria, con sentenza del 22
novembre 2016 n.2265/2016, ha parzialmente annullato la Deliberazione della
Giunta Regionale della Calabria n.50 del 24 febbraio 2016 ed i provvedimenti
regionali consequenziali, tra cui il decreto di nomina del Commissario
Straordinario dott. Stefano Aiello;
in data 23.11.2016 l'avv. Arcangelo Guzzo notifica attraverso pec alla Regione Calabria ed al
Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino la sentenza
del TAR Calabria n.2265/2016 e comunica "Gli altri addebiti contenuti nel
provvedimento regionale di commissariamento confermati dal T.A.R., ferma
restando la più ampia riserva di impugnazione da parte dei miei assistiti, non
possono da soli in alcun modo sorreggere il commissariamento medesimo, con la
conseguenza che il Consorzio dovrà a questo punto essere restituito alla sua
amministrazione ordinaria, quale risultante delle elezioni anzidette";
L'ANBI (Associazione Nazionale Consorzi
Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) ha elaborato un parere (Prot. N.1613 del 01.12.2016) ad oggetto "Sentenza TAR
CALABRIA 00409- 2016. Aloise, Campilongo
e altri c/Regione Calabria), dal quale emerge "Ne dovrebbe discendere,
attesa la riconosciuta regolarità delle operazioni elettorali, una presa d'atto
della Regione Calabria con conseguente revoca del provvedimento di
commissariamento";
la COLDIRETTI CALABRIA, con nota ufficiale
n.91/16 del 05/12/2016, ha chiesto ufficialmente, al Presidente della Giunta
Regionale della Calabria ed al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura,
di provvedere al "riconoscimento della regolarità delle operazioni
elettorali svolte, con una presa d'atto ognuno per le proprie competenze, da
parte della Regione Calabria e della Gestione Commissariale del Consorzio di
Bonifica e la conseguente revoca del provvedimento di Commissariamento,
ripristinando quindi la volontà democratica del corpo elettorale e
l'autogoverno dei consorziati";
in data 06.12.2016 l'ex presidente dell'ente
consortile Davide Gravina ha inviato una nota al Prefetto di Cosenza ad oggetto
"Grave situazione al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del
Tirreno Cosentino di Scalea (CS)" con la quale chiede il "Ripristino
immediato degli organi legittimamente eletti (procedure e risultati elettorali
confermati da sentenze del TAR Calabria e Consigli di Stato" -:
quali iniziative intenda realizzare
relativamente alla vicenda in oggetto, in modo particolare per ripristinare gli
organi consortili democraticamente e legittimamente eletti nelle ultime
elezioni consortili.
(243; 12/12/2016)
Risposta.
Con riferimento a quanto richiesto con l’interrogazione in oggetto, inerente il
Consorzio di Bonifica dei Bacini del Tirreno Cosentino, si rappresenta quanto
di seguito.
I
motivi del Commissariamento del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del
Tirreno Cosentino ("Valle Lao"), i quali hanno portato all'assunzione
della D.G.R, n. 50 del 24.02.2016, sono dovuti
esclusivamente alle gravi irregolarità amministrative ed illegittimità che il
Dr. Gravina nella sua qualità di Commissario del Consorzio, prima, e di
Presidente, dopo, ha commesso nell'esercizio del suo mandato. Pertanto, con il
provvedimento sopra menzionato, nel febbraio del 2016, si è data applicazione a
quanto previsto dal comma 1 dell'art. 35 della L.R.
n. 11/2003, il quale stabilisce che in presenza di ipotesi di "grave
irregolarità amministrativa", ovvero "gravi violazioni di leggi,
regolamenti e direttive regionali" è necessario provvedere al più presto
alla nomina di un Commissario che provveda alle elezioni degli Organi del
Consorzio e si sostituisca ai medesimi sino alla loro regolare ed efficace
costituzione.
Delle
gravi irregolarità perpetrate dal Dr. Gravina, da ultimo, costituisce riprova
lampante la Sentenza del 25 luglio 2016 emessa dal Tribunale di Paola, Sez.
Civile, con la quale sono stati annullati i provvedimenti con i quali il
Commissario Gravina aveva provveduto al licenziamento di alcune unità di
personale, reintegrate nella propria posizione lavorativa dal Giudice del
Lavoro, il quale ha riscontrato gravissime illegittimità ed irregolarità a
carico dell'ex Commissario del Consorzio, con grave danno patrimoniale per
l'Ente.
In
merito, poi, al ricorso con il quale, inopinatamente, il Dr. Gravina ha
richiesto il reintegro alla guida dell'Ente, si fa presente che l'Ordinanza del
Consiglio di Stato del 07.07.2016 non riguarda affatto il Commissariamento
dell'Ente, bensì la diversa questione dell'annullamento delle elezioni del
settembre 2014 limitatamente alla terza Sezione di contribuenza,
non ricompresa tra i motivi che hanno condotto alla decisione di
Commissariamento assunta con la D.G.R. n. 50 del
24.02.2016. Si ribadisce, pertanto, che le elezioni del settembre 2014, le
quali si sono svolte limitatamente alla sola terza Sezione di contribuenza, non costituiscono il fondamento del
provvedimento di commissariamento del Consorzio.
Le
irregolarità/illegittimità che hanno portato al Commissariamento del Consorzio
sono & inerenti, infatti, alla mancata decisione del ricorso amministrativo
prodotto da alcuni consorziati e rappresentanti di Organizzazioni di categoria,
con il quale si contestavano irregolarità/illegittimità À commesse in occasione
delle operazioni elettorali del 14.09.2014; all'assunzione con contratto a termine
del Direttore Generale del Consorzio, avvenuta in seguito alle dimissioni
volontarie appositamente presentate pochi giorni prima dallo stesso;
all'assunzione di deliberazioni della Deputazione Amministrativa in violazione
di quanto disposto dall'ultimo comma dell'art. 23 dello Statuto Consortile,
ovvero senza la presenza del numero legale; alla mancata adozione del P.O.V., dopo la decisione di non approvazione da parte
della Struttura Regionale di Controllo n. 85698 dell'11.03.2014, con il
Consorzio a tutt'oggi privo del prescritto regolamento organizzativo degli
uffici e del lavoro, contrariamente a quanto previsto dal comma 5 dell'art. 40 L.R. n. 11/2003; alle delibere della Deputazione Amm.va approvate senza il previsto visto di regolarità
contabile del Responsabile di Ragioneria, nonché in assenza di un membro del
Collegio dei Revisori dei Conti, come stabilito all'art. 37 dello Statuto.
In
realtà? contrariamente a quanto esposto nell'interrogazione, il T.A.R. della
Calabria, con Ordinanza n. 180 del 04.05.2016 ha respinto l'istanza cautelare
del Dr. Gravina con la quale si chiedeva la sospensione dell'efficacia del
provvedimento di commissariamento D.G.R. n. 50/2016,
fissando direttamente l'udienza per la discussione nel merito del ricorso in
data 05 ottobre p.v., con decisione, dunque, favorevole alla Regione Calabria.
Infine,
si precisa che, la recente Sentenza del T.A.R. n. 2265/2016, nel frattempo
intervenuta, accoglie soltanto alcune delle censure esposte con il ricorso
prodotto avverso la D.G.R. di commissariamento n. 50
del 24.02.2016, riconoscendo, contrariamente a quanto sostenuto dall'Avvocato
della controparte, la fondatezza della maggior parte dei motivi che hanno
condotto alla decisione di commissariamento. Pertanto, la decisione del Tribunale
Amministrativo non annulla alcuno dei provvedimenti regionali impugnati dai
ricorrenti (D.G.R. n. 50/2016 e D.P.G.R.
n. 30/2016 di nomina del Commissario Aiello), i quali
restano pienamente validi ed efficaci.
Contrariamente
a quanto affermato nell'interrogazione, i procedimento che ha condotto al
commissariamento del Consorzio non è stato avviato e concluso per le sole
irregolarità riguardo i procedimenti elettorali menzionati, ma per diverse
gravi irregolarità ed illegittimità perpetrate dall'amministrazione del
Consorzio, così come previsto dall'art. 35 della L.R.
n. 11/2003. A tal proposito, si segnala che il Commissario straordinario
nominato con D.G.R. n. 50/2016, Dr. Stefano Aiello, prima delle dimissioni dall'incarico, ha rilevato
ulteriori illegittimità e gravi irregolarità, possibili fonti di danni anche
gravi per l'Ente, relative alla gestione amministrativa ed economico- contabile
del Consorzio, a contenziosi e sentenze di condanna favorevoli a personale
dipendente e creditori vari, ad assunzioni a tempo indeterminato di diversi
operai irrigui, per i quali si sta adesso valutando il possibile licenziamento.
Carmelo Salvino (Direttore generale reggente
dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari)
Tallini . Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
l'Articolo 14 del Decreto Legislativo 27
ottobre 2009, n. 150 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in
materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni", stabilisce che
"Ogni amministrazione, singolarmente o in forma associata, senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica, si dota di un Organismo indipendente di
valutazione della performance";
la Regione Calabria ha recepito tale disposizione
con la Legge Regionale 3 febbraio 2012, n. 3 "Misure in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e
trasparenza della pubblica amministrazione regionale ed attuazione
nell'ordinamento regionale delle disposizioni di principio contenute nel
decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150", ed in particolare l'articolo
11 della citata L.R. specifica le funzioni dell'OIV;
in Regione Calabria l'OIV è stato istituito
con Delibera di Giunta n. 147 del 12 aprile 2011 e che si è stabilita la durata
di tale Organismo per un massimo di 3 anni;
con Decreto del Presidente della Giunta
Regionale n. 43 del 10 maggio 2013 è stato nominato l'OIV regionale;
considerato che tale organismo
a)monitora il funzionamento complessivo del
sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni
ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso;
b)comunica tempestivamente le criticità
riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonché alla
Corte dei conti, all'Ispettorato per la funzione pubblica e all'ANAC;
c)valida la Relazione sulla performance e ne
assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale
dell'amministrazione;
d)garantisce la correttezza dei processi di
misurazione e valutazione, nonché dell'utilizzo dei premi, secondo quanto
previsto anche dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi,
dai regolamenti interni all'amministrazione, nel rispetto del principio di
valorizzazione del merito e della professionalità;
e)propone all'organo di indirizzo
politico-amministrativo la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e
l'attribuzione ad essi delle indennità accessorie per gli obiettivi raggiunti;
f)è responsabile della corretta applicazione
delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dall'ANAC;
g)promuove e attesta l'assolvimento degli
obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità;
h)verifica i risultati e le buone pratiche
di promozione delle pari opportunità.
ritenuto altresì che:
l'OIV della Regione Calabria, insediatosi
nel mese di luglio del 2013, ha esaurito il proprio mandato (3 anni) a luglio
del 2016;
ad oggi, sul sito web dell'Amministrazione
regionale non risultano pubblicati i dati relativi al nuovo OIV -:
1)se è stato nominato il nuovo Organismo
indipendente di valutazione e le ragioni per cui non è stata data
pubblicazione;
ovvero
2)il motivo per cui, a distanza di mesi, la
Giunta Regionale non ha ancora provveduto a tale nomina, considerata la rilevante
funzione dell'Organismo, così come ampiamente descritto in premessa ,
considerati tutti i delicati e specifici compiti che ad esso afferiscono,
nonché le conseguenze derivanti sul piano della valutazione dei dirigenti,
degli adempimenti connessi agli obblighi di trasparenza e della prevenzione
della corruzione;
3)in quest'ultima eventualità, quali siano i
provvedimenti urgenti che il Presidente della Giunta Oliverio
vorrà adottare, considerati i potenziali danni di tale omissione.
(244; 14/12/2016)
Risposta.
In data 14 dicembre 2016, il Consigliere regionale on. Domenico Tallini ha presentato interrogazione a risposta scritta n.
244/10 al Presidente della Giunta regionale in merito alla mancata nomina
dell'Organismo Indipendente di Valutazione,
L'interrogante
chiede: "di conoscere se è stato nominato il nuovo Organismo indipendente
di valutazione e le ragioni per cui noti è stata data pubblicazione."
Di
seguito, in base agli atti d'ufficio, si relazione per come segue.
Con
decreto del Dirigente generale, del Dipartimento Organizzazione e Risorse
Umane, n. 10717 del 12 settembre 2016, si è provveduto a sostituire il
presidente della Commissione di valutazione per la manifestazione d'interesse
per il conferimento di due incarichi di componenti esterni all'Amministrazione
regionale e di un incarico di componente interno dell'Organismo Indipendente di
Valutazione [OIV] della Giunta regionale della Regione Calabria ( nominata con,
precedente, decreto n. 9800 del 09/08/2016). Tale sostituzione si è resa necessaria
a causa della cessazione, per aver maturato il diritto al trattamento di
quiescenza, dall'attività lavorativa del precedente presidente.
lì
22 novembre 2016 la Commissione di valutazione ha dichiarato conclusi i propri
lavori.
Con
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 182 del 5 dicembre 2016 sono
stati individuati i componenti del’OIV,
La
pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, del DPGR
182/2016 è avvenuta sul n. 121 del 19 dicembre 2016.
Bruno Zito (
Dirigente generale dipartimento Organizzazione, Risorse Umane)
Nicolò . Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
l'art 3 comma 3 della L. n 104/1992
definisce i casi di handicap grave dei soggetti disabili;
ai soggetti diversamente abili, con handicap
riconosciuto grave, ai sensi dell'art. 3, comma 3, legge 104/92, viene
consentito in base alla normativa tributaria, di usufruire di alcune
agevolazioni, in relazione alla loro vettura, quali l'Iva ridotta al 4%,
detrazioni Irpef nonché l'esenzione dal pagamento del bollo auto e dell'imposta
provinciale di trascrizione;
ritenuto che:
il Codacons in una nota ha segnalato la
situazione dei calabresi che pur avendo un handicap grave, riconosciuto e
certificato, si vedono quotidianamente negare il diritto a fruire delle
agevolazioni fiscali (Iva al 4%, detrazione Irpef, esenzione bollo) per
l'acquisto di un veicolo nuovo o usato;
di fronte a questa situazione il Codacons ha
già chiesto l'intervento del Garante del Contribuente ed ha presentato un
esposto in Procura -:
quali urgenti iniziative intenda adottare
affinché venga garantito concretamente in Calabria il diritto dei soggetti
disabili ad usufruire delle agevolazioni fiscali.
(255; 06/02/2017)
Risposta.
Con l'interrogazione consiliare in menzione si chiede, su proposta dall'on.
Alessandro Nicolò, di conoscere:
1.
quali urgenti iniziative intenda adottare la Giunta regionale affinché venga
garantito concretamente in Calabria il diritto dei soggetti disabili ad
usufruire delle agevolazioni fiscali.
In
merito si precisa quanto segue.
L'esenzione
dalla tassa automobilistica per stato di disabilità, così come la contestuale
agevolazione IVA, è riconosciuta direttamente dalle Commissioni Mediche
Integrate, non residuando negli uffici amministrativi della Regione Calabria
(per la tassa automobilistica) e della Agenzia delle Entrate (per la riduzione
IVA) alcun potere discrezionale sulla concessione o sul diniego del beneficio.
Si tratta di un meccanismo analogo al riconoscimento della indennità di
accompagnamento che vede l'ufficio amministrativo - nel caso l'I.N.P.S. - quale
mero esecutore di volontà espresse dalla citata Commissione. Il riferimento
normativo è contenuto nell'articolo 4, d.l. 5 del 2012 che qui si riporta per
estratto: I verbali delle commissioni mediche integrate di cui all'articolo 20,
del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78 ..., riportano anche l'esistenza dei
requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno
invalidi di cui al comma 2 dell'articolo 381., nonché per le agevolazioni
fiscali relative ai veicoli previsti per le persone con disabilità.
Le
Commissioni Mediche Integrate, nel riconoscere il diritto al beneficio,
valorizzano il rigo "Requisiti di cui all'art. 4 del D.L. 9 febbraio 2012
n. 5" della certificazione medica rilasciata ai contribuenti riportando
"L'interessato è portatore di handicap con ridotte o impedite capacità
motorie permanenti (art. 8 della legge n. 449/1997)" ovvero
"L'interessato è invalido con grave limitazione della capacità di
deambulazione o affetto da pluriamputazioni (art. 30,
comma 7, della legge 388/2000)" ovvero per altre tipologie di patologie
ammesse il richiamo alla cecità, al sordomutismo o alla disabilità psichica. A
seconda della decisione della Commissione, per come riportata nei detti
certificati, gli uffici amministrativi della Regione Calabria e della Agenzia
delle Entrate riconoscono o denegano per quanto di competenza i rispettivi
benefici tributari.
Ciò
premesso, corre l'obbligo di precisare, in quanto trattasi di circostanza che
spesso induce in errore i contribuenti, che lo stato di gravità ex art. 3 comma
3 della legge 104/92 non è elemento che per ciò solo comporta - da parte delle
citate Commissioni Mediche Integrate - il riconoscimento del beneficio
tributario. Le leggi infatti ancorano il detto beneficio alla
"tipologia" di patologia, e non già al "grado" di gravità
della stessa. Come già chiarito dalla giurisprudenza (da ultima, localmente,
CTP CZ 294/01/11), le norme che disciplinano la esenzione per disabilità sono
norme eccezionali che si interpretano non oltre i casi ed i tempi in esse
espressamente considerati. Non tutti i soggetti riconosciuti disabili godono
della esenzione ma, tra essi, solo quelli che sono espressamente riconosciuti
in beneficio dalle speciali leggi tributarie. In tal senso, citando dalla CTP soprariportata: "... La Commissione constatato che
l'esenzione dal bollo auto è riconosciuta alle persone disabili con handicap a
tipologie definite, fra le quali non rientra la patologia riconosciuta alla
ricorrente ... dichiara l'improponibilità del ricorso". Fatta questa
premessa, si precisa che le categorie di disabilità ammesse a godere del
beneficio sono esclusivamente le seguenti:
a) Soggetti ciechi assoluti, parziali o
ipovedenti gravi ovvero sordomuti dalla nascita senza apprensione linguaggio
parlato - art. 50, L. 342/00;
b) soggetti disabili affetti da patologie
psichiche o mentali in godimento di indennità di accompagnamento - art. 30, co. 7, L. 388/00 (1° periodo);
c) Soggetti con grave limitazione
permanente della capacità di deambulazione ovvero pluriamputati
- art. 30, co. 7, L. 388/00 (11° periodo);
d) Soggetti con ridotte o impedite
capacità motorie (in tal caso solo se il veicolo è adattato - lato guida o lato
passeggero - con annotazione della variazione tecnica sulla carta di
circolazione) - art. 8, L. 449/97.
La
sussunzione in uno dei detti stati è compiuta direttamente dalla Commissione
Medica Integrata, e non residua negli uffici amministrativi regionali o
statali, privi di cognizioni mediche, alcuna possibilità di discostarsi dal
contenuto del certificato ovvero di "interpretare" o
"correggere" il detto.
Si
espone, infine, che la Regione e l'Agenzia delle Entrate hanno da tempo
intrapreso un rapporto di cooperazione con il Coordinamento Medico Legale
dell'I.N.P.S. - concretatosi nel 2016 negli accordi di cui all'allegato verbale
- al fine di agevolare i contribuenti istanti. È stata prevista, tra l'altro,
la possibilità che eventuali mancanze od omissioni contenute nei certificati medici
proprio in tema di riconoscimento dei benefici fiscali possano essere emendate
attraverso il rilascio di una "attestazione integrativa" da parte dei
"medici sanitari INPS". Resta salva l'impossibilità, per gli uffici
tributari anzidetti, di riconoscere (o denegare) motu
proprio i benefici in assenza di un espresso riconoscimento degli stessi in
fase di rilascio della certificazione medica o eventualmente in fase di
successiva rettifica.
Tanto
si doveva per quanto di competenza.
Distinti
saluti
Filippo De Cello
(Dirigente generale reggente dipartimento Bilancio, Patrimonio e Finanze
Donatella Garcea
(Dirigente settore Gestione Tasse automobilistiche)
Relazione
sull'attività dell'anno 2016
(ai sensi
dell'art. 6, comma 1 della l.r. 26 gennaio 1987 n. 4)
INTRODUZIONE
La Commissione regionale per l'uguaglianza
dei diritti, e delle pari opportunità fra uomo e donna della Regione Calabria,
rinnovata con decreto indicato sopra, ha stabilito di operare sia in continuità
di obiettivi e azioni con la legislatura precedente per rafforzare il "codice
valoriale" e per consolidare la riconoscibilità della Commissione stessa,
sia di intraprendere delle nuove azioni.
La necessità di intraprendere delle nuove
azioni, anche con maggiore incisione, sarà dettata da momenti di incontro sul.
territorio volto a valorizzare le differenze di genere, considerando che la
componente femminile può dare alla società un valore aggiunto.
Questa strategia di relazione e confronto
con il territorio Calabro consente alla Commissione di mantenere viva
l'attenzione sui temi delle Pari Opportunità e di elaborare proposte e
strategie di azione condivise e sostenibili, in quanto individuabili proprio
partendo dalle esperienze e dalle peculiarità espresse dal territorio. La
Commissione, pertanto, intende eseguire il proprio programma nella direzione di
una presenza costante e importante sul territorio, nello stimolare nuove
sinergie con tutti gli attori al fine di favorire e sostenere la realizzazione
di pari opportunità per le donne nella realtà sociale, politica ed economica
della Calabria. In questa ottica il Programma 2016 ha il suo focus nella
comunicazione, al fine di poter condividere con il territorio contenuti e
permettere lo scambio di esperienze e valori. La programmazione delle attività
prevede le seguenti modalità di azione:
Contributi interni
Saranno avviate collaborazioni con i
soggetti in possesso di competenze specifiche, al fine di ideare proposte
progettuali di supporto alla formulazione di regolamenti, leggi e bandi volti a
indirizzare, vigilare e favorire la partecipazione e il coinvolgimento degli
altri soggetti interessati che operano con efficacia per il compimento delle
azioni positive, obiettivi della Commissione.
Contributi esterni
Saranno avviate, altresì, interazioni
esterne volte al perseguimento di specifiche azioni, allorché la Commissione ne
constata l'esigenza, al fine di informare, chiarire e trasferire conoscenze ed
esperienze utili alle azioni di programma, tale contributo potrà essere
apportato durante riunioni operative e sedute della Commissione o
nell'occorrenza di iniziative e attività organizzate sui temi. La Commissione
accoglierà contributi esterni provenienti dal mondo delle professioni, delle
associazioni, degli enti, delle istituzioni, delle buone pratiche della società
civile attiva, individuati tra i più concorrenti e qualificati allo svolgimento
dei programma.
Verifiche e confronto sul programma
Il programma e le iniziative riferite alle
attività verranno discusse e verificate durante le sedute della Commissione e calendarizzate con ordine dei giorno prestabilito;
A. INIZIATIVE INTRAPRESE.
Secondo quanto previsto dalla legge che
regola i compiti e le attività possibili dalla commissione regionale, la nostra
commissione ad oggi ha lavorato svolgendo attività di programmazione e di organizzazione
interna e dell' ufficio di presidenza. In particolare,
Abbiamo svolto fino al 31.12.2016 n.10
riunioni di. commissione, convocate su precisi odg e
nelle quali abbiamo organizzato operativamente la commissione con:
- la
nomina delle coordinatrici di area territoriale per tutta la nostra regione
- le
responsabili dei gruppi di lavoro, per attività di interesse
redatto le linee guida della commissione ed
approvate nei loro contenuti, come documento ufficiale operativo su indirizzo
di alcuni punti evidenziali già dalla seduta di insediamento della commissione
e con la nomina dell'ufficio di presidenza, che renderemo pubbliche in prossimi
incontri
Siamo intervenute su alcune questioni di
interesse della commissione, come per es:
- scrivendo
il parere per esprimere, il nostro orientamento su disposizioni legislative
stabilite dal consiglio e in iter di approvazione in queste settimane;
- presentando
un documento di mozione per la riapertura Ospedale Melito
Porto Salvo, reparto nascite per la conosciuta questione dell'emergenza
relativa alle condizioni a cui sono costrette le famiglie e le madri dell'area
territoriale in questione, dovendosi spostare su RC o altri presidi
- è
in corso di verifica per compito dell'ufficio di presidenza, un'attività di monitoraggio
e interpello agli enti, amministrazioni, società, ordini età per quanto
riguarda il rispetto della parità di genere nelle componenti direttive e
amministrative, con intervento di raccomandazione della legge vigente;
- predisponendo
delle lettere da inviare alle Società Partecipate Regionali in essere per
verificare l'equilibrio di genere nei loro consigli di Amministrazione e nei
Collegi Sindacali.
Relativamente all'operatività che vogliamo
mettere in campo coinvolgendo gli attori chiamati a collaborare, guidare,
accompagnare e vigilare su alcune iniziative utili alla nostra missione e
secondo quanto previsto dalle linee guida, abbiamo predisposto 5 idee progetto
ed azioni che proporremo per essere condivise e rese operative.
1 un'azione che prevede la costituzione di
un tavolo Istituzionale regionale operativo (anche alla luce del costituendo
osservatorio) sui' temi della violenza contro le donne.
2. denominato "percorso rosa
bianca"- percorso sanitario/giudiziario a favore delle vittime di violenza,
coinvolgendo gli attori preposti unitamente alle prefetture calabresi,
accogliendo l'esportazione del progetto già attivò in provincia di Catanzaro;
3. denominato "pari-mente", per
formazione nelle scuole sull'educazione sentimentale ed all'affettività, anche
percorrendo modelli e metodi di trasferimento di successo e di livello
nazionale ed europeo;
4. un'attività. di verifica con percorso di
condivisione di azioni c/o gli ordini professionali, anche sui temi "donna
e lavoro" e per assicurarci'che siano costituiti i comitati cpo;
5. un'azione di coordinamento di tutte le
commissioni pari opportunità sia comunali che provinciali della regione
Calabria, ai fini di condividere esperienze concorrenti ed arsi supporto nelle
azioni da mettere in campo.
Abbiamo quindi stabilito un FORUM PUBBLICO
in 2 giornate per condividere tali linee ed idee;.
- 8
febbraio 2017 con invito a centri antiviolenza accreditati ed associazioni
- 22
febbraio 2017 con invito alle commissioni pari opportunità degli enti.
Sarà un momento di presentazione delle linee
- guida e di ascolto per un'azione condivisa e diretta. L'evento sarà
annunciato nel suo programma già nella prima settimana di gennaio 2017, con
organizzazione ed inviti.
B. FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE
L'attività della Commissione richiede
frequentemente la partecipazione della Presidente, della Vicepresidente, e di
Componenti, ad incontri sui territorio regionale, quali seminari, convegni,
manifestazioni organizzate da Organismi di parità e dalle Associazioni.
E' stata richiesta la presenza, per i
saluti, giorno 29 novembre u.s. della Presidente della Commissione al Convegno
organizzato dal CPO di Catanzaro su "Dallo Stalking
al Femminicidio.
Da ultimo, giorno 17 dicembre u.s., è stata
richiesta la partecipazione della Presidente per relazionare su " Gender Pay Gap" all'evento "Donne è Lavoro",
organizzato dall'Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di
Cosenza. Conoscere e collaborare con altri soggetti ed Istituzioni, anche
esteri, impegnati sulle politiche di genere costituisce un preciso impegno
della Commissione per favorire lo scambio di esperienze, per lo studio e la
valutazione di problemi comuni e per elaborare soluzioni condivise.
Art. 1
(Inserimento
articolo 3 bis nella l.r. 15/2013)
1. Dopo
l'articolo 3 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi
per la prima infanzia), è inserito il seguente:
"Art. 3 bis
(Accesso ai servizi)
1. Nei
servizi educativi pubblici e a finanziamento pubblico l'accesso è aperto ai
bambini e alle bambine, senza distinzione di religione, etnia e gruppo sociale,
anche se di nazionalità straniera o apolidi.
2. Al
fine di preservare lo stato di salute sia del minore sia della collettività con
cui il medesimo viene a contatto, costituisce requisito di accesso ai servizi
educativi e ricreativi pubblici e privati l'avere assolto, da parte del minore,
gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente. Ai fini
dell'accesso, la vaccinazione è omessa o differita solo in caso di accertati
pericoli concreti per la salute del minore in relazione a specifiche condizioni
cliniche".
2. Entro un mese
dall'entrata in vigore della presente legge, con apposito provvedimento, la
Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, specifica le
forme concrete di attuazione del presente articolo.
Art. 2
(Clausola di
neutralità finanziaria)
1. Dall'attuazione della presente legge non
derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Art. 3
(Entrata in
vigore)
1. La presente legge entra in vigore il
giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale
telematico della Regione Calabria (BURC).
Art. 1
(Principi generali
e finalità)
1. La
presente legge ha lo scopo di incrementare e destagionalizzare il turismo
nell'ambito del territorio della Regione Calabria e di promuovere in ambito
nazionale ed internazionale la diffusione dell'attività sportiva del golf,
realizzando un sistema regionale di impianti golfistici, nel rispetto del
riparto delle competenze fra Stato e regioni, di cui all'art. 117 della
Costituzione.
2. Gli
enti locali, singoli o consorziati tra loro, possono proporre alla Regione,
mediante un accordo conseguito per il raggiungimento di tale obiettivo, una
rete o circuito golfistico dotato anche dell'offerta ricettiva per i turisti
sportivi.
3. Per
il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione approva ed adotta
le proposte comunali, attua specifiche agevolazioni prevedendo strumenti di
semplificazione procedurale ed amministrativa, nonché adotta incentivi premiali
sulle fattibilità urbanistiche ed edilizie nei territori comunali.
4. I
progetti dei nuovi campi da golf dovranno:
a. essere
compatibili con la tutela dei luoghi senza impatto negativo sui sistemi
ambientali più delicati;
b. valorizzare
l'ambiente naturale preesistente e incrementare il rapporto tra superficie
complessiva e superficie da gioco;
c. armonizzare
gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta
all'indispensabile e prevedere ampi spazi di vegetazione naturale privi di
qualsiasi tipo di intervento umano;
d. ottenere
il livello massimo di risparmio idrico.
Art. 2
(Requisiti delle
iniziative)
1. Gli
impianti da golf dovranno prevedere singolarmente almeno diciotto buche su
un'area di almeno 700.000 mq e costruiti secondo le specifiche tecniche con i
criteri per l'omologazione fissati dalla Federazione Italiana golf,
conformemente alle norme di tutela ambientale, paesaggistica,
igienico-sanitarie e per il superamento delle barriere architettoniche, norme
tecniche per le costruzioni, anche con l'impiego di tecnologie per il risparmio
energetico, nonché in materia di impiantistica sportiva stabilite dal CONI,
dall'European Golf Association
e dall'Intemational Golf Federation.
2. Gli
impianti di cui al comma 1 si insediano nel pieno rispetto del contesto
ambientale e culturale, integrato con infrastrutture di servizi compatibilmente
con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici.
3. La
superficie dell'impianto potrà prevedere strutture specifiche per un'adeguata
ricettività residenziale, club house e parcheggio, da approvare in variante
agli strumenti urbanistici comunali se non previste.
4. Sono
previste realizzazioni di nuovi campi, l'ampliamento e la ristrutturazione di
quelli esistenti, perseguendo la migliore integrazione con le caratteristiche
naturalistiche e morfologiche dei siti in cui si insediano, evitando impatti
significativi sull'ambiente.
5. Sono
ammessi alle agevolazioni previste dalla presente legge:
a. Enti
locali territoriali, altri enti pubblici e loro forme associative;
b. Società
e consorzi a capitale misto e/o interamente privato;
c. Associazioni
sportive regolarmente iscritte alla Federazione italiana golf;
d. Società
di capitali.
Art. 3
(Agevolazioni e premialità per le realizzazioni)
1. Gli
enti locali di cui all'art. 1 favoriscono le iniziative volte alla
realizzazione di impianti golfistici e, in caso di accertata carenza di
strutture ricettive preesistenti nel territorio del circuito golfistico, sentita
la Regione e la Provincia, l'integrazione di strutture di ricezione
residenziale e turistico-sportive direttamente
connesse con gli impianti, con gestione a titolo permanente.
2. I
progetti degli impianti golfistici che per il loro carattere naturalistico sono
compatibili con le zone agricole, oltre quelli integrati da strutture ricettive
e di servizio turistico sportivo, assicurando il rispetto delle norme
ambientali, paesaggistiche, idrogeologiche e sanitarie, sono approvati mediante
conferenza di servizi convocata dai comuni sul cui territorio ricadono le
iniziative, costituendo l'approvazione anche variante agli strumenti
urbanistici vigenti, se non previste le specifiche destinazioni.
3. Nel
caso di preesistenze di edifici e ruderi nelle aree degli impianti di cui
all'art. 2, al fine di incentivarne il recupero ed il loro riuso, le relative
volumetrie da utilizzare non sono computabili nel novero della cubatura
complessiva.
4. La realizzazione delle strutture
ricettive di cui al comma 1, connesse e vincolate agli impianti golfistici,
sono dimensionate proporzionalmente alla capacità ricettiva dei relativi campi
da golf e, in ogni caso, con un indice di fabbricabilità premiale massimo di mc/mq 0,06, anche in variante agli strumenti urbanistici
vigenti e con le modalità di cui al successivo articolo.
Art. 4
(Procedura e
semplificazione)
1. La
realizzazione dei campi da golf è subordinata al rilascio di specifica
autorizzazione da parte del comune in cui ricade l'iniziativa e, quindi, il
progetto del campo da gioco e delle eventuali strutture ricettive e di servizio
turistico sportivo viene sottoposto a conferenza dei servizi, al fine di
acquisire tutte le intese, i pareri, i permessi, i nullaosta ed assensi
comunque denominati, necessari per l'approvazione.
2. Il
comune indice la conferenza dei servizi, ai sensi e con le modalità previste
dall'art. 14 della L.R. 19/02, per l'approvazione del
progetto del campo da golf, anche se integrato da strutture edilizie destinate
alla ricettività residenziale turistico sportiva e servizi pertinenti,
invitando a partecipare tutti gli enti istituzionalmente competenti sugli
interessi pubblici sussistenti sul sito.
3. Ai
lavori della conferenza partecipano tutti i responsabili degli uffici degli
enti pubblici preposti ad esprimere parere in merito al progetto e sui
rispettivi aspetti di propria competenza.
4. Il
parere conclusivo della conferenza costituisce l'approvazione del progetto,
ovvero il suo diniego, e sostituisce, a tutti gli effetti di legge, ogni
permesso ed atto pubblico autorizzativo necessario
per la realizzazione dell' opera.
5. L'atto
di convenzione che accompagnerà il progetto regolamenterà impegni unilaterali
tra le ditte ed i comuni, prevedendo anche fideiussioni dei privati per opere
di urbanizzazione da realizzare e cedere al comune.
Art. 5
(Vincoli)
1. La
realizzazione di strutture di ricettività turistica sportiva e residenziale
sono vincolate al pertinente impianto da golf ed in caso di chiusura
dell'impianto prima del termine di dieci anni dall'avvenuta realizzazione
passano di diritto nel patrimonio disponibile del comune in cui sono
localizzate.
2. E'
fatto divieto ai soggetti che costruiscono le strutture ricettive di vendere
sia la titolarità sia le singole parti di tali strutture almeno per i cinque
anni successivi all'avvenuta realizzazione del campo da golf, fatto salvo il
caso in cui l'acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione ed al buon
mantenimento dell'impianto sportivo.
Art. 6
(Disposizioni
finanziarie)
1. Agli oneri derivanti dall'attuazione
della presente legge, quantificati complessivamente in euro 50 milioni, di cui
euro 10 milioni per l'esercizio corrente, euro 20 milioni per l'esercizio 2016
ed euro 20 milioni per l'esercizio 2017, si provvede, nel rispetto di quanto
previsto nella vigente normativa comunitaria, mediante le risorse allocate
nell'Asse prioritario 6, Obiettivo tematico 6, del Por Calabria FESR 2014 -
2020, per quanto compatibili con gli interventi indicati nella presente legge.
Art. 7
(Entrata in
vigore)
1. La presente legge entra in vigore il
giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione
Calabria.