VII legislatura

29.

seduta di martedì 26 giugno 2001

 

Presidenza del Presidente G. Battista Caligiuri

La seduta inizia alle13,10

Pietro AIELLO, Segretario ff.. Legge il verbale della seduta precedente.

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni

Pietro AIELLO, Segretario ff. Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

PRESIDENTE

Sospendiamo la seduta fino alle ore 15, anche per consentire degli incontri con una delegazione di manifestanti che sono fuori dal Palazzo del Consiglio.

La seduta sospesa alle 13,15 è ripresa alle 15,30

Proposta di provvedimento amministrativo numero 121/7^ d’Ufficio, recante: “Surroga del consigliere regionale Gino Trematerra, dimissionario, con Antonino Mangialavori”

PRESIDENTE

Il primo punto all’ordine del giorno recita: Proposta di provvedimento amministrativo numero 121/7^ d’Ufficio, recante: “Surroga del consigliere regionale Gino Trematerra, dimissionario, con Antonino Mangialavori”.

Pongo in votazione la delibera di surroga.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

(Applausi)

Prego l’onorevole Mangialavori di prendere posto in Aula.

(Il neo Consigliere Antonino Mangialavori prende posto in Aula)

Dimissioni del Presidente del Consiglio regionale, onorevole G. Battista Caligiuri

PRESIDENTE

(si leva in piedi). Cari colleghi, signor Presidente Chiaravalloti, cari assessori, mi sembra doveroso porgervi un breve saluto in apertura di questa seduta che si tiene dopo oltre un mese le elezioni politiche che hanno visto la mia elezione in Parlamento.

Tanto per cominciare, avverto il bisogno di ringraziarvi tutti uno per uno per il lavoro svolto in questo anno, un lavoro importante al servizio della Regione che ha visto unite sempre la maggioranza e l’opposizione, segnale evidente che di fronte ai problemi c’è un grande senso di responsabilità ed un forte impegno.

Il mio saluto va esteso al Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti ed a tutti i suoi assessori, con i quali abbiamo lavorato insieme per lo sviluppo della Calabria evitando sterili e dannose contrapposizioni come invece avviene in tanti altri Consigli regionali d’Italia. Anche questo ha consentito la produttività che ha caratterizzato questi ultimi mesi.

Un saluto riconoscente va a tutti i dipendenti del Consiglio regionale, dai tre direttori generali fino ai commessi d’Aula sempre garbati nell’espletamento del proprio lavoro. E vorrei citare anche tutti i dipendenti e ringraziarli per la loro attività.

Inoltre un saluto affettuoso ai miei colleghi dell’Ufficio di Presidenza, dai Vicepresidenti Rizza e Bova ai consiglieri segretari Pilieci e Borrello con i quali abbiamo operato sempre in armonia, amicizia e con responsabilità.

Un pensiero rivolgo anche agli operatori del mondo dell’informazione, ringraziandoli per l’apporto prezioso finora dato e sollecitandoli a seguire con sempre maggiore interesse l’operato della Regione svolgendo quel compito di “cani da guardia” che rende la democrazia anglosassone un esempio da imitare e di tale funzione c’è molto bisogno nella società italiana e calabrese.

Infine un saluto a tutti i calabresi che ho cercato di rappresentare quale Presidente del Consiglio regionale.

In questo anno di attività ho cercato di dare peso all’Assemblea, in un rapporto di collaborazione concreta per concorrere allo sviluppo della Calabria con il Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, magistrato esemplare che sta favorendo con determinazione lo sviluppo della regione.

Dal maggio dell’anno scorso, il Consiglio è stato impegnato a produrre buone e chiare leggi.  A discutere temi quali la criminalità e il dissesto idrogeologico; ad approvare per tempo il bilancio, cosa che è avvenuta raramente in 30 anni di vita regionale; ad avviare le riforme regionali;  a rappresentare con senso di responsabilità la Calabria a livello nazionale; ad avviare la stagione costituente per avere nuove regole e decentrare i poteri a comuni e province. Ad incentivare la new economy; a lottare contro il monopolio dell’Alitalia che dopo tante parole dei decenni passati è stato adesso stroncato ed in questo credo che il Consiglio regionale della Calabria ed io personalmente abbiamo giocato un ruolo determinante.

Ho posto al centro del mio mandato l’innovazione del Consiglio, creando un sito Internet tra i migliori d’Italia, dove si possono trovare tutte le leggi, le proposte di legge e tutti i collegamenti con i consiglieri regionali ai quali da casa col proprio computer ognuno può scrivere.

Inoltre, abbiamo dotato, primi in Italia, tutti i consiglieri e gli assessori di un tavolo elettronico per velocizzare anche la loro azione e quella dei loro collaboratori. Inoltre, mi sembra giusto sottolineare il dialogo intrapreso con i sindaci della regione, con i quali ho mantenuto un rapporto costante e concreto in tutti questi mesi, comunicazioni periodiche e sostenendo ogni loro iniziativa sia nell’ambito nazionale che regionale.

Con loro ho dialogato sul ruolo del Consiglio regionale come cassa di risonanza anche delle autonomie locali, sui finanziamenti previsti nel bilancio regionale per gli enti locali, sulla riforma dello Statuto regionale, sull’utilizzo delle nuove tecnologie e sul servizio offerto dal nostro sito Internet.

Va premesso come sfondo di tutta la mia azione la collaborazione con l’opposizione con la quale è stato creato un clima costruttivo nell’interesse della Calabria per le cose che contano e per tutti saluto il  coordinatore del centro-sinistra, onorevole Nuccio Fava.

Mi piace ricordare anche i momenti di rappresentanza che questo Consiglio regionale ha vissuto. Infatti, abbiamo ricevuto il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi; il Patriarca della Chiesa d’Oriente, Bartolomeo primo; il Commissario europeo per i fondi strutturali Michel Barnier ed a tutti abbiamo dato la testimonianza di una Calabria che sta cambiando, che anzi è già cambiata, che non pietisce ma a testa alta intende assumersi le proprie responsabilità.

Ho cercato di fare un buon lavoro nell’interesse di tutti, perché sono sempre più convinto che i problemi non sono né di destra, né di sinistra ma vanno risolti. C’è ancora tantissimo da fare in Calabria e in Consiglio regionale, ma il cammino tracciato mi sembra quello giusto.

Devo essere sincero come sono sempre stato. Mi dispiace dover lasciare il lavoro avviato che si sta già dimostrando ricco di frutti e che può davvero rappresentare una svolta per la nostra Regione. Basti ricordare i progetti delle imponenti opere pubbliche che si stanno finalmente definendo in tutte le province dal Ponte sullo Stretto al potenziamento del porto di Gioia Tauro e che questa Giunta certamente metterà in cantiere. La valorizzazione delle tre università calabresi che rappresentano il grande capitale della nostra regione, ma anche la capacità dei nostri imprenditori che si fanno onore nel mondo operando in Calabria, nonostante le distanze geografiche, nonostante la mafia e l’inefficienza della pubblica amministrazione, nonostante la mancanza di infrastrutture, nonostante i costi proibitivi di collegamento, soprattutto quelli aerei.

Infatti,  la nostra collocazione geografica come ponte verso il mondo arabo in funzione di una più ampia integrazione europea, fa sì che la Calabria questa volta possa davvero avere le chiavi per il futuro.

Queste cose, cari colleghi e cari calabresi, ho cercato di fare da Presidente del Consiglio regionale con l’apporto di tutti. Credo che qualcosa di buono ed importante lo abbiamo già realizzato e mi auguro che su questa strada della concordia e della concretezza prosegua l’attività del Consiglio regionale, dando risposte serie ai calabresi che hanno bisogno di fatti e non di parole.

Questo atteggiamento è quanto mai indispensabile in una fase che precede l’imminente processo federale dello Stato che assegnerà alle Regioni nuovi compiti e responsabilità. Dovremo attrezzarci per affrontarli e quindi ci sarà bisogno di grande impegno mettendo da parte schieramenti ed interessi di parte. Il processo federale è una grande sfida da cui si può uscire perdenti o vincenti, l’azione del Consiglio regionale sarà decisiva per vincere questa sfida che non possiamo assolutamente perdere.

Auguro a questo Consiglio regionale ed al Presidente che mi succederà e che sicuramente saprà raccogliere le istanze di tutti, le migliori fortune ed il più affettuoso augurio di buon lavoro.

(Applausi)

La parola al Presidente della Giunta, onorevole  Chiaravalloti.

Giuseppe CHIARAVALLOTI, Presidente della Giunta regionale

A nome personale, della Giunta, a nome di tutti i consiglieri, ma lo faranno personalmente, credo di dover porgere un sincero ringraziamento al Presidente Caligiuri intanto per questo suo garbato saluto ma soprattutto per l’opera che ha svolto in questo Consiglio regionale a vantaggio delle istituzioni e della Regione Calabria.

Voglio rimarcare qui l’eleganza e la signorilità della sua presenza, la saggezza e l’equilibrio di cui ha dato prova mediando tra le varie istanze, dirigendo in maniera impareggiabile il confronto che qui dentro si è svolto e che ci auguriamo si svolga ancora proficuamente.

E’ un momento di commozione, anche importante che sottolinea in maniera estrinseca una prima scadenza del tempo di questo Consiglio, perché gli avvenimenti tante volte vengono dal di fuori, ma lo sottolinea anche in maniera intrinseca, perché c’è qualcosa che cambia.

Un gentiluomo, un politico raffinato ci lascia per fortuna per più alti destini. Quindi abbia il nostro augurio, il nostro compiacimento, la testimonianza del nostro affetto, la nostra gratitudine e l’auspicio che chi verrà saprà seguirne l’esempio e guidarci avanti tutti sulla strada del progresso della Calabria.

Grazie, Presidente Caligiuri, a nome mio e della Giunta regionale.

(Applausi)

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Fedele.

Luigi FEDELE

Signor Presidente, onorevoli colleghi, sinceramente  è con un pizzico di emozione che intervengo in quest’Aula oggi per salutare il nostro Presidente Caligiuri, ma consentitemi, per quanto mi riguarda, un carissimo amico, prima di tutto, tra l’altro l’esponente più importante e più valido del nostro gruppo di Forza Italia, che ha ricoperto il ruolo guida della massima assise elettiva calabrese, in modo encomiabile con grande impegno, dignità, dando, veramente, a questo Consiglio il lustro che merita.

Bisogna costatare che il lavoro svolto quest’anno dal Presidente Caligiuri è stato veramente lodevole sia all’interno che all’esterno di questa Aula, in questo suo ruolo di rappresentanza che ha voluto ricoprire e svolgere con grande maestria, soprattutto, e in modo particolare, all’interno del Consiglio. Credo che mai come in questo periodo il rapporto tra maggioranza e opposizione sia stato così proficuo e con un clima così sereno che sicuramente solo il Presidente Caligiuri ha potuto portare avanti.

Noi vogliamo ringraziarla a nome di tutto il gruppo ma anche a nome mio personale. Da un lato ci dispiace che vada via, ma d’altro canto - lo ricordava il Presidente Chiaravalloti – lo fa certamente per un incarico ancora più importante, al quale, sappiamo, lei da tempo aspirava e quindi sicuramente con sua piena soddisfazione.

E’ il nostro coordinatore regionale e per quanto riguarda il gruppo di Forza Italia, quindi,  avremo modo di sentirla vicino ancora,  ma sicuramente faremo riferimento a lei anche per la sua esperienza e per quello che vorrà dare a noi come contributo nella sua nuova veste istituzionale in sede romana.

Io voglio ringraziarla veramente di cuore e con affetto per quello che ha fatto per noi, per quello che farà e anche per quanta attenzione ha voluto rivolgere ad ognuno di noi consiglieri e ad ognuno di noi come gruppo di Forza Italia. Non soltanto per la grande attenzione che ha avuto verso di me, ripeto, ma verso tutti i nostri colleghi consiglieri.

Le auguro veramente che questo nuovo incarico le porti le soddisfazioni che le ha riservato questa Presidenza del Consiglio. Non è poco, credo, è già tanto perché ho visto che ha svolto sempre il suo incarico con grande passione, determinazione e impegno.

Un augurio affettuoso di buon lavoro e per quanto ci riguarda vorremmo sentirla sempre vicina. Grazie Presidente.

PRESIDENTE

Grazie onorevole Fedele

Ha chiesto di parlare l’onorevole Adamo. Ne ha facoltà.

Nicola ADAMO

Signor Presidente, noi la salutiamo e la ringraziamo anche per il discorso che ella ha rivolto poc’anzi a quest’Aula.

La salutiamo perché è chiamato a svolgere una nuova funzione, per questa ragione vogliamo nel contempo rivolgerle gli auguri di buon lavoro nella sua nuova veste e nel ruolo di parlamentare della Repubblica. Sicuramente, i problemi e le attività che l’attendono sin dalle prossime ore, nei prossimi anni non sono meno impegnativi di quelli che ha dovuto fronteggiare nella funzione che ella sta in questo momento per lasciare.

La salutiamo e al tempo stesso esprimiamo apprezzamento - come è stato detto dall’onorevole Presidente della Giunta regionale – per le sue doti umane ed intellettuali. Il Presidente ha parlato del carattere e della signorilità. Io penso che sottolineare e fare riferimento, di questi tempi, a queste doti, anche se all’interno delle istituzioni, non sia poca cosa, è un riferimento importante, che sicuramente, per quanto non sufficiente da solo, è però fondamentale ad elevare il prestigio, la qualità e la credibilità delle istituzioni che sono rappresentate.

Possiamo convenire che non è una dote comune ai vari protagonisti della vita istituzionale assunta più in generale. L’apprezziamo anche per l’opera svolta. Lei stasera qui ha svolto un elenco ed ha indicato gli obiettivi che sono stati alla base dell’azione della sua Presidenza di questo anno. Alcuni si possono condividere, altri meno, altri possiamo convenire che sono stati un tentativo per affrontare compiti impegnativi cui è sottoposto questo Consiglio, questa Assemblea che ancora attendono soluzione.

In particolare mi riferisco all’opera di autoriforma che deve essere avviata sostanzialmente e concretamente, che deve vedere impegnato con un protagonismo autonomo questo Consiglio regionale, questa assise regionale, autonomo persino rispetto a quello che è il contesto di un dibattito nazionale.

Penso che una Regione come la nostra, come la Calabria non possa evitare  anche in sede di Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali di spingere perché intanto si acquisiscano i termini di un progetto di Stato federale che sono stati comunque contenuti dentro una legge approvata dal Parlamento della Repubblica e che, come tale, deve essere posta al vaglio anche della volontà popolare e che mi auguro in tempi rapidi e necessari possa essere fatto attraverso la forma del referendum popolare.

Non si tratta di arretrare da quel livello, ma semmai di andar avanti sapendo che per quanto ci riguarda abbiamo da fronteggiare come Calabria una delicata  fase, lei ne è stato consapevole, abbiamo discusso più volte anche al momento della istituzione della Commissione speciale per le riforme. Oggi il problema non è più quello di un rapporto e di una competizione tra un nord e un sud del Paese, ma di competizione tra il livello locale, il territorio con le sue risorse per come esso stesso si esprime, ed un livello di competizione globale.

Noi come Calabria in questa gara, a questi appuntamenti, in questo nuovo rapporto tra locale e globale non possiamo arrivare tardi, dobbiamo avere la consapevolezza che ce la possiamo fare, puntando anche a forme di autogoverno che ci facciano tracciare una strada attraverso la quale si possa dimostrare che siamo bravi anche da soli, dentro questa organizzazione di Stato federale e solidale.

Se tutto questo è vero, vuol dire che tanti di quei punti elencati nel suo discorso di apertura, dobbiamo avere la consapevolezza di cominciare ad affrontarli in maniera risolutiva. Non ultimo, ma da primo diciamo, il livello di responsabilità che compete a quest’Aula è di essere pronta e capace di produrre sul terreno legislativo norme attraverso le quali si decentra il potere di gestione da parte della Regione, al sistema delle autonomie locali, per evitare che ad un centralismo romano se ne  possa sostituire uno regionale.

Da questo punto di vista, lei ha fatto riferimento al lavoro che attende il suo successore espresso  l’auspicio e l’augurio di una continuità dell’opera che ella ha svolto; io su questo non posso non dire invece che quella che attende il suo successore è un’opera che richiede una accelerazione in questo impegno e in questi programmi rispetto ai tempi con i quali abbiamo proceduto fino ad oggi.

Per questa ragione ritengo che nel doverlo fare oggi doverosamente ma sostanzialmente come opposizione al momento del suo saluto, non possiamo non ribadire anche in questa sede il nostro impegno, quello della opposizione - fermi restando i ruoli di opposizione da una parte e governo dall’altra che sono propri del sistema dell’alternanza e del sistema maggioritario - a collaborare perché ci sia questa stagione di nuovo protagonismo e a sollecitare la maggioranza, il Consiglio che dovrà eleggere il nuovo Presidente del Consiglio, perché si possa esprimere compiutamente e sostanzialmente questo nuovo protagonismo già attraverso l’affermazione di un principio che è quello della sovranità dell’Aula, della sovranità della massima assise istituzionale di questa Regione.

Ancora un grazie a lei e soprattutto un augurio di buon lavoro come parlamentare della Repubblica.

PRESIDENTE

La parola all’onorevole Pirilli.

Umberto PIRILLI

Signor Presidente Caligiuri, signor Presidente Chiaravalloti, onorevoli colleghi, per me questa occasione è quella di un saluto ad un amico oltre che al Presidente del Consiglio. Un uomo politico elegante, raffinato, garbato, signorile, intelligente, ovattatamene volitivo, collega di un percorso politico denso anche di risultati positivi in questi anni.

Non ho preparato un “discorso”, sì come avrei dovuto per iscritto, con cura, ricorrendo a tutti i termini e gli aggettivi necessari per definire questo rapporto e anche il percorso di questo Presidente. Non l’ho fatto perché ero nel dubbio, come alcuni o tanti tra noi, se il Presidente Caligiuri addirittura avesse rinunciato allo scranno in Parlamento per restare Presidente di questo Consiglio e, quindi, tra noi, e di tanto, della sua incertezza, del suo quasi ripensamento ne ero consapevole, ma maiora premunt e quindi credo abbia assunto la decisione doverosa e conseguenziale delle scelte fatte a monte.

Egli tuttavia lascia qui tra noi uno spirito - che ho tentato all’inizio con una serie di termini che gli calzano a pennello – che aleggia e che nel suo intervento, stimolano il discorso di ciò che il Consiglio sarà chiamato a fare di qui a poco: le riforme istituzionali che sono ormai una esigenza del tempo che stiamo vivendo, la riscrittura, cioè, di quelle regole alla luce della norma costituzionale di riferimento per l’elezione diretta del Presidente ed anche dei tempi che hanno determinato nei fatti oltre che nella legislazione uno spostamento dell’asse di governo e degli interessi dei cittadini, da quello centrale a quello della Regione e via via a scendere, ma questo lo prevedeva già la “142” del ’90 attraverso il trasferimento di alcuni poteri alle autonomie locali, agli enti intermedi e a quelli esponenziali.

Un lavoro molto difficile, molto impegnativo al quale è chiamata l’Aula, la sovranità del Consiglio, tutti noi, e lo spirito che ha guidato il Presidente Caligiuri, che guida, credo, ciascuno di noi è la dea di riferimento, lo spirito di servizio, la dea della politica, questa donna giovane, bella, sinuosa, affascinante o anche meno giovane, meno sinuosa, magari brutta, forse laida, comunque sia, la Venere di Milo o la sua sosia negativa, la politica, credo che abbia affascinato e affascini ciascuno di noi.

Siamo qui perché crediamo nella politica, nella sua supremazia come bene, come capacità di interpretare il bene comune, di interpretare e governare i problemi e portarli a soluzione.

L’onorevole Caligiuri diceva nel contesto del suo discorso che i problemi non sono né di destra né di sinistra. Un antico filosofo diceva che i problemi non esistono, è l’uomo che se li crea per avere qualcosa a cui pensare o qualcosa da fare. Sono due filosofie: quella del fare e quella del pensare. Credo che il Presidente Caligiuri nella sua azione abbia tentato di interpretare la filosofia del fare, avendo presente anche quella del pensare, ed è difficile discostarsi da una linea che deve guidare da qui in poi il Consiglio verso i traguardi per i quali noi siamo stati vocati, siamo stati chiamati.

Sarà forse una fase difficile, Presidente Caligiuri, e lei ci mancherà perché il suo garbo, il suo sorriso, il suo savoir faire, la sua accattivante disponibilità, come dicevo prima la sua a volte ovattata volitività hanno determinato e avrebbero determinato credo un idem sentire sui grandi temi – sì come oggi, credo, questo idem sentire ci sia – che occuperanno l’agenda politica futura.

Viviamo un momento in cui vi è la certezza della legge costituzionale, il riferimento di un governo che ha una sovranità, che è investito di una sovranità popolare, del Presidente che ha una investitura popolare e quindi una sfera di poteri e di competenze non discutibili.

Quindi, questo pone il problema in ogni democrazia del sistema dei bilanciamenti che non può essere una limitazione o una chiusura verso una prerogativa che noi riteniamo e abbiamo sempre ritenuto – mi riferisco ad An – fondamentale per la governabilità dei sistemi di governo e di potere. Noi abbiamo visto anche a riguardo della legge elettorale che ci sono, e questa è storicamente ormai una dicotomia, due sistemi di leggi che privilegiano rispettivamente due sistemi di governo, uno che dà maggiore priorità e maggiore forza alla rappresentatività e l’altro alla governabilità.

Noi abbiamo vissuto in Italia quasi mezzo secolo di rappresentatività estrema con il sistema proporzionale articolato al massimo che però non garantisce, se non un governo all’anno, circa, quindi si ha una governabilità ridotta.

Noi abbiamo scelto, gli elettori  hanno scelto il sistema della governabilità privilegiando questo rispetto a quello di una più ampia e più articolata rappresentatività e, tuttavia, nell’ambito dell’un sistema o dell’altro vi è il meccanismo dell’equilibrio e del bilanciamento.

Il Consiglio regionale, come le Aule parlamentari, deve fare le leggi, ma deve farle bene e quindi è un impegno massimo non solo dei consiglieri ma anche dei supporti, degli esperti, anche dei consulenti, dei funzionari che devono girare organicamente e armonicamente intorno a quest’Aula e al lavoro delle Commissioni e dei consiglieri.

Vi è un lungo lavoro da fare, un percorso che sarà assistito dalla via politica oltre che dai nostri santi, da cattolici e religiosi, che abbiamo in paradiso che dovranno guidarci.

In questo, Presidente Caligiuri, credo che l’avremo accanto a noi con il suo garbo, la sua eleganza, la sua raffinatezza. Spero che ogni tanto verrà a trovarci per rendersi conto di come lei che è nell’Olimpo, vedrà vivere i sudditi o quanto meno i miseri mortali che vivono su questa terra.

I migliori auguri, un in bocca al lupo sincero, fraterno, affettuoso da parte di un amico antico e attuale che ha percorso con lei un lungo tratto e spera di poterne percorrere ancora altro, politicamente e personalmente.

PRESIDENTE

Io ringrazio tutti  voi per le belle parole che avete avuto nei miei riguardi. Non aggiungo altro perché sarei preso dalla commozione.

Grazie.

Comunicazioni - Seguito

PRESIDENTE

Legge un seguito di comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

PRESIDENTE

A questo punto cedo il posto al Vicepresidente del Consiglio poiché non sono più in carica. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente Domenico Rizza

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’inserimento all’ordine della presa d’atto delle dimissioni del Presidente G. Battista Caligiuri e della relativa surroga

(Il Consiglio approva)

Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del Presidente del Consiglio regionale G. Battista Caligiuri

PRESIDENTE

L’ordine del giorno reca la presa d’atto delle dimissioni dalla carica di consigliere regionale del Presidente del Consiglio, G. Battista Caligiuri.

Pongo in votazione la presa d’atto

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 122/7^ d’Ufficio, recante: ”Surroga del Consigliere regionale G. Battista Caligiuri, dimissionario, con Maddalena Basile

PRESIDENTE

L’ordine del giorno reca la proposta di provvedimento amministrativo numero 121/7^ d’Ufficio, recante: “Surroga del consigliere regionale Giovan Battista Caligiuri, dimissionario, con Maddalena Basile

Pongo ai voti la proposta di provvedimento amministrativo n.122/7^

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Invito l’onorevole Maddalena Basile a prendere posto in Aula.

(La neo consigliera Maddalena Basile prende posto in Aula)

(Applausi)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ho il dovere di informarvi che la Commissione per l’autoriforma prevista per domani è stata rinviata per ovvie ragioni, dobbiamo ricreare il plenum secondo quanto previsto.

(Interruzione)

Sapete che la Conferenza dei capigruppo ha fissato una ulteriore riunione del Consiglio per giorno 2 luglio prossimo, mi perviene, però, in questo momento da parte del Cdu, la richiesta di uno slittamento di questa data, in quanto per quello stesso giorno è prevista la riunione del Consiglio nazionale del Cdu alla quale dovranno partecipare i consiglieri regionali di questo gruppo.

A questo punto convoco seduta stante la Conferenza dei capigruppo per fissare un’altra data di convocazione del Consiglio. Chiamo, perciò, i capigruppo a portarsi al tavolo della Presidenza.

(I capigruppo si portano al tavolo della Presidenza)

Convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

Il Consiglio è convocato, secondo le decisioni assunte dai capigruppo, per giorno 5 luglio prossimo, alle 12. Naturalmente non si terranno le riunioni delle Commissioni previste per quella settimana.

La seduta termina alle 16,05


Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo i consiglieri Guagliardi, Senatore, Borrello.

(Sono concessi)

Annunzio di progetti di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono stati presentati alla Presidenza i seguenti progetti di legge di iniziativa dei consiglieri:

Aiello P. – “Nuove norme per la disciplina dell’attività di verifica e controllo in materia sanitaria e sociale nella Regione Calabria” (P.L. n. 98/7^)

E’ assegnato alla terza Commissione consiliare - Servizi sociali.

(Così resta stabilito)

Mistorni – “Modifica dell’articolo 52 della legge regionale 25.11.1996, n. 32 “Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” (P.L. n. 99/7^)

E’ assegnato alla prima Commissione consiliare - Politica istituzionale.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposta di provvedimento amministrativo

E’ stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo d’Ufficio:

“Surroga del consigliere regionale Battista Caligiuri, dimissionario” (P.P.A. n. 122/7^)

Decadenza di proposta di provvedimento amministrativo

La proposta di provvedimento amministrativo n. 116/7^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: ‘Programma regionale per l’attività di forestazione e la gestione del patrimonio forestale indisponibile della Regione Calabria (art. 5 L.R. 20/1992). Programma triennale 2000-2002. Reiterazione” (delibera Giunta regionale n. 406 del 16.5.2001), deve intendersi decaduta ai sensi dell’art. 28 dello Statuto.

Adesione di consiglieri regionali a gruppo consiliare

Il consigliere regionale on. Francesco Fortugno con dichiarazione resa in data 19 giugno u.s. ai sensi dell’art. 17 del Regolamento interno, ha comunicato di aderire al Gruppo consiliare Ppi (Partito popolare italiano).

Il consigliere regionale onorevole Luigi Incarnato con dichiarazione resa in data 21 giugno u.s. ai sensi dell’art. 17 del Regolamento interno, ha comunicato di aderire al Gruppo consiliare Sdi (Socialisti democratici italiani).

Interrogazioni a risposta scritta

Pacenza. Al Presidente della Giunta regionale e agli assessori regionali ai trasporti e agli enti locali. Per sapere – premesso che:

sin dall’aprile scorso l’Amministrazione comunale di Cosenza di concerto con altre amministrazioni ha presentato all’assessorato regionale ai trasporti il progetto Bin-Bus;

al progetto hanno aderito: l’Amaco, il Consorzio autolinee, le Ferrovie della Calabria, Trenitalia, e Costabile bus;

il progetto rispetta le linee guida regionali, ed è stato costruito in proficua concertazione;

il progetto mette in relazione in modo innovativo le attività pubbliche e private del settore, oltre ad istituire lo strumento del biglietto unico, con le necessarie flessibilità, l’intera area urbana e la stessa Unical;

a tutt’oggi l’assessorato ai Trasporti, senza motivazione alcuna, non ha inteso dare necessaria attuazione al progetto -:

a) se sono a conoscenza di quanto narrato in premessa;

b) quali iniziative intendono assumere tese ad ottenere l’immediato avvio del progetto.

(121; 18.6.2001)

M. Tripodi. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

da due anni una rete di istituti scolastici della Provincia di Reggio Calabria ha dato vita ad un progetto di educazione ambientale denominato “Aspromonte Liberamente”;

il progetto prevede il recupero funzionale dell’ex base militare Usaf di Montenardello, situata nel cuore del Parco nazionale d’Aspromonte ed abbandonata dal 1994, per realizzarvi un laboratorio ambientale con annesso centro astronomico, un impianto di produzione di energia da fotovoltaico ed eolico, un centro per il monitoraggio e la mappatura di tutte le risorse idriche forestali ed ambientali che opererebbe come proposta culturale e didattica in dimensione europea;

al progetto hanno aderito l’Ente parco nazionale d’Aspromonte, la Sait (Società astronomica italiana), la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Roccaforte del Greco, l’Associazione nazionale libera di don Luigi Ciotti e l’Enea;

a favore del progetto sono state raccolte ottomila firme, tra le quali anche quella del Presidente della Giunta regionale, onorevole Giuseppe Chiaravalloti, che sono state consegnate all’ex ministro della Difesa, onorevole Sergio Mattarella;

con detta petizione veniva richiesta la concessione in comodato d’uso o in subordine l’applicazione di un prezzo politico per l’acquisto del bene da parte della Provincia di Reggio Calabria;

la Consap S.p.A. (concessionaria servizi assicurativi pubblici) ha pubblicato un avviso di vendita, che ha come termine ultimo per la presentazione dell’offerta, la data del 2 luglio 2001, per conto del ministero della Difesa nel quale si fa riferimento alla stazione di telecomunicazioni di Montenardello consistente in 31 mila mq di terreno con sovrastanti strutture prefabbricate e manufatti per complessivi 2.000 mq al prezzo base di £. 1.197.000.000 (unmiliardocentonovantasettemilioni);

in data giovedì 14 giugno 2001 su “Il Quotidiano”  della Calabria, a firma di Antonio Delfino, veniva pubblicata la notizia in base alla quale da alcuni documenti in possesso dell’ufficio demanio terza regione aerea Aeronautica militare, si evincerebbe che la proprietà del terreno dell’ex base Usaf appartiene al comune di Roccaforte del Greco il quale ne aveva concesso esclusivo uso e non la vendita -:

se non ritenga necessario effettuare un pronto intervento al fine di bloccare la vendita di un bene del quale non è ancora certa la proprietà;

se non ritenga opportuno promuovere un incontro urgente con i promotori del progetto su menzionato, al fine di individuare le soluzioni più idonee per la sua realizzazione, anche attraverso un ruolo attivo da parte della Regione Calabria che potrebbe, ove dovessero fallire le altre iniziative avviate, acquistare il bene e trasferirlo in convenzione ai soggetti gestori del progetto “Aspromonte Liberamente”.

(122; 21.6.2001)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 121/7^ recante: “Surroga del consigliere regionale Gino Trematerra, dimissionario, con Antonino Mangialavori” (Del. n. 77)

“Il Consiglio regionale

dato atto che, con lettera in data 18 giugno 2001 acquisita agli atti in pari data al protocollo n. 1134 l’onorevole Gino Trematerra ha presentato formalmente le sue dimissioni dalla carica di Consigliere regionale a seguito della sua elezione a Deputato al Parlamento nazionale;

considerato che, a norma dell’art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108 e successive modificazioni, recante: “Norme per la elezione dei Consigli regionali delle regioni a statuto normale”, il seggio resosi vacante in caso di sostituzione di un Consigliere regionale eletto nella lista regionale, è attribuito al primo dei candidati non eletti inclusi nella lista regionale e, qualora questa abbia esaurito i propri candidati, al gruppo di liste contrassegnate dallo stesso contrassegno secondo la graduatoria di cui al quindicesimo comma dell’art. 15 della legge 17 febbraio 1968, n. 108. Il seggio spettante al gruppo di liste viene quindi assegnato alla circoscrizione secondo le disposizioni di cui al decimo ed all’undicesimo comma del suindicato art. 15 legge 108/68. Nella circoscrizione il seggio è attribuito al candidato che nella lista segue immediatamente l’ultimo eletto;

accertato, infine, che, così come risulta dalla copia del verbale dell’Ufficio centrale regionale per l’elezione del Consiglio regionale della Calabria anno 2000, secondo la graduatoria dei candidati delle liste provinciali non eletti di cui al quindicesimo comma dell’art. 15 della legge n. 108/68 e successive modificazioni il seggio resosi vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Gino Trematerra eletto nella lista regionale, viene assegnato alla lista n. 2 avente il contrassegno di Forza Italia - Circoscrizione di Vibo Valentia ed attribuito al candidato Antonino Mangialavori che ha riportato il maggior numero di voti;

ritenuto, pertanto, dover procedere alla surroga del Consigliere dimissionario secondo le disposizioni di legge sopra richiamate;

delibera

di attribuire al candidato Antonino Mangialavori, nato a Vibo Valentia il 24.3.1939, il seggio resosi vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Gino Trematerra;

di dare atto che la presente deliberazione, ai sensi della legge n. 127/97, non è soggetta a controllo”.

Proposta di provvedimento amministrativo n. 122/7^, recante: “Surroga del consigliere regionale Battista Caligiuri, dimissionario, Maddalena Basile” (Del. n. 78)

“Il Consiglio regionale

dato atto che, con lettera in data 26 giugno 2001 acquisita agli atti in pari data al protocollo n. 1203 l’onorevole Battista Caligiuri ha presentato formalmente le sue dimissioni dalla carica di Consigliere regionale a seguito della sua elezione a Deputato al Parlamento nazionale;

considerato che, a norma dell’art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108 e successive modificazioni, recante: “Norme per la elezione dei Consigli regionali delle regioni a statuto normale”, il seggio resosi vacante in caso di sostituzione di un Consigliere regionale eletto nella lista regionale, è attribuito al primo dei candidati non eletti inclusi nella lista regionale e, qualora questa abbia esaurito i propri candidati, al gruppo di liste contrassegnate dallo stesso contrassegno secondo la graduatoria di cui al quindicesimo comma dell’art. 15 della legge 17 febbraio 1968, n. 108. Il seggio spettante al gruppo di liste viene quindi assegnato alla circoscrizione secondo le disposizioni di cui al decimo ed all’undicesimo comma del suindicato art. 15 legge 108/68. Nella circoscrizione il seggio è attribuito al candidato che nella lista segue immediatamente l’ultimo eletto;

accertato, infine, che, così come risulta dalla copia del verbale dell’Ufficio centrale regionale per l’elezione del Consiglio regionale della Calabria anno 2000, secondo la graduatoria dei candidati delle liste provinciali non eletti di cui al quindicesimo comma dell’art. 15 della legge n. 108/68 e successive modificazioni il seggio resosi vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Battista Caligiuri eletto nella lista regionale, viene assegnato alla lista n. 8 avente il contrassegno di Alleanza Nazionale - AN - Circoscrizione di Vibo Valentia ed attribuito alla candidata Maddalena Basile che ha riportato il maggior numero di voti;

ritenuto, pertanto, dover procedere alla surroga del Consigliere dimissionario secondo le disposizioni di legge sopra richiamate;

delibera

di attribuire alla candidata Maddalena Basile, nata a Vibo Valentia il 28.1.1949, il seggio resosi vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Battista Caligiuri;

di dare atto che la presente deliberazione, ai sensi della legge n. 127/97, non è soggetta a controllo”.