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XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

 

N. 56

__________

 

SEDUTA Di venerdì 8 agosto 2025

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

 

Inizio lavori h. 13,54

Fine  lavori h. 15,56

 

INDICE

 

PRESIDENTE  3

CIRILLO Salvatore, Segretario questore  3

Comunicazioni 3

PRESIDENTE  3

Proposta di provvedimento amministrativo numero 226/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2024 – Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”  3

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore  3

Proposta di provvedimento amministrativo numero 227/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2025-2027 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni”  4

PRESIDENTE  5

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore  4

Articolo 60, comma 1, Regolamento interno del Consiglio regionale – Dimissioni del Presidente della Giunta regionale  5

PRESIDENTE  5, *

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 12

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 14

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 5

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri) 10

COMITO Michele (Forza Italia) 13

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 11

DE NISI Francesco (Coraggio Italia) 12

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 11

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 7

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto) 6

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 7

MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini) 12

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  14

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia) 9

TALERICO Antonello (Forza Italia) 9

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) 8

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 13.54

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 226/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2024 – Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore

Illustra la proposta, concernente l’approvazione del Bilancio consolidato 2024 del Gruppo di Amministrazione Pubblica del Consiglio regionale della Calabria, redatto ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, evidenziando che il bilancio consolidato rappresenta uno strumento fondamentale di trasparenza e controllo, in quanto consente di offrire una visione unitaria della situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’ente e della società partecipata Portanova S.p.A., interamente controllata dal Consiglio regionale.

Precisa, quindi, che il documento è stato predisposto secondo il metodo integrale, includendo voce per voce le attività, le passività, i costi e i ricavi della società partecipata, con la contestuale eliminazione delle operazioni infragruppo, al fine di evitare duplicazioni nei risultati.

Evidenzia che il Collegio dei Revisori dei conti ha espresso parere favorevole, ritenendo il bilancio conforme ai principi contabili applicati e alle disposizioni normative vigenti.

PRESIDENTE

Preso atto del parere favorevole dei Revisori dei conti, pone in votazione il provvedimento con i relativi Allegati che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

 

Proposta di provvedimento amministrativo numero 227/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione 2025-2027 del Consiglio regionale della Calabria: assestamento e variazioni”

CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore

Illustra la proposta, precisando che il provvedimento si fonda sulle disposizioni del decreto legislativo 118/2011 e sulle risultanze del rendiconto 2024.

Evidenzia, quindi, che il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 ammonta a euro 18.472.874,02, suddiviso in quota vincolata, accantonata, destinata agli investimenti e quota libera e che, a seguito delle richieste dei dirigenti delle strutture amministrative, si applica al bilancio 2025, destinata a coprire fabbisogni specifici, tra cui spese per il personale, contenziosi, investimenti e restituzione di avanzo libero alla Regione Calabria.

Riferisce, poi, che le principali destinazioni riguardano vincoli di legge, fondi accantonati per contenziosi e passività potenziali, investimenti, con un avanzo libero pari a euro 7.124.113,06, di cui una parte destinata a spese correnti e investimenti e una parte restituita alla Regione.

Evidenzia, inoltre, che il provvedimento apporta variazioni agli stanziamenti di competenza e di cassa, sia in entrata che in uscita, per adeguare il bilancio alle effettive necessità emerse dalla gestione e dalle economie di spesa rilevate, garantendo, conseguentemente, il pareggio e gli equilibri generali del bilancio per il triennio 2025-2027, come attestato dagli allegati tecnici e dalla nota integrativa.

Infine, riferisce che il Collegio dei Revisori dei conti, con parere favorevole, ha confermato la regolarità tecnica e contabile della proposta e che rispetta i vincoli di finanza pubblica e le disposizioni normative, assicurando la copertura dei fabbisogni e la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

PRESIDENTE

Preso atto del parere favorevole dei Revisori dei conti, pone in votazione il provvedimento con i relativi Allegati che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Articolo 60, comma 1, Regolamento interno del Consiglio regionale – Dimissioni del Presidente della Giunta regionale

PRESIDENTE

Comunica all’Aula che, in data 4 agosto, sono state acquisite formalmente le dimissioni del Presidente della Giunta e che, pertanto, segue l’applicazione dell’articolo 60 del Regolamento interno, di cui dà lettura e che al comma 1 recita: “Nel caso di dimissioni del Presidente della Giunta, il Presidente convoca il Consiglio entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione formale sulla quale ciascun consigliere può prendere la parola per non più di cinque minuti. Terminata la discussione, il Presidente congeda definitivamente i consiglieri.”

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Giudica la seduta odierna come priva di precedenti nella storia del regionalismo calabrese, non tanto per l’atto formale delle dimissioni, quanto per le modalità con cui il Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto ne ha dato comunicazione. Ritiene, pertanto, che dimettersi da una carica pubblica significhi assumersi la responsabilità di non aver onorato pienamente il mandato ricevuto dai cittadini e che tale gesto debba essere accompagnato da sobrietà e consapevolezza istituzionale.

Censurata, poi, la scelta di annunciare contestualmente le dimissioni e la ricandidatura, definendola un’operazione di propaganda che mortifica la dignità delle istituzioni e svilisce la serietà del confronto democratico, ricorda il lungo percorso politico del presidente Occhiuto, maturato in oltre trent’anni di attività tra consiglio comunale, Democrazia Cristiana, Consiglio regionale, Parlamento e Presidenza della Regione, e giudica la decisione assunta come espressione di un progetto personale e non collettivo.

Evidenzia, quindi, come la Calabria non abbia mai avuto un Presidente-Commissario con poteri così estesi e con un sostegno così marcato da parte del Governo nazionale e che, nonostante tale privilegio, il sistema sanitario regionale versa in condizioni critiche: la rete dell’emergenza-urgenza risulta peggiorata, il personale è insufficiente, i mezzi carenti, l’organizzazione compromessa; non è ancora chiaro il ruolo operativo di Azienda Zero e che il Dipartimento Salute è stato destabilizzato.

Giudicata la seduta odierna quale atto conclusivo di una stagione politica fallimentare, che ha tradito le promesse iniziali e ha contribuito a impoverire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ritiene che dimettersi e ricandidarsi non sia sufficiente, poiché la Calabria necessita di rispetto e prospettive concrete per il futuro.

Conclude auspicando che il dibattito politico torni a essere fondato su contenuti, responsabilità e visione, affinché la Regione possa ritrovare credibilità e dignità nel rapporto con i suoi cittadini.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Evidenzia il carattere straordinario e senza precedenti della seduta odierna, ritenendola una pagina storica per la Regione e per i cittadini calabresi, non tanto per l’atto formale delle dimissioni, quanto per le modalità con cui il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha scelto di comunicarle. Pur essendosi dichiarato garantista, atteso che l’Aula, a suo avviso, non dovrebbe occuparsi di vicende giudiziarie, ritiene, però, che il dibattito debba assumere toni e contenuti diversi, nel momento in cui il Presidente decide di legare le sorti istituzionali alle proprie vicende personali.

Ribadisce, quindi, che il Consiglio regionale non può ridursi a un organo subordinato alla volontà del Presidente e chiede chiarimenti sulle ragioni che hanno portato ad accelerare la conclusione della Legislatura, nonostante il Presidente disponga di poteri mai conferiti in precedenza. Evidenziato che il presidente Occhiuto avrebbe potuto scegliere di portare a termine il mandato nel rispetto della Costituzione, difendendosi nelle sedi opportune, rileva come abbia preferito, per contro, mettere in discussione il destino dell’intera Regione.

Chiesti chiarimenti sulle dichiarazioni a mezzo stampa e social media del Presidente a supporto della sua scelta di dimettersi, censura la scelta di sprecare tempo ed energie a discutere di dinamiche interne alla politica anziché dei dati numerici impressionanti che riguardano la Calabria, citando ad esempio l’elevata spesa causata dall’emigrazione sanitaria e l’emigrazione giovanile e non.

Infine, rivendica l’onore di aver svolto le proprie funzioni di consigliere regionale al servizio dei cittadini calabresi con disciplina e onore, in conformità all’articolo 54 della Costituzione.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Sottolineato di aver svolto il suo compito di consigliere di minoranza con grande responsabilità nei confronti della Calabria e dei calabresi, evidenzia il suo contributo al progresso della Calabria privilegiando il bene comune.

Ricorda di essere riuscito a far approvare diverse proposte di legge utili e importanti per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini calabresi e, per contro, segnala che altre proposte non hanno completato l’iter; a tal proposito, auspica gli sia riconosciuta dai cittadini la possibilità di riproporle, considerato che, in qualità di attivista ambientale, ritiene le istanze che nascono nei territori siano la pietra angolare su cui costituire comunità basate sull’equità sociale e la partecipazione democratica.

Infine, auspica che la politica torni a riappropriarsi del proprio ruolo e delle proprie funzioni e si ponga, quindi, al servizio della comunità.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Giudica la seduta odierna come una delle più miserevoli e ingloriose nella storia del regionalismo calabrese, con una conclusione priva di dignità istituzionale. Imputa tale epilogo a una gestione del potere da parte del centrodestra che, a suo avviso, ha piegato il funzionamento delle istituzioni alla mera logica numerica della maggioranza, svuotando il Consiglio regionale della sua funzione democratica.

Ricorda, quindi, le numerose proposte di legge da lui presentate e mai calendarizzate nelle Commissioni competenti, nonostante reiterate sollecitazioni verbali e scritte, denunciando una sistematica marginalizzazione del dibattito legislativo e una sostituzione della buona politica con una cultura gestionale del potere priva di precedenti.

Rileva che, a differenza di altri Presidenti di Regione del passato, il presidente Occhiuto stia rifuggendo alcune responsabilità e rileva contraddizioni nelle sue dichiarazioni pubbliche, capaci di compromettere la normale agibilità democratica e spegnere ogni prospettiva di speranza.

A fronte di un quadro di profondo disagio economico, sociale, produttivo e occupazionale, aggravato dalla sottrazione di risorse pubbliche destinate a progetti ritenuti irrealizzabili, come il ponte sullo Stretto, denuncia l’assenza di politiche capaci di incidere sulle emergenze strutturali della Calabria: incendi diffusi, sanità al collasso, abbandono delle aree interne e una drammatica emorragia giovanile che impoverisce il tessuto culturale e sociale della Regione, esponendola a un rischio di spopolamento senza precedenti.

Infine, rivendicando di aver esercitato il suo mandato nel rispetto dell’articolo 54 della Costituzione, con disciplina e onore, auspica di poter continuare a servire la Calabria con lo stesso senso di responsabilità e dedizione.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Manifesta apprezzamento per l’imminente avvio della campagna elettorale, pur stigmatizzando le dichiarazioni che ritiene presumibilmente verranno rese dal Presidente della Giunta regionale, in particolare quelle relative al presunto risanamento del sistema sanitario regionale. Considera tali affermazioni distanti dalla realtà vissuta quotidianamente dai cittadini calabresi, richiamando, tra le altre, la questione delle 5.000 assunzioni nel comparto sanitario, che si contrappongono alla persistente carenza di medici a bordo delle ambulanze. Critica, inoltre, lo stanziamento di ingenti risorse per la realizzazione del ponte sullo Stretto, ritenendo che tali fondi avrebbero potuto essere destinati alla costruzione di oltre 300 chilometri della Strada Statale 106, infrastruttura ritenuta prioritaria per il territorio.

Comunica, quindi, l’intenzione di controbattere puntualmente a tali dichiarazioni nel corso della campagna elettorale, esprimendo perplessità sulla scelta del presidente Occhiuto di presentare le dimissioni in tale fase, ritenendo che esse, anziché tutelarne l’immagine, rischino di comprometterne l’onorabilità.

Auspicando il rispetto della data del 12 e 13 ottobre, già indicata in sede di Conferenza dei Capigruppo, per lo svolgimento delle prossime elezioni regionali, conclude ringraziando tutti i colleghi, di maggioranza e opposizione, per il percorso condiviso, e li invita, pur nella diversità delle posizioni politiche, a operare con responsabilità per garantire ai cittadini calabresi un futuro dignitoso nella propria terra.

TALERICO Antonello (Forza Italia)

Ritenuto che le dimissioni del presidente Occhiuto non costituiscano una fuga dalle indagini giudiziarie in atto, rileva l’assenza, a suo carico, di esigenze cautelari o gravità indiziarie tali da richiedere l’applicazione di misure restrittive, evidenziando, tuttavia, come i tempi della giustizia penale in Italia siano notoriamente molto lunghi.

Stigmatizzate alcune candidature alla carica di Presidente di Regione proposte dall’opposizione, rileva la contraddittorietà delle posizioni espresse dalla minoranza che, da un lato, sottolinea le criticità del governo regionale, definendolo fallimentare, e, dall’altro, esprime critiche per le dimissioni del Presidente.

Invitati i componenti dell’opposizione a comportarsi con maggiore lealtà, reputa che le dimissioni del Presidente, in questo momento, consentano, di fatto, di uscire dalla situazione di paralisi e immobilismo determinatasi e, quindi, ottenere un mandato pieno per proseguire con le riforme necessarie alla modernizzazione della Calabria.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Sottolineato che l’atto formale di presa d’atto delle dimissioni del presidente Occhiuto rappresenta l’occasione per una riflessione pubblica sul significato politico e morale della sua Presidenza, reputa che oggi si concluda un ciclo di buon governo che giudica intenso, coraggioso e innovativo.

Evidenziato il contributo del Presidente nel restituire credibilità e autorevolezza ad una Calabria spesso marginalizzata, ritiene che il metodo di governo adottato si sia distinto per sobrietà, serietà e visione strategica, privilegiando l’efficacia delle azioni rispetto alla visibilità mediatica.

Sottolineato l’avvio di un processo di riforme condivise e non imposte dall’alto, rileva come il nuovo modello regionale adottato abbia favorito un dialogo paritario della Regione con il Governo nazionale e con le Istituzioni europee.

Riferito, poi, che, in ambito sanitario, il governo regionale si è trovato ad affrontare una situazione ereditata di grave precarietà e disorganizzazione, elenca i positivi risultati conseguiti quali, in particolare: la stabilizzazione di oltre 5.000 operatori; l’avvio della costruzione dei nuovi ospedali: l’attivazione della Facoltà di medicina a Cosenza; l’inserimento dei medici cubani per garantire la continuità dei servizi; interventi che reputa abbiano reso più attrattiva la sanità calabrese.

Ricordati, inoltre, gli ingenti finanziamenti ottenuti per effettuare interventi infrastrutturali, tra cui 3 miliardi di euro per l’ammodernamento della SS106 e gli interventi sugli aeroporti regionali, sottolinea, altresì, la notevole riduzione dei bacini di precariato.

Orgogliosa del lavoro svolto dal presidente Occhiuto, che ritiene artefice di una narrazione nuova e positiva della Calabria, auspica un suo ritorno autorevole per proseguire l’avviato processo di cambiamento e modernizzazione della Regione.

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)

Ritenuto che l’ultima seduta del Consiglio regionale rappresenti un momento di riflessione più che di bilancio politico, reputa che il vero consuntivo spetti ai cittadini calabresi, chiamati a valutare il lavoro svolto, e stigmatizza il clima di tensione generato da alcuni interventi dell’opposizione, giudicati eccessivamente polemici; reputa, pertanto, doveroso, al di là delle appartenenze politiche, riconoscere il ruolo e i risultati ottenuti dal presidente Occhiuto, la cui passione, a suo avviso, ha contribuito a risvegliare l’orgoglio calabrese.

Dichiaratosi arricchito dall’esperienza in Consiglio, invita tutti i colleghi a una maggiore unità, soprattutto di fronte a vicende che travalicano gli schieramenti, quali gli attacchi mediatici e le strumentalizzazioni personali.

Infine, ritenendo che la politica debba tornare a essere confronto leale e costruttivo, dove chi è più capace vince e governa, reputa che il futuro della Calabria dipenda dalla capacità di credere nel territorio e di lavorare insieme per il suo sviluppo.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Consapevole della rilevanza politica e istituzionale delle dimissioni del presidente Occhiuto, sottolinea come tale scelta non debba essere letta in chiave polemica o strumentale, ma come un atto di trasparenza e rispetto verso i cittadini calabresi.

Rivendica, pertanto, il lavoro svolto dal presidente Occhiuto e dalla sua squadra, evidenziando i risultati ottenuti, a suo avviso, grazie a una maggioranza coesa e responsabile: il rilancio politico della Calabria, l’avvio di riforme coraggiose, investimenti sbloccati, valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale e una maggiore presenza della regione a Roma e in Europa.

Ribadisce che la decisione del presidente Occhiuto di rimettersi al giudizio dei cittadini nasce dalla fiducia nella forza delle idee e nella maturità del popolo calabrese e assicura che il gruppo Fratelli d’Italia ha agito con lealtà e rispetto del mandato, sostenendo con convinzione il progetto politico.

Cita, quindi, alcuni risultati concreti, quali il miglioramento dei servizi, le opportunità create, la gestione del precariato e l’attenzione alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, sottolineando anche il lavoro svolto sul fronte della legalità, con il recupero e la valorizzazione dei beni confiscati.

Infine, ritenuto che la vera forza della politica stia nella capacità di mettersi in discussione e affidarsi al voto dei cittadini, esprime pieno sostegno al presidente Occhiuto e fiducia nel percorso intrapreso, auspicando che la Calabria continui a rialzarsi.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Ringraziato, preliminarmente, il presidente Mancuso, per la competenza e il rispetto dimostrato verso tutte le componenti del Consiglio, e il presidente Occhiuto, per il coraggio e l’instancabile lavoro svolto, si dichiara orgoglioso per il percorso compiuto e per la possibilità di chiedere nuovamente fiducia ai cittadini calabresi.

Sottolinea, poi, che l’entusiasmo iniziale della legislatura non si è affievolito, ma si è rafforzato, rivendicando con convinzione il sostegno al progetto riformatore del presidente Occhiuto, i cui risultati giudica eccezionali, soprattutto in ambiti come le grandi opere, gli aeroporti e gli ospedali.

Evidenziata, inoltre, la rivoluzione culturale e di mentalità avviata in Calabria, denuncia il vecchio paradigma del “si è sempre fatto così”, che ha generato immobilismo e problemi storici e invita a non rallentare il processo riformatore.

Esorta, quindi, a respingere allarmismi e strumentalizzazioni e a guardare avanti con fiducia, continuando a scrivere il futuro della regione.

DE NISI Francesco (Coraggio Italia)

Sottolineato il particolare momento, segnato dalla conclusione anticipata della Legislatura, e, pur comprendendo le difficoltà personali del presidente Occhiuto, esprime disaccordo sulla modalità con cui è stata presa la decisione di dimettersi, ritenendo che sarebbe stato più utile discuterne preventivamente con la maggioranza. A suo avviso, infatti, un’Assemblea eletta dai cittadini avrebbe meritato di giungere alla naturale conclusione del mandato, nel rispetto della volontà popolare e del lavoro svolto.

Riconoscendo ora il ruolo centrale dei cittadini, augura alla Calabria un futuro migliore e una campagna elettorale serena e costruttiva, svolta nell’interesse esclusivo della regione e dei suoi abitanti.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Pur esprimendo umana comprensione per la scelta del presidente Occhiuto, considerato che le vicende personali possono influenzare le decisioni politiche, critica, però, le modalità con cui il Presidente ha gestito il rapporto con l’Assemblea e con la sua maggioranza, ritenendo che sarebbe stato utile un approccio più riflessivo e condiviso.

Ritenuto che la decisione di dimettersi sia stata dettata da cinismo e prepotenza politica, con l’obiettivo di ottenere una vittoria rapida, tentando di mettere in difficoltà il centrosinistra, censura le critiche rivolte pubblicamente ai dirigenti regionali, atteso che, a suo avviso, la fiducia con un team si costruisce senza imposizioni; pertanto, ritiene che l’atteggiamento del Presidente della Giunta sia caratterizzato da autoritarismo e non da autorevolezza.

Accoglie, infine, positivamente le dimissioni, reputandole un’opportunità per tornare a parlare direttamente con i cittadini calabresi, che, a suo dire, sono in grado di valutare autonomamente ciò che è stato fatto e ciò che, invece, non è stato realizzato.

MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini)

Sottolineata la rilevanza del momento storico che segna la conclusione di una legislatura iniziata con grandi ambizioni e proseguita con impegno da parte della Giunta e del Consiglio regionale, rivendica con orgoglio i risultati raggiunti, frutto di dedizione e amore per la Calabria. Tra i successi, cita: l’iniziativa sulla sanità, in particolare la scelta di coinvolgere i medici cubani, inizialmente criticata ma poi riconosciuta come modello anche da altre regioni italiane; l’uso dei droni nella lotta agli incendi e all’inquinamento e l’impegno nella depurazione delle acque.

Sottolinea, poi, il ruolo centrale del centrodestra e del ministro Salvini nel rilancio della SS106 e nel progetto del Ponte sullo Stretto, che considera fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e commerciale della Calabria, nonché per colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud.

Rivendicato il lavoro degli ultimi quattro anni, a suo avviso svolto con onore, dignità e dedizione, e reputato che i calabresi apprezzino i fatti concreti più delle parole, in conclusione annuncia che il centrodestra si presenterà nuovamente agli elettori con la forza delle azioni realizzate, certo di ottenere ancora una volta la fiducia del popolo calabrese.

COMITO Michele (Forza Italia)

Ripercorsi con emozione i quattro anni di legislatura, che definisce entusiasmanti e ricchi di impegno, ringrazia i colleghi, il Partito e in particolare la terza Commissione Sanità, di cui ha avuto l’onore di essere Presidente, per il lavoro svolto con competenza e spirito di collaborazione. Esprime, poi, gratitudine anche per il ruolo di capogruppo, riconoscendo la lealtà e il senso di appartenenza dei consiglieri del suo gruppo.

Giudicata la XII^ legislatura come la più riformista della storia calabrese e caratterizzata da un nuovo modo di fare politica, ritiene che tali merti vadano ascritti al presidente Occhiuto a cui, non entrando nel merito delle vicende giudiziarie, riconosce un rigore morale e metodologico, capace di tutelare l’intera classe dirigente.

Rivendicato, pertanto, il superamento della vecchia politica clientelare, ritiene che i calabresi non chiedano più favoritismi, ma soluzioni ai grandi problemi.

Infine, pur non avendo certezza di una sua eventuale ricandidatura, annuncia che sosterrà con convinzione il presidente Occhiuto, poiché fermamente convinto della sua visione politica e del futuro che potrà garantire alla Calabria.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Giudica difficoltoso intervenire nella seduta odierna per il significato politico e istituzionale che essa assume, ritenendola espressione del fallimento dell’Assemblea regionale. Considera, pertanto, la conclusione prematura come il risultato di una gestione arrogante e autoritaria da parte del Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, che avrebbe svuotato il ruolo del Consiglio, riducendolo a mero strumento di ratifica delle volontà dell’Esecutivo.

Ricorda, quindi, episodi emblematici, come l’approvazione reiterata di provvedimenti “Omnibus” e il ricorso al voto di fiducia su temi rilevanti, tra cui la riforma dei consorzi di bonifica e la centrale del Mercure, sottolineando l’assenza di confronto con i territori e il mancato rispetto delle istituzioni locali. Censura, poi, l’atteggiamento della maggioranza, accusata di non aver saputo garantire equilibrio e autonomia dell’organo consiliare, e stigmatizza il comportamento del Presidente della Giunta, ritenuto incoerente con il suo percorso politico e culturale.

Ribadito il fallimento dell’intera Assemblea, incapace di interloquire con l’Esecutivo e di incidere nei processi decisionali, denuncia criticità diffuse in tutti gli ambiti della politica regionale, al di là della narrazione veicolata attraverso i social media, e critica la produzione legislativa, segnata da continue modifiche a leggi di recente approvazione e da una gestione frammentata e poco organica. Censura, poi, la scelta di abrogare la legge regionale sulle primarie; abrogazione a suo avviso preordinata a velocizzare le operazioni elettorali, mettendo in ulteriore difficoltà le forze politiche che avrebbero potuto usufruire di quell’istituto.

Pur nella intransigenza del giudizio politico, ringrazia i consiglieri per l’esperienza condivisa, il proprio gruppo consiliare e il Partito Democratico per la fiducia accordata e, affidandosi alla capacità di discernimento dei cittadini calabresi, auspica che sappiano scegliere un modello di governo fondato sulla collegialità, sul rispetto delle Istituzioni e sulla valorizzazione del ruolo democratico dell’Assemblea.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Rivolto un sentito ringraziamento a quanti hanno avuto il privilegio di far parte del Consiglio regionale nel corso della legislatura, ricorda di non essersi mai assentato dai lavori consiliari e, per contro, di aver profuso impegno costante e rispetto istituzionale.

Escluso categoricamente di aver esercitato il proprio ruolo in modo autoritario, rivendica di averlo svolto con determinazione, nella consapevolezza della complessità delle sfide affrontate e senza la presunzione di aver risolto tutti i problemi della Calabria. Indi, ribadisce che, in alcune circostanze, ha ritenuto necessario porre la questione di fiducia, collegando la propria permanenza alla guida della Regione al raggiungimento di obiettivi ritenuti fondamentali per i calabresi, come nel caso della riforma dei consorzi di bonifica.

Precisa, pertanto, che le dimissioni non sono conseguenza dell’avviso di garanzia ricevuto, ma della degenerazione del clima politico e mediatico che ne è derivato e, in proposito, ricorda come, anche in passate legislature, vicende giudiziarie abbiano condizionato l’agire politico. Rivendicato il rigore con cui ha esercitato il mandato, anche nelle scelte più delicate, come la nomina dei vertici delle aziende sanitarie, condivide la sofferenza vissuta in questa fase, ribadendo di non aver mai delegittimato il lavoro della Magistratura, con cui ha collaborato su temi strategici.

Evidenziata, quindi, l’impossibilità di proseguire con efficacia il percorso amministrativo, ostacolato anche da un atteggiamento di eccessiva prudenza da parte della burocrazia regionale, timorosa di assumere decisioni, stigmatizza il chiacchiericcio alimentato da notizie infondate, che ha rallentato l’azione amministrativa e distolto l’attenzione dai problemi reali della Calabria.

Ritenuto che le opposizioni dovrebbero accogliere con favore lo scioglimento anticipato del Consiglio, quale occasione per proporre un’alternativa di governo, censura, per contro, la loro incapacità di costruire una proposta politica credibile nel corso della legislatura e stigmatizza le critiche rivolte alla decisione di dimettersi, respingendo con fermezza l’idea che la scelta di lasciare sia dettata da ragioni personali.

Infine, stigmatizza i tentativi di quanti vorrebbero, a suo avviso, affossare la politica attraverso l’uso strumentale delle inchieste giudiziarie, non riuscendo a prevalere sul piano del confronto democratico.

PRESIDENTE

Conclude i lavori dell’Assemblea esprimendo un pensiero personale sul percorso legislativo appena terminato, senza entrare nel merito delle singole affermazioni emerse nel corso del dibattito. Indi, onorato di aver presieduto il Consiglio regionale in una fase di profonda trasformazione, si dichiara convinto che il futuro saprà riconoscere il valore del lavoro svolto.

Comunica, pertanto, ufficialmente la chiusura della legislatura che ritiene caratterizzata da un percorso intenso, con sfide complesse e conquiste significative per la dignità e la speranza della comunità calabrese. Rivolge, poi, un particolare ringraziamento alla Giunta regionale e al presidente Roberto Occhiuto, nella cui scelta, talvolta interpretata strumentalmente come un passo indietro, riconosce invece un gesto coraggioso e necessario per garantire stabilità e buon funzionamento dell’apparato amministrativo.

Rivendicato il ruolo attivo del Consiglio regionale nell’avvio di riforme attese da decenni, sottolinea il lavoro svolto in sinergia con la Giunta e con il Presidente, che ha saputo imprimere impulso e visione politica. Pur evitando un elenco dettagliato, richiama alcune riforme significative, tra cui la riorganizzazione dei Consorzi di bonifica, la creazione delle agenzie regionali per la gestione dei rifiuti e del sistema idrico, il ritorno alla gestione pubblica della società aeroportuale SACAL e gli interventi di stabilizzazione del personale.

Attribuendo i risultati conseguiti alla determinazione e al senso di responsabilità condiviso, che ritiene abbiano consentito di rappresentare con autorevolezza la Calabria e di rafforzarne l’immagine e la credibilità a livello nazionale, invita tutte le forze politiche, comprese quelle che saranno protagoniste della prossima legislatura, a proseguire su questa traiettoria.

Infine, ai sensi dell’articolo 60, comma 1, del Regolamento interno del Consiglio regionale, dichiara ufficialmente conclusa la discussione e congeda definitivamente i consiglieri regionali.

 

(Il Consiglio regionale prende atto, i consiglieri sono congedati)

 

La seduta termina alle 15,56

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo