XIII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

N. 2

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SEDUTA DI giovedì 20 novembre 2025

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SALVATORE CIRILLO

E DEL VICEPRESIDENTE GIACOMO PIETRO CRINÒ

Inizio lavori h. 15,47

Fine lavori h.  01,07 del 21 novembre

INDICE

PRESIDENTE  5

DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore  5

Comunicazioni 5

PRESIDENTE  5

Sull’ordine dei lavori 5

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri) 5

PRESIDENTE  5

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 5

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri) 5

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 5

BRUNO Enzo (Tridico Presidente) 6

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  6

PRESIDENTE  6

Approvazione del Programma di Governo (art. 33, comma 4 Statuto) 7

PRESIDENTE  7

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  7

TRIDICO Pasquale (Tridico Presidente) 10

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) 12

GRECO Filomena (Casa Riformista) 13

POLIMENI Marco (Forza Italia) 14

ALECCI Ernesto (Partito Democratico) 14

PITARO Vito (Noi Moderati) 16

BRUNO Enzo (Tridico Presidente) 17

ROSA Riccardo (Noi Moderati) 18

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico) 19

BRUTTO Angelo (Fratelli d’Italia) 20

RANUCCIO Giuseppe (Partito Democratico) 21

MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini Calabria) 22

MADEO Rosellina (Partito Democratico) 23

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 25

SCUTELLA’ Elisa (Movimento Cinque Stelle) 26

GRECO Orlandino (Lega Salvini) 27

LAGHI Ferdinando (Tridico Presidente) 27

FERRARI Sergio (Forza Italia) 28

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  29

GRECO Filomena (Casa Riformista) 31

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 31

BRUNO Enzo (Tridico Presidente) 32

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico) 32

PRESIDENTE  33

DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore  33

PRESIDENTE  33

Comunicazioni – seguito  33

PRESIDENTE  33

Sull’ordine dei lavori 33

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri) 33

PRESIDENTE  33

Relazione unica su: 33

Proposta di provvedimento amministrativo numero 5/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”  33

Proposta di provvedimento amministrativo numero 6/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Azienda Calabria Verde”  34

Proposta di provvedimento amministrativo numero 7/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL)”  34

Proposta di provvedimento amministrativo numero 9/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2024 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”  34

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre”  34

Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)”  34

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”  34

Proposta di legge numero 1/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2024”  34

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio consolidato dell'anno 2024 della Regione Calabria – articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”  34

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice  35

GRECO Filomena (Casa Riformista - Italia Viva) 41

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 41

Proposta di provvedimento amministrativo numero 5/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”  42

PRESIDENTE  42

Proposta di provvedimento amministrativo numero 6/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Azienda Calabria Verde”  42

PRESIDENTE  42

Proposta di provvedimento amministrativo numero 7/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL)”  42

PRESIDENTE  42

Proposta di provvedimento amministrativo numero 9/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2024 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”  43

PRESIDENTE  43

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre”  43

PRESIDENTE  43

Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)”  43

PRESIDENTE  43

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”  43

PRESIDENTE  44

Proposta di legge numero 1/13^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2024"  44

PRESIDENTE  44

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  44

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio consolidato dell'anno 2024 della Regione Calabria – articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”  45

PRESIDENTE  45

Sull’ordine di lavori 45

GRECO Filomena (Casa Riformista) 45

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 45

PRESIDENTE  45

Proposta di legge statutaria numero 1/13^ di iniziativa dei consiglieri D. Giannetta, P. Caputo, V. Pitaro, G. Mattiani, A. Brutto, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria)”  45

PRESIDENTE  45

GIANNETTA Domenico (Forza Italia), relatore  46

SCUTELLÀ Elisa (Movimento 5 Stelle) 46

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 47

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico) 48

GRECO Filomena (Casa Riformista) 48

POLIMENI Marco (Forza Italia) 49

MADEO Rosellina (Partito democratico) 49

GRECO Orlandino (Lega Salvini) 50

BRUNO Vincenzo (Tridico Presidente) 50

PITARO Vito (Noi moderati) 51

DE CICCO Francesco (Democratici progressisti) 52

ROSA Riccardo (Noi Moderati) 52

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 53

GRECO Filomena (Casa Riformista) 54

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 54

BRUTTO Angelo (Fratelli d’Italia) 55

PRESIDENTE  56

Proposta di legge numero 4/13^ di iniziativa dei consiglieri D. Giannetta, P. Caputo, recante: “Disciplina del referendum popolare per l'approvazione dello Statuto regionale”  56

GIANNETTA Domenico (Forza Italia), relatore  56

RANUCCIO Giuseppe (Partito Democratico) 57

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico) 57

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 58

PITARO Vito (Noi Moderati) 59

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 59

GRECO Orlandino (Lega Salvini) 60

GRECO Filomena (Casa Riformista - Italia Viva) 60

MADEO Rosellina (Partito Democratico) 61

PRESIDENTE  61

Mozione numero 3/13^ di iniziativa dei consiglieri P. Caputo, D. Giannetta, A. Brutto, G. Mattiani, V. Pitaro, E. Alecci, V. Bruno, F. Greco, F. De cicco, E. Scutellà “Sostegno alla stabilizzazione del personale precario del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e valorizzazione del sistema della ricerca in Calabria.”  62

CAPUTO Pierluigi (Occhiuto Presidente) 62

PRESIDENTE  62



Presidenza del presidente Salvatore Cirillo

La seduta inizia alle 15.47

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)

Chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pone in votazione la richiesta d’inversione che è approvata.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Chiede quali siano le motivazioni sottese alla richiesta d’inversione dei punti all’ordine del giorno.

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)

Giudica rilevante avviare la seduta con le linee programmatiche e la loro relativa approvazione.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Evidenzia, pur non ravvisando motivi ostativi all’inversione dei punti all’ordine del giorno, che le linee programmatiche sono state rese disponibili sul sito istituzionale soltanto in tarda serata e che avrebbe, per contro, auspicato una richiesta di rinvio alla prossima seduta per poter meglio esaminare il contenuto.

Giudica, pertanto, anomala la richiesta di anticipare la trattazione delle linee programmatiche, evidenziando la rilevanza all’ordine del giorno del punto riguardante  la modifica dello Statuto tesa ad aumentare il numero degli assessori.

BRUNO Enzo (Tridico Presidente)

Condivide le osservazioni espresse dal consigliere Alecci e precisa che la seduta odierna è stata convocata con urgenza, motivando tale scelta con la necessità di evitare che la mancata approvazione dei documenti contabili delle società partecipate potesse arrecare danni e ripercussioni alla Regione. Tuttavia, rileva come all’ordine del giorno sia stata inserita anche la proposta di modifica dello Statuto, seguita dalla discussione sulle linee programmatiche. Ritiene pertanto opportuno che l’esame delle linee programmatiche venga rinviato alla prossima seduta, al fine di consentire un approfondimento adeguato dei contenuti e permettere ai consiglieri regionali di esercitare pienamente e consapevolmente il proprio ruolo istituzionale.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Pur condividendo alcune delle considerazioni espresse dal consigliere Bruno, rammenta che lo Statuto regionale prevede che, nella seconda seduta del Consiglio, siano trattate le linee programmatiche; per tale ragione, queste sono state inserite all’ordine del giorno. Precisa tuttavia di essere pienamente disponibile a recepire la volontà dell’Aula e, pertanto, non solleva alcuna obiezione qualora l’opposizione ritenga opportuno rinviare il dibattito, ritenendo di non essere ancora pronta ad affrontarlo in modo compiuto.

PRESIDENTE

Dispone una breve sospensione dei lavori e invita i capigruppo ad avvicinarsi al banco della Presidenza.

(I capigruppo si portano al banco della Presidenza)

La seduta è sospesa alle 16.14 riprende alle 16.18

Approvazione del Programma di Governo (art. 33, comma 4 Statuto)

PRESIDENTE

Ricorda all’Aula che i consiglieri potranno svolgere interventi della durata massima di quindici minuti e che la discussione si concluderà con la replica del Presidente della Giunta regionale.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Sottolineato, innanzitutto, che è la prima volta che un Presidente di Regione viene rieletto, precisa, alla luce di ciò, che nei prossimi cinque anni si potrà proseguire con le azioni già avviate nel precedente mandato elettorale.

Ritiene, quindi, importante che la Calabria abbia un ruolo nel dibattito nazionale e comunica l’ambizione di renderla protagonista, sottolineando la necessità di superare lo stereotipo di una Regione incapace di produrre soluzioni innovative.

Rammenta che la Calabria, grazie a una posizione critica e propositiva su temi come l’autonomia differenziata e la liberalizzazione del mercato NCC-taxi, è stata segnalata come esempio positivo anche dalla stampa nazionale.

Evidenzia, inoltre, l’importanza di una dialettica consiliare che tuteli la dignità e l’onore della regione, valorizzando i risultati raggiunti, come l’incremento del Pil calabrese, il più alto d’Italia secondo Banca d’Italia.

Riferisce, poi, la volontà di promuovere un modello di inclusione sociale, ispirato sia all’esperienza americana che alle radici dell’Impero Romano, per affrontare le sfide demografiche e del mercato del lavoro. In proposito, comunica l’avvio di un progetto innovativo che prevede la creazione di “avamposti-propaggini” dei centri per l’impiego calabresi nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo (Tunisia), con l’obiettivo di attrarre lavoratori qualificati per i settori dell’edilizia, agricoltura e turismo. Sottolinea che questa iniziativa, sostenuta da risorse già ottenute tramite la cooperazione internazionale, mira a rispondere alle esigenze delle imprese calabresi e a governare i flussi migratori in modo proattivo.

Rammenta, poi, le riforme strutturali avviate negli anni precedenti, come quella del Consorzio unico di bonifica, considerata, adesso, una buona pratica anche dalle organizzazioni di categoria. Evidenzia, infatti, che il Consorzio, per essere pienamente operativo, necessita ancora del supporto regionale e comunica l’intenzione di finanziare con fondi regionali le attività di bonifica, evitando ai cittadini il pagamento di ruoli non giustificati.

Sottolinea, ancora, l’importanza delle riforme nel settore dei rifiuti e dell’idrico, ricordando che la Regione potrà ora affidare l’intero ciclo dei rifiuti a gestori unici per ambito, come avviene in altre Regioni.

Comunica, quindi, l’avvio di un programma di investimenti per la manutenzione delle reti idriche e riferisce l’intenzione di affidare a Sorical la gestione dei depuratori, facilitando così l’operatività dei Comuni. Evidenzia, inoltre, che sono state previste ulteriori risorse per la resilienza idrica e la protezione civile con l’obiettivo di potenziare la manutenzione del territorio e fornire ai Comuni i mezzi necessari.

Sottolineata la riforma della legge sulla protezione civile, comunica la volontà di proseguire nell’investimento per il riutilizzo dei beni confiscati alla ‘ndrangheta, settore in cui la Calabria si distingue a livello nazionale.

Per quanto riguarda la sanità, ricordato che la Calabria ha registrato il maggior incremento dei punteggi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) in Italia, comunica l’intenzione di accorpare la direzione degli ospedali Hub per ottimizzare le risorse e migliorare la gestione dei Pronto soccorso, introducendo la figura dei “bed manager” per una migliore allocazione dei pazienti. Sottolinea, quindi, la necessità di rafforzare l’assistenza territoriale tramite le Aziende Sanitarie Provinciali, per deflazionare il sistema ospedaliero e garantire risposte di salute più vicine ai cittadini. Riafferma, inoltre, il ruolo di Azienda Zero nella digitalizzazione della sanità, nella gestione accentrata dei concorsi e della gestione amministrativa che consentirà una migliore operatività ai direttori generali. Comunica, poi, l’intenzione di procedere a nuove assunzioni di personale sanitario, attraverso l’assegnazione di nuove borse di studio e l’attrazione di professionisti di fama internazionale, e ricorda l’accordo per l’assunzione di medici cubani per coprire le carenze di personale sanitario. Segnala l’impegno per ridurre le liste d’attesa, anche attraverso l’integrazione del CUP con servizi di trasporto sanitario agevolato per i pensionati, finanziati con il Fondo Sociale Europeo.

Evidenziati i progressi nella digitalizzazione e nella telemedicina, con la Calabria tra le prime regioni per il conseguimento dei target PNRR,  informa del superamento delle criticità legate agli ospedali e alle case di comunità, assicurando il rispetto dei tempi previsti per la realizzazione dei presidi di assistenza territoriale.

Riguardo l’ambiente, rimarca il successo del modello di monitoraggio tramite droni, ora adottato anche a livello nazionale ed europeo, e comunica l’intenzione di potenziare le squadre dei forestali per la lotta agli incendi, prevedendo l’assunzione di personale per garantire una maggiore operatività.

Confermando l’obiettivo di bandire gare per la gestione dei tre ambiti dei rifiuti e per il termovalorizzatore di Gioia Tauro, accelerando la dotazione di impianti necessari, evidenzia il ruolo strategico del porto di Gioia Tauro, asset logistico fondamentale per la Calabria e per il Paese. Segnalato, però, che, nonostante il porto movimenti milioni di container e generi un valore IVA di circa 7 miliardi, la ricchezza prodotta non rimane in Calabria, poiché la merce viene sdoganata nei porti di destinazione finale, comunica la volontà di investire nello sviluppo dell’area retroportuale e nell’intermodalità con l’obiettivo di far sì che la ricchezza possa ricadere maggiormente sul territorio calabrese.

Riguardo il sistema aeroportuale, segnala il continuo miglioramento infrastrutturale degli aeroporti calabresi, con investimenti per la manutenzione degli aeromobili e la formazione di giovani calabresi, ed evidenzia l’incremento storico dei passeggeri e l’attivazione di nuove rotte.

Riferisce, ancora, l’idea di realizzare una società regionale per la gestione integrata delle terme calabresi.

Riguardo, poi, infrastrutture e trasporti, evidenzia l’impegno per l’alta velocità ferroviaria fino a Praia a Mare, sottolineando che il prerequisito è la realizzazione dei progetti che consentano di attrarre investimenti nazionali ed europei e informa di aver commissionato la progettazione della rete ferroviaria e stradale, inclusa la SS 106, per consentire di poter accedere a futuri finanziamenti per le infrastrutture. Rammenta, inoltre, che è stato attuato il rinnovo del parco mezzi, treni e autobus, con la riduzione dell’età media e il miglioramento della mobilità urbana e regionale.

Riguardo al welfare e alle politiche sociali, comunica il proseguimento delle stabilizzazioni dei lavoratori precari nella Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di azzerare il precariato e annuncia l’impegno per una nuova legge sulla disabilità e per la riforma del servizio sociale, nonché l’introduzione dello psicologo di base, figura innovativa che si affianca al medico di base e al pediatra per garantire supporto psicologico diffuso.

Segnala le iniziative in tema di prevenzione oncologica a sostegno delle donne e a sostegno delle aree interne, come il “Social Housing”, che prevede finanziamenti per la ristrutturazione e l’acquisto di immobili nei centri interni.

Conferma, inoltre, il sostegno per il progetto del “reddito di merito” per favorire l’inclusione scolastica e sociale.

Riguardo le imprese, l’artigianato, l’agricoltura e le foreste, rammenta il sostegno alle imprese, con l’utilizzo di 800 milioni di euro negli ultimi quattro anni, e comunica la volontà di proseguire con misure concordate con le organizzazioni di categoria. Riafferma, inoltre, il sostegno all’artigianato e all’agricoltura, che hanno portato, a suo dire, alla valorizzazione dell’ agricoltura calabrese come eccellenza nazionale.

In ambito culturale e educativo, annuncia la costituzione di una “cabina dei saperi” per valorizzare la cultura calabrese, coinvolgendo personalità di rilievo e promuovendo il rilancio di figure storiche come Corrado Alvaro.

Infine, auspica che il Consiglio regionale, nella diversità di sensibilità e ruoli, possa lavorare insieme per rendere più orgogliosi i calabresi della propria regione, raccogliendo i frutti delle riforme avviate e proseguendo con una programmazione ambiziosa e integrata, volta a superare le criticità storiche e a costruire una Calabria protagonista, innovativa e competitiva nel contesto nazionale ed europeo.

TRIDICO Pasquale (Tridico Presidente)

Sottolineate, preliminarmente, rispetto all’intervento del presidente Occhiuto, le differenze non soltanto di sensibilità politica, ma, soprattutto, di interpretazione della realtà calabrese, rileva come la lettura della Calabria proposta dal Presidente si discosti profondamente dai dati consolidati provenienti da fonti ufficiali quali, Istat, Svimez, Inps e Banca d’Italia, che, nonostante alcuni recenti dati positivi, descrivono una regione ancora caratterizzata da una persistente policrisi strutturale; riferisce, infatti, che la Calabria risulta ultima su quasi tutti gli indicatori socio-economici, con il 49% della popolazione a rischio di esclusione o povertà, il 25% in condizioni di grave privazione materiale e sociale, e un quinto dei calabresi impiegato con intensità lavorativa molto bassa, insufficiente a garantire salari dignitosi.

Sottolineato come questi fattori aumentino la diseguaglianza incidendo pesantemente sulla qualità della vita, sulla possibilità di curarsi e sulla partecipazione democratica, alimentando la rassegnazione e la fuga dei giovani, evidenzia che il fenomeno dello spopolamento è cresciuto anche durante gli anni di governo del presidente Occhiuto, con flussi migratori superiori rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno.

Richiamato il dato dei percettori di reddito di cittadinanza, adesso sostituito dall’assegno di inclusione, che risulta tra i più alti d’Italia, e la situazione particolarmente critica della Provincia di Crotone con la più alta densità di povertà, sottolinea la necessità di prendere atto responsabilmente di tale realtà.

Riferito, poi, che il reddito pro capite della Calabria si attesta al 57% della media nazionale, ben al di sotto della soglia per accedere ai fondi europei “Obiettivo 1”, e che la produttività del lavoro e il tasso di occupazione sono tra i più bassi d’Europa, segnala che l’economia informale e sommersa, che reputa un’aggravante e non un alibi, rappresenta un quinto del valore aggiunto regionale, peggiorando ulteriormente tale quadro.

Riferisce, quindi, relativamente al mercato del lavoro, che il tasso di attività in Calabria è soltanto del 52%, con un divario di 20 punti rispetto al Nord, evidenziando, in particolare, il tasso di occupazione femminile, pari al 36 %, che si attesta tra i più bassi d’Europa.

Pur riconoscendo una dinamica positiva nel 2025, sottolinea che il PIL calabrese tra il 2021 e il 2024 è cresciuto soltanto del 4,5%, la metà rispetto al Mezzogiorno, e che nel 2024 la Calabria è entrata in recessione tecnica, evidenziando, altresì, come la crescita recente sia dovuta principalmente al superbonus edilizio e agli investimenti pubblici del PNRR.

Registrata, inoltre, la contrazione del 3% nel PIL nel settore agricolo e una perdita del 17% degli occupati tra il 2021 e il 2024, con un rimbalzo parziale nel 2025 che non compensa, tuttavia, il crollo precedente, sottolinea che la perdita demografica è superiore alla media del Sud, con 170.000 giovani emigrati negli ultimi dieci anni.

Registrata, inoltre, una riduzione del 10% degli iscritti nelle scuole tra il 2017 e il 2024, con centinaia di piccoli istituti a rischio chiusura, soprattutto nelle aree interne, richiama il concetto europeo di “trappola dei talenti”, dove la Calabria si posiziona ultima per spopolamento, capitale umano e fuga giovanile.

Ritenuto che la ZES unica abbia svantaggiato la Calabria, con solo 42 concessioni di investimento, e che le crisi industriali e occupazionali restino numerose, rileva che il settore turistico non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia, registrando un costante calo delle presenze rispetto al picco del 2019.

Evidenziato, poi, che la sanità regionale presenta divari molto forti rispetto al resto d’Italia, con ritardi imperdonabili nella prevenzione, nella copertura degli screening oncologici gratuiti e nella realizzazione di case e ospedali di comunità previsti dal PNRR, segnala il basso livello di avanzamento dei lavori e notevoli ritardi nella modernizzazione tecnologica e delle terapie intensive,

Ritenuto che il lungo commissariamento non abbia prodotto gli effetti sperati, reputa che la responsabilità politica dell’attuale situazione sanitaria ricada anche sul presidente Occhiuto, che ha assunto direttamente la guida della sanità regionale, evidenziando come la sanità calabrese sia una delle peggiori del Paese.

Ritenuta, altresì, fallimentare la gestione dei rifiuti, rileva le criticità relative agli interventi per la realizzazione dell’alta velocità, sottolineando, inoltre, come per i calabresi sia ancora problematico l’accesso regolare all’acqua.

Rilevato come la gestione dei fondi comunitari sia ancora caratterizzata da ritardi, irregolarità, con progetti spostati da una programmazione all’altra soltanto per raggiungere i target formali, senza effettive ricadute reali sul territorio, ravvisa la necessità di una risposta politica chiara, competente e forte, con una visione di intervento pubblico che riduca i divari territoriali, recepisca le istanze provenienti dai territori, sostenga i servizi pubblici e le infrastrutture, e smantelli il sistema dei micro finanziamenti clientelari.

Stigmatizzata la trattazione di provvedimenti ritenuti non prioritari quali la modifica statutaria per l’aumento del numero di assessori, auspica investimenti strutturali che possano cambiare il volto della regione e far ritornare i giovani, augurando buon lavoro a tutti e ribadendo la necessità di un’opposizione critica, costruttiva e vigile sulle scelte di politica economica e istituzionale.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Premesso di essere, per indole e formazione, un liberale e un moderato, precisa che l’intervento del consigliere Tridico lo ha spinto a prendere la parola per riaffermare la dignità del ruolo consiliare e la necessità di riconoscere la realtà della Calabria attuale.

Osservato che la campagna elettorale è ormai conclusa, giudica la narrazione  dell’opposizione una chiara offesa verso i calabresi stessi.

Rammenta che, per la prima volta, una maggioranza consiliare uscente è stata riconfermata dagli elettori, segno che i cittadini hanno percepito e vissuto una stagione politica caratterizzata da un’inversione di tendenza, riconoscendo l’efficacia della azioni realizzate.

Sottolineata la consapevolezza con cui il presidente Occhiuto ha già riconosciuto le tante sfide ancora da affrontare, ribadisce che il risultato elettorale è inequivocabile, merita rispetto, e che la maggioranza intende onorarlo proseguendo il lavoro avviato, consapevole delle difficoltà ma anche dei risultati raggiunti.

Invita, ribadisce l’invito all’opposizione a svolgere un ruolo di vigilanza e critica costruttiva, evitando di insistere su una narrazione non corrispondente alla realtà.

GRECO Filomena (Casa Riformista)

Nel sottolineare il sentimento di onore e il peso della responsabilità di rappresentare i calabresi in Consiglio regionale, rivolgendosi al consigliere Crinò, osserva che la narrazione ottimistica della Calabria proposta dalla maggioranza non trova riscontro nella realtà vissuta quotidianamente sui territori, dove sofferenza e povertà sono diffuse.

Sottolinea, poi, che la pacificazione auspicata dal Presidente non può essere intesa come silenziamento delle voci critiche, ma deve fondarsi sul rispetto dei ruoli, delle regole e del confronto aperto.

Riconosciuto che il tempo per esaminare le linee programmatiche è stato limitato, e reputando le stesse una forma di autocelebrazione che, a suo dire, non si traduce e non si rispecchia sui territori poiché i problemi atavici permangono e non hanno trovato una reale soluzione, auspica che il dibattito consiliare sia solo l’inizio e che ci sia spazio per un confronto vero e costruttivo.

Ribadisce, quindi, che il ruolo della minoranza non è quello di opporsi a prescindere, ma di controllare l’operato della maggioranza, avanzare proposte e portare avanti le esigenze dei diversi territori. Sottolinea, pertanto, che nessuno in Aula nutre ostilità verso una Calabria dinamica e proiettata verso il futuro, come descritta dal Presidente, e che tutti condividono il sogno di una regione luminosa e prospera. Tuttavia, richiama l’attenzione sulla distanza tra questa “California del Terzo Millennio” e la realtà quotidiana fatta di difficoltà, carenze nei servizi e disagio sociale. Porta l’esempio concreto delle difficoltà vissute dagli anziani e dai pazienti nei pronto soccorso, spesso impossibilitati a curarsi per mancanza di mezzi di trasporto o di supporto familiare.

Ricorda, inoltre, le criticità legate alla governance di ARRICAL e alla gestione dei tirocinanti, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza e coinvolgimento dei sindaci e delle amministrazioni locali.

Conclude citando Abraham Lincoln, ricordando che “si possono ingannare poche persone per molto tempo, molte persone per poco tempo, ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo”. Invita quindi a una vera pacificazione, che parta dal rispetto delle regole e dalla possibilità per i consiglieri di conoscere e discutere in modo approfondito i punti all’ordine del giorno, affinché il dibattito sia realmente utile e costruttivo per la Calabria.

POLIMENI Marco (Forza Italia)

Nel rivolgere il suo saluto e l’augurio di buon lavoro al neopresidente del Consiglio regionale, Salvatore Cirillo, sottolinea come la sua elezione, nonostante la giovane età, rappresenti la volontà di puntare su una classe dirigente nuova e autorevole per la Calabria.

Sottolinea, altresì, il ruolo di Forza Italia e del centrodestra regionale nella costruzione di una squadra di governo competente e rappresentativa, capace di rispondere alle esigenze dei calabresi.

Rivendicata la sua esperienza negli enti locali e la volontà di metterla al servizio della Calabria, sottolinea che la responsabilità della maggioranza non deriva solo dai numeri, ma dalla necessità di essere al servizio del processo di cambiamento avviato dal presidente Occhiuto, la cui riconferma elettorale giudica quale dato politico inequivocabile della scelta dei cittadini di consentire la continuità della sua azione politica, come anche dimostrato, a suo avviso, dalle linee programmatiche, frutto di risultati concreti già conseguiti e ormai chiari ai calabresi.

Ammonisce le posizioni dell’opposizione, definendo l’analisi politica, economica e sociale del consigliere Tridico come eccessivamente negativa e rassegnata.

Ricordato che per molti anni la Calabria è stata governata dal centro sinistra, responsabile di molte delle criticità attuali, sottolinea che i dati positivi, come la crescita del PIL (prodotto interno lordo) e le risposte date al precariato, sono il risultato di scelte e interventi concreti della maggioranza, che ha affrontato e risolto problemi rimasti irrisolti per anni.

Conclude ribadendo la volontà di proseguire con determinazione sulla strada del cambiamento e dello sviluppo, mettendo al centro l’interesse esclusivo della Calabria e dei calabresi.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Sottolineato che il compito dell’opposizione non è guardare al passato, ma contribuire al futuro della Calabria, pur riconoscendo la vittoria elettorale della maggioranza, ricorda che meno di un calabrese su quattro ha effettivamente scelto l’attuale governo regionale, non potendosi annoverare quale plebiscito popolare.

Osserva che, nonostante la continuità di molti ruoli nella squadra di governo, permangono criticità strutturali, in particolare nella sanità. A tal proposito, richiama la relazione della Corte dei conti che evidenzia gravi inadempienze, sottolineando come Azienda Zero rappresenti ancora un costo senza produrre risultati concreti e come la medicina territoriale abbia registrato un arretramento nei LEA (Livelli essenziali di assistenza), con l’emigrazione sanitaria in crescita e costi aumentati del 20 per cento nell’ultimo anno.

Ben consapevole delle criticità oggettive esistenti e delle difficoltà, evidenzia che i miglioramenti annunciati non sono percepiti dai cittadini e che i ritardi nella realizzazione delle strutture ospedaliere e dei piccoli presidi montani restano significativi.

Solleva dubbi sulla narrazione dei risultati ambientali, in particolare sulla gestione degli incendi e sulla balneabilità delle acque, invitando a presentare i dati in modo intellettualmente onesto e a non far passare per straordinario ciò che è nella norma.

Ricordato il mancato utilizzo di fondi ministeriali per lo studio delle acque, considerandolo un fallimento ascrivibile all’attuale mandato, apprezza l’attenzione alle aree interne, ma invita a scelte coerenti rispetto a quelle del Governo nazionale, sottolineando la necessità di investire realmente contro lo spopolamento.

Rileva, poi, la tardiva attenzione al tema dell’eolico e del rigassificatore, su cui auspica maggiore concretezza.

Espressa, ancora, perplessità sull’enfasi posta sulla formazione per lavoratori stranieri, chiede che non sia trascurata la problematica relativa ai giovani calabresi che emigrano, garantendo pari opportunità di formazione e lavoro a tutti, indipendentemente dall’origine.

Rivendica, dunque, il ruolo propositivo del Partito Democratico in merito allo psicologo nelle scuole, auspicando un dialogo più costruttivo tra maggioranza e opposizione in seno alle Commissioni, dove molte proposte giacciono senza discussione.

Richiamata, poi, l’attenzione sulla crisi dell’artigianato e sulla necessità di investire nel capitale umano, chiede che i fondi per il diritto allo studio siano erogati tempestivamente per garantire pari accesso all’istruzione, soprattutto agli studenti con disabilità.

Infine, pur prendendo atto della scelta compiuta dai calabresi col voto, ribadisce il compito dell’opposizione di vigilare affinché i cittadini mantengano occhi aperti e capacità di discernimento tra la realtà e una narrazione eccessivamente ottimistica.

PITARO Vito (Noi Moderati)

Rivendica con fierezza il proprio ritorno in Consiglio regionale, esito di un percorso politico e personale costruito con dedizione e consenso elettorale. Denuncia la campagna diffamatoria e mediatica che, in passato, ne aveva determinato l’allontanamento dalla scena politica, riaffermando oggi la propria presenza con rinnovato orgoglio.

Giudicato il dibattito in Aula eccessivamente tecnico e distante dalla realtà quotidiana vissuta dai cittadini calabresi, stigmatizza le affermazioni del consigliere Tridico, ritenendo che questi abbia offerto una rappresentazione distorta e ancorata a logiche demagogiche e populiste, più proprie della passata campagna elettorale che del confronto istituzionale. Contesta, poi, con decisione le critiche rivolte alla sanità regionale, rammentando la drammatica esperienza della pandemia da Covid-19, affrontata con coraggio e senso di responsabilità dalla Giunta Santelli e dall’attuale maggioranza, nonostante la carenza di mezzi, personale e strumenti diagnostici. Respinge, pertanto, la narrazione negativa della sanità calabrese promossa in sede elettorale dall’onorevole Tridico.

Rivendicati i risultati conseguiti dalla maggioranza di centrodestra in termini di attrattività degli investimenti, crescita occupazionale e sviluppo del settore turistico, richiama in particolare i dati di Bankitalia sulla crescita dell’occupazione e la ripresa turistica che ha interessato sia le aree montane che quelle costiere della regione. Invita, pertanto, l’Esecutivo a intervenire con urgenza sulle questioni della depurazione e dell’erosione costiera, considerate prioritarie per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo turistico.

Richiamata l’attenzione sulle criticità gestionali che gravano sui Comuni, auspica l’adozione di misure tampone, in attesa del trasferimento delle competenze alla SORICAL, per garantire servizi adeguati e un mare pulito durante la stagione estiva, e ribadisce la centralità delle politiche occupazionali, con particolare attenzione al fenomeno dell’emigrazione giovanile, ritenuto dannoso sia sotto il profilo demografico che economico.

Sottolinea, quindi, come la formazione scolastica e universitaria dei giovani calabresi rappresenti un investimento prezioso per la collettività, il cui esodo impoverisce il territorio, e condivide la necessità di una riforma strutturale del sistema sanitario regionale, superando la logica dell’“ospedale sotto casa” a favore di poli d’eccellenza in grado di ridurre l’emigrazione sanitaria.

Ravvisa, ancora, la necessità di rafforzare il servizio di emergenza-urgenza 118, anche attraverso una razionalizzazione delle risorse umane e una più efficace distribuzione del personale medico, al fine di garantire risposte tempestive e adeguate ai cittadini.

Infine, riservandosi ulteriori interventi su temi di rilievo quali lavoro, welfare e “reddito di merito”, auspica che il dibattito in Aula possa svolgersi in un clima costruttivo e rispettoso.

BRUNO Enzo (Tridico Presidente)

Sorpreso per l’attacco personale rivolto dal presidente Occhiuto al collega Tridico, sottolinea l’inadeguatezza di alcuni termini utilizzati, che giudica fuori luogo nel contesto del Consiglio regionale. Rivendica, pertanto, il valore del contributo apportato dall’onorevole Tridico, richiamandone il percorso di formazione e l’esperienza maturata.

Propone una visione della Calabria profondamente diversa rispetto a quella delineata dalla maggioranza, descrivendo una regione segnata da gravi criticità: una sanità in profonda difficoltà, una viabilità compromessa, infrastrutture ferme, diffuso dissesto idrogeologico, carenza d’acqua, depurazione inefficiente, giovani costretti a emigrare e comuni in condizioni di sofferenza finanziaria. Ritiene, quindi, che la quotidianità dei calabresi sia caratterizzata da difficoltà e inefficienze e da una sanità priva di una visione chiara e di un piano strutturato, dove ogni intervento rischia di essere episodico e incapace di produrre risultati duraturi.

Evidenzia, quindi, la necessità di un percorso strutturato per la sanità regionale, fondato su obiettivi, responsabilità e strumenti concreti, e invita il Presidente a proporre soluzioni efficaci per la carenza di medici, come la revisione del numero chiuso nelle facoltà di medicina. Richiama, pertanto, l’attenzione sulla situazione di Catanzaro, emblematica delle criticità regionali, e sulla mancata integrazione tra le eccellenze ospedaliere e universitarie, auspicando una visione moderna che valorizzi tecnologia, digitalizzazione e medicina di prossimità.

Denunciata la situazione critica della depurazione in Calabria, segnala che la maggior parte degli agglomerati urbani non è conforme alle normative europee, che molti depuratori risultano mal funzionanti e che sono in corso due procedure di infrazione comunitaria. Sottolinea, quindi, la necessità di un piano straordinario per risolvere tali criticità e l’avvio del servizio idrico integrato, affidando la gestione ad ARRICAL e garantendo ai sindaci un ruolo centrale nella governance, anche attraverso la nomina del direttore generale.

Rilevando che la riforma dell’idrico e dei rifiuti, spesso presentata come “la riforma delle riforme”, non ha ancora trasferito il potere gestionale ai comuni, che restano spesso mortificati e lasciati soli di fronte alle emergenze, annuncia l’intenzione di proporre una modifica normativa per restituire ai sindaci la piena titolarità nella gestione dei servizi idrici e ambientali.

Evidenziata la necessità di un grande piano di manutenzione del suolo e di bonifica, ricorda i precedenti progetti “Calabria pulita” e “Fiumare pulite”, e suggerisce che le risorse destinate all’aumento degli assessori e dei sottosegretari siano investite in questo settore, di vitale importanza per la regione.

In materia di occupazione, citando la vertenza di Contact che coinvolge centinaia di famiglie a Catanzaro, invita il Presidente a impegnarsi concretamente per la salvaguardia dei posti di lavoro e per la stabilizzazione dei lavoratori precari, riconoscendo il valore delle azioni già intraprese su ARPAL.

Infine, ricordando la propria esperienza amministrativa e la conoscenza diretta delle difficoltà della Calabria, auspica che il Consiglio regionale possa riappropriarsi pienamente del proprio ruolo, nel rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione, nell’interesse dell’intera popolazione calabrese.

ROSA Riccardo (Noi Moderati)

Esprime con orgoglio e soddisfazione il privilegio di rappresentare, per la prima volta, il proprio partito in seno al Consiglio regionale, sottolineando la responsabilità e l’entusiasmo che accompagnano questo debutto istituzionale.

Riconosciuta la centralità delle linee programmatiche come strumento di visione e di indirizzo per il futuro della Calabria, apprezza la scelta di porle al primo punto dell’ordine del giorno ed evidenzia come la programmazione proposta si ponga in continuità con il percorso di governo degli ultimi cinque anni e, al contempo, rappresenti la sfida nuova e cruciale del definitivo superamento dell’emergenza e del consolidamento delle riforme già avviate.

Sottolinea, inoltre, il valore strategico di una Calabria proiettata in una dimensione geopolitica più ampia, capace di dialogare con l’altra sponda del Mediterraneo e di assumere un ruolo di primo piano nel Mezzogiorno, come riferito dal presidente Occhiuto, superando la tradizionale questione meridionale.

Richiama, quindi, l’attenzione sulle tematiche delle aree interne, della difesa della famiglia, della natalità, della disabilità e della lotta alla povertà, considerandole priorità irrinunciabili e doveri morali per chi si assume la responsabilità di governare. Auspica, pertanto, su questi temi, una convergenza unanime tra maggioranza e opposizione, in particolare sulla necessità di superare il commissariamento della sanità, ritenuto elemento imprescindibile per restituire piena responsabilità e autonomia alla governance regionale.

Invita a un confronto costruttivo e a una collaborazione trasversale su questioni strategiche come l’alta velocità, il potenziamento della medicina generale e lo sviluppo delle infrastrutture, sottolineando che solo attraverso il dialogo e la condivisione si potranno ottenere risultati concreti per la Calabria. Ribadisce, poi, la volontà di sostenere con determinazione l’azione del Presidente e della Giunta, ritenendo che la Calabria possa e debba diventare un esempio virtuoso nel panorama meridionale e nazionale. In conclusione, assicura il massimo impegno personale e del proprio gruppo per lavorare, con spirito di servizio, al progresso e al benessere della regione.

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)

Rende noto che il documento programmatico presentato dalla maggioranza si caratterizza per una prevalenza di promesse e progetti ancora da realizzare, piuttosto che per risultati effettivamente conseguiti. Ricordato che molte delle azioni annunciate sono rimaste incompiute, probabilmente, anche a causa della chiusura anticipata della precedente legislatura, invita a una riflessione sulle reali motivazioni di tale interruzione.

Evidenzia, quindi, come alcune proposte risultino più suggestive che concrete, mentre su questioni di primaria importanza per la Calabria, come la realizzazione del nuovo ospedale di Reggio Calabria, permangono incertezze sia sui tempi sia sulle risorse disponibili. Richiama, quindi, l’attenzione sul fenomeno della migrazione sanitaria, che ritiene non possa essere ricondotto esclusivamente a un problema di immagine, ma che, invece, rifletta criticità strutturali e una minore attrattività del sistema sanitario regionale, aggravate anche dalle recenti scelte in materia di autonomia differenziata.

Segnala, ancora, le difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR per le case di comunità e lamenta la mancanza di risposte su temi cruciali come la facoltà di medicina a Reggio Calabria e la crisi delle strutture psichiatriche.

Sottolinea, poi, che l’incremento dei passeggeri negli aeroporti calabresi non si traduce in un aumento delle presenze turistiche e solleva interrogativi sulla sostenibilità delle politiche di incentivazione dei voli.

Rilevata la carenza di interventi sulle infrastrutture viarie storiche, denuncia la contraddizione tra gli investimenti annunciati per le aree interne e la persistente mancanza di collegamenti adeguati ed esprime perplessità sull’utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo per servizi come i taxi, suggerendo che tali fondi dovrebbero essere destinati a finalità più coerenti con le priorità occupazionali e sociali.

Sottolineata, ancora, la persistente difficoltà economica delle famiglie calabresi, costrette sempre più spesso a ricorrere a prestiti bancari per far fronte alle spese correnti, invita a una riflessione sulla reale efficacia delle misure adottate per la stabilizzazione del precariato, che ritiene non possa definirsi risolto se basato su risorse non strutturali.

Stigmatizza, infine, l’assenza di riferimenti all’assegnazione di funzioni alla Città metropolitana di Reggio Calabria, auspicando che il dibattito consiliare possa essere maggiormente ancorato alle esigenze concrete dei cittadini e alle reali priorità del territorio.

BRUTTO Angelo (Fratelli d’Italia)

Evidenziato che il dibattito sulle linee programmatiche si svolge in un clima che appare, a tratti, paradossale, sottolinea la portata storica della riconferma del Presidente, rimarcando come le linee programmatiche presentate si distinguano per la concretezza delle azioni già realizzate, a differenza delle consuete promesse al futuro che hanno caratterizzato i documenti delle precedenti Legislature.

Giudica, quindi, le critiche provenienti dall’opposizione contraddittorie, soprattutto quando provengono da chi ha avuto responsabilità dirette nella gestione di settori chiave come il lavoro, la depurazione, il servizio idrico e la viabilità, senza aver prodotto risultati tangibili.

Ritiene, per contro, che la Legislatura appena conclusa abbia rappresentato un’occasione di profonda riorganizzazione dell’architettura amministrativa regionale, citando tra le riforme più significative la nascita di ARRICAL, il Consorzio unico di bonifica, la valorizzazione di Sorical, la riorganizzazione di ARPAL e la creazione di Azienda Zero e Redigit, quest’ultima destinata a guidare la transizione digitale e l’innovazione tecnologica in Calabria.

Rimarca, altresì, l’importanza di investire sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale per colmare i divari territoriali e offrire nuove opportunità di sviluppo, anche attraverso il lavoro agile nei borghi calabresi e sottolinea i risultati ottenuti nella gestione dei beni confiscati e nella collaborazione con le istituzioni nazionali, che hanno contribuito a rafforzare la legalità e la trasparenza amministrativa.

Riconosce, inoltre, la centralità della sanità come sfida principale, sottolineando i progressi compiuti nella definizione dei bilanci e nella riduzione del debito sanitario, e ribadisce la volontà di uscire dal commissariamento, puntando su una nuova organizzazione della rete ospedaliera e sulla specializzazione delle aziende sanitarie.

Richiamati i risultati ottenuti nella lotta all’illegalità ambientale, nella gestione dei rifiuti e nella valorizzazione delle risorse idriche, nonché la crescita del settore turistico, che si fonda su una Calabria capace di valorizzare sia il mare che la montagna, ribadisce l’impegno per il potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti, con particolare attenzione al porto di Gioia Tauro e alle tratte ferroviarie, e sottolinea la necessità di sostenere il tessuto imprenditoriale locale, favorendo l’accesso al credito e la competitività delle imprese calabresi.

Annuncia, poi, la presentazione di una proposta di legge per la riforma complessiva del diritto allo studio, con l’obiettivo di garantire la copertura delle borse di studio, e per il sostegno della natalità e della maternità, affinché le donne calabresi non siano costrette a scegliere tra famiglia e lavoro.

Infine, giudica la Calabria una terra fiera e dinamica e si dichiara pronto a onorare il mandato ricevuto dai cittadini.

RANUCCIO Giuseppe (Partito Democratico)

Esprime apprezzamento e formula auguri di buon lavoro al Presidente del Consiglio, al Presidente della Giunta e ai componenti dell’Esecutivo, pur manifestando alcune riserve sulle modalità di formazione della Giunta, che ritiene abbiano determinato una frammentazione della rappresentanza territoriale e lasciato alcune aree prive di adeguata voce istituzionale.

Rilevato che il dibattito in Aula abbia talvolta assunto toni e dinamiche più propri di un Consiglio comunale che di un’Assemblea legislativa regionale, auspica un confronto più elevato e rispettoso del ruolo istituzionale. Osserva, quindi, che, nonostante il poco tempo a disposizione per l’analisi delle linee programmatiche, ha voluto approfondirne i contenuti, giudicando il documento come una sintesi tra un manifesto elettorale e un consuntivo delle attività svolte e spesso privo di riferimenti puntuali a dati tecnici, coperture finanziarie e tempistiche intermedie.

Evidenziate alcune discrasie tra gli annunci e la realtà, come nel caso della tempistica per la realizzazione dell’Ospedale della Piana di Palmi, sottolinea la necessità di maggiore chiarezza e concretezza negli impegni assunti e richiama, inoltre, le criticità emerse dalla riforma di ARRICAL, che ha comportato un aumento degli oneri per i Comuni e la cancellazione di meccanismi premiali per la raccolta differenziata, nonché le persistenti difficoltà nella gestione del servizio idrico e della depurazione, con particolare riferimento alla provincia di Reggio Calabria.

Sottolinea, quindi, la lentezza nell’attuazione degli interventi previsti dal PNRR e la mancanza di attenzione verso temi fondamentali come l’assistenza specialistica scolastica e il diritto allo studio, annunciando l’intenzione di presentare una proposta di legge per ampliare la platea dei beneficiari del gratuito patrocinio e dei libri di testo. Critica, inoltre, i tagli alle autonomie scolastiche, ritenendo che abbiano inciso negativamente sull’efficienza del servizio pubblico e sulla coesione territoriale.

Rileva, poi, la lentezza nell’erogazione dei contributi per la promozione culturale e turistica e la carenza di risorse per l’adeguamento degli impianti sportivi, con il rischio di paralisi delle attività agonistiche, in particolare nella provincia di Reggio Calabria. Espressa, anche, perplessità sulla reale operatività delle funzioni attribuite alla Città metropolitana e sulla conclusione dei lavori infrastrutturali, come la galleria della Limina, conclude definendo il documento programmatico come un’agenda di governo ricca di buoni propositi, ma spesso priva di riscontri concreti, dati tecnici e coperture finanziarie, e annuncia ulteriori interventi su temi di rilievo nei successivi punti all’ordine del giorno.

MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini Calabria)

Rivolge le sue congratulazioni al presidente Occhiuto e formula auguri di buon lavoro ai membri della Giunta, ai colleghi consiglieri e a tutto il personale del Consiglio e della Giunta regionale, riconoscendo l’eccellenza del loro operato.

Sottolinea, poi, come la recente consultazione elettorale abbia espresso, in modo inequivocabile, la volontà dei calabresi di riconfermare la compagine politica guidata dal presidente Occhiuto, segnando un passaggio storico per la regione, frutto di un impegno costante nell’affrontare le molteplici criticità della Calabria, senza mai indulgere in narrazioni favolistiche, ma lavorando con serietà per il raggiungimento di obiettivi concreti. Rivendica, quindi, i risultati conseguiti, sottolineando come la Calabria sia oggi percepita come una terra attrattiva, dinamica e ricca di prospettive, in netta contrapposizione rispetto alla visione pessimistica proposta da alcune voci dell’opposizione.

Rifiutando la logica assistenzialista, sottolinea l’importanza degli investimenti infrastrutturali, come il ponte sullo Stretto e la Strada Statale 106, che rappresentano opportunità di sviluppo e di riduzione del divario tra Nord e Sud. Ricorda, infatti, che, grazie all’azione di governo, sono stati ottenuti e investiti ingenti fondi nazionali per la realizzazione di opere strategiche.

Evidenzia, poi, che le riforme strutturali realizzate negli ultimi anni, quali la riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica, la nascita di ARRICAL per la gestione integrata di rifiuti e risorse idriche, abbiano consentito il superamento di assetti inefficienti del passato.

In ambito sanitario, mette in risalto il percorso che ha come obiettivi: la cessazione del commissariamento, la chiusura dei bilanci delle Aziende sanitarie, le nuove assunzioni, gli investimenti in tecnologia e la realizzazione di nuovi poli ospedalieri e delle nuove facoltà di medicina, nonché l’introduzione di strumenti innovativi per la riduzione delle liste d’attesa e il coinvolgimento diretto dei cittadini nella valutazione dei servizi.

Evidenzia, inoltre, i risultati ottenuti nella lotta agli incendi, nella tutela ambientale e nella qualità delle acque, nonché gli investimenti sugli aeroporti e sul porto di Gioia Tauro, considerato infrastruttura strategica per lo sviluppo regionale. Sottolineata l’importanza di trattenere i giovani in Calabria, favorendo l’imprenditorialità e sostenendo le piccole e medie imprese attraverso investimenti mirati, riconoscendo che ancora molto resta da fare e ribadisce la solidità e la competenza della guida regionale, esprimendo fiducia nella capacità della maggioranza di proseguire il percorso di cambiamento avviato.

Conclude ringraziando il proprio gruppo consiliare e i cittadini per la fiducia accordata, assicurando il massimo impegno e dedizione nell’interesse della Calabria.

MADEO Rosellina (Partito Democratico)

Sottolineata, preliminarmente, la particolare rilevanza della seduta odierna, coincidente con la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, richiama l’attenzione sulla proposta di legge di sua iniziativa, già depositata, in materia di preservazione della fertilità a fini sociali, auspicando che venga calendarizzata e possa essere oggetto di un confronto costruttivo e condiviso tra maggioranza e minoranza.

Rilevato come il tema della denatalità rappresenti una delle principali emergenze della Calabria, con un tasso di natalità tra i più bassi d’Italia e una tendenza in ulteriore calo, sottolinea che tale fenomeno investe l’intera società e non solo le donne, invitando, pertanto a superare le contrapposizioni tra maggioranza e opposizione, al fine di affrontare con responsabilità e spirito di collaborazione le grandi sfide che attendono la regione.

Espresso rammarico per alcuni toni e aggettivi utilizzati nel dibattito, reputa che ciascun consigliere, indipendentemente dal ruolo, abbia il diritto e il dovere di offrire la propria visione e il proprio contributo, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori.

Riconosciuta la legittimità della riconferma del presidente Occhiuto alla guida della Regione, frutto della volontà popolare, rivendica il diritto delle minoranze di svolgere appieno il proprio ruolo propositivo e di controllo.

Pur riconoscendo i progressi compiuti da Sorical, osserva che la carenza d’acqua permane come problema strutturale in molte aree della Calabria, con gravi ripercussioni sulla vita quotidiana e sull’igiene pubblica, sottolineando la necessità di modernizzare la rete idrica, ridurre le dispersioni e investire nella formazione e nell’ingegnerizzazione del sistema, anche attraverso una più stretta collaborazione con le Università.

Rilevato come il turismo, in particolare quello di ritorno, acuisca le criticità legate all’approvvigionamento idrico durante i mesi estivi, invita a confrontarsi con i dati reali e con le esigenze concrete dei cittadini.

Sottolineata, altresì, la necessità di rafforzare i servizi di welfare, in particolare gli asili nido, e di migliorare le infrastrutture, affinché la Calabria possa offrire opportunità a chi desidera restare o tornare, rivolge un appello al Presidente del Consiglio affinché tutti i consiglieri siano messi nelle condizioni di esercitare pienamente il proprio mandato, sollecitando l’immediata costituzione delle Commissioni e la tempestiva trasmissione della documentazione necessaria all’attività consiliare.

Auspicando, infine, che il Consiglio regionale possa essere luogo di confronto ambizioso e costruttivo, capace di offrire risposte concrete ai giovani, alle famiglie, alle donne e a tutti coloro che desiderano costruire il proprio futuro in Calabria, formula un augurio di buon lavoro a tutti i componenti dell’Assemblea, ribadendo l’auspicio che la Presidenza del Consiglio sappia garantire il rispetto delle prerogative di ciascun consigliere e il pieno esercizio della democrazia consiliare.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Espresso apprezzamento per la visione di governo illustrata dal presidente Occhiuto, che giudica solida e concreta, sottolinea come il programma presentato rappresenti la conferma di un percorso di crescita e modernizzazione ormai avviato e sempre più tangibile per la Calabria.

Ribadita, in qualità di capogruppo di Forza Italia, la piena disponibilità del gruppo a contribuire in modo costruttivo al dibattito consiliare, elevando la qualità delle proposte e sostenendo il programma di governo con un’attività legislativa all’altezza delle sfide che attendono la regione, evidenzia come la fiducia accordata dai calabresi imponga risposte responsabili, serie e concrete, in continuità con quanto realizzato negli ultimi anni di governo.

Ritenuto che la Calabria abbia recuperato credibilità e visione, diventando più consapevole delle proprie potenzialità e capace di affrontare con determinazione le sfide future, pur riconoscendo la legittimità della dialettica tra maggioranza e opposizione, respinge con fermezza la narrazione pessimistica e rassegnata che, a suo avviso, non corrisponde alla realtà di una regione in crescita. Sottolinea, quindi, come, a suo avviso, la differenza tra maggioranza e opposizione risieda nella capacità di individuare soluzioni concrete ai problemi, senza mai negare le difficoltà, ma impegnandosi costantemente per superarle.

Rilevato come il calo demografico, registrato anche su base nazionale, sia, a suo avviso,  meno avvertito in Calabria, reputa necessario proseguire nel lavoro avviato in molti settori, focalizzando l’attenzione, in particolare: sulle potenzialità del porto di Gioia Tauro, del retroporto e degli aeroporti regionali, considerati leve strategiche per lo sviluppo e la mobilità della Calabria; sull’importanza di valorizzare il patrimonio ambientale e culturale, promuovendo la riscoperta dei borghi marinari.

Rivendicati, poi, i risultati conseguiti in ambito sanitario, tra cui l’assunzione di migliaia di operatori a tempo indeterminato, che hanno consentito di mantenere attivi numerosi reparti ospedalieri, invita a superare le faziosità e a riconoscere il valore e la dedizione dei professionisti sanitari calabresi, auspicando una collaborazione trasversale per il potenziamento della formazione e della qualificazione del personale.

Evidenziata, infine, l’importanza di vigilare sull’attuazione dei progetti relativi agli ospedali e alle case di comunità, portando come esempio virtuoso il modello realizzato nel proprio Comune di Oppido, invita tutti i consiglieri a essere protagonisti di una Calabria moderna e competitiva, ribadendo la responsabilità di rappresentare l’intera comunità regionale e l’impegno a costruire insieme un futuro migliore per la Calabria.

 

SCUTELLA’ Elisa (Movimento Cinque Stelle)

Precisato di non aver mai nutrito aspettative circa la capacità del governo regionale a guida centrodestra di porre realmente al centro della propria azione politica gli interessi dei cittadini calabresi, ritiene che tale convinzione non sia stata smentita, rilevando per contro che, sebbene le linee programmatiche siano state poste all’inizio dell’ordine dei lavori, la loro trasmissione ai consiglieri regionali sia avvenuta solo la sera precedente; circostanza questa che, a suo avviso, denota una scarsa attenzione al confronto e alla partecipazione consiliare, creando invece un dibattito strumentale, volto a distogliere l’attenzione da questioni di maggiore rilievo, quali l’aumento del numero degli assessori, la reintroduzione dei sottosegretari e le modifiche al referendum.

Precisato, poi, che la non condivisione di una Calabria “straordinaria” non equivale a pessimismo o a mancanza di amore per la propria terra, ma rappresenta piuttosto un esercizio di verità e di responsabilità, evidenzia le criticità persistenti nel sistema sanitario regionale, quali la carenza di personale, di posti letto e di medici a bordo delle ambulanze, manifestando scetticismo rispetto all’imminente uscita dal commissariamento annunciata dal presidente Occhiuto.

Richiama poi la situazione dei trasporti, sottolineando le gravi difficoltà di collegamento che affliggono vaste aree della regione, come la Sibaritide e Corigliano Rossano, e denuncia la sottrazione di risorse destinate alla Strada Statale 106.

Esprime perplessità sulla reale utilità del ponte sullo Stretto, ritenendo prioritario intervenire sulle infrastrutture esistenti prima di avviare nuove opere e lamenta la mancanza di attenzione verso le giovani generazioni, costrette ad abbandonare la Calabria per mancanza di prospettive, respingendo l’accusa di pessimismo e attribuendo la causa dell’emigrazione giovanile all’assenza di opportunità concrete.

Infine, riservandosi di intervenire in modo più approfondito sui successivi punti all’ordine del giorno, sottolinea che solo un impegno serio e responsabile potrà restituire alla Calabria una reale prospettiva di crescita.

GRECO Orlandino (Lega Salvini)

Osservato che il dibattito si è protratto, assumendo talvolta toni ripetitivi e poco incisivi, richiama la necessità di superare una visione ancorata al passato e invita i colleghi a riconoscere che il confronto odierno riguarda il futuro della Calabria, non la mera rievocazione di stagioni politiche ormai concluse.

Sottolineato che la funzione dell’opposizione dovrebbe essere quella di offrire un contributo propositivo e innovativo al dibattito, piuttosto che limitarsi a ripercorrere criticità già note o a reiterare argomentazioni legate a dati statistici superati, evidenzia come il Presidente abbia voluto attribuire dignità e centralità all’approvazione delle linee programmatiche, trasformando un adempimento formale in un’occasione di confronto aperto sulle prospettive di sviluppo della regione.

Rileva che il vero valore aggiunto del dibattito consiliare risiede nella capacità di elevare la proposta politica, superando la mera elencazione di dati e risultati, per concentrarsi invece sul metodo, sulla progettualità e sulla visione di lungo periodo e invita, pertanto, a non indulgere in narrazioni autoreferenziali o in autocompiacimenti, ma a lavorare affinché il programma di governo, già validato dagli elettori, possa essere arricchito e condiviso attraverso il contributo di tutte le forze politiche.

Ritiene, poi, che la crescita e il benessere della Calabria non possano essere misurati esclusivamente attraverso indicatori economici, ma valutati anche in termini di qualità della vita, accessibilità ai servizi e capacità di offrire opportunità concrete ai cittadini. Invita, pertanto, l’opposizione a superare la retorica del passato e a concentrarsi sulle sfide future, contribuendo con idee e proposte innovative.

LAGHI Ferdinando (Tridico Presidente)

Sottolinea che le linee programmatiche rappresentano una prospettiva da costruire e perfezionare nel tempo, attraverso il dibattito e il lavoro delle Commissioni consiliari, che auspica si possano costituire rapidamente per rendere l’Assemblea pienamente operativa.

Si sofferma, dunque, su alcune questioni di particolare rilievo, cominciando dalla denatalità, tema già oggetto di una proposta di legge presentata dalla consigliera Madeo e ripreso da altri interventi e sottolinea che la riduzione delle nascite, fenomeno che interessa l’intero Paese, è strettamente connessa anche a determinanti ambientali e di salute, quali l’inquinamento atmosferico e la presenza di sostanze nocive come le nanoplastiche e i PFAS. Ricorda di aver recentemente ripresentato una proposta di legge su questi temi, ritenendoli centrali per la salute pubblica e la qualità della vita.

Passa, quindi, ad analizzare la questione sanitaria, evidenziando la necessità di riflettere con attenzione sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e sulle possibili conseguenze di una concentrazione delle risorse nei grandi poli a discapito delle strutture periferiche.

Sottolinea, quindi, come la dimensione eccessiva delle Aziende sanitarie provinciali rappresenti un nodo strutturale che rischia di compromettere l’efficacia della governance sanitaria, soprattutto in territori estesi come le Province di Cosenza e Reggio Calabria.

Riguardo al tema ambientale, richiama l’attenzione sulle criticità legate alla depurazione e allo smaltimento dei rifiuti e osserva che il malfunzionamento dei depuratori, pur essendo un problema rilevante, non esaurisce la complessità della questione, poiché numerosi scarichi abusivi continuano a compromettere la qualità delle acque.

Esprime, inoltre, riserve sull’incenerimento dei rifiuti, sottolineando i rischi ambientali e sanitari connessi a questa pratica e auspicando una maggiore attenzione alle strategie di riduzione, riuso e riciclo.

Rivolge, poi, particolare attenzione ai diritti civili e alle politiche per la disabilità, esprimendo apprezzamento per l’intenzione di introdurre lo psicologo di base e sottolineando l’importanza di un supporto psicologico diffuso, soprattutto in risposta al disagio giovanile acuitosi durante la pandemia.

Ricorda, in proposito, il proprio impegno nella promozione della legge sul Garante delle persone con disabilità e auspica che la nuova normativa regionale possa includere misure efficaci per garantire una vita indipendente alle persone non autosufficienti.

In conclusione, auspica che il Consiglio regionale sappia affrontare con serietà e tempestività le grandi questioni aperte, affinché la Calabria possa offrire risposte concrete e inclusive ai bisogni dei cittadini, in particolare delle fasce più fragili della popolazione.

FERRARI Sergio (Forza Italia)

Esprime orgoglio nel rappresentare il territorio crotonese in Consiglio regionale, sottolineando la fiducia che quella comunità ha riposto nel programma di governo e nella compagine attualmente alla guida della Regione.

Ritiene che le linee programmatiche in discussione si distinguano per la loro concretezza, fondata su azioni e risultati già conseguiti, e invita a cogliere lo spirito di collaborazione e pacificazione evocato dal Presidente, auspicando che il confronto in Aula possa tradursi in un contributo costruttivo e operativo, soprattutto nelle Commissioni consiliari.

Giudica la Legislatura cruciale per il futuro della Calabria e auspica che il dibattito non si limiti a una mera elencazione di dati statistici, ma si traduca in un impegno condiviso per migliorare concretamente le condizioni della regione.

Sottolineata l’importanza di affrontare le grandi questioni strategiche, come la lotta alla criminalità organizzata, portando ad esempio l’abbattimento di immobili confiscati a Melissa quale segno tangibile dell’azione di governo, rivendica la solidità delle riforme avviate, in particolare quella di ARRICAL, e respinge le critiche circa la governance dell’ente, sottolineando il ruolo centrale dei Sindaci nel Consiglio direttivo.

Difende, poi, la scelta della stabilizzazione dei tirocinanti negli enti locali, considerandola un percorso virtuoso e sostenibile, frutto di una valutazione attenta delle esigenze dei territori e delle prospettive di pensionamento.

Ricordato l’impegno della Regione nella gestione delle crisi aziendali, come nel caso della Abramo Customer Care, sottolinea la capacità di intervenire anche in ambiti di competenza privata quando sono in gioco questioni sociali di rilievo.

Ribadendo che le linee programmatiche sono per loro natura orientate per macro-temi e che gli atti tecnici di dettaglio saranno predisposti in fase di attuazione, invita il Consiglio regionale a lavorare con serietà e spirito costruttivo, affinché la Calabria possa affrontare con successo le sfide dei prossimi anni, auspicando che il confronto in Aula sia sempre guidato dall’interesse superiore dei cittadini calabresi.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Espresso, preliminarmente, un sentito ringraziamento ai consiglieri di maggioranza per la qualità e la profondità degli interventi, si dichiara orgoglioso per il livello di coesione e di visione dimostrato dalla compagine che sostiene l’azione di governo. Estende il ringraziamento anche ai consiglieri di opposizione, riconoscendo il valore di un confronto dialettico rigoroso e costruttivo, e manifesta particolare apprezzamento per gli interventi che hanno saputo offrire contributi propositivi, come quello della consigliera Madeo in materia di preservazione della fertilità, per la quale si impegna a garantire una celere discussione della proposta di legge, già oggetto di attenzione da parte della Giunta.

Ribadisce, quindi, la volontà di accogliere suggerimenti e idee provenienti dall’opposizione, auspicando che il dibattito consiliare possa essere occasione di confronto sulle soluzioni e non mera prosecuzione della campagna elettorale. Osserva, infatti, come molti interventi si siano limitati a ripercorrere i ritardi storici della Calabria, senza offrire una visione innovativa o proposte concrete, e invita a superare una narrazione ancorata al passato, riconoscendo invece il cambio di passo impresso dall’attuale governo regionale.

Ribadito, anche, che la riconferma elettorale rappresenta un fatto storico, frutto della fiducia dei calabresi in una visione moderna e ambiziosa della regione, invita l’opposizione a cogliere le ragioni di tale consenso, abbandonando una prospettiva superata e poco aderente alle reali aspettative dei cittadini. Rivendica, pertanto, i risultati ottenuti, tra cui il superamento del disavanzo e la creazione di un avanzo di bilancio, come attestato dalla Corte dei conti, e sottolinea che la Calabria, pur consapevole delle proprie criticità, ha finalmente imboccato la strada della responsabilità e della progettualità.

Rammenta, quindi, i progressi compiuti nella realizzazione delle grandi opere ospedaliere, nella stabilizzazione dei lavoratori precari e nella promozione di politiche innovative per la sanità, l’istruzione e il lavoro, sottolineando l’impegno per la valorizzazione delle infrastrutture strategiche, come la galleria della Limina e il porto di Gioia Tauro, e la capacità di attrarre investimenti e risorse per la crescita della regione.

Pur riconoscendo la necessità di affrontare con determinazione le questioni ancora aperte, come la carenza di personale medico e la modernizzazione della rete idrica, rivendica il ruolo propositivo della Regione nell’avanzare soluzioni concrete, come gli incentivi per i medici nelle aree disagiate e l’investimento nelle borse di specializzazione.

Chiarisce, poi, che molte delle criticità sollevate sono state affrontate con strumenti innovativi e con una visione di lungo periodo, e che la Regione ha saputo imprimere una svolta rispetto al passato, come dimostrato dall’avvio di numerosi cantieri e dalla capacità di intercettare risorse nazionali ed europee.

Infine, auspica che il Consiglio regionale possa proseguire il confronto in modo dialettico ma costruttivo, fondato su idee e proposte concrete, e ribadisce che il centrodestra continuerà a lavorare con determinazione per meritare la fiducia dei calabresi, nella consapevolezza che solo attraverso l’impegno, la trasparenza e la responsabilità sarà possibile costruire una Calabria più forte, moderna e competitiva.

GRECO Filomena (Casa Riformista)

Nel replicare al dibattito, sottolinea come, in questa occasione, la minoranza abbia subito attacchi da parte della maggioranza, in controtendenza rispetto a quanto solitamente avviene nei consessi istituzionali. Evidenzia, quindi, che il ruolo della minoranza è chiaramente distinto e che non spetta alla maggioranza indicare all’opposizione quali argomenti trattare o quale atteggiamento assumere in Aula.

Ribadisce, dunque, che la finalità della minoranza non è la contrapposizione pregiudiziale, bensì la volontà di contribuire al progresso della Calabria, auspicando uno sviluppo che consenta ai giovani di costruire il proprio futuro nella regione e agli anziani di vivere con dignità nei propri territori, sottolineando che la funzione della minoranza consiste anche nel segnalare criticità e nel proporre soluzioni alternative, non nel limitarsi a ratificare le scelte della maggioranza.

Evidenziato, poi, che la possibilità di avanzare proposte costruttive è stata limitata dalla tempistica con cui sono state trasmesse le linee programmatiche, circostanza che ha impedito un’analisi approfondita e un contributo più articolato, ribadisce la disponibilità a collaborare su iniziative che vadano nell’interesse della Calabria e dei calabresi, ma rivendica il diritto-dovere di esercitare un ruolo di controllo e di stimolo, anche attraverso la critica, ogniqualvolta le azioni della Giunta non dovessero corrispondere alle reali esigenze del territorio.

Conclude affermando che la minoranza è pronta a lavorare con spirito costruttivo, portando avanti le proprie idee e proposte sia in Aula che nelle commissioni, nell’interesse esclusivo della comunità calabrese.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Osservato che il programma di governo presentato dalla maggioranza si fonda su una serie di dati e risultati rivendicati come traguardi raggiunti, sottolinea, tuttavia, che è prerogativa e dovere dei consiglieri di opposizione esercitare un controllo critico su tali affermazioni, evidenziando le criticità che, a loro giudizio, permangono in settori strategici quali la gestione degli incendi, la depurazione e altri ambiti di rilievo. Rivendica, pertanto, la piena legittimità di esprimere dissenso in Aula, contestando l’attribuzione esclusiva dei meriti da parte della maggioranza.

Accoglie, invece, con favore la disponibilità manifestata dal presidente Occhiuto a valorizzare un’opposizione costruttiva e propositiva, ricordando che, già in passato, sono state avanzate numerose proposte in sede di Commissione, molte delle quali – pur approvate all’unanimità – non sono mai giunte all’esame dell’Aula, a suo avviso in ragione della loro provenienza dai banchi della minoranza. Ricorda, quindi, alcune delle iniziative presentate, tra cui l’istituzione dello psicologo di base, la promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con fragilità, la valorizzazione della street art, il mototurismo, l’enoturismo, l’olioturismo, l’aumento delle borse di studio, sottolineando come alcune di queste siano state successivamente recepite dall’esecutivo.

Auspica che, in futuro, le proposte ritenute meritevoli possano essere effettivamente discusse e approvate, sia in commissione sia in Aula, nell’interesse della crescita e dello sviluppo della Calabria. Conclude con una riflessione evocativa, invitando a una riflessione sulla coerenza e sull’efficacia dell’azione politica.

 

BRUNO Enzo (Tridico Presidente)

Evidenziato il carattere paradossale del dibattito, sottolinea che il presidente Occhiuto sembra non aver compreso le aspettative dell’opposizione rispetto alla seduta.

Precisa, poi, che la minoranza ha mantenuto fede agli impegni assunti portando in Aula numerosi temi e argomenti pur consapevole che la lettura della realtà regionale non coincide con quella della maggioranza.

Sottolinea, inoltre, come la difficoltà ad accettare il dialogo e il confronto sia una costante nell’atteggiamento della maggioranza, che manifesta insofferenza verso le posizioni critiche dell’opposizione. Richiama, quindi, l’attenzione sulla necessità di rispettare il ruolo della minoranza, che rappresenta una parte significativa dell’elettorato calabrese, chiamata anche a formulare proposte e a condividere le iniziative della maggioranza se ritenute utili per la Calabria. Invita, pertanto, la maggioranza ad accettare un dialogo democratico autentico, fondato sul rispetto reciproco nell’interesse della Calabria.

Conclude annunciando il voto contrario.

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)

Preannuncia il voto contrario alle linee programmatiche, esprimendo rammarico per l’assenza di risposte puntuali da parte del presidente Occhiuto alle sollecitazioni e ai dubbi avanzati dalla minoranza su questioni di rilievo quali: il rinnovo del contratto con Ryanair, la realizzazione delle case di comunità, le infrastrutture stradali e i lavori al grande ospedale metropolitano. Ritiene che tali interrogativi siano legittimi e meritino attenzione, anche alla luce delle aspettative dei cittadini e auspica che in futuro la minoranza possa contribuire in modo determinante al cambiamento della Calabria.

PRESIDENTE

Dispone la votazione del Programma di governo per appello nominale.

DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore

Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunica l’esito della votazione. Presenti e votanti: 31; hanno risposto sì: 21 consiglieri; hanno risposto no: 9 consiglieri; astenuti: 1 consigliere. Pertanto, il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

Comunicazioni – seguito

PRESIDENTE

Legge un seguito di comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 3/13^ sottoscritta da tutti i capigruppo sia di maggioranza sia di minoranza.

PRESIDENTE

Pone in votazione la richiesta di inserimento della mozione che è approvata.

Relazione unica su:

Proposta di provvedimento amministrativo numero 5/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 6/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Azienda Calabria Verde”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 7/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 9/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2024 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”

Proposta di legge numero 1/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2024”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio consolidato dell'anno 2024 della Regione Calabria – articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 5/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)” riferendo che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia e che il Revisore unico dei conti ha espresso parere favorevole per l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2024.

Riferisce, poi, che sia il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari, nella qualità di dipartimento vigilante, sia il Comitato di vigilanza hanno espresso parere favorevole al Rendiconto di gestione ARCEA esercizio finanziario 2024.

Prosegue informando che il Dipartimento economia e finanze ha evidenziato che al netto delle quote accantonate e vincolate, l'ente risulta avere una quota disponibile del risultato di amministrazione, alla data del 31/12/2024, pari ad € 50.478,12; rileva inoltre che sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2023 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2024; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro"; sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento alla gestione in conto competenza, l'uguaglianza, rispetto agli importi presenti nel conto economico, tra impegni e costi e tra accertamenti e ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2024, e il valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2024; pertanto ritiene possibile, quindi, procedere all'adozione del Rendiconto, da parte della Giunta regionale, al fine della successiva trasmissione al Consiglio regionale.

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 6/13^: “Rendiconto esercizio 2024 di Azienda Calabria Verde” riferendo che il Revisore unico dei conti ha attestato l’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, la congruità del Fondo crediti di dubbia esigibilità e degli altri accantonamenti rilevati e, pertanto, esprime giudizio positivo per l'approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2024.

Riferisce, poi, che l’organo di controllo, nell’attestare la corrispondenza del rendiconto alle risultanze di gestione, esprime giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2024.

Evidenzia, altresì che l’UOA (Unità Operativa Autonoma) Politiche della montagna, foreste e forestazione, a conclusione dell’istruttoria, esprime parere favorevole al rendiconto esercizio 2024, con la prescrizione di formulare ed approvare un piano di rientro dal disavanzo da effettuarsi in un tempo ragionevole e comunque contenuto nei termini di legge e di imputare, in quota parte, il disavanzo di euro 19.102.786,89 nell’esercizio 2025 e seguenti, di azionare nei termini di legge ogni utile iniziativa tesa al recupero dei crediti ed in particolare a quelli di dubbia esigibilità e di procedere alla restituzione dei fondi POR, nonché di provvedere alla liquidazione del TFR maturato dai dipendenti dell’Azienda al fine di evitare la crescita esponenziale dei contenziosi.

Infine, riferisce che il Dipartimento economia e finanze, a conclusione dell’istruttoria effettuata, richiamate le raccomandazioni fatte all’Ente e contenute nella relazione allegata agli atti, ritiene possibile procedere all’adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l’esercizio 2024 dell’Azienda Calabria Verde al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 7/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL Calabria)”.

Riferisce che: il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento lavoro e del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia; il Revisore unico dei conti dell’Agenzia, nel ritenere che le risultanze contabili trovano sostanziale corrispondenza con le scritture contabili dell’Ente ha espresso parere favorevole all’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2024.

Inoltre, il Dipartimento lavoro, quale Dipartimento vigilante, a conclusione dell’istruttoria effettuata, ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale per l’esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro.

Sottolinea che il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, attesta che sussiste: la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2023 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2024; la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro"; che sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento alla gestione in conto competenza, l'uguaglianza, rispetto agli importi presenti nel conto economico, tra impegni e costi e tra accertamenti e ricavi; la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2024, e il valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale e che risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2024. Evidenzia, infine, che a conclusione dell’attività istruttoria, il Dipartimento economia e finanze, richiamate le raccomandazioni fatte all’Ente e contenute nella relazione allegata agli atti, ha espresso parere favorevole all’adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l’esercizio 2024 al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.

Illustra, quindi, la proposta di provvedimento amministrativo numero 9/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, riferendo che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana e del dipartimento economia e finanze, nonché del parere del Revisore unico dei conti dell’Ente.

Evidenzia, poi, che: il Revisore unico dei conti, conclusivamente all’attività di verifica svolta, ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed ha espresso giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2024; il Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana, nell’istruttoria di competenza quale Dipartimento vigilante, ha espresso parere favorevole al rendiconto dell’Ente per l’esercizio 2024; che il Dipartimento economia e Finanze sulla base delle verifiche eseguite, ha evidenziato che sussiste la formale correttezza nella procedura del riaccertamento ordinario dei residui nonché nella quantificazione del Fondo pluriennale vincolato e, di conseguenza, nella determinazione del risultato di amministrazione dell'esercizio 2024 e, a conclusione dell’istruttoria di competenza, ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione del rendiconto relativo all’esercizio 2024 dell’Ente per i Parchi marini regionali al Consiglio regionale.

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 10/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre” riferendo che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana e del Dipartimento economia e finanze, nonché del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia; che il Revisore unico dei conti dell’Agenzia ha espresso parere favorevole all’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2024 presentato dall’Ente; che il Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana, quale Dipartimento vigilante, a conclusione dell’istruttoria effettuata, verificato il rispetto delle misure di contenimento della spesa da parte dell'Ente strumentale, ha espresso parere favorevole al rendiconto dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre per l'esercizio 2024.

Riferisce, inoltre, che: il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, attesta che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2024, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere; sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2023 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2024; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro"; sussiste la corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali-crediti e tra residui passivi finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra accertamenti e ricavi e tra impegni in conto competenza e costi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2024, e il valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2024.

Infine, a conclusione dell’attività istruttoria, il Dipartimento economia e finanze, richiamate le raccomandazioni fatte all’Ente e contenute nella relazione allegata agli atti, ha espresso parere favorevole all’approvazione da parte della Giunta Regionale del Rendiconto 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre.

Illustra  la proposta di provvedimento amministrativo numero 11/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)”, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 541 del 07/11/2025, specificando che comprende la delibera di Giunta, le relazioni istruttorie dei dipartimenti Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione, Economia e Finanze, e il parere del Revisore unico.

In particolare, spiega che: il Revisore, ha espresso giudizio positivo sull’approvazione del rendiconto 2024; che il dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale, in qualità di dipartimento vigilante, ha formulato parere favorevole; che il Dipartimento economia e finanze ha attestato la piena corrispondenza tra saldo di cassa, residui, valori patrimoniali, impegni, costi, accertamenti e ricavi, confermando inoltre la quadratura della tesoreria e la correttezza della determinazione del fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31/12/2024,e, in conclusione, richiamate le raccomandazioni rivolte all’Ente, ha espresso parere favorevole all’adozione del rendiconto 2024 da parte della Giunta regionale, ai fini della successiva trasmissione al Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale vigente.

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 12/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)” che include la delibera di Giunta regionale, le relazioni istruttorie dei dipartimenti Infrastrutture e Lavori Pubblici ed Economia e Finanze, oltre al parere del Revisore unico dei conti.

In particolare, spiega che: il Revisore unico ha confermato il rispetto dei limiti di spesa per il personale e per il funzionamento, attestando la coerenza dei dati di bilancio con la gestione e ha espresso giudizio positivo sull’approvazione del rendiconto 2024; che il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, in qualità di dipartimento vigilante, ha rilevato il rispetto delle misure di contenimento della spesa e conclude l’istruttoria con parere favorevole all’approvazione del rendiconto; il Dipartimento Economia e Finanze ha accertato la piena corrispondenza tra saldo di cassa e conto del tesoriere, la continuità dei residui tra 2023 e 2024, la quadratura delle partite di giro e la coerenza tra valori a residuo e patrimonio, oltre alla quadratura della tesoreria e alla correttezza del risultato di amministrazione al 31/12/2024, esprimendo parere favorevole all’adozione del rendiconto 2024 di ATERP Calabria da parte della Giunta regionale, ai fini della sua successiva trasmissione al Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 57 della normativa vigente.

Illustra la proposta di legge numero 1/13^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2024", spiegando che il documento che era stato approvato dalla Giunta con deliberazione numero166 del 22 aprile 2025 e trasmesso alla Corte dei conti che aveva parificato il rendiconto, formulando alcune eccezioni e richiedendo specifiche rettifiche, ma che il provvedimento è decaduto per la fine della legislatura, rendendo necessaria una nuova deliberazione. Informa, quindi, che la Giunta ha approvato nuovamente il rendiconto generale 2024 con la DGR numero 524 del 6 novembre 2025, recependo integralmente le prescrizioni della Corte dei conti e includendo il rendiconto consolidato 2024, elaborato sulla base dei rendiconti della Regione e del Consiglio regionale.

Prosegue spiegando che il rendiconto, redatto secondo i nuovi schemi, si compone del conto di bilancio, del conto economico e dello stato patrimoniale.

Informa, infine, che il Collegio dei revisori dei conti ha riconosciuto l’avvenuta rideterminazione delle risultanze finanziarie ed economico-patrimoniali a seguito del recepimento delle prescrizioni della Corte dei conti e dell’integrazione del rendiconto consolidato, prendendo atto del giudizio positivo già espresso in precedenza.

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 13/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio consolidato dell'anno 2024 della Regione Calabria – articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”, spiegando che tale adempimento, previsto dalla normativa sull’armonizzazione contabile, consente di rappresentare in modo unitario e veritiero la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Regione e degli enti e società compresi nel perimetro di consolidamento.

Evidenzia, inoltre, che il bilancio consolidato permette alla Regione di mostrare le proprie scelte di indirizzo e controllo, migliorare la gestione del gruppo pubblico regionale e offrire una visione completa delle consistenze patrimoniali, finanziarie ed economiche degli organismi coinvolti.

Informato, poi, che il documento ricomprende anche le risultanze del bilancio consolidato del Consiglio regionale comprensivo della società partecipata “Portanova S.p.A.”, evidenzia che lo stesso costituisce uno strumento informativo per gli stakeholder, utile al controllo sull’uso delle risorse pubbliche e al supporto delle attività di programmazione e verifica delle strategie del gruppo pubblico regionale.

Rende noto, infine, che il provvedimento è corredato dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla relazione con nota integrativa e che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso giudizio positivo sul bilancio consolidato 2024.

GRECO Filomena (Casa Riformista - Italia Viva)

Evidenzia che, nell’ambito della gestione finanziaria regionale, permangono criticità rilevanti, come rilevato dalla Corte dei conti nel giudizio di parifica e in particolare dalla presenza di residui attivi per oltre 5 milioni di euro relativi a fondi statali destinati alla formazione e al sostegno all’occupazione, i quali risultano non esigibili e suggeriscono la necessità di uno stralcio, e da residui passivi in ambito sanitario per circa 4,4 milioni di euro, destinati a spese correnti per contenziosi, che vengono considerati inappropriati.

Sottolinea, in particolare, la debolezza strutturale del sistema sanitario regionale, evidenziata dalla significativa crescita della mobilità passiva registrata nell’ultimo periodo. Alla luce di tali considerazioni e in qualità di nuova consigliera regionale, dichiara di non poter esprimere voto favorevole sulle proposte all’ordine del giorno, annunciando pertanto il proprio voto contrario.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Riconoscendo che, negli ultimi anni, la Regione Calabria ha compiuto progressi significativi nell’ambito della gestione finanziaria, anche grazie all’azione dell’assessore Minenna e dell’ex presidente della Commissione bilancio, consigliere Montuoro, sottolinea, tuttavia, che il risultato positivo in termini di avanzo di bilancio è stato favorito non solo da una gestione virtuosa, ma anche da interventi normativi statali che hanno consentito l’utilizzo di fondi vincolati, tra cui ristori Covid e risorse che inizialmente avrebbero dovuto essere restituite, agevolando così la formazione dell’avanzo.

Evidenzia due aspetti critici che dovrebbero costituire stimolo per un ulteriore miglioramento. In primo luogo, richiama quanto segnalato dalla Corte dei conti in merito alla difficoltà di trasferire tempestivamente le risorse finanziarie dal dipartimento e dalla struttura commissariale alle Aziende sanitarie, costringendo queste ultime a ricorrere frequentemente ad anticipazioni onerose, con conseguenti interessi passivi. Tale situazione, nonostante gli sforzi compiuti e l’istituzione di Azienda Zero, denota, a suo avviso, persistenti criticità nella gestione della macchina sanitaria regionale.

In secondo luogo, richiama l’attenzione sul rilievo del procuratore Palmi circa la straordinaria entità delle risorse finanziarie gestite dalla Calabria nell’ultimo decennio – circa 15 miliardi di euro – e sottolinea come, secondo la Corte dei conti, tale flusso di risorse non abbia generato una crescita economica proporzionata né un miglioramento significativo degli indicatori di sviluppo e di contrasto alla povertà. Pur riconoscendo il merito della Giunta nell’aver chiuso la programmazione senza dover restituire risorse, ribadisce che la vera sfida non consiste solo nella capacità di spendere, ma soprattutto nell’efficacia della spesa, affinché questa si traduca in crescita reale e duratura per la Calabria.

Conclude formulando la dichiarazione di voto contrario, motivata dalla necessità di orientare l’azione amministrativa verso una gestione delle risorse pubbliche che sia non solo efficiente, ma anche realmente produttiva di sviluppo per il territorio.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 5/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 6/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Azienda Calabria Verde”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 7/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL)”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 9/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2024 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 10/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Serre”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 11/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 12/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 1/13^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2024"

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6,7. 8, 9. 10, 11,12, 13 e 14 che sono approvati.

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata autorizzando il Dipartimento economia e finanza della Giunta regionale ad apportare le necessarie modifiche agli allegati e con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Esprime un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla redazione del bilancio consolidato, con particolare riferimento all’assessore al bilancio, Minenna, e, soprattutto, ai funzionari e collaboratori del Dipartimento bilancio. Rivolge un plauso al direttore generale del Dipartimento, dottor De Cello, alla dottoressa Bonaiuto e a tutto il personale coinvolto, nonché ai Revisori dei conti, per la costante e puntuale attività di controllo svolta a beneficio sia dell’amministrazione sia dell’organo politico.

Sottolinea come il risultato dell’avanzo di amministrazione sia frutto di un lavoro corale e rappresenti un traguardo di rilievo, riconosciuto anche a livello nazionale, che testimonia la capacità della Pubblica Amministrazione calabrese di raggiungere obiettivi ambiziosi. Riconosce, infine, che tale risultato è ascrivibile non solo all’azione del governo regionale, ma in modo particolare alla professionalità e all’impegno del competente Dipartimento della Regione e dei suoi collaboratori, cui ritiene doveroso attribuire il merito di questo successo.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 13/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio consolidato dell'anno 2024 della Regione Calabria – articolo 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta, unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Sull’ordine di lavori

GRECO Filomena (Casa Riformista)

Considerata l’importanza dei provvedimenti inseriti ai successivi punti dell’ordine del giorno e l’assenza, a suo avviso, di ragioni di urgenza, ne chiede il rinvio alla prossima seduta, al fine di consentirne una trattazione più approfondita.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Si dichiara non favorevole alla richiesta di rinvio.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta della consigliera Greco che è respinta.

Proposta di legge statutaria numero 1/13^ di iniziativa dei consiglieri D. Giannetta, P. Caputo, V. Pitaro, G. Mattiani, A. Brutto, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria)”

PRESIDENTE

Ricorda all’'Aula che, ai sensi dell'articolo 58, comma 1, dello Statuto regionale, “lo Statuto è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge assunta a maggioranza assoluta dei suoi componenti con due deliberazioni successive, adottate ad intervallo non minore di due mesi”. Riferisce, pertanto, che, nella seduta odierna, la proposta di modifica statutaria viene sottoposta all'esame dell’Aula in prima lettura.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia), relatore

Riferito, preliminarmente, che il provvedimento in esame interviene su due aspetti fondamentali dell’assetto ordinamentale regionale quali, nello specifico, la composizione della Giunta regionale e l’introduzione della figura dei sottosegretari alla Presidenza, sottolinea che la revisione statutaria è finalizzata ad adeguare lo Statuto alla legislazione vigente e dotare la Regione di strumenti organizzativi più moderni e flessibili.

Evidenzia, poi, che il primo intervento riguarda la composizione della Giunta, ricordando che la legislazione statale recentemente modificata consente alle Regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti di aumentare fino a due unità il numero degli assessori ancorando il tetto massimo del criterio del quinto dei componenti del Consiglio regionale. Sottolinea, quindi, che trattasi di una scelta tecnica che avviene nel pieno rispetto dei vincoli di bilancio, non comportando nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Illustra, quindi, il secondo intervento di modifica che introduce la facoltà per il Presidente della Giunta regionale di nominare fino a due sottosegretari, come sperimentato in altre Regioni, come Marche, Lombardia, Piemonte, Toscana e Emilia-Romagna. Precisa, poi, che trattasi di una mera facoltà riconosciuta nell’ambito dell’autonomia organizzativa del Presidente della Giunta regionale, la cui disciplina sarà demandata all’approvazione di una successiva legge regionale.

Evidenzia, infine, che non trattasi di un incremento immotivato delle strutture, ma di un atto ordinamentale necessario per adeguare lo Statuto e dotare la Regione di strumenti più moderni e capaci di sostenere le sfide future, ribadendo l’assenza di oneri a carico del bilancio regionale.

Auspicando l’approvazione della proposta, dà lettura dei tre articoli di cui il provvedimento si compone.

SCUTELLÀ Elisa (Movimento 5 Stelle)

Ritenuto sgradevole e inopportuno inaugurare la legislatura con la discussione di un provvedimento che reputa privo di priorità rispetto alle reali emergenze dei cittadini calabresi, sottolinea come la proposta di aumento del numero degli assessori e la reintroduzione dei sottosegretari, presentate come un semplice adeguamento alla normativa nazionale, rappresentino, in realtà, un’operazione di natura politica volta a soddisfare equilibri interni alla maggioranza, piuttosto che rispondere alle esigenze dei cittadini.

Espressa preoccupazione per l’inevitabile incremento dei costi legati all’istituzione di nuove figure e strutture, giudica poco credibile la dichiarata invarianza finanziaria del provvedimento.

Invita, pertanto, la maggioranza a concentrare l’azione amministrativa sulle questioni realmente urgenti e di interesse collettivo e a occuparsi delle vere priorità della Calabria, piuttosto che di questioni legate alla distribuzione di incarichi e poltrone.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Pur riconoscendo la legittimità dell’adeguamento statutario in relazione all’aumento del numero degli assessori, come previsto dalla normativa nazionale, esprime perplessità riguardo alla rapidità con cui la proposta viene sottoposta all’esame dell’Aula, senza il necessario passaggio nelle Commissioni competenti, sottolineando che, in altre Regioni, analoghi adeguamenti sono stati affrontati seguendo un iter più rispettoso delle procedure consiliari.

Ritiene, poi, che, considerata l’esperienza della Calabria con sette assessori per molti anni, non vi sarebbe stato alcun pregiudizio nel rinviare la discussione di un mese, al fine di garantire il corretto funzionamento dell’Assemblea e il rispetto delle prerogative consiliari. Invita, pertanto, il Presidente del Consiglio a garantire che temi di tale rilevanza siano sempre oggetto di esame preventivo nelle competenti Commissioni consiliari.

Esprime, poi, perplessità sulla dichiarata invarianza finanziaria del provvedimento che, a suo avviso, non corrisponde alla realtà, poiché l’istituzione di nuove figure comporterà, comunque, spese aggiuntive, la cui entità e modalità di copertura non risultano chiaramente definite.

Sollevati dubbi circa la disciplina delle indennità e delle funzioni dei sottosegretari, rimandate a una futura legge regionale, propone, in alternativa, di valorizzare la figura del consigliere delegato, già prevista dallo Statuto, che può essere incaricato su specifiche materie senza ulteriori costi per l’amministrazione.

Conclude auspicando che la maggioranza accolga tale proposta, evitando di aumentare il numero di incarichi e di oneri a carico del bilancio regionale.

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)

Ricordate le sollecitazioni del presidente Occhiuto affinché il Consiglio regionale si configuri come una “fucina di idee” e un’Assemblea ambiziosa, rileva, tuttavia, che tali auspici risultano contraddetti dalle modalità con cui è stata condotta la discussione sulle modifiche statutarie, in quanto l’assenza di un adeguato percorso istruttorio in Commissione ha, di fatto, mortificato il dibattito e impedito ai consiglieri di esprimersi con piena consapevolezza e approfondimento, determinando una mancanza di trasparenza, difficilmente giustificabile con presunte urgenze di natura politica.

Evidenziato, inoltre, che l’aumento del numero degli assessori, pur consentito dalla normativa vigente, costituisce una facoltà e non un obbligo, e appare in contrasto con la recente riduzione del numero dei consiglieri regionali, esprime perplessità anche sulla reintroduzione della figura dei sottosegretari, la cui funzione e incidenza sul bilancio regionale non risultano chiaramente definite.

Invita, pertanto, il Presidente e la maggioranza a riconsiderare l’impostazione adottata, affinché l’Aula possa realmente assolvere al proprio ruolo di laboratorio di idee nell’interesse esclusivo della Calabria.

GRECO Filomena (Casa Riformista)

Espressa preoccupazione per l’avventatezza e la frettolosità con le quali è stata avanzata la proposta di modifica statutaria in esame, senza attendere la costituzione delle Commissioni consiliari, reputa che le problematiche interne alla maggioranza non debbano riverberarsi sull’attività del Consiglio regionale.

Rilevato che la modifica non risponde a esigenze tecniche, dal momento che, come più volte dichiarato dalla stessa maggioranza, la Regione è stata governata efficacemente negli ultimi quattro anni con sette assessori e senza sottosegretari, osserva che l’urgenza di procedere lascia intendere che la proposta sia dettata da esigenze di equilibrio politico interne alla maggioranza piuttosto che da reali necessità di efficienza amministrativa.

Sottolineata la criticità di rinviare il numero massimo di assessori a una generica legge statale, senza una chiara individuazione normativa, e di introdurre la figura di due sottosegretari che partecipano alle sedute di Giunta regionale senza diritto di voto, esprime preoccupazione per la mancanza di trasparenza circa le funzioni, i limiti operativi e gli obblighi di rendicontazione di tali figure, nonché per la sostenibilità finanziaria della riforma, che, pur dichiarata a invarianza di spesa, appare difficilmente realizzabile.

Pur non essendo contraria alle riforme che migliorano l’efficienza e la governabilità, dichiara la propria contrarietà a modifiche statutarie adottate senza trasparenza e senza il rispetto delle procedure istituzionali.

 

POLIMENI Marco (Forza Italia)

Precisa che diverse Regioni hanno già previsto un aumento del numero degli assessori regionali e la figura del Sottosegretario e che in altre le modifiche sono di tipo statutario.

Riferisce, altresì, che la minoranza presenta dei vuoti nei contenuti manifestando solo una visione pessimistica e ritiene che la discussione in Aula consiliare sia quella più autorevole.

Ribadisce, infine, che la spesa è invariata.

MADEO Rosellina (Partito democratico)

Chiede, preliminarmente, alla presidenza una maggiore attenzione all’alternanza degli interventi tra maggioranza e minoranza, al fine di garantire un dibattito più equilibrato.

Pur esprimendo apprezzamento per la chiarezza con cui il relatore Giannetta ha illustrato la proposta di modifica statutaria relativa all’aumento del numero degli assessori regionali, riconoscendo che si tratta di una prerogativa del Presidente della Giunta regionale, la cui legittimità non viene messa in discussione, esprime perplessità circa la tempistica e le modalità con cui la proposta viene sottoposta all’Assemblea, sottolineando l’assenza di un adeguato passaggio in Commissione e la rapidità con cui si è giunti alla discussione in Aula. Rileva inoltre che la modifica statutaria, che consente l’aumento degli assessori e l’introduzione dei sottosegretari, viene accompagnata da un ulteriore provvedimento volto a limitare la possibilità di ricorso allo strumento referendario da parte dei cittadini, configurando così un’operazione che, nel suo complesso, riduce gli spazi di partecipazione democratica.

Pertanto, esprime il suo voto contrario sia alla modifica statutaria sia al provvedimento successivo, ritenendo che tali iniziative, nel loro combinato disposto, limitino la possibilità dei cittadini di esprimersi attraverso il referendum e riducano la trasparenza e la partecipazione democratica nella vita della Regione.

GRECO Orlandino (Lega Salvini)

Sottolineato come l’intervento della consigliera Madeo abbia introdotto una riflessione significativa all’interno della minoranza, riconoscendo la legittimità della scelta del Presidente della Regione, recentemente riconfermato, di costituire la squadra di governo ritenuta più idonea per l’attuazione del programma presentato agli elettori, ribadisce che la normativa vigente consente l’aumento del numero degli assessori da sette a nove e che la recente formazione della Giunta regionale, avvenuta in tempi rapidi, testimonia l’assenza di divisioni all’interno della maggioranza.

Evidenziato che la questione dell’ampliamento della Giunta regionale non dovrebbe essere oggetto di polemica, trattandosi di una facoltà prevista dalla legge e già esercitata in altre amministrazioni locali, invita a superare atteggiamenti di “complesso di inferiorità” rispetto ad altre Regioni e a riconoscere che la composizione della Giunta è prerogativa del Presidente, il quale sarà valutato sulla base dei risultati conseguiti.

Rifiuta, pertanto, la narrazione populista che riduce la discussione a una questione di “poltrone”, sottolineando la necessità di affrontare il tema con serietà e responsabilità istituzionale. Esprime, quindi, apprezzamento per le posizioni espresse dalla consigliera Madeo, che si discostano da quelle di altri esponenti della minoranza, e ribadisce la centralità della coerenza e della legittimità delle scelte operate dalla maggioranza nell’interesse della Calabria.

BRUNO Vincenzo (Tridico Presidente)

Esprime perplessità per l’atteggiamento della maggioranza, che tende a ridurre e giudicare il pensiero dell’opposizione che esprime posizioni differenti.

Precisato che non si contesta la legittimità del presidente Occhiuto nell’applicare la legge statale che consente di portare il numero degli assessori a nove, bensì la scelta politica di destinare risorse, in un momento di particolare difficoltà per la Calabria, a coprire i costi di nuovi incarichi, sottraendo fondi a servizi essenziali per i cittadini, sottolinea che la dichiarata invarianza di spesa non corrisponde alla realtà, poiché l’aumento degli assessori e l’introduzione dei sottosegretari comporteranno inevitabilmente costi aggiuntivi, che saranno coperti attraverso la riallocazione di risorse da altri capitoli di bilancio, a scapito di interventi prioritari per la collettività.

Esprime particolare perplessità per la reintroduzione della figura dei sottosegretari, abolita nel 2010 per ragioni di razionalizzazione amministrativa, e ritiene che tale scelta non possa essere giustificata come un intervento nell’interesse della Calabria.

Rivendica, poi, il diritto dell’opposizione di esprimere la propria posizione e di dissentire rispetto a provvedimenti che, a suo giudizio, non rispondono alle reali esigenze della regione. Esprime, ancora, forte preoccupazione per il fatto che la modifica statutaria sia collegata a un progressivo stravolgimento della “Carta costituzionale” regionale, senza un adeguato coinvolgimento della cittadinanza e senza la possibilità di ricorrere agli strumenti di garanzia previsti dalla Costituzione.

Conclude ribadendo che, in questa fase storica, la Calabria necessita di servizi efficienti, di una sanità funzionante e di interventi concreti per la sicurezza e il benessere dei cittadini, piuttosto che di un aumento degli incarichi politici e di spese non prioritarie. Invita pertanto a destinare le risorse disponibili alle vere emergenze della regione, accogliendo la proposta di soluzioni più sobrie ed efficaci.

 

Presidenza del Vicepresidente Giacomo Pietro Crinò

PITARO Vito (Noi moderati)

Sottolinea come l’atteggiamento della minoranza appaia contraddittorio: dopo aver insistito sull’importanza di discutere la modifica statutaria, il dibattito si è esaurito rapidamente, senza un reale approfondimento dei temi in oggetto.

Rivolge un augurio istituzionale al Presidente del Consiglio regionale, riconoscendo il valore della sua giovane età e la responsabilità che gli compete quale garante delle regole e dell’equilibrio dei lavori consiliari, in un contesto politico segnato da una crescente crisi di legittimazione e da un diffuso astensionismo elettorale.

Rileva che l’adeguamento del numero degli assessori alla normativa nazionale rappresenta una prassi ormai consolidata anche in altre Regioni, comprese quelle amministrate dal centro sinistra, e che la scelta di ampliare la Giunta regionale non dovrebbe essere oggetto di scandalo o di strumentalizzazione politica.

Sottolineato, poi, che la vera sfida per la classe politica calabrese consiste nel rispondere con efficacia alle esigenze dei cittadini, piuttosto che alimentare polemiche su questioni di mera composizione degli organi di governo, evidenzia che la credibilità delle istituzioni dipende dalla capacità di offrire risposte concrete ai bisogni della collettività e invita la minoranza a valutare l’operato della Giunta regionale sulla base dei risultati conseguiti, piuttosto che sulla quantità degli incarichi.

Auspicando che il confronto politico possa elevarsi oltre la retorica populista e demagogica, per concentrarsi sulle reali priorità della Calabria, conclude esprimendo rammarico per il tono assunto dal dibattito e auspica che, in futuro, il Consiglio regionale possa distinguersi per un approccio più costruttivo e responsabile, all’altezza delle aspettative dei cittadini calabresi.

DE CICCO Francesco (Democratici progressisti)

Rivolto il suo saluto al Presidente, alla Giunta, ai colleghi consiglieri e ai cittadini presenti, precisa di non aver inizialmente previsto un intervento, ma di essere stato indotto a prendere la parola a seguito di alcune affermazioni ascoltate nel corso della seduta, che giudica offensive nei confronti di chi, come lui, proviene dalla società civile e rappresenta direttamente le istanze dei cittadini.

Sottolineato di non appartenere a nessun partito politico e di parlare con la libertà di chi si è formato in un contesto popolare, portando in Aula le reali esigenze della comunità, esprime rammarico per il fatto che il dibattito si sia concentrato su questioni come l’aumento degli assessori e la reintroduzione dei sottosegretari, mentre, a suo avviso, le priorità dovrebbero essere i servizi essenziali per i cittadini, quali: la gestione del servizio idrico, la manutenzione delle case popolari, la sicurezza delle strade e il sostegno all’affitto.

Richiama l’attenzione sulle difficoltà vissute nei Comuni del territorio, in particolare nella città di Cosenza e nei centri limitrofi, dove permangono criticità nella gestione delle risorse idriche e nella manutenzione delle infrastrutture.

Invita, quindi, la maggioranza a destinare le risorse disponibili alle vere emergenze della Calabria, auspicando che il Consiglio regionale possa concentrarsi sulle questioni di reale interesse collettivo.

Conclude invitando tutti a un confronto costruttivo e rispettoso, nell’interesse esclusivo della Calabria e dei suoi cittadini.

ROSA Riccardo (Noi Moderati)

Rivolto un ringraziamento al collega Giannetta per l’equilibrio e la competenza con cui ha illustrato la proposta di modifica statutaria, sottolinea come, a giudizio proprio e del proprio partito, si tratti di una riforma fondamentale e di grande rilievo istituzionale. Osserva, inoltre, che gli interventi della minoranza sono apparsi, a tratti, surreali: dopo aver descritto il presidente Occhiuto in campagna elettorale come un leader accentratore, oggi contestano l’ampliamento della rappresentanza democratica attraverso l’aumento del numero degli assessori, misura annunciata con trasparenza già in occasione della nomina della Giunta.

Rilevato, dunque, che la proposta non rappresenta un colpo di mano, ma è frutto di un percorso limpido e conforme alle prerogative statutarie e legislative, volto a garantire la partecipazione di tutte le componenti politiche della maggioranza, sottolinea che la norma nazionale, recentemente modificata, consente alle Regioni con meno di due milioni di abitanti di aumentare il numero degli assessori, e che la Calabria si sta semplicemente adeguando a tale disposizione, come già avvenuto in altre realtà regionali.

Ribadisce, pertanto, che la contestazione della proposta equivale, di fatto, a una contestazione della legge nazionale, e invita la minoranza a rivolgere eventuali obiezioni nelle sedi parlamentari opportune. Sottolinea, infine, che la riforma in discussione rappresenta una vittoria della partecipazione e della democrazia, in quanto amplia la rappresentatività e rafforza la governance regionale, e conferma il pieno sostegno del proprio gruppo all’approvazione della modifica statutaria.

 

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Riconoscendo nella varietà di opinioni un elemento prezioso del confronto democratico, ricorda che lo Statuto regionale, quale carta fondamentale dell’Ente, deve essere aggiornato per recepire i parametri fissati dalla legislazione nazionale, soprattutto quando questi incidono sulla composizione degli organi di governo. Pertanto, reputa che adeguare lo Statuto alle norme statali sia necessario per evitare conflitti interpretativi e garantire stabilità istituzionale e giudica irresponsabile lasciarlo ancorato a disposizioni superate.  Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, ritiene che anche l’organizzazione delle istituzioni sia una priorità per i cittadini, poiché da essa dipendono la rapidità delle decisioni, la qualità dei servizi e la capacità di programmare interventi efficaci.

Conclude invitando tutti i consiglieri a mantenere un alto senso di responsabilità, ricordando che il mandato ricevuto dai cittadini impone di rappresentare con serietà e lungimiranza gli interessi della collettività calabrese.

GRECO Filomena (Casa Riformista)

Precisa che le perplessità e le osservazioni non riguardano la possibilità di aumentare il numero degli assessori, facoltà riconosciuta dalla normativa vigente, ma il metodo con cui tale modifica viene portata avanti. Evidenzia, infatti, che non sussistono motivi di urgenza o emergenza tali da giustificare la mancata osservanza delle procedure previste dallo Statuto regionale, come il parere obbligatorio del Consiglio delle Autonomie Locali, che non è stato acquisito.

Evidenzia, inoltre, che la procedura adottata non rispetta i passaggi istituzionali previsti, tra cui il coinvolgimento delle Commissioni e la possibilità di sottoporre le modifiche statutarie a referendum confermativo, come previsto dall’articolo 58 dello Statuto regionale e dall’articolo 123 della Costituzione. Esprime, pertanto, preoccupazione per il rischio che la Carta fondamentale della Regione sia modificata in modo frammentario e senza un adeguato coinvolgimento democratico.

Ribadisce che la richiesta non è quella di impedire al Presidente di organizzare la Giunta secondo le proprie esigenze, ma di garantire il rispetto delle regole e delle procedure istituzionali, a tutela della trasparenza e della legittimità dell’azione amministrativa.

Invita, pertanto, la maggioranza a mostrare maggiore rispetto per le prerogative della minoranza e per il ruolo di garanzia che il Consiglio regionale è chiamato a svolgere, auspicando un confronto più rispettoso e aderente ai principi dello Statuto e della Costituzione.

 

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Precisa che le osservazioni formulate nel proprio intervento non intendevano in alcun modo mettere in discussione la legittimità delle scelte operate dalla Giunta regionale, né attribuire ad esse una connotazione polemica. Pur riconoscendo la facoltà del Presidente della Giunta e della maggioranza di recepire quanto previsto dalla normativa statale in merito all’ampliamento del numero degli assessori, reputa che l’introduzione della figura dei sottosegretari regionali rappresenti una novità ulteriore, non oggetto di discussione preventiva nelle sedi competenti. Ravvisa, pertanto, l’opportunità di un approfondimento preliminare nelle Commissioni consiliari, al fine di garantire un confronto trasparente e un esame compiuto della proposta. Altresì, evidenzia che non risultano ancora chiariti elementi fondamentali, quali: la natura degli incarichi conferiti, l’eventuale appartenenza dei sottosegretari al Consiglio regionale, l’attivazione o meno del meccanismo di supplenza, il regime economico e le dotazioni strutturali previste. Invita, quindi, l’assessore al bilancio a fornire puntuali chiarimenti in merito ai costi, anche in regime di invarianza finanziaria, derivanti dall’istituzione delle due figure di sottosegretario.

Sottolinea, inoltre, l’esigenza di un corretto iter legislativo, che preveda il coinvolgimento degli uffici del Consiglio e delle strutture legislative, al fine di esprimere un parere tecnico preventivo sulla proposta normativa e ribadisce che la contrarietà espressa non è nel merito delle scelte politiche, bensì nel metodo seguito, ritenuto non conforme alle buone pratiche istituzionali.

Rileva, poi, che, in altre Regioni, pur essendo state adottate soluzioni simili, si è proceduto mediante un iter più articolato e partecipato, che ha coinvolto le Commissioni in fase istruttoria. Osserva, infine, che il confronto avrebbe potuto svolgersi con maggior serenità e condivisione se fosse stata prevista una prima lettura della proposta di legge seguita, a distanza di 60 giorni, da una seconda approvazione, in coerenza con le regole procedurali e nella piena tutela delle prerogative consiliari.

BRUTTO Angelo (Fratelli d’Italia)

Rassicurati i colleghi della minoranza, precisando che non vi è alcuna urgenza impropria nell’iter della modifica statutaria in discussione, evidenzia che la seduta odierna rappresenta la prima lettura del provvedimento, cui seguirà una seconda lettura a distanza di sessanta giorni, come previsto dalla normativa vigente. Ribadisce anch’egli che la proposta si limita a recepire una disposizione di legge statale, su cui sembra esservi un consenso di fondo.

Riguardo alla definizione della figura del sottosegretario, evidenzia che sarà oggetto di una successiva legge regionale, la cui stesura e discussione avverranno in modo condiviso e trasparente, con il coinvolgimento delle Commissioni consiliari. Invita pertanto i colleghi a non nutrire timori circa la tempistica o la mancanza di confronto, assicurando che ogni passaggio sarà rispettato e che la legge regionale sarà elaborata con il contributo di tutte le forze politiche.

Conclude annunciando il voto favorevole proprio e del gruppo di appartenenza alla proposta di modifica statutaria.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3 che sono approvati, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con l’autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

 

Proposta di legge numero 4/13^ di iniziativa dei consiglieri D. Giannetta, P. Caputo, recante: “Disciplina del referendum popolare per l'approvazione dello Statuto regionale”

GIANNETTA Domenico (Forza Italia), relatore

Illustra il contenuto della proposta di legge di revisione statutaria, evidenziando che l’articolo 1 interviene sull’articolo 35 dello Statuto regionale, modificando il numero massimo dei componenti della Giunta regionale. Precisa che, in conformità alla legislazione statale vigente (articolo 14, comma 1, del decreto-legge 13 agosto 2011, numero 138, come modificato dalla legge 8 agosto 2025, numero 122), viene recepita la possibilità per le regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti di aumentare fino a due unità il numero massimo degli assessori, calcolato nella misura di un quinto dei consiglieri regionali, incluso il Presidente. Sottolinea che la formulazione della norma prevede un rinvio mobile alla disciplina statale, al fine di evitare futuri interventi di adeguamento statutario. Ribadisce, inoltre, che la disposizione si inserisce nei limiti degli stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente e non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza regionale. Passa quindi a illustrare l’articolo 2 della proposta, che introduce la facoltà per il Presidente della Giunta regionale di nominare fino a due sottosegretari con compiti di supporto nell’attuazione del mandato, al fine di rafforzare il coordinamento dell’azione di governo. Osserva che tale innovazione si colloca nel solco di esperienze già maturate in altre regioni italiane e risponde ai principi costituzionali di autonomia organizzativa e buon andamento dell’Amministrazione. Specificando, infine, che, trattandosi di un intervento di natura ordinamentale, la proposta di legge statutaria non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, e che la concreta disciplina della figura dei Sottosegretari sarà demandata ad una successiva legge regionale di attuazione. illustra i 18 articoli che compongono la proposta di legge.

RANUCCIO Giuseppe (Partito Democratico)

Registrata un’eccessiva conflittualità nei toni assunti dal dibattito, con una maggioranza, a suo avviso, più impegnata a contestare e attaccare la minoranza che a illustrare con chiarezza le proprie scelte e le ragioni delle decisioni assunte, esprime rammarico per il fatto che, già alla seconda seduta della legislatura, il Consiglio regionale si trovi a discutere principalmente di questioni relative all’aumento degli assessori e all’istituzione di nuove figure come i sottosegretari, piuttosto che affrontare con priorità le vere emergenze della Calabria, quali la sanità, il welfare, l’edilizia popolare e la sicurezza delle infrastrutture.

Rileva che la scelta di procedere rapidamente con la modifica statutaria e con l’introduzione di nuovi incarichi politici, senza un adeguato confronto in Commissione e senza un reale coinvolgimento della minoranza, rischia di sacrificare altre voci di spesa e di ridurre gli spazi di partecipazione democratica, soprattutto in considerazione della contestuale limitazione dello strumento referendario. Sottolinea, quindi, che, pur riconoscendo la legittimità della maggioranza a governare, è doveroso ricordare che una parte significativa dei cittadini non condivide l’indirizzo politico adottato e si aspetta che la minoranza svolga con rigore il proprio ruolo di controllo e di stimolo.

Conclude ribadendo la volontà di esercitare un’opposizione costruttiva e propositiva, pronta a valutare positivamente i provvedimenti che rispondano all’interesse generale, ma altrettanto determinata a contrastare iniziative che appaiano orientate più alla tutela di equilibri interni che al reale benessere della Calabria e dei suoi cittadini.

FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)

Fiducioso della possibilità che l’Aula consiliare possa assurgere a fucina di idee e luogo di confronto ambizioso, esprime rammarico per il livello del dibattito, a suo giudizio ridotto a una mera affermazione della forza dei numeri da parte della maggioranza, senza un reale ascolto delle istanze della minoranza.

Evidenzia, quindi, che il metodo adottato per la modifica statutaria, con il mancato passaggio in Commissione e la rapida calendarizzazione in Aula, rischia di mortificare il confronto democratico e di ridurre la discussione a una mera formalità.

Ricordato che lo Statuto regionale rappresenta l’atto fondamentale che disciplina l’organizzazione e il funzionamento dell’ente e che ogni modifica dovrebbe essere oggetto di un ampio dibattito e, laddove possibile, sottoposta al giudizio dei cittadini tramite referendum, paventa che, procedendo con modifiche parziali e successive, si possa alterare in modo sostanziale l’impianto statutario senza un adeguato coinvolgimento democratico. Invita, pertanto, la maggioranza a riflettere sull’opportunità di sottoporre le modifiche statutarie al giudizio dei cittadini calabresi, quale garanzia di trasparenza e partecipazione.

Conclude auspicando che il Consiglio regionale possa recuperare un metodo di lavoro più rispettoso delle regole democratiche e delle prerogative di tutti i consiglieri, nell’interesse esclusivo della Calabria e dei suoi cittadini.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Precisato che non vi è alcuna riduzione degli spazi democratici, poiché la procedura adottata si attiene rigorosamente a quanto disposto dall’articolo 123 della Costituzione, ricorda che il referendum confermativo è previsto esclusivamente per l’approvazione complessiva dello Statuto, mentre per le revisioni parziali resta pienamente utilizzabile il referendum abrogativo, così come avviene per tutte le altre leggi regionali. Sottolinea, pertanto, che la partecipazione democratica non è limitata, ma anzi tutelata e rafforzata.

Stigmatizza, poi, l’incapacità dell’opposizione di cogliere altri aspetti della riforma, a suo giudizio volta a rafforzare la governance, le funzioni e la responsabilità amministrativa della Regione. Infine, ribadisce la correttezza del percorso seguito e la volontà di migliorare l’efficienza istituzionale nell’interesse della Calabria.

PITARO Vito (Noi Moderati)

Registrate posizioni differenti all’interno dell’opposizione, rivolgendosi in particolare al consigliere Falcomatà, ricorda che alcune materie per legge sono correttamente sottratte al referendum abrogativo,  ad esempio le leggi di bilancio, per evitare che decisioni complesse siano affidate a scelte dettate dall’emotività o dal populismo. Cita a sostegno il referendum sulla riduzione dei parlamentari, sottolineando come, in quel caso, la spinta populista abbia prevalso, producendo effetti che, a suo giudizio, hanno indebolito la rappresentanza democratica.

Esprime, inoltre, preoccupazione per i costi che un eventuale referendum comporterebbe per la Regione, stimando una spesa di diversi milioni di euro a carico dei cittadini calabresi. Invita, pertanto, a trovare un equilibrio tra la necessità di garantire un confronto democratico e la responsabilità di evitare spese ingenti e decisioni dettate da logiche demagogiche.

Infine, auspica che il dibattito possa proseguire su un piano di responsabilità istituzionale, evitando derive populiste e mantenendo sempre al centro l’interesse generale della Calabria.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

In replica alle osservazioni del consigliere Pitaro, precisa la posizione del gruppo del Partito Democratico, ribadendo con fermezza la propria contrarietà alla proposta in esame. Sottolinea che, a breve, i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi tramite referendum confermativo su una modifica costituzionale in materia di giustizia, ritenendo giusto che i cittadini possano pronunciarsi su cambiamenti della Carta fondamentale.

Non comprende le motivazioni sottese alla scelta di sottrarre a referendum consultivo le modifiche parziali allo Statuto, considerato che tali modifiche, benché in modo frammentario, possono incidere sostanzialmente.

Richiama l’attenzione del presidente Occhiuto su tale contraddizione, ricordando che, in passato, nelle vesti di consigliere regionale, aveva sostenuto la necessità del referendum per le modifiche statutarie, contrariamente ad oggi.

Segnalata inoltre la presenza di refusi e norme ormai superate nel testo della proposta, ritiene che un maggiore approfondimento in Commissione avrebbe consentito di presentare un testo più aggiornato e coerente.

GRECO Orlandino (Lega Salvini)

Riconosce al collega Alecci il merito di aver contribuito a chiarire le diverse posizioni presenti all’interno della minoranza, sottolineando che la maggioranza e il presidente Occhiuto hanno scelto di adeguare lo Statuto regionale all’aumento del numero degli assessori, senza che ciò sia stato oggetto di contestazione di merito da parte dell’opposizione. Osserva inoltre che la questione dei sottosegretari, ritenuti funzionali all’attuazione del programma di governo, non è stata sostanzialmente osteggiata dalle minoranze e che il vero punto di dissenso riguarda il metodo, in particolare la mancata attivazione delle Commissioni e la procedura relativa al referendum consultivo.

Evidenziato che, pur essendo previsto il referendum abrogativo per le revisioni parziali dello Statuto, la minoranza solleva dubbi sull’efficacia di tale strumento rispetto al referendum confermativo, pertanto invita  colleghi a riflettere sulla coerenza delle proprie posizioni e sulla reale portata delle critiche mosse.

Infine, auspica una dialettica politica fondata su proposte concrete e su una visione chiara dell’interesse generale.

GRECO Filomena (Casa Riformista - Italia Viva)

Delusa per il clima che si è instaurato nel Consiglio regionale, rileva che il confronto costruttivo auspicato è stato disatteso. Sottolinea che la maggioranza, con la presentazione urgente dei provvedimenti all’ordine del giorno, ha, di fatto, imposto una scelta che appare finalizzata a rafforzare la posizione del Presidente e a consentire l’allargamento della Giunta e la nomina di nuove figure, come i sottosegretari, già in passato eliminati e ora reintrodotti.

Ribadisce che la contestazione della minoranza riguarda principalmente il metodo adottato, caratterizzato da tempistiche serrate e da una gestione del dibattito che non favorisce un reale confronto democratico. Esprime, inoltre, perplessità sulla scelta di intervenire sullo strumento referendario, limitando la possibilità dei cittadini di esprimersi sulle modifiche statutarie attraverso il referendum confermativo, e sottolinea che il referendum abrogativo non offre le stesse garanzie di partecipazione preventiva.

Evidenzia che, pur riconoscendo la legittimità del Presidente nell’organizzare la Giunta secondo le proprie esigenze, la modalità con cui si sta procedendo rischia di ledere il controllo democratico e la trasparenza. Annuncia l’intenzione di ricorrere a tutti gli strumenti giuridici disponibili per tutelare il diritto dei cittadini calabresi a partecipare alle scelte fondamentali della Regione e dichiara il proprio voto contrario alla proposta.

MADEO Rosellina (Partito Democratico)

Ribadisce, con chiarezza e fermezza, la posizione della minoranza in merito alla proposta di modifica statutaria. Sottolinea che, come già espresso dal capogruppo e dai colleghi, la contrarietà è motivata dalla convinzione che l’intervento in discussione neutralizzi il controllo popolare, elemento essenziale in un momento di crescente disaffezione dei cittadini verso la partecipazione democratica.

Riconosce che la prerogativa di ampliare la Giunta e di nominare sottosegretari spetta al Presidente, il quale ne risponderà istituzionalmente; tuttavia, ribadisce che tali scelte dovrebbero essere accompagnate da strumenti che garantiscano il controllo e la partecipazione dei cittadini. Sottolinea che la minoranza, pur nella diversità di toni e sensibilità, si esprime con una voce unitaria e determinata nel ritenere la proposta inaccettabile.

Conclude dichiarando il voto contrario, motivato dalla volontà di difendere la trasparenza, la partecipazione e il controllo democratico sulle scelte fondamentali della Regione.

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5. 6.7, 8, 9, 10,11, 12, 13, 14, 15 16,17 e 18 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Mozione numero 3/13^ di iniziativa dei consiglieri P. Caputo, D. Giannetta, A. Brutto, G. Mattiani, V. Pitaro, E. Alecci, V. Bruno, F. Greco, F. De cicco, E. Scutellà “Sostegno alla stabilizzazione del personale precario del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e valorizzazione del sistema della ricerca in Calabria.”

CAPUTO Pierluigi (Occhiuto Presidente)

Illustra la mozione spiegando che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), riconosciuto come il principale ente di ricerca italiano e un punto di riferimento strategico per lo sviluppo scientifico, tecnologico ed economico del Paese, ha in Calabria, dodici istituti distribuiti in tredici sedi, che presentano una criticità rilevante: la forte presenza di lavoro precario con circa 4.000 persone in tutta Italia che operano con contratti non stabili, di cui una parte significativa lavora in Calabria.

Alla luce di questo, sostiene che il Consiglio regionale debba sottolineare l’importanza di tutelare e valorizzare il capitale umano del CNR, essenziale per garantire la sicurezza del territorio, sostenere la sanità pubblica, promuovere l’economia regionale e mantenere attivo il trasferimento tecnologico verso le imprese e impegna la Giunta regionale a sostenere apertamente la causa del personale precario del CNR, a sollecitare Governo, Parlamento e Ministero per ottenere fondi adeguati alla stabilizzazione del personale, e a promuovere un piano nazionale straordinario dedicato.

PRESIDENTE

 Pone in votazione la mozione che è approvata. Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

La seduta termina alle 01,07 del 21 novembre 2025

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo