
XIII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 3
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SEDUTA DI
giovedì 27 novembre 2025
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SALVATORE CIRILLO
Inizio
lavori h. 13,31
Fine
lavori h. 15,44
INDICE
DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore
Sulle donne, risorse fondamentali
per la crescita e il futuro della Calabria
DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore
SCUTELLÀ Elisa (Movimento 5 Stelle)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRECO Filomena (Casa Riformista-Italia Viva)
BRUTTO Angelo
(Fratelli d'Italia)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)
GRECO Orlandino
(Lega Salvini Calabria)
MADEO Rosellina
(Partito Democratico)
RANUCCIO
Giuseppe (Partito Democratico)
SCUTELLÀ Elisa
(Movimento 5 Stelle)
FALCOMATA’ Giuseppe (Partito democratico)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRECO Filomena (Casa riformista – Italia viva), *
GRECO Orlandino (Lega
Salvini)
LAGHI Ferdinando (Tridico Presidente), *
RANUCCIO Giuseppe (Partito democratico)
SANTOIANNI Elisabetta (Forza Italia), relatrice, *
SCUTELLA’ Elisa (Movimento Cinque Stelle)
Presidenza del presidente
Salvatore Cirillo
La seduta inizia alle 13.31
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del
verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Sottolinea la gravità di un fenomeno che
riguarda l’intero Paese e non solo la Calabria: una donna su tre è vittima
di violenza. Evidenzia, quindi, che si tratta di una piaga strutturale, che assume
forme tradizionali ma anche modalità nuove e insidiose, richiedendo un impegno
costante delle istituzioni.
Rievoca, pertanto, il percorso
legislativo avviato nella precedente Legislatura con la presentazione di una proposta di legge contro ogni forma di
discriminazione, seguita personalmente in Giunta insieme all’allora
Vicepresidente Giusi Princi, e culminata con l’approvazione della legge
regionale n. 7 dell’8 marzo 2022, frutto di un lavoro condiviso e bipartisan.
Sottolinea che, grazie a quella norma, sono stati destinati 10
milioni di euro per promuovere la parità di genere e contrastare ogni forma di
violenza, nella consapevolezza che la tutela delle donne passa attraverso
l’affermazione dei diritti sociali, economici e professionali.
Ribadito il sostegno alle
associazioni e ai centri antiviolenza che, con dedizione e coraggio, operano
quotidianamente per proteggere e accompagnare le donne vittime di violenza, invita tutti i
consiglieri a un impegno comune, affinché le donne non siano considerate
semplicemente vittime da tutelare, ma risorse fondamentali per la crescita e il
futuro della comunità calabrese.
Informata
l’Aula che il consigliere Tridico ha presentato le dimissioni da consigliere
regionale, rammenta che, ai sensi del Regolamento interno, i consiglieri
possono intervenire per non più di 15 minuti sulla presa d’atto delle
dimissioni del consigliere.
Procede,
quindi, con la votazione per appello nominale, invitando il segretario questore
a fare la chiama.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e
votanti: 26; hanno votato sì 26 consiglieri; hanno votato no: nessuno.
Pertanto, la presa d’atto delle dimissioni del consigliere Tridico è approvata
con effetto immediato.
(Il
Consiglio approva)
Sull’ordine dei lavori
Chiede che sia inserito all’ordine del giorno
il provvedimento relativo alla surroga del consigliere dimissionario Tridico.
Pone in votazione la richiesta d’inserimento
che è approvata.
Pone in votazione il provvedimento che è
approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Invita la consigliera Elisabetta Maria
Barbuto a prendere posto in Aula nei banchi riservati ai consiglieri.
(La
neoconsigliera prende posto tra i banchi della minoranza)
Espresso, preliminarmente, un
sentito ringraziamento agli uffici del Consiglio regionale, ai dirigenti e a
tutto il personale per il supporto fornito nella predisposizione del documento,
precisa che il testo è stato discusso e approvato in sede di Ufficio di
Presidenza e viene ora sottoposto all’Aula per l’approvazione definitiva.
Sottolineato
che si tratta di un passaggio necessario per allineare il bilancio alle
esigenze emerse negli ultimi mesi e alle previsioni contenute nel disegno di
legge di assestamento della Regione, ricorda che il bilancio era stato
approvato a dicembre dello scorso anno e successivamente aggiornato con
l’assestamento di agosto, dopo l’approvazione del rendiconto 2024. Tuttavia, evidenzia
che alcune circostanze hanno imposto un nuovo intervento, in particolare per
l’utilizzo di una quota dell’avanzo di amministrazione 2024 destinata agli
investimenti, riferendosi in particolare a 10.574.000 euro stanziati per la
ricostruzione dell’Auditorium Calipari e delle aree di pertinenza del Consiglio
regionale; intervento inizialmente programmato con fondi del POC Calabria
2021-2027, la cui assegnazione da parte del CIPE era prevista per marzo 2025.
Precisa, poi, che lo slittamento
di tali risorse avrebbe comportato un ritardo non sostenibile su un’opera
strategica, sotto il profilo sia logistico sia simbolico e funzionale e che per
tali ragioni l’Ufficio di Presidenza ha deliberato l’utilizzo di una quota
dell’avanzo 2024 destinato agli investimenti, in coerenza con la decisione
della Giunta regionale di finanziare direttamente la spesa con parte del
risultato di amministrazione 2024.
Sottolineato, poi, che il
documento riporta le variazioni in entrata e in uscita, garantendo l’equilibrio
del bilancio per l’intero triennio 2025-2027, evidenzia che l’operazione ha un
duplice significato: da un lato consente di non interrompere un’opera
strategica per il Consiglio regionale, dall’altro conferma la capacità
dell’istituzione di operare nel rispetto dei principi di trasparenza e coerenza
nella gestione delle risorse.
Riferisce, altresì, che il
Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole e che, a seguito
dell’approvazione, il dirigente competente in materia potrà procedere alle
variazioni del bilancio gestionale.
Pur apprezzando la decisione di
procedere alla riqualificazione della Sala Calipari, intervento che giudica positivo
e necessario per la città e per il Consiglio regionale, dopo il grave episodio
verificatosi durante il periodo della pandemia, preannuncia il voto favorevole
del suo gruppo, ritenendo l’opera strategica per restituire alla comunità un
presidio di cultura e socialità, da sempre punto di riferimento per
associazioni e istituti scolastici.
Chiede, tuttavia, chiarimenti in
merito ai tempi e alle modalità dell’intervento, osservando che sono trascorsi
cinque anni dall’evento che ha reso necessaria la ricostruzione e domandando
quali siano state le ragioni del ritardo. Sollecita, inoltre, chiarimenti
tecnici sul meccanismo di finanziamento, in particolare sull’origine delle
risorse stanziate e sul passaggio di fondi previsto, al fine di comprendere se
si tratti di somme già allocate in precedenza o di nuove disponibilità.
Conclude ribadendo il sostegno
alla proposta, pur auspicando una maggiore trasparenza sulle procedure adottate
e sulle scelte finanziarie che hanno condotto alla presentazione del
provvedimento in Aula dopo un così lungo intervallo di tempo.
Ricordato che il crollo del tetto della
Sala Calipari risale al 31 luglio 2020 e che ha rappresentato una ferita
profonda per la città di Reggio Calabria e per l’intera regione, chiarisce che
il ritardo nell’avvio dei lavori è stato determinato dalla necessità di
completare una lunga fase di indagini, cui ha fatto seguito la predisposizione
delle risorse necessarie per la ricostruzione.
Sottolinea, quindi, che
l’intervento odierno segna un momento significativo, poiché consente di avviare
un’opera strategica non solo sotto il profilo logistico, ma anche simbolico e
culturale, infatti, evidenzia che la Sala Calipari è stata per anni un luogo di
riferimento per iniziative di grande rilievo, punto di incontro per eventi
istituzionali e culturali che hanno coinvolto migliaia di persone; pertanto, ritiene
che restituirla alla comunità significhi riaffermare il valore della cultura e
della socialità nella vita democratica della Regione.
Infine, esprime soddisfazione per
la decisione assunta dalla Giunta regionale di destinare le risorse necessarie
alla ricostruzione, considerandola un segnale concreto di attenzione verso la
città di Reggio Calabria e verso l’intera comunità calabrese.
Chiede maggiori
delucidazioni sui fondi POC e preannuncia il suo voto contrario sul
provvedimento.
Riferito il parere
favorevole dei Revisori dei conti, pone in votazione il provvedimento con i
relativi allegati, che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento, approvato
con deliberazione di Giunta a seguito del giudizio positivo di parifica della
Corte dei conti sul rendiconto generale 2024. Precisa che l’assestamento è lo
strumento giuridico-contabile con cui la Giunta prende atto delle risultanze
definitive della gestione e propone le variazioni necessarie per adeguare
residui, fondi vincolati, fondo cassa e risultato di amministrazione, garantendo
la conformità ai dati approvati con il rendiconto.
Evidenzia, quindi, che la manovra,
pari complessivamente a 79 milioni di euro per l’annualità 2025, è finalizzata
a rafforzare gli equilibri di bilancio, assicurare la copertura di spese
obbligatorie e rispondere a esigenze emerse dalle strutture regionali. In
particolare, precisa che le maggiori entrate derivano dall’applicazione della
parte disponibile e accantonata del risultato di amministrazione 2024, da
crediti verso Sorical per canoni di concessione, da rateizzazioni e da
registrazioni contabili obbligatorie. In merito alle spese, evidenzia che riguardano interventi strategici per la sanità, il
diritto allo studio, la bonifica e la razionalizzazione della gestione
finanziaria, tra cui: 17,8 milioni di
euro per il potenziamento del sistema ospedaliero regionale; 3 milioni di euro per incrementare le
risorse destinate al diritto allo studio; 9,1 milioni di euro per l’estinzione integrale del prestito
garantito ai consorzi subentrati al Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari
e della Media Valle Crati; 2 milioni di
euro per il sostegno alla gestione ordinaria del Consorzio unico di
bonifica.
Comunicato, infine, che il progetto di legge si compone di 11 articoli e che il Collegio dei revisori dei conti ha
espresso parere favorevole, ritiene che sia un intervento responsabile, volto a
garantire la continuità degli investimenti e la stabilità finanziaria nel pieno
rispetto delle norme contabili.
Rivolto un saluto al Presidente e alla
Giunta, esprime un ringraziamento all’onorevole Tridico per il contributo
offerto nella recente competizione elettorale e formula auguri di buon lavoro
alla collega Barbuto, subentrata in Consiglio.
Sottolineato che la seduta odierna è
chiamata ad assolvere un obbligo di legge relativo all’assestamento del
bilancio di previsione, evidenzia tuttavia la mancanza di un confronto
preliminare in sede di Commissione consiliare e, pertanto, invita il Presidente
del Consiglio a procedere con urgenza all’istituzione delle Commissioni, al
fine di consentire ai consiglieri di esercitare pienamente le funzioni di
controllo e indirizzo.
Rileva che il bilancio di previsione, oltre
a rappresentare un documento tecnico, costituisce un atto politico che riflette
le priorità dell’amministrazione. In tale prospettiva, richiama l’attenzione
sulla necessità di introdurre misure concrete per favorire l’occupazione, con
particolare riferimento all’occupazione femminile, considerata leva
fondamentale per la parità di genere e per il contrasto alla violenza sulle
donne. Ricordato, in proposito, che l’autonomia economica è condizione
imprescindibile per l’emancipazione e la tutela delle donne, auspica che il
governo regionale possa adottare interventi mirati in tal senso.
Evidenzia, inoltre, l’opportunità di
valorizzare la filiera istituzionale, sfruttando la convergenza politica con il
Governo nazionale per affrontare questioni di rilevanza strategica, quali la
stabilizzazione dei tirocinanti di inclusione sociale (TIS, e dottolinea che un intervento risolutivo su tale
problematica avrebbe ricadute positive non solo sul piano sociale, ma anche
sulla sostenibilità del bilancio regionale, riducendo la pressione sul welfare
e favorendo la regolarità contributiva.
Salutati il Presidente del Consiglio, il
Presidente della Giunta, gli assessori e i colleghi consiglieri, esprime un
benvenuto alla nuova consigliera Barbuto e un ringraziamento all’onorevole
Tridico per il contributo offerto nella recente campagna elettorale e per il
ruolo che svolgerà in sede europea.
Passando al merito, evidenzia che
l’assestamento di bilancio rappresenta un adempimento obbligatorio di legge, ma
sottolinea con rammarico la mancanza di un confronto preliminare in sede di
Commissione consiliare, auspicando che queste siano istituite al più presto.
Preannuncia, poi, il voto contrario del suo gruppo,
motivandolo con la natura meramente tecnica della manovra, che si limita a
recepire prescrizioni contabili e a coprire criticità, senza introdurre
interventi strategici né investimenti capaci di delineare una visione di
sviluppo per la Calabria. Osserva, infatti, che gran parte delle risorse, pari
a oltre 52 milioni di euro, è destinata alla copertura di debiti fuori bilancio
e contenziosi, soprattutto in ambito sanitario, sollevando interrogativi sulla
capacità di prevenire tali situazioni e sulla sostenibilità futura qualora non
vi fosse disponibilità di avanzo.
Rileva, inoltre, la frammentarietà degli
interventi, con piccoli stanziamenti su capitoli marginali, e l’assenza di
misure incisive in settori chiave quali politiche sociali, welfare, cultura e
diritto allo studio. Annuncia, pertanto, l’intenzione di presentare una
proposta di legge o una mozione per ampliare la platea dei beneficiari delle
misure per i libri di testo, quale segnale concreto di attenzione alle
famiglie.
Infine, giudicata la manovra priva di
slancio programmatico, incapace di introdurre riforme o di proiettare la
Regione verso una prospettiva di crescita, limitandosi a inseguire emergenze e
criticità, ribadisce il suo voto contrario, auspicando che il prossimo bilancio
di previsione possa offrire una visione più chiara e interventi mirati allo
sviluppo economico e sociale della Calabria.
Espresso apprezzamento per la manovra di
assestamento del bilancio, sottolinea positivamente la scelta della Giunta di
destinare l’avanzo di amministrazione a interventi strategici in ambito
sanitario e infrastrutturale.
Richiama tuttavia l’attenzione sul corretto
approccio al dibattito consiliare, evidenziando che la discussione dovrebbe
concentrarsi sui contenuti tecnici dell’assestamento e sulle singole voci di
spesa, evitando di trasformare il confronto in un’occasione per affrontare temi
estranei all’oggetto della deliberazione. Invita, pertanto, i colleghi a
mantenere il dibattito aderente al merito del provvedimento, nel rispetto delle
regole e delle prerogative dell’Aula.
Infine, dichiara il suo voto favorevole alla
proposta di assestamento, riconoscendo l’importanza di garantire equilibrio
contabile e continuità agli investimenti programmati.
Salutati il Presidente, la Giunta e i
colleghi consiglieri, esprime un benvenuto alla neo-consigliera
Barbuto. Accoglie, quindi, favorevolmente l’invito del collega Greco a mantenere il dibattito aderente ai temi all’ordine
del giorno, osservando che, pur essendo naturale che in alcune sedute emergano
riflessioni di carattere politico più ampio, è opportuno che su provvedimenti
di natura tecnica si privilegi un confronto puntuale sui contenuti.
Condivisa, poi, la necessità di istituire al
più presto le Commissioni consiliari, evidenziando come queste rappresentino la
sede più idonea per approfondire questioni di carattere tecnico e favorire un
dibattito più ordinato in Aula, rileva, tuttavia, che la tempistica ristretta e
gli obblighi normativi hanno imposto di procedere rapidamente, ricordando che
l’Ufficio di Presidenza si è insediato solo quindici giorni fa e che, in questo
arco temporale, si sono già svolte tre sedute consiliari.
Coglie, inoltre, l’occasione per richiamare
l’attenzione su alcuni risultati conseguiti dal governo regionale,
sottolineando come, dopo trent’anni di immobilismo, siano stati avviati
interventi concreti grazie all’azione del presidente Occhiuto e dei
parlamentari calabresi. Cita, in particolare, la soluzione virtuosa adottata
per la vertenza Abramo e il recente segnale di attenzione dato dalla Giunta sul
percorso dei tirocinanti di inclusione sociale, ricordando che la
determinazione del numero di unità da assumere è stata rimessa ai Comuni in
base alle rispettive disponibilità di bilancio.
Conclude ribadendo che il confronto politico
deve restare costruttivo e orientato alla risoluzione delle criticità, nel
rispetto delle regole e delle prerogative di ciascun consigliere, e conferma il
voto favorevole alla proposta di assestamento di bilancio.
Salutati, preliminarmente, il Presidente, la
Giunta e i colleghi consiglieri, formula anch’ella un benvenuto alla neo-consigliera Barbuto e un ringraziamento all’onorevole
Tridico per il contributo offerto alla coalizione e per il ruolo che continuerà
a svolgere in sede europea a favore della Calabria.
Richiamata l’attenzione sulla mancata
costituzione delle Commissioni consiliari, evidenzia come tale assenza incida
negativamente sulla qualità del dibattito e sull’efficacia dell’attività
legislativa poiché ritiene che un confronto preliminare avrebbe consentito di
approfondire il provvedimento in esame e affrontare con maggiore puntualità le
questioni tecniche.
Entrando nel merito, rileva che il documento
di assestamento presenta ancora criticità rispetto a settori strategici quali
sanità, trasporti e infrastrutture, strettamente connessi al fenomeno della
mobilità sanitaria, che continua a rappresentare una grave problematica per la
Regione. Richiama, inoltre, la questione dei tirocinanti di inclusione sociale,
segnalando che, nonostante gli interventi avviati, permangono difficoltà e
insoddisfazione tra i beneficiari e ribadisce che il ruolo dell’opposizione è
quello di essere costruttiva, proponendo soluzioni per integrare e migliorare
quanto già realizzato, affinché le misure adottate possano garantire risultati
concreti e inclusivi.
Infine, ribadita la disponibilità a
collaborare su iniziative che rispondano all’interesse generale, sottolinea la
necessità di un confronto più strutturato e trasparente, a partire
dall’istituzione delle Commissioni, per assicurare un processo decisionale
coerente e partecipato.
Sottolineato che l’assestamento di bilancio
rappresenta un segnale positivo per la Regione Calabria, evidenzia la
disponibilità di un avanzo di amministrazione, indice, a suo avviso, di una
gestione responsabile. Evidenzia, poi, che le risorse derivanti dall’avanzo
sono state destinate a settori prioritari quali sanità, turismo, infrastrutture
e investimenti del Consiglio regionale, privilegiando spese di carattere
strutturale rispetto alla spesa corrente e alla copertura dei debiti fuori
bilancio, in conformità alle prescrizioni normative. Sottolinea che,
all’interno della manovra, sono previsti stanziamenti significativi per la
sanità, pari a 17 milioni di euro, smentendo le affermazioni secondo cui il
settore sarebbe stato trascurato.
Rivolge, quindi, un richiamo alla minoranza,
osservando che molte delle criticità oggi sollevate affondano le radici in
gestioni precedenti e ricorda l’impegno dell’attuale governo regionale per
affrontare questioni complesse come la stabilizzazione dei tirocinanti di inclusione
sociale, attraverso bandi rivolti ai Comuni, e percorsi di formazione per chi
non sarà immediatamente assorbito. Infine, dichiara il suo voto favorevole alla
proposta di assestamento.
Confermato il voto favorevole del gruppo Noi
Moderati alla proposta di assestamento di bilancio, sottolinea che l’articolo 3
della legge elenca chiaramente gli investimenti previsti e che il dibattito
dovrebbe concentrarsi su tali contenuti, evitando di spostarsi su tematiche
estranee all’oggetto della deliberazione.
Rileva, quindi, che l’assestamento non è un
bilancio previsionale né un consuntivo, ma un atto tecnico volto ad adeguare le poste contabili e destinare risorse a
interventi specifici. Invita pertanto a mantenere il confronto sul merito della
proposta, evidenziando che il documento rispetta le finalità per cui è stato
predisposto.
Richiama inoltre l’impegno politico assunto
dal presidente Occhiuto e dalla maggioranza per la stabilizzazione dei
tirocinanti di inclusione sociale, come già indicato nelle linee
programmatiche, ribadendo che non vi saranno discriminazioni e che tutti saranno
tutelati.
Stigmatizza, preliminarmente, le considerazioni del consigliere Orlandino
Greco in merito alla possibilità di discutere argomenti, ritenuti non
pertinenti rispetto all’ordine del giorno, quali, in particolare, la tematica
della violenza di genere, peraltro, trattata nell’intervento introduttivo del
Presidente del Consiglio, anche alla luce della recente giornata nazionale
dedicata alla riflessione su questo fenomeno.
Ritenuto che l’avanzo di amministrazione non rappresenti di per sé un
merito politico, ma piuttosto il risultato della mancata spesa di risorse già
programmate nei settori di destinazione, sottolinea come la scelta di destinare
tali somme agli investimenti non sia frutto di discrezionalità, bensì di un
obbligo normativo che impone l’utilizzo dell’avanzo per spese di carattere
strutturale.
Richiamando, infine, la questione dei tirocinanti di inclusione sociale,
sottolinea che, nonostante gli annunci, la stabilizzazione non è ancora stata
realizzata e che, in assenza di stanziamenti permanenti nel bilancio regionale,
la responsabilità di procedere, eventualmente, alla stabilizzazione ricadrà
esclusivamente sui Comuni, come avvenuto in passato per altre categorie di
lavoratori precari.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11, che sono
approvati.
Preso atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, pone
ai voti la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata, unitamente ai relativi
allegati, con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta in discussione finalizzata a modificare la legge
regionale numero 48 del 2012, al fine di rendere, da un lato, più snelle le procedure
e facilitare l’iter delle pratiche, dall’altro, di mantenere una adeguata
tutela delle piante di ulivo, dell’ambiente, nonché dello sviluppo
dell’economia agricola legata alla produzione dell’olio, ferme restando le norme
statali inderogabili che disciplinano la materia.
Evidenziato il rilievo strategico dell’olivicoltura per la Calabria,
seconda regione italiana per produzione di olio, custode di 33 cultivar
autoctone e con una produzione di olio pari al 21 % di quella nazionale,
precisa che la riforma risponde alle esigenze emerse dall’applicazione della
normativa vigente e dal confronto con le organizzazioni di categoria.
Precisato
che la proposta si compone di 11 articoli, che hanno
carattere ordinamentale, non comportando, pertanto, nuovi o maggiori oneri a
carico del bilancio regionale, procede ad illustrarli nel dettaglio.
Rivolti gli auguri alla neoconsigliera Barbuto, esprime il suo orgoglio
per la sottoscrizione della proposta di legge in esame, della quale sottolinea
la rilevanza strategica per il comparto olivicolo calabrese, settore che non
rappresenta soltanto una componente produttiva dell’economia regionale, ma
anche un forte elemento identitario della cultura calabrese.
Sottolinea, quindi, come riferito dalla consigliera Santoianni nella
relazione introduttiva, che la Calabria è la seconda regione italiana per
produzione di olio, con una quota pari al 21% del totale nazionale, e vanta una
straordinaria biodiversità con 33 cultivar di eccellenza e oltre 1.181 varietà
censite, molte delle quali concentrate nella Provincia di Reggio Calabria.
Evidenziato che il provvedimento in discussione è finalizzato
esclusivamente a rafforzare procedure e strumenti di sostegno al settore,
favorendone la modernizzazione e l’integrazione con le politiche nazionali e
comunitarie, rivolge un plauso all’assessore Gallo per l’impegno profuso e per
aver impresso una significativa accelerazione alle iniziative di sviluppo
agricolo, in coerenza con le linee strategiche del presidente Occhiuto.
Conclude affermando che l’approvazione della legge non costituisce
soltanto un atto normativo, ma rappresenta la costruzione di una prospettiva di
sviluppo per il settore olivicolo regionale, confermando la fiducia nelle
capacità imprenditoriali dei giovani e delle imprese agricole calabresi e
rafforzando il ruolo della Calabria come protagonista nel panorama nazionale e
internazionale.
Rivolge, preliminarmente, un saluto alla neoconsigliera Barbuto e un
ringraziamento a Pasquale Tridico per il contributo offerto alla recente
campagna elettorale e per il ruolo che continuerà a svolgere in sede europea a
favore della Calabria.
Esprime, quindi, alcune perplessità sulla proposta di legge in
discussione, ritenendo il contenuto non pienamente coerente con il titolo e con
le finalità dichiarate di tutela dell’olivicoltura.
Pur condividendo l’importanza del settore, evidenzia nel provvedimento criticità
sia di metodo che di merito, segnalando, in particolare, che: la nuova
formulazione introduce elementi di soggettività nella valutazione delle
piantagioni “scarsamente produttive”, consentendo il cambio di destinazione
d’uso sulla base di criteri non oggettivi e una maggiore possibilità di
espianto sulla base della valutazione soggettiva di un tecnico abilitato; l’articolo 2 abroga l’articolo 2 della legge
regionale numero 48 del 2012, eliminando il Registro degli alberi monumentali di
olivo, che rappresenta uno strumento concreto di tutela che, seppur mai
implementato, avrebbe dovuto essere potenziato e non eliminato; nell’articolo
3, comma 1, viene allargata la possibilità di estirpare gli alberi di olivo,
utilizzati come frangivento, cosa che prima non era contemplata nella legge
precedente, e al comma 2 si prevede il divieto di estirpazione degli ulivi monumentali,
inseriti non più nel Registro specifico eliminato dall’articolo 2, ma in un
elenco nel quale sono censiti gli alberi in ambito non agricolo, rendendo
inconsistente l’azione di tutela; relativamente all’articolo 4, sulla
disciplina autorizzatoria per l’estirpazione e il reimpianto, osserva come essa
risulti, a suo avviso, orientata più alla semplificazione delle procedure di
estirpazione che alla salvaguardia delle piante, con tempi ridotti e
possibilità di estirpazione per improduttività certificata da un tecnico,
elemento che rischia di rendere la norma facilmente eludibile.
Esprime, poi, forte preoccupazione per l’introduzione della lettera d)
all’articolo 7, che consente la destinazione del legno di ulivo a scopi
energetici o per la filiera della lavorazione, ritenendo tale previsione in
contrasto con la vocazione naturale della pianta e potenzialmente dannosa sotto
il profilo ambientale.
Contesta, infine, la scelta di portare in Aula una legge così delicata
senza il necessario passaggio in Commissione, sottolineando che la complessità
del tema richiede un approfondimento tecnico con il contributo del Dipartimento
agricoltura e dell’Ufficio legislativo. Propone, pertanto, il ritiro della
proposta per consentire il percorso istruttorio nelle sedi competenti, anche
alla luce della prossima costituzione delle Commissioni consiliari, ribadendo
l’assenza, a suo dire, di ragioni di urgenza.
GRECO Filomena (Casa Riformista-Italia
viva)
Rivolto il benvenuto alla consigliera Barbuto, porge anch’ella il suo
saluto all’onorevole Tridico per il contributo offerto alla recente campagna
elettorale e per il ruolo che continuerà a svolgere in sede europea a favore
della Calabria.
Esprime, dunque, perplessità per la proposta in discussione ritenendo
che il metodo adottato non sia adeguato alla delicatezza del tema che,
incidendo su uno dei pilastri dell’economia regionale e su un settore
identitario come l’olivicoltura, non può essere approvata senza un approfondito
esame in Commissione, senza il coinvolgimento delle categorie produttive e
senza il contributo tecnico del Dipartimento agricoltura. Ritiene, pertanto,
necessario rinviare la discussione per consentire un percorso istruttorio
completo.
Evidenzia, poi, alcune criticità rilevanti, tra cui la modifica
dell’articolo 1, che sposta l’obiettivo dalla tutela degli oliveti tradizionali
allo sviluppo economico del territorio agricolo, introducendo margini
interpretativi che potrebbero consentire l’estirpazione di uliveti storici,
alterando il paesaggio e compromettendo il patrimonio genetico regionale.
Infine, ribadito che la proposta, così formulata, non garantisce la
salvaguardia di un settore strategico e rischia di vanificare gli sforzi
compiuti dagli imprenditori calabresi per valorizzare la qualità dell’olio
regionale, invita a sospendere l’iter e a rinviare il testo alla Commissione competente
per un esame approfondito, nel rispetto delle procedure e della responsabilità
istituzionale.
SANTOIANNI Elisabetta (Forza Italia),
relatrice
Evidenziato che la legge originaria e per la quale si propongono le
modifiche è stata discussa in Commissione nella precedente Legislatura alla
presenza delle associazioni di categoria, precisa che non vi è la volontà di
estirpare gli alberi di ulivo bensì di procedere al ricambio delle piante che
non producono frutto.
Precisa, inoltre, che la tutela
ambientale non viene meno, poiché la proposta conferma il divieto di
estirpazione degli ulivi monumentali, richiamando espressamente la normativa
regionale in materia vigente.
Evidenziato che la semplificazione
delle procedure non è finalizzata a ridurre i controlli, ma a evitare
lungaggini che penalizzano gli agricoltori, garantendo comunque la valutazione
tecnica da parte di professionisti qualificati, ribadisce che la legge si
inserisce nel quadro del Piano olivicolo regionale, unico in Italia, volto a
valorizzare un comparto strategico per l’economia calabrese.
Precisa, infine, che la proposta
risponde alle esigenze reali del settore, coniugando tutela e sviluppo, e
rappresenta un passo importante per sostenere la competitività delle imprese
agricole calabresi nel mercato nazionale e internazionale.
Passa all’esame dell’articolato e pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4,
5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 che sono approvati. Prima di procedere alla votazione
della legge nel suo complesso, cede la parola ai consiglieri che ne hanno fatto
richiesta per dichiarazione di voto.
LAGHI
Ferdinando (Tridico Presidente)
Formulando anch’egli il benvenuto
alla consigliera Barbuto e il ringraziamento all’onorevole Tridico per il
contributo offerto alla recente campagna elettorale e per il ruolo che
continuerà a svolgere in sede europea, conferma il suo voto contrario alla
proposta in discussione, ritenendo contrastante quanto dichiarato a sua difesa
e reputando necessaria una discussione approfondita all’interno delle
Commissioni consiliari.
Ritiene, pertanto, che il testo
non appaia coerente con le finalità dichiarate di tutela dell’olivicoltura, ma
introduca invece disposizioni che consentono una maggiore flessibilità nella
rotazione colturale e nel cambio di destinazione d’uso, riducendo la portata
delle garanzie finora previste.
Ribadisce, in particolare, la
cancellazione del registro degli alberi monumentali, strumento essenziale per
la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e storico, e la possibilità di
estirpazione basata su valutazioni soggettive, elemento che ritiene incompatibile
con la natura di una norma che dovrebbe essere chiara e univoca.
Conclude annunciando il suo voto
contrario, motivato dalla convinzione che la proposta, così formulata, non
assicuri la tutela del settore olivicolo e richieda un approfondimento tecnico
e politico prima di essere sottoposta all’approvazione definitiva.
RANUCCIO
Giuseppe (Partito democratico)
Annuncia il suo voto contrario,
non ritenendo urgente una discussione che, sebbene sia stata affrontata nella
scorsa Legislatura, necessita di ulteriore discussione e approfondimento in
seno alle Commissioni consiliari.
Pur comprendendo l’intento di
snellimento burocratico sotteso e pur condividendo l’analisi preliminare della
proposta, invita a voler approfondire ulteriori aspetti come quello ambientale
e di difesa del suolo o la riconversione dei territori in termini di
efficienza.
Indi, chiede il rinvio della
trattazione.
GRECO
Filomena (Casa riformista – Italia viva)
Annuncia il suo voto contrario,
precisando che la proposta necessita di una rivalutazione soprattutto a tutela
degli agricoltori e, non ravvedendone urgenza, invita a voler rinviare la
trattazione dando spazio anche alle associazioni di categoria in seno alle
Commissioni.
SCUTELLA’
Elisa (Movimento Cinque Stelle)
Annunciato il voto contrario del Movimento Cinque Stelle, motivato
dalla contrarietà al metodo adottato, stigmatizza la scelta di portare in Aula una proposta di legge di
rilevanza strategica senza il necessario passaggio nelle Commissioni consiliari.
Rileva, altresì, che la mancata istruttoria in Commissione rischia di
compromette la qualità del dibattito, mettendo in discussione la trasparenza e
la partecipazione all’attività legislativa. Pur riconoscendo l’importanza del
settore olivicolo e la necessità di interventi per sostenerne lo sviluppo,
ribadisce che tali misure devono essere discusse in modo responsabile e
condiviso, evitando forzature procedurali.
Conclude chiedendo il rinvio della proposta per consentire un esame
approfondito.
GRECO
Orlandino (Lega Salvini)
Annuncia il suo voto favorevole alla proposta
di legge, sottolineando l’importanza del provvedimento per il comparto
olivicolo calabrese in termini di semplificazione delle procedure
amministrative.
Precisato che la norma non compromette la
tutela del paesaggio, ma introduce regole chiare per un settore strategico
dell’economia regionale, rileva che, nonostante il dibattito si sia concentrato
sulla presunta mancanza di confronto in seno alle Commissioni, nessun
emendamento è stato presentato dall’opposizione agli articoli della legge e
ritiene che sarebbe stato più costruttivo intervenire nel merito, proponendo
modifiche puntuali, piuttosto che limitarsi a contestare il metodo.
Conclude auspicando che, dopo la costituzione
delle Commissioni, il dibattito possa assumere un carattere più tecnico e meno
strumentale, e ribadisce il voto favorevole del gruppo alla proposta di legge.
FALCOMATA’
Giuseppe (Partito democratico)
Intervenendo per dichiarazione di voto, osserva che il dibattito odierno
ha evidenziato contraddizioni e criticità sul metodo adottato e censura l’assenza
in Aula sia del Presidente della Giunta sia dell’assessore competente che, a
suo avviso, ridimensiona la reale priorità attribuita al provvedimento.
Rileva, poi, che la discussione si è concentrata più sul metodo che sul
merito, evidenziando la necessità di un percorso ordinato attraverso le
Commissioni consiliari, sede naturale per l’esame tecnico e per la valutazione
degli emendamenti.
Ricordato che il lavoro istruttorio dovrebbe consentire di arrivare in
Aula con un testo condiviso, evitando forzature procedurali e garantendo la
qualità legislativa, ribadisce la sua contrarietà alla proposta, motivata
dall’assenza di un confronto approfondito e dalla scelta di accelerare l’iter
senza le garanzie di partecipazione e trasparenza che una legge di tale
rilevanza, a suo avviso, richiede.
Annuncia, pertanto, il voto contrario del suo gruppo.
Sottolineato che il dibattito
odierno si è rivelato un tentativo da parte della minoranza di spostare
l’attenzione su aspetti marginali, come l’estirpazione degli ulivi, mentre la
finalità principale della proposta di legge è quella di semplificare le procedure
burocratiche che spesso ostacolano gli imprenditori agricoli, ricorda che
l’olivicoltura calabrese, oggi considerata un patrimonio strategico, non aveva
lo stesso valore alcuni anni fa, quando il prezzo dell’olio era molto basso, e
che, grazie alle politiche messe in campo dall’attuale amministrazione e alla
congiuntura internazionale, il settore ha registrato una crescita
significativa.
Evidenzia, poi, che la legge si
inserisce in un percorso di sviluppo avviato dalla Giunta regionale e dal presidente
Occhiuto, volto a rafforzare la competitività del comparto olivicolo, anche
attraverso bandi che mettono a disposizione risorse importanti per l’acquisto
di macchinari e per il miglioramento della qualità dell’olio calabrese.
Ritenuto che un rinvio
dell’approvazione comporterebbe ritardi nell’accesso a tali opportunità,
penalizzando gli imprenditori e rallentando il processo di modernizzazione del
settore, invita a sostenere la proposta di legge per tutelare realmente il patrimonio
olivicolo calabrese con strumenti concreti che favoriscano investimenti e
crescita.
Precisa, preliminarmente, che la proposta in discussione è frutto di un
puntuale lavoro di concertazione promosso dal Dipartimento competente con il
coinvolgimento diretto di tutti gli attori del sistema olivicolo regionale,
sottolineando che l’iter politico-amministrativo seguito è stato corretto e
conforme alle procedure previste, contrariamente alle critiche sollevate in
Aula.
Rilevato che l’olivicoltura rappresenta un settore strategico per
l’economia calabrese, anche in relazione agli effetti positivi sul piano
ambientale, precisa come il provvedimento in esame mira a favorire il
rinnovamento delle superfici olivicole, la sostituzione degli impianti obsoleti
e il miglioramento delle tecniche colturali, tra cui la potatura, nonché il
coinvolgimento diretto del comparto della trasformazione, in particolare dei
frantoi.
Condivise le perplessità espresse in merito alla richiesta di rinvio della
trattazione, ritiene che tale proposta di rinvio, pur formalmente giustificata
da esigenze di approfondimento, possa, di fatto, compromettere l’approvazione
del provvedimento, considerato che rinvii di questo tipo finiscono spesso per
ostacolare l’iter legislativo anche in presenza di una dichiarata volontà di
condivisione.
Richiamata l’attenzione sulla scadenza imminente
del 15 dicembre, legata all’attuazione del nuovo piano olivicolo, sottolinea
che un ulteriore rinvio rischierebbe di compromettere l’accesso ai
finanziamenti previsti per l’impianto di nuove colture e la riqualificazione di
quelle esistenti. Conclude, pertanto, puntualizzando come l’approvazione
tempestiva della legge costituisca un atto responsabile e coerente con gli
interessi della filiera e del territorio ed esprime voto favorevole.
Pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso con richiesta
di autorizzazione al coordinamento formale, che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Conclusi i punti all'ordine del giorno, dichiara tolta la seduta.
La seduta termina alle 15,44.
La funzionaria IEQ
Giada Katia Helen Romeo