XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

 

N. 40

__________

 

SEDUTA Di giovedì 18 aprile 2024

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

E DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO

 

 

Inizio lavori h. 12,14

Fine  lavori h. 16,27

 

INDICE

 

PRESIDENTE  4

ALECCI Ernesto Francesco, Segretario questore  4

Comunicazioni 4

PRESIDENTE  4

Sull’ordine dei lavori 4

PRESIDENTE  4,*

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 4

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) 4

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia) 4

Autonomia differenziata - DIBATTITO   5

PRESIDENTE  11,*,*

ALECCI Ernesto (Partito Democratico) 10

BEVACQUA Domenico (Partito democratico) 14,*

COMITO Michele (Forza Italia) 9

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) 6

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini) 7

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 11

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) 13

IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) 5

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 9

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto) 8,*

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia) 10

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  11

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) 7

Sull’ordine dei lavori 15

PRESIDENTE  15

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) 15

Proposta di legge n. 192/XII di iniziativa dei consiglieri regionali Straface e Graziano, recante: “Istituzione del Parco naturale regionale ‘Valle del Coriglianeto’. 16

PRESIDENTE  16

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 16

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice  16

Proposta di provvedimento amministrativo numero 156/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione Programma Regionale ponte per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle foreste regionali anno 2024”  17

PRESIDENTE  19

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione  17,*,*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 17

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 18,*

Sull’ordine dei lavori 20

PRESIDENTE  20

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 20

Proposta di provvedimento amministrativo numero 158/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”  20

Proposta di provvedimento amministrativo numero 159/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024 - 2026 dell'Azienda Regionale per lo sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”  20

Proposta di provvedimento amministrativo numero 160/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Azienda Calabria Lavoro”  20

PRESIDENTE  20,*

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 23

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore  20

Proposta di provvedimento amministrativo numero 158/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”  24

PRESIDENTE  24

Proposta di provvedimento amministrativo numero 159/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024 - 2026 dell'Azienda Regionale per lo sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”  24

PRESIDENTE  24

Proposta di provvedimento amministrativo numero 160/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Azienda Calabria Lavoro”  25

PRESIDENTE  25

Sull’ordine dei lavori 25

PRESIDENTE  25

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 25

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri) 25

Proposta di provvedimento amministrativo numero 161/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifica schema-tipo di convenzione tra la Regione Calabria e i Gruppi appartamento per l'erogazione di servizi socio-assistenziali”  25

PRESIDENTE  25

Proposta di legge numero 273/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: "Disposizioni per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni"  25

PRESIDENTE  26

Proposta di legge numero 289/12^ di iniziativa del consigliere G. Neri, recante: “Modifiche ed integrazione alla legge regionale 29/11/2019, n. 48, "Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria"  26

PRESIDENTE  26,*

MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini) 26

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore  26



Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 12,14

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

ALECCI Ernesto Francesco, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Chiede di inserire all’ordine del giorno il progetto di legge numero 192/12^ recante: Istituzione del Parco naturale regionale "Valle del Coriglianeto".

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Non condivide la richiesta di inserimento del progetto di legge numero 192/12^ poiché trattasi di un provvedimento incidente su un territorio interessato dalle elezioni amministrative.

PRESIDENTE

Pone in votazione la richiesta di inserimento che è approvata.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inversione dei punti all’ordine del giorno che è approvata.

Autonomia differenziata - DIBATTITO

IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico)

Ringraziato il presidente Mancuso per aver inserito all’ordine del giorno della seduta odierna il dibattito sull’autonomia differenziata, evidenzia come il ministro Calderoli sull’argomento sia stato più di chiunque altro coerente, lineare, saggio, furbo e politico.

Dichiara, quindi, di non comprendere, ad oggi, se la vicenda sia caratterizzata da una ingenua colpa del Presidente della Giunta o da una sua scelta perpetrata dolosamente, considerato che egli stesso aveva fatto credere, contrariamente a quanto a suo avviso avvenuto, che le scelte e le decisioni sulle operazioni politiche nazionali dipendessero da lui.

Riferisce, quindi, che l’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata consentirà al partito della Lega e al ministro Calderoli di esibirla nella prossima campagna elettorale europea, a danno delle regioni del Sud.

Ritiene, poi, che l’autonomia differenziata genererà gravi conseguenze economiche, sociali e civili per tutto il Sud, la Calabria e l’Italia tutta, reputandola, da un lato, destinata a distruggere il tessuto democratico del Paese e, dall’altro, a consegnare il Mezzogiorno alla disperazione sociale.

Giudicato inutile il tentativo del presidente Occhiuto di far presentare un emendamento al Parlamento per rinviare il voto finale sul disegno di legge Calderoli al post elezioni europee, denuncia un evidente inganno rivolto nei confronti dei calabresi e la svendita della Calabria e del Mezzogiorno alla politica, a suo dire, egoista, miope e antistorica del Nord. Indi, colpevolizza il presidente Occhiuto e la sua forza politica che ritiene complici e quindi responsabili della frantumazione della coesione sociale del Paese. Censura, ancora, precedenti dichiarazioni del Presidente della Giunta in merito ai presunti vantaggi che l’autonomia differenziata avrebbe comportato per la Calabria.

Ritiene, poi, che, contrariamente a quanto sostenuto dal presidente Occhiuto, i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) destinati alla Calabria non saranno mai totalmente finanziati prima dell’approvazione della riforma e che, al contempo,  la Lega non accetterà mai di modificare o ritirare il testo di legge per le conseguenze politiche che una tale scelta comporterebbe a livello di equilibri politici nazionali.

Sottolineato l’appello disperato di dolore, a suo dire inascoltato, dei Vescovi e il grido d’allarme dell’ANCI in merito alle ricadute sulla sanità, paventa un aumento della mobilità sanitaria passiva.

Pur riconoscendo i limiti intrinseci alla riforma del Titolo V, a suo avviso perfettibile, censura che essa stessa sia utilizzata quale alibi e grimaldello per attuare quella forma di secessione tanto auspicata dal partito della Lega sin dalla sua costituzione e finalizzata ad ottenere l’autonomia del Nord.

A suo avviso occorrerebbe un segnale di forte contrapposizione al Governo nazionale, ma in tal senso giudica ambiguo e pilatesco il comportamento del presidente Occhiuto e si dichiara, in proposito, disponibile a collaborare per difendere gli interessi della Calabria.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Ricordato che il processo di autonomia era stato già avviato dal Governo Gentiloni nel 2018 in una versione che conteneva disposizioni per il Mezzogiorno quasi simili a quelle attuali e oggi migliorate per il lavoro svolto nelle Commissioni, giudica la riforma autonomista capace di offrire opportunità di crescita anche per il Sud. Tuttavia, ritiene che la proposta del Governo, proprio per la sua rilevanza, meriti una discussione approfondita e funzionale all’equilibrio territoriale.

Ritiene, anche, che il valore e la garanzia uniforme dei LEP meritino l’approfondimento parlamentare anche alla luce dell’enunciato di invarianza della spesa pubblica: le Regioni dovrebbero individuare le risorse per garantire i LEP attraverso il gettito di uno o più tributi locali che saranno trattenuti nei territori.

Alla luce di ciò, a suo avviso, è necessario un dibattito per evitare che le Regioni, con tessuto economico e sociale più avanzato e che producono maggior gettito tributario possano avere maggiori possibilità di garantire i LEP, mentre quelle più povere, senza grandi gruppi industriali e un gettito tributario composto dalle imposte pagate dalle famiglie e dalle piccole imprese, possano avere a disposizione risorse ridotte per garantire i LEP.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Ritenuto preminente sottolineare nel dibattito odierno l’aspetto relativo alle risorse finanziarie necessarie al finanzimento dei Livelli essenziali delle prestazioni, riferisce al riguardo gli importi degli stanziamenti statali dei precedenti Governi e i dati Smimez che rilevano la necessità di 82 miliardi di euro per la realizzazione dei LEP.

Giudica, quindi, il dibattito su tale problematica capace di distrarre l’opinione pubblica, sottolineando, come peraltro affermato anche dal presidente Occhiuto, la mancata disponibilità di risorse per l’attuazione di Livelli essenziali delle prestazioni.

Evidenziata la necessità di affermare con forza e unanimamente la contrarietà della Calabria all’autonomia differenziata, a suo avviso, poco conveniente per tutte le Regioni del sud, sottolinea l’assenza di miglioramenti rilevanti anche laddove siano stati definiti i Lea in campo sanitario.

Ricordata la storia politica della Lega, iniziata con la parola “secessione”, poi trasformata in “federalismo” e, quindi, in “autonomia differenziata”, pur riconoscendo la diversa identità e storia politica del Partito di Forza Italia, esprime forte preoccupazione al riguardo e auspica l’intervento forte del presidente Occhiuto a difesa della Calabria, per evitare che siano acuite le differenze esistenti tra il Nord e il Sud del Paese.

Si augura, infine, che, qualora siano reperite le risorse economiche necessarie, siano utilizzate realmente nell’interesse dei cittadini calabresi.

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Sostenuto che il dibattito sull’autonomia differenziata determinerà in maniera significativa le sorti del contesto regionale, reputa che il disegno di legge Calderoli rappresenti una grande opportunità di cambiamento per il Sud Italia e, quindi, anche per la Calabria, che ritiene possa avere un ruolo determinante ai fini dell’eliminazione del gap territoriale.

Giudicati ormai definitivamente conclusi i tempi dell’assistenzialismo, che non reputa dignitoso rimpiangere, ritiene necessario che i calabresi si dimostrino capaci di essere artefici del proprio destino, senza subalternità o complessi di inferiorità.

Ritiene, quindi, necessario approfondire le varie sfaccettature di tale percorso, a suo avviso innovativo, e sottolinea che le molteplici risorse di cui la Calabria dispone potrebbero essere ancora più vantaggiose se fossero oggetto di apposite intese.

Precisato, poi, che le funzioni statali concernenti materie o ambiti di materie riferibili ai LEP possono essere trasferite soltanto dopo la determinazione degli stessi e dei relativi costi e fabbisogni standard, nei limiti delle risorse rese disponibili nella legge di bilancio, sottolinea che, al fine di scongiurare disparità di trattamento tra Regioni, qualora dalla determinazione dei LEP derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, si potrà procedere al trasferimento delle funzioni solo successivamente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi di stanziamento delle risorse finanziarie volte ad assicurare i medesimi LEP sull'intero territorio nazionale, comprese, quindi, anche le Regioni che non hanno sottoscritto le intese.

Valutato positivamente l’esempio di altri ordinamenti come la Spagna, dove sono presenti forme di regionalismo asimmetrico e differenziato, da cui deriva una significativa riduzione delle sperequazioni precedentemente esistenti, riferisce che il Consiglio d’Europa ha recentemente manifestato apprezzamento per il processo di autonomia differenziata e ha ricordato che l’introduzione del concetto di autonomia differenziata per le Regioni a Statuto ordinario dà diritto a misure di perequazione e può ridurre lo scarto di bilancio rispetto alle Regioni a Statuto speciale.

Ribadito che l’autonomia differenziata non potrà essere attuata senza la garanzia dei LEP, come, peraltro, sostenuto in maniera netta dal presidente Occhiuto, reputa che nessuno sarebbe mai disposto a svendere o sacrificare gli interessi della Calabria e delle Regioni del sud.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Ritenuta particolarmente complessa la problematica in discussione, che coinvolge diversi profili di natura soprattutto giuridica, si interroga sul significato del dibattito odierno, considerata, ovviamente, la netta diversità delle posizioni della maggioranza e dell’opposizione, e, soprattutto, il particolare momento nel quale esso si svolge.

Giudicata tale problematica tema centrale dell’attuale Legislatura, rileva l’evidente difficoltà del presidente Occhiuto: allo stesso tempo Presidente della Regione Calabria e leader di un Partito che governa insieme alle forze politiche promotrici della riforma.

Espressa la sua netta contrarietà all’autonomia differenziata, che reputa un danno per le Regioni meridionali poiché, a suo avviso, incapace di colmare il divario territoriale esistente nel Paese, sottolinea la necessità di svolgere una forte azione di contrasto rispetto all’attuale processo di riforma che, a suo avviso, fisserà le differenze e i ritardi esistenti nel Paese, cambiando radicalmente il sistema istituzionale.

Ribadito che l’autonomia differenziata non può rappresentare una reale opportunità, esprime perplessità relativamente all’utilizzo dei residui fiscali prodotti dalle Regioni, che cristallizza, a suo avviso, la fine del principio solidale, mettendo a rischio l’unità nazionale in un momento particolarmente delicato e complesso.

Ricordate le difficoltà affrontate dal presidente Occhiuto in materia sanitaria che, a suo avviso, sottolineano la necessità di uno Stato unitario e solidale e riferite le preoccupazioni espresse sulla riforma dal mondo della Chiesa, dell’associazionismo e dai sindacati, invita il presidente Occhiuto a esprimere una posizione di forte contrarietà al riguardo, nell’interesse dei cittadini calabresi, ritenendo necessario affrontare nuovamente la “questione meridionale”, non in termini di assistenzialismo, ma al fine di recuperare il divario territoriale esistente.

COMITO Michele (Forza Italia)

Sottolineata l’importanza e la complessità dell’argomento in discussione, stigmatizza le dichiarazioni del consigliere Iacucci, espressione, a suo avviso, dell’atteggiamento di contarietà generalizzata da parte dell’opposizione.

Stante, a suo avviso, la necessità di affrontare nuove sfide per il cambiamento, ritiene che la gestione centralista dello Stato abbia determinato il divario esistente tra i cittadini in termini di diritti.

Reputato che il presidente Occhiuto non sia in difficoltà sulla problematica in discussione, avendo, al contrario, assunto una posizione netta e precisa, ne sottolinea l’impegno finalizzato all’attuazione degli articoli 116, 117 e 119 della Costituzione, affinchè i diritti  civili e sociali siano garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Nel reputare che il dibattito odierno derivi sostanzialmente dalla modifica del Titolo V della Costituzione, risalente al 2001, esprime la sua contrarietà al progetto di autonomia differenziata, considerandola un’azione divisiva e secessionista per il Paese.

Pur trovando difficile valutarne le ricadute, si sofferma su alcuni aspetti, quali l’istruzione e la sanità che, pur richiedendo uguaglianza e omogeneità, rischierebbero di essere inevitabilmente soggetti a disuguaglianze e diversità.

A tal proposito, riferisce che sia la FNOMCeO (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) sia l’ISDE (Associazione medici per l’ambiente) si sono dichiarate contrarie al progetto di autonomia differenziata, ravvedendo ricadute negative sulla salute dei cittadini e sulla qualità dell’ambiente.  

Reputando necessario il raggiungimento e la definizione dei LEP, precisa che, mentre questi ultimi sono obbligatori in quanto previsti dalla Costituzione, l’autonomia differenziata non è obbligatoria.

Ribadita, infine, la posizione di forte mobilitazione da parte della Chiesa a difesa degli ultimi e dei deboli, invita a concentrarsi esclusivamente alla definizione dei LEP.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Nel ribadire la posizione di dubbio e incertezza, ma anche di lavoro costruttivo, del gruppo Fratelli d’Italia, ritiene necessario capire se effettivamente si possano valutare le diverse posizioni, cogliendone effetti positivi o negativi, al fine di giungere a una conclusione motivata e senza appartenenza politica.

Difatti, precisa che la maggioranza ha scelto di essere critica e costruttiva rispetto alla necessità che i LEP siano finanziati e che anche le materie non sottoposte ai LEP siano oggetto di verifica prima di essere trasferite alle Regioni, ritenendo altresì che, una volta in campo, l’autonomia differenziata debba essere sfruttata al meglio.

ALECCI Ernesto (Partito Democratico)

Ribadisce la netta contrarietà della minoranza all’autonomia differenziata, in particolare in considerazione dell’attuale momento storico, caratterizzato da un alacre lavoro volto all’unità e alla solidarietà, come già sperimentata durante la pandemia.

Nel precisare che per l’opposizione l’autonomia differenziata di fatto è soltanto un accordo politico tra le forze di Governo, ritiene che, anche se anche tutti i LEP fossero finanziati, la Calabria non riuscirebbe a raggiungerli in tutte le materie se non dopo diversi anni, a fronte di un netto superamento da parte delle altre Regioni e dell’inevitabile spopolamento che ne conseguirebbe.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Premesse le difficoltà che ognuno ha riscontrato nell’interpretazione del decreto in questione, che potrebbe aumentare il divario e le disuguaglianze tra le Regioni d’Italia, invita ad affrontare la questione con uno sguardo più ampio e fiducioso, guardando ai possibili vantaggi che ne potrebbero derivare; tra questi, i LEP (Livelli essenziali delle prestazioni) sempre difesi dal presidente Occhiuto, il cui atteggiamento moderato, a suo avviso, non va inteso come assoggettato, ma finalizzato a creare forme di collaborazione e analisi dei possibili benefici; ritiene, ancora, che vadano evitati estremismi e realizzate la difesa e la salvaguardia degli interessi dei calabresi, affinché l’Italia consenta a tutti i cittadini, del Sud e del Nord, di godere degli stessi diritti e delle stesse prerogative.

Pertanto, auspica che le varie posizioni, per quanto comprensibili, siano scevre da pregiudizi e puntino a supportare il presidente Occhiuto che ritiene abbia a cuore il benessere e gli interessi dei calabresi.

PRESIDENTE

Riferisce che dell’autonomia differenziata condivide le prerogative di ampliamento delle Autonomie locali, la determinazione e il finanziamento dei LEP (Livelli essenziali delle prestazioni) e, pur reputando normali le difficoltà riscontrate nell’affrontare tale materia, in particolare per quanto concerne le materie non sottoposte ai LEP, stigmatizza le differenze tra Nord e Sud, che, a suo dire, non sono in ogni caso dovute all’autonomia differenziata. Evidenzia, altresì, la necessità di effettuare una riflessione e avviare una discussione prima dell’approvazione del disegno di legge Calderoli, al fine di valutarne le effettive ricadute sul territorio, all’insegna di una totale attenzione verso le Regioni meridionali, che esulano dal colore politico nel solo intento di salvaguardare la Calabria e i calabresi.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Giudicato corretto svolgere il dibattito sull’autonomia differenziata in Consiglio regionale, ritiene però che sia una tematica diventata ormai complessa, soprattutto all’interno della maggioranza, poiché pervasa di ideologia, al di là del contenuto del Disegno di legge di cui si discute. Difatti, osserva che molte persone assumono una posizione ideologicamente contraria e pregiudiziale senza aver approfondito il testo e la sua evoluzione.

Afferma, inoltre, di essere consapevole che un dibattito su tale tematica, in campagna elettorale, farà perdere voti al centro destra e guadagnare voti al centro sinistra.

Si dichiara, comunque, favorevole all’approvazione di un documento con i contenuti del dibattito da parte del Consiglio regionale.

Preliminarmente, informa di aver apprezzato alcuni contributi che interpretano la preoccupazione per la comunità calabrese, che ritiene a volte, però, alimentata pretestuosamente.

Nel merito afferma di aver sempre dichiarato di non avere pregiudizi sulla possibilità di affidare più funzioni alle Regioni ed esprime la convinzione che anche le Regioni del Sud possano rilanciare su alcuni temi invece di avere un atteggiamento rivendicativo.

Ribadito che il governo regionale non ha complessi nei confronti delle altre Regioni, ritiene che sia necessario discutere nel merito per cercare di migliorare l’attuale assetto normativo e di avere il dovere di spendere il proprio ruolo per cercare di migliorare il testo all’esame del Parlamento.

Rammenta, inoltre, che, su molte questioni, ha dovuto assumere, negli ultimi 2 anni, un atteggiamento duro e complicato nei confronti dei Governi nazionali, a riprova del fatto che l’accentramento di alcune funzioni non sempre comporta politiche migliori, in quanto, in alcuni casi, è necessaria una conoscenza più prossima ai problemi.

Ravvisata una grande ipocrisia sul tema nell’intero Paese, rivendica di aver mantenuto sempre una posizione terza in maniera opposta all’opportunità politica o personale, riprova ne è, a suo dire, l’aver sempre affermato di non avere pregiudizi sull’autonomia differenziata che, in Calabria, comporta sicuramente una perdita di consensi.

Si sofferma, quindi, sul disegno di legge (così detto Calderoli) di attuazione del Titolo V della Costituzione, evidenziando che tale percorso di riforma si basa sul superamento del criterio della spesa storica a vantaggio dei fabbisogni standard; in proposito, rammenta che già in materia di asili  nido è applicato il criterio della ripartizione delle risorse sulla base dei fabbisogni e che per tali ragioni la Calabria avrà la possibilità di gestire 62 milioni di euro in più in materia.

Fa osservare, inoltre, che, nel corso del suo esame in Senato, sul disegno di legge Calderoli è stato approvato un emendamento che prevede, nel caso in cui una Regione spenda più risorse per le funzioni su una materia su cui è stata sancita un’Intesa, l’obbligo per il Governo di assegnare lo stesso livello di risorse anche alle Regioni che non sottoscrivono Intese.

Rileva, però, che rimane da affrontare il tema delle materie sulle quali i LEP non devono essere definiti, come ad esempio il commercio estero o i rapporti internazionali, e informa di aver chiesto al proprio partito una modifica del disegno di legge, introducendo l’obbligo della valutazione d’impatto. Chiede, a tal proposito, che sia approvato dal Consiglio regionale un documento che dica che tale richiesta è sostenuta dai partiti di centro-destra presenti in Consiglio regionale.

Ritiene, inoltre, corretto garantire al Parlamento il tempo necessario per esaminare il disegno di legge, data la mole di emendamenti, e riconosce che la previsione della valutazione d’impatto obbligherebbe a ritrasmettere al Senato il testo per un ulteriore esame.

Infine, dichiara il suo impegno nel tentativo fattivo di cambiare le cose, con l’ambizione di dimostrare che la Calabria è una Regione governabile e non aprioristicamente condannata a peggiorare.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Propone che, come richiesto dal presidente Occhiuto, sia approvato dall’Aula un documento che sia di sintesi del dibattito appena svolto, nonostante l’avvicendarsi di posizioni diverse sull’argomento; giudica, quindi, indispensabile impedire che sia approvato un disegno di legge che possa danneggiare il Mezzogiorno e soprattutto la Calabria. Ritiene, pertanto, opportuno intervenire affinché il testo sia modificato sia nella parte relativa alle Intese sulle materie soggette ai LEP, prevedendo che essi prioritariamente siano definiti e garantiti per tutte le Regioni e solo successivamente siano sancite le Intese, sia sulle materie non soggette alla definizione dei LEP.

Chiede, quindi, alle forze di opposizione una riflessione perché in maniera condivisa si rappresenti al Governo nazionale la necessità di non acuire le già evidenti differenze esistenti.

Dà, infine, lettura del documento di sintesi che recita: “Il Consiglio regionale, a conclusione del dibattito sull’ autonomia differenziata ritiene che sia necessario:

- attivarsi, per quanto di competenza, a vigilare con estrema attenzione affinché, i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale, assicurando la possibilità di fare intese - ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione - solo a seguito  dei finanziamenti integrali di tutti i livelli essenziali delle prestazioni in tutte le Regioni; - impegnarsi per proporre i passaggi necessari con Governo e Parlamento affinché la riduzione di funzioni relative alle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia sulle materie escluse dalla determinazione dei LEP sia consentita solo a seguito della discussione e dell’approvazione di un'analisi di impatto delle ipotesi di intervento normativo e regolamentare regionale ricadenti sull'attività dei cittadini, delle imprese nonché sull'organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, per assicurare, anche in questi ulteriori ambiti, il corretto funzionamento concorrenziale del mercato, la tutela delle libertà individuali, la tenuta dei principi generali dell'ordinamento.”

BEVACQUA Domenico (Partito democratico)

Puntualizzato che nella Conferenza dei capigruppo si era deciso di non richiamare in Aula mozioni sull’argomento, chiede che non si proceda alla votazione del documento illustrato dal consigliere Graziano o che, in alternativa, sia inserita e votata anche la mozione predisposta dalla minoranza affinché siano chiare le distinte posizioni all’interno del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Specificato che non si tratta di una mozione ma di un documento che sintetizza le posizioni condivise della maggioranza, precisa che le opposizioni possono liberamente determinarsi votando o no votando il documento.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ribadisce la richiesta di ritiro del documento di cui è stata data lettura, annunciando in caso contrario la sottoposizione all’Aula di un documento alternativo, di modo che le posizioni di maggioranza e opposizioni restino cristallizzate.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Dichiara il suo voto contrario al documento di cui è stata data lettura dal consigliere Graziano, benché lo reputi di fatto finalizzato a ricomporre univocamente le posizioni della sola maggioranza. Riguardo ai residui fiscali, precisa che sia l'articolo 5 sia l’articolo 8 del disegno di legge Calderoli, prevedono, attraverso l’istituzione di una commissione paritetica, una distribuzione dei residui fiscali.

Dichiara la propria perplessità in merito alla natura della riforma e alla valutazione complessiva del bilancio di fiscalità generale, considerato che dal testo non appare chiaro come saranno finanziate le funzioni e le aree di competenza, se non attraverso la compartecipazione dei tributi delle regioni più ricche.

PRESIDENTE

Pone in votazione il documento di sintesi letto dal consigliere Graziano che è condiviso dai 17 consiglieri di maggioranza sui 27 consiglieri presenti in Aula.

 

(Il documento di sintesi del dibattito è condiviso dalla maggioranza dei consiglieri)

Sull’ordine dei lavori

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Chiede un’inversione dell’ordine del giorno con la trattazione immediata del progetto di legge di iniziativa della consigliera Straface riguardante l’istituzione del Parco regionale Valle dei Coriglianeto.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta di inversione dei punti all’ordine del giorno richiesta dal consigliere Graziano, che è approvata.

 

Proposta di legge n. 192/XII di iniziativa dei consiglieri regionali Straface e Graziano, recante: “Istituzione del Parco naturale regionale ‘Valle del Coriglianeto’.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice

Illustra il provvedimento riguardante l’istituzione del Parco naturale regionale “Valle del Coriglianeto”, al fine di valorizzare il patrimonio e la biodiversità presente nell’area interessata con l’intento di consegnarla alle nuove generazioni; evidenzia, quindi, che la proposta di legge può segnare un cambio di passo per la legislazione regionale, considerato che l’ambiente è sempre più al centro di politiche sostenibili.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Mette in risalto che per approvare la proposta di legge sono necessari i due terzi (2/3) dei consiglieri.

PRESIDENTE

Precisa che soltanto nella votazione finale della proposta di legge nel suo complesso si farà la conta dei voti necessari per l’approvazione.

Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 e 16 che sono approvati, indi passa alla votazione della proposta di legge.

Constatato che non è stata raggiunta la maggioranza qualificata richiesta per l’approvazione della proposta, la rinvia  alla successiva seduta di Consiglio.

 

(Il Consiglio rinvia)

 

Indi, sospende brevemente la seduta.

 

La seduta sospesa alle 15.58 riprende alle 15.18

Proposta di provvedimento amministrativo numero 156/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione Programma Regionale ponte per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle foreste regionali anno 2024”

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Riferisce che le attività di forestazione prevedono un impegno finanziario di 156 milioni di euro, sufficienti a coprire le spese generali necessarie, a fronte dei necessari 185 milioni di euro.

Inoltre, puntualizza che negli ultimi mesi il bacino dei lavoratori forestali è aumentato a seguito della stabilizzazione di oltre 300 unità e che le unità di personale dipendenti del Consorzio di bonifica sono state trasferite ad Azienda Calabria Verde, salvaguardando il TFR e l’indennità. Precisa, poi, che la Giunta regionale si assume l’impegno a reperire gli ulteriori 30 milioni di euro necessari a far fronte al fabbisogno 2024, come già avvenuto per gli anni precedenti. Inoltre, dichiara che il 2024 dovrebbe essere l’ultimo anno di reale sofferenza finanziaria, poiché dal 2025 saranno utilizzate anche risorse del FSC.

Precisato che nel Programma ci sono una serie di attività e tra queste il rimboschimento e l’attività di prevenzione sugli incendi, evidenzia che l’utilizzo dei lavoratori forestali ha fatto registrare la riduzione importante del numero degli incendi.

Sottolineato che nei prossimi anni la forza lavoro dovrebbe aumentare, rendendo più semplici e immediati i tempi di intervento, riferisce che molti forestali, previo accordo con i sindacati, saranno posti in quiescenza per aver raggiunto la massima anzianità e che si procederà all’assunzione di unità più giovani a tempo parziale in grado di rilanciare l’intero comparto.

Infine, evidenzia che gli impegni assunti dalla Regione saranno mantenuti per poi procedere con ulteriori attività di rilievo per un rilancio serio di una forestazione produttiva.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Sottolineato che i cambianti climatici rappresentano una minaccia per la sopravvivenza stessa sulla terra, ritiene fondamentale tutelare gli alberi e attivarsi per la conservazione dei boschi e delle foreste.

Precisa, inoltre, che importanti studi, realizzati da esperti, individuano nella politica di conservazione di boschi e delle foreste uno strumento per controbattere la crisi climatica.

Condivide alcune parti del documento in esame, in particolare quelle relativi all’inventario forestale regionale, alle misure di contrasto alla desertificazione, alla lotta alla processionaria e alla difesa del suolo, precisando che, per contro, non condivide ad esempio il ricorso al “taglio raso”, a causa dei tempi necessari al ripristino, e la tecnica del “fuoco prescritto”.

 

Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo

 

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Giudicato il programma ponte in discussione uguale a quello approvato nel 2023, precisa che l’ultimo Piano di forestazione approvato risale al 2020. A fronte, quindi, dei cambiamenti climatici-ambientali verificatesi, giudica lacunoso l’intervento previsto e chiede di conoscere sia quando sarà predisposto il nuovo Piano triennale sia i risultati del precedente.

Evidenzia, inoltre, che le azioni realizzate non sono preventive all’evento, ma sono a posteriori o, in caso d’incendio, in itinere, causando egualmente un dispendio di risorse utilizzate per strumentazioni tecnologiche a discapito della forza lavoro.

Ricordata l’importanza della storia della forestazione calabrese, reputa necessario tutelare il patrimonio forestale che tende a deteriorarsi prevedendo azioni e interventi che non trascurino problematiche interconnesse, quali per esempio lo spopolamento delle aree interne.

Ribadito che il documento sembra la reiterazione di quello dell’anno precedente, evidenzia che il Consorzio unico su alcune aree non ha competenza, pertanto sarà necessario, a suo avviso, affrontare e risolvere i conseguenti problemi che ne deriveranno.

Giudicato, infine, il Programma privo di una visione strategica e pluriennale, ritiene necessario rafforzare le risorse umane per potenziare la difesa e la tutela del territorio.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Giudicato privo di visione l’intervento del consigliere Mammoliti, sottolinea che il costo lordo per ogni operaio forestale è pari a circa 43 mila euro e determina in complessivi 190 milioni di euro le spese per la forestazione; evidenzia, al riguardo, che trattasi di un’impostazione antica della gestione della forestazione, considerato, peraltro, che gli operai forestali in alcuni mesi dell’anno non sono utilizzati.

Ricordata l’assunzione di circa 300 addetti a tempo parziale e riferite le problematiche di Azienda Calabria Verde, che non approvava i bilanci dal 2017, sottolinea il tentativo di rilancio della forestazione, che si manifesta anche attraverso l’attività di prevenzione con i progetti obiettivo per i forestali, l’utilizzazione di nuove tecnologie e l’implementazione di attività finalizzate a garantire la copertura delle aree interne.

Evidenziate le problematiche di carattere finanziario ancora presenti nel settore nell’anno in corso, auspica una maggiore disponibilità di risorse per il 2025.

Riferisce, infine, l’approvazione da parte della Giunta regionale del Programma di forestazione.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Comunicato il voto di astensione sul provvedimento in quanto, a suo avviso, privo di un’azione strutturale finalizzata alla risoluzione delle problematiche, prende atto dell’approvazione del Piano della forestazione da parte della Giunta regionale, comunicando la disponibilità del Partito democratico a sostenere iniziative ritenute risolutive delle problematiche del settore. 

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Preso atto della disponibilità e dell’apertura al riguardo del gruppo consiliare del Partito democratico, ricorda che il contributo statale per la forestazione calabrese è stato abolito dal Governo a guida Partito democratico e Movimento Cinque Stelle e che alcuni emendamenti presentati dall’allora capogruppo di Forza Italia, Occhiuto, sono stati osteggiati proprio dal gruppo parlamentare del Partito democratico.

PRESIDENTE

Pone ai voti il provvedimento che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

Sull’ordine dei lavori

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Dà lettura del documento predisposto dalle opposizioni in conclusione del dibattito sull’autonomia differenziata, con il quale si ritiene necessario: manifestare in maniera formale e inequivocabile, biasimo e disapprovazione nei confronti delle recenti affermazioni del ministro Calderoli che ledono l’onorabilità di tutti i meridionali; attivare i passaggi necessari per dare impulso ad una iniziativa legislativa da presentare direttamente alle Camere, finalizzata alla revisione del Titolo V, parte II, della Costituzione, in direzione di un regionalismo solidale; diffidare il Governo nazionale dal proseguire nell’impulso alla prosecuzione dell’iter di approvazione del disegno di legge Calderoli.

PRESIDENTE

Pone ai voti il documento che registra la condivisione di soli 10 consiglieri su 26 presenti.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 158/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 159/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024 - 2026 dell'Azienda Regionale per lo sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

Proposta di provvedimento amministrativo numero 160/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Invita il consigliere Montuoro a svolgere una relazione unica per i provvedimenti relativi all’approvazione dei bilanci di previsione 2024-2026 di Aterp Calabria, ARSAC e Azienda Calabria lavoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Precisato, preliminarmente, che la proposta di provvedimento amministrativo numero 158/12^ è stata approvata dalla seconda Commissione consiliare nella seduta del 10 aprile scorso, sottolinea che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Azienda, sintetizzando le osservazioni e le raccomandazioni espresse dal Revisore e dai Dipartimenti competenti.

Riferisce, quindi, alcune criticità rilevate dal Revisore unico dei conti, che, in particolare,: in riferimento ai crediti e al Fondo crediti di dubbia esigibilità, per i quali ha invitato l’Ente alla verifica delle ragioni del mantenimento dei propri crediti, ha chiesto una relazione dettagliata con cadenza semestrale; relativamente al contenzioso e all’adeguatezza del fondo ha riscontrato l’esistenza di numerose cause legali in corso per le quali ha anche chiesto l’invio di dettagliate informazioni con cadenza semestrale; con riguardo alle previsioni di cassa, ha suggerito un attento monitoraggio dei crediti, provvedendo ad una tempestiva interruzione dei termini prescrizionali ed una efficace ed efficiente attività di recupero degli stessi.

Comunica, poi, che il Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici, nell’istruttoria di competenza, ha rilevato il rispetto limiti di spesa in materia di limiti di spesa e sollecitato la quantificazione del fondo pluriennale Vincolato (FPV), tenuto conto delle novità normative di recente emanazione.

Riferisce, altresì, che il Dipartimento economia e finanze ha raccomandato all’Ente alcune verifiche e aggiornamenti sul Fondo crediti di dubbia esigibilità e, a seguito del completamento della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per l’esercizio 2023, di provvedere alle dovute variazioni di bilancio.

Infine, riporta i dati contabili relativi alla corretta individuazione del disavanzo da ripianare in conto degli esercizi 2024, 2025 e 2026.

Precisato, preliminarmente, che la proposta di provvedimento amministrativo numero 159/12^ è stata approvata dalla seconda Commissione consiliare nella seduta del 10 aprile scorso, sottolinea che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti, che hanno espresso tutti parere favorevole alla sua approvazione con alcune raccomandazioni.

Riferisce, in particolare, che  viene raccomandato di verificare la congruità del Fondo crediti di dubbia esigibilità provvedendo ad un suo aggiornamento e, in relazione alla previsione del Fondo pluriennale vincolato, il Dipartimento raccomanda all’Ente, a seguito del completamento della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per l’esercizio 2023, di provvedere alle dovute variazioni di bilancio, apportando, se necessari, i conseguenti correttivi al fondo per la parte corrente e capitale, nel rispetto del principio contabile della competenza finanziaria potenziata.

Comunica, infine, che, a conclusione dell’istruttoria di competenza, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni evidenziati, il Dipartimento economia e finanze ritiene possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2024-2026 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, numero 8.

Precisato, poi, che la proposta di provvedimento amministrativo numero 160/12^ è stata approvata dalla seconda Commissione consiliare nella seduta del 10 aprile scorso, sottolinea che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento lavoro, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Azienda. Riferisce, quindi, che l’Organo di controllo: ha evidenziato che il ritardo nell’approvazione del Rendiconto consuntivo 2021 è stato determinato dal passaggio dell’Ente al Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE+) ed al conseguente sistema di Tesoreria; per l’esercizio 2021, ha verificato il rispetto, da parte dell’Ente, dei limiti di contenimento della spesa pubblica imposti dalla normativa regionale vigente che del pareggio di bilancio; relativamente alla voce “Altri accantonamenti”, atteso che per problemi tecnici non è stata attivata la piattaforma dei crediti commerciali, prudenzialmente l’Ente ha accantonato la quota pari al 10% dell’importo del debito per servizi, depurato dalle spese vincolate alle entrate finanziate da specifici progetti; il revisore ha dato atto che l’Ente ha rispettato quanto previsto, introducendo i nuovi schemi di bilancio della contabilità economico-patrimoniale, ed ha espresso parere favorevole all’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 di Azienda Calabria Lavoro.

Comunica, altresì, che: il Dipartimento lavoro ha evidenziato che l’Ente ha proceduto a riapprovare il consuntivo 2021, avendo ravvisato la necessità di integrare il Rendiconto, prevedendo l’accantonamento per il Fondo di garanzia debiti commerciali; il Dipartimento vigilante ha rilevato che, per come comunicato più volte dall’Ente, il ritardo nell’approvazione del rendiconto è stato determinato dal passaggio dell’Ente al Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE+) e che, relativamente all’inosservanza nell’anno 2018 dei limiti di spesa, sono state adottate le misure conseguenti alle violazioni riscontrate con deliberazione di Giunta; nel rilevare che l’Ente strumentale si è adeguato al sistema “SIOPE +” con conseguente avvio di un conto unico di tesoreria a decorrere dal mese di ottobre 2021, il Dipartimento ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio 2021 dell’Azienda Calabria Lavoro.

Riferisce, poi, che il Dipartimento Economia e Finanze ha rilevato che: l’Ente è riuscito ad uniformarsi alla procedura definita SIOPE+ e a dotarsi di un conto unico di Tesoreria a decorrere dal giorno 18 ottobre 2021; sembrerebbe sussistere la formale correttezza della procedura di riaccertamento dei residui e, a seguito di ciò, della determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione dell’esercizio 2021; la “quota disponibile del risultato di amministrazione” calcolata dall’Ente potrà essere utilizzata solo a seguito dell’approvazione in via definitiva del rendiconto di gestione, esclusivamente per le finalità indicate dal comma 6 dell’articolo 42 del decreto legislativo numero 118 del 2011.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Relativamente all’Aterp, pur rilevando la positiva azione dell’Ente, finalizzata ad affrontare criticità storiche quali la carenza personale, l’azione di contrasto alla morosità, le problematiche legate al pagamento dell’IMU, che potrebbero causare eventuali contenziosi, manifesta, tuttavia, forte preoccupazione per le osservazioni sollevate dal Revisore unico dell’Ente; reputa, al riguardo, opportuno superare la fase di commissariamento con la nomina direttore, al fine di consentire una migliore programmazione delle attività dell’Ente.

Evidenziato, poi, che il bilancio 2024 – 2026 dell’ARSAC è, di fatto, ingessato, atteso che le risorse disponibili sono destinate esclusivamente al pagamento del personale, sottolinea il ritardo nella predisposizione dell’atto aziendale, che è stato, altresì, rimarcato anche dalla Commissione speciale di vigilanza; a tal riguardo, ritiene illogico e inopportuno procedere all’approvazione del bilancio di previsione in assenza dell’atto aziendale.

Ricordate, poi, le problematiche relative ad Azienda Calabria Lavoro, comunica il voto di astensione, sottolineando che l’opposizione garantisce la presenza del numero legale in Aula.

PRESIDENTE

Comunica che si procederà per votazioni separate dei tre provvedimenti,

Proposta di provvedimento amministrativo numero 158/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)”

PRESIDENTE

Pone ai voti il provvedimento, che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 159/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2024 - 2026 dell'Azienda Regionale per lo sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

PRESIDENTE

Pone ai voti il provvedimento, che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 160/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2021 dell'Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Pone ai voti il provvedimento, che è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

Sull’ordine dei lavori

CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 289/12^, riguardante disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Sottolinea il senso di responsabilità delle forze politiche di minoranza che garantiscono la presenza del numero legale in Aula.

PRESIDENTE

Riferisce la presenza del numero legale e che, eventualmente, si procederà alla verifica al momento della votazione dei provvedimenti.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 161/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifica schema-tipo di convenzione tra la Regione Calabria e i Gruppi appartamento per l'erogazione di servizi socio-assistenziali”

PRESIDENTE

Rinvia la trattazione per l’assenza dell’assessore competente.

 

(Il Consiglio rinvia)

Proposta di legge numero 273/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: "Disposizioni per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni"

PRESIDENTE

Rinvia la trattazione.

 

(Il Consiglio rinvia)

Proposta di legge numero 289/12^ di iniziativa del consigliere G. Neri, recante: “Modifiche ed integrazione alla legge regionale 29/11/2019, n. 48, "Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria"

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Precisato, preliminarmente, che la proposta in discussione è finalizzata a modificare la legge regionale numero 49 del 2019, procede ad illustrare, nel dettaglio, le modifiche e, in particolare: all’articolo 1, relativo alle definizioni, si precisa il significato di centro servizi e società consortile; all’articolo 1, comma 8 bis, si precisa la definizione delle sale del commiato per distinguerle dalle case funerarie; con l’articolo 3, si modifica l’articolo 8, comma 2,  della legge regionale numero 48/2019, disciplinando le procedure necessarie; con l’articolo 4 si sopprime il comma 1 dell’articolo 8 bis; con le modifiche all’articolo 12 della legge regionale numero 48/2019 si chiariscono le procedure burocratiche previste per la registrazione della salma; con le modifiche all’articolo 13 si mutano i limiti temporali, e, al riguardo, occorre, altresì, modificare la data del 30 marzo con la data del 30 aprile 2024; si abroga integralmente l’articolo 13 bis relativo ai requisiti strutturali delle case funerarie.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati.

Riferisce che all’articolo 7 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 8502, a firma del consigliere Molinaro.

MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini)

Dà lettura dell’emendamento, modificativo della lettera a) del comma 1: <<a) il comma 7 dell’articolo 13 è sostituito con il presente comma: “Fatti salvi i terreni già edificabili e le strutture edilizie già acquistate alla data del 30 giugno 2024 per la realizzazione di case funerarie, e fatte salve le case funerarie già esistenti o in corso d’opera e autorizzate alla data del 30 giugno 2024, o per le quali è stata depositata istanza di realizzazione alla data del 30 giugno 2024, le case funerarie non possono trovarsi a distanza inferiore a 250 metri (in linea d’aria) del perimetro di ospedali pubblici e Hospice e a distanza inferiore a 250 metri (in linea d’aria) dalla fascia di rispetto dei cimiteri, fatta salva la facoltà dei Comuni di stabilire una distanza maggiore in relazione alle specificità territoriali.”>>.

PRESIDENTE

Recepito il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato, e l’articolo 7 che è approvato per come emendato.

Indi, pone ai voti gli articoli 8, 9 e 10 che sono approvati e la legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

La seduta termina alle 16,27

 

Il Funzionario IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo