XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 50
__________
SEDUTA Di MARTEDì 11 MARZO
2025
PRESIDENZA
DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 12,24
Fine lavori h. 15,41
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
In memoria di Francesco, figlio del senatore Mario
Occhiuto
CIRILLO Salvatore (Forza Italia)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *
AFFLITTO Francesco (Gruppo Misto)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini), *, *
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), *
PIETROPAOLO Filippo, vicepresidente
della Giunta regionale
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia), relatore, *, *, *, *, *, *, *, *, *
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore
TALERICO Antonello (Forza Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini), relatore
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
PRESIDENTE, *, *, *
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
COMITO Michele (Forza Italia), relatore, *, *
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
Svolgimento
interrogazioni ex art. 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale
Interrogazioni a
risposta immediata
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle), *
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
TALERICO Antonello (Forza Italia)
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri), relatore
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia), relatore
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
STRAFACE
Pasqualina (Forza Italia), *
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
CRINÒ
Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
Presidenza del vicepresidente Pierluigi
Caputo
La
seduta inizia alle 12,24
Dà avvio ai lavori, invitando il
Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle
comunicazioni.
A nome del Consiglio regionale esprime profondo cordoglio al senatore
Mario Occhiuto per la perdita del figlio Francesco, indi dispone che si osservi
un minuto di raccoglimento in sua memoria.
(I consiglieri e i
presenti in Aula si levano in piedi e osservano un minuto di
silenzio)
Chiede
di inserire all’ordine del giorno: le
proposte di legge numero 355/12^, 351/12^ e 363/12^; la proposta di
provvedimento amministrativo numero 201/12^; le proposte di legge numero
365/12^, 366/12^, 354/12^.
Pone ai voti singolarmente
le richieste di inserimento che sono approvate.
Chiede
l’inversione dei punti all’ordine del giorno con trattazione immediata dei punti
4 e 5.
Pone in
votazione la proposta di inversione dei punti 4 e 5 all’ordine del giorno che è
approvata.
Ricorda
all’Aula che l’approvazione della proposta di legge in discussione richiede il
voto favorevole della maggioranza di due terzi dei componenti del Consiglio
regionale.
Premesso
che la proposta di legge è stata esaminata in modo approfondito nella
Commissione di merito, alla presenza dell’assessore Pietropaolo, e a seguire
nella Commissione bilancio per il parere finanziario, evidenzia l’impegno e lo
sforzo, da tempo profuso, nel campo della digitalizzazione che ha portato
all’istituzione di un sistema informativo integrato e nella nascita di una
società in house che, a suo avviso,
consentirà risparmi e miglioramenti nei servizi erogati ai cittadini calabresi.
Ritiene
necessario che la riforma della Pubblica Amministrazione tenga conto della
possibile evoluzione che la qualità dei servizi ai cittadini potrebbe ricevere grazie
a digitalizzazione e informatizzazione, considerata l’arretratezza in cui versa
nel settore la Calabria.
Evidenzia,
quindi, che la digitalizzazione può consentire la rapidità nella fruizione dei
servizi della Pubblica amministrazione, minore spesa, aumento dell’efficienza
e, conseguentemente, maggiore democrazia.
Giudica,
pertanto, rilevante che ReDigit sia istituita quale società in house, ritenendo possa essere utile alla regione in diversi ambiti, ad esempio
intervenendo nelle lacune e limiti dei registri tumori provinciali che non
riescono ad allinearsi al registro nazionale, impedendo così che siano prodotti
dati attendibili.
Tanto premesso,
annuncia il suo voto favorevole.
Sottolineata l’importanza
della proposta di legge sul sistema informativo integrato, ritiene che la
società ReDigit produrrà efficienza nella Pubblica Amministrazione, oltre a
creare occupazione sul territorio.
Ritiene, quindi,
che votare a favore della proposta significhi investire sullo sviluppo della
Calabria.
Passa all’esame dell’articolato e riferisce che all’articolo 1 è
pervenuto l’emendamento protocollo numero 16247/A01, a firma del consigliere
Montuoro.
Dà lettura dell’emendamento che modifica il comma 2 dell’articolo 1 e
che recita: << all’art. 1 comma 2 dopo le parole “Programma gli
investimenti” si aggiungono le seguenti parole “senza ulteriori oneri a
carico del bilancio regionale”. >>.
Recepito il parere favorevole della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato, e
l’articolo 1 che è approvato per come emendato.
Riferisce, quindi, che all’articolo 2 è
pervenuto l’emendamento protocollo numero 16247/A02, a firma del
consigliere Montuoro.
Dà lettura dell’emendamento che
modifica il comma 5 dell’articolo 2 e recita: << all’art. 2 comma 5 si
elimina la parola “regionali” e si aggiungono alla fine del periodo le seguenti
parole “senza ulteriori oneri a carico del bilancio regionale”. >>.
Recepito il
parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti
l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 2 che è approvato per come
emendato.
Pone ai voti
gli articoli 3 e 4 che sono approvati.
Riferisce che
all’articolo 5 sono pervenuti diversi emendamenti a firma del consigliere
Gelardi, a cui cede la parola per l’illustrazione dell’emendamento protocollo
numero 23290/A01.
Illustra
l’emendamento che modifica il comma 1 dell’articolo 5, per meglio specificare
che un membro dell’organo di amministrazione della società è scelto
dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Recepito il
parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti
l’emendamento che è approvato.
Indi, cede la
parola al consigliere Gelardi per l’illustrazione dell’emendamento protocollo
numero 23290/A02.
Illustra
l’emendamento che, modificando il comma 2 dell’articolo 5, prevede che tra i
componenti del Collegio sindacale un membro effettivo e uno supplente sono
scelti dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Recepito il
parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti
l’emendamento che è approvato.
Invita, quindi,
il consigliere Gelardi a illustrare l’emendamento protocollo numero 23290/A03.
Illustra
l’emendamento che modifica l’inizio del comma 7 dell’articolo 5 per meglio
specificarne il contenuto e, in particolare, che dopo le parole "L'organo di
amministrazione della società", sono inserite le parole “, qualora costituito
in forma collegiale,”.
Recepito il
parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti
l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 5, che è approvato per come
emendato.
Passa
all’articolo 6 e riferisce che è pervenuto l’emendamento protocollo numero
22671 a firma del consigliere Comito.
Espresso apprezzamento al vicepresidente
Caputo per la conduzione dei lavori dell’odierna seduta di Consiglio regionale,
illustra l’emendamento che integra l’articolo 6 della proposta aggiungendo, dopo il comma 1, il seguente:
“2. Nel rispetto degli
articoli 19 e 25 del D.Lgs. n. 175 del 2016, il
personale dipendente a tempo indeterminato della Vibo Sviluppo Spa in
liquidazione è trasferito alla costituenda ReDigit S.p.A., con l’inquadramento
che è ritenuto maggiormente adeguato rispetto all’esperienza curriculare
acquista dagli stessi.”
Recepito il
parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti
l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 6, che è approvato per come
emendato.
Pone, quindi,
ai voti gli articolo 8, 9, 10, 11 che sono approvati.
Precisa che
l’intervento normativo consentirà alla Regione Calabria di recuperare un gap di
circa 30 anni, sia rispetto alle imprese sia alle altre Regioni d’Italia, che
gestiscono tali procedure avvalendosi di società in house per realizzare scelte
efficienti ed efficaci creando una rete tra società, università e pubblica
amministrazione senza vincoli e supportandone l’attività.
Evidenzia,
altresì, le ricadute positive sui giovani calabresi, che avranno la possibilità
di restare in Calabria e poter ricoprire i profili richiesti, favorendo il
dialogo diretto tra le diverse imprese operanti nel settore.
Auspicando il
sostegno di tutti, ritiene che la proposta sia un patrimonio per l’intera
Calabria.
Tenuto conto
delle diverse giustificate assenze alla seduta odierna da parte di consiglieri
di maggioranza, chiede il rinvio della votazione complessiva alla prossima
seduta di Consiglio regionale.
Rinvia la
votazione alla prossima seduta di Consiglio regionale.
(Il
Consiglio rinvia)
Dà lettura dell’articolo 54, comma 3, dello
Statuto regionale che recita: “Con legge approvata a maggioranza di due terzi
dei componenti del Consiglio regionale, la Regione può istituire enti, aziende
e società regionali, anche a carattere consortile, con enti locali o con altre
Regioni, nonché partecipare o promuovere intese, anche di natura finanziaria.”
Illustra la proposta per l’istituzione
dell’Agenzia regionale per l'energia della Calabria, precisandone le finalità,
tra cui quella di apportare utilità agli impianti di produzione di energia in
tutte le sue forme, mirando a programmare forme di controllo da parte delle
aziende del settore.
Reputa ingiusti i dati che vedono la
Calabria agli ultimi posti in ambito di energie rinnovabili, addebitando tale
collocazione a una possibile carenza di dati realistici.
Riferisce che, oltre che seguire l’iter,
l’Agenzia potrà apportare vantaggi alla Regione Calabria mediante la stipula di
convenzioni relative all’impatto ambientale, creando opportunità rispetto alla
gestione amministrativa e generando introiti e bilanci più equilibrati.
In proposito, auspica che la deputazione
calabrese si faccia carico di proporre un emendamento di modifica alla Legge
446 del 1997 al fine di modificare le regole relative alle tassazioni e così
consentire nuove entrate per la Regione Calabria, a seguito dell’aumento del
PIL.
Illustra, quindi, alcune funzioni
dell’agenzia, tra cui: il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli
impianti; la promozione efficiente dell’energia; il sostegno alla ricerca; lo
sfruttamento delle condizioni ambientali e il suo miglioramento; il supporto
tecnico; l’attestazione delle prestazioni energetiche; il supporto alle
comunità energetiche; la promozione e l’applicazione della certificazione di
sostenibilità ambientale; il supporto agli enti locali e la sinergia con gli
altri soggetti coinvolti.
Illustrati, quindi, gli articoli della
proposta, chiede la votazione odierna dei singoli articoli e il rinvio della
votazione complessiva alla prossima seduta di Consiglio regionale.
Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato.
Comunica, quindi, che all’articolo 2 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 4383/A01 a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
2, comma 1, viene modificato dal seguente testo: “1. L’AREC, con sede a
Catanzaro, è un ente tecnico- operativo e strumentale della Regione, dotato di
personalità giuridica di diritto pubblico con autonomia organizzativa,
contabile e gestionale.”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e
l’articolo 2 che è approvato così come emendato.
Comunica, quindi, che è pervenuto l’emendamento
aggiuntivo dell’articolo 2 bis,
protocollo numero 4384/A01 a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi,
Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
2 bis è costituito dal seguente testo:
“Art. 2 bis Tipologie di
entrate
1. Le entrate di
AREC sono costituite da:
a) finanziamenti
assegnati dalla Regione, dalle Province e dagli altri Enti Locali, nei limiti
da essi stabiliti, per le attività assegnate all'AREC dagli Enti stessi;
b) finanziamenti
per la realizzazione di specifici progetti commissionati dagli Enti locali;
c) proventi
derivanti da specifici progetti statali e comunitari;
d) introiti
derivanti da prestazioni erogate a favore di terzi;
e) contributi
previsti da normativa statale e assegnazioni comunitarie.”>>
Pone in votazione l’emendamento che è approvato,
pertanto è inserito l’articolo 2-bis, e l’articolo 3 che è approvato.
Comunica, quindi, che all’articolo 4 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 4381/A01, a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
4, comma 6, lettera e) è modificato dal seguente testo: “e) l’adozione del
bilancio di previsione annuale e pluriennale dell’AREC;”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Comunica, quindi, che all’articolo 4 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 4382/A01 a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’Articolo
4, comma 6, lettera f) è modificato dal seguente testo: “f) l’adozione del
rendiconto generale annuale, di una relazione
sulla gestione e sui risultati economici e finanziari conseguiti;”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e
l’articolo 4 che è approvato così come emendato.
Comunica, quindi, che all’articolo 5 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 4391/A01, a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
5, comma 1, viene sostituito dal seguente testo: “L’organo di revisione è
costituito dal revisore unico dei conti e da un supplente, i quali, designati
dal Consiglio Regionale, sono scelti da un elenco predisposto a seguito di
avviso pubblico, i cui iscritti devono possedere i requisiti previsti dai principi
contabili internazionali, avere la qualifica di revisori legali di cui al
decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (Attuazione della direttiva
2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti
consolidati), ed essere in possesso di specifica qualificazione professionale
in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria anche
degli enti territoriali, secondo i criteri individuati dalla Corte dei conti.
Il direttore generale dell'AREC provvede alla nomina del revisore unico dei
conti e del revisore supplente con specifico provvedimento. L’incarico di
revisore unico dei conti e del revisore supplente dura tre anni.”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e
l’articolo 5 che è approvato così come emendato.
Comunica, quindi, che all’articolo 6 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 4379/A01, a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
6, comma 2, lettera g) è modificato dal seguente testo: “g) rendiconto generale
annuale”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e
l’articolo 6 che è approvato così come emendato.
Comunica, quindi, che all’articolo 7 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 4388/A01, a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
7, comma 3, lettera b) viene sostituito dal seguente testo: “personale assunto,
tramite selezione pubblica, a tempo indeterminato o determinato o con altre
forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego, per come
previsto dalla normativa vigente, nell’ambito del
piano triennale dei fabbisogni del personale”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato,
l’articolo 7 che è approvato così come emendato e l’articolo 8 che è approvato.
Comunica, quindi, che all’articolo 9 è pervenuto l’emendamento
interamente sostitutivo, protocollo
numero 4387/A01 a firma dei consiglieri Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
9 è sostituito integralmente dal seguente testo:
“Art. 9 (Norma Finanziaria)
1. Gli oneri di
funzionamento dell’Agenzia sono posti, a regime, a carico del bilancio della
stessa e trovano copertura nelle entrate derivanti dalle attività elencate
all’art. 2 comma 3 della presente legge.
2. Al solo fine
di garantirne l’avvio, la Regione riconosce all’Agenzia regionale per l’energia
della Calabria, un contributo omnicomprensivo nel limite massimo di euro €
400.000 per ciascuno degli esercizi dal
2025 al 2027, con allocazione alla Missione 17 – Programma 01 (U.17.01) del
bilancio di previsione 2025-2027.
3. Alla copertura
degli oneri di cui al precedente comma si provvede con la contestuale riduzione
degli stanziamenti della Missione 20, programma 03 (U 20.03) del bilancio di
previsione 2025-2027.
4. La Giunta
regionale è autorizzata a effettuare le necessarie variazioni allo stato di
previsione 2025-2027.
5. A decorrere
dall’esercizio 2028, la Giunta regionale è autorizzata a trasferire il 90% dei
maggiori proventi incassati nell’anno, in relazione alle attività di cui
all’art. 2 comma 2 lettera a) in materia di impianti termici, rispetto alle
somme stanziate sul capitolo E3402003101 dello stato previsionale dell’entrata
2025 di cui al bilancio regionale 2025/2027.”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Comunica, quindi, che all’articolo 10 è pervenuto l’emendamento
interamente sostitutivo protocollo numero 4385/A01, a firma dei consiglieri
Graziano, De Nisi, Mancuso.
Dà lettura dell’emendamento che recita: <<L’articolo
10 è sostituito dal seguente testo:
“Art. 10 (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno
successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico
della Regione.”>>.
Posto in votazione l’emendamento che è approvato,
comunica che, a causa della mancanza della maggioranza qualificata richiesta
per procedere alla votazione, il punto viene rinviato alla prossima seduta.
(Il Consiglio rinvia)
Chiede al consigliere Montuoro di procedere
all’illustrazione congiunta dei successivi due punti all’ordine del giorno.
Premesso che la proposta di provvedimento amministrativo numero
207/12^ è stata approvata dalla seconda Commissione nella seduta del 6
febbraio 2025, svolge una breve disamina che sintetizza le osservazioni e le
raccomandazioni espresse dai Dipartimenti competenti e dal Revisore unico.
Difatti, riferisce che: il Revisore unico dei conti dell’Agenzia, nel prendere
atto che il bilancio di previsione 2025-2027 rispetta gli equilibri di bilancio
e i vincoli di finanza pubblica, ha rilevato che l’equilibrio corrente di
bilancio nel 2025 è assicurato dallo stanziamento, in entrata e in spesa, dei
fondi destinati dalla Regione al funzionamento dell’Agenzia, alla copertura
delle spese relative al personale, nonché dagli affidamenti progettuali
vincolati in entrata e in spesa; l’organo di controllo ha, altresì, espresso
parere favorevole alla certificazione del limite di spesa relativo ai costi di
funzionamento, per l’anno 2025, così come quantificato con decreto del
Commissario, prendendo atto che: sono previsti maggiori stanziamenti in entrata
derivanti da trasferimenti regionali a copertura delle maggiori spese derivanti
dal nuovo assetto organizzativo dell’Ente e che, in sede di predisposizione del
bilancio di previsione, l’Ente non ha stanziato risorse per “Accantonamento al
fondo dei crediti di dubbia esigibilità”, poiché le entrate si riferiscono
esclusivamente a crediti verso amministrazioni pubbliche. In conclusione,
riferisce che: l’organo di controllo ha espresso parere favorevole; il
Dipartimento lavoro ha rilevato la sostanziale conformità delle attività
previste per l’anno 2025 rispetto al mandato istituzionale dell’ente
strumentale; il Dipartimento vigilante ha evidenziato che l’ente ha rispettato
il limite di spesa previsto dalla legge regionale numero 62 del 2023 esprimendo
parere favorevole all’approvazione del provvedimento; il Dipartimento Economia
e Finanza, nell’istruttoria di competenza, avendo rilevato che l’agenzia non ha
previsto alcuno stanziamento nella parte spesa con riferimento al Fondo Garanzia
per i Debiti Commerciali (FGDC), ex Legge 30/12/2018 n.145, raccomanda
all’ente, a seguito delle previste verifiche sulla Piattaforma dei Debiti
Commerciali (PCC), di provvedere, se necessario, ai dovuti accantonamenti di
legge apportando le conseguenti variazioni alle previsioni di spesa di cui al
bilancio in oggetto.
In merito alla proposta di provvedimento
amministrativo numero 208/12^ riferisce che è stata approvata dalla seconda
Commissione nella seduta del 6 febbraio 2025 e sintetizza le osservazioni e le
raccomandazioni espresse dal Revisore unico e dai Dipartimenti competenti,
precisando che: il Revisore unico dei conti dell’ente ha rilevato che il
bilancio di previsione proposto rispetta il pareggio finanziario complessivo di
competenza e gli equilibri di parte corrente e in conto capitale, esprimendo
parere favorevole e ha suggerito di valutare con attenzione la possibilità di
ridurre lo stanziamento del Fondo rischi contenzioso, considerato che dalla
documentazione esibita non emergono soccombenze particolari, attestando la
corrispondenza delle previsioni finanziarie del bilancio 2025/2027 alle norme
di legge nazionali e regionali vigenti in materia e rilevando la coerenza
interna, la congruità e l’attendibilità delle previsioni; relativamente alla
normativa sulla spending review, il Revisore unico dei conti ha evidenziato il
rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa; il Dipartimento
ambiente, paesaggio e qualità urbana ha evidenziato il rispetto delle misure di
contenimento della spesa, esprimendo parere favorevole alla proposta di
bilancio di previsione 2025/2027; il Comitato di indirizzo ha espresso parere
favorevole per l’approvazione del “Bilancio di previsione; il Dipartimento
economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, ha evidenziato che il
raggiungimento degli equilibri di bilancio viene ottenuto anche attraverso
l’applicazione della parte vincolata del risultato di amministrazione presunto.
Con riferimento all’avvenuta applicazione della parte vincolata dell’avanzo di
amministrazione presunto, riferisce che il Dipartimento ha verificato che
l’avanzo vincolato rispetta i limiti previsti dalla legge numero 145 del 2018,
raccomandando all’ente, in fase di stesura del Rendiconto di Gestione 2024, di
procedere alla corretta redazione della tabella a/2, apportando i necessari
correttivi rispetto ai dati riportati nell’apposita tabella.
Riferisce, poi, che il Dipartimento, per
quanto riguarda il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), raccomanda
all’Ente, nel corso dell’esercizio 2025, di aggiornare le previsioni di spesa
e, per quanto riguarda il Fondo Pluriennale Vincolato, evidenzia che è
correttamente appostato, raccomandando, a seguito dell’approvazione della
procedura di riaccertamento dei residui 2024, di apportare i necessari
correttivi al predetto Fondo, sia per la parte corrente sia per quella in conto
capitale, nel rispetto del principio contabile applicato della competenza
finanziaria potenziata.
Evidenziata la scelta politica sottesa ai provvedimenti relativi agli
Enti intermedi della Regione, ritiene però che sia necessario un ragionamento
coordinato e organico per valorizzare le missioni strategiche di alcuni enti.
In merito all’Arpacal, quindi, mette in evidenza l’aspetto critico
dell’eccessiva consistenza di cassa, sintomo, a suo avviso, di una scarsa
capacità di spesa. Esorta, poi, a puntare a un incremento graduale del
finanziamento che raggiunga l’uno per cento del fondo sanitario regionale in
prospettiva del rafforzamento della sua missione strategica.
Simili perplessità esterna anche riguardo al
provvedimento su Arpal che ritiene avrebbe dovuto essere sostenuta con risorse
economico finanziarie adeguate e per la quale avrebbero dovuto essere previste
importanti politiche del lavoro. Critica, difatti, la sostanziale uguaglianza
del bilancio attuale rispetto a quello di Azienda Calabria Lavoro mentre, a suo
avviso, sarebbero state necessarie maggiori risorse.
Dichiara,
infine, l’astensione dal voto del gruppo del Partito democratico sui due punti
in discussione.
Stigmatizzate le censure dei consiglieri
Bevacqua e Mammoliti in merito all’iter procedurale seguito per l’approvazione
degli emendamenti e degli articoli delle proposte di legge numero 286/12^ e
numero 275/12^, ai sensi dell’articolo 54 dello Statuto e degli articoli dal
numero 101 al numero 104 del Regolamento interno del Consiglio regionale, ne
sottolinea, di converso, la legittimità.
Riferito di non comprendere le motivazioni
delle censure espresse, auspica una opposizione maggiormente impegnata.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
amministrativo, unitamente ai relativi allegati, con richiesta di autorizzazione
al coordinamento formale, che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Sottolineato il ruolo nodale dell’Arpacal
con le innegabili ricadute nella vita dei cittadini, reputa che le Agenzie
regionali per l’ambiente debbano essere un Ente terzo e, come tale, non
vincolate alle decisioni politiche. Auspica, pertanto, una riforma legislativa
in tal senso.
Rilevato come in passato l’Arpacal sia stata,
alternativamente, criticata o supportata per le scelte operate, sottolinea,
invece, come il percorso di riorganizzazione in atto ne stia progressivamente
aumentando l’autorevolezza e la reputazione, grazie anche al ruolo svolto dal
Commissario dell’Ente.
Evidenziato, altresì, come il provvedimento
in esame si caratterizzi per il rispetto dei tempi e delle necessità aziendali,
a dimostrazione, a suo avviso, della correttezza del percorso intrapreso,
seppur non breve e semplice, esprime il suo voto favorevole.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
amministrativo, unitamente ai relativi allegati, con richiesta di autorizzazione
al coordinamento formale, che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Sottolineata,
preliminarmente, la complessità della materia degli usi civici, riferisce che essa
è disciplinata dalla legge regionale numero 18 del 2007 (Norme in materia di usi civici) e dal Regolamento regionale
numero 15 del 30 dicembre 2024, con il quale è stata data attuazione alla legge
18/2007 e disciplinato l'elenco regionale degli istruttori e dei periti
demaniali previsti dall'articolo 13 della stessa legge.
Precisato che
la normativa vigente riserva alla competenza della Regione le funzioni di programmazione,
di indirizzo, di coordinamento e di controllo, mentre le funzioni
amministrative in materia di usi civici sono delegate ai Comuni nel rispetto
della normativa statale vigente, illustra, nel dettaglio, la disciplina
prevista dall’articolo 15 e, in particolare, dai commi 1 e 2, nonché dal comma
8, relativo alle spese per l’istruttoria dei procedimenti.
Evidenziata la ratio
del provvedimento in esame, che è quella di snellire l’iter amministrativo che disciplina la materia degli
usi civici in Calabria, evidenzia che la proposta nasce dalla necessità di
trovare una soluzione condivisa alle tante problematiche evidenziate dai Comuni
e dai soggetti privati.
Precisato che le modifiche proposte mirano a
disciplinare meglio, per gli Enti locali ed i cittadini privati, il ricorso
alla figura dei periti/istruttori iscritti nell’elenco regionale di cui alla
legge regionale numero 18 del 2007, riferisce che si interviene, altresì, per
regolamentare l’uso dei boschi ricadenti tra quelli soggetti ad uso civico e
conseguenzialmente si individuano dei paletti fermi per l’assegnazione dei
lotti di terreno ai soggetti privati.
Precisato che la proposta, che non comporta
nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, si compone di tre
articoli, procede ad illustrarli nel dettaglio.
Posto ai voti l’articolo 1, che è approvato,
riferisce che all’articolo 2 è stato presentato l’emendamento protocollo numero
5586, a firma del consigliere Molinaro.
Dà lettura dell’emendamento che integra
l’articolo aggiuntivo 14-bis nella parte relativa al comma 2, prevedendo
che dopo le parole “ai fini della manutenzione” è aggiunta la locuzione
“ordinaria, per la raccolta della legna e per le attività di pascolo”.
Posto ai voti l’emendamento protocollo
numero 5586, che è approvato con il parere favorevole della Giunta e del relatore,
pone in votazione l’articolo 2, che è approvato per come emendato.
Posto, quindi, ai voti l’articolo 3, che è
approvato, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso, che è
approvata per come emendata con richiesta di autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Precisato, preliminarmente, che la proposta di legge in discussione si
compone di quattro articoli, procede ad illustrarli, nel dettaglio,
sottolineando, in particolare, che: l’articolo 1, relativo al rinnovo degli
accreditamenti istituzionali, prevede una proroga del termine già fissato, che
viene posticipato dal 31 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025; l’articolo 2 è
relativo al sostegno al Banco Alimentare della Calabria ONLUS e prevede un
incremento del finanziamento regionale di cui alla legge regionale numero 15
del 2008, per l’esercizio finanziario 2025, di euro 50.000,00, al quale si
provvede con la riduzione dello stanziamento dell’annualità 2025 del Fondo
speciale di parte corrente per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti
legislativi dello stato di previsione della spesa del bilancio 2025-2027;
l’articolo 3 prevede che dall’attuazione della disposizione di cui all’articolo
1 non discendono nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale; che agli
oneri derivanti dall'attuazione dell’articolo 2 si provvede con le risorse
allocate alla Missione 20, Programma 03 dello stato di previsione della spesa
del bilancio 2025-20271; che la Giunta regionale è autorizzata ad effettuare le
necessarie variazioni allo stato di previsione della spesa del bilancio
2025-2027; l’articolo 4 è relativo all’entrata in vigore.
Intervenendo per dichiarazione di voto,
riferisce, preliminarmente, che gli Enti assistenziali senza scopo di lucro in
Calabria sono sette e operano quotidianamente nel fornire supporto alimentare a
tante famiglie calabresi in difficoltà, distribuendo oltre 230.000 pacchi
alimentari.
Sottolineata la necessità di reperire
ulteriori risorse finanziarie per fronteggiare tali problematiche, dichiara il
suo voto favorevole.
Dichiara il voto favorevole del gruppo del
Partito democratico al provvedimento in discussione sia relativamente alla
proroga dei termini per l’accreditamento, ritenuta necessaria, per garantire la
continuità dell’attività delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e
private, ma soprattutto per il sostegno al Banco alimentare della Calabria,
come, peraltro, sollecitato nei mesi passati a seguito del provvedimento di
sfratto.
Condivise le osservazioni del consigliere Molinaro
in merito alla necessità di fornire un maggiore sostegno a tali Associazioni,
invita il Presidente della Giunta regionale ad attivarsi per reperire nuove
risorse a sostegno delle persone in difficoltà.
Riferisce che all’articolo 1 è stato
presentato l’emendamento protocollo numero 5611/A02, a firma del consigliere Comito.
Dà lettura dell’emendamento finalizzato a posticipare
l’iniziale termine previsto nella proposta di legge del 28 febbraio 2025 al 31
marzo dello stesso anno.
Posto ai voti l’emendamento protocollo
numero 5611/A02, che è approvato con il parere favorevole della Giunta
regionale, pone ai voti l’articolo 1 che è approvato per come emendato. Indi,
posto ai voti l’articolo 2 che è approvato, passa all’emendamento protocollo
numero 5611/A04, aggiuntivo dell’articolo 2 bis, a firma del consigliere
Comito.
Dà lettura dell’emendamento che mira a
modificare la legge regionale numero 23 del 2003 che disciplina la
realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, riprendendo
la formulazione della legge quadro numero 328 del 2000, affinché ciascuna
esigenza territoriale possa essere gestita nel modo maggiormente atto a
garantire la tutela delle fasce deboli della popolazione e, eventualmente,
condurre all’individuazione di distretti socio-sanitari parzialmente
coincidenti con i distretti sanitari, sottolineando che, per esigenze di
coordinamento normativo, in ciascuna delle disposizioni normative recanti la
rigida corrispondenza tra i distretti sanitari e quelli socio-sanitari è
inserita, pertanto, la locuzione “di norma” (mutuata dalla legislazione
nazionale di settore), per raggiungere la predetta finalità.
Riferisce, infine, che la disposizione ha
carattere ordinamentale e non produce nuovi o maggiori oneri a carico del
bilancio regionale.
Posto ai voti l’emendamento protocollo
numero 5611/A04, che è approvato con il parere favorevole della Giunta, passa
all’emendamento protocollo numero 5612, aggiuntivo dell’articolo 2-ter, a
firma del consigliere Crinò.
Dà lettura dell’emendamento che mira a
modificare la legge regionale numero 42 del 2017 che disciplina i termini di
conclusione delle procedure di liquidazione di Enti pubblici previsti da
disposizioni di leggi regionali. Atteso che manca poco per considerarsi
definita la procedura di liquidazione della Fondazione regionale in house
Calabria Etica, essendo residuate solo le ultime attività occorrenti alla
realizzazione dell’attivo da ripartire tra i creditori, precisa che l’emendamento
si propone di differire il termine di conclusione della procedura di
liquidazione al 30 dicembre 2025 e prevedere, per esigenze di contenimento
della spesa, che il commissario liquidatore – per l’espletamento delle ultime
attività – non percepisca, per il futuro, retribuzioni o compensi aggiuntivi.
Riferisce, infine, che la disposizione ha
carattere ordinamentale e non produce nuovi o maggiori oneri a carico del
bilancio regionale.
Posto ai voti l’emendamento protocollo
numero 5612, che è approvato con il parere favorevole della Giunta e del
relatore, pone ai voti gli articoli 3 e 4, che sono approvati, e il
provvedimento nel suo complesso, che è approvato per come emendato con
richiesta di autorizzazione al coordinamento.
(Il Consiglio approva)
Ricorda le modalità di
svolgimento delle interrogazioni ai sensi del Regolamento interno del Consiglio
regionale.
Evidenziato come in
occasione di ogni seduta di Consiglio regionale vi siano interrogazioni
inerenti alla sanità, rammenta di aver proposto al Consiglio di prevedere una
seduta tematica, a suo avviso opportuna anche in virtù delle novità riguardanti
la possibilità di commissariamento ad acta per la costruzione dei nuovi
ospedali. Chiede, pertanto, al Presidente di stabilire se proseguire con l’esame
delle interrogazioni oppure calendarizzare una seduta di Consiglio interamente
dedicata alla sanità.
Favorevole alla proposta di
convocare una seduta di Consiglio tematica sulla sanità, registra la presenza all’ordine
del giorno di interrogazioni che sono superate. Preso, pertanto, atto della
disponibilità del presidente Occhiuto in tal senso, ritira le interrogazioni a
sua firma.
Condivisa la proposta del presidente
Occhiuto, ritiene di potervi aderire a condizione che la seduta tematica di
Consiglio, dedicata interamente alla sanità, sia prevista entro il mese di marzo.
(Così resta stabilito)
Precisato, preliminarmente,
che Film Commission svolge una funzione pubblica attribuitale per legge e che
ad essa possono applicarsi i principi cardine dell’azione amministrativa, evidenzia
che tutti i dati da essa trattati devono essere integri e pubblicati nelle
modalità previste per le pubbliche amministrazioni dal decreto legislativo 33
del 2013.
Tanto premesso, evidenzia che,
nonostante la fondazione Calabria Film Commission abbia registrato un numero
impressionante di atti deliberativi, il suo portale web presenta informazioni
scarne e non trasparenti; pertanto, ritenuto necessario che i cittadini possano
accedere a informazioni concrete e dettagliate sull'utilizzo delle risorse
pubbliche da parte della fondazione Calabria Film Commission, chiede al
Presidente della Giunta regionale di sapere quali iniziative urgenti si intendano
adottare per garantire una maggiore trasparenza nella gestione della fondazione
Calabria Film Commission. In proposito, riferisce quanto riportato da “Il fatto
Quotidiano” in merito ai curricula di alcuni consulenti incaricati da Calabria Film
Commission.
Rispetto agli obblighi di
trasparenza della Fondazione Calabria Film Commission rinvia ai contenuti della
nota predisposta dagli Uffici e che deposita alla Presidenza del Consiglio,
precisando che la Fondazione ha pubblicato sulla propria piattaforma web tutti i
documenti previsti dalla normativa vigente, tra cui la nomina dei consulenti e
l'elenco di tutti gli emolumenti, con tanto di collegamento ipertestuale alla
banca dati nazionale dei conti pubblici, dove è possibile visualizzare tutte le
procedure di affidamento di beni e servizi. Riferisce, ancora, che Film
Commission opera utilizzando risorse della programmazione europea che devono
essere rendicontate nel rispetto di regole stringenti.
Ricorda, però, che durante
il governo regionale di centro sinistra Calabria Film Commission è stata
oggetto di indagine presso la Procura della Repubblica per l’affidamento di
incarichi di consulenza legale e che sempre sotto la guida del centro sinistra
sono stati stipulati esosi contratti assicurativi in favore di consulenti.
Biasima, quindi, l’atteggiamento
censorio di alcuni esponenti dell’opposizione e, in particolare, ricorda al
consigliere Tavernise che sono stati oggetto di attenzione mediatica alcuni
suoi consulenti.
Forniti alcuni chiarimenti
su un consulente che ha prestato la propria attività in sostituzione della sua
portavoce, momentaneamente impossibilitata a farlo, precisa che le scelte del
Governo regionale saranno sempre improntate al merito e alla qualità.
Intervenendo per replica, ribadisce
che la Fondazione Calabria Film Commission è carente in materia di obblighi di
pubblicazione dei propri consulenti e auspica per il futuro un cambio di passo
rispetto al passato.
Specificato che la proposta
reca disposizioni a carattere ordinamentale, finalizzate ad intervenire sul
contenimento della spesa e ad incidere in materia di reclutamento di personale,
riferisce che, nello specifico: con gli articoli 1 e 2 si dispone l’avvalimento,
da parte degli enti strumentali, dell’OIV della Regione al fine di contenere la
spesa; l’articolo 3 prevede modifiche all'articolo 29 della legge regionale
numero 7 del 1996 in materia di reclutamento e formazione del personale con
qualifica dirigenziale; l'articolo 4 prevede l’attuazione della normativa
statale di riferimento in ordine al personale appartenente ad imprese private
operanti nel settore dei servizi idrici; l'articolo 5 contiene la norma
finanziaria e l’articolo 6 dispone l’entrata in vigore della legge.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6 che sono approvati, indi pone in
votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolineato
che la proposta di legge in esame interviene sulla normativa regionale
risalente al 1986, stravolgendola di fatto, poiché finalmente tesa ad armonizzarla
con la normativa nazionale in materia, prevedendo anche la realizzazione di
nuove strutture.
Riferisce,
quindi, che il testo mira a consentire agli imprenditori del settore di
accedere ai fondi del PNRR e a fondi statali, consentendo la costruzione di
soluzioni abitative ecosostenibili.
Infine,
precisa che l’intervento di novellazione riguarda anche le Tabelle allegate
alla normativa precedente e ritiene che con l’approvazione della proposta si
possa, oggi, colmare il gap esistente con le altre Regioni.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15,
16, 17, 18, 19 e 20 che sono approvati, indi pone in votazione la proposta di
legge nel suo complesso, con relativi allegati, che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sull’ordine dei lavori
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 113/12^ sul “Riconoscimento
e rimborso delle spese per il trattamento riabilitativo A.B.A. per persone in
condizione di autismo”.
Pone
in votazione l’inserimento che approvato.
Sottolinea
che la proposta di legge fornisce l’interpretazione autentica dell’articolo 17,
comma 3, della legge regionale numero 10/2022 (Organizzazione dei servizi
pubblici locali dell’ambiente), per il quale “l’Autorità subentra negli
impianti e nei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo alle Comunità
d’Ambito entro sei mesi decorrenti dalla data in cui al comma 2”. Precisa, poi,
che le predette Comunità d’Ambito territoriale
ottimale, in qualunque forma costituite, si intendono sciolte di diritto e i
relativi organi decadono.
Evidenzia
che l’attuale formulazione è foriera di incertezze e dubbi interpretativi,
risultando identificato in maniera incerta e generica l’oggetto del “subentro”
dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (ARRICAL) nei “rapporti
giuridici attivi e passivi” di cui le Comunità d’Ambito istituite con legge
regionale n. 14/2014 erano precedentemente titolari. Sottolinea, quindi, che
l’ARRICAL è subentrata nei diritti e negli obblighi, nei compiti e nelle
funzioni spettanti alle Comunità d’Ambito, ma non già nei rapporti obbligatori gravanti
sui Comuni morosi nei confronti dei gestori degli impianti di trattamento e
smaltimento dei rifiuti urbani. Precisa, infine, che la proposta di legge si
compone di tre articoli.
Premesso
che l’inserimento della proposta di legge è stato effettuato a seguito di una
interlocuzione con i capigruppo, nutre perplessità sulla sua discussione e
approvazione direttamente in Aula; scelta che ritiene sembri un espediente
tecnico normativo. A suo avviso, invece, sarebbe opportuno un approfondimento in
sede di Commissione alla presenza anche dei rappresentanti dei Comuni.
Ritiene,
poi, che l’interpretazione autentica produrrebbe i suoi effetti a far data dall’
approvazione della legge, quindi tre anni fa, pertanto, chiede che il
provvedimento torni in Commissione per ulteriori approfondimenti, se così non
sarà, esprime voto contrario.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, indi pone in votazione
la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolineata
l’esistenza di una corposa legislazione antimafia a protezione delle vittime
della criminalità organizzata, evidenzia che la situazione in cui si trovano ad
operare le imprese sane del territorio, che hanno avuto il coraggio di resistere
a episodi estorsivi o tentativi di condizionamento dell’attività
imprenditoriale, è tutt'ora di forte difficoltà imprenditoriale. Riferisce che
spesso alla denuncia si accompagna l’indifferenza e la distanza della società
civile che non sta vicino agli imprenditori che denunciano e fanno quotidiana resistenza
all'economia illegale.
Evidenzia
che la normativa statale vigente prevede determinate prestazioni per le vittime
di criminalità organizzata e i loro familiari che abbiano riportato un’invalidità
permanente, mentre nulla è previsto per quegli imprenditori che tali invalidità
non abbiano riportato, ma abbiano dovuto cessare la propria attività a causa
della criminalità organizzata.
Evidenzia,
quindi, che l’intervento legislativo è teso a estendere il riconoscimento dei
contributi figurativi previsto dalla legge 10 marzo 1955, n. 96 (Provvidenze a
favore dei perseguitati politici antifascisti o razziali e dei loro familiari
superstiti) agli imprenditori resistenti alla criminalità organizzata per il periodo
in cui non hanno potuto continuare, loro malgrado, l’attività imprenditoriale.
Sottolinea,
pertanto, che la ratio della proposta è consentire all’imprenditore che “resiste”
alla criminalità di vivere e prosperare al meglio nel proprio territorio,
facendo al contempo comprendere il valore positivo della denuncia.
Pone
in votazione il provvedimento che è approvato con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolineato che
la legge regionale numero 6 del 2025 ha recentemente introdotto
disposizioni in materia di proroga della validità delle graduatorie dei
concorsi pubblici relativi agli enti ed aziende del servizio sanitario regionale,
per le sole assunzioni a tempo indeterminato, evidenzia che tale misura è stata
necessaria per garantire continuità nell’attività assistenziale, riducendo il
rischio di carenze di personale sanitario in un contesto caratterizzato da
difficoltà di reclutamento e da una domanda crescente di servizi sanitari.
Riferisce, però, che non prevedere
espressamente la proroga delle graduatorie per le assunzioni a tempo
determinato, già attivate nell’ambito del servizio sanitario regionale, rischia
di lasciare scoperta una parte essenziale del personale attualmente in
servizio, quindi, numerosi operatori sanitari rischiano di non poter essere
assunti, con potenziali ripercussioni negative sulla tenuta del sistema
sanitario regionale.
Evidenzia, dunque, che la proposta mira
ad integrare e rendere più chiara la normativa esistente, non solo per
garantire la continuità assistenziale e l’efficienza dei servizi sanitari
regionali, ma anche in aderenza ai principi di buon andamento, economicità ed
efficienza dell’azione amministrativa, prorogando la validità di tutte le
graduatorie in essere, derivanti da avvisi e/o selezioni per reclutamenti, anche a tempo determinato, del
personale sanitario.
Conclude comunicando che la proposta si
compone di 3 articoli.
Considerato il
carattere di urgenza e le necessità connesse di tipo sanitario, conferma il
voto favorevole già espresso in Commissione.
Passa all’esame
dell’articolato e riferisce che all’articolo 1 è pervenuto l’emendamento
protocollo numero 5534/A02 a firma della consigliera Straface.
Illustra
l’emendamento modificativo del comma 1 dell’articolo 1, al fine di meglio
chiarire le finalità della proroga e l’efficacia per garantire uniformità
nell’applicazione.
Recepito il
parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è
approvato e l’articolo 1 che è approvato per come emendato.
Pone ai voti
gli articoli 2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è
approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la
proposta di legge che mira ad adeguare le disposizioni dell’articolo 13 della
legge regionale 19 marzo 2004, n. 11 (Piano Regionale per la Salute 2004/2006)
alle previsioni della legge statale di riferimento; in particolare, l’articolo
32 del Decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 (Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della
legge 5 maggio 2009, n. 42) fissa i termini di approvazione – ad opera della
Giunta regionale – dei bilanci degli Enti del servizio sanitario e, rispetto a
siffatti termini, emerge l’incompatibilità dei differenti riferimenti temporali
precedentemente previsti dall’articolo 13, comma 2 della legge regionale n.
11/2004.
Riferisce,
infine, che la proposta si compone di tre articoli e non comporta oneri a
carico del bilancio regionale.
Passa all’esame dell’articolato e
pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, e la legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
proposta di legge che reca disposizioni di carattere ordinamentale finalizzate
a prorogare al 31 dicembre 2026 il termine ultimo per la liquidazione
definitiva delle Comunità montane, oltre che assegnare al Commissario
liquidatore il compito di presentare una relazione periodica sia sullo stato
delle procedure di liquidazione, alla luce delle difficoltà riscontrate e
legate anche al moltiplicarsi delle azioni esecutive che hanno rallentato le
procedure di dismissione del patrimonio e l’acquisizione di risorse per
soddisfare i creditori, sia sulle numerose problematiche ancora da affrontare,
come l’enorme contenzioso pendente, la difficoltà di quantificare le posizioni
INPS relative agli ex dipendenti, l’esistenza di numerosi mutui, le procedure
di vendita all’asta, avviate o in corso di pubblicazione.
Esprime
perplessità per i ritardi accumulati per la risoluzione del problema e ritiene
che diversi siano gli aspetti poco chiari emersi sia in sede di Commissione sia
dal contenuto della relazione del consigliere proponente.
Reputa, quindi,
necessario chiarire al meglio lo stato dell’arte della procedura di
liquidazione e, pertanto, chiede la proposta sia ritrasmessa alla Commissione
competente, al fine di procedere all’audizione sia del rappresentante del Dipartimento
competente sia del Commissario; qualora così non fosse, annuncia il suo voto
contrario.
Pone ai voti
gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
mozione che impegna la Giunta regionale e il Presidente, anche nella qualità di
Commissario ad acta della sanità calabrese, ad adottare ogni
provvedimento necessario affinché i Direttori generali e i Commissari delle
Aziende sanitarie provinciali calabresi procedano alla ricognizione delle
prestazioni del trattamento A.B.A. non ancora rimborsate, a far data
dell’inserimento tra i Livelli essenziali di assistenza (LEA), e
successivamente procedere al pagamento alle famiglie aventi diritto.
Pone
ai voti la mozione che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Esauriti
i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 15.41
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo