X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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n. 22

 

SEDUTA Di MARTEDì 28 GIUGNO 2016

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO

 

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

La seduta inizia alle 16,06

PRESIDENTE

La seduta è aperta. Si dia lettura del verbale della seduta precedente.

GIUDICEANDREA, Segretario Questore f.f.

Legge il verbale della seduta precedente.

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni e mozioni

GIUDICEANDREA, Segretario Questore f.f.

Legge le interrogazioni e le mozioni presentate alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare sull’ordine dei lavori il consigliere Bova. Ne ha facoltà.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Presidente, chiedo che venga inserita all’ordine del giorno, per la discussione e la votazione, la proposta di legge numero 154/10^, protocollata stamane al numero 26292, che modifica la legge regionale numero 37 del 28 dicembre 2015, e la mozione sulla centrale a carbone di Saline Ioniche che reca il protocollo numero 26301. Entrambe sono state protocollate presso la Segreteria del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 154/10^ e la mozione sulla centrale a carbone di Saline Ioniche, presentate dal consigliere Bova.

(Il Consiglio approva)

Ha chiesto di parlare il consigliere D’Acri. Ne ha facoltà.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente)

Presidente, buonasera, chiedo l’inversione del primo punto all’ordine del giorno affinché diventi ultimo punto.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta di inversione del primo punto all’ordine del giorno avanzata dal consigliere D’Acri.

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 72/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, numero 25 - Attribuzione all’Azienda Calabria Verde della funzione di supporto alla Protezione civile regionale”

PRESIDENTE

Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 72/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, numero 25 - Attribuzione all’Azienda Calabria Verde della funzione di supporto alla Protezione civile regionale”.

Il consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, si tratta di modifiche alla legge regionale numero 25 del 16 maggio 2013 che recita “Attribuzione all’Azienda Calabria Verde della funzione di supporto alla Protezione civile regionale”.

La Commissione ha esaminato sia i profili di merito sia le conseguenze di carattere finanziario derivanti dall’approvazione della presente proposta di legge.

Nello specifico si prevede di modificare il comma 1 dell’articolo 4 della legge regionale numero 25 del 2013, nel quale sono individuate le funzioni dell’Azienda Calabria Verde, introducendo la lettera d bis) che aggiunge testualmente ai compiti dell’Azienda "in occasione di calamità naturali, attività di supporto alla Protezione civile regionale, compatibili con le funzioni e le competenze del personale dipendente".

A questa proposta è pervenuto parere favorevole da parte del dipartimento Agricoltura.

Durante i lavori della Commissione abbiamo audito il generale Aloisio Mariggiò, nuovo commissario di Azienda Calabria Verde, il quale, dichiarandosi favorevole all’approvazione della proposta in discussione, suggeriva – e la Commissione approvava - di apportare delle modifiche all’articolo 1 della stessa, che sono state recepite.

Dal punto di vista finanziario, la proposta di legge contiene all’articolo 2 la clausola d’invarianza di spesa.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 72/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di legge numero 144/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche all’articolo 11 della legge regionale 16 maggio 2013, numero 25 (Istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione e le politiche della montagna – Azienda Calabria Verde – e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”

PRESIDENTE

Il terzo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 144/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche all’articolo 11 della legge regionale 16 maggio 2013, numero 25 (Istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione e le politiche della montagna – Azienda Calabria Verde – e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”.

Il consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, questo provvedimento propone alcune modifiche alla legge regionale numero 25 del 2013 che istituiva Azienda Calabria Verde.

Nello specifico, si prevede di eliminare il secondo periodo dell’articolo 11 della legge regionale numero 25 del 2013, secondo il quale il personale ex AFOR sarebbe dovuto transitare “In un ruolo regionale a parte”, conservando l’originario regime contrattuale, con oneri finanziari a carico del Piano attuativo annuale di forestazione.

Infatti, il transito nel ruolo regionale di questi dipendenti, sia pure di natura separata, andrebbe ad incidere sul rispetto delle norme in materia di contenimento della spesa.

Nel corso dei lavori della Commissione è stato audito un rappresentante del dipartimento Personale, l’avvocato Tassone, il quale ha confermato le problematiche di compatibilità con l’applicazione della legge regionale numero 25 del 2013 anche in virtù di alcuni rilievi che sono sopraggiunti da parte del MEF.

Anche il dipartimento Bilancio, ribadendo che dall’applicazione di questa proposta di legge non derivano oneri ulteriori - diretti o indiretti - a carico del bilancio regionale, ha avanzato gli stessi rilievi sollevati dall’avvocato Tassone.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 144/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Questa modifica nasce dalla considerazione che il previsto “ruolo regionale a parte” non è mai stato istituito e, comunque, mal si concilia con la normativa in materia di spesa del personale.

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

ESAME ABBINATO – Progetto di legge numero 97/10^ di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 marzo 2013, numero 15 (Norme sui servizi educativi alla prima infanzia)”

Progetto di legge numero 127/10^ di iniziativa del consigliere Nicolò, recante: “Modifica alla legge regionale 29 marzo 2013, numero 15, recante: ‘Norme sui servizi educativi per la prima infanzia’ ”

E’ in discussione un testo unificato: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 marzo 2013, numero 15 (Norme sui servizi educativi alla prima infanzia)”.

PRESIDENTE

Siamo adesso al quarto punto all’ordine del giorno che riguarda l’esame abbinato dei progetti di legge: numero 97/10^ di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 marzo 2013, numero 15 (Norme sui servizi educativi alla prima infanzia)”; numero 127/10^ di iniziativa del consigliere Nicolò, recante: “Modifica alla legge regionale 29 marzo 2013, numero 15, recante: ‘Norme sui servizi educativi per la prima infanzia’”.

Il relatore, consigliere Mirabello, ha facoltà di svolgere la relazione.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore

Grazie Presidente, in realtà con questo testo poniamo all’Aula alcune modifiche che riguardano la legge regionale del 29 marzo 2013, numero 15, che sono state proposte – nella fattispecie – dal collega Giudiceandrea, per aspetti riguardanti l’introduzione di una nuova figura di educazione sociale, quella delle cosiddette Tagesmutter, e dal consigliere Nicolò e che riguardano entrambe le "Norme sui servizi educativi per la prima infanzia" in relazione ai termini per l’adeguamento delle strutture previste nella stessa norma.

Per questa ragione, dopo aver approvato in Commissione entrambi i provvedimenti, proposti sia dal consigliere Giudiceandrea sia dal consigliere Nicolò, abbiamo proposto, in buona sostanza, un disegno di legge unico che contemplasse entrambe le proposte.

Credo che su entrambi i provvedimenti, sia sulla proposta originale del consigliere Nicolò sia su quella del consigliere Giudiceandrea, siano stati presentati degli emendamenti.

A questo punto, trattandosi di un testo di legge che poniamo all’attenzione dell’Aula in forma unificata che è stata redatta dalla Commissione, sarà opportuno andare nello specifico ad analizzare i due disegni di legge che poi saranno unificati.

In buona sostanza, introduciamo anche in Calabria la figura delle cosiddette Tagesmutter, cioè delle assistenti per i minori, in sostituzione degli asili nido, con delle forme che sono state mutuate da esperienze che si sono sviluppate in altre regioni con le cosiddette “mamme di giorno”.

Si tratta di un servizio complementare rispetto ai nidi di infanzia che può fornire risposte flessibili e differenziate che vengono incontro alle esigenze dei genitori e possono comportare anche una apertura verso esperienze professionali ed educative, quindi, opportunità di lavoro ai calabresi. Queste esperienze che provengono da altre regioni di Italia possono anche essere mutuate nelle nostre realtà.

L’altro aspetto relativo al provvedimento presentato dal consigliere Nicolò riguarda lo specifico della normativa relativa alla proroga dei termini per l’adeguamento dei requisiti strutturali delle case della prima infanzia, con la possibilità di superare uno step che era stato previsto ad aprile 2015, nel bel mezzo del percorso scolastico, e con la possibilità di dare ai Comuni anche un tempo ulteriore per adeguare questo tipo di certificazione ai fini dello svolgimento di questa attività. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

E’ aperta la discussione generale. Nessuno chiede di parlare; passiamo all’approvazione dell’articolato.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

All’articolo 2 è stato proposto l’emendamento protocollo numero 25504, a firma del consigliere Giudiceandrea, che ha facoltà di illustrarlo e che recita così: “All’art. 2, dopo il comma 1 è inserito il seguente comma: <Alla fine della lettera a dell’art. 7, comma 2 della L.R. 15 del 2013 è aggiunto il seguente periodo: Per Tagersmutter (profilo professionale riconosciuto attraverso la L. 4/2012 che disciplina le professioni non normate) si intende chi oltre il diploma di scuola superiore di secondo grado dimostri nel proprio CV professionale di avere frequentato idoneo corso di formazione in Tagersmutter (mamme di giorno) di almeno 250 ore di cui 200 di lezioni frontali e 50 di tirocinio", il servizio di Tagersmutter si caratterizza per la centralità della casa che ospita i bambini, per l’affido nominale da parte delle famiglie dei bambini, per la flessibilità degli orari, e il collegamento con un ente non profit.>”.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, sulle Tagersmutter vi è una discussione che ci vede utilizzare un termine altoatesino anche qui in Calabria.

La possibilità di poter avere questo servizio sotto forma di una previsione esplicita di legge si è resa necessaria perché abbiamo la necessità di regolamentare un tipo di servizio che nei Comuni spesso non è riconosciuto e che la legge regionale non riconosce neanche per la concessione di contributi.

Si tratta di quelle educatrici che hanno dei titoli di studio, diploma o equipollenti, che hanno sostenuto un corso di formazione professionale regionale di almeno 250 ore – è specificato nel regolamento – e che possono ricevere i bimbi sotto i 5 anni all’interno delle loro abitazioni destinando una parte della loro casa (una stanza ed un bagno) secondo standards qualitativi e normativi specificatamente previsti.

Chiediamo che la proposta di legge venga approvata senza nessun tipo di emendamento. Grazie.

PRESIDENTE

Consigliere Giudiceandrea ritira, quindi, formalmente l’emendamento?

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Sì.

PRESIDENTE

L’emendamento è ritirato.

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

All’articolo 3 è stato presentato l’emendamento protocollo 26050, a firma del consigliere Mirabello, che così recita: “Al comma 1 dell’articolo 3, le parole “entro il 30 aprile 2017” sono sostituite con le parole “entro il 30 aprile 2018”.

Prego, consigliere Mirabello.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Presidente, l’emendamento è stato presentato dal sottoscritto unitamente al consigliere Nicolò, proponente del testo di legge. E’ pervenuta, in realtà, anche una osservazione dal Settore legislativo sull’emendamento perché in effetti la ratio di una modifica era quella di consentire la proroga di due anni.

E’ stato sottolineato che far cadere – mi si scusi il bisticcio di parole – la scadenza durante il corso dell’anno scolastico potrebbe produrre lo stesso problema tra due anni. Chiedo direttamente all’Aula, pertanto, di modificare l’emendamento; cioè, laddove si prevede come scadenza il 30 aprile 2018 stabilire un termine al 30 giugno 2018, in modo che si concluda l’anno scolastico e le Commissioni possano lavorare in modo più favorevole e coincidente con la chiusura dell’anno scolastico.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento, come riformulato con lo spostamento della scadenza da parte del consigliere Mirabello.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3 come emendato.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 5.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, come modificata, con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Sull’ordine dei lavori ha chiesto di parlare il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, chiedo venga posta all’ordine del giorno la proposta di legge numero 141/10^ recante: “Modifiche alla legge regionale 31 dicembre 2015, numero 39 <Disposizioni relative alla costituzione di una società per azioni finalizzata all’esercizio dello scalo aeroportuale di Crotone>”.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’inserimento della proposta all’ordine del giorno.

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 146/10^ di iniziativa dei consiglieri Battaglia, Aieta, D’acri, Neri, recante: “Disposizioni in materia di rateizzazione dei debiti tributari e delle relative sanzioni”

PRESIDENTE

Siamo al punto cinque all’ordine del giorno che recita proposta di legge numero 146/10^ di iniziativa dei consiglieri Battaglia, Aieta, D’acri, Neri, recante: “Disposizioni in materia di rateizzazione dei debiti tributari e delle relative sanzioni”.

Il consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Anche qui, signor Presidente, la Commissione ha esaminato sia i profili di merito sia le conseguenze di carattere finanziario derivanti dall’approvazione della presente proposta di legge.

Il provvedimento in oggetto intende riformare il sistema di rateazione dei debiti tributari.

L’attuale sistema di rateazione, infatti, si ritiene non adeguato al contesto socio-economico del territorio per la perdurante crisi che sta attanagliando le famiglie e le aziende calabresi.

Il progetto si compone di quattro articoli, il primo dei quali disciplina le modalità di rateizzazione dei debiti tributari e delle relative sanzioni amministrative.

In particolare, il contribuente o l’organizzazione che si trovino rispettivamente in condizioni economiche disagiate o in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, possono presentare istanza di rateizzazione, venendo così autorizzati ad un pagamento in rate mensili non superiori a 72.

La proposta specifica, inoltre, che affinché questa rateizzazione possa essere concessa è necessario che l’importo dovuto sia superiore a euro 200,00 per le persone fisiche e superiore ad euro 800,00 per le organizzazioni. Per quanto riguarda le organizzazioni non lucrative l’importo deve essere superiore ad euro 600,00.

La norma prevede anche che per i debiti superiori ad euro 35.000 questa istanza sia corredata da idonee forme di garanzia.

In merito alla proposta di legge il dipartimento Bilancio, con nota del direttore generale, ha dichiarato la compatibilità della proposta con la vigente normativa e attestato l’assenza di oneri diretti o indiretti a carico del bilancio regionale.

Il dipartimento concorda con quanto espresso nella relazione tecnico-finanziaria di accompagnamento in relazione al fatto che la dilazione dei pagamenti previsti da parte dei contribuenti possa avere un impatto finanziario in termini di maggiori entrate sul bilancio regionale.

Il primo firmatario di questa legge è il consigliere Battaglia. Cofirmatari i consiglieri Aieta, D’Acri e Neri.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Battaglia. Ne ha facoltà.

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)

Presidente, solo per sottolineare l’importanza del provvedimento, firmato con i consiglieri Aieta, D’Acri e Neri, che restituisce un po’ di equità sociale ad una regione fortemente disagiata ed ultima negli indicatori di povertà ed a livello nazionale.

Ha già detto tutto il consigliere Aieta e non voglio aggiungere altro se non un appello che rivolgo alla Giunta regionale ed al dipartimento Bilancio, in particolare rispetto al fatto che se il Regolamento attuativo verrà approvato in tempi celeri si riuscirà a far applicare questo provvedimento già ai ruoli che sono - circa 350 mila - in partenza nei prossimi mesi e che riguardano decine, centinaia, migliaia di famiglie di calabresi. Grazie.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 146/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di legge numero 126/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 23 aprile 2009, numero 14 (Nuova disciplina per l’esercizio dell’attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole)”

PRESIDENTE

Siamo adesso al punto sei all’ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 126/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifiche alla legge regionale 23 aprile 2009, numero 14 (Nuova disciplina per l’esercizio dell’attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole)”.

Il consigliere Aieta, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Anche qui, signor Presidente, la Commissione ha esaminato sia i profili di merito sia le ricadute finanziarie derivanti dall’approvazione della presente proposta di legge.

Il provvedimento, in effetti, intende modificare la legge regionale numero 14 del 2009, adeguandone il contenuto normativo al processo di riordino delle funzioni amministrative rientranti nelle materie di competenza regionale.

Infatti, la Regione riassume le funzioni già trasferite alle Province con la legge regionale numero 34 del 2002; tra queste funzioni amministrative vi rientrano quelle in materia di agriturismo.

E’ stata confermata dal dipartimento Bilancio l’invarianza finanziaria e viene suggerito di prevedere espressamente che la partecipazione alle Commissioni che si incaricheranno di valutare progetti e provvedimenti all’articolo 1 avvenga a titolo gratuito.

Si fa, inoltre, presente che sarebbe opportuno, in modo da seguire l’ordine numerico dell’articolato della legge che viene modificata, che l’articolo 1 del disegno di legge contenga le modifiche all’articolo 12 della legge numero 14 del 2009 e, di conseguenza, l’articolo 2 contenga quelle relative all’articolo 13 della predetta legge.

Questa modifica potrebbe essere realizzata autorizzando il coordinamento formale.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 126/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 5.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 6.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 7.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 8.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 9.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 10.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 11.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 123/10^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 e della relazione sulla gestione”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 129/10^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Integrazione deliberazione numero 17 del 28 aprile 2016 «Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 e della relazione sulla gestione»”

PRESIDENTE

Siamo adesso all’esame dei punti sette e otto all’ordine del giorno che riguardano sia la proposta di provvedimento amministrativo numero 123/10^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 e della relazione sulla gestione” sia la proposta di provvedimento amministrativo numero 129/10^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Integrazione deliberazione numero 17 del 28 aprile 2016 «Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 e della relazione sulla gestione»”.

Il relatore del provvedimento, consigliere Neri, ha facoltà di svolgere le due relazioni sui provvedimenti.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti), relatore

Presidente, procedo a svolgere un’unica relazione per entrambi i provvedimenti inseriti al punto 7 ed 8 dell’ordine del giorno.

Le proposte di provvedimento amministrativo numero 123 e numero 129 riguardano l’approvazione del Rendiconto del Consiglio regionale relativo all’esercizio 2015 e della relativa “Relazione sulla gestione”.

Tali proposte sono state approvate dall’Ufficio di Presidenza con proprie deliberazioni, rispettivamente la numero 17 del 28 aprile 2016 e la numero 21 del 23 giugno 2016.

Il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 del Consiglio regionale della Calabria è stato predisposto ed elaborato nel rispetto della normativa vigente che regola la contabilità regionale ed è costituito dal Rendiconto finanziario, dallo Stato Patrimoniale e dalla Relazione sulla gestione.

Allo schema del Rendiconto sono allegati, inoltre, i Rendiconti dei Gruppi consiliari, come previsto dall’articolo 12, comma 1 del decreto legge 10 ottobre 2012, numero 174.

Il Bilancio del Consiglio regionale è costituito, al netto delle partite di giro e dei servizi di terzi: dai trasferimenti correnti e dalle entrate extratributarie, per la parte entrata; dalle spese correnti e dalle spese in conto capitale, per la parte spesa.

Le entrate del Consiglio regionale sono costituite, in particolare, dai trasferimenti della Giunta regionale, dai contributi versati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e altre entrate minori riguardanti la riscossione dei canoni fitto sale consiliari, gli interessi sui fondi giacenti in cassa, il rimborso degli emolumenti dei dipendenti comandati presso altre pubbliche amministrazioni.

La percentuale di realizzo delle entrate alla fine dell’esercizio 2015, rispetto alle previsioni finali di bilancio, è stata del 93,71 per cento.

Le entrate accertate al 31 dicembre 2015 ammontano, infatti, ad euro 71.701.389,20 di cui sono stati incassati euro 61.377.319,79, generando residui attivi, relativi all’esercizio 2015, per euro 10.324.069,44.

Le spese del Consiglio regionale sono costituite, al netto delle partite di giro e dei servizi di terzi: dalle spese per il trattamento indennitario di consiglieri, assessori ed ex consiglieri regionali; dalle spese istituzionali del Consiglio, quali spese di rappresentanza, di patrocinio e contributi, spese per manifestazioni e convegni; dalle spese per il funzionamento dei Gruppi consiliari; dalle spese per il personale addetto alla struttura amministrativa e alle strutture speciali del Consiglio, incluse le spese relative ai servizi di controlli fiscali e sanitari del personale e quelle per le attività di formazione, qualificazione ed aggiornamento; delle spese per il finanziamento della società in house “Portanova S.p.A.”; dalle spese che afferiscono alla gestione e al funzionamento del Consiglio, quali approvvigionamenti e manutenzione ordinaria di beni mobili e di consumo, acquisto di servizi, utenze, canoni; dalle spese sostenute per l’acquisto di libri e pubblicazioni destinati al Polo culturale “Mattia Preti”; dalle spese per consulenze, per i compensi dei componenti degli organi statutari, quali il Co.Re.Com., la Commissione per le Pari Opportunità, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nonché del Collegio dei Revisori dei Conti e dell’Organo Indipendente di Valutazione; dalle spese relative agli interventi di programmazione, progettazione, realizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e degli immobili del Consiglio regionale e, altresì, dalle spese relative all’adeguamento alle normative di sicurezza sui luoghi di lavoro; dalle spese per patrocinio legale e per le funzioni delegate dall’AG.COM al CO.RE.COM Calabria.

La percentuale di realizzo delle spese alla fine dell’esercizio 2015, rispetto alle previsioni finali di bilancio, è stata del 78 per cento.

Infatti, è stato impegnato l’importo di euro 69.495.717,03 e sono stati effettuati pagamenti per euro 58.171.113,80, pari all’83,70 per cento, generando, così, residui passivi, relativi all’esercizio 2015, per euro 11.324.603,23.

La spesa complessiva ha subito una riduzione rispetto all’anno precedente di euro 1.573.811,95, pari al 2,21 per cento.

Nell’esercizio 2015, il Consiglio regionale ha rispettato l’obbligo di contenimento della spesa di personale, disposto dall’articolo 1 comma 557 e 557 quater della legge numero 296 del 2006, nonché i vincoli di finanza pubblica relativi al contenimento delle spese per: studi e consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza,  acquisto di mobili e arredi, sponsorizzazioni, missioni e aggiornamento del personale, acquisto e manutenzione autovetture.

Il Risultato di amministrazione del Consiglio regionale al 31 dicembre 2015 è pari ad euro 5.267.343,80 di cui: avanzo vincolato: €. 695.029,29; avanzo accantonato: €. 2.000.000,00; Avanzo destinato agli investimenti: €. 1.215.112,81; avanzo libero: €. 1.357.201,70.

Nell’avanzo vincolato sono confluiti euro 499.606,87 per i trasferimenti che il Consiglio regionale ha ricevuto dall’Agenzia per le Garanzie nelle Comunicazioni per lo svolgimento delle funzioni delegate al Co.Re.Com. Calabria; euro 16.744,86 derivati dalle somme introitate dalla Giunta regionale per la corresponsione dei rimborsi ai componenti della Giunta; euro 178.677,56 per le somme iscritte in base alla legge regionale numero 13/2002 e ss.mm.ii.

La quota accantonata è costituita dagli accantonamenti per le passività potenziali derivanti dal contenzioso legale esistente a fine esercizio. Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono state accantonate. Quando si accerterà che la spesa potenziale non potrà più verificarsi, la corrispondente quota del risultato di amministrazione sarà liberata dal vincolo.

La quota destinata agli investimenti è costituita dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione ed è utilizzabile con provvedimento di variazione del bilancio solo a seguito dell’approvazione consiliare del Rendiconto.

La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata dopo l’approvazione del Rendiconto e la verifica degli equilibri di bilancio, nel rispetto della vigente normativa che prevede la destinazione priorità alla copertura dei fabbisogni per eventuali debiti fuori bilancio riconosciuti dall’ente, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, per finanziare spese di investimento e così via

Sul Rendiconto Consuntivo il Collegio dei revisori ha espresso parere favorevole con il verbale numero 115 del 27 giugno 2016.

Si rappresenta che il Collegio dei revisori ha esaminato entrambi i provvedimenti: prima la proposta di provvedimento amministrativo numero 123, richiedendo le integrazioni dirette ad inserire la Società Portanova nell’elenco delle immobilizzazioni finanziarie ed il valore finale delle rimanenze; e poi il successivo numero 129 che ha recepito le suddette integrazioni, esprimendo così parere favorevole sul Rendiconto Consuntivo proposto dall’Ufficio di Presidenza.

Considerato che la proposta di provvedimento amministrativo numero 129, dopo averli integrati, riapprova gli allegati del rendiconto contrassegnati dalle lettere da A a V e la relazione sulla gestione e che non sono state apportate variazioni negli allegati da numero 1 a 4 sulla relazione della gestione alla proposta di provvedimento amministrativo numero 123, chiedo al Presidente di porre in votazione contestuale entrambi i provvedimenti.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Volevo porre una domanda al consigliere Neri: a quanto ammonta il risparmio tra il 2015 e il 2016 dell’Ufficio di Presidenza e di tutto il Consiglio regionale, se c’è stato? Questo per capire se abbiamo risparmiato o se il bilancio è sempre più pesante.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)

Come dicevo nella lettura delle relazioni c’è stata una riduzione del 2,21 per cento pari ad 1 milione 573 mila euro.

PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste di parola pongo in votazione la proposta di approvazione contestuale e congiunta dei provvedimenti.

(Il Consiglio approva)

Pongo in votazione le proposte di provvedimento amministrativo numeri 123/10^ e 129/10^.

(Il Consiglio approva)

(Sono riportati in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente della Giunta regionale. Ne ha facoltà.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Presidente, su questo e sui seguenti punti che riguardano i piani di classifica dei Consorzi di bonifica ci è stato chiesto un approfondimento da parte di numerose organizzazioni professionali del mondo agricolo.

Pur ritenendo necessario portare a buon fine questi provvedimenti prima della pausa estiva, chiedo un rinvio per consentire alla Giunta regionale di sentire le eventuali osservazioni che verranno da parte delle organizzazioni che hanno chiesto questo incontro per poterci determinare.

Il lavoro che è stato fatto, naturalmente, non è messo in discussione, e anche l’esame da parte della Commissione non è in discussione, ma si tratta di valutare eventuali osservazioni che dovessero essere migliorative o di andare avanti sulla base dei testi che sono stati licenziati dalle Commissioni.

Credo valga la pena disporre un incontro per ascoltare queste osservazioni e un rinvio di questi punti alla prossima seduta di Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi pongo in votazione la richiesta di rinvio avanzata dal presidente Oliverio dal punto 9 al punto 19, che riguardano tutte proposte di provvedimento amministrativo sui piani di classifica.

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 77/10^ di iniziativa del consigliere Esposito, recante: “Modifiche alla legge regionale 2 maggio 2001, numero 10 (Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività motorie e sportive)”

PRESIDENTE

Siamo adesso all’esame della proposta di legge numero 77/10^ di iniziativa del consigliere Esposito, recante: “Modifiche alla legge regionale 2 maggio 2001, numero 10 (Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività motorie e sportive)” che avevamo messo in coda all’ordine del giorno.

Il consigliere Mirabello, relatore, ha facoltà di illustrare il provvedimento.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, la proposta di legge che è stata approvata all’unanimità dalla Commissione da me presieduta, a firma del collega Esposito, introduce dei correttevi alla legge regionale 2 maggio 2001, numero 10, relativa alla medicina dello sport e alla tutela sanitaria delle attività motorie e sportive, consentendo alle strutture, non semplicemente alle Aziende sanitarie, ma ai Centri di medicina dello sport, quindi, alle strutture private convenzionate ed autorizzate, la possibilità di concedere – espletate le visite di idoneità che a seconda del tipo di attività possono essere annuali o biennali – la certificazione delle attività sportive agonistiche.

La legge, inoltre, reca anche una importante modifica alla lettera b) dell’articolo 4, prevedendo anche per le attività non agonistiche la certificazione relativa all’attestazione dello stato di buona salute per le attività ludico-motorie, che possa essere rilasciata dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dai medici specialisti di medicina dello sport, convenzionati e autorizzati dalle associazioni e dal Coni.

Con il provvedimento che proponiamo, in sostanza, prevediamo uno snellimento in procedure che riguardano un altissimo numero di calabresi che svolgono attività sportive, sia agonistiche sia non agonistiche, per quanto riguarda le attività svolte dai giovani nelle scuole, con la possibilità di rilasciare queste certificazioni, non solamente in carico alle Aziende sanitarie ma anche alle strutture convenzionate accreditate che abbiano tutti i requisiti tecnici necessari.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Presidente, condividiamo la necessità di procedere con le modifiche effettuate. Pensiamo che dobbiamo trovare un’altra soluzione perché i ragazzi che si avvicinano allo sport sono tanti e non si riesce a far superare quelle che sono le fasi di pratiche.

Una attività sportiva delle federazioni e di tutti gli enti predisposti non riesce a superare questo problema e pensiamo che questa proposta di legge sia in sintonia con le parti sostituite.

Per quanto riguarda il gruppo La Sinistra siamo d’accordo all’approvazione della proposta, Presidente.

PRESIDENTE

Consigliere Nucera, vuole emendare il testo?

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

No, va bene.

PRESIDENTE

Quindi la sua è una dichiarazione di voto a favore.

Ha chiesto di parlare il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Ringrazio il relatore della proposta di legge e l’intervento del consigliere che mi ha preceduto e che ha ulteriormente messo in evidenza la ratio che sostiene la modifica che ho presentato.

E’ vero che sempre più giovani si apprestano all’attività agonistica ma è calcolato che, mediamente, in Calabria il 50 per cento di essi non ha redatto mai, annualmente o in modo biennale, a seconda delle discipline sportive, una certificazione medico-agonistica.

Implementare i centri di medicina dello sport convenzionati con la Federazione medico-sportiva italiana è un giusto auspicio ad una reale prevenzione nella materia.

Mi preme sottolineare a quest’Aula che queste modifiche sono in piena conformità con quanto stabilito dalla disciplina statale in materia. Passaggio di non seconda importanza rispetto anche ad una legge di ordine sanitario che viene emanata dalla Regione Calabria; questo Consiglio regionale è tranquillo che queste modifiche vadano in conformità alla legislazione nazionale.

Lo dico in quest’Aula perché non vorrei domani trovarmi a difendere questa proposta di legge in altre sedi. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Ciconte. Ne ha facoltà.

CICONTE Vincenzo Antonio (Partito democratico)

Sono convinto che questa proposta di legge vada approvata. Solo su un punto trovo delle difficoltà ed è quello relativo alla convenzione con la federazione medico-sportivo italiana del Coni.Mi auguro che questa convenzione con il Centro metta in risalto che deve inserire dei professionisti di grande qualità, che abbiano caratteristiche specifiche, che siano specialisti in medicina dello sport e che non vengano delegati altri medici che non hanno i requisiti.

Questa era la cosa prioritaria che mi sembrava opportuno sottolineare perché a volte legiferiamo ma dobbiamo tenere presente quante morti improvvise abbiamo di pazienti che svolgono attività agonistica e non agonistica.

E’ vero, quindi, che va ampliata la platea di medici che vanno a certificare queste situazioni, ma dobbiamo essere sicuri che quei medici siano specialisti idonei a fornire la certificazione. Grazie.

PRESIDENTE

Il consigliere Esposito ha facoltà di parlare per un approfondimento.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Ringrazio il consigliere Ciconte perché, in effetti, ha messo il dito su quello che è il punto di criticità della prevenzione nell’ambito della tutela sanitaria delle attività sportive: le morti improvvise, che possono essere ridotte solo ed esclusivamente se i medici sono specialisti e se i centri convenzionati con la federazione medico sportiva hanno determinati requisiti.

Non si può avere convenzione con la Federazione medico-sportiva italiana se non si è specialisti in medicina dello sport o in cardiologia perché la branca della cardiologia, probabilmente insieme a quella della medicina dello sport, è la specialistica cardine nel poter dichiarare un atleta idoneo all’attività sportiva agonistica.

Va, quindi, in linea con quelle che erano le legittime preoccupazioni del consigliere Ciconte.

PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di parola pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 77/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Mozione numero 60/10^ di iniziativa del consigliere Bova “Sulla centrale a carbone di Saline Ioniche

PRESIDENTE

Siamo alla mozione numero 60/10^ di iniziativa del consigliere Bova “Sulla centrale a carbone di Saline Ioniche”.

Prego, consigliere Bova, ha facoltà di illustrarla.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Presidente, la mozione attiene alla famosa vicenda della costruzione della centrale a carbone di Saline Ioniche: una vicenda che è tornata alla ribalta dopo la pronuncia del Consiglio di Stato del 14 gennaio 2016, sentenza depositata a maggio 2016 e con la quale è stato ribaltato il precedente giudizio del Tar Lazio che aveva accolto i ricorsi presentati, oltre che dalla Regione Calabria anche una serie di associazioni ambientaliste operanti sul territorio locale e nazionale.

Mi preme evidenziare a questo pregiatissimo Consiglio che la sentenza del Consiglio di Stato ha ingenerato delle confusioni un po’ gratuite perché si è pensato che il Consiglio di Stato sia intervenuto nel merito, dicendo che è una centrale che va costruita e non va richiesta la famosa “forte intesa” prevista dalla nostra Costituzione ed ormai consolidata anche dalla giurisprudenza costituzionale e amministrativa, per cui in materia energetica sui territori è previsto il consenso delle Regioni di riferimento.

Tra l’altro, la sentenza del Consiglio di Stato recita espressamente che: “…L’intesa ‘forte’ della Regione, ai sensi della giurisprudenza costituzionale citata nell’appellata sentenza, è richiesta nell’ambito del solo procedimento di autorizzazione unica ma non anche nell’ambito della fase sub- procedimentale di VIA-AIA…”; in pratica, tradotto in poche parole, il Consiglio di Stato ci ha detto che non era lì che era richiesta la forte intesa con la Regione Calabria ma nella fase successiva.

Si tratta di ribadire, adesso, questo “no” che la Regione Calabria ha avuto modo di esternare in diverse occasioni sia come Consiglio che come Giunta, anche proponendo i ricorsi al Tar e poi andando a resistere dinanzi al Consiglio di Stato.

Mi preme evidenziare – anche se è circostanza abbastanza nota – che si è creata in questi anni una grossa sinergia tra associazioni e movimento a sostegno del “No” alla centrale a Saline Ioniche che ha travalicato i confini calabresi ed italiani.

Il 13 giugno 2014 – è un dato che è bene che conosciamo – ci è arrivata, in questo senso, dalla Svizzera una grande lezione di civiltà. Il popolo del Cantone dei “Grigioni” con un referendum ha votato nel 2014 contro la possibilità che le società a partecipazione cantonale potessero investire nella costruzione di centrali a carbone fuori dal territorio elvetico, obbligando, in tal modo, la Repower, socio di maggioranza della Sei S.p.A., che è la società che ha presentato la richiesta di autorizzazione a costruire la centrale e poi ad esercitare la relativa attività, ad uscire dal progetto della centrale.

Devo ancora dire che il 15 gennaio 2015 il Consiglio comunale di Rimini, sotto la pressione del Comitato acqua pubblica Emilia Romagna Re-Common, votava una delibera che impegnava il Sindaco a contestare la partecipazione di HERA S.p.A. -multiutility, a rilevante partecipazione pubblica e secondo azionista della SEI- e intimare l’uscita dal progetto per la centrale di Saline, mentre nel corso dell’annuale assemblea dei soci, tenutasi il 13 maggio 2016, il Presidente del Consiglio di amministrazione di Repower annunciava la messa in liquidazione della SEI S.p.A.

Si tratta di mettere la parola fine a questa vicenda ed ecco perché il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale “…ad adottare una delibera che preso atto delle risultanze della procedura di rilascio VIA per come adottate con il decreto numero 115 del 5 aprile 2013 del Ministro dell’Ambiente e come dettagliatamente formulate nel parere numero 559 del 21 ottobre 2010, reso dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e del Mare, confermi il dissenso della Regione Calabria alla costruzione della centrale a carbone a Saline Joniche, anche in assenza di esplicita richiesta del Ministero, con provvedimento motivato, che deve specificatamente tenere conto delle risultanze dell’istruttoria ed esporre in modo chiaro e dettagliato le ragioni del dissenso dalla proposta ministeriale di intesa, indicando, al contempo, proposte alternative di destinazione dell’area interessata, corredate dall’indicazione delle necessarie coperture finanziarie, facendo anche ricorso alle risorse comunitarie oggetto del POR Calabria – tanto caro a chi mi sta vicino - 2014/2020, provvedendo a costituire inoltre una task force che includa tutte le "sensibilità " espresse anche dal mondo dell’associazionismo, nonché adotti ogni provvedimento ritenuto utile e conducente al fine di scongiurare il pericolo della costruzione della centrale a carbone e sostenere per quell’area una destinazione d’uso coerente con quelle che sono le vocazioni del territorio”.

In buona sostanza, lo voglio aggiungere, diciamo alla Giunta regionale che non basta dire “no” alla costruzione della Centrale ma dobbiamo dire qual è la destinazione da dare, cosa vogliamo fare, quali sono le vocazioni e quali le risorse. Ecco, qualcosa che sia ben strutturato per poter essere accolto dal nostro Ministero. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Alla mozione che ha presentato il consigliere Bova - e che mi trova d’accordo - vorrei aggiungere che da consigliere provinciale ho fatto una battaglia per dire “no” alla centrale di Saline e poiché dobbiamo dire le cose come stanno, sia il presidente Loiero sia il presidente Scopelliti hanno detto “no” alla centrale. Noi lo abbiamo già detto e lo ribadiamo.

Penso, però, che non basta più dire “no” e mi rivolgo alla Giunta regionale ed al presidente Oliverio. Dobbiamo specificare quanto meno l’intervento che andremo a fare ed i tempi necessari a bonificare quell’area.

Andare, poi, avanti e vedere i progetti o lo vediamo dopo cosa dobbiamo fare in quell’area, ma penso che l’assessore, la Giunta regionale ed il presidente Oliverio debbano fornire dei tempi per bonificare l’area, renderla fruibile e restituirla ai cittadini. E’ questo, secondo me, un primo passaggio che il Consiglio, la Giunta regionale e la maggioranza devono fare al più presto, altrimenti la politica non è più credibile e nessuno sarà più credibile.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Rizzo. Ne ha facoltà.

RIZZO Antonietta, assessore all’ambiente

Ritengo innanzitutto, sia necessario ascoltare le associazioni di categoria che ci hanno chiesto di essere audite. Prima di prendere qualsiasi decisione vorremmo avere una partecipazione popolare che sia la più ampia possibile.

Sulla bonifica le idee sono molto chiare ed i tempi dipendono dal piano di caratterizzazione che dobbiamo subito approntare ma credo che l’idea sul futuro dell’area sia demandata non solo ad una nostra idea progettuale ma alla concertazione che dobbiamo fare sul territorio.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione numero 60 presentata dal consigliere Bova.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di legge numero 154/10^ di iniziativa dei consiglieri Bova, Battaglia, Neri, recante “Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2015, numero 37”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di legge numero 154/10^ di iniziativa dei consiglieri Bova, Battaglia, Neri, recante “Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2015, numero 37”.

Il relatore, consigliere Bova, ha facoltà di svolgere la relazione.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti), relatore

Signor Presidente, è una proposta di modifica alla legge regionale numero 37 che si concretizza in alcune modifiche alla legge regionale numero 35/2009 e successive modifiche ed integrazioni che sarebbero, poi, “Procedure per la denuncia degli interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica”.

Gli interventi, infatti, riguardano sia il comma 3 dell’articolo 14 sia il comma 2 dell’articolo 17 della legge regionale in premessa.

La prima delle due modifiche si rende necessaria onde specificare che “gli enti territoriali” ivi richiamati si identificano con le amministrazioni comunali, al fine della corretta applicazione dell’articolo 14. Anche perché ci sarebbe un po’ di contraddizione nell’attuale vigente formulazione.

La seconda modifica, invece, si sostanzia nel differimento del termine, previsto dal citato comma 2 dell’articolo 17, relativo al regime transitorio, dall’attuale 30 giugno 2016 al 31 dicembre 2016.

Ciò al fine di consentire l’adeguamento delle strutture tecniche regionali, cui è demandata l’attività in materia di edilizia sismica, all’introduzione della nuova piattaforma informatica denominata SI.SMICA, per come previsto dall’articolo 1 e seguenti della modificanda legge regionale numero 37 del 2015.

Tale adeguamento, stante pure le segnalazioni pervenute dagli Ordini professionali interessati, è di importanza rilevante poiché consentirebbe lo svolgimento, nei termini e con le modalità previsti dalla normativa sismica, dell’attività istruttoria e dell’eventuale rilascio dell’atto autorizzativo per tutte le opere ivi contemplate.

Si fa presente, infine, che le proposte modifiche non comportano alcun onere economico per il bilancio della Regione Calabria, per come emerge, pure, dalla predisposta clausola di neutralità finanziaria all’articolo 3.

E’ prevista, infine, all’articolo 4 l’immediata entrata in vigore della legge, stante l’imminente scadenza del termine di cui al prefato articolo 17, comma 2.

Presidente, ne chiedo l’approvazione.

PRESIDENTE

L’assessore Musmanno vuole intervenire?

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Credo che sia una proposta accoglibile in entrambi gli articoli: il primo, come documentato, corregge una piccola svista che meglio caratterizza la qualificazione degli enti territoriali; la seconda, sostanzialmente, è una proroga dei termini che accogliamo, visto che viene fondamentalmente dal basso; è una istanza degli ordini professioni che ci sollecitano a dare tempo perché gli uffici possano essere pronti a recepire l’introduzione del pacchetto sismica, i cui tempi di applicazione e di utilizzo non sono soggetti a ulteriori modifiche.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 154/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di legge numero 141/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifica alla legge regionale 31 dicembre 2015, numero 39 (Disposizioni relative alla costituzione di una società per azioni finalizzata all’esercizio dello scalo aeroportuale di Crotone)”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di legge numero 141/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifica alla legge regionale 31 dicembre 2015, numero 39 (Disposizioni relative alla costituzione di una società per azioni finalizzata all’esercizio dello scalo aeroportuale di Crotone)”.

Il consigliere Sergio, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente), relatore

Signor Presidente, colleghi consiglieri, sulla proposta di legge numero 141/10^ “Modifica alla legge regionale 31 dicembre 2015, numero 39” ringrazio i colleghi per aver accettato la proposta di integrazione dell’ordine del giorno, inserendo questa punto che ha carattere di urgenza.

Più precisamente queste modifiche si rendono necessarie per aderire ai rilievi formulati dal Ministero dell’economia e finanze e dalla Agenzia per la Commissione di garanzia in sede all’esame della suddetta legge.

Il Ministero dell’economia e finanze nello specifico ha osservato che all’articolo 3, comma 2, della legge regionale numero 39 si fa riferimento all’articolo 10 della legge di contabilità regionale numero 8 del 2002, anziché all’articolo 39, comma 10, del decreto legislativo numero 118 del 2011, che, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera e) della Costituzione, rappresenta l’unica disciplina armonizzata dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio cui le Regioni devono fare riferimento, in ossequio alla competenza esclusiva dello Stato e a garanzia della unitarietà della disciplina contabile dei bilanci pubblici.

Il secondo punto riguardava il rilievo posto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, alla luce della riforma in atto della pubblica amministrazione e, in particolare, della bozza del decreto attuativo della legge numero 224 del 2015 (Legge Madia), relativo al riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri, il cui articolo 5 prevede che la costituzione di una società a partecipazione pubblica, nelle ipotesi e per le finalità ammesse dal precedente articolo 4, sia realizzata attraverso atti amministrativi sottoposti ad un onere di motivazione analitica e ad un processo di verifica ad opera della Corte dei conti e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Occorre assicurare che in futuro la Regione non si sottragga all’onere motivazionale imposto dal citato articolo 5 ed al successivo processo di verifica.

Dal punto di vista finanziario si evidenzia che la proposta di legge è corredata da relazione tecnico-finanziaria, nella quale si specifica che dalla attuazione della stessa non derivano oneri a carico del bilancio regionale.

La Commissione bilancio, nella seduta del 28 giugno 2016, ha esaminato la proposta di legge dal punto di vista finanziario ed ha proceduto a modificare la rubrica dell’articolo 2 da clausola di invarianza finanziaria a clausola di neutralità finanziaria.

La proposta ha, pertanto, carattere meramente ordinamentale e si rende necessaria al fine di aderire ai rilievi formulati sia dal Mef sia da Agcom.

Detta neutralità è stata confermata anche dal dipartimento Bilancio con nota acquisita al protocollo numero 26219 del 28 giugno 2016.

Fatte queste premesse, chiedo al Consiglio l’esame e l’approvazione della suddetta proposta di legge. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Per come è emerso in Commissione - il presidente Sergio ricorderà perfettamente - abbiamo approvato questa modifica, che nasce dalle osservazioni fatte dal Mef e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Erano opportune queste modifiche, approvate qualche giorno fa in Commissione, da parte della Giunta regionale; tra l’altro, era emersa la necessità che venisse chiarito in Consiglio regionale quale sia la percentuale della quota della Regione Calabria nell’ambito di questa costituenda società.

Perché né nella prima proposta di legge, né in questa modifica chiesta per l’adeguamento delle osservazioni fatte a livello governativo, viene contemplata. Non so se c’è qualcuno della Giunta regionale che potrebbe delucidare il Consiglio regionale.

Questa era, del resto, un’opinione comune in Commissione - vero, Presidente? -, emersa in modo unanime, rispetto a quelli che eravamo presenti. Abbiamo apprezzato in Commissione l’onestà intellettuale ed il modo in cui ha governato e coordinato i lavori il presidente Sergio.

Vorrei, quindi, sapere se dai banchi della Giunta regionale abbiamo la possibilità di conoscere in che percentuale la Regione Calabria, alla luce di questo finanziamento, va ad incidere sulla istituenda società per l’aeroporto di Crotone, nella speranza che tra la Regione e gli enti comunali si possa avere anche la maggioranza in capo a questa nuova società di supporto all’aeroporto di Crotone.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Rizzo. Ne ha facoltà.

RIZZO Antonietta, assessore all’ambiente

Per quanto riguarda il discorso della percentuale, in questo momento la Regione non ha la maggioranza, nel senso che i 200 mila euro non sono sufficienti per avere la maggioranza all’interno della nuova società aeroportuale.

E’ chiaro che si tratta dell’intervento che fa la Regione, insieme all’amministrazione comunale, insieme a quella di Lamezia Terme e di Reggio Calabria, per un rilancio dell’attività aeroportuale.

L’intento è quello di creare una rete aeroportuale che possa vedere l’area di Crotone assorbire tutta la fascia della Sibaritide e tentare, quanto è più possibile, di avvicinarla.

Il problema, in questo momento, è la nuova gara per l’aeroporto di Crotone perché, come sa, RyanAir sta lasciando l’aeroporto di Crotone e si andrà a nuova gara. Naturalmente anche la nuova società dovrà avere una nuova convenzione.

Il sindaco di Crotone si è appena insediato, per cui sarà nostra cura audirlo per cercare di disporre, insieme all’amministrazione comunale di Crotone, un piano programmatico.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione l’articolato della proposta di legge numero 141/10^.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Avendo esaurito i punti all’ordine del giorno la seduta è tolta.

La seduta termina alle 17,19