XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 47
__________
SEDUTA Di mercoledì 20
novembre 2024
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
E DEL
VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 11,48
Fine lavori h. 16,30
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
IACUCCI Francesco Antonio (Partito
Democratico)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
In memoria di Pino Iacino, già consigliere regionale e
Sindaco di Cosenza
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro), *
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico), *, *, *
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), *
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri), *, *
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia),
relatrice
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro), *
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico), *, *
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta
regionale, *
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico), *
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta
regionale
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta
regionale
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico), *
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta
regionale
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia),
relatore
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto),
relatore, *
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), *
PRESIDENTE, *, *, *
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo misto)
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia),
relatore, *
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), *, *
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MANNARINO Sabrina (Fratelli d'Italia),
relatrice
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
PRESIDENTE, *, *, *
MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini), relatore, *, *, *
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia),
relatrice
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 11,48
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Dà lettura di un documento, sul quale è stato acquisito il parere favorevole del Presidente della Giunta regionale, che dichiara l’esigenza, una volta effettuata la consultazione delle popolazioni interessate alla fusione, che in Commissione competente, alla ripresa dell’iter legislativo, sia presentato un emendamento che differisce al primo febbraio 2027 l’entrata in vigore della proposta per consentire un congruo termine di transizione.
Ringrazia il Presidente del Consiglio per aver dato lettura del documento col quale si ribadisce l'impegno del Consiglio regionale a prevedere l’eventuale entrata in vigore della fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero nel 2027, previa consultazione delle popolazioni interessate con referendum che si terrà il primo dicembre. Ritiene che il documento sia indispensabile per escludere interpretazioni scorrette della volontà consiliare, così come riportate sui territori .
Chiede l'inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno relativo sia alla programmazione da parte della Giunta regionale di una campagna informativa sul parto in anonimato sia sul potenziamento dei consultori.
Pone ai voti la richiesta di inserimento dell’ordine del giorno del consigliere Mammoliti che è approvata.
Chiede l'inserimento all'ordine del giorno della mozione numero 104/12^ avente ad oggetto il regolamento regionale dell’attività di tassidermia e di imbalsamazione e della detenzione e possesso di preparazioni tassidermiche e trofei.
Pone ai voti l’inserimento della mozione numero 104/12^, per come proposta dal consigliere Giannetta, che è inserita all’ordine del giorno.
Chiede che sia osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Pino Iacino ex consigliere regionale e già sindaco di Cosenza recentemente scomparso
Dispone l’osservanza di un minuto di silenzio.
(I consiglieri e i presenti
in Aula si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio)
Chiede il rinvio dei primi due punti all’ordine del giorno, poiché non ritiene che nella seduta odierna sia assicurata la presenza necessaria per garantire il quorum richiesto.
Pone ai voti la richiesta di rinvio dei primi due punti all’ordine del giorno che è approvata.
Propone una inversione dei punti all’ordine del giorno con trattazione immediata della proposta di legge numero 324/12^.
Pone ai voti la proposta di inversione dei punti all’ordine del giorno che è approvata.
Sottolinea che la proposta, approvata a maggioranza nella seduta di prima Commissione del 16 ottobre 2024, mira a semplificare e modernizzare le strutture amministrative regionali, aumentando l'efficienza e la trasparenza, migliorando la qualità dei servizi pubblici e rafforzando la fiducia dei cittadini nel sistema, attraverso l’armonizzazione della legislazione regionale con quella nazionale.
Illustra, quindi, i contenuti dell’articolato e in particolare che: l'articolo 1 propone la nomina di un Commissario straordinario per le aziende sciolte ai sensi dell'articolo 146 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per garantire un graduale ritorno all'ordinarietà e recuperare la reputazione dell'ente disciolto; l'articolo 2 fissa al 31 dicembre 2024 il termine per il rinnovo dell'accreditamento istituzionale, in deroga alla Legge Regionale 31/2024, per armonizzarla con il Decreto 502/1992; l'articolo 3 abroga l'articolo 33 della Legge regionale 8/2010 per armonizzare la legge regionale con le nuove disposizioni del Codice Civile; l'articolo 4 promuove politiche di inclusione sociale, autorizzando le imprese ad acquisire beni immobili e realizzare interventi di housing sociale nelle aree a rischio di marginalità; l'articolo 5 semplifica il processo di assunzione del personale per "Azienda Zero", consentendo l'assunzione diretta di personale da altre organizzazioni del Servizio sanitario nazionale e comunitario, nel rispetto dei limiti di spesa; l'articolo 6 riguarda la riorganizzazione del personale a seguito della chiusura del CORAP e il trasferimento delle sue attività a SO.RI.CAL.S.p.A., per garantire la continuità del servizio; l'articolo 6-bis modifica gli articoli 15 e 17 della Legge regionale 22/2023, rafforzando la governance dei parchi; l'articolo 7 definisce i criteri per la spesa del personale dell'ATERP, stabilendo che non può superare l'importo dell'anno di riferimento; l'articolo 8 armonizza la legge regionale sull'accreditamento delle strutture sanitarie con il Decreto 502/1992, incaricando il Commissario ad acta di emanare i nuovi regolamenti; l'articolo 8-bis prevede interventi urgenti per la ricostruzione del ponte sulla SP 167/3 sul fiume Cottola, con una spesa di 4 milioni di euro, finanziata con risorse FSC 2021-2027; l'articolo 9 stabilisce che le modifiche apportate dalla legge non devono comportare un aumento della spesa pubblica locale.
Stigmatizza la condotta della maggioranza per la persistente adozione del metodo dell'approvazione di “leggi omnibus”, nonostante il pronunciamento critico della Corte dei conti che ne ha rimarcato l'impatto negativo in termini di organicità e chiarezza legislativa.
Nel merito del provvedimento, evidenzia diverse criticità, in particolare, all’articolo 1, la disposizione relativa alla possibilità di nominare un Commissario straordinario per il quinquennio successivo alla cessazione del commissariamento, giudicandola ad personam e trascurando l’opportunità di ripristinare un ordinario regime democratico attraverso la nomina di un direttore generale.
In merito all’articolo 8 sottolinea che le linee guida ivi previste risultano già approvate dal Commissario ad acta mediante un Decreto Commissariale (DCA). Per quanto concerne l’ATERP, non ne condivide l’incremento di competenze e funzioni, a fronte della significativa carenza di organico che lo caratterizza. In merito, poi, ad Azienda Zero, censura la scelta di ricorrere a nuove procedure concorsuali senza considerare prioritariamente le procedure di mobilità previste dalla normativa vigente.
Riguardo all’articolo 6, ricordato che la minoranza aveva proposto un emendamento volto a risolvere una criticità specifica e che tale proposta era stata respinta dalla maggioranza in quanto ritenuta superflua, sottolinea l’evidente, a suo avviso, contraddizione, della stessa maggioranza, costretta a reintrodurre quanto suggerito dall’emendamento tramite un nuovo articolo di legge.
In conclusione, ribadisce la ferma contrarietà alla proposta di legge, sia nel merito che nel metodo, sottolineando la necessità di un approccio più rispettoso dei principi di organicità legislativa e democraticità.
Ricordato il legittimo iter seguito per l’esame e approvazione della proposta di legge in discussione nella Commissione consiliare competente, sottolinea il recepimento delle osservazioni della Corte dei conti su alcuni dei provvedimenti oggetti di modifica.
Evidenziata la delicatezza della problematica inerente allo scioglimento delle Asp per infiltrazioni mafiose, sottolinea che la modifica normativa proposta per la nomina del Commissario straordinario è volta a garantire maggiore trasparenza negli Enti sciolti.
Precisato che molte modifiche sono finalizzate ad accogliere le osservazioni del Governo per non incorrere nell’impugnativa delle leggi, precisa che il provvedimento in esame prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro per fronteggiare i danni causati dagli eventi alluvionali che hanno interessato la Calabria e, in particolare, il territorio di Lamezia Terme.
Riferito che avrebbe auspicato il recepimento dell’intervento del consigliere Mammoliti esplicativo delle ragioni della contrarietà del Partito democratico al ricorso reiterato ai provvedimenti “omnibus”, rileva, tuttavia, che la proposta in esame ha seguito il regolare iter di trattazione nella Commissione consiliare competente.
Stigmatizzate le caratteristiche del provvedimento “omnibus”, che contesta nel metodo e nel merito, pur ricordando di avere per primi sollecitato l’intervento del governo regionale nei confronti dei territori alluvionati, sottolinea la palese violazione delle procedure regolamentari con l’approvazione dell’articolo 6 bis da parte della Commissione bilancio che si sarebbe dovuta limitare ad esprimere parere finanziario. In proposito chiede al presidente Mancuso di vigilare sul rispetto del Regolamento.
Ritenuto che i reiterati interventi modificativi dei provvedimenti denotino una approssimazione e superficialità nell’attività legislativa, come nel caso di Azienda zero e della legge di riforma dei Consorzi di bonifica, sottolinea la responsabilità e il ruolo propositivo con la quale l’opposizione si è sempre approcciata ai provvedimenti, invitando la maggioranza di governo a maggiore ponderazione.
Precisate le caratteristiche del provvedimento “omnibus”, che spesso accorpa piccoli interventi modificativi, sottolinea il rispetto delle procedure previste con l’esame del provvedimento nella Commissione consiliare competente.
Apprezzato l’intervento del presidente Mancuso esplicativo delle caratteristiche del provvedimento omnibus, ricorda al consigliere Mammoliti le situazioni problematiche che hanno portato allo scioglimento delle ASP per infiltrazioni mafiose, sottolineando l’impegno del presidente Occhiuto al fine di superare le criticità delle gestioni del passato e garantire ai cittadini calabresi il diritto alla salute spesso compromesso.
Presidenza del Vicepresidente Pierluigi Caputo
Intervenendo per dichiarazione di voto, reputa impari il dibattito in Aula e stigmatizza il comportamento della maggioranza, ritenendo che la discussione in Commissione del provvedimento omnibus non possa rappresentare una concessione alla minoranza.
Ribadite le censure espresse nel precedente intervento, comunica il voto contrario.
Sottolineata l’importanza dello stanziamento di fondi per fronteggiare i danni causati dagli eventi alluvionali, invita il consigliere Mammoliti ad una maggiore concretezza.
Ribadisce le osservazioni inerenti alla necessità di prevedere la modifica per la nomina dei Commissari delle ASP.
Presidenza del Presidente Filippo Mancuso
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3, che sono approvati, passa all’emendamento protocollo numero 22768, a firma dei consiglieri Mancuso, Caputo, De Nisi, Raso, aggiuntivo dell’articolo 3-bis.
Illustra l’emendamento finalizzato a modificare l’articolo 39 della legge regionale numero 47 del 23 dicembre 2011, al fine di permettere a coloro i quali, alla data del 31 dicembre 2024, abbiano raggiunto un livello di avanzamento lavori pari al 35 per cento, di prestare adeguata garanzia, solo alla richiesta di nuova erogazione.
Sottolineato, infine, con l’inserimento del comma 4-bis si specifica che gli alloggi non soggetti a contributo regionale, non concorrono ai fini del calcolo dell'avanzamento lavori e, di conseguenza, sono svincolati dalla data di termine di fine lavori prevista per gli alloggi finanziati ovvero quella del 31 agosto 2026, precisa che la proposta emendativa ha carattere ordinamentale e non produce nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Chiede chiarimenti sull’emendamento in discussione.
Precisa che l’emendamento è finalizzato ad assicurare maggiore organicità.
Sottolineata la necessità di chiarire la ratio degli interventi emendativi, precisa che quello in discussione consentirebbe di supportare l’ATERP nell’eventuale attività di destinazione di immobili anche a percorsi di inclusione sociale per gli occupanti del campo rom di Scordovillo, che vivono in condizioni inumane.
Reputa che lo svolgimento con maggiore frequenza delle sedute di Consiglio regionale potrebbe evitare di ricorrere ai provvedimenti omnibus.
In relazione alle precisazioni del presidente Occhiuto, specifica che la minoranza non si sottrae a una valutazione generale sull’integrazione sociale, ma manifesta il timore che si vadano a creare delle aree ghetto invece di favorire un’integrazione diffusa.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato, specificando che si provvederà anche all’adeguamento formale del titolo della proposta.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 4 che è approvato.
Comunica, poi, che è stato presentato un emendamento, protocollo numero 23010, a firma del consigliere Giannetta che inserisce l’articolo 4-bis.
Illustra l’emendamento che integra il testo della legge regionale 26 aprile 2018, numero 9, art. 16, comma 3, prevedendo, per la tutela dei soggetti vulnerabili, il divieto di nuova installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito in locali situati a meno di trecento metri da istituti sensibili nei comuni fino a cinquemila abitanti, e a meno di cinquecento metri nei comuni con popolazione superiore. La proposta di legge chiarisce che le attività già autorizzate alla data del 3 maggio 2018, o che subentrano a precedenti attività autorizzate, non sono soggette al distanziamento dai luoghi sensibili.
Dà, quindi, lettura dell’emendamento che recita:
“Alla proposta di legge n. 324/121 sono apportate le seguenti modifiche:
a) al titolo dopo le parole: "n. 24/2013," sono inserite le seguenti: "n. 9/2018,";
b) dopo l'articolo 4 è aggiunto il seguente: «Art. 4-bis - (Modifica all' art. 16 della l.r.9/2018) 1. Al comma 13 dell'articolo I 6 della legge regionale n. 9/20 I 8, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente periodo: "Non rientrano nei casi previsti dai commi 3 e 4 del presente articolo, per gli esercizi già esistenti alla data di entrata in vigore della presente disposizione, le ipotesi di subingresso nell'attività, di variazioni della titolarità dell'esercizio, di variazioni del concessionario o della nomina di nuovo rappresentante legale."»”
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Pone in votazione gli articoli 5, 6 e 6-bis che sono approvati.
Comunica, poi, che è stato presentato un emendamento all’articolo 7, protocollo numero 22213, a firma del consigliere Crinò.
Illustra l’emendamento che, nel primo comma, integra la legge regionale 22 dicembre 2023, n. 62 (Norme in materia di spending review), prevedendo quale debba essere il parametro di riferimento per la spesa del personale di Ferrovie della Calabria S.r.l. e di ATERP e, nel secondo comma, chiarisce l’ultrattività della deroga già prevista per ARCEA, al rispetto delle norme sul contenimento della spesa .
Dà, quindi, lettura dell’emendamento che recita:
<<1. L’articolo 7 della proposta di legge n. 324/2024 recante: “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 24/2013, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 62/2023 e disposizioni normative” è sostituito dal seguente:
“Art. 7
(Integrazioni alla l.r. n. 62/2023)
1. Nel comma 2-bis dell’articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2023, n. 62 (Norme in materia di spending review), dopo la parola: “ARPACAL” sono inserite le seguenti: “, della società Ferrovie della Calabria S.r.l. e di ATERP”;
2. Dopo il comma 2-bis dell’articolo 1 della l. r. n. 62/2023 è inserito il seguente: “2-ter. In riferimento all’Organismo pagatore ARCEA continuano a trovare applicazione le disposizioni dell’articolo 12, comma 1-ter, della legge regionale 8 luglio 2002, n. 24 “Interventi a favore del settore agricolo e agroalimentare. (Disegno di legge collegato alla Legge Finanziaria regionale 2002).” >>
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e l’articolo 7 che è approvato come emendato
Ritiene che la maggioranza abbia assunto un atteggiamento irrispettoso dei ruoli e dell’iter legislativo; difatti, censura che, benché discusso ed emendato in Commissione, al progetto di legge siano stati presentati ulteriori 11 emendamenti.
Pone in votazione gli articoli 8 e 8-bis che sono approvati.
Comunica, poi, che sono stati presentati degli emendamenti aggiuntivi dopo l’articolo 8-bis. Illustra, quindi, l’emendamento protocollo numero 23014, a firma dei consiglieri Talerico e Mancuso, che chiarisce che la proroga, prevista dall’articolo 1 della legge regionale n. 34 del 2024, delle graduatorie concorsuali per garantire la continuità del servizio sanitario regionale, si applica a tutte le graduatorie vigenti alla data di scadenza prevista nel 2024, indipendentemente dall'anno di approvazione. Dà, quindi, lettura dell’emendamento che recita:
“Dopo l’articolo 8-bis della proposta di legge n. 324/12^ è aggiunto il seguente: “Art. 8-ter - (Interpretazione autentica dell’articolo 1 della l.r. 34/2024) 1. Al comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 22 ottobre 2024, n. 34 (Disposizioni per la proroga di graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale), l’espressione “graduatorie approvate nell’anno 2022” si interpreta nel senso che si riferisce a tutte le graduatorie vigenti con scadenza prevista nell’anno 2024.”
Indi, lo pone in votazione ed è approvato
Comunica, poi, che è pervenuto un emendamento aggiuntivo, protocollo numero 23083, a firma del consigliere Laghi.
Illustra l’emendamento, finalizzato ad inserire nell’ordinamento regionale una norma in materia di salvaguardia ambientale. Dà, quindi, lettura dell’emendamento che recita:
“Dopo l’articolo 8-bis della proposta di legge 324/12^ è aggiunto l’art. 8-ter “Interventi in materia di salvaguardia ambientale”
Art. 8 ter
(Interventi in materia di salvaguardia ambientale)
1. È vietata la realizzazione nei parchi nazionali e regionali di impianti di produzione energetica alimentati da biomasse, con sede ricadente nel territorio calabrese, con potenza eccedente 10MWatt termici.
2. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, gli impianti di potenza eccedente i 10MWatt termici, di cui al precedente comma, sono tenuti a ridurre la potenza, uniformandola alla presente disposizione, a pena di decadenza della relativa autorizzazione.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Comunica, poi, che è pervenuto un emendamento aggiuntivo, protocollo numero 23113/A02, a firma del consigliere Crinò.
Premesso che l’emendamento si rende necessario al fine di dare seguito a impegni istituzionalmente assunti nei confronti del Governo in ossequio al principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, dà lettura dell’emendamento che recita:
“Dopo l’articolo 8-bis della proposta di legge 324/XII è aggiunto il seguente:
“Art. 8-ter
(Modifiche dell’articolo 3 della l.r. 6/2024)
1. Il comma 4 dell’articolo 3 è sostituito dal seguente: “4. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, commi 162, 163 e 164, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, il PAI esplicita il contributo di cura e le attività del caregiver familiare nonché le prestazioni, gli ausili, i contributi necessari e i supporti che i servizi sociali e sanitari si impegnano a fornire, nei limiti delle risorse nazionali disponibili, al fine di permettere al beneficiario del PAI di affrontare al meglio possibili difficoltà o urgenze e di ricevere le normali attività di assistenza e di cura in maniera appropriata e senza rischi per sé medesimo e per il caregiver. I Comuni capofila degli Ambiti territoriali sociali - di cui all'articolo 8, comma 3, lettera a), della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), per come richiamata dall'articolo 9 della legge regionale 26 novembre 2003, n. 23 (Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria) - preposti alla pianificazione dei servizi socioassistenziali, istituiscono l'elenco dei caregiver familiari”.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Riferendosi al suo precedente intervento su un emendamento, si scusa con il Consiglio regionale per aver attribuito a finalità già contenute nel testo della legge sull’ATERP valore emendativo.
Comunica che è pervenuto un emendamento aggiuntivo, protocollo numero 231137/A01, a firma del consigliere Crinò.
Precisa che l’emendamento si rende necessario al fine di meglio coordinare il titolo della proposta con il suo contenuto, indi dà lettura dell’emendamento che recita:
“Nel titolo della proposta di legge 324/XII, dopo le parole “n. 62/2023” sono aggiunte le seguenti “n. 6/2024” “.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Passa all’esame dell’emendamento aggiuntivo, protocollo numero 23157, a firma del consigliere Montuoro.
Illustra l’emendamento che integra la lettera b-bis) del comma 2 dell’articolo 13 della legge regionale 24 febbraio 2023, n. 9 (disciplina del sistema di protezione civile della Regione Calabria), al fine di consentire il sostegno alle spese sostenute dagli enti locali di cui alla proposta di modifica, in presenza delle emergenze disciplinate dal medesimo comma 2, lettera b-bis).
Dà, quindi, lettura dell’emendamento che recita:
<<“1. Dopo l’articolo 8 bis della PdL 324/XII è inserito il seguente:
<<Articolo 8 ter
(Modifiche all’articolo 16 della legge regionale 24 febbraio 2023, n. 9)
1. Nella lettera b-bis) del comma 2 dopo la parola <<Comuni>> sono inserite le seguenti <<, dalle Province e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria>>”>>.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale del titolo della proposta di legge.
Premesso di avere difficoltà nel seguire l’iter logico-normativo dei provvedimenti che si stanno approvando e di non riuscire, di conseguenza, a partecipare al dibattito, manifesta alcune perplessità sulla possibilità concessa all’ATERP di comprare immobili.
Ritiene che la maggioranza dovrebbe rispettare la posizione dell’opposizione, non costringendola a ratificare scelte e provvedimenti a scatola chiusa.
Pone in votazione gli articoli 9 e 10 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Dichiara che i consiglieri del gruppo del Partito Democratico e del Gruppo misto non hanno partecipato alla votazione, uscendo dall’Aula, per non legittimare il lavoro della maggioranza.
Precisa che gli emendamenti sono stati resi disponibili per la consultazione già nella giornata precedente alla seduta.
Evidenziando di aver svolto il suo ruolo di consigliere di opposizione sempre in maniera costruttiva, osserva però che in Conferenza dei capigruppo si era stabilito di agire in maniera diversa e ritiene che presentare 13 emendamenti rispetto al testo sia poco corretto. Dichiara, quindi, di non aver partecipato alla votazione.
Sottolineata la legittimità della presentazione di emendamenti nelle 24 ore precedenti alla data di convocazione della seduta, invita a non addebitare colpe alla Presidenza.
Ricorda le procedure per la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell’articolo 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale, in particolare che: l’interrogante dispone di due minuti per illustrare l'interrogazione; iil Presidente della Giunta e/o l'Assessore competente per materia o delegato dispongono di tre minuti per rispondere; l'interrogante ha diritto di replica per non più di un minuto. Dispone, quindi, l’avvio della discussione delle interrogazioni.
Comunica che l’interrogazione è rinviata per l’assenza dell’assessore competente.
(Così resta stabilito)
Ricorda che il problema della frequente mancata o insufficiente fornitura di medicinali da parte della Farmacia territoriale dell'ASP di Vibo Valentia alle persone affette da patologie gravi, croniche o rare continua a essere riportato nella cronaca giornalistica. Evidenzia, quindi, che nonostante il problema sia stato più volte segnalato e sia stato oggetto di una precedente interrogazione, nulla è cambiato e sottolinea che, recentemente, una donna affetta da grave patologia ha minacciato di incatenarsi ai cancelli dell'ASP per ottenere un farmaco salvavita.
Riferisce, poi, che il nuovo sistema di fornitura dei medicinali salvavita, basato su prenotazione telefonica o tramite e-mail, ha peggiorato le disfunzioni della Farmacia territoriale e considera inaccettabile il verificarsi di tali episodi e ritiene urgenti interventi risolutivi.
Indi, interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, per sapere quali iniziative urgenti intenda adottare per rendere efficiente il funzionamento della Farmacia territoriale dell'ASP di Vibo Valentia.
Premesso che da qualche mese l’Asp di Vibo è stata sopposta a Commissariamento dal Ministero degli interni per note vicende e condivise le sensazioni di indignazione stimolate dalle circostanze descritte nell’interrogazione, richiama l’attenzione sul peggioramento della qualità del Sistema sanitario anche in quelle Regioni un tempo considerate virtuose. Ravvisato in Calabria un contesto ancora più difficoltoso, addebitabile a suo avviso anche ad anni di commissariamento in cui non sono mai state effettuate attività di pianificazione e programmazione, segnala, quale stimolo alla discussione, che in Calabria, benché faticosamente, si stanno registrando progressi nell’erogazione dei LEA, come certificato da Age.Na.S..
Sottolinea, poi, le differenze esistenti tra le diverse aziende sanitarie calabresi, soffermandosi in particolare sul commissariamento dell’ASP di Vibo e le ragioni che l’hanno comportata e che ritiene abbiano anch’esse determinato il rallentamento di molte delle procedure.
Nel merito dell’interrogazione, precisa che le aziende sanitarie sono competenti anche dell’organizzazione delle farmacie e che sta esercitando attività in tal senso sotto forma di vicariato. In proposito, riferisce l’ipotesi di collaborazione con Poste italiane, in aderenza al progetto POLIS, per provvedere ad esempio alla consegna dei farmaci.
Ritiene, nello specifico, che le criticità della farmacia di Vibo possano essere risolte attraverso atti organizzativi e, in proposito, riferisce che a luglio 2023 è stato bandito il concorso per un posto di dirigente farmacista, le cui procedure sono state ultimate soltanto a settembre 2024. In ciò, pertanto, ravvisa un deficit di capacità organizzativa che le ASP devono necessariamente colmare.
Ritiene, pertanto, che l’accentramento delle procedure amministrative su Azienda zero consentirebbe di rendere efficienti i servizi resi da ASP e aziende ospedaliere che potrebbero, per contro, concentrarsi sull’erogazione dei LEA. Sempre in merito ad Azienda zero riferisce i progressi, a suo avviso straordinari, in materia documentale.
Infine, nel condividere le preoccupazioni manifestate dai consiglieri Mammoliti e Lo Schiavo, precisa che il commissario Battistini è stato stimolato a colmare le lacune esistenti, in particolare i deficit di capacità amministrativa.
Pur ritenendo che alcune criticità siano addebitabili a incapacità amministrativa, registra però carenze più gravi e non connesse a deficit organizzativi. Invita, quindi, il presidente Occhiuto a cercare una interlocuzione con i commissari straordinari nominati dal Ministero dell’interno. Rimarcata la disumanità delle condizioni in cui versano i cittadini bisognosi dei farmaci, annuncia una serrata campagna di informazione affinché gli attuali gravi disagi non abbiano più a verificarsi.
Considerata l’assenza dell’assessore Calabrese, chiede al consigliere Mammoliti se voglia comunque illustrarla e ricevere risposta dal presidente Occhiuto.
Reputa corretto che a rispondere sia l’assessore competente, dichiarandosi al contempo disponibile a farlo laddove il consigliere Mammoliti lo ritenesse necessario.
Si dichiara disponibile al rinvio per ricevere risposta dall’assessore competente, la cui assenza gli è stata tempestivamente comunicata.
(Così resta stabilito)
Riferisce che recenti reportage giornalistici hanno diffuso la notizia di transazioni milionarie tra alcune ASP calabresi e la società di factoring BFF Bank SpA, oggetto di indagini giudiziarie. Sottolinea che, in particolare, si tratta di due accordi: uno da 39 milioni di euro per l'ASP di Cosenza e l'altro da 37,8 milioni di euro per l'ASP di Reggio Calabria, precisando il coinvolgimento di soggetti e strutture esterne nell'accertamento e valutazione dei crediti.
Ricordato che la vicenda inerente all’ASP di Cosenza era stata oggetto di un'interrogazione parlamentare e che un'ulteriore procedura transattiva è in fase preliminare tra l'istituto di credito e l'ASP di Crotone, ritiene che entrambe le circostanze rientrino nella procedura di circolarizzazione dei debiti sanitari pregressi, per la quale erano state richieste informazioni rimaste prive di riscontro.
Evidenzia, quindi, le preoccupazioni sottese al parere del Collegio sindacale dell’ASP di Cosenza in merito alla verifica dei debiti oggetto della transazione che, in alcuni casi, potrebbero essere stati già saldati. Altresì, ricorda che l’allora Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, contrasse per la Regione un mutuo per far fronte ai debiti risultanti al 2005 e che oggetto di transazione risultano anche fatture risalenti agli anni 90 e inizio 2000. In merito, quindi, chiede chiarimenti puntuali.
Inoltre, chiede se risponda al vero che l’ASP di Reggio Calabria ha proceduto all’affidamento di consulenze e incarichi legali a studi con sede fuori regione.
Altresì, chiede se Azienda zero sia stata coinvolta nella governance dei processi transattivi e, in caso positivo, che giudizio abbia espresso.
Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo
Premesso che la gestione sanitaria negli ultimi anni è stata improntata alla “bonifica” di logiche errate che ne hanno causato deficit e malfunzionamenti, ricorda che il commissariamento dell’ASP di Vibo è avvenuta in esito a valutazioni puntuali e a responsabilità trasversali.
Ricorda, quindi, di aver inciso fattivamente sulla scelta del Governo di consentire la nomina di Direttori generali in luogo di Commissari, evidenziando le distorte procedure attuate in passato, figlie di logiche clientelari, per le quali rivendica una imponente attività in discontinuità, attraverso scelte non riconducibili esclusivamente a interessi di natura partitica, personale o di gruppi.
Ravvisate notevoli difficoltà a svolgere le attività connesse al ruolo dei direttori generali, rendendo complicata la gestione della sanità, ribadisce l’inversione di rotta, rivendicando l’efficacia e l’efficienza delle scelte effettuate e dei conseguenti procedimenti amministrativi.
Evidenzia, quindi, contrariamente al passato, che si è provveduto all’approvazione degli ultimi bilanci delle aziende.
In riferimento al debito, rivendica il merito di poter effettuare l’accertamento delle pretese creditorie con l’ausilio della Guardia di finanza.
Indi, pur plaudendo all’interesse del Consiglio regionale sulle transazioni con BFF Bank, censura che lo stesso interesse non sia stato manifestato negli anni precedenti, riferendo che l’ASP di Cosenza ha sottoscritto 2 transazioni nel 2016 e una nel 2017, nel silenzio assordante delle forze politiche dell’allora maggioranza.
Precisato che l’inserimento delle interrogazioni all’ordine del giorno della seduta odierna è stato concordato, per consentire alla Giunta di fornire le corrette informazioni al Consiglio, e precisata la sua piena fiducia nel direttore amministrativo dell’ASP di Cosenza, assicura però che nel caso fossero riscontrate responsabilità a carico di “dirigenti infedeli” saranno presi i provvedimenti conseguenti.
Riferisce, poi, di aver ottenuto l’accesso alle banche dati delle aziende ospedaliere e sanitarie calabresi, sempre nell’ambito dell’accertamento delle pretese creditorie effettuato con l’ausilio della guardia di finanza.
Elenca, poi, in dettaglio le attività realizzate e in particolare che: tra marzo e settembre del 2022 è stata condotta una complessa attività per la ricostruzione anagrafica dei creditori che ne ha comportato una loro notevole riduzione rispetto alle stime. In proposito, presume che la collaborazione con la Guardia di finanza abbia scoraggiato pretese illegittime. Indica, quindi, le procedure utilizzate per la ricostruzione anagrafica dei creditori, con creazione di apposita piattaforma, i cui dati sono stati verificati dettagliatamente nei primi mesi del 2023; è stato ridimensionato a 768 milioni di euro il debito sanitario al 31 dicembre 2020 riferito alle pretese creditorie; sono stati svolti incontri per monitorare lo stato di avanzamento delle procedure con trasmissione alla Guardia di Finanza delle eventuali criticità emerse.
Precisa, poi, che nell’ambito della propria autonomia diverse ASP e aziende ospedaliere hanno sottoscritto accordi transattivi, senza richiedere il supporto di Azienda zero.
Riferisce, ancora, che, su richiesta della struttura commissariale, il Dipartimento salute ha effettuato verifiche su tutti gli atti relativi alla transazione tra l’ASP di Cosenza e BFF Bank, confermando il rispetto delle procedure prescritte ed escludendo che nella transazione siano state ricomprese alcune posizioni creditorie specifiche, ad esempio quelle in esito a sentenze di condanna di primo grado.
Continua, riferendo che il 5 marzo del 2024 si è tenuto un incontro tra i referenti aziendali dell’ASP di Cosenza e gli ufficiali della Guardia di finanza, in merito ad alcune problematiche emerse tra cui rientrava la transazione oggetto dell’interrogazione, in esito al quale sono stati apportati dei correttivi sulla transazione, scorporando importi errati, alcuni dei quali oggetto di compensazione. Dà quindi lettura della comunicazione ufficiale dell’ASP al Dipartimento regionale competente.
In merito alle dichiarazioni del consigliere Bevacqua sull’affidamento di incarichi legali da parte dell’ASP di Reggio Calabria esclusivamente a studi con sede fuori regione, nega tale circostanza, evidenziando che i predetti incarichi sono affidati anche a studi legali reggini; in proposito, riferisce, però, che è stato registrato il caso di doppia parcella presentata per la stessa prestazione professionale.
Comunicato di aver richiesto ulteriore verifica all’Advisor KPMG, informa che è stata indetta una procedura di gara per l’analisi e la verifica del Fondo rischi dell’ASP di Cosenza, anche su invito del Collegio sindacale perché lo stesso fosse nelle condizioni di effettuare un procedimento istruttorio dettagliato e preciso.
Infine, espressa piena fiducia sulla correttezza delle procedure avviate dal Dipartimento, ribadisce che eventuali responsabilità saranno perseguite e addebitate.
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
Ringraziato il presidente Occhiuto per aver fornito alcuni chiarimenti, richiesti da tempo alle Aziende ospedaliere e sanitarie provinciali, relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari, reputa però che non abbia risposto a nessuna delle osservazioni sollevate.
Ricordato che il Tavolo Massicci ha attribuito al Presidente, nella sua qualità di Commissario ad acta, e ad Azienda zero la specifica responsabilità di autorizzazione e controllo in campo sanitario, sottolinea la necessità di interrogarsi sulle ragioni per cui dubbi e interrogativi sono emersi soltanto in occasione di quest’ultima procedura transattiva e non anche in relazione alle precedenti.
Rilevato di non aver ricevuto risposta sull’eventuale avvenuto pagamento dei piccoli creditori e sul ricorso a studi legali fuori Calabria, ravvisa la necessità di fugare i dubbi per garantire trasparenza ai cittadini calabresi.
Riferito, preliminarmente, che il provvedimento in discussione è stato approvato nella seduta della Commissione bilancio dell’8 novembre, sottolinea che lo stesso, approvato dall'Esecutivo regionale con la deliberazione numero 542 del 19 ottobre 2024, riguarda l’approvazione dell’organigramma del Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) 2021/2027, nonché la presa d’atto degli strumenti di programmazione e delle disposizioni attuative adottate dalla Autorità di Gestione.
Precisato che la seconda Commissione ha esaminato il documento in oggetto ai sensi dell'articolo 14 della legge regionale numero 30 del 2016 che disciplina la partecipazione della Regione Calabria al processo normativo europeo e all'attuazione delle politiche euro unitarie, sottolinea che nella deliberazione in esame viene espressamente specificato che, al fine di garantire la migliore efficacia delle azioni per l’avvio del programma 2021/2027, nonché una efficiente e corretta gestione del programma regionale attuativo del Programma nazionale FEAMPA 2021/2027 per l’intera durata del ciclo di programmazione, è necessario approvare un apposito organigramma delle strutture amministrative del Programma, declinato in Centri di Responsabilità di Elevata Qualificazione, che è allegato al provvedimento come Allegato A.
Evidenziato, altresì, che la delibera prende atto di una serie di atti predisposti e adottati dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, nella qualità di Autorità di gestione del Programma Nazionale FEAMPA 2021/2027, riferisce, infine, che nel provvedimento vengono dettagliati gli oneri necessari e viene indicata la relativa copertura finanziaria.
Sottolineata la necessità di avviare la programmazione delle cospicue risorse finanziarie previste, ricorda che la Calabria è la quarta regione per sviluppo costiero, conta il 6 percento della flotta nazione e il 65 percento del cosiddetto armamento povero.
Ritenuto che le disposizioni comunitarie spesso penalizzino le marinerie del sud, essendo destinate soprattutto alle regioni nordiche, evidenzia la necessità di avviare un’azione di ammodernamento dei pescatori piccoli e medi.
Auspica, quindi, che tale azione di programmazione possa essere concretamente declinata con azioni più specifiche a difesa del patrimonio identitario delle marinerie calabresi.
Ritenuta la proposta in discussione di fondamentale importanza per l’economia calabrese, esprime plauso per l’ottimo lavoro svolto dall’assessore Gallo per il comparto ittico, che rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia calabrese con oltre 2500 addetti.
Reputato che l’approvazione dell’organigramma costituisca un importante punto di partenza, ricorda che la nuova programmazione 2021/2027 prevede, in particolare: lo stanziamento di 34 milioni di euro, aumentando del 60 per cento l’intensità di aiuto per i pescatori; l’istituzione di due GAL pesca, uno sullo Ionio e uno sul Tirreno, finanziati rispettivamente con 3 milioni di euro; la conferma delle Misure sui porti; lo stanziamento di 7 milioni di euro destinati a tutelare l’ambiente marino.
Manifesta, infine, ampia soddisfazione per la proposta di legge in esame, ribadendo l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore Gallo.
Pone ai voti il provvedimento, unitamente ai relativi allegati, che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Precisato, preliminarmente, che la proposta in discussione si inserisce nel filone della valorizzazione di un turismo sostenibile volto a far conoscere la Calabria per le sue peculiarità identitarie, sottolinea il collegamento esistente tra il provvedimento in esame, finalizzato al riconoscimento e alla salvaguardia dei borghi marinari, e la proposta relativa al riconoscimento e alla disciplina delle cooperative di comunità, che interviene sulle aree interne a rischio di spopolamento.
Riferita l’ampia condivisione del provvedimento in discussione approvato all’unanimità nella sesta Commissione consiliare, precisa che la proposta in esame prevede, tra l’altro, l’istituzione di un registro regionale dei borghi marinari “RE.BO.MAR. Calabria”, che consenta la conoscenza e la valorizzazione delle differenti realtà, culture e tradizioni.
Sottolineata l’opportunità che i borghi siano destinatari di finanziamenti anche comunitari, come accaduto nella Regione Sicilia, reputa che la proposta in esame possa incidere adeguatamente su un indotto produttivo ed economico, attraverso strumenti capaci non soltanto di attrarre finanziamenti, ma che rappresentino un moltiplicatore di ricchezza con ricadute sociali ed economiche.
Evidenziata l’importanza dell’iniziativa legislativa in discussione, riferisce la modifica della relazione illustrativa con l’inserimento tra i borghi marinari del borgo marinaro di Schiavonea, caratterizzato da un importante patrimonio storico e culturale.
Ritenuto che la proposta in esame costituisca un importante strumento per l’attivazione di un turismo enogastronomico ed esperienziale, ringrazia il consigliere Lo Schiavo e la consigliera Gentile per l’accoglimento dell’integrazione proposta.
Sottolinea la necessità di approvare in tempi brevi i regolamenti attuativi e ricorda l’importanza di alcuni borghi marinari di grande valenza anche per la ricettività e ristorazione.
Pome ai voti articoli 1, 2 e 3, che sono approvati. Comunica che all’articolo 4 è pervenuto l’emendamento, protocollo numero 23108, a firma del consigliere Lo Schiavo.
Illustra l’emendamento precisandone il contenuto secondo le osservazioni pervenute in Commissione dal Settore assistenza giuridica.
Recepito parere favorevole della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento che è approvato e l’articolo 4, che è approvato per come emendato. Pone quindi ai voti gli articoli 5, 6, 7 e 8, che sono approvati. Riferisce, poi, che è pervenuto l’emendamento protocollo numero 23186 a firma della consigliera Straface.
Illustra l’emendamento modificativo della relazione illustrativa.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e la legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge e riferisce che il riconoscimento e la disciplina delle cooperative di comunità si inserisce nel quadro delle iniziative per lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale indicate nell’articolo 55 dello Statuto regionale, laddove si sottolinea l'obiettivo della Regione Calabria di promuovere e favorire la cooperazione a carattere di mutualità e senza fini speculativi; altresì, precisa che è evidenziato implicitamente il ruolo attivo dei cittadini, ciò che possono fare e l’importanza del loro reale coinvolgimento nel contesto sociale di riferimento, regolando la normativa regionale e l’istituzione del Registro senza oneri a carico del bilancio regionale.
Esprime soddisfazione e sottolinea il proficuo lavoro svolto dalla terza Commissione al fine di addivenire all’individuazione del testo base, il progetto di legge n. 310/7^, di fatto in esito all’unificazione delle altre due proposte abbinate. Dà atto, altresì, della valenza delle cooperative di comunità, soprattutto per le attività volte a fronteggiare lo spopolamento e fornire supporto alle aree interne e montane per i servizi sanitari e di prossimità, al fine di garantire una migliore qualità della vita.
Ritiene che la proposta in discussione rappresenti un momento molto importante per le aree interne, con circa 327 Comuni che rischiano di estinguersi. Si ritiene, pertanto, soddisfatto del percorso compiuto assieme al consigliere Molinaro addivenendo alle medesime conclusioni, anche in virtù della discussione a livello nazionale che vede la Calabria tra i principali promotori in termini di prossimità, in particolare riguardo ai territori disagiati che, oltre a subire lo spopolamento, devono necessariamente affrontare la carenza dei servizi essenziali. Considerata la validità della proposta in discussione, auspica che essa possa essere adeguatamente considerata in ambito comunitario, soprattutto in termini di individuazione di risorse.
Passa all’esame dell’articolato e riferisce che all’articolo 1 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 19446/A02, a firma della consigliera Straface.
Illustra l’emendamento modificativo dell’articolo 1, al fine di meglio specificare le finalità dell’iniziativa legislativa. Riferisce che: al comma 1, le parole “e la coprogettazione dello sviluppo locale tra cittadini e “amministrazioni pubbliche” sono sostituite dalle seguenti: “e contribuire allo sviluppo sostenibile e la solidarietà sociale delle comunità locali”; al comma 1, le parole “dell’economia civile” sono sostituite dalle seguenti: “sociale ed economico della collettività, il tutto al fine di promuovere“; al comma 1, dopo le parole “basato su”, si inserisce la seguente: “condivisione, “; al comma 2, le parole “dei quali“ sono sostituite dalle seguenti: “atte a favorire lo sviluppo della comunità territoriale alla quale i soci promotori appartengono il cui fine è“; alla fine del comma 2, dopo le parole “diritti di cittadinanza“, si inseriscono le seguenti: “valorizzare le risorse e le tradizioni delle comunità locali nonché incentivare la creazione di offerte di lavoro “.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 19446/A02 che è approvato e l’articolo 1, che è approvato per come emendato. Passa all’articolo 2 e riferisce che sono pervenuti diversi emendamenti, a firma dei consiglieri Molinaro e Lo Schiavo.
Illustra gli emendamenti volti al recepimento delle osservazioni del Settore assistenza giuridica, protocollo numero: 23109/A01, sostitutivo dell’art 2, comma 1; 23109/A04, soppressivo dell’articolo 2, comma 1, lettera 3, numero 3.1; 23109/A05, soppressivo dell’articolo 2, comma 1, lettera 3, numero 3.3; 23109/A02, modificativo dell’articolo 2, comma 1, lettera a.7; 23109/A06, sostitutivo dell’articolo 4, comma 1, lettere b) e c); 23109/A03,
Riferisce che sono pervenuti diversi emendamenti a firma della consigliera Straface e la invita a illustrarli unitariamente.
Illustra gli emendamenti a sua firma, protocolli numero: 19446/A04-1 e 19446/A04-2, modificativi dell’articolo 2, al fine di meglio specificare le caratteristiche peculiari delle cooperative di cui all’iniziativa legislativa. Riferisce, infatti che: al comma 1, lettera a), dopo le parole “all’articolo 2512 del Codice civile” si inseriscono le seguenti: “e all’articolo 223 sexiesdecies delle disposizioni per l’attuazione del Codice civile”; al comma 1, lettera a), n. 3.II), dopo le parole “dei servizi sociali”, si inseriscono le seguenti: “sanitari e sociosanitari”; al comma 1, dopo la lettera d), si inserisce la seguente: “e) relazionare, almeno annualmente, per informare la comunità di riferimento sugli obiettivi programmati e sull’attività da intraprendere per la realizzazione dello scopo comunitario e per dare conto dei risultati delle attività svolte nell’anno precedente”; al comma 2, dopo le parole “del terzo settore” , la parola “associazioni” è soppressa>. Illustra l’emendamento protocollo numero 19446/A06, modificativo dell’articolo 3 e riferisce che: <al comma 1, dopo le parole “presso il”, si inserisce la seguente: “competente”; alla fine del comma 1, dopo le parole “dalla presente legge” si inseriscono le seguenti: “Nel registro sono annotati gli elementi essenziali delle cooperative di comunità, la descrizione sintetica dell’oggetto sociale, la sede, l’anno di costituzione, i nominativi di chi ricopre cariche di rappresentanza o direttive, le modifiche intervenute, gli estremi del provvedimento di iscrizione e di cancellazione”; alla fine del comma 2, dopo la parola “biennale”, si inseriscono le seguenti: “e si rinnova, su richiesta dell’interessato, a seguito di verifica della sussistenza dei requisiti”. Prosegue con l’illustrazione dell’emendamento protocollo numero 19446/A08, aggiuntivo dell’articolo 4, comma 1, lettera e), e riferisce che: <dopo la lettera d), si inserisce la seguente: e) favorisce l’attuazione della co-programmazione, della co-progettazione e dell’accreditamento previste dall’articolo 55 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, nonché le forme di coinvolgimento delle cooperative di comunità, la disciplina dei rapporti tra i soggetti interessati conformemente a quanto statuito dal Codice civile e dalla legislazione di riferimento vigente”>. Illustra poi l’emendamento protocollo numero 19446/A10, modificativo dell’articolo 5, comma 2, che recita: < dopo le parole “dall’entrata in vigore”, si aggiungono le seguenti: “richiedendo l’iscrizione presso il Registro regionale all’uopo costituito”>.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale e dei relatori sugli emendamenti illustrati dai consiglieri Molinaro e Straface, pone ai voti gli emendamenti protocolli numero: 23109/A01, 23109/A04, 23109/A05, 23109/A02, 23109/A06, 23109/A03, 19446/A04-1 e 19446/A04-2, che sono approvati, e l’articolo 2, che è approvato per come emendato; 19446/A06 che è approvato, così come l’articolo 3 che è approvato per come emendato; 19446/A08 che è approvato, così come l’articolo 4, che è approvato per come emendato; 19446/A10 che è approvato così come l’articolo 5 che è approvato per come emendato. Indi, pone ai voti la legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta, composta da 5 articoli, che ha l’obiettivo di concorrere alla salvaguardia, promozione e valorizzazione della “Castanicoltura di Fagnano Castello, di Sant’Agata D’Esaro e di San Donato di Ninea quale patrimonio culturale regionale”.
Specifica che la legge si inserisce in un’opera di valorizzazione delle popolazioni trascurate dalle precedenti legislature e di destagionalizzazione del turismo.
Comunica che sono pervenuti degli emendamenti a firma della consigliera Straface.
Illustra gli emendamenti , protocollo numero 22975/A01 e A02, tesi rispettivamente a modificare sia l’articolato, al fine di aggiungere ai Comuni di Fagnano Castello, di Sant'Agata d'Esaro e di San Donato di Ninea - in tutto il testo - il Comune di Casali del Manco, sia il titolo della proposta per uniformità terminologica con l’articolato.
Spiega, poi, che viene, di conseguenza, modificato l’articolo 5, con emendamento protocollo numero 22975/A06, riformulando la norma finanziaria e attualizzandola rispetto agli emendamenti che mirano ad aggiungere il Comune di Casali del Manco, facendo fronte ai maggiori oneri, quantificati nel limite massimo di 5.000 euro per ciascuna delle annualità 2024, 2025 e 2026, con la riduzione dello stanziamento del Fondo speciale per le leggi di parte corrente allocato alla Missione 20, Programma 03 (U.20.03) del bilancio di previsione 2024-2026; le somme sono contestualmente allocate alla Missione 16, Programma 01 (U.16.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2024-2026; mentre per gli esercizi successivi si provvede, nei limiti delle risorse disponibili, in sede di approvazione del bilancio di previsione.
Pone in votazione gli emendamenti al titolo e all’articolato che sono approvati. Quindi, pone in votazione gli articoli1, 2, 3 e 4 che sono approvati come emendati. Pone, poi, in votazione l’emendamento all’articolo 5 che è approvato e l’articolo 5 che è approvato come emendato.
Dichiarato il voto favorevole del gruppo del Partito democratico, sottolinea l’importanza del provvedimento e suggerisce che sarebbe utile valutare l’estensione di tali previsioni anche ad altre realtà calabresi.
Pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che obiettivo della proposta di legge è la salvaguardia delle attività dello spettacolo viaggiante, fondamentali per la cultura e la tradizione calabrese, che includono circhi, fiere e giostre, che ha subìto difficoltà economiche aggravate dalla pandemia. Specifica, inoltre, che per spettacolo viaggiante si intendono attività, aventi in genere carattere familiare, allestite per mezzo di attrezzature mobili o installate stabilmente all'aperto o al chiuso, o in parchi di divertimento.
Precisa che la proposta mira a preservare e valorizzare il settore, sostenendo gli operatori e promuovendone lo sviluppo come patrimonio culturale e sociale e che le misure previste includono sostegni per i titolari di licenza e giovani operatori, iniziative culturali, l'istituzione di un Osservatorio regionale per monitorare gli interventi e un Elenco regionale per identificare gli operatori con licenza.
Conclude, spiegando che l’obiettivo principale di questa proposta è promuovere la valenza imprenditoriale, sociale e culturale del settore, mettendo in rilievo, anche, l’importanza di una adeguata tutela del lavoro.
Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato. Comunica, poi, che all’articolo 2 è pervenuto un emendamento, protocollo numero 23023/A02, a firma del consigliere Mattiani.
Premesso che le proposte emendative da lui presentate sono volte ad accogliere le osservazioni del Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità dà lettura dell’emendamento che recita: <<Le parole “titolari della licenza” al comma 1 dell’art 2 della proposta di legge regionale n.228/12^ recante “Interventi a favore degli operatori dello spettacolo viaggiante” sono soppresse.>>
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e l’articolo 2 che è approvato come emendato. Comunica, poi, che è pervenuto un emendamento sostitutivo dell’articolo 3, protocollo numero 23023/A03, a firma del consigliere Mattiani.
Dà lettura dell’emendamento che recita:
“L’articolo 3 della proposta di legge regionale n. 228/12^ recante “Interventi a favore degli operatori dello spettacolo viaggiante” è sostituito dal seguente:
Art. 3
(Interventi di sostegno)
1. La Regione Calabria, ai fini della presente legge, nell’ambito degli strumenti delle attività inserite nella programmazione turismo e cultura e nei limiti massimi delle risorse nazionali e comunitarie disponibili, in osservanza delle disposizioni europee e nel rispetto dei principi di concertazione e sussidiarietà, può sostenere gli esercenti le attività dello spettacolo viaggiante inseriti nell’elenco di cui all’articolo 2 attraverso:
a) il sostegno per attività innovative, di ricerca e sperimentazione delle nuove tecniche di intrattenimento;
b) il sostegno ai giovani operatori dello spettacolo viaggiante;
c) iniziative di carattere culturale, come conferenze, mostre, convegni e interventi coordinati col mondo della scuola;
d) il sostegno per l’acquisto di nuove attrazioni, impianti, macchinari, attrezzature e beni strumentali appartenenti all’elenco di cui all’articolo 4 della l. n. 337/1968 e per l’adeguamento delle attrazioni ai criteri di sicurezza previsti dalla normativa vigente per le attività dello spettacolo viaggiante.
2. La Regione individua, con riferimento agli interventi di cui al comma 1, le tipologie di spese ammissibili a contributo, i criteri per la assegnazione, le modalità e i termini di presentazione delle domande e di rendicontazione delle spese sostenute.”
Pone in votazione l’emendamento che è approvato. Comunica, poi, che sono pervenuti due emendamenti all’articolo 4, protocollo numero 23023/A05 e 23023/A04-1 a firma del consigliere Mattiani.
Dà lettura dell’emendamento protocollo numero 23023/A05:
“All’articolo 4 comma 2 dopo le parole “a titolo gratuito” sono aggiunte le parole “e non comporta rimborso spese”; all’articolo 4 comma 5 dopo le parole “dell’Osservatorio” sono aggiunte le parole: “che parteciperanno a titolo gratuito senza diritto a rimborso spese.””
Dà lettura dell’emendamento 23023/A04-1 che recita:
<<Le parole “della Giunta regionale” al comma 2 dell’art 4 della proposta di legge regionale n.228/12^ recante “Interventi a favore degli operatori dello spettacolo viaggiante” sono sostituite dalle seguenti: “del Presidente del Consiglio regionale della Calabria”>>.
Pone in votazione gli emendamenti che sono approvati. Pone, quindi in votazione l’articolo 4 che è approvato come emendato e l’articolo 5 che è approvato.
Infine, pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge al Parlamento che si compone di un articolo volto a prorogare di un ulteriore anno la scadenza del termine del 5 gennaio 2024, per venire incontro alle esigenze provenienti dalle imprese già̀ iscritte al Registro delle imprese e operanti in tutto il territorio statale, al fine di consentire, in Calabria e in tutta Italia, l'adeguamento dei requisiti richiesti per l'esercizio dell'attività̀ di meccatronica. La proroga è, infatti, indispensabile per consentire di sanare i ritardi nella organizzazione dei corsi regionali di qualificazione e creare le condizioni idonee per l'adeguamento della qualificazione degli autoriparatori.
Pone in votazione la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Dà lettura dell’ordine del giorno, precisando che le "Culle per la vita" permettono alle madri in difficoltà di lasciare il proprio neonato in anonimato, garantendo che riceva cure e affetto. Sottolinea che le predette culle devono essere collocate in luoghi facilmente raggiungibili, dotate di riscaldamento e sistemi di sicurezza, e collegate al pronto soccorso neonatale per un controllo continuo.
Evidenzia che attualmente la Calabria è una delle cinque Regioni in cui non sono attive le "Culle per la vita" e ricorda che, nonostante la normativa permetta di partorire in ospedale senza lasciare le proprie generalità, molti neonati vengono abbandonati in condizioni pericolose, mettendo a rischio la loro vita e quella delle madri.
Ritiene, poi, che alcune delle donne che non desiderano riconoscere il proprio neonato spesso non valutano l'adozione per timore di violare l'anonimato, evidenziando che le "Culle per la vita" offrono un'alternativa sicura. Sottolinea, altresì, che questa possibilità non è sempre nota, soprattutto tra le donne in difficoltà economiche o sociali e propone di stabilire una sinergia tra strutture pubbliche e associazioni, come accade in altre Regioni.
Indi, evidenzia che l’ordine del giorno impegna il Presidente e la Giunta Regionale ad istituire il servizio di una "Culla per la vita" in ogni Struttura Sanitaria calabrese con Reparto di Neonatologia e Pediatria, garantendo pari opportunità di accoglienza e vita per tutte le mamme e i loro bambini, programmando una campagna di informazione capillare sul territorio calabrese, coinvolgendo anche i Comuni, per diffondere la conoscenza del servizio.
Precisa, infine, che la mozione a firma del consigliere Mammoliti non contrasta ma integra i contenuti dell’ordine del giorno appena illustrato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Precisato che l’ordine del giorno di sua iniziativa non è in contrasto con quello appena approvato e illustrato dal consigliere Molinaro, focalizzato sull’evento conclusivo e cioè alla nascita del bambino, ritiene che debbano essere previsti interventi prodromici che potenzino e rafforzino determinati servizi quale il parto in anonimato, che garantisce una libertà di scelta, benché dolorosa e sofferta, e il potenziamento dei consultori familiari, in termini sia di personale, sia di strutture sia di orari di accesso.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la legge 11 febbraio 1992, n. 157, "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", dispone che le Regioni disciplinino l'attività di tassidermia e imbalsamazione e la detenzione o il possesso di preparazioni tassidermiche e trofei. Sottolinea che, a distanza di 32 anni, tale regolamento non è stato ancora emanato, creando un vuoto normativo che impedisce agli artigiani abilitati di operare legalmente in Calabria, costringendoli a lavorare in altre regioni.
Evidenzia che l'assenza di regolamentazione favorisce l'esercizio abusivo e in violazione delle norme igienico-sanitarie. Sottolinea che la mancata emanazione del regolamento ha comportato disagi per la categoria e un mancato introito economico per la Regione Calabria. Rileva che la tassidermia consente di riprodurre fedeli ricreazioni naturalistiche degli ambienti calabresi, arricchendo le esposizioni museali e offrendo opportunità didattiche e turistiche.
Considera necessario uno strumento regolamentare per disciplinare l'attività di tassidermia, definendo requisiti, procedure di autorizzazione, esami di idoneità, obblighi di documentazione e conservazione, e norme di vigilanza e sanzioni. Sottolinea che altre regioni italiane hanno già emanato regolamenti in attuazione della legge 11 febbraio 1992, n. 157.
Impegna la Giunta regionale a emanare il "Regolamento dell'attività di tassidermia e di imbalsamazione della detenzione e possesso di preparazioni tassidermiche e di trofei" in attuazione dell'art. 6 della legge n. 157 del 1992 e dell'art. 4 della legge regionale 9 maggio 1996, n. 70.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 16,30
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo