VII legislatura
109.
Seduta di martedì 8 febbraio 2005
Presidenza del Presidente Luigi Fedele
La seduta inizia alle 18,30
PRESIDENTE
La seduta è aperta. Chiamo a svolgere le funzioni di segretario il consigliere Occhiuto in sostituzione del consigliere segretario Pilieci.
Roberto OCCHIUTO, Segretario f.f.
Legge il verbale della seduta precedente.
Onorevole Occhiuto, dovrebbe farci capire cosa sta leggendo, perché noi dobbiamo e vogliamo sapere cosa dice il verbale. Lei non si deve mangiare le parole, ma deve leggere e farci capire.
PRESIDENTE
Onorevole Tripodi, se chiede la parola noi gliela diamo.
Roberto OCCHIUTO, Segretario f.f.
Onorevole Tripodi, io sto leggendo, semmai sto leggendo velocemente…
Diego Antonio TOMMASI
Presidente, ma intorno a lei c’è sempre un capannello, non è possibile.
Roberto OCCHIUTO, Segretario f.f.
Io sto leggendo velocemente è il mio modo di leggere. Se vuole può accomodarsi lei, io non sono nemmeno Segretario, ma sono qui nella funzione di consigliere più giovane. Ma se vuole può sostituirmi.
Proseguo con la lettura del verbale.
(Interruzione)
PRESIDENTE
Colleghi, per favore un attimo di attenzione altrimenti non si riesce ad andare avanti. Prego, onorevole Occhiuto, prosegua.
Roberto OCCHIUTO, Segretario f.f.
Continua la lettura del verbale.
Giovanni NUCERA, Segretario f.f.
Prosegue con la lettura del verbale.
(E’ approvato)
Diego Antonio TOMMASI
Presidente, sul verbale del Consiglio io volevo parlare un attimo.
Prego, onorevole Tommasi.
Presidente, chiedo ufficialmente copia integrale del verbale perché ancora ad oggi a distanza ormai di
8 giorni dalla seduta del Consiglio regionale che ha visto l’approvazione della
legge elettorale, ancora, nonostante l’urgenza la legge non è stata pubblicata.
Chiediamo,
ufficialmente copia integrale del verbale e copia della legge pubblicata sul
Bollettino Ufficiale per tutti gli atti che abbiamo annunciato e che porteremo
avanti. Grazie.
PRESIDENTE
La copia del
verbale le sarà consegnata subito. Lo avrei inoltre detto nelle comunicazioni
che la legge regionale è stata promulgata il 7 febbraio 2005, numero 1 e
pubblicata.
Che si dia una
copia del verbale firmato all’onorevole Tommasi che ne ha fatto richiesta.
Ha chiesto di
parlare l’onorevole Tripodi Michelangelo. Ne ha facoltà.
Presidente, io chiedo che sia data copia del resoconto integrale della seduta che rappresenta un po’ il quadro fedele dell’andamento dei lavori.
Non condivido il verbale che è stato letto perché questo non riporta tutti gli atti che sono stati compiuti. Non contiene, per esempio, né cita il numero o descrive gli emendamenti presentati in quella seduta.
Siccome sono stati presentati prima e durante la
seduta complessivamente
circa 18 mila emendamenti, non so se allo stato attuale questi emendamenti sono
stati catalogati e menzionati. Comunque, ritengo che debbano essere menzionati
nel verbale tutti gli emendamenti perché fanno parte degli atti di quella
seduta.
Siccome quella
seduta sarà oggetto di ulteriori esami da parte di altri organi, è evidente che
nel verbale, che sarà richiesto e che io le chiedo, deve essere ricompresa l’elencazione di tutti gli emendamenti, della
cronologia della presentazione degli emendamenti ad horas,
del quadro complessivo e completo di tutti gli atti che sono stati prodotti
prima della seduta del 31 gennaio-1° febbraio e durante la seduta. Secondo,
naturalmente, l’ordine di presentazione perché è chiaro che un emendamento che
è stato presentato alle 8 è diverso e deve essere cronologicamente protocollato
e catalogato e collazionato prima di un emendamento che è stato presentato alle
9 o alle 10.
PRESIDENTE
Lei presentava
emendamenti ogni minuto, questo è impossibile…
Michelangelo TRIPODI
Quindi le chiedo tutto questo complesso di documenti…
PRESIDENTE
Le daremo un quadro completo certo.
Michelangelo TRIPODI
Poi appena finirà, io le richiederò la parola per fatto personale.
Legge le comunicazioni.
(Sono riportate in allegato)
Roberto OCCHIUTO, Segretario f.f.
Legge le interrogazioni e la mozione presentate alla Presidenza.
(Sono riportate in allegato)
E’ pervenuta risposta scritta alle interrogazioni numero 520 del 19.01.2004 a firma del consigliere Amendola e numero 521 del 19.01.2004 a firma del consigliere Borrello.
(Sono riportate in allegato)
Per fatto personale ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi Michelangelo. Ne ha facoltà.
Io ho chiesto di
intervenire per fatto personale, Presidente, perché in questi giorni ho avuto modo di leggere alcune sue personali
dichiarazioni sui giornali.
Ho qui quella che
lei ha reso alla “Gazzetta del Sud”
e riportata oggi a pagina 26.
Certamente, Presidente, ognuno è libero di compiere le scelte che ritiene opportune, ma nessuno
può essere né passare come carnefice se ne è stato la vittima. E mi spiego
subito.
Lei sostiene
nella sua disamina, ad un certo punto, che sette giorni prima, era stata
avanzata dai gruppi del centro-sinistra una proposta del 2,5 per cento, poi rifiutata, e che, quindi, c’è stata
fatta marcia indietro.
Ecco, siccome
questa marcia indietro è stata imputata, tra gli altri, al gruppo che io ho
l’onore di rappresentare in questo Consiglio regionale, mi sarei aspettato da lei ( che tra le tante
funzioni, ne ha una, quella di garanzia, nel momento in cui faceva questo excursus e questa ricostruzione storica, che rimarrà
visto che questa legge segna anche uno spartiacque e diventa un caso nazionale come è noto, perché non ci sono altre leggi
analoghe in nessun’altra Regione che si ritroverà a
votare il prossimo 3 aprile) che avesse ricordato a tutti e a me stesso che a
dicembre la Commissione autoriforma
aveva licenziato un testo unificato unitario, che fu definito come “lodo Naccarato”, con un
accordo che prevedeva uno sbarramento del 2 per cento.
Avrei gradito
appunto questo, per consegnarlo alla storia della vicenda.
Ed, inoltre, lei,
in quel momento, avrebbe dovuto ricordare che lo scorso 5 gennaio, il centro-sinistra fu riunito sulla base di una richiesta
presentata dal capogruppo di Forza Italia,
onorevole Leone, non dal centro-sinistra come dice lei, e che quella riunione stava concludendosi
su quella proposta del 2,5 per cento, tant’è
che lei personalmente venne a comunicare che non se ne faceva più
nulla.
Questa è la
storia e questa è la seconda questione pure.
La terza cosa, ed
è evidente, è che ci fu una marcia indietro a dicembre e una marcia indietro il
25 gennaio.
Ancora. Sulla
legge – abbiamo ascoltato anche un pezzo del verbale – c’è stato anche un
emendamento sul 2,5 per cento che è
stato respinto, ma agli atti resta questo.
Allora ognuno può
aver fatto la propria scelta, Presidente, ma lei sa meglio di tutti noi – certamente più di me e me lo insegna –
che questa vicenda ha protagonisti diversi. Ma sicuramente chi è stato vittima
e chi ha subito questo tipo di operazione sulla propria pelle, non può essere
oggi chiamato ad assurgere a responsabile o carnefice, quello che ha voluto
quasi quasi votare quello sbarramento.
Noi, Presidente, abbiamo votato contro lo sbarramento del 4 per
cento, quindi volevo solo far presente
questo.
Prossimamente,
quando andrà a rendere dichiarazioni alla “Gazzetta del Sud”, quella che darà ai lettori del quotidiano, ma
anche a tutti i cittadini della Calabria, sia una ricostruzione obiettiva, una informazione esaustiva dei fatti,
visto che noi non abbiamo potuto avere la possibilità di farlo se non, appunto,
in questa sede.
Vorrei che nel
momento in cui è stato compiuto in Calabria un attacco così grave e pesante alla democrazia, quello che noi definiamo
un furto di democrazia, chi è stato il ladro di questa democrazia, si assuma la
responsabilità fino in fondo.
Certamente, noi
non ci sentiamo assolutamente né responsabili né in alcun modo compartecipi di
quella che è una usurpazione grave, di quello che rappresenta un funerale della
democrazia in Calabria. Certamente ci ribelliamo ad una prepotenza senza
limiti, a quella che consideriamo un sopruso ed una ingiustizia inaccettabile,
per la quale di cui non ci sono motivazioni politiche e che rappresenta solo
una grave azione di killeraggio ed un attacco ai
diritti costituzionali democraticamente garantiti per
tutti i cittadini anche calabresi.
Onorevole Tripodi, intanto mi fa piacere che lei parli con pacatezza
perché questo è anche giusto.
Io ho fatto una ricostruzione sommaria intanto perché lei capisce che in
due righe non si poteva fare altrimenti, peraltro sa meglio di me che la
Commissione autoriforma non ha approvato alcuna proposta di legge, né del 2 per
cento, né del 3 o del 4 o del 5. Era una proposta che l’onorevole Naccarato aveva fatto…
C’era una intesa, non ho detto che è stata approvata…. Ho detto che a metà dicembre era stata trovata una intesa su quello che si chiamava “lodo Naccarato”…
Onorevole Tripodi, lei ha parlato ed io l’ho ascoltata adesso mi faccia parlare. “Lodo Naccarato” non è una proposta approvata né deliberata da alcuna Commissione.
Poi lei sa meglio di me che per più volte la proposta dello sbarramento del 2,5 per cento è stata rifiutata, poi di nuovo riproposta e di nuovo rifiutata finanche la stessa sera in sede di seduta del Consiglio regionale, la sera prima di iniziare fino alle 23 il centro-sinistra si era riunito per decidere su una proposta nostra del 2,5 per cento.
Avete deciso che quel 2,5 per cento…
(Interruzione)
Il centro-sinistra non lei e il suo partito, onorevole Tripodi, parlo del centro-sinistra. Il centro-sinistra alla unanimità ha detto che quella proposta non andava bene e c’era una proposta diversa che poi arrivava in poche parole ad una percentuale del 2 per cento.
Il centro-destra ha deciso di non accettarla e si è andati avanti nell’approvazione della legge.
E’ anche vero che verso le 6-7 del mattino c’era un emendamento che parlava del 2,5 per cento perché questa è storia ed è agli atti, ma a quel punto il centro-destra ha deciso di non accettarlo.
Quindi dopo tutto questo via vai, dopo la riunione fiume che avete tenuto la sera prima, a quel punto si sarebbe potuta chiudere la partita, ma questo non è avvenuto. Io non ho fatto il suo nome ho detto che il centro-sinistra ha portato avanti quella posizione che non è stata accettata dal centro-destra. Siamo andati avanti ed il resto è storia.
Prego i colleghi capigruppo di venire al banco della Presidenza. Facciamo una breve sospensione dei lavori.
(I capigruppo si portano
al banco della Presidenza)
Siccome ci sono alcuni colleghi che hanno chiesto congedo causa malattia, hanno l’influenza, di conseguenza lo schieramento di centro-destra non ha sufficienti presenze in Aula, per cui non essendoci le condizioni per poter continuare, e ciò è emerso anche nella breve riunione dei capigruppo, proporrei di rinviare la seduta alla settimana prossima.
Ha chiesto di parlare l’onorevole Tommasi. Ne ha facoltà.
Presidente, chiedo un attimo di attenzione ai colleghi.
Lei, Presidente, ha chiesto il rinvio della seduta in quanto nel centro-destra – prego i colleghi Bova e Pirillo di ascoltare – ci sono dei congedi.
Da quello che ci risulta e che risulta ai calabresi questo centro-destra i numeri non li ha
da più tempo, però stranamente questi numeri li ha avuti giorno 1 febbraio.
Con grande
soddisfazione leggo che il centro-sinistra ha deciso di fare opposizione alla
Regione Calabria, oggi ed in futuro perché su questo non ci saranno sconti,
anche se stasera un grande atto ed una grande responsabilità ci doveva portare
ad approvare il Piano energetico.
Su queste
condizioni io sono pronto ad accettare il rinvio e a discutere assieme al
centro-sinistra nel prossimo futuro Consiglio regionale.
PRESIDENTE
Onorevole
Tommasi, non mi sarei aspettato una dichiarazione di sconfitta da parte sua.
Dice che farà opposizione anche alla prossima legislatura, ancora dobbiamo
votare, onorevole Tommasi.
Presidente, prendo atto che il centro-sinistra ha ritrovato la sua unità.
PRESIDENTE
Ci fa piacere…
(Interruzione)
Il Consiglio è rinviato al 14 e al 15 febbraio, due giorni consecutivi.
La seduta è chiusa.
Hanno chiesto congedo i consiglieri: Naccarato, Leone, Pisano, Pilieci, Gallo.
(Sono concessi)
Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:
“Rimodulazione di metà periodo Programma operativo regionale (Por) Calabria, presa d'atto ‑ (delibera G.R. n. 1008 del 22.12.2004)” (P.P.A. n. 333/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio dei bilancio di previsione dell'Apt (Azienda di Promozione Turistica) di Reggio Calabria per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n. 18 del 26.1.2005)” (P.P.A. n. 334/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio dei bilancio di previsione dell'Apt (Azienda di Promozione Turistica) di Cosenza per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n. 19 del 26.1.2005)” (P.P.A. n. 335/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell'Apt (Azienda di Promozione Turistica) di Vibo Valentia per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n. 20 del 26.1.2005)” (P.P.A. n. 336/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell'Apt (Azienda di Promozione Turistica) di Crotone per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n. 21 del 26.1.2005)” (P.P.A. n. 337/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Ardis (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) di Reggio Calabria per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n. 22 del 26.1.2005)” (P.P.A. n. 338/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Arssa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura) per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n.23 del 26.1.2005)” (P.P.A. n. 339/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Approvazione schema di atto costitutivo e di statuto "Centro Tipologico Nazionale” Soc. cons. per azioni, in esecuzione degli impegni previsti all'art. 3 del Protocollo d'Intesa del 25.9.2003, siglato tra la Regione Calabria, il Ministero delle infrastrutture, il Comune di Catanzaro e la Provincia di Catanzaro ‑ (delibera G.R. n. 79 del 2.2.2005)” (P.P.A. n. 340/7^)
E' assegnata alla prima Commissione – Politica istituzionale - ed alla seconda – Sviluppo economico - per il parere.
(Così resta stabilito)
“Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Ardis (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) di Catanzaro per l'anno finanziario 2005 ‑ (delibera G.R. n. 90 del 2.2.2005)” (P.P.A. n. 341/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
E’ stata, inoltre, presentata la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione conto consuntivo esercizio finanziario 2003 del Consiglio regionale ‑ (delibera U.P. n. 143 del 25.6.2004)” (P.P.A. n. 332/7^)
(Così resta stabilito)
La Giunta regionale ha trasmesso per il parere della competente Commissione consiliare la deliberazione n. 69 del 26.1.2005, recante: "Approvazione ai sensi della legge regionale 19 novembre 2003, n. 20, del regolamento di attuazione che disciplina l'accesso ai benefici di cui all'art. 6, comma 1, lette. A e B della legge medesima" (Parere n. 93)
E' assegnata alla terza Commissione - Servizi sociali.
(Così resta stabilito)
Il dirigente del Settore legislativo della Giunta regionale ha comunicato che, in data 7 febbraio 2005, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la seguente legge regionale che sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, supplemento straordinario n. 7 del 9 febbraio 2005:
1. Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1, recante: "Norme per l'elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale".
La Giunta regionale, con nota 168/S del 7.2.2005, ha trasmesso la deliberazione n. 40 del 26.1.2005 con allegati gli emendamenti sostituitivi rispettivamente ai progetti di legge n. 592/7^, n. 593/7^ e n. 5948^:
1) "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2005 e pluriennale 2005/2007 della Regione Calabria (legge finanziaria)" ‑ Emendamento sostitutivo al P.L. n. 592/7^
E' assegnato alla seconda Commissione - Sviluppo economico –, alla prima - Politica istituzionale –, alla terza - Servizi sociali – ed alla quarta – Politica ambientale.
(Così resta stabilito)
2) "Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l'anno finanziario 2005 e bilancio pluriennale per il triennio 2005/2007" ‑ Emendamento sostitutivo al P.L. n. 593/7^
E' assegnato alla seconda Commissione - Sviluppo economico –, alla prima - Politica istituzionale–, alla terza - Servizi sociali – ed alla quarta – Politica ambientale.
(Così resta stabilito)
3) "Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2005 art. 3, comma 4, della legge regionale n. 8/2002)" ‑ Emendamento sostitutivo al P.L. n. 59417^
E' assegnato alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
Pirillo. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore ai lavori pubblici. Per sapere – premesso che:
ai sensi della L.R. n. 10/1997 la società Sorical Spa è stata costituita per la salvaguardia e la gestione delle risorse idriche in Calabria;
è stato presentato il piano industriale della Società che prevede n. 250 unità lavorative per tutta la regione con il solo obbligo di assunzione del personale ex Casmez pari a circa 80 unità;
60 unità lavorative ‑ alle dipendenze di imprese private ed addette al settore ‑ da circa 20 anni svolgono la loro attività lavorativa nella gestione idrica regionale in sostituzione del personale ex Casmez andato in pensione;
le suddette unità lavorative, da quanto appreso sembra siano in condizione di perdere il posto di lavoro per le ristrettezze ed i tagli previsti dal piano industriale della Società;
il superamento della situazione di precarietà di tale categoria di lavoratori è stata più volte portata all'attenzione dei vari assessorati regionali competenti, incontrando disarmante indifferenza;
esiste il concreto rischio di disperdere il patrimonio professionale acquisito da tale qualificato personale, che si rivela assolutamente indispensabile nella gestione degli acquedotti calabresi;
il dialogo tra le parti sociali rappresenta il cardine delle conquiste sindacali e democratiche ed il consenso segna una delle tappe fondamentali della concertazione per garantire serenità e dignità ai lavoratori -:
quali iniziative e determinazioni si intendono adottare per il superamento della situazione di precarietà di queste 60 unità lavorative "a rischio licenziamento" ridando in tal modo dignità e fiducia ai lavoratori di un settore così strategico per lo sviluppo della Calabria.
(658; 4.2.2005)
Mistorni. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore alla pubblica istruzione. Per sapere – premesso che:
sul sito internet dell'Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro è stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa alle dieci unità da ammettere per l'anno accademico 2004/2005, alla Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera presso la Facoltà di Farmacia;
pare che 1'80 per cento degli ammessi provenga da fuori Regione (in particolare Campania);
detta Scuola opera anche grazie ad apposita convenzione del 12.05.1998 stipulata con la Regione Calabria;
è di stringente attualità il dibattito riguardante la fuga dei cervelli dalla Calabria, recepito ultimamente anche dal Consiglio regionale che ha provveduto a licenziare una legge apposita atta a scongiurare tale impoverimento culturale nella nostra Regione -:
a) se sono a conoscenza di quanto sopra esposto;
b) se intendono sollecitare le Università calabresi affinché prevedano nei bandi di ammissione a Scuole di Specializzazioni, Master, ecc. una riserva di posti a favore di laureati calabresi.
(659; 8.2.2005)
Pacenza. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore all’urbanistica. Per sapere - premesso che:
il Comune di Roseto Capo Spulico (CS) con delibera di Consiglio comunale ha costituito una società mista, a prevalente capitale pubblico denominata G.E.A.T. srl, avente quale scopo sociale, tra gli altri, il servizio di accertamento e riscossione tributi;
il responsabile dell'Ufficio finanziario dell'Ente a fronte di gravi inadempienze della società mista ha comminato alla stessa la decadenza del servizio tributi con provvedimento n. 53 del 11/12/03;
la scelta di costituire detta società mista si è rilevata antieconomica e la procedura costitutiva si è dimostrata viziata da numerose ed insanabili illegittimità;
avverso al provvedimento di revoca la Società ha presentato ricorso al Giudice amministrativo, notificato in data 19/12/2004, domiciliandosi presso lo studio dell'avv. Raffaele Mirigliani, assessore con delega all'Urbanistica ed alla Presidenza della Giunta regionale;
l'amministrazione comunale, neo insediata, sta procedendo all'annullamento e revoca di tutti gli atti sin qui posti in essere per costituire la società e che nelle more dell'avvio del procedimento si è vista notificare atto di diffida a perseverare in detta volontà, a firma tra gli altri, dell'assessore regionale alla Presidenza;
l'atto di cui sopra è stato notificato al Sindaco, alla Giunta, al responsabile del servizio finanziario ed incredibilmente anche ai componenti del Consiglio comunale, che nessuna competenza ha in materia;
i consiglieri hanno ritenuto detto atto palesemente intimidatorio, ed hanno esposto formale denuncia;
in data 21/01/2005 è stato notificato al Comune altro ricorso da parte della Società Mista, di cui 1'avv. Mirigliani non si limita più ad essere solo domiciliatario ma assume le difese della società contro il Comune di Roseto Capo Spulico;
la funzione di assessore regionale assume di per sé la rappresentanza e la tutela dell'intero territorio regionale ed ancor di più il suo sistema istituzionale;
l'attività professionale messa in essere dall'assessore Mirigliani che vede come contro parte un piccolo comune calabrese si rende inaccettabile ed inopportuno con la sua funzione di assessore regionale alla Presidenza -:
a) se è a conoscenza di quanto narrato e quali iniziative intende assumere;
b) se l'assessore Mirigliani intende rimuovere la sua inopportunità in costanza delle funzioni assessorili di patrocinare azioni legali contro comuni calabresi.
(660; 8.2.2005)
Tommasi. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore alla sanità. Per sapere – premesso che:
l'Azienda ospedaliera di Cosenza con deliberazione n. 179 del 9 marzo 2004 ha bandito le procedure di selezione per n. 2 posti di operatore tecnico specializzato (idraulico e impiantista);
correttamente e come previsto dalla vigente normativa è stata assicurata adeguata copertura finanziaria;
nel mese di luglio 2004 sono state ultimate le prove di selezione con relativa e conseguente chiusura dei verbali;
ad oggi non è stata ufficializzata la graduatoria finale;
rappresenterebbe una giusta e corretta risposta politica e gestionale il dare immediato seguito alle procedure interrotte al fine di procedere all'immissione in servizio dei vincitori della selezione -:
per quale motivo si continua a non dar seguito alle procedure selettive di cui in narrativa, ovvero per quale motivo non si dà corso all'assunzione dei vincitori del concorso, penalizzando in questo modo il potenziale di efficienza e di efficacia dell'azienda;
se non debba considerarsi dannoso ed illegittimo un perdurare dell'attuale situazione, in relazione alla mancata rimozione delle cause ostative alla pubblicazione dell'esito della selezione con conseguente presa di servizio dei vincitori.
(661; 8.2.2005)
Il Consiglio regionale della Calabria
prendendo atto che l'ennesima ristrutturazione dell'organizzazione Wiriline/Rete Telecom Italia, in atto nella nostra regione, comporterà il trasferimento della gestione territoriale dell'azienda dalla Calabria alla Sicilia;
considerato che
tale ristrutturazione determinerebbe un impoverimento dell'azienda Wiriline/Rete Telecom nella nostra regione in vista del previsto trasferimento di tutte le funzioni direzionali della stessa azienda dalla Calabria alla Sicilia;
tale stato di cose comporterebbe un danno per l'intera regione, rappresentando immediatamente una ricaduta negativa sul fronte dell'occupazione;
Sindacati ed Rsu esprimono forti preoccupazioni per la scelta fatta sul piano riorganizzativo dall’azienda nel settore delle telecomunicazioni calabresi, in contrasto con un processo volto a qualificare la Calabria attraverso presenze di eccellenza ed attraverso gli investimenti in Calabria della stessa Telecom;
considerato, inoltre, che
non sono state ancora offerte spiegazioni convincenti sui motivi di tale scelta;
l'ipotesi di un'ulteriore destrutturazione di Telecom in Calabria, così com'è stata concepita, è incompatibile con le esigenze oggettive di sviluppo unitario e omogeneo della nostra regione;
s'impone un'assunzione di responsabilità a tutti i livelli perché la qualità dei servizi nel settore della telefonia rappresenta in Calabria una questione irrisolta e di fondamentale importanza per lo sviluppo della nostra regione;
impegna
la Giunta ad adoperarsi affinché inviti il consiglio di amministrazione della Wirline/Telecom Italia S.p.A. a ritirare l'ipotesi di spostamento del centro operativo Nsu dalla Calabria alla Sicilia acquisendo gli elementi necessari e le relative assicurazioni circa il piano di investimento di Telecom Italia S.p.A. nella nostra regione, con preciso riferimento al piano industriale che dovrebbe tracciare lo sviluppo strategico dell'azienda ed il piano degli investimenti e occupazionale in Italia e nell'area calabrese.
(107; 8.2.2005) Chiarella
Amendola. All’assessore alla Sanità. Per sapere - premesso che:
con deliberazione n. 2476 del 19 luglio 2002 l'Azienda sanitaria locale n. 7 di Catanzaro ha provveduto ad indire "Avviso pubblico per il conferimento di incarico di direzione della struttura complessa di radiodiagnostica del Distretto di Catanzaro";
con deliberazione successiva n. 3408 del 6 novembre 2003 la stessa Azienda Sanitaria ha riaperto i termini del predetto avviso pubblico con una motivazione infondata e cioè "che la costante evoluzione tecnologica ‑ scientifica propria della branca suggerisce la partecipazione del maggior numero di concorrenti", senza indicare quali sono stati i reali termini tecnico‑scientifici delle evoluzioni che si sarebbero verificate nel giro di un anno circa dalla emanazione dell'avviso pubblico;
la riapertura dei termini in presenza di un adeguato numero di partecipanti e senza indicare i motivi di pubblico interesse reali e concreti potrebbe nascondere la volontà di favorire la partecipazione all'avviso pubblico, di candidati che poi potrebbero essere i reali assegnatari della struttura complessa, stante le voci correnti negli ambienti della stessa Azienda sanitaria -:
se è stata autorizzata la riapertura dei termini dell’avviso pubblico di cui in premessa;
se non ritenga di acquisire gli atti concorsuali, di valutarli sotto il profilo della legittimità e nel caso di palese violazione di legge invitare l'Azienda alla revoca della deliberazione n. 3408/2003, la quale arreca sicuramente danno ai candidati che avevano già fatto domanda, mentre nessun interesse pubblico è stato dimostrato con l'adozione dell'atto deliberativo in questione;
se non ritiene di promuovere una indagine approfondita sullo svolgimento dei concorsi pubblici svoltisi in questi ultimi due anni nell'Azienda sanitaria locale n. 7 di Catanzaro, in relazione anche alla insufficienza di risorse finanziarie per l'assunzione sempre più esuberante di personale dipendente;
si richiede infine di conoscere se la predetta Azienda ha rispettato il patto di stabilità interno nell'anno 2003 e se lo stesso è stato autocertificato ai sensi dell'art. 11 comma 6 della Legge finanziaria per l'anno 2004.
(520; 19.1.2004)
Borrello. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore alla sanità. Per sapere – premesso che:
con deliberazione n. 2476 del 19 luglio 2002 l'Azienda sanitaria Locale n. 7 di Catanzaro ha provveduto ad indire “Avviso pubblico per il conferimento di incarico di direzione della struttura complessa di radiodiagnostica del Distretto di Catanzaro”;
con deliberazione successiva n. 3408 del 6 novembre 2003 la stessa Azienda sanitaria ha riaperto i termini del predetto avviso pubblico con motivazioni generiche e superficiali e cioè “che la costante evoluzione tecnologico-scientifica propria della branca suggerisce la partecipazione del maggior numero di concorrenti”, senza indicare quali possano essere state le evoluzioni tecnico‑scientifiche idonee a giustificare in termini oggettivi l'esigenza di riapertura, a distanza di appena un anno circa dalla emanazione dell'avviso pubblico;
la riapertura dei termini, in presenza di un adeguato numero di partecipanti e senza indicare i motivi di pubblico interesse reali e concreti, dà l'impressione che potrebbe trattarsi di un escamotage per favorire la partecipazione all'avviso pubblico di altri soggetti magari destinati ad essere i reali assegnatari della struttura complessa -:
se è stata autorizzata la riapertura dei termini dell'avviso pubblico di cui in premessa;
se non si ritiene di acquisire gli atti concorsuali, di valutarli sotto il profilo della legittimità e, nel caso di palese violazione di legge, invitare l'Azienda alla revoca della deliberazione n. 3408/2003, la quale arreca sicuramente danno ai candidati che avevano già fatto domanda, mentre nessun interesse pubblico è stato dimostrato con l'adozione dell'atto deliberativo in questione;
se non ritiene di promuovere una indagine approfondita sullo svolgimento dei concorsi pubblici svoltisi in questi ultimi due anni nell'Azienda sanitaria locale n. 7 di Catanzaro, in relazione anche alla insufficienza di risorse finanziarie per fare fronte alla spropositata dilatazione della struttura burocratica;
infine, se la predetta Azienda ha rispettato il patto di stabilità interno nell'anno 2003 e se lo stesso è stato autocertificato ai sensi della normativa vigente.
(521; 19.1.2004)
Risposta - Facendo seguito alle note in epigrafe
aventi ad oggetto la riapertura dei termini dell'avviso pubblico per il
conferimento di incarico di direzione della struttura complessa di
radiodiagnostica dell'Asl n. 7 di Catanzaro, si
precisa quanto segue:
punto 1) l'Azienda Sanitaria n. 7 di Catanzaro è
stata autorizzata con deliberazione GR. n. 788/03, integrata da pari atto n.
1070/03, alla copertura di n. 1 posto di Direttore vacante presso la struttura
complessa dell'UO. di Radiologia del Distretto di Catanzaro;
punto 2) la documentazione concorsuale non rientra
tra gli atti sottoposti al controllo preventivo della G.R.
previsto dall'art. 13 della L. 11/04;
punto 3) è attualmente in corso, da parte di
questo Dipartimento, un'indagine sullo svolgimento dei concorsi banditi ed
espletati nel corso dell'anno 2004 dal Direttore generale dell'Asl n. 7;
punto 4) si rimette copia della nota prot. n. 8030 del 26/11/2004 a firma del funzionario del
Settore contabilità generale e patrimonio S.S.R.
Il responsabile del procedimento - dott.ssa
Viviana Marasco
Il dirigente del settore - dott. Bruno Zito
L’assessore alla sanità
(Gianfranco Luzzo)
Oggetto: Interrogazioni consiliari
Per opportuna conoscenza si informa la S.V. che,
per quanto concerne la risposta al punto quattro delle interrogazioni, il patto
di stabilità non riguarda le singole Aziende ma è riferito a tutto il contesto
regionale. Distinti saluti.
Il funzionario “in staff” - Stella Frangipane