XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 43
__________
SEDUTA Di VENERdì 26 luglio
2024
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 14,59
Fine lavori h. 20,10
INDICE
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
CRINÒ
Giacomo Pietro (Forza Azzurri), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
CIRILLO Salvatore (Forza Italia), relatore
AFFLITTO
Francesco (Movimento Cinque Stelle)
ALECCI Ernesto
Francesco (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente),*
MURACA Giovanni (Partito Democratico),*,*
OCCHIUTO
Roberto, Presidente della Giunta regionale
RASO Pietro (Lega Salvini), relatore,*
STRAFACE
Pasqualina (Forza Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
AFFLITTO
Francesco (Movimento Cinque Stelle)
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico),*
CAPUTO
Pierluigi (Forza Azzurri)
DE FRANCESCO
Luciana (Fratelli d’Italia)
GRAZIANO
Giuseppe (Unione di Centro)
IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto),*
MATTIANI Giuseppe (Lega
Salvini)
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
TALERICO
Antonello (Forza Italia) ,*
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle),*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
Svolgimento
interrogazioni ex art. 121 e 122 del Regolamento interno del Consiglio
regionale
Interrogazioni
a risposta immediata
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico),*
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
Interrogazioni
a risposta scritta
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
Interrogazioni
a risposta immediata
Interrogazioni
a risposta scritta
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 14.59
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 92/12^ relativa alla carenza di un farmaco salvavita per i malati talassemici.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della mozione che è inserita.
Invita il consigliere Crinò, in qualità di relatore, a svolgere una relazione unica per i provvedimenti inseriti ai primi tre punti dell’ordine del giorno, trattandosi dell’approvazione di rendiconti di Enti strumentali.
Riferito, preliminarmente, che la proposta di provvedimento amministrativo numero 169/12^, relativa all’approvazione del Rendiconto dell’esercizio 2023 dell’ARPACAL è stata approvata a maggioranza nella seduta della seconda Commissione consiliare del 15 luglio, precisa che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, del Dipartimento economia e finanze, del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia e del parere del Comitato regionale d’Indirizzo ARPACAL.
Sottolinea, quindi, che il
Revisore unico dei conti ha evidenziato la necessità di verificare la congruità
delle quote accantonate del Fondo rischi contenziosi, invitando, a tal fine, il
responsabile del competente ufficio dell'Ente a effettuare una relazione sul
debito potenziale derivante dal contenzioso.
Riferisce,
poi, che il Revisore unico dei conti ha espresso parere favorevole
all’approvazione del Rendiconto dell’Ente relativo all’esercizio finanziario
2023, con i relativi allegati, e al bilancio economico-patrimoniale, raccomandando,
in particolare, agli organi di vertice: di prendere atto delle osservazioni
rilevate allo scopo di adottare le necessarie contromisure per consentire
all'Agenzia di potenziare le funzioni ad esse riservate per legge; di
provvedere con opportuna tempestività all'adozione dei regolamenti di
contabilità e per la gestione del patrimonio.
Comunicato, altresì, il parere favorevole del Comitato di indirizzo, riferisce, inoltre, che: il Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, nell’istruttoria di competenza, ha effettuato alcune osservazioni; il Dipartimento vigilante, verificato il rispetto delle misure di contenimento della spesa da parte dell’Ente strumentale, ha espresso parere favorevole al rendiconto; il Dipartimento economia e finanze ha espresso parere favorevole, raccomandando nuovamente all'Ente di prevedere, attraverso un'attenta attività di programmazione, le attività inerenti le modalità di registrazione delle spese di investimento, al fine di garantire la corretta applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui al decreto legislativo numero 118 del 23 giugno 2011.
Illustra, poi, le proposte di provvedimento amministrativo numero
169/12^ e 170/12^ relative all’approvazione del Rendiconto dell’esercizio
2020 e 2021 di Azienda Calabria Verde che si compongono della delibera di
Giunta regionale, del verbale del Revisore unico dei conti e delle relazioni
istruttorie dell’UOA (Unità Operativa Autonoma) Politiche della
montagna, foreste, forestazione e del Dipartimento economia e finanze.
Comunica, poi, che il Revisore unico dei conti, nell’esprimere parere
favorevole, ha rilevato che il risultato di amministrazione 2020, a seguito
degli accantonamenti e delle quote vincolate, ha determinato un disavanzo di €
38.945.328,73, e il risultato di amministrazione 2021 ha determinato un
disavanzo di € 34.120.774, da ripianare ciascuno nel bilancio di previsione del
successivo esercizio, attestando l’attendibilità delle risultanze della
gestione finanziaria, dei risultati economici generali e di dettaglio con
riferimento al rispetto della competenza economica, alla completa e corretta
rilevazione dei componenti positivi e negativi, alle scritture contabili e alle
carte di lavoro a supporto dei dati rilevati e ha raccomandato all’Ente la
rapida definizione dei rendiconti relativi agli esercizi successivi da
sottoporre alla relativa approvazione e alla successiva predisposizione e
approvazione del bilancio di previsione pluriennale 2024-2026, al fine di
consentire di valutare e definire una programmazione strutturata dal
risanamento aziendale, nel rispetto degli equilibri di bilancio con la puntuale
definizione di un crono programma per il ripiano del disavanzo.
Riferito, altresì, per entrambi i provvedimenti in esame, il parere
favorevole dell’UOA politiche della montagna, foreste, forestazione con la
prescrizione di formulare ed approvare un Piano di rientro dal disavanzo, comunica
il parere favorevole del Dipartimento economia e finanza che, in esito
all’istruttoria di competenza, raccomanda all’Ente di promuovere tutte le
attività necessarie a garantire una più incisiva azione di recupero delle
posizioni di credito, con particolare riferimento ai canoni per concessioni
pluriennali, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio nonché di
evitare l'insorgere di possibili danni di natura erariale.
Sottolinea, poi, che il Dipartimento raccomanda, altresì, all’Ente, ma
anche all’UOA Forestazione, quale soggetto preposto alla vigilanza di Azienda
Calabria Verde, la rapida definizione dei rendiconti relativi agli esercizi
successivi fino al 2023, nonché l’urgente predisposizione ed approvazione del
bilancio di previsione 2024/2026,
Precisato, infine, che il Dipartimento Economia e Finanze ha chiarito
che, con apposito provvedimento, provvederà alla riduzione dei trasferimenti a
carico del bilancio regionale per l'azienda Calabria Verde, in ragione delle
eccedenze di spese riscontrate con riferimento al solo limite per incarichi di
studio, ricerca e consulenza, riferisce che, in esito all’istruttoria di
competenza, ritiene possibile procedere all’adozione, da parte della Giunta
regionale, del Rendiconto per l’esercizio 2020 e 2021, al fine della successiva
trasmissione degli stessi al Consiglio regionale.
Rivolti, preliminarmente, gli auguri per il rinnovo dei componenti della
Giunta regionale, rivendica il ruolo del Presidente della Giunta relativamente
a tali nomine, stigmatizzando, per contro, le dichiarazioni di ringraziamento
ai coordinatori politici dei Partiti di cui, pertanto a suo avviso, si evince
un ruolo dirimente.
Rilevata la positiva dialettica democratica instauratasi tra maggioranza
e opposizione, conferma la propria disponibilità a collaborare con riferimento
al merito dei provvedimenti.
Ricordata la proficua e, a tratti, anche aspra discussione svoltasi
nella seduta della Commissione bilancio, ritiene che la Giunta regionale
reiteri nei confronti degli Enti strumentali, che si occupano di problematiche
importanti, un approccio di tipo prettamente burocratico.
Sottolineata la necessità di arrivare ad un progressivo aumento del
finanziamento previsto per l’ARPACAL, che si attesta al di sotto dell’1
percento dello stanziamento previsto per il sistema sanitario regionale e che
rimane invariato anche quando tali somme aumentano, reputa tale obiettivo
fondamentale per consentire all’Ente di svolgere la sua importante funzione.
Pur registrando il parere favorevole dell’ente di vigilanza sui
provvedimenti in esame, sottolinea, tuttavia, che sono emersi dei rilievi tali
da richiedere opportuni approfondimenti.
Registrato, poi, il ritardo nell’approvazione dei Rendiconti 2022 e 2023
di Azienda Calabria Verde, pur prendendo atto dell’avvio di una positiva azione
di risanamento, riferisce di aver richiesto in Commissione la presenza
dell’assessore Gallo nella fase di discussione e approvazione dei bilanci di
previsione, ritenuta fondamentale al fine di comprendere la volontà politica di
gestione degli Enti strumentali.
Rivolti gli auguri agli assessori confermati ed espresso plauso per
l’ingresso nell’Esecutivo regionale delle dottoresse Capponi e Caracciolo,
riferisce, preliminarmente, che limiterà il suo intervento all’approvazione del
Rendiconto dell’esercizio 2023 dell’ARPACAL, ritenendo di preminente importanza
le funzioni svolte dall’Ente.
Sottolineata la necessità, sostenuta peraltro anche dall’associazione di
cui fa parte ISDE Italia – Medici per l’ambiente, di addivenire all’autonomia
delle ARPA, non assoggettandole al controllo regionale, registra il positivo
cambiamento in atto nell’Ente, che, a suo dire, ha storicamente vissuto un
andamento discontinuo relativamente alla credibilità dal punto di vista
scientifico.
Ricordato il voto favorevole espresso nella seduta della Commissione
bilancio al provvedimento in discussione, evidenzia la tempestività di
presentazione del Rendiconto, sottolineando la necessità di fornire all’Ente un
sostegno idoneo a consentirgli di svolgere adeguatamente la propria funzione di
tutela dell’ambiente e della salute della cittadinanza calabrese.
Augurando buon lavoro ai
nuovi assessori ed esprimendo soddisfazione per il rinnovo degli incarichi agli
assessori Gallo e Pietropaolo, sottolinea la prerogativa del Presidente della
Giunta di scegliere gli assessori e condivide il coinvolgimento dei coordinatori
regionali che in tal modo, a suo avviso, svolgono il proprio ruolo.
Espresso apprezzamento per
l’approvazione dei rendiconti, evidenzia che l’ARPACal è l’unica agenzia che ha
approvato il bilancio nei termini di legge.
Ricordato, positivamente,
l’aumento dei controlli giudiziari contabili, evidenzia l’ormai riconosciuta
sensibilità del presidente Occhiuto in merito alla tutela, prevenzione e difesa
ambientale.
Proposta
di provvedimento amministrativo numero 169/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto
esercizio 2023 dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della
Calabria (ARPACAL)”
Pone in votazione il provvedimento numero 169/12^
che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Proposta
di provvedimento amministrativo numero 170/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2020 dell'Azienda Calabria Verde”
Pone in votazione il provvedimento numero 170/12^
che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Proposta
di provvedimento amministrativo numero 171/12^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Azienda Calabria Verde”
Pone in votazione il provvedimento numero 171/12^
che è approvato.
(Il Consiglio approva)
CIRILLO Salvatore (Forza
Italia), relatore
Illustra il
provvedimento, evidenziando i risultati di amministrazione del Consiglio
regionale, comprensivi di residui attivi, residui passivi, avanzo di
amministrazione (specificandone la ripartizione in avanzo vincolato, avanzo
accantonato, avanzo destinato agli investimenti, avanzo libero). Puntualizza
che la quota libera del risultato di amministrazione potrà essere utilizzata,
dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale del rendiconto e
contestualmente alle verifiche degli equilibri di bilancio, per la finalità
previste dalla legge.
Precisato, poi,
che la Commissione speciale di vigilanza, nella seduta del 23 luglio 2024, ha approvato
la relazione prevista dall'articolo 110, comma 1, lettera c) del Regolamento
interno di amministrazione e Contabilità del Consiglio regionale, evidenzia che
il Collegio dei Revisori dei conti, con verbale numero 33 del 20 luglio 2024,
ha raccomandato di aggiornare il prospetto Allegato A1 relativamente
all’esposizione delle somme accantonate al fondo contenzioso.
Pone ai voti il
provvedimento nel suo complesso che è approvato.
(Il Consiglio
approva)
Formulati gli auguri di buon lavoro a
tutti gli assessori, sottolinea che la proposta di provvedimento amministrativo
numero 168/12^ modifica il Piano Regione di
Gestione dei Rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale numero 269 del 12 marzo 2024. Riferisce che
la modifica, che si compone degli allegati A e B, integra il capitolo 32
dedicato ai criteri localizzativi con il paragrafo 32.5 rubricato "Fattore
pressione discariche" che ha la finalità di contenere la realizzazione di
impianti di discariche nelle aree in cui risultano già presenti con elevata
concentrazione.
Evidenzia, quindi, che il Piano aggiorna e sostituisce la sezione
dedicata ai rifiuti urbani del Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR),
unitamente ai relativi allegati e che i criteri localizzativi del capitolo 32
del Piano aggiornano e sostituiscono i criteri localizzativi precedenti,
applicandosi a tutti gli impianti e a tutte le operazioni di trattamento, a
rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi.
In particolare, informa che il Piano contiene i criteri per
l'individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di
recupero e smaltimento dei rifiuti e che il capitolo 32 è dedicato alla
specificazione di tali criteri. Prosegue evidenziando che nel capitolo 32 è
stato inserito un paragrafo rubricato "Fattore pressione discariche"
che ha la finalità di contenere la realizzazione di impianti di discariche
nelle aree in cui risultano già presenti con elevata concentrazione.
Ricordato di far parte dell’Associazione “Medici per
l’ambiente” e di aver votato contro il precedente Piano di aggiornamento,
evidenzia l’importanza della tematica dello smaltimento dei rifiuti, in
particolare dei rifiuti speciali e delle inevitabili conseguenze e ricadute
sulla salute delle persone.
Sottolineata l’importanza
di passare dagli enunciati ai fatti concreti, ricorda a tal proposito l’annosa
questione della discarica di Campolescio che, a suo dire, potrebbe finalmente
giungere a soluzione. Conclude auspicando che questo risultato possa rappresentare
un segnale positivo per tutto il territorio.
Ritiene che il provvedimento vada modificato, in particolare riguardo
all’introduzione di criteri stringenti per i quali, però, sono previste
deroghe. In particolare, ritiene che le deroghe in esso previste siano dannose
per i territori della provincia di Crotone e riferisce di aver presentato in
proposito alcuni emendamenti.
Precisato che gli emendamenti sono stati ammessi, seppur pervenuti fuori
termine, riferisce che sarebbe stato certamente preferibile, considerata la
loro natura prettamente tecnica e ampiamente modificativa, presentarli e
discuterli nella seduta specifica di Commissione consiliare competente.
Precisa, visti i tempi ristretti, di aver ritenuto opportuna la
discussione direttamente in Consiglio.
Passa all’esame dell’articolato e invita il consigliere Muraca a
illustrare gli emendamenti.
Illustra gli emendamenti protocollo numero: 15237/A02, aggiuntivo della
sezione 32.2 e volto a sopprimere la lettera n); 15278/A01; 15278/A02;
15278/A03; 15278/A04; 15278/A05; 15278/A06, modificativi della sezione 32.4;
15237/A01, modificativo della sezione 32.5; 15239/A01, modificativo della
sezione 32.6.
Pone ai voti gli emendamenti
protocollo numero 15237/A02, 15278/A01,
15278/A02, 15278/A03, 15278/A04, 15278/A05, 15278/A06, 15237/A01, 15239/A01 che
sono respinti, con il parere contrario del relatore e della Giunta regionale.
Pur ritenendo che la modifica contenuta nella proposta introduca elementi di novità, a suo avviso positivi, evidenzia la mancanza di chiarimenti rispetto alle deroghe in essa previste e non condivide la mancata approvazione degli emendamenti a firma del consigliere Muraca, volti a produrre soluzioni efficaci rispetto alle problematiche esistenti sul territorio.
Chiede, quindi, in cosa consistano le deroghe e, nello specifico, quali risposte si stiano offrendo al territorio di Crotone.
Pertanto, annuncia il suo voto contrario.
Annuncia il suo voto di astensione non avendo avuto il tempo di approfondire gli emendamenti tecnici presentati dal consigliere Muraca.
Pur apprezzando la bontà della proposta, si dichiara contrario all’impianto complessivo del Piano regionale, tutt’ora basato sul processo di combustione.
Anticipa il voto contrario del Partito democratico ed esprime perplessità per il voto contrario agli emendamenti del consigliere Muraca.
A tal proposito, ricorda come il
tempo non abbia portato miglioramenti a quelli che sono gli indici di mortalità
dei Comuni di Cassano, Cerchiara e Crotone, in cui si registra un quadro
catastrofico per cui i cittadini necessitano di maggiori e più puntuali
attenzioni.
Difatti, precisa che gli emendamenti miravano a proteggere di più i
cittadini di tali aree dove l’aumento dei tumori si presenta in maniera sempre
più diffusa.
Specificato che, con la proposta in esame, è stato aggiunto il paragrafo
32.5 al Piano di gestione dei rifiuti e che tale previsione genera una
variazione restrittiva rispetto a quanto previsto nel Piano del 2016,
prevedendo la realizzazione di discariche controllate, spiega che si è dato un
parere negativo agli emendamenti proposti perché, in gran parte, non riguardavano
nello specifico parti del provvedimento in esame.
Concordando con le puntualizzazioni del consigliere Raso, rammenta che
sul SIN di Crotone è stato audito il generale Errigo che ha illustrato l’avvio
del lavoro di bonifica ed è stato sottolineato che il Comando generale dei
carabinieri ha avviato una verifica delle discariche autorizzate che possono
ricevere rifiuti pericolosi. Evidenzia, infine, che la proposta in esame è
contro l’apertura di discariche private e diretta al contenimento delle
discariche pubbliche.
Preso atto che si è ammesso che il provvedimento è volto ad autorizzare
un impianto a gestione pubblica nel territorio di Crotone, sottolinea che gli
emendamenti sono stati proposti a protezione del territorio, considerato che la
provincia di Crotone ha ricevuto negli anni rifiuti da tutt’Italia. Rimarcato
che la Conferenza servizi del 2019 aveva stabilito che i rifiuti rinvenienti
dalla bonifica venissero portati fuori regione, ipotizza che ENI abbia agito
per ritardare la rimozione dei rifiuti al fine di risparmiare risorse.
Chiede di valutare il problema di Crotone come se fosse di tutti i
calabresi e di impedire lo smaltimento dei rifiuti in regione.
Confermato che le morti per malattie
connesse all’inquinamento ambientale a Crotone superano le medie nazionali,
chiede alla Giunta regionale di escludere l’insediamento di nuove discariche a
Crotone considerato che il rischio ambientale è oltre i limiti tollerabili.
Ritiene che gli interventi dei consiglieri di opposizione rappresentino
una mancata conoscenza dello stato dell’arte negli ultimi 30 anni, in
particolare dopo l’approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti del
2016, e precisa che la proposta in esame contiene una revisione degli indici di
pressione che impedisce che Crotone continui ad essere la “discarica d’Italia.”
Riguardo agli emendamenti, osserva che la previsione della deroga
risponde al principio di buon senso, in quanto la sua esclusione renderebbe
impugnabile il provvedimento. Afferma, quindi, con fermezza che la bonifica di
Crotone prevede lo smaltimento dei rifiuti fuori dalla Calabria; in merito
invece alla proposta di sospensione della realizzazione di nuove discariche,
obietta che tale previsione prevedrebbe la definizione di una tempistica
precisa e una motivazione.
Considera legittima la polemica politica, ma non addossare ad altri la
responsabilità di lacune del passato.
Pone in votazione la proposta che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Comunica che è stato sottoscritto dai capigruppo, ad esclusione del
Movimento Cinque Stelle, del Gruppo misto e del consigliere Laghi, un documento
che, in caso di esito positivo del referendum, fissa la data di avvio del nuovo
Comune entro il 2027.
Premesso che la proposta di risoluzione è stata approvata in prima
Commissione il 20 marzo e che ha completato un percorso importante che ha
coinvolto le amministrazioni interessate, le associazioni di categoria e la
società civile e che è durato oltre un anno, evidenzia che la nuova città, di
fatto, è già esistente e che una fusione porterebbe a godere di finanziamenti
statali per 15 anni. Evidenzia, inoltre, che una della razionalizzazione delle
funzioni comunali comporterebbe diversi vantaggi come: economie di scala,
riduzione delle tasse per razionalizzazione dei servizi, riduzione dei costi
degli organismi rappresentativi. Pur rispettando tutte le opinioni, ritiene
debbano essere i cittadini a decidere e ringrazia tutti per la collaborazione e
il lavoro svolto in sinergia.
Dà lettura, infine, della proposta di risoluzione attraverso la quale si
chiede l'indizione del referendum consultivo obbligatorio.
Formulati gli auguri di buon lavoro ai neoassessori e al vicepresidente
Pietropaolo, evidenzia come il gruppo del Partito democratico stia dimostrando
di essere pronto ad accettare le sfide legate al cambiamento e all’innovazione;
ricorda che la minoranza aveva proposto di approvare una normativa organica,
complessiva ed omogenea sulle fusioni prendendo ad esempio quella approvata
dall’Emilia Romagna e censura le modifiche apportate alla legge regionale sulle
unioni e fusioni dei Comuni che hanno eliminato il ruolo di promotori dei
Consigli comunali.
Altresì, non nega l'opportunità della fusione ma ne censura i metodi, a
suo avviso lontani dalle corrette logiche che dovrebbero governare la politica:
il confronto e la valutazione dei benefici, ma anche l’ascolto delle
popolazioni interessate. In proposito, ricorda le attività in tal senso poste
dal suo partito sui territori e riferisce che anche in esito alle istanze
pervenute e al confronto è stato redatto un documento, poi condiviso anche con
consiglieri di maggioranza e con il Presidente del Consiglio regionale, che
posticipa al 2027 la conclusione del processo di fusione. Infatti, riconosce i
vantaggi anche in termini di risorse statali aggiuntive che una eventuale
fusione comporterebbe al nuovo comune e invita l’Assemblea ad affrontare la
tematica relativa all’autonomia differenziata e all’eventuale referendum
abrogativo della Legge statale che la disciplina.
Benché preferisse intervenire sull’eventuale referendum abrogativo relativo alla Legge sull’Autonomia differenziata, si dichiara contrario al provvedimento in discussione che giudica pericoloso perché introduce un precedente politico importante. Precisato di essere favorevole alle fusioni, censura la scelta di approvare una proposta che non sia di iniziativa popolare, con l’applicazione di una normativa a suo avviso non organica.
Evidenziato che il referendum potrebbe essere approvato dai cittadini dei Comuni con popolazione più numerosa, quindi con peso diverso, ritiene sarebbe più corretto parlare di annessione e non di fusione. Ritenuto che una disciplina come quella esistente in Emilia-Romagna sia più equa perché contenente un principio di ponderazione dei voti, non comprende la scelta di rinviare l’attuazione della fusione al 2027. Pur non ritenendosi un conservatore, chiarisce di volere ottenere il risultato della fusione dei Comuni attraverso l’applicazione di regole democratiche e non come atto di imperio politico.
Sottolineata la valenza per i territori interessati del processo di
fusione in discussione, ricorda l’iter del provvedimento e, in particolare, la
richiesta di sottoscrizione rivolta dai consiglieri di centro destra agli
esponenti di opposizione dei territori di riferimento, ritenendo che, in tal
caso, sarebbero stati evitati molti dei problemi che si sono, poi, di fatto,
verificati.
Ritenuto che, oggi, non vi siano le condizioni per votare favorevolmente
il provvedimento in esame, considerata la mera modifica del termine da febbraio
2025 a febbraio 2027, pur essendo, in linea generale, favorevole ai processi di
fusione, auspica che si tenga in reale considerazione la manifestazione della
volontà popolare da acquisire attraverso il referendum.
Rivolge, quindi, alla consigliera De Francesco, nella qualità di
Presidente della prima Commissione consiliare, l’invito a dimostrare coerenza
relativamente all’importanza di espressione della volontà popolare, ricordando
che all’ordine del giorno della prossima seduta della Commissione è inserita la
proposta di indizione di referendum abrogativo della legge di attuazione
dell’autonomia differenziata, che è già stata sostenuta da cinque Consigli
regionali.
Comunicato il suo voto di astensione, ritenendo “distorto” l’iter
procedurale seguito, reputa necessario perseguire una politica bipartisan sui
temi importanti e proporsi come classe dirigente alternativa al centro destra
con azioni a tutela degli interessi dell’intera comunità e non personalistici.
Non comprendendo la posizione politica del gruppo del Partito
democratico, fornisce adeguate motivazioni per respingere le prospettate
censure di incostituzionalità.
Rilevata, poi, l’assoluta contraddittorietà delle argomentazioni
sostenute dai capigruppo del Partito democratico a livello comunale e
provinciale, rispetto alle posizioni espresse oggi in Aula, sottolinea la
sottoscrizione da parte del gruppo del Partito democratico di un documento,
che, a suo dire, cela l’interesse di consentire il completamento del mandato
amministrativo al sindaco di uno dei Comuni interessati.
Ritenuto necessario affrontare la problematica scevri da interessi
personalistici di Partito, sottolinea le difficoltà connesse al ruolo di
esponente di maggioranza rispetto a quelle dei componenti dell’opposizione.
Rilevato un vuoto argomentativo negli interventi degli esponenti del
Partito democratico nonché di coloro che hanno espresso un voto di astensione,
sottolinea la necessità di assumere la responsabilità politica nei confronti
delle istanze dei territori interessati, emersi nel corso della lunga
istruttoria svolta.
Comunica, infine, il suo voto favorevole, ritenendo che le opinioni
politiche debbano essere adeguatamente argomentate.
Rivolti gli auguri alle dottoresse Caracciolo e Capponi, quali nuove
componenti dell’Esecutivo regionale, esprime il voto favorevole al
provvedimento in discussione e un convinto sostegno al processo di fusione dei
Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero, per le notevoli opportunità di
crescita economica e sociale dei territori interessati.
Rilevata la prospettiva di un nuovo modello molto più efficiente ed
efficace, che si pone in discontinuità con il passato, sottolinea che
l’obiettivo della fusione è quello di fornire servizi sempre più attenti ai
bisogni della cittadinanza, con un minor impiego di risorse, la riduzione delle
spese di funzionamento e la possibilità di usufruire dello stanziamento di
ingenti risorse statali, che, non essendo vincolate, possono essere utilizzate
per nuove assunzioni di personale.
Elencati ulteriori vantaggi della fusione dei Comuni quali, in
particolare, il taglio dei costi della politica e di funzionamento della
macchina amministrativa, sottolinea l’estrema frammentazione in tanti Comuni
dell’area del Cosentino con le inevitabili ricadute negative sui trasporti,
sulla pubblica istruzione e sugli aspetti urbanistici.
Sottolineato che i territori interessati dalla fusione presentano le caratteristiche di idoneità e omogeneità territoriale, ambientale, sociale e culturale, necessarie per poter avviare il processo di fusione, elenca alcuni degli obiettivi perseguibili quali, in particolare: la pianificazione urbanistica e territoriale pianificata e concordata; la realizzazione di un trasporto pubblico in grado di consentire una efficiente sistema di mobilità su tutto il territorio urbano; la realizzazione, riorganizzazione e potenziamento di servizi essenziali, quali attività sociali, sport, idrico, raccolta rifiuti.
Ritenuto che l’iniziativa in esame, intrapresa grazie all’importante
lavoro della prima Commissione consiliare, costituisca un’opportunità da
cogliere, invita a compiere una riflessione scevra da egoismi e animata da una
visione rivolta al futuro, che consenta di cogliere le sfide e permettere alla
Calabria di competere a livello nazionale e internazionale.
Evidenziata l’importanza dei processi di fusione dei piccoli centri,
sottolinea come, al momento, in Calabria sono state poche le iniziative in tal
senso, ribadendo la necessità di sostenere tali processi.
Ritenuto che il referendum rappresenti la massima espressione della
volontà popolare, esprime il suo voto favorevole.
Sottolineata l’importanza della proposta in discussione, di cui,
peraltro, è firmataria, reputa che la fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e
Castrolibero costituisca un’importante opportunità per la crescita dei
territori, ricordando, al riguardo, la fusione dei Comuni di Corigliano e
Rossano, nei quali il processo di fusione non è stato, di fatto, realizzato
probabilmente a causa, a suo avviso, della mancanza di autorevolezza politica e
amministrativa.
Evidenziato che con il provvedimento in esame viene proposto il quesito
referendario alle popolazioni interessate e anche tre alternative sul nome
della nuova città unica, precisa che il referendum in esame è previsto dalla
legge regionale del 1983 e, pur essendo facoltativo e non vincolante, il
risultato sarà oggetto di approfondita valutazione da parte della Regione, cui
compete un ruolo decisorio nei processi di fusione.
Comunicato che sarà sostenitrice del “sì”, convinta delle positive
ricadute della fusione per la cittadinanza dei territori interessati, reputa
condivisibili alcuni aspetti degli interventi degli esponenti del Partito
democratico, pur ritenendo che siano animati dall’obietto di procrastinare la
durata del mandato amministrativo e condivide, altresì, alcuni aspetti
dell’intervento del consigliere Lo Schiavo.
Manifestato apprezzamento per il lungo e approfondito iter
svoltosi nella competente Commissione consiliare con il coinvolgimento dei
sindaci dei Comuni interessati e corredato da uno studio di fattibilità che fa
emergere i vantaggi della fusione, non condivide il contenuto dell’intervento
del consigliere Tavernise che censura il metodo seguito.
Ribadito che l’iter procedurale è stabilito dalla legge regionale del
1983 e che sarà opportunamente valutato l’esito del referendum, seppur non
vincolante, elenca alcuni aspetti positivi della fusione, invitando al dialogo
costruttivo scevro da tattica politica.
Augurato un proficuo lavoro
a tutta la Giunta, nell’interesse dei territori e dell’intera Calabria, ravvisa
superficialità in alcune dichiarazioni, ritenendo che alcuni consiglieri non
abbiano letto il documento firmato dai consiglieri del Partito Democratico e da
alcuni consiglieri di maggioranza e altri, tra cui il consigliere Talerico,
abbiano dato un taglio troppo tecnico al proprio intervento.
Evidenzia che l’efficacia
della fusione rinviata al 2027 è necessaria per affrontare e risolvere problemi
quali: redigere lo Statuto e armonizzare i bilanci.
Ricordato che la più alta
espressione della democrazia è quella di dare voce e forza ai cittadini che,
attraverso il referendum, possono decidere, precisa che altre Regioni che hanno
realizzato la fusione hanno seguito iter diversi.
Riferisce, inoltre, che nel
quesito sul nome da dare al nuovo Comune c’è grande rispetto della volontà dei
cittadini che decideranno e sceglieranno.
Sorpreso delle divisioni
registrate nelle dichiarazioni della minoranza, sottolinea che si tratta della
più grande fusione realizzata nel territorio calabrese.
Ricorda al consigliere Lo
Schiavo l’esito di una fusione riguardante 5 Comuni,
evidenziando che nonostante l’esito referendario la procedura è proseguita.
Soddisfatto per la
posizione assunta dal Partito Democratico poiché il referendum è il massimo
strumento di democrazia, non comprende, invece, il voto di astensione del
Movimento Cinque Stelle.
Spera che, anche a seguito
del referendum, si possa realizzare un processo funzionale e il più efficace
possibile.
Ritiene il dibattito molto
interessante e il provvedimento in discussione un processo ambizioso che darà
la parola ai cittadini per esprimere la loro volontà.
Sottolineato come questa
sia l’occasione giusta per il rilancio del territorio interessato, di quella
parte della Calabria che ha bisogno di essere rafforzata, ringrazia i
capigruppo di maggioranza per il lavoro svolto anche nella Commissione
competente.
Censura i riferimenti del consigliere Iacucci al suo intervento, ravvisando nelle sue dichiarazioni evidenti contraddizioni con riguardo alle modifiche apportate alla legge sulla fusione dei Comuni del 2006, a suo tempo aspramente criticate. Tanto chiarito, annuncia voto favorevole.
Ricorda all’Aula il lavoro svolto dal gruppo del Partito Democratico nei
mesi passati, con un confronto attivo e serrato; ritiene quindi che la classe
dirigente non debba avere paura di assumere posizioni politicamente diverse
anche in relazione ai territori che si rappresentano e con riguardo
all’opportunità di taluni provvedimenti. Ritiene, quindi, che le posizioni
diverse non debbano comportare scontri a livello personale e auspica che sia
redatto un documento che registri realmente le eventuali difficoltà connesse
alla fusione e le conseguenti proposte risolutive in termini innovativi.
Evidenzia, quindi, che l’interesse principale del suo gruppo è quello di
produrre provvedimenti efficaci ed efficienti nell’interesse dei calabresi
anche se ciò dovesse significare appoggiare le scelte del governatore Occhiuto.
Confermato il suo voto contrario al provvedimento, precisa che tale
scelta non riguarda la fusione in sé, ma le lacune della disciplina giuridica
calabrese che, a suo avviso, non garantisce il rispetto delle volontà dei
cittadini. Ribadisce, quindi, l’opportunità di modificare la legge, ponderando
il peso del voto dei diversi territori coinvolti, confermando che le
opposizioni non registrano suddivisioni di sorta degne di considerazione.
Per dichiarazione di voto, censura il metodo utilizzato per la fusione
in esame, ricordando che il processo di fusione attuale è assolutamente
difforme da quello utilizzato per la fusione di Corigliano-Rossano. Auspica,
pertanto, l’avvio di un processo di ascolto e sensibilizzazione con le
associazioni territoriali per verificare i potenziali benefici connessi alla
fusione, effettuando un lavoro certosino capace di far comprendere l’utilità
delle fusioni, in particolare di quella in esame.
Pone in votazione il provvedimento nel suo complesso che è approvato con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione che impegna la Giunta regionale a prendere atto
dell'impossibilità per le imprese di avviare e completare in tempi brevi tutte
le procedure di organizzazione e realizzazione di percorsi formativi omogenei
in ambito regionale rispondenti alla massiccia richiesta formativa proveniente
dal territorio, rispondendo così alle reiterate istanze giunte dalle
associazioni di categoria. Evidenzia che un’ulteriore proroga consentirebbe,
quindi, l'adeguamento dei requisiti richiesti per l'esercizio dell'attività di
meccatronica tutelando anche i posti lavoro.
Pone quindi ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione, relativa alla mancanza del farmaco specifico
brandizzato e anche del generico riguardante la cura della Talassemia.
Evidenzia, quindi, che detti farmaci vengono prodotti in quantità sempre minore
per il limitato guadagno connesso alla loro commercializzazione. Evidenzia,
quindi, che con la mozione si impegna la Giunta regionale a richiedere al
Governo nazionale ed all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di adottare
urgenti ed immediati provvedimenti per risolvere il problema di approvvigionamento
di un farmaco assolutamente indispensabile e necessario per la cura della
Talassemia e di altre emoglobinopatie.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Ricorda le modalità di svolgimento delle interrogazioni ai sensi del
Regolamento interno del Consiglio regionale.
Rinvia l’interrogazione, considerata la momentanea assenza del
consigliere Tavernise dall’Aula.
(Il Consiglio rinvia)
Illustra l’interrogazione tesa a conoscere quali iniziative si intendano
adottare per ottimizzare gli interventi di soccorso del sistema emergenza
urgenza. Precisa che l’interrogazione trae spunto dall’incidente accorso ad un
ciclista nel territorio di Vibo Marina, i cui interventi di soccorso si sono
protratti oltre i tempi consentiti. Evidenzia, quindi, che per uscire dal
commissariamento in sanità non è sufficiente il ripianamento dei debiti, ma
anche assicurare il rispetto dei LEA.
Precisando di non avere assoluta contezza di tutti i casi trattati dal
118, in relazione alla vicenda specifica riportata nell’interrogazione
riferisce di aver richiesto chiarimenti all’ASP competente e al Dipartimento
che si occupa dell’emergenza urgenza; riferisce, pertanto, che la richiesta di
soccorso è giunta alle ore 16:19, codificata in codice rosso, evasa attivando
tutte le unità di soccorso presenti nelle immediate vicinanze che, poiché già
impegnate in altri codici rosso, non sono potute intervenire, comportando
l’intervento dell’unità di Lamezia Terme, intervenuta comunque entro i 20
minuti previsti in ambito extraurbano.
Precisa che il tempo di intervento, prima più elevato d’Italia, anche se
ancora non soddisfacente, è in notevole riduzione e che il medico di prima
assistenza, nel caso specifico, aveva riferito che l’elisoccorso non era
necessario. In proposito, specifica, quindi, che benché l’elisoccorso sia un
sistema di massima rilevanza in Calabria, è sempre stato poco utilizzato.
In merito alla centralizzazione delle centrali operative, riferisce che
quella vicaria (a Cosenza) è stata creata prima della principale che sarà
collocata alla cittadella ed è perfettamente operativa. Ritiene, quindi, che si
debba guardare all’efficienza del servizio, senza campanilismi di sorta, e
riferisce che la centrale in funziona utilizza software che permettono la
geolocalizzazione dei mezzi di soccorso e la verifica degli ospedali
disponibili, consentendo di deviare un mezzo di soccorso verso la struttura più
idonea a prestare soccorso.
Ricordato il precedente sistema dell’emergenza urgenza e le connesse
criticità, riferisce che in Lombardia le centrali sono due e sottolinea che la
collocazione territoriale delle centrali non condiziona la loro efficienza.
Assicura, quindi, un miglioramento dei target di soccorso e ricorda gli
importanti investimenti in tal senso. Invita, pertanto, i consiglieri a
visitare la centrale operativa di Cosenza già attiva, verificando l’efficienza
e la professionalità degli operatori. Precisa, ancora, che nella sala operativa
esistente potrebbero essere attivati i numeri 116 117 (numero unico nazionale per
richiedere assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti) su cui si
stanno effettuando riflessioni per ottenere risultati efficienti, efficaci ed
affidabili.
Per replica, riconosce al presidente Occhiuto il merito della puntualità
delle risposte offerte e precisa che i tempi di soccorso riportati dal
Presidente non coincidono con quelli di cui è a conoscenza. Nega poi una
qualunque intenzione campanilistica legata alla sua interrogazione.
Illustra l’interrogazione spiegando che il Governo ha definanziato gli investimenti destinati alla realizzazione del Programma denominato «Verso un ospedale sicuro e sostenibile», già finanziati a carico del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, e che tali risorse sono state poste a carico del finanziamento di cui all'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, numero 67 (Fondo di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico). Quindi, interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere quali iniziative intenda assumere per tutelare il Servizio sanitario regionale e opporsi al taglio di 1,2 miliardi di fondi del PNRR.
Premesso di essersi sempre opposto alla rimodulazione del Piano nazionale, specifica che il Governo ha sbagliato il presupposto, ritenendo che le risorse, destinate alla copertura del programma «Verso un ospedale sicuro e sostenibile», fossero reperibili tra quelle già previste dall’articolo 20 della legge numero 67 del 1988, cosa non vera per la Calabria. Informa, quindi, di aver chiesto in Conferenza Stato-Regioni di ricorrere alla Corte costituzionale. Evidenziato, inoltre, che la procedura per spendere tali risorse è complicata al punto da rendere quasi impossibile il loro utilizzo, informa di essere riuscito ad aggirare alcuni vincoli e manifesta fiducia sul fatto che si riusciranno ad avere le risorse per completare i tre grandi Ospedali calabresi.
Manifesta perplessità sulla procedura attivata nell’Emergenza-urgenza in caso di assenza di posti letto disponibili che prevede che, una volta giunti in Pronto soccorso, il medico debba contattare altri Ospedali calabresi provocando un prolungamento dei tempi di soccorso e perdendo in termini di tempestività.
Osserva che tale procedura non riguarda l’Emergenza-urgenza in quanto si tratta di soccorsi secondari che devono essere organizzati meglio e, sicuramente, non utilizzando le ambulanze dedicate all’Emergenza-urgenza.
Interrogazioni a risposta scritta
Ricordato di non avere pregiudizi sulla possibilità di affidare più funzioni alle Regioni e ribadito che il governo regionale non ha complessi nei confronti delle altre Regioni, rammenta che, su molte questioni, ha dovuto assumere, negli ultimi anni, un atteggiamento “complicato” nei confronti del Governo nazionale.
Rivendica di aver mantenuto sempre una posizione terza in maniera opposta all’opportunità politica o personale, riprova ne è, a suo dire, l’aver sempre affermato di non avere pregiudizi sull’autonomia differenziata. Si sofferma, quindi, sul disegno di legge di attuazione del Titolo V della Costituzione, evidenziando che tale percorso di riforma avrebbe dovuto basarsi sul superamento del criterio della spesa storica a vantaggio dei fabbisogni standard. Fa osservare, però, che sul disegno di legge è stato approvato un emendamento che prevede, nel caso in cui una Regione spenda più risorse per le funzioni su una materia su cui è stata sancita un’Intesa, l’obbligo per il Governo di assegnare lo stesso livello di risorse anche alle Regioni che non sottoscrivono Intese.
Rileva, però, che rimane da affrontare il tema delle materie sulle quali i LEP non devono essere definiti, come ad esempio il commercio estero o i rapporti internazionali, e informa di aver chiesto alla politica nazionale l’introduzione dell’obbligo della valutazione d’impatto.
Afferma, infine, di non ritenere utile assumere posizioni che provochino tensioni, mentre ritiene importante stimolare il dibattito all’interno della propria coalizione.
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
Giudicata opportuna una
discussione generale in Consiglio regionale sull’argomento perché consentirebbe
un confronto aperto e trasparente, per contro ritiene che l’esame della
Commissione sulla proposta di referendum abrogativo rischi di essere non esaustiva.
Non condivide, pertanto, quanto affermato dal presidente Occhiuto, osservando
che il provvedimento nazionale approvato non genera solo problemi di risorse,
ma modifica l'assetto del Paese, la vita e la natura del sistema produttivo
delle regioni del Mezzogiorno. Puntualizza, infine, che non è stata data
risposta all'interrogazione volta a chiedere al Presidente della Giunta
regionale quali siano le azioni che intende attuare per evitare danni alle
imprese e al sistema produttivo della nostra regione e se intenda impugnare il
provvedimento o sostenere un referendum abrogativo.
Interrogazione a risposta immediata numero
192/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla situazione
della Abramo Customer Care S.p.A”
Comunica che l’interrogazione è rinviata per assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta immediata numero
227/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “In merito alla nuova
conferenza dei servizi indetta dal Ministero dell’ambiente e della sovranità
energetica per la bonifica del Sin Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara”
Comunica che l’interrogazione è rinviata per assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta
immediata numero 245/12^ di iniziativa della consigliera A. Bruni: “Stato del
mare lungo la costa tirrenica Lamezia Terme – Pizzo Calabro – Falerna – Nocera
Terinese”
Comunica che l’interrogazione è rinviata per assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 232/12^ di
iniziativa del consigliere E. Alecci “Infermiere di famiglia o di comunità
(IFC)”
Comunica
che è pervenuta risposta scritta e che il proponente si dichiara soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 176/12^ di
iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “Sull’emergenza incendi nella
Provincia di Vibo Valentia”
Comunica
che è pervenuta risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si
dichiara soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 182/12^ di
iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, F. Iacucci: “Chiusura filiale BPER del
Centro Storico di Rossano”
Comunica
che l’interrogazione decade per l’assenza del proponente.
Interrogazione a risposta scritta numero 188/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Messa in sicurezza di ponti e
viadotti della Strada Statale 107 Silana Crotonese”
Interrogazione a risposta scritta numero
191/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti: “Realizzazione di opere di
ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana e lavori di
manutenzione straordinaria funzionali al miglioramento della distribuzione
idrica e alla riduzione delle perdite nella Regione Calabria nei Comuni della
Calabria”
Rinvia l’interrogazione
per l’assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 193/12^ di
iniziativa del consigliere G. Muraca: “L.r. n.
39/2023 - Istituzione del Consorzio Unico di bonifica calabrese”
Comunica che è pervenuta risposta scritta all’interrogazione
e che il proponente si dichiara soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 196/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Lavori di risanamento, adeguamento e
ampliamento per il rilancio del porto di Vibo Valentia”
Comunica
che è pervenuta risposta scritta all’interrogazione e
che il proponente si dichiara soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 199/12^ di
iniziativa del consigliere E. Alecci: “Rete per il monitoraggio ambientale dei
corpi idrici della Regione Calabria”
Rinvia l’interrogazione per l’assenza dell’assessore
al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 204/12^ di
iniziativa della consigliera A. Bruni: “Conduttura Acquedotto Sambuco- Lamezia
Terme”
Rinvia
l’interrogazione per l’assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 211/12^ di
iniziativa della consigliera A. Bruni: “Inquinamento atmosferico”
Rinvia
l’interrogazione per l’assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 215/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Ritardo nell’erogazione del TFR per i
lavoratori di Azienda Calabria Verde”
Comunica che è pervenuta risposta scritta all’interrogazione
e che il proponente si dichiara soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 218/12^ di
iniziativa del consigliere E. Alecci: “Trasversale Lamezia Terme – Catanzaro
Lido”
Comunica che è pervenuta
risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si dichiara
soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 219/12^ di
iniziativa del consigliere S. Cirillo: “Sulla pesca con il palamito (palangaro)
alla luce del decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità
alimentare e delle foreste (MASAF) del 30 gennaio 2024: ‘Misure tecniche per la
pesca sportiva e ricreativa con il palangaro’”
Comunica che è pervenuta
risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si dichiara
soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 220/12^ di
iniziativa del consigliere E. Alecci: “Riconoscimento certificazione IGP
bergamotto di Reggio Calabria”
Comunica che è pervenuta
risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si dichiara
soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 226/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Ritardo nell’erogazione del TFR per i
lavoratori andati in pensione del Consorzio di Bonifica della Calabria”
Comunica che è pervenuta
risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si dichiara
soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 228/12^ di
iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, E. Alecci, A. Bruni, F. Iacucci, R.
Mammoliti, G. Muraca: “Fondazione mediterranea Terina Onlus”
Comunica che è pervenuta
risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si dichiara
soddisfatto.
Interrogazione a risposta scritta numero 230/12^ di
iniziativa del consigliere E. Alecci: “Misure attuative e risorse finanziarie
previste per l’attuazione dei Contratti di Fiume, di Costa e di Lago nella
Regione Calabria”
Rinvia l’interrogazione per l’assenza
dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 233/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Emergenza occupazionale dei
lavoratori dell'Abramo Customer Care”
Dichiara decaduta l’interrogazione per l’assenza
del proponente.
Interrogazione a risposta scritta numero 236/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Carenze del trasporto pubblico locale
per i territori della fascia ionica della Provincia di Cosenza”
Interrogazione a risposta scritta numero 237/12^ di
iniziativa del consigliere A. Lo Schiavo: “In merito al mancato collettamento
del fosso Sant'Anna all'impianto depurativo di Porto Salvo nel territorio
comunale di Vibo Valentia”
Rinvia
l’interrogazione per l’assenza dell’assessore al ramo.
Interrogazione a risposta scritta numero 240/12^ di
iniziativa del consigliere D. Tavernise: “Malfunzionamento del portale
regionale del Sistema Unico per l'Edilizia della Calabria”
Comunica
che è pervenuta risposta scritta all’interrogazione e che il proponente si
dichiara soddisfatto.
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno,
toglie la seduta.
La seduta termina alle 20,10
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo