XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

 

N. 54

__________

 

SEDUTA Di mercoledì 25 giugno 2025

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

 

Inizio lavori h. 12,35

Fine  lavori h. 18,18

 

INDICE

 

 

PRESIDENTE  6

TAVERNISE Davide, Segretario questore  6

Comunicazioni 6

PRESIDENTE  6

Sull’ordine dei lavori 6

PRESIDENTE  6

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 6,*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 7

LO SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto) 7

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  6

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle) 7

In occasione della visita ufficiale in Calabria del Presidente della Repubblica di Albania, S.E. Gen. Bajram Begaj 8

PRESIDENTE  8

Proposta di legge numero 340/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Gallo, P. Caputo, recante: “Disposizioni per l'attuazione di un sistema di gestione dei dati in blockchain per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare della Calabria”  8

PRESIDENTE  10,*,*,*,*

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore  8,*

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale  9,*

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini) 10

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 12

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto) 10

MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia) 11,*

Sull’ordine dei lavori 12

PRESIDENTE  13

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia) 12

ESAME ABBINATO: proposta di legge numero 362/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere”; proposta di legge numero 345/12^ di iniziativa della consigliera Amalia Bruni, recante: “Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere”  13

PRESIDENTE  17,*,*,*,*,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 15,*,*,*,*,*,*,*

CAPPONI Caterina, Assessore alle politiche sociali, cultura, politiche giovanili e dello sport, infrastrutture sportive, pari opportunità  17

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 16

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 17

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  15

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice  13,*

Proposta di legge numero 389/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Concorso agli obiettivi di finanza pubblica di cui all'art. 1, comma 527, della legge 30 dicembre 2023, n. 213”  26

PRESIDENTE  28

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 27,*

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia) 26, relatore,*

Proposta di legge numero 237/12^ di iniziativa dei consiglieri Luciana De Francesco, S. Cirillo, A. Montuoro, recante: “Politiche di prevenzione dello sfruttamento e degli abusi in danno di minori”  28

PRESIDENTE  29,*,*,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 29

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice  28,*,*,*,*

Proposta di legge numero 352/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, F. Laghi, recante: “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale”  31

PRESIDENTE  34,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 32*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 33

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice  31

Proposta di legge numero 374/12^ di iniziativa del consigliere A. Montuoro, recante: “Conservazione, valorizzazione e promozione dell’opera di Mattia e Gregorio Preti e del Museo Civico di Taverna, quali patrimoni artistico-culturale della Calabria”  34

PRESIDENTE  36

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 35,*

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia) 35, relatore,*

Svolgimento delle interrogazioni ex articoli 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale  36

PRESIDENTE  36

Interrogazioni a risposta immediata  36

Interrogazione a risposta immediata numero 321/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Provvedimenti urgenti sullo stato di calamità naturale del Comune di Scilla”  36

PRESIDENTE  36

Interrogazione a risposta immediata numero 323/12^ di iniziativa dei consiglieri R. Mammoliti, A. Lo Schiavo: “Sulla mancanza di posti letto e di barelle nell’Ospedale di Vibo Valentia”  36

PRESIDENTE  37

Interrogazione a risposta immediata numero 345/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Interventi urgenti necessari per rimettere in sicurezza, ripristinare la viabilità e per ovviare al rischio di isolamento del Comune di Delianuova”  37

PRESIDENTE  37

Interrogazione a risposta immediata numero 347/12^ di iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Crisi dell'azienda pubblica AMACO S.p.A.”  37

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e Trasporto pubblico locale  38

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) 37,*

Interrogazione a risposta immediata numero 321/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Provvedimenti urgenti sullo stato di calamità naturale del Comune di Scilla”  38

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica  39,*

MURACA Giovanni (Partito democratico) 39,*

Interrogazione a risposta immediata numero 345/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Interventi urgenti necessari per rimettere in sicurezza, ripristinare la viabilità e per ovviare al rischio di isolamento del Comune di Delianuova”  40

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica  40,*

MURACA Giovanni (Partito democratico) 40,*,*

Interrogazione a risposta immediata numero 364/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Tavernise, D. Bevacqua, A. Lo schiavo: “Mancato finanziamento del Bonus Affitti e iniziative della Regione Calabria a tutela dei nuclei familiari in disagio abitativo”  41

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica  41,*

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle) 41,*

Interrogazioni a risposta scritta  42

Interrogazione a risposta scritta numero 313/12^ di iniziativa dei consiglieri R. Mammoliti, A. Lo Schiavo: “In merito alla liquidazione degli undici Consorzi di Bonifica ed alla mancata erogazione del TFR ai lavoratori collocati in quiescenza”  42

PRESIDENTE  42

GALLO Gianluca, assessore agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione  42

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 42,*

Interrogazione a risposta scritta numero 349/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, F. Iacucci: “Crisi idrica e comparto agricolo di Rocca Imperiale/Trebisacce”  43

PRESIDENTE  43

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 44

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale  45

Interrogazione a risposta scritta numero 353/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, E. Alecci, Amalia Bruni, F. Iacucci, R. Mammoliti, G. Muraca: “Assunzione di personale presso i Ministeri della cultura, della giustizia e dell'istruzione nelle Regioni dell'obiettivo europeo ‘Convergenza’”  45

PRESIDENTE  46,*

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 46

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 12.35

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

TAVERNISE Davide, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ricorda la richiesta avanzata dalla minoranza affinché il presidente Occhiuto informi il Consiglio regionale in merito alla vicenda giudiziaria di cui ha dato notizia nei giorni precedenti a mezzo social media e televisivi, reputandolo un passaggio dovuto in Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Invita il presidente Occhiuto a prendere la parola.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Pur avendo annunciato congedo per impegni istituzionali precedentemente assunti, ha ritenuto di dover essere presente in Aula, a seguito della richiesta della minoranza, per un’opportuna informativa sui fatti che negli ultimi giorni lo hanno riguardato e di cui ancora non conosce precisamente fatti e comportamenti contestati.

Riferisce, quindi, di aver ricevuto il 6 di giungo la notifica di richiesta di proroga di indagini a suo carico, dalla quale, conseguentemente, ha appreso di essere iscritto nel registro degli indagati, disconoscendo però le ragioni a ciò sottese. Sottolineando lo stato d’animo con cui ha vissuto tali momenti, informa di aver chiesto di essere ascoltato dalla Procura della Repubblica e che ciò dovrebbe avvenire entro l’estate. Precisa, inoltre, di aver appreso, in termini generici, quali possano essere gli argomenti delle eventuali contestazioni a suo carico per via di notizie diffuse a mezzo stampa.

LO SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto)

Evidenziata la necessità di essere sempre misurati nell’uso delle parole, precisa che la richiesta di informativa era tesa a ricondurre nella sede deputata la formale informazione che il Presidente della Giunta ha ritenuto di affidare ad altri strumenti e modalità. Sottolineato, poi, che il Consiglio regionale non può, non vuole e non deve sostituirsi alla magistratura o esprimere giudizi apodittici, ritiene che il principio di innocenza e il conseguente garantismo non vadano utilizzati in maniera altalenante.

Esorta, quindi, il Presidente a non attribuire alla vicenda colori politici che potrebbero sfociare in inevitabili contrapposizioni, evitando condizionamenti e coinvolgimenti in vicende che non sono né istituzionali né politiche.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle)

Apprezzato l’intervento informativo e sottolineata la vicinanza e la correttezza dimostrata dal suo partito in tale circostanza, auspica che il Presidente possa dimostrare la propria innocenza e la propria onestà sia a livello personale sia istituzionale. Solleva, però, perplessità sulla circostanza per cui gli ultimi cinque Presidenti di Regione siano stati oggetto di indagine e quattro di essi siano stati assolti e l’unico condannato lo sia stato per fatti non attribuibili a funzioni svolte in qualità di Presidente di Regione.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Comunica di non aver sottoscritto la mozione poiché, trattandosi di una vicenda ancora poco chiara e distinta, reputa necessario attendere la conclusione dell’iter giudiziario che esula dall’attività istituzionale in capo al Consiglio regionale.

Ritiene, altresì, che il compito dei consiglieri sia quello di concentrarsi sull’attività legislativa all’insegna del benessere dei calabresi e auspica un miglior funzionamento del Consiglio regionale.

A tal proposito, chiede chiarimenti in merito alla proposta inerente all’istituzione della Riserva naturale di Castrovillari, il cui iter non prosegue con conseguenti ripercussioni sul territorio.

In attesa, pertanto, dell’evolversi delle indagini, invita a concentrarsi sulla reale attività istituzionale in capo al Consiglio regionale.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Apprezzata l’informativa del Presidente, precisa che la minoranza ha ritenuto opportuno tale passaggio formale, quale indice di responsabilità e trasparenza nei confronti dei calabresi.

In occasione della visita ufficiale in Calabria del Presidente della Repubblica di Albania, S.E. Gen. Bajram Begaj

PRESIDENTE

Rivolge i saluti del Consiglio regionale al Presidente della Repubblica di Albania, S.E. Gen. Bajram Begaj, in visita ufficiale in Calabria, rinnovandogli la disponibilità a proseguire nelle relazioni di amicizia con il popolo albanese. Ricorda, pertanto, che, per rilevanza numerica e per l’importanza storico-culturale, la Calabria è la regione italiana più rappresentativa delle comunità arbëreshe, felice esempio di integrazione, grazie al rapporto dialettico tra identità e alterità loro tramandato.

Proposta di legge numero 340/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Gallo, P. Caputo, recante: “Disposizioni per l'attuazione di un sistema di gestione dei dati in blockchain per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare della Calabria”

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore

Illustra la proposta, introduttiva in Calabria della tecnologia blockchain, soluzione innovativa capace di garantire la tracciabilità e la sicurezza dei prodotti agroalimentari. Rileva, quindi, che la tecnologia blockchain non va considerata esclusivamente quale metodologia comunicativa, evidenziandone la sempre maggiore diffusione al fine di  rafforzare il legame con il consumatore e valorizzare le caratteristiche del prodotto.

Riferisce, poi, che il settore agroalimentare ha rappresentato il 60 per cento delle esportazioni regionali, registrando un valore economico di 261 milioni di euro, che si scontra però con i rischi di contraffazione. Porta quindi ad esempio il caso della ‘nduja di Spilinga e di altri prodotti spesso soggetti a contraffazioni e frodi alimentari.

Evidenzia, inoltre, che la tecnologia blockchain consente il tracciamento della produzione dal suo avvio, ad esempio la semina, sino all’arrivo del prodotto finale ai consumatori, fornendo una identità digitale che contiene tutte le informazioni rilevanti in forma immutabile.

Riferisce che, praticamente, tale certificazione potrà consentire di fornire, ad esempio per il vino, tutte le informazioni relative alla filiera distributiva, costituendo un evidente limite ai rischi di contraffazione e favorendo gli acquisti consapevoli.

Sottolinea, poi, i vantaggi sottesi in termini di efficienza e ottimizzazione dei processi che consentono non solo la registrazione dettagliata delle tipologie produttive e l’automatismo delle verifiche connesse alle certificazioni DOP e GPT, ma certificano anche l’utilizzo di tecniche produttive rispettose dell’ambiente. Conclude evidenziando che l’utilizzo della tecnologia blockchain può essere il catalizzatore per un nuovo modello di business e ringraziando l’assessore Gallo e il Dipartimento agricoltura per la sensibilità avuta nel promuovere la proposta di legge.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale

Ringraziato, preliminarmente, il consigliere Caputo per lo sforzo profuso nell’elaborazione della proposta, riferisce con soddisfazione che anche l’ultimo trimestre ha registrato un trend di crescita nell’export del settore agroalimentare calabrese. Sottolinea, quindi, che le aziende calabresi producono prodotti di qualità riconosciuti sia a livello nazionale sia a livello internazionale, benché alcune siano di nicchia, ed evidenzia la varietà delle produzioni.

Riferisce, quindi, come sia in crescita anche la credibilità dei prodotti calabresi e reputa vi siano ulteriori margini di crescita in materia di export, evidenziando che la Calabria si distingue anche per ulteriori primati, quali ad esempio: il 36% di superficie coltivata a produzione biologica; una menzione dall’Unione europea quale regione esemplare, in riferimento agli allevamenti, per il benessere animale.

Ritiene, quindi, che la tracciabilità dei prodotti, così come “il racconto” della loro produzione, siano obiettivi connessi alla ricerca costante di qualità, i cui livelli ritiene migliorabili anche grazie alla proposta in esame.

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Esprime apprezzamento per la proposta di legge che giudica lungimirante, concreta e orientata al futuro, posto che si inserisce nel solco delle strategie europee in materia con particolare riguardo all’innovazione. In qualità di componente del gruppo consiliare Lega Salvini, dichiara la propria contrarietà alle forme di contraffazione e frode e sottolinea il valore della tecnologia blockchain che consentirà di sviluppare una filiera intelligente sicura e certificata. Reputa, quindi, che la Calabria possa assurgere a modello e accoglie con favore l’utilizzo di strumenti di IA generativa.

Sostiene, infine, che la tecnologia blockchain sia un’opportunità per tutelare il sistema agroalimentare e che rappresenti un ausilio concreto per la produzione locale. Annuncia, pertanto, il voto favorevole del gruppo Lega Salvini.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Annuncia il suo voto favorevole alla proposta che, a suo avviso, pone la Calabria tra le regioni virtuose, valorizzandone i prodotti. Espresso plauso ai proponenti per l’iniziativa, ritiene che leggi di interesse generale, come quella in esame, vadano approvate in maniera bipartisan.

PRESIDENTE

Passa all’esame e votazione dell’articolato, su cui sono stati presentati emendamenti. Indi invita i proponenti ad illustrare gli emendamenti a loro firma. Passa, pertanto, all’esame dell’emendamento all’articolo 1, protocollo numero 12923, a firma del consigliere Molinaro.

MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia)

Dà lettura dell’emendamento che estende la collaborazione già prevista con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno anche alle università calabresi, al fine di ottenere una più ampia validità scientifica dei previsti processi attraverso il coinvolgimento degli atenei presenti in Calabria, e che recita: << all’articolo 1, comma 4, dopo le parole “della collaborazione” sono inserite le parole “delle università calabresi e”>>.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è approvato, con il parere favorevole della Giunta e del relatore, e l’articolo 1 che è approvato come emendato. Indi, passa all’esame dell’emendamento che inserisce l’articolo 1-bis, protocollo numero 12925, a firma del consigliere Caputo. 

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore

Illustra emendamento che garantisce l’avvio di un regime di qualità per i prodotti della filiera agroalimentare e le produzioni locali, attraverso l’eventuale creazione di marchi di certificazione, protocolli di controllo e l’adozione di un Regolamento regionale che definisca i criteri, le modalità e le procedure per l'istituzione e il funzionamento del regime di qualità. Precisa, inoltre, che la disposizione ha carattere ordinamentale e non produce nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale

Giudica l’emendamento capace di elevare ulteriormente il livello qualitativo delle aziende calabresi che dovranno uniformarsi ai regimi di qualità, ottenendo la certificazione di elevati livelli di qualità anche per le produzioni di nicchia. Chiede, pertanto, l’approvazione dell’emendamento sul quale esprime parere favorevole.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è approvato con il parere favorevole della Giunta, indi pone ai voti l’articolo 2 che è approvato e passa all’esame dell’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 12945/A02, a firma del consigliere Molinaro.

MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento all’articolo 3 che mira a garantire che l’accesso alla piattaforma regionale sia il più semplificato possibile al fine di permettere alla più ampia platea di cittadini-utenti la possibilità di potervi accedere senza difficoltà ed avere facilmente accesso alle informazioni ed ai dati che saranno ivi contenuti. Precisa, infine, che la disposizione ha carattere ordinamentale e non produce nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento all’articolo 3, che è approvato con il parere favorevole della Giunta e del relatore, e l’articolo 3 che è approvato come emendato. Indi, pone ai voti gli articoli 4, 5, 6 e 7 che sono approvati.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia il suo favore all’introduzione della tecnologia blockchain, che giudica all’avanguardia e di cui condivide gli aspetti tecnici. Biasima, però, la mancanza di risorse, paventando che gli effetti previsti non si realizzino e le disposizioni restino inattuate o inefficaci.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Sull’ordine dei lavori

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Chiede l’inversione dell’ordine del giorno con la trattazione immediata dei provvedimenti inseriti al punto 5.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta di inversione, che è approvata,

ESAME ABBINATO:
proposta di legge numero 362/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere”;
proposta di legge numero 345/12^ di iniziativa della consigliera Amalia Bruni, recante: “Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere”

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice

Esprime, preliminarmente, un sentito ringraziamento all’assessore Capponi, ai componenti della terza Commissione consiliare e, altresì, alla consigliera Bruni per la presentazione della proposta di legge che è stata esaminata dalla Commissione che ha, poi, scelto come testo base il provvedimento di iniziativa della Giunta regionale.

Sottolineato come la violenza di genere rappresenti un’emergenza sociale sempre crescente sia in Italia sia nel resto dell’Europa, con una escalation di violenza che coinvolge sempre più spesso minori e donne, evidenzia che, in tale ottica, la Regione Calabria interviene con una proposta di legge organica per rafforzare le misure di prevenzione, assistenza e tutela delle vittime, attraverso un sistema di reti territoriali che prevedono l’erogazione di servizi dedicati.

Rilevato, sulla base dei dati contenuti nell’ultima relazione dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, che quasi il 14 per cento delle donne calabresi tra i 16 e i 70 anni ha subito, nel corso della propria vita, violenza fisica o sessuale da partner o ex partner, riferisce, inoltre, che, nel 2023, le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono state 1355, con un incremento costante rispetto agli anni precedenti, che il 91 percento delle vittime sono donne, che la fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 49 anni e che circa un terzo delle segnalazioni proviene da donne disoccupate e senza reddito.

Evidenziato come tali dati disegnino un’emergenza strutturale e non episodica tale da richiedere interventi stabili e mirati, sottolinea che in Calabria operano 14 centri antiviolenza, 7 case rifugio e 3 centri per uomini autori di violenza, numeri ancora insufficienti rispetto al fabbisogno, con aree ancora totalmente sprovviste di strutture adeguate.

Ricordato che la legge regionale numero 20 del 2007 ha dotato il territorio di strumenti prima inesistenti, rappresentando un primo passo fondamentale, sottolinea, tuttavia, che oggi risulta superata dalle evoluzioni normative nazionali (Convenzione di Istanbul, Codice Rosso) e dalle nuove esigenze emerse sul territorio.

Riferito, inoltre, che la proposta è frutto di un percorso partecipato con oltre trenta soggetti auditi in Commissione, precisa che il provvedimento mira a costruire un sistema di protezione stabile, con misure innovative, introducendo una riforma strutturale che si fonda su quattro pilastri: governance integrata, consolidamento dei servizi, autonomia delle vittime e prevenzione culturale.

Illustra, quindi, nel dettaglio, le principali innovazioni introdotte dalla legge, quali, in particolare: l’istituzione di una Rete regionale antiviolenza con il coinvolgimento di Enti locali, ASP, Forze dell’ordine, scuole, università e centri specializzati, che sarà collegata alla Rete nazionale del Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, precisando, altresì, che ogni ambito territoriale attiverà una rete locale per la presa in carico dei casi e l’attuazione di Protocolli operativi e d’intesa; l’introduzione di Protocolli d’intesa con forze dell’ordine e magistratura, per la realizzazione di percorsi di tutela, previsti dall’articolo 14; la previsione del riutilizzo dei beni confiscati per finalità sociali e di protezione, attraverso la presentazione di un emendamento a sua firma; il potenziamento della formazione per gli operatori  che interagiscono le con vittime, con particolare attenzione alle vittime con disabilità; la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio e violenza grave, misura che, a suo avviso, rinnova il senso della comunità a fianco delle vittime; l’istituzione del Piano triennale regionale degli interventi previsto dall’articolo 16, che definisce obiettivi, azioni e risorse da impiegare, con un coordinamento integrato tra fondi regionali, statali e comunitari.

Sottolineato che la norma finanziaria prevede uno stanziamento massimo di 350.000 euro annui per ciascuna annualità del triennio 2025–2027, rileva che ulteriori risorse proverranno da donazioni e risarcimenti derivanti dalla costituzione di parte civile.

Evidenziata la rivoluzione del sistema culturale avviata dal provvedimento in esame, sottolinea che la legge rappresenta un impegno concreto delle Istituzioni al fianco delle vittime, come dimostrato dal caso della giovane di Seminara, sostenuta dalla Regione in un momento di isolamento e difficoltà.

Ribadisce, infine, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del provvedimento in esame.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Espresso apprezzamento per il provvedimento in discussione, sottolinea che trattasi di atto di grande civiltà ed evidenzia la necessità di intervenire tempestivamente e concretamente nelle situazioni nelle quali le donne, che denunciano violenze, subiscono, poi, ostracismo da parte della comunità, come avvenuto nei casi di Seminara e Oppido.

Sottolineata la necessità di prevedere, in via ordinaria, ulteriori misure di sostegno alle vittime, come, a titolo esemplificativo, la possibilità che l’ATERP fornisca alloggi alle famiglie delle vittime che denunciano, ringrazia per la trattazione immediata del provvedimento che, dovendo assentarsi dai lavori del Consiglio, gli consente di esprimere il suo voto favorevole a una legge che onora la Calabria.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Ringraziata la presidente Straface per il riconoscimento del lavoro svolto in Commissione, sottolinea l’azione pacifica svoltasi il 16 giugno a Roma dal movimento “Bruciamo tutto”, dedicato a Giulia Cecchettin, per denunciare la carenza dei centri antiviolenza (CAV) in Italia rispetto agli standard della Convenzione di Istanbul.

Rilevato come la mancanza, in Italia, di almeno 200 Centri antiviolenza ostacoli, di fatto, l’accesso a misure fondamentali per le donne vittime di violenza, come il “reddito di libertà”, riferisce che i dati ISTAT mostrano che nel 2024 le richieste di aiuto sono aumentate, ma i fondi disponibili per ogni donna, pari in media in Calabria a 464 euro, sono palesemente insufficienti.

Ricordato che la proposta di legge di sua iniziativa nasce da un lungo percorso di ascolto con operatori e associazioni, evidenzia che essa era finalizzata a superare la precarietà del settore, garantendo continuità, risorse adeguate e una programmazione stabile, attraverso, in particolare, l’istituzione di un Fondo unico regionale, con una dotazione di 3,2 milioni di euro, rispetto ai 350.000 euro attuali, per sostenere le attività dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio.

Riferita la scelta della terza Commissione consiliare, con il suo voto contrario, di assumere come testo base il provvedimento di iniziativa della Giunta regionale, reputa che tale proposta non risolva, di fatto, le criticità principali, ereditate anche della ormai obsoleta legge regionale numero 20 del 2007, quali la precarietà e la mancanza di programmazione, non rappresentando, di fatto, a suo dire, un vero cambiamento, in quanto non garantisce certezze né alle donne né agli operatori.

Sottolineato come la problematica in esame rappresenti un’emergenza che non può essere affrontata con soluzioni provvisorie e con esigue risorse finanziarie, rileva la necessità per la Calabria di allinearsi agli standard nazionali, ribadendo l’incapacità, a suo avviso, della legge in esame di superare le criticità evidenziate, quali precarietà e la mancanza di programmazione.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Espresso apprezzamento per l’iniziativa legislativa, a suo avviso, centrata su un tema drammaticamente attuale e in crescita che coinvolge l’intera società, sottolinea come si tratti innanzitutto di un fallimento culturale, ancor prima che giudiziario, ribadendo la necessità di una risposta politica forte e strutturata. In questo contesto, ricorda  acnhe come il Governo Meloni sia intervenuto con norme incisive.

Evidenzia, inoltre, come la legge in discussione punti alla costruzione di un sistema integrato che dia importanza all’intervento tempestivo. Fondamentale risulta, a suo avviso, l’investimento nei Centri antiviolenza e nelle Case rifugio, così come l’avvio di percorsi di responsabilizzazione dei soggetti matrattanti. Sottolinea, infine, il valore politico dell’introduzione del principio secondo cui la Regione può costituirsi parte civile nei processi per femminicidio.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice

Stupita delle dichiarazioni della consigliera Bruni in riferimento all’assenza di una puntuale programmazione, ricorda che il cuore della legge risiede proprio nella redazione di un Piano triennale. Rammenta, inoltre, che non è possibile creare un Fondo unico poiché è necessario lavorare sui capitoli di spesa già istituiti e che le risorse del Dipartimento per le Pari opportunità sono storicizzate e variabili, poiché dipendono dal numero di centri autorizzati. Sottolinea, inoltre, l’approccio interdisciplinare della legge che coinvolge anche i Dipartimenti sviluppo economico e lavoro e formazione.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Evidenziata l’importanza della legge in esame che affronta un problema, a suo dire, multiforme, pur riconoscendo l’aspetto economico come centrale, sottolinea la natura culturale del fenomeno, ragion per cui la legge deve essere dinamica, capace di adeguarsi alle esigenze e ai cambiamenti della società.

Individuato, poi, nella rete territoriale un nodo fondamentale per la costruzione di un sistema in grado di contrastare efficacemente gli episodi di violenza, sottolinea la necessità di supportare e potenziare tali reti.

Esprime, infine, perplessità rispetto agli aspetti economico-finanziari, in particolare sul fatto che centri consolidati possano essere messi in discussione per ragioni economiche oggettive, affermando la necessità di soddisfarle. Dichiara, quindi, il proprio voto favorevole alla legge.

CAPPONI Caterina, Assessore alle politiche sociali, cultura, politiche giovanili e dello sport, infrastrutture sportive, pari opportunità

Presa posizione rispetto ad alcune affermazioni della consigliera Bruni, afferma di non riscontrare grandi differenze nell’impianto strutturale della legge, di non condividere le accuse di “sterlità” delle disposizioni predisposte , sottolineando che le norme di contabilità pubblica contemplino l’uso di fondi diversi e non un fondo unico.

In merito agli emendamenti presentati dalla consigliera Bruni, osserva che alcuni risultano tecnicamente inattuabili, mentre su altri si dichiara disponibile ad avviare un confronto costruttivo.

Conclude ponendo l’accento sull’importanza strategica della rete regionale e sull’esigenza che l’azione politica persegua, come obiettivo prioritario, la creazione di contesti capaci di garantire protezione e supporto concreto alle donne nella loro quotidianità.

PRESIDENTE

Ricordato che il Consiglio regionale ha istituito un Osservatorio sulla violenza di genere che ha stipulato una convenzione con l’ATERP che prevede la messa a disposizione di 3 alloggi in ogni provincia, menziona anche l’Osservatorio sulle discriminazioni nei luoghi di lavoro, che colpiscono frequentemente le donne, come segni evidenti dell’attenzione del Consiglio regionale verso tale problematica.

Pone, quindi, in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e comunica che all’articolo 4 è pervenuto un emendamento della consigliera Bruni, protocollo numero 12883/A01.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento che integra la previsione relativa alla Rete Territoriale Antiviolenza con l’introduzione dei comuni dell’Ambito Sociale territoriale:

“Alla fine del comma 2 dell’art. 4 (‘Rete Territoriale’) della Proposta di Legge n.362/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Norme per il contrasto alla violenza di genere" dopo le parole ‘le Forze dell’Ordine’ sono aggiunte le parole ‘e i comuni dell’Ambito Sociale territoriale’”.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento, che è approvato e l’articolo 4 che è approvato come emendato.

Successivamente, pone in votazione gli articoli 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 che sono approvati.

Comunica che all’articolo 12 è stato presentato un emendamento soppressivo da parte della consigliera Bruni, protocollo numero 12883/A02.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento che mira a sopprimere la disposizione che prevede la definizione dei criteri di erogazione dei contributi straordinari mediante atto del dipartimento regionale competente attribuendo, a suo avviso, all’amministrazione un margine eccessivamente ampio di discrezionalità, che recita: <<Il comma 2 dell’art. 12 (Accesso a fondi pubblici) della proposta di legge n.362/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Norme per il contrasto alla violenza di genere" che recita: “2. Possono essere previsti contributi nei casi di particolare gravità che richiedono interventi urgenti. I criteri di erogazione dei contributi sono disciplinati con atto del dipartimento regionale competente in materia” viene soppresso.>>

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento che è respinto.

Pone in votazione gli articoli 12, 13 e 14 che sono approvati.

Comunica, poi, che è stato presentato un emendamento aggiuntivo dopo l’articolo 14, a  firma della consigliera Bruni, protocollo numero 12883/A03.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Dà lettura dell’emendamento che crea un albo regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, necessario per accedere ai finanziamenti e che recita:

“Dopo l’art. 14 (‘Protocolli d'intesa con le Forze dell'ordine e gli Uffici giudiziari) della PL n.362/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Norme per il contrasto alla violenza di genere" viene aggiunto il seguente articolo:

Art. 14 bis

Istituzione dell’albo regionale dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio

 

1. Al fine di garantire un’adeguata ed aggiornata conoscenza dei servizi attivi sul territorio regionale e rispondenti ai principi di cui alla presente legge, è istituito l’albo regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, suddiviso nelle due rispettive sezioni.

2. Per l'iscrizione nell’albo regionale, i centri antiviolenza sono tenuti, in modo cumulativo: a. ad avere sede in Calabria;

b. ad essere in possesso di autorizzazione al funzionamento rilasciata da parte dei competenti organismi.

3. Per l'iscrizione nell’albo regionale, le case rifugio sono tenute, in modo cumulativo:

a. ad avere sede in Calabria;

b. ad essere in possesso di autorizzazione al funzionamento rilasciata da parte dei competenti organismi.

4. La perdita di uno solo dei requisiti di cui ai commi 2 e 3 comporta la cancellazione dall’albo regionale.

5. Nell’albo regionale devono risultare l’associazione titolare del CAV e/o della Casa Rifugio, la sede (solo per il CAV), l'ambito territoriale di attività. Nell’albo sono, altresì, iscritti i trasferimenti della sede (solo per il CAV).

6. Onde salvaguardare la necessaria riservatezza in merito alla collocazione delle case rifugio, nell’albo regionale deve risultare esclusivamente l’associazione titolare di ciascuna casa.

7. L'iscrizione nell’albo regionale è condizione per accedere, da parte dei centri antiviolenza e delle case rifugio, all'assegnazione dei contributi regionali e statali previsti dalle vigenti normative di settore.

8. L’albo regionale è pubblicato a cadenza annuale sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria.

9. La Regione Calabria, attraverso il Tavolo di lavoro regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio ha obbligo di vigilare su possesso e mantenimento dei requisiti per l'iscrizione e la permanenza nell'Albo Regionale anche attraverso ispezioni dirette nelle sedi dei Centri antiviolenza e delle Case Rifugio iscritte all'Albo.

10. La Regione trasmette al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro il 1° febbraio di ogni anno i dati aggiornati sul numero dei CAV e delle Case Rifugio operanti sul territorio in possesso dei requisiti minimi di cui all’accordo Stato Regione relativa ai requisiti minimi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio. Tali dati devono essere coerenti con i dati forniti dalla stessa Regione ai fini del riparto delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità di cui agli articoli 5 e 5 bis del decreto-legge 15 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni nella legge 15 ottobre 2013, n. 119.

11. La Regione si impegna a:

a) predisporre adeguate coperture finanziarie e ad assegnarle con continuità e tempestività affinché i CAV e le Case Rifugio siano in condizione di operare sulla base dei requisiti e criteri previsti dalla presente legge;

b) garantire il rispetto dei requisiti previsti dall’intesa Stato-Regione relativa ai requisiti minimi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio nei loro atti e nella ripartizione delle risorse.”

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento, che è approvato, e  l’articolo 15 che è approvato.

Comunica, successivamente, che è stato presentato un emendamento all’articolo 16, a firma della consigliera Bruni, protocollo numero 12883/A04.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento che introduce un Piano triennale per pianificare e monitorare gli interventi regionali in relazione agli obiettivi da perseguire, alle azioni necessarie, ai criteri per la loro realizzazione, con particolare attenzione alla istituzione di nuovi servizi, che devono inderogabilmente prevedere risorse finanziarie aggiuntive, prevedendo altresì l’assegnazione ad ogni servizio regolarmente autorizzato una soglia di finanziamento destinato al riconoscimento dei costi fissi. Indi, ne dà lettura: <<Il comma 2 dell’art. 16 (‘Piano triennale regionale degli interventi per contrastare la violenza di genere’) della proposta di legge n.362/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante "Norme per il contrasto alla violenza di genere" viene così modificato e riformulato:

“2. Il Piano triennale, nel contesto della programmazione regionale, definisce gli obiettivi da perseguire, le azioni necessarie, i criteri per la loro realizzazione, con particolare attenzione alla istituzione di nuovi servizi, che devono inderogabilmente prevedere risorse finanziarie aggiuntive. Il piano triennale, in modo organico, programma l’utilizzo dell’insieme delle risorse regionali, nazionali e comunitarie. Al fine di superare la precarietà dei servizi esistenti il Piano triennale assegna ad ogni servizio regolarmente autorizzato una soglia di finanziamento destinato al riconoscimento dei costi fissi’”>>.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è respinto.

Riferisce che dopo l’articolo 16 sono pervenuti alcuni emendamenti a firma della consigliera Bruni, protocollo numero 12883/A05, 12883/A06, 12883/A07.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento protocollo numero 12883/A05, che inserisce l’articolo 16-bis per la promozione della formazione degli operatori dei Centri antiviolenza nell’ambito delle risorse europee e nazionali, senza gravare sulle risorse autonome del bilancio regionale per come indicato e recita:

<<Art. 16 bis (Formazione delle operatrici e operatori e standard formativi)

1. La Regione nell’ambito della programmazione comunitaria prevede misure destinate a corsi di formazione promossi dai centri antiviolenza e case rifugio rivolti al: personale operante nei servizi antiviolenza e negli altri servizi pubblici che intervengono in tale ambito, quali operatori sociali, sanitari, scolastici, volontari, tutor e forze dell’ordine in modo da assicurare competenze specifiche sul fenomeno della violenza di genere e favorire una efficace presa in carico dei casi dal primo contatto, all’accoglienza e all’accompagnamento in ogni fase del percorso d’uscita dalla situazione di violenza.

La formazione ha caratteristiche di multidisciplinarietà, competenza, coerenza e capillarità, nonché di certificazione delle competenze acquisite dai partecipanti ai corsi.

2. La Regione valorizza le pratiche di accoglienza basate sulle relazioni fra donne e riconosce le operatrici di accoglienza in possesso di comprovata e riconosciuta esperienza in materia un ruolo preferenziale nell’azione di sostegno alle donne vittime di violenza.

3. La Regione finanzia, nell’ambito dell’offerta formativa, specifici profili e percorsi formativi standard sia in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere e sia per l’operatività

nei servizi antiviolenza con la finalità di garantire una formazione ed un aggiornamento degli operatori omogeneo su tutto il territorio e la certificazione delle competenze secondo la normativa vigente.

4. La Regione finanzia i corsi di formazione e l'aggiornamento attraverso personale qualificato e di comprovata esperienza nel settore, per gli operatori sociali, sanitari e forze dell’ordine che si trovano a contatto con gli autori di violenza.

5. La Regione finanzia attività di formazione ed aggiornamento sulle tematiche oggetto della 23 presente legge rivolte al personale dei servizi dedicati al lavoro ed alla formazione professionale, coinvolgendo le organizzazioni datoriali e sindacali e le agenzie formative e gli ordini professionali.>>

Illustra poi l’emendamento protocollo numero 12883/A06 che inserisce l’articolo 16-ter che obbliga la Giunta a presentare periodiche relazioni al Consiglio regionale sull’attuazione della legge per come indicato e che recita: <<Dopo l’art. 16 viene aggiunto il seguente articolo: “Art. 16-ter (Clausola valutativa)

1. La Giunta regionale rende conto periodicamente al Consiglio regionale delle modalità di attuazione della presente legge e dei risultati ottenuti in termini di contributo alla prevenzione, all'informazione e al supporto alle vittime di violenza ed ai loro figli.

2. Per la finalità di cui al comma 1 la Giunta regionale, decorsi due anni dall'entrata in vigore della presente legge e successivamente almeno centoventi giorni prima dell'adozione del piano triennale regionale degli interventi di cui all'articolo 18, presenta alla commissione consiliare competente e al Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche, una relazione che fornisce in particolare le seguenti informazioni:

a) un quadro dell'andamento del fenomeno della violenza di genere e delle principali attività e iniziative realizzate sul territorio regionale per la prevenzione, l'informazione, il contrasto e l'assistenza alle vittime di violenza di genere e ai loro figli;

b) una descrizione sintetica del fenomeno della violenza sulle donne, fondata sui dati dei CAV, delle case rifugio, dei CUAV e dei servizi attivi sul territorio regionale;

c) le attività svolte dalle Reti Antiviolenza Territoriali;

d) le modalità di finanziamento degli interventi oggetto della presente legge e la distribuzione dei finanziamenti sul territorio;

e) le attività ed azioni di cui al capo III e le iniziative formative realizzate in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli;

f) una descrizione dello stato di attuazione della presente legge, in particolare degli interventi previsti dal capo IV, e delle eventuali criticità.

3. Le relazioni successive alla prima documentano inoltre gli effetti delle politiche di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e per il sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli, fornendo, in particolare, le seguenti informazioni:

a) il contributo dato dagli strumenti, dalle attività, dalle azioni e dagli interventi al perseguimento delle finalità di cui all'articolo 1;

b) l'evoluzione del fenomeno della violenza di genere sul territorio regionale nelle sue varie manifestazioni, anche in confronto alla situazione nazionale, attribuibile al complesso delle iniziative previste dalla presente legge;

c) una sintesi delle opinioni prevalenti tra gli operatori della rete locale, attiva nel settore.

4. Le relazioni sono rese pubbliche unitamente agli eventuali documenti del Consiglio regionale che ne concludono l'esame.

5. I soggetti coinvolti nell'attuazione della presente legge, pubblici e privati, forniscono le informazioni necessarie all'espletamento delle attività previste dai commi precedenti.”>>

Illustra l’emendamento protocollo numero 12883/A07, che inserisce l’articolo 16-quater con cui vengono fatti salvi i provvedimenti assunti dal Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Calabria per come indicato e che recita:<<Dopo l’art. 16 viene aggiunto il seguente articolo: “(Clausola di salvaguardia)

1. Le previsioni della presente legge, ove difformi, sono adeguate a quanto disposto dai provvedimenti assunti dal Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159 (Interventi urgenti in materia economica finanziaria, per lo sviluppo e l’equità sociale), convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222.

2. I provvedimenti assunti dal Commissario ad acta per l’attuazione del Piano, di cui al comma 1, si applicano in luogo delle disposizioni regionali in contrasto, sino alla data di entrata in vigore della norma regionale di adeguamento.”>>.

PRESIDENTE

Recepito il parere contrario della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti gli emendamenti protocollo numero: 12883/A05, 12883/A06, 12883/A07 che sono respinti.

Pone, quindi, ai voti gli articoli 17 e 18, che sono approvati.

Riferisce che dopo l’articolo 18 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 12883/A08, aggiuntivo dell’articolo 18-bis.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento protocollo numero 12883/A08 che introduce una norma a carattere programmatico che consente di reperire le risorse nell’ambito delle risorse statali e regionali e che recita:<<Dopo l’art. 18 è aggiunto l’art. 18-bis (‘Istituzione Fondo regionale per il contrasto alla violenza di genere’).

“Art. 18-bis (Istituzione Fondo regionale per il contrasto alla violenza di genere)

1. È istituito il Fondo regionale per il contrasto alla violenza di genere, finalizzato al finanziamento degli interventi di cui alla presente legge.

2. Al finanziamento degli interventi concorrono anche le risorse statali assegnate alla Regione, ai sensi dell’articolo 5 bis del decreto-legge 93/2013 o di altre previsioni normative specifiche.

3. Per gli anni ricompresi nel periodo 2025-2027, alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si provvede in tre milioni e duecento mila euro e trova copertura come segue:

• un milione e 200.000,000 mila euro dal fondo regionale delle politiche sociali, capitolo di base U04331109 missione di programma U.12.07;

• euro 350.000,00 nella legge regionale 20/2007, U62010520 missione di programma U.12.04, •euro 1.665.889,62 a valere sui capitoli U9120400601, U6201056002; U9120400602, U9120400603.

4. I finanziamenti concessi ai sensi della presente legge sono cumulabili con quelli previsti da altre normative statali, regionali o comunitarie, purché da queste non diversamente stabilito, secondo le procedure e le modalità previste dalle norme medesime.

5. La Giunta regionale, successivamente all’entrata in vigore della legge, è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni al documento tecnico di cui all’articolo 10 della legge regionale del 4 febbraio 2002 n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria).

6. Per gli anni successivi, la corrispondente spesa sarà determinata, in ciascun esercizio finanziario, con la legge di approvazione del bilancio e con la collegata legge finanziaria inerente allo stesso esercizio.”>>.

PRESIDENTE

Recepito il parere contrario della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che respinto.

Pone quindi ai voti gli articoli 19, 20, 21, 22, 23 e 24, che sono approvati, e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Interviene per dichiarazione di voto e ribadisce che alcuni emendamenti avrebbero potuto contribuire fattivamente per il tramite del Commissario ad acta della Regione Calabria, considerato che i fondi esistono e vengono forniti a fronte di una adeguata progettazione che potrebbe essere realizzata per porre attenzione alle famiglie colpite da tali problematiche e che, per contro, senza risorse non potranno ricevere adeguati e necessari servizi. 

Alla luce di ciò, annuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 389/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Concorso agli obiettivi di finanza pubblica di cui all'art. 1, comma 527, della legge 30 dicembre 2023, n. 213”

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Evidenzia che il provvedimento approvato in seconda Commissione si inserisce coerentemente nel quadro degli obblighi di finanza pubblica imposti alle Regioni a Statuto ordinario per il periodo 2025-2028.

Ricorda, infatti, che tali obblighi derivano da precise disposizioni statali, le quali impongono alle Regioni il versamento di un contributo annuale, quantificato per la Calabria, per l’anno 2025, in euro 15.610.000,00, come stabilito dal DPCM del 25 marzo 2025.

Sottolinea, inoltre, che per il solo anno 2024 era stata prevista una deroga, che ha consentito all’Amministrazione regionale di accantonare una somma inferiore – pari a euro 13.604.765,79 – da destinare al ripiano del disavanzo, evitando così il versamento diretto allo Stato.

Tale misura, tuttavia, non è stata prorogata per gli anni successivi, per i quali permane integralmente l’obbligo di versamento.

Procede, quindi, a illustrare puntualmente il contenuto del disegno di legge, composto da due articoli: il primo autorizza la spesa e individua la relativa copertura finanziaria; il secondo articolo, invece, disciplina l’entrata in vigore del provvedimento, fissandola al giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

Conclude riferendo che il provvedimento è corredato da relazione illustrativa e da relazione tecnico-finanziaria.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Pone in evidenza le ricadute negative che, a suo avviso, derivano dal provvedimento, sottolineando in particolare come il Governo centrale continui a ridurre i trasferimenti alle Regioni con l’obiettivo di fare cassa, determinando un irrigidimento della spesa corrente e limitando la capacità di manovra finanziaria degli enti territoriali.

Solleva inoltre una questione di natura politico-istituzionale, osservando che, in sede di Conferenza Stato-Regioni, la Calabria non ha espresso alcuna posizione di dissenso rispetto alla decisione del Governo, evidenziando che le regioni del Centro-Nord, godendo di una maggiore solidità economica, non subiscono effetti altrettanto penalizzanti.

Ribadisce, quindi, la condizione strutturale di fragilità della Calabria, richiamando il recente rapporto della Banca d’Italia che evidenzia criticità rilevanti in ambito occupazionale e demografico. In tale contesto, ritiene che un incremento di risorse pari a 15 milioni di euro avrebbe potuto sostenere proposte legislative di forte impatto sociale, come quella sul contrasto alla violenza di genere, nonché altri provvedimenti già iscritti all’ordine del giorno e destinati ad essere approvati senza nuovi oneri per il bilancio regionale.

Alla luce di tali considerazioni, annuncia l’astensione del Partito Democratico in sede di votazione sul provvedimento.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

In riferimento alle osservazioni del consigliere Mammoliti, precisa che la manovra finanziaria adottata ha avuto un carattere conservativo, non restrittivo, in quanto non ha comportato né un incremento della pressione fiscale né una riduzione dei servizi erogati ma, al contrario, grazie a un’efficace sinergia tra gli uffici competenti, riferisce che è stato possibile predisporre un intervento che ha salvaguardato gli equilibri di bilancio, evitando effetti destabilizzanti.

Con riguardo alla riflessione sul ruolo del Governo centrale e sull’ipotesi di un utilizzo delle Regioni come strumento di riequilibrio finanziario, ritiene opportuno avviare una valutazione più ampia, che includa anche le scelte operate dai precedenti esecutivi di centrosinistra. A suo avviso, infatti, l’attuale Governo sta perseguendo una linea di intervento orientata al superamento delle criticità pregresse.

Evidenzia, inoltre, che la Regione Calabria ha formalmente rappresentato, attraverso dati puntuali, le difficoltà che la riduzione dei trasferimenti avrebbe comportato per territori strutturalmente privi di risorse libere significative e sottolinea che, nonostante ciò, il bilancio regionale è stato approvato senza ricorrere ad aumenti della pressione fiscale.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Ribadisce il voto di astensione del gruppo del Partito Democratico per le ragioni già precedentemente espresse.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 1 e 2 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 237/12^ di iniziativa dei consiglieri Luciana De Francesco, S. Cirillo, A. Montuoro, recante: “Politiche di prevenzione dello sfruttamento e degli abusi in danno di minori”

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice

Illustra la proposta in dettaglio, sottolineando che lo scopo principale è quello di fornire assistenza e tutela ai minori, vittime di abusi e sfruttamento sessuali, evidenziandone gli effetti devastanti non solo nell’immediato ma anche riguardo al loro futuro, che, senza i corretti interventi, giudica inevitabilmente compromesso. Ricordato un cruento e doloroso episodio di cronaca avvenuto sei anni fa, sottolinea la valenza della proposta che è stata approvata dalla terza Commissione consiliare, che ringrazia per il lavoro svolto, con il contributo del Garante per l’infanzia e l’adolescenza e del Garante per le vittime di reato della Regione Calabria. A suo avviso, quindi, benché la normativa nazionale in materia esista, persistono lacune che è possibile che la Regione colmi, con la collaborazione di tutte le Istituzioni e degli attori coinvolti, ricordando come i dati conosciuti non siano effettivamente rappresentativi, poiché molti sono i casi sommersi. Riferisce, quindi, come la proposta risponda anche a una precisa scelta politica regionale, riferendosi in particolare alla presenza degli psicologi nelle scuole e agli atti di indirizzo approvati dalla Regione.

Precisa, poi, che la proposta consta di 9 articoli e ne illustra in dettaglio i contenuti.

Infine, ritiene che la proposta possa garantire maggiore tutela e supporto ai minori della regione, attivando politiche di prevenzione, centrali dell’azione politica.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Ritiene che ogni iniziativa volta alla tutela e alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sia meritevole di apprezzamento, sottolineando come tali diritti risultino troppo spesso disattesi o, peggio, calpestati.

Pur condividendo, quindi, pienamente le finalità della proposta in esame, esprime perplessità circa l’effettiva efficacia dell’intervento, ritenendo le risorse stanziate del tutto insufficienti a garantirne una concreta attuazione.

Ricorda, inoltre, che nel corso della seduta di Commissione, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha evidenziato come molti minori, vittime di abusi, necessitino di un’assistenza specialistica e continuativa, richiamando in particolare l’urgenza di potenziare i servizi di neuropsichiatria infantile. In tale contesto, rammenta l’impegno assunto dal presidente Occhiuto in merito alla realizzazione di 28 posti letto presso l’Azienda ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro. In proposito, osserva come, troppo spesso, i bambini vittime di violenza sviluppino comportamenti autolesionistici o manifestazioni di aggressività, rendendo imprescindibile un approccio sistemico e strutturato alla presa in carico di tali fragilità. Ribadisce, pertanto, che la previsione dei posti di neuropsichiatria infantile all’interno degli atti aziendali deve tradursi in un impegno concreto e non disatteso e che l’introduzione dello psicologo scolastico, pur utile, non può essere considerata misura sufficiente a fronteggiare la complessità del fenomeno.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 1 e 2 che sono approvati e passa all’esame dell’articolo 3 a cui sono stati presentati diversi emendamenti per i quali invita i proponenti man mano ad illustrarli.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice

Illustra l’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 12776/A02, che inserisce tra i soggetti convolti nelle politiche a supporto delle azioni regionali mirate al raggiungimento degli obiettivi della proposta anche il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, in ragione delle peculiari competenze di tale organo di garanzia regionale.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, indi passa all’esame dell’emendamento successivo, protocollo numero 12776/A04, a firma della consigliera De Francesco.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice

Illustra l’emendamento, sempre all’articolo 3, protocollo numero 12776/A04, che inserisce tra i soggetti convolti nelle politiche a supporto delle azioni regionali indicate nella proposta l’Osservatorio media e minori, considerate le competenze specifiche di quest’ultimo.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è approvato, indi pone ai voti l’articolo 3 che è approvato per come emendato e passa all’esame dell’emendamento all’articolo 4, protocollo numero 12776/A02, a firma della consigliera De Francesco.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice

Illustra l’emendamento che inserisce tra i soggetti che compongono il coordinamento costituito presso il Dipartimento regionale competente al fine di coordinare e monitorare le attività oggetto della proposta, anche il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, in ragione delle peculiari competenze di tale organo di garanzia regionale.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è approvato e l’articolo 4 che è approvato per come emendato; indi passa all’esame dell’emendamento all’articolo 5, protocollo numero 12776/A03, a firma della consigliera De Francesco.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice

Illustra l’emendamento che inserisce tra i soggetti convolti nelle politiche a supporto delle azioni regionali specifiche oggetto della proposta anche il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, in ragione delle peculiari competenze di tale organo di garanzia regionale.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento all’articolo 5 che è approvato e l’articolo 5 che è approvato per come emendato, indi pone ai voti gli articoli 6, 7, 8 e 9, che sono approvati, e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 352/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, F. Laghi, recante: “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale”

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice

Evidenziata, preliminarmente, la quotidiana difficoltà vissuta da chi è affetto da malattie reumatologiche, sottolinea come tali patologie, spesso invisibili ma profondamente invalidanti, compromettano la qualità della vita di migliaia di cittadini calabresi, rendendo necessaria una risposta normativa adeguata.

Illustra, pertanto, la proposta, che nasce dall’esigenza di colmare un vuoto normativo e di rafforzare la Rete reumatologica regionale, già istituita con DCA n. 119/2017 e aggiornata con DCA n. 53/2024, ma non ancora pienamente attuata dalle Aziende sanitarie. Precisa, quindi, che con l’approvazione del testo, si intende conferire alla rete una cornice legislativa stabile, integrandola strutturalmente nelle politiche sanitarie regionali, in coerenza con i LEA, il Piano nazionale delle malattie rare e la programmazione sanitaria vigente.

Sottolineato che l’articolato normativo si sviluppa su più livelli, ne illustra dettagliatamente i contenuti, articolo per articolo, e riferisce che, in Commissione, è stata audita l’associazione APMARR, il cui contributo ha portato all’approvazione di emendamenti migliorativi, recepiti nel testo finale come segno tangibile della volontà politica di costruire una norma realmente partecipata.

Evidenziato che la proposta non comporta nuovi oneri per il bilancio regionale, chiarisce che essa si fonda su un uso più efficiente delle risorse già disponibili.

Condivisa, infine, la convinzione che la proposta rappresenti un esempio virtuoso di ascolto, partecipazione e responsabilità istituzionale, esprime un sentito ringraziamento ai componenti della terza Commissione per il lavoro svolto.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata la centralità della tematica in discussione, precisa che trattasi di un gruppo molto eterogeneo di patologie croniche, che colpiscono articolazioni, muscoli e tessuti, con notevole impatto sulla vita quotidiana, in quanto caratterizzate da manifestazioni di dolore, spesso sottovalutate; ne evidenzia, quindi, le conseguenti ricadute economiche e sociali, come dimostrato dai dati nazionali, che registrano una spesa di circa 2 miliardi di euro l’anno per le malattie reumatologiche.

Evidenziato come tali costi siano in gran parte imputabili a spese sanitarie, riferisce che ogni anno per un paziente affetto da malattie reumatologiche si spendono circa 14 mila euro, arrivando ad una spesa complessiva di circa 3,5 miliardi di euro, considerando la presenza di quasi 260 mila pazienti.

Rilevato come la situazione sia aggravata dal ritardo diagnostico, a causa della difficoltà di individuazione della diagnosi, che si traduce nel peggioramento clinico dei pazienti, pregiudicandone la possibilità di una remissione stabile, riferisce che in Calabria si stima la presenza di circa 300 mila persone affette da tali patologie.

Ringraziata l’Associazione APMARR per l’importante contributo offerto in Commissione, sottolinea la finalità della proposta in esame di integrare l’aspetto ospedaliero con l’aspetto territoriale.

Auspicato il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla proposta in esame, reputa che tale sistema di integrazione multidisciplinare dovrebbe essere esteso ad altri campi.

Sottolineato come la Calabria sia la patria delle malattie rare per motivi genetici, ravvisa la necessità che la politica si occupi fattivamente di tali problematiche, evidenziando la necessità, in particolare, di consentire l’implementazione territoriale dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (PDTA), spesso inattuati.

Evidenziata, poi, l’importanza dell’inserimento nelle leggi delle clausole di salvaguardia, esprime la condivisione del provvedimento da parte del Partito Democratico al fine di colmare il divario esistente, che vede la Calabria assestarsi nelle ultime posizioni.

Comunica, infine, la presentazione di un emendamento.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Sottolineata la rarità in Calabria dei centri di reumatologia, ringrazia la presidente Straface per la proposta di legge in discussione, che ha provveduto a sottoscrivere, considerato che trattasi di una categoria di pazienti, spesso misconosciuta e che, purtroppo, vive momenti di frustrazione, anche a causa della sintomatologia estremamente dolorosa.

Richiamata la necessità di lavorare in sinergia per la risoluzione delle problematiche sanitarie, ricorda l’approvazione della legge di sua iniziativa sull’uso terapeutico della cannabis, evidenziando, tuttavia, le problematiche connesse alla grave mancanza del Regolamento operativo, al fine di assicurare l’operatività della legge.

Rammentate, poi, le audizioni nella Commissione di merito dei pazienti affetti da malattie reumatologiche, in alcuni casi non svolte per l’impossibilità di partecipazione degli auditi, proprio a causa della patologia, riferisce la trattazione nella quinta Commissione consiliare di una proposta di legge, di sua iniziativa, finalizzata a consentire, in caso di impossibilità a presenziare, di avvalersi di un collegamento da remoto.

Ritenuto ambizioso il provvedimento in esame, considerate le marcate problematiche dei pazienti, rileva la necessità di fornire adeguate misure di supporto, ricordando, in particolare, che la fibromialgia, patologia invalidante, ma ambigua, attesa la difficoltà di diagnosi, non è inclusa nei Livelli essenziali di assistenza.

Sottolineato come la proposta in esame costituisca un ottimo punto di partenza, evidenzia la necessità di incrementare le risorse finanziarie in dotazione, auspicando l’uscita della Calabria dal Piano di rientro del deficit sanitario, al fine di poter disporre di adeguate risorse finanziarie.

PRESIDENTE

Posto ai voti l’articolo 1, che è approvato, passa all’emendamento protocollo numero 12773/A01 all’articolo 2, comma 3, a firma della consigliera Bruni.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento all’articolo 2, comma 3, protocollo numero 12773/A01, con il quale viene meglio precisato, dal punto di vista letterale-interpretativo, che la Rete reumatologica regionale, per quanto attiene alle malattie reumatologiche rare, ai sensi del DCA numero 28 del 30/01/2024, favorisce la realizzazione del Centro di coordinamento regionale delle malattie rare, prevedendo anche il coinvolgimento delle associazioni del Terzo Settore operanti nell’ambito delle patologie reumatologiche.

Precisato, poi, che dalla nuova disposizione non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, avendo carattere ordinamentale, dà lettura del testo dell’emendamento.

PRESIDENTE

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 12773/A01, che è approvato con il parere favorevole della relatrice e della Giunta, pone ai voti l’articolo 2, che è approvato per come emendato. Indi, posti ai voti gli articoli, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 13, che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 374/12^ di iniziativa del consigliere A. Montuoro, recante: “Conservazione, valorizzazione e promozione dell’opera di Mattia e Gregorio Preti e del Museo Civico di Taverna, quali patrimoni artistico-culturale della Calabria”

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Illustra il provvedimento in discussione, finalizzato alla tutela, valorizzazione e promozione del cospicuo patrimonio artistico-culturale legato a Mattia Preti, uno dei massimi esponenti del tardo barocco italiano e del caravaggismo, noto come il Cavaliere calabrese, nato a Taverna, che ha lasciato un’impronta profonda nella terra d’origine, dove oggi si conservano numerose sue opere.

Ripercorsi i tratti salienti della vita e della carriera artistica di Mattia Preti, sottolinea che il Museo civico di Taverna ospitato nell’ex convento dei Domenicani, custodisce un patrimonio artistico di grande valore, ma necessita di risorse adeguate al fine di proseguire le attività di tutela, restauro e promozione.

Precisa, quindi, che la proposta destina un contributo economico di 20.000 euro al Comune di Taverna, da impiegare in collaborazione con il Museo Civico per: progetti di studio, restauro e valorizzazione delle opere di Mattia e Gregorio Preti; reperimento e catalogazione di nuove opere e documenti originali; attività editoriali, didattiche e divulgative; collaborazioni con scuole, università e istituzioni culturali a livello regionale, nazionale e internazionale; formazione e aggiornamento del personale museale.

Evidenziato che l’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di promozione culturale e identitaria, volto a rendere il patrimonio artistico un motore di sviluppo e conoscenza condivisa, chiarisce che la proposta si fonda sulla convinzione che la cultura debba essere accessibile, partecipata e sostenuta con strumenti concreti e continui.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Rilevato che il numero legale per l’approvazione del provvedimento non sarebbe raggiunto senza la presenza della minoranza, in ciò ravvisando un chiaro segnale di responsabilità politica da parte di quest’ultima, ricorda di essere promotore della proposta relativa all’introduzione della clausola valutativa in tutte le proposte di legge, enfatizzata quale elemento di novità dalla consigliera Straface.

La proposta, a suo giudizio, è meritevole di condivisione e apprezzamento e rappresenta un’azione di promozione diffusa, pur in presenza di risorse assegnate non sufficienti a garantire la piena realizzazione di un progetto così ambizioso.

Annunciato il proprio voto favorevole, comunica di aver presentato un emendamento volto ad aumentare le risorse disponibili.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Espresso un giudizio positivo sull’approccio del consigliere Mammoliti, rammenta che l’assegnazione delle risorse è pari a 60.000 euro in tre anni e propone di avviare le attività previste per poi valutare nel tempo l’eventuale reperimento di ulteriori fondi, evitando di discutere l’emendamento in questa fase, ma mantenendo un’apertura verso possibili adeguamenti.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Apprezzato il segnale di apertura del consigliere Montuoro in merito all’emendamento per l’incremento delle risorse, sottolinea come tale disponibilità rappresenti un segno di attenzione concreto nei confronti dell’obiettivo prefissato dalla proposta e, pertanto, ritira l’emendamento.

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Svolgimento delle interrogazioni ex articoli 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale

PRESIDENTE

Ricorda le modalità di svolgimento delle interrogazioni.

Interrogazioni a risposta immediata

Interrogazione a risposta immediata numero 321/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Provvedimenti urgenti sullo stato di calamità naturale del Comune di Scilla”

PRESIDENTE

Comunica il rinvio dell’interrogazione a causa dell’assenza temporanea in Aula del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 323/12^ di iniziativa dei consiglieri R. Mammoliti, A. Lo Schiavo: “Sulla mancanza di posti letto e di barelle nell’Ospedale di Vibo Valentia”

PRESIDENTE

Comunica che le interrogazioni in materia sanitarie verranno rinviate a causa dell’assenza in Aula del Presidente della Giunta, Roberto Occhiuto.

Interrogazione a risposta immediata numero 345/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Interventi urgenti necessari per rimettere in sicurezza, ripristinare la viabilità e per ovviare al rischio di isolamento del Comune di Delianuova”

PRESIDENTE

Comunica il rinvio dell’interrogazione a causa dell’assenza temporanea in Aula del proponente.

Interrogazione a risposta immediata numero 347/12^ di iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Crisi dell'azienda pubblica AMACO S.p.A.”

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Illustra l’interrogazione, specificando, di averla presentata prima del deposito dell’inchiesta giudiziaria cha ha coinvolto il presidente Occhiuto.

In particolare, spiega che l’A.M.A.CO. S.p.A., è l’azienda pubblica, interamente partecipata dal Comune di Cosenza, che ha gestito per decenni il trasporto pubblico locale (TPL) nell’area urbana cosentina, partecipando al Consorzio Cometra – soggetto concessionario del servizio in regime transitorio fino al 31 dicembre 2026. Al termine di questo periodo, la Regione Calabria dovrà procedere con gara pubblica per l'affidamento del servizio. Rende noto che l’A.M.A.CO. S.p.A. conta 120 dipendenti, ma la sua condizione economico-finanziaria è gravemente compromessa, per cui l’azienda è stata posta in liquidazione giudiziale nel novembre 2023. Informato, inoltre, che il curatore ha tentato senza successo di vendere o affittare il ramo d’azienda relativo al TPL, ma che l’ultima asta è andata deserta, spiega che, in assenza di offerte entro la nuova scadenza del 28 luglio 2025, il servizio resterà in esercizio provvisorio fino al 30 settembre, senza ulteriori avvisi di vendita. Nel frattempo, rende noto che i 22 nuovi autobus acquistati da Cometra per servire l’area urbana restano inutilizzati nei depositi A.M.A.CO. a causa di ostacoli burocratici, mentre i lavoratori continuano a operare con mezzi obsoleti.

Chiede, quindi, quali iniziative la Regione intenda adottare per garantire i livelli occupazionali, la continuità e l’efficienza del servizio di trasporto pubblico locale nell’area urbana di Cosenza.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e Trasporto pubblico locale

Condivisa la preoccupazione per lo stato dell’azienda, ne evidenzia le difficoltà economiche in atto, chiarendo che non si tratta di responsabilità della Regione, in quanto quest’ultima agisce da committente, attribuendo chilometri alle società concessionarie e pagando per i relativi servizi e osserva come questa situazione danneggi non solo l’azienda e i lavoratori, ma anche la Regione stessa.

Annuncia, quindi, che, d’intesa con il presidente Occhiuto, si è deciso di salvaguardare i livelli occupazionali e che, qualora anche la seconda asta di vendita dovesse andare deserta, si aprirebbe una nuova fase, nella quale la Regione si impegnerà affinché la società Cometra possa assorbire sia i chilometri che i dipendenti di A.M.A.CO..

Inoltre, ricorda che la Regione ha investito nel rinnovo del parco mezzi in tutti i Comuni serviti, acquistando veicoli elettrici e che tali mezzi saranno messi a disposizione del nuovo soggetto subentrante.

Conclude affermando che la Regione ha intrapreso un percorso chiaro e svolgerà le attività di sua competenza, con la società Cometra pronta a subentrare nella gestione del servizio.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Ringrazia l’assessore Gallo per la risposta, ritenendo significativi gli elementi forniti, in particolare l’ipotesi di assorbimento da parte di Cometra.

Interrogazione a risposta immediata numero 321/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Provvedimenti urgenti sullo stato di calamità naturale del Comune di Scilla”

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Illustra l’interrogazione volta a sapere quali provvedimenti urgenti intende intraprendere la Regione Calabria per far fronte allo stato di calamità naturale del Comune di Scilla.

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica

In riferimento agli eventi meteorologici del 2024, comunica che: i tecnici dei Dipartimenti competenti hanno eseguito dei sopralluoghi in virtù delle segnalazioni ricevute; l’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico, pari a circa 333 mila euro, è stato inserito nel relativo programma di messa in sicurezza per le aree archeologiche; in data 17 giugno 2025 è stata stipulata apposita convenzione con il Comune di Scilla per la programmazione e l’inizio dei lavori.

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Essendo a conoscenza di quanto riferito dall’assessora, precisa che l’intervento in questione è stato richiesto dalla Commissione prefettizia e riguarda, in particolare, il lungomare, per un importo pari a 4 milioni di euro circa.

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica

Precisa che l’ingegnere Moroni ha effettuato il sopralluogo e condiviso con la Commissione straordinaria gli interventi da porre in essere per la messa in sicurezza dell’area.

Interrogazione a risposta immediata numero 345/12^ di iniziativa del consigliere G. Muraca: “Interventi urgenti necessari per rimettere in sicurezza, ripristinare la viabilità e per ovviare al rischio di isolamento del Comune di Delianuova”

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Illustra l’interrogazione per sapere se è intenzione della Regione Calabria individuare i fondi per mettere in sicurezza e ripristinare le strade SP2 e SP2 bis e assicurare la copertura finanziaria di 4.500.000 euro per il completamento del nuovo innesto S.P. Delianuova Scido- svincolo Calabretto, atteso che la Città metropolitana ha chiesto un ulteriore finanziamento.

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica

Riferisce che l’intervento per le opere stradali infrastrutturali inserito nell’accordo programma infrastrutture e trasporti e che i lavori, realizzati per il 95 per cento sono fermi da diverso tempo a causa di contenziosi con l’appaltatore.

Precisa, altresì, che nonostante le risorse destinate a tali interventi siano vincolate per opere programmate, trattandosi di completamento si cercherà di dare copertura per valorizzare ciò che è stato realizzato.

Riferisce poi che sono previsti appositi regolamenti ministeriali (DPCM del 2021 e del 2016) a cui bisogna attenersi per l’accesso ai finanziamenti relativi agli interventi di difesa del suolo, precisando che dal 2023 il Dipartimento competente supporta i Comuni con istruzioni operative pubblicate sul sito istituzionale per la presentazione delle istanze per eventuali proposte progettuali relative al dissesto idrogeologico, ma a oggi non sono pervenute richieste finanziamento per la messa in sicurezza della zona in questione.

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Riferisce che la Città metropolitana ha inoltrato la richiesta di intervento da otto mesi.

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica

Precisa che il sistema adottato è previsto da una legge nazionale a cui gli enti si devono attenere per poter accedere ai fondi.

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Evidenziata la situazione di emergenza, invita a fare chiarezza sulla procedura e a porre in essere opportuni interventi di messa in sicurezza.

Interrogazione a risposta immediata numero 364/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Tavernise, D. Bevacqua, A. Lo schiavo: “Mancato finanziamento del Bonus Affitti e iniziative della Regione Calabria a tutela dei nuclei familiari in disagio abitativo”

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle)

Illustra l’interrogazione volta a sapere se la Regione Calabria intenda assumersi la responsabilità sociale e politica di tale emergenza, disponendo con urgenza un adeguato stanziamento di risorse regionali per finanziare il Bonus affitti a favore dei nuclei familiari calabresi in condizioni di disagio abitativo e promuovendo un Piano regionale per il diritto alla casa che coinvolga Comuni, Prefetture, parti sociali e mondo del terzo settore.

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica

Precisato che il Fondo nazionale è stato adottato nel periodo Covid, riferisce che il Fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni in locazione ha fissato i requisiti per beneficiare del contributo con una dotazione annua determinata dalla legge finanziaria

Riferisce, altresì, che per l’anno in corso, oltre al suddetto fondo, sono in programma diverse iniziative, tra cui l’interlocuzione tra il Dipartimento competente e la Commissione europea per l’integrazione sociale delle persone in condizioni di indigenza per la gestione dell’insolvenza mediante contributi a fondo perduto.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle)

Chiede se le cifre disponibili potranno coprire tutte le domande.

CARACCIOLO Maria Stefania, Assessore ai lavori pubblici, istruzione, edilizia scolastica, area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria, fenomeni migratori, urbanistica

Ritiene che si possa far fronte alle richieste per l’anno in corso.

Interrogazioni a risposta scritta

Interrogazione a risposta scritta numero 313/12^ di iniziativa dei consiglieri R. Mammoliti, A. Lo Schiavo: “In merito alla liquidazione degli undici Consorzi di Bonifica ed alla mancata erogazione del TFR ai lavoratori collocati in quiescenza”

PRESIDENTE

Comunica che, nelle more dell’avvio della seduta, è pervenuta risposta scritta all’interrogazione.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Dalla risposta scritta ricevuta, ritiene che negli ultimi 12 mesi non vi sia stata un’azione adeguata a garantire il pagamento dei Trattamenti di fine rapporto (TFR).

Auspica, pertanto, che ci si attivi per evitare azioni di liquidazione poco adatte individuando opportune risorse.

GALLO Gianluca, assessore agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Ripercorre quanto fatto per la forestazione in termini di risorse e di personale con gli interventi messi in atto nel 2023 a seguito dell’indebitamento dei Consorzi di bonifica che ha portato al trasferimento dei lavoratori a Calabria verde.

Sul tema del trattamento di fine rapporto (TFR) degli ex lavoratori dei Consorzi di bonifica, sottolinea la rilevanza della questione, in particolare per l’area nord della Calabria, ricordando che la Regione ha trasferito nel tempo risorse ai Consorzi per il settore forestazione e che, in molti casi, tali fondi non siano stati accantonati per il TFR, generando un vuoto normativo e gestionale.

Richiamata la norma approvata dal Consiglio regionale il 28 novembre 2023, che ha disposto il trasferimento del personale forestale da parte dei Consorzi a Calabria Verde, con assunzione di responsabilità finanziaria da parte della Regione, precisa che, secondo la normativa vigente, l’ultimo datore di lavoro è tenuto a corrispondere l’intero TFR, con possibilità di rivalsa sugli altri datori.

Segnalato lo stanziamento di 15 milioni di euro per consentire a Calabria Verde di liquidare i TFR fino a maggio 2024, pur nella consapevolezza che tali somme difficilmente saranno recuperate dai Consorzi, ad eccezione di un solo caso (Consorzio dello Ionio Meridionale), rimarca la questione ancora aperta dei lavoratori andati in pensione prima del 30 novembre 2023, per i quali alcuni Consorzi non hanno adempiuto agli obblighi di pagamento.

Evidenziata la disparità tra le aree della Calabria, con una situazione più critica nell’area nord, dove i debiti dei Consorzi risultano più consistenti, ribadisce che i lavoratori sono creditori privilegiati e che, pur in un contesto giuridico complesso legato alla par condicio creditorum, la Regione si impegna a individuare soluzioni per garantire il pagamento dei TFR.

Riconosce, infine, l’opportunità offerta dall’interrogazione, che ha consentito un chiarimento utile e privo di polemiche.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Ringraziato l’assessore per aver fornito risposta alla sua interrogazione, evidenzia però come sia interesse di ogni lavoratore avere notizie puntuali e precise sul proprio TFR e, pertanto, chiede all’assessore un impegno adeguato e straordinario per fare fronte alla liquidazione dei TFR, attesa la rilevanza che ciò avrebbe sulla quotidianità dei lavoratori.

Interrogazione a risposta scritta numero 349/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, F. Iacucci: “Crisi idrica e comparto agricolo di Rocca Imperiale/Trebisacce”

PRESIDENTE

Comunica che, nelle more dell’avvio della seduta, è pervenuta risposta scritta all’interrogazione.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Riferendo che la questione è particolarmente sentita nei territori di Rocca Imperiale e Trebisacce, esprime insoddisfazione per la risposta scritta appena pervenuta, ritenendola non adeguata a cogliere la reale portata delle difficoltà generate da una crisi idrica che perdura ormai da diversi anni.

Sottolinea la necessità di un’azione politica forte e incisiva, capace di individuare soluzioni strutturali e tempestive in grado di offrire risposte concrete agli operatori agricoli, pur riconoscendo l’impegno finora profuso dall’assessore Gallo e dal presidente Occhiuto.

A suo avviso, sarebbe stato opportuno che l’assessore Gallo e il Presidente della Giunta avviassero un confronto serrato con le regioni confinanti e con la società Acque del Sud, al fine di ottenere un incremento della fornitura idrica e affrontare in maniera definitiva la problematica. In tal senso, paventa un deficit di interlocuzione e/o di coordinamento istituzionale con le altre Regioni, che avrebbero potuto contribuire alla risoluzione della crisi.

Critica, inoltre, l’approccio emergenziale con cui si continua ad affrontare la questione, auspicando invece una capacità di programmazione strutturata, fondata su un’analisi puntuale dei bisogni e su interventi preventivi e mirati. Giudica pertanto la risposta ricevuta non solo inadeguata, ma anche carente sotto il profilo della visione strategica e della capacità di interlocuzione istituzionale.

Conclude rinnovando l’invito all’assessore Gallo a partecipare al convegno organizzato a Rocca Imperiale, finalizzato a governare i processi in atto e a costruire soluzioni condivise, assicurando che l’incontro si svolgerà in un clima scevro da strumentalizzazioni politiche. Ribadisce infine le gravi difficoltà segnalate dagli operatori agricoli del territorio, che continuano a rappresentare una priorità assoluta, e rinnova le proprie richieste all’assessore.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, servizi di mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale

Dopo aver ringraziato il consigliere Bevacqua per aver sollevato una questione di grande rilevanza e ricordato il proprio ruolo di consigliere regionale, riconosce che la risposta fornita all’interrogazione, di taglio prevalentemente tecnico e poco politico, merita alcune precisazioni. In particolare, riferisce che nel 2017 fu sottoscritto un Accordo di Programma Quadro (APQ) tra alcune Regioni del Sud e la società Acque del Sud, al quale la Regione Calabria non aderì, nonostante l’Alto Jonio cosentino fosse già allora interessato dalle criticità idriche oggi oggetto di discussione.

Segnala, inoltre, che solo pochi mesi fa si è appreso della drastica riduzione della fornitura idrica, passata da 7 milioni di metri cubi a zero, e che, grazie a un intervento tempestivo, è stato possibile scongiurare l’interruzione totale del servizio, garantendo l’erogazione di almeno 4 milioni di metri cubi.

Continua, precisando che, a seguito di verifiche tecniche, è emerso che i contatori in ingresso hanno registrato una significativa riduzione del flusso idrico tra Basilicata e Calabria, con un calo da 330 a 170 litri al secondo, e che, attraverso interlocuzioni con l’assessore omologo della Regione Basilicata e con il Presidente della società Acque del Sud, si è riusciti a ripristinare un flusso pari a 400 litri al secondo, stabilizzatosi nei giorni successivi a circa 430 litri al secondo, grazie all’attivazione di un monitoraggio quotidiano.

Assicura, quindi, che a breve sarà formalizzata la richiesta di un ulteriore incremento del flusso, da prorogare nei mesi di settembre e ottobre, in considerazione della siccità prolungata dovuta ai cambiamenti climatici, al fine di salvaguardare le produzioni agricole esistenti.

Esprime rammarico per le informazioni, a suo dire infondate, trasmesse al consigliere Bevacqua circa un presunto disinteresse dell’esecutivo regionale rispetto alla questione e, al contrario, ribadisce l’attenzione costante e l’impegno concreto della Giunta, anche alla luce dei rilevanti investimenti effettuati dagli operatori agricoli del territorio.

Interrogazione a risposta scritta numero 353/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, E. Alecci, Amalia Bruni, F. Iacucci, R. Mammoliti, G. Muraca: “Assunzione di personale presso i Ministeri della cultura, della giustizia e dell'istruzione nelle Regioni dell'obiettivo europeo ‘Convergenza’”

PRESIDENTE

Comunica che, nelle more dell’avvio della seduta, è pervenuta risposta scritta all’interrogazione.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Evidenzia che, secondo quanto riferito dal responsabile del Dipartimento competente, la materia oggetto dell’interrogazione non rientrerebbe nelle attribuzioni della Regione, ma dello Stato. Preso atto di tale precisazione, già di sua conoscenza, sottolinea tuttavia che l’intento dell’interrogazione era quello di sollecitare una risposta di natura politica e non meramente burocratica o tecnica. Alla luce di ciò, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta.

PRESIDENTE

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 18,18

 

 

 

 

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo