XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 44
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SEDUTA Di martedì 6 AGOSTO
2024
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
E DEL
VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 11,55
Fine lavori h. 15,01
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
MATTIANI Giuseppe (Lega
Salvini)
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico),*
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore,*
OCCHIUTO
Roberto, Presidente della Giunta regionale
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia), relatore,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle), relatore,*,*
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatore
MATTIANI Giuseppe (Lega
Salvini)
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 11.55
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 94/12^ su “La Vespa del ‘900: un patrimonio culturale italiano”.
Pone in votazione l’inserimento della mozione che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di provvedimento amministrativo numero 174/12^ relativa alla richiesta di referendum abrogativo in materia di autonomia differenziata.
Ritenuto, ormai, giunto al termine il dibattito in atto, reputa necessario che ogni forza politica esprima chiaramente la propria posizione al riguardo, analogamente a quanto accaduto nel Consiglio regionale della Basilicata, dove la proposta è stata, poi, respinta.
Reputato ancora aperto il dibattito in tutta Italia, riferisce che il provvedimento sta seguendo l’iter previsto di esame nella Commissione consiliare competente.
(Così resta stabilito)
Ricorda all’Aula che, ai sensi dell’articolo 54, comma 3, dello Statuto, l’istituzione di nuovi Enti, aziende, società regionali anche a carattere consortile, deve avvenire con legge approvata a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio regionale.
Chiede il rinvio della trattazione relativa
ad una tematica così importante, attesa l’assenza alla seduta odierna di molti
consiglieri.
Apprezzata l’onestà intellettuale della
consigliera De Francesco nel prendere atto dell’opportunità di rinviare la
trattazione della proposta in esame, attesa l’assenza di molti consiglieri di
maggioranza, chiede all’assessore Pietropaolo l’avvio al riguardo di una
discussione seria con il coinvolgimento dell’opposizione, ricordando, peraltro,
il voto favorevole sul provvedimento espresso nella Commissione consiliare
competente.
Sottolineata l’importanza della proposta di
legge in discussione, ribadisce la richiesta di istituire un Tavolo di
confronto sull’argomento per addivenire ad una approvazione condivisa.
Pone in votazione la richiesta di rinvio, che è approvata.
(Il Consiglio rinvia)
Invita il consigliere Montuoro, in qualità
di relatore, a svolgere una relazione unica per i provvedimenti inseriti ai
punti due e tre dell’ordine del giorno, trattandosi dell’approvazione del Rendiconto
dell’esercizio 2022 e del bilancio di previsione 2024-2026 di Azienda Calabria Verde.
Riferito, preliminarmente, che i
provvedimenti in discussione sono stati approvati dalla Commissione consiliare
bilancio nella seduta del 5 agosto, riferisce che, relativamente alla proposta
di provvedimento amministrativo numero 180/12^, riguardante il Rendiconto dell’esercizio
2022 di Azienda Calabria Verde, il Revisore unico dei conti rileva che il
risultato di amministrazione 2022, a seguito degli accantonamenti e delle quote
vincolate, determina in un disavanzo da ripianare nel bilancio di previsione del
successivo esercizio e, attesta, inoltre, l’attendibilità delle risultanze
della gestione finanziaria, la congruità del fondo crediti di dubbia
esigibilità e degli altri accantonamenti rilevati, l’attendibilità dei
risultati economici generali e di dettaglio, con riferimento al rispetto della
competenza economica, alla completa e corretta rilevazione dei componenti
positivi e negativi, alle scritture contabili e alle carte di lavoro a supporto
dei dati rilevati.
Riferisce, poi, che l’organo di controllo,
nell’esprimere giudizio positivo, raccomanda all’Ente la prosecuzione della
fase di risanamento amministrativo e che l’Unità Operativa Autonoma Politiche
della Montagna, Foreste e Forestazione, a seguito delle verifiche
effettuate sulle risultanze della gestione dell’Azienda per l’esercizio 2022,
attesta la coerenza tra gli impegni assunti dall’Ente e le risorse assegnate
con il Piano attuativo della forestazione per l’anno 2022, nonché la perfetta
corrispondenza tra le risultanze di cassa e quanto riportato nel conto del
tesoriere per l’esercizio 2022, che non sono stati riconosciuti debiti fuori
bilancio e non ne sussistono da dover riconoscere e che, pertanto, ha espresso parere
favorevole con prescrizioni.
Sottolinea, poi, che il Dipartimento
economia e finanze ha evidenziato la formale correttezza della procedura del
riaccertamento ordinario dei residui, nonché nella quantificazione sia del
valore complessivo del Fondo Pluriennale Vincolato sia del risultato di
amministrazione, e rileva, anche, la formale correttezza nella determinazione
del fondo crediti dubbia esigibilità; inoltre, raccomanda all’Azienda di
promuovere tutte le attività necessarie atte a garantire una più incisiva
azione di recupero delle posizioni di credito, stante il perdurare di evidenti
difficoltà nella riscossione dei proventi relativi alla gestione dei beni, con
particolare riferimento ai canoni per concessioni pluriennali.
Evidenzia, altresì, che il Dipartimento
raccomanda all’Ente, ma anche all’UOA Forestazione, quale soggetto preposto
alla vigilanza di Azienda Calabria Verde, l’urgente predisposizione ed
approvazione del bilancio di previsione 2024/2026, che sarà discusso nel
prossimo punto, al fine di consentire una programmazione strutturata del
risanamento aziendale, nel rispetto degli equilibri di bilancio e sulla base
della puntuale definizione di un cronoprogramma di ripiano del disavanzo.
Con riferimento alla proposta di
provvedimento amministrativo numero 179/12^ riguardante il bilancio
di previsione 2024-2026 dell’Azienda Calabria Verde, riferisce che il
Revisore unico dei conti: rileva che il risultato di amministrazione presunto
dell’annualità 2023 ammonta ad euro -39.959.891,99, il cui ripiano viene
previsto nel bilancio pluriennale 2024-2026, entro i limiti della durata
residua della legislatura regionale per l’importo di euro 13.319.963,36 per
ciascuna annualità; ha, inoltre, verificato che: il bilancio di previsione
proposto rispetta il pareggio finanziario complessivo di competenza e gli
equilibri di parte corrente e in conto capitale; le entrate previste consentono
l’equilibrio di bilancio, inclusa la quota di disavanzo presunto del rendiconto
2023 da applicare nella misura 1/3 sino al termine della legislazione regionale,
esprimendo, infine, parere favorevole.
Evidenzia, quindi, che l’Unità Operativa
Autonoma Politiche della Montagna, Foreste e Forestazione, a seguito delle
verifiche effettuate sulle risultanze inerenti il bilancio di previsione,
prende atto che risultano rispettati sia gli equilibri generali di bilancio sia
i limiti di spesa per l’esercizio 2024, evidenziando che l’Azienda si è
impegnata, una volta approvato il bilancio di previsione 2024-2026, ad
approvare una idonea variazione di bilancio per l’applicazione della parte
accantonata del risultato di amministrazione, e che, pertanto, ha espresso
parere favorevole al bilancio di previsione 2024-2026.
Sottolinea, poi, che il Dipartimento
Economia e Finanze, nell’istruttoria di competenza, richiama l’Ente affinché
provveda con urgenza a realizzare quanto necessario al fine di completare
l’attività di recupero, evidenziando il rispetto degli equilibri contabili e la
presenza di un saldo finale di cassa positivo e, conseguentemente, ha espresso
parere positivo all’approvazione del provvedimento.
Presidenza del Vicepresidente Pierluigi
CAPUTO
Rilevato il frequente confronto sui
Rendiconti di Azienda Calabria Verde svolti nella Commissione consiliare
bilancio, prende atto del poderoso lavoro di risanamento in atto nell’Ente,
sottolineando, altresì, la necessità di procedere, a breve, anche
all’approvazione del Rendiconto dell’esercizio 2023 per avere un quadro completo
della situazione dell’Ente e poter compiere, come affermato dal Revisore unico
dei conti, una valutazione più appropriata sulla qualità dell’azione di
risanamento in atto.
Registra, poi, positivamente l’azione
compiuta in materia di accertamento e riscossione dei canoni, oggetto in
passato di scarsa attenzione, e plaude all’istituzione di un gruppo di lavoro
con la Prefettura e i carabinieri forestali, a garanzia della funzionalità di
un Ente importante che si occupa della tutela del patrimonio boschivo
calabrese.
Ritenuto che il bilancio di previsione
dell’Azienda debba contenere scelte strategie importanti volte a definire la mission
dell’Ente, auspica la massima attenzione dell’assessore Gallo al riguardo,
reputando condivisibili alcuni degli obiettivi indicati nel bilancio
dell’Azienda.
Riferito che il Dipartimento economia e
finanze ha ritenuto potersi procedere all’approvazione del bilancio di
previsione 2024-2026 anche in assenza dell’approvazione del Rendiconto
dell’esercizio 2023, evidenzia, tuttavia, la mancata condivisione dell’impostazione
impressa dalla Giunta regionale alla gestione degli Enti strumentali e anche di
Azienda Calabria Verde, maggiormente improntata alla repressione degli incendi
piuttosto che all’attività di prevenzione.
Sottolineato il proficuo lavoro di bonifica
dei territori svolto dagli operai forestali, purtroppo molto bistrattati in
passato, che ha consentito di evitare le calamità naturali verificatisi negli
anni Settanta, evidenzia la necessità di salvaguardare tale patrimonio,
compiendo scelte coraggiose e destinando maggiori risorse finanziarie volte a
garantire la corresponsione degli emolumenti al personale dipendente.
Ricordata la discussione, in occasione
dell’approvazione del Piano forestale, in merito alle possibili assunzioni a
tempo determinato di giovani formati, che reputa condivisibile, non individua
nel bilancio dell’Ente una visione strategia e programmatoria.
Evidenziata l’importanza del patrimonio
boschivo calabrese che produce ricchezza ovunque tranne che in Calabria, reputa
che l’eventuale trasformazione di Azienda Calabria Verde in Ente pubblico
economico non sia la scelta più adeguata al fine di potenziare le finalità
dell’Ente.
Rivolto all’Esecutivo regionale l’invito a
confrontarsi con le forze politiche di opposizione per addivenire
all’approvazione condivisa dei provvedimenti, evidenzia la necessità di
compiere scelte programmatiche e operative, sulle quali si otterrà l’appoggio
delle forze politiche di opposizione.
Ripercorso l’iter dell’istituzione e
gestione di Azienda Calabria Verde, reputa che l’assessore Gallo debba
dimostrare maggiore forza e coraggio nel procedere all’attività di
programmazione dell’Ente, anche mediante il potenziamento delle risorse
finanziarie, pur consapevole delle difficoltà incontrate dall’Azienda in questi
anni.
Evidenziata l’importanza del lavoro di
tutela del territorio svolto da Azienda Calabria Verde, reputa che la politica
debba avere una visione lungimirante e si dichiara disponibile a fornire il
proprio contributo nell’interesse della cittadinanza.
Sottolineata la preminenza nel territorio
calabrese di aree interne, reputa necessario affrontare problematiche ataviche
come la crisi idrica, fornendo adeguato supporto ai sindaci.
Afferma, infine, di non condividere la
decisione prospettata di trasformazione di Azienza Calabria Verde in Ente
pubblico economico.
Considerata
l’importanza dell’argomento, ritiene doveroso fornire delle precisazioni, in
particolare sulla rilevanza di aver approvato, dopo un lunghissimo iter, prima
in Commissione e poi in Aula consiliare, i Rendiconti di Azienda Calabria Verde
relativi a diverse annualità passate.
Ricordato,
quindi, che negli anni passati non sono state neppure approntate misure e
azioni per superare le criticità in cui versava l’ente, evidenzia che solo
oggi, grazie anche alla gestione del direttore Oliva, si potrà ambire ad una
gestione ordinaria. In proposito, riconosce al direttore Oliva il merito di
essere riuscito a redigere tutti i rendiconti passati e anche il bilancio di
previsione 2024-2026, nonostante una pesante situazione debitoria pregressa da
ripianare nel triennio.
Sottolineato
che già circa 300 unità di precari sono stati stabilizzati in Calabria Verde,
ricorda che al suo primo anno da assessore gli stanziamenti statali per la
forestazione calabrese furono decurtati di 40 milioni di euro e che solo la
sfortunata coincidenza con la pandemia consentì di far fronte agli impegni con
i dipendenti, grazie alla disoccupazione Covid. In proposito ricorda, quindi,
gli interventi del presidente Occhiuto, allora in qualità di capogruppo di
Forza Italia alla Camera, che consentirono, tramite emendamenti, di recuperare
le risorse necessarie per il 2021 ed il 2022 e successivamente di far ricorso
alle anticipazioni di fondi europei per il 2023 e per il 2024.
Riferisce,
poi, che sono state affrontate diverse emergenze quali la liquidazione
dell’AFOR e il pagamento del TFR dei suoi dipendenti, grazie anche
all’anticipazione di ingenti risorse da parte di Calabria Verde, ed il
trasferimento di ulteriori unità di operai idraulico forestali dai Consorzi di
bonifica, le cui difficoltà ataviche in termini economici sono note.
Precisa,
poi, che contrariamente a quanto sostenuto dal consigliere Mammoliti, l’impegno
del governo regionale in materia di lotta agli incendi è improntato sulla
prevenzione più che sulla lotta attiva; prevenzione effettuata grazie all’uso
delle tecnologie ma anche e soprattutto alla forza lavoro umana, a cui sono
state riconosciute in merito premialità specifiche.
Sottolineate
le evidenti differenze politico istituzionali esistenti tra la maggioranza e le
opposizioni, evidenzia che, comunque, la minoranza dà atto e riconosce la
“poderosa” azione di risanamento effettuata in Calabria Verde, con il
ripristino di una governance ordinaria, ma reputa indispensabile valorizzare il
patrimonio forestale della Calabria garantendo la presenza del personale nelle
aree interne.
Ricordato,
infine, che l’assessore Gallo ricopre il ruolo di assessore all’agricoltura e
forestazione da cinque anni e tanti temi cruciali non sono stati affrontati,
annuncia il voto di astensione del Partito Democratico.
Pone
in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Pone
in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Sottolineato
che la proposta di legge riguardante il Rendiconto generale relativo
all’esercizio finanziario 2023 è stata licenziata dalla seconda Commissione
bilancio nella seduta del 5 agosto, evidenzia che il Rendiconto generale anno
2023 ha ricevuto il parere positivo da parte del Collegio dei revisori ed è
stato parificato dalla Corte dei conti nelle sue componenti del conto del
bilancio, del conto economico e dello stato patrimoniale.
Comunica,
inoltre, che ad integrazione della delibera di Giunta che ha approvato il
Rendiconto esercizio finanziario 2023, la Giunta con delibera numero 399 ha
rettificato il Conto del bilancio-gestione delle spese e con successiva
delibera numero 400 ha approvato il Rendiconto consolidato dell’anno 2023 della
Regione Calabria.
Precisata
la natura ed i contenuti del rendiconto nonché lo scopo ad esso sotteso,
ricorda, poi, che il giudizio di parifica è uno strumento efficace di controllo
sulle finanze regionali, per assicurare il rispetto dei vincoli di finanza
pubblica, rappresentando il sigillo di trasparenza e correttezza della gestione
dei conti pubblici.
Sottolinea,
infine, il risultato eccezionale che testimonia il cambio di passo impresso
dall’amministrazione attuale, ossia che per la prima volta sono stati rispettati i
termini di legge per l’approvazione del Rendiconto generale e del relativo
giudizio di parifica.
Premesso di aver partecipato all’esame del
provvedimento in seconda Commissione, riconosce che contiene alcuni
apprezzabili elementi di novità, come il rispetto dei termini di approvazione e
parifica e che nella relazione non siano suggeriti tagli alle spese. Giudica,
però corretto sottolineare che la Corte dei conti ha evidenziato delle
criticità che necessitano di un monitoraggio costante.
Mette, in particolare, l’accento: sul saldo
di gestione e competenza e sul saldo di gestione dei residui che permangono
negativi; sulle preoccupazioni espresse in merito all’autonomia differenziata;
sulle criticità della sanità; su un utilizzo dei Fondi comunitari che non
produce alcun miglioramento del PIL e del benessere della popolazione;
Elementi che, a suo avviso, sarebbero da
approfondire e che necessitano dei dovuti aggiustamenti.
Auspica, infine, un rafforzamento
amministrativo coraggioso con l’assunzione di personale qualificato e un
utilizzo proficuo della spesa.
Considerate le delucidazioni offerte in
seconda Commissione dal Dipartimento e dai Revisori dei conti, ritiene che
sarebbero stati più utili dei suggerimenti su una futura visione della Regione.
Rimarcato, quindi, che è stata ampiamente spiegato da cosa dipenda il saldo di
cassa negativo e che nella relazione della Corte dei conti si fa esplicito
riferimento al miglioramento dei risultati relativi ai fondi FESR e FSE,
ritiene che oggi si debba prendere atto delle criticità per migliorare
ulteriormente l’azione di governo.
Premesso di intervenire per offrire il punto
di vista del governo regionale, pone l’accento sul risultato, ascrivibile a
merito della Regione, del giudizio di parifica ottenuto nei termini prescritti
dalla normativa vigente che consente di porre in essere
le relative rettifiche.
Rimarca, inoltre, che l’effetto delle
politiche economiche sui dati macroeconomici si produce dopo un periodo di
tempo, 5 o 6 anni, causando uno scostamento tra le stesse e il loro riverbero.
Informa, a tal proposito, di voler affidare a un istituto nazionale il compito
di studiare l’effetto prospettico delle politiche regionali e delle politiche
nazionali sui dati macroeconomici per misurare l’efficienza delle politiche poste in essere.
Riguardo ai fondi comunitari, poi, segnala
che il residuo di fondi non ancora spesi a dicembre 2023, come segnalati dalla
Corte dei conti e pari a 184 milioni di euro, sono stati oggetto di domande di
pagamento nei mesi successivi al 2023 e che si è speso più dell’obiettivo
fissato. Osserva, inoltre, che pur non essendo
soddisfatto della qualità della spesa dei fondi degli ultimi 10 anni, questo
risponde alla necessità di contemperare due esigenze: evitare la restituzione
delle risorse e cercare di fare spesa migliore possibile.
Riguardo, inoltre, la situazione deficitaria
delle Aziende sanitarie e ospedaliere, afferma che negli ultimi anni hanno
chiuso in avanzo perché non erogavano servizi e non investivano, mentre oggi si
riscontra un risultato negativo perché si sono rimesse in moto.
Pone, inoltre, l’accento sulla
considerazione della Corte dei conti che definisce apprezzabile l’operatività
del Commissario ad acta, ma non altrettanto l’attività amministrativa a valle,
che definisce deficitaria, evidenziando che l’assunzione di nuove risorse
comporta una necessaria formazione e addestramento, i cui risultati saranno
apprezzabili soltanto a distanza di qualche anno.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6,
7, 8, 9, 10, 11, 12, 12-bis e 13, che sono approvati, e la proposta di
legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra brevemente l’iter legislativo che ha portato all’odierna discussione della proposta di legge, frutto di un’analisi avviata nella precedente Legislatura e che nel tempo ha subito ulteriori modifiche al fine di aderire all’attuale quadro normativo, attraverso uno strumento utile per il supporto ai programmi assistenziali rivolti alle persone.
Ringraziate le Commissioni che hanno affrontato la discussione e gli uffici coinvolti, sottolinea che il provvedimento in discussione è finalizzato a modificare la legge regionale numero 24 del 2020, volta a garantire ai pazienti maggiori possibilità di terapia, anche dal punto di vista dell’appropriatezza terapeutica, valorizzando, nello specifico, la figura del farmacista.
Precisato che
l’intervento di novellazione si è reso necessario a causa dell’impugnazione
della legge da parte della Corte costituzionale, sottolinea che il
provvedimento si compone di 4 articoli, che illustra
nel dettaglio.
In particolare,
riferisce che l’articolo 1 prevede la presenza della figura professionale del
farmacista in varie strutture quali gli istituti di ricovero, di
riabilitazione, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le
residenze sociosanitarie assistite (RSSA), presso i servizi per le dipendenze
(SERD), le case di riposo, le case protette e comunità terapeutiche, case di
cura private e in tutte le altre strutture pubbliche e private ove sono
utilizzati farmaci.
Precisato che le
strutture sanitarie, adeguandosi alla presente normativa, possono anche
conseguire economie di spesa, evidenzia che la proposta
non comporta alcun onere finanziario per il bilancio regionale.
Esprime
apprezzamento per la proposta di legge e annuncia il suo voto favorevole in
virtù delle ricadute positive in termini di salute e assistenza dei pazienti
calabresi.
Tuttavia, esprime
perplessità sull’assenza di oneri, ravvisando costi di produzione e di funzione
nell’attività aggiuntiva richiesta ai farmacisti operanti nelle strutture,
soprattutto considerato che tale attività non è prevista dal DCA numero 81 del
2016.
Ricorda che la
Commissione competente ha provveduto ad audire i soggetti interessati e ad
allineare la legge ai giudizi della Corte costituzionale e del Mef (Ministero
economia e finanze).
Pone ai voti gli
articoli 1, 2, 3 e 4, che sono approvati, e la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Ringraziati i consiglieri che hanno sottoscritto la proposta di
legge e riconosciute le molteplici azioni fin qui intraprese e volte al
miglioramento del settore dei trasporti, evidenzia l’importanza del turismo
itinerante e come la
Calabria possa ambire a diventare una delle mete turistiche più
attraenti per la sua conformazione geografica nonché per le condizioni
climatiche, naturalistiche, paesaggistiche, storico-culturali, archeologiche ed
enogastronomiche.
Sottolineata, poi, la proficua attività volta a favorire le iniziative in tal senso, stigmatizza le diverse criticità riscontrate all’interno dei Dipartimenti regionali, che spesso ostacolano l’effettiva attuazione delle leggi e, quindi, il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Auspica, pertanto,
la collaborazione dei Dipartimenti competenti e invita a un attento
monitoraggio in tal senso.
Riferito che la proposta di legge si compone di 8 articoli,
evidenzia, in particolare, che l’articolo 2 mira a regolamentare le aree di sosta dei mezzi con tutti i servizi utili.
Evidenziata l’importanza del settore turistico che, insieme all’agricoltura, è stato considerato come un potenziale volano per l’economia e per l’immagine della Calabria, sottolinea che una sottoscrizione bipartisan della legge ne dimostra l’ampia condivisione. Puntualizzato, poi, che all’aumentato dinamismo dell’attività politica e programmatica dovrebbe corrispondere un maggiore supporto e una maggiore attività degli organi amministrativi che non si debbono, però, sostituire al potere decisionale politico, evidenzia come vi siano ritardi di attuazione delle leggi e dei rispettivi regolamenti nonché scelte di apparati amministrativi che, di fatto, inficiano quella che è stata la volontà del Consiglio e rischiano di sostituirsi ad esso. Dichiara, infine, il suo voto favorevole alla proposta di legge in discussione.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 che sono approvati. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 16194 all’articolo 6, comma 1, a firma del consigliere Tavernise.
Illustra l’emendamento che modifica il comma 1 dell’articolo 6 e testualmente recita: <<Il comma 1 dell’articolo 6 della proposta di legge è così sostituito: “La Giunta e il Consiglio regionale, attraverso i siti istituzionali, pubblicizzano, senza maggiori oneri a carico del bilancio regionale, il turismo itinerante al fine di rendere efficace la promozione del medesimo a livello regionale, nazionale e internazionale.”>>
Pone ai voti l’emendamento che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 16194/A02, a firma del consigliere Tavernise.
Illustra l’emendamento che prevede la soppressione dal testo del comma 2, poiché giudicato particolarmente vago riguardo alle risorse comunali da considerare.
Pone in votazione l’emendamento in discussione che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale. Pone ai voti l’articolo 6 che è approvato per come emendato, indi pone in votazione gli articoli 7 e 8 che sono approvati. Preso atto della nuova relazione tecnica presentata, pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Rinvia il punto all’ordine del giorno per consentire maggiori approfondimenti di natura finanziaria.
(Il
Consiglio rinvia)
Illustra il provvedimento teso ad apportare elementi di miglioramento riguardo l’efficienza amministrativa, nel settore del lavoro e dello sviluppo economico favorendo, così, la crescita economica della regione. Illustra quindi l’articolato, precisando che: l’articolo 4 risolve problemi interpretativi in materia di lavoro; l’articolo 5 elimina conflitti di competenza con organi dello Stato; l’articolo 8 corregge un errore materiale relativo ad una norma esistente; l’articolo 11 mira a rendere maggiormente stabile le attività di controllo contabile; gli articoli 12 e 14 migliorano l’efficienza amministrativa e lo sviluppo economico; l’articolo 15 allinea la legislazione regionale alle normative nazionali e comunitarie; gli articoli 16 e 18 mirano a garantire la continuità dei servizi; l’articolo 19 semplifica procedure amministrative per il terzo settore; gli articoli da 20 a 24 apportano modifiche a leggi regionali specifiche. Sottolineato che la proposta di legge rappresenta un importante elemento per l’armonizzazione del quadro normativo regionale oltre a garantire inclusione, puntualizza che la stessa non comporta variazioni al bilancio regionale.
Precisato che quello in esame è il nono provvedimento omnibus portato all’esame dell’Aula, censura la scelta del titolo che a suo avviso non è rappresentativa del contenuto, atteso che è prevista la modifica di leggi regionali che, a suo avviso, avrebbero meritato una discussione in Commissione, in particolare quelle inerenti agli emolumenti dei capigruppo, ad ARPAC e da ultimo, non per importanza, le norme riguardanti la Fondazione Terina. In proposito, rappresenta l’utilità delle attività svolte dalla Fondazione e ravvisa la possibilità ancora in essere di trovare soluzioni che consentano di mantenerla in vita. Stigmatizza, pertanto, la scelta di inserire all’interno dello stesso provvedimento materie eterogenee che ne rendono difficile la comprensione e conseguentemente non consentono una scelta di voto.
Benché consapevolmente di essere ripetitivo circa le critiche sui provvedimenti omnibus, sui quali conferma le sue censure, evidenzia che la produzione legislativa dell’attuale Legislatura è la più bassa a sua memoria, registrando, per contro, un considerevole numero di leggi impugnate. Nel merito del provvedimento, ritiene che quanto contenuto in alcuni articoli esautori il Consiglio regionale del suo ruolo e delle competenze.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10, che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 11, protocollo numero 16286, a firma del consigliere Caputo.
Illustra l’emendamento finalizzato a modificare la legge regionale numero 2 del 10 gennaio 2013, recante: “Modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il governo in attuazione del principio di leale collaborazione e disposizioni normative” e, nello specifico: con la prima modifica proposta, si mira a disciplinare la durata in carica del Collegio dei Revisori dei conti, attualmente disciplinato dall’articolo 6 della legge regionale, facendo coincidere la durata del mandato dell’organismo con la durata della legislatura consiliare e, comunque, fino all’insediamento del nuovo Collegio, al fine di non privare l’Ente Regione di un organismo essenziale, nelle more del rinnovo dell’Assemblea legislativa e fino alla nomina dei nuovi revisori; con la seconda modifica proposta, si vuole abrogare la lettera f) del comma 1 dell’articolo 3-bis della citata legge regionale, che individua il soggetto certificatore, ai sensi dell’articolo 22, comma 3, lett. d) del decreto Legislativo numero 118 del 2011, nel Collegio dei revisori dei conti della Regione; ciò al fine di ampliare il novero dei soggetti certificatori, ai quali la Regione può affidare le attività di certificazione, ricomprendendovi soggetti interni o esterni all’Amministrazione regionale che possono mettere a disposizione, celermente, un numero adeguato di risorse professionali da dedicare alle attività di cui trattasi. Sottolinea, quindi, che la modifica proposta consente di soddisfare l’esigenza di garantire la speditezza delle attività di certificazione riferite alla gestione sanitaria accentrata (GSA) presso la Regione, in considerazione della mole di dati oggetto di esame e della conseguente numerosità e complessità degli adempimenti.
Precisa, infine, che l’emendamento ha carattere ordinamentale e non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 16286, che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’articolo 11, che è approvato per come emendato.
Indi, posti in votazione gli articoli 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26 e 27, che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, che è approvata per come emendata, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la mozione finalizzata a impegnare la Giunta regionale ad attivarsi, per il tramite del Governo, affinché si riconosca alla Vespa del ‘900, iconico scooter della Piaggio, brevettato nel 1946, che ad oggi è uno dei prodotti di disegno industriale più famosi al mondo, l'espressione storica, culturale e artistica del nostro Paese e per ottenere la tutela dalle limitazioni della circolazione dei mezzi a benzina, previste dalle misure contenute nel Green Deal europeo; ciò affinché non vada disperso un patrimonio culturale simbolo della tecnologia e dello stile del nostro Paese, attraverso il riconoscimento di Patrimonio Culturale Italiano disciplinato dal decreto legislativo numero 42 del 2004.
Riferisce, altresì, che le Assemblee legislative di altre Regioni italiane hanno già approvato una mozione al riguardo.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 15.01
La Funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo